BNL Focus #27

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27 22 luglio 2013 Direttore responsabile: Giovanni Ajassa tel. 0647028414 [email protected] Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas Via Vittorio Veneto 119 00187 Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 159/2002 del 9/4/2002 Le opinioni espresse non impegnano la responsabilità della banca. Nel 2012 la raccolta premi dei primi 15 paesi dell’Unione europea è cresciuta dell’1,4%, a fronte di un calo del 3,2% nell’anno precedente; l’ammontare è stato pari a 971 miliardi di euro. A fronte di un buon tasso di sviluppo nel Regno Unito e in Germania si è registrato un arretramento in Olanda, Italia e Francia. Il settore assicurativo italiano è al quarto posto in Europa e al settimo nel mondo per raccolta premi e detiene una quota di mercato pari al 3,1%. Nel 2012 la raccolta premi delle imprese di assicurazione italiane è ammontata a 108 mld di euro in flessione del 4,6% rispetto all’anno precedente. A questo risultato ha contribuito una dinamica negativa sia nel comparto vita (-5,5%) sia in quello danni (-2,8%). In Italia, nonostante il protrarsi della fase recessiva, nel 2013 la raccolta premi complessiva potrebbe tornare a crescere dopo due anni consecutivi di calo. Secondo alcune previsioni nel 2013 i premi nel settore vita potrebbero aumentare del 15%. Il mercato assicurativo internazionale nel 2012 (quote % del mercato mondiale) Stati Uniti 27,5% Giappone 14,2% Regno Unito 6,7% Cina 5,3% Francia 5,3% Germania 5,0% Italia 3,1% Altro 36,0% Premi totali 4.612 mld Usd Fonte: Sigma - Swiss Re

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27 22 luglio

2013

Direttore responsabile: Giovanni Ajassa tel. 0647028414 [email protected]

Banca Nazionale del Lavoro Gruppo BNP Paribas Via Vittorio Veneto 119 00187 Roma Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 159/2002 del 9/4/2002 Le opinioni espresse non impegnano la responsabilità della banca.

Nel 2012 la raccolta premi dei primi 15 paesi dell’Unione europea è cresciuta dell’1,4%, a fronte di un calo del 3,2% nell’anno precedente; l’ammontare è stato pari a 971 miliardi di euro. A fronte di un buon tasso di sviluppo nel Regno Unito e in Germania si è registrato un arretramento in Olanda, Italia e Francia.

Il settore assicurativo italiano è al quarto posto in Europa e al settimo nel mondo per raccolta premi e detiene una quota di mercato pari al 3,1%. Nel 2012 la raccolta premi delle imprese di assicurazione italiane è ammontata a 108 mld di euro in flessione del 4,6% rispetto all’anno precedente. A questo risultato ha contribuito una dinamica negativa sia nel comparto vita (-5,5%) sia in quello danni (-2,8%).

In Italia, nonostante il protrarsi della fase recessiva, nel 2013 la raccolta premi complessiva potrebbe tornare a crescere dopo due anni consecutivi di calo. Secondo alcune previsioni nel 2013 i premi nel settore vita potrebbero aumentare del 15%.

Il mercato assicurativo internazionale nel 2012

(quote % del mercato mondiale)

Stati Uniti27,5%

Giappone 14,2%

RegnoUnito 6,7% Cina

5,3%

Francia5,3%

Germania5,0%

Italia 3,1%

Altro 36,0%

Premi totali 4.612

mld Usd

Fonte: Sigma - Swiss Re

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Il settore assicurativo italiano nel quadro internazionale S. Ambrosetti 06-47028055 – [email protected]

A livello globale l’industria assicurativa nel 2012 ha fatto registrare un incremento dei premi pari al 2,4%. Lo stock dei premi ha raggiunto i 4.600 mld di Usd, di cui 3.900 mld attribuibili ai paesi industrializzati e 700 mld ai mercati emergenti. Considerando il business totale (vita e non-vita) l’Europa con il 33% del totale è l’area che riunisce il maggior ammontare di premi, seguita dal Nord America con il 30% e dall’Asia con il 29%.

