Caratterizzazione Reologica Di Polimeri
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Scuola di Reologia Industriale, Valeggio sul Mincio 8-12 settembre 2015 Dino Ferri
Caratterizzazione reologica di polimeri
Dino Ferri
ENI-Versalis spa
Scuola di Reologia Industriale, Valeggio sul Mincio 8-12 settembre 2015 Dino Ferri
Sommario
• la struttura dei polimeri: macromolecole, distribuzione dei pesi molecolari,
• la curva di flusso dei polimeri: lo shear thinning e i processi di
trasformazione
• effetto di polidispersità e peso molecolare sulla viscosità: gli entanglements
• elasticità dei fusi polimerici
• instabilità «idroelastiche»
• le instabilità idroelastiche nei principali processi di trasformazione
• conclusioni
Le macromolecole polimeriche: polietilene
conformazione delle catene
lC-C=1.54 Å
RC= 1.35 Å
RH= 0.9 Å
polietilene
… — C — C — C — C — C — ...
m=28
H H H H H
H H H H H
peso molecolare di una singola catena: mpM
p=6 m m m m m m
PoliEtilene (PE)
Scuola di Reologia Industriale, Valeggio sul Mincio 8-12 settembre 2015 Dino Ferri
Le macromolecole polimeriche: polistirene
i polimeri commerciali hanno pesi molecolari nel range 103÷107
i polimeri sono polidispersi
un polimero avrà in genere: N1 catene con peso molecolare M1
N2 catene con peso molecolare M2
……………….………….
… — C — C — C — C — C — ...
H H H H
H H H
PoliStirene (PS)
m=104.15
Scuola di Reologia Industriale, Valeggio sul Mincio 8-12 settembre 2015 Dino Ferri
Le medie più importanti della distribuzione
peso molecolare medio numerale: ...NN
...MNMN
N
MNM
21
2211
i
iin
peso molecolare medio ponderale:
...NMNM
...MNMN
MN
MNM
2211
222
211
ii
2ii
w
medie di ordine superiore:
2ii
3ii
zMN
MNM
N1=5
M1=10.000
N2=5
M2=1.000
500.555
10x510x5M
34
n
182.9000.5000.50
10x510x5M
68
w
nw MM vale sempre la relazione:
nM
wMpolidispersità:
67.1nM
wM
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Distribuzione dei pesi molecolari: polistirene commerciale
10 4
10 5
10 6
0.0
0.5
1.0
1.5
M w =180.000
M z =280.000
M n =105.000
Polistirene M
w /M
n =1.71
M w
Fra
zion
e in
pes
o r
elat
iva
100 unità monomeriche 10.000 unità monomeriche
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103
104
105
106
0.0
0.1
0.2
0.3
0.4
0.5
0.6
0.7
0.8
0.9
LLDPE
Mz
Mw
Mn
fraz
ione
in p
eso r
elat
iva
M
Distribuzione dei pesi molecolari: polietilene commerciale
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100 unità monomeriche 35.000 unità monomeriche
HDPE
r0.94 g/cm3 r0.92÷0.93 g/cm3
LLDPE
r0.92 g/cm3
LDPE
star H-shaped T-shaped
alcuni tra i più comuni tipi di ramificazione
random
comb-like crosslinked
Classificazione dei polimeri: l’architettura molecolare
polietilene
hyperbranched dendrimers dendrons
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starbranched
Copolimeri random, a blocchi e graffati
omopolimeri:
-AAAAAAAAAA-
copolimeri diblocco:
AAAAAAAAAAAAABBBBBBBBBBBBB
copolimeri triblocco:
AAAAAAAAAABBBBBBBBBBBBBBAAAAAAAAAA
copolimeri random:
ABBAABABBABBAAABABABABBAAABAAB
copolimeri graft:
B B B B
-AAAAAAAAAAAAAAAA-
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Classificazione dei polimeri: la cristallinità
Tg e Tm possono essere
misurate
dilatometricamente
temperatura
vo
lum
e s
pecif
ico
Tg
Tm
cristallino
fuso vetro gomma
la temperatura di fusione Tm rappresenta il passaggio dallo stato solido a
liquido per un polimero cristallino
la temperatura di transizione vetrosa (rilassamento segmentale) Tg rappresenta il
passaggio dallo stato vetroso a quello gommoso per un polimero amorfo
semicristallini
(es. PE, PP)
amorfi
(es. PS, PC) Tg Tm
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Alcuni tra i polimeri più diffusi
…— C — C — ...
