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F L O T T E A Z I E N D A L I Car Fleet Periodico trimestrale Ottobre 2010 - euro 6,00 La spesa per l’auto degli italiani Testimonianze - Andrea Alessi (Nissan) - Alain Martinez (Peugeot) - Michele Migliorini (Audi) Analisi Auto aziendale: finalmente qualcosa si muove Inchiesta Flessibilità e nuovi prodotti per rilanciare i commerciali Gestione flotte Car policy va oltre la congiuntura Assicurazioni Indennizzo diretto: un sistema da rivedere Fleet management Beni e servizi per l’auto: i prezzi salgono Prove su strada Volkswagen Touareg Renault Mégane SporTour Ford S-Max Audi A7 Sportback Fiat Doblò Osservatorio - I numeri dell’auto aziendale - La spesa per auto provincia per provincia n.38 NAZ/215/2008

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CarFleet n. 38 - ottobre 2010

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F L O T T E A Z I E N D A L I

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La spesa per l’autodegli italianiTestimonianze- Andrea Alessi (Nissan)- Alain Martinez (Peugeot)- Michele Migliorini (Audi)

AnalisiAuto aziendale: finalmentequalcosa si muove

InchiestaFlessibilità e nuovi prodotti per rilanciare i commerciali

Gestione flotte Car policy va oltre la congiuntura

AssicurazioniIndennizzo diretto:un sistema da rivedere

Fleet managementBeni e servizi per l’auto: i prezzi salgono

Prove su stradaVolkswagen Touareg Renault Mégane SporTour Ford S-Max Audi A7 Sportback Fiat Doblò

Osservatorio- I numeri dell’auto aziendale- La spesa per autoprovincia per provincia

n.38NAZ/215/2008

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9. EDITORIALESono finiti i tempi cupi

14. ANALISIAuto aziendale: finalmente qualcosa si muove

16. DOSSIERRisale a 199,6 miliardi nel 2010la spesa per gli autoveicoli

20. TESTIMONIANZENissan punta forte sulle flotte aziendali

22. TESTIMONIANZEPeugeot: ecologiae piacere di guida

24. INCHIESTAFlessibilità e nuovi prodotti per rilanciare i commerciali

28. GESTIONE FLOTTELa car policy va oltre la congiuntura

32. ASSICURAZIONIIndennizzo diretto: un sistema da rivedere

36. MARKETINGAudi A1 punta sui giovani e comunica via web

38. FLEET MANAGEMENTBeni e servizi per l’auto: i prezzi salgono

40. NOVITÀ

44. PROVE- Volkswagen Touareg - Renault Mégane SporTour - Ford S-Max - Audi A7 Sportback - Fiat Doblò

59. GIOIA DI VIVERELo yoga anche in azienda

60. OSSERVATORIO- I numeri dell’auto aziendale- Costi dell’auto provincia per provincia

CarFleetDIRETTORE EDITORIALE

Jaromír Hájek

DIRETTORE RESPONSABILE

Mauro Manzoni

EDITORE

LeasePlan Italia S.p.a.

Viale Alessandro Marchetti, 105

00148 Roma

REDAZIONE, IMPAGINAZIONE

E PUBBLICITA’

Econometrica Spa

Via della Zecca 1 - 40121 Bologna

tel. 051.271710 - fax 051.224807

e-mail: [email protected]

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO:

Mario Anzola, Lodovico Basalù, Cinzia Bortolotti,

Veronica Carletti, Vincenzo Conte,

Mino De Rigo, Luigi Gemma, Ermanno Molinari,

Pietro Teofilatto, Gian Primo Quagliano

PROVE SU STRADA

a cura di Roberto Mazzanti

SEGRETERIA DI REDAZIONE

Cinzia Bortolotti, Daniela Gaetano

ART DIRECTOR

Mariangela Canzoniero

STAMPA

Labanti e Nanni Industrie Grafiche

Via G. Di Vittorio, 5/7 - 40056 Crespellano (BO)

Registrazione Tribunale di Milano

n.98/1997

LEASEPLAN ITALIA S.p.a.

Viale Alessandro Marchetti, 105

00148 Roma

tel. 800-822.023

e-mail: [email protected]

http://www.leaseplan.it/carfleet/

Associata ANIASA

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CarFleet ottobre 20109

Sarà veroche so -no fi ni ti

i tempi cupi?Pare proprio disì almeno perl’auto azien-dale, sul cuiorizzonte sta

sorgendo il sole della ripresa. Dopoil pauroso calo del 2009, il con-suntivo dei primi otto mesi del2010 chiude con un incrementodelle immatricolazioni dell’11,8%,mentre il mercato delle auto pri-vate è in pieno crollo. D’altraparte i privati hanno beneficiatodegli incentivi dello Stato e sonoriusciti così a contenere i danni diun 2009 da dimenticare. Ora peròsono in crisi di astinenza daincentivi, mentre le auto azienda-li hanno pagato duramente lacrisi, ma ora cominciano a vederela luce in fondo al tunnel. Chi usal’auto per lavoro e fa tanti chilo-metri ogni anno, quando viene ilmomento della sostituzione puòrinviarla per qualche mese o perun anno, ma poi i nodi vengono alpettine: cresce il conto dellemanutenzioni, continua a dimi-nuire il valore dell’usato e i continon tornano più. La sostituzionerinviata va fatta. È quello che stacominciando a verificarsi in que-sto 2010 in cui i consumi privatisono in calo, ma la produzioneindustriale è in pieno recupero e

cresce la fiducia delle aziende. Edunque gli operatori economicidevono attrezzarsi per far frontealle nuove sfide del mercato. Tragli “attrezzi” indispensabili vi ècerto un’automobile efficiente equesto spiega la ripresa degliacquisti di veicoli aziendali nel2011. Il risveglio della domanda ènaturalmente favorito dai com-portamenti degli operatori. Inquesto numero di CarFleet abbia-mo dedicato spazio oltre ad un’a-nalisi della situazione del merca-to anche alle politiche delle Caseautomobilistiche per agevolare laripresa. Abbiamo constatatochiarezza di idee e un ottimismodi fondo, unito alla volontà dioffrire al mercato il supportonecessario per colmare nel piùbreve tempo possibile la voraginedelle vendite apertasi con la crisiglobale. Le Case puntano soprat-tutto su nuovi prodotti e in que-sto dimostrano di fare fino infondo il loro mestiere non tiran-dosi indietro di fronte alla neces-sità di investire anche in periodidi difficoltà, innanzitutto persopravvivere, e, poi, per essere inpole position non appena il ventotornerà a gonfiare le vele del mer-cato. Anche i fleet manager stret-ti tra l’esigenza di conciliare ilmiglior livello di mobilità con ilcontenimento dei costi dimostra-no di aver saputo reagire inmaniera efficace alla crisi, razio-

nalizzando l’esistente in vista diun potenziamento dell’efficienzaper poter rispondere pienamentealle esigenze che le loro struttureavranno per accompagnare ilrecupero dell’attività produttiva.Questo è in sintesi quanto emer-ge dalle interviste che abbiamofatto ai fleet manager di duegrandi strutture: Oreste Binda diWhirlpool e Emanuela Meneo diLavazza.E se la crisi è in via di superamen-to e si comincia a pensare versoquali modelli indirizzarsi per sosti-tuire le vetture ormai mature, gio-va dare un’occhiata approfonditaanche alle novità del mercato. Lanostra rivista, fedele alla sua mis-sione non solo di trattare i temi dimercato e quelli inerenti allagestione delle flotte, ma anche diesaminare e provare gli autoveico-li per testare le loro potenzialitàcomplessive e la loro vocazionealla mission di auto aziendali offre,come sempre, un’ampia panora-mica delle novità e le prove dimodelli sicuramente indicati perrispondere alle diverse esigenze dichi usa l’auto sia per lavoro che peresigenze personali. Il risultato del-la nostra fatica nel testare leopportunità offerte dal mercato cipare buono. Il giudizio che conta èperò quello dei lettori.

Mauro Manzoni, Direttore Responsabile di CarFleet

Sono finitii tempi cupi

Editoriale

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Is it reallytrue that thebad times

are over? It cer-tainly lookslike it, at leastfor the com-pany car, asthe sun be -

gins to rise on a new economicrecovery. After the shocking figu-res of 2009, the balance sheet forthe first eight months of 2010instead shows an 11.8% increasein new car registrations, while theprivate car market is in the midstof a decline. On the other hand,the private car sector has had thebenefit of state initiatives, thusmanaging to limit the damage ofthat dreadful 2009. Now they'redesperate for new initiatives,while the company car market,which really suffered during thecrisis, is finally beginning to seethe light at the end of the tunnel.Anyone who uses the car for workand clocks up a high mileageeach year won’t mind waiting amonth or even a year before deci-ding to replace it, but the timewill come when the car will haveto go: maintenance costs go up,the second-hand value falls andsooner or later it will have to bereplaced. This is what is begin-ning to happen now in 2010 asprivate consumption is on the

decline, while industrial produc-tion begins to pick up again andtrust in companies is growing.To face the new market challen-ges, economic actors will needto make sure they have the rightequipment and something theycertainly can’t do without is anefficient car, which explains theincrease in the purchase of com-pany cars for 2011. The growthin demand has naturally beenfavoured by what these econo-mic actors do. Besides analy-sing the current market situa-tion, in this issue of CarFleet wetake a look at the plans of carmanufacturers to promote therecovery and what we find is alot of clear ideas and anunderlying optimism, togetherwith a wish to offer the marketthe necessary support in orderto fill the huge drop in salesafter the global crisis in theshortest possible time. In parti-cular, car manufacturers arefocussing on new products andhere they show that they reallycan do their job and are willingto invest even at the most diffi-cult times, first of all in order tosurvive, and then so that theycan have a head start as soon asthe market begins to pick up.The fleet managers too aredoing their best to react positi-vely to the crisis, striving to

reach top mobility levels whilekeeping costs down and ratio-nalising the existing fleet, witha view to increasing efficiencyto meet their company require-ments so that they may followthe recovery in production. This,in short, is what we learn fromthe interviews with the fleetmanagers of two major compa-nies: Oreste Binda fromWhirlpool and Emanuela Meneofrom Lavazza.And since we are getting over thecrisis and thinking about whatvehicles should replace the oldones, we ought to be having acloser look at the novelties on themarket. As always, our magazineis true to its mission not only infocussing on market themes andfleet management, but also inexamining vehicles to test theiroverall potential and see how sui-table they are as company cars.So in this issue you’ll find a broadoverview of the new products andtest drives of cars which bestmeet the requirements of anyonewho needs a car both for workand private use. We think ourefforts to test the market oppor-tunities have been successful.But it’s up to our readers to havethe final say about that.

Mauro Manzoni,Editor in chief of CarFleet

The bad times are over

Editorial

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Analisi

Auto aziendale: finalmente qualcosa si muove

La “crisi globale” ha fortemente penalizzato gli acquisti di auto aziendali. Dopo un 2009 fortemente negativo, il 2010 si presenta in recupero, proprio mentre crolla la domanda

di vetture da parte dei privati. Case automobilistiche e società di noleggio sono fortemente impegnate per favorire la ripresa. Occorre però che anche la congiuntura aiuti

Mentre il mercato complessi-vo dell’automobile fa regi-strare di mese in mese

risultati sempre più negativi, il com-parto delle vetture aziendali sembradare segni di ripresa dopo un 2009con vendite in calo del 28%. Nei pri-mi otto mesi del 2010 si registra,infatti, un recupero dell’11,9%, ma ilivelli di prima della crisi sono anco-ra lontani. Se si confrontano, infat-ti, i dati dei primi otto mesi del 2010con quelli dello stesso periodo del2008 si registra ancora un calo del22,8%. Tuttavia, nonostante lasituazione comatosa in cui è entra-to il mercato italiano dell’auto neldopo incentivi, l’andamento dellevendite di veicoli aziendali sembraessere l’unico segnale in controten-denza. È vero che nelle immatrico-lazioni di auto aziendali sono com-prese anche le cosiddette “chilome-

tri zero”, ma l’incidenza di questofenomeno tra il 2009 e il 2010 non èsostanzialmente mutata e dunquesi può dire che le auto effettiva-mente acquistate dalle imprese perimpiegarle nella loro attività, se nonsono proprio in ripresa, stannoquantomeno recuperando parte del

grande calo del 2009. Come è noto,l’impatto della crisi globale sulledecisioni delle imprese è stato par-ticolarmente pesante nell’ultimo tri-mestre del 2008 e nel 2009.

2009 senza incentiviGli acquisti di auto aziendali nonhanno praticamente beneficiatodegli incentivi statali e sono statiquindi pienamente colpiti dalle poli-tiche messe in atto dalle impreseper far fronte ad una fase congiun-turale particolarmente difficile. Inparticolare le 0aziende, nel tentati-vo di mantenere i loro standard dimobilità riducendo drasticamente laspesa, hanno adottato una serie dimisure restrittive e innanzitutto han-no rinviato il rinnovo di veicoli ormaimaturi per la sostituzione. Ciò hacomportato minori acquisti di autoin proprietà ed un allungamento deicontratti per quelle in noleggio. A quasi due anni dall’inizio della cri-si, il peggio sembrerebbe però

IMMATRICOLAZIONI AD IMPRESE E SOCIETÀ(VARIAZIONE % SU ANNO PRECEDENTE)

PRODOTTO INTERNO LORDO TRIMESTRALE(NUMERI INDICI BASE 1° TRIMESTRE 2005 = 100)

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Fonte: Istat

Fonte: dati Unrae

15,00

10,00

5,00

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-10,00

-15,00

-20,00

-25,00

-30,00

106,00

104,00

102,00

100,00

98,00

96,00

94,00

92,00

90,00

2006 2007 2008 2009 2010 (gen-ago)

2006 2007 2008 2009 2010 (gen-ago)

2005 2006 2007 2008 2009 2010

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II

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ormai passato. Le intenzioni diacquisto dei fleet manager tornanoinfatti a crescere. Le prospettive sifanno quindi cautamente positive,ma restano legate all’evoluzionedel quadro congiunturale generale,che tuttavia, come è noto, è inmiglioramento.

Cresce il PilNel secondo trimestre 2010 il Pil ita-liano è aumentato dello 0,5% e sisono così realizzate le due canoni-che variazioni positive consecutivedel Pil trimestrale che dovrebberoindicare l’uscita dalla recessione.Vi sono però due considerazioni dafare. La prima è che se si confrontail dato del secondo trimestre 2010con quello del trimestre che ha pre-ceduto l’entrata in crisi, cioè conquello del primo trimestre 2008, viè ancora un gap da recuperare del5,6% e, per colmarlo, alla velocità acui sta procedendo l’economia ita-liana, i tempi non sono certo brevi.La seconda considerazione è chel’Ocse ha previsto che nel terzo tri-mestre 2010 il Pil italiano torni acalare. Vi è quindi il pericolo chepiù che in ripresa il sistema italia-no sia in stagnazione o peggio vi èla possibilità di un’evoluzione a Wdel profilo congiunturale. D’altra

parte se si considerano gli indica-tori di fiducia dell’Isae emerge conchiarezza che quello dei consuma-tori ha sostanzialmente tenuto nel2009 ed è, invece, in caduta nel2010, mentre quello dell’industriamanifatturiera, dopo un vero e pro-prio crollo a cavallo tra il 2008 e il2009, da aprile 2009 è in ripresa econtinua a crescere. In altri termi-ni, i consumatori stanno avverten-do la crisi soprattutto nel 2010,mentre le imprese quest’anno fiu-tano la ripresa e questo dovrebbecomportare maggiori acquisti intipici beni di investimento come gliautoveicoli.

Ritorna la domandaA ciò si aggiunge che gli utilizzatoridi auto aziendali che hanno rinviatoi loro acquisti si rendono conto chedevono sostenere in misura crescen-te oneri per la manutenzione e lariparazione dei veicoli che, tra l’altro,con il passare del tempo vedono pre-cipitare il loro valore sul mercato del-l’usato con le relative conseguenzenel momento in cui dovranno esserecomunque sostituiti. Anche gli utiliz-zatori di auto aziendali non sono poiinsensibili agli stimoli che provengo-no dalla politica delle Case automo-bilistiche, che non hanno certo tirato

i remi in barca, ma anzi, stanno pre-sentando a ritmo serrato novità digrande interesse e soluzioni ecologi-che certamente interessanti ancheper le aziende attente alla riduzionedell’impatto sull’ambiente dellamobilità. D’altra parte anche le società dinoleggio si stanno impegnando peradeguare la loro offerta alle nuoveesigenze del mercato ed accompa-gnare così una ripresa che non è for-te ma che sembra comunque bendelineata. Il cauto ottimismo sulrecupero delle vendite di auto azien-dali appare dunque giustificato.Certo, come si accennava, il perico-lo di un nuovo peggioramento dellacongiuntura economica generalenon può essere per ora accantona-to. Considerato questo aspetto sem-brerebbe opportuno che il Governo,dopo a ver rassicurato i mercati sul-la tenuta del nostro debito pubbli-co, varasse un nuovo pacchetto diincentivi ai settori trainanti dell’e-conomia e tra questi certamente vi èquello dell’auto aziendale in cui ilrinnovo del parco è certamente stra-tegico anche per mantenere la com-petitività delle nostre imprese inambito internazionale.

Gian Primo Quagliano

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Dossier

Risale a 199,6 miliardi nel 2010la spesa per gli autoveicoli

Dopo il calo del 6,91% del2009 torna a crescere, nel2010, la spesa degli italiani

per l’acquisto e l’utilizzazione diautoveicoli. Secondo le stime diEconometrica, a fine anno la spesacomplessiva del Paese per com-prare e utilizzare autovetture, vei-coli commerciali, veicoli industrialie autobus toccherà quota 199,6miliardi di euro, con una crescitasull’anno precedente dell’1,22%. Sitratta di un incremento non parti-colarmente rilevante, ma comun-que significativo in quanto coeren-te con la ripresa dell’economia erealizzato nonostante le persisten-ti difficoltà che interessano le ven-dite di autoveicoli. Considerandotutte le voci che compongono laspesa, nel 2010 si dovrebbe avereun calo, per altro rilevante (-10,43%) soltanto nella cifra relativaall’acquisto di autoveicoli, cheoccupa il secondo posto nella gra-duatoria delle voci di spesa e chedovrebbe attestarsi a quota 44,3miliardi. In forte recupero, rispettoal 2009, dovrebbe essere invece laprima voce di spesa, quella relativaai carburanti, che nel 2009 subì uncalo del 18,54%, dovuto all’effettocombinato di una contrazione deiconsumi e di un consistente calodei prezzi. Nel 2010 i prezzi sono inrecupero e si registra una discretatenuta dei consumi. Il risultato èche la spesa complessiva per i car-buranti passa dai 52,9 miliardi del2009 a 57,5 miliardi con un incre-mento dell’8,71%.