Nel 2012 la raccolta premi dei primi 15 paesi dell’Unione europea è cresciuta dell’1,4%, a fronte di un calo del 3,2% nell’anno precedente; l’ammontare è stato pari a 971 miliardi di euro. La dinamica del settore è apparsa diversificata nei vari paesi. A fronte di un buon tasso di sviluppo nel Regno Unito e in Germania si è registrato un arretramento in Olanda, Italia e Francia.

Il settore assicurativo italiano è al quarto posto in Europa e al settimo nel mondo per raccolta premi e detiene una quota di mercato pari al 3,1%. Nel 2012 la raccolta premi delle imprese di assicurazione italiane è ammontata a 108 mld di euro in flessione del 4,6% rispetto all’anno precedente. A questo risultato ha contribuito una dinamica negativa sia nel comparto vita (-5,5%) sia in quello danni (-2,8%).

In Italia, nonostante il protrarsi della fase recessiva, nel 2013 la raccolta premi complessiva potrebbe tornare a crescere dopo due anni consecutivi di calo. Secondo alcune previsioni nel 2013 i premi nel settore vita potrebbero aumentare del 15%. Ad alimentare la raccolta contribuirebbero sia una maggiore e diversificata offerta di prodotti tradizionali commercializzati tramite gli sportelli bancari, sia un recupero nella vendita di polizze di tipo linked che dovrebbero beneficiare di condizioni più distese dei mercati borsistici e finanziari. Il volume complessivo dei premi nel settore vita potrebbe superare gli 80 miliardi di euro con un aumento dell’incidenza della raccolta sul Pil dal 4,5% del 2012 al 5,1% nel 2013. Si attende invece il perdurare di una contrazione della raccolta premi danni (-3,5%). Nel 2013 la raccolta premi danni complessiva potrebbe attestarsi a circa 34 miliardi di euro, con un incidenza sul Pil (2,3%) analoga a quella del 2012.

Il mercato assicurativo globale

A livello globale l’industria assicurativa nel 2012 ha fatto registrare un incremento dei premi pari al 2,4%. Lo stock dei premi ha raggiunto i 4.600 mld di Usd, di cui 3.900 mld attribuibili ai paesi industrializzati e 700 mld ai mercati emergenti. Il volume dei premi è aumentato in modo più accentuato nelle economie emergenti (+6,8%) rispetto ai paesi avanzati (+1,7%).

Il comparto vita, con un peso sul totale dei premi pari al 57%, ha registrato un incremento rispetto al 2011 del 2,3% raggiungendo i 2.600 mld di Usd. Pur in recupero rispetto al -3,3% dell’anno precedente il tasso di crescita risulta ancora al di sotto dei livelli pre-crisi. I premi hanno evidenziato una buona dinamica di sviluppo nei paesi emergenti (+4,9%) recuperando dopo la flessione del 2011 legata all’introduzione di una nuova regolamentazione sulla distribuzione dei prodotti assicurativi in Cina ed India. Nelle economie avanzate la crescita è risultata meno accentuata (+1,8%). A fronte di una positiva dinamica negli Stati Uniti e nelle economie asiatiche avanzate, si è registrato un calo nelle grandi economie europee, specie Francia (-9,6%), Italia (-5,5%) e Regno Unito (-3%).

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I business diversi da quello vita hanno registrato un incremento del 2,6% arrivando a 1.990 mld di Usd. Nei mercati emergenti i volumi dei premi sono aumentati nel 2012 dell’8,6%, grazie a una domanda sostenuta in Cina, Russia ed India, un valore di poco superiore a quello dell’anno precedente ma inferiore rispetto ai livelli pre-crisi. Nelle economie avanzate il tasso di crescita è stato positivo (+1,5%) per il quarto anno consecutivo dopo la flessione del 2008.

