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La banca dati dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose Il colore politico delle amministrazioni disciolte Febbraio 2012

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La banca dati dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose

Il colore politico delle amministrazioni disciolte

Febbraio 2012

LegAutonomie Calabria – a cura di Claudio Cavaliere 2

PREMESSAQuando nel maggio 2011 abbiamo reso operativa la prima banca dati in Italia sul fenomeno dei Comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, ne abbiamo anche definito leprospettive di sviluppo rispetto alla carenza informativa su uno degli aspetti più sintomatici della pervasività della criminalità organizzata nel tessuto istituzionale italiano.

La nostra banca dati viene costantemente alimentata non solo con i più recenti decreti di scioglimento e le sentenze amministrative, ma anche con l’elaborazione di tutti gliaspetti che possono rendere tale fenomeno maggiormente intellegibile agli occhi di studiosi, operatori dell’informazione, cittadini.

Una domanda che è rimasta finora senza risposta riguarda il colore politico delle amministrazioni disciolte, un dato di particolare rilievo, analizzato in uno studio del 2009 macon una diversa classificazione e metodologia (vd. V. Mete, Fuori dal Comune).Con questo approfondimento introduciamo un ulteriore elemento permanente di valutazione soprattutto indirizzato alle forze politiche che cercano oggi in Italia una nuovastagione di rinnovamento.

NOTA METODOLOGICAL’elaborazione è avvenuta incrociando la lettura dei decreti di scioglimento e delle sentenze amministrative disponibili con l’archivio storico delle elezioni comunali el’archivio storico dell’anagrafe degli amministratori locali del Ministero dell’Interno.

Per l’elaborazione dei dati sul colore politico non sono stati presi in considerazione i Comuni per i quali è intervenuta una sentenza amministrativa di annullamento del DPRdi scioglimento. Per l’elaborazione dei dati sui tempi di scioglimento sono stati considerati, invece, tutti gli scioglimenti intervenuti, anche quelli successivamente annullati.

Ai fini della comparabilità i Comuni sono stati divisi seconda l’epoca delle elezioni: sciolti prima della riforma della legge n. 81/93 e dopo la riforma sull’elezione diretta delsindaco. I dati di questo report giungono fino agli scioglimenti dei Comuni avvenuti con DPR 15 febbraio 2012.

Per i Comuni nei quali le elezioni sono intervenute prima della riforma elettorale è stata considerata l’ultima composizione dell’organo di governo prima dello scioglimento.

La previgente normativa sugli enti locali, che contemplava l’elezione del sindaco all’interno del Consiglio, con frequenti sostituzioni del primo cittadino e delle maggioranzenel corso della stessa consiliatura, rende i risultati di questo primo gruppo di Comuni meno indiscutibili di quelli post legge 81.Si è cercato di sopperire alle inevitabili incertezze attraverso la lettura puntuale degli atti di scioglimento che, prima del 1993, generalmente contengono precisi riferimentinominativi degli amministratori.

Anche la distinzione del colore politico, soprattutto a cavallo tra 1993 e 1994, ha comportato qualche problema di classificazione considerato la modifica delledenominazioni dei partiti, la frammentazione e il cambio di collocazione politica di alcuni gruppi politici. Tuttavia, nei comuni che sono andati al voto prima della legge n.81/93, esiste un solo caso di coalizione di dubbia collocazione (PPI più PDS). Per dare omogeneità ai risultati, questo unico caso è stato inserito anch’esso nella sottoindicata classificazione “centro sinistra compromesso storico”.

LegAutonomie Calabria – a cura di Claudio Cavaliere 3

Per quanto riguarda invece i Comuni andati al voto con la nuova legge elettorale, si ritrovano in questo aggregato ancora coalizioni riportanti i partiti DC e PSI che sono staticlassificato anch’essi come “centro sinistra storico”.

GLOSSARIOLa distinzione del colore politico segue la seguente classificazione:

Elezioni prima della legge n. 81/93:· CENTRO SINISTRA STORICO = coalizione comprendente DC e almeno uno tra PSI e PSDI oltre eventualmente PRI, PLI, indipendenti e liste civiche;· CENTRO MONOCOLORE = solo DC/PPI;· CENTRO SINISTRA COMPROMESSO STORICO = coalizione comprendente almeno DC e PCI/PDS (in un solo caso PPI + PDS);· COALIZIONE DI SINISTRA = coalizione comprendente PCI (PDS) e almeno uno tra PSI e PSDI;· SINISTRA MONOCOLORE = solo PSI o solo PSDI;· COALIZIONE DI CENTRO = DC più PLI e/o PRI;· CENTRO DESTRA = DC più MSI;· LISTE CIVICHE = solo liste civiche

