Castello Tesino Notizie - n. 2, 2011

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castello NOTIZIE tesino ANNO XXVI N. 2 AGOSTO 2011 Periodico quadrimestrale di informazione di pag. 40 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB Trento Castello Tesino Castello Tesino AGOSTO 2011 contiene inserto redazionale

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Notiziario del Comune di Castello Tesino

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castellonotizietesino

ANNO XXVI N. 2AGOSTO 2011Periodico quadrimestraledi informazione di pag. 40

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione inAbbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)art. 1, comma 2, DCB Trento

Castello TesinoCastello Tesino

agosto 2011

contiene inserto redazionale

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CASTELLO TESINO NOTIZIEPeriodico quadrimestrale di informazione di pag. 40Iscrizione Registro Stampe n. 1099 del 28.9.01Tribunale Civile e Penale di TrentoEditore: Associazione Castello Tesino NotizieVia Venezia, 18 - 38053 Castello Tesino Direttore Responsabile: Massimo DalledonneComposizione e stampa:Litodelta srl - Scurelle (TN)

IN queSTO NumerO...

Parola alla Redazione 2All’Ombra del Campanile 3Cronaca 4Dalla Scuola 8Ricordi 10Cronaca 12Santi Tesini 14Storia del Paese 15Spazio Aperto 18I Lettori ci scrivono 19‘Na volta in malga 20I Viaggi di Viviana 22Storia di Mario “ Balota” 24Un Libro ti Aspetta 25L’angolo di Claudio 26Cronaca 27Spazio Aperto 28Vita delle Associazioni 29Cronaca 31Un Libro ti Aspetta 34Spazio Aperto 35La Maggioranza Informa 36Tesini che si fanno Onore 38Anagrafe 39

Di tutto… di piùEsteban e il grest del 2011. Assemblea cassa rurale. Boal da zinte. Attivi per natura. Mercatino dell’usato e dell’hobbistica. Scampato pericolo. Luci ed ombre del legno alla casa di riposo. I mulini di cainari. Ringraziamento. Scarpette rosse. Mappa di comunità del tesino terra di viaggiatori. Un anno alla scuola elementare. E un anno alla scuola media. Una vita da sfollati. Ricordi lontani. Qui mi sono trovato bene come a casa mia. San cassiano. Qualche accenno sul nostro costume. El nòsso costume. Magazine on line. Il tesino in cambogia. Na volta in malga quando tute le vache le gaea i corni. Salisburgo e ulm. Morire a dachau la storia di mario balota moranduzzo. Tante iniziartive belle e collaudate. Intervista a bruno. Tesino football camp. Terza festa di figliezzi. In tesino l’unica grotta visitabile del trentino. Programma 110° di fondazione banda folkloristica di castello tesino. Saggio di fine anno degli allievi bandisti. 25 anni fa cernobyl. English city camp. Castello tesino in mostra. Staffetta sulla claudia augusta. Girobio. Sudditi fedeli e contro. Bakàiar del pakaro. Grest ed educazione a ostacoli. Intervista alla giunta comunale. Laurea …Bimbi bimbi bimbi.

Tutti questi pezzi meritano di essere ascoltati, perché ognuno di essi

ha qualcosa da dire, sono stati orchestrati per questo concerto che

vi offriamo, titolato Estate 2011.

Anche le foto che abbiamo “selezionato per voi”, lettori affezionati,

meritano di essere guardate con i vostri preziosi occhi, chissà che

non riusciate a renderle tridimensionali e vi ci possiate tuffare…

magari anche nel passato, come accade con la foto di copertina

che alcuni componenti della Banda e del Gruppo Folk davanti alla

fontana restaurata di Piazza Trento, oggi collocata presso la Casa

per Anziani e un tempo in centro alla piazza, hanno voluto posare

come nella foto del 1927 che trovate a pagina 16.

Con il tatto potete assaporare la mappa della comunità del Tesino

che trovate come inserto: i ringraziamenti vanno all’Ecomuseo del

Viaggio!

Una caldissima e serena estate, a Castello Tesino come nel resto

del mondo, ovunque voi siate.

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ALL’OmBrA DeL CAmPANILePAG. 03 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Eccoci qua a raccontare del grest 2011. Il tema era Esteban alla ricerca dell’albero della vita. È stato il ricercare la strada che porta a Gesù e con i 59 ragazzi delle elementari è stata una avventura entusiasmante che con l’aiuto dei mitici animatori ha fatto contenti tutti attraverso giochi, laboratori e gite, gli animatori inoltre hanno recitato raccontando la storia di Esteban. Insomma un’avventura, a detta, di tutti da non dimenticare. C’è stato anche l’incontro con gli ospiti del Piccolo Spedale di Pieve in cui i ragazzi hanno potuto offrire un piccolo intrattenimento per un pomeriggio diverso. Nell’aspettare l’anno prossimo auguriamo a tutti i partecipanti di non dimenticare gli insegnamenti oltre che il divertimento.Buona estate.

esteban e il grest del 2011

PrimaComunione

Il giorno 8 maggio 2011, a Pieve Tesino, è stata impartita la prima comunione ai ragazzi delle Parrocchie del Tesino.

a cura Don Stefano Granello

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CrONACA PAG. 04 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Assemblea Cassa Rurale

Boal da Zinte

Si è chiuso con un utile di 122.800 euro, il 4,5% in più rispetto all’anno precedente, il bilancio del 2010 della Cassa Rurale di Castello Tesino. 885 Soci fanno parte di questo ente cooperativo, 62 in più rispetto al 2010, un aumento del capitale sociale a pagamento deliberato dal Consiglio d’Amministrazione di 1.032.000 euro, e un aumento anche della raccolta diretta complessiva, che rappresenta il 48% dell’approvvigionamento delle risorse finanziarie. Bene anche sul fronte delle richieste accolte, di prestiti. “Nonostante l’economia globale stia attraversando un periodo difficile” come ha spiegato il Presidente Enzo Boso, “noi non ci siamo chiusi al credito, ma anzi, siamo riusciti a rispondere al 95% delle esigenze dei nostri soci, ed è soprattutto questo che ci fa sentire orgogliosi del nostro operato”. La Cassa Rurale di Castello, che conta 21 dipendenti con contratto a tempo indeterminato, ha ben 5 filiali, di cui due, Lamon e Arten, si trovano entro il confine del Veneto. A questo proposito il presidente Boso

ha tenuto a sottolineare come il denaro raccolto in Tesino poi venga impiegato in Valle, e come invece quello di Lamon e Arten rimanga in Veneto. Da qualche anno è consuetudine premiare il socio più giovane e quello “meno” giovane. Quest’anno sono stati premiati rispettivamente: Martina Natali nata nel 1992 e socia dal settembre dello scorso anno e Giovanni Franceschini classe di ferro 1919 e socio dal 1950. Altro importante riconoscimento è stato per gli studenti meritevoli, soci o figli di soci. I premi in viaggi di studio sono andati a: Francesco Caramelle, Massimiliano Dorigato, Davide Moranduzzo e Lodovico Zampiero. Alla fine dell’Assemblea sono state fatte le elezioni per il rinnovo dei Consiglieri in scadenza di mandato. Sono risultati eletti: Alessia Turina (Castello Tesino), che è la seconda donna a far parte del Consiglio di Amministrazione, Maurizio Bee (Lamon). Un ringraziamento e un grande applauso a Lorenzo Busana e Vittore Gaio, Consiglieri uscenti che hanno deciso di non ricandidarsi.

Finalmente sono stati ultimati i lavori per la messa in sicurezza e la sistemazione del Boal da Zinte, colpito da un grave dissesto idrogeologico. Si risolve così un annoso problema che aveva suscitato molte preoccupazioni tra la popolazione, emerse anche in più occasioni con articoli apparsi sui quotidiani. Per la realizzazione di questo progetto si deve ringraziare il dott. Antonio Manica e Renato Ferrari che con tutta la loro squadra hanno operato in maniera professionale realizzando un eccellente lavoro, come sottolinea Lucio Muraro Vice Sindaco di Castello Tesino. L’Amministrazione fin da subito si era posto l’obiettivo di mettere in sicurezza quella zona, tanto che sono partiti i lavori già a settembre dell’anno scorso.

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CrONACAPAG. 05 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Attivi per

mercatino dell’usato e dell’hobbistica

Scampato PERICOLOnatura!

L’APT Valsugana – Lagorai propone per la prima volta il tiro con l’arco a Castello Tesino: ogni sabato di luglio e agosto al Parco La Cascatella (dalle 10 alle 12) sarà infatti possibile provare a tirare con l’arco sotto l’occhio vigile dell’istruttrice Federica Simeoni della compagnia Arcieri Tridentini. L’iniziativa fa parte del programma “Attivi per natura” che prevede la proposta di uno sport diverso per ogni giorno della settimana. Sempre per i mesi di luglio e agosto in Tesino vengono proposti anche: il Trodo dei Fiori con gli Accompagnatori di Territorio ogni lunedì, l’Arboreto di Pieve Tesino con un esperto ambientale tutti i mercoledì e delle lezioni di nordic walking tutti i venerdì. Per informazioni e iscrizioni: APT Valsugana – ufficio di Castello Tesino 0461 727 730

L’Assessorato al Turismo del nostro Comune ha istituito dei mercatini dell’hobbistica e dell’usato ogni prima domenica del mese, da maggio a settembre. Il primo appuntamento di quest’anno è stato domenica 5 giugno, seguito dal secondo il 3 luglio. Entrambi hanno visto una buona partecipazione sia di espositori che di acquirenti. A questi mercatini possono partecipare privati cittadini che espongono e vendono oggetti usati, opere artistiche o prodotti di artigianato hobbistico da loro realizzati, mentre la partecipazione è vietata a commercianti ed artigiani di professione. Hobbisti fatevi avanti!

Sulla strada provinciale del Murelo mercoledì 15 giugno è caduto un grosso masso tra il primo e secondo tornante scendendo verso Grigno.Fortunatamente in quel momento sulla strada non passava nessuno!

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CrONACA PAG. 06 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

È stata inaugurata il 30 aprile e conclusa il 23 maggio a Castello Tesino la mostra itinerante “Luci e Ombre del Legno”, che quest’anno è stata ospitata presso la Casa di Riposo “Suor Agnese”. L’idea di allestire la mostra in un luogo come questo nasce dall’esigenza di trovare in paese uno spazio adeguato a tutte le sculture, ma non solo, come spiega Ilaria Sordo, impiegata presso l’APT Lagorai, infatti, collocare qui la mostra ci dà la possibilità di rendere più animate le giornate degli anziani ospiti. Presenti all’inaugurazione il Vice Sindaco, Lucio Muraro, che ha espresso la volontà da parte dell’Amministrazione Comunale di continuare ad appoggiare manifestazioni di questo genere, Remo Tomasetti, Presidente del Centro di Documentazione del Lavoro nei Boschi che ha ricordato che il Simposio è al suo decimo anno, ma la mostra solo al quinto. Il simposio quest’anno comprende opere di Enrico Challier, Pavel Špelda e ancora Vinzenz Senoner, che sono i 3 vincitori del simposio 2010. Inoltre ci sono anche le opere di Livio Conta, affermato artista.

ringraziamentoApprofitto delle pagine del CTn per ringraziare tutti quelli che hanno voluto festeggiare il mio pensionamento: i bambini della Scuola Materna per aver condiviso con me la loro festa di Natale, i colleghi e in particolare Enza, Agnese e Paolo, per la disponibilità e la collaborazione dimostrate in tutti gli anni di servizio, i bambini delle classi 2a, 3a, 4a e 5a elementare per i loro doni e l’Amministrazione Comunale per la targa.Con l’occasione voglio anche salutare tutti i bambini e le loro famiglie che dal 1976 al 2010 hanno condiviso con me un tratto della loro vita.

Maestra Teresa

Scarpette rosseSabato 4 giugno, nell’ottica della presentazione di un saggio delle attività svolte nel corso dell’anno scolastico, ha avuto luogo nella sala del Cinema San Giorgio di Castello Tesino lo spettacolo di danza “Scarpette rosse”, allestito e interpretato dalla signora Debora Minutella - oriunda del Tesino - e le sue allieve, provenienti dalla scuola di danza “Fiocchi di neve” di Villa Agnedo. Le bambine in “tutù” e scarpette per danza classica, si sono impegnate nell’interpretazione di vari motivi musicali, dimostrando impegno e buone performances secondo la preparazione conseguita, riscuotendo l’applauso caloroso della platea presente allo spettacolo. Sarebbe auspicabile una partecipazione più numerosa alla scuola di danza da parte delle bambine dei nostri paesi, che potrebbero affiancarsi alle graziose libellule che abbiamo potuto applaudire sul palcoscenico di Castello Tesino. La Scuola insegna diversi stili di ballo: tango argentino, danza classica e contemporanea per bambini e adulti. Per chi fosse interessato, la scuola “Fiocchi di neve” ha sede a: Villa Agnedo (TN) – Via E. Franceschini, 16 – Tel. 346 0337651.

“Luci e Ombre del Legno” alla Casa di Riposo

Grazie alla convenzione tra Comune di Castello ed Ecomuseo del Vanoi anche quest’anno viene garantita l’apertura dei Mulini di Cainari dal 2 luglio al 10 settembre nei giorni di martedì e sabato dalle ore 16.00 alle ore 19.00. II martedì è prevista anche l’apertura serale dalle 20.00 alle 22.30 con il Filò e l’infuso della buona notte. Un’occasione anche per i nostri paesani di andare a fare una passeggiata ai Cainari!