Tg (°C) Tm(°C)
H H
PoliEtilene (PE)
H H
-120 (?) 120
…— C — C — ...
H CH3
PoliPropilene (PP)
H H
-10 160
…— C — C — ...
H Cl
PoliVinilCloruro (PVC)
H H
80 220
…— C — C — ...
H CN
PoliAcriloNitrile (PAN)
H H
105 D
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…— C — C — ...
Tg (°C) Tm(°C)
H
PoliStirene (PS)
H H
100 --
…— C — C — ...
H OCOCH3
PoliVinilAcetato (PVAC)
H H
29 --
…— C — C — ...
H Cl
PoliVinilidenCloruro (PVDC)
H Cl
-18 205
…— C — C — ...
H F
PoliVinilidenFluoruro (PVDF)
H F
-45 210
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…— O — C — C — O — C — — C — ...
Tg (°C) Tm(°C)
H H O O
PoliEtileneTereftalato (PET)
69 260
H H
…— — O — ...
CH3
PoliFenilenOssido (PPO)
CH3
209 --
…— — S — ... PoliFenilenSolfuro (PPS) 225 --
…— — C — — O — C — O — ...
CH3 O
PoliCarbonato (PC)
CH3
145
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Classificazione dei polimeri: la tatticità
… — C — C — C — C — C — ...
H H H H
H H H
PoliStirene atattico (aPS)
non cristallizza
… — C — C — C — C — C — ...
H H H H H
H H H
PoliStirene isotattico (iPS)
cristallizza male
PoliStirene sindiotattico (sPS)
cristallizza … — C — C — C — C — C — ...
H H H
H H H H
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Cosa influenza la viscoelasticità dei polimeri?
Variabili termodinamiche:
• pressione
• temperatura
Variabili strutturali-compositive:
• peso molecolare medio
• polidispersità
• architettura molecolare (es: presenza di ramificazioni)
• presenza di una fase dispersa (quantità, dimensionale media e distribuzione, forma)
• contenuto di additivi (es: plastificanti)
Variabili reologiche:
• deformazione
• velocità di deformazione
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un muro?
una lancia?
un serpente?
una fune?
un albero?
La difficoltà sta nel caratterizzare un sistema complesso ed il suo comportamento
senza l’ausilio dell’osservazione diretta!
La combinazione di diverse tecniche, compreso l’uso di modelli, è di grande importanza
L’approccio
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Hermann Staudinger (1881–1965),
attorno al 1920, intuì che i polimeri
naturali erano in realtà grandi molecole a
forma di catena piuttosto che aggregati di
molecole più piccole e li chiamò
macromolecole.
Le macromolecole
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“Dear Colleague: Leave the concept of large molecules well alone…
there can be no such thing as a macromolecule”
“Drop the idea of large molecules. Organic molecules with a molecular
weight higher than 5000 do not exist.“
Advices given to Hermann Staudinger
Uno scienziato americano di nome Wallace Hume Carothers (1896–1937)
decise di verificare l’ipotesi di Staudinger sintetizzando molecole giganti in
laboratorio e vi riuscì nel 1935.
