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BOLLETTINO UFFICIALE
REPUBBLICA ITALIANA
38Serie Ordinaria - Giovedì 19 settembre 2013
SOMMARIO
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALEDecreto Presidente Regione Lombardia 13 settembre 2013 - n. 8235Nomina del Consiglio generale della Fondazione Ente autonomo Fiera Internazionale di Milano 3
Decreto Presidente Regione Lombardia 13 settembre 2013 - n. 8236Nomina del Collegio dei revisori della Fondazione Ente autonomo Fiera Internazionale di Milano 4
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORIDeliberazione Giunta regionale 13 settembre 2013 - n. X/668Schema di accordo di programma quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia 5
Deliberazione Giunta regionale 13 settembre 2013 - n. X/671Integrazione al “Programma di promozione per lo sviluppo delle destinazioni turistiche della Lombardia per l’anno 2013” approvato con d g r n IX/4256 del 25 ottobre 2012 13
Deliberazione Giunta regionale 13 settembre 2013 - n. X/676Proposta di istituzione della riserva naturale Della Rocca, del Sasso e parco lacuale del comune di Manerba del Garda (BS) 15
D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale
D.G. Istruzione, formazione e lavoroDecreto dirigente struttura 12 settembre 2013 - n. 8176Avviso pubblico per la “Formazione insegnanti generazione web Lombardia per l’anno scolastico 2013/14” a sostegno delle politiche integrate di innovazione tecnologica nella didattica 19
D.G. Famiglia, solidarietà sociale e volontariatoDecreto direttore generale 9 settembre 2013 - n. 8050Accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: C S S «Mauro» ubicata in Colico, via Cariola n 7/F, gestita dall’ente “Cooperativa sociale Progetto Sole Onlus” con sede legale in Colico al medesimo indirizzo, CF 03302280130 ed iscrizione nell’apposito registro 37
Decreto direttore generale 9 settembre 2013 - n. 8051Ampliamento dell’accreditamento residenza sanitario assistenziale per anziani (RSA) denominata “Residenza San Giovan-ni” con sede in Asso (CO), via Romagnoli n 4, gestita dalla “Fondazione Opera Pia Francesca Colleoni De Maestri Onlus”, con sede legale in Castano Primo (MI), CF n 03690110154, e contestuale riduzione dell’accreditamento della struttura di riabilitazione omonima, con stessa sede e medesimo gestore 37
Decreto direttore generale 10 settembre 2013 - n. 8065Ampliamento dell’accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: centro diurno per disabili “C D D per le gravi cerebrolesioni acquisite di Pedrengo” con sede in Pedrengo (BG), via Moroni n 6, gestito dall’ente ”Progettazione cooperativa sociale Onlus” con sede legale in Pedrengo (BG), CF 02689050165 ed iscrizione nell’apposito registro 38
Decreto direttore generale 10 settembre 2013 - n. 8066Modifica dell’accreditamento della seguente unità di offerta: centro diurno per disabili (C D D ) “Centro Papa Giovan-ni XXIII” (ex C D D “la Traccia”) per trasferimento della sede da Calcinate (BG), via S Paolo della Croce n 2 a Seriate (BG), via Cassinone n 96 Iscrizione nell’apposito registro regionale delle unità di offerta socio sanitarie 39
Decreto direttore generale 10 settembre 2013 - n. 8067Modifica dell’accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: struttura residenziale area terapeutico riabi-litativa per persone dipendenti da sostanze lecite ed illecite “Villa Paradiso” con sede in Besana Brianza, via Puccini n 35, gestita dall’ente “Associazione Comunità Nuova Onlus” con sede legale in Milano, CF 80142430158 iscrizione nell’apposito registro 39
Anno XLIII – N. 229 – Iscritto nel registro Stampa del Tribunale di Milano (n. 656 del 21 dicembre 2010) – Proprietario: Giunta Regionale della Lombardia – Sede Direzione e redazione: p.zza Città di Lombardia, 1 – 20124 Milano – Direttore resp.: Marco Pilloni – Redazione: tel. 02/6765 int. 4041 – 4107 – 5644; e-mail: [email protected]
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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D.G. Attività produttive, ricerca e innovazioneDecreto dirigente struttura 13 settembre 2013 - n. 8219Approvazione esiti finali delle domande presentate ai sensi dell’allegato A al decreto n 6913/2011 - Fondo di rotazione per l’imprenditorialità (FRIM) - D g r n 5130/2007 - XX provvedimento 41
D.G. Sicurezza, protezione civile e immigrazioneDecreto dirigente unità organizzativa 13 settembre 2013 - n. 8197Bando per il finanziamento di interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata (l r 9/2011, art 4) 45
B) PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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D.p.g.r. 13 settembre 2013 - n. 8235Nomina del Consiglio generale della Fondazione Ente autono-mo Fiera Internazionale di Milano
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIAVista la legge regionale 29 gennaio 1999, n 6: «Disciplina
delle funzioni amministrative relative all’Ente Autonomo Fiera In-ternazionale di Milano, in attuazione dell’art 41 comma 2, lette-ra b) del decreto legislativo 31 marzo 1998 n 112»;
Richiamato: − l’art 6, comma 1, dello Statuto della Fondazione Ente Au-tonomo Fiera Internazionale di Milano, ove si prevede che il Consiglio generale, nominato con decreto del Presiden-te della Regione Lombardia, sia composto dal Presidente e da venticinque componenti designati come segue: 1 rappresentante designato dalla Presidenza del Consi-glio dei Ministri, 3 rappresentanti della Regione Lombardia, 3 rappresentanti del Comune di Milano, 2 rappresentanti dell’Amministrazione Provinciale di Milano, 2 rappresentan-ti della C C I A A di Milano, 3 rappresentanti dell’Industria, 3 rappresentanti del Commercio e dei Servizi, 2 rappre-sentanti dell’Artigianato, 2 rappresentanti dell’Agricoltura, 2 rappresentanti delle associazioni più rappresentative degli Enti Organizzatori di manifestazioni fieristiche, 1 rap-presentante del settore cooperativo e 1 rappresentante dei lavoratori;
− l’art 6, comma 3 «Il Presidente della Giunta della Regione Lombardia, preso atto delle designazioni di cui al punto 1, con proprio decreto di nomina, insedia formalmente il Consiglio generale»;
Richiamate: − la delibera del 30 luglio 2013, n 100 con la quale il Consi-glio regionale ha provveduto a nominare il Cav Benito Be-nedini quale Presidente della Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano;
− la delibera della Giunta regionale del 30 luglio 2013, n 519 con la quale sono stati nominati quali rappresentati regio-nali nel Consiglio generale della Fondazione Ente Autono-mo Fiera Internazionale di Milano i Signori Gabriele Galli, Piero Bonasegale e Andrea Bartolini;
Preso atto delle seguenti altre designazioni, di cui all’art 6, comma 1, dello Statuto della Fondazione:
n. 1 rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri:Sig ra Paola Profeta;
n. 3 rappresentanti del Comune di Milano:Sig ra Gianna Angela Martinengo;Sig Paolo Lombardi;Sig ra Maurizia Olga Leto Di Priolo;
n. 2 rappresentanti dell’Amministrazione provinciale di Milano:Sig Pietro Accame;Sig Piermario Sarina;
n. 2 rappresentanti della Camera di Commercio di Milano:Sig Giuseppe Castelli;Sig Giorgio Rapari;
n. 3 rappresentanti dell’industria:Sig Alberto Meomartini (in rappresentanza di
Assolombarda);Sig Aldo Fumagalli Romario (in rappresentanza di
Assolombarda);Sig Luca Botta (in rappresentanza di Assimpredil);
n. 3 rappresentanti del commercio e dei servizi:Sig Rodolfo Citterio (in rappresentanza dell’ Unione del
Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professio-ni della Provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza);
Sig Nicolas Rigamonti (in rappresentanza dell’ Unio-ne del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professioni della Provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza);
Sig Carlo Sangalli (in rappresentanza dell’ Unione del Commercio, del Turismo, dei Servizi e delle Professio-ni della Provincia di Milano, Lodi, Monza e Brianza);
n. 2 rappresentanti dell’artigianato:Sig Ernesto Giorgio Iemmolo (in rappresentanza dell’U-
nione Artigiani della Provincia di Milano); Sig Francesco Prinzivalli (in rappresentanza dell’Unione
Artigiani della Provincia di Milano);n. 2 rappresentanti dell’agricoltura:
Sig Giovanni Benedetti (in rappresentanza della Fede-razione Interprovinciale Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza);
Sig Alessandro Ubiali (in rappresentanza della Fede-razione Interprovinciale Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza);
n. 2 rappresentanti delle associazioni più rappresentative degli Enti Organizzatori di manifestazioni fieristiche:Sig Gian Domenico Auricchio (in rappresentanza di
Comitato Fiere Terziario, Comitato Fiere Industria e Sviluppo Fiere);
Sig Simonpaolo Buongiardino (in rappresentanza di Comitato Fiere Terziario, Comitato Fiere Industria e Sviluppo Fiere);
n. 1 rappresentante del settore cooperativo:Sig Massimo Minelli (in rappresentanza della Confcoo-
perative Lombardia);n. 1 rappresentante dei lavoratori:
Sig Primo Minelli (in rappresentanza della CGIL, CISL e UIL);
DECRETA1 Di nominare il Consiglio Generale della Fondazione En-
te Autonomo Fiera Internazionale di Milano, con la seguente composizione:
•Benito Benedini (Presidente);
•Paola Profeta;
•Gabriele Galli;
•Piero Bonasegale;
•Andrea Bartolini;
•Gianna Angela Martinengo;
•Paolo Lombardi;
•Maurizia Olga Leto Di Priolo;
•Pietro Accame;
•Piermario Sarina;
•Giuseppe Castelli;
•Giorgio Rapari;
•Alberto Meomartini;
•Aldo Fumagalli Romario;
•Luca Botta;
•Rodolfo Citterio;
•Nicolas Rigamonti;
•Carlo Sangalli;
•Ernesto Giorgio Iemmolo;
•Francesco Prinzivalli;
•Giovanni Benedetti;
•Alessandro Ubiali;
•Gian Domenico Auricchio;
•Simonpaolo Buongiardino;
•Massimo Minelli;
•Primo Minelli; 2 di stabilire che la seduta di insediamento del Consiglio ge-
nerale medesimo è convocata, per gli adempimenti statutari, in data 17 settembre 2013, alle ore 15 00, presso la sede della Fon-dazione sita in Largo Domodossola, 1 - 20145 Milano;
3 di notificare il presente atto ai soggetti interessati e di pub-blicarlo sul BURL
Roberto Maroni
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D.p.g.r. 13 settembre 2013 - n. 8236Nomina del Collegio dei revisori della Fondazione Ente auto-nomo Fiera Internazionale di Milano
IL PRESIDENTE DELLA REGIONE LOMBARDIAVista la legge regionale 29 gennaio 1999, n 6: «Disciplina
delle funzioni amministrative relative all’Ente Autonomo Fiera In-ternazionale di Milano, in attuazione dell’art 41 comma 2, lette-ra b) del decreto legislativo 31 marzo 1998 n 112»;
Richiamato lo Statuto della Fondazione Ente Autonomo Fiera Internazionale di Milano, in particolare l’art 10, commi 1 e 2, ove si prevede che:
«1) Il Collegio dei Revisori è nominato con decreto del Presi-dente della Giunta regionale della Lombardia, che ne de-signa il Presidente; esso e’ composto da tre membri effettivi, iscritti al registro dei revisori contabili, di cui: a)uno designa-to dal Comune di Milano; b) uno designato dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Mila-no; c) uno designato dalla Regione Lombardia;
2) Con gli stessi criteri e modalità, per ogni membro effettivo viene nominato un membro supplente »;
Richiamata la deliberazione del 30 luglio 2013, n 519 con la quale la Giunta regionale ha nominato quali rappresentanti re-gionali nel Collegio dei revisori della Fondazione i Signori Paolo Bertolino, quale membro effettivo e Antonio Gaffuri quale mem-bro supplente;
Preso atto delle designazioni del Comune di Milano e della Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Mi-lano, e in particolare:
Comune di Milano:Sig ra Francesca Maria D’Alessandro (membro effettivo)Sig ra Francesca Maria Novati (membro supplente);C.C.I.A.A. di Milano:Sig Salvatore Catalano (membro effettivo)Sig Matteo Insam (membro supplente);Ritenuto, altresì, ai sensi dell’art 10 comma 1, di designare
quale Presidente il Sig Paolo Bertolino;DECRETA
1 Di nominare il Collegio dei Revisori della Fondazione En-te Autonomo Fiera Internazionale di Milano, con la seguente composizione:
membri effettivi:Sig Paolo Bertolino (in rappresentanza della Regione Lom-bardia);Sig ra Francesca Maria D’Alessandro (in rappresentanza del Comune di Milano);Sig Salvatore Catalano (in rappresentanza della C C I A A di Milano);membri supplenti:Sig Antonio Gaffuri (in rappresentanza della Regione Lom-bardia);Sig ra Francesca Maria Novati (in rappresentanza del Comu-ne di Milano);Sig Matteo Insam (in rappresentanza della C C I A A di Mi-lano);2 di designare il Sig Paolo Bertolino quale Presidente del Col-
legio dei Revisori;3 di notificare il presente atto ai soggetti interessati e di pub-
blicarlo sul BURL Roberto Maroni
C) GIUNTA REGIONALE E ASSESSORI
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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D.g.r. 13 settembre 2013 - n. X/668Schema di accordo di programma quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia
LA GIUNTA REGIONALEVisti:
•l’art 15 della legge 241/1990 e sue successive integrazio-ni e modificazioni, che prevede la possibilità per le ammi-nistrazioni pubbliche di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
•il decreto legislativo 31 marzo 1998 n 112 «Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dallo Stato alle Regioni ed agli Enti Locali in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997 n 59»;
•l’art 3 dello Statuto di Regione Lombardia in base al quale la Regione, in attuazione del principio di sussidiarietà oriz-zontale, riconosce e favorisce l’autonoma iniziativa dei cit-tadini, singoli e associati, delle formazioni e delle istituzioni sociali, delle associazioni, garantendo il loro apporto nella programmazione e nella realizzazione dei diversi interventi e servizi pubblici;
•l’art 3 della l r 26/2002 «Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia», che prevede che la Regione attui i propri obiettivi attraverso le proprie strutture regionali, o indirettamente, con la collaborazio-ne di enti locali, del CONI, delle federazioni sportive, degli enti di promozione sportiva, delle società ed associazioni sportive senza scopo di lucro e delle istituzioni scolastiche;
•il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legisla-tura, approvato con d c r n X/78 del 9 luglio 2013, che in tema di sport prevede che l’azione di governo di Regione Lombardia si attivi con le seguenti finalità: incentivare la pratica sportiva in tutte le fasce della
popolazione, migliorando la qualità della vita e la tu-tela della salute dei cittadini valorizzando, nel contem-po, talenti ed eccellenze;
favorire lo sviluppo della cultura dello sport e della pra-tica sportiva per tutte le categorie di popolazione, con particolare attenzione al mondo della scuola, ai me-no giovani ed alle categorie più deboli, ma anche a talenti ed eccellenze, in sinergia con i principali attori istituzionali (in primis Enti locali, CONI, CIP, Ufficio Scola-stico Regionale) e non, del mondo dello sport;
riqualificare l’offerta d’impiantistica sportiva di base e renderla equamente disponibile sul territorio, accessi-bile e fruibile, anche attraverso lo sviluppo di un piano di monitoraggio della geografia dello sport;
valorizzare e promuovere l’attrattività del territorio mon-tano favorendo così gli sport in ambienti naturali, so-stenendo i comprensori sciistici e le infrastrutture della montagna nonché la qualificazione delle professioni sportive;
valorizzare il panorama di risorse naturali, infrastruttu-rali e di accoglienza, nella logica di attrattività del terri-torio e di EXPO 2015;
promuovere l’assegnazione di manifestazioni sporti-ve e la realizzazione di eventi sportivi internazionali di alto rilievo agonistico e mediatico, in un contesto di politiche regionali sinergiche alla realizzazione dell’e-vento EXPO 2015 e mirate a favorire la presenza di visi-tatori in Lombardia;
e che che nell’area della tutela e promozione della salute prevede la programmazione e il sostegno di iniziative di prevenzione e di promozione della salute per ogni fascia di età ed in ogni ambiente di vita e di lavoro;
•l’atto d’intesa tra Coni, Conferenza delle regioni e delle province autonome, U P I ed A N C I per una nuova gover-nance in tema di sport, sottoscritto il 26 ottobre 2012, con il quale sono state condivise tra Regioni, Enti locali e Coni le priorità di azione per promuovere lo sport, alla luce delle rispettive competenze;
•il Programma nazionale «Guadagnare salute: rendere fa-cili le scelte salutari», approvato con d p c m del 4 mag-gio 2007, finalizzato a promuovere e facilitare l’assunzione di abitudini salutari nell’ottica della prevenzione delle prin-cipali patologie croniche;
•il Piano Regionale della Prevenzione 2010 – 2013, appro-vato con d g r n IX/1175 del 29 dicembre 2010 e d g r n X/199 del 31 maggio 2013, che, in riferimento all’am-bito della prevenzione delle malattie croniche mediante interventi sostenibili ed efficaci di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, prevede tra gli indicatori l’«incremento della pratica sportiva e dell’attività motoria nella popolazione giovane-adulta»;
Considerato che la pratica dello sport costituisce un elemen-to determinante ai fini dell’aggregazione, inclusione e coesione sociale, e rappresenta altresì uno strumento imprescindibile per la formazione e l’accrescimento psico-fisico della persona, per ogni fascia d’età e categoria di appartenenza;
Valutato inoltre il ruolo primario e trasversale ricoperto dallo sport, quale fenomeno sociale ed economico che si manifesta in differenti ambiti:
•quale strumento di prevenzione e tutela della salute e di orientamento a corretti stili di vita;
•quale fonte di valori, in una dimensione educativa, cultu-rale e ricreativa;
•quale leva e volano per lo sviluppo e per l’attrattività del territorio, utile a sostenere la crescita economica e la cre-azione di posti di lavoro, stimolando il miglioramento delle infrastrutture, interagendo con il turismo e favorendo lo svi-luppo dei servizi e delle strutture di ricettività;
Considerata la complessa articolazione del sistema sportivo lombardo, qualificato dal dinamico operare di Federazioni Spor-tive, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva e Associazioni Benemerite e dalla presenza di un elevatissimo nu-mero di associazioni dilettantistiche e di tesserati, e la necessità di creare le condizioni affinché possano essere avviati interventi condivisi e coordinati per lo sviluppo ed il rilancio dello sport, sia nell’ambito dell’impiantistica, sia a favore della più ampia diffusione della pratica sportiva, in particolare tra i giovani e nel-le scuole, attraverso il raccordo e la cooperazione tra i soggetti istituzionalmente preposti;
Considerato l’obiettivo di accrescere ogni possibile sinergia fra le funzioni di governo ed indirizzo di Regione Lombardia e quelle proprie degli Enti Sportivi e Scolastici preposti, in coordi-namento e raccordo con gli organismi rappresentativi delle re-altà istituzionali territoriali a livello locale, ed in particolare:
•l’Ufficio Scolastico Regionale per la Lombardia (USR), quale articolazione organizzativa territoriale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, preposto – tra l’altro – al coordinamento con gli ambiti territoriali delle diverse province lombarde, per tutte le attività di organizzazione e formazione in ambito motorio e sportivo scolastico ed ai rapporti tra la Scuola, la Regione Lombardia, gli enti terri-toriali ed il Coni nell’attuazione dei Giochi Sportivi Studen-teschi e nella promozione dell’educazione motoria nella scuola primaria;
•il CONI - Comitato Olimpico Nazionale Italiano – Comitato Regionale Lombardia, autorità di disciplina, regolazione e gestione delle attività sportive, a cui è demandata l’orga-nizzazione e il potenziamento dello sport e la promozione della massima diffusione della pratica sportiva;
•il CIP – Comitato Italiano Paralimpico – Comitato Regio-nale Lombardia, ente di disciplina, regolazione e gestione delle attività sportive per persone disabili, secondo crite-ri volti ad assicurare il diritto di partecipazione all’attività sportiva in condizioni di uguaglianza e pari opportunità; soggetto a cui è demandata la promozione della diffu-sione dell’idea paralimpica ed il più proficuo avviamento alla pratica sportiva delle persone disabili, in stretta colla-borazione con il CONI stesso;
•gli enti locali, titolari di funzioni amministrative in materia di promozione di attività sportive e ricreative e di realizza-zione dei relativi impianti ed attrezzature, nonché le loro associazioni rappresentative: Associazione Nazionale Co-muni Italiani (ANCI Lombardia) e Unione Province Lombar-de (UPL);
Ritenuto che l’Accordo di Programma Quadro risulta essere lo strumento di raccordo strategico e operativo più idoneo per ac-crescere ed estendere la condivisione delle azioni sviluppate da ciascuno dei soggetti coinvolti in un’ottica sinergica, favorendo altresì l’addizionalità e l’ottimizzazione delle risorse disponibili;
Dato atto che, per l’attuazione degli interventi previsti dall’Ac-cordo di Programma Quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia, la quota di finanziamento di competenza di Regione Lombardia, pari ad euro 18 930 000, troverà copertura
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con le modalità di seguito indicate, fatte salve successive rimo-dulazioni, variazioni e compensazioni in funzione della natura degli specifici interventi da attivarsi e della tipologia dei rispettivi beneficiari:
•per la somma di euro 5 930 000, a valere sul Bilancio pluriennale assestato 2013/2015 con imputazione sui se-guenti capitoli:
Capitolo 2013 2014 2015 Totale per capitolo
7851 euro 300 000 euro - euro - euro 300 000
7852 euro - euro 300 000 euro - euro 300 000
7853 euro - euro1 300 000 euro - euro 1 300 000
7854 euro 30 000 euro - euro - euro 30 000
10152 euro - euro 1 800 000 euro - euro 1 800 000
6573 euro - euro 850 000 euro - euro 850 000
6574 euro - euro 850 000 euro - euro 850 000
8420 euro 500 000 euro - euro - euro -
Totale per
annoeuro 830 000 euro 5 100 000 euro - euro 5 930 000
•per la somma di euro 7 000 000, a valere sul Fondo di rotazione per le infrastrutture sportive istituito presso Fin-lombarda s p a con d g r 29 marzo 2003 n 15341, che presenta la necessaria disponibilità;
•per la somma di euro 6 000 000, a valere sul Fondo di ro-tazione per le infrastrutture sportive istituito presso Finlom-barda s p a con la succitata d g r n 15341/2003, destina-ti con d g r 17 maggio 2013 n 147 al finanziamento del bando relativo all’assegnazione di agevolazioni finanzia-rie finalizzate alla miglioria, all’adeguamento e alla sicu-rezza degli impianti di risalita e delle piste di sci, intervento ricompreso nell’ambito dell'Accordo di Programma og-getto del presente atto;
Dato atto che il piano finanziario, indicato all’art 3 dello sche-ma di Accordo di Programma Quadro, potrà essere integrato con ulteriori risorse degli stessi soggetti, nonché di altri soggetti esterni, previa approvazione del Comitato di Coordinamento di cui all’art 4 nonché, in caso di incremento delle risorse regionali, a seguito dell’adozione di apposita deliberazione;
Dato atto che l’impegno delle risorse finanziarie apportate da Ufficio Scolastico Regionale, Coni Lombardia e Cip Lombardia, così come indicate all’art 3 dello schema di Accordo di Pro-gramma Quadro, è subordinato alla loro effettiva disponibilità sulla base delle rispettive dotazioni di bilancio;
A votazione unanime espressa nelle forme di legge; DELIBERA
1 di approvare lo schema di «Accordo di Programma Quadro per lo sviluppo e il rilancio dello sport in Lombardia» che costitu-isce parte integrante del presente provvedimento (Allegato1);
2 di individuare quali soggetti sottoscrittori dell’Accordo di Programma Quadro:
– Regione Lombardia– Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia– CONI Lombardia– CIP Lombardia
e in qualità di soggetti aderenti:– ANCI Lombardia– UPL Lombardia
3 di stabilire che l’Accordo di Programma Quadro di cui al punto 1 sarà sottoscritto dall’Assessore allo Sport e Politiche per i Giovani;
4 di stabilire altresì che all’Accordo di Programma Quadro potranno aderire, previo assenso del Comitato di Coordinamen-to di cui all’art 4, eventuali altri soggetti pubblici o privati al fine di una più ampia e condivisa collaborazione rispetto agli obiet-tivi ed ambiti che costituiscono l’oggetto dell’intesa;
5 di dare atto che la quota di finanziamento di competenza di Regione Lombardia, pari ad euro 18 930 000, troverà coper-tura con le modalità di seguito indicate, fatte salve successive rimodulazioni, variazioni e compensazioni in funzione della na-tura degli specifici interventi da attivarsi e della tipologia dei ri-spettivi beneficiari:
•per la somma di euro 5 930 000, a valere sul Bilancio plu-riennale assestato 2013/2015 sui seguenti capitoli:
Capitolo 2013 2014 2015 Totale per capitolo
7851 euro 300 000 euro - euro - euro 300 000
7852 euro - euro 300 000 euro - euro 300 000
7853 euro - euro1 300 000 euro - euro 1 300 000
7854 euro 30 000 euro - euro - euro 30 000
10152 euro - euro 1 800 000 euro - euro 1 800 000
6573 euro - euro 850 000 euro - euro 850 000
6574 euro - euro 850 000 euro - euro 850 000
8420 euro 500 000 euro - euro - euro -
Totale per anno euro 830 000 euro 5 100 000 euro - euro 5 930 000
•per la somma di euro 7 000 000, a valere sul Fondo di rotazione per le infrastrutture sportive istituito presso Fin-lombarda s p a con d g r 29 marzo 2003 n 15341, che presenta la necessaria disponibilità;
•per la somma di euro 6 000 000, a valere sul Fondo di ro-tazione per le infrastrutture sportive istituito presso Finlom-barda s p a con la succitata d g r n 15341/2003, destina-ti con d g r 17 maggio 2013 n 147 al finanziamento del bando relativo all’assegnazione di agevolazioni finanzia-rie finalizzate alla miglioria, all’adeguamento e alla sicu-rezza degli impianti di risalita e delle piste di sci, intervento ricompreso nell’ambito dell'Accordo di Programma og-getto del presente atto;
6 di dare atto che il piano finanziario indicato all’art 3 dello schema di Accordo di Programma Quadro potrà essere integra-to con ulteriori risorse degli stessi soggetti, nonché di altri sogget-ti esterni, previa approvazione del Comitato di Coordinamento nonché, in caso di incremento delle risorse regionali, a seguito di adozione di apposita deliberazione;
7 di dare atto che l’impegno delle risorse finanziarie appor-tate da Ufficio Scolastico Regionale, Coni Lombardia e Cip Lom-bardia, così come indicate all’art 3 dello schema di Accordo di Programma Quadro, è subordinato alla loro effettiva disponibili-tà in base alle rispettive dotazioni di bilancio;
8 di rimandare a successivi provvedimenti l'approvazione degli interventi e dei progetti conseguenti alla sottoscrizione dell'Accordo di Programma Quadro e alla messa a disposizione delle relative risorse finanziarie;
9 di determinare la scadenza dell'Accordo di Programma Quadro alla data del 31 dicembre 2015;
10 di pubblicare il presente provvedimento sul Bollettino Uffi-ciale di Regione Lombardia
II segretario: Marco Pilloni
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Bollettino Ufficiale
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ALLEGATO
ACCORDO DI PROGRAMMA QUADRO PER LO SVILUPPO ED IL RILANCIO DELLO SPORT IN LOMBARDIA
Premessa
Lo sport in Lombardia costituisce un fenomeno variegato ed estremamente dinamico, rappresentato da una trama di associazioni e società sportive radicate nel territorio e in continua crescita: un ambito di aggregazione di forte impatto in termini di inclusione e coesione sociale, nonché uno strumento efficace di formazione e accrescimento della persona per ogni fascia d’età e categoria, nei diversi campi che vanno dalla tutela della salute, all’educazione agli stili di vita sani e ai valori della convivenza civile
I dati recenti relativi al movimento sportivo in Italia(1), fanno emergere un quadro significativo della diffusione della pratica sportiva evidenziando come la Lombardia, forte della presenza di 21 528 associazioni sportive, sia la Regione con il più elevato numero di praticanti, in termini assoluti, con i suoi 865 753 tesserati affiliati alle sigle FNS e DSA, di cui 270 573 nella provincia di Milano(2) Le di-mensioni del fenomeno vedrebbero un sostanziale raddoppio, se a tale dato dovessero sommarsi gli 829 774 tesseramenti degli Enti di Promozione Sportiva, giungendo così ad un totale di 1 695 497 tesserati Per quanto riguarda, nello specifico, le altre categorie di affiliazione, si registrano 95 816 dirigenti societari, 36 610 tecnici e 14 940 ufficiali di gara
Anche la rete di federazioni e società che si rivolgono al mondo della disabilità collegate al CIP (Comitato Italiano Paralimpico, C R Lombardia), confermano la vivacità del panorama sportivo lombardo: nel 2012 si contano ben 2320 tesserati e 198 società sportive paralimpiche, dati che, rapportati a quelli nazionali, vedono ancora una volta la Lombardia in testa
Inoltre, lo sport non è solo sinonimo di socializzazione e benessere, ma anche di sviluppo e attrattività, essendo un comparto dinamico e intrinsecamente connesso alla dimensione economica, in grado di fungere da volano per il territorio, sia in termini occupazionali, sia di sviluppo dei servizi e delle strutture di accoglienza È lo sport delle manifestazioni, tradizionali e continuative, ma anche dei grandi eventi sportivi di alto profilo e di risonanza nazionale ed internazionale, vere leve di marketing territoriale In questa ottica, la capacità della Lombardia di ospitare grandi eventi e le tipicità del territorio costituiscono asset irrinunciabili per differenziarsi e attrarre persone e investimenti In parallelo, va considerata anche l’attenzione crescente delle istituzioni e del tessuto sociale alle competizioni ago-nistiche per atleti disabili organizzate dalle federazioni aderenti al CIP, che solo nel 2012 sono state 93, mentre, nello stesso anno, le manifestazioni promozionali hanno raggiunto quota 113
Lo scenario descritto dà un’idea delle dimensioni di un fenomeno complesso e in continua evoluzione e introduce a riflessioni che dovrebbe-ro cogliere nel comparto sport un’opportunità di crescita per tutti i livelli della società Per questo motivo, assume ormai un carattere prioritario impostare una governance coordinata e partecipata del sistema sportivo In tal senso, il presente Accordo costituisce un primo innovativo strumento di lavoro per finalizzare in maniera operativa ed efficace il coinvolgimento attivo e responsabile di tutti i protagonisti del Sistema Sport in Lombardia, con lo scopo di adottare una visione comune degli obiettivi prioritari, elaborare risposte concrete alle problematiche in gioco e ottimizzare le risorse a disposizione per realizzare gli interventi Il punto di forza dell’Accordo è quello di promuovere così un modus operandi che non lasci più spazio alle progettualità in ordine sparso, ma che individui azioni condivise e di effettivo impatto sul territorio
Visto
l’art 15 della legge 241/1990, e sue successive integrazioni e modifiche, che prevede la possibilità per le amministrazioni pubbli-che di concludere tra loro accordi per disciplinare lo svolgimento in collaborazione di attività di interesse comune;
l’art 3 della l r 26/2002 “Norme per lo sviluppo dello sport e delle professioni sportive in Lombardia”, che prevede che la Regione attui i propri obiettivi attraverso le proprie strutture regionali, o indirettamente, con la collaborazione di enti locali, del CONI, delle federazioni sportive, degli enti di promozione sportiva, delle società ed associazioni sportive senza scopo di lucro e delle istituzioni scolastiche;
l’art 8 del d p r 17/2009 e il disposto del d p r 132/2011 ove si prevede che in ciascun capoluogo di regione abbia sede l’Ufficio scolastico regionale (USR) di livello dirigenziale generale ed articolazione del MIUR;
il decreto legislativo 8 gennaio 2004 n 15, che disciplina il riordino del Comitato Olimpico Nazionale, e assegna allo stesso perso-nalità giuridica di diritto pubblico (art 1) sotto la vigilanza del Ministero per i beni e le attività culturali;
l’art 2 della legge 189/2003 che individua, il Comitato italiano paralimpico, quale soggetto preposto all’organizzazione e alla ge-stione delle attività sportive praticate dalle persone disabili in armonia, per l’attività paralimpica, con le deliberazioni e gli indirizzi emanati dal Comitato internazionale paraolimpico;
l’art 3 dello Statuto di Regione Lombardia in base al quale la Regione, in attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, rico-nosce e favorisce l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, delle formazioni e delle istituzioni sociali, delle associazioni, garantendo il loro apporto nella programmazione e nella realizzazione dei diversi interventi e servizi pubblici
Considerato
che con la l r 26/2002 la Regione Lombardia riconosce il valore dello sport quale strumento di formazione della persona, di socializzazio-ne, di benessere individuale e collettivo, di incontro e di conoscenza tra soggetti e collettività, nonché di miglioramento degli stili di vita;
