Calcio2000 n. 202

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Mensile | OTTOBRE 2014 | N. 202 | Italia | Euro 3,90 il mensile diretto da FABRIZIO PONCIROLI INTERVISTA ESCLUSIVA “La Juve è il mio sogno” Favorite, sorprese e tutte le rose SPECIALE SERIE A Pag. 8 Pag. 24 FERNANDO LLORENTE ANDREA BERTOLACCI “Voglia di Azzurro” SALVATORE SCHILLACI I Giganti del Calcio GIUSEPPE BOZZO I Re del Mercato Pag.18 Pag.72 Pag.58 foto Massimo Rana Calcio 2 OOO

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Mensile | OTTOBRE 2014 | N. 202 | Italia | Euro 3,90

il mensile diretto da FABRIZIO PONCIROLI

INTERVISTA ESCLUSIVA

“La Juve è il mio sogno”

Favorite, sorprese e tutte le roseSPECIALE SERIE A

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FERNANDO LLORENTE

ANDREA BERTOLACCI“Voglia di Azzurro”

SALVATORE SCHILLACII Giganti del Calcio

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avrebbe potuto… Passiamo a noi. Llorente a parte, credo che questo numero vi stuzzicherà. Gustatevi lo speciale de-dicato alla Serie A 2014/15, con tutte le rose aggiornate (sottolineo, aggiornate) delle 20 squadre del massimo cam-pionato. Divertente l’intervista a Bertolacci, ragazzo di cui sentiremo parlare sempre di più. Siamo andati a trovare il Bologna, desideroso di tornare nel calcio che conta. Fare due chiacchiere con Schillaci non ha prezzo. È stato un mito della mia infanzia, è ancora oggi una leggenda… Notevoli i focus su Bozzo, procuratore di massimo livello mondiale, e Bertoni, uno che alla Fiorentina si ricordano ancora… In-somma, un numero importante, in perfetto stile Calcio2000. Prima di lasciarvi alla nostra/vostra rivista, donatemi anco-ra un pizzico della vostra attenzione. Argomento? Conte. Ne ho sentite di tutti i colori: troppi soldi per allenare l’Italia, lo sponsor non doveva intromettersi e via dicendo… In Italia abbiano un brutto vizio: giudicare sempre a priori. Conte è il miglior allenatore in circolazione e deve essere un vanto, per il nostro Paese, poterlo presentare come nuovo Ct della Nazionale. Poteva andare all’estero, poteva restare fermo, ha deciso di mettersi in gioco con l’Italia, un’Italia disastrata, non sana… Onore a Conte… Guadagna troppo? Se ci por-ta all’Europeo e ricompatta la Nazionale, saranno stati soldi ben spesi. Se fallirà, sarà stato comunque un tentativo intel-ligente… Non si vince sempre ma, almeno, bisogna provarci!

ettembre, per noi amanti del calcio, è un mese speciale. Da buoni studenti, ricomin-ciamo ad andare a scuola, alla nostra per-sonalissima scuola, ovvero il buon vecchio campionato. Da tre stagioni a questa par-te, la Vecchia Signora ha dettato legge. C’è chi crede che, con l’addio di Conte,

l’epilogo sarà differente. Roma, Napoli, le milanesi, oltre a Fiorentina e Lazio, si augurano che l’egemonia bianconera sia giunta al termine. Tuttavia, andando a trovare, a casa sua, Llorente, l’impressione è che non sarà facile spodesta-re la Juventus. “Abbiamo ancora fame”, mi ha confidato il buon Fernando e, detto da uno che, di soprannome, fa il Re Leone, c’è da stare attenti… La Juve, per DNA, gioca solo per vincere e portarsi a casa il quarto scudetto, non fareb-be altro che enfatizzare il carattere vincente della società più vincente in Italia. Personalmente credo che i bianconeri abbiano ancora qualcosina in più di tutta la concorrenza ma, mi auguro, ci si prospetta un torneo più equilibrato. Mi soffermo un secondo su un altro argomento: Balotelli. Solo un commento… Mio padre mi ha insegnato, sin da piccolo, che sputare sul piatto dove si è mangiato non è buona educazione. Affermare che tornare in Italia è stato un errore dimostra come SuperMario sarà sempre una stel-la che avrebbe potuto illuminare l’intera galassia, appunto

EDITORIALE

di Fabrizio PONCIROLI

SLA VECCHIA SIGNORA ABDICHERÀ?

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Mensile | OTTOBRE 2014 | N. 202 | Italia | Euro 3,90

il mensile diretto da FABRIZIO PONCIROLI

INTERVISTA ESCLUSIVA

“La Juve è il mio sogno”

Favorite, sorprese e tutte le roseSPECIALE SERIE A

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FERNANDO LLORENTE

ANDREA BERTOLACCI“Voglia di Azzurro”

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www.calcio2000.it [email protected]

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Calcio2000 è parte del Network

Calcio2OOOsOmmariO n.202 annO 18 n. 10 OTTOBrE 2014

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Registrazione al Tribunale di Milano n.362 del 21/06/1997 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione

al n. 18246

EDITORETC&C srl

Strada Setteponti Levante 11452028 Terranuova Bracciolini (AR)

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DIRETTORE RESPONSABILEMichele Criscitiello

DIRETTO DAFABRIzIO PONCIROLI

REDAzIONEMarco Conterio, Luca Bargellini,

Cristina Guerri, Gaetano Mocciaro,Chiara Biondini, Simone Bernabei,

Simone Lorini, Gianluca Losco.

HANNO COLLABORATOSergio Stanco, Piefrancesco Trocchi, Carlo Tagliagambe, Stefano Borgi,

Gabriele Porri, Thomas Saccani, Gabriele Cantella, Carletto RTL.

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(imagephotoagency.it), Agenzia Liverani, Massimo Rana, Federico De Luca, Gianni Schicchi.

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STATISTICHE Redazione Calcio2000

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6 LA BOCCA DEL LEONE di Fabrizio Ponciroli

8 COPERTINAFERNANDO LLORENTEdi Fabrizio Ponciroli

18 INTERVISTA ESCLuSIVAANDREA BERTOLACCIdi Fabrizio Ponciroli

24 SPECIALE GuIDA SERIE AFavorite, sorprese e volti nuovi

36 TuTTE LE ROSE AGGIORNATE DELLA SERIE A

46 SERIE BSPECIALE BOLOGNAdi Pierfrancesco Trocchi

54 LEGA PRO - REAL VICENZAdi Sergio Stanco

56 SERIE D - VITERBESEdi Carlo Tagliagambe

58 I RE DEL MERCATO GIUSEPPE BOZZOdi Marco Conterio

66 DOVE SONO FINITI?DANIEL BERTONIdi Stefano Borgi

72 I GIGANTI DEL CALCIO SALVATORE SCHILLACIdi Fabrizio Ponciroli

78 STORIA DELLA CHAMPIONSLEAGuE 1967/68di Gabriele Porri

82 SPECIALE SCuOLE CALCIO FLORIA 2000di Simone Bernabei

86 ACCADDE A... OTTOBREdi Gabriele Cantella

88 SPECIALE ALTRI SPORTVALENTINA ARRIGHETTIdi Thomas Saccani

90 CAMPIONATI STRANIERISPAGNA di Marco ConterioINGHILTERRA di Simone LoriniGERMANIA di Pietro LazzeriniFRANCIA di Gianluca Losco

98 MuSICA & CALCIO di Carletto RTL

NuMERO CHIuSO IL 2 SETTEMBRE 2014

IL PROSSIMO NuMEROsarà in edicola il

15 OTTOBRE 2014

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A SIETE MILANESI?Signor Ponciroli,lei me lo deve proprio spiegare: in Italia la Juven-tus domina da tre anni e lei continua ad intervista-

re giocatori di Inter e Milan. Ma è milanese? Capisco che la Juventus non è ben vista perché vince tanto e non ha rivali ma così mi pare esagerato. Quando potrò vedere una copertina con un bel giocatore bianconero? Luca, mail firmata

Spero che, guardando la cover di questo mese, sia rimasto soddisfatto…

HI VINCE IL CAMPIONATO?Egregio Direttore, domanda secca: chi vince il campionato? Mauro, mail firmata

Risposta secca Mauro: Roma

LA BOCCA DEL LEONE di Fabrizio PONCIROLI - foto Image Sport

ALO DOVEVA RESTAREEgregio Direttore,alla fine ci siamo lasciati scappare anche Balotelli. Ho letto sul suo editoriale su Tuttomercatoweb che,

secondo lei, non c’è da disperarsi. Non la penso allo stesso modo. Balotelli è un talento e andava preservato. Il Milan aveva un solo fuoriclasse ed era Balotelli. Senza di lui, in at-tacco c’è il nulla. Siamo sempre meno forti, il calcio italiano è finito e Balotelli al Liverpool farà bene. Allora diremo tutti che è stato un errore lasciarlo andare ma sarà tardi. Complimenti per Calcio2000. L’ho preso e mi è piaciuto.Stefano, mail firmata

Allora, andiamo con ordine. Che Balotelli sia un talento lo sanno, e non da oggi, anche i sassi. Tuttavia, l’addio di SuperMario è stato un bene per tutti. Al Milan non poteva più stare (troppe frizioni interne), la proposta del Liverpool era più che buona e Raiola, beh, Raiola è un mago. Forse perdiamo un grande talento ma non un Top Player. Troppo discontinuo, troppo complicato. Ovviamente gli auguro di fare benissimo con i Reds ma credo che al Diavolo non si siano disperati più di tanto. Grazie per i complimenti per Calcio2000, spero continuerai a comprarlo…

APOLI, CHE TRISTEZZADirettore,che pensa: 3-1 per il Bilbao e tutti a casa. Ho paura che sto Benitez non è un fulmine e con questi

giocatori si farà poco…Armando, mail firmata

No, caro, non farne una tragedia. La verità è un’altra: il cal-cio italiano è, purtroppo, inferiore a campionati come Liga, Bundes e Premier League. Le squadre di queste realtà sono mediamente più forti delle nostre. Il progetto Napoli non

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è fallito, c’è tutto il tempo per rimediare. Chissà che sia la volta buona per arrivare in fondo in Europa League. Certo, spiace molto (anche per il ranking)…

A LE STATISTICHE?Egregio Direttore,leggo ormai la nostra/vostra rivista ormai da tanti anni e, mi dispiace dirlo, ultimamente ho notato

tanti cambiamenti, a partire dalla diminuzione delle pagine. Dalla forte curiosità sfoglio subito 30 pagine e mi ritrovo solo interviste che, con tutto il rispetto, al di là di chi siano i personaggi, sinceramente non mi interessano molto. Poi leggo il sommario, nella voce Campionati stranieri io penso a quelli europei o internazionali, magari ogni mese con le rose delle rispettive squadre, invece mi ritrovo solo ed esclusivamente i quattro soliti campionati e Lei sa quali intendo. Ho visto che sono scomparse anche le classifiche delle Serie B inglese, fran-cese, tedesco e inglese, oltre alle statistiche di fine stagione dei campionati italiani, dalla Serie A alla D. Capisco che non siete l’enciclopedia universale del calcio, e magari pretendo un po’ troppo forse per la nostalgia dei primissimi numeri della rivi-sta, ma Le chiedo: è questione di spazio interno o le ha tolte Lei di sua volontà? Spero che mi risponda al più presto perché sono curioso della Sua risposta.Daniele, mail firmata

Caro Daniele, quello che poni è un quesito a cui è difficile rispondere ma ci proverò comunque. Innanzitutto, come avrai visto, su questo numero troverai tutte le rose (aggiornate) delle 20 squadre di Serie A… ma passiamo alle statistiche. Sai che ho un debole per i dati, è sempre stata una mia passione. Non ti nascondo che ci stiamo confrontando inter-namente su questo argomento. Il vero limite è dato dalla fogliazione ma non solo. In questa era super tecnologica, le statistiche fruiscono via web facilmente e, proposte un mese dopo, rischiano di sembrare vecchie. Comunque hanno un fascino importante e sto cercando, con intelligenza, una soluzione che accontenti tutti, me compreso…

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PER SCRIVERCI: [email protected]

RICEVIAMO & PUBBLICHIAMO

MORTO UN RE… SE NE FA UN ALTRO

Se ne va Benatia, il miglior difensore del campionato pas-sato, anche se, a dir la verità, non lo era stato negli anni precedenti. Sì perché il marocchino in fondo, ha sempre fatto la sua onesta figura nell’Udinese, ma offerte da 30 milio-ni non erano mai arrivate…sembravano uno sproposito 13 (quando pagato dalla Roma per averlo)…La ribalta l’ha avuta nella Roma, probabilmente grazie ad un sistema di gioco che ha esaltato le caratteristiche di tutto il reparto. Per molti addetti ai lavori ad esempio, il pila-stro vero è stato Castan, baluardo insuperabile ma meno in evidenza per via della mancata presenza in zona goal. Le 5 reti di Benatia (e che reti), hanno amplificato il suo già straordinario rendimento.Detto questo, la Roma è riuscita comunque a prendere l’u-nico difensore che poteva mitigare il disappunto (soprattut-to dell’allenatore) provocato da questa partenza tardiva. Manolas, giocatore nell’orbita di Mino Raiola (quando ha saputo che il ragazzo si chiamava Kostas lo ha voluto fra i suoi, nomen omen avrà pensato) era cercato da grandi club, tanto che sembrava già fatta con l’Arsenal. Anche la Juve è sembrata una candidata più che credibile… alla fine lo ha preso la Roma. Ironia della sorte lo ha pagato quei 13 mi-lioni che lo scorso anno sono serviti per prendere Benatia… sembrerebbe di buon auspicio.L’incognita ovviamente è data dai tempi di inserimento, non potrà avere da subito un rendimento all’altezza del prede-cessore. Per la Roma è fondamentale che tutta la squadra ri-trovi la simbiosi che l’ha caratterizzata e ha fatto la sua for-tuna lo scorso anno ma che in questo precampionato ancora non si è vista. Dovesse ritrovare la sua compattezza, allora la corsa verso il tricolore potrebbe davvero essere vincente.E allora morto il re…viva il re! Ovvero, ciao Medhi, benve-nuto Kostas.Massimo, mail firmata

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IL RE LEONE BIANCONERO

LUNGA ChIACChIERATA CON LLORENTE, L’ASSO BIANCONERO CON IL VIzIO DEL GOL E L’ELEGANzA DI UN MODELLO…

di Fabrizio PONCIROLI

foto Massimo RANA

COPERTINA

FERNANDO LLORENTE

a classe di un gio-catore non si misura solo da quanto sa fare su un campo verde. Lo si nota an-che dagli atteggia-menti, dal suo modo

di porsi. Basta uno sguardo per rendersi conto che Llorente è un vero gentleman, da qualsiasi lato lo si guardi. Fisico sta-tuario, volto da vero modello, il bomber della Juventus è di una signorilità senza eguali. Ci accoglie nel giardino di casa, con un sorriso che mette tutti a proprio agio. Dopo un attimo, eccoci seduti a chiacchierare…

Apriamo il libro dei ricordi. A soli 10 anni subito una decisione non sem-plice: lasciare la tua cittadina per an-

dare a Bilbao…

“È stata una scelta soprattutto mia. Era il mio sogno diventare un calciatore. I miei genitori mi vedevano convinto e, alla fine, hanno accettato di lasciarmi andare. L’inizio è stato difficile. Andare via così giovane non è semplice ma poi mi sono abituato e ho trovato la mia dimensione”

Hai sempre giocato da bomber o, da giovane, hai sperimentato altri ruoli?“Prima di arrivare all’Athletic non ero attaccante. Appena sono arrivato, mi hanno messo in attacco. Ogni stagione imparavo qualcosa di nuovo e, così, sono diventato il giocatore che sono adesso”.

Sei noto per il tuo grande fisico… È sempre stata una tua caratteristica,

anche da giovanissimo?“Sì, sono sempre stato oltre la media ma, quando avevo 14/15 anni, ho avuto una crescita davvero notevole. Mi sono alza-to di quasi 20 centimetri in un anno ed è stato complicato per me. Ho dovuto tro-vare un equilibrio con il mio nuovo corpo, imparare a controllarlo”.

Sei cresciuto con qualche idolo in par-ticolare?“Io sono cresciuto con il Dream Team del Barcellona. Erano tutti idoli i giocatori di quella squadra. Penso a Romario, Stoi-chkov, Laudrup, davvero una squadra meravigliosa”.

Quando hai compreso che avevi le carte in regola per diventare un gran-de giocatore?

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COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

IL BASCO DI TORINOLlorente è uno

degli assi della Juventus

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ORMAI IDOLOFernando è amatissimodal popolo bianconero

COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

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COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

CHE BELLA TORINODecisamente positivo

il rapporto con la città...

“Non c’è stato un vero e proprio mo-mento, sono sempre stato convinto di poter diventare un giocatore profes-sionista. Non ho mai pensato a cosa avrei fatto, se non fossi stato un gio-catore professionista. Quando ero vicino alla Prima squadra, a Bilbao, non vedevo l’ora di entrare in rosa e cominciare a fare sul serio”.

Hai segnato una valanga di gol a Bilbao, c’è un gol a cui sei particolar-mente legato?“Ricordo l’anno meraviglioso in Europa League e mi ricordo bene il gol al Man-chester united (tiro al volo ndr). Giocavo infortunato ma ho comunque fatto un gol davvero spettacolare”.

Il tutto al vecchio San Mames…“Era uno stadio mitico, io ho giocato nel vecchio impianto. un luogo magico, che ti dava una carica pazzesca”.

Beh, ora ti godi lo Juventus Stadium…“È uno stadio diverso, è nuovissimo. È bel-

lissimo, con un pubblico incredibile”.

Ecco, la Juve. Sei un tipo molto tran-quillo ma, almeno quando ti hanno detto che con la Juve era fatta, ti sarai lasciato andare, giusto?“(Ride) No, mi sono lasciato andare, certamente… Ho gioito tanto. È stato un momento fantastico, un sogno che si realizzava per me”.

Mi racconti il tuo primo giorno da bianconero?“Del primo giorno, ricordo la presenta-zione. Eravamo in albergo, era tutto per-fetto. Per me cominciava una nuova vita. Non vedevo l’ora”.

Poi, però, hai dovuto faticare parec-chio prima di diventare importante per la squadra…“È vero, i primi mesi non sono stati faci-li ma me lo avevano detto, quindi sono arrivato preparato. A Chatillon abbiamo lavorato tantissimo e stavo bene ma, in seguito, ho pagato quello sforzo. Era una novità per me, ho sofferto ma, poco alla volta, mi sono ripreso e, quando il mister mi ha dato fiducia, ho risposto nella maniera giusta. Ho avuto la fortu-na di segnare… che per noi attaccanti è fondamentale”.

E segni sempre gol pesanti. Pensi che sia una tua qualità?“Credo che sia una mia caratteristica quella di segnare gol pesanti. Ho sempre

“”Sono creSciutocon il Dream

team DelBarcellona.

PenSo a romario, Stoichkov,

lauDruP, Davvero una SquaDra meraviglioSa

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COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

tanta fiducia nei miei mezzi e, nei mo-menti importanti, cerco sempre di fare la giocata risolutiva…”.

Parliamo un po’ dello “stile Juve”. Che effetto ti ha fatto entrare nello spogliatoio dei vari Pirlo, Buffon e via dicendo?“Beh, l’effetto è pazzesco. Certo, sono abituato a giocare con grandi giocatori nella Spagna ma, arrivare qui, e vede-re da vicino i vari Buffon e Pirlo è stato davvero emozionante”.

Poi c’è Tevez, con cui hai un rapporto idilliaco in campo…“Per le nostre caratteristiche di gioco, ci completiamo al meglio. Poi parlia-mo entrambi spagnolo e questo aiuta molto. Lui non parla ancora benissimo italiano e, quindi, è un vantaggio poter giocare con me”.

La novità, invece, si chiama Allegri… Conte puntava tantissimo sul lavoro, Allegri che tipo è?“Anche con Allegri lavoriamo tanto. È un bravo allenatore, una brava per-sona. Rispetto a Conte, parla forse di più con i giocatori. Penso che per noi si tratti dell’allenatore perfetto. Era diffi-cile sostituire un allenatore come Conte che a Torino ha fatto e vinto tutto. Non era facile e credo che Allegri sia stata la scelta giusta. Certo, avrà bisogno di tempo ma penso che, poco alla volta, diventeremo una squadra ancor più for-te della passata stagione”.

Vincere non sarà facile. C’è un avver-saria da tener d’occhio per lo scudetto?“Penso che la Roma può essere l’avver-saria più pericolosa. Hanno un gruppo

DURANTE L’INTERVISTALlorente sfoglia Calcio2000 e siracconta al Direttore Ponciroli

SEMPRE E SOLO JUVELlorente ha in mentesolo il bianconero...

“”ScuDetto? PenSo che la roma Può eSSere l’avverSaria

Più PericoloSa.ha un gruPPoconSoliDato e nuovi granDi giocatori

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COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

BOMBER VERODopo aver incantatoa Bilbao, Llorente è

padrone della Serie A

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COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

IN PIAZZA SAN CARLOPer le vie di Torino,la sua amata casa...

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COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

consolidato, con nuovi giocatori impor-tanti. Sarà difficile batterli ma noi non abbiamo paura di nessuno e, soprattutto, abbiamo ancora voglia di vincere”.

In più c’è anche un certo Morata, tuo connazionale…“Lui sa che è arrivato in un grande club. Sa dell’importanza della Juventus in Ita-lia. È molto motivato e speriamo ci possa dare una mano”.

Passiamo alla tua vita extra calcio. Come ti trovi a Torino?“Mi trovo davvero molto bene. È una città bella, tranquilla. Riesco anche a passeggiare per le vie della città senza problemi. È perfetta per me”.

Dicono che ti sei innamorato della cu-cina italiana…“Magnifica. Ci sono tanti piatti di cui vado pazzo. Mi piace la parmigiana… Anche la pasta è fantastica. Senti subito la dif-ferenza con la Spagna. Non parliamo poi di gelati e caffè. In Spagna, a confronto, il caffè è acqua sporca (Ride)”.

Ma c’è qualcosa che ti manca della cucina spagnola?“Beh, anche dalle mie parti si mangia di-

vinamente, il cibo è ottimo. Sono reduce da qualche giorno a casa e, lo ammetto, ho esagerato un po’ con il cibo… Era una settimana di festa e sono andato oltre…”.

C’è poi il cinema, giusto?“Mi piace molto il cinema. In generale mi piacciono i film d’azione… Ultimamente mi sono divertito a vedere Hercules, dav-vero bellissimo. Quando vedo un film così spettacolare, esco felice dal cinema”.

Tanto da voler essere il protagonista?“Tutta la vita (Ride). Mi piacerebbe fare Hercules…”.

A videogame come andiamo?“Giocavo da piccolo, ora non molto… Magari qualcuno sul cellulare”.

Che ne pensi del soprannome Re Leo-ne? Ti infastidisce o no?“No, no, mi piace molto. Non ne ho avuti altri, è l’unico che mi hanno dato e mi si addice. All’inizio devi fare una storia per avere un soprannome, quindi (Ride)…”.

Ultima domanda: ma questa Cham-pions è così difficile da agguantare?“La Champions League è difficile per tut-ti. Ogni squadra vorrebbe vincerla. Noi ci teniamo molto. Vediamo dove possia-mo arrivare. Ecco, fondamentale sarà su-perare la fase a gironi…”.

Vero, verissimo… Ma con uno come Llorente in campo, tutto diventa possi-bile. La sua professionalità è evidente, così come la sua voglia di primeggia-re. Mentre lo vediamo firmare auto-grafi e lasciarsi andare a scatti con i tifosi nella centralissima piazza San Carlo a Torino, dove ci concede del-le fotografie di rara bellezza, siamo sempre più certi di aver incontrato un giocatore davvero di livello assoluto, fuori e dentro dal campo…

“”allegri? PenSo che Per noi Si tratti

Dell’allenatorePerfetto. era Difficile

SoStituire un allenatore come conte

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ADIDAS CELEBRA IL 20° ANNIVERSARIO DELL’ICONICA PREDATOR CON uNASCARPA INNOVATIVA…

TUTTO FACILE CON LE PREDATOR INSTINCT

er un calciatore, la scarpa da gioco è, ormai, il mez-zo più efficace per migliorare le proprie presta-zioni. In concomitanza con il 20° anniversario della sua prima versione, adidas ha lanciato l’innovativa Predator Instinct. Reinventata tramite un design che

esalta l’heritage della scarpa combinata a un richiamo all’i-stinto da “predatori” dei giocatori che la indossano, la nuova ‘Predator Instinct’ presenta un ritorno alla classica colorazione rossa, bianca e nera. La più grande innovazione consiste in una rivoluzionaria struttura di control frame che si estende attorno alla tomaia e alla suola consentendo il massimo livello di presa, tocco e controllo della palla. Il design della Predator Instinct è ispirato agli animali predatori che utilizzano il loro istinto per cacciare. È lo stesso istinto che si trova nei giocatori che indos-sano Predator. Una scarpa per giocatori sempre in attacco…

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“”la chamPionSleague è Difficile Per tutti. ogni SquaDra

vorreBBe vincerla. noi ci

teniamo molto

LA STORIA DEL RE LEONElasse 1985, si è legato all’Athletic Bilbao da giovanissimo. Dopo una breve ma positiva esperienza nel Baskonia, a 19 anni ha esordito con la Prima squadra dell’Athletic (contro l’Espanyol). Le prime reti (tripletta, tanto per mo-strare il suo talento) arrivano contro il Lanzarote, in Copa del Re. In otto anni e mezzo con la maglia del club ba-sco, segna 118 reti (in 333 gare), diventando anche il goleador per eccellenza del club in Europa. Nel gennaio del 2013, la Juventus ufficializza il suo arrivo. Il 22 settembre, contro il Verona, arriva la prima rete, decisiva ai fini del

risultato (2-1 per i bianconeri). Il talento si vede, la condizione sale e Llorente continua a mettere a segno reti importanti, con-tribuendo al terzo scudetto consecutivo della Vecchia Signora (16 gol in campionato, sette di testa). Ora si appresta a vince-re ancora, con un sogno: la Champions League. Per uno che ha vinto Europeo e Mondiale con la Spagna, nulla è impossibile…

COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

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COPERTINA / FERNANDO LLORENTE

Intervista di Fabrizio Ponciroli

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SPECIALE INTERVISTE/ ANDREA BERTOLACCI

FAMIGLIA DI CAMPIONIAndrea è il primoa sfondare nel calcio che conta

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CLASSE 1991, BERTOLACCI STA DIVENTANDO GRANDE, NONOSTANTE SIA UN GIOVANE TALENTO ITALIANO…

di Fabrizio PONCIROLI

foto Federico DE LuCA

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SPECIALE INTERVISTE

ANDREA BERTOLACCI

ANDREA ILCONQUISTATORE

o ripetiamo alla nausea. Nel calcio italiano bisognereb-be dare più spazio ai giovani italiani, quelli di casa no-stra. Un auspicio che,

spesso, viene disatteso. Ma c’è qual-cuno che, con ostinazione e passione, i propri traguardi li sta agguantando, ad uno ad uno. È il caso di Bertolac-ci, purissimo talento azzurro in forza al Genoa. Calcio2000 lo ha intervistato, scoprendo che, a volte, anche un italia-no può diventare grande…

Ciao Andrea, apriamo il libro dei ri-cordi… Sempre e solo calcio nella tua infanzia?“No, a dire il vero ho cominciato con il basket, almeno fino ai 9 anni. Poi ho cambiato sport e mi sono dato al calcio. A 10 anni è arrivata la Roma e ho co-

minciato a giocare per i giallorossi”.

Chi ti ha spinto verso il calcio? Maga-ri i tuoi genitori?“Non proprio, mio padre è stato un campione di Offshore, quindi con il calcio c’entrava poco o nulla (ride, ndr). Mio nonno si è dedicato al cicli-smo, una famiglia di sportivi ma non legati al calcio…”

Per fortuna sei arrivato tu… Squadra per cui facevi il tifo da piccolo?“Avevo un debole per Roby Baggio che, in quel momento, giocava nel Milan. Ero talmente appassionato che mi feci cresce-re anche il codino, proprio alla Baggio. Poi, a 12 anni, per ovvi motivi, visto che ci giocavo, sono passato alla Roma…”.

Da giovanissimi è difficile restare sempre concentrati, hai avuto anche tu un periodo difficile?

“Certamente, a 12-13 anni giocavo poco ed ero in piena crisi. Mio papà mi diceva di tornare sui miei passi ma, poi, è cambiato tutto. C’è stato un cambio di allenatore e ho iniziato a giocare con continuità. Ho fatto gli Allievi Nazionali sotto età. Ecco lì ho capito che potevo farcela. Sono stato bravo e fortunato, a non mollare”.

Un sacrificio mica da ridere. Quando sei un ragazzo ci sono tante distrazio-ni…“Vero, non è affatto semplice diventare giocatori professionisti. Vedi i tuoi amici che escono mentre tu te ne stai a casa a prepararti per la partita. I miei sono stati bravi e pazienti, mi dicevano di restare a casa, di pensare a quello che avrei fatto ma, in quel momento, non era affatto fa-cile rinunciare a tutto”.

Poi, a 18 anni, è arrivata la chiamata

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SPECIALE INTERVISTE/ ANDREA BERTOLACCI

del Lecce, allora in Serie B…“Ricordo che, dopo un anno e mezzo di Primavera, mi sentivo pronto. C’era un emissario del Lecce che mi seguiva da tempo. A gennaio è arrivata la chiamata. Ho accettato subito perché era quello che volevo, mi sentivo pronto per una grande piazza e il Lecce lo era senza dubbio”.

Immagino che ricordi le tue prime vol-te da professionista, o sbaglio?“Certamente, mi ricordo la prima con la Triestina, la prima da titolare contro l’Empoli dove feci anche un assist…”.

Il Lecce ti ha portato bene, visto che ti ha permesso anche di esordire in A…“Ricordo la felicità per la promozione. Dissi alla Roma, proprietaria del mio cartellino, che volevo restare a Lecce. Nel girone d’andata non ho giocato molto, ma nel ritorno sono andato benissimo. Ho segnato alla Juventus, una sensazione indescrivibile che ancora oggi mi mette i brividi…”.

Bene con il Lecce, eppure alla Roma non sei tornato, come mai?“Luis Enrique voleva che restassi a gio-carmi le mie carte, fino al 23 agosto ero della Roma, ma poi ho proseguito con il Lecce dove ho giocato tanto…”.

E poi sei finito al Genoa…“De Canio, che avevo avuto al Lecce, era al Genoa e mi voleva a tutti i costi. Pas-sando al Genoa ho alzato l’asticella. una piazza importante, mi sono innamorato subito della città, del tifo e dello stadio. Ci sono stati tanti cambi di allenatore ma ho sempre giocato ed è quello che vo-levo…”.

Anche Gasperini ti ha dato grande fi-ducia…

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SPECIALE INTERVISTE/ ANDREA BERTOLACCI

“Sì, lo scorso anno è stato un altro anno importante per la mia carriera. L’allena-tore mi ha dato tanta importanza, è sta-to fondamentale per me”.

Come mai un giovane italiano, come te ad esempio, deve faticare tanto per imporsi in Italia?“Eh, purtroppo per noi, il nome stra-niero ha più appeal, non ci sono dubbi. un giovane italiano deve fare molta più fatica per trovare spazio. Lo noto fre-quentando direttamente questo ambien-te. Magari qualcosa cambierà, dipende-rà molto dalle nuove linee che prenderà la Federazione”.

Sei stato al centro di mille voci ma, alla fine, hai scelto ancora il Grifone…“Sarei potuto restare alla Roma, ma io punto a giocare e a crescere”.

L’estero non ti attira proprio?“Onestamente non voglio pensare di an-dare via dall’Italia perché qui non gioco. Deve capitare in altre condizioni…”.

C’è un campionato europeo che ti af-fascina più degli altri?“Forse quello inglese… Si vede che c’è ancora una passione vera per il calcio, qui è più simile ad un lavoro. L’ambiente influisce moltissimo a certi livelli”.

Si dice che tu abbia un debole per una stella inglese, è vero?“Nel mio ruolo mi ha sempre impressio-nato Gerrard. un giocatore unico, con qualità immense. Ecco, anche Iniesta e Kroos non sono da buttare (ride ndr)”.

Fuori dal campo che tipo è Andrea? Passioni, hobbies?“Sono un tipo tranquillo. Mi piace gio-fo

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GIA’ MATURONonostante la giovaneetà, Bertolacci ha le ideechiare sul suo futuro

SPECIALE INTERVISTE/ ANDREA BERTOLACCI

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Intervista di Fabrizio Ponciroli

“Personalmente di continuare a far bene, poi mi piacerebbe, un giorno, vincere lo scudetto, sarebbe pazzesco”.

Ultima curiosità: a chi devi dire gra-zie per essere arrivato fino a questo livello?“Sicuramente ai miei genitori, al mio procuratore Lucci, alla mia ragazza e ai miei amici , pure a Ciak, il mio pitbull”.

E la storia continua… Si sente tanto parlare di giovani italiani che manca-no di attitudine e di senso di respon-sabilità. Basterebbe fare due chiac-chiere con Andrea per capire che, come in ogni aspetto della vita, non siamo tutti uguali…

care alla play e a ping pong… Ho una passione per i giochi d’avventura”.

E a film come andiamo?“Mi piacciono quelli che ti lasciano qual-cosa. Penso a Sette Anime, con Will Smith, tanto per farti un esempio”.

Poi c’è la tua storica fidanzata…“Certo, si chiama Nicole. Ci conoscia-mo sin da quando avevamo 10 anni. Frequentavamo la stessa comitiva, poi, quando sono andato a Lecce, ci siamo separati ma, appena ci siamo rivisti, sia-mo diventati una coppia”.

Da calciatore, che sogno hai nel cas-setto?

IL SOGNO NAZIONALEBertolacci non vede l’ora di giocare conla casacca azzurra...

SPECIALE INTERVISTE/ ANDREA BERTOLACCI

L’AzzURRO NEL DESTINOBERTOLACCI hA UN ALTROSOGNO, LA NAzIONALE…

Se nel calcio italiano c’è ancora giustizia, prima o poi, anche Ber-tolacci indosserà la casacca della Nazionale. Sin da giovanissimo, l’azzurro lo ha accompagnato nella sua crescita professiona-le. Dall’Under 16 fino all’Under 21, il centrocampista del Genoa si è sempre fatto trovare pre-sente. Lo scorso aprile, l’ex CT Prandelli lo ha chiamato per uno stage pensato proprio per vede-re all’opera i migliori talenti del nostro calcio. Una convocazione che è piaciuta molto a Bertolacci: “La Nazionale è, senza ombra di dubbio, un mio grande obiettivo. Far parte dei 42 chiamati dal CT Prandelli è stato un segnale im-portante, un’ulteriore testimonian-za che, alla fine, il lavoro paga sempre. Ora sta a me fare l’ulti-mo salto di qualità, continuare a lavorare per arrivare alla prima vera convocazione”. Vista la de-terminazione che lo contraddi-stingue, siamo certi che l’azzurro, prima o poi, farà parte del bi-glietto da visita di Bertolacci…

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SPECIALE

GUIDA SERIE A

A CACCIADELLA JUVE

FINALMENTE IN CAMPO. FORTE DI TRE CAMPIONATI VINTI, LA VECChIASIGNORA PUNTA AL qUARTO TRICOLORE CONSECUTIVO, IL PRIMO SENzA CONTE IN PANChINA… RISPETTO AL RECENTE PASSATO, LA CONCORRENzA PARE PIù AGGUERRITA. IN TANTI SOGNANO DI SPODESTARE I BIANCONERI

E COLORARE LO SCUDETTO DI NUOVE TINTE…

tista tutto genio e sregolatezza in cam-po, ha girovagato per tutta Italia, dan-do il meglio di sé a Pescara. Evidente anche il divario per quanto riguarda il palmares. quello del primo raccon-ta di cinque scudetti vinti a Torino, una Coppa Italia, quattro Supercoppe, una Coppa UEFA, una Champions League, una Coppa Intercontinentale, una Su-percoppa UEFA e una Coppa Intertoto sotto la gestione di Marcello Lippi nel corso di un decennio. quello del secon-do, invece, si limita ad un campionato di Serie D con l’Aglianese, formazione

MASSIMILIANO ALLEGRI E ANTONIO CONTE

IL CONTE MAXdi Luca BARGELLINI

CLAMOROSO PASSAGGIO DI CONSEGNE IN CASA JUVE. CONTE LASCIA E ARRIVA ALLEGRI.LA STORIA DI DUE PROFILIDIAMETRALMENTE OPPOSTI

er molti la stagione 2014/2015 sarà ricor-data per quanto acca-duto a Torino, ben prima dell’inizio ufficiale del torneo. L’addio di Anto-

nio Conte alla Juventus, il giorno succes-sivo al via del raduno precampionato, ha di fatto stravolto la stagione bian-conera. Una separazione, già nell’aria, ma avvenuta con tempistiche tutt’altro che consuete. quantomeno per un gran-de club. Al posto del tecnico pugliese è arrivato nel giro di poche ore, colui che per un paio di stagioni, dalla panchina del Milan, è stato il primo avversario della Vecchia Signora: Massimiliano Allegri. Due profili completamente di-versi, quelli dei due allenatori, ma ac-

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comunati dalla fame di vittorie tipica della Juventus.