Critiche alla teoria
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Misure in regime stazionario: la viscosità
fluidi costituiti da molecole semplici hanno comportamento newtoniano:
)T,P(
per i fusi polimerici si ha comportamento non newtoniano con dipendenza della
viscosità dalla shear rate:
),T,P( viscosità tipiche di alcuni materiali (in Pa·s):
vetro fuso:
fusi polimerici:
miele:
olio d’oliva:
acqua:
aria:
1012
101÷105
101
10-1
10-3
10-5
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La viscosità nei liquidi semplici
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1.E-1
1.E+0
1.E+1
1.E+2
1.E-1 1.E+0 1.E+1 1.E+2
vis
cosi
tà (P
a·s
)
shear rate (s-1)
resina tackifier
110°C120°C130°C140°C150°C160°C
0 20 40 60 80 1000.0
0.5
1.0
1.5
2.0acqua
vis
cosi
tà (
cPois
e)
T (°C)
La curva di flusso del polistirene: lo shear thinning
regione di tipo power law
regione newtoniana
10 -3
10 -2
10 -1
10 0
10 1
10 2
10 3
10 4
10 5
10 1
10 2
10 3
10 4
Polistirene M
w =170 KDa
T=200°C
shear rate (s ) -1
vis
co
sità
(P
a·s
)
dati piatto-cono
dati capillare
m
0
)γλ(1
η)γη(
Equazione di Cross:
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La curva di flusso e i processi di trasformazione
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10 -3
10 -2
10 -1
10 0
10 1
10 2
10 3
10 4
10 5
10 2
10 3
10 4
injection
molding
film extrusion
coating
fiber
spinning
pipe extrusion
compression
molding
blow molding
thermoforming
rotomolding
vis
cosità (
Pa·s
)
shear rate (s-1)
22
Effetto del peso molecolare
4.3w0 M
Una caratteristica distintiva dei polimeri
ad alto peso molecolare:
10-3
10-2
10-1
100
101
102
103
104
105
101
102
103
104
200°C
Polistirene
Mw=170.000
0=7.000 Pa·s
Polistirene
Mw=280.000
0=40.000 Pa·s
shear rate (s-1
)
vis
cosi
tà (
Pa·
s)
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Il peso molecolare critico separa due regimi
Log 0
+ cost
0 1 2 3 4 5
PMMA
PDMS
PS
PVAC
PEG
PB
PE
PIB
PDMS
Log (Mw/cost)
Adattato da: G. C. Berry e T.G. Fox, Adv. Polym. Sci, 5, (1968)
4.3w0 M
se Mw> Mc : se Mw< Mc:
w0 M
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La struttura delle macromolecole: il polietilene
C1 C2
C3 C4
C5
1
2
3
4
5
6
Random Coil lC-C=4 mm
a=109.5°
Ree=20cm
L=4 m
1000 C-C
Adattato da: L. R. G. Treloar, “Introduction to
polymer science”, Wykeham publ., London
(1970)
… — C — C — C — C — C — ...
H H H H H
H H H H H
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Peso molecolare critico ed entanglements
Me
se Mw=1.000.000 cmR 6104
gN
mA
186
107.110
3163 106.23
4cmRV
McmR 9104)(
se le catene polimeriche sono molto aggrovigliate: V
3
mol 0.01g/cmV
mρ
3
fuso 0.9g/cmρ
V
Per il polietilene il peso molecolare medio tra
entanglements è: Me=1900
e quindi il peso molecolare critico: Mc=2Me=3800
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I moti browniani e la dinamica di una
macromolecola di polistirene a riposo!
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NAPLES (New Algorithm for Polymeric Liquids Entangled and Strained)
Polistirene con M~70 KDa)
Polimero
Polietilene (PE)
Polibutadiene (PB)
Poliisobutilene (PIB)
Polivinilacetato (PVAC)
Polimetilmetacrilato (PMMA)
Polidimetilsilossano (PDMS)
Polistirene (PS)
Mc
3.800
5.600
17.000
22.500
27.500
29.000
36.000
Mc è legato alla flessibilità della catena!