I mulini di Cainari

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CrONACAPAG. 07 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Nell’ambito delle celebrazioni per 130° anniversario della fondazione della Pro Loco di Pieve Tesino, la più antica d’Italia, presso la sala riunioni di Pieve, l’Ecomuseo del Viaggio ha presentato la Mappa di Comunità del Tesino Terra di Viaggiatori. Realizzata grazie al contributo determinante della Fondazione Caritro e della PAT, che per questo tipo di lavoro hanno finanziato tutti i sette ecomusei del Trentino e frutto di una serie di riunioni tenutesi nella biblioteca, la mappa ha visto impegnato un gruppo di persone costituito da assessori e delegati alla cultura dei tre paesi della conca, Chiara Avanzo, Fulvia Nervo e Nadia Groff e da volontari e volontarie che, col coordinamento della facilitatrice Adriana Stefani e del referente dell’Ecomuseo, Mariano Avanzo, hanno raggiunto un risultato di ottimo livello, una mappa di comunità, un dépliant che può essere utilizzato anche a scopo turistico, ma che vuole principalmente rendere edotti i nostri compaesani delle bellezze, delle ricchezze e delle peculiarità che ci circondano.Alle perplessità iniziali, difatti non è sempre semplice rendersi conto del valore di ciò che spesso abbiamo davanti ai nostri occhi, è seguito l’entusiasmo per un elenco che si andava rapidamente infoltendo di nomi, di siti, di località, di pietanze, di storia, in un crescendo di identificazione, consapevolezza e riconoscimento delle bellezze e ricchezze del nostro territorio. Sono seguite discussioni, a volte anche animate, sul tipo di mappa da redigere e sulla riduzione dei temi ad una misura che non fosse eccessiva, consentendo di realizzare uno strumento agile e di facile lettura anche per il neofita. Grazie anche al valido apporto ed all’esperienza di Stefania Ballerin, Marisa Menguzzato, Wilma Balduzzo, Bruna Casata, Massimiliano Granello e Sandro Marchetto, la mappa ha lentamente preso forma, sono state delineate le tematiche, sono stati scritti gli articoli.

Brevi cenni di storia, immagini significative che percorrono il territorio ed il lavoro di Emma Burlini raffigurante i tre paesi, ognuno con la propria caratteristica, le stampe per Pieve, le sementi per Castello la bicicletta dell’arrotino per Cinte, col denominatore costituito dal costume che li accomuna, ad impreziosire il tutto: un lavoro di cinque mesi che ha riscontrato il generale apprezzamento della popolazione e dei turisti, che è stato gradito ed ammirato anche a Trento, in occasione delle Feste Vigiliane e che ha rafforzato il gruppo di lavoro nelle proprie conoscenze, nell’amicizia e nella volontà di proseguire il cammino con altre esperienze aperte alla partecipazione di chi ha voglia di dare il proprio contributo di lavoro. In aggiunta a ciò sono stati realizzati quattro striscioni uguali, raffiguranti una veduta generale della valle ed il disegno di Emma Burlini, da appendere nei tre Comuni e da utilizzare nelle varie uscite che l’Ecomuseo compie per propagandare le bellezze del nostro territorio. A livello provinciale, martedì 21 giugno, presso la sede della Fondazione Caritro, alla presenza di numerose Autorità è stata inaugurata una mostra itinerante con le mappe di tutti gli ecomusei trentini che, attualmente, si trova presso la sede dell’Ecomuseo dell’Argentario, mentre in Tesino sarà esposta nella villa Daziaro dal 2 al 17 agosto.

Mariano Avanzo

mappa di comunità del Tesino Terra di Viaggiatori

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DALLA SCuOLA PAG. 08 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Un altro anno scolastico si è concluso, il Progetto di plesso programmato è stato positivamente portato a termine ed integrato in itinere con ulteriori attività, sia per quanto riguarda le visite guidate che per i diversi progetti che sono stati sviluppati. Il lavoro effettuato è stato sicuramente molto impegnativo e non senza momenti di difficoltà, ma i risultati finali sono stati più che apprezzabili. Varie le proposte che hanno coinvolto alunni ed insegnanti ed arricchito l’offerta formativa, sia nelle ore curricolari, che di laboratorio. Si è spaziato dal progetto affettività a quello di educazione ambientale, dal progetto nel campo dell’informatica a quello di musica e di tedesco veicolare, dal progetto Coni nel campo della motricità, al progetto continuità nell’interazione tra le varie discipline, dal riciclo dei tappi in plastica, all’educazione stradale con la prova pratica di velocipede per la classe quarta. In relazione alle visite guidate è da annotare quella a Castel Thun, con attuazione di laboratori pratici, alla quale ha partecipato tutto il plesso. La classe quinta si è avventurata in un viaggio di istruzione a Salisburgo, mentre le classi seconda e terza sono state a Trento in visita al “Ciclo dei mesi” di Torre Aquila ed a Bolzano al “Museo archeologico”. Infine, le classi seconda e quarta hanno partecipato alla visita guidata al Museo degli usi e costumi trentini di San Michele.Nel corso dell’anno scolastico sono state inoltre effettuate delle prove pratiche di evacuazione dell’edificio scolastico, necessarie in caso di calamità.I laboratori hanno portato invece gli alunni a dedicarsi ad attività creative e decorative di vario genere: recitazione, musica, corso di educazione ambientale. A fine anno, presso Palazzo Gallo, si è svolto un mini saggio corale-poetico-teatrale dal titolo: “Niente paura”.Da parte di noi insegnanti non possiamo che riaffermare i punti di forza già espressi nei precedenti anni e che hanno caratterizzato l’andamento operativo anche di questo che ormai ci lasciamo alle spalle e cioè:

un anno alla Scuola elementare

- un elevatissimo senso di adattamento alle più svariate richieste che il nostro lavoro ci chiama a soddisfare, oltre alla normale attività educativo-didattica, di per sé già molto impegnativa;

- coesione e collaborazione di gruppo, con conseguente sinergia ed ottimizzazione delle risorse;

- capacità di superare momenti di difficoltà e tensione;

- raggiungimento degli obiettivi didattico-educativi e attuazione delle attività varie programmate.

A tutto ciò possiamo aggiungere che la presenza del nostro Dirigente e della Segretaria presso la scuola, rendono agevole ed efficace il collegamento con la sede centrale di Strigno.Inoltre, la presenza di un ineguagliabile collaboratore scolastico, sempre attivo e disponibile alle più svariate esigenze normali ed eccezionali del plesso e la costruttiva collaborazione dei genitori, sono gli elementi di pregio che portano l’intero plesso scolastico verso un produttivo e sostanziale accrescimento socio-culturale.Crediamo di aver svolto il nostro lavoro con costante impegno, passione e determinazione, riuscendo a mantenere serenità ed atteggiamenti di collaborazione e rispetto nelle relazioni interpersonali, nonostante gli inevitabili momenti di disagio, e già questo può essere considerato un importante traguardo.

a cura degli Insegnantied Operatori scolastici di Castello Tesino

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DALLA SCuOLAPAG. 09 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Entusiasmo, impegno, fatica, risate, noia, vivacità, il compagno di banco, il prof che parla e parla e parla, lunghe mattinate e una sbirciata all’orologio, gita, amici, suono della campanella, bidelli, ricreazione, una lavagna fitta di parole, parole bisbigliate, cose nuove, quella volta che...Un altro anno scolastico si è concluso e ha lasciato dentro ciascun ragazzo almeno un ricordo, una sensazione, un’impressione. Le esperienze vissute dai ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado di Castello Tesino durante questi nove mesi sono state numerose e molte hanno cercato di gettare un ponte tra scuola e territorio; abbiamo cercato di riassumerne alcune tra le più importanti.

IN AuTuNNO:ci è stata data la possibilità di partecipare alla Festa degli Alberi a passo Brocon, che collocata in questo periodo dell’anno è risultata molto fun-zionale al raggiungimento dell’obiettivo educativo “accoglienza” che la scuola si prefissava: ha per-messo ai ragazzi della prima classe di conoscersi meglio e ai “veterani” delle medie di riallacciare i rapporti in un contesto informale.La classe II E ha visitato la chiesetta di Sant’Ip-polito di Castello Tesino.

IN INVerNO:la festa sulla neve a Passo Brocon ha permesso di misurare la bravura con sci, ciaspole e slittino• gli incontri con la lettrice Antonia Dalpiaz,

rientranti nel Progetto Lettura, rivolti a tutte e tre le classi, hanno permesso di viaggiare con la fantasia e di conoscere mondi e realtà diverse. Questo percorso si è concluso presso la Biblioteca Comunale di Castello Tesino, in occasione della mostra bibliografica itinerante “Nel giardino segreto”

• sono state svolte alcune uscite didattiche sul territorio: la classe II E ha visitato il Museo Diocesano Tridentino, mentre la classe III E si è recata presso il Museo della Grande Guerra di Borgo Valsugana.

e… un anno alla Scuola media

a cura degli Insegnantied Operatori scolastici di Castello Tesino

IN PrImAVerA:• si è tenuta l’uscita serale della classe III E presso

l’Osservatorio Astronomico di Celado• sono stati organizzati i viaggi di istruzione: la

classe I E ha visitato le bellezze di Padova, la classe II E si è recata tre giorni a Cesenatico per conoscere da vicino il bioma marino, la classe III E ha ripercorso il territorio ricco di storia di Trieste.

INOLTre...• la classe II E è stata coinvolta in due iniziative:

il Progetto Degasperi e l’Autonomia, che ha permesso di conoscere più da vicino la figura dell’importante statista nato a Pieve Tesino, e il Progetto Giornalino, promosso dagli stessi alunni, che con entusiasmo hanno redatto tre numeri di “Scuola 24 ore”, periodico che riportava i fatti più importanti della vita scolastica

• agli alunni della classe III E è stata data la possibilità di prepararsi per sostenere l’esame, esterno alla scuola, che attesta la conoscenza della lingua tedesca

• i ragazzi di tutte le classi ad agosto parteciperanno ad una settimana linguistica in Austria, per approfondire lo studio della lingua tedesca.

Nel nostro progetto di istituto si legge che “la scuola insieme alla famiglia educa alla parità, alla democrazia, alla convivenza, al rispetto delle diversità tra le persone, al rispetto delle regole, alla solidarietà e alla cooperazione”. Un sentito grazie, quindi, a tutte quelle famiglie che nel corso dell’anno hanno partecipato all’azione educativa della scuola e hanno compreso le capacità professionali e gli sforzi sostenuti dagli insegnanti: l’efficacia educativa è tanto più grande qualora vengano condivisi valori e visioni, agendo così come comunità.

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rICOrDI PAG. 10 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Anni di GuerraI nostri figli ed i nostri nipoti non sanno veramente cos’è la guerra; conoscono solo quella del cinema e della televisione, ma noi anziani l’abbiamo vissuta. Perciò mi sembra giusto ricordare quel periodo proprio per far sapere ai giovani come si viveva anche a Castello e quello che c’era, altrimenti lo dimenticheranno con il passare degli anni. La guerra, allora, voleva dire essere privi di tante cose che adesso sono comuni come il sapone, le saponette, il caffè (il cafè bon, se c’era, si teneva da male), il filo da cucire, il pane bianco, il telefono, ecc. Voleva dire sentire un colpo al cuore se arrivava un telegramma, tremare se si sentiva alla porta un passo di militari o se si vedevano passare pattuglie di tedeschi, voleva dire avere la casa distrutta dai bombardamenti.

Come si mangiavaQuasi tutti avevano le stalle, i campi, gli orti, le galline e i conigli, perciò la fame, qui a Castello, non si pativa, però mancavano molte cose e tante erano diverse da adesso. Lo zucchero era marroncino e granuloso, il pane era grigiastro e pesante, eppure a noi bambini non bastava mai; lo si prendeva con i bollini della tessera (allora si prendeva tutto con la tessera, perfino le scarpe, le stoffe e le sigarette). Quante volte ho fatto la fila, con la mia amica Luciana, davanti al forno che era dove adesso si trova la Cassa Rurale!Anche la carne era rara: per fortuna il macellaio Casimiro Careta era un po’ parente di mio papà, così qualche volta c’era un pezzo di castrado da fare in umido con la polenta. Oltre alla polenta (ma non era facile trovare la farina gialla) il nostro alimento più frequente, specie d’inverno, erano patate e fasoi. La pasta non c’era, si faceva in casa se si trovava la farina bianca, solo dopo la guerra ricomparvero gli spaghetti, in lunghi pacchi di carta blu.

I negoziI più importanti e più frequentati erano quelli di alimentari. Ricordo bene quello della Olga Violina in Via Baili, che aveva in bella mostra vasi di caramelle e mentine, da noi bambini molto desiderate ma raramente ottenute. Poi c’era quello di frutta e verdura di Beniamino in Piazza Crosara, ma per la frutta c’era, una volta ogni tanto, un carro “quel del bò (bue)” che veniva da Strigno e vendeva soprattutto “pomi, peri e brugne”.

Ma i negozi che mi attiravano di più erano due: “Da Morte” e “la Maria del Concorso” in Piazza Trento. Lì c’erano molte cose desiderate da noi bambini: bamboline, collanine, pistole con le capete ed anche pennini e matite colorate. Certo, c’erano altri negozi, in Terrasanta o altrove, ma io non li ricordo perché non li frequentavo.

La partenzaQuell’estate del 1944 – avevo ormai dieci anni e avevo fatto l’esame di ammissione alla scuola media – fu strana ed inquieta.Dopo l’8 settembre 1943 erano tornati in paese alcuni giovani scampati dall’esercito ormai sbandato, molti erano in montagna a fare “i ribelli”, cioè i partigiani. Molti pensavano che il paese fosse in pericolo, così i miei genitori e i nonni decisero di tornare a Milano, cosa che avvenne ai primi di ottobre, proprio pochi giorni prima di quello che successe in quell’ottobre a Castello: il rastrellamento, la fucilazione, da parte dei tedeschi, di alcuni partigiani ed altre persone innocenti, l’arresto degli zii Pasqualini. Fu arrestato anche lo zio Don Narciso e a Castello non tornò mai più. Così finirono i due anni più felici della mia infanzia: tutta la famiglia sfollata in quello che per me era il più bel paese del mondo. E lo è ancora!

Tatiana Sordo(fine)

IV parte

VITA DA SfOLLATI A CASTeLLO1942-1944:

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PAG. 11 // CASTELLO TESINO NOTIZIE rICOrDI

RICORdI LONTANIQueste foto rievocano gli anni 50. Per me sono cimeli e quando le guardo, ritorno con la memoria agli anni della mia infanzia e adolescenza onde rivivere quegli anni felici e spensierati, perché nulla di triste era ancora venuto a turbarmi. Vorrei tanto che il tempo si fosse fermato lì! La prima foto è stata scattata a Passugola, nella bucolica di mio zio Antonio Muraro Ciavesela. Si vede lui assieme al suo pronipote Fabio Dalvai (anni 4), figlio di Bice Lucca Canona.