Elezioni dopo la legge n. 81/93:· CENTRO MONOCOLORE = solo DC/ CCD/ PPI;· CENTRO SINISTRA STORICO = come sopra;· CENTRO DESTRA = Popolo della Libertà;

coalizioni comprendenti in varie composizioni i seguenti partiti: FI, CCD, UDC, UDEUR, CDU, AN, NUOVO PSI, PDC, DE GREGORIO, ITALIADI MEZZO, DC AUTONOMIE, LEGA NORD;LISTE CIVICHE (CEN-DES) così classificate dal Ministero dell’Interno;

· CENTRO SINISTRA = L’ULIVO;UNIONE DEMOCRATICA;coalizioni comprendenti in varie composizioni i seguenti partiti: PDS/DS, PPI/MARGHERITA, VERDI, COMUNISTI, IDV; LISTE CIVICHE (CEN-SIN) così classificate dal Ministero dell’Interno;

· LISTE CIVICHE = solo liste civiche;· SINISTRA = PSI monocolore ovvero SINISTRA;· SINISTRA-DESTRA = PDS più AN.

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I RISULTATI

Prima della legge n. 81/93

Complessivamente in Italia, prima della riforma della legge elettorale sull’elezione diretta del Sindaco, su 80 episodi considerati, le coalizioni del centro sinistra storico, conil 45% dei casi, hanno subito il maggior numero di scioglimenti. A seguire il centro monocolore (20% dei casi) e il centro sinistra compromesso storico con l’11,3%.

Scarsa la rappresentatività delle liste civiche (3,8%) che invece subiscono un’impennata nei casi verificatisi dopo la riforma elettorale.

Graf. 1 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose prima della legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

centro sinistrastorico

centromonocolore

centro sinistracompromesso

storico

coalizione disinistra

sinistramonocolore

liste civiche coalizione dicentro

centro destra

45,0

20,0

11,38,8

5,0 3,8 3,8 2,5

Italia

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Analizzando il dato rispetto alla popolazione amministrata nei comuni disciolti prima della riforma elettorale comunale del 1993 (1,6 milioni di persone), le percentuali simodificano.Il centro sinistra storico si conferma primo con una maggioranza assoluta avendo amministrato il 60% della popolazione complessiva. L’altro schieramento che aumentarispetto alla percentuale riferita ai comuni è la coalizione di centro, con il 4,9%. Tutte le altre sigle perdono in valore, con le liste civiche che hanno amministrato appena lo0,5% della popolazione.

Graf. 2 – Popolazione governata dalle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose prima della legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati Istat e MinInterno

La situazione si modifica notevolmente analizzando singolarmente le tre principali regioni, Campania, Sicilia e Calabria, nelle quali sono avvenuti il maggior numero discioglimenti, il 90% sul totale considerato.

centro sinistra storico60,0%

centro monocolore15,3%

cs compromessostorico8,3%

coalizione sinistra6,2%

coalizionecentro4,9%

sinistramonocolore

3,3%

centro destra2,6%

liste civiche0,5%

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In Campania (34 casi) prevale sempre il centro sinistra storico ma con percentuali più basse rispetto a quelle nazionali. Aumentano invece il centro monocolore, il centrosinistra compromesso storico, la coalizione di centro.

Graf. 3 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose prima della legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

0

5

10

15

20

25

30

35

centro sinistrastorico

centromonocolore

centro sinistracompromesso

storico

coalizione dicentro

sinistramonocolore

coalizionesinistra

liste civiche centro destra

32,4

29,4

14,7

8,8

5,9

2,9 2,9 2,9

Campania

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Maggioranza assoluta per il centro sinistra storico in Sicilia (23 casi) che insieme al centro monocolore rappresentano oltre l’80% dei comuni sciolti prima della legge n.81/93. Poco oltre il 4% tutti gli altri schieramenti.

Graf. 4 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose prima della legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

0

10

20

30

40

50

60

70

centro sinistrastorico

centro monocolore coalizione di centro centro sinistracompromesso

storico

coalizione sinistra liste civiche

65,2

17,4

4,3 4,3 4,3 4,3

Sicilia

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Situazione completamente ribaltata in Calabria (15 casi) in cui prevalgono gli scioglimenti in danno di coalizioni di sinistra quindi centro sinistra storico e, a seguire con lamedesima percentuale, centro monocolore, centro sinistra compromesso storico e sinistra monocolore.

Graf. 5 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose prima della legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

-

5,0

10,0

15,0

20,0

25,0

30,0

coalizionesinistra

centro sinistrastorico

centromonocolore

centro sinistracompromesso

storico

sinistramonocolore

liste civiche centro destra

26,7

20,0

13,3 13,3 13,3

6,7 6,7

Calabria

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Dopo la legge n. 81/93

L’elezione diretta del Sindaco ha rappresentato una vera rivoluzione nel panorama degli enti locali.