che il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura, approvato con d c r n X/78 del 9 luglio 2013, prevede in tema di sport che l’azione di governo di Regione Lombardia si attivi in particolare nei seguenti ambiti e finalità:o incentivare la pratica sportiva in tutte le fasce della popolazione, migliorando la qualità della vita e la tutela della salute dei
1 Fonte dati: © Monitoraggio CONI FSN-DSA - Coni Servizi s p a 2012 2 Seguono il Veneto (466 955) e il Lazio (413 344), seguite dall’Emilia Romagna ed il Piemonte Complessivamente, in queste cinque Regioni è concentrato il 54% del
tesseramento nazionale atleti, Ibidem
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cittadini valorizzando, nel contempo, talenti ed eccellenze;o programmare e sostenere iniziative di prevenzione e di promozione della salute per ogni fascia di età ed in ogni ambiente
di vita e di lavoro;o favorire lo sviluppo della cultura dello sport e della pratica sportiva per tutte le categorie di popolazione, con particolare at-
tenzione al mondo della scuola, ai meno giovani ed alle categorie più deboli, ma anche a talenti ed eccellenze, in sinergia con i principali attori istituzionali (in primis Enti locali, CONI, CIP, Ufficio Scolastico Regionale) e non del mondo dello sport;
o riqualificare l’offerta d’impiantistica sportiva di base e renderla equamente disponibile sul territorio, accessibile e fruibile, anche attraverso lo sviluppo di un piano di monitoraggio della geografia dello sport;
o valorizzare e promuovere l’attrattività del territorio montano favorendo così gli sport in ambienti naturali, sostenendo i com-prensori sciistici e le infrastrutture della montagna nonché la qualificazione delle professioni sportive;
o valorizzare il panorama di risorse naturali, infrastrutturali e di accoglienza, nella logica di attrattività del territorio e di EXPO 2015;o promuovere l’assegnazione di manifestazioni sportive e la realizzazione di eventi sportivi internazionali di alto rilievo agonisti-
co e mediatico, in un contesto di politiche regionali sinergiche alla realizzazione dell’evento EXPO 2015 e mirate a favorire la presenza di visitatori in Lombardia;
che con l’atto d’intesa per una nuova governance in tema di sport, sottoscritto il 26 ottobre 2012, Coni, Conferenza delle regioni e delle province autonome, U P I ed A N C I hanno condiviso, alla luce delle rispettive competenze, le priorità di azione per promuo-vere lo sport, sui temi della governance dello sport, impiantistica sportiva e catasto dinamico, sport nella scuola, sport e salute, formazione nello sport, sport non organizzato, sburocratizzazione e miglioramenti fiscali, finanziamento dello sport;
che lo sport deve essere considerato uno stile di vita atto a prevenire numerose patologie psicofisiche, anche in conformità con la raccomandazione dell’OMS (“Global recommendation on Physical Activity for health”, 2010) circa l’importanza per la salute pubblica dell’attività fisica costante e di politiche che la sostengano, con particolare riguardo alla prevenzione della crescente obesità infantile;
che Regione Lombardia, adotta strategie integrate e intersettoriali, finalizzate alla prevenzione delle malattie croniche, mediante programmi di promozione di stili di vita e ambienti favorevoli alla salute, coerenti gli indirizzi culturali e programmatici del Ministero della Salute (Programma “Guadagnare salute rendere facili le scelte salutari” d p c m 4 maggio 2007) e della Organizzazione Mondiale della Sanità (“Salute 2020 - Una politica di riferimento europea a sostegno di un’azione trasversale ai governi e alle società per la salute e il benessere”) In tale contesto i programmi perseguono l’obiettivo generale di promuovere il movimento e l’attività fisica quotidiana, nonché l’offerta di opportunità sostenibili di attività motoria e sportiva, per contrastare la sedentarietà, il sovrappeso e l’obesità, soprattutto in età pediatrica;
che con l’atto d’Intesa sulla “Scuola lombarda che promuove salute”, sottoscritto da Regione e MIUR – Ufficio Scolastico Regio-nale per la Lombardia il 14 luglio 2011, è stata definita la cornice metodologica degli interventi per la promozione di stili di vita favorevoli alla salute che si realizzano in ambito scolastico in Lombardia
Per le ragioni sopra richiamate si dovrà in particolare: favorire la pratica sportiva al fine di concorrere alla tutela della salute e del benessere psico-fisico dei propri cittadini, attuan-
do specifici programmi per tutte le fasce di età in collaborazione con il movimento di base dello sport lombardo; favorire l’aggregazione e la prevenzione dalle devianze, promuovendo l’attività sportiva dei giovani in collaborazione con il
CONI, le Federazioni Sportive Nazionali (FSN), le Discipline Sportive Associate (DSA), gli Enti di Promozione Sportiva (EPS) e le Associazioni Benemerite (AB) e il mondo dell’istruzione, dalle scuole fino all’università, in collaborazione con l’Ufficio Scolasti-co Regionale ed i Dipartimenti di Scienze Motorie e i CUSI (Centri Universitari Sportivi Italiani);
in collaborazione con il CIP promuovere lo sport per le persone con disabilità e il sostegno alle loro manifestazioni e competizioni; attivare strumenti per il sostegno allo sport per i giovani di famiglie in difficoltà
Ritenuto che Regione Lombardia,
Ufficio Scolastico Regionale, CONI – Comitato regionale Lombardia, CIP – Comitato regionale Lombardia,
ANCI Lombardia, UPL Unione Province Lombarde
condividono una visione complessiva del ruolo che sono chiamati a svolgere per agevolare lo sviluppo dello sport sul territorio e per offrire ai singoli soggetti le migliori condizioni per operare;
puntano a promuovere ogni possibile sinergia fra le funzioni di governo e di indirizzo della Regione e quelle proprie degli enti sportivi e scolastici, con particolare riferimento alla tutela dell’interesse generale del territorio lombardo, dotandosi, nell’interesse del Sistema Sportivo lombardo, di uno strumento di raccordo strategico e operativo, per rendere sistematica l’intersezione fra i rispettivi percorsi di programmazione e per realizzare una crescente convergenza su prioritari e condivisi obiettivi di sviluppo della pratica sportiva;
si propongono di accrescere ed estendere la condivisione delle politiche e delle azioni sviluppate da ciascuno in un’ottica siner-gica, favorendo l’incremento e l’ottimizzazione delle risorse economiche disponibili;
concordano, in attuazione del principio di collaborazione istituzionale, che l’Accordo di Programma Quadro (di seguito Accor-do) risulta il mezzo più idoneo per sostenere una strategia condivisa che risponda alle necessità dei soggetti che compongono il Sistema Sportivo lombardo;
nella prospettiva di individuare e rispondere al meglio alle necessità del Sistema Sportivo intendono ulteriormente qualificare il livello degli interventi e l’efficacia delle misure;
condividono pertanto la volontà di aderire ad un Accordo finalizzato allo sviluppo e al rilancio dello sport in Lombardia
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Tutto quanto sopra premesso e considerato, si stipula il seguente Accordo
Articolo 1 Oggetto
Regione Lombardia, Ufficio Scolastico Regionale, CONI - C R Lombardia e CIP - C R Lombardia in qualità di sottoscrittori, unitamente ad ANCI Lombardia e UPL in qualità di aderenti, condividendo la necessità di massimizzare l’efficacia dei propri interventi a sostegno del Sistema Sportivo lombardo, si pongono l’obiettivo di costruire un quadro strategico-programmatorio comune, al fine di incrementare le sinergie nonché di realizzare addizionalità delle risorse, per ottimizzare e mettere a sistema le capacità di intervento
Articolo 2 Assi di intervento
Il presente Accordo è strutturato sulla base di quattro assi di intervento di seguito descritti, che individuano le aree prioritarie per il conseguimento degli obiettivi
Asse 1 - Impiantistica sportiva
Obiettivi dell’Asse sono:
• realizzare interventi di riqualificazione e di recupero funzionale del patrimonio impiantistico esistente, compreso quello riferito agli sport di montagna, ponendo particolare attenzione alla fruibilità da parte delle persone con disabilità;
• favorire l’utilizzo delle palestre scolastiche in orario extra-didattico, per la pratica dell’attività sportiva da parte dei cittadini in for-ma singola o associata, dando priorità all’associazionismo sportivo;
• aggiornare costantemente il sistema informativo regionale e la base dati disponibile sugli impianti sportivi presenti sul territorio, anche a fini di futura programmazione dei nuovi impianti sportivi o nell’ammodernamento di quelli esistenti;
• contribuire a semplificare le modalità di rilascio delle certificazioni con particolare attenzione a quelle inerenti l’agibilità degli impianti sportivi pubblici
Al fine di realizzare i suddetti obiettivi, le parti assumono i seguenti impegni:
Regione Lombardia:
• sostiene, sulla base degli effettivi bisogni dei territori, così come emergenti dal sistema di georeferenziazione, gli interventi di riqua-lificazione e ammodernamento del patrimonio impiantistico esistente;
• approfondisce le modalità per implementare il proprio sistema di georeferenziazione dell’impiantistica sportiva, avvalendosi an-che dei dati forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR) e da CONI - CR Lombardia;
USR: rende disponibili i dati relativi all’impiantistica sportiva presenti nel proprio sistema informativo implementato tramite il progetto MAISS (Monitoraggio Attività e Impianti Sportivi Scolastici);
CONI: attraverso il proprio servizio impianti sportivi condivide ed integra le informazioni e i dati in possesso delle Federazioni Sportive (FSN), delle Discipline sportive Associate (DSA) e degli Enti di promozione sportiva (EPS), relativi agli impianti sportivi omologati pre-senti sul territorio regionale, concorrendo all’implementazione del Sistema di Georeferenziazione Regionale;
ANCI: monitora le attività degli Enti Locali al fine di garantire l’aggiornamento costante dei dati sull’impiantistica sportiva presenti nel sistema informativo regionale;
UPL: collabora ai fini dell’aggiornamento costante dei dati sull’impiantistica sportiva presenti nel sistema informativo regionale, anche riguardo all’utilizzo delle strutture in orario extra scolastico,
CIP: supporta Regione Lombardia nelle azioni volte a garantire la fruibilità degli impianti da parte di persone con disabilità
Asse 2 – Lo sport nella scuola
Obiettivi dell’Asse sono:
• sostenere l’educazione fisica nelle scuole primarie attraverso la promozione di attività, in coerenza anche con le Indicazioni Nazionali ai sensi del d m 26 novembre 2012;
• valorizzare e promuovere percorsi di orientamento sui temi legati ai corretti e sani stili di vita;
• sviluppare le competenze dei docenti delle scuole ed istituti di ogni ordine e grado attraverso attività di formazione specifiche, anche in itinere, tese al miglioramento della professionalità dei docenti stessi;
• sostenere la realizzazione e la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi, anche attraverso il coinvolgimento delle Federazioni Sportive Lombarde;
• sostenere la realizzazione e la partecipazione all’attività sportiva scolastica anche attraverso il coinvolgimento del mondo dell’as-sociazionismo sportivo lombardo;
Al fine di realizzare i suddetti obiettivi, i soggetti sottoscrittori ed aderenti assumono i seguenti impegni:
Regione Lombardia: individua e rende disponibili strumenti di sostegno a favore delle iniziative progettuali nell’ambito delle scuole;
USR: • garantisce la coerenza degli interventi progettuali nelle scuole primarie con le Indicazioni Nazionali previste dal d m 26 novembre 2012;• coordina le attività operative volte a incrementare la diffusione e la qualificazione di attività progettuali nella scuola primaria;
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• organizza, coordina e gestisce le attività di formazione rivolte ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado statali e paritarie;
• coordina le attività realizzative dei Giochi Sportivi Studenteschi;
CONI:
• favorisce il dialogo tra FSN, DSA, EPS e AB presenti sul territorio e il mondo scolastico;
• collabora nella definizione degli interventi progettuali e nelle attività di organizzazione e coordinamento;
• supporta e collabora alla realizzazione di progetti volti a qualificare l’educazione fisica nelle scuole primarie;
• collabora nella realizzazione dei giochi sportivi studenteschi;
ANCI: si attiva affinché gli enti locali sostengano in via prioritaria la promozione delle iniziative sportive in ambito scolastico, monito-randole periodicamente, e rende disponibili i dati relativi alle attività sostenute dai Comuni;
UPL: favorisce il sostegno da parte delle province nella promozione delle iniziative sportive in ambito scolastico
CIP:
• attua interventi negli istituti scolastici volti alla promozione della pratica sportiva da parte di giovani portatori di disabilità;
• promuove interventi per la promozione dei valori dello sport e della prevenzione (educazione stradale - educazione ai corretti stili di vita);
• promuove azioni formative e informative rivolte a docenti e genitori sui temi della disabilità fisica, intellettiva e relazionale
Asse 3 - Pratica sportiva: fattore di benessere, prevenzione, coesione e veicolo di cultura e valori
Obiettivi dell’asse comuni a tutti i firmatari del presente accordo sono:
• diffondere l’attività motoria e sportiva fra tutte le categorie sociali e le fasce di età, quale fattore determinante per la prevenzione di patologie e di un sano stile di vita;
• sviluppare le competenze di chi esercita una professione sportiva e, in generale, di tutti gli operatori sportivi, utilizzando le risorse scientifiche, le metodologie, le conoscenze e la programmazione di formatori professionali istituzionali (es Università, Scuola, Scuola dello sport del CONI);
• promuovere la crescita, in particolare tra i giovani e le loro famiglie, di una cultura sportiva ispirata a valori etici ed educativi im-prontati al rispetto ed alla correttezza dentro e fuori dai luoghi della pratica sportiva;
• valorizzare i talenti sportivi regionali;
• sostenere i progetti e le attività di promozione sportiva ed agonistiche, delle FSN (olimpiche e paralimpiche), DSA, EPS, AB e delle Associazioni sportive dilettantistiche loro affiliate ed iscritte ai registri del CONI e a quelli paralleli del CIP;
• intervenire a sostegno delle iniziative del Sistema Sportivo, in particolare manifestazioni sportive e attività correlate alla pratica sportiva
Al fine di realizzare i suddetti obiettivi, le parti si impegnano a predisporre o favorire lo sviluppo di progettualità di alto livello che pos-sano costituire modelli replicabili sull’intero territorio regionale, secondo le seguenti linee strategiche condivise:
• Sport e salute: sviluppare l’esercizio dell’attività sportiva come fattore di promozione del benessere psico-fisico, come ele-mento essenziale di corretti stili di vita nonché per la prevenzione di patologie, con particolare riferimento ai giovani in età scolastica e agli anziani
• Sport e sicurezza: sviluppare tra gli operatori sportivi (dirigenti/allenatori/istruttori sportivi) la capacità di prevenzione e di gestione del rischio - primo soccorso
• Sport e valori: favorire tra i giovani, in particolare in età scolastica, la crescita di una cultura sportiva basata sul rifiuto della violenza e dell’intolleranza ed un approccio alla pratica sportiva che privilegi i valori educativi dello sport rispetto alla sfre-nata ricerca del successo sportivo
• Sport e inclusione e coesione sociale: valorizzare lo sport come elemento per superare il disagio sociale in alcune fasce di popolazione (persone con disabilità, anziani) e per facilitare una più elevata inclusione ed integrazione dei giovani, favorendo in particolare la lotta contro comportamenti devianti quali l’abbandono scolastico, l’abuso di alcool e droghe e l’illegalità
• Sport e carceri: favorire, attraverso lo sport, il recupero sociale, l’elevazione culturale, la salute psico-fisica ed il miglioramento della qualità della vita dei detenuti, anche in età minorile, per facilitare un loro reinserimento
• Sport e ambiente: favorire l’abbinamento tra la pratica motoria e sportiva e la valorizzazione delle risorse naturali e ambien-tali del territorio, con particolare riferimento alle discipline svolte all’aria aperta da giovani e famiglie all’interno dei parchi
Asse 4 - Verso Expo 2015
Obiettivi dell’Asse sono:
• creare e rafforzare le sinergie tra organizzatori e promotori di grandi ed importanti eventi sportivi, il settore turistico, il comparto produttivo, le amministrazioni pubbliche locali ed EXPO 2015 s p a ;
• sostenere l’assegnazione al territorio lombardo di ulteriori eventi sportivi, al fine di incrementare la potenzialità di occasioni attrat-tive e le sinergie con iniziative di altra natura nel periodo dell’esposizione, favorendo la presenza di visitatori alla manifestazione
Al fine di realizzare i suddetti obiettivi, le parti si impegnano a valorizzare l’occasione offerta dall’Esposizione Universale, quale oppor-tunità per contribuire ad accrescere in Lombardia la cultura dello sport, soprattutto nelle sue declinazioni tematiche affini al concept “Nutrire il pianeta, energia per la vita”
Gli assi d’intervento sopra individuati potranno essere integrati e/o rimodulati, previa approvazione da parte del Comitato di Coordi-namento, di cui all’art 4
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Articolo 3 Interventi e quadro finanziario
Il quadro finanziario complessivo del presente accordo per il triennio 2013-2015 è pari a Euro 19 681 000, ripartito tra i quattro Assi d’intervento come indicato nella seguente Tabella
Soggetti Asse 1 Asse 2 Asse 3 Asse 4 TotaleRegione Lombardia 16 000 000 1 300 000 1 330 000 300 000 18 930 000USR 80 000 80 000Coni 190 000 250 000 60 000 500 000Cip 2 000 45 000 114 000 10 000 171 000Totale 16.002.000 1.615.000 1.694.000 370.000 19.681.000
Il piano finanziario che individua gli apporti dei soggetti sottoscrittori, potrà essere integrato con ulteriori risorse degli stessi, nonché di altri soggetti esterni Eventuali risorse aggiuntive e/o variazioni rispetto al quadro delineato saranno approvate dal Comitato di Coordinamento, di cui all’art 4
Articolo 4 Comitato di Coordinamento
Al fine di assicurare il perseguimento degli obiettivi di cui al presente accordo, è istituito un Comitato di Coordinamento (d’ora innanzi semplicemente Comitato), organo di indirizzo e sorveglianza, composto dall’Assessore Regionale competente per materia che lo pre-siede, lo convoca e lo governa, dal Direttore Generale dell’USR, dal Presidente del CONI Lombardia, dal Presidente del CIP Lombardia o loro delegati
Partecipano ai lavori del Comitato i Presidenti di ANCI Lombardia e UPL o loro delegati
Il Comitato:
a) nomina la Segreteria Tecnica, di cui all’art 5, della quale si avvale per l’esercizio delle proprie funzioni;
b) fornisce indicazioni alla Segreteria Tecnica per la predisposizione delle azioni;
c) approva le azioni proposte dalla Segreteria Tecnica;
d) sovrintende alla realizzazione delle azioni;
e) procede alla valutazione dell’efficacia e dell’efficienza delle politiche realizzate, sulla base delle relazioni e delle attività di moni-toraggio e istruttoria predisposte dalla Segreteria Tecnica;
f) approva eventuali modificazioni e/o integrazioni, anche di carattere finanziario dell’Accordo e delle azioni approvate;
g) verifica il rispetto degli impegni assunti dalle parti ponendo in essere le iniziative idonee a garantire la completa realizzazione degli interventi previsti;
h) approva le proposte di adesione all’Accordo da parte di altri soggetti pubblici e privati, che ne condividano le finalità e contri-buiscano finanziariamente alla realizzazione degli obiettivi;
i) dirime eventuali controversie in ordine all’interpretazione e all’applicazione delle disposizioni contenute nel presente Accordo
Il Comitato si riunisce almeno una volta all’anno per valutare lo stato di attuazione dell’Accordo e per approvare le azioni proposte dalla Segreteria Tecnica, nonché ogni volta che le parti lo ritengano utile o necessario
Articolo 5 Segreteria Tecnica
La Segreteria Tecnica è l’organo che fornisce il supporto tecnico all’attività di indirizzo e sorveglianza indicate dal Comitato
La Segreteria Tecnica, coordinata da un rappresentante dirigenziale di Regione Lombardia, è costituita da un massimo di due com-ponenti indicati da ciascun soggetto sottoscrittore ed aderente, e svolge i seguenti compiti:
a) individua e propone le azioni attuative degli obiettivi individuati negli assi di intervento su indicazione del Comitato, comprese quelle rivolte ad ottimizzare la comunicazione, la promozione ed il monitoraggio dell’Accordo nel suo complesso;
b) propone al Comitato eventuali modificazioni e/o integrazioni dell’Accordo e delle azioni;
c) individua per ogni azione prevista dagli assi di intervento, in linea con le indicazioni del Comitato, il soggetto responsabile del coordinamento, organizzazione e gestione delle attività programmate
Articolo 6 Impegni delle parti
I soggetti sottoscrittori e aderenti si impegnano, nello svolgimento delle attività di propria competenza, a:
a) rispettare le condizioni concordate ed indicate nel presente accordo;
b) utilizzare forme di immediata collaborazione e di stretto coordinamento, con il ricorso in particolare agli strumenti di semplifica-zione dell’attività amministrativa e di snellimento dei procedimenti di decisione e di controllo previsti dalla normativa vigente;
c) procedere periodicamente alla verifica dell’avanzamento degli interventi e, se necessario, a proporre gli eventuali aggiornamen-ti al Comitato;
d) attivare ed utilizzare a pieno ed in tempi rapidi le risorse finanziarie individuate nel presente accordo per la realizzazione delle diverse attività e tipologie di intervento;
e) rimuovere ogni ostacolo procedurale in ogni fase procedimentale di realizzazione degli interventi
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Articolo 7 Durata
Il presente Accordo rimane in vigore sino al 31 dicembre 2015
Regione Lombardia……………………
Ufficio Scolastico Regionale…………………
CONI - Comitato Regionale Lombardia…………………
CIP - Comitato Regionale Lombardia…………………………
Aderiscono all’accordo:
ANCI Lombardia………………………
Unione Province Lombarde…………
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D.g.r. 13 settembre 2013 - n. X/671Integrazione al “Programma di promozione per lo sviluppo delle destinazioni turistiche della Lombardia per l’anno 2013” approvato con d.g.r. n. IX/4256 del 25 ottobre 2012
LA GIUNTA REGIONALEVista la l r 16 luglio 2007 n 15 «Testo unico delle leggi regio-
nali in materia di turismo» e in particolare l’articolo 2 comma 1 lettera f) - laddove tra le finalità della Legge si pone in evidenza la promozione della «immagine turistica regionale sui mercati mondiali, valorizzando le risorse e le caratteristiche dei diversi ambiti territoriali» - e l’articolo 6 comma 1 lettera b) - che pre-vede la partecipazione della Giunta regionale a manifestazioni nazionali ed internazionali, fiere ed esposizioni;
Vista la d g r n IX/4256 del 25 ottobre 2012 «Programma di Promozione per lo sviluppo delle destinazioni turistiche della Lombardia»;
Vista la d g r X/539 del 2 agosto 2013 «Assestamento di Bilan-cio 2013» che assegna ulteriori fondi per la promozione dell’of-ferta turistica della Lombardia anche attraverso la partecipazio-ne alle manifestazioni fieristiche del settore turismo;
Dato atto delle priorità rispetto ai mercati e alle azioni di pro-mozione turistica espresse dagli operatori del settore e dai part-ner istituzionali acquisite agli atti della struttura, entro il termine stabilito, attraverso la adesione di partecipare alle iniziative di promozione turistica in Italia e all’Estero;
Ritenuto di poter accogliere in parte le istanze espresse dagli operatori e dai partner istituzionali a fronte della disponibilità fi-nanziaria sui capitoli di riferimento per la promozione turistica;
Rilevata pertanto la necessità di dover integrare il programma di promozione delle destinazioni turistiche della Lombardia per il 2013 per lo sviluppo dell’ attrattività dei singoli territori e a soste-gno della competitività degli operatori turistici, approvato con d g r n IX/4256 del 25 ottobre 2012 così come riportato nell’alle-gato A, parte integrante e sostanziale del presente atto;
Ritenuto altresì, di voler realizzare detto programma con le stesse modalità previste dalla citata d g r n IX/4256 del 25 ot-tobre 2012;
Dato atto che in fase di attuazione delle iniziative di detto pro-gramma verrà garantito il coordinamento con il Piano di Comu-nicazione Regionale;
Ritenuto di quantificare in € 170 000,00 le risorse finanziarie necessarie alla realizzazione delle ulteriori azioni di promozione previste per l’anno 2013 di cui al calendario riportato nell’alle-gato A, parte integrante e sostanziale alla presente deliberazio-ne, relative agli oneri per l’acquisizione degli spazi, l’allestimento ed i servizi accessori, oltre alla disponibilità residua di cui alla d g r n IX/4256 del 25 ottobre 2012;
Vista la l r 7 luglio 2008, n 20 «Testo unico delle leggi regionali in materia organizzazione e personale»;
Dato atto che il presente provvedimento è soggetto agli obbli-ghi di pubblicazione di cui agli artt 26 e 27 del d lgs n 33/2013;
All’ unanimità dei voti espressi nelle forme di legge, per i motivi in premessa;
DELIBERA1 di approvare l’Integrazione alla d g r 4256 del 25 ottobre 2012
«Programma di promozione per lo sviluppo delle destinazioni turisti-che della Lombardia per l’anno 2013», di cui all’allegato A, che co-stituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento;
2 di stabilire che le modalità di partecipazione degli operato-ri turistici pubblici e privati agli eventi regionali programmati sa-ranno disciplinate secondo quanto previsto in allegato B della d g r 4256 del 25 ottobre 2012;
3 di prevedere che i relativi finanziamenti siano attuati nel ri-spetto del regolamento (CE) n 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo relativo all’applicazione degli artt 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore ed in partico-lare degli artt 1, 2 e 3 del medesimo Regolamento;
4 di prevedere per la realizzazione delle azioni integrative oggetto di tale provvedimento una disponibilità finanziaria di € 170 000,00 con l’imputazione della spesa a valere sul capitolo 7 01 103 7856 del bilancio 2013 oltre alla disponibilità residua di cui alla d g r n IX/4256 del 25 ottobre 2012;
5 di disporre la pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della Re-gione Lombardia e sul sito www regione lombardia it della pre-sente deliberazione e del suo allegato
Il segretario: Marco Pilloni——— • ———
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 14 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO A
INTEGRAZIONE AL PROGRAMMA DI PROMOZIONE TURISTICA 2013
NUOVE MANIFESTAZIONI ITALIA/ESTERO
Data INIZIATIVA LOCALITA' TIPOLOGIA
20 - 22 SETTEMBRE WTE - Siti Unesco ASSISI CULTURALE
24-27 OTTOBRE CITM KUNMING GENERALE
28 - 30 NOVEMBRE T&T VARSAVIA GENERALE
30 NOVEMBRE / 8 DICEMBRE ARTIGIANO IN FIERA MILANO GENERALE
IMPLEMENTAZIONE AREA ESPOSITIVA INIZIATIVE GIA' PREVISTE
24 - 27 SETTEMBRE TOP RESA PARIGI GENERALE
11/14 Novembre 2013 IGTM 2013
1) Crans Montana Svizzera Omega European Masters
5/8 Settembre 2013; 2) Italian Golf Open Torino
19/22 Settembre 2013; 3) IGTM Costa Dorata 11/14
Novembre 2013
Azioni a supporto della candida-tura di IGTM 2014 a Como
17 / 19 OTTOBRE TTI RIMINI TRADE
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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D.g.r. 13 settembre 2013 - n. X/676Proposta di istituzione della riserva naturale Della Rocca, del Sasso e parco lacuale del comune di Manerba del Garda (BS)
LA GIUNTA REGIONALEVisto il Titolo II, Capo I della legge regionale 30 novembre 1983,
n 86 «Piano regionale delle aree protette Norme per l’istituzione e la gestione delle riserve, dei parchi e dei monumenti naturali nonché delle aree di particolare rilevanza naturale e ambienta-le» e successive modificazioni, che stabilisce, tra l’altro, il regime delle riserve naturali regionali;
Visto in particolare l’art 12 della stessa legge che definisce le procedure per l’istituzione e la gestione delle riserve naturali, prevedendo tra l’altro, che le stesse possano essere istituite an-che al di fuori dalle aree individuate nell’allegato A lettera b del-la legge regionale 30 novembre 1983, n 86;
Visto il Titolo III, art 22, della legge 6 dicembre 1991, n 394, che detta i principi fondamentali per l’istituzione e la disciplina delle aree naturali protette regionali;
Preso atto: − della nota prot 13465 del 02 novembre 2012, agli atti del-la competente Direzione Generale in data 9 novembre 2012, prot F1 2012 0022180, con la quale il Comune di Manerba del Garda (BS) ha chiesto l’istituzione della ri-serva naturale orientata «Della Rocca del Sasso e parco lacuale»;
− della deliberazione di Giunta Comunale n 144 del 11 ottobre 2012 del Comune di Manerba del Garda (BS) avente ad oggetto la proposta per l’istituzione della ri-serva naturale orientata «Della Rocca del Sasso e parco lacuale» contenente in allegato il documento di indirizzo;
− della nota prot 8809 del 15 luglio 2013, agli atti della competente Direzione Generale in data 26 luglio 2013, prot T1 2013 0026954, del Comune di Manerba del Gar-da (BS) contenente integrazioni a perfezionamento della proposta di istituzione;
− della deliberazione di Giunta Comunale n 75 del 20 giu-gno 2013 del Comune di Manerba del Garda (BS) aven-te ad oggetto la proposta per l’istituzione della riserva na-turale orientata «Della Rocca del Sasso e parco lacuale» contenente le integrazioni pervenute dagli enti interessati
− degli esiti della Conferenza programmatica, prevista dall’art 22, comma 1° lett a) della legge Quadro sulle aree protette, n 6 dicembre 1991, n 394, svoltasi il 21 giu-gno 2012 presso la sede del Comune di Manerba del Garda (BS) a cui hanno partecipato: Regione Lombar-dia, Provincia di Brescia, STER di Brescia, Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, Comune di Ma-nerba del Garda, CNR-IREA di Milano, segretario del Par-co delle Colline Moreniche del Garda;
− delle risultanze degli studi interdisciplinari e del docu-mento di indirizzo, finalizzati alla proposta di istituzione della riserva naturale «Della Rocca del Sasso e parco lacuale»;
Riferito quanto segue dal Dirigente della Struttura «Valorizza-zione delle aree protette e biodiversità» della Direzione Genera-le «Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile», con riferimento al documento di indirizzo allegato alla richiesta d’istituzione riserva naturale orientata:
− l’ambito da assoggettare a tutela risulta, complessiva-mente pari a circa 200 ha di estensione, si compone di una porzione di territorio costiero, interessante una super-ficie di 116,2 ha, e di un’area lacustre, per uno sviluppo di 84,8 ha;
− all’interno della riserva sono ricompresi il parco archeo-logico e naturalistico della Rocca del Sasso, i versanti del monte Re e le aree agricole ricomprese tra la frazione sto-rica di Montinelle e San Giorgio, nonché il bacino dell’a-rea umida del Bus della Paul;
Valutate positivamente le esigenze di conservazione dell’area in questione, tenuto conto delle caratteristiche naturalistiche, paesaggistiche e archeologiche, anche al fine di promuovere la ricerca scientifica e la fruizione a scopo didattico;
Ritenuto pertanto di procedere all’istituzione della riserva na-turale, così come individuata nella cartografia in scala 1:5 000, allegato 1, parte integrante della presente deliberazione;
Visto l’art 11 della citata legge regionale 30 novembre 1983, n 86, «Classificazione delle riserve naturali»;
Visto l’art 15 della citata legge regionale 30 novembre 1983, n 86, che prevede l’applicazione di norme di salvaguardia sta-bilite in relazione di ciascuna riserva;
Considerato che, in relazione alle qualità ambientali descrit-te, la conservazione delle peculiarità naturalistiche comporta l’inibizione degli interventi e delle attività suscettibili di compro-mettere le caratteristiche ecologiche delle aree interessate dal provvedimento istitutivo;
Ritenuto che non sussistono impedimenti ad avviare la proce-dura di istituzione della riserva naturale, come stabilito dall’art 12 della legge regionale 30 novembre 1983, n 86 e successive modificazioni e per gli effetti di cui al 2° comma dell’art 2;
A voti unanimi espressi nelle forme di legge;DELIBERA
I di proporre:a L’istituzione della riserva naturale orientata «Della Rocca
del Sasso e parco lacuale» nel Comune di Manerba sul Garda (BS), la cui perimetrazione è individuata nella planimetria in scala 1:5 000 che forma parte integrante della presente deliberazione, con le seguenti finalità:
− salvaguardare e valorizzare le caratteristiche natu-rali, paesaggistiche e archeologiche dell’area coin-volta, attualmente assoggetta a tutela dal PLIS della Rocca e del Sasso di Manerba del Garda;
