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732 MARTEDI ` 6 NOVEMBRE 2012 XVI LEGISLATURA BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI INDICE COMMISSIONI RIUNITE (I e V) ...................... Pag. 3 COMMISSIONI RIUNITE (II e III) ..................... » 17 COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X) .................... » 29 COMMISSIONI RIUNITE (VIII e XIV) .................. » 33 AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI (I) ................................ » 34 GIUSTIZIA (II) ................................. » 40 AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) ................... » 44 DIFESA (IV) ................................... » 65 BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) ............. » 68 FINANZE (VI) .................................. » 78 CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) ................ » 88 AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) ......... » 94 TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) ........... » 105 ATTIVITA ` PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) ........ » 111 CAMERA DEI DEPUTATI N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania: LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popolo e Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon- sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italia dei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per le Autonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE; Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi per il Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare: Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA; Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

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732 MARTEDI 6 NOVEMBRE 2012

XVI LEGISLATURA

BOLLETTINODELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI

I N D I C E

COMMISSIONI RIUNITE (I e V) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 3

COMMISSIONI RIUNITE (II e III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 17

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 29

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e XIV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 33

AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E

INTERNI (I) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 34

GIUSTIZIA (II) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 40

AFFARI ESTERI E COMUNITARI (III) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 44

DIFESA (IV) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 65

BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE (V) . . . . . . . . . . . . . » 68

FINANZE (VI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 78

CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE (VII) . . . . . . . . . . . . . . . . » 88

AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI (VIII) . . . . . . . . . » 94

TRASPORTI, POSTE E TELECOMUNICAZIONI (IX) . . . . . . . . . . . » 105

ATTIVITA PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO (X) . . . . . . . . » 111

CAMERA DEI DEPUTATI

N. B. Sigle dei gruppi parlamentari: Popolo della Libertà: PdL; Partito Democratico: PD; Lega Nord Padania:LNP; Unione di Centro per il Terzo Polo: UdCpTP; Futuro e Libertà per il Terzo Polo: FLpTP; Popoloe Territorio (Noi Sud-Libertà ed Autonomia, Popolari d’Italia Domani-PID, Movimento di Respon-sabilità Nazionale-MRN, Azione Popolare, Alleanza di Centro-AdC, Democrazia Cristiana): PT; Italiadei Valori: IdV; Misto: Misto; Misto-Alleanza per l’Italia: Misto-ApI; Misto-Movimento per leAutonomie-Alleati per il Sud: Misto-MpA-Sud; Misto-Liberal Democratici-MAIE: Misto-LD-MAIE;Misto-Minoranze linguistiche: Misto-Min.ling.; Misto-Repubblicani-Azionisti: Misto-R-A; Misto-Noi peril Partito del Sud Lega Sud Ausonia: Misto-NPSud; Misto-Fareitalia per la Costituente Popolare:Misto-FCP; Misto-Liberali per l’Italia-PLI: Misto-LI-PLI; Misto-Grande Sud-PPA: Misto-G.Sud-PPA;Misto-Iniziativa Liberale: Misto-IL.

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LAVORO PUBBLICO E PRIVATO (XI) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 119

AFFARI SOCIALI (XII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 134

AGRICOLTURA (XIII) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 149

POLITICHE DELL’UNIONE EUROPEA (XIV) . . . . . . . . . . . . . . . » 156

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALI-SMO FISCALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 170

COMITATO PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULL’ATTUAZIONE DEL-L’ACCORDO DI SCHENGEN, DI VIGILANZA SULL’ATTIVITA DI

EUROPOL, DI CONTROLLO E VIGILANZA IN MATERIA DI

IMMIGRAZIONE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 172

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA IL-LECITE CONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI . . . . . . . . . . . . . » 173

INDICE GENERALE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 174

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COMMISSIONI RIUNITE

I (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)e V (Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

COMITATO DEI NOVE:

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli entiterritoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.Emendamenti C. 5520-A Governo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

SEDE REFERENTE:

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli entiterritoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.C. 5520-A Governo (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ALLEGATO (Emendamenti del Governo e relativi subemendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

COMITATO DEI NOVE

Martedì 6 novembre 2012.

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di

finanza e funzionamento degli enti territoriali, non-

ché ulteriori disposizioni in favore delle zone ter-

remotate nel maggio 2012.

Emendamenti C. 5520-A Governo.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle11.50 alle 13.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. – Presidenzadel presidente della I Commissione DonatoBRUNO. – Intervengono il Ministro per irapporti con il Parlamento Piero Giarda,il sottosegretario di Stato per l’economia ele finanze Gianfranco Polillo, il sottose-gretario di Stato per l’interno SaverioRuperto e il sottosegretario di Stato alla

Presidenza del Consiglio dei ministriGiampaolo D’Andrea.

La seduta comincia alle 15.45.

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di

finanza e funzionamento degli enti territoriali, non-

ché ulteriori disposizioni in favore delle zone ter-

remotate nel maggio 2012.

C. 5520-A Governo.

(Seguito dell’esame e rinvio).

Donato BRUNO, presidente, ricorda chenella riunione del comitato dei nove diquesta mattina il rappresentante del Go-verno, nella persona del ministro Giarda,ha formulato alcune riserve in relazione atre delle modifiche apportate dalle Com-missioni in sede referente al testo inizialedel decreto-legge. Si tratta, in particolare,della disposizione inserita nell’articolo 8,comma 6-quater (mutui contratti dai co-muni con la Cassa depositi e prestiti); dellemodifiche apportate all’articolo 9, comma

Martedì 6 novembre 2012 — 3 — Commissioni riunite I e V

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6 (IMU per gli immobili degli enti noncommerciali); e delle modifiche apportateal comma 7 dell’articolo 11, al quale ècollegato il nuovo comma 7-bis (paga-mento di imposte e contributi nelle zonecolpite dal sisma del maggio 2012).

Su una quarta modifica apportata dalleCommissioni al testo – e più precisamentesu quella introdotta all’articolo 9, comma4 (soppressione del divieto per gli entiterritoriali di procedere ad affidamenti delservizio di gestione e riscossione dei tri-buti) – il Governo ha inizialmenteespresso qualche riserva, salvo poi dichia-rare l’intenzione di non insistere per lamodifica del testo delle Commissioni.

Per quanto riguarda le prime tre di-sposizioni, il Governo ha espresso l’auspi-cio che le Commissioni possano svolgereuna ulteriore riflessione in sede referenteattraverso un breve rinvio del provvedi-mento alle Commissioni stesse.

Alla luce di questa richiesta del Go-verno, l’Assemblea ha deciso nella sedutadelle 15 di oggi di disporre un breve rinviodel provvedimento alle Commissioni,fermo restando che le Commissioni si sonoimpegnate a concludere i propri lavori inmodo da consentire la ripresa dell’esamein Assemblea nella stessa giornata di oggi,a partire dalle ore 18.

Avverte che il Governo ha presentato inuovi emendamenti 8.900, 9.900 e 11.900al disegno di legge in esame, come appro-vato dalle Commissioni (C. 5220-A) (vediallegato).

Antonio BORGHESI (IdV) chiede, anome del suo gruppo, che sia fissato untermine per la presentazione di subemen-damenti ai nuovi emendamenti del Go-verno.

Raffaele VOLPI (LNP), in considera-zione della complessità della nuova for-mulazione degli emendamenti e dell’esi-genza di formulare i relativi subemenda-menti chiede alla presidenza che sia fis-sato un termine congruo per lapresentazione di subemendamenti ai nuoviemendamenti del Governo.

Donato BRUNO, presidente, tenutoconto delle richieste formulate dai depu-tati Borghesi e Volpi, avverte, d’intesa conil presidente Giorgetti, che il termine perla presentazione di subemendamenti agliemendamenti 8.900, 9.900 e 11.900 delGoverno è fissato alle ore 16.30.

La seduta, sospesa alle 15.55, è ripresaalle 16.50.

Donato BRUNO, presidente, avverte chesono stati presentati subemendamenti agliemendamenti 8.900 e 11.900 del Governo(vedi allegato).

Raffaele VOLPI (LNP) ritiene oppor-tuno svolgere alcune considerazioni preli-minari rispetto all’operazione surrettiziache si sta effettuando. Ricorda infatticome durante i lavori delle Commissioniriunite I e V per l’esame del provvedi-mento in titolo sono stati espressi votimolto chiari sulle proposte emendativeche, dopo il contributo fornito dal dibat-tito, sono stati approvati in parte da tuttala Commissione e, in altra parte, dallamaggioranza. Si è trattato di un esamecorretto e trasparente ed in quell’occa-sione aveva più volte chiesto l’impegno delGoverno a mantenere il testo approvatodalle Commissioni nel momento in cuidecidesse di apporre la questione di fidu-cia.

Rileva di aver sollevato la medesimaquestione nella riunione di ieri della Con-ferenza dei Presidenti di gruppo poiché ilMinistro per i rapporti con il Parlamentoaveva già adombrato l’intenzione del Go-verno di presentare eventualmente un ma-xiemendamento che avrebbe, di fatto, su-perato le deliberazioni delle Commissioni.In tale sede il Presidente della Camera haricordato come, per prassi consolidata, viè l’impegno del Governo a porre la que-stione di fiducia sui testi risultanti dal-l’esame svolto dalla Commissione di me-rito.

Ricorda come nella riunione odiernadel Comitato dei nove il Governo hanuovamente provato a dire che o vengonoaccolte le modifiche chieste dall’esecutivo

Martedì 6 novembre 2012 — 4 — Commissioni riunite I e V

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o sarà presentato un maxiemendamentocon la formulazione che si riterrà piùopportuno. Si tratta a suo avviso di unasorta di « ricattino » e rileva come oggi siastato votato in Assemblea un surrettizioinvio in Commissione per evitare di farfare al Governo ciò che non avrebbepotuto compiere se non contrastando laprassi parlamentare.

Evidenzia come ci si trovi di fronte atematiche condivise e ad una volontà chia-ramente già espressa dalle Commissioni. Ilsuo gruppo auspica quindi che si man-tenga il testo approvato dalle Commissionial termine della seduta del 2 novembrescorso. Al Governo si chiede di fare unosforzo serio e chiaro per individuare lecoperture finanziarie necessarie di frontealle scelte fatte dal Parlamento

Ritiene infatti come non siano state inalcun modo chiare le motivazioni politi-che, che comunque esprime un Governoanche se tecnico, addotte oggi dal rappre-sentante del Governo nella riunione delComitato dei nove.

Ribadisce quindi che sulle scelte fatteinsieme in seduta il suo gruppo non haintenzione di retrocedere perché il Go-verno deve capire che lavora per i citta-dini.

Esprime rammarico per l’assenza nellaseduta odierna del Ministro per i rapporticon il Parlamento che rappresenta unaforma di garanzia nel rapporto tra Go-verno e il Parlamento e che forse avrebbecambiato opinione sui parlamentari.

Rileva come questo sia il quarto prov-vedimento su cui viene posta la questionedi fiducia non consentendo così all’oppo-sizione di votare a favore di alcune dispo-sizioni che si condividono nel merito,come accaduto da ultimo per il disegno dilegge in materia di anticorruzione.

Chiara MORONI (FLpTP) relatore perla V Commissione, esprime, anche a nomedel relatore della I Commissione, parerecontrario sui subemendamenti Bitonci0.8.900.3, Rubinato 0.8.900.1, Simonetti0.8.900.2 e Vanalli 0.8.900.4 mentreesprime parere favorevole sugli emenda-menti 8.900 e 9.900 del Governo.

Esprime inoltre parere contrario sulsubemendamento Bragantini 0.11.900.3mentre si rimette alle Commissioni sulsubemendamento Marchi 0.11.900.1.Esprime parere favorevole sul subemen-damento Marchi 0.11.900.2 e sull’emenda-mento 11.900 del Governo.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOpreliminarmente evidenzia come il testodel decreto-legge licenziato dalle Commis-sioni riunite sia stato modificato in ma-niera estremamente significativa nel corsodell’esame in sede referente con un lavoromolto serio ed approfondito che è statoinspirato al principio di leale collabora-zione tra Governo e Parlamento. Precisache le modifiche proposte oggi dal Go-verno sono di portata estremamente limi-tata ed intervengono su aspetti specificiper i quali è stato in particolare ravvisatoil mancato rispetto delle disposizioni di cuiall’articolo 81, quarto comma, della Costi-tuzione. Rileva come quindi non si tratti diuna sfida né tantomeno di un ricatto versoil Parlamento, ma di una necessità al finedi garantire il rispetto dei principi costi-tuzionali. Sottolinea inoltre come comun-que il Governo abbia comunque compiutouno sforzo per individuare una formula-zione che, garantendo l’idonea coperturafinanziaria, fosse il più possibile rispettosadelle deliberazioni assunte dalle Commis-sioni riunite. Ricorda peraltro come laCommissione bilancio abbia già incardi-nato l’esame della legge di stabilità nel-l’ambito della quale potranno ulterior-mente essere affrontate tali tematiche, neilimiti del contenuto proprio della mede-sima. In proposito, richiama anche l’in-tervento svolto in Assemblea dall’onore-vole Bressa che ha sottolineato come leCommissioni riunite abbiano radicalmentemodificato l’impostazione originaria delprovvedimento. Con riferimento ai pareriespressi dai relatori, fa presente di noncondividere solo quelli relativi ai subemen-damenti Marchi 0.11.900.1 e 0.11.900.2,sui quali esprime parere contrario permancanza di idonea copertura finanziaria.Evidenzia come peraltro la proposta delGoverno sospende i termini per il paga-

Martedì 6 novembre 2012 — 5 — Commissioni riunite I e V

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mento delle imposte, compresi non soloquelli pagati direttamente dal lavoratore,ma anche le ritenute sul reddito da lavoroa titolo di IRPEF, dovute dai lavoratoridipendenti, ferma restando la permanenzadel relativo obbligo di pagamento alloscadere dei termini. In proposito, ricordacome nella discussione in sede referente ilGoverno avesse già espresso dubbi sullaquantificazione dei maggiori oneri con-nessi alle disposizioni di cui all’articolo 11,comma 7-bis, lettera b), proposta dai pre-sentatori delle relative proposte emenda-tive. Fa presente che tali oneri ammonte-rebbero non già a 3 milioni di euro, comesuggerito dai presentatori, ma a 168 mi-lioni, di cui 22 relativi al mese di dicembre2012 e 142 ai mesi da gennaio a giugno2013. Evidenzia che l’emendamento delGoverno 11.900 reca un vantaggio per icontribuenti interessati, i cui oneri sonostimati in 7 milioni di euro, quindi oltre ildoppio rispetto alla portata che le dispo-sizioni introdotte dalle Commissioniavrebbero avuto secondo i presentatori.Rileva come in tal modo si è trovato, adavviso del Governo, un buon punto diequilibrio tra le esigenze sottese allenorme approvate dalle Commissioni e gliequilibri di finanza pubblica. Pertanto, inmancanza di ulteriori risorse, con ram-marico ribadisce il parere contrario suisubemendamenti Marchi 0.11.900.1 e0.11.900.2.

Chiara MORONI (FLpTP), relatore perla V Commissione, preso atto della posi-zione del rappresentante del Governo, an-che a nome del relatore per la I Commis-sione, si rimette alle Commissioni sul su-bemendamento Marchi 0.11.900.2.

Pierguido VANALLI (LNP) in relazionealle considerazioni espresse dal rappresen-tante del Governo, rileva che se il prov-vedimento è stato notevolmente modificatonel corso dell’esame in sede referente èperché esso non era scritto correttamente.Per la stessa ragione dovrebbero esseremodificate le proposte emendative oggipresentate dal Governo. Ricorda che leCommissioni, sulle questioni oggetto di tali

proposte si erano espresse unanimementee che la posizione che i relatori avevanoassunto sui subemendamenti sembravafrutto di una condivisione con il Ministroper i rapporti con il Parlamento. Invitaquindi i relatori a non modificare i loropareri solo in relazione al soggetto cherappresenta il Governo nella discussione.

Maino MARCHI (PD) ribadisce come, asuo avviso, le modifiche introdotte dalleCommissioni all’articolo 11, comma 7-bis,non richiedessero alcuna copertura finan-ziaria ricadendo gli oneri per le nuoveipotesi di finanziamento su un fondo giàimpegnato. In ogni caso chiede che ilGoverno presenti una relazione tecnicaper dimostrare i profili di onerosità ri-chiamati dal sottosegretario. Evidenziacome sembrasse possibile un’intesa con ilGoverno sul tema, mentre la propostaemendativa presentata non si limita soload escludere dalla sospensione i contributi,ma lasciando fermi gli obblighi per isostituti di imposta, di fatto, si appliche-rebbe solo ai tributi pagati direttamentedal lavoratore, con esclusione delle rite-nute IRPEF. Sottolinea come i proprisubemendamenti rappresentino un tenta-tivo di mediazione e come non sia possi-bile discriminare tra lavoratori sulla basedel fatto che l’impresa per la quale lavo-rano sia stata o meno danneggiata dalsisma.

Giulio SANTAGATA (PD) ritiene che ilGoverno dovrebbe chiarire il ragiona-mento che lo ha condotto a stimare in 168milioni di euro l’onere finanziario con-nesso alle modifiche apportate dalle Com-missioni all’articolo 11, in quanto si trattadi una stima assolutamente esagerata eincomprensibile. Osserva poi che l’inciso« Restano fermi gli obblighi di versamentodei sostituti di imposta » contenuto nel-l’emendamento 11.900 del Governo nonsembra in nessun modo esonerare i sosti-tuti di imposta dal versamento dell’IRPEF,come invece sostenuto dal sottosegretarioPolillo. Se così è, d’altra parte, non si vedeperché il Governo sia contrario al sube-mendamento Marchi 0.11.900.2, atteso chequesto non ha impatto finanziario.

Martedì 6 novembre 2012 — 6 — Commissioni riunite I e V

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Gabriele TOCCAFONDI (PdL), con ri-ferimento all’emendamento 9.900 del Go-verno, che tende a ripristinare il testoiniziale del comma 6 dell’articolo 9, ri-corda che il nuovo testo del comma inquestione è stato approvato dalle Commis-sioni all’unanimità, con il parere favore-vole del Governo, solo pochi giorni fa. Oggiil Governo modifica la propria posizione echiede di ritornare al testo iniziale soste-nendo che vi sarebbe il rischio di unaprocedura di infrazione comunitaria senzaperò spiegare per quale ragione sussiste-rebbe un tale rischio. Quanto al meritodella disposizione, rileva che è senza dub-bio necessario modificare la disciplina inmateria di esonero dall’IMU, ma è neces-sario modificarla per stabilire criterichiari ed equi. La locuzione « attività com-merciali », impiegata dal testo iniziale delGoverno, è ambigua e potenzialmente taleda includere anche un gran numero disoggetti che svolgono di fatto attività nonlucrative di interesse sociale: è infatti evi-dente che anche un ente che gestisce unamensa per i poveri può essere consideratoun ente che svolge attività commerciale, inquanto paga un canone di affitto, acquistageneri alimentari, ha dipendenti, riceve uncorrispettivo dal comune, anche se mi-nimo. Tra l’altro, l’interpretazione delladisposizione viene lasciata ai comuni, iquali hanno interesse ad avere il massimogettito possibile. La locuzione « attivitànon lucrative » è, a suo avviso, più chiara.Si può comunque ragionare di una diversaformulazione purché si risolva il pro-blema.

Gioacchino ALFANO (PdL) dichiaral’imbarazzo del suo gruppo – parla anome dei componenti della Commissionebilancio – a votare emendamenti per iquali non sussista una copertura finanzia-ria certa e completa. Chiede pertanto alGoverno di rassicurare le Commissionisulla copertura finanziaria degli emenda-menti o sulla mancanza di copertura delledisposizioni introdotte nel testo dalleCommissioni.

Raffaele FITTO (PdL) chiede al Go-verno e ai relatori di valutare l’opportu-

nità di presentare un emendamento permodificare l’articolo 8, comma 3, capo-verso comma 6-bis, nel senso di soppri-mere l’aggettivo « anticipata » là dove siparla di « estinzione o riduzione anticipatadel debito ». Fa presente che si tratta diuna modifica importante, che va incontroalle esigenze dei comuni.

Donato BRUNO, presidente, ritiene cheil Governo potrà valutare la segnalazionedel deputato Fitto ai fini della presenta-zione di un proprio emendamento. Rile-vato quindi che è stata chiesta da più partila presentazione della relazione tecnicasugli oneri finanziari delle disposizioni indiscussione, chiede se il Governo siapronto a produrla o se abbia bisogno ditempo. Ricorda che alle ore 18 la presi-denza dovrà informare l’Assemblea del-l’andamento dei lavori delle Commissioni echiarire se ci siano le condizioni perriportare il provvedimento in Aula entro lagiornata odierna ovvero indicare il tempodel quale le Commissioni hanno ancorabisogno.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOfa presente che sulla questione dell’arti-colo 9, comma 6, vale a dire la questionedell’esenzione dall’IMU per gli immobilidegli enti non commerciali, non occorreuna relazione tecnica in quanto il pro-blema segnalato dal Governo non è unproblema di copertura finanziaria, ma dicompatibilità con la normativa comunita-ria. Quanto alla disposizione di cui all’ar-ticolo 8, comma 6-quater, vale a dire laquestione dei mutui contratti dai comunicon la Cassa depositi e prestiti, non servela relazione tecnica in quanto anche inquesto caso non si tratta di un problemadi copertura finanziaria. Quanto infine aicommi 7 e 7-bis dell’articolo 11, la stimadel Governo, come già detto, è che lamodifica del testo come prospettata dal-l’emendamento del Governo comporta unonere di 7 milioni di euro. Se però leCommissioni insistono per avere una re-lazione tecnica su questa disposizione, ilGoverno ha bisogno di tempo.

Martedì 6 novembre 2012 — 7 — Commissioni riunite I e V

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Gianclaudio BRESSA (PD) chiarisceche il Governo deve fornire una relazionetecnica sugli oneri finanziari dell’articolo11, commi 7 e 7-bis, nel testo delle Com-missioni, in quanto il suo gruppo noncomprende e non ritiene convincente lavalutazione dell’onere fornita dal Governo,che ha stimato il costo della disposizionein 168 milioni di euro. Aggiunge che il suogruppo, ove non dovesse essere convintosu questo punto, si riserva di non votarea favore dell’emendamento del Governo.

Rolando NANNICINI (PD) ritiene che sidovrebbero valutare le implicazioni finan-ziarie del testo dell’articolo 11, così comemodificato nel corso dell’esame in sedereferente.

Donato BRUNO, presidente, fa presenteche in questa fase è necessario acquisire lavalutazione dei rappresentanti dei gruppiin ordine alla prosecuzione dei lavoridell’Assemblea.

Massimo BITONCI (LNP), a nome delproprio gruppo, ritiene che non vi siano lecondizioni per un’immediata ripresa deilavori dell’Assemblea, che, a suo giudizio,dovrebbero riprendere nella giornata didomani, eventualmente nella seduta po-meridiana.

Michele VENTURA (PD) segnala l’op-portunità di aggiornare la seduta dell’As-semblea a domani mattina, sottolineandol’esigenza che il Governo fornisca in tempoutile i dati e le informazioni necessari aduna compiuta valutazione delle proposteemendative presentate.

Gabriele TOCCAFONDI (PdL) ritieneche nel quadro delle informazioni cheverranno fornite dovranno chiarirsi anchequali siano i termini dell’infrazione dellanormativa sugli aiuti di Stato che derive-rebbero dall’articolo 9, comma 6, comeapprovato dalle Commissioni in sede re-ferente, e quali sarebbero le conseguenzefinanziarie di tale eventuale procedura diinfrazione.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) ritieneche sia ineludibile la ripresa dell’esame inAssemblea alla giornata di domani, osser-vando come sia assolutamente indispensa-bile che il Governo fornisca dati inoppu-gnabili circa gli effetti finanziari delledisposizioni relative al terremoto del mag-gio 2012. In caso contrario, il Governodovrebbe impegnarsi ad individuare unasoluzione alle questioni sul tappeto nel-l’ambito dell’esame della manovra finan-ziaria.

Giuseppe CALDERISI (PdL) rileva chenon vi sono le condizioni per una rapidaripresa dell’esame del provvedimento inAssemblea, condividendo le considerazionicirca l’esigenza che l’Esecutivo forniscarisposte circostanziate sui temi oggetto deldibattito odierno.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOassicura che il Governo farà il possibileper fornire celermente le risposte ai que-siti formulati, segnalando tuttavia che lestrutture del Ministero dell’economia edelle finanze sono in questa fase concen-trate sull’esame del disegno di legge distabilità.

Donato BRUNO, presidente, chiede alrappresentante del Governo se può assu-mere l’impegno, a nome delle Commis-sioni, di concludere i lavori delle mede-sime in modo da consentire la ripresa deilavori in Assemblea a partire dalle ore 10di domani.

Giancarlo GIORGETTI, presidente dellaV Commissione, fa presente che ai sensidell’articolo 17, comma 3, della legge 31dicembre 2009, n. 196, i disegni di legge,gli schemi di decreto legislativo e gli emen-damenti di iniziativa governativa che com-portino conseguenze finanziarie devonoessere corredati di una relazione tecnicache dia conto dei loro effetti finanziari.Ritiene, pertanto, che ai sensi della leggedi contabilità, non si possa prescinderedall’acquisizione di una relazione tecnica.Si dichiara, comunque, consapevole che leprocedure per l’elaborazione della rela-

Martedì 6 novembre 2012 — 8 — Commissioni riunite I e V

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zione tecnica e della sua verifica da partedella Ragioneria generale dello Stato ri-chiedono tempi adeguati ed auspica che larelazione tecnica verificata possa essereeffettivamente disponibile per le ore 9 didomani.

Il sottosegretario Gianfranco POLILLOritiene che sia possibile disporre di unarelazione tecnica verificata dalla Ragione-ria generale dello Stato entro le ore 9 didomani.

Donato BRUNO, presidente, prendendoatto delle assicurazioni del rappresentantedel Governo, fa presente che informeràl’Assemblea dell’andamento dell’esame deldecreto-legge, ai fini di consentire di as-sumere le necessarie decisioni in ordineall’organizzazione dei lavori della Camera.Sospende, quindi, la seduta, avvertendoche essa riprenderà alle ore 18.15.

La seduta, sospesa alle 18, riprende alle18.15.

Donato BRUNO, presidente, informache l’Assemblea accogliendo la propostaformulata dalla presidenza delle Commis-sioni riunite, ha rinviato la seduta alle ore10 di domani, mercoledì 7 novembre.

Fabio MERONI (LNP) osserva che larelazione tecnica consentirà lo svolgimentodi ulteriori interventi sugli emendamentisia pure nei limiti di tempo compatibilicon la ripresa dell’esame in Assemblea delprovvedimento.

Donato BRUNO, presidente, chiede se ideputati del gruppo della Lega intendanointervenire nella seduta di oggi.

Pierguido VANALLI (LNP) conferma lavolontà dei deputati del gruppo della Legadi discutere le proposte emendative.

Massimo BITONCI (LNP) annuncia lasottoscrizione da parte di tutti i deputatidel gruppo della Lega nelle Commissioni Ie V dei subemendamenti Marchi0.11.900.1 e 0.11.900.2. In proposito, rileva

che, nel testo delle proposte emendativedel Governo, non appare chiara la volontàdi ricomprendere nella sospensione dalpagamento delle imposte anche quantodovuto a titolo di IRPEF, attesa la per-manenza degli obblighi in capo ai sostitutidi imposta. Osserva come su tali temidovrà esserci un chiarimento sia nellarelazione tecnica richiesta al Governo siada parte del sottosegretario. Chiede inoltredi approfondire anche il tema della facoltàche le Commissioni intendevano attribuireai comuni di estinguere i propri debitiverso la Cassa depositi e prestiti, senzadover corrispondere l’indennizzo previstoin favore della medesima. In proposito,rileva come non si comprendano le ragionidi contrarietà per motivi finanziari, attesoche tali indennizzi sono versati eventual-mente alla Cassa medesima, il cui bilancionon rientra nel conto consolidato dellapubblica amministrazione e che avrebbein ogni caso abbondantemente le risorseper fare fronte a tali mancati introiti.Sottolinea inoltre come l’estinzione deldebito dei comuni virtuosi vada piuttostoincentivata anche per i riflessi sul com-plesso del debito pubblico e evidenziacome gli indennizzi richiesti dalla Cassasiano peraltro particolarmente onerosi an-che in relazione a prestiti dalla modestaentità. Rileva quindi l’opportunità di in-trodurre anche per i comuni clausolerelative ai contratti di mutuo già previstegeneralmente per i privati.

Matteo BRAGANTINI (LNP) si associaalle considerazioni svolte dall’onorevoleBitonci e chiede perché si ritenga neces-saria una copertura per l’esclusione del-l’indennizzo in caso di estinzione antici-pata dei mutui accesi dai comuni verso laCassa depositi e prestiti, il cui bilancio nonrientra nel conto consolidato della pub-blica amministrazione. Osserva come sitratti di una questione paradossale e ri-tiene che il sottosegretario Polillo abbiadetto un’inesattezza, affermando che maisi è intervenuti su contratti in essere,ricordando in proposito l’intervento sullecommissioni di massimo scoperto prati-cate dalle banche sui conti correnti. Con

Martedì 6 novembre 2012 — 9 — Commissioni riunite I e V

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riferimento all’emendamento del Governo11.900, osserva come non sia comprensi-bile che la sospensione dal pagamento deitributi operi solo in favore dei lavoratoridipendenti, escludendo lavoratori auto-nomi e pensionati. Segnala in proposito ilsubemendamento a sua prima firma0.11.900.3, che è volto ad includere al-meno i titolari di reddito da pensione,sottolineando come non ci si possa dimen-ticare dei soggetti più deboli. Chiedequindi al Governo perché non abbia prov-veduto piuttosto ad adottare misure per lareintroduzione del prelievo sui dipendentipubblici oltre i 90.000 e 150.000 euro direddito annuale dichiarato incostituzio-nale dalla Corte costituzionale e perchénon abbia provveduto in maniera rigorosaall’applicazione delle disposizioni relativeall’introduzione di un tetto alle retribu-zioni pubbliche. Ritiene che il Governonon abbia avuto coraggio essendo sensibileagli interessi delle banche ed essendocomposto prevalentemente da funzionari edirigenti che godevano di emolumenti benpiù elevati rispetto al tetto che il Parla-mento aveva introdotto. Ricorda in pro-posito che anche in Francia sono statiadottati provvedimenti di contenimentodella spesa per il pubblico impiego, ridu-cendo trattamenti economici e organici.Chiede quindi al Governo di rivedere gliemendamenti presentati e chiede ai colle-ghi un sussulto di orgoglio e di noncambiare norme approvate solo nella gior-nata di venerdì e ritenute giuste nell’inte-resse dei cittadini, al di là delle apparte-nenze politiche, dimostrando come siaancora il Parlamento ad essere piena-mente titolare del potere legislativo.

Maurizio TURCO (PD) interviene inmerito all’emendamento 9.900 del Go-verno, evidenziando come, per la primavolta, nella relazione di accompagnamentoall’emendamento, consegnata ai deputati,si sottolineano « gli effetti finanziari nega-tivi conseguenti al rischio elevato di unaprocedura di infrazione comunitaria ». Ri-leva come le procedure di infrazione cheriguardano l’Italia siano in realtà, allostato, 101 ed il Governo – se volesse –

avrebbe molto da lavorare sotto questopunto di vista.

Rileva come l’emendamento 9.900 delGoverno serva, in realtà, solo a sanarequanto era stato stabilito nella bozza diregolamento sulla materia, poi « bocciato »dal Consiglio di Stato.

Ricorda come la Commissione europeaha avviato, nel 2005, una procedura neiconfronti dell’Italia che dovrà ora essereconclusa sulla base di quanto richiestodalla Corte di giustizia europea perché loStato italiano, attraverso un proprio fun-zionario ministeriale, ha continuato a direfalsità alla Commissione europea.

Ricorda altresì come nel 2006 l’alloraministro Padoa-Schioppa abbia dovuto co-stituire una Commissione per compren-dere e rendere pubbliche le difficoltà ap-plicative della norma sulla materia men-tre, nello stesso tempo, il Ministero affer-mava che era tutto chiaro.

Ritiene che l’emendamento presentatodai colleghi Lupi e Toccafondi ed appro-vato dalle Commissioni avesse quantomeno il pregio della chiarezza mentrel’emendamento 9.900 del Governo non faaltro che continuare la politica ambiguache l’Esecutivo ha avuto a partire dal2006.

Simonetta RUBINATO (PD) intervienein merito alla soppressione del capoverso6-quater del comma 3 dell’articolo 8, pro-posta con l’emendamento 8.900 del Go-verno. Intende, in proposito, aggiungerealcune considerazioni rispetto a quelle giàevidenziate dal collega Bitonci.

Ritiene che il pagamento nell’ambitodel tetto riguardo agli indennizzi nonsposti niente rispetto a quanto previsto inprecedenza. Ricorda come nel corso deldibattito sia stato affermato che la for-mulazione del suddetto capoverso 6-quaterè tale da poter portare ad un mutamentodella natura giuridica della Cassa depositie prestiti. Ricorda peraltro che il Consigliodi Stato ha già affermato con chiarezzache, per una serie di ragioni, la naturadella Cassa depositi e prestiti non può cheessere pubblicistica.

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Rileva come non si comprenda perquali ragioni gli enti locali che provvedanoalla riduzione dell’indebitamento attra-verso l’estinzione anticipata dei mutui,facendolo ora in base ad un preciso ob-bligo normativo, dovrebbero pagare le pe-nali. Ritiene quindi che il Governo debbanecessariamente trovare una soluzione, te-nendo conto anche di quanto previsto inpassato per contribuire agli enti locali cheandavano ad estinguere anticipatamente imutui.

Ritiene iniquo che nello stesso decreto-legge che dispone stanziamenti per leesigenze di predissesto dei comuni non visia una assunzione delle penali a caricodello Stato.

Illustra quindi il proprio subemenda-mento 0.8.900.1, volto ad individuare lacopertura finanziaria degli indennizzi cor-relati alle estinzioni anticipate per i co-muni che hanno rispettato il patto distabilità nel 2011 attribuendo contributinei limiti di trenta milioni di euro, dimez-zando le risorse di cui al comma 4 del-l’articolo 4.

Ricorda come il voto sul testo appro-vato dalle Commissioni su questa materiasia stato, nella seduta del 2 novembrescorso, unanime da parte di tutti i gruppi,fatta salva la sola astensione del gruppodell’UDC, a seguito di un’ampia discus-sione. Dà atto al Governo di non avercambiato idea ma non si può di certo diredi aver scherzato. La soluzione è quindisolo quella di individuare la coperturafinanziaria nel fondo di rotazione o comeindicherà il Governo.

Chiede inoltre all’Esecutivo di chiarirese i 590 milioni di euro presenti nel fondodi rotazione sono tutti necessari e se sonostati già spesi, indicando in tal caso perquali enti locali. Qualora invece dallarelazione tecnica emergesse che non tuttele risorse sono state impegnate potrebbeesserci modo di consentire allo Stato didare copertura agli enti locali in relazioneall’obbligo di estinzione dei mutui: altri-menti ci si troverebbe di fronte ad unasoluzione iniqua. Non si accontenta di unarisposta che dica che la formulazione delcomma 6-quater solo per il 2012 sia tale

da mettere in forse la possibilità dellaCassa depositi e prestiti di rimanere al difuori della contabilità dello Stato.

Infine, considerato che le dotazioni delfondo di rotazione sono pari solo a 100milioni di euro per ciascuno degli anni2013 e 2014, invita il Governo a predi-sporre una copertura adeguata in consi-derazione del fatto che i tagli previsti dallacosiddetta spending review porterannomolti comuni al « predisse sto », vista l’in-sostenibilità di tali tagli se si vuole conti-nuare a mantenere i servizi.

Stigmatizza il fatto che in Italia nes-suno dei due rami del Parlamento rap-presenta le autonomie locali, nonostantequanto sancito dall’articolo 5 della Costi-tuzione.

Rolando NANNICINI (PD) interverrà –pure in assenza del rappresentante delMinistero dell’economia e delle finanze –volendo evidenziare alcune questioni.

Si sofferma, in particolare, sull’emen-damento 11.900 del Governo – ritenendoperaltro singolare la classificazione D perun’abitazione – richiamando quanto pre-visto dal testo votato dalle Commissioni.Ritiene come fosse chiaro che il riferi-mento alla sospensione era solo per ilavoratori dipendenti riguardando i con-tributi previdenziali. Non poteva dunqueessere riferito ai pensionati come prospet-tato nel corso della discussione.

Rileva come con l’emendamento 11.900il Governo stabilisca che i termini per ilpagamento dei tributi in scadenza dal 1o

dicembre 2012 al 30 giugno 2013 sonoprorogati al 30 settembre 2013. Rilevacome la nozione di tributi includa impostee tasse e quindi l’IRPEF, l’IRES e laTARSU. Evidenzia come gli obblighi deisostituti di imposta si riferiscono al mesedi ottobre 2013. Considerato che dal-l’emendamento 11.900 emerge come glioneri conseguenti sono pari a 7 milioni dieuro ne deriva che per il 2013 dovrebbeesserci uno stanziamento di 56 milioni dieuro, pari a otto mesi moltiplicato persette. Ne deriva che nel mese di ottobre icittadini dovranno pagare tutto.

Martedì 6 novembre 2012 — 11 — Commissioni riunite I e V

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Si chiede perché non ricorrere allacontabilità speciale 1778 « Agenzia delleentrate-fondi di bilancio » considerato chein tale ambito vi sono risorse pari a 32miliardi e mezzo di euro fuori dal bilancioche talvolta sono state utilizzate per al-lentare l’indebitamento netto.

Rileva come per quanto riguarda l’IR-PEF può essere corretto ritenere che sianoricompresi anche i pensionati. Se ci siriferisce al reddito dipendente si parla diIRPEF e quanto evidenziato in propositodal gruppo della Lega Nord Padania puòavere un fondamento.

Invita il legislatore ad utilizzare unmetodo più coerente affrontando gli argo-menti in questione nell’ambito del disegnodi legge di stabilità considerato che ildecreto-legge in esame riguarda specifica-tamente gli enti locali e, tanto più alla lucedella recente pronuncia della Corte costi-tuzionale e della lettera inviata dal Presi-dente della Repubblica ai Presidenti delleCamere, la materia del terremoto apparepoco inerente al contenuto proprio delprovvedimento in esame.

Chiede al Governo di avviare unadiscussione con la Cassa deposito e prestitisulla materia delle penali, da valutarenell’ambito del meccanismo generale. Ri-tiene che sull’emendamento presentatosulla materia dalla collega Rubinato vi siastato un voto politico volto ad affrontarela questione, e che riguardo alle modalitàdi aiuto degli enti locali nel pagamentodelle penali la Cassa depositi e prestitiandrebbe consultata.

Roberto SIMONETTI (LNP) dichiara diconcordare con molte delle considerazionidel collega Nannicini sugli enti locali,evidenziando come egli, nella sua veste diamministratore locale, sia sostanzialmenteuna vittima del processo di riduzione dellerisorse disponibili per le province ed icomuni in conseguenza dei numerosi tagliche si sono susseguiti negli ultimi mesi.Osserva, infatti, come mentre nella primaparte della legislatura le correzioni strut-turali fossero state accompagnate dall’av-vio del processo federalistico, negli ultimimesi si sia proceduto con tagli indiscrimi-

nati che si sono susseguiti e che prose-guono anche nel disegno d legge di stabi-lità all’esame della Commissione.

Sottolinea, in proposito, come con lamanovra finanziaria si realizzino nuovitagli al cuore pulsante del territorio, coninterventi in materia di sanità, di ridu-zione delle risorse disponibili per comunie province e di riduzione della spesaprevidenziale e assistenziale. In questocontesto, ritiene che non si possa prescin-dere da un allentamento dei vincoli per glienti locali, osservando come le disposizionicontenute nel decreto-legge in esame re-lative alla riduzione dell’indebitamento siscontrano con la necessità per i comuni dipagare indennizzi finanziariamente nonindifferenti per l’estinzione anticipata deiprestiti sottoscritti con Cassa depositi eprestiti SpA. A suo avviso è indispensabileche qualcuno si faccia carico di questimaggiori oneri, tenuto conto della gravitàdell’attuale situazione economica, nellaquale gli effetti della recessione hannoportato ad una forte riduzione dei con-sumi e ad un aumento della disoccupa-zione. Ritiene, peraltro, che sia del tuttoopportuno limitare gli oneri per l’estin-zione anticipata dei prestiti, osservandocome in molti casi gli enti locali abbianogià pagato gran parte degli interessi dovutiin ragione della composizione dei piani diammortamento del debito. In questo con-testo, a suo avviso, la Cassa depositi eprestiti potrebbe dare un importante au-silio, considerando che essa dispone di unpatrimonio enorme, di una liquidità pari acirca 100 miliardi di euro e registra utiliannui pari a circa 3 miliardi di euro.

Osserva, peraltro, come questo decreto-legge avrebbe potuto costituire la sede perdare un ausilio agli enti locali in difficoltà,evidenziando come in questo senso sianoparticolarmente utili i correttivi introdottiall’articolo 1, comma 3, lettera r), capo-verso Art. 243-ter, comma 3, su iniziativadel suo gruppo parlamentare. Segnala,infatti, che i criteri per la determinazionedell’anticipazione del fondo di rotazione dicui all’articolo 243-ter fissati dal Governoavrebbero determinato di fatto lo svuota-mento di tale fondo per il finanziamento

Martedì 6 novembre 2012 — 12 — Commissioni riunite I e V

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per i comuni di Napoli e Reggio Calabria.In ogni caso, evidenzia come sarebbe pre-feribile non stanziare fondi a sostegno deicomuni in « predissesto », destinando lerisorse corrispondenti ad una riduzionedei tagli per gli enti locali.

Per quanto attiene ai comuni terremo-tati, sottolinea come le modifiche intro-dotte all’articolo 11, comma 7, del decretofossero ampiamente apprezzabili, mentreesprime dubbi sulla scelta di sopprimerela lettera b) del comma 7-bis e la suariproposizione in un comma autonomo,osservando come tale innovazione deter-mina di fatto l’esclusione dei titolari diredditi di lavoro dipendente dai finanzia-menti concessi dalla Cassa depositi e pre-stiti ai sensi dell’articolo 7, comma 11. Aquesto riguardo, sottolinea come la richie-sta di una relazione tecnica formulata dalsuo gruppo sull’emendamento 11.900 nonabbia carattere dilatorio, ma, in applica-zione della legge di contabilità e finanzapubblica, intenda assicurare a tutti i com-ponenti della Commissione uno strumentodi valutazione delle implicazioni finanzia-rie della proposta emendativa.

Massimo POLLEDRI (LNP) rileva comesia evidente il senso di irritazione per lascelta del Governo di intervenire con treproposte emendative su alcune scelte ca-ratterizzanti compiute dalle Commissioniriunite nel corso dell’esame in sede refe-rente, cancellando di fatto le decisioniassunte in quella sede.

Soffermandosi, in particolare, sul-l’emendamento 9.900 del Governo, osservacome il tema dell’IMU dovuta dagli entiche svolgono attività non commercialitorni ciclicamente all’esame del Parla-mento e venga costantemente affrontatocon una certa imprecisione. A tale ri-guardo, ritiene che anche le motivazioniesposte dal Governo nel presentarel’emendamento in questione siano piutto-sto generiche, facendo riferimento da unlato alla presenza di un rischio elevato diuna procedura di infrazione comunitariae, dall’altro, a possibili effetti finanziarinegativi derivanti da tale procedura. Aquesto proposito, ricorda come l’articolo 7,

comma 1, lettera i), del decreto legislativon. 504 del 1992 richiedesse, ai fini del-l’esenzione fiscale, la presenza di un ele-mento soggettivo, costituito dalla naturanon commerciale dell’ente, e di un ele-mento oggettivo, rappresentato dallo svol-gimento di attività di natura non commer-ciale. Osserva, inoltre, come sulla materiaè successivamente intervenuta la giuri-sprudenza della Corte di Cassazione cheha richiesto che il contribuente debbadimostrare che l’immobile è destinato adattività oggettivamente non commerciali,richiedendo tuttavia la prova di una si-tuazione difficilmente valutabile in con-creto, specialmente in presenza di attivitàorganizzate svolte in presenza di conven-zioni con enti pubblici. Osserva, peraltro,come il legislatore sia intervenuto piùvolte, prima con il decreto-legge n. 203 del2005 e poi con il decreto-legge 223 del2006 su questa materia, confermando, difatto, l’interpretazione della norma conte-nuta nel decreto legislativo n. 504 del1992. Ricorda come, a fronte di tale si-tuazione, sia successivamente intervenutala procedura di infrazione alla quale si fapiù volte riferimento nel dibattito, osser-vando, tuttavia, come appare difficile con-figurare un aiuto di Stato con riferimentoad attività oggettivamente prive di scopilucrativi, come quelle per le quali è pre-vista l’esenzione dall’IMU. Ritiene, in pro-posito, che il dibattito che si svolge suimezzi di comunicazione di massa siaspesso viziato da condizionamenti ideolo-gici, che tendono a distorcere gravementela realtà dei fatti, facendo riferimento adun’esenzione assoluta dalle imposte per laChiesa ed alla presenza di sanzioni giàcomminate allo Stato italiano. Si chiede,del resto, perché non ci si preoccupa conaltrettanto interesse per la concessionegratuita di spazi ad iniziative come quelledel Leoncavallo di Milano. Si associaquindi alle considerazioni dei colleghiNannicini e Simonetti sul capoverso6-quater del comma 3 dell’articolo 8, os-servando come sul tema della riduzionedel debito degli enti locali si rischia ditenere un comportamento schizofrenico.Per quanto attiene invece all’articolo 11,

Martedì 6 novembre 2012 — 13 — Commissioni riunite I e V

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osserva come nella giornata di oggi si siaassistito ad un preoccupante balletto ditesti e di cifre, al termine del quale sembrache non si si provvederà ad un rinvio deipagamenti dell’IRPEF nei territori terre-motati, mentre si differirà solo il paga-mento della TARSU e di poco altro. Ri-tiene che si tratti di una soluzione deltutto insoddisfacente, in un paese nelquale si continuano a stanziare soldi peril terremoto del Belice. In ogni caso, rilevache sarebbe assai discutibile richiedere ilpagamento del tributo sui rifiuti, che ècommisurato alla superficie dell’abita-zione, con riferimento a immobili sostan-zialmente inagibili. Sul punto, ritienegrave la circostanza che il Governo dallagiornata di venerdì non sia stato in gradodi fornire cifre convincenti al riguardo,considerando che sulla materia interven-gono, con diverse competenze, il Diparti-mento della protezione civile, il Ministerodell’economia e delle finanze, la RegioneEmilia-Romagna, che rappresenta unadelle realtà più avanzate del nord Italia ed’Europa e il Parlamento. Auspica, per-tanto, che il Governo sia in grado difornire finalmente una relazione tecnicasoddisfacente che dia una lettura univocadelle disposizioni in esame.

Raffaele VOLPI (LNP) ringrazia i de-putati intervenuti nel dibattito in sedereferente perché hanno svolto ragiona-menti in molti casi molto competenti.Condivide anche il giudizio di chi hasostenuto che questo Governo intervienespesso in modo « brutale » e cercando ilconsenso dell’opinione pubblica più diquello del Parlamento. Quel che è piùgrave, però, è che il Governo intervienesenza conoscere la realtà sulla quale in-

terviene, opponendo poi rifiuti immotivatio pretestuosi alle argomentate critiche eproposte provenienti dai tanti deputati checonoscono bene la realtà delle autonomieterritoriali. Aggiunge che non si com-prende per quale ragione i lavori delleCommissioni siano stati seguiti oggi dalsottosegretario Polillo, laddove questamattina, nella sede del comitato dei di-ciotto, il Governo era rappresentato dalministro Giarda: personalmente, ritieneche l’assenza del ministro Giarda dai la-vori in sede referente abbia qualcosa dioffensivo e confermi il suo timore che ilGoverno cerchi il consenso più dell’opi-nione pubblica che del Parlamento. Ameno che questa discontinuità nella pre-senza del Governo nasconda un problemainterno al Governo. Si ha l’impressioneche non ci sia la volontà, da parte delGoverno, di affrontare seriamente i pro-blemi emersi e che la crisi, prima che nelrapporto tra il Governo e la sua maggio-ranza, sia all’interno dello stesso Governo.

Maria Piera PASTORE (LNP) esprime asua volta preoccupazione per l’assenza delrappresentante del Governo per il Mini-stero dell’economia e delle finanze dailavori delle Commissioni dopo le ore 18. Siaugura che il sottosegretario Polillo siapresente almeno domani mattina, quandodovrà rispondere sulle importanti que-stioni che gli sono state poste nel corsodella discussione di oggi.

Donato BRUNO, presidente, nessun al-tro chiedendo di intervenire, rinvia il se-guito dell’esame alla seduta che sarà con-vocata per le ore 9 di domani mattina.

La seduta termina alle 19.50.

Martedì 6 novembre 2012 — 14 — Commissioni riunite I e V

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ALLEGATO

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di finanza e funziona-mento degli enti territoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore

delle zone terremotate nel maggio 2012 (C. 5520-A Governo).

EMENDAMENTI DEL GOVERNO E RELATIVI SUBEMENDAMENTI

ART. 8.

SUBEMENDAMENTI ALL’EMENDAMENTO 8.900.

Sostituire la lettera a) con la seguente:

a) al capoverso 6-bis, dopo le parole:« riduzione anticipata del debito » inserirele seguenti: « . Gli indennizzi dovuti perl’estinzione o riduzione anticipata dei mu-tui presso la Cassa depositi e prestiti sonoa carico di quest’ultima anche in deroga aicontratti già sottoscritti ».

0. 8. 900. 3. Bitonci, Pastore, Volpi, Va-nalli, Bragantini, Simonetti, Meroni,Polledri.

Alla lettera a) sostituire le parole: inclusigli indennizzi dovuti con le seguenti:esclusi gli indennizzi dovuti. Per la coper-tura degli indennizzi correlati alle estin-zioni anticipate sono attribuiti ai comuniche hanno rispettato il patto di stabilitànel 2011 contributi nei limiti di 30 milionidi euro.

Conseguentemente, al comma 4 dell’ar-ticolo 4, secondo periodo, sostituire le pa-role: pari a 60 milioni di euro con leseguenti: pari a 30 milioni di euro eaggiungere, in fine, le parole: e per 30milioni di euro sono destinate alla coper-tura degli indennizzi per l’estinzione an-ticipata dei mutui di cui all’articolo 8,comma 6-bis.

0. 8. 900. 1. Rubinato.

Alla lettera a) sostituire le parole: ,inclusi gli eventuali indennizzi dovuti conle seguenti: . Per tali finalità non è appli-cato ai comuni l’indennizzo previsto perl’estinzione anticipata dei prestiti sotto-scritti con la società Cassa depositi ePrestiti Spa. Per le medesime finalità, èinoltre consentita ai comuni l’estinzioneparziale di mutui e prestiti con lo stessoistituto, anche in deroga ai contratti giàsottoscritti.

0. 8. 900. 2. Simonetti, Volpi, Bitonci,Pastore, Maggioni, Vanalli, Bragantini,Meroni.

Sostituire la lettera b) con la seguente:

b) al comma 6-quater sono soppressele parole da: « Per le finalità » sino a:« medesime finalità »; dopo le parole: « giàsottoscritti » aggiungere le seguenti: « Nonè applicato agli enti locali l’indennizzoprevisto per l’estinzione anticipata dei pre-stiti ».

0. 8. 900. 4. Vanalli, Volpi, Pastore, Si-monetti, Bragantini, Meroni, Bitonci.

All’articolo 8, comma 3, apportare leseguenti modifiche:

a) al capoverso 6-bis, al secondo pe-riodo, dopo le parole: riduzione anticipatadel debito inserire le seguenti: , inclusi glieventuali indennizzi dovuti;

b) sopprimere il capoverso 6-quater.

8. 900. Governo.

Martedì 6 novembre 2012 — 15 — Commissioni riunite I e V

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ART. 9.

Sostituire il comma 6 con il seguente:

6. Al comma 3 dell’articolo 91-bis deldecreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 24marzo 2012, n. 27, le parole da: « e glielementi » fino alla fine, sono sostituitedalle seguenti: « , gli elementi rilevanti aifini dell’individuazione del rapporto pro-porzionale, nonché i requisiti, generali e disettore, per qualificare le attività di cuialla lettera i) del comma 1 dell’articolo 7del decreto legislativo 30 dicembre 1992,n. 504, come svolte con modalità noncommerciali.

9. 900. Governo.

ART. 11.

SUBEMENDAMENTI ALL’EMENDAMENTO 11.900.

Alla lettera b), al primo periodo, sosti-tuire la parola: dipendente con le seguenti:o da pensioni.

0. 11. 900. 3. Bragantini, Vanalli, Bitonci,Pastore, Simonetti, Volpi, Meroni.

Alla lettera b), primo periodo, dopo leparole: dei tributi aggiungere le parole: edei contributi.

0. 11. 900. 1. Marchi, Bitonci, Bragantini,Meroni, Pastore, Polledri, Simonetti,Vanalli, Volpi.

Alla lettera b), sopprimere le parole:Restano fermi gli obblighi di versamentodei sostituti di imposta.

0. 11. 900. 2. Marchi, Bitonci, Bragantini,Meroni, Pastore, Polledri, Simonetti,Vanalli, Volpi.

All’articolo 11, apportare le seguenti mo-dificazioni:

a) al comma 7-bis, sopprimere lalettera b);

b) dopo il comma 7-bis, inserire ilseguente: 7-ter. Per i titolari di reddito dilavoro dipendente, proprietari di unaunità immobiliare adibita ad abitazioneprincipale classificata nelle categorie B, C,D, E e F della classificazione AeDES, itermini per il pagamento dei tributi inscadenza dal 1o dicembre 2012 al 30giugno 2013 sono prorogati al 30 settem-bre 2013. Restano fermi gli obblighi diversamento dei sostituti di imposta. Aglioneri derivanti dal presente comma, pari a7 milioni di euro per l’anno 2012 e 0,1milioni di euro per il 2013, si provvedemediante corrispondente riduzione del-l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo47, secondo comma, della legge n. 222 del1985, relativamente alla quota destinataagli interventi di competenza statale.

11. 900. Governo.

Martedì 6 novembre 2012 — 16 — Commissioni riunite I e V

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COMMISSIONI RIUNITE

II (Giustizia)e III (Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione delterrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, nonché norme di adeguamento dell’or-dinamento interno. C. 5484 Li Gotti ed altri, approvata dal Senato (Esame e rinvio) . . 17

Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Convenzione sulla protezione fisica deimateriali nucleari del 3 marzo 1980, adottati a Vienna l’8 luglio 2005, nonché norme diadeguamento dell’ordinamento interno. C. 5485 Governo, approvato dal Senato (Esame erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per la repressione di atti diterrorismo nucleare, adottata dalle Nazioni Unite a New York il 13 aprile 2005, nonchénorme di adeguamento dell’ordinamento interno. C. 5486 Li Gotti ed altri, approvata dalSenato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente della III CommissioneFranco NARDUCCI. — Interviene il sotto-segretario di Stato alla giustizia AntoninoGullo.

La seduta comincia alle 13.05.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Con-

siglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo,

fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, nonché norme di

adeguamento dell’ordinamento interno.

C. 5484 Li Gotti ed altri, approvata dal Senato.

(Esame e rinvio).

Le Commissioni iniziano l’esame delprovvedimento in titolo.

Stefano ALLASIA (LNP), relatore per laIII Commissione, segnala che la Conven-

zione del Consiglio d’Europa sulla preven-zione del terrorismo è stata aperta allafirma il 16 maggio 2005 ed è in vigoreinternazionale dal 1o giugno 2007.

Ricorda che il Consiglio d’Europa haadottato la nuova Convenzione per accre-scere l’efficacia degli strumenti internazio-nali esistenti in materia di lotta contro ilterrorismo. Essa mira a favorire gli sforzidegli Stati membri nella prevenzione delterrorismo e prevede due modi per rag-giungere questo obiettivo: anzitutto, defi-nendo come reati certi atti che possonoportare alla commissione di reati di ter-rorismo, quali la pubblica istigazione, ilreclutamento e l’addestramento; in se-condo luogo rafforzando la cooperazionein materia di prevenzione sia a livellointerno (politiche nazionali di preven-zione) che internazionale (modifica degliaccordi esistenti in materia di estradi-zione, mutua assistenza giudiziaria e pre-disposizione di strumenti supplementari).

Martedì 6 novembre 2012 — 17 — Commissioni riunite II e III

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Osserva che la Convenzione contieneinoltre una disposizione relativa alla pro-tezione e al risarcimento delle vittime delterrorismo. È anche previsto un processodi consultazione per garantire l’efficaceattuazione della Convenzione.

L’articolo 1 stabilisce che ai fini dellaConvenzione in esame è reato di terrori-smo uno qualsiasi dei reati definiti neidieci trattati universali delle Nazioni Unitecontro il terrorismo elencati nell’allegatoalla Convenzione medesima. Tuttavia unaParte, nel depositare il proprio strumentodi ratifica, accettazione o adesione allaConvenzione, può dichiarare che nell’ap-plicazione di essa non terrà conto di unoo più trattati elencati nell’allegato, se diquesti non sia ancora divenuta Parte. Alriguardo, chiede al rappresentante del Go-verno di confermare se l’Italia sia o menoparte di tutti i predetti trattati.

Sottolinea in ogni caso che il successivoarticolo 16 stabilisce l’applicabilità dellaConvenzione ai soli reati di natura tran-snazionale, con esclusione dei casi di in-teresse esclusivo di un singolo Stato, aiquali, tuttavia, vi sarà la facoltà di appli-care le disposizioni di cooperazione giu-diziaria dei successivi articoli 17, 20 e 22della Convenzione.

L’articolo 2 fissa lo scopo della Con-venzione nel miglioramento degli sforziper la prevenzione del terrorismo e deglieffetti negativi che ha sul pieno godimentodei diritti umani, in particolare il dirittoalla vita, con provvedimenti di natura siainterna che internazionale, considerando ilquadro pattizio bilaterale e multilateralegià esistente e applicabile tra le Parti dellaConvenzione.

L’articolo 3 è dedicato alle politichenazionali di prevenzione del terrorismo.Rimarca in particolare la previsione delcomma 3, per il quale ciascuna delle Partipromuove il dialogo interreligioso e inter-culturale, con il coinvolgimento ove pos-sibile di attori della società civile, perdisinnescare le tensioni che potrebberoalimentare le spinte verso il terrorismo.

Gli articoli da 5 a 7 rappresentano asuo avviso il nucleo della Convenzione,

poiché individuano con esattezza i con-torni di nuove figure di reato collegate allacommissione di atti di terrorismo.

L’articolo 5 riguarda l’istigazione alcompimento di un reato terroristico, cheviene perpetrata con la diffusione al pub-blico di un messaggio in tal senso, qua-lora ciò effettivamente dia luogo al ri-schio della commissione di un reato ter-roristico. L’articolo 6 colpisce il recluta-mento per il terrorismo, che si articolanella sollecitazione a un’altra persona adessere implicata in un reato di terrori-smo, ovvero ad aderire ad un gruppo percontribuirvi.

L’articolo 7 sanziona l’addestramentoad attività terroristiche, che si concretanella fornitura di istruzioni per la fabbri-cazione e l’uso di esplosivi, armi da fuoco,sostanze nocive e pericolose, come anchedi metodologie specifiche volte alla com-missione di atti terroristici, nella consa-pevolezza che tale formazione preludaeffettivamente alla realizzazione di questoobiettivo. Comune agli articoli 5-7 è laprevisione per cui ciascuna delle Parti fain modo di penalizzare nel diritto internole tre figure di reato, se commesse illeci-tamente e intenzionalmente.

L’articolo 9 è dedicato ai reati acces-sori, e prevede che ciascuna delle Partiprovveda nel proprio ordinamento allapenalizzazione anche della complicità, ov-vero dell’organizzazione o direzione, inrelazione ai reati previsti dai precedentiarticoli 5-7. Osserva che anche in questocaso la penalizzazione ha il presuppostodella consapevolezza del reo dell’inten-zione di mettere effettivamente in atto unodei reati di cui ai precedenti articoli 5-7.Infine, ciascuna delle Parti si impegna apenalizzare nel proprio diritto interno an-che il semplice tentativo di commissione diuno dei reati di cui in precedenza, adeccezione di quello di istigazione.

L’articolo 13 – rispetto al quale ricordache la relazione introduttiva della propo-sta di legge in esame afferma esisterenell’ordinamento nazionale italiano unaserie di misure già atte a soddisfare l’im-pegno convenzionale – prevede che cia-scuna delle Parti metta in atto misure di

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protezione e sostegno alle vittime di attiterroristici commessi sul proprio territo-rio, inclusi l’assistenza economica e ilrisarcimento alle vittime e ai parenti piùstretti.

Ritiene assai rilevante quanto previstodall’articolo 14 in materia di giurisdizione.Il comma 1 prevede che ciascuna Parteadotti senz’altro le misure necessarie perstabilire la propria giurisdizione sui reatiprevisti dalla presente Convenzione in trespecifici casi, ovvero quando il reato ècommesso sul suo territorio, quando ilreato è commesso a bordo di una navebattente bandiera della Parte interessata oa bordo di un aeromobile immatricolatonei registri della Parte medesima, quandoil reato è commesso da un proprio citta-dino. Ciascuna delle Parti si impegna inol-tre a stabilire la sua giurisdizione sui reatiprevisti dalla Convenzione in oggetto neiconfronti di persona che si trovi sul suoterritorio e non venga estradata.

L’articolo 15 sancisce per ciascunadelle Parti l’obbligo di indagine nei casi incui venga informata che l’autore o pre-sunto autore di un reato di cui allapresente Convenzione potrebbe trovarsisul suo territorio. Se lo ritenga opportuno,la Parte nel cui territorio si trova l’autoreo presunto autore del reato provvede allemisure necessarie nei confronti di talepersona al fine di renderla disponibile perl’azione penale o l’estradizione. Resta in-teso che qualsiasi persona interessatadalle misure del presente articolo, anchein base alle previsioni della Convenzionedi Vienna sulle relazioni consolari, ha ildiritto di comunicare prontamente con ilpiù prossimo rappresentante dello Statodi cui è cittadino, nonché di ricevere lavisita di tale rappresentante. Per i reatiprevisti dalla Convenzione in esame, l’ar-ticolo 17 prevede l’impegno delle Partialla reciproca assistenza in ordine a in-dagini, procedimenti penali o estradi-zione, nel quadro degli obblighi interna-zionali condivisi, in carenza dei quali siagirà nell’ambito delle rispettive legisla-zioni nazionali.

Gli articoli 18-21 riguardano l’applica-zione del principio aut dedere, aut judicare,anche in rapporto al meccanismo perl’apposizione di riserve.

L’articolo 19 è in particolare dedicatoalla fattispecie dell’estradizione in rela-zione ai reati di terrorismo: si prevedeanzitutto che i reati previsti dagli articoli5-7, nonché dall’articolo 9 della Conven-zione in esame, sono di diritto consideratitra quelli passibili di estradizione in qual-siasi trattato concluso fra le Parti ancheprima dell’entrata in vigore della Conven-zione. Le Parti si impegnano del resto ainserire tali fattispecie di reato fra quellepassibili di estradizione anche in tuttitrattati di estradizione che stipuleranno infuturo tra di loro (comma 1). Una Parte,facoltativamente, potrà anche considerarei reati di cui agli articoli 5-7 e 9 dellaConvenzione in esame quale base giuridicaper concedere un’estradizione a un’altraParte della Convenzione con la quale tut-tavia non ha un trattato bilaterale diestradizione (comma 2).

Di ancora maggiore importanza apparea suo giudizio la disposizione del comma5, per la quale tutte le disposizioni deitrattati eventualmente vigenti in materia diestradizione tra le Parti della Convenzione,in relazione ai reati di cui agli articoli 5-7nonché 9 della medesima, saranno consi-derate modificate tra le Parti della Con-venzione nella misura in cui siano incom-patibili con il dettato di essa.

L’articolo 20 esclude la clausola dieccezione politica, vale a dire che in re-lazione ai reati di cui agli articoli 5-7nonché 9 della Convenzione non si potràeccepire il carattere politico di essi e diconseguenza non si potrà con tale argo-mentazione rifiutare di concedere l’estra-dizione (comma 1).

Tuttavia, uno Stato membro del-l’Unione europea, al momento della firmao del deposito del suo strumento vinco-lante in via definitiva, può dichiarare chesi riserva il diritto di non applicare ilcomma 1 precedente: in relazione a taleriserva le Parti si impegnano ad applicarlacaso per caso con decisione debitamentemotivata (comma 2). La riserva così ap-

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posta è valida per tre anni dall’entrata invigore della Convenzione e può essererinnovata per periodi della stessa durata(comma 5).

L’articolo 21 consente di non ottempe-rare alle previsioni della Convenzione inordine all’estradizione, qualora si ritengache dopo l’estradizione la persona interes-sata potrebbe patire in relazione allo spe-cifico reato torture o altri trattamentiinumani e degradanti; se esistano fondatimotivi per ritenere che la domanda diestradizione sia avanzata con finalità per-secutorie per motivi di razza, religione,nazionalità, opinioni politiche; infine, se lapersona di cui si richiede l’estradizionerischia la pena di morte nel territorio dellaParte richiedente, ovvero anche solo l’er-gastolo se la condanna a vita risulti esclusanell’ordinamento della Parte richiesta. Ilrifiuto all’estradizione potrà in quest’ul-timo caso essere tuttavia superato nel casoin cui la Parte richiedente assicuri la nonirrogazione della pena di morte, ovvero lasua non esecuzione, oppure la non infli-zione dell’ergastolo senza possibilità diliberazione condizionale.

L’articolo 22 riguarda la possibilità chele autorità competenti di una Parte, senzapreventiva richiesta, possano trasmetterealle omologhe autorità di un’altra Partecontraente della Convenzione informa-zioni ottenute nell’ambito di loro indagini,qualora ritengano ciò utile per iniziativeinvestigative o giudiziarie dell’altra Parte –alla quale peraltro si possono sottoporrecondizioni nell’uso delle informazioni ri-cevute.

Attribuisce grande importanza all’arti-colo 26, dedicato agli effetti giuridici dellaConvenzione: in base al comma 1, laConvenzione integra i trattati e gli accordimultilaterali o bilaterali applicabili esi-stenti fra le Parti, incluse alcune Conven-zioni del Consiglio d’Europa apposita-mente elencate, che sono: la Convenzioneeuropea di estradizione del 1957; la Con-venzione europea di assistenza giudiziariain materia penale del 1959, con i dueProtocolli addizionali del 1978 e del 2001;

la Convenzione europea per la repressionedel terrorismo del 1977, con il Protocollodi emendamento del 2003.

In base al comma 2, se due o più Partidella Convenzione ritengono di regolare iloro rapporti nelle materie oggetto dellaConvenzione medesima diversamente dacome in essa disciplinati, in base ad ac-cordi già stipulati o da stipulare tra loro,dovranno fare ciò in modo che l’applica-zione non risulti incompatibile con gliobiettivi e i principi di fondo della Con-venzione.

Per quanto riguarda le Parti che sonoanche Stati membri dell’Unione europea,nelle loro relazioni reciproche esse ap-plicheranno il diritto comunitario even-tualmente esistente che disciplina le ma-terie della Convenzione in esame, salva-guardandone tuttavia l’oggetto e lo scopo(comma 3).

In base al comma 4, nessuna disposi-zione della Convenzione in esame pregiu-dica altri diritti, obbligazioni e responsa-bilità di una Parte o di un individuo inbase al diritto internazionale, incluso ildiritto internazionale umanitario; il suc-cessivo comma 5 specifica che la Conven-zione non si applica alle attività delle forzearmate durante i conflitti armati, chedevono rispondere al diritto internazionaleumanitario e ad altre regole del dirittointernazionale appositamente stabilite.

