CarFleet nr.48

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POMIGLIANO: NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO Visita allo stabilimento Fiat A LE MANS VINCE L’IBRIDO Tecnologie da gara per auto di serie L’UFFICIO IN AUTO Come ti connetto il manager BENZINA UP, GUIDA DOWN Cambia la guida degli italiani AUTOMOTIVE-STYLE: UNA STRADA SENZA CONFINI Attenzione! L’auto è contagiosa SICUREZZA STRADALE UE e tecnologia a tutela del driver LA MOBILITÀ SOSTENIBILE SBARCA IN VATICANO LeasePlan consegna due pulmini elettrici IL FUTURO CHIAMA E GENERAL MOTORS RISPONDE Intervista all’a.d. di General Motors Italia PERIODICO TRIMESTRALE | 6,00 EURO N.48 OTTOBRE 2012 VOLVO V40 IT’S YOU

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CarFleet nr.48 magazine

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POMIGLIANO: NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO Visita allo stabilimento Fiat

A LE MANS VINCE L’IBRIDOTecnologie da gara per auto di serie

L’UFFICIO IN AUTO Come ti connetto il manager

BENZINA UP, GUIDA DOWNCambia la guida degli italiani

AUTOMOTIVE-STYLE: UNA STRADA SENZA CONFINIAttenzione! L’auto è contagiosa

SICUREZZA STRADALEUE e tecnologia a tutela del driver

LA MOBILITÀ SOSTENIBILESBARCA IN VATICANOLeasePlan consegna due pulmini elettrici

IL FUTURO CHIAMA E GENERALMOTORS RISPONDE Intervista all’a.d. di GeneralMotors Italia

PERIODICO TRIMESTRALE | 6,00 EURO

N.48OTTOBRE 2012

VOLVO V40

IT’S YOU

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PEOPLE

on sembra un buon momento per essere ottimisti. La Grecia sta arrivando al redderationem – e con lei i vertici europei, Merkel in testa. Un Paese non è un computer che si

riprogramma nel giro di settimane o mesi. La sua situazione economica è figlia della sua cultura e dei suoi equilibri (squilibri?) sociali, che possono cambiare, ma con il loro ritmo, che puòvariare anche di molto in funzione della capacità dei suoi leader di coinvolgere i cittadini intornoa un’idea di futuro e di nuovo assetto economico e sociale. Tutti i popoli europei sono stati moltopeggio di come stanno adesso, anche non tanto tempo fa, dunque possono trovare la forza e lerisorse per ripartire alla grande, purché sappiano verso dove e in che modo.

Lo abbiamo sempre saputo e ora sta accadendo. Ma sta accadendo anche in Spagna, e sudimensioni molto più impegnative. Le tensioni sociali e anche politiche stanno deflagrando. Tutti ci chiediamo se e come l’onda d’urto possa arrivare fino a noi. Settant’anni fa il disastrodella guerra ha imposto l’affermazione di alcuni grandi leader, capaci di fare scelte importanti.Ora quelle scelte non bastano più, perché abbiamo dentro e dietro tre generazioni dipartecipazione democratica, di motivazioni e coinvolgimenti, per cui ogni decisione, per buonache sia, deve essere “venduta e comprata”. È almeno legittimo chiedersi se i leader incircolazione abbiano compreso tale necessità e abbiano le competenze per rispondere.

Venendo a noi, il Governo si spende a ribadire che abbiamo dei fondamentali diversi, che quelloche ci rendeva deboli lo abbiamo sistemato e nel futuro troveremo anche qualche piacevoleeffetto di riforme avviate ma non ancora dispiegate. Su questa base, è possibile vedere la lucedella ripresa, in fondo al tunnel del 2013. Non è molto, ma è già qualcosa. Rispetto a un anno fa,per chi ne è consapevole, è tantissimo. Però una ripresa economica non è un evento atmosferico,ma il prodotto di molte piccole azioni e decisioni, che ciascuno di noi prende e prenderà perandare verso quel cambiamento, oppure per allontanarsene.

Due anni fa, ci siamo fatti un po’ sorprendere dalla ripresa del 2010. Eravamo ancora troppoabbottonati, troppo chini a ripararci. Ci stava. Errare humanum. Ma non ripetiamo lo stessoerrore. Se vogliamo essere pronti a prendere la prima onda di ripresa, dobbiamo avere il coraggiodi fare quegli investimenti, piccoli o meno che siano, che poi ci renderanno attori delcambiamento. Nel senso che una volta lanciato il cuore dall’altra parte, saremo moltodeterminati a seguirlo per riprendercelo. Solo così possiamo smettere di sperare in una ripresa,in un futuro prossimo migliore, e crederci. Il modo migliore per arrivare dall’altra parte è semprequello di tagliarsi i ponti alle spalle. È un concetto molto umano e poco aziendale. L’impresa tende a stare sul sicuro, dobbiamosaperlo e anche comprenderlo. Ma non possiamo più limitarci a questo. In questo momentol’impresa ha bisogno di noi, delle donne e degli uomini che la compongono. Perché adesso non è più business as usual.

Mauro Manzonidirettore responsabile di Car Fleet

IL FUTURO CHE VOGLIAMO

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SOMMARIO

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SICUREZZA STRADALE: QUALCOSA SI MUOVEPolitica e tecnologia per tutelare i driver

LA MOBILITÀ SOSTENIBILESBARCA IN VATICANO LeasePlan consegna due pulminielettrici

LA CAPITALE AUTOMOBILE FLEET Il convegno sul mondo flotte

IL FUTURO CHIAMA E GENERALMOTORS RISPONDE Intervista all’a.d. di General Motors Italia

AUDI A4 2.0 TDI AVANTForma e sostanza

POMIGLIANO: NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO Visita allo stabilimento Fiat

INFINITI FX30D SIl gigante buono

NEWS ON THE ROAD

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LOOK E ATMOSFERA DI LUSSOIN PERFETTO STILE SCANDINAVO

BENZINA UP, GUIDA DOWN Cambia il modo di guidare degli italiani

PEUGEOT 208Piccola rivoluzione francese

HYUNDAY i40WAGONMaturità ed equilibrio

A LE MANS VINCE L’IBRIDO Tecnologie da gara per auto di serie

AUTOMOTIVE-STYLE: UNA STRADA SENZA CONFINI Attenzione! L’auto è contagiosa

L’UFFICIO IN AUTOCome ti connetto il manager

500L: LARGE, LIGHT E LOFT L’icona si allarga

LA MACCHINA DEI NUMERIIl mercato società e noleggioe i prezzi dell’automotive

NUMERO 48 | OTTOBRE 2012EDITORELEASEPLAN ITALIA SpaViale Alessandro Marchetti, 105 00148 Roma telefono: +39 06 96707815 email: [email protected] www.leaseplan.it

DIRETTORE EDITORIALE Alfonso Martinez Cordero

DIRETTORE RESPONSABILE Mauro Manzoni

DIRETTORE SCIENTIFICO Pier Luigi del Viscovo

ART DIRECTOR Indro Uttinacci

HANNO COLLABORATOAndrea Barbieri CaronesGiampiero BottinoFrancesca CarliPier Luigi del ViscovoNicola DesiderioGerardo Di LecceAlberto MottiAlessandro PalumboMaurilio Rigo

PROVE SU STRADA a cura di Nicola Desiderio

PUBBLICITÀGDN Marketing & Comunicazione [email protected]

STAMPA Modulgraf SrlVia di Santa Procula, 23/23A00040 Pomezia (Roma)

Registrazione Tribunale di Milano n.98/1997

TIRATURA: 15.000 COPIE

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PEOPLE

a parola d’ordine è sicurezza. Attiva,passiva, per gli automobilisti, i pe-

doni, i ciclisti, insomma sicurezza a 360gradi per tutti gli utenti della strada. Casecostruttrici di veicoli, istituzioni, associa-zioni, tutti sono impegnati per vincere lagrande battaglia che mira alla riduzionedelle vittime della strada ed è una garatra nuove tecnologie e iniziative messe incampo per il raggiungimento di questofondamentale obiettivo. L’Unione Europea, da parte sua, ha ribaditola necessità di conseguire il risultato (man-cato nel programma precedente 2003-2010), del dimezzamento delle vittimedella strada tra il 2010 e il 2020, fissandotre principi fondamentali: • favorire l’adozione dei più severi stan-dard di sicurezza stradale in tutta Europa– incoraggiando i cittadini dell’UE a farsicarico della sicurezza propria e altrui sullestrade dell’UE e mirando le azioni al mi-glioramento della sicurezza degli utentipiù vulnerabili;

• approccio integrato alla sicurezza stradale– attraverso la cooperazione con altre po-litiche comunitarie, come quella dell’energia,dell’ambiente, dell’istruzione, dell’innova-zione e della tecnologia, e della giustizia;• sussidiarietà, proporzionalità e respon-sabilità condivise – attraverso il concettodi condivisione di impegno e azioni concretea tutti i livelli, dai paesi dell’UE e le autoritàeuropee agli enti regionali e locali.L’area di intervento per l’innalzamentodei livelli di sicurezza è molto vasta e cer-tamente abbraccia anche fenomeni spessosconosciuti come quello del “colpo di son-no” messo in luce da uno studio congiuntoMercedes-Benz Italia e Fondazione per laricerca e la cura dei disturbi del sonno.Secondo la ricerca almeno il 10% dellapopolazione soffre d’insonnia per i disturbidel sonno dovuti anche al fenomeno pres-soché sconosciuto delle “apnee notturne”e non è certo sufficiente un caffè a scon-giurare il rischio di incidente poiché mettersialla guida dopo aver dormito poco o male,

è come aver bevuto, a digiuno, quasi unlitro di vino in un’ora. Di questo argomentosi è discusso quindi nel convegno “Azioniper la sicurezza stradale veicoli stradauomo” promosso dalle associazioni Inge-gneri d’Europa Associati e AssociazioneItaliana Ingegneri del Traffico.Secondo il prof. Francesco Peverini, di-rettore scientifico della Fondazione perla ricerca e cura dei disturbi del sonno, inItalia almeno due milioni di persone sof-frono di “sindrome delle apnee notturne”(Osas), che determina inconsapevolmenteun sonno poco ristoratore ed efficace e,quindi, sono causa di una sonnolenza la-tente e improvvisa, che diventa molto pe-ricolosa per chi guida. Di questi due milionie più, ben il 95% non è però consapevoledi soffrire di tale disturbo. Per essi, secondola ricerca, il rischio di incidente sul lavoroo alla guida aumenta notevolmente, conun coefficiente di rischio del 3,71, più chedoppio rispetto all’1,68 causato dal con-sumo di alcool o droghe. ➔

diMaurilio Rigo

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SICUREZZA STRADALE:QUALCOSA SI MUOVE

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PEOPLE

Ecco quindi l’intervento della tecnologiacon il sistema “Attention Assist”, disponi-bile oggi di serie su quasi tutta la gammaMercedes-Benz compresa la nuova com-patta Classe A, che è in grado di ricono-scere, dal comportamento del guidatoree sulla base di oltre 70 parametri, gli indi-catori di una progressiva disattenzione estanchezza alla guida. Nel caso in cui ven-gano rilevati i tipici segni di affaticamentoal volante, il sistema emette una serie disegnali acustici ed ottici per invitare ilguidatore a concedersi una pausa.Per quanto riguarda il nostro Paese, laFondazione stima almeno che un incidentestradale su cinque sia causato da un colpodi sonno. L’indice di mortalità è superiorealla media giornaliera dalle ore 20 alleore 7 del mattino, raggiungendo il valoremassimo intorno alle 4 di notte (5,7 decessiogni 100 incidenti). La scienza medica haovviamente gli strumenti per diagnosticareil rischio di essere vittime di apnee notturneattraverso accertamenti semplici e noninvasivi, come la polisonnografia.Attenzione però alle pseudo contromisureadottate dagli automobilisti per contrastareil fenomeno dei colpi di sonno al volante.Lo studio della Fondazione per la ricercae la cura dei disturbi del sonno ha riscon-

trato che fermarsi e concedersi un brevesonno in auto è l’unico antidoto per com-battere la sonnolenza alla guida. Ma nefanno uso solo il 4% degli intervistati. Glialtri danno spazio inutilmente alla fantasia,mettendo anche assieme più espedienti:il 54% si ferma e si accontenta dei classicidue passi; il 52% alza il volume dellaradio; il 47% apre il finestrino e il 45%prende un caffè. A nulla serve muoversimentre si è al volante (27%), mangiarecaramelle (32%), bere limonata o altrebevande (26%) sino ad arrivare ai chiritiene (5%) che sia utile guidare più velo-cemente per imporsi maggiore attenzionecontro la sonnolenza.E sempre la tecnologia viene in aiuto deiguidatori come sottolinea la tradizionale“Guida alla Sicurezza Stradale 2012” diViasat Group (alla stesura della qualehanno partecipato rappresentati delle Isti-tuzioni, dei Consumatori, Operatori di set-tore ed aziende), che evidenzia i vantaggidelle applicazioni telematiche. Riflettoripuntati quindi sulla telematica per con-trastare il fenomeno dei furti d’auto, maanche per difendersi in caso di minaccia,come strumento per contrastare l’insicu-rezza stradale. La famosa “scatola nera”diventa quindi un supporto prezioso per i

guidatori di tutti i veicoli, come evidenziaDomenico Petrone, presidente e Ceo diViasat Group: “La scatola nera non servesolamente a pagare meno l’assicurazione.È importante anche in termini di sicurezza.Svolge infatti una funzione fondamentalenell’ambito della riduzione dei rischi stradaliperché protegge ed assiste gli automobilistirilevando automaticamente un incidente,inviando un allarme che indica l’entitàdell’impatto e la posizione del veicolo,permettendo alle Centrali Operative Viasatdi inviare immediatamente, sul luogo, isoccorsi necessari. Tutte queste funzioniunite alla gestione degli allarmi e deirelativi soccorsi in caso di aggressione,contribuiscono a rendere più sicure lestrade determinando una sensibile ridu-zione dei costi sociali”.Da segnalare, infine, come anche nella ge-stione delle flotte aziendali l'attenzionealla sicurezza degli utilizzatori abbia ac-quisito nel tempo un peso sempre mag-giore. Se da tempo, infatti, le car policyprevedono dotazioni sempre più ricche intermini di sicurezza attiva e passiva, ulti-mamente sono in netta crescita gli strumentidi formazione (come i corsi di guida sicura)e informazione rivolti agli utilizzatori, concampagne di comunicazione mirate.

Oltre 70 i parametri utilizzati dall’attention assist di Mercedes che riconosce disattenzione e stanchezza alla guida

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a mobilità sostenibile sbarca in Va-ticano, alla presenza di cardinali,

monsignori e altre autorità. Lo Stato dellaChiesa, infatti, ha ricevuto due pulminielettrici a emissioni zero, forniti gratui-tamente da LeasePlan Italia, azienda at-tiva nel noleggio a lungo termine e datempo impegnata su vari fronti nella dif-fusione su scala nazionale e internazio-nale della mobilità sostenibile attraversoaccordi con costruttori, aziende di forni-tura di energia elettrica e tramite unacampagna di consulenza alle aziende chevogliono puntare all’introduzione di vet-ture elettriche o a basse emissioni nellapropria flotta.I due pulmini elettrici, da 14 posti cia-scuno, saranno messi a disposizione deiMusei Vaticani per accompagnare i visi-tatori – soprattutto quelli a mobilità ri-dotta o quelli in età avanzata o in età pre-scolare – all’interno dei Giardini Vaticani.Per la prima volta sarà garantita la mobi-lità all’interno del cuore verde del Vati-

cano a queste categorie di persone, chegrazie a LeasePlan potranno raggiungereangoli sconosciuti di questo mini Statoche tutto il mondo invidia.In occasione di una cerimonia ufficiale,Alfonso Martinez Cordero, amministratoredelegato di LeasePlan Italia, ha conse-gnato le chiavi dei veicoli al Cardinal Giu-seppe Bertello, presidente del Governa-torato dello Stato della Città del Vaticano,a Monsignor Giuseppe Sciacca, segretariogenerale, e al professor Antonio Paolucci,direttore dei Musei Vaticani. Erano presenti anche Domenico Giani, di-rettore dei Servizi di Sicurezza e Prote-zione Civile, e Giovanni Amici, direttoredei Servizi Generali. "LeasePlan - commenta Alfonso MartinezCordero, amministratore delegato delgruppo LeasePlan Italia - è lusingata diessere al fianco del Governatorato delloStato della Città del Vaticano in questoprogetto finalizzato alla mobilità elettricaall’interno dei Giardini Vaticani. La nostra

azienda è estremamente sensibile alleproblematiche ambientali e da anni è im-pegnata nella sua salvaguardia con pro-getti specifici e con la costituzione di unaElectric Community che ha l’ambizione dirappresentare un think tank nel mondodella mobilità eco-sostenibile. L’eco so-stenibilità è importante per noi. E avertrovato un partner come il Vaticano è sem-plicemente la cosa migliore che ci potessecapitare per contribuire alla riduzione diCO2 e per aiutare tutta la società italianaad avvicinarsi a questo tipo di mobilità”.

