Catania, 4 Ottobre 2006 Mauro Venegoni Agenzia Italiana del farmaco La Farmacovigilanza in Italia.

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Catania, 4 Ottobre 2006

Mauro VenegoniAgenzia Italiana del farmaco

La Farmacovigilanza in Italia

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Perché è importante la Farmacovigilanza?

• Perché può dare un utile aiuto al medico nella propria pratica clinica.

• Il profilo di sicurezza dei farmaci è conosciuto attraverso la capacità clinica di tanti medici che identificano gli eventi avversi ed hanno il merito di segnalarli, rendendo così partecipi gli altri colleghi del loro lavoro.

• La sottosegnalazione distorce la conoscenza dei medici del profilo beneficio/rischio dei farmaci.

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Il Sistema di Farmacovigilanza italiano

• Prima del 2001 il sistema di Farmacovigilanza italiano non era organizzato.

• Le schede cartacee arrivavano al ministero della sanità e venivano archiviate senza poter essere valutate.

• Questo situazione si è rivelata particolarmente a rischio (es. crisi cerivastatina)

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Tappe della segnalazione spontanea

• Il medico rileva una sospetta reazione avversa e compila la scheda di segnalazione. La invia al Responsabile locale della Farmacovigilanza.

• Il Responsabile locale della FV immette la scheda nella Rete Nazionale di Farmacovigilanza.

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Tappe della segnalazione spontanea

• Automaticamente la segnalazione arriva all’AIFA ed alla Ditta produttrice (senza il nome del medico).

• La segnalazione è anche visibile, in forma sintetica, dai Responsabili locali della FV.

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Valutazione della segnalazione spontanea

• Ogni giorno le schede immesse nella Rete Nazionale vengono valutate dall’Ufficio di FV dell’AIFA.

• Sulla base delle segnalazioni possono essere richieste ulteriori informazioni o essere adottate decisioni regolatorie.

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Valutazione della segnalazione spontanea

• La notte successiva all’immissione, le schede informatizzate vengono trasmesse all’EMEA tramite Eudravigilance.

• In media 3-4 giorni dopo la compilazione della scheda da parte del medico, i dati sono visibili per tutte le Agenzie Europee.

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• Gestione e controllo della Rete nazionale di Farmacovigilanza

• Analisi degli PSUR

• Segnali dalla letteratura

• Pharmacovigilance Working Party

• Eudravigilance

• Analisi dei segnali

• Sorveglianza ed adozione di misure regolatorie

• Attività di informazione e formazione

Le attività di Farmacovigilanza dell’AIFA

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Segnalazioni con ADRs oculari

Anno Insorgenza ADRs

N° Segnalazioni con ADRs

oculari

N° Segnalazioni Totali

% Segnalazioni oculari sul totale delle

segnalazioni per ogni anno

2001 184 7110 3%

2002 204 7034 3%

2003 184 5990 3%

2004 170 6495 3%

2005 203 5783 4%

2006 134 3587 4%

TOTALE 1079 35999 3%

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Gravità delle segnalazioni con ADRs oculari

43%

34%

23%

0%

5%

10%

15%

20%

25%

30%

35%

40%

45%

50%

NON GRAVE NON DEFINITO GRAVE

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Distribuzione per ATC ( 1° liv) delle segnalazioni con ADRs oculari

ATC 1° liv N° Segnalazioni con ADRs oculari

J 368

N 141

M 126

S 93

A 90

Non definito 82

B 70

C 69

V 66

L 55

G 43

R 30

H 7

P 7

D 6

TOTALE 1253

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I primi 15 PA (vaccini esclusi) con il più alto numero di segnalazioni con ADRs oculari

Principio Attivo N° Segnalazioni con ADRs

oculari

N° segnalazioni totali

% Segnalazioni con ADRs oculari su segnalazioni

totali

TELITROMICINA 78 169 46%

ACIDO ACETILSALICILICO 29 666 4%

MOXIFLOXACINA 27 368 7%

IOPROMIDE 22 389 6%

AMOSSICILLINA 21 2307 1%

IOMEPROLO 21 406 5%

ALENDRONATO SODICO 19 145 13%

LEVOFLOXACINA 16 860 2%

DICLOFENAC 15 437 3%

PERTACTIN 14 1209 1%

FENILEFRINA 13 28 46%

KETOPROFENE 13 431 3%

ROFECOXIB 13 385 3%

CELECOXIB 11 515 2%

TRAVOPROST 11 18 61%

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Tipologia delle ADRs maggiormente segnalateADRs N° % % cumulativa

Edema delle palpebre 215 17,5% 17,5%

Visione offuscata 113 9,2% 26,8%

Disturbo visivo 103 8,4% 35,2%

Congiuntivite 79 6,4% 41,6%

Diplopia 58 4,7% 46,3%

Midriasi 50 4,1% 50,4%

Iperemia oculare 43 3,5% 53,9%

Edema corneale 34 2,8% 56,7%

Acuità visiva ridotta 32 2,6% 59,3%

Disturbo dell'accomodazione 31 2,5% 61,8%

Patologia lacrimale 27 2,2% 64,0%

Dolore oculare 22 1,8% 65,8%

Irritazione oculare 22 1,8% 67,6%

Iperemia congiuntivale 20 1,6% 69,2%

Ptosi palpebrale 19 1,5% 70,8%

Edema congiuntivale 18 1,5% 72,3%

Edema orbitale 17 1,4% 73,7%

Fotofobia 17 1,4% 75,0%

Patologia dell'occhio 14 1,1% 76,2%

Cecità 13 1,1% 77,2%

Scotoma 13 1,1% 78,3%

Strabismo 12 1,0% 79,3%

Lacrimazione aumentata 11 0,9% 80,2%

Miopia 11 0,9% 81,1%

Cheratite 10 0,8% 81,9%

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Il problema della Telitromicina