Spesa per gli autoveicoli in Italia

Fonte:Econometrica

2002

181,6183,4

190,3

197,9

206,4

197,2

199,6

211,9211,6

210

200

190

180

170

MIL

IA

RD

I D

I E

UR

O

* Previsione

Composizione % della spesa nel 2009

Dopo il pesante calo del 2009 che vide la spesa degli italiani per autoveicoli scendere da 211,8 miliardi del 2008 a 197,2 miliardi, nel 2010 la spesa torna a salire

sia pure lievemente (+1,22%) per effetto della ripresa in atto che determina la crescita di tutte le voci di costo tranne quella relativa agli acquisti di autoveicoli

Assicurazioneincendio e furto1,80%

Lubrificanti2,00%

Pedaggi autostradali3,27%

Tasse automobilistiche

3,30%

Acquisto autoveicoli25,10%

Manutenzione18,17%

Ricovero3,80%

Pneumatici5,11%

Assicurazione RC10,60%

Carburante26,83%

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2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010*

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Nel 2011 la spesa complessivadovrebbe tornare a superare i 200miliardi pur rimanendo sensibil-mente al di sotto del record di 211,8miliardi del 2008. L’incrementoriguarderà in particolare la vocerelativa all’acquisto di carburanti equella relativa all’acquisto di auto-veicoli. Per quanto riguarda i car-

buranti, la ripresa economica inatto in Italia dovrebbe infatti faraumentare le quantità consumate,mentre la ripresa mondiale dovreb-be far lievitare anche i prezzi. Pergli acquisti di auto la crescita del-l’esborso dovrebbe essere legataal recupero della domanda deter-minato dalla ripresa dell’economia.

Le stime e le elaborazioni diEconometrica sulla spesa nelnostro Paese per l’acquisto di auto-veicoli prendono in considerazionetutte le componenti dell’onere peracquisire e utilizzare i veicoli con lasola esclusione delle spese per lemulte, per gli oneri finanziari pergli eventuali acquisti dilazionati e,per il trasporto merci, per le retri-buzioni del personale. Le elabora-zioni fanno riferimento a dati pro-venienti da fonti ufficiali (Ministerodelle Infrastrutture e Trasporti,Ministero dello SviluppoEconomico, Aci, Anfia, Unrae, Istat,Isvap, Aiscat) e sono quindi sicura-mente affidabili.

197 miliardi nel 2009Oltre alle previsione per il 2010,Econometrica ha determinatoanche il consuntivo dettagliatodella spesa per gli autoveicoli nel2009. L’onere complessivo per gliitaliani è stato di 197,2 miliardi conun calo del 6,91% sul 2008 quan-do la spesa toccò il livello recorddi 211,8 miliardi. Come emerge dal-la tabella nello scorso anno, è sta-ta proprio la principale voce di spe-sa, quella del carburante a subire

Carburante 52.916.978 64.963.550 -18,54 26,83 30,66

Acquisto di autoveicoli 49.502.680 53.011.101 -6,62 25,10 25,02

Manutenzione 35.833.462 34.756.025 3,10 18,17 16,41

Assicurazione Rc 20.902.620 21.655.165 -3,48 10,60 10,22

Pneumatici 10.083.707 9.934.687 1,50 5,11 4,69

Ricovero 7.503.491 7.349.159 2,10 3,80 3,47

Tasse automobilistiche 6.517.583 6.470.000 0,74 3,30 3,05

Pedaggi autostradali 6.455.879 6.280.038 2,80 3,27 2,96

Lubrificanti 3.945.775 3.797.666 3,90 2,00 1,79

Assicurazione Incendio e furto 3.555.955 3.640.711 -2,33 1,80 1,72

Totale spesa per autoveicoli 197.218.130 211.858.102 -6,91 100,00 100,00

Parco circolante autoveicoli 41.996.808 41.690.203 0,74

VOCI DI SPESA 2009

Fonte: Econometrica

2008VARIAZIONE %2009 su 2008

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

2008

COMPOSIZIONE

2009

SPESA PER GLI AUTOVEICOLI IN ITALIA *(migliaia di euro)

Carburante 57.524.403 52.916.978 8,71

Acquisto 44.341.789 49.502.680 -10,43

Manutenzione 36.657.632 35.833.462 2,30

Assicurazione Rc 22.449.414 20.902.620 7,40

Pneumatici 10.103.874 10.083.707 0,20

Ricovero 7.631.050 7.503.491 1,70

Pedaggi autostradali 6.630.188 6.455.879 2,70

Tasse automobilistiche 6.628.382 6.517.583 1,70

Assicurazioni IncFurto 3.634.186 3.555.955 2,20

Lubrificanti 4.032.582 3.945.775 2,20

Totale spesa 199.633.500 197.218.130 1,22

PREVISIONE DI SPESA PER GLI AUTOVEICOLI IN ITALIA * (migliaia di euro)

2010VARIAZIONE2010-20092009

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

Fonte: Econometrica

VOCI DI SPESA

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Dossier

CarFleet ottobre 201018

la maggiore contrazione.L’esborso degli italiani è statoinfatti di 52,9 miliardi contro i64,9 miliardi del 2008, il calo èdel 18,54%. Questa fortissimacontrazione è stata determinatasoprattutto dal calo dei prezzi.Nella media annua il prezzo delgasolio è infatti calato del19,51%, quello del Gpl del 17,33%e quello della benzina del 10,64%mentre il prezzo del metano hasubito un piccolo incremento+1,24%. Al calo della spesa han-no contribuito anche, ma in misu-ra più contenuta, le diminuzionidei consumi di benzina (-3,94%)e gasolio (-2,48%). In calo nel2009 è stata anche la spesa per

l’acquisto di autoveicoli.Naturalmente si tratta dell’effet-to negativo della crisi globale sul-le immatricolazioni effetto che,nel 2009, contrariamente a quan-to è avvenuto nel 2010 è stato inparte compensato dagli incentivistatali. La spesa complessiva ècomunque scesa dai 53,0 miliar-di del 2008 ai 49,5 miliardi del2009 con un calo del 6,62%. A fronte delle diminuzioni di spe-sa per carburanti e acquisti diautoveicoli crescono nel 2009 tut-te le altre voci, con la sola ecce-zione dei premi di assicurazione,che, dopo una lunghissima cor-sa, nello scorso anno sembrava-no essersi fermati. Terza voce inordine di importanza è quellarelativa alla manutenzione per laquale gli italiani hanno speso ben35,8 miliardi contro i 34,8 del2008 con una crescita del 3,10%.Al quarto posto nella graduatoriafigura la spesa per l’assicurazio-ne RC si tratta di ben 20,9 miliar-di, cifra certamente considerevo-le anche se, come si è accennato,in calo rispetto all’anno prece-dente quando l’esborso degli ita-liani, a favore delle compagnie diassicurazioni, fu di 21,7 miliardi.Cresce invece la quinta voce dispesa: quella relativa agli pneu-

Benzina (litri) 1,234 1,381 -10,64

Gasolio (litri) 1,081 1,343 -19,51

Gpl (litri) 0,563 0,681 -17,33

Metano (mc) 0,651 0,643 1,24

CARBURANTI 2009

DECISIVO IL PESO DEI CARBURANTI SULLA CRESCITA DELLA SPESA

2008 VARIAZIONE %2009 su 2008

PREZZI MEDI DEI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE IN ITALIA (euro)

Benzina (tonn) 10.605.253 11.040.478 -3,94

Gasolio (tonn) 25.389.699 26.034.352 -2,48

Gpl (tonn) 1.710.293 1.533.715 11,51

Metano (mc) 681.890.000 611.000.000 11,60

CARBURANTI 2009 2008 VARIAZIONE %2009 su 2008

CONSUMI DI CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE IN ITALIA (quantità)

Benzina 17.689.729 20.601.532 -14,13

Gasolio 33.031.998 42.071.513 -21,49

Gpl 1.751.340 1.897.205 -7,69

Metano 443.910 392.873 12,99

Totale 52.916.978 64.963.123 -18,54

CARBURANTI 2009 2008 VARIAZIONE %2009 su 2008

SPESA CARBURANTI PER AUTOTRAZIONE IN ITALIA (migliaia di euro)

Fonte: elaborazione Econometrica su dati dell'Unione Petrolifera

2002 181.642.414 - 1.295.150.000 14,02

2003 183.371.017 0,95 1.336.159.000 13,72

2004 190.272.003 3,76 1.390.107.000 13,69

2005 197.936.721 4,03 1.429.935.000 13,84

2006 206.437.783 4,29 1.486.838.000 13,88

2007 211.562.084 2,48 1.546.017.000 13,68

2008 211.858.102 0,14 1.567.640.000 13,51

2009 197.218.130 -6,91 1.520.346.000 12,97

ANNO SPESA

SPESA PER AUTOVEICOLI IN ITALIA E PIL

NEL 2009-2002 * (migliaia di euro)

VAR. %

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

Fonte: Econometrica

% SU PILPIL

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Page 19: CarFleet 38

CarFleet ottobre 201019

Lombardia 35.639.881 18,68

Lazio 23.215.809 12,17

Emilia-Romagna 17.405.405 9,12

Veneto 16.507.602 8,65

Piemonte 15.831.587 8,30

Toscana 14.334.483 7,51

Campania 11.369.685 5,96

Sicilia 10.886.529 5,71

Puglia 8.433.544 4,42

Marche 5.320.272 2,79

Liguria 4.610.926 2,42

Sardegna 4.342.631 2,28

Calabria 4.248.916 2,23

Friuli Venezia Giulia 4.040.170 2,12

Abruzzo 3.993.865 2,09

Trentino Alto Adige 3.913.271 2,05

Umbria 3.111.649 1,63

Basilicata 1.311.573 0,69

Valle d'Aosta 1.456.086 0,76

Molise 788.366 0,41

Totale spesa per autoveicoli Spesa in pedaggi autostradaliTotale generale

REGIONI SPESA

Fonte: Econometrica

COMPOSIZIONE %

* Escluse le multe, gli oneri finanziari per gli eventuali acquisti dilazionati e, per il trasporto merci, le retribuzioni del personale

SPESA PER GLI AUTOVEICOLI NELLE REGIONI

ITALIANE NEL 2009 * (migliaia di euro)

190.762.251

6.455.879

197.218.130

100,00

matici, che nel 2009 sono costatiagli italiani 10,1 miliardi, con unacrescita sul 2008 dell’1,50%.Continuando nella elencazione, alsesto posto incontriamo l’onereper il garage e in genere per ilricovero dei veicoli. Anche in que-sto caso la cifra è considerevole.Si tratta di 7,5 miliardi con unacrescita del 2,10%. Viene poi latassa di possesso, meglio notacome bollo auto, che, pur rappre-sentando soltanto una parteminoritaria del prelievo delloStato sulla motorizzazione, haassorbito nel 2009 ben 6,5 miliar-di (+0,74% sul 2008). Ed anche labolletta dei pedaggi autostradaliè di tutto rilievo. Si tratta infattidi 6,5 miliardi con una crescita del2,80%. Venendo alle voci minori, i lubrifi-canti hanno assorbito 3,9 miliar-di (+3,90%) e l’assicurazioneincendi e furto 3,6 miliardi(-2,33%).

12,97% del PilIl totale della spesa nel 2009 è,come si è detto sopra, di ben 197,2miliardi. Una cifra assolutamenteconsiderevole, con una incidenzasul Pil del 12,97%, che è certo mol-to rilevante, anche se va segnalatoche nell’ultimo decennio l’inciden-za della spesa per gli autoveicolisul Pil ha mostrato un andamentotendenzialmente in calo. L’elaborazione di Econometricanon è stata condotta solo a livellonazionale, ma ha preso in consi-derazione anche i dati provincialie regionali. Da pagina 62 a 65 sonoriportati i dati a livello provinciale.Nella tabella qui a fianco si puòvedere, invece, la spesa per regio-ni. In testa alla graduatoria vi è laLombardia con 35,6 miliardi,seguita dal Lazio con 23,2 miliardie dall’Emilia Romagna con 17,4miliardi. Chiudono la classifica laValle D’Aosta con 1,5 miliardi e ilMolise con 0,8 miliardi.

Autovetture 36.339.405 36.081.383 0,72

Autocarri trasporto merci 3.939.100 3.912.180 0,69

Autobus 3.939.100 3.912.180 0,69

Autoveicoli speciali 638.192 619.483 3,02

Rimorchi 823.771 822.783 0,12

Motrici 157.819 156.851 0,62

Altri - - -Totale autoveicoli in Italia 41.996.808 41.690.203 0,74

PARCO CIRCOLANTE DI AUTOVEICOLIIN ITALIA NEL 2009-2008

2009

Fonte: ACI

VAR. % 2009-20082008

Ermanno Molinari

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Testimonianze

Nissan punta fortesulle flotte aziendali

Soddisfazione dei driver e costi di esercizio contenuti: sono questi gli elementi su cui Nissan punta per consolidare la sua presenza nel mercato delle flotte aziendali. Per raggiungere questo obiettivo

sono state messe in campo molte novità, in particolare nel segmento dei Crossover. Abbiamo approfonditoqueste tematiche con Andrea Alessi, amministratore delegato di Nissan Italia

“Nissan ha intenzione di gioca-re un ruolo importante nel mer-cato italiano”. Comincia con

questa dichiarazione d’intenti ilnostro colloquio con Andrea Alessi,amministratore delegato di NissanItalia. “Il nostro obiettivo per il 2010in termini di quota di mercato - con-tinua Alessi - è di crescere del 3%rispetto al 2009. Per raggiungerequesto risultato Nissan punta mol-to su crossover, veicoli commercialileggeri e modelli del segmento B.L’importanza nel mercato automo-bilistico del segmento dei crossover,in cui Nissan è leader con Qashqai,è testimoniata dal fatto che nei pri-mi sei mesi del 2010 le vendite diquesti modelli sono aumentate del61%. Sul fronte dei veicoli commer-ciali leggeri Nissan offre un prodot-to estremamente versatile, funzio-nale e dal design innovativo come ilnuovo NV200, eletto ‘Van of the Year2010’. Per novembre, poi, è previstala presentazione della nuova Micra,che porterà una ventata di novità nelsegmento B”.

Qual è l’importanza del mercatodelle auto aziendali per un costrut-tore come Nissan?“Nissan crede fortemente al busi-ness delle auto aziendali, che èuno dei pilastri del nostro piano disviluppo sia per quel che riguardai volumi di vendita sia per quel cheriguarda la quota di mercato. Perquesto abbiamo creato una strut-tura organizzativa dedicata e foca-lizzata ai bisogni del cliente azien-

dale, in grado di offrire un’ampiagamma di prodotti e servizi finan-ziari all’avanguardia. La presenzadi Nissan sul canale flotte è sem-pre più significativa: il nostro obiet-tivo è di raddoppiare la nostra quo-ta nei prossimi 3 anni, diventandosempre di più un marchio di riferi-mento per le scelte dei fleet mana-ger”.

Su quali modelli Nissan punta mag-giormente per il segmento delleauto aziendali? Quali sono, a Suomodo di vedere, i requisiti piùimportanti che una vettura devepossedere per “sfondare” in questomercato?“Sono molti i prodotti Nissan adattial canale delle auto aziendali.Cominciando, come detto, dai

CarFleet ottobre 201020

Andrea Alessi, amministratore delegato di Nissan Italia

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CarFleet ottobre 201021

Crossover ed anche dalla NuovaMicra, modelli che possiedono pie-namente i requisiti che noi riteniamoindispensabili per il mercato flotte,e cioè alta gratificazione per i drivere bassi costi totali di esercizio. ICrossover rappresentano oggi unavera e propria svolta per il clienteaziendale, dal momento che sono ingrado di appagare i driver, combi-nando valore emozionale e piaceredi guida e garantendo al contempocosti di gestione ridotti ed alti valo-ri residui. Con Qashqai, Qashqai+2ed il nuovissimo Juke, Nissan con-ferma il proprio ruolo pionieristico edi successo in questo segmento che,in base alle rilevazioni dei più accre-ditati operatori del settore, può van-tare un posizionamento di vertice

nella classifica dei modelli con unmiglior valore residuo. Una grandenovità è rappresentata dal Muranodiesel, una vera opportunità per ilmercato delle aziende: con l’intro-duzione del motore diesel ad alteprestazioni, ma dalle emissioni asso-lutamente contenute, Murano saràuna vettura non più riservata nellecar policy solo agli amministratoridelegati, ma adatta anche ad altriprofili grazie a costi di gestione piùridotti. Nei prossimi mesi, inoltre,presenteremo la nuova Micra, carat-terizzata da contenuti stilistici e tec-nologici innovativi, da costi di gestio-ne estremamente contenuti e dabassi livelli di emissioni di CO2.Grazie a queste caratteristiche lanuova Micra potrà rispondere in

maniera ottimale alle esigenze delleaziende”.

Un’area di intervento strategica perle Case automobilistiche è quellarelativa alla sicurezza stradale. Qualisono i programmi di Nissan a questoproposito? Quali sono le novità piùimportanti messe in campo daNissan per quel che riguarda l’eco-compatibilità dei mezzi di trasporto?“La sicurezza stradale riveste un ruo-lo essenziale per Nissan, che da sem-pre investe in qualità e affidabilitàdelle sue auto. Qashqai, ad esempio,ha ottenuto 5 stelle Euro NCap ed è alprimo posto per sicurezza e soddi-sfazione dei clienti nell’edizione 2010del Libretto Blu dell’Affidabilità diQuattroruote. Sul fronte dell’eco-compatibilità la strada intrapresa daNissan è radicale: l’obiettivo è pro-durre veicoli a “zero emissioni”. Il pri-mo veicolo completamente elettricoper il mercato mondiale è la NissanLEAF, che arriverà in Italia nel 2011.LEAF risponde alle esigenze delleaziende sensibili al tema della ridu-zione delle emissioni e presentaanche ulteriori vantaggi: grazie ad unsistema di navigazione estremamen-te sofisticato, che collega la vetturaa un centro dati globale, l’utilizzato-re avrà a sua disposizione una seriedi servizi studiati per alleviare ‘l'ansiada autonomia’ che offrono quindiimportanti funzioni per allungare lacapacità di percorrenza dell'auto”.

Vincenzo Conte

Nissan Qashqai, leader di mercato tra i crossover nel segmento B

Nissan Juke, ultimo nato di casa Nissan

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CarFleet ottobre 201022

Testimonianze

Peugeot: ecologiae piacere di guida

Grande attenzione per la soddisfazione dei driver e per l’impatto ambientale delle auto: sono questi i punti di forza dell’offerta Peugeot, che può contare anche su modelli espressamente concepiti

per il mercato aziendale. Per approfondire questi temi e per sapere di più sui progetti futuri di Peugeot,abbiamo intervistato l’amministratore delegato di Peugeot Italia, Alain Martinez

Vorremmo cominciare chie-dendole una Sua opinione sulmercato automobilistico, in

particolare per quel che riguarda leperformance di Peugeot, sia per leautovetture sia per i veicoli com-merciali. Quali sono, da questopunto di vista i risultati che viaspettate dal 2010?“Nonostante il mercato mostrisegni di debolezza, Peugeot hachiuso la prima metà dell’anno conimportanti segnali positivi, sia all’e-stero sia in Italia. A livello mondialeabbiamo incrementato le venditedel 16,7%, con un ritmo di crescitasuperiore a quello del mercato, chesi è attestato su un +13%. Per ilnostro marchio è la migliore perfor-mance semestrale di sempre. Perquanto riguarda l’Europa, mi piaceevidenziare la prestazione della207 che quest’anno è stata la dieseldel segmento B, ossia delle vetturecompatte, più venduta nel VecchioContinente, dove abbiamo aumen-tato la nostra penetrazione dello0,6% tra le auto e del 14,5% tra iveicoli commerciali. L’Italia ha con-tribuito in maniera significativa alnostro successo, tanto da essere,per Peugeot, il secondo mercatoeuropeo. Considerando l’insiemeauto e veicoli commerciali la pene-trazione del nostro marchio sul mer-cato italiano è cresciuta dal 4,7% al5,4%. Ancora più significativo ilrisultato nel segmento dei veicolicommerciali, dove abbiamo innal-zato la nostra quota dal 6,72% al7,60% e siamo diventati di fatto il

primo marchio estero operante sulmercato italiano”.