La seconda è stata scattata da Celestino Boso Pianta in località Lissa di sopra, che era rientrato per qualche giorno a Castello. Lui risiedeva in America e volle portare queste foto per farle vedere ai suoi compaesani di oltreoceano e far conoscere dove lui era nato e mostrare i nostri costumi, che teneva racchiusi nel suo cuore sanguinante di nostalgia e di tristezza, per aver dovuto, a causa di forza maggiore, lasciare il suo paese che tanto amava.

Ora qualche aneddoto su Lino Ciolo. Mi ricordo che un giorno, parlando con Piero Jacon, Lino disse:Setu Piero che ancò son stato a Pieve e me son comprà na pipa nova!Quanto tala costà Lino?

Oh, tasi Piero che ho fato un grosso afare parché i me n’à domandà due, ma par tre ghe l’ò ciavà.Un altro giorno venne il nostro medico curante a visitare sua mamma Maria che soffriva di cardiopatia. Il medico prescrisse dei farmaci in gocce e, sapendo che madre e figlio erano entrambi analfabeti, chiese a mia zia Maria di somministrargliele lei. Lino, che malgrado tutto era molto taccagno, nella sua stupidità disse a mia zia:Ehi Maria, sparagnate con quele goze, parchè le costa tanti schei.Maria rispose:Tasi, macaco, che so mi quel che gò da far!

Visto che lui insisteva, nacque un alterco, ma lei lo minacciò dicendogli che lo riferiva al medico e così l’avrebbero ricoverato alla casa di riposo. Lui, preso dal panico, in un batter d’occhio sparì e così tutto ebbe fine. L’ultimo episodio che merita di essere riportato è il seguente:Un giorno Lino ci fece vedere una grossa manciata di denaro (banconote) che aveva avuto come paga per il lavoro svolto in due giornate, per un tale, nostro compaesano vile e disonesto. Non erano lire, come lui credeva e per questo denaro ricevuto era molto felice, ma erano corone dell’impero austroungarico (certamente in quel momento, non più in corso nel nostro paese).

Antonietta Lucca Canona

Da sinistra a destra si vedono: Lino Boso Ciolo, Maria Moranduzzo Balota, Boso Teresa Careta

e Piero Jacon.

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CrONACA PAG. 12 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Questa è una delle frasi pronunciate da S.A.I.R. l’Arciduca Martino d’Austria Este, in visita privata a Castello Tesino la sera di venerdì 24 giugno. Ad invitarlo nel nostro paese il dottor Fortunato Busana (Poncia) conoscente di Sua Altezza Imperiale, che a nome della Schützenkompanie del Tesino, lo aveva coinvolto nella partecipazione a due manifestazioni per ricordare la figura e le opere di suo nonno il Beato Imperatore Carlo d’Austria. Radioso e quasi commosso dell’accoglienza che gli ha riservato la Comunità di Castello nelle varie fasi della sua permanenza in paese, l’Arciduca Martino era accompagnato da S.A.S. la Principessa Maria Luisa Gonzaga di Vescovato, Mons. Gabriele Filippini Vicedirettore della rivista “Madre” e Mons. Arnaldo Morandi, Assistente Nazionale della Gebetsliga Kaiser Karl, la lega di preghiera voluta dall’Imperatore Carlo I.Al suo arrivo di fronte al Municipio, erano ad attenderlo il Sindaco Sisto Fattore, i Sindaci di Pieve e Cinte, l’Assessore Provinciale alla

Cultura Franco Panizza, il Presidente della Comunità di Valle Sandro D’Andrea, la banda di Castello Tesino, il Gruppo folkloristico con i tesini e tesine in costume, gli Schützen schierati nella loro caratteristica divisa e tutte le altre Associazioni del paese. Dopo i convenevoli di rito, Sua Altezza Imperiale si è recato nella Sala Consiliare ove alla presenza di numerosi Consiglieri, il Sindaco di Castello ha pronunciato un breve ma significativo saluto di benvenuto, successivamente ha preso la parola l’Assessore Panizza il quale ha sottolineato l’importanza della visita e della presenza in Valsugana e Tesino di un discendente di così alto lignaggio e prestigio degli Asburgo, complimentandosi per la calorosa accoglienza della Valle di Tesino “orgogliosa della propria storia e delle proprie fatiche”. Il Sindaco Fattore ha confermato come a Castello “le tradizioni siano molto sentite, anche tra i giovani, segno questo che il paese non ha perso la sua identità”. L’Arciduca Martino ha ringraziato tutti i presenti per averlo accolto

“qui mi sono trovato come a casa mia”

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Sua Altezza Imperiale Rea-le Arciduca Martino d’Austria Este è nato nel 1956, figlio del terzogenito dell’Imperato-re Carlo I Asburgo, l’Arciduca Roberto e della primogenita del Duca d’Aosta, la princi-pessa Maria Luisa Savoia Aosta; è quindi discendente diretto della casa d’Austria. Il Casato Este è stato acquisito dagli Asburgo alla morte del Duca di Modena ultimo discendente della Casata che non avendo discendenti lo ha donato alla Casa d’Austria.

CrONACAPAG. 13 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

con entusiasmo e gioia cogliendo l’occasione per ricordare quanto sia importante mantenere, come fanno i Tesini, le proprie tradizioni “perché soltanto chi conserva la propria identità può guardare al futuro con coraggio”. Sua Altezza non ha tralasciato un pensiero alle sofferenze subite dalla popolazione tesina durante la Grande Guerra. È seguito uno scambio di doni, il Sindaco ha consegnato una targa d’argento, una serie di libri riguardanti il Tesino all’Arciduca Martino ed ai due Monsignori al seguito e un omaggio floreale alla Principessa Gonzaga. Sua Altezza Imperiale ha donato alla Comunità di Castello Tesino, per mani del suo sindaco, una teca contenente due medaglie appartenute a suo nonno, l’Imperatore Carlo I, ed una pergamena con il suo personale ringraziamento. Al termine dell’incontro in Comune l’Arciduca si è soffermato con la gente. Toccante l’incontro con Bruno Facchin che gli ha donato una copia autografata del suo libro “Sti ani”. All’uscita ha trovato la Banda che ha intonato due brani in suo onore, durante il percorso che lo ha portato alla Sede degli Schützen ha incontrato numerose rappresentanze delle Associazioni di volontariato. Perfettamente inquadrati si sono succeduti i Vigili del Fuoco, i rappresentanti del 118 e trasporto infermi, la protezione civile ed il soccorso alpino. Particolare attenzione di Sua Altezza per i costumi tesini e per le tesine, “tutte bellissime” dalle bambine, alle adolescenti, alle ragazze, alle donne.Numerose le fermate durante il cammino, da Via Dante a Piazza Trento, sino a Palazzo Gallo, numerosissime le strette di mano, i sorrisi e i saluti.Poi il ricevimento degli Schützen, nella sala allestita con dovizia di particolari, tra cui un’inedita immagine dell’Imperatore Carlo I coronata dai colori oro e nero degli Asburgo. Dopo il brindisi di rito, l’Arciduca Martino si è intrattenuto sia con il comandante sia con gli altri componenti della compagnia che gli hanno illustrato le foto ed i ricordi di ieri e di oggi.Infine la cena al ristorante “Crosara” ove in una sala riservata, arricchita con segni asburgici, sono stati serviti dallo staff ancillare dei “Cucinieri Tesini”, cibi legati alle tradizioni del nostro Territorio. A preparare ed illustrare il menù lo straordinario cuoco Claudio Boso che ha stupito

i commensali con i suoi manicaretti che, perfino nella tonalità, richiamavano i colori imperiali. Il menù dell’Imperatore ha previsto cibi a noi noti, quali i canederli in brodo di tre tipi, ma soprattutto l’Arciduca ha gustato ed apprezzato le nostre salsicce, il patugo con le fricole, le scalogne caramellate e le verde. Un trionfo di sapori e odori preparato con prodotti rigorosamente locali, come si usa dire a “kilometri zero”.Scoccata abbondantemente la mezzanotte la delegazione imperiale lasciava Castello inebriata dalla effervescente e calda accoglienza ricevuta. Prima di far ritorno a Levico, presso l’Hotel Imperial ove ha passato la notte, Sua Altezza Imperiale e Reale l’Arciduca Martino d’Austria Este, rivolgendosi al suo accompagnatore, il dottor Fortunato Busana, dichiarava: “avete superato le mie aspettative, qui mi sono trovato bene, come a casa mia”.

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PAG. 14 // CASTELLO TESINO NOTIZIESANTI TeSINI

Forse non tutti i lettori sanno che la chiesetta di San Polo è dedicata, oltre che a Sant’Ippolito, anche a San Cassiano. Infatti era abitudine nei secoli passati, e particolarmente nel ‘500, intitolare una chiesa o un altare a due o più santi. Gli esempi sono molto diffusi in Valsugana: a Pergine troviamo la chiesa dei Santi Pietro e Bartolomeo, a Roncegno la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, a Strigno la chiesetta dei Santi Vito, Modestia e Crescenzo e quella dei Santi Maria e Zenone. A Bieno la parrocchiale è dedicata ai Santi Biagio e Giorgio, mentre in Tesino, a Pieve, sul colle omonimo, abbellita dal bel campanile “a cipolla”, troviamo la chiesa dei Santi Fabiano e Sebastiano. Sempre a Castello, quella che viene comunemente indicata come la chiesa di San Rocco, è dedicata pure a San Pantaleone. Tornando a San Polo, dicevamo che la nostra piccola chiesa è dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano. Ma, mentre l’immagine di Sant’Ippolito e raffigurata sulle pareti interne per ben due volte, non esiste invece rappresentazione alcuna di San Cassiano. Con quest’ultimo nome la Chiesa Cattolica venera tre santi: San Cassiano di Imola martire, San Cassiano di Tangeri martire e San Cassiano di Todi vescovo e martire. Inoltre con questo toponimo in Italia si trovano un Comune (San Cassiano di Lecce) e cinque frazioni. Tra queste, in Alto Adige, c’è Sankt Kassian o San Ćiascian, frazione del comune di Badia (BZ). A tal proposito ricordo che proprio questo santo è compatrono della diocesi di Bolzano e Bressanone. In quest’ultima città il Duomo è proprio dedicato a questo Martire oltre che a Sant’Ingenuino. Infine, sempre in Alto Adige, il martire è particolarmente venerato a Sabbiona nel comune di Chiusa (BZ). Patrono principale della diocesi di Imola, cui è intitolata l’antica cattedrale costruita sulla sua tomba, sembra che Cassiano (240? – 303/305), originario proprio del suddetto comune altoatesino, sia giunto nella città romagnola attorno alla seconda metà del II secolo esiliato dai suoi conterranei ancora pagani. Allora Imola si chiamava Forum Cornelii. Qui stabilitosi il Santo vi esercitò la professione di insegnante di Grammatica e Letteratura. Ma non solo. Pare infatti che avesse inventato una forma di scrittura stenografica che allora si chiamava ars notoria. Secondo Prudenzio, uno scrittore e poeta latino cristiano vissuto a cavallo

San Cassiano

tra il V e il VI secolo, per il fatto di aver comunicato la nuova fede ai suoi discepoli, venne denunciato al Prefetto di Imola. Durante il processo gli venne ordinato di fare sacrifici agli dèi della religione romana ed essendosi rifiutato venne condannato a morte. In più il giudice impose ai suoi discenti, come pena per avere ascoltato le sue parole, di eseguire la condanna, uccidendolo a stilettate. Il martirio di San Cassiano avvenne probabilmente durante la persecuzione dei cristiani ordinata dall’imperatore Diocleziano tra l’anno 303 ed il 305. Che non si tratti soltanto di tradizione popolare, il martirio è stato recentemente confermato da alcuni studi compiuti sui resti del Santo che hanno dimostrato che i fori che si trovano nel cranio del martire sono compatibili con la forma e le dimensioni degli stiletti con cui in quegli anni gli scrittori incidevano le tavolette cosparse di cera.Nella prossima puntata parleremo dell’altro santo cui è dedicata la nostra piccola e bella chiesetta di San Polo.