LA STORIA PARLA CHIARO - Per capi-re quanto siano diversi Conte e Allegri non basta semplicemente analizzare quello che è il loro stile da allenatori, ma occorre scavare più in profondità, tornando a quella che è stata la rispet-tiva carriera da giocatori. Se Conte, centrocampista di quantità e carattere, ha legato il suo cammino calcistico a due sole squadre (il club della sua città, Lecce, e i bianconeri), Allegri, trequar-

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SPECIALE / GUIDA SERIE A

toscana della provincia di Pistoia.

PANCHINE A CONFRONTO - Da basi così distanti era ovvio che si formassero anche due personalità diverse, sia sul piano umano che professionale. Pecu-liarità che si rispecchiano poi anche nel DNA delle rispettive formazioni. Sanguigno, attaccato ai propri colo-ri e pronto a stillare ogni goccia d’e-nergia dai proprio giocatori, Antonio Conte ha fatto dell’intensità il marchio di fabbrica della sua Juventus. Con un 3-5-2 forte fisicamente e dalla corsa continua, ha dominato in Italia per tre stagioni tanto da essere etichettato come un vero e proprio “sergente di fer-ro”. Pacato, amante del bel gioco e del

talento, Allegri ha più volte dimostrato di saper cambiare pelle. Dal 4-3-1-2 è passato al 4-3-3 e al 4-2-3-1 senza grossi problemi, adattando la squadra a quelle che erano le eccellenze pre-senti in rosa e non viceversa. ha saputo gestire caratteri difficili come Zlatan Ibrahimovic, Kevin Prince Boateng e Mario Balotelli, oltre che una situazio-ne societaria che lo vedeva poco stima-to dalla proprietà rossonera (le critiche del presidente Silvio Berlusconi sono state una costante della sua gestione). Esattamente l’ambiente opposto a quel-lo dove ha lavorato nell’ultimo triennio Conte, da sempre supportato dall’inte-ra società (il feeling fra il presidente Andrea Agnelli, Giuseppe Marotta e Fabio Paratici era evidente e decisivo sul fronte dei risultati) e da tutto il po-polo bianconero.

L’EUROPA CHIAMA - Dovendo, infine, tirare le somme di questo confronto Conte-Allegri, è legittimo parlare di due mondi completamente diversi fra loro. Per stile personale e filosofia di gioco. Il vero grande punto in comune fra i due è la Juventus. La società bian-conera, dopo il tre scudetti consecutivi vuole continuare a crescere, e dopo

l’addio del neo Ct azzurro si è affidato all’allenatore migliore in circolazione. L’obiettivo è alzare ancora l’asticella, soprattutto in Europa. Soprattutto in Champions League. Ed è proprio il pal-coscenico internazionale quello dove Allegri sarà chiamato a fare la diffe-renza. Conte nelle due occasioni avute a disposizione ha avuto poca fortuna. Max, invece, per tradizione, in giro per il Vecchio Continente ha sempre fatto buona figura, nonostante il Milan affi-datogli fosse ben lontano da quelli vin-centi degli anni precedenti. Sarà, dun-que, l’Europa a posizionare l’ago della bilancia nella sfida fra i due tecnici. La Juve vuole tornare grande in Champions. Allegri è chiamato a dare una risposta.

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FIORENTINA - Josè Maria BasantaNegli ultimi due anni la formazione di Vincenzo Montella ha fatto della qualità il suo marchio di fabbrica. Difensori dai piedi buoni, attaccanti in grado della giocata ad effetto, ma soprattutto una linea di centrocampo dal fosforo oltre i consueti livelli del calcio italiano. Nel pacchetto arretrato spesso si sono pa-lesate delle lacune, soprattutto dovute a cali di tensione, alle più classiche delle leggerezze. Per cercare di ovviare a questo problema, la coppia di uomini mercato dei viola formata da Daniele Pradè e Eduardo Macia, ha scandaglia-to tutte le opportunità a disposizione sul-la scena mondiale come da loro abitu-dine. Ecco allora arrivare, direttamente dai messicani del Monterrey, Josè Ma-ria Basanta. Prodotto del vivaio dell’E-studiantes di La Plata, El Chema, com’è stato soprannominato in Argentina, è un vero e proprio jolly difensivo. Nato di-fensore centrale, Basanta può giocare sia come marcatore in una retroguardia a tre, che come esterno mancino in una difesa centrale. Grande fisico e buone doti aeree completano poi il profilo di un calciatore, magari, poco conosciuto ai più, ma dalle grandi qualità. La Fioren-tina è in questi casi che ci crede mag-giormente (vedi la scommessa Richards arrivato all’ultimo respiro).

VOLTI NUOVIdi Luca BARGELLINI

SEI CAMPIONI PER SEI PRETENDENTI: LA CACCIA AL TITOLO hA INIzIO…

NAPOLI - MichuRafael Benitez è da sempre conside-rato un integralista del modulo. Con il suo 4-2-3-1 ha fatto le fortune di molte delle squadre in cui ha lavorato, non ul-timo il Chelsea. questa estate al Napoli aveva, fra i vari compiti sul mercato in coppia con il ds Riccardo Bigon, quel-lo di reperire un vice higuain che ga-rantisse alla squadra un buon numero di gol anche in assenza del Pipita. La scelta è ricaduta su Miguel Perez Cue-sta, conosciuto come Michu. Lo spagno-lo arrivato dallo Swansea, oltre ai gol, però, mette a disposizione anche una piccola variante tattica. L’ex Rayo non è, infatti, una classica prima punta, ma un giocatore versatile, che sa muoversi anche il ruolo di secondo attaccante o, all’occorrenza, in quello di trequarti-sta. Una peculiarità, questa, unica nella rosa del Napoli, fatta di specialisti del ruolo. Una sorta di “falso nueve”, in gra-do di non dare punti di riferimento agli avversari. Per Benitez “l’integralista” una piccola novità in grado di regalare sorprese.

e due milanesi (Inter e Milan) le due romane (Lazio e Roma), la talentuosa Fiorentina e l’ambizioso Na-poli hanno affrontato il calciomercato estivo con un preciso obiettivo: colmare il gap fra loro e la compagine che sotto la guida di Antonio Conte ha dominato il calcio italiano. Per riuscire in un compito così arduo sono stati necessari acquisti di alto livello. Giocatori in grado di spostare gli equilibri in specifiche zone del cam-po. Sei avversarie, un mercato appena concluso e un solo obiettivo in testa. Ecco i nuovi big della Serie A.

LROMA - Juan Manuel IturbePer una Roma che viaggia ad alta velo-cità verso le big del calcio italiano ed in-ternazionale grazie alla nuova proprie-tà “made in uSA”, ecco un attaccante che come soprannome ha Turboman. L’attac-cante argentino arrivato dal Verona per oltre 20 milioni di euro è, dunque, l’alfie-re perfetto del nuovo corso giallorosso. Giovane, ambizioso e dal grande talen-to, Iturbe, sul piano prettamente tecnico, è il prototipo dell’attaccante moderno. Con la sua velocità in campo aperto e i piedi educati, può far male in ogni si-tuazione di gioco. Assieme a Gervinho, poi, forma una coppia di centometristi che, forse, nessuno ha in Europa. Sotto l’ombra del Capitano, Francesco Totti, il ragazzo ex River Plate potrà crescere e conquistare Roma. Accelerazione dopo accelerazione.

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INTER - Gary MedelVestire una maglia prestigiosa come quella dell’Inter non è una cosa sempli-ce. La responsabilità di avere sulle pro-prie spalle il destino di una delle socie-tà più importanti del calcio italiano non è una cosa per tutti. Per riuscirci serve tanta personalità, oltre che a qualità di alto livello. Per questo motivo Walter Mazzarri per la sua seconda stagione nerazzurra (la prima dopo l’addio del-lo storico gruppo argentino composto da Javier zanetti, Esteban Cambiasso, Walter Samuel e Diego Milito) ha de-ciso di puntare sul Pittbull cileno che sul piano della grinta e del carattere ne è un degno erede. Schierabile sia in dife-sa assieme a Nemanja Vidic come ter-zo centrale, che a centrocampo, come mediano di rottura in coppia con Yann M’Vila, l’ex Cardiff ha tutto per conqui-stare il calcio italiano e i tifosi dell’Inter. Dopo i problemi con la Premier League dello scorso anno, conclusasi con la re-trocessione della società gallese, oggi per Medel è arrivato l’esame decisivo. quello per l’ultimo salto di qualità.

LAZIO - Stefan de Vrijquando vieni eletto come il miglior di-fensore di un Mondiale a soli 22 anni è indiscutibile il fatto che tu abbia le car-te in regola per diventare un vero Top Player. Per questo motivo Claudio Loti-to e Igli Tare hanno deciso di puntare fortemente sul centrale dell’Olanda di Louis van Gaal, terminata al terzo po-sto nella Coppa del Mondo brasiliana. Forte sia tecnicamente che fisicamente, dotato di un ottimo senso della posizio-ne e brillante nel gioco aereo, l’oramai ex talento cresciuto nel settore giovani-le del Feyenoord è stato scelto per fare da pietra angolare nella nuova difesa biancoceleste, che questa estate è stata profondamente rinnovata dopo gli ad-dii di Giuseppe Biava e Andrè Dias. Il compito è arduo, le qualità importanti. La Lazio ci crede. Tornare in Europa è l’obiettivo dichiarato.

MILAN - Fernando Torresquando a trent’anni appena compiuti un calciatore ha nel tuo palmares una Champions League, una Europa League una Coppa d’Inghilterra, due Europei e un Mondiale si può dire che si tratta di un vincente. E senza dubbio il bomber spagnolo lo è. Dopo l’Atletico Madrid, club dov’è cresciuto e per cui fa il tifo da sempre, il Liverpool di Rafael Beni-tez e il Chelsea di Josè Mourinho, ecco che El Niño è sbarcato in Italia. Al cen-tro del tridente di Filippo Inzaghi Torres è chiamato sia a sostituire Mario Balo-telli che a ritrovare quel fiuto del gol che ho la reso uno degli attaccanti più letali ai tempi della sua avventura ad Anfield. Il fisico e la corsa sono ancora quelle dei tempi migliori, con la guida di SuperPippo dalla panchina anche la rete potrebbe presto tornare ad esse-re la fedele compagna di un tempo. La metà rossonera di San Siro ne ha deci-samente bisogno.

SPECIALE / GUIDA SERIE A

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E la JUVENTUS? Il passaggio di consegne fra Conte e Allegri è stato solo uno step dell’estate bianconera. Nel corso delle settimane in bianconero sono approdati, fra gli altri, un difensore di grande esperienza come Patrice Evra, un centrocampista di talento e prospettiva come Roberto Pereyra e un attaccante “galactico” come Alvaro Morata. I due acquisti migliori, però, sono stati la conferma di Arturo Vidal e Paul Pogba. Con il cileno e il francese la Juve è ancora una volta la squadra da battere. Le altre sono avvisate.

TOP 5 COLPI IN EUROPASuarez (81 mln, Barcellona), James Rodriguez

(80, Real Madrid), Di Maria (78 mln, Manchester United), Falcao (72 mln,

Manchester United) e David Luiz (50, Chelsea)

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JUVENTUS – Patrice EvraEx colonna degli anni d’oro dello Uni-ted di Sir Alex Ferguson, l’esterno fran-cese torna in Italia dopo 14 anni. La sua carriera infatti inizia al Marsala nel lontano 1998, quando il club siciliano lo acquista dal settore giovanile del PSG. Breve parentesi a Monza, poi via di nuovo in Francia. Nizza, Monaco e quindi la chiamata sognata fin da pic-colo. Il glorioso Manchester United, di cui diventa presto titolare inamovibile. L’esperienza internazionale accumulata ad Old Trafford e l’ottima conoscenza della lingua italiana hanno facilitato il suo inserimento, ora dovrà essere il campo a dare ulteriori conferme sulla bontà dell’investimento bianconero. Le 33 primavere segnate sulla carta d’i-dentità potrebbero spaventare i tifosi, ma serietà e professionalità sono il fio-re all’occhiello del francese e i dirigenti bianconeri, fin dagli albori della tratta-tiva, non hanno avuto il minimo dubbio a riguardo. Se Allegri confermerà la difesa a 4, sarà praticamente impos-sibile togliergli il posto, mentre qualche problema in più potrebbe sorgere con un centrocampo a 5, dove la corsa e la fisicità sono doti fondamentali per so-pravvivere. La Juventus ci crede, il bien-nale firmato lo dimostra. A fine anno, comunque, saranno fatte tutte le valu-tazioni del caso.

INTER – Nemanja VidicI dubbi sul suo stato fisico e sulle reali motivazioni erano molti a inizio estate, ma se sei stato capitano del Manche-ster United solo la scorsa stagione si-gnifica che la Serie A può diventare il tuo habitat (quasi) naturale. Mazzarri ha esultato e fin dai primi giorni di ri-tiro non si è preoccupato. “Vidic non ha mai giocato nella difesa a 3, ma se do-vessimo adottare questo schema per lui

SI CHIAMANO GIOCATORI D’ESPERIENZAdi Simone BERNABEI

TANTI I GIOCATORI, CON UNA CARTA D’IDENTITà NON FRESChISSIMA, ChE SONO SBARCATI NEL NOSTRO CAMPIONATO…

SPECIALE / GUIDA SERIE A

on chiamateli vecchietti, o bolliti se preferite, perché sono pronti a farvi ricredere. Sono tanti e importanti i giocatori over 30 sbarcati quest’estate in Italia. Milano, Roma, Torino e Verona: sono tante le città scelte da questi “senatori del grande calcio” per proseguire o terminare le rispettive carriere. qualità ed esperienza al servizio del gruppo e dei giovani, questo l’ordine con cui sbarcano nei confini del Belpaese i protagonisti di questa rubrica che presen-tiamo per voi su Calcio2000.N

EVRA BIANCONERODopo i fasti allo United,il francese sogna di vincere con la Juve

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non sarà certamente un problema”, ha sentenziato il tecnico di San Vincenzo. E così sia. Vidic si è preso subito le chiavi del reparto arretrato nerazzurro, e as-sieme a Ranocchia formerà il presente, ma anche il futuro prossimo della difesa interista. I 2 anni più 1 di opzione, hanno regalato sensazioni positive al serbo, e chi lo conosce bene giura che il suo fi-sico non è mai stato tirato così a lucido. Se gli acciacchi fisici, leggi infortuni mu-scolari, non lo tartasseranno nel corso della stagione, potrà diventare uno dei migliori centrali del campionato. Inutile aggiungere altro, la sua storia prece-de il suo cognome. Mazzarri e Ausilio sono pronti a puntarci ad occhi chiusi, con la speranza che anche tutti i tifosi possano presto pensarla così. Doveva arrivare in Italia nel 2006, quando la Fiorentina di Pantaleo Corvino era con-vinta di averlo in pugno. Poi l’irruzione di Ferguson fece saltare il suo arrivo, ma 8 anni dopo Vidic ha l’opportunità di recuperare il tempo perso.

MILAN – AlexDa anni accostato all’Italia, il brasi-liano ex PSG è finalmente arrivato in Serie A per vestire la maglia del Mi-lan. 32 anni, il palmares del brasiliano non ha niente da invidiare ai migliori del mondo: Santos, PSV, Chelsea e PSG prima dello sbarco a Milanello, queste le maglie indossate dal difensore che secondo Ancelotti, uno che lo conosce bene, “è fortissimo e strepitoso a livel-lo personale”. Uomo vero prima anco-ra che calciatore quindi, uno di quelli che gli allenatori vorrebbero sempre avere al proprio fianco. Grande stac-co di testa e ottima lettura della fase difensiva, Alex non disdegna sortite of-fensive e punizioni dal centrocampo in su. Se ancora non credete alle qualità del brasiliano, le parole di Leonardo

SPECIALE / GUIDA SERIE A

ESPERIENZA VIDICSalutato Samuel,l’Inter ha puntatosull’ex stella deiRed Devils

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ALL’ULTIMO RESPIRO…di Thomas SACCANI

Fatto risaputo. L’ultimo giorno di mercato è terra di conquista per tanti. Come tradizione impone, il Milan (club da colpi al limite della conclusione) ha imposto la sua legge. Dopo aver “illuso” Biabiany, ecco Bonaventura. Talento purissimo, tra l’al-tro italiano, è stato soffiato all’Inter che, complice la decisione di Guarin di restare, non ha portato a casa il sogno Lavezzi. Benissimo anche la Fiorentina, che piazza il doppio colpo, ovvero Richards e Kurtic. Il primo, difensore classe ’88, arriva dal Manchester City, il secondo, con la benedizione di Boban, dal Sassuolo. Applausi anche al Torino che riporta Amauri in Europa. Infine, menzione per il Verona che, dopo Marquez, si regala un altro ex Barcellona, ossia Saviola.

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SPECIALE / GUIDA SERIE A

potranno rassicurarvi: “Ha un’incidenza positiva sul gruppo perché è un leader silenzioso, ha esperienza e concretezza in abbondanza. È adatto per la Serie A e farà bene perché ha una lettura difensiva incredibile”. Con Rami formerà una cop-pia tosta, di grande fisico e con ottima qualità. Nei primi anni in Europa la sua crescita è stata fermata da diversi pro-blemi muscolari, ma nelle ultime stagio-ni la situazione è nettamente migliorata anche da questo punto di vista. Adesso sta solo a Inzaghi preservare i muscoli di un difensore che potenzialmente po-trebbe essere in testa alle classifiche di rendimento di tutti i Fanta-tecnici italiani.

ROMA – Ashley ColeArrivato a sorpresa alla corte di Rudi Garcia nella turbolenta (in senso posi-tivo) estate giallorossa, l’esterno ingle-se ex Chelsea ha un passato glorioso e una gran voglia di continuare a far bene anche in Serie A. Tanta corsa, esperienza da vendere e un carattere focoso lo hanno spesso reso protago-nista, suo malgrado, di molti titoli suoi poco clementi tabloid inglesi. “Odio l’Inghilterra e tutta la sua gente” è una delle sue celebri frasi con cui iniziò a farsi “ben volere” dai tifosi dei Tre Leoni. Inutile poi ricordare le offese ricevute ai tempi del suo passaggio dall’Arsenal al Chelsea, quando era alla ricerca di “una grande squadra in grado di vincere qualcosa”. Adesso la Roma e lo Stadio Olimpico, con la speranza che i giornali nostrani possano parlare delle sue ga-loppate sulla fascia e non dei suoi modi di fare molto poco british. Rudi Garcia ha dimostrato, durante tutta l’estate, di puntare molto sulla voglia di Cole di af-fermarsi anche in Italia, e probabilmen-te i fatti gli daranno ragione. Almeno i presupposti ci sono tutti. In fondo, poche squadre in Italia possono permettersi una coppia di terzini come Ashley Cole e Maicon. La carta d’identità non è dalla loro parte, ma la qualità, il carisma e l’e-sperienza internazionale certamente sì.

VERONA – Rafa MarquezDal suo addio al Barcellona si erano un po’ perse le tracce, oggi col suo arrivo a Verona sentiremo tanto parlare del messicano, autore di un ottimo Mondia-le con la sua nazionale. Forse è stata proprio questa la scintilla che ha con-vinto Setti e Sogliano a puntare sull’ex

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ALEX A ZEROColpo anche del Milan,dal PSG ecco unbrasiliano di qualità

COLE DA TOTTIUn inglese perla fascia giallorossadi Garcia

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Leòn. Volato negli States nel 2010, in molti avevano visto in questa scelta l’e-pilogo della carriera da calciatore ad alti livelli. E invece no. Dopo due anni nella MLS e altri due in patria, ecco la nuova grande occasione in Italia. Che poi parlare di grande occasione per uno che ha fatto la storia del Barcel-lona per 7 lunghi anni appare ridutti-vo, ma ad oggi questo è. Mandorlini lo ha messo fin da subito al centro del suo reparto difensivo, e non potrebbe es-sere diversamente. “Con te Verona sarà ancora più grande”, così lo ha accolto il presidente Setti il giorno del suo ar-rivo a Verona. Il suo palmares europeo è impressionante: quattro campionati spagnoli, due Champions League, una Coppa del Mondo per Club, una Copa del Rey, tre Supercoppe Spagnole e una Supercoppa Europea. Con un curri-culum del genere, difficile farsi spaven-tare dalla carta d’identità, che oggi se-gna 35 anni. Il carisma e l’esperienza, uniti alla classe naturale, faranno cre-scere il Verona di Mandorlini (ora con un Saviola in più). La speranza di tutti, tifosi e dirigenti, è quella di vedere con Marquez un Toni bis. Non scordiamo-ci che l’attaccante di Pavullo arrivò la scorsa estate dopo esser stato scaricato dalla Fiorentina. Tutti sappiamo com’è andata a finire la stagione di Luca Toni con la maglia dell’hellas...

COLONNA MARQUEZInsieme a Saviola e Toni,la terza stella dell’Hellas

LA SERIE AFA 113 MA…di Thomas SACCANI

Cominciato il campionato di Serie A numero 113 (83esimo a girone unico). Per la seconda volta nella storia del nostro massimo torneo, cinque Derby in gioco. Tante le curiosità, a partire dagli allenatori. Cinque i “debuttanti” (dal veterano zeman al nuovo arrivato Inzaghi) mentre Colantuolo è il “più vec-chio” (sulla panchina dell’Atalanta dal 2010). Persi tanti campioni (da Balotelli a Cerci), così come diversi sponsor. Mai tante squadre (sette per la precisione) senza main sponsor sulle maglie, ovvero Cesena, Fiorentina, Genoa, Lazio, Pa-

lermo, Roma e Sampdoria. Milan caso strano: incassa 13,8 milioni di euro per avere la maglietta “firmata” ma è ad un passo dal record negativo di ab-bonati dell’era Berlusconi (17.350 fe-

delissimi alla “prima” con la Lazio). Per fortuna Juventus e Roma vanno a gonfie vele a livello di tifo… Tra le novità, la bomboletta spray per agevolare il la-voro degli arbitri.

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COLPI DALL’ESTEROdi Simone BERNABEI

ALCUNI SCONOSCIUTI MA IL FASCINO DELLO STRANIERO COLPISCE SEMPRE E MAGARI CI SCAPPA IL CAMPIONE…

ono colpi inaspettati, quelli che il tifoso non si immagina. Trattative che spesso rimangono sotterranee fino all’ultimo se-condo anche e soprattutto a causa del nome tante volte sconosciuto. Nomi esotici, alcuni impronunciabili, altri italianeg-gianti. Sono gli stranieri provenienti dai campionati più disparati, arrivati da scommesse ma pronti a farsi applaudire a suon di grandi giocate. In un calcio, quello italiano, sempre più “internazionale”, sono diversi i nuovi volti che proveranno a guadagnarsi il rispetto di chi, almeno inizialmente, non si esaltato più di tanto alla notizia del loro acquisto…

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ROMA – Salih UçanSabatini se ne è innamorato, tanto da non badare a spese per bruciare la concorrenza delle big europee. Chi l’ha visto giocare è già certo della sua futura grandezza. Il ragazzino proveniente dal Fenerbahce si porta sulle spalle l’etichetta di predestinato: classe cristallina, personalità importante e tanta sfrontatezza. Garcia lo farà crescere per evitare di bruciare il suo talento, anche perché la lingua per ora è un proble-ma non trascurabile. Classe ’94, Ucan cercherà di ritagliarsi minuti nel centrocampo stellare della Roma. Un’operazione importante, che a molti addetti ricorda il passaggio di Jovetic dal Partizan alla Fiorentina.

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SPECIALE / GUIDA SERIE A

FIORENTINA – Joshua BrillanteMolti tifosi hanno sorriso di fronte all’arrivo di questo barbuto australiano, praticamente sconosciuto ai più. Ma Brillante non si è lasciato intimorire e anzi, si è conquistato fin dai primi giorni di ritiro la fiducia di mister Montella. Brillante fa della duttilità e dell’intelligenza tattica i suoi cavalli di battaglia, ma grazie alla Serie A potrà migliorare molto anche tecnicamente. I margini ci sono tutti. Il tecnico gigliato in questo inizio di sta-gione non si è preoccupato di dargli la maglia da titolare, segno che del buono su cui lavorare c’è. Non un titolare inamovibile, ma anche partendo dalla panchina saprà dare il proprio contributo. Con la speranza, almeno questo si augurano i tifosi gigliati, che il suo possa diventare un acquisto brillante di nome e di fatto.

NAPOLI – Kalidou KoulibalyUn armadio, difficile descriverlo diversamente. Per questo ragazzone arrivato dal Genk garantisce Rafa Benitez, uno che di calciatori se ne intende. Autore di un ottimo precampionato, nonostante l’uscita dalla Champions del Napoli ad opera dell’Athletic Club, Koulibaly fa della fisicità e dell’esuberanza le sue armi migliori. Le prime uscite stagionali hanno mostrato un piede piuttosto educato, e c’è già chi lo ha accostato a Lilian Thuram. Classe ’91, Koulibaly ha convinto subito Benitez ed oggi si candida ad essere una delle sorprese della Serie A. E attenzione… perché i suoi 195 cm il francese li sfrutta tutti sulle palle inattive, risultando spesso un problema considerevole per le difese avversarie.

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SPECIALE / GUIDA SERIE A

GENOA – Diego PerottiEl Monito, ovvero la Scim-mietta. Eccolo il curioso soprannome di questo argentino con un passa-to glorioso al Siviglia. Movenze imprevedibili, grande tecnica e velocità sopra la media lo hanno portato ad essere per al-meno un paio di stagioni il pezzo pregiato della bottega andalusa, ma gli infortuni come spes-so succede ai giocatori di talento hanno gioca-to una parte importante nella crescita dell’argen-tino. Tanto che la scorsa stagione scelse il Boca Juniors per rilanciarsi: un ritorno in patria per ripartire come ad inizio carriera. Un infortunio, un altro, non lo ha pratica-mente mai fatto ammira-re ai tifosi Xeneize. Ma la sua fama è bastata, agli scout di Preziosi. Arrivato quasi in sordina, Perotti ha lavorato a testa bassa risultando uno dei miglio-ri nell’estate del Grifone. Gasperini ci punta, il suo gioco sembra studiato appositamente per le ca-ratteristiche del Monito.

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SPECIALE / GUIDA SERIE A

LAZIO – Filip DjordjevicChiamarlo vice Klose forse sarebbe riduttivo. Il tedesco campione del Mondo ovviamente non può essere messo in di-scussione, ma in tanti sono certi che Djordjevic ab-bia tutte le carte in rego-la per mettere in difficol-tà mister Pioli. Nato nella Stella Rossa e cresciuto nel Nantes, in Francia, il serbo fa della fisicità e del fiuto per il gol le sue armi migliori. La Lazio ha “combattuto” per averlo, la concorrenza era molta e il club transalpino mai e poi mai avrebbe voluto privarsi del proprio bom-ber. La Lazio, con tenacia, alla fine l’ha spuntata e ora si gode il suo calcio. Klose continua ad essere il solito implacabile bom-ber, ma l’età e soprat-tutto gli acciacchi fisici, difficilmente gli faranno giocare tutta la stagione. Ed è qui che punta ad inserirsi Djordjevic. I gol, in Serbia ed in Francia, li ha sempre fatti, ora non resta che aspettare la sua consacrazione anche in Italia.

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1 Avramov Vlada P 05/04/1979 SCG Cagliari 23 -25 36 -38 16 Baselli Daniele C 12/03/1992 Atalanta 28 - 28 - 6 Bellini Giampaolo D 27/03/1980 Atalanta 9 - 249 5 29 Benalouane Yohan D 28/03/1987 FRA Parma/Atalanta 4/17 -/- 68 1 9 Bianchi Rolando A 15/02/1983 Bologna 28 3 195 48 20 Biava Giuseppe D 08/05/1977 Lazio 20 1 266 12 99 Boakye Yadom A 28/01/1993 GHA Elche 31 6 7 1 17 Carmona Carlos Emilio Tello C 21/02/1987 CHI Atalanta 32 2 112 5 33 Cherubin Nicolò D 02/12/1986 Bologna 16 1 84 3 21 Cigarini Luca C 20/06/1986 Atalanta 33 2 213 14 7 D’Alessandro Marco A 17/02/1991 Cesena 39 3 14 - 3 Del Grosso Cristiano D 24/03/1983 Atalanta 19 - 216 3 19 Denis German Gustavo A 10/09/1981 ARG Atalanta 37 13 194 61 93 Dramè Boukary D 22/07/1985 SEN Chievo 26 - 66 2 18 Estigarribia Marcelo Alejandro C 21/07/1987 PAR Chievo/Atalanta 16/12 -/1 76 4 78 Frezzolini Giorgio P 21/01/1976 Atalanta - - 18 -32 61 Gagliardini Roberto C 07/04/1994 Atalanta/Cesena -/19 -/1 - - 10 Gomez Alejandro Dario A 15/02/1988 ARG Metalist 23 3 106 16 95 Grassi Alberto C 07/03/1995 Atalanta - - - - 8 Migliaccio Giulio C 23/06/1981 Atalanta 19 1 248 12 31 Molina Salvatore D 01/01/1992 Modena 36 4 - - 11 Moralez Maximiliano A 27/02/1987 ARG Atalanta 32 5 95 12 77 Raimondi Cristian C 30/04/1981 Atalanta 30 - 115 1 27 Rosseti Valerio Lorenzo A 05/08/1994 Siena 27 6 - - 5 Scaloni Lionel C 16/05/1978 ARG Atalanta 5 - 64 1 25 Spinazzola Leonardo A 25/03/1993 Siena 24 1 - - 57 Sportiello Marco P 10/05/1992 Atalanta 3 -3 3 -3 2 Stendardo Guglielmo D 06/05/1981 Atalanta 28 2 188 10 32 Suagher Emanuele D 26/11/1992 Crotone 22 - - - 22 Zappacosta Davide D 07/10/1992 Avellino 32 2 - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

8 Avelar Danilo Fernando C 09/06/1989 BRA Cagliari 20 - 40 - 21 Balzano Antonio C 13/06/1986 Pescara 33 - 26 - 18 Barella Nicolò C 07/02/1997 Cagliari - - - - 24 Benedetti Simone D 03/04/1992 Padova 33 - - - 13 Caio Rangel Da Silva A 16/01/1996 BRA Flamengo - - - - 12 Capello Alessandro A 12/12/1995 Inter - - - - 33 Capuano Marco D 14/10/1991 Pescara 23 - 26 - 28 Carboni Werther P 04/04/1996 Cagliari - - - - 32 Ceppitelli Luca D 08/11/1989 Bari 38 6 - - 1 Colombi Simone P 01/07/1991 Padova/Carpi 12/20 -18/-23 - - 5 Conti Daniele C 09/01/1979 Cagliari 31 4 322 39 7 Cossu Andrea C 03/05/1980 Cagliari 29 - 224 10 27 Cragno Alessio P 28/06/1994 Brescia 30 -41 - - 4 Crisetig Lorenzo C 20/01/1993 Crotone 38 1 - - 16 Dessena Daniele C 10/05/1987 Cagliari 33 - 233 14 30 Donsah Godfred C 07/06/1996 GHA Verona 1 - 1 - 20 Ekdal Albin C 28/07/1989 SWE Cagliari 22 1 135 5 26 Eriksson Sebastian D 31/01/1989 SWE Cagliari 20 - 29 - 17 Farias Diego Da Silva A 10/05/1990 BRA Sassuolo 11 - 11 - 23 Ibarbo Segundo Víctor C 19/05/1990 COL Cagliari 30 4 102 13 10 João Pedro Gerladino C 09/03/1992 BRA Estoril 25 8 1 - 19 Loi Antonio A 25/08/1996 Cagliari 3 - 3 - 9 Longo Samuele A 12/01/1992 Verona/R. Vallecano 2/9 -/- 3 - 29 Muroni Mattia C 06/04/1996 Cagliari - - - - 3 Murru Nicola D 16/12/1994 Cagliari 21 - 36 - 14 Pisano Francesco D 29/04/1986 Cagliari 23 - 218 1 15 Rossettini Luca C 09/05/1985 Cagliari 36 - 139 1 25 Sau Marco A 03/11/1987 Cagliari 30 6 60 18

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Atalanta-Verona 14-09-2014 2 Cagliari-Atalanta 21-09-2014 3 Atalanta-Fiorentina 24-09-2014 4 Inter-Atalanta 28-09-2014 5 Atalanta-Juventus 05-10-2014 6 Sampdoria-Atalanta 19-10-2014 7 Atalanta-Parma 26-10-2014 8 Udinese-Atalanta 29-10-2014 9 Atalanta-Napoli 02-11-2014 10 Torino-Atalanta 09-11-2014 11 Sassuolo-Atalanta 23-11-2014 12 Atalanta-Roma 30-11-2014 13 Empoli-Atalanta 07-12-2014 14 Atalanta-Cesena 14-12-2014 15 Lazio-Atalanta 21-12-2014 16 Atalanta-Palermo 06-01-2015 17 Genoa-Atalanta 11-01-2015 18 Atalanta-Chievo 18-01-2015 19 Milan-Atalanta 25-01-2015 20 Verona-Atalanta 01-02-2015 21 Atalanta-Cagliari 08-02-2015 22 Fiorentina-Atalanta 15-02-2015 23 Atalanta-Inter 22-02-2015 24 Juventus-Atalanta 01-03-2015 25 Atalanta-Sampdoria 08-03-2015 26 Parma-Atalanta 15-03-2015 27 Atalanta-Udinese 22-03-2015 28 Napoli-Atalanta 04-04-2015 29 Atalanta-Torino 12-04-2015 30 Atalanta-Sassuolo 19-04-2015 31 Roma-Atalanta 26-04-2015 32 Atalanta-Empoli 29-04-2015 33 Cesena-Atalanta 03-05-2015 34 Atalanta-Lazio 10-05-2015 35 Palermo-Atalanta 17-05-2015 36 Atalanta-Genoa 24-05-2015 37 Chievo-Atalanta 31-05-2015 38 Atalanta-Milan

ATALANTAAll.: Stefano Colantuono (conf.) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Sassuolo-Cagliari 14-09-2014 2 Cagliari-Atalanta 21-09-2014 3 Roma-Cagliari 24-09-2014 4 Cagliari-Torino 28-09-2014 5 Inter-Cagliari 05-10-2014 6 Verona-Cagliari 19-10-2014 7 Cagliari-Sampdoria 26-10-2014 8 Empoli-Cagliari 29-10-2014 9 Cagliari-Milan 02-11-2014 10 Lazio-Cagliari 09-11-2014 11 Cagliari-Genoa 23-11-2014 12 Napoli-Cagliari 30-11-2014 13 Cagliari-Fiorentina 07-12-2014 14 Cagliari-Chievo 14-12-2014 15 Parma-Cagliari 21-12-2014 16 Cagliari-Juventus 06-01-2015 17 Palermo-Cagliari 11-01-2015 18 Cagliari-Cesena 18-01-2015 19 Udinese-Cagliari 25-01-2015 20 Cagliari-Sassuolo 01-02-2015 21 Atalanta-Cagliari 08-02-2015 22 Cagliari-Roma 15-02-2015 23 Torino-Cagliari 22-02-2015 24 Cagliari-Inter 01-03-2015 25 Cagliari-Verona 08-03-2015 26 Sampdoria-Cagliari 15-03-2015 27 Cagliari-Empoli 22-03-2015 28 Milan-Cagliari 04-04-2015 29 Cagliari-Lazio 12-04-2015 30 Genoa-Cagliari 19-04-2015 31 Cagliari-Napoli 26-04-2015 32 Fiorentina-Cagliari 29-04-2015 33 Chievo-Cagliari 03-05-2015 34 Cagliari-Parma 10-05-2015 35 Juventus-Cagliari 17-05-2015 36 Cagliari-Palermo 24-05-2015 37 Cesena-Cagliari 31-05-2015 38 Cagliari-Udinese