Introdotta con la legge 25 marzo 1993, n. 81 ha tracciato un nuovo disegno istituzionale basato su alcuni elementi fondamentali:· l’introduzione del doppio turno di elezione per i Comuni oltre i 15 mila abitanti rispetto a quelli con popolazione inferiore;· la riforma dell’elezione dei Consigli tendente a garantire una solida maggioranza alle forze politiche che appoggiano il Sindaco risultato vincitore;· lo stretto collegamento tra la durata in carica del sindaco e quella del Consiglio con le dimissioni così come la sfiducia che comportano la cessazione anticipata della

consiliatura;· una netta distinzione tra esecutivo ed assemblea e nei comuni maggiori l’introduzione dell’incompatibilità tra la carica di assessore e quella di consiglieri;· il rafforzamento dei poteri del sindaco, con l’attribuzione della responsabilità per la nomina (ed eventualmente della revoca) di assessori, dirigenti e rappresentanti del

Comune presso enti, aziende e istituzioni;· il ridimensionamento della composizione delle Giunte e dei Consigli che si è andata accentuando negli ultimi anni;· il limite dei due mandati consecutivi per l’elezione a Sindaco.

Non c’è dubbio che alla base della riforma ci sia stato anche il particolare periodo storico che viveva il Paese: infuriava tangentopoli; si sgretolavano i partiti tradizionali,nascevano nuove forme di rappresentanza; nuovi soggetti politici si profilavano all'orizzonte; si era fatto largo una diffusa contestazione ed insofferenza nei confronti della"malamministrazione", delle lottizzazioni, delle facoltà di interdizione di minuscole minoranze; dell’opacità della responsabilità e del consociativismo diffuso tra maggioranzeed opposizioni.

Il panorama politico ne è risultato completamente modificato e ciò ha avuto effetti anche sulle amministrazioni coinvolte negli scioglimenti.

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Su 110 amministrazioni disciolte il 31% è risultata di centro destra e la stessa percentuale è riferita a liste civiche. Il centro sinistra ha governato il 21% delleamministrazioni mentre il centro monocolore il 13%.

Graf. 6 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose dopo la legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

0 5 10 15 20 25 30 35

sinistra-destra

centro sinistra storico

sinistra

centro monocolore

centro sinistra

liste civiche

centro destra

0,9

1,8

1,8

12,7

20,9

30,9

30,9

Italia

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Rapportando il dato al numero della popolazione amministrata (poco oltre 1,5 milioni di cittadini), il risultato è che centro sinistra e centro destra coincidono con il 38% dellapopolazione, mentre le liste civiche sono al 13% a conferma che tali liste guidano i comuni demograficamente più piccoli.

Graf. 7 – Popolazione governata dalle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose dopo la legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

Anche per questo gruppo di comuni la situazione si modifica analizzando singolarmente le tre principali regioni, Campania, Sicilia e Calabria, nelle quali si sono registrate il96% degli scioglimenti di enti locali.

centro sinistra38,2%

centro destra38,1%

liste civiche13,3%

centromonocolore

7,6%

sinistra monocolore1,6%

centro sinistra storico0,9%

sinistra destra0,4%

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In Campania (40 casi) è il centro sinistra ad aver governato quasi un terzo dei comuni disciolti mentre il 25% il centro destra e il 20% le liste civiche.

Graf. 8 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose dopo la legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

0

5

10

15

20

25

30

35

centro sinistra centro destra liste civiche centromonocolore

sinistramonocolore

sinistra-destra

32,5

25,0

20,0

15,0

5,02,5

Campania

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In Sicilia (29 casi) prevalgono invece le liste civiche con il 38% dei casi, quindi il centro destra con il 31%, il centro monocolore con il 17 e solo ultimo il centro sinistra con il14%.

Graf. 9 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose dopo la legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

0

5

10

15

20

25

30

35

40

liste civiche centro destra centro monocolore centro sinistra

37,9

31,0

17,2

13,8

Sicilia

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Nei 37 scioglimenti avvenuti in Calabria le liste civiche sono al 41%, il centro destra al 32%, il centro sinistra al 16% e il centro monocolore all’8%.

Graf. 10 – Colore politico delle amministrazioni sciolte per infiltrazioni mafiose dopo la legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati MinInterno

0

5

10

15

20

25

30

35

40

45

liste civiche centro destra centro sinistra centro monocolore centro sinistra storico

40,5

32,4

16,2

8,1

2,7

Calabria

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Elementi ulteriori di riflessione può offrire l’andamento che si verifica nei comuni con oltre 15mila abitanti, nei quali si vota con il doppio turno, e nei comuni inferiori.