Il mercato assicurativo internazionale nel 2012

(quote % del mercato mondiale)

Stati Uniti27,5%

Giappone 14,2%

RegnoUnito 6,7% Cina

5,3%

Francia5,3%

Germania5,0%

Italia 3,1%

Altro 36,0%

Premi totali 4.612

mld Usd

Fonte: Sigma - Swiss Re

Considerando il business totale (vita e non-vita) l’Europa con il 33% del totale è l’area che riunisce il maggior ammontare di premi, seguita dal Nord America (Stati Uniti e Canada) con il 30% e dall’Asia con il 29%. Nel complesso circa l’84% dei premi è riferibile alle economie avanzate, il 16% a quelle emergenti. Il primo paese al mondo sono gli Stati Uniti (27,5%), seguiti dal Giappone e dal Regno Unito (6,7%).

Una crescita moderata nell’Unione europea

Nel 2012 la raccolta premi totale dei primi 15 paesi dell’Unione europea è cresciuta dell’1,4%, a fronte di un calo del 3,2% nell’anno precedente. L’ammontare dei premi complessivi (vita e danni) è stato pari a 971 miliardi di euro.

La dinamica del settore nell’area Ue-15 è apparsa piuttosto diversificata. Tra i principali paesi dell’Unione a fronte di un buon tasso di sviluppo nel Regno Unito (+15,2%), in Finlandia (+9,9%) e in Germania (+4,2%), si è registrato un arretramento significativo in Olanda (-5,7%), Italia (-4,6%) e Francia (-4,1%).

Per quanto riguarda il settore vita, nel 2012 i premi sono stati pari a 577 mld di euro, in aumento dell’1,3% rispetto al 2011 anno in cui si è registrato un calo del 7%. Nel comparto danni i premi sono aumentati dell’1,4% (a fronte del 3,1% relativo al 2011) per un ammontare complessivo di 394 mld di euro. Positiva la dinamica nel Regno Unito (+9%), in Spagna (+4,4%), Francia (+3,8%) e Germania (+3,4%).

L’indice di penetrazione assicurativa, dato dal rapporto tra il valore dei premi e il Pil, a livello mondiale ammonta al 6,5%, un valore in calo rispetto al 7,7% del 2008. L’indice relativo al comparto vita è pari al 3,7% a fronte del 2,8% relativo agli altri business.

Nel triennio 2010-2012 l’indice di penetrazione relativo al comparto vita è risultato in graduale peggioramento in Francia, Italia, Olanda e Spagna, mentre mostra moderati

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segnali di ripresa in Germania e Regno Unito. In Italia i premi del comparto vita ammontavano a fine 2012 al 4,5% del Pil, un valore inferiore rispetto al 5,8% del 2010, ma comunque superiore al valore medio europeo (3,9%).

Ue-15: premi assicurativi totali

(mln di euro; var % a/a; 2012)

243.720

182.202

181.739

105.120

70.871

57.401

31.245

25.469

23.017

16.261

10.741

10.603

7.342

4.201

1.641

15,2%

-4,1%

4,2%

-4,6%

-5,7%

-3,6%

-3,9%

-11,9%

6,3%

-1,2%

-5,2%

-10,0%

9,9%

-14,0%

-22,2%

Regno Unito

Francia

Germania

Italia

Olanda

Spagna

Belgio

Svezia

Danimarca

Austria

Portogallo

Irlanda

Finlandia

Grecia

Lussemburgo

Premi in mln di euro Var% 2012/2011

Fonte: Ania, Insurance Europe

Diversa invece la situazione nel ramo danni nel quale l’Italia continua a essere tra i grandi paesi europei quello con il più basso rapporto tra premi e Pil. Nel triennio 2010-2012 l’indice italiano è rimasto invariato al 2,3%, mantenendo un divario significativo con gli altri paesi. La Spagna e il Regno Unito presentano un valore pari al 2,8%, la Germania al 3,6% e la Francia al 3,3%. Considerando il ramo danni al netto del settore auto, il ritardo dell’Italia rispetto agli altri paesi europei risulta ancora più evidente. Nel 2012 l’indice di penetrazione al netto dell’auto è rimasto stabile all’1% per l’Italia, mentre è stato pari al 2% per il Belgio e per la Spagna, al 2,4% per la Francia e a oltre il 2,5% per Germania e Regno Unito.