CAGLIARIAll.: Zdenek Zeman (nuovo) DATA g. PARTITA

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LE ROSE AGGIORNATE DELLE SQUADRE DI SERIE A 2014/2015

30 Agliardi Federico P 11/02/1983 Bologna/Cesena -/2 -/-3 79 -101 81 Bressan Walter P 26/01/1981 Varese 27 -45 - - 11 Brienza Franco A 19/03/1979 Atalanta 18 1 233 32 25 Capelli Daniele D 20/06/1986 Cesena 30 1 71 3 7 Carbonero Carlos Mario C 25/07/1990 COL River Plate 35 8 - - 34 Cascione Emmanuel C 22/09/1983 Cesena 26 6 63 2 44 Cazzola Riccardo C 10/08/1985 Atalanta 6 - 40 - 10 Coppola Manuel C 11/05/1982 Cesena 29 1 47 1 8 De Feudis Giuseppe C 10/07/1983 Cesena 33 1 - - 92 Defrel Gregoire A 17/06/1991 FRA Cesena 38 3 1 - 18 Djuric Milan A 22/05/1990 BIH Trapani/Cittadella 13/15 3/4 - - 61 Garritano Luca A 11/02/1994 Cesena 25 2 3 - 5 Giorgi Luigi C 19/04/1987 Atalanta 1 - 49 5 16 Iglio Alberto P 20/04/1996 Cesena - - - - 15 Krajnc Luka D 19/09/1994 SLO Cesena 22 1 3 - 1 Leali Nicola P 17/02/1993 Spezia 38 -41 1 1 6 Lucchini Stefano D 02/10/1980 Atalanta 19 1 266 3 17 Magnusson Hördur Björgvin C 11/02/1993 ISL Spezia 20 - - - 89 Marilungo Guido A 09/08/1989 Atalanta/Cesena 6/20 -/2 48 7 Mazzotta Antonio D 02/08/1989 Crotone 40 1 - - 32 Moncini Gabriele A 26/04/1996 Cesena - - - - 20 Mordini Davide D 30/08/1996 Cesena - - - - 2 Nica Constantin D 18/03/1993 ROM Atalanta 7 - 7 - 24 Perico Gabriele D 11/03/1984 Cagliari 20 - 78 - 56 Pulzetti Nico C 13/02/1984 Siena 37 7 108 4 33 Renzetti Francesco D 22/01/1988 Cesena 35 - - - 9 Rodriguez Alejandro de Miguel A 30/07/1991 ESP Cesena 20 8 1 - 36 Saporetti Lorenzo D 19/03/1996 Milan - - - - 19 Succi Davide A 11/10/1981 Cesena 35 5 41 7 23 Tabanelli Andrea C 02/02/1990 Cesena/Cagliari 17/3 1/- 3 - 4 Valzania Luca C 05/03/1996 Cesena 1 - - - 14 Volta Massimo D 14/05/1987 Cesena 37 3 25 1 22 Yabrè Abdoul Meyker C 03/04/1995 Cesena - - - - 77 Zé Eduardo José de Araújo C 16/08/1991 BRA OFI Creta 33 3 6 -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

25 Bardi Francesco P 18/01/1992 Livorno 35 -69 36 -73 63 Bellomo Nicola C 18/02/1991 Torino/Spezia 7/20 1/5 7 1 9 Bentivoglio Simone C 29/05/1985 Chievo 19 1 105 5 34 Biraghi Cristiano C 01/09/1992 Catania 23 - 23 - 23 Birsa Valter A 07/08/1986 SLO Milan 15 2 41 4 Bizzarri Albano P 09/11/1977 ARG Genoa 1 - 52 -65 19 Botta Rubén Alejandro C 31/01/1990 ARG Inter 10 - 10 - 12 Cesar Bostjan D 09/07/1982 SLO Chievo 32 1 115 4 14 CofieIsaac C 05/04/1991 GHA Genoa 17 1 45 3 3 Dainelli Dario D 09/06/1979 Chievo 26 2 351 10 26 Edimar Curitiba D 21/08/1986 BRA CFR Cluj/Rio Ave 1/24 -/1 - - 21 Frey Nicholas D 06/03/1984 FRA Chievo 32 - 146 - 5 Gamberini Alessandro D 27/08/1981 Genoa 10 - 308 7 56 Hetemaj Perparim C 12/12/1986 FIN Chievo 32 - 124 2 13 Izco Mariano Julio C 13/03/1983 ARG Catania 30 3 218 6 6 Kupisz Tomasz C 02/02/1990 POL Jagiellonia/Chievo 6/1 -/- 1 - 7 Lazarevic Dejan C 15/02/1990 SLO Chievo 14 1 16 1 84 Mangani Thomas D 29/04/1987 FRA Nancy 36 1 - - 10 Maxi López Gaston A 03/04/1984 ARG Catania/Sampdoria 12/11 1/1 114 29 69 Meggiorini Riccardo A 04/09/1985 Torino 34 - 140 10 Miranda Marcos Vinicius Santos P 06/03/1992 BRA Sorrento 13 -12 - - 43 Paloschi Alberto A 04/01/1990 Chievo 34 13 123 33 33 Papp Paul D 11/11/1989 ROM Chievo/Astra Giurgiu 6/11 -/1 14 1 31 Pellissier Sergio A 12/04/1979 Chievo 22 1 344 86 1 Puggioni Christian P 17/01/1981 Chievo 23 -32 60 -74 8 Radovanovic Ivan D 29/08/1988 SCG Chievo 33 - 99 1 20 Sardo Gennaro C 08/05/1979 Chievo 30 1 183 8 24 Schelotto Matias Ezequiel C 23/05/1989 ARG Sassuolo/Parma 11/16 1/4 123 9 90 Seculin Andrea P 14/07/1990 Avellino 24 -26 - - 77 Sestu Alessio C 29/09/1983 Chievo/Sampdoria 12/2 -/- 67 2 32 Sorcan Grega P 05/03/1996 SLO Chievo - - - - 87 Zukanovic Ervin D 11/02/1987 BIH AA Gent 19 2 - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Cesena-Parma 14-09-2014 2 Lazio-Cesena 21-09-2014 3 Cesena-Empoli 24-09-2014 4 Juventus-Cesena 28-09-2014 5 Cesena-Milan 05-10-2014 6 Udinese-Cesena 19-10-2014 7 Palermo-Cesena 26-10-2014 8 Cesena-Inter 29-10-2014 9 Roma-Cesena 02-11-2014 10 Cesena-Verona 09-11-2014 11 Chievo-Cesena 23-11-2014 12 Cesena-Sampdoria 30-11-2014 13 Cesena-Genoa 07-12-2014 14 Atalanta-Cesena 14-12-2014 15 Cesena-Fiorentina 21-12-2014 16 Sassuolo-Cesena 06-01-2015 17 Cesena-Napoli 11-01-2015 18 Cagliari-Cesena 18-01-2015 19 Cesena-Torino 25-01-2015 20 Parma-Cesena 01-02-2015 21 Cesena-Lazio 08-02-2015 22 Empoli-Cesena 15-02-2015 23 Cesena-Juventus 22-02-2015 24 Milan-Cesena 01-03-2015 25 Cesena-Udinese 08-03-2015 26 Cesena-Palermo 15-03-2015 27 Inter-Cesena 22-03-2015 28 Cesena-Roma 04-04-2015 29 Verona-Cesena 12-04-2015 30 Cesena-Chievo 19-04-2015 31 Sampdoria-Cesena 26-04-2015 32 Genoa-Cesena 29-04-2015 33 Cesena-Atalanta 03-05-2015 34 Fiorentina-Cesena 10-05-2015 35 Cesena-Sassuolo 17-05-2015 36 Napoli-Cesena 24-05-2015 37 Cesena-Cagliari 31-05-2015 38 Torino-Cesena

CESENAAll.: Pierpaolo Bisoli (confermato) DATA g. PARTITA

30-08-2014 1 Chievo-Juventus 14-09-2014 2 Napoli-Chievo 21-09-2014 3 Chievo-Parma 24-09-2014 4 Sampdoria-Chievo 28-09-2014 5 Chievo-Empoli 05-10-2014 6 Milan-Chievo 19-10-2014 7 Roma-Chievo 26-10-2014 8 Chievo-Genoa 29-10-2014 9 Palermo-Chievo 02-11-2014 10 Chievo-Sassuolo 09-11-2014 11 Chievo-Cesena 23-11-2014 12 Udinese-Chievo 30-11-2014 13 Chievo-Lazio 07-12-2014 14 Cagliari-Chievo 14-12-2014 15 Chievo-Inter 21-12-2014 16 Verona-Chievo 06-01-2015 17 Chievo-Torino 11-01-2015 18 Atalanta-Chievo 18-01-2015 19 Chievo-Fiorentina 25-01-2015 20 Juventus-Chievo 01-02-2015 21 Chievo-Napoli 08-02-2015 22 Parma-Chievo 15-02-2015 23 Chievo-Sampdoria 22-02-2015 24 Empoli-Chievo 01-03-2015 25 Chievo-Milan 08-03-2015 26 Chievo-Roma 15-03-2015 27 Genoa-Chievo 22-03-2015 28 Chievo-Palermo 04-04-2015 29 Sassuolo-Chievo 12-04-2015 30 Cesena-Chievo 19-04-2015 31 Chievo-Udinese 26-04-2015 32 Lazio-Chievo 29-04-2015 33 Chievo-Cagliari 03-05-2015 34 Inter-Chievo 10-05-2015 35 Chievo-Verona 17-05-2015 36 Torino-Chievo 24-05-2015 37 Chievo-Atalanta 31-05-2015 38 Fiorentina-Chievo

CHIEVOAll.: Eugenio Corini (confermato) DATA g. PARTITA

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99 Aguirre Rodrigo Sebastián A 01/10/1994 URU Liverpool M. 26 9 - - 25 Bachini Matteo D 24/05/1995 Empoli - - - - 19 Barba Federico D 01/09/1993 Empoli 14 - - - 28 Bassi Davide P 12/04/1985 Empoli 42 -35 25 -39 22 Bianchetti Matteo D 17/03/1993 Verona/Spezia 3/9 -/- 3 - 16 Biggeri Matteo P 25/04/1996 Empoli - - - - 11 Croce Daniele C 09/09/1982 Empoli 37 1 - - 30 Gemignani Andrea D 13/02/1996 Empoli - - - - 17 Guarente Tiberio C 01/11/1985 Catania/Chievo 13/10 -/- 135 5 23 Hysaj Elseid D 02/02/1994 ALB Empoli 32 1 - - 2 Laurini Vincent D 10/06/1989 FRA Empoli 37 - - - 13 Laxalt Diego Sebastian C 07/02/1993 URU Bologna 15 2 15 2 7 Maccarone Massimo A 06/09/1979 Empoli 42 15 172 52 21 Mario Rui Silva Duarte D 27/05/1991 POR Empoli 26 - - - 58 Martinelli Luca D 20/12/1988 Juve Stabia/Empoli 12/- -/- - - 9 Mchedlidze Levan A 24/03/1990 GEO Empoli 23 2 11 1 5 Moro Davide C 02/01/1982 Empoli 20 1 126 1 20 Pucciarelli Manuel A 17/06/1991 Empoli 37 6 - - 95 Rovini Emanuele A 20/02/1995 Udinese - - - - 24 Rugani Daniele D 29/07/1994 Empoli 40 2 - - 33 Sepe Luigi P 08/05/1991 Lanciano 39 -38 1 -2 77 Shekiladze Irakli A 17/09/1992 GEO Empoli 3 - - - 8 Signorelli Franco C 01/01/1991 Empoli 33 - - - 10 Tavano Francesco A 02/03/1979 Empoli 40 22 148 39 26 Tonelli Lorenzo D 17/01/1990 Empoli 37 3 - - 6 ValdifioriMirko C 21/04/1986 Empoli 40 - - - 88 Vecino Matías C 24/08/1991 URU Fiorentina/Cagliari 6/9 -/2 15 2 18 Verdi Simone A 12/07/1992 Empoli 40 5 4 - Zielinski Piotr C 20/05/1994 POL Udinese 10 - 19 -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

28 Alonso Marcos Mendoza D 28/12/1990 ESP Fiorentina/Sunderland 3/16 -/- 3 - 10 Aquilani Alberto C 07/07/1984 Fiorentina 31 6 214 25 30 Babacar Khouma A 17/03/1993 SEN Modena 39 20 23 1 5 Badelj Milan C 25/02/1989 HRV Amburgo 29 1 - - 19 Basanta José María D 03/04/1984 ARG Monterrey 29 - - - 29 Bernardeschi Federico A 16/02/1994 Crotone 38 12 - - 20 Borja Valero Iglesias C 12/01/1985 ESP Fiorentina 32 6 69 7 25 Brillante Joshua C 25/03/1993 AUS Newcastle Jets 24 - - - 38 Capezzi Leonardo C 28/03/1995 Fiorentina - - - - 11 Cuadrado Juan Guillermo Bello C 26/05/1988 COL Fiorentina 32 11 121 19 El Hamdaoui Mounir A 14/07/1984 Málaga 13 3 19 3 14 Fernandez Matías C 15/05/1986 CHI Fiorentina 23 3 45 4 33 Gomez Mario A 10/07/1985 GER Fiorentina 9 3 9 3 55 Hegazi Ahmed D 25/01/1991 EGY Fiorentina 1 - 3 - 13 Iakovenko Oleksandr C 23/07/1987 UKR Fiorentina/Málaga 3/9 -/1 3 - 72 Ilicic Josip C 29/01/1988 SLO Fiorentina 21 3 119 23 17 Joaquín Sánchez C 21/07/1981 ESP Fiorentina 26 2 26 2 16 Kurtic Jasmin C 10/01/1989 SLO Sassuolo/Torino 18/16 -/2 69 3 32 Lazzari Andrea C 03/12/1984 Udinese 25 - 213 14 24 Lezzerini Luca P 24/03/1995 Fiorentina - - - - 21 Lupatelli Cristiano P 21/06/1978 Fiorentina - - 123 -162 8 Marin Marko D 13/03/1989 GER Siviglia 18 - - - 1 Neto Norberto Murara P 19/07/1989 BRA Fiorentina 35 -38 43 -49 93 Octavio Merlo Manteca C 29/12/1993 BRA Botafogo/ABC -/3 -/- - - 23 Pasqual Manuel D 13/03/1982 Fiorentina 26 - 265 5 39 Petriccione Jacopo C 22/02/1995 Fiorentina - - - - 7 Pizarro David Cortes C 11/09/1979 CHI Fiorentina 28 1 353 28 4 Richards Micah D 24/06/1988 ENG Manchester City 2 - - - 2 Rodríguez Gonzalo D 10/04/1984 ARG Fiorentina 33 4 68 10 22 Rossi Giuseppe A 01/02/1987 Fiorentina 21 16 41 25 15 Savic Stefan D 08/01/1991 MNT Fiorentina 31 - 57 2 12 Tatarusanu Ciprian P 09/02/1986 ROM Steaua Bucarest 29 - - - 40 Tomovic Nenad D 30/08/1987 SCG Fiorentina 25 - 114 1 6 Vargas Juan Manuel Risco C 05/10/1983 PER Fiorentina 24 4 217 21

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Udinese-Empoli 14-09-2014 2 Empoli-Roma 21-09-2014 3 Cesena-Empoli 24-09-2014 4 Empoli-Milan 28-09-2014 5 Chievo-Empoli 05-10-2014 6 Empoli-Palermo 19-10-2014 7 Genoa-Empoli 26-10-2014 8 Empoli-Cagliari 29-10-2014 9 Sassuolo-Empoli 02-11-2014 10 Empoli-Juventus 09-11-2014 11 Empoli-Lazio 23-11-2014 12 Parma-Empoli 30-11-2014 13 Empoli-Atalanta 07-12-2014 14 Napoli-Empoli 14-12-2014 15 Empoli-Torino 21-12-2014 16 Fiorentina-Empoli 06-01-2015 17 Empoli-Verona 11-01-2015 18 Sampdoria-Empoli 18-01-2015 19 Empoli-Inter 25-01-2015 20 Empoli-Udinese 01-02-2015 21 Roma-Empoli 08-02-2015 22 Empoli-Cesena 15-02-2015 23 Milan-Empoli 22-02-2015 24 Empoli-Chievo 01-03-2015 25 Palermo-Empoli 08-03-2015 26 Empoli-Genoa 15-03-2015 27 Cagliari-Empoli 22-03-2015 28 Empoli-Sassuolo 04-04-2015 29 Juventus-Empoli 12-04-2015 30 Lazio-Empoli 19-04-2015 31 Empoli-Parma 26-04-2015 32 Atalanta-Empoli 29-04-2015 33 Empoli-Napoli 03-05-2015 34 Torino-Empoli 10-05-2015 35 Empoli-Fiorentina 17-05-2015 36 Verona-Empoli 24-05-2015 37 Empoli-Sampdoria 31-05-2015 38 Inter-Empoli

EMPOLIAll.: Maurizio Sarri (confermato) DATA g. PARTITA

30-08-2014 1 Roma-Fiorentina 14-09-2014 2 Fiorentina-Genoa 21-09-2014 3 Atalanta-Fiorentina 24-09-2014 4 Fiorentina-Sassuolo 28-09-2014 5 Torino-Fiorentina 05-10-2014 6 Fiorentina-Inter 19-10-2014 7 Fiorentina-Lazio 26-10-2014 8 Milan-Fiorentina 29-10-2014 9 Fiorentina-Udinese 02-11-2014 10 Sampdoria-Fiorentina 09-11-2014 11 Fiorentina-Napoli 23-11-2014 12 Verona-Fiorentina 30-11-2014 13 Cagliari-Fiorentina 07-12-2014 14 Fiorentina-Juventus 14-12-2014 15 Cesena-Fiorentina 21-12-2014 16 Fiorentina-Empoli 06-01-2015 17 Parma-Fiorentina 11-01-2015 18 Fiorentina-Palermo 18-01-2015 19 Chievo-Fiorentina 25-01-2015 20 Fiorentina-Roma 01-02-2015 21 Genoa-Fiorentina 08-02-2015 22 Fiorentina-Atalanta 15-02-2015 23 Sassuolo-Fiorentina 22-02-2015 24 Fiorentina-Torino 01-03-2015 25 Inter-Fiorentina 08-03-2015 26 Lazio-Fiorentina 15-03-2015 27 Fiorentina-Milan 22-03-2015 28 Udinese-Fiorentina 04-04-2015 29 Fiorentina-Sampdoria 12-04-2015 30 Napoli-Fiorentina 19-04-2015 31 Fiorentina-Verona 26-04-2015 32 Fiorentina-Cagliari 29-04-2015 33 Juventus-Fiorentina 03-05-2015 34 Fiorentina-Cesena 10-05-2015 35 Empoli-Fiorentina 17-05-2015 36 Fiorentina-Parma 24-05-2015 37 Palermo-Fiorentina 31-05-2015 38 Fiorentina-Chievo

FIORENTINAAll.: Vincenzo Montella (confermato) DATA g. PARTITA

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52 Alhassan Moro C 15/01/1994 GHA Cesena 12 - - - 13 Antonelli Luca D 11/02/1987 Genoa 30 3 130 6 3 Antonini Luca C 04/08/1982 Genoa 26 2 174 6 91 Bertolacci Andrea C 11/01/1991 Genoa 25 2 91 12 Blaze Allan D 24/06/1994 FRA Genoa - - - - 8 Burdisso Nicolas Andres D 12/04/1981 ARG Roma/Genoa 5/15 -/- 210 10 4 De Maio Sebastian D 05/03/1987 FRA Genoa 23 2 25 2 21 Edenílson Andrade dos Santos D 19/12/1989 BRA Udinese - - - - 18 Fetfatzidis Giannis C 21/12/1990 GRE Olympiakos/Genoa 2/31 -/2 31 2 19 Greco Leandro C 19/07/1986 Livorno 32 4 67 4 24 Iago Falqué Silva C 04/01/1990 ESP Rayo Vallecano 28 3 - - 77 Improta Riccardo A 19/12/1993 Chievo/Padova 3/19 -/7 3 - 5 Izzo Armando D 02/03/1992 Avellino 30 1 - - 33 Kucka Juraj C 26/02/1987 SVK Genoa 11 2 87 7 23 Lamanna Eugenio P 07/08/1989 Siena 39 -39 - - Lestienne Maxime A 17/06/1992 BEL Club Brugge 39 11 - - 38 Mandragora Rolando C 29/06/1997 Genoa - - - - 15 Marchese Giovanni D 17/10/1984 Genoa 27 - 115 5 28 Marsura Davide A 20/02/1994 Feralpisalò 26 8 - - 32 Matri Alessandro A 19/08/1984 Milan/Fiorentina 15/15 1/4 225 67 92 Mussis Franco C 19/04/1992 ARG Gimnasia 35 2 - - 37 Panico Giuseppe Antonio A 10/05/1997 Genoa - - - - 34 Parente Paolo D 08/03/1997 Genoa - - - - 1 Perin Mattia P 10/11/1992 Genoa 37 -50 67 -118 10 Perotti Diego C 26/06/1988 ARG Siviglia/Boca Juniors 10/2 1/- - - 9 Pinilla Mauricio A 04/02/1984 CHI Cagliari 26 7 104 32 27 Ragusa Antonino A 27/03/1990 Pescara 40 9 - - 88 Rincón Tomás C 13/01/1988 VEN Amburgo 22 - - - Roncaglia Facundo Sebastián D 10/02/1987 ARG Fiorentina 13 - 37 3 87 Rosi Aleandro C 17/05/1987 Parma/Sassuolo 11/7 2/- 148 9 2 Sampirisi Mario C 31/10/1992 Genoa/Olhanense 4/11 -/- 27 - 22 Santana Mario Alberto C 23/12/1981 ARG Genoa/Olhanense 6/3 -/- 255 28 39 Sommariva Daniele P 18/07/1997 Genoa - - - - 69 Sturaro Stefano C 09/03/1993 Genoa 16 1 16 1

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

6 Andreolli Marco D 10/06/1986 Inter 4 1 98 4

46 Berni Tommaso P 06/03/1983 Torino - - 9 -10

14 Campagnaro Hugo Armando D 27/06/1980 ARG Inter 21 - 189 7

30 Carrizo Juan P 06/05/1984 ARG Inter 4 -7 44 59

33 D’Ambrosio Danilo C 09/09/1988 Torino/Inter 14/11 2/- 53 4

22 Dodô José Rodolfo D 06/02/1992 BRA Roma 19 - 30 -

54 Donkor Isaac D 15/08/1995 GHA Inter - - - -

13 Guarín Freddy C 30/06/1986 COL Inter 32 4 70 8

1 Handanovic Samir P 14/07/1984 SLO Inter 36 -32 257 -315

88 Hernanes Anderson de Carvalho C 29/05/1985 BRA Lazio/Inter 17/14 3/2 132 35

9 Icardi Mauro Emanuel A 19/02/1993 ARG Inter 22 9 53 19

2 Jonathan Cícero Moreira D 27/02/1986 BRA Inter 31 3 55 4

5 Juan Jesus Nunes Guilherme D 10/06/1991 BRA Inter 27 - 59 1

10 Kovacic Mateo C 06/05/1994 HRV Inter 32 - 45 -

44 Krhin Rene C 21/05/1990 SLO Bologna 27 - 64 1

17 Kuzmanovic Zdravko C 22/09/1987 SCG Inter 15 - 98 3

90 M’Vila Yann C 29/06/1990 FRA Rubin 19 - - -

25 Mbaye Ibrahima D 19/11/1994 SEN Livorno 25 2 25 2

18 Medel Gary Alexis C 03/08/1987 CHI Cardiff City 34 - - -

55 Nagatomo Yuto D 12/09/1986 Inter 34 5 123 9

20 Obi Joel Chukwuma C 22/05/1991 NGA Parma 8 - 47 1

7 Osvaldo Pablo Daniel A 12/01/1986 ARG Southampton/Juventus 13/11 3/1 111 36

8 Palacio Rodrigo A 05/02/1982 ARG Inter 37 17 153 63

23 Ranocchia Andrea D 16/02/1988 Inter 24 1 119 8

24 Sciacca Giacomo D 19/04/1996 Inter - - - -

15 Vidic Nemanja D 21/10/1981 SCG Manchester Utd. 25 - - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Genoa-Napoli 14-09-2014 2 Fiorentina-Genoa 21-09-2014 3 Genoa-Lazio 24-09-2014 4 Verona-Genoa 28-09-2014 5 Genoa-Sampdoria 05-10-2014 6 Parma-Genoa 19-10-2014 7 Genoa-Empoli 26-10-2014 8 Chievo-Genoa 29-10-2014 9 Genoa-Juventus 02-11-2014 10 Udinese-Genoa 09-11-2014 11 Cagliari-Genoa 23-11-2014 12 Genoa-Palermo 30-11-2014 13 Cesena-Genoa 07-12-2014 14 Genoa-Milan 14-12-2014 15 Genoa-Roma 21-12-2014 16 Torino-Genoa 06-01-2015 17 Genoa-Atalanta 11-01-2015 18 Inter-Genoa 18-01-2015 19 Genoa-Sassuolo 25-01-2015 20 Napoli-Genoa 01-02-2015 21 Genoa-Fiorentina 08-02-2015 22 Lazio-Genoa 15-02-2015 23 Genoa-Verona 22-02-2015 24 Sampdoria-Genoa 01-03-2015 25 Genoa-Parma 08-03-2015 26 Empoli-Genoa 15-03-2015 27 Genoa-Chievo 22-03-2015 28 Juventus-Genoa 04-04-2015 29 Genoa-Udinese 12-04-2015 30 Genoa-Cagliari 19-04-2015 31 Palermo-Genoa 26-04-2015 32 Genoa-Cesena 29-04-2015 33 Milan-Genoa 03-05-2015 34 Roma-Genoa 10-05-2015 35 Genoa-Torino 17-05-2015 36 Atalanta-Genoa 24-05-2015 37 Genoa-Inter 31-05-2015 38 Sassuolo-Genoa

GENOAAll.: Gian Piero Gasperini (conf.) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Torino-Inter 14-09-2014 2 Inter-Sassuolo 21-09-2014 3 Palermo-Inter 24-09-2014 4 Inter-Atalanta 28-09-2014 5 Inter-Cagliari 05-10-2014 6 Fiorentina-Inter 19-10-2014 7 Inter-Napoli 26-10-2014 8 Cesena-Inter 29-10-2014 9 Inter-Sampdoria 02-11-2014 10 Parma-Inter 09-11-2014 11 Inter-Verona 23-11-2014 12 Milan-Inter 30-11-2014 13 Roma-Inter 07-12-2014 14 Inter-Udinese 14-12-2014 15 Chievo-Inter 21-12-2014 16 Inter-Lazio 06-01-2015 17 Juventus-Inter 11-01-2015 18 Inter-Genoa 18-01-2015 19 Empoli-Inter 25-01-2015 20 Inter-Torino 01-02-2015 21 Sassuolo-Inter 08-02-2015 22 Inter-Palermo 15-02-2015 23 Atalanta-Inter 22-02-2015 24 Cagliari-Inter 01-03-2015 25 Inter-Fiorentina 08-03-2015 26 Napoli-Inter 15-03-2015 27 Inter-Cesena 22-03-2015 28 Sampdoria-Inter 04-04-2015 29 Inter-Parma 12-04-2015 30 Verona-Inter 19-04-2015 31 Inter-Milan 26-04-2015 32 Inter-Roma 29-04-2015 33 Udinese-Inter 03-05-2015 34 Inter-Chievo 10-05-2015 35 Lazio-Inter 17-05-2015 36 Inter-Juventus 24-05-2015 37 Genoa-Inter 31-05-2015 38 Inter-Empoli

INTERAll.: Walter Mazzarri (confermato) DATA g. PARTITA

LE ROSE AGGIORNATE DELLE SQUADRE DI SERIE A 2014/2015

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Page 40: Calcio2000 n. 202

22 Asamoah Kwadwo C 09/12/1988 GHA Juventus 34 2 175 12

15 Barzagli Andrea D 08/05/1981 Juventus 26 - 281 7

19 Bonucci Leonardo D 01/05/1987 Juventus 29 2 167 8

1 Buffon Gianluigi P 28/01/1978 Juventus 33 -20 522 -447

4 Cáceres Martin D 07/04/1987 URU Juventus 17 - 61 3

3 Chiellini Giorgio D 14/08/1984 Juventus 31 3 264 22

11 Coman Kingsley C 13/06/1996 FRA Paris S.G. 2 - - -

33 Evrà Patrice D 15/05/1981 FRA Manchester Utd. 33 1 - -

12 Giovinco Sebastian A 26/01/1987 Juventus 16 2 182 39

26 Lichtsteiner Stefan D 16/01/1984 SUI Juventus 27 2 190 11

14 Llorente Fernando A 26/02/1985 ESP Juventus 34 16 34 16

8 Marchisio Claudio C 19/01/1986 Juventus 29 4 204 29

39 Marrone Luca C 28/03/1990 Sassuolo 15 - 30 1

9 Morata Álvaro Borja A 23/10/1992 ESP Real Madrid 23 8 - -

16 Motta Marco D 14/05/1986 Juventus/Genoa 2/13 -/- 177 3

5 Ogbonna Angelo Obinze D 23/05/1988 Juventus 16 - 61 -

20 Padoin Simone C 18/03/1984 Juventus 21 1 169 10

7 Pepe Simone C 30/08/1983 Juventus 2 - 207 28

37 Pereyra Roberto Maximiliano C 07/01/1991 ARG Udinese 36 2 84 8

21 Pirlo Andrea C 19/05/1979 Juventus 30 4 473 54

6 Pogba Paul C 15/03/1993 FRA Juventus 36 7 63 12

2 Rômulo Souza Orestes D 22/05/1987 BRA Verona 32 6 62 8

34 Rubinho Fernando Moedim P 04/08/1980 BRA Juventus 1 - 85 -102

30 Storari Marco P 07/11/1977 ITA Juventus 6 -3 169 -209

10 Tévez Carlos Alberto C 05/02/1984 ARG Juventus 34 19 34 19

23 Vidal Arturo C 22/05/1987 CHI Juventus 32 11 96 28

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

8 Basta Dusan D 18/08/1984 SCG Udinese 30 3 112 9 1 Berisha Etrit P 10/03/1989 ALB Lazio 17 -25 17 -25 5 Biglia Lucas Rodrigo C 30/01/1986 ARG Lazio 26 2 26 2 20 Braafheid Edson D 08/04/1983 HOL Hoffenheim - - - - 27 Cana Lorik C 27/07/1983 ALB Lazio 26 2 65 4 87 Candreva Antonio C 28/02/1987 Lazio 37 12 174 28 32 Cataldi Danilo C 06/08/1994 Crotone 35 4 - - 39 Cavanda Luis Pedro D 02/01/1991 ANG Lazio 19 1 37 1 2 Ciani Michael D 06/04/1984 FRA Lazio 18 1 36 1 3 De Vrij Stefan D 05/02/1992 HOL Feyenoord 32 4 - - 9 Djordjevic Filip A 28/09/1987 SCG Nantes 27 10 - - 10 Éderson Honorato Campos C 13/01/1986 BRA Lazio 15 1 30 2 8 Felipe Anderson Pereira C 15/04/1993 BRA Lazio 13 - 13 - 18 Gentiletti Santiago Juan D 09/01/1985 ARG San Lorenzo 25 1 - - 15 Gonzalez Álvaro Rafael C 29/10/1984 URU Lazio 25 1 109 4 55 Guerrieri Guido P 25/02/1996 Lazio - - - - 14 Keita Balde Diao A 08/03/1995 SEN Lazio 25 5 25 5 11 Klose Miroslav A 09/06/1978 GER Lazio 25 7 81 35 13 Konko Abdoulay C 09/03/1984 FRA Lazio 21 - 136 5 24 Ledesma Cristian C 24/09/1982 ARG Lazio 27 - 344 15 19 Lulic Senad D 18/01/1986 BIH Lazio 30 7 90 12 22 Marchetti Federico P 07/02/1983 Lazio 21 -29 153 -189 6 Mauri Stefano C 08/01/1980 Lazio 12 4 314 45 85 Novaretti Diego Martin D 09/05/1985 ARG Lazio 11 - 11 - 23 Onazi Ogenyi C 25/12/1992 NGA Lazio 29 1 45 2 16 Parolo Marco C 25/01/1985 Parma 36 8 140 17 17 Pereirinha Bruno Alexandre C 02/03/1988 POR Lazio 11 - 19 - 26 Radu Stefan D 22/10/1986 ROM Lazio 25 1 153 2 Sculli Giuseppe A 23/03/1981 Lazio/Genoa -/10 -/- 285 38 77 Strakosha Thomas P 19/03/1995 ALB Lazio - - - - 45 Tounkara Mamadou C 19/01/1996 ESP Lazio 1 - 1 - 28 Vinícius Ribeiro de Freitas D 07/03/1993 BRA Lazio/Padova -/10 -/1 - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

30-08-2014 1 Chievo-Juventus 14-09-2014 2 Juventus-Udinese 21-09-2014 3 Milan-Juventus 24-09-2014 4 Juventus-Cesena 28-09-2014 5 Atalanta-Juventus 05-10-2014 6 Juventus-Roma 19-10-2014 7 Sassuolo-Juventus 26-10-2014 8 Juventus-Palermo 29-10-2014 9 Genoa-Juventus 02-11-2014 10 Empoli-Juventus 09-11-2014 11 Juventus-Parma 23-11-2014 12 Lazio-Juventus 30-11-2014 13 Juventus-Torino 07-12-2014 14 Fiorentina-Juventus 14-12-2014 15 Juventus-Sampdoria 21-12-2014 16 Cagliari-Juventus 06-01-2015 17 Juventus-Inter 11-01-2015 18 Napoli-Juventus 18-01-2015 19 Juventus-Verona 25-01-2015 20 Juventus-Chievo 01-02-2015 21 Udinese-Juventus 08-02-2015 22 Juventus-Milan 15-02-2015 23 Cesena-Juventus 22-02-2015 24 Juventus-Atalanta 01-03-2015 25 Roma-Juventus 08-03-2015 26 Juventus-Sassuolo 15-03-2015 27 Palermo-Juventus 22-03-2015 28 Juventus-Genoa 04-04-2015 29 Juventus-Empoli 12-04-2015 30 Parma-Juventus 19-04-2015 31 Juventus-Lazio 26-04-2015 32 Torino-Juventus 29-04-2015 33 Juventus-Fiorentina 03-05-2015 34 Sampdoria-Juventus 10-05-2015 35 Juventus-Cagliari 17-05-2015 36 Inter-Juventus 24-05-2015 37 Juventus-Napoli 31-05-2015 38 Verona-Juventus

JUVENTUSAll.: Massimiliano Allegri (nuovo) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Milan-Lazio 14-09-2014 2 Lazio-Cesena 21-09-2014 3 Genoa-Lazio 24-09-2014 4 Lazio-Udinese 28-09-2014 5 Palermo-Lazio 05-10-2014 6 Lazio-Sassuolo 19-10-2014 7 Fiorentina-Lazio 26-10-2014 8 Lazio-Torino 29-10-2014 9 Verona-Lazio 02-11-2014 10 Lazio-Cagliari 09-11-2014 11 Empoli-Lazio 23-11-2014 12 Lazio-Juventus 30-11-2014 13 Chievo-Lazio 07-12-2014 14 Parma-Lazio 14-12-2014 15 Lazio-Atalanta 21-12-2014 16 Inter-Lazio 06-01-2015 17 Lazio-Sampdoria 11-01-2015 18 Roma-Lazio 18-01-2015 19 Lazio-Napoli 25-01-2015 20 Lazio-Milan 01-02-2015 21 Cesena-Lazio 08-02-2015 22 Lazio-Genoa 15-02-2015 23 Udinese-Lazio 22-02-2015 24 Lazio-Palermo 01-03-2015 25 Sassuolo-Lazio 08-03-2015 26 Lazio-Fiorentina 15-03-2015 27 Torino-Lazio 22-03-2015 28 Lazio-Verona 04-04-2015 29 Cagliari-Lazio 12-04-2015 30 Lazio-Empoli 19-04-2015 31 Juventus-Lazio 26-04-2015 32 Lazio-Chievo 29-04-2015 33 Lazio-Parma 03-05-2015 34 Atalanta-Lazio 10-05-2015 35 Lazio-Inter 17-05-2015 36 Sampdoria-Lazio 24-05-2015 37 Lazio-Roma 31-05-2015 38 Napoli-Lazio

