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Editrice Associazione Amici di Tanguiéta - Onlus C’È QUALCOSA DI PEGGIO DEI MORSI DELLA FAME DELLA MISERIA DI UN POPOLO, DI UNA FORESTA CHE BRUCIA, DI UN CATACLISMA NATURALE, DI UNA GUERRA NUCLEARE. C’È QUALCOSA DI PEGGIO PERFINO DELLA MORTE E DELLA NEGAZIONE STESSA DI DIO: È AVERE UN ANIMO INSENSIBILE ALL’ALTRUI SOFFERENZA. QUESTA È LA VERA CAUSA DI OGNI INGIUSTIZIA, DI OGNI DOLORE, DI OGNI SVENTURA UMANA. (Franco Libero Manco) Periodico di informazione della Associazione Amici di Tanguiéta ONLUS Anno 14° Numero 2 - Settembre 2011 - Spedizione in a.p. art. 2 c. 20/C legge 662/96 - Filiale di Milano

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Editrice Associazione Amici di Tanguiéta - Onlus

C’È QUALCOSA DI PEGGIO DEI MORSI DELLA FAMEDELLA MISERIA DI UN POPOLO, DI UNA FORESTA CHE BRUCIA, DI UN CATACLISMA NATURALE, DI UNA GUERRA

NUCLEARE. C’È QUALCOSA DI PEGGIO PERFINO DELLA MORTE E DELLA NEGAZIONE STESSA DI DIO:È AVERE UN ANIMO INSENSIBILE ALL’ALTRUI SOFFERENZA.

QUESTA È LA VERA CAUSA DI OGNI INGIUSTIZIA, DI OGNI DOLORE, DI OGNI SVENTURA UMANA.(Franco Libero Manco)

Periodico di informazione della Associazione Amici di Tanguiéta ONLUSAnno 14° Numero 2 - Settembre 2011 - Spedizione in a.p. art. 2 c. 20/C legge 662/96 - Filiale di Milano

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Anno 14° Numero 2 - Settembre 2011Aut. Tribunale Milano n. 618 - 5.10.1998 - Spedizione in a.p. art.2 comma 20/CLegge 662/96 Filiale di Milano.

CONSIGLIO DIRETTIVO ASSOCIAZIONE

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Angelo CarpanelliAnna CasatiGabriele ColomboMassimo ContiPadre Prov. FatebenefratelliEmilio GalliCarlo De MinFlavio MaestriniGiuseppe PeroneAmalia Sala

Direttore responsabileCarlo Giorgetti

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Se desideri far pervenire il nostro periodico ad un amico, ti preghiamo di segnalarci il nominativo• per posta: Associazione Amici di Tanguiéta - V.le Brianza 117 - 20821 Meda (MB)• per fax al numero 0362.958267• via e-mail: [email protected]!

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lizzati per liquidare diverse fatture per conto dell’Ospeda-le di Tanguiéta che vive in continua emergenza a causadell’enorme aumento dei malati, in maggioranza neonatie bambini. Pensate che a metà di quest’anno i ricoveri inPediatria hanno pareggiato quelli di tutto il 2010, anno incui il numero degli assistiti aveva superato i 5.000! Quasisempre sono bambini, ragazzi e adolescenti poverissimi, icui genitori (quando non si tratta di orfani) non ce la fannoneppure a pagare la modestissima retta giornaliera. I ri-coveri riguardano interventi chirurgici per curare malattietipiche della zona (labbri leporini, tumori infantili, deforma-zione agli arti dei “bambini dalle gambe storte”), infezionied epidemie gravi, meningiti, AIDS e la mai purtroppo de-bellata malaria. I nostri aiuti sono “la manna del cielo” o,per usare un’espressione cara a Fra Fiorenzo, “la Provvi-denza che guarda giù”. Ma sappiamo tutti che raccoglierefondi diventa però sempre più difficile: la crisi che mordeanche l’occidente rallenta la produzione, non crea occu-pazione e rende più povero chi lo è già. Ma la “nostra”povertà non ha nulla a che vedere con quella dell’Africa: lìdi miseria e di fame si muore e si continua a morire. Per questo nutro la speranza che parteciperete inmolti alla cena natalizia di solidarietà a Carimate perla quale presto riceverete una lettera-invito. Grazie fin d’ora, buona lettura e un cordiale arrivederci.