Anna ROSSOMANDO (PD), relatore perla II Commissione, ricorda che la propostadi legge di ratifica si compone di 7 articolied è stata approvata dal Senato il 25settembre scorso. I primi due articoli re-cano, rispettivamente, l’autorizzazione allaratifica e l’ordine di esecuzione.

L’articolo 3 novella alcune disposizionidel codice penale in tema di terrorismo,anche internazionale. In particolare, lelettere a) e b) intervengono sugli articoli270-quater e 270-quinquies del codice, in-serendo in entrambi un richiamo allecondotte di cui al successivo articolo 270-sexies.

Il progetto di legge integra le fattispeciepenali di cui agli articoli 270-quater (ar-ruolamento con finalità di terrorismo) e

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270-quinquies (addestramento ad attivitàcon finalità di terrorismo) prevedendo laloro applicazione anche quando l’arruola-mento o l’addestramento siano finalizzatia compiere altre condotte definite terro-ristiche o commesse con finalità di terro-rismo, ai sensi dell’articolo 270-sexies.

La finalità perseguita sarebbe quella disuperare l’attuale formulazione, che col-pisce soltanto il disvalore rappresentatodall’arruolamento o dall’addestramentoper il compimento di atti di violenzaovvero il sabotaggio di servizi pubbliciessenziali. Tale formulazione presente-rebbe pertanto alcuni limiti applicativi aifini della punibilità di tutte le condotte diarruolamento ed addestramento con fina-lità terroristiche.

A seguito delle modifiche introdotte alcodice penale, ciò che la giurisprudenza haaffermato in relazione al rapporto traarticolo 270-bis e 270-sexies viene espres-samente esteso dal legislatore alle fattis-pecie di cui agli articoli 270-quater e270-quinquies. Inoltre, accanto al riferi-mento alle finalità di terrorismo, è intro-dotto il richiamo all’arruolamento e al-l’addestramento con riguardo a condotte« definite terroristiche ».

La lettera c) introduce nel codice pe-nale l’articolo 270-septies, volto ad attri-buire un’autonoma rilevanza penale allacondotta monosoggettiva di colui che fi-nanzia un’attività terroristica o sovversiva.

Ricorda che attualmente l’articolo 270-bis punisce con la reclusione da 7 a 15anni chiunque « finanzia associazioni chesi propongono il compimento di atti diviolenza con finalità di terrorismo o dieversione dell’ordine democratico ». Os-serva che la proposta di legge intendedunque affiancare alla repressione del fi-nanziamento dell’associazione terroristicail finanziamento dell’attività terroristica.

In particolare, l’articolo 270-septies, cheil progetto di legge intende inserire nelcodice penale, punisce con la reclusione da7 a 15 anni chiunque « finanzia, in mododiretto o indiretto, una o più condottedefinite terroristiche o con finalità di ter-rorismo, ai sensi dell’articolo 270-sexies »(primo comma). Il secondo comma defi-

nisce il finanziamento come qualsiasi at-tività diretta, con qualsiasi mezzo, alla« raccolta, provvista, intermediazione, de-posito, custodia, erogazione o messa adisposizione » di risorse economiche desti-nate ad essere utilizzate al fine di agevo-lare il compimento di una condotta ter-roristica o con finalità terroristica ai sensidel primo comma, e ciò indipendente-mente dall’effettivo utilizzo dei fondi perla commissione dei reati. Rileva che ilfinanziamento è dunque un reato di pe-ricolo presunto, per il quale non è neces-sario accertare l’effettiva commissione deireati-fine.

L’articolo 4 interviene sul decreto legi-slativo n. 231 del 2001, relativo alla re-sponsabilità amministrativa degli enti, perabrogare il comma 4 dell’articolo 25-qua-ter con finalità di coordinamento, inquanto non residuano delitti di finanzia-mento del terrorismo esterni al codicepenale e dunque non ricompresi nelcampo d’applicazione del comma 1.

L’articolo 5 condiziona la procedibilitàdel delitto di istigazione a compiere atti diterrorismo o crimini contro l’umanità (fat-tispecie aggravata del delitto di istigazionea delinquere) ad una richiesta del Ministrodella giustizia quando ricorrano tutte leseguenti ipotesi: il delitto è commesso inStato estero; il delitto è commesso da unostraniero; il delitto è commesso in dannodello Stato italiano.

L’articolo 6 prevede la clausola di in-varianza finanziaria e l’articolo 7 disponein ordine all’entrata in vigore della legge diratifica, senza attendere la vacatio legis, ilgiorno successivo alla pubblicazione nellaGazzetta Ufficiale.

Gennaro MALGIERI (PdL), interve-nendo sull’ordine dei lavori, raccomandala costante presenza del rappresentantedel governo alle sedute delle Commissioni.

Il sottosegretario Antonino GULLOconferma la piena disponibilità del Go-verno a partecipare ai lavori delle Com-missioni.

Franco NARDUCCI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, dichiara

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concluso l’esame preliminare del provve-dimento in titolo e fissa, con il consensodei rappresentanti dei gruppi, alle ore 17di lunedì 19 novembre il termine per lapresentazione degli emendamenti. Rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Con-

venzione sulla protezione fisica dei materiali nu-

cleari del 3 marzo 1980, adottati a Vienna l’8 luglio

2005, nonché norme di adeguamento dell’ordina-

mento interno.

C. 5485 Governo, approvato dal Senato.

(Esame e rinvio).

Le Commissioni iniziano l’esame delprovvedimento in titolo.

Franco NARDUCCI, presidente, nel so-stituire il relatore per la III Commissione,onorevole Matteo Mecacci, impossibilitatoa prendere parte alla seduta odierna perun impegno internazionale, ricorda che ilprovvedimento in esame reca l’autorizza-zione alla ratifica degli emendamenti,adottati l’8 luglio 2005, alla Convenzionesulla protezione fisica dei materiali nu-cleari del 1980.

Segnala che la Convenzione, firmata aVienna e New York il 3 marzo 1980,ratificata dall’Italia con la legge n. 704 del1982 ed in vigore dall’8 febbraio 1987, èl’unico strumento internazionale vinco-lante sulla protezione fisica del materialenucleare e fissa misure relative alla pre-venzione, alla detenzione e alla sanzionedelle violazioni in tale campo.

Rammenta che gli emendamenti sonostati approvati da una conferenza diplo-matica convocata nel luglio 2005 alloscopo di modificare la Convenzione erafforzarne le disposizioni, una necessitàvia via più sentita dopo i tragici avveni-menti dell’11 settembre 2001. Gli emen-damenti approvati – non ancora entrati invigore – sono quattordici. In base all’ar-ticolo 20 della Convenzione, essi entre-ranno in vigore per ciascuno Stato con-traente che deposita il proprio strumento

di ratifica, accettazione o approvazione, iltrentesimo giorno successivo alla datanella quale i due terzi degli Stati con-traenti avranno depositato i rispettivi stru-menti di ratifica, accettazione o approva-zione presso il depositario, il Direttoregenerale dell’AIEA.

Gli emendamenti hanno lo scopo diestendere l’ambito della Convenzione pre-vedendo la protezione fisica del materialenucleare usato per scopi pacifici, durantel’utilizzo, l’immagazzinamento o il tra-sporto, nonché la prevenzione e la puni-zione dei reati riguardanti detto materialee i relativi impianti, come precisato nelnuovo articolo 1A introdotto nella Con-venzione dopo l’articolo 1.

Per includere nella protezione, oltrealle materie, anche le installazioni nu-cleari, è stato innanzitutto modificato iltitolo della Convenzione ed è stato ag-giunto, all’articolo 1, che contiene le de-finizioni, anche quella di « installazionenucleare ». È inoltre stata introdotta anchela definizione di « sabotaggio ».

Gli Stati contraenti hanno l’obbligo dielaborare e attuare misure volte a garan-tire in modo efficace l’attuazione dellaConvenzione per prevenire, in particolare,il furto o la sparizione delle materienucleari di cui sono responsabili, cosìcome il sabotaggio degli impianti nucleariche si trovano sul loro territorio. Gli StatiParte sono interamente responsabili del-l’elaborazione, dell’applicazione e dellamanutenzione di un sistema di protezionefisica sul proprio territorio.

Per adempiere agli obblighi previstidalla Convenzione, gli Stati Parte devonorispettare un certo numero di principi diprotezione, introdotti con il nuovo articolo2A, fra i quali si menzionano quelli dellaresponsabilità dello Stato e dei titolari dilicenze e della riservatezza. Tra gli altriprincìpi, vi è quello dell’autorità compe-tente, istituita da ogni Stato Parte perattuare il quadro giuridico e normativo,alla quale sono conferite la facoltà, lecompetenze e le risorse finanziarie pergarantire lo svolgimento delle sue funzioni.È prevista la cooperazione tra gli StatiParte in caso di furto o sabotaggio o di

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rischio di tali evenienze. La cooperazioneavviene in forma di scambio di informa-zioni con la garanzia della riservatezzadelle stesse in rapporto a terzi.

I reati previsti dalla Convenzione pos-sono dare luogo a procedure di estradi-zione tra gli Stati membri. I motivi politicidell’infrazione non possono essere causadi rifiuto dell’estradizione o dell’aiuto giu-diziario.

Passando alle disposizioni del disegnodi legge di ratifica di competenza della IIICommissione, si limita a richiamare l’ar-ticolo 3 che reca alcune definizioni, inaggiunta a quelle già contenute nella Con-venzione. In particolare, la « protezionefisica attiva » è la protezione fornita dalleforze dell’ordine per proteggere le materienucleari da atti di sottrazione illecita e lematerie e le installazioni da atti di sabo-taggio.

La relazione tecnica allegata al disegnodi legge di ratifica esclude nuovi o mag-giori oneri per il bilancio dello Stato aseguito della ratifica degli emendamenti inquestione.

Fulvio FOLLEGOT, vicepresidente dellaII Commissione, nel sostituire il relatoreper la II Commissione, onorevole LucaRodolfo Paolini, impossibilitato a sua voltaa prendere parte alla seduta odierna, ri-corda che il disegno di legge di ratifica,approvato dal Senato il 26 settembre 2012,si compone di nove articoli.

I primi due recano, rispettivamente,l’autorizzazione alla ratifica e l’ordine diesecuzione. L’articolo 3 reca alcune defi-nizioni, in aggiunta a quelle già contenutenella Convenzione.

L’articolo 4 individua le autorità com-petenti, in ottemperanza all’articolo 2Adella Convenzione: il Ministero degli esteri,che funge anche da punto di contatto edesplica i compiti descritti nell’articolo 5della Convenzione; il Ministero degli in-terni, che collabora con il Ministero degliesteri ed è competente per la protezionefisica attiva. Tra le autorità competentisono elencati anche il Ministero dellosviluppo economico e il Ministero dell’am-biente.

L’articolo 5 assegna al Ministero del-l’interno il compito di definire gli scenaridi riferimento della minaccia alle materiee alle installazioni nucleari al fine dipredisporre i piani di protezione fisica.Tali piani devono essere comunicati alMinistero dello sviluppo economico e – aseguito dell’approvazione di un emenda-mento al Senato – al Ministero dell’am-biente.

L’articolo 6 sancisce la necessità perl’esercente di installazioni nucleari di ot-tenere un’autorizzazione (nulla osta) perla protezione fisica delle materie e delleinstallazioni nucleari e definisce i terminiper il suo rilascio. Analoghe disposizioni(il rilascio di un attestato) sono previsteper il vettore che deve trasportare mate-riale nucleare. Competente per il rilasciodi tali autorizzazioni è il Ministero dellosviluppo economico.

L’articolo 7 affida al Ministero dell’in-terno il coordinamento degli interventi direcupero e messa in sicurezza delle ma-terie nucleari.

Per quanto concerne gli ambiti di com-petenza della Commissione giustizia, se-gnala, in particolare, gli articoli 8 e 9, chedefiniscono il regime sanzionatorio per lefattispecie contemplate dalla Convenzionee non del tutto previste dall’attuale nor-mativa.

L’articolo 8 integra il contenuto del-l’articolo 433 del codice penale relativoad attentati alla sicurezza di impiantiindustriali relativi a servizi pubblici es-senziali. La disposizione aggiunge allefattispecie dell’articolo 433 – di cui èconseguentemente integrata la rubrica –un comma, dopo il secondo, che intro-duce il delitto di attentato alla sicurezzadelle installazioni nucleari ovvero degliimpianti e dei luoghi adibiti alla produ-zione, conservazione e trasporto di ma-teriale nucleare. Il delitto è punito con lareclusione da 2 a 8 anni, fermo restando,anche in tal caso, la necessità chel’azione dell’autore del reato abbia costi-tuito pericolo per la pubblica incolumità.

L’articolo 9 stabilisce una griglia disanzioni per numerosi comportamenti il-

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leciti – di natura penale e amministrativa– relativi all’uso di materiale nucleare ele loro, eventuali conseguenze.

Tali comportamenti sono attualmentesanzionati dall’articolo 3 della legge n. 704del 1982 di ratifica della precedente Con-venzione di New York del 1980 sullaprotezione fisica dei materiali nucleari –ora abrogato per esigenze di coordina-mento. Detta norma prevede che chiun-que, senza autorizzazione, riceve, possiede,usa, trasferisce, trasforma, aliena o di-sperde materiale nucleare in modo dacagionare a una o più persone la morte olesioni personali gravi o gravissime ovveroda determinare il pericolo dei detti eventi,ferme restando le disposizioni degli arti-coli 589 e 590 del codice penale, è punitocon la reclusione fino a due anni. Quandoè cagionato solo un danno alle cose diparticolare gravità o si determina il peri-colo di detto evento, si applica la penadella reclusione fino ad un anno.

Rispetto alle previsioni del citato arti-colo 3 della legge n. 704 del 1982, l’arti-colo 9 in esame prevede solo fattispecie direato di pericolo mentre l’articolo 3 con-templa fattispecie sia di danno che dipericolo; eliminando incertezze interpre-tative, introduce la specificazione per cui ilmateriale nucleare può essere di qualsiasitipo; sanziona esplicitamente l’acquisto,l’utilizzo, il trasporto, l’importazione-esportazione e la trasformazione del ma-teriale nucleare; introduce la previsionedel danno ambientale; estende la punibi-lità del reato a titolo di lesioni personali;prevede un regime di sanzionabilità pervia amministrativa delle violazioni dei re-gimi autorizzatori introdotti dalla nuovaConvenzione; incrementa in misura rile-vante le sanzioni edittali, anche per dannialle sole cose.

In particolare, osserva come l’innalza-mento della pena massima per tali delittimiri a consentire l’effettuazione di inter-cettazioni telefoniche in relazione a con-dotte che spesso si sostanziano nel trafficointernazionale di materiale nucleare.

L’articolo 9 del disegno di legge pre-vede, infatti, la pena della reclusione da

2 a 6 anni e la multa da 5.000 a 20.000euro per acquisto, detenzione, utilizzo,trasporto, importazione-esportazione, tra-sformazione, vendita o dispersione nel-l’ambiente di materiale nucleare idoneo acagionare la morte o lesioni personali diuna o più persone o rilevanti danni acose o all’ambiente, senza autorizzazionedell’autorità competente; la pena dellareclusione da 3 a 7 anni e la multa da50.000 a 250.000 se dagli indicati com-portamenti deriva un pericolo concreto diuna rilevante e durevole compromissionedell’ambiente; la sanzione amministrativapecuniaria da 3.000 a 15.000 per il man-cato rispetto, da parte dei titolari, delleprescrizioni contenute nei nulla osta diprotezione fisica passiva e nelle autoriz-zazioni al trasporto di materiali nucleari.

Viene, infine, introdotta la pena acces-soria della revoca dell’autorizzazione, delnulla osta e dell’attestato ai titolari chesiano stati condannati o cui siano stateirrogate sanzioni amministrative in viadefinitiva per violazione delle prescrizioniapplicabili agli esercenti delle installazioninucleari.

Arturo Mario Luigi PARISI (PD), conriferimento ai profili definitori delle no-zioni di « materiale nucleare » e di « in-stallazione nucleare », chiede chiarimentiin ordine al possibile coinvolgimento dellecompetenze del Ministero della difesanelle materie trattate dal provvedimento intitolo.

Il sottosegretario Antonino GULLO siriserva di approfondire i profili sollevatidall’onorevole Parisi.

Franco NARDUCCI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, dichiaraconcluso l’esame preliminare del provve-dimento in titolo e fissa, con il consensodei rappresentanti dei gruppi, alle ore 17di lunedì 19 novembre il termine per lapresentazione degli emendamenti. Rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

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Ratifica ed esecuzione della Convenzione interna-zionale per la repressione di atti di terrorismonucleare, adottata dalle Nazioni Unite a New Yorkil 13 aprile 2005, nonché norme di adeguamentodell’ordinamento interno.C. 5486 Li Gotti ed altri, approvata dal Senato.

(Esame e rinvio).

Le Commissioni iniziano l’esame delprovvedimento in titolo.

Stefano ALLASIA (LNP), relatore per laIII Commissione, ricorda che la Conven-zione in esame è stata elaborata in senoalle Nazioni Unite alla luce dei principi,contenuti nella Carta, concernenti il man-tenimento della pace e della sicurezzainternazionali e la promozione di relazioniamichevoli e di cooperazione tra gli Stati.Essa s’inserisce in quell’attività di elabo-razione di norme giuridiche internazionalivolte all’eliminazione del terrorismo tran-snazionale, la cui base è rappresentatadalla Dichiarazione sulle misure volte adeliminare il terrorismo internazionale, al-legata alla risoluzione dell’Assemblea Ge-nerale dell’ONU 49/60 del 9 dicembre1994, nella quale gli Stati membri con-dannano fermamente tutti gli atti e lepratiche di terrorismo.

Essa fa salvo il diritto degli Stati disviluppare ed applicare l’energia nuclearea scopi pacifici e di fruire dei relativibenefici, tuttavia, tiene conto che gli atti diterrorismo nucleare possono tradursi ingravi conseguenze e rappresentare unaminaccia per la pace e la sicurezza inter-nazionali.

La Convenzione, nell’affrontare la te-matica del terrorismo compiuto attraversol’uso, o la minaccia di usare, congegni omateriali radioattivi o nucleari per il per-seguimento di obiettivi terroristici, espres-samente esclude dal proprio campo diapplicazione (articolo 4, paragrafo 4) laquestione relativa alla « legalità dell’uso odella minaccia di fare uso di armi nuclearida parte degli Stati », limitandosi allacommissione di atti di terrorismo nucleareda parte di singoli o associazioni terrori-stiche.

Richiama quindi talune disposizioni asuo avviso particolarmente significativedell’Accordo, tra le quali quelle recatedall’articolo 2 che descrive le fattispecieconsiderate reato. Commette reato chi de-tiene materie radioattive, fabbrichi un or-digno o danneggi un impianto nucleare alfine di provocare danni a persone, a benio all’ambiente o per costringere una per-sona, un’organizzazione o un governo acompiere un atto o ad astenersene. Anchela sola minaccia di commettere un reatocosì definito è considerata altresì un reatostesso. Commette un reato anche chi ècomplice o istruisce altri affinché com-piano una delle azioni sopra descritte.

L’articolo 3 circoscrive il campo diapplicazione della Convenzione. Prescrive,infatti, la non applicabilità quando: ilreato è commesso all’interno di un soloStato, il presunto autore e le vittime delreato sono cittadini di quello Stato, ilpresunto autore del reato si trova nelterritorio di quello Stato e nessun altroStato ha motivo di far valere la suacompetenza.

L’articolo 4, lasciando impregiudicatigli obblighi in capo agli Stati in virtù deldiritto internazionale, esenta dall’applica-zione di tali norme l’attività svolta dalleforze armate nel corso di un conflitto onell’esercizio dei propri doveri.

L’articolo 7 disciplina l’attività di col-laborazione tra gli Stati Parte, al fine diprevenire o contrastare operazioni prepa-ratorie sui rispettivi territori, tramite loscambio di informazioni e il coordina-mento di misure amministrative. Fa co-munque salve quel tipo di informazioniriservate in base alla legislazione interna.Al fine di tale coordinamento, gli StatiParte devono indicare al Segretario Gene-rale dell’ONU le rispettive « persone dicollegamento ».

L’articolo 13 obbliga a comprendere ireati di cui all’articolo 2 tra quelli chedanno luogo ad estradizione in qualsiasitrattato di estradizione già esistente. Nelcaso in cui non esista alcun trattato diestradizione tra due Stati Parte coinvolti,la Convenzione può essere usata qualebase giuridica per l’estradizione di un

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colpevole da uno Stato Parte ad un altro.L’articolo 14 impone la massima assi-stenza tra Stati Parte durante la fase delleindagini o dei procedimenti penali aventiad oggetto i reati di cui all’articolo 2.

L’articolo 15 prevede che, ai fini del-l’estradizione o dell’assistenza giudiziariatra Stati Parte, nessuno dei reati di cui alprecedente articolo 2 possa essere consi-derato come reato politico o ispirato damoventi politici e che, pertanto, la do-manda di estradizione non possa essererespinta adducendo tale motivazione.

Il successivo articolo 16 stabilisce chela Convenzione non possa essere interpre-tata nel senso di comportare un obbligo diestradizione o di assistenza giudiziaria selo Stato Parte richiesto ha motivo diritenere che la domanda di estradizione odi assistenza giudiziaria per i reati di cuiall’articolo 2 sia stata presentata al fine diperseguire una persona per considerazionidi razza, di religione, di cittadinanza, diorigine etnica o di opinioni politiche.

L’articolo 18 definisce gli obblighi degliStati Parte e le procedure da adottaredopo il sequestro di materiale o congegnoradioattivo o di strutture nucleari, nell’am-bito del perseguimento di un reato di cuiall’articolo 2. Sono definite le procedure direstituzione del materiale ad altro Stato o,qualora non appartenga ad alcuno degliStati Parte, è previsto che la destinazionedello stesso sia oggetto di una decisionepresa dopo una consultazione tra gli Statie le organizzazioni internazionali interes-sati.

Osserva che la proposta di legge inesame – che riproduce i contenuti diun’analoga proposta presentata nella XVlegislatura e non esaminata per l’interve-nuto scioglimento delle Camere – è stataapprovata dall’altro ramo del Parlamentoil 25 settembre scorso.

Venendo alle altre disposizioni recantiprofili di competenza della III Commis-sione, evidenzia che l’articolo 3, ripren-dendo pressoché integralmente il conte-nuto dell’articolo 1 della Convenzione, de-finisce alcuni concetti chiave: « materialeradioattivo », « materiale nucleare », « im-pianto nucleare », « congegno nucleare » e

« struttura dello Stato o del Governo ».Con quest’ultima espressione si intendono« strutture o mezzi di trasporto perma-nenti o temporanei utilizzati o occupati darappresentanti dello Stato, da membri delGoverno, del potere legislativo o giurisdi-zionale, da funzionari o impiegati delloStato o di ogni altra autorità o entepubblico, ovvero da impiegati o funzionaridi una organizzazione intergovernativa inrelazione ai rispettivi doveri d’ufficio ».

Ritiene opportuno, a tale proposito,acquisire alcune precisazioni da parte delrappresentante del Governo poiché il con-tenuto di tale ultima definizione, integral-mente tratta dalla Convenzione sembrascarsamente coerente con le locuzioni de-finitorie in uso nell’ordinamento italiano.Per quanto riguarda, invece, le definizionipiù tecniche relative al materiale nucleare,queste a suo avviso appaiono in linea,seppur non coincidenti, con quelle previstedalla normativa vigente in materia di usopacifico dell’energia nucleare, recata dallalegge n. 1860 del 1962 e dal decreto legi-slativo n. 230 del 1995.

Anna ROSSOMANDO (PD), relatore perla II Commissione, rammenta che la pro-posta di legge di ratifica in esame sicompone di nove articoli.

I primi due articoli recano, rispettiva-mente, l’autorizzazione alla ratifica e l’or-dine di esecuzione, subordinata all’entratain vigore della Convenzione, che in baseall’articolo 25 della stessa è condizionataal deposito di almeno 22 strumenti diratifica. La Convenzione è entrata in vi-gore il 7 luglio 2007 e sono stati attual-mente depositati 82 strumenti di ratificasu 115 firmatari.

Rimanda alle osservazioni del collegaAllasia sull’articolo 3.

Osserva che l’articolo 4 introduce nelcodice penale l’articolo 280-ter, volto apunire gli atti di terrorismo nucleare. Ladisposizione, costruita sul modello dell’ar-ticolo 2 della Convenzione, enuclea trecategorie di condotte, che punisce conpene diverse.

Procedendo in ordine di gravità dellafattispecie, rileva che il terzo comma

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prende in considerazione la condotta dicolui che richiede un congegno nucleare oun impianto nucleare mediante minaccia,e la minaccia è compiuta in presenza dicircostanze di fatto che ne avvalorano lacredibilità, ovvero mediante violenza; mi-naccia di commettere taluno dei reati dicui al secondo comma, quando la minacciaè compiuta in presenza di circostanze difatto che ne avvalorano la credibilità. Ladisposizione non richiede una particolarefinalizzazione della condotta e la pena è lareclusione da 3 a 8 anni.

Il primo comma delinea la condotta dicolui che: si procura, eventualmente ancheper trasferirlo ad altri, materiale radioat-tivo ovvero crea – o viene altrimenti inpossesso – di un congegno radiologico onucleare. Quando la condotta è finalizzataa causare morte o gravi lesioni personaliovvero a recare danni rilevanti a beni oall’ambiente, la pena è la reclusione da 5a 10 anni.

Il secondo comma punisce le condottedi colui che: utilizza in qualsiasi modomateriale radioattivo o un congegno nu-cleare; utilizza o danneggia un impiantonucleare in modo tale da rilasciare – ocon il concreto pericolo che rilasci –materiale radioattivo. Quando la condottaè finalizzata a causare morte o gravilesioni personali, a recare danni rilevantia beni o all’ambiente ovvero a « costrin-gere una persona fisica o giuridica, un’or-ganizzazione internazionale o uno Stato acompiere, o astenersi dal compiere, unatto », la pena è la reclusione da 7 a 15anni.

Il quarto comma stabilisce che le penepreviste dai primi tre commi si applicanoanche quando la condotta ha ad oggettomateriali o aggressivi chimici o batterio-logici.

L’articolo 5 novella la legge n. 895 del1967 in tema di armi, aggiungendovi rife-rimenti al materiale radioattivo. In parti-colare, con la modifica dell’articolo 1 siprevede la reclusione da 3 a 12 anni e lamulta da 10.000 euro a 50.000 euro ancheper colui che senza licenza dell’autoritàfabbrica o introduce nello Stato o pone invendita o cede a qualsiasi titolo materiale

radioattivo nonché congegni radiologici onucleari. Con la novella dell’articolo 2 sipunisce con la reclusione da 1 a 8 anni econ la multa da 3.000 euro a 20.000 eurocolui che illegalmente detiene a qualsiasititolo il materiale radioattivo e i congegniindicati nell’articolo 1.

L’articolo 6 delinea, in relazione aidelitti di cui al nuovo articolo 280-ter,alcuni obblighi di comunicazione, anche alivello internazionale. In particolare, ladisposizione prevede che, se procede per ildelitto di atti di terrorismo nucleare, ilpubblico ministero deve: comunicare im-mediatamente al Ministro della giustizial’avvenuto esercizio dell’azione penale(comma 1); comunicare immediatamenteal Ministro della giustizia l’applicazionedella custodia cautelare in carcere o degliarresti domiciliari, allegando copia delprovvedimento che dispone la misura(comma 2); comunicare immediatamenteal Ministro della giustizia il passaggio ingiudicato della sentenza ovvero il depositodel decreto di archiviazione, allegandocopia del relativo provvedimento (comma3); comunicare al Ministro della giustizia illuogo ove i beni oggetto del reato sonocustoditi e le modalità della loro conser-vazione (comma 3), per consentire l’appli-cazione dell’articolo 18 della Convenzione,che impone una tempestiva comunicazionecon l’Agenzia internazionale per l’energiaatomica e, per il tramite di questa, con lealtre Parti contraenti.

Osserva che spetterà al Ministro dellagiustizia – in quanto punto di contattoresponsabile della trasmissione e del rice-vimento delle informazioni in base all’ar-ticolo 7 della Convenzione (comma 5) –tenere informato, oltre al direttore gene-rale dell’Agenzia per l’energia atomica,anche il Segretario generale delle NazioniUnite (comma 4).

L’articolo 7 delinea la procedura daseguire in caso di sequestro dei materialipericolosi oggetto del reato di cui all’arti-colo 280-ter, per garantirne la messa insicurezza. La disposizione richiede chel’autorità giudiziaria informi il prefettoche, sentite le competenti autorità, prov-vede alla messa in sicurezza dei beni

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presso un impianto autorizzato allo stoc-caggio provvisorio. La custodia sarà affi-data all’Istituto superiore per la protezionee la ricerca ambientale, che dovrà conser-vare il materiale in conformità alle normedi sicurezza previste dall’Agenzia interna-zionale per l’energia atomica. Dopo ilsequestro i beni dovranno essere confi-scati. Per quanto concerne la destinazionesuccessiva, sarà il Presidente del Consiglioa provvedervi eventualmente anche dispo-nendo la restituzione ad uno Stato Parte estipulando specifici accordi.

L’articolo 8 contiene la clausola diinvarianza finanziaria mentre il successivoarticolo 9 dispone in ordine all’entrata invigore della legge di ratifica, senza atten-dere la vacatio legis, il giorno successivoalla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

Arturo Mario Luigi PARISI (PD), inanalogia con il provvedimento precedente,chiede chiarimenti in ordine al possibilecoinvolgimento delle competenze del Mi-nistero della difesa in riferimento allaprevisione di attività di reattori nucleari,anche collocati a bordo di natanti, e diesplosivi. Pur comprendendo le specifiche

finalità del provvedimento, data la suadelicatezza rileva l’opportunità di affron-tare ogni possibile profilo.

Il sottosegretario Antonino GULLO siriserva di approfondire le questioni postedall’onorevole Parisi.

Francesco TEMPESTINI (PD) ritienerilevante conoscere l’elenco dei Paesi chehanno siglato la Convenzione al fine divalutare se dal rifiuto di alcuni Stati nonrischi di derivare la mancata implemen-tazione della Convenzione sotto il profilosostanziale.

Franco NARDUCCI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, dichiaraconcluso l’esame preliminare del provve-dimento in titolo e fissa, con il consensodei rappresentanti dei gruppi, alle ore 17di lunedì 19 novembre il termine per lapresentazione degli emendamenti. Rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

La seduta termina alle 14.

Martedì 6 novembre 2012 — 28 — Commissioni riunite II e III

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COMMISSIONI RIUNITE

VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici)e X (Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

RISOLUZIONI:

7-00969 Di Biagio: Revisione delle regole per la certificazione di sostenibilità ambientale deibioliquidi destinati alla produzione di energia elettrica (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . 29

RISOLUZIONI

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente della X Commissione, Ma-nuela DAL LAGO. — Interviene il sottose-gretario di Stato all’ambiente, tutela delterritorio e del mare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 13.10.

7-00969 Di Biagio: Revisione delle regole per la

certificazione di sostenibilità ambientale dei bioli-

quidi destinati alla produzione di energia elettrica.

(Discussione e rinvio).

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) illustra ilproprio atto di indirizzo esprimendo, an-zitutto, apprezzamento per l’avvio di unadiscussione che offre alle Commissioniparlamentari la possibilità di dare rispostaalle esigenze del comparto dei produttoridi energia da bioliquidi.

Al riguardo, osserva che si tratta di uncomparto valido, costituito in massimaparte da giovani imprenditori e da validiprofessionisti, che investono in ricerca esviluppo, che creano occupazione e chemeritano attenzione, sostegno agli investi-menti e politiche agevolative.

In tal senso, sottolinea che questo set-tore ha registrato negli ultimi anni unasignificativa crescita e rappresenta unapotenza complessiva installata superiore a600 megawatt elettrici, con un fatturatocomplessivo di circa 500 milioni di euro.Aggiunge, inoltre, che negli ultimi diecianni la produzione di energia da impiantialimentati a « biocombustibili » è cresciutaquasi del 18 per cento e che copre ormaiquasi l’l per cento della produzione ita-liana di energia elettrica da fonti rinno-vabili.

Osserva, tuttavia, che con la normativaitaliana attuativa delle norme europee sisono create inutili ingessature che sem-brano più boicottaggi che altro.

Su questo versante, infatti, i decretilegislativi n. 28 e n. 55 del 2011, chehanno recepito due direttive europee del2009, hanno tradotto in Italia i principi disostenibilità per biocarburanti e bioliquididefiniti nella normativa europea.

Successivamente, il decreto del Mini-stro dell’ambiente, di concerto con il Mi-nistro dello sviluppo economico e il Mi-nistro delle politiche agricole (decreto mi-nisteriale n. 2 del 23 gennaio 2012) haintrodotto il sistema nazionale di certifi-cazione per biocarburanti e bioliquidi.

Martedì 6 novembre 2012 — 29 — Commissioni riunite VIII e X

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Purtroppo, l’intero comparto è statofortemente scosso dall’entrata in vigore diquesto decreto ministeriale che reca pre-visioni tali da mettere fortemente a rischiogli investimenti effettuati dagli operatori.

Nel soffermarsi sulle disposizioni deldecreto ministeriale in questione, eviden-zia, quindi, che il prescritto coinvolgi-mento diretto di tutti gli attori della filiera,indipendentemente da come questa sistruttura, crea dei vincoli stringenti sul-l’operatività e le possibilità della stessafiliera industriale. Inoltre il decreto mini-steriale produce una sorta di anomalo« protezionismo » suscettibile di alteraregravemente l’equilibrio della concorrenzae mortificare completamente il settore im-ponendo agli operatori economici, per po-ter impiegare bioliquidi e biocarburantinella produzione energetica, ad ogni stadiodella filiera, di certificarne la sostenibilitàe la conformità secondo specifici criteri.

E sappiamo che questo è un significa-tivo limite del provvedimento stesso, dalmomento che gli operatori italiani impie-gano prevalentemente oli di produzioneprovenienti da Paesi extra UE, anche per-ché – ed è giusto evidenziarlo – la capa-cità di soddisfare la necessità di materieprime degli impianti energetici attivi, usu-fruendo delle sole colture oleaginose na-zionali, sarebbe del tutto irrisoria.

Osserva, quindi, che ferma restando lalodevole esigenza di privilegiare in questoambito la cosiddetta « filiera corta » non sipuò non sottolineare quanto questo siapoco sostenibile sul territorio nazionaledove le potenzialità produttive e colturalisono assai limitate.

Sottolinea, inoltre, che la normativaapplicativa in questione ha prodotto effettiinaccettabili soprattutto per tutti gli ope-ratori che operano sulla base di contrattidi fornitura stabiliti in data precedenteall’entrata in vigore delle direttive europeee dei successivi decreti di recepimentonazionale, i quali vedono oggi messa arischio la stessa sopravvivenza delleaziende con conseguente perdita di circa5.000 posti di lavoro.

Riferisce, poi, che un’ulteriore criticitàemerge per quanto riguarda l’impiego,

come materia prima, dei prodotti di risultaprovenienti da altri comparti nazionali,come quello degli oli alimentari. Questi,infatti, non sono soggetti a certificazione,per cui diverranno inutilizzabili con ovvieconseguenze sull’intero sistema.

In conclusione, ritiene che la normativaapplicativa emanata nel gennaio 2012 nonrispecchia le specificità e le caratteristichedei sistemi produttivi italiani nel settore,ignorando in maniera palese i limiti delpotenziale produttivo italiano in termini dimateria coltivata, rischiando di compro-mettere l’operatività, l’autonomia ed ilmercato di migliaia di aziende italiane e diun intero settore legato alle fonti rinno-vabili.

Segnala peraltro che il 27 luglio 2012 ilTar del Lazio, ritenendo sussistenti i pre-supposti per la concessione della tutelacautelare, ha accolto le istanze di alcunesocietà del settore che hanno chiesto l’an-nullamento del più volte citato decretoministeriale del gennaio 2012.

Aggiunge, altresì, che nell’ambito delladiscussione del decreto-legge 22 giugno2012, n. 83 recante misure urgenti per lacrescita del Paese, il Governo si è impe-gnato a valutare l’opportunità di indivi-duare idonei strumenti, anche normativi,per disciplinare le modalità di funziona-mento del Sistema nazionale di certifica-zione della sostenibilità.

Appare dunque inderogabile, a suo av-viso, creare le condizioni per ridare re-spiro alle aziende virtuose che operano inquesto comparto, che può rappresentare ilfiore all’occhiello del nostro sistema eco-nomico.

Conclude, chiedendo al Governo difarsi carico della necessità di definire, neldialogo con gli operatori del settore, unintervento celere per rivedere l’attualeconfigurazione del decreto ministeriale delgennaio 2012 e per correggere le criticitàche attualmente continuano a condizio-nare negativamente la vita del compartoindustriale in questione.

Al riguardo, formula, quindi, la richie-sta di procedere all’audizione dei rappre-sentanti delle imprese del settore riunitinell’Associazione dei produttori di energia

Martedì 6 novembre 2012 — 30 — Commissioni riunite VIII e X

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da fonti rinnovabili (Aper) al fine di crearele condizioni per un confronto fattivo inuna cornice istituzionale.

Il sottosegretario Tullio FANELLI ma-nifesta, anzitutto, la disponibilità del Go-verno a lavorare insieme alle Commissioniparlamentari in direzione della revisionedel quadro normativo nazionale, con l’in-tento di risolvere talune delle problema-tiche evidenziate dalla risoluzione del de-putato Di Biagio.

Sottolinea, tuttavia, che nel caso dispecie si è in presenza di disposizioniapplicative di norme europee e che, perquesto, i margini e le possibilità di inter-vento sono oggettivamente ristretti e limi-tati.

Riconosce, tuttavia, fin d’ora, la fonda-tezza di almeno due questioni prospettatedal deputato Di Biagio nel suo atto d’in-dirizzo. La prima questione è quella re-lativa alla sussistenza di talune criticitànella regolazione della fase transitoria,laddove, probabilmente, non si è tenutonella giusta considerazione, gli effetti dellanuova normativa sulle attività industrialiin corso di svolgimento sulla base dicontratti già in essere. La seconda que-stione, invece, è relativa alla non impec-cabile regolazione dell’impiego nelle atti-vità industriali in questione, come materiaprima, di taluni prodotti di risulta comead esempio gli oli alimentari.

Conclude, quindi, ribadendo la dispo-nibilità del Governo, entro i limiti suddetti,a lavorare per un miglioramento dellanormativa applicativa in materia, fermarestando la necessità di un’attenta valuta-zione delle proposte di modifica dal puntodi vista del rispetto dei contenuti e dellefinalità della normativa europea, a partiredall’esigenza di contrastare fenomeni ne-gativi anche sotto il profilo ambientalecome, ad esempio, quello dell’impiego dimaterie prime importate da Paesi lontani.

Giovanni FAVA (LNP) ringrazia il sot-tosegretario Fanelli per aver chiarito al-cuni aspetti problematici contenuti nellarisoluzione in titolo. Pur ritenendo condi-visibile la richiesta di prevedere un regime

transitorio di applicazione dei requisiti disostenibilità per i bioliquidi, sottolinea lanecessità di salvaguardare il principio ditutela delle produzioni virtuose. Riter-rebbe utile altresì conoscere la posizionedelle Commissioni Agricoltura e Politichedell’Unione europea trattandosi di materiache interessa anche le loro competenze.Ricordato che il tema della convenienzaambientale di determinate produzionienergetiche è stato al centro di un lungodibattito, sottolinea che la produzione dienergia da bioliquidi ha sensibilmente al-terato il mercato delle produzioni agricolemesso in difficoltà dalla concorrenza dialtre produzioni incentivate. Chiede per-tanto per quali motivi si voglia privilegiarela produzione di energia con base forte-mente incentivata penalizzando altri set-tori agricoli. Esprime perplessità soprat-tutto sull’incentivazione di produzioni ef-fettuate con olio di palma proveniente damercati esteri che non è ecologicamentecompatibile.

Manuela DAL LAGO, presidente, sotto-linea che in sede di discussione di unarisoluzione non può essere acquisito ilparere di altre Commissioni.

Alberto TORAZZI (LNP) rileva che lamedesima situazione evidenziata dal col-lega Fava si è verificata nel comparto dellatte: si è registrata un’esplosione del costodel mais dovuto all’utilizzo nella produ-zione di biogas. Ricorda che si era ini-zialmente prevista una forte incentiva-zione di piccoli volumi al fine di recupe-rare gli scarti; successivamente l’opera-zione ha assunto dimensioni notevolmentemaggiori penalizzando il reddito agricolo.Sottolineato che in un momento di graverecessione le risorse dello Stato non pos-sono essere destinate ad incentivare pro-duzioni che penalizzano altri compartiproduttivi del medesimo sistema econo-mico, manifesta un orientamento netta-mente contrario alla risoluzione in titolo.

Savino PEZZOTTA (UdCpTP) osservache la risoluzione in discussione pone unaquestione complessa che non può essere

Martedì 6 novembre 2012 — 31 — Commissioni riunite VIII e X

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liquidata senza approfondirne adeguata-mente il contenuto. Pur evidenziando l’im-patto pesante sull’agricoltura dell’incenti-vazione delle produzioni finalizzate allebioenergie, ritiene che si debba approfon-dire questo aspetto delle energie rinnova-bili in forte evoluzione in paesi come ilCanada. Sottolinea che l’introduzione diproduzioni energetiche attraverso i cerealiha contribuito ad accrescere la loro quo-tazione con conseguenze nefaste per iPaesi in via di sviluppo. Manifesta per-plessità sul contenuto della risoluzione cheritiene debba essere approfondito attra-verso l’audizione di rappresentanze degliagricoltori e dei produttori di energia.

Laura FRONER (PD) si associa allarichiesta del collega Pezzotta di audire isoggetti coinvolti dalla risoluzione inesame.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP), precisa chealla base della presentazione del proprioatto di indirizzo vi è unicamente la volontàdi affrontare un tema che riguarda la vita

e il futuro di centinaia di aziende italiane.Esprime, inoltre, il proprio rammarico peralcune considerazioni critiche svolte dalcollega Fava che, evidentemente, non pre-stando la dovuta attenzione a quanto dalui affermato, ha frainteso il significato elo scopo della sua iniziativa che non vuoleassolutamente porre in discussione i prin-cipi e i contenuti della normativa europea,ma, più semplicemente, rivedere e miglio-rare, alla luce dei medesimi principi econtenuti, la normativa applicativa nazio-nale. Conclude, quindi, ribadendo la pienadisponibilità ad audizioni che oltre airappresentanti delle aziende produttrici dienergia elettrica da bioliquidi vedano an-che la partecipazione di rappresentanti delmondo dell’agricoltura, come proposto daalcuni colleghi.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito della discussione ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.40.

Martedì 6 novembre 2012 — 32 — Commissioni riunite VIII e X

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COMMISSIONI RIUNITE

VIII (Ambiente, territorio e lavori pubblici)e XIV (Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 33

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 6 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.40 alle 13.50.

Martedì 6 novembre 2012 — 33 — Commissioni riunite VIII e XIV

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I COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni)

S O M M A R I O

COMITATO DEI NOVE:

Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nellegiunte degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunitànella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni.Emendamenti C. 3466-3528-4254-4271-4415-4697-B, approvato, in un testo unificato, dallaCamera e modificato dal Senato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione svolta il 3 ottobre 2012 a Bruxelles, presso il Parlamento europeo,dall’onorevole Lo Moro, per partecipare alla riunione interparlamentare sul tema« Uguaglianza di genere: quali sono le iniziative dei Parlamenti dell’Unione europea » . . 34

ALLEGATO (Relazione sulla missione svolta il 3 ottobre 2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 35

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

COMITATO DEI NOVE

Martedì 6 novembre 2012.

Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle

rappresentanze di genere nei consigli e nelle giunte

degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni

in materia di pari opportunità nella composizione

delle commissioni di concorso nelle pubbliche am-

ministrazioni.

Emendamenti C. 3466-3528-4254-4271-4415-4697-B,

approvato, in un testo unificato, dalla Camera e

modificato dal Senato.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle13.30 alle 13.35.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Donato BRUNO.

La seduta comincia alle 13.35.

Sulla missione svolta il 3 ottobre 2012 a Bruxelles,

presso il Parlamento europeo, dall’onorevole Lo

Moro, per partecipare alla riunione interparlamen-

tare sul tema « Uguaglianza di genere: quali sono le

iniziative dei Parlamenti dell’Unione europea ».

Donato BRUNO, presidente, comunicache l’onorevole Lo Moro ha predispostouna relazione sulla missione svolta a Bru-xelles, presso il Parlamento europeo, per

Martedì 6 novembre 2012 — 34 — Commissione I

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partecipare alla riunione interparlamen-tare sul tema « Uguaglianza di genere:quali sono le iniziative dei Parlamentidell’Unione europea » (vedi allegato).

La Commissione prende atto.

La seduta termina alle 13.40.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 6 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.40 alle 13.45.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

COMITATO PERMANENTE PER I PARERI

Norme generali sulla partecipazione del-l’Italia alla formazione e all’attuazione dellanormativa e delle politiche dell’Unione eu-ropea.C. 2854-B ed abb., approvato, in un testounificato, dalla Camera e modificato dalSenato.

Martedì 6 novembre 2012 — 35 — Commissione I

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ALLEGATO

Sulla missione svolta il 3 ottobre 2012 a Bruxelles, presso ilParlamento europeo, dall’onorevole Lo Moro, per partecipare allariunione interparlamentare sul tema « Uguaglianza di genere: quali

sono le iniziative dei Parlamenti dell’Unione europea ».

L’incontro, organizzato dal Gruppo dialto livello su uguaglianza di genere ediversità e dalla Commissione Diritti delladonna e uguaglianza di genere del Parla-mento europeo, aveva ad oggetto il tema:« Gender equality – Cosa fanno i Parla-menti dell’UE ».

Esso era articolato in quattro sessioni,relative alla promozione dell’uguaglianzadi genere rispettivamente: nelle ammini-strazioni parlamentari; attraverso la co-municazione; nei Parlamenti e nei Go-verni; nella legislazione.

Nell’ambito della prima sessione, è in-tervenuta la Presidente del Gruppo di altolivello e Vicepresidente del Parlamentoeuropeo, on. Roberta Angelilli (PPE), cheha fornito alcuni dati relativi alla presenzadelle donne nelle varie posizioni dell’am-ministrazione del Parlamento europeo e siè soffermata sull’evoluzione positiva di talidati a seguito di recenti iniziative dell’Uf-ficio di Presidenza del Parlamento euro-peo (in particolare, la Dichiarazione diprincipi sulla promozione dell’uguaglianzadi genere e della diversità del 2006 e ilPiano di azione 2009-2013 per la promo-zione dell’uguaglianza di genere e delladiversità nel Segretariato generale del PE,adottato nel 2009).

Attualmente, il 58,6 per cento del totaledello staff del Parlamento europeo è co-stituito da donne (il 51,3 per cento nellacategoria più elevata di personale AD; il64,4 per cento nella categoria di personaleAST). Per quanto riguarda gli incarichi,allo stato, le donne rappresentano il 25,5per cento dei Capi unità, il 32,6 per centodei direttori, il 36,4 per cento dei direttori

generali. Per la prima volta, inoltre, ilSegretario generale aggiunto del Parla-mento europeo è una donna.

La ridotta presenza delle donne ai piùalti livelli dell’amministrazione sarebbe daricondurre principalmente al fatto che lestesse donne rinunciano a concorrere perle posizioni più elevate in relazione alledifficoltà di conciliazione vita professiona-le-vita privata; ciò nonostante, nell’ambitodel Parlamento europeo, esistano infra-strutture (come ad esempio l’asilo nido) edistituti di garanzia volti a rendere possibilela conciliazione.

La relatrice ha quindi richiamato lemisure adottate da alcuni Parlamenti na-zionali (in particolare olandese, ungherese,finlandese e tedesco) per promuovere ipercorsi professionali delle donne.

L’onorevole Angelilli è poi passata adanalizzare dati più generali relativi allapresenza delle donne nelle Istituzioni eu-ropee: finora nessuna donna ha ricopertol’incarico di Presidente della Commissioneeuropea; nessuna donna siede nel boarddella Banca centrale europea; il Parla-mento europeo ha avuto solo due Presi-denti donne.

La percentuale di donne elette al Par-lamento europeo è passata dal 17 percento del 1979 al 34 per cento del 2009 (afronte di una media nei Parlamenti na-zionali del 25 per cento). Tuttavia, larecente ridefinizione degli incarichi all’in-terno del Parlamento europeo ha visto unariduzione delle donne Vicepresidenti oPresidenti di Commissione (3 Vicepresi-denti donne rispetto ai 6 del 2009 su untotale di 14 Vicepresidenti; 8 donne Pre-

Martedì 6 novembre 2012 — 36 — Commissione I

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sidenti di Commissione rispetto alle 10 del2009, su un totale di 22 Presidenti diCommissione).

La relatrice, dopo avere richiamatoanche il tema della presenza delle donnenei board delle società quotate in borsa eil dato in base al quale le donne rappre-sentano il 60 per cento dei laureati inEuropa, ha in termini generali sostenuto lanecessità di introdurre il sistema dellequote al fine di rimuovere le barriereoggettive che ostacolano l’accesso delledonne ai livelli professionali più elevati.

Successivamente è intervenuta Ms.Jutta Schulze-Hollmen, Presidente del Co-mitato per le pari opportunità e diversitàdel Parlamento europeo (COPEC), organoconsultivo congiunto, composto, oltre chedal Presidente, da quattro membri nomi-nati dall’Amministrazione e da quattrodesignati dal Comitato del personale.

Il COPEC, nell’ambito del Piano diazione 2009-2013 dell’Ufficio di Presi-denza, si propone di promuovere un am-biente di lavoro tollerante ed inclusivo,formulando pareri sulle misure applicativedello Statuto del Personale, svolgendo ilruolo di osservatore in altri Comitati chesi occupano di risorse umane e organiz-zando eventi di sensibilizzazione.

La relatrice ha richiamato l’attività del-l’Unità uguaglianza e diversità all’internodel Parlamento europeo (che in partico-lare fornisce dati statistici essenziali perpotere discutere della materia) e si èquindi soffermata sull’importanza dellaflessibilità per promuovere l’uguaglianzadi genere, oltre che di misure di forma-zione ed informazione.

Nel corso del dibattito sono intervenutiin particolare rappresentanti del Parla-mento europeo, del Bundestag, del Parla-mento portoghese, finlandese, turco, oltreche la senatrice Incostante (PD), presentein rappresentanza del Senato italiano.Quest’ultima ha evidenziato la necessità dimodificare i regolamenti parlamentari alfine di favorire la presenza delle donne neidifferenti incarichi e ha richiamato larecente legge italiana sulla parità di ac-cesso agli organi delle società quotate e leproposte di legge, attualmente all’esame

del Senato, in materia di pari opportunitànella rappresentanza politica degli entilocali e delle regioni.

Nell’ambito del dibattito sono stati af-frontati diversi temi, tra i quali la neces-sità di creare una rete Parlamento euro-peo-Parlamenti nazionali al fine di intra-prendere azioni comuni in materia, lemisure di flessibilità e i congedi parentali,le misure finlandesi volte a favorire ugualipercorsi di carriera tra uomini e donne.

La sessione è stata chiusa dal Presi-dente della Commissione FEMM MikaelGustafsson (Gruppo confederale della Si-nistra unitaria europea/Sinistra verde nor-dica), il quale ha anche anticipato un’ini-ziativa che si terrà l’8 marzo del 2013 sultema generale della risposta delle donneeuropee alla crisi.

Nell’ambito della seconda sessione, de-dicata alla promozione dell’uguaglianza digenere attraverso la comunicazione, laVicepresidente Anni Podimata (S&D) si èsoffermata sull’importanza di campagne dicomunicazione ai cittadini che diffondanoi valori dell’uguaglianza di genere, anchein quanto parte integrante dei diritti fon-damentali. L’on. Podimata ha quindi ri-chiamato l’attività svolta dai Servizi dicomunicazione del Parlamento europeoper diffondere la conoscenza delle inizia-tive del Parlamento europeo su tale tema.

Il Vicepresidente Karas (PPE) hapreannunciato campagne di comunica-zione del Parlamento europeo in quattroambiti, tra i quali quello dell’uguaglianzadi genere. Si è quindi soffermato sull’op-portunità di una maggiore cooperazionetra Parlamento europeo e Parlamenti na-zionali e sul contributo che questi ultimipossono dare affinché le campagne dicomunicazione si diffondano capillar-mente tra i cittadini.

Nel corso del dibattito sono in parti-colare intervenute la rappresentante delParlamento polacco (che ha evidenziato lascarsa presenza delle donne nei mediapolacchi e l’opportunità di riflettere sultema delle quote anche in questo ambito)e la rappresentante del Parlamento spa-gnolo (che ha evidenziato i progressi dellaSpagna in termini di maggiore presenza

Martedì 6 novembre 2012 — 37 — Commissione I

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delle donne nella vita politica e, sul temadei media, ha evidenziato la necessità chegli stessi Parlamenti nazionali organizzinoconferenze stampa di sensibilizzazione perdare visibilità alle donne).

La terza sessione, relativa alla promo-zione dell’uguaglianza di genere nei Par-lamenti e nei Governi, è stata apertadall’on. Pietikäinen (PPE), relatrice delRapporto d’iniziativa sulla partecipazionedelle donne al processo decisionale poli-tico – qualità e parità, adottato dal Par-lamento europeo in seduta plenaria il 13marzo scorso. La relatrice ha evidenziatola necessità di misure che intervengano, daun lato, sul gap retributivo, dall’altro suiservizi di welfare, al fine di promuovereuna maggiore partecipazione delle donnealla vita politica. Ha quindi evidenziato ilruolo centrale che può essere svolto daipartiti politici come fattore decisivo nellapromozione della parità di genere; l’euro-parlamentare ha invitato gli Stati membria fissare per i partiti politici obiettivibasati sulla parità tra i sessi come prere-quisito per il finanziamento e si è soffer-mata sulle iniziative che potrebbero essereadottate in vista delle elezioni europee del2014. Rispetto alle cariche alle quali siaccede per nomina, la relatrice ha quindirichiamato la parte della relazione in cuisi invitano gli Stati membri a sostenere laparità proponendo una donna e un uomocome propri candidati alla carica di Com-missario europeo e, più in generale, apromuovere misure positive allo scopo digarantire la parità in tutti gli organi di-rettivi e in tutte le nomine pubbliche.L’on. Pietikäinen ha chiuso il suo inter-vento, invitando i Parlamenti nazionali adadottare iniziative analoghe al loro in-terno.

Nel dibattito, sono intervenuti la rap-presentante estone, che ha evidenziatocome, all’interno del Parlamento estone, ledonne siano sovra rappresentate in alcuneCommissioni parlamentari (come la Com-missione affari sociali) e assenti in altrecommissioni (ad esempio, gli organi che sioccupano di sicurezza); la parlamentaregreca ha sottolineato la sproporzione trala presenza delle donne nel Parlamento e

nel Governo greco (analoga questione haposto la rappresentante del Parlamentodella Slovenia, dove un terzo delle parla-mentari sono donne, ma soltanto unadonna è Ministro); la rappresentante po-lacca ha richiamato le misure adottate perfavorire la presenza delle donne nelle listeelettorali; la parlamentare svedese si èsoffermata sulle misure adottate dal Par-lamento svedese per consentire alle depu-tate donne lo svolgimento dell’attività par-lamentare (come i servizi di assistenza aibambini e l’istituzione della figura deldeputato « supplente »).

La sottoscritta, presente alla riunionein rappresentanza della Camera dei depu-tati italiana, ha richiamato il dato relativoalla presenza delle donne nel Parlamentoitaliano, inferiore rispetto alla media eu-ropea, i recenti interventi normativi all’in-terno della Camera a tutela della mater-nità e in materia di congedo parentale,l’attività del Comitato pari opportunità. Siè quindi soffermata sulle proposte di legge,approvate dalla Camera dei deputati, sullepari opportunità nella rappresentanza po-litica degli enti locali e delle regioni (at-traverso in particolare, l’introduzione delladoppia preferenza di genere) e sulla re-cente legge in materia di finanziamentodei partiti, che prevede la decurtazione deicontributi pubblici spettanti al partitoqualora quest’ultimo abbia presentato nelcomplesso dei candidati ad esso ricondu-cibili per l’elezione dell’assemblea di rife-rimento un numero di candidati del me-desimo genere superiore ai due terzi deltotale.

La quarta sessione, infine, dedicata allapromozione dell’uguaglianza di generenella legislazione, ha registrato la parte-cipazione del Commissario alla giustiziaViviane Reding. La Commissaria ha ricor-dato la pressione del Presidente Barrososugli Stati al fine di avere candidati donnenel Collegio dei Commissari e ha illustratoalcuni dati relativi alla presenza delledonne nello staff della Commissione (il 27per cento a livello di massime carichedirigenziali) e nella sua Direzione generalegiustizia (l’80 per cento a livello apicale, il60 per cento a livello di incarichi di medio

Martedì 6 novembre 2012 — 38 — Commissione I

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livello medio). Ha richiamato il principiodi discriminazione, introdotto nel Trattatodi Roma sulla base di considerazioni stret-tamente economiche e la successiva giuri-sprudenza della Corte di giustizia che neha riconosciuto la valenza sociale. Nell’in-trodurre lo strumento giuridico cui laCommissione sta lavorando al fine di in-crementare la presenza di donne nei con-siglio di amministrazione delle società, harichiamato numerosi studi che dimostranoil legame tra la presenza delle donne neglialti livelli delle società e una miglioreperformance di queste ultime, nonché lalista compilata dalle scuole di businesseuropee di oltre 8.000 donne in possessodei requisiti di esperienza e di capacitàper ricoprire incarichi di vertice nelleimprese. La Commissaria si è soffermatainoltre sull’aumento del numero delledonne nei consigli di amministrazionedelle società dal marzo 2011, quando leimprese sono state invitate a firmare lapiattaforma volontaria per una maggiorepresenza delle donne nei board, notandotuttavia come l’incremento sia in granparte imputabile all’introduzione in alcuniPaesi delle quote. Lo strumento giuridicoche verrà presentato riguarderà solo leimprese quotate in borsa (con esclusionedelle piccole e medie imprese) e, nelquadro del principio di sussidiarietà eproporzionalità, non recherà interventisulla gestione delle singole imprese. Ele-

menti chiave della proposta saranno: lavalorizzazione delle donne non in quantotali, ma in quanto qualificate e di talento;la presenza di clausole di flessibilità nelcaso in cui l’impresa non sia in grado ditrovare candidati del sesso sottorappresen-tato; la temporaneità dello strumento; l’at-tribuzione agli Stati della scelta del regimesanzionatorio nel caso di violazione delledisposizioni.

La Commissaria ha altresì preannun-ciato la presentazione nel marzo del 2013del rapporto sullo stato di avanzamentodell’attuazione degli interventi normativiin materia di divario salariale.

Molti dei parlamentari intervenuti neldibattito hanno espresso sostegno per leiniziative della Commissaria e hanno evi-denziato la necessità di intervenire rapi-damente in materia; la rappresentante delBundestag ha inoltre informato del vivacedibattito in corso in Germania sull’intro-duzione delle quote nei Consigli di ammi-nistrazione.

In conclusione, nel riferire sugli esitidella riunione, la sottoscritta intende rin-graziare il Presidente e l’Ufficio di presi-denza, integrato dai rappresentanti deigruppi, della I Commissione per averleconsentito di partecipare all’incontro inquestione, che ha riguardato temi digrande interesse, che meritano di essereseguiti nel prosieguo con tutta la dovutaattenzione.

Martedì 6 novembre 2012 — 39 — Commissione I

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II COMMISSIONE PERMANENTE

(Giustizia)

S O M M A R I O

COMITATO DEI NOVE:

Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie, sospensione del proce-dimento per messa alla prova e nei confronti degli irreperibili. Emendamenti C. 5019-bised abb./A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B (Parere allaXIV Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per assicurare la libertà della circolazione nonché la libertà di accesso agli edificipubblici, alle sedi di lavoro e agli impianti produttivi. C. 1455 Lehner e C. 3475 Cirielli(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

COMITATO DEI NOVE

Martedì 6 novembre 2012.

Delega al Governo in materia di pene detentive non

carcerarie, sospensione del procedimento per messa

alla prova e nei confronti degli irreperibili.

Emendamenti C. 5019-bis ed abb./A.

Il Comitato dei nove si è riunito dalle14.05 alle 14.35.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Giulia BONGIORNO. – In-terviene il sottosegretario di Stato per lagiustizia Antonino Gullo.

La seduta comincia alle 14.35.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854-2862-2888-3055-3866-B.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Luigi VITALI (PDL), relatore, osservache il provvedimento in esame è finaliz-zato ad introdurre, anche in ragione dellenovità recate dal Trattato di Lisbona, unariforma organica delle norme che regolanola partecipazione dell’Italia alla forma-zione e all’attuazione della normativa eu-ropea, attualmente contenute nella legge11 del 2005.

La Camera dei deputati ha approvato ilprovvedimento in prima lettura il 23

Martedì 6 novembre 2012 — 40 — Commissione II

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marzo 2011 e, nella seduta del 16 marzo2011, questa Commissione ha espresso unparere favorevole sul testo come alloraformulato. Il testo è stato quindi trasmessoal Senato, che lo ha modificato in modosostanziale ed approvato il 23 ottobre2012.

Ricorda che l’esame del provvedimentoin sede consultiva ha ad oggetto le solemodifiche introdotte dal Senato che rien-trano negli ambiti di competenza dellaCommissione giustizia.

Segnala, in primo luogo, l’articolo 14,che disciplina l’informazione al Parla-mento su procedure giurisdizionali e diprecontenzioso riguardanti l’Italia. Nelcorso dell’esame al Senato, è stato sta-bilito che il Governo comunichi alle Ca-mere informazioni o documenti relativialle procedure in questione: oltre che neicasi in cui siano poste alla base di undisegno di legge, di un decreto-legge o diuno schema di decreto legislativo sotto-posto al parere parlamentare, anche inogni altro caso, su richiesta di una delledue Camere.

Il Capo VI (artt. 29-41), concernente gliadempimenti degli obblighi derivanti dal-l’appartenenza dell’Italia all’Unione euro-pea, prevede, in sostituzione dell’attualelegge comunitaria, due distinti provvedi-menti per l’attuazione del diritto europeonell’ordinamento nazionale: la legge didelegazione europea, da presentare alleCamere entro il 28 febbraio, e la leggeeuropea per la quale non viene stabilito untermine specifico di presentazione, es-sendo la relativa presentazione eventuale enon necessaria (articolo 29, corrispon-dente all’articolo 27 del testo approvatodalla Camera).

Per quanto riguarda i contenuti, con lalegge di delegazione europea si dovrà as-sicurare l’adeguamento dell’ordinamentonazionale a quello dell’UE indicando ledisposizioni di delega necessarie per ilrecepimento delle direttive comunitarie.La legge europea conterrà, invece, le di-sposizioni modificative o abrogative dinorme interne oggetto di procedure diinfrazione o di sentenze della Corte digiustizia, quelle necessarie per dare attua-

zione agli atti dell’Unione europea ed aiTrattati internazionali conclusi dall’UE equelle emanate nell’ambito del potere so-stitutivo (articolo 30, corrispondente all’ar-ticolo 28 del testo approvato dalla Ca-mera).

Al Senato sono state introdotte mo-difiche al comma 2, che definiscono ul-teriormente il contenuto della legge didelegazione: la delega legislativa conferitacon tale legge deve essere volta unica-mente all’attuazione degli atti da rece-pire, escludendo quindi ogni altra dispo-sizione di delega non direttamente ricon-ducibile al recepimento degli atti legisla-tivi europei (lettera a) e lettera e)); puòessere altresì conferita apposita delegalegislativa per la modifica o abrogazionedi disposizioni vigenti limitatamente aquanto necessario per garantire la con-formità dell’ordinamento ai pareri moti-vati o alle sentenze di condanna dellaCorte di giustizia (lettera b)).

Il Capo VII detta norme in materia dicontenzioso.

Gli articoli 42 e 43, che disciplinanorispettivamente i ricorsi alla Corte di giu-stizia e il diritto di rivalsa dello Stato neiconfronti delle regioni e degli altri entipubblici responsabili di violazioni, ripro-ducono sostanzialmente gli articoli 39 e 40del testo approvato dalla Camera. Nelcorso dell’esame da parte del Senato èstata altresì aggiunta una nuova disposi-zione (articolo 42, comma 3) nella quale siprecisa che l’agente che rappresenta loStato italiano davanti alla Corte di giusti-zia, ai sensi dell’articolo 19 dello Statutodella Corte stessa, è un avvocato delloStato, nominato dal Governo sentito l’Av-vocato generale dello Stato.

Segnala, infine, l’articolo 49, che de-volve le controversie relative all’esecu-zione di una decisione di recupero allagiurisdizione esclusiva del giudice ammi-nistrativo, al Senato sono state introdottemodifiche volte a riformulare corretta-mente le fattispecie disciplinate e adassicurare esigenze di coordinamentonormativo.

Nessuno chiedendo di intervenire, for-mula una proposta di parere favorevole.

Martedì 6 novembre 2012 — 41 — Commissione II

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La Commissione approva la proposta diparere favorevole del relatore.

La seduta termina alle 14.40.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Fulvio FOLLEGOT. –Interviene il sottosegretario di Stato per lagiustizia Antonino Gullo.

La seduta comincia alle 14.40.

Disposizioni per assicurare la libertà della circola-

zione nonché la libertà di accesso agli edifici pub-

blici, alle sedi di lavoro e agli impianti produttivi.

C. 1455 Lehner e C. 3475 Cirielli.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame deiprovvedimenti, rinviato il 24 ottobre 2012.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, ricordache sono stati presentati emendamenti esubemendamenti al testo in esame e suglistessi sono stati espressi i pareri (vediallegato al Bollettino delle Giunte e delleCommissioni del 10 ottobre 2012).

Manlio CONTENTO (PdL), relatore, nelfornire al rappresentante del Governo ichiarimenti da questi richiesti nella pre-cedente seduta in merito all’emenda-mento 2.1, volto a sopprimere l’articolo 2,precisa come non sia opportuno abrogareil decreto legislativo n. 66 del 1948, chedisciplina anche fatti più gravi rispetto aquelli previsti dal provvedimento inesame. Non vi è quindi contraddizionetra quanto previsto dall’articolo 1 ed ilmantenimento del predetto decreto legi-slativo, in quanto le relative disposizionisi integrano.

Il Sottosegretario Antonino GULLOchiede al relatore di fornire taluni ulte-riori chiarimenti in merito alla formula-zione del suo emendamento 1.1, conparticolare riferimento all’opportunità dideterminare un concorso apparente dinorme che sanzionano i medesimi fatticon sanzioni penali e amministrative.

Manlio CONTENTO (PdL), relatore, ri-tiene che in tal caso prevalga la normapenale, riservandosi comunque di appro-fondire la questione e di fornire i richiestichiarimenti nella prossima seduta.

Marilena SAMPERI (PD) sottolineacome le disposizioni in esame appaiano incontrasto con la tendenza del legislatore aridurre le pene detentive, anche al fine dinon acuire il grave problema del sovraf-follamento carcerario. Pur rendendosiconto dell’esigenza di bilanciare gli inte-ressi in questione tenendo conto dei gravidisagi arrecati ai cittadini, ritiene che lapena detentiva sia particolarmente inade-guata quando si verifichi il semplice ral-lentamento della circolazione.

Manlio CONTENTO (PdL), relatore, sot-tolinea come la fattispecie sia qualificata edelimitata dalla previsione del dolo speci-fico, per cui il rallentamento è punito solose realizzato al fine di creare un gravedisagio alla circolazione. Ritiene, piuttosto,che sia possibile discutere della misuradella pena, anche in vista dell’eventualeapprovazione del disegno di legge n. C.5019-bis ed abb./A, attualmente all’esamedell’Assemblea, nel quale si prevede che,per i delitti puniti con la reclusione nonsuperiore nel massimo a quattro anni, lapena detentiva principale sia la reclusionepresso l’abitazione del condannato o altroluogo pubblico o privato di cura, assi-stenza e accoglienza. Ricorda, infatti, diessersi rimesso alla Commissione con ri-ferimento ai subemendamenti Cavallaro0.1.1.2 e 0.1.1.4 che riguardano, appunto,l’entità della pena.