Il momento della consegna dei minibuselettrici avviene sulla scia di quanto haaffermato Papa Benedetto XVI in occa-sione della giornata della Pace: “La Chiesaha una responsabilità verso il creato esente di doverla esercitare, anche in am-bito pubblico, per difendere la terra, l’ac-qua e l’aria, doni di Dio Creatore per tutti,e, anzitutto, per proteggere l’uomo controil pericolo della distruzione di se stesso”.

L

LEASEPLAN LA MOBILITÀ SOSTENIBILE SBARCA IN VATICANOLeasePlan consegna aiMusei Vaticani una coppia di minibus elettrici, che saranno utilizzati per accompagnare lungo i giardini i visitatori amobilità ridotta.

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PLANET

Per questo motivo, il Governatorato delloStato della Città del Vaticano, mettendoa disposizione le due vetture elettriche,intende fornire un contributo concreto esimbolico alla crescita della mobilità eco-sostenibile e confermare il suo impegnocostante verso le tematiche ambientali.

“Questa occasione è unica per noi per mi-gliorare l’attenzione alla natura. La sceltadi aver voluto iniziare queste visite neiGiardini Vaticani con questi mezzi esclu-sivamente elettrici rientra in quest’ottica,così come il Santo Padre ha sottolineatopiù volte. E noi vogliamo, rispettando labellezza del creato, poter dare l’opportu-nità a tutti i visitatori di poter vivere que-sta esperienza, perché questo percorso

con questi pulmini elettrici possa essereuna via pulchritudinis” ha detto monsi-gnor Sciacca.A bordo dei due minibus, elettrici al 100%,i visitatori avranno a disposizione un’au-dioguida in diverse lingue. Le vetture ac-compagneranno i turisti lungo sentieri deigiardini e, dal prossimo autunno, raggiun-geranno gli scavi archeologici della Ne-cropoli Vaticana lungo la via Triumphalis,piccolo gioiello archeologico musealizzatodi recente.Tutti hanno potuto verificare dipersona, immersi nella cornice dei giardiniall’ombra della cupola di San Pietro, ilgrado di affidabilità e di silenziosità diquesti veicoli che si adattano perfetta-mente alla religiosità del luogo e al silen-zio che vi regna.

di Andrea Barbieri Carones

Alfonso Martinez Cordero, a.d. del gruppo LeasePlan Italia accanto ai due minibus elettrici donati alla Città del Vaticano

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PROFIT

ltro che crescita. Questa è la tem-pesta perfetta!” Con queste parole

Paolo Ghinolfi, presidente di Aniasa (l’as-sociazione dei noleggiatori), ha chiaritocome le immatricolazioni di nuove autoin noleggio a lungo termine, che nel primotrimestre del 2012 risultano in crescita ri-spetto allo stesso periodo del 2011, nonsiano destinate a rimanere su questotrend positivo nel corso dei prossimi mesi.Certo stanno influendo in maniera nonpositiva gli incrementi di costi legati al-l’utilizzo dell’auto aziendale. Come evi-denziato nella sezione “La macchina deinumeri” di questo numero di Car Fleet, icosti di esercizio aumentano mediamentedel 10% e i costi assicurativi del 6% (2012vs 2011), per non parlare poi dei costidella benzina. A tutto ciò si aggiungonoanche i provvedimenti legislativi che pe-nalizzano il trattamento fiscale dell’autoaziendale. È quanto emerso in avvio dei lavori delforum La Capitale Automobile Fleet, con-vegno dedicato alle auto aziendali cheha visto la partecipazione di circa 300operatori, per ascoltare le tavole rotondea cui hanno preso parte tutti i vertici delsettore, dalle Case alle associazioni dicategoria, dai noleggiatori ai fornitori diricambi, al credito.Le elaborazioni del Centro Studi Fleet&Mo-bility sui dati semi-definitivi dell’Unraestimano in oltre 760 milioni la spesa nettaper nuove auto in noleggio a lungo terminenel primo trimestre, rispetto ai 680 del-l’anno precedente.Questa partenza incoraggiante è dovuta– come ha spiegato Ghinolfi – soprattuttoa una buona raccolta ordini fatta alla finedell’anno scorso, che sono andati in con-segna all’inizio del 2012. In effetti, giànel 2011 il noleggio a lungo termine avevafatto registrare un incremento delle im-matricolazioni di auto nell’ordine del 20%

a fronte di una flotta che a fine 2011 eracresciuta del 2,5%. Il fenomeno si potrebbespiegare in parte con la necessità di rin-novare molti contratti che erano stati “pro-rogati” alla loro scadenza (nel 2009 e2010 – per evitare di rivenderli in un mer-cato dell’usato depresso dagli incentivisul nuovo). Una volta arrivati comunquealla fine, questi rinnovi si sono sommatial fisiologico trend del settore, gonfiandoappunto le immatricolazioni.A parte questo, è evidente che il noleggioa lungo termine opera nel contesto delleimprese, di cui risente la congiuntura ne-gativa. Però va anche sottolineato cheproprio in questi momenti emerge il ca-rattere stabilizzante di questo sistema diacquisizione delle auto. Come è statodetto nel corso dei lavori, se le Case autoavessero avuto più apertura nel proporreai loro clienti PMI e partite IVA il noleggioa lungo termine, oggi forse sentirebberomeno il morso della crisi sulle vendite: -

26% la spesa dei privati per auto nuovenel primo trimestre (4.390 milioni di eurocontro i 5.938 del 2011) e -11% quelladelle società (1.286 milioni contro 1.448).Ma è sbagliato dare la croce solo addossoalle Case. Come ha spiegato Marco Terrusidi Mercedes Benz, intervenuto al forum,“le PMI, i professionisti e le piccole dittesono gestite dalle reti a livello locale edobbiamo tener presente che si tratta diun prodotto nuovo per i concessionari, maanche di un canale (i dealer) nuovo per inoleggiatori. Entrambi dunque dovrebberosforzarsi di guardare più alle opportunitàdella collaborazione che ai rischi.”Nel convegno si è discusso su come ri-pensare il marketing del noleggio a lungotermine al fine di soddisfare di più i driver.La sfida più dura per il marketing di pro-dotto del noleggio a lungo termine: cosafare quando nel corso di un contratto di 48mesi le caratteristiche dell’auto non corri-spondono più alle esigenze del driver? ➔

di Alessandro Palumbo

“A

LA CAPITALE AUTOMOBILE

FLEET

Oltre 300 operatori hanno partecipato al convegno “La Capitale Automobile Fleet”

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PROFIT

“La scelta del veicolo è il principale ele-mento di soddisfazione del driver” – haspiegato Mauro Manzoni di LeasePlan, in-tervistato a La Capitale Automobile Fleet,ed è in questa direzione che si stannomuovendo le imprese. Apparentementenon è tanto difficile consentire a un driverdi scegliere il modello più adatto alle sueesigenze, aprendo la car policy a una seg-mentazione dei driver basata non solosulla funzione aziendale ma sulle esi-genze personali. Ma nella vita contrattuale di un’auto (or-mai spesso 48 mesi) l’utilizzatore chel’aveva scelta può passare ad altro inca-rico o lasciare l’azienda, imponendo l’as-segnazione dell’auto a un altro driver, chepuò avere bisogni diversi dal precedente.Attualmente, non risulta che i noleggiatorisiano in grado di offrire la possibilità dicambiare “in corsa”, senza chiudere an-ticipatamente il contratto esistente e at-tivarne uno nuovo, con il corredo di ex-tra-costi associato. Nel futuro, si dovrebbero ipotizzare di ge-stire diversamente la fornitura, non ne-cessariamente “per targa” e su veicoli diprima immatricolazione.

Nel forum si è parlato anche di post-ven-dita e di usato, a cui guardare non sepa-ratamente ma come sistema integrato,che aiuta a mantenere elevato il valoredell’usato, nella misura in cui “la certifi-cazione e la trasparenza della manuten-zione eseguita venga poi comunicata ade-guatamente al cliente finale dell’usato”,come ha ben evidenziato Franco Oltolini,di CarNext. Però il prodotto usato – peressere apprezzato dal mercato – deve ne-cessariamente venire proposto con uncorredo di servizi accessori, primi tra tuttile garanzie per l’assistenza e le riparazionie i servizi assicurativi.Infine, è stata evidenziata l’opportunitàdi puntare all’elettrico per le flotte di vei-coli commerciali ad uso urbano. La moti-vazione alla base di questa indicazionestarebbe nella minore rilevanza di pro-blemi legati alle strutture di ricarica, vistoche questi mezzi godono normalmente diuno spazio deposito in cui sarebbe pos-sibile ricaricarli. Inoltre, eventuali limitiall’autonomia sarebbero poco significativiper veicoli che devono viaggiare comun-que entro confini circoscritti e per pochedecine di chilometri al giorno.

Il moderatore, Pier Luigi del Viscovo

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PEOPLE

e innovazioni tecnologiche legatealle autovetture relative alle pre-

stazioni, alla sicurezza e alla vivibilitàdell’abitacolo stanno assumendo unpeso sempre più rilevante. Che impattoavranno sulla percezione del prodottoauto? Il driver penserà di guidare ancorauna macchina, oppure penserà che sial’auto a guidare lui?Negli ultimi anni un numero crescente ditecnologie innovative sono state intro-dotte su tutti i prodotti. Molte di questeaumentano la sicurezza, risultando un va-lido aiuto nella guida. Penso all'Opel Eyepresente su Insignia e Astra, il sistema dilettura dei segnali stradali che riconoscela segnaletica ed avvisa il conducente incaso di cambio di corsia involontario.Oppure ai fari ad illuminazione dinamicaAFL disponibili su tutta la gamma Opel apartire da Corsa, che sfruttando nove di-verse regolazioni, assecondano le curveed adattano intensità e lunghezza del fa-scio alla morfologia della strada.Ma in alcuni casi, sono proprio le innova-zioni tecnologiche a valorizzare il piaceredi guida. È il caso ad esempio del FlexRide, il telaio dinamico, disponibile su In-signia, Zafira Tourer e Astra, che graziealle tre possibilità di regolazione (standard,Sport e Tour) si adatta continuamente aicambiamenti dello stile di guida e dellavelocità in curva, ottimizzando le poten-zialità dinamiche e comfort della vettura.

Le auto costruite oggi sono molto più re-sistenti di quelle di 20 fa. Il ciclo di vitasi sta allungando. Un’auto di 7 anni, seben mantenuta, è ancora un prodotto va-lido. Su quali bisogni si deve puntare perstimolare il cambio dell’autovettura?Ce ne sono diversi ma forse quello su cuic'è più attenzione da parte del pubblicoin questo periodo è la riduzione dei costidi gestione. Grazie anche ai limiti imposti

dalle normative europee, il progresso piùrapido si è visto proprio nella riduzionedei consumi, che ha un impatto direttosui costi di gestione e nello sviluppo deimotori a carburanti alternativi. Credo siail motivo della crescita costante delle ven-dite di veicoli alimentati a GPL e metano.Opel incentiva le versioni che garantisconomaggiore economicità, che dall'anno scor-so offriamo allo stesso prezzo delle versionibenzina. Una promozione di successo conla quale i clienti ci hanno premiati: conuna quota del 13,6% nel 2012 OPEL è ilprimo importatore nel mercato GPL. Unrisultato ottenuto grazie anche allo stra-ordinario successo di vendita della CorsaGPL-TECH Euro 5 che già a fine 2011 è ri-sultata la vettura GPL più venduta in Italianel mercato escluso noleggio.

Il mercato auto ha segnato nei primi 6mesi del 2012 -20%. Il segmento dei pri-vati è calato del 23%, mentre il mercatodelle aziende del 13%. Come legge que-sti due risultati?Sono due gli elementi principali che pro-ducono questo risultato:1. Il mercato delle flotte tiene meglio di

quello privati per effetto di una maggiorecostanza nella rotazione delle vettureaziendali. A scadenza dei contratti di lea-sing, le aziende rinnovano i veicoli nellagran maggioranza dei casi (sono ancoralimitate le estensioni di contratti, dovutein taluni casi alle difficoltà dei noleggiatorisul fronte del remarketing)2. le vetture KM zero, che rappresentanouna importante parte delle vetture imma-tricolate ad "aziende", mantengono unalto livello di immatricolazioni.

Quali performance avete raggiunto nelsegmento delle flotte, e quali i prossimiobiettivi?Dal 2010, Opel ha più che triplicato le ven-dite a noleggiatori e grandi clienti azien-dali, superando nel 2011 la quota di10.000 unità. Questo grazie ad unagamma di veicoli destinati alle flotte in-teramente rinnovata, cominciando da In-signia, a seguire Meriva, Astra e Zafira.Nel 2012 Opel mantiene una forte posi-zione nel settore, che continuerà a raffor-zarsi con l'ingresso di nuovi modelli, inprimis Opel Mokka, un SUV compatto, nelcorso dell'ultimo trimestre.

di Alessandro Palumbo

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IL FUTURO CHIAMA E GENERAL MOTORS RISPONDETecnologia, innovazione esostenibilità. Questi i temiaffrontati nell’intervista aldottor Matteucci,amministratore delegato diGeneral Motors Italia.

Roberto Matteucci, amministratore delegato di General Motors Italia dal 2008

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PEOPLE

Quali sono i modelli su cui maggior-mente puntate sul segmento aziende?Sulla scia del grande successo di Insignia,che rappresenta la svolta del nostro mar-chio nel mercato delle aziende, prima ditutto la nuova Astra, in versione 5 porte eSports Tourer, e da inizio anno la nuovaZafira Tourer riscontrano un ottimo suc-cesso di vendita. Completano l'offerta Me-riva e Corsa, e la rinnovata gamma dei no-stri veicoli commerciali, con il recentelancio del nuovo Opel Combo.

Che rapporto avete con le società di no-leggio a lungo termine? Sono partner ocompetitor?I nostri rapporti, con tutte le principali so-cietà di noleggio a lungo termine, sonoconsolidati e molto costruttivi. Stiamo la-vorando come partner sia a livello di verticeaziendale, sia tra le nostre squadre com-merciali sul territorio, e questo rapportosicuramente rappresenta uno dei fattoriprincipali sul quale si basa la nostra per-formance degli ultimi anni.

I costi legati all’uso dell’auto sono inaumento. Assicurazione e benzina hannoraggiunto cifre esorbitanti. La sua aziendasi interroga su questi fenomeni? E checosa intende fare in merito?Siamo, ovviamente, molto sensibili altema dei costi di esercizio dell'auto e cer-chiamo di offrire ai consumatori delle so-

luzioni concrete per risparmiare al mo-mento dell’acquisto e durante l’utilizzodella vettura. Le versioni ecoFlex e le GPLTECH Opel Euro 5 sono la risposta più di-retta a tale problema. Le versioni ecoFlex sono quelle con moto-rizzazione diesel per le quali sono stateadottate nuove tecnologie volte ad ottenereconsumi particolarmente ridotti. A questesi affiancano le GPL TECH Opel Euro 5,progettate e sviluppate direttamente dalcostruttore che uniscono alla qualità dellaingegneria tedesca, le performance deinuovi motori Turbo e nessuna manuten-zione aggiuntiva rispetto alle motorizzazionibenzina. Il tutto si traduce in una econo-micità e mobilità senza compromessi esenza limitazioni nella circolazione nellezone a traffico limitato delle città metro-politane. Inoltre, l’ampiezza dell’offertaGPL TECH, che copre tutti i segmenti dimercato dalla Corsa, alla Meriva, all'Astra,fino alle ultime due arrivate Zafira e Insignia,mette il consumatore nella condizione discegliere la vettura più adatta al propriobudget e alle proprie esigenze.

Quale la posizione di General Motors neiconfronti della mobilità sostenibile?General Motors è concentrata sullo svi-luppo e commercializzazione di veicoli dalridotto impatto ambientale. Le tecnologieoggi disponibili sui veicoli Opel permet-tono di ridurre le emissioni di CO2 ed i

consumi e continueremo a migliorarlisenza sosta. Oltre agli interventi sulle mo-torizzazioni tradizionali Opel è leadernelle alimentazioni alternative (GPL e me-tano) che permettono di ridurre ulterior-mente le emissioni nell'ambiente. Ma nonè tutto: Opel Ampera, l'elettrica ad auto-nomia estesa, è un prodotto talmente ri-voluzionario da aver ricevuto numerosi ri-conoscimenti, tra i quali il premio di Autodell'Anno 2012, rendendo la mobilità elet-trica finalmente utilizzabile nella vita ditutti i giorni, eliminando i limiti di auto-nomia delle batterie.Il prossimo futuro è alle porte e permet-terà di ridurre ulteriormente l'impattodella mobilità sull'ambiente grazie allatecnologia delle celle a combustibile cheOpel sta collaudando sin dal 2008 connove grandi aziende che stanno utiliz-zando questi veicoli nella vita quotidiana.

