Casi clinici: Competenze pratiche per ottimizzare la terapia

48
Cosimo Colletta Belgirate, 9 giugno 2012 Casi clinici: Competenze pratiche per ottimizzare la terapia

description

Casi clinici: Competenze pratiche per ottimizzare la terapia. Cosimo Colletta Belgirate, 9 giugno 2012. Gestione di una paziente con GT 2. - PowerPoint PPT Presentation

Transcript of Casi clinici: Competenze pratiche per ottimizzare la terapia

Page 1: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Cosimo Colletta

Belgirate, 9 giugno 2012

Casi clinici:Competenze pratiche

per ottimizzare la terapia

Page 2: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Donna normopeso di 38 anni e di razza nera, arriva in ambulatorio con diagnosi di epatite C. HCV-RNA: 300.000 UI/ml, GT 2a. Hb: 13.6 g/dl, Piastrine: 221.000, Neutrofili: 1340, ALT: 40; biopsia epatica: G2/F1, fortemente motivata al trattamento. Nessuna comorbidità.

− Fareste un test IL28B?

− Quale probabilità di risposta le attribuireste e come pianifichereste la durata di trattamento?

− Ci sono ulteriori elementi di counseling nella gestione di questa paziente?

Gestione di una paziente con GT 2

Page 3: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Scheda tecnica: una conta basale > 1500 per iniziare la terapia, la riduzione della dose di Pegilato è suggerita se ANC < 750 e la sospensione del farmaco se ANC < 500

Gli afroamericani non sono a maggior rischio di infezione. Pertanto non bisogna ridurre la dose di pegilato sino a che ANC non sia < 500 e i pazienti con ANC basali < 1500 non devono essere esclusi dal trattamento

Neutropenia

Page 4: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Predittori di risposta alla terapia

Fattori virali

− Genotipo, viremia

Fattori del paziente

− Razza

− Età, sesso, BMI, IR

− Stadio di malattia

− IL28B

Fattori «on treatment»

− Regime terapeutico utilizzato

− Durata della terapia

− Aderenza al trattamento

− Cinetica virale

Lower ALT levels, and milder liver histology but a higher rate of HCC. Less likely to respond to IFN. GT 1 (97%),SVR rates in GT 1 25% vs, 50%. SVR in GT2 were 50%, vs SVR 80% in whites

Page 5: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

La paziente inizia la terapia standard che tollera bene ed è già negativa dopo 4 settimane. A questo punto come pianifichereste il resto dell’iter terapeutico?

Stop terapia alla 12 settimana

Stop terapia alla 16 settimana

Stop terapia alla 24 settimana

Stop terapia alla 48 settimana

Se invece la paziente non stesse tollerando bene la terapia come modifichereste la vostra decisione?

Fareste un test IL28B?

Page 6: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Il genotipo CC si correla fortemente con la risposta nel GT1, con outcome simili anche fra razze diverse

− SVR (CC): 80%, (CT): < 40%, (TT): ≈ 25%

L’impatto di IL28B è più attenuato con i genotipi 2/3, ma può essere utile per personalizzare il trattamento qualora il paziente abbia HCV-RNA ancora detectabile alla 4a settimana

Utilità del polimorfismo di IL28B nei GT 2/3

IL28B SVR in pazienti senza RVR, %

CC 87

CT 67

TT 29

In questa paziente avendo ottenuto la RVR non è utile la ricerca di IL28B

Page 7: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Tuttavia ….

Nello studio ACCELERATE (1469 pazienti) 24 settimane di terapia sono superiori a 16 settimane con una SVR del 76% vs 65% e tale differenza, si mantiene anche quando si ottiene la RVR (85% vs 79%).

Pertanto converrebbe troncare la terapia solo in presenza di scarsa tolleranza del paziente al regime terapeutico in atto.

Utilità della RVR nei genotipi 2/3

Page 8: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Rischio di ricaduta nei GT 2/3

Relapse rate more than doubles from 3% to 13% in those treated for 24 weeks, to 10% to 30% for those treated for 12 to 16 weeks

Page 9: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

RGT nei pazienti con GT 2/3

.