LAZIOAll.: Stefano Pioli (nuovo) DATA g. PARTITA

Calcio2OOO40

Page 41: Calcio2000 n. 202

20 Abate Ignazio C 12/11/1986 Milan 19 1 183 4 32 Abbiati Christian P 08/07/1977 Milan 28 -31 324 -306 1 Agazzi Michael P 03/07/1984 Cagliari/Chievo 11/14 -19/-21 136 -186 14 Albertazzi Michelangelo D 07/01/1991 Verona 15 - 15 - 33 Alex Rodrigo D 17/06/1982 BRA Paris S.G. 31 2 - - 27 Armero Pablo Estifer D 02/11/1986 COL Napoli/West Ham Utd. 14/5 -/- 98 3 28 Bonaventura Giacomo C 22/08/1989 Atalanta 31 5 98 14 25 Bonera Daniele D 31/05/1981 Milan 16 - 306 1 24 Cristante Bryan C 03/03/1995 Milan 3 1 3 1 34 De Jong Nigel C 30/11/1984 HOL Milan 33 2 45 3 2 De Sciglio Mattia D 20/10/1992 Milan 16 - 46 - 23 Diego López Rodríguez P 03/11/1981 ESP Real Madrid 36 - - - 92 El Shaarawy Stephan A 27/10/1992 Milan 6 - 68 18 15 Essien Michael C 03/12/1982 GHA Chelsea/Milan 5/7 -/- 7 - 10 Honda Keisuke A 13/06/1986 JPN CSKA Mosca/Milan 18/14 1/1 14 1 98 Mastour Hachim A 15/06/1998 Milan - - - - 87 Ménez Jérémy A 07/05/1987 FRA Paris S.G. 16 2 84 7 5 Mexès Philippe D 30/03/1982 FRA Milan 22 2 244 14 18 Montolivo Riccardo C 18/01/1985 Milan 29 3 312 27 4 Muntari Alì Sulley C 27/08/1984 GHA Milan 26 5 245 23 19 Niang M’Baye A 19/12/1994 FRA Milan/Montpellier 8/19 -/4 28 - 11 Pazzini Giampaolo A 02/08/1984 Milan 18 2 293 97 16 Poli Andrea C 29/09/1989 Milan 26 2 128 5 13 Rami Adil D 27/12/1985 FRA Valencia/Milan 3/18 -/3 18 3 8 Saponara Riccardo A 21/12/1991 Milan 7 - 7 - 9 Torres Fernando José A 20/03/1984 ESP Chelsea 28 5 - - 21 Van Ginkel Marco C 01/12/1992 HOL Chelsea 2 - - - 81 Zaccardo Cristian D 21/12/1981 Milan 11 - 351 21 17 Zapata Cristian Eduardo D 30/09/1986 COL Milan 20 1 211 6

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

33 Albiol Raúl C 04/09/1985 ESP Napoli 32 1 32 1

45 Andújar Mariano P 30/07/1983 ARG Catania 24 -42 157 -204

5 Britos Miguel Angel D 17/07/1985 URU Napoli 16 1 120 6

7 Callejón José María A 11/02/1987 ESP Napoli 37 15 37 15

15 Colombo Roberto P 24/08/1975 Napoli 1 - 8 -9

19 David López Silva C 09/10/1989 ESP Espanyol 33 2 - -

6 De Guzman Jonathan C 13/09/1987 HOL Swansea City 34 4 - -

77 Gargano Walter Alejandro C 23/07/1984 URU Parma 22 1 215 5

31 Ghoulam Faouzi D 01/02/1991 ALG St. Étienne/Napoli 17/15 1/- 15 -

17 Hamsík Marek C 27/07/1987 SVK Napoli 28 7 247 68

4 Henrique Adriano D 14/10/1986 BRA Palmeiras/Napoli 28/11 1/1 11 1

9 Higuaín Gonzalo A 10/12/1987 ARG Napoli 32 17 32 17

88 Inler Gokhan C 27/06/1984 SUI Napoli 32 2 240 14

24 Insigne Lorenzo A 04/06/1991 Napoli 36 3 74 8

8 Jorginho Jorge Luiz Frello C 21/12/1991 BRA Verona/Napoli 18/15 7/- 33 7

26 Koulibaly Kalidou D 20/06/1991 FRA Racing Genk 33 2 - -

11 Maggio Christian D 11/02/1982 Napoli 22 - 269 32

14 Mertens Dries A 06/05/1987 BEL Napoli 33 11 33 11

16 Mesto Giandomenico C 25/05/1982 Napoli 11 - 324 12

25 Michu Miguel Pérez C 21/03/1986 ESP Swansea City 17 2 - -

22 Radosevic Josip C 03/04/1994 HRV Napoli 8 - 8 -

1 Rafael Cabral Barbosa P 20/05/1990 BRA Napoli 8 -8 8 -8

83 Rosati Antonio P 26/06/1983 Sassuolo/Fiorentina 2/3 -6/-6 54 95

91 Zapata Duván Esteban A 01/04/1991 COL Estudiantes/Napoli 2/16 1/5 16 5

18 Zúñiga Juan Camilo Mosquera D 14/12/1985 COL Napoli 6 - 146 4

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Milan-Lazio 14-09-2014 2 Parma-Milan 21-09-2014 3 Milan-Juventus 24-09-2014 4 Empoli-Milan 28-09-2014 5 Cesena-Milan 05-10-2014 6 Milan-Chievo 19-10-2014 7 Verona-Milan 26-10-2014 8 Milan-Fiorentina 29-10-2014 9 Cagliari-Milan 02-11-2014 10 Milan-Palermo 09-11-2014 11 Sampdoria-Milan 23-11-2014 12 Milan-Inter 30-11-2014 13 Milan-Udinese 07-12-2014 14 Genoa-Milan 14-12-2014 15 Milan-Napoli 21-12-2014 16 Roma-Milan 06-01-2015 17 Milan-Sassuolo 11-01-2015 18 Torino-Milan 18-01-2015 19 Milan-Atalanta 25-01-2015 20 Lazio-Milan 01-02-2015 21 Milan-Parma 08-02-2015 22 Juventus-Milan 15-02-2015 23 Milan-Empoli 22-02-2015 24 Milan-Cesena 01-03-2015 25 Chievo-Milan 08-03-2015 26 Milan-Verona 15-03-2015 27 Fiorentina-Milan 22-03-2015 28 Milan-Cagliari 04-04-2015 29 Palermo-Milan 12-04-2015 30 Milan-Sampdoria 19-04-2015 31 Inter-Milan 26-04-2015 32 Udinese-Milan 29-04-2015 33 Milan-Genoa 03-05-2015 34 Napoli-Milan 10-05-2015 35 Milan-Roma 17-05-2015 36 Sassuolo-Milan 24-05-2015 37 Milan-Torino 31-05-2015 38 Atalanta-Milan

MILANAll.: Filippo Inzaghi (nuovo) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Genoa-Napoli 14-09-2014 2 Napoli-Chievo 21-09-2014 3 Udinese-Napoli 24-09-2014 4 Napoli-Palermo 28-09-2014 5 Sassuolo-Napoli 05-10-2014 6 Napoli-Torino 19-10-2014 7 Inter-Napoli 26-10-2014 8 Napoli-Verona 29-10-2014 9 Atalanta-Napoli 02-11-2014 10 Napoli-Roma 09-11-2014 11 Fiorentina-Napoli 23-11-2014 12 Napoli-Cagliari 30-11-2014 13 Sampdoria-Napoli 07-12-2014 14 Napoli-Empoli 14-12-2014 15 Milan-Napoli 21-12-2014 16 Napoli-Parma 06-01-2015 17 Cesena-Napoli 11-01-2015 18 Napoli-Juventus 18-01-2015 19 Lazio-Napoli 25-01-2015 20 Napoli-Genoa 01-02-2015 21 Chievo-Napoli 08-02-2015 22 Napoli-Udinese 15-02-2015 23 Palermo-Napoli 22-02-2015 24 Napoli-Sassuolo 01-03-2015 25 Torino-Napoli 08-03-2015 26 Napoli-Inter 15-03-2015 27 Verona-Napoli 22-03-2015 28 Napoli-Atalanta 04-04-2015 29 Roma-Napoli 12-04-2015 30 Napoli-Fiorentina 19-04-2015 31 Cagliari-Napoli 26-04-2015 32 Napoli-Sampdoria 29-04-2015 33 Empoli-Napoli 03-05-2015 34 Napoli-Milan 10-05-2015 35 Parma-Napoli 17-05-2015 36 Napoli-Cesena 24-05-2015 37 Juventus-Napoli 31-05-2015 38 Napoli-Lazio

NAPOLIAll.: Rafael Benitez (confermato) DATA g. PARTITA

LE ROSE AGGIORNATE DELLE SQUADRE DI SERIE A 2014/2015

Calcio2OOO 41

Page 42: Calcio2000 n. 202

4 Andelkovic Sinisa D 13/02/1986 SLO Palermo 36 1 7 - 22 Bamba Souleymane D 13/01/1985 CIV Trabzonspor 9 - - - 8 Barreto Edgar C 15/07/1984 PAR Palermo 34 4 136 6 99 Belotti Andrea C 20/12/1993 Palermo 24 10 - - 96 Bentivegna Accursio A 21/06/1996 Palermo - - - - 15 Bolzoni Francesco C 07/05/1989 Palermo 37 4 42 1 18 ChochevIvaylo C 18/02/1993 BUL CSKASofia 35 7 - - 33 Daprelà Fabio D 19/02/1991 SUI Palermo 25 - 10 - 14 Della Rocca Francesco C 14/09/1987 Bologna 9 - 75 - 9 Dybala Paulo A 15/11/1993 ARG Palermo 28 5 27 3 Emerson Palmieri dos Santos D 13/03/1994 BRA Santos 14 1 - - 23 Feddal Zouhair D 01/01/1989 MAR FUS Rabat/Siena 1/27 -/- - - 68 Fulignati Andrea P 31/10/1994 Palermo - - - - González Giancarlo Castro D 08/02/1988 CRC Columbus Crew 17 1 - - 7 Lazaar Achraf D 22/01/1992 MAR Varese/Palermo 17/14 -/- - - 26 Lores Ignacio Varela C 26/04/1991 URU Palermo/Bari 6/8 -/- 6 - Makienok Simon A 21/11/1990 DEN Brøndby 24 12 - - Mantovani Andrea D 22/06/1984 Bologna 21 - 179 7 25 Maresca Enzo C 10/02/1980 Sampdoria/Palermo 1/13 -/- 133 20 5 Milanovic Milan D 31/03/1991 SCG Palermo 18 1 5 - 43 Monteleone Davide D 25/09/1995 Palermo - - - - 89 Morganella Michel C 17/05/1989 SUI Palermo 16 1 63 - 6 Muñoz Ezequiel D 08/10/1990 ARG Palermo 33 3 85 1 17 Ngoyi Granddi C 17/05/1988 FRA Palermo 20 - - - 94 Petermann Davide C 25/12/1994 Palermo - - - - 3 Pisano Eros D 31/03/1987 Palermo 34 2 49 1 21 Quaison Robin C 09/10/1993 SWE AIK Stoccolma 10 1 - - 27 Rigoni Luca C 07/12/1984 Chievo 33 4 167 10 70 Sorrentino Stefano P 28/03/1979 Palermo 32 -20 190 -228 19 Terzi Claudio D 19/06/1984 Palermo 31 - 103 5 1 Ujkani Samir P 05/07/1988 ALB Palermo 11 -8 44 -67 20 Vazquez Franco Damian C 22/02/1989 ARG Palermo 18 4 14 - 2 Vitiello Roberto D 08/05/1983 Siena/Palermo 2/9 -/- 35 1

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

30 Acquah Afriyie C 05/01/1992 GHA Parma 27 1 71 1 10 Belfodil Ishak A 19/01/1992 FRA Inter/Livorno 8/17 -/- 66 8 7 Biabiany Jonathan Ludovic C 28/04/1988 FRA Parma 36 6 166 21 20 BidaouiSoufiane A 20/04/1990 MAR Crotone 37 3 - - 2 Cassani Mattia D 26/08/1983 Parma 36 - 236 3 99 Cassano Antonio A 12/07/1982 Parma 34 12 356 106 88 Coda Massimo A 10/11/1988 Gorica 33 18 - - 1 Cordaz Alex P 01/01/1983 Gorica 35 -54 - - 15 Costa Andrea D 01/02/1986 Sampdoria 20 - 93 2 29 De Ceglie Paolo D 17/09/1986 Juventus/Genoa 4/12 -/1 131 4 19 Felipe Dal Belo Da Silva D 31/07/1984 BRA Parma 22 - 228 7 14 Galloppa Daniele C 15/05/1985 Parma 1 - 177 7 5 Ghezzal Abdelkader A 05/12/1984 ALG Latina 25 2 100 13 18 Gobbi Massimo D 31/10/1980 Parma 28 1 274 11 22 Iacobucci Alessandro P 03/06/1991 Latina 42 -36 - - Jeraldino Ignacio A 06/12/1992 CHI Unión San Felipe 28 3 - - 80 Jorquera Cristóbal Andrés C 04/08/1988 CHI Eskisehirspor 22 4 35 2 21 Lodi Francesco C 23/03/1984 Genoa/Catania 9/19 2/2 150 23 6 Lucarelli Alessandro D 22/07/1977 Parma 34 4 359 19 70 Lucas Vieira de Souza C 04/07/1990 BRA Olhanense 19 1 - - 8 Mauri José C 16/05/1996 ARG Parma 2 - 2 - 4 Mendes Pedro Filipe D 01/10/1990 POR Parma/Sassuolo 6/9 -/- 15 - 83 Mirante Antonio P 08/07/1983 Parma 36 -42 219 -294 29 Paletta Gabriel C 15/02/1986 ARG Parma 21 - 116 5 17 Palladino Raffaele A 17/04/1984 Parma 24 3 154 18 9 Pozzi Nicola A 30/06/1986 Sampdoria/Parma 14/- 2/- 133 25 33 Rispoli Andrea D 29/09/1988 Ternana 34 4 13 - 13 Ristovski Stefan C 12/02/1992 MKD Latina 33 2 - - Russo Nicola A 18/10/1991 Gubbio 3 - - - 27 Santacroce Fabiano D 24/08/1986 Padova 20 - 75 - Sirok Matija D 31/05/1991 SLO Gorica 25 - - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Palermo-Sampdoria 14-09-2014 2 Verona-Palermo 21-09-2014 3 Palermo-Inter 24-09-2014 4 Napoli-Palermo 28-09-2014 5 Palermo-Lazio 05-10-2014 6 Empoli-Palermo 19-10-2014 7 Palermo-Cesena 26-10-2014 8 Juventus-Palermo 29-10-2014 9 Palermo-Chievo 02-11-2014 10 Milan-Palermo 09-11-2014 11 Palermo-Udinese 23-11-2014 12 Genoa-Palermo 30-11-2014 13 Palermo-Parma 07-12-2014 14 Torino-Palermo 14-12-2014 15 Palermo-Sassuolo 21-12-2014 16 Atalanta-Palermo 06-01-2015 17 Palermo-Cagliari 11-01-2015 18 Fiorentina-Palermo 18-01-2015 19 Palermo-Roma 25-01-2015 20 Sampdoria-Palermo 01-02-2015 21 Palermo-Verona 08-02-2015 22 Inter-Palermo 15-02-2015 23 Palermo-Napoli 22-02-2015 24 Lazio-Palermo 01-03-2015 25 Palermo-Empoli 08-03-2015 26 Cesena-Palermo 15-03-2015 27 Palermo-Juventus 22-03-2015 28 Chievo-Palermo 04-04-2015 29 Palermo-Milan 12-04-2015 30 Udinese-Palermo 19-04-2015 31 Palermo-Genoa 26-04-2015 32 Parma-Palermo 29-04-2015 33 Palermo-Torino 03-05-2015 34 Sassuolo-Palermo 10-05-2015 35 Palermo-Atalanta 17-05-2015 36 Cagliari-Palermo 24-05-2015 37 Palermo-Fiorentina 31-05-2015 38 Roma-Palermo

PALERMOAll.: Giuseppe Iachini (confermato) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Cesena-Parma 14-09-2014 2 Parma-Milan 21-09-2014 3 Chievo-Parma 24-09-2014 4 Parma-Roma 28-09-2014 5 Udinese-Parma 05-10-2014 6 Parma-Genoa 19-10-2014 7 Atalanta-Parma 26-10-2014 8 Parma-Sassuolo 29-10-2014 9 Torino-Parma 02-11-2014 10 Parma-Inter 09-11-2014 11 Juventus-Parma 23-11-2014 12 Parma-Empoli 30-11-2014 13 Palermo-Parma 07-12-2014 14 Parma-Lazio 14-12-2014 15 Parma-Cagliari 21-12-2014 16 Napoli-Parma 06-01-2015 17 Parma-Fiorentina 11-01-2015 18 Verona-Parma 18-01-2015 19 Parma-Sampdoria 25-01-2015 20 Parma-Cesena 01-02-2015 21 Milan-Parma 08-02-2015 22 Parma-Chievo 15-02-2015 23 Roma-Parma 22-02-2015 24 Parma-Udinese 01-03-2015 25 Genoa-Parma 08-03-2015 26 Parma-Atalanta 15-03-2015 27 Sassuolo-Parma 22-03-2015 28 Parma-Torino 04-04-2015 29 Inter-Parma 12-04-2015 30 Parma-Juventus 19-04-2015 31 Empoli-Parma 26-04-2015 32 Parma-Palermo 29-04-2015 33 Lazio-Parma 03-05-2015 34 Cagliari-Parma 10-05-2015 35 Parma-Napoli 17-05-2015 36 Fiorentina-Parma 24-05-2015 37 Parma-Verona 31-05-2015 38 Sampdoria-Parma

PARMAAll.: Roberto Donadoni (confermato) DATA g. PARTITA

Calcio2OOO42

Page 43: Calcio2000 n. 202

23 Astori Davide D 07/01/1987 Cagliari 34 - 174 3 42 Balzaretti Federico D 06/12/1981 Roma 11 1 220 4 9 Borriello Marco A 18/06/1982 Roma/West Ham Utd. 11/2 1/- 254 71 5 Castán Leandro da Silva D 05/11/1986 BRA Roma 36 - 66 1 3 Cole Ashley D 20/12/1980 ENG Chelsea 17 - - - Curci Gianluca P 12/07/1985 Bologna 37 -57 186 -251 16 De Rossi Daniele C 24/07/1983 Roma 32 1 339 34 26 De Sanctis Morgan P 26/03/1977 Roma 36 -23 379 -416 22 Destro Mattia A 20/03/1991 Roma 20 13 87 33 82 Emanuelson Urby D 16/06/1986 HOL Milan 24 - 75 3 24 Florenzi Alessandro C 11/03/1991 Roma 37 6 74 9 27 Gervinho Yao Kouassi A 27/05/1987 CIV Roma 33 9 33 9 25 Holebas José D 27/06/1984 GER Olympiakos 16 2 - - 7 Iturbe Juan Manuel C 04/06/1993 ARG Porto/Verona 1/33 -/8 33 8 20 Keita Seydou C 16/01/1980 MLI Dalian A./Valencia 25/11 6/1 - - 8 Ljajic Adem C 29/09/1991 SCG Roma 28 6 106 21 1 Lobont Bogdan P 18/01/1978 ROM Roma - - 39 -35 13 Maicon Douglas D 26/07/1981 BRA Roma 28 2 205 18 44 Manolas Kostas D 14/06/1991 GRE Olympiakos 25 3 - - 4 Nainggolan Radja C 04/05/1988 BEL Roma 17 2 148 9 32 Paredes Leandro Daniel C 29/06/1994 ARG Chievo 1 - 1 - 15 Pjanic Miralem C 02/04/1990 BIH Roma 35 6 92 12 48 Salih Uçan C 06/01/1994 TUR Fenerbahçe 16 - - - 96 Sanabria Arnaldo Antonio A 04/03/1996 PAR Barcellona B/Sassuolo -/2 -/- 2 - 28 Skorupski Lukasz P 05/05/1991 POL Roma 2 -2 2 -2 50 Somma Michele D 16/03/1995 Roma - - - - 6 Strootman Kevin C 13/02/1990 HOL Roma 25 5 25 5 35 Torosidis Vassilis D 10/06/1985 GRE Roma 18 1 29 2 10 Totti Francesco A 27/09/1976 Roma 26 8 561 235 Yanga-Mbiwa Mapou D 15/05/1989 FRA Newcastle Utd. 23 - - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

Babic Srdjan D 22/04/1996 SCG Vojvodina 8 - - - 18 Bergessio Gonzalo Rubén A 20/07/1984 ARG Catania 30 10 109 35 86 Cacciatore Fabrizio D 08/10/1986 Verona 32 3 47 3 8 Campañ̃a José Gómez C 31/05/1993 ESP Crystal P./Norimberga 6/10 -/1 - - 1 Da Costa Junior Angelo P 12/11/1983 BRA Sampdoria 33 -49 41 -64 29 De Silvestri Lorenzo C 23/05/1988 Sampdoria 35 2 180 6 4 De Vitis Alessandro C 15/02/1992 Carpi 8 - - - 27 Djordjevic Luka A 09/07/1994 MNT Zenit/Twente 1/14 -/- - - 6 Duncan Joseph Alfred C 10/03/1993 GHA Livorno 32 - 35 - 23 Eder Martins Citadin A 15/11/1986 BRA Sampdoria 33 12 120 27 7 Fedato Francesco C 15/10/1992 Bari/Catania 14/9 2/- 9 - 44 Fornasier Michele D 22/08/1993 Sampdoria 10 - 10 - 11 Gabbiadini Manolo A 26/11/1991 Sampdoria 34 8 89 15 28 Gastaldello Daniele D 25/06/1983 Sampdoria 32 2 234 10 10 Krsticic Nenad C 03/09/1990 SCG Sampdoria 32 1 57 2 32 Marchionni Marco C 22/07/1980 Parma 33 1 288 25 96 Massolo Samuele P 04/05/1996 Sampdoria - - - - 3 Mesbah Djamel C 09/10/1984 FRA Parma/Livorno 3/14 1/1 79 5 14 Obiang Pedro Mba C 27/03/1992 ESP Sampdoria 27 - 65 1 9 Okaka Chuka Stefano A 09/08/1989 Parma/Sampdoria 2/13 -/5 73 12 17 Palombo Angelo C 25/09/1981 Sampdoria 32 1 323 10 19 Regini Vasco D 09/09/1990 Sampdoria 29 - 30 - 22 Rizzo Luca C 24/04/1992 Modena 35 3 - - 5 Romagnoli Alessio D 12/01/1995 Roma 11 - 13 1 Romero Sergio P 22/02/1987 ARG Monaco 3 - 32 -39 12 Sansone Gianluca C 12/05/1987 Sampdoria 24 3 52 6 26 Silvestre Matías Agustín D 25/09/1984 ARG Milan 4 1 160 13 21 Soriano Roberto C 08/02/1991 Sampdoria 29 5 53 5 2 Viviano Emiliano P 01/12/1985 Palermo/Arsenal -/- -/- 125 -174 77 Wszolek Pawel C 30/04/1992 POL Sampdoria 19 1 19 1

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

30-08-2014 1 Roma-Fiorentina 14-09-2014 2 Empoli-Roma 21-09-2014 3 Roma-Cagliari 24-09-2014 4 Parma-Roma 28-09-2014 5 Roma-Verona 05-10-2014 6 Juventus-Roma 19-10-2014 7 Roma-Chievo 26-10-2014 8 Sampdoria-Roma 29-10-2014 9 Roma-Cesena 02-11-2014 10 Napoli-Roma 09-11-2014 11 Roma-Torino 23-11-2014 12 Atalanta-Roma 30-11-2014 13 Roma-Inter 07-12-2014 14 Roma-Sassuolo 14-12-2014 15 Genoa-Roma 21-12-2014 16 Roma-Milan 06-01-2015 17 Udinese-Roma 11-01-2015 18 Roma-Lazio 18-01-2015 19 Palermo-Roma 25-01-2015 20 Fiorentina-Roma 01-02-2015 21 Roma-Empoli 08-02-2015 22 Cagliari-Roma 15-02-2015 23 Roma-Parma 22-02-2015 24 Verona-Roma 01-03-2015 25 Roma-Juventus 08-03-2015 26 Chievo-Roma 15-03-2015 27 Roma-Sampdoria 22-03-2015 28 Cesena-Roma 04-04-2015 29 Roma-Napoli 12-04-2015 30 Torino-Roma 19-04-2015 31 Roma-Atalanta 26-04-2015 32 Inter-Roma 29-04-2015 33 Sassuolo-Roma 03-05-2015 34 Roma-Genoa 10-05-2015 35 Milan-Roma 17-05-2015 36 Roma-Udinese 24-05-2015 37 Lazio-Roma 31-05-2015 38 Roma-Palermo

ROMAAll.: Rudi Garcia (confermato) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Palermo-Sampdoria 14-09-2014 2 Sampdoria-Torino 21-09-2014 3 Sassuolo-Sampdoria 24-09-2014 4 Sampdoria-Chievo 28-09-2014 5 Genoa-Sampdoria 05-10-2014 6 Sampdoria-Atalanta 19-10-2014 7 Cagliari-Sampdoria 26-10-2014 8 Sampdoria-Roma 29-10-2014 9 Inter-Sampdoria 02-11-2014 10 Sampdoria-Fiorentina 09-11-2014 11 Sampdoria-Milan 23-11-2014 12 Cesena-Sampdoria 30-11-2014 13 Sampdoria-Napoli 07-12-2014 14 Verona-Sampdoria 14-12-2014 15 Juventus-Sampdoria 21-12-2014 16 Sampdoria-Udinese 06-01-2015 17 Lazio-Sampdoria 11-01-2015 18 Sampdoria-Empoli 18-01-2015 19 Parma-Sampdoria 25-01-2015 20 Sampdoria-Palermo 01-02-2015 21 Torino-Sampdoria 08-02-2015 22 Sampdoria-Sassuolo 15-02-2015 23 Chievo-Sampdoria 22-02-2015 24 Sampdoria-Genoa 01-03-2015 25 Atalanta-Sampdoria 08-03-2015 26 Sampdoria-Cagliari 15-03-2015 27 Roma-Sampdoria 22-03-2015 28 Sampdoria-Inter 04-04-2015 29 Fiorentina-Sampdoria 12-04-2015 30 Milan-Sampdoria 19-04-2015 31 Sampdoria-Cesena 26-04-2015 32 Napoli-Sampdoria 29-04-2015 33 Sampdoria-Verona 03-05-2015 34 Sampdoria-Juventus 10-05-2015 35 Udinese-Sampdoria 17-05-2015 36 Sampdoria-Lazio 24-05-2015 37 Empoli-Sampdoria 31-05-2015 38 Sampdoria-Parma

SAMPDORIAAll.: Sinisa Mihajlovic (confermato) DATA g. PARTITA

LE ROSE AGGIORNATE DELLE SQUADRE DI SERIE A 2014/2015

Calcio2OOO 43

Page 44: Calcio2000 n. 202

15 Acerbi Francesco D 10/02/1988 Sassuolo 13 - 43 1 18 Alhassan Abass C 21/01/1995 GHA Sassuolo - - - - 5 Antei Luca D 19/04/1992 Sassuolo 22 - 22 - 13 Ariaudo Lorenzo D 11/06/1989 Cagliari/Sassuolo 4/12 -/- 84 1 25 Berardi Domenico A 01/08/1994 Sassuolo 29 16 29 16 20 Bianco Paolo D 20/08/1977 Sassuolo 16 - 128 4 8 Biondini Davide C 24/01/1983 Genoa/Sassuolo 16/15 1/- 279 9 33 Brighi Matteo C 14/02/1981 Torino/Sassuolo 16/8 2/- 348 24 28 Cannavaro Paolo D 26/06/1981 Napoli/Sassuolo 4/16 -/- 331 11 86 Celeste Gianmarco P 21/08/1996 Sassuolo - - - - 6 Chibsah Yussif Raman C 10/03/1993 GHA Sassuolo 18 - 18 - 47 Consigli Andrea P 27/01/1987 Atalanta 35 -48 153 -195 99 Floccari Sergio A 12/11/1981 Lazio/Sassuolo 14/15 -/1 247 59 83 Floro Flores Antonio A 18/06/1983 Genoa/Sassuolo 2/29 -/7 206 46 23 Gazzola Marcello C 03/04/1985 Sassuolo 25 - 28 - 95 Gliozzi Ettore A 23/09/1995 Sassuolo 1 - 1 - 3 Longhi Alessandro D 25/06/1989 Sassuolo 28 1 28 1 4 Magnanelli Francesco C 12/11/1984 Sassuolo 28 - 28 - 21 Manfredini Thomas D 27/05/1980 Genoa/Sassuolo 15/3 -/- 213 5 7 Missiroli Simone C 23/05/1986 Sassuolo 27 1 117 4 14 Pavoletti Leonardo A 26/11/1988 Sassuolo/Varese 2/36 -/20 2 - 79 Pegolo Gianluca P 25/03/1981 Sassuolo 33 -55 96 -149 31 Peluso Federico D 20/01/1984 Juventus 9 1 99 4 16 Polito Ciro P 12/04/1979 Atalanta/Sassuolo -/- -/- 37 -42 1 Pomini Alberto P 17/03/1981 Sassuolo 3 -11 3 -11 17 Sansone Nicola C 10/10/1991 Parma/Sassuolo 17/12 2/5 55 13 96 Sereni Marcello A 24/07/1996 Sassuolo - - - - 19 Taider Saphir Sliti C 29/02/1992 FRA Inter 25 1 73 4 26 Terranova Emanuele D 14/04/1987 Sassuolo 4 - 4 - 11 Vrsaljko Sime C 10/01/1992 HRV Genoa 22 - 22 - 10 Zaza Simone A 25/06/1991 Sassuolo 33 9 39 9

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

Amauri Carvalho De Oliveira A 03/06/1980 BRA Parma 31 8 313 84

10 Barreto Paulo Vitor A 12/07/1985 BRA Torino 11 - 135 29

4 Basha Migjen C 05/01/1987 ALB Torino 24 - 45 1

94 Benassi Marco C 05/05/1994 Livorno 20 2 26 2

5 Bovo Cesare D 14/01/1983 Torino 20 - 239 12

Bruno Peres da Silva D 01/03/1990 BRA Santos 11 1 - -

Castellazzi Luca P 19/07/1975 Inter - - 234 -342

36 Darmian Matteo D 02/12/1989 Torino 37 - 82 -

7 El Kaddouri Omar C 21/08/1990 BEL Torino 29 6 36 6

8 Farnerud Alexander A 10/05/1984 SWE Torino 23 3 23 3

21 Gastón Silva Alexis Perdomo D 05/03/1994 URU Defensor 17 - - -

14 Gazzi Alessandro C 28/01/1983 Torino 11 - 150 4

1 Gillet Jean Francois P 31/05/1979 BEL Torino - - 159 -219

25 Glik Kamil D 03/02/1988 POL Torino 34 2 82 3

18 Jansson Pontus D 13/02/1991 SWE Malmö 24 1 - -

9 Larrondo Marcelo Paez A 16/08/1988 ARG Torino 5 1 44 5

19 Maksimovic Nikola D 25/11/1991 SCG Torino 23 - 23 -

17 Martínez Josef A 19/05/1993 VEN Thun/Young Boys 18/18 8/2 - -

32 Masiello Salvatore D 31/01/1982 Torino 8 - 104 2

3 Molinaro Cristian D 30/07/1983 Stoccarda/Parma 1/16 -/2 137 2

24 Moretti Emiliano D 11/06/1981 Torino 36 1 228 3

23 Nocerino Antonio C 09/04/1985 Milan/West Ham 11/10 -/- 220 18

30 Padelli Daniele P 25/10/1985 Torino 38 -47 50 -66

6 Pérez Rubén Salvador C 26/04/1989 ESP Elche 31 - - -

27 Quagliarella Fabio A 31/01/1983 Juventus 17 1 263 75

28 Sánchez Miño Juan Manuel C 01/01/1990 ARG Boca Juniors 31 4 - -

20 Vives Giuseppe C 14/07/1980 Torino 33 1 109 2

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Sassuolo-Cagliari 14-09-2014 2 Inter-Sassuolo 21-09-2014 3 Sassuolo-Sampdoria 24-09-2014 4 Fiorentina-Sassuolo 28-09-2014 5 Sassuolo-Napoli 05-10-2014 6 Lazio-Sassuolo 19-10-2014 7 Sassuolo-Juventus 26-10-2014 8 Parma-Sassuolo 29-10-2014 9 Sassuolo-Empoli 02-11-2014 10 Chievo-Sassuolo 09-11-2014 11 Sassuolo-Atalanta 23-11-2014 12 Torino-Sassuolo 30-11-2014 13 Sassuolo-Verona 07-12-2014 14 Roma-Sassuolo 14-12-2014 15 Palermo-Sassuolo 21-12-2014 16 Sassuolo-Cesena 06-01-2015 17 Milan-Sassuolo 11-01-2015 18 Sassuolo-Udinese 18-01-2015 19 Genoa-Sassuolo 25-01-2015 20 Cagliari-Sassuolo 01-02-2015 21 Sassuolo-Inter 08-02-2015 22 Sampdoria-Sassuolo 15-02-2015 23 Sassuolo-Fiorentina 22-02-2015 24 Napoli-Sassuolo 01-03-2015 25 Sassuolo-Lazio 08-03-2015 26 Juventus-Sassuolo 15-03-2015 27 Sassuolo-Parma 22-03-2015 28 Empoli-Sassuolo 04-04-2015 29 Sassuolo-Chievo 12-04-2015 30 Atalanta-Sassuolo 19-04-2015 31 Sassuolo-Torino 26-04-2015 32 Verona-Sassuolo 29-04-2015 33 Sassuolo-Roma 03-05-2015 34 Sassuolo-Palermo 10-05-2015 35 Cesena-Sassuolo 17-05-2015 36 Sassuolo-Milan 24-05-2015 37 Udinese-Sassuolo 31-05-2015 38 Sassuolo-Genoa

SASSUOLOAll.: Eusebio Di Francesco (conf.) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Torino-Inter 14-09-2014 2 Sampdoria-Torino 21-09-2014 3 Torino-Verona 24-09-2014 4 Cagliari-Torino 28-09-2014 5 Torino-Fiorentina 05-10-2014 6 Napoli-Torino 19-10-2014 7 Torino-Udinese 26-10-2014 8 Lazio-Torino 29-10-2014 9 Torino-Parma 02-11-2014 10 Torino-Atalanta 09-11-2014 11 Roma-Torino 23-11-2014 12 Torino-Sassuolo 30-11-2014 13 Juventus-Torino 07-12-2014 14 Torino-Palermo 14-12-2014 15 Empoli-Torino 21-12-2014 16 Torino-Genoa 06-01-2015 17 Chievo-Torino 11-01-2015 18 Torino-Milan 18-01-2015 19 Cesena-Torino 25-01-2015 20 Inter-Torino 01-02-2015 21 Torino-Sampdoria 08-02-2015 22 Verona-Torino 15-02-2015 23 Torino-Cagliari 22-02-2015 24 Fiorentina-Torino 01-03-2015 25 Torino-Napoli 08-03-2015 26 Udinese-Torino 15-03-2015 27 Torino-Lazio 22-03-2015 28 Parma-Torino 04-04-2015 29 Atalanta-Torino 12-04-2015 30 Torino-Roma 19-04-2015 31 Sassuolo-Torino 26-04-2015 32 Torino-Juventus 29-04-2015 33 Palermo-Torino 03-05-2015 34 Torino-Empoli 10-05-2015 35 Genoa-Torino 17-05-2015 36 Torino-Chievo 24-05-2015 37 Milan-Torino 31-05-2015 38 Torino-Cesena