Martedì 6 novembre 2012 — 42 — Commissione II

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Giancarlo LEHNER (PT) precisa di nonessere affetto un sostenitore delle penedetentive, sottolineando, tuttavia, come nelcaso in esame tale pena sia appropriata inconsiderazione degli enormi danni arre-cati, anche all’economia e all’ambiente,dalle condotte che il provvedimento in-tende reprimere.

Fulvio FOLLEGOT, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, preso attodell’esigenza di ulteriori approfondimentimanifestata dal rappresentante del Go-verno, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

La seduta termina alle 14.55.

Martedì 6 novembre 2012 — 43 — Commissione II

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III COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari esteri e comunitari)

S O M M A R I O

COMITATO PERMANENTE PER I DIRITTI UMANI

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva su diritti umani e democrazia.

Audizione di rappresentanti della Sezione italiana di Amnesty International (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. Testo unificato C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione)(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

INTERROGAZIONI:

5-07737 Renato Farina: Sulla condizione dei cristiani in Pakistan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

5-08346 Narducci: Sui corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

SEDE REFERENTE:

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la GranJamahiriya araba libica popolare socialista per evitare le doppie imposizioni in materiadi imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatta a Roma il 10 giugno 2009.C. 5271 Governo (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica alla Convenzione tra il Governo dellaRepubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani per evitare le doppieimposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, conProtocollo, dell’8 luglio 1991, fatto a Città del Messico il 23 giugno 2011. C. 5511 Governo(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta aStrasburgo il 5 novembre 1992. C. 5118 Governo, C. 38 Zeller e C. 265 Mecacci (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile, ilriconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale edi misure di protezione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996. C. 3858 Di Biagio,C. 3739 Volontè, C. 3906 Di Stanislao e C. 3947 Schirru (Seguito dell’esame e rinvio –Adozione di un nuovo testo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

ALLEGATO 3 (Emendamento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

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COMITATO PERMANENTE

PER I DIRITTI UMANI

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Furio COLOMBO.

La seduta comincia alle 12.

Indagine conoscitiva su diritti umani e democrazia.

Audizione di rappresentanti della Sezione italiana

di Amnesty International.

(Svolgimento e conclusione).

Furio COLOMBO, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraversol’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sulcanale satellitare della Camera dei depu-tati e la trasmissione diretta sulla web-tvdella Camera dei deputati.

Introduce quindi l’audizione.

Giusy D’ALCONZO, rappresentante dellaSezione italiana di Amnesty International,svolge una relazione sui temi oggetto del-l’indagine.

Intervengono per porre quesiti e for-mulare osservazioni Furio COLOMBO,presidente, Enrico PIANETTA (PdL) e Re-nato FARINA (PdL).

Giusy D’ALCONZO, rappresentante dellaSezione italiana di Amnesty International,risponde ai quesiti posti.

Francesco TEMPESTINI (PD) e FurioCOLOMBO, presidente, intervengono persvolgere ulteriori considerazioni, rispettoalle quali Giusy D’ALCONZO, rappresen-tante della Sezione italiana di AmnestyInternational, fornisce talune precisazioni.

Furio COLOMBO, presidente, dichiaraconclusa l’audizione.

La seduta termina alle 13.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Franco NARDUCCI. —Interviene il sottosegretario di Stato agliaffari esteri, Marta Dassù.

La seduta comincia alle 14.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

Testo unificato C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, ap-

provato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Franco NARDUCCI, presidente, ricordache la Commissione è chiamata ad espri-mere un parere rinforzato ai sensi del-l’articolo 73, comma 1-bis, del Regola-mento, e che il provvedimento è calenda-rizzato per la discussione in Assemblea apartire dalla prossima settimana, dopo lamanovra di bilancio. Ricorda altresì che ilprovvedimento è già stato esaminato inprima lettura nella seduta del 16 marzo2011, con l’espressione di un parere favo-revole con condizioni ed osservazioni.

Mario BARBI (PD), relatore, illustra ilprovvedimento in titolo che reca la ri-forma della legge n. 11 del 2005, notacome « legge Stucchi-Buttiglione » (o an-cora « ex legge La Pergola » del 1989).

A più di un anno e mezzo dal prece-dente passaggio parlamentare, fa presente

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che l’esame che si avvia oggi si appunta,pertanto, sulle sole modifiche apportatedal Senato, riguardanti tuttavia un nu-mero cospicuo di disposizioni. Quanto alcarattere rinforzato del parere, precisa cheesso non si riferisce alla sua forza vinco-lante nei confronti dell’esame in sedereferente, ma alla necessità che tale pareresia stampato e allegato alla relazionescritta per l’Assemblea, quando questasarà predisposta dalla Commissione dimerito.

Prima di procedere nell’illustrazionedelle modifiche apportate dall’altro ramodel Parlamento, ricorda che la finalitàcomplessiva del provvedimento concernel’aggiornamento della disciplina sulla par-tecipazione dell’Italia al processo decisio-nale in sede europea al mutato contestopost-Lisbona e al nuovo e più incisivoruolo riconosciuto dai Trattati ai Parla-menti nazionali, sia nel processo norma-tivo che in sede di definizione delle poli-tiche dell’UE.

Il richiamo alle politiche dell’Unione,evocato anche dal titolo del provvedi-mento, impone di considerare le nuovenorme anche nell’ottica di una valorizza-zione del Parlamento rispetto alla politicaestera dell’Unione europea, su cui la Com-missione nella precedente legislatura hacondotto un significativo lavoro di inda-gine conoscitiva.

Nell’analisi del provvedimento, ritieneopportuno tenere conto di talune prioritàimprescindibili di ordine generale: garan-tire la conformità del nostro ordinamentoalle novità introdotte e alle prassi attuativegià definite; assicurare l’attuazione dellenuove previsioni sul ruolo dei Parlamentinazionali, al fine di garantire il più pos-sibile forme di verifica democratica, anchegrazie a rigorose pratiche informative ti-piche di altri ordinamenti; infine, scongiu-rare, nell’interesse nazionale e senza ab-dicare in favore di logiche tecnocratiche,ogni incertezza sul piano delle competenzeistituzionali nella formazione del dirittoeuropeo, evitando il più possibile aggravi eduplicazioni e preservando la riconoscibi-

lità ed autonomia degli organi prepostialla decisione politica rispetto a quelli dirango amministrativo.

Passando al testo trasmesso dal Senato,segnala i significativi miglioramenti appor-tati sul tema del ruolo del Parlamento,nello spirito del parere reso a suo tempodalla Commissione.

Se pur all’articolo 1 non appare inse-rito l’inciso sul contributo del ruolo delParlamento al buon funzionamento del-l’Unione europea, vi sono nuovi articoli edisposizioni che valorizzano la funzioneparlamentare e che arricchiscono in modosignificativo la gamma degli obblighi in-formativi da parte del Governo.

Segnala, in particolare, l’inserimento diun nuovo articolo 3 che detta i principigenerali sulla partecipazione del Parla-mento alla definizione della politica euro-pea dell’Italia e al processo di formazionedegli atti dell’Unione europea. La normaenfatizza tale partecipazione (comma 1),dichiarando che le Camere, in coordina-mento con il Governo, intervengono nellafase di formazione delle normative e dellepolitiche europee, secondo quanto previstodal Trattato sull’Unione europea e dalTrattato sul funzionamento dell’Unioneeuropea (comma 2). Il comma 3 valorizzala presenza degli uffici di Camera e Senatopresso le istituzioni europee, sottolinean-done la collaborazione con la Rappresen-tanza permanente.

Al successivo articolo 4, è stato sop-presso il comma relativo alla relazionesemestrale alle Camere « sui temi di mag-giore interesse decisi o in discussione insede di Unione europea », che apparivauna duplicazione, considerati gli oneriinformativi già disciplinati ed attivi. Lanorma conferma, infatti, il vigente mo-dello di informative del Governo agliorgani parlamentari, all’Assemblea delledue Camere o alle Commissioni su lororichiesta, prima e dopo le riunioni delConsiglio europeo e del Consiglio del-l’Unione europea.

Il nuovo comma 3 dell’articolo 4 pre-vede che il Presidente del Consiglio deiministri o il Ministro per gli affari eu-ropei trasmettono alle Camere relazioni e

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note informative, predisposte dalla Rap-presentanza permanente, su una pluralitàdi riunioni delle istituzioni europee, diatti, progetti di atti, iniziative, questioni,come pure su procedure di preconten-zioso e contenzioso avviate nei confrontidell’Italia.

Il comma 4 aggiorna opportunamente ilprovvedimento alle novità introdotte intema di obbligo di pareggio di bilancio e aseguito dell’approvazione del pacchetto dimisure noto come Fiscal compact, dispo-nendo che il Governo informi e consultiperiodicamente – e sarebbe da precisare,a suo avviso, se si tratta di procedura surichiesta parlamentare e a cadenza fissa –le Camere in merito al coordinamentodelle politiche economiche e di bilancio eal funzionamento dei meccanismi di sta-bilizzazione finanziaria. Su tali obblighi ilsuccessivo comma 7 prevede che il Presi-dente del Consiglio dei ministri o il Mi-nistro per gli affari europei assicurino ilrapporto del Governo con il Parlamento e,in particolare, con le Commissioni parla-mentari competenti. In linea con il TitoloII del Protocollo n. 1 sul ruolo dei Par-lamenti e con l’articolo 13 del Trattato sulFiscal Compact, ai sensi del nuovo comma7, le prerogative di informazione e dipartecipazione del Parlamento non pos-sono essere pregiudicate da obblighi disegreto professionale, da vincoli di invio-labilità degli archivi o da regimi di im-munità delle persone. Al riguardo, ricordache si tratta di un tema controverso che laCommissione non ha mancato di affron-tare nel corso dell’esame di quei disegni dilegge di ratifica.

Sempre in materia economica, al Se-nato è stato altresì introdotto un nuovoarticolo 5 sulla informazione delle Cameresu accordi in materia finanziaria o mo-netaria per prevedere la previa tempestivainformativa ogni volta che stiano per esserconclusi accordi che producano conse-guenze rilevanti sulla finanza pubblica. Intali casi il Governo assicura che la posi-zione dell’Italia durante il negoziato« tenga conto degli atti di indirizzi adottatidalle Camere » e che vi sia tempestivainformativa alle Camere ogniqualvolta il

Governo non abbia potuto conformarvisi,con obbligo di indicare le « appropriatemotivazioni ». Circa tale disposizione ri-tiene opportuno richiamare l’attenzionesul tempo verbale utilizzato.

Il catalogo delle novità sul ruolo delParlamento si estende alla norma sullapartecipazione del Parlamento al processodi formazione degli atti dell’Unione euro-pea, di cui all’articolo 6, in cui il Senatoha introdotto, al comma 2, la previsioneper cui, quando il Governo partecipi aduna procedura di consultazione avviatadalle istituzioni dell’UE, ne debba dareconto alle Camere con tempestiva trasmis-sione dei commenti inviati alle stesse isti-tuzioni europee.

Un’ulteriore rilevante novità derivadall’inserimento di un nuovo articolo 9sulla partecipazione delle Camere al dia-logo politico con le istituzioni dell’Unioneeuropea. Fatto salvo quanto previsto dagliarticoli sugli atti di indirizzo delle Ca-mere (articolo 7) e sulla partecipazionedelle Camere alla verifica del rispetto delprincipio di sussidiarietà (articolo 8), leCamere possono fare pervenire alle isti-tuzioni dell’UE e al Governo ogni docu-mento utile alla definizione delle politi-che europee, conformemente ai Protocollinn. 1 e 2 sul ruolo dei Parlamenti na-zionali e sull’applicazione dei principi disussidiarietà e di proporzionalità, allegatiai Trattati. La norma evidenzia la pro-gressiva rivisitazione dell’architettura isti-tuzionale ad oggi esistente e la crescita diruolo del Parlamento. Occorre, invece,l’esplicita richiesta di almeno una delledue Camere affinché il Presidente delConsiglio dei ministri o il Ministro per gliaffari europei comunichino al Parlamentoinformazioni e documenti relativi a pro-cedure di contenzioso o precontenziosoche siano alla base di iniziative legislativegovernative (articolo 14).

Segnala quale elemento positivo checonferma l’attenzione nei confronti delleprerogative parlamentari la nuova dispo-sizione, di cui al comma 1 dell’articolo 54,concernente l’introduzione di un obbligodi relazione annuale al Parlamento daparte del Comitato per la lotta contro le

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frodi nei confronti dell’Unione europea,istituito presso la Presidenza del Consigliodei ministri.

Appare invece da chiarire la modificaapportata all’articolo 12, concernente ilmeccanismo del « freno d’emergenza », erelativa alla formulazione, forse impro-pria anche sul piano del rispetto delprincipio delle pari opportunità, di « coluiche rappresenta l’Italia nel Consiglio del-l’Unione europea » in luogo de « il rap-presentante dell’Italia in seno al Consiglioeuropeo ».

Prende atto che la seconda lettura haconfermato la scelta dell’assetto duale, giàoggetto di osservazioni in prima lettura,con la previsione di una « legge di dele-gazione europea », da presentare entro il28 febbraio, per il recepimento delle di-rettive europee e per l’attuazione di altriatti dell’UE il cui contenuto concerne ilconferimento di deleghe legislative al Go-verno esclusivamente per l’attuazione didirettive e decisioni, ex articolo 30, comma2, e di una « legge europea », per la qualenon è espressamente determinata la ca-denza annuale a data certa, i cui contenutisono descritti all’articolo 30, comma 3, econcernono le modifiche all’ordinamentointerno per sanare ogni contrasto con ildiritto europeo. In aggiunta, il testo inesame dispone un nuovo impegno legisla-tivo facoltativo (ex articolo 29, comma 8)per cui il Governo « nel caso di ulterioriesigenze di adempimento di obblighi de-rivanti dalla partecipazione dell’Italia al-l’UE può presentare alle Camere, entro il31 luglio di ogni anno, previo parere dellaConferenza unificata un ulteriore disegnodi legge denominato « legge di delegazioneeuropea-secondo semestre ».

È stata poi introdotta un’ulteriore pre-visione, di cui al nuovo articolo 38, sul-l’attuazione di singoli atti normativi del-l’Unione europea, per cui in casi di par-ticolare importanza politica, economica esociale, tenuto conto anche di eventualiatti parlamentari di indirizzo, il Governopresenta alle Camere un apposito disegnodi legge per dare attuazione o assicurarel’applicazione di un atto normativo euro-peo sulle materie di competenza legislativa

statale. Tale disegno di legge non puòcontenere disposizioni di delegazione legi-slativa o disposizioni che non siano indiretta correlazione con l’attuazione del-l’atto normativo europeo, salvo eccezionirese necessarie dalla complessità della ma-teria. Osserva come sia sin troppo evi-dente, al riguardo, l’intento di evitare chetali provvedimenti legislativi diventino unasorta di omnibus, come purtroppo in molticasi avvenuto.

Richiama quindi l’attenzione sul temadella nomina dei membri italiani di isti-tuzioni europee, di cui all’articolo 17, incui si prevede che le competenti Commis-sioni parlamentari possano chiedere l’au-dizione dei membri italiani delle diverseistituzioni europee, proposti o designatidal Governo, dopo l’effettiva assunzionedelle funzioni, e non al momento in cuiessi siano stati soltanto proposti o desi-gnati, come invece previsto dal testo li-cenziato dalla Camera. La differenza ap-pare alquanto significativa e merita diessere approfondita.

Ricorda che la Commissione aveva asuo tempo evidenziato alcune perplessitàcirca l’appesantimento dell’apparato go-vernativo e lo sbilanciamento dei ruolitra gli organi coinvolti nel procedimento,anche sotto il profilo dei rapporti tralivello politico ed amministrativo. Consi-dera pertanto molto positivamente sia lasoppressione della Segreteria per gli af-fari europei, di cui all’articolo 17, che lanuova denominazione del Comitato tec-nico che si esprime sulla valutazionedegli atti dell’Unione europea, di cuiall’articolo 19.

Ciononostante, la relazione tra il Co-mitato interministeriale e il Comitato tec-nico continua a restare non completa-mente chiarita, non tanto nella vesteistituzionale, ma nella pratica concreta,anche perché continuano a spettare alComitato tecnico sia funzioni di coordi-namento nella predisposizione della po-sizione italiana nelle fasi di formazionedegli atti normativi dell’UE, sia la tra-smissione di proprie deliberazioni alla

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Rappresentanza permanente. Tale que-stione merita uno specifico approfondi-mento.

In generale, rammenta che il ruolo delMinistero degli affari esteri e del Rappre-sentante permanente sono stati al centrodel dibattito in prima lettura. Nel nuovotesto molti dei riferimenti all’uno ed al-l’altro sono stati soppressi. A nessuno puòperò sfuggire quanto nevralgica sia la loroposizione nel complessivo sistema dellapresenza europea dell’Italia. È forse daipotizzare che tali riferimenti siano ap-parsi superflui o ridondanti proprio allaluce di tale considerazione. In ogni caso,sarebbe utile, a suo avviso, un chiarimentoal riguardo da parte del rappresentantedel Governo.

In conclusione, prospetta una valuta-zione complessivamente favorevole delprovvedimento in esame, in considera-zione della necessità di pervenire primadella conclusione della legislatura all’ap-provazione di un provvedimento sulla par-tecipazione italiana all’UE che recepisca lenovità introdotte dal Trattato di Lisbona e,da ultimo, dai provvedimenti in materia digovernance economica europea, secondoun’evidente priorità per il nostro sistemaistituzionale e, in particolare, per il rap-porto tra Governo e Parlamento.

Ritiene pertanto che, in merito aglisnodi da chiarire, soprattutto per quantoconcerne l’articolazione delle procedureche saranno ripartite tra Comitato inter-ministeriale e Comitato tecnico, sarà fon-damentale conoscere il punto di vista delGoverno.

Osserva che questo dibattito potrà co-munque fornire elementi di valutazioneche potranno in un percorso di inevitabilelungo periodo, destinato a protrarsi anchedopo l’entrata in vigore della legge. Talielementi potranno eventualmente con-durre, in sede applicativa, ad interpreta-zioni e a proposte di miglioramento che laprassi potrà di volta in volta consigliarecome opportune nell’interesse del Paese edella piena attuazione del diritto del-l’Unione europea.

Si riserva, quindi, di formulare la pro-posta di parere alla luce della discussione

con i colleghi e degli approfondimenticonoscitivi che l’Ufficio di presidenza haconvenuto di svolgere nella giornata didomani con il Ministro Moavero Milanesie con il Rappresentante permanente, Am-basciatore Nelli Feroci.

Il sottosegretario Marta DASSÙ ringra-zia il relatore per la dettagliata illustra-zione che palesa un’attenzione non co-mune al tema della partecipazione italianaall’Unione europea, che è di rilievo cen-trale per il nostro futuro in Europa eanche per i profili di collaborazione traGoverno e Parlamento in una fase in cuii temi europei sono determinanti per lapolitica economica, estera e, in generale,per l’interesse di ogni Stato membro. Rin-via comunque all’audizione, prevista perdomani, dell’Ambasciatore Nelli Feroci,che, nella sua qualità di Rappresentantepermanente, porterà il punto di vista diun’istituzione che è cardine di questocomplesso sistema di governance. Il suocontribuito sarà complementare a quellodel Ministro per gli affari europei il qualesvolge il suo impegno con un particolareprestigio contribuendo così in modo de-terminante al ruolo che oggi l’Italia rico-pre in Europa.

Sottolinea che, con il provvedimento intitolo, l’Italia non solo dà attuazione alTrattato di Lisbona ma modernizza ilproprio sistema istituzionale e, a questoproposito, ritiene che il primo aspetto daevidenziare sia proprio il potenziamentodel ruolo del Parlamento, soprattutto nellafase attuale di problematicità per le isti-tuzioni europee sul piano della legittimitàdemocratica, cui può porre rimedio nonsolo la valorizzazione del Parlamento eu-ropeo – come già avvenuto, ad esempio,attraverso il potenziamento della proce-dura di codecisione – ma anche dei Par-lamenti nazionali, secondo le linee trac-ciate nel noto « documento Van Rompuy ».

Segnala che lo stesso Ministro MoaveroMilanesi ha ben rilevato che l’Italia conquesto provvedimento compie un passoimportante nella direzione della legittimitàdemocratica, collocandosi all’avanguardianella compagine europea. Inoltre, come ha

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anche rilevato il relatore, il sistema diinformative del Governo al Parlamentoprima e dopo le riunioni del Consiglioeuropeo stabilisce uno stretto rapporto dicollaborazione interistituzionale, destinatoa ridurre i ritardi nell’adeguamento del-l’ordinamento interno e a scongiurare pro-cedure di contenzioso.

Ribadendo la centralità delle normevolte a rafforzare il principio della legit-timità democratica, sottolinea che il testolicenziato dal Senato è molto valido anchein ragione delle disposizioni che operanorinvii ai trattati sul Fiscal Compact e sulMeccanismo europeo di stabilità.

Quale ulteriore profilo significativo se-gnala, poi, l’articolo 53 del provvedimentoche fa salve le competenze e le funzionidel Ministero degli affari esteri in ma-teria di rapporti con l’Unione europeaper quanto riguarda le sue funzioni isti-tuzionali. Quanto alle considerazioni delrelatore circa la soppressione, agli articoli2 e 19, dei riferimenti alla figura delRappresentante permanente nella dina-mica tra il CIAE e il Comitato tecnico divalutazione, fa presente che si tratta dimodifiche approvate dall’Assemblea delSenato con il parere favorevole del Mi-nistro per gli affari europei e che chia-rificano il corretto assetto dei rapportitra le diverse Amministrazioni coinvolte.In tale assetto il Rappresentante perma-nente mantiene il suo carattere di snodofinale di un sistema complesso, comeperaltro evidenziato dal richiamato arti-colo 53. Peraltro, sottolinea come il Mi-nistero degli affari esteri abbia sempreespresso l’esigenza di un approccio uni-tario ed efficiente alle tematiche europee,come il testo in esame dimostra di re-cepire e come lo stesso Ministro MoaveroMilanesi non mancherà di ribadire.

Quanto al rischio di un appesantimentodel sistema amministrativo preposto allagestione della partecipazione italiana al-l’Unione europea, già prospettato in primalettura dal presidente Stefani, ritiene cheil Comitato tecnico di valutazione, lungidal costituire una forma di arroccamentotecnocratico, conferirà maggiore funziona-

lità al processo di interazione istituzionale,con vantaggi per l’efficacia ed efficienzadell’intero procedimento.

Sottolinea che è da ritenere un ulte-riore fattore di avanzamento la previ-sione di una « legge europea » distinta dauna « legge di delegazione europea », confacoltà di ampliare quest’ultimo inter-vento anche sul secondo semestre del-l’anno.

In conclusione, rinviando al prosieguodell’esame per la formulazione di ulte-riori riflessioni, auspica un rapido iter diesame del provvedimento, cui il Governoassicura fin da ora il proprio convintosostegno.

Francesco TEMPESTINI (PD) osservache i dubbi manifestati dal relatore sulComitato tecnico di valutazione si fondanosu valutazioni a partire dalle formulazionilessicali delle disposizioni contenute neltesto in esame, che prospettano profiliproblematici e da cui potrebbero derivareambiguità ed inefficienze nella gestione delrapporto con il CIAE. Ritiene, tuttavia, chevi siano tutti presupposti affinché il Go-verno, nel corso dell’iter, chiarisca taliprofili sgomberando il campo da ogniperplessità.

Prende quindi atto delle significativeparole usate dal sottosegretario Dassù sulruolo del Ministero degli affari esteri esulla sfida cui esso è oggi chiamato a farefronte. Esprimendo soddisfazione al ri-guardo, anche in riferimento all’articolo53 del testo, sottolinea che in questaCommissione non sono mai state tenuteposizioni di tipo corporativo a difesa dellefunzioni del Ministero degli affari esteri eche è, pertanto, da considerare in modopositivo la soppressione dei riferimentioperati da talune disposizioni del testo allafigura del Rappresentante permanente, adefinitivo chiarimento dei corretti rapportiinteristituzionali.

Precisa, quindi, che la Farnesina devecontinuare a svolgere un ruolo centralenella dinamica europea in ragione dellasua natura intrinsecamente trasversale edel particolare carattere della nuova ar-chitettura istituzionale, delineata dal prov-

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vedimento in titolo, in cui si intrecciano lecompetenze di Governi e Parlamento e incui i diversi ambiti di sovranità debbonopotere convivere. Si tratta di una sfida cui,a suo avviso, il provvedimento in esamecontribuisce in modo adeguato.

Osserva poi che, considerato il per-manere in Europa del profilo dei rap-porti intergovernativi, è opportuno cheesso sia coerentemente disciplinato cosìda essere compatibile con gli obiettividell’integrazione europea. Ritiene che taleprofilo si manifesta in modo evidente inambito economico, in cui in futuro sidovranno operare scelte importanti apartire da una responsabilità europea intema di bilancio, come auspicato dalParlamento europeo, o da una formulache potrà invece tenere conto del ruolodei Parlamenti nazionali. In tale contesto,il Ministero degli affari esteri apparecome l’Amministrazione più attrezzataper affrontare l’evoluzione in atto.

Sottolinea, infine, l’urgenza di rifor-mare la governance europea a partire daigangli delle procedure nazionali per ga-rantire innanzitutto il riavvicinamento deicittadini alle istituzioni europee e superarecosì il pericoloso trend attuale. In questapercorso è fondamentale la corretta im-postazione del rapporto tra i governi e iparlamenti ma anche la riforma di ulte-riori istanze, a partire dal Consiglio euro-peo, per creare condizioni di maggiordialogo e apertura verso l’estero.

Enrico PIANETTA (PdL) esprime ap-prezzamento per la relazione illustratadal collega Barbi e per le significativeconsiderazioni espresse dal rappresen-tante del Governo. Ritiene che l’altroramo del Parlamento abbia contribuitoad affinare ulteriormente il testo delprovvedimento, conferendo un ruolo piùpregnante al Parlamento sia nella faseascendente che in quella discendente.Esprime l’auspicio affinché, nell’intento difare bene, non si finisca però per ap-pesantire le procedure, con riferimento airapporti tra il CIAE e il Comitato tecnicodi valutazione, al quale sembrano essereaddirittura riconosciuti poteri deliberativi.

Su tale profilo auspica una maggioreriflessione anche da parte del Ministeroper gli affari europei. Interviene, poi, sulnuovo dettato dell’articolo 17 richia-mando la maggior coerenza del testolicenziato in prima lettura dalla Camera,che assicurava maggior trasparenza e ca-pacità di controllo da parte del Parla-mento. Sul punto valuta la modifica ap-portata al Senato come un arretramentosu cui si riserva di manifestare ulterioriosservazioni nel prosieguo dell’esame.

Franco NARDUCCI, presidente, avverteche dopo le previste audizioni del MinistroMoavero Milanesi e dell’Ambasciatore Fer-dinando Nelli Feroci, sulla base dell’anda-mento dei lavori parlamentari, la Com-missione potrà valutare se esprimere,come previsto, il proprio parere giovedìmattina ovvero anticiparlo a domanistesso, se l’Assemblea non dovesse riunirsinel pomeriggio.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.10.

INTERROGAZIONI

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Franco NARDUCCI. —Interviene il sottosegretario di Stato agliaffari esteri, Marta Dassù.

La seduta comincia alle 15.10.

5-07737 Renato Farina: Sulla condizione

dei cristiani in Pakistan.

Il sottosegretario Marta DASSÙ ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 1).

Renato FARINA (PdL), replicando, sidichiara soddisfatto per la risposta delGoverno, apprezzando i segnali di movi-mento della società pakistana, anche seoccorre attendere l’udienza del prossimo14 novembre e non si può ignorare la

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recrudescenza della violenza di cui èstata due giorni fa vittima un’attivista chesi era spesa appunto sul caso in que-stione. Invita comunque alla prudenzanel non addossare ogni responsabilità algoverno pakistano, che ha peraltro re-centemente reso omaggio ad un sacerdotee ad una suora cattolici impegnati nellalotta alla povertà, anche alla luce dialcune dichiarazioni del Ministro per l’ar-monia nazionale, Paul Bhatti, che è suc-ceduto al fratello assassinato dagli estre-misti islamici, circa azioni provocatorieportate avanti da piccole organizzazioninon governative riferibili al mondo evan-gelico nordamericano.

Conclusivamente, ribadisce che l’at-tuale fase si presenta in movimento macontraddittoria, come conferma la persi-stente crudele carcerazione di Asia Bibi,la cui condanna alla pena capitale risultaal momento soltanto sospesa. Auspica alriguardo che la detenuta possa esserevisitata da un nostro rappresentante di-plomatico, se non da una delegazioneparlamentare. Esprime infine vivo ap-prezzamento per l’impegno che anchel’ambasciata pakistana a Roma sta pro-fondendo nel migliorare le relazioni bi-laterali in questo campo.

5-08346 Narducci: Sui corsi di lingua

e cultura italiana in Svizzera.

Il sottosegretario Marta DASSÙ ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2),concordando sulla rilevante entità deifrequentanti svizzeri e ribadendo il per-seguimento dell’obiettivo dell’integrazionenel sistema scolastico locale, nel quadrodell’ottimizzazione delle risorse pur ri-dotte.

Franco NARDUCCI, presidente, repli-cando, ringrazia per l’ampia risposta, la-mentando tuttavia il drastico ridimensio-namento delle risorse finanziarie a frontedi una realtà così vivace come quellasvizzera. Rivendica alla sua interrogazioneil merito di aver posto un problema con-

creto alla luce del dibattito pubblico incorso nel mondo educativo svizzero, con-fluito in una petizione pubblica di cuianche il Governo italiano è chiamato aprendere atto nei fatti. Ricorda peraltrocome sia stata autorevolmente richiamatal’attenzione del Consiglio federale svizzerosulla tutela della lingua materna, tenendoconto che circa un quinto della popola-zione ha origini nell’immigrazione. Quantoalla convocazione della commissione cul-turale bilaterale, si rammarica per la man-cata inclusione in essa di rappresentantidegli italiani in Svizzera. Ribadisce infinele preoccupazioni già in altra sede mani-festate sui ritardi contabili relativi all’ero-gazione dei due milioni che è stato pos-sibile, a prezzo di una dura battaglia conil Ministero dell’economia e delle finanze,garantire ai corsi di lingua e culturaitaliana.

Dichiara, quindi, concluso lo svolgi-mento delle interrogazioni all’ordine delgiorno.

La seduta termina alle 15.30.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Franco NARDUCCI. —Interviene il sottosegretario di Stato agliaffari esteri, Marta Dassù.

La seduta comincia alle 15.30.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il

Governo della Repubblica italiana e la Gran Ja-

mahiriya araba libica popolare socialista per evitare

le doppie imposizioni in materia di imposte sul

reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatta a

Roma il 10 giugno 2009.

C. 5271 Governo.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

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Paolo CORSINI (PD), relatore, pone inevidenza che la Convenzione italo-libicaper evitare le doppie imposizioni in ma-teria di imposte sul reddito e sul patri-monio è stata siglata a Roma il 10 giugno2009. Sottoscritta con il precedente regimedel colonnello Gheddafi, presenta unastringente attualità poiché è volta ad age-volare i rapporti economici tra i due Paesi,garantendo trasparenza e prevenendo leeventuali evasioni fiscali, nonché evitandoi fenomeni di doppia imposizione.

Ritiene necessario, infatti, considerareche l’attuale congiuntura libica presentadiverse peculiarità dal punto di vista eco-nomico, di cui alcune sono oggi un graveelemento di debolezza mentre altre pos-sono favorire il processo di transizione.Tra queste ultime, la più importante è laconsistente rendita petrolifera che, a dif-ferenza di quanto successe a suo tempo inIraq, è ritornata molto presto ai livelliantecedenti il conflitto e assicura oggi alPaese consistenti entrate.

Osserva che, secondo un rapporto del-l’OCSE del maggio di quest’anno, l’econo-mia libica ritornerà in breve tempo ailivelli antecedenti il conflitto: se il PIL eracrollato del 41,8 per cento nel 2011 acausa delle interruzioni della produzionepetrolifera, si prevede che segnerà unacrescita del 20,1 per cento nel 2012 e del9,5 per cento nel 2013. L’avanzo di bilan-cio per quest’anno sarà pari al 13,6 percento del PIL. Nel medio periodo, cioè trail 2012 ed il 2016, ci si attende unacrescita del PIL del 14,8 per cento medioannuo. Inoltre, tra il 2014 ed il 2016,l’inflazione dovrebbe scendere verso unragionevole 3,1 per cento.

La Convenzione risponde all’esigenza didefinire una base giuridica di riferimentoper gli operatori economici italiani cheeffettuano attività di interscambio com-merciale e finanziario con la Libia. LaConvenzione, inoltre, predispone la basegiuridica per la cooperazione tra le am-ministrazioni, anche in vista di una piùefficace lotta all’evasione fiscale; la verificadel grado di raggiungimento dei benefìciauspicati avrà come indice di riferimento

l’incremento dell’interscambio commer-ciale tra i due Paesi e la diminuzione deireati di evasione fiscale.

Ricorda che il nostro Paese rappresen-tava, prima del conflitto interno libico, ilprincipale partner economico della Libiasia come cliente (con una quota pari al27,2 per cento) sia come fornitore (16,3per cento). Il volume degli scambi bilate-rali, nel 2011, ha accusato un arretra-mento prossimo al 70 per cento rispettoall’anno precedente, in particolare –77,31per cento nell’export e –67,65 per centonell’import.

Con riferimento ai contenuti dellaConvenzione, vengono a suo avviso inparticolare rilievo le disposizioni di cuiall’articolo 2 che definisce la sfera og-gettiva di applicazione (articolo 2) del-l’accordo: le imposte specificamente con-siderate per l’Italia sono l’imposta sulreddito delle persone fisiche; l’impostasul reddito delle società; l’imposta sulreddito delle persone giuridiche. Dopol’articolo 3, che reca definizioni generalie l’articolo 4, dedicato alla definizione deiresidenti, con l’articolo 5 si ha la defi-nizione di stabile organizzazione.

In riferimento a tale norma, osservache nella relazione illustrativa viene sot-tolineato l’accoglimento, da parte dellaLibia, delle disposizioni in linea con gliattuali standard dell’OCSE in riferimentoall’istituto della stabile organizzazione,dedicato, come noto, a legittimare lapotestà impositiva sui redditi dell’impresanon residente da parte dello Stato sul cuiterritorio vengono svolte le attività diquest’ultima; la relazione evidenzia, tut-tavia, l’eccezione del limite temporale ditre mesi convenuto circa la durata ne-cessaria a configurare un cantiere dicostruzione quale stabile organizzazione,precisando che tale termine coincidente,peraltro, con quello fissato dall’articolo162 del testo unico delle imposte suiredditi, è identico a quello già concordatodalla Libia negli analoghi accordi giàstipulati con Francia e Regno Unito. Aisensi dell’articolo 6, fatta salva ogni altradisposizione della Convenzione in esame,i redditi provenienti da uno Stato con-

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traente sono imponibili in detto Stato. Larelazione precisa che tale source rule dicarattere generale, che fa salvo il potereimpositivo dello Stato della fonte nei casiin cui non vi sia una chiara caratteriz-zazione del tipo di reddito per coprireeventuali fattispecie non rientranti nelcampo di applicazione dell’articolo 4 (re-sidenza) o dell’articolo 22 (altri redditi)dell’accordo, è stata concordata su ini-ziativa libica ed è in linea, anche inquesto caso, con quanto già convenuto inproposito dalla Libia con il Regno Unitoe con la Francia. A norma dell’articolo 7la tassazione dei redditi immobiliari,comprese le attività agricole o forestalinonché i redditi derivanti da beni im-mobili di un’impresa e quelli derivantidai beni immobili utilizzati per l’eserciziodi una professione indipendente, è afavore del Paese in cui sono situati gliimmobili. Il trattamento convenzionaleriservato ai dividendi (articolo 11) è ca-ratterizzato dalla previsione della tassa-zione definitiva nel Paese di residenza delbeneficiario e della concorrente facoltà,accordata allo Stato da cui essi proven-gono, di prelevare un’imposta alla fonteentro limiti espressamente previsti.

In particolare, sono state stabilite ali-quote differenziate di ritenuta nello Statodella fonte, da applicare all’ammontarelordo, rispettivamente del 5 per cento,per partecipazioni di almeno il 25 percento; negli altri casi l’aliquota prevista èdel 10 per cento. Quanto alla disciplinadegli interessi e canoni, di cui agli articoli12 e 13, la Convenzione promuove ilprincipio di tassazione nel Paese di re-sidenza. Una clausola inserita in ciascunodegli articoli è volta a limitare l’appli-cabilità delle disposizioni domestiche li-biche in materia di forza attrattiva dellastabile organizzazione. L’articolo 14 di-spone che la tassazione degli utili dacapitale avvenga: nel Paese in cui sonosituati i beni qualificati come « beni im-mobili » ai sensi della Convenzione ove sitratti di plusvalenze relative a detti beni;nel Paese in cui è situata la stabile

organizzazione o la base fissa qualora sitratti di plusvalenze relative a beni mobiliappartenenti alla stabile organizzazione oalla base fissa; esclusivamente nel Paesein cui è situata la sede di direzioneeffettiva dell’impresa di navigazione, nelcaso di plusvalenze relative a navi oaeromobili utilizzati in traffico interna-zionale ovvero a beni mobili relativi allagestione di tali navi o aeromobili; esclu-sivamente nel Paese di residenza delcedente, in tutti gli altri casi.

L’articolo 16 regola invece il tratta-mento fiscale dei redditi derivanti da re-munerazioni per lavoro subordinato (di-verse dalle pensioni), che sono tassate nelPaese presso il quale viene prestatal’opera.

Il disegno di legge di autorizzazionealla ratifica reca la copertura finanziariadel provvedimento, il cui onere viene va-lutato in 2.295.000 euro annui a decorreredal 2013, cui si provvede mediante ridu-zione dell’accantonamento relativo al Mi-nistero degli affari esteri, nell’ambito delfondo speciale di parte corrente dello statodi previsione del Ministero dell’economia edelle finanze. Il Ministro dell’economia edelle finanze è autorizzato ad apportare,con propri decreti, le occorrenti variazionidi bilancio.

Ribadisce che la Libia presenta oggisia elementi di forza che di debolezza.Tra i primi vanno annoverati la situa-zione dei conti economici nonché unacerta vitalità della società civile ed unembrionale confronto politico-parlamen-tare seppure fuori dal Parlamento e cheinvece non bisogna dimenticare i nume-rosi assassini mirati.

Auspica pertanto la realizzazione diun quadro giuridico-legale certo e di unsistema giudiziario efficace che possa es-sere davvero uno strumento affidabile dirisoluzione pacifica delle controversie: inquesto senso, la Convenzione al nostroesame può costituire un elemento effi-cace.

Osserva che per l’Europa, e soprat-tutto per l’Italia, trascurare la Libia non

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è tra le opzioni possibili e per diversimotivi, più volte sottolineati dal Presi-dente del Consiglio: la vicinanza geogra-fica; la possibilità che un vuoto di potereporti al rafforzamento di organizzazioniterroristiche o ad un maggiore sfrutta-mento del traffico di esseri umani; ilvenir meno di risorse energetiche che, apartire dalla fine degli anni Sessanta,sono state cruciali per il nostro Paese.

Ricorda che è in corso proprio oggi lavisita del Ministro degli Esteri, GiulioTerzi, in Libia, osservando che si trattadella prima visita a Tripoli dalla forma-zione del nuovo governo libico.

Segnala che la Farnesina ha emesso uncomunicato in cui si ricorda che l’Italiaconsidera la Libia un partner chiave sulpiano bilaterale e regionale per il conso-lidamento della stabilità democratica,della sicurezza e dello sviluppo socio-economico dell’area mediterranea, nonchéper il rafforzamento del dialogo euro-mediterraneo.

Rammenta, inoltre, che nella giornatadi ieri la Corte d’Appello di Roma haordinato il dissequestro delle partecipa-zioni della Libyan Investment Authority(LIA) in UniCredit e Finmeccanica.

Il sottosegretario Marta DASSÙ, rin-graziando per l’ampia e dettagliata rela-zione, richiama l’importanza dell’accordo,già ratificato dalla parte libica, per ilpartenariato bilaterale in costruzione dicui costituisce uno strumento necessarioper il sostegno alle imprese e agli inve-stimenti italiani, oltre che per la lottaall’evasione. Richiama poi il grande ri-lievo dell’interscambio con l’Italia ed au-spica un ulteriore segnale di appoggioitaliano al nuovo regime. Con riferimentoalla visita a Tripoli che è in corso daparte del ministro Terzi, ne sottolinea iltriplice fine politico, di sicurezza ed eco-nomico. Sotto il primo profilo, esprimeincoraggiamento per l’attuale leadershipdel nuovo Primo ministro libico e delPresidente del Parlamento, entrambi exdiplomatici caratterizzati da un approcciopragmatico che potrebbero offrire unabase stabile al nuovo esecutivo. Sotto il

secondo profilo, manifesta invece preoc-cupazione per il fatto che le milizie nonsiano ancora state depotenziate e per lapersistente precarietà confermata dal re-cente attentato di Bengasi. Sotto il terzoprofilo, rimarca come sia alta la posta ingioco per l’Italia ed auspica che al dis-sequestro delle quote azionarie libichefaccia seguito il recupero dei crediti van-tati dalle imprese italiane. Accenna infineal delicato problema dei flussi migratori,facendo presente come sabato scorsol’Italia sia intervenuta con un’operazioneumanitaria in ottemperanza agli indirizzidella Corte europea dei diritti dell’uomoin tema di respingimenti, caratterizzan-dosi per un deciso cambio di atteggia-mento che acquisisce un valore anchepolitico.

Enrico PIANETTA (PdL), al di là delmerito del provvedimento, ritiene oppor-tuno in questa fase porre attenzione airapporti con la Libia come dimostra lavisita in corso del ministro Terzi, anche sela transizione resta difficile. Apprezza co-munque la ripresa dell’economia in virtùdell’estrazione del petrolio che è tornata ailivelli del passato, così come la vitalitàdella società civile. La precarietà politicaappare tuttavia ancora grave per l’insta-bilità derivante dalla presenza delle frangeestremistiche riconducibili ad Al Qaeda.Invita poi a recuperare il terreno perdutosull’interscambio rispetto ad altri Paesi.Auspica ulteriori approfondimenti al rien-tro del ministro Terzi.

Franco NARDUCCI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, avverte cheè così concluso l’esame preliminare delprovvedimento, che sarà trasmesso alleCommissioni competenti per l’espressionedei pareri. Come di consueto, se non visono specifiche segnalazioni da parte deigruppi, si intende che si sia rinunziato altermine per la presentazione degli emen-damenti. Rinvia quindi il seguito del-l’esame ad altra seduta.

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Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica allaConvenzione tra il Governo della Repubblica italianaed il Governo degli Stati uniti messicani per evitarele doppie imposizioni in materia di imposte sulreddito e per prevenire le evasioni fiscali, conProtocollo, dell’8 luglio 1991, fatto a Città delMessico il 23 giugno 2011.C. 5511 Governo.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Franco NARDUCCI, presidente, nel so-stituire il relatore, onorevole GuglielmoPicchi, impossibilitato a prendere partealla seduta odierna per un impegno in-ternazionale, ricorda che il Protocollo inesame, firmato a Città del Messico il 23giugno 2011, modifica la Convenzioneitalo-messicana del 1991 per evitare ledoppie imposizioni in materia di impostesul reddito e per prevenire le evasionifiscali.

In particolare, il paragrafo A modifical’articolo 3 della Convenzione, introdu-cendo un’innovazione di carattere formalee definitorio relativa alla denominazionedel Ministero dell’economia e delle fi-nanze. Maggiore rilievo presenta a suoavviso il paragrafo B che dispone la so-stituzione dell’articolo 25 (scambio di in-formazioni) della Convenzione del 1991,prevedendo una più ampia cooperazionetra le amministrazioni dei due Paesi com-prensiva, tra il resto, dell’inopponibilitàdel segreto bancario, del rafforzamentodella cooperazione nella lotta all’evasionee dell’adesione agli standard dell’OCSE inmateria.

Rileva che le norme contenute nelnuovo articolo 25 rappresentano l’aspettocentrale del nuovo accordo bilaterale.Esse, infatti, definiscono una nuova basegiuridica per intensificare la cooperazioneamministrativa in materia di scambio diinformazioni, conformemente all’obiettivoprioritario della lotta all’evasione fiscalenonché agli standard dell’Organizzazioneper la cooperazione e lo sviluppo eco-nomico (OCSE). I risultati derivanti dal-

l’applicazione di tale nuovo quadro nor-mativo costituiranno elementi utili al finedell’inclusione del Messico nella whitelist.

Il paragrafo C, infine, stabilisce che ilProtocollo in esame entrerà in vigore, ele relative disposizioni diverranno effi-caci, trenta giorni dopo la data di rice-vimento dell’ultima delle notifiche con lequali gli Stati contraenti si informerannoreciprocamente del completamento delleprocedure interne previste dai rispettiviordinamenti. Il Protocollo resterà in vi-gore sino a quando lo sarà la Conven-zione.

Secondo quanto precisato nella rela-zione illustrativa del provvedimento, lemodifiche apportate dal Protocollo inesame non generano effetti diretti di per-dita gettito per l’erario italiano; anzi, inragione della più efficace azione anti-elusiva e anti-evasione derivante dalle mo-difiche introdotte dal nuovo articolo 25della Convenzione italo messicana del1991, si ritengono prevedibili positivi ef-fetti di gettito, peraltro non quantificabilinella loro entità.

Ricorda che, con le elezioni presiden-ziali del luglio scorso, il Messico è tornatosotto la guida di un leader del PartitoRivoluzionario Istituzionale che aveva go-vernato il Paese per più di 70 anni fino al2000. Vi sono molte aspettative per ilnuovo corso politico del neo-presidentePeña Nieto, che si insedierà in dicembre,anche se la sua elezione non è stataaccompagnata da una larga affermazionedel suo partito nei due rami del Parla-mento rendendo più difficile l’implemen-tazione delle riforme proposte durante lacampagna elettorale.

Segnala che dal punto di vista stretta-mente economico, il Paese ha fatto segnarebuoni risultati dopo la recessione del 2009con una crescita del PIL che nel 2010 hasfiorato il 6 per cento e che ora simantiene nelle previsioni oltre il 3,5 percento all’anno. Anche dal punto di vistadei conti pubblici, la situazione è sottocontrollo con un debito pubblico pari al 35per cento del PIL ed un deficit atteso peril 2013 intorno all’1,5 per cento. La poli-

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tica monetaria ha un ruolo molto delicatoin quanto deve riuscire a trovare unequilibrio fra tassi di interesse tali dagarantire bassa inflazione e da attrarreinvestimenti esteri evitando però un ec-cessivo apprezzamento del peso che depri-merebbe l’export messicano.

Evidenzia che l’interscambio fra Italia eMessico è molto attivo, confermando l’im-portante ruolo del mercato messicano perle merci italiane. Nel 2010, le esportazioniitaliane sono cresciute del 46 per centoriportando immediatamente i valori ailivelli pre-crisi. Grazie a questo recupero,l’Italia si attesta come secondo fornitoreeuropeo del Messico alle spalle della Ger-mania e risulta essere il decimo fra ipartner commerciali del Paese.

Il sottosegretario Marta DASSÙ sotto-linea l’importanza dell’accordo in esameche riguarda un paese con cui le relazionieconomiche sono in grande crescita. Se-gnala il rilievo dei traffici con l’AmericaLatina per contribuire a rilanciare la do-manda estera a fronte della stasi di quellanazionale ed europea. Fa presente come idati relativi al 2011 siano ancora migliori.Osserva che anche la presidenza messi-cana del G20 ha a sua volta favoritol’infittirsi dei rapporti bilaterali. Richiamail grande potenziale di crescita per leimprese italiane non solo nel settore dellecostruzioni, ma anche in quello manifat-turiero. Ricordando le numerose missionidi diplomazia economica svolte nell’area,apprezza l’atteggiamento del Messico e dimolti paesi latinoamericani che non hannoseguito le tentazioni protezionistiche dialtri paesi dello stesso continente. Invitainfine a prendere atto di come si stiaconfigurando un mercato pan-americano,a cavallo tra Stati Uniti ed America Latina,di cui alcuni significativi gruppi italiani sistanno avvantaggiando disegnando nuovegeometrie della presenza economica ita-liana nel mondo.

Franco NARDUCCI, presidente, ricor-dando una missione svolta a Città delMessico da parte di una delegazione dellaCommissione, conferma la vitalità dell’im-

prenditoria italiana in quel paese, lamen-tando tuttavia l’insufficiente appoggio delnostro sistema bancario.

Nessun altro chiedendo di intervenire,avverte che è così concluso l’esame preli-minare del provvedimento, che sarà tra-smesso alle Commissioni competenti perl’espressione dei pareri. Come di consueto,se non vi sono specifiche segnalazioni daparte dei gruppi, si intende che si siarinunziato al termine per la presentazionedegli emendamenti. Rinvia quindi il se-guito dell’esame ad altra seduta.

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle

lingue regionali o minoritarie, fatta a Strasburgo il

5 novembre 1992.

C. 5118 Governo, C. 38 Zeller e C. 265 Mecacci.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in titolo, rinviato nella se-duta del 23 maggio scorso.

Franco NARDUCCI, presidente, comu-nica che sono pervenuti i pareri favorevolidelle Commissioni Giustizia, Finanze, Cul-tura e Lavoro, mentre la CommissioneTrasporti e la Commissione parlamentareper le questioni regionali hanno espressoparere favorevole con condizioni e la Com-missione affari costituzionali non si èancora pronunciata. Segnala, infine, che laCommissione Bilancio, in data 13 settem-bre 2012, ha invece richiesto alla Com-missione di merito di valutare, anche tra-mite la richiesta di un’eventuale relazionetecnica, la necessità di una copertura fi-nanziaria derivante dall’estensione dellatutela prevista dalla Carta europea alleminoranze Rom e Sinti.

Mario BARBI (PD), relatore, prendeatto della laboriosità dell’iter del provve-dimento su cui, nonostante i molti mesitrascorsi, non si sono ancora espresse tuttele commissioni competenti in sede consul-tiva, in particolare le cosiddette « commis-sioni-filtro ». Quanto alla richiesta dellaCommissione Bilancio, ne rileva l’origina-

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lità almeno rispetto alla prassi seguita inmateria di ratifiche di convenzioni inter-nazionali. Restando il fatto essenzialedella problematicità della copertura finan-ziaria che è stata comunque evidenziata,propone una pausa di riflessione, ria-prendo il termine per la presentazione diemendamenti.

Franco NARDUCCI, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, nel rinviareil seguito dell’esame ad altra seduta, pro-pone quindi di fissare, alle ore 17 di lunedì19 novembre il nuovo termine per lapresentazione degli emendamenti.

La Commissione conviene.

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concer-

nente la competenza, la legge applicabile, il ricono-

scimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia

di responsabilità genitoriale e di misure di prote-

zione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996.

C. 3858 Di Biagio, C. 3739 Volontè, C. 3906 Di

Stanislao e C. 3947 Schirru.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione diun nuovo testo).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato da ultimo nellaseduta del 30 maggio 2012.

Francesco TEMPESTINI (PD), relatore,manifesta perplessità circa il metodo, pa-lesatosi anche nell’esame del provvedi-mento precedente, a cui la presente le-gislatura ha abituato le commissioni par-lamentari, in relazione all’incombenzadegli equilibri finanziari che sta deter-minando una sorta di distorsione nell’iterlegislativo. Paventa infatti il pericolo cheragioni di ordine finanziario coprano al-tre non confessate contrarietà. Ribadisceal riguardo la convinzione già espressache vi sia un tentativo di sabotaggio diuna ratifica che sarebbe invece un atto diciviltà giuridica, presumibilmente da ri-ferirsi all’ostilità nei confronti dell’istitutoislamico della kafala.

Quanto al merito della lettera inviatadal presidente della Commissione Bilancio,osserva che la proposta di legge in esamereca comunque una clausola di invarianzafinanziaria, che considera prioritario man-tenere, anche con riferimento all’attualesituazione dei conti pubblici. In ragionedella necessità di portare avanti entro lafine della legislatura la ratifica in oggetto,annuncia di avere predisposto un emen-damento sostitutivo dell’articolo 5 (vediallegato 3), che semplifica l’assetto ammi-nistrativo dell’autorità centrale previstadall’articolo 29 della Convenzione, limitan-dosi a prevedere la modifica della deno-minazione e della composizione dell’at-tuale Commissione per le adozioni inter-nazionali istituita presso la Presidenza delConsiglio dei ministri. Il divieto di elevarnecomunque il numero dei componentiesclude la sussistenza di ulteriori oneri.Rileva altresì che, quanto alle esigenze dinuovo personale per far fronte ai nuovicompiti derivanti dall’attuazione dellaConvenzione dell’Aja, l’utilizzo di unitàcomandate da altre pubbliche amministra-zioni esclude parimenti l’onerosità delprovvedimento.

Invita la Commissione ad approvarel’emendamento da lui presentato affinchéanche la Commissione Bilancio possaesprimere il proprio parere favorevole.Sottolinea in proposito che ogni ulterioredilazione non potrebbe che apparire ten-denziosa e strumentale, a fronte dell’im-procrastinabile esigenza di colmare unalacuna giuridica adempiendo ad un ob-bligo internazionale liberamente sotto-scritto.

Il sottosegretario Marta DASSÙ, ricor-dando come l’oggetto del provvedimentorichiami la competenza prevalente del Mi-nistero della giustizia, ribadisce l’orienta-mento del Ministero degli affari esterifavorevole alla ratifica unitamente all’im-pegno per la presentazione di un disegnodi legge governativo. Concorda con il re-latore sul valore in termini di civiltà dellatematica che fa oggetto della convenzionein esame, ma esclude che possano esservialtre questioni oltre a quelle collegate alla

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copertura finanziaria di cui alle osserva-zioni della Commissione Bilancio, a cuil’emendamento presentato, su cui siesprime in senso favorevole, intende porrerimedio.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) manifestavivo apprezzamento per l’odierna ricalen-darizzazione del provvedimento da partedella III Commissione. Condivide piena-mente le considerazioni svolte dal relatoree dichiara di appoggiare l’emendamentoda lui presentato. Ribadendo al Governol’esigenza che rispetti la promessa fatta alParlamento di presentare un proprio di-segno di legge per facilitare l’iter dellaratifica, auspica che si faccia un passoavanti dal momento che la Convenzionedell’Aja, risalente all’ormai lontano 1996,

merita di essere introdotta nell’ordina-mento italiano per aggiornarlo ed armo-nizzarlo ai tempi nuovi ed alla realtàsociale. Auspica conclusivamente che en-tro la fine della legislatura la ratifica inparola possa avere luogo.

La Commissione approva l’emenda-mento 5.100 del relatore.

Franco NARDUCCI, presidente, avverteche il provvedimento in titolo sarà ulte-riormente trasmesso, nel testo risultantedall’emendamento approvato, alle Com-missioni competenti in sede consultiva erinvia il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 16.15.

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ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-07737 Renato Farina: Sulla condizionedei cristiani in Pakistan.

TESTO DELLA RISPOSTA

Nel ringraziare l’On. Farina per que-st’interrogazione, che porta all’attenzionedella Commissione un caso che è statoseguito personalmente e con grande atten-zione dal Ministro Terzi, vorrei rassicu-rare sul fatto che la bambina cristianaaccusata di blasfemia ed arrestata il 16agosto a Islamabad è stata scarcerata il 7settembre scorso. Al momento è custoditain stato di libertà provvisoria in luogoprotetto e segreto, in attesa dello svolgi-mento del procedimento pendente a suocarico.

Secondo una prima ricostruzione deifatti, la piccola Rimsha, affetta da disabi-lità mentale, sarebbe stata sorpresa abruciare dei rifiuti contenenti pagine di untesto che riporta versi coranici. Le indaginiavviate hanno poi portato all’arresto delprincipale accusatore di Rimsha, l’Imamdella moschea del quartiere, accusato daisuoi stessi collaboratori di avere inseritonei rifiuti bruciati dalla bambina pagine ditesti sacri. L’obiettivo, secondo alcuni te-stimoni, sarebbe stato quello di cacciare lefamiglie cristiane dal quartiere in quantostanziate su terreni oggetto di speculazioneedilizia.

La liberazione di Rimsha e l’arrestodell’Imam costituiscono un segnale senzaprecedenti. L’atto del magistrato che hadeciso la scarcerazione è stato certa-mente facilitato dalle prese di posizioneassunte fin dalle prime ore, oltre che dalConsigliere per le minoranze religiosePaul Bhatti e dal Ministro per l’ArmoniaNazionale Gill, anche dallo stesso Presi-dente Zardari, dal Ministro dell’Interno,dalla società civile e dai leader di partitiislamisti quali Jamat-e-Islami e di movi-

menti estremisti islamici quali il Consiglioper la Difesa del Pakistan e Jamat Ahl-e-Hadith. Immediate reazioni a favoredella scarcerazione si erano avute ancheda gran parte della comunità internazio-nale. L’Italia e l’Unione Europea sonostate le prime ad effettuare un appositopasso sulle Autorità pakistane, per rap-presentare la propria attenzione e preoc-cupazione per la vicenda.

Nonostante le pressioni internazionali,vorrei sottolineare come la positiva evolu-zione descritta sia stata originata princi-palmente dall’interno della società paki-stana, innestando nuove e favorevoli di-namiche, con autorevoli pubbliche prese diposizione contro la violenza interconfes-sionale e l’estremismo. Sulla scia dell’epi-sodio di Rimsha, e di altri analoghi controle minoranze sciite, a fine settembre èstato presentato al Parlamento un disegnodi legge per l’incremento dei seggi inAssemblea Nazionale e Senato riservatialle minoranze. In precedenza era statoistituito un nuovo Ministero per l’ArmoniaNazionale ed erano state lanciate delleiniziative a favore del dialogo interreli-gioso, tra le quali va certamente menzio-nata quella che ha portato alla recenteratifica da parte pakistana delle Conven-zioni sui Diritti Civili e Politici e Contro laTortura. Il Presidente Zardari ha inoltreribadito in più occasioni l’impegno delGoverno a favore delle minoranze.

A fronte di questi sviluppi, resta note-vole il divario tra l’apertura delle Istitu-zioni e la situazione sul terreno, nell’am-bito di una società dove il contesto poli-tico, economico e di sicurezza hanno fa-vorito la diffusione dell’intolleranza. Di

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fatto continuano a verificarsi discrimina-zioni ed episodi di violenza settaria ereligiosa in tutte le aree del Pakistan. Adessere colpiti sono sia gli sciiti che le settesunnite moderate, oltre che le minoranzenon musulmane (circa il 5 per cento fraindù, cristiani, sikh, buddisti, parsi, baha’i,ahmadi). Alla radice di tali episodi sitrovano una crescente intolleranza e fa-natismo, ma anche povertà, disoccupa-zione, frustrazione per una situazione so-ciale ed economica gravemente deterio-rata. Non è un caso che la stragrandemaggioranza degli episodi di intolleranzaabbia luogo in situazioni in cui vittime ecarnefici sono accomunati da povertà,analfabetismo ed emarginazione.

In questo contesto, l’Italia resta alfianco della autorità pakistane per aiutarlea far uscire il Paese dalla spirale dellapovertà e dell’estremismo, avviando unprocesso di profondo rinnovamento. Ilrispetto dei diritti umani e delle libertàcivili, e in particolare della tutela delleminoranze, è, in tal senso, essenziale ed èun tema regolarmente sollevato durantecolloqui politici con le autorità di Islama-bad, sia dalla nostra Ambasciata che du-rante i contatti del Ministro Terzi con lasua omologa Hina Rabbani Khar, e con ilConsigliere Paul Bhatti. Lo stesso Presi-dente Monti aveva sollevato l’argomento

della libertà religiosa in Pakistan in unincontro dello scorso aprile con il suoomologo pakistano Gilani a margine delForum di Boao.

Sul piano più generale, il Governoitaliano, resta impegnato in maniera prio-ritaria per tenere alta l’attenzione dellaComunità internazionale sugli episodi diviolenza ai danni di minoranze religiose.

Per quanto concerne in particolare leNazioni Unite, l’Italia si sta adoperandoaffinché anche quest’anno l’Assemblea Ge-nerale possa approvare consensualmenteuna risoluzione in materia. A tal propo-sito, e per sottolineare il carattere priori-tario del tema, il Ministro Terzi, di con-certo con il suo omologo giordano, hapromosso a New York in settembre scorsoun evento collaterale sul ruolo della so-cietà civile e dell’educazione ai dirittiumani come strumenti per la promozionedella tolleranza religiosa.

In ambito europeo, merita infine se-gnalare come il 25 giugno scorso, il Con-siglio Affari Esteri abbia adottato la NuovaStrategia dell’Unione Europea sui DirittiUmani, nella quale, grazie anche all’espli-cita richiesta più volte formulata dal Mi-nistro Terzi, la tutela della libertà direligione viene annoverata tra le principalipriorità.

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ALLEGATO 2

Interrogazione n. 5-08346 Narducci: Sui corsi di linguae cultura italiana in Svizzera.

TESTO DELLA RISPOSTA

I corsi di lingua italiana a favore dellenostre collettività all’estero – avviati ini-zialmente per mantenere vivo il legamecon la lingua di origine – sono divenutinegli anni uno strumento cruciale dellastrategia generale di diffusione dell’ita-liano all’estero grazie alla loro capillarepresenza nelle scuole locali.

Il loro successo ha contribuito a carat-terizzare l’italiano come lingua della cul-tura. La presenza diffusa di questi corsi hareso possibile la formazione di un ampiobacino di utenza grazie al quale si sonopotuti raggiungere stadi avanzati di ap-prendimento della lingua sia a livello li-ceale e universitario.

Parallelamente si è intensificatal’opera di razionalizzazione delle inizia-tive di promozione linguistica proprio alfine di promuovere l’integrazione deicorsi di italiano nei sistemi locali, ancheper fronteggiare in un’ottica di ottimiz-zazione delle risorse la contrazione deglistanziamenti che si è purtroppo riflessaanche sui contributi agli enti gestori.Questo approccio è quello ritenuto piùrispondente alla complessiva azione dipromozione della lingua e cultura italianaall’estero.

In questo contesto, va sottolineata lasignificativa integrazione di due milioni dieuro destinati agli enti gestori dei corsi dilingua e cultura italiana, propiziata nelluglio scorso dall’approvazione del decretosul rinvio delle elezioni Comites e CGIEgrazie al contributo del Parlamento e conil sostegno del Governo ed in particolaredel Ministro degli Esteri Terzi. È stato cosìpossibile dare un importantissimo segnaledi attenzione alle politiche in questo set-

tore. L’erogazione dei due milioni agli entigestori è già in corso da parte dellacompetente Direzione Generale.

Nel ripartire queste risorse, è stataassicurata un’attenzione prioritaria aglienti gestori che operano in circoscrizioniconsolari – come quelle in Svizzera –dove hanno concluso il proprio mandato,senza poter esser sostituiti, alcuni docentidi ruolo per effetto delle disposizioni con-tenute nel provvedimento del Governosulla « spending review ». L’obiettivo èstato quindi anche quello di compensare,per quanto possibile, tale riduzione, attra-verso una presa in carico da parte deglienti gestori delle attività svolte dai docentirientrati in Italia.

In tale contesto, la Svizzera costituisceun Paese di prioritaria importanza per lapromozione della lingua e della culturaitaliana. Ciò è testimoniato dagli ingenticontributi erogati nel corso degli anniagli enti gestori in Svizzera. Anche nel2012 gli enti gestori operanti in Svizzerahanno ricevuto una quota rilevante deifondi disponibili (il 16 per cento deltotale, ovvero 1 milione e 370 mila eurosugli 8,3 milioni complessivi sul relativocapitolo). La Farnesina confida per il2013, compatibilmente con il quadro fi-nanziario, di assegnare fondi in linea eauspicabilmente maggiori rispetto al-l’anno corrente.

Come sopra accennato, vorrei infineconfermare che la strategia per l’integra-zione dei corsi nelle scuole locali costi-tuisce un obiettivo prioritario per l’Am-ministrazione. Da questo punto di vista,i corsi di italiano organizzati dagli entigestori hanno mostrato nel tempo pro-

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gressi significativi in termini di integra-zione nei curricula scolastici svizzeri. Ne-gli ultimi anni si è peraltro registrataun’inevitabile flessione nel numero delleiniziative che non può essere imputatasolo al volume dei contributi agli entigestori ma è da ricondurre anche all’og-gettiva minore richiesta di corsi da partedi un’utenza sempre più integrata nelsistema scolastico e sociale locale.

La Farnesina rimane impegnata lungoqueste direttrici. Le modalità per un ul-teriore rafforzamento della cooperazionebilaterale ai fini di una sempre maggioreintegrazione dei corsi nei percorsi scola-stici svizzeri sarà approfondita anche nelcorso della prossima riunione della Ven-tiduesima Commissione Culturale Italo-Svizzera che si terrà a Berna il prossimo15 novembre.

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ALLEGATO 3

Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza,la legge applicabile, il riconoscimento, l’esecuzione e la cooperazionein materia di responsabilità genitoriale e di misure di protezione deiminori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996 (C. 3858 Di Biagio, C. 3739

Volontè, C. 3906 Di Stanislao e C. 3947 Schirru).

EMENDAMENTO

ART. 5.

Sostituirlo con il seguente:

ART. 5.

(Autorità centrale).

1. In attuazione delle disposizioni pre-viste dall’articolo 29 della Convenzione,l’Italia designa come autorità centrale laCommissione per le adozioni internazio-nali, di cui all’articolo 38 della legge 4maggio 1983, n. 184 e successive modifi-cazioni.

2. Il Presidente del Consiglio dei Mini-stri, di concerto con i Ministri del lavoroe delle politiche sociali, della giustizia,degli affari esteri, dell’interno e per lacooperazione internazionale e l’integra-zione, entro due mesi dalla data di entratain vigore della presente legge, provvede adadottare un regolamento, da emanare aisensi dell’articolo 17, comma 1, della legge

23 agosto 1988, n. 400, che modifica ildecreto del Presidente della Repubblica 8giugno 2007, n. 108, per definire, ai finiprevisti dalla Convenzione, l’organizza-zione ed il funzionamento della Commis-sione di cui al comma 1, nonché la suacomposizione, la cui consistenza numericanon può eccedere, in ogni caso, quellafissata dall’articolo 4 del decreto del Pre-sidente della Repubblica n. 108 del 2007.Con il medesimo regolamento sono altresìdeterminate le forme di collaborazionedella Commissione con le altre pubblicheamministrazioni, nonché le modalità ed icriteri numerici per l’utilizzo del personalecomandato da altre pubbliche amministra-zioni da assegnare alla Commissione,senza oneri aggiuntivi.

3. La Commissione, di cui al comma 1,assume la nuova denominazione di « Com-missione per la protezione dei minori eper le adozioni internazionali ».

5. 100. Il Relatore.

(Approvato)

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IV COMMISSIONE PERMANENTE

(Difesa)

S O M M A R I O

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sul reclutamento del personale militare dei ruoli della truppa a diecianni dal decreto legislativo n. 215 del 2001.

Audizione del Comandante del Comando della Squadra Aerea, Gen. Sq. A. Tiziano Tosi(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’Agenzia del Territorio nell’ambito della discussione dellerisoluzioni n. 7-00793 Ascierto, sull’attuazione dell’articolo 402 del decreto del Presidentedella Repubblica 15 marzo 2010 n. 90, con riguardo al rilascio e alla durata delleconcessioni per la realizzazione di alloggi di servizio della Difesa, nonché alla determi-nazione dei canoni per gli alloggi realizzati o ristrutturati e n. 7-00999 De Angelis, sulprogramma pluriennale di acquisizione di alloggi della Difesa e sulla modalità di gestionee alienazione del patrimonio alloggiativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

SEDE REFERENTE:

Disposizioni concernenti la vendita, l’usufrutto e i canoni degli alloggi del Ministero delladifesa. C. 5154 Di Biagio, C. 5160 Biancofiore, C. 5400 Rugghia e C. 5491 Bosi (Esamee rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Edmondo CIRIELLI.