Quali sono gli obiettivi che Peugeotsi pone per il futuro con particolareriferimento al mercato italiano?“Ovviamente puntiamo a conferma-re e, se possibile, a migliorare leprestazioni che abbiamo consegui-to nel primo semestre, prestazioniche sono il frutto di scelte e di stra-

tegie, in qualche caso anche corag-giose, che abbiamo messo incampo assieme alla nostra Rete.Tutto, comunque, dipenderà dal-l’andamento dell’economia nazio-nale, che condiziona le scelte ed itempi d’acquisto delle famiglie edelle aziende italiane”.

A luglio Peugeot 5008 è stata elettain Germania “vettura per l’azienda

Alain Martinez, amministratore delegato di Peugeot Italia

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CarFleet ottobre 201023

2010”. All’inizio dell’anno, poi,Peugeot ha presentato 5008 busi-ness e 3008 business, vettureespressamente progettate per ilmondo delle aziende. Cosa distin-gue un’auto pensata per il settoreaziendale da una destinata al mer-cato consumer?“La filosofia della gamma businessdi Peugeot è offrire alle aziende unaversione ‘tutto di serie’ con leopzioni più richieste nelle carpolicy, garantendo, quindi, un alle-stimento facilmente identificabiledai fleet manager e generando unimpatto positivo sui valori residuidella vettura. Inoltre la gammabusiness è costruita nella dotazio-ne di serie con accessori particolar-mente ‘gettonati’ da chi utilizzal’auto per la propria attività, in

modo da avere un prodotto ancorapiù funzionale per chi fa dell’autouno dei propri strumenti di lavoro.Gli equipaggiamenti della gammabusiness sono anche mirati a soddi-sfare una clientela esigente, sem-pre in movimento, che non rinunciaallo stile ed alle ultime tecnologie.Le motorizzazioni scelte per lagamma business sono definite par-tendo dalle versioni più richiestedalle flotte aziendali e coniuganoprestazioni, consumi, emissioni econtenuti costi di manutenzione”.

Alla rinnovata attenzione nei con-fronti dell’ambiente Peugeotrisponde con nuovi motori più pulitie con un’auto elettrica, la iOn. E peril futuro, a breve e medio termine,su cosa puntate?

“Dopo iOn, che entrerà in gamma afine anno, la nostra risposta alle pro-blematiche ambientali si chiama3008 Hybrid4 presentata in primamondiale al Salone di Parigi di otto-bre, per poi essere commercializzatanella primavera del 2011. È il compi-mento di un progetto che ha mobili-tato tutta l’esperienza degli ingegne-ri per giungere a un risultato all’al-tezza delle attese del nostro mar-chio, garantendo allo stesso tempouna guida piena di emozioni, propriocome promette il nostro nuovoclaim: motion & emotion. PerPeugeot, la validità di questa tecno-logia va ben oltre l’efficienza ecolo-gica perché deve fornire prestazionifinalizzate al massimo piacere diguida per l’automobilista. Tutto que-sto trova la sua realizzazione praticaa diversi livelli: silenziosità di funzio-namento, con la possibilità di guida-re in modalità soltanto elettrica;grande sicurezza indotta dalla possi-bilità della trazione integrale; presta-zioni brillanti; semplicità di utilizzograzie a quattro modalità di guidaselezionabili. Nel 2012 Peugeotintrodurrà la tecnologia Hybrid4 rica-ricabile, con l’obiettivo di ottenere,sempre sulla 3008, consumi di 2 litriogni 100 chilometri ed emissioni diCO2 inferiori a 50 gr/km”.

Mario Anzola

Peugeot 3008 Hybrid4, vettura ecologica che sarà commercializzata nella primavera del 2011

Peugeot 5008, eletta in Germania auto dell’anno 2010

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CarFleet ottobre 201024

Inchiesta

Flessibilità e nuovi prodottiper rilanciare i commerciali

Per uscire dalle sabbie mobili della crisi economica il comparto dei veicoli commerciali mette in campo molte novità di prodotto (con un occhio di riguardo per l’ambiente)

e una riorganizzazione delle reti di vendita. Come vedono l'uscita dalla crisi i rappresentanti di Citroën, Fiat Professional, Peugeot, Renault e Volkswagen

Il mercato dei commer-ciali è in serie difficoltà.Gli incentivi del 2009

avevano contribuito a con-tenere le perdite negli ulti-mi mesi dello scorso annoe hanno dato un certoimpulso alle vendite del pri-mo trimestre di quest’an-no. La spinta degli incenti-vi si è però esaurita conmarzo e da aprile le vendi-te di commerciali ristagna-no sui livelli molto depres-si della prima parte del2009.

Se riparte l'economia“Nel primo semestre del2010 - dice Flavio Castelli,responsabile marketing diFiat Professional - le imma-tricolazioni di veicoli com-merciali sono cresciute del15% rispetto allo stesso

periodo dell’anno prece-dente, anche grazie ad unacoda della campagnaincentivi. Attualmente,però, il mercato non stacrescendo così tanto. Certoi livelli record del2007/2008 rimangono lon-tanissimi. Secondo lenostre previsioni, il merca-to dei veicoli commercialiriprenderà a salire con una

crescita cauta, anche acausa del fatto che il suoandamento è strettamentelegato a quello dell’econo-mia. I provvedimenti chepotrebbero rilanciare que-sto mercato, quindi, sonoquelli generali che porte-rebbero giovamento all’in-tera economia rilanciandoal contempo gli investi-menti di aziende, impresee artigiani”.“Le previsioni per l’anda-mento del mercato dei vei-coli commerciali - sottoli-nea Nino Colicino, fleetsales director di RenaultItalia - vedono per l’interoanno all’incirca 180.000nuove immatricolazioni, undato che si collocherebbeleggermente al di sopra del2009 (circa 175.000) ma invistoso calo rispetto al

2008 (circa 225.000).Tuttavia si può dire che rag-giungere nel 2010 i livellidel 2009, vista l’assenza diincentivi statali, sarebbe diper sé un importantesegnale di ripresa”.

“Contrariamente a quantoindicano i dati di vendita deiprimi mesi 2010, fortementeinfluenzati dall’effetto delleultime immatricolazioni frut-to degli incentivi - diceAndrea Pederzoli, direttoreVolkswagen VeicoliCommerciali - se esaminia-mo il trend di acquisizionedei contratti, il comparto deiveicoli commerciali sta regi-strando una crisi chepotremmo considerarestrutturale. Infatti, a frontedi una crescita del mercatodi circa il 15% nel primosemestre 2010 (rispetto al2009), nello stesso periodoil decremento di nuovi con-Fiat Nuovo Doblò

Nino Colicino, fleet salesdirector di Renault Italia

Flavio Castelli, responsabilemarketing di Fiat Professional

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CarFleet ottobre 201025

tratti siglati con i clienti fina-li è pari al 7%. È quindiabbastanza chiaro che aquesto ritmo e consideran-do il perdurare di una situa-zione economica dove aipochi cenni di ripresa sisommano molti elementi dirischio, è difficile che si pos-sa assistere ad una ripresadel comparto senza misurea sostegno che siano strut-turate e a medio/lungo ter-mine, volte al rinnovo delparco circolante a finiambientali, oltre che a unasostanziale riforma dellafiscalità”.“L’andamento del mercatodei veicoli commerciali -conferma Guido Montanari,direttore vendite di CitroënItalia - è il riflesso di unasituazione economica sta-gnante. Risulta chiaro chegli ecoincentivi non sonostati nel corso del 2009 lasoluzione al problema. Difatto se le aziende non han-no una visione positiva sul-l’andamento dell’economiae del business in generalenon andranno a fare inve-stimenti al di là degli aiutistatali in essere. Occorrepertanto procedere adinterventi strutturali chefacilitino l’accesso al credi-to delle piccole e medie

aziende e che permettanoin generale di rendere leaziende italiane più com-petitive in un ambito euro-peo e mondiale”.

Offerta flessibile“Il settore dei veicoli com-merciali - sottolinea Angelo

Simone, direttore venditead aziende di Peugeot Italia- richiede elevata profes-sionalità e un’offerta ‘fles-sibile’ per soddisfare esi-genze specifiche, che varia-no da cliente a cliente. Inquesto contesto PeugeotItalia sta avendo un ruolosempre più importante. Nel2010 le vendite deiCommerciali Peugeotmostrano un trend favore-vole, con un ulteriore mar-gine di miglioramento datodal nuovo programma suiveicoli trasformati”. “I con-cessionari Peugeot - prose-gue Angelo Simone - conti-nuano con la loro evoluzio-ne. Oggi devono esseredotati di certi requisiti, tra iquali: esposizione dell’inte-

ra gamma di commerciali eproposte di allestimento;almeno tre veicoli commer-ciali da dimostrazione; orga-nizzazione di almeno dueeventi Fleet locali l’anno. Perquanto riguarda il post-ven-dita: un interlocutore unicoed identificato per i clientiimpresa; un servizio rapidoe un’officina in grado diassistere l’intera gamma dicommerciali, un’offerta consoluzione di mobilità ade-guata. Il vero elemento dinovità è la ricerca costantedi una maggiore professio-nalità, che passa ancheattraverso corsi di forma-zione periodici tenuti daPeugeot Training”.

“Citroën - dice GuidoMontanari - dal 2009 harafforzato la sua posizionetramite due azioni congiun-

Angelo Simone, direttore venditead aziende di Peugeot Italia

Guido Montanari, direttorevendite di Citroën Italia

La nuova gamma Caddy Volkswagen

Peugeot Bipper Tepee

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Inchiestate; una a livello interno conla creazione della direzioneVendite Business e una alivello di Rete con lo svilup-po dei Business CenterCitroën: concessionari dota-ti di una struttura, di servizie di una forza vendita spe-cializzata nelle relazioni coni clienti aziende. Natural men -te l’impegno Citroën verso ilsegmento dei veicoli com-merciali non si esaurisce qui,al contrario ci sono in pro-gramma importanti novitàanche a livello di prodottocon la nuova motorizzazione2.0 HDi 163 cv FAP Euro 5 suJumpy e la creazione diJumper 28, estremamentecompetitivo in termini diprezzo. Altro punto forte del-la gamma veicoli commer-ciali di Citroën è Berlingodoppia cabina che, dotato disedili posteriori ripiegabili,consente l’utilizzo sia comefurgone che come veicolo ingrado di trasportare fino a 5persone. Inoltre Citroën con-tinuerà l’aggiornamento del-le motorizzazioni, in lineacon la normativa anti inqui-namento Euro 5”.

Il ruolo delle novità“Volkswagen - dice AndreaPederzoli - vuole essere pro-tagonista sul mercato italia-

no, anche grazie al lancio delNuovo Caddy sia nella ver-sione trasporto merci chetrasporto persone. Succes-sivamente entrerà nella fa-miglia Volkswagen VeicoliCommerciali un nuovo vei-colo, il Pick - Up Amarok, chesta già riscuotendo un inte-ressante consenso. Perquanto concerne invece leiniziative commerciali conti-nueremo la nostra politicacon azioni che ci consenta-no di essere competitivi nelmercato e garantiscano laredditività del business pertutti gli anelli della catena di-stributiva”.“Tra le novità di prodotto piùimportanti - sottolinea NinoColicino - è da segnalare ilnuovo Master, prodotto di

punta tra i veicoli commer-ciali Renault e già conformealle norme Euro 5. Da nondimenticare, poi, il Traffic MY2011 (già presentato a mar-zo) e il completamento dellagamma del Kangoo. Inoltrenei nostri programmi vi sonoimportanti azioni di forma-zione volte ad aumentare laprofessionalità dei nostrivenditori, con l’obiettivo diavere a disposizione unarete sviluppata di conces-sionari specializzati nellavendita di veicoli commer-ciali, e cioè con spazi espo-sitivi dedicati, specifici ser-vizi post-vendita ed apertu-re differenziate per la clien-tela business”.“Fiat Professional - diceFlavio Castelli - punta molto

sul lancio del nuovo Doblò,che rappresenta il punto diforza della gamma di veicolicommerciali da noi propostisul mercato. Entrando piùnello specifico il nuovo Doblòrappresenta un veicolo darecord nel suo segmento(quello delle cosiddette fur-gonette) e vede, rispetto almodello precedente, miglio-rate sia le dimensioni sia lafunzionalità di carico, con unaportata record che può arri-vare fino a una tonnellata.Molteplici le versioni dispo-nibili, adatte alle più svariateesigenze, dalla versione frigoalla versione taxi”. “Un’altra grande novità nellanostra offerta - aggiungeRoberto Fresia, responsabilemarketing di Fiat ProfessionalItalia - è il sistema Eco:DriveFleet, disponibile da settem-bre anche sui veicoli com-merciali. Questo sistema per-mette al conducente, tramiteun software semplicissimo dausare, di avere a disposizio-ne indicazioni aggiornate suiconsumi e sulle metodologiepiù appropriate per ottimiz-zare il proprio stile di guida eridurre anche le emissioni disostanze nocive per l’am-biente”.

Vincenzo Conte

Il nuovo Renault Kangoo Express

Citroën Jumpy

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Gestione flotte

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La car policy va oltre la congiuntura

Parola d’ordine,r a z i o n a l i z z a r e .Con misure che

talora portano al down-sizing e all’allungamen-to dei contratti di noleg-gio, ma trovano sempreun comune denomina-tore nella ridefinizionedel parco auto e dellarelativa politica digestione allo scopo di

massimizzare la resa eridurre i costi di eserci-zio. Soluzioni differenti,e pure ugualmentesignificative e illumi-nanti sulle modalità perspingersi oltre la crisi,così come emerse dalrapido giro d’orizzontecondotto interpellandodue aziende, Lavazza eWhirlpool. Aziende con

profili e settori d’attivitàben diversi, eppureaccomunate dall’esi-genza di rivedere, attra-verso cambiamenti chenegli ultimi anni hannovisto una sensibileaccelerazione, le pro-prie car policy.

Contratti più lunghiDice Oreste Binda, fleet

manager di Whirlpool inItalia: “Abbiamo agitosu più leve. Ad esempiose fino all’inizio dellacrisi per le auto asse-gnate in benefit ai diri-genti consideravamo unsolo marchio Premium,con una scelta che per-metteva di semplificaregli acquisti, la necessa-ria maggiore attenzione

Le aziende rinnovano parco auto e politiche di gestione facendo fronte alla crisi con soluzioni diverse, tutte ugualmente orientate a massimizzare i livelli di servizio: contenere i costi

è imperativo, ma senza compromessi per la sicurezza e la soddisfazione dei driver. Abbiamo approfondito queste tematiche con i fleet manager di alcune importanti aziende

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ai costi, e pure alleemissioni, ci ha convin-to a estendere il noverodelle vetture ad altrimarchi Premium”. Loscorso anno, poi, quan-do la congiuntura haimposto un’ulteriorestretta preventiva, eccoda un lato la richiesta diprolungare le duratecontrattuali e, dall’altro,la decisione di ricorrereal downsizing, puntandoa mantenere gli stessimodelli, con le medesi-me dotazioni di sicurez-za, ma con cilindrateinferiori. “Queste scelte- sottolinea Binda - han-no sortito risparmisignificativi. Da contrat-ti standard con percor-

renze di 120mila km in48 mesi siamo passati a160mila km estendendoil periodo di un anno.Quanto poi al novero divetture tra cui i dipen-denti possono scegliere(sono tre le fasce delleauto destinate ai diri-genti, e tre sono purequelle dei veicoli pretta-mente aziendali, usatida tecnici e commercia-li), abbiamo creato duediverse liste affiancandoall’elenco standard unagreen list”.

Incentivi ecologiciUna lista composta damodelli equivalenti, macon emissioni di CO2 econsumi inferiori.

“Come incentivo allascelta “verde” - conti-nua Binda - per questimodelli si è ridotto ilcontributo richiesto aidriver. Inoltre, abbiamoinserito a costo zero trevetture ibride e cioèHonda Insight 1300,Honda Civic Hybrid e

Toyota Prius 1800”. “Unaltro cambiamento checi avvantaggia - ripren-de il fleet manager diWhirlpool - è rappre-sentato dal full out-sourcing, che da unsemestre ci viene forni-to da LeasePlan. Ainoleggiatori noi chie-diamo di essere veri epropri partner, moltipli-cando i suggerimenti ele proposte, nell’ambitodi una consulenza chevorremmo fosse siste-matica”.

I canoniLa car policy di Lavazzaè articolata in ottofasce, le prime quattrocorrispondenti al perso-

Oreste Binda, fleet managerdi Whirlpool in Italia

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Gestione flotte

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nale dirigente, al qualeè permesso sceglierequalsiasi tipo di vetturaentro un budget di rife-rimento. La Lavazza nonè ricorsa all’allunga-mento dei contratti, per-ché è sempre interve-nuta con contratti tailor-made sulla base dellareale percorrenza deldriver ed ha continuatol’attenta attività di rical-coli, per ottimizzare icanoni senza perdere divista la sicurezza deidriver, per Lavazza con-dicio si ne qua non.“Nel 2009 - sottolineaEmanuela Memeo, fleetmanager Italia diLavazza - abbiamo por-tato da due a quattro le

fasce dirigenziali, sullabase di una scelta delladirezione del personaleche intendeva differen-

ziare le figure ai varilivelli. La difficoltà èstata soddisfare i drivere al contempo riequili-brare il cambiamento

con opportuni risparmi.Ci siamo riusciti lavo-rando a stretto contattocon le Case automobili-stiche Mercedes eVolkswagen e soprat-tutto agendo sui con-tratti delle 300 vetture(su un totale di 380)che rientrano nellequattro fasce inferiori”.Fra i risultati ottenutilavorando prima con ilGruppo Fiat e poi conPeugeot vi sono anchesconti e valori residuipiù consistenti.“Cerchiamo sempre -aggiunge Memeo - diritagliare i contratti amisura delle esigenzedei singoli driver, inbase alle percorrenze

effettive. Per l’indivi-duazione delle vettureda inserire in car list sifa riferimento al con-tratto standard, checorrisponde al contrat-to medio del parco autoe che rappresenta ilmodo per Lavazza diomologare tutti i driver,senza penalizzare nes-suno”. Tra i serviziinclusi nel noleggio cisono la manutenzioneordinaria e straordina-ria e il cambio pneuma-tici illimitati, e pure perla disponibilità dell’au-to sostitutiva non ven-gono applicate limita-zioni.