− tutelare gli elementi di singolarità floro-faunistica, paesaggistica ed archeologica esistenti;
− conservare gli equilibri bio-ecologici, idraulici e idrogeologici;
− introdurre forme di gestione del territorio volte alla conservazione dei valori ambientali, antropologici, archeologici e agro-silvo-forestali tradizionali;
− promuovere l’attività di educazione, formazione, ricreazione e ricerca scientifica, sia nell’ambito del contesto naturale, sia per le attività agricole esistenti;
− disciplinare le attività antropiche e gli accessi al par-co, orientando la fruizione dell’area a fini ricreativi, scientifici e didattici;
− tutelare le caratteristiche naturali e paesaggistiche dell’area;
− proteggere e conservare integralmente la natura e l’ambiente;
− sorvegliare ed orientare scientificamente l’evoluzio-ne della natura;
− disciplinare e controllare l’accesso e la fruizione del territorio a fini ricreativi scientifici e didattici;
− regolamentare le attività antropiche; − contribuire, di concerto al contemporaneo pro-
cedimento di istituzione del PLIS della Valtenesi (l r 86/1983), promosso dai comuni di Manerba, Moni-ga, Padenghe, Polpenazze del Garda e Soiano del Lago (attualmente in corso di redazione da parte dell’Unione dei Comuni della Valtenesi, in colla-borazione con la Provincia di Brescia), alla realiz-zazione del progetto di rete ecologica regionale e provinciale;
b la classificazione della riserva, ai sensi dell’art 11 della legge regionale 30 novembre 1983, n 86, è di tipo «riser-va naturale orientata»;
II) di affidare, ai sensi dell’art 13 della legge regionale 30 no-vembre 1983, n 86 la gestione della Riserva Naturale orientata «Della Rocca del Sasso e parco lacuale» al Comune di Maner-ba sul Garda (BS);
III) di stabilire che nell’area della Riserva, come norme di sal-vaguardia a far tempo dalla data di pubblicazione della pre-sente deliberazione e fino all’entrata in vigore della deliberazio-ne istitutiva e comunque non oltre due anni, vigono i seguenti divieti;
Nell’area della Riserva naturale orientata è vietato:1 accedere e transitare con mezzi di trasporto a mo-
tore se non esplicitamente autorizzati dall’ente ge-store, salvo i mezzi di servizio di ordine pubblico, di vigilanza e di soccorso nonché, se appositamente autorizzati, i mezzi di trasporto pubblico, i mezzi ne-cessari all’attività agricola, le unità adibite a opera-zioni di controllo e assistenza delle attività di interes-
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– 16 – Bollettino Ufficiale
se pubblico, sia per quanto riguarda le aree terrestri sia per l’ambito lacustre;
2 l’ammaraggio e il decollo di idrovolanti, nonché l’at-terraggio e il decollo o lo svolgimento di attività di lavoro aereo con elicotteri, salvo specifica autorizza-zione dell’Ente Gestore, fatti salvi gli interventi degli aeromobili impiegati nella vigilanza e nel soccorso;
3 svolgere attività, anche di carattere temporaneo, non preventivamente autorizzate dall’ente gestore, che possano comportare alterazioni alla qualità dell’ambiente e quindi risultare incompatibili con le finalità della riserva;
4 organizzare, in assenza di specifica autorizzazio-ne dell’Ente Gestore, manifestazioni folkloristiche, ludico-ricreative o sportive, attività commerciali e/o pubblicitarie, nonché campeggiare ;
5 navigare nel parco lacuale della Riserva se non espressamente autorizzato dall’ente gestore e fatto salvo quanto disposto dalle specifiche norme vigen-ti in materia sia a livello regionale, provinciale e in-terprovinciale, sia per quanto riguarda la disciplina del demanio lacuale e della navigazione sul lago di Garda La navigazione è consentita solo nella fascia costiera delimitata dagli appositi segnali su boe a natanti a vela, a remi, a pedale e alle tavole a vela, escludendo l’ammaraggio e il decollo di idrovolanti e di altri tipi di aeromobili, salvo negli eventuali corri-doi appositamente delimitati nel piano di gestione;
6 realizzare nuovi edifici o interventi sull’edificato esi-stente diversi dall’ordinaria e straordinaria manu-tenzione, consolidamento, restauro o ristrutturazione edilizia che in ogni caso non possono comportare aumento di volumetrie o di superficie coperta o di variazione di sagoma salvo quanto diversamente normato dal piano di gestione;
7 realizzare nuovi insediamenti produttivi, anche agri-coli, o ampliare quelli esistenti, salvo quanto diversa-mente normato dal piano di gestione;
8 realizzare strutture turistico-ricettive, di balneazione, nuovi campeggi liberi o organizzati, insediamenti o impianti turistici di qualsiasi tipo, attrezzature ludico-ricreative, spazi di sosta per veicoli, tende, camper o caravans;
9 aprire nuove strade, sentieri o percorsi in genere, ov-vero costruire, modificare, ampliare, asfaltare strade esistenti, fatti salvi gli interventi espressamente auto-rizzati o realizzati dall’ente gestore, che si rendessero necessari a fini manutentivi, fruitivi o previsti dal pia-no di gestione della riserva;
10 realizzare nuovi moli di attracco e pontili, strutture palafitticole o galleggianti; eventuali interventi sulle strutture esistenti dovranno essere preventivamente autorizzati dall’ente gestore;
11 costruire infrastrutture e/o servizi tecnologici in ge-nere, fatti salvi gli interventi espressamente autoriz-zati o realizzati dall’ente gestore previsti dal piano di gestione della riserva;
12 realizzare nuove recinzioni o spostare le esistenti, se non per dimostrata esigenza di sicurezza e comun-que a seguito di autorizzazione rilasciata dall’ente gestore; le eventuali manutenzioni delle recinzioni esistenti dovranno essere preventivamente autoriz-zate dall’ente gestore; in caso di necessità di sostitu-zione di recinzioni esistenti, l’autorizzazione dell’Ente Gestore dovrà obbligatoriamente prevedere il ricor-so a tipologie strutturali consone agli aspetti pae-saggistici e naturalistici propri del contesto;
13 svolgere attività di discarica, deposito, stoccaggio, estrazione di materiali inerti, coltivare cave, scavi od esercitare qualsiasi attività che determini modifiche sostanziali della morfologia del suolo o del fondale lacuale, fatti salvi gli interventi autorizzati dall’ente gestore finalizzati al miglioramento ambientale e fru-itivo della riserva, acquisito, se richiesto dalle circo-stanze, il parere della competente Soprintendenza;
14 attuare interventi che modifichino il regime e/o la composizione delle acque, attivare nuove captazio-ni di sorgenti e derivazioni di corpi idrici superficiali, fatti salvi gli interventi di difesa idraulica e/o previsti
dal piano di gestione, per i quali deve essere co-munque acquisito l’assenso dell’ente gestore;
15 attuare interventi che comportino un’alterazione della linea di costa e dell’organizzazione naturale e antropica in essere; eventuali sistemazioni delle sponde lacuali dovranno essere realizzate, previa autorizzazione dell’ente gestore, tramite l’utilizzo di elementi naturali e con tecniche di ingegneria naturalistica;
16 svolgere attività di pascolo, salvo preventiva auto-rizzazione dell’ente gestore rilasciata nei periodi e nelle aree appositamente individuate dal piano di gestione per tale scopo;
17 accendere fuochi o fiamme libere all’aperto, abban-donare rifiuti di qualsiasi natura o costituire depositi permanenti o temporanei di materiali dismessi;
18 tagliare, raccogliere, asportare o danneggiare la flora spontanea, anche quella prodottasi nei corsi d’acqua, nel lago o sui terreni di ripa soggetti a pe-riodiche sommersioni, fatte salve le attività previste dal piano di gestione o autorizzate dall’ente gestore e la ricerca scientifica preventivamente autorizzata;
19 entrare nelle aree vegetate dei canneti, gettare og-getti o rifiuti, tagliare o danneggiare i canneti, ac-cendervi fiamme libere nei pressi o liberarvi animali;
20 introdurre e/o reintrodurre specie animali o vegetali estranee all’ecosistema della riserva;
21 esercitare la caccia, ai sensi dall’art 22, comma 6, della legge 6 dicembre 1991, n 394 e dell’art 43, comma 1, lett b) della L R 16 agosto 1993, n 26;
22 esercitare la pesca al di fuori dei limiti stabiliti dalle norme vigenti in materia e dagli strumenti di piani-ficazione di settore (Norme regionali e interprovin-ciali, Piano ittico provinciale, regolamenti di pesca, ecc…) e da quanto dettagliato dal piano di ge-stione L’attività piscatoria consentita all’interno del parco lacuale inoltre, è consentita nel rispetto dei divieti e delle limitazioni particolari all’esercizio della pesca, introdotte dalla provincia allo scopo di con-servare l’ambiente dell’area regionale protetta o di sue zone particolari, riequilibrare le comunità ittiche delle acque ricomprese nella riserva, in coerenza con le finalità di protezione, conservazione e valoriz-zazione del patrimonio ittico autoctono e di riqualifi-cazione degli ambienti acquatici perseguite anche dal piano di gestione
23 fatte salve le attività piscatorie di cui al punto pre-cedente, disturbare, danneggiare, catturare, dare da mangiare o uccidere animali selvatici, terrestri o acquatici, raccogliere o distruggere i loro nidi, tane o giacigli, danneggiare o distruggere il loro ambien-te, appropriarsi di animali rinvenuti morti o di parti di essi, fatte salve le attività previste dal piano, gli in-terventi di ricerca scientifica e di carattere igienico-sanitario espressamente autorizzati;
24 introdurre cani senza guinzaglio, tranne quelli im-piegati in operazioni di soccorso, da lavoro per il pascolo;
25 prelevare e/o danneggiare il patrimonio archeolo-gico, storico e artistico della riserva, i reperti arche-ologici, le emergenze architettoniche, le strutture impiegate per la musealizzazione e l’ambiente, gli insediamenti antichi e i depositi archeologici sepolti, salvo quanto autorizzato dall’ente gestore per atti-vità di conservazione e ricerca in accordo con la competente Soprintendenza;
26 raccogliere ed asportare fossili e reperti in genere, salvo quanto autorizzato dall’ente gestore per attivi-tà di studio e ricerca scientifica;
27 attuare interventi, anche di modesta entità, all’inter-no della riserva che comportino scavi nel sottosuolo, in riva lago o sott’acqua, se non preventivamente autorizzati e segnalati alla Soprintendenza Archeo-logica competente;
Nell’area di rispetto della Riserva naturale è vietato:1 svolgere attività, anche di carattere temporaneo,
non preventivamente autorizzate dall’ente gestore, che possano comportare alterazioni alla qualità
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dell’ambiente e quindi risultare incompatibili con le finalità della riserva;
2 realizzare nuovi insediamenti produttivi, anche agri-coli, o ampliare quelli esistenti, salvo quanto diversa-mente normato dal piano di gestione;
3 realizzare nuovi moli di attracco e pontili, strutture palafitticole o galleggianti; eventuali interventi sulle strutture esistenti dovranno essere preventivamente autorizzati dall’ente gestore;
4 costruire infrastrutture e/o servizi tecnologici in ge-nere, fatti salvi gli interventi espressamente autoriz-zati o realizzati dall’ente gestore previsti dal piano di gestione della riserva;
5 svolgere attività di discarica, deposito, stoccaggio, estrazione di materiali inerti, coltivare cave, scavi od esercitare qualsiasi attività che determini modifiche sostanziali della morfologia del suolo o del fondale lacuale, fatti salvi gli interventi autorizzati dall’ente gestore finalizzati al miglioramento ambientale e fru-itivo della riserva, acquisito, se richiesto dalle circo-stanze, il parere della competente Soprintendenza;
6 attuare interventi che modifichino il regime e/o la composizione delle acque, attivare nuove captazio-ni di sorgenti e derivazioni di corpi idrici superficiali, fatti salvi gli interventi di difesa idraulica e/o previsti dal piano di gestione, per i quali deve essere co-munque acquisito l’assenso dell’ente gestore;
7 svolgere attività di pascolo, salvo preventiva auto-rizzazione dell’ente gestore rilasciata nei periodi e nelle aree appositamente individuate dal piano di gestione per tale scopo;
8 accendere fuochi o fiamme libere all’aperto, abban-donare rifiuti di qualsiasi natura o costituire depositi permanenti o temporanei di materiali dismessi;
9 tagliare, raccogliere, asportare o danneggiare la flora spontanea, anche quella prodottasi nei corsi d’acqua, nel lago o sui terreni di ripa soggetti a pe-riodiche sommersioni, fatte salve le attività previste dal piano di gestione e la ricerca scientifica preven-tivamente autorizzata;
10 introdurre e/o reintrodurre specie animali o vegetali estranee all’ecosistema della riserva;
11 esercitare la caccia, ai sensi dall’art 22, comma 6, della legge 6 dicembre 1991, n 394 e dell’art 43, comma 1, lett b) della L R 16 agosto 1993, n 26;
12 fatte salve le attività piscatorie di cui al punto pre-cedente, disturbare, danneggiare, catturare, dare da mangiare o uccidere animali selvatici, terrestri o acquatici, raccogliere o distruggere i loro nidi, tane o giacigli, danneggiare o distruggere il loro ambien-te, appropriarsi di animali rinvenuti morti o di parti di essi, fatte salve le attività previste dal piano, gli in-terventi di ricerca scientifica e di carattere igienico-sanitario espressamente autorizzati;
13 introdurre cani senza guinzaglio, tranne quelli im-piegati in operazioni di soccorso e da lavoro per il pascolo;
14 prelevare e/o danneggiare il patrimonio archeolo-gico, storico e artistico della riserva, i reperti arche-ologici, le emergenze architettoniche, le strutture impiegate per la musealizzazione e l’ambiente, gli insediamenti antichi e i depositi archeologici sepolti, salvo quanto autorizzato dall’ente gestore per atti-vità di conservazione e ricerca in accordo con la competente Soprintendenza;
15 raccogliere ed asportare fossili, minerali, rocce, ter-riccio e reperti in genere, salvo quanto autorizzato dall’ente gestore per attività di studio e ricerca scientifica;
16 attuare interventi, anche di modesta entità, all’inter-no della riserva che comportino scavi nel sottosuolo, in riva lago o sott’acqua, se non preventivamente autorizzati e segnalati alla Soprintendenza Archeo-logica competente;
IV) Che i divieti contenuti nei punti precedenti prevalgono su eventuali previsioni difformi contenute negli strumenti urbanistici del Comune di Manerba del Garda (BS)
——— • ———
V) Di disporre che l’ente gestore provvederà ad approvare un regolamento per le modalità di accesso alla riserva e per la ri-cerca scientifica
VI) Di disporre che l’ente gestore provvederà alla realizzazio-ne del piano ed alla gestione della riserva con i contributi as-segnati dalla Regione in base ai piani di riparto annuali previsti dall’art 40 della l r 86/83, nonché con risorse proprie od altri finanziamenti
VII) Di disporre la pubblicazione del presente atto sul Bollet-tino Ufficiale della Regione e altrettanto provvederà il comune interessato sul rispettivo albo, al fine di consentire a chiunque, entro i 60 giorni dalla pubblicazione, di presentare osservazioni alla Giunta regionale che provvederà con successivo provvedi-mento a trasmetterle al Consiglio regionale unitamente alle pro-prie controdeduzioni
II segretario: Marco Pilloni
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MANERBA DEL GARDA
SAN FELICE DEL BENACO
RISERVA NATURALE ORIENTATA
Proposta di Riserva naturale orientata (art. 11 lett. b) L.R. 86/1983)
Delimitazione della Riserva naturale orientata (art. 11 lett. b) L.R. 86/1983, sup. ter.: 200 ha)
1 Parco della Rocca e del Sasso di Manerba (superficie territoriale: 116,2 ha)
2 Parco lacuale di Manerba (superficie territoriale: 84,8 ha)
3 Aree di rispetto della Riserva (art. 11 c. 3 e 4 L.R. 86/83)
4 Area umida del Parco Archeologico Naturalistico
PARCO LOCALE DI INTERESSE SOVRACOMUNALE
PLIS della Valtenesi (art. 34 L.R. 86/1983) Sup. Terr. totale: 1.402 ha
PLIS della Valtenesi: comune di Manerba del Garda (sup. ter.: 511 ha)
PLIS della Rocca e del Sasso di Manerba d/G vigente (sup. ter.: 96,9 ha)
PROPOSTA DI ISTITUZIONE DELLA RISERVA NATURALE "DELLA ROCCA, DEL SASSO E PARCO LACUALE" NEL COMUNE DI MANERBA SUL GARDA.
(procedimento di istituzione avviato con Moniga, Padenghe, Polpenazze, Soiano)
DELIBERA DI GIUNTA N. DELBURL Serie
COMITATO PARCO COLLINE MORENICHE DEL GARDA
COMUNE DI MANERBA DEL GARDA
SCALA: 1:5.000TAVOLA: 01
ALLEGATO
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D.d.s. 12 settembre 2013 - n. 8176Avviso pubblico per la “Formazione insegnanti generazione web Lombardia per l’anno scolastico 2013/14” a sostegno delle politiche integrate di innovazione tecnologica nella didattica
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA INFRASTRUTTURE E STRUMENTI PER LA QUALITÀ DEL SISTEMA EDUCATIVO
Vista la l r 6 agosto 2007, n 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» ed in parti-colare l’articolo 29 che prevede che la Regione:
•valorizzi l’innovazione didattica e tecnologica per la qualifi-cazione del sistema di istruzione e formazione;
•promuova le attività di qualificazione del personale dell’i-struzione e formazione professionale e, nel rispetto delle competenze dello Stato, le attività di qualificazione del per-sonale in servizio nelle istituzioni scolastiche;
•promuova e valorizzi progetti di ricerca didattica e di inno-vazione pedagogica, fondati su esperienze concrete rea-lizzate da docenti e altri operatori in ambito scolastico ed extra scolastico;
Richiamati gli atti di programmazione regionale ed in parti-colare il Piano di Azione Regionale 2011/2015 per la program-mazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e la-voro e del sistema universitario lombardo» - approvato con d c r n IX/365 del 7 febbraio 2012 - ed il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura, di cui alla d c r n X/78 del 9 lu-glio 2013, che individuano, tra i criteri guida dell’azione di Go-verno regionale, l’investimento sull’educazione dei giovani per la crescita e lo sviluppo del capitale umano e per lo sviluppo di un’economia dinamica fondata sulla conoscenza, anche attra-verso l’adeguamento delle dotazioni tecnologiche degli istituti scolastici e formativi;
Dato atto del percorso di digitalizzazione e di sviluppo dell’in-novazione avviato a livello comunitario nell’anno 2010 tramite la cosiddetta Agenda Digitale Europea, iniziativa fondamentale dalla Strategia Europa 2020, che evidenzia il ruolo chiave del-le tecnologie dell’informazione e della comunicazione come strumento per il raggiungimento di elevati livelli di istruzione ed occupazione e di rilancio della competitività del tessuto econo-mico e di crescita sociale;
Rilevato che la citata Agenda Digitale europea ha individuato in particolare - quali azioni prioritarie per il perseguimento dei citati obiettivi - l’impegno degli Stati membri ad integrare l’ap-prendimento elettronico nelle politiche nazionali per moder-nizzare l’istruzione e la formazione, anche nei programmi, nella valutazione dei risultati formativi e nello sviluppo professionale di insegnanti e formatori;
Evidenziato che attraverso il «Piano Nazionale Scuola Digitale» del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono state avviate a livello nazionale nel 2012 una pluralità di azioni ed attività volte alla modernizzazione dell’istruzione, con l’obiet-tivo prioritario di sviluppare l’utilizzo delle tecnologie e dell’inno-vazione didattica nelle istituzioni scolastiche, anche attraverso una revisione complessiva degli ambienti di apprendimento capace di utilizzare la naturale familiarità e padronanza che le giovani generazioni hanno con le tecnologie;
Dato atto che, a partire dall’a s 2012/2013, è stato realizzato dalla Regione un percorso comune con il Ministero dell’Istruzio-ne, dell’Università e della Ricerca per l’attuazione e l’implemen-tazione nel territorio lombardo del citato «Piano Nazionale Scuo-la Digitale,» in un’ottica di ottimizzazione delle risorse, sinergia e complementarietà, mediante la realizzazione di azioni congiun-te volte all’innovazione tecnologica e digitale negli ambienti scolastici nonché alla crescita culturale degli studenti;
Richiamati a tal fine l’Accordo tra Regione Lombardia e Mi-nistero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca - approvato in schema con d g r n IX/3296 del 18 aprile 2012 - e la succes-siva intesa siglata in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 25 luglio 2012, con i quali è stata promossa la realizzazione di una specifica azione denominata «Generazione Web Lombar-dia», volta alla diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica attraverso un sostegno finanziario a favore delle istituzioni scolastiche - sta-tali e paritarie - e formative di secondo ciclo per l’acquisto di
strumentazione informatica e dispositivi digitali destinati al lavo-ro individuale e di gruppo degli studenti, tra loro integrabili ed interoperabili, con uno stanziamento complessivo di 9,2 milioni di Euro ed un contributo di Regione Lombardia pari a 4,5 milioni di Euro, di cui € 500 000 a titolo di premialità per le migliori inizia-tive progettuali;
Dato atto che, in attuazione dei citati Accordi con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, sono stati emana-ti specifici Avvisi pubblici per la diffusione nell’anno scolastico 2012/13, nelle istituzioni scolastiche e formative dei citati stru-menti di innovazione tecnologica nella didattica, a seguito dei quali sono state selezionate ed ammesse al finanziamento com-plessivamente n 331 scuole ed enti formativi;
Rilevata l’esigenza di consolidare e ottimizzare l’investimento realizzato nell’anno scolastico 2012/2013 attraverso il sostegno alla realizzazione di un’adeguata, capillare ed armonica attività di formazione nel territorio lombardo a favore del personale do-cente appartenente alle istituzioni scolastiche e formative am-messe al finanziamento nell’ambito dell’iniziativa «Generazione Web Lombardia» di cui alla d g r n IX/3296 del 18 aprile 2012;
Richiamato che in attuazione della d g r 3296/2012, Regione Lombardia ha emanato nel corso del 2012 due Avvisi pubblici per la diffusione nell’anno scolastico 2012/13 nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nel-la didattica (d d u o n 5314 del 15 giugno 2012 e d d s n 7210 del 7 agosto 2012) a seguito dei quali sono stati complessiva-mente ammesse a contributo n 329 istituzioni scolastiche sta-tali, paritarie e formative (d d s n 6796 del 27 luglio 2012, d d s n 7207 del 7 agosto 2012 e d d s n 8993 dell’11 ottobre 2012)
Vista la d g r 2 agosto 2013 n 558 «Approvazione delle linee guida per l’azione denominata «Formazione insegnanti genera-zione web Lombardia per l’anno scolastico 2013/2014» a soste-gno delle politiche integrate di innovazione tecnologica nella didattica»;
Ritenuto, pertanto necessario procedere, nel rispetto dei criteri approvati con la richiamata deliberazione di Giunta regionale n 558/2013, ad approvare l’ Avviso pubblico per la formazione insegnanti generazione web Lombardia per l’anno scolastico 2013/14, a sostegno delle politiche integrate di innovazione tecnologica nella didattica, a valere sui predetti avvisi di cui al d d u o n 5314 del 15 giugno 2012 e d d s n 7210 del 7 ago-sto 2012, come da allegato Allegato A e della modulistica per la presentazione della domanda di accesso dei contributi, Al-legato A1 «Elenco Istituzioni Scolastiche e Formative», Allegato A2 «Modulo di domanda di accesso ai contributi» e Allegato A3 «Scheda progetto», che costituiscono parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento;
Atteso che le risorse regionali disponibili per l’avviso in argo-mento ammontano complessivamente ad euro 700 000,00 a valere sui seguenti capitoli di spesa del bilancio regionale 2013 che offrono la necessaria disponibilità di competenza e di cassa:
• Capitolo 4 02 104 10134 euro 150 000,00
• Capitolo 4 02 104 10136 euro 350 000,00
• Capitolo 4 02 104 10137 euro 150 000,00
• Capitolo 4 02 104 10138 euro 50 000,00;Considerato che i soggetti beneficiari sono individuati tra
331 istituzioni scolastiche e formative ammesse al finanziamen-to nell’ambito degli avvisi pubblici dell’iniziativa «Generazione web Lombardia», di cui ai richiamati d d s 6796/2012, d d s 7207/2012 e d d s 8993/2012;
Preso atto che con d d s 11/10/20132 n, 8993 è stata dichiara-ta la decadenza dei contributi assegnati alle seguenti istituzioni scolastiche: Istituto Hensemberger di Monza e Istituto Superiore Ivan Piana di Lovere, i soggetti beneficiari si riducono da n 331 a n 329, così come dettagliato nel soprarichiamato allegato A1;
Ritenuto altresì di demandare a successivi provvedimenti del competente dirigente della Direzione generale Istruzione, For-mazione e Lavoro lo svolgimento di tutte le attività necessarie per l’attuazione del presente atto nonché i conseguenti atti di impegno e liquidazione delle risorse disponibili;
Vista la l r 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, non-ché il regolamento di contabilità regionale;
Vista la l r 20/2008 «Testo unico delle leggi regionali in mate-ria di organizzazione e personale» e ss mm ii nonché i provvedi-menti organizzativi della X legislatura, ed in particolare la d g r n X/87 del 29 aprile 2013 recante «II Provvedimento Organizza-tivo 2013»:
D) ATTI DIRIGENZIALI Giunta regionale
D.G. Istruzione, formazione e lavoro
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 20 – Bollettino Ufficiale
DECRETA1 Di approvare in attuazione della deliberazione di Giunta
regionale n 558/2013l, l’Avviso pubblico per la formazione in-segnanti generazione web Lombardia per l’anno scolastico 2013/14, a sostegno delle politiche integrate di innovazione tecnologica nella didattica, Allegato A e della modulistica per la presentazione della domanda di accesso dei contributi, Al-legato A1 «Elenco Istituzioni Scolastiche e Formative», Allegato A2 «Modulo di domanda di accesso ai contributi» e Allegato A3 «Scheda progetto», che costituiscono parte integrante e sostan-ziale del presente provvedimento;
2 di stabilire che le risorse regionali disponibili per l’Avviso di cui al punto 1, ammontano a complessivi euro 700 000,00 a valere sui seguenti capitoli di spesa del bilancio regionale 2013 che offrono la necessaria disponibilità di competenza e di cassa:
• Capitolo 4 02 104 10134 euro 150 000,00
• Capitolo 4 02 104 10136 euro 350 000,00
• Capitolo 4 02 104 10137 euro 150 000,00
• Capitolo 4 02 104 10138 euro 50 000,00;3 di demandare a successivi provvedimenti del competente
dirigente della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavo-ro lo svolgimento di tutte le attività necessarie per l’attuazione del presente atto nonché i conseguenti atti di impegno e liqui-dazione delle risorse disponibili;
4 di trasmettere per opportuna conoscenza il presente atto al MIUR e all’Ufficio Scolastico Regionale della Lombardia per gli adempimenti di competenza;
5 di disporre la pubblicazione del presente atto sul BURL di Regione Lombardia e sul sito web della D g Istruzione, Formazio-ne e Lavoro
II dirigente Alessandro Corno
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 21 –
ALLEGATO A
AVVISO PUBBLICO PER LA “FORMAZIONE INSEGNANTI GENERAZIONE WEB LOMBARDIA PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/14” A SOSTEGNO DELLE POLITICHE INTEGRATE DI INNOVAZIONE TECNOLOGICA NELLA DIDATTICA
INDICE
1. FINALITÀ E OGGETTO DELL’INTERVENTO2. DOTAZIONE FINANZIARIA3. SOGGETTI AMMISSIBILI ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI4. PROGETTI E SPESE AMMISSIBILI
4.1. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI E CONTENUTI DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICA4.2. SPESE AMMISSIBILI4.3. MASSIMALI DI SPESA
5. MODALITÀ E TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI ACCESSO AL CONTRIBUTO6. CRITERI E PROCEDURE DI VALUTAZIONE DEI PROGETTI7. ESITI DELLA VALUTAZIONE8. AVVIO E TERMINE DEI PERCORSI FORMATIVI9. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO E DI RENDICONTAZIONE DELLE SPESE
9.1. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO9.2. RENDICONTAZIONE
10. RINUNCE, VERIFICHE E CONTROLLI10.1 RINUNCE10.2 VERIFICHE E CONTROLLI
11. PUBBLICAZIONE E INFORMAZIONI12. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/199013. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N. 19614. DISPOSIZIONI FINALI - RIFERIMENTI NORMATIVI15. ALLEGATI AL PRESENTE AVVISO
______________________
1. FINALITÀ E OGGETTO DELL’INTERVENTOL’iniziativa regionale, di cui al presente Avviso, si richiama alle finalità definite nell’accordo approvato in sede di Conferenza Stato-Regioni il 25 luglio del 2012, concernente la diffusione nelle scuole di ogni ordine e grado dei progetti e delle azioni di innovazione didattica
Regione Lombardia, in attuazione della d g r 3296/2012, ha emanato nel corso del 2012 due Avvisi pubblici per la diffusione nell’an-no scolastico 2012/13 nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica (d d u o n 5314 del 15/06/2012 e d d s n 7210 del 7 agosto 2012) a seguito dei quali sono stati complessivamente ammesse a contributo n 329 istituzioni scolastiche statali, paritarie e formative (d d s n 6796 del 27 luglio 2012, d d s n 7207 del 7 agosto 2012 e d d s n 8993 dell’11 ottobre 2012)
Le attività sviluppate da Regione Lombardia, programmate con la richiamata d g r 3296/2012, hanno interessato istituzioni scolastiche secondarie di secondo ciclo statali, paritarie e istituzioni formative, che, nell’anno scolastico 2012/13 hanno implementato la attività didattica delle classi prime e terze, la strumentazione informatica destinata all’introduzione di modalità digitali nel lavoro individuale e di gruppo degli studenti, tra loro integrabili e interoperabili anche con altre classi e altre scuole
Al fine di ottimizzare l’investimento realizzato e di supportare le scuole al più ampio e proficuo utilizzo delle dotazioni strumentali ac-quisite, Regione Lombardia mette a disposizione ulteriori risorse finanziarie per una adeguata, capillare e armonica formazione dei docenti, così come indicato dagli obiettivi dell’Accordo Stato Regioni
Il presente avviso è, pertanto, finalizzato a sostenere la realizzazione, nell’anno formativo 2013-2014 interventi formativi per il personale docente al fine di diffondere e potenziare le competenze per l’utilizzo ottimale nelle nuove forme di didattica in modalità digitale, delle strumentazioni e tecnologie da destinare all’attività didattica individuale e di gruppo ed è rivolto ai docenti appartenenti alle istituzio-ni scolastiche e formative ammesse al finanziamento nell’ambito degli avvisi pubblici dell’iniziativa “Generazione web Lombardia”, di cui ai richiamati d d s 6796/2012, d d s 7207/2012 e d d s 8993/2012
2. DOTAZIONE FINANZIARIALe risorse finanziarie disponibili per il presente avviso ammontano a complessivi Euro 700 000,00, a valere sui capitoli di spesa
- Capitolo 4 02 104 10134 euro 150 000,00- Capitolo 4 02 104 10136 euro 350 000,00- Capitolo 4 02 104 10137 euro 150 000,00- Capitolo 4 02 104 10138 euro 50 000,00;
del bilancio regionale 2013
3. SOGGETTI AMMISSIBILI ALLA PRESENTAZIONE DEI PROGETTII progetti formativi potranno essere presentati dalle istituzioni scolastiche e formative ammesse al finanziamento nell’ambito degli avvisi pubblici dell’iniziativa “Generazione web Lombardia”, di cui ai richiamati d d s 6796/2012, d d s 7207/2012 e d d s 8993/2012, e organizzate in rete
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 22 – Bollettino Ufficiale
Ogni rete, composta da un minimo di 10 istituzioni scolastiche e/o formative, deve essere formalizzata con un accordo formale di partenariato (ATS - Associazioni Temporanee di Scopo) con l’individuazione di un soggetto capofila che svolgerà compiti di organizza-zione, direzione, progettazione dei moduli formativi e di rendicontazione dei costi sostenuti
Una istituzione scolastica o formativa può essere capofila soltanto di una rete Nel caso cui l’istituzione sia articolata in più sedi opera-tive accreditate, la stessa può appartenere anche a più reti
Il contributo regionale ai progetti verrà assegnato al soggetto capofila della rete, fino a esaurimento delle risorse disponibili
L’elenco delle istituzioni scolastiche e formative è contenuto nell’Allegato A1 al presente avviso
4. PROGETTI E SPESE AMMISSIBILISono ammissibili al finanziamento pubblico i progetti che rispettino le caratteristiche di seguito descritte
4.1. CARATTERISTICHE DEI PROGETTI E CONTENUTI DELLA PROGETTAZIONE DIDATTICAI progetti formativi devono essere in continuità con le azioni già svolte con i progetti ammessi all’iniziativa Generazione Web Lombardia 1 e 2 (d d u o n 5314 del 15 giugno 2012 e d d s n 7210 del 7 agosto 2012) e devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2013
I progetti devono essere presentati utilizzando il modello e il format allegati al presente avviso “Domanda di accesso ai contributi”, Allegato A2, e “Scheda progetto”, Allegato A3
La proposta progettuale deve essere articolata in moduli formativi compresi tra le 8 e le 16 ore di formazione d’aula, deve aver luogo presso le sedi operative accreditate e deve contenere i seguenti elementi:
• obiettiviformativi;• descrizioneeargomentitrattatineisingolimoduliformativi;• numerodiallieviattesopersingolomoduloformativo,conunminimodi10allieviemassimodi20allievi.