Il settore assicurativo italiano

Il settore assicurativo italiano è al quarto posto in Europa e al settimo nel mondo per raccolta premi, e detiene una quota di mercato pari al 3,1%. L’Italia, nel 2012, registra un’incidenza dei premi (danni e vita) sul Pil pari al 6,8%, in lieve diminuzione rispetto al 2011 (7,0%) per effetto di un calo della raccolta nel comparto vita. A presentare una maggior incidenza di premi assicurativi totali rispetto al Pil sono: Regno Unito (12,9%), Giappone (11%), Francia (8,9%) e Germania (6,9%)

A fine 2012 risultavano operanti in Italia 235 imprese di assicurazione (135 aventi sede sul territorio nazionale e 100 rappresentanze di imprese estere). Di queste 131 operano solo nel settore danni, 72 esclusivamente nel comparto vita e 25 in ambedue i rami. Si calcola che siano impiegate nel settore assicurativo circa 300 mila persone (di cui 42.500 dipendenti del settore) includendo anche gli addetti alle reti di vendita e alla distribuzione dei prodotti.

Le incertezze che hanno caratterizzato l’economia europea e l’andamento dei mercati finanziari hanno condizionato anche i risultati dell’industria assicurativa nel 2012. In particolare la raccolta dei rami vita ha continuato ad indebolirsi, per gli stessi fattori che hanno inciso in modo negativo sulla raccolta del 2011: ridotta capacità di risparmio

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delle famiglie e tassi di rendimento garantiti molto bassi, poco concorrenziali rispetto ad altri prodotti. Nel 2012 il flusso netto di investimenti finanziari effettuati dalle famiglie è stato pari a quasi 16 miliardi di euro, oltre il 50% in meno rispetto all’anno precedente (36 mld di euro ), si tratta del volume più basso dal 1995.

Italia: premi raccolti nei settori vita e danni

(mld di euro; 2012)

65,6

73,4

69,4

61,4

54,6

81,1

90,1

73,9

69,7

35,4

36,3

37,2

37,7

37,4

36,7

35,6

36,4

35,4

35

35,5

36

36,5

37

37,5

38

38,5

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39,5

40

50

55

60

65

70

75

80

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90

95

100

2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Vita (sc.sin) Danni (sc. ds.)

Fonte: Ania

Nel settore assicurativo il calo più accentuato si è registrato nella prima parte dell’anno, mentre a partire dal quarto trimestre, anche a fronte delle misure prese dalla Bce, il miglioramento del clima di fiducia ha contribuito a un netto recupero della raccolta premi.

Nel 2012 la raccolta premi delle imprese di assicurazione italiane è stata pari a 108 mld di euro in flessione del 4,6% rispetto all’anno precedente (-11,9% nel 2011). A questo risultato ha contribuito una dinamica negativa sia del comparto vita sia di quello danni.

Nel ramo vita la raccolta premi ha registrato una flessione del 5,5%, che fa seguito al -17,7% registrato nel 2011. Complessivamente l’ammontare dei premi è stato di 69,7 mld di euro, pari a circa i due terzi della raccolta assicurativa totale.