Giuseppe Patti

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PAG. 15 // CASTELLO TESINO NOTIZIE STOrIA DeL PAeSe

Qualche anno fa un gruppo di castelazzi in gita turistica visitò a San Michele all’Adige il Museo degli usi e costumi della Gente Trentina. C’ero anch’io. In una sala piuttosto buia ci apparve dinanzi una coppia in costume tesino là in un angolo. Che delusione! I due manichini, uomo e donna, erano vestiti da un nostro costume incompleto, vecchio, davvero misero che può ingannare il turista visitatore sull’autentica bellezza del nostro costume tradizionale.Anche se oberate da tanti impegni più importanti non potrebbero le due Amministrazioni comunali di Pieve e di Castello Tesino accordarsi ed assumersi le spese per dotare il Museo di San Michele all’Adige di una coppia in costume tesino autentico e completo, sistemato dentro una vetrina che la preservi da polvere e ragnatele?Ricordo che “sti ani” nei giorni di sagra o festa grande dopo i vespri cantati, la gente accorreva in piazza Crosara a “goderse el ballo de le Tasine” accompagnate dalla vivace musica che usciva dalla fisarmonica de Nane Canon. Che orgoglio per la nostra gioventù vestir il costume portato dal nonno, dalla nonna, dal santolo, dall’àmia “de ancor ‘nanzi guèra”!A Castello, quasi completamente distrutto dal bombardamento e dall’immane incendio durato tre giorni durante la Prima Guerra Mondiale nel giugno 1916, tanti costumi maschili e femminili vennero inceneriti. Se ne salvarono solamente pochi. Quei costumi erano l’orgoglio d’ogni morosa, d’ogni sposa, d’ogni vedova che in quel costume vi vedevano dentro le attenzioni, i regali del rispettivo moroso, del rispettivo sposo, del proprio marito che dal “pèrtego” in Boemia, o dal Tirolo, o dalla Stiria costumavano portar “qualche cao de vestiario” oltre a qualche danza. E che sfoggio ne facevano alla messa grande o alla processione solenne alla festa. Una donna della frazione comunale di Tellina, la Maria Mora, il 29 maggio 1915, scese profuga in Italia vestita

Qualche accenno sul nostro Costume

completamente da Tasina e così torno a Castello nel 1918. Quel costume glielo aveva regalato suo marito Angelo Costa, “pertegante” in Boemia e Moravia.Pieve Tesino, invece, fortunatamente non venne distrutta dalla guerra e se ne salvarono tanti, tutti autentici, secolari, ammirabili ancor oggi specie alla sagra paesana dell’Assunta il 15 agosto.A valorizzare il costume tesino dopo l’annessione all’Italia nel 1920 fu Ermanno Pasqualini, primo podestà dal 1926 al 1931, che ne divulgò la bellezza e le danze in ambitissime circostanze come il matrimonio del principe ereditario Umberto di Savoia a Roma nel 1930. In seguito il gruppo folkloristico viaggiò un po’ ovunque guidato dal sindaco Romolo Franceschini e da Longino Sordo. A loro due successe Rinaldo Braus che nel novembre 1968 guidò il gruppo a Basilea dove nel teatro cittadino il Console d’Italia, il senatore Spagnolli, gli emigrati trentini, guidati dal Roveretano Franco Aste solennizzarono il 50° anniversario dell’annessione del Trentino al Regno d’Italia. A Rinaldo Braus seguì il fratello Bruno Braus. Il Gruppo venne in seguito guidato dal professor Giuseppe Patti anche all’estero. Al gruppo si è dedicato appassionatamente Gaspare Sordo Bindo ed a lui vada il nostro pubblico grazie “ad multos annos”! Attualmente è Presidente Giorgio Zampiero.Un cordiale meritatissimo grazie anche a Raffaella Muraro Presidente della nostra Banda Folkloristica al tempo del centenario e all’attuale Presidente Claudio Costa che si appresta a festeggiarne i 110 anni. Sono sempre tanti, paesani e forestieri, che accorrono a veder le danze del Gruppo in costume ed a gustare le marce ed i walzer della nostra Banda Folkloristica. Ma quanta fatica vien da domandarsi, quanta pazienza costarono le prove necessarie nella preparazione di un buon spettacolo…

Bruno Facchin

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STOrIA DeL PAeSe PAG. 16 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Nel dicembre dello scorso anno i Consigli Comunali del Tesino hanno approvato una delibera, uguale per tutti e tre i comuni, nella quale veniva sancito che “a tutela di un patrimonio immateriale unico, tipico e caratteristico della Conca di Tesino e non di altri paesi o vallate anche vicine, si propone di adottare la presente deliberazione che permette di definire tutte le caratteristiche tipiche del costume tesino costituente patrimonio, cultura e tradizione della Valle di Tesino e ciò al fine di consentire eventuale diffida formale e qualsiasi azione a tutela dell’integrità di tale costume tipico della Valle di Tesino, con conseguente azione di risarcimento danni e/o esposto denuncia per usi impropri ed abusivi utilizzi di tale patrimonio culturale”.

Frutto di numerosi mesi di lavoro, di raccolta di materiale fotografico e di una consulenza giuridica, la delibera adottata dai Comuni tesini risulta essere la forma più adeguata di protezione del nostro costume, considerato che

non esiste una legislazione né a livello statale, né provinciale, in grado di tutelare un patrimonio immateriale quale appunto l’abito caratteristico di una vallata. In ogni caso con l’approvazione di questo documento Castello, Cinte e Pieve hanno dimostrato una volontà comune nel voler mettere un punto fermo nella questione che da molti mesi preoccupa non solo le associazioni folkloristiche della valle, in prima linea nell’azione di tutela del nostro costume, ma anche tutti i tesini che vedono nel loro abito tradizionale un autentico patrimonio culturale, emblema di territorio, storia e comunità. A seguito dei contributi provinciali per la realizzazione di “costumi tipici” a favore di bande, cori e gruppi folk, c’è stato in Trentino un vero e proprio fiorire di nuovi abiti folkloristici senza alla base alcun fondamento storico o alcuna ricerca che provasse l’esistenza e l’utilizzo di quei costumi in una determinata zona. Da qui l’allarme in Tesino per possibili tentativi di plagio del nostro costume, che senza ombra di dubbio lo si può annoverare tra i più belli e ricchi dell’arco

el nòsso Costume

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STOrIA DeL PAeSePAG. 17 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

alpino. In conseguenza alla situazione venutasi a creare, è stato costituito un gruppo di lavoro con lo scopo di realizzare un grande censimento del costume tesino che potesse comprendere non solo materiale fotografico inedito, pezzi originali di costumi vecchi (fotografati a casa del proprietario), ma anche interviste a persone che hanno vissuto il costume sulla propria pelle e che sono in grado di regalare tanti ricordi, esperienze ed aneddoti di tempi andati, di quando il costume era l’abito della domenica e non solo… Non dobbiamo in ogni caso dimenticare che il costume non appartiene solo al nostro passato, anzi oggi è quanto mai parte del nostro presente e la numerosa presenza di giovani all’interno delle associazioni folkloristiche fa sì che venga preservato e tramandato nel tempo. C’è di più. In collaborazione con il dottor Christian Arnoldi, ricercatore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, si sta mettendo a punto un video che avrà lo scopo di raccontare il costume dalle proprie origini storiche, alle pratiche sartoriali, alle tecniche orafe di realizzazione dei gioielli, fino alle interviste con giovani e meno giovani sul legame della terra tesina al suo costume e le esibizioni delle varie associazioni folkloristiche della Valle. A tale scopo, la festa di San Giorgio a Castello Tesino svoltasi quest’anno il 25 aprile, è stata l’occasione per organizzare una riuscitissima mattinata tutta all’insegna del folklore tesino con la partecipazione della Banda Folk di Castello e dei Gruppi Folk di Castello e Pieve. Alla presenza di un foltissimo pubblico, sono state più di un centinaio le persone che hanno sfilato in costume e si sono esibite per le vie del paese in un tripudio di colori, balli e musica a dimostrazione

el nòsso Costumeche la tradizione tesina legata al proprio costume è quanto mai viva e capace di attrarre anche le generazioni più giovani. Quest’estate abbiamo mandato due coppie di costumi (per Castello, la coppia di costumi delle bacheche in comune, per Pieve una coppia prestata dal Gruppo Folk), in vacanza a San Michele all’Adige al Museo degli Usi e Costumi per una mostra aperta fino al 2 ottobre intitolata “Il costume del F/Volk”, che ha lo scopo di rappresentare uno spaccato degli abiti tradizionali presenti oggi in Trentino. Sul catalogo della mostra è riportata l’espressione “vestirsi da tesini”, intendendo l’idea che indossare il costume è come vestirsi da abitanti di un luogo, da membri di una comunità: un po’ come indossare quel luogo e la sua cultura. E a dimostrazione che il nostro folklore gode di apprezzamento anche al di fuori della valle, il 14 luglio la Banda e i Gruppi Folk del Tesino erano presenti proprio a San Michele per una serata all’insegna della più autentica tradizione tesina. Per l’estate, fra i tanti eventi folkloristici, abbiamo inserito all’interno dei “Giovedì della Cultura” una serata (4 agosto a Palazzo Gallo) sulle “Origini e composizione del costume tesino” curata da Maria Avanzo, durante la quale si potrà anche assistere alla vestizione in diretta di una tesina! Insomma grande ed impegnativa è l’attività che si sta mettendo in campo per cercare non solo di proteggere, ma anche di promuovere e valorizzare il più possibile l’elemento che più di tutti ci unisce e ci contraddistingue allo stesso tempo.

Fulvia Nervo (Delegata alla Cultura del

Comune di Castello Tesino)

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SPAzIO APerTO PAG. 18 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Da qualche mese ormai è nata la rivista on-line www.lavalsugana.it per cui scrivo. Il magazine, come si può facilmente intuire dal nome, si occupa della cronaca della Valsugana e del Tesino. Gestire un giornale di questo tipo è relativamente più semplice rispetto a un quotidiano cartaceo, perché i costi sono minori e lo spazio è illimitato. Purtroppo, spesso, molte notizie che potrebbero interessare la nostra comunità non vengono pubblicate sui quotidiani cartacei perchè in una sola pagina devono starci tutte le informazioni importanti che riguardano la Valsugana, da Pergine a Grigno. Con una rivista on-line questo problema dello spazio è superato, quindi mi è possibile pubblicare molte più notizie sul Tesino. Non solo quindi la cronaca, ma su www.lavalsugana.it ho l’opportunità di parlare degli aspetti sociali e culturali che caratterizzano una Valle come la nostra. Inoltre, uno degli obiettivi della redazione, è proprio quello di lasciare voce alle Associazioni, che altrimenti potrebbero raccontarsi soltanto sui periodici come CTn, bollettini parrocchiali e simili.Per me è stata una grande opportunità cominciare

la collaborazione con questa rivista, perchè adesso tutte le notizie di cui vengo a conoscenza trovano un loro spazio adeguato, senza il bisogno di essere ridotte o modificate. Qui si possono pubblicare tutte le foto, gli approfondimenti e i video che si vogliono e addirittura si possono creare dei link per rimandare l’utente ai siti da dove si sono attinte le informazioni. Un altro vantaggio da non sottovalutare è la rapidità con cui vengono pubblicati i pezzi. Infatti, ancora una volta grazie allo spazio illimitato i miei articoli sono resi pubblici praticamente in tempo reale. L’accesso alla rivista è libero, e in fondo ad ogni scritto è possibile lasciare un commento oppure contattare tramite mail chi l’ha redatto. Naturalmente la mia collaborazione con il Trentino come corrispondente del Tesino, che ormai è iniziata 5 anni fa, continua. Ma vi invito comunque ad andare a visitare questo sito per tenervi aggiornati sul Tesino e per trovare articoli e approfondimenti.Non solo: se avete qualcosa da raccontare alla nostra comunità sentitevi liberi di scrivermi.

Silvia Fattore

magazine on line

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I LeTTOrI CI SCrIVONOPAG. 19 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Cari amici, eccomi come promesso, con le foto del respiratore donato dalla “Comunità del Tesino” all’ospedale generale di Phnom Penh in Cambogia. Come ricorderete, questo obiettivo è stato raggiunto grazie alla collaborazione di tutta la valle che ha partecipato con donazioni e acquisti all’iniziativa delle “scatole a sorpresa” e ai mercatini etnici dell’estate. Nella foto, il dottor Luciano Moccia, responsabile del progetto di aiuto del sud-est asiatico, dona al dottor Rithi Som, il respiratore (CPAP) con la targhetta “Donato dalla Comunità del Tesino”. Il dottor Rithi Som, primario neonatologo dell’ospedale generale di Phnom Penh e responsabile nazionale dei progetti neonatali del Paese, è stato ospite a Trento nell’ottobre scorso, invitato dall’Associazione ANT (Amici della neonatologia trentina) in occasione del convegno promosso per il 25° anniversario della fondazione ANT. Ero presente anch’io alle relazioni di presentazione del convegno in cui il dr. Rithi Som ha presentato i dati relativi all’impiego dei macchinari. Altro invitato presente all’incontro è stato il primario neonatale dell’ospedale di Vientiane capitale del Laos. Entrambe le relazioni hanno dimostrato come l’uso di tecnologie quali il respiratore, l’incubatrice e la macchina per fototerapia abbiano notevolmente diminuito il tasso di mortalità nei prematuri. I due primari asiatici sono stati felici del breve soggiorno a Trento, dove hanno potuto visitare la nostra neonatologia e scambiare opinioni con i neonatologi del Santa Chiara, che già conoscevano, perché sempre tramite ANT, il dottor Riccardo Malossi e l’infermiera Maria Angela Zancanella sono stati in Cambogia e nel Laos per un training di formazione. Durante la loro visita, era stata rilevata l’esigenza di tenere ben caldi i piccoli prematuri, soprattutto le estremità

(mani e piedi), dato i meccanismi termoregolatori ancora immaturi e al loro ritorno, avevano lanciato l’idea, di realizzare piccole scarpine in lana, quelle comunemente usate dai nostri neonati, ma che in quei paesi dal caldo tropicale sembrano superflue e quindi, inesistenti. Così in occasione della visita dei due primari asiatici, sono state donate tante “scarpette” delle quali più di cento, realizzate da una ospite della Casa di Riposo di Castello Tesino. Le calde scarpine sono state contese dai due primari pediatrici, piacevolmente sorpresi dall’inaspettato dono. Ringraziandovi tutti, vi ricordo che anche quest’anno, saremo presenti con i mercatini etnici estivi e con le “Scatole a Sorpresa”, alla festa patronale di San Lorenzo a Cinte Tesino. Vi aspetto!

