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Febbraio 2012 mensile anno 3 numero 2 EI007684 9 772037 447004 Treno, nave o… Cispadana E’ ancora lontana dall’essere risol- ta la querelle sull’autostrada regio- nale Cispadana, che vede su fronti opposti gli ambientalisti e i comitati per il ‘No’ da una parte, e la Regione (che ha avviato l’iter autorizzativo) e i sindaci dei Comuni attraversati dall’infrastruttura dall’altra. Da alcuni giorni è nato anche il ‘Coordinamento Cispadano NO Autostrada’ che si oppone alla re- alizzazione dell’opera portando a sostegno delle proprie tesi i dati dif- fusi dall’Arpa di Modena, secondo cui il principale responsabile delle emissioni inquinanti in atmosfera è il traffico veicolare su gomma, con un contributo significativo di quello autostradale. Comunque la si pensi sulla validità e sull’utilità o meno dell’opera, va ri- cordato che in gran parte d’Europa il trasporto su gomma viene fortemen- te disincentivato a favore di una mo- bilità sostenibile, fatta di piste cicla- bili e mezzi pubblici, privilegiando lo spostamento delle merci su ferrovia o su vie navigabili ove presenti. Nel- lo stesso tempo nei principali e più densamente popolati centri urbani si impongono blocchi del traffico, dei quali ci occupiamo anche in que- sto numero di Biosfera, nel tentativo di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo. Lo ricordiamo così, semplicemente per fornire uno spunto di riflessione sul tema, ben consapevoli che ogni opera sul territorio, lo si voglia o no, ha un inevitabile impatto. E tenere nella giusta considerazione i temi della sostenibilità, in questi casi, re- sta comunque una saggia regola da seguire. [email protected] Arrivo a Chiavenna a pag. 12 La natura scambiata a pag. 5 Auto e sforamenti a pag. 7 “Paglia mia fatti capanna” a pag. 15 Deodoranti sì e no a pag. 23 Sgarbi d’ambiente a pag. 3 Riciclo mobile a pag. 17 Extravergine di Romagna a pag. 11 Protezione vegetale a pag. 9

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Treno, nave o... Cispadana

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Febbraio 2012 mensile anno 3 numero 2

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ISSN

203

7-44

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Treno, nave o… CispadanaE’ ancora lontana dall’essere risol-

ta la querelle sull’autostrada regio-nale Cispadana, che vede su fronti opposti gli ambientalisti e i comitati per il ‘No’ da una parte, e la Regione (che ha avviato l’iter autorizzativo) e i sindaci dei Comuni attraversati dall’infrastruttura dall’altra.

Da alcuni giorni è nato anche il ‘Coordinamento Cispadano NO Autostrada’ che si oppone alla re-

alizzazione dell’opera portando a sostegno delle proprie tesi i dati dif-fusi dall’Arpa di Modena, secondo cui il principale responsabile delle emissioni inquinanti in atmosfera è il traffico veicolare su gomma, con un contributo significativo di quello autostradale.

Comunque la si pensi sulla validità e sull’utilità o meno dell’opera, va ri-cordato che in gran parte d’Europa il

trasporto su gomma viene fortemen-te disincentivato a favore di una mo-bilità sostenibile, fatta di piste cicla-bili e mezzi pubblici, privilegiando lo spostamento delle merci su ferrovia o su vie navigabili ove presenti. Nel-lo stesso tempo nei principali e più densamente popolati centri urbani si impongono blocchi del traffico, dei quali ci occupiamo anche in que-sto numero di Biosfera, nel tentativo

di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo.

Lo ricordiamo così, semplicemente per fornire uno spunto di riflessione sul tema, ben consapevoli che ogni opera sul territorio, lo si voglia o no, ha un inevitabile impatto. E tenere nella giusta considerazione i temi della sostenibilità, in questi casi, re-sta comunque una saggia regola da seguire.

