Bollettino 88

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Semestrale d’informazione e cultura valtortiana c/o CEV – Viale Piscicelli 89-91 03036 Isola del Liri (FR) Italia Luglio-Dicembre 2014 (n.2/2014) 88 Si pubblica dal 1970. Redattore e direttore responsabile: Emilio Pisani. Autorizzazione del Tribunale di Cassino n. 374 del 18/11/1970. Spedizione in abbonamento postale 70%, filiale di Frosinone. Fotocomposto e stampato in proprio. Fede e Ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso . Con queste parole Giovanni Paolo II, il 15 settembre 1998, apre la sua enciclica Fides et Ratio, auspicando che ragione e fede entrino in un sempre più profondo e proficuo dialogo, permettendo così all’uomo di “volare” sempre più in alto nella conoscenza di Dio. È indubbio che c’è distinzione tra conoscenza razionale e conoscenza rivelata. Ma se hanno un’origine comune, cioè divina, poiché Dio non può contraddirsi ed è fedele a se stesso, le due conoscenze devono necessariamente poter dialogare tra loro. Se questa è la vera sfida conoscitiva di questo terzo millennio di storia cristiana appena iniziato, che passa attraverso la costruzione di un sempre più profondo dialogo tra fede e ragione, allora lo studio del dott. Liberato De Caro — che vede la luce con il libro I cieli raccontano — può essere considerato quale valido esempio di come tale dialogo possa essere imbastito e costruito, di come tale sfida possa essere affrontata e vinta. Infatti, l’aver dimostrato, così come ha fatto l’autore nelle pagine del suo libro, che attraverso l’utilizzo di dati astronomici e l’analisi di informazioni riportate nelle visioni dei mistici, e celate allo loro stessa consapevolezza, è possibile ricostruire un quadro cronologico degli avvenimenti della vita di Gesù e Maria assolutamente coerente e storicamente plausibile, altro non è che una prova che le due conoscenze scaturenti da fede e ragione, cioè la conoscenza mistica e quella razionale, possano tra loro dialogare, lavorare in sinergia, permettendo all’uomo di esplorare sempre più a fondo il mistero di Dio. Alla luce di queste riflessioni, l’originalità dei risultati presentati in questo studio può essere riassunta nell’aver cercato un proficuo dialogo tra più scienze — Astronomia, Storia e Teologia —, tra due conoscenze, razionale e mistica, in estrema sintesi: tra ragione e fede. Proprio l’aver posto in sinergia le due conoscenze, quella mistica e quella razionale, ha inequivocabilmente mostrato che i veggenti, pur essendo privi di qualsiasi carisma di infallibilità, abbiano veicolato nelle loro visioni riguardanti la vita di Gesù e Maria, a loro insaputa ed attraverso l’azione di grazia divina, preziose informazioni storiche e teologiche, che nulla aggiungono alla Sacra Scrittura ma che tanto potrebbero aiutare alla sua comprensione. Dalla prefazione del teologo Nicola Bux al libro I cieli raccontano di Liberato De Caro. I CIELI RACCONTANO Indagine storica su Gesù nell’opera di Maria Valtorta attraverso l’Astronomia Liberato De Caro

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semestrale d'informazione valtortiana giugno-dicembre 2014

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Semestrale d’informazione e cultura valtortianac/o CEV – Viale Piscicelli 89-91

03036 Isola del Liri (fr) Italia

Luglio-Dicembre 2014 (n.2/2014)

88Si pubblica dal 1970. Redattore e direttore responsabile: Emilio Pisani.

Autorizzazione del Tribunale di Cassino n. 374 del 18/11/1970. Spedizione in abbonamento postale 70%, filiale di Frosinone.

Fotocomposto e stampato in proprio.

“Fede e Ragione sono come le due ali con le quali lo spirito umano s’innalza verso la contemplazione della verità. È Dio ad aver posto nel cuore dell’uomo il desiderio di conoscere la verità e, in definitiva, di conoscere Lui perché, conoscendolo e amandolo, possa giungere anche alla piena verità su se stesso”.