Mino De Rigo

Emanuela Memeo, fleetmanager Italia di Lavazza

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Assicurazioni

Indennizzo diretto: un sistema da rivedere

A tre anni dalla sua introduzione l’indennizzo diretto continua a far discutere. Per i privati ha contribuito a raggiungere gli obiettivi di semplificazione burocratica, di contenimento della spesa

e di velocizzazione dei risarcimenti. Per le flotte, invece, i risultati preventivati non sono ancora stati raggiunti.Il punto della situazione in un convegno organizzato da Aniasa alla LUISS

La sede di prestigio prescelta èl’Aula Magna dell’UniversitàLUISS a Roma, dove si è tenuto

il convegno intitolato “Indennizzodiretto e micro permanenti: bilanci eprospettive”, promosso congiunta-mente dall’Università Luiss GuidoCarli di Roma e da ANIASA, la rap-presentanza categoriale del noleg-gio veicoli in Confindustria.Obiettivo dell’incontro: fare un bilan-cio sul Codice delle Assicurazioni edin particolare sulla sua principalenovità: la procedura del cosiddetto“indennizzo diretto”, un istituto natoper rivoluzionare i comuni meccani-smi di gestione della RCA e finalizza-to ad abbassare i premi e scongiura-re le frodi.

Ma a tre anni di distanza dalla suaintroduzione (1° febbraio 2007)cosa ne pensano realmente i gesto-ri di flotte? Alla presenza dei rap-presentanti di ANIA, ISVAP, CON-SAP, maggiori associazioni del set-tore assicurativo, e dell’Autoritàsulla concorrenza, le imprese dinoleggio hanno espresso preoccu-pazione e fortissime perplessitàdal momento che non vedono all’o-rizzonte i risultati preventivati.

SemplificazioneIdeato in un’ottica di semplificazio-ne, per prevenire le frodi, velocizza-re i risarcimenti, ridurre il conten-zioso, contenere gli oneri dell’ec-cessivo ricorso all’intermediazione

legale, nonché per allargare il profi-lo della concorrenza tra le imprese,l’indennizzo diretto ha certo benfunzionato per la grande platea deiprivati.Peraltro, i premi assicurativi nonsono affatto diminuiti, e hannoripreso a crescere gli oneri per ilrisarcimento dei danni, derivantispecialmente per le cosiddettelesioni micro permanenti, con unrincaro medio stimato delle poliz-ze flotte superiore al 50-60%. Dall’inizio del 2010 le aziende dinoleggio hanno infatti visto lievitarenotevolmente il costo delle assicu-razioni, che oggi rappresenta circa il18% dei costi sostenuti per la gestio-ne del parco auto. L’aumento dei

Il tavolo dei relatori al convegno organizzato da Aniasa presso l'Aula Magna dell'Università LUISS a Roma il 23 giugno 2010

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costi RCA è stato repentino e ina-spettato, difficilissimo da sosteneree preoccupa fortemente sia lesocietà di noleggio a lungo termine,che prevedono tariffe mensili pre-stabilite mediamente per 3 anni, siail settore del noleggio a breve ter-mine, per il quale un forte incre-mento delle tariffe provocherebbel’allontanamento della clientela,specialmente turistica. Ogni giornocircolano sulle nostre strade quasi700.000 veicoli a noleggio ed è faci-le immaginare quanto pesi in bilan-cio la voce assicurazioni; ogni rin-caro poi viene vissuto come un pro-blema, anche perché è molto com-plesso riversarlo sull’utilizzatore.

Aumentano le frodiIn questo scenario, la “colpa” nonè naturalmente tutta dell’indenniz-zo diretto: le statistiche ci diconoche nel mercato dei privati la fre-quenza dei sinistri attivi e di quellipassivi si equivale, mentre tra iclienti con auto aziendali il livellodegli incidenti passivi è sensibil-mente superiore agli attivi, gene-rando forti aumenti di spesa. Il pro-blema nasce dal fatto che il titolaredi auto aziendali spesso tralascia odimentica di denunciare i danni dilieve entità, rimandando all’inter-vento assicurativo. Inoltre, il limiterelativo al tempo massimo di 30giorni, concesso per le eventualicontrodichiarazioni da parte delpresunto responsabile di un sini-stro, è incompatibile con le moda-lità operative del settore. Questoperché i clienti sono soliti conse-gnare la denuncia di sinistro solo altermine del noleggio, consideratoche nella maggior parte dei casi sitratta di danni lievi, che non impe-discono l’impiego del veicolo. Proprio questo meccanismo sta ali-mentando anche il problema dellefrodi che vedono coinvolte vetturee anche furgoni di proprietà dellesocietà di noleggio. Soprattutto inconseguenza del meccanismo del“forfait” unico, che vede da que-st’anno unificare l’importo che le

compagnie restituiscono in casod’incidente con torto. Se media-mente il costo per la compagnia èdi circa 2.000 euro, anche undanno di importo inferiore, adesempio 500 euro, viene virtual-mente liquidato con 2.000 euro,ovvero con una compensazione trail complessivo dei danni attivi equelli passivi.

Premi in aumentoLa complessità della situazione stadeterminando che nella fase di rin-novo delle polizze RCA, i premimedi prospettati dalle compagnieassicuratrici risultino in decisoaumento (in pieno contrasto con lospirito che muoveva l’introduzionedel nuovo Codice delleAssicurazioni), non essendo statopossibile verificare la trasparenza ela correttezza delle denunce.E per l’effetto congiunto dell’au-mento delle frodi e della lievitazio-ne dei costi RCA il settore dellalocazione veicoli (che da solo è il12% dell’immatricolato automoti-ve, con oltre 7.000 dipendentidiretti e 20.000 indiretti) rischia dientrare in una fase di empassenegativa, compromettendo la cre-scente presenza nel contesto pro-duttivo e, pertanto, facendo man-

care a 60.000 aziende e 1.400 PA lagrande valenza del risparmio insitanel noleggio.Per Aniasa, al fine di ovviare aqueste situazioni che rendonoinsostenibile la gestione del com-parto, se i sinistri si moltiplicanoed il costo delle assicurazioni siingigantisce è necessario far fron-te al problema su due versanti.Innanzitutto, le imprese di noleggiopongono da sempre grande atten-zione nell’evidenziare alla propriaclientela il doveroso rispetto dellanormativa del Codice della Strada ela necessità di stili di guida impron-tati a basilari criteri di sicurezza.Questo importante aspetto saràancora di più ribadito in occasionedi ogni contatto con gli utilizzatorifinali.Contemporaneamente, è opportu-no attivare un tavolo di discussioneche veda coinvolti compagnie assi-curatrici, società di noleggio veico-li, istituzioni ed organi di vigilanza,per valutare i necessari correttivida apportare all’attuale impiantolegislativo in tema di assicurazioni,che consideri attentamente lepeculiarità del noleggio.

Pietro Teofilattodirettore Aniasa

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Marketing

Audi A1 punta sui giovani e comunica via web

Dottor Migliorini per promuo-vere il lancio della A1, lavostra campagna pubblicita-

ria è cominciata sul web e sui socialnetwork, utilizzando cioè YouTube,Twitter e Facebook. Quali sonostate le motivazioni alla base diquesta vostra scelta?“Abbiamo deciso di utilizzare icanali che utilizza il target al qualevolevamo rivolgerci. Se vogliamocomunicare un messaggio ad un

pubblico giovane e di tendenza,dobbiamo non solo usare il suolinguaggio, ma impiegare anche imezzi che gli sono più congeniali.Perciò a fianco della campagnapubblicitaria tradizionale abbiamoattivato specifiche azioni di comu-nicazioni su internet, compresal’apertura della official page diAudi A1, che hanno sfruttatoanche le potenzialità dei socialnetwork”.

Oltre a ciò, un particolare rilievonella vostra campagna pubblici-taria hanno avuto anche i road-show di test drive in anteprimadella A1, realizzati in note loca-lità turistiche italiane.“Sì. Siamo andati nei luoghi dimaggiore presenza del target diA1, per far conoscere e far provarele nostre vetture in anteprima.Cominciando da Milano, zonaTortona, dove la presentazione di

Per il lancio della nuova A1, Audi ha inaugurato nuove piattaforme di comunicazione, appositamente concepite per il target giovane e dinamico a cui si rivolge. Per far conoscere questo modello,

poi, Audi ha organizzato uno specifico roadshow di presentazione che ha toccato anche note località balnearidel nostro Paese. Approfondiamo il tema con Michele Migliorini, direttore marketing di Audi Italia

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Con la A1, Audi apre ad una nuova tipologia di clienti, in particolare ragazzi e donne, che sognano un'auto compatta ma esclusiva

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A1 ha debuttato in concomitanzacon le iniziative del Fuori Salone,la rassegna di eventi collaterali alSalone del Mobile di Milano.Inoltre, in collaborazione conVirgin Radio, abbiamo organizza-to alcuni importanti appuntamen-ti di presentazione e di test drivedella A1 (in collaborazione con gliistruttori della scuola di guidasicura Audi) in giro per alcunenote zone balneari italiane: inluglio a Forte dei Marmi e MilanoMarittima, in agosto a San FeliceCirceo e, per concludere, a set-tembre, a Milano, abbiamo orga-nizzato l’evento finale del road-show”.

In termini di marketing, il target acui vi rivolgete per promuovere laA1 è quindi, almeno in parte, diver-samente caratterizzato rispetto aquello abituale di Audi e compren-de specificatamente la fascia gio-vane ed esplicitamente anche quel-la femminile. Quali sono a questoriguardo le vostre aspettative?

“Con la A1 ci aspettiamo unaforte presenza di nuovi clienti, inparticolare ragazzi e donne cheprima non si avvicinavano alnostro Brand per la mancanza diun’offerta che incontrasse le loroesigenze specifiche”.

Per rafforzare l’efficacia dellavostra promozione con i pubblicidi riferimento avete anche ideatouno specifico claim “Go advan-ced” che sottolinea tutte levostre attività di comunicazionesulla A1…“Il concetto di “Go advanced” haaccompagnato tutta la fase di pre-lancio. Esso caratterizza non solola vettura come un modello pro-gressivo e tipicamente Audi, mainvita anche il target ad avanzareverso questo nuovo modello”.

A partire dallo scorso settembre,particolarmente intenso è poi statoanche il battage pubblicitario di A1sui media tradizionali, con spot edannunci che su televisione e radio

hanno ripreso contenuti e stili dicomunicazione della campagnacorporate internazionale. Qualisono stati i primi risultati che aveteconseguito?“C’è un grandissimo interesseintorno a questo modello. Il seg-mento in Italia è molto forte, quindinon ci stupisce che l’esordio diAudi in questo segmento abbia unriscontro così positivo”.

Oltre a queste iniziative di promo-zione, numerose sono le opportu-nità e gli eventi promossi dallavostra rete e messi in campo per illancio della A1 a livello locale. Cene vuole parlare…“La nostra Rete non ha lasciatonulla al caso preparando per il lan-cio della A1 una serie di eventi loca-li che sono culminati nel “porteaperte” del 18 e 19 settembre scor-si che hanno registrato numerosis-sime presenze in tutto il territorionazionale”.

Ermanno Molinari

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Un’Audi A1 per beneficenza creata dall’artista Damien Hirst

Damien Hirst, considerato uno dei piùimportanti artisti moderni in GranBretagna e i cui lavori, in passato, han-no raggiunto cifre record alle aste diSotheby’s, ha dipinto una Audi A1 spe-cificamente per l’evento benefico WhiteTie. Il “White Tie and Tiara Ball” è l’e-vento di beneficenza più importante perla Elton John AIDS Foundation (EJAF), trale 10 più importanti associazioni al mon-do per la lotta all’AIDS. La Audi suppor-ta la EJAF da 8 anni, ma mai prima d’o-ra aveva messo a disposizione un ogget-to artistico di simile portata. Questo esemplare unico, dall’esteticainconfondibile, è stato aggiudicato perla cifra record di 420.000 euro e, nono-stante si tratti di una vera e propria ope-ra d'arte, è regolarmente omologato perla circolazione stradale.

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Beni e servizi per l’auto:i prezzi salgono

Secondo un’analisi di Econometrica su base Istat in luglio i costi per la gestione di un’auto sono in crescita (+3,04%). A trainare questo aumento sono

i prezzi della benzina (+5,93%) e degli altri carburanti (+7,03%). In 12 mesi (luglio 2010 – luglio 2009) la crescita dei prezzi di beni e servizi per l’auto è del 6,48%

FocusFleet management

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In luglio l’indice dei prezzi deibeni e servizi per usare l’autoelaborato da Econometrica sulla

base degli indici analitici dell’Istatha fatto registrare una crescita sugennaio del 3,04%. Questo incre-mento è dovuto prevalentementealle benzine che hanno subito rin-cari del 5,93% e agli altri carburan-ti, aumentati del 7,03%.

Carburanti esclusiEscludendo questi due tipi di pro-dotto, i prezzi dei beni e servizi perl’auto in luglio sono cresciutidell’1,73%, di poco superiore all’in-cremento dell’indice generale deiprezzi che è stato dell’1,16%.

Le altre vociIn luglio sono cresciuti meno del

livello generale dei prezzi i pneu-matici (+0,25%), i garage e i par-cheggi (+0,65%), la manutenzionedei mezzi di trasporto (+0,92%) e iricambi ed accessori (+0,96%). Ilubrificanti sono invece aumentatidell’1,24%, le riparazioni dei mezzidi trasporto dell’1,42%, le assicura-zioni del 2,65% e i pedaggi auto-stradali del 3,71%.

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12 mesiCome si è detto, i dati che abbiamoappena analizzato si riferisconoalle variazioni di luglio su gennaio.Se allarghiamo l’orizzonte e consi-deriamo l’andamento di dodicimesi, a luglio i prezzi dei beni e ser-vizi per l’auto fanno registrare unavariazione tendenziale (cioè sullostesso mese del 2009) del 6,48%.Anche in questo caso l’incrementoè dovuto in larga misura alle benzi-ne (+8,93%) e agli altri carburanti(+14,57%). Considerando infattil’indice al netto delle due voci l’in-cremento si riduce al 4,68%. Sitratta tuttavia di una crescita consi-stente se si considera che l’indicegenerale dei prezzi è cresciutodell’1,67%.

In recuperoOltre ai carburanti, un’altra voce haavuto negli ultimi dodici mesi untasso di crescita sostenuto e cioè ipremi di assicurazione (+7,70%). Dasegnalare, inoltre, gli aumenti deilubrificanti (+1,99%), della manu-tenzione (+2,08%), delle riparazioni(+2,82%), dei pedaggi autostradali(+6,53%) che sono superiori all’au-mento del livello generale dei prez-zi. Sono cresciuti meno invece ipneumatici, che hanno fatto regi-strare l’aumento più contenuto(+0,59%), i garage e parcheggi(+1,37%) e i ricambi e accessori

(+1,49). Come è noto, per effettodella crisi economica, il tasso globa-le di inflazione su base annua erasceso nel luglio 2009 addirittura azero. A partire da questo minimo èiniziato un graduale recupero coe-rente, prima con la stabilizzazionesu bassi livelli dell’economia e poicon i primi accenni di ripresa.

L’andamento dei prezzi dei beni eservizi per l’auto sarebbe stato coe-rente con quello del livello generaledei prezzi se non vi fossero stati iforti aumenti di assicurazioni epedaggi autostradali e soprattuttoquelli dei carburanti.

Luigi Gemma

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Voci di prodotto Variazione % luglio 2010luglio 2009

VARIAZIONE DEI PREZZI DEI BENI E SERVIZI PER L'AUTO

Pneumatici 0,25 0,59

Ricambi e accessori 0,96 1,49

Benzine 5,93 8,93

Altri carburanti 7,03 14,57

Lubrificanti 1,24 1,99

Riparazioni mezzi di trasporto 1,42 2,82

Manutenzioni mezzi di trasporto 0,92 2,08

Garage e parcheggi 0,65 1,37

Pedaggi autostradali 3,71 6,53

Assicurazioni sui mezzi di trasporto 2,65 7,70

Beni e servizi per l'auto 3,04 6,48

Beni e servizi (esclusi carburanti) 1,73 4,68

Indice generale dei prezzi 1,16 1,67

Fonte: elaborazione Econometrica su dati Istat dei prezzi al consumo per l'intera collettività

Variazione % luglio 2010

gennaio 2010

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NovitàLa nuova Fabia Wagon è disponibileanche nella versione più pulita dellagamma. Grazie al motore 1.2 TDI com-mon-rail con funzione Start&Stop,sistema di recupero dell’energia e indi-catore della marcia consigliata, i consu-mi e le emissioni risultano ulteriormen-te ridotti. Il tre cilindri sovralimentatoda 75 cv rispetta la normativa Euro 5 esi rivela parsimonioso, permettendo dicontenere i consumi: 29,4 km/litro nelciclo combinato, con emissioni di CO2pari a 89 gr/km. Grazie al sistemaStart&Stop è possibile risparmiare da0,2 a 0,4 litri di carburante ogni 100 kmnel ciclo combinato. La Fabia WagonGreenLine è anche dotata del sistema direcupero dell’energia in fase di frenatagrazie al quale si ottiene una ulterioreriduzione delle emissioni. Prezzi dacirca 15.800 euro.

Il posto della Citroën C4 coupé saràpreso nella primavera 2011 dalla DS4,già anticipata a suo tempo al Salone diGinevra dalla DS High Rider, conceptche riprende il design innovativo dellaDS3. A parte alcune modifiche margina-li, la carrozzeria mantiene la sportivitàdel prototipo, lungo poco meno di 4,30metri, mentre le caratteristiche tecnichesaranno anticipate al Salone di Parigidalla nuova C4 cinque porte. La DS4risulta molto più aggressiva, grazieanche ai cerchi in lega di maggior dia-metro, al diverso abitacolo, pur semprecaratterizzato da una plancia piuttostoelaborata, e alle finiture specifiche.Sotto al cofano anteriore solo i motoripiù potenti, a benzina e diesel, nellecilindrate da 1.4 e 2.0 litri, destinati allaC4. Di spicco il 2.0 HDi turbodiesel, contecnologia ibrida e trazione integrale.

KIA SPORTAGE,DINAMICA, INNOVATIVA E CAPIENTE

CITROËN DS4,MOTORI POTENTI E SPAZIO AL DESIGN

SKODA FABIA WAGON GREENLINE,RISPETTO PER L’AMBIENTE

La novità di Kia, disponibile da inizioautunno, è la nuova generazione dellaSportage. Lo Sport Utility coreano,realizzato dal designer PeterSchreyer, già brillante autore dellaSorento, mostra un look dinamico edin linea con i più recenti stilemi dellacasa, che puntano molto su linee ori-ginali. La nuova Sportage è più lunga,più bassa e più larga della generazio-ne precedente, offre più spazio per ipasseggeri e per i bagagli, grazieanche al passo allungato. Ampia lagamma di versioni equipaggiate conmotorizzazioni turbodiesel e a benzi-na. Tra i propulsori a benzina un 1.6,con turbo e iniezione diretta da 140 cve un 2.0 da 163 cv. Per ciò che concer-ne i turbodiesel un 1.7 da 115 cv e un2.0 da 136 cv. Di base è previsto uncambio meccanico a 6 marce.