È d’accordo con l’erogazione di incentiviper l’acquisto di auto elettriche?I costi di produzione delle auto elettrichesono maggiori che per le alimentazionitradizionali. Gli obiettivi di riduzione delladipendenza dai combustibili fossili,quando i costi delle nuove tecnologie li-mitano la velocità del cambiamento, èutile che siano perseguiti attraverso unsistema di incentivazione come avvienein altri paesi europei o per altre tecnologiesimili come gli impianti solari.

La gamma veicoli destinate alle flotte comprende Insigna, Meriva, Astra, Zafira e il nuovo SUV compatto Mokka

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DRIVE

Audi A4 è da tempo in cima allescelte dei clienti privati e aziendali

e recentemente si è rilanciata con un re-styling che ha interessato stile, dotazionied efficienza, migliorata dell’11%. Dopo 40anni di vita e 10 milioni di esemplari venduti(compresa la progenitrice 80), l’A4 oggiparte da 30.150 euro con motori da 120 CVfino a 450 CV, in tre tipologie di carrozzeria(berlina, Avant e Allroad) e 2 allestimenti(Ambiente e Advanced) completabili conpacchetti di vario tipo tra i quali due dedicatiespressamente alle flotte: Business e Bu-siness Plus. Con quest’ultimo abbiamo pro-vato la versione Avant 2.0 TDI da 177 CVcon cambio Multitronic.

PIÙ TESA, MA PER GRADILa Audi A4 ristilizzata esprime il caratteredi una casa abituata ad andare per gradinello stile riuscendo ad evolverlo senzamai invecchiare quello precedente. Gli in-terventi hanno riguardato principalmente

i particolari, come i gruppi ottici che hannoforme più marcatamente orizzontali e lineepiù tese. Importante il ruolo dei LED, siaper i fari posteriori sia per quelli anteriorila cui firma visiva è ora affidata a un diodotubolare. Di contro, il cofano motore èstato reso più bombato e le prese d’ariasono più ampie e taglienti per un insiemesicuramente più deciso senza intaccare ilcarattere profondo della vettura improntatoalla solidità e alla presenza su strada. In-variate le dimensioni: la A4 Avant è lunga4,7 metri, alta 1,44, larga 1,83 e con unpasso di ben 2,81 metri. ➔

di Nicola Desiderio

L’

AUDI A4 2.0 TDI AVANT

FORMA E SOSTANZALa media di Ingolstadt è diventata ormai un classico e con ilrecente restyling si propone anche in due allestimenti dedicatiai parchi aziendali denominati Business e Business Plus.Grande presenza visiva ed equilibrio tra comfort, prestazioni e consumi sono i suoi punti di forza ulteriormente esaltatidalla presenza del cambio Multitronic, compagno ideale delTDI 2 litri da 177 cv.

Il 2 litri TDI ha potenze da 120 a 177 cv

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DRIVE

TUTTA LA QUALITÀ AUDIL’abitacolo è sicuramente la parte miglioredelle Audi e l’A4 lo conferma per stile, er-gonomia e concretezza. Ricca e chiara la strumentazione, impec-cabili le finiture e l’ergonomia dei comandi,perfetti l’assemblaggio e la scelta dei ma-teriali per i quali c’è solo l’imbarazzo dellascelta tra pelli, legni e metalli. L’abitabilitàè nella media delle concorrenti, così comela capacità del bagagliaio (490-1430 litri),anch’esso esemplare per realizzazione eaccessibile quanto sfruttabile grazie areti, ganci, paratie e rotaie. Al vertice è la dotazione di sicurezza che,oltre a quello che c’era già, ora comprendeanche il sistema che avverte il guidatorese è stanco invitandolo a fare una sosta.Nuovi anche i sistemi di infotainment MMIcon schermo da 7 pollici, navigatore concartografia Google e la possibilità di na-vigare in Internet tramite hotspot, ma peri quali occorre sempre un po’ di appren-distato per il gran numero di pulsanti pre-senti sul tunnel.

DA 120 A 450 CAVALLIImmensa la gamma motori, tutti ad inie-zione diretta sovralimentati, ora dotati distop&start e recupero dell’energia in ri-lascio e con efficienza migliorata dell’11%.Per i benzina TFSI ci sono il nuovo 1.8 da136 CV e 170 CV, il 2 litri da 211 CV e il V63 litri con compressore volumetrico da272 CV o 333 CV per la S4. Al vertice assoluto il V8 4.2 della RS4Avant da 450 CV. Per i Diesel il 2 litri è of-ferto in ben 5 livelli di potenza (120, 136,

143, 163 e 177 CV) e il V6 3 litri in due: da245 CV (presto anche in versione CleanDiesel omologata Euro 6) o da 204 CV checonsuma solo 4,9 litri/100 km con la tra-zione anteriore e il cambio Multitronic.Questa trasmissione è offerta su molti al-tri motori e ha la funzione sequenziale a8 rapporti mentre l’altro tipo di cambioautomatico è l’S Tronic a doppia frizionea 7 rapporti. La trazione è anteriore o in-tegrale con differenziale centrale Torsenche assegna il 60% della coppia alle ruoteposteriori.

UN CAMBIO DAVVERO VANTAGGIOSOLa A4 si avvia con il pulsante e il TDI ma-nifesta qualche lieve vibrazione, ma il suofunzionamento in marcia è fluido e pieno,esaltato dal Multitronic che non ha nes-suno dei difetti presenti sugli altri cambia variazione continua. È infatti silenzioso,slitta pochissimo ed è anzi perentorio da

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fermo per poi far stabilizzare il motore aun regime costante mentre l’auto accelerafino a raggiungere la velocità desideratasenza soluzione di continuità. Un cambioinsomma ideale per il comfort, ma ancheper le prestazioni (208 km/h, 0-100 km/hin 8,3 secondi) e i consumi (4,9 litri/100km) perché fa girare il motore in prossi-mità dei regimi più favorevoli mantenendosempre prontezza all’acceleratore e unabuona riserva per i sorpassi. Premendo ilpulsante Drive Select e selezionando unadelle cinque modalità – tra cui la Economyche riduce anche l’intervento del clima-tizzatore – il suo carattere cambia, cosìcome quello del motore e di tutto l’auto-telaio. Rimane in ogni caso l’equilibrio ge-nerale fatto di grande sicurezza e stabilitàanche nelle manovre brusche, ma anchedi agilità sul misto, forte di uno sterzodalla risposta lineare. Ottima infine la fre-nata per modulabilità e potenza.

TUTTO IN AUTOMATICOCon l’Audi si va sul liscio e la regola valeanche per l’A4, non solo per le superficilevigate delle carrozzerie, ma per la sicu-rezza che infondono un marchio e un pro-dotto che ormai tutti prendono ad esem-pio per tecnologia e cura costruttiva.

Questa versione provata inoltre sorprendeper le qualità del suo cambio automatico,ideale per fare molti km in città e fuoricon il massimo comfort senza dover sce-gliere tra prestazioni e consumi. Un fringe benefit conveniente anche perl’azienda.

cilindrata 1.968 ccpotenza 177 cvlungh./largh./alt. 4,70 x 1,83 x 1,44 mpeso 1.575 kgaccelerazione 8,3” (da 0 a 100 km/h)velocità massima 208 km/hcambio automatico a variaz. continuatrasmissione trazione anteriorecosto di esercizio al km (*) 0,57

consumo medio 20,4 km/litrocapacità di carico da 490 a 1.430 litricomfort ★★★★★

silenziosità ★★★★★

ABS SIESP SIantislitt. SI

(*) percorrenza annua 30.000 km

AUDI A4 AVANT 2.0 TDI Multitronic 177 cvDATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE

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PROFIT

ndate a Pomigliano. Visitate, ap-pena ne avete l’occasione, lo sta-

bilimento Fiat di Pomigliano D’Arco. Nell’epoca della comunicazione globalee dell’esperienza virtuale, ci sono coseche vanno semplicemente viste con gliocchi e toccate con mano. Noi lo abbiamofatto, il 26 giugno, in occasione dell’invitodella Fiat agli studenti del Master sull’Au-tomobile di Fleet&Mobility, esteso anchealle aziende sostenitrici. Il primo impatto – e forse il più significa-tivo – c’è stato all’ingresso: i viali internidel compound sono deserti. Nessunocammina, nessuno si sposta né tanto-meno sosta all’aperto. Fa una certa im-pressione, soprattutto ripensando a cosaera il “vecchio” stabilimento di Pomi-gliano, con tante persone in giro. Quiadesso tutti quelli che ci sono (circa 3000persone di cui circa 600 impiegate in atti-vità di service) sono dentro, occupati afabbricare la Panda o in attività di servizioalla produzione. Attenzione! Non è un fatto significativosolo perché simbolico di un nuovo e mag-giore attaccamento degli operai al lavorosulle linee. Dopo tutto, anche gli sposta-menti possono essere motivati da finalitàproduttive; chi si muove non è per forzauno che passeggia. Ma è proprio questouno dei contenuti più innovativi dell’im-

pianto di Pomigliano: tutti i movimentidegli operai sulle linee sono studiati e ri-dotti al minimo, per limitare il tempo“vuoto”, non produttivo. A cominciare dal-l’atto di girarsi per prendere una guarni-zione di gomma da montare sulla portiera.I pezzi sono resi disponibili in modo daminimizzare lo spostamento. Non solo.Sia la macchina sulla linea che i pezzi egli attrezzi sono posizionati a un’altezzagiusta, che riduce le posture scomode dichi ci lavora, in modo da stancare meno. Il processo produttivo è stato riorganiz-zato secondo i principi del World ClassManufacturing per il quale tutti i lavoratorihanno seguito un intenso piano di forma-zione. A Pomigliano c’è il meglio della tec-

nologia produttiva, il più innovativo re-parto di lastratura e un generalizzato im-piego avanzato di robotica. Tutte le po-stazioni di lavoro sono state riviste in baseal nuovo metodo “Ergo UAS”, che ricercale condizioni più favorevoli all’ergonomiadel lavoratore: meno movimenti, più ener-gia per produrre.Per questo è stato assegnato allo stabili-mento Fiat di Pomigliano D’Arco il presti-gioso riconoscimento internazionale “Au-tomotive Lean Production 2012” nellacategoria OEM, dopo un processo di analisie valutazione da parte di una commissionedi esperti selezionati dal magazine tedesco“Automobil Produktion” e dalla società diconsulenza Agamus Consult. ➔

di Pier Luigi del Viscovo

APOMIGLIANO:NOI SIAMO QUELLOCHE FACCIAMO

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PROFIT

In particolare è analizzato il sistema diproduzione e la sua applicazione nellostabilimento, verificando che i principidella Lean Production, soprattutto nel-l’ambito della qualità, della manuten-zione, della logistica e dello sviluppo dellepersone, siano effettivamente applicaticon coerenza e costanza in modo dacreare un ambiente di lavoro che supportiin modo strutturato ed efficace il processodi miglioramento continuo e l’elimina-zione sistematica degli sprechi.Le altre cose che colpiscono, una voltaentrati nei capannoni, sono la pulizia, laluminosità e l’ordine che pervadono le li-nee. Il pavimento è grigio chiaro, quasibianco, sotto le linee, e azzurro nei corri-doi dove si spostano i carrelli elettrici, ri-spettosi della segnaletica (i pedoni, cioènoi, hanno la loro pista e attraversanosulle strisce). Grigio chiaro è anche il co-lore delle divise, che non sono più tutema magliette e pantaloni. Fin qui le cose. Ma uno stabilimento è so-prattutto caratterizzato dal clima dellepersone che vi lavorano.Abbiamo conosciuto tante donne e tantiuomini che operano lì, parlando con al-cuni e scambiando solo un’occhiata o ungesto di saluto, di cortesia con altri. Sem-pre abbiamo colto serenità, impegno, con-sapevolezza di ciò che si sta facendo, tan-gibile competenza tecnica, spiritogiovanile e tanta voglia di fare: una squa-dra, insomma. Chi monta una centralina,chi trasporta dei pezzi, chi consuma il pa-sto alla mensa: ognuno sta anche gio-cando la partita comune di riduzione delleattività necessarie a produrre una Panda.

Questa è la sfida ingaggiata. Diminuirecostantemente il costo di produzione (au-mentare la produttività, altrimenti detto). Ci riusciranno? A volte sì, a volte meno.Ma non è questo il punto. Il punto è che –comunque vada – ci sono già riusciti,hanno già vinto. Avendo visto, abbiamocapito quello che Sergio Marchionne, am-ministratore delegato della Fiat, avevadetto al momento dell’inaugurazione delnuovo corso dello stabilimento, il 14 di-cembre 2011. “Chi ancora dubita che aPomigliano e nel Sud Italia si possa creareuna nuova cultura industriale, che si pos-sano cambiare le cose, migliorando quello

che c’è di positivo ma anche cancellandoquanto c’è di negativo, non ha che da ve-nire qui. (…) Pomigliano d’Arco, la Panda in Italia sonoil simbolo di tutto questo, delle nostresfide e del nostro impegno, delle nostrepromesse mantenute. Sono il simbolo dichi non si arrende a un destino già scritto,ma sceglie la via dell’azione. Sono l’esempiodel senso di responsabilità che sta dietrole nostre scelte. I primi a meritare quellescelte, per la loro passione, per quello chehanno dimostrato di sapere fare e per averabbracciato con noi questa sfida, sono lepersone che lavorano qui.”

Gli studenti del Master sull’Automobile in visita presso lo stabilimento Fiat di Pomigliano

World Class Manufacturing è il sistema di produzione implementato in Fiat perl’organizzazione complessiva della fabbrica

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DRIVE

a Infiniti FX è il crossover di puntadella gamma del marchio di lusso

di Nissan nato nel 1989 originariamenteper il Nord America e arrivato in Europanel 2009. Giunta alla seconda generazione nellostesso anno, dal 2010 la FX è offerta an-che con il motore Diesel V6 3 litri da 238CV in alternativa alle unità a benzina conpotenze da 320 CV e 490 CV. Sottopostaqualche mese fa a un lieve restyling, è di-sponibile in quattro allestimenti: GT, GTPremium, S ed S Premium a partire da61.200 euro. Abbiamo provato la versionedi punta con il motore a gasolio: la FX30dS Premium che costa 69.900 euro.

SPORTIVA A RUOTE ALTELa Infiniti FX ha una forma che gli americanidefinirebbero iconica per l’inconfondibilepersonalità che emana. Lunga ben 4,86metri e alta 1,68 metri, la giapponese ha

un cofano lungo e arcuato cui segue unabitacolo “appoggiato” sulle ruote po-steriori chiuso da una coda fortementerastremata, come quella di una vettura

di Nicola Desiderio

L

INFINITI

La specialità della casa è il crossover e questa è perimmagine la vera ammiragliadel marchio di lusso diNissan. Offerta anche con unV6 Diesel da un paio d’anni,la FX è un concentrato ditecnologie in uno stileassolutamente personale. Imponente ed eccentrica, lagiapponese appaga per chivuole apparire senza affidarsiai soliti marchi, ma è anchesorprendente da guidare.

Materiali raffinati e veri per l’abitacolo della FX

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sportiva. È proprio questa commistione ilsegno della FX, arricchito da elementi comei gruppi ottici avvolgenti dal profilo cattivoe le cromature per la calandra, per glisfoghi d’aria dietro i passaruota anteriori,per le maniglie e altro ancora, senza contarele enormi ruote da 21 pollici. Con la FX nonsi rischia certo di passare inosservati.

IL LUSSO “VERO”L’abitacolo della FX fa della ricchezza ilsuo tratto distintivo. I sedili sono rivestitiin morbida pelle traforata cucita a rombie dotati di climatizzazione, le plastichesono morbide e chiare, abbellite da particromate. Tutti i materiali sono veri comel’alluminio per la pedaliera, la lana per itappetini, l’acero rosso e persino il ma-gnesio utilizzato per le grandi palette delcambio dietro il volante. La strumenta-zione è chiara nella grafica ed illuminata

in bianco e in viola lavanda. Al centro dellaplancia c’è lo schermo da 7 pollici coman-dabile a sfioramento con l’aiuto di pul-santi e di una grande manopola posizio-nata in alto. Complice lo stile, l’abitabilitàdella FX è buona, ma non eccezionale elo stesso va detto per il bagagliaio dotatodi portellone a comando elettrico: ci sono410 litri che possono diventare al mas-simo 1.305. A protezione di sono 6 airbage altri dispositivi come l’esclusivo sistemaLDP (Line Departure Prevention) contro ilsuperamento involontario delle linee didemarcazione che corregge la traiettoriaagendo sullo sterzo. Eccezionale il si-stema di visione perimetrica che con 4 te-lecamere riproduce l’immagine stereosco-pica dell’ambiente che circonda la vettura,coinvolgente l’impianto audio Bose con11 altoparlanti e hard disk con 30 GB perla musica e le mappe del navigatore.