TORINOAll.: Gian Piero Ventura (conf.) DATA g. PARTITA

Calcio2OOO44

Page 45: Calcio2000 n. 202

3 Alhassan Masahudu D 01/12/1992 GHA Latina 38 1 4 - 6 Allan Marques Loureiro C 08/01/1991 BRA Udinese 33 - 69 - 7 Badu Emmanuel Agyemang C 02/12/1990 GHA Udinese 29 5 77 5 14 Belmonte Nicola D 15/04/1987 Siena 19 1 54 - 15 Bochniewicz Pawel D 30/01/1996 POL Reggina 11 - - - 1 Brkic Zeljko P 09/07/1986 SCG Udinese 12 -22 61 -74 18 Bubnjic Igor D 18/08/1984 HRV Udinese 7 - 7 - 25 Coda Andrea D 25/04/1985 Livorno 23 - 198 - 5 Danilo Larangeira D 10/05/1984 BRA Udinese 36 1 105 4 10 Di Natale Antonio A 13/10/1977 Udinese 32 16 389 192 11 Domizzi Maurizio D 28/06/1980 Udinese 26 - 269 20 8 Fernandes Bruno Miguel C 08/09/1994 POR Udinese 24 5 24 5 34 Gabriel Silva Moisés Antunes D 13/05/1991 BRA Udinese 31 1 52 2 19 Guilherme Dos Santos Torres C 05/04/1991 BRA Corinthians 27 3 - - 21 Hallberg Charles Melker Otto C 20/10/1994 SWE Kalmar 29 4 - - 75 Heurtaux Thomas D 03/07/1988 FRA Udinese 32 3 49 3 96 Jaadi Nabil C 01/07/1996 MAR Anderlecht - - - - 23 Jadson Alves Dos Santos C 30/08/1993 BRA Udinese 1 - 1 - 44 Jankto Jakub C 19/01/1996 CZE Slavia Praga - - - - 31 Karnezis Orestis P 11/07/1985 GRE Udinese/Granada -/6 -/- - - 33 Kone Panagiotis C 26/07/1987 GRE Bologna 28 5 121 13 Lucas Evangelista Santana C 06/05/1995 BRA São Paulo 19 1 - - 97 Meret Alex P 22/03/1997 Udinese - - - - 24 Muriel Luis Fernando A 18/04/1991 COL Udinese 24 4 75 22 26 Pasquale Giovanni D 05/01/1982 Udinese/Torino 1/12 -/- 258 4 66 Pinzi Giampiero C 11/03/1981 Udinese 23 1 349 20 89 Piris Iván Rodrigo D 10/03/1989 PAR Sporting L. 6 - 29 - 17 Riera Alberto C 15/04/1982 ESP Galatasaray/Watford 4/8 -/1 - - 22 Scuffet Simone P 31/05/1996 Udinese 16 -22 16 -22 77 Théréau Cyril A 24/04/1983 FRA Chievo 32 7 124 26 2 Wague Molla D 21/02/1991 MLI Caen 24 1 - - 27 Widmer Silvan C 05/03/1993 SUI Udinese 16 - 16 - 13 Zapata Alexis Alvarez C 10/05/1995 COL Udinese/Sassuolo -/- -/- - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

33 Agostini Alessandro C 23/07/1979 Verona 25 - 314 - 22 Benussi Francesco P 15/10/1981 Udinese - - 74 -106 28 Brivio Davide D 17/08/1988 Atalanta 23 3 94 5 30 Campanharo Gustavo C 04/04/1992 BRA Bragantino 10 1 - - 96 Cappelluzzo Pierluigi A 09/06/1996 Siena 10 1 - - Chanturia Giorgi A 11/04/1993 GEO Vitesse/CFR Cluj 8/7 1/1 - - 20 Christodoulopoulos Lazaros C 19/12/1986 GRE Bologna 26 2 38 3 93 Fares Mohamed Salim A 15/02/1996 ALG Verona - - - - 32 Ferrari Lorenzo P 09/03/1996 Milan - - 95 Gollini Pierluigi P 18/03/1995 Manchester Utd. - - - - 21 Gomez Juan Ignacio Taleb A 20/05/1985 ARG Verona 29 5 29 5 40 Gonzalez Alejandro D 13/03/1988 URU Verona 13 - 13 - 10 Hallfredsson Emil C 29/06/1984 ISL Verona 33 2 67 3 23 Ionita Artur C 17/08/1990 MDA Aarau 34 6 - - 11 Jankovic Bosko A 01/03/1984 SCG Verona 18 2 128 18 Jogan Kris A 14/09/1991 SLO Nocerina/Aversa N. 6/6 1/- - - 17 López Nicolás Federico A 01/10/1993 URU Udinese 21 2 27 3 16 Luna Antonio Rodríguez D 17/03/1991 ESP Aston Villa 17 1 - - 25 Marques Rafael Pinto D 21/09/1983 BRA Atl. Mineiro/Verona 5/17 -/- 17 - 4 Marquez Rafael D 13/02/1979 MEX León 23 1 - - 71 Martic Ivan D 02/10/1990 HRV San Gallo 25 - - - 18 Moras Vangelis D 26/08/1981 GRE Verona 30 - 115 2 99 Nenê Anderson Miguel da Silva A 28/07/1983 BRA Cagliari 23 5 124 23 8 Obbadi Mounir C 04/04/1983 MAR Monaco 31 3 - - 1 Rafael De Andrade P 03/03/1982 BRA Verona 37 -63 37 -63 2 Rodriguez Guillermo Daniel D 21/03/1984 URU Torino 6 - 56 - 26 Sala Jacopo C 05/12/1991 ITA Verona 15 1 15 1 7 Saviola Javier Pedro A 11/12/1981 ARG Olympiakos 25 12 - - 5 Sørensen Frederik Hillesborg D 14/04/1992 DEN Bologna 15 - 59 2 77 Tachtsidis Panagiotis C 15/02/1991 GRE Catania/Torino 12/11 -/1 44 2 9 Toni Luca A 26/05/1977 Verona 34 20 283 129 27 Valoti Mattia C 06/09/1993 Albinoleffe 15 7 - - 17 Zampano Francesco D 30/09/1993 Juve Stabia 33 2 - -

CALCIATORI IN ROSA IN SeRIe A N° CALCIATORe R NATO IL NAz. STAgIONe SCORSA PR. gOL PR. gOL

31-08-2014 1 Udinese-Empoli 14-09-2014 2 Juventus-Udinese 21-09-2014 3 Udinese-Napoli 24-09-2014 4 Lazio-Udinese 28-09-2014 5 Udinese-Parma 05-10-2014 6 Udinese-Cesena 19-10-2014 7 Torino-Udinese 26-10-2014 8 Udinese-Atalanta 29-10-2014 9 Fiorentina-Udinese 02-11-2014 10 Udinese-Genoa 09-11-2014 11 Palermo-Udinese 23-11-2014 12 Udinese-Chievo 30-11-2014 13 Milan-Udinese 07-12-2014 14 Inter-Udinese 14-12-2014 15 Udinese-Verona 21-12-2014 16 Sampdoria-Udinese 06-01-2015 17 Udinese-Roma 11-01-2015 18 Sassuolo-Udinese 18-01-2015 19 Udinese-Cagliari 25-01-2015 20 Empoli-Udinese 01-02-2015 21 Udinese-Juventus 08-02-2015 22 Napoli-Udinese 15-02-2015 23 Udinese-Lazio 22-02-2015 24 Parma-Udinese 01-03-2015 25 Cesena-Udinese 08-03-2015 26 Udinese-Torino 15-03-2015 27 Atalanta-Udinese 22-03-2015 28 Udinese-Fiorentina 04-04-2015 29 Genoa-Udinese 12-04-2015 30 Udinese-Palermo 19-04-2015 31 Chievo-Udinese 26-04-2015 32 Udinese-Milan 29-04-2015 33 Udinese-Inter 03-05-2015 34 Verona-Udinese 10-05-2015 35 Udinese-Sampdoria 17-05-2015 36 Roma-Udinese 24-05-2015 37 Udinese-Sassuolo 31-05-2015 38 Cagliari-Udinese

UDINESEAll.: Andrea Stramaccioni (nuovo) DATA g. PARTITA

31-08-2014 1 Atalanta-Verona 14-09-2014 2 Verona-Palermo 21-09-2014 3 Torino-Verona 24-09-2014 4 Verona-Genoa 28-09-2014 5 Roma-Verona 05-10-2014 6 Verona-Cagliari 19-10-2014 7 Verona-Milan 26-10-2014 8 Napoli-Verona 29-10-2014 9 Verona-Lazio 02-11-2014 10 Cesena-Verona 09-11-2014 11 Inter-Verona 23-11-2014 12 Verona-Fiorentina 30-11-2014 13 Sassuolo-Verona 07-12-2014 14 Verona-Sampdoria 14-12-2014 15 Udinese-Verona 21-12-2014 16 Verona-Chievo 06-01-2015 17 Empoli-Verona 11-01-2015 18 Verona-Parma 18-01-2015 19 Juventus-Verona 25-01-2015 20 Verona-Atalanta 01-02-2015 21 Palermo-Verona 08-02-2015 22 Verona-Torino 15-02-2015 23 Genoa-Verona 22-02-2015 24 Verona-Roma 01-03-2015 25 Cagliari-Verona 08-03-2015 26 Milan-Verona 15-03-2015 27 Verona-Napoli 22-03-2015 28 Lazio-Verona 04-04-2015 29 Verona-Cesena 12-04-2015 30 Verona-Inter 19-04-2015 31 Fiorentina-Verona 26-04-2015 32 Verona-Sassuolo 29-04-2015 33 Sampdoria-Verona 03-05-2015 34 Verona-Udinese 10-05-2015 35 Chievo-Verona 17-05-2015 36 Verona-Empoli 24-05-2015 37 Parma-Verona 31-05-2015 38 Verona-Juventus

VERONAAll.: Andrea Mandorlini (confermato) DATA g. PARTITA

LE ROSE AGGIORNATE DELLE SQUADRE DI SERIE A 2014/2015

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SPECIALE BOLOGNA

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foto Gianni SCHICCHI

NUOVA AVVENTURADopo l’esperienza di Cagliari Lopez ricomincia da Bologna

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PUNTO E A “CAPO”

DOPO IL TONFO IN SERIE B, È TANTA LA VOGLIADI TORNARE NEL CALCIO ChE CONTA…

Rverciano, Fusco mi ha cercato. Abbiamo avuto un colloquio di 4 ore, dove siamo convenuti sulla stessa idea di squadra e di gioco. Sapevo che, di certo, non avrei trovato una situazione semplice, ma nulla mi spaventa. Non ho avuto dubbi”. Paro-la di Diego Luis López, El Jefe.

SULLA PANCHINA IN PIAZZA GRANDECome tutte le grandi società ferite, a Casteldebole, centro tecnico dei felsi-nei, la parola “ricostruzione” ha preso il sopravvento su qualsiasi declinazio-ne mentale e pratica della delusione legata alla retrocessione. Lo conferma lo stesso Lopez, rimasto impressionato dall’impatto che la città gli ha offerto già al suo arrivo. “Nel momento in cui sono arrivato, ho capito immediatamente che il Bologna è sì in Serie B, ma merita la Serie A” – dice. “Il giorno prima della presentazione sono stato in Piazza Mag-giore con la squadra per assistere alla proiezione di un film e la quantità di tifo-si presenti mi ha lasciato quasi interdet-to. Non mi aspettavo un entusiasmo del genere, parliamo di una squadra appena scesa di categoria”.

NIENTE PAURAL’onestà intellettuale di López corre parallela alla cultura del lavoro e del sacrificio, elementi imprescindibili della

sua maniera di intendere il calcio. “È fondamentale mantenere una mentalità da provinciale, non possiamo pensare di vincere semplicemente perché siamo il Bologna”. Secondo El Jefe “Ogni parti-ta sarà una battaglia, con la maglia non si va da nessuna parte. Bisogna correre sempre più degli altri”. Un solido atteg-giamento attitudinale che ha il suo ri-flesso nella proposta di gioco concepita dal neo allenatore rossoblù: “Voglio organizzazione in campo, la sola qualità non basta. La mia idea è quella di una squadra solidamente impostata, che ar-rivi alla porta avversaria giocando bene a calcio. Sono molto fiducioso riguardo ai miei uomini e alle possibilità che ab-biamo di raggiungere i nostri obiettivi”. Parole vive di vigore e motivazione, che hanno avuto il riscontro pratico nella scelta di Archimede Morleo come nuo-vo capitano. Il terzino di Mesagne, al Bologna da 5 anni, conosce meglio di tutti l’ambiente e non ha mai risparmia-to un respiro per la causa felsinea. “Lo conoscevo da avversario, lo vedi giocare e sai che dà sempre il massimo”, confer-ma Lopez. “Questa sua qualità mi piace molto. Ho fatto il capitano per tanti anni ed ho sempre preferito dare l’esempio sul campo. Lui fa esattamente così, impe-gnandosi giorno dopo giorno e mostran-do agli altri, tramite il lavoro in campo

ewind. Penultima giornata del cam-pionato di Serie A 2013/2014: il Bo-logna, davanti al suo pubblico, ospita il Catania. L’obbligo

di vincere opprime entrambe le squa-dre, altrimenti destinate alla Serie B. Vantaggio degli etnei, poi i rossoblù pareggiano e il Dall’Ara ci crede fino a quando Bergessio, con un colpo di spa-da ben assestato, getta la compagine di casa nello sconforto più profondo. Finisce così, 2 a 1 per gli ospiti. Una vittoria di Pirro, in quanto Sassuolo e Chievo allungano in classifica sulle due formazioni impegnate in questa sfida-salvezza e le condannano alla retro-cessione. Il Bologna, nell’anno del cin-quantenario del suo ultimo Scudetto e del quarantennale dell’ultima vittoria in Coppa Italia, è in B.Sarebbe impossibile spiegare il Bo-logna e i bolognesi al netto di questa premessa, perché, oltre alla viva sof-ferenza patita dalla piazza, sono stati rivoluzionati rosa e staff tecnico. Dopo Pioli e l’estremo tentativo di Ballardini, il direttore sportivo Fusco ha optato per una scelta giovane, in grado di profon-dere l’umiltà e le motivazioni necessa-rie a ripartire. “Durante il master a Co-

di Pierfrancesco TROCCHI SPECIALE BOLOGNA

VOGLIA DI RINASCERE

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foto Gianni SCHICCHI

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SPECIALE BOLOGNA

BEATA GIOVENTU’Mister Diego Lopez

sembra ancoraun calciatore…

CAPITANO, O MIO CAPITANO!

Diego Luis López nasce a Mon-tevideo, Uruguay, il 22 agosto 1974. Muove i primi passi nella squadra della sua città, il River Plate de Montevideo, dove tra il 1992 e il 1996 colleziona 70 presenze. Su di lui posa gli occhi il Racing Santander, che lo ospi-ta tra le sue fila per 2 stagioni. qui si fa apprezzare come solido difensore centrale, all’occorrenza anche terzino, tanto da meritare le attenzioni del Cagliari, che, nel 1998, lo acquista. Sarà l’inizio di una lunga ed appassionata storia d’amore, che vede Diego entrare nel cuore dei tifosi sardi ed ot-tenere la fascia di capitano nel 2007, legittimazione della sua le-adership fuori e, soprattutto, den-tro al campo. Decide di smettere con il calcio giocato nel 2010, diventando, nell’annata succes-siva, allenatore dei Giovanissimi del Cagliari. Negli anni guada-gna la fiducia di tutto lo staff dirigenziale e tecnico, fino alla panchina della prima squadra nel 2012/2013 in coabitazione con Pulga prima, da solo poi. Il 7 aprile 2014 viene esonerato in favore dello stesso Pulga e decide di accettare la corte del Bologna, di cui è allenatore dal 1° luglio.

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SPECIALE BOLOGNA

ed in allenamento, come si devono com-portare. Si sta guadagnando l’affetto di tutti attraverso il sacrificio”. Una consa-crazione per Morleo da parte di chi è Capitano dentro.

DA ROSSOBLÙ A ROSSOBLÙLópez ha cambiato maglia, ma i colori sono gli stessi. Sedici anni a Cagliari, nella terra di chi lo ha accolto prima come giocatore, poi come leader spiri-tuale in campo e in panchina. “In Sar-degna sono cresciuto dal punto di vista professionale e umano. Ho sempre avuto la fiducia del presidente, nonostante pe-riodi difficili dovuti ai problemi collegati allo stadio e all’assenza di Cellino”. Non ha rancori per l’esonero ed, anzi, dimo-stra grande affetto nei confronti dei ca-gliaritani: “È stata una bella esperienza. Posso soltanto ringraziare il Cagliari per tutte le opportunità che mi ha concesso”, dice sicuro l’allenatore. quella sarda e quella bolognese sono due tifoserie, tra l’altro, simili per calore e partecipazio-ne, entrambe molto vicine al territorio d’appartenenza. “È vero. Qui a Bolo-gna ho ravvisato un entusiasmo molto simile. Ripeto, sono rimasto sorpreso nel vedere così tanti tifosi partecipare an-che alle amichevoli, come a Cagliari la piazza pretende risultati ed è giusto che sia così. Lavoreremo partita per partita per dare loro soddisfazioni”, promette El Jefe.

GIOVINE BOLOGNAIl cambio di categoria impone anche una revisione della mentalità d’approc-cio al campionato, diverso per qualità e insidie rispetto alla Serie A. Molti giocatori protagonisti in massima serie

“”nel momento in cui Sonoarrivato, ho

caPito immeDiatamente che il Bologna è Sì in Serie B, ma meritala Serie a

CASTELDEBOLEIl tecnico del Bolognaa colloquio col nostro inviato

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hanno lasciato il capoluogo emiliano, elemento favorevole per chi, come i tanti giovani nella rosa felsinea, ha bi-sogno di mettere minuti nelle gambe per esprimere al meglio le proprie po-tenzialità. L’idea di López è chiara: “I giovani sono qui e ciò conferma che han-no le qualità per giocare. Non bisogna avere pregiudizi nei loro confronti, per-ché tutti, esperti compresi, commettono errori. Naturalmente – spiega – non si può avere una squadra di soli ventenni in una società che ha ambizioni importan-ti come il Bologna. Dobbiamo trovare il giusto mix”. Tra i muchachos a disposi-zione del “Capo” c’è anche Betancourt, connazionale dell’allenatore e consi-derato in patria il nuovo Cavani. “È un giocatore che può esplodere, un ragazzo che lavora e ascolta molto. Essendo un giovane, va aiutato nel suo processo di crescita, come tutti gli altri”. Il messag-gio è chiaro: ognuno deve guadagnarsi il posto, senza eccezioni.

ANNA E MARCOParlando di ambizioni, è chiaro che il desiderio del Bologna e dei bologne-si sia quello di tornare al più presto su palcoscenici più illuminati, che meglio aderiscono ad una squadra che, per storia, meriti e prestigio, resta tra le più blasonate. López, però, non si sente di elargire parole vane ai tifosi. “L’unica

promessa che posso offrire è quella del sacrificio, del lavoro giorno per giorno. Puntiamo a traguardi alti, ma è ancora presto per rendersi conto delle nostre reali possibilità”. Anche il mister, come tutti, deve dimostrare di meritare il pro-prio posto, parola sua. “Io ho firmato un anno di contratto, ma la mia intenzione è quella di rimanere a lungo. Debbono arrivare i risultati, naturalmente. Lavore-rò e mi guadagnerò la fiducia”, spiega. Prima, però, il vero obiettivo è “ripor-

tare la gente allo stadio. Ci sentiamo in debito e dobbiamo fare molto meglio, ne siamo consapevoli”.

Perché il Bologna e i suoi tifosi sono un po’ come Anna e Marco, ricordando l’immen-so Lucio Dalla, viscerale tifoso della squa-dra della sua città: “Anna avrebbe voluto morire / Marco voleva andarsene lontano / qualcuno li ha visti tornare / tenendosi per mano”. All’orizzonte già si vedono i passi degli amanti, qui a Casteldebole.

SPECIALE BOLOGNA

“”Sono molto fiDucioSoriguarDo ai miei uomini e

alle PoSSiBilitàche aBBiamo Di raggiungere i

noStri oBiettivi

López, insieme a Betancourt, è l’ultimo dei numerosi uruguaiani sbarcati a Bologna. Come premio per lo Scudetto del 1929, la società felsinea ingaggiò, un anno più

tardi, il primo celeste del calcio italiano, ovvero Francisco Fedullo, mezzala tanto talentuosa quanto caratterizzata da un personalità a dir poco fumantina. questa tendenza proseguì nel 1931, quando, a far coppia con Fedullo, venne chiamato

BOLOGNA CELESTE Raffaele Sansone, che rimase nel capo-luogo emiliano per ben 11 stagioni e, a fine carriera, si sistemò in città. In tempi più recenti ricordiamo gli arrivi di giocatori del calibro di Ramirez, Britos e del “Ruso” Perez, idolo della curva Andrea Costa.

PANCHINA COMODADiventare allenatore

è sempre stato il pallino di Lopez

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Daniele Cacia, un metro e ottantaquat-tro di muscoli e fame di goal.

Hai avuto l’onore di essere presentato alla stampa da Gianni Morandi…“È stata una bella sorpresa, non me l’a-spettavo. Avevo visto Morandi solo in te-levisione, mi ha fatto un enorme piacere, anche perché è un grandissimo tifoso del Bologna, oltre ad essere un cantante di indiscusso successo”.

Perché proprio il Bologna?“una piazza così importante, al di là del-la retrocessione, non poteva essere rifiu-tata. Quando ti cerca il Bologna, tra le società più importanti in Italia, bisogna accettare a prescindere. Spero di poter dare un contributo importante ed aiutare la squadra a fare bene”.

Pensate di poter vincere questo cam-pionato?“È una domanda prematura, perché in B abbiamo visto squadre attrezzate non vincerlo. Il percorso è lungo e si presen-tano tante situazioni più o meno favore-voli: dobbiamo sfruttarle a nostro van-taggio”.

Hai esordito in B con il Piacenza nel

2001 e due anni fa sei stato capocan-noniere della categoria con la maglia dell’Hellas. La B ti porta fortuna…“A Verona ero andato con lo stesso obiet-tivo di ora, ovvero cercare di dare un apporto decisivo, ma non mi aspettavo nemmeno io di condurre una stagione così positiva. So di avere qualità importanti e a Verona le ho espresse al massimo”.

Ti senti pronto per ripetere una stagio-ne come quella 2012/2013?“Sì, le motivazioni e gli stimoli sono gli stessi, sempre al mille per mille. Bolo-gna, come Verona, è una piazza calda, dove si può fare bene se si riesce ad in-granare a livello di squadra ed ambien-te. La B, però, è un campionato difficile,

SPECIALE BOLOGNA

PRONTI, PARTENZA,CACIADOPO L’ESPERIENzA A VERONA,IL 31ENNE BOMBER RIPARTE DAIFELSINEI CON LA A IN MENTE...

ercasi bomber. Dopo l’annata magra di gioco e, soprattutto, potenza offensiva, potrebbe ri-assumersi così il pensie-ro dei bolognesi, pronti

ad affezionarsi ad un nuovo attaccante in grado di fare esplodere di gioia la curva. Orfani di Marco Di Vaio, capi-tano ed irreprensibile rapace d’area, i rossoblù non sono più stati in grado di trovare il cannoniere tanto anelato. Dopo il tentativo, rivelatosi vano, di af-fidare le chiavi dell’attacco a Rolando Bianchi, il Bologna ha deciso di puntare forte su uno dei migliori conoscitori del-le reti avversarie tra quelli ammirati in Serie B negli ultimi tempi. Il suo nome è

C

I LOVE EMILIADopo l’esplosione a

Piacenza, Cacia sceglieBologna per il rilancio

“”So Di avere qualità

imPortanti e a verona leho eSPreSSeal maSSimo

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SPECIALE BOLOGNA

TARLO SERIE ACacia vuole riconquistarela massima serie col Bologna

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SPECIALE BOLOGNA

dove il nome conta poco”.

Oltre al livello tecnico, cosa cambia tra A e B?“È una domanda a cui, a 31 anni, non ho ancora risposto a dovere nemmeno io. Nonostante sia stato in Serie A diverse volte, non sono mai riuscito a definire con esattezza ciò che le distingue”.

Nella stagione 2013/2014 ci si aspet-tava di vederti titolare in Serie A con la maglia dell’Hellas, ma Luca Toni ha “frenato” la tua ascesa…“Faccio spesso autocritica, ma penso di non avere sbagliato nulla a Verona. Non ho mai creduto di essere titolare, perché davanti a me c’era Luca Toni, un cam-pione del Mondo. Mi aspettavo, di certo, qualche possibilità in più, una gestione diversa, ma questo è il calcio. Sono stato comunque un professionista, allenandomi sempre ed evitando di fare polemica”.

Veniamo al presente. Qual è stato il primo impatto con Bologna?“Assolutamente positivo, anche il solo centro tecnico di Casteldebole dà la misura dell’importanza di questa socie-tà. Ogni calciatore che è già o verrà a Bologna sa bene che l’ambiente è un po’ difficile, l’ultimo anno pesa anco-ra. Siamo, però, una squadra giovane,

con tanti giocatori ed uno staff nuovi. Il segreto sarà creare la giusta amal-gama e trovare un’identità, che arriverà seguendo l’allenatore e cominciando a giocare partite ufficiali”.

Sei da poco a Bologna, come mister López. Ti ha dato una buona impres-sione?“Sinceramente, vedo il mister ancora quasi come un giocatore (ride, ndr). Si vede che sa gestire bene la squadra, in particolare i rapporti tra noi e lo staff. È un allenatore giovane che ha voglia di dimostrare il suo valore in Serie B, dopo averlo fatto già in Serie A con il Cagliari”.

Morleo, il capitano, dice che tutti han-no facoltà di parola nello spogliatoio.

È una bella dichiarazione…“È una cosa molto positiva. È qui da 5 anni e nessuno meglio di lui conosce l’ambiente. Dobbiamo seguirlo e stare sull’attenti. L’obiettivo è quello, però, di parlare attraverso il campo ed evitare parole di troppo fuori”.

Parliamo del tuo ambientamento. La città ti piace?“Bologna non è conosciuta come una delle città più brutte in Italia, ecco (ride, ndr). Non ho avrò problemi ad ambien-tarmi qui, dopo essere stato in un’altra città bellissima come Verona”.

Non si può parlare di Bologna senza parlare di cibo. Hai già mangiato i tortellini?“No, è ancora presto, ma sono un grande mangiatore di tortellini e mi rifarò presto (ride, ndr)”.

In ultima istanza, cosa vuoi dire ai ti-fosi bolognesi?“Meglio una parola in meno fuori dal campo ed una in più dentro al rettango-lo verde. Noi sappiamo che dobbiamo mantenere un profilo basso per arrivare ai nostri obiettivi in modo umile”.

Non c’è dubbio: a Bologna il lavoro con-ta più di tutto. Parola di López e Cacia!

“”quanDo ti cerca il Bologna, tra le Società Più imPortanti in italia, BiSogna accettare a PreScinDere

BOMBERLopez si aspettada lui i gol per sognare in grande

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Calcio2OOO54

n allenatore emergente per un club emergente. Dopo una scalata inar-restabile, la Real Vi-cenza (anno di nascita 2010!), partita dall’Ec-

cellenza, ha raggiunto la Lega Pro. A guidarla nella prossima stagione sarà il 38enne Michele Marcolini, ex gio-catore di Atalanta, Chievo e Vicenza (…), al suo secondo anno da mister, dopo l’esperienza dello scorso anno al Lumezzane. Sei un tecnico tutto sommato “giova-ne”: quando ti sei reso conto che da grande avresti voluto fare l’allenato-re? “Quando sei giocatore ti concentri al 100% sul campo, ma è inevitabile pen-sare al futuro quando ti accorgi che la carriera si avvicina alla fine. Devo dire che già da calciatore tutti mi riconosce-vano delle caratteristiche tipiche, sia a livello tecnico-tattico sia a livello di spo-gliatoio, che poi ti portano a diventare allenatore. E così è stato…”.

Com’è nata l’opportunità e cosa hai pensato quando te l’hanno proposta? “A Lumezzane, due anni fa, ero ancora

giocatore, ma probabilmente i dirigenti avevano intravisto in me quelle caratte-ristiche di cui parlavo prima e mi hanno proposto di fare il salto dal campo alla panchina. Per me è stato un orgoglio ov-viamente, perché non è una cosa che ca-pita tutti i giorni. Anche per loro è stato un rischio, quindi ho lavorato duramente per farmi trovare il più pronto possibile. Ho studiato, ho fatto il corso e poi mi sono messo in gioco”.

Ma quando ti hanno offerto la pan-china, quale stato d’animo ha preval-so: timore, emozione o altro? “Sinceramente non sono uno che si ferma troppo a pensare sulle cose, è successo tutto abbastanza in fretta. Come dicevo prima, un po’ mi ha sorpreso la richiesta ma è stato anche un onore, per cui ho accettato con piacere e mi sono messo sotto a lavorare fin da subito”.

In tanti anni da calciatore, chissà quante volte ti sarai arrabbiato con i tuoi allenatori: ora che sei dall’altra parte, li hai in qualche modo “rivalu-tati”? “Sì, devo dire di sì (ride, ndr). A volte, soprattutto quando ero giovane, mi ar-

rabbiavo molto per alcune scelte e non le capivo. Adesso che sono dall’altra parte, invece, mi rendo conto che spesso sia-mo chiamati a decisioni difficili, ma noi dobbiamo sempre pensare al bene della squadra”.

E’ vero che i giovani di oggi sono molto diversi e meno determinati ri-spetto alla tua generazione? “Diciamo che sono più abituati alla “pap-pa pronta” e alle volte hanno bisogno di essere svegliati (sorride, ndr). Rispetto a noi, forse, hanno meno fame. Lo noti anche in partita, quando capita che si distraggano. Spesso sono costretto a ri-chiamarli, dico sempre loro che è l’atten-zione ai particolari a fare la differenza”.

Quali sono le scelte più difficile del mestiere? “Credo che sia la stessa per ogni allena-tore: quando hai un gruppo serio, che si impegna, e per quanto mi riguarda da quando sono allenatore è sempre stato così, fa veramente male dover mandare in panchina o in tribuna un giocatore che durante la settimana ha dato il massimo. Ma questo è il rischio che si deve correre se si vogliono rose ampie e competitive”.

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LEGA PRO

REAL VICENzAfotoUfficioStampaRealVicenza L’ALTRA VICENZA

VIAGGIO ALLA SCOPERTA DELLA REAL VICENzA, NUOVA FACCIA DEL CALCIO SANO DI PROVINCIA.

di Sergio STANCO

SCALATANata nel 2010, poi laReal Vicenza è passatadall’Eccellenza alla Lega Pro!

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Dopo il primo anno a Lumezzane, ora l’esperienza della Real Vicenza: che ambiente hai trovato? “un club molto organizzato con un en-tusiasmo contagioso, a partire dal pre-sidente Diquigiovanni che ogni volta che lo incontri ti trasmette la sua cari-ca. D’altronde, non arrivi in pochi anni dall’Eccellenza al calcio professionistico se non ci sono competenza ed entusia-smo. Il club, pur essendo nato da poco, è ben strutturato ed organizzato e quindi ci sono tutte le condizioni per fare bene”.

Bene quanto? “Le ambizioni di una squadra neopro-mossa sono sempre quelle, possibilmente, di un campionato tranquillo. La società mi ha messo a disposizione una rosa di giocatori completa e di livello, ma non dobbiamo fissarci obiettivi. Lavoreremo duramente e cercheremo di fare bene per non soffrire, poi se nel corso della sta-gione si potrà pensare a qualcosa di più, non ci tireremo indietro”.

Tu hai giocato in diverse piazze di provincia che ovviavano alla man-canza di risorse con la grande profes-sionalità e un’ottima organizzazione: il Real Vicenza sembra, nel suo picco-lo, una realtà simile…

MICHELE MARCOLINI

LEGA PRO/ REAL VICENZA

fotoUfficioStampaRealVicenza

DERBY MANCATOIl ripescaggio in B del

Vicenza ha impeditoil primo derby della

storia della città

di Sergio STANCO

fotoUfficioStampaRealVicenza

“E’ vero, mi ricorda molto il Chievo, per-ché le storie sono quasi identiche. A livel-lo organizzativo può ricordare l’Atalan-ta, ma anche il Real Vicenza – come il Chievo - è una squadra nuova in una città dove era già presente il club storico. E anche a livello di risultati, sia Chievo che Real Vicenza sono partiti dai campionati minori e poi, grazie ad una società sana e ben organizzata, hanno scalato le ge-rarchie”.

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di un ambiente così? “Il vantaggio è che si può contare su una società seria, un ambiente sano e si può lavorare serenamente. Lo svantaggio è che forse manca un po’ di pressione, ma credo che stia all’allenatore motivare i propri giocatori e farli sempre rendere al massimo”.

E allora buon lavoro Mister Marcolini…

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VOGLIA DI PRIMEGGIARELa nuova Viterbesesogna in grande...

SERIE D

VITERBESE

rimo maggio 2014, sta-dio Scopigno di Rieti: il ruggito dei leoni torna a risuonare per la Tu-scia, segnando il ritor-no della Viterbese in

Serie D, dopo un anno di attesa. Una zampata degna del leone Nemeo, spauracchio leggendario che - secon-do la tradizione - l’eroe greco Ercole avrebbe prima sconfitto e poi donato, sotto forma di stemma, alla città di Vi-terbo. E che oggi ben rappresenta la ferocia sportiva e la fame di vittorie del branco di giocatori capeggiato da Attilio Gregori - un tempo portie-re in Serie A con le casacche di Roma, Genoa, Verona, Udinese e Bari - oggi allenatore che fa del lavoro il pane quotidiano del suo credo calcistico. E proprio qui, nella città dei Papi, ha ufficialmente insediato il suo ponti-ficato sportivo, cominciato con una promozione che rappresenta solo la prima tappa di un percorso a più am-pio respiro. ‘Siamo solo D passaggio’ è lo slogan che risuona tra le secolari mura di Viterbo e che emerge an-che, con il dovuto velo di moderazio-ne, dalle parole di mister Gregori…

Mister, facciamo un passo indietro e torniamo alla scorsa stagione, la pri-ma della nuova Viterbese Castrense che - al primo colpo - ha centrato su-bito la promozione…“un grande risultato che però voglio di-videre con Solimina e Pirozzi, gli allena-tori che hanno avviato questo percorso poi da me concluso grazie al sostegno della dirigenza e alla disponibilità dei ragazzi. Abbiamo posto la prima pietra di un progetto importante, che ha l’am-bizione di riportare Viterbo nel grande calcio”.

Promozione che è arrivata proprio a Rieti, in un match sentitissimo dai ti-fosi…“Sì, in quel momento la squadra stava così bene ed era così convinta dei pro-pri mezzi che avrebbe potuto giocarsela contro chiunque! Poi è innegabile che ci abbia fatto piacere regalare una gioia in più ai tifosi, ma - per noi - gli avversari hanno tutti lo stesso peso e quella par-tita è stata solo il sigillo di una grande stagione”.

Ci racconta come gioca la sua Viter-bese?

“Non sono uno che ama molto parlare dei numeri, quanto piuttosto dell’inter-pretazione che i calciatori danno ad essi. Non ho un modulo preferito perché non credo si vinca solo grazie allo schiera-mento tattico, ma penso contino soprat-tutto lo spirito e la voglia di lottare”.

Il suo curriculum da calciatore raccon-ta una storia importante, a difesa dei pali di molte squadre tra serie A e B: com’è stato l’impatto con la panchina?“È un mondo totalmente diverso! Il cal-ciatore si occupa di calcio nel tempo che dedica agli allenamenti e alle partite, mentre l’allenatore lavora 24 ore su 24 e deve pensare per sé, per i giocatori e per lo staff: dalla mia esperienza da at-leta ho imparato che a fare la differenza sono spesso i dettagli e oggi - da tecnico - ne sono sempre più convinto”.