La seduta comincia alle 13.20.

Indagine conoscitiva sul reclutamento del personale

militare dei ruoli della truppa a dieci anni dal

decreto legislativo n. 215 del 2001.

Audizione del Comandante del Comando della Squa-

dra Aerea, Gen. Sq. A. Tiziano Tosi.

(Svolgimento e conclusione).

Edmondo CIRIELLI, presidente, avverteche la pubblicità dei lavori della sedutaodierna sarà assicurata anche attraverso

l’attivazione di impianti audiovisivi a cir-cuito chiuso, la trasmissione televisiva sulcanale satellitare della Camera dei depu-tati, nonché la trasmissione diretta sullaweb-tv del sito Internet della Camera deideputati.

Introduce, quindi, l’audizione.

Tiziano TOSI, Comandante del Co-mando della Squadra Aerea, svolge unarelazione sui temi oggetto dell’audizione.

Intervengono quindi i deputati FilippoASCIERTO (PdL), Francesco Saverio GA-ROFANI (PD), Rosa Maria VILLECCO CA-LIPARI (PD) e Edmondo CIRIELLI, pre-sidente.

Tiziano TOSI, Comandante del Co-mando della Squadra Aerea, risponde aiquesiti e alle osservazioni formulate.

Martedì 6 novembre 2012 — 65 — Commissione IV

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Edmondo CIRIELLI, presidente, ringra-zia gli intervenuti e dichiara conclusal’audizione.

La seduta termina alle 14.15.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

AUDIZIONI INFORMALI

Martedì 6 novembre 2012.

Audizione di rappresentanti dell’Agenzia del Territo-

rio nell’ambito della discussione delle risoluzioni

n. 7-00793 Ascierto, sull’attuazione dell’articolo 402

del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo

2010 n. 90, con riguardo al rilascio e alla durata delle

concessioni per la realizzazione di alloggi di servizio

della Difesa, nonché alla determinazione dei canoni

per gli alloggi realizzati o ristrutturati e n. 7-00999 De

Angelis, sul programma pluriennale di acquisizione di

alloggi della Difesa e sulla modalità di gestione e

alienazione del patrimonio alloggiativo.

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.15 alle 15.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Giacomo CHIAPPORI. –Interviene il sottosegretario di Stato per ladifesa, Filippo Milone.

La seduta comincia alle 15.

Disposizioni concernenti la vendita, l’usufrutto e i

canoni degli alloggi del Ministero della difesa.

C. 5154 Di Biagio, C. 5160 Biancofiore, C. 5400

Rugghia e C. 5491 Bosi.

(Esame e rinvio – Nomina di un Comitatoristretto).

La Commissione inizia l’esame delleproposte di legge in titolo.

Marcello DE ANGELIS (PdL), relatore,osserva che le proposte in esame trattano– con alcune differenze ma anche conampie similitudini – il tema della venditadegli alloggi della Difesa e della determi-nazione dei canoni.

Si tratta di un argomento noto inquanto è già stato oggetto di attenzione siain sede di espressione dei pareri su atti delGoverno sia in sede di esame di atti diindirizzo, tanto in Commissione quanto inAssemblea. Peraltro, la Commissione staproprio in queste settimane svolgendo unampio ciclo di audizioni nell’ambito di duerisoluzioni concernenti la problematica delfabbisogno abitativo dei militari a seguitodella professionalizzazione dello stru-mento militare.

In considerazione dell’imminente ri-presa dei lavori dell’Assemblea, ritieneopportuno non soffermarsi nel dettagliosugli specifici contenuti delle singole pro-poste di legge, per la cui disamina giudicasicuramente più efficace rinviare alla do-cumentazione, a suo avviso particolar-mente pregevole, predisposta dagli uffici.

Evidenzia tuttavia che le proposte dilegge presentano un comune denominatorerappresentato dall’esigenza di risolvereproblemi complessi che si trascinano daanni, sia sul fronte delle procedure divendita che sul piano della fissazione dicanoni di concessione e locazione adeguatialla tipologia di immobile e di utente.Auspica pertanto che si possa pervenirerapidamente alla formulazione di un testounificato ampiamente condiviso. Per talimotivi, propone quindi di procedere dasubito alla costituzione di un Comitatoristretto.

Il sottosegretario Filippo MILONE siriserva di intervenire in una successivaseduta, a conclusione dei lavori del comi-tato ristretto.

Michaela BIANCOFIORE (PdL) rilevache le proposte di legge in esame affron-tano un tema assai delicato perché ri-guarda moltissime famiglie non abbienti,in Trentino ma anche in altre zone delterritorio nazionale, che stanno affron-

Martedì 6 novembre 2012 — 66 — Commissione IV

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tando una situazione difficile, come quelladi ritrovarsi senza una casa, per di più inun momento di grave e perdurante crisieconomica. Concorda, pertanto con la pro-posta del relatore di giungere rapidamentea un testo unificato delle varie proposte,richiamando l’attenzione del Governo suun aspetto non secondario. La presenta-zione delle proposte risale a un periodoantecedente l’estate del 2012, quando an-cora non erano state emesse pronunce daparte di organi del potere giudiziario daglieffetti dirompenti. Si riferisce, in primoluogo, all’affermazione della Corte deiconti secondo cui la categoria dei sinetitulo non può e non deve essere consi-derata alla stregua di occupanti abusivi diimmobili e, in secondo luogo, alla recentesentenza del TAR del Lazio che ha accolto

i ricorsi presentati avverso provvedimentidi rideterminazione dei canoni nei con-fronti di soggetti non più titolari dellaconcessione all’alloggio. Per tale ragioniinvita il Governo a tenere in debito contoqueste sentenze.

La Commissione approva la propostadel relatore di costituzione di un comitatoristretto.

Giacomo CHIAPPORI, presidente, av-verte che i componenti del comitato ri-stretto saranno designati sulla base delleindicazioni dei gruppi. Nessun altro chie-dendo di intervenire, rinvia quindi il se-guito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.15.

Martedì 6 novembre 2012 — 67 — Commissione IV

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V COMMISSIONE PERMANENTE

(Bilancio, tesoro e programmazione)

S O M M A R I O

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 68

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge distabilità 2013). C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per iltriennio 2013-2015. C. 5535 Governo (Seguito dell’esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . 68

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 6 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.40 alle 14 e dalle 19.45 alle 20.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Giancarlo GIORGETTI. –Interviene il sottosegretario di Stato perl’economia e le finanze Gianfranco Polillo.

La seduta comincia alle 14.

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale

e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013).

C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finan-

ziario 2013 e bilancio pluriennale per il triennio

2013-2015.

C. 5535 Governo.

(Seguito dell’esame congiunto e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti, rinviato, da ul-timo, nella seduta di lunedì 5 novembre.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, fapresente che la decisione in ordine allerichieste di riesame delle valutazioni re-lative all’ammissibilità delle proposteemendative comunicate nella seduta diieri, sarà resa alle ore 14.30. Nessunochiedendo di intervenire, sospende la se-duta.

La seduta, sospesa alle ore 14.05, ri-prende alle 14.45.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, co-munica che sono pervenute tutte le Rela-zioni approvate dalle Commissioni compe-tenti per materia. Comunica, altresì, che ilPresidente dell’Autorità per le garanzienelle comunicazioni, Angelo Marcello Car-dani, con lettera in data 24 ottobre 2012,ha trasmesso una segnalazione indirizzataal Governo concernente la revisione delledisposizioni di cui all’articolo 12, comma35, del disegno di legge C. 5534-bis, re-cante « Disposizioni per la formazione delbilancio annuale dello Stato (legge di sta-

Martedì 6 novembre 2012 — 68 — Commissione V

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bilità 2013). Ricordo che analoga segnala-zione era stata trasmessa dal Presidentedell’Autorità per l’energia elettrica e il gas.Copia della lettera è in distribuzione. Se-gnala che l’emendamento Causi 4.43 èstato sottoscritto dall’onorevole Iannuzzi,l’emendamento Lulli 12.301 è stato sotto-scritto dall’onorevole Velo, l’emendamentoGalletti 12.251 è stato sottoscritto daglionorevoli Paglia, Di Biagio e Menia,l’emendamento Tullo 7.129 è stato sotto-scritto dagli onorevoli Cassinelli e Scan-droglio.

Avverte che per un mero errore mate-riale l’emendamento 7.169 della VIII Com-missione, identico all’emendamento Mo-rassut 7.77, non è stato dichiarato inam-missibile e pertanto non sarà posto invotazione.

Comunica che la presidenza ha valu-tato le richieste di riesame delle valuta-zioni espresse nella seduta di ieri in ordineall’ammissibilità delle proposte emenda-tive.

Avverte che, ad una ulteriore valuta-zione e sulla base degli elementi addottidai presentatori, possono essere ritenuteammissibili le seguenti proposte emenda-tive:

Baccini 3.20, avendo finalità analogaalle disposizioni di cui all’articolo 6,comma 3, relative al blocco delle azioniesecutive per le aziende sanitarie locali,dispone tale blocco per l’Ente per losviluppo dell’irrigazione e la trasforma-zione Fondiaria in Puglia e Lucania (EI-PLI). A seguito della riammissione di taleproposta emendativa, devono considerarsiammissibili anche gli identici Catanoso3.13 e 4.52 della XIII Commissione;

Fugatti 5.14, limitatamente al primoperiodo, che prevede che la provinciaautonoma di Trento sopprima le comunitàdi valle;

Marinello 7.191, volto ad escludereprofessionisti e lavoratori autonomi dal-l’assoggettamento dell’IRAP, riconducibile,ad una più attenta valutazione alle dispo-

sizioni di cui all’articolo 11, comma 3,lettera b), della legge n. 196 del 2009;

Alberto Giorgetti 12.40, che reca di-sposizioni relative al quantum del prelievosui giochi attraverso un rinvio dell’appli-cazione dell’addizionale sulle vincite supe-riori ai 500 euro e la misura del prelievoerariale unico;

Alberto Giorgetti 12.45, che consentel’accertamento con adesione per il prelievoerariale unico e l’imposta unica di cui aldecreto legislativo n. 504 del 1998 e recadisposizioni suscettibili di determinaremaggiori entrate erariali;

gli identici Alberto Giorgetti 12.49 eBernardo 12.101, che dispongono una ria-pertura dei termini di applicazione delladisciplina fiscale sulla rivalutazione di ter-reni e partecipazioni, suscettibile di deter-minare maggiori entrate erariali. A seguitodella riammissione di tali proposte emen-dative, devono considerarsi ammissibilianche gli identici Bitonci 12.121, Ciccanti12.154, De Micheli 12.317 e Marsilio12.347;

Duilio 12.175, limitatamente allaparte consequenziale, che reca una ridu-zione in Tabella E. L’espunzione dellaparte relativa all’introduzione del comma38 è idonea a sanare anche il difetto dicopertura e pertanto l’emendamento verràposto in votazione riferito alla Tabella E;

Fugatti 12.03, che prevede un rior-dino degli incentivi pubblici alle impresedal quale devono derivare risparmi noninferiori a 2 miliardi di euro, da destinarealla riduzione della pressione fiscale e acontenere l’incremento dell’IVA;

Nannicini 12.012, limitatamente alladestinazione delle maggiori risorse rive-nienti dalla modifica della disciplina fi-scale relativa alle vincite da gioco ai co-muni per interventi realizzati in deroga alpatto di stabilità interno; devono pertantoritenersi espunte, al comma 2, per estra-neità di materia, le parole: « per il con-trasto alla ludopatia, e »;

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Conferma invece la valutazione diinammissibilità per le seguenti proposteemendative:

Ceroni 3.16, recante disposizione or-dinamentale volta ad estendere alle risorsedelle istituzioni scolastiche giacenti anchesu conti correnti postali l’obbligo di estin-zione e versamento presso la tesoreriaunica;

Cazzola 3.18, recante disposizioni or-dinamentali volte a consentire alle pub-bliche amministrazioni l’utilizzo delle gra-duatorie vigenti per l’assunzione di perso-nale e pertanto in contrasto con le dispo-sizioni di cui all’articolo 11, comma 3,della legge n. 196 del 2009;

Saglia 3.50, recante disposizioni dicarattere ordinamentale per lo svolgi-mento delle attività di gestione di rifiuti edi bonifica;

Narducci 3.83, recante disposizioni dicarattere ordinamentale e di sviluppo re-lativa ad agevolazioni per le spese dispedizione per i giornali editati dalle as-sociazioni che operano in favore dell’emi-grazione;

Saglia 3.104, volto a rendere facolta-tivo l’affidamento ad una società parteci-pata al 100 per cento dal Ministero del-l’economia e delle finanze del compito diprovvedere alla stima dei costi, alla sele-zione delle proposte per la realizzazionedelle nuove infrastrutture penitenziarie, inquanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale e pertanto non riconducibilial contenuto proprio della legge di stabi-lità;

Gelmini 3.05, Ciccanti 8.368 e Lulli12.061, in quanto, essendo volti all’intro-duzione di un nuovo credito di impostaper sostenere la ricerca e lo sviluppo, nonpossono essere ricondotti alle finalità pre-viste ai sensi dall’articolo 11, comma 3,lettera b), della legge n. 196 del 2009,richiamato dal presentatore;

Narducci 4.8, volto a disciplinare ilcollocamento fuori ruolo dei professoriordinari che svolgono attività clinica al-

l’interno dei policlinici universitari, inquanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale in espresso contrasto con ledisposizioni di cui all’articolo 11, comma3, della legge n. 196 del 2009;

Poli 4.11, volto a prevedere l’obbligoper i soggetti tenuti al versamento dicontributi di comunicare all’INPS la pro-pria casella di posta elettronica certificata,che reca quindi disposizioni di carattereordinamentale, in espresso contrasto conle disposizioni di cui all’articolo 11,comma 3, della legge n. 196 del 2009;

Poli 4.15, volto a prevedere che lacasella di posta elettronica assegnata dallepubbliche amministrazioni ai propri di-pendenti costituisca domicilio digitale deldipendente medesimo, che reca quindidisposizioni di carattere ordinamentale, inespresso contrasto con le disposizioni dicui all’articolo 11, comma 3, della leggen. 196 del 2009;

Delfino 4.18, volto a disciplinare ilpassaggio di funzioni e compiti dal sop-presso Istituto nazionale di ricerca per glialimenti e la nutrizione (INRAN) al Con-siglio per la ricerca e la sperimentazionein agricoltura (CRA), in quanto reca di-sposizioni di carattere ordinamentale, inespresso contrasto con le disposizioni dicui all’articolo 11, comma 3, della leggen. 196 del 2009;

Saglia 4.22, volto a consentire all’Isti-tuto superiore per la protezione e laricerca ambientale l’utilizzazione delle ri-sorse del soppresso Istituto Centrale per laRicerca Scientifica e Tecnologica applicataal Mare (ICRAM), in quanto reca dispo-sizioni di carattere ordinamentale, inespresso contrasto con le disposizioni dicui all’articolo 11, comma 3, della leggen. 196 del 2009;

Cera 5.9, che differisce l’efficaciadelle cause di incompatibilità previste perdeputati, senatori e titolari di cariche digoverno rispetto a cariche pubbliche elet-tive di natura monocratica relativa adorgani di governo di enti territoriali conpopolazione superiore a 5.000 abitanti, in

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quanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale, in espresso contrasto con ledisposizioni di cui all’articolo 11, comma3, della legge n. 196 del 2009;

Miotto 6.37, volto all’erogazione di uncontributo all’Unione italiana ciechi e chereca pertanto una disposizione di caratteremicrosettoriale in contrasto con il comma3 dell’articolo 11 della legge n. 196 del2009;

gli identici Alberto Giorgetti 7.13 eCiccanti 7.98, che modificano la disciplinasugli affidamenti diretti da parte di societàcontrollate direttamente o indirettamentedalla pubblica amministrazione, preve-dendo a tal fine l’espresso richiamo del-l’articolo 218 del codice degli appalti, inquanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale, in espresso contrasto con ledisposizioni di cui all’articolo 11, comma3, della legge n. 196 del 2009;

Alberto Giorgetti 7.14 e Ciccanti 7.95,che dispongono che le pubbliche ammini-strazioni siano tenute ad avvalersi, per leproprie comunicazioni a mezzo posta, diservizi aventi requisiti di qualità non in-feriori a quelli dei servizi postali univer-sali, in quanto reca quindi disposizioni dicarattere ordinamentale, in espresso con-trasto con le disposizioni di cui all’articolo11, comma 3, della legge n. 196 del 2009;

Margiotta 7.72, in quanto reca dispo-sizioni di carattere organizzatorio e ordi-namentale in materia di decadenza digestioni commissariali, in espresso contra-sto con le disposizioni di cui all’articolo11, comma 3, della legge n. 196 del 2009;

Marinello 7.83, che prevede una de-roga nell’applicazione della riduzione dispesa al 50 per cento per acquisto, ma-nutenzione e noleggio di autovetture daparte delle pubbliche amministrazioni avantaggio delle società a totale partecipa-zione pubblica di interesse generale senzaperdite negli ultimi tre anni, in quantoreca disposizioni di carattere ordinamen-tale, in espresso contrasto con le disposi-zioni di cui all’articolo 11, comma 3, dellalegge n. 196 del 2009;

Marinello 7.84, volto a prevederel’utilizzo da parte di tutte le pubblicheamministrazioni della piattaforma tecno-logica e delle piattaforme di incasso epagamento comuni, in quanto reca quindidisposizioni di carattere ordinamentale,che, pur potendo potenzialmente compor-tare minori spese si pongono in espressocontrasto con le disposizioni di cui all’ar-ticolo 11, comma 3, lettera i), della leggen. 196 del 2009;

Marinello 7.85, che prevede una spe-cificazione nella norma che identifica lesocietà controllate dalle p.a. ai fini del-l’applicazione della riduzione di spesa al50 per cento per acquisto, manutenzione enoleggio di autovetture, in quanto recadisposizioni di carattere ordinamentale inespresso contrasto con le disposizioni dicui all’articolo 11, comma 3, della leggen. 196 del 2009;

Occhiuto 7.104, che dispone l’obbligoda parte di un qualsiasi soggetto chefruisca di benefici o sovvenzioni pubblicidi consentire la consultazione telematicarelativa alla gestione del beneficio, inquanto reca disposizioni di carattere or-ganizzatorio ovvero ordinamentale inespresso contrasto con le disposizioni dicui all’articolo 11, comma 3, della leggen. 196 del 2009;

Giovanelli 7.108, che prevede un’au-torizzazione di spesa per interventi con-nessi alle eccezionali avversità atmosferi-che sul territorio nazionale del febbraio2012, in quanto reca disposizioni di ca-rattere microsettoriale in contrasto con ledisposizioni di cui all’articolo 11, comma3, della legge n. 196 del 2009;

Boccia 7.135, che prevede che lerisorse disponibili nel bilancio autonomodella Presidenza del Consiglio dei Ministridestinate alle politiche di Ministri senzaportafoglio o sottosegretari delegati deb-bano avere una destinazione specifica, inquanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale, ponendosi in espresso con-trasto con le disposizioni di cui all’articolo11, comma 3, lettera i), della legge n. 196del 2009;

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Boccia 7.136, volto a disciplinare l’ac-quisto da parte della Presidenza del Con-siglio dei ministri – Dipartimento perl’informazione e l’editoria di notiziari eservizi informativi di agenzie di stampa, inquanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale, ponendosi in espresso con-trasto con le disposizioni di cui all’articolo11, comma 3, lettera i), della legge n. 196del 2009;

Boccia 7.137, volto a sottoporre laSIAE al controllo della Corte dei Conti, inquanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale, ponendosi in espresso con-trasto con le disposizioni di cui all’articolo11, comma 3, lettera i), della legge n. 196del 2009;

Boccia 7.143, volto a prorogare iltermine per la riorganizzazione delle do-tazioni organiche dirigenziali, in quantoreca disposizioni di carattere ordinamen-tale, che, pur potendo potenzialmentecomportare minori spese si pongono inespresso contrasto con le disposizioni dicui all’articolo 11, comma 3, lettera i),della legge n. 196 del 2009;

Marinello 7.146, che prevede la pos-sibilità di riassegnare a mansioni diverselavoratori ritenuti eccedenti in caso didissesto e di situazione strutturalmentedeficitaria di pubbliche amministrazioni,che non reca modifiche al trattamentoeconomico dei dipendenti e non può es-sere ricondotto alle disposizioni di cuiall’articolo 11, comma 3, lettera g), dellalegge n. 196 del 2009;

Marinello 7.147, che prevede la pos-sibilità di utilizzare le graduatorie di vin-citori e idonei di concorso ai fini dellasuccessiva assunzione a tempo indetermi-nato nelle amministrazioni pubbliche, inquanto reca disposizioni di carattere or-dinamentale in espresso contrasto con ledisposizioni di cui all’articolo 11, comma3, della legge n. 196 del 2009;

Tabacci 7.184, limitatamente al ca-poverso articolo 12-bis che prevede unincremento degli importi mensili degli as-segni per i nuclei familiari;

Lorenzin 7.185, che prevede il rifi-nanziamento delle leggi finalizzate allatutela delle comunità esuli istriane e delleminoranze italiane in Slovenia e Croazia,in quanto reca in intervento di caratterelocalistico in contrasto con l’articolo 11,comma 3, della legge n. 196 del 2009;

Zucchi 7.188, che stabilisce misure afavore di lavoratori ai quali sia statadiagnosticata la patologia dell’asbestosi edi altre forme tumorali amianto correlate,recando disposizioni di carattere ordina-mentale, che si pongono in espresso con-trasto con le disposizioni di cui all’articolo11, comma 3, lettera i), della legge n. 196del 2009;

Quartiani 8.14, volto a destinare alfinanziamento del raggiungimento degliobiettivi del Millennium goal nel settoreidrico i proventi derivanti dall’aumentodella tariffa idrica ivi disposta, in quantoreca norme di spesa non riconducibili allefinalità di cui all’articolo 11 della leggen. 196 del 2009;

Di Biagio 8.19, che prevede disposi-zioni in materia di personale della strut-tura di vigilanza sulle concessionarie au-tostradali, in quanto reca disposizioni dicarattere ordinamentale, che si pongono inespresso contrasto con le disposizioni dicui all’articolo 11, comma 3, lettera i),della legge n. 196 del 2009;

Cazzola 8.33, in materia di ricongiun-zione onerosa dei contributi previdenziali,in quanto recante disposizioni di carattereordinamentale non riconducibili pertantoal contenuto proprio della legge di stabilitàcome definito dall’articolo 11 della leggen. 196 del 2009;

Corsaro 8.37, 8.38 e 8.39, Mantovano8.276 e 8.278, che, introducendo misure inmateria di turn over del personale deiCorpi di polizia e dei Vigili del fuoco,presentano carattere ordinamentale e or-ganizzatorio;

Di Virgilio 8.65, recante disposizionidi carattere ordinamentale in materia dietà di pensionamento dei dirigenti medici;

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Pili 8.70, che destina risorse aggiun-tive nell’ambito del Fondo per lo sviluppoe la coesione a interventi nelle regioniinsulari che non sono riconducibili a operecontenute nel Programma infrastrutture;

Marinello 8.77, che, recando disposi-zioni relative alla ricostruzione nella Valledel Belice, ha carattere localistico;

Abrignani 8.79, che reca un finanzia-mento all’Istituto nazionale di geneticamolecolare, con un intervento di caratteremicrosettoriale;

Di Biagio 8.84, che reca disposizionivolte a rimodulare i limiti al turn over nelcomparto della difesa e della sicurezza,intervenendo su materia estranea al con-tenuto proprio della legge di stabilità;

Garofalo 8.93, che, recando norme inmateria di continuità territoriale per leisole minori della Sicilia, presenta carat-tere localistico;

Fitto 8.178, nonché gli identici Fitto8.179 e Losacco 8.355, che incrementandoi contributi all’emittenza radiotelevisivalocale, hanno ad oggetto materia non ri-conducibile al contenuto proprio dellalegge di stabilità;

Marinello 8.181, che, riferendosi aduno specifico evento calamitoso, non puòessere ricondotto al contenuto propriodella legge di stabilità;

Laffranco 8.204, che prevede un in-cremento della dotazione organica dellaqualifica di vigile del fuoco, recando di-sposizioni di carattere organizzatorio esu-lanti dal contenuto proprio della legge distabilità;

Galletti 8.206, che prevedendo unfinanziamento per l’Unione italiana ciechi,con specifici vincoli di destinazione, recaun intervento di carattere microsettoriale;

Delfino 8.207 e Narducci 8.213, cheautorizzando, rispettivamente, un contri-buto al Comitato Italiano Paraolimpico eal Museo nazionale dell’emigrazione ita-liana, recano disposizioni di carattere mi-crosettoriale che non rientrano nel conte-

nuto proprio della legge di stabilità comedefinito dall’articolo 11, comma 3 dellalegge n. 196 del 2009;

gli identici Vignali 8.214 e Ciccanti8.216, che prevedendo l’istituzione di unapposito capitolo per il finanziamento daparte dell’INAIL degli enti di certifica-zione, presenta carattere ordinamentale enon è, quindi, conforme al contenuto pro-prio della legge di stabilità come definitodall’articolo 11, comma 3 della leggen. 196 del 2009;

De Poli 8.219 e Martella 8.359, che,destinando parte delle risorse stanziateper il MO.S.E. agli interventi per la sal-vaguardia di Venezia, presentano caratterelocalistico e non possono essere ricondottial contenuto proprio della legge di stabilitàcome definito dall’articolo 11, comma 3della legge n. 196 del 2009;

Bratti 8.286, che, consentendo l’uti-lizzo delle risorse già destinate al funzio-namento del soppresso ICRAM alle esi-genze di funzionamento dell’ISPRA, pre-senta carattere ordinamentale;

Miotto 8.300, che, nel prevedere unfinanziamento per il Fondo per l’autosuf-ficienza, reca disposizioni di spesa nonriconducibili al contenuto proprio dellalegge di stabilità;

Verducci 8.360 che, autorizzando uncontributo per i comuni delle Marchecolpiti dagli eventi alluvionali del marzodel 2011, presenta carattere localistico;

Ciccanti 8.368, recante un creditod’imposta per le attività di ricerca e svi-luppo;

Alberto Giorgetti 8.03, che, preve-dendo disposizioni di carattere ordina-mentale in materia di apparecchi da di-vertimento e intrattenimento senza vincitain denaro, non appare riconducibile alcontenuto proprio della legge di stabilità;

Ciccanti 8.09, il quale, introducendodisposizioni per la detassazione degli in-vestimenti in campagne pubblicitarie, reca

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norme in materia di entrate non ricondu-cibili al contenuto proprio della legge distabilità;

Ciccanti 9.05 e Abrignani 12.266, che,pur avendo potenzialmente effetti positiviper la finanza pubblica, essendo volto adisciplinare il diritto di superficie sul de-manio marittimo, riveste natura eminen-temente ordinamentale;

Ceroni 12.50, che reca disposizioni dicarattere ordinamentale in materia di ver-samento dei sovracanoni da parte deiconcessionari di grandi derivazioni d’ac-qua per forza motrice direttamente aicomuni, anziché su un conto correntefruttifero della Banca d’Italia intestato alMinistero dei lavori pubblici, il quale prov-vede con decreto alla ripartizione dellasomma tra i vari Comuni interessati;

Ceroni 12.51, che reca disposizioni dicarattere ordinamentale relative all’ambitodi applicazione della vigilanza dell’Auto-rità per l’energia elettrica e il gas;

Ceroni 12.52, che reca disposizioni dicarattere ordinamentale relative al rico-noscimento del privilegio sui crediti van-tati dai soggetti passivi dell’accisa sui car-buranti;

Marinello 12.70, che, pur interve-nendo sulla materia previdenziale e fi-scale, non si limita ad una modifica dellealiquote, delle detrazioni e degli scaglionipreviste a legislazione vigente, ma intro-duce una nuova disciplina in materia delregime previdenziale dei soggetti che par-tecipano a società tra professionisti;

Fugatti 12.84, che reca una disposi-zione di carattere ordinamentale relativaall’istituzione di un tavolo tecnico relativoai controlli dell’Agenzia delle entrate edella Guardia di finanza;

Fugatti 12.107, che reca disposizionidi carattere ordinamentale in materia diaccertamento sintetico;

Fugatti 12.140, che reca disposizionidi carattere ordinamentale relative a san-

zioni comminate dall’Autorità per la vigi-lanza sui contratti pubblici di lavori, ser-vizi e forniture;

Ruggeri 12.162, che differisce in viasperimentale il termine per l’effettuazionedei versamenti IVA, con una disposizione,che, pur attenendo alla materia fiscale,non costituisce un intervento volto a de-terminare il quantum dell’imposizione;

Braga 12.167, che reca disposizioni dicarattere ordinamentale relative alla trac-ciabilità dei pagamenti dei canoni di lo-cazione;

Aracu 12.211 e 12.265, che, modifi-cando una normativa di rango non legi-slativo, reca norme di carattere ordina-mentale sui servizi di BancoPosta;

Ciccanti 12.236, che reca una dispo-sizione di carattere ordinamentale in ma-teria di autorizzazione alla vendita distampa quotidiana e periodica;

Ciccanti 12.237, che reca una dispo-sizione di carattere ordinamentale relativaalla pubblicità delle offerte in Italia diquote di fondi comuni di investimentocomunitari ed extracomunitari;

Ciccanti 12.239, che reca una dispo-sizione di carattere ordinamentale relativaal rimborso, da parte dell’aggiudicatarioalla stazione appaltante, delle spese per lapubblicazione di avvisi e bandi in proce-dure ad evidenza pubblica;

Marinello 12.258 e 12.259, che, mo-dificando la disciplina delle multe per ilmancato rispetto delle quote-latte e del-l’assegnazione delle medesime quote, re-cano disposizioni di carattere ordinamen-tale;

Marinello 12.263, che, pur determi-nando risparmi di spesa in relazione allariduzione della dotazione finanziaria delCNEL, reca disposizioni di carattere ordi-namentale in materia di rimborsi, consu-lenze e organismi collegiali;

Marinello 12.264, che, escludendol’applicazione delle norme sulla prelazionee sullo sconto sul prezzo di vendita alle

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dismissioni immobiliari degli enti previ-denziali inseriti nel conto consolidato dellepubbliche amministrazioni, reca disposi-zioni di carattere ordinamentale;

Marinello 12.344, che reca disposi-zioni di carattere ordinamentale in mate-ria di portabilità dei numeri telefonici;

Borghesi 12.363 e 12.364, volti rispet-tivamente ad introdurre e a rifinanziareun credito di imposta per la ricerca scien-tifica in quanto recanti norme di svilupponon riconducibili pertanto al contenutoproprio della legge di stabilità come defi-nito dall’articolo 11 della legge n. 196 del2009;

Lenzi 12.444, che recano disposizioniin materia di riscossione e rimborso deglioneri connessi alla riscossione, che, anchese astrattamente suscettibili di determi-nare risparmi, presentano carattere ordi-namentale;

Causi Tab.B.5, che reca una carenzadi compensazione finanziaria nell’esercizio2015, in quanto le risorse stanziate nellaTabella B devono essere considerate alnetto di quelle già utilizzate da provvedi-menti approvati da un ramo del Parla-mento e da provvedimenti sui quali leCommissioni bilancio hanno espresso pa-rere favorevole.

Con riferimento agli emendamenti giàdichiarati inammissibili per carenza dicompensazione o compensazione inidonea,avverto che, ad una ulteriore valutazione esulla base degli elementi addotti dai pre-sentatori, possono essere ritenute ammis-sibili le seguenti proposte emendative: Ma-rinello 7.191; Garofalo 9.5; Marsilio 9.29;Marinello 12.260; Lulli 12.301.

In seguito a tali valutazioni, devonoconsiderarsi riammessi anche i seguentiemendamenti per i quali non è statorichiesto il riesame: Velo 9.1; Bitonci 9.7;Ciccanti 9.11; Valducci 9.12; Toto 9.13;Osvaldo Napoli 9.25.

Conferma invece, con riferimento aisuddetti profili, la valutazione di inam-missibilità per le seguenti proposte emen-dative: Di Biagio 3.9; Ceroni 3.152; Poli

4.14; Cazzola 8.26; Marinello 8.76; la XICommissione 8.309; Paglia 12.69; Monta-gnoli 12.131; Ciccanti 12.153; Paolo Russo12.222; Marinello 12.257; Rubinato12.323.

Comunica che possono essere superatii profili relativi all’inammissibilità per ca-renza o inidoneità della compensazioneper i seguenti emendamenti, pur perma-nendo i profili problematici relativi all’am-missibilità per materia: Gelmini 3.05; Del-fino 4.18; De Poli 8.219; Duilio 12.175.

Fa infine presente che riguardo a dueproposte emendative, oggetto di richiestadi riesame, è stata riconsiderata l’ammis-sibilità in ragione della materia trattata,mentre è stata confermata l’inammissibi-lità per quanto riguarda la carenza dicompensazione finanziaria.

Si tratta, in particolare, dell’emenda-mento Marinello 4.37, volto ad interveniresul concorso delle casse previdenziali pri-vatizzate agli obiettivi di finanza pubblica,sostituendo le attuali disposizioni con laprevisione di un contributo unico sullaredditività del loro patrimonio, e del-l’emendamento Vignali 12.270, che recauna modifica dell’importo del contributo acarico delle società di capitale per il fi-nanziamento dell’Autorità garante dellaconcorrenza e del mercato e ulteriorimodifiche al sistema di finanziamento del-l’Autorità, intervenendo su materia ana-loga a quella di cui al comma 35 dell’ar-ticolo 12; l’emendamento, per quanto ri-guarda la materia, rimarrebbe in ogni casoinammissibile relativamente alla lettera d),che reca disposizioni di carattere ordina-mentale in materia di pubblicità dellespese dell’Autorità. Le considerazioni re-lative a tale emendamento valgono altresìper gli identici Marinello 12.335 e Lulli12.327.

Con riferimento al disegno di legge dibilancio, comunica che è stato richiesto ilriesame della valutazione di inammissibi-lità, limitatamente agli esercizi finanziari2014 e 2015, degli emendamenti MarinelloTab. 8.4 e Tab. 14.2. Al riguardo, con-ferma la valutazione precedentementeespressa, in quanto le proposte emendativerecano variazioni riferite a voci di spesa

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riferibili a fattori legislativi, utilizzandocon finalità di copertura finanziaria ri-sorse di una diversa missione del mede-simo Ministero. Tale utilizzo è, infatti,consentito, in deroga alle regole generalicontenute nell’articolo 23, comma 3, dellalegge n. 196 del 2009, solo per il periodo2011-2013, dall’articolo 2 del decreto-leggen. 78 del 2010.

Giuseppe Francesco Maria MARI-NELLO (PdL) chiede alla presidenza disvolgere un’ulteriore approfondimento su-gli emendamenti a sua prima firma8.181, le cui finalità, a suo avviso sonoanaloghe a quelle già previste dall’articolo8, comma 21, del disegno di legge inesame, e 12.257, dichiarato inammissibileper carenza di compensazione, che pre-senta le necessarie coperture finanziarie,come dimostrato dalla documentazioneallegata alla richiesta di riesame presen-tata alla presidenza.

Roberto OCCHIUTO (UdCpTP) sollecitaun’ulteriore riconsiderazione in ordine al-l’ammissibilità degli analoghi emenda-menti De Poli 8.219 e Martella 8.359,segnalando come essi siano riferibili alcontenuto del provvedimento in esame, inquanto recano disposizioni relative allasalvaguardia di Venezia del tutto analoghea quelle contenute nell’articolo 8, comma6, che reca un’autorizzazione di spesariferita alla realizzazione del sistemaMO.S.E., cui fanno riferimento anche leleggi richiamate in tali proposte emenda-tive.

Bruno TABACCI (Misto-ApI) ritienenon convincente la motivazione sottesaalla conferma dell’inammissibilità relativa-mente all’emendamento a sua prima firma7.184, osservando come il medesimo rien-tra, a suo avviso, nelle finalità del fondo dicui all’articolo 7, comma 2, e verte sumateria sulla quale gli stessi relatori ed ilGoverno hanno preannunciato di volereintervenire.

Pier Paolo BARETTA (PD) si associaalle considerazioni del collega Occhiuto,

osservando come le disposizioni contenutenegli emendamenti De Poli 8.219 e Mar-tella 8.359 non recano autonome autoriz-zazioni di spesa, ma pongono esclusiva-mente un vincolo di destinazione riferitoalle risorse di cui all’articolo 8, comma 6.Sollecita, inoltre, una riflessione ulterioresulla conferma delle valutazioni riferiteall’emendamento 8.309 dell’XI Commis-sione e sugli articoli aggiuntivi Gelmini3.05 e Lulli 12.061, nonché sull’emenda-mento Ciccanti 8.368, che istituiscono cre-diti di imposta, intervenendo su temi chesono oggetto delle riflessioni dei relatori edel Governo. Invita, pertanto, il Presidentea non adottare un parametro di valuta-zione troppo stringente, considerando an-che che presso l’altro ramo del Parlamentopotrebbe seguirsi un diverso metro digiudizio.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) chiede un’ul-teriore valutazione in ordine all’emenda-mento Paglia 12.69, dichiarato inammissi-bile per carenza di compensazione, riba-dendo quanto già evidenziato nella richie-sta di riesame in merito alla correttacopertura finanziaria della propostaemendativa relativa ad un tema partico-larmente sensibile.

Amedeo CICCANTI (UdCpTP) sollecitauna riconsiderazione del giudizio riferitoal suo articolo aggiuntivo 9.05, sottoli-neando come il passaggio, nella gestionedel demanio marittimo, da un sistemaconcessorio ad uno incentrato sul dirittodi superficie possa garantire una adeguatavalorizzazione di tali beni, nel quadro deiprocessi più generali di valorizzazione delpatrimonio pubblico.

Mauro PILI (PdL) chiede di rivedere levalutazioni espresse in riferimento al-l’emendamento a sua prima firma 8.70,relativo alla continuità territoriale cherappresenta un tema particolarmente sen-sibile e strategico per lo sviluppo dellearee interessate e del Paese.

Simonetta RUBINATO (PD) chiede diriconsiderare con maggiore attenzione le

Martedì 6 novembre 2012 — 76 — Commissione V

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implicazioni finanziarie del suo emenda-mento 12.323, sottolineando come con taleproposta emendativa si sopprima il tettoper le detrazioni prevedendo una coper-tura finanziaria dei relativi oneri attra-verso una revisione della disciplina rela-tiva alle detrazioni per le ristrutturazioniedilizie, che fissa un tetto alle detrazioniper ciascun contribuente, escludendo co-munque detrazioni per le abitazioni dilusso.

Giancarlo GIORGETTI, presidente, sullabase delle nuove motivazioni addotte daipresentatori, ritiene che possano conside-rarsi ammissibili gli emendamenti Mari-nello 8.181, De Poli 8.219 e Martella 8.359,nonché le parti dichiarate inammissibilidell’emendamento Tabacci 7.184. Rinviaquindi il seguito della discussione delprovvedimento ad altra seduta.

La seduta termina alle 15.

Martedì 6 novembre 2012 — 77 — Commissione V

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VI COMMISSIONE PERMANENTE

(Finanze)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio nazionale militare di volontari per la mobilita-zione e della riserva nazionale qualificata delle Forze armate. Nuovo testo unificato C. 2861e abb. (Parere alla IV Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, delRegolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135,in materia di spettacolo viaggiante e di parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio1978, n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche. Nuovotesto C. 3428 Aprea (Parere alla VII Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione –Parere favorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione dellanormativa delle politiche dell’Unione europea. C. 2854 e abb.-B, approvata dalla Camerae modificata dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e conclusione – Nullaosta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 86

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Gianfranco CONTE.

La seduta comincia alle 13.

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio

nazionale militare di volontari per la mobilitazione

e della riserva nazionale qualificata delle Forze

armate.

Nuovo testo unificato C. 2861 e abb.

(Parere alla IV Commissione).

(Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis, del Regolamento, per gli aspetti at-tinenti alla materia tributaria, e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Luciano PIZZETTI (PD), relatore, rilevacome la Commissione sia chiamata adesaminare, ai sensi dell’articolo 73, comma1-bis del regolamento, per gli aspetti at-tinenti alla materia tributaria, ai fini del-l’espressione del parere alla CommissioneDifesa, il nuovo testo unificato delle pro-poste di legge C. 2861 Paglia e delleabbinate proposte di legge C. 4106 Cirielli,C. 4174 Gidoni, C. 4375 Recchia e C. 4385Di Stanislao, recante delega al Governoper l’istituzione del Servizio nazionale mi-litare di volontari per la mobilitazione edella riserva nazionale qualificata delleForze armate, come risultante dalle mo-difiche apportate nel corso dell’esame insede referente.

L’articolo 1 indica le finalità della legge,che intende colmare il vuoto normativosusseguente alla sospensione della levaobbligatoria con l’istituzione di una nuova

Martedì 6 novembre 2012 — 78 — Commissione VI

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struttura flessibile di supporto alle Forzearmate, mobilitabile in situazioni di emer-genza sul territorio italiano, nonché rifor-mare la disciplina relativa alle forze dicompletamento delle Forze armate, attra-verso la costituzione di una specifica strut-tura.

L’articolo 2, comma 1, conferisce unadelega al Governo per disciplinare l’istitu-zione e il funzionamento del Servizio na-zionale militare di volontari per la mobi-litazione (SNM), l’istituzione e il funzio-namento di una Riserva nazionale quali-ficata delle Forze armate (RNQ), nonchéper coordinare le norme relative alla con-testuale partecipazione al Servizio nazio-nale militare e alla Riserva nazionale qua-lificata.

L’articolo 3 reca i principi e criteridirettivi delle delega per l’istituzione delServizio nazionale militare di volontari perla mobilitazione, al quale è attribuito, aisensi della lettera a), il compito prioritariodella difesa della Patria, nonché funzionidi concorso alle attività della protezionecivile deliberate dal Governo.

In base alla lettera b), il SNM è costi-tuito su base regionale e organizzato inreparti aggregati a reparti già esistenti,periodicamente addestrati e composti daufficiali, da sottufficiali e da personale ditruppa di sesso maschile e femminile.

Secondo la lettera c), con decreto an-nuale del Ministro della difesa sono defi-niti gli scaglioni di personale da reclutarenel SNM per l’anno successivo, ripartiti subase regionale, nei ruoli degli ufficiali, deisottufficiali e del personale di truppa,tenuto conto delle esigenze manifestatedalle Forze armate, degli impieghi civiliche possono essere svolti dagli aspirantiall’arruolamento e degli stanziamenti an-nuali di bilancio a disposizione.

La lettera d) riguarda le modalità diarruolamento, che deve avvenire su baseesclusivamente regionale, previa selezionepsico-fisica e attitudinale e partecipazionea un corso propedeutico di formazione.

La lettera e) prevede l’ammissione al-l’arruolamento nel SNM degli ufficiali, isottufficiali e i volontari di truppa delleForze armate collocati nella riserva o in

congedo; di coloro che hanno adempiutosenza demerito ai prescritti obblighi dileva; di coloro che hanno prestato serviziosenza demerito come volontari in fermaprefissata; dei cittadini italiani in possessodei titoli richiesti dai regolamenti di cia-scuna Forza armata.

La lettera f) individua i requisiti essen-ziali per l’arruolamento, mentre la letterag) prevede che il personale appartenente alSNM partecipi a cicli di addestramentotecnico-operativo a cadenza annuale, incentri di addestramento regionale.

La lettera h) prevede che il richiamo inservizio del personale appartenente alSNM possa essere disposto ove si verifi-chino situazioni di emergenza nel territo-rio nazionale, disciplinando inoltre le mo-dalità della convocazione per richiamo inservizio.

Ai sensi della lettera i), il personalearruolato nel SNM svolge inizialmente lefunzioni corrispondenti al grado militaredi inquadramento e alla specialità di ap-partenenza, prevedendosi, inoltre, la defi-nizione di percorsi di carriera e meccani-smi di promozione a gradi superiori, non-ché la sottoposizione del predetto perso-nale alle leggi e ai regolamenti delladisciplina militare.

In tale ambito, si specifica che durantei periodi di addestramento o di richiamoil personale arruolato ha diritto al man-tenimento del posto di lavoro pubblico oprivato ed al mantenimento del tratta-mento economico e previdenziale da partedel datore di lavoro pubblico o privato.

Per quanto riguarda gli aspetti di com-petenza della Commissione Finanze, se-gnala i numeri 1) e 2) della lettera l), aisensi dei quali devono essere previste(numero 1) agevolazioni fiscali in favoredei datori di lavoro, proporzionali alladurata delle assenze dei loro dipendentiarruolati nel SNM per i periodi di adde-stramento o richiamo, nonché (numero 2)agevolazioni fiscali relative « all’impostasul reddito » in favore dei professionisti edei lavoratori autonomi arruolati nel SNM,in ragione della durata dei periodi diaddestramento o di richiamo.

Martedì 6 novembre 2012 — 79 — Commissione VI

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In merito alla formulazione dei predettinumeri 1) e 2) della lettera l), evidenzia, inprimo luogo, come le previsioni agevolativesiano formulate, soprattutto per quantoriguarda il numero 1), in termini estre-mamente generici, senza specificare, nem-meno per sommi capi, l’ambito di appli-cazione oggettivo, le caratteristiche, i cri-teri di determinazione dell’ammontare e lecondizioni di fruizione delle stesse.

Inoltre, con specifico riferimento alnumero 2) della lettera, appare incongruoil richiamo ad una non meglio identificata« imposta sul reddito », laddove occorre-rebbe almeno far riferimento alle impostesui redditi.

La medesima lettera l) sancisce, inoltre,il principio secondo cui ai volontari ar-ruolati nel SNM che sono lavoratori di-pendenti sia corrisposto l’intero tratta-mento economico e previdenziale per iperiodi di addestramento o richiamo. Nelcaso di dipendenti pubblici, il trattamentoè a carico delle amministrazioni pubblichedi appartenenza, mentre, per i dipendentiprivati, il trattamento è corrisposto diret-tamente dal datore di lavoro, il quale nechiede il rimborso all’istituto di previ-denza cui il lavoratore è iscritto, con onericarico dello stato di previsione del Mini-stero del lavoro e delle politiche sociali,che versa annualmente agli enti previden-ziali gli importi da questi rimborsati aidatori di lavoro.

Per i volontari arruolati nel SNM, la-voratori autonomi o privi di occupazioneal momento del richiamo, è invece previstala corresponsione di un’indennità, per iperiodi di addestramento o richiamo, cor-rispondente alla retribuzione prevista peril grado militare di inquadramento.

L’articolo 4 detta, invece, sulla falsarigadell’articolo 3, i principi e criteri direttividella delega relativa all’istituzione ed alfunzionamento della riserva nazionalequalificata delle Forze armate, cui la let-tera a) attribuisce il compito prioritario disopperire a particolari esigenze di carat-tere temporaneo ed esclusivamente mili-tare a supporto delle attività delle Forzearmate.

In tale contesto la lettera b) prevedeche siano determinati i principi generaliper la costituzione e l’impiego della RNQ,distribuendo il personale tra le Forzearmate in ragione delle specialità e dellefunzioni svolte da ciascuna di esse.

Ai sensi della lettera c), l’organico dellaRNQ, suddiviso per ciascuna Forza armatae stabilito con decreto annuale del Mini-stro della difesa, di concerto con il Mini-stro dell’economia e delle finanze e con ilMinistro per la pubblica amministrazionee l’innovazione, tenuto conto delle esistentidotazioni di bilancio, è complementareall’organico complessivo delle Forze ar-mate.

In base alla lettera d), deve essereprevisto l’arruolamento volontario dei cit-tadini italiani che abbiano prestato servi-zio per almeno dodici mesi nell’Esercito,nella Marina militare o nell’Aeronauticamilitare e che siano stati posti in congedosenza demerito.

Inoltre, si devono disciplinare: le mo-dalità di presentazione della domanda diarruolamento; la revisione periodica, al-meno triennale, degli elenchi degli arruo-lati; le modalità di cancellazione dallaRNQ; le condizioni di iscrizione nella RNQper i cittadini, non appartenenti alle ca-tegorie degli ex militari, che intendanocomunque mettere a disposizione delladifesa nazionale la propria professionalitàe le proprie competenze e che comunquedevono essere esclusi dallo svolgimento deicompiti di carattere militare in combatti-mento; l’istituzione, presso il Ministerodella difesa, del comitato di valutazionedelle risorse della RNQ con il compito diselezionare i cittadini idonei a svolgere leattività individuate dalle autorità militari.

La lettera e) riguarda la definizione deirequisiti essenziali per l’arruolamentonella RNQ, mentre la lettera f) concerne lemodalità annuali di addestramento e diformazione tecnico-operativa.

La lettera g) prevede: che la duratamassima per il richiamo obbligatorio nonsuperiore a dodici mesi, prorogabili, persolo un ulteriore anno, esclusivamentequalora una grave crisi internazionalenella quale l’Italia è coinvolta direttamente

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o in ragione della sua appartenenza aduna organizzazione internazionale giusti-fichi un aumento della consistenza nume-rica delle Forze armate; che il personaledella RNQ richiamato sia assegnato aglienti, distaccamenti e reparti della rispet-tiva Forza armata di appartenenza, che almomento del richiamo necessitano di sup-porti organici; che sia possibile, a discre-zione dei comandi, costituire unità diformazione autonoma composte esclusiva-mente di personale della RNQ; che ilpersonale della RNQ richiamato svolgafunzioni complementari a quelle svolte dalpersonale in servizio permanente per losvolgimento di servizi supplementari ri-spetto a quelli assicurati dal medesimopersonale.

Ai sensi della lettera h), durante iperiodi di addestramento e di richiamo, ilpersonale iscritto nella RQN è sottopostoalle leggi ed ai regolamenti della disciplinamilitare.

Per quanto riguarda gli ambiti di com-petenza della Commissione Finanze, se-gnala il numero 2 della lettera i), il qualeprevede che anche al personale della RNQsiano riconosciuti incentivi, benefici fiscalie trattamento economico analoghi a quelliprevisti per il personale arruolato nel SNMai sensi dell’articolo 3, comma 1, lettera l),numero 1).

In merito a tale previsione richiama irilevi già formulati con riferimento alpredetto articolo 3, comma 1, lettera l).

Il numero 1) della lettera i) prevedeinvece che durante i periodi di addestra-mento e di richiamo gli appartenenti allaRNQ hanno diritto al mantenimento delposto di lavoro pubblico o privato e deltrattamento economico e previdenziale daparte del datore di lavoro pubblico oprivato.

L’articolo 5 affida ad uno o più rego-lamenti, da adottare con decreto del Mi-nistro della difesa, di concerto, per le partidi rispettiva competenza, con il Ministrodell’economia e delle finanze e con ilMinistro per la pubblica amministrazionee l’innovazione, la definizione delle moda-lità attuative delle disposizioni relative:allo svolgimento dei corsi di formazione

per l’arruolamento nel SNM; alla disloca-zione dei reparti del SNM in centri diaddestramento regionale; alla determina-zione dei percorsi di carriera e dellemodalità di promozione del personaledella SNM; alle modalità di costituzione eimpiego della RNQ; alle procedure di pre-sentazione delle domande di arruola-mento, nonché di gestione degli elenchidegli arruolati nella RNQ.

L’articolo 6 reca la copertura finanzia-ria dell’onere derivante dall’attuazionedella legge, cui si provvede a valere sullostanziamento iscritto nell’ambito del fondospeciale di parte corrente dello stato diprevisione del Ministero dell’economia edelle finanze per l’anno 2011, utilizzandol’accantonamento relativo al Ministerodella difesa.

Rileva, infine, come il provvedimentodebba essere inquadrato nell’ambito dellacomplessiva riorganizzazione delle Forzearmate italiane – cui il Governo in caricaha in animo di procedere –, che interes-serà anche l’operatività delle stesse nel-l’ambito delle missioni internazionali.

In tale contesto, osserva come il nuovotesto unificato in esame presenti indubbiprofili di criticità, sia per quanto riguardale segnalate problematiche di natura fi-scale, sia per quanto attiene, più in gene-rale, ai costi ad esso connessi.

Gianfranco CONTE, presidente, ritieneopportuno rinviare ad altra sedutal’espressione del parere, al fine di appro-fondire gli elementi di criticità evidenziatidal relatore, nonché per acquisire la va-lutazione del Governo sul provvedimento.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP)osserva come sia necessario evitare so-vrapposizioni tra la disciplina recata dalprovvedimento in esame e quella concer-nente l’organizzazione e i compiti dellaProtezione civile.

Francesco BARBATO (IdV) concordacon l’opportunità di non procedere nellaseduta odierna all’espressione del pareresul provvedimento, al fine di valutarneappieno il contenuto.

Martedì 6 novembre 2012 — 81 — Commissione VI

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Luciano PIZZETTI (PD), relatore, con-divide l’opportunità di rinviare l’espres-sione del parere sul provvedimento, comesuggerito dal Presidente.

Gianfranco CONTE, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e

all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135, in

materia di spettacolo viaggiante e di parchi di

divertimento, nonché alla legge 27 luglio 1978,

n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, tea-

trali e cinematografiche.

Nuovo testo C. 3428 Aprea.

(Parere alla VII Commissione).

(Seguito dell’esame e conclusione – Parerefavorevole con condizione).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 29 febbraio scorso.

Gianfranco CONTE, presidente, ricordache la Commissione ha già dedicato duesedute all’esame del provvedimento e cheil relatore, Soglia, ha formulato, nellaseduta del 29 febbraio, una proposta diparere favorevole con condizione (vediallegato), con cui si chiede alla Commis-sione di merito di sopprimere l’articolo 5,il quale prevede che i contratti di loca-zione aventi scadenza successiva alla datadi entrata in vigore del provvedimentosono prorogati di diritto per un termineminimo di nove anni, decorrente dalladata di scadenza fissata tra le parti, salvii casi di sfratto per morosità o dichiaratainadempienza, in quanto la citata prorogarischia di determinare un’impropria limi-tazione dell’autonomia contrattuale delleparti, in particolare per quanto riguarda idiritti del proprietario locatore, ovvero,quantomeno, di precisare esplicitamenteche la previsione si riferisce ai contratti dilocazione relativi ad immobili adibiti aduso diverso da quello di abitazione, di cuiall’articolo 3.

Silvana Andreina COMAROLI (LNP),pur valutando con favore la condizionecontenuta nella proposta di parere formu-lata dal relatore, preannuncia il voto con-trario del proprio gruppo sulla propostastessa, in ragione della valutazione nega-tiva sul provvedimento nel suo complesso.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854 e abb.-B, approvata dalla Camera e modi-

ficata dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame e conclusione – Nulla osta).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento.

Maurizio BERNARDO (PdL), relatore,rileva come la Commissione sia chiamataad esaminare, ai fini dell’espressione delparere alla XIV Politiche dell’Unione eu-ropea, la proposta di legge C. 2854-B,approvata dalla Camera e modificata dalSenato, cui sono abbinate proposte dilegge C. 2862 Stucchi, C. 2888 Gozi, C.3055 Pescante e C. 3866 Governo, recantenorme generali sulla partecipazione del-l’Italia alla formazione e all’attuazionedella normativa e delle politiche del-l’unione europea.

Segnala quindi come il testo, che eragià stato esaminato in prima lettura dallaCommissione Finanze, la quale avevaespresso su di esso nulla osta nella sedutadel 15 marzo 2011, abbia subito modifichenel corso dell’esame al Senato, e si com-ponga ora di 61 articoli, suddivisi in novecapi.

Per quanto riguarda le principali mo-difiche rispetto al testo precedentementeesaminato in sede consultiva, all’articolo 1si è specificato che l’intervento legislativoha la finalità, oltre che di disciplinare ilprocesso di partecipazione alla predispo-sizione degli atti dell’Unione europea e di

Martedì 6 novembre 2012 — 82 — Commissione VI

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garantire l’adempimento degli obblighi de-rivanti dall’appartenenza dell’Italia al-l’Unione europea, anche di regolare lapartecipazione dell’Italia alla formazionedelle decisioni in sede UE e di garantirel’esercizio dei poteri connessi con la par-tecipazione alla stessa UE.

All’articolo 2, che disciplina il Comitatointerministeriale per gli affari europei(CIAE), si precisa che il CIAE opera tenutoconto anche degli indirizzi espressi dalleCamere ed è tenuto ad assicurare ade-guata pubblicità ai suoi lavori. Inoltre, inuovi commi da 7 a 9 dell’articolo rego-lano la possibilità di avvalersi, ai fini delfunzionamento del CIAE, di un contin-gente di venti unità di personale coman-dato da altre amministrazioni, nonché diun contingente di sei unità di personaledesignato dalla Conferenza delle regioni edelle province autonome.

L’articolo 3, inserito durante l’esame alSenato, sancisce, innanzitutto, il principioche il Parlamento partecipa al processodecisionale dell’Unione europea, stabi-lendo in particolare che le Camere, incoordinamento con il Governo, interven-gono nella fase di formazione delle nor-mative e delle politiche europee. In taleambito, il comma 3 prevede che il Governoassicuri, senza nuovi oneri per la finanzapubblica, l’assistenza documentale e infor-mativa della Rappresentanza permanented’Italia presso l’Unione europea agli ufficidella Camera e del Senato operanti pressole istituzioni europee.

All’articolo 4, che è stato radicalmentemodificato rispetto al testo approvatodalla Camera, si stabilisce, al comma 3,l’obbligo, per il Presidente del Consiglio oper il Ministro per gli affari europei, ditrasmettere alle Camere le relazioni e noteinformative predisposte dalla Rappresen-tanza permanente d’Italia presso l’UE, re-lativamente a riunioni del Consiglio deiMinistri della UE, riunioni informali riu-nioni del Comitato dei rappresentanti per-manenti, riunione di Comitati o gruppi dilavoro del Consiglio, atti o progetti di attiadottati dalle istituzioni europee, altre ini-ziative o questioni concernenti tali istitu-

zioni, nonché procedure di precontenziosoe contenzioso avviate nei confronti del-l’Italia.

Ai sensi del comma 4, il Governoinforma e consulta periodicamente le Ca-mere in merito al coordinamento dellepolitiche economiche e di bilancio, nonchécirca il funzionamento dei meccanismi distabilizzazione finanziaria. Il comma 5prevede che il Presidente del Consiglio o ilMinistro per gli affari europei assicurino ilraccordo con le Commissioni parlamentaricompetenti per materia, mentre il comma7 esclude che gli obblighi di segreto pro-fessionale, i vincoli di inviolabilità degliarchivi e i regimi di immunità delle per-sone possano in ogni caso pregiudicare leprerogative di informazione e partecipa-zione del Parlamento in materia.

All’articolo 6, il quale disciplina lapartecipazione del Parlamento al processodi formazione degli atti dell’Unione euro-pea (cosiddetta « fase ascendente »), si spe-cifica che il Governo deve dare contoanche delle procedure di consultazioneavviate dalle istituzioni dell’UE, nonchésegnalare gli eventuali profili di urgenza.

L’articolo 9, anch’esso inserito nelcorso dell’esame presso l’altro ramo delParlamento, prevede la possibilità, per leCamere, di trasmettere alle istituzioni del-l’UE e al Governo ogni documento utilealla definizione delle politiche europee,tenendo anche conto delle eventuali os-servazioni e proposte delle regioni e delleprovince autonome, nonché delle relativeassemblee e consigli.

All’articolo 17, il quale disciplina lanomina di membri italiani di istituzionidell’Unione europea, si specifica che ilGoverno debba informare le Camere inmerito alle motivazioni della scelta ed ecirca il curriculum vitae dei nominati,prevedendosi che le Commissioni parla-mentari competenti per materia possonochiedere l’audizione dei soggetti nominatidopo l’assunzione delle funzioni.

All’articolo 19, che disciplina l’istitu-zione, presso la Presidenza del Consigliodei Ministri – Dipartimento per le politi-che europee, del Comitato tecnico di va-lutazione degli atti dell’Unione europea,

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del quale il CIAE si avvale per la prepa-razione delle proprie riunioni, si specifica,al comma 6, che quando il Comitato trattamaterie che interessano le regioni e leprovince autonome, ad esso partecipano,in qualità di osservatori, rappresentantidella Conferenza dei Presidenti delle As-semblee legislative, delle regioni e provinceautonome.

All’articolo 29, il quale disciplina, in-dividuandoli nella legge di delegazione eu-ropea e nella legge europea, gli strumentiper la trasposizione del diritto europeonell’ordinamento nazionale, si specifica, alcomma 6, che la Conferenza Stato-Regioniè chiamata ad esprimere il parere suentrambi tali disegni di legge. Inoltre, alnuovo comma 8, si contempla la possibilitàche il Governo presenti alle Camere, entroil 31 luglio, un secondo disegno di legge didelegazione europea, relativo al secondosemestre dell’anno.

All’articolo 30, che definisce dettaglia-tamente i contenuti della legge di delega-zione europea e della legge europea, siprecisa che la legge di delegazione nonpuò contenere deleghe non direttamentericonducibili al recepimento degli atti le-gislativi europei, mentre può conteneredeleghe dirette a garantire la conformitàdell’ordinamento nazionale ai pareri mo-tivati indirizzati all’Italia dalla Commis-sione europea, ovvero a sentenze di con-danna per inadempimento emesse dallaCorte di giustizia dell’UE.

All’articolo 32, il quale precisa i prin-cipi e criteri generali di delega per l’at-tuazione del diritto dell’Unione europea,ulteriori rispetto a quelli stabiliti dallalegge di delegazione europea e a quellicontenuti nelle direttive da attuare, sistabilisce che gli atti di recepimento didirettive europee non possono prevederel’introduzione o il mantenimento di livellidi regolazione superiore a quelli minimirichiesti dalle stesse direttive.

L’articolo 38, introdotto nel corso del-l’esame da parte del Senato, contempla lapossibilità che il Governo presenti alleCamere disegni di legge volti ad attuare oapplicare specifici atti normativi emanatidall’UE riguardanti materie di competenza

statale; tali disegni di legge non possonocontenere deleghe legislative, né disposi-zioni che non siano in diretta correlazionecon tale attuazione o applicazione.

All’articolo 42, il quale regolamenta iricorsi dell’Italia alla Corte di giustiziadell’Unione europea o gli interventi inprocedimenti in corso davanti alla stessaCorte, si specifica che il Presidente delConsiglio dei Ministri o il Ministro degliaffari esteri nominano, quale agente delGoverno italiano dinanzi alla Corte, unavvocato dello Stato.

All’articolo 49, il quale stabilisce lagiurisdizione esclusiva del giudice ammi-nistrativo circa gli atti e i provvedimentirelativi all’esecuzione di una decisione direcupero di aiuti di Stato dichiarati ille-gittimi, nonché sulle controversie relativeall’esecuzione di una decisione di recu-pero, si specifica che tale competenzariguarda anche le controversie relative agliatti e provvedimenti che concedono aiutidi Stato in violazione dell’articolo 108,paragrafo 3, del Trattato sul funziona-mento dell’Unione europea. Al comma 3 siprevede inoltre che, entro il 30 gennaio diogni anno, le amministrazioni competential recupero trasmettono alla Presidenzadel Consiglio – Dipartimento per le poli-tiche europee – l’elenco degli estremi dellesentenze di cui hanno avuto comunica-zione, adottate nell’anno precedente rela-tivamente alle controversie sulle predettematerie.

All’articolo 54, comma 1, il quale in-terviene sulla disciplina del Comitato perla lotto contro le frodi comunitarie, cheviene ridenominato « Comitato per la lottacontro le frodi nei confronti dell’Unioneeuropea », è stata introdotta una previ-sione in base alla quale il Comitato ètenuto a presentare annualmente una re-lazione al Parlamento.

All’articolo 61, il quale reca abroga-zioni e modifiche di norme vigenti, sonostati introdotti i commi da 3 a 5. Il nuovocomma 3 modifica la disciplina concer-nente l’esame parlamentare dei progetti dimodifica alla decisione quadro 2002/584/GAI, relativa al mandato di arresto euro-peo, confermando la previsione secondo

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cui la pronuncia non favorevole su taliprogetti da parte della Camera o delSenato è vincolante per il Governo, maeliminando l’ulteriore previsione in basealla quale tale pronuncia contraria nonconsente l’adesione dello Stato italiano allemodifiche proposte.

I nuovi commi 4 e 5 recano normevolte a disciplinare il passaggio dalla vec-chia disciplina in materia di giurisdizionesugli atti di recupero di aiuti di Stato allanuova normativa prevista all’articolo 49del provvedimento, stabilendo, sostanzial-mente, che la competenza del giudiceordinario, nonché quella della Commis-sione tributaria provinciale in merito allasospensione in via cautelare dell’esecu-zione degli atti di recupero, continuino adapplicarsi ai soli giudizi in corso alla datadi entrata in vigore del provvedimentostesso.

Inoltre, sono stati soppressi l’articolo17, il quale stabiliva che le attività istrut-torie e di sostegno al funzionamento delComitato interministeriale per gli affarieuropei (CIAE) e del Comitato tecnico divalutazione degli atti dell’Unione europeasono svolte congiuntamente dalla Segrete-ria per gli affari europei, e l’articolo 50, ilquale istituiva presso la Presidenza delConsiglio dei Ministri – Dipartimento perle politiche europee – la Commissione perl’attuazione del diritto dell’Unione euro-pea.

Per quanto riguarda gli aspetti di in-teresse della Commissione Finanze, se-gnala innanzitutto l’articolo 5, introdottonel corso dell’esame al Senato, il qualeprevede una tempestiva informativa delGoverno alle Camere circa ogni iniziativavolta alla conclusione di accordi tra gliStati membri dell’UE che prevedano l’in-troduzione o il rafforzamento di regole inmateria finanziaria o monetaria, ovveroconseguenze rilevanti per la finanza pub-blica. Inoltre, il Governo è tenuto adassicurare che la posizione dell’Italia nellafase di negoziazione dei predetti accorditenga conto degli atti di indirizzo adottatidalle Camere, nonché a riferire tempesti-vamente qualora non abbia potuto con-formarsi a tali indirizzi.

All’articolo 11, disciplinante le proce-dure per le modifiche ai trattati dell’UE, sispecifica, al comma 6, che la decisionecirca le risorse proprie dell’UE (costituitesostanzialmente dai prelievi riscossi a li-vello comunitario sulle importazioni diprodotti agricoli, dai dazi doganali, ed altridiritti fissati sugli scambi con i paesi nonmembri, nonché dalla quota comunitariadel prelievo IVA) deve essere approvatacon legge.

Non ha, invece, subito modifiche ilcomma 2 dell’articolo 13, ai sensi delquale entro il 28 febbraio di ogni anno ilGoverno presenta alle Camere una rela-zione contenente informazioni:

sugli sviluppi del processo di integra-zione europea registrati nell’anno di rife-rimento;

sulla partecipazione dell’Italia al pro-cesso normativo dell’Unione europea, eall’attività delle istituzioni dell’Unione eu-ropea per la realizzazione delle principalipolitiche settoriali, tra le quali è compresa,per quanto attiene ai profili di interessedella Commissione Finanze, la politicafiscale;

sull’attuazione delle politiche di coe-sione economica e sociale e territoriale,con indicazione circa l’andamento deiflussi finanziari verso l’Italia e la loroutilizzazione;

sul seguito dato e le iniziative assuntein relazione ai pareri, alle osservazioni eagli atti di indirizzo delle Camere, nonchéalle osservazioni della Conferenza delleregioni e delle province autonome, dellaConferenza permanente per i rapporti tralo Stato, le regioni e le province autonomedi Trento e di Bolzano e della Conferenzadei presidenti dell’Assemblea, dei Consigliregionali e delle province autonome.