Con queste parole Giovanni Paolo II, il 15 settembre 1998, apre la sua enciclica Fides et Ratio, auspicando che ragione e fede entrino in un sempre più profondo e proficuo dialogo, permettendo così all’uomo di “volare” sempre più in alto nella conoscenza di Dio. È indubbio che c’è distinzione tra conoscenza razionale e conoscenza rivelata. Ma se hanno un’origine comune, cioè divina, poiché Dio non può contraddirsi ed è fedele a se stesso, le due conoscenze devono necessariamente poter dialogare tra loro.

Se questa è la vera sfida conoscitiva di questo terzo millennio di storia cristiana appena iniziato, che passa attraverso la costruzione di un sempre più profondo dialogo tra fede e ragione, allora lo studio del dott. Liberato De Caro — che vede la luce con il libro I cieli raccontano — può essere considerato quale valido esempio di come tale dialogo possa essere imbastito e costruito, di come tale sfida possa essere affrontata e vinta. Infatti, l’aver dimostrato, così come ha fatto l’autore nelle pagine del suo libro, che attraverso l’utilizzo di dati astronomici e l’analisi di informazioni riportate nelle visioni dei mistici, e celate allo loro stessa consapevolezza, è possibile ricostruire un quadro cronologico degli avvenimenti della vita di Gesù e Maria assolutamente coerente e storicamente plausibile, altro non è che una prova che le due conoscenze scaturenti da fede e ragione, cioè la conoscenza mistica e quella razionale, possano tra loro dialogare, lavorare in sinergia, permettendo all’uomo di esplorare sempre più a fondo il mistero di Dio.

Alla luce di queste riflessioni, l’originalità dei risultati presentati in questo studio può essere riassunta nell’aver cercato un proficuo dialogo tra più scienze — Astronomia, Storia e Teologia —, tra due conoscenze, razionale e mistica, in estrema sintesi: tra ragione e fede.

Proprio l’aver posto in sinergia le due conoscenze, quella mistica e quella razionale, ha inequivocabilmente mostrato che i veggenti, pur essendo privi di qualsiasi carisma di infallibilità, abbiano veicolato nelle loro visioni riguardanti la vita di Gesù e Maria, a loro insaputa ed attraverso l’azione di grazia divina, preziose informazioni storiche e teologiche, che nulla aggiungono alla Sacra Scrittura ma che tanto potrebbero aiutare alla sua comprensione.

Dalla prefazione del teologo Nicola Bux al libro I cieli raccontano di Liberato De Caro.

I CIELIRACCONTANOIndagine storica su Gesùnell’opera di Maria Valtorta attraverso l’Astronomia

Liberato De Caro

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Sono 13.193 le pagine che Maria Valtorta scris-se di suo pugno con penna stilografica, di getto, riempendo 122 quaderni. Si tratta dei testi che il lettore trova riprodotti a stampa, con la massi-ma fedeltà, nei dieci volumi dell’opera L’Evangelo come mi è stato rivelato, nel volume del Libro di Azaria, in quello delle Lezioni sull’Epistola di Pao-lo ai Romani e nei tre volumi intitolati I quaderni, che raccolgono gli altri scritti valtortiani dal 1943 al 1950 (esclusa l’Autobiografia, scritta nel 1943 prima di ogni altra opera).

I manoscritti originali valtortiani sono il patri-monio più prezioso della “Fondazione Maria Val-torta Cev onlus”, che deve preservarli dall’usura del tempo. Il progetto di renderli inalterabili attra-verso la loro riproduzione elettronica e consultabi-li in archivio elettronico era considerato primario

su ogni altro, ma tardava ad essere realizzato per l’alto costo dell’operazione e per la delicatezza del lavoro, da eseguirsi nella nostra sede, non volendo noi affidare i quaderni autografi a strutture esterne.

Un amico autorevole ci ha presentato i giovani della Cooperativa Sophia di Roma, con i quali ab-biamo immediatamente concluso un accordo pur non disponendo ancora di una adeguata copertura finanziaria. La percezione di essere con loro in sin-tonia umana e spirituale e la prova delle loro ca-pacità tecniche hanno fatto superare ogni possibile ostacolo. Essi si sono trasferiti presso di noi con le loro attrezzature e, in una ventina di giorni, hanno eseguito il lavoro con la nostra collaborazione.