Nel primo caso (finora 31 comuni) è stato il centro destra a governare quasi la metà dei comuni, mentre il centro sinistra circa un terzo. Il centro monocolore ha governato il10% dei Comuni e le liste civiche solo il 7%.

Graf. 11 – Colore politico nei Comuni > 15 mila abitanti sciolti per infiltrazioni mafiose dopo la legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati Istat e MinInterno

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50

sinistra

liste civiche

centromonocolore

centro sinistra

centro destra

3,2

6,5

9,7

32,3

48,4

Italia

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Nei comuni inferiori a 15 mila abitanti (79 casi finora) sono le liste civiche ad avere amministrato oltre il 40% dei Comuni, il centro destra il 24%, il centro sinistra il 17% e ilcentro monocolore il 14%.

Graf. 12 – Colore politico nei Comuni < 15 mila abitanti sciolti per infiltrazioni mafiose dopo la legge n. 81/93 – Val. %

Fonte: nostra elaborazione su dati Istat e MinInterno

0 5 10 15 20 25 30 35 40 45

sinistra-destra

sinistra monocolore

centro sinistra storico

centro monocolore

centro sinistra

centro destra

liste civiche

1,3

1,3

2,5

13,9

16,5

24,1

40,5

Italia

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I TEMPI DELLO SCIOGLIMENTO

Ulteriore elemento analizzato è la celerità dello Stato nel rispondere ai processi di infiltrazione. Quanto tempo passa tra il momento elettivo e la firma del DPR discioglimento? Quali sono i tempi di reazione dello Stato?

Oggi il rinnovato articolo 143 del Tuel prevede la seguente scansione temporale per giungere allo scioglimento:

Processo tempiNomina commissione d’accesso

Termine degli accertamenti della commissione d’accesso 3 mesi + 3 mesi eventuali

Deposito conclusioni commissione d’accesso

Relazione del Prefetto al Ministero dell’Interno 45 giorni

Deliberazione del Consiglio dei Ministri 3 mesi

Firma del DPR

Totale tempo max in giorni dalla data dell’accesso 315

Da quando è stata introdotta la norma sullo scioglimento per infiltrazioni mafiose del Consigli comunali, mediamente trascorrono 1.068 giorni tra la data delle elezioni e ilDPR di scioglimento, cioè tre anni, i tre quinti della durata di una consiliatura.

L’elemento lascia qualche dubbio in quanto il più rapido scioglimento è avvenuto nel 1993 dopo appena 88 giorni dalle elezioni mentre ne sono occorsi 1.841 (cioè più dicinque anni) per il più lento, avvenuto sempre nello stesso anno.

Trattandosi di una istituzione democraticamente eletta sono giuste tutte le tutele e le garanzie anche per evitare successivi annullamenti da parte della giustiziaamministrativa. Tuttavia non vi è dubbio che il meccanismo è forse troppo legato al verificarsi di contingenze territoriali e alla discrezionalità del Prefetto.

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L’anno nel quale si è proceduto con la maggiore rapidità è stato il 2000, con una media di 692 giorni per i 4 scioglimenti. L’anno più “lento” è risultato il 1997, con 1.439giorni medi per gli otto scioglimenti.

Graf. 13 – Tempo medio intercorso tra elezioni e DPR di scioglimento – in giorni

Fonte: nostra elaborazione su decreti di scioglimento

Ad oggi, da quando l’art. 2, comma 30, della legge 15 luglio 2009, n. 94 ha modificato l’articolo 143 del Tuel (considerando quindi tutti gli scioglimenti intervenuti a partiredal 2010), il tempo medio è diventato ancora più alto, passando a 1.232 giorni.

892

10201118

856

1121

815

1439

888

895

692

1069

858

1166

1183

12921273

1008

878 848

1135

1414

1359

0

200

400

600

800

1000

1200

1400

1600

1991 1992 1993 1994 1995 1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

LegAutonomie Calabria – a cura di Claudio Cavaliere 19

Tempo di scioglimento % comuni scioltiMeno di dodici mesi 7,2%

da dodici a 24 mesi 15,9%

da 25 a 36 mesi 24,1%

da 37 a 48 mesi 32,9%

Oltre 48 mesi 19,8%

Fino ad oggi, per oltre la metà degli scioglimenti non sono bastati tre anni per giungere alla soluzione dissolutoria dell’organo, mentre per il 23% dei casi fino a due annisono stati sufficienti.

LegAutonomie Calabria – a cura di Claudio Cavaliere 20

per conto di LegAutonomie CalabriaVia A. Fares, 84 – 88100 Catanzaro

A cura di Claudio Cavaliere

La pubblicazione ha carattere divulgativo.Distribuzione gratuita sul sito www.autonomiecalabria.it

Nessuna riproduzione, traduzione o adattamento può essere pubblicata senza citarne la fonte

Febbraio 2012