Castello Tesino Notizie - n. 1, 2004

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Notiziario del Comune di Castello Tesino

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2004

Via Venezia n. 1838053 CASTELLO TESINO (TN)

E-mail: [email protected]

Presidente: Ezio MoranduzzoDirettore responsabile: Claudio BrandaliseComitato di redazione: Maria Rita Baldi,

Lorenza Biasetto, Guendalina Dorigato,Enzo Franceschini, Ezio Moranduzzo,

Paolo Pelloso, Ilaria Sordo,Ornella Sordo, Silvana Sordo,

Laura Zotta.

Via Venezia n. 1838053 CASTELLO TESINO (TN)

E-mail: [email protected]

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Hanno collaborato a questo numero:Don Claudio Ferrari, Andrea Magnanimi,

Annie Casata, Paolo Sordo, Italo Franceschini,Silvio Tienghi, Bruno Sordo, Tatiana Sordo,

Giorgio Dorigato, Gorgina Lucca, Mariella Pasqualini,la Banda Folk, il Coro Giovanile, Fabrizio Zotta.

Foto di copertina: MorandezAltre foto: Arch. Casa di Riposo, Daniele Lira,

Morandez, Arch. Cooperativa Senza Barriere, Arch. Baili's Tourism, Tiziana Citton,

Arch. Banda Folk, Arch. Vigili del Fuoco,Arch. A.P.T., Elvis Dean

CastelloTesino

I Vigili del Fuoco al lago del Mis

La copertina del libro: “Farfalle”

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CASTELLO TESINO NOTIZIEPeriodico trimestrale di informazionedi pag. 28 - Contiene inserto redazionaleIscrizione Registro Stampe n. 1099 del 28.9.01Tribunale Civile e Penale di TrentoEditore: Associazione Castello Tesino NotizieComposizione e stampa:Litodelta srl - Scurelle (TN)

Per i vostri contributi:Bonifico su Cassa Rurale

di Castello Tesino

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CASTELLO TESINO NOTIZIE

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Parolaalla Redazione In questo numero

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Parola alla Redazione pag. 2All’ombra del Campanile 3Cronaca 4Ricordi 5Spazio Aperto 6Fotografia e Poesia 7Spazio Aperto 8I Lettori ci scrivono 9L’Intervista 10Un Libro ti aspetta 1 1Il Cassetto dei ricordi 12L’Amicizia 13Vitalità Tesina 14Lavori…in Vista 15La Minoranza informa 16Foto d’Epoca 16Il giardino di Melusina 16Fiori e Feste 17Vita delle Associazioni 18Le Verde 22Vita delle Associazioni 24Dal Municipio 25Anagrafe 27

L’eccezionalità di questo numero si vede già dalla copertina:abbiamo testimonianza di una primavera che è stata anticipatadalla nevicata più abbondante degli ultimi anni (l’undici marzo,circa un metro e venti centimetri di neve, tutti bloccati)… siccomeper errore ci hanno servito anche la dose per il prossimo anno,ne abbiamo conservata qualche centimetro nel freezer, non sisa mai!

Pur troppo lo speciale riguarda anche le persone che nonci sono più: se passate alla pagina dell’anagrafe, vi accorgeretesubito, cari lettori, che stiamo diminuendo ver tiginosamente. Sei residenti di Castello al 31.12.2003 erano 1410, solo alla fine difebbraio di quest’anno siamo 13 in meno (1397), mentre nel 2002eravamo 1421, al 31.12.2001 eravamo 1445 e alla fine delduemila eravamo 1447. Nell’arco di tre anni e due mesi siamodiminuti di 50 unità… per entrambe le ragioni sopra descritte,si può proprio dire che “stiamo freschi!

Ma, a proposito di numeri, passiamo al portafogli. L’ufficioTributi comunale ci informa che è cambiato il conto correntepostale sul quale pagare l’ICI (consultate quindi la pagina “DalMunicipio”), e così anche per la tassa rifiuti.

Ci permettiamo inoltre di invitare coloro i quali a Castello cileggono con piacere di voler contribuire (Europarlando) con piùassiduità, ove possibile, alla messa in onda dei prossiminumeri… grazie!

Questo numero è basato sul tema ambiente: parliamo infattidel progetto di valorizzazione delle Verde, tipico prodottoalimentare tesino, del Sambuco, pianta ormai poco apprezzata edimenticata, della valorizzazione degli anditi esterni della Chiesadi San Ippolito, della sistemazione delle malghe comunali, dellegname uso civico e del Piano di Assestamento Beni Silvopastorali e del nuovo prossimo Centro Permanente della Florae della Fauna delle Alpi Trentine.

Uova e Pasqua Buone a tutti.

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I tre strumenti guardavano atten-tamente la bacchetta che indica-va in ogni momento come e quan-do dovessero suonare. Il cantoriusciva molto bene. Il flauto, lachitarra e il tamburo non finivanodi meravigliarsi. Suonavano insie-me lo stesso canto, e ci riusci-vano molto bene. Avevano inco-minciato a fare musica. Quand’eb-bero finito di suonare, erano cosìcontenti dell’esito che si felicita-rono a vicenda. Era la prima vol-ta che si erano messi d’accordosu qualcosa. Chiesero alla bac-chetta che facesse ripetere lostesso canto. Continuarono asuonarlo tutto il giorno, centovolte. Tutti quelli che passavanodi lì si fermavano ad ascoltarli,tanto suonavano bene. Unendosie mettendo in comune il meglio diciascuno, erano riusciti a forma-re una piccola orchestra. Da al-lora, cominciarono a dare concertida tutte le parti e diventarono fa-mosi per la bellezza delle loroesecuzioni.

Dov’è la nostra vita pasquale?

E’ forse nel raggrupparci in tanteisole felici (l’isola “chitarra”, l’iso-la “flauto” e l’isola “tamburo”) edognuna proseguire sulla propriastrada guardando alle altre isolecome a delle concorrenti che sisfidano in una gara?

Se crediamo che Gesù è vera-mente risorto, la nostra vita do-vrebbe rotolare via continuamen-

Carissimi parrocchiani,

All’ombradel campanile

anche quest’anno è arrivata laPasqua: la festa liturgica più im-portante di tutto l’anno. Per aiu-tarci a riflettere, vi propongo unracconto.

C’erano una volta tre strumentimusicali che non andavano affat-to d’accordo. Il flauto, la chitarrae il tamburo continuavano a di-scutere, perché ognuno sostene-va di essere il migliore. Il flautodiceva che il suo suono fosse ilpiù dolce di tutti. La chitarra di-ceva che le sue melodie fosserole migliori di tutte. E il tamburodiceva che il suo ritmo fosse im-pareggiabile. Tutti si credevano imigliori e si disprezzavano a vi-cenda. Perciò ognuno suonava inuna parte diversa dell’abitazionein cui vivevano. Ma il suono deltamburo dava fastidio al flauto, ilflauto dava fastidio alla chitarra,e la chitarra dava fastidio al tam-buro. Nessuno riusciva a suona-re tranquillo. Invece di fare musi-ca, facevano rumore. Se qualcu-no si fermava ad ascoltarli, sen-tiva subito un forte mal di capo.Ed era sempre così. Finché ungiorno arrivò a vivere con loro unabacchetta. Vedendo quello cheaccadeva, disse che, se voleva-no, avrebbe potuto aiutarli. Ma itre strumenti erano convinti chenessuno potesse aiutarli. La so-luzione migliore era separarsi:che ognuno andasse a vivere perconto suo. Così avrebbero potu-to suonare a piacere, senza do-ver sopportare il fastidio degli al-tri strumenti. La bacchetta sug-gerì di fare un tentativo: suonareinsieme lo stesso canto. Essa liavrebbe aiutati. Dapprima nonerano molto convinti, ma alla fineaccettarono. La bacchetta spiegòche cosa dovesse suonare ognu-no di loro e, dopo una breve pro-va, incominciò a dirigere il canto.

te la pesante pietra del sepolcro.Del sepolcro che è la resa almale, alla banalità, al “si è sem-pre fatto così”, al “che ci vuoifare? L’uomo nasce egoista”, al“da che mondo è mondo i poveri,i deboli e i piccoli sono semprestati sotto il dominio dei ricchi,dei forti e dei grandi”.

Non è facile vivere di Pasqua.Perché anche la nostra comunitàecclesiale, come tante altre nelmondo, è forse un po’ stanca,arresa, abitudinaria, polverosa,priva di coraggio, ripetitiva, con gliocchi chiusi per non guardare infaccia alle sfide della realtà, conla testa rivolta al passato, incapa-ce di nutrire la passione per il Dioche fa nuove tutte le cose, fiac-ca nel seguire il Signore che ar-riva alla vita attraverso la croce.Ma proprio perché tutto questonon è facile né da vivere, né datestimoniare, c’è la Pasqua.

Proprio perché ogni uomo e ognidonna si domandi: “Come faremoa togliere la pesante pietra dal se-polcro?”, Gesù è venuto a far vo-lare via quella del suo sepolcro.

“Come la sinfonia ha bisogno diogni nota, come il libro ha biso-gno di ogni parola, così la comu-nità cristiana, la Parrocchia, el’umanità intera ha bisogno di te”.

Auguri…

Don Claudio

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Cronaca

15.000 euro andati in fumoDurante la notte tra il 23 e il 24 dicembre a Castel-lo Tesino ignoti ladri hanno preso di mira la tabac-cheria-edicola n. 1 di proprietà di Rosina Sbarbatisituata in piazza San Giorgio, e se ne sono andatiindisturbati con circa 15 mila euro di bottino. Quel-lo che sorprende è che la tabaccheria si trova in pie-no centro di Castello Tesino in una zona densamen-te popolata ma nessuno si è accorto di nulla e nonha notato movimenti o presenze sospette.

IncidentiIl 22 dicembre 2003 Pietro Zanettin alla guida delsuo APE CAR in località Arnazza è uscito di stra-da rovesciandosi nella scarpata. Prontamente soc-corso dai volontari del Servizio Trasporto Infermi delTesino e dall’elicottero di Trentino Emergenza è statoricoverato all’ospedale Santa Chiara di Trento.

Altro incidente sulla strada provinciale del Tesino,è avvenuto domenica 15 febbraio in località Molinidi fronte al bar “Al Ponte”, si sono scontrati frontal-mente alla guida delle proprie automobili. DarioVentolini (macellaio in pensione) e Roberto Sordo (in-fermiere) entrambi da Castello.

Il violento impatto ha pressoché distrutto le automo-bili, mentre i conducenti sono stati subito soccorsidai volontari locali del S.T.I. e dai V.V.F.

Fortunatamente per questi due incidenti le conse-guenze non sono state gravi anche se i protagoni-sti sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari.

Segno auguraleÈ una consuetudine che si ripete ormai da qualchetempo. Il gruppo “Serate in Allegria”, in occasionedelle feste natalizie, si è incaricato ancora una vol-ta di portare un piccolo segno augurale alle perso-ne residenti in paese che hanno superato il traguar-do dei 70 anni. L’apprezzamento del pensiero e l’ac-coglienza è stata quanto mai calorosa.

Carnevale a CastelloLa “versione completa” della rievocazione storica delprocesso al conte Biagio delle Castellare, previstaper sabato e domenica 20 e 21 febbraio non si ètenuta in quanto il preposto comitato per varie mo-tivazioni l’ha rinviata al prossimo anno. Per festeg-giare comunque il carnevale, come da tradizione,mercoledì 25 febbraio, in piazza San Giorgio c’èstata la distribuzione della “pastasciutta del Biagio”,offerta dall’Amministrazione comunale, preparata dallocale Gruppo A.N.A. Nel pomeriggio presso il ci-nema teatro, il Gruppo Raggio di Telve ha propostola fiaba animata “La strega della montagna”; a se-guire laboratorio di trucco a tema dove sono statitruccati tutti i bambini che lo desideravano.

Incontro con l’orsoSu iniziativa dell’Assessore al Turismo ToninoMarighetto, giovedì 5 febbraio ad ore 17 pressol’auditorium di Palazzo Gallo a Castello Tesino si ètenuto un incontro dal titolo “Conosci l’orso bruno”dedicato alla conoscenza del plantigrado. Il Servi-zio Faunistico della PAT ha illustrato la storia del-l’orso sulle Alpi, le caratteristiche generali (riprodu-zione alimentazione, habitat, letargo), i rapporti conl’uomo e con le sue attività, i perché della sua con-servazione, con proiezione di immagini suggestive.

Centro permanentedella flora e della faunaSi sta svolgendo in questi giorni la licitazione perl’affidamento dell’appalto dei lavori di realizzazionedel Centro Permanente della Flora e della Faunadelle Alpi Trentine, progettato dallo studio di archi-tettura Sordo Firmino di Tione per un costo comples-sivo pari ad Euro 1.366.732,00, di cui 720.000,00finanziati dall’Unione Europea attraverso il program-ma D.O.C.U.P. 2000-2006.