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di Lodovico Basalù

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Seconda generazione per Mazda 5. Conun abitacolo capace di ospitare sino a 7passeggeri e personalizzabile con varieconfigurazioni, grazie al sistema dellacasa giapponese chiamato Karakuri. Trale novità, il motore quattro cilindri benzi-na 2.0 DISI a iniezione diretta, da 150 cv- provvisto del sistema i-stop - che ha il15% in meno di emissioni rispetto al vec-chio motore. L'aerodinamica è statamigliorata. L'auto conserva gli stilemilegati al design della Mazda 6 e dellaMazda 3. Disponibile nei concessionarida dicembre, la Mazda 5 è mutata anchea livello dell’abitacolo. Nuovi il cruscotto,il volante e la consolle centrale. La vettu-ra ha un maggior numero di rinforzi inacciaio ad alta resistenza, in modo darisultare più leggera e più rigida rispettoal vecchio modello. Il listino parte dacirca 22.000 euro.

MAZDA 5,PIÙ ROBUSTA MA LEGGERA

Honda propone la nuova Civic GT per ilmercato italiano. Si tratta di un allesti-mento dedicato alla 5 porte con propul-sore 1.8 i-Vtec 140 cv, basato sulla piùcostosa versione Elegance e caratterizza-to da griglia frontale a nido d’ape, mini-gonne, cerchi in lega dedicati, maniglie etappo serbatoio color antracite e sedilirivestiti parzialmente in pelle. Resta inva-riato il design, certamente originale sia alivello di carrozzeria sia a livello di abita-colo. La Honda Civic GT ha un prezzo dilistino di circa 19.390 euro con cambiomanuale e 20.590 euro con cambio auto-matico. Il motore 140 cv, con 174 Nm dicoppia, consente di toccare i 100 km/h in8,9 secondi, con un consumo medio di 15km/litro ed emissioni pari a 155 gr/km diCO2. Al top della gamma Civic resta laType R 2.0, con un motore aspirato a 4cilindri da 201 cv.

HONDA CIVIC GT,COMFORT E PRESTAZIONI

Basta poco per cambiare look: prote-zioni per i parafanghi, barre sul tettoe mascherina cromata più grande. Iritocchi non sono molti, ma danno aquesta versione XV un’aria più sba-razzina. La XV è proposta con unmotore 2.0 a benzina da 150 cavalli(anche con doppia alimentazione aGpl) e con un 2.0 common-rail di paripotenza, il solo motore a gasolio almondo con cilindri contrapposti.L’allestimento è unico (Trend) e com-prende 6 airbag, Esp, cerchi in lega da16”, clima automatico, sedili riscalda-bili e radio con 10 altoparlanti.Trazione ovviamente integrale, condifferenziale centrale autobloccante.I sedili ricordano quelli delle auto darally. Il cambio è manuale a 6 rappor-ti (automatico a richiesta). Prezzo da25.000 euro.

SUBARU IMPREZA XV,SBARAZZINA MA CONCRETA

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NovitàLa prima Mini a 5 porte è in tutte le con-cessionarie dal 18 settembre. Lunga 4,09metri, ha lo spazio sufficiente per quattroadulti e per 350 litri di bagagli, che posso-no diventare 1.170. A richiesta per leCooper D e le Cooper S, c’è la trazione 4x4.Prezzi da 21.000 euro (Mini OneCountryman) a 28.950 euro (Mini Cooper SAll4 Countryman). Quest’ultima è spintadal 1.6 Turbo Twin-scroll da 184 cv. In alter-nativa al cambio manuale a 6 rapporti èdisponibile un automatico, sempre a seimarce, con funzione Steptronic e comandial volante, di serie sulla Cooper S. Comeoptional il pacchetto Minimalism, che com-prende lo Start&Stop e la Brake EnergyRegeneration ovvero il sistema di recupe-ro dell’energia in frenata. Con questomodello, la gamma Mini sembra completa-ta. Anche se le sorprese sono sempre die-tro l’angolo.

Presentata nel 2003, la BMW X3 sievolve. Aumentano le dimensioni e siriduce il peso. La vettura è lunga 4,65metri, larga 1,88 ed alta 1,67. Ne gua-dagnano l’abitabilità e lo spazio per ibagagli, ora di 550 litri (con 5 passeg-geri), contro i precedenti 480. Il portel-lone posteriore ha il lunotto apribileseparatamente. Inizialmente la BMWX3 punta su due propulsori: un quattrocilindri common-rail da 2 litri, con 184cavalli, che equipaggia la xDrive 20d egarantisce un risparmio di carburantedel 15%. Poi il 6 cilindri turbo a benzi-na da 3 litri e 306 cavalli. Fra le novitàil cambio automatico a 8 marce e latecnologia EfficientDynamics, che con-templa la rigenerazione dell'energia difrenata ed il generatore-starter inte-grato. Consegne da novembre, a parti-re da 41.750 euro.

PEUGEOT 508,LA SPORTIVA DAL LOOK SOBRIO

BMW X3,RINNOVATA E ADESSO PIÙ GRANDE

MINI COUNTRYMAN,EVOLUZIONE CONTINUA

In vendita da febbraio 2011, la 508 haun frontale sportivo, ma senza quellabocca da squalo che ha contraddistintoultimamente le Peugeot. Il compito delnuovo modello è quello di sostituire siala 407 sia la 607. Per quanto riguarda lameccanica, 508 propone motori benposizionati in termini di prestazioni,consumi ed emissioni. Previsto infatti ilnuovo sistema e-HDi (Start&Stop dinuova generazione). Integrerà la tecno-logia Hybrid4 (il motore convenzionaleaziona le ruote anteriori, quello elettri-co quelle posteriori), ottenendo unaperfetta 4x4, con motori 1.6 Turbo abenzina a iniezione diretta da 200 cv edue turbodiesel di 1.6 e 2.0 litri.Emissioni a partire da 99 gr/km di CO2.La 508 è prevista con due carrozzerie:berlina (lunga 4,79 m) o Sw (4,81 m).

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Nuova proposta da Citroën per lamobilità elettrica in città: si trattadella C-Zero che, come suggerisce ilnome, si propone come vettura a zeroemissioni. Posto per 4 persone e unequipaggiamento di sicurezza comple-to. L’altezza di 160 cm ha permesso diposizionare il motore elettrico (da 64cv) e le batterie (agli ioni di litio) sottoil pavimento della vettura, lasciandocosì lo spazio per 4 posti. L’autonomiadichiarata è di 140 km. Per la ricaricacon la normale corrente di casa servo-no 6 ore. Ma collegando la presa aspeciali colonnine bastano soltanto 30minuti per avere l’80% della caricadisponibile. Accettabili le prestazioni:da 0 a 100 km/h in 15” con una velo-cità di 130 km/h. Per ora si parla di“noleggio a lungo termine”, a partireda dicembre.

CITROËN C-ZERO,IN CITTÀ SENZA INQUINARE

Decisamente più elegante, condimensioni importanti (4,82 metri),lo sviluppo della nuova Jeep GrandCherokee è iniziato prima dell’accor-do con la Fiat. La meccanica è tuttanuova, con sospensioni ad aria e unsistema di trazione 4x4 Quadra-TracI, Quadra-Trac II e Quadra Drive chesi adatta ai diversi tipi di terreno(asfalto, neve, ghiaia, sabbia).Importanti novità sotto al cofano,dove debutta il 3.6 V6 Pentastar da294 cv a iniezione diretta, alzatavariabile delle valvole MultiAir eturbo. Il cambio è un automatico a 5rapporti. Il diesel (un V6 da 230 cvmade in Fiat) è previsto per metà2011. L’abitacolo ha un aspetto clas-sico, visto che la forma del cruscottoè pulita ed essenziale. Prezzi da circa50.000 euro.

RENAULT KANGOO MAXI, SPAZIO ED ECONOMIA

JEEP GRAND CHEROKEE, STILE E TECNOLOGIA

Dopo il Master, la gamma dei veicolicommerciali Renault si è rinnovata conl’arrivo del nuovo Kangoo Express Maxi,la variante a passo lungo del KangooExpress che, grazie ai 39 cm in più di lun-ghezza, vanta una capacità maggiore - diun metro cubo - rispetto alla versionestandard, per un totale di 4,6 metri cubi.Il navigatore satellitare CarminatTomTom è disponibile per tutta la gammadei veicoli commerciali della Losanga. Sitratta di un accessorio molto utile eormai presente in molti modelli dellaRègie. Il nuovo Renault Kangoo ExpressMaxi è in vendita dalla scorsa primavera,sia nella versione a 2 posti che in quelleCrew Van e Cabine Approfondie, a 5posti. Il motore 1.5 dCi è disponibile conpotenze di 85 e 105 cv. Il carico utile,nella versione a 2 posti, arriva a 4.600litri. Listino a partire da circa 14.000 euro.

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Prova su strada

Più snella e più leggera:nuova vita per la Touareg

La seconda generazione del Suv di Volkswagen ha una linea ancora più aerodinamica: con il 3 litri turbodiesel V6 da 240 cv è scattante e veloce pur consumando meno della passata versione.

Propone due sistemi per la trazione integrale: il più evoluto è il 4xMotion con le ridotte e due differenziali bloccabili. Quattro telecamere e tutti gli aiuti elettronici per una guida ancora più sicura

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Sono stati sufficienti quattrocentimetri in più di lunghez-za, due in meno di altezza e

appena 12 millimetri in più di lar-ghezza per dare alla Touareg diseconda generazione un'immaginecompletamente nuova, più snella efilante, che la fa assomigliare aduna Golf di dimensioni extralarge.Ha abbandonato l'aspetto tondeg-giante e massiccio di prima e si èconvertita a linee più aggraziate edorizzontali: ha perso peso, ma nonlo spazio interno (grazie al passoche aumenta da 2,86 a 2,99 metri)per favorire una migliore abitabilità.Ha mantenuto le straordinarie dotistradali della Touareg prima seriecon l'aggiunta di numerosi sistemielettronici di aiuto alla guida degnidi un'ammiraglia. Ha raddoppiatole soluzioni per la trazione integralelasciando intendere che ora puòaffrontare un off-road impegnativo.Infine si è dotata di ben quattrotelecamere che aiutano il pilota avedere anche gli ostacoli nascostidavanti, dietro e sui lati.

Immagine rinnovataLa svolta che i tecnici Volkswagenhanno impresso alla Touareg nonsta solo nelle dimensioni cherestano importanti, ma negli inter-venti sulla linea che ne hanno tra-sformato l'immagine. Il muso, adesempio, è caratterizzato da presed'aria con listelli cromati e con faria sviluppo orizzontale con origina-li giochi di luce a led; le fiancatesono più slanciate, prive di nerva-ture e con superfici vetrate legger-mente a cuneo; la coda infine è

arrotondata e con un lunotto incli-nato per dare slancio.L'impressione generale a primavista è che questa Touareg diseconda generazione sia una vet-tura ben piantata per terra e menoimponente rispetto al passato.

Potente e reattivaQuando poi si sale a bordo e si girala chiave d'avviamento (c'è anchecome optional la funzione key-lesscon tanto di bottone e loStart&Stop) ci si accorge subitoche la qualità dei materiali nell'abi-

tacolo è sempre altissima (pelle eradica in abbondanza, plasticamorbida e piacevole al tatto) esoprattutto che la vettura spintadal turbodiesel V6 di tre litri con240 cavalli schizza via anche ad unleggero tocco dell'acceleratore. Ilsegreto di questa grande reattivitàsta nella cura dimagrante cui èstata sottoposta con l'utilizzo dimateriali leggeri e con l'abbandonodi tutto quanto è stato ritenutosuperfluo. Tradotta in cifre questacura dimagrante ha portato ad unsensibile incremento della velocitàmassima (218 km/h) e dell'accele-razione (7,8” da 0 a 100) pur riu-scendo a contenere i consumi (7,4litri per 100 km contro i 9,6 prece-denti) e le emissioni di CO2 (195gr/km contro 254). Va sottolineatoal riguardo che il 3 litri TDI con filtroantiparticolato e BlueMotion siavvicina moltissimo alle emissionidi CO2 della versione Hybrid (193gr/km) che dispone invece di ben380 cv.

Lunotto inclinato e portellone arrotondato per la porta posteriore della Touareg

Dati tecnici e per l’impiego aziendale

della Volkswagen Touareg 3.0 V6 TDI Tiptronic 240 cv

Cilindrata 2.967 ccPotenza 240 cvLungh./largh./altezza 4,80 x 1,94 x 1,72 mPeso 2.099 kg Accelerazione 7,8” (da 0 a 100 km/h)Velocità massima 218 km/hCambio Automatico a 8 rapporti Trasmissione Trazione integrale

(*) percorrenza annua 30.000 km

Costo di esercizio al km (*) 0,86Consumo medio 13,5 km/litroCapacità di carico da 520 a 1.642 litriComfort ★★★★✩

Silenziosità ★★★✩✩

Sicurezza ABS SIESP SIAntislitt. SI

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Prova su stradaOff-roadÈ una Touareg che sembra nata peri lunghi trasferimenti su stradaasfaltata vista la reattività delmotore aiutato da uno straordina-rio cambio automatico ad ottomarce con la settima e l'ottavasurmoltiplicate allo scopo di con-tenere i consumi quando si viag-gia a velocità costante in autostra-da. Ma non bisogna fermarsi alleapparenze perchè la 3.0 V6 TDITiptronic della nostra prova, con lapossibilità di scelta tra due siste-mi per la trazione integrale, si èdimostrata una vera fuoristradanell'off-road con una pendenzamassima superabile di 45 gradi, diun angolo di attacco del dosso di30° e di uscita di 31°, con una pen-denza laterale massima di 35° econ un guado superabile fino a 50centimetri di acqua.Nella versione standard 4Motionnon ci sono le ridotte ed il sistemautilizza un Torsen autobloccante.

Invece per chi vuole affrontarepercorsi in fuoristrada più impe-gnativi c'è il sistema 4xMotion conla possibilità di selezionare 5diverse modalità di guida a secon-da del tipo di fondo e delle diffi-coltà da superare. Questa volta cisono le ridotte ed il bloccaggio deldifferenziale centrale e posteriore.In aggiunta al pacchetto si posso-no avere le sospensioni pneumati-che a controllo elettronico. Conqueste ultime si ottiene uncomfort straordinario su ogni tipodi percorso, mentre sull'asfalto siriduce, fino ad essere inavvertibi-le, il rollio nei cambi veloci ditraiettoria.

Dotazioni tecnologicheLa nuova Touareg è anche un con-centrato di tecnologia, con quattrotelecamere che rendono visibili gliostacoli dai quattro lati nelle mano-vre e interagiscono con la centrali-na di controllo nell'ACC, il regolato-

re attivo di velocità che integra ilFront Assist: in caso di pericolo ditamponamento avverte il pilota eattiva i freni per ridurre le conse-guenze di un'eventuale collisione.Optional anche il Lane Assit ed ilSide Assist che avvertono chi staalla guida su improvvisi cambi dicorsia (in assenza della freccia) esull'arrivo di una vettura in sorpas-so nell'angolo buio dello spec-chietto.Abitacolo spazioso con poltronesuperaccoglienti: i sedili dietropossono scorrere di 15 cm e sipossono abbattere con un coman-do elettrico sulla parete del vanodi carico. Ultima raffinatezza: ilportellone si apre automaticamen-te premendo la serratura esterna esi chiude agendo su un pulsante opiù semplicemente dandogli unaspintarella verso il basso. Il baga-gliaio infine ha una capienza cheva da 520 litri ad un massimo di1.642.

La fiancata della Touareg ora si presenta molto pulita e filante con un riuscito raccordo tra la porta anteriore e quella posteriore

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Prova su strada

Mégane SporTour:comoda e sportiva

La wagon di casa Renault ha una linea grintosa e in viaggio si dimostra tranquilla e soprattutto comoda. Abbandonate le linee spigolose, mostra una parte posteriore arrotondata

con originali luci a forma di ferro di cavallo. Con il turbodiesel di 1.9 litri da 130 cv si dimostra vivacee scattante, tocca i 205 km/h di velocità massima e nei consumi sfiora i 20 km con un litro

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Prova su strada

Comoda, spaziosa e dal looksportivo. Questo in sintesi ilbiglietto da visita della

SporTour, la wagon che completa lagamma della nuova Mégane, unodei cavalli di battaglia di casaRenault. Per quel che riguarda lalinea non mancano i dettagli chedistinguono quest’auto dalla con-correnza quali ad esempio le vetra-te laterali a cuneo molto accentua-to e la parte posteriore piacevol-mente arrotondata con originalissi-me luci a forma di ferro di cavallo.Nell'insieme la silhouette diMégane SporTour è sportiva ed ele-gante per via delle linee tese, delpadiglione spiovente, dei passa-ruota sporgenti e del lunotto forte-mente inclinato, anche se la voca-zione vera di questa vettura è ditrasportare cinque passeggeri edun adeguato numero di bagagli conun elevato grado di comfort.

Spazio a volontàLe dimensioni sono generose(4,56x1,80x1,47 metri), l'aumento

rispetto alla berlina è visibile all'e-sterno nella lunghezza e nell'abita-colo per il passo di 2,70 metri avantaggio dello spazio per le ginoc-chia dei passeggeri posteriori (218millimetri, tra i più generosi delsegmento). Come ci si può aspetta-re da una wagon il volume per ilvano bagagli è ampio: si va da unminimo di 524 litri ad un massimodi 1.600 con i sedili posteriori ribal-tati. C'è anche la possibilità diripiegare la poltrona del passegge-ro anteriore per consentire in casidi necessità di trasportare colli lun-ghi fino a 2,55 metri. Da sottolinea-re il particolare che sono stati rica-vati altri 38 litri di spazio nel vanosotto-pianale per riporre oggettiche non si vogliono lasciare invista. Grazie ad una soglia di caricoposta a soli 56 centimetri da terra eal generoso portellone l’operazio-ne di stivaggio dei bagagli diventaestremamente agevole. Una picco-la raffinatezza è rappresentata daun pannello semirigido che si posi-ziona come un separè per dividere

il bagagliaio in due scompartimentinel caso in cui ci siano valigie o sac-chetti che devono restare separati.

Esterni e motoriSulla linea c'è poco altro daaggiungere: il frontale, pulito edaerodinamico, è quello della berli-na con il gruppo dei fari che siarrampicano sui passaruota. Lalinea di cintura parte alta e finisceancor più alta avvicinandosi allaparte posteriore che è arrotondata,senza spigoli o nervature, con illunotto inclinato e le luci di posizio-ne nonché gli stop a forma di ferrodi cavallo.Cinque i motori a disposizione sulmercato italiano: il benzina di 1.4litri TCE sovralimentato con 130cavalli, il “millecinque” bifuel (ben-zina e Gpl) con 110 cv, e tre classicidiesel dCi di 1.5 e 1.9 litri con 90-110 e 130 cv. Tre le versioni(Comfort-Dymanique-GT Line) tuttecon ricche dotazioni. Di serie sullaversione-base l'antisbandamento(ESC) con antislittamento, il navi-

Le differenze più vistose, rispetto alla precedente versione della SporTour, sono concentrate nel portellone e nelle originali luci posteriori

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gatore Carminat TomTom e la radiocon lettore Cd ed Mp3. LaDynamique ha in più i cerchi in legada 16”, il volante in pelle, le barrecromate sul tetto, il regolatore-limi-tatore di velocità. Al top infine siaggiungono il park-assist ed ilclima bizona.