HCV RNA

Wk 04 12

RVR

Calo < 2 log alla 12^ o Positivi alla 24^

EVR

Stop Terapia

16 sett*

pEVR

Fattori di rischio(fibrosi, IR, viremia

> 400.000)

•48•24

48 settimane

48 settimane24 settimane

24 settimane

•Nei pazienti con cirrosi la response-guided therapy non è proponibile

Page 10: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Donna di 55 anni affetta da epatite C diagnosticata nel 2005, rifiutò la terapia perché in quel momento accusava sintomi correlati a sindrome ansioso-depressiva di grado moderato

HCV-RNA: 250.000 UI/ml, GT 1b, Biopsia 2005: G2F1

Attualmente in trattamento con escitalopram 10 mg al giorno e riferisce di aver assunto in passato l’erba di San Giovanni

All’ecografia: steatosi moderata. E.O: eccedenza ponderale, eczema lieve localizzato alle estremità, BMI: 27

ALT: 2N, non ipersplenismo, normale funzionalità epatica

Gestione di una paziente Naive con GT1

Page 11: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

A causa della depressione la paziente non può ricevere terapia antivirale

Non possono essere prescritti inibitori delle proteasi poiché la paziente sta assumendo antidepressivi

Alcuni antidepressivi necessitano di aggiustamento posologico durante assunzione di IP

L’erba di San Giovanni può essere assunta senza problemi durante terapia con inibitore delle proteasi

Come gestire la depressione in caso di trattamento con inibitore delle proteasi?

Depressione si verifica nel 21- 58% dei casi. Ma la SVR in questa categoria di pazienti non si discosta da quella ottenibile in assenza di depressione

Page 12: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Terapia antidepressiva durante trattamento antivirale

Pazienti “non a rischio”:

Monitorare e introdurre antidepressivo ai primi sintomi

Pazienti “a rischio”:

Monitoraggio più frequente iniziando antidepressivo subito

Paziente depresso

Prima stabilizzare e poi avviare la terapia antivirale

Page 13: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Gestione del disturbo psichiatrico nel paziente con Epatite C

Valutare per dipendenza, disordine psichiatrico

Malattia psichiatrica attiva?

Valutazione specialistica

Valutare per terapia

Terapia antivirale

necessaria?

Malattia stabile?

Stabilizzare il paziente

Si

No

Si

No

Si

Monitoraggio durante trattamento

Specialista SERT

Psichiatra

Epatologo

Page 14: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Antidepressivi Boceprevir Telaprevir

Escitalopram Aumentare il dosaggio Aumentare il dosaggio

Duloxetina Dosaggio invariato Dosaggio invariato

Fluoxetina Dosaggio invariato Dosaggio invariato

Mirtazapina Ridurre il dosaggio Ridurre il dosaggio

Paroxetina Ridurre il dosaggio Ridurre il dosaggio

Venlafaxina Ridurre il dosaggio Ridurre il dosaggio

Sertralina Ridurre il dosaggio Ridurre il dosaggio

Valutare le interazioni farmacologiche

Page 15: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Come valutare l’interazione fra farmaci

Page 16: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Iperico o Erba di San Giovanni o Scacciadiavoli

Page 17: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Farmaci controindicati con BOC e TVR * Drug Class Contraindicated With BOC[1] Contraindicated With TVR[2]

Alpha 1-adrenoreceptor antagonist

Alfuzosin Alfuzosin

Anticonvulsants Carbamazepine, phenobarbital, phenytoin

N/A

Antimycobacterials Rifampin Rifampin

Ergot derivatives Dihydroergotamine, ergonovine, ergotamine, methylergonovine

Dihydroergotamine, ergonovine, ergotamine, methylergonovine

GI motility agents Cisapride Cisapride

Herbal products Hypericum perforatum (St John’s wort) Hypericum perforatum

HMG CoA reductase inhibitors

Lovastatin, simvastatin Atorvastatin, lovastatin, simvastatin

Oral contraceptives Drospirenone N/A

Neuroleptic Pimozide Pimozide

PDE5 inhibitor Sildenafil or tadalafil when used for tx of pulmonary arterial HTN

Sildenafil or tadalafil when used for tx of pulmonary arterial HTN

Sedatives/hypnotics Triazolam; orally administered midazolam

Orally administered midazolam, triazolam

La cosomministrazione di questo preparato, utile per la depressione,

può annullare l’efficacia di entrambi gli inibitori elle proteasi

Page 18: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

La paziente è eleggibile ad una terapia con IP?