Riqualif icazione parco San RoccoL’Amministrazione intende provvedere alla sistema-zione dell’area circostante la chiesa di San Rocco,coincidente con l’attuale parco. I lavori saranno re-alizzati dal Servizio Ripristino Ambientale della Pro-vincia, previa progettazione e previo consenso deiproprietari dei terreni interessati. Il parco, davveromolto frequentato in estate, sarà rimodernato connuovi percorsi pedonali, nuove panchine e nuovi gio-chi per i bimbi.

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Ricordi

Michelangelo Chmielewski

Michelangelo Chmielewksi è morto all’età di 77 annidopo lunga malattia. Appena diplomato ha iniziatola professione di geometra e si è trasferito a CastelloTesino dove ha avviato uno studio tecnico e un’im-presa di costruzioni edili.

Ha ricoperto la carica di Sindaco di Castello Tesinoper ben tre volte: una prima esperienza già nei pri-mi anni sessanta, dal 1961 al 1965; una secondatra il 1969 e il 1973 e poi un’altra nei primi anni ot-tanta, dal 1980 al 1981.

È stato comandante del Corpo Volontario del Vigilidel Fuoco di Castello Tesino a metà degli anni ses-santa. Viene ricordato in particolar modo per aver for-temente voluto e fatto realizzare l’attuale acquedot-to potabile di Val Tolvà e l’elettrodotto del Brocon.

N.d.R.: il padre del geometra Michele era impiega-to di origine polacca a Trento, durante l’imperoasburgico.

RicordoSono trascorsi pochi giorni da quando Dino e Lilly“se ne sono andati”, e, nel silenzio, il tempo sem-bra essersi fermato per un attimo a quelle vacan-ze di Natale 2002, passate anche insieme loro, aCastello. Ricordo, quando nel tardo pomeriggio,all’ora del tè, dopo lo sci, ci capitava di “fare unsalto” a casa della zia Rosaria. Ricordo l’atmo-sfera vacanziera natalizia, l’aria apparentementespensierata, la felicità dei bambini, il calore e l’ac-coglienza dell’ambiente, le risate di Lilly e diMartina e le battute tra il buon Dino e la ziaRosaria (“il dottore”, come lo chiamava lei) …Era-no circa le dieci di sera del primo gennaio 2003,era stata una bellissima giornata iniziata con unosplendido sole sulle nevi dei campi di sci delle“Marande”, quando in automobile da Castello indirezione di Milano, ricevemmo un messaggio sulmio telefono portatile: era Lilly desiderosa di co-noscere lo stato del nostro viaggio di rientro.Martina, non ci pensò un attimo a richiamarla,anche se i bimbi (Paolo e Fede) stavano dormen-do. La telefonata durò almeno una mezz’ora, e io,mentro guidavo, mi compiacevo della complicitàdelle due cugine. Martina e Lilly, nell’atmosferaovattata della macchina viaggiante in quella not-te d’inverno, ridevano, scherzavano e parlavanocon la stessa sintonia e vivacità che si riscontrain due giovani amiche che si trovano a raccontar-si i fatti loro. Di Lilly, come in una pellicola im-pressionata dalla luce, mi rimarrà sempre in men-te l’immagine di una mamma coraggiosa, dotatadi vivacità non comune e di una inesauribile cari-ca positiva. E tu, caro Dino, padre e marito atten-to e premuroso, ti ricorderemo sempre per la TuaGrande e Silenziosa Sensibilità. Ciao Dino, CiaoLilly: ci avete scolpito il coraggio nei nostri cuori!

Andrea Magnanini

Ignazio MereaHa lasciato increduli la notizia della morte prema-tura e violenta di Ignazio Merea (Tiziano) carabinie-re in servizio presso il consolato Italiano di Viennaucciso da un colpo partito accidentalmente dalla pi-stola che stava pulendo. Originario di Cagliari era ar-rivato a Castello alla fine degli anni ’70 dove avevaprestato servizio per alcuni anni nella locale Stazionedell’Arma. Qui aveva conosciuto e sposato MarilenaPasqualin Calda e dal matrimonio era nata Annalisaora ventunenne.

Lilli e Dino

Ha suscitato profonda commozione in tutto il paesee fuori la scomparsa, in febbraio, dei coniugi DinoTecchio e Lilli Pasqualini avvenuta a distanza dinove giorni l’uno dall’altra, dopo una lunga malattia.Lilli, figlia di Tullio e Maria Rosaria Schiavi, e Dinosi erano sposati nel 1976; vissuti per qualche tem-po a Castello si sono poi trasferiti a CastelfrancoVeneto. Lasciano il figlio undicenne Leonardo.

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Spazio Aperto

Il servizio sociale e di animazio-ne della Casa di Riposo SuorAgnese ringrazia tutti coloro chehanno contribuito nel periodo in-vernale a rallegrare le festività. Inparticolare ci hanno fatto visita ilCoro Valbronzale, i bambinidella scuola elementare, i ragaz-zi della scuola media e i loro in-segnanti, la Banda Folkloristi-ca, il Coro Parrocchiale e ilGruppo Folkloristico di Ca-stello Tesino, gli Alpini di Castel-lo e Cinte, il “Comitato Seratein Allegria”, i bambini e i ragaz-zi che frequentano la catechesicon le catechiste ed alcune mam-me, che ci hanno anche intratte-nuto rinnovando presso la nostrasede la tradizione del “Incontr’amarzo ” .

Lo scorso 28 novembre siamostati ospiti dei bimbi della scuolad’infanzia ed i nonni hanno de-scritto al giovanissimo uditorio ilavori da loro svolti in passato acontatto con la natura e hannomostrato gli attrezzi che si utiliz-zavano un tempo.

I piccoli sono stati coinvolti nellosperimentare l’uso del materialeprodotto e l’incontro è risultatoveramente interessante.

Sentiamo di dover rivolgere lanostra gratitudine anche algruppetto di volontari, formato siada ospiti residenti che da perso-ne provenienti dall’esterno, chesupporta costantemente l’anima-zione religiosa e, oltre a garanti-re gli impegni giornalieri (s. rosa-rio), settimanali (s. messa) emensili (primo venerdì del mese),

Servizio sociale e animazione alla Casa di Riposo

valorizza i periodi forti, attualmen-te la Quaresima, celebrando laLiturgia della Parola domenicale ela Via Crucis ogni venerdì.

Un grazie particolare al dott. Ni-cola Sordo, che incontra setti-manalmente gli ospiti interessatiad una ricerca che sta svolgendosull’agricoltura di sussistenza e adon Claudio Ferrari, che ci hamesso a disposizione un ulterio-re pomeriggio al mese per appro-fondire con i nostri anziani argo-menti religiosi.

Alcuni volontari partecipano dina-micamente alle attività di anima-zione e sono diventati un riferi-mento per i nostri ospiti, che liattendono sempre con grande fi-ducia. Vorremmo far sentire lorotutta la nostra riconoscenza e ilnostro sostegno.

Cogliamo però quest’occasione

per sottolineare che il numerodelle persone che viene a colla-borare e a solidarizzare con gliospiti della Casa di Riposo è an-cora esiguo rispetto al numerodegli anziani che potrebbero es-sere coinvolti nelle nostre attivitào rispetto alla qualità di questocoinvolgimento.

Rinnoviamo pertanto l’invitoa tutti coloro che ritenesse-ro di poter dedicare parte delloro tempo a questo compi-to impegnativo, ma gratifi-cante, di contattare l’anima-trice Annie o l’educatoreGianluca, per verificare in-sieme la possibilità di trova-re il ruolo più congeniale chesoddisfi le aspettative e fac-cia sperimentare la propriaadeguatezza.

L’animatrice Annie Casata

I “nonni” alla Scuola Materna

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Fotografia e Poesia

Iniziativa di grande successo quelladel Servizio Interbibliotecario Lagorai,organizzata in collaborazione conl’Associazione Croxarie di Strigno el’A.P.T. Lagorai, a Castello Tesinonella Sala Incontri della BibliotecaComunale venerdì 6 febbraio.

Dopo la grande festa dedicata ai pa-stori e malghesi del Lagorai, che haavuto luogo lo scorso dicembre a Castel Ivano in pre-senza di centinaia di persone, il volume “Perché ilsilenzio non ha parole” è stato presentato in biblio-teca a Castello Tesino nella sua veste prettamenteletteraria con un incontro dedicato agli autori.

Il libro si compone di un ampio reportage in biancoe nero realizzato nel corso degli ultimi tre anni dal-la guida alpina e fotografo trentino Daniele Lira e deibrani di ben diciannove, tra scrittori e poeti di livel-lo nazionale, da Franco Loi a Mario Rigoni Stern,da Alda Merini a Giovanni Raboni, da MariangelaGualtieri ad Emilio Rentocchini e qualche ottimopoeta trentino, che hanno composto i loro testispecificatamente sul lavoro fotografico.

L’opera porta alla luce il mondo poco conosciutodelle malghe e della pastorizia in un settore delTrentino, com’è il gruppo montuoso Lagorai, dove viveancora un mondo ben ancorato alle solide radicirurali e culturali di un tempo: malghesi e pastori sonocosì testimoni dell’antica arte dell’andar per i monticon le greggi, della caseificazione e della cura delpascolo.

La serata, introdotta dal bibliotecario, che ha accol-to il numeroso pubblico e ha presentato gli interve-nuti, è stata condotta dal professore FrancoCeradini, direttore del Festival Nazionale dellaValpolicella, critico letterario e scrittore, curatoredella parte poetica del libro.

Sotto la sua regia, la serata si è dipanata con tonifamiliari, come una piacevole conversazione traamici. Franco Ceradini, che per altro frequenta daqualche anno il Lagorai e partecipa attivamente aiprogrammi della locale A.P.T., ha illustrato con

“Perché il silenzionon ha parole”

molta competenza i contenuti del volume, chieden-do con garbo pareri e aneddoti agli intervenuti. Ecosì, via via, si sono succeduti gli interventi delPresidente dell’A.P.T. Alessandro Chiesa, della Di-rettrice Lorenza Biasetto e dell’autore Daniele Lira.Il Presidente Chiesa ha ricordato le ragioni che han-no portato l’Ente a promuovere e coordinare questoambizioso progetto, ottimo biglietto da visita per inostri territori ancora in gran parte intatti; LorenzaBiasetto ha posto l’accento sulle motivazioni uma-ne che fanno da filo conduttore all’opera, e sonol’unica vera garanzia di uno sviluppo organico e con-diviso della valle; la guida alpina Daniele Lira ha rias-sunto con modestia il suo lavoro e la sua esperien-za umana a contatto con il mondo dei malghesi edei pastori, una realtà scandita da ritmi ancora le-gati alla natura.

Molto apprezzate dal pubblico le letture dei brani diRigoni Stern e delle poesie di Alda Merini, di MarioLuzi e altri, da parte della professoressa AnnaCassol e dell’attore Mario Costa, ormai presenzeimmancabili ai maggiori appuntamenti letterari dellaValsugana e Tesino.

L’incontro si è rivelato un’occasione per conoscerequesto mondo parallelo con un tuffo nella natura li-bera, in un’esistenza umana così diversa dalla vitadella maggior parte di noi, “prigionieri dello stress edella fretta”.

Un piacevole momento conviviale ha chiuso la sera-ta, con formaggio e salami di malga.

Paolo Sordo

La copertina del libro di Daniele Lira

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Spazio Aperto

Sambucusstoria d’altri tempiAnche se non proprio legato esclusivamente allastoria del nostro paese (come abbiamo visto per ilTasso), il Sambuco o “Canolaro” (Sambucusnigra; Sambucus racemosa) è un arbusto interessan-te per le relazioni che quotidianamente intreccia conle attività della montagna. Forse più con la vita diun tempo che con quella odierna e allora vale la penaripercorrere la sua storia, come abbiamo fatto conil Taxus.

Innanzitutto il nome dialettale: canolaro, deriva dalfatto che il fusto e i rami possono essere facilmen-te svuotati del midollo e ottenerne così delle canneusate come gocciolatoi (di una sorgente o per unalbio) o dei giochi. Con i rami del Sambuco infatti i“tosati” di un tempo ne facevano delle cerbottane osi costruivano dei “s’ciopeti”, per imitare la “cana dels’ciopo”.

Essendo il primo a mettere le foglie*, questo arbu-sto era legato a febbraio, mese che nelle tradizioninordiche veniva chiamato “Hornung” ed era tutelatoda una sorta di divinità femminile chiamata “Holda”oppure “Holla” per cui abbiamo hohl = cavernoso,cavo; questa Holda, a volte indicata come una fatae a volte come una strega, trovava rifugio nei fusticavi del Sambuco e questo spiega l’origine del nometedesco che è Holunder.

Il nome italiano invece deriva dal latino Sambucus,che era un piccolo flauto suonato dai pastori che siingegnavano a passare il tempo nell’attendere algregge (in castelazo = tendre le fée; fea, dal tede-sco Vieh = bestiame minuto, quali sono le pecore),flauto o zufolo che ricavavano da un ramo di Sam-buco svuotato del midollo.