Su stradaPer la nostra prova abbiamo optatoper il collaudato 1.9 dCi da 130 cvperché ritenuto il più adatto perpotenza e consumi (5,1 litri di gaso-lio per 100 km nel ciclo misto) alposto dell'inedito e stimolante 1.4TCE a benzina, sempre con 130 cv,sovralimentato con l'adozione diun variatore continuo di fase sul-l'albero a camme. È un motorevivace, con buona accelerazione

(9,9” da 0 a 100) e velocità massi-ma (200 km/h), abbastanza parcoper essere un benzina (6,6 litri/100km).L'1.9 dCi a gasolio con 130 cv, gra-zie alla poderosa coppia di 300Nm già a 1.750 giri, si dimostraideale per spingere senza faticaquesta wagon che pesa 1.300 kg.Lo spunto in velocità è ottimo(205 km/h) e più che sufficientel'accelerazione (9,8”). A questidati cronometrici fa riscontro unconsumo davvero contenuto (19,6km con un litro nel ciclo misto) edi conseguenza emissioni di CO2

ridotte (135 gr/km). La spinta èprogressiva senza buchi di poten-za, l'insonorizzazione è buonaanche quando il motore alza ilnumero dei giri. Il molleggio è

tarato sul morbido, e questo par-ticolare da un lato migliora ilcomfort generale e dall'altro nonaccentua i fenomeni di rollio. Ilposto di guida si adatta a piloti ditutte le taglie per via soprattuttodi un volante regolabile in altezza(con un'escursione di 5 cm) ed inprofondità (4,5 cm). Il cambio infi-ne è un manuale a 6 rapporti coninnesti ravvicinati. Il navigatoreCarminat esce da un alloggiamen-to speciale posto in testa alla con-solle centrale: le sue indicazionisono facilmente leggibili dal pilo-ta che deve solo inclinare losguardo sulla destra senza perde-re di vista la strada.

All’internoL'abitacolo è quello della Méganeberlina, quindi ben rifinito, confor-tevole ed elegante: grazie all'au-mentato passo in 5 ci si sta como-di con spazio a sufficienza per legambe di chi siede dietro. La sicu-rezza infine è di ottimo livello conairbag anche laterali e per la testa.Controllo elettronico della trazio-ne, l'assistenza alla frenata d'e-mergenza ed ESC per il controllodel sottosterzo in caso di sbanda-ta completano la dotazione.

Dati tecnici e per l’impiego aziendale

della Renault Mégane 1.9 dCi 130 cv Sportour GT Line

Cilindrata 1.870 ccPotenza 130 cvLungh./largh./altezza 4,56 x 1,80 x 1,47 mPeso 1.310 kg Accelerazione 9,8” (da 0 a 100 km/h)Velocità massima 205 km/hCambio Manuale a 6 marce Trasmissione Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

Costo di esercizio al km (*) 0,52Consumo medio 19,6 km/litroCapacità di carico da 524 a 1.600 litriComfort ★★★★✩

Silenziosità ★★★✩✩

Sicurezza ABS SIESP SIAntislitt. SI

Ottimo il comfort rilevato nella prova su strada. Efficace l'insonorizzazione dell'abitacolo

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Prova su strada

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Ford S-Max, monovolume per sette con assetto sportivo

Grande capacità di trasporto per passeggeri e bagagli, ma anche carattere vivace grazie al turbodieseldi 2 litri con 163 cavalli che supera i 200 all'ora. Linea slanciata e grande comfort: i due sedili

della terza fila (optional) scompaiono nel fondo del bagagliaio. Abitacolo rifinito con cura. Nella versione con il turbodiesel 1.9 dCi da 130 cv si percorrono 19,6 km con un litro di gasolio

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In casa Ford hanno avuto quattroanni fa un'idea che si è rivelataestremamente felice: creare

un'alternativa, più sportiva e dalledimensioni più contenute, allaGalaxy, superfamiliare di quasi 5metri di lunghezza con 7 posti edun grande bagagliaio. È nata così laS-Max, monovolume sportiva pereccellenza, che alla capienza similea quella della “sorellona” (7 posti espazio per i bagagli) ha affiancato ilpiacere di una guida scattante eveloce mantenendo dimensioniimportanti (4,77x1,88x1,66 metri)ed una massa di poco inferiore ai1.700 chili.Per dare al modello un'immaginepiù sportiva è stato sufficienteridurre di 10 centimetri l'altezza edimprimere una certa inclinazione allunotto e al portellone posteriore.Per esaltare il piacere di guida inve-ce sono risultati decisivi due moto-ri: il turbodiesel di 2 litri con 163 cved il benzina, sempre di 2 litri, con203 cv, entrambi a 4 cilindri, natu-ralmente Euro 5. A completare ledotazioni sportive un cambio auto-matico Powershift a doppia frizione(già visto su Focus e C-Max) con seirapporti e funzione sequenzialeche regala passaggi di marcia fluidie veloci.

Linea pulita e filanteLa S-Max Model Year 2010 si presen-ta con una linea molto pulita sia nelfrontale che nelle fiancate: il para-brezza e il cofano motore sono moltoinclinati, la grande presa d'aria ante-riore a forma esagonale è circondatada un bordo cromato, i fari sono rag-gruppati sotto una palpebra di plexi-glass che si arrampica sulla fiancata.Il carattere sportivo di questomodello si riscontra nei passaruotamolto sporgenti e nella superficievetrata laterale particolarmenteinclinata verso la coda con la terzaluce sagomata. I doppi montantiarretrati consentono una buona visi-bilità riducendo ai minimi termini gliangoli bui a destra e a sinistra. Sullefiancate spiccano due nervature:una all'altezza delle maniglie, l'altrapiù in basso con protezione in tintacon la carrozzeria. Dietro si notano ilpiccolo spoiler in testa al lunotto(con terza luce di stop incorporata),le vistose luci di posizione arricchitedi led che debordano sulla fiancata el'enorme portellone che si appoggiain basso al paraurti.

Grande abitabilitàL'abitabilità è uno dei punti di forzadella S-Max grazie ad un passo di2,85 metri, buono l'accesso ai 5

posti delle due prime file di sediliper via di portiere ampie e dallagrande apertura. Va sottolineato ilparticolare che i due sedili in terzafila si ripiegano e possono scompa-rire nel fondo del bagagliaio.Invece i tre della seconda fila sonoindipendenti, scorrevoli ed hannolo schienale reclinabile. L'abitacoloè rifinito con una certa cura soprat-tutto nella versione Titanium chedispone di cerchi in lega da 18 pol-lici (di serie quelli da 17”) e le barrecromate sul tetto. Il posto di guidaè leggermente sopraelevato il che,unito ai montanti anteriori arretratie all'ampia vetratura, consente diavere un'ottima visuale in tutte ledirezioni. I tecnici della Ford hanno riservatouna cura particolare al cruscotto,alla consolle centrale e alla posizio-ne del cambio automatico. Elegantie poco appariscenti gli inserti inalluminio satinato sulle portiere,sulla consolle ed attorno alla levadel cambio. Il volante è a quattrorazze attrezzato (su quelle di sini-stra i comandi dell'autoradio, suquelle di destra il trip computer); lastrumentazione è caratterizzata daun contagiri semicircolare e da untachimetro rotondo. In più c'è unampio spazio riservato al display

Passaruota sporgenti con piccole prese d'aria anteriori, parabrezza molto inclinato: così l'immagine della S-Max è decisamente sportiva

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Prova su strada

L'abitabilità è uno dei punti di forza della S-Max. Allo stesso tempo il carattere sportivo è garantito da assetto e motore

del computer di bordo su sfondo dicolore azzurrino. Cinque le boc-chette per l'areazione (tre centralie due laterali). Sulla consolle cen-trale si trovano, a portata di manodel pilota, i tasti dell'impiantoaudio e quelli per la climatizzazio-ne automatica bizona.

Cambio a doppia frizioneIl cambio è un piacevolissimo auto-matico a doppia frizione con seirapporti: il passaggio da una mar-cia all'altra è istantaneo ed inav-vertibile, il che contribuisce adaumentare il comfort. Per chi neipercorsi tortuosi predilige cambia-

re manualmente è disponibile lafunzione sequenziale con la levaspostata a destra (si spinge inavanti per scalare e indietro persalire di marcia).I motori contribuiscono con la lorovivacità di reazioni a dare il carat-tere sportivo a questa monovolu-me. Per la nostra prova abbiamooptato per il turbodiesel con 4cilindri di 2 litri (2.0 TDCi Titanium)con 163 cavalli che grazie alla cop-pia di 340 Nm (da 2.000 a 3.500giri) trasmette la sensazione diessere sempre in tiro. L'alternativaè rappresentata dal benzina sem-pre di 2 litri con turbocompressore

che sviluppa 200 cv ed una velo-cità massima di 220 km/h (8,5” da0 a 100).

Turbodiesel scattanteCon il turbodiesel si va leggermen-te più piano (205 km/h e 9,5” da 0a 100), in compenso si consuma(17,5 km/l nel ciclo misto) e siinquina poco (152 gr/km di CO2). Ilmotore riprende da un bassonumero di giri senza buchi dipotenza: se si esagera c'è semprel'Esp che vigila sulle sbandate. Mava sottolineato che con le ruoteindipendenti nel posteriore e congli ammortizzatori idraulici l'asset-to della vettura è sempre correttoed in caso di cambio improvviso dicorsia il rollio risulta ben contenu-to. Aiuta in questo senso uno ster-zo mai troppo leggero grazie allaservoassistenza idraulica che favo-risce manovre agili e senza incer-tezze nonostante le dimensioniragguardevoli.In conclusione sia la linea che l'as-setto ed il motore fanno di questamonovolume da famiglia un veico-lo che regala piacere di guida edemozioni.

Dati tecnici e per l’impiego aziendale

della Ford S-Max 2.9 TDCI Titanium

Cilindrata 1.997 ccPotenza 163 cvLungh./largh./altezza 4,77 x 1,88 x 1,66 mPeso 1.615 kg Accelerazione 9,5” (da 0 a 100 km/h)Velocità massima 205 km/hCambio Automatico a 6 marceTrasmissione Trazione anteriore

(*) percorrenza annua 30.000 km

Costo di esercizio al km (*) 0,61Consumo medio 17,5 km/litroCapacità di carico da 854 a 2.100 litriComfort ★★★✩✩

Silenziosità ★★★✩✩

Sicurezza ABS SIESP SIAntislitt. SI

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Prova su strada

A7 Sportback, l'ammiragliasi trasforma in maxi-coupé

Eredita il lusso ed il comfort della A8, ma con una linea slanciata, il tetto basso ed un lunotto molto inclinato assume un aspetto da potente sportiva. Quattro comode porte con l'aggiunta di un portellone in stile Avant. Motori a 6 cilindri di 3 litri a benzina e gasolio

veloci con prestazioni da supercar, ma con un occhio sempre attento ai consumi

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CarFleet ottobre 201054

Prova su strada

Audi inaugura un nuovo seg-mento nel panorama dellevetture alto di gamma. Con la

A7 Sportback infatti propone ad unaclientela sempre più esigente unmodello che unisce alle dimensionie al lusso di un'ammiraglia (A8) lalinea ed il temperamento di unagrande coupé nonché la praticità diun ampio portellone. Una sorta diformula-Avant che caratterizza laparte posteriore, inclinatissima, pernon tradire l'effetto-coupè, manello stesso tempo dotata di un por-tellone elettrico che si apre su unbagagliaio di dimensioni ragguar-devoli (da 535 a 1.360 litri), ineditoper il tipo di vettura nel quale si in-serisce.

Sport e comoditàSiamo di fronte ad una riuscita “mu-tazione genetica” di un'ammiragliache si veste da coupè senza rinun-ciare al lusso e alla comodità dellaA8, modello dal quale visivamentee tecnologicamente deriva, pur of-frendo di sé un'immagine sportiva,ma nello stesso tempo strizzandol'occhio a quanti non vogliono ri-nunciare a niente. Nel nostro casoal grande bagagliaio e soprattuttoal pratico portellone, che ha il pre-gio di entrare a far parte senza for-zature della linea filante della vet-tura. Il piccolo spoiler che esce dalportellone stesso quando si supe-rano i 130 all'ora e che rientra au-tomaticamente al di sotto degli 80,non è un'appendice decorativa:offre un quid in più di stabilità, cosanon disprezzabile in una vetturapossente che ha una velocità mas-sima di 250 km/h limitata elettroni-camente.

I particolariLa A7 Sportback riprende la mecca-nica e parte della carrozzeria dellaammiraglia A8: griglia anteriore sin-gle-frame di forma esagonale, listel-li neri lucidi della presa d'aria viva-cizzati da inserti cromati, fari oriz-zontali stretti con fari bixeno e luci diposizione a led nella classica forma

ad ala. Sono luci “all-weather” che siadattano alle condizioni meteo delmomento. Chi vuole può scegliere unsistema totalmente a led.La linea del tetto è bassa e dinami-ca, una nervatura parte dai passa-ruota anteriori e si congiunge con lacoda sfiorando le maniglie delle por-tiere; il parabrezza è inclinato e le su-perfici vetrate laterali sono contenu-te in rapporto alla carrozzeria. Dietrospiccano i due terminali di scaricocromati e le luci di posizione con lasolita dote massiccia di led. L'im-pressione che la A7 Sportback offredi sé a prima vista è di una grandecoupé ben piantata per terra graziealle ruote da 18 pollici (optional da20”); potente, ma al tempo stessocomoda e lussuosa, con una puliziadella linea che si riscontra di solitonelle Gran Turismo.

Interni lussuosiÈ una sensazione che si rafforza unavolta a bordo: poltrone accoglientiin pelle Milano e Valcona oppure nel-l'accoppiata pelle/Alcantara; rive-stimenti in frassino naturale o in ra-dica di noce marrone; sedile del pi-lota adattabile elettricamente in 20posizioni con l'aggiunta di raffina-tezze quali un sistema di ventilazio-ne e di massaggio. Il navigatore esceda un apposito alloggiamento in

testa alla consolle centrale e puòavere un monitor di 8 pollici: su un“pad” a portata di dito del pilota sipuò scrivere ad esempio la destina-zione che il navigatore adotta im-mediatamente, oppure un numerodi telefono che viene chiamato inmodo automatico. Il riconoscimentodella scrittura manuale è eccellente.

Eccellenza tecnologica Dalla ammiraglia la A7 Sportback haereditato una dotazione elettronicadi elevatissimo livello: l'Head up di-splay per la proiezione davanti agliocchi del pilota dei dati significativi(velocità, indicazioni del navigatoreecc.), l'Adaptive cruise control (conAudi pre sense) che sfrutta 4 sen-sori radar oltre ad una videocame-ra e a sensori agli ultrasuoni. Inter-viene per evitare tamponamenti av-visando il pilota con una vibrazionedel volante o agendo direttamenteper ridurre la velocità. Non mancala telecamera ad infrarossi per indi-viduare al buio l'eventuale presen-za di pedoni, l'Audi side assist el'Active lane assist per tenere sottocontrollo l’auto in sorpasso nell'an-golo buio e per prevenire eventualisbandate superando la linea biancadi mezzeria. C'è lo Stop&Go, il re-cupero di energia in frenata, il par-cheggio assistito ed il servosterzo

La linea bassa del tetto e una coda quasi inesistente fanno della A7 una supersportiva

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Il frontale ricorda da vicino quello dell'ammiraglia A8, ma il look è quello della sportiva

elettromeccanico che funziona (econsuma) solo quando serve.La trazione può essere solo sulleruote anteriori o integrale, i cambiMultitronic a variazione continua eS tronic a doppia frizione con 7 rap-porti; il differenziale centrale è a co-rona dentata, mentre è previstoanche un differenziale sportivo ingrado di trasferire in curva la forzamotrice alla ruota posteriore ester-na in modo da “spingere” la vettu-ra ad uscire in traiettoria dallacurva. Come optional si possonoscegliere le sospensioni pneumati-che elettroniche.

PropulsoriPer ultimi i motori. Quattro inizial-mente, tutti ad iniezione diretta dibenzina e di gasolio, tutti a 6 cilin-dri a V con potenza da 204 a 300 ca-valli. Il 2.8 FSI con 204 cv e trazioneintegrale scatta da 0 a 100 in 8,3” eraggiunge i 235 km/h. L'altro ben-zina, il 3.0 TFSI, ha in più il com-pressore che gli fa fare un balzo a300 cv con sprint di 5,6” da 0 a 100e 250 km/h limitati elettronicamen-te. Destinati probabilmente ad

avere maggiore successo nelle pre-ferenze della clientela Audi i due tur-bodiesel entrambi di 3 litri, ma co-niugati con diverse potenze: 204 e245 cv. Il primo è proposto anchecon la trazione anteriore e con ilcambio Multitronic: tocca i 234km/h di velocità massima e fa se-gnare una percorrenza-record (inrapporto a stazza e potenza) nelciclo misto di 18,8 km/l ed emissio-ni di CO2 di 139 gr/km. Il secondoinvece ha sprint (6,5” 0-100) e velo-cità (250 km/h) a fronte di percor-renze superiori ai 16 km/litro. Perquesta versione è prevista la trazio-

ne integrale ed il cambio a doppiafrizione S tronic a 7 rapporti.Siamo molto vicini a nuovi record diefficienza e ciò è dovuto non soloall'ottimizzazione del rendimentodi motori, cambi e sterzo, ma ancheall'opera di alleggerimento com-plessivo con l'utilizzo di parti di al-luminio (cofano motore, parti ante-riori delle fiancate, portiere e cofa-no posteriore) che hanno ridotto lamassa complessiva a meno di 1.800kg, un peso da vettura media, moltoal di sotto di quello che denuncia-no altre ammiraglie-coupé di ana-loga stazza.

Dati tecnici e per l’impiego aziendale

dell’Audi A7 Sportback 3.0 V6 TDI Fap quattro S tronic

Cilindrata 2.967 ccPotenza 245 cvLungh./largh./altezza 4,97 x 1,91 x 1,42 mPeso 1.770 kg Accelerazione 6,5” (da 0 a 100 km/h)Velocità massima 250 km/hCambio Automatico S tronicTrasmissione Trazione integrale

(*) percorrenza annua 30.000 km

Costo di esercizio al km (*) 0,95Consumo medio 16,7 km/litroCapacità di carico da 535 a 1.360 litriComfort ★★★★✩

Silenziosità ★★★★✩

Sicurezza ABS SIESP SIAntislitt. SI

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Prova su strada

Fiat Doblò, l'autoideale anche per la famiglia

Abitacolo spazioso che può ospitare sette passeggeri ed un numero considerevole di bagagli. Comodo l'accesso grazie alle portiere scorrevoli e al grande portellone.

Posizione di guida sopraelevata, abitacolo spazioso e finiture da berlina. Massa contenuta, motori brillanti e livelli di emissioni molto bassi. C'è anche l'Esp e l'Hill holder per le partenze in salita

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Èdecisamente l'auto di chi“tiene famiglia” o, se preferi-te, di chi ha un numero eleva-

tissimo di hobby per il tempo liberoe vuole avere tutto ciò che gli servea portata di mano. Che sia natacome vettura da lavoro invece èscontato perché le linee, per quan-to ingentilite in questa secondagenerazione, non ingannano: svi-luppate soprattutto in altezza dafurgonetta tuttofare.Il nostro soggetto è la nuova FiatDoblò che senza tradire le origini sipresenta oggi con una veste percerti aspetti ricercata: la grandecalandra anteriore, affiancata dadue “baffi” neri che comprendono ifari antinebbia e piccole prese d'a-ria, nonché il massiccio gruppo deifari che si arrampica sulla fiancata,conferiscono alla vettura una spic-cata personalità. Gli indicatori didirezione integrati negli specchiettilaterali rappresentano poi un parti-colare da berlina, non certo da fur-

goncino. I retrovisori a loro voltasono regolabili elettricamente.

