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42 RICERCA All’insegna della 4 I programmi di ricerca tecnologica, coordinati dal V Reparto del SGD/DNA (che ne affida poi la gestione contrattuale alle Direzioni Generali ed Enti Tecnici competenti per materia, ovvero alle Agenzie internazionali nel cui ambito si sviluppa la cooperazione), hanno per obiettivo la crescita e la maturazione delle tecnologie necessarie ad assicurare la fattibilità dei futuri programmi di sviluppo di materiali d’armamento, sia in ambito nazionale che in chiave di cooperazione in- ternazionale. In rapporto alla scala TRL (Technology Readiness Level) di origine NASA, universalmente accettata per la classificazione delle attività nel settore della R&T, tali programmi si collocano in linea di massima tra i livelli TRL 3 (verifica della funzionalità analitica e sperimentale del concetto tec- nologico e/o delle sue caratteristiche) e TRL 6 (realizzazione di un modello di sistema o sottosistema o di un dimostratore tecnologico in ambiente pertinente), e rappresentano l’indispensabile fase pro- pedeutica all’allestimento di prototipi, alla loro sperimentazione e all’indu- strializzazione in vista della produzione. Una caratteristica comune a molte delle tecnologie che rientrano nell’area d’interesse del V Reparto è la dualità, vale a dire la possibilità di applicazione sia in campo civile che militare. Dualità che sempre più spesso, date la natura dei soggetti coinvolti nella ricerca (Università, Industria) e le dimensioni enormemente superiori del mercato civile (che consentono investimenti ben più elevati anche nella ricerca), oggi è al- l’origine di una “ricaduta” in senso opposto a quello tradizionale, ovvero dalle applicazioni civili a quelle militari. Le stesse sinergie di cui è possibile beneficiare sul piano produttivo e ap- plicativo possono essere sfruttate anche a monte, coordinando ed otti- mizzando sin dalla fase di studio e ricerca l’impiego delle risorse civili e militari per attività finalizzate ad obiettivi complementari e condivisi. In parallelo, un’azione va sviluppata anche per sensibilizzare gli organi isti- tuzionali circa l’importanza della ricerca, al fine di assicurare l’asse- gnazione di risorse adeguate. In ambito nazionale questo obiettivo generale viene perseguito attraverso il monitoraggio delle iniziative e degli sviluppi in corso in materia di R&T, l’individuazione dei filoni di interesse per la Difesa e il coordinamento dei soggetti responsabili della ricerca (grandi, piccole e medie imprese, centri di eccellenza universitari, centri di ricerca pubblici e privati). Lo strumento principale attraverso il quale il V Reparto di SGD/DNA esprime la propria funzione di indirizzo e coordinamento è il Piano Nazionale della Ricerca Militare (PNRM), che rappresenta l’equivalente in ambito Difesa del Piano Nazionale della Ricerca (PNR), pilotato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR).

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RICERCAAll’insegna della

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I programmi di ricerca tecnologica, coordinati dal V Reparto delSGD/DNA (che ne affida poi la gestione contrattuale alle DirezioniGenerali ed Enti Tecnici competenti per materia, ovvero alle

Agenzie internazionali nel cui ambito si sviluppa la cooperazione), hannoper obiettivo la crescita e la maturazione delle tecnologie necessarie adassicurare la fattibilità dei futuri programmi di sviluppo di materialid’armamento, sia in ambito nazionale che in chiave di cooperazione in-ternazionale.

In rapporto alla scala TRL (Technology Readiness Level) di origine NASA,universalmente accettata per la classificazione delle attività nel settoredella R&T, tali programmi si collocano in linea di massima tra i livelli TRL3 (verifica della funzionalità analitica e sperimentale del concetto tec-nologico e/o delle sue caratteristiche) e TRL 6 (realizzazione di unmodello di sistema o sottosistema o di un dimostratore tecnologico inambiente pertinente), e rappresentano l’indispensabile fase pro-pedeutica all’allestimento di prototipi, alla loro sperimentazione e all’indu-strializzazione in vista della produzione.