Si può notare, ancor oggi, come un grosso Sambu-co sia sempre associato a dei ruderi; laddove untempo viveva una famiglia, a fianco del casolare,in corrispondenza della concimaia, vi era un Sam-buco. Anche nei masi, oltre le molezzene, lebrugnare e l’ua spinela, nel punto dove si faceva il“leamàro” questo era sovente all’ombra de un“canolaro”; forse così si spiegano i Sambuchi nellaperiferia del paese o addirittura al suo interno, lun-go certe vie o nelle corti.

Ancora negli anni ’60 ne ricordo alcuni di notevolidimensioni sotto l’ospedale, uno dietro la coope-rativa e altri in Terrasanta, muti testimoni dei luo-ghi dove, sino a qualche decennio prima, si accu-mulava il letame, poiché un’ordinanza prefettizia del1929 aveva imposto di portare i letamai fuori dalpaese**. Mentre le file di canolari ai lati delle stra-de comunali nella prima periferia, come ad esempioquella di “Murasse” e quella che andava “SottoMolizza”, custodivano ancora, sotto la loro chioma,molti cumuli di letame, dove d’inverno ci si andavacontro con le slitte, per fermarsi se si prendeva trop-pa velocità.

Questa associazione con il letame ha una spiega-zione logica e una misteriosa: la prima è legata alfatto che il Sambuco vegeta rigoglioso dove il terre-no è più azotato, la seconda nasce dalla tradizio-ne, che forse a Castello è andata in parte perduta,che il Sambuco costituiva una sorta di tutore chepresiedeva alla decomposizione del letame, proteg-gendo il cumulo e riparandolo, come una sorta diombrello, per impedire che tale risorsa venissedilavata.

Poi veniva giugno, e si attendeva alla fioritura deiSambuchi per fare quella bevanda così buona e rin-frescante che veniva conservata al fresco per berladurante l’estate, nelle giornate più calde.

Io la facevo usando una “mastela” d’acqua dove met-tevo quanti più fiori potevo, dei limoni tagliati aquarti e zucchero, in parte caramellato; poi lasciavoil tutto per un giorno e una notte rimestando ognitanto (oggi so che andava fatto per impedire un ec-cesso di macerazione), filtravo e mettevo la bevan-da così ottenuta nelle bottiglie che riuscivo a trova-re, cioè poche, perché allora c’era il cosiddetto “vuo-to a rendere” del vetro. Le bottiglie di vetro vuoteerano rare,*** non come oggi che vengono catalogatecome rifiuti.

Il profumo dei fiori del Sambuco è forte e caratteri-stico ed altrettanto forte ma sgradevole è l’odoreemanato dalle foglie e dai rami, tanto da mal sop-portarne la sua vicinanza; così si pensava che l’ariagrave emanata dalla pianta, per la combinazione diqueste due esalazioni, tenesse lontane le moschedal letamaio. Si tratta dunque di una pianta gene-rosa (anche per le sue proprietà curative) ma con-traddittoria, per questo suo carattere di attirare e re-spingere, quasi a chiedere di essere sempre ringra-ziata o ripagata della sua beneficenza.

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I lettori ci scrivono

Mauro Corona, nel suo “Le voci del Bosco”, quan-do parla dei Sambuchi, pur da una sua personaleprospettiva, li definisce “piccoli e cattivi”. Una pian-ta da temere quindi?

Oggi, i rapporti che abbiamo con le piante non sonocome quelli di una volta ed è difficile comprenderel’esistenza di reciproci tributi tra noi e loro. Salvocitarle per rafforzare certuni movimenti letterari,come nell’ermetismo di Montale:

Alte tremano guglie di sambuchi(Eugenio Montale “Flussi”)

Alla fine dell’estate, le bacche mature (nere quelledel Sambuco comune e rosse quelle del Sambucodi monte) si possono raccogliere per farne scirop-pi e marmellate; questo è spesso ricordato nelledivulgazioni per appassionati di erboristeria e dicucina tradizionale, ma dell’anima e del tempo delSambuco, non se ne parla. Per questo, ho volutoparlare del “canolaro”: per richiamare una memoriache si fa sempre più debole, sia per l’umiltà diquesto arbusto, nonostante la sua cospicua presen-za ai bordi delle strade e lungo i “boai”, ma soprat-tutto perché oggi non lo cerca più nessuno.

I “tosati” non si confrontano più con la vita selvati-ca ed hanno giochi elettronici che fanno tutto dasoli, e sono poche le persone che hanno la pa-zienza di fare la bevanda dissetante con i suoifiori, visto tutto quello che ci offre il mondo delle lat-tine. Ma, soprattutto, stanno scomparendo i“leamari”, calorosa risorsa da affidare al Sambuco,quale tutore dei “diavoletti” della decomposizione.

* Il Sambuco è primo arbusto a mettere le fo-glie, ma il Cornolaro (Cornus mas) è il primo a fio-rire.

** cfr Ermanno Pasqualini ne “I racconti diCasteltesino” pag. 110.

*** Una volta, uscendo dalla scuola elemen-tare, abbiamo trovato una bancarella piena di og-getti di ogni sorta (vettovaglie, ferramenta, cordame,giochi, ecc…); l’uomo dietro il banco non volevasoldi ma altra merce in cambio e, per una trombettadi plastica che mi piaceva, mi aveva chiesto dodicibottiglie di vetro. In tutto il pomeriggio non ero riu-scito a trovarle. Era la Primavera del 1963.

Italo Franceschini “Penatin”

LetteraSpettabile Redazione,

giungevo, molti anni fa, assieme ai miei geni-tori e a mio fratello, alla stazione dei treni diGrigno con una grossa valigia di cartone cheper l’elevato peso portavamo in due, piena delnecessario per trascorrere le ferie di agosto.

Ricordo la felicità mia e di mio fratello nelpartire al mattino presto, sapendo di lasciarcialle spalle il caldo e l’afa della pianura diRovigo, per venire al fresco di Castello. Fuoridalla stazione di Grigno, mi ricordo, sostavapronta la corriera per portare su al paese ivilleggianti, ho ancora presente il bigliettaiodella corriera che ci salutava e aiutava a cari-care la grossa valigia e subito metteva al cor-rente i miei genitori sui fatti principali accadutiin paese durante l’anno.

Il nostro primo soggiorno lo trascorremmo inaffitto dalla signora, mamma dell’attuale gesto-re del bar di fronte alla pizzeria “Crosara”, inquella abitazione che si trova di fianco all’al-bergo Bellavista. Io e mio fratello abbiamoimparato a giocare a dama, per pedine usava-mo i fagioli. Che estati spensierate ed allegre,molti anni sono trascorsi, (parlo degli anni ’65,’66, ’67), ma la contentezza nel ritornare ognitanto a farvi visita è rimasta intatta.

Allora con lo stipendio di papà si viveva più chedignitosamente e la mamma riusciva a rispar-miare i soldi per fare le vacanze d’estate,adesso in specie dopo l’avvento dell’EURO,sappiamo tutti come va!

Ho steso giù un po’ di righe durante questefeste natalizie, periodo in cui siamo portati allariflessione sulle esperienze della vita, le emo-zioni provate a Castello sono state importantiper lo spirito e ogni tanto i ricordi riaffioranopiacevoli.

Non mi resta che salutarvi tutti indistintamen-te, non mollate mai con il periodico “CTn” per-ché siamo in tanti che vi seguiamo.

Buon Anno 2004.

Silvio Tienghi

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10notizie

L’intervista

Da chi è formato l’attuale Consiglio d’Ammi-nistrazione della Famiglia Cooperativa diCastello tesino, quanti sono i Soci e comesi è chiuso il bilancio del 2003?

L’attuale Consiglio d’Amministrazione è così com-posto: Presidente Bruno Sordo, VicepresidenteGianni Braus, Consiglieri Pietro Buffa, Roberto Fat-tore, Renato Ferrari, Mario Zotta e Nadia Zotta.

I Soci sono 196 e le risultanze finali del Bilancio2003, vedono un utile netto di 12.768 euro.

In sintesi, l’attività svolta nel suo mandato:risultati, difficoltà e soddisfazioni.

Nel triennio i risultati ottenuti si possono sintetiz-zare in:

Trasferimento della filiale di Pieve Tesino (fine2001) da via Franchini 7 in Via Brigata Abruzzi 3 alato della Cassa Rurale in una struttura nuova e fun-zionale dotata di più attrezzature e che dispone diun ampio parcheggio per i clienti;

Ampliamento della sede in via Donato Pelloso aCastello Tesino con aggiunta del reparto ortofruttache dà buone soddisfazioni sia sotto il profilo eco-nomico - con l’aumento delle vendite - che sottol’aspetto della soddisfazione del cliente. In tale set-tore è stato inserito nel nostro organico il signorGiovanni Sala che, grazie alla sua esperienza nelcampo, ha contribuito ad aumentare la qualità deiprodotti offerti curando personalmente la scelta del-la merce;

Grazie al valido aiuto del signor Raffaello Cattanici si è attivati per realizzare l’archivio storico dellaFamiglia Cooperativa che sarà accessibile non ap-pena verrà ristrutturato il primo piano della sede inVia Donato Pelloso;

Nella filiale di Via Dante non sono state apporta-te grandi modifiche, se non la sostituzione dellaporta d’entrata e l’aggiunta di un’uscita di sicurez-za. Nel condominio di via Dante si sono riscontratialcuni problemi determinati dai rumori creati dall’ap-parato di refrigerazione e sono stati necessari alcu-ni interventi straordinari;

La soddisfazione più grande che ho avuto duran-te il mio mandato è stata determinata dal rapportodi stima e collaborazione che si è instaurato contutta la direzione ed il collegio sindacale.

Il programma per l’immediato futuro?

Nell’immediato futuro partirà – grazie al finanziamen-to PAT tramite ACLI ANZIANI - la completaristrutturazione della nostra sede con la realizzazio-

Quest’incontro con Bruno Sordo mira ad informare il lettore su una realtà importan-te in paese, come è quella della Famiglia Cooperativa della quale è presidente.

ne, ai piani superiori della stessa, di cinque appar-tamenti da assegnare a persone anziane che rispon-dano a determinati requisiti quali l’età (minimo 65anni), il reddito e il patrimonio. Si tratta di un belprogetto che prevede anche la completaristrutturazione dell’ufficio e della sala consigliare alprimo piano, nonché del magazzino.

Va sottolineato il fatto che, grazie al calore prodot-to dai motori di frigoriferi e freezer, sarà garantitoun risparmio energetico notevole in quanto tale ca-lore integrerà l’apporto di riscaldamento e di acquacalda nei vari appartamenti.

A medio termine sorgerà un nuovo punto venditaall’entrata dell’abitato di Cinte Tesino, all’altezzadella fermata delle corriere. Si prevede che tale fi-liale verrà terminata nei primi mesi del prossimoanno.

Come sono i rapporti col personale?

Il personale dipendente è composto da 10 collabo-ratori oltre al direttore Roberto Lucca.

Il rapporto tra la direzione e il personale è buono edè basato sul dialogo e sullo scambio delle recipro-che esperienze con l’intento di migliorare entrambele parti e garantire il meglio alla clientela.

Posso sottolineare con soddisfazione l’impegnocontinuo del personale per quanto riguarda i corsidi aggiornamento. Nel 2001 è stato addirittura orga-nizzato un corso ad hoc di 32 ore denominato “Glioperatori del consumo nel Tesino in formazione”.

Orari?

Durante il periodo estivo i nostri punti vendita sonoaperti tutti i giorni tranne la domenica pomeriggiomentre durante il resto dell’anno rimangono chiusinei pomeriggi di lunedì e mercoledì oltre all’interagiornata di domenica. Stiamo valutando la possibi-lità di alternare l’apertura dei due punti vendita diCastello per poter garantire il servizio anche nei duepomeriggi di chiusura.

Ora ha uno spazio a sua disposizione: lo usicome meglio crede.

Siamo pronti ad accettare le osservazioni e i consi-gli di tutti purché essi non vengano formulati per ilsolo gusto di criticare, ma siano costruttivi e ci per-mettano di migliorare il servizio che offriamo ai no-stri clienti. Solo attraverso il dialogo civile possia-mo venir a conoscenza delle nuove esigenze dellaclientela e quindi attivarci per soddisfarle. È da sot-tolineare che la Famiglia Cooperativa è di tutti i Socied è un’azienda che merita rispetto e di cui dobbia-mo andar fieri visti i buoni risultati ottenuti.

a cura di Claudio Brandalise

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11 notizie

Un libro ti aspetta

Finalmente il Sistema Bibliotecario IntercomunaleLagorai, di cui il sottoscritto è responsabile per laparte relativa al programma culturale, è partito inmaniera ufficiale. Dopo la presentazione del proget-to culturale da parte dei tre bibliotecari di CastelloTesino, Pieve Tesino e Strigno, prima ai Sindaci deiComuni facenti parte dell’ambito (Castello Tesino,Pieve Tesino, Strigno, Bieno, Ivano Fracena,Samone, Spera, Villa Agnedo e Cinte Tesino) e poiai funzionari del Servizio Culturale della Provincia diTrento, si è potuto procedere con la programmazio-ne degli eventi culturali della prima parte del 2004.