L’articolo 47, introdotto nel corso del-l’esame presso il Senato, disciplina gli aiutipubblici concessi, anche in forma di age-volazione fiscale, nel caso di calamitànaturali, prevedendo, al comma 1, che essipossano essere riconosciuti a soggetti cheesercitano un’attività economica, fino al

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100 per cento dei danni subiti, compresi iversamenti tributari, i contributi previden-ziali e i premi assicurativi dovuti durantelo stato di emergenza. La disposizionesubordina il beneficio al fatto che il be-neficiario eserciti la propria attività nel-l’area geografica in cui è stato dichiaratolo stato di emergenza; che il danno siaconseguenza diretta dell’evento calamitosoe che l’aiuto, cumulato anche con even-tuali altre forme di risarcimento, nonsuperi complessivamente il danno subito,maggiorato dell’eventuale premio assicura-tivo pagato.

Il comma 2 rinvia la definizione dellerelative modalità di attuazione ad un re-golamento governativo da emanarsi condecreto del Presidente della Repubblica, lacui efficacia è subordinata all’autorizza-zione della Commissione europea, mentrei commi 3 e 4 ribadiscono la necessità diprevia autorizzazione della Commissionemedesima, fino all’adozione del predettodecreto, nonché per quanto riguarda lealtre forme di aiuto pubblico ulterioririspetto a quelle disciplinate dalla dispo-sizione.

Il comma 5 esclude il settore agricolodall’ambito di applicazione dell’articolo.

È rimasto, invece, identico l’articolo 48,il quale disciplina le procedure di recu-pero degli aiuti di Stato dichiarati illegit-timi, prevedendo che esse siano effettuate

da Equitalia S.p.a., per quanto riguarda ledecisioni di recupero adottate in datasuccessiva all’entrata in vigore della legge,a prescindere dalla forma dell’aiuto e delsoggetto che l’ha concesso.

Non è stato altresì modificato il comma2 dell’articolo 54, il quale istituisce pressola Presidenza del Consiglio dei Ministri –Dipartimento per le politiche europee – ilNucleo della Guardia di finanza per larepressione delle frodi nei confronti del-l’Unione europea.

Rileva quindi come il provvedimentonon presenti profili problematici per gliambiti di competenza della CommissioneFinanze, proponendo pertanto di espri-mere su di esso nulla osta.

La Commissione approva la propostadel relatore.

La seduta termina alle 13.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 6 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle13.20 alle 13.25.

Martedì 6 novembre 2012 — 86 — Commissione VI

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ALLEGATO

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 dellalegge 29 marzo 2001, n. 135, in materia di spettacolo viaggiante edi parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio 1978, n. 392,per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche

(Nuovo testo C. 3428 Aprea).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VI Commissione,

esaminato il nuovo testo della pro-posta di legge C. 3428 Aprea, recante« Modifiche alla legge 18 marzo 1968,n. 337, e all’articolo 7 della legge 29marzo 2001, n. 135, in materia di spetta-colo viaggiante e di parchi divertimento,nonché alla legge 27 luglio 1978, n. 392,per la tutela delle attività alberghiere,teatrali e cinematografiche », come risul-tante dagli emendamenti approvati dallaCommissione di merito;

evidenziato come la previsione tran-sitoria in materia di contratti di locazionedi cui all’articolo 5 presenti alcuni profilidi criticità, del resto segnalati nei pareriespressi sul provvedimento da altre Com-missioni, sia per quanto riguarda l’ambitodi applicazione della disposizione, sia perquanto riguarda i riflessi della misura suidiritti delle parti contraenti;

rilevato come il titolo del testo uni-ficato non corrisponda pienamente al con-tenuto del provvedimento,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:

con riferimento all’articolo 5, il qualeprevede che i contratti di locazione aventiscadenza successiva alla data di entrata invigore del provvedimento sono prorogati didiritto per un termine minimo di noveanni, decorrente dalla data di scadenzafissata tra le parti, salvi i casi di sfrattoper morosità o dichiarata inadempienza,provveda la Commissione di merito asopprimere la disposizione, in quanto lacitata proroga rischia di determinareun’impropria limitazione dell’autonomiacontrattuale delle parti, in particolare perquanto riguarda i diritti del proprietariolocatore, ovvero, quantomeno, a precisareesplicitamente che la previsione si riferisceai contratti di locazione relativi ad immo-bili adibiti ad uso diverso da quello diabitazione, di cui all’articolo 3.

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VII COMMISSIONE PERMANENTE

(Cultura, scienza e istruzione)

S O M M A R I O

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni per la celebrazione del centenario della nascita di Alberto Burri. C. 5397 Coscia . . . . 88

SEDE REFERENTE:

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Societàitaliana degli autori ed editori. Doc. XXII, n. 32 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . 88

ALLEGATO (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

Disposizioni per l’organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell’emigrazioneitaliana. Testo unificato C. 4698 Narducci e abbinate C. 521 Osvaldo Napoli e C. 660D’Antona (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

Valorizzazione del sistema dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale. C. 4822sen. Asciutti, approvata dal Senato, e abbinate C. 814 Angela Napoli e C. 3808 Carlucci(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testo approvato dal Senato come testo base) . . . . . . 92

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92

COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 novembre 2012.

Disposizioni per la celebrazione del centenario della

nascita di Alberto Burri.

C. 5397 Coscia.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle10.50 alle 11.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Paola FRASSINETTI.

La seduta comincia alle 12.10.

Istituzione di una Commissione parlamentare di

inchiesta sulla situazione della Società italiana degli

autori ed editori.

Doc. XXII, n. 32.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 16 ottobre 2012.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira isuoi emendamenti 6.37 e 6.7.

Paola FRASSINETTI, presidente, con-stata l’assenza del presentatore dell’emen-damento Carlucci 6.39, si intende vi abbiarinunciato.

Emerenzio BARBIERI (PdL) illustra ilsuo emendamento 6.20, raccomandandonel’approvazione. Osserva, in particolare,l’opportunità per la Commissione di in-

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chiesta di avvalersi dell’attività di espertinella materia in esame, considerata l’ele-vata complessità della stessa.

Paola GOISIS (LNP), relatore, dopo averesperito una più approfondita valutazionesull’emendamento Barbieri 6.20, esprimesullo stesso parere favorevole.

La Commissione approva, quindi,l’emendamento Barbieri 6.20.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira isuoi emendamenti 6.1 e 6.12. Illustra,quindi, il suo emendamento 6.10, di cuiraccomanda l’approvazione, rilevandol’opportunità di restringere a un massimodi due collaboratori il complesso dellecollaborazioni di cui si potrà avvalere laCommissione, anche al fine di una oppor-tuna economia di spesa.

Paola GOISIS (LNP), relatore, osservacome appare riduttivo limitare a due ilnumero di collaboratori di cui si potràavvalere la Commissione di inchiesta;quindi conferma il suo invito al ritirodell’emendamento Barbieri 6.10.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) osservaanch’ella come appaia eccessivamente ri-duttivo il limitare a due il numero dicollaboratori di cui si potrà avvalere laCommissione di inchiesta, anche se l’atti-vità della medesima potrà essere impron-tata, nel corso dei lavori, alla tenutamoderazione anche per quanto riguarda icosti organizzativi.

La Commissione respinge, quindi,l’emendamento Barbieri 6.10.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira isuoi emendanti 6.11 e 6.9. Illustra, quindi,il suo emendamento 6.14, di cui racco-manda l’approvazione. Osserva, al ri-guardo, come appaia opportuno che laCommissione possa avvalersi di studi ericerche nonché della collaborazione disoggetti pubblici e privati che operano nelsettore oggetto dell’inchiesta.

Paola GOISIS (LNP), relatore, confer-mando il suo invito al ritiro dell’emenda-mento Barbieri 6.14, altrimenti il parere ècontrario, osserva come l’accoglimento ditale proposta emendativa potrebbe portaread un allungamento della durata dell’in-chiesta parlamentare.

La Commissione respinge, quindi,l’emendamento Barbieri 6.14.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira isuoi emendamenti 6.21, 6.23 e 6.25. Illu-stra, quindi, il suo emendamento 6.26, dicui raccomanda l’approvazione, volto aprevedere che l’Ufficio di presidenza dellacommissione di inchiesta possa fissare uncompenso per i suoi collaboratori.

Paola GOISIS (LNP), relatore, osserva,al riguardo, come anche in assenza di unatale precisazione il presidente della Com-missione potrebbe richiedere collabora-zioni, confermando quindi l’invito al ritirodell’emendamento Barbieri 6.26.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) prean-nuncia il voto contrario sull’emendamentoBarbieri 6.26, osservando come le colla-borazioni alla Commissione dovrebberoessere effettuate a titolo gratuito, tanto piùnell’attuale momento di crisi economica.

La Commissione respinge, quindi,l’emendamento Barbieri 6.26.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira isuoi emendamenti 6.27 e 6.29. Illustra,quindi, il suo emendamento 6.30, di cuiraccomanda l’approvazione.

La Commissione respinge, quindi,l’emendamento Barbieri 6.30.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira isuoi emendamenti 6.31 e 6.32. Illustra,quindi, il suo emendamento 6.33, racco-mandandone l’approvazione, che prevedeche l’ufficio di presidenza della Commis-sione, integrato dai rappresentanti deigruppi, definisca l’oggetto e la durata dellecollaborazioni.

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Paola FRASSINETTI, presidente, ri-corda al riguardo la previsione dell’arti-colo 6, comma 3, della proposta di legge inesame, che già prevede che la Commis-sione di inchiesta può avvalersi dell’operadi agenti e di ufficiali di polizia giudizia-ria, di tutte le collaborazioni che ritienenecessarie nonché di esperti come previstodall’emendamento 6.20 testé approvatodalla Commissione.

La Commissione respinge, quindi,l’emendamento Barbieri 6.33.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritiraquindi i suoi emendamenti 6.38, 6.19 e 6.2.Illustra, quindi, il suo emendamento 6.13,che intende ridurre la dotazione finanzia-ria a disposizione della Commissione.

Paola GOISIS (LNP), relatore, confermail suo invito al ritiro dell’emendamentoBarbieri 6.13, poiché pure nell’attuale si-tuazione di crisi economica, una tale li-mitata riduzione potrebbe minare, inrealtà, la funzionalità organizzativa dellaCommissione.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) ricordache la dotazione finanziaria della Com-missione di inchiesta prevista dalla pro-posta di legge in esame è configurata nellaforma di limite massimo ad una determi-nata spesa, per cui niente preclude che,nello svolgimento delle attività, venga ef-fettuato una spesa minore del limite mas-simo previsto.

La Commissione respinge, quindi,l’emendamento Barbieri 6.13.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira isuoi emendamenti 6.4 e 6.5. Illustra,quindi, il suo emendamento 6.22 di cuiraccomanda l’approvazione.

Paola GOISIS (LNP), relatore, confermail suo invito a ritirare l’emendamentoBarbieri 6.22.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) rilevacome appaia una contraddizione l’aver pre-

sentato un tale emendamento, suscettibiledi aumentare la spesa complessiva dellaCommissione d’inchiesta, con il precedenteemendamento 6.13 che si proponeva, in-vece, di ridurre tale spesa a 35 mila euro.

La Commissione respinge, quindil’emendamento Barbieri 6.22.

Si passa, quindi, all’esame dell’articolo7 e degli emendamenti ad esso riferiti.

Paola GOISIS (LNP), relatore, esprimel’invito al ritiro, altrimenti il parere è con-trario, sugli emendamenti Barbieri 7.5,7.10, 7.4, 7.1, 7.2, 7.8 e 7.3. È favorevole agliemendamenti Barbieri 7.11 e 7.6. Esprime,infine, parere contrario sui restanti emen-damenti Barbieri 7.7, 7.9 e 7.12.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira ipropri emendamenti 7.5, 7.10, 7.4, 7.1, 7.2,7.8 e 7.3.

La Commissione approva, con distintevotazioni, gli emendamenti Barbieri 7.11 e7.6.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira ipropri emendamenti 7.7, 7.9 e 7.12.

Si passa, quindi, all’esame degli emen-damenti riferiti all’articolo 2 precedente-mente accantonati.

Paola GOISIS (LNP), relatore, con rife-rimento all’emendamento Barbieri 2.4, sirimette alla Commissione, sottolineando lanecessità che sia assicurata una rappre-sentanza proporzionale tra i diversi gruppiparlamentari.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) condividela necessità che sia assicurata una rappre-sentanza proporzionale tra i diversi gruppiparlamentari. Ritiene quindi preferibile iltesto del provvedimento in esame.

Pierfelice ZAZZERA (IdV) preannunziail suo voto favorevole sull’emendamento inesame, che si inserisce in un’ottica dicontenimento dei costi.

La Commissione respinge quindil’emendamento Barbieri 2.4.

Martedì 6 novembre 2012 — 90 — Commissione VII

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Paola GOISIS (LNP), relatore, esprimeparere favorevole sull’emendamento Bar-bieri 2.2.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) dichiaradi non comprendere la ratio dell’emenda-mento Barbieri 2.2, che contiene disposi-zioni già contenute in norme regolamen-tari. Preannuncia quindi il voto contrariosul medesimo emendamento.

Emerenzio BARBIERI (PdL) osservache non per tutte le Commissioni sonopreviste ipotesi di sostituzioni in caso didimissioni o altre cause.

La Commissione respinge quindil’emendamento Barbieri 2.2.

Paola GOISIS (LNP), relatore, confermal’invito al ritiro sull’emendamento Barbieri2.3.

La Commissione respinge quindil’emendamento Barbieri 2.3.

Paola GOISIS (LNP), relatore, confermal’invito al ritiro sull’emendamento Barbieri2.1.

La Commissione respinge, quindi, condistinte votazioni, gli emendamenti Bar-bieri 2.1, 2.13, 2.8, 2.7, 2.9, 2.10, 2.11, 2.14,2.15, 2.16, 2.17, 2.19, 2.20 e 2.21.

Emerenzio BARBIERI (PdL) ritira ilproprio emendamento 2.22.

Si passa all’esame dell’articolo 3 e del-l’emendamento precedentemente accanto-nato.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) prean-nunzia il suo voto contrario sull’emenda-mento Barbieri 3.1, ritenendo che l’accer-tamento delle responsabilità non competaalle Commissioni di inchiesta.

Paola GOISIS (LNP) conferma l’invitoal ritiro dell’emendamento Barbieri 3.1.

La Commissione respinge l’emenda-mento Barbieri 3.1.

Si passa all’esame dell’articolo 4 e degliemendamenti ad esso riferiti, precedente-mente accantonati.

Paola GOISIS (LNP), relatore, invita alritiro degli emendamenti Barbieri 4.5 e 4.3.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) prean-nuncia il voto contrario sull’emendamento4.5, rilevando l’esigenza che il Parlamentosvolga le funzioni sue proprie senza che lemedesime siano frustrate dall’attività pro-fessionale, per quanto nobile, di avvocati.Ritiene infatti che le proposte emendativepresentate siano state più il frutto dellapreoccupazione di conseguenze proces-suali che di miglioramento del testo delprovvedimento in esame.

Giorgio LAINATI (PdL) preannunzia ilsuo voto favorevole sull’emendamento 4.5,di cui è cofirmatario, ritenendo, al con-trario, necessario preservare l’attività par-lamentare da ingerenze giudiziarie.

La Commissione respinge, quindi, condistinte votazioni, gli emendamenti Bar-bieri 4.5 e 4.3.

Paola FRASSINETTI, presidente, av-verte che gli emendamenti approvati nellaseduta odierna saranno ripubblicati inallegato al resoconto (vedi allegato). Il testodella proposta di legge, come modificatodagli emendamenti approvati sarà quinditrasmesso alle Commissioni parlamentaricompetenti ai fini dell’espressione del pa-rere di competenza.

Nessun altro chiedendo di intervenire,rinvia quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

Disposizioni per l’organizzazione e il funzionamento

del Museo nazionale dell’emigrazione italiana.

Testo unificato C. 4698 Narducci e abbinate C. 521

Osvaldo Napoli e C. 660 D’Antona.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato, da ultimo, nellaseduta del 2 ottobre 2012.

Martedì 6 novembre 2012 — 91 — Commissione VII

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Emerenzio BARBIERI (PdL), relatore,segnala che, alla luce delle considerazionisvolte dalla Commissione bilancio, stasvolgendo con l’onorevole Narducci, primofirmatario della proposta di legge inesame, i necessari approfondimenti al finedi individuare un’idonea copertura finan-ziaria. Ritiene quindi opportuno rinviarel’esame del provvedimento.

Paola FRASSINETTI (PdL), presidente,nessuno altro chiedendo di intervenire,rinvia quindi il seguito dell’esame ad altraseduta.

Valorizzazione del sistema dell’alta formazione e

specializzazione artistica e musicale.

C. 4822 sen. Asciutti, approvata dal Senato, e ab-

binate C. 814 Angela Napoli e C. 3808 Carlucci.

(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione deltesto approvato dal Senato come testo base).

La Commissione prosegue l’esame delleproposte di legge all’ordine del giorno,rinviato, da ultimo, nella seduta del 27marzo 2012.

Emerenzio BARBIERI (PdL) a seguitodi intese intercorse tra i rappresentanti ditutti i gruppi, d’accordo con il relatore sulprovvedimento che lo ha espressamentedelegato a riferire al riguardo, propone diriprendere l’esame del provvedimento par-tendo dal testo approvato dal Senato.Propone, altresì, di fissare il termine per lapresentazione degli emendamenti a giovedì15 novembre.

Emilia Grazia DE BIASI (PD) denuncial’estrema lentezza nella prosecuzione deilavori della Commissione con riferimentoad un provvedimento di straordinaria im-portanza. Concorda, quindi, con la propo-sta formulata dall’onorevole Barbieri diproseguire con l’esame del provvedimentopartendo dal testo elaborato dal Senato,

fissando un ragionevole termine per lapresentazione degli emendamenti.

Paola GOISIS (LNP) si associa alleconsiderazioni dei colleghi in ordine allanecessità di procedere celermente conl’approvazione del provvedimento.

Paola FRASSINETTI (PdL), presidente,tenuto conto di quanto richiesto dai rappre-sentanti dei gruppi, propone, in sostituzionedel relatore, di adottare come testo base perla prosecuzione dell’esame, la proposta dilegge n. 4822 approvata dal Senato.

La Commissione concorda.

Paola FRASSINETTI (PdL), presidente,propone quindi di fissare il termine per lapresentazione di eventuali emendamentialla proposta di legge n. 4822, testo ap-provato dal Senato, alle ore 18 di giovedì15 novembre 2012.

La Commissione concorda.

Paola FRASSINETTI (PdL), presidente,nessun altro chiedendo di intervenire, rin-via il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 12.55.

AVVERTENZA

Il seguente punto all’ordine del giornonon è stato trattato:

SEDE REFERENTE

Legge quadro per lo spettacolo dal vivo.Nuovo testo unificato C. 136 Carlucci, C. 459Ciocchetti, C. 769 Carlucci, C. 1018 Froner,C. 1156 Ceccacci Rubino, C. 1183 De Biasi,C. 1480 Zamparutti, C. 1564 Giammanco, C.1610 Zazzera, C. 1849 Rampelli, C. 1935Caparini e C. 2280 Goisis.

Martedì 6 novembre 2012 — 92 — Commissione VII

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ALLEGATO

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situa-zione della Società italiana degli autori ed editori (Doc. XXII, n. 32).

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 6.

Al comma 3, dopo le parole: dell’operaaggiungere le seguenti: di esperti.

6. 20. Barbieri, Centemero, Di Centa, Lai-nati, Lunardi, Mazzuca, Palmieri.

ART. 7.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

1-bis. La Commissione cura l’informa-tizzazione dei documenti acquisiti e pro-dotti nel corso della sua attività.

7. 11. Barbieri, Centemero, Di Centa, Lai-nati, Lunardi, Mazzuca, Palmieri.

Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

1-bis. I componenti della Commissionepossono presentare relazioni di mino-ranza.

7. 6. Barbieri, Centemero, Di Centa, Lai-nati, Lunardi, Mazzuca, Palmieri.

Martedì 6 novembre 2012 — 93 — Commissione VII

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VIII COMMISSIONE PERMANENTE

(Ambiente, territorio e lavori pubblici)

S O M M A R I O

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materialeambientale. C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060Faenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

RISOLUZIONI:

7-00959 Viola e 7-00995 Lanzarin: Individuazione delle migliori soluzioni, sotto il profiloambientale, per la localizzazione del tracciato della linea AC/AV Venezia-Trieste (Seguitodella discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00209) . . . . . 95

ALLEGATO (Testo unificato approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B approvata inun testo unificato dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione)(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

SEDE REFERENTE:

Reintegrazione delle competenze dei comuni della regione Campania in materia di gestionedel ciclo dei rifiuti solidi urbani. C. 4661 Iannuzzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

Principi fondamentali per il governo del territorio. C. 329 Mariani, C. 438 Lupi, C. 1794Mantini, C. 3379 Lupi, C. 3543 Morassut (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

COMITATO RISTRETTO:

Principi fondamentali per il governo del territorio. C. 329 Mariani, C. 438 Lupi, C. 1794Mantini, C. 3379 Lupi, C. 3543 Morassut . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. C. 3465-4290-B Governo, approvato dalSenato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101

COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 novembre 2012.

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152,

e altre disposizioni in materiale ambientale.

C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e mo-

dificata dal Senato e C. 5060 Faenzi.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle12.55 alle 13.10.

RISOLUZIONI

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Angelo ALESSANDRI. — In-terviene il sottosegretario di Stato per l’am-biente e per la tutela del territorio e delmare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 14.

Martedì 6 novembre 2012 — 94 — Commissione VIII

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7-00959 Viola e 7-00995 Lanzarin: Individuazionedelle migliori soluzioni, sotto il profilo ambientale,per la localizzazione del tracciato della linea AC/AV

Venezia-Trieste.

(Seguito della discussione congiunta e con-clusione – Approvazione della risoluzionen. 8-00209).

La Commissione prosegue la discus-sione congiunta delle risoluzioni in titolorinviato da ultimo nella seduta del 10ottobre scorso.

Manuela LANZARIN (LNP), dopo averricordato che nella precedente seduta erastata presentata una proposta di testounificato sulla quale il rappresentante delGoverno si era riservato di esprimere,illustra una nuova proposta di riformula-zione (vedi allegato) che impegna il Go-verno a verificare la disponibilità da partedella società RFI per l’elaborazione di unnuovo progetto, non necessariamente pre-liminare – come invece specificato nellaprecedente proposta di testo unificato –diretto a proseguire i necessari approfon-dimenti tecnici e la consultazione e coin-volgimento, anche nelle forme della pro-gettazione partecipata, delle comunità edamministrazioni locali, al fine di realiz-zare le soluzioni progettuali alternative dicui in premessa che limitano gli impattiambientali e paesaggistici e riducono alminimo gli effetti derivanti dall’attraver-samento dei centri abitati.

Rodolfo Giuliano VIOLA (PD), nel con-cordare con la collega Lanzarin sullanuova proposta di testo unificato illu-strata, richiama l’attenzione sulla necessitàdi adottare iniziative dirette a svolgere unareale comparazione tra i possibili tracciatialternativi presentati al Governo, siaquello litoraneo all’esame della Commis-sione VIA, sia quello presentato dal Com-missario Mainardi con lettera dell’8 agosto2012 ed anche con tracciati non formal-mente depositati che sono stati in ognicaso oggetto di valutazione da parte di RFIalmeno nella prima fase, al fine di garan-tire la compiutezza e la validità sostanziale

della procedura di valutazione di impattoambientale in corso presso il Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva all’unanimità ilnuovo testo unificato delle risoluzioni7-00959 Viola e 7-00995 Lanzarin, cheassume il numero 8-00209.

La seduta termina alle 14.10.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Angelo ALESSANDRI. — In-terviene il sottosegretario di Stato per l’am-biente e per la tutela del territorio e delmare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 14.10.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854-2862-2888-3055-3866-B approvata in un te-

sto unificato dalla Camera e modificato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Angelo ALESSANDRI, presidente, insostituzione del relatore impossibilitato apartecipare alla seduta odierna, ricordache la Commissione Ambiente è chiamataad esprimere il prescritto parere, allaXIV Commissione, sul nuovo testo delleproposte di legge in oggetto, come mo-dificato dal Senato in prima lettura, fi-nalizzato ad introdurre una riforma or-ganica delle norme che regolano la par-tecipazione dell’Italia alla formazione eall’attuazione della normativa europea,attualmente contenute nella legge n. 11del 2005.

Martedì 6 novembre 2012 — 95 — Commissione VIII

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Al riguardo, fa anzitutto presente chela Camera dei deputati ha approvato ilprovvedimento in prima lettura il 23marzo 2011 e lo ha trasmesso al Senato,dove, pur mantenendosi coerente con l’im-pianto e le finalità originarie, il testo èstato ampiamente rielaborato dalla Com-missione affari costituzionali e quindi ap-provato dall’Assemblea del Senato nellaseduta del 23 ottobre 2012.

Fa altresì presente che la VIII Com-missione della Camera non si era espressain prima lettura in sede consultiva, datoche il testo a suo tempo approvato dallaXIV Commissione non presentava normedi competenza della VIII Commissione.

Aggiunge che la Commissione Am-biente è invece chiamata oggi ad espri-mersi, considerato che nel nuovo testoapprovato dal Senato è stato inseritol’articolo 47 recante norme in materia diaiuti pubblici per calamità naturali, cherientrano nella competenza della Com-missione Ambiente.

Circa il contenuto del provvedimento,osserva che esso risponde all’esigenza,oggi fondamentale, di riordinare la di-sciplina che regola le fasi ascendente ediscendente del diritto dell’Unione euro-pea, cioè il processo di formazione delledecisioni UE e il processo di recepimentodelle direttive comunitarie nell’ordina-mento italiano, adeguando le relative pro-cedure al nuovo assetto dei rapporti fral’Italia e l’Unione europea definito dalTrattato di Lisbona, entrato in vigore il1o dicembre 2009. In tal senso, il prov-vedimento detta, da un lato, le nuoveregole e procedure per rafforzare glistrumenti di coinvolgimento diretto delParlamento (e in una certa misura anchedelle autonomie locali) nell’attività e nelfunzionamento delle istituzioni del-l’Unione europea, e in particolare nelcontrollo da parte dei Parlamenti nazio-nali del rispetto del principio di sussi-diarietà nell’attività legislativa dell’UnioneEuropea.

Il provvedimento mira inoltre a velo-cizzare e razionalizzare il processo direcepimento del diritto dell’Unione Euro-pea, attraverso una rivisitazione del suo

strumento fondamentale, l’attuale leggecomunitaria annuale, che viene, per cosìdire, articolata in due distinte leggi an-nuali: la legge di delegazione europea e lalegge europea.

Il provvedimento, infine, prevede anchenorme più adeguate ad una gestione ac-celerata delle procedure d’infrazione enorme in materia di aiuti di Stato, conl’intento di disciplinare le principali pro-blematiche emerse nella prassi in questamateria.

Quanto alle modifiche introdotte dalSenato, tutte volte a migliorare e a con-solidare l’impianto del testo approvatodalla Camera in prima lettura, segnala, invia esemplificativa, alcune fra quelle con-tenute nel Capo II del provvedimento(recante norme sulla partecipazione delParlamento alla definizione della politicaeuropea dell’Italia e al processo di for-mazione degli atti dell’UE). Così, adesempio, l’articolo 4 del nuovo testo ap-provato dal Senato, introduce, da un lato,l’obbligo del Governo di trasmettere alleCamere relazioni e note informative suriunioni, anche informali, relative allapredisposizione di atti, progetti di atti oad altre iniziative o questioni relativeall’UE, a procedure di precontenzioso econtenzioso avviate nei confronti dell’Ita-lia, e, dall’altro, l’obbligo del Governo diinformare e consultare periodicamente leCamere, nell’ambito delle procedure in-dividuate dalla legge rinforzata di cui alnuovo articolo 81, sesto comma, dellaCostituzione (relativo all’equilibrio di bi-lancio), e dai rispettivi Regolamenti, inmerito al coordinamento delle politicheeconomiche e di bilancio e al funziona-mento dei meccanismi di stabilizzazionefinanziaria, disposti o perseguiti attra-verso atti, i progetti di atti e documentidell’Unione europea, cooperazioni raffor-zate tra Stati membri e accordi e leipotesi di accordi intergovernativi traStati membri dell’Unione europea.

Il successivo articolo 5 del nuovo testodisciplina, inoltre, la consultazione delleCamere su accordi in materia finanziariao monetaria, prevedendo che il Governoinformi tempestivamente le Camere di

Martedì 6 novembre 2012 — 96 — Commissione VIII

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ogni iniziativa volta alla conclusione diaccordi tra gli Stati membri dell’UE cheprevedano l’introduzione o il rafforza-mento di regole in materia finanziaria omonetaria o producano conseguenze rile-vanti sulla finanza pubblica. Al tempostesso, il Governo è tenuto ad assicurareche la posizione rappresentata nella ne-goziazione degli accordi in questione tengaconto degli atti di indirizzo parlamentarie, nel caso in cui non abbia potuto con-formarsi riferisca tempestivamente alleCamere, fornendo le appropriate motiva-zioni della posizione assunta.

Il nuovo articolo 9 del provvedimento,che completa il quadro della partecipa-zione del Parlamento alla « fase ascen-dente », prevede, quindi, la facoltà delleCamere di interloquire con le istituzionidell’Unione europea entrando nel meritodi ogni aspetto delle politiche europee,nell’ambito di ciò che viene definito insede europea come « dialogo politico ». Intale contesto, è previsto anche il coin-volgimento delle giunte e dei consigliregionali.

Ricordando poi anche il tradizionalepeso delle procedure d’infrazione sia inmateria ambientale che in materia di in-frastrutture, richiama l’attenzione sul con-tenuto dell’articolo 14 del provvedimentoche disciplina l’informazione al Parla-mento su procedure giurisdizionali e diprecontenzioso riguardanti l’Italia. Al ri-guardo, fa presente che nel corso del-l’esame al Senato, è stato stabilito che ilGoverno comunichi alle Camere informa-zioni o documenti relativi alle procedurein questione – oltre che nei casi in cuisiano poste alla base di un disegno di legged’iniziativa governativa, di un decreto-legge o di uno schema di decreto legisla-tivo sottoposto al parere parlamentare –anche in ogni altro caso, su richiesta diuna delle due Camere.

Quanto, poi, alle procedure concer-nenti, in senso proprio, gli adempimentidegli obblighi derivanti dall’appartenenzadell’Italia all’Unione europea, segnala cheesse sono disciplinate dagli articoli 29-41del testo approvato dal Senato e che lestesse si basano sulla individuazione, in

sostituzione dell’attuale legge comunitaria,di due distinti provvedimenti per l’attua-zione del diritto europeo nell’ordina-mento nazionale: la legge di delegazioneeuropea, da presentare alle Camere entroil 28 febbraio, e la legge europea per laquale non viene stabilito un terminespecifico di presentazione, essendo la re-lativa presentazione eventuale e non ne-cessaria. Con una modifica introdotta alSenato, è stato previsto tuttavia che, nelcaso in cui insorgano nuove esigenze diadempimento, il Governo possa presen-tare entro il 31 luglio di ciascun anno unulteriore disegno di legge di delegazioneeuropea relativo al secondo semestre del-l’anno di riferimento.

Per quanto riguarda i contenuti, conla legge di delegazione europea si dovràassicurare l’adeguamento dell’ordina-mento nazionale a quello dell’UE indi-cando le disposizioni di delega necessarieper il recepimento delle direttive comu-nitarie. Anche qui, con una modificaintrodotta al Senato, è stato stabilito chela delega legislativa conferita con talelegge deve essere volta unicamente all’at-tuazione degli atti da recepire, esclu-dendo quindi ogni altra disposizione didelega non direttamente riconducibile alrecepimento degli atti legislativi europei.La legge europea conterrà, invece, ledisposizioni modificative o abrogative dinorme interne oggetto di procedure diinfrazione o di sentenze della Corte digiustizia, quelle necessarie per dare at-tuazione agli atti dell’Unione europea edai Trattati internazionali conclusi dall’UEe quelle emanate nell’ambito del poteresostitutivo (articolo 30, corrispondente al-l’articolo 28 del testo approvato dallaCamera).

Allo scopo di ampliare il più possibilegli strumenti a disposizione del Parla-mento e del Governo per un celere adat-tamento alla normativa europea è stato,infine, introdotto al Senato l’articolo 38,che prevede, in casi di particolare impor-tanza politica, economica e sociale, che ilGoverno possa presentare alle Camere unapposito disegno di legge recante le dispo-sizioni occorrenti per dare attuazione ad

Martedì 6 novembre 2012 — 97 — Commissione VIII

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un singolo atto legislativo europeo riguar-dante le materie di competenza legislativastatale. Anche in questo caso, è prevista lalimitazione di contenuto, escludendo di-sposizioni che non siano in diretta corre-lazione con l’attuazione dell’atto norma-tivo da recepire.

Quanto, invece, all’articolo che inter-viene su materie di diretta competenzadella VIII Commissione, l’articolo 47 in-trodotto nel corso dell’esame del provve-dimento al Senato, osserva anzitutto cheesso si inserisce in un complesso di norme(contenute negli articoli 44-52) che intro-ducono nell’ordinamento nazionale unaorganica disciplina degli aiuti di Stato, conl’intento di superare le principali proble-matiche emerse nella prassi in questamateria. La gran parte delle disposizioni(peraltro non soggette a modifiche di ri-lievo al Senato) sono volte ad assicurarel’unitarietà di indirizzo per la tutela degliinteressi nazionali nel settore degli aiutipubblici (articolo 44), disciplinare le co-municazioni in ordine agli aiuti (articolo45), vietare la concessione di aiuti a coloroche in precedenza hanno ricevuto e nonrimborsato aiuti ritenuti illegali o incom-patibili dalla Commissione europea (arti-colo 46), affidare alla società EquitaliaS.p.A le procedure di recupero degli aiutiincompatibili (articolo 48), prevedere ilricorso dinanzi al TAR competente per gliaiuti illegalmente concessi (articolo 50) ela prescrizione della restituzione di unaiuto di Stato oggetto di una decisione direcupero per decorso del tempo (articolo51), disciplinare le modalità di trasmis-sione al Governo delle informazioni rela-tive agli aiuti di Stato concessi alle imprese(articolo 52).

In questo quadro, il richiamato arti-colo 47 indica anzitutto, al comma 1, lecondizioni alle quali è ammessa la con-cessione di aiuti pubblici, anche sottoforma di agevolazione fiscale, in conse-guenza dei danni arrecati da calamitànaturali o da altri eventi eccezionali, dicui all’articolo 107, paragrafo 2, letterab), del Trattato sul funzionamento del-l’Unione europea, a soggetti che eserci-tano un’attività economica, nei limiti del

100 per cento del danno subito, ivi com-prese le somme dei versamenti a titolo ditributi, contributi previdenziali e premiassicurativi dovuti nel corso della duratadello stato di emergenza.

Le condizioni contemplate dallanorma prevedono, in particolare, che: a)l’area nella quale il beneficiario esercitala propria attività economica rientri fraquelle per le quali è stato dichiarato lostato di emergenza ai sensi degli articoli2, comma 1, e 5 della legge n. 225 del1992 (legge istitutiva del Servizio nazio-nale della Protezione civile); b) sia pro-vato che il danno è conseguenza direttadell’evento calamitoso; c) l’aiuto pubblico,anche se concesso da diverse autorità,statali, regionali o locali, non superi com-plessivamente l’ammontare del danno su-bìto; d) l’aiuto pubblico, cumulato coneventuali altri risarcimenti, non supericomplessivamente l’ammontare del dannomedesimo, maggiorato dell’importo del-l’eventuale premio assicurativo pagato perl’anno in corso.

Il successivo comma 2 dell’articolo inquestione demanda, quindi, ad un appo-sito decreto del Presidente della Repub-blica (la cui efficacia è subordinata all’au-torizzazione da parte della Commissioneeuropea), la definizione delle modalitàattuative delle predette disposizioni. Ilcomma 3 prevede, inoltre, che nelle moredell’adozione di tale decreto la concessionedi aiuti pubblici è soggetta alla preventivaautorizzazione della Commissione euro-pea, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3,del Trattato sul funzionamento del-l’Unione europea (il citato paragrafo 3dispone infatti che i progetti diretti aistituire aiuti pubblici devono essere co-municati alla Commissione europea intempo utile perché presenti le sue osser-vazioni).

Secondo quanto previsto, poi, dal suc-cessivo comma 4, detta autorizzazionepreventiva è altresì necessaria per ognialtra forma di aiuti pubblici concessa, al difuori della disciplina precedentemente de-scritta, ai sensi dell’articolo 107, paragrafo2, lettera b), del Trattato sul funziona-

Martedì 6 novembre 2012 — 98 — Commissione VIII

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mento dell’Unione europea. Il comma 5,infine, esclude il settore agricolo dall’ap-plicazione dell’articolo in commento.

Fa quindi presente che sulla materiaregolata dall’articolo 47 è recentementeintervenuta la Commissione europea, laquale ha avviato un’indagine conoscitivaper capire se le agevolazioni fiscali eprevidenziali introdotte dall’Italia a favoredelle imprese delle zone colpite da cala-mità naturali – principalmente terremoti einondazioni – rispettano la normativa del-l’Unione sugli aiuti di Stato. Tra le misureoggetto di osservazione, secondo quantoriportato in un comunicato stampa dellaCommissione europea del 17 ottobrescorso, figurerebbero le agevolazioni a fa-vore delle società situate nelle zone colpitedai terremoti di Umbria e Marche (1997),Molise e Puglia (2002), Abruzzo (2009)nonché dall’eruzione vulcanica e dal ter-remoto del 2002 in Sicilia.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nes-suno chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.20.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Angelo ALESSANDRI. — In-terviene il sottosegretario di Stato per l’am-biente e per la tutela del territorio e delmare, Tullio Fanelli.

La seduta comincia alle 14.20.

Reintegrazione delle competenze dei comuni della

regione Campania in materia di gestione del ciclo dei

rifiuti solidi urbani.

C. 4661 Iannuzzi.

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del16 ottobre 2012.

Angelo ALESSANDRI, presidente, nes-sun altro chiedendo di intervenire, di-

chiara concluso l’esame preliminare. Pro-pone, quindi, di fissare a lunedì 12 no-vembre 2012, alle ore 16, il termine per lapresentazione di emendamenti e articoliaggiuntivi.

La Commissione concorda.

Angelo ALESSANDRI, presidente, rinviaquindi il seguito dell’esame a altra seduta.

Principi fondamentali per il governo del territorio.

C. 329 Mariani, C. 438 Lupi, C. 1794 Mantini,

C. 3379 Lupi, C. 3543 Morassut.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del 1o

luglio 2012.

Angelo ALESSANDRI, presidente, co-munica che l’onorevole Cosenza ha richie-sto l’abbinamento alle proposte di legge intitolo della proposta di legge n. 5351, asua prima firma, la quale, tuttavia, nonpuò essere abbinata d’ufficio, non sussi-stendo i requisiti previsti dall’articolo 77del Regolamento. Sottopone pertanto allavalutazione della Commissione la propostadi abbinamento pervenuta.

Chiara BRAGA (PD), alla luce dell’ap-profondimento condotto sul contenutodella proposta di legge di iniziativa dellacollega Cosenza, esprime dubbi sul suoabbinamento alle proposte di legge intitolo, attualmente in corso di esame insede di Comitato ristretto, giacché taleabbinamento comporterebbe inevitabil-mente un allungamento dell’iter parla-mentare delle proposte di legge stesse. Faquindi presente come in Comitato ri-stretto sia quasi conclusa la definizionedi un testo unificato da approvare intempi brevissimi, eventualmente in sedelegislativa, in modo da facilitarne l’ap-provazione definitiva entro la fine dellalegislatura.

Martedì 6 novembre 2012 — 99 — Commissione VIII

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Franco STRADELLA (PdL), relatore,condivide le perplessità espresse dallacollega Braga, evidenziando come, in sededi Comitato ristretto, sia emersa la con-sapevolezza della necessità di approvarein via definitiva un provvedimento legi-slativo sul governo del territorio recantesolo poche norme di principio. Ritienepertanto che in tale prospettiva difficil-mente potrebbe trovare collocazione nelprovvedimento l’articolata disciplina inmateria di governo del mare contenutanella proposta di legge della collega Co-senza.

Giulia COSENZA (PdL) precisa come afondamento della richiesta di procedereall’abbinamento della proposta di leggen. 5351, a sua prima firma, non vi siaalcun intento dilatorio. Sottolinea quindicome tale richiesta sia unicamente basatasulla speranza che anche beni come l’am-biente marino e l’ambiente costiero, cosìessenziali per la vita e lo sviluppo dellecomunità locali e dell’intero Paese, pos-sano essere attentamente considerati insede di riforma dei principi che regolanoil governo del territorio. Conclude, quindi,esprimendo il proprio rammarico per leposizioni espresse dai colleghi fin quiintervenuti, rimettendosi in ogni caso algiudizio della Commissione sulla propostadi abbinamento in questione.

Roberto MORASSUT (PD), pur com-prendendo le ragioni che sono alla basedella proposta di abbinamento della pro-posta di legge della collega Cosenza, ritieneche, soprattutto in ragione della ristret-tezza dei tempi a disposizione e dellascelta di fondo compiuta in seno al Co-mitato ristretto di concentrare in tre oquattro norme di principio il contenutodel testo unificato che è ormai in sede didefinizione, non sussistano le condizioniper procedere all’abbinamento richiesto.

Francesco ARACRI (PdL) denuncia ilcarattere strumentale delle posizioniespresse dai colleghi che frappongono ine-sistenti ostacoli alla richiesta di abbina-mento della proposta di legge della collega

Cosenza, che, al contrario, non può cheessere giudicata favorevolmente sia sulpiano procedurale che, a maggior ragione,sul piano del merito.

Raffaella MARIANI (PD), nel respin-gere l’accusa di strumentalità rivolta dalcollega Aracri, ribadisce la ragionevolezzadi quanto sostenuto dai colleghi Braga eMorassut e, sostanzialmente, dallo stessorelatore, manifestando fin d’ora la dispo-nibilità a valutare con la massima atten-zione in sede di esame degli emenda-menti le proposte che intendessero ri-prendere in tutto o in parte le normecontenute nella proposta di legge n. 5351in materia di governo del mare, fermal’esigenza di procedere all’approvazionedi un provvedimento legislativo fatto dipochissime norme di principio, rispettosodelle competenze legislative sia delloStato sia delle regioni, e tale da poteressere approvato definitivamente primadell’ormai prossimo termine di scadenzadella legislatura.

Giulia COSENZA (PdL) nel ribadirel’importanza dei temi oggetto della suaproposta di legge, ribadisce il propriorammarico per le osservazioni svolte daicolleghi, con particolare riferimento all’in-dicazione, a suo avviso opinabile, del fat-tore tempo come criterio dirimente perdecidere sulla proposta di abbinamento inquestione.

Armando DIONISI (UdCpTP), nel ri-chiamare la complessità dell’iter parla-mentare delle proposte di legge in titolo edel lavoro svolto fin qui dal Comitatoristretto, nonché l’esigenza fortementesentita da tutti gli operatori del settore diapportare, prima della fine della legisla-tura, quantomeno alcune modifiche allaormai vecchia legislazione urbanistica,esprime perplessità sulla richiesta di ab-binamento della proposta di legge n. 5351che rischia di vanificare il lavoro fin quisvolto dal Comitato ristretto.

Martedì 6 novembre 2012 — 100 — Commissione VIII

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Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione respinge la proposta del-l’onorevole Cosenza di abbinare la propo-sta di legge n. 5351, a sua prima firma,alle proposte di legge in titolo.

Angelo ALESSANDRI, presidente, rinviaquindi il seguito dell’esame ad altra se-duta.

La seduta termina alle 14.30.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 novembre 2012.

Principi fondamentali per il governo del territorio.C. 329 Mariani, C. 438 Lupi, C. 1794 Mantini,C. 3379 Lupi, C. 3543 Morassut.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle14.30 alle 15.

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani.

C. 3465-4290-B Governo, approvato dal Senato, mo-

dificato dalla Camera e nuovamente modificato dal

Senato.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle15 alle 15.10.

Martedì 6 novembre 2012 — 101 — Commissione VIII

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ALLEGATO

7-00959 Viola: Individuazione delle migliori soluzioni, sotto il profiloambientale, per la localizzazione del tracciato della linea AC/AV

Venezia-Trieste.

7-00995 Lanzarin: Individuazione delle migliori soluzioni, sotto ilprofilo ambientale, per la localizzazione del tracciato della linea

AC/AV Venezia-Trieste.

TESTO UNIFICATO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La VIII Commissione,

premesso che:

nell’ambito dello sviluppo dellarete transeuropea dei trasporti, la Com-missione europea ha compilato nel 2004un nuovo elenco di 30 progetti prioritarida avviare prima del 2010 (si veda ladecisione n. 884/2004/Ce del Parlamentoeuropeo e del Consiglio del 29 aprile2004, che modifica la decisione n. 1692/96/CE);

uno dei 30 assi e progetti prioritariè l’asse ferroviario Lione – Trieste –Divaca/Koper – Divaca – Lubiana – Bu-dapest – confine ucraino che fa parte delCorridoio V;

attualmente è in via di definizionela proposta COM(2011)650 di regolamentosugli orientamenti dell’Unione europea perla rete transeuropea di trasporto (TEN-T),presentata il 19 ottobre 2011, che pro-spetta una revisione della rete TEN-T alloscopo di realizzare una rete completa edintegrata che comprenda e colleghi tutti gliStati membri dell’Unione europea in ma-niera intermodale ed interoperabile, percontribuire alla realizzazione, entro il2050 di uno spazio unico europeo deitrasporti basato su un sistema di trasporticompetitivo ed efficiente;

il nostro Paese è fortemente coin-volto nel completamento dei sistemi tra-

sportistici europei individuati da corridoiverticali e orizzontali di interconnessionecon l’intera Europa, che rappresentano unfondamentale elemento di sviluppo dellerelazioni sociali e economiche dell’Europaallargata;

il progetto del sistema AV/AC, incorso di realizzazione, rientra nelle poli-tiche strategiche di interconnessione conl’Europa centrale e i mercati asiatici ed haripercussioni positive sull’intero apparatoeconomico e produttivo del Paese, realiz-zando significativi incrementi dell’offerta edegli scambi commerciali;

in molte aree del Paese i lavorisono già stati realizzati e alcune trattesono già in funzione con soddisfazione deicittadini e benefìci del sistema produttivocome ad esempio l’asse del corridoio 1 traMilano e Napoli ormai completato;

in alcuni casi il mancato coinvol-gimento dei cittadini e delle amministra-zioni locali interessate dal passaggio del-l’AV/AC, sin dalla predisposizione delprimo progetto preliminare ha creato ac-cese contrapposizioni tra i cittadini e leamministrazioni centrali provocando ef-fetti devastanti sia sull’ordine pubblico chesulla credibilità delle istituzioni;

un esempio eclatante di tali ca-renze è rappresentato dal progetto dellaVal di Susa dove, dopo un approccioiniziale non chiaro, a seguito del lavoro

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fatto dal cosiddetto Osservatorio, il pro-getto è stato modificato in maniera so-stanziale ma, nonostante ciò, proprio perla mancata chiarezza iniziale, si sonosviluppati movimenti di contestazione alprogetto che nel tempo hanno travalicatoi legittimi interessi degli abitanti e delleamministrazioni di quei territori per as-sumere una connotazione di contrarietàassoluta con gli interessi generali, sfo-ciando in molte occasioni in ripetute egravissime violazioni dell’ordine pubblico;

si intravede il rischio che questifenomeni si ripetano in altri prossimiscenari, come ad esempio quelli relativi altratto Venezia Trieste, e che possano com-promettere il completamento del sistemainfrastrutturale della TAV nel nostroPaese;

l’obiettivo del sopraccitato progettoprioritario 6, compreso fra Lione e Kiev,in cui ricade la nuova linea alta velocità/alta capacità Venezia-Trieste, è quello didare risposta alla crescente domanda ditrasporto merci da e per i Paesi dell’Esteuropeo, mediante le seguenti strategie:

a) trasferire sui nuovi binariparte del traffico merci attualmente cir-colante sulla linea storica;

b) assorbire una quota significa-tiva del traffico merci su gomma attual-mente circolante sul corridoio autostra-dale;

su questo corridoio sono in corsodi costruzione i sistemi di infrastruttu-razione della linea ferroviaria alta velo-cità/alta capacità con tratti già realizzati(Padova-Venezia, Milano-Torino), altri al-l’inizio dei lavori (Torino-Lione), altri infase di finanziamento e/o progettazionedefinitiva);

la definizione del tracciato spettaalle regioni interessate dall’attraversa-mento di tale opera;

in Veneto e in Friuli Venezia Giuliaè in corso di definizione il tracciato dellaLinea Venezia-Trieste fino al confine conla Slovenia che prevede nel tratto friulano,

dal confine tra Veneto e Friuli VeneziaGiulia fino a Trieste, il parallelismo con ilsistema autostradale dell’A4, mentre ilprogetto presentato da Italferr il 20 di-cembre 2010 presso la regione Veneto neltratto della provincia di Venezia da Ve-nezia a Portogruaro sposta il tracciato piùa sud per poi riaffiancarsi all’A4 da Por-togruaro in poi (cosiddetto « tracciato li-toraneo »);

tale tracciato litoraneo è forte-mente contestato dalle amministrazionilocali come espresso con ordini del giornodei rispettivi consigli e con le osservazioniformulate alla Commissione nazionale perla valutazione d’impatto ambientale, nel-l’ambito del parere di competenza;

i motivi di contrarietà vanno ricon-dotti al gravissimo impatto ambientale chel’opera avrebbe su un sistema ambientalee idrogeologico molto delicato, essendol’area interessata territorio di bonifica arischio ricorrente di esondazioni e congravi problemi di subsidenza;

di conseguenza recentemente la re-gione Veneto ha nominato commissarioalla TAV l’architetto Bortolo Mainardi conl’obiettivo di rivedere il progetto depositatoe di studiare soluzioni alternative;

il commissario Mainardi ha presen-tato un progetto di affiancamento all’at-tuale linea ferroviaria in data 23 aprile2012 e, pur in assenza di elementi diapprofondimento ancora da fornire, hachiesto un parere di massima alle ammi-nistrazioni coinvolte, la maggior partedelle quali si sono già espresse ancheformalmente;

con lettera datata 13 luglio 2012 ilcommissario Mainardi ha informato i sin-daci dei comuni interessati che « in questaprima fase semestrale di utile confrontoho registrato la conferma quasi unanimedel dissenso dei Vs. Comuni al Tracciato« Litoraneo » del Progetto Preliminare di-cembre 2010 mentre, rispetto all’ipotesialternativa delineata dallo Studio di Fat-tibilità illustrato/consegnatovi in aprile u.s.che prevede il futuro corridoio « AV/AC »

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lungo l’attuale Linea Ferroviaria nellaTratta da Mestre/Carpenedo a Porto-gruaro, pur con tutte le Vostre compren-sibili/legittime richieste di ulteriori chiari-menti/approfondimenti, ho registrato laVostra essenziale preferenza e condivi-sione »;

pertanto il commissario ha cosìdato atto di aver acquisito il parere favo-revole di massima della maggior partedelle amministrazioni interessate salva larichiesta da parte delle stesse di ulterioriapprofondimenti e modifiche (analisi do-manda, analisi costi-benefici, verifica dellepossibili varianti) che però non modifiche-rebbero il corridoio impegnato;

va altresì considerato che la solu-zione prospettata ha costi minori e pre-vede prioritariamente l’ammodernamentoe potenziamento della linea esistente, ga-rantendo in prospettiva – con l’ipotesi daverificarsi del quadruplicamento – al si-stema economico nazionale la realizza-zione di una fondamentale opera infra-strutturale per il collegamento rapido conl’Europa dell’est;

appare quindi evidente che, oltre aiproblemi di natura ambientale e proget-tuale sottolineati sopra per il cosiddettotracciato litoraneo, diventa fonte di ulte-riore conflitto con il territorio la prose-cuzione della procedura di valutazione diimpatto ambientale presso il Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare limitata al progetto litoraneo,considerata la volontà contraria a dettoprogetto già espressa dalle amministra-zioni locali interessate e la stessa indica-zione progettuale alternativa proposta dalcommissario Mainardi;

il commissario Mainardi, l’8 agosto2012, ha presentato un rapporto al Mini-stro delle infrastrutture e dei trasporti e alpresidente della regione Veneto relativoalle tratte della TAV nel territorio veneto,evidenziando le proprie valutazioni suidue tracciati alternativi e chiedendo un

intervento politico per la scelta della so-luzione dell’affiancamento della nuovatratta da Mestre/Carpenedo a Portogruaroall’attuale linea ferroviaria; su tale ipotesinon sembra che il commissario abbiaricevuto risposta,

impegna il Governo:

ad assumere le iniziative di compe-tenza dirette a svolgere una reale com-parazione, anche nell’ambito di ogni pro-cedura amministrativa in corso, tra ipossibili tracciati alternativi presentati alGoverno, sia quello litoraneo all’esamedella Commissione VIA, sia quello pre-sentato dal Commissario Mainardi conlettera dell’8 agosto 2012 ed anche contracciati non formalmente depositati chesono stati in ogni caso oggetto di valu-tazione da parte di RFI almeno nellaprima fase, come quello in affiancamentodel sistema autostradale A4, al fine digarantire la compiutezza e la validitàsostanziale della procedura di valutazionedi impatto ambientale in corso presso ilMinistero dell’ambiente e della tutela delterritorio e del mare;

a verificare, considerate le volontàespresse dalle amministrazioni comunaliinteressate, dallo stesso commissario Mai-nardi nonché da Rete ferroviaria italiana,la disponibilità da parte della RFI perl’elaborazione di un nuovo progetto, di-verso da quello relativo al tracciato lito-raneo, diretto a proseguire i necessariapprofondimenti tecnici e la consultazionee coinvolgimento, anche nelle forme dellaprogettazione partecipata, delle comunitàed amministrazioni locali, al fine di rea-lizzare le soluzioni progettuali alternativedi cui in premessa che limitano gli impattiambientali e paesaggistici e riducono alminimo gli effetti derivanti dall’attraver-samento dei centri abitati.

(8-00209) « Viola, Lanzarin, Rubinato,Forcolin, Callegari, Fabi,Dussin, Togni, Alessandri ».

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IX COMMISSIONE PERMANENTE

(Trasporti, poste e telecomunicazioni)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato, e C. 2311 Meta (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina dell’avvocato Andrea Annunziata a presidente dell’Autorità portuale diSalerno. Nomina n. 160 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, econclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

RISOLUZIONI:

7-01012 Desiderati: Ridefinizione del tracciato della linea ferroviaria AV/AC Brescia-Verona(Seguito della discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Mario VALDUCCI. – Inter-viene il viceministro delle infrastrutture edei trasporti Mario Ciaccia.

La seduta comincia alle 11.

Riforma della legislazione in materia portuale.

C. 5453, approvato, in un testo unificato, dal Senato,

e C. 2311 Meta.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento, rinviato nella seduta del10 ottobre 2012.

Il viceministro Mario CIACCIA, primadi fornire alcuni elementi di conoscenzariguardo al tema dell’applicabilità alle au-torità portuali delle disposizioni in mate-ria di riduzione degli organici delle pub-bliche amministrazioni di cui all’articolo 2

del decreto-legge n. 95 del 2012, ritieneopportuno sottolineare come le autoritàportuali abbiano assolto nel corso deltempo ad un ruolo fondamentale ai finidel rilancio dell’economia nazionale, gra-zie alla loro particolare natura giuridica, eabbiano contribuito al risanamento dellafinanza pubblica, senza peraltro trascu-rare l’efficientamento delle proprie strut-ture.

Tutto ciò premesso, venendo al tematesté citato, fa presente come gli appro-fondimenti svolti dal Ministero delle in-frastrutture e dei trasporti e dal Diparti-mento della funzione pubblica abbianocondotto al comune convincimento – allaluce del quadro normativo di riferimentoe delle modalità di finanziamento delleautorità portuali nonché della natura pri-vatistica dei relativi contratti di lavoro –che tali autorità, pur rientrando tra glienti pubblici non economici, non possanoessere assoggettati alle predette disposi-zioni in materia di riduzione degli organicidelle pubbliche amministrazioni. Ciò pe-

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raltro non toglie che il Ministero delleinfrastrutture e dei trasporti, sulla basedei principi dettati dal predetto articolo 2del decreto-legge n. 95 del 2012, si riservidi effettuare nei confronti delle citateautorità un’attività di indirizzo ai fini delcontenimento della spesa pubblica. Mani-festa, quindi, il convincimento che taleorientamento interpretativo, testé formal-mente espresso dal Governo, possa fornireun utile contributo non solo ai fini di unrapido prosieguo dell’esame dei provvedi-menti in oggetto, ma anche ai fini delrinnovo del contratto collettivo nazionaledi lavoro del settore portuale, attualmentein corso di definizione.

Mario TULLO (PD) esprime soddisfa-zione per le assicurazioni testé rese dalrappresentante del Governo che fugano idubbi espressi da alcune autorità portualirispetto all’applicabilità, anche alle mede-sime autorità, delle disposizioni di cuiall’articolo 2 del decreto-legge n. 95 del2012. Ciò premesso, coglie l’occasione perporre all’attenzione del rappresentante delGoverno due questioni particolari che inparte esulano dal contenuto dei provvedi-menti in oggetto e che riguardano l’attualestato delle procedure concernenti, rispet-tivamente, l’individuazione dei criteri a cuiil Governo intende attenersi ai fini delriparto, tra le diverse autorità portuali, delfondo di settanta milioni di euro annuiprevisto dalla legislazione vigente nonchél’assegnazione da parte del CIPE di ventimilioni di euro ai fini della realizzazionedi investimenti concernenti il « ribalta-mento a mare » del porto di Genova.

Sandro BIASOTTI (PdL), nell’esprimeresoddisfazione per le assicurazioni testérese dal rappresentante del Governo, sot-tolinea, anche a nome del proprio gruppo,la volontà di procedere speditamente al-l’esame dei provvedimenti in oggetto, ap-portando solo limitate modificazioni altesto trasmesso dal Senato. In particolare,evidenzia come tali modificazioni dovreb-bero porre rimedio ad alcuni aspetti pro-blematici del citato provvedimento cheriguardano: la proroga della durata delle

concessioni, che dovrebbe essere parame-trata all’ammontare degli investimenti ef-fettuati dal concessionario, anziché essereprevista nella misura massima di un terzodella durata della concessione precedente;l’impossibilità per il terminalista di potereffettuare la propria attività anche avva-lendosi di terzi, diversamente da quantoinvece previsto dalla legislazione vigente;le procedure previste per l’adozione divarianti al piano regolatore che, comericonosciuto anche dal consiglio superioredei lavori pubblici, dovrebbero essere snel-lite.

Dario GINEFRA (PD), nel ringraziare ilviceministro Ciaccia per il suo intervento,chiede di conoscere quale sia la posizionedel Governo in merito al riconoscimentoper legge, operato dal testo trasmesso dalSenato, di alcune autorità portuali, cheappare in contrasto con l’esigenza di ra-zionalizzazione del settore portuale edispirato ad una mera logica di tutela degliinteressi di chi guida le autorità e non diquelli della collettività. Cita, a questo ri-guardo, il caso dell’autorità portuale diManfredonia, per la quale, a suo avviso,non esistono le condizioni per una suaimmediata operatività, dal momento cheessa non è stata riconosciuta tale, inun’ottica di razionalizzazione e di com-plessiva riorganizzazione delle autoritàportuali di tutta la regione Puglia.

Silvia VELO (PD), premesso che la leggen. 84 del 1994 ha contribuito fortementeallo sviluppo del settore portuale aprendograndi possibilità d’intervento all’iniziativaprivata e che si è tuttavia avvertita l’esi-genza, a quasi venti anni dalla sua attua-zione, di ammodernarne l’impianto, ritieneche il testo approvato dal Senato avrebbepotuto essere più incisivo, sia sotto ilprofilo del riconoscimento di una mag-giore autonomia finanziaria alle autoritàportuali, sia sotto l’aspetto della destina-zione delle risorse. Ciò non toglie che, allaluce delle assicurazioni rese nella sedutaodierna dal rappresentante del Governoriguardo alla non applicabilità alle auto-rità portuali dell’articolo 2 del decreto-

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legge n. 95 del 2012, vi siano ora lecondizioni per giungere ad una rapidaapprovazione del provvedimento tra-smesso dal Senato, apportando ad essolimitate modificazioni. Sottolinea, infatti,come l’interpretazione resa dal Governo inmerito al citato articolo 2, sia ispirata dabuon senso, in quanto ben lungi dal crearenicchie di privilegio, tende a salvaguardarel’efficienza e la funzionalità delle autoritàportuali, in considerazione delle peculiariattività che esse svolgono.

Vincenzo GAROFALO (PdL) ritiene chele assicurazioni testé rese dal rappresen-tante del Governo in merito a uno deipunti fondamentali dei provvedimenti inoggetto, ponga la Commissione nelle con-dizioni di proseguire i propri lavori piùspeditamente, in modo da poter giungere,entro la fine della legislatura, all’approva-zione di una nuova legge che possa daremaggiori certezze a coloro che intendanoeffettuare investimenti nel settore por-tuale. Ricorda a questo riguardo come laCommissione trasporti della Camera abbiadato il proprio significativo contributo allaridefinizione del quadro normativo delsettore portuale approvando un testo, tra-smesso alcuni mesi fa al Senato, recante« legge quadro in materia di interporti e dipiattaforme territoriali logistiche » che do-vrebbe vedere la luce, al pari della nuovadisciplina sui porti, entro la fine dellalegislatura, in modo da assicurare all’in-tero settore portuale un quadro normativoequilibrato e coerente. Sottolinea, infatti,come l’intero settore in argomento abbiaestrema necessità di misure di semplifica-zione, analoghe a quelle previste in altriPaesi europei.

Gian Carlo DI VIZIA (LNP) ritienemolto positivo il fatto che il viceministroCiaccia abbia dato ampie assicurazioni inmerito alla non applicabilità dell’articolo 2del decreto-legge n. 95 del 2012 al perso-nale del settore portuale. A questo ri-guardo ritiene opportuno sottolinearecome tale personale risulti in realtà poconumeroso – complessivamente circa milleunità – soprattutto se raffrontato alle

consistenze organiche di alcuni anni fa.Per quanto concerne gli elementi di criti-cità del provvedimento trasmesso dal Se-nato, segnala innanzitutto il tema delladurata delle concessioni, la cui disciplina,a suo avviso, dovrebbe essere modificata,giacché in alcuni porti, come quello di LaSpezia, vi sono concessioni che raggiun-gono addirittura la durata di 53 anni, conconseguenti inaccettabili effetti negativi sulpiano della libera concorrenza. In secondoluogo, segnala il tema della pluralità delleconcessioni che, ai sensi del provvedi-mento trasmesso dal Senato, possono es-sere assegnate nel medesimo porto, diver-samente da quanto previsto dalla legisla-zione vigente, ad un unico concessionario,purché tale deroga sia concessa dal pre-sidente dell’autorità portuale. A questoriguardo, si domanda, invece, se non sia ilcaso di prevedere che tale deroga possaessere concessa soltanto in seguito ad unadeliberazione unanime del comitato por-tuale.

Il viceministro Mario CIACCIA, nel ri-badire l’esclusione delle autorità portualidall’ambito di applicazione dell’articolo 2del decreto-legge n. 95 del 2012, sottolineacome tale esclusione rappresenti non giàun privilegio riconosciuto alle predetteautorità, ma un inevitabile effetto legatoalla loro stessa natura. A questa conclu-sione si giunge attraverso una correttalettura della legge n. 84 del 1994 che, giàin passato, ha condotto all’esclusione delleautorità portuali dal novero delle pubbli-che amministrazioni. Per quanto riguardail tema della semplificazione, che è statopoc’anzi richiamato dal deputato Garofalo,sottolinea come uno degli obiettivi fonda-mentali del programma di Governo siaquello di facilitare l’attività dei cittadini e lalibera iniziativa economica proprio attra-verso misure di semplificazione ammini-strativa. In questa prospettiva, ritiene pie-namente condivisibile l’esigenza, segnalatadal deputato Biasotti, di rendere più agili leprocedure disciplinate dal testo trasmessodal Senato in materia d’introduzione di va-rianti ai piani regolatori. Per quanto

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concerne, invece, il tema dell’autonomiafinanziaria delle autorità portuali, ritienesoddisfacenti i passi in avanti compiuti alriguardo dalla recente evoluzione norma-tiva, non tanto per l’ammontare dellerisorse che sono state messe a disposizionedelle autorità portuali, quanto piuttostoper aver affermato un principio assoluta-mente innovativo che non mancherà diportare nuovi frutti se le medesime auto-rità sapranno utilizzare proficuamente lerisorse che ad esse affluiranno. Per quantoconcerne il tema della puntuale individua-zione delle autorità portuali, nel ritenereche tale individuazione, debba risponderea criteri di effettiva utilità per la colletti-vità, ritiene comunque di dover affidaretale tema alla sensibilità del Parlamento.Quanto alla durata delle concessioni, ri-tiene che essa dovrebbe essere legata al-l’effettiva consistenza del piano di investi-menti a fronte del quale la concessioneviene rilasciata. Per quanto attiene altresìal riparto delle risorse, assicura che ilMinistero delle infrastrutture e dei tra-sporti sta lavorando alacremente d’intesacon il Ministero dell’economia e dellefinanze per la definizione sia dei criteri diriparto del fondo istituito ai sensi dellalegislazione vigente sia per l’assegnazioneal porto di Genova dei finanziamenti a cuifaceva cenno poc’anzi il deputato Tullo. Inmerito alla questione dell’opportunità diaffidare ad una determinazione unanimedel comitato portuale, anziché al presi-dente dell’autorità portuale, la possibilitàdi assegnare nel medesimo porto unapluralità di concessioni ad un unico con-cessionario, ritiene che essa possa essererisolta in coerenza con gli orientamentiche saranno assunti dalla Commissioneriguardo all’eventuale rafforzamento deipoteri del presidente dell’autorità por-tuale. Infine, formula l’auspicio che leiniziative legislative in materia di porti e diinterporti possano procedere di pari passonei due rami del Parlamento, in modo daportare a compimento, entro la fine dellalegislatura, un disegno legislativo unitariodi riforma del settore portuale.

Mario VALDUCCI presidente, nel rin-viare alla riunione dell’Ufficio di presi-denza, integrato dai rappresentanti deigruppi, che si terrà nella giornata didomani, ogni determinazione in meritoalle modalità di prosecuzione dei lavoridella Commissione riguardo ai provvedi-menti in oggetto, nessun altro chiedendodi intervenire, rinvia il seguito dell’esamead altra seduta.

La seduta termina alle 11.45.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Mario VALDUCCI. – Inter-viene il sottosegretario per le infrastrutturee i trasporti Guido Improta.

La seduta comincia alle 13.35.

Proposta di nomina dell’avvocato Andrea Annun-

ziata a presidente dell’Autorità portuale di Salerno.

Nomina n. 160.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e conclusione – Parerefavorevole).

La Commissione inizia l’esame dellaproposta di nomina all’ordine del giorno.

Fulvio BONAVITACOLA (PD), relatore,fa presente che, con lettera del 19 ottobre2012, il Ministro delle infrastrutture e deitrasporti ha trasmesso la richiesta di pa-rere parlamentare sulla proposta di no-mina a presidente dell’Autorità portuale diSalerno dell’avvocato Andrea Annunziata,già presidente della medesima Autorità dalnovembre 2008, il cui mandato, come sievince dalla citata lettera, scade il 6 no-vembre 2012.

Martedì 6 novembre 2012 — 108 — Commissione IX

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Ai fini della nomina del nuovo presi-dente, il 5 luglio 2012 è stato richiesto aglienti pubblici interessati – ai sensi dell’ar-ticolo 8, comma 1, della legge n. 84 del1994 – di fornire i nominativi degli espertitra i quali individuare il nuovo presidente.

Le indicazioni inizialmente pervenuteda provincia, comune e Camera di com-mercio di Salerno si sono concentratesull’unanime designazione dell’avvocatoAnnunziata.