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Effetto della polidispersità
10-3
10-2
10-1
100
101
102
103
104
105
101
102
103
104
200°C
PS 170 KDa (Mw/M
n=1.73)
PS 170 KDa (Mw/M
n=2.56)
shear rate (s-1
)
Vis
cosi
tà (
Pa·
s)
3.5 4.0 4.5 5.0 5.5 6.0 6.50.0
0.2
0.4
0.6
0.8
1.0
1.2
1.4
1.6
PS largo
PS strettoPS basso Mw
PS alto Mw
Log (MW
)
dW
/dL
og(M
W)
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Le teorie molecolari oggi: dalla MWD alla reologia
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3.5 4.0 4.5 5.0 5.5 6.0 6.50.0
0.5
1.0
1.5
120 KDa
180 KDa
230 kDa
dw
/dL
og(M
)
Log(M)
Regola di miscela
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1
0
log, log
eN MONO
MG t G F t M w M d M
0MONO
N
G tF
G
Il parametro è pari a 2 secondo la teoria della doppia reptazione
Funzione di rilassamento di un polimero monodisperso
(la sua forma funzionale dipende dal modello reologico prescelto)
w(M)=dW/dlogM con w(M) frazione ponderale delle catene
Me il peso molecolare tra gli entanglements
Predizione della viscoelasticità lineare del polistirene
lineare
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10-4
10-3
10-2
10-1
100
101
102
103
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105
100
101
102
103
104
105
106
dati sperimentali
predizioni
Mw=120 kDa
Mw=180 kDa
200°C
Mw=230 kDa
PolistireneModulo
di
imm
agaz
zinam
ento
(P
a)
frequenza angolare (rad/s)
Alcuni fenomeni dovuti all’elasticità del fuso
i polimeri mostrano componenti elastiche dello sforzo
die swell
0D
DB D0
D
rod climbing
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Il die swell del polistirene
100
101
102
103
104
1.0
1.2
1.4
1.6
1.8
T=210°C T=195°C
Polistirene
Mw=170.000
T=180°CB
shear rate corretta (s-1)
bassi De alti De
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Lo sforzo normale può superare quello di taglio
M
3R2
M3
Lo sforzo di
taglio è dato da:
F
21R
F2N
Lo sforzo normale
è dato da:
bassi De alti De
shear rate (s-1)
10 -2
10 -1
10 0
10 1
10 2
10 3
10 4
10 5
sforzo normale
sforzo di taglio
Polistirene M
w =170 kDa
sfo
rzo
(P
a)
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Altra manifestazione dell’elasticità del fuso:
la pressione di ingresso
bassi De alti De viscing PPP
D
P polimero
V
L
shear rate crescente
102
103
104
0
10
20
30
40
50
60
Polistirene
Mw=180 KDa
T=180°C
pre
ssio
ne
all'i
mbocc
o (
bar
)
shear rate apparente (s-1)
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sforzo
Il contributo viscoso è prevalentemente dovuto all’attrito tra entanglements
l’elasticità è di natura entropica
Rg
sforzo
R’g
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Natura dell’elasticità e della viscosità dei fusi polimerici
R’g
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Come si spiega la forte dipendenza dal peso molecolare
della viscosità dei fusi polimerici
in soluzione nel fuso
Il «gomitolo statistico» recupera la dimensione originale solo dopo un certo tempo di
rilassamento a causa di effetti di memoria!
Il tempo di rilassamento aumenta se aumenta il peso molecolare
Per i fusi polimerici il moto è essenzialmente unidimensionale: reptazione
Le catene impiegano un tempo di «disengagement»
per rilassare completamente dal tubo originario
D
Ld
2
1 MD ML ma quindi 3Md
Viscosità elongazionale: strain hardening e ramificazione
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10-2
10-1
100
101
102
103
103
104
105
106
107
108
A.100A.90
A.80
A.70
A.60
A.50
A.20
A.0
T=130°C
blend LLDPE/LDPE
0.1 s-1 0.01 s
-1
1 s-1
vis
cosi
tà e
longaz
ional
e (P
a·s)
tempo (s)
ramificazione
40
L’industria della lavorazione dei polimeri negli ultimi 50 anni è
cresciuta fino a divenire un business da molti bilioni di dollari.
Il successo risiede nel fatto che la lavorazione dei polimeri è
relativamente semplice rendendo possibile la produzione di
elevati volumi a temperature relativamente basse.
La lavorazione è però limitata dalla comparsa di instabilità che
ne costituiscono spesso il “rate limiting factor”.
I risultati di lavori sulle instabilità di flusso sono piuttosto
“dispersi” nella letteratura tecnica e scientifica.
Instabilità del fuso e limitazioni alla processabilità dei
polimeri
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Alcuni processi colpiti da fenomeni di instabilità di flusso
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Estrusione: sharkskin, gross melt fracture, flussi secondari in regioni di flusso convergente
Coestrusione: instabilità interfacciali di natura viscosa o elastica
Film blowing: instabilità di bolla
Fiber spinning: draw resonance
42
Flusso laminare
Re=1500
Flusso turbolento
Re=3000
Numero di Reynolds:
rvdRe
viscoseforze
inerziali forze
direzione di flusso
Instabilità idrodinamica
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43
Principali “idiosincrasie” dei liquidi polimerici:
1. Sforzi normali ed elasticità
2. Significativi effetti dovuti alla viscosità elongazionale
3. Wall slip (microscopico e macroscopico)
Anche se vale sempre la condizione Re≈0 (creeping flow) esistono comunque
transizioni da un regime di flusso laminare stabile ad uno ancora laminare ma
instabile (turbolenza elastica)
exp
De
Numero di Debora
2
1NSR
Recoverable shear
H
UWi
Numero di Weissenberg
Instabilità idroelastiche
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44
LDPE HDPE
Bagley and Birks, J. Appl. Phys. (1960)
w = 0.1 MPa
Contrazione 20:1 (simmetria assiale)
Sono flussi con componenti della velocità in piani ortogonali alla
direzione principale di flusso.