Si tratta di un’offerta estremamente varia: infatti siva dal teatro amatoriale al teatro per bambini, daiconcerti musicali e vocali ad una rassegna cinema-tografica d’autore, da spettacoli di intrattenimentoper famiglie ad una mostra fotografica. In particola-re per la rassegna teatrale il nostro paese ha ospi-tato il 7 marzo la Filodrammatica di Telve e il 20marzo la Filodrammatica Paganella di Lavis chehanno presentato due divertenti commedie. Il Siste-ma inoltre ha partecipato alla pubblicazione del li-bro “Gospodi pamilo – aiutaci Signore”, curato daClaudio Brandalise e Franco Gioppi, un diario dellaprima guerra mondiale di Pietro Carraro da Spera,Tiroler Kaiserjaeger in Galizia, Russia e Ucraina(disponibile in biblioteca) e ha attivato un corso di

teatro con il nostro compaesano Nicola Sordo, chesi sta svolgendo nel cinema-teatro con circa unadozzina di partecipanti, in maggioranza da Castel-lo.

Per il futuro, cioè per l’estate, la Commissione Cul-turale Intercomunale, di cui fa parte anche il nostroAssessore alla Cultura Gaspare Sordo, è già al la-voro: oltre a rilevanti spettacoli d’intrattenimento (tea-trali e musicali), verranno proposte alcune conferen-ze degne di attenzione ed alcuni appuntamenticabarettistici e folkloristici. Di questa programmazio-ne ci sarà modo e tempo sul prossimo numero diCTn di essere più precisi. Per il momento ricordoche si sta svolgendo un’interessante rassegna di filmd’autore nel cinema-teatro: rimangono da proiettare“Mystic River” la sera di Pasquetta; “Caterina va incittà” il giorno 23 aprile, festa del patrono e “Thirteen– 13 anni“ il 15 maggio, film introdotti con compe-tenza dal Prof. Giuseppe Patti.

A mio avviso con l’accordo sottoscritto dai Comuniviene evitata la frammentazione della cultura, garan-tendo ad essa risorse certe e costantemente ade-guate; in pratica la cultura, e di conseguenza an-che le biblioteche, vengono poste al centro dell’at-tenzione dell’opinione pubblica facendo compiere unpasso rilevante alla crescita culturale, sociale eanche turistica della nostra zona.

Si sta tenendo in biblioteca il corso di linguaspagnola, annunciato sullo scorso numero diCTn, di cui è docente la Prof. Rosanna Bozzo,di madrelingua, insegnante al liceo di Cles edi Trento, che ha fatto registrare un successoche è andato oltre le più rosee aspettative:infatti gli iscritti, quasi tutti di Castello Tesino,sono ben 41, divisi in due gruppi. Le lezionisi tengono il lunedì dalle ore 18 alle ore 22.

Sistema Culturale Intercomunale Lagorai

La “Filo” Paganella di Lavis

a cura di Paolo Sordo

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12notizie

Il cassetto dei ricordi

Il bosco è da sempre stato una delle primarie risor-se del nostro paese. I nostri padri hanno costante-mente ed operosamente difeso il territorio con la suaflora e la sua fauna. Tutti ricordiamo l’aneddoto, conorgoglio raccontato dagli anziani, che narra di unapartita a carte giocata con i Canalini per assicurar-si il “boale de le partie”. E’ un segno che testimo-nia la rilevanza riservata ai boschi nell’economialocale, così come ad ogni fazzoletto di terra. Allafine del secondo conflitto mondiale esistevano diver-se segherie che fornivano i materiali da costruzionenecessari per la ripresa postbellica: breghe, bregoti,travi, traveti, scorzi, fileti, cantieri, longarine; tuttiricordano i famosi “borei” con i quali alcuni “intrepi-di” si sono creati una fortuna! Quelle più vecchiesfruttavano l’energia idraulica del Grigno per far gi-rare le ruote di legno che muovevano le lame alter-native orizzontali messe a punto per segare tronchidi pino, larice, abete ed altre essenze lignee. I menogiovani ricordano che, laddove oggi c’è l’oratorio,sorgeva la segheria Dell’Antonio, nata nel primodecennio del secolo scorso; in località Molini esi-steva quella di Caregnato con annessa fucina di fab-bro ferraio (attualmente trasformata in officina mec-canica); quella di Paradiso, ora di Giulio MoranduzzoFoda ristrutturata, elettrificata e gestita impren-ditorialmente; quella di Orlando Ballerin Salata (ac-quistò il primo autocarro in paese oltre alla primacorriera) che sfruttava l’energia elettrica dellecentraline sul Grigno; e da ultimo quella di DarioDallemule Tofano che utilizzava le innovatrici seghea nastro, trasformata attualmente in officina fabbrileda Franco Facen. Senza dubbio i nostri veci erano,anche per necessità, assai intraprendenti ed abilinell’utilizzare al meglio le risorse ereditate dai loropadri.

Recentemente è stata aperta nei locali del palazzoGallo la mostra del legno: iniziativa encomiabile, mache rischia di esaurire a breve la sua finalità ed ef-ficacia, se non formuleremo sollecitamente un pro-getto di sfruttamento sul posto delle risorse fornitedalle nostre foreste per produrre manufatti lignei concospicuo valore aggiunto. Con esso, tra l’altro, sicontribuirebbe efficacemente allo sviluppo della co-munità limitando anche l’emorragia di giovani che

non trovando qui occupazione sono invogliati o co-stretti a lasciare il paese per ottenere lavoro altro-ve. Certamente, per tutto questo serve anche una viadi comunicazione con la Valsugana che consentacollegamenti rapidi e sicuri. Ragionevolmente peròe prima di tutto, è l’iniziativa, l’industriosa atavicaintraprendenza che dobbiamo risvegliare dando liberosfogo alla fantasia insita in ognuno di noi che, as-sopita dal benessere contingente, non ci costringepiù a “fare di necessità virtù”. L’attuale scarsa o tra-scurabile rendita dei boschi deve farci meditare:ormai le spese di gestione forestale superano il ri-cavato dalle vendite, a causa del basso prezzo dellegname in tronchi. Il prezzo del manufatto segatoo lavorato è al contrario elevato e consistente è ilvalore di mercato. Di qui l’opportunità di pensaresenza indugio a realizzare le condizioni per la lavo-razione in valle e la diretta commercializzazione dellavorato contribuendo nel contempo alla creazionedi nuovi posti di lavoro. Sembra siano mature le pre-messe politiche per portare avanti un vecchio pro-getto con la fondazione di un consorzio tra i comu-ni che possa fare affidamento su una massa criticaossia una quantità di legname tale da consentirci diincidere sul mercato, anziché farci condizionare daesso come accade attualmente; si può ipotizzare didar forma ad un Consorzio tra comuni con un com-plessivo patrimonio boschivo che raggiunge o supe-ra quello della magnifica comunità di Fiemme. Oraè urgente l’impegno del Comune, il superamento difolcloristici rancidi campanilismi e la collaborazio-ne concreta dei cittadini. Da parte sua la Provinciaha assicurato la propria disponibilità per interventiadeguati e sostanziosi al momento della presenta-zione di un progetto valido, funzionante, realisticoe fattibile. Suae quisque fortunae faber est: ciascu-no è artefice dei propri successi.

Quando prosperavanole segherie

a cura di Enzo Franceschini

Interno della segheria Dell’Antonio, anni ‘30

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13 notizie

L’Amicizia

La solidarietà non ha confiniI ragazzi di seconda media di Castello Tesino, du-rante gli incontri settimanali di catechesi, si sonoimpegnati nella realizzazione di ceppi natalizi e nellaraccolta presso i negozi ed esercizi pubblici delPaese di oggetti vari.

Con il materiale disponibile hanno organizzato il tra-dizionale mercatino di Natale e una lotteria che,grazie alla generosità della gente, ha permesso diraccogliere 600 euro.

Il ricavato è stato devoluto in beneficenza a favoredella Missione di Padre Zeffirino Guzzo (originariodi Cinte Tesino) che da oltre quarant’anni presta lasua preziosa opera in Bolivia.

Qui di seguito la lettere che Fra Ivo Riccadonna delleMissioni Francescane di Trento ha fatto pervenire airagazzi per ringraziarli del gesto e quella che i ra-gazzi hanno spedito a Padre Zeffirino con la speran-za di avere in qualche modo contribuito ad alleviarele sofferenze di tante persone meno fortunate di loro.

“Farfalle”Con questo titolo è stato pubblicato il libro cheraccoglie scritti e poesie del dott. DaniloTarcisio Moranduzzo Palca, dallo stesso inte-ramente finanziato. Lo potete avere gratuita-mente chiedendolo alla biblioteca di Castelloperché Danilo lo ha voluto regalare alla Comu-nità. Ci piace presentare questa pubblicazio-ne con le parole di prefazione di MarcoFrasisti: “ Danilo è amico e poeta. Per lui l’ami-cizia e la poesia sono sacre e inviolabili, libe-re e non condizionabili dagli eventi, dalle si-tuazioni e dai fattori esterni in genere. Amici-zia e poesia sono soprattutto disinteressate e,quindi indipendenti dai meccanismi materiali-stici e cinici del mondo. Credo che nell’uma-nità e nella creatività di Danilo siano contenu-ti messaggi di valore universale.”

Da pagina 17 del libro Farfalle:

L’ AMICIZIA SOFFERTA

Amicizia è conoscersi.Farsi conoscere, anche:nella solitudine, nella tristezzae nella disperazione.

Trento, 23 gennaio 2004

Carissimi Amici della “Catechesi 2° Media” di Ca-stello Tesino, in data odierna ho ricevuto la vo-stra generosissima collaborazione di € 600,00 spe-dita in data 8/1/2004 a favore di Padre ZeffirinoGuzzo, da Cinte Tesino, missionario in Bolivia.

Desidero esprimere il mio fraterno GRAZIE per lavostra grande solidarietà, vicinanza e condivisionecon i nostri missionari e con tutti i bambini e ra-gazzi che vivono accanto a loro.

Maria, Regina della pace, protegga, accompagni ebenedica voi tutti e i vostri familiari.

Un particolare ricordo nella mia preghiera per voie le vostre Catechiste. La vostra bontà sarà spe-dita, al più presto, a Padre Zeffirino Guzzo.

Auguro di cuore, a tutti e a ciascuno di voi, allevostre brave Catechiste e genitori tanta pace e se-renità durante tutto il nuovo Anno, da poco ini-ziato. Auguri di cuore! Con affetto e cordialità:

Fra Ivo Riccadonna

Carissimo Padre Zeffirino,

siamo un gruppo di ragazzi di seconda mediadi Castello Tesino che ogni anno a Natale or-ganizzano un mercatino e una lotteria per rac-cogliere fondi da destinare ai più bisognosi.

Quest’anno abbiamo scelto di aiutare la Tuamissione in Bolivia:

Sappiamo che la Tua opera porta conforto atante persone più sfortunate di noi e speriamoche il nostro piccolo contributo di 600,00 europossa servire a renderle più felici.

Un caro saluto a te e a tutta la missione.

Castello Tesino 30 gennaio 2004.

Alice, Alessia, Claudia, Claudio,Gianluca, Giuseppe, Leonardo, Marta,

Martin, Nicholas e Veronica

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14notizie

Vitalità tesina

Baili’s Tourism

Gita a Norimberga

Compie un anno l’interessanteiniziativa “gitaiola” della Baili’sTourism che senza alcun fine dilucro organizza dei viaggi in Ita-lia e all’estero. In realtà i residen-ti della via Baili, ormai da anni, sidistinguono per la loro voglia dimovimentare la vita della contradae del paese promuovendo, in pe-riodi ben precisi dell’anno, allegremanifestazioni, che in genere sisvolgono nella piazzetta dellaFontana, aperte non solo aicontradaioli, ma anche a tutti ipaesani e ai forestieri: la Vegliadi Natale, i crostoli di Carnevale- che quest’anno sono “saltati” acausa del cattivo tempo - ceneestive con accompagnamentomusicale e sfilate di moda “inti-ma”, castagnate autunnali, ecc.

Oltre a molti altri residenti che sidividono i vari compiti nell’organiz-zazione delle feste, fanno partedell’attivo gruppo: Lidia e Giulia-no, Carlo e Chiara, Franco eAnna, Verdiana ed Elio, DanteBailo, Pierina, Wilma, Marisa,Patti.

