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Brochure dei corsi

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IndiceIndiceCorsi di insegnamento: 07 giugno 2015Chimica Generale ed InorganicaDiritto AmbientaleElementi di Informatica e GISElementi di StatisticaFisica TerrestreGeochimicaGeografia FisicaGeografia Fisica,Cartografia e GisGeologia ApplicataGeologia del Sedimentario -Modulo I - IIGeologia MarinaGeologia RegionaleGeologia Strutturale -Geomorfo logiaIntroduzione alle Scienze della TerraIstituzioni di FisicaLingua inglese- Idoneità linguistica B1MatematicaMicropaleonto logiaMineralogiaMineralogia ambientalePaleonto logiaPetrogenesi e GeodinamicaPetrografiaRilevamento Geologico e Attività di CampoVulcano logia e Rischio Vulcanico

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Università degli Studi di Parma

Scienze Geologiche (lauree triennali classe 34)Corsi di insegnamento: 07 giugno 2015

Chimica Generale ed InorganicaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Paolo Pelagat t i (T itolare del corso)Recapito: 0521905426 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: CHIM/03 - chimica generale e inorganicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Lo scopo del corso di Chimica Generale ed Inorganica è quello di fornire agli studenti le conoscenze dibase della Chimica necessarie per poter affrontare i successivi cors i a contenuto chimico, qualiMineralogia e Geochimica. La trattazione riguarderà la natura particellare della materia, gli scambienergetici e gli apsetti cinetici di un processo chimico.

Capacità di comprensione: particolare importanza verrà data all'acquis iz ione di un corretto linguaggioscientifico, verranno evidenziati i collegamenti tra le varie parti del programma chiedendo agli studentidi acquis ire una capacità espositiva elevata dei concetti acqusiti durante il corso.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Apprendimentio dei concetti di base della Chimica, capacità espositiva usando un linguaggioformalmente corretto, capacità di collegare i divers i aspetti trattati nel corso.

I risultati dell'apprendimento saranno valutati tramite un esame scritto seguito da una prova orale nellaquale s i discuteranno gli errori eventualmente riscontrati nello scritto.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Durante il corso verranno effettuate delle esercitazioni volte a chiarire alcuni apsetti teoricifondamentali. Il docente sarà sempre a disposiz ione degli studenti per evetuali chiarimenti

PROGRAMMAMateria

Cosa è la chimica - Materia – Natura particellare della materia - Stati di aggregazione della materia –Passaggi di stato - Elementi e composti – Miscugli o miscele omogenee ed eterogenee – Introduzioneall'atomo (numero di massa e numero atomico) – Isotopi – Elementi chimici: tavola periodica; e lementiallo stato elementare o combinati; e lementi molecolari; forme allotropiche – Composti: composti ionici emolecolari (covalenti); formule degli ioni; combinazione di ioni; formule dei composti molecolari – Mole:massa molare e peso formula - Composiz ione percentuale dei composti: determinazione della formulaminima (bruta) – Sali idrati

Struttura elettronica dell'atomo

Radiazione elettromagnetica – Spettro elettromagnetico - Equazione di Planck – Interazione lucemateria: incandescenza; effetto fotoelettrico - Assorbimento ed emiss ione di energia: righe spettrali;equazione di Rydberg – Modello atomico di Bohr – Dualismo onda-particella: equazione di De Broglie –Equazione di Schroedinger – Orbitale atomico e numeri quantici – Tipi di orbitali atomici (s , p, d, f) – Scaladi energia per gli orbitali atomici – Configurazione elettronica degli e lementi (Aufbau): Principio diesclus ione di Pauli e Regola di Hund – Ricostruzione della Tavola Periodica – Proprietà periodiche deglie lementi: raggio atomico; energia di ionizzazione; affinità elettronica; raggio ionico; e lettronegatività.

Legame chimico

Legame ionico: cationi ed anioni; legge di Coulomb; fattori che influenzano la forza attrattiva (raggioionico, carica); formule dei composti ionici – Legame covalente: omopolare ed eteropolare; formule diLewis; regola dell'ottetto ed eccezioni; ibridi di risonanza; radicali chimici; teoria VSEPR; polarità dellegame covalente; polarità delle molecole; proprietà del legame covalente (ordine, lunghezza, energia);teoria VB; ibridizzazione (metano, ammoniaca, acqua, trifluoruro di boro, etilene, acetilene, benzene);teoria MO (molecola dell'idrogeno, molecola del fluoro, molecola dell'oss igeno); delocalizzazione diorbitali molecolari; legame metallico

Cenni di Chimica organica – Idrocarburi

Idrocarburi saturi: alcani lineari; alcani ramificati (isomeria); alcani ciclici (cicloalcani); formule di Lewis eformule di struttura; nomenclatura – Idrocarburi insaturi: alcheni; alchini; composti aromatici – Fonti diidrocarburi – Combustione

Nomenclatura

Numero di oss idazione – Costruzione delle formule chimiche tramite il numero di oss idazione – Class i dicomposti comuni: oss idi di metalli, oss idi di non metalli, idross idi, acidi oss igenati, idracidi, Sali

Termodinamica (parte I) e termochimica

Sistema e ambiente - Prima legge della termodinamica (conservazione dell'energia) – Calore, lavoro edenergia interna – Entalpia - Processi esotermici ed endotermici – Entalpia standard di formazione –Entalpia standard di reazione – Legge di Hess (cenni)

Stato gassoso

Legge di Boyle – Legge di Charles – Legge di Gay-Lussac – Legge di Avogadro – Gas perfetti (ideali) –Pressioni parziali – Teoria cinetico molecolare – Diffus ione ed effus ione – Gas reali

Forze intermolecolari e stato liquido

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Forze intermolecolari: interazione ione/dipolo; interazione dipolo/dipolo; interazione dipolo/dipolo indotto;interazione dipolo indotto/dipolo indotto; legame a idrogeno (acqua liquida e solida) – Stato liquido: forzecoesive; evaporazione (equilibrio dinamico); tensione di vapore; ebolliz ione; fluido supercritico; tensionesuperficiale, capillarità

Stato solido

Solidi cristallini ed amorfi – Reticolo cristallino (cella e lementare, cenno agli indici di Miller, habituscristallino) – Operazioni di s immetria: asse di rotazione; piano di s immetria; centro di invers ione; asse dirotoinvers ione – Sistemi cristallografici e reticoli di Bravais (cenni) – Polimorfismo (impacchettamento) –Solidi ionici – Solidi covalenti – Solidi molecolari

Diagrammi di stato

Equilibrio tra le fas i – Diagramma di stato dell'acqua e della anidride carbonica

Soluzioni

Processi di dissoluzione: leggi di solubilità (polarità solvente e soluto); dissociazione e solvatazione;miscibilità; dissoluzioni eso o endotermiche; solubilità dei gas nei liquidi (Legge di Henry) –Concentrazione delle soluzioni: percentuale in peso; peso/volume; percentuale in volume; ppm; frazionemolare, molarità; molalità – Concentrazione e diluiz ione – Miscele liquide: condiz ioni ideali e legge diRaoult – Proprietà colligative: variazione della tensione di vapore; innalzamento ebullioscopico;abbassamento crioscopico ; osmosi – Collodi (cenni)

Cinetica chimica

Velocità di una reazione chimica – equazione cinetica (ordini di reazione parziale ed ordine di reazionetotale) – Teoria delle collis ioni – Energia di attivazione e complesso attivato - Fattori cinetici:concentrazione; temperatura; natura fis ica reagenti, catalizzatori

Equilibrio chimico (reazioni)

Revers ibilità – Reazioni a favore dei prodotti: reazioni acido-base (acido/base secondo Arrhenius eBrønsted) – Acidi e basi forti – Acidi e basi deboli – Reazioni di precipitazione – Reazioni di spostamento– Reazioni all'equilibrio – Costante di equilibrio – Quoziente di equilibrio - Principio di Le Chatelier-Brown

Equilibri acido-base e prodotto di solubilità

Prodotto ionico dell'acqua – pH: pH di soluzioni acquose di acidi e basi forti; pH di soluzioni acquose diacidi e basi deboli; costante di dissociazione acida (o basica) - pH di soluzioni acquose di acidi poliprotici;acidi e basi coniugate; idrolis i acida ed alcalina; pH di soluzioni saline; soluzioni tampone – Acidi e basi diLewis – Solubilità e prodotto di solubilità - Effetto dello ione comune

Termodinamica (parte II) – Entropia ed energia libera

Spontaneità di un processo: entropia e sua interpretazione statistica (microstati); re lazione di Boltzman;terzo principio della termodinamica; variazione di entropia; energia libera di Gibbs; energia libera diGibbs e ciatante di equilibrio; correlazione termodinamica/cinetica

Elettrochimica

Processi di oss idazione e riduzione (oss idante/riducente) – Cella voltaica o pila: forza elettromotrice epotenziale standard – Spontaneità di un processo elettrochimico – Potenziali di riduzione standard –Equazione di Nernst

TESTIKlotz - Treichel - Townsend Chimica - EDISES (quinta ediz ione o precedenti) L'indicazione del testosopracitato è solo indicativa; un qualunque testo univers itario di Chimica Generale può essere adottatodallo studente

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 06/10/2014 al 31/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=043d

Dirit to AmbientaleAnno accademico: 2014/2015Codice: 13536CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Stef ano Maglia (T itolare del corso)Recapito: 0523.315305 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 6SSD: IUS/10 - diritto amministrativoModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: OraleAvvalenza: http://scienzenatamb.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=980d;sort=DEFAULT;search=%20%7bccl%7d%20%3d%7e%20m%2fScienze%20della%20Natura%20e%20dell%27Ambiente%2fi%20;hits=26

TESTI

Testo : DIRITTO E GESTIONE DELL'AMBIENTE

di A. Postiglione e S. Maglia, Ed. IRNERIO (Ediz ione 2012)

Aggiornamento: www.tuttoambiente.it

Slides e documentazione:

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www.studiomaglia.it/legis lamb/index.html

1.Mar 9.10.12, (I) cap. 1-3 2.Mar 16.10.12, (I) cap. 4-8 3.Mar 23.10.12, (I) cap. 9-11 4.Mar 30.10.12, (II)cap. 1-2 5.Mar 6.11.12, (II) cap. 2 6.Mar 13.11.12, (II) cap. 2-3 7.Mar 20.11.12, (II) cap. 4-5 8.Mar27.11.12, (II) cap. 6-7 9.Mar 4.12.12, (II) cap. 8-9 10.Mar 11.12.12, (II) cap. 10-11 11.Mar 18.12.12, (II) cap. 12-13 12.Mar 8.1.13, (II) cap. 14-17 13.Mar 15.1.13, (II) cap. 18-19 14.Mar 22.1.13, (II) cap. 20-21

E-mail: [email protected]

Tel. Studio Prof. Maglia: 0523.315305

NOTA

ESAMI orali (8.30) : 5.2.13; 19.2.13; 4.6.13; 18.6.13; 3.9.13; 17.9.13

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 8:30 - 11:30 Aula E Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaLezioni: dal 07/10/2014 al 31/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b5ac

Element i di Informat ica e GISAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Aldo Clerici (T itolare del corso)Recapito: 0521 905362 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6 INFOSSD: INF/01 - informaticaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Prova pratica

OBIETTIVI

Il corso ha come scopo l'apprendimento dell'utilizzo del GIS (Geographic Information System) GRASS(Geographical Resources Analys is Support System) un s istema di pubblico dominio particolarmenteidoneo ad un uso didattico.

Il corso viene svolto quasi esclus ivamente attraverso esercitazioni pratiche al computer. Acquis ita laconoscenza dei comandi di uso più comune per la visualizzazione e l'analis i degli e laborati cartografici,viene sperimentata la digitalizzazione di dati cartografici tramite un apposito modulo di GRASS. Lungo ilcorso vengono sperimentate applicazioni pratiche dell'utilizzo di un GIS.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Conoscenza dei comandi di uso più comune per la visualizzazione e l'analis i degli e laborati cartografici,delle modalità di digitalizzazione di dati cartografici e l'importazione di dati nei formati più diffus i tramiteil GIS GRASS.

PROGRAMMA

Caratteristiche generali di un GIS (Geographic Information System)Caratteristiche specifiche del GIS GRASS (Geographic Resources Analys is Support System) I principali comandi di GRASS: per la gestione dell'ambiente di lavoro; per la gestione delle carte raster; per la gestione delle carte vettoriali; per la gestione dei database.L'utilizzo dei programmi (script) di shell.L'ambiente di digitalizzazione in GRASS (il comando v.digit).Importazione dei dati in altri formati.

TESTI

Manuali:

A. Clerici: "GRASS 6.4.2 (GUI TCLTK) Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Spearfish60.

A. Clerici: " v.digit (GRASS 6.4.2). Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Appennino.

A. Clerici: " GRASS 6.4.3 (GUI Tcltk) Creazione di una Location e importazione dati". Gennaio 2013. Dati:Anzola_dati_2012.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMartedì 11:30 - 13:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 09/03/2015 al 10/06/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=cbba

Element i di Stat ist icaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lamberto Soliani (T itolare del corso)Recapito: 0521-905662 [[email protected]]Tipologia: Affine o integrativoAnno: 2° anno

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Crediti/Valenza: 6SSD: BIO/07 - ecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso non richiede una formazione approfondita di matematica, ma solamente una cultura di livelloliceale. Introduce alla logica dell'inferenza statistica, con illustrazione della teoria e applicazione dei testpiù diffus i nella ricerca e nella profess ione delle discipline scientifiche; mostra l'impiego di softwarestatistico, per rendere familiare la gestione e l'e laborazione di dati.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Riconoscere i divers i tipi di scala usati nella rilevazioni dei dati, analizzare le caratteristiche delladistribuzione di dati uni variati e bivariati, discutere l'ipotesi da verificare, scegliere il test più adatto,illustrare le affinità e le differenze tra metodi parametrici e non parametrici. Dimostrare di avereacquis ito un livello di apprendimento sufficiente per l'uso dei metodi riportati nei testi e nei manualistatistici internazionali.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Uso di un programma informatico gratuito di riconosciuta validità internazionale. Ad esempio: PAleontological STatistics: www.nhm.uio.no/norlex/past/download.html

PROGRAMMA

1 - Tipi di scala e di misurazione. Statistica descrittiva per distribuzioni univariate. Costruzione delletabelle e rappresentazione grafiche per variabili quantitative e variabili qualitative: istogrammi, poligoni,rettangoli distanziati, diagrammi circolari. I pittogrammi e il lie factor. Indici di tendenza centrale, didispers ione, di s immetria e di curtos i. Numero di decimali e di cifre s ignificative.

Eserciz i di statistica descrittiva con uso del programma PAST.

2 - Calcolo combinatorio, distribuzione binomiale, poissoniana, ipergeometrica. La distribuzione normalee la normale ridotta. Eserciz i con uso della normale ridotta e delle tabelle z.

3 - Confronti tra tass i e probabilità. La distribuzione chi quadrato. Test per la bontà dell'adattamento;condiz ioni di validità e correzione di Yates. Tabelle di contingenza 2 x 2 e R x C, per campioni piccoli egrandi: metodo esatto di Fisher e test z in tabelle 2 x 2.

Il metodo G o log-likelihood ratio nei test per la bontà dell'adattamento e in tabelle di contingenza.

Eserciz i sul test chi-quadrato per la bontà dell'adattamento e in tabelle di contingenza con PAST

4 - Errore alfa e errore beta; potenza a priori e a posteriori. Stima delle dimensioni dei campioni per ilconfronto tra medie con la distribuzione normale. Numero di dati per una misura con la precis ionedesiderata

5 - La distribuzione t di Student. Test per la media di un campione e intervallo di confidenza della media.Confronto tra le medie di due campioni dipendenti e di due campioni indipendenti. Test per l'omogeneitàdella varianza; test F, test di Bartlett, test di Levene. Cenni sui metodi per il confronto tra due mediecon varianze differenti. Stima delle dimensioni minime dei due campioni, con la distribuzione t e ladistribuzione z. Il bilanciamento di 2 campioni.