HDPE
LDPE
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I flussi secondari
Predizioni reologiche modellate con equazione costitutiva K-BKZ
10-5
10-4
10-3
10-2
10-1
100
101
102
103
104
102
103
104
105
106
102
103
104
105
106
N1
elong
shear
150°C
IUPAC LDPE
shea
r (e
longat
ional
) vis
cosi
ty (
Pa·
s)
shear (elongational) rate (s-1
)
norm
al s
tres
s (P
a)
10-5
10-4
10-3
10-2
10-1
100
101
102
103
104
102
103
104
105
106
102
103
104
105
106
shear
elong
N1
HDPE (0803-1)
shea
r (e
longat
ional
) vis
cosi
ty (
Pa·
s)
shear (elongational) rate (s-1
)
150°C
norm
al s
tres
s (P
a)
Mitsoulis E.,
EUPOC,
Gargnano
(2007) HDPE
LDPE
Proprietà reologiche dei due polietileni
Scuola di Reologia Industriale, Valeggio sul Mincio 8-12 settembre 2015 Dino Ferri
46
102
103
104
105
106
0.01
0.1
1
10
HDPE (0803-1)
IUPAC LDPE
stre
ss r
atio
shear stress (Pa)
2
1NSR
Recoverable shear
HDPE
LDPE
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Architettura molecolare: diversi livelli di elasticità
47
gross melt fracture
10 0
10 1
10 2
10 3
10 4
10 4
10 5
10 6
LLDPE
shea
r st
ress
appar
ente
(P
a)
shear rate apparente (s -1 )
transizione stick-slip
Ferri D., Scavello F. AERC, Cardiff (2009)
LLDPE
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Instabilità di flusso per il polietilene lineare
ugello di
iniezione
tramoggia
unità
idraulica
cilindro
vite
(ram) elementi
riscaldanti
polimero
sharkskin
liscio
48
10 -3
10 -2
10 -1
10 0
10 1
10 2
10 3
10 4
10 4
10 5
s spurt
1
2
3
4
5
6
7
8
polibutadiene
shear rate apparente (s-1)
sforz
o d
i ta
glio
(Pa)
= 0.35 MPa
Riadattato da: Vinogradov G. V. et al., J. Polym. Sci. Part A-2, 10 (1972)
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Spurt negli elastomeri (polibutadiene)
49
PB (Me~3000)
G ~ 0. 66 MPa N
0
s ~ 0. 35 MPa spurt
PI (Me~7000)
G ~ 0. 36 MPa N
0
s ~ 0. 15 MPa spurt
PE (Me~2000)
G ~ 1. 58 MPa N
0
s ~ 0. 4 MPa spurt
Me
GN 0
sspurt
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Il parametro chiave: il peso molecolare tra entanglements
50
LDPE
50%
0%
(LDPE) 200 μm 200 μm 200 μm 200 μm
184 s-1 368 s-1 92 s-1 736 s-1
200 μm 200 μm 200 μm 200 μm
276 s-1 460 s-1 184 s-1 645 s-1
70%
200 μm 200 μm 200 μm 200 μm
403 s-1 518 s-1 253 s-1 726 s-1
Ferri D. et al., AERC, Cardiff (2009)
LLDPE
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Sharkskin di blend LLDPE/LDPE
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 1000.12
0.14
0.16
0.18
0.20
0.22
Valor medio = (0.17 ± 0.01) MPa
shea
r st
ress
cri
tico
(M
Pa)
% LDPE
Esiste un valore di shear stress critico per l’insorgere dello sharkskin!