Una caratteristica comune a molte delle tecnologie che rientranonell’area d’interesse del V Reparto è la dualità, vale a dire la possibilità diapplicazione sia in campo civile che militare. Dualità che sempre piùspesso, date la natura dei soggetti coinvolti nella ricerca (Università,Industria) e le dimensioni enormemente superiori del mercato civile (checonsentono investimenti ben più elevati anche nella ricerca), oggi è al-l’origine di una “ricaduta” in senso opposto a quello tradizionale, ovverodalle applicazioni civili a quelle militari.

Le stesse sinergie di cui è possibile beneficiare sul piano produttivo e ap-plicativo possono essere sfruttate anche a monte, coordinando ed otti-mizzando sin dalla fase di studio e ricerca l’impiego delle risorse civili emilitari per attività finalizzate ad obiettivi complementari e condivisi. Inparallelo, un’azione va sviluppata anche per sensibilizzare gli organi isti-tuzionali circa l’importanza della ricerca, al fine di assicurare l’asse-gnazione di risorse adeguate.

In ambito nazionale questo obiettivo generale viene perseguito attraversoil monitoraggio delle iniziative e degli sviluppi in corso in materia di R&T,

l’individuazione dei filoni di interesse per la Difesa e il coordinamento deisoggetti responsabili della ricerca (grandi, piccole e medie imprese, centridi eccellenza universitari, centri di ricerca pubblici e privati). Lo strumentoprincipale attraverso il quale il V Reparto di SGD/DNA esprime la propriafunzione di indirizzo e coordinamento è il Piano Nazionale della RicercaMilitare (PNRM), che rappresenta l’equivalente in ambito Difesa delPiano Nazionale della Ricerca (PNR), pilotato dal Ministero dell’Universitàe della Ricerca (MIUR).

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Under the aegis of co-operationRESEARCH AND TECHNOLOGY 43

Accordingly to the NASA Technology Readiness Level (TRL) scheme,accepted worldwide to classify Research and Technology (R&T) ac-tivities, these programmes generally rank between the TRL 3 (veri-fication of analytical and experimental functionality of the technologicalconcept and/or its characteristics) and TRL 6 levels (implementation ofa system or subsystem model or of a suitable technological test-bed),and represent the crucial preparatory phase for prototypes constructionand their test and industrialisation before production.

Dual use, i.e. the possibility of both military and civilian applications, is afeature common to many technologies of interest for the 5th De-partment. Because of the stakeholders involved in the research (universities, in-dustries and civilian institutions) and the huge magnitude of the civilianmarket (which allows greater research investments), dual use is in-creasingly a spin-off from the civilian to the military applications, just theopposite as it occurred in the past.

The same synergies successfully used in the field of production and ap-plications can be exploited also upstream, since the study and researchphases, by coordinating and optimising the employment of civilian andmilitary resources toward shared and complementary objectives.Suitable initiatives have to be concurrently implemented so as to makeaware the institutional bodies on the importance of research, thusensuring the allocation of proper resources.

In the domestic context, this objective is pursued through the monitoringof R&T initiatives and developments, the identification of the areas ofinterest for the Ministry of Defence and the coordination of responsi-bilities in research activities (large, medium and small companies,university centres of excellence, public and private research centres). Themajor tool used by the 5th Department for direction and coordination isthe National Plan for Military Research (PNRM), being this the Defenceequivalent of the National Research Plan (PRN) driven by the Ministryof University and Research.

A similar activity is sponsored by the 5th Department also at inter-national level (especially European and NATO), within the major organ-

T he R&T programmes are coordinated by the 5th Departmentof SGD/NAD, that entrusts their contractual management tothe appropriate General Directorates and Technical bodies or,

in case of international co-operation, to the proper Agencies. The aim ofthese programmes is the growth and consolidation of the technologiesneeded to ensure feasibility for future armaments developmentprogrammes, both in a domestic and an international co-operationcontext.