Eserciz i sul test t di Student con il programma PAST, con varianze uguali e diverse.

6 - Analis i della varianza (ANOVA) a un criterio (one-way): il confronto tra due o più medie. DistribuzioneF di Fisher-Snedecor e relazione con la distribuzione t di Student. Condiz ioni di validità dell'ANOVA etest per l'omoschedasticità con k campioni: test di Hartley, test di Cochran, test di Bartlett, test diLevene e sue varianti. Confronti multipli a priori o pianificati; confronti multipli a posteriori o post-hoc: ilrischio alfa e il principio di Bonferroni; i metodi Bonferroni-Dunn, HSD di Tukey, SNK e i metodisequenziali, il test di Dunnett, il test Duncan. Applicazioni dell'ANOVA e dei confronti multipli con ilprogramma PAST.

Eserciz i sull'ANOVA con il programma PAST.

7 - Analis i della varianza con due (two way) e con più criteri crossed. Metodi per ridurre il numero diosservazioni: i quadrati latini. Efficienza relativa di un disegno sperimentale. La perdita di dati in tabellea due o più fattori crossed. Analis i dell'interazione tra due fattori, con misure ripetute. Interpretazionedell'interazione, con rappresentazioni grafiche. Analis i gerarchica o nested a due e a più livelli.Interazione nell'ANOVA a più fattori, crossed, nested e mista.

Assunzioni di validità dell'ANOVA, trasformazioni dei dati; il metodo di Box-Cox per la trasformazione piùadeguata.

8 - Statistica descrittiva per distribuzioni bivariate. Regressione lineare semplice: stima del coefficienteangolare b e dell'intercetta a; s ignificatività e intervallo di confidenza del coefficiente angolare edell'intercetta. Scelta del campione per la s ignificatività del coefficiente angolare e dell'intercetta. Ilcoefficiente di determinazione R-quadro. La regressione per l'origine: vantaggi e svantaggi. Laprediz ione inversa o calibrazione. Confronto tra i coefficienti angolari di due campioni indipendenti.Concetti sull'analis i della covarianza (confronti tra medie di Y con X divers i).

La regressione lineare con Y ripetute. Calcolo dei termini della regressione mediante i coefficientipolinomiali. Test di linearità con Y ripetute, in campioni non bilanciati. Cenni sulla regressione pesata perla varianza e il numero di dati; sua calibrazione.

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La correlazione: stima dell'indice di correlazione r di Pearson e sua s ignificatività. Relazioni tracoefficiente angolare b e indice r di correlazione lineare. Intervallo di confidenza di r. La correlazioneparziale o netta.

Applicazioni della regressione lineare e della correlazione con il programma PAST.

9 - Test per un campione: test delle successioni; test dei segni; test di Wilcoxon; intervallo di confidenzadi una mediana; test di casualizzazione. Il test di Kolmogorv-Sminov.

Test per due campioni dipendenti: test dei segni, test T di Wilcoxon, test di casualizzazione.

Test per due campioni indipendenti: test della mediana, test T di Wilcoxon-Mann-Whitney, test U di Mann-Whitney, test di casualizzazione; il test di Levene non parametrico per differenze nella variabilità.

Test per k campioni: test della mediana; test di Kruskal-Wallis o ANOVA non parametrica a un criterio:test di Friedman o ANOVA non parametrica a due criteri; test di Jonckheere-Terpstra; test di Page.

La correlazione non parametrica; rho di Spearman e tau di Kendall.

La retta non parametrica o retta robusta di Theil.

TESTI

Dispense consigliate.

A) Per la statistica parametrica:

Lamberto Soliani (2008) Statistica applicata. UNI.NOVA, Parma. (pagg. X + 694);

ISBN:978-88-6319-041-0; www.uninova.net

B) Per la statistica non parametrica:

Soliani Lamberto (2008) I test non parametrici più citati nelle discipline scientifiche, UNI.NOVA, Parma.(pagg. VII + 828); ISBN: 978-88-6319-022-9; www.uninova.net

Edite dalla casa editrice di testi univers itari UNINOVA di Parma, gruppo Pegaso Libreria;Via Cavedani, 7

Tel. 0521-290245 - Fax 0521-291661 - E-mail: [email protected]

Testi internazionali di riferimento:

- Sokal R. R. and F. J. Rohlf (1995). Biometry, 3rd Edition. W. H. Freeman & Co.,New York.

- Zar Jerrold (2010). Biostatistical Analys is , Fifth Edition. Pearson Education International.

Testi internazionali gratuiti in rete

- EPA 530/R-09-007, March 2009, Statistical Analys is of Groundwater Monitoring Data at RCRA Facilities.Unified Guidance, EnvironmentalProtection Agency,United States (pp. 888).

- EM 1110-1-4014, 31 Jan 2008, Environmental Quality - ENVIRONMENTAL STATISTICS, Department of theArmy, U. S. Army Corps of Engineers (pp. 544).

NOTA

Ricevimento per spiegazioni. Tutti i giorni, dopo aver fissato ora, inviando mail:[email protected] o te l. 0521/905662

Valutazione - Modalità dell'esame: Colloquio orale con discussione di esempi, per verificarel'apprendimento dei concetti e dei metodi della statistica inferenziale, la capacità di illustrare gli outputinformatici e di interpretarne i risultati. Il voto dipende dalla entità del programma studiato, dallacorrettezza dell'ipotesi formulate, della procedura statistica usata, delle conclusioni e del linguaggioscientifico.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaMercoledì 14:30 - 16:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaLezioni: dal 07/10/2014 al 31/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=6192

Fisica TerrestreAnno accademico: 2014/2015Codice: 00432

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CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Maria Sgavet t i (T itolare del corso)Recapito: 0521 905361 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/10 - geofis ica della terra solidaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

conoscenza di base dei campi fis ici del pianeta Terra

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

valutazione dell'apprendimento con prove di esame orali

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

nessuna

PROGRAMMA

Il campo gravitazionale terrestre Richiami di fis icaLegge di gravitazione universale; accelerazionegravitazionale; superficie equipotenziale.La rotazione della TerraAccelerazioni centripeta e centrifuga;le maree; accelerazioni di Eötvös e Coriolis .La forma della Terra e la gravitàLa figura della terra;potenziale gravitazionale della Terra sferica; gravità e suo potenziale; gravità normale; ilgeoide.Anomalie di gravitàMisure assolute e relative di gravità; i gravimetri; correzione delle misure digravità; densità; anomalie in aria libera e di Bouguer.Interpretazione delle anomalie di gravitàAnomalieregionali e res idue; separazione; modellizzazione delle anomalie di gravità; alcune importanti anomalieregionali.Geodinamica: isostasiaModelli di isostasia; compensazione isostatica; anomalie isostatiche digravità. Il campo magnetico Richiami di fis ica del magnetismoLegge di coulomb; dipolo magnetico;magnetizzazione e campo magnetico in un materiale; proprietà magnetiche di un materiale.Magnetismodelle rocceProprietà magnetiche delle rocce; magnetismo rimanente delle rocce.GeomagnetismoCampomagnetico di origine esterna; campo magnetico di origine interna; variazioni secolari; origine del campodi dipolo; origine del campo di non-dipolo.Rilievi magnetici Magnetometri e rilevamento magnetico;riduzione delle misure di campo magnetico; anomalie magnetiche; anomalie magnetiche oceaniche. Ilcampo termico Richiami di principi di termodinamica Temperatura e calore, proprietà termiche,entropia.Temperature all'interno della TerraGradiente di temperatura adiabatica; gradiente del punto difus ione.Trasporto del calore nella TerraConduzione; convezione; radiazione; equazione dellaconduzione.Sorgenti di calore nella TerraProduzione di calore radioattivoTrasporto di calore nellerocceRaffreddamento di corpi roccios i di diverse geometrieFlusso di calore terrestreFlusso continentale,oceanico, globaleModelli termiciModello del semi-spazio semi-infinito; modello della placcaStrutturatermica della crosta oceanica Sismologia dei terremoti e struttura interna della Terra Richiamo di teoriadell'e lasticitàMatrice degli s forz i e delle deformazioni; costanti e lastiche; e lasticità interna dellaTerra.Onde s ismicheOnde di volume; onde di superficie; oscillaz ioni libere della Terra.Is ismografiPrincipi ed equazione del s ismografo; il s ismogramma.I terremotiLocalizzazionedell'epicentro; s ismicità globale; analis i dei meccanismi focali ed esempi; entità dei terremoti:magnitudo, intensità, frequenza; energia rilasciata in un terremoto.Propagazione delle ondesismichePrincipi di Huygens e di Fermat; convers ione delle onde P e S; riflessione a un'interfacciaorizzontale e a un'interfaccia inclinata; rifrazione all'angolo critico.Struttura della TerraRifrazioni eriflessioni all'interno della Terra; variazioni radiali delle velocità s ismiche; variazioni di densità, gravità epressione; esempi.

TESTI

Lowrie, W., Fundamentals of Geophysics . Cambridge Univers ity Press, 1997; Fowler, C.M.R., The solidEarth. Cambridge Univers ity Press, 2005; Brown, G.C., and Mussett, A.E., La Terra inaccessibile. Scienzedella Terra – 2. Patron Editore, 1985; Gasparini, P. e Montanari, M., Fis ica della terra solida. Liguori, 1988;Sgavetti, M., Note del Corso 2012-2013.

NOTA

nessuna

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMartedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 06/10/2014 al 31/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b67d

GeochimicaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lorenzo Toscani (T itolare del corso)Recapito: 0521-905332 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso vuole fornire le basi che consentano di quantizzare e comprendere alcuni processi geologici di

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Termodinamica: parametri intensivi ed estensivi, funzioni di stato (Entropia, Entalpia, EnergiaLibera di Gibbs), potenziale chimico.Equilibri in soluzione acquosa: indice di saturazione, prodotto di attività ionica, solubilità di CO2 eabbondanza delle specie del carbonio in soluzione (relazione con pH). Solubilità della calcite.Dolomitizzazione .Potenziale redox; campo di es istenza Eh vs. pH per le soluzioni acquose. Campi di stabilità Ehvs. pH di fas i di Fe e Mn. Diagrammi di isoattività delle specie di S e N. Sequenze redox nelleacque di falda.Alterazione delle rocce: solubilità del Quarzo e della Gibbsite, alterazione delle rocce granitoidi(Quarzo, K-fe ldspato, Muscovite, Caolinite, Gibbsite) in s istemi aperti e chius i.Bilanci di massa durante l'alterazione delle rocce.Sistemi ad alta T. Coefficienti di ripartiz ione: dipendenza da P, T e dalla composiz ione.Compatibilità/Incompatibilità di un elemento. Processi di cristallizzazione: cristallizzazione diRayleigh, cristallizzazione con equilibrio totale. Processi di fus ione: fus ione parziale delmantello ed evoluzione composiz ionale di una sorgente peridotitica. Diagrammi binari,diagrammi normalizzati alle condriti (REE, spidergrams) e loro utilizzo in petrologia.Geochimica isotopica: gli isotopi, gli isotopi radiogenici, leggi del decadimento radioattivo.Datazione delle rocce: metodi K/Ar, Rb/Sr, U/Pb e metodi del Pb.Isotopi stabili: Generalità (caratteri generali degli isotopi, strumenti di misura, notazioni in uso estandard di riferimento).Frazionamento isotopico: reazioni di scambio isotopico, effetti cinetici,cambiamenti di stato.Gli isotopi stabili applicati a (i) studi idrologici, (ii) studi paleoclimatici e paleoambientali, (iii)processi di inquinamento, (iv) genesi magmatica (temperatura di cristallizzazione dei magmi,geotermometri isotopici).

alta e bassa temperatura. Partendo dai concetti fondamentali della termodinamica s i trattano i processiin soluzione acquosa (solubilità, potenziale redox) e l'interazione acqua roccia (alterazione delle rocce).Dei processi magmatici s i valuta il comportamento degli e lementi in traccia durante i processi di fus ionee di cristallizzazione, mentre della geochimica isotopica viene trattata l'applicazione degli isotopi a studigeocronologici, petrologici e climatico-ambientali.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Le conoscenze di base della geochimica e l'utilizzo di una logica deduttiva che consenta di collegare leconoscenze geochimiche a tutte le discipline geologiche

PROGRAMMA

TESTI

TITOLO - AUTORE; Aquatic Chemistry - Stumm & Morgan; Solutions, minerals and equilibria - Garrels andChrist; Equilibres chimiques - Michard; The geochemistry of natural waters - Drever; Principles ofisotopes geology - Faure; Geochemistry, pathways and processes - Richardson and McSween;Geochimica e ambiente - Dongarrà e Varrica; Acque, minerali e ambiente - Venturelli; Geochemistry -White

NOTA

Per sostenere l'esame di Geochimica, lo studente deve aver precedentemente superato gli esami di"Matematica", "Chimica" e di "Mineralogia".

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 06/10/2014 al 31/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3423

Geografia FisicaAnno accademico: 2013/2014Codice: 00459CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Aldo ClericiRecapito: 0521 905362 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Una prima parte del corso ha lo scopo di fornire la conoscenza di base dei fenomeni fis ici cheavvengono nell'atmosfera per spiegare le diverse condiz ioni climatiche che caratterizzano la superficieterrestre. Vengono pertanto analizzati i moti astronomici da cui dipendono le condiz ioni di insolazionesulla superficie terrestre, le caratteristiche strutturali dell'atmosfera, i principali fenomeni meteorologicie la loro distribuzione sulla superficie terrestre. L'ins ieme di queste conoscenze permette quindi dianalizzare i due s istemi di class ificazione climatica più utilizzati: il s istema empirico-quantitativo diW.Koppen e il s istema genetico-descrittivo di A.N.Strahler. In una seconda parte del corso, sviluppataprevalentemente attraverso esercitazioni, vengono fornite le conoscenze di base per un proficuoutilizzo della Carta topografica, strumento fondamentale per il geologo.

PROGRAMMA

LEZIONI (a cura di A. Clerici, 7 CFU)

La forma della Terra; le prove della sfericità terrestre; la Terra come elissoide di rivoluzione; la Terracome geoide; i circoli massimi e i circoli minori.

La rotazione terrestre; velocità angolare e lineare; le esperienze di Guglie lmini e di Foucault.

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La rivoluzione terrestre; caratteristiche dell'orbita; prima e seconda legge di Keplero.

L'inclinazione dell'asse terrestre; solstiz i ed equinozi; i rapporti fra il dì e la notte; altezza edeclinazione del sole; calcolo dell'altezza del sole a mezzogiorno alle varie latitudini; il percorsoapparente del sole alle varie latitudini; il calcolo dell'inclinazione dell'orbita apparente sul pianodell'orizzonte; durata del dì e della notte ai poli; determinazione dell'ora dell'alba e del tramonto allevarie latitudini e nei vari momenti dell'anno; i diagrammi alba-tramonto; il crepuscolo.

Il giorno solare apparente; giorno solare medio; giorno s iderale; l'equazione del tempo; l'analemma;orizzonte vero e orizzonte apparente; ore esatte dell'alba e del tramonto. L'anno s idereo e l'annotropico. La precessione dell'asse terrestre. L'anno del calendario. Tempo locale e tempo standard; i fus iorari; la linea del cambiamento di data.

Struttura e caratteristiche dell'atmosfera; composiz ione chimica, pressione, temperatura; principaliprocessi chimici e fis ici. La magnetosfera; le aurore boreali.

La radiazione solare; spettro solare; costante solare; le variazioni dell'insolazione; il bilancio dellaradiazione.

La misura della temperatura dell'aria; le differenze di comportamento fra le terre e i mari; il ciclo annuodella temperatura dell'aria; le carte della temperatura dell'aria; la distribuzione delle temperature sullaTerra; il ciclo giornaliero della temperatura.