Eva Ceccato

IL TeSINO IN CAmBOgIA

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PAG. 20 // CASTELLO TESINO NOTIZIE‘NA VOLTA IN mALGA

‘na volta

QUANdO TUTE Le VAChe

LE gAEAI COrNI...

malgainUltima parte

Finita la stagione dell’alpeggio c’era sempre qualche censita che con le proprie vacche restava in malga par ‘ndar a erba morta ancora per una decina di giorni. Allungando il periodo della monticazione e, spigolando erba qua e là, risparmiavano il fieno di casa e potevano prepararsi qualche casola in più. Gli angoli di campio pericolosi, quelli con erba di qualità scadente rifiutata dalle vacche, o quelli dove venivano aiae le bestie (fatto sostare, quindi con erba calpestata piena de boazze ma con qualche ciuffo in ricrescita) a fine alpeggio diventavano una opportunità da sfruttare soprattutto per i censiti che avevano solo la stala de casa. Era la possibilità cioè de segar el muleto. “Co sta erba strazza se preparava qualche soma da portar in do, a casa, par guernar qualche jorno, vache sute o mande”. La corsa all’accaparramento di questo fieno diventava, ovviamente, occasione di beghe, a volte anche violente, fra i vari allevatori.I censiti più fortunati, oltre ad avere prai a casa e al maso, prima dell’alpeggio, portavano le proprie mucche a mangiare l’erba in alcune parti del territorio comunale sul quale era tollerato il pascolo: come ale Aiole, ale Pozze de Galina, all’Asenaro ecc… I vantaggi in questi casi erano notevoli: risparmio del fen de casa; le vache arrivavano in

malga meno strache e quindi davano più latte; infine potevano smontegar prima. In questi pascoli improvvisati, dove l’acqua era garantita da sorgenti naturali (come l’Acquafresca) o, ancora una volta, dalle pozze, si usava lasciare le vacche allo stato semibrado. I masadori con seci, bigolo e prosaco partivano dal maso di buon mattino per raggiungere la piccola mandria. Fatta la prima mungitura i picava su na rama de pezo i seci pieni de late, cuertai co na strazza, rimanendo poi co le vache tuto ‘l dì. Alla sera mungevano la seconda volta e facevano ritorno al maso riportando tutti i secchi pieni di latte a man e col bigolo. Anche in questi campii improvvisati vi era l’usanza de segar el muleto. Probabilmente questa pratica, insieme alla necessità di avere più terreni da coltivare, ha dato origine, nei tempi andati, al fenomeno dei coletamenti (terreni comunali confinanti con masi e, per vie un po’ discutibili, divenuti proprietà privata - caso unico in Trentino). Negli anni 1960 alcuni Valsuganoti formarono una società che avviò la lavorazione del latte nel caselo dela Barricata. Questa società acquistava parte della produzione di latte delle malghe di Castello e Cinte. Durante il resto dell’anno il latte era conferito al caselo dei rispettivi paesi. Erano gli anni del boom economico

Ivo Sordo al maso

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‘na voltamalga

‘NA VOLTA IN mALGA

e gli allevatori della valle finalmente cominciavano a trarre discreti profitti dall’allevamento bovino. Peccato che questo promettente periodo sia durato troppo poco, anche a causa di politiche per la montagna davvero poco lungimiranti. Passa il tempo e arriva l’ora de desmontegar. Tutte le cose di valore presenti in malga vengono portate via: la stediera; le calgere; le mastele ecc. Tutto il resto viene portato all’interno della casara e sopra venivano poste tutte le valghegne. Così, se qualche malintenzionato avesse voluto portarsi via qualcosa, avrebbe dovuto lavorare un bel po’ prima di raggiungere il suo scopo. Alla spicciolata arrivano i censiti, ognuno a torse la so stela de vache. La desmontegada diventa quasi un giorno di festa tanto che anche i bambini, grandi o piccoli, vogliono partecipare a questo avvenimento. Qualche sciapo de vache si fermerà nelle stalle dei masi prima di Castello, qualche altro proseguirà oltre ma, la maggior parte dei sciapi, a ondae, invaderà le vie del paese. Il passaggio par le contrae e par le piazze è animato dal scampanar, dalle urla dei paruni, dale scornae, dale bastonae, dal mudolar, dalle soste a brearse a ogni fontana, dal rumor dei zocoli sui selesai pieni de boazze e pisso e, infine, il quieto ritorno alle stalle.Alla sera dell’ultimo giorno de malga, quasi tutti i malgari si ritrovavano alla baraca del Brocon per festeggiare la fine della stagione. Qui, fra canti, morra e goti si arrivava a far “l’alba dei tavani“ (modo di dire tipico dei malgari che significava fare le ore piccole). Era consuetudine portare l’attrezzatura

proveniente dalla montagna, distinta malga per malga, in un deposito messo a disposizione dalla Famiglia Cooperativa, senza costi aggiuntivi per i censiti, perchè tutte le spese effettuate durante l’estate per la conduzione delle malghe venivano effettuate presso quell’esercizio. Il deposito era adiacente alla sede storica della cooperativa. Si provvedeva, infine, alla pulizia dei caseggiati e alla disinfezione dello stalon usando la calzina (calce viva), per prevenirne la temibile afta. Nella botesela si lasciava un po’ de agrà che avrebbe fatto la mare. Così, l’anno dopo, sarebbe bastato aggiungere dello scolo e la produzione dell’agrà ricominciava. Si chiudevano i portoni, senza ‘nciavarli, si lasciava in po’ di legna di scorta alla casara e se desmontegava, ritornando ai ritmi di sempre, fatti di lavoro e tanta fatica ma, forse, anche di tanta serenità.Colgo l’occasione per ricordare i nomi degli ultimi casari: Piero Galeto, Regoliano Careta, Savino Melon; gli ultimi capovacari: Jaco Melon, Saverio Morando, Rafaele Tonin; gli ultimi proprietari di tori: Ugo Bareta, Madeo Stasio. Ah, dimenticavo di aggiungere che, verso gli anni 1950-1951, per un certo periodo, la condotta veterinaria della Valle del Tesino, contava così tanti capi di bestiame da essere la più numerosa del Trentino!.. Ma quanti se ne contavano?

Franco Biasion

N.d.R. Ringraziamo Franco Biasion e i coniugi Olga Rattin e Ivo Sordo per la preziosa testimonianza che per sei puntate hanno fatto rivivere ai meno giovani e fatto conoscere ai più giovani come si operava “‘na volta in malga”. Se vi trovaste a passare in Val Tamburli, nei pressi

del loro maso, chiedete di essere accompagnati a visitare la stanza che ha adibito a museo e che contiene in bella mostra tutti gli utensili sopra citati, che vedete solo in parte nelle foto, insieme a molti altri ancora, indispensabili nell’allevamento e nella cura dele vache come ...’na volta in malga!

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I VIAGGI DI VIVIANA PAG. 22 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

La nostra meta è Strasburgo (Francia) passando per Ulm (Germania). Eccoci arrivati ad Ulm, per farla breve, città non molto distante da Monaco di Baviera. Si è sviluppata sulla riva sinistra del Danubio e il fiume separa Ulm da Nuova Ulm. Ad Ulm c’è una chiesa cattolica molto importante la cui costruzione, iniziata nel XV secolo, subirà un arresto dopo la riforma protestante per poi riprendere i lavori nel 1800. Nel 1890 si completa la torre campanaria seguendo il progetto del Medioevo. Il Duomo è imponente, a cinque navate, ai lati della navata centrale ci sono degli arazzi stupendi.Ora il numero degli abitanti di questa città è più di 100.000, essendo anche città universitaria.Nel 1933 il regime nazista istituì uno dei primi campi di prigionia dove vennero detenuti politici e preti scomodi al regime, due anni dopo questi prigionieri vennero trasferiti nel campo di Dachau e nel 1944-1945 la città subì pesanti bombardamenti che distrussero l’80% del centro storico.Ora Ulm è una città moderna con un’importante scuola di disegno industriale, la Scuola Superiore di Ingegneria e l’Università della Medicina e Scienze Naturali. La città inoltre ha dato i natali al grande scienziato Albert Einstein nel 1879.Arriviamo tardi vicino a Strasburgo, per via del traffico intenso ed automobilisti non molto attrezzati per la poca neve che cade e pernottiamo. Al mattino appuntamento con la guida. La città, situata a 140 m sul livello del mare, nel 200 d.C. era un Campo

Romano dove si combatteva contro i Barbari, dall’altro lato del Reno. Dalla fine della seconda guerra mondiale, dopo che questa regione aveva subito alterne vicende sotto l’occupazione della Germania, Strasburgo è la capitale dell’Alsazia. Il nome Strasburgo significa “città delle strade” e proprio per questo è stata scelta quale sede del Parlamento Europeo. Scendiamo dal pullman davanti a questa imponente costruzione con la facciata a forma di semicerchio, una torre a specchio riflette alla sua sommità l’immagine della vicina cattedrale. Accanto c’è il nuovo Palazzo dei Diritti dell’Uomo, inaugurato nel 1995. Le bandiere ben allineate sono disposte rigorosamente in ordine alfabetico da sinistra a destra. La torre del Parlamento, volutamente incompiuta, rappresenta il simbolo dell’Europa non ancora unita. Ogni mese, per una sola settimana i parlamentari (hanno il mese corto… loro) vi tengono una sessione, ma non ad agosto, la settimana non lavorata viene recuperata ad ottobre. Facciamo foto singole e di gruppo davanti a queste importanti sedi di istituzioni europee.Torniamo nel centro città e la guida ci indica la Sinagoga, sul portale c’è la scritta “La mia anima è più forte della tua spada”. Proseguiamo ed ecco il Palazzo dell’Amministrazione del Reno, che tratta il flusso fluviale, l’enorme Biblioteca Universitaria e due chiese protestanti (in Alsazia l’85% della popolazione è cattolico, il 7% è protestante ed il rimanente è composto da Ebrei ed altre religioni).A piedi visitiamo la “Petite France” con il Quartiere dei Conciatori, le cui case sono state costruite nei tempi passati, aperte in alto per asciugare il cuoio. Ora c’è la Chiesa di San Tommaso, prima cattolica e poi protestante. Nei tempi arcaici poteva essere usata a turno dai fedeli delle due religioni. In una piazzetta chiusa notiamo l’insegna “Sala Mozart”, dedicata al grande compositore che qui suonò. Proseguiamo sempre a piedi il nostro percorso e sono incuriosita da un grande cilindro con la scritta “Saharov”, attorno tante sagome bianche a grandezza d’uomo, su ognuna un nome di

STrASBurGO e uLm

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I VIAGGI DI VIVIANAPAG. 23 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

eroi passati e presenti per il bene e la pace degli uomini, riesco a leggerne qualcuno: Dubček, Mandela, Aung San Suu Kyi; il tema è “Libertà e Democrazia”. Una menzione va alla Cattedrale di Strasburgo: i lavori iniziarono nel VII secolo, nel 1015 un incendio la distrusse e nei secoli seguenti venne ricostruita “a pezzi” e terminata nel 1439. Nel corso di tre secoli dunque la cattedrale ha risentito di molteplici influenze che si riflettono nelle mode e stili dei tempi, del gusto dei diversi artisti che lasciarono la loro impronta con sculture e vetrate di grande valore. Grazie a questi artisti la Cattedrale è oggi annoverata tra i più importanti ed ammirevoli monumenti dell’arte occidentale.La Cattedrale, prima cattolica e poi protestante, dal 1681 è stata restituita ai Cattolici; da ammirare tutta, all’esterno ed all’interno, in modo particolare il Pilastro degli Angeli, l’Orologio Astronomico, le vetrate ed il pulpito. Ora andiamo sul leggero: la produzione dei vini in Alsazia la fa padrona, si produce un solo vino rosso o rosé, gli altri tutti bianchi, il Riesling è il re dei vini.Siamo in pausa pranzo come si suole dire, per me, quando si è in viaggio, è tempo perso stare tanto tempo al ristorante, così io ed un’altra persona assaggiamo delle crêpe, ottime, beviamo il vin brûlé che ci riscalda ed un caffè che ci rinfranca: la temperatura è rigida. I prodotti gastronomici dell’Alsazia sono il “foie gras” (fegato grasso, preferibilmente d’oca, che a Natale è d’obbligo), i crauti che si preparano alla Giudea o con il pesce, lo stufato di maiale ed i piatti a base di pesce d’acqua dolce, nonché la torta di cipolle e formaggi vari. Tipico dei luoghi è il formaggio Munster dall’odore acre e forte.Strasburgo è stata promossa capitale europea del Natale in questi ultimi anni. Svetta naturalmente su tutto un gigantesco albero natalizio, presepi, piste di pattinaggio, concerti, mercatini, c’è un profumo di cannella che viene usata in quasi tutta la produzione di dolci e biscotti ma, cosa particolare, festoni di vario genere appesi alle finestre di case e palazzi. Musiche, via vai di persone, luci, questa animazione suscita una tale curiosità che il mese di dicembre a Strasburgo è il più turistico di tutto l’anno.Curiosità: la Marsigliese, inno della Repubblica francese, è nata qui, ideatore nel 1792 fu Claude-Joseph Rouget de Lisle che si mise all’opera con carta, penna, violino (sì, violino) e in una sola notte compose l’inno.

Una via della città è riservata alle cicogne, su un lato della strada tanti grossi alberi, ora spogli, sorreggono enormi nidi in questa stagione dell’anno vuoti, sotto non si parcheggiano le automobili, per ovvi motivi.In Alsazia si dice che le bimbe nascono sotto le rose e i bimbi sotto i cavoli.Nel pomeriggio ci spostiamo a Colmar lungo la “Strada dei Vini”, a sinistra abbiamo il Reno e a destra i Monti Vosgi, la cittadina è la Capitale del Vino e qui ogni anno si tiene un’importante fiera vinicola. Non sapevo che Colmar avesse dato i natali allo scultore Frédéric Auguste Bartholdi, la sua opera più grande è la Statua della Libertà, completata in Francia nel 1884, scomposta in 350 parti e trasportata con una nave oltre oceano a New York, riassemblata e inaugurata il 28 ottobre 1886. All’entrata della cittadina si trova un piccola Statua della Libertà per ricordare il grande artista.Fontane e case con strutture in legno a vista, le vetrate della Chiesa dei Domenicani sono illuminate e sulla piazza una sessantina di casette formano un’importante mercatino di Natale. Il mercatino più bello, a mio avviso, è stato quello di Riquewihr, tutto il paese lungo la via principale e le stradine secondarie è un mercatino; è sera e tutto è illuminato.Entro con un’amica in un piccolo bosco incantato, costruito per l’occasione del Natale, piccoli presepi artigianali, costumi antichi del luogo su manichini a grandezza d’uomo, vicino cesti di noci e castagne e, ovviamente imbalsamati, una volpe con il suo piccolo, una femmina di capriolo con il suo piccolo, un taglialegna (sembra vero!) con scure ed un gendarme che controlla se la legna è tagliata a regola d’arte. Un sentiero stretto a semicerchio ci porta ad osservare a destra e a sinistra, piccoli abeti, foglie secche che scricchiolano al nostro passaggio, tutto è in penombra, prima e dopo di noi sfilano incantati bimbi con mamme, papà e nonni, in sottofondo una musica natalizia… ecco questo è il momento magico che colgo qui e del quale accenno in quasi tutti i miei scritti.Pensavo che in soli tre giorni non si potessero vedere tante cose, invece con le guide turistiche e un autista attento anche ai nostri desideri si può conoscere tutto questo che ho scritto ed altro che ho tralasciato, per non tediare troppo le persone che leggono i miei “Appunti di viaggio”.