TECNOLOGICAcooperazione

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Un’azione analoga viene promossa dal V Reparto di SGD/DNA anche alivello internazionale, soprattutto europeo e NATO, nell’ambito delleprincipali organizzazioni che si occupano di ricerca. Fra queste vannoricordate in particolare l’Agenzia Europea della Difesa (EDA), la LoI-FA,l’ETAP (European Technology Acquisition Programme), che raggruppa glistessi Paesi firmatari della LoI in un’iniziativa rivolta allo sviluppo delletecnologie aeronautiche e avioniche, e la NATO Research and Te-chnology Organisation (RTO), creata nel 1998 con l’obiettivo dipromuovere le attività di ricerca di interesse dell’Alleanza, assicurando unagestione coordinata a beneficio di tutti i paesi aderenti.

Dopo lo scioglimento del Western European Armaments Group (2005)e della WEAO Research Cell (2006), le attività di ricerca gestite in passatoda tali organizzazioni sono transitate nell’ambito del “Direttorato” per laRicerca Tecnologica dell’EDA, dove sono state raggruppate ed allocate intre aree principali: IAP (Information, Acquisition & Processing), dove siconcentra il “knowledge”; GEM (Guidance, Energy & Materials), riferibilealle capacità di “engagement”; ed ESM (Environment, Systems &Modelling), riferibile a sua volta alle capacità di “manoeuvre”.

Al termine di un’indispensabile fase di transizione, in cui l’EDA ha sostan-zialmente assicurato la continuità dei contratti pluriennali di ricerca pree-sistenti, l’Agenzia ha consolidato nel 2007 l’impostazione di una propriaprogrammazione, della quale fanno parte anche una quindicina diprogrammi che vedono la partecipazione dell’Italia.

Per finanziare la ricerca tecnologica il Ministero della Difesa ha potutocontare nel 2007 sullo stesso budget dell’anno precedente (69 milionidi euro), somma che risulta sensibilmente inferiore sia agli investimentioperati in passato in questo stesso settore, sia a quanto speso da altrenazioni europee di “peso” comparabile all’Italia. Questa circostanza nonfacilita lo sforzo in cui la Difesa e l’Industria nazionale sono impegnate perperseguire due fondamentali obiettivi: mantenersi aggiornate sul fronte

delle nuove tecnologie (al fine di consolidare i settori di eccellenza e dievitare pericolosi gap nei confronti di altri partner), ed assicurarsi una par-tecipazione qualitativamente e quantitativamente adeguata ai programmiinternazionali. Una scelta scrupolosa e mirata dei programmi da finanziarediventa pertanto indispensabile, al fine di ottimizzare il ritorno degli inve-stimenti e assicurare un efficace presidio delle aree tecnologiche di im-portanza critica.

I principali progetti sviluppati nel corso del 2007, in linea con gli indirizziimpartiti dal Ministro e dal Capo di SMD, si inseriscono nell’ambito delPNRM per quanto riguarda l’attività nazionale, e in chiave principalmenteeuropea (EDA, ETAP) per quanto riguarda quella internazionale: si trattacomplessivamente di una cinquantina di programmi, di cui una trentinariferibili al PNRM, una quindicina all’EDA e cinque all’ETAP; fra questiultimi, di particolare rilievo le ricerche nel campo degli UAV, che includonoanche concetti innovativi di propulsione. A questi si aggiungono letranches annuali di programmi internazionali di maggiore respiro, quali ilradar MAESA con la Svezia, la Software Defined Radio/JTRS con Stati Unitie Germania, e l’UCAV NEURON, con Francia, Svezia, la Svizzera ed altrenazioni europee.