A fronte delle pronunce giurispruden-ziali in merito all’interpretazione del ter-mine « terna » contenuto del citato articolo8, è stata fatta pervenire ai medesimi enti,in data 26 settembre 2012, una nuovarichiesta di voler fornire ulteriori designa-zioni, in esito alla quale il comune hadesignato il dottor Luigi Di Luise e laprovincia ha designato l’avvocato RomanoCiccone; la Camera di commercio, essen-dosi costituita la suddetta terna a seguitodelle designazioni della provincia e delcomune, non ha ritenuto di dover formu-lare altre proposte.

Il Ministero delle infrastrutture e deitrasporti, dopo un attento esame dei cur-ricula dei candidati, ha indicato per l’ac-quisizione della prescritta intesa con laregione Campania il nominativo dell’avvo-cato Andrea Annunziata, che la regionestessa ha riscontrato positivamente il 12ottobre scorso. Come emerge dal suo cur-riculum, per i rilevanti incarichi ricopertie per la professionalità posseduta, l’avvo-cato Annunziata risulta in possesso deirequisiti prescritti dalla legge.

Tutto ciò considerato, nel sottolinearela propria stima nei confronti dell’avvo-cato Annunziata, propone che la Commis-sione esprima parere favorevole sulla pro-posta di nomina in oggetto.

Il sottosegretario Guido IMPROTA con-corda con la proposta di parere formulatadal relatore.

La Commissione procede alla votazioneper scrutinio segreto sulla proposta diparere favorevole del relatore.

Mario VALDUCCI, presidente, comunicail risultato della votazione:

Presenti .............................. 28Votanti ............................... 28Maggioranza ...................... 15

Hanno votato sì ........ 25Hanno votato no ......... 3

(La Commissione approva).

Mario VALDUCCI, presidente, avverteche comunicherà il parere favorevole testéespresso alla Presidenza della Camera, aifini della trasmissione al Governo.

Hanno preso parte alla votazione i de-putati: Biasotti, Boffa, Bonavitacola, Car-dinale, Compagnon, Desiderati, Di Vizia,Garofalo, Ginefra, Landolfi, Laratta, Lo-velli, Lusetti, Pierdomenico Martino, Me-reu, Giorgio Merlo, Minasso in sostituzionedi D’Alessandro, Monai, Nicco, Nizzi, Piso,Proietti Cosimi, Simeoni, Terranova, Toto,Tullo, Valducci e Velo.

La seduta termina alle 13.45.

RISOLUZIONI

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Mario VALDUCCI. – Inter-viene il sottosegretario per le infrastrutturee i trasporti Guido Improta.

La seduta comincia alle 13.45.

7-01012 Desiderati: Ridefinizione del tracciato della

linea ferroviaria AV/AC Brescia-Verona.

(Seguito della discussione e rinvio).

La Commissione prosegue la discus-sione della risoluzione in oggetto, rinviatanella seduta del 31 ottobre 2012.

Silvia VELO (PD) chiede un rinvio delladiscussione, al fine di consentire alla Com-missione di svolgere un apposito ciclo diaudizioni informali, che veda il coinvolgi-mento di rappresentanti degli enti interes-

Martedì 6 novembre 2012 — 109 — Commissione IX

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sati. Sebbene, infatti, la riformulazione deldispositivo della risoluzione proposta dalrappresentante del Governo nella prece-dente seduta sia tale da assicurare unampio coinvolgimento dei predetti enti,tale ciclo di audizioni potrebbe contribuirea chiarire gli effetti che un’eventuale ri-definizione del tracciato della linea ferro-viaria AV/AC Brescia-Verona potrebbeavere sul territorio di altre province.

Alessandro MONTAGNOLI (LNP) sot-tolinea come la risoluzione in oggettorappresenti la naturale prosecuzione di unanalogo atto di indirizzo già approvato nel2010 a cui il Governo non ha dato seguito,in quanto non ha provveduto, come inveceprevisto nell’atto stesso, alla costituzionedi un apposito tavolo di lavoro con ilcoinvolgimento di tutti gli enti interessati.Nel manifestare comunque la propria di-sponibilità allo svolgimento in tempi rapidi

di un ciclo di audizioni che coinvolga irappresentanti degli enti interessati, sotto-linea come la riformulazione della risolu-zione in discussione, proposta dal Governonella precedente seduta, già assicuri ilcoinvolgimento di tali enti. Al fine direndere tale coinvolgimento più vinco-lante, si potrebbe peraltro sopprimere,nella citata riformulazione, la parola « an-che ».

Mario VALDUCCI, presidente, nel rin-viare alla riunione dell’ufficio di presi-denza, integrato dai rappresentanti deigruppi, che si terrà nella giornata didomani, ogni determinazione in meritoall’eventuale svolgimento del predetto ciclodi audizioni, rinvia il seguito dell’esame adaltra seduta.

La seduta termina alle 13.50.

Martedì 6 novembre 2012 — 110 — Commissione IX

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X COMMISSIONE PERMANENTE

(Attivita produttive, commercio e turismo)

S O M M A R I O

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854/B e abbinate, approvato dalla Camerae modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . 111

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione europea sulla modernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE.COM(2012)209 final (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del regolamento,e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

ALLEGATO 1 (Proposta di documento finale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente l’individuazione per l’anno 2012 di una iniziativada realizzare con le disponibilità del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogatedall’Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggiodei consumatori. Atto n. 509 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento,e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 13.40.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854/B e abbinate, approvato dalla Camera e

modificato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, spe-cifica che la Commissione Attività produt-tive è chiamata a esprimere il prescrittoparere, alla XIV Commissione, sul nuovotesto delle proposte di legge in oggetto,come modificato dal Senato in prima let-tura.

Ricorda in proposito che il disegno dilegge reca una riforma sostanziale dellalegge 4 febbraio 2005, n. 11, che disci-plina, come noto, la partecipazione del-l’Italia all’Unione europea. Il provvedi-mento è stato approvato in prima letturadalla Camera dei deputati in un testorisultante dall’unificazione di quattro di-segni di legge di iniziativa parlamentare,nonché del disegno di legge presentato dalGoverno il 16 novembre 2010. Ricorda

Martedì 6 novembre 2012 — 111 — Commissione X

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altresì che la Commissione attività pro-duttive ha espresso in prima lettura, sulprovvedimento in esame, un parere dinulla osta nella seduta del 16 marzo 2011.

Nel corso dell’esame in Senato, pressola Commissione affari costituzionali, iltesto è stato ampiamente rielaborato, ar-rivando a definire un procedimento cor-redato da una serie di ulteriori modifichee integrazioni rispetto al testo licenziatodalla Camera. Si segnalano qui di seguitole principali modifiche apportate dall’altroramo del Parlamento.

Nel corso dell’esame in Commissione, èstato aggiunto un nuovo articolo 9, checompleta il quadro della partecipazionedel Parlamento alla « fase ascendente »,prevedendo la facoltà delle Camere diinterloquire con le istituzioni dell’Unioneeuropea entrando nel merito di ogniaspetto delle politiche europee, nell’ambitodi ciò che viene definito in sede europeacome « dialogo politico ». In tale contesto,è previsto anche il coinvolgimento dellegiunte e dei consigli regionali.

Segnala inoltre che, in relazione all’ar-ticolo 12 relativo all’informazione al Par-lamento sulle procedure giurisdizionali edi pre-contenzioso riguardanti l’Italia, si èvoluta rendere esplicita la facoltà delleCamere di richiedere e di ottenere leinformazioni o i documenti concernentitali procedure.

È poi stata riscritta – all’articolo 15 –la norma concernente l’informazione alParlamento sulle procedure di infrazioneriguardanti l’Italia: per ciascuna decisionedella Commissione europea, il Governo ètenuto a trasmettere alle Camere, entroventi giorni, una relazione illustrativa deimotivi dell’inadempimento. Una vestenuova ha invece assunto l’articolo 17 cheprevede l’informativa del Governo sullenomine dei candidati italiani a incarichipresso le istituzioni europee. L’elenco delleistituzioni considerate – la Commissioneeuropea, la Corte di giustizia, la Corte deiconti europea e la Banca europea per gliinvestimenti – è stato integrato nel corsodell’esame in Commissione con l’indica-

zione anche del Comitato economico esociale europeo, del Comitato delle Regionie delle Agenzie dell’Unione europea.

Riguardo al ruolo del Governo nella« fase ascendente », è stabilita negli articoli18 e 19 la centralità del Dipartimento perle politiche comunitarie (con il nuovonome di « Dipartimento per le politicheeuropee ») nel coordinamento interno al-l’Esecutivo, presso cui è prevista la con-ferma del CIACE, con il nuovo nome CIAE(Comitato interministeriale per gli affarieuropei) e il relativo « Comitato tecnico divalutazione degli atti dell’Unione euro-pea ». È inoltre prevista l’istituzione di« nuclei di valutazione degli atti del-l’Unione europea » presso ciascuna delleAmministrazioni dello Stato (articolo 20),in sostituzione della soppressa Commis-sione per l’attuazione del diritto del-l’Unione europea (che riuniva i capi degliuffici legislativi dei Ministeri).

Per opportune esigenze di semplifica-zione è stata, inoltre, soppressa la segre-teria per gli affari europei, che era pre-vista dall’articolo 17 del testo approvatodalla Camera, ritenuta, a ragione, una nonnecessaria complicazione burocratica.

Il Senato ha inoltre modificato l’arti-colo 30 del testo approvato dalla Camerainserendo, nella legge di delegazione, an-che le deleghe dirette a garantire la con-formità dell’ordinamento nazionale ai pa-reri motivati e alle sentenze della Corteeuropea. Inoltre l’articolo è stato modifi-cato – circoscrivendo in misura più several’« oggetto proprio » del provvedimento –anche al fine di rendere esplicito che ilconferimento della delega debba avvenire« limitatamente a quanto indispensabile »per dare attuazione ai nuovi atti legislativieuropei, ai pareri motivati delle proceduredi infrazione e alle sentenze della Corte, alfine di escludere ogni altra disposizione didelega che rischierebbe di rallentarne l’iterlegislativo.

Allo scopo di ampliare il più possibilegli strumenti a disposizione del Parla-mento e del Governo per un celere adat-tamento alla normativa europea è statointrodotto l’articolo 38, che prevede, incasi di particolare importanza politica,

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economica e sociale, che il Governo possapresentare alle Camere un apposito dise-gno di legge recante le disposizioni occor-renti per dare attuazione ad un singoloatto legislativo europeo riguardante le ma-terie di competenza legislativa statale. An-che in questo caso, è prevista la limita-zione di contenuto, escludendo disposi-zioni che non siano in diretta correlazionecon l’attuazione dell’atto normativo darecepire, sebbene con un’attenuazione nelcaso in cui la natura o la complessità dellanormativa le rendano indispensabili.

Infine il nuovo articolo 47 disciplina lafattispecie degli aiuti pubblici per calamitànaturali ovvero da altri eventi eccezionaliche possono essere concessi a soggetti cheesercitano un’attività economica, escluso ilsettore dell’agricoltura, nei limiti del 100per cento del danno subito, ivi comprese lesomme dei versamenti a titolo di tributi,contributi previdenziali e premi assicura-tivi.

Le relative modalità di attuazione sa-ranno disciplinate con decreto del Presi-dente della Repubblica, su proposta delpresidente del Consiglio o del Ministro pergli affari europei, di concerto con il Mi-nistro per gli affari regionali e con ilMinistro dell’economia e delle finanze.

Come evidenziato nella relazione, lemodifiche apportate dal Senato sono tutteconcentrate nella modifica di alcune rile-vanti procedure; rileva che, in modo am-piamente condivisibile, il lavoro del Senatoè stato diretto principalmente ad ampliareil ruolo del Parlamento e del Governonella cosiddetta « fase ascendente ». Pertali motivi riterrebbe opportuno che laCommissione confermasse, anche in que-sta nuova lettura, il nulla osta già a suotempo conferito sul progetto di legge inesame.

Alberto TORAZZI (LNP), segnala come,a suo avviso, il provvedimento in esameincida gravemente, con gli articoli 9 e 38,sull’autonomia del Parlamento italiano,dotando il Governo di un’ulteriore proce-dura accelerata con la quale introdurrenell’ordinamento provvedimenti giudicatiurgenti e impellenti a Bruxelles. Invita

quindi i colleghi a riflettere ulteriormentesulla validità di tali scelte che rischiano diesautorare il Parlamento italiano.

Manuela DAL LAGO, presidente, in re-lazione al prevedibile andamento dei la-vori dell’Aula, che potrebbe pregiudicarele sedute di domani, chiede ai gruppi ladisponibilità a procedere alla votazione delprovvedimento nella giornata odierna.

Laura FRONER (PD), a nome del pro-prio gruppo ritiene opportuno provvederea concludere l’esame del provvedimentonella giornata odierna. Dichiara altresìvoto favorevole sulla proposta di nulla ostadel relatore.

Anna Teresa FORMISANO (UdCpTP), anome del proprio gruppo si associa alleconsiderazioni della collega Froner.

Enzo RAISI (FLpTP), concorda con icolleghi nel chiudere l’esame del provve-dimento e dichiara voto favorevole sullaproposta di parere.

Raffaello VIGNALI (PdL), relatore, ri-tiene opportuno chiarire al collega Torazziche, ai sensi dell’articolo 38, il Governopotrebbe presentare, ove lo ritenesse ur-gente ed opportuno, un disegno di legge alParlamento, che a suo parere in tal modoverrebbe non esautorato, ma valorizzato.Inoltre, l’esperienza di questi anni ha resomanifesto che molto spesso l’iter di ap-provazione delle annuali leggi comunitariesconta ritardi gravi, che hanno esposto ilPaese ad inutili procedure di infrazione.

La Commissione approva la proposta dinulla osta del relatore.

La seduta termina alle 13.50.

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 13.50.

Martedì 6 novembre 2012 — 113 — Commissione X

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Comunicazione della Commissione europea sullamodernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE.COM(2012)209 final.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo127, comma 1, del regolamento, e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delprovvedimento in oggetto, rinviato nellaseduta del 24 ottobre 2012.

Manuela DAL LAGO, presidente, comu-nica che il relatore, onorevole Fava, hapredisposto una proposta di documentofinale. Avverte che, non essendo ancorapervenuto il parere della XIV Commis-sione, la votazione del documento finaledovrà essere rinviata ad altra seduta.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, illustrala proposta di documento finale (vediallegato 1). Sottolinea che, in un primomomento, aveva considerato con favorel’innalzamento del tetto de minimis a 500mila euro. Tuttavia, ad un maggior appro-fondimento, ha ritenuto opportuno man-tenere il tetto a 200 mila perché Paesieuropei potrebbero usare meccanismimeno trasparenti per avvantaggiare le pro-prie industrie a scapito di altri. Peraltro, ilmeccanismo non prevede alcun criterio direciprocità e di omogeneità di comporta-mento nei diversi Stati membri, né digradualità sulla base della capacità deisingoli Paesi. Per questi motivi, nella pro-posta di documento ha previsto anche, alpunto 2 delle osservazioni, la possibilità distabilire un tetto massimo al de minimis,in percentuale al PIL, applicabile al com-plesso degli aiuti erogabili da ciascunPaese alle rispettive imprese. Si dichiara,comunque, disponibile ad accogliere mo-difiche anche sostanziali al documentofinale proposto.

Ludovico VICO (PD) giudica eccessiva-mente restrittiva l’osservazione al punto 1del documento. In un momento di forterecessione economica, riterrebbe preferi-bile mettere in campo tutti gli strumentiche possono sostenere l’attività delle im-

prese nazionali. Per le medesime ragioni,escluderebbe altresì il meccanismo previ-sto al punto 2 delle osservazioni di stabi-lire un tetto massimo al complesso degliaiuti erogabili in percentuale al PIL deisingoli Paesi europei.

Giovanni FAVA (LNP), relatore, nelcomprendere le perplessità manifestatedall’onorevole Vico, sottolinea che i datidisponibili dimostrano che in Germania èstata erogata una quantità di aiuti deci-samente superiore a quella di altri Paesi afavore delle imprese nazionali che hannodanneggiato la concorrenza a livello euro-peo. Sottolinea la necessità di individuareun meccanismo che renda omogenea lacapacità di intervento sui singoli mercati.

Manuela DAL LAGO, presidente, nessunaltro chiedendo di intervenire, rinvia ilseguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Manuela DAL LAGO.

La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale concernente l’indi-

viduazione per l’anno 2012 di una iniziativa da

realizzare con le disponibilità del fondo derivante

dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autorità

garante della concorrenza e del mercato da desti-

nare a iniziative a vantaggio dei consumatori.

Atto n. 509.

(Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4,del regolamento, e conclusione).

La Commissione inizia l’esame delloSchema di decreto all’ordine del giorno.

Lido SCARPETTI (PD), relatore, illustralo schema in titolo composto di un soloarticolo che destina al Fondo nazionale digaranzia per il consumatore di pacchetto

Martedì 6 novembre 2012 — 114 — Commissione X

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turistico la somma di 883.207,26 euro, perfar fronte alle richieste di rimborso delconsumatore turista ancora non liquidateper carenza delle relative disponibilità fi-nanziarie.

Lo schema di decreto ministeriale, tra-smesso alle Camere dal Ministro dellosviluppo economico ai fini dell’espressionedel prescritto parere parlamentare, trova ilsuo presupposto normativo nell’articolo148 della legge n. 388 del 23 dicembre2000 (legge finanziaria 2001).

L’articolo citato dispone, al comma 1,che le entrate derivanti dalle sanzioniamministrative pecuniarie irrogate dal-l’Autorità garante della concorrenza e delmercato siano destinate ad iniziative avantaggio dei consumatori. Il comma 2specifica che le predette entrate sono rias-segnate (anche nell’esercizio successivo)con decreto del Ministro dell’economia edelle finanze ad un apposito Fondo isti-tuito nello stato di previsione del Ministerodelle attività produttive (ora Ministerodello sviluppo economico), per essere de-stinate alle iniziative a vantaggio dei con-sumatori individuate di volta in volta condecreto del Ministro dello sviluppo econo-mico, sentite le competenti Commissioniparlamentari competenti.

Segnala, in particolare, che la sommain questione rappresenta la differenza trale somme effettivamente assegnate neglianni 2010 e 2012 pari a 39.713.691 euro el’importo originariamente assegnato dalMinistero dell’economia e delle finanzepari a 38.830.483,74.

Nel dettaglio l’articolo 1 del provvedi-mento in esame prevede al comma 1 ladestinazione delle risorse attualmente di-sponibili nel Fondo derivante da sanzioniamministrative irrogate dall’Autorità ga-rante della concorrenza e del mercato dadestinare ad iniziative a vantaggio deiconsumatori (nel limite dell’importo com-plessivo di 883.207,26 euro) al finanzia-mento del citato Fondo nazionale di Ga-ranzia per il consumatore di pacchettoturistico, di cui all’articolo 100 del c.d.Codice del consumo (decreto legislativo 6settembre 2005, n. 206, e succ. modif.). Al

comma 2 si dispone il trasferimento daparte della Direzione generale per il mer-cato e la concorrenza del Ministero dellosviluppo economico al Dipartimento pergli affari regionali della Presidenza delConsiglio dei ministri. Ai sensi del comma3, si prevede che il Direttore generaleprocederà alla formalizzazione dei relativiatti di impegno a carico dello stanzia-mento sul capitolo n. 1650

Formula quindi una proposta di parerefavorevole.

Laura FRONER (PD) osserva che lasomma di 883 mila euro potrà soddisfaresolamente un terzo dei rimborsi previsti.Auspica che, per il futuro, possa esseredestinata una quota più rilevante di ri-sorse derivanti dalle sanzioni amministra-tive irrogate dall’Antitrust ai rimborsi delconsumatore turista, e ritiene che talenotazione possa essere inserita nelle pre-messe al parere.

Lido SCARPETTI (PD), relatore, nell’ac-cedere alla richiesta della collega Froner,riformula la proposta di parere (vedi al-legato 2).

Alberto TORAZZI (LNP), a nome delproprio gruppo, dichiara voto di asten-sione.

La Commissione approva la proposta diparere del relatore.

La seduta termina alle 14.15.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari n. 729 del 31 otto-bre 2012, a pagina 111, seconda colonna,venticinquesima riga, la parola: « 15.30 » èsostituita dalla seguente « 15.35 ».

Nello stesso Bollettino, a pagina 111,seconda colonna, ventinovesima riga leparole: « 15.30 alle 15.40 » sono sostituitedalle seguenti « 15.35 alle 15.45 ».

Martedì 6 novembre 2012 — 115 — Commissione X

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ALLEGATO 1

Comunicazione della Commissione europea sulla modernizzazionedegli aiuti di Stato dell’UE. COM(2012)209 final

PROPOSTA DI DOCUMENTO FINALE

La X Commissione,

esaminata la comunicazione dellaCommissione (COM(2012)209);

considerato che gli aiuti di Statopossono costituire una seria minaccia almercato interno e alla tutela della con-correnza;

rilevato che:

tale minaccia appare particolar-mente pericolosa in presenza dell’attualecrisi economica che induce diversi Paesimembri a ricorrere a forme di aiuto airispettivi sistemi produttivi per favorirnela competitività a livello internazionale eper sostenere la domanda interna. Ciò valein particolare per gli Stati che, potendodisporre di condizioni più favorevoli perquanto concerne la finanza pubblica, pos-sono destinare maggiori risorse allo scopo.Significativi al riguardo appaiono i datiufficiali della stessa Commissione europeada cui si evince che paesi come la Ger-mania e la Francia erogano aiuti di Statoin una misura nettamente superiore al-l’Italia, sia in valore assoluto che il rap-porto ai rispettivi PIL. In tal modo sidetermina il paradosso di aggravare idivari e di produrre effetti distorsivi nelleprospettive di crescita all’interno del-l’Unione europea, penalizzando i paesi chegià registrano peggiori performances eco-nomiche anche in ragione delle più rigo-rose politiche di risanamento della finanzapubblica che devono attuare;

appare pienamente condivisibilel’obiettivo, che ha indotto la Commissione

a presentare la comunicazione, di unaricognizione dei maggiori problemi chel’esperienza ha sino ad ora evidenziato inmateria di aiuti di Stato allo scopo diporvi rimedio. In particolare, risultanoapprezzabili le intenzioni di:

a) privilegiare, nella destinazionedelle scarse risorse a disposizione, gliutilizzi in grado di fronteggiare effettivecarenze del mercato e di favorire la cre-scita, attraverso un’accurata analisi costi/benefici degli incentivi erogabili;

b) pervenire ad una più puntualedefinizione di aiuti di Stato attraverso unasistematica e complessiva ricognizionedelle tipologie di intervento da consideraretali;

c) responsabilizzare maggior-mente gli Stati membri nella verifica exante della compatibilità degli aiuti erogati,purché di minore importo, concentrandol’intervento della Commissione europeasugli aiuti più consistenti, suscettibili dialterare la concorrenza e di incidere inmisura significativa sulle grandezze ma-croeconomiche;

d) semplificare e razionalizzarela normativa europea vigente in materia,in modo da assicurare, anche attraversouna riduzione dei tempi previsti perl’istruttoria da parte delle istituzioni eu-ropee, maggiore certezza alle imprese in-teressate circa la possibilità o meno difruire di specifici incentivi;

Martedì 6 novembre 2012 — 116 — Commissione X

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esprime una valutazione positivasulla comunicazione

con le seguenti osservazioni:

1. si mantenga inalterato l’attualeimporto, pari a 200 mila euro in tre anni,degli aiuti de minimis erogabili a ciascunaimpresa, al fine di evitare che gli Statimembri che dispongono di maggiori mar-gini di intervento finanziario possano av-vantaggiare le proprie imprese erogandoaiuti di ammontare superiore;

2. per le medesime ragioni, si valutila possibilità di stabilire un tetto massimo,in percentuale al PIL, applicabile al com-plesso degli aiuti erogabili da ciascunPaese alle rispettive imprese, eventual-mente con riferimento a specifici settori;

3. al fine di responsabilizzare gli Statimembri, si valuti il precedente costituitodalla disciplina antitrust per cui si è at-

tribuito alle autorità nazionali competentiin materia di concorrenza la valutazioneex ante della conformità dei regimi di aiuticon il diritto dell’Unione europea

4. si pervenga ad un elenco esaustivodelle tipologie di intervento qualificabilicome aiuti in modo da assicurare certezzadel diritto e ridurre il rischio di conten-zioso. A tal fine appare necessario che tragli aiuti dispensati dall’obbligo di notificaex ante, in quanto ritenuti compatibili conil mercato, siano inclusi quelli concessi inpresenza di gravi calamità naturali, qualiin particolare i terremoti particolarmentefrequenti in Italia;

5. al fine di accrescere la certezzagiuridica e la possibilità di tutela in sedegiurisdizionale, si provveda a codificare inappositi regolamenti le regole di esenzioneattualmente contenute in comunicazioni oaltri atti privi di efficacia giuridica ergaomnes.

Martedì 6 novembre 2012 — 117 — Commissione X

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ALLEGATO 2

Schema di decreto ministeriale concernente l’individuazione perl’anno 2012 di una iniziativa da realizzare con le disponibilità delfondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogate dall’Autoritàgarante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a

vantaggio dei consumatori (Atto n. 509).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La X Commissione,

esaminato lo schema di decreto mi-nisteriale concernente l’individuazione perl’anno 2012 di una iniziativa da realizzarecon le disponibilità del fondo derivantedalle sanzioni amministrative irrogate dal-l’Autorità garante della concorrenza e delmercato da destinare a iniziative a van-taggio dei consumatori (Atto n. 509);

rilevato che le somme erogate per farfronte alle richieste di rimborso del con-

sumatore turista non coprono che unterzo delle richieste non ancora liquidateed auspicando che nel futuro per talefinalità possa essere erogata una percen-tuale più adeguata delle risorse derivantidalle sanzioni amministrative irrogate dal-l’Autorità garante della concorrenza e delmercato,

delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE

Martedì 6 novembre 2012 — 118 — Commissione X

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XI COMMISSIONE PERMANENTE

(Lavoro pubblico e privato)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-08116 Mattesini: Sul rischio di licenziamento di lavoratrici di una cooperativa con sede aCorbetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126

5-08121 Zucchi: Applicazione delle deroghe previdenziali per i soggetti « deboli » o espostiall’amianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

5-08172 Bellanova: Sull’esiguità dei fondi destinati alla regione Puglia per la cassaintegrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

RISOLUZIONI:

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA (Seguito delladiscussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121

ALLEGATO 4 (Risoluzione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

SEDE CONSULTIVA:

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio nazionale militare di volontari per lamobilitazione e della riserva nazionale qualificata delle Forze armate. Testo unificato C.2861 Paglia e abb. (Parere alla IV Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvatodalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e conclusione– Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del dirittoalla pensione supplementare. C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli . . . . . . . . . . 125

INTERROGAZIONI

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. — Inter-viene il viceministro del lavoro e dellepolitiche sociali Michel Martone.

La seduta comincia alle 13.05.

5-08116 Mattesini: Sul rischio di licenziamento di

lavoratrici di una cooperativa con sede a Corbetta.

Il viceministro Michel MARTONE ri-sponde all’interrogazione in titolo neitermini riportati in allegato (vedi allega-to 1).

Martedì 6 novembre 2012 — 119 — Commissione XI

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Barbara POLLASTRINI (PD), cofirma-taria dell’interrogazione in titolo, allaluce della risposta del rappresentante delGoverno, che giudica interlocutoria, ri-tiene di non potersi dichiarare né sod-disfatta né insoddisfatta, facendo presenteche, seppur sia da valutare positivamentela disponibilità del Ministero ad affron-tare la questione in oggetto, si sarebbeaspettata l’indicazione di misure concretetese alla soluzione di un fenomeno grave,che riguarda donne lavoratrici in mater-nità, sottoposte a procedure di licenzia-mento in violazione delle norme di leggee di un preciso accordo sindacale. Au-spica, pertanto, un maggior sostegno daparte del Governo, che, agendo presso laprefettura, possa condurre alla convoca-zione di un tavolo con le parti interessate(inclusi gli enti territoriali e le partisociali), teso a fare chiarezza sulla vi-cenda.

Osservato che l’accordo tra sindacati erappresentanti dei consorzi e società in-teressati prevedeva, oltre che il passaggiodi proprietà tra le stesse cooperative,anche il « trasferimento » di tutti i di-pendenti da una società all’altra, com-prese le lavoratrici in maternità, fa no-tare che ciò non è avvenuto, con fortepregiudizio della dignità delle dipendenticoinvolte. Fatto presente che nel caso dispecie è in gioco il rispetto di fonda-mentali principi costituzionali, di cui laCommissione non può non tenere conto,osserva che la vicenda descritta – che havisto, peraltro, il coinvolgimento di per-sonaggi risultati poi implicati in vicendedi corruzione a livello locale – è em-blematica della situazione di crisi, nonsolo occupazionale e produttiva, ma an-che morale del Paese e richiede la mas-sima attenzione da parte del Governo. Siaugura, in conclusione, che l’Esecutivoadotti misure concrete per garantire ildiritto al lavoro, in osservanza delle leggiesistenti, giudicando parziale e insuffi-ciente rinviare semplicemente la risolu-zione della questione alle sedi giurisdi-zionali.

5-08121 Zucchi: Applicazione delle deroghe previ-denziali per i soggetti « deboli » o esposti all’amianto.

Il viceministro Michel MARTONE ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 2).

Angelo ZUCCHI (PD), nel ringraziare ilrappresentante del Governo per la rispostafornita, prende atto con favore della di-sponibilità dell’Esecutivo ad affrontare laquestione, pur precisando che si sarebbeaspettato maggiori indicazioni circa le mo-dalità con cui coniugare il diritto deilavoratori coinvolti con le recenti innova-zioni legislative introdotte in materia pre-videnziale. Fa notare, infatti, che apparenecessario un coordinamento tra le dispo-sizioni previdenziali di cui alla leggen. 257 del 1992, a tutela dei lavoratoriesposti all’amianto, e le norme della re-cente « riforma Fornero », che, determi-nando un complessivo innalzamento deirequisiti di accesso ai trattamenti pensio-nistici, mal si coniugano con le aspettativedi vita di tali lavoratori. Dopo avere an-nunciato l’avvenuta presentazione di suoispecifici emendamenti al disegno di leggedi stabilità, tesi ad affrontare tale que-stione, auspica l’assunzione celere da partedel Governo di iniziative normative volte achiarire le categorie deboli aventi dirittoalle deroghe rispetto al regime pensioni-stico generale, al fine di salvaguardarel’accesso anticipato alla pensione dei la-voratori più svantaggiati, quantomenoquelli colpiti da una specifica patologiacome il mesotelioma.

5-08172 Bellanova: Sull’esiguità dei fondi destinati

alla regione Puglia per la cassa integrazione.

Il viceministro Michel MARTONE ri-sponde all’interrogazione in titolo nei ter-mini riportati in allegato (vedi allegato 3).

Teresa BELLANOVA (PD), espressa unaprofonda preoccupazione legata all’esi-guità dei fondi destinati alla Puglia per lacassa integrazione, a fronte di una crisieconomica che non accenna a dare tregua,rileva l’esigenza di stanziare ulteriori ri-

Martedì 6 novembre 2012 — 120 — Commissione XI

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sorse al fine di avviare processi formativiche garantiscano un ricollocamento deilavoratori coinvolti, soprattutto nei settoripiù colpiti dalla recessione, come quellotessile e calzaturiero (nell’ambito del qualerisulta prevalente l’occupazione femmi-nile). Dichiara, pertanto, di non potersiritenere soddisfatta della risposta fornitadal rappresentante del Governo, atteso chetale risposta, oltre a non prospettare l’at-tivazione di un tavolo permanente e ope-rativo di confronto tra soggetti istituzio-nali, enti previdenziali e parti sociali per ilsostegno dei lavoratori coinvolti, nulla haindicato circa le nuove risorse per il so-stegno al reddito e l’avvio di politiche disviluppo nei territori meridionali interes-sati, che giudica decisive ai fini di unaripresa economica di quei territori.

Dopo avere osservato che appare ini-quo far pagare il prezzo della crisi ai solilavoratori dipendenti, rileva che la regionePuglia è in attesa di ulteriori risorse percoprire le necessità delle imprese e deilavoratori pugliesi, considerato che lesomme assegnate a tale regione appaionolargamente insufficienti, essendo esauriteormai da tempo. Auspica, in conclusione,che il Governo possa finalmente affrontarecon serietà il tema del sostegno all’occu-pazione nel territorio pugliese, evitando diignorare la condizione di difficoltà in cuiversano i lavoratori e approntando misureconcrete che mirino ad una forte riqua-lificazione professionale, oltre che al ri-lancio dei settori più in crisi.

Silvano MOFFA, presidente, dichiaraconcluso lo svolgimento delle interroga-zioni all’ordine del giorno.

La seduta termina alle 13.35.

RISOLUZIONI

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. — Inter-viene il viceministro del lavoro e dellepolitiche sociali Michel Martone.

La seduta comincia alle 13.35.

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei di-

pendenti di Poste Italiane SpA.

(Seguito della discussione e conclusione –Approvazione della risoluzione n. 8-00208).

La Commissione prosegue la discus-sione della risoluzione in titolo, rinviatanella seduta del 31 ottobre 2012.

Silvano MOFFA, presidente, avverte che,sulla base degli elementi forniti dal Go-verno nella precedente seduta, è statapresentata una ulteriore nuova versionedella risoluzione in discussione (vedi alle-gato 4).

Il viceministro Michel MARTONE fapresente che il Governo esprime un parerefavorevole sull’ulteriore nuova versionedella risoluzione in discussione, manife-stando soddisfazione per l’intesa raggiuntacon i presentatori dell’atto di indirizzo, invista dell’individuazione delle iniziative piùidonee da adottare per la soluzione delproblema.

Lucia CODURELLI (PD), nel ringra-ziare il rappresentante del Governo per ladisponibilità manifestata, esprime soddi-sfazione per l’assunzione da parte del-l’Esecutivo di impegni importanti, volti allasalvaguardia dei lavoratori coinvolti, cheattendono da tempo risposte certe e defi-nite. Ritiene fondamentale, in particolare,che il Governo abbia accettato di vincolaread una data certa l’assunzione delle pro-prie iniziative, per consentire il diritto allacorretta corresponsione della buonuscitadi detti lavoratori.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva l’ulteriore nuovaversione della risoluzione in discussione,che assume il numero 8-00208.

La seduta termina alle 13.40.

Martedì 6 novembre 2012 — 121 — Commissione XI

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SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Silvano MOFFA. — Inter-viene il viceministro del lavoro e dellepolitiche sociali Michel Martone.

La seduta comincia alle 13.40.

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio

nazionale militare di volontari per la mobilitazione

e della riserva nazionale qualificata delle Forze

armate.

Testo unificato C. 2861 Paglia e abb.

(Parere alla IV Commissione).

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in titolo.

Amalia SCHIRRU (PD), relatore, os-serva che la XI Commissione è chiamata aesprimere il parere, per quanto di propriacompetenza, sul testo unificato delle pro-poste di legge C. 2861 e abbinate, recantedelega al Governo per l’istituzione delServizio nazionale militare di volontari perla mobilitazione e della riserva nazionalequalificata delle Forze armate. Segnalapreliminarmente che il testo in questioneè il frutto di un articolato esame svoltopresso la IV Commissione, che, avendoavuto ad oggetto più proposte legislatived’iniziativa parlamentare tra di loro abbi-nate, ha condotto all’elaborazione (in sededi Comitato ristretto) di un testo unificatoal quale è stata apportata un’unica modi-fica nel corso dell’esame degli emenda-menti. Valutando le finalità complessivedel provvedimento, fa presente che esso,recando una delega al Governo per larealizzazione di un Servizio nazionale mi-litare di volontari per la mobilitazione(SNM) e della riserva nazionale qualificatadelle Forze armate (RNQ), mira ad indi-viduare un modello di difesa più flessibilealle esigenze del Paese in cui, accanto aunità composte da personale in serviziopermanente, si collochi un bacino di per-

sonale appositamente addestrato, al qualeattingere per assolvere incarichi partico-lari e per periodi di tempo determinati,selezionando il relativo personale dallasocietà civile. Al contempo, segnala che laproposta di legge tiene conto del conside-revole numero di cittadini italiani che, puravendo fatto una scelta professionale di-versa da quella militare, intendono met-tere la propria disponibilità al serviziodella Nazione, concorrendo alla difesadelle sue istituzioni, della collettività e deisuoi beni, sia sul territorio nazionale cheall’estero.

Fatto notare, quindi, che il SNM ècostituito su base regionale e organizzatoin reparti aggregati a reparti già esistenti,periodicamente addestrati e composti daufficiali, da sottufficiali e da personale ditruppa di sesso maschile e femminile,rileva che ad esso vengono conferite fun-zioni di concorso alle attività della prote-zione civile deliberate dal Governo, anchead istanza dei presidenti delle regioniinteressate, da rivolgere alla Presidenzadel Consiglio. Osserva, poi, che il compitoprimario attribuito al RNQ (il cui organicoè complementare all’organico complessivodelle Forze armate) è quello di sopperirea particolari esigenze di carattere tempo-raneo ed esclusivamente militare a sup-porto delle attività delle Forze armate,purché non connesse a vacanze nella do-tazione organica e nei volumi organicidell’Esercito, della Marina militare e del-l’Aeronautica.

Con riferimento ai profili di più direttacompetenza dalla XI Commissione, se-gnala, innanzitutto, che il Governo è de-legato ad emanare norme di coordina-mento relative alla contestuale partecipa-zione al SNM e al RNQ, con particolareriferimento allo status giuridico dei relativiappartenenti e alla loro partecipazione aicorsi di aggiornamenti professionale (arti-colo 2, lettera c), del testo unificato).Sottolinea, quindi, le disposizioni che, neldettare principi e criteri direttivi in ma-teria di istituzione e funzionamento delSNM e del RNQ (sostanzialmente ricom-presi negli articoli 3 e 4 del provvedi-mento), conferiscono al Governo la delega

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a regolamentare le modalità di arruola-mento e il regime del relativo personale,soprattutto per quanto concerne la disci-plina dei diritti degli arruolati rispetto almantenimento del posto di lavoro e delrispettivo trattamento economico e previ-denziale, durante i periodi di addestra-mento o di richiamo (ove si verifichinosituazioni di emergenza), sia nel settoreprovato che pubblico. Evidenzia, altresì, ledisposizioni di delega dirette a prevedereagevolazioni fiscali in favore dei datori dilavoro, proporzionali alla durata delle as-senze dei loro dipendenti arruolati nelSNM e RNQ, nonché in favore dei pro-fessionisti o lavoratori autonomi arruolati.

Segnala, inoltre, quei principi e criteridirettivi che intervengono sul trattamentoeconomico e previdenziale relativo ai pe-riodi di addestramento o di richiamo deivolontari arruolati che sono lavoratori di-pendenti (totalmente posto a carico delleamministrazioni pubbliche di apparte-nenza o del datore di lavoro, il quale nechiede il rimborso all’istituto di previ-denza cui il lavoratore è iscritto), soprat-tutto laddove si prevede che gli oneriderivanti dal rimborso delle retribuzionidei lavoratori dipendenti arruolati sianoposti a carico dello stato di previsione delMinistero del lavoro e delle politiche so-ciali, che versa annualmente agli enti pre-videnziali gli importi da questi rimborsatiai datori di lavoro ai sensi della citatadisposizione. Infine, pone in risalto lanorma che delega il Governo a prevedereche ai volontari arruolati, sia lavoratoriautonomi sia privi di occupazione al mo-mento del richiamo, sia corrisposta un’in-dennità, relativamente ai periodi di adde-stramento o richiamo, corrispondente allaretribuzione prevista per il grado militaredi inquadramento.

In conclusione, preso atto del conte-nuto del testo in esame, ritiene che visiano diversi profili di merito, che giudicaproblematici, da approfondire in ordinealle materie di competenza della XI Com-missione: si riserva, quindi, di predisporreuna proposta di parere solo dopo che sarà

stato avviato il dibattito, anche al fine diacquisire spunti ed elementi di riflessionedai gruppi.

Silvano MOFFA, presidente, nessunochiedendo di intervenire e preso atto delpercorso istruttorio prospettato dal rela-tore, rinvia il seguito dell’esame ad altraseduta.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato dalla Ca-

mera e modificato dal Senato.

(Parere alla XIV Commissione).

(Esame e conclusione – Parere favorevole).

La Commissione inizia l’esame del prov-vedimento in titolo.

Elisabetta RAMPI (PD), relatore, os-serva che la Commissione è chiamata aesprimere il parere di competenza allaXIV Commissione sul provvedimento intitolo (recante norme generali sulla par-tecipazione dell’Italia alla formazione eall’attuazione della normativa e delle po-litiche dell’Unione europea), già approvatodalla Camera e modificato dal Senato:l’esame in sede consultiva, dunque, dovràconcentrarsi esclusivamente sulle parti, dicompetenza della XI Commissione, modi-ficate dall’altro ramo del Parlamento.Prima di passare all’illustrazione delle no-vità apportate dal Senato, ricorda in lineagenerale che il progetto di legge, modifi-cando la legge n. 11 del 2005, intervienesul processo di formazione degli atti del-l’Unione europea, con l’obiettivo di garan-tire, in relazione alla fase di predisposi-zione degli atti dell’Unione europea,un’adeguata informazione alle Camerecirca la posizione italiana nell’ambito deinegoziati e, con riguardo alla fase delrecepimento della normativa comunitaria,di conseguire più celermente l’adempi-mento degli obblighi derivanti dall’appar-tenenza dell’Italia all’Unione europea. Fanotare che il provvedimento rappresenta il

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risultato di un’approfondita riflessionesulle modalità di raccordo tra procedurelegislative parlamentari interne e processonormativo della medesima Unione e ri-sponde all’esigenza di rafforzare la parte-cipazione del Parlamento nazionale nelprocesso di formazione della normativa edelle politiche dell’Unione (cosiddetta« fase ascendente »), nonché di attuare piùspeditamente sul piano interno la norma-tiva europea (cosiddetta « fase discen-dente »). Osserva infatti che, nella faseascendente, il Governo dovrà informare leCamere su tutti gli atti preparatori del-l’Unione europea (non limitandosi a quellilegislativi), fornendo anche una valuta-zione circa il loro impatto sull’ordina-mento interno, e, mediante la previsione diulteriori obblighi di informazione in capoall’esecutivo nei confronti del Parlamento,quest’ultimo potrà svolgere un ruolo daprotagonista rispetto alle vicende europee;attraverso le informative del Governo siinstaurerà un rapporto già a partire dallafase ascendente della formazione del di-ritto comunitario con il vantaggio di age-volare la fase discendente e di ridurre ilcontenzioso e le procedure di infrazione.Rileva inoltre che, nella fase discendente,per velocizzare l’adeguamento dell’ordina-mento interno a quello dell’Unione, lalegge comunitaria verrà scorporata in duestrumenti, diversi tra loro per contenuto enatura, ossia la legge di delegazione eu-ropea, con cui si conferiranno al Governole deleghe di attuazione delle norme co-munitarie, e la legge europea, atta a mo-dificare o abrogare le disposizioni statalinon compatibili con gli atti dell’Unioneeuropea.

Sottolinea che con tale riforma l’Italiaadegua il proprio ordinamento alle ri-forme dei trattati europei, in particolare alTrattato di Lisbona, modernizzando il suoapparato funzionale, migliorando i flussiinformativi e ridefinendo i rapporti fraEsecutivo, Parlamento e Rappresentanzapermanente italiana a Bruxelles, con rica-dute positive nell’esercizio del suo ruolo edella sua partecipazione in sede europea,anche al fine di realizzare una miglioreintegrazione tra gli Stati membri e raffor-

zare il ruolo delle Camere nella forma-zione del diritto comunitario e nelle pro-cedure decisionali dell’Unione europea. Ri-leva che il provvedimento in esame, inol-tre, ha anche l’obiettivo di valorizzare, siaa livello nazionale che nelle rispettiveamministrazioni di provenienza, l’espe-rienza maturata in sede europea dai fun-zionari italiani. In particolare, osserva cheesso punta al potenziamento delle strut-ture delle amministrazioni ministerialicoinvolte nel processo normativo europeo,nonché dell’istruttoria compiuta dallestesse su tale aspetto, sulle modalità didesignazione dei rappresentanti italiani inseno al Comitato delle regioni, sulle mo-dalità di recepimento del diritto comuni-tario e, soprattutto, sul rafforzamento delruolo del Parlamento nella fase conoscitivae preparatoria delle decisioni, dettando,tra l’altro, un generale obbligo di comu-nicazione del Governo alle Camere con-cernente il processo normativo comunita-rio.

Per quanto concerne i profili di piùdiretto interesse della XI Commissione,rileva anzitutto che il provvedimento tra-smesso dal Senato ha modificato l’articolo2, il quale prevede che, al fine di concor-dare le linee politiche del Governo nelprocesso di formazione della posizioneitaliana nella fase di predisposizione degliatti dell’Unione europea e consentire ilpuntuale adempimento dei compiti delpresente provvedimento, operi un appositoComitato interministeriale per gli affarieuropei (CIAE), operante presso la Presi-denza del Consiglio dei ministri. In questocontesto, fa notare che le modifiche in-trodotte dal Senato riguardano l’inseri-mento dei commi da 7 a 9 all’interno delcitato articolo 2, i quali dispongono che, aifini del funzionamento del CIAE, la Pre-sidenza del Consiglio dei ministri – Di-partimento per le politiche europee puòavvalersi, entro un contingente massimo diventi unità, di personale appartenente allaterza area o qualifiche equiparate, in po-sizione di comando, proveniente da altreamministrazioni, nonché, entro un limitemassimo di sei unità, di personale delleregioni o delle province autonome appar-

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tenente alla terza area o qualifiche equi-parate, designato dalla Conferenza delleregioni e delle province autonome, se-condo criteri da definire d’intesa con ilPresidente del Consiglio dei ministri o conil Ministro per gli affari europei.

Osserva, quindi, che l’articolo 17 – cheimpone al Governo di informare le Ca-mere circa tutte le nomine o designazionida proporre in ambito comunitario –prevede che tale informativa dia conto, inparticolare, della procedura seguita peraddivenire alla proposta o alla designa-zione, delle motivazioni della scelta, non-ché del curriculum vitae delle personeproposte o designate, con l’indicazionedegli eventuali incarichi dalle stesse svoltio in corso di svolgimento; le Commissionicompetenti possono anche procedere al-l’audizione dei rispettivi candidati. Eviden-zia, infine, le modifiche – esclusivamentedi natura formale – all’articolo 28, chedisciplina le modalità per la partecipa-zione delle parti sociali e delle categorieproduttive alle decisioni relative alla for-mazione di atti dell’Unione europea.

In conclusione, preso atto delle positivemodifiche apportate dal Senato al testo,sia in riferimento a quelle di competenzaspecifica della XI Commissione sia in ri-ferimento al suo contenuto complessivo,propone di esprimere un parere favorevolesul provvedimento in esame.

Nessuno chiedendo di intervenire, laCommissione approva la proposta di pa-rere favorevole formulata dal relatore.

La seduta termina alle 13.55.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 novembre 2012.

Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del

2010, convertito, con modificazioni, dalla legge

n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione one-

rosa dei contributi previdenziali.

C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga.

Il comitato ristretto si è riunito dalle13.55 alle 14.05.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 novembre 2012.

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi

assicurativi e di estensione del diritto alla pensione

supplementare.

C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli.

Il comitato ristretto si è riunito dalle14.05 alle 14.10.

Martedì 6 novembre 2012 — 125 — Commissione XI

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ALLEGATO 1

5-08116 Mattesini: Sul rischio di licenziamento di lavoratrici di unacooperativa con sede a Corbetta.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’onorevole Mattesini – con il presenteatto parlamentare – richiama l’attenzionedel Governo sulla situazione di alcunelavoratrici in maternità dipendenti dellaCooperativa Systema, le quali sarebberostate licenziate per « giusta causa per ces-sazione di attività » invece di transitare –come da accordi sindacali – nella societàCooperativa Va.ma.co. subentrante nelcontratto di appalto.

Preliminarmente procederò ad illu-strare i fatti così come resi noti dallacompetente Direzione territoriale del la-voro.

La vicenda ha avuto origine nel maggiodel 2011, quando è stato sottoscritto uncontratto di appalto per la fornitura diservizi di logistica fra la Serlog srl diMilano e il Consorzio Rondine, da effet-tuarsi nel magazzino della Serlog ubicatoin Corbetta. In particolare, i servizi oggettodell’appalto concernevano la gestione dellefasi di movimentazione, deposito, smista-mento e selezione delle rese di pubblica-zioni editoriali.

Al momento dell’acquisizione dell’ap-palto, peraltro, all’interno del magazzinodella Serlog, operava, con proprio perso-nale, la cooperativa Systema, in prece-denza titolare dello stesso appalto. Per-tanto, i responsabili del consorzio Ron-dine, di intesa con le parti sociali, hannofatto aderire allo stesso Consorzio la Coo-perativa Systema, sebbene la stessa ver-sasse in precarie condizioni economiche.

Nell’appalto veniva anche interessata,sebbene con un numero limitato di lavo-ratori, la cooperativa Metropoli, che faparte del Consorzio Rondine fin dalla suacostituzione.

Nel successivo mese di giugno, a seguitodella cessazione dell’attività della societàeditrice A&G Marco srl, che costituiva unodei principali clienti della Serlog, si èverificata una contrazione dei servizi dilogistica richiesti.

In data 26 settembre 2011 è statosottoscritto un accordo sindacale tra lacooperativa Systema e la FILT CGIL per ilricorso alla Cassa Integrazione in derogacon pagamento diretto dell’indennità rela-tivamente a 180 dipendenti occupati neldeposito di Corbetta per il periodo 29settembre 2011-31 dicembre 2011, appli-cata con la rotazione dei lavoratori inte-ressati.

Con un ulteriore accordo sottoscritto il31 gennaio 2012, la CIG in deroga è stataprorogata dal 2 gennaio 2012 al 31 di-cembre 2012 relativamente a 177 socilavoratori della Systema.

A decorrere dal mese di aprile 2012,peraltro, si sono verificati forti contrastifra la Systema – che gestisce le lavorazioniper conto del Consorzio Rondine, cui ade-risce – e la committente Serlog srl, per viadella richiesta di adeguamento tariffarioavanzata dalla cooperativa e negata dallasocietà appaltante. La Serlog avrebbe ini-ziato a procedere con ritardo al paga-mento delle fatture e applicando delletrattenute non ritenute corrette sugli im-porti erogati, fino a cumulare un debito dicirca 700.000 euro.

Tale situazione si è riflessa sugli adem-pimenti retributivi e contributivi a favoredei lavoratori della cooperativa, sebbene,al momento, la stessa ha garantito laretribuzione fino a tutto il mese di agosto2012, mentre, per quella di settembre, è

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stato erogato un acconto pari al 60 percento, e il resto dell’importo dovuto do-vrebbe essere conferito entro il 10 novem-bre prossimo. La situazione si presenta piùcritica sotto il profilo contributivo, poichédal mese di maggio 2012 la cooperativanon procede al versamento degli oneriprevidenziali dovuti, sebbene le denuncemensili siano state presentate.

Dal mese di luglio 2012 si sono avviatii primi contatti fra il Consorzio Rondine ela Cooperativa Va.ma.co., avente sede inTreviglio (BG), interessata a subentrarealla Systema e alla Metropoli nella ge-stione dell’appalto con la Serlog srl. Fin dasubito, secondo quanto evidenziato dalresponsabile del Consorzio Rondine, laVa.ma.co. avrebbe manifestato l’indisponi-bilità ad acquisire, nella procedura dicambio dell’appalto, i lavoratori che eranosospesi dal rapporto di lavoro e tale in-disponibilità era stata rappresentata dalConsorzio ai rappresentanti sindacali cheseguivano la vicenda.

In data 27 settembre 2012 è stato, co-munque, sottoscritto un verbale di accordofra le Organizzazioni sindacali territoriali,la RSA aziendale, il Consorzio Rondine, laCooperativa Systema, la Cooperativa Me-tropoli e la Cooperativa Va.ma.co., con ilquale le parti convenivano che il personaleoccupato dalle Cooperative Systema e Me-tropoli nello stabilimento della Serlog diCorbetta, con effetto dal 1o ottobre 2012,sarebbe transitato nella cooperativa Va-.ma.co., con il mantenimento dell’inqua-dramento professionale e dei trattamentieconomici, retributivi e normativi preesi-stenti al passaggio, compresa la possibilitàdi usufruire degli ammortizzatori socialivigenti.

Relativamente al personale assente perevento giustificato (malattia, infortunio ematernità) al momento del cambio dell’ap-palto, l’accordo prevedeva che il personalesarebbe transitato alla Va.ma.co. alla finedello stesso evento e che la cooperativaSystema e la Cooperativa Va.ma.co., in qua-lità di soggetto – rispettivamente – cedentee subentrante, si sarebbero obbligate aesperire le procedure per facilitare e con-sentire tale passaggio.

Le parti avevano allegato all’accordol’elenco del personale dipendente dellacooperativa Systema e della cooperativaMetropoli interessato al cambio dell’ap-palto, con l’indicazione delle dipendentiche si trovavano in maternità, ovvero inmalattia e in infortunio.

Tuttavia, secondo quanto evidenziatodal rappresentante del consorzio Rondine,la situazione si è recentemente ulterior-mente evoluta, in quanto la cooperativaVa.ma.co., ha ceduto l’appalto dei serviziSerlog ad un ulteriore soggetto suben-trante, il Consorzio Le Calle di Milano, giàcon effetto dal 18 ottobre 2012 e, pertanto,da quella data, si è realizzato un nuovopassaggio del personale con accordo ri-stretto fra la Va.ma.co., e Le Calle.

In merito alle lavoratrici madri di cuiall’interrogazione parlamentare, il respon-sabile del Consorzio Rondine ha precisatoche la situazione finanziaria e debitoriadella Cooperativa Systema non consente ilmantenimento del rapporto di lavoro sinoalla fine dell’evento giustificato (ad esem-pio la maternità), come previsto nell’ac-cordo sottoscritto il 27 settembre, sottoli-neando, a tal fine, che in data 11 ottobre2012 l’assemblea ha deliberato lo sciogli-mento anticipato della cooperativa e lamessa in liquidazione della stessa, proce-dendo, altresì, alla nomina del liquidatore.

In ogni caso, al fine di addivenire aduna soluzione condivisa, sono già statieffettuati due incontri, il 15 e il 23 ottobre(quest’ultimo nella sede della Provincia diMilano) con le organizzazioni sindacali, aiquali, peraltro, non hanno preso parterappresentanti della Va.ma.co., e del Con-sorzio Le Calle.

Sotto il profilo amministrativo, il perso-nale della Systema sospeso dal lavoro einteressato a tale procedura si compone di9 lavoratrici in maternità, 1 lavoratrice inmalattia e 1 lavoratore in stato di infortu-nio. Per gli stessi, la cooperativa ha giàtrasmesso al competente centro per l’im-piego la comunicazione di cessazione dallavoro con effetto dall’11 ottobre 2012. A talfine, sono state acquisite le copie delle co-municazioni trasmessi in via telematica erecanti quale causale « cessazione attività ».

Martedì 6 novembre 2012 — 127 — Commissione XI

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Tuttavia, il rappresentante del consor-zio Rondine ha voluto precisare che almomento, nessuna lettera di licenziamentoè stata inoltrata ai suddetti lavoratori, inattesa di una eventuale e positiva solu-zione.

Per quanto concerne la cooperativaMetropoli, invece le lavoratrici in mater-nità interessate al cambio di appalto sonodue e sono transitate nella cooperativaVa.ma.co., direttamente con effetto dal 1o

ottobre 2012, e pertanto, non sono statecoinvolte nella procedura del licenzia-mento.

Nell’auspicare che si possa trovare unapositiva soluzione alla situazione descritta,faccio tuttavia presente che la normativasul divieto di licenziamento delle lavora-trici in maternità (articolo 54 del decretolegislativo n. 151 del 2001), che si applicaper tutto il periodo di gravidanza e fino alcompimento di un anno di età del bam-bino, contiene al comma 3 alcune deroghe,fra le quali quella relativa al caso dicessazione dell’attività dell’azienda cui lalavoratrice è addetta (lettera b). Pertanto,siccome successivamente al subentro nellelavorazioni la Cooperativa Systema ha ef-fettivamente cessato la propria attività,nella situazione descritta non sembrerebberinvenibile alcuna violazione diretta dellanormativa vigente.

La violazione sembra, piuttosto, riguar-dare l’accordo sindacale con il quale irappresentanti del Consorzio Rondine e lecooperative interessate (cedenti e cessio-naria) all’appalto avevano stabilito di man-tenere tutto il personale, compreso quelloassente per maternità.

Pertanto, qualora la vicenda non do-vesse concludersi positivamente, l’unico ri-medio esperibile sembra essere quello giu-risdizionale, spettando solo alla Magistra-tura il compito di verificare se – adesempio – il complesso degli accordi dicessione posti in essere nel corso dellavicenda abbia configurato un atto in frodealla legge.

Da ultimo, nel sottolineare la sensibilitàdel Governo alle problematiche di genere,faccio presente che al personale ispettivodel Ministero che rappresento sono affi-dati preminenti compiti di vigilanza miratialla prevenzione e alla promozione del-l’osservanza delle norme di legislazionesociale e del lavoro. Ricordo, al riguardo,il Protocollo di intesa tra la DirezioneGenerale per l’attività ispettiva e la Retenazionale delle Consigliere di parità del 6giugno 2007, con il quale sono state ema-nate specifiche « Linee guida dell’attivitàispettiva in materia di parità, pari oppor-tunità e garanzia contro le discrimina-zioni ».

Martedì 6 novembre 2012 — 128 — Commissione XI

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ALLEGATO 2

5-08121 Zucchi: Applicazione delle deroghe previdenziali per i soggetti« deboli » o esposti all’amianto.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’onorevole Zucchi – con il presenteatto parlamentare – sollecita un inter-vento normativo volto ad estendere lesalvaguardie previste dall’articolo 24,comma 14, del decreto-legge del 6 dicem-bre 2011, n. 201, (cosiddetto « Salva Ita-lia ») – attualmente circoscritte a taluneipotesi tassative – anche ai lavoratoriesposti all’amianto.

Al riguardo – come ha già avuto mododi ricordare l’interrogante – occorre pre-cisare che i predetti lavoratori sono giàdestinatari di una serie di tutele previstedalla legge n. 257/1992, in ragione deigravi rischi per la salute conseguenti allaprolungata esposizione all’amianto.

Com’è noto, invece, le tutele previstedal decreto « Salva Italia » sono volte asalvaguardare quei lavoratori che – aseguito dell’introduzione dei nuovi requi-siti pensionistici – si sarebbero trovatisenza un reddito durante il periodo ne-cessario per acquisire i nuovi requisitipensionistici.

Pertanto, l’adozione di ulteriori misureche vadano nella direzione auspicata dal-l’onorevole interrogante, richiederebbe unapposito intervento normativo volto adampliare le categorie di lavoratori cui siapplicano le tutele previste dall’articolo 24del decreto-legge n. 201/2011, con evidentiriflessi di ordine finanziario. Ebbene, la

tematica rappresentata dall’Onorevole in-terrogante è di indubbio rilievo e merite-vole di attenta valutazione. Essa sarà esa-minata con la necessaria attenzione dalGoverno il quale – è bene ricordarlo –all’indomani della riforma pensionistica didicembre 2011, è già intervenuto alcunevolte al fine di perfezionare (secondo cri-teri di rigore ed equità) i nuovi requisiti diaccesso al sistema pensionistico.

Da ultimo, con riferimento alla situa-zione del signor Tiberio Pacione, l’INAIL,per quanto di competenza, ha reso noto diaver riconosciuto allo stesso una patologiaasbesto correlata ai sensi del Testo Unicoper l’assicurazione obbligatoria contro gliinfortuni sul lavoro e le malattie profes-sionali.

Lo stesso Istituto ha poi precisato diaver rilasciato al signor Pacione una cer-tificazione di esposizione all’amianto, aisensi dell’articolo 134, comma 7, dellalegge n. 257/1992, per il periodo lavorativosvolto presso l’azienda Kone Industrial spadal 13 gennaio 1981 al 7 marzo 1988.

L’Inps, infine, ha confermato che – allostato della normativa vigente – non sus-siste, per il caso di specie, la possibilità diriconoscere benefici ulteriori (in specie aifini pensionistici) rispetto a quelli già in-dividuati per i lavoratori esposti al-l’amianto.

Martedì 6 novembre 2012 — 129 — Commissione XI

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ALLEGATO 3

5-08172 Bellanova: Sull’esiguità dei fondi destinati alla regione Pugliaper la cassa integrazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

L’onorevole Bellanova – con il presenteatto parlamentare – richiama l’attenzionesulle risorse destinate dal Governo al fi-nanziamento della Cassa integrazioneGuadagni (CIG) in deroga in favore dellaRegione Puglia.

A tal proposito faccio presente che pergli anni 2009-2011 sono state già assegnatealla Regione Puglia risorse finanziarie paria 249 milioni di euro per gli interventidegli ammortizzatori sociali in deroga infavore dei lavoratori del territorio regio-nale, da erogarsi con il sistema del cofi-nanziamento.

Per l’anno 2012, a seguito di appositoaccordo sottoscritto il 19 luglio 2012, sonostati assegnati con decreto interministe-riale del 19.9.2012, complessivi 140 milionidi euro per i trattamenti di cassa integra-zione guadagni e di mobilità in deroga infavore dei lavoratori del territorio regio-nale.

Si segnala, infine che il 25 ottobre u.s.presso gli uffici del Ministero che rappre-sento, alla presenza dell’Assessore al wel-

fare e di alcuni dirigenti della regionenonché dell’INPS, è stata esaminata lanuova richiesta di assegnazione delle ri-sorse finanziarie per gli ammortizzatori inderoga della Regione Puglia.

Sono stati pertanto avviati i necessariapprofondimenti tecnici, tuttora in corso,da parte del Ministero del lavoro e dellepolitiche sociali, INPS e regione Puglia peroperare una puntuale ricognizione degliinterventi di ammortizzatori sociali in de-roga al fine di predisporre una bilanciataassegnazione di eventuali, ulteriori risorsefinanziarie.

Posso, quindi, confermare che la que-stione dell’ammontare di risorse disponi-bili per il finanziamento della CIG inderoga (in specie, per quanto riguarda leesigenze del territorio pugliese) è nota alGoverno, le cui strutture hanno già atti-vato ogni sforzo utile per consentire – neilimiti del possibile – di far fronte allecriticità evidenziate dall’onorevole interro-gante.

Martedì 6 novembre 2012 — 130 — Commissione XI

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ALLEGATO 4

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di PosteItaliane SpA.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

La XI Commissione,

premesso che:

al personale dipendente della so-cietà Poste italiane spetta, per il servizioprestato al momento dell’assunzione finoal 28 febbraio 1998 – data della tra-sformazione dell’ente Poste italiane insocietà per azioni – l’indennità di buo-nuscita di cui al decreto del Presidentedella Repubblica n. 1032 del 23 dicembre1973;

l’indennità di buonuscita è calco-lata, in base all’articolo 3 del citatodecreto del Presidente della Repubblica,per tutti i dipendenti pubblici avendo ariferimento l’ultima retribuzione perce-pita dal lavoratore prima della sua col-locazione in quiescenza;

il calcolo dell’indennità di buonu-scita, avendo a riferimento l’ultima re-tribuzione percepita, ne garantisce la suacostante rivalutazione per effetto degliaumenti contrattuali e degli avanzamentidi carriera dei lavoratori;

per i lavoratori postelegrafonici,l’articolo 53, comma 6, della legge n. 449del 30 dicembre 1997 (legge finanziaria1998) stabilisce che « a decorrere dalladata di trasformazione dell’Ente posteitaliane in società per azioni al personaledipendente dalla società medesima spet-tano il trattamento di fine rapporto dicui all’articolo 2120 del codice civile e,per il periodo lavorativo antecedente, l’in-dennità di buonuscita maturata, calcolata

secondo la normativa vigente prima delladata di cui all’alinea del presentecomma »;

alla liquidazione dell’indennità dibuonuscita maturata per il servizio pre-stato in Poste italiane fino al 28 febbraio1998 ha provveduto una gestione com-missariale istituita presso l’Ipost (Istitutopostelegrafonici), sino al 31 maggio 2010,data di soppressione di detto ente e ditrasferimento delle sue funzioni all’INPS.Detta liquidazione viene però effettuatain base all’interpretazione letterale delcomma 6 di cui sopra, facendo riferi-mento alla retribuzione percepita al 28febbraio 1998, data di trasformazionedell’ente in società per azioni;

il sopra citato sistema di calcolo,che « congela » la buonuscita al valorematurato al 28 febbraio 1998 indipen-dentemente da quando il lavoratore an-drà in pensione, determina un evidente egrave danno economico ai lavoratori in-teressati, e cioè a tutti i dipendenti diPoste assunti prima di tale data, che sonola grande maggioranza degli attuali di-pendenti, ma anche impedisce la conse-guente rivalutazione della buonuscitastessa;

in questi anni i lavoratori collocatiin quiescenza hanno prodotto un note-vole contenzioso giudiziario per la riva-lutazione della buonuscita sulla base del-l’ultima retribuzione percepita primadella quiescenza stessa; il contenziosogiudiziario ha avuto sino ad ora esitofavorevole per i lavoratori, ma, nono-

Martedì 6 novembre 2012 — 131 — Commissione XI

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stante le sentenze avverse, le dinamichedi liquidazione adottate dall’Ipost conti-nuano a fondarsi sull’interpretazione re-strittiva dell’articolo 53 della suindicatalegge;

i lavoratori postelegrafonici pos-sono ottenere la concessione di un mutuoda parte dell’Ipost, che lo eroga attin-gendo al fondo costituito dalla buonuscitadel dipendente e rimasto nella disponi-bilità dell’istituto previdenziale per effettodell’articolo 53 della legge n. 449 citata esul quale l’istituto chiede al dipendente lacorresponsione di interessi. Si realizzapertanto una situazione paradossale, chevede il dipendente prestare il propriodenaro a sé stesso e corrispondere gliinteressi legali sul prestito all’Ipost;

i dipendenti di Poste italiane nonottengono neanche l’anticipazione del 75per cento della buonuscita così comeavviene per altri lavoratori, ma alla ri-chiesta, più volte reiterata dagli stessi diessere messi a conoscenza dell’esatto am-montare del valore della buonuscita ma-turato al 28 febbraio 1998, non è statodato alcun tipo di riscontro da partedegli uffici competenti;

la cifra complessiva destinata allepredette liquidazioni è confluita in unfondo chiuso presso l’Ipost, affidato auna gestione commissariale denominata« Gestione Commissariale Fondo Buonu-scita per i lavoratori di Poste Italiane »;

secondo una comunicazione, cherisulta inviata dal Commissario del fondoad un lavoratore di Poste Italiane, itempi per l’erogazione del pagamentodell’indennità di buonuscita hanno subitolo slittamento in avanti di 24-27 mesi;

l’interpretazione unilaterale dellanorma, che si richiama all’articolo 1,comma 22, del decreto-legge 13 agosto2011, n. 138, convertito dalla legge 14settembre 2011, n. 148, appare arbitraria,poiché sia la predetta legge sia il decretoe la relazione tecnica che l’hanno pre-ceduta non fanno alcun riferimento ailavoratori di Poste Italiane. Infatti, equi-

parando erroneamente le lavoratrici e ilavoratori di Poste Italiane ai dipendentidel pubblico impiego, si è applicata unanorma che ha come finalità quella diconcorrere al risanamento della finanzapubblica, ma non si è tenuto conto che,trattandosi di un fondo chiuso, non siproducono effetti sul bilancio dello Stato;

con precedente atto di sindacatoispettivo n. 5-03280, del 22 luglio 2010, siponeva all’attenzione del Ministro dellavoro e delle politiche sociali la que-stione dell’indennità di buonuscita delpersonale di Poste italiane SpA, comecitato in premessa. In risposta a tale attodi sindacato ispettivo, il Governo, nellapersona del sottosegretario allo sviluppoeconomico, evidenziava, tra l’altro, che« per l’introduzione di diverse forme dirivalutazione dell’indennità di buonuscita,come evidenziato anche dall’onorevole in-terrogante, si renderebbe quindi necessa-rio un nuovo intervento legislativo inmateria »;

andrebbero, a tal fine, valutate,anche in un eventuale confronto tra lasocietà Poste italiane SpA e le organiz-zazioni sindacali maggiormente rappre-sentative a livello nazionale, le modalitàper rendere praticabile la corresponsioneintegrale o parziale dell’indennità di buo-nuscita maturata dai lavoratori;

in considerazione di quanto sopraesposto e vista la estrema rilevanza dellaquestione, che coinvolge oltre 150 milalavoratori attivi, tenuto conto che moltipensionati dopo il 28 febbraio 1998hanno attivato un contenzioso giudiziario,si ritiene indispensabile un interventorisolutore del problema,

impegna il Governo:

ad assumere, entro il 31 gennaio2013, ogni utile iniziativa che consenta diconoscere la consistenza del patrimonio

Martedì 6 novembre 2012 — 132 — Commissione XI

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immobiliare di cui il suddetto fondo èdotato e la relativa destinazione d’uso;

a valutare la possibilità, entro il 31gennaio 2013, compatibilmente con gli ef-fetti finanziari, di adottare eventuali ini-ziative, anche di natura normativa, checonsentano ai lavoratori di Poste ItalianeSpA di usufruire di un costante aggiorna-

mento del valore dell’indennità di buonu-scita, nonché per consentire il diritto allacorresponsione della buonuscita di dettilavoratori, pur in costanza di rapporto dilavoro.