Viviana Avanzo

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STOrIA DI mArIO “balota” PAG. 24 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

morire a Dachau: la storia di mario “Balota” moranduzzoNella Germania nazista erano stati programmati inizialmente tre campi di concentramento (KL–Konzentrationslager): uno a sud, Dachau (nei pressi di Monaco di Baviera), uno al centro, Buchenwald (vicino a Weimar) e uno a nord, Sachsenhausen (vicino a Berlino). Per primi furono gli avversari politici a essere “ospitati” poi via via che le conquiste avanzavano e prendeva consistenza la “soluzione finale” per gli ebrei, e c’era sempre più bisogno di manodopera… gratuita per sostituire nei lavori all’interno i soldati impegnati sui vari fronti, ne furono costruiti altri: Flossenburg nel 1938, Ravensbruck nel 1939, Mauthausen nel 1939. In Polonia tra il 1941 e il 1943, oltre a quello di Auschwitz (per i polacchi Oświęcim) del 1940, erano in funzione altri due campi tristemente famosi: Treblinka e Belzec. In ogni campo vigeva un ordinamento meticolosissimo. Ogni detenuto tra l’altro doveva portare un contrassegno triangolare, di colore diverso, secondo il …crimine per cui era stato deportato. L’alimentazione era pressoché uguale dappertutto: acqua sporca al mattino (il cosiddetto caffè: 240 litri per 1600 persone), un litro di zuppa a mezzogiorno (molta acqua e poche fette di rapa o qualche legume), 150 grammi di pane con un pezzo di “salame” o margarina di carbone alla sera. Dieci, dodici e a volte anche tredici ore di lavoro al giorno o all’interno del Lager o nei vari distaccamenti (Kommandos). Un grande camino sovrastava i baraccamenti dei vari Lager che divennero col passar del tempo veri e propri campi di sterminio. La minaccia ricorrente, sempre attuata, per chi, ridotto ormai a una larva umana, diminuiva il rendimento sul lavoro era: “Tu passerai per il camino”. Le mansioni nei Lager erano rigidamente gerarchizzate, dal comandante ai Kapos, detenuti, a volte di nazionalità tedesca, che avevano la

responsabilità dell’ordine e del rendimento degli altri compagni: spesso si rivelarono dei veri e propri aguzzini nei riguardi dei loro sottomessi ricavandone in cambio qualche privilegio, qualche comodità o un pezzo di pane acido in più.Il primo campo di concentramento costruito fu quello di Dachau: dell’inaugurazione diede notizia il “Münchener Neueste Nachrichten” il 21 marzo 1933. Ci penseranno la Gestapo (Geheime Staatspolizei - polizia segreta di stato), le SS (Schutzstaffeln - truppe del partito nazista) e il C.S.T. (Corpo di sicurezza trentino, operante nella provincia di Trento) a rastrellare avversari politici, “disertori” o partigiani da inviare nei vari Lager.La Valsugana e in particolare il Tesino sono le terre trentine che hanno dato il maggior contributo di sangue all’Olocausto. I fratelli Tarcisio e Danilo (chierico) Ballerin, Emmerico “Pierotto” Boso, Ilario “S’ciavanolo” Zampiero, Gaspare “Stasio” Fattore e Pietro Spagolla moriranno a Mauthausen; Ermanno “Giacon” Boso e don Narciso Sordo al Kommando di Gusen; Giuseppe Gozzer morirà a Flossenburg. Castello Tesino ha anche un altro primato. Il primo italiano morto nel campo di sterminio di Dachau fu il soldato Mario Moranduzzo nato il 9 settembre 1923. Avrà una rivincita però: il primo centro a essere liberato dai nazifascisti sarà proprio Castello Tesino, per opera dei partigiani del battaglione “Gherlenda”.Di Mario Moranduzzo, forse anche per la giovane età, si sapeva ben poco. Bice Rizzi nel volume edito nel decennale della Liberazione (1955) lo annovera tra i deceduti a Dachau nel 1943. Successivamente nell’elenco de “I deportati italiani nei campi di sterminio” redatto da Valeria Morelli su incarico della Croce Rossa Internazionale (1965) è riportato come il primo italiano deceduto a Dachau, il 1° novembre 1943, per setticemia e cancrena, ripreso dopo un tentativo di fuga.

I parte

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uN LIBrO TI ASPeTTAPAG. 25 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Solo con l’uscita di “Non dimenticare Dachau” di Giovanni Melodia (1993) si è avuta notizia diretta della morte raccapricciante di Mario Moranduzzo e di un suo compagno veronese. La recente testimonianza di un coscritto e compaesano di Mario è venuta a portare un nuovo contributo alla sua biografia.Il 5 giugno 1942 fu chiamato alla visita di leva a Borgo; si trovava assieme al padre e alla madre in Lombardia a svolgere la sua attività di “pertegante”: vendeva mercerie di casa in casa. Alla visita militare, con lui, altri 35 coscritti di Castello Tesino: tanti per quei tempi, risultato forse di quella politica demografica iniziata già nel 1922 da Mussolini che per ottenere migliori risultati nel 1926 metterà una tassa sul celibato, escludendo clero e reduci invalidi, minacciando di tassare i matrimoni infecondi! Le terre da conquistare erano tante e occorrevano armate sempre fresche e pronte alla chiamata della Patria! “Se si diminuisce (di numero) non si fa l’impero, si diventa una colonia” concionava il Duce.

Giuseppe Sittoni(continua)

risultati referedum 12-13 giugno 2011

A Castello Tesino si è votato così:Referendum 1 (acqua pubblica, abrogazione affidamento servizio ad operatori privati) Affluenza 52,65%; sì: 95,38%, no: 4,62%

Referendum 2 (acqua pubblica, determinazione tariffe) Affluenza 52,73%; sì: 96,10%, no: 3,90%

Referendum 3 (nucleare) Affluenza 52,56%; sì: 93,54% no: 6,46%

Referendum 4 (legittimo impedimento) Affluenza 52,56%; sì: 93,19%, no: 6,81%

TANTe INIzIATIVe, BeLLe e COLLAuDATeIl Sistema Bibliotecario Lagorai durante l’estate presenta numerose proposte, prime fra tutte la quinta edizione di “Vietato ai maggiori”, un insieme di spettacoli tutti dedicati ai bambini e che quest’anno avrà come filo conduttore la figura delle bestie feroci. Due sono gli appuntamenti a Castello Tesino di questa iniziativa, che seguono l’anteprima già effettuata il 16 luglio, e sono: lunedì 15 agosto ore 16 nel Parco di San Rocco: una grande avventura “Il lupo Milkros e la pietra della discordia” con la “Compagnia San Giorgio il Drago” di Milano, nella quale tutti i bambini saranno vestiti ed “armati” a dovere per compiere un’incredibile e suggestiva missione e martedì 16 agosto ad ore 15 un appuntamento per i più piccolini con le “Letture nel parco” con l’esperta Licia Simoni. Oltre a questo il Sistema propone, fino al 13 agosto, una mostra di pittura nella Sala Verde della Biblioteca “Seguendo gli Angeli” della pittrice Elena Greggio… visitatela, in omaggio due cartoline.Ma anche la Pro Loco e il Comune hanno già organizzato, e continueranno a farlo fino a fine agosto, varie proposte… e che proposte… per tutti i gusti… e allora occhio alle locandine esposte in tutto il paese.

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a cura della Redazione

La Redazione di Castello Tesino Notizie, considerata imminente la data di stesura del numero di agosto del nostro periodico, ha ritenuto una priorità contattare il sig. Bruno Facchin, innanzitutto per porgergli i nostri più cari auguri per il Suo recente 90° compleanno e per invitarlo poi a raccontarci qualcosa dei suoi ricordi che senz’altro ci daranno modo di mettere in parallelo le Sue esperienze vissute in tempi ormai remoti e assai diversi dagli attuali, ma che offrono sempre qualcosa che affascina e che ci fa riflettere su quanto sia mutato il modo di vivere da allora ai giorni nostri.Ecco qual è stata la risposta!

L’ANGOLO DI CLAuDIO PAG. 26 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Spett. Direzione di Castello Tesino notizieÈ gradita la vostra richiesta di scrivere qualcosa per il nostro periodico del prossimo agosto 2011. E grazie per gli auguri dei miei novanta anni.Sono arrivato a tale età in buona salute grazie a Dio che mi ha sempre assistito, lontano da malattie e da infortuni, mai stato all’ospedale!Ed un bel grazie sento di doverlo dire anche a voi. Ve lo confesso. Quando mi avete chiamato a fare CTN, per me fu un’ autentica lieta sorpresa. Assistere i nostri emigrati sparsi “par el mondo”, mi è davvero piaciuto, è toccante!I Tasini da secoli hanno percorso i cinque continenti ed ora i superstiti si sono visti raggiungere regolarmente per merito nostro. Sono contento che mi abbiate incluso tra i redattori, mi avete dato l’occasione di elogiare e magnificare la nostra gente sempre stata realizzatrice di opere pubbliche tanto importanti come la vastità territoriale, 112 km2, le numerose malghe e barchi, le sei chiese, il cimitero sul Col de San Polo, il palazzo scolastico nel 1912 accanto alla nuova strada del Brocon, 251 km di strade in paese, in campagna ed in montagna. Tanti lavori vennero fatti a piovego, cioè senza toccare la cassa comunale, con prestazioni gratuite di un membro per ogni famiglia.A voi della Direzione sento di dover dire grazie per avermi prestato fiducia. Dall’Australia, dal Canada e da altre nazioni mi arrivarono ringraziamenti ed approvazioni. Se poi dai racconti pubblicati ne è stato ricavato un libro, anche questo significa approvazione.Io sono nato il 27 maggio 1921 in Castello Tesino distrutto dalla guerra, via in Cao ‘la ela, nella casa di Neleto Gabanon. Fiorindo Gabanon mi ha insegnato a camminare. La gente viveva alla meno peggio. Il ritorno dei Kaiserjäger dai vari fronti di guerra o dalla prigionia in Siberia,

Intervista a Bruno

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il ritorno su dall’Italia delle “nosse profughe”, le case distrutte, le stalle vuote, la campagna non concimata da anni, le difficoltà di vita della nostra gente erano proprio tante…Nonostante tutto l’abbraccio tra i nostri Kaiseriäger e le nostre profughe risultò sempre prolifico: un centinaio di neonati all’anno: tanti nella stalla, unico ambiente caldo nel lungo inverno…Noi del 1921 eravamo in 84 nati, maschi e femmine. Quando nel 1927 iniziammo ad andare a scuola riempimmo due aule: un’aula con 42 scolari venne assegnata alla maestra Carmela Sordo Carlin di Castello Tesino ed un’altra aula con altri 42 scolari affidata alla maestra Beppina Floriani di Strigno.Nel 1923 la mia famiglia si era trasferita da Cao ‘la ela a Lugo in casa di mio nonno Silvio, capo coro della parrocchia. Nel 1924 mio padre comprò una casa in contrada San Polo. Ricordo bene quel trasferimento: aprendo con la chiave la porta d’entrata pregò: ”Signore Dio, tante grazie. Finalmente dentro de la me porta e soto el me “querto”. Resta sempre con noaltri” E mi accorsi della contentezza di mia madre.Là a San Polo rimasi fino al 1974, cioè giusti cinquant’anni: quell’anno con la mia famiglia, terminando la pluridecennale emigrazione e rimpatriando a Castello, iniziammo ad abitare nella nostra nuova casa in san Rocco, Via San Rocco, 22.Mia moglie, tempo permettendo, iniziò a salire quotidianamente per Monegato e le Ronche a ringraziare la Madonna de Colle cui era tanto devota. Dopo tanti sacrifici ora si sentiva pienamente appagata…

Bruno Facchin Castello Tesino, 27 maggio 2011

La seconda edizione del Tesino Football Camp, un progetto fortemente voluto dal Comune di Castello Tesino e realizzato in collaborazione con l’Associazione Sportiva Rotaliana Calcio, si è svolto dal 3 al 16 luglio. È stata un’opportunità per i ragazzi che hanno partecipato (dai 5 ai 17 anni) di approfondire la tecnica calcistica seguiti da uno staff di prim’ordine come: Gigi Capuzzo, Eleuterio (Elio) Falconieri e Valter Cainelli.

La sera del 25 giugno, nel piazzale “da Pidolo” in Filgezzi, si è svolta per il terzo anno la festa di Figliezzi. Partita in sordina sta diventando un appuntamento tradizionale per gli abitanti di Filgezzi, Molini e Lissa che un po’ alla volta si stanno ripopolando, si fa per dire…

CrONACA

Tesino football Camp

Terza festa di figliezzi

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SPAzIO APerTO PAG. 28 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Un giovane che crede nelle risorse naturali del Tesino. È così che si potrebbe descrivere Francesco Boso che, dopo essersi laureato in Scienze Geologi-che, dal 2009 ha pre-so in gestione l’orga-nizzazione delle visite turistiche della grotta di Castello. “Questa

cavità naturale, esplorata per la prima volta nel 1927, attualmente è l’unica turistica del Trenti-no”, spiega Francesco, che prosegue: “ho scelto di inserire questo splendido paesaggio nelle mie attività lavorative perchè credo nelle potenzialità turistiche del sito”. La Valsugana è famosa a livel-lo mondiale per le sue grotte. Sicuramente una delle più importanti è quella denominata Bigon-da, che si trova nei pressi di Selva di Grigno, e che al suo interno ha due voragini, una delle quali profonda 33 metri. Per raggiungere il punto più lontano dall’ingresso, servono ben dalle 30 alle 50 ore di cammino senza sosta. Un secondo sito molto importante invece è quella del Calgeron,

anche questa situata nei pressi di Grigno. Ma la grotta di Castello, con i suoi 500 metri di percor-so, è l’unica visitabile al pubblico. C’è da chieder-si però se questa risorsa naturale a livello turisti-co sia valorizzata abbastanza. “Stiamo facendo il possibile. Questo non è facile e a volte si fanno anche delle scelte sbagliate come mi è succes-so la passata stagione, affidandomi forse troppo alla pubblicità on-line. Sicuramente uno dei modi migliori per pubblicizzarle è quello di fare inser-zioni e volantinaggio in strutture turistiche e inse-rendo la visita alla grotta in pacchetti di offerte”, spiega Francesco, che conclude: “sono convinto, però, che il miglior modo per valorizzare questo paradiso sotterraneo sia quello di coinvolgere al massimo i clienti che vengono a trovarci, puntan-do unicamente alla loro soddisfazione; ho impa-rato in questi anni che la miglior pubblicità che si può fare nell’ambiente turistico è indubbiamente il passaparola. Al momento è anche in fase di ulti-mazione un video promozionale. A questo propo-sito vorrei ringraziare tutti gli enti e le persone che mi stanno aiutando a sostenere questa attività nel migliore dei modi”.