Un dato che caratterizza la spesa italiana per la R&T militare è che oltre il50 % dell’investimento complessivo programmato – vale a dire più di 30milioni di euro – si inserisce nel contesto di programmi comuni europei(EDA 36 %, ETAP 16 %), a fronte di un goal del 20 % indicato dalpresidente dell’EDA Javier Solana e, soprattutto, delle percentuali ben piùmodeste espresse da Paesi che, in assoluto, spendono più dell’Italia.

Tale comportamento, del tutto in linea con le finalità della partecipazioneagli organismi comunitari che si occupano di R&T, colloca l’Italia al primoposto fra i Paesi UE in quanto a percentuale di spesa in programmi dicooperazione e ne fa un punto di riferimento particolarmente credibileper molti partner, soprattutto per i nuovi membri della UE, che ri-conoscono ed apprezzano la coerenza e la linearità dell’atteggiamentoitaliano.

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isations involved in research. Among them, it is worth to mention theEuropean Defence Agency (EDA), the LoI-FA, the European TechnologyAcquisition Programme (ETAP), which groups together the samecountries participating in the LoI-FA, focusing on the development ofaeronautical and avionics technologies for future combat aircraft, andthe NATO Research and Technology Organisation (RTO), established in1998 to promote research activities of interest for the Alliance and toensure a coordinated management for the benefit of all participatingNations.

After the disbandment of the Western European Armaments Group(2005) and the WEAO Research Cell (2006), the research activitiesmanaged earlier by these organisations were moved to EDA’s R&T Di-rectorate and grouped into three main areas: IAP (Information, Ac-quisition & Processing, focused on knowledge); GEM (Guidance, Energy& Materials, focused on engagement capabilities); and ESM (En-vironment, Systems & Modelling, focused on “manoeuvre”).

After a transition phase, during which EDA has basically ensured acontinuity for the existing multi-year research programmes, in 2007 theAgency has consolidated the definition of its own planning, includingabout 15 programmes in which Italy participates.

The Italian Ministry of Defence has allocated 69 million Euros to tech-nological research in 2007, i.e. the same amount of 2006: an ex-penditure level that is noticeably lower than in the past, and also lowerthan the investments operated by other European Nations comparableto Italy. This situation makes harder the efforts in which the Italian MoDand industry are engaged to pursue two important objectives:remaining technologically updated (so as to consolidate the excellencetowers and prevent dangerous gaps with other partners) and ensuringa suitable qualitative and quantitative participation to internationalprogrammes. A selective choice in terms of programmes fundingbecomes thus a priority, in order to optimise return of investments andensure an effective monitoring of crucial technological areas.

Accordingly to the guidelines provided by the Ministry of Defence and theChief of Defence Staff, the major projects developed in 2007 are in-tegrated within the PNMR as far as national activities are concerned, andmainly within the European context (EDA, ETAP) for the internationalones. In total some 50 programmes have been funded, some 30 ofthem within PNRM, 15 within EDA and 5 within ETAP. Research in thefield of UAVs, including innovative propulsion concepts, assumes a sig-nificant place among the latter. Additional activities concern the yearlybatches of major international programmes such as the MAESA radarwith Sweden, the Software Defined Radio/JTRS with the United Statesand Germany, and the NEURON UCAV with France, Sweden, Switzerlandand other European Nations.

A feature of Italian military R&T expenditure is that over 50 % of total-programmed funding – i.e. over 30 million Euros – is related to commonEuropean programmes (EDA 36 %, ETAP 16 %), well placed against a20 % goal indicated by the EDA Chairman Javier Solana and, above all,against the significantly lower percentages of other Nations that, inabsolute terms, expend more than Italy.

This attitude, in line with the participation goals defined by R&T Europeanorganisations, classifies Italy as top scorer among EU Nations in terms ofexpenditure percentage for cooperation programmes, making it areliable reference point for many partners, especially for new EUmembers that recognise and appreciate the consistency and straightfor-wardness of the Italian attitude.