È necessario rivalutare lo stadio di malattia?

Considerate utile un test per IL28B?

Se eleggibile a triplice terapia come gestire l’eczema?

Altre considerazioni pretrattamento

Trascorsi 7 anni dalla precedente valutazione bioptica. Come rivalutare?

IL28B: dà informazioni sulla probabilità di eradicazione e sulla short therapy

Tratterei l’eczema prima di iniziare il trattamento

Page 19: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Dopo una fase di lead-in con Peg/RBV

Con un pasto ricco di grassi

In monoterapia

La durata di trattamento con Boceprevir è sempre la stessa nel paziente naive

Viene prescritta terapia con BOC: come somministrarlo?

Page 20: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Dopo 4 settimane di lead-in la paziente aggiunge boceprevir e in 8 settimana il virus è già negativo, ma la paziente è astenica e l’emocromo evidenzia anemia (Hb: 9.9 g/dl). Come gestireste l’anemia in questa situazione?

− Riducendo la dose di BOC

− Interrompendo BOC

− Interrompendo RBV

− Riducendo la dose di ribavirina e continuando con le stesse dosi di PegIFN e di Boceprevir

Evoluzione del caso

Page 21: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

L’anemia della paziente è stata gestita con successo e l’astenia si è ridotta nettamente.

HCV-RNA si conferma undetectable in 12a – 24a settimana

Per quanto tempo proseguire con la terapia?

a. Stop trattamento ora alla 24 settimana

b. Prosegue terapia triplice sino alla 28 settimana

c. Prosegue la triplice sino alla 36 settimana e successivamente continua con PegIFN e RBV sino alla 48 settimana

d. Prosegue con la triplice terapia sino alla 48 settimana

Come proseguire con la terapia?

Page 22: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Response-Guided Therapy con Boceprevir

Tutti

PegIFN + RBV

480 36284

Naïve

eRVR

Stopping Rules

1) RNA > 100 UI/ml a 12 settimane

2) RNA positivo alla 24 settimana

Lead-in

Prime 4 sett. Undetectable 8 / 12 / 24 sett

*Partial

Relapser

eRVR

+ 24 T + 32 T

Slow

+ 32 T + 12 D

Null

Cirrotici

+ 44 T

RNA + 8 sett RNA ± 8 sett

Boceprevir [package insert]. May 2011. Ghany MG, et al. Hepatology. 2011;54:1433-1444

Page 23: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Uomo di 62 anni, diagnosi di epatite C nel 1995 quando rifiuta la terapia con IFN standard. Naïve con GT1a. Recente HCV RNA 2.8 MUI/mL, alla biopsia epatica: F3 secondo METAVIR, con 20% steatosi.

Consulenza per sapere:

a) probabilità di SVR, b) eleggibilità a short-therapy.

Domanda: fareste un test per IL28B?

− Utile se si richiedono informazioni sulla probabilità di SVR e sulla possibilità di abbreviare la terapia.

Predittori basali di risposta

Page 24: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia
Page 25: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Distribuzione dei genotipi di IL28B

Se il paziente è già orientato verso il trattamento, il risultato del test non altera la modalità di trattamento. Molti pazienti con genotipo meno favorevole acquisiscono comunque la SVR e/o sono eleggibili ad un trattamento abbreviato

Page 26: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Donna di 56 anni, GT1 naïve, alla biopsia: F2, HCV RNA basale: 2.4 MUI/mL. Inizia la terapia con una lead-in di 4 settimane con PegIFN/ribavirina e solo succesivamente viene aggiunto boceprevir. In 8 settimana, HCV RNA si riduce a 2400 UI/mL, mentre in 12/24 settimana risulta undetectable.

Qual’è il regime corretto a questo punto?

