#BMO15 | Per una navigazione sicura | Carmen Torrisi

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PER UNA NAVIGAZIONE SICURA Laboratori educativi per lo sviluppo della cultura digitale HOTEL AIRONE GROSSETO 11 MARZO 2015 Carmen Torrisi

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�PER UNA NAVIGAZIONE SICURA�

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Laboratori educativi per lo sviluppo della cultura digitale

HOTEL AIRONE GROSSETO 11 MARZO 2015

 

Carmen Torrisi

Costruiamo insieme una Rete migliore

Giornata mondiale della Sicurezza

in Internet,

istituita dalla Commissione Europea

per la promozione di un utilizzo

sicuro e responsabile

dei Nuovi Media tra i più giovani

Offre spettacoli dedicati ai più piccoli,

canali specifici, e possibilità per i genitori di inserire un timer

per evitare che i giovani internauti

ne facciano un utilizzo eccessivo.

Le aree in cui vengono suddivisi i contenuti

sono

“spettacoli”, “musica”, “imparare” e “esplorare”.

Le famiglie possono scegliere tra una lista di

prodotti approvati, tra cui video della

National Geographic Kids.

Il senso di

insicurezza è

talmente

radicato che

circa metà dei

ragazzi si rivolge

agli adulti per

essere

consigliato sul

modo più sicuro

di navigare.

Da una ricerca realizzata da Telefono Azzurro, emerge che gli stessi adolescenti sono allarmati dai pericoli della navigazione nel web.  

Il 64% dei minori che si connette teme che le informazioni condivise vengano usati per scopi diversi da quelli dichiarati. Il 15% del campione intervistato ha già subito un furto di identità e il 30% è pentito di ciò che ha condiviso online.  

Ciò nonostante, i genitori sono troppo spesso inadeguati e loro stessi inconsapevoli dei rischi.

I cosiddetti "nativi digitali", che si collegano alla rete più volte al giorno e per molto più tempo degli adulti, sono

anche più esposti. Un'indagine del Moige e della Polizia postale rivela che

i giovani internauti sono vulnerabili e poco consapevoli.

Secondo la ricerca, condotta dal professor Tonino Cantelmi

dell'Università Lumsa, nel 2014 le vittime di cyberbullismo sono aumentate e il

volume reale dei casi supera di cinque-sei volte il numero delle denunce. Un ragazzo su tre accetta online amicizie da

sconosciuti e uno su cinque incontra questi estranei anche al di fuori della rete. Ragazzi che rischiano di finire vittime di reati come il furto d'identità, sexting, cyberbullismo, trolling, adescamento e violenze sessuali online. I dati della polizia postale per il 2014 rilevano 345 vittime di abusi in rete, contro le 109 del 2013. Il reato più diffuso è il furto d'identità sui social network, che ha subito una vera e propria escalation nel giro di un anno (114 casi nel 2014, solo 23 nel 2013).

“”"E' opportuna una navigazione responsabile consapevole.

Bisogna conoscere le regole giuste per farlo. È importante ricordarsi sempre di aggiornare

un antivirus e un firewall".

Stefano Niccoli Ispettore Superiore Polizia Postale GR

"Basta conoscere Facebook e le sue regole per capire

come tutelare la nostra riservatezza. I 'trucchi' ci sono,

tenendo comunque ben presente che una volta aperto un

profilo i nostri dati personali vengono messi nelle mani di

una azienda privata e che quindi,

nulla sarà mai completamente 'riservato'".

Ludwig Bargagli Presidente GuruAtWork

"Facebook è gratis perché

vendiamo parte della nostra privacy a persone che non conosciamo.

Questa è la loro forma di pagamento.

E' la più grande banca dati sui cittadini, come dice Julian

Assange, fondatore di Wikileaks".

Vincenzo Botti Criminologo

Luca Ceccarelli Assessore all'Innovazione

"In internet un'informazione è per sempre. Attenzione a ciò che fate, a ciò che dite, a ciò che comunicate.

Il 'grande fratello' ci guarda veramente e si ricorderà benissimo

di ciò che si è fatto nel passato".

"I pericoli della rete sono sempre dietro l'angolo.

L'associazione GuruAtWork da tempo sta portando avanti

iniziative per spiegare ai ragazzi e agli adulti

come navigare sicuri sul web".

Giuseppe Nicosia Avvocato

   

L’evento formativo è gratuito. Ulteriori informazioni sono disponibili su:

www.guruatwork.com

Per contattarci:

www.facebook.com/GuruAtWork

[email protected]

     

Grazie per l’attenzione :-)

“Il fine più elevato di internet è la realizzazione dell’intelligenza collettiva. Oggi se due persone sanno due cose

complementari, per il tramite delle nuove tecnologie, possono davvero entrare in

comunicazione l’una con l’altra, scambiare il loro sapere, cooperare.

Detto in modo assai generale, per grandi linee, è questa in fondo l’intelligenza

collettiva”. Pierre  Lévy