C’è un allenatore, tra quelli che ha avuto in carriera, che l’ha segnata particolarmente?“Di bravi ne ho avuti davvero tanti e ho cercato di fare tesoro degli insegnamenti di ognuno di loro, pur mantenendo intat-ta la mia idea di calcio. D’altronde, è un po’ come a scuola: se copi sempre, prima

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ini IL PAPA DI VITERBO

ATTILIO GREGORI È L’UOMO SCELTO DAI GIALLOBLù PERTORNARE AGLI ANTIChI FASTI

di Carlo TAGLIAGAMBE

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GRUPPO UNITO E VINCENTESerie D riconquistata efesteggiata a lungo...

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o poi ti beccano...”

Il Gregori calciatore, invece, detiene una particolarità: è uno dei pochi por-tieri ad aver segnato una rete in cam-pionato. Ci racconta quel gol?“Era il mio ultimo anno da calciatore, gio-cavo con la Lodigiani in Lega Pro e, nel corso della sfida contro il Frosinone, andai a battere una punizione. Ricordo che cal-ciai senza rincorsa e infilai il pallone nel sette, alla sinistra del mio collega. Fu un gol per me storico, che racconterò a tem-po debito ai miei nipotini, ma che per ora resta chiuso nel cassetto dei ricordi...”.

Mica tanto chiuso in un cassetto… Lo sa che, a 10 anni di distanza, esiste un gruppo su Facebook intitolato ‘Se-

SERIE D/ VITERBESEdi Carlo TAGLIAGAMBE

gna per noi Attilio Gregori’ che vanta quasi 2000 iscritti?“Sì, l’ho visto, anche se non sono mol-to tecnologico e non ho molto tempo da dedicare ai social network! Però mi ha fatto davvero piacere trovare questa sorpresa su internet, anche perché signi-fica che - da calciatore - ho lasciato un buon segno. Ora dovrò fare altrettanto da allenatore, perché non sono uno che vive di ricordi…”.

Torniamo allora al presente. Come si lavora a Viterbo?“I tifosi a Viterbo hanno fame di calcio e lo dimostrano ogni giorno, sostenendo i ragazzi con amore e pazienza. Hanno trovato un punto di riferimento nel presi-dente Camilli e sanno di poter guardare

al futuro con fiducia”. È una motivazione in più, per un la-ziale come lei, sedere su una delle panchine storiche della regione?“Per me è un grande onore essere sta-to scelto dalla Viterbese, che considero - per prestigio - la Juventus della Serie B. Però, sia chiaro, le cose poi bisogna meritarle sul campo e non sarà facile fare bene in questa categoria, dove ogni partita nasconde un’insidia…”. Raggiunta la Serie D, qual è ora l’o-biettivo dei leoni?“Giocare ogni gara come se fosse l’ulti-ma, senza fare calcoli. A Viterbo non c’è spazio per le mezze comparse, ma solo per uomini veri, anzi, per leoni feroci!”.

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L’AGENTE PER ECCELLENZABozzo è uno dei procuratoripiù abili in circolazione...

I RE RDEL MERCATO / GIUSEPPE BOZZO

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LUCIDAMENTE FOLLE

DALLA SUA COSENzA A MORATA ALLA JUVENTUS, GIUSEP-PE BOzzO SI RACCONTA. PASSANDO DA CASSANO: “PER UN

GIORNO TUTTI VORREBBERO ESSERE COME ANTONIO”.

iuseppe Bozzo sven-tola la bandiera del Cosenza. Suona il clacson, sorriden-te. Sorride, men-tre riapre gli occhi. Fuori dalla finestra

dell’ufficio in Piazza di Spagna, Roma, c’è il sole e Trinità dei Monti si staglia sicura, splendente. Si parte da un’anti-ca passione, da quel 1991. quando il Cosenza, sul neutro di Pescara, sconfis-se la Salernitana. “Grazie ad un gol di bomber Marulla: restammo in B, feci la sfilata in macchina praticamente da solo. Vivevo di pane e Cosenza”.Cosenza, Cosenza, Cosenza. Nella lun-ga chiacchierata il nome torna frequen-te, perché le radici non si dimenticano. “Vengo da Contrada Sant’Elia. Poche anime, a metà tra Donnici Inferiore ed il centro. Lì studio, faccio lo scientifico, dove vado in pullman, ma poi veniamo dirottati anche al Liceo di Contrada An-dreotta. Dove prendo il secondo autobus per andare”.

E dopo i cinque anni?“Salgo su una moto”.

Prego?

“Sì. Risalgo tutta l’Italia a bordo della mia moto. Napoli, Salerno, Roma, Bo-logna. una Honda CBX 125: viaggia-vo di notte, anche se in famiglia dicevo che prendevo il treno e che la lasciavo alla stazione. Viaggiavo da solo, con me stesso. Alla ricerca di qualcosa che mi piacesse”.

La tappa decisiva. Bologna, per l’U-niversità.“Vivevo da solo, ho conosciuto tanti ra-gazzi con cui mi sento tutt’ora. È stata stata una parentesi dolce della mia vita. E poi a fine anni ‘80, era una città fan-tastica”.

Gli anni in cui scattò la scintilla per il calcio.“Ho pure cercato di giocare, ma non ho avuto grandi supporti in famiglia... Però il calcio è sempre stato la colonna sono-ra della mia vita. La scintilla scatta nel 1982, a sedici anni. Le sensazioni re-galate dalla vittoria del Mondiale sono state uniche, impagabili, impareggiabili. Sensazioni di libertà ed io quello ho sem-pre cercato. Non sono nato ricco e vole-vo fare qualcosa che mi piacesse”.

Libertà e percorso da avvocato, in

uno studio, sono due concetti un po’ antitetici, no?“Era un percorso che dovevo fare, per questo lavoro. Non mi vedevo in uno studio”.

Così ha deciso di intraprendere la sua avventura nel calcio.“Procuratore dal 1994, sino al 2007, quando mi sono cancellato dall’albo degli agenti. Però tutto parte e riparte sempre da Cosenza: un grazie lo devo dire a Gianni Di Marzio; è stato lui ad introdurmi nel calcio. E poi che ricordi, con la mia squadra: ho ancora negli oc-chi quella giornata, col gol di Marulla”.

Un carosello in solitaria per una par-tita giocata lontano. Scusi, ma dove la vide?“Lavoravo in uno studio, ma portai la tv da casa. E così festeggiai la salvezza”.

Ci racconta il suo segreto?“L’umiltà. È la cosa che mi ha aiutato più di ogni altra. Tanti vogliono partire da un livello che non esiste”.

Lei?“Il mio primo calciatore è stato Graziano Nocera. Feci il passaggio dalla Prima-

di Marco CONTERIO

foto Samantha zuCCHI/Image SPORT

G

I RE DEL MERCATO

GIUSEPPE BOzzO

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vera del Cosenza fino al Castrovillari. Con gli occhi di oggi, una piccola-gran-de soddisfazione: e poi, quando prendi un giocatore, in sei mesi-un anno, devi garantirgli un cambio di categoria o comunque un miglioramento. Gli chiesi se avesse agente, firmammo e da lì, col passaparola, qualcuno iniziò a conoscer-mi. Lavoravo tra Cosenza, Reggio, Cro-tone, Catanzaro”.

Tra i suoi primi big, c’è Tatti.“Quanti chilometri, fatti insieme, a par-lare, discutere, confrontarci. Ci lega un grande rapporto di amicizia”.

Basta tergiversare. Le dice niente il nome di Antonio Cassano?“Non avevo agganci a Bari, nessuno

mi poteva dir nulla. Lo avevo visto coi Giovanissimi, mi colpì il talento. Però non andai da lui perché non avevo il background per farlo”.

Dunque?“Dunque ebbi un’idea. Cercai di capire

chi potesse aiutarmi e pensai ad Angelo Alessio che in quegli anni giocava al Co-senza. Dopo un allenamento gli chiesi chi potessi contattare a Bari e mi disse che era amico di Nicola Ventola. ‘Se chiami suo padre, può aiutarti’”.

Semplice no?“Il problema era trovare Ventola, ora. Sull’elenco, da casa di un amico, chiamai tutti i Ventola, finché non trovai il padre di Nicola. Fu cortese, gentile, dolce. Lo ricordo con affetto. Io ero giovane, per la procura del figlio, che era già un at-taccante affermato. Però Nicola mi disse: ‘io oramai sono andato’, scherzò, ‘ma segui Cassano’. Io lo sapevo, avevo in mente di andare da Antonio. Ed arrivai al numero di casa”.

CLASSE E PROFESSIONALITA’Non c’è trattativache Bozzo non possaportare a termine

I RE RDEL MERCATO / GIUSEPPE BOZZO

“”ho riSalito tutta l’italia in moto, fino a Bologna,

Dove ho fatto l’univerSità

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Dal mancato incontro, alla fumata bianca.“Sì, la settimana dopo arrivo con un’o-ra di anticipo... Da lì nacque il nostro rapporto, quando Antonio mi disse, dopo un po’ di tempo, ‘affido il mio incarico a te’”.

Complicato ed intricato. Basta l’idea, però.“Mi rispose la madre di Antonio, con lei presi appuntamento e mi disse. ‘Perché chiede prima di parlare con me che col ragazzo?’. Per me era normale, parlare prima con la mamma. Lei sorrise, alla ri-sposta e mi disse ‘la prossima settimana vedrà il ragazzo’”.

Da Cosenza a Bari.“Alla Motta di Bari, appuntamento alle 11.30. Trovai un incidente, per strada, arrivai cinque minuti in ritardo dopo aver fatto trecento chilometri e... Non c’era. Se n’era andato. Però questo rafforza-va solo la mia idea: Antonio era uno di grande carattere, non aveva bisogno di motivatori che oggi vanno di moda”.

E cambia anche la sua carriera.“È stata la chiave che ha aperto le porte. Cassano è stato ed è una grande pale-stra per gli esercizi di moralismo, l’ho gestito ‘non gestendolo’. Perché non si può gestire, ma consigliare. Si gestisce un ristorante, non una persona... Negli sbagli si è sempre ricaricato, così come nelle sofferenze, nelle critiche. Non è un’ipocrita, è una persona di un gran-de cuore e sensibilità. Io ho fatto tutto il mio percorso con lui, nel bene e nel male. Per un giorno, poi, tutti vorremmo essere come lui, no? Non ha peli sulla lingua”.

Una curiosità: il suo testo preferito è l’Elogio della Follia di Erasmo da Rot-terdam, scritto e redatto in una setti-mana. Eppure il suo motto è ‘la quali-

ANCHE CASSANONella scuderia di Bozzo

ancheFantAntonio...

I RE RDEL MERCATO / GIUSEPPE BOZZO

“”DoPo 300 km, Per un inciDentearrivai cinque

minuti in ritarDoDa caSSano.

Se n’era anDato

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I RE RDEL MERCATO / GIUSEPPE BOZZO

tà ha bisogno di tempo’. “Di tempo dedicato, non conta quan-to. L’importante è che sia dedicato, con cuore e passione. E poi tutte le cose che meritano di essere godute sono frutto della follia. Ecco: mi ritengo lucidamente folle”.

Via con gli esempi.“A me piace scherzare. A volte mi è capi-tato di chiamare dirigenti di grandi club dicendo ‘è saltato l’affare’, riaggan-ciando il telefono.... Quando faccio le trattative, parlo con il sorriso. È una delle cose che mi fa far bene il mio lavoro, creare la giusta atmosfera”.

Fare senza pentirsi, dice sul suo sito. Lo ha mai fatto?“In due tre casi sì, magari non assisterei qualcuno che ho seguito, che è diventato ricco e non è stato umanamente ricono-scente e mi ha fatto capire che il lavoro è il lavoro e l’affetto e la gratitudine sono il sentimento del giorno prima. Però fa-rei delle rinunce per delle soddisfazioni personali”.

Abbiamo parlato di Cassano, allar-ghiamo anche il suo parco giocatori.“Fino al 2007 tre perché, appunto, la qualità ha bisogno di tempo. Sapevo che la mia immagine era legata a Cas-sano, potevo prendere anche altri ra-gazzi e dissi di no. A lui dico. ‘Fallisci e fallisco con te’. È rinato sette volte. Quando è andato alla Sampdoria, sia-mo rinati insieme. E poi, quando deci-do di assistere un giocatore, so già che devo spostarlo anche se chiaramente a volte non mancano le difficoltà”.

Lei è molto legato a Perrotta.“Gli auguro successi, nel suo percorso Fe-derale. È un ragazzo serio, equilibrato, una bravissima persona oltre che esser stato un grande calciatore”.

Le trattative più difficili?“Indovinate? Quelle di Cassano”.

La più divertente?“Grosso alla Juventus”.

Una vera giocata.“La Juve lo voleva, il Lione non lo mol-lava e non mandava il fax. Così dissi al ragazzo: ‘vai in sede e dì che non vai più in Nazionale’. Insisteva per andare

SEMPRE IN PRIMA LINEADurante ogni mercato, Bozzo è sempre al centro dell’attenzione

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“”Sono Stato il Primo aSuggerire higuain al naPoli. mi aSPettavo unatteggiamento DiverSo Da

De laurentiiS

I RE RDEL MERCATO / GIUSEPPE BOZZO

in bianconero e non era un messaggio qualsiasi. C’era un aereo per Milano ed era stato convocato a Coverciano dove doveva arrivare in tempo per il raduno. Lo avesse perso, abbiamo fatto pensare al club francese, avrebbe anche rinun-ciato all’azzurro. Voleva far capire che voleva la Juventus, sul serio, con forza. Ed il mercato chiudeva alle 19”.

Ed il Lione?“Il ragazzo doveva trovarsi a Covercia-no, ma il Lione non mollava. Rimase in sede. Poi partì quell’aereo, l’ultimo di li-nea per Milano, e i francesi mollarono e abbassarono le pretese. Avevamo già pronto un aereo privato all’aeroporto di Lione per Pisa. Facemmo in tempo a chiu-dere il colpo ed arrivò il fax in tempo dalla Francia...”.

Il Lione, già, ma anche il Real Madrid. Lei ha rapporti con dirigenti di gran-dissimi club.“In Spagna ho ottimi rapporti e sono contento delle relazioni che ho anche coi grandi club italiani. È una soddisfazione ma ‘non me la tiro’, anche se non consi-dero conclusa la mia carriera. Il mio pro-filo cambierà...”.

Da dirigente?“Mai dire mai. Da imprenditore no, è cer-to. Mai il dirigente di un club piccolo, così come oggi non avrei gli stimoli per fare il manager di un giocatore di B. Oggi non ci penso, mi priverebbe della libertà ma... Chi lo sa”.

La libertà di chiudere colpi come Mo-rata-Juventus.“La Juventus l’ha voluto fortemente ed ha preso un grande giocatore. È stata una

TANTI FUORICLASSENella sua carriera, Bozzo

ha seguito e segue un’infinità di campioni...

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I RE RDEL MERCATO / GIUSEPPE BOZZO

SEMPRE ATTIVONon c’è mai un attimodi pace per unodei Re del Mercato...

trattativa lunga, ma l’organizzazione del club poi ha avuto un peso specifico importante. È stata decisiva la clausola di recompra per il Real Madrid”.

Gestisce anche Fabio Quagliarella, che recentemente ha portato al Tori-no. Molti ricordano una discussione con Aurelio De Laurentiis...“Lo ‘scornacchiato’ non ero io e se si fos-se riferito a me, l’avrei preso come un complimento, non come una provocazio-ne. I dirigenti sanno che faccio le cose

con educazione, trasparenza, lealtà, professionalità. Abbiamo detto le cose in modo tranquillo: io sono buono e caro ma non mi devono toccare sul personale e su questi aspetti. E poi a De Laurentiis ho fatto un favore...”.

Prego.“Sono stato il primo a parlare al ds Ric-cardo Bigon dell’opportunità di prendere dal Real Madrid Gonzalo Higuain, sug-gerendo la tempistica dell’affare. Lo misi in contatto con il papà e mi sarebbe pia-

ciuto ricevere almeno un grazie da De Laurentiis”.

Lei è uscito dall’Adise, l’albo degli agen-ti, e da avvocato gestisce allenatori.“Vogliamo fare gli struzzi? Chi deve tro-var squadra ai tecnici? Sono i primi ad aver bisogno di manager. Tanti agenti, che non potrebbero farlo, li gestiscono. Lo sanno i tecnici stessi, i dirigenti, ma è qualcosa che avviene e mi dispiace che qualche collega faccia pure il puritano in pubblico, dicendo che non è vero. E poi

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I RE RDEL MERCATO / GIUSEPPE BOZZO

Intervista di Marco Conterio

il conflitto di interessi è solo potenziale”.

Lei gestisce calciatori e tecnici da solo.“Specifico: ho un team di professionisti affermati che mi aiutano e collaborano nella mia struttura, ma nella gestione di-retta del calciatore, sono da solo. Ognu-no ha il proprio ruolo, definito, mentre la gestione dei clienti spetta a me”.

Ed ha organizzato anche il centenario del Parma.“Sì, uno splendido evento. Voglio imple-

mentare la società, adesso, resterà lega-ta al mondo dello sport in ogni caso. Ma non chiedetemi come...”.

A proposito di sport: lei è un grande appassionato di golf.“Riesce a farmi vedere, insieme, i miei due colori preferiti. Il verde ed il blu. È un paradiso”.

E sorride, ancora, mentre il telefono squilla. Di nuovo. Mentre il sole splende, sull’eternità di Roma.

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UN CUOREIN AFFITTO

A QUASI 60 ANNI IL ‘puNTERO’ DANIEL BERTONI È Un UoMo SoDDiSfAtto. E Di MArADonA

DICE: “DIEgO NON è MIO AMICO”.

di Stefano BORGI

TALENTO ARGENTINOBertoni ha giocatoin Serie A dal 1980 al 1987

DOVE SONO FINITIDANIEL BERTONI

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di Stefano BORGI

cuore, gioca per la gente, col solo obiettivo di divertirsi e divertire. “Era un pò la mia missione - racconta - da me tutti si aspettava-no la giocata ad effetto, il gol spettacolare, la punizione imprendibile. Oggi invece sono un uomo tranquillo, realizzato, innamorato di mia moglie e della famiglia. Sono cattolico, anti-politico, anti-droga, insomma una perso-na normale. Allo stesso tempo sono conosciuto nel mondo, rispettato, non rimpiango i tem-pi da calciatore. Ho un bel rapporto con la gente, vivo con le rendite degli affitti dei miei

appartamenti. Il calcio? Sono allenatore, ho fatto il corso a Coverciano e in Argentina. Poi ho fatto l’osservatore, ho avuto di recente una proposta dall’Independiente ma non se n’è fatto di nulla. Pazienza, importante è la famiglia, importante è aver dato tutto in campo. Il mio orgoglio è aver divertito i tifosi”. Appunto, partiamo proprio da qui...

iL CALCio È Un DiVErtiMEnto - La “Fiesole” lo adorava, il San Paolo pure. In patria era un idolo (lo chiamavano ‘punte-ro’ per l’abilità nel tirare in porta), anche per quel modo di stare in campo: un calcio fatto di gioia, di speranza. “Il calcio per me è sempre stato tutto fin da bambino - prosegue Da-

o spunto ce lo offre pro-prio Daniel Bertoni e la sua attività (a dire il vero) un pò insolita per un campione del mon-do: affittare apparta-menti a Buenos Aires. E

mi raccomando, che questo non suoni come una delusione, sopratutto per chi lo ricorda sulla fascia puntare e saltare gli avversari come birilli. A quasi 60 anni Daniel si trova momentaneamente fuori dal calcio, e così ha deciso di investire nel mattone. Per questo ci è venuta in mente “Tre cuori in affitto”, una sit-com in voga da noi a metà degli anni ‘80. Daniel Bertoni è il cuore numero uno. Gli altri due sono Jair e Macarena, i due figli. Macarena è nata in Italia (a Firenze) ed ha doppio passaporto. Tre cuori targati Bertoni insomma, più un nipotino arrivato da poco. Facciamo un passo indietro: Daniel Bertoni arriva in Italia nel 1980, due anni prima vince i mondiali in Argentina, con Bra-dy e Prohaska è uno dei primi stranieri dopo la riapertura delle frontiere. Disputa 4 stagioni con la Fiorentina, due col Napoli, una con l’Udinese, divenendo (sempre e comunque) un idolo della tifoseria. Segni particolari? Daniel gioca col

TRE SQUADREFiorentina, Napoli

ed Udineseper Bertoni

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Italia-Argentina, ma poi arrivò l’Olanda...”

FIRENZE E NAPOLI, QUANTI RIMPIANTI... Diamo un’occhiata al palmares: per Bertoni un campionato argentino col Nacional nel ‘77, tre coppe Libertadores con l’Indepen-diente (‘73, ‘74, ‘75), un Intercontinentale (ancora Independiente nel ‘73), un campio-nato del mondo nel ‘78 con l’Argentina di Menotti. Roba da far tremare i polsi. Eppure in Europa... “Ci sono andato vicino – precisa

- A Siviglia, ma sopratutto a Firenze. Perdemmo lo scudetto ad un quarto d’ora dalla fine, sarebbe stato più giusto uno spareggio (con la Juve, ndr.) All’ultima a Cagliari ci annul-larono un gol valido di Graziani, proprio per un mio fallo sul portiere Corti. Fallo che non c’era. Il problema è che lo spa-reggio avrebbe ritardato il raduno della nazionale di Bearzot, e allora... vinse la Juventus. In città, ricordo, girava un adesivo con la scritta: ‘Meglio secondi che ladri’. Io dissi: meglio ladri che secondi, e comunque avrei voluto giocarmela testa a testa con i bianconeri”. A Napoli, invece, venne via giusto l’anno prima dello scudetto. “Ebbi problemi con la dirigenza e con l’al-lenatore (nell’ordine: Italo Allodi, Pierpaolo Marino e Ottavio Bianchi, ndr.) Con i compagni, invece, tutto bene”. Anche con

niel - La mia era una famiglia umile, e questo è stato un grande insegnamento. In seguito sono arrivate celebrità, vittorie e soldi, ma alla base c’è sempre stata la gioia di gioca-re. Il mio compito in campo era divertire, ed io trasmettevo gioia e divertimento. Certo nel ‘78 le pressioni erano tante, ma quell’Argen-tina fu più forte di tutto e di tutti”. Appunto, veniamo a quel campionato del mondo. Si disse che fu truccato, che il Perù vi aveva fatto vincere, che giocavate nonostante fuori ci fosse la dittatura e la gente soffrisse. “Aspetta, l’Argentina meritò di vincere. Giocare un mondiale in casa vuol dire subire una grandissima pressione, lo ha dimostrato quest’anno il Bra-sile ma anche l’Italia nel ‘90 e la Germania nel 2006. Vincere in casa non è mai facile, eppure noi ce la facemmo. Certo, lo sapevamo, fuori la situazione del paese non era facile. Ma non è giusto mischiare il calcio con la politica. Anzi, sa cosa le dico? Che il calcio deve dare speranza alla gente, deve dare gio-ia, deve regalare serenità e spensieratezza. Anche quest’anno l’Argentina doveva fare un regalo al suo popolo: contro la corruzione, contro la povertà, vincere il mondiale sarebbe stato importante. Noi ce la facemmo, contro tutto e tutti. Anzi, sa cosa le dico? Che nel ‘78 la finale più giusta sarebbe stata

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CON MARADONACompagni di squadra

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CAMPIONE DEL MONDOBertoni ha vinto il

Mondiale del 1978UN POSTO NELL’OLIMPO…LE GESTA DI UN FUORICLASSE, TRA SOGNI PREMONITORI E... “uN POSTO ALL’OMBRA”.

Daniel Bertoni lo confessò ad un ami-co, circa un anno prima: “Ho sognato di fare gol in finale, e l’Argentina vinceva la Coppa del mondo”. Addirittura si prestò a ricostruire l’episodio per una televisione... nello stadio vuoto di Buenos Aires. Detto, fatto. Era il 25 giugno 1978, correva il 116’ di Argentina-Olanda, ed uno scam-bio al limite dell’area Kempes-Bertoni mette il ‘puntero’ a tu per tu con Jongblo-ed. Daniel effettua l’ultimo dribbling con la suola della scarpa (gesto tecnico di pregevolissima fattura) e scarica in rete il destro che tanto aveva sognato. È il gol decisivo, la partita finisce 3-1 e l’Albi-celeste si laurea campione del mondo. È solo uno dei momenti di una carriera stra-ordinaria, ricca di successi, costellata di gol, di prodezze, punizioni a foglia mor-ta, assist al bacio. Tutto questo nonostante in allenamento, il buon Daniel, non fosse proprio... “uno che tira il gruppo”. Anzi, Bertoni soffriva la fatica, lo sforzo fisico. Daniel preferiva la giocata, il colpo ad effetto, e quando il sole batteva forte... si riparava all’ombra. A Firenze era ormai diventata una ‘novella’: Daniel Bertoni che nelle giornate più assolate si piazzava sulla fascia e si riparava all’ombra della pensilina, sotto la tribuna. Tanto che, ai giorni nostri, si sarebbe parlato di una nuova fiction dal titolo: ‘un posto all’om-bra’. Fuor di battuta, i tifosi gli perdo-navano questo ed altro. Daniel sapeva come accendere le platee, era il primo ad andare sotto la curva e baciare la maglia, Daniel si produceva in dribbling ubriacanti, “pennellava” cross in area col contagiri... vera e propria manna per il centravanti di turno. Allo stesso modo il ‘puntero’ (tornando all’ombra di cui sopra) era capace di sparire, di assentar-si dalla partita, per poi scuotersi all’im-provviso, reagire e scattare verso l’area avversaria. quindi ricevere, piuttosto che impostare l’azione, decidere da par suo la partita... e tornare di nuovo sotto la pensilina. Tutto in pochi minuti, sempre col sorriso sulle labbra, come solo i campioni sanno fare. Come faceva Daniel Bertoni.

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TANTI TROFEIAnche tre Libertadoresper il talentuosoargentino

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ero più punta. La voglia di divertire, invece, è la stessa”. Ed il calcio di oggi, Daniel Bertoni come lo giudica? “Diverso, nè migliore nè peggiore. un tempo c’era più tecnica, c’erano zico, Maradona, Platini... Oggi ci sono Messi e Cristiano Ro-naldo, corsa e fisicità. Però dico una cosa: nella vita ci vuole fortuna, ci vuole la ‘suerte’. E la suerte bisogna meritarsela. Mercedes Sosa, la mia artista preferita, canta: “Grazie alla vita che mi ha dato tanto”. Ma la vita dà a chi se lo meri-ta, per questo dico ai giovani: cercate la fortuna, meritate-vi la suerte. Prima o poi arriverà”. Parola di Daniel Bertoni.

Maradona? “Con Diego sono stato compagno nel Napoli e in Nazionale. Con Maradona, però, non sono amico. Non voglio dire il perchè, ma gli amici sono altri. Per esempio a Firenze ho avuto Antognoni. Diego, mi dispiace, non è stato un mio amico”.

DANIEL BERTONI, OGGI... “Chi è il nuovo Daniel Bertoni? Difficile fare paragoni. Qualcuno dice Cuadrado, sopratutto per la gioia che trasmette quando gioca. Sono d’accordo, i tifosi da lui si aspettano la giocata, lo spunto, come succe-deva a me. Come ruolo, invece, lui è più centrocampista, io

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ominciamo col giudizio tecnico. “Daniel Bertoni? un fuo-riclasse. Tecnicamente faceva sparire la palla, aveva un dribbling fan-

tastico, era uno di quei giocatori che creava la superiorità numerica. E poi era fortissimo sulle punizioni, anche se non ne tirava molte. Capirà, nella Fiorentina c’era un certo Antognoni...”

Proseguiamo col giudizio umano.“Lo definirei un ‘giocherellone’. Era sem-pre al centro dello scherzo, teneva su il gruppo. Daniel, ‘Ciccio’ Graziani, Pecci, c’era da sbizzarrirsi... Comunque era ben voluto da tutti”.

Chiudiamo con lo ‘spaccato’ profes-sionale.“Diciamo che la parte atletica non era il suo forte. Quando stava bene partecipa-va, il più delle volte però non percepiva il senso della fatica. Ho reso l’idea?”

Chi parla è Giancarlo De Sisti che ha allenato Bertoni in due riprese: dall’81 all’84 nella Fiorentina (sfiorando uno scudetto nel 1982, ndr.) quindi il canto del cigno in quel di Udine nell’86-’87, quando i friulani partirono da meno nove. “Fu un tentativo disperato - ricor-da “Picchio” - e poi al tempo il campio-nato era di sole 30 partite. C’era riuscita

la Lazio in Serie B qualche anno prima, con Fascetti. Noi ci provammo per un po’, poi mollammo”.

Quello fu l’ultimo anno di Bertoni...“Ricordo che Daniel disputò una ventina di partite realizzando un gol. Era un Ber-toni a fine carriera, che arrivò ad Udine senza grandi motivazioni. Del resto per lui non era facile dopo aver giocato con Fiorentina e Napoli...”

Com’erano i rapporti tra di voi?“Tutto sommato buoni, anche se una vol-ta a Firenze mi fece arrabbiare e lo misi fuori squadra. Fu dopo un Lecce-Fioren-tina di Coppa Italia, mi mancò di rispet-to dopo una sostituzione. Poi venne da me scusandosi in tutti i modi, e allora... Gliel’ho detto, era uno molto simpatico, si sapeva far perdonare. Bisognava chiu-dere un occhio durante gli allenamenti e allora andavamo d’amore e d’accordo”.

BERTONI SECONDODE SISTIDANIEL? UN FUORICLASSE... GIOChERELLONE

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IL MITO DE SISTITanti i complimentiper l’amico Daniel....

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TOTO’ D’ITALIAUN MONDIALE DA PROTAGONISTA,

UNA LEGGENDA VIVENTE, SEMPLICEMENTE SALVATORE SChILLACI…

o aspettiamo nell’a-trio di un albergo di Milano. Da gran-de star qual è si fa attendere qualche minuto in più del do-vuto, ma lui è Salva-

tore Schillaci, l’uomo che ha infiammato i cuori di tutti gli italiani ai Mondiali del 1990. Si presenta insieme al figlio. Nonostante siano passati 24 anni dalle “Notti Magiche”, è quello di sempre… Troppe le curiosità, meglio passare alle domande…

Allora Totò, posso chiamarti Totò, vero?“Certamente, mi chiamano tutti così…”.

Totò, partiamo dall’inizio, da quando eri bambino…“Guarda, da piccolo pensavo solo a gio-care. Come tutti i bambini volevo fare gol, non mi interessava altro… Mi ri-cordo che, anche da piccolo, ero molto veloce e vedevo già la porta benissimo”.

Ma avevi qualche idolo?

“Certo, Paolo Rossi per la facilità nel se-gnare e Giancarlo Antognoni per l’ele-ganza in campo”.

Dicono che Scoglio sia stato il tuo vero maestro…“Scoglio è stato davvero importante per me. Quando stai crescendo, è fondamen-tale trovare una figura che crede in te. Lui ha capito che ero un giocatore da lasciare libero in campo. Scoglio mi ha permesso di giocare come volevo, po-tevo pensare solo a segnare. Non come oggi, dove l’attaccante è costretto a fare di tutto. Ricordo che, quando c’erano le riunionI tattiche, ad esempio, io non c’ero mai. Prima della partita mi diceva: ‘Totò, tu fai gol, non mi serve altro’… Era un grande Scoglio”.

Spettacolare al Messina, ma potevi andare anche al Palermo…“Vero, non ci sono andato per sette mi-lioni di vecchie lire. Eravamo in due, io e Mancuso. Il Palermo aveva offerto 28 milioni, ma la mia società ne voleva 35. Il Palermo ha rifiutato e io sono finito a Messina”.

I GIGANTI DEL CALCIO

SALVATORE SChILLACI

di Fabrizio PONCIROLI

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I GIGANTI DEL CALCIO/ SALVATORE SCHILLACI

TOTO’ NAZIONALESchillaci è

stato l’eroe dei Mondiali 1990

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SUPER CANNONIERETotò in azione con la casacca azzurraa Italia 1990

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I GIGANTI DEL CALCIO/ SALVATORE SCHILLACI

Bene con Scoglio ma con Zeman? rapporto difficile?“No, in realtà no. Lui aveva le sue idee, tra l’altro era molto preparato. zeman voleva un certo tipo di gioco, non gli im-portava tanto che io facessi gol. Io ave-vo caratteristiche diverse, facevo fatica con lui. Io prendevo la palla e facevo gol, mentre lui voleva che giocassi più con la squadra. È stato un rapporto di alti e bassi. Comunque posso dire che, grazie ai suoi metodi di allenamento, stavo davvero in formissima, tanto che poi sono finito alla Juve”.

Ecco, parliamo della Juventus. Chi ti ha informato che la Vecchia Signora ti voleva?“Ricordo che la società Messina mi ha chiamato e mi ha informato che la Ju-ventus mi voleva. In quella squadra c’era un certo Nicolò Napoli, mio compagno a Messina, che, spesso, diceva al presi-dente Boniperti di prendere me. Mi ha aiutato (ride)”.

Come è stato l’impatto con la Juven-tus?“Firmammo il contratto al calciomercato. Ricordo che Massimino, il Presidente, si mise a piangere”.

Parliamo del Mondiale, il momento più straordinario della tua carriera. C’è un gol di Italia 90 al quale sei più legato?“Al primo (contro l’Austria ndr), quello che mi ha aperto la strada e mi ha dato la fiducia che mi serviva”.

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SCHILLACI OGGIAttualmente, si diverte

a giocare in giroper il mondo

Nell’immaginario collettivo, pensare ad Italia 1990 riporta subito alla mente il grande Schillaci…Il Mondiale 1990 è legato, a doppio filo, al suo nome. Capocannoniere di quel torneo, il nostro Mondiale (fu re-alizzato in Italia), quello in cui l’Italia chiuse al terzo posto, complice lo zam-pino dell’Argentina dell’allora parte-

nopeo Maradona. Bene, il bomber di quella Nazionale è stato proprio Totò, il vero vincitore di Italia 1990: “Ogni volta che arrivano i Mondiali, tutti si ricordano di me e di Italia 1990. Rice-vo almeno 20 telefonate al giorno, mia moglie mi chiede sempre: ‘Ma perché ti chiamano? Mica avete vinto quel Mon-diale’. Vuoi sapere perché? Secondo me perché quella squadra, per tutti noi italiani, era una squadra pazzesca. Era-vamo nel nostro periodo d’oro, come movimento calcistico, e quella squadra è stata amatissima da tutti. Tutti volevano bene a quella squadra. Nel 1982 abbia-

UN NOME, UNA GARANZIA

mo vinto, ma nessuno se lo aspettava… Nel 1990 eravamo quelli da battere e poi sono arrivato anche io, a rendere il tutto ancor più bello. Nonostante non sia arrivata la Coppa, quella Nazionale è diventata leggendaria e io con loro…”. Nonostante oltre 200 gol in carriera, Schillaci ha legato il suo nome a quelli, ben sei, segnati al Mondiale 1990, il suo Mondiale… Una curiosità che pochi sanno: Schillaci, in Nazionale, ha gioca-to 16 gare. Di reti ne ha segnate sette, una sola non è arrivata durante le gare della Coppa del Mondo 1990 (nel 1991, ad Oslo, contro la Norvegia)…

di Thomas SACCANI

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IL TEMPO BIANCONEROSchillaci ha lasciatoil segno nella Juventus

I GIGANTI DEL CALCIO/ SALVATORE SCHILLACI

Perché, secondo te, quella Nazionale non ha vinto il Mondiale?“Ma, sai il calcio è imprevedibile. Il gol di Caniggia ci ha tagliato le gambe, era-vamo in fiducia, abbiamo perso un po’ di sicurezza. Tra l’altro quell’Argentina era anche una buona squadra. Comunque eravamo, sicuramente, una delle squadre più forti di quel Mondiale”.

Ha inciso il fatto di giocare a Napoli, in un San Paolo pro Maradona, quella ma-ledetta semifinale contro l’Argentina?“Forse se avessimo giocato a Roma… Non so, è stata una casualità, difficile dirlo”.

Dopo il Mondiale, ecco l’Inter…“Guarda, avevo iniziato alla grande, poi mi sono infortunato e ho avuto problemi per tanto tempo. Non ho potuto essere il vero Schillaci, troppi infortuni”.

Meglio il Giappone…“Mi affascinava quel Paese e il contratto era di quelli importanti. Sapevo che era il mio ultimo grande contratto e quindi ho accettato. Sapevo di lasciare il calcio vero ma, alla fine, mi sono trovato bene. Ho trovato un Paese frenetico, ma tutti mi hanno trattato bene. Ricordo che erano tutti puntuali”.