Proprio a queste due ultime per-sone si deve se, in quest’ultimoanno, oltre a quelle già elencate,si è aggiunta un’iniziativa partico-larmente interessante: l’organiz-zazione di viaggi di gruppo. Sinoad oggi ne sono stati organizzatiquattro: in Engadina, in Bavieraper la visita di quattro dei famosicastelli di Ludwig, in Umbria “sul-le orme di S. Francesco”, aNorimberga alla scoperta del piùantico Christkindelsmarkt d’Euro-pa. In questa occasione, grazieall’interessamento del sig. Bruno

Nervo, che da 40 anni risiede inGermania, si è effettuato l’incon-tro con la locale sezione della“Trentini nel Mondo” i cui compo-nenti sono stati particolarmentefelici di ricevere la gradita visita.

Ai medesimi, dopo un pranzo co-munitario, sono state consegna-te targhe e pubblicazioni offertedalle varie amministrazioni comu-nali della nostra Valle.

Il prossimo appuntamento previ-sto è per il i primi giorni del mesedi aprile quando, in aereo e pull-man, più di quaranta persone vi-siteranno la Sicilia Orientale “trai mandorli in fiore”. Quanto sianoapprezzate queste gite, lo dimo-stra il fatto che i posti disponibi-li, pochi in verità, siano subitoesauriti.

Il gruppo tiene comunque apuntualizzare che tutte le attivitàsvolte sono assolutamente privedi interesse di carattere pecunia-rio. In particolare, l’organizzazio-

ne dei viaggi ha come fine la pro-mozione della socializzazione edell’amicizia tra i paesani. Inoltre,di tali iniziative, viene particolar-mente curato l’aspetto culturale,facendo spesso precedere la gitada una serata in cui vengono illu-strate, mediante immagini, le va-rie località che saranno visitate,facendo riferimento agli aspetti dicarattere artistico-storico-geogra-fico.

Dunque non solo gli abitanti di viaBaili, ma tutti i paesani possonoessere riconoscenti a questi infa-ticabili organizzatori, incoraggian-doli a proseguire, anzi ad inten-sificare, iniziative così ben accet-te. Adesso che si avvicina la bel-la stagione, mete per possibiliviaggi culturali e ricreativi ce nesono proprio tante.

Tatiana Sordo

(in collaborazione coi “Bailari”)

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15 notizie

Lavori... in vista

San Polo

Si sistemerà anche l’esterno della chiesa

Il Servizio Beni Culturali del-la Provincia, dopo aver prov-veduto negli scorsi anni invarie distinte occasioni a re-staurare prima i dipinti e poile capriate lignee della Chie-sa di San Ippolito di CastelloTesino, ha sollecitato il Co-mune affinché sistemi tutti glianditi esterni della Chiesa.Attualmente sono contraddi-stinti da un precario stato di

conservazione che trasmettono all’edificio un sen-so di trascuratezza e degrado e che contrasta coni notevoli lavori di restauro avvenuti e, per una par-te, ancora in corso.

Si procederà pertanto, su progetto dell’Arch. Rober-to Pezzato di Tonadico, all’impermeabilizzazionedelle strutture di fondazione e alla creazione diun’area verde attrezzata, demolendo l’attuale man-to stradale in asfalto. Tutto attorno all’edificio sirealizzerà un drenaggio e verrà posto un cavidottoelettrico per l’illuminazione di tutta la zona.

Seguirà la posa di una nuova pavimentazione incubetti di porfido, mentre la parte antistante allachiesa sarà in acciottolato con la posa di dissuasorie catenella, onde evitare la sosta di autovetture sulsagrato. Saranno infine creati dei punti di sosta conla messa in opera di panchine e di staccionate inlegno. Inoltre verrà realizzata una scala di collega-mento con lo spazio sottostante. La posa di siepi ealberi completerà la sistemazione.

La spesa, che verrà sostenuta probabilmente perl’80% dal Progetto Leader Plus nell’ambito della piùvasta iniziativa relativa alla valorizzazione della ViaClaudia Augusta Altinate e dei siti archeologici, èprevista in 114 mila euro che, aggiunti a quanto spe-so dalla PAT negli anni precedenti, porta la spesacomplessiva a 263 mila euro (oltre mezzo miliardodelle vecchie lire).

La casa del medicoverrà ristrutturata

La “casa del medico” verrà ristrutturata e riportataall’antico aspetto.

Infatti in tale senso l’Amministrazione Comunale haprovveduto ad inoltrare richiesta alla Provincia perottenere un contributo sul costo dell’intervento.

L’edificio, ricostruito dopo il pesante bombardamentosubito dal paese nel 1916, situato nella centralepiazza San Giorgio in pieno centro storico, è sedein particolare dell’ambulatorio medico e dell’appar-tamento del dottore.

Sulla casa sono evidenti i segni del tempo: infattidalla ricostruzione non è mai stato interessato daalcun lavoro edile a parte l’eliminazione del bel por-tale ad arco prospiciente la piazza.

Ora, considerate le necessità della comunità, l’Am-ministrazione Comunale ha previsto di utilizzarequesto edificio per ricavare spazi per l’ufficio turisti-co dell’Associazione Pro Loco, per attività socio-ri-creative del circolo anziani, locali da utilizzare comesala mostre, sala per servizio di informazione e salamultimediale.

I lavori permetteranno anche il recupero delle facciatedell’edificio in modo da completare quel processo direcupero paesaggistico dei fabbricati prospicienti lapiazza San Giorgio, dando alla piazza quell’aspettodecoroso, degno di un paese avente vocazione turi-stica. In particolare verranno ripristinate quelle pe-culiarità, come ad esempio il bel portale, che dava-no all’edificio quelle caratteristiche storiche così vi-tuperate qualche decennio addietro.

Il costo previsto è di 800 mila euro.

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16notizie

La Minoranza informa

Chi ha avuto la pazienza o laperseveranza di leggere su que-ste pagine le informazioni da noiriportate sulla gestione comuna-le ricorderà la lista dei misfattiche abbiamo puntualmente dovu-to esporre.

Nell’ultimo consiglio comunale èstato presentato un documentoprevisionale per il prossimotriennio: non c’è traccia di inter-venti sulle strade, fognature, ac-quedotto, infrastrutture di pubbli-ca utilità; nessuna programma-zione, nessuna indicazione per ilfuturo assetto urbanistico, turisti-co, paesaggistico. Solo unaelencazione di spese correnti chenon richiede certo l’assenso delConsiglio, tant’è che noi ci siamosenza altro rifiutati di considerar-lo un bilancio.

Fin dal dicembre 2000, commen-tando il primo bilancio presenta-to dall’amministrazione, abbiamomesso in guardia i censiti: “Conqueste premesse in un paio d’an-ni ci saranno solo i soldi per lagestione corrente e per pagare idipendenti; non si riuscirà nem-meno a completare le opere pub-bliche avviate dalla precedenteamministrazione”.

Ci auguravamo di sbagliare, ma ifatti ci stanno dando purtropporagione. Tutti i nodi stanno venen-do al pettine, le casse sono vuo-te benché tasse e tariffe sianostate sistematicamente aumenta-te, i contributi pubblici latitano acausa dell’inerzia locale, i lavoridi pubblica utilità non vengonocompletati; in compenso si spre-cano, per mancanza di program-mazione, centinaia di milioni dilire per la “farmacia provvisoria”.

Rendiconto di tre annidi amministrazione fallimentare

I fatti verificatisi in questi ultimitempi confermano che i soldisono esauriti: perfino la tradizio-nale festa del Biasgio è stataannullata; l’ultimo scandalo è lostato vergognoso in cui sono ab-bandonate le strade sommerse ailati da cumuli di neve ointransitabili; chi scende dai ritisacri parrocchiali arrischia la pro-pri incolumità, il carro funebre nonriesce a trasportare i morti al ci-mitero, i viali del campo santosono impercorribili.

Dove sono quei personaggi che inclima elettorale parlavano diKosovo in via Baili e si consuma-vano le corde vocali per lamentar-si che non potevano visitare i de-funti perché “San Polo l’è pien deneve”? Che, come tutti sappia-mo, sono quelli che ora dovrebbe-ro amministrare il paese! Il “Pode-stà” va promettendo un futurooperoso e pieno di lavori, ma allesue promesse ormai non credepiù neppure lui.

Cari compaesani: noi non credia-mo, come è stato recentementepaventato sulla pagina di cronacalocale di “Il Trentino”, che il nostroappello ad attivarsi per fermarequeste malefatte lasci tutti indif-ferenti o almeno così ci auguria-mo. Nel verbale di un Consigliocomunale degli anni ’50 si legge:“ogni iniziativa sconsiderata degliamministratori, la pagano iTesini”. Ci sembra che questatestimonianza sia quanto mai at-tuale e degna di attenta conside-razione.

Giorgio DorigatoCapo gruppo consiliare di Minoranza

Foto d’EpocaA Trento nel 19 16

Da sinistra a destra:Giorgio Lucca Canon,

Tranquillo Menguzzato,Giuseppe Sordo Rosso,Cornelio Braus Doardi.

Il giardinodi Melusina

La salsapariglia

La salsapariglia è una pian-ta tropicale della quale siimpiega la radice.

Il decotto di radici ha pro-prietà depurative. È anchediuretico e sudorifero e ri-duce il livello del coleste-rolo nel sangue. Allevia idolori reumatici, della gotta,della digestione e i sintomidel raffreddore e dell’in-fluenza.

Mariella Pasqualini

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17 notizie

Fiori e FesteFesta di Classe

Il 27 dicembre 2003 si sono ritrovati i nati della clas-se 1943 per festeggiare i sessant’anni!

Errata corrigeDall’elenco dei contributi per CTn del mese didicembre mancavano questi:

Biasetto Costanza euro 5.00Boso Artemio euro 10.00Micheletto Francesco euro 5.00N. N. euro 15.00Zampiero Ivonne euro 10.00Zampiero Raffaella euro 20.00Zotta Ilda euro 5.00Zotta M. Bice euro 15.00

Ci scusiamo con gli interessati.

Nozze d’Oro

Italo Moranduzzo Gabanon e Ida Sordo Sordato ingennaio hanno festeggiato il traguardo importante deicinquant’anni di matrimonio assieme ai figli, nipotie parenti.

Gerani a chi abbelliscel’appartamentoDurante l’inverno è stata portata a termine dall’A.P.T.Lagorai la schedatura delle strutture ricettiveextralberghiere dell’ambito territoriale dellaValsugana Orientale e del Tesino. Tale mappaturarappresenta la prima fase del progetto “Vacanzenelle case del Lagorai”, realizzato con parziale fi-nanziamento europeo Leader Plus.

In occasione dell’incontro con la popolazione avve-nuto a Palazzo Gallo l’11 settembre scorso, l’alloraPresidente – oggi Commissario Straordinariodell’A.P.T. – Alessandro Chiesa si era impegnato aconcretizzare il progetto attraverso la realizzazionedi un opuscolo informativo da distribuire presso iquattro uffici informazione e in occasione di tutti gliappuntamenti a carattere fieristico-promozioale. Eproprio in questi giorni è stata ultimata la stampadell’opuscolo contenente, oltre agli alberghi, cam-peggi e affittacamere, le centocinquantasei struttu-re (baite/masi, case per ferie e appartamenti) chehanno aderito al progetto.

Insieme alla distribuzione della brochure, prende ilvia l’iniziativa “Lagorai fiorito”, con la quale l’A.P.T.ha deciso di premiare chi ha scelto di aderire alprogetto “Vacanze nelle case del Lagorai”, che pre-vede la possibilità per ciascun gestore di apparta-mento, baita o maso pubblicati sull’opuscolo di riti-rare gratuitamente dodici piante di geranio nel pros-simo mese di maggio presso le fiorerie della zonae da utilizzare per l’abbellimento della propria strut-tura ricettiva.

Nel frattempo l’A.P.T. si è anche impegnata a pro-seguire il progetto avviato lo scorso anno con lapresentazione al G.A.L. della Valsugana - LeaderPlus, entro la scadenza del 27 febbraio, di una se-conda fase che prevede l’eventuale inserimento dinuove strutture, un corso di formazione da tenersia fine maggio-inizio giugno e la realizzazione di unsito internet per la gestione specifica degli apparta-menti. Ulteriori informazioni possono essere reperitepresso gli Uffici A.P.T..

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Vita delle Associazioni

Nella nostra valle c’è un Ente di grande valore as-sociativo e culturale: il Centro Tesino di Cultura, checomprende, oltre ai sindaci dei tre Comuni, le per-sone più disposte a rendersi utili, senza alcun com-penso, alla società locale.