La pressione atmosferica; superfici isobariche, isobare, gradiente isobarico; le cellule di convezione.

I venti; azione della forza di Coriolis ; il vento geostrofico; cicloni e anticicloni; l'effetto dell'attrito sulladirezione dei venti; la misura del vento; anemoscopi, anemometri, anemografi; la misurazione dei ventiin quota; la rosa dei venti; la distribuzione dei venti sulla superficie terrestre; i monsoni; la circolazionein quota e le correnti a getto.

L'umidità atmosferica e le precipitazioni; gli stati fis ici dell'acqua; la misura dell'umidità; le nubi; le formedi precipitazione; la misura delle precipitazioni; le cause delle precipitazioni; i bilanci globali dell'energiae dell'acqua.

Le masse d'aria,i fronti e le perturbazioni cicloniche; i tipi di masse d'aria; fronti freddi e caldi; i ciclonifrontali; le perturbazioni metereologiche tropicali ed equatoriali; i cicloni tropicali; i tornados.

I climi; s istemi di class ificazione; il s istema di class ificazione di W. Koppen; il s istema esplicativo-descrittivo di A.N.Strahler.

ESERCITAZIONI DI CARTOGRAFIA ( acura di S. Perego, 2 CFU)

Class ificazione delle carte; carte generali e carte tematiche.

Elissoidi di riferimento e proiezioni cartografiche azimutali; di sviluppo coniche e cilindriche; vere,modificate e convenzionali; interrotte.

Reticolato geografico e calcolo delle coordinate di un punto.

Triangolazioni e rilievo fotogrammetrico (cenni).

Organi cartografici di Stato e cartografia ufficiale italiana.

Reticolato chilometrico UTM e Gauss-Boaga e calcolo delle coordinate di un punto.

Caratteristiche e modalità di utilizzo del s istema GPS (Global Positioning System).

Declinazione magnetica e convergenza rete.

Simboli cartografici.

Rappresentazione altimetrica del terreno, curve di livello, quota di un punto, pendenza di un versante.

Esecuzione del profilo topografico.

Delimitazione dei bacini idrografici..

Caratteristiche della Carta Tecnica Regionale.

Cenni di Cartografia numerica.

TESTI

A.N. STRAHLER:"Geografia Fis ica", PICCIN, Padova (1984).

S.PEREGO:"Cartografia . Lettura delle Carte Topografiche (2004).

TESTI DI CONSULTAZIONE

A.N.STRAHLER:"The Earth Sciences",Harper&Row, (1971).

ORARIO LEZIONIGiorni Ore Aula

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=6c16

Geografia Fisica,Cartografia e GisAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Aldo Clerici (T itolare del corso)Recapito: 0521 905362 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

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1 MODULO GEOGRAFIA FISICA E CARTOGRAFIA

Una prima parte del corso ha lo scopo di fornire la conoscenza di base dei fenomeni fis ici cheavvengono nell'atmosfera per spiegare le diverse condiz ioni climatiche che caratterizzano la superficieterrestre. Vengono pertanto analizzati i moti astronomici da cui dipendono le condiz ioni di insolazionesulla superficie terrestre, le caratteristiche strutturali dell'atmosfera, i principali fenomeni meteorologicie la loro distribuzione sulla superficie terrestre. L'ins ieme di queste conoscenze permette quindi dianalizzare i due s istemi di class ificazione climatica più utilizzati: il s istema empirico-quantitativo diW.Koppen e il s istema genetico-descrittivo di A.N.Strahler. In una seconda parte del corso, sviluppataprevalentemente attraverso esercitazioni, vengono fornite le conoscenze di base per un proficuoutilizzo della Carta topografica, strumento fondamentale per il geologo.

2 MODULO GIS

Il corso ha come scopo l'apprendimento dell'utilizzo del GIS (Geographic Information System) GRASS(Geographical Resources Analys is Support System) un s istema di pubblico dominio particolarmenteidoneo ad un uso didattico.

Il corso viene svolto quasi esclus ivamente attraverso esercitazioni pratiche al computer. Acquis ita laconoscenza dei comandi di uso più comune per la visualizzazione e l'analis i degli e laborati cartografici,viene sperimentata la digitalizzazione di dati cartografici tramite un apposito modulo di GRASS. Lungo ilcorso vengono sperimentate applicazioni pratiche dell'utilizzo di un GIS.

PROGRAMMA

1 MODULO GEOGRAFIA FISICA E CARTOGRAFIA

La forma della Terra; le prove della sfericità terrestre; la Terra come elissoide di rivoluzione; la Terracome geoide; i circoli massimi e i circoli minori.

La rotazione terrestre; velocità angolare e lineare; le esperienze di Guglie lmini e di Foucault.

La rivoluzione terrestre; caratteristiche dell'orbita; prima e seconda legge di Keplero.

L'inclinazione dell'asse terrestre; solstiz i ed equinozi; i rapporti fra il dì e la notte; altezza edeclinazione del sole; calcolo dell'altezza del sole a mezzogiorno alle varie latitudini; il percorsoapparente del sole alle varie latitudini; il calcolo dell'inclinazione dell'orbita apparente sul pianodell'orizzonte; durata del dì e della notte ai poli; determinazione dell'ora dell'alba e del tramonto allevarie latitudini e nei vari momenti dell'anno; i diagrammi alba-tramonto; il crepuscolo.

Il giorno solare apparente; giorno solare medio; giorno s iderale; l'equazione del tempo; l'analemma;orizzonte vero e orizzonte apparente; ore esatte dell'alba e del tramonto. L'anno s idereo e l'annotropico. La precessione dell'asse terrestre. L'anno del calendario. Tempo locale e tempo standard; i fus iorari; la linea del cambiamento di data.

Struttura e caratteristiche dell'atmosfera; composiz ione chimica, pressione, temperatura; principaliprocessi chimici e fis ici. La magnetosfera; le aurore boreali.

La radiazione solare; spettro solare; costante solare; le variazioni dell'insolazione; il bilancio dellaradiazione.

La misura della temperatura dell'aria; le differenze di comportamento fra le terre e i mari; il ciclo annuodella temperatura dell'aria; le carte della temperatura dell'aria; la distribuzione delle temperature sullaTerra; il ciclo giornaliero della temperatura.

La pressione atmosferica; superfici isobariche, isobare, gradiente isobarico; le cellule di convezione.

I venti; azione della forza di Coriolis ; il vento geostrofico; cicloni e anticicloni; l'effetto dell'attrito sulladirezione dei venti; la misura del vento; anemoscopi, anemometri, anemografi; la misurazione dei ventiin quota; la rosa dei venti; la distribuzione dei venti sulla superficie terrestre; i monsoni; la circolazionein quota e le correnti a getto.

L'umidità atmosferica e le precipitazioni; gli stati fis ici dell'acqua; la misura dell'umidità; le nubi; le formedi precipitazione; la misura delle precipitazioni; le cause delle precipitazioni; i bilanci globali dell'energiae dell'acqua.

Le masse d'aria,i fronti e le perturbazioni cicloniche; i tipi di masse d'aria; fronti freddi e caldi; i ciclonifrontali; le perturbazioni metereologiche tropicali ed equatoriali; i cicloni tropicali; i tornados.

I climi; s istemi di class ificazione; il s istema di class ificazione di W. Koppen; il s istema esplicativo-descrittivo di A.N.Strahler.

CARTOGRAFIA ( a cura di S. Perego)

Class ificazione delle carte; carte generali e carte tematiche.

Elissoidi di riferimento e proiezioni cartografiche azimutali; di sviluppo coniche e cilindriche; vere,modificate e convenzionali.

Reticolato geografico e calcolo delle coordinate di un punto.

Triangolazioni e rilievo fotogrammetrico (cenni).

Organi cartografici di Stato e cartografia ufficiale italiana.

Reticolato chilometrico UTM e Gauss-Boaga e calcolo delle coordinate di un punto.

Caratteristiche e modalità di utilizzo del s istema GPS (Global Positioning System).

Declinazione magnetica e convergenza rete.

Simboli cartografici.

Rappresentazione altimetrica del terreno, curve di livello, quota di un punto, pendenza di un versante.

Esecuzione del profilo topografico.

Delimitazione dei bacini idrografici.

Caratteristiche della Carta Tecnica Regionale.

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2 MODULO GIS

Caratteristiche generali di un GIS (Geographic Information System)Caratteristiche specifiche del GIS GRASS (Geographic Resources Analys is Support System) I principali comandi di GRASS: per la gestione dell'ambiente di lavoro; per la gestione delle carte raster; per la gestione delle carte vettoriali; per la gestione dei database.L'utilizzo dei programmi (script) di shell.L'ambiente di digitalizzazione in GRASS (il comando v.digit).Importazione dei dati in altri formati.

TESTI

1 MODULO GEOGRAFIA FISICA E CARTOGRAFIA

A.N. STRAHLER:"Geografia Fis ica", PICCIN, Padova (1984).

S.PEREGO:"Cartografia . Lettura delle Carte Topografiche (2004).

TESTI DI CONSULTAZIONE

A.N.STRAHLER:"The Earth Sciences",Harper&Row, (1971).

2 MODULO GIS

Manuali:

A. Clerici: "GRASS 6.4.2 (GUI TCLTK) Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Spearfish60.

A. Clerici: " v.digit (GRASS 6.4.2). Manuale pratico introduttivo". Marzo 2012. Dati: Appennino.

A. Clerici: " GRASS 6.4.3 (GUI Tcltk) Creazione di una Location e importazione dati". Gennaio 2013. Dati:Anzola_dati_2012.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula Informatica Plesso PolifunzionaleMartedì 11:30 - 13:30 Aula Informatica Plesso PolifunzionaleMercoledì 14:30 - 16:30 Aula Informatica Plesso PolifunzionaleLezioni: dal 09/03/2015 al 15/06/2015

Nota: 1 Modulo- 1 Sem Geografia fis ica e Cartografia 2 Modulo-2 Sem Gis

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Geologia ApplicataAnno accademico: 2014/2015Codice: 00465CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Fulvio Celico (T itolare del corso)Recapito: 0521/905348 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/05 - geologia applicataModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Conoscenza dei concetti di base dell'Idrogeologia, applicati alla progettazione di opere di captazione ealla messa a punto di soluzioni di prevenzione dell'inquinamento delle acque sotterranee.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Capacità di progettare soluzioni quali-quantitative per captare, gestire e proteggere le risorse idrichesotterranee.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Attività pratiche e supporto, anche individuale, al di fuori degli orari di lez ione.

PROGRAMMA

Ciclo idrologico, proprietà idrauliche delle rocce, distribuzione dell'acqua nel sottosuolo.

Idrodinamica sotterranea, reticoli di flusso, interazioni tra corpi idrici sotterranei e superficiali.

Modalità di circolazione idrica sotterranea in acquiferi e in mezzi a bassa permeabilità.

Quantificazione delle risorse idriche sotterranee.

Opere di captazione delle risorse idriche sotterranee.

Vulnerabilità all'inquinamento degli acquiferi e soluzioni di prevenzione dall'inquinamento.

TESTI

Celico P., 1988. Prospezioni Idrogeologiche, voll. I e II. Liguori Ed. Napoli.

Freeze R.A. & Cherry J.A., 1979. Groundwater. Prentice Hall, New Jersey.

NOTA

Possibilità di interazione con Aziende e Società di Ingegneria che lavorano nell'ambito delle tematicheoggetto del Corso.

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ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 21/10/2014 al 31/01/2015

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Geologia del Sedimentario-Modulo I - IIAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Marco Roveri (T itolare del corso)Dot t . Roberto T interriRecapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso è principalmente inteso a introdurre lo studente interessato allo studio e alla interpretazionedelle

successioni sedimentarie attraverso i concetti fondamentali della stratigrafia e dell'analis i di facies edelle loro

applicazioni pratiche più comuni. Nell'ambito del corso sono previste escurs ioni giornaliere e/o di circauna

settimana in Appennino.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente è in grado di ricavare dall'osservazione e analis i delle rocce esuccessioni sedimentarie gli e lementi per definirne i processi e gli ambienti genetici, caratteristichegeometriche, re lazioni reciproche, età assolute e relative.

Lo studente avrà inoltre la conoscenza teorica e pratica delle fondamentali tecniche stratigrafiche da unpunto di vista teorico e pratico e delle problematiche connesse alla correlazione delle successionisedimentarie a varie scale fis iche e temporali.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni in aula e sul terreno.

PROGRAMMA

Parte introduttiva

Origini, scopi e problemi della Stratigrafia

L'importanza economica delle rocce sedimentarie

Metodi di studio e scale fis iche e temporali

Le unità stratigrafiche tradiz ionali: introduzione ai principali criteri di class ificazione

Stratificazione

La stratificazione e i processi che la governano

Facies

Analis i di facies: concetto di facies, facies e attualismo; catastrofismo e uniformitarismo; dalle facies a

processi e ambienti; limiti di facies diacroni e s incroni; associazioni e sequenze di facies; cenni sulletracce

fossili

Come s i studia un affioramento

Analis i degli affioramenti: problemi, metodi di studio e rappresentazione dei dati

Sistemi deposiz ionali

Il concetto di s istema deposiz ionale

Sistemi deposiz ionali alluviali, marino-marginali, di piattaforma e di mare profondo (scarpata e bacino);

cenni sui s istemi carbonatici principali

Bacini sedimentari

Cenni su origine e class ificazione dei bacini sedimentari

Datazioni

Datazioni re lative e assolute

Correlazioni stratigrafiche

Concetti generali; correlazioni regionali; correlazioni intrabacinali; correlazioni locali di dettaglio;

l'importanza delle superfici stratali, della loro corretta identificazione e del loro s ignificato ai fini di

correlazioni stratigrafiche; correlazioni a scala di linee s ismiche, foto aeree e terreno; pannelli

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stratigrafici

correlati

La dinamica delle successioni sedimentarie

Trasgressioni, regressioni e cicli sedimentari; variazioni re lative del livello del mare; superfici di

inconformità e loro origini; il concetto di sequenza deposiz ionale e le unità allostratigrafiche; le curve

eustatiche; ciclicità sedimentaria e sue gerarchie; cenni di ciclostratigrafia

TESTI

Allen Ph.A. and Allen J.R., 1990 - Basin Analys is : Principles and Applications, Blackwell Scientific

Publications, Oxford Prothero D.R., 1990 - Interpreting the Stratigraphic Record - W.H. Freeman &Company,

New York Reading H.G. (editor), 1996 - Sedimentary Environments: Processes, Facies and Stratigraphy(Third

Edition) - Blackwell Science Ltd, Oxford

NOTA

Iniz io lezioni lunedì 15 ottobre

Il corso è strettamente coordinato con RILEVAMENTO GEOLOGICO; è fortemente consigliata la frequenzacontemporanea dei due insegnamenti

File delle lezioni all'indirizzo:

https://docs.google.com/folder/d/0B26WSw-jl9kTXzFZRG1ZUkNKbFU/edit

nella cartella DIDATTICA/Geologia del Sedimentario

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraMercoledì 9:30 - 11:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 02/03/2015 al 10/06/2015

Nota: il corso essendo annuale sarà diviso in due semestri e quindi 2 Moduli1 SEM da ottobre a gennaio Dott.Tinterri2 SEM da marzo a giugno Prof.Roveri

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Geologia MarinaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Luigi Torelli (T itolare del corso)Recapito: 0521 905319 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Illustrare gli aspetti geologici e geofis ici delle forze che operano nelle aree oceaniche, sottolineare ilruolo unificante della Tettonica a Placche, esaminare gli e lementi tettonici più s ignificativi associatiall'ambiente sottomarino.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del Corso lo studente dovrebbe essere in grado di conoscere in dettaglio i caratterimorfostrutturali principali dell'ambiente sottomarino.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni, a casa ed in classe, riguardanti la teoria della tettonica a placche ed i principali ambientimorfo-tettonici presenti negli oceani, attività seminariale.

