CARPI - 18 Marzo 2005 DALLA FOTOGRAFIA ALLA SCRITTURA Nellambito del progetto di Scrittura Creativa...
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CARPI - 18 Marzo 2005
DALLA FOTOGRAFIA ALLA SCRITTURA
Nell’ambito del progetto
di Scrittura Creativa
Prof. Remigio Galli
CARPI - 18 Marzo 2005
Vincenzo CeramiConsigli a un giovane scrittore
Garzanti 2002
CARPI - 18 Marzo 2005
“… un’ultima precisazione abbastanza
significativa: introduce un altro termine da
tenere a mente. Alludo alla metonimia.”
V. Cerami, Consigli a un giovane scrittore, pag. 48
CARPI - 18 Marzo 2005
“E’ una figura retorica che indica la designazione di una cosa qualsiasi con il nome di un’altra cosa legata alla prima in un rapporto di
reciproca dipendenza: il contenente per il contenuto, l’effetto per la causa, la materia per
l’oggetto, ecc.”
V. Cerami, Consigli a un giovane scrittore, ibidem
CARPI - 18 Marzo 2005
Esempi di metonimia:-Vivere del proprio lavoro (la causa con l’effetto)
-Beviamo un bicchiere (il contenuto con il contenente)
-Leggere Manzoni (l’autore con l’opera)
-L’amicizia è un bene prezioso (il concreto con l’astratto)
-I marmi di Michelangelo (l’oggetto con la materia) .”
V. Cerami, Consigli a un giovane scrittore
CARPI - 18 Marzo 2005
“In narratologia la metonimia ha un percorso particolare: le due “cose” compaiono a distanza di luogo e di tempo e il procedimento retorico è
volutamente mascherato.
La metonimia narrativa è come una miccia che si accende e che esploderà più tardi, è un segnale
che promette uno sviluppo”
V. Cerami, Consigli a un giovane scrittore, ibidem
CARPI - 18 Marzo 2005
“Un piccolo episodio che sembra esaurirsi nel
momento, ma che in seguito darà origine a un
risvolto della narrazione, è appunto una
metonimia.”
V. Cerami, Consigli a un giovane scrittore, ibidem
CARPI - 18 Marzo 2005
“Grazie a questi semplici meccanismi metonimici lo scrittore crea una forte
situazione drammatica e ci racconta i rapporti che legano un personaggio all’altro…
Nei racconti biografici l’uso della metonimia è molto più debole. La narrazione ha
un’andatura episodica, con poche possibilità di «ritorni».”
V. Cerami, Consigli a un giovane scrittore, ibidem
CARPI - 18 Marzo 2005
V. Cerami, Consigli a un giovane scrittore, ibidem
“Nella prima persona, proprio perché lo scrittore non abbandona mai il suo eroe, si trova nell’impossibilità di seminare indizi a sua insaputa…in generale il racconto in
prima persona non ha vocazione metonimica.”
CARPI - 18 Marzo 2005
• R. Carver - Il mestiere di scrivere - Einaudi• S. King - Tutto è fatidico - Sperling&Kupfer• A. Cechov - Senza trama e senza finale - Minimum fax• B. Marchese - L’officina del racconto - Mondadori• V. Cerami - Consigli a un giovane scrittore - Einaudi• H. Bloom - Come si legge un libro - Rizzoli”
BIBLIOGRAFIA
CARPI - 18 Marzo 2005
Roland BarthesLa camera chiara
Piccola biblioteca Einaudi, 20032
CARPI - 18 Marzo 2005
“Il nome del noema della Fotografia sarà «È stato». In latino si direbbe senza dubbio
«interfuit»: ciò che io vedo si è trovato là, in quel luogo…è stato sicuramente,
inconfutabilmente presente, e tuttavia è già differito.”
R. Barthes, La camera chiara, p. 78
CARPI - 18 Marzo 2005
“Nella Fotografia la presenza della cosa non è mai
metaforica…attestando che l’oggetto è stato reale, essa
induce impercettibilmente a credere che è vivo…ma
spostando questo reale verso il passato («è stato»), essa
suggerisce che è già morto.”
R. Barthes, La camera chiara, p. 80
CARPI - 18 Marzo 2005
“… la fotografia è sì una testimonianza sicura ma
effimera…che cos’è che sta per annullarsi con questa
foto che ingiallisce, scolorisce, si cancella e che un
giorno sarà gettata nella spazzatura? Non solo la vita
(questo è stato vivo, ha posato vivo davanti
all’obiettivo), ma anche, a volte, come dire?, l’amore .”
R. Barthes, La camera chiara, p. 94
CARPI - 18 Marzo 2005
R. Barthes, La camera chiara, p. 106
“Bisogna dunque che mi arrenda a questa legge:…se la fotografia non può essere approfondita, è a causa della sua forza d’evidenza. Nell’immagine l’oggetto si si presenta in blocco e la percezione ne è certa…Questa certezza è assoluta perché ho la possibilità di osservare la fotografia con intensità…”
CARPI - 18 Marzo 2005
R. Barthes, La camera chiara, p. 107
“Il fatto di vedere fotografati una bottiglia, un mazzo di fiori, una gallina, un palazzo, non tira in ballo che la realtà. Ma se invece si tratta di un corpo, di un volto, e quel che è più, come spesso accade, del corpo e del volto di una persona amata?”
CARPI - 18 Marzo 2005
“Il noema della fotografia è semplice, banale; nessuna profondità: «È stato»…quell’oggetto è effettivamente esistito ed è stato l’ dove io lo vedo. Ecco, la follia è
proprio qui; infatti, sino ad oggi, nessuna raffigurazione poteva assicurarmi circa il passato della cosa, se non per
mezzo di riferimenti ad altre cose; invece,con la fotografia, la mia certezza è immediata: nessuno mi può
disingannare”.
R. Barthes, La camera chiara, p. 115
CARPI - 18 Marzo 2005
“Pazza o savia? La fotografia può essere l’una o l’altra cosa…sta a me scegliere se
aggiogare il suo spettacolo al codice civilizzato delle illusioni perfette, oppure se
affrontare in essa il risveglio dell’intrattabile realtà.”
R. Barthes, La camera chiara, p. 119
CARPI - 18 Marzo 2005
LAVORIAMO LAVORIAMO CON CON
ALCUNE ALCUNE FOTOGRAFIEFOTOGRAFIE
CARPI - 18 Marzo 2005
CARPI - 18 Marzo 2005
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“È morto e sta per morire”
Alexander Gardner,
Ritratto di Lewis Payne, 1865
CARPI - 18 Marzo 2005
CARPI - 18 Marzo 2005
“Non guarda nulla; trattiene dentro di sé il suo amore e la sua paura: ecco, lo Sguardo è questo”.
André Kertész, Il cagnolino, Paris, 1928
CARPI - 18 Marzo 2005
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DALLA FOTOGRAFIA ALLA SCRITTURA
Nell’ambito del progetto di Scrittura Creativa
Prof. Remigio Galli