QUATTRO RUOTE MOTRICI E STERZANTILa FX è tecnicamente un’auto molto inte-ressante. I motori a benzina sono un V63.7 da 320 CV e un V8 5 litri da 390 CV,entrambi dotati di distribuzione con fasa-tura e alzata delle valvole variabili. Il Diesel 6 cilindri 3 litri ha la V tra le ban-cate di 65° al posto dei canonici 60°, l’ali-mentazione common rail con piezoiniet-tori a 1.800 bar e turbo a geometriavariabile per una potenza di 238 CV a3.750 giri/min e 550 Nm da 1.750 giri/minper buone prestazioni (212 km/h, 0-100km/h in 8,3 secondi) e consumi di 9 li-tri/100 km pari a 238 g/km di CO2. Il cambio è automatico a convertitore dicoppia a 7 rapporti mentre la trazione in-tegrale è a controllo elettronico con ungiunto elettromagnetico a lamelle che as-segna il 100% della coppia alle ruote po-steriori e, in caso di mancata aderenza, ➔

FX30D S

IL GIGANTE BUONO

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DRIVE

ne trasferisce a quelle anteriori fino al50%. Elettronico anche il controllo degliammortizzatori (regolabili su due livelli diassorbimento). La FX nelle versioni S inol-tre ha le quattro ruote sterzanti: giranocontrofase di un grado alle basse velocitàper dare agilità, in fase alle alte velocitàper dare stabilità.

AVVOLGE E AVVINCEIl posto guida è davvero avvolgente, daauto sportiva piuttosto che a ruote alte,con il volante quasi verticale, la linea diorizzonte alta e la leva del cambio corta.Il V6 si avvia con un pulsante e colpisceper la sua sonorità, ma soprattutto perla sua spinta ai regimi medio-bassi. Il cambio ha una taratura sportiva edemerge subito l’ottimo comportamentostradale della FX, grazie anche alle 4ruote sterzanti che tolgono sul misto lasensazione del peso e delle dimensionie offrono sicurezza sui curvoni affrontati

in velocità. Ottimo in generale il comfort,senza essere eccessivamente ovattato,in linea con il carattere dinamico dellavettura.

LA SEDUZIONE DEL DIVERSOLa Infiniti FX30d è un’auto imponente, im-portante e seducente sin dal primosguardo e offre un’idea del lusso avan-

zata, basata su una filosofia di prodottoprecisa e un livello di servizio molto ele-vato. Quando poi la si guida si rimane col-piti dalla facilità con la quale è possibilecondurre quasi 22 quintali con scioltezza.Un’auto da manager, da alto dirigenteche, così come non lascia nulla al casonel proprio lavoro, vuole qualcosa di di-verso dalla sua auto.

cilindrata 2.993 ccpotenza 238 cvlungh./largh./alt. 4,86 x 1,92 x 1,68 mpeso 2.175 kgaccelerazione 8,3” (da 0 a 100 km/h)velocità massima 212 km/hcambio automatico a 7 rapportitrasmissione trazione integralecosto di esercizio al km (*) N.D.

consumo medio 11,1 km/litrocapacità di carico da 410 a 1.305 litricomfort ★★★★★

silenziosità ★★★★★

ABS SIESP SIantislitt. SI

(*) percorrenza annua 30.000 km

INFINITI FX30d S Premium 238 cvDATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE

Cofano lungo e abitacolo arretrato: lo stile della FX è inconfondibileSicurezza a portata di dito

Materiali di pregio per il cambio e icomandi centrali

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L’Audi Q5 si rinnova con leggeri ritocchi esterni,interni più ricchi, dotazioni di sicurezza e tele-matiche migliorate e una gamma motori – tuttia iniezione diretta, sovralimentati e stop&start– con prestazioni superiori e consumi inferiorifino al 15%. Due le unità a benzina (2 litri TFSIturbo da 225 CV con cambio Tipronic a 8 rap-porti e V6 3.0 da 272 CV), altrettante quelle agasolio: 2 litri da 177 CV e da 143 CV a trazioneanteriore che denuncia 5,3 litri/100 km pari a139 g/km di CO2, il V6 3 litri da 245 CV concambio S tronic a 7 rapporti e in versione bi-turbo da 313 CV per l’inedita SQ5 che si situaal vertice per prestazioni (250 km/h, 0-100km/h in 5,1 secondi). C’è poi la Hybrid con mo-tore 2 litri TFSI ed elettrico da 245 CV. A partireda 37.600 euro. Per il manager che preferiscealzarsi piuttosto che allargarsi.

Dopo la Serie 3 berlina arriva la Touring pren-dendone pari pari le dimensioni e offrendo piùspazio a favore di occupanti e bagagli con unvano che va da 495 a 1.500 litri. Il portellone èad apertura elettrica (touchless, a richiesta) eil divano posteriore è frazionabile 40/20/40.Identica alla berlina anche la dotazione di si-curezza ai vertici della categoria. Al lancio sonodisponibili il benzina 2 litri da 245 CV della328i e i Diesel 2 litri (184 CV anche Euro 6, 143CV e 116 CV) e il 6-in-linea 3 litri da 258 CV concambio automatico a 8 rapporti di serie. Tre gliallestimenti (Modern Line, Luxury Line, SportLine) oltre al pacchetto M Sport con prezzi apartire da 31.850 ovvero 1.650 euro in più ri-spetto alle versioni a 4 porte. In arrivo altri mo-tori e la trazione integrale. Per il quadro dina-mico e con famiglia.

AUDI Q5: AMBIZIONI ED EFFICIENZA

BMW SERIE 3 TOURING: IRRINUNCIABILE SPAZIO

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

Aggiornamenti estetici e nelle dotazioni per laCitroën C5 che adotta il nuovo marchio conDouble Chevron ricurvi, cerchi da 17 polliciEgée, la nuova tinta marrone Hickory per lacarrozzeria mentre per gli interni ci sono rive-stimenti, finiture e componenti rivisti. Nuovianche il sistema di navigazione MyWay conogni connettività e la telecamera posteriore diparcheggio. Due i motori a benzina: 1.6 aspiratoda 119 CV e turbo ad iniezione diretta da 156CV. Per i Diesel c’è l’1.6 da 111 CV (anche in ver-sione e-HDi Airdream da 117 g/Km di CO2) e il2 litri (140 e 163 CV), il 2.2 da 204 CV e il V6 3litri da 241 CV, quest’ultimi due con cambio au-tomatico altrimenti a richiesta. Quattro gli al-lestimenti (Seduction, Exclusive, Executive, Bu-siness) da 25.700 euro, 1.250 euro in più perla Tourer. Per il rappresentante e il viaggiatore.

CITROËN C5: COMFORT ANCORA PIÚ FRANCESE

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

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NEWS ON THE ROAD di Nicola Desiderio

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Fiat Bravo ancora più appetibile con la gamma2013 che presenta 6 motorizzazioni accoppia-bili a 3 allestimenti (Pop, Easy e Street) tutticon il climatizzatore, l’antifurto Fiat Code, ilportellone con apertura elettrica annegata nellogo, il trip computer, il sistema my car e l’as-sistenza alla partenza in salita di serie. I motoria benzina sono l’1.4 aspirato da 90 CV (anchein versione EasyPower benzina-GPL), 1.4 turboT-jet da 120 CV e 1.4 turbo MultiAir da 140 CVmentre le due Diesel sono entrambe da 1,6 litri:una da 105 CV e l’altra da 120 CV, quest’ultimaanche con cambio robotizzato Dualogic. Ottole tinte per la carrozzeria, per allestimenti edotazioni più ricchi e prezzi a partire da 16.750per la 1.4 Pop per finire ai 23.250 euro della1.6 Multijet 120CV. Per le grandi flotte e il rentda aeroporto.

La Ford Focus rimarca la propria natura sportivae, accanto alla nuova ST da 250 CV, inseriscela Individual con il motore da 1,6 litri EcoBoostturbo ad iniezione diretta da 180 CV e il Diesel2 litri da 163 CV, quest’ultimo anche con cambioPowerShift a doppia frizione. Disponibili concarrozzeria berlina e Wagon, le Individual pre-sentano appendici aerodinamiche, pinze frenoverniciate di rosso, cerchi da 18 pollici e interniin pelle in tinta nero o cognac. I sedili sonoinoltre regolabili elettricamente e riscaldabili.Di livello le prestazioni sia per l’1.6 a benzina(222 km/h, 0-100 km/h in 8,1 secondi) sia perla 2 litri a gasolio (218 km/h, 0-100 km/h in8,8 secondi) che consuma 5 litri/100 km e haemissioni di CO2 pari a 129 g/km. Entrambecostano 26.500 euro, 750 euro in più per laWagon. Per piccole flotte veloci.

FIAT BRAVO: PIÚ RICCA PER IL 2013

FORD FOCUS INDIVIDUAL: SPORTIVA MA NON TROPPO

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

La Hyundai Santa Fe di terza generazione sitiene il proprio nome e non adotta la denomi-nazione alfanumerica degli altri modelli dellacasa coreana dai quali invece riprende i canonistilistici, sia per la carrozzeria sia per l’abita-colo. Lunga 4,69 metri, ha 7 posti con la terzafila a scomparsa, un vano di carico di 534 litrise si viaggia in 5 e un divanetto posteriore tra-slabile per ben 255 mm. Due i motori al lancio,entrambi a gasolio, tutti in alluminio e dispo-nibili anche con cambio automatico. Si partedal 2 litri da 150 CV omologato Euro 6 e si arrivaal 2,2 litri da ben 200 CV che denuncia emis-sioni di soli 145 g/km di CO2. La trazione è in-tegrale ad inserimento automatico e le sospen-sioni posteriori autolivellanti. Arriva entro lafine dell’anno con la solita garanzia Tripla 5.Da rent o flotte generose di policy.

HYUNDAI SANTA FE: PER LEI NIENTE NUMERI

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

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FUTURE

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L’ammiraglia di Castle Bromwich si mantieneal passo con i tempi con nuove dotazioni, unagamma motori ampliata che consuma finoall’11% in meno (grazie a stop&start e cambioautomatico a 8 rapporti) e anche la trazione in-tegrale. Le grandi novità sono il nuovo V6 3 litricon compressore volumetrico da 340 CV, il solodisponibile anche con le 4 ruote motrici, unaprima assoluta per la XJ al pari di un motore 4cilindri, un 2 litri turbo da 240 CV. Rivisti anchei noti V8 5 litri aspirato da 385 CV e Superchar-ged da 510 CV e il Diesel V6 3 litri con sovrali-mentazione bistadio da 275 CV. Modificata lataratura delle sospensioni, esteso a tutta lagamma l’impianto audio Meridian in due livelli(da 380 o da 825 Watt) e adottato un sistemainfotelematico a connettività ampliata. Non an-cora fissato il listino. Felino da rappresentanza.

Il SUV medio della casa coreana si appresta asubire una robusta rivisitazione per lo stile, ledotazioni, la sicurezza e l’efficienza. Diverso ilfrontale, con fari bixenon e luci diurne a LED,carrozzeria più aerodinamica (cx di 0,34) enuova la scocca, più rigida del 18%, in gradodi offrire maggiore sicurezza e ricavare un abi-tacolo più spazioso. Più curata anche la plan-cia, ridisegnata e dotata di schermo da 7 pollici.Numerose le forme di assistenza garantitedall’elettronica: per partire in salita, parcheg-giare, tenere sotto controllo la carreggiata el’anglo cieco. Evoluti i motori con potenze da150 a 280 CV, a benzina (2.4 da 176 e 192 CV,V6 3.5 da 280 CV) e a gasolio (2 litri da 150 cve 2.2 da 197 CV), disponibili con trazione a 2 o4 ruote motrici e anche con cambio automaticoa 6 rapporti.

JAGUAR XJ: CON 4 CILINDRI E 4 ZAMPE

KIA SORENTO: MOLTO PIÚ CHE UN RESTYLING

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

La Peugeot 508 HYbrid4 berlina è il terzo mo-dello del Leone, dopo la 3008 e la 508 RXH,dotato dello stesso sistema ibrido-integrale conmotore anteriore Diesel 2 litri da 163 CV e po-steriore elettrico da 37 CV che agiscono insiemeo da soli secondo quattro modalità di guida:Auto che demanda all’elettronica la loro ge-stione, ZEV solo con l’elettrico posteriore finoa 4 km, 4WD con entrambi i motori per la mas-sima trazione, in Sport per avere tutti i 200 CVe 450 Nm. Ottime le prestazioni (210 km/h, 0-100 km/h in 8,6 secondi) con impatto ambien-tale ridotto (3,6 litri/100 km e 95 g/km di CO2).La presenza della batteria riduce il bagagliaioda 545 a 355 litri, ampliabili a 1.400 abbattendoil divano posteriore. L’arrivo in listino è previstoentro l’anno, ma non ancora comunicato ilprezzo. Per chi viaggia da città a città.

PEUGEOT 508 HYbrid4: IL TERZO LEONE IBRIDO

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

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NEWS ON THE ROAD di Nicola Desiderio

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La media francese alza le ruote e i livelli di tec-nologia con la versione RXH, SW più alta di 50mm e dotata del sistema ibrido-integrale HY-brid4 che consente 4 modalità di guida sele-zionabili: Auto solo con il motore Diesel 2 litrianteriore da 163 CV, ZEV solo con l’elettricoposteriore da 37 CV per 4 km, entrambi i motoriin 4WD per la massima trazione o in Sport peravere la spinta congiunta di 200 CV e 450 Nmtestimoniata dalle prestazioni (213 km/h, 0-100 km/h in 8,8 secondi) con dati di omologa-zione (4,1 litri/100 km, 109 g/km) da record perla tipologia di vettura. Diversa nel frontale, ca-ratterizzato da tre fila di LED per lato, e con unbagagliaio ridotto da 550 a 400 litri, la secondaibrida del Leone è offerta in allestimento unicoed esclusivo a 43mila euro. Aziende pedemon-tane, ecco una soluzione.

Quarto atto per la Renault Clio che diventa piùdinamica, muscolosa e tecnologica, ma avràsolo la 5 porte. Lunga 4,06 metri, pesa 100 kgin meno ed è completamente nuova nello stilee nell’abitacolo con la plancia dominata dalloschermo a sfioramento da 7 pollici del nuovosistema infotelematico R-Link integrabile conapp e dotato della R-Sound Effect, funzioneche simula 6 diversi sound per il motore. Allancio ci sarà il nuovo 3 cilindri turbo di 900 ccda 90 CV e i Diesel 1.5 da 75 CV e 90 CV chedenunciano un consumo di 3,4 litri litri/100 kme 90 g/km di CO2. In arrivo un 4 cilindri 1,2 litrida 120 CV anche con cambio a doppia frizioneEDC. Tre gli allestimenti (Trendy, Elegant eSport) a partire da 13.500 euro con tante pos-sibilità di personalizzazione. Confermate laSporTour e la RS. Da noleggio a breve.

PEUGEOT 508 RXH: L’IBRIDA ALTA DI RUOTE

RENAULT CLIO IV: TUTTA MUSCOLI ED ELETTRONICA

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

La casa Spagnola rilancia dopo 3 anni di inter-ruzione il nome Toledo su una berlina 3 volumicompatta incaricata di promuovere il marchio diMartorell puntando al rapporto tra prezzo e con-tenuti. La nuova Seat Toledo è lunga 4,48 metri,è generosa in abitabilità e bagagliaio (550-1.490litri) e sarà offerta con motori che guardano aicosti di esercizio. I benzina sono i TSI 1.2 (85 cve 105 cv) e il Diesel 1.6 da 105 CV sarà affiancatosuccessivamente dalla variante da 90 CV, com-pletabile anche con cambio DSG a 7 rapporti. Cisono anche le versioni Ecomotive con 104 g/kmdi CO2, record per la categoria. Tre gli allestimentiprevisti (base, Reference e Style) con 6 airbag,ESP, attacchi ISOFIX con Top Tether e sistema dimanutenzione a scadenza variabile WIV di seriesu tutti. Prezzo ancora da decidere. Per piccolaaziende attente al portafoglio.