I quaderni autografi, diversi tra loro per formato, numero di pagine e confezione, erano già descritti in un catalogo-inventario da noi pubblicato quattro

L’Elettronicasalva i manoscrittidi Maria Valtorta

La Società Cooperativa Sophia, che ha eseguito il delicato lavoro dell’elaborazione elettronica dei quaderni autografi di Maria Valtorta, è nata sulla scommessa di quattro giovani, maturata nel corso di un cammino spirituale, di poter contare sui propri talenti. Di età compresa tra i 27 e i 30 anni, ciascuno con una laurea, sono tre italiani (Marco Ruopoli, Caterina Amodio, Matteo Ferretti) e un rifugiato politico della Mauritania (Mor Amar).Il loro programma dichiarato è fatto di: umiltà per capire che c’è sempre bisogno di imparare; pazienza perché le cose non vanno mai come le si pianifica; freddezza per cambiare strategia; lucidità per riconoscere proposte manipolatorie; fegato per respingere proposte adulatorie; prontezza per rispondere alle richieste mutevoli; determinazione per procacciarsi lavoro; fermezza per farsi pagare; entusiasmo per affrontare il nuovo; coraggio per lasciarsi avvolgere dalle belle sorprese; corresponsabilità per non far vincere le paure; amore per accogliere la debolezza dell’altro e camminare insieme; fiducia per costruire quello che si ha nel cuore.

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anni fa, che è servito da guida per esaminarli sin-golarmente nelle loro caratteristiche prima di sot-toporli, sfogliandone con delicatezza le pagine, ad uno scanner planetario a luce fredda e con piano basculante. Le immagini, catalogate e memorizzate su supporti magnetici, successivamente elaborate, producono tre tipologie di files, da memorizzare a loro volta su supporti magnetici in duplice copia.

La riproduzione elettronica, così ottenuta, fis-sa per sempre lo stato attuale di conservazione dei preziosi manoscritti, che in seguito sarà possibi-le esaminare e leggere in formato elettronico. Non essendo più necessario consultare direttamente i quaderni autografi per controlli e verifiche, questi potranno essere riposti in uno speciale armadio-libreria ad atmosfera modificata e controllata, che limiterà al massimo l’invecchiamento e il deteriora-mento della carta e dell’inchiostro.

Il libero contributo dei lettori a sostegno dei pro-getti della nostra Fondazione, che persegue scopi non lucrativi, potrà permettere sia di acquistare lo speciale armadio-libreria, per la conservazione dei manoscritti originali, sia di disporre dell’attrezzatu-ra per eseguire in proprio l’acquisizione elettronica di ogni altro gruppo di manoscritti valtortiani, ini-ziando dall’Autobiografia e dalle Lettere per finire con gli scritti minori, pubblicati nella raccolta del volume intitolato Quadernetti.

È nostra intenzione, inoltre, digitalizzare tutti i documenti, le foto, il materiale cartaceo e gli oggetti appartenuti a Maria Valtorta e conservati nel nostro archivio.

La Fondazione a cui sono stati conferiti i manoscritti di Maria Valtorta, con il dovere di custodirli e valorizzarli per il bene comune, si presenta con il seguente logotipo:

e si contraddistingue come “organizzazione non lucrativa di utilità sociale” (onlus). Come tale, essa può e deve chiedere contributi per attuare i progetti che rispondono agli scopi, non lucrativi, dichiarati nel proprio Statuto.Le offerte in denaro, deducibili dal reddito con la causale “erogazione a favore di una Onlus”, si possono effettuare nei modi seguenti:

- versamento sul conto corrente postale n.0 0 0 0 0 5 0 9 8 2 4 4

- bonifico bancario con il codice IBAN:IT 08 Q 07601-14800-000005098244

Di ogni progetto si darà conto sul sito della Fondazione: www.fmvc.it

Agli oblatori che ci comunicano il loro nome e cognome con l’in-dirizzo postale sarà spedita in omaggio la pregevole pubblica-zione - che è fuori commercio - degli Atti del Convegno celebra-to in occasione del Cinquantenario della morte di Maria Valtorta.