(8-00208) « Codurelli, Damiano, Comaroli,Madia, Boccuzzi, Rampi,Berretta, Schirru ».

Martedì 6 novembre 2012 — 133 — Commissione XI

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XII COMMISSIONE PERMANENTE

(Affari sociali)

S O M M A R I O

INTERROGAZIONI:

5-07108 Farina Coscioni: Decesso della sig.ra Elena Trepiccione di Caserta, già sottoposta aintervento chirurgico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

5-07418 Bernardini: Reperibilità del farmaco per la cura della sifilide e diffusione dellamalattia in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141

5-07224 Mancuso: Importazione dei farmaci per la cura della polineuropatia cronicainfiammatoria demielinizzante (CIDP).

5-06048 Lenzi: Restrizioni nella accessibilità e reperibilità dei farmaci per la cura dellapolineuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP).

5-08352 Borghesi: Restrizioni nella accessibilità e reperibilità dei farmaci per la cura dellapolineuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente l’approvazione delle nuove tabelle indicative dellepercentuali di invalidità per le menomazioni e le malattie invalidanti. Atto n. 507 (Seguitodell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parerecontrario) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

ALLEGATO 4 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

ALLEGATO 5 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

COMITATO RISTRETTO:

Istituzione e disciplina dell’indagine farmacogenetica. C. 4083 Laura Molteni.

Audizione informale di rappresentanti della Società italiana di microbiologia (SIM), dellaFederazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO) edella Società italiana di Pediatria (SIP) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

INTERROGAZIONI

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Gero GRASSI. – Inter-viene il sottosegretario di Stato per lasalute, Adelfio Elio Cardinale.

La seduta comincia alle 13.40.

5-07108 Farina Coscioni: Decesso della sig.ra Elena

Trepiccione di Caserta, già sottoposta a intervento

chirurgico.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDI-NALE risponde all’interrogazione in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 1).

Martedì 6 novembre 2012 — 134 — Commissione XII

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Maria Antonietta FARINA COSCIONI(PD), replicando, si dichiara soddisfattadegli elementi forniti dal sottosegretarioCardinale nella sua risposta, che consen-tono di ricostruire in modo esaustivo ladinamica dell’accaduto.

5-07418 Bernardini: Reperibilità del farmaco per la

cura della sifilide e diffusione della malattia in Italia.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDI-NALE risponde all’interrogazione in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 2).

Maria Antonietta FARINA COSCIONI(PD), replicando all’interrogazione di cui ècofirmataria, si dichiara parzialmente sod-disfatta, evidenziando come non sia statadata una risposta adeguata, in particolare,al quesito con il quale si chiedeva alGoverno di riferire in merito alla promo-zione di campagne di informazione, nellescuole e negli ambienti di lavoro, finaliz-zate alla prevenzioni delle malattie ses-sualmente trasmissibili.

5-07224 Mancuso: Importazione dei farmaci per la

cura della polineuropatia cronica infiammatoria de-

mielinizzante (CIDP).

5-06048 Lenzi: Restrizioni nella accessibilità e re-

peribilità dei farmaci per la cura della polineuro-

patia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP).

5-08352 Borghesi: Restrizioni nella accessibilità e re-

peribilità dei farmaci per la cura della polineuropatia

cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP).

Gero GRASSI, presidente, avverte che,vertendo sulla stessa materia, le interro-gazioni in oggetto saranno svolte congiun-tamente.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDI-NALE risponde alle interrogazioni in titolonei termini riportati in allegato (vedi al-legato 3).

Lucio BARANI (PdL), replicando all’in-terrogazione di cui è cofirmatario, si di-chiara parzialmente soddisfatto, eviden-ziando il fatto che purtroppo vi sononumerose segnalazioni, provenienti da va-rie regioni, attraverso le quali viene de-nunciata l’impossibilità di accesso alle im-munoglobuline per la cura di pazientiaffetti da polineuropatia cronica infiam-matoria demielinizzante (CIDP). A questoproposito, fa notare come sia intollerabilela situazione venutasi a creare a seguitodella riforma del titolo V della Costitu-zione, per cui vi sono tanti sistemi sanitaridiversi e, in alcune realtà, i pazienti nonriescono ad accedere alle cure di cuinecessitano.

Auspica quindi che il Governo possasollecitare l’AIFA affinché tale organismoporti a compimento l’iter autorizzativo intempi brevi, considerata l’urgente impor-tanza della questione per migliaia di ma-lati di CIDP e per le loro famiglie.

Donata LENZI (PD), replicando, si di-chiara parzialmente soddisfatta della ri-sposta fornita dal sottosegretario Cardi-nale, associandosi alle considerazionisvolte dal deputato Barani.

Fa altresì presente che, in considera-zione delle conseguenze che comporta laCIDP, è stata rappresentata da parte dicoloro che ne sono affetti e dalle rispettivefamiglie la necessità di includere anchetale malattia nel novero delle malattieinvalidanti considerate nello schema didecreto n. 507, all’ordine del giorno dellaseduta odierna della XII Commissione,concernente l’approvazione delle nuove ta-belle indicative delle percentuali di inva-lidità.

Antonio BORGHESI (IdV), replicando,si dichiara insoddisfatto della risposta,evidenziando che il problema della pre-scrivibilità delle immunoglobuline endo-vena per la cura della CIDP è stato portatoall’attenzione del Governo attraverso lapresentazione di atti di sindacato ispettivogià da diversi anni. Rilevando come taleproblema sia sostanzialmente riconduci-bile agli alti costi e alle restrizioni di spesa

Martedì 6 novembre 2012 — 135 — Commissione XII

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in campo sanitario in atto, ritiene inac-cettabile il fatto che alcuni pazienti deb-bano trovarsi in pericolo di vita prima cheil Sistema sanitario nazionale intervenga.

Gero GRASSI, presidente, dichiara con-cluso lo svolgimento delle interrogazioniall’ordine del giorno.

La seduta termina alle 14.05.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel vicepresidente Gero GRASSI, indi delpresidente Giuseppe PALUMBO. – Inter-viene il sottosegretario di Stato per lasalute, Adelfio Elio Cardinale.

La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto ministeriale concernente l’appro-

vazione delle nuove tabelle indicative delle percen-

tuali di invalidità per le menomazioni e le malattie

invalidanti.

Atto n. 507.

(Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo143, comma 4, del regolamento, e conclu-sione – Parere contrario).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto, rinviato nella sedutadel 25 ottobre 2012.

Gero GRASSI, presidente, ricorda che iltermine ultimo affinché la Commissioneesprima il parere di competenza sulloschema di decreto ministeriale in titoloscade il 7 novembre, avendo il Governoaccolto la richiesta formulata dalla Com-missione medesima, di avere a disposi-zione qualche ulteriore giorno al fine disvolgere gli opportuni approfondimenti sultema trattato dal predetto schema.

Da quindi la parola al relatore, affinchéillustri la proposta di parere predisposta aseguito delle audizioni che hanno avuto

luogo nel corso della settimana precedentenonché del dibattito che si è svolto pressola Commissione.

Donato Renato MOSELLA (Misto-ApI),relatore, fa presente come dagli interventidei colleghi e, soprattutto, dalle audizionidelle associazioni che si sono svolte loscorso 30 ottobre, sia emersa una valuta-zione complessivamente negativa del prov-vedimento in oggetto, che ad avviso deisoggetti auditi presenterebbe diversiaspetti critici.

Tuttavia, considerato l’impegno comun-que profuso dal Governo, che ha portatoalla revisione delle percentuali di invali-dità civile dopo venti anni, ritiene prefe-ribile, dalla sua posizione di relatore, pro-porre alla Commissione di esprimere unparere favorevole con una serie di osser-vazioni, in modo da non demolire com-pletamente l’operato del Governo ma, altempo stesso, impartendo a quest’ultimogli indirizzi da seguire in sede di adozionedefinitiva del decreto.

Alla luce di queste premesse, illustra laproposta di parere predisposta (vedi alle-gato 4).

Anna Margherita MIOTTO (PD), conriferimento alla proposta di parere pre-sentata dal relatore, ritiene che sarebbepiù coerente far scaturire dalle premesseivi formulate – che reputa complessiva-mente condivisibili – un parere contrarioanziché favorevole con osservazioni.

Ritiene infatti, come è stato evidenziatoda parte dei rappresentanti di tutte leassociazioni che sono state audite dallaCommissione affari sociali, che debba es-sere rivisto lo stesso impianto del provve-dimento, ragione per cui non è possibile,dal suo punto di vista, esprimere un pa-rere favorevole.

Paola BINETTI (UdCpTP), richia-mando le numerose critiche rivolte alprovvedimento in oggetto sotto vari pro-fili, ritiene in via di principio preferibileesprimere un parere con alcune osser-vazioni in quanto teme che una sceltadiversa equivalga sostanzialmente ad una

Martedì 6 novembre 2012 — 136 — Commissione XII

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passiva accettazione delle tabelle nellaversione attuale.

Precisa altresì che, a fronte di uneventuale parere contrario, sarebbe neces-sario indicare con chiarezza la data entrocui il Governo deve procedere alla revi-sione delle tabelle indicative delle percen-tuali di invalidità sulla base dei nuovicriteri, altrimenti si rischia di perderel’occasione della revisione dell’attuale ta-bella, che risale a ben venti anni fa.

Carmelo PORCU (PdL) ricorda di averfortemente criticato i contenuti delloschema di decreto in esame in sede didibattito, anche e soprattutto per il fattoche la Commissione istituita presso il Mi-nistero della salute, che ha elaborato lenuove tabelle, non ha acquisito il punto divista delle varie associazioni le qualihanno assunto una posizione di forte con-trarietà rispetto al modo in cui sono stateaggiornate le predette tabelle.

Considerata l’importanza del tema etenuto conto dell’impatto che la revisionedelle tabelle sortisce sulle vite di tantiinvalidi e dei loro familiari, ritiene cheuna siffatta occasione debba essere gestitasecondo modalità differenti.

Per queste ragioni, pur non conside-randosi un estremista, propone di espri-mere un parere contrario, invitando ilGoverno a ritirare le tabelle prodotte e aprocedere alla revisione delle percentualidi invalidità sulla base di diversi parame-tri, che consentano comunque di salva-guardare gli aspetti positivi del lavorosvolto dal Governo.

Sabina FABI (LNP), ritenendo non con-divisibili i contenuti dello schema di de-creto in oggetto e che, pertanto, occorreprocedere all’aggiornamento delle tabelleindicative delle percentuali di invaliditàsulla base di nuovi parametri, propone diesprimere parere contrario.

Delia MURER (PD) osserva che, diver-samente da quanto è accaduto, da ultimo,nel caso dell’esame dello schema di de-creto legislativo concernente il riordinodella Croce rossa italiana laddove la XII

Commissione ha espresso un parere favo-revole con condizioni talmente puntuali dapotersi assimilare a veri e propri emen-damenti, nel caso di specie non è possibileprocedere alla stessa maniera in quanto lamedesima Commissione non potrebbe di-scutere delle percentuali di invalidità afronte di ciascuna delle malattie conside-rate, non avendone evidentemente iltempo né le competenze scientifiche ri-chieste.

Ritiene pertanto che, se si ritiene noncondivisibile il metodo seguito dalla Com-missione che ha proceduto all’aggiorna-mento delle tabelle e si vuole altresì re-cepire le considerazioni critiche prove-nienti dal mondo delle associazioni, l’unicavia da seguire sia quella di esprimere unparere contrario, in modo da indurre ilGoverno a ritirare lo schema di decretopresentato.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDI-NALE precisa che il Governo, annettendogrande importanza al tema trattato dalloschema di decreto in oggetto, è ben con-sapevole di quelli che sono i rischi insitialla disciplina di tale materia. Ritienepertanto indispensabile che sia data pariapplicazione alle tabelle concernenti lepercentuali di invalidità sull’intero terri-torio nazionale, in modo da garantireparità di accesso a tutti gli invalidi, senzacreare discriminazioni legate all’apparte-nenza territoriale.

Evidenzia altresì che il Governo, nellaconsapevolezza della necessità di seguire leevidenze scientifiche che man mano emer-gono, ha previsto meccanismi di monito-raggio, che consentano di procedere all’ag-giornamento delle tabelle.

Donato Renato MOSELLA (Misto-ApI),relatore, fa presente che, anche laddove vene fosse la volontà, sarebbe comunqueimpossibile mettere d’accordo tutte le as-sociazioni rappresentative degli invalidi aifini della stesura delle tabelle.

Pertanto, esclusa l’ipotesi di addivenirea tabelle unanimemente condivise, ritienetuttavia importante non perdere l’occa-sione del parere che la Commissione è

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chiamata ad esprimere per fare emergerele criticità maggiori, ciò che non acca-drebbe qualora la Commissione decidessedi votare contro la proposta di parere dalui presentata.

Carlo CICCIOLI (PdL), con riferimentoalla proposta di parere presentata dalrelatore, obietta che essa contiene delleespressioni troppo generiche mentre, a suoavviso, sarebbe opportuno entrare nel me-rito delle singole questioni, riportando al-cuni dei suggerimenti migliorativi emersiin sede di audizioni delle associazionirappresentative degli invalidi.

Giuseppe PALUMBO, presidente, alfine di riportare chiarezza sull’ordine deilavori, fa presente che la Commissionepuò decidere, nell’ambito della propriaautonomia, di non esprimere alcun pa-rere sullo schema di decreto in esameoppure di accogliere la proposta di pa-rere del relatore o, ancora, di respingerla.È evidente che il relatore, a sua volta,può decidere di mantenere la propriaproposta di parere o, al contrario, dimodificarla, tenuto conto delle diverseconsiderazioni critiche emerse nel corsodel dibattito.

Laura MOLTENI (LNP) fa presente chela soluzione peggiore, a suo avviso, siaquella di rinunciare ad esprimere un pa-rere. In tal senso, chiede al relatore dimodificare la proposta di parere origina-ria, accogliendo così le opinioni criticheespresse dai diversi colleghi intervenuti neldibattito.

Anna Margherita MIOTTO (PD) riba-disce l’opportunità di evitare di adottareatteggiamenti « schizofrenici » dal mo-mento che, contestandosi l’impiantostesso del provvedimento, il mancatocoinvolgimento delle associazioni da partedella Commissione istituita presso il Mi-nistero della salute per procedere allarevisione delle tabelle, non si può poiesprimere un parere favorevole, ciò chepresuppone la condivisione dell’operatodel Governo.

Il sottosegretario Adelfio Elio CARDI-NALE, richiamando la contrarietà sul me-todo seguito dal Governo che è emersa invari interventi, si domanda se, ad avvisodegli intervenuti, le tabelle debbano essereaggiornate su base sociale ovvero scienti-fica, dal momento che le associazioni nonsono società scientifiche.

Giuseppe PALUMBO, presidente,avendo il relatore richiesto una brevepausa al fine di procedere alla riformu-lazione della proposta di parere presen-tata, propone di consentire a quest’ultimodi procedere in tal senso, passando nelfrattempo al successivo punto all’ordinedel giorno, costituito dalla audizioni in-formali previste nell’ambito dell’esamedella proposta di legge in materia difarmacogenetica.

La Commissione concorda con la pro-posta avanzata dal presidente Palumbo.

La seduta, sospesa alle 14.40, è ripresaalle 15.

Donato Renato MOSELLA (Misto-ApI),relatore, illustra la proposta di parereriformulata alla luce degli interventi svol-tisi nel corso del dibattito, dai quali èemersa la volontà prevalente di esprimereun parere contrario con riferimento alloschema di decreto in titolo, prevedendotuttavia, nelle premesse, una serie di in-dirizzi ai quali il Governo deve attenersinel procedere alla revisione delle tabelleindicative delle percentuali di invalidità,da effettuarsi nel termine di sei mesi (vediallegato 5).

Maria Antonietta FARINA COSCIONI(PD), intervenendo per dichiarazione divoto, dichiara che voterà contro la nuovaproposta di parere del relatore, in con-siderazione della rilevanza del tema trat-tato dal provvedimento in esame e delleaspettative dei disabili, che nei giornicorrenti stanno letteralmente occupandole piazze contro i tagli previsti dal di-segno di legge di stabilità. A questoproposito richiama, in particolare, le dif-

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ficoltà dei disabili affetti da patologieneurovegetative, che stanno conducendouna forte protesta.

Ricordando di avere espresso la pro-pria contrarietà rispetto ad atti del Go-verno in occasioni recenti, da ultimaquella dell’approvazione del cosiddetto de-creto-legge Balduzzi, con particolare rife-rimento al contenuto dell’articolo 5 rela-tivo ai LEA, ritiene che invece nel caso dispecie dovrebbe essere riconosciuto l’im-pegno profuso dal Governo nel procedereall’aggiornamento delle tabelle indicativedelle percentuali di invalidità dopo benventi anni.

A questo proposito, fa presente che ilGoverno, attraverso il provvedimento inesame, ha compiuto lo sforzo, che nonandrebbe affatto azzerato, di combatterela logica dell’assistenzialismo e special-mente i cosiddetti falsi invalidi, ciò che hacomportato l’assottigliamento delle risorsea scapito di tanti invalidi veri.

Sulla base di tali considerazioni, riba-disce che voterà contro la proposta diparere contrario presentata da ultimo dalrelatore.

La Commissione approva la nuova pro-posta di parere del relatore.

La seduta termina alle 15.10.

COMITATO RISTRETTO

Istituzione e disciplina dell’indagine farmacogene-

tica.

C. 4083 Laura Molteni.

Audizione informale di rappresentanti della Società

italiana di microbiologia (SIM), della Federazione

nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli

odontoiatri (FNOMCeO) e della Società italiana di

Pediatria (SIP).

L’audizione informale è stata svoltadalle 14.40 alle 15.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

SEDE REFERENTE

Disposizioni concernenti l’etichettatura deifarmaci contenenti gliadina e l’indicazionedella presenza di lattosio, a tutela dellepersone affette dal morbo celiaco.C. 4894 Palagiano.

Disposizioni in materia di assistenza psi-chiatrica.Testo unificato C. 919 Marinello, C. 1423Guzzanti, C. 1984 Barbieri, C. 2065 Ciccioli,C. 2831 Jannone, C. 2927 Picchi, C. 3038Garagnani e C. 3421 Polledri.

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ALLEGATO 1

5-07108 Farina Coscioni: Decesso della sig.ra Elena Trepiccione diCaserta, già sottoposta a intervento chirurgico.

TESTO DELLA RISPOSTA

Si risponde all’interrogazione parla-mentare in esame, sulla base degli ele-menti pervenuti dalla Prefettura - Ufficioterritoriale del Governo di Caserta.

La paziente era Stata ricoverata pressola casa di cura « S. Maria della Salute » diS. Maria Capua Vetere (CE), il 26 aprile2012, con diagnosi di « adenocarcinomaendometriale » ed operata il giorno suc-cessivo di « isterectomia con linfoade-nectomia », rischio anestesiologico ASA III(grave malattia in atto senza pericolo divita).

A causa di complicazioni intervenutenel corso del ricovero, il 3 maggio 2012alla paziente era diagnosticata una occlu-sione intestinale e la stessa era sottopostaad un nuovo intervento chirurgico e ilsuccessivo 5 maggio veniva sottoposta ademotrasfusione.

Il 9 maggio, la paziente era sottopostaa consulenza cardiologica, con cui si evi-denziavano anomalie della ripolarizza-zione ed una possibile ischemia subeco-cardiaca.

Nello Stesso giorno la paziente, dimessacontro il parere dei sanitari, veniva rico-verata presso la casa di cura « PinetaGrande » di Castelvolturno (CE) in regimedi urgenza, con diagnosi di occlusioneintestinale dopo un’operazione di isteroan-nessiectomia e poi successivamente riope-rata.

A causa del peggioramento delle con-dizioni cliniche e con il configurarsi di unquadro di « addome acuto », alle ore 20,14la paziente veniva sottoposta ad un inter-vento chirurgico.

Nel corso dell’atto operatorio si eviden-ziava un segmento di circa 50 cm diintestino tenue su cui erano presenti inpiù tratti numerosi punti di sutura conevidenza di fuoriuscita di materiale ente-rico da alcuni di essi.

Tutto il restante decorso del ricovero èstato connotato da instabilità del quadroemodinamico, di quello respiratorio (tantoda richiedere la tracheotomia) nonché delquadro metabolico (con conseguente ne-cessità di trattamento emodialitico).

Il successivo 13 giugno 2012, la com-promissione irreversibile dei parametri vi-tali ha determinato l’exitus della paziente.

Sul grave episodio sono in corso inda-gini disposte dalla procura della Repub-blica di Santa Maria Capua Vetere, che haprovveduto al sequestro della cartella cli-nica redatta dalla casa di cura « S. Mariadella Salute ».

La direzione sanitaria dell’ASL di Ca-serta ha disposto l’ispezione delle due casedi cura in cui è stata ricoverata la pa-ziente.

Pertanto, tenuto conto delle indagini inatto, al momento attuale non si ritiene didover assumere ulteriori iniziative.

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ALLEGATO 2

5-07418 Bernardini: Reperibilità del farmaco per la cura della sifilidee diffusione della malattia in Italia.

TESTO DELLA RISPOSTA

In riferimento alla questione della re-peribilità del farmaco indicato nell’inter-rogazione parlamentare in esame, si ri-sponde sulla base degli elementi di com-petenza acquisiti presso l’Agenzia Italianadel Farmaco (AIFA).

In tempi recenti si è determinata intutto il territorio nazionale una situazionedi difficoltà nel reperimento della Benzil-penicillina benzatinica, attualmente l’unicofarmaco raccomandato da tutte le lineeguida nazionali ed internazionali cometrattamento di prima scelta per la gestionedella sifilide.

Dal 2008, anno in cui è cessata laproduzione della Diaminocillina, in Italiagli unici medicinali contenenti Benzilpeni-cillina benzatinica sono commercializzatidalla ditta Biopharma.

All’inizio del 2010, la ditta Biopharmaha dichiarato l’impossibilità di continuarela produzione delle confezioni in polvere esolvente per sospensione iniettabile ad usointramuscolare, poiché Sandoz-Austria,unico fornitore di Benzilpenicillina ben-zatinica polvere sterile in miscela con« tween » e lecitina, ne ha dismesso laproduzione.

Al fine di ovviare ad una possibilecarenza di mercato, la ditta Biopharma hapresentato all’AIFA una domanda di « lineextension » per nuova forma farmaceutica,la « sospensione pronta all’uso » in siringhepreriempite che, in virtù della riconosciutaurgenza del trattamento, è stata autoriz-zata dall’AIFA con iter velocizzato e conun cosiddetto « committment post-appro-val » (per l’assenza di uno studio di bioc-quivalenza in vivo).

L’autorizzazione all’immissione in com-mercio per le nuove confezioni in siringapreriempita è stata rilasciata con Deter-minazione del 23 maggio 2011, pubblicatain Gazzetta Ufficiale il 22 giugno 2011.

In sede di negoziazione del prezzo peril farmaco in forma di sospensione prontaall’uso in siringhe preriempite, la dittaBiopharma ha chiesto un prezzo al pub-blico di euro 24, motivandolo con l’elevatoinvestimento necessario alle nuova moda-lità produttiva, ma probabilmente anchein ragione della consapevolezza dell’esclu-sività della produzione.

In assenza di una proposta di prezzocongrua, non avendo raggiunto un accordoin merito alla rimborsabilità, la formula-zione di Benzilpenicilina benzatinica insiringa preriempita è stata collocata inclasse di rimborsabilità C/RR (medicinalisoggetti a prescrizione medica) in appli-cazione della normativa vigente.

Considerando l’aumento del prezzo sulmercato a totale carico del cittadino, indata 20 febbraio 2012, l’AIFA ha riconvo-cato l’azienda produttrice per una nuovacontrattazione del prezzo della formula-zione in siringhe preriempite dinanzi alComitato Prezzi e Rimborso. In tale oc-casione, si è giunti all’accordo negoziale, e,conseguentemente, il farmaco è stato ri-classificato in classe A/RR/PHT (medici-nali per i quali è prevista la continuitàterapeutica ospedale-territorio), con unprezzo « ex-factory » pari ad euro 9,60, conmandato alla Commissione Tecnico-Scien-tifica (CTS) per la definizione di unaspecifica nota prescrittiva per il rimborsoa carico del Servizio Sanitario Nazionalenelle indicazioni appropriate.

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L’AIFA ha poi provveduto a predi-sporre una nuova nota prescrittiva (NotaAIFA 92), in cui si specifica che il costo èrimborsabile a carico del Servizio Sanita-rio Nazionale (SSN) per il trattamentodella sifilide, oltre che per la profilassidella malattia reumatica e delle sue reci-dive. Attualmente, dunque, a tale nuovaformulazione del farmaco in sospensioneiniettabile con siringa preriempita è statariconosciuta, previa emanazione del prov-vedimento finale di Autorizzazione all’im-missione in commercio (AIC), la rimbor-sabilità a totale carico del Servizio Sani-tario Nazionale, nel rispetto della relativaNota AIFA 92.

Per quanto concerne la questione deicasi di sifilide in Italia, è opportuno farpresente quanto segue.

Come è noto, la sifilide è una com-plessa infezione sessualmente trasmissi-bile, causata dal batterio Treponema pal-lidum, e la malattia si sviluppa in diversistadi, ciascuno caratterizzato da sintomi edecorso diverso. Dal momento che alcunefasi della malattia hanno un lungo decorsosenza manifestazioni cliniche evidenti, èpossibile un’evoluzione progressiva in as-senza di diagnosi e terapia.

La sifilide è una malattia a notificaobbligatoria, secondo quanto previsto neldecreto ministeriale 15 dicembre 1990.

In Italia, dal 2000 al 2009 (anno per ilquale sono disponibili i dati definitiviinviati dalle regioni nel periodo conside-rato), sono stati segnalati, attraverso ilsistema nazionale di notifica delle malattieinfettive, 9.394 casi si sifilide, Con unincidenza che è passata da 0.61 a 1.82casi/100.000 abitanti. Il picco massimo èstato raggiunto nel 2005 con un’incidenzadi 2.4 casi/100.000 abitanti.

Il Ministero della salute finanzia ognianno una campagna informativa per laprevenzione dell’HIV/AIDS e, negli ultimianni, i messaggi comunicativi fanno rife-

rimento alla prevenzione delle malattiesessualmente trasmesse, qual è anche lasifilide.

Inoltre, nel 1987 è nato, presso l’IstitutoSuperiore di Sanità (ISS), cofinanziato dalMinistero della salute, il Telefono verdeAIDS, il cui compito è di fornire infor-mazioni scientifiche e aggiornate su questapatologia.

Dal 2010, il telefono verde ha cambiatoil suo nome in « Telefono verde Aids eInfezioni sessualmente trasmesse TVA/IST) », così da fornire informazioni anchesu altre infezioni trasmissibili per viasessuale, tra cui la sifilide.

Gli esperti rispondono oltre che inlingua italiana anche in lingua inglese,francese e portoghese.

Il Ministero ha inoltre finanziato, neicorso degli anni, specifici progetti dedicatialle malattie sessualmente trasmesse.

Sono attualmente in corso il progetto« Sorveglianza Nazionale delle InfezioniSessualmente Trasmesse (IST) attraversodue Reti Sentinella basate su centri cimicie su laboratori di microbiologia clinica »,condotto dall’ISS, e il progetto « I consul-tori familiari nella prevenzione delle ma-lattie sessualmente trasmesse », condottodall’Agenzia regionale sanitaria della Pu-glia.

Si segnala inoltre che, nei Piano nazio-nale della prevenzione (PNP) 2010-2012,frutto di un’Intesa siglata il 29 aprile 2010tra il Governo, le regioni e le provinceautonome di Trento e Bolzano, tra gliobiettivi generali, è prevista la riduzionedelle malattie sessualmente trasmesse, at-traverso l’attivazione di iniziative di for-mazione e comunicazione nei confronti diqueste patologie. Diverse regioni, infatti,nei loro Piani regionali della prevenzione,hanno previsto numerose attività di inter-vento nelle scuole per la prevenzione delleinfezioni sessualmente trasmissibili.

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ALLEGATO 3

5-07224 Mancuso: Importazione dei farmaci per la cura della poli-neuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP).

5-06048 Lenzi: Restrizioni nella accessibilità e reperibilità dei farmaciper la cura della polineuropatia cronica infiammatoria demieliniz-

zante (CIDP).

5-08352 Borghesi: Restrizioni nella accessibilità e reperibilità deifarmaci per la cura della polineuropatia cronica infiammatoria

demielinizzante (CIDP).

TESTO DELLA RISPOSTA

Si risponde congiuntamente alle inter-rogazioni parlamentari in esame, stantel’analogia della tematica trattata, sullabase delle indicazioni formulate dall’Agen-zia Italiana del Farmaco (AIFA).

La polineuropatia cronica infiammato-ria demielinizzante (CIDP), è una gravepatologia del sistema nervoso perifericodai risvolti dolorosi e invalidanti.

La questione sollevata negli atti ispettiviattiene alla difficile situazione riguardantel’accesso al trattamento terapeutico piùaccreditato per la cura della CIDP, ovverola somministrazione di immunoglobulineper via endovenosa.

Le immunoglobuline, invero, giocanoun ruolo importante nel trattamento didiverse malattie neurologiche su base au-toimmune.

La patologia in questione risulta iscrittanell’elenco delle malattie rare, redatto dalMinistero della salute – allegato 1 deldecreto ministeriale n. 279 del 2001 –codice di esenzione RFO180.

In Italia, attualmente, i farmaci a basedi immunoglobuline umane per uso endo-venoso non presentano tra le indicazioniterapeutiche autorizzate anche la patolo-gia in oggetto.

Infatti, l’azienda biofarmaceutica « Ke-drion », titolare dell’AIC, solo recentemente

(il 28 maggio 2012) ha presentato la do-manda di variazione per l’aggiunta dellanuova indicazione terapeutica: « Chronicinfiammatory demyelinating poliradiculo-neuropathy (CIDP) », relativamente al pro-dotto « Ig Vena » (immunoglobulina umananormale), farmaco già autorizzato a livelloeuropeo con procedura di mutuo riconosci-mento e per il quale l’Italia agisce comeReference Member State (RMS).

Tuttavia, nel rispetto delle vigenti lineeguida, le variazioni riguardanti un cam-bio o un’aggiunta di indicazione terapeu-tica seguono una procedura dettaglia-ta che, nel caso in questione, è attual-mente ancora in corso, e dovrebbe con-cludersi entro il prossimo 24 novembre2012.

La procedura è alla valutazione dellaCommissione Tecnico Scientifica in sedeconsultiva, istituita presso l’AIFA.

Va a questo punto detto che un far-maco similare è stato efficacemente spe-rimentato nella cura di tale patologia negliStati Uniti d’America e, alla luce deirisultati conseguiti, ha ricevuto l’autoriz-zazione da parte dell’Autorità competente,la Food and Drug Administration (FDA),nel 2008.

Si tratta del medicinale « Gamunex »,contenente immunoglobuline umane e

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prodotto da « Talecris Biotherapeutics »per il trattamento della CIDP.

In Europa, « Gamunex » è registrato inInghilterra dalla società « Talecris Biothe-rapeutics » e prodotto dalla « Grifols The-rapeutics ».

Nelle more del completamento dell’iterautorizzativo di cui sopra riferito al pro-dotto « Ig Vena », il farmaco « Gamunex »può essere oggetto di importazione, suspecifica richiesta del medico curante econ oneri di acquisto a carico della

struttura ospedaliera, secondo le modalitàoperative definite dalle disposizioni vi-genti.

Infatti, a seguito di specifica richiestadell’Azienda Ospedaliera Policlinico Um-berto I di Roma, l’AIFA ha rilasciatol’autorizzazione all’importazione dall’Uni-ted Kingdom (U.K.) del medicinale « Ga-munex » nella posologia di 5 g, 10 g, 20 gautorizzato in tale Paese per l’indicazioneterapeutica polineuropatia cronica infiam-matoria demielinizzante.

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ALLEGATO 4

Schema di decreto ministeriale concernente l’approvazione dellenuove tabelle indicative delle percentuali di invalidità per le meno-

mazioni e le malattie invalidanti. (Atto n. 507).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La XII Commissione (Affari sociali),

esaminato lo schema di decreto mi-nisteriale concernente l’approvazione dellenuove tabelle indicative delle percentualidi invalidità per le menomazioni e lemalattie invalidanti (Atto Governo n. 507);

premesso che lo schema di decretoconcerne l’aggiornamento delle tabelle in-dicative delle percentuali di invalidità ci-vile già approvate con decreto ministeriale5 febbraio 1992, sulla base dei lavori diuna Commissione appositamente istituitapresso il Ministero della salute di cuifacevano parte esperti nominati dal Mini-stero della salute, dall’Inps, dal Ministerodell’economia e finanze, dalla Conferenzadei Presidenti delle regioni e dalla Societàitaliana di medicina legale e delle assicu-razioni;

rilevato che alla elaborazione delletabelle hanno concorso, nell’aggiornarequadri e valutazioni relativi alle diversepatologie, le società scientifiche nazionalicompetenti per le varie discipline;

rilevato che la predetta Commissioneministeriale non ha, però, acquisito ilcontributo e le analisi dei rappresentantidelle Associazioni delle persone disabili lequali, infatti, non sono state audite in sededi elaborazione iniziale delle tabelle me-desime;

premesso che la ratio dell’emanandodecreto è l’adozione di misure volte acontrastare le frodi in materia di invali-dità;

considerato che la filosofia del citatodecreto deve necessariamente essere co-niugata con lo spirito informatore dellaConvenzione delle Nazioni Unite sui dirittidelle persone con disabilità, ratificata conla legge 3 marzo 2009, n. 18, ovvero dipromozione, protezione e garanzia delpieno ed uguale godimento di tutti i dirittie di tutte le libertà da parte delle personecon disabilità mediante l’eliminazione diogni barriera che possa essere di ostacolo,per i portatori di minorazioni di qualsiasigenere, alla effettiva partecipazione allasocietà;

rilevato che nello schema del decretomancano indicazioni circa i requisiti perl’accesso alla indennità di accompagna-mento quale presidio essenziale per con-sentire, in condizioni di parità, l’accessodelle persone affette da menomazione alleprimarie condizioni di vita ed alle oppor-tunità presenti nella società;

ritenuta l’opportunità da parte dellaCommissione Affari sociali di acquisire, insede di audizione informale, le considera-zioni sulle ricadute dell’emanando decretoofferte da parte di soggetti portatori diinteressi qualificati, quali la Federazionetra le associazioni nazionali delle personecon disabilità, la Federazione italiana peril superamento dell’handicap, l’Associa-zione nazionale mutilati e invalidi civili,l’Associazione nazionale fra lavoratori mu-tilati e invalidi del lavoro, la Società ita-liana medicina legale e delle assicurazionie Cittadinanzattiva;

attesa la necessità di aggiornare lepredette tabelle di invalidità alla luce delle

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emergenti conoscenze scientifiche e di co-gliere, anche tenuto conto delle sopracitate audizioni informali e nello spirito dipromozione delle pari opportunità e dellainclusione sociale, le istanze e le esigenzedelle persone affette da menomazione,

esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti osservazioni:

valuti il Ministero della salute l’op-portunità di assicurare, in sede di stesuradefinitiva del decreto, il coinvolgimentodelle associazioni rappresentative dellepersone disabili, portatrici di interessi le-gittimi e qualificati, nella direzione dicogliere istanze ed analisi utili a rendere ildecreto aderente alle necessità impostedalle condizioni di menomazione;

valuti il Ministero della salute l’op-portunità di prevedere misure di sempli-ficazione dell’iter di accesso per otteneree/o rinnovare la posizione di invalidità, inparticolare riducendo i tempi di conclu-sione del procedimento, razionalizzando laproduzione di esami e di documentazioneclinica – che nel complesso rappresentanoun costo rilevante per le persone interes-sate ed anche per il Sistema SanitarioNazionale –, eliminando o riducendo con-trolli e revisioni per i casi di menomazionicroniche o stabilizzate;

valuti il Ministero della salute l’op-portunità di introdurre correttivi al de-creto, al fine di rendere uniforme a livellonazionale la valutazione delle patologie daparte delle commissioni mediche, adot-tando indici di valutazione puntuali ancheper scongiurare che identiche patologiesiano considerate in modo differente e,soprattutto, che nella valutazione delgrado di menomazione si tenga contoanche della condizione personale, ambien-tale e lavorativa della persona di cui sitratta;

valuti il Ministero della salute l’op-portunità di introdurre nella tabella inoggetto ulteriori patologie, opportuna-mente avallate dalla comunità scientifica;

valuti il Ministero della salute, nellospirito di partecipazione, di inclusione so-ciale e di pari opportunità promosso dallaConvenzione delle Nazioni Unite sui dirittidelle persone con disabilità, l’opportunitàdi adottare altresì misure necessarie adeliminare barriere ed ostacoli connessi oconseguenti alla condizione di menoma-zione che, di fatto, rendono difficile, omeno agevole, il pieno accesso alla societàda parte delle persone portatrici di disa-bilità;

valuti il Ministero della salute l’op-portunità di individuare indicatori certiper assicurare l’accesso agli aventi dirittodella indennità di accompagnamento.

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ALLEGATO 5

Schema di decreto ministeriale concernente l’approvazione dellenuove tabelle indicative delle percentuali di invalidità per le meno-

mazioni e le malattie invalidanti. (Atto n. 507).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XII Commissione (Affari sociali),

esaminato lo Schema di decreto mi-nisteriale concernente l’approvazione dellenuove tabelle indicative delle percentualidi invalidità per le menomazioni e lemalattie invalidanti (Atto n. 507);

premesso che lo schema di decretoconcerne l’aggiornamento delle tabelle in-dicative delle percentuali di invalidità ci-vile già approvate con decreto ministeriale5 febbraio 1992, sulla base dei lavori diuna Commissione appositamente istituitapresso il Ministero della salute di cuifacevano parte esperti nominati dal Mini-stero della salute, dall’Inps, dal Ministerodell’economia e finanze, dalla Conferenzadei Presidenti delle regioni e dalla Societàitaliana di medicina legale e delle assicu-razioni;

rilevato che la predetta Commissioneministeriale non ha, però, acquisito ilcontributo e le analisi dei rappresentantidelle Associazioni delle persone disabili lequali, infatti, non sono state audite in sededi elaborazione iniziale delle tabelle me-desime;

premesso che la ratio dell’emanandodecreto è l’adozione di misure volte acontrastare le frodi in materia di invali-dità;

considerato che la filosofia del citatodecreto deve necessariamente essere co-niugata con lo spirito informatore dellaConvenzione delle Nazioni Unite sui dirittidelle persone con disabilità, ratificata conla legge 3 marzo 2009, n. 18, ovvero di

promozione, protezione e garanzia delpieno ed uguale godimento di tutti i dirittie di tutte le libertà da parte delle personecon disabilità mediante l’eliminazione diogni barriera che possa essere di ostacolo,per i portatori di minorazioni di qualsiasigenere, alla effettiva partecipazione allasocietà;

rilevato che nello schema del decretomancano indicazioni circa i requisiti perl’accesso alla indennità di accompagna-mento quale presidio essenziale per con-sentire, in condizioni di parità, l’accessodelle persone affette da menomazione alleprimarie condizioni di vita ed alle oppor-tunità presenti nella società;

ritenuta l’opportunità da parte dellaCommissione Affari sociali di acquisire, insede di audizione informale, le considera-zioni sulle ricadute dell’emanando decretoofferte da parte di soggetti portatori diinteressi qualificati, quali la Federazionetra le associazioni nazionali delle personecon disabilità, la Federazione italiana peril superamento dell’handicap, l’Associa-zione nazionale mutilati e invalidi civili,l’Associazione nazionale fra lavoratori mu-tilati e invalidi del lavoro, la Società ita-liana medicina legale e delle assicurazionie Cittadinanzattiva;

rilevato che l’aggiornamento delle ta-belle, effettuato mediante una dettagliataelencazione delle varie condizioni patolo-giche di un unico quadro morboso, creadifficoltà applicative che impediscono dipersonalizzare il danno alla persona sot-toposta a visita;

Martedì 6 novembre 2012 — 147 — Commissione XII

Page 148: BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI … · la V Commissione, esprime, anche a nome del relatore della I Commissione, parere contrario sui subemendamenti Bitonci 0.8.900.3,

auspicando che il Governo procedaad una revisione delle tabelle con mag-giore aderenza alle condizioni sociali entroil termine di 6 mesi;

attesa la necessità di aggiornare lepredette tabelle di invalidità alla luce delleemergenti conoscenze scientifiche e di co-gliere, anche tenuto conto delle sopra

citate audizioni informali e nello spirito dipromozione delle pari opportunità e dellainclusione sociale, le istanze e le esigenzedelle persone affette da menomazione,

esprime

PARERE CONTRARIO

Martedì 6 novembre 2012 — 148 — Commissione XII

Page 149: BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI … · la V Commissione, esprime, anche a nome del relatore della I Commissione, parere contrario sui subemendamenti Bitonci 0.8.900.3,

XIII COMMISSIONE PERMANENTE(Agricoltura)

S O M M A R I O

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone,C. 4503 Di Giuseppe, C. 5099 Delfino e C. 5306 Fiorio (Seguito dell’esame e rinvio) . . . 149

ALLEGATO (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato,in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . 150

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina del dottor Guido Tampieri a direttore dell’Agenzia per le erogazioni inagricoltura (AGEA). Nomina n. 159 (Esame e rinvio). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152

COMITATO RISTRETTO:

Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometrozero e di qualità. C. 1481 Realacci, C. 2876 De Girolamo, C. 3022 Cosenza, C. 4544 Dima,C. 5112 Delfino e C. 5237 Fogliato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi. C. 1823 Carlucci,C. 2132 Fiorio, C. 5095 Di Giuseppe e C. 5191 Faenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

Rilancio del comparto ippico per la tutela delle razze equine. C. 5133 Brandolini, C. 5182Marinello, C. 5196 Faenzi, C. 5262 Delfino, e C. 5304 Callegari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 154

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO. — Interviene ilsottosegretario di Stato per le politiche agri-cole, alimentari e forestali, Franco Braga.

La seduta comincia alle 13.15.

Disposizioni in materia di agricoltura sociale.

Testo unificato C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone, C.

4503 Di Giuseppe, C. 5099 Delfino e C. 5306 Fiorio.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame deltesto unificato delle proposte di legge,rinviato nella seduta del 31 ottobre 2012.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda chenella seduta del 17 ottobre scorso laCommissione ha proceduto all’adozionedel testo base. Successivamente, è statofissato il termine per la presentazionedelle proposte emendative e sono statipresentati alcuni emendamenti, il cuiesame è stato rinviato nella seduta del 31ottobre.

Martedì 6 novembre 2012 — 149 — Commissione XIII

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Avverte quindi che si passerà ora al-l’esame degli emendamenti (vedi allegato).

Massimo FIORIO (PD), relatore,esprime parere favorevole sull’emenda-mento Di Giuseppe 2.1 e raccomandal’approvazione del suo emendamento 2.3.

Esprime invece parere contrario sul-l’emendamento Brugger 2.2, che intervienein merito al regime fiscale delle attività diagricoltura sociale, in considerazione deipossibili effetti finanziari.

Per quanto riguarda l’emendamentoFroner 3.1, che propone la modifica dellanorma sul potere sostitutivo dello Statonei confronti delle regioni e delle provinceautonome, ritiene opportuno attendere levalutazioni della Commissione Affari co-stituzionali.

Infine, esprime parere contrario sul-l’emendamento Brugger 5.1, relativo al-l’IMU sui masi chiusi.

Il sottosegretario Franco BRAGAesprime parere conforme a quello espressodal relatore, precisando che il parere sul-l’emendamento 2.3 dello stesso relatore èfavorevole.

La Commissione approva quindi, condistinte votazioni, gli emendamenti Di Giu-seppe 2.1 e relatore 2.3.

Paolo RUSSO, presidente, constata l’as-senza dei presentatori degli emendamenti2.2, 3.1 e 5.1: si intende che vi abbianorinunciato.

Avverte quindi che il testo oggi elabo-rato sarà trasmesso alle Commissioni com-petenti per l’espressione del parere.

Rinvia infine ad altra seduta il seguitodell’esame.

La seduta termina alle 13.25.

SEDE CONSULTIVA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO. — Intervieneil sottosegretario di Stato per le politicheagricole, alimentari e forestali, FrancoBraga.

La seduta comincia alle 13.25.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato, in un

testo unificato, dalla Camera e modificato dal Se-

nato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame del pro-getto di legge.

Antonio CUOMO (PD) relatore, sotto-linea che il provvedimento in esame –approvato dalla Camera, in prima lettura,il 23 marzo 2011, e modificato dal Se-nato – è finalizzato alla riforma organicadelle norme che regolano la partecipa-zione dell’Italia alla formazione e all’at-tuazione della normativa europea, attual-mente contenute nella legge 11 del 2005,anche in connessione con le novità recatedal Trattato di Lisbona.

Il testo in esame consta di 61 articoli,suddivisi in nove capi.

Il capo I (articoli 1 e 2) reca le dispo-sizioni di carattere generale.

Il capo II (articoli 3-17) disciplina lapartecipazione del Parlamento alla defini-zione della politica europea dell’Italia e alprocesso di formazione degli atti del-l’Unione europea.

Con riferimento all’articolo 4, sugli ob-blighi di informazione e consultazione delGoverno verso il Parlamento, segnalo cheè stato introdotto l’obbligo del Governo ditrasmettere alle Camere relazioni e noteinformative con riferimento ad un’ampiagamma di passaggi procedurali delle isti-tuzioni europee e di consultarle in meritoai profili connessi al nuovo articolo 81della Costituzione. All’articolo 6, nel corsodell’esame al Senato sono stati estesi gliobblighi informativi del Governo connessiai documenti trasmessi. L’articolo 7 sta-bilisce l’obbligo del Governo di assicurareche la posizione rappresentata presso leistituzioni dell’Unione sia coerente con gliindirizzi delle Camere. L’articolo 9, inse-

Martedì 6 novembre 2012 — 150 — Commissione XIII

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rito nel corso dell’esame al Senato, con-cerne la partecipazione delle Camere aldialogo politico con le istituzioni del-l’Unione europea, che si è peraltro giàsviluppato, a partire dal 2006, pur inassenza di specifiche disposizioni nei trat-tati.

L’articolo 17 disciplina l’informazionedelle Camere in merito alla nomina dimembri italiani di istituzioni dell’Unione.Con le modifiche apportate dal Senato sistabilisce che: il Governo informi le Ca-mere anche in merito alla designazione deimembri italiani del Comitato economico esociale, del Comitato delle regioni e delleAgenzie dell’Unione; l’informativa diaconto delle motivazioni della scelta nonchédel curriculum vitae delle persone propo-ste o designate (anziché, come previsto neltesto approvato dalla Camera, della ri-spondenza della scelta ai requisiti pre-scritti per l’esercizio della funzione daitrattati e dei motivi che giustificano lacandidatura secondo criteri di capacitàprofessionale); le competenti Commissioniparlamentari possano chiederne l’audi-zione dei membri italiani di istituzioni eorgani dell’Unione europea dopo l’effettivaassunzione delle funzioni (anziché, comeprevisto nel testo approvato dalla Camera,procedervi all’atto della designazione oproposta di nomina).

Il capo III (articoli 18-21) reca dispo-sizioni in materia di coordinamento dellapartecipazione italiana al processo norma-tivo dell’Unione europea.

Le disposizioni del capo IV (articoli22-27) riguardano la partecipazione delleregioni, delle province autonome e delleautonomie locali al processo di forma-zione degli atti dell’Unione europea.

Le previsioni del capo V disciplinano ilcoinvolgimento delle categorie produttive edelle parti sociali nella fase di formazionedella posizione italiana su iniziative del-l’Unione europea.

Il capo VI (articoli 29-41), concernentegli adempimenti degli obblighi derivantidall’appartenenza dell’Italia all’Unione eu-ropea, prevede, in sostituzione dell’attualelegge comunitaria, due distinti provvedi-

menti per l’attuazione del diritto europeonell’ordinamento nazionale: la legge didelegazione europea, da presentare alleCamere entro il 28 febbraio, e la leggeeuropea per la quale non viene stabilito untermine specifico di presentazione, es-sendo la relativa presentazione eventuale enon necessaria. Sono inoltre dettate di-sposizioni che di norma erano previstenelle singole leggi comunitarie, quali iprincìpi ed i criteri generali di delega e ladelega per la disciplina sanzionatoria diviolazioni di atti normativi europei. Lamodifica di maggior rilievo apportata alSenato (articolo 32, comma 1, lettera c) èrelativa all’introduzione di un ulterioreprincipio di delega, il cosiddetto gold pla-ting, volto ad evitare la possibilità, per illegislatore delegato, di prevedere in sede direcepimento livelli di regolazione più re-strittivi rispetto a quelli richiesti dalledirettive stesse.

Il capo VII (articoli 42 e 43) dettanorme in materia di contenzioso.

Il capo VIII (articoli 44-52) introducenell’ordinamento norme in materia diaiuti di Stato, con l’intento di disciplinarele principali problematiche emerse nellaprassi in questa materia. La gran partedelle disposizioni riproduce senza modifi-che di rilievo il testo approvato dallaCamera.

Nel corso dell’esame al Senato è statoinserito nel provvedimento un nuovo ar-ticolo (articolo 47) che detta norme inmateria di aiuti pubblici per calamitànaturali. Tale articolo indica le condizionialle quali è ammessa la concessione diaiuti pubblici, anche sotto forma di age-volazione fiscale, in conseguenza dei danniarrecati da calamità naturali o da altrieventi eccezionali, a soggetti che esercitanoun’attività economica, nei limiti del 100per cento del danno subito, ivi comprese lesomme dei versamenti a titolo di tributi,contributi previdenziali e premi assicura-tivi dovuti nel corso della durata dellostato di emergenza. Le condizioni contem-plate dalla norma prevedono che: l’areanella quale il beneficiario esercita la pro-pria attività economica rientri fra quelleper le quali è stato dichiarato lo stato di

Martedì 6 novembre 2012 — 151 — Commissione XIII

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emergenza; sia provato che il danno èconseguenza diretta dell’evento calami-toso; l’aiuto pubblico, anche se concessoda diverse autorità, statali, regionali olocali, non superi complessivamente l’am-montare del danno subìto; l’aiuto pub-blico, cumulato con eventuali altri risar-cimenti, non superi complessivamentel’ammontare del danno medesimo, mag-giorato dell’importo dell’eventuale premioassicurativo pagato per l’anno in corso. Laconcessione di aiuti pubblici è soggetta aprevia autorizzazione della Commissioneeuropea. Il comma 5, infine, esclude ilsettore agricolo dall’applicazione dell’arti-colo 47.

Il capo IX (articoli 53-61) reca dispo-sizioni transitorie e finali.

Si riserva infine di presentare unaproposta di parere all’esito del dibattito.

Paolo RUSSO, presidente, fa presenteche il provvedimento è iscritto nel calen-dario dei lavori dell’Assemblea della pros-sima settimana e che, pertanto, la XIVCommissione ha chiesto di poter acquisirei pareri entro la giornata di domani. Invitapertanto la Commissione a valutare comeprocedere, tenuto conto anche del preve-dibile andamento dei lavori dell’Assem-blea.

Corrado CALLEGARI (LNP) ritiene cheil progetto di riforma della legge n. 11, perla sua complessità, richieda una riflessioneulteriore e non possa essere licenziatonella seduta odierna.

Anita DI GIUSEPPE (IdV) concordacon il deputato Callegari.

Paolo RUSSO, presidente, riservandosidi convocare la Commissione per la gior-nata di domani o al più tardi per lamattina di giovedì, in tempi compatibilicon i tempi di lavoro dell’Assemblea, rin-via il seguito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.35.

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Paolo RUSSO. — Intervieneil sottosegretario di Stato per le politicheagricole alimentari e forestali, FrancoBraga.

La seduta comincia alle 13.35.

Proposta di nomina del dottor Guido Tampieri a

direttore dell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura

(AGEA).

Nomina n. 159.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame dellaproposta di nomina.

Paolo RUSSO, presidente, ricorda chenella seduta del 31 ottobre l’esame è statorinviato su richiesta del relatore Taddei.

Vincenzo TADDEI (PdL), relatore, fapresente che nella precedente riunioneaveva chiesto il rinvio dell’esame per ac-quisire ulteriori elementi in merito allaproposta di nomina in titolo, con partico-lare riferimento al curriculum del candi-dato, elementi che allo stato non sonopervenuti.

Nicodemo Nazzareno OLIVERIO (PD)osserva che una richiesta di rinvio èsenz’altro accoglibile, ma non ritiene ac-cettabile la motivazione indicata dal rela-tore, riferita al curriculum del dottorTampieri, persona che la CommissioneAgricoltura ben conosce.

Vincenzo TADDEI (PdL), relatore, pre-cisa che proprio perché conosce il dottorTampieri deve osservare che la documen-tazione agli atti non rende giustizia allasua esperienza professionale.

Martedì 6 novembre 2012 — 152 — Commissione XIII

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Paolo RUSSO, presidente, osserva che sidovrà allora chiedere al Governo l’integra-zione della documentazione posta a soste-gno della proposta di nomina.

Sebastiano FOGLIATO (LNP) ricorda lacomplessa vicenda vissuta dall’AGEA, lacui più recente riforma è stata fatta pas-sare per una spending review, quando inrealtà si è trattato di una lottizzazione.

Chiede quindi chiarimenti al Presi-dente, al quale gli risulta che sarebbe statainviata una documentazione sull’AGEA daparte del suo ex presidente.

Paolo RUSSO, presidente, precisa che ladocumentazione indicata dal deputato Fo-gliato è stata preannunciata, ma non èpervenuta. Peraltro, se gli sarà trasmessain via riservata, terrà conto di tale indi-cazione; se invece sarà trasmessa conrichiesta di renderla pubblica, si compor-terà di conseguenza.

Carlo NOLA (PdL) ritiene, in via diprincipio, che la Commissione debba ri-chiedere al Governo massima precisionenella documentazione relativa alle propo-ste di nomina e nel curriculum del can-didato. Infatti, si tratta degli elementi sullacui base vengono assunte decisioni di cuila stessa Commissione assume la respon-sabilità.

Viviana BECCALOSSI (PdL) concordacon il collega Nola, quanto al dovere ditrasparenza che egli ha richiamato, e ri-tiene che neppure il relatore abbia torto,quando osserva che il curriculum tra-smesso appare eccessivamente scarno ri-spetto alla lunga esperienza del candidato.Per esempio, si legge che il dottor Tam-pieri è stato assessore all’agricoltura dellaregione Emilia Romagna, ma non si espli-cita che è stato eletto al Consiglio regio-nale nelle liste del PD o PDS. Al riguardo,ritiene che sia necessaria la massima tra-sparenza. A suo giudizio, ferma restandola stima nei confronti della persona, deverilevare che, come avvenuto per altre no-mine decise dallo stesso Governo Monti, sitratta di una nomina politica e non di una

nomina tecnica; in particolare, si trattadella nomina politica di una persona tec-nicamente preparata, che probabilmentenon è più iscritta ad alcun partito, ma chenon dovrebbe rinnegare la sua passataesperienza politica.

Anita DI GIUSEPPE (IdV), nel ricor-dare che il dottor Tampieri è stato sotto-segretario per le politiche agricole nel2006, con il Ministro De Castro, osservanel merito che è persona certamente nellamateria. A suo giudizio, tuttavia, la veraquestione è che un Governo tecnico nonavrebbe dovuto nominare esponenti poli-tici alla guida di un ente il cui funziona-mento ha suscitato tante perplessità.

Vincenzo TADDEI (PT), relatore, pre-messo di non avere rilievi sulla persona,desidera precisare che a seguito del rias-setto dell’AGEA ora non si tratta più dinominare un presidente dell’Agenzia, peril quale si può porre l’esigenza di coniu-gare gli elementi dell’esperienza politica eamministrativa, ma si tratta invece dinominare un direttore, per il quale si ponecon maggior forza l’esigenza di professio-nalità. Da questo punto di vista, il curri-culum del candidato indica esperienze chenon sembrano coerenti il profilo di diret-tore, secondo quanto richiesto dalla legge.A suo giudizio, quindi, è questo il temavero da sottoporre al Governo, mentre nondeve interessare alla Commissione la pre-gressa esperienza politica del candidato.

Sandro BRANDOLINI (PD) ritiene chela Commissione, oltre a chiedere l’integra-zione della documentazione relativa allaproposta di nomina, dovrebbe chiedere unapprofondimento anche della normativasui requisiti del direttore dell’AGEA. Dalsuo punto di vista, in ogni caso, l’espe-rienza amministrativa del candidato haspiccate caratteristiche tecniche.

Paolo RUSSO, presidente, osserva chealla verifica della normativa si può pro-cedere in qualsiasi momento.

Sebastiano FOGLIATO (LNP) ritieneche non vi siano ragioni di procedere in

Martedì 6 novembre 2012 — 153 — Commissione XIII

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fretta e ricorda come in passato sulleproposte di nomina la Commissione abbiaproceduto in tempi assai più lunghi.

Paolo RUSSO, presidente, rinvia il se-guito dell’esame ad altra seduta.

La seduta termina alle 13.45.

COMITATO RISTRETTO

Martedì 6 novembre 2012.

Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari

provenienti da filiera corta a chilometro zero e di

qualità.

C. 1481 Realacci, C. 2876 De Girolamo, C. 3022

Cosenza, C. 4544 Dima, C. 5112 Delfino e C. 5237

Fogliato.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle13.45 alle 13.50.

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e

commercio dei tartufi.

C. 1823 Carlucci, C. 2132 Fiorio, C. 5095 Di Giuseppe

e C. 5191 Faenzi.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle13.50 alle 13.55.

Rilancio del comparto ippico per la tutela delle

razze equine.

C. 5133 Brandolini, C. 5182 Marinello, C. 5196

Faenzi, C. 5262 Delfino, e C. 5304 Callegari.

Il Comitato ristretto si è riunito dalle13.55 alle 14.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATODAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14 alle 14.05.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

RISOLUZIONI

7-00937 Marco Carra, 7-01008 Rainieri,7-01014 Beccalossi e 7-01019 Delfino: Ini-ziative per il risarcimento dei danni arrecatidal terremoto alla filiera dei formaggi DOP.

COMITATO RISTRETTO

Disposizioni per il contenimento dei dannicausati dalla fauna selvatica alle produ-zioni agricole e zootecniche.C. 781 Carlucci, C. 2117 Bellotti, C. 2354Cenni, C. 4414 Nola, C. 4588 Negro e C.5340 Consiglio regionale della Lombardia.

ERRATA CORRIGE

Nel Bollettino delle Giunte e delle Com-missioni parlamentari del 31 ottobre 2012a pagina 146, seconda colonna, alla ter-zultima e penultima riga, le parole: « Bec-calossi, Callegari, Delfino » si intendonosostituite dalle seguenti: « Delfino, Calle-gari, Beccalossi ».

Martedì 6 novembre 2012 — 154 — Commissione XIII

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ALLEGATO

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. (Testo unificato C. 3905Nastri, C. 4088 Jannone, C. 4503 Di Giuseppe, C. 5099 Delfino e C.

5306 Fiorio).

EMENDAMENTI

ART. 2.

Al comma 1, dopo la parola: sostanzialeinserire la seguente: continuativo.

2. 1. Di Giuseppe, Rota.

(Approvato)

Al comma 2, sostituire le parole: in ognicaso con le seguenti: ove previsto dallenormative vigenti.

2. 3. Il relatore.

(Approvato)

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente:

3. Le attività di cui alle lettere a) e b)del comma 1, sono considerate attivitàagricole connesse ai sensi dell’articolo2135 del codice civile. A codeste attività siapplicano le disposizioni dell’articolo 56-bis, comma 3, del testo unico delle impostesui redditi, di cui al decreto del Presidentedella Repubblica 22 dicembre 1986,n. 917.

2. 2. Brugger, Zeller.

ART. 3.

Al comma 2, sono soppresse le parole: ele province autonome di Trento e di Bol-zano.

3. 1. Froner.

ART. 5.

Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:

3-bis. All’articolo 4, del decreto-legge 2marzo 2012, n. 16, convertito, con modi-ficazioni, dalla legge 26 aprile 2012, n. 44,dopo il comma 12-quinquies è aggiunto ilseguente:

« 12-sexies. Ai soli fini dell’applicazionedell’imposta municipale propria di cui al-l’articolo 8 del decreto legislativo 14 marzo2011, n. 23, e successive modificazioni,nonché all’articolo 13 del decreto-legge 6dicembre 2011, n. 201, convertito, conmodificazioni, dalla legge 22 dicembre2011, n. 214, e successive modificazioni, lacostituzione dell’onere reale di manteni-mento ai sensi dell’articolo 34, quintocomma, della legge della Provincia auto-noma di Bolzano 28 novembre 2001,n. 17, si intende in ogni caso effettuata atitolo di diritto di abitazione.

5. 1. Brugger, Zeller.

Martedì 6 novembre 2012 — 155 — Commissione XIII

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XIV COMMISSIONE PERMANENTE(Politiche dell’Unione europea)

S O M M A R I O

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Proposta di regolamento del Consiglio che attribuisce alla BCE compiti specifici in merito allepolitiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi. COM(2012)511 final.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica delregolamento (UE) n. 1093/2010 che istituisce l’Autorità europea di vigilanza (Autoritàbancaria europea) per quanto riguarda l’interazione di detto regolamento con il regola-mento che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politichein materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi. COM(2012)512 final (Ai fini dellaverifica della conformità al principio di sussidiarietà) (Seguito dell’esame congiunto econclusione – Valutazione di conformità) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156

ALLEGATO (Documento approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167

SEDE REFERENTE:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato,in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . 157

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.

Proposta di regolamento del Consiglio che attribui-

sce alla BCE compiti specifici in merito alle politiche

in materia di vigilanza prudenziale degli enti cre-

ditizi.

COM(2012)511 final.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e

del Consiglio recante modifica del regolamento (UE)

n. 1093/2010 che istituisce l’Autorità europea di

vigilanza (Autorità bancaria europea) per quanto

riguarda l’interazione di detto regolamento con il

regolamento che attribuisce alla Banca centrale

europea compiti specifici in merito alle politiche in

materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi.

COM(2012)512 final.

(Ai fini della verifica della conformità al principio di

sussidiarietà).

(Seguito dell’esame congiunto e conclusione– Valutazione di conformità).

La Commissione prosegue l’esame con-giunto dei provvedimenti in oggetto, rin-viati nella seduta del 31 ottobre 2012.

Sandro GOZI (PD), relatore, formulauna proposta di documento che valutaconformi le proposte al principio di sus-sidiarietà (vedi allegato), e che illustra neldettaglio.

Riterrebbe opportuno, con riferimentoall’esame degli atti per gli aspetti di me-rito, ai fini del parere da rendere allaCommissione Finanze, che la XIV Com-

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missione proceda ad alcune audizioni diesperti del settore, limitatamente ai profilidi propria competenza.

Mario PESCANTE, presidente, concordacon la proposta avanzata dal relatore, chepotrà essere definita in una prossimariunione dell’Ufficio di presidenza, anchealla luce delle indicazioni dei gruppi.

Nessun altro chiedendo di intervenire,la Commissione approva la proposta didocumento formulata dal relatore.

La seduta termina alle 14.15.

SEDE REFERENTE

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Mario PESCANTE.

La seduta comincia alle 14.15.

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla

formazione e all’attuazione della normativa e delle

politiche dell’Unione europea.

C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato, in un

testo unificato, dalla Camera e modificato dal Se-

nato.

(Esame e rinvio).

La Commissione inizia l’esame delprovvedimento in oggetto.

Mario PESCANTE, presidente, ricordache la XIV Commissione è chiamata nellaseduta odierna ad esaminare il progetto diriforma della legge n. 11 del 2005 e che iltesto unificato del provvedimento – ap-provato in prima lettura dalla Camera il23 marzo 2011 – è stato approvato conmodificazioni dal Senato il 23 ottobrescorso.

Sottolinea il rilievo della riforma, cheha avuto più volte occasione di ribadirenel corso della legislatura, e che consentirà– tra l’altro – un recepimento più rapidoed efficace delle direttive. Auspica quindi

che il testo non subisca modifiche e chepossa essere approvato definitivamentedalla Camera entro il corrente mese.

Ricorda quindi che la Conferenza deipresidenti di gruppi ne ha fissato l’avviodell’esame in Assemblea per la settimanadel 12 novembre, al secondo punto all’or-dine del giorno dopo la legge di stabilità.La XIV Commissione dovrà quindi votareil mandato al relatore entro il prossimogiovedì 8 novembre. A tal fine è statofissato per il pomeriggio odierno alle 18 iltermine per la presentazione di emenda-menti e per domani mattina alle ore 8.30,alla presenza del Ministro per gli affarieuropei, la votazione degli eventuali emen-damenti presentati. Il testo sarà dunquetrasmesso alle Commissioni competentiper il parere e giovedì 8 novembre, semprealle ore 8.30 e alla presenza del Ministro,potranno essere valutati i pareri espressidalle Commissioni di settore e votato ilmandato al relatore a riferire in Assem-blea.

Isidoro GOTTARDO (PdL), relatore, os-serva preliminarmente che dalla letturadel testo del provvedimento, come modi-ficato dal Senato, ci si può rendere contodello straordinario lavoro fatto dalla Ca-mera, e dalla XIV Commissione in parti-colare, nel corso della prima lettura, per-venendo alla definizione di un testo uni-ficato, approvato all’unanimità in Commis-sione e in Assemblea, e nel quale trovanorisposta, nella sostanza, le preoccupazioniche avevano motivato lo sforzo normativoposto in essere. Non si può nel contemponon rilevare come l’esame del provvedi-mento al Senato sia stato estremamentelungo, essendosi protratto per più di unanno e mezzo, benché molte delle modi-fiche apportate possano senz’altro esserevalutate positivamente.

Ricorda quindi che il Trattato di Li-sbona è entrato in vigore il 1o dicembre2009, e che – a tre anni di distanza –l’approvazione definitiva del provvedi-mento in esame è di estrema urgenza, eauspica che tutti i gruppi concorrano araggiungere questo importante risultato.L’entrata in vigore delle nuove disposizioni

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contribuirà infatti a rendere più efficaci irapporti tra Parlamento italiano e Istitu-zioni europee, sia nella fase ascendenteche nella fasce discendente; si tratta insintesi di adeguare e di modernizzare ilmodo di fare politica dell’Italia in Europa.

Segnala innanzitutto che nel corso del-l’esame al Senato il riferimento al Ministrodelle politiche europee è stato opportuna-mente sostituito con quello al Ministrodegli affari europei, tenendo conto delladelega di funzioni al medesimo Ministro dicui al decreto del Presidente del Consigliodei ministri 13 dicembre 2011. Si tratta diun elemento di rafforzamento del ruolodel Ministro, benché in alcune disposizionila previsione del concerto con altri Mini-stri susciti qualche perplessità; auspica inproposito che il Governo abbia la possi-bilità in questi casi, di rendere operative ledisposizioni in questione.