L’attuale Presidente, ing. Stefano Gaudenzi di Pieve,è da ammirare per la partecipazione sempre attivae puntuale, pur dovendo, per arrivare in valle, faremolta strada, magari con neve e ghiaccio. Per ini-ziativa e volontà di fare, si distingue la vice-presi-dente Lorenza Biasetto, che ben concilia questaattività con la carica di Direttore dell’APT. Segreta-rio è il solerte Paolo Sordo, responsabile della bi-blioteca comunale. Gli altri componenti del Consi-glio Direttivo alternano la loro presenza a secondadegli impegni, ma è soprattutto d’estate, con l’inten-sificarsi delle manifestazioni, che è richiesta la par-tecipazione concreta. Infatti si organizzano mostredi stampe e di fotografie, rassegne di poesie, sva-riati incontri culturali. Per questo io penso che siaauspicabile e necessaria la presenza nel centro digiovani di buona volontà, disposti a sacrificarsi qual-che giorno di vacanza per essere di supporto e diaiuto a questi eventi culturali.

Il 2004 è anno di rinnovo del Consiglio Direttivo (io,che ne faccio parte, mi ritirerò per raggiunti limiti dietà). Forza giovani, so che ci siete e che siete bra-vi: venite a far parte di questo importante centro dicultura della nostra valle, e mi rivolgo anche ai ra-gazzi di Pieve e di Cinte.

Centro Tesino di Cultura(una scusa per parlare di un libro)

Nello statuto del Centro, fra l’altro, c’è l’impegno diuna pubblicazione all’anno. Negli anni scorsi sonostati editi i libri “Tradizioni tesine” di Narcisa Luccae “Sti ani” di Bruno Facchin (in collaborazione que-st’ultimo con Castello Tesino notizie) e il CDmultimediale sulla chiesetta di S. Polo di GiuseppePatti. Nel 2003 è toccato al mio libro e di questonon sarò mai abbastanza riconoscente.

Il libro che ho messo insieme, spigolando fra alcunimiei scritti su Castello Tesino notizie e unendoli adaltri inediti, credo sia un libro di una donna, che puòpiacere soprattutto alle donne, per quel tanto disentimentalismo che c’è dentro; penso che non siabene nascondere i sentimenti: se li abbiamo, è beneesternarli, anche a costo di apparire sdolcinati oretorici.

Il mio libro però è dedicato ai “castelazzi” lontani dalpaese. I residenti all’estero lo hanno già ricevutocome dono natalizio del Comune e quanto sia statogradito è testimoniato dalle telefonate e dalle lette-re di apprezzamento.

Ma io vorrei che tutte le famiglie di Castello, soprat-tutto quelle emigrate, lo avessero in casa, e nonperché io ci guadagni qualcosa (tutti i proventi van-no al Centro Tesino di cultura per rifarsi delle spe-se di pubblicazione). Il mio guadagno grandissimoè la soddisfazione di avere un libro col mio nome.

No: lo vorrei perché quei castelazzi e magari fra annianche i loro figli, leggendo questo libro ci troveran-no dentro il loro paese di origine e non solo le usan-ze, i ricordi, i racconti e gli avvenimenti, ma rivedran-no i prati, i boschi, le montagne, risentiranno i pro-fumi dimenticati di ciclamini, di funghi, di abeti, dilegna fresca, di fumo, di polenta, udranno le cam-pane della domenica, le voci in dialetto degli amiciperduti.

Per avere questo libro, basta iscriversi al CentroTesino di cultura che ha sede nella biblioteca diCastello; gli iscritti lo avranno in omaggio.

Tatiana SordoLa presentazione del libro di Tatiana, con ClaudioBrandalise, Stefano Gaudenzi e Paolo Sordo

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Vita delle Associazioni

Come ormai tutti sanno, dallo scorso maggio, a di-rigere la nostra Banda, è il Maestro Ivan Villanovadi Feltre. Con tanto impegno e valida competenzain campo musicale, ci ha fatto muovere i primi pas-si sotto la sua direzione nel migliore dei modi, inte-grandosi perfettamente tra noi e creando il climagiusto per lo svolgimento di un proficuo lavoro.

Un cambiamento come quello del suo Direttore,comporta per la Banda un necessario periodo di as-sestamento sia per la conoscenza reciproca e siaper impostazione dell’attività musicale.

Questa situazione di “nuovo avvio”, non ha comun-que impedito alla nostra associazione di far fede atutti i suoi tradizionali impegni nei confronti dellaComunità di Castello Tesino.

Infatti la Banda era presente alla processione delVenerdì Santo, al concerto in luglio presso l’orato-rio parrocchiale, alla processione della Madonnad’agosto, al concerto in agosto al parco di SanRocco. In novembre ha onorato la sua patrona S.Cecilia animando la S. Messa assieme al Coro Par-rocchiale Giovanile. Nel periodo natalizio ha fattovisita agli ospiti della Casa di Riposo offrendo loroun simpatico pomeriggio di musica.

Due “note” sulla BandaSociale Folkloristicadi Castello Tesino

Infine la notte del 24 dicembre prima e durante laMessa di Natale, ha voluto porgere a tutta la popo-lazione gli auguri con l’esibizione di vari brani chehanno creato la giusta atmosfera natalizia.

Insomma, in un anno nel quale ha ripreso la suaattività dopo diversi mesi di pausa (necessari allaricerca del nuovo Maestro), la Banda Folkloristica,per il suo Paese, ha saputo e voluto esserci. Chi laosserva dal di fuori non può forse rendersene con-to, ma tenere in piedi un’attività come quella dellaBanda, non è per nulla semplice. La maggior partedei suoi componenti, tutti molto giovani, lavora ostudia fuori paese per tutta la settimana e il ritro-varsi ogni venerdì sera a prove per suonare, richie-de ai bandisti un grande impegno e costanza fon-damentali all’ottenimento di un buon risultato.

Suonare richiede non solo predisposizione alla mu-sica ma anche un’apposita preparazione musicaleche la Banda fornisce attraverso corsi specifici or-ganizzati ogni anno presso la sua sede e tenuti dainsegnanti diplomati. Tale attività costituisce un va-lido servizio per tutta la Comunità poiché avvicina almondo della musica sia bambini che ragazzi inse-gnando loro a suonare uno strumento e successi-vamente a diventare bandisti effettivi senza il disa-gio di spostarsi in altri luoghi.

In questo momento la Banda ha bisogno dicompletare il suo organico e rivolge a tuttil’invito di avvicinarsi alla musica, perché nonè mai troppo tardi per cominciare.

Analogo invito è rivolto a tutti gli ex-bandisti/e affin-ché riprendano l’impegno temporaneamente interrot-to, poiché due ore di prove settimanali non sono poiun grande sforzo, anzi è un’occasione per uscire dicasa e passare una serata fra persone con la stes-sa magnifica passione: la musica. I nostri nonni,papà o zii che vediamo su certe foto in bianconeroun po’ ingiallite dal tempo, ritti dietro i loro lucidistrumenti musicali, facevano magari chilometri echilometri di strada a piedi e molti più sacrifici dinoi per partecipare alle prove di Banda ed eranoorgogliosi di farlo. Dal loro esempio dobbiamo sen-tirci stimolati a portare avanti la loro eredità fatta dinote “centenarie”.

A tutti i residenti e ai paesani sparsi nel mondoinviamo il nostro augurio di una Buona Pasqua e unarrivederci a presto.

La Banda alla Casa di Riposo

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E chi l’ha detto chesappiamo solo cantare?Quasi tutti i cori parrocchiali, terminati gli impegnidelle numerose messe natalizie, si godono un po’di riposo e magari una bella fetta di panettone sot-to l’albero. Non funziona così per quella fabbrica diidee che è il Coro Giovanile di Castello che, anchequesta volta, oltre ad animare le consuete liturgie,è stato impegnato, tra allestimenti vari e prove diogni genere, a dar vita a due riuscite serate delpanorama invernale. Infatti il 29 dicembre mentre fuo-ri la neve scesa per tutta la giornata, superava ilmezzo metro, all’interno della palestra comunale an-dava in scena la “Non Solo Tombola”, durante la qua-le una sala gremita di gente, armata di penna persegnare i numeri e di torcia in caso di black-out, hatrascorso due ore in allegria tra i balletti di noi ra-gazze del Coro, tra i giochi e i brividi dei numeriestratti dal sacchetto…

Una settimana più tardi, per non perdere il ritmo,abbiamo fatto un salto indietro nel tempo e, smessigli abiti da “Babbo Nataline” ed indossati quelli diRe Magio, pastore, profeta, ci siamo cimentati, lasera della vigilia dell’Epifania presso la chiesa diSan Giorgio, nel musical “La tua buona stella”, unarivisitazione recitata e cantata del viaggio compiutodai tre Re Magi per raggiungere la grotta diBetlemme. Alla fine della rappresentazione quandole luci si sono alzate, il caldo plauso del pubblicoci ha ricompensato di tutte le fatiche.

Sono tanti i grazie da rivolgere a tutti quelli chehanno reso possibile la realizzazione di queste duemanifestazioni “artigianali” apprezzate da tutti, crea-te con pochi soldi ma tanta fantasia ed impegno. Perpaura di dimenticare qualcuno, rivolgiamo, a quantihanno messo a disposizione locali, attrezzature ebuona volontà, un grazie collettivo. Ora il Coro Gio-vanile non va in letargo, ma come una brava fucinadi artigiani è di nuovo al lavoro e chissà quale altraidea starà partorendo… Comunque promettiamo chesentirete presto parlare di noi.

P.S.: dimenticavamo! Se il Coro vuole mantenerel’appellativo di “giovanile”, ha bisogno di nuove leve…sicuramente è un gruppo dove non ci si annoia e diquesti tempi non è cosa da poco…

Il Coro Parrocchiale Giovanile

Iniziative della Cassa RuraleAnche quest’anno prosegue l’iniziativa a favo-re dei nati dal primo gennaio del 2004 neicomuni di competenza della Cassa Rurale diCastello Tesino. Oltre alla consegna di unomaggio, la Cassa Rurale offre la possibilitàai genitori, o chi per essi, di sottoscrivere unpiano di risparmio attraverso BOX, il piano diaccumulo capitale delle Casse Rurali Trenti-ne; in tal caso i primi 25 euro di versamentoverranno fatti dalla Cassa stessa. Per ritirareil dono e per attivare il piano di accumulo igenitori potranno rivolgersi allo sportello piùcomodo muniti di una fotocopia del certificatodi nascita e del codice fiscale del bimbo.

Altra iniziativa di sicuro gradita, anche da CTn,è stata quella di azzerare le spese fisse di te-nuta conto delle Associazioni che intrattengo-no rapporti di conto corrente con la stessa. Einfine ha avviato una simpatica iniziativa checoinvolgerà le due case di riposo del Tesino equella di Lamon. Si tratta di alcune proposted’intrattenimento a favore degli ospiti delleCase di riposo, svolte in collaborazione conRadio Dolomiti.

Il programma è stato il seguente: spettacolocomico-musicale curato dal duo “Music &Fantasy” di Trento, composto da GiankoNardelli e dal fisarmonicista Sergio con giochi,barzellette, poesie dialettali, sketch comici,canzoni revival e musica da ballo a PieveTesino; poi l’intrattenimento comico “Insiemein musica & simpatia” con il clown “Riccobello”il quale ha presentato numeri di micromagia,barzellette, gags, palloncini e musica a Lamone successivamente a Castello Tesino.

Vita delle Associazioni

Il Coro in “La tua buona stella”

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Attività 2003e nuovi Vigili

della Provincia di Pordenone, che è stata applaudi-ta dalle scolaresche che vi assistevano. A seguiresi sono svolte altre manovre a cui hanno partecipa-to i Vigili del Fuoco permanenti di Belluno e Feltre,numerose squadre di Protezione Civile del trivenetoe speciali aerei antincendio (canadair ed elicotteri);- 29 giugno 2003, località Spiado a Pieve Tesino, si-mulazione di incendio boschivo con l’intervento delNucleo Elicotteri di Trento e la partecipazione di tut-ti i Corpi del distretto di Borgo Valsugana (circa 250uomini);- 12 ottobre 2003, loc. Sternozzena comune di Ca-stello Tesino, simulazione di incendio boschivo conla partecipazione dei Corpi del distretto di Primiero,del Nucleo Elicotteri di Trento e della ProtezioneCivile di Lamon, alla quale hanno preso parte 120uomini.

Per quanto riguarda il 2004, il giorno 21 febbraio,hanno superato positivamente le prove attitudinalipresso la caserma dei Vigili del Fuoco permanentidi Trento gli allievi Alessandro Moranduzzo e Gia-como Rizzà, portando così l’organico del corpo a 29vigili effettivi.

Infine una settimana dopo, il 27 febbraio, si sonosvolte l’elezione di due nuovi capi squadra. Sonorisultati eletti all’unanimità i Vigili Claudio Menatoe Matteo Manfredi, che si vanno ad aggiungere alcapo squadra Gianni Boschetti.

Il comandante augura ai nuovi vigili e ai neo elettiun buon lavoro, adempiendo puntualmente e con co-scienza ai doveri assunti nei confronti della comu-nità. Ai lettori di CTn una Buona Pasqua a nome ditutto il Corpo.