Fiancate puliteLe fiancate, molto pulite e senzavistose nervature, si fanno notareper le superfici vetrate che salgonodalla parte anteriore a quellaposteriore in modo tale da dareuna linea a cuneo. I montanti e lecornici dei vetri poi sono nere comela calandra e l'enorme lunotto. E, aproposito di quest'ultimo, va sotto-lineato che contribuisce in manieradeterminante alla personalità delnuovo Doblò per l'inusuale esten-sione della superficie vetrata dicolore scuro che la fa assomigliareallo schermo di un moderno televi-sore da 60 pollici.Completano il quadro le barre sultetto e le luci posteriori a sviluppoverticale, poste in posizione eleva-ta e quindi ben visibili da chi segue.Non mancano naturalmente le dueporte laterali scorrevoli, comode da

manovrare, che rendono agevole lasalita a bordo. Sedili in posizionesopraelevata e altezza complessivadella vettura di 1,84 metri. Due ivantaggi: una buona visibilità eduna sensazione di spazio dovutasoprattutto all'altezza del padiglio-ne che fa sentire a proprio agioanche i passeggeri con un'altezzasopra la norma.

Dimensioni maggioratePer la nostra prova su strada abbia-mo scelto la versione Emotion,spinta dal turbodiesel 1.6 MJT con105 cavalli e con una coppia massi-ma di 290 Nm a partire da 1.500giri/minuto, naturalmente Euro 5.Siamo alla seconda generazione diDoblò che nasce su una piattafor-ma completamente nuova e checresce nelle dimensioni: 13,7 centi-metri in più di lunghezza, 11 in piùdi larghezza e 2,7 di altezza. Tuttociò ha consentito di disporre di unabitacolo più spazioso grazie ad un

La linea a cuneo delle superfici vetrate nelle fiancate regala un grande slancio all'insieme

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passo maggiore di 17,2 cm e diavere (a richiesta) una terza fila disedili che porta a sette posti lacapacità di ospitare passeggerisenza rinunciare al bagagliaio (da790 a 3.200 litri). La massa è relati-vamente contenuta (1.410 kg-1.430a 7 posti) il che consente al motoredi avere reazioni brillanti (164 km/hdi velocità massima, 13,4” da 0 a100 in accelerazione).

Sicuro grazie all'EspIl nostro Doblò si dimostra abba-stanza agile nei percorsi tortuosi esicuro grazie alla presenza dell'Esp.C'è anche l'Hill holder, comodo nelleripartenze in salita perché mantieneferma per qualche secondo la vettu-ra una volta tolto il piede dal freno.Lo sterzo è abbastanza diretto e faci-le da manovrare grazie alla servoas-sistenza idraulica. La sensazione cheil Doblò trasmette al pilota è quelladi privilegiare l'andatura turisticaper godere di tutte le comodità chequesta vettura offre.L'abitacolo è spazioso e le finituresono paragonabili a quelle di unaberlina. La terza fila dei sedili(optional da mille euro che com-

prende anche le barre longitudinalisul tetto) dispone di un piccolofinestrino apribile a compasso,mentre quando non servono i duesedili separati possono esserefacilmente ripiegati e asportati.

Abitacolo accoglienteIl posto di guida del nostro Doblò èfatto da materiali piacevoli al tatto,consolle centrale con rivestimentolaccato nero ed in testa l'innestoper il navigatore portatile TomTom(optional da 349 euro). Sotto leregolazioni del climatizzatore chedispone, nella versione Emotion, diuna comoda bocchetta regolabileper i posti dietro. Volante attrezza-to a tre razze e cruscotto raccolto

sotto un'ampia palpebra con quat-tro indicatori rotondi di diversedimensioni e display centrale per ilcomputer di bordo.Il cambio manuale a 6 rapporti sitrova in una posizione comoda perchi sta al volante e cioè alla basedella consolle, la trasmissione èsulle ruote anteriori, le emissioni diCO2 raggiungono i 138 gr/km il checonsente di collocare il Doblò conl'1.6 Multijet nella classe di emis-sioni C. Tra le dotazioni extra piùinteressanti il sistema Ecodrive cheregistra percorsi, manovre e consu-mi assegnando un ecopunteggioed impartendo anche dei suggeri-menti per rendere più virtuoso lostile di guida.

Dati tecnici e per l’impiego aziendale

Fiat Doblò 1.6 MJT Emotion

Cilindrata 1.598 ccPotenza 105 cvLungh./largh./altezza 4,39 x 1,79 x 1,85 mPeso 1.410 kg Accelerazione 13,4” (da 0 a 100 km/h)Velocità massima 164 km/hCambio Manuale a 6 marce Trasmissione Trazione anteriore

Costo di esercizio al km (*) 0,46Consumo medio 19,2 km/litroCapacità di carico da 790 a 3.200 litriComfort ★★★✩✩

Silenziosità ★★★✩✩

Sicurezza ABS SIESP SIAntislitt. SI

Prova su strada

CarFleet ottobre 201058

Comoda l'apertura del portellone che consente di caricare i bagagli senza dovere piegare la testa

(*) percorrenza annua 30.000 km

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Gioia di vivere

La vita moderna èstressante, freneticae sottoposta a conti-

nue pressioni sia in ambi-to privato che lavorativo.Tutto questo non soloindebolisce e danneggiala nostra salute, ma ridu-ce anche in modo consi-stente l’efficienza e laproduttività sul lavoro.Recenti studi hanno addi-rittura dimostrato che glieffetti negativi della ten-sione permanente posso-no incidere per il 50-60%sul totale dei giorni lavo-rativi persi, diventando lacausa primaria di assen-teismo. Per scongiurarequesta prospettiva sem-pre più aziende sonocorse ai ripari, attuandoprogrammi di benessere“ad hoc” per i propridipendenti che si basanosull’antichissima discipli-na indiana dello yoga.Questa ginnastica alter-nativa si serve di unavasta scelta di tecnicheper promuovere e rende-re possibile l'integrazio-ne tra psiche e corpo alfine di procurare unamigliore stabilità nervosaed un equilibrio che per-metta di distaccarsi dallostress della routine quoti-diana.

Hata YogaL’insegnamento semprepiù praticato in occidente

si definisce correttamen-te Hata Yoga ed è, nellamaggior parte dei casi,quasi del tutto privo deisignificati spirituali e reli-giosi che caratterizzanolo yoga praticato in India.Si basa soprattutto supostura ed esercizi fisiciper attivare il sistema car-dio-circolatorio e adacquisire maggiore flessi-

bilità del corpo e del tonomuscolare. Grazie a que-ste tecniche è possibilecurare e prevenire lemalattie dovute alla vitasedentaria d’ufficiocome: mal di schiena,cervicale, problemivasco-circolatori e stan-chezza della vista dovutaalle troppe ore passatedavanti ad un terminale.Allo stesso tempo, poi,vengono insegnate anchenumerose tecniche di

respirazione che aiutanoa contrastare gli eccessidi stress, a ridurre idisturbi del sonno e adaumentare la facoltà digestione e controllo dellasfera psico-emotiva oltreche a riequilibrare la fun-zione respiratoria.Attraverso la consapevo-lezza del proprio corpo e,soprattutto, gli esercizi di

respirazione, si ottienebenessere interiore,aumento della creativitàe una determinazione chein termini di lavoro si tra-duce in maggiore produt-tività.

In aziendaLo yoga, che fino a pocotempo fa in Italia era unapratica relativamentepoco diffusa, già da diecianni a questa parte stadiventando per molte

aziende quasi un’esigen-za. Questa disciplina pre-vede un’attività fisica cheva bene per tutti e perogni età e che si può pra-ticare ovunque, anchenegli spazi stessi degliuffici. Varie le formule incui viene proposto alleaziende anche in funzio-ne delle necessità dei col-laboratori: dalla lezionequotidiana, allo stageintensivo di uno o piùgiorni, fino alla sessioneindividuale o di gruppo,le sessioni di yoga vengo-no addirittura propostedurante congressi o con-ferenze proprio perchécapaci di mantenere vival’attenzione e aumentarela concentrazione.È stato dimostrato che fre-quentare un corso di yogacon i colleghi, oltre a com-battere lo stress, incorag-gia anche la socializzazio-ne ed abitua a lavorare inteam migliorando le rela-zioni interpersonali eaumentando la creatività.Aspetti negativi come fati-ca, controllo, aggressività,competizione, disagio earroganza si possono tra-sformare in rendimento,passione, cooperazione earmonia. Non solo benessere deidipendenti, quindi, matanto giovamento anche,e soprattutto, alle azien-de.

Lo yoga anche in azienda

Sempre più aziende italiane scelgono lo yoga come disciplina per gestire lo stress e i cattivi stili di vita che talvolta si accompagnano al lavoro. Proposto in varie formule e mirato a diverse

esigenze, promette un grande risultato: alleviare le tensioni e aumentare la produttività

di Veronica Carletti

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CarFleet ottobre 201060

OsservatorioSegnali di ripresa per l’auto aziendale

Le vendite di autovetture a privati stanno pagando duramente la fine degli incentivi 2009,

che hanno esaurito i loro effetti nel marzo scorso. Per le auto aziendali, di fatto escluse dagli incentivi, si delinea invece

un recupero dai livelli estremamente depressi in cui le vendite erano cadute nello corso anno

Il mercato italiano dell’auto è entratoin una situazione di estrema difficoltà.Dopo il buon risultato del primo trime-stre, dovuto al perdurare degli effettidegli incentivi dello scorso anno per gliacquisti dei privati, a partire da aprilesi sono avuti risultati sempre più nega-tivi. In questo quadro l’unico elementofavorevole è l’andamento delle vendi-te di vetture aziendali. Nel 2009, nonpotendo beneficiare di incentivi, accu-sarono un calo del 28%. Nel 2010 è inatto un recupero che a fine agosto haportato le immatricolazioni di impresee società a quota 372.163 con una cre-scita del 11,95% nei confronti dellostesso periodo del 2009. Nell’ambitodelle immatricolazioni a imprese esocietà quelle per auto ad uso noleg-

gio sono state 191.519, con una cresci-ta del 9,42%. Siamo ancora lontani dailivelli precedenti la crisi, ma qualcosasi muove sia nel mercato dell’autoaziendale in generale, che in quellodelle auto in noleggio. Considerando quest’ultimo segmen-to di mercato, i dati di agosto mostra-no che saldamente in vetta alla gra-duatoria delle vendite vi è Fiat, conuna quota di questo mercato del31,08%, contro il 30,69% dello stes-so periodo del 2009. In seconda posi-zione nella graduatoria si colloca Fordcon l’8,33% del mercato contro il7,88% del 2009. In calo è invece l’in-cidenza di Lancia, che è terza nellagraduatoria, ma vede la sua quotascendere dall’8,44% al 7,19%. In gran-

de crescita è invece Renault che pas-sa dal 3,44% al 7,09%. In crescita, piùcontenuta, è la quinta marca perimportanza di questo mercato, cioèVolkswagen, che vede la sua quotapassare dal 6,02% dei primi otto mesidel 2009 al 6,84% dello spesso perio-do di quest’anno. Venendo alla gra-duatoria per modelli, è la GrandePunto l’auto più venduta a uso noleg-gio, seguita dalla Panda, dalla Fiat500, dalla Smart Fortwo e dalla FiatBravo. Nella graduatoria dello stessoperiodo del 2009 tra i primi cinquemodelli figurava anche la Lancia Delta,che quest’anno è stata scalzata dallaFiat 500, mentre la Fiat Bravo si tro-vava al quarto posto che quest’annoha dovuto cedere alla Smart Fortwo.

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIADI AUTOVETTURE

PER USO NOLEGGIO

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIADI AUTOVETTURE

VENDUTE AD IMPRESE E SOCIETA’

Marca

Fonte: Unrae

FIAT 107.888 82.518 30,74 28,99 24,82

FORD 23.393 20.832 12,29 6,29 6,27

VOLKSWAGEN 22.831 20.098 13,60 6,13 6,05

LANCIA 21.025 22.779 -7,70 5,65 6,85

AUDI 20.129 19.364 3,95 5,41 5,82

RENAULT 19.122 10.631 79,87 5,14 3,20

PEUGEOT 19.006 13.333 42,55 5,11 4,01

BMW 17.707 21.544 -17,81 4,76 6,48

MERCEDES 15.927 18.609 -14,41 4,28 5,60

CITROëN 15.548 12.950 20,06 4,18 3,90

ALFA ROMEO 12.426 17.507 -29,02 3,34 5,27

OPEL 10.990 10.444 5,23 2,95 3,14

SMART 10.434 9.190 13,54 2,80 2,76

NISSAN 7.790 5.799 34,33 2,09 1,74

TOYOTA 6.128 7.884 -22,27 1,65 2,37

VOLVO 4.567 6.175 -26,04 1,23 1,86

HONDA 3.947 3.172 24,43 1,06 0,95

LAND ROVER 3.107 2.790 11,36 0,83 0,84

MINI 3.039 3.066 -0,88 0,82 0,92

SKODA 3.013 2.229 35,17 0,81 0,67

CHEVROLET 2.904 2.328 24,74 0,78 0,70

MAZDA 2.457 2.330 5,45 0,66 0,70

HYUNDAI 2.203 1.761 25,10 0,59 0,53

SEAT 2.129 1.856 14,71 0,57 0,56

KIA 1.986 870 128,28 0,53 0,26

PORSCHE 1.512 1.485 1,82 0,41 0,45

MITSUBISHI 1.265 1.118 13,15 0,34 0,34

SUZUKI 1.117 1.410 -20,78 0,30 0,42

DODGE 1.105 1.246 -11,32 0,30 0,37

altre 7.468 7.126 4,80 2,01 2,14

TOTALE 372.163 332.444 11,95 100,00 100,00

FIAT 59.530 53.718 10,82 31,08 30,69

FORD 15.950 13.785 15,71 8,33 7,88

LANCIA 13.776 14.773 -6,75 7,19 8,44

RENAULT 13.572 6.016 125,60 7,09 3,44

VOLKSWAGEN 13.095 10.532 24,34 6,84 6,02

AUDI 10.583 9.553 10,78 5,53 5,46

PEUGEOT 9.187 6.788 35,34 4,80 3,88

SMART 8.263 6.072 36,08 4,31 3,47

MERCEDES 7.894 7.963 -0,87 4,12 4,55

CITROëN 7.059 5.843 20,81 3,69 3,34

BMW 6.125 8.798 -30,38 3,20 5,03

ALFA ROMEO 5.782 11.492 -49,69 3,02 6,57

OPEL 5.556 5.196 6,93 2,90 2,97

NISSAN 3.399 2.759 23,20 1,77 1,58

VOLVO 2.031 2.588 -21,52 1,06 1,48

SKODA 1.349 1.257 7,32 0,70 0,72

TOYOTA 1.133 672 68,60 0,59 0,38

KIA 985 105 838,10 0,51 0,06

SEAT 960 882 8,84 0,50 0,50

CHEVROLET 939 743 26,38 0,49 0,42

MINI 508 834 -39,09 0,27 0,48

DODGE 459 669 -31,39 0,24 0,38

SUBARU 454 166 173,49 0,24 0,09

MAZDA 425 497 -14,49 0,22 0,28

HONDA 356 400 -11,00 0,19 0,23

LAND ROVER 325 329 -1,22 0,17 0,19

CHRYSLER 277 136 103,68 0,14 0,08

PORSCHE 263 213 23,47 0,14 0,12

MITSUBISHI 218 299 -27,09 0,11 0,17

altre 1.066 1.961 -45,64 0,56 1,12

TOTALE 191.519 175.039 9,42 100,00 100,00

2010 2009Variaz.%

Quota 2010 Quota 2009Marca Variaz.%

Fonte: Unrae

gennaio-agosto gennaio-agosto

2010 2009 Quota 2010 Quota 2009

gennaio-agosto gennaio-agosto

CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 60

Page 61: CarFleet 38

CarFleet ottobre 201061

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTUREPER IMPRESE E SOCIETA’