SEAT TOLEDO: STESSO NOME PER AUTO NUOVA

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

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FUTURE

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La Skoda Fabia rivede la propria gamma esclu-dendo le versioni 4x4, ma aggiunge altre com-binazioni tra motorizzazioni e allestimenti al-largando il ventaglio delle Style, con ulteriorivantaggi in termini di contenuti per chi scegliele motorizzazioni TDI 1.6 e 2 litri da 140 cv. Inol-tre anche la 1.6 TDI da 105 CV con cambio DSGè disponibile con l’allestimento Executive. Lascelta per il cliente diventa dunque ancora piùampia con motori da 1.2 a 2 litri con potenze apartire da 102 CV della 1.6 GPLine fino ai 200CV della RS. Oltre a quelli citati ci sono altricinque allestimenti (Active, Ambition, Elegance,Greenline e Scout) per un totale di 24 variantiper la berlina 5 porte e altrettante per la Wa-gon. I prezzi partono da 15.498,80 euro per laprima e da 16.250,86 euro per la seconda. Unjolly per il breve e il lungo.

Il Volkswagen Multivan in allestimento Highlineè ora disponibile con il pacchetto Business,per chi fa del proprio van un ufficio mobile pro-tetto da vetri oscurati o un’attrezzata sala daconferenze. Il Multivan Business è offerto in 11tinte diverse per la carrozzeria, 3 tipi di cerchie 2 combinazioni bicolore di pelle nappa conrivestimenti in radica per gli interni dove sonoprevisti anche impianto audio digitale integratocon il navigatore, vano frigo, porta bicchieri ewi-fi. Per la sicurezza ci sono telecamera di par-cheggio, assistenza per l’angolo cieco e i faribixeno con luci diurne a LED. Tre i motori: 2litri TFSI da 204 CV, Diesel 2 litri da 140 CV ebiturbo da 180 CV, tutti anche con cambio DSGa 7 rapporti e trazione integrale. Prezzi a partireda 49.174 euro più i 33.620 euro del pacchettoBusiness. Per manager workaholic.

SKODA OCTAVIA: ANCORA PIÚ STYLE

VOLKSWAGEN MULTIVAN BUSINESS: NAVE DA LAVORO

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

Volvo XC60 più vicina alle flotte con l’allesti-mento business, pensato per l’auto aziendale.Basata sul livello d’ingresso Kinetic, la XC60Business aggiunge sensori di parcheggio po-steriori, impianto audio High Performance MultiMedia con 8 altoparlanti e 4x40 Watt, con let-tore CD/DVD, Bluetooth con audio streaminge USB/iPod oltre al sistema di navigazione sa-tellitare con schermo da 7 pollici a comandovocale. Di livello assoluto la dotazione di sicu-rezza – c’è anche il sistema di frenata automa-tica in città – e senza rinunce quella per il com-fort con cruise control e climatizzatoreautomatico. Tre le motorizzazioni disponibili,tutte a gasolio 5 cilindri: 2 litri da 136 CV per laD2 e da 163 CV per la D3, 2,4 litri da 163 CVper la D4 a trazione integrale. Prezzi a partireda 38.450 euro. A flotte che vanno sul sicuro.

VOLVO XC60 BUSINESS: DEDIZIONE SVEDESE

ECOLOGIA ★★★★★/ SICUREZZA ★★★★★/ COMFORT ★★★★★/ CAPACITÀ DI CARICO ★★★★★/ COSTO D’ESERCIZIO ★★★★★

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NEWS ON THE ROAD

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a nuova Volvo V40 fa il suo ingressonel segmento Premium Hatchback

presentandosi con un look e un fascinoche ne enfatizzano il carattere di vetturacompatta con contenuti e caratteristichetipiche di un'auto di classe superiore.Vanta tutte le raffinate, seppur funzionali,virtù stilistiche del design scandinavo�la contraddistinguono linee sobrie ed ele-ganti, materiali e finiture di pregio, oltreche naturalmente l'avanzatissima tecno-logia intuitiva.Secondo Sven Olof Persson, responsabiledesign interni, “gli interni della nuovaV40 sono progettati attorno alle persone,con una marcata enfasi sull'ergonomia,sul comfort e su un'esperienza di guidaentusiasmante nel pieno controllo dellavettura. Abbiamo lavorato in stretta col-laborazione con gli ingegneri per realizzarenell'abitacolo un ambiente davvero orien-tato alle esigenze di chi guida. La V40 è un'auto a cinque posti. I sedilialle estremità del divano posteriore hannouna sportivissima forma a baquet per ga-rantire una marcia confortevole e spazio-sità. La forma è stata studiata proprioper offrire la massima comodità e il migliorsostegno anche durante un viaggio lungo.

Il più avanzato sistema di infotainmentporta a un livello completamente nuovol'interazione fra il conducente e l'automo-bile. Il quadro strumenti e la sottile consollecentrale sono contornati da un elemento

decorativo. Ci sono diversi altri "gioiellini"che contribuiscono alla sensazione com-plessiva di lusso, ad esempio l'indicatoredi marcia integrato nella leva del cambio eun'ampia gamma di modalità di illumina-zione da selezionare in base all'umore. Cisiamo focalizzati anche sulla realizzazionedi numerosi piccoli e pratici vani di stivaggioall'interno della vettura."

Ma da una vettura di questo livello ci siaspetta che, quando passa, faccia anchegirare qualche testa. Come ha spiegatoChris Benjamin, responsabile design ester-ni, "la nuova Volvo V40 offre al clientel'esperienza di una vettura di grandi di-mensioni in un'auto compatta, oltre cheuna gamma completa di allestimenti dilusso, confortevoli e altamente tecnologici.

L IN PERFETTO STILESCANDINAVO

LOOK E ATMOSFERA

DI LUSSO

Tra le nuove dotazioni, il Pedestrian Airbag Technology, prima assoluta a livello mondiale

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DRIVE

La combinazione di una linea del tettoche ricorda un coupé e di dinamiche su-perfici scolpite conferisce all'auto unaspetto moderno e atletico. Tuttavia lanuova V40 si presenta anche come unadegna discendente delle Volvo classiche,da cui riprende alcuni sottili tratti stilistici.

Tutto questo non è un merito di una for-tunata intuizione creativa, ma di un disegnoben preciso con cui Volvo intende com-petere a livello mondiale, come sintetizzaStefan Jacoby, Presidente e CEO di VolvoCar Corporation. "La nuova V40, ‘sorella'a 5 porte e 5 posti della Volvo C30, è ilprimo nuovo modello interamente svilup-pato secondo la nostra strategia ‘DesignedAround You', basata sull'individuo. Riccadi dotazioni high-tech ai vertici della classedi appartenenza, la nuova V40 è prontaper dare veramente filo da torcere ai nostripiù tenaci concorrenti. Grazie agli inputdei clienti di tutto il mondo, il nostro mo-dello più compatto della serie ‘V' si di-stingue per un eccezionale mix di design,sicurezza e versatilità. L'auto offre tuttele dotazioni che gli acquirenti delle mo-derne auto di lusso desiderano."Ciò che mi ha colpito di più, provando lavettura, è il nuovo sistema di manteni-mento della corsia di marcia Lane KeepingAid, che aiuta attivamente il conducentea rimanere nella corsia di marcia prescelta.Questa funzione opera applicando unacoppia di sterzata supplementare al pian-tone dello sterzo quando la vettura si av-vicina alla linea di demarcazione dellacorsia e sta per sconfinare. Il sistema siattiva a velocità fra i 65 e i 200 km/h. La telecamera orientata verso il musodell'auto monitora le linee di demarcazione

di corsia a sinistra e a destra. Il dispositivoLane Keeping Aid registra l'avanzamentodell'auto fra le linee di demarcazione dicorsia e interviene se il conducente mostrasegni di ‘sconfinamento' involontario dallacorsia. In una prima fase, il Lane KeepingAid applica una leggera coppia allo sterzoper aiutare il conducente a ritornare intraiettoria. Se la vettura abbandona lacorsia, la tecnologia genera un inconfon-dibile segnale di avvertimento attraversouna vibrazione tattile del volante.

L’altra cosa che colpisce è l’informazioneche il guidatore riceve. La segnaletica es-senziale a bordo strada, come ad esempioil segnale del limite di velocità, viene vi-sualizzata sul cruscotto, mentre, se la di-stanza dalla macchina che precede scendesotto la soglia di guardia, il parabrezzasopra lo sterzo avverte il conducente illu-minandosi di rosso. Insomma, dopo averprovato la nuova Volvo V40 mi sono chiestotra quanti anni le auto non avranno piùnessun conducente.

di Pier Luigi del Viscovo

LA VOLVO PIÙ INTELLIGENTE E SICURA MAI PROGETTATA

L'aggiunta di numerose nuove dotazioni altamente tecnologiche a una seriedi sistemi di supporto e sicurezza mutuati da altri modelli della gamma fadella nuova V40 la Volvo più intelligente e sicura in questo segmento. Le nuovedotazioni includono la Pedestrian Airbag Technology, una prima assoluta alivello mondiale, il Lane Keeping Aid con sterzata automatica e segnalazionetattile, un geniale Park Assist Pilot, il sistema automatico Road Sign Infor-mation, l'Active High Beam e un sistema radar di Cross Traffic Alert nell'areaposteriore. La nuova V40 offre inoltre la rivoluzionaria funzione di Pedestrian Detectioncon frenata automatica completa, oltre a una versione perfezionata del sistemadi prevenzione delle collisioni a basse velocità noto come City Safety, che oraentra in funzione a velocità fino ai 50 km/h.Il sistema Pedestrian Detection con frenata automatica completa è in grado dievitare una collisione con un pedone a velocità fino a 35 km/h nel caso in cuiil conducente non reagisca tempestivamente. A velocità più elevate, l'atten-zione è rivolta alla riduzione della velocità dell'auto per quanto possibile primadell'impatto. In questa ultima ipotesi, il Pedestrian Airbag viene attivato e co-mincia a riempirsi di gas. Mentre si gonfia, l’airbag solleva il cofano. Quest’ul-timo si alza di dieci centimetri complessivamente e rimane nella posizionesollevata. Lo spazio aggiuntivo che viene a crearsi fra il cofano e i componentirigidi all’interno del vano motore consente al cofano di deformarsi, creandoun effetto ammortizzante quando viene urtato da un pedone.

di Pier Luigi del Viscovo

Sulla nuova V40 nuove dotazioni tecnologiche e sistemi di sicurezza innovativi

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PEOPLE

l vertiginoso aumento del prezzodella benzina, insieme a una crisi

economica e a un’imposizione fiscale chestanno sottraendo risorse dalle tasche de-gli italiani, hanno portato molti automo-bilisti a una rincorsa verso il risparmio.Non solo per quanto riguarda gli acquisti– in calo di 2 cifre percentuali rispetto aun anno fa – ma anche per quanto ri-guarda alcuni comportamenti alla guidao alcune pratiche che stanno interessandomolti cittadini.Uno studio effettuato da Direct Line, com-pagnia di assicurazione online, ha svelatoun po’ i “trucchi” cui ricorrono gli auto-mobilisti per fare in modo che la propriavettura rappresenti un costo meno rile-vante nel bilancio familiare o nel bilanciodi un’azienda, messa alle strette da unprezzo del carburante che nei primi 5 mesidel 2012 è salito del 21%. E a guadagnarciè stato soprattutto lo Stato, visto che il70% di questo aumento è dovuto alle im-poste statali: un comunicato Federconsu-matori e Adusbef rivela che, rispetto almese di marzo dello scorso anno, per labenzina lo Stato ha incassato 240 milioniin più al mese, e ben 575 milioni per ilgasolio che significano un introito extradi 9,8 miliardi di euro in un anno.

La prima via d’uscita per uscire da questovortice di spesa è forse il più ovvio di tutti:utilizzare meno l’auto. Quasi un italianosu 2 (il 46%) dichiara di non percorrerepiù di 5mila km annui, contro il 23% del2010. Chi non può fare a meno di spo-starsi con la propria 4 ruote, ricorre alloraad altri sistemi che se fino a ieri eranosolo teorici ora sono diventati di attualità. Il 63% degli intervistati da Direct Line, peresempio, ha dichiarato di puntare a man-tenere una velocità costante per consu-mare meno, indicando questa praticacome la modalità preferita e più sempliceda perseguire. Il cambio di marcia rego-lare, che limita l’aumento di giri del mo-tore, è un accorgimento seguito dal 46%degli automobilisti italiani, appena unpunto percentuale in più rispetto all’usolimitato dell’impianto di climatizzazioneche se da un lato aiuta ad alleviare il caldoestivo delle lunghe code in autostrada oin città, dall’altro richiede un ulteriore con-sumo di benzina.

Altri espedienti per contenere i consumidell’auto sono il controllo della pressionedegli pneumatici (35%) e spegnere il mo-tore quando si è in coda (27%). Tutti que-sti accorgimenti non solo riducono i con-sumi in denaro ma sono anche rispettosidell’ambiente. Per quanto riguarda legomme delle auto, uno studio effettuatoda Assogomma e Federpneus attraversoi controlli effettuati dalla Polstrada in 3regioni italiane (Lombardia, Campania eSicilia) mostra che almeno su 2 vettureogni 10 gli pneumatici non sono a normao per la scorretta pressione rilevata o peril battistrada che è di spessore inferioreagli 1,6 cm previsti dalla legge o per ilfatto che siano danneggiati. I controllihanno anche mostrato che è molto diffusal’abitudine di utilizzare gomme non omo-logate o di mantenere anche in estate glipneumatici invernali.In materia di sostenibilità nel bilancio fa-miliare del costo del carburante, gli ita-liani pare abbiano le idee altrettanto

di Andrea Barbieri Carones

I

BENZINA UP GUIDA DOWN

Una ricerca della compagnia di assicurazione auto Direct Linemostra che gli automobilisti stanno attuando una serie dicomportamenti virtuosi che permettono di spendere meno neicosti di gestione della propria vettura.

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chiare: se il 46% ammette che, usandol’auto per lavoro e non potendone fare ameno, sarebbe disposto a pagare anchecifre più alte rispetto alle attuali, il 23%dichiara invece che sarebbe disposto apagare fino a un massimo di 2 euro/l. Più drastico il 23% del campione che af-ferma di essersi stancato degli aumenti edi preferire i mezzi pubblici alla macchinamentre l’8% si dice addirittura esasperatoe dichiara di essersi già organizzato conun servizio di car-sharing e di aver inten-zione di vendere a breve l’auto. A ripiegare sui mezzi pubblici sono so-prattutto le donne (il 28% contro il 18%degli uomini) mentre sono i rappresentantidel cosiddetto sesso forte a essersi datiun tetto massimo per la spesa della ben-zina (27% contro il 19% delle donne). Ma vi sono anche delle differenze a livelloregionale su quali misure puntano gli ita-liani per risparmiare carburante: i bresciani(43%) preferiscono spegnere il motoredurante le code prolungate mentre romanie torinesi (entrambi con il 53% delle pre-ferenze) puntano sull’utilizzo parsimoniosodell’aria condizionata o del riscaldamentomentre fiorentini (66%) e palermitani(46%) cambiano marcia il prima possibile, facendo in modo che il motore non vada

troppo sudi giri. I mila-nesi (60%) sonotra coloro che man-tengono una velocità co-stante al volante per rispar-miare energia, i bolognesi, nel26% dei casi, evitano carichi inutiliper non appesantire l’auto, mentre icagliaritani (40%) sono tra i più solertinel controllo della pressione delle gomme.“A causa del continuo rincaro dei carbu-ranti, gli italiani - pur continuando ad uti-lizzare l’auto magari solo per recarsi allavoro - hanno comunque ridotto i chilo-metri percorsi” commenta Barbara Panzeri,direttore marketing Direct Line. “Adottarepiccoli accorgimenti quotidiani per con-tenere la spesa è una strategia vincente.Ma la vera novità è che grazie al minorutilizzo dell’auto e ad una guida più re-sponsabile e meno nervosa si hanno effettipositivi non solo quando si fa il pieno,ma anche a livello di sicurezza sulla strada,con un calo di sinistri”. In ambito aziendale,

dove spesso ilcarburante è acarico dell'impre-sa, in particolareper gli spostamenti

per motivi di lavoro,le modifiche del com-

portamento alla guidastanno prendendo piede con

maggior lentezza. Eppure, come già evi-denziato nel numero 42 di Car Fleet, i ri-sparmi per un'azienda sarebbero davverosignificativi. È sicuramente giunto il momento che dopoil downsizing/downgrading di questi ultimianni, le aziende intervengano anche sullafuel policy, con la consulenza del proprionoleggiatore, alla ricerca di cost savingcapaci di contenere l'impatto degli aumentivertiginosi del prezzo dei carburanti diquesti ultimi mesi.