[email protected]

Arrivo a Chiavenna a pag. 12

La natura scambiata a pag. 5

Auto e sforamenti a pag. 7

“Paglia mia fatti capanna” a pag. 15

Deodoranti sì e no a pag. 23

Sgarbi d’ambiente a pag. 3

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energie rinnovabili

.3

Rinnovabili, una guerra di Sgarbi

Il critico d’arte ferrarese spiega

la sua opposizione a eolico e fotovoltaico

Vittorio Sgarbi è noto per andare controcorrente, anche, e forse soprat-tutto, su argomenti che registrano

adesioni in grande quantità: fra

q u e s t i , la produzione di energia da fonti rin-novabili, in particolare dal vento e dal sole. In un momento in cui queste tecnologie vanno oramai di moda, il critico d’arte ferrarese, dal 2008 sindaco di Salemi (Trapani), sembra aver dichiarato loro guerra,

una guerra che deve aver fatto stor-cere il naso a molti ambientalisti. In realtà, parlandogli emerge come le sue contrarietà si debbano ad interes-si che possono essere condivisi da chi ha a cuore l’ambiente, e come la sua non sia un’opposizione totale, quanto piuttosto alla modalità con cui si ricor-re a tali forme d’energia.

Dottor Sgarbi, quali sono allora le ragioni della sua opposizione?

Penso innanzitutto alla distru-zione di campi coltivati per installarvi le pale eoliche, e

all’incuria cui il tem-po le sottoporrà: tra una ventina d’anni saranno macchine

arrugginite.Ecco, la tutela del

paesaggio, che la Costi-tuzione indica tra i com-

piti della Repubblica, è la sua prima preoccupazione: come disse in un intervento pubblico a Lamezia Terme nel 2010 (il video ‘Sgarbi contro pale eoliche’ è su Youtube), un paesaggio

attira perché è integro, pulito, perché non è inquinato. Non crede però che i vantaggi economici e dunque oc-cupazionali che possono derivare dall’installazione di questi impianti siano argomenti più forti?

No, perché si tratta di un interesse economico pigro: molti imprendito-ri che investono nel settore lo fanno soltanto perché esistono incentivi co-munitari, ma qualcuno dovrebbe spie-gare all’Unione che non si può incenti-vare la stessa operazione in Finlandia e in Sicilia, che è il giardino d’Europa.

L’altro principale motivo della sua opposizione ha a che fare con la criminalità organizzata, che secon-do lei si muove in questo settore.

Certo, e ci sono indagini e seque-stri di beni a confermarlo. È eviden-te che i mafiosi si muovono dove c’è ricchezza, e qui ce n’è, e non invece dove l’impresa è spenta e le costruzio-ni non procedono, come in varie zone del Sud. La mafia si è infiltrata mani e piedi.

Lo stesso discorso vale anche per

la trasformazione dell’energia so-lare, dunque per gli impianti foto-voltaici?

CertamenteMa è davvero del tutto contrario

alle tecnologie che trasformano le energie rinnovabili?

No, perché ad esempio non si va-luta una possibilità che risolverebbe almeno parte dei problemi che pon-go: quella di installare gli impianti su capannoni industriali, magari abban-donati, evitando così i danni all’agri-coltura e al paesaggio.

Nei suoi interventi, e abbiamo pre-sente ancora quello a Lamezia Terme, si concentra soprattutto sui danni subiti da luoghi del Mezzogiorno, ad esempio la costa della Sicilia da Pa-lermo a Mozia e San Nicola Arcella in Calabria. Al Nord, invece, la venti-lazione è ben più scarsa, e nemmeno l’insolazione è paragonabile a quella del Sud. Dal suo punto di vista, si-gnifica che siamo salvi?

Sì, almeno questi problemi la Pianu-ra Padana non li vive.

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inquinamento

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La nuova forma di mercato

delle emissioni suscita perplessità

Spread, titoli, mercati, ormai niente e nessuno sfugge più al famigerato uni-verso delle borse mondiali, che l’unica soluzione sia quella di abbandonare il mondo dei consumi per tornare alla natura selvaggia? Mettetevi l’anima in pace: ormai anche la natura viene quo-tata e scambiata da stati ed aziende. Anche se ancora non è chiaro quanto questo sistema abbia più risvolti positivi o negativi, ormai da tempo termini quali Cap & trade, Emission trading o Carbon credit hanno confermato una nuova for-ma di mercato dove le transazioni non avvengono in valuta ma in emissioni. Per la precisione emissioni di gas serra.

Facciamo un salto indietro: 11 di-cembre 1997 in occasione della Conferenza COP3 della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cam-biamenti climatici più di 160 paesi si ritrovano a sottoscrivere a Kyoto in Giappone un trattato internazionale in materia ambientale riguardante il riscaldamento globale ponendosi così il problema della riduzione delle emis-sioni onde evitare di mettere a rischio l’equilibrio dell’intero ecosistema.