La nuova pubblicazione “I cieli raccontano” e i libri segnalati nella pagina seguente come fonti bibliografiche

possono essere richiesti al

CENTRO EDITORIALE VALTORTIANO03036 ISOLA DEL LIRI (FR)

tel. 0776.807032 – fax [email protected] – www.mariavaltorta.com

Per ogni invio di libri, di qualsiasi quantitativo e importo, è richiesto il contributo fisso di euro 4,00 per le spese di spedizione.

Liberato De Caro

I CIELIRACCONTANOIndagine storica su Gesùnell’opera di Maria Valtorta attraverso l’Astronomia

L’analisi astronomica delle visioni di Maria Valtorta sulla vita di Gesù, resa possibile grazie alla presenza di informazioni riguardanti i principali astri del cielo, ha permesso di effettuare una vera e propria indagine storica, permettendo di associare delle date precise agli avvenimenti narrati. La determinazione delle date di nascita, di morte e dei principali avvenimenti della vita di Gesù e Maria, in tal modo ottenute, ha permesso di evidenziare un’inaspettata e sorprendente concordanza con la cronologia derivabile da analoghe visioni della Beata Anna Caterina Emmerick.

Liberato De Caro, fisico e ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche presso l’Istituto di Cristallografia, è autore di un centinaio di lavori scientifici pubblicati su riviste internazionali. In cammino verso il Diaconato Permanente, ha effettuato gli studi teologici pre-visti presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose Odegitria e l’Oasi San Martino della Diocesi di Bari-Bitonto.

Ho letto con estremo interesse lo studio del dottor De Caro e ritengo che sia ricchissimo di spunti per chiunque voglia approfondire le questioni relative all ’Opera valtortiana e alla storicità dei Vangeli.

Antonio Socci

I CIELIRACCONTANOIndagine storica su Gesùnell’opera di Maria Valtorta attraverso l’Astronomia

Liberato De Caro

ISBN: 978-88-7987-212-6Pagine: 404Formato: 15,5 x 22 cmPrezzo: euro 22,00

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L’Istituto Internazionale di ricerca sul Volto di Cristo ha indetto il suo 18° Congresso Internazionale, che si tiene a Roma, presso la Pontificia Università Urbaniana, nei giorni 27 e 28 settembre 2014. Il tema proposto per le lezioni è: “Il Volto di Cristo nelle opere di misericordia”.

Il card. Fiorenzo Angelini, fondatore e presidente dell’Istituto, ha illustrato il tema affermando che con esso “si intende richiamare l’attenzione su alcuni degli innumerevoli modi nei quali si può individuare il Volto di Cristo nell’uomo e nelle opere che egli compie a servizio della vita; offrire indicazioni e strumenti di speranza al mondo di oggi, che ha bisogno di araldi e testimoni del Vangelo della misericordia. La fonte di ispirazione di questo tema – prosegue il cardinale – è il Magistero della Chiesa e la Sacra Scrittura, in modo particolare l’esempio di Gesù nel Vangelo, di cui è scritto che ha compiuto il suo intero itinerario sulla terra ‘facendo del bene a tutti’, dedicando una speciale e costante attenzione ai più piccoli, ai più poveri”.

Il Congresso si apre alle ore 9 di sabato 27 settembre con il saluto dello stesso card. Angelini e la Prolusione del card. Paolo Sardi, Patrono del Sovrano Militare Ordine di Malta. Prosegue nel corso della mattinata e nel pomeriggio con otto lezioni, tenute da Prelati e Docenti universitari.

Riprende domenica 28 settembre, alle ore 8,45, con la celebrazione eucaristica nell’aula del Congresso, cui seguono sei lezioni nella mattinata e quattro nel pomeriggio. Per le ore 16,30 è prevista la lezione sul tema: “Il Volto Pasquale di Cristo. Il resoconto contemplativo di Maria Valtorta”, affidata a P. Luigi M. De Candido osm., professore di Mariologia.

Come riferimento bibliografico segnaliamo la nostra pubblicazione: Valtorta and Ferri, album di illustrazioni con testo e didascalie in sei lingue. 336 pagine, euro 32,00.