La proposta deve favorire:
• loscambiomultidisciplinaretradiversiindirizziscolasticidiistruzioneediistruzioneeformazioneprofessionale;• ladiffusionedellemiglioriesperienzematuratenell’ambitodellareteterritorialediriferimento;• ilmiglioramentodegliambientidiapprendimentoinmododarenderliadeguatiallenuoveesigenzedelladidatticasvolta
in forma digitale La proposta deve, inoltre, sviluppare la propensione da parte dei docenti all’utilizzo abituale delle tecnologie ITC nella didattica e deve sfruttare le potenzialità della rete e delle tecnologie e dell’apprendimento on-line anche con modelli innovativi per suppor-tare la didattica nelle scuole
Per la erogazione dei percorsi di formazione, il soggetto capofila della rete dovrà individuare docenti di comprovata esperienza, scelti tra:
• docentidelleistituzioniscolasticheeformativechepartecipanoallarete;• espertidiICT(informationandcommunicationtechnology)conesperienzanelsettoredellaeditoriaelettronica;• docentiericercatoriuniversitari;• espertidiICTappartenentiadassociazioniprofessionalirappresentativedeidocentie/odeidirigentiscolastici.
4.2. SPESE AMMISSIBILISono ammissibili al finanziamento le spese sostenute, dal soggetto capofila o dai partner, per la realizzazione delle attività formati-ve a favore degli insegnanti delle scuole appartenenti alla rete, organizzata come stabilito al punto 3
4.3. MASSIMALI DI SPESAIl costo massimo ora formazione/allievo è di € 13,34=
l costo massimo riconoscibile per ogni percorso formativo è dato dalla somma del costo di ogni singolo modulo formativo calco-lato nel modo seguente:
Costo modulo formativo = numero allievi atteso * numero ore previste * costo massimo ora formazione/allievo
Il contributo regionale massimo per ogni progetto presentato dalla rete può essere fino al 100% e, comunque, non superiore a € 22 000,00=
Il preventivo di progetto va presentato dettagliando le voci di spesa del piano dei conti nelle seguenti macro-categorie di spesa:PreparazioneRealizzazioneDirezione e controllo internoDiffusione risultati di progetto Costi indiretti
Non sono ammesse spese che non rientrano nelle categorie previste nel piano dei conti Il valore del percorso formativo può essere di importo superiore all’ammontare riconoscibile In tal caso, il valore eccedente il co-sto del percorso sarà a carico della rete
5. MODALITÀ E TERMINE DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE DI ACCESSO AL CONTRIBUTOLe domande di domande di accesso al contributo devono essere presentate esclusivamente tramite la procedura informatica dispo-nibile on-line all’indirizzo https://gefo servizirl it utilizzando i modelli e format allegati al presente avviso “Domanda di accesso ai contri-buti”, Allegato A2, e “Scheda progetto”, Allegato A3 La domanda dovrà essere scaricata dal sistema, sottoscritta con firma digitale dal Legale Rappresentante o da altro soggetto delegato con potere di firma e ricaricata a sistema
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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La domanda è redatta sotto forma di autocertificazione, ai sensi degli artt 46 e 47 del d p r 28 dicembre 2000, n 445 La Regione si riserva la possibilità di effettuare controlli sulla veridicità delle dichiarazioni fornite
Gli interessati potranno presentare domanda a mezzo PEC all’indirizzo lavoro@pec regione lombardia it entro il 30 settembre 2013
Non verranno prese in considerazione le domande pervenute oltre il termine perentorio sopra indicato, incomplete ovvero presentate con modalità difformi da quelle sopra indicate
6. CRITERI E PROCEDURE DI VALUTAZIONE DEI PROGETTIAlla scadenza del termine di presentazione delle domande di accesso al contributo un nucleo di valutazione appositamente costituito da Regione procederà al processo di istruttoria e valutazione dei progetti
Il punteggio massimo attribuibile a ciascun progetto sarà pari a 100 punti
La valutazione di merito sui singoli progetti terrà quindi conto dei seguenti criteri di valutazione:
Criteri Qualitativi di Valutazione Peso fino a
1. Strategia di intervento (max. punti 20) 1 1 Strategia di intervento coerente con le azioni già svolte con i progetti
ammessi all’iniziativa GWL 1 e 2 nell’anno scolastico 2012/13 20
2. Qualità delle attività progettuali(max. punti 30)
2 1Qualità e innovazione delle attività formative proposte che favoriscano scambi multidisciplinari tra diversi indirizzi scolastici di istruzione e formazione professionale
30
3. Diffusione(max. punti 20) 3 1
Potenzialità di diffusione delle esperienze maturate con il progetto formativo nell’ambito della rete territoriale di riferimento, volte a migliorare le competenze del corpo docenti delle singole istituzioni scolastiche partecipanti
20
4. Sostenibilità economico-finanziaria (max. punti 20)
4 1
Sostenibilità economico-finanziaria anche in riferimento a una eventuale quota di cofinanziamento a carico dei partner inclusi nella rete(0,5 punti per ogni punto percentuale di cofinanziamento assicurato fino ad un massimo di 15 punti)
20
5. Qualità delle attrezzature (max. punti 10) 5 1 Qualità delle attrezzature e delle strumentazioni didattiche e logistiche
messe a disposizione per la realizzazione degli interventi formativi 10
TOTALE 100 PUNTI
Ai fini dell’ammissibilità della candidatura sarà necessario raggiungere la soglia minima di 40 punti.
7. ESITI DELLA VALUTAZIONECompletata l’istruttoria e l’attività di valutazione da parte del Nucleo di Valutazione che dovrà concludersi entro 15 giorni dalla data di scadenza della presentazione delle domande di accesso al contributo, saranno approvate con apposito provvedimento del dirigente della Struttura competente:
• lagraduatoriadeiprogetti,conindicazionedeiprogettiammessiafinanziamentoeilrelativocontributoassegnatoneilimitidelle disponibilità finanziarie dell’Avviso;
• l’elencodelledomandeammesseenonfinanziate• l’elencodelledomandenonammesse.
8. AVVIO E TERMINE DEI PERCORSI FORMATIVILe attività formative dovranno essere avviate entro e non oltre il 31 ottobre 2013 e dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2013
Il capofila della rete dovrà inviare a Regione Lombardia, entro la data di inizio delle attività, l’atto costituivo della Associazione Temporanea di Scopo (ATS)
9. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO E DI RENDICONTAZIONE DELLE SPESE9.1. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTOIl contributo viene erogato al 100% in anticipazione all’atto della comunicazione di avvio del percorso
A garanzia dei contributi erogati, le anticipazioni a favore delle reti il cui capofila è una istituzione scolastica di natura giuridica di diritto privato, sono effettuabili solo previa costituzione di idonea garanzia fideiussoria bancaria o assicurativa, escutibile a prima richiesta, per un importo pari all’anticipazione da concedere, in conformità alle Linee guida sulle modalità di acquisizione, gestione, conservazione e controllo delle garanzie fideiussorie della d g r 1770 del 24 maggio 2011 pubblicata sul BURL Serie Ordinaria n 21del 27 maggio 2011, che dovrà pervenire in originale, entro 10 giorni dalla comunicazione di avvio del percorso, alla competente Struttura Infrastrutture e strumenti per la qualità del sistema educativo, il cui costo è da considerarsi quale spesa ammissibile
9.2. RENDICONTAZIONE Entro 30 giorni dalla data di conclusione del progetto, pena la decadenza dal contributo assegnato, dovrà essere inviata via pec all’indirizzo lavoro@pec regione lombardia it la relazione tecnica finale delle attività formative svolte, corredata dai giustificativi di spesa (in copia digitale firmata digitalmente)
Le spese dovranno essere rendicontate a costi reali, sulla base dei criteri del “Manuale per la rendicontazione a costi reali” del Fondo Sociale Europeo, approvato con d d u o del 10 ottobre 2012 n 8976
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– 24 – Bollettino Ufficiale
10. RINUNCE, VERIFICHE E CONTROLLI10.1 RINUNCEL’istituzione scolastica o formativa interessata, in caso di rinuncia al contributo assegnato, dovrà darne immediata comunicazio-ne a Regione Lombardia Tale comunicazione dovrà avvenire con le medesime modalità della presentazione della domanda
10.2 VERIFICHE E CONTROLLI È facoltà degli organi di controllo regionali effettuare visite e verifiche, anche senza preavviso e in ogni fase dell’attività, al fine di attivare a vario titolo la vigilanza sulle azioni finanziate
11. PUBBLICAZIONE E INFORMAZIONICopia integrale del presente Avviso pubblico e dei relativi allegati è pubblicata sul BURL e sul portale web di Regione Lombardia - Dire-zione generale Istruzione, Formazione e Lavoro al seguente indirizzo: www lavoro regione lombardia it
Per ulteriori informazioni è possibile contattare il funzionario referente dell’avviso Ruggero Grossoni, via mail al seguente indirizzo di posta dedicata: generazione web@regione lombardia it
12. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/1990Il responsabile del procedimento amministrativo per l’attuazione del bando, ai sensi del capo II della legge 241/1990 e s m i , è l’arch Alessandro Corno, dirigente della Struttura “Infrastrutture e strumenti per la qualità del sistema educativo” della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro
13. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003 N. 196Ai sensi del d lgs 30 giugno 2003 n 196, i dati acquisiti in esecuzione del presente Avviso pubblico sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti Titolare del trattamento dei dati è la Giunta Regionale della Lombardia Responsabile del trattamento è il Direttore generale della Direzione generale Istruzione, Formazione e Lavoro
14. DISPOSIZIONI FINALI – RIFERIMENTI NORMATIVI• L r 6 agosto 2007, n 19 «Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia» e successive
modifiche e integrazioni, e in particolare l’articolo 29, il quale prevede che la Regione incentiva la diffusione delle innovazioni per il rafforzamento della competitività del sistema economico regionale, anche attraverso l’innovazione didattica e tecnologica per la qualificazione del sistema di istruzione e formazione, nonché la promozione e la valorizzazione di progetti di ricerca didattica e di innovazione pedagogica;
• Programma Regionale di Sviluppo (PRS) della X legislatura, approvato con d c r n X/78 del 9 luglio 2013 che individua, tra i criteri guida dell’azione di Governo regionale, l’investimento sull’educazione dei giovani nonché l’innovazione, la semplificazione e la digitalizzazione, quali elementi indefettibili sia per un cambiamento culturale dell’azione della Pubblica Amministrazione sia per la crescita e lo sviluppo del capitale umano e per la competitività del sistema socio-economico lombardo;
• Piano di azione regionale 2011-2015 per la programmazione delle politiche integrate di istruzione, formazione e lavoro e del sistema universitario lombardo - approvato con d c r n IX/365 del 7 febbraio 2012, il quale prevede tra le azioni prioritarie l’adeguamento delle infrastrutture tecnologiche degli istituti scolastici e formativi alle nuove prospettive di digitalizzazione della scuola, anche sviluppando nuove forme organizzative;
• Approvazione dello schema di accordo preliminare tra Regione Lombardia e Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca per la diffusione nelle istituzioni scolastiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica;
• Decreto 5314 del 15 giugno 2012 di approvazione dell’Avviso Pubblico per la presentazione di progetti per la diffusione nelle istituzioni nelle istituzioni tecnologiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica;
• Decreto 7210 del 7 agosto 2012 di approvazione dell’Avviso Pubblico per la presentazione di progetti per la diffusione nelle istituzioni nelle istituzioni tecnologiche e formative di azioni di innovazione tecnologica nella didattica - Generazione Web Lombardia 2;
• D d u o del 10 ottobre 2012 n 8976 “Approvazione del Manuale di rendicontazione a costi reali di operazioni FSE - POR ob 2 2007/2013 - primo aggiornamento”
15. ALLEGATI AL PRESENTE AVVISO• Allegato A1 - Elenco delle istituzioni scolastiche e formative ammesse alla partecipazione al presente Avviso• Allegato A2 - Domanda di accesso ai contributi• Allegato A3 - Scheda progetto
16. RIEPILOGO SCADENZE• Presentazione progetti: entro il 30 settembre 2013; • Approvazione graduatoria definitiva progetti con indicazione dei progetti ammessi a finanziamento e relativo contributo
assegnato: entro il 15 ottobre 2013; • Avvio attività formative: entro il 31 ottobre 2013; • Conclusione attività formative: entro il 31 dicembre 2013• Rendicontazione: entro 30 gg dalla data di conclusione del progetto
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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ALLEGATO A1
ELENCO DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E FORMATIVE
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
1 I&FP Accademia Martesana Gorgonzola 154877
2 I&FP Accademia Professionale PBS 136109
3 I&FP AFOL Como 5372
4 I&FP AFOL Monza e Brianza 336317
5 I&FP AFOL Nord Ovest Milano 337168
6 I&FP AFOL Sud Milano 6050
7 I&FP Agenzia Formativa Prov Varese 122076
8 I&FP APOLF Pavia 133537
9 I&FP Art School 151013
10 I&FP Associazione Centro Studi Teorema 277239
11 I&FP ASSOCIAZIONE CENTRO STUDI TEOREMA 277239
12 I&FP Associazione La Nostra Famiglia 171456
13 I&FP Associazione Padre Monti 211149
14 I&FP ASSOCIAZIONE SCUOLE LAVORO ALTO MILANESE 9707
15 I&FP Associazione scuole professionali G Mazzini 216010
16 I&FP Associazione Somasca Formazione 223271
17 I&FP ATSS Top Style School 127859
18 I&FP AZIENDA BERGAMASCA FORMAZIONE 5426
19 I&FP CALAM 125110
20 I&FP CAPAC 125089
21 I&FP Centro Formazione AIB 259239
22 I&FP CFP Aldo Moro 153060
23 I&FP CFP Sondrio 126372
24 I&FP CFP Zanardelli 171919
25 I&FP CIOFS 15480
26 I&FP CNOS-FAP 6073
27 I&FP Cometa Formazione 120655
28 I&FP Consorzio Desio Brianza 6124
29 I&FP Consorzio Formazione Permanente 213042
30 I&FP ECFOP 15392
31 I&FP ENFAPI Como 201384
32 I&FP ENGIM 244070
33 I&FP ESPE 121645
34 I&FP ESSENCE S R L 1204960
35 I&FP Fond Giovanni e Irene Cova 157130
36 I&FP Fondazione Castellini 224810
37 I&FP Fondazione ENAC Lombardia - C F P Canossa 189562
38 I&FP Fondazione ENAIP 5384
39 I&FP Fondazione F Bertazzoni 178087
40 I&FP Fondazione I S B 128613
41 I&FP Fondazione Ikaros 38631
42 I&FP Fondazione Luigi Clerici 5498
43 I&FP Fondazione Santa Chiara 1098085
44 I&FP Galdus 5324
45 I&FP I L E M DI DANILO DISCACCIATI E C S A S 275827
46 I&FP IAL 5438
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 26 – Bollettino Ufficiale
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
47 I&FP ODPF Istituto Santa Chiara 226125
48 I&FP Ok School Academy 235979
49 I&FP Patronato San Vincenzo 221076
50 I&FP Scuola Bottega Artigiani di San Polo - Onlus 267000
51 I&FP Scuola d'Arte Fantoni 199965
52 I&FP Scuola Rodolfo Vantini 122042
53 I&FP Soc Cooperativa Immaginazione e Lavoro 365195
54 I&FP Starting Work Impresa Sociale 903097
55 Paritaria "FONDAZIONE AMBROSIANA PER LA CULTURA E L'EDUCAZIONE CATTOLICA - F A C E C" MIPS245008
56 Paritaria ACOF VAPMV0500Q VAPM08500X
57 Paritaria Casa dello studente Beato Corrado Ferrini
MNTD04500V MNTL03500P MNPL02500L MNPS00500L
58 Paritaria Chierici Regolari San PaoloLOPC015007 LOPS01500A MIPS20500T
59 Paritaria Chierici Regolari Somaschi COPS02500D
60 Paritaria Chierici Regolari Somaschi COPL11500E
61 Paritaria COLLEGIO ALESSANDRO VOLTA S P A LCPS01500L
62 Paritaria Collegio della Guastalla MITD91500A
63 Paritaria COLLEGIO ROTONDI VAPS025007
64 Paritaria Collegio San Carlo MIPS175007 MIPC16500D
65 Paritaria Collegio Vescovile S Alessandro BGPS02500P
66 Paritaria Collegio Villoresi San Giuseppe MIPS23500N MIPS1Q500Z
67 Paritaria Comune di Milano- Settore Servizi Minori e Giovani MITD5V500H
68 Paritaria Comunità Ebraica Milano MITD25500P
69 Paritaria DEDALO - SOCIETA' COOPERATIVA SOCIALE O N L U S COPL08500X
70 Paritaria EDUCATORI DEL TERZO MILLENIO - GIOVANNI PAOLO II MIPD0E5005
71 Paritaria Fondazione Sacro CuoreMISL025006 MIPS295009 MIPC06500L
72 Paritaria IIS A Maserati PVIS00900Q
73 Paritaria IP Alberghiero De Filippi VARH01500A
74 Paritaria IP Leonardo Da Vinci BGRF2Q5004
75 Paritaria IP San Bernardino BSRC02500Q
76 Paritaria Isituto Gonzaga MIPC09500C
77 Paritaria Isituto Regina Mundi MIPL30500D
78 Paritaria Isituto S Freud MITF005006
79 Paritaria Ist Prof Servizi per Agricoltura Sviluppo Locale CORA025003
80 Paritaria Istituti Paritari Edmomdo De Amicis MIPC04500B
81 Paritaria Istituti vari
BGPL01500V BGPS015004 BGPQ235008 BGRH005007
82 Paritaria Istituto A Volta - IT LCTB00500V
83 Paritaria Istituto A Volta - Sociosanitario LCRFH05008
84 Paritaria ISTITUTO CESARE ARICI BSPC01500D
85 Paritaria Istituto Don Gnocchi MIPC275001 MIPS345005
86 Paritaria Istituto Enrico Fermi VATD12500X
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 27 –
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
87 Paritaria Istituto Europeo Leopardi
MIPS735002 MITD125002
MIPM04500G MIPL15500R
88 Paritaria Istituto F CavallottiVAPL06500C VATD18500G VATL04500P
89 Paritaria Istituto Facchetti Treviglio BGPS065005
90 Paritaria Istituto Grafica e Comunicazione Luigi Monti VATF295009
91 Paritaria ISTITUTO INDUSTRIALE EDILE CARLO BAZZI MITL485005
92 Paritaria Istituto Leonardo Da Vinci PVPL02500T
93 Paritaria Istituto Leone XIII MIPC10500T
94 Paritaria Istituto Maddalena dei Canossa MIPQ035005 MIPM14500G
95 Paritaria Istituto Maria Ausiliatrice LCPM01500N
96 Paritaria Istituto Maria Consolatrice MIPS74500L
97 Paritaria Istituto Pavoniano Artigianelli MITF105003
98 Paritaria Istituto Professionale Alberghiero Gianni Brera CORH005002
99 Paritaria Istituto Sacro Cuore VAPM06500P
100 Paritaria Istituto SIAI Marchetti - AMI VATF025009
101 Paritaria Istituto Tecnico Aeronautico Luca Bongiovanni COTB01500Q
102 Paritaria Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “Arturo Ferrarin” VATB01500D
103 Paritaria Istituto Tecnico Trasporti e Logistica “Città di Varese” VATB215007
104 Paritaria Istituto Vittoria Colonna MIPC03500R
105 Paritaria IT Aeronautico Antonio Locatelli BGTB015001
106 Paritaria IT Leonardo Da Vinci BGTL025001
107 Paritaria IT Leonardo Da Vinci BGTD085006
108 Paritaria IT Tecnologico L Da Vinci BGTFUM500Z
109 Paritaria ITA Giordano dell'Amore COTAV75005
110 Paritaria LA CAROVANA SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE - ONLUS MIPS442005
111 Paritaria LC Don Bosco BGPC05500B
112 Paritaria LC San Giorgio by FLAG High School PVPC02500X
113 Paritaria LC Vida CRPC035004
114 Paritaria Liceo "Pio XII" SOPQ01500V
115 Paritaria Liceo Artistico Giuseppe Terragni COSL035001
116 Paritaria Liceo Internazionale per l'Impresa Guido Carli BSPSTZ5004
117 Paritaria Liceo Linguistico Dardi MIPL045009
118 Paritaria Liceo Linguistico Europeo G Parini LCPL025002
119 Paritaria Liceo Linguistico Francesco Casnati COPL025008
120 Paritaria Liceo Linguistico Leonardo Da Vinci BGPL055009
121 Paritaria Liceo Linguistico Piero Chiara VAPL10500N
122 Paritaria Liceo Linguistico W Shakespeare CRPL02500B
123 Paritaria Liceo Linguistico Beata Vergine CRPL01500R
124 Paritaria LS Alexis Carrel MIPS375001
125 Paritaria LS Antonio Locatelli BGPS12500G
126 Paritaria LS Leonardo Da Vinci BGPS095001
127 Paritaria LS Teresio Olivelli PVPS01500C
128 Paritaria LS Vida CRPS00500B
129 Paritaria OPERA S ALESSANDRO BGPC02500G
130 Paritaria PREALPI SCUOLE S R L VARI01500T
131 Paritaria PROVINCIA DI LOMBARDIA S CARLO BORROMEO DEI FRATI MINORI BSPS025007
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 28 – Bollettino Ufficiale
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
132 Paritaria Scuola d'Arte Fantoni BGSD01500E
133 Statale Ala Ponzone Cimino CRRI04000X
134 Statale CONVITTO NAZIONALE "CESARE BATTISTI" - LICEO Linguistico ANNESSO BGPC07000D
135 Statale I I S BACHELET MIPS00301D
136 Statale I T C S "ENRICO MATTEI" - RHO MITD52000A
137 Statale I T I S "ANTONIO BERNOCCHI" MITF01000N
138 Statale IIS Amedeo Modigliani MIIS05600G
139 Statale IIS Blaise Pascal BSIS01100X
140 Statale IIS Carlo Beretta BSIS00600C
141 Statale IIS Cesaris LOIS00300P
142 Statale IIS Cremona MIIS02600Q
143 Statale IIS D M Turoldo BGIS013003
144 Statale IIS di Codogno LOIS001003
145 Statale IIS di Valle Sabbia “Giacomo Perlasca” BSIS00400R
146 Statale IIS Don Milani BSIS01200Q
147 Statale IIS E Montale MIIS02800B
148 Statale IIS Emilio Alessandrini MIIS01400D
149 Statale IIS Eugenio Montale VAIS024002
150 Statale IIS F Tassara - G Ghislandi BSIS001009
151 Statale IIS Floriani MIIS024004
152 Statale IIS G Antonietti BSIS008004
153 Statale IIS G W Leibniz SOIS002006
154 Statale IIS Galileo Galilei CRIS009009
155 Statale IIS Galvani MIIS05400X
156 Statale IIS Giovanni Falcone MNIS00800P
157 Statale IIS Giovanni Falcone BSIS03400L
158 Statale IIS Grazio Cossali BSIS01300G
159 Statale IIS Jean Monnet COIS00200B
160 Statale IIS L Einaudi CRIS00600T
161 Statale IIS L Gigli BSIS01700V
162 Statale IIS L G Faravelli PVIS007004
163 Statale IIS Lagrange MIIS038002
164 Statale IIS Luigi Castiglioni MIIS073009
165 Statale IIS Luigi Ripamonti COIS00800A
166 Statale IIS Mario Rigoni Stern BGIS03100L
167 Statale IIS Mosè Bianchi MIIS06800T
168 Statale IIS Oriani Mazzini MIIS059003
169 Statale IIS P A Fiocchi LCIS01200Q
170 Statale IIS Paolo Frisi MIIS058007
171 Statale IIS Piero Sraffa CRIS011009
172 Statale IIS Piero Sraffa MIIS03400P
173 Statale IIS Roncalli PVIS002001
174 Statale IIS San Giovanni Bosco MNIS00400B
175 Statale IIS Simone Weil BGIS00200L
176 Statale IIS Stanga CRIS00200E
177 Statale IIS V Capirola BSIS00900X
178 Statale IISS A Fantoni BGIS012007
179 Statale IISS A Volta PVIS006008
180 Statale IISS Don Lorenzo Milani VAIS01100X
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 29 –
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
181 Statale IISS F Besta SOIS007009 684536
182 Statale IISS F Meneghini BSIS007008
183 Statale IISS G Torno MIIS01200T
184 Statale IISS Giuseppe Greggiati MNIS006003
185 Statale IISS L Cerebotani BSIS03300R
186 Statale IM Agnesi MIPM03000T
187 Statale IPS Bonaventiura Cavalieri MIRC08000A
188 Statale IPS Ciro Pollini PVRA02000D
189 Statale IPS Crotto Caurga SOIS003002
190 Statale IPS dI San Pellegrino BGRH01000P
191 Statale IPS Olivetti MIRC060005
192 Statale IPSIA Inveruno MIIS016005
193 Statale IPSIA L Cremona PVRI01000E
194 Statale IPSSATGSA L Cossa PVRC01000T
195 Statale IPSSCTA Pietro Verri VARC030007
196 Statale IS B Ambiveri BGIS00300C
197 Statale IS B Russell MIIS011002
198 Statale IS Balilla Pinchetti SOIS008005
199 Statale IS Bertacchi LCIS00600C
200 Statale IS C Marzoli BSIS01800P
201 Statale IS Carlo dell'Acqua MIIS044009
202 Statale IS G Galilei MNIS00200Q
203 Statale IS Giovanni Falcone VAIS023006
204 Statale IS Lorenzo Federici BGIS02400D
205 Statale IS Lorenzo Rota LCIS008004
206 Statale IS Marco Polo LCIS003001
207 Statale IS Martino Bassi MIIS04900C
208 Statale IS Pietro Verri MIIS081008
209 Statale IS Romegialli SOIS01200R
210 Statale IS Sraffa BSIS028009
211 Statale IS Vincenzo Dandolo BSIS02200A
212 Statale ISIS A Ponti VAIS008004
213 Statale ISIS Angelo Frattini VASL02801L
214 Statale ISIS Angelo Omodeo PVIS001005
215 Statale ISIS Carlo Emilio Gadda MIIS04100T
216 Statale ISIS Cipriano Facchinetti VAIS01900E
217 Statale ISIS CITTA' DI LUINO - CARLO VOLONTE' VATD003017
218 Statale ISIS Edoardo Amaldi BGIS02800R
219 Statale ISIS F Daverio VAIS01300G
220 Statale ISIS G Meroni MIIS06300P
221 Statale ISIS G Natta BGIS03200C
222 Statale ISIS G D Romagnosi COIS004003
223 Statale ISIS Mariagrazia Mamoli BGIS026005
224 Statale ISIS Marie Curie VAIS01400B
225 Statale ISIS Newton VAIS01700V
226 Statale ISIS Zenale e Butinone BGIS033008
227 Statale ISISS Valle Seriana BGIS01600E
228 Statale ISS A Volta LOIS00400E
229 Statale ISS JC Maxwell MIIS017001
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 30 – Bollettino Ufficiale
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
230 Statale ISS L Bazoli - M Polo BSIS003001
231 Statale ISS M K Gandhi MIIS00600E
232 Statale ISS Paolina Secco Suardo BGPM010002
233 Statale ISS Primo Levi BS655183DRM BSIS016003
234 Statale ISS Serafino Riva BGIS02300N
235 Statale ISSS G Cantoni BGIS027001
236 Statale IST TEC INDUSTRIALE "E FERMI" -MANTOVA MNTF011013
237 Statale Istituto di Istruzione Superiore "Andrea Mantegna" BSRH031019
238 Statale Istituto di Istruzione Superiore "Astolfo Lunardi" BSTD024018
239 Statale Istituto di Istruzione Superiore Carlo Alberto Dalla Chiesa VAPS00901A
240 Statale Istituto di Istruzione Superiore Arcangelo Ghisleri CRTL003013
241 Statale Istituto d'Istruzione Superiore Kandinsky MIIS04800L
242 Statale Istituto Don Lorenzo Milani BGIS034004
243 Statale Istituto Erasmo da Rotterdam MIPM070008
244 Statale Istituto Ettore Sanfelice MNIS00700V
245 Statale Istituto Janello Torriani CRIS004006
246 Statale Istituto Luca Pacioli CRTD020009
247 Statale Istituto Magistrale Giuseppe Parini MIPM08000V
248 Statale ISTITUTO MAGISTRALE Statale "A CAIROLI" PVPM01000A
249 Statale Istituto Magistrale Statale "Sofonisba Anguissola" CRPM02000E
250 Statale Istituto Nuccia Casula VATD190003
251 Statale Istituto Piazzi Lena Perpenti SOIS011001
252 Statale Istituto Prof le Servizi Aziendali e Sociali "E Falck" MIRC12000G
253 Statale Istituto Professionale per il Commercio "Camillo Golgi" - Brescia BSIS029005
254 Statale ISTITUTO Statale "EVANGELISTA TORRICELLI" MITF30000N
255 Statale ISTITUTO SUPERIORE "DECIO CELERI" BGIS00100R
256 Statale ISTITUTO SUPERIORE "LORENZO LOTTO" BGIS01J400V
257 Statale Istituto Superiore Statale "E Majorana" BGIS01700A
258 Statale Istituto Tecnico Commerciale Statale GIUSEPPE PARINI LCRC01101V
259 Statale ISTITUTO TECNICO Statale PER GEOMETRI N TARTAGLIA DI BRESCIA BSIS036008
260 Statale IT A Gentileschi MITN03000E
261 Statale IT Andrea Mantegna MNTE01000B
262 Statale IT Argentia MITD020002
263 Statale ITC Beltrami CRTD01000P
264 Statale ITC Bortolo Belotti BGTD06000T
265 Statale ITC Falcone MITD260006
266 Statale ITC G Oberdan BGTD02000B
267 Statale ITC Gino Zappa VATD08000G
268 Statale ITC Jacopo Nizzola MITD51000Q
269 Statale ITC PACLE Elsa Morante MITD49000Q
270 Statale ITC Schiaparelli-Gramsci MITD500005
271 Statale itcg mapelli MITD41000V
272 Statale ITCG Primo Levi MITD430004
273 Statale ITCS Abba Ballini BSTD15000L
274 Statale ITCS ERASMO DA ROTTERDAM - BOLLATE MITD450009
275 Statale ITCS Primo Levi MITD330007
276 Statale ITCT A Bordoni PVTD010005
277 Statale ITE A Bassi LOTD010003
278 Statale ITE Enrico Tosi VATD02000X
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 31 –
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
279 Statale ITGS Giacomo Quarenghi BGTL02000T
280 Statale ITI Castelli BSTF00100G
281 Statale ITIS A Righi MITF28000N
282 Statale ITIS G Cardano PVTF01000B
283 Statale ITIS Giovanni Caramuel PVTF020002
284 Statale ITIS Giulio Riva VATF020006
285 Statale ITIS Luigi Casale PVTD03000A
286 Statale ITIS Marconi MITF21000B
287 Statale ITSCG Maggiolini MIIS088003
288 Statale ITSOS Albe Steiner MITF19000B
289 Statale ITSOS Marie Curie MITD400008
290 Statale LA Bruno Munari CRSL01000Q
291 Statale LA Caravaggio MISL020003
292 Statale LA P Candiani VASL01000A
293 Statale LC Clemente Rebora MIPC13000E
294 Statale LC Manzoni MIPC01000C
295 Statale LC Racchetti CRPC01000Q
296 Statale LC Ugo Foscolo PVPC03000B
297 Statale Liceo Classico e Scientifico VAIS001009
298 Statale Liceo Classico Ernesto Cairoli VAPC020001
299 Statale Liceo Classico S M LEGNANI VAPC040006
300 Statale Liceo Classico Statale BAGATTA Desenzano/Garda BSPC020001
301 Statale Liceo Fermi COPS04000G
302 Statale Liceo Galileo Galilei PVPS02000X
303 Statale Liceo Galileo Galilei BGPS04000R
304 Statale Liceo Ginnasio Arnaldo BSPC01000A
305 Statale Liceo Ginnasio Benedetto Cairoli PVPC010006
306 Statale Liceo GINNASIO Statale "DANIELE MANIN" CRPC02000A
307 Statale Liceo Giulio Casiraghi MIIS00100B
308 Statale Liceo Linguistico G Falcone BGPM02000L
309 Statale Liceo Mascheroni BGPS05000B
310 Statale Liceo Paolo Giovio COPS030001
311 Statale Liceo Primo Levi MIPS11000C
312 Statale Liceo Scientifico Statale G FALCONE E P BORSELLINO MIPS340002
313 Statale Liceo Scientifico Antonio Banfi MIPS240005
314 Statale Liceo Scientifico Camillo Golgi BSPS03000P
315 Statale Liceo Scientifico Sereni VAPS11000A
316 Statale Liceo Scientifico Statale "Paolo Frisi" - Monza MIPS050002
317 Statale Liceo Scientifico Statale ALBERT EINSTEIN MIIPS01000G
318 Statale Liceo Statale D CRESPI BUSTO ARSIZIO VAPC02701R
319 Statale Liceo Statale VIRGILIO MIPM050003
320 Statale LS A Calini BSPS01000D
321 Statale LS Belfiore MNPS010004
322 Statale LS Bramante MIPS25000Q
323 Statale LS Carlo Porta MIPM06000N
324 Statale LS Filippo Lussana BGPS02000G