Other than investing in co-operation programmes, Italy devotesequivalent resources to national programmes, enacting a strict com-plementary approach in order to prevent, as much as possible, a wasteof financial resources due to overlapping and duplications. Theprogrammes funded under the PNRM can be grouped into four majorsectors, which are divided in 14 major strategic areas: C4I, NCW,

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Mentre l’esecuzione dei programmi viene affidata, come già rilevato, al-l’industria, alle Università e ai Centri di ricerca, la gestione tecnico-ammi-nistrativa è assicurata dalle Direzioni Generali tecniche competenti inmateria, che provvedono anche a seguire lo stato di avanzamento deiprogetti, a verificarne gli esiti e, nel caso questi siano favorevoli, ad auto-rizzarne il proseguimento.

Fra i programmi più significativi finanziati nel 2007 nell’ambito delPNRM si possono ricordare, in campo terrestre, gli studi relativi allosviluppo di filtri ceramici per la difesa NBC e di materiali non strutturaliper attenuare l’impatto dell’esplosione di mine sul personale a bordo diveicoli; va citato inoltre quello per lo sviluppo di un filtro per microbatterie nanopolveri, di notevole importanza ai fini della protezione delpersonale in ambienti contaminati ovvero contro future minacce di tipochimico e/o biologico.

Alla gestione di NAVARM sono affidati, fra gli altri, il programma per la rea-lizzazione di un dimostratore tecnologico per un innovativo sistema diturbogenerazione da 1,8 MW (che si inserisce, assieme ad altri, nelprogetto della nave “tutta elettrica”, in vista del quale l’Italia è uno deipochi paesi ad avere quasi interamente sviluppato la tecnologia ne-cessaria) e una ricerca in materia di modelling & simulation finalizzata allagestione di attività operative in ambito NCW, destinata a confluire(insieme ad analoghe attività seguite da TERRARM e ARMAEREO) nelprogetto di un unico Integrated Test Bed interforze, che consentirà dimettere in rete gli assetti specialistici di Forza Armata.

Oltre ad investire in programmi di cooperazione, l’Italia destina risorse perun ammontare pressoché equivalente ai programmi nazionali,muovendosi in un’ottica di rigorosa complementarietà al fine di evitare,per quanto possibile, l’utilizzo non ottimale di fondi dovuto a sovrap-posizioni o duplicazioni. I programmi finanziati nell’ambito del PNRMpossono essere raggruppati in quattro settori principali, a loro voltasuddivisi in 14 macroaree strategiche: C4I, NCW, modellizzazione e si-mulazione, radar multifunzione; protezione personale e difesa NRBC edEM; UAV/UCAV e robotica, microelettronica, tecnologie satellitari esensori; veicolo tutto elettrico, idrodinamica e balistica, strutture epiattaforme, materiali avanzati e propulsione.

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modelling and simulation, multifunctional radars; individual protectionand NRBC defence, EM; UAVs/UCAVs, robotics, microelectronics,satellite technologies and sensors; all-electric vehicles, hydrodynamicand ballistic, structures and platforms, advanced materials andpropulsion.

The programmes implementation is assigned to industry, universitiesand research centres, whereas the technical-administrativemanagement is ensured by the appropriate General Directorates, whichare also in charge of monitoring the projects status, verify the resultsand, if successful, authorise their continuation.

Among the main land programmes funded in 2007 under the PNRM itis worth to mention the studies for the development of NBC ceramicfilters and special materials to dampen the impact of mine explosion onpersonnel onboard vehicles. In addition, a filter against micro-bacteriaand nano-powders is being developed, a very important tool to protectpersonnel in contaminated environments and against future chemicaland/or biological threats.

NAVARM has been entrusted with the programme for the constructionof a technology demonstrator for a 1,8 MW turbo-generation systemsin the context of the all-electric ship project (where Italy is one of the fewNations mastering almost all the key technologies), and a research onmodelling and simulation aimed at managing NCW operational ac-tivities. The latter is foreseen to be merged (together with other activitiesmanaged by TERRARM and ARMAEREO) in a common project for ajoint Integrated Test Bed that will allow the networking of all ArmedForces specialised assets.