LLDPE
LDPE
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Shear stress critico per l’insorgere dello sharkskin
52
1.44 s-1
46 s-1 23 s-1 11.52 s-1
5.76 s-1 2.88 s-1
shear rate
flow split cracks primari
e secondari
sharkskin solo cracks primari
stick-spurt over
spurting
copolimero SEBS Ferri D., XI Convegno Italiano di Reologia, Trieste (2010)
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Gli effetti peculiari dei tempi di rilassamento lunghissimi
gross melt fracture (GMF) instabilità di volume
•200 •μ •m •200 •μ •m •200 •μ •m
•Gross melt fracture
shear rate crescente
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Upstream instabilities: i fenomeni all’ingresso
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 0.0
0.5
1.0
1.5
2.0
2.5
3.0
3.5 instabilità di volume
gross melt fracture
cr, el
(M
Pa)
% LDPE
Modello di Cogswell:
entel Pn 18
3
Criterio di Dealy:
sforzo elongazionale critico
(1.7÷3.7 MPa)
Ferri D. et al., AERC, Cardiff (2009)
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sforzo elongazionale nella regione di ingresso
55
Scavello F. D. Ferri, AERC, Cardiff (2009)
shear rate=116 s-1
190 ppm FE
410 ppm FE
0 ppm FE
LLDPE
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Additivi per migliorare la processabilità:
fluoroelastomeri
HFP: Hexafluoropropylene VF2: Vinylidene Fluoride
* *
F
F
CF3
F
H
H
F
Fm
n
HFP VF2
Disperso in gocce nella matrice di PE!
senza PPA con PPA
Film di polietilene
piccola differenza di
viscosità
grande differenza di
viscosità
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Coestrusione: incapsulamento viscoso
Coestrusione: contributo elastico e viscoso all’instabilità
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FLUSSO
IN SHEAR
FLUSSO
IN
ELONGAZIONE
D1 BUR= D0
vT
v0
TUR=
aria di raffreddamento (v e T)
VARIABILI CRITICHE
D1
D0
ARIA DI
RAFFREDDAMENTO
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Film blowing
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Vari tipi di instabilità di bolla
D1
D0
LLDPE, T=210°C ; v=3 m/min (I1) Blend 70/30 ,T=210°C ; v=7 m/min (I0)
LLDPE BLEND LDPE/LLDPE
+
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Struttura molecolare e instabilità di bolla
D1
D0
61
• L’elasticità dei fusi polimerici produce fenomeni di instabilità che
limitano la produttività dei processi di lavorazione (a Re bassissimi).
• Per l’insorgere di alcuni di questi processi è possibile identificare
valori critici dello sforzo di taglio (caso dello sharkskin) o dello
sforzo elongazionale (caso della gross melt fracture).
• Esiste una correlazione importante tra struttura molecolare
(ramificazioni, peso molecolare critico) ed elasticità e quindi tra
struttura molecolare ed instabilità di flusso.
• I «rimedi» possono talvolta essere individuati e si basano
prevalentemente sull’impiego di additivi che promuovono fenomeni
di wall slip o stabilizzazione del flusso in zone critiche.
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Conclusioni
Bibliografia
[1] D. Campbell, J. R. White, “Polymer Characterization”, Chapman & Hall, New York,
1989.
[2] J. M. Dealy, K. F. Wissbrun, “Melt Rheology and its Role in Plastics Processing”, Van
Nostrand Reinhold, New York, 1990.
[3] C. W. Macosko, “RHEOLOGY. Principles, Measurements and Applications”, VCH
Publishers, New York, 1994.
[4] H. A. Barnes, J. F. Hutton, K. Walters, “An Introduction to Rheology”, Elsevier, New
York, 1989.
[5] M. Doi, S. F. Edwards, “The Theory of Polymer Dynamics”, Clarendon Press, Oxford,
1986.
[6] L.R.G Treloar, “The Physics of Rubber Elasticity” , Clarendon Press, Oxford, 1975.
[7] Hatzikiriakos S. G. and Migler K. B., “ POLYMER PROCESSING INSTABILITIES:
Control and Understanding”, Marcel Dekker , New York (2005)
63 Scuola di Reologia Industriale, Valeggio sul Mincio 8-12 settembre 2015 Dino Ferri
Grazie
per
l’attenzione!