Con chi hai legato in Giappone, nella tua squadra, i Jubilo Iwata?“Beh, nella mia squadra c’erano Dunga e Vanenburg, con loro ho legato davvero tanto. Ma anche con i giapponesi è an-dato tutto bene”.

Totò, hai giocato con tanti campioni, chi ti è rimasto impresso nella mente? E come difensore?“Beh, ho giocato con tanta gente. Penso a Roby Baggio, davvero fortissimo ma come tanti altri. Difensore? Te lo ricordi Pasquale Bruno? Lui non pensava a mar-

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“”ho Scelto il giaPPone Perchè mi affaScinava quel PaeSe e il contratto era Di quelli imPortanti

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I GIGANTI DEL CALCIO/ SALVATORE SCHILLACI

Intervista di Fabrizio Ponciroli

da calciatore, con più responsabilità e io la mia vita la voglio vivere, non voglio avere dei vincoli. A me interessa girare il mondo ed è quello che faccio”.

Alternative alla Juventus in Italia?“Forse il Napoli, mi piace come squadra e Benitez è uno che non si tira mai in-dietro. Speriamo che sia un campionato avvincente e non noioso”.

Ti diverti ancora a guardare il calcio in televisione?“Non guardo tutte le partite, ci sono troppe partite durante la settimana. Se c’è un Juventus-Inter la guardo. Lo scorso anno mi ha divertito molto veder giocare la Roma di Garcia”.

Ultima domanda: obiettivi per il futu-ro?“Adesso vado a prendermi un caffè…”.Nulla da aggiungere, Totò era, resta e sarà sempre l’uomo che ha fatto so-

care (ride)… Era un vero rompipalle… Sai, allora si giocava a uomo e lui face-va di tutto per provocarti. Diciamo che, con lui, un po’ di lotta l’ho fatta…”.

Ti manca il calcio?“un po’ sì… Se avessi giocato oggi, avrei segnato tanti gol, ne sono abba-stanza sicuro. Qualche tempo fa ho in-contrato zoff che mi ha detto delle belle parole: ‘Se lui avesse segnato nel calcio di oggi, con la sua velocità e la sua pre-cisione in zona gol, avrebbe fatto la dif-ferenza..’. Ecco, lo ringrazio, mi ha fatto piacere”.

Come mai non hai mai pensato di fare l’allenatore?“Perché ci vogliono certe qualità che io non ho… Io non riuscirei mai a lasciar fuori qualcuno, fosse per me giochereb-bero tutti e questo non va bene se vuoi fare l’allenatore. Poi, onestamente, fare il tecnico significa tornare a fare la vita

gnare l’Italia ai Mondiali del 1990. Un momento magico che lo ha consacrato per sempre. Salutandolo siamo certi di un fatto: Schillaci non ha perso la sua verve quella che, da calciatore, gli ha permesso di prendersi sulle spalle la responsabilità di una nazione intera. Sincero e diretto, proprio come il Totò che abbiamo ammirato durante le Notti Magiche. Se fosse arrivata la Coppa del Mondo, chissà chi sarebbe oggi Schillaci…

ANCORA UN’ICONAOvunque vada,

Schillaci è ancora amatissimo...

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SPECIALE STORIACOPPA DEI CAMPIONI

LA SECONDADEL DIAVOLO

Finalmente gli inglesi hanno conquistato il trofeo più prestigio-so con il Manchester United, che senza la tragedia aerea di Monaco di Baviera

avrebbe forse vinto anche prima del 1968. Archiviata l’edizione della consa-crazione di George Best, che ha riserva-to al nordirlandese anche il prestigioso “Pallone d’oro”, la nuova stagione vede entrambe le squadre di Manchester al

via, con il City campione d’Inghilterra ad affiancare i cugini.In estate tiene banco un caso diploma-tico. I sorteggi prevedono, tra l’altro, Ferencvaros-Celtic, Levski Sofia-Milan, zurigo-Dinamo Kiev, Spartak Trnava-Malmö, Steaua-AB Copenaghen e Saint Étienne-Ruch Chorzow. Nella notte tra il 20 e il 21 agosto del 1968, però i carri armati sovietici invadono Praga, come reazione alla “Primavera di Praga”. L’Eu-ropa occidentale può solo protestare a livello diplomatico, il potenziale nucleare

dell’URSS è tale che non si possa anda-re oltre e la UEFA, per evitare un boi-cottaggio da parte dei club occidentali, specialmente dopo la richiesta espressa dal Celtic, separa le squadre dei due blocchi.Le nuove sfide sono Malmö-Milan, Zuri-go-AB Copenaghen e Saint Étienne-Cel-tic da una parte, Steaua-Spartak Trna-va, Levski Sofia-Ferencvaros e Dinamo Kiev-Ruch Chorzow dall’altra. Le ultime due non si giocano perché, irritati dalla decisione dell’UEFA, i polacchi si ritirano,

IL MILAN TORNA SUL TETTO D’EUROPASUPERANDO L’AJAX IN FINALE CON UNA STORICA TRIPLETTA FIRMATA DA PRATI…

di Gabriele PORRI

foto Agenzia LIVERANI

TRIPLETTA D’AUTOREPrati protagonista

assoluto della finale...

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seguiti da ungheresi, bulgari e sovietici, questi ultimi con un pesante comunicato che parla di violazione dell’articolo 2 dell’UEFA e di decisione insensata e di-scriminatoria. La Stella Rossa Belgrado avanza senza giocare per forfait del Carl Zeiss Jena, in una sfida già definita dal primo sorteggio.Si gioca invece Steaua-Spartak Trnava, anche se i cecoslovacchi sono stati al centro del casus belli. Le due squadre danno vita a una sfida appassionante, i rumeni si illudono dopo il 3-1 dell’an-data, ma vengono sonoramente battuti al ritorno grazie alla tripletta di Jozef Adamec, che bissa quella rifilata in amichevole al Brasile pochi mesi prima, con la sua nazionale. Il Milan, che non ha avuto grande vantaggio dal nuovo sorteggio (il Levski Spartak era stato eli-minato agevolmente l’anno precedente in Coppa Coppe dai rossoneri), torna dalla trasferta svedese con sollievo per il gol di Rivera che ha accorciato le di-stanze dopo le reti di Olsberg, su assist di Tapper e di Elmstedt con un gran tiro dalla lunga distanza. Fortuna per il Mi-lan che, poco prima della rete di Rivera, gli svedesi mancano clamorosamente il terzo gol. Il ritorno non è facile e il 4-1 inganna, perché i gol della sicurezza ar-rivano solo nel finale e gli svedesi, che terminano in nove, erano passati in van-taggio con Ljungberg.La sorpresa viene dalla Turchia. Nono-stante i proclami dei “Light Blues”, che una volta vinto il campionato avevano dichiarato di poter “spaventare i codar-di d’Europa”, a passare è il Fenerbahçe. Dopo lo 0-0 in Maine Road, sono gli uo-mini di Mercer a portarsi in vantaggio, ma subiscono la rimonta con i gol di Ce-vrim e Altiparmak. Il City non mantiene le attese nemmeno in campionato, dove arriva solo tredicesimo. Va meglio al Celtic, che ribalta la sconfitta con il Saint Étienne dell’andata, mentre il Real rifi-la un tennistico 6-0 6-0 all’AEL Limassol, con entrambe le sfide giocate al Berna-beu per questione di incasso.Con la defezione del blocco comunista arrivano agli ottavi solo 14 squadre, Mi-lan e Benfica passano quindi ai quarti per sorteggio. Due le novità regolamen-tari: ammesse due sostituzioni a partita in corso e la regola dei gol in trasferta in tutta la competizione. È quest’ultima modifica a provocare la clamorosa ca-duta del Real Madrid agli ottavi. I Blan-

cos perdono 1-0 al Prater grazie a un gol di Kaltenbrunner, il Rapid colpisce anche due pali, ma la rimonta sembra agevole. Anche quando il danese Bjer-regaard pareggia la rete di Velazquez a inizio ripresa, c’è tempo per altri due gol ma le Merengues ne fanno uno solo, all’82’ e vengono eliminati. Il Reipas Lahti, la compagine più debole a essere giunta agli ottavi, prende una scoppola memorabile dal Trnava. L’andata, a fine novembre, si gioca a Vienna perché in Finlandia i campi non sono praticabili, gli slovacchi vincono addirittura 9-1 e non si risparmiano nemmeno al ritorno, 7-1.Ai quarti arrivano anche l’AEK Atene, fortunata nel sorteggio (Jeunesse d’Esch e AB Copenaghen le “vittime”) e due delle favorite, Celtic e Ajax. I Bhoys e gli olandesi eliminano senza fatica rispetti-vamente Stella Rossa e Fenerbahçe. Ab-biamo trascurato un po’ i detentori del titolo: lo United non fa nessuna fatica a superare gli irlandesi del Waterford, al contrario ne fa molta agli ottavi con l’Anderlecht. In realtà, dopo il 3-0 di Old Trafford, i Red Devils trovano subito il vantaggio con Carlo Sartori, l’italia-no di Manchester. Con le nuove regole i belgi dovrebbero segnare cinque reti, ma si fermano a tre.Ai quarti rientra il Milan contro l’osso duro Celtic, che diventa durissimo quan-do a San Siro finisce 0-0 nella tormenta, sul campo ghiacciato. Gli scozzesi non perdono in casa da anni, ma al 12’ Prati ruba palla a McNeill e si invola a rete, battendo Fallon. Manca una vita al fischio finale, ma il Paròn erge le barricate e porta a casa un risultato storico. Proprio il ritorno di Rocco nell’e-state 1967 dopo la parentesi al Tori-no dà i suoi frutti e il Milan, che della squadra campione nel 1963 ha soltan-to Trapattoni e Rivera, sogna il secon-do titolo. In semifinale va anche l’Ajax, dopo uno scontro epico col Benfica. La vittoria portoghese in trasferta per 3-1 sembra chiudere il discorso, ma a Lisbona Michels mette il gigante Pronk su Eusebio e gli olandesi si portano sul 3-0 (gol di Danielsson e doppietta di Cruyff). Torres segna e si va allo spa-reggio, al Colombes di Parigi. Al 90’ c’è solo un palo di Eusebio di testa, ma nei supplementari l’Ajax fa tre reti, un tifoso lanciere invade il campo sull’1-0 e viene cacciato fuori da Torres, ma al fischio finale l’invasione è generale.

Il Manchester United, nonostante il ca-lendario intasato - gioca col Rapid due giorni dopo la FA Cup - arriva anch’esso al penultimo atto: al 3-0 di Old Trafford segue lo 0-0 del Prater. Best, autore di una doppietta, è il mattatore. La quar-ta semifinalista è l’outsider Spartak Tr-nava che supera l’AEK. Gli slovacchi si fermano in semifinale, ma escono a testa alta con l’Ajax: dopo l’andata disastrosa persa 3-0, in casa lo Spartak approfitta dell’uscita di Cruyff dopo soli 22’ e tro-va il gol con Kuna da pochi passi, dopo aver intercettato un rinvio. Il Trnava raddoppia nella ripresa, ma un po’ di nervosismo e le parate di Bals manda-no l’Ajax in finale a Madrid. Lì i lancie-ri trovano il Milan che, nella semifinale “nobile” batte lo United. Nonostante la perdita di Rivera dopo un quarto d’ora e il gioco difensivo degli inglesi, il Mi-lan preme e Sormani batte sullo stacco Foulkes per l’1-0. Il raddoppio arriva da hamrin, da fuori; lo svedese fa anche espellere Fitzpatrick. All’Old Trafford il Milan resiste per 70’, quando Best libera Charlton per l’unico gol dell’incontro. Ci sono proteste inglesi per un salvataggio di Santin sulla linea che ritengono sia gol, ma il Milan va in finale.A Madrid, i rossoneri sono favoriti su un Ajax ancora un poco acerbo. È vero che gli olandesi sono la squadra emergen-te, ma l’esperienza e la solidità della squadra di Rocco le hanno permesso di eliminare in sequenza gli ultimi due vin-citori. Ci si aspetta un Milan tutto dife-sa e contropiede, ma Prati e compagni sorprendono gli avversari partendo alla grande. È proprio “Pierino” a colpire il palo dopo un solo minuto e a realizzare di testa al 7’, su cross di Sormani. Prati completa una tripletta storica con un tiro da fuori e uno a completamento di un’a-zione personale di Rivera. Nel mezzo ci sono il rigore della speranza di Vasovic, primo giocatore a segnare in finale per due squadre diverse (nel 1966 col Par-tizan) e il 3-1 di Sormani da lontano. Fi-nisce 4-1, il Milan è campione d’Europa per la seconda volta ed è al secondo successo europeo di fila dopo la Cop-pa delle Coppe 1968. Alla domanda se fosse migliore il Milan del 1963 o quello di adesso, Rocco risponde: “Credo che Hamrin faccia pendere l’ago della bilan-cia su questo”. Ma solo perché Rivera, che si aggiudica anche il Pallone d’Oro in quel 1969, sei anni prima c’era già.

SPECIALE COPPA DEI CAMPIONI/ 1968-1969

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RITO

RNO

RITO

RNO

ANDA

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SPECIALE COPPA DEI CAMPIONI/ 1968-1969 STATISTICHE

Giocatore N° Minuti% Titol.Rig. N°Partite Giocate

CLASSIFICA MARCATORI

N° OgniRig. Falliti

RetiMaxReti

Denis LAW (Manchester UTD) 7 630 0,0 7 0 0 9 70' 4

Johannes CRUYFF (Ajax) 10 861 0,0 10 0 0 6 144' 2

Piero PRATI (Milan) 7 630 0,0 7 0 0 6 105' 3

Jozef ADAMEC (Spartak Trnava) 7 630 0,0 7 0 0 5 126' 3

Ladislav KUNA (Spartak Trnava) 8 694 0,0 8 0 0 5 139' 2

José Augusto TORRES (Benfica) 5 480 0,0 5 0 0 5 96' 3

Gerardus BERGHOLTZ (Anderlecht) 4 339 0,0 4 0 0 4 85' 2

Inge DANIELSSON (Ajax) 7 475 0,0 4 0 0 4 119' 2

Odd IVERSEN (Rosenborg) 2 180 0,0 2 0 0 4 45' 3

PIRRI (Real Madrid) 3 244 0,0 3 0 0 4 61' 3

Valerian SVEC (Spartak Trnava) 5 429 0,0 5 0 0 4 107' 2

Karol DOBIAS (Spartak Trnava) 8 720 0,0 8 1 0 3 240' 3

Dusan KABAT (Spartak Trnava) 7 630 0,0 7 0 0 3 210' 2

Günther KALTENBRUNNER (Rapid Vienna) 6 495 0,0 5 0 0 3 165' 1

Dimitrios PAPAIOANNOU (AEK Atene) 6 540 0,0 6 0 0 3 180' 1

Angelo Benedicto SORMANI (Milan) 5 450 0,0 5 0 0 3 150' 1

Jesaia SWART (Ajax) 10 835 0,0 10 0 0 3 278' 2

Manuel VELAZQUEZ (Real Madrid) 4 360 0,0 4 0 0 3 120' 2

Realizzazione grafica e statistiche a cura di

Giocatore N° Minuti% Titol.Rig. N°Partite Giocate

CLASSIFICA MARCATORI

N° OgniRig. Falliti

RetiMaxReti

Denis LAW (Manchester UTD) 7 630 0,0 7 0 0 9 70' 4

Johannes CRUYFF (Ajax) 10 861 0,0 10 0 0 6 144' 2

Piero PRATI (Milan) 7 630 0,0 7 0 0 6 105' 3

Jozef ADAMEC (Spartak Trnava) 7 630 0,0 7 0 0 5 126' 3

Ladislav KUNA (Spartak Trnava) 8 694 0,0 8 0 0 5 139' 2

José Augusto TORRES (Benfica) 5 480 0,0 5 0 0 5 96' 3

Gerardus BERGHOLTZ (Anderlecht) 4 339 0,0 4 0 0 4 85' 2

Inge DANIELSSON (Ajax) 7 475 0,0 4 0 0 4 119' 2

Odd IVERSEN (Rosenborg) 2 180 0,0 2 0 0 4 45' 3

PIRRI (Real Madrid) 3 244 0,0 3 0 0 4 61' 3

Valerian SVEC (Spartak Trnava) 5 429 0,0 5 0 0 4 107' 2

Karol DOBIAS (Spartak Trnava) 8 720 0,0 8 1 0 3 240' 3

Dusan KABAT (Spartak Trnava) 7 630 0,0 7 0 0 3 210' 2

Günther KALTENBRUNNER (Rapid Vienna) 6 495 0,0 5 0 0 3 165' 1

Dimitrios PAPAIOANNOU (AEK Atene) 6 540 0,0 6 0 0 3 180' 1

Angelo Benedicto SORMANI (Milan) 5 450 0,0 5 0 0 3 150' 1

Jesaia SWART (Ajax) 10 835 0,0 10 0 0 3 278' 2

Manuel VELAZQUEZ (Real Madrid) 4 360 0,0 4 0 0 3 120' 2

Realizzazione grafica e statistiche a cura di

Giocatore N° Minuti% Titol.Rig. N°Partite Giocate

CLASSIFICA MARCATORI

N° OgniRig. Falliti

RetiMaxReti

Denis LAW (Manchester UTD) 7 630 0,0 7 0 0 9 70' 4

Johannes CRUYFF (Ajax) 10 861 0,0 10 0 0 6 144' 2

Piero PRATI (Milan) 7 630 0,0 7 0 0 6 105' 3

Jozef ADAMEC (Spartak Trnava) 7 630 0,0 7 0 0 5 126' 3

Ladislav KUNA (Spartak Trnava) 8 694 0,0 8 0 0 5 139' 2

José Augusto TORRES (Benfica) 5 480 0,0 5 0 0 5 96' 3

Gerardus BERGHOLTZ (Anderlecht) 4 339 0,0 4 0 0 4 85' 2

Inge DANIELSSON (Ajax) 7 475 0,0 4 0 0 4 119' 2

Odd IVERSEN (Rosenborg) 2 180 0,0 2 0 0 4 45' 3

PIRRI (Real Madrid) 3 244 0,0 3 0 0 4 61' 3

Valerian SVEC (Spartak Trnava) 5 429 0,0 5 0 0 4 107' 2

Karol DOBIAS (Spartak Trnava) 8 720 0,0 8 1 0 3 240' 3

Dusan KABAT (Spartak Trnava) 7 630 0,0 7 0 0 3 210' 2

Günther KALTENBRUNNER (Rapid Vienna) 6 495 0,0 5 0 0 3 165' 1

Dimitrios PAPAIOANNOU (AEK Atene) 6 540 0,0 6 0 0 3 180' 1

Angelo Benedicto SORMANI (Milan) 5 450 0,0 5 0 0 3 150' 1

Jesaia SWART (Ajax) 10 835 0,0 10 0 0 3 278' 2

Manuel VELAZQUEZ (Real Madrid) 4 360 0,0 4 0 0 3 120' 2

Realizzazione grafica e statistiche a cura di

AJAX-SPARTAK TRNAVA 3-0 (1-0)

Domenica 13 aprile 1969AMSTERDAM (Stadio “Olympisch”)Arbitro: Eric JENNINGS (ENG)Spettatori: 55.489

AJAX: Gerrit BALS (cap.), Wilhelmus SUURBIER, Bernardus hULShOFF, Anton PRONK, Theo VAN DUIVENBODE, Bernardus MÜLLER, hendrick GROOT, Jesaia SWART [74’ Rudolf SUUREN-DONK], Inge DANIELSSON, Johannes CRUYFF, Petrus KEIzER Commissario tecnico: Marinus MIChELS.

SpARTAK TRNAVA: Josef GERYK [70’ Frantisek KOzINKA], Karol DOBIAS, Kamil MAJERNIK, Sta-nislav JARABEK (cap.), Vladimir hAGARA, Anton hRUSECKY, Ladislav KUNA, Stanislav MARTIN-KOVIC, Adam FARKAS, Jozef ADAMEC, Dusan KABATCommissario tecnico: Jan hUCKO.

Reti: 25’ Johannes CRUYFF, 50’ Jesaia SWART, 65’ Petrus KEIzER.

SPARTAK TRNAVA-AJAX 2-0 (1-0)

Giovedì 24 aprile 1969TRNAVA (Stadio “Spartak”)Arbitro: Ferdinand MARSChALL (AUT)Spettatori: 22.938

SpARTAK TRNAVA: Frantisek KOzINKA, Karol DOBIAS, Kamil MAJERNIK, Stanislav JARABEK (cap.), Vladimir hAGARA, Anton hRUSECKY, La-dislav KUNA, Stanislav MARTINKOVIC, Adam FARKAS, Jozef ADAMEC, Dusan KABATCommissario tecnico: Jan hUCKO.

AJAX: Gerrit BALS (cap.), Wilhelmus SUURBIER, Anton PRONK, Bernardus hULShOFF, Velibor VA-SOVIC, Theo VAN DUIVENBODE, hendrick GRO-OT, Jesaia SWART, Bernardus MÜLLER, Johannes CRUYFF [22’ Inge DANIELSSON], Petrus KEIzER [75’ Rudolf SUURENDONK]Commissario tecnico: Marinus MIChELS.

Reti: 28’ e 55’ Ladislav KUNA.

MILAN-MANCHESTER UTD 2-0 (1-0)

Mercoledì 23 aprile 1969, ore 21MILANO (Stadio “San Siro”)Arbitro: Josef KRNAVEK (TCh)Spettatori: 80.050

MILAN: Fabio CUDICINI, Angelo ANqUILLETTI, Karl heinz SChNELLINGER, Roberto ROSATO [82’ Luigi MALDERA], Saul MALATRASI, Giovanni TRAPATTONI (cap.), Kurt hAMRIN, Giovanni LO-DETTI, Angelo Benedicto SORMANI, Gianni RIVE-RA (cap.) [22’ Romano FOGLI], Piero PRATI Commissario tecnico: Nereo ROCCO.

MANCHESTER uTD: James RIMMER, John FITzPA-TRICK, Seamus BRENNAN, Patrick CRERAND, Wil-liam FOULKES, Norbert Peter STILES [86’ Francis BURNS], William MORGAN, Brian KIDD, Robert ChARLTON (cap.), Denis LAW, George BESTCommissario tecnico: Matthew BUSBY.

Reti: 33’ Angelo Benedicto SORMANI, 49’ Kurt hAMRIN.Espulsi: 75’ John FITzPATRICK, 75’ Seamus BREN-NAN.

MANCHESTER UTD-MILAN 1-0 (0-0)

Giovedì 15 maggio 1969, ore 18:45MANChESTER (Stadio “Old Trafford”)Arbitro: Roger MAChIN (FRA)Spettatori: 63.103

MANCHESTER uTD: James RIMMER, Seamus BRENNAN, Francis BURNS, Patrick CRERAND, William FOULKES, Norbert Peter STILES, William MORGAN, Brian KIDD, Robert ChARLTON (cap.), Denis LAW, George BESTCommissario tecnico: Matthew BUSBY.

MILAN: Fabio CUDICINI, Angelo ANqUILLETTI, Karl heinz SChNELLINGER, Roberto ROSATO [46’ Nello SANTIN], Saul MALATRASI, Luigi MAL-DERA, Kurt hAMRIN, Giovanni LODETTI, Angelo Benedicto SORMANI, Gianni RIVERA (cap.), Piero PRATICommissario tecnico: Nereo ROCCO.

Rete: 70’ Robert ChARLTON.Ammonito: 86’ Kurt hAMRIN.

SEMIFINALE 1 SEMIFINALE 2

Pierino Prati oggi

MILAN-AJAX 4-1 (2-0)

Mercoledì 28 maggio 1969, ore 20:30MADRID (Stadio “Santiago Bernabeu”)Arbitro: José Maria ORTIz DE MENDIBIL (ESP)Spettatori: 31.782

MILAN: Fabio CUDICINI, Angelo ANqUILLETTI, Karl heinz SChNELLINGER, Roberto ROSATO, Saul MALATRASI, Giovanni TRAPATTONI, Kurt hAMRIN, Giovanni LODETTI, Angelo Benedicto SORMANI, Gianni RIVERA (cap.), Piero PRATICommissario tecnico: Nereo ROCCO.

AJAX: Gerrit BALS (cap.), Wilhelmus SUURBIER [46’ Bernardus MÜLLER], Bernardus hULShOFF, Velibor VASOVIC, Theo VAN DUIVENBODE, hendrick GROOT [46’ Klaas NUNINGA], Anton PRONK, Jesaia SWART, Inge DANIELSSON, Jo-hannes CRUYFF, Petrus KEIzERCommissario tecnico: Marinus MIChELS.

Reti: 7’ e 39’ Piero PRATI, 61’ rigore Velibor VASOVIC, 66’ Angelo Benedicto SORMANI, 74’ Piero PRATI.

FINALE

Pierino Prati oggi fo

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CALCIO IN ROSA

ANDREA BARzAGLIdi Barbara CARERE

l difensore della Juven-tus, Andrea Barzagli e la sua bellissima compa-gna ex modella Mad-dalena Nullo, si sono conosciuti nel dicembre

del 2004 a Firenze mentre lei sfilava: “Andrea era a Firenze in vacanza duran-te il periodo natalizio - confida Mad-dalena - e tramite un amico in comune venne a guardare una sfilata nella quale c’ero anch’io all’epoca, perché lavoravo come modella”.

È stato amore a prima vista?“Forse lo è stato un po’ più per lui, perché per me c’è voluto un po’ più di tempo per fidarmi. Abbiamo fatto le cose gradual-mente, infatti, ci siamo frequentati per un po’ e dopo un anno dal nostro incontro abbiamo iniziato a fare le cose sul serio e da subito abbiamo deciso di andare a vivere insieme a Palermo, per recuperare il tempo perso (ride, ndr)”.

Come ti ha conquistato?“Con la sua grande simpatia e i suoi modi gentili, educati, è una persona ti-mida e mai invadente. Il destino ha scelto per noi: siamo fatti per stare insieme”.

Cosa ti ha fatto innamorare di An-drea?“La sua umiltà e soprattutto la sua as-senza di gelosia morbosa. Andrea è una persona molto intelligente che non mi li-mita mai negli spazi e mi lascia libera e questo era ciò che desideravo da un rapporto e Andrea è stato in grado di comprenderlo”.

Com’è Andrea Barzagli nella vita pri-vata?“una persona tranquilla e umile che ama stare in famiglia”.

Un suo difetto che non sopporti?“È vanitoso, aggiungerei molto (ride, ndr) e poi un altro suo difetto è che non

A CASA BARZAGLIINTERVISTA A MADDALENA,LA COMPAGNA DELL’ASSOBIANCONERO…

si arrabbia mai, per cui in casa non si liti-ga e non si discute, anche se alle volte ci vorrebbe qualche piccolo litigio, ma con lui è veramente difficile litigare”.

Che genere di musica ascolta?“Adora gli u2, ma ascolta tutta la musica pop”.

Qual è la vostra canzone d’amore?“Treno magico dei Timoria, ricordo che spesso me la dedicava all’inizio della no-stra storia d’amore”.

Ha dei tatuaggi?“Sì, ne ha tre che simboleggiano dei di-segni tribali”.

Come trascorrete il tempo libero?“Lo dedichiamo ai nostri bambini Mat-tia e Camilla, di solito nel tempo libero amiamo viaggiare e scoprire nuovi posti e gustare piatti tipici del posto”.

Andrea che papà è?“È bravo ed è molto paziente e con Mat-tia gioca molto”.

Invece come compagno com’è?“Il top, non vorrei sembrare banale, ma è l’uomo che ogni donna desidererebbe accanto perché è gentile, premuroso è perfetto, soprattutto perché mi sopporta e non è facile (ride, ndr)”.

Qual è la sua dimostrazione d’amore quotidiano?“Lui è sempre molto carino e sorridente con me e il bacio del buongiorno non lo

dimentica mai e questi sono piccoli gesti che ti riempiono il cuore”.

In casa chi cucina?“Io, anche se Andrea è molto bravo a cucinare… lo fa tre volte l’anno però sa fare di tutto”.

La sua specialità?“Il tiramisù”.

Qual è il suo piatto preferito?“La lasagna che gli prepara sua nonna Isella”.

Qual è il segreto per andare d’accor-do con proprio marito calciatore?“Rispettare i propri spazi e capirsi a vi-cenda”.

C’è qualcosa che vorresti dire al tuo Andrea attraverso questa intervista?“Sa tutto, perché tra di noi non ci sono segreti e sa anche che lo amo tanto”.

MADDALENA INSIEME AD ANDREA

I

MADDALENA CON ANDREA BARZAGLI

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SCUOLE CALCIOFLORIA 2000

L

VIAGGIO NELLA SPLENDIDA REALTÀ DELLA SCUOLA CALCIO DELLA FLORIA 2000

a crescita umana unita allo sviluppo delle qualità sportive. La Scuola Calcio della Floria 2000, società sportiva con sede a Firenze, ha avviato lo sviluppo di un pro-getto innovativo volto alla crescita a 360° dei bambini che si affacciano al mondo del calcio. qualità umane e sportive, due

piani di lavoro autonomi, ma che vanno di pari passo. Anto-nello Masala, responsabile tecnico della Scuola Calcio della Floria 2000, nonché responsabile eventi dell’intera società, spiega ai lettori di Calcio2000 tutti i dettagli di un progetto a suo modo innovativo che si è prefisso l’obiettivo di diven-tare punto di riferimento per il mondo del calcio giovanile.

Iniziamo dalla sua, di storie. Dal calcio professionistico a

quello dei bambini...“Vengo dalla Sardegna, ma Firenze è la mia seconda casa. Arrivai alla Fiorentina da giovanissimo, e con la maglia viola ho disputato due tornei di Viareggio risultando anche il miglior giocatore del torneo. Arrivai ad annusare la prima squadra e mi trasferii al Parma, in Serie B. Poi un grave infortunio pur-troppo mi impedì di proseguire la carriera...”.

Dal mondo del calcio, però, non si è mai allontanato…“Sono grato al mondo del calcio, mi ha dato tante opportunità. Ho fatto l’allenatore nei settori giovanili, poi mi sono un po’ staccato per iniziare la carriera di imprenditore”.

Ma il richiamo del pallone evidentemente era troppo forte...“Cinque anni fa, assieme ad un amico, decidemmo di prendere

NIENTE AL CASO“Ci serviamo di un osteopataper creare schede dettagliatedei ragazzi”

di Simone BERNABEI

UN’AUTOSTRADA PERIL GRANDE CALCIO

CLASSE 1999

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Page 83: Calcio2000 n. 202

Quanti sono i ragazzi attualmente iscritti alla scuola cal-cio della Floria 2000?“Circa 200, che arrivano ad oltre 300 considerando anche il settore giovanile. Il nostro obiettivo, più in generale, è quel-lo di far crescere i bambini da ogni punto di vista, non solo da quello sportivo. Per quelli più dotati tecnicamente, inoltre, abbiamo programmato degli esercizi specifici per migliorare ulteriormente le qualità”.

Vi siete dati una scadenza per tracciare i primi risultati del vostro lavoro?“Il nostro è un progetto a medio termine, l’obiettivo è arrivare al massimo entro 3 anni. Lavoriamo duramente per far crescere i ragazzi e poterli preparare ad un futuro da uomini prima ancora che da calciatori”.

In cosa consistono le innovazioni della Floria 2000?“Abbiamo rifondato il progetto, e ci siamo prefissati due obiet-tivi. Abbiamo un programma di lavoro specifico per aiutare il bambino nella crescita fisica e motoria e un altro per preparar-lo al gesto tecnico vero e proprio. L’innovazione sta nell’utilizzo di entrambe queste filosofie. Parlo di innovazione, perché le scuole calcio generalmente non utilizzano entrambe le filosofie: o si punta sullo sviluppo fisico, o su quello tecnico. Difficilmente, a livello giovanile, si lavora su entrambe le fasi”.

Ci spiega meglio i punti salienti del vostro lavoro nella società fiorentina?“Aiutiamo ad accrescere la fisicità e la motricità dei bambini in modo da prepararli al meglio al gesto tecnico. Ogni mese avremo un obiettivo diverso dal punto di vista motorio e uno

SPECIALE SCUOLE CALCIO/ FLORIA 2000

dal punto di vista tecnico”.

La mole di lavoro, detta così, sembra davvero imponente. Avete collaboratori particolari che vi aiutano nello svilup-po del progetto?“Ovviamente tutto parte dagli allenamenti diciamo “tradi-zionali”, che però sono supportati da tante altre attività parallele. Ad esempio ci serviremo di un osteopata che ci aiuterà ad elaborare schede dettagliate sui valori fisici dei bambini per quanto riguarda reazione, posizione e via dicendo”.

in gestione la scuola calcio dell’Olbia. La società poi fallì nel 2009-2010”.

E l’avventura alla Floria 2000 dove affonda le radici?“È un progetto nuovo, la Floria 2000 fa parte di un concept molto più ampio. Assieme ai miei collaboratori abbiamo fon-dato il NAGC, un’organizzazione nata sulle ceneri dei vecchi NAG. Abbiamo oltre 80 società affiliate, fra cui appunto la Floria2000 che seguo personalmente da Firenze. Ci seguono squadre da ogni parte d’Italia anche grazie al supporto di Coverciano”.

CRESCITA“Vogliamo far maturare

i ragazzi dal punto divista sportivo e umano”

CLASSE 2001

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Page 84: Calcio2000 n. 202

Come si rapporta, la vostra società, con i club professio-nistici?“Stiamo trattando direttamente con una società professionistica molto importante, spero presto di poter chiudere la collabo-razione. Anche con la stessa Fiorentina, nostra vicina di casa, i rapporti sono buoni grazie soprattutto al presidente Ricci”.

E i procuratori? Arrivano fino ai campi di periferia?“Spero di no (ride, ndr). Generalmente in questi ambienti van-no direttamente dai genitori per “forzare” lo spostamento del bambino. Per quanto mi riguarda non è una bella cosa, visto che così facendo si va a perdere quel senso di appartenenza che è fondamentale nel processo di crescita del ragazzo. Que-sto aspetto, ad essere sincero, è carente in tutte le società to-scane: manca il senso di appartenenza ad una squadra, ad un gruppo, i genitori spesso e volentieri sono a favore dei continui spostamenti dei ragazzi, ma così non si lavora bene. Ecco, alla Floria2000 cercheremo, per quanto possibile, di migliorare il rapporto dei giovani atleti con la società”.

Il calcio italiano è indietro anni luce rispetto ai campionati europei specialmente dal punto di vista delle infrastruttu-re. Per voi com’è la situazione?

SPECIALE SCUOLE CALCIO/ FLORIA 2000

CLASSE 2000

CLASSE 2006

CLASSE 2002

CLASSE 2004

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Page 85: Calcio2000 n. 202

SPECIALE SCUOLE CALCIO/ FLORIA 2000

“Non ci lamentiamo, diciamo che le nostre strutture sono suffi-cienti per fare un buon lavoro. Abbiamo un campo a 11, uno a 8 e uno a 5. E in più una ‘gabbia’ per i 3 contro 3, in stile Sacchi. Serve per migliorare l’intensità di gioco. In Europa ce l’hanno tutte le società, in Italia siamo solo 5 o 6”.

Insomma, molti suoi colleghi avrebbero da imparare dal-la vostra gestione…“Non la vedo così, ognuno ha il proprio modo di lavorare. Noi semplicemente prestiamo la massima attenzione a tutti gli aspetti della crescita del ragazzo e dell’atleta. Fra i tecnici ci sono meeting una volta al mese per fare il punto della situa-zione: è un’ottima soluzione per scambiarsi opinioni e consigli. Poi, come detto, con l’osteopata siamo in grado di seguire attentamente le fasi di crescita. Insomma, vogliamo riuscire a portare al massimo le potenzialità atletiche e tecniche dei bam-bini. Il fine ultimo, ovviamente, è prepararli per una carriera da calciatore. Da quella che potrebbe semplicemente essere una strada, noi cerchiamo di creare un’autostrada per il mondo del calcio. Il tutto, vorrei sottolinearlo, con una spesa minima da parte delle famiglie. L’obiettivo è quello di arrivare ad un autofinanziamento della società per gravare il meno possibile sulle spalle dei genitori”.