Ketek è indicato per il trattamento delle seguenti infezioni:• In pazienti di 18 anni e più:• polmonite contratta in comunità, di grado lieve o

moderato,(vedere il paragrafo  4.4)• esacerbazione acuta di bronchite cronica,• sinusite acuta,• tonsillite/faringite, provocata da beta-streptococchi di

gruppo A, come alternativa agli antibiotici beta-lattamici, quando non siano adeguati.

• In pazienti di 12-18 anni:• tonsillite/faringite, provocata da beta-streptococchi di

gruppo A, come alternativa agli antibiotici beta-lattamici, quando non siano adeguati.

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Consumi di Telitromicina

Anno

Conf. Vendutecanale pubblico

Conf. vendute Ospedali

Var. % canale pubblico

Var. % Ospedali

2002 325.834 871 - -

2003 391.660 871 +20.20 % 0%

2004 347.557 798 -11.26 % -8.38 %

2005 374.254 1.885 +7.68 % +136.21 %

2006 107.769 342

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Consumi di Claritromicina

Anno

Conf. vendute canale

pubblico

Conf. vendute Ospedal

i

Var. %canale

pubblicoVar. %

Ospedali

2002 5.921.737 722.406 - -

2003 6.313.787 759.950 +6.62 % +5.19 %

2004 6.171.311 670.127 -2.25 % -11.81 %

2005 6.063.528 629.405 -1.74 % -6.07 %

2006 2.036.972 104.823 -66.40 % -83.34 %

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Segnalazioni di ADR da Telitromicina Periodo 2001-2006

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

2002 2003 2004 2005 2006Segnalazioni con ADR non oculariSegnalazioni con ADR oculari

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Segnalazioni di ADR da Telitromicina Periodo 2001 - 2006

0

5

10

15

20

25

30

2002 2003 2004 2005

Segnalazioni con ADR non oculari

Segnalazioni con ADR oculari

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Tempo di insorgenza

(giorni)

N° segnalazioni

% Segnalazioni

0 50 66%

1 11 14%

2 6 8%

3 3 4%

4 2 3%

7 1 1%

6 1 1%

5 1 1%

-1 1 1%

Totale 76  

Tempo di insorgenza dei disturbi oculari da Telitromicina

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Principio Attivo (PA) Totale Segnalazioni

Segnalazioni con ADR oculari

% Segnalazioni di ADR oculari/ Segnalazioni totali per PA

TELITROMICINA 163 76 47%

CLARITROMICINA 338 9 3%

AZITROMICINA 121 3 2%

TOTALE 622 88 14%

Segnalazioni di ADR da Macrolidi

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Appropriatezza

• Nella decisione di prescrivere un macrolide o la telitromicina i medici dovrebbero tener conto del maggior rischio di reazioni avverse oculari.

• Ma quanti medici conoscono questo problema?

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Il Collirio Comisan (1)

• I colliri Comisan A e Comisan B sono prodotti omeopatici a composizione organica e contengono estratti fetali.

• Nel Settembre 2006 un paziente 73enne è stato ricoverato in una Clinica Oculistica per una infezione da Psaudomonas aeruginosa dell’occhio dx.

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Il Collirio Comisan (2)

• La sintomatologia era comparsa e si era aggravata dopo l’uso dei due colliri.

• Nonostante la terapia antibiotica la situazione è peggiorata fino alla perforazione bulbare.

• E’ stato necessario l’intervento chirurgico di “evisceratio bulbi” con perdita anatomo-funzionale dell’occhio dx.

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Il Collirio Comisan (3)

• L’esame batteriologico di alcuni flaconcini monodose dei due colliri ha mostrato un inquinamento ubiquitario da Pseudomonas aeruginosa.

• L’AIFA ha disposto il ritiro dal commercio del lotto 1200 del collirio Comisan A e del lotto 1260 del Comisan B, oltre al divieto di utilizzo dei prodotti sul territorio nazionale.

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Il Collirio Comisan (4)

• Sono state avviate ulteriori indagini presso l’Istituto Superiore di Sanità.

• Sono stati avvisati del provvedimento di ritiro tutti i paesi dell’Unione Europea.

• Con un comunicato stampa ripreso da radio, televisioni e giornali, e l’attivazione della linea verde Farmaci-line si sono avvisati i cittadini di non usare i colliri in questione.

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Conclusioni

• Le segnalazioni di reazione avverse da farmaci sono un fondamentale sistema per identificare segnali di allarme e tutelare la salute pubblica .

• La aspecificità delle reazioni nella RNFV sono legate al fatto che le segnalazioni provengono da medici non specialisti.

• La vicenda dei colliri omeopatici apre un problema sulla sicurezza di questi farmaci.