La decisione corretta è continuare con la triplice terapia sino a 36 settimana, poi proseguire per 12 settimane con peginterferon e RBV

Response-Guided therapy

Page 27: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Boceprevir + PegIFN/RBV: Genotipo 1 Naive

Dosaggio e somministrazione 800 mg (4 cps 200 mg ) TID (ogni 7- 9 ore) a stomaco pieno Sempre in associazione con pegIFN e RBV La dose di Boceprevir non può essere ridotta nè il farmaco può essere interrotto

Response-Guided Therapy* Se non detectabile in 8 e 24 settimana, continua con i 3 farmaci sino a settimana 28 Se detectabile alla settimana 8, ma undetectable alla 24, continua i 3 farmaci sino alla settimana 36,

quindi somministra pegIFN/RBV sino alla settimana 48 Tutti i cirrotici devono ricevere la lead-in seguita da pegIFN/RBV + boceprevir per 44 settimane Futility: stop ogni farmaco se HCV RNA ≥ 100 IU/mL alla 12 sett o HCV RNA detectable alla 24 sett Calo < 1 log HCV RNA alla 4 sett. si associa a più alto rischio di resistenze e a minore probabilità di

SVR: considera pegIFN/RBV + boceprevir per 44 settimane dopo lead-in, no RGT

F/u 24 wks

• Boceprevir + PegIFN RBV

Settimane 480 28124

•PegIFN + RBV

•PegIFN + RBV

8 36

• Boceprevir + PegIFN RBV

Boceprevir [package insert]. May 2011.

24

F/u 24 wks

Page 28: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Uomo di 54 anni non responder a 6 mesi di trattamento con Peg/RBV. Dichiara che le transaminasi si sono normalizzate durante terapia, ma non fornisce dettagli sulla “non risposta” nè può accedere a queste informazioni. Trattasi di GT 1a e l’attuale HCV RNA è di 1.9 MUI/ml, biopsia epatica: F2 secondo Metavir.

Come gestire il paziente?

Start Lead-in e saggio la risposta alla 4 settimana. Infatti la risposta del paziente alla 4 settimana è il più forte predittore di SVR.

Strategia gestionale nei non responders con anamnesi incompleta

Page 29: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Valore predittivo della Lead-in nel non respender

Page 30: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

La Lead-in è comunque predittiva di SVR

Relapsers e partial responders con calo < 1 log hanno una SVR del 62% e del 56%, mentre i null responders hanno una SVR solo del 15%, ben diversa dal 54% che si ottiene qualora il calo sia ≥ 1 log

Page 31: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Se documentata fibrosi minima e non responsività a PegIFN/RBV, perchè già “null responder” o per scarsa risposta durante lead-in è ragionevole procrastinare la terapia piuttosto che utilizzare un trattamento che ha scarse probabilità di successo

Se il paziente ha fibrosi severa e non può differire la terapia, questi dati sono utili per informare il paziente sulle reali prospettive che ha dinanzi

Dati da utili per il Counseling

Page 32: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

IL28B e Lead-in: predittori di SVR

Pazienti con drop ≥ 1 log hanno una SVR elevata qualunque sia il GT. Invece la SVR è minore nei soggetti con GT sfavorevole che hanno un calo < 1 log

Page 33: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Stopping RulesUomo di 45 anni, già trattato in precedenza con Peg/RBV solo per 12 settimane avendo avuto un calo di HCV RNA < 2 logaritmi, viene ritrattato con triplice terapia con BOC. Il paziente è infetto da GT 1 e HCV RNA basale è 2.3 MUI/mL; Ishak score: S5. Il paziente tollera bene la terapia; HCV RNA in 8 settimana è 1700 IU/mL, mentre in 12 settimana è 800 IU/mL.

Come gestire il paziente dopo la 12 settimana?

Purtroppo il trattamento deve essere interrotto, più precisamente tutti e tre i farmaci devono essere sospesi

Page 34: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Continuare la terapia con DAA promuoverebbe mutazioni addizionali con incremento della fitness replicativa del virus

Il 20% dei pazienti ha ancora varianti resistenti detectabili al follow-up. La velocità di scomparsa delle mutazioni è variabile.

Importanza delle Stopping Rules

Page 35: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Interazioni farmacologiche… Molta cautela

Donna di 47 anni con storia di tossicodipendenza. Assume metadone 60 mL/die ed escitalopram. La paziente vuole curarsi e ha iniziato a modificare il proprio stile di vita. Trattasi di genotipo 1b, la biopsia mostra una malattia lieve (S2 Ishak).

Iniziamo in questa paziente una terapia con inibitore delle proteasi?