La determinazione delle date di nascita, di morte e dei principali avvenimenti della vita di Gesù e di Maria, ottenuta dall’analisi astronomica delle visioni di Maria Valtorta, ha evidenziato una concordanza con la cronologia derivabile da analoghe visioni di Anna Caterina Emmerich. Lo afferma Liberato De Caro, autore del libro I cieli raccontano, che abbiamo avuto il piacere di pubblicare. Eppure le vicende umane e le esperienze spirituali della Valtorta e della Emmerich sono state molto diverse tra loro. Particolarmente marcata, poi, è la diversità del modo con cui le loro opere sono state prodotte.

La tedesca Anna Caterina Emmerich (1774-1824), illetterata, raccontava le visioni di cui era favorita al poeta Clemens Brentano, il quale le scriveva secondo il proprio gusto di letterato, che non rispecchiava la fedeltà assoluta al racconto della mistica, tanto da non potersi stabilire quali fossero le parti da attribuire a lei con certezza. Lo dichiarò esplicitamente nel 2004, quando la Emmerich fu proclamata Beata, il card. José Saraiva Martins, prefetto della

Congregazione delle cause dei santi, lasciando intendere che si diventa beati e santi non per aver ricevuto delle rivelazioni ma per aver praticato le virtù cristiane in grado eroico.

L’italiana Maria Valtorta (1897-1961), dotata di notevole capacità di scrittrice, scrisse tutto di suo pugno sebbene fosse inferma, rendendosi personalmente responsabile della veridicità di tutto quanto lei riferiva per averlo visto e udito. Nel 1949, quando aveva finito di scrivere la sua opera, ella ricevette da una pia persona il libro delle visioni della Emmerich sulla Passione di Gesù e volle leggerlo, rimanendone sconcertata per le gravi inesattezze, che annotò a matita sul margine e in calce alle pagine. Il Signore la rassicurò dicendole che la Emmerich “era vera veggente illuminata da Dio, ma gli uomini alterarono la verità delle sue visioni sciupando tutto”. E per lei ci furono un riconoscimento e un monito: “Tu fosti fedele nello scrivere. Siano fedeli gli altri nel lasciare intatti gli scritti tuoi”.

Il libro della Emmerich, appartenuto alla Valtorta, noi lo abbiamo pubblicato ristampandolo anastaticamente con le postille autografe e con il “dettato” di Gesù. Titolo: La Passione di Gesù dalle visioni di A. C. Emmerich con postille di M. Valtorta. Pagine 672, euro 23,00.

Il giornalista e scrittore Stefano Lorenzetto ha intervistato Emilio Pisani per “il Giornale” di Milano. L’intervista è stata pubblicata sul numero del 24 agosto 2014 nella rubrica domenicale “tipi italiani”. Può essere consultata al seguente indirizzo:www.stefanolorenzetto.it/pagine/interviste/Pisani%20Emilio.pdfIl caso ha voluto che l’intervista, nella sede del Centro

Editoriale Valtortiano in Isola del Liri, avvenisse mentre in una stanza attigua i giovani della Cooperativa Sophia erano intenti al lavoro di digitalizzazione dei manoscritti valtortiani. Il giornalista, invitato infine a conoscerli, ha avuto l’opportunità, mai concessa ad alcuno, di vedere i quaderni autografi di Maria Valtorta, come egli stesso ha voluto riferire nel testo dell’intervista, dando una testimonianza che abbiamo apprezzato per la sua correttezza ma che sentivamo di dover giustificare.

Altrettanto corretto, perché completato con particolari tali da evitare equivoci, è stato il suo riferimento ad un manoscritto che fu bruciato. Desideriamo soltanto ricordare che la storia completa del manoscritto bruciato si trova sull’ultima pagina della seconda edizione, che è dell’anno 2012, di Quadernetti (volume di 260 pagine, euro 18,00)

A partire dal prossimo numero, il Bollettino Valtortiano sarà inviato via e-mail a coloro di cui abbiamo già l’indirizzo di posta elettronica. Tutti gli altri continueranno a riceverlo per posta ordinaria in formato cartaceo, ma sono pregati di segnalarci se sono in condizione di riceverlo in formato elettronico. Per maggiori informazioni si può telefonare al numero 0776.807032.

BOLLETTINO ELETTRONICO

IL CRISTO DELLA VALTORTA

IL MANOSCRITTO BRUCIATO

VALTORTA-EMMERICH