PROGRAMMA

Introduzione, Morfologia dei continenti e delle aree oceaniche, Struttura interna della Terra, Tettonicadelle Placche, Genesi ed evoluzione della crosta oceanica, Processi di rifting, Genesi ed evoluzione deimargini continentali, Riepilogo ed osservazioni finali.

TESTI

Testi di Riferimento

-Open Univers ity Team, The Ocean Basins: Their structure and evolution, 2nd edition , Uk (1998).

-Kearey and Vine, Tettonica Globale. Zanichelli (1994).

Testi per Ulteriori Approfondimenti

-Moores and Twiss, Tectonics, Freeman & Company, NY (1995).

-Fowler, The Solid Earth: An introduction to global geophysics, Cambridge Univers ity Press, Uk (1990).

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NOTA

Il Corso consiste di lez ioni orali e di esercitazioni e richiede conoscenze adeguate di Geologiastrutturale, di Tettonica, di Geofis ica della terra solida e di Stratigrafia. La valutazione finale è la sommadell'esame orale, della partecipazione all'attività didattica e dei risultati delle esercitazioni.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 20/10/2014 al 31/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3402

Geologia RegionaleAnno accademico: 2014/2015Codice: 468CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Andrea Artoni (T itolare del corso)Recapito: 0521906314 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso intende fornire allo Studente le conoscenze relative agli e lementi geologici principali el'evoluzione geologica della penisola italiana nel quadro della geologia dell'area mediterranea.Particolare attenzione sarà rivolta all'Appennino settentrionale, alle Alpi meridionali e all'interpostapianura padana.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo Studente acquis irà le capacità e farà una prima esperienza nell'utilizzo di metodidi studio integrati per la ricostruzione geologica regionale di un'area del globo terrestre.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Le lezioni orali saranno integrate con escurs ioni sul terreno in zone dell'Appennino e delle AlpiMeridionali.

PROGRAMMA

Classificazione dei bacini sedimentari in re lazione alla dinamica litosferica e alla tettonica a placche.

Geologia dell'Italia.

L'Appennino settentrionale.

La pianura padana.

Le Alpi e le Alpi meridionali.

Escurs ioni sul terreno mostreranno la geologia e le basi per la ricostruzione dell'evoluzione geologicadi una specifica area in accordo anche con le principali pubblicazioni note e relative all'area vis itata.

TESTI

ALLEN P.A., ALLEN J.R. (2005) – Basin analys is . Blackwell Publishing,Oxford, 2nd edition.

ALLEN P.A., ALLEN J.R. (2013) – Basin analys is – Chapter 1. Blackwell Publishing, Oxford, 3rd edition.

BOSELLINI A. (2005) – Storia geologica d'Italia. Zanichelli Ed., Bologna.

DOGLIONI C., FLORES G. (1997) - An introduction to the italian geology.Lamisco, Potenza.

FRISCH W., MESCHEDE M., BLAKEY R.C. (2011) - Plate tectonics.Continental drift and mountain building. Springer 1st Ed.

GASPERI G. (1995) - Geologia Regionale. Pitagora Ed., Bologna.

GELATI R. (2013) - Storia geologica del paese Italia. Diabasis Editore,Parma.

GUIDE GEOLOGICHE REGIONALI - Guide 1-4-6-7. BEMA Ed., Milano.

NOTA

Sono richieste conoscenze di stratigrafia, geologia strutturale e tettonica.

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ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 10/03/2015 al 10/06/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=554b

Geologia Strutturale -Anno accademico: 2014/2015Codice: 02100CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Fabrizio Stort i (T itolare del corso)Recapito: 0521-905369 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/03 - geologia strutturaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso s i propone di fornire le prime nozioni per riconoscere ed analizzare le deformazioni della partepiù superficiale della crosta terreste e di metterle in relazione con le cause che le hanno prodotte.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente sarà in grado di:

- Riconoscere e descrivere le principali strutture deformative presenti nelle rocce naturali;

- Analizzare la loro geometria e cinematica mediante proiezioni stereografiche;

- Inserire le strutture deformative nei contesti dei principali s istemi tettonici presenti in natura;

- Avere una conoscenza di base di alcuni esempi naturali di s istemi tettonici orogenici, estensionalie trascorrenti.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Il Docente riceve gli Studenti per approfondimenti e chiarimenti aggiuntivi

PROGRAMMA

1 – Come s i deformano le rocce: stress, strain, meccanismi deformativi e reologia;

2 – Strutture deformative fragili: faglie, fratture, vene, stiloliti, pieghe associate a faglie;

3 – Strutture deformative duttili: foliazioni e pieghe plastiche;

4 – Rappresentazione geometrica ed analis i statistica dell'orientazione di e lementi geologici planari elineari mediante uso di proiezioni stereografiche;

5 – Tettonica estensionale, margini passivi e divergenti;

6 – Tettonica contrazionale, invers ione dei margini passivi, margini convergenti;

7 – Tettonica trascorrente e margini trasformi;

8 – Esempi di s istemi tettonici naturali.

4 escurs ioni didattiche giornaliere.

Tipologia di esame: orale

TESTI

Testo consigliato: Earth Structure, second edition, Ben Van Der Pluijm e Stephen Marshak. Norton &Company, New York, 2004.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:00 - 13:00 Aula B Plesso Scienze della Terra

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Martedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 02/03/2015 al 11/06/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=3211

GeomorfologiaAnno accademico: 2014/2015Codice: 05830CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Claudio Tellini (T itolare del corso)Recapito: 0521-905317 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/04 - geografia fis ica e geomorfologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Fornire le conoscenze teoriche sui processi e sulle forme dovute agli agenti esogeni ed endogeniresponsabili dell'alterazione e del modellamento del rilievo terrestre in funzione:

- della dinamica della crosta terrestre e delle condiz ioni lito-strutturali del substrato; delle variazioniclimatiche nel tempo e nello spazio;

- delle modificazioni ambientali a causa dell'influenza antropica.

Fornire gli strumenti necessari e le capacità pratiche utili per:

- interpretare e descrivere le forme nell'ambito dell'evoluzione geomorfologica del paesaggio;comprendere i rapporti funzionali e spaziali fra le morfogenesi presenti in una determinate regione;

- conoscere le modalità di sviluppo di uno o più cicli di modellamento del rilievo e relative connessionicon i processi morfo-climatici antichi;

- determinare l'età delle forme del paesaggio;

- prevedere le conseguenze morfologiche indotte sull'ambiente dalle pericolos ità idrogeologiche infunzione della loro intensità.

Basic concepts of the processes extraterrestrial, exogenetic and endogenetic e related landforms;elements of the minerals and rocks weathering; knowledges of the structural characteristic of thegeologic substratum and of the landforms caused by endogenic and exogenic processes responsiblefor environmental sculpting; geomorphological evolution in both short and long time evolution.Knowledges of the relationship between the physical environment, Earth climate changes (in Quaternaryperiod specially) and regional morphological evolution.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Test di apprendimento e colloqui in itinere; random knowledges test and discussions in itinere;

- Esame orale finale con foto-interpretazione di casi didattici in 3D; oral examination with photo-interpretation 3D of the tipycal landforms.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

- Lezioni teoriche frontali, ; & nbsp; &nb sp; ; & nbsp; &n bsp; 6 cfu

- Esercitazioni di laboratorio: lettura carte e fotointerpretazione di casi didattici, 1,5 cfu

- Escurs ioni didattiche (n. 3) in divers i contesti geo-morfologici, &nbs p; 1,5cfu

Lessons ex cathedra, ; & nbsp; &nb sp; ; & nbsp;   6 cfu

Lab. activity: interpretation of landforms by carthography;

; some study case in basic landforms photo-interpretation, &n bsp; 1,5cfu

N. 3 Excurs ions across the Parma-Reggio Northern Apennines and Po R. plain-preAlps, 1,5 cfu

PROGRAMMA

Introduzione, cenni storici e concetti base della geomorfologia.

Introduction: brief history of the geomorphology; basic concept in geomorphology.

1. Cenni di morfologia extra-terrestre: tipi e morfologia inerente i crateri d'impatto meteorico. (http://www.meteorimpactonearth.com/meteorite.html)

Extra-terrestrial morphology: processes and landforms from impact caused by meteorites.

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2. La degradazione meteorica delle rocce e forme derivate: processi meccanici e bio-chimici. Formederivate da weathering; cenni sulla formazione dei suoli.

2.1 I paleosuoli e la loro utilità in geomorfologia. (Cremaschi M. "Paleosols e vetusols in the Central Poplain (Northern Italy)", Ed. UNICOPLI, Milano, 306 pp., 1987).

Weathering and associated landforms. Short account on physical and bio-chemical weatheringprocesses and related landforms. Notes inherent detritical cover and soil formation. Palaeosols andtheir s ignificance in regional geomorphological evolution.

(Bland W. & Rolls D. -"Weathering - a introduction to the scientific principles", Arnold Ed., Londra, 1998).

3. Le forme strutturali e la loro evoluzione.

Rapporti tra morfologia e struttura geologica; litologia selettiva; superfici strutturali e di spianamento.Forme influenzate dalla struttura e loro identificazione geomorfologica: forme delle regioni tabulari, apieghe, a domi e complesse; rilievi di tipo giurese, sub-alpino e appalachiano. Rilievi di antichi massiccispianati e riesumazione delle strutture; Morfologie di faglie e thrust. Concetti di morfoneotettonica eforme relative; influenza della neotettonica sull'idrografia.

Structural landforms and their evolution: sedimentary and igneous rocks landforms and theirmorphologic evolution. Giura, sub-alpine and appalachian chains evolution. Planation surfaces andexumation processes. Morphoneotectonics: processes and related landforms; relationship fromhydrography and neotectonic movements.

(Bartolini C. - "I fattori geologici delle forme del terreno- ", Pitagora, Bologna, 1992; Castiglioni G.B. -"Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato diGeomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010).

4. Fenomeni di denudazione dei versanti (dilavamento e movimenti di massa)

Aspetti generali, fattori e forme del ruscellamento. Processi gravitativi lenti e rapidi sui versanti; causeintrinseche e scatenanti; forme e class ificazione dei movimenti.

Slope processes and landforms (Wash and mass movements): Rain wash processes and landforms;mass movements: causes, types and evolution. Riverbed and valley s lope modifications connected tolandslide event.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Summerfield M.A.-"Global geomorphology",Longman, Essex, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. MondadoriEducation SpA, Milano, 2010; Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – "LANDSLIDES: investigation andmitigation", TRB special report 247, Nat. Acad.Press, Washington D.C., 1996).

5. Morfogenesi fluvio-torrentiz ia

Cenni introduttivi; i caratteri idrodinamici delle correnti; trasporto e sedimentazione; misure deltrasporto fluviale; forme di deposito alluvionale. Processi, propagazione e forme dell'eros ione fluviale.Creazione ed evoluzione del profilo longitudinale dei cors i. Studio dei terrazzi fluviali e lorocaratteristiche. Foci e delta fluviali.

Fluvial geomorphology: short account on hydrodynamics; erosion, transport and sedimentationprocesses; bed geomorphology and fluvial bed evolution; graded fluvial bed profile and causes of theirmodification. Fluvial terraces: origin, s ignificance and evolution. Delta and estuarine geness.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", PitagoraEd., Bologna, 2000; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. MondadoriEducation, SpA, Milano, 2010; Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, isuoli", CittàStudi, Milano, 1991; Summerfie ld M.A. -"Global geomorphology", Longman, Essex, 1991).

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6. Morfogenesi glaciale e periglaciale in ambiente alpino e delle alte latitudini

Introduzione: le variazioni climatiche plio-quaternarie e cenni sulle glaciazioni ple istoceniche.

Formazione delle masse di ghiaccio e tipi di ghiacciai; le principali forme di esarazione glaciale.Class ificazione dei depositi glaciali e studio degli apparati morenici subalpini.

Modellamento glaciale in aree di inlandsis; forme di erosione e di deposito; varve e datazione deglieventi glaciali; forme di deglaciazione; isostasia glaciale. Fenomeni di nivazione e azione morfologicadelle valanghe. L'ambiente periglaciale. Condiz ioni generali e termiche per la formazione delpermafrost. Mountain permafrost e relative microforme periglaciali. Macroforme, lobi di geliflusso erockglaciers. Fenomeni criergici, di crioplanazione, crioturbazione, ecc. Forme della tundra artica. Formedi degradazione del permafrost: fenomeni di termocars ismo e gelifluss ione.

Glacial and periglacial morphology (alpine environments).

Introduction to Plio-quaternary climatic changes and glaciations; basic background on ice formation;glaciers type and class ification; erosional and depositional glacial landforms: italian subalpine glacial endmoraines (morainic amphiteaters). Mountain permafrost processes and periglacial landforms; nivationprocesses and landforms.

Glacial and periglacial morphology (high latitude environments). Inlandsis glacial landforms; varves andtheir s ignificance; dis integration landforms; glacial isostasy. General conditions of the permafrost andprincipal peripolar landforms. Permafrost degradation: thermocarst, gelifluction, landsliding.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlanteillustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010.

Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991;Smiraglia C. -"Guida ai ghiacciai e alla glaciologia - forme, fluttuazioni, ambienti", Zanichelli Ed., Bologna,1992; Washburn A.L. –"Geocryology: a survey of periglacial Processes and Environments", Arnold Ed.,London, 1979).

7. Cenni di morfogenesi costiera

Aspetti generali. Le variazioni di livello re lativo tra mare e terra e loro cause. L'erosione marina, ripe epiattaforme di erosione, solchi di battente e altre forme speciali delle coste rocciose, terrazzi marini.Bilancio dei fenomeni di accumulo e di erosione su una spiaggia. Trasporto di detriti e le forme disedimentazione costiera. Lagune e laghi costieri. Class ificazione morfologica delle coste.

Coastal morphology: Basic background on marine currents, wind, tidewaves, energy ecc. Causes of thevariations in sea level and coastal morphology. Longshore and offshore transport of sediments.Erosional and depositional coastal landforms and marine terraces. Morphologic coastal class ification.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlanteillustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010; Casati P. e Pace F. -"Scienze dellaTerra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991; Pranzini E. "La forma delle coste",Zanichelli, Bologna, 2004; Summerfie ld M.A.-"Global geomorphology", Longman, Essex, 1991.)

8. Morfogenesi cars ica

Tipi e caratteristiche delle rocce solubili; i processi di dissoluzione e precipitazione. Le forme cars ichedi superficie: le micro- e macroforme, cavità sotterranee e speleotemi. Deposiz ione calcarea e formecorrispondenti; cenni di idrologia cars ica. Il clima e la morfogenesi cars ica: i tipi di paesaggio cars ico.

Karst geomorphology: Solubles rocks. Solution and precipitation processes. Short account on karsthydrology. Minor and major superficial karst landforms. Underground speleothemes. Climate and karstmorphology.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlanteillustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010, "Progetto Powerpoint 2009" dellaSocietà Speleologica Italiana -in rete).

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9. Morfologia vulcanica

Introduzione e cenni sui magmi e relative forme di eruzione; i prodotti vulcanici sciolti. Le caratteristichedelle colate laviche, delle lave viscose e degli edifici vulcanici connessi. Forme di erosione,modificazioni alla rete idrografica ed evoluzione geomorfologica degli apparati vulcanici.

Volcanic geomophology: Generality of the lava characters and volcan types. Basic and acid lava micro-and macroforms. Character of the piroclastic deposits . Erosional and depositional processes in thegeomorphologic evolution of the volcan apparatus. Environmental modification connected to volcanactivity (explos ion,cinder cover, lava flow and lahars).

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlanteillustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010; Ollier C. -"Vulcani - attività, geografia,morfologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1990; Giacomelli L. - Scandone R. "Vulcani e Eruzioni, Pitagora Ed.,Bologna, 2002).

10. Cenni di morfologia eolica

Cenni sulla distribuzione delle forme d'ambiente arido-semiarido. L'azione del vento e le forme dideflazione e di corrasione. Le condiz ioni di deposito; tipi di dune ed evoluzione delle dune; il loess.