Il testo in esame consta di 61 articoli,suddivisi in nove Capi.

Il Capo I (articoli 1 e 2) reca ledisposizioni di carattere generale.

L’articolo 1 presenta le finalità e l’og-getto della legge. Nel corso dell’esame alSenato è stato precisato che la legge di-sciplina la partecipazione dell’Italia, oltreche alla predisposizione degli atti dell’UE,alla formazione delle decisioni (terminegenerale che sembra includere anche de-liberazioni di mera natura politica e, co-munque, di carattere non normativo) egarantisce, oltre all’adempimento degli ob-blighi, l’esercizio dei poteri derivanti dal-l’appartenenza all’UE (tale riferimentosembra, in particolare, richiamare le pre-rogative di intervento riconosciute daiTrattati ai parlamenti nazionali).

L’articolo 2 detta disposizioni relativealla composizione e al funzionamento delComitato interministeriale per gli affarieuropei (CIAE), organo già disciplinatodall’articolo 2 della legge 11 del 2005, cosìridenominato a seguito all’entrata in vi-gore del trattato di Lisbona. Il Senato haintrodotto alcune modifiche al testo ap-provato dalla Camera: in primo luogo siprevede che nell’adempimento dei suoicompiti il Comitato operi tenendo contodegli indirizzi espressi dalle Camere; si

prevede poi che al Comitato partecipianche il Ministro per gli affari regionali, ilturismo e lo sport mentre è stato sop-presso l’inciso che prevedeva la partecipa-zione, in assistenza del Ministro degliaffari esteri, del Rappresentante perma-nente d’Italia presso l’UE o del Rappre-sentante permanente aggiunto. Quanto alfunzionamento si prevede che il relativodecreto del Presidente della Repubblica siaadottato su proposta del solo Ministro pergli affari europei, di concerto con il Mi-nistro degli affari esteri, sentito anche ilMinistro per gli affari regionali, il turismoe lo sport. Sono stati aggiunti il comma 4che prevede che il CIAE garantisca ade-guata pubblicità ai propri lavori e i commi7, 8 e 9 relativi al personale di supportoai fini del funzionamento del Comitato:queste ultime disposizioni riproducono so-stanzialmente il contenuto dell’articolo 17del testo approvato dalla Camera, chedisciplinava il funzionamento della Segre-teria per gli affari europei istituita pressoil Dipartimento per le politiche europeedella Presidenza del Consiglio, articolosoppresso nel corso dell’esame al Senato.

Il Capo II (articoli 3-17) disciplina lapartecipazione del Parlamento alla defini-zione della politica europea dell’Italia e alprocesso di formazione degli atti dell’UE.

L’articolo 3, inserito nel corso del-l’esame al Senato, ribadito che le Camere,intervengono, in coordinamento con il Go-verno, nella formazione delle normative edelle politiche europee, prevede, al comma3, l’obbligo del Governo di assicurare l’as-sistenza documentale e informativa dellaRappresentanza permanente d’Italiapresso l’UE agli uffici della Camera e delSenato presso le istituzioni dell’UE, se-condo modalità stabilite d’intesa tra ilPresidente del Consiglio dei ministri e iPresidenti delle Camere.

L’articolo 4 dispone in merito agli ob-blighi di informazione e consultazione delGoverno verso il Parlamento. Nel corsodell’esame al Senato:

è stato soppresso l’obbligo, peraltrodesueto, del Governo di riferire semestral-mente alle Camere sui temi di maggioreinteresse in sede di UE;

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è stato introdotto l’obbligo del Go-verno di trasmettere alle Camere relazionie note informative predisposte dalla Rap-presentanza permanente presso l’UE conriferimento a riunioni, anche informali,del Consiglio UE e dei suoi organismipreparatori, ai triloghi tra Parlamento eu-ropeo, Consiglio e Commissione, ad atti,progetti di atti o ad altre iniziative oquestioni relative all’UE, a procedure diprecontenzioso e contenzioso avviate neiconfronti dell’Italia;

è stato precisato che Il Presidente delConsiglio dei ministri o il Ministro per gliaffari europei assicura il raccordo con ilParlamento e, in particolare, con le com-missioni competenti per ciascuna materia,ai fini dell’adempimento degli obblighiderivanti dall’appartenenza dell’Italia al-l’UE;

è stato introdotto l’obbligo del Go-verno di informare e consultare periodi-camente le Camere, nell’ambito delle pro-cedure individuate dalla legge rinforzata dicui al nuovo articolo 81, sesto comma,della Costituzione (relativo all’equilibrio dibilancio), e dai rispettivi Regolamenti, inmerito al coordinamento delle politicheeconomiche e di bilancio e al funziona-mento dei meccanismi di stabilizzazionefinanziaria, disposti o perseguiti attraversoatti, i progetti di atti e documenti del-l’Unione europea, cooperazioni rafforzatetra Stati membri e accordi e le ipotesi diaccordi intergovernativi tra Stati membridell’Unione europea;

è stato precisato che il segreto pro-fessionale, l’inviolabilità degli archivi e iregimi di immunità delle persone nonpossono in ogni caso pregiudicare le pre-rogative di informazione e partecipazionedel Parlamento, come riconosciute dalProtocollo sul ruolo dei parlamenti nazio-nali nell’UE, allegato al TUE e al TFUE, edell’articolo 13 del Trattato sulla stabilità,sul coordinamento e sulla governance (co-siddetto fiscal compact).

L’articolo 5. inserito nel corso del-l’esame al Senato, disciplina la consulta-

zione delle Camere su accordi in materiafinanziaria o monetaria, conclusi anche aldi fuori delle disposizioni dei trattati,riproducendo parzialmente il testo dell’ar-ticolo 5 del disegno di legge comunitaria2012, approvato in prima lettura dallaCamera il 2 ottobre 2012. In particolare, siprevede che il Governo: informi tempesti-vamente le Camere di ogni iniziativa voltaalla conclusione di accordi tra gli Statimembri dell’UE che prevedano l’introdu-zione o il rafforzamento di regole inmateria finanziaria o monetaria o produ-cano conseguenze rilevanti sulla finanzapubblica; assicuri che la posizione rappre-sentata nella negoziazione degli accordi inquestione tenga conto degli atti di indi-rizzo parlamentari e, nel caso in cui nonabbia potuto conformarsi riferisca tempe-stivamente alle Camere, fornendo le ap-propriate motivazioni della posizione as-sunta.

L’articolo 6 disciplina la trasmissionedal Governo alle Camere di atti, progetti diatti e documenti dell’UE. Nel corso del-l’esame al Senato sono stati estesi gliobblighi informativi del Governo connessiai documenti trasmessi stabilendo che:nella nota illustrativa del Governo cheaccompagna i progetti di atti dell’UE diparticolare rilevanza siano segnalati glieventuali profili di urgenza ovvero, in casodi più atti, il grado di priorità per la lorotrattazione; il Governo, qualora partecipiad una procedura di consultazione avviatadalle istituzioni dell’UE, ne dia conto alleCamere trasmettendo i commenti inviatialle medesime istituzioni.

L’articolo 7 stabilisce l’obbligo del Go-verno di assicurare che la posizione rap-presentata in sede di Consiglio dell’UEovvero di (rectius presso) altre istituzioniod organi dell’UE sia coerente con gliindirizzi delle Camere. Nel corso del-l’esame al Senato è precisato che, ove ilGoverno non abbia potuto attenersi agliindirizzi delle Camere, il Presidente delConsiglio dei ministri o il Ministro com-petente (anziché il Ministro degli affarieuropei) riferisca ai competenti organiparlamentari.

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L’articolo 8 concerne la partecipazionedelle Camere alla verifica del rispetto delprincipio di sussidiarietà, ai sensi del Pro-tocollo n. 2 allegato ai Trattati.

L’articolo 9, inserito nel corso del-l’esame al Senato, concerne la partecipa-zione delle Camere al dialogo politico conle istituzioni dell’UE, che si è peraltro giàsviluppato, a partire dal 2006, pur inassenza di specifiche disposizioni nei trat-tati, per effetto di un’iniziativa assuntadalla Commissione europea e sostenutadal Consiglio europea. In particolare –ribadendo quanto disposto, nel caso dellaCamera, dal parere della Giunta per ilRegolamento del 6 ottobre 2011 e lemodalità consolidatesi nella prassi – siprevede che, fatta salva la procedura diallerta precoce per la valutazione di sus-sidiarietà, le Camere possano far pervenirealle istituzioni dell’UE e contestualmenteal Governo ogni documento utile alla de-finizione delle politiche europee, tenendoanche conto di eventuali osservazioni eproposte formulate dalle regioni e dalleprovince autonome e dalle assemblee e daiconsigli regionali e delle province auto-nome.

L’articolo 10 disciplina la riserva diesame parlamentare. Nel corso dell’esameal Senato, è stato esteso da 20 a 30 giorniil periodo nel quale il Governo, in attesadella pronuncia delle Camere, non puòprocedere alle attività dirette alla forma-zione degli atti dell’UE oggetto di esameparlamentare.

L’articolo 11 disciplina le prerogativedelle Camere in relazione alle proceduresemplificate di modifica dei Trattati o didecisioni la cui entrata in vigore è subor-dinata alla previa approvazione degli Statimembri conformemente alle rispettivenorme costituzionali. Nel corso dell’esameal Senato è stato precisato che la decisionesulle risorse proprie dell’UE è approvatacon legge.

L’articolo 12 riguarda l’attivazione delcosiddetto « freno di emergenza » con laquale uno Stato membro può chiedere inseno al Consiglio che decisioni in ambitoPESC, in materia di libera circolazione deilavoratori, riconoscimento reciproco delle

sentenze ed introduzione di ulteriori sferedi in cui stabilire norme minime relativealla definizione di reati e sanzioni, sianorimesse al Consiglio europeo. Nel corsodell’esame al Senato è stato precisato, incoerenza con quanto stabilito dai trattati,che, ove entrambe le Camere adottino unatto di indirizzo in tal senso « colui cherappresenta l’Italia nel Consiglio » è tenutoad attivare il cosiddetto « freno di emer-genza ».

L’articolo 13, cui il Senato ha apportatomodificazioni formali, concerne le duerelazioni annuali (consuntiva e program-matica) che il Governo sottopone al Par-lamento.

L’articolo 14 disciplina l’informazioneal Parlamento su procedure giurisdizionalie di precontenzioso riguardanti l’Italia. Nelcorso dell’esame al Senato, è stato stabilitoche il Governo comunichi alle Camereinformazioni o documenti relativi alle pro-cedure in questione – oltre che nei casi incui siano poste alla base di un disegno dilegge d’iniziativa governativa, di un decre-to-legge o di uno schema di decreto legi-slativo sottoposto al parere parlamentare– in ogni altro caso, su richiesta di unadelle due Camere.

L’articolo 15, cui il Senato ha apportatomodificazioni non sostanziali, concerne ilcontrollo parlamentare sulle procedured’infrazione riguardanti l’Italia.

L’articolo 16 riguarda la relazione tri-mestrale del Governo al Parlamento suiflussi finanziari con l’Unione europea.

L’articolo 17 disciplina l’informazionedelle Camere in merito alla nomina dimembri italiani di istituzioni dell’UE. Conle modifiche apportate dal Senato si sta-bilisce che:

il Governo informi le Camere anchein merito alla designazione dei membriitaliani del Comitato economico e sociale,del Comitato delle regioni e delle Agenziedell’UE;

l’informativa dia conto delle motiva-zioni della scelta nonché del curriculumvitae delle persone proposte o designate(anziché, come previsto nel testo appro-vato dalla Camera, della rispondenza della

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scelta ai requisiti prescritti per l’eserciziodella funzione dai trattati e dei motivi chegiustificano la candidatura secondo criteridi capacità professionale);

le competenti Commissioni parla-mentari possano chiederne l’audizione deimembri italiani di istituzioni e organidell’UE dopo l’effettiva assunzione dellefunzioni (anziché, come previsto nel testoapprovato dalla Camera, procedervi al-l’atto della designazione o proposta dinomina).

Il Capo III (articoli 18-21) reca dispo-sizioni in materia di coordinamento dellapartecipazione italiana al processo norma-tivo dell’UE.

L’articolo 18 relativo al Dipartimentoper le politiche europee riproduce l’arti-colo 15 del testo approvato dalla Camera.

L’articolo 19 detta disposizioni relati-vamente al Comitato tecnico di valutazionedegli atti dell’Unione europea, organo giàdisciplinato dall’articolo 2 della legge 11del 2005, così ridenominato a seguito diapposito emendamento approvato dal Se-nato. Al comma 2 è stata inoltre eliminatala previsione che, nell’esercizio di alcunesue funzioni, il Comitato agisse d’intesa oin raccordo con il Ministero degli affariesteri, mentre al comma 8 si prevede cheil decreto del Presidente della Repubblicache disciplina il funzionamento e l’orga-nizzazione del Comitato sia adottato suproposta del solo Ministro per gli affarieuropei, di concerto con il Ministro degliaffari esteri. Al comma 6 è stata infineaggiunta la previsione della partecipazionealle riunioni del Comitato, in qualità diosservatori, dei rappresentanti della Con-ferenza dei presidenti delle assemblee le-gislative delle regioni e province auto-nome, quando siano trattate materie cheinteressano le loro competenze.

L’articolo 20 prevede l’individuazionepresso le amministrazioni statali di nucleidi valutazione degli atti dell’Unione euro-pea (così ridenominati nel corso del-l’esame al Senato). Il Senato ha poi inse-rito un’ulteriore modifica al comma 3 alfine di precisare che i responsabili dei

nuclei assistano i rappresentanti delle ri-spettive amministrazioni presso il Comi-tato tecnico di valutazione, a condizioneche non siano essi stessi designati qualirappresentanti delle proprie amministra-zioni in seno al Comitato stesso.

L’articolo 21, che detta norme sugliesperti nazionali distaccati, riproduce l’ar-ticolo 19 del testo approvato dalla Cameracon alcune modifiche approvate dal Se-nato volte a valorizzare il ruolo del Mi-nistro per gli affari europei: in particolareil comma 3 è stato modificato nel senso diprevedere che le modalità di attuazionedelle disposizioni dell’articolo in oggettosiano definite con decreto del Ministrodegli affari europei e del Ministro degliaffari esteri, di concerto, fra gli altri,anche con il Ministro per la pubblicaamministrazione e la semplificazione.

Le disposizioni del Capo IV (articoli22-27) riguardano la partecipazione delleregioni, delle province autonome e delleautonomie locali al processo di forma-zione degli atti dell’UE.

Gli articoli 22 e 23, che riproduconosenza modifiche sostanziali gli articoli 20e 21 del testo approvato dalla Camera,dettano norme relativamente alla sessioneeuropea della Conferenza Stato – regionie della Conferenza Stato – città e auto-nomie locali.

L’articolo 24, relativo alla partecipa-zione delle regioni e delle province au-tonome (e delle relative assemblee) alledecisioni relative alla formazione di attinormativi dell’UE, riproduce senza mo-difiche sostanziali l’articolo 22 del testoapprovato dalla Camera.

L’articolo 25 disciplina la partecipa-zione delle assemblee, dei consigli regio-nali e delle province autonome alla ve-rifica del rispetto del principio di sussi-diarietà. Nel corso dell’esame al Senato èstato previsto che le assemblee in que-stione, quando trasmettono alle Camere(anziché ai rispettivi Presidenti) le loroosservazioni al riguardo ne diano conte-stuale comunicazione alla Conferenza deipresidenti delle assemblee legislative delleregioni e delle province autonome.

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Gli articoli 26 e 27, relativi, rispettiva-mente, alla partecipazione degli enti localialle decisioni relative alla formazione diatti normativi dell’UE e alla nomina deimembri italiani presso il Comitato delleregioni, riproducono senza modifiche so-stanziali gli articoli 24 e 25 del testoapprovato dalla Camera.

Le previsioni del Capo V disciplinano ilcoinvolgimento delle categorie produttive edelle parti sociali nella fase di formazionedella posizione italiana su iniziative del-l’UE. Il Capo contiene il solo articolo 28che riproduce senza modifiche sostanzialil’articolo 26 del testo approvato dallaCamera.

Il Capo VI (articoli 29-41), concernentegli adempimenti degli obblighi derivantidall’appartenenza dell’Italia all’Unione eu-ropea, prevede, in sostituzione dell’attualelegge comunitaria, due distinti provvedi-menti per l’attuazione del diritto europeonell’ordinamento nazionale: la legge didelegazione europea, da presentare alleCamere entro il 28 febbraio, e la leggeeuropea per la quale non viene stabilito untermine specifico di presentazione, es-sendo la relativa presentazione eventuale enon necessaria (articolo 29, corrispon-dente all’articolo 27 del testo approvatodalla Camera). Al Senato è stato modifi-cato il comma 6 – relativo all’espressionedel parere sugli schemi di disegno di leggeda parte della Conferenza Stato-regioni –novellando il decreto legislativo n. 281 del1997 al fine di aggiornarne la formula-zione alle modifiche di cui al provvedi-mento in esame. È stato inoltre introdottoil comma 8 che prevede la possibilità peril Governo, nel caso in cui insorgesseronuove esigenze di adempimento, di pre-sentare entro il 31 luglio di ciascun announ ulteriore disegno di legge di delega-zione europea relativo al secondo semestredell’anno stesso. Sottolinea l’importanza diqueste disposizioni che consentiranno digarantire il recepimento, nel termini pre-scritti degli atti normativi dell’Unione eu-ropea; valuta altresì positivamente l’intro-duzione del citato comma 8 da parte delSenato, con finalità cautelative.

Per quanto riguarda i contenuti, con lalegge di delegazione europea si dovrà as-sicurare l’adeguamento dell’ordinamentonazionale a quello dell’UE indicando ledisposizioni di delega necessarie per ilrecepimento delle direttive comunitarie.La legge europea conterrà, invece, le di-sposizioni modificative o abrogative dinorme interne oggetto di procedure diinfrazione o di sentenze della Corte digiustizia, quelle necessarie per dare attua-zione agli atti dell’Unione europea ed aiTrattati internazionali conclusi dall’UE equelle emanate nell’ambito del potere so-stitutivo (articolo 30, corrispondente all’ar-ticolo 28 del testo approvato dalla Ca-mera). Al Senato sono state introdottemodifiche al comma 2, che definisconoulteriormente il contenuto della legge didelegazione: la delega legislativa conferitacon tale legge deve essere volta unica-mente all’attuazione degli atti da recepire,escludendo quindi ogni altra disposizionedi delega non direttamente riconducibileal recepimento degli atti legislativi europei(lettera a) e lettera e)); può essere altresìconferita apposita delega legislativa per lamodifica o abrogazione di disposizionivigenti limitatamente a quanto necessarioper garantire la conformità dell’ordina-mento ai pareri motivati o alle sentenze dicondanna della Corte di giustizia (letterab)).

L’articolo 31, che riproduce in manierasostanzialmente identica la formulazionedell’articolo 29 del testo approvato dallaCamera, disciplina la procedura per l’eser-cizio delle deleghe conferite al Governocon la legge di delegazione europea.

Gli articoli successivi dettano disposi-zioni che di norma erano previste nellesingole leggi comunitarie, quali i princìpied i criteri generali di delega (articolo 32,corrispondente all’articolo 30 del testoapprovato dalla Camera) e la delega per ladisciplina sanzionatoria di violazioni diatti normativi europei (articolo 33, corri-spondente all’articolo 31 del testo appro-vato dalla Camera). La modifica di mag-gior rilievo apportata al Senato (articolo32, comma 1, lettera c)), sul quale ri-chiama l’attenzione dei colleghi, è relativa

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all’introduzione di un ulteriore principiodi delega, il cosiddetto gold plating, voltoad evitare la possibilità, per il legislatoredelegato, di prevedere in sede di recepi-mento livelli di regolazione più restrittivirispetto a quelli richiesti dalle direttivestesse. Ricorda che una norma analoga èstata inserita nel disegno di legge comu-nitaria 2012 nel corso dell’esame in sedereferente da parte della XIV Commissione(A.C. 4295, attualmente all’esame del Se-nato).

Le successive disposizioni del Capo VIriguardano le deleghe per la disciplinasanzionatoria di violazioni di atti norma-tivi dell’UE (articolo 33) e per il recepi-mento di atti dell’UE contenuti in leggidiverse dalla legge di delegazione europea(articolo 34), il recepimento di direttive invia regolamentare ed amministrativa (ar-ticolo 35), l’attuazione di atti di esecuzionedell’UE (articolo 36), le misure urgenti perl’adeguamento agli obblighi derivanti dal-l’ordinamento dell’UE (articolo 37), le re-lazioni sul mancato o ritardato recepi-mento di direttive europee (articolo 39), ilrecepimento delle direttive europee daparte delle regioni e delle province auto-nome (articolo 40) e i poteri sostitutividello Stato (articolo 41). Le disposizionielencate riproducono, fatte salve alcunemodifiche di dettaglio dovute essenzial-mente ad esigenze di coordinamento in-terno, gli articoli da 31 a 38 del testoapprovato dalla Camera.

Il Senato ha inoltre aggiunto un nuovoarticolo (articolo 38) che prevede la pos-sibilità per il Governo, in casi di partico-lare importanza politica, economica e so-ciale, anche in considerazione di partico-lari atti di indirizzo delle Camere, dipresentare un apposito disegno di leggevolto a dare attuazione a un singolo attonormativo dell’UE. Le disposizioni di de-lega contenute in tale disegno di leggedevono riferirsi esclusivamente all’attua-zione dell’atto da recepire.

Il Capo VII detta norme in materia dicontenzioso.

Gli articoli 42 e 43, che disciplinanorispettivamente i ricorsi alla Corte di giu-stizia e il diritto di rivalsa dello Stato nei

confronti delle regioni e degli altri entipubblici responsabili di violazioni, ripro-ducono sostanzialmente gli articoli 39 e 40del testo approvato dalla Camera. Nelcorso dell’esame da parte del Senato èstato altresì aggiunta una nuova disposi-zione (articolo 42, comma 3) nella quale siprecisa che l’agente che rappresenta loStato italiano davanti alla Corte di giusti-zia, ai sensi dell’articolo 19 dello Statutodella Corte stessa, è un avvocato delloStato, nominato dal Governo sentito l’Av-vocato generale dello Stato.

Il Capo VIII (articoli 44-52) introducenell’ordinamento norme in materia diaiuti di Stato, con l’intento di disciplinarele principali problematiche emerse nellaprassi in questa materia. La gran partedelle disposizioni di cui al presente Caporiproduce senza modifiche di rilievo iltesto degli articoli da 41 a 48 comeapprovato dalla Camera. Si tratta in par-ticolare delle disposizioni volte ad assicu-rare l’unitarietà di indirizzo per la tuteladegli interessi nazionali nel settore degliaiuti pubblici (articolo 44), disciplinare lecomunicazioni in ordine agli aiuti (articolo45), vietare la concessione di aiuti a coloroche in precedenza hanno ricevuto e nonrimborsato aiuti ritenuti illegali o incom-patibili dalla Commissione europea (arti-colo 46), affidare alla società EquitaliaS.p.A le procedure di recupero degli aiutiincompatibili (articolo 48), prevedere ilricorso dinanzi al TAR competente per gliaiuti illegalmente concessi (articolo 50) ela prescrizione della restituzione di unaiuto di Stato oggetto di una decisione direcupero per decorso del tempo (articolo51), disciplinare le modalità di trasmis-sione al Governo delle informazioni rela-tive agli aiuti di Stato concessi alle imprese(articolo 52). Per quanto riguarda l’arti-colo 49, che devolve le controversie rela-tive all’esecuzione di una decisione direcupero alla giurisdizione esclusiva delgiudice amministrativo, al Senato sonostate introdotte modifiche volte a riformu-lare correttamente le fattispecie discipli-nate e ad assicurare esigenze di coordi-namento normativo.

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Nel corso dell’esame al Senato è statoinserito nel provvedimento un nuovo ar-ticolo (articolo 47) – probabilmente det-tato dalla contingenza dei recenti eventisismici – che detta norme in materia diaiuti pubblici per calamità naturali. Talearticolo indica, al comma 1, le condizionialle quali è ammessa la concessione diaiuti pubblici, anche sotto forma di age-volazione fiscale, in conseguenza dei danniarrecati da calamità naturali o da altrieventi eccezionali, di cui all’articolo 107,paragrafo 2, lettera b), del TFUE, a soggettiche esercitano un’attività economica, neilimiti del 100 per cento del danno subito,ivi comprese le somme dei versamenti atitolo di tributi, contributi previdenziali epremi assicurativi dovuti nel corso delladurata dello stato di emergenza. Le con-dizioni contemplate dalla norma preve-dono che: a) l’area nella quale il benefi-ciario esercita la propria attività econo-mica rientri fra quelle per le quali è statodichiarato lo stato di emergenza ai sensidegli articoli 2, comma 1, e 5 della legge24 febbraio 1992, n. 225 (istituzione delServizio nazionale della protezione civile);b) sia provato che il danno è conseguenzadiretta dell’evento calamitoso; c) l’aiutopubblico, anche se concesso da diverseautorità, statali, regionali o locali, nonsuperi complessivamente l’ammontare deldanno subìto; d) l’aiuto pubblico, cumulatocon eventuali altri risarcimenti, non supericomplessivamente l’ammontare del dannomedesimo, maggiorato dell’importo del-l’eventuale premio assicurativo pagato perl’anno in corso. Al comma 2 viene deman-dato ad un apposito decreto del Presidentedella Repubblica (la cui efficacia è subor-dinata all’autorizzazione da parte dellaCommissione europea), la definizione dellemodalità attuative delle predette disposi-zioni. Nelle more dell’adozione di taledecreto la concessione di aiuti pubblici èsoggetta a previa autorizzazione dellaCommissione europea (comma 3). Taleautorizzazione è altresì necessaria perogni altra concessione di aiuti pubblici aisensi dell’articolo 107, paragrafo 2, letterab), del TFUE, al di fuori della disciplinaprecedentemente descritta (comma 4). Il

comma 5, infine, esclude il settore agricolodall’applicazione dell’articolo in com-mento.

Il Capo IX (articoli 53-61) reca dispo-sizioni transitorie e finali. Il testo ripro-duce sostanzialmente quello degli articolida 49 a 58 approvati dalla Camera, condue modifiche: è stato soppresso l’articolo50 del testo trasmesso dalla Camera, chemodificava la denominazione della Com-missione per l’attuazione della normativacomunitaria operante presso il Diparti-mento per le politiche europee, e sonostati aggiunti due commi all’articolo 61: ilcomma 3 modifica l’articolo 3 della leggen. 69 del 2005, attuativa della decisionequadro 2002/584/GAI del Consiglio sulmandato d’arresto europeo; in particolareviene sostituito il comma 3 relativo allariserva di esame parlamentare delle mo-difiche dell’elenco dei reati rientranti nelladisciplina di cui alla decisione quadro: lapronuncia non favorevole di una delle dueCamere resta vincolante per il Governo,ma non pregiudica di per sé l’adesionedello Stato italiano alle modifiche propo-ste, come previsto nel testo vigente dellalegge n. 69 del 2005. Il comma 4, infine,prevede che la normativa vigente in ma-teria di recupero di aiuti di Stato inesecuzione di decisioni adottate dallaCommissione europea continui ad appli-carsi ai soli giudizi in corso alla data dientrata in vigore del provvedimento.

Osserva, in conclusione, come l’im-pianto del provvedimento approvato dallaCamera è stato sostanzialmente mante-nuto nel corso dell’esame presso il Senato;naturalmente, come sempre avviene nelcaso di interventi normativi di così ampiaportata, il provvedimento reca alcune pic-cole incongruenze; poiché ritiene, tuttavia,assolutamente prioritario che la riformapossa essere approvata dall’Assemblea invia definitiva in tempi rapidi, anche al finedi consentire che il Governo possa ren-derla esecutiva già nella legislatura cor-rente, auspica che il testo non subiscamodifiche e spera che sul punto possaesservi la condivisione di tutti i gruppi.Eventuali osservazioni e rilievi potranno

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certamente essere formulati e resterannoagli atti, anche al fine di apportare futuriaggiustamenti alla legge.

Mario PESCANTE, presidente, condividele valutazioni del relatore e coglie l’occa-sione per rivolgere un ringraziamento al-l’onorevole Ronchi che, nella sua qualitàdi allora Ministro per le politiche europeee presentatore del disegno di legge gover-nativo, ha reso possibile pervenire ad untesto unificato con le quattro proposte dilegge di iniziativa parlamentare presen-tate.

Andrea RONCHI (Misto-FCP) richiamala priorità, allora come oggi, di pervenireall’approvazione di un provvedimento chegiudica di fondamentale importanza. Ri-chiama quindi le difficoltà connesse all’iterdei disegni di legge comunitaria che sisono succeduti nella legislatura corrente,assai spesso tramutati in provvedimentiomnibus. Sotto questo profilo ritienemolto positivo lo sdoppiamento del dise-gno di legge comunitaria operato dal prov-vedimento in legge di delegazione europeae legge europea; quest’ultimo strumentonon deve tuttavia – diversamente daquanto accennato dal relatore – assumereun carattere meramente facoltativo, altri-menti si corre il rischio di allargare lemaglie della legge di delegazione, vanifi-cando le finalità delle disposizioni in que-stione. Assai positiva giudica anche laridenominazione del Ministro per le poli-tiche europee in Ministro per gli Affarieuropei.

Osserva, in conclusione, che ciò che sista realizzando è un quadro normativomigliore che contribuirà a rafforzare ilruolo e la credibilità del Paese in Europa.

Sandro GOZI (PD) giudica quello at-tuale un momento molto importante perla XIV Commissione e per il Parlamentotutto, poiché si sta per approvare una dellepoche riforme di sistema dell’attuale legi-slatura, che non è frutto di spinte corpo-rative o di interessi di parte, ma è rivoltaesclusivamente all’interesse generale del-l’Italia. Si tratta di un risultato che rap-

presenta, per il gruppo del PD e per tuttala Commissione, motivo di grande soddi-sfazione. Concorda quindi pienamente, an-che a nome del suo gruppo, sull’opportu-nità di non presentare alcun emenda-mento, al fine di pervenire quanto primaall’approvazione definitiva del provvedi-mento.

Si sofferma, in particolare, sulle dispo-sizioni che la XIV Commissione aveva giàprovveduto ad inserire negli ultimi disegnidi legge comunitaria e che trovano oraposto nel provvedimento in esame, ovverole norme dell’articolo 32 in materia di goldplating e quelle di cui all’articolo 5 relativeal controllo parlamentare sugli accordi inmateria finanziaria o monetaria; si trattadi passi in avanti che adattano il sistemaitaliano non solo alle novità introdotte dalTrattato di Lisbona, ma anche alla situa-zione conseguente alla crisi economica, alnuovo sistema di governance economicaeuropea. Concorda quindi con il collegaRonchi sull’importanza della denomina-zione del Ministro per gli Affari europei,che non costituisce solo una opzione dicarattere formale, ma rappresenta unachiara scelta politica, e condivide la sceltaoperata dal presidente del Consiglio Monticon la richiamata delega di funzioni deldicembre 2011.

Ritiene, infine, che con la riforma dellalegge n. 11 del 2005 si faccia un passo inavanti importante al livello dei processi edelle procedure, sul quale occorre co-struire, sin dalla prossima legislatura, unulteriore passo in avanti, che riguardi lestrutture. Ritiene infatti che quello delMinistro per gli Affari europei debba di-venire un vero e proprio Ministero, e ilMinistro debba assumere il ruolo di VicePresidente del Consiglio, con il compito dirappresentare l’Italia al Consiglio Affarigenerali. A tal fine occorrerà prevedere unrafforzamento della struttura di supportoanche sotto il profilo della dotazione dipersonale.

Mario PESCANTE, presidente, ricordache il Senato ha introdotto nel provvedi-mento, all’articolo 3, la previsione di ob-blighi informativi della Rappresentanza

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permanente d’Italia presso l’UE nei con-fronti delle Camere. Segnala quindi chenella giornata di domani il Rappresentantepermanente sarà ascoltato presso la Com-missione Affari esteri della Camera.

Marco MAGGIONI (LNP) rileva comel’attuale testo del provvedimento sia ilfrutto della mediazione tra tutte le forzepolitiche e ricorda che sei colleghi delgruppo della Lega Nord hanno sottoscrittola proposta di legge presentata dall’ono-revole Stucchi. Certamente non si può nonsottolineare la lentezza dell’iter del prov-vedimento: occorre dunque ora procederespeditamente, senza proporre modifiche altesto, che ne posticiperebbero l’approva-zione.

Sottolinea quindi l’importanza dell’at-tuale articolo 5, che disciplina la consul-tazione delle Camere su accordi in materiafinanziaria o monetaria, e che riprende iltesto dell’articolo 5 del disegno di leggecomunitaria 2012, approvato in prima let-

tura dalla Camera lo scorso 2 ottobre.Alcune perplessità suscita invece l’articolo32 in materia di gold plating.

Conferma, in conclusione, il pieno so-stegno del gruppo della Lega Nord alprovvedimento.

Nicola FORMICHELLA (PdL) ringraziail relatore per il lavoro svolto e si associaa quanto sottolineato dall’onorevole Gozinel definire il provvedimento in esame unadelle poche riforme sistemiche della legi-slatura; circa la lunghezza dell’iter – chea sua volta stigmatizza – auspica chepossa essere di insegnamento, per il fu-turo, affinché i lavori parlamentari pos-sano essere improntati a maggiore effi-cienza.

Mario PESCANTE, presidente, dichiaraconcluso l’esame preliminare del provve-dimento. Nessun altro chiedendo di inter-venire, rinvia quindi il seguito dell’esamead altra seduta.

La seduta termina alle 14.55.

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ALLEGATO

Proposta di regolamento del Consiglio che attribuisce alla BCE compitispecifici in merito alle politiche in materia di vigilanza prudenziale

degli enti creditizi (COM(2012)511 final).

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consigliorecante modifica del regolamento (UE) n. 1093/2010 che istituiscel’Autorità europea di vigilanza (Autorità bancaria europea) per quantoriguarda l’interazione di detto regolamento con il regolamento cheattribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito allepolitiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi

(COM(2012)512 final).

DOCUMENTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

La XIV Commissione Politiche del-l’Unione europea,

esaminate, ai fini della valutazione diconformità con il principio di sussidia-rietà, la proposta di regolamento del Con-siglio che attribuisce alla BCE compitispecifici in merito alle politiche in materiadi vigilanza prudenziale degli enti creditizi(COM(2012)511 def.) e la proposta di re-golamento del Parlamento Europeo e delConsiglio recante modifica del regola-mento (UE) n. 1093/2010 che istituiscel’Autorità europea di vigilanza (Autoritàbancaria europea) per quanto riguardal’interazione di detto regolamento con ilregolamento che attribuisce alla Bancacentrale europea compiti specifici in me-rito alle politiche in materia di vigilanzaprudenziale degli enti creditizi(COM(2012)512 def.);

tenuto conto della Comunicazioneche delinea la visione complessiva dellaCommissione per l’unione bancaria, com-prese le prossime iniziative per l’istitu-zione di un meccanismo unico di risolu-zione delle crisi bancarie (COM(2012)510);

preso atto della dichiarazione daiCapi di Stato e di Governo della zona eurodel 29 giugno 2012, delle conclusioni del

Consiglio europeo del 28-29 giugno e del18-19 ottobre 2012 e del rapporto inter-medio sul futuro dell’Unione economica emonetaria, presentato il 12 ottobre 2012dal Presidente del Consiglio europeo, incollaborazione con il Presidente dellaCommissione europea, il Presidente del-l’Eurogruppo e il Presidente della BCE;

premesso che:

a) la creazione di un sistema divigilanza unificato dove costituire il primopilastro della futura unione bancaria uni-tamente al quadro comune sugli strumentinazionali di risanamento e di risoluzionedelle crisi degli enti creditizi, di cui allaapposita proposta di direttiva presentatadalla Commissione europea il 6 giugno2012, alla proposta di direttiva relativa aisistemi di garanzia dei depositi, presentatadalla Commissione europea nel 2010, e adun meccanismo unico europeo per la ri-soluzione delle crisi bancarie nell’areaeuro;

b) le proposte in esame devonopertanto essere valutate alla luce dell’as-setto complessivo dell’unione bancaria,quale delineato dalla Commissione;

c) l’istituzione del meccanismo divigilanza unico riveste particolare urgenza

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in quanto costituisce, secondo la richia-mata dichiarazione dai Capi di Stato e diGoverno della zona euro, la condizioneaffinché il meccanismo europeo di stabilitàpossa ricapitalizzare direttamente gli isti-tuti di credito in difficoltà, evitando in talmodo che il supporto finanziario al si-stema bancario vada a gravare sui bilancipubblici dei Paesi membri;

considerato con riferimento alla basegiuridica che:

la proposta di regolamento che at-tribuisce alla BCE compiti specifici divigilanza prudenziale degli enti creditizi,dandone una espressa ed esaustiva indi-cazione all’articolo 4, è pienamente coe-rente con i presupposti, le condizioni e ilimiti per il conferimento di tali compitistabiliti dall’articolo 127, paragrafo 6, delTrattato sul funzionamento dell’Unioneeuropea (TFUE) e dall’articolo 25, para-grafo 2, del Protocollo sullo Statuto delSistema europeo di banche centrali e dellaBanca centrale europea;

la proposta di adeguamento dei po-teri dell’Autorità europea di vigilanza (Au-torità bancaria europea) si basa corretta-mente sull’articolo 114 del Trattato sul fun-zionamento dell’UE, fondamento giuridicodel regolamento (UE) n. 1093/2010 che lamedesima proposta è volto a modificare;

rilevato con riferimento alla confor-mità delle proposte al principio di sussi-diarietà che:

la crisi finanziaria ha dimostratocon evidenza l’inidoneità dei sistemi na-zionali di vigilanza ad assicurare una sor-veglianza adeguata del settore bancario ea prevenire il rischio sistemico, nell’UE e,in particolare, nella zona euro, e ha con-fermato le strette connessioni tra la soli-dità delle banche e la sostenibilità deldebito sovrano;

le disfunzioni della vigilanza daparte delle autorità nazionali hanno per-tanto indebolito la fiducia nel settore ban-

cario dell’UE e hanno contribuito al-l’acuirsi delle tensioni sui mercati deldebito sovrano della zona euro;

la frammentazione delle funzionidi vigilanza, di regolamentazione e dirisoluzione delle crisi non risulta pertantocompatibile con il corretto funzionamentodi un mercato finanziario integrato nel-l’Unione europea, in misura ancora piùaccentuata nell’eurozona;

l’istituzione di un sistema unificatodi vigilanza a livello dell’UE e, in primabattuta, dell’area euro, risulta pertantoindispensabile per assicurare il correttofunzionamento del mercato, il controllodei rischi e la prevenzione delle crisi;

tenuto conto dell’unitarietà delmercato unico e delle interconnessioni trale banche ed istituzioni finanziarie nel-l’UE, il sistema di vigilanza unico dovrebberiguardare l’Unione nel suo complesso,come consentito dall’articolo 127, para-grafo 6, del TFUE. In considerazione dellaforte interdipendenza dei sistemi econo-mici e finanziari dei Paesi che hannoadottato la moneta unica, è tuttavia ra-gionevole che il sistema unificato riguardiin prima battuta i soli Paesi dell’area euro,ferma restando la possibilità di altri Paesimembri di esservi associati;

la scelta di attribuire compiti divigilanza alla BCE, in quanto banca cen-trale della zona euro, dotata di ampiecompetenze in materia macroeconomica edi stabilità finanziaria, è appropriata ed ingrado di assicurare un funzionamento ef-ficace del meccanismo di supervisioneunico;

l’articolazione dei compiti di vigi-lanza tra la BCE e le autorità nazionali,nell’ambito del meccanismo unificato, èpienamente coerente con il principio disussidiarietà. In particolare, i compiti divigilanza attribuiti alla BCE dall’articolo 4della medesima proposta di regolamentoappaiono indispensabili per assicurare lacoerenza e l’efficacia complessiva dellavigilanza;

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anche l’estensione dei poteri dellaBCE a tutte le banche stabilite nell’UE,indipendentemente dalla dimensione,complessità operativa, propensione al ri-schio e natura societaria, è pienamenteconforme con il principio di sussidiarietàin quanto tiene conto, alla luce dell’espe-rienza recente, che anche le banche piùpiccole possono minacciare la stabilitàfinanziaria ed è idonea a prevenire rischidi distorsione e riallocazione della raccoltabancaria;

il principio di sussidiarietà nonsarebbe pertanto rispettato ove i compitidella BCE fossero limitati alle sole banchedi maggiori dimensioni o di rilevanzasistemica, riservando alle autorità nazio-nali la vigilanza sulle altre banche, inquanto si pregiudicherebbe l’unitarietà eomogeneità dell’azione di vigilanza e ilcorretto funzionamento del mercato in-terno;

considerato con riferimento alla con-formità delle proposte al principio di pro-porzionalità che:

in sede di esame di merito andràverificato se i criteri di ripartizione dellecompetenze tra BCE e autorità nazionalipossano essere applicati in modo da evi-tare duplicazioni di controlli e conseguentiaggravi dell’onere burocratico per le ban-che vigilate;

rilevata l’esigenza che il presente do-cumento sia trasmesso alla Commissioneeuropea nell’ambito del dialogo politicoinformale nonché al Parlamento europeo eal Consiglio,

VALUTA CONFORME

le proposte al principio di sussidiarietàdi cui all’articolo 5 del Trattato sul-l’Unione europea.

Martedì 6 novembre 2012 — 169 — Commissione XIV

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COMMISSIONE PARLAMENTAREper l’attuazione del federalismo fiscale

S O M M A R I O

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della notametodologica e del fabbisogno standard relativi, per i comuni, alle funzioni di polizia localee, per le province, alle funzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercatodel lavoro. Atto n. 508 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 171

ATTI DEL GOVERNO

Martedì 6 novembre 2012. — Presidenzadel presidente Enrico LA LOGGIA.

La seduta comincia alle 14.05.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei

ministri recante adozione della nota metodologica e

del fabbisogno standard relativi, per i comuni, alle

funzioni di polizia locale e, per le province, alle

funzioni nel campo dello sviluppo economico –

servizi del mercato del lavoro.

Atto n. 508.

(Seguito dell’esame e rinvio).

La Commissione prosegue l’esame delloschema di decreto all’ordine del giorno,rinviato nella seduta del 31 ottobre 2012.

Enrico LA LOGGIA, presidente, rin-viando alla riunione dell’ufficio di presi-denza, convocata al termine della seduta,la definizione di tempi e modalità delprosieguo dei lavori della Commissionerelativi all’esame dello schema di decretodel Presidente del Consiglio in oggetto,propone di proseguire l’esame preliminare,

avviato nella seduta di mercoledì 31 otto-bre con lo svolgimento della relazione daparte dei relatori.

Invita altresì tutti i membri della Com-missione ad associarsi al proprio impegnoper sensibilizzare i Presidenti di Grupporiguardo all’esigenza di inserire in tempibrevi nel calendario dei lavori dell’Assem-blea della Camera e di quella del Senatola discussione di mozioni già predisposteche, riprendendo i contenuti del docu-mento approvato dalla Commissione nellaseduta del 29 maggio scorso, permettanodi definire le prospettive di attuazione delfederalismo fiscale.

Il deputato Linda LANZILLOTTA (Mi-sto), intervenendo sulla questione da ul-timo segnalata dal Presidente, osserva cheil documento approvato dalla Commis-sione qualche mese fa era impostato suuna linea di continuità rispetto all’im-pianto della legge n. 42 del 2009. A suoavviso tale continuità deve essere attenta-mente riconsiderata, anche alla luce dellevicende che sono successivamente interve-nute e, più in generale, della necessità dirivedere profondamente le caratteristichestrutturali di un assetto istituzionale mul-tilivello, al fine di affrontare in modo

Martedì 6 novembre 2012 — 170 — Commissione bicamerale

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adeguato i problemi di finanza pubblicaaggravati dalla crisi economica. Per questoinvita i membri della Commissione adun’ulteriore riflessione sull’opportunitàche le Assemblee dei due rami del Parla-mento si impegnino in questo momento inuna discussione sul federalismo fiscale cheabbia per base il documento approvatodalla Commissione.

Enrico LA LOGGIA, presidente, rispettoalle considerazioni svolte dalla collegaLanzillotta, osserva, in primo luogo, che iltesto delle mozioni che è stato predispostopuò essere oggetto, proprio in relazioneallo svolgimento della discussione pressol’Assemblea di Camera e Senato, di mo-difiche, integrazioni e aggiornamenti.

Ricorda altresì che dall’audizione delMinistro dell’economia e delle finanzepresso la Commissione, svoltasi il 17 ot-tobre scorso, è emersa con chiarezza unalinea di continuità rispetto al lavoro svoltoin attuazione delle norme di delega recatedalla legge n. 42 del 2009.

Tale continuità ha trovato ulterioreconferma nelle modifiche introdotte dalleCommissioni riunite Affari costituzionali eBilancio della Camera nel corso dell’esamein sede referente del disegno di legge diconversione del decreto-legge n. 174 del2012, recante disposizioni urgenti in ma-teria di finanza e funzionamento degli entiterritoriali. Tali modifiche, infatti, hannoripreso nell’ambito del decreto-legge e ul-teriormente rafforzato le previsioni deldecreto legislativo n. 149 del 2011, con-cernente meccanismi sanzionatori e pre-miali relativi a regioni, province e comuni.

Il deputato Marco CAUSI (PD) segnalaalla Presidenza l’esigenza di richiedere alSottosegretario per l’economia e le finanzeche, quale rappresentante del Governo, ècompetente a seguire i lavori della Com-missione relativi all’esame dello schema didecreto, di fornire chiarimenti e valuta-

zioni rispetto alle considerazioni e allerichieste di ulteriori elementi informativicontenute nella relazione predisposta daidue relatori. In particolare, condivide larichiesta al Governo di integrare i daticontenuti nelle note metodologiche alle-gate allo schema di decreto con ulteriorielementi che permettano di valutare l’ef-ficienza dei comuni nella prestazione delservizio, confrontando la spesa effettivacon il fabbisogno standard, e che forni-scano indicazioni sugli effetti, rispetto allasituazione attuale, dell’adozione dei coef-ficienti di riparto nella assegnazione deitrasferimenti dal bilancio dello Stato.

Il senatore Paolo FRANCO (LNP), re-latore, si dichiara pienamente d’accordocon le considerazioni svolte dal collegaCausi e si associa alla sua sollecitazionenei confronti della Presidenza.

Enrico LA LOGGIA, presidente, di-chiara di condividere l’intervento del col-lega Causi e si impegna a rappresentare lesue richieste al Sottosegretario per l’eco-nomia e le finanze. Ritiene altresì chedebbano essere sollecitate da parte delGoverno indicazioni sui tempi entro iquali si prevede che la determinazione deifabbisogni standard relativi alle funzionifondamentali di comuni e province possaessere completata.

Nessun altro chiedendo di intervenirerinvia il seguito dell’esame alla seduta giàprevista per domani alle ore 9.

La seduta termina alle 14.20.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.20 alle 14.30.

Martedì 6 novembre 2012 — 171 — Commissione bicamerale

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COMITATO PARLAMENTAREdi controllo sull’attuazione dell’Accordo di Schengen, di vigilanzasull’attivita di Europol, di controllo e vigilanza in materia

di immigrazione

S O M M A R I O

INDAGINE CONOSCITIVA:

Sul diritto di asilo, immigrazione ed integrazione in Europa.

Audizione del Capo dell’Ufficio operazioni aeronavali della Guardia di Finanza, Col. t.ST.Michele Dell’Agli (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 172

INDAGINE CONOSCITIVA

Martedì 6 novembre 2012. – Presidenzadel vicepresidente Ivano STRIZZOLO.

La seduta comincia alle 14.

Sul diritto di asilo, immigrazione ed integrazione in

Europa.

Audizione del Capo dell’Ufficio operazioni aerona-

vali della Guardia di Finanza, Col. t.ST. Michele

Dell’Agli.

(Svolgimento e conclusione).

Ivano STRIZZOLO, presidente, avverteche, se non vi sono obiezioni, la pubblicitàdei lavori sarà assicurata anche mediantel’attivazione dell’impianto audiovisivo acircuito chiuso.

(Così rimane stabilito).

Ivano STRIZZOLO, presidente, intro-duce il tema oggetto dell’audizione.

Michele DELL’AGLI, Capo dell’Ufficiooperazioni aeronavali della Guardia di Fi-nanza, svolge un ampio e dettagliato in-tervento.

Intervengono, per porre domande, for-mulare osservazioni e richiedere chiari-menti, la senatrice Diana DE FEO (PDL),nonché i deputati Alessandro NACCARATO(PD) e Ivano STRIZZOLO, presidente.

Michele DELL’AGLI, Capo dell’Ufficiooperazioni aeronavali della Guardia di Fi-nanza, risponde alle considerazioni e aiquesiti posti, fornendo ulteriori elementidi informazione e valutazione.

Ivano STRIZZOLO, presidente, ringraziail Colonnello Michele Dell’Agli e dichiaraconclusa l’audizione.

La seduta termina alle 14.55.

N.B.: Il resoconto stenografico della se-duta è pubblicato in un fascicolo a parte.

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

Martedì 6 novembre 2012.

L’ufficio di presidenza si è riunito dalle14.55 alle 15.

Martedì 6 novembre 2012 — 172 — Comitato parlamentare

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COMMISSIONE PARLAMENTAREDI INCHIESTA

sulle attivita illecite connesse al ciclo dei rifiuti

S O M M A R I O

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173

Martedì 6 novembre 2012.

AVVERTENZA

I seguenti punti all’ordine del giornonon sono stati trattati:

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO

DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Martedì 6 novembre 2012 — 173 — Commissione di inchiesta

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INDICE GENERALE

COMMISSIONI RIUNITE (I e V)

COMITATO DEI NOVE:

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli entiterritoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.Emendamenti C. 5520-A Governo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

SEDE REFERENTE:

DL 174/2012: Disposizioni urgenti in materia di finanza e funzionamento degli entiterritoriali, nonché ulteriori disposizioni in favore delle zone terremotate nel maggio 2012.C. 5520-A Governo (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 3

ALLEGATO (Emendamenti del Governo e relativi subemendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 15

COMMISSIONI RIUNITE (II e III)

SEDE REFERENTE:

Ratifica ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione delterrorismo, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005, nonché norme di adeguamento dell’or-dinamento interno. C. 5484 Li Gotti ed altri, approvata dal Senato (Esame e rinvio) . . 17

Ratifica ed esecuzione degli Emendamenti alla Convenzione sulla protezione fisica deimateriali nucleari del 3 marzo 1980, adottati a Vienna l’8 luglio 2005, nonché norme diadeguamento dell’ordinamento interno. C. 5485 Governo, approvato dal Senato (Esame erinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22

Ratifica ed esecuzione della Convenzione internazionale per la repressione di atti diterrorismo nucleare, adottata dalle Nazioni Unite a New York il 13 aprile 2005, nonchénorme di adeguamento dell’ordinamento interno. C. 5486 Li Gotti ed altri, approvata dalSenato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 25

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e X)

RISOLUZIONI:

7-00969 Di Biagio: Revisione delle regole per la certificazione di sostenibilità ambientale deibioliquidi destinati alla produzione di energia elettrica (Discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . 29

COMMISSIONI RIUNITE (VIII e XIV)

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 33

I Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni

COMITATO DEI NOVE:

Disposizioni per promuovere il riequilibrio delle rappresentanze di genere nei consigli e nellegiunte degli enti locali e nei consigli regionali. Disposizioni in materia di pari opportunitànella composizione delle commissioni di concorso nelle pubbliche amministrazioni.Emendamenti C. 3466-3528-4254-4271-4415-4697-B, approvato, in un testo unificato, dallaCamera e modificato dal Senato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 34

Martedì 6 novembre 2012 — 174 — Indice Generale

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COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE:

Sulla missione svolta il 3 ottobre 2012 a Bruxelles, presso il Parlamento europeo,dall’onorevole Lo Moro, per partecipare alla riunione interparlamentare sul tema« Uguaglianza di genere: quali sono le iniziative dei Parlamenti dell’Unione europea » . . 34

ALLEGATO (Relazione sulla missione svolta il 3 ottobre 2012) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 36

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 35

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 35

II Giustizia

COMITATO DEI NOVE:

Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie, sospensione del proce-dimento per messa alla prova e nei confronti degli irreperibili. Emendamenti C. 5019-bised abb./A . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B (Parere allaXIV Commissione) (Esame e conclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 40

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per assicurare la libertà della circolazione nonché la libertà di accesso agli edificipubblici, alle sedi di lavoro e agli impianti produttivi. C. 1455 Lehner e C. 3475 Cirielli(Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

III Affari esteri e comunitari

COMITATO PERMANENTE PER I DIRITTI UMANI

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva su diritti umani e democrazia.

Audizione di rappresentanti della Sezione italiana di Amnesty International (Svolgimento econclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. Testo unificato C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione)(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 45

INTERROGAZIONI:

5-07737 Renato Farina: Sulla condizione dei cristiani in Pakistan . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 51

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 60

5-08346 Narducci: Sui corsi di lingua e cultura italiana in Svizzera . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62

SEDE REFERENTE:

Ratifica ed esecuzione della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e la GranJamahiriya araba libica popolare socialista per evitare le doppie imposizioni in materiadi imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, fatta a Roma il 10 giugno 2009.C. 5271 Governo (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52

Ratifica ed esecuzione del Protocollo di modifica alla Convenzione tra il Governo dellaRepubblica italiana ed il Governo degli Stati uniti messicani per evitare le doppieimposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni fiscali, conProtocollo, dell’8 luglio 1991, fatto a Città del Messico il 23 giugno 2011. C. 5511 Governo(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 56

Ratifica ed esecuzione della Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, fatta aStrasburgo il 5 novembre 1992. C. 5118 Governo, C. 38 Zeller e C. 265 Mecacci (Seguitodell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

Martedì 6 novembre 2012 — 175 — Indice Generale

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Ratifica ed esecuzione della Convenzione concernente la competenza, la legge applicabile, ilriconoscimento, l’esecuzione e la cooperazione in materia di responsabilità genitoriale edi misure di protezione dei minori, conclusa all’Aja il 19 ottobre 1996. C. 3858 Di Biagio,C. 3739 Volontè, C. 3906 Di Stanislao e C. 3947 Schirru (Seguito dell’esame e rinvio –Adozione di un nuovo testo) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 58

ALLEGATO 3 (Emendamento) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64

IV Difesa

INDAGINE CONOSCITIVA:

Indagine conoscitiva sul reclutamento del personale militare dei ruoli della truppa a diecianni dal decreto legislativo n. 215 del 2001.

Audizione del Comandante del Comando della Squadra Aerea, Gen. Sq. A. Tiziano Tosi(Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65

AUDIZIONI INFORMALI:

Audizione di rappresentanti dell’Agenzia del Territorio nell’ambito della discussione dellerisoluzioni n. 7-00793 Ascierto, sull’attuazione dell’articolo 402 del decreto del Presidentedella Repubblica 15 marzo 2010 n. 90, con riguardo al rilascio e alla durata delleconcessioni per la realizzazione di alloggi di servizio della Difesa, nonché alla determi-nazione dei canoni per gli alloggi realizzati o ristrutturati e n. 7-00999 De Angelis, sulprogramma pluriennale di acquisizione di alloggi della Difesa e sulla modalità di gestionee alienazione del patrimonio alloggiativo . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

SEDE REFERENTE:

Disposizioni concernenti la vendita, l’usufrutto e i canoni degli alloggi del Ministero delladifesa. C. 5154 Di Biagio, C. 5160 Biancofiore, C. 5400 Rugghia e C. 5491 Bosi (Esamee rinvio – Nomina di un Comitato ristretto) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66

V Bilancio, tesoro e programmazione

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 68

SEDE REFERENTE:

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge distabilità 2013). C. 5534-bis Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2013 e bilancio pluriennale per iltriennio 2013-2015. C. 5535 Governo (Seguito dell’esame congiunto e rinvio) . . . . . . . . . . . . 68

VI Finanze

SEDE CONSULTIVA:

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio nazionale militare di volontari per la mobilita-zione e della riserva nazionale qualificata delle Forze armate. Nuovo testo unificato C. 2861e abb. (Parere alla IV Commissione) (Esame, ai sensi dell’articolo 73, comma 1-bis, delRegolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria, e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 78

Modifiche alla legge 18 marzo 1968, n. 337, e all’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135,in materia di spettacolo viaggiante e di parchi di divertimento, nonché alla legge 27 luglio1978, n. 392, per la tutela delle attività alberghiere, teatrali e cinematografiche. Nuovotesto C. 3428 Aprea (Parere alla VII Commissione) (Seguito dell’esame e conclusione –Parere favorevole con condizione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

ALLEGATO (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 87

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione dellanormativa delle politiche dell’Unione europea. C. 2854 e abb.-B, approvata dalla Camerae modificata dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e conclusione – Nullaosta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 86

Martedì 6 novembre 2012 — 176 — Indice Generale

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VII Cultura, scienza e istruzione

COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni per la celebrazione del centenario della nascita di Alberto Burri. C. 5397 Coscia . . . . 88

SEDE REFERENTE:

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla situazione della Societàitaliana degli autori ed editori. Doc. XXII, n. 32 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . 88

ALLEGATO (Emendamenti approvati) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 93

Disposizioni per l’organizzazione e il funzionamento del Museo nazionale dell’emigrazioneitaliana. Testo unificato C. 4698 Narducci e abbinate C. 521 Osvaldo Napoli e C. 660D’Antona (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 91

Valorizzazione del sistema dell’alta formazione e specializzazione artistica e musicale. C. 4822sen. Asciutti, approvata dal Senato, e abbinate C. 814 Angela Napoli e C. 3808 Carlucci(Seguito dell’esame e rinvio – Adozione del testo approvato dal Senato come testo base) . . . . . . 92

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92

VIII Ambiente, territorio e lavori pubblici

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e altre disposizioni in materialeambientale. C. 4240-B Lanzarin, approvata dalla Camera e modificata dal Senato e C. 5060Faenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 94

RISOLUZIONI:

7-00959 Viola e 7-00995 Lanzarin: Individuazione delle migliori soluzioni, sotto il profiloambientale, per la localizzazione del tracciato della linea AC/AV Venezia-Trieste (Seguitodella discussione congiunta e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00209) . . . . . 95

ALLEGATO (Testo unificato approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 102

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B approvata inun testo unificato dalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione)(Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 95

SEDE REFERENTE:

Reintegrazione delle competenze dei comuni della regione Campania in materia di gestionedel ciclo dei rifiuti solidi urbani. C. 4661 Iannuzzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

Principi fondamentali per il governo del territorio. C. 329 Mariani, C. 438 Lupi, C. 1794Mantini, C. 3379 Lupi, C. 3543 Morassut (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 99

COMITATO RISTRETTO:

Principi fondamentali per il governo del territorio. C. 329 Mariani, C. 438 Lupi, C. 1794Mantini, C. 3379 Lupi, C. 3543 Morassut . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101

Norme per lo sviluppo degli spazi verdi urbani. C. 3465-4290-B Governo, approvato dalSenato, modificato dalla Camera e nuovamente modificato dal Senato . . . . . . . . . . . . . . . . . . 101

IX Trasporti, poste e telecomunicazioni

SEDE REFERENTE:

Riforma della legislazione in materia portuale. C. 5453, approvato, in un testo unificato, dalSenato, e C. 2311 Meta (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 105

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina dell’avvocato Andrea Annunziata a presidente dell’Autorità portuale diSalerno. Nomina n. 160 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, econclusione – Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 108

Martedì 6 novembre 2012 — 177 — Indice Generale

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RISOLUZIONI:

7-01012 Desiderati: Ridefinizione del tracciato della linea ferroviaria AV/AC Brescia-Verona(Seguito della discussione e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 109

X Attivita produttive, commercio e turismo

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854/B e abbinate, approvato dalla Camerae modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . 111

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Comunicazione della Commissione europea sulla modernizzazione degli aiuti di Stato dell’UE.COM(2012)209 final (Seguito dell’esame, ai sensi dell’articolo 127, comma 1, del regolamento,e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

ALLEGATO 1 (Proposta di documento finale) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 116

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente l’individuazione per l’anno 2012 di una iniziativada realizzare con le disponibilità del fondo derivante dalle sanzioni amministrative irrogatedall’Autorità garante della concorrenza e del mercato da destinare a iniziative a vantaggiodei consumatori. Atto n. 509 (Esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento,e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114

ALLEGATO 2 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 118

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 115

XI Lavoro pubblico e privato

INTERROGAZIONI:

5-08116 Mattesini: Sul rischio di licenziamento di lavoratrici di una cooperativa con sede aCorbetta . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 119

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126

5-08121 Zucchi: Applicazione delle deroghe previdenziali per i soggetti « deboli » o espostiall’amianto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129

5-08172 Bellanova: Sull’esiguità dei fondi destinati alla regione Puglia per la cassaintegrazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 120

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130

RISOLUZIONI:

7-00635 Codurelli: Indennità di buonuscita dei dipendenti di Poste Italiane SpA (Seguito delladiscussione e conclusione – Approvazione della risoluzione n. 8-00208) . . . . . . . . . . . . . . . . . . 121

ALLEGATO 4 (Risoluzione approvata dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131

SEDE CONSULTIVA:

Delega al Governo per l’istituzione del Servizio nazionale militare di volontari per lamobilitazione e della riserva nazionale qualificata delle Forze armate. Testo unificato C.2861 Paglia e abb. (Parere alla IV Commissione) (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvatodalla Camera e modificato dal Senato (Parere alla XIV Commissione) (Esame e conclusione– Parere favorevole) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 123

COMITATO RISTRETTO:

Modifiche all’articolo 12 del decreto-legge n. 78 del 2010, convertito, con modificazioni, dallalegge n. 122 del 2010, in materia di ricongiunzione onerosa dei contributi previdenziali.C. 3693 Gnecchi, C. 5215 Santelli, C. 5219 Fedriga . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 125

Martedì 6 novembre 2012 — 178 — Indice Generale

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COMITATO RISTRETTO:

Disposizioni in materia di totalizzazione dei periodi assicurativi e di estensione del dirittoalla pensione supplementare. C. 3871 Gnecchi, C. 4260 Cazzola, C. 4384 Poli . . . . . . . . . . 125

XII Affari sociali

INTERROGAZIONI:

5-07108 Farina Coscioni: Decesso della sig.ra Elena Trepiccione di Caserta, già sottoposta aintervento chirurgico . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 134

ALLEGATO 1 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 140

5-07418 Bernardini: Reperibilità del farmaco per la cura della sifilide e diffusione dellamalattia in Italia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

ALLEGATO 2 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 141

5-07224 Mancuso: Importazione dei farmaci per la cura della polineuropatia cronicainfiammatoria demielinizzante (CIDP).

5-06048 Lenzi: Restrizioni nella accessibilità e reperibilità dei farmaci per la cura dellapolineuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP).

5-08352 Borghesi: Restrizioni nella accessibilità e reperibilità dei farmaci per la cura dellapolineuropatia cronica infiammatoria demielinizzante (CIDP) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 135

ALLEGATO 3 (Testo della risposta) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 143

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto ministeriale concernente l’approvazione delle nuove tabelle indicative dellepercentuali di invalidità per le menomazioni e le malattie invalidanti. Atto n. 507 (Seguitodell’esame, ai sensi dell’articolo 143, comma 4, del regolamento, e conclusione – Parerecontrario) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 136

ALLEGATO 4 (Proposta di parere del Relatore) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 145

ALLEGATO 5 (Parere approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 147

COMITATO RISTRETTO:

Istituzione e disciplina dell’indagine farmacogenetica. C. 4083 Laura Molteni.

Audizione informale di rappresentanti della Società italiana di microbiologia (SIM), dellaFederazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (FNOMCeO) edella Società italiana di Pediatria (SIP) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 139

XIII Agricoltura

SEDE REFERENTE:

Disposizioni in materia di agricoltura sociale. Testo unificato C. 3905 Nastri, C. 4088 Jannone,C. 4503 Di Giuseppe, C. 5099 Delfino e C. 5306 Fiorio (Seguito dell’esame e rinvio) . . . 149

ALLEGATO (Emendamenti) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 155

SEDE CONSULTIVA:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato,in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . 150

ATTI DEL GOVERNO:

Proposta di nomina del dottor Guido Tampieri a direttore dell’Agenzia per le erogazioni inagricoltura (AGEA). Nomina n. 159 (Esame e rinvio). . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 152

COMITATO RISTRETTO:

Norme per la valorizzazione dei prodotti alimentari provenienti da filiera corta a chilometrozero e di qualità. C. 1481 Realacci, C. 2876 De Girolamo, C. 3022 Cosenza, C. 4544 Dima,C. 5112 Delfino e C. 5237 Fogliato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

Martedì 6 novembre 2012 — 179 — Indice Generale

Page 180: BOLLETTINO DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI … · la V Commissione, esprime, anche a nome del relatore della I Commissione, parere contrario sui subemendamenti Bitonci 0.8.900.3,

Disposizioni in materia di raccolta, coltivazione e commercio dei tartufi. C. 1823 Carlucci,C. 2132 Fiorio, C. 5095 Di Giuseppe e C. 5191 Faenzi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

Rilancio del comparto ippico per la tutela delle razze equine. C. 5133 Brandolini, C. 5182Marinello, C. 5196 Faenzi, C. 5262 Delfino, e C. 5304 Callegari . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 154

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

ERRATA CORRIGE . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 154

XIV Politiche dell’Unione europea

ATTI DELL’UNIONE EUROPEA:

Proposta di regolamento del Consiglio che attribuisce alla BCE compiti specifici in merito allepolitiche in materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi. COM(2012)511 final.

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica delregolamento (UE) n. 1093/2010 che istituisce l’Autorità europea di vigilanza (Autoritàbancaria europea) per quanto riguarda l’interazione di detto regolamento con il regola-mento che attribuisce alla Banca centrale europea compiti specifici in merito alle politichein materia di vigilanza prudenziale degli enti creditizi. COM(2012)512 final (Ai fini dellaverifica della conformità al principio di sussidiarietà) (Seguito dell’esame congiunto econclusione – Valutazione di conformità) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 156

ALLEGATO (Documento approvato dalla Commissione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 167

SEDE REFERENTE:

Norme generali sulla partecipazione dell’Italia alla formazione e all’attuazione della nor-mativa e delle politiche dell’Unione europea. C. 2854-2862-2888-3055-3866-B, approvato,in un testo unificato, dalla Camera e modificato dal Senato (Esame e rinvio) . . . . . . . . . . 157

COMMISSIONE PARLAMENTARE PER L’ATTUAZIONE DEL FEDERALISMOFISCALE

ATTI DEL GOVERNO:

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante adozione della notametodologica e del fabbisogno standard relativi, per i comuni, alle funzioni di polizia localee, per le province, alle funzioni nel campo dello sviluppo economico – servizi del mercatodel lavoro. Atto n. 508 (Seguito dell’esame e rinvio) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 170

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 171

COMITATO PARLAMENTARE DI CONTROLLO SULL’ATTUAZIONE DELL’AC-CORDO DI SCHENGEN, DI VIGILANZA SULL’ATTIVITA DI EUROPOL, DICONTROLLO E VIGILANZA IN MATERIA DI IMMIGRAZIONE

INDAGINE CONOSCITIVA:

Sul diritto di asilo, immigrazione ed integrazione in Europa.

Audizione del Capo dell’Ufficio operazioni aeronavali della Guardia di Finanza, Col. t.ST.Michele Dell’Agli (Svolgimento e conclusione) . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 172

UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI . . . . . . . . . . . 172

COMMISSIONE PARLAMENTARE DI INCHIESTA SULLE ATTIVITA ILLECITECONNESSE AL CICLO DEI RIFIUTI

AVVERTENZA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 173

Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

Martedì 6 novembre 2012 — 180 — Indice Generale

€ 9,80 *16SMC0007390**16SMC0007390*