Sulla raccolta vita ha inciso una forte volatilità del canale bancario. Nella prima metà dell’anno l’offerta di prodotti vita da parte degli sportelli ha registrato valori piuttosto contenuti. Le esigenze di liquidità delle banche hanno portato in molti casi a una maggior collocazione di obbligazioni bancarie e conti di deposito a scapito dei prodotti assicurativi. Nella seconda parte del 2012 gli interventi della Bce a sostegno della liquidità e del mercato secondario dei titoli di stato hanno creato condizioni più distese che hanno portato a una ripresa nel collocamento di prodotti assicurativi vita tramite gli sportelli bancari.

Nel complesso la raccolta netta, data dalla differenza tra i premi e gli oneri relativi ai sinistri, nel 2012 è stata negativa (-5.3 mld di euro) a fronte di una saldo quasi invariato nel 2011 (-102 milioni). A fine 2012, dopo oltre due anni di rallentamento, si sono registrati i primi segni di ripresa della raccolta, rimasta positiva anche nei primi mesi dell’anno in corso.

Nel 2013, nonostante il protrarsi della fase recessiva, la raccolta premi complessiva potrebbe tornare a crescere dopo due anni consecutivi di calo per effetto di una buona dinamica del settore vita, mentre il comparto danni è atteso in ulteriore contrazione.

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A fine aprile 2013, la nuova produzione vita ammontava a 20,6 mld di euro, un valore superiore a quello relativo ai primi quattro mesi del 2012 (16,9 mld). L’aumento è stato determinato da una ripresa delle nuova produzione vita dei prodotti tradizionali, in aumento di oltre il 20%, e di quelli linked, per i quali l’incremento dei premi è stato superiore al 25% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.

Italia: premi raccolti/Pil nei settori vita e danni

(val. %)

5,14,7

4

3,5

5,3

5,8

4,74,5

2,5 2,5 2,4 2,4 2,4 2,3 2,3 2,3

0,0

1,0

2,0

3,0

4,0

5,0

6,0

7,0

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

Vita Danni

Fonte: Ania

Secondo le recenti previsioni dell’Ania nel 2013 i premi contabilizzati nel settore vita potrebbero aumentare del 15% per effetto sia di una maggiore e diversificata offerta di prodotti tradizionali commercializzati tramite gli sportelli bancari sia di un recupero nella vendita di polizze di tipo linked che dovrebbero beneficiare di condizioni dei mercati borsistici e finanziari migliori rispetto all’anno precedente. Il volume complessivo dei premi contabilizzati del settore vita potrebbe superare gli 80 miliardi di euro con un aumento dell’incidenza della raccolta sul Pil dal 4,5% del 2012 al 5,1% nel 2013.

Tra i diversi segmenti i premi relativi ai prodotti vita tradizionali nel 2013 potrebbero aumentare del 15%, con un volume pari a circa 60 mld di euro a fronte dei 51 mld del 2012. I prodotti linked, in assenza di forti turbolenze nei mercati azionari e finanziari, potrebbero registrare una crescita dei premi del 22% rispetto al 2012, per un ammontare complessivo di raccolta pari a quasi 17 miliardi di euro. L’incidenza dei premi del settore danni sul Pil è stata pari al 2,3% in linea con quanto registrato negli ultimi due anni.

La raccolta del comparto danni ha risentito del negativo andamento del settore auto, caratterizzato dal calo delle nuove immatricolazioni e dalla riduzione del numero di veicoli assicurati. Complessivamente i premi raccolti nel comparto danni sono risultati pari a 35,4 mld di euro con una flessione del -2,8% (+2,6% nel 2011) rispetto al 2011. La dinamica è stata negativa sia nel settore auto (-2,2%), che costituisce il 57% della raccolta totale danni, sia in quello degli altri rami danni (-1,5%). L’incidenza percentuale sul totale dei premi (danni e vita) è stata del 33,7%, in lieve aumento rispetto al 33% del 2011, come conseguenza della più marcata diminuzione dei premi del settore vita.