Eolian morphology: Climatic belts and wind processes and wind activity. Eolian deflation and depositionaleolian landforms: dune types. Climatic s ignificance of the loess.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlanteillustrato di Geomorfologia. Mondadori Education SpA, Milano, 2010;

11. Problemi della rete idrografica

Cenni introduttivi. Ordine gerarchico dei cors i d'acqua e morfometria della rete idrografica; tipi dideviazioni fluviali e loro cause. Sovraimposiz ione e antecedenza. Rapporti tra forme vulcaniche, formenon vulcaniche e idrografia. Genesi dei laghi e loro evoluzione nell'ambito della rete idrografica.Influenza della neotettonica sull'idrografia.

Geomorphologic problems of the hydrographic network:

Introduction. Network organization and structural bedrock conditions. Channel hierachy. Avuls ion andstream piracy. Fluvial superimposition and antecedence. Epigenetic valley. Relationship betweenvolcanic, non-volcanic landforms and hydrographc network. Neotectonics and hydrographic evolution.Lakes genesis and their evolution.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Easterbrook D.J. -"Surface Processes andLandforms", McMillan Publ. Comp., New York, 1993, Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed.,Bologna, 2000; Panizza M. -"Geomorfologia", Pitagora Ed., Bologna, 1992; Summerfield M.A.-"Globalgeomorphology", Longman, Essex, 1991).

12. L'evoluzione geomorfologica del paesaggio nel corso del tempo

La teoria del ciclo dell'eros ione normale e i penepiani. La forma dei versanti. L'arretramento deiversanti montuosi e la formazione di pediments. L'alterazione preliminare delle rocce prepara iprocessi di planazione. Superfici di spianamento a più livelli sovrapposti. Antiche superfici dispianamento nelle zone temperate.

Longtime landscape evolution

Slope genesis and landforms. Geographic cycle of Davis and landscape evolution; others landscapetheories (Penk, King ecc.); Pediplanation processes and climate: formation of pediplains, pediments,ecthplains, ecc.

(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Duff P.McL.D.- "Holmes' principles of physical

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(Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991; Duff P.McL.D.- "Holmes' principles of physicalgeology", IV Ed., Chapman & Hall, Londra, 1993; Easterbrook D.J. -"Surface Processes and Landforms",McMillan Publ. Comp., New York, 1993; Summerfie ld M.A.-"Global geomorphology", Longman, Essex, 1991).

Metodi di studio e problemi generali della ricerca geomorfologica:

Organizzazione dei reticoli e struttura del substrato; studio dei terrazzi fluviali, morfocronologia delleunità di deposito glaciale, ecc.; fotointerpretazione di esempi class ici di forme e fenomeni morfologici.Equivalenti a 1,5 cfu

ESCURSIONI DI CAMPAGNA.

Equivalenti a 1,5 cfu

Testi di riferimento (grassetto) e consigliati

Bartolini C. - "I fattori geologici delle forme del terreno", Pitagora, Bologna, 1992.

Bland W. & Rolls D. -"Weathering - a introduction to the scientific principles", Arnold Ed., Londra, 1998.

Castiglioni G.B. - "Geomorfologia", UTET, Torino, 1991.

Ciccacci S. - Le forme del rilievo - Atlante illustrato di Geomorfologia. Mondadori Education, SpA, Milano,2010.

Casati P. e Pace F. -"Scienze della Terra- L'atmosfera, l'acqua, i climi, i suoli", CittàStudi, Milano, 1991.

Duff P.McL.D.- "Holmes' principles of physical geology", IV Ed., Chapman & Hall, Londra, 1993.

Easterbrook D.J. -"Surface Processes and Landforms", McMillan Publ. Comp., New York, 1993.

Gerrard A.J. – "Rocks and Landforms", Unwin Hyman, London, 1988, pp.319.

Giacomelli L.-Scandone R. "Vulcani e Eruzioni, Pitagora Ed., Bologna, 2002).

Marchetti M.- "Geomorfologia fluviale", Pitagora Ed., Bologna, 2000.

Ollier C. -"Vulcani -attività, geografia, morfologia", Zanichelli Ed., Bologna, 1990.

Panizza M. -"Geomorfologia", Pitagora Ed.,Bologna, 1992.

Pranzini E. – "La forma delle coste", Zanichelli Ed., Bologna, 2004.

Selby M.J. – Earth's Changing Surface, Clarendon, Oxford, 1985.

Smiraglia C. -"Guida ai ghiacciai e alla glaciologia - forme, fluttuazioni, ambienti", Zanichelli Ed., Bologna,1992.

Schmincke H.U. - "Volcanism", Springer-Verlag Ed., Berlino, 2004.

Summerfie ld M.A.-"Global geomorphology", Longman, Essex, 1991.

Turner A.K. and Schuster R.L. (Eds.) – "LANDSLIDES: investigation and mitigation", TRB special report 247,Nat. Acad.Press, Washington D.C., 1996.

Washburn A.L. -"Geocryology: a survey of periglacial processes and environments". E. Arnold Ed.,London, 1979.

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NOTA

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Avere sostenuto Geografia Fis ica;

To pass the examination of the Physical Geography.

- Conoscenze acquis ite di Introduzione alle Scienze della Terra, di Mineralogia e di Geologia strutturale;

Basic background of Introduction to Earh Science, Mineralogy e Structural Geology.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 11:00 - 13:00 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:00 - 13:00 Aula B Plesso Scienze della TerraGiovedì 11:30 - 13:30 Aula B Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/03/2015 al 15/06/2015

Nota: LE ESERCITAZIONI INIZIERANNO A MAGGIO DATA DA DEFINIRE AULA B

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=b31a

Introduzione alle Scienze della TerraAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Marco Roveri (T itolare del corso)Recapito: 0521-905354 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso di Introduzione alle Scienze della Terra intende dare allo studente del Corso di Laurea inScienze Geologiche una prima vis ione generale della dinamica geologica della Terra e della suaevoluzione. Lo scopo ultimo e' di fornire un quadro preliminare e introduttivo delle conoscenze e dellemetodologie necessarie alla corretta comprensione dei s istemi ambientali e dei fattori che ne regolanoi cambiamenti nel tempo. Durante il corso vengono affrontati argomenti geologici di base che saranno

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poi oggetto di approfondimento in insegnamenti successivi; vengono inoltre trattati, in modo introduttivo,i meccanismi che regolano i cambiamenti ambientali, con particolare riguardo alla variabilita' climaticaglobale. Le lezioni saranno integrate da seminari tematici, escurs ioni sul terreno ed esercitazioni.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Riconoscimento e class ificazione rocce, lettura geologica del paesaggio, e lementi per la lettura el'interpretazione carte geologiche, conoscenza delle interazioni tra processi fis ici e biologici negliambienti terrestri

PROGRAMMA

Tempo e cambiamenti ambientali: la prospettiva geologica

La Terra come s istema autoregolato: l'ipotesi Gaia

Le rocce e i processi geologici Elementi di mineralogia

Class ificazione delle rocce Rocce ignee e metamorfiche

Le rocce sedimentarie ed i processi superficiali

Principi basilari di Stratigrafia

Significato ed importanza delle successioni sedimentarie

Tecniche di datazione

La struttura e i processi interni della Terra

La deformazione delle rocce

Tettonica delle placche e Geodinamica

L'evoluzione geologica dei s istemi alpino e appenninico

Le esercitazioni (alcune delle quali saranno effettuate sul terreno) riguardano il riconoscimento dellerocce, la lettura di carte geologiche e le pratiche elementari di rilevamento dei dati geologici e la lororappresentazione cartografica.

TESTI

Libro di Testo:

Press F., Siever R., Gotzinger J., Jordan T.H. – Capire la Terra - Zanichelli, Bologna

Altri testi consigliati

Ricci Lucchi F. – La Scienza di Gaia – ambienti e s istemi naturali visti da un geologo – Zanichelli, Bologna

Bosellini A., Mutti E. e Ricci Lucchi F. – Rocce e Successioni sedimentarie – UTET, Torino (fuoriproduzione, disponibile in vis ione presso la biblioteca del Dip. di Scienze della Terra)

Bosellini A. - Storia geologica d'Italia Gli ultimi 200 milioni di anni - Zanichelli, Bologna

Lovelock J. – Gaia, nuove idee sull'ecologia – Bollati Boringhieri

Lovelock J. – Le nuove eta' di Gaia – Bollati Boringhieri Altre letture

Ricci Lucchi F. – I ritmi del mare – La Nuova Italia Scientifica, Roma

A.A.V.V – La Vena del Gesso – Regione Emilia-Romagna, Collana naturalistica

Ricci Lucchi F. – Sedimentografia – Zanichelli, Bologna

Hallam A. – Le grandi dispute della Geologia – Zanichelli, Bologna

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaGiovedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 05/03/2015 al 11/06/2015

Nota: ESSENDO ANNUALE E' DIVISO IN DUE SEMESTRI :1 SEM Ottobre-Gennaio2 SEM Marzo-Giugno

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=7e1c

Ist ituzioni di FisicaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Pier Paolo Lot t ici (T itolare del corso)Recapito: 0521-905238 - 906212 3204370624 3298603143 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 9SSD: FIS/01 - fis ica sperimentaleModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Il corso intende fornire allo studente le conoscenze fondamentali delle leggi dellafis ica, delle applicazioni delle leggi allo studio dei fenomeni più comuni per poterdescrivere ed interpretare tecniche di indagine e di misura che poi sarannoutilizzate nei laboratori di ricerca o di lavoro. Particolare attenzione sarà posta alleunità di misura, agli ordini di grandezza, all'uso appropriato dei termini, allo sviluppodelle capacità di s intesi. Verranno illustrate le equazioni fondamentali e applicate,riconoscendo i limiti della loro validità, al caso di semplici problemi.Lo scopo e' di trasferire conoscenze e facilitare capacità di comprensione ad un livello che, utilizzandotesti avanzati e differenziati, permetta di avvicinars i ai principali temi della Fis ica Generale e quindifornire le competenze di base per risolvere problemi di diversa natura che richiedano un approccio

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fis ico, interpretare risultati e comunicare in modo comprensibile e corretto, sviluppando le autonomecapacità di apprendimento necessarie per gli approfondimenti successivi.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Alla fine del Corso semplice prova scritta su alcuni eserciz i per l'ammissione alla prova orale. Nella prova scritta, svolta su tipologie di eserciz i, anche a risposta multipla, e di s ituazioni già discussee sviluppate durante le esercitazioni, s i intendono verificare le capacità di semplificazione dei problemie le capacità minime di calcolo (con uso corretto di cifre s ignificative). Si intende pure valutare lacapacità di applicare correttamente leggi e principi con appropriate unità di misura.

La prova scritta s i intende superata se corretta oltre una soglia minima da definire prima della provastessa. In tal caso la prova scritta dà diritto a sostenere la prova orale.

La prova orale intende verificare la comprensione delle leggi, dei principi, dei collegamenti fraargomenti, della correlazione fra s ituazioni apparentemente diverse. Si intende valutare la capacità diapplicare le conoscenze acquis ite durante il Corso e non la semplice enunciazione mnemonica. Intendeinoltre stabilire la correttezza e precis ione del linguaggio usato non solo nell'enunciazione delle leggima anche nella descriz ione dei fenomeni. Oltre alla valutazione di un accettabile grado di conoscenza della Fis ica Generale s i vuole valutare lacapacità ad elaborare autonomamente soluzioni, a distinguere l'essenziale dal trascurabile. La prova s i intende superata in modo sufficiente secondo valutazioni ampiamente preannunciatedurante il Corso.

Lo scopo e' di trasferire conoscenze e facilitare capacità di comprensione ad un livello che, utilizzandotesti avanzati e differenziati, permetta di avvicinars i ai principali temi della Fis ica Generale e quindifornire le competenze di base per risolvere problemi di diversa natura che richiedano un approcciofis ico, interpretare risultati e comunicare in modo comprensibile e corretto, sviluppando le autonomecapacità di apprendimento necessarie per gli approfondimenti successivi.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni mirate alle applicazioni geologiche-geofis iche

PROGRAMMA

Meccanica del punto materialeLe misure - Unità di misura - Grandezze fis iche - Vettori – Operazioni sui vettori - Ilmoto - Velocità scalare e vettoriale - Accelerazione - Moto in due e tre dimensioni -Velocità e velocità media - Accelerazione e accelerazione media - Moto dei proiettili- Moto circolare uniforme - Moto relativo – Le leggi di Newton - Le forze - La massa- Applicazioni delle leggi di Newton - Energia cinetica e lavoro - Potenza - Energiapotenziale - Forze conservative - Lavoro svolto da forze non conservative -Conservazione dell'energiaMeccanica dei s istemi e dei corpi rigidiSistemi di punti materiali - Il centro di massa - Seconda legge di Newton per unsistema di punti materiali - Quantità di moto di un s istema di punti materiali -Conservazione della quantità di moto - Forze esterne e variazioni di energia interna- Urti - Impulso e quantità di moto - Urti e lastici in una dimensione - Urti anelastici inuna dimensione - Rotazione - Variabili lineari e angolari - Energia cineticarotazionale - Momento d'inerzia - Momento di una forza - Lavoro, potenza e teorema dell'energia cinetica - Rotolamento - Momento angolare - Conservazionedel momento angolareMeccanica dei fluidi - Onde in mezzi e lasticiI fluidi - Densità e pressione - Fluidi a riposo - Misura della pressione - Principio diPascal - Principio di Archimede - Fluidi ideali in movimento - Linee di flusso edequazione di continuità - Equazione di Bernoulli -Oscillaz ioni - Moto armonico semplice, smorzato e forzato - I pendoli - La risonanza- Onde - Onde trasversali e longitudinali - Lunghezza d'onda e frequenza - Velocitàdi un'onda in moto - Il principio di sovrapposiz ione - Interferenza - Vettori di fase -Onde stazionarie e risonanza - Onde acustiche - Velocità del suono - Interferenza -Intensità e livello sonoro - Sorgenti di suoni musicali - Battimenti - Effetto DopplerGravitazioneLa legge di Netwon della gravitazione universale - Massa inerziale e massagravitazionale - Il peso dei corpi e la caduta dei gravi - Le leggi di Keplero dei motiplanetari - Energia potenziale gravitazionale - Satelliti artificiali e sondeinterplanetarieCalore e temperaturaEquilibrio termico e principio zero della termodinamica - Temperatura e calore - Lamisura della temperatura e le scale termometriche - Espansione termica - Capacitàtermica e calore specifico - Cambiamenti di stato e calore latente - Propagazionedel caloreIl primo principio della termodinamicaCalore e lavoro - Sistema termodinamico - Energia interna - Trasformazionitermodinamiche - Trasformazioni revers ibili e irrevers ibili - Rappresentazionegrafica di una trasformazione - Il gas come s istema termodinamico - Lavoro delleforze di pressione - Calore specifico molare a volume costante e a pressionecostante - Equazione di stato di un gas ideale - I gas reali e l'equazione di van derWaals - Il primo principio della termodinamica - Calore, lavoro ed energia internanelle trasformazioni termodinamiche del gas ideale: isoterme, isobare, isocore eadiabatiche.Il secondo principio della termodinamicaIl funzionamento delle macchine termiche - Le macchine revers ibili e il ciclo diCarnot - Irrevers ibilità dei processi termici - Il secondo principio della termodinamicanelle formulazioni di Kelvin e di Clausius - Rendimento delle macchine termiche - Latemperatura termodinamica assoluta e il rendimento del ciclo di Carnot - Macchinefrigorifere - La funzione entropia - Variazioni di entropia nelle trasformazionitermodinamiche revers ibili e irrevers ibili - Entropia e macchine termiche - Processinaturali e degradazione dell'energia.La teoria cinetica dei gasl modello del gas ideale - Cammino libero medio - Distribuzione delle velocità molecolari -Interpretazione della pressione e della temperatura di un gas - Energiainterna e principio di equipartiz ione - Calori specifici molari di un gas ideale -Interpretazione statistica del secondo principio della termodinamica - Entropia eprobabilità: disordine e informazione.Il campo elettricoIntroduzione all'e lettrostatica - Cariche elettriche - Materiali isolanti e conduttori -Legge di Coulomb - Forza elettrica e campo elettrico generato da monopoli - Linee