325 Statale LS G B Grassi LCPS01000D
326 Statale LS Gaspare Aselli CRPS01000V
327 Statale LS Leonardo Da Vinci MIPS03000R
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 32 – Bollettino Ufficiale
ID ISTITUZIONE TIPO DENOMINAZIONE CODICE ISTITUZIONE
328 Statale LS N Copernico PVPS05000Q
329 Statale LS Taramelli PVPS03000E
——— • ———ALLEGATO A2
FORMAZIONE INSEGNANTI GENERAZIONE WEB LOMBARDIA PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/14MODULO DI DOMANDA DI ACCESSO AI CONTRIBUTI
Spett le REGIONE LOMBARDIA D G Istruzione, Formazione e Lavoro Piazza Città di Lombardia, 1 20124 MILANO
Oggetto: Generazione Web Lombardia - Progetto formativo anno scolastico 2013/14
Il/La sottoscritto/a ………………………………………… … nato/a a ……………… ………………………… il ………………………………… residente a …………………………………………… ……………Via ……………………… … …… n …… … Prov ………………
In qualità di:
Dirigente Scolastico dell’Istituto statale/paritario … ………………………… con sede nel Comune di ……………………… ……… CAP …………… Via …… …… N … …… Prov …………
oppure
Legale rappresentante dell’istituzione formativa accreditata nella sezione A dell’albo regionale ……… …………………………………… con sede nel Comune di ………………………… …………… CAP ……………via ……………… ………………… n ……………………… Prov ……………
ai sensi dell’art 47 del d p r 28 dicembre 2000 n 445 e consapevole delle responsabilità penali cui può andare incontro in caso di dichiarazione mendace o di esibizione di atto falso contenente dati non rispondenti a verità, ai sensi dell’articolo 76 del d p r 28 di-cembre 2000 n 445:
D I C H I A R A
di essere in possesso di tutti i requisiti previsti dall’Avviso per accedere al finanziamento pubblico per la realizzazione del programma di intervento presentato ed in particolare di:
• impegnarsi,inqualitàdirappresentantelegaledell’ente capofila della Associazione Temporanea di Scopo (ATS), in nome proprio e per conto di tutti gli altri membri partecipanti all’iniziativa, a raggrupparsi in Associazione Temporanea di Scopo per l’attuazione del progetto suindicato
• esserecapofiladellasolaretecuifariferimentolapresentedomanda;• nonaverottenuto,perilprogettodicuiallapresentedomanda,alcuncontributopubblico;• impegnarsiadaccettare,durantelarealizzazionedell’intervento, le indagini tecniche e i controlli che la Regione Lombardia
ritengano opportuno effettuare ai fini della valutazione dell’intervento oggetto della domanda stessa;• conservaretuttaladocumentazionerelativaallarealizzazionedelprogettopressolaseguentesede:…………………………
………………………
A tal fineC H I E D E
l’attribuzione del contributo pubblico pari a € ………………… previsto dall’Avviso in oggetto per la formazione insegnanti Generazione Web Lombardia per l’anno scolastico 2013/14 come meglio specificato nella scheda progetto (allegato A3)
D I C H I A R A A L T R E S I’
di aver preso atto della normativa ai sensi dell’art 13 del d lgs 196/03 e di esprimere il consenso a che Regione Lombardia proceda al trattamento, anche automatizzato, dei dati personali e sensibili, ivi inclusa la loro eventuale comunicazione/diffusione ai soggetti indicati nella predetta normativa, limitatamente ai fini ivi richiamati
Il Dirigente scolastico/Legale rappresentante (Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. 82/2005 e ss.mm.ii.)
AllegatiScheda progetto (Allegato A3)
——— • ———
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 33 –
ALLEGATO A3
AVVISO PER LA REALIZZAZIONE DELL’INIZIATIVA “FORMAZIONE INSEGNANTI GENERAZIONE WEB LOMBARDIA PER L’ANNO SCOLASTICO 2013/14”
SCHEDA PROGETTO
TITOLO DEL PROGETTO
Indirizzi che Regione Lombardia utilizzerà per le comunicazioni ufficiali relative al progetto
indirizzo e-mail
indirizzo pec
SEZIONE ANAGRAFICA SOGGETTO RICHIEDENTE
Denominazione dell’ente capofila ATS (associazione temporanea di scopo)
Sede del soggetto capofila dell’ATS
Indirizzo (via/piazza - città - provincia - CAP)
C F
P IVA
Tel Fax
COSTITUZIONE ATS
N. partecipanti (minimo 10):
N. Denominazione partecipante ATS Sede Legale rappresentante123456789101112
SEDE DI SVOLGIMENTO DEI CORSI
Sede principale
Eventuali altre sedi
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 34 – Bollettino Ufficiale
DESCRIZIONE PROGETTO
Obiettivi formativi per il personale docente delle scuole appartenenti alla ATS al fine di diffondere e potenziare le competenze per l’utilizzo ottimale delle nuove forme di didattica in modalità digitale, delle strumentazione e tecnologie da destinare alla attività didattica individuale e di gruppo. (*)
Descrivere in dettaglio le caratteristiche del progetto proposto e l’articolazione dei moduli formativi.
(*)(I progetti formativi devono essere in continuità con le azioni già svolte con i progetti ammessi all’iniziativa Generazione Web Lombar-dia 1 e 2 (d.d.u.o. n. 5314 del 15 giugno 2012 e d.d.s. n. 7210 del 7 agosto 2012) e devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2013.La proposta progettuale deve favorire:• loscambiomultidisciplinaretradiversiindirizziscolasticidiistruzioneediistruzioneeformazioneprofessionale;• ladiffusionedellemiglioriesperienzematuratenell’ambitodellareteterritorialediriferimento;• ilmiglioramentodegliambientidiapprendimentoinmododarenderliadeguatiallenuoveesigenzedelladidatticasvoltainforma
digitale.La proposta deve, inoltre, sviluppare la propensione da parte dei docenti all’utilizzo abituale delle tecnologie ITC nella didattica e deve sfruttare le potenzialità della rete e delle tecnologie e dell’apprendimento on-line anche con modelli innovativi per supportare la didattica nelle scuole.)
DOCENTI DEI MODULI FORMATIVI (**)
Indicare i nominativi dei docenti con l’indicazione delle loro competenze professionali:
Nr Nominativo Breve profilo competenze professionali
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
(**) (Per la erogazione dei percorsi di formazione, il soggetto capofila della rete dovrà individuare docenti di comprovata esperienza, scelti tra:
• docentidelleistituzioniscolasticheeformativechepartecipanoallarete;• espertidiICT(informationandcommunicationtechnology)conesperienzanelsettoredellaeditoriaelettronica;• docentiericercatoriuniversitari;• esperti di ICT appartenenti ad associazioni professionali rappresentative dei docenti e/o dei dirigenti scolastici.)
DESCRIZIONE MODULI FORMATIVI
La proposta progettuale deve essere articolata in moduli formativi compresi tra le 8 e le 16 ore di formazione d’aula, deve aver luogo presso le sedi operative accreditate e deve contenere i seguenti elementi:• obiettiviformativi;• descrizioneeargomentitrattatineisingolimoduliformativi;• numero di allievi atteso per singolo modulo formativo, con un minimo di 10 allievi e massimo di 20 allievi.
N. modulo Titolo modulo formativo Descrizione argomenti trattati Competenze professionali in uscita
1
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 35 –
N. modulo Titolo modulo formativo Descrizione argomenti trattati Competenze professionali in uscita
2
3
4
5
6
Eventuale attestazione rilasciata a conclusione del percorso formativo:
Data di avvio attività formative
Data di conclusione
QUANTIFICAZIONE COSTI PER MODULO FORMATIVO
N. modulo
Nr partecipanti (min 10 max 25)
(a)Nr. Ore modulo
(b)Costo/h allievo (max 13,34 €)
(c)Totale costo modulo (***)
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
Totale (***) Il totale del costo modulo è il risultato del prodotto delle colonne a, b e c (nr. Partecipanti x ore modulo x costo orario allievo)
PIANO DEI CONTI
A COSTI DIRETTI
A1 Preparazione (max 5% del costo totale di progetto)
Ideazione e progettazione
Pubblicizzazione e promozione del progetto
Selezione e orientamento partecipanti
Elaborazione materiale didattico
A2 Realizzazione
Docenza/Orientamento/Tutoraggio
Erogazione del servizio
Attività di sostegno all'utenza (indennità partecipanti, trasporto, vitto, alloggio)
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 36 – Bollettino Ufficiale
A COSTI DIRETTI
Altre funzioni tecniche
Utilizzo locali e attrezzature per l'attività programmata
Utilizzo materiali di consumo per l'attività programmata
A3 Diffusione risultati
Incontri e seminari
Elaborazione reports e studi
Pubblicazioni finali
A4 Direzione e controllo interno (max 10% del costo totale di progetto)
Direzione e valutazione finale dell'operazione o del progetto
Coordinamento e segreteria tecnica organizzativa
Monitoraggio fisico-finanziario, rendicontazione
A TOTALE COSTI DIRETTI DEL PROGETTO
B COSTI INDIRETTI
dichiarazione su base forfettaria (15% dei costi diretti) come da Manuale di rendicontazione a costi reali
TOT TOTALE COSTO DEL PROGETTO (A+B)
CONTRIBUTO RICHIESTO (max 22.000€)
COFINANZIAMENTO A CARICO ATS
Il Dirigente scolastico/Legale rappresentante (Documento firmato digitalmente ai sensi dell’art. 24 del d.lgs. 82/2005 e ss.mm.ii.)
D.G. Famiglia, solidarietà sociale e volontariato
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 37 –
D.d.g. 9 settembre 2013 - n. 8050Accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: C.S.S. «Mauro» ubicata in Colico, via Cariola n. 7/F, gestita dall’ente “Cooperativa sociale Progetto Sole Onlus” con sede legale in Colico al medesimo indirizzo, CF 03302280130 ed iscrizione nell’apposito registro
IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO
Visti:
•il d lgs 30 dicembre 1992, n 502, e successive modificazioni ed integrazioni;
•il d p r 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private»;
•i dd p c m 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordina-mento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 novem-bre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»;
•la l r 2 aprile 2007, n 8 «Disposizioni in materia di attività sa-nitarie e socio-sanitarie Collegato» e successive modifiche;
•la l r 12 marzo 2008, n 3 «Governo della rete degli inter-venti e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»;
•la l r 30 dicembre 2009, n 33: "Testo unico delle leggi regio-nali in materia di sanità";
•la d c r 17 novembre 2010, n 88 di approvazione del «Piano Socio Sanitario Regionale 2010-2014»;
Richiamate le dd g r :
•23 luglio 2004, n 18333 «Definizione della nuova unità di of-ferta ‘Comunità alloggio Socio Sanitaria per persone con disabilità (CSS): requisiti per l’accreditamento»;
•16 dicembre 2004, n 19874 «Prima definizione del sistema tariffario delle Comunità Alloggio Socio Sanitarie (CSS) e dei Centri Diurni per persone Disabili (CDD) in attuazione delle dd g r n 18333 e n 18334 del 23 luglio 2004»;
•30 maggio 2012 n 3540 «Determinazioni in materia di eser-cizio e accreditamento delle unità di offerta sociosanitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»;
•26 ottobre 2012 n 4334 «Determinazioni in ordine alla gestio-ne del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»;
Rilevato che l’ente gestore indicato in oggetto ha presentato richiesta di accreditamento, protocollata in data 12 luglio 2013 prot G1 2013 0009785, per la C S S «Mauro» di Colico, relativa-mente a n 10 posti, in conformità alla d g r n 3540/12;
Dato atto che l’unità di offerta in oggetto è abilitata all’eser-cizio per effetto di comunicazione preventiva per l’esercizio pre-sentata dal legale Rappresentante dell’ente gestore il 24 otto-bre 2011 con prot ASL di Lecco n 43881, positivamente verificata con verbale dell’ASL medesima n 2/111/2011, a seguito di so-pralluogo del 14 novembre 2011, relativamente a n 10 posti letto;
Visto il provvedimento n 375 del 7 agosto 2013, pervenu-to in data 12 agosto 2013 prot n G1 2013 0011113, adottato dall’ASL di Lecco, di attestazione del possesso dei requisiti di accreditamento;
Ritenuto di accogliere la richiesta di accreditamento in ogget-to, sussistendo tutti i requisiti previsti dalla normativa vigente;
Stabilito che la ASL territorialmente competente deve provve-dere, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, all’ef-fettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento;
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge;
Viste la l r 7 luglio 2008, n 20 e la d g r n 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura;
Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato e alla ASL territorialmente competente;
DECRETA1 di accreditare, con decorrenza dalla data di approvazio-
ne del presente atto, la seguente unità di offerta socio sanitaria: C S S denominata «Mauro» ubicata in Colico, via Cariola n 7/F, gestita dall’ente «Cooperativa sociale Progetto Sole Onlus» con sede legale in Colico al medesimo indirizzo, CF 03302280130, sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accredita-mento condotta dall’ASL di Lecco e attestata con il provvedi-mento n 375 del 7 agosto 2013, relativamente a n 10 posti;
2 di provvedere all’iscrizione dell’unità di offerta oggetto del presente accreditamento nell’apposito registro regionale delle unità di offerta socio sanitarie accreditate;
3 di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del pre-sente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effet-tuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento;
4 di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comu-nicazione all’ente gestore interessato e alla ASL territorialmente competente
Il direttore generaleGiovanni Daverio
D.d.g. 9 settembre 2013 - n. 8051Ampliamento dell’accreditamento residenza sanitario assi-stenziale per anziani (RSA) denominata “Residenza San Gio-vanni” con sede in Asso (CO), via Romagnoli n. 4, gestita dalla “Fondazione Opera Pia Francesca Colleoni De Maestri Onlus”, con sede legale in Castano Primo (MI), CF n.03690110154, e contestuale riduzione dell’accreditamento della struttura di riabilitazione omonima, con stessa sede e medesimo gestore
IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO
Visti: − il d lgs 30 dicembre 1992, n 502, e successive modificazio-ni ed integrazioni;
− il d p r 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnolo-gici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sani-tarie da parte delle strutture pubbliche e private»;
− i dd p c m 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordina-mento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 no-vembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»;
− la l r 2 aprile 2007, n 8 «Disposizioni in materia di attività sa-nitarie e socio-sanitarie Collegato» e successive modifiche;
− la l r 12 marzo 2008, n 3 «Governo della rete degli in-terventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»;
− la l r 30 dicembre 2009, n 33: “Testo unico delle leggi regio-nali in materia di sanità”;
− la d c r 17 novembre 2010, n 88 di approvazione del «Pia-no Socio Sanitario Regionale 2010-2014»;
Richiamate le dd g r : − 14 dicembre 2001, n 7435 «Attuazione dell’art 12, commi 3 e 4 della l r 11 luglio 1997, n 31: requisiti per l’autorizzazione al funzionamento e per l’accreditamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani (RSA)»;
− 7 aprile 2003, n 12618 «Definizione degli standard di per-sonale per l’autorizzazione al funzionamento e l’accredi-tamento delle Residenze Sanitario Assistenziali per Anziani (RSA) e prima revisione del sistema di remunerazione regio-nale (in attuazione della d g r 14 dicembre 2001, n 7435)»;
− 1 dicembre 2010 n 937 «Determinazioni in ordine alla ge-stione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2011»;
− 6 dicembre 2011 n 2633 «Determinazioni in ordine alla ge-stione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2012»;
− 30 maggio 2012 n 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosani-tarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»;
− 26 ottobre 2012 n 4334 «Determinazioni in ordine alla ge-stione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»;
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 38 – Bollettino Ufficiale
Considerato che l’unità di offerta socio sanitaria: RSA deno-minata «Residenza San Giovanni» con sede in Asso (CO), via Romagnoli n 4, gestita dall’ente «Fondazione Opera Pia Fran-cesca Colleoni De Maestri Onlus», con sede legale in Castano Primo (MI), via Colleoni n 5, CF n 03690110154, è già accredita-ta con d g r del 19 dicembre 2007, n 6212, per n 20 posti letto e a contratto;
Rilevato che l’ente gestore sopra indicato ha presentato SCIA con contestuale istanza di accreditamento del 4 marzo 2013, prot n 2891, per la modifica di tipologia di unità di offerta per n 17 posti letto dalla Struttura di Riabilitazione denominata «Re-sidenza San Giovanni» alla RSA omonima entrambe site nel co-mune di Asso (CO) in via Romagnoli n 4;
Ritenuto di precisare che i 17 posti letto oggetto di trasforma-zione da Struttura di Riabilitazione a RSA si riferiscono a:
n 10 posti letto di area generale e geriatrica,n 7 posti letto di mantenimento, stabilizzazione e
reinserimento; Ritenuto di precisare altresì che a seguito della trasformazione
dei posti letto sopra citati, la RSA in oggetto amplia il numero dei posti letto in esercizio e accreditati da n 20 a n 37, mentre la Struttura di Riabilitazione omonima riduce i suoi posti letto in esercizio e accreditati da n 77 a n 60, così suddivisi:
n 20 posti letto di area generale e geriatrica,n 40 posti letto di mantenimento, stabilizzazione e
reinserimento; Dato atto che la SCIA sopra indicata è stata positivamente
verificata dalla competente commissione di vigilanza della ASL di Como, con sopralluogo del 14 maggio 2013, di cui al verbale della verifica allegato al provvedimento sotto indicato;
Visto il provvedimento del 12 giugno 2013 n 26, adotta-to dalla ASL di Como, pervenuto in data 12 giugno 2013, prot n G1 2013 8240, di attestazione del possesso dei requisiti di ampliamento dell’accreditamento, e il provvedimento di in-tegrazione del 29 luglio 2013 n 37, prot n G1 2013 10532 del 29 luglio 2013, relativamente a n 17 posti letto per un numero complessivo di 37 posti letto per la RSA «Residenza San Giovan-ni», a seguito della trasformazione di altrettanti posti letto della Struttura di Riabilitazione omonima;
Ritenuto di accogliere la richiesta di modifica dell’accredita-mento in oggetto per le motivazioni sopra descritte;
Stabilito che la ASL territorialmente competente deve provve-dere, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, all’ef-fettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento;
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge;
Viste la l r 7 luglio 2008, n 20 e la d g r n 3 del 20 marzo 2013 che dispone l’assetto organizzativo della Giunta regionale per la X legislatura;
Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato, e alla ASL territorialmente competente;
DECRETA1 di ampliare l’accreditamento per n 17 posti letto, con de-
correnza dalla data di approvazione del presente atto, per la seguente unità di offerta socio sanitaria: RSA denominata «Resi-denza San Giovanni» con sede in Asso (CO), via Romagnoli n 4, gestita dall’ente «Fondazione Opera Pia Francesca Colleoni De Maestri Onlus», con sede legale in Castano Primo (MI), via Colle-oni n 5, CF n 03690110154, sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accreditamento condotta dalla ASL di Como e attestata con il provvedimento del 12 giugno 2013 n 26, e il prov-vedimento di integrazione del 29 luglio 2013 n 37, precisando che, a seguito dell’ampliamento in oggetto, il numero comples-sivo dei posti letto accreditati passa da n 20 a n 37;
2 di ridurre conseguentemente l’accreditamento per n 17 posti letto della Struttura di Riabilitazione «Residenza San Gio-vanni» con sede in Asso (CO), via Romagnoli n 4, che passa da n 77 a n 60 posti letti accreditati così suddivisi:
n 20 posti letto di area generale e geriatrica,n 40 posti letto di mantenimento, stabilizzazione e reinseri-
mento; 3 di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del pre-
sente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effet-
tuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento;
4 di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comu-nicazione all’ente gestore interessato, e alla ASL territorialmente competente
Il direttore generaleGiovanni Daverio
D.d.g. 10 settembre 2013 - n. 8065Ampliamento dell’accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: centro diurno per disabili “C.D.D. per le gravi cerebrolesioni acquisite di Pedrengo” con sede in Pedrengo (BG), via Moroni n. 6, gestito dall’ente ”Progettazione cooperativa sociale Onlus” con sede legale in Pedrengo (BG), CF 02689050165 ed iscrizione nell’apposito registro
IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO
Visti: − il d lgs 30 dicembre 1992, n 502, e successive modificazio-ni ed integrazioni;
− il d p r 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnolo-gici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sani-tarie da parte delle strutture pubbliche e private»;
− i dd p c m 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordina-mento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 no-vembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»;
− la l r 2 aprile 2007, n 8 «Disposizioni in materia di attività sa-nitarie e socio-sanitarie Collegato» e successive modifiche;
− la l r 12 marzo 2008, n 3 «Governo della rete degli in-terventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»;
− la l r 30 dicembre 2009, n 33: “Testo unico delle leggi regio-nali in materia di sanità”;
− la d c r 17 novembre 2010, n 88 di approvazione del «Pia-no Socio Sanitario Regionale 2010-2014»;
Richiamate le dd g r : − 23 luglio 2004, n 18334 «Definizione della nuova unità d’offerta Centro Diurno per persone con Disabilità (CDD): requisiti per l’autorizzazione al funzionamento e per l’accreditamento»;
− 30 maggio 2012 n 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosa-nitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»;
− 26 ottobre 2012 n 4334 «Determinazioni in ordine alla gestio-ne del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»;
Considerato che l’unità di offerta socio sanitaria: C D D de-nominato «C D D per le gravi cerebrolesioni acquisite di Pedren-go» con sede in Pedrengo (BG), va Moroni n 6, gestito dall’ente «Progettazione Cooperativa Sociale Onlus», con sede legale in Pedrengo (BG), al medesimo indirizzo - CF 02689050165, è già accreditato con d g r n 9093 del 13 marzo 2009 per n 10 posti ed a contratto;
Rilevato che l’ente gestore sopra menzionato ha presentato SCIA con contestuale richiesta di ampliamento dell’accredita-mento, protocollata in data 16 maggio 2013 n prot 6665, per il suddetto C D D , relativamente a n 4 posti per un totale di n 14 posti, in conformità alla d g r n 3540/12;
Atteso che la suddetta SCIA è stata positivamente verificata dall’ASL di Bergamo con sopralluogo dell’11 luglio 2013;
Visto il provvedimento n 911 del 2 agosto 2013, adottato dalla ASL di Bergamo, pervenuto in data 5 agosto 2013, prot n G1 2013 10926, di attestazione del possesso dei requisiti di accreditamento, relativamente a n 4 posti, per un numero com-plessivo di 14 posti;
Ritenuto di accogliere la richiesta di ampliamento dell’accre-ditamento in oggetto, sussistendo tutti i requisiti previsti dalla nor-mativa vigente;
Stabilito che la ASL territorialmente competente deve provve-dere, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, all’ef-fettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento;
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 39 –
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge;
Viste la l r 7 luglio 2008, n 20 ed i provvedimenti organizzativi della X legislatura, adottati dalla Giunta regionale;
Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato e alla ASL territorialmente competente;
DECRETA1 di ampliare l’accreditamento, con decorrenza dalla data
di approvazione del presente atto, della seguente unità di offer-ta socio sanitaria: C D D denominato «C D D per le gravi cere-brolesioni acquisite di Pedrengo» con sede in Pedrengo (BG), via Moroni n 6, codice struttura 301014923, gestita dall’ente «Progettazione Cooperativa Sociale Onlus», con sede legale in Pedrengo (BG), al medesimo indirizzo - CF 02689050165, sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accreditamento condotta dall’ASL di Bergamo e attestata con il provvedimen-to n 911 del 2 agosto 2013, precisando che, a seguito dell’am-pliamento il numero complessivo dei posti accreditati passa da n 10 a n 14;
2 di provvedere all’iscrizione della suddetta modifica nell’ap-posito registro regionale delle unità di offerta socio sanitarie accreditate;
3 di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del pre-sente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effet-tuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento;
4 di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollet-tino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comuni-cazione all’ente gestore interessato ed alla ASL territorialmente competente
Il direttore generaleGiovanni Daverio
D.d.g. 10 settembre 2013 - n. 8066Modifica dell’accreditamento della seguente unità di offer-ta: centro diurno per disabili (C.D.D.) “Centro Papa Giovan-ni XXIII” (ex C.D.D. “la Traccia”) per trasferimento della sede da Calcinate (BG), via S. Paolo della Croce n. 2 a Seriate (BG), via Cassinone n. 96. Iscrizione nell’apposito registro regionale delle unità di offerta socio sanitarie
IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO
Visti: − il d lgs 30 dicembre 1992, n 502, e successive modificazio-ni ed integrazioni;
− il d p r 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnolo-gici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sani-tarie da parte delle strutture pubbliche e private»;
− i dd p c m 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordina-mento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 no-vembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»;
− la l r 2 aprile 2007, n 8 «Disposizioni in materia di attività sa-nitarie e socio-sanitarie Collegato» e successive modifiche;
− la l r 12 marzo 2008, n 3 «Governo della rete degli in-terventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»;
− la l r 30 dicembre 2009, n 33: “Testo unico delle leggi regio-nali in materia di sanità”;
− la d c r 17 novembre 2010, n 88 di approvazione del «Pia-no Socio Sanitario Regionale 2010-2014»;
Richiamate le dd g r : − 23 luglio 2004 n 18334 «Definizione della nuova unità d’offerta Centro Diurno per persone con Disabilità (CDD): requisiti per l’autorizzazione al funzionamento e per l’accreditamento»;
− 30 maggio 2012 n 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosa-nitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»;
− 26 ottobre 2012 n 4334 «Determinazioni in ordine alla ge-stione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»;
Dato atto che il C D D «La Traccia» di Calcinate (BG) è già ac-creditato con d g r n 21414 del 29 aprile 2005 per n 30 posti;
Rilevato che il legale rappresentante dell’ente gestore «Socie-tà Cooperativa Sociale Servizi Isola», con sede legale in Brem-bate di Sopra (BG), via G Donizetti n 60, CF 01467190169, ha presentato SCIA con contestuale richiesta di modifica dell’ac-creditamento per il trasferimento della sede della suddetta unità di offerta socio sanitaria da Calcinate (BG), via S Paolo della Croce n 2 a Seriate (BG), Via Cassinone n 96, con la nuova de-nominazione «Centro Papa Giovanni XXIII»;
Atteso che la suddetta SCIA è stata positivamente verificata dall’ASL di Bergamo con verbale del 14 giugno 2013;
Visto il provvedimento n 910 del 2 agosto 2013 adottato dall’ASL di Bergamo, pervenuto in data 5 agosto 2013, prot n 10924, di attestazione del possesso dei requisiti di accredita-mento per l’unità di offerta socio sanitaria in oggetto;
Ritenuto di accogliere la richiesta di modifica dell’accredita-mento in oggetto, sussistendo tutti i requisiti previsti dalla norma-tiva vigente;
Stabilito che l’ASL territorialmente competente deve provvede-re, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, all’effet-tuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mante-nimento dei requisiti di accreditamento;
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge;
Viste la l r 7 luglio 2008, n 20 nonché tutti i provvedimenti or-ganizzativi della X legislatura;
Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato e alla ASL territorialmente competente;
DECRETA1 di modificare l’accreditamento della seguente unità di
offerta socio sanitaria: Centro Diurno per Disabili «Centro Papa Giovanni XXIII», gestita dalla «Società Cooperativa Sociale Servizi Isola», con sede legale in Brembate di Sopra (BG), via G Donizet-ti n 60, CF 01467190169, sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accreditamento condotta dalla ASL di Bergamo, ed attestata con il provvedimento n 910 del 2 agosto 2013, a seguito del trasferimento della sede Calcinate (BG), via S Paolo della Croce n 2 a Seriate (BG), via Cassinone n 96;