La raccolta dei premi nel comparto danni anche nel 2013 è attesa risentire della fase economica recessiva. Il calo più evidente si dovrebbe riscontrare nei premi RC auto soprattutto per effetto del perdurare del calo nella vendita di nuove vetture (che nella media dell’anno in corso potrebbe essere prossima al -10%) e per un recupero di

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redditività del ramo, che vedrà diminuire i premi medi effettivamente pagati dagli assicurati. Complessivamente il comparto danni nel 2013 è atteso in flessione del -3,5% rispetto al 2012. La raccolta premi danni complessiva dovrebbe ammontare a circa 34 miliardi di euro, con un incidenza sul Pil analoga a quella del 2012 (2,3%).

Italia: il mix di canali distributivi e l’asset allocation

In termini di distribuzione nel 2012, si è ridotto ulteriormente il peso del canale bancario e postale nella collocazione dei prodotti dei rami vita, per effetto di una flessione del 16,4% rispetto all’anno precedente. Gli sportelli bancari e postali, pur rimanendo largamente il più importante canale distributivo, hanno intermediato il 48,5% della raccolta premi totale, un valore inferiore di sei punti percentuali rispetto a quello del 2011 e di ben 11 punti percentuali rispetto alla quota del 2010.

Italia: canali di distribuzione dei rami vita

(quote %; 2012)

52,558,2 60,4

54,748,5

9,9

16,2 15,918,4

23,4

23,6

15,9 15,3 16,4 16,3

12,5 8,7 7,4 9,5 10,71,5 1 1 1 1,1

0%

10%

20%

30%

40%

50%

60%

70%

80%

90%

100%

2008 2009 2010 2011 2012

Broker Vendita diretta AgentiPromotori finanziari Sporteli bancari e postali

Fonte: Ania

Ad aumentare in modo significativo la propria raccolta premi (+19,8%) è stato il canale dei promotori finanziari, il cui peso in termini distributivi è aumentato di cinque punti percentuali arrivando al 23,3%. Tra gli altri canali si registra un aumento delle vendite dirette, mentre il canale agenziale e quelo dei broker mantengono quote sul totale distribuito pressoché analoghe a quelle dell’anno precedente e pari rispettivamente al 16,3% e all’1,1%.

Il mix di canali distributivi relativo al comparto danni presenta una composizione molto diversa da quello dei prodotti vita. Gli agenti rappresentano la rete tradizionale d’intermediazione per la raccolta dei premi nei rami danni, con una quota di mercato pari all’81%. La vendita diretta si posiziona al secondo posto con l’8,1% del totale seguita dai broker (7,6%) e dagli sportelli bancari (3,2%).

Occorre comunque sottolineare che tra i vari canali il peso dei broker è sottostimato, dal momento che una quota significativa di premi (stimata in circa 23 punti percentuali) raccolta dai broker viene presentata alle agenzie e non direttamente alle compagnie. Tenendo conto di questo fenomeno, la raccolta danni intermediata dai broker ammonterebbe, nel 2012 a 10,9 miliardi (anziche ai 2,7 miliardi risultanti dalla statistiche ufficiali), con un’incidenza sulla raccolta totale danni che salirebbe al 30,7%.

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Italia: asset allocation degli investimenti del settore assicurativo

(quote %; 2012)

Titoli e obbligazioni

63,7%

Investimenti a beneficio degli

assicurati e fondi pensione

18,5%Azioni e quote

9,5%

Terreni e fabbricati 1,3%

Finanziamentie depositi

7,0%

Fonte: Ania

Gli investimenti del settore assicurativo sono stati pari nel 2012 a circa 527 mld di euro. In termini di asset allocation alla fine del 2012, circa il 63% è costituito da titoli e obbligazioni, il 19,5% da investimenti a beneficio degli assicurati e fondi pensione, il 9,5% da quote e azioni, il 7% da finanziamenti e depositi. La parte rimanente risultava investita in terreni e fabbricati.