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di forza del campo elettrico - Campo generato da coppie di cariche - Dipolo elettrico- Definiz ione di flusso di un campo vettoriale - Teorema di Gauss - Equivalenza:Legge di Coulomb-Teorema di Gauss - Esempi per l'applicazione del teorema diGauss - Potenziale elettrico - Calcolo del potenziale a partire dal campo elettrico -Calcolo del campo elettrico a partire dal potenziale elettrico - Superficiequipotenziali - Concetto di condensatore - Capacità elettrica - Esempi dicondensatori - Polarizzazione - Dielettrici e costante dielettrica - Legge di Gauss inpresenza di die lettrici - Corrente elettrica - Densità di corrente - Legge di Ohm -Spiegazione microscopica della legge di Ohm - Semiconduttori e superconduttori -Potenza - Effetto Joule - Forza elettromotrice - Resistenzain serie ed in paralle lo - Carica e scarica di un circuito RCIl campo magneticoIntroduzione al magnetismo - Campo magnetico - Forza magnetica agente su unaparticella - Forza di Lorentz - Linee di forza del campo magnetico - Campomagnetico generato da fili percors i da corrente - Analogia dipolo elettrico-dipolomagnetico - Forza magnetica generata da fili percors i da corrente - Definiz ione dell'Ampère - Campo generato da un solenoide e da un toroide - Fenomenodell'induzione - Legge di Faraday - Legge di Lenz - L'induttanza - Calcolodell'induttanza - Circuiti RL - Considerazioni energetiche - Circuiti in correntealternata - Generatore di corrente alternata – Metodo dei fasori - Circuiti RLC -Proprietà magnetiche della materia - Magnetismo atomico e nucleare -Paramagnetismo - Diamagnetismo - Ferromagnetismo - Ciclo di isteresiOnde elettromagnetiche e luceRichiamo delle equazioni di Maxwell - Equazione di propagazione delle onde em -Velocità di propagazione delle onde em - Spettro delle onde em - Generazione dionde em - energia delle onde em - vettore di Poynting - Cenni alla emiss ione didipolo elettrico - Definiz ione di onda polarizzata - Principio di Huygens -Approssimazione raggi luminosi - Rifless ione e rifrazione - Dispers ione e prismi -Rifless ione totaleOttica geometricaSpecchi e diottri s ferici, lenti sottili - Cenno alle aberrazioni delle lenti - Sistemi otticicentratiOttica ondulatoria e polarizzazioneInterferenza - Interferenza da più fenditure e da lamine sottili - Interferometro diMichelson - Diffrazione alla Fraunhofer - Reticolo di diffrazione - Potere dispers ivo epotere risolutivo dei dispositivi ottici - Polarizzazione della luce: polarizzazione perrifless ione e per assorbimento selettivo

CENNI DI FISICA MODERNA

TESTI

D.C. Giancoli: Fis ica, principi e applicazioni, CEAA. Giambattista: Fis ica Generale. Principi e applicazioni, Mc-Graw HillJ.S.Walker, Fondamenti di Fis ica, Zanichelli

NOTA

Il corso s i divide essenzialmente in quattro parti: la prima dedicata alla tradiz ionale Meccanica dei corpi,la seconda alla Termodinamica, la terza all' Elettro-Magnetismo, la quarta parte all' Ottica. Vengonoinfine dati alcuni concetti introduttivi alla Fis ica Moderna.1- Si introducono le grandezze fis iche, la loro misura ed unità di misura e gli errori impliciti in unamisura. Viene poi sviluppata la parte relativa la moto dei corpi, alle cause del moto (anche rotazionale)con le relative leggi. Particolare attenzione viene posta al concetto di energia-lavoro, alla conservazionedell'energia ed ai s istemi in cui s i puo' introdurre l'energia potenziale. Vengono introdotti esempi dis istemi di riferimento non inerziali con forze apparenti. Viene trattato l'oscillatore armonico (ed il motoarmonico) come modello applicabile a diverse s ituazioni fis iche/naturali. Vengono accennati i principi diconservazione della quantità di moto e del momento angolare. Vengono poi illustrati i concettiessenziali della statica e della dinamica dei fluidi, fino all'equazione di Bernouilli.

2- Vengono richiamati i concetti essenziali della termologia, comprese le transiz ioni di fase, ed illustratoil comportamento di s istemi termodinamici semplici, in accordo alle leggi della Termodinamica, fino allemacchine termiche e alle varie definiz ioni di efficienza. Viene descritta la teoria cinetica dei gas e lesue implicazioni.

3- L' Elettromagnetismo viene affrontati con l'obiettivo di presentare in modo intuitivo e descrittivo leequazioni di Maxwell e le loro implicazioni, fino all'induzione elettromagnetica. Cariche in moto, correntie campi magnetici vengono affrontati con semplici esempi. Particolare attenzione viene posta alconcetto di potenziale elettrico e di forze elettromotrice. Circuiti in corrente continua ed alternatavengono analizzati semplicemente, introducendo anche l'impedenza. Viene illustrata l'origine delleonde elettromagnetiche, la natura della luce e delle sue proprietà di polarizzazione.

4- Le proprietà della luce vengono infine affrontate s ia da un punto di vista geometrico (rifless ione,rifrazione) che elettromagnetico (diffrazione ed interferenza) descrivendo strumenti ottici comespecchi, lenti, s istemi di lenti, microscopio, fibre, reticoli di diffrazione.

Lezione tradiz ionale con numerose esercitazioni, mirate alle applicazioni geo/naturali/ambientali.Durante le lezioni verranno costantemente richiamate applicazioni della Fis ica all'esperienza quotidianae verranno proposte s ituazioni della "Natura" da interpretare sulla base di semplici principi fis ici,stimolando capacità di s intesi, di semplificazione dei problemi e suggerendo analogie e corrispondenzeper ritrovare le leggi della Fis ica in divers i ambiti.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 8:30 - 10:30 Aula E Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaMartedì 8:30 - 10:30 Aula E Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaMercoledì 8:30 - 10:30 Aula E Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaLezioni: dal 02/03/2015 al 15/06/2015

Nota: CI SARANNO ANCHE LE ESERCITAZIONI IL MARTEDI E GIOVEDI 16.30-18.30 AULA A SC.TERRA CONINIZIO 3 MARZO

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Lingua inglese- Idoneità linguist ica B1Anno accademico: 2014/2015

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Codice: 13259CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Anila Ruth SCOTT-MONKHOUSE (T itolare del corso)Recapito: 0521-905508 [[email protected] ]Tipologia: Per la prova finale e per la conoscenza della lingua stranieraAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 3Modalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Portare gli studenti al livello B1 di conoscenza della lingua inglese in base all'European Framework ofReference.

PROGRAMMA

Argomenti principali

Grammatica

gli articoli e i dimostrativi

i possessivi e il genitivo sassone

i pronomi personali

some / any e composti

i sostantivi contabili e non-contabili

much / many / a little / a few

i comparativi e superlativi

i pronomi relativi

le principali preposiz ioni di tempo e di luogo

le domande indirette

le principali congiunzioni

i principali verbi + preposiz ioni

Present Simple e Continuous

Past Simple e Continuous

Present Perfect Simple

il futuro (going to, will, Present Simple, Present Continuous)

il Condiz ionale 1 e le subordinate temporali (when, after, etc. + Present Simple)

il Passivo (Present Simple, Past Simple, Present Perfect)

i verbi modali (can, could, must, will, would, should)

Lessico

spelling

numeri (prezzi, quantità, date, ecc.)

tempo libero

luoghi pubblici e negozi

lavori e profess ioni

cibi e bevande

tempo atmosferico

abbigliamento

parti del corpo e problemi di salute

mezzi di trasporto

oggetti d'uso quotidiano

Funzioni

presentazioni e saluti

comunicare al te lefono

descrivere persone (aspetto e personalità)

esprimere l'ora, date, appuntamenti, ecc.

descrivere abitudini, routine e azioni quotidiane

ordinare al ristorante o in albergo

comprendere cartelli, avvis i, etichette

fornire/comprendere indicazioni stradali

descrivere viaggi, vacanze, ecc.

descrivere oggetti (dimensioni, colore, forma, ecc.)

dare avvertimenti o divieti

esprimere obbligo o assenza d'obbligo

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esprimere accordo/disaccordo

fare critiche e reclami

esprimere preferenze

descrivere sensazioni fis iche e emozioni

TESTI

C. Oxenden, C. Latham-Koenig, P. Seligson, English File Digital Third Edition Pre-Intermediate, OUP (ISBN9780194598880)

Si rimanda alla pagina personale http://www.cla.unipr.it/cla/docentiPage.asp?ID=34

NOTA

Riconoscimento titoli in possesso dello studente: secondo il protocollo d'intesa firmato dal MIUR(Ministero dell'Istruzione, dell'Univers ità e della Ricerca) e dalla CRUI (Conferenza dei Rettori delleUnivers ità Italiane), e sulla base delle indicazioni del Concilio d'Europa, il titolo di Preliminar English Test(PET) è riconosciuto come attestato di ``idoneità'' per gli esami di primo livello. Sono altres í riconosciuti,essendo titoli di livello superiore al suddetto, i seguenti: First Certificate in English (FCE), Certificate ofAdvanced English (CAE), Certificate of Proficiency in English (CPE) e Test of English as a ForeignLanguage (TOEFL). Gli studenti in possesso di uno dei titoli suddetti possono ottenere l'idoneitàpresentandosi al Centro Linguistico con il certificato originale e consegnando una fotocopia dello stessoed una fotocopia del frontespiz io del libretto univers itario: in tal modo i loro nominativi verrannoautomaticamente inseriti nell'e lenco degli studenti idonei alla prima data di esame successiva allaconsegna della documentazione. Gli studenti in possesso di titoli rilasciati dalla UCLES CambridgeUnivers ity ESOL sono esonerati dalla prova di Inglese.Materiale per migliorare le proprie capacità dilettura e ascolto è disponibile presso: Laboratorio Self-Access del Centro Linguistico Parco Area delleScienze, 45/A - Campus www.unipr.it/arpa/cla Alcuni s iti interessanti: www.unipr.it/arpa/cla/online-english.html www.unipr.it/arpa/facecon/weblingue/newactivitypage.htmhttp://stream.cedi.unipr.it/main/index.php www.bbc.co.uk/worldservice/learningenglishhttp://www.learnenglish.org.uk/ www.ozzynews.it

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)Venerdì 10:30 - 12:30 Aula A Settore Abilità Linguistiche (S.A.L.)Lezioni: dal 10/11/2014 al 23/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=d3af

MatematicaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Stef ano Pasquero (T itolare del corso)Recapito: 0521 906941 [[email protected]]Tipologia: Di baseAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: MAT/04 - matematiche complementariModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Fornire le nozioni di base di Calcolo, Analis i e Geometria adatte per un corso di Laurea di indirizzoscientifico.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente deve essere in grado di conoscere le principali proprieta` qualitative equantitative delle funzioni e lementari, saper determinare le caratteristiche di una funzioneosservandone le proprieta` del grafico e viceversa saperne determinare l'andamento grafico a partiredall'espressione analitica della funzione, conoscere le principali caratteristiche dei s istemi lineari con lecorrispondenti tecniche di soluzione e conoscere i principali aspetti del calcolo matriciale.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

E` prevista attivita` di esercitazione in aula durante il periodo di svolgimento del corso, e ladisponibilita` da parte del docente al ricevimento studenti per spiegazioni.

PROGRAMMA

Nozioni Preliminari

Ins iemi: re lazione di appartenenza. Sottoins iemi, ins ieme delle parti, ins ieme vuoto. Operazioni coninsiemi: unione, intersezione, differenza, differenza s immetrica, complementare. Ins iemi dati perelencazione, per proprietà caratteristica. Diagrammi di Eulero–Venn. Connettivi e quantificatori.

Prodotto cartes iano di due o piú ins iemi.

Applicazioni e funzioni fra ins iemi. Definiz ione euristica e formale. Dominio e campo di definiz ione,Condominio e immagine. Immagine e controimmagine di un elemento e di un ins ieme. Iniettivita`,surgettivita`, bigettivita`. Composiz ione fra applicazioni. Funzione inversa.

Ins iemi numerici. Polinomi. Equazioni e disequazioni

Ins iemi numerici (N, Z, Q, R, C) e loro proprietà principali.

Operazioni, chiusura rispetto alle operazioni. Proprietà delle operazioni: proprietà commutativa edassociativa di addiz ione e moltiplicazione, proprietà distributiva della moltiplicazione rispettoall'addiz ione. Opposto e reciproco. Elementi neutri. Valore assoluto.

Ordinamento totale degli ins iemi N, Z, Q, R. Compatibilità dell'ordine con le operazioni.

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Proprietà dei numeri reali: la completezza. Estremo superiore, estremo inferiore, massimo eminimo. Intervalli, dischi e intorni.

Polinomi. Operazioni sui polinomi, potenze. Radici di polinomi di primo e secondo grado. Equazioni edisequazioni polinomiali e col valore assoluto, razionali e irrazionali.

Geometria della retta e del piano.

Numeri reali e geometria della retta.

Geometria del piano cartes iano. Distanza fra due punti del piano cartes iano.

Rappresentazione analitica di rette, di circonferenze e di coniche (in forma canonica). Condiz ioni diparalle lismo e di perpedicolarità di due rette. Distanza di un punto da una retta. Intersezioni e tangenzafra rette e coniche. Vertici, fuochi ed eventuali as intoti di coniche.

Sistemi lineari, matrici e vettori.

Sistemi di equazioni lineari: metodi e lementari di risoluzione. Metodo di Cramer e metodo di Gauss.

Matrici quadrate, rettangolari e vettori riga o colonna. Operazioni tra matrici e vettori. Determinanti erango di una matrice. Teorema di Rouche`-Capelli per s istemi lineari.

Vettori in R^2 ed R^3: operazioni tra vettori. Prodotto scalare. Prodotto vettore. Paralle lismo eortogonalita`.Lineare indipendenza di un s istema di vettori. Cenno al concetto di base.

Funzioni reali di variabile reale

Grafici delle funzioni e lementari. Funzione identica, funzioni costanti, funzioni lineari e affini, potenze conesponente fissato y = x^a, valore assoluto, segno, parte intera, parte frazionaria. Funzioni polinomiali.Funzioni esponenziale e logaritmo e loro grafici. Proprietà delle potenze. Funzione esponenziale: i cas ia > 1 ed aÎ (0,1). La funzione logaritmo come inversa dell'esponenziale.

Definiz ione, proprietà e grafici delle funzioni goniometriche elementari. Formule di addiz ione,duplicazione, bisezione. Inverse delle funzioni circolari, loro grafici e proprietà.

Interpretazione grafica di iniettivita` e surgettivita, della composiz ione di funzioni e della funzioneinversa. Funzioni monotòne, strettamente monotòne. Funzioni pari, dispari. Inversa di una funzionemonotòna. Monotonia delle potenze.

Equazioni e disequazioni con le funzioni esponenziale e logaritmo e con le funzioni goniometriche

Limiti di funzioni e Funzioni Continue

Derivato del campo di definiz ione di una funzione.. Limiti agli estremi del dominio.

Funzioni continue in un punto, in un ins ieme. Definiz ione di limite. Teoremi dell'unicità del limite e dellapermanenza del segno. Proprietà delle funzioni continue. Es istenza del limite per funzioni monotòne.Teorema di es istenza degli zeri e teorema di Bolzano–Weierstrass.

Forme indeterminate e limiti notevoli.