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DRIVE di Nicola Desiderio

PICCOLA RIVOLUZIONE FRANCESE

PEUGEOT 208

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a Peugeot 208 è nel numero la lo-gica evoluzione di una stirpe che

parte dalla 205, ma è nella realtà una ri-voluzione perché, dopo anni di crescitanelle dimensioni e nel peso, la nuova fran-cese è più piccola e più leggera del mo-dello precedente promettendo consumitagliati in modo netto. Disponibile concarrozzeria a 3 e 5 porte, anche nelle va-rianti Van e Mix, la 208 ha motori 3 e 4 ci-lindri con potenze da 68 CV fino ai 200CV della GTi, quattro allestimenti (Access,Active, Business e Allure) più l’esclusivoXY e un listino che parte da 11.650 euro.In prova la versione con motore 1.6 e-HDida 92 CV nell’allestimento Allure.

PIÙ PICCOLO È BELLOIl piccolo Leone segue nello stile le novitàintrodotte dalla 508. La calandra esago-nale, l’unghiata centrale sul cofano e laforma complessa dei gruppi ottici sono ilsegno distintivo che si nota a prima vista,ma ve ne sono anche altri come lo scalino

della finestratura laterale – diversa per levarianti 3 e 5 porte – all’altezza dei retro-visori, la costola sopra il parafango po-steriore, la sottolineatura dei passaruotae infine i fari posteriori biforcati verso ifianchi. La 208 è lunga 3,96 metri, ovvero7 cm in meno mantenendo identico ilpasso e accorciando gli sbalzi anteriore eposteriore rispettivamente di 6 cm e 1 cm.Questo dona alla francese un aspetto net-tamente più compatto, leggero e sportivo,proprio come è nella sostanza.

LA RIVOLUZIONE DENTROSe fuori le novità sono tante, dentro dipiù. Anche qui si inizia dai centimetri che,nonostante la diminuzione delle dimen-sioni esterne, sono ben 5 in più per legambe di chi siede dietro. Il passeggeroanteriore può invece godere del disegnoavanzato della plancia e di un cassettoportaoggetti particolarmente ampio chenon gli cade sulle gambe. Cresce anche ilbagagliaio: ci sono da 275 a 1.076 litri ot-

tenibili abbattendo lo schienale poste-riore con un solo gesto. Ma è al posto guida che c’è la seconda ri-voluzione. La strumentazione infatti è po-sizionata visivamente sopra la corona delvolante, quest’ultimo dal diametro parti-colarmente piccolo, e al centro della plan-cia, proteso verso il guidatore, c’è unoschermo a sfioramento da 7 pollici dalmenù raffinato che costituisce il verocuore per controllare le funzioni della vet-tura quali la navigazione, la comunica-zione e i servizi online tra cui l’aggiorna-mento attraverso app, come per glismartphone. Sofisticata la scelta dei ma-teriali, con abbondanza di parti in metalloe plastiche goffrate, e dell’illuminazione,in particolare quella perimetrica del tettopanoramico, in viola ad effetto cometa.Di serie 6 airbag, pedaliera sganciabile,attacchi ISOFIX e altro ancora. Il risultatoè che la 208 è la prima auto del suo seg-mento a ottenere 5 stelle Euro NCAP coni nuovi e più severi standard. ➔

L

L’erede delle varie 205, 206 e 207 reinterpreta l’auto piccola in modo moderno togliendo peso e centimetri e mettendo più tecnologia, spazio ed efficienza grazie anche ai nuovi motori 3cilindri e ai soliti e-HDi. Originalità e raffinatezza nello stile, ma soprattutto per l’abitacolo e laplancia con volante basso e plancia alta. Divertente e dinamica la guida.

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DRIVE

SALTO IN AVANTI PER L’EFFICIENZAAmpia la gamma dei motori destinata adallargarsi ulteriormente. Si parte dai nuovi3 cilindri a benzina mille e 1.2 rispettiva-mente da 68 CV e 82 CV, poi ci sono i 4 ci-lindri 1.4 da 95 CV, 1.6 da 120 CV e turbo ainiezione diretta da 156 CV e 200 CV. IDiesel e-HDi, dotati degli esclusivi filtroFAP e sistema microibrido per lo stop&start,sono l’1.4 da 68 CV e l’1.6 da 92 CV o 114CV. Per alcune di queste unità è previsto ilcambio robotizzato che contribuisce ascendere i consumi e le emissioni fino ri-spettivamente a 3,4 litri/100 km e 87 g/kmdi CO2 per la versione con motorizzazione1.6 da 92 CV. In media la CO2 è statatagliata di 34 g/km con punte di 46 g/kme questo grazie soprattutto al peso che èsceso mediamente di 110 kg e fino a 173kg a parità di potenza. Merito della nuovaprogettazione della scocca realizzata conabbondanza di acciai speciali. Del loro cimettono anche gli pneumatici a bassa re-sistenza di rotolamento e l’aerodinamica(cx di 0,29). Da aggiungere anche che il25% delle plastiche è riciclato e, per laprima volta al mondo, lo sono anche quelleutilizzate per parti visibili come i paraurti.

NATA PER DIVERTIRELa 208 si avvia con la chiave. Il suo e-HDiè un motore elastico, piuttosto silenziosoe offre buone prestazioni (185 km/h, 0-100 km/h in 10,6), ma soprattutto pro-mette di consumare solo 3,8 litri/100 kmpari a 98 g/km di CO2. Merito anche dellostop&start, sicuramente il migliore in as-soluto per velocità e dolcezza di funzio-namento. Quello che piace di più dellafrancesina è il comportamento stradaleperché è agilissima, con un avantreno in-collato al terreno e uno sterzo svelto e

preciso che fa venire voglia di guidaredando però sempre la sensazione del li-mite e con la sicurezza di avere frenipronti e potenti. Di contro, il comfort dellesospensioni non è di quelli francesi e ilcambio ha innesti lunghi, ma la perce-zione generale è di avere tra le maniun’auto divertente e spigliata.

LA VIRTÙ DEL CORAGGIOLa nuova Peugeot 208 è un’auto corag-giosa, che reinterpreta il concetto di autopiccola affrontando alla radice i temicome quello del rapporto tra ingombri espazio interno, peso e sicurezza e infineprestazioni e consumi. Lo fa proponendo soluzioni nuove, per-sino ardite, ma che si rivelano pratiche edefficaci. Il risultato è un’auto che piace,ispira gradevolezza e alla guida divertecome poche.

cilindrata 1.560 ccpotenza 92 cvlungh./largh./alt. 3,96 x 1,74 x 1,46 mpeso 1.050 kgaccelerazione 10,6” (da 0 a 100 km/h)velocità massima 185 km/hcambio manuale a 5 rapportitrasmissione trazione anteriorecosto di esercizio al km (*) N.D.

consumo medio 26,3 km/litrocapacità di carico da 275 a 1.076 litricomfort ★★★★★

silenziosità ★★★★★

ABS SIESP SIantislitt. SI

(*) percorrenza annua 30.000 km

PEUGEOT 208 1.6 e-HDi Allure 92 cvDATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE

Lo schermo a sfioramento da 7”

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DRIVE di Nicola Desiderio

HYUNDAI i40 WAGON

La nuova media coreana dà un altro colpo deciso ai luoghi comuni esfida le solite tedesche con uno stile accattivante, grande abitabilitàe una cura costruttiva all’altezza delle migliori. Il suo diesel 1.7 è il più potente della categoria e con il cambioautomatico privilegia il comfort, ma soprattutto convince per l’ottimadotazione e il bilancio di tutte le sue doti.

MATURITÀ ED

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a Hyundai i40 è la vettura di classemedia con la quale la casa coreana

punta dritto verso i tradizionali clientidella varie Passat, Mondeo e Insigniascendendo sul loro stesso terreno fattodi stile, cura costruttiva e dotazioni avan-zate. Progettata in Europa e costruita inCorea, la i40 esprime al meglio le ambi-zioni di Hyundai ed è offerta con le car-rozzeria berlina e station wagon in tre al-lestimenti (Classic, Comfort e Style),altrettanti motori con potenze da 115 CVa 177 CV e prezzi a partire da 23.690 euro,compresa la garanzia Tripla 5 (5 anni perla vettura, l’assistenza stradale e gli in-terventi gratuiti). Abbiamo provato la ver-sione baricentrica della gamma: la 1.7CRDI Style Wagon da 136 cv con cambioautomatico.

SOFISTICATA E SENZA COMPLESSILo stile della i40 si ispira ai canoni della

filosofia Fluid Sculpture caratterizzati daforme tese e scolpite. Lunga 4,77 metri,larga 1,81, alta 1,47 e con un passo di 2,77metri, la media coreana è leggermentepiù corta delle concorrenti, ma può van-tare anche il miglior coefficiente di pene-trazione del segmento (cx di 0,29). I trattisalienti sono la calandra esagonale, il co-fano ben raccordato con il parabrezzamolto inclinato, il tetto e i parafaghi an-teriori arcuati e infine le scalfature chesegnano i fianchi integrando le manigliedi apertura e unendosi con i gruppi otticiposteriori, quest’ultimi collegati tra di loroda una modanatura cromata. Raffinati neldisegno anche i fari anteriori, percorsi al-l’interno da un’onda di LED che crea conil proiettore principale il cosiddetto effetto“occhio d’aquila”. Numerosi i particolarisofisticati come il terzo cristallo con il pro-filo posteriore concavo e i fari di profon-dità incassati. ➔

L

EQUILIBRIO

L’abitacolo della i40 è esemplare per stile, cura costruttiva e materiali

Il Diesel 1.7 eroga 136 cv

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DRIVE

PRONTA AD ACCOGLIERVINonostante sia più corta delle concor-renti, la media coreana ha la migliore abi-tabilità, soprattutto per chi siede dietro,inoltre l’ampio angolo di apertura delleportiere facilita le operazioni di ingressoed uscita. Anche il bagagliaio è da record:si va da 553 a 1.719 litri con la soglia dicarico a filo alta dal suolo solo 59 cm econ tutti gli accessori per stivare al meglioogni tipo di oggetto. Abbondanti in im-bottitura e comodi i sedili, con il divanoposteriore che è persino regolabile in in-clinazione e dotato delle utili bocchettedi aerazione per il climatizzatore bizona.Al contrario dell’esterno, lo stile degli in-terni vira più sul classico. Tutto è realiz-zato in modo davvero encomiabile perprecisione e qualità dei materiali, grade-voli da toccare e da vedere. La strumen-tazione è illuminata di blu e i comandisono intuitivi da trovare e utilizzare men-tre al centro campeggia lo schermo da 7pollici a sfioramento che serve per il na-vigatore, la connettività e la telecameradi parcheggio. Abbondano i vani protettie a giorno dove riporre oggetti di qualsiasitipo. Ben 9 gli airbag presenti e sicurezzaai massimi livelli con 5 stelle Euro NCAP,ci sono poi l’Hill holder e il parabrezzacon sistema antiappannamento.

L’EFFICIENZA IN DIRETTALa i40 si propone con moderni propulsori,tutti ad iniezione diretta e con cambio a6 rapporti. Le unità a benzina, dotate didoppio variatore di fase, sono da 1,6 litricon 135 CV e da 2 litri con 177 CV, que-st’ultima disponibile anche con cambio

automatico-sequenziale così come il Die-sel 1,7 litri da 136 CV, il più potente dellacategoria. C’è anche una versione da 115CV che, grazie all’ausilio dello stop&start,denuncia consumi di 4,3 litri/100 km paria 113 g/km di CO2 emessa. Inedita anchela scocca che fa ampio uso di acciai ultra-resistenziali per una rigidità torsionalemigliorata addirittura del 109% rispettoalla Sonica.

PULSANTE, SIGLA… SI PARTELa i40 si avvia con il pulsante e una si-gletta musicale che accompagna l’avan-zamento automatico del sedile e l’abbas-samento del piantone di sterzo. Laposizione di guida è ottima. Il 4 cilindri èsoprattutto regolare e la sua coppia ro-busta (320 Nm) viene erogata in modoomogeneo e silenzioso. Il cambio auto-matico è orientato decisamente al com-fort, meno al dinamismo e non convieneneppure insistere con la funzione sequen-ziale tirando le marce perché il motore

comincia a farsi sentire. Meglio invece go-dersi la comodità della media coreana,gradevole soprattutto sui tratti autostra-dali dove sfoggia un comportamento davera tedesca. L’assetto infatti è piuttostofermo e, grazie anche allo sterzo preciso,è facile appoggiarla sui curvoni avendonesensazioni rassicuranti. Altrettanto affi-dabile è la risposta dei freni, mai in diffi-coltà anche nelle lunghe discese.

LA GERMANIA SI AVVICINALa i40 conferma quanto bene sta facendoHyundai per posizionarsi ai vertici mondialipuntando sulla qualità prima che sul prezzo.La nuova station wagon coreana infatti hastile, finiture, dotazioni e tecnologia parialle tedesche anzi le sovrasta per lo spaziointerno e le forme di garanzia, in più offreanche un buon comportamento stradale.Forse le mancano ancora un po’ di presta-zioni, ma è quello che basta per le esigenzeattuali e per il mercato. Ideale per le flottedove le auto fanno molti chilometri.

cilindrata 1.685 ccpotenza 136 cvlungh./largh./alt. 4,77 x 1,81 x 1,47 mpeso 1.659 kgaccelerazione 12” (da 0 a 100 km/h)velocità massima 190 km/hcambio automatico a 6 rapportitrasmissione trazione anteriorecosto di esercizio al km (*) 0,42

consumo medio 16,7 km/litrocapacità di carico da 553 a 1.719 litricomfort ★★★★★

silenziosità ★★★★★

ABS SIESP SIantislitt. SI

(*) percorrenza annua 30.000 km

HYUNDAI i40 WAGON 1.7 CRDI Style 136 cvDATI TECNICI E PER L’IMPIEGO AZIENDALE

Lo stile della i40 è dinamico e sofisticato, ma consente di avere anche un abitacolo molto ampio

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A LE MANS VINCE L’IBRIDO

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PLANET

e competizioni possono ancora es-sere un banco di prova per le tec-

nologie da impiegare sulle auto di serie.Lo ha dimostrato l’ultima edizione della24 Ore di Le Mans che ha visto la vittoriadel trio Lotterer-Fassler-Treluyer a bordodell’Audi R18 e-tron quattro, prima autoibrida ad aver trionfato in quella che èconsiderata la corsa più famosa e difficileal mondo. Del resto la casa di Ingolstadtha fatto della gara francese la migliorepalestra di quello che è stato poi applicatonella serie come l’iniezione diretta di ben-zina, il Diesel ad alte prestazioni e infinel’ibrido accoppiato alla trazione integralequattro, un altro dei grandi successi ditecnica ed immagine di Audi conquistatonegli anni ’80 con le vittorie nei rally.

Stavolta la sfida però era ancora più ap-passionante perché di fronte c’era la To-yota, ovvero la maestra della tecnologiache combina il motore a scoppio conquello elettrico sin dal 1997, anno delquale è stata introdotta la Prius, diventatauna delle auto più vendute al mondo in

assoluto. Nel frattempo la tecnologiaibrida ha contagiato molti altri modelli delgruppo giapponese, prodotti finora inquasi 4,5 milioni di esemplari, e si è af-fermata presso molti altri costruttori chesi erano dichiarati in precedenza scettici. È il mercato a dimostrarlo e Toyota conti-nua a fare da apripista: la nuova Yaris Hy-brid conterà per il 20% del totale vendite,la prossima Auris in Italia addirittura peril 50% mentre il 15% della produzione to-tale delle Tre Ellissi nel 2012 sarà con ildoppio motore.Audi e Toyota interpretano il tema del-l’ibrido ognuno a modo loro. Quello te-desco conta su un Diesel V6 3.7 da 510CV e due motori elettrici per le ruote an-teriori alimentati da un accumulatore avolano che gira a 45.000 giri/min, ma solodopo i 120 km/h. Viceversa, i giapponesi hanno scelto difar alimentare il motore elettrico da su-percondensatori e di metterlo in bloccocon il V8 3,4 a benzina, dando così modoalla loro TS 030 di poter contare su unarobusta spinta supplementare all’uscita

delle curve, di poter viaggiare a emissionizero nella corsia dei box e infine di poterriaccelerare dopo il pit stop da 0 a 60km/h in solo mezzo secondo.Due modi diversi e perfettamente speculariai sistemi che Toyota utilizza sui proprimodelli ibridi e che Audi si appresta adapplicare su un’auto sportiva anticipatadal concept e-tron spyder: un V6 3litri Diesel da 300 CV edue motori elet-trici anterioriper darealterna-tiva-

mentepiù prestazioni,

la trazione integrale o lapossibilità di viaggiare senza emissioni.L’Audi ha inoltre sperimentato sulla suaR18 e-tron anche lo specchietto retrovisoreelettronico, ovvero un visore con schermoAMOLED collegato a una telecamera po-steriore. Questa soluzione sarà applicataalla R8 e-tron elettrica la cui presentazioneè imminente. Ma ci sono anche altri temi tecnici inte-ressanti per le auto di serie ad aver trovatonella Le Mans di quest’anno il loro bancodi prova. Il primo è il downsizing. LaNissan ha infatti schierato fuori regola-mento la Delta Wing, un’auto a frecciache, grazie all’eccellente aerodinamica,riusciva ad essere più veloce di auto conpotenza più che doppia rispetto al suopiccolo 4 cilindri 1,6 litri da 300 cv dotatodi turbo e iniezione diretta, derivato daquello montato sulla Juke. Altro punto diforza è stato il consumo che ha permesso

di Gerardo Di Lecce

L

La Toyota TS 030 ha dimostrato di essere molto competitiva

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La Nissan Delta Wing (a sinistra) utilizza lo stesso 4 cilindri 1.6 della Juke

Il concept e-tron spyder adotta un sistema ibrido simile alle e-tron da corsa

alla Delta Wing difare meno riforni-menti e di esserepiù leggera.