In the aeronautical field, ARMAEREO has managed several projects,including the continuation of a research related to the signaturereduction of the M-346 advanced trainer by using plasma technologies,whose implementation heavily involves the MARITELERADAR De-partment of the Naval System Support Centre and some Universities.

Some of most important R&T programs managed by TELEDIFE pertainto photonics, nanotechnology and multi-spectral technology sensors.

An aspect highly considered by the 5th Department is the comple-mentarity of researches executed at national and international level, soas to avoid duplications while exploiting potential synergies. Forexample, whereas Italy contributes to fund the EDA-led KORRIGANprogramme for the development of gallium-nitride TX/RX modules usedfor several applications (radar, ground and satellite communicationsystems), it also runs a PNRM research programme which supports uni-versities and industry for the development of complementary tech-nologies. The global result is an acceleration of the learning curve for theItalian scientific community and industry, which allows them to competeand cooperate with similar foreign organisations.

Among international activities occurred in 2007, it is worth to mentionthe signature in Bari, on March 14, of an agreement with Russia aboutthe mutual preservation of intellectual property. A similar initiative waslaunched with China in November, whereas India and Brazil are amongthe next partners.

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In campo aeronautico ARMAEREO ha gestito, fra i diversi progetti, la pro-secuzione della ricerca relativa alla riduzione della segnatura dell’adde-stratore avanzato M-346 mediante l’impiego di tecnologie al plasma, allarealizzazione della quale contribuiscono in maniera rilevante il RepartoMARITELERADAR del CSSN in collaborazione con alcuni Enti Universitari.Tra le ricerche gestite da TELEDIFE le più significative sono condotte nelcampo della fotonica, in quello delle nanotecnologie e nel campo delletecnologie per sensori iperspettrali.

Un aspetto al quale il V Reparto presta la massima attenzione è la com-plementarietà della ricerca svolta in ambito nazionale e internazionale, alfine di evitare duplicazioni valorizzando, al contrario, le possibili sinergie.Così ad esempio, mentre in ambito EDA l’Italia contribuisce a finanziareil programma KORRIGAN per lo sviluppo di moduli Tx/Rx al nitruro digallio utilizzabili per diverse applicazioni (radar, sistemi di comunicazioneterrestri e satellitari), in ambito PNRM esiste un programma di ricerca che

RICERCA TECNOLOGICA

sostiene Università e industria nello sviluppo di tecnologie com-plementari. Il risultato complessivo è un’accelerazione della curva di ap-prendimento dell’ambiente scientifico e dell’industria italiana, chevengono messi in condizione di meglio competere e collaborare con leequivalenti realtà straniere.

Fra gli eventi che hanno caratterizzato il 2007 sul piano dell’attività inter-nazionale va ricordata la firma con la Russia, avvenuta a Bari il 14 marzo,dell’accordo per la protezione reciproca della proprietà intellettuale;un’iniziativa analoga è stata avviata a novembre con la Cina, mentre fra iprossimi interlocutori figurano India e Brasile.

Per quanto riguarda l’RTO, nelle due riunioni del Board per la R&T che sisono tenute nel 2007 (in marzo a Parigi e il 19-21 settembre a Riga),sono stati affrontati diversi aspetti organizzativi, scientifici e finanziari diinteresse dell’Organizzazione. Di R&T si è occupato anche il ComitatoMilitare NATO nella riunione del 27 novembre a Bruxelles, nel corso dellaquale la RTO ha fatto il punto su progetti, iniziative e progressi compiutinello sviluppo di capacità militari in grado di supportare le operazioni del-l’Alleanza, in particolare per quanto riguarda gli UAV ed il rilevamento dellaminaccia proveniente da armi nucleari, batteriologiche e chimiche.