Silvia Fattore

Francesco Boso

In Tesino l’unica grotta visitabile del Trentino

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PAG. 29 // CASTELLO TESINO NOTIZIE VITA DeLLe ASSOCIAzIONI

VENERDÌ 22 LUGLIOdalle ore 20.00Serata di apertura con la partecipazione della Bifolk BandMusica, canti, balli, divertimento assicurato.SABATO 23 LUGLIO ore 20.00: sfilata da Piazza Molizza a San Rocco ore 20.45: Concerto al Teatro Tenda

Partecipano il Corpo Musicale “Città di Trento” e la Banda Cittadina di Valdobbiadene (TV) dopo il concerto la serata proseguirà

con il “DJ LOSCA”DOMENICA 24 LUGLIO ore 16.00: Sfilata da Piazza Molizza a San Rocco.

A metà percorso (giardini di via Dante) Concertone d’assieme.

ore 17.00: Saluto delle autorità e concerto delle 4 bande al Teatro Tenda:

Partecipano il Corpo Musicale Valboite (BL), il Corpo Musicale Folkloristico di Primiero, il Corpo Bandistico di Caldonazzo e la Banda Sociale Folkloristica di Castello Tesino

ore 22.00: Estrazione della Lotteria del 110° di fondazione

Venerdì e sabato sarà attivo uno spaccio bibite con paninoteca ed altro ancora. Domenica sarà attivo un ricco servizio ristorazione con Piatti Tipici.Tutta la cittadinanza è invitata alla festa!

SAGGIO di fine anno degli

allievi BandistiMercoledì 8 giugno 2011 si è svolto nella sede della Banda Sociale Folkloristica il consueto saggio di fine anno degli allievi Bandisti. Alla Presenza di numerosi genitori, parenti, amici, conoscenti e sotto l’occhio attento ed interessato del nostro Maestro Ivan, i giovani corsisti hanno dato il meglio di sé suonando brani musicali anche di difficile interpretazione e dimostrando tutti un’ottima preparazione. Ciò è molto importante per il futuro della nostra Banda; unico rammarico è sull’iscrizione di nuovi elementi che quest’anno ha subito una lieve flessione; speriamo che questo trend cambi in un immediato futuro. Al termine c’è stata un’abbuffata di pasticcini e bibite per tutti.Un grazie di cuore agli insegnanti e uno altrettanto grande agli allievi, per l’impegno dimostrato durante l’anno e per il livello di preparazione raggiunto.A tutti auguro buone vacanze e mi raccomando, per i festeggiamenti del 110° di fondazione, vi vogliamo tutti per far festa alla nostra Banda che se lo merita.

Il Presidente Claudio Costa

110° DI fONDAzIONe BANDA fOLKLOrISTICA

PrOGrAmmA

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25 anni fàCernobyl 25 anni fàCernobyl 25 anni àCernobyl

25 anni fàCernobyl 25 anni fàCernobylPAG. 30 // CASTELLO TESINO NOTIZIEVITA DeLLe ASSOCIAzIONI

Il disastro di Černobyl’ è stato il più grave incidente nucleare della storia, l’unico, insieme all’incidente di marzo 2011 avvenuto nella centrale di Fukushima Daiichi, al livello 7 (il massimo) della scala INES dell’IAEA. Avvenne il 26 aprile 1986 alle ore 1:23:45 presso la centrale nucleare V.I. Lenin di Černobyl’, in Ucraina nei pressi della Bielorussia. Nel corso di un test definito “di sicurezza”, furono paradossalmente violate tutte le regole di sicurezza e di buon senso portando ad un brusco e incontrollato aumento di potenza e temperatura del nocciolo del reattore numero 4 della centrale: si determinò la scissione dell’acqua di refrigerazione in idrogeno ed ossigeno a così elevate pressioni da provocare la rottura delle tubazioni del sistema di raffreddamento del reattore. Il contatto dell’idrogeno e della grafite incandescente delle barre di controllo con l’aria, a sua volta, innescò una fortissima esplosione e lo scoperchiamento del reattore. Una nube di materiali radioattivi fuoriuscì dal reattore e ricadde su vaste aree intorno alla centrale che furono pesantemente contaminate, rendendo necessaria l’evacuazione e il reinsediamento in altre zone di circa 336.000 persone. Nubi radioattive raggiunsero anche l’Europa orientale, la Finlandia e la Scandinavia con livelli di contaminazione via via minori, raggiungendo anche l’Italia, e altri paesi europei, fino anche a porzioni della costa orientale del Nord America. Quest’anno ricorre il 25° anniversario di questo disastro che anche noi a Castello abbiamo imparato a conoscere da vicino, quando tre anni fa, per la prima volta, abbiamo accolto un gruppo di bambini bielorussi. Esiste infatti un progetto internazionale che dà la possibilità di uscire dalle zone contaminate a questi piccoli, che ospitati e alimentati in ambienti e con cibi sani almeno per due mesi all’anno, possono trarre grande giovamento per la loro salute compromessa dalle radiazioni che ancora sono presenti in quelle zone.Nikolay dai grandi occhi nocciola, Thymothey vivace come un folletto, Vitaly dal sorriso sornione,

Olga la biondissima, Ianna la ricciolina, Tatyana la piccolina, Tanya esile e furbetta, Katia paffuta e dolce, Alona la piccola matrioska, Darja la coccolona, Marja elegante e raffinata questi sono i loro nomi… Li avrete visti con le loro famiglie qui a Castello ma anche a Cinte e a Pieve. Dal primo anno ad ora hanno imparato sempre meglio ad esprimersi e qualcuno infila anche qualche parola in dialetto nel discorso; hanno apprezzato ogni giorno di più i nostri cibi, la pizza in particolare, ma anche la polenta e lo spezzatino! Hanno visitato i dintorni e ammirato le nostre montagne, loro che arrivano da un posto dove ci sono solo colline. Hanno respirato l’aria pura dei nostri boschi e i loro organismi si sono ripuliti, almeno in parte, dalle terribili tossine che la radioattività ha lasciato nel loro sangue. Nonostante sia trascorso tanto tempo, gli effetti delle radiazioni hanno provocato in questi bambini (che nel 1986 non erano ancora nati) problemi alla tiroide che devono essere tenuti sotto controllo prima che possano degenerare in forme tumorali molto gravi. Da noi hanno trovato un’altra realtà, usi e costumi molto diversi dai loro, ma anche affetto e accoglienza a dimostrazione che siamo un popolo generoso e sensibile ai disagi di chi soffre. L’esperienza per le famiglie è stata impegnativa e qualche volta faticosa, ma talmente intensa che resterà per sempre scolpita nel cuore di tutti noi. L’anno prossimo forse qualche bambino non verrà perché esistono dei problemi burocratici per cui quando compiono gli 11 anni possono uscire dalla Bielorussia solo durante i mesi estivi e per molti di noi questo significa non avere la possibilità di accudirli come nel periodo scolastico. Ma speriamo che altre famiglie accolgano nuovi bambini e diano loro la possibilità di avere un futuro diverso, perché ricordate che migliorare la loro vita darà un senso diverso anche alla vostra! Per finire vorremmo, anche da queste pagine, ringraziare quanti in qualsiasi forma ci hanno aiutati e sostenuti!

L’Associazione Tesino abbraccia Chernobyl

Černobyl’25 anni fa

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25 anni fàCernobyl 25 anni fàCernobyl 25 anni àCernobyl

25 anni fàCernobyl 25 anni fàCernobylPAG. 31 // CASTELLO TESINO NOTIZIE CrONACA

City CampEnglishOggi l’inglese è parlato in 53 Paesi da 1,4 miliardi di persone, quasi un quarto della popolazione mondiale: l’apprendimento di questa lingua sembra essere diventata un requisito fondamentale nel mondo del lavoro e non solo. Ed è con questa consapevolezza che l’assessore al turismo Ilaria Sordo ha promosso il primo English City Camp in paese: 5 giorni di full immersion di inglese con insegnanti madrelingua. Dal 27 giugno al 1° luglio una trentina di bambini dal Tesino e dalla Valsugana hanno partecipato a lezioni, giochi e laboratori, il tutto rigorosamente in inglese. L’esperienza, costruttiva e apprezzata da tutti gli iscritti, verrà sicuramente ripetuta il prossimo anno. Un plauso va a Marina Zampiero e Selene Sordo, le due camp director che con grande professionalità hanno seguito e assistito i ragazzi durante tutto il percorso.

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a cura di Massimo Dalledonne

Domenica 26 Giugno 2011 l’Associazione Commercianti, di Castello Tesino, con la collaborazione dei maestri SIMB (Scuola Italiana MTB) Manuel Zotta e Marco Ginammi ed altri appassionati, ha organizzato una giornata interamente dedicata alla bicicletta. Per l’occasione il centro del nostro paese, via Dante e Piazza Trento, è stato chiuso al traffico per dare spazio ad una manifestazione sportiva ed agli stand espositivi di alcuni noti rivenditori di biciclette e materiale del settore dell’Alta Valsugana. Nel pomeriggio di festa infatti, si è disputata una prova a cronometro per bambini e ragazzi dai 6 ai 16 anni. La gara tracciata nel centro urbano, ha impegnato i 20 atleti iscritti in una breve ma molto intensa cronoscalata. Il percorso disegnato con partenza dalla salita rossa dei giardini di via Dante, ha messo alla prova i giovani ciclisti in una gimkana piuttosto impegnativa, tracciata in parte nei giardini di via Dante e in parte nella piazzetta Trento con arrivo da

Castello Tesino in mostra

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GIrOBIOSabato 18 giugno si è svolta l’ottava tappa del giro ciclistico d’Italia per dilettanti denominato “Girobio” con partenza da Bassano del Grappa ed arrivo a Gallio. La tappa è passata anche per Castello Tesino, con Gran Premio della Montagna al Passo Brocon. Per la cronaca a Gallio ha vinto Leonardo Moser, figlio di Diego e nipote di Francesco.

Il 12 maggio è partita da Donauwörth in Baviera la seconda edizione della staffetta ciclistica “Via Claudia Augusta” che lunedì 23 maggio ha fatto tappa a Castello Tesino, per poi concludersi il 25 maggio ad Altino in provincia di Venezia. Alle 13.15, in Via Dante davanti al Municipio è arrivata la delegazione di Bieno che ha consegnato il testimone ai 2 bikers di Castello (Roberto Oliveri e Manuel Zotta) che subito sono partiti alla volta di Lamon. Il testimone è così passato dal Trentino al Veneto. L’iniziativa ha coinvolto per quindici giorni gli oltre 130 comuni che si trovano lungo il percorso dell’antica strada imperiale che oggi è diventata un importante asse culturale che lega tempi, storia e culture dall’Adriatico al Danubio.

N.d.R. Da ricordare che nell’ambito di questa manifestazione nello scorso mese di aprile sono stati premiati i Comuni più attivi e creativi per l’edizione 2010. Quelli trentini sono stati: Rovere della Luna, Mezzocorona, Lavis, Trento, Spera e Castello Tesino.

sprinter sulla via Dante nei pressi del Bar Milano. Al termine della prova cronometrata è seguita una goliardica esibizione in maschera, in sella a biciclette, da parte di alcuni nostri simpatici paesani.Con l’augurio di rivederci per l’edizione 2012, voglio ringraziare: tutti i bambini e ragazzi che hanno partecipato, l’Associazione Commercianti di Castello Tesino, la Cassa Rurale di Castello Tesino per la preziosa collaborazione e forniture di materiali e gadget, i maestri SIMB Manuel Zotta e Marco Ginammi, sempre disponibili e presenti, i cronometristi Riccardo Sordo (Chiarino), che ha curato la parte tecnica, Andrea Sordo (Scaia) e Sergio Boso, Sergio e Laura Mutinelli (Polisportiva Ciclamino) che hanno fornito l’impianto audio, la Pasticceria “Da Camillo” per la gentile collaborazione e la generosa offerta di dolcetti per tutti gli atleti, il fotografo ufficiale “Fotocellula” e tutti coloro che non sono stati nominati che con la loro silenziosa collaborazione ci hanno aiutato.

A Tutti grazie

Roberto Oliveri

Staffetta sulla Claudia Augusta

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Bakaiàr del Pakaro“Bakaiàr del pakaro”, un altro bel libro sulla storia del paese nei primi decenni del secolo scorso, sotto forma di iconografia tematica che raccoglie fotografie e documenti su Castello Tesino e la sua gente, alcuni dei quali inediti, curato a sei mani dai compaesani Ivano Braus Brocheta, Graziella Menato Podestà e Giuliano Zotta Bailo. Il volume comprende anche la ristampa del “Gergo dei merciai di Tesino” pubblicato a cura dell’Università Cattolica del Sacro Cuore su AEVUM (Rassegna di scienze storiche linguistiche e filologiche) nel 1941 curato da Giulio Tomasini.La presentazione del nuovo testo si è svolta lo scorso 25 giugno nell’auditorium di Palazzo Gallo con la presentazione del bibliotecario Paolo Sordo, intervenuto anche nella sua veste di Assessore alla Cultura della Comunità Valsugana e Tesino, e l’intervento storico di Bruna Sartori di Borgo Valsugana, alla presenza degli autori. Graziella Menato, nell’occasione ha letto alcune poesie in dialetto sue e di Ivano Braus, pure contenute nel volume. La serata è stata allietata dalle musiche del complesso “La Straghenga” di Villa Agnedo.