E’ così che nascono i crediti ver-di, meglio conosciuti come carbon credit ovvero un mercato specifico di compravendita che grazie al pro-cesso più allettante, l’incentivo, sta tentando di dare una soluzione che possa soddisfare i paesi industrializ-zati e la salute della terra che li ospi-ta.

Fondamentalmente il funzionamen-to del tutto è molto più semplice di quello che sembra e si può racchiu-dere nel concetto “se sono bravo ti vendo i miei crediti se faccio il cattivo mi compro i tuoi”, per questo se un Paese non riesce a mantenersi nel limite massimo predisposto di emis-sioni inquinanti può elidere il suo di-savanzo acquistando il disavanzo, in questo caso in difetto, di un altro Pa-ese che al contrario ha emesso una quantità di gas serra inferiori alla quantità massima stabilita.

Pareggiando così le eccedenze que-ste transazioni danno la possibilità di rispettare sia lo sviluppo economico che il protocollo sottoscritto, un im-pegno che, era da prevedere, difficil-mente avrebbe veramente ridotto le emissioni ma ha comunque costretto amministrazioni, aziende e interi sta-ti ad adeguarsi ad una realtà difficil-mente evitabile.

Un coordinamento si può dire mon-diale che oltre alla mera commercia-

lizzazione di cui abbiamo parlato fino ad ora propone anche altri approcci di azione come la realizzazione di im-pegni comuni tra i paesi industrializ-zati o progetti di aiuto ed intervento per quelli in via di sviluppo.

Ma a conti fatti quanto queste for-mule di condotta incidono sull’equili-brio del pianeta e quanto su chi no-nostante l’adesione al protocollo non rinuncia ai propri interessi economi-ci? E’ ormai palese che per quello che riguarda l’immagine di facciata i carbon credit da una parte consento-no di mostrare le proprie virtù, oltre che di guadagnarci, dall’altra offrono un facile sistema per espiare, perden-do di vista l’obiettivo iniziale ovvero la tutela di un equilibrio a rischio, almeno questo è quello che pensa-no i tanti detrattori che definiscono i crediti verdi come crediti di inquina-mento, non più quindi una soluzione per tutti ma una facile possibilità, per chi ne ha bisogno, di riparare ai propri eccessi. Appare naturale che in un clima, e mai parola fu più adat-ta, ancora così vivo di polemiche e difese il sistema dei carbon credit avrà bisogno ancora di qualche tem-po prima di essere inquadrato in maniera chiara, ma il pensiero ‘fatta la legge trovato l’inganno’ potrebbe non essere poi così sbagliato. E nel caso troveremo il modo di espiarlo.

Carbon credit, buoni o cattivi?Ferrara per Kyoto

Parchi per Kyoto è un progetto di forestazione nato in

collaborazione tra Federparchi, Kyoto club e Legambiente il cui

obiettivo è quello di mettere a dimora in aree protette migliaia

di alberi per contrastare i cambiamenti climatici e assorbire

l’abbondanza di anidride carbonica. Obiettivo al quale

si è associata la Provincia di Ferrara siglando nella primavera

scorsa un protocollo di intesa che prevede, in collaborazione

con il Consorzio di bonifica pianura comunale, un intervento

di forestazione nella valle del Mezzano. A seguito della

sigla sono stati quindi piantati undicimila alberi in una fascia di

terreno compresa fra l’argine a lato del canale a livello campagna

e la barriera arborea frangivento costituita ai tempi della bonifica. Un’iniziativa che mostra come si

possa sopperire all’inquinamento industriale mediante progetti

concreti, l’operazione che ha preso il via nel Mezzano

infatti non solo darà vita ad un incremento della biodiversità, ma

porterà ad un risparmio di circa 50 tonnellate di CO2 all’anno.