Carlo Giorgetti Presidente Associazione “Amici di Tanguiéta-Onlus”, ne è da anni presidente e infaticabile sostenitore.

Care Amiche,cari Amici, co-me scorre velo-ce il tempo! Nonso a voi, ma ame pare che igiorni, le setti-mane, i mesi epersino gli annisi accavallino

senza tregua. Aspettavamo impazienti agosto, poi le va-canze sono volate via ed ora siamo qui, consapevoli chein un soffio arriverà Natale! E Natale per noi si lega alla tradizionale cena di scambiodi auguri ed alla lieta occasione di incontro con voi cherappresenta, inutile nasconderlo, una boccata d’ossigenoper rimpinguare la cassa ormai vuota dell’Associazione.Già perché, come documentiamo di seguito, i nostri fondie quelli generosamente offerti da voi amici, si sono volati-

! EDITORIALE

! CHIAREZZA E TRASPARENZA: I NOSTRI AIUTI IN CIFRENella tabella sottostante sono indicati i pagamenti che lanostra Associazione ha effettuato nel periodo dal Dicem-bre 2011 al Luglio 2011 per liquidare fatture relative a far-

maci, medicinali, attrezzature e materiali edilizi destinatiall’Ospedale di Tanguiéta.

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! I CAVALIERI BARIBA ARRIVANO A TANGUIÉTACerte notti fresche chenon piove, e la fioca luceserale che esce dalle por-te aperte ha smesso ditremare, può capitare disvegliarsi sentendo unoscalpitar di zoccoli ferratibattere la polvere e vede-

re, sulla strada che arrivadalla città di Natitingou,uno strano gruppo forma-to da cinque uomini a ca-vallo. Sono i cavalieri Bari-ba, di stirpe antica e fiera,chiamati per la festa e laparata del capo etnia di

Tanguiéta. Al mattino cisarà la complessa vesti-zione con tuniche e tur-banti, poi arriverà gentedalla campagna e tutto ilpaese sarà lì a spingersiper vedere il vecchio ca-po, ieratico nel suo man-

tello splendidamente bian-co, premiare il giovane acavallo che mostreràmaggior perizia e gli altri,altrettanto abili, diversi neitratti ma eguali nella digni-tà storica del ruolo. A Tan-guiéta è festa.

! MALATTIA DI “BLUM”: I BAMBINI CON LE GAMBE “AD ARCO”

La visione di tanti bambi-ni con gli arti deformati fula patologia che maggior-mente colpì i giovani fratimissionari che 40 anni faarrivarono in Africa. Fra Fiorenzo e soprattut-to Fra Piergiorgio Roma-nelli (prima del tragico in-cidente sulle sbilenchestrade di Tanguiéta chenel 1995 gli costò la vitaalla vigilia di Natale) pre-sero a cuore la loro sorte,ripromettendosi di riusci-re a rimetterli in piedi. Ancora oggi di ragazziniin quelle condizioni ce nesono tanti; arrivano all’O-spedale anche da moltolontano, sapendo che chiha trovato il modo di “farsaltare gli zoppi comecervi" (Isaia) li sottrarràdalla condanna di trasci-narsi a vita sulle ginoc-

chia e di essere segregatiin casa perché spesso igenitori li nascondono. Purtroppo le cure sonocostose e le degenze lun-ghe, ma i bravi e intra-

prendenti religiosi riesco-no a contenere la rettagiornaliera in € 15 (vitto,alloggio, medicinali, ra-diografie, analisi, inter-venti, gessi, attrezzatureortopediche, ecc.). Una somma modesta,che in teoria i pazienti

Con piacere vi scrivo inmerito a questa tremendamalformazione e sul me-todo di cura che usiamo aTanguiéta. Proprio in que-sto periodo sto facendo

una serie di interventi perraddrizzare le gambe auna bambina di 9 anni.L’“agenesia” o Malattia diBlum, di natura congenitae spesso ereditaria, consi-

dovrebbero versare an-che se in pratica la mag-gior parte delle famiglieè povera al punto di nonpoter offrire che una gal-lina o un cesto di frutta.

La for tuna di questibambini è che sono aiu-tati da noi, dalla U.T.A. eda altre associazioni im-pegnate a raccoglierefondi.

Ecco quanto scrive Fra Fiorenzo sul metododi cura della malattia