Si ricorda che in caso di emergen-za il numero da chiamare è il 115(gratuito) a cui siamo collegati.

Il comandante Fabrizio Zotta

Sezione SAT del TesinoIl programma per la primavera e inizio estate 2004 prevede:

10 APRILE Presentazione nuova cartina dei sentieri.29 MAGGIO Incontro con le Scuole Elementari e Medie del Tesino.30 MAGGIO Giornata Nazionale dei Sentieri con la collocazione delle nuove tabelle sul “Trodo dei

fiori”.5 GIUGNO Gruppo Giovani, lezioni di primo soccorso e uso della bussola con pernottamento a

Malga Coldosè.12 GIUGNO Manutenzione sentieri (nuovo sentiero per Cima la Presa).4 LUGLIO Cammina SAT 5° edizione al rifugio Casarota.11 LUGLIO Inaugurazione bivacco Lasteati in collaborazione con il Comune di Cinte Tesino e il Coro

Sasso Rotto.16 LUGLIO Concerto del Coro Sasso Rotto e proiezione del filmato del Congresso SAT nel Tesino

presso il Cinema Teatro di Castello.

Nel corso dell’anno 2003 il corpo dei Vigili del Fuo-co Volontari di Castello Tesino è stato impegnatoin 17 interventi di emergenza (in prevalenza principid’incendio di canne fumarie e sottotetti, smottamen-ti, supporto elicottero 118 e incidenti stradali) e 36servizi tecnici di vario genere come prevenzione in-cendi a manifestazioni, concerti e feste campestri,apertura porte, rifornimenti idrici ecc., per un totaledi 2330 ore di lavoro complessive corrispondenti allasomma delle ore di ogni singolo vigile.

Inoltre il corpo ha partecipato a manovre ed eserci-tazioni, tra le quali le più importanti sono state:

- 24 maggio 2003, lago del Mis in Provincia diBelluno, una nostra squadra con l’autobotte, in rap-presentanza della Provincia Autonoma di Trento, haeseguito una manovra di attacco ad incendioboschivo assieme agli uomini del Corpo Forestale

Vita delle Associazioni

Giacomo Rizzà Alessandro Moranduzzo

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Rivalutazione!

“Le verde”Progetto per la ricostruzione della f ilieraproduttiva de “le verde”

Dopo la mappatura degli appartamenti e baite/masidel territorio, e la stampa di un opuscolo informati-vo delle 156 strutture ricettive censite, attualmentein fase di distribuzione, l’A.P.T. Lagorai, insiemeall’I.P.S.C.T. di Levico, ha elaborato e sottoposto alG.A.L. della Valsugana un progetto per la ricostru-zione della filiera produttiva de “le verde”, dalla pro-duzione alla vendita e consumo.

Si tratta di un programma ambizioso e complessoche vuole mettere in moto una vera e propria produ-zione commerciale del tipico prodotto alimentaretesino, partendo dal suo inserimento nell’“elenco na-zionale dei prodotti agroalimentari tradizionalitrentini”, già nel corso dell’anno 2004, secondo ilDecreto Ministeriale N. 350 dell’8 settembre 1999avente per titolo “Rilevazione prodotti tradizionali”.

Il programma è già in fase avanzata di sviluppo: versola fine dello scorso anno sono stati coinvolti l’Istitu-to Professionale Statale per i Servizi Commerciali eTuristici (I.P.S.C.T.) e il Centro di Formazione Al-berghiera di Levico Terme, che si sono buttati acapofitto in un progetto doppiamente “goloso”, per-ché da un lato “le verde” sono state un’appetitosascoperta per l’istituto alberghiero e dall’altro gli stu-denti di turismo e cucina si sono sentiti veri prota-gonisti di un’operazione che ha un concreto obietti-vo.

Coordinati dai professori Luciano Grisenti e BrunoStofella degli Istituti di Levico, sei allievi cuochihanno trascorso una giornata a Celado producendodue quintali di “verde”. Il laboratorio didattico che siè tenuto presso il ristorante “Il Cacciatore” è statogestito in modo professionale e documentato, faseper fase, da un reportage fotografico di oltre duecen-to immagini che sono andate a corredare il proget-to presentato in Provincia e al Ministero.

Nel mese successivo la scuola alberghiera di Levicosi è cimentata nella preparazione dei piatti a basedi “verde”, elaborati secondo le ricette raccolte da-gli studenti dell’Istituto Turistico provenienti dalTesino sia presso gli anziani dei paesi, che nei pochi

ristoratori che propongono oggi “le verde” come piat-to caratteristico.

In questi giorni l’Istituto Turistico di Levico e l’A.P.T.Lagorai stanno realizzando un opuscolo illustrativocon tutte le ricette, vecchie e nuove, che prevedonol’impiego de “le verde” e degli altri prodottiagroalimentari tradizionali della Valsugana, come le“pezate de agnelo” e il “barbusto” o “moreta/moretina” che, già da tempo disponibili sul merca-to, sposano perfettamente la polenta e “le verde”, inpiatti completi dal punto di vista nutrizionale e d’ef-fetto dal punto di vista dell’impatto gastronomico.

Oltre alle schede tecniche degli altri prodotti tradi-zionali locali, l’opuscolo-ricettario conterrà anche in-formazioni di carattere storico-culturale, ripercor-rendo a ritroso la storia di una vallata che, sotto ilprofilo gastronomico, può essere annoverata tra lezone che in modo spontaneo e naturale formano untramite fra culture diverse, risentendo da una partedegli influssi della cucina mitteleuropea e dall’altradella vicinanza alla cucina mediterranea, con tipichecaratterizzazioni venete.

L’anello di congiunzione tra l’eredità austro-ungarica,legata all’antica dominazione asburgica, e la tradi-zione gastronomica del Veneto è rappresentato dallapolenta, che viene servita con companatici sempregustosi e può accompagnare il formaggio fritto, la“tosella” fresca, i funghi, le “pezate de agnelo”, lacarne affumicata o le “luganeghe” arrostite, i crautio “le verde”.

Come tutta la cucina trentina, anche quella localeè strettamente legata al territorio e caratterizzata dacibi semplici che prevedono una preparazione pocoelaborata e l’utilizzo di prodotti della terra. La defi-nizione di “cucina povera” è dovuta al fatto che queipiatti tradizionali che rappresentano oggi ambite ri-cette erano un tempo i soli presenti sulla tavola.

Fino al primo dopoguerra in cucina si disponeva diuna varietà e quantità di ingredienti contenute. I pro-dotti base nelle pietanze contadine erano ortaggi,uova, latticini e, in misura molto minore, carne. Inpassato la macellazione del maiale costituiva unmomento quasi rituale, in occasione del quale, unavolta all’anno, c’era la possibilità di assaporare pro-dotti come le “morete” o “moretina”.

Tra gli ortaggi, che costituivano una scelta obbliga-ta, un’importante risorsa alimentare anche e soprat-tutto nei mesi invernali era costituta da patate, fa-

Il logo de “le verde”

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gioli, rape e cavoli cappuccio. Questi ultimi veniva-no conservati grazie a processi di fermentazione al-l’interno di mastelli, sia sotto forma di crauti che di“verde”.

A differenza dei più noti crauti, presenti in tutto l’ar-co alpino e in gran parte del mondo germanico conlievi varianti nella preparazione e dell’impiego incucina, “le verde” rappresentano un unicum specifi-co della conca del Tesino, ancora oggi particolarmen-te apprezzate in tavola e prodotte con una certaregolarità solo a livello familiare.

Grazie alla fermentazione di tipo lattico “le verde”appaiono oggi un’ottima alternativa, più gustosa edigeribile, degli stessi crauti tradizionali, con laconcreta possibilità di diventare ufficialmente prota-goniste dei menù e della messa sul mercato di pro-dotti tipici. Il progetto dell’A.P.T. Lagorai ha quindilo scopo di portare alla luce “le verde”, attualmenterelegate alle cucine private e trasformarle in un veroe proprio prodotto, disponibile sul mercato e presen-te nei menù degli itinerari gastronomici, felice vei-colo dell’immagine del Lagorai e della sua cultura.

Per l’intera operazione di immagine legata alla pro-mozione del prodotto Daniele Farina, uno studenteparticolarmente predisposto al disegno dell’IstitutoTuristico di Levico, ha elaborato una serie di imma-gini che verranno utilizzate nelle diverse fasi dellacampagna promozionale (inviti, etichette, gadget,etc.).

La presentazione ufficiale dei lavori avverrà in pre-senza dei media regionali (stampa e televisione) ealle autorità competenti, con una cena tipica, cura-ta e servita dagli allievi dell’Istituto Alberghiero diLevico, al “Maso Lagorai” di Val Telvagola, che faparte del noto circuito “Vacanze in baita”.

Queste iniziative, coordinate dall’A.P.T., fanno par-te di una prima fase di presa di coscienza da partedel territorio delle potenzialità culturali, gastronomi-che, turistiche ed economiche del prodotto, con unlancio mediante stampa e TV. Il progetto, che hacome scopo principale la ricostruzione dell’interafiliera di produzione de “le verde”, comprende tutta-via altre tre fasi fondamentali: quelle della produzio-ne di cavolo cappuccio, della trasformazione del ca-volo cappuccio in “verde” ed infine della distribuzio-ne del prodotto mediante punti vendita.

Alla scadenza di febbraio del bando di concorsoLeader Plus, insieme al progetto dell’A.P.T. e delleScuole di Levico, tre operatori, di cui due del Tesino,hanno presentato domanda di finanziamento proprioper le tre fasi di produzione di cavolo, della lavora-zione de “le verde” e della loro distribuzione. Qua-lora il progetto abbia successo, negli anni a venire,altri produttori del settore agricolo e agro-alimenta-re potrebbero aggiungersi.

Se tutto procede secondo logica, entro la fine del-l’anno la diffusione della conoscenza de “le verde”,sia in loco che all’esterno della Valsugana e delTesino, a fini culturali e turistici, mediante percorsigastronomici che abbiano per protagonisti i prodottiagroalimentari tradizionali sarà supportata da unavera e propria produzione e distribuzione del prodot-to.

E se è vero, come l’A.P.T. crede, che un Ente apresidio del territorio, possa e debba fungere da ca-talizzatore delle risorse locali nella creazione e nelcoordinamento di iniziative che mettano in rete lediverse realtà istituzionali e produttive, con lo sco-po comune di favorire lo sviluppo turistico ed eco-nomico della zona, allora il progetto de “le verde”avrà avuto l’attenzione e la diffusione che merita.

Il laboratorio didattico presso il “Ristorante al Cacciatore”

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Informatizzazionedelle Pro Loco

Le Pro Loco di Castello Tesino, Pieve Tesino, CinteTesino e Bieno hanno deciso di informatizzare i ri-spettivi uffici turistici. A questa conclusione sonogiunti collegialmente i rispettivi presidenti dopo averanalizzato le attuali realtà dei loro uffici Pro Locoche attualmente vengono gestiti ancora a livellocartaceo e sono privi di un’adeguata dotazione in-formatica, nonostante che siano aperti al pubblicodurante i mesi estivi, il periodo natalizio e i finesettimana primaverili.

Il progetto prevede anche la creazione di 4 “chioschi”informativi (1 per paese), anche questi ovviamenteinformatizzati, e la creazione di un nuovo “portale”territoriale che conterrà una serie di siti gestiti au-tonomamente dalle Pro Loco, alberghi, affittapparta-menti, imprese turistiche, associazioni etc. cheaderiranno all’iniziativa e che servirà per presentareall’utente un prodotto turistico unitario.

L’obiettivo è quello di offrire in rete, principalmenteal turista, un prodotto unico, coordinato ed integra-to fra le diverse realtà e le innumerevoli risorse of-ferte dal territorio al fine di promuovere un’immagi-ne nuova della Valle del Tesino e di Bieno. Il costototale dell’iniziativa si aggirerà intorno ai 70 milaeuro, che in parte dovrebbe, almeno negli intentidegli ideatori, essere sostenuto dal Leader Plus tra-mite i fondi europei.

Il progetto ha già il favorevole avvallo da parte deiComuni.

S.T.I. del Tesinosempre in pista!Ormai diventati una classica della stagione inverna-le, anche quest’anno i campionati italiani di sci dislalom e fondo di Pinzolo hanno visto la partecipa-zione degli atleti del S.T.I. del Tesino. Conosciutitra le diverse associazioni volontaristiche d’Italia, icomponenti del S.T.I. si distinguono non tanto percapacità atletiche ma soprattutto per simpatia espirito di gruppo. Nonostante il tempo inclementeche ormai sta caratterizzando questo lungo invernogli atleti hanno partecipato a tutte le gare. La neb-bia e la neve no ha fermato nessuno dei volontariche nonostante numerose cadute sono giunti all’ar-rivo portando in alto il nome del Tesino. Stessa sorteper la gara di fondo; noncurante delle “ore piccole”della sera prima il S.T.I. era presente sulla linea dipartenza. Attorniati da numerosi fans e da un servi-zio pista ineccepibile il gruppo si è ritrovato unito eforte, Spesso queste iniziative sono il pretesto perricucire e rafforzare amicizie e l’opportunità diriscoprire la bellezza dello stare insieme. Ricordoche il S.T.I. Tesino garantisce servizio di urgenzaed emergenza 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno edinoltre garantisce servizio di trasporto programmatoper visite e trasferimenti e tutto solamente con per-sonale volontario. È un’associazione che dà lustroalle nostre Comunità e orgoglio a tutto il Tesino;purtroppo spesso ce ne ricordiamo solo nel momen-to del bisogno!