2 di provvedere all’iscrizione della modifica dell’accredita-mento, di cui al precedente punto, nell’apposito registro regio-nale delle unità di offerta socio sanitarie accreditate;
3 di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del pre-sente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effet-tuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento;
4 di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bol-lettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comu-nicazione all’ente gestore interessato e all’ASL territorialmente competente
Il direttore generale Giovanni Daverio
D.d.g. 10 settembre 2013 - n. 8067Modifica dell’accreditamento della seguente unità di offerta socio sanitaria: struttura residenziale area terapeutico riabilitativa per persone dipendenti da sostanze lecite ed illecite “Villa Paradiso” con sede in Besana Brianza, via Puccini n. 35, gestita dall’ente “Associazione Comunità Nuova Onlus” con sede legale in Milano, CF 80142430158 iscrizione nell’apposito registro
IL DIRETTORE GENERALE DELLA DIREZIONE GENERALE FAMIGLIA, SOLIDARIETÀ SOCIALE E VOLONTARIATO
Visti:
− il d p r 9 ottobre 1990, n 309 «Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psico-trope, prevenzione, cura e riabilitazione stati di tossicodi-pendenza», così come integrato dalla l 21 febbraio 2006, n 49 «Conversione in legge, con modificazioni del decre-to-legge 30 dicembre 2005, n 272, recante misure urgenti per garantire la sicurezza e i finanziamenti per le prossime Olimpiadi invernali, nonché la funzionalità dell’Amministra-zione dell’interno Disposizioni per favorire il recupero di tos-sicodipendenti recidivi»;
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 40 – Bollettino Ufficiale
− il d lgs 30 dicembre 1992, n 502, e successive modificazio-ni ed integrazioni;
− il d p r 14 gennaio 1997 «Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle Regioni ed alle Province autonome di Trento e Bolzano in materia di requisiti strutturali, tecnolo-gici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sani-tarie da parte delle strutture pubbliche e private»;
− i dd p c m 14 febbraio 2001 «Atto di indirizzo e coordina-mento in materia di prestazioni socio sanitarie» e 29 no-vembre 2001 «Definizione dei livelli essenziali di assistenza»;
− la l r 2 aprile 2007, n 8 «Disposizioni in materia di attività sa-nitarie e socio-sanitarie Collegato» e successive modifiche;
− la l r 12 marzo 2008, n 3 «Governo della rete degli in-terventi e dei servizi alla persona in ambito sociale e socio-sanitario»;
− la l r 30 dicembre 2009, n 33: “Testo unico delle leggi regio-nali in materia di sanità”;
− la d c r 17 novembre 2010, n 88 di approvazione del «Pia-no Socio Sanitario Regionale 2010-2014»;
Richiamate le dd g r : − d g r 7 aprile 2003, n 12621 «Determinazione dei requisi-ti standard per l’autorizzazione al funzionamento e l’ac-creditamento dei servizi privati e pubblici per l’assistenza alle persone dipendenti da sostanze illecite e lecite e in-dirizzi programmatici e direttive sull’organizzazione dei servizi territoriali dipendenze nelle ASL: Progetto Regionale Dipendenze»;
− d g r 10 ottobre 2007, n 5509 «Determinazioni relative ai servizi accreditati nell’area dipendenze»;
− 30 maggio 2012 n 3540 «Determinazioni in materia di esercizio e accreditamento delle unità di offerta sociosa-nitarie e razionalizzazione del relativo sistema di vigilanza e controllo»;
− 26 ottobre 2012 n 4334 «Determinazioni in ordine alla ge-stione del Servizio Socio Sanitario regionale per l’esercizio 2013»;
Considerato che l’unità di offerta socio sanitaria: Struttura re-sidenziale per assistenza alle persone dipendenti da sostanze lecite e illecite denominata «Villa Paradiso» con sede in Besana Brianza, via Puccini n 35, gestita dall’ente «Associazione Comu-nità Nuova Onlus», con sede legale in Milano, via F Gonin n 8 - CF 80142430158, è già accreditata con d g r n 7775 del 18 gen-naio 2002 per n 30 posti ed a contratto;
Rilevato che l’ente gestore sopra menzionato ha presentato SCIA con contestuale richiesta di modifica dell’accreditamento, protocollata in data 20 maggio 2013 n prot 6785, per la suddet-ta struttura, relativamente alla trasformazione di n 6 posti resi-denziali in n 6 posti di trattamento specialistico per alcol e poli dipendenti, rideterminando l’unità di offerta senza modificarne il numero complessivo di 30 posti;
Atteso che la SCIA, è stata positivamente verificata dall’ASL di Monza e Brianza con sopralluogo del 18 giugno 2013;
Visto il provvedimento n 260 del 2 agosto 2013, adotta-to dalla ASL di Monza e Brianza, pervenuto in data 9 ago-sto 2013, prot n G1 2013 11128, di attestazione del possesso dei requisiti di accreditamento, relativamente alla modifica parziale di n 30 posti già accreditati come struttura residenziale terapeutico-riabilitativo;
Ritenuto di accogliere la richiesta di modifica dell’accredita-mento in oggetto, sussistendo tutti i requisiti previsti dalla nor-mativa vigente, in quanto da considerarsi come rimodulazione isorisorse della unità di offerta già accreditata;
Stabilito che la ASL territorialmente competente deve provve-dere, entro 90 giorni dall’approvazione del presente atto, all’ef-fettuazione di una visita di vigilanza, al fine della verifica del mantenimento dei requisiti di accreditamento;
Dato atto che il presente provvedimento conclude il relativo procedimento nei termini previsti ai sensi di legge;
Viste la l r 7 luglio 2008, n 20 ed i provvedimenti organizzativi della X legislatura, adottati dalla Giunta regionale;
Ravvisata la necessità di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comunicazione all’ente gestore interessato e alla ASL territorialmente competente;
DECRETA1 di modificare l’accreditamento, con decorrenza dalla data
di approvazione del presente atto, della seguente unità di offerta socio sanitaria: Struttura residenziale per assistenza alle persone dipendenti da sostanze lecite e illecite «Villa Paradiso» con sede in Besana Brianza, via Puccini n 35, codice struttura 311020802, gestita dall’ente «Associazione Comunità Nuova Onlus», con se-de legale in Milano, via F Gonin n 8 - CF 80142430158, a seguito della rimodulazione isorisorse dei n 30 posti già accreditati, con il conseguente nuovo assetto: n 24 posti in area terapeutico ri-abilitativa e n 6 posti in modulo specialistico per alcol e poli dipendenti, sulla base della verifica del possesso dei requisiti di accreditamento condotta dall’ASL di Monza e Brianza e attesta-ta con il provvedimento n 260 del 2 agosto 2013;
2 di provvedere all’iscrizione della suddetta modifica nell’ap-posito registro regionale delle unità di offerta socio sanitarie accreditate;
3 di disporre che, entro 90 giorni dall’approvazione del pre-sente atto, la ASL territorialmente competente provveda all’effet-tuazione di una ulteriore visita di vigilanza, al fine della verifica della permanenza dei requisiti di accreditamento;
4 di disporre per la pubblicazione del presente atto sul Bollet-tino Ufficiale della Regione Lombardia e per la relativa comuni-cazione all’ente gestore interessato ed alla ASL territorialmente competente
Il direttore generaleGiovanni Daverio
D.G. Attività produttive, ricerca e innovazione
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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D.d.s. 13 settembre 2013 - n. 8219Approvazione esiti finali delle domande presentate ai sensi dell’allegato A al decreto n. 6913/2011 - Fondo di rotazione per l’imprenditorialità (FRIM) - D.g.r. n. 5130/2007 - XX provvedimento
IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA ACCESSO AL CREDITORichiamati:
•la l r n 1 del 2 febbraio 2007 «Strumenti di competitività per le imprese e per il territorio della Lombardia»;
•il regolamento della Commissione Europea n 1998 del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato agli aiuti di importanza minore (de minimis);
•la d g r n 5130 del 18 luglio 2007 «Costituzione del Fondo per l’imprenditorialità Prime linee d’intervento» che istitui-sce il FRIM (Fondo di rotazione per l’imprenditorialità) ope-rante in co-finanziamento con il sistema creditizio privato;
•la lettera di incarico, sottoscritta in data 23 novembre 2007 (RCC 10602 - 5 dicembre 2007) con la quale sono state af-fidate a Finlombarda s p a le attività di gestione del Fondo di rotazione per l’imprenditorialità, integrata e prorogata in data 26 marzo 2010 (RCC 13884 - 15 aprile 2010) fino al 31 dicembre 2013;
•la d g r n 1988 del 13 luglio 2011 «Determinazioni in ordine al Fondo di rotazione per l’imprenditorialità (FRIM) e al Fon-do regionale per le agevolazioni finanziarie all’Artigianato: armonizzazione degli strumenti finanziari regionali a favore delle MPMI lombarde»;
•il decreto n 6913 del 25 luglio 2011 «Determinazioni in me-rito alla d g r n 1988 del 13 luglio 2011: approvazione del bando FRIM - Linee d’intervento 1 - Sviluppo aziendale, 4 - Crescita dimensionale, 5 - Trasferimento della proprietà d’impresa» con l’apertura del nuovo bando a sportello in data 3 ottobre 2011 (ore 10 00);
•il decreto n 1490 del 27 febbraio 2012 «Integrazioni e rettifi-ca al decreto n 6913 del 25 luglio 2011 Allegato «A» art 11 punti 3, 6, 7, 10 e art 16 punto 1, lettera b e lettera e »;
Richiamato l’art 12 punto 2 Allegato A al decreto n 6913/2011, in merito alle modalità di istruttoria e alle relative tempistiche;
Vista la seguente nota di Finlombarda s p a : − del 2 settembre 2013, pervenuta in data 3 settembre 2013 prot n R1 2013 0018756;
con la quale si comunicano gli esiti istruttori di n 47 domande, pervenute elettronicamente dal 5 aprile 2013 al 31 luglio 2013, a valere sulle linee 1, 4, 5 del FRIM (d g r n 1988/2011), da cui risultano:
•n 28 domande ammissibili, come da Allegato A, parte inte-grante e sostanziale del presente atto;
•n 7 domande non ammissibili, come da Allegato B, con le relative motivazioni, parte integrante e sostanziale del pre-sente atto;
•n 12 domande in approfondimento istruttorio presso gli Istituti di Credito convenzionati, ai sensi dell’art 8 del «FRIM - Linee 1, 4, 5 - Regolamento operativo tra Finlombarda s p a ed Istituti di Credito - Intermediari Finanziari» dell’8 settem-bre 2011, che saranno oggetto di successivo decreto;
Considerato che il fabbisogno per gli interventi di finanzia-mento a favore di n 28 domande ritenute ammissibili di cui all’Allegato A, parte integrante e sostanziale del presente atto, è pari a complessivi € 10 662 420,36 di cui € 5 331 210,19 quota Fondo regionale, che trova copertura nelle risorse di cui all’art 2 Allegato A al decreto n 6913/2011, ed € 5 331 210,17 a carico degli Istituti finanziari convenzionati;
Visto l’Allegato B al decreto del Direttore generale Industria, Artigianato, Edilizia e Cooperazione n 237 del 18 gennaio 2013 di integrazione della disponibilità finanziaria per l’anno 2013 del Fondo di rotazione per l’imprenditorialità (FRIM) linee 1, 4, 5 pres-so Finlombarda s p a ;
Ritenuto pertanto di recepire gli esiti finali delle istruttorie effet-tuate da Finlombarda s p a per n 35 domande, come specifi-cato negli allegati di seguito indicati:
•Allegato A - Elenco delle domande ammesse all’agevola-zione (n 28) - dal 5 aprile 2013 al 31 luglio 2013 - in ordine di protocollo elettronico;
•Allegato B - Elenco delle domande non ammesse all’age-
volazione (n 7) - dal 5 aprile 2013 al 31 luglio 2013 - con le relative motivazioni;
Preso atto che la concessione dei finanziamenti alle imprese beneficiarie di cui all’Allegato A è subordinata al rispetto della soglia degli aiuti «de minimis», così come stabilito dal Regola-mento della Commissione Europea n 1998/2006 pubblicato sulla Gazzetta della Comunità Europea del 28 dicembre 2006;
Vista la l r n 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;
Vista la l r n 20/2008 nonché i provvedimenti organizzativi della X legislatura;
Verificato che la spesa oggetto del presente atto non rientra nell’ambito di applicazione dell’art 3 della l n 136/2010 (trac-ciabilità dei flussi finanziari);per le motivazioni espresse in premessa,
DECRETA1 di approvare, sulla base degli esiti finali delle istruttorie ras-
segnate dal Soggetto Gestore delle domande presentate elet-tronicamente dal 5 aprile 2013 al 31 luglio 2013, ai sensi dell’Alle-gato A al decreto n 6913/2011, gli elenchi definiti negli allegati sotto indicati, che fanno parte integrante e sostanziale del pre-sente provvedimento:
•Allegato A - Elenco delle domande ammesse all’agevola-zione (n 28) dal 5 aprile 2013 al 31 luglio 2013 - in ordine di protocollo elettronico;
•Allegato B - Elenco delle domande non ammesse all’age-volazione (n 7) dal 5 aprile 2013 al 31 luglio 2013 - con le relative motivazioni;
2 di concedere, alle imprese di cui all’Allegato A, parte inte-grante e sostanziale del presente atto, l’agevolazione comples-siva pari ad € 10 662 420,36 di cui € 5 331 210,19 quota Fondo regionale ed € 5 331 210,17 a carico degli Istituti finanziari con-venzionati, secondo i corrispettivi in esso specificati;
3 di dare atto che la comunicazione alle imprese e agli Isti-tuti finanziari interessati avverrà secondo le modalità indicate all’art 14, comma 2 Allegato A al decreto n 6913/2011, ovvero mediante il sistema di procedura informatica;
4 di trasmettere il presente atto al Soggetto Gestore Finlom-barda s p a per gli adempimenti di competenza;
5 di pubblicare il presente atto sul Bollettino Ufficiale della Re-gione Lombardia e sul sito internet della Regione Lombardia - Di-rezione generale Attività Produttive, Ricerca e Innovazione: www industria regione lombardia it ;
6 di attestare che sono stati assolti tutti gli obblighi previsti da-gli artt 26 e 27 del d lgs n 33/2013 ove applicabili
Il dirigente Gabriele Busti
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Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 42 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO A
ELENCO DELLE DOMANDE AMMESSE ALL’AGEVOLAZIONE (N. 28) - DAL 5 APRILE 2013 AL 31 LUGLIO 2013 - IN ORDINE DI PROTOCOLLO ELETTRONICO
N. ID DOMANDA
DATA PROT. ELETTRONICO
DENOMINAZIONE IMPRESA SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA LINEA INVESTIMENTO
AMMESSOIMPORTO
FINANZIAMENTOQUOTA FONDO
REGIONALE
1 39147606 05/04/2013 BRIVAPLAST S R L VIA VITTOR PISANI 12/A MILANO MI
VIA I MAGGIO 1 OSNAGO LC 1 658 373,00 632 359,80 316 179,90
2 38958912 10/04/2013 ONDA 3 - S R L VIA BENACO 161 BEDIZZOLE BS VIA BENACO 161 BEDIZZOLE BS 1 175 000,00 157 500,00 78 750,00
3 39066345 16/04/2013 PRECISION SPRING EUROPA S P A VIA FILIPPO TURATI 7 TREZZANO ROSA MI
VIA FILIPPO TURATI 7 TREZZANO ROSA MI 1 241 200,00 237 000,80 118 500,40
4 39114265 17/04/2013 NUOVA BRESCIA ACCUMULATORI S R L VIA DEI MUSEI 28 BRESCIA BS VIA MANTOVA 12/A
GAMBARA BS 1 1 500 000,00 1 500 000,00 750 000,00
5 39332141 17/04/2013 DIES SRLVIALE LOMBARDIA 17/19 CASSINETTA DI LUGAGNANO MI
VIALE LOMBARDIA 17/19 CASSINETTA DI LUGAGNANO MI
1 235 000,00 199 750,00 99 875,00
6 39458297 23/04/2013 TESSITURA PURICELLI S R L
VIA CARDUCCI 16 MONTANO LUCINO CO
VIA CARDUCCI 16 MONTANO LUCINO CO 1 374 000,00 367 197,07 183 598,54
7 39443370 23/04/2013 G M G S R L VIA ENRICO FERMI 6 BRIGNANO GERA D ADDA BG
VIA ENRICO FERMI 6 BRIGNANO GERA D ADDA BG 1 600 000,00 600 000,00 300 000,00
8 39692712 24/04/2013 M C S MORANDI S R L VIA DELLA RESISTENZA 17 MAZZANO BS
VIA DELLA RESISTENZA 17 MAZZANO BS 1 118 000,00 115 797,08 57 898,54
9 39773705 29/04/2013 ARTECH S R L VIA BACCANELLO 1/C TERNO D'ISOLA BG
VIA CREMA 8/N ZANICA BG 1 125 000,00 123 040,75 61 520,38
10 39835244 30/04/2013 GITIS S R L VIA ROCCA 4 SARNICO BG
VIA COLOMBARA DEL BOSCO - CAPRIOLO BS 1 190 000,00 186 136,64 93 068,32
11 39407109 02/05/2013 ESSERRE DISTRIBUZIONE S R L
VIA ARTIGIANI 33 BRUSAPORTO BG
VIA ARTIGIANI 33 BRUSAPORTO BG 1 405 650,00 356 063,22 178 031,61
12 39990380 03/05/2013 FIVE FOR CASTING S R L VIA DELL'INDUSTRIA 30 ISORELLA BS
VIA DELL'INDUSTRIA 30 ISORELLA BS 1 1 165 038,00 1 000 000,00 500 000,00
13 38846408 08/05/2013 CALZIFICIO COCCOLI S R L VIA MAZZINI 77 BOTTICINO BS VIA MAZZINI 77 BOTTICINO BS 1 202 500,00 202 500,00 101 250,00
14 39272116 08/05/2013 IMPRESA EDILE ARTIGIANA MEMEO RAFFAELE
VIA VALVARRONE 1723 VESTRENO LC
VIA VALVARRONE 1723 VESTRENO LC 1 83 800,00 83 800,00 41 900,00
15 39468228 13/05/2013BODINI PALLETS DI BODINI DANIO E LOVATO ORIANA S N C
VIA VAL D'OSSOLA 105 MARCARIA MN
VIA VAL D'OSSOLA 105 MARCARIA MN 1 650 000,00 585 000,00 292 500,00
16 40173894 17/05/2013 ME DI S R L VIA QUATTRO NOVEMBRE SULBIATE MB
VIA QUATTRO NOVEMBRE SULBIATE MB 1 270 000,00 256 500,00 128 250,00
Bollettino Ufficiale – 43 –
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
N. ID DOMANDA
DATA PROT. ELETTRONICO
DENOMINAZIONE IMPRESA SEDE LEGALE SEDE OPERATIVA LINEA INVESTIMENTO
AMMESSOIMPORTO
FINANZIAMENTOQUOTA FONDO
REGIONALE
17 40078445 20/05/2013TECNOMEC DI BELTRAME ROBERTO E C SNC
VIA SAN CARLO 1 MONTE MARENZO LC
VIA SAN CARLO 1 MONTE MARENZO LC 1 104 000,00 93 600,00 46 800,00
18 40175970 22/05/2013 ISEF S R L VIA MATTEOTTI 70 CARNAGO VA
VIA MATTEOTTI 70 CARNAGO VA 1 325 000,00 319 017,00 159 508,50
19 40200656 23/05/2013 SPTI SRL STP VIA ANDREA COSTA 31 STRADELLA PV
VIA ANDREA COSTA 31 STRADELLA PV 1 49 500,00 44 550,00 22 275,00
20 40354658 27/05/2013 F A P FABBRICA ARMI F LLI PIETTA DI PIETTA GIUSEPPE & C SRL
VIA MANDOLOSSA 102 GUSSAGO BS
VIA MANDOLOSSA 102 GUSSAGO BS 1 350 000,00 315 000,00 157 500,00
21 40298391 28/05/2013 I M E INDUSTRIA MOTORI ELETTRICI S P A
VIA EMRICO FERMI 5 MANERBIO BS
VIA EMRICO FERMI 5 MANERBIO BS 1 641 850,00 641 850,00 320 925,00
22 40254346 28/05/2013 TECNOMECCANICA BRESCIANA DI CANINI OTTORINO & C S N C
VIA B CELLINI 9/11 RONCADELLE BS
VIA B CELLINI 9/11 RONCADELLE BS 1 161 000,00 158 758,00 79 379,00
23 40428961 29/05/2013OFFICINA MECCANICA OMPI S N C DI ROBERTO PEREGO E DAMIANO PAGANI
VIA BOCCACCIO 92 CARBONATE CO
VIA BOCCACCIO 92 CARBONATE CO 1 700 000,00 595 000,00 297 500,00
24 40328332 04/06/2013 THERMOTECH S R L VIA AL PIANO S N C GORDONA SO
VIA AL PIANO 50 GORDONA SO 1 350 000,00 315 000,00 157 500,00
25 40540399 04/06/2013 CARPENTERIA VALSECCHI DI PELLE-GRINELLI MARINA
VIA G MARCONI BREMBATE DI SOPRA BG
VIA G MARCONI BREMBATE DI SOPRA BG 1 106 636,00 106 000,00 53 000,00
26 40519845 05/06/2013 FILMEC DI MARCO E MANUEL CAPPI & C S N C
VIA DELL'ALPINO LOC CASATE 44/B LEZZENO CO
VIA DELL'ALPINO LOC CASATE 44/B LEZZENO CO
1 175 000,00 175 000,00 87 500,00
27 40531278 06/06/2013 MECCANICA MONINI SNC DI MO-NINI MARIO & C
VIA DEL GALFIONE 8 ARSAGO SEPRIO VA
VIA CARDUCCI 13/BIS ARSAGO SEPRIO VA 1 210 000,00 189 000,00 94 500,00
28 39961846 18/06/2013 TUBOPRESS ITALIA S P A VIA MORANDI 66 SEGRATE MI
VIA CELLINI 45 SEGRATE MI 1 1 230 000,00 1 107 000,00 553 500,00
TOTALE € 11.396.547,00 € 10.662.420,36 € 5.331.210,19
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Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 44 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO B
ELENCO DELLE DOMANDE NON AMMESSE ALL’AGEVOLAZIONE (N. 7) - DAL 05/04/2013 AL 31/07/2013 - IN ORDINE DI PROTOCOLLO ELETTRONICO
N. ID DOMANDA
DATA PROT. ELETTRONICO
DENOMINAZIONE IMPRESA SEDE LEGALE MOTIVAZIONI
1 39496339 18/04/2013 LEGHE LEGGERE LAVORATE S R L VIA LUCANIA 23/25 BUCCINASCO MI Rinuncia comunicata in data 11 luglio 2013
2 39411341 30/04/2013 S T TEKNOMECCANICA S R L VIA SANT'ANTONIO 5 COSTA VOLPINO BG Mancato superamento istruttoria Istituto di Credito
3 39679414 06/05/2013 AL TORNITURE DI MOSSONI A E MORANDINI S SNC
VIA ADAMELLO 11/A BRENO BS Mancato rispetto art 9 punto 7
4 39574807 09/05/2013 SELVA ARREDAMENTI S R L VIA STATALE 5 CARLAZZO CO Mancato rispetto art 13 punti 3 e 4
5 40077078 10/05/2013 ME COM S R L VIA DEGLI ARTIGIANI 3 CREMONA CR Mancato rispetto art 13 punti 3 e 4
6 40171203 21/05/2013 G P IMBALLAGGI S N C DI PINI MASSIMO E SERGIO
VIA CA' ANTONELLI 48 GANDINO BG Mancato rispetto art 13 punti 3 e 4
7 40792039 31/07/2013 RIVA HABITAT S R L VIA TORRIANI 33 COMO CO Mancato rispetto art 6 punto 1
D.G. Sicurezza, protezione civile e immigrazione
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 45 –
D.d.u.o. 13 settembre 2013 - n. 8197Bando per il finanziamento di interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata (l.r. 9/2011, art. 4)
IL DIRIGENTE DELL’UNITA’ ORGANIZZATIVA INTERVENTI INTEGRATI PER LA SICUREZZA, L’IMMIGRAZIONE ED IL SISTEMA
DI POLIZIA LOCALEVista la legge regionale 3 maggio 2011, n 9 «Interventi regio-
nali per la prevenzione e il contrasto della criminalità», ai sensi della quale Regione Lombardia concorre allo sviluppo dell’or-dinata e civile convivenza attraverso interventi nei settori della prevenzione e della lotta contro la criminalità e iniziative di soste-gno alle vittime;
Visti, in particolare, del titolo I della medesima legge regiona-le n 9/2011 «Interventi nei settori della prevenzione e della lotta contro la criminalità organizzata, per il recupero dei beni confi-scati e iniziative di sostegno alle vittime della criminalità»:
•l’art 4 «Assistenza e aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata»;
•l’art 6 «Interventi per la prevenzione e il contrasto dei feno-meni di criminalità comune e organizzata e l'incentivazio-ne di percorsi di legalità»;
•l’art 7 «Interventi per la prevenzione e il contrasto del fe-nomeno delle truffe ai danni della popolazione anziana»;
•l’art 11 «Criteri e modalità», che attribuisce alla Giunta re-gionale, sentita la competente Commissione consiliare, la determinazione, ogni due anni, dei criteri e delle modalità di assegnazione dei finanziamenti alle varie tipologie di soggetti e interventi, i termini e le modalità per la presen-tazione delle domande di contributo e gli importi minimi e massimi finanziabili;
Vista la d g r 4 luglio 2013, n 366 che, acquisito il parere favo-revole espresso dalla competente Commissione consiliare nella seduta del 26 giugno 2013, ha approvato i «Criteri e modalità per l’assegnazione di finanziamenti ad interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e di crimina-lità organizzata, di cui alla legge regionale 3 maggio 2011, n 9 «Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della crimi-nalità», demandando al dirigente dell’Unità Organizzativa «In-terventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale» l’emanazione di un bando, secondo i criteri di cui alla deliberazione medesima e stabilendo una dotazione di Eu-ro 100 000,00 a valere capitoli 8397 e 8396 del bilancio del 2014;
Visto il regolamento (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006, pubblicato in G U C E L 379 del 28 dicembre 2006, relativo all’ applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’impor-tanza minore («de minimis») e in particolare gli artt 1 (campo di applicazione), 2 (aiuti di importo minore e relativi massimali) e 3 (controlli);
Dato atto che i soggetti richiedenti e gli eventuali soggetti aggregati, che svolgono attività economica a scopo di lucro , dovranno sottoscrivere una dichiarazione, ai sensi del d p r 445/2000, che informi su eventuali aiuti «de minimis», ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari e che attesti che gli stessi non rientrano nelle specifiche esclusioni di cui all’art 1 del reg (CE) medesimo;
Dato atto che il finanziamento non sarà concesso ai soggetti richiedenti che hanno ricevuto e successivamente non rimbor-sato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a recuperare in esecuzione di una decisione di recupe-ro adottata dalla Commissione europea ai sensi del reg (CE) 659/1999;
Ritenuto, in attuazione della citata d g r 366/2013, di provve-dere all’emanazione del bando per il finanziamento ad inter-venti di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo ma-fioso e della criminalità organizzata, comprensivo degli schemi della seguente modulistica:
• domanda per l’assegnazione del finanziamento;
• scheda tecnica di progetto;
• scheda di descrizione del budget;
• scheda sui soggetti aggregati;
• atto di adesione;
• rendicontazione contabile amministrativa;
Vista la legge regionale 31 luglio 2013, n 5 «Assestamento al bilancio per l’esercizio finanziario 2013 ed al bilancio plurienna-le 2013/2015 a legislazione vigente e programmatico – I prov-vedimento di variazione con modifiche di leggi regionali» che, tra l’altro, ha aumentato la dotazione destinata a finanziare le iniziative della l r 9/2011 di ulteriori Euro 100 000,00;
Vista la d g r 2 agosto 2013, n 539 che approva l’ «Integrazio-ne del documento tecnico di accompagnamento al «bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio plurienna-le 2013/2015 a legislazione vigente»- riclassificazione in parallelo per UPB - piano di alienazione e valorizzazione degli immobili – programma triennale delle opere pubbliche 2013 - programmi annuali di attività degli enti, aziende dipendenti e società in house, approvato con d g r 4518 del 19 dicembre 2012 a segui-to dell’ «assestamento al bilancio per l’esercizio finanziario 2013 ed al bilancio pluriennale 2013/2015 a legislazione vigente e programmatico – I° provvedimento di variazione con modifiche di leggi regionali» approvato con l c r n 6 del 23 luglio 2013;
Visti la legge regionale n 20/2008 «Testo unico delle leggi re-gionali in materia di organizzazione e personale» e i provvedi-menti organizzativi della X legislatura;
Vista la legge regionale n 34/1978 e successive modifiche e integrazioni, nonché il regolamento di contabilità e la legge regionale di approvazione del bilancio di previsione dell’anno in corso;
DECRETA1 di approvare l’allegato «Bando per il finanziamento di in-
terventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata (l r 9/2011, art 4)», parte integrante e sostanziale del presente atto, comprensivo dei se-guenti schemi di modulistica:
a) domanda per l’assegnazione del finanziamento (allega-to A);
b) scheda tecnica di progetto (allegato B); c) scheda di descrizione del budget (allegato C); d) scheda sui soggetti aggregati (allegato D);e) atto di adesione (allegato E);f) rendicontazione contabile amministrativa (allegato F);
2 di dare atto che il presente bando ed i relativi finanziamenti saranno attuati nel rispetto del regolamento (CE) n 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all’applicazio-ne degli artt 87 e 88 del trattato agli aiuti di importanza minore ed in particolare degli artt 1, 2 e 3 del medesimo regolamento;
3 di dare atto che la dotazione finanziaria del bando è pari ad € 200 000,00, a valere sui capitoli 8396 e 8397 del Bilancio 2014, che presentano adeguata copertura;
4 di rinviare a successivi atti l’adozione dei provvedimenti conseguenti all’emanazione del bando;
5 di dare atto che il presente bando scade al 60° giorno de-corrente dalla data di pubblicazione dello stesso;
6 di disporre la pubblicazione del presente decreto sul Bollet-tino Ufficiale della Regione Lombardia, sul sito istituzionale della Regione Lombardia: www regione lombardia it e sulla pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immi-grazione: www polizialocale regione lombardia it
Il dirigente u o interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di polizia locale
Fabrizio Cristalli
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Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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ALLEGATO
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ASSISTENZA E DI AIUTO ALLE VITTIME DEI REATI DI STAMPO MAFIOSO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (L.R. 9/2011, ART. 4)
Indice
1. FINALITA’
2. BENEFICIARI
3. CRITERI E MODALITA’ PER L’ASSEGNAZIONE DEI FINANZIAMENTI
3.1 Progetti ammissibili
3.2 Importo del contributo regionale e spese ammesse a rimborso
4. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO
4.1 Termini per la presentazione
4.2 Integrazione documentale
5. ESCLUSIONE DEI PROGETTI DALLA VALUTAZIONE
5.1 Criteri di valutazione dei progetti
6. COMUNICAZIONE DELL’AVVENUTA AMMISSIONE AL CONTRIBUTO
7. TERMINI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
8. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
9. MODALITA’ DI RENDICONTAZIONE
10. CONTROLLI E DECADENZE
11. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
12. REGOLAMENTO (CE) 15 DICEMBRE 2006, N. 1998/2006 (ARTT. 87 E 88 DEL TRATTATO - AIUTI “DE MINIMIS”)
13. PUBBLICAZIONE, INFORMAZIONI E CONTATTI
14. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/90
15. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART.13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003, N.196
1. FINALITA’
Finalità del presente bando è quella di cofinanziare, in attuazione della legge regionale n 9/2011 “Interventi regionali per la preven-zione e il contrasto della criminalità”, progetti la cui realizzazione permetta di svolgere un’azione di aiuto verso le vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, nell’ambito di una strategia di contrasto all’illegalità, finalizzata allo sviluppo dell’ordi-nata e civile convivenza