Su iniziativa del Sistema Bibliotecario Intercomunale Lagorai, lo scorso 28 aprile, nella Biblioteca di Castello Tesino, è stato presentato il nuovo libro di Giuseppe Sittoni di Borgo Valsugana “Sudditi fedeli e contro durante l’occupazione nazista a Trento, Bolzano e Belluno” In questo testo, ben due capitoli sono dedicati a Mario Mascarello e Ugo Pasqualini nostri compaesani e citati altri tesini, oltre a varie immagini della nostra valle. La conferenza, introdotta da Paolo Borgatta, è stata caratterizzata dalla ricostruzione storica di Rosa Finotto e dall’intervento preciso e dettagliato dell’autore. Tra il pubblico erano presenti alcuni nipoti di Mario che hanno dimostrato apprezzamento per questo nuovo testo e auspicato che chi di dovere abbia la sensibilità storica di dedicare una via ai due fratelli Ivo e Gino Mascarello, uccisi dai tedeschi, in modo da poter rivolgere un doveroso gesto di riconoscenza verso questi due giovani.

Sudditi fedeli e contro

a cura di Paolo Sordo

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SPAzIO APerTOPAG. 35 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Voglio esprimere pubblicamente tutta la mia gratitudine per quanto è stato fatto anche quest’anno da parte di Don Stefano e da tutti coloro i quali lo hanno aiutato ad intrattenere ben cinquantanove bambini nell’avventura del Grest di Driocastello, gestendone l’accoglienza, le vivande, i giochi, le escursioni, e, molto probabilmente, anche i capricci. Desidero far conoscere il significato profondo di queste giornate, che non vanno viste come un modo per “occupare” i nostri bambini dopo gli impegni scolastici, ma come una risorsa, purtroppo ai nostri giorni, ormai rara. I bimbi del giorno d’oggi sono “iperbombardati” dalla tecnologia, assecondati in tutte le loro richieste senza fatica, troppo assuefatti a qualsiasi nuova cosa venga loro esibita, considerati anzi tempo e loro malgrado mini-adulti da genitori distratti, ai quali interessa solo la tranquillità della propria libera e moderna esistenza. Ebbene, questi bimbi si sono davvero divertiti, per dieci giorni hanno potuto finalmente rimanere quello che sono, ovvero dei Bambini. Hanno sgambettato nei prati e giocato tra loro, creandosi tane nel bosco, finalmente liberi di sporcarsi come si conviene ma anche chiamati a rispettare delle regole chiare ed uguali per tutti, ad accettare tutto il cibo che

veniva loro offerto senza sprechi, a collaborare nel riassetto della tavola e della cucina a turni, a volte sbuffando, ma poi accettando di buon grado. La creazione delle squadre, la scelta del nome e della rispettiva bandiera, la possibilità di sentirsi protagonisti giocando e sfidando le altre squadre dei compagni di avventura, l’essere uniti per far vincere la propria squadra, hanno certamente contribuito al successo dell’iniziativa. I giochi erano ben strutturati affinché al termine della giornata emergesse il leit-motiv della storia filo conduttore del Grest 2011. E proprio il “succo” di ciascuna giornata si è prestato anche ad evidenziare quello che più conta nei rapporti umani e che tanto contrasta purtroppo con i ritmi forsennati della vita di oggi. Ricordiamoci che ai nostri tempi era normale ritrovarsi nel dopo scuola senza genitori, in giro per le strade del paese, giocare fino all’ora di andare a cena, sporcarsi, sbucciarci le ginocchia e tornare a casa affamati e contenti di andare a letto senza neppure chiederci a cosa servisse la televisione. I nostri giochi erano la corda, il mondo, la corsa, nascondino… non di certo la play station, la wii o il telefonino ultimo grido… che tristezza!La pazienza ed il rigore necessari all’educazione di questi nostri piccoli, affinché possano diventare a tempo debito degli uomini e delle donne completi, spesso incontra degli ostacoli che paiono insormontabili, causati dalle finte esigenze derivate dal ritmo delle nostre giornate. Don Stefano, pur non essendo genitore, era perfettamente a suo agio nel ruolo di educatore, oltreché di servitore della Chiesa. Era altrettanto coraggiosamente coadiuvato dai ragazzi e dagli adulti che hanno prestato la propria opera, ovvero Luca1, Luca2, Greta, Chiara, Marco, Davide, Francesco, Luana, Michela, Emma, Italo, Maria, Lidia, Ornella, (ma anche Marisa, Antonella, Fabio, Matteo, Francesca, Deborah, Petra, Manuela, Susi, Lara, per un gioco particolare). Tutti si sono assunti questa grande responsabilità e a tutti loro va il mio riconoscimento poiché non accade più così spesso nel volontariato. Infatti oggi le persone tendono a non tollerare il più piccolo sgarbo e le cause civili hanno il sopravvento persino sul buon senso di quei pochi genitori che ancora ne hanno.

Ellezeta

Grest ed educazione a ostacoli

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Una intervista collegiale. Una chiacchierata, quella che abbiamo fatto con l’intera Giunta Comunale, che vuole essere anche l’occasione per conoscere da vicino progetti e/o progettualità di cui, forse, se ne sente parlare poco. Per una volta non si parla solo di mattoni, appalti, strade da fare o rifare. Abbiamo cercato di andare “oltre”, cercando di pungolare Sindaco ed Assessori su alcune questioni che sicuramente interessano i nostri lettori. Ci siamo riusciti? Noi ci abbiamo provato e… buona lettura!

La campagna di sensibilizzazione ambientale promossa dagli Assessorati al Turismo e all’Ambiente è partita a tutti gli effetti. Quali azioni verranno intraprese? Che risultati vi aspettate?

L’iniziativa “Turisti Affezionati all’Ambiente” è partita ufficialmente l’8 giugno, con la presentazione dei materiali informativi agli operatori di Castello. Con la collaborazione di due tecnici del Comprensorio, è stata ribadita l’importanza di effettuare la raccolta differenziata in modo consapevole cercando anche di convincere i residenti a dare il buon esempio agli ospiti. La campagna prevede pieghevoli informativi per i turisti giornalieri, un vademecum per i proprietari delle seconde case e degli appartamenti in affitto e una cartolina da far trovare in camera agli ospiti di alberghi e affittacamere. Tutto questo materiale è a disposizione presso gli uffici comunali e l’APT. Nei prossimi, giorni verranno affissi inoltre i cartelli nei parchi del paese per invitare ad utilizzare i cestini gettacarte e i pannelli per i rifugi per incentivare i turisti a portare a valle i propri rifiuti. Con il finanziamento della Provincia, inoltre, sono stati acquistati dei nuovi cestini per potenziare la raccolta sia in paese che fuori. Le aspettative sono alte: la campagna mira a sensibilizzare i turisti fornendo loro tutte le informazioni necessarie per la corretta raccolta differenziata e ad eliminare, o diminuire, il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti da parte degli ospiti di passaggio. Ci sarà anche una Festa dell’Ambiente: l’appuntamento è per il prossimo 17 luglio al Parco San Rocco. Oltre al punto informativo, verrà allestito lo spettacolo “Riciclare è una magia” e una merenda a km 0 servita su piatti biodegradabili.

Nell’ultimo Consiglio Comunale sono state approvate le modifiche ad alcuni regolamenti: quali sono le novità principali?Per quanto riguarda il regolamento per la Raccolta Funghi, la modifica principale riguarda le nuove modalità per il pagamento: non più solo tramite bollettino postale (vincolato quindi agli orari di apertura degli uffici postali) ma anche in contanti in uno dei 4 Comuni consorziati (i tre del Tesino e Bieno) oppure ai bar e ai ristoranti del territorio che si sono resi disponibili a rilasciare i permessi. Dall’esperienza positiva di altri comuni, è palese che promuovere la vendita dei permessi nei locali pubblici garantisce maggiori guadagni. È stato previsto inoltre uno sconto del 50% degli importi stabiliti alle persone che soggiornano a scopi turistici in uno dei 4 comuni per almeno 7 giorni consecutivi. La qualità di ospite dovrà essere dimostrata da un documento rilasciato dalla struttura ospitante.È stato modificato anche il regolamento che disciplina il transito sulle strade forestali, con i permessi che ora sono rilasciati ai proprietari non residenti di immobili per un periodo massimo di 60 giorni, a coloro che hanno avuto la residenza per almeno 15 anni, ai possessori del permesso di caccia valido per l’anno in corso per lo stretto periodo legato all’esercizio venatorio e per i possessori della licenza di pesca, per le sole strade che consentono l’accesso ai corsi d’acqua. Come prevede la normativa provinciale, il permesso viene sempre rilasciato ai residenti in paese ed anche in questo caso sono state previste delle agevolazioni per i turisti: a coloro che soggiornano, a scopi turistici, a Castello Tesino per almeno 7 giorni consecutivi viene rilasciato un permesso valido per 72 ore.

Infine, è stato redatto un regolamento per la gestione delle malghe; in questo documento viene sottolineato come, al fine di un corretto mantenimento dei pascoli, deve essere garantito per ciascuna malga il carico minimo stabilito (per Valfontane e Cavallara 120 bovini, per Coazzo 80 bovini, per Starnozzena 100 e per Tolvà 50 bovini), permettendo in tal modo che l’erbatico ricresca sempre nuovo evitando così

Intervistaalla Giunta Comunale

a cura di Massimo Dalledonne

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LA mAGGIOrANzA INfOrmAPAG. 39 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

l’attecchimento di erbe infestanti e piante come il rododendro e il mugo.Una modifica è stata apportata anche alla Disciplina del Commercio su Aree Pubbliche per ampliare da 11 a 16 i posti del mercato invernale: in questa stagione, al venerdì, diversi commercianti infatti trovavano occupati gli 11 posti “storici” e, non potendo fermarsi per esporre la loro merce, se ne andavano. D’ora in poi non sarà più così!

Da un po’ di tempo si vedono movimenti al Centro Flora e Fauna: come procedono i lavori?

Possiamo dire che, in questo caso, siamo di fronte ad un vero e proprio fermento di iniziative: infatti, sono stati consegnati gli arredamenti (teche, espositori e reception) ed è stata realizzata la grotta dell’Orso Speleus con l’artista Claudio Menapace che sta completando i dipinti alle pareti e i diorami con gli animali imbalsamati. Per i lavori all’interno ringraziamo vivamente Gino e Lusien Biasetto e Massimo Menguzzo, sempre attivi e pronti a collaborare. Anche il Servizio Ripristino sta facendo la sua parte. Da poco tempo ha avviato i lavori che interessano l’area esterna: verrà realizzato un parco completo di piante, fiori e arbusti tipici della nostra zona e saranno presenti tutte le tipologie di roccia delle nostre montagne. Verranno realizzate delle passeggiate che collegheranno anche il vicino incubatoio ittico gestito dalla locale associazione pescatori.Vorremmo “rubare” pochi attimi ai nostri lettori per

ricordare che anche in altre zone del paese sono stati avviati dei lavori: in località Lissa stiamo terminando la sistemazione della strada e dell’Acqua Piccola mentre a breve inizieranno anche i lavori al muro che porta in Albarea. E uno dei prossimi interventi nel centro paese sarà l’appalto del muro di via Santa Apollonia, che verrà realizzato dopo la stagione estiva.

L’estate è iniziata: com’è il programma delle manifestazioni?

Il programma di questa estate è davvero ricco: la Pro Loco si è occupata di pianificare diversi appuntamenti musicali in diversi punti del paese mentre alcune associazioni hanno dato la disponibilità ad organizzare feste campestri presso il teatro tenda che viene noleggiato dal Comune dal 20 luglio al 23 agosto.Molta attenzione è stata dedicata anche agli appuntamenti per i più piccoli, con spettacoli musicali e pomeriggi con clown e animatori.Alla cultura verrà invece dedicato il giovedì sera, con appuntamenti a Palazzo Gallo o in biblioteca, oltre a conferenze e seminari durante tutta l’estate. Per questi incontri è stato stampato un apposito depliant disponibile in APT e in Biblioteca.Parlando di manifestazioni un accenno va fatto alla struttura fissa che l’Amministrazione Comunale ha intenzione di realizzare a San Rocco: per settembre è in previsione la consegna del progetto definitivo e una volta sbrigate le pratiche burocratiche si procederà con l’inizio lavori.

Centro Flora e Fauna

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Manuela Tagliaro, figlia di Damiano, e Paola Sannicolò, si è laureata il 12 aprile 2011 in Ostetricia presso l’Università degli Studi di Udine con il voto 110 e lode. Titolo della tesi: “La sindrome da trasfusione feto-fetale nella gravidanza gemellare monocoriale”.

TeSINI Che SI fANNO ONOre

LAureA...

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BImBI BImBI BImBI

Thomas Menato Astrid Pross

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non ci sono più

ANAGrAfePAG. 39 // CASTELLO TESINO NOTIZIE

Ancilla Ballerin in Fattore di anni 83Busarello Danila ved. Fattore di anni 89Agnese Zotta in Menguzzato di anni 79Fanny Sala ved. Tonelli di anni 86 a Firenze

Ancilla Ballerin

Agnese Zotta

fiocchi rosa e azzurri Loris Bettega di Gianmaria e Monica Menguzzo a Imer (TN)Astrid Pross di Gabriele e Alessia Braus a Rovereto (TN)Guido Dorigato di Livio e Romina olivieriRebecca Zampiero di Paolo e Clara Pasqualin

si son detti reciproco si Alessandro Rattin e Manuela Buffa a Pieve Tesino

“Le Scarpette rosse” di cui si parla nell’articolo a pagina 6

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Presidente: Ezio MoranduzzoDirettore responsabile:Massimo Dalledonne,Comitato di redazione:Maria Rita Baldi,Silvia Fattore,Enzo Franceschini,Ezio Moranduzzo,Paolo Pelloso, Ilaria Sordo,Silvana Sordo,Laura Zotta

Via Venezia n. 1838053 CASTELLO TESINO (TN)E-mail: [email protected]

Foto di Copertina:Morandez

Altre foto:Foto Trintinaglia, Sergio Ballerin, Mariano Avanzo, Francesco Boso, Franco Biasetto, Selene Sordo, Ilaria Sordo, Ecomuseo del VanoiMichela Sopracordevole

Hanno collaborato:don Stefano Granello, Mariano Avanzo, gli Insegnanti ed Operatori scolastici di Castello Tesino, Tatiana Sordo, Antonietta Lucca, Giuseppe Patti, Bruno Facchin, Fulvia Nervo, Eva Ceccato, Franco Biasion, Viviana Avanzo, Giuseppe Sittoni, Claudio Costa, l ’Associazione Tesino abbraccia Cernobyl, Roberto Oliveri, Paolo Sordo, la Giunta Comunale