Una componente molto elevata del portafoglio è costituita dai titoli di Stato italiani. Le compagnie assicurative nel quinquennio 2008-2012 hanno incrementato la quota di titoli governativi italiani nei loro portafogli dal 33% al 50%. Attualmente, gli investimenti del settore assicurativo in titoli governativi italiani ammontano a 220 miliardi di euro, un valore pari a circa l’11% del debito pubblico italiano.

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Un cruscotto della congiuntura: alcuni indicatori

Indice Itraxx Eu Financial

Indice Vix

0

50

100

150

200

250

300

350

400

gen-

11

mar

-11

mag

-11

lug-

11

set-

11

nov-

11

gen-

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mar

-12

mag

-12

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set-

12

nov-

12

gen-

13

mar

-13

mag

-13

lug-

13

Index Itraxx EU Financial Sector

0

10

20

30

40

50

60

gen-

11

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-11

mag

-11

lug-

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11

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gen-

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12

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12

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gen-

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Fonte: Thomson Reuters Fonte: Thomson Reuters

I premi al rischio rimangono sotto quota 160 pb.

L’indice Vix nell’ultima settimana resta stabile intorno a 14.

Cambio euro/dollaro e quotazioni Brent (Usd per barile)

Prezzo dell’oro (Usd l’oncia)

1,15

1,2

1,25

1,3

1,35

1,4

1,45

1,5

90

95

100

105

110

115

120

125

130

gen-11 mag-11 set-11 gen-12 mag-12 set-12 gen-13 mag-13

Brent scala sin.(in Usd) Cambio euro/dollaro sc.ds.

1.200

1.300

1.400

1.500

1.600

1.700

1.800

1.900

2.000

gen-

11

mar

-11

mag

-11

lug-

11

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11

nov-

11

gen-

12

mar

-12

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12

set-

12

nov-

12

gen-

13

mar

-13

mag

-13

lug-

13

Fonte: Thomson Reuters Fonte: Thomson Reuters

Il tasso di cambio €/$ a 1,31. Il petrolio di qualità Brent quota $109 al barile.

Il prezzo dell’oro sale a 1.285 dollari l’oncia da 1248 della scorsa settimana.

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Borsa italiana: indice Ftse Mib Tassi dei benchmark decennali: differenziale con la Germania

(punti base)

12.000

14.000

16.000

18.000

20.000

22.000

24.000

gen-11 mag-11 set-11 gen-12 mag-12 set-12 gen-13 mag-13

0

200

400

600

800

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1.200

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Italia Spagna Irlanda Portogallo

Fonte: Thomson Reuters Fonte: elab. Servizio Studi BNL su dati Thomson Reuters

Il Ftse Mib torna sopra 16.000.

I differenziali con il Bund sono pari a 562 pb per il Portogallo, 230 pb per l’Irlanda, 316 pb per la Spagna e 290 pb per l’Italia.

Indice Baltic Dry

Euribor 3 mesi (val. %)

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Fonte: Thomson Reuters Fonte: Thomson Reuters

L’indice, su valori minimi, nell’ultima settimana si muove intorno a quota 1.100.

L’euribor 3m resta stabile poco oltre 0,20%.

Il presente documento è stato preparato nell’ambito della propria attività di ricerca economica da BNL-Gruppo Bnp Paribas. Le stime e le opinioni espresse sono riferibili al Servizio Studi di BNL-Gruppo BNP Paribas e possono essere soggette a cambiamenti senza preavviso. Le informazioni e le opinioni riportate in questo documento si basano su fonti ritenute affidabili ed in buona fede. Il presente documento è stato divulgato unicamente per fini informativi. Esso non costituisce parte e non può in nessun modo essere considerato come una sollecitazione alla vendita o alla sottoscrizione di strumenti finanziari ovvero come un’offerta di acquisto o di scambio di strumenti finanziari.

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22 luglio 2013 setesettembresetteSettsettembreAgosto 2008