Elvis Dean

Vita delle Associazioni

Il Presidente della Pro LocoGianbattista Sordo

Alcuni volontari del S.T.I. in un momento di relax a Pinzolo

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Malga Val Fontane verrà ristrutturataLa Malga Val Fontane, situata nella zona del Pas-so Brocon, verrà ristrutturata.

Costruita nei primi anni del secolo scorso, è costi-tuita da una stalla per il ricovero del bestiame conuna capacità di circa 160 capi e da una cascina peril personale addetto alla casara. Da molti anni as-solve un notevole servizio all’agricoltura ed allazootecnica del fondovalle, rappresentando un puntodi notevole interesse per gli allevatori dellaValsugana. Ora però lo stato generale degli edificinon permette più l’uso corretto. Da queste conside-razioni l’Amministrazione Comunale di CastelloTesino ha deciso di migliorare le opere al fine diconsentire un uso moderno di questo grande patri-monio della comunità, affidando al Dott. Sergio Ro-sati il compito di predisporre il progetto diristrutturazione che prevede l’adeguamento el’ammodernamento della struttura. Il Professionistapropone l’introduzione di modifiche minime ma indi-spensabili: ridistribuzione dei locali, modestiampliamenti nella parte addossata alla montagna el’uso del sottotetto. L’obiettivo è quello invalso inaltre realtà alpituristiche nelle quali all’attività spe-cifica dell’allevamento del bestiame si vuol aggiun-gere un minimo di accoglienza verso gli ospiti e unadecente condizione di vivibilità per l’operatore e lasua famiglia.

I costi sono preventivati in circa 350 mila euro, cheverranno in parte sostenuti dalla Provincia di Trento.

Utilizzo delle sorgenti di Sternozzena

La Provincia di Trento ha autorizzato il Comune diCastello Tesino a dare il via ai lavori di costruzionedel nuovo acquedotto Sternozzena, oltre il PassoBrocon, opera già appaltata alla Ditta Edilfattore Sncdi Castello Tesino.

L’autorizzazione prevede una captazione massimadi 3 litri al secondo dalle sorgenti poste a Monte diMalga Sternozzena a quota 1865 metri s.l.m. Talerealizzazione andrà a servire Malga Sternozzena ePiancavalli sulle quali gravitano circa 130 bovini, unacolonia estiva con circa 100 persone, oltre a varimasi sparsi. Queste località dal punto di vista idricosono attualmente in condizioni assolutamente pre-carie sia per la disponibilità e sia per la qualità d’ac-qua. Il costo totale sarà di oltre 300 mila euro

Il bosco dei poeti

A Dolcè (VR) in località Vergnana si trova il Boscodei Poeti, una serie di percorsi didattico-ricreativi diarte e natura, ideati e voluti da Lorenzo Menguzzato“S’ciopeto”, il quale ha invitato l’AmministrazioneComunale a farvi visita. L’Assessore Marighetto hacolto la palla al balzo e con i custodi forestali el’ispettore distrettuale di Borgo Valsugana dott.Giovannini ha passato una bellissima giornata nelveronese, alla scoperta di un nuovo modo di vivereil bosco quale risorsa di vita.

Tutti possono visitare la realizzazione del nostrocompaesano. Esiste anche il sito al seguente indi-rizzo: www.boscodeipoeti.it – i numeri telefonicisono: 0461.982124/349.2585007

Legname uso civico in numeri

L’Assessore alle Foreste Tonino Marighetto informache, dopo l’approvazione del nuovo RegolamentoDegli Usi Civici, sono aumentate le richieste di con-segna del legname e di conseguenza le consegneeffettuate ai censiti. In particolare, per quanto riguar-da l’anno 2000 sono state presentate 11 doman-de e sono stati assegnati mc. 292,216 di legna-me, per l’anno 2001 le domande sono state 8 esono stati assegnati mc. 317,108, mentre per l’an-no 2002 le domande sono state 15 per un totaledi mc. 421,433. L’anno 2003 non è stato anco-ra definito, ma le domande sono 22 e i metri cubiassegnati fino ad ora sono stati 371,968. L’invitorinnovato è quello di presentare domanda a tutticoloro i quali rientrano nelle casistiche previste dalregolamento citato, entro i termini previsti.

Interventi di manutenzione ambientalealle malgheLa P.A.T. ha concesso un contributo al Comune parial 75% della spesa ammessa di euro 146.208,21 pereffettuare degli interventi di manutenzione ambien-tale interessanti le Malghe Marande, Valfontanee Coazzo. Gli interventi riguardano principalmentel’esterno, ovvero la sistemazione dei recinti, dell’ac-quedotto e delle fontane di abbeveraggio delle be-stie. I lavori saranno affidati entro il mese di aprile2004 mediante gara di appalto alla quale sono sta-te invitate ditte esclusivamente di Castello Tesino.

Dal Municipio

Auguri!Il sindaco Ivan Boso e l’Amministrazione comunaleaugurano a tutti BUONA PASQUA.

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PIANO ASSESTAMENTOBENI SILVO-PASTORALI 2003-2013

La prima zona del Piano di Assestamento Beni Silvo-Pastorali è stata quasi ultimata. I ragazzi di CastelloTesino che hanno partecipato sono Nicola Sordo,Tiziano Zampiero, Marco Menguzzo, LucioMuraro e Stefano Voltolini, con loro anche MarioPiasente, Mirco Mezzanotte e Federico Mezzanot-te di Pieve e Cinte Tesino, tutti diligentemente co-ordinati dal Dott. Andrea Boso. I lavori della secon-da zona sono invece ancora in corso.

A proposito di piano assestamento, è importantesegnalare che l’amministrazione ha chiesto e otte-nuto dalla nostra Provincia l’invio di un tecnicoesperto partecipante alla redazione del piano,laddove vi erano dei dubbi sulla definizione del con-fine tra la proprietà comunale e la proprietà privata.Informiamo quindi i proprietari dei terreni che hannotrovato dei picchetti nel proprio terreno, che gli stes-si sono serviti proprio a questo. Chiunque voles-se delucidazioni in merito può contattaredirettamente l’Assessore Tonino Marighettoal n. 338.0805007.

UFFICIO TRIBUTI INFORMA

ICI ANNO 2004:

Anche quest’anno le rate di pagamento dell’ICIscadono ciascuna il 30.06.2004 e il20.12.2004. E’ possibile effettuare il ver-samento in unica soluzione entro il termi-ne di scadenza dell’acconto applicando le ali-quote e le detrazioni stabilite per il 2004.

COSA CAMBIA DA QUEST’ANNO

Il versamento va effettuato con bollettino sulconto corrente postale n° 51969384 intesta-to a COMUNE DI CASTELLO TESINO –INCASSO ICI – SERVIZIO DI TESORE-RIA oppure direttamente presso la tesoreriacomunale, ossia la CASSA RURALE DICASTELLO TESINO. Non deve essere effet-tuato il versamento qualora l’importo dovuto siainferiore a 10,00 euro.

Le aliquote I.C.I. deliberate dal Consiglio Co-munale a valere per l’anno 2004 sono:Aliquota ordinaria 5,5 per milleAliquota per abitazione principale dei sogget-ti residenti 4,0 per milleAliquota per aree edificabili 4,0 per milleAliquota per immobili classificati oclassificabili in in categoria D2 (alberghi epensioni) 4,0 per milleAliquota per abitazioni non locate di anziani edisabili residenti presso case di riposo o dicura 4,0 per milleAliquota per immobili diversi dalle abitazioni4,5 per mille

La detrazione per l’abitazione principaleè stata determinata in euro 258,22.-

La comunicazione per le variazioni intervenu-te nell’anno 2003 deve essere presentata en-tro il 30 giugno 2004 sui modelli messi a di-sposizione dal Comune (scaricabili anche dalsito internet www.comunitrentini.it) ovvero suimodelli ministeriali.

Il testo integrale della delibera di approvazio-ne delle aliquote ed il regolamento comunalesono pubblicati sul sito internet www.ancicnc.it

UN GRAZIE ALLA DITTA NEON STEFANELLO

L’Amministrazione Comunale intende ringraziareattraverso le pagine di CTN la ditta NEONSTEFANELLO srl di Arino di Dolo (VE), specializ-zata in insegne luminose di ogni tipo, la quale hafornito gratuitamente la nuova insegna della sededei Vigili del Fuoco Volontari di Via Don NarcisoSordo.

TASSA RIFIUTI SOLIDI URBANI

A partire dal 2004 gli incassi relativi alla tassa perla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbanisono gestiti direttamente dal Comune, senza pas-sare per il concessionario come avvenuto in prece-denza. In questa fase transitoria tutti i dati relativialle disposizioni permanenti di addebito in contocorrente (cosiddette “RID”) verranno persi. Allo sco-po di ridurre il disagio del cambiamento, nei pros-simi mesi verrà spedita a tutti i contribuen-ti una nota informativa ed un modello RID perrinnovare od attivare presso la propria ban-ca la richiesta di addebito.

L’ufficio tributi è aperto al pubblico anche il SABA-TO MATTINA dalle ore 9.00 alle ore 12.00. (telefo-no diretto 0461.592515)

Dal Municipio

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27 notizie

Anagrafe

Non ci sono piùGuido Franceschini di anni 78Bortolameo Ballerin di anni 80Fanny Boso ved. Franceschini di anni 91Michelangelo Chmielewski di anni 77Floriano Busarello (Nela) di anni 72Ernesto Zampiero Melo di anni 81 a TrentoTeresa Zotta ved. Zampiero di anni 88Gianfranco Boso di anni 67Agnese Boso ved. Zampiero di anni 90Fiorinda Zampiero ved. Sala di anni 101(era la persona più anziana del paese)Maria Tomaselli ved. Sordo di anni 87Maria Malpaga ved. Dorigato di anni 82Dino Tecchio di anni 58Lilli Pasqualini ved. Tecchio di anni 49Maria Dorigato di anni 82 a BolzanoIvo Moretta di anni 59 (cugino di Giuliano e Narcisa Lucca) a TorinoAngiola Venturelli (moglie di Alcide Zampiero) di anni 80

Fiocchi rosa e fiocchi azzurriAnna Moro di Lorenzo e Caterina Boso a PadovaChiara Maffei di Andrea e Simonetta Sordo a Borgo ValsuganaMarco Maggio de Maggi di Bruno e Marzia Moras a Padova

Novelli sposiGaetano Patti e Paola Slomp a Borgo Valsugana

Attraverso CTn la famiglia Zampiero di Ravennavuole ricordare l’amica Teresa Zotta recentemen-te scomparsa.

Fanny Boso

Agnese Boso

Maria Malpaga

Ivo Moretta

Mario Fabbro Violo

I familiari di Maria Malpaga ved. Dorigato ringra-ziano il Servizio Trasporto Infermi del Tesino edi Borgo e la Casa di Riposo di Castello Tesinoper le amorevoli cure prestate.

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CastelloTesinoCastelloTesino

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2004

Via Venezia n. 1838053 CASTELLO TESINO (TN)

E-mail: [email protected]

Presidente: Ezio MoranduzzoDirettore responsabile: Claudio BrandaliseComitato di redazione: Maria Rita Baldi,

Lorenza Biasetto, Guendalina Dorigato,Enzo Franceschini, Ezio Moranduzzo,

Paolo Pelloso, Ilaria Sordo,Ornella Sordo, Silvana Sordo,

Laura Zotta.

Via Venezia n. 1838053 CASTELLO TESINO (TN)

E-mail: [email protected]

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E-mail: [email protected]

Hanno collaborato a questo numero:Don Claudio Ferrari, Andrea Magnanimi,

Annie Casata, Paolo Sordo, Italo Franceschini,Silvio Tienghi, Bruno Sordo, Tatiana Sordo,

Giorgio Dorigato, Gorgina Lucca, Mariella Pasqualini,la Banda Folk, il Coro Giovanile, Fabrizio Zotta.

Foto di copertina: MorandezAltre foto: Arch. Casa di Riposo, Daniele Lira,

Morandez, Arch. Cooperativa Senza Barriere, Arch. Baili's Tourism, Tiziana Citton,

Arch. Banda Folk, Arch. Vigili del Fuoco,Arch. A.P.T., Elvis Dean

CastelloTesino

I Vigili del Fuoco al lago del Mis

La copertina del libro: “Farfalle”