Il ver-bo ibrido ha in-

fine contagiato anche gli pneu-matici con Michelin che ha fornito alle

auto in gara una copertura definita “ibrida”perché, pur essendo slick, riesce ad adat-tarsi anche a diverse condizioni di tem-peratura e umidità. In corsa questo vuoldire non dover cambiare gli pneumaticialla minima variazione della pista, nelleauto di serie questo potrebbe presto tra-sformarsi in pneumatici capaci di offriremaggiore sicurezza, durata e anche minoreresistenza di rotolamento.Quel che è sicuro è che il tema dei consumie delle emissioni imposto dalle diverse legi-slazioni sarà fatto proprio anche dalla FIA edall’ACO che organizza la 24 Ore di Le Mans.Nel 2014 infatti l’ibrido sarà obbligatorioper le squadre ufficiali e l’efficienza dovràmigliorare del 30%. Un bel grattacapo pergli ingegneri, ma anche un modo per uniregli sforzi verso un unico obiettivo: aumentarele prestazioni diminuendo consumi ed emis-sioni. Anche per questo molti costruttori sipreparano ad entrare nelle corse di duratae tra queste c’è Mazda che il prossimo annoschiererà il suo nuovo SKY-D di 2,2 litri, ilDiesel con il più basso rapporto di com-pressione al mondo, il primo ad ottemperarealle normative Euro 6 e LEV2-Bin5 statunitensisenza l’aiuto di un filtro per i NOx. Il futuroinsomma arriverà di corsa.

Monopolio Audi per il podio dell’edizione 2012 della 24 Ore di Le Mans

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TOGETHER

L SALONE DELL’AUTO? È DI CASA

Le più rinomate case automo-bilistiche hanno portato il lorostile tra le mura degli appar-tamenti più chic. Aston Martin ha debuttato nelcampo del design con una col-lezione di arredamenti ispiratialle inconfondibili linee sinuosedelle proprie vetture: la colle-zione PKU63, per esempio, pre-senta divano, dormeuse, pol-trona e un pouf le cui forme ri-cordano la sagoma delle auto,mentre la linea PKU34 si di-stingue per la sua matrice hi-tech. Tutte le collezioni AstonMartin Interiors, inoltre, sonorigorosamente Made in Italy.Al Salone del Mobile 2012 si ètenuto il debutto della nuova

linea di complementi d’arredoa marchio Mercedes-Benz Sty-le, caratterizzata da uno stileformale, ma dinamico. La collezione comprende di-vano, chaise longue, tavolo dapranzo, sedie, sideboard, letto,comò e una parete attrezzatacon impianto home-theatre in-tegrato. Il pensiero è semprerivolto al mondo dei motori:

gli schienali sono ispirati aldesign avveniristico dei sedilidelle attuali concept-car, men-tre il sideboard presenta unaporta di cristallo dal bordosmussato, che ricorda la presad’aria di una sportiva. Complementi d’arredo ancheper Tonino Lamborghini: su-per-chic il divano e la poltronacolor bianco ghiaccio della col-

lezione Spider e la dormeuseTL300, sintesi perfetta di com-fort e tecnologia.Ma non di solo far salotto vivel’uomo. Bentley – in partnership conKerasan – ha creato una colle-zione di arredo-bagno caratte-rizzata dall’unione di ceramicae legno. Tutto nato dall’estrocreativo di Marc Sadler. ➔

di Francesca Carli

I

AUTOMOTIVE-STYLEUNA STRADA SENZA CONFINISempre più spesso la passione per l’automotive sfreccia oltre i propriconfini, fino a raggiungere anche le mete concettualmente più lontane:dall’arredamento alla musica. Queste contaminazioni tra il mondo deimotori e i beni di consumo più disparati danno vita a prodotti talvoltainaspettati e alimentano un business in costante crescita, soprattutto –come è facile da prevedere – nel segmento lusso.

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TOGETHER

Quando l’automotive non vadall’arredamento, è l’arreda-mento che va dall’automotive:Poltrona Frau già dall’iniziodel ‘900 strizza l’occhio almondo delle quatto ruote, daquando cioè Vincenzo Lanciasi rivolse a Renzo Frau per gliallestimenti di alcune specialivetture. La prima auto firmataufficialmente Poltrona Frau,però, arriva nel 1986, anno incui il brand torinese realizzagli internidella LanciaThema 8.32“Ferrari”. In quel-l’occasione nasce ladivisione Frau Car. Dalì in poi è stato unsusseguirsi di collabo-

razioni di prestigio e la stradapercorsa – è il caso di dirlo –è stata lunga: Alfa Romeo, Fer-rari, Fiat, Lancia, Maserati, Bu-gatti, Infiniti, Mercedes, BMW,MINI, Lexus e Chrysler… nonc’è casa automobilistica di pre-stigio che non abbia vantatoalmeno una volta interni firmatiPoltrona Frau.

A TUTTO GAS, IN BICI E SULLEONDEScesi dalle rombanti quattroruote, gli amanti delleauto possono col-tivare la loro pas-sione an-

che nel tempo libero: Merce-des-Benz ha creato una bici-cletta pieghevole, compatta eleggera che si può riporre inpochi semplici gesti nel baga-gliaio delle sue vetture. Il co-sto? 1.900 euro. Non è da meno Lamborghini,che ha presentato la biciclettada corsa Impec AutomobiliLamborghini, in fibra di car-bonio e pelle, realizzata dalcostruttore svizzero di bici-clette BMC. Pedalare in cam-

pagna non fa pervoi? Abbiamo an-che l’opzionemare. Dalla scor-sa estate Ferrariha lanciato unatavola da surf

esclusiva al prezzo di 1250 euro:limited-edition con disponibilitàdi 499 pezzi, composta di po-liuretano, con fibra di vetro eresina e stringer in legno. Ispi-rata alla Ferrari 16M Scuderia

Chaiselongue Mercedes-Benz

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TOGETHER

Spider, riproduce fedelmentela livrea del modello GT, carat-terizzato dalla bandiera italianalungo la parte anteriore. Ov-viamente presente lo Scudettocon il Cavallino Rampante ela scritta “Ferrari”, per chi pren-de sul serio l’idea di “caval-care” l’onda.

ROMBANTI STATUS-SYMBOLHI-TECHAnche il mondo della tecnolo-gia non poteva essere immunedall’auto-mania. Lamborghini

ha realizzato per il mercatorusso la nuova linea Spyderdi cellulari Android, veri gioiellitecnologici: lo smartphoneTL700 è addirittura dotato diinserti in pelle di coccodrillo.Altri status-symbol che nonpotevano mancare? Il compu-ter e il tablet. Lamborghini hapresentato il tablet AndroidL2800 in cui il celebre logodella maison con il toro è mes-so bene in mostra sul tastocentrale. Non è da meno Fer-rari, che produce il netbook

Acer Ferrari One. Performanced'avanguardia e design d’ec-cellenza: il pc emiliano nonpoteva che avere queste ca-ratteristiche. Per soddisfare iconsumatori più esigenti, ilcomputer con il cavallino pre-senta caratteristiche esclusive,come i gommini di appoggiosagomati - che riprendono lostile degli pneumatici dellaFormula 1 con struttura a bat-tistrada - e un suono di avvioche riproduce il rombo dellarossa. Il suono dei motori Fer-

rari è un vero e proprio chiodofisso degli amanti del genere,tanto che tra le mille app del-l’iPhone è presente quella uf-ficiale, dedicata a sette storicherosse… tra i contenuti multi-mediali, spicca la registrazionedel motore: si può accelerareo frenare inclinando l’iPhonee cambiare marcia premendoun tasto, con tanto di tachi-metro virtuale.

C’È A CHI PIACE ANDARE…PIANONon c’è solo la melodia di unmotore rombante: la partner-ship tra Audi Design Studio el’azienda austriaca Bosendor-fer ha dato vita a un meravi-glioso pianoforte a coda il cuidesign richiama il mondo au-tomotive: secondo il mood diAudi, nessuna decorazione elinee pulite rendono questostrumento – prodotto per ce-lebrare il centesimo anniver-sario della casa tedesca – unvero pezzo da collezione, chepuò arrivare a costare cento-mila euro.

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FUTURE

e negli ultimi tempi inumeri uno di molte

case automobilistiche (daFord a General Motors, daAudi a Bmw) sembrano pre-senziare ai grandi appunta-menti del mondo dell'Informa-tion Technology - dal CES diLas Vegas al Cebit di Hanno-ver, alla Digital Life DesignConference di Monaco - con lastessa assiduità con cui fre-quentano i tradizionali salonidell'auto, una ragione ci sarà. E le conseguenze sono evi-denti quando, per esigenzeprofessionali, si assiste allapresentazione di un nuovomodello: sempre più spessoa tenere banco sono infomo-bilità e telematica, che assu-mono la stessa rilevanza dimotori, cambi e prestazioni. Non a caso qualcuno sostieneche l'auto del futuro sarà figliadella Silicon Valley più che diDetroit.Dopo essere stata - negli annidella motorizzazione di massa- una sorta di seconda casa,l'automobile si trasforma inluogo di lavoro dal quale dia-logare con collaboratori e clien-ti, partecipare a conferencecall, prendere visione in temporeale dei dati aziendali, restarecostantemente aggiornati suquello che sta accadendo nel

mondo. L'auto alcova che isoladal resto della società lasciail posto a una realtà aperta almondo che la circonda. Qualcuno vede in questa evo-luzione la prova di una scon-fitta della mobilità sostenibile:

poiché la battaglia per un traf-fico meno asfissiante sembrasenza speranza, utilizziamo almeglio il tanto tempo che sideve trascorrere in auto. Quali che siano le ragioni, re-sta il fatto che ormai non c'èpraticamente più auto che la-sci le linee di montaggio senzacompatibilità bluetooth o leprese USB e Aux per la con-nessione di dispositivi multi-mediali esterni. E questo non è che l'aspetto

base. Molte berline di classemedio-alta, le più gettonatedalle flotte per il managementaziendale, fanno dell'abita-colo un hot spot wi-fi dalquale connettere online nu-merosi dispositivi (in genere

fino a 8) tramite i quali il ma-nager e la sua segretaria pos-sono continuare a lavorare, la-sciandall'autista l'incombenzadella guida.La connettività più affidabileè oggi per l'industria dell'autouna priorità assoluta, parago-nabile alla ricerca sulle ali-mentazioni pulite di domani.In questo campo, un passofondamentale è costituito dalsistema Lte (Long-term evo-lution) o Super 3G che, ri-spetto agli attuali standardtecnologici di telefonia mobileGprs (2G) e Umts/Hspa (3G)offre una velocità di trasmis-sione dieci volte superiore al3G con una copertura moltopiù estesa, garantendoun'elevata ampiezza di bandaanche ad alta velocità.

di Giampiero Bottino

S

La BMW Serie 3 ibrida permette di richiamare sul displayl'agenda, nonché di dettare e ascoltare email e sms

L’UFFICIO IN AUTO

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FUTURE

Operativo negli USA e in corsodi sperimentazione in Germa-nia, questo standard dovrebbe(il condizionale dalle nostreparti è sempre d'obbligo) di-ventare operativo entro la finedell'anno anche in Italia, dopoche le gare previste hanno as-segnato le relative frequenze(1.800 e 2.600 MHz) a quattrooperatori già attivi nella tele-fonia mobile.Si tratta di una ricetta chesembra fatta su misura perl'automobile, tanto da trovaregià applicazioni su alcuni mo-delli di costruttori premiumcome Audi che per presentarela sua A8 pronta per lo stan-dard Super 3 ha scelto unarassegna di Information Te-chnology. Sulla stessa stradasi muove BMW, che accantoalle soluzioni Lte propone sualcuni modelli come la nuovaSerie 3 ibrida il servizio InternetDragon Drive! Messaging, svi-luppato assieme a Nuance,che consente di dettare, ascol-tare, modificare e risponderea Sms ed email senza bisognoné di togliere le mani da vo-lante, né di distogliere gli occhidalla strada.L'auto che viaggia online nonè però solo fonte di una mag-giore produttività sul lavoro.È anche foriera di un più ele-vato grado di sicurezza e dipiù contenuti costi di gestione.E non solo per le auto di pre-stigio destinate al top mana-gement, ma anche su vetturedi più larga diffusione, sullequali per esempio la gestionevocale delle funzioni telema-tiche - che consente di nonperdere di vista la strada - ègià una realtà. Dalla rete si

possono apprendere in temporeale eventuali problemi ditraffico, evitando situazionipotenzialmente pericolose. Ein prospettiva il dialogo co-stante delle auto tra loro econ l'infrastruttura stradalepuò incrementare i livelli di si-curezza, per esempio «veden-do» che a un incrocio si staavvicinando a elevata velocitàun veicolo potenzialmente inrotta di collisione, oppure sfrut-tando le comunicazioni chechi viaggia sulla stessa stradapuò postare su Facebook oTwitter, ovviamente navigabilida chi si trova in auto.Dal punto di vista dei costid'esercizio, come ben sanno igestori delle flotte, è impor-tante ottimizzare i percorsi ri-ducendo i chilometri inutili.La connessione tra i navigatori(anche quelli portatili di costocontenuto) e internet con la

sua inesauribile mole d'infor-mazioni può fornire preziosisuggerimenti. Sono funzioniofferte, ad esempio, dalla nuo-va Mercedes Classe A che pre-vede la completa integrazionedell'iPhone - tramite delle Appsviluppate ad hoc - nel sistema

di comando e visualizzazionedella vettura. L'integrazionecoinvolge anche il navigatoreGarmin, che può ricercare on-line eventuali itinerari alter-nativi qualora, sempre via in-ternet, vengano rilevati pro-blemi al traffico.

Anche sulle city car, spessoutilizzate dalle grandi flotte perun utilizzo urbano, è possibileavvalersi della telematica: sial'ultima generazione dell'eco:drive Fiat – pioniere di questisistemi – installato sulla 500L,sia il «maps+more» offertodalla Volkswagen up! sono peresempio in grado di analizzarelo stile di guida, elaborando idati in modo da fornire a chista al volante gli strumenti ne-cessari per modificarlo in sensoecologico, a tutto vantaggio diconsumi, emissioni e costid'esercizio.

La Audi A8 sperimentale, pronta per lo standard Super 3,gestisce le comunicazioni con l'evoluta interfaccia MMI(Multi media interface)

La Volkswagen up! offre funzioni sofisticate come il si-stema che insegna ad ottimizzare consumi ed emissioni

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DRIVE di Pier Luigi del Viscovo

n Italia, la 500 è un’icona perchési associa a un’epoca della vita,

quella in cui si aveva la prima auto che,pur così piccola, bastava a renderci liberi.La associamo a quell’epoca proprio per-ché crescendo crescevano le esigenze equell’auto così piccola doveva essere ab-bandonata. Così restava lì, sulla banchinadella nostra gioventù, mentre la navedella famiglia salpava con noi a bordo, asalutare con la mano e ricordare che in-sieme, noi e la 500, eravamo stati giovani.Infatti, alcuni irriducibili continuano ausarla (o riprendono a usarla, dopo anni),vantandosi del fatto che serve loro perquegli spostamenti che fanno da soli,quando non si muovono con la famiglia(alias, tornano giovani).

Beh, ora possiamo imbarcare anche lei.Con la nuova 500L possiamo continuare agirare in 500 con tutto lo spazio che serveper portare in giro la famiglia. Certo, non èla macchina dei grandi viaggi (la gran turi-smo, come si diceva prima), ma è senz’altrouna cittadina per famiglia, moderna e ospi-tale. È un’alternativa, un passo in avantirispetto a modelli più tradizionali. Lo stileammiccante derivato dalla 500 nascondeuna vivibilità interna inaspettata: unospazio comodo non solo davanti, ma anchedietro. L’abbiamo provata in quattro adultie ci si sta comodamente. In genere quandocapiti dietro in una piccola utilitaria desideriuna cosa sola: che il tragitto finisca il piùpresto possibile in modo da scendere e li-berarsi di quella costrizione.