Sia TVR che BOC sono inibitori del CYP3A e la metà dei farmaci che usiamo sono metabolizzati per questa via. Pertanto gli IP influenzano i livelli ematici dei farmaci che utilizziamo normalmente.

Page 36: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Farmaci controindicati www.hep-druginteractions.orgDrug Class Contraindicated With BOC[1] Contraindicated With TVR[2]

Alpha 1-adrenoreceptor antagonist

Alfuzosin Alfuzosin

Anticonvulsants Carbamazepine, phenobarbital, phenytoin

N/A

Antimycobacterials Rifampin Rifampin

Ergot derivatives Dihydroergotamine, ergonovine, ergotamine, methylergonovine

Dihydroergotamine, ergonovine, ergotamine, methylergonovine

GI motility agents Cisapride Cisapride

Herbal products Hypericum perforatum (St John’s wort) Hypericum perforatum

HMG CoA reductase inhibitors

Lovastatin, simvastatin Atorvastatin, lovastatin, simvastatin

Oral contraceptives Drospirenone N/A

Neuroleptic Pimozide Pimozide

PDE5 inhibitor Sildenafil or tadalafil when used for tx of pulmonary arterial HTN

Sildenafil or tadalafil when used for tx of pulmonary arterial HTN

Sedatives/hypnotics Triazolam; orally administered midazolam

Orally administered midazolam, triazolam

L’associazione di metadone con BOC o TVR appare sicura, sebbene le concentrazioni del metadone sono un pò ridotte dalla cosomministrazione di IP

Page 37: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Il caso di una paziente “Naive”

Studentessa in legge di 32 anni, ha acquisito l’epatite C diversi anni prima durante gli studi liceali, dopo un breve periodo di uso di droghe endovena, per il resto gode di condizioni di salute ottimali

Diagnosi recente dopo donazione di sangue, non è mai stata valutata dallo specialista prima d’ora

Il suo medico di famiglia ha richiesto:

– Genotipo 1a

– HCV RNA 540,000 IU/mL

– ALT 31 U/L

Page 38: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Il caso di una paziente “Naive”

Prima di iniziare il trattamento quali informazioni fornire?

– Probabilità di risposta

– Effetti collaterali

Come andrà monitorata durante terapia?

– Frequenza di visite ambulatoriali e prelievo per monitoraggio di HCV RNA

Importante che questa conversazione, relativa agli eventi avversi e su come possono essere affrontati, avvenga prima che la terapia inizi, questa può essere la chiave del successo.

Page 39: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Boceprevir + PR: Eventi avversi

Significativamente più frequenti anemia, neutropenia, e disgeusia nel braccio con boceprevir rispetto ai controlli

Adverse Event, % Boceprevir + PR RGT/48(n = 1225)

PR48 (n = 467)

Anemia* 50 30

Neutropenia 25 19

Disgeusia 35 16

Anemia viene gestita riducendo RBV e somministrando epoetina alfa

(43% di boceprevir + PR e 24% PR)

•Boceprevir [package insert]. May 2011.

Page 40: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Il caso di una paziente “Naive”

Precocemte in corso di trattamento, la paziente fa una visita di follow-up e dei tests di laboratorio:

– Emoglobina 8.7 g/dL

– HCV RNA < 25 IU/mL

– Riferisce allo specialista un incremento della fatica, iniziali sintomi depressivi e difficoltà a concentrarsi mentre studia

Page 41: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Il caso di una paziente “Naive”: discussione e dibattito

Come gestire l’anemia in corso di terapia con inibitori delle proteasi?

Quali sono le conseguenze se la paziente decide di interrompere la terapia in atto?

Page 42: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Eventi avversi con DAA: Anemia

– Anemia è evento avverso comune con entrambi DAA

– Una modesta riduzione della dose di RBV è accettabile

– Non è accettabile la riduzione della dose di DAA

– Non interrompere pegIFN/RBV e continuare con DAA

– DAA non deve essere stoppato e poi riavviato

– Monitorare strettamente se Hb < 10 g/dL

– EPO non deve essere usata se Hb > 12 g/dL

Page 43: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Gestione di Anemia con BOC: EPO vs riduzione dose RBV Trial randomizzati di pazienti naïve

Tasso di Hb basale: 12-15 g/dL per le donne, 13-15 g/dL per gli uomini

Se Hb ≤ 8.5 g/dL erano consentiti: ridotta dose di RBV, somministrazione di EPO, o emotrasfusione

Se Hb ≤ 7.5 g/dL: sospensione del trattamento

Se Hb 10 g/dL* durante terapia

con BOC

EPO 40,000 IU/settimanali(n = 251)

Riduzione Dose RBV (200 mg/die)†

(n = 249)

• Randomizzazione per Hb < 11 g/dL se prevedibile calo < 10.