STRUTTURE“Abbiamo 3 campi e una gabbia per il

3 contro 3, in pieno stile Sacchi”

CLASSE 2005

GIOVANISSIMI B 2001

CLASSE 2007/08

ATTACCAMENTO“Si è un po’ perso il senso di appartenenza. Vogliamo recuperare questo valore”

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ACCADDE AOTTOBRE

di Gabriele CANTELLAfo

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GOLEADOR BIANCONEROBettega ha segnato ben

129 gol con la magliadella Juventus...

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UN TACCO PER LA STORIA

BETTEGA SEGNA UN GOL DA LEGGENDAE IL PARòN SI TOGLIE IL CAPPELLO…

di Gabriele CANTELLA ACCADDE A/ OTTOBRE

re vantaggi all’avversario. Lui vuole fare gol, deve fare gol. E se vuol far gol dev’essere svelto di testa e rapido di gambe. Deve cogliere tutti di sorpresa. Il pallone, rotolando sull’erba, si dirige verso di lui, lo lascia sfilare. Un velo per un compagno che sopraggiunge dalle retrovie? No. E allora cosa? quello a cui nessuno avrebbe mai pensato, un colpo di tacco. Un tocco lieve, una carezza al pallone. Un colpo di tacco. Sì, un colpo di tacco, avete capito bene. Goool! La tela d’autore si ma-terializza davanti agli occhi di un pubblico che non può far altro se non contemplarla e custodirla nella memoria. Chi ha avuto la fortuna di godere dal vivo della visione della Gio-conda o della Vergine delle Rocce di Leonardo, quella visione la porterà con sé e dentro di sé per una vita intera. Anco-ra oggi, a quarantatré anni di distanza da quel 31 ottobre 1971, l’opera prima del maestro Bettega rivive ogni volta che su un campo di calcio qualcuno prova a imitare quel gesto tecnico, così come in tanti hanno provato a imitare la Gioconda senza mai riuscire ad avvicinarsi all’originale. Da Del Piero a Crespo, da Ibrahimovic a Palacio la galleria dei gol di tacco vanta esemplari di rara bellezza tecnica, di straordinaria po-tenza visiva, nobile discendenza di un nobile padre. quello di Bettega è il gol di tacco per antonomasia. L’archetipo, il paradigma, la forma universale, l’idea innata nell’Iperuranio del pallone. Bettega è il Demiurgo che quell’idea innata l’ha trasferita dall’Iperuranio al mondo sensibile portandola a co-noscenza di tutti, così che tutti potessero prenderla a riferi-mento. Il colpo di tacco con il quale Bobby gol infila il Ragno nero Cudicini suscita l’ammirazione sincera del Paròn Rocco, che di fronte a quella magia si toglie il cappello e applau-de l’avversario come fair play comanda. Una magia di cui Bettega concede altre due repliche, entrambe a maggio. 22 maggio 1977, la vittima di turno è la Sampdoria. 27 maggio 1978, la Nazionale di Enzo Bearzot si prepara al Mondiale in Argentina affrontando alla Bombonera di Buenos Aires il De-portivo Italiano, partita decisa da un gol di tacco di Bettega. Rimessa laterale di Cabrini per Causio, che serve Roberto a centro area. L’attaccante stoppa di petto, si aggiusta il pallone col ginocchio e lo colpisce al volo di tacco prima che tocchi terra. Sui volti dei modesti argentini del Deportivo Italiano la stessa ammirazione sincera che si leggeva nitida in faccia a Rocco, in quel pomeriggio di ottobre di quarantatré anni fa.

1 ottobre 1971. San Siro incornicia una tela d’autore. Un dipinto che un critico d’arte non potrebbe non riconoscere come un capolavoro. Patrimonio dell’umanità, alla stessa stregua del Colosseo, dei templi di Agrigento, della Torre di Pisa. E come questi, simbolo dell’Italia nel mondo. Testi-

monianza di quel genio italico che non ha eguali nella storia. Il genio calcistico di Roberto Bettega, artista d’avanguardia che di colori per i suoi quadri ne adoperava soltanto due: il bianco e il nero. E di bianconero vestito, in quel pomeriggio di quarantatré anni fa, Bobby gol, sul prato del Meazza, fa ciò che gli riesce meglio, ciò per cui vive. Fa gol. Ne fa due. Il primo di testa, marchio di fabbrica, specialità della casa. Bobby il gol lo sente nell’aria, lo fiuta come il cacciatore fa con la sua preda. quando il Barone arresta la sua elegante falcata sulla destra e alza la testa, Bettega sa già dove finirà il pallone. Sulla sua testa prima, in fondo alla rete dopo. 1-0 e palla al centro. Il Milan prova a riorganizzare le idee, la Juve non gliene concede il tempo. Čestmír Vycpálek traccia la rotta: continuare ad attaccare. I suoi ragazzi eseguono, suonano lo spartito senza incertezze. Il palcoscenico sul quale si esibiscono non ammette battute a vuoto. È la Scala del calcio, signori e signore! Il primo attore della compagnia juventina è proprio lui, Bobby gol. Ma il resto del cast non è fatto di anonime com-parse. Il ruolo del supporting actor non è meno importante di quello del protagonista. Senza Cochi niente Renato, senza Ro-bin niente Batman. Senza Anastasi, niente Bettega. È Pietruzzo da Catania la spalla ideale per Bobby gol. I due s’intendono a meraviglia, sembrano leggersi nel pensiero. Bettega appog-gia corto ad Anastasi al limite dell’area rossonera. Il numero 9 si allarga, punta il suo diretto marcatore, lo salta. Penetra den-tro, ne salta un altro, guadagna il fondo, sa già dove mettere il pallone, perché sa già che Roberto sarà lì ad attenderlo. quel che Pietro non può sapere, che nessuno può neanche lontana-mente immaginare, è in che modo Bettega ha intenzione di impattare quel pallone. La posizione dell’attaccante non lascia spazio che ad un’ipotesi soltanto: stop spalle alla porta, pro-tezione della palla e tentativo di girata. Tutto troppo lungo, troppo complesso. Roberto sa che, così facendo, darebbe il tempo al suo controllore di intervenire e lui non vuole concede-

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ALTRI SPORT

VALENTINA ARRIGhETTI di Thomas SACCANI

VALENTINA, LA GENOANA…STELLA DELLA PALLAVOLO, SEGUE IL DERBY DELLA LANTERNA DALLA NUOVA DIMORA, A BAKU…

Spiuttosto bene, sia in campo naziona-le che in Europa…“È una squadra che mi piace molto. Fare-mo la Cev, insieme a realtà come Gala-tasaray e Novara, diciamo che ci sarà da divertirsi, anche in campionato”.

Per fortuna non sarai sola in quest’av-ventura…“Vero, ci sarà Valeria Rosso (ex Nova-ra). Ci daremo una mano a vicenda e poi ci sono altre giocatrici che già conosco, quindi non andrò alla cieca”.

Passiamo alla Nazionale. Come sta il movimento azzurro?“Mi pare che questo sia un buon mo-mento per l’Italia. Ci sono stati dei cali, come è normale che sia. In campo ma-schile, mi pare che abbiano già trova-to tutte le soluzioni del caso, in campo femminile ci stiamo lavorando. C’era da affrontare un cambio generaziona-le importante…”.

Nazionale alla quale sei legata parti-colarmente…“Ho aspettato tanto per indossare la casacca della Nazionale. È stata, per

certi versi, un’attesa snervante. Vedevo altre giocatrici, della mia età, convoca-te, mentre io ho dovuto aspettare. Ecco perché me la sono sempre goduta questa maglietta…”.

Hai vinto tanto con la Nazionale ma anche con i club. Trofeo al quale sei più legata?“Probabilmente la prima Champions Lea-gue vinta con Bergamo (ne ha vinte due ndr). È stata la prima da protagonista, è stata una grande emozione. Anche lo scudetto, sempre con Bergamo, è stato importante. L’ho aspettato tanto…”.

Benissimo nel volley, ma nel calcio come andiamo?“Sono genoana di tradizione. Fino agli 11/12 anni andavo a vedere il Genoa, mi piaceva molto poi gli impegni mi han-no portato un po’ distante…”.

Quindi niente calcio?“No, il derby della Lanterna lo guardo (Ride)”.

Ma ti piace il nuovo Genoa?“Sì, soprattutto se farà bene…”.

i chiama Valentina Arrighetti ed è, a tutti gli effetti, una delle stelle della nostra Nazionale di pallavolo. Campio-nessa d’Europa, nel

2009, in Polonia, vincitrice della Cop-pa del Mondo, nel 2011, in Giappo-ne, è pronta ad una nuova avventura, a Baku… L’abbiamo sentita per farci raccontare della sua coraggiosa scelta di vita e dei suoi tanti interessi, ovvia-mente soffermandoci anche sul calcio…

Ciao Valentina, partiamo da Baku. Come mai questa decisione di lascia-re l’Italia per il campionato azero con il Lokomotiv?“Ci tengo subito a dire che non sono sta-ta costretta ad andar via. La mia è stata una scelta ponderata. Onestamente, cre-do che il campionato italiano non sia più quello di un tempo. Anche se il livello è ancora buono, avevo bisogno di nuovi stimoli e, non posso nasconderlo, c’è an-che l’aspetto economico che ha inciso”.

Vai in una squadra che punta a fare

BELLA E AZZURRAValentina è un simbolodella nostra Nazionale

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ALTRI SpORT / VALENTINA ARRIgHETTI

ORA SI VA A BAKULa Arrighetti

pronta per unanuova avventura...

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di Thomas SACCANI foto Ufficio Stampa ASICS

LE SCARPE DI VALENTINAPer un’atleta di caratura internazionale come Valentina

Arrighetti, le scarpe sono fondamentali. La centrale az-zurra indossa le ASICS, azienda leader nel mercato del volley. ASICS testa tutte le proprie scarpe in modo ri-goroso e seguendo i consigli di atleti d’élite alla ricerca di miglioramenti tecnici. Con i suggerimenti di alcuni tra i migliori atleti di volley internazionali, come gli italia-

ni Valentina Arrighet-ti e Dragan Travica, ASICS ha sviluppato una scarpa più legge-ra per soddisfare le esigenze di particolari tipologie di giocatori. Disponibile anche nel-

la versione rialzata MT (Mid Cut), la GEL-VOLLEY ELITE 2 è più leggera, più flessibile e fornisce l’ammortizzazione aggiuntiva necessaria per movimenti ad alta intensità. La novità più importante è il nuovo Propulsion Plate, reso ancora più leggero, che si trova accoppiato alla suola della scarpa. Progettato per contenere l’energia all’in-terno della scarpa al momento dello spo-stamento del peso dal mesopiede all’avam-piede, il nuovo design favorisce una maggio-re propulsione sino sul-le punte dei piedi. Le modifiche tecniche rendono la scarpa più flessibile con-sentendo un aumento delle prestazioni e molteplicità di movimenti. L’intersuola a doppia densità combinata con Forefoot e Rearfoot GEL incrementa l’ammortizzazione, pur mantenendo il peso al minimo. L’introduzione del-l’hybrid Inner-Shelled garantisce maggior stabilità senza

ridurre la flessibilità.L’ASICS GEL-VOLLEY ELITE 2, nella versio-ne MT, è indossata da Valentina Arri-ghetti ai Campio-nati Mondiali 2014.

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LIGASPAGNA

L cipo anche per lei.È il 28 giugno, quando nel firmamento del calcio s’accende una stella. Godin non può far altro che osservare, mentre Muslera balza felino ma non abbastan-za. Mai abbastanza, quando le stelle disegnano parabole così belle. La Co-lombia, tutta, si unisce alla danza dei Cafeteros che abbracciano El Diez, Ja-mes Rodriguez da Cucuta. El Pibe, come lo hanno ribattezzato i riccioli più cele-bri del globo pallonaro, quelli di Carlos Valderrama. Da lì la novella è nota, da quel momento di storia e gloria in poi. Le prime pagine, il Monaco che indica

STELLA TRA LE STELLEUN GOL ChE TI CAMBIA LA VITA: JAMES RODRIGUEz DALLA GLORIA BRASILIANA AL SOGNO REAL MADRID.

a palla cade leggera e morbida dalle stelle. È San Lorenzo in anticipo, per Ja-mes Rodriguez. Godin non si muove. Godin non lo sa.

Godin non immagina. La palla scende rapida, stavolta. James ruota il collo e lo vede lì, Godin, a distanza di sicu-rezza, spettatore inconsapevole. quasi bacia la sfera, mentre gli sfiora il collo, il cuore, il polmone. Il ginocchio si piega, dolcemente ma in modo secco, insieme alla caviglia. Non guarda la porta, sa che è là, a due passi dal Paradiso. La Colombia inspira. È San Lorenzo in anti-

JAMES RODRIGUEZ

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MATOS PER CORDOBA

IL GIOVANE TALENTO DELLA FIORENTINA PRONTO A GIOCARSI LE SUE ChANCES NELLA LIGA…

In prestito, perché la Fiorentina cre-de sempre in lui, perché non lo molla ma, bensì, lo tiene sotto osservazio-ne. Ryder Matos passa al Cordoba in prestito, neo promossa in Liga. Il club ha convinto Matos col suo pro-getto tecnico ed anche il giovane brasiliano si è detto ben più che sod-disfatto del trasferimento. “Ho scelto il Cordoba in Liga perché credo che il calcio spagnolo sia quello più adat-to alle mie caratteristiche”. Un saluto che non profuma d’addio. Ed anche lo stesso Matos ne è convinto. “Arri-vederci, Firenze. Tornerò più forte”.

di Marco CONTERIO

l’uscita e le lacrime al momento dell’en-trata al Bernabeu.Perché James Rodriguez ha sempre vissuto nel sogno Blanco una carriera esplosa in Argentina con il Banfield, consolidata in Portogallo con il Porto, celebrata in Francia con il Monaco ed ora pronta per la gloria al Real Ma-drid. Sogni e favole, gli occhi del cam-pione che feriscono l’orgoglio celeste di Godin sono quelli del bambino, con la sciarpa bianca al collo. Il Bernabeu in visibilio l’ha accolto ed abbracciato, fotografato, filmato, ripreso, coccolato. Invidiato, per i sette milioni e seicento-mila euro annui che percepirà alla cor-te di Sor Carletto, ma nel suo sguardo non c’era il dollaro, o l’euro che dir si voglia. quando giocava all’Envigado, anche prima nella polvere della sua Cucuta, ha sempre confidato di voler fortemente il Real Madrid. Un giorno, prima o poi. quel prima è arrivato gra-zie ad una astro più nato che nascente, esploso nella notte brasiliana.

Florentino Perez l’ha pagato ottanta milioni di euro. Cifra da brividi, per inserirlo nella formazione più costo-sa e prestigiosa d’ogni tempo. Stella tra le stelle, le sue prime parole sono state semplici, quasi scontate. Ma non c’era nulla di diverso, da attendersi, se non questo ‘Hala Madrid’. Chiude così, qualche breve parola sussurrata stretto in uno smoking, prima di regalar palloni agli spalti che intanto piovevano di tifo-si corsi per strappargli un abbraccio, un sorriso imbarazzato ma quanto meno ravvicinato.In Italia, nel frattempo, è sbocciata un’inconsueta corsa al rimpianto. ‘C’e-ro quasi’, han gridato in molti, mentre il Dieci, maiuscolo in Brasile, delizia-va i palati di mezzo mondo. Udinese e Juventus, nel 2010, l’avevano quasi strappato al Banfield. Quasi, appunto. Furono bloccate dalla legge sugli ex-tracomunitari tesserabili, sicché il Porto, polpo con mille tentacoli sparsi su tutta la cartina, l’ha portato a casa. Avanti col gran ballo: Carlo Osti, ora ds della Sampdoria, allora all’Atalanta, l’aveva quasi comprato. quasi, come lo stesso Doria, come la Fiorentina, come pure il Bari con la Juventus alle spalle.Intanto James ha già esordito, nella sua prima ufficiale, con il dieci delle Meren-gues sulle spalle. Un numero che non è qualsiasi, soprattutto in una società così prestigiosa. ha giocato dall’inizio, nella Supercoppa Europea di Cardiff, in un tre da sogno dietro a Benzema: Rodriguez, Cristiano Ronaldo e Bale. Un primo tem-po timido, un cross al bacio per Gareth Bale, una topica che rischia di far segna-re il Siviglia, tacchi e tocchi e poco altro. Perché le stelle nascono sì all’improvvi-so ma hanno anche bisogno di trovare il loro giusto posto, in una costellazione così lucente. Nella ripresa di una sfida vinta, stravinta, trionfata, dove i riflettori son stati puntati però su Cristiano Ronal-do, ancora più tacchi e tocchi. Viaggia spedito come un diesel, mentre Valder-rama torna a parlare e a dire che “Ro-driguez è uno dei più forti del mondo”. Un titolo guadagnatosi rapidamente, come quel pallone caduto dal cielo, in una notte brasiliana. Godin, maresciallo sicuro, allora se lo fece sfuggire, certo che le stelle di San Lorenzo fossero lon-tane. Lo ritroverà, nel derby di Madrid. Memore di una serata in cui è cambiata la storia. Almeno per James di Cucuta.

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NUOVO GALACTICOJames Rodriguez è

l’ennesimo fuoriclassearrivato al Real

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PREMIER LEAGUEINGHILTERRA

M squadre di medio rango, come l’Ever-ton, di fare acquisti assolutamente im-pensabili in Italia di questi tempi. Con questo acquisto i Toffees fanno una dichiarazione di intenti chiara e deci-sa: l’obiettivo per la stagione appena iniziata è migliorare il quinto posto ottenuto nella passata, passando dal ritorno in Europa alla prima storica qualificazione in Champions League. CAMBIO DI MENTALITÀ - La storia di Lukaku all’Everton parte da lontano ed ha protagonisti apparentemente poco inerenti alla vicenda, ma che in realtà

SWEET SWEET ROMROMELU LUKAKU TORNA ALL’EVERTON DOPO 30 GIORNI:LIVERPOOL ORA È CASA SUA.

ai, nella storia ultracente-naria dell’Everton Football Club, un calciatore è stato pagato 28 milioni di sterli-ne (quasi 35 milioni di euro),

prima di Romelu Lukaku. Polverizzato il precedente record, che apparteneva a Marouane Fellaini, comprato a 15 milioni di sterline nel 2008 e rivendu-to al doppio 5 anni dopo. Potere di una Premier League sempre più leader nell’economia calcistica mondiale, non-ché unica lega veramente equanime nella distribuzione di diritti televisivi e radiofonici, che permette anche a

hanno avuto un peso specifico alto al suo interno. L’addio di David Moyes, come primo passo, è stato un passaggio già decisivo: fuori la vecchia filosofia Toffee, fuori Fellaini, fuori il 4-4-1-1 del tecnico scozzese e dentro la freschezza di Martinez, un nuovo modo di giocare e soprattutto di fare mercato. Spazio naturalmente ai giovani del vivaio ed ai protagonisti dell’ottima decade vissuta con Moyes, ma anche a innesti giovani e/o di qualità, non importa se di pro-prietà altrui. Ecco allora Gerard Deulo-feu dal Barcellona, ecco Gareth Barry dal Manchester City, ecco Romelu Luka-

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BENTLEY SI FERMA

LA STORIA DI “NEW BECKHAM” FINISCE A 28 ANNI

Finisce a soli 28 anni, di cui circa 10 passati sui campi di calcio, la carrie-ra di David Micheal Bentley, ala de-stra inglese prematuramente etichet-tata (dall’allora ct McLaren) come l’erede di un altro David, ben più noto e talentuoso, quale Beckham. Stritolato dalla pressione di un tito-lo mai richiesto, il giovane Bentley, esploso con la maglia del Blackburn, ha fallito ogni singola stagione suc-cessiva, ad iniziare dalla grande occasione Tottenham, fino alle più modeste Birmingham, West ham, Rostov e di nuovo Blackburn. Trop-po tardi per un talento bruciatosi a 24 anni, per colpa di due parole.

di Simone LORINI

ku, attaccante di proprietà del Chelsea che Josè Mourinho non ritiene pronto ad un ruolo nei Blues. Tutti prestiti, il futuro andrà discusso a fine a stagione. Di-venteranno i protagonisti principali del ritorno in Europa del club dopo 4 anni.

FIDUCIA E GOL - Importante è stata senza dubbio la presenza di un tecni-co come il portoghese sulla panchina del Chelsea, suo club di appartenenza fino a qualche settimana fa: col bel-ga lo Special One non hai mai lega-to, nonostante le evidenti potenzialità mostrate sin da subito da Lukaku, che si possono riscontrare anche nella più elementare delle statistiche, quella dei gol segnati. Né Messi, né Rooney, né Ronaldo, né Suarez all’età di 21 anni, avevano timbrato 65 volte il cartellino in gare ufficiali: Romelu Lukaku, sì. Ma Mou cercava qualcosa di più, un attac-cante pronto, un centravanti al massi-mo delle proprie possibilità tecniche e fisiche sul quale fondare l’attacco del presente, lasciando magari all’aiutan-te belga il ruolo di riserva di lusso e stella futuro: non abbastanza per Luka-ku, che ha fatto le valigie nonostante il ritorno a Londra dell’idolo Didier Drogba, paradossalmente un altro fattore che ne avrebbe ridotto lo spa-zio in formazione. Basta con Stamford Bridge, si torna a Goodison Park.

SIRENE SILENZIATE - La cieca fiducia riposta da Roberto Martinez e dal club Liverpool nelle sue capacità è stata ri-pagata sul campo e dal ragazzo, che ha scelto di rimanere in Royal Blue no-nostante la corte di top club europei quali Juventus, Atletico Madrid e Borus-sia Dortmund. Per lui ora è pronto un posto da titolare inamovibile al centro dell’attacco dei Toffees, che puntano forte sulle qualità di atleta e di leader per avere un ruolo da protagonista nel-la Premier League 2014-2015 e non solo. In quella che ormai è diventata casa sua, il centravanti conta di ritro-vare lo smalto dell’anno scorso dopo un Mondiale non all’altezza delle sue pos-sibilità. Nessun rimpianto per l’addio al Chelsea, come confermato dallo stesso Lukaku nel primo commento da nuovo giocatore dell’Everton, lo scorso 31 luglio: “Non ho rimpianti, né sentimen-ti negativi nei confronti del Chelsea: mi hanno preso a 18 anni, un ragazzo am-

bizioso che doveva ancora diventare cal-ciatore. Mi hanno insegnato la mentalità vincente, l’etica del lavoro e fatto di me un professionista. Ma non potevo né vo-levo rimanere in panchina per dieci anni”. Il calcio e i suoi amanti ringraziano.

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CIAO CIAO CHELSEALukaku si prendein mano l’Everton

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stare prima il Mondo con la Nazionale Under17, ed in seguito Corvino, allora ds della Fiorentina che si innamorò delle sue caratteristiche portandolo alla cor-te di Prandelli. Arrivò a Firenze con la nomea di potenziale campione, ma il tecnico dei viola non lo riteneva pronto e lo fece esordire soltanto a fine cam-pionato. Da lì iniziò un lungo periodo da nomade, in prestito in giro tra Italia e Svizzera dove però non si è mai comun-que imposto come l’inizio della carriera sembrava far credere. Nel 2012-2013

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SEFEROVIC NEL CUORE D’EUROPAL’ENFANT PRODIGE DEL CALCIO SVIzzERO SI GIOCATUTTO CON LA CASACCA DELL’EINTRAChT…

A ltro giro altra corsa. ha-ris Seferovic riparte dalla Germania (da Francoforte) dopo aver girato l’Europa tra Svizzera, Italia e l’ulti-

ma esperienza in Spagna. ha iniziato la sua carriera come enfant prodige del calcio Svizzero poi si è perso prima di ritrovarsi dopo un importante perio-do al Novara in Serie B nella stagione 2012-2013. La carriera da professioni-sta, iniziata con il Grasshoppers ha visto l’attaccante di origine bosniaca conqui- fo

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HARIS SEFEROVIC

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torna a Firenze dopo mezza stagione al Neuchatel Xamax e l’altra metà al Lec-ce, mettendo a segno due reti in Svizze-ra e neanche una in Puglia considerando anche le poche presenze collezionate. Il sogno del giocatore era quello di ri-prendersi la maglia viola. Di dimostrare a chi lo aveva bocciato che le capacità erano da giocatore vero, da bomber di razza. Ed invece non è andata così. Da-vanti al pubblico fiorentino non ha mai incantato, lasciandosi però alle spalle un velo di dispiacere perché in molti, anche a causa delle parole al miele rilasciate spesso da Corvino, credevano di avere in casa un predestinato. Nell’estate del 2013 decide di cambiare, anche la Fio-rentina non crede più nel suo futuro e davanti ad un’offerta interessante arri-vata dalla Spagna e più precisamente da Donostia-San Sebastian, ovvero dal-la sede della società basca della Real Sociedad, decide di lasciarlo partire resettando l’ultima parte della dinastia degli -ic targati Corvino (oltre lo svizze-

ro c’erano Jovetic, Nastasic e Ljajic). Con la maglia degli spagnoli non si impone, ma considerando i 21 anni riesce a di-mostrare di valere un’altra occasione nel grande calcio. Due reti nella Liga, una in Champions e tante buone prestazio-ni che lo portano anche a conquistare il Mondiale in Brasile oltre ad attirare l’interesse di moltissimi club europei sono il biglietto da visita con il quale si pre-senterà in Bundesliga.

Dalle spiagge di Rio e dalla competi-zione mondiale riparte la carriera di haris Seferovic. Un gol decisivo contro l’Ecuador e più di una buona prestazio-ne dimostrano al mondo che il ragazzino un po’ indolente e impaziente di con-quistare un posto nel grande calcio, è davvero pronto per prendersi un posto da titolare e una nuova avventura da protagonista assoluto. In questo senso l’esperienza tedesca, ormai iniziata nel corso dell’estate tra l’altro condita da una grande doppietta ai danni dell’In-ter di Mazzarri in amichevole, potrebbe veramente dare una svolta alla carrie-ra dello svizzero. L’Eintracht si appresta ad iniziare il prossimo campionato con il nuovo tecnico Schaaf, storico ex alle-natore del Werder Brema, che sogna di portare in alto la squadra di Francofor-te. Ma anche con altri acquisti importan-ti come quello del giapponese hasebe e quello di Lucas Piazon in prestito dal Chelsea. Dopo la stagione 2012-2013, caratterizzata dall’immediato ritorno in Europa dopo l’esperienza nella Serie B tedesca, la volontà del presidente Fi-scher è quella di alzare ulteriormente il gradino degli obiettivi, puntando a rincorrere quel quarto posto che garan-tirebbe ai rossoneri l’accesso ai prelimi-nari di Europa League. Nella storia del club, l’Europa è perfino nell’inno che si intitola “Im Herzen von Europa” letteral-mente “Nel cuore d’Europa”. Un titolo che è tutto un programma e che rappresenta al meglio anche la volontà della socie-tà assiana di tornare protagonista nel grande calcio, nel calcio che conta. La Bundesliga negli ultimi anni è cresciuta a dismisura, tanto da superare la Serie A e spesso di mettere anche in difficoltà la Liga e la Premier League e il merito non è solo del grande Bayern Monaco o del Borussia Dortmund, ma anche di tutte le altre società che hanno saputo investire sia nel proprio vivaio che nei

REBIC ALLACONQUISTA DELLA BUNDES

IL GIOVANE CROATO SCOMMETTE SUL RED BULL LYPSIA PER RILANCIARSI DOPO UN ANNO DA DIMENTICARE

Dal sogno della Serie A alla con-quista della Germania. Ante Rebic è uno dei talenti più puri del calcio croato e dopo il Mondiale ha deciso di lasciare Firenze per abbracciare il nuovo e ambizioso progetto del Red Bull Lypsia. La squadra tedesca è attualmente in zweite Liga, ma l’o-biettivo dichiarato è la Bundesliga dei campioni. La sfida è stata rac-colta dallo stesso attaccante viola, pronto a segnare valanghe di gol per convincere i dirigenti italiani a riportarlo nel nostro paese da po-tenziale campione.

di Pietro LAZZERINI

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OCCASIONE D’OROSeferovic punta a

rinascere in Bundes

migliori giovani del Vecchio Continente. La sfida è aperta, e in corsa ci sono an-che le “Aquile del Meno”.

Ed è proprio Seferovic il regalo più grande effettuato dalla proprietà della società di Francoforte ai propri tifosi. Un attaccante moderno, capace di segna-re in tutti i modi e di incantare con colpi acrobatici e di potenza. Da girovago in Italia, a certezza all’estero. Lo svizzero di origine tedesca è pronto a prender-si la gloria lanciando la sfida ai grandi bomber della Bundesliga.

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ato ad Abidjan, in Costa d’Avorio, il 24 dicembre 1992, Serge Aurier è il nuo-vo talento sfornato dall’Ac-cademia del calcio ivoriano,

che ha proprio nell’ex capitale la sua sede. La sua carriera comincia nella squadra di calcio locale, lo Stade d’A-bidjan, ma già a 14 anni si trasferisce (come la maggior parte dei suoi colle-ghi connazionali) in Francia; sostiene al-cuni provini con il Lens, prima di appro-dare nelle giovanili del club. Dopo tre anni, nel 2009, arriva l’esordio in pri-ma squadra in una partita di Coppa di

Lega contro il Lorient; successivamente, sempre nello stesso anno, Aurier debut-ta anche in Ligue 1, disputando l’inte-ra partita contro il Saint-Etienne. Negli anni successivi trova sempre più spazio in prima squadra, arrivando a totaliz-zare 56 presenze fino al 2012. L’anno precedente, il 29 marzo, Aurier aveva trovato l’accordo per il rinnovo, ma il 26 gennaio 2012 il Tolosa lo acquista a titolo definitivo. Qui è un titolare ina-movibile, e Aurier comincia a trovare anche la via del gol; il Tolosa capisce il potenziale del giocatore, e il 5 luglio 2013 lo fa rinnovare con un contratto

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IL PSG METTE LA FRECCIADAL TOLOSA ARRIVA SERGE AURIER: VELOCITà E AFFIDABILITà AL SERVIzIO DI LAURENT BLANC.

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a lunga scadenza (un quinquennale). Al termine dei Mondiali del 2014, il PSG lo acquista in prestito con diritto di ri-scatto. A proposito di Mondiali, Aurier ha giocato tutte e tre le partite dispu-tate dalla Costa d’Avorio in Brasile, mentre precedentemente aveva preso parte a cinque gare delle qualifica-zioni (esordio assoluto l’8 giugno 2013 contro il Gambia). Nell’ultima partita contro il Giappone, ha fornito entrambi gli assist per le reti di Gervinho e Bony. Serge ha un fratello, Christophe, di un anno più giovane e attaccante; dopo aver fatto anch’egli le giovanili nel Lens, è attualmente svincolato.

Serge Aurier è un terzino destro che all’occorrenza può ricoprire tutti ruoli della difesa. Come gran parte degli ivoriani, fa della velocità una delle sue armi migliori; ad ogni modo è molto reattivo e, nonostante non sia altissimo (neanche uno e ottanta) è dotato anche di un buon colpo di testa, prerogativa

sicuramente importante essendo comun-que lui appunto un difensore. Nel Paris Saint-Germain, Aurier prende sostan-zialmente il posto di Christophe Jallet, che dopo cinque anni nel club della ca-pitale si è trasferito al Lione. Si dovrà comunque giocare il posto con Gregory van der Wiel, olandese classe 1988 già l’anno scorso titolare con Laurent Blanc.

La trattativa per il passaggio di Serge Aurier dal Tolosa al PSG è stata tutto sommato allo stesso tempo sia veloce che inaspettata. Le prime squadre ad aver mostrato interesse per il terzino ivoriano sono state le inglesi, in partico-lar modo l’Arsenal. Sicuramente è stata più una telenovela quella con i Gunners, iniziata all’incirca a inizio primavera scorsa. Mentre nel tempo spuntavano dal Regno Unito altre pretendenti (Man-chester City, Chelsea, qPR e Swansea), è sempre stato il club di Arsene Wen-ger a tenere una corsia preferenziale soprattutto col giocatore. A più riprese Aurier ha dichiarato di gradire molto la piazza (“Nessuno potrebbe dire no ad un club del genere”), e a giugno sembrava tutto fatto: mentre la stampa francese parlava di accordo trovato fra i club sulla base di 10 milioni (e quattro mi-lioni a stagione per il giocatore), Aurier confermava ad un tifoso direttamente dal ritiro pre-Mondiale “Sì, vado all’Ar-senal”. Poi nel corso della competizione in Brasile evidentemente qualcosa è sal-tato, in particolare (come poi dichiarato dallo stesso ivoriano), l’Arsenal ha scelto in quel ruolo Debuchy: le inglesi hanno fatto un passo indietro e sono avanzate prepotentemente le tre società principali della Ligue 1, cioè PSG, Marsiglia e Mo-naco. Il 12 luglio la pista più percorribile sembra già quella del club campione di Francia: la trattativa è in fase avanzata, e il PSG è pronto ad inserire in questa Clement Chantome come controparti-ta, giocatore che oltretutto ha giocato proprio al Tolosa in prestito la stagione appena conclusa. Alla fine PSG e Tolo-sa si accordano sulla base del prestito con diritto di riscatto, una formula sicura-mente gradita dal club di Laurent Blanc (che nella finestra di mercato ha già speso 50 milioni di euro solo per David Luiz) e una clausola che, a meno di cla-morosi sviluppi, dovrebbe essere tran-quillamente esercitata l’anno prossimo.

VAN WOLFSWINKELL’OLANDESE, DOPO AVER FALLITO AL NORWICh, PUNTA A RIFARSI CON IL SAINT-ETIENNE

Nonostante il primo anno con il Nor-wich non sia andato bene (un solo gol all’attivo), Ricky van Wolfswinkel ha tutto il potenziale per rifarsi nel Saint-Etienne, dove arriva in presti-to. In un campionato meno probante come quello della Ligue 1, la punta olandese può far rivedere i lampi mostrati con le maglie di Sporting Lisbona e Utrecht (60 reti totali in quattro stagioni) e dimostrare che i 10 milioni spesi appena l’anno scorso per lui non sono stati un’esagerazio-ne. Alto ma non molto robusto, riesce ad essere agile e veloce, rendendosi pericoloso quando punta, al tiro di piede o di testa. Nel 2010 è stato inserito da Don Balon nell’elenco dei migliori talenti nati dopo il 1989.

di Gianluca LOSCO

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TALENTO IVORIANOClasse 1992, Aurier

ha esordito in Ligue 1 a 16 anni...

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Dal suo profilo Instagram una foto divertente scat-tata sull’aereo direzione USA, per la tourneè ameri-cana che ha visto protago-nista la Roma. Si riconosco-no Totti e De Rossi davanti e dietro lo stesso Pjanic con Benatia.

Bella foto di gruppo dei giocatori juventini postata sul profilo del giocatore spagnolo...

Sempre in aereo, questa volta con Danilo D’Ambro-sio dell’Inter che con un collage particolare ci mo-stra le comodità dei viaggi transoceanici in classe busi-ness. Con lui anche l’attac-cante Icardi.

Anche un campione come Benzema ha bisogno di un po’ di relax prima di scen-dere in campo…

Rimaniamo in Italia: ecco un’altra istantanea scatta-ta in aereo, questa volta in direzione oriente, con Asa-moah e dietro Tevez, Pirlo e Giovinco.

Spostiamoci all’estero dove Bale, stella del Real, si fa immortalare con An-thony, star dei Knicks. Non è il primo caso di “miscela” tra calcio europeo e sport americani...

E qui abbiamo proprio Icardi con un po’ di gioca-tori dell’Inter, Juan Jesus, Guarin, Nagatomo e Ko-vacic.

Sempre tra i galattici ecco un simpatico ritratto del duo difensivo: Sergio Ra-mos e Pepe in un momento di relax a bordo piscina.

Il DJ/Speaker di RTL 102.5 Carlo CARLETTO Nicoletti seguirà i profili Instagram e Twitter dei giocatori più importanti del pianeta Calcio e ci segnalerà le foto e i tweet più divertenti e particolari.Segnalate quelle che magari potrebbero sfuggirgli scrivendogli al suo profilo twitter: @carlettoweb

PJANIć LLORENTE

TEVEz BALE

D’AMBROSIO BENzEMA

ICARDI RAMOS

Segnalateci anche le vostre foto più divertenti e particolari utilizzando il profiloTwitter e quello Instagram di Carletto. In entrambi i casi @carlettoweb

Scovate da CARLETTO

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