I

500LLARGELIGHTLOFT

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61CARFLEET 48 | OTTOBRE 2012

DRIVE

Nella 500L no. Ti lasci condurre passandoil tempo a conversare o ad ascoltare mu-sica. Questa è una differenza tangibile eimmediata. La capacità di contenere tuttiinsieme i piccoli piaceri e le grandi emo-zioni della vita: i bambini, gli amici, iviaggi, la musica e la community. Perchéè stata pensata e progettata – dicono in

Fiat – sul concetto di ‘space efficiency’:una vivibilità da monovolume, una pre-senza su strada da piccolo SUV e livelli diefficienza propri di un’automobile com-patta. Questo significa la “lettera L”, letre dimensioni: Large, intesa come fun-zionalità e spazio; Light, quando ‘legge-rezza’ significa tecnologia facilmente frui-bile e rispetto ambientale; Loft, unambiente di tendenza dove vivere ap-pieno il proprio tempo.

Per gli osservatori più navigati non è unasorpresa, questa capacità di Fiat che vieneda lontano: riuscire a costruire macchineche – a parità di lunghezza con le altre –ti fanno trovare uno spazio interno supe-riore. La prima fu la 600 Multipla, l’ultimaè la 500L. È lunga 4 metri e 15, appena 7centimetri più di una Grande Punto. Ep-pure ti rimanda più alla Bravo che allaPunto, grazie al fatto che ospita comoda-mente 5 passeggeri alti 2 metri, con leloro 5 valigie e senza mai penalizzarel’abitabilità. Vanta il miglior rapporto,nella sua categoria, fra dimensioniesterne – 415 cm di lunghezza, 178 cm dilarghezza, 166 cm di altezza e 261 cm dipasso – e spazio interno, inteso sia come

abitacolo sia come bagagliaio: la sua ca-pacità è di 400 litri, che significa potertrasportare fino a 5 trolley da viaggio. Peraumentare ulteriormente l’abitabilità peri passeggeri dietro i sedili posteriori sonoregolabili longitudinalmente e abbattibiliseparatamente. Inoltre, grazie alla fun-zione ‘Fold&Tumble’ è possibile ottenere

un abbattimento completo e un vano ca-rico totalmente piatto. Questi numeri, pur significativi, restanoun po’ freddi nel rendere l’altra dimen-sione della “L”: loft. Un’auto che è statavoluta funzionale, con quella filosofia chesi applica più alle case che alle macchine.Il Centro Stile Fiat ha puntato a otteneremaggiore visibilità esterna e grande lu-minosità interna, aumentando la sensa-zione di dominio della strada e la facilitàdi manovra di parcheggio. Il tutto sormon-tato da un tetto in vetro davvero gene-roso, probabilmente il più esteso dellasua categoria.È impossibile citare le tante, troppe com-binazioni di allestimento e colori per per-sonalizzare la 500L, oltre ai 140 prodottidestinati ad aumentare il comfort, a go-dere con serenità del tempo libero e a mi-gliorare la qualità della vita a bordo. Maè difficile non citarne una su tutte: la mac-china del caffè. Proprio così. Una veramacchinetta per fare – a bordo – un’ottimatazzina di Lavazza “A Modo Mio”. L sta anche per Light, intesa come queltipo di ‘leggerezza’ che migliora e semplificala vita, quell’innovazione non fine a sestessa, ma sempre al servizio dell’uomo.

Fiat 500L propone tre propulsori efficientiche si contraddistinguono per il conteni-mento delle emissioni inquinanti e dellivello di CO2, cui corrisponde un vantaggioeconomico nell'impiego quotidiano: duemotori benzina (0.9 TwinAir da 105 CV e 1,4litri da 95 CV) e un turbodiesel (1.3 Multijet2 da 85 CV). In particolare il Turbo TwinAir

da 105 CV vanta emissioni record nel seg-mento ridotte solo a 112 g/km, grazie allacilindrata contenuta e alla presenza di unturbocompressore ad elevata efficienza.

Light è anche la semplicità d’uso della tec-nologia a bordo della nuova vettura. Unesempio? Il touch screen da 5” del sistemamultimediale Uconnect, che consente diascoltare la radio classica o la radio pre-ferita attraverso il proprio smartphone.Permette anche di telefonare in vivavoce,ascoltare gli sms ricevuti senza staccarele mani dal volante, grazie alla funzionevoice recognition ed ai comandi al volante.Sempre sul touch screen da 5’ è possibilevisualizzare in tempo reale tutte le infor-mazioni fornite dal software Eco DriveLIVE, l’ultima evoluzione dell’applicazioneeco-friendly sviluppata nel 2009 da Fiat,un sistema che consente di analizzare lostile di guida grazie ai dati raccolti in vet-tura e fornire suggerimenti personalizzati.Inoltre, è possibile salvare i dati di ogniviaggio su penna USB e smartphone com-patibili, analizzando i risultati su Pc e ri-cevendo lezioni di guida personalizzate,è possibile raggiungere una riduzionedelle emissioni fino al 16%.

La 500L propone due motori benzina (0,9 TwinAir da 105 CV e 1,4 litri da 95 CV) e un turbodiesel (1,3 Multijet 2 da 85 CV)

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62 CARFLEET 48 | OTTOBRE 2012

LA MACCHINA DEI NUMERI di Alessandro Palumbo

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di imprese e societàElaborazioni Centro Studi UNRAE su dati al 31/08/2012

Marca gen-giu 2012 gen-giu 2011 var % Peso % 2012 Peso % 2011FIAT 39.993 42.211 -5,3% 28,9% 25,4%VOLKSWAGEN 8.356 10.413 -19,8% 6,0% 6,3%BMW 6.950 9.850 -29,4% 5,0% 5,9%PEUGEOT 6.846 6.366 7,5% 4,9% 3,8%AUDI 6.501 9.010 -27,8% 4,7% 5,4%MERCEDES 6.024 7.941 -24,1% 4,4% 4,8%FORD 5.558 10.869 -48,9% 4,0% 6,6%LANCIA 5.323 6.335 -16,0% 3,8% 3,8%SMART 4.832 6.677 -27,6% 3,5% 4,0%NISSAN 4.390 4.231 3,8% 3,2% 2,6%CITROEN 4.350 6.603 -34,1% 3,1% 4,0%RENAULT 4.257 4.598 -7,4% 3,1% 2,8%OPEL 4.209 5.806 -27,5% 3,0% 3,5%TOYOTA 3.655 4.216 -13,3% 2,6% 2,5%MINI 3.104 2.668 16,3% 2,2% 1,6%HYUNDAI 2.810 1.794 56,6% 2,0% 1,1%ALFA ROMEO 2.690 4.075 -34,0% 1,9% 2,5%LAND ROVER 2.689 2.234 20,4% 1,9% 1,3%VOLVO 2.527 2.291 10,3% 1,8% 1,4%SEAT 1.454 1.289 12,8% 1,1% 0,8%SKODA 1.429 1.570 -9,0% 1,0% 0,9%CHEVROLET 1.175 1.234 -4,8% 0,8% 0,7%JEEP 1.166 1.156 0,9% 0,8% 0,7%KIA 1.133 1.099 3,1% 0,8% 0,7%DACIA 1.083 584 85,4% 0,8% 0,4%PORSCHE 1.004 1.114 -9,9% 0,7% 0,7%MAZDA 908 1.386 -34,5% 0,7% 0,8%HONDA 769 2.525 -69,5% 0,6% 1,5%MITSUBISHI 655 1.114 -41,2% 0,5% 0,7%SUZUKI 517 930 -44,4% 0,4% 0,6%SUBARU 433 559 -22,5% 0,3% 0,3%JAGUAR 366 352 4,0% 0,3% 0,2%LEXUS 248 316 -21,5% 0,2% 0,2%SSANGYONG 219 243 -9,9% 0,2% 0,1%ISUZU 166 222 -25,2% 0,1% 0,1%GREAT WALL 111 179 -38,0% 0,1% 0,1%TATA 83 165 -49,7% 0,1% 0,1%FERRARI 82 174 -52,9% 0,1% 0,1%DAIHATSU 62 276 -77,5% 0,0% 0,2%INFINITI 44 176 -75,0% 0,0% 0,1%MAHINDRA 39 147 -73,5% 0,0% 0,1%LAMBORGHINI 31 34 -8,8% 0,0% 0,0%MASERATI 26 179 -85,5% 0,0% 0,1%DR 22 106 -79,2% 0,0% 0,1%ASTON MARTIN 19 32 -40,6% 0,0% 0,0%ALTRE 69 528 -86,9% 0,0% 0,3%TOTALE 138.377 165.877 -16,6% 100,0% 100,0%

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di imprese e società - TOP 20Elaborazioni Centro Studi UNRAE al 31/08/2012n. marca modello gen-giu 2012 peso % n. marca modello gen-giu 2011 peso %1 FIAT PANDA 16.302 11,8% 1 FIAT PANDA 12.007 7,2%2 FIAT PUNTO 11.358 8,2% 2 FIAT PUNTO 11.053 6,7%3 SMART FORTWO 4.831 3,5% 3 SMART FORTWO 6.675 4,0%4 FIAT 500 3.850 2,8% 4 FIAT 500 5.166 3,1%5 MINI MINI 3.104 2,2% 5 FIAT BRAVO 3.870 2,3%6 LANCIA YPSILON 2.446 1,8% 6 FORD FOCUS 3.815 2,3%7 VOLKSWAGEN GOLF 2.181 1,6% 7 FIAT SEDICI 3.423 2,1%8 FIAT IDEA 2.151 1,6% 8 LANCIA YPSILON 3.379 2,0%9 FIAT BRAVO 1.901 1,4% 9 FORD FIESTA 3.342 2,0%10 BMW SERIE 3 1.843 1,3% 10 VOLKSWAGEN GOLF 3.136 1,9%11 FORD FIESTA 1.645 1,2% 11 FIAT IDEA 3.078 1,9%12 LANCIA MUSA 1.644 1,2% 12 MINI MINI 2.668 1,6%13 NISSAN MICRA 1.573 1,1% 13 BMW SERIE 5 2.138 1,3%14 FIAT FREEMONT 1.548 1,1% 14 CITROEN C3 1.947 1,2%15 MERCEDES CLASSE A 1.457 1,1% 15 AUDI A4 1.910 1,2%16 FORD FOCUS 1.434 1,0% 16 VOLKSWAGEN POLO 1.908 1,2%17 FIAT QUBO 1.361 1,0% 17 MERCEDES CLASSE B 1.876 1,1%18 PEUGEOT 3008 1.320 1,0% 18 AUDI A1 1.862 1,1%19 BMW SERIE 5 1.300 0,9% 19 OPEL ASTRA 1.645 1,0%20 AUDI A4 1.260 0,9% 20 CITROEN C4 1.626 1,0%

TOTALE 138.377 100,0% TOTALE 165.877 100%

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63CARFLEET 48 | OTTOBRE 2012

PROFIT

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di società di noleggio - TOP 20Elaborazioni Centro Studi UNRAE al 31/08/2012n. marca modello gen-giu 2012 peso % n. marca modello gen-giu 2011 peso %1 FIAT PANDA 13.610 8,3% 1 FIAT PUNTO 15.426 8,5%2 FIAT PUNTO 9.168 5,6% 2 FIAT PANDA 14.671 8,1%3 FIAT 500 8.829 5,4% 3 FIAT 500 13.233 7,3%4 ALFA ROMEO GIULIETTA 5.970 3,7% 4 ALFA ROMEO GIULIETTA 6.419 3,6%5 LANCIA YPSILON 5.857 3,6% 5 FIAT BRAVO 6.083 3,4%6 FORD FOCUS 4.424 2,7% 6 LANCIA DELTA 5.041 2,8%7 FORD C-MAX 4.051 2,5% 7 FORD FIESTA 5.017 2,8%8 OPEL ASTRA 3.837 2,4% 8 OPEL ASTRA 4.470 2,5%9 VOLKSWAGEN GOLF 3.832 2,3% 9 VOLKSWAGEN GOLF 4.358 2,4%10 FIAT BRAVO 3.638 2,2% 10 LANCIA MUSA 3.911 2,2%11 VOLKSWAGEN PASSAT 3.479 2,1% 11 OPEL INSIGNIA 3.826 2,1%12 RENAULT MEGANE 3.420 2,1% 12 AUDI A4 3.699 2,0%13 RENAULT CLIO 3.292 2,0% 13 VOLKSWAGEN PASSAT 3.387 1,9%14 PEUGEOT 308 3.172 1,9% 14 RENAULT MEGANE 3.157 1,7%15 PEUGEOT 508 2.987 1,8% 15 CITROEN C3 3.078 1,7%16 CITROEN C3 2.910 1,8% 16 PEUGEOT 308 2.714 1,5%17 LANCIA DELTA 2.870 1,8% 17 RENAULT CLIO 2.712 1,5%18 AUDI A4 2.760 1,7% 18 CITROEN C4 2.539 1,4%19 MERCEDES CLASSE C 2.520 1,5% 19 SMART FORTWO 2.358 1,3%20 FIAT FREEMONT 2.449 1,5% 20 FORD FOCUS 2.297 1,3%

TOTALE 163.273 100% TOTALE 180.760 100%

IMMATRICOLAZIONI IN ITALIA DI AUTOVETTURE E FUORISTRADA di società di noleggio

Elaborazioni Centro Studi UNRAE su dati al 31/08/2012

Marca gen-giu 2012 gen-giu 2011 var % Peso % 2012 Peso % 2011

FIAT 38.540 52.363 -26,4% 23,6% 29,0%

FORD 13.595 14.080 -3,4% 8,3% 7,8%

VOLKSWAGEN 12.562 12.766 -1,6% 7,7% 7,1%

PEUGEOT 11.756 10.354 13,5% 7,2% 5,7%

LANCIA 10.932 11.222 -2,6% 6,7% 6,2%

RENAULT 10.021 9.789 2,4% 6,1% 5,4%

AUDI 8.453 9.412 -10,2% 5,2% 5,2%

CITROEN 8.423 7.760 8,5% 5,2% 4,3%

BMW 8.133 6.205 31,1% 5,0% 3,4%

OPEL 7.872 12.096 -34,9% 4,8% 6,7%

MERCEDES 7.573 6.400 18,3% 4,6% 3,5%

ALFA ROMEO 6.958 8.696 -20,0% 4,3% 4,8%

NISSAN 3.492 2.958 18,1% 2,1% 1,6%

HYUNDAI 2.462 2.838 -13,2% 1,5% 1,6%

VOLVO 2.191 2.803 -21,8% 1,3% 1,6%

SMART 2.049 2.358 -13,1% 1,3% 1,3%

CHEVROLET 1.739 786 121,2% 1,1% 0,4%

SKODA 1.216 1.483 -18,0% 0,7% 0,8%

TOYOTA 1.040 948 9,7% 0,6% 0,5%

SEAT 824 1.009 -18,3% 0,5% 0,6%

LAND ROVER 798 476 67,6% 0,5% 0,3%

MINI 709 631 12,4% 0,4% 0,3%

JEEP 391 159 145,9% 0,2% 0,1%

SUBARU 331 409 -19,1% 0,2% 0,2%

PORSCHE 169 112 50,9% 0,1% 0,1%

MAZDA 154 413 -62,7% 0,1% 0,2%

JAGUAR 132 137 -3,6% 0,1% 0,1%

MITSUBISHI 132 234 -43,6% 0,1% 0,1%

DACIA 117 47 148,9% 0,1% 0,0%

SUZUKI 106 207 -48,8% 0,1% 0,1%

HONDA 95 643 -85,2% 0,1% 0,4%

LEXUS 86 37 132,4% 0,1% 0,0%

KIA 68 157 -56,7% 0,0% 0,1%

DAIHATSU 39 37 5,4% 0,0% 0,0%

ALTRE 115 735 -84,4% 0,1% 0,4%

TOTALE 163.273 180.760 -9,7% 100,0% 100,0%

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64 CARFLEET 48 | OTTOBRE 2012

LA MACCHINA DEI NUMERI

PREZZI MACRO VOCI SETTORE AUTOMOTIVE

var. % vs mese anno precedente fonte: elaborazioni Fleet&Mobility su dati ISTAT

PREZZI VOCE “SPESE DI ESERCIZIO”

var. % vs mese anno precedente (non è evidenziata la voce “carburanti e lubrificanti”) fonte: elaborazioni Fleet&Mobility su dati ISTAT

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