TOP 20 - gennaio-agosto 2010/2009

N. Marca Modellogennaio-agosto 2010

Numero Quota

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTUREPER USO NOLEGGIO

TOP 20 - gennaio-agosto 2010/2009

1 FIAT GRANDE PUNTO 19.602 10,24 1 FIAT GRANDE PUNTO 20.004 11,43

2 FIAT PANDA 18.904 9,87 2 FIAT PANDA 9.958 5,69

3 FIAT 500 9.173 4,79 3 LANCIA DELTA 6.316 3,61

4 SMART FORTWO 8.263 4,31 4 FIAT BRAVO 6.209 3,55

5 FIAT BRAVO 5.620 2,93 5 SMART FORTWO 6.072 3,47

6 LANCIA MUSA 5.382 2,81 6 FORD FOCUS 5.964 3,41

7 RENAULT MEGANE 5.302 2,77 7 FIAT 500 5.955 3,40

8 VOLKSWAGEN GOLF 5.280 2,76 8 AUDI A4 4.941 2,82

9 AUDI A4 5.115 2,67 9 LANCIA MUSA 4.874 2,78

10 LANCIA DELTA 4.962 2,59 10 ALFA ROMEO 159 4.791 2,74

11 FORD FOCUS 4.658 2,43 11 ALFA ROMEO MI.TO 4.603 2,63

12 FORD FIESTA 4.299 2,24 12 FIAT CROMA 4.225 2,41

13 ALFA ROMEO MI.TO 3.233 1,69 13 FIAT QUBO 4.154 2,37

14 VOLKSWAGEN PASSAT 3.199 1,67 14 BMW SERIE 3 4.131 2,36

15 RENAULT CLIO 2.995 1,56 15 VOLKSWAGEN GOLF 4.013 2,29

16 LANCIA YPSILON 2.956 1,54 16 VOLKSWAGEN PASSAT 3.348 1,91

17 CITROëN C3 2.942 1,54 17 FORD C-MAX 3.195 1,83

18 OPEL INSIGNIA 2.873 1,50 18 LANCIA YPSILON 3.004 1,72

19 RENAULT SCENIC 2.715 1,42 19 BMW SERIE 1 2.761 1,58

20 FIAT CROMA 2.686 1,40 20 MERCEDES CLASSE C 2.698 1,54

altre 71.360 37,26 altre 63.823 36,46

TOTALE 191.519 100,00 TOTALE 175.039 100,00

1 FIAT PANDA 32.189 8,65 1 FIAT GRANDE PUNTO 23.707 7,13

2 FIAT GRANDE PUNTO 26.191 7,04 2 FIAT PANDA 15.781 4,75

3 FIAT 500 14.153 3,80 3 FIAT 500 10.086 3,03

4 SMART FORTWO 10.433 2,80 4 SMART FORTWO 9.189 2,76

5 VOLKSWAGEN GOLF 8.612 2,31 5 BMW SERIE 3 8.414 2,53

6 FIAT BRAVO 8.558 2,30 6 FIAT BRAVO 8.398 2,53

7 AUDI A4 7.814 2,10 7 LANCIA DELTA 8.049 2,42

8 LANCIA MUSA 7.325 1,97 8 AUDI A4 7.919 2,38

9 RENAULT MEGANE 6.740 1,81 9 FORD FOCUS 7.898 2,38

10 FIAT PUNTO 6.714 1,80 10 VOLKSWAGEN GOLF 7.361 2,21

11 LANCIA YPSILON 6.533 1,76 11 LANCIA MUSA 6.879 2,07

12 LANCIA DELTA 6.483 1,74 12 ALFA ROMEO 159 6.865 2,07

13 FORD FOCUS 6.408 1,72 13 LANCIA YPSILON 6.853 2,06

14 CITROEN C3 5.973 1,60 14 FIAT CROMA 6.043 1,82

15 FORD FIESTA 5.681 1,53 15 ALFA ROMEO MI.TO 5.773 1,74

16 ALFA ROMEO MI.TO 5.349 1,44 16 MERCEDES CLASSE C 4.797 1,44

17 BMW SERIE 3 5.074 1,36 17 VOLKSWAGEN PASSAT 4.772 1,44

18 VOLKSWAGEN POLO 4.351 1,17 18 BMW SERIE 1 4.649 1,40

19 FIAT MULTIPLA 4.240 1,14 19 FIAT QUBO 4.584 1,38

20 VOLKSWAGEN PASSAT 4.233 1,14 20 MERCEDES CLASSE A 4.465 1,34

altre 189.109 50,81 altre 169.962 51,13

TOTALE 372.163 100,00 TOTALE 332.444 100,00

N. Marca Modellogennaio-agosto 2009

Numero Quota

N. Marca Modellogennaio-agosto 2010

Numero QuotaN. Marca Modello

gennaio-agosto 2009

Numero Quota

Fonte: Unrae

Fonte: Unrae

CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 61

Page 62: CarFleet 38

Alessandria 325.315 418.832 173.675 29.546 54.153

Asti 166.806 177.847 82.678 14.065 25.780

Biella 146.397 157.629 82.712 14.071 25.790

Cuneo 460.307 530.468 261.707 44.522 81.602

Novara 265.142 329.490 151.547 25.781 47.253

Torino 1.634.955 2.570.304 978.501 166.463 305.103

VerbanoCusioOssola 116.508 149.799 55.509 9.443 17.308

Vercelli 134.470 157.291 72.503 12.334 22.607

Piemonte 3.249.900 4.491.660 1.858.832 316.225 579.597

Aosta 176.526 679.607 106.548 18.126 33.222

Valle d'Aosta 176.526 679.607 106.548 18.126 33.222

Bergamo 732.565 984.542 418.657 71.222 130.540

Brescia 876.520 1.064.880 510.292 86.811 159.113

Como 413.193 552.485 220.093 37.442 68.627

Cremona 238.236 324.335 126.896 21.588 39.567

Lecco 235.260 289.085 129.144 21.970 40.268

Lodi 145.102 196.081 73.791 12.553 23.009

Mantova 299.378 328.301 177.198 30.145 55.252

Milano 2.569.416 4.079.226 1.969.429 335.039 614.082

Pavia 371.215 512.813 173.897 29.583 54.222

Sondrio 125.918 139.256 62.838 10.690 19.593

Varese 617.963 761.386 338.838 57.643 105.652

Lombardia 6.624.766 9.232.390 4.201.073 714.687 1.309.924

Bolzano Bozen 308.503 354.278 219.058 37.266 68.304

Trento 357.645 459.975 215.833 36.718 67.298

Trentino Alto Adige 666.148 814.253 434.891 73.984 135.602

Belluno 149.515 176.654 90.531 15.401 28.228

Padova 657.012 746.980 372.884 63.435 116.268

Rovigo 177.244 206.745 84.896 14.442 26.471

Treviso 641.603 662.149 364.944 62.084 113.792

Venezia 512.167 570.612 298.508 50.782 93.077

Verona 653.853 814.107 373.171 63.484 116.357

Vicenza 625.452 645.974 379.708 64.596 118.396

Veneto 3.416.846 3.823.220 1.964.642 334.225 612.589

Gorizia 100.611 134.616 53.025 9.021 16.534

Pordenone 229.104 258.432 131.326 22.341 40.948

Trieste 148.850 181.024 87.139 14.824 27.171

Udine 395.567 433.279 217.723 37.039 67.888

Friuli Venezia Giulia 874.132 1.007.352 489.214 83.225 152.540

Genova 492.708 622.141 259.202 44.095 80.821

Imperia 140.969 146.529 72.572 12.346 22.629

La Spezia 137.152 183.114 72.951 12.410 22.747

Savona 192.531 221.830 102.036 17.358 31.816

Liguria 963.360 1.173.614 506.761 86.210 158.012

Bologna 665.086 926.618 460.250 78.298 143.509

Ferrara 256.769 305.518 128.269 21.821 39.995

Forlì Cesena 290.967 356.166 168.240 28.621 52.459

Modena 515.796 584.873 354.463 60.301 110.524

Parma 316.958 437.217 205.554 34.969 64.093

Piacenza 213.415 278.258 113.202 19.258 35.297

Ravenna 293.874 386.735 168.052 28.589 52.400

Reggio Emilia 390.599 510.281 245.146 41.704 76.438

Rimini 216.351 273.176 128.482 21.857 40.062

Emilia-Romagna 3.159.815 4.058.843 1.971.658 335.419 614.777

Arezzo 264.619 306.748 133.428 22.699 41.604

Firenze 778.093 1.716.319 491.317 83.583 153.196

Grosseto 166.499 184.046 72.931 12.407 22.740

Livorno 227.990 317.650 119.665 20.357 37.312

Lucca 283.563 410.362 147.820 25.147 46.091

Massa Carrara 135.123 182.019 55.209 9.392 17.215

Pisa 301.569 432.828 158.633 26.987 49.463

Pistoia 208.893 289.710 105.180 17.893 32.796

Prato 178.595 247.645 106.657 18.144 33.256

Siena 210.022 263.261 114.331 19.450 35.649

Toscana 2.754.966 4.350.588 1.505.170 256.060 469.323

Osservatorio

CarFleet ottobre 201062

SPESA PER AUTOVEICOLI IN ITALIA PER REG IO

PROVINCE E REGIONI ACQUISTO

AUTOVEICOLIASSICURAZIONERC AUTOVEICOLI

ASSICURAZIONEINCENDIO E FURTO

PARCO CIRCOLANTEN° AUTOVEICOLI TASSA DI

POSSESSO CA

* Esclusi i pedaggi autostradali

Fonte: Econometrica Per la metodologia e i commenti si veda il servizio a pagina 16

CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 62

Page 63: CarFleet 38

661.453 32.785 83.783 62.345 297.732 1.814.304

216.166 15.607 39.885 29.679 141.736 743.445

122.907 15.613 39.901 29.691 141.793 630.108

474.438 49.402 126.251 93.946 448.646 2.110.982

292.197 28.607 73.108 54.401 259.797 1.262.184

1.473.220 184.711 472.042 351.256 1.677.448 8.179.048

106.042 10.478 26.778 19.926 95.159 490.441

137.359 13.686 34.976 26.027 124.292 601.076

3.483.782 350.891 896.726 667.272 3.186.604 15.831.587

326.167 20.113 51.400 38.248 182.655 1.456.086

326.167 20.113 51.400 38.248 182.655 1.456.086

774.997 79.030 201.966 150.287 717.706 3.528.946

1.255.298 96.328 246.172 183.181 874.796 4.476.871

399.467 41.547 106.176 79.008 377.307 1.882.152

280.563 23.954 61.216 45.552 217.538 1.141.210

203.967 24.378 62.301 46.359 221.392 1.038.863

184.328 13.930 35.598 26.489 126.501 692.281

461.542 33.450 85.483 63.610 303.772 1.538.752

3.931.559 371.768 950.079 706.973 3.376.201 16.334.356

415.251 32.826 83.890 62.424 298.112 1.663.019

154.133 11.862 30.314 22.557 107.724 558.969

591.018 63.962 163.460 121.634 580.871 2.784.463

8.652.125 793.034 2.026.654 1.508.075 7.201.920 35.639.881

486.781 41.351 105.677 78.636 375.532 1.766.884

774.217 40.743 104.121 77.478 370.004 2.146.387

1.260.999 82.094 209.797 156.115 745.536 3.913.271

161.999 17.089 43.673 32.498 155.197 721.270

904.117 70.389 179.884 133.856 639.237 3.227.050

185.678 16.026 40.955 30.475 145.537 751.225

733.676 68.890 176.054 131.005 625.626 2.938.221

754.623 56.349 144.004 107.157 511.734 2.586.845

851.792 70.443 180.023 133.959 639.729 3.243.065

789.157 71.677 183.177 136.305 650.936 3.039.926

4.381.041 370.864 947.770 705.255 3.367.995 16.507.602

79.870 10.009 25.580 19.035 90.901 438.590

230.754 24.790 63.354 47.143 225.134 1.044.222

102.793 16.449 42.037 31.281 149.383 652.101

551.794 41.100 105.033 78.157 373.244 1.905.257

965.211 92.349 236.003 175.615 838.661 4.040.170

630.540 48.929 125.043 93.047 444.351 2.348.170

205.385 13.699 35.010 26.052 124.411 658.634

216.757 13.771 35.192 26.187 125.060 708.188

242.859 19.261 49.224 36.628 174.921 895.934

1.295.541 95.661 244.469 181.914 868.744 4.610.926

877.560 86.881 222.031 165.218 789.008 3.749.372

234.074 24.213 61.879 46.045 219.892 1.081.707

468.560 31.759 81.161 60.394 288.415 1.535.776

616.717 66.912 170.998 127.243 607.658 2.699.689

554.424 38.802 99.162 73.788 352.381 1.860.390

297.749 21.369 54.610 40.637 194.063 1.054.444

647.780 31.723 81.070 60.326 288.092 1.744.768

1.005.421 46.276 118.262 88.001 420.254 2.551.782

311.284 24.254 61.982 46.122 220.258 1.127.476

5.013.570 372.189 951.154 707.773 3.380.023 17.405.405

318.045 25.187 64.368 47.897 228.737 1.188.712

997.966 92.746 237.018 176.370 842.267 4.790.782

229.806 13.767 35.183 26.180 125.025 722.086

391.548 22.589 57.728 42.956 205.142 1.214.946

329.548 27.904 71.310 53.064 253.409 1.364.656

169.065 10.422 26.634 19.819 94.646 584.420

358.323 29.945 76.527 56.945 271.945 1.461.595

406.245 19.855 50.740 37.757 180.310 1.140.486

164.192 20.134 51.453 38.287 182.842 862.611

257.722 21.582 55.155 41.042 195.998 1.004.189

3.622.460 284.130 726.115 540.317 2.580.321 14.334.483

CarFleet ottobre 201063

G IONI E PROVINCE NEL 2009 (migliaia di euro)

SPESA AUTOVEICOLI*

CARBURANTE LUBRIFICANTI PNEUMATICI RICOVERO SPESA MANUTENZIONEE RIPARAZIONE TOTALE 2009

CarFleet 38_CF38 13/10/10 14:06 Pagina 63

Page 64: CarFleet 38

Osservatorio

CarFleet ottobre 201064

PROVINCE E REGIONI ACQUISTO

AUTOVEICOLIASSICURAZIONERC AUTOVEICOLI

PARCO CIRCOLANTEN° AUTOVEICOLI TASSA DI

POSSESSO CAASSICURAZIONEINCENDIO E FURTO

SPESA PER AUTOVEICOLI IN ITALIA PER REG IO

Perugia 522.162 585.405 255.554 43.475 79.684

Terni 177.829 190.417 80.259 13.654 25.025

Umbria 699.991 775.822 335.813 57.129 104.709

Ancona 342.877 420.700 184.486 31.385 57.524

Ascoli Piceno 293.717 268.461 139.764 23.777 43.579

Macerata 246.692 229.525 116.755 19.862 36.405

Pesaro Urbino 276.659 308.229 133.895 22.778 41.749

Marche 1.159.945 1.226.915 574.899 97.802 179.258

Frosinone 383.335 306.459 155.973 26.534 48.634

Latina 397.972 359.753 178.024 30.285 55.509

Rieti 121.929 105.494 49.144 8.360 15.324

Roma 3.180.574 6.121.803 1.864.226 317.142 581.279

Viterbo 245.844 224.708 94.809 16.129 29.562

Lazio 4.329.654 7.118.218 2.342.176 398.451 730.307

Chieti 287.447 279.001 121.614 20.689 37.920

L'Aquila 228.130 213.094 88.226 15.009 27.510

Pescara 217.376 245.688 93.012 15.823 29.002

Teramo 228.866 246.359 95.720 16.284 29.846

Abruzzo 961.819 984.143 398.572 67.805 124.277

Campobasso 163.408 124.002 60.827 10.348 18.966

Isernia 68.494 46.923 27.734 4.718 8.648

Molise 231.902 170.925 88.561 15.066 27.614

Avellino 297.258 219.153 100.937 17.171 31.473

Benevento 201.105 145.261 62.217 10.584 19.400

Caserta 597.895 417.757 186.439 31.717 58.133

Napoli 1.972.666 1.361.686 616.763 104.924 192.311

Salerno 738.262 518.291 248.451 42.267 77.469

Campania 3.807.186 2.662.148 1.214.807 206.663 378.785

Bari 961.836 831.321 329.226 56.008 102.655

Brindisi 271.317 169.163 89.304 15.192 27.846

Foggia 395.615 236.823 119.749 20.372 37.339

Lecce 543.803 423.436 156.541 26.631 48.810

Taranto 358.324 276.459 122.053 20.764 38.057

Puglia 2.530.895 1.937.203 816.873 138.967 254.707

Matera 135.720 98.931 47.345 8.054 14.762

Potenza 265.639 188.214 94.761 16.121 29.547

Basilicata 401.359 287.145 142.105 24.175 44.309

Catanzaro 245.108 223.477 81.011 13.782 25.260

Cosenza 492.246 366.169 149.839 25.491 46.721

Crotone 111.605 72.716 30.769 5.234 9.594

Reggio Calabria 386.279 286.343 116.382 19.799 36.289

Vibo Valentia 114.854 82.047 32.246 5.486 10.055

Calabria 1.350.092 1.030.752 410.247 69.791 127.918

Agrigento 305.592 191.701 81.102 13.797 25.288

Caltanissetta 176.489 118.484 50.623 8.612 15.785

Catania 828.282 536.984 261.777 44.534 81.624

Enna 113.594 60.640 32.326 5.499 10.080

Messina 441.262 331.645 153.820 26.168 47.962

Palermo 799.057 723.503 256.059 43.561 79.841

Ragusa 234.726 183.756 82.560 14.045 25.743

Siracusa 280.750 206.054 107.693 18.321 33.579

Trapani 308.521 213.698 94.806 16.128 29.561

Sicilia 3.488.273 2.566.465 1.120.766 190.665 349.463

Sardegna 1.149.233 1.111.416 419.011 71.282 130.651

TOTALE ITALIA 41.996.808 49.502.680 20.902.620 3.555.955 6.517.583

*** Considerando i pedaggi autostradali che non è stato possibile ripartire regione per regione il totale sale a 212 017 758 euro

* Esclusi i pedaggi autostradali

Fonte: Econometrica Per la metodologia e i commenti si veda il servizio a pagina 16

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CarFleet ottobre 201065

SPESA AUTOVEICOLI*

CARBURANTE LUBRIFICANTI PNEUMATICI RICOVERO SPESA MANUTENZIONEE RIPARAZIONE TOTALE 2009

G IONI E PROVINCE NEL 2009 (migliaia di euro)

627.565 48.241 123.283 91.737 438.098 2.293.041

288.983 15.151 38.718 28.811 137.589 818.607

916.549 63.391 162.001 120.548 575.687 3.111.649

472.893 34.825 88.998 66.226 316.265 1.673.302

335.326 26.383 67.424 50.171 239.598 1.194.483

271.195 22.040 56.324 41.912 200.154 994.172

584.195 25.275 64.593 48.065 229.536 1.458.315

1.663.610 108.523 227.339 206.374 985.552 5.320.272

699.550 29.443 75.244 55.990 267.386 1.665.212

517.272 33.606 85.881 63.906 305.188 1.629.425

150.942 9.277 23.708 17.641 84.248 464.139

4.496.576 351.909 899.328 669.208 3.195.852 18.497.324

334.303 17.897 45.737 34.034 162.531 959.710

6.198.644 442.131 1.129.898 840.780 4.015.204 23.215.809

467.058 22.957 58.668 43.656 208.484 1.260.048

286.926 16.654 42.562 31.671 151.247 872.899

232.079 17.558 44.870 33.389 159.450 870.870

339.141 18.069 46.176 34.361 164.093 990.048

1.325.203 75.238 192.276 143.077 683.273 3.993.865

180.854 11.482 29.344 21.835 104.276 561.934

62.294 5.235 13.379 9.956 47.545 226.432

243.148 16.718 42.723 31.791 151.821 788.366

280.255 19.054 48.693 36.234 173.037 926.006

194.303 11.745 30.014 22.334 106.659 602.517

708.331 35.194 89.941 66.927 319.613 1.914.052

1.593.059 116.426 297.535 221.402 1.057.319 5.561.424

797.343 46.900 119.856 89.187 425.921 2.365.686

3.573.292 229.318 586.039 436.084 2.082.549 11.369.685

1.216.839 62.148 158.823 118.184 564.394 3.439.600

285.177 16.858 43.082 32.058 153.095 831.776

429.011 22.605 57.769 42.987 205.287 1.171.941

764.850 29.550 75.517 56.194 268.358 1.849.888

348.039 23.040 58.880 43.814 209.236 1.140.340

3.043.917 154.201 394.071 293.236 1.400.370 8.433.544

128.681 8.937 22.840 16.996 81.164 427.710

295.154 17.888 45.714 34.017 162.449 883.863

423.835 26.825 68.554 51.012 243.612 1.311.573

269.218 15.292 39.081 29.081 138.878 835.081

502.146 28.285 72.284 53.788 256.869 1.501.591

94.012 5.808 14.843 11.045 52.747 296.768

398.077 21.969 56.144 41.778 199.515 1.176.298

220.847 6.087 15.556 11.576 55.280 439.179

1.484.301 77.442 197.909 147.268 703.289 4.248.916

261.592 15.310 39.125 29.113 139.033 796.062

140.007 9.556 24.421 18.172 86.783 472.444

1.034.577 49.416 126.285 93.971 448.766 2.677.933

98.780 6.102 15.595 11.604 55.417 296.044

440.714 29.036 74.205 55.217 263.694 1.422.462

693.316 48.336 123.526 91.918 438.963 2.499.024

383.274 15.585 39.828 29.637 141.532 915.959

268.949 20.329 51.952 38.659 184.618 930.154

262.064 17.896 45.736 34.033 162.526 876.448

3.583.273 211.566 540.672 402.325 1.921.334 10.886.529

1.460.311 79.096 202.137 150.414 718.313 4.342.631

52.916.978 3.945.775 10.083.707 7.503.491 35.833.462 190.762.251

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