Calcolo differenziale e Studi di Funzione

Rapporto incrementale, derivata in un punto. Interpretazione geometrica della derivata e retta tangente.Relazione fra derivabilità e continuità. Funzione derivata. Derivata di somma, prodotto, rapporto ecomposiz ione di due funzioni. Derivate delle funzioni e lementari. Teoremi sulle derivate (Rolle,Lagrange, Cauchy).

Segno della derivata e monotonia.

Studio di funzioni. Problemi di massimo e minimo. Concavità e convessità. Derivata seconda e punti diflesso.

Teorema di de l'Hôpital. Applicazione al calcolo dei limiti.

Approssimazione locale di funzioni con polinomi. Teorema di Taylor e formula di Taylor con resto.

Calcolo Integrale

Aree e misura. Il problema inverso della derivazione.

Integrale di Cauchy per funzioni di una variabile reale. Condiz ioni necessarie e sufficienti perl'integrabilità.

Integrabilità delle funzioni monotòne e delle funzioni continue.

Funzione integrale. Proprietà: additività e monotonia. Media di una funzione continua. Teorema dellaMedia.

Ins ieme delle primitive di una funzione continua. Relazione fra primitive, funzione integrale e aree. IlTeorema Fondamentale del Calcolo Integrale. Metodi di integrazione: decomposiz ione in somma,sostituzione, parti.

TESTI

Bigatti, Anna & Robbiano, Lorenzo - Matematica di base - Casa Editrice Ambrosiana.

Sbordone, Carlo & Sbordone, Francesco - Matematica per le scienze della vita - Edises

Bigatti, Anna & Tamone Grazia - Elementi di Matematica: eserciz i con soluzione per scienze e farmacia

Zaccagnini, Alessandro & Rinaldi, Maria Gabrie lla - Eserciz i per i cors i di Istituzioni di Matematica - Azzali Editori, Parma.

Sbordone Carlo; Marcellini Paolo - Elementi di matematica - Liguori editore

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaGiovedì 8:30 - 10:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaVenerdì 8:30 - 10:30 Aula A Dipartimento di Bioscienze - Cascina AmbolanaLezioni: dal 09/10/2014 al 31/01/2015

Nota: AL MARTEDI 14.30-17.30 AULA A SCIENZE DELLA TERRA CI SARANNO ESERCITAZIONI DIMATEMATICA

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Stratigrafia, Cronostratigrafia e Geocronologia Biostratigrafia: biozone e metodi quantitativi Nannofossili calcarei: generalità Nannofossili calcarei: biostratigrafia Foraminiferi Diatomee Radiolari Dinoflagellate altri gruppi: Acritarchi, Conodonti Ricoscimento markers di nannofossili al microscopio otticoesercitazione foraminiferi preparazioni in laboratorio: foraminiferi e nannofossili esercitazioni SEM

A PARTIRE DAL 14 OTTOBRE

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=aa5f

MicropaleontologiaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Giuliana Villa (T itolare del corso)Recapito: 0521 905370 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6Modalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

La micropaleontologia applicata alle ricostruzioni stratigrafiche e paleoambientali, paleogeografiche epaleoceanografiche. Utilizzazione pratica della micropaleontologia nella ricerca petrolifera.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Principali gruppi di microfoss ili marini con guscio calcitico, s iliceo, etc. e loro distribuzione temporale,geografica e paleogeografica.

PROGRAMMA

TESTI

Amstrong & Brasier, 2005"Microfoss ils" - BlackwellPublishing

Appunti del docente

ORARIO LEZIONI

Giorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 1 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 28/10/2014 al 31/01/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=77cb

MineralogiaAnno accademico: 2014/2015Codice: 00722CdL: Scienze Geologiche primo livello (16 V.O.)Docente: Prof . Mario Tribaudino (T itolare del corso)Prof . Sandro MeliRecapito: 0521 905340 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/06 - mineralogiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Il corso deve fornire una conoscenza chiara dei principali minerali delle rocce. Conoscenza che devecomprendere le proprietà fis iche e chimiche dei minerali al fine di permettere la loro caratterizzazioneed identificazione .

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Acquis ire le conoscenze di base della cristallografia e delle proprietà fis iche dei minerali. Conoscere gliaspetti teorici dell'ottica cristallografica e della diffrazione a Raggi X . Giungere all'identificazione dei minerali più frequenti in natura, attraverso l'osservazione delle principali proprietà fis iche ecristallografiche verificabili nel campione a mano ed in sezione sottile . Conoscere le caratteristichechimiche dei minerali più comuni.

Acquis ire conoscenze di base sulle Georisorse e i principali minerali di interesse industriale.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni su problemi proposti nel campo della cristallografia e dell'ottica mineralogica. Osservazioniin laboratorio di microscopia ottica. Osservazioni su campioni a mano. Eserciz i di riconoscimento fas i dadiffrattogramma per polveri.

PROGRAMMA

a) Cristallografia strutturale e morfologica

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Minerali e cristalli. Lo stato cristallino: periodicità omogenea discontinua (La teoria di Hauy e quella diBravais). Filari, piani reticolari (maglie e lementari ) e reticoli spaziali( reticoli di Bravais). Vari tipi dis immetria nei cristalli: tras lazione, rotazione, riflessione ed invers ione. Elementi di s immetriacomposta: ass i e licogiri, s littopiani, ass i giroidi di invers ione e di riflessione. Regole di coesistenza deglie lementi di s immetria. Gruppi spaziali, class i cristalline, s istemi cristallini. Leggi della cristallografiamorfologica. Rappresentazione di cristalli. Proiezioni stereografiche.Forme semplici compatibili con le 32class i cristalline. Abito. Tratto. Ricerca della vera s immetria. Associazioni di cristalli. I geminati.

b) Cristallochimica.

Vari tipi di strutture cristalline con particolare riguardo ai principali costituenti delle rocce ed ai mineraliutili.

Polimorfismo. Aspetti cristallografici e termodinamici delle trasformazioni di fas i solide: trasformazionienantiotrope e monotrope.

Isomorfismo. Isotipia. Soluzioni solide. Elementi isomorfogeni. Meccanismi di sostituzione isomorfa.Formule cristallochimiche.

Class ificazione strutturale dei s ilicati.

c) Cristallofis ica.

Principio di Neumann: s immetria fis ica e s immetria cristallografica. Proprietà fisiche scalari e vettorialidei cristalli Densità, peso specifico, deformazioni, durezza, velocità di accrescimento, proprietàelettriche, magnetiche, termiche.

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Proprietà ottiche dei minerali. Generalità sulle onde luminose. Riflessione e rifrazione della luce. Doppiarifrazione. Birifrangenza. Indicatrici ottiche. Il microscopio da mineralogia. Determinazione di un indice dirifrazione. Osservazioni al microscopio in ortoscopia con solo polarizzatore. Osservazioni almicroscopio in ortoscopia con polarizzatore ed analizzatore entrambi inseriti: i colori d' interferenza,tavola di Michel-Lévy. Lamine ausiliarie. Estinzioni periodiche: rette ed inclinate. Segno di una direzionedi estinzione. Osservazioni al microscopio in conoscopia: figure di interferenza di cristalli uniass ici ebiass ici. Determinazioni sulle figure di interferenza.

Riconoscimento ottico in sezione sottile di quarzo, biotite, anfiboli, pirosseni rombici e monoclini, olivine,plagioclas i, fe ldspati alcalini.

Teoria della diffrazione dei raggi X da parte dei cristalli: interazioni fra radiazioni e cristallo. Equazioni diLaue. Equazione di Bragg. Metodo di Laue, dei Bragg e delle polveri. Camera Debye. Il diffrattometro.Riconoscimento di minerali mediante il metodo delle polveri ( schede ASTM ).

d) Mineralogia descrittiva.

Caratteri generali e criteri diagnostici macroscopici dei principali minerali delle rocce

TESTI

Bonatti S., Franzini M., Cristallografia mineralogica, BORINGHIERI, Torino. Carobbi G., ( Mazzi F., BernardiniG.P.), Fondamenti di cristallografia e ottica cristallografica, USES, Firenze. Carobbi G., ( Cipriani, C.,Garavelli C.), Cristallografia chimica e mineralogia speciale, USES, Firenze. Deer W.A., Howie R.A.,Zussman J., Introduzione ai Minerali che costituiscono le Rocce, ZANICHELLI, Bologna. Gallite lli P.,Elementi di Mineralogia, NISTRI e LISCHI, Pisa. Gottardi G., I minerali, BORINGHIERI, Torino. Kle in C., 2004.Mineralogia, Zanichelli, Bologna Mottana A., Crespi R., Liborio G., Minerali e rocce, MONDADORI, Milano.

NOTA

Parte del corso (6 CFU) è in avvalenza con il corso di Mineralogia per Scienze della natura edell'Ambiente.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMercoledì 10:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLunedì 9:30 - 11:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Laboratorio 3 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/03/2015 al 15/06/2015

Nota: MINERALOGIA PROF TRIBAUDINO SG+SN DI MARTEDI E MERCOLEDI INIZIO 3 MARZO AULA A

MOD.OTTICA DOTT.MELI SOLO PER SG- LUNEDI E GIOVEDI INIZIO 30 MARZO LAB 3

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=276c

Mineralogia ambientale

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Anno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Mario Tribaudino (T itolare del corso)Recapito: 0521 905340 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/06 - mineralogiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Apprendere le nozioni propedeutiche all'analis i dei minerali delle rocce e alle tecniche di utilizzazioneed applicazioni in campo industriale e ambientale

PROGRAMMA

Parte prima: metodi di analis i dei minerali.

Diffrazione X. La diffrazione nei cristalli, equazioni di Laue e di Bragg. Diffrattometria per polveri:principi ed utilizzazione (il riconoscimento dei minerali). Il diffrattometro: geometria di Debye e di Bragg-Brentano. Il metodo di Rietveld e l'analis i quantitativa dei minerali. Diffrattometria a cristallo s ingolo: ilreticolo reciproco e la sfera di rifless ione. L'intensità della diffrazione ed il fattore di struttura.

Microscopia elettronica e microanalis i Limiti della microscopia ottica e principi della microscopiaelettronica a trasmiss ione. Microsonda elettronica e fluorescenza. Pera di eccitazione, correzioni ZAF eproblemi analitici.

Analis i spettroscopiche. Spettroscopia Raman e IR, cenni sul metodo e sull'utilizzo.

Parte seconda: Mineralogia applicata.

Applicazioni delle tecniche di analis i dei minerali a problematiche relative ai cementi, alle gemme ed atematiche ambientali. Applicazioni sulle problematiche di geologia planetaria.

Saranne effettuate esercitazioni, in particolare per quel che riguarda l'analis i di Rietveld.

TESTI

Wenk and Bulakh (2004) Minerals , their constitution and origin. Cambridge univers ity press.

IL MATERIALE DIDATTICO E' SCARICABILE DAL SITO DI SCIENZE DELLA NATURA E DELL'AMBIENTE

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 02/03/2015 al 16/06/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=61d2

PaleontologiaAnno accademico: 2014/2015Codice: 16578CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Paola Monegat t i (T itolare del corso)Recapito: 0521 905367 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 1° annoCrediti/Valenza: 9SSD: GEO/01 - paleontologia e paleoecologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

Fornire una vis ione generale sullo studio degli organismi foss ili, delle loro tracce e dei fattoriresponsabili della loro origine, evoluzione ed interazione. Fornire cenni sulle possibili applicazioni dellapaleontologia alle Scienze Geologiche. Dare conoscenze sugli aspetti s istematici, di morfologiafunzionale, comportamentali o fis iologici dei principali gruppi di invertebrati marini nel loro contestopaleoecologico ed evoluzionistico

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente dovrebbe aver acquis ito la capacità di riconoscere e distinguere iprincipali gruppi di invertebrati foss ili, di conoscere le loro potenziali applicazioni nell'ambito dellescienze geologiche oltre ad acquis ire i concetti di base della paleontologia

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

esercitazioni con materiale foss ile

PROGRAMMAPaleontologia generale (4 cfu):

Il metodo scientifico. Campi d'indagine della Paleontologia.Tafonomia (biostratinomia, foss ilizzazione, diagenesi), icnologia.Il tempo in paleontologia. Principio dell'attualismo. Regole di nomenclatura zoologica.Concetti di specie (specie biologica, specie filogenetica, specie di riconoscimento, morfospecie,cronospecie). Class ificazione, tassonomia e s istematica. Caratteri omologhi e analoghi. Gruppi

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monofiletici, parafiletici e polifiletici. Sistematica filogenetica, evoluzionistica e fenetica.Evoluzionismo class ico e neodarwiniano. Genotipo e fenotipo. Cenni di genetica mendeliana.Fattori che aumentano o diminuiscono la variabilità genetica di una popolazione (selezionenaturale, deriva genetica, mutazioni, ricombinazioni, flusso genico). Speciazione: patterns eprocessi, barriere riproduttive, allopatria, s impatria, parapatria. Estinzioni.Biostratigrafia: concetti fondamentali, principali foss ili utilizzati unità biostratigrafiche, risoluzionebiostratigrafica, correlazioni stratigrafiche. Cronostratigrafia e GeocronologiaPaleoecologia: Ipotesi e regole in ecologia e paleoecologia. Interazioni tra organismi. Popolazionie comunità. Fenomeni densità-dipendenti: strategia r e strategia K.. Ambienti biologici e fattoriambientali Trofismo e catena alimentare. Autoecologia e s inecologia. Uniformismo tassonomico emorfologia funzionale.Paleobiogeografia: concetti e regole di base, biogeografia storica ed ecologica, rapporti con lageologia, esempi.

Paleontologia s istematica (5 cfu):Anatomia morfo-funzionale, class ificazione, stratigrafia e s ignificatoecologico dei principali phyla e/o class i di:microfoss ili (Foraminiferi, Nannoplancton, Radiolari,Diatomee)invertebrati marini del Fanerozoico: Porifera e Archaeocyatha, Cnidaria, Arthropoda (conparticolare riguardo alle class i Trilobita e Crustacea), Mollusca, Brachiopoda, Bryozoa, Echinodermata,Hemichordata (con particolare riguardo alla classe Graptolithina)

TESTI

per la paleontologia generale: Raffi S., Serpagli E., 1992. Introduzione alla Paleontologia. UTET Ed., Torino.Ziegler B.,1983. Introduction to paleobiology: general paleontology. Ellis Horwood limited. per lapaleontologia s istematica: Allas inaz A. ,1999. Invertebrati foss ili. UTET Ed., Torino McKinney F.K., 1991.Exercises in invertebrate paleontology. Blackwell Scientific Publications Boardman R.S., Cheetham A.H.,Rowell, A.J.L.. Fossil Invertebrates. Blackwell Scient. Public., Oxford-London-Edimburg Clarkson E.N.K.Invertebrate paleontology and evolution. Allen & Unwin Iaccarino S., 1995. Elementi di micropaleontologiaBrais ier M:D:, 1980. Microfoss ils .