2. BENEFICIARI
I beneficiari del contributo regionale sono associazioni, fondazioni ed organizzazioni che si occupano della prevenzione dei fenomeni di criminalità organizzata e dei reati di stampo mafioso o dell’assistenza legale e supporto psicologico alle vittime della criminalità organizzata e dei reati di origine mafiosa I soggetti beneficiari devono avere una sede o comunque svolgere la loro attività anche sul territorio lombardo e inoltre documentare che negli ultimi tre anni abbiano realizzato iniziative coerenti con la legge regionale n 9/2011
I beneficiari che svolgono attività economica a scopo di lucro, potranno accedere al contributo regionale a condizione che sia rispet-tata la normativa in materia di aiuti di stato, con particolare riferimento al regolamento (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006, pubblicato in G U C E L 379 del 28 12 2006, relativo all’ applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”)
Al paragrafo 12 sono richiamate le pertinenti disposizioni in materia di “de minimis” a cui dovranno attenersi i soggetti interessati
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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3. CRITERI E MODALITA’ PER L’ASSEGNAZIONE DEI FINANZIAMENTI
3.1 Progetti ammissibili
Nell’ambito di interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, i soggetti in-dividuati al paragrafo 2 possono presentare in forma singola o aggregata un solo progetto, da attuare nel territorio della Regione Lombardia, relativo a:a) iniziative informative sugli strumenti di tutela garantiti dall’ordinamento;b) attività di assistenza di tipo materiale, con particolare riferimento all’accesso ai servizi sociali e territoriali;c) attività di assistenza psicologica, cura e aiuto delle vittime;d) campagne di sensibilizzazione e comunicazione degli interventi effettuati;e) organizzazione di eventi informativi ed eventi culturali
Le vittime devono essere residenti in Lombardia al momento del verificarsi del reato oppure aver subito il reato nel territorio della Regione
In caso di progetto in forma aggregata, ciascun soggetto del raggruppamento deve avere i requisiti di cui al paragrafo 2 La doman-da deve essere presentata da un soggetto capofila, che agisce quale titolare e responsabile del progetto I soggetti del raggruppa-mento non potranno presentare altri progetti in forma singola o aggregata
E’ possibile inoltre sviluppare il progetto in partnership con soggetti pubblici o privati, diversi da quelli indicati al paragrafo 2 In questo caso i destinatari del contributo regionale saranno comunque solo i soggetti di cui al citato paragrafo 2 I partner infatti non possono beneficiare di alcun contributo regionale per gli eventuali costi sostenuti nella realizzazione del progetto
Il progetto presentato può far parte di un piano di azioni più complessivo, da realizzarsi con risorse proprie dei soggetti proponenti ed in continuità con l’intervento finanziato da Regione
3.2 Importo del contributo regionale e spese ammesse a rimborso
Regione Lombardia concorre alla spesa effettivamente sostenuta per la realizzazione del progetto con un contributo minimo di € 2 000,00 (duemila/00) e massimo di € 15 000,00 (quindicimila/00) Tale contributo non potrà essere in ogni caso superiore all’80% dell’importo effettivamente speso, rendicontato e quietanzato (IVA ed altri oneri inclusi) La dotazione finanziaria del bando è di complessivi € 200 000,00 (duecentomila/00) Regione Lombardia, con apposito provvedimen-to, si riserva la facoltà di aumentare tale dotazione qualora si dovessero rendere disponibili risorse aggiuntive Le macro aree delle spese ammissibili sono: personale; volontariato; servizi, beni e attrezzature; spese generali e altre spese connesse al progetto
a) Personale • Costo lordo orario del personale con rapporto di lavoro subordinato • Costo lordo del personale con rapporto di lavoro diverso da quello subordinato (liberi professionisti, consulenti, collaboratori, ecc )
b) Volontariato I volontari non possono essere retribuiti per l’attività svolta, pertanto le loro prestazioni non costituiscono un costo e la stima figurativa del corrispondente costo reale può essere soggetta solo a valorizzazione La valorizzazione dell’attività resa dai volontari non deve superare: • per le prestazioni ordinarie, i tetti massimi delle tariffe tabellari previste dal CCNL delle cooperative sociali; • per le prestazioni altamente qualificate o comunque non previste dal CCNL delle cooperative sociali, i tetti massimi delle
tariffe specifiche previste dagli albi professionali e dalle tabelle regionali per le prestazioni professionali L’attività resa dai volontari è valorizzabile fino al 20% massimo del costo complessivo del progetto e comunque delle spese complessive rendicontate e potrà giustificare la sola quota di cofinanziamento del soggetto beneficiario
c) Servizi, beni e attrezzature Acquisto di servizi espressamente pianificati e sviluppati per il progetto, noleggio e affitto di attrezzature utili alla realizzazione del progetto (attrezzature tecniche, quota parte di supporti informatici hardware e software, riproduzione di materiali docu-mentali, eventuale affitto di sedi per lo svolgimento di attività legate al progetto, materiali di consumo, affitto di sale convegni, spese di catering, rimborsi spese di viaggio, vitto e alloggio, ecc ) Le spese per i servizi, i beni e le attrezzature non possono essere imputate oltre il 45% del costo complessivo del progetto e comunque delle spese complessive rendicontate I rimborsi per spese di viaggio, vitto e alloggio, coerenti con le finalità del progetto ed adeguatamente certificate, non pos-sono superare il 20% dei costi esposti per servizi, beni e attrezzature
d) Spese generali e altre spese connesse al progetto Le spese per utenze, funzionamento e gestione non possono essere imputate oltre il 35% del costo complessivo del progetto e comunque delle spese complessive rendicontate (ad es pro quota affitto locali della sede del beneficiario o oneri assicu-rativi, spese postali, quota parte di energia elettrica, telefonia, utenze di riscaldamento, luce e gas, ecc )
Le spese ammissibili devono avere una coerenza temporale con il progetto presentato e devono essere state effettuate a partire dalla data di sottoscrizione dell’atto di adesione di cui al paragrafo 6; non possono essere successive alla data di conclusione del progetto
I documenti contabili presentati a giustificazione dei costi devono riportare nell’oggetto il riferimento al progetto In caso di quota parte, i documenti contabili devono essere corredati da autocertificazione del legale rappresentante del soggetto beneficiario che imputa la percentuale al progetto ed esclude espressamente che le somme siano state oggetto di contribuzione per altre attività Anche per le spese giustificate con documenti contabili c d “non parlanti” (quali gli scontrini fiscali), occorre produrre una autocerti-ficazione del legale rappresentante del soggetto beneficiario che le imputi al progetto
Non sono ammesse le spese comprovanti l’affidamento a terzi dell’attività progettuale in misura pari o superiore al 70% della totalità dei costi rendicontati
Le spese che non siano debitamente documentate in fase di rendicontazione non vengono comunque riconosciute ai fini del rimbor-so e possono dar luogo alla decadenza dal contributo assegnato
Non sono ammissibili spese per acquisizione di immobili o beni durevoli, interventi strutturali, di ammortamento mutui e di manuten-zione straordinaria
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 48 – Bollettino Ufficiale
4. MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI CONTRIBUTO
Per la presentazione della domanda è necessario utilizzare l’apposita modulistica allegata al presente bando, scaricabile dal sito istituzionale di Regione Lombardia: www regione lombardia it e dalla pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione: www polizialocale regione lombardia it
Non sono ammesse domande presentate utilizzando una modulistica diversa da quella appositamente predisposta
La domanda deve essere compilata in ogni sua parte e, a pena di inammissibilità alla valutazione, deve essere obbligatoriamente firmata dal legale rappresentante del soggetto istante o suo delegato Alla domanda, completa della documentazione prevista, sono altresì allegati: fotocopia di un documento di identità valido del legale rappresentante del soggetto istante e, in caso di delega, l’atto di delega e la fotocopia del documento di identità del soggetto delegato È inoltre allegato lo statuto del soggetto istante e, in caso di progetto in forma aggregata, gli statuti di tutti i soggetti del raggruppamento
a) Consegna per posta La domanda può essere spedita per posta a: Regione Lombardia – Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione – Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale - Palazzo Lombardia - Piazza Città di Lombardia 1, 20124 Milano Sulla busta deve essere riportata la seguente dicitura: “Domanda per l’assegnazione di finanziamenti per iniziative di pre-venzione e contrasto della criminalità”
b) Consegna per posta elettronica certificata La domanda può essere inviata tramite posta elettronica certificata (PEC) al seguente indirizzo: sicurezza@pec regione lombardia it In questo caso, sia la domanda, sottoscritta dal legale rappresentante o suo delegato, che tutti gli allegati devono essere inoltrati nella forma di scansione degli originali, in formato PDF® Non sarà ritenuto valido l’invio da casella di posta elettronica semplice/ordinaria, anche se effettuato all’indirizzo di posta elettronica certificata sopra indicato
Nell’oggetto dell’email deve essere riportata la seguente dicitura: “Domanda per l’assegnazione di finanziamenti per ini-ziative di prevenzione e contrasto della criminalità”
c) Consegna a mano La domanda può essere utilmente consegnata a mano al Protocollo Generale della Giunta Regionale della Lombardia – Palazzo Lombardia, via Restelli 2, 20124 Milano oppure presso gli sportelli delle sedi territoriali regionali di seguito indicate:
BERGAMO - Via XX Settembre 18/a BRESCIA – Via Dalmazia, 92/94 COMO – Via Luigi Einaudi, 1 CREMONA – Via Dante, 136 LECCO – Corso Promessi Sposi, 132 LEGNANO – Via Felice Cavallotti, 13 LODI – Via Haussmann, 7 MANTOVA – Corso Vittorio Emanuele, 57 MONZA – Piazza Cambiaghi, 3 PAVIA – Via Cesare Battisti, 150 SONDRIO – Via Del Gesù, 17 VARESE – Viale Belforte, 22
4.1 Termini per la presentazione
La domanda, con la documentazione allegata, deve essere inviata entro 60 giorni dalla data di pubblicazione del bando sul B U R L La domanda pervenuta oltre il suddetto termine non sarà ammessa a valutazione Per la verifica del rispetto del termine di presentazione fa fede:
a) Consegna per posta Si considera inviata in tempo utile, la domanda spedita a mezzo posta entro il termine di scadenza del bando, come da timbro dell’Ufficio Postale di partenza, e pervenuta al Protocollo regionale entro i sette giorni successivi alla data di scadenza del bando
b) Consegna per posta elettronica certificata Si considera la data di invio della domanda tramite PEC
c) Consegna a mano Si considera la data di presentazione della domanda agli sportelli del Protocollo regionale
4.2 Integrazione documentale
In presenza di vizi non sostanziali, Regione, nell’analisi della documentazione prodotta, si riserva la facoltà di:1 chiedere chiarimenti sulla documentazione e su elementi non sostanziali della proposta progettuale;2 chiedere integrazioni documentali su mere irregolarità formali della documentazione
Nell’ipotesi di cui ai punti 1 e 2 il soggetto istante dovrà produrre la documentazione richiesta entro il termine stabilito da Regione
5. ESCLUSIONE DEI PROGETTI DALLA VALUTAZIONE
Non sono ammessi alla valutazione i progetti: presentati oltre il termine previsto al paragrafo 4 1; inviati da casella di posta elettronica semplice/ordinaria (nel caso di consegna della domanda tramite posta elettronica); presentati mediante modulistica diversa da quella espressamente prevista dal bando; la cui domanda di richiesta di cofinanziamento non sia debitamente sottoscritta dal rappresentante legale o dal soggetto
espressamente delegato; presentati in forma singola o aggregata, che non rispettino le disposizioni di cui al paragrafo 3 1
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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5.1 Criteri di valutazione dei progetti
La valutazione della proposta progettuale é svolta da una commissione tecnica costituita con decreto del Direttore Generale della Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione e formata da personale appartenente alla Giunta Regionale in modo da rappresentare competenze e professionalità multisettoriali
La valutazione è effettuata entro 45 giorni dalla data di scadenza stabilita per la presentazione delle domande
Sulla base dei criteri di valutazione sotto riportati, saranno valutati i progetti e redatta una graduatoria
Criteri di valutazione Indicatori Punti Punteggio mas-simo attribuibile
Valenza della proposta progettualeQualità dell’analisi del contesto e relazione con le finalità che si intendono perseguire
Presenza di dati analitici e informazioni di contesto specificatamente riferiti al territorio e al target
(ad es. dati anagrafici per categorie di età, sintetica descrizione del target e sua quantificazione numerica, dati riferibili ai delitti di stampo mafioso/cri-minalità organizzata relativi al territorio interessato al progetto, analisi sull’inte-grazione sociale, ecc.)
0 - 15
Fino a 30 punti
Esperienza del soggetto proponente nell’ambito di inter-venti di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stam-po mafioso e della criminalità organizzata
Numero di progetti assimilabili realizzati negli ultimi cinque anni:
almeno tre progetti
più di tre progetti
3
6
Presenza di forme di partenariato con soggetti pubblici e/o privati
Partenariato con un soggetto pubblico o privato
Partenariato con più di un soggetto pubblico o privato
Nessun partenariato
2
4
0
Collaborazione con le Forze dell’Ordine nella realizzazio-ne del progetto
Espressa dichiarazione delle Forze dell’Or-dine di partecipazione al progetto
Presente
Non presente
5
0
Qualità del progettoCoerenza tra le problematiche individuate e le azioni previste
Declinazione della strategia e relativa descrizione puntuale dei prodotti e del-le azioni
0 - 10
Fino a 30 punti
Numero dei destinatari che si intendono raggiungere Percentuale di destinatari da raggiun-gere rispetto al possibile target definito nell’analisi di contesto:
1 - 20 %
21 - 50 %
Oltre 50 %
2
5
10
Caratteristiche di innovazione Utilizzo di soluzioni progettuali innovati-ve in relazione al target
0 - 5
Connessione con la programmazione territoriale Integrazione del progetto con altre poli-tiche e misure di intervento esistenti sul territorio
0 - 5
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– 50 – Bollettino Ufficiale
Criteri di valutazione Indicatori Punti Punteggio mas-simo attribuibile
Fattibilità tecnico-finanziariaProgettazione con relativo cronoprogramma Accuratezza di elementi di dettaglio del
progetto 0 - 8
Fino a 20 punti
Previsioni di azioni successive alla conclusione del pro-getto finanziato e relativa sostenibilità
Prosecuzione del progetto per almeno 6 mesi successivi alla scadenza proget-tuale:
Prosecuzione
Non prosecuzione
2
0
Sistema di monitoraggio, definizione dei relativi indicatori, verificabilità dei risultati attesi
Qualità e chiarezza di un sistema di mo-nitoraggio articolato in indicatori
0 - 10
Punteggio massimo 80 punti
Punteggio minimo per l’accesso al contributo 45 punti
In caso di progetti aventi il medesimo punteggio, la priorità sarà data a quelli che, sommando i valori conseguiti rispetto agli indicatori di seguito riportati, abbiano ottenuto il totale più elevato:
• espressa dichiarazione delle Forze dell’Ordine di partecipazione al progetto; • qualità dell’analisi del contesto e relazione con le finalità che si intendono perseguire;• declinazione della strategia e relativa descrizione puntuale dei prodotti e delle azioni
La Commissione non procederà alla valutazione nel caso in cui, dall’esame del progetto, risulti l’affidamento a terzi, dietro incarico retribuito, di parte preponderante dell’attività progettuale (pari o superiore al 70% della totalità delle risorse che verranno impiegate nel progetto)
Con decreto del Dirigente dell’Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale viene approvata la graduatoria e attribuite le risorse Qualora emergesse un avanzo dello stanziamento regionale, lo stesso potrà essere utilizzato da Regione Lombardia per l’organizzazione di eventi di divulgazione sulle progettualità attuate con il bando
6. COMUNICAZIONE DELL’AVVENUTA AMMISSIONE AL CONTRIBUTO
Entro 60 giorni decorrenti dalla data di scadenza del bando, verrà comunicato ai soggetti proponenti l’esito dell’istruttoria delle istanze Per i soggetti riconosciuti beneficiari del contributo regionale, la comunicazione indicherà la data di convocazione per la sottoscri-zione dell’atto di adesione Con l’atto di adesione il soggetto beneficiario sottoscrive formalmente gli impegni assunti con Regione Lombardia per la realizzazione del progetto approvato e per beneficiare del contributo e dichiara la data di avvio del progetto L’atto di adesione, a pena di decadenza dalla graduatoria e di revoca dell’assegnazione del contributo, deve essere compilato in ogni sua parte e sottoscritto in originale dal legale rappresentante del soggetto beneficiario o da soggetto espressamente delegato La Regione si riserva, ove necessario, di dare ulteriori disposizioni e istruzioni che si rendessero necessarie a seguito dell’emanazione di normative comunitarie e/o statali e/o regionali La graduatoria dei beneficiari è pubblicata sul B U R L , nonché sul sito istituzionale di Regione Lombardia: www regione lombardia it e sulla pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione: www polizialocale regione lombardia it
7. TERMINI PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
Il progetto deve essere realizzato entro giugno 2014 In corso di realizzazione, non sono possibili modifiche al progetto approvato E’ ammessa una sola proroga per un periodo massimo non rinnovabile di 3 mesi su istanza motivata del beneficiario (soggetto ca-pofila nel caso di progetto in forma aggregata) da inviare, 30 giorni prima della scadenza del termine di realizzazione del progetto, al Dirigente dell’Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale, che si pronuncerà dandone comunicazione scritta all’istante
8. MODALITÀ DI EROGAZIONE DEL CONTRIBUTO
Il contributo è erogato in una unica soluzione, a saldo, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione contabile amministra-è erogato in una unica soluzione, a saldo, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione contabile amministra- erogato in una unica soluzione, a saldo, entro 60 giorni dalla presentazione della rendicontazione contabile amministra-tiva, previa verifica della rispondenza dei risultati attesi dal progetto presentato, delle spese sostenute e della correttezza complessiva della rendicontazione stessa (di cui al successivo paragrafo 9)
9. MODALITA’ DI RENDICONTAZIONE
Entro 30 giorni dalla data di conclusione del progetto, il beneficiario (soggetto capofila nel caso di progetto in forma aggregata) presenta una rendicontazione contabile amministrativa finale che evidenzi, in coerenza con il progetto approvato, le spese sostenute e liquidate, i risultati raggiunti, le criticità riscontrate La rendicontazione, redatta utilizzando il modello predisposto da Regione e sottoscritta dal legale rappresentante del soggetto be-neficiario o suo delegato, deve essere inviata a: Regione Lombardia – Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione – Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale
La documentazione contabile comprovante le spese sostenute e liquidate deve essere prodotta in conformità alla normativa fiscale vigente
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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Possono essere riconosciute ammissibili unicamente le spese sostenute e documentate dal beneficiario e dagli altri soggetti aggre-gati, ove presenti, e regolarmente quietanzate Per le spese relative al volontariato occorre produrre autocertificazione del volontario sulle ore e attività svolte Nel caso di progettualità sviluppata in partnership, non è ammessa alcuna spesa sostenuta dai partner Non sono altresì ammissibili le spese comprovanti l’affidamento a terzi dell’attività progettuale in misura pari o superiore al 70% della totalità dei costi rendicontati Nel caso di progetti presentati in forma aggregata, la rendicontazione è attuata dal soggetto capofi la, che rappresenta l’unico inter-è attuata dal soggetto capofi la, che rappresenta l’unico inter- attuata dal soggetto capofila, che rappresenta l’unico inter-locutore di Regione Il contributo è erogato da Regione direttamente al soggetto capofila, che provvederà al versamento delle quote spettanti agli altri soggetti del raggruppamento Regione Lombardia verificherà la documentazione finale di spesa e la realizzazione delle attività e dei prodotti indicati nel progetto, riservandosi la facoltà di richiedere integrazioni alla documentazione ricevuta, ove si renda necessario, nonché di effettuare controlli a campione in loco presso i soggetti beneficiari per la visione della documentazione amministrativa e contabile in versione originale Ai sensi della vigente normativa, gli originali dei documenti di spesa e di quelli attestanti l’avvenuto pagamento devono essere tenuti a disposizione per eventuali accertamenti per un periodo di cinque anni dalla data del pagamento del saldo da parte della Regione In fase di rendicontazione sono ammessi scostamenti marginali dalle voci di costo preventivate alla presentazione del progetto, pur-ché siano congruamente motivati e non implichino variazioni sostanziali del piano operativo Se le singole variazioni comportano un aumento del valore totale del progetto, le spese eccedenti rispetto a quelle inizialmente pre-viste non vengono riconosciute ai fini del rimborso, ma restano a carico del soggetto beneficiario Se, al contrario, le variazioni sulle singole voci di costo e di valorizzazione, implicano una riduzione del valore totale del progetto, il sog-getto beneficiario deve dimostrare, attraverso la rendicontazione, che il valore complessivo del progetto realizzato è stato quantome-no uguale/superiore al 30% del valore complessivo del progetto approvato da Regione Lombardia Nella misura in cui venga garan-tita questa soglia minima, il contributo sarà erogato proporzionalmente alla riduzione del valore complessivo del progetto realizzato
10. CONTROLLI E DECADENZE
La Regione ha facoltà di effettuare controlli sia di carattere amministrativo che tecnico per verificare che le attività svolte o in corso di svolgimento siano conformi al progetto approvato Le dichiarazioni rese ai sensi del DPR 445/2000 saranno oggetto di specifico vaglio in fase istruttoria nonché di eventuale controllo successivo che, per quanto riguarda i requisiti richiesti per l’applicazione corretta del Reg de minimis, faranno particolare riferimento al campo di esclusione, al superamento della soglia ed al cumulo
Si decade dal contributo assegnato nei casi in cui venga accertata: • mancata sottoscrizione dell’atto di adesione al progetto; • parziale realizzazione del progetto il cui valore complessivo sia stato inferiore al 30% del valore complessivo preventivato e
dichiarato alla presentazione dello stesso; • affidamento a terzi dell’attività progettuale in misura pari o superiore al 70% della totalità dei costi rendicontati;• mancata presentazione nei tempi e nei modi previsti di regolare documentazione amministrativa e contabile per giustificare
le spese oggetto di rimborso; • incoerenza tra il progetto approvato e le spese sostenute e rendicontate; • incoerenza tra il progetto approvato e le azioni attuate dal beneficiario; • assenza di tempestiva e formale comunicazione del soggetto beneficiario a Regione circa l’impossibilità di realizzare il proget-
to nei termini previsti; • decadenza dai requisiti e dai presupposti sulla base dei quali il contributo è stato concesso
Il decreto di decadenza dispone l’eventuale recupero delle somme già erogate, indicandone le modalità di restituzione L’ammontare delle somme da restituire viene calcolato maggiorato degli interessi di legge maturati In ottemperanza alle norme sulla trasparenza dell’attività amministrativa (legge n 241/90), la Regione comunica l’avvio del proce-dimento di decadenza ai soggetti destinatari del provvedimento finale informandoli della possibilità di intervenire nel procedimento attraverso la presentazione di documenti attinenti, che l’Amministrazione è tenuta a valutare
11. RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO
Responsabile del procedimento è il Dirigente dell’Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione
12. REGOLAMENTO (CE) 15 DICEMBRE 2006, N. 1998/2006 (ARTT. 87 E 88 DEL TRATTATO - AIUTI “DE MINIMIS”)
I soggetti richiedenti e gli eventuali soggetti aggregati, che svolgono attività economica a scopo di lucro, in sede di presentazione della domanda di contributo, dovranno tener conto delle disposizioni di seguito riportate e, ove necessario, sottoscrivere una dichia-razione, ai sensi del DPR 445/2000, che informi sulla propria posizione in ordine ad eventuali aiuti “de minimis”, ricevuti nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari
Campo esclusione (art. 1)
L’impresa non rientra nelle categorie escluse dal campo di applicazione di cui al Regolamento n. 1998/2006/CE sugli aiuti di importanza minore (“de minimis”) ed in particolare
o l’impresa non rientra nei seguenti settori:
settoredellapescaedell'acquacoltura;
settorecarboniero;
settoredellaproduzioneprimariadeiprodottiagricoli;
settore della trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli, elencati nell'allegato I del Trattato, nei casi specificati dal regolamento de minimis:- quando l’importo dell’aiuto è fissato in base al prezzo o al quantitativo di tali prodotti acquistati da produt-
toriprimarioimmessisulmercatodalleimpreseinteressate;- quandol’aiutoèsubordinatoalfattodivenireparzialmenteointeramentetrasferitoaproduttoriprimari;
o l’impresa non svolge attività connesse all’esportazione verso Paesi terzi o Stati membri ossia aiuti direttamente
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 52 – Bollettino Ufficiale
collegati ai quantitativi esportati, alla costituzione e gestione di una rete di distribuzione o ad altre spese correnti connesseconl’attivitàd’esportazione;
o l’impresanonènelnoverodelleimpreseindifficoltà;
o la richiesta di finanziamento non riguarda l’acquisto di veicoli per il trasporto di merci su strada da parte di imprese che effettuano trasporto di merci su strada per conto terzi.
Soglia (art. 2.2)
L’importo complessivo degli aiuti «de minimis» concessi ad una medesima impresa non deve superare i 200 000 EURO (o 100 000 per il settore dei trasporti) nell’arco di tre esercizi finanziari Tali massimali si applicano a prescindere dalla forma dell’aiuto «de minimis» o dall’obiettivo perseguito ed a prescindere dal fatto che l’aiuto concesso dallo Stato membro sia finanziato interamente o parzialmente con risorse di origine comunitaria. Il periodo viene determinato facendo riferimento agli esercizi finanziari utilizzati dall›impresa nello Stato membro interessato.Qualora l’importo complessivo dell’aiuto concesso nel quadro di una misura d›aiuto superi il suddetto massimale, tale importo d’aiuto non può beneficiare dell’esenzione prevista dal presente regolamento, neppure per una parte che non superi detto massimale.In tal caso, il beneficio del presente regolamento non può essere invocato per questa misura d›aiuto né al momento della concessione dell’aiuto né in un momento successivo.
Cumulo (art. 2.5)
Gli aiuti «de minimis» non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luogo a un’intensità d’aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione della Commissione
Controllo (3)
Le dichiarazioni ai sensi del DPR 445/2000 relative ai requisiti richiesti per l’applicazione corretta del Reg. de minimis saranno oggetto di specifico vaglio in fase istruttoria nonché di eventuale controllo successivo, con particolare riferimento al campo di esclusione, al superamento della soglia ed al cumulo.