Nel corso del 2007 il Servizio Brevetti, che dipende dal V Reparto puressendo fisicamente distaccato presso il Ministero dello SviluppoEconomico, si è integrato nella struttura che prevede la procedura in-formatica per la gestione dei brevetti (il cosiddetto “brevetto elettronico”),che in prospettiva consentirà di alleviare il carico di lavoro, oggi partico-larmente pesante anche in funzione delle risorse umane disponibili. Valela pena ricordare che il tramite del Servizio Brevetti il Ministero della Difesaesercita il diritto di prelazione, previsto per legge, nei confronti di tutti ibrevetti presentati in ambito nazionale. Lo stesso Servizio ha fornito unapporto significativo anche all’attività della LoI in materia di scambio delleinformazioni tecniche e protezione della proprietà intellettuale.

Il V Reparto ha continuato a dare anche nel 2007 forte impulso all’in-formazione e alla diffusione dei risultati della ricerca avviando la co-stituzione di un Knowledge Management Centre, ed organizzando unaserie di incontri a carattere scientifico divulgativo. Tra questi, di particolarerilevanza, si è tenuto il 21-22 giugno presso la scuola TRAMAT ilconsueto Simposio sulle Tecnologie Avanzate, che ha avuto quest’annoper oggetto i “Nuovi orizzonti teorici e applicativi”. L’evento, quarto dellaserie avviata nel 2004, ha confermato il crescente interesse dellacomunità scientifica nazionale e internazionale per questo tipo di attivitàed è stato seguito a breve distanza (5 luglio) dalla Conferenza sullenuove tecnologie per la rilevazione e la protezione NBRC, cui hanno par-tecipato 350 iscritti. Il Reparto ha inoltre partecipato al Simposio or-ganizzato a Roma dall’AFCEA (12-14 settembre), e sta preparando ilproprio contributo alla Conferenza sui radar che nel 2008 si svolgerà,sempre a Roma, sotto gli auspici dell’Institute of Electrical and ElectronicsEngineers (IEEE).

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As for RTO, the two R&T Board meetings held in 2007 (in Paris in Marchand in Riga on 19-21 September) addressed several organisational,scientific and financial aspects. R&T was addressed also by the NATOMilitary Committee, whose meeting held in Brussels on 27 Novemberwas an opportunity for RTO to report on the status of projects, initiativesand progresses achieved in the development of military capabilitiessuitable to support the Alliance’s operations, especially in the field ofUAVs and detection of threats from nuclear and chemical weapons.

During 2007, the Patent Service, subordinated to the 5th Departmentbut located with the Ministry for the Economic Development, was in-tegrated in the structure for the automated management of patents(the so-called “electronic patent”), a tool which is expected to allow asignificant reduction of the currently heavy workload due to scarcehuman resources. It is worth to mention that this Patent Service has alegal right of pre-emption on all national patent applications the

RESEARCH AND TECHNOLOGY

Defence Administration is concerned with. The Service has provided asignificant support also to the LoI activity about the technical informationexchange and the preservation of intellectual property.

During 2007 the 5th Department has provided a strong stimulus to in-formation and dissemination of research results through the estab-lishment of a Knowledge Management Centre and the organization ofsymposia and conferences for scientific divulgation. The traditionalSymposium on Advanced Technologies, held on 21-22 June at theTRAMAT School, focused on “New theoretical and application per-spectives”. The event, whose first edition was held in 2004, hasconfirmed the growing interest of the national and internationalscientific community for this kind of meetings and was followed on 5July by a Conference on the new technologies for NBRC detection andprotection, attended by 350 people. The 5th Department also attendedthe AFCEA Symposium, held in Rome on 12-14 September, and ispreparing its contribution to the Radar Conference to be held in Romein 2008 under the auspices of the Institute of Electrical and ElectronicsEngineers (IEEE).

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