• †Prima valutazione alla seconda settimana. La prima riduzione di RBV era di 200 mg

Page 44: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Riduzione dose di RBV: primo step per il controllo dell’anemia non impatta negativamente su SVR

82% of RBV dose reduction group vs 62% in EPO group did not require secondary anemia intervention

Simili SVR con due strategie diverse

Poordad F, et al. EASL 2012. Abstract 1419.

Subgroup, % RBV Dose Reduction(n = 249)

EPO(n = 251)

Sex

Female 69 72 Male 77 69

Race

Black 53 49 Nonblack 75 76

Weight

< 75 kg 72 70 ≥ 75 kg 71 72

IL28B

TT 65 65 CT 70 67 CC 78 82

Fibrosis score

F0/1/2 74 72 F3/4 58 67

0

20

40

80

100

SV

R (

%)

RBV RD EPO

∆ -0.7% (95% CI: -8.6 to 7.2)*

71 71

178/249 178/251n/N =

60

Page 45: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Gestione anemia: SVR a confronto

La % di SVR nei pazienti gestiti riducendo solo la dose di RBV è simile a quella dei pazienti nei quali veniva usata EPO, con o senza riduzione di RBV

• SV

R (

%)

No anemia

EPO alone

Both Neither

Anemia

NAIVE

(SPRINT-2)

RBV dose alone

•Sulkowski M, et al. EASL 2011. Abstract 476.

•100

•80

•60

•40

•20

•0

58

74 7871 68

Non Responders

(RESPOND-2)

• SV

R (

%)

No anemia

EPO alone

Both Neither

Anemia

RBV dose alone

•100

•80

•60

•40

•20

•0

50

80 83

72 73

•n/N = •n/N =

Page 46: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Nessuna correlazione significativa fra grado di anemia e SVR

Poordad F, et al. EASL 2012. Abstract 1419.

n/N =0

20

40

80

100

SV

R (

%)

Massimo declino di Hb (g/dL)

60

7/11 20/29 30/49 49/72 65/89 53/74 76/100 56/76

6469

6168

73 72 76 74

≤ 3 > 3 - ≤ 4 > 4 - ≤ 5 > 5

RBV RD EPO

Page 47: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Hb < 10 g/dLHb < 10 g/dL Hb ≥ 10 g/dLHb ≥ 10 g/dL RBV Dose ReductionRBV Dose Reduction

No RBV Dose Reduction

No RBV Dose Reduction

Gestione Anemia: SVR correlata ai livelli di Hb e alla ridotta dose di RBV

Studi ADVANCE e ILLUMINATE

•Poordad F, et al. DDW 2011. Abstract 626.

Anemia non sembra aver dimostrato un impatto sulla probabilità di SVR con TVR

Nessun impatto negativo della ridotta dose di RBV sulla probabilità di SVR in corso di TVR

•T12PR PR

5050

4141

•n/N =•n/N =

7474 7373 7676

5454

7272

4141

•n/N =•n/N =

• SV

R (

%)

100

80

60

40

20

0

• SV

R (

%)

100

80

60

40

20

0

Page 48: Casi clinici: Competenze pratiche  per ottimizzare la terapia

Conclusioni

La triplice terapia con IP + pegIFN/RBV sarà il nuovo “standard of care” per la maggior parte dei pazienti con GT 1

Nei pazienti Naïve è lecito attendersi una SVR del 63%-75%

– Per molti pazienti sarà possibile abbreviare il trattamento (response-guided therapy)

Nei non responders è lecito anticipare una SVR del 29%-88% a seconda del tipo di non risposta ottenuta con pegIFN/RBV

Le nuove questioni sul tappeto riguarderanno

– Resistenze

– Effetti collaterali

– Interazioni farmacologiche