13. PUBBLICAZIONE, INFORMAZIONI E CONTATTI
Copia integrale del presente bando e dei relativi allegati è pubblicata nel BURL, nel sito istituzionale della Regione Lombardia: www regione lombardia it e nella pagina web della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione: www polizialocale regione lombardia it
Qualsiasi informazione relativa al bando e agli adempimenti ad esso connessi potrà essere richiesta al seguente indirizzo di posta elettronica polizialocale_osservatorio@regione lombardia it
14. INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE N. 241/90
Copia del bando e degli atti ad esso connessi sono custoditi e visionabili presso l’Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicu-rezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione – Piazza Città della Lombardia, 1 – 20124 Milano
L’accesso agli atti avviene con le modalità e i tempi previsti dalla l r n 1/2012
15. INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART.13 DEL D.LGS. 30 GIUGNO 2003, N.196
Ai sensi del D Lgs n 196/03, i dati acquisiti in esecuzione del presente bando sono utilizzati esclusivamente per le finalità relative al procedimento amministrativo per il quale essi vengono comunicati, secondo le modalità previste dalle leggi e dai regolamenti vigenti Titolare del trattamento dei dati è il Presidente della Giunta regionale della Lombardia; responsabile del trattamento è il Direttore Ge-nerale della Direzione Generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione
——— • ———
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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ALLEGATO A
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ASSISTENZA E DI AIUTO ALLE VITTIME DEI REATI DI STAMPO MAFIOSO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (L.R. 9/2011, ART. 4)
Spett le Regione Lombardia
Direzione generale Sicurezza, Protezione Civile e Immigrazione
U O Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il
sistema di Polizia locale
Piazza Città di Lombardia, 1
20124 Milano MI
Oggetto: Domanda per l’assegnazione di finanziamenti per iniziative di prevenzione e contrasto della criminalità
Il sottoscritto………………… …… … nato a ……… …… ………il…………… ……………
residente in ……… ……………………… ……………(Prov … ) C A P …………… ………
Via/Piazza… ………………………………… … …………… ……… n …………… …………
In qualità di legale rappresentante del soggetto proponente
Denominazione Ente …………………………………………………………… …………………
Tipologia Ente:
associazione
fondazione
organizzazione
Codice Fiscale/Partita IVA ………… …………………………… …… …………………………
Indirizzo della sede legale
Via/Piazza ………………… …………………… … ………………………… n… ……… ………
Località …………………… …… ………………… … (Prov … ) C A P …………… ………
Telefono ……… ………… Fax ……… … ………
E-mail ………………… ………………………… ………………… ………………
Chiede
di essere ammesso al finanziamento:
per €……………… … ………… quale …………… % del costo complessivo del progetto pari ad € ……………… di cui €………………………
pari al…………… % a carico del soggetto proponente, per il progetto denominato………… ……………………………………
e appartenente alla tipologia:
iniziative informative sugli strumenti di tutela garantiti dall’ordinamento;
attività di assistenza di tipo materiale, con particolare riferimento all’accesso ai servizi sociali e territoriali;
attività di assistenza psicologica, cura e aiuto delle vittime;
campagne di sensibilizzazione e comunicazione degli interventi effettuati;
organizzazione di eventi informativi ed eventi culturali
A tal fine, ai sensi del d p r 28 12 2000 n 445 - articoli 46 e 47, consapevole che, ai sensi dell’art 76 dello stesso d p r 445/2000, chiun-
que rilasci dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso, è punito ai sensi del Codice Penale e delle Leggi speciali in materia
dichiara
di non beneficiare di finanziamenti ai sensi di altre norme regionali, nazionali, comunitarie per le attività progettuali oggetto della
presente domanda;
che l’ente rappresentato non svolge attività economica a scopo di lucro;
che l’ente rappresentato, svolgente attività economica a scopo di lucro:
non rientra nelle specifiche esclusioni di cui all’art 1 del Reg (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006, pubblicato in G U C E L 379
del 28 dicembre 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”);
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 54 – Bollettino Ufficiale
nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari non ha ricevuto aiuti “de minimis”;
nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari ha ricevuto i seguenti aiuti “de minimis”:
…………………………………………………………………………………………….……..............................................................................……………………………………………………………………………………………..…….............................................................................e che, pertanto, non è stata superata la soglia prevista all’art 2 2 del Reg (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006;
non ha ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a re-è tenuto a re-
cuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg (CE) 659/1999;
non rientra nella fattispecie del “Cumulo”, prevista all’art 2 5 del Reg (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006, ai sensi del quale
gli aiuti «de minimis» non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luo-
go a un’intensità d’aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione
per categoria o in una decisione della Commissione;
di presentare domanda di finanziamento per un solo progetto;
di partecipare al bando in forma singola;
di partecipare al bando come soggetto capofila per un progetto svolto in forma aggregata (elencare qui di seguito i soggetti
aggregati e compilare la relativa scheda):
…………………………………………………………………………………………………..….….....................................................................................…………………………………………………………………………………………………..….….....................................................................................…………………………………………………………………………………………………..….…..................................................................................... che i soggetti aggregati non presentano altri progetti come singoli o associati ad altri raggruppamenti;
di aver realizzato negli ultimi tre anni (antecedenti la data di presentazione della domanda) iniziative coerenti con le azioni
previste dalla legge regionale n 9/2011;
di avere una sede o comunque svolgere l’attività anche sul territorio lombardo (laddove la sede legale non sia in Regione Lom-
bardia)
Dichiara altresì
di essere pienamente a conoscenza del contenuto del “Bando per il finanziamento di interventi di assistenza e di aiuto alle vittime
dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata (L r 9/2011, art 4)”, emanato con decreto … n …, e degli obblighi spe-
cifici che assume a proprio carico con la presente domanda;
di aver preso atto di tutte le condizioni che regolano la corresponsione del finanziamento;
di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dal bando;
che i soggetti aggregati sono in possesso dei requisiti richiesti dal bando;
di essere consapevole della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti in seguito al provvedimento emanato sulla base
di dichiarazioni non veritiere
Allega alla presente domanda:
Scheda tecnica di progetto
Scheda budget
Scheda soggetti aggregati (da compilare solo se presenti), comprensiva di allegati
Dichiarazione resa dalle Forze dell’Ordine di partecipazione al progetto (ove presente, da produrre su carta intestata delle Forze dell’Ordine - non è previsto uno specifico format)
Fotocopia leggibile di un documento di identità in corso di validità del legale rappresentante o dell’eventuale soggetto delegato
alla sottoscrizione
Delega del legale rappresentante (nell’ipotesi di delega alla sottoscrizione della domanda)
Statuto del soggetto proponente
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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Infine, preso atto della seguente informativa rilasciata ai sensi dell’art 13 del d lgs 196/2003:
TRATTAMENTO DATI GIUNTA REGIONALE - REGIONE LOMBARDIAai sensi dell’art 13 del d lgs 30 giugno 2003, n 196
“Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”
Il d lgs n 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali: tale trattamento sarà
improntato ai principi dell’art 11 e, in particolare, ai principi di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e tutelando la riservatezza
e i diritti dei soggetti richiedenti Ai sensi dell’art 13 del predetto decreto, si forniscono le seguenti informazioni
Il trattamento è finalizzato alla verifica dei requisiti per l’assegnazione di finanziamenti ad interventi di assistenza e di aiuto alle vittime
dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, di cui all’art 4 della legge regionale 3 maggio 2011, n 9 “Interventi regio-
nali per la prevenzione e il contrasto della criminalità” e sarà effettuato con le seguenti modalità: trattamento manuale e trattamento
informatico
Il conferimento dei dati è necessario e l’eventuale mancato conferimento comporterà l’impossibilità di valutare l’istanza
Il titolare del trattamento dati è il Presidente della Giunta regionale della Lombardia, con sede in Piazza Città di Lombardia, 1, 20124
Milano
Il responsabile del trattamento dati è il Direttore generale della Direzione generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Piazza
Città di Lombardia, 1, 20124 Milano
Ad essi ci si potrà rivolgere per il rispetto dei diritti così come previsti dall’art 7 del d lgs n 196/2003
esprime, ai sensi e per effetto dell’art 23 del citato d lgs 196/2003, il consenso a che Regione Lombardia proceda al trattamento,
anche automatizzato, dei nostri dati personali limitatamente ai fini ivi richiamati
Data Firma del Legale Rappresentante (Firma leggibile)
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Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 56 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO B
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ASSISTENZA E DI AIUTO ALLE VITTIME DEI REATI DI STAMPO MAFIOSO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (L.R. 9/2011, ART. 4)
Scheda tecnica di progetto
Titolo del progetto…………………… …………… ………………………………………
Soggetto proponente/capofila……… ………………………………………………………
Descrizione del progetto
Data prevista inizio del progetto
Data prevista fine del progetto
Descrizione sintetica del progetto (sogget-ti destinatari, obiettivi e modalità di realiz-zazione del progetto)
Valenza della proposta progettuale
Dati analitici e breve informativa di con-testo, specificatamente riferiti al territorio e al target(ad es. dati anagrafici per categorie di età, sintetica descrizione del target e sua quan-tificazione numerica, dati riferibili ai delitti di stampo mafioso/criminalità organizzata rela-tivi al territorio interessato al progetto, analisi sull’integrazione sociale, ecc.)
Numero di progetti assimilabili realizzati negli ultimi cinque anni:
almeno tre progetti
più di tre progetti
Descrizione sintetica dei progetti assimila-bili realizzati, anche se meno di tre(indicare anno, destinatari iniziative, finalità e costo dei singoli progetti)
Presenza di forme di partenariato con soggetti pubblici e/o privati (nel caso di proposta progettuale che veda la partecipazione di un raggruppamento di soggetti si deve intendere partenariato quel-lo formato con soggetti diversi dai soggetti aggregati al progetto)
Partenariato con un soggetto pubblico o privato
Partenariato con più di un soggetto pubblico o privato
Nessun partenariato
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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Se previsto partenariato compilare la tabella seguente
Tipologia del soggetto coin-volto
Denominazione soggetto coinvolto
Indicare tipologia di Intesa/Accordo
Fasi del progetto in cui il sog-getto è coinvolto
Espressa dichiarazione delle Forze dell’Or-dine di partecipazione al progetto
Presente
Non presente
Qualità del progetto
Breve declinazione della strategia e rela-tiva descrizione puntuale dei prodotti e delle azioni
Percentuale di destinatari da raggiungere rispetto al possibile target definito nell’a-nalisi di contesto
1 - 20 %
21 - 50 %
Oltre 50 %
Utilizzo di soluzioni progettuali innovative in relazione al target
Descrivere come il progetto si integra con altre politiche e misure di intervento esi-stenti sul territorio
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 58 – Bollettino Ufficiale
Fattibilità tecnico-finanziaria
Elementi di dettaglio del progetto con relativo cronoprogramma:
Cronoprogramma
Mese ………
Mese ……
Mese ……
Mese ……
Mese ……
Mese ……
Mese ………
Mese …………
Fasi/azioni
Prosecuzione del progetto per almeno 6 mesi successivi alla scadenza progettuale
Prosecuzione
Non prosecuzione
In caso di prosecuzione progettuale suc-cessiva alla scadenza progettuale, det-tagliare le attività che verranno svolte e le risorse con cui verranno finanziate
Indicazione degli strumenti di monitoraggio, definizione dei relativi indicatori, verificabilità dei risultati attesi (ad es. questionari rivolti all’utenza - ex ante, in itinere ed ex post progetto - per valutare l’effica-cia delle azioni progettuali)
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 59 –
Luogo di realizzazione del progetto
Sede operativa (indirizzo):
Via ……………………… …………n … … C A P …………Località ……… ……………… (Prov……)…… ……
Telefono ………………… …… Fax …… …… …………………e-mail …………………… …………………………
Responsabile dell’attuazione del progetto
Cognome ………………………………… ……………… Nome ……………… ………………………………………
Indirizzo:
Via ……………………… …………n … … C A P …………Località ……… ……………… (Prov……)…… ……
Telefono ………………… …… Fax …… …… …………………e-mail …………………… …………………………
Data Firma del Legale Rappresentante ( Firma leggibile)
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Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 60 – Bollettino Ufficiale
ALLEGATO C
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ASSISTENZA E DI AIUTO ALLE VITTIME DEI REATI DI STAMPO MAFIOSO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (L.R. 9/2011, ART. 4)
Scheda budget
Titolo del Progetto…………………………………… …………… ……… …………………
Soggetto proponente/capofila……………………………………………… …………………
Costi del progetto
Le macro aree delle spese ammissibili sono: • personale • volontariato • servizi, beni e attrezzature• spese generali e altre spese connesse al progetto
Nei successivi riquadri sono riportati i costi complessivi stimati (finanziamento regionale + cofinanziamento del soggetto proponente)
(In fase di determinazione del budget si tenga conto che:Il finanziamento regionale in ogni caso non potrà essere superiore all’80% dell’importo effettivamente rendicontato e quietanzato (Iva e altri oneri inclusi). Inoltre la valorizzazione del volontariato potrà giustificare la sola quota di cofinanziamento del soggetto be-neficiario e tale valorizzazione non potrà superare il 20% dell’importo complessivo del progetto e comunque delle spese complessive rendicontate. Le spese per servizi, beni e attrezzature non potranno essere imputate oltre il 45% dell’importo complessivo del progetto e comunque delle spese complessive rendicontate. Nell’ambito di tale macro area, i rimborsi spese di viaggio, vitto e alloggio non potranno supe-rare il 20% dei costi esposti Le spese generali e le altre spese connesse al progetto non potranno essere imputate oltre il 35% dell’importo complessivo dello stesso e comunque delle spese complessive rendicontate).
Personale
Costo lordo orario del personale retribuito con rapporto di lavoro subordinatoCosto orario lordo del personale con rapporto di lavoro diverso da quello subordinato (liberi professionisti, consulenti, collaboratori, ecc )(Compilare una riga per ogni persona che si prevede di impegnare nel progetto, indicandone: la tipologia di figura professionale, il numero di ore previste, il costo orario ed il costo totale. Se una persona svolge più ruoli professionali all’interno del progetto, va “con-teggiata” ogni volta per ogni ruolo ricoperto).
Figura professionale Tipo di rapporto
di lavoroNumero ore
previste Costo orario lordo Costo totale
Totale
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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Volontariato
Stima del valore del lavoro volontario (Compilare una riga per ogni volontario che si prevede di impegnare nel progetto, indicandone: la figura professionale, il numero di ore previste, la stima del valore orario, la fonte su cui ci si è basati per effettuare la stima - es. contratti di lavoro, tabelle ASL, ecc.-, nonché la stima totale. La valorizzazione del lavoro volontario servirà a giustificare la sola quota di cofinanziamento del soggetto beneficiario del contributo).
Figure professionali Numero ore previste
Stima del valore orario Fonte tariffaria Stima totale
Totale
Servizi, beni e attrezzatureÈ ammissibile solo l’acquisto di servizi espressamente pianificati e sviluppati per il progetto, noleggio e affitto di attrezzature utili alla realizzazione del progetto
Servizi, beni e attrezzature Costo (IVA inclusa)
Totale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 62 – Bollettino Ufficiale
Spese generali e altre spese connesse al progetto
Non sono ammissibili spese per l’acquisizione di immobili o beni durevoli, interventi strutturali, di ammortamento mutui e di manuten-zione straordinaria
Spese generali e altre spese connesse al progetto Costo totale previsto (IVA inclusa) Quota imputabile al progetto
Totale
Riportare i costi complessi delle diverse voci in riferimento al periodo di realizzazione del progetto:
Voci di costo Totali voci di costo
Personale
Volontariato
Servizi, beni e attrezzature
Spese generali e altre spese connesse al progetto
Costo complessivo del progetto
Data Firma del Legale Rappresentante (Firma leggibile)
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 63 –
ALLEGATO D
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ASSISTENZA E DI AIUTO ALLE VITTIME DEI REATI DI STAMPO MAFIOSO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (L.R. 9/2011, ART. 4)
Scheda soggetti aggregati (Da compilare per ogni soggetto aggregato)
Titolo del progetto …… ……………………………………………………………… ………
Soggetto capofila………………………… ……………………………… …………………
Anagrafica del soggetto aggregato e del legale rappresentante
Soggetto aggregato
Denominazione ……………………………………………………………………………………
Tipologia Ente: associazione fondazione organizzazione
Codice Fiscale……………… …………… …… …… Partita IVA ……………………… …………………
Indirizzo:
Via ………………… …… …………n … C A P …………Località …… …… ………… … (Prov……)
Telefono ………… ……… Fax ………… …… ……………e-mail…………………………………………
Legale Rappresentante del soggetto aggregato
Cognome ……………………………………………………………………………………………………
Nome…………………………………………………………………………………………………………
Descrizione dei progetti coerenti con la legge regionale n. 9/2001 realizzati negli ultimi tre anni (indicare anno, destinatari iniziative, sede di svolgimento, finalità e costo dei singoli progetti)
Breve descrizione delle modalità di coinvolgimento del soggetto aggregato nella realizzazione del progetto
………………………………………………………………………………………………………………….……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….…………………………………………………………………………………………………………………:..............................................................................................................................................
In qualità di legale rappresentante del soggetto aggregato, il sottoscritto, ai sensi del D P R 28 12 2000 n 445 – articoli 46 e 47, consa-pevole che, ai sensi dell’art 76 dello stesso D P R 445/2000, chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso, è punito ai sensi del Codice Penale e delle Leggi speciali in materia
dichiara
che l’ente rappresentato non svolge attività economica a scopo di lucro; che l’ente rappresentato, svolgente attività economica a scopo di lucro:
non rientra nelle specifiche esclusioni di cui all’art 1 del Reg (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006, pubblicato in G U C E L 379 del 28 12 2006, relativo all’applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato agli aiuti d’importanza minore (“de minimis”);
nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari non ha ricevuto aiuti “de minimis”; nell’arco degli ultimi tre esercizi finanziari ha ricevuto i seguenti aiuti “de minimis”:
…………………………………………………………………………………………………..............................................................................
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 64 – Bollettino Ufficiale
…………………………………………………………………………………………………..............................................................................…………………………………………………………………………………………………..............................................................................e che, pertanto, non è stata superata la soglia prevista all’art 2 2 del Reg (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006;
non ha ricevuto e successivamente non rimborsato o non depositato in un conto bloccato aiuti che lo Stato è tenuto a re-è tenuto a re-cuperare in esecuzione di una decisione di recupero adottata dalla Commissione europea ai sensi del Reg (CE) 659/1999;
non rientra nella fattispecie del “Cumulo”, prevista all’art 2 5 del Reg (CE) 15 dicembre 2006, n 1998/2006, ai sensi del quale gli aiuti «de minimis» non sono cumulabili con aiuti statali relativamente agli stessi costi ammissibili se un tale cumulo dà luo-go a un’intensità d’aiuto superiore a quella fissata, per le specifiche circostanze di ogni caso, in un regolamento d’esenzione per categoria o in una decisione della Commissione;
di non presentare altri progetti in forma singola o associata ad altri raggruppamenti; di aver realizzato negli ultimi tre anni (antecedenti la data di presentazione della domanda) iniziative coerenti con le azioni
previste dalla legge regionale n 9/2011; di avere una sede o comunque svolgere l’attività anche sul territorio lombardo (laddove la sede legale non sia in Regione Lom-
bardia)
Dichiara altresì
di essere pienamente a conoscenza del contenuto del “Bando per il finanziamento di interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata (L R 9/2011, art 4)”, emanato con decreto … n …, e degli obblighi specifici che assume a proprio carico con la presente domanda;
di aver preso atto di tutte le condizioni che regolano la corresponsione del finanziamento; di essere in possesso di tutti i requisiti richiesti dal bando; di essere consapevole della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti in seguito al provvedimento emanato sulla base
di dichiarazioni non veritiere
Allega: Fotocopia leggibile di un documento di identità in corso di validità (o dell’eventuale soggetto delegato alla sottoscrizione) Delega del legale rappresentante (nell’ipotesi di delega alla sottoscrizione della presente scheda) Statuto dell’ente rappresentato
Infine, preso atto della seguente informativa rilasciata ai sensi dell’art 13 del D Lgs 196/2003:
TRATTAMENTO DATI GIUNTA REGIONALE - REGIONE LOMBARDIAai sensi dell’art 13 del D Lgs 30 giugno 2003, n 196
“Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali”
Il D Lgs n 196/2003 prevede la tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali: tale trattamento sarà improntato ai principi dell’art 11 e, in particolare, ai principi di correttezza, liceità, pertinenza e trasparenza e tutelando la riservatezza e i diritti dei soggetti richiedenti Ai sensi dell’art 13 del predetto decreto, si forniscono le seguenti informazioni Il trattamento è finalizzato alla verifica dei requisiti per l’assegnazione di finanziamenti ad interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, di cui all’art 4 della legge regionale 3 maggio 2011, n 9 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità” e sarà effettuato con le seguenti modalità: trattamento manuale e trattamento informatico Il conferimento dei dati è necessario e l’eventuale mancato conferimento comporterà l’impossibilità di valutare l’istanza Il titolare del trattamento dati è il Presidente della Giunta regionale della Lombardia, con sede in Piazza Città di Lombardia, 1, 20124 Milano Il responsabile del trattamento dati è il Direttore Generale della Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione, Piazza Città di Lombardia, 1, 20124 Milano Ad essi ci si potrà rivolgere per il rispetto dei diritti così come previsti dall’art 7 del D Lgs n 196/2003
esprime, ai sensi e per effetto dell’art 23 del citato D Lgs 196/2003, il consenso a che Regione Lombardia proceda al trattamento, anche automatizzato, dei nostri dati personali limitatamente ai fini ivi richiamati
Data Firma del Legale Rappresentante del soggetto aggregato ( Firma leggibile)
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
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ALLEGATO E
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ASSISTENZA E DI AIUTO ALLE VITTIME DEI REATI DI STAMPO MAFIOSO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (L.R. 9/2011, ART. 4)
Atto di adesione
Titolo del progetto…………… ……………………… ………………………………………… Progetto presentato: in forma singola in forma associata
Il sottoscritto…………… … ……… nato a ………… …………… ………il……………… ………residente in ……………………… ……… ……… …(Prov ……) C A P ……………………… Via/Piazza… ………………………………………… …… ……… n ……………………………
In qualità di legale rappresentante del soggetto titolare del progetto (o capofila)Denominazione Ente ………… ……………………………………………… ……………………… Codice Fiscale/ Partita IVA …………………………………… …………… ………… ……………Indirizzo della sede legaleVia/Piazza …………………………………… ………… … …………… n… …………… … … … Località ……………… ……… ………………… … (Prov … ) C A P …………… … …… …Telefono ……………………… …… Fax ……………… ……………… ………… …………… …E-mail …… ………… ……………………………………… ………………………… ……… ……
ammesso al finanziamento regionale per € …………… …………………………………… …… … assegnato con decreto del dirigente di Unità Organizzativa del ……… ……… n ………… ……
Dichiara
• di accettare il finanziamento regionale di €……………… ………… quale ………… % del costo complessivo del progetto pari a € ………………………………………………;
• di essere a conoscenza delle disposizioni previste dal bando regionale riguardo ai tempi e alle modalità di realizzazione delle attività progettuali;
• di essere a conoscenza che Regione ha facoltà di effettuare controlli sia di carattere amministrativo che tecnico per verificare la conformità al progetto presentato delle attività svolte o in corso di svolgimento;
• di rendere esente Regione Lombardia da eventuali danni a persone o cose prodottisi nell’esecuzione del progetto;
• di essere a conoscenza che la decadenza dal finanziamento assegnato avverrà per:
mancata sottoscrizione dell’atto di adesione al progetto;
parziale realizzazione del progetto il cui valore complessivo sia stato inferiore al 30% del valore complessivo preventivato e dichiarato alla presentazione dello stesso;
affidamento a terzi dell’attività progettuale in misura pari o superiore al 70% della totalità dei costi rendicontati;
mancata presentazione nei tempi e nei modi previsti di regolare documentazione amministrativa e contabile per giustificare le spese oggetto di rimborso;
incoerenza tra il progetto approvato e le spese sostenute e rendicontate;
incoerenza tra il progetto approvato e le azioni attuate dal beneficiario;
assenza di tempestiva e formale comunicazione del soggetto beneficiario a Regione circa l’impossibilità a realizzare il progetto nei termini previsti;
decadenza dai requisiti e dai presupposti sulla base dei quali il contributo è stato concesso
Si impegna
• a realizzare il progetto approvato da Regione Lombardia nei termini e con le modalità indicate nello stesso e nel rispetto di quanto previsto nel bando;
• ad iniziare le attività previste nel progetto a partire da………………………………………;
• a concluderle entro ……… ……………………………………………………………… … …;
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 66 – Bollettino Ufficiale
• a inserire il marchio di Regione Lombardia sull’eventuale materiale divulgativo relativo alle attività progettuali, previo assenso degli uffici regionali – U O Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale – che provvederanno a verificarne la regolarità;
• a fornire, se richiesto, a Regione Lombardia copia dell’eventuale materiale divulgativo, senza nulla a pretendere per l’uso che sarà fatto di tale materiale e sollevando la Regione da ogni responsabilità per eventuali danni a terzi in conseguenza della diffusione dello stesso;
• a trasmettere, entro 30 giorni dalla data di conclusione del progetto, la rendicontazione contabile amministrativa finale a Regione Lombardia – Direzione Generale Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione – Unità Organizzativa Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia locale - utilizzando lo specifico format predisposto da Regione;
• a comunicare tempestivamente eventuali variazioni dai requisiti e dai presupposti sulla base dei quali il finanziamento è stato concesso;
• a conservare gli originali dei documenti di spesa e di quelli attestanti l’avvenuto pagamento per un periodo di cinque anni dalla data di erogazione del finanziamento regionale, garantendo la piena disponibilità e tempestività di adempimento in ordine alle attività di verifica e controllo degli organi competenti;
• a rispettare la normativa in materia fiscale, previdenziale e di sicurezza dei lavoratori e dei destinatari delle attività progettuali
Data Firma del Legale Rappresentante o suo delegato
(Firma leggibile (*)
(*) Allegare fotocopia di un documento di identità valido del legale rappresentante o eventuale soggetto delegato
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Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 67 –
ALLEGATO F
BANDO PER IL FINANZIAMENTO DI INTERVENTI DI ASSISTENZA E DI AIUTO ALLE VITTIME DEI REATI DI STAMPO MAFIOSO E DELLA CRIMINALITÀ ORGANIZZATA (L.R. 9/2011, ART. 4)
Spett le Regione LombardiaDirezione Generale Sicurezza, Protezione Civile e ImmigrazioneU O Interventi integrati per la sicurezza, l’immigrazione ed il sistema di Polizia localePiazza Città di Lombardia, 120124 Milano MI
Oggetto: Rendicontazione contabile amministrativa finale
Titolo del progetto…………………… ……………………… ………………………………………… Progetto presentato: in forma singola in forma associata
Il sottoscritto…………… … ……… nato a ………… …………… ………il……………… ………residente in ……………………… ……… ……… …(Prov ……) C A P ……………………… Via/Piazza… ………………………………………… …… ……… n ……………………………
In qualità di legale rappresentante del soggetto titolare del progetto (o capofila)Denominazione Ente ………… ……………………………………………… ……………………… Codice Fiscale/ Partita IVA …………………………………… …………… ………… ……………Indirizzo della sede legaleVia/Piazza …………………………………… ………… … …………… n… …………… … … … Località ……………… ……… ………………… … (Prov … ) C A P …………… … …… …Telefono ……………………… …… Fax ……………… ……………… ………… …………… …E-mail …… ………… ……………………………………… ………………………… ……… ……
Richiamato il decreto del dirigente di Unità Organizzativa … … … n …, con il quale è stato emanato il bando per l’assegnazione di finanziamenti ad interventi di assistenza e di aiuto alle vittime dei reati di stampo mafioso e della criminalità organizzata, di cui all’art 4 della legge regionale 3 maggio 2011, n 9 “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto della criminalità”;
Visto l’atto di adesione sottoscritto in data ……………… , con un cofinanziamento regionale previsto di € …………………, quale …… % del costo complessivo preventivato del progetto, pari ad € ……………… , di cui €…………………, pari al ……% a carico del soggetto beneficiario;
Premesso che:iI progetto appartiene alla tipologia:
iniziative informative sugli strumenti di tutela garantiti dall’ordinamento;
attività di assistenza di tipo materiale, con particolare riferimento all’accesso ai servizi sociali e territoriali;
attività di assistenza psicologica, cura e aiuto delle vittime;
campagne di sensibilizzazione e comunicazione degli interventi effettuati;
organizzazione di eventi informativi ed eventi culturali
il progetto si è sviluppato e realizzato nel territorio della Regione Lombardia, ha avuto inizio effettivo in data …………………………………e si è concluso in data …………………………………………;
Consapevole che quanto esposto risponde al vero, ai sensi del D P R n 445/2000 – articoli 46 e 47 e di essere a conoscenza che, ai sensi dell’art 76 dello stesso D P R 445/2000, chiunque rilasci dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso, è punito ai sensi del Codice Penale e delle Leggi speciali in materia; inoltre consapevole della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti in segui-to al provvedimento emanato sulla base di dichiarazioni non veritiere
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 68 – Bollettino Ufficiale
DICHIARA
• che il progetto approvato non ha subito modifiche nel corso della realizzazione;
• che le spese effettivamente sostenute e regolarmente quietanzate ammontano a complessivi € …………………………… ,IVA ed altri oneri compresi;
• che i documenti contabili prodotti a giustificazione delle spese riportano nell’oggetto il riferimento al progetto e che, in caso di quota parte, i documenti contabili sono corredati da dichiarazione del sottoscritto che imputa la percentuale al progetto ed esclude espressamente che tali somme siano state oggetto di contribuzione per altre attività Anche per le spese giustifi-cate con documenti contabili c d “non parlanti” (quali gli scontrini fiscali), le stesse sono corredate da una autocertificazio-ne del sottoscritto;
• che le spese si riferiscono al progetto approvato da Regione Lombardia come di seguito dettagliate:
Personale
Nel caso di rapporto di lavoro subordinato indicare: nominativo, figura professionale, numero ore svolte, costo orario lordo e co-sto totale (NB compilare una riga per ogni dipendente)
Nominativo Figura professionale Numero ore svolte Costo orario lordo Costo totale
Subtotale (1)
Nel caso di rapporto di lavoro diverso da quello subordinato indicare: fornitore della prestazione, numero e data del documen-to contabile, oggetto prestazione, data pagamento, numero ore svolte, costo orario lordo, costo totale (NB compilare una riga per ogni fornitore di prestazione)
Fornitore prestazione
Numero e data documento contabile
Oggetto prestazione
Data pagamento Numero ore svolte Costo orario lordo Costo totale
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 69 –
Fornitore prestazione
Numero e data documento contabile
Oggetto prestazione
Data pagamento Numero ore svolte Costo orario lordo Costo totale
Subtotale (2)
Totale personale (Subtotale 1 +2) Costi totale personale preventivato nella scheda budget
Volontariato
Valorizzazione del lavoro volontario volto a giustificare la sola quota di cofinanziamento del soggetto beneficiario Per ogni vo-lontario impegnato nel progetto indicare: figura professionale, oggetto della prestazione, numero di ore svolte, stima del valore orario, fonte su cui ci si è basati per effettuare la stima (es contratti di lavoro, tabelle ASL, ecc ), nonché stima totale, come da dichiarazione individuale che ogni volontario ha sottoscritto
Figure professionali Oggetto prestazione Numero ore svolte
Stima del valore orario Fonte tariffaria Stima totale
Totale
Stima totale volontariato Stima totale volontariato preventivato nella scheda budget
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– 70 – Bollettino Ufficiale
Servizi, beni e attrezzature
Oggetto del servizio/indicazione del bene/attrezzatura
Numero e data documento contabile Data pagamento Importo totale (IVA
inclusa)Quota imputata al progetto
Totale
Totale servizi, beni e attrezzature Totale servizi, beni e attrezzature preventivato nella scheda budget
Spese generali e altre spese connesse al progetto
Spese generali e altre speseconnesse al progetto
Numero e data documento contabile
Data pagamento
Importo totale (IVA inclusa)
Quota imputataal progetto
Totale
Totale spese generali e altre spese connesse al progetto Totale spese generali e altre spese connesse al progetto preventivato nella scheda budget
Bollettino Ufficiale
Serie Ordinaria n 38 - Giovedì 19 settembre 2013
– 71 –
Quadro riepilogativo dei totali esposti per la realizzazione del progetto:
Voci di costo Totali voci di costo
Personale
Volontariato
Servizi, beni e attrezzature
Spese generali e altre spese connesse al progetto
Costo complessivo del progetto
Relazione
(Sintesi delle attività svolte, obiettivi raggiunti, target effettivamente coinvolto, impatto sul territorio, cambiamenti indotti, eventuale riproducibilità/trasferibilità dell’intervento anche in altri ambiti di attività come buona prassi, criticità riscontrate e motivazione di eventuali scostamenti dalle voci di costo preventivate – max 20 righe) ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
DICHIARA ALTRESÌ
• di acconsentire e favorire l’eventuale svolgimento delle verifiche e dei controlli che Regione Lombardia o gli altri Organi competenti riterranno opportuno effettuare, anche mediante ispezioni e sopralluoghi;
• di impegnarsi a conservare, per un periodo di cinque anni, a decorrere dalla data di erogazione del finanziamento, la do-cumentazione di spesa;
• di impegnarsi a conservare, per un periodo di cinque anni, a decorrere dalla data di erogazione del finanziamento, la dichiarazione individuale dei volontari impiegati nel progetto su attività, periodo e ore svolte e ogni altra documentazione riferibile alla rendicontazione del progetto
VISTO CHE
Il costo complessivo del progetto è pari a € ………………… ……e che la quota di cofinanziamento a carico del soggetto beneficia-rio è pari ad € ………………… ………
CHIEDE
l’erogazione del cofinanziamento regionale pari ad € ……………… , che dovrà essere effettuata sul:
C.C. intestato a…………………………………………………………………………………… ………
Data Firma del Legale Rappresentante o suo delegato
(Firma leggibile (*)
(*) Allegare fotocopia di un documento di identità valido del legale rappresentante o eventuale soggetto delegato