NOTA

durante le sessioni d'esame è possibile concordare con il docente la data d'esame

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 11:30 - 13:30 Aula A Plesso Scienze della TerraMartedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraGiovedì 9:30 - 11:30 Aula A Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 02/03/2015 al 15/06/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=4bb7

Petrogenesi e GeodinamicaAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Alessandra Montanini (T itolare del corso)Recapito: 0521 905342 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Gli obiettivi principali sono quelli di fornire conoscenze relative a

(i) origine dei magmi mantellici e crostali;

(ii) caratteristiche geochimiche dei magmi e processi petrogenetici nei divers i ambienti geodinamici,

(iii) associazioni magmatiche e basamenti cristallini del s istema Alpi-Appennino.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso lo studente dovrebbe avere acquis ito un quadro generale del magmatismo neivari ambienti geodinamici e dei possibili approcci multidisciplinari a tale studio (petrografia class ica,petrologia sperimentale, geochimica degli e lementi in traccia e degli isotopi stabili e radiogenici,geocronologia)

PROGRAMMA

ASSOCIAZIONI PETRO-TETTONICHE:

Dorsali oceanicheMantle plumes e isole oceanicheMantle plumes e plateau basalticiMagmatismo d'arco (archi insulari, margini continentali attivi)Graniti collis ionaliAssociazioni magmatiche dei rift continentaliMagmatismo alcalino in zone cratonichePrincipali associazioni dei terreni archeani e proterozoici

ELEMENTI DI PETROGRAFIA REGIONALE:Ofioliti del s istema Alpi-Appennino-Cors ica

Ofioliti del s istema Alpi-Appennino-Cors icaVulcanismo plio-quaternario della Provincia Toscana, Provincia Campana, Eolie, Etna, TirrenoZona Ivrea-Verbano

Sono previste escurs ioni sul terreno, in comune con il corso di Geologia Regionale

TESTI

TESTO DI RIFERIMENTO

- John D. Winter (2010), Principles of igneous and metamorphic petrology, Ed. Prentice Hall

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ALTRI TESTI DI CONSULTAZIONE

- M.G. Best and E.H. Christiansen: Igneous Petrology (Blackwell Science)

- A. Philpotts and J. Ague: Principles of Igneous and Metamorphic Petrology (Cambridge Univers ity Press)

ARTICOLI PUBBLICATI SU RIVISTE INTERNAZIONALI E DISPENSE FORNITE DAL DOCENTE

NOTA

LA SCELTA E' FORTEMENTE CONSIGLIATA AL III ANNO, DOPO AVERE FREQUENTATO I CORSIDIPETROGRAFIA E GEOCHIMICA DEL II ANNO

LA REGISTRAZIONE AL CORSO E' OBBLIGATORIA

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 14:30 - 16:30 Aula D Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula D Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/03/2015 al 09/06/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=abb9

PetrografiaAnno accademico: 2014/2015Codice: 00799CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Dott . Teresa TruaRecapito: 0521-905311 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 2° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/07 - petrologia e petrografiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Fornire conoscenze e concetti necessari per la caratterizzazione e class ificazione delle rocce ignee emetamorfiche e per la comprensione del processo magmatico e del processo metamorfico.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Al termine del corso, lo studente possiede: le conoscenze di base per descrivere (a livellomacroscopico e microscopico) e class ificare le rocce ignee e metamorfiche; la conoscenza deglie lementi fis ico-geologici che regolano i processi petrogenetici.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Videoproiettori LCD per presentazioni Power Point. Collezioni di campioni e di sezioni sottili di rocce.Microscopi a luce trasmessa polarizzata. Le lezioni frontali sono integrate con uscite sul terreno alloscopo di mostrare allo studente il collegamento tra le rocce e l'ambiente ed i meccanismi che le hannogenerate.

PROGRAMMA

Introduzione alla Petrografia - Struttura e composiz ione della Terra. Il ciclo delle rocce. Tettonica delleplacche e processi petrogenetici.

Petrografia delle rocce magmatiche - I magmi. Composiz ione e class ificazione delle rocce magmatiche(intrusive ed effusive). Relazioni di fase nei s istemi magmatici: s istemi binari e ternari. Fusione parzialedel mantello superiore e origine dei magmi basaltici. Risalita e consolidamento dei magmi: ambientiintrusivi e ambienti effusivi. Evoluzione dei magmi: differenziazione magmatica, ass imilazione,mescolamento di magmi. Serie magmatiche e ambiente geodinamico.

Petrografia delle rocce sedimentarie - Degradazione delle rocce, trasporto e deposito dei sedimenti.Processi diagenetici. Strutture, tess iture, composiz ione e class ificazione delle rocce sedimentarieterrigene, carbonatiche, evaporitiche e biocostruite.

Petrografia delle rocce metamorfiche - Fattori di controllo e meccanismi del metamorfismo. Strutture,tess iture e class ificazione delle rocce metamorfiche. Reazioni metamorfiche e diagrammi chemografici.Grado metamorfico. Zone e facies metamorfiche. Gradienti termici metamorfici e path P-T-t.

Esercitazioni - Riconoscimento macroscopico, analis i petrografica in sezione sottile e class ificazione deiprincipali tipi di rocce magmatiche e metamorfiche.

TESTI

D'Amico C., Innocenti F.& Sassi F.P. (1987): Magmatismo e metamorfismo. UTET, pp. 536. Morbidelli L.(2003): Le Rocce e i loro costituenti. BARDI EDITORE, pp. 453.

Peccerillo A. (2002): Elementi di petrologia ignea e metamorfica. Morlocchi Editore, pp. 174.

NOTA

Propedeuticità: per sostenere l'esame lo studente deve aver sostenuto l'esame di Mineralogia (vedi"Manifesto degli Studi").

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaLunedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraMercoledì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della TerraGiovedì 14:30 - 16:30 Aula B Plesso Scienze della Terra

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Lezioni: dal 09/03/2015 al 15/06/2015

Nota: ESSENDO ANNUALE è DIVISO IN DUE SEMESTRI :PRIMO SEMESTRE DA OTTOBRE A GENNAIOSECONDO SEMESTRE DA MARZO A GIUGNO

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=ffdf

Rilevamento Geologico e Att ività di CampoAnno accademico: 2014/2015Codice: 1004522CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Vinicio Manzi (T itolare del corso)Recapito: 0521905351 [[email protected]]Tipologia: CaratterizzanteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 12SSD: GEO/02 - geologia stratigrafica e sedimentologicaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: ObbligatoriaModalità di valutazione: Scritto ed orale

OBIETTIVI

Il corso s i propone di preparare lo Studente al rilevamento e alla rappresentazione cartografica disuccessioni sedimentarie affioranti e all'interpretazione della loro estensione in sottosuolo.

Il corso è articolato in due moduli:

1) Rilevamento Geologico - modulo IFornisce le basi concettuali teoriche che sono propedeutiche alla re lizzazione dell'attività di campagnache verranno svolte nel modulo II.

2) attività di campo - modulo IIAttraverso escurs ioni ed esercitazioni fornisce le conoscenze necessarie allo svolgimento della provapratica d'esame che sarà svolta in campagna.

La prova d'esame comprende tre parti:

1) parte scritta: consiste nella risoluzione di un problema di cartografia;2) parte pratica: consiste nella realizzazione di una carta geologica attraverso un rilevamento geologico,stratigrafico e sedimentologico da svolgers i in campagna. La carta geologica dovrà essereaccompagnata da una relazione illustrativa con iconografia, sezioni geologiche, serie stratigrafiche.3) parte orale: consiste nella discussione di quando eseguito durante le prove precedenti e di domanderelative al programma svolto.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTOPratica di rilevamento, lettura ed interpretazione di Carte Geologiche. Realizzazione di carte geologichedi superficie e di sottosuolo. Realizzazione di sezioni stratigrafiche. Realizzazione di sezioni geologiche. Apprendimento di criteri di campagna per il riconoscimento delle diverse unità geologiche e delletecniche per la loro rappresentazione cartografica e realizzazione di profili stratigrafici, per ilcollegamento spaziale e verticale degli oggetti geologici e valutazione tridimensionale dei loro rapportie la corretta impostazione degli e lementi descrittivi e iconografici di una relazione geologica.

ATTIVITÀ DI SUPPORTO

Esercitazioni di te lerilevamento attraverso l'utilizzo di immagini satellitari comprendente:- tracciatura di limiti stratigrafici e tettonici- trasposiz ione su cartografia topografica tramite utilizzo di GIS- verifica dell'operato attraverso escurs ioni.

PROGRAMMA

Scopi e importanza del rilevamento geologico.

• Strumenti per il rilievo geologico di terreno e loro utilizzo.

• Pianificazione del rilievo geologico.

• Cenni di utilizzo delle foto aree nel rilevamento geologico.

• Mappatura delle superfici geologiche.

• Interpolazione ed estrapolazione di superfici geologiche:

note le giaciture della superficie;

nota l'intersezione della superficie con la topografia;

noti tre punti della superficie (metodo dei tre punti);

• Eserciz i di interpolazione ed estrapolazione di superfici planari, piegate e irregolari.

• Stratimetria:

metodi di misurazione dello spessore di unità sul terreno;

determinazione dello spessore di un'unità in funzione della sua

intersezione con la topografia;

determinazione della profondità di una superficie geologica.

• Contorno di superfici geologiche; costruzione di carte di contorno (contour map) e isobate

da giaciture (costruzione di linee di direzione);

dall'intersezione della superficie con la topografia;

da dati di sottosuolo (isobate).

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• Contorno di volumi di unità geologiche; costruzione di carte di isocore/isopache

da dati di terreno

da dati di sottosuolo

• Escurs ioni giornaliere e pluri-giornaliere in cui verranno effettuati rilievi di successioni sedimentarie.

• Eserciz io, a gruppi, di mappatura di superfici geologiche e elaborazione di una semplice cartageologica relativa ad un'area assegnata.

• Integrazione del rilievo di terreno con dati di sottosuolo.

L'esame finale consisterà in prove pratiche, e successiva discussione, re lative a ciascuno degliargomenti affrontati nel corso e in un giudiz io complessivo sul rilevamento svolto.

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TESTI

BARNES J. 1995 – Basic Geological mapping. Wiley & Sons.

BENNISON G.M., MOSELEY K.A: 2003 - Geological structure & maps. 7th edition Hodder Arnold COMPTONR. 1985 - Geology in the fie ld. Wiley & Sons.

CREMONINI G. 1994 - Rilevamento geologico. Pitagora Editore, Bologna.

DAMIANI A.V. - Geologia sul terreno e rilevamento geologico. Zanichelli, Bologna 1984.

GROSHONG R. H. jr 2006 - 3-D structural geology. A practical guide to surface and subsurface mapinterpretation. 2nd edition Springer.

ROWLAND S.M., Duebendorfer E.M., Schiefelbein I.M. 2007 - Structural analys is and synthesis . 3rd editionBlackwell Publishing. Altri testi suggeriti

COMPTON R. - Geology in the fie ld. Wiley & Sons, 1985. CORBELLINI G. 2002 - Guida all'orientamento conla carta, la bussola, il cie lo. Zanichelli, Bologna.

McCLAY K.R. 1991 - The mapping of Geological Structures. Open Univers ity Press. SIMPSON B. 2002 -Lettura delle carte geologiche. Ediz. italiana a cura di Cusimano e Di Stefano. Flaccovio Editore, Palermo.

WEIJERMARS R. 1998 – Structural geology and map interpretation. Alboran Science Publishing.

NOTA

Note: sono richieste conoscenze di geomorfologia, stratigrafia, geologia strutturale, tettonica e lettura dicarte topografiche.

Ciascuno studente è tenuto a dotars i di specifico materiale per le attività di campo.

Materiale obbligatorio: martello da geologo, bussola, quaderno di campagna, lente a 10-15 ingrandimenti,giubbetto ad alta vis ibilità

Materiale facoltativo: fotocamera digitale, altimetro, gps.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaGiovedì 9:00 - 13:00 Laboratorio 2 Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 05/03/2015 al 11/06/2015

Nota: E' ANNUALE ABBINATO A ATTIVITA' DI CAMPOSI INIZIA 1 MODULO 1 SEM2.MOD. 2 SEM

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=e7c9

Vulcanologia e Rischio VulcanicoAnno accademico: 2014/2015CdL: Scienze Geologiche primo livello (34)Docente: Prof . Lorenzo Toscani (T itolare del corso)Recapito: 0521-905332 [[email protected]]Tipologia: A scelta dello studenteAnno: 3° annoCrediti/Valenza: 6SSD: GEO/08 - geochimica e vulcanologiaModalità di erogazione: Tradiz ionaleLingua di insegnamento: ItalianoModalità di frequenza: FacoltativaModalità di valutazione: Orale

OBIETTIVI

La natura e la molteplicità dei dei fenomeni vulcanici vengono affrontati partendo dai processi chedeterminanola genesi e la risalita del magma fino alla sua emiss ione in superficie e quindi i meccanismieruttivi e quelli di deposiz ione dei prodotti. Rilievo sarà dato alle morfologie vulcaniche, all'aspettoantropogeografico dei vulcani e al rischio vulcanico associato alle eruzioni.

RISULTATI DELL'APPRENDIMENTO

Le conoscenze di base della Vulcanologia e del Rischio Vulcanico. La capacità di riconoscere prodotti emorfologie vulcanici sul terreno

PROGRAMMA

. I vulcani sulla Terra

Distribuzione dell'attività vulcanica in relazione alla tettonica. Vulcani di margini divergenti (litosfera concrosta oceanica, litosfera con crosta continentale). Vulcani di margini convergenti (subduzione sottocrosta oceanica, subduzione sotto crosta continentale). Vulcani intraplacca (in ambiente oceanico econtinentale).

2. Il magma

Genesi e processi di risalita del magma dal mantello profondo e nella crosta. Principali caraqtteristiche

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fis iche e chimiche dei magmi.

3. Eruzioni e strutture vulcaniche

Eruzioni effusive. Vulcani centrali e vulcani lineari. Vulcanic ompositi, vulcani monogenici, vulcani ascudo, domi, caldere, plateaux basaltici. Eruzioni esplos ive; magmatiche, freatomagmatiche, freatiche.Class ificazione delle eruzioni

4. I prodotti delle eruzioni effus ive

Colate di lava subaerea e subacquea. Forme di consolidazione superficiale delle colate laviche

5. I prodotti delle eruzioni esplos ive

Prodotti piroclastici: class ificazione dimensionale e genetica delle piroclastiti

6. Depositi piroclastici

Depositi da caduta: meccanismi di trasporto e deposiz ione dei prodotti da caduta. Distribuzione espessore dei depositi. Tessitura degli strati. Parametri dimensionali. Componenti.

Depositi da flusso piroclastico: tipologie e caratteristiche tess iturali dei depositi. Effetti delle dimensionie della temperatura. Ignimbriti. Processi post-deposiz ionali.

Depositi da surge piroclastici.

Tipologie e caratteristiche tess iturali dei depositi. Strutture s in- e post-deposiz ionali. Caratteristichedelle diverse facies.

7. Fluss i e depositi vulcanoclastici

Debris flows, luss i iperconcentrati e loro genesi. Caratteristiche dei depositi

8. Il Rischio vulcanico

Il rischio vulcanico. Monitoraggio di vulcani attivi: tecniche di monitoraggio, s ismiche, geochimiche,geomorfologiche. Prevenzione e carte di rischio vulcanico. Previs ioni di eruzioni. Il rischio vulcanico s in-e post-eruttivo

9. Distribuzione del vulcanismo attivo in Italia

I vulcani della provincia Romana e Campana, le isole Eolie, l'Etna

10. Escurs ione plurigiornaliera sul terreno

TESTI

SCANDONE R. & GIACOMELLI L.: Vulcanologia. Liguori Editore, Napoli 2002

GIACOMELLI L. & SCANDONE R.: Vulcani ed Eruzioni. Pitagora Editrice. Bologna 2002

CAS R.A.F. & RIGHT J.V.: Volcanic successions. Modern and ancient. Allen & Unwin, london 1987

FISHER R.V. & SCHINCKE H.U.: Pyroclastic rocks. Springer-Verlag, Berlin 1984

SIGURDSON H. ed.: Encylopedia of Volcanoes. Academic Press, 2000

NOTA

Per gli studendi del CdS di Sc.Geologiche, l'esame potrà essere affrontato dopo aver superato gli esamidi "Mineralogia", "Geochimica" e "Petrografia". Per gli studenti appartenenti ad altri cors i di laurea sonorichieste conoscenze delle discipline sopra riportate.

ORARIO LEZIONIGiorni Ore AulaMartedì 9:30 - 11:30 Aula C Plesso Scienze della TerraMercoledì 11:30 - 13:30 Aula F Plesso Scienze della TerraLezioni: dal 03/03/2015 al 10/06/2015

http://scienzegeologichetriennale.unipr.it/cgi-bin/campusnet/cors i.pl/Show?_id=9fe6

Aggiornato il 07/06/2015 05:45 - by CampusNet

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