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muoversi

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Uno stop per respirareBlocchi del traffico

e provvedimenti per limitare

gli inquinanti L’inverno è la stagione dei bloc-

chi al traffico. Il nono Accordo per la qualità dell’aria, firmato il 5 ot-tobre tra Regione Emilia Romagna, Province, Comuni capoluogo e Co-muni con più di 50mila abitanti, prevede dal 3 ottobre al 31 marzo – dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30 – lo stop ai mezzi più inquinanti. Si tratta di veicoli a ben-zina pre-euro 1, diesel pre-euro 2 ed euro 2 non dotati di sistemi anti-particolato, ciclomotori e motocicli a due tempi pre-euro 1 (anche se con bollino blu), mezzi commerciali precedenti l’euro 3 oppure non do-tati di sistemi antiparticolato. Dal 7 gennaio sono poi ripartiti come negli scorsi anni i giovedì senz’au-to, che proseguono fino al 31 mar-zo: dalle 8.30 alle 18.30, dovranno rimanere in garage pure le auto a benzina e diesel pre-euro 4 e i ciclo-motori e motocicli pre-euro 2.

Ma perché ogni anno si applica-no questi provvedimenti? Qual è la qualità dell’aria che respiriamo? E, prima ancora, come si misura la qualità dell’aria?

Il primo gennaio 2005 entrò in vigore il sistema di limiti per la qualità dell’aria – previsto dalla normativa europea e recepito dallo Stato italiano – ad alcuni inquinanti. Si tratta del particolato con diametro inferiore ai 10 micrometri (Pm10), dell’Ozono (O³), del Biossido di Azoto (NO²), del Monossido di Car-bonio (CO) e del Biossido di Zolfo (SO²).

L’Agenzia regionale prevenzione e am-biente (www.arpa.emr.it) monitora il nu-mero di superamenti del livello di pro-tezione della salute umana per 24 ore. Questo livello varia da inquinante ad inquinante: per le PM10 è di 50 micro-grammi al metro cubo, per l’Ozono di 120 microgrammi al metro cubo, per il Biossido di Azoto di 240 microgrammi al metro cubo, per il Monossido di Car-bonio di 10 milligrammi al metro cubo e per il Biossido di Zolfo di 350 micro-grammi al metro cubo.

Sono limiti che, in città industrializzate e trafficate, si è quasi certi di supera-re almeno in alcune occasioni, e infat-ti le norme non pretendono che non si vada mai, ad esempio, sopra i 50 microgrammi di PM10 al metro cubo, ma stabiliscono che questo sforamento non può avvenire più di 35 volte l’anno. Lo stesso vale per l’Ozono (25 i supera-menti consentiti in un anno), per il Bios-sido di Azoto (18) ed il Biossido di Zolfo (24), mentre nel caso del Monossido di Carbonio non è consentito alcuno sfo-ramento.

Com’è stata allora nel 2011 la qua-lità dell’aria a Ferrara, Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini? Quasi in tutti questi Comuni si sono verificati superamenti dei limiti: i principali colpevoli dell’in-quinamento – e dunque degli stop al traffico – sono stati le PM10 e l’Ozo-no, che appunto non possono supera-re i limiti rispettivamente in più di 35 e più di 25 giornate in un anno.

A Ferrara, le Pm10 hanno superato la concentrazione di 50 microgram-mi al metro cubo 70 volte presso la centralina di Corso Isonzo, 72 presso quella di via Bellonci e 59 in via Man-driole. Quest’ultima misura anche la concentrazione di Ozono, e gli sforamenti al li-mite di 120 micro-grammi per metro cubo lo scorso anno sono stati 70.

Pure a Ravenna le Pm 10 si sono fat-te sentire: il limite è stato superato in 68 giornate presso la centralina di via Caorle, in 45 in via Padre Genocchi, in 67 in via Rocca Bran-caleone e in 64 in via Zalamella. An-che gli sforamenti dell’Ozono sono stati superiori a

quelli consentiti: 26 in via Padre Ge-nocchi e 32 in via Rocca Brancaleone.

Si respira meglio a Cesena, che, tra i Comuni considerati, vincerebbe un ipotetico ‘Premio qualità dell’aria’: nella centralina di Piazza Franchi-ni Angeloni, infatti, le PM10 hanno superato il limite in 26 giornate, un numero dunque inferiore alle 35 con-sentite.

Intermedia la situazione di Forlì: re-stano sotto il limite gli sforamenti del-le Pm10 nella centralina di viale Spaz-zoli (32), ma il limite viene superato presso l’analogo apparecchio di via Roma (48). Problemi pure per l’Ozo-no: 42 i superamenti in viale Spazzoli.

Non è andata altrettanto bene in-vece a Rimini, dove le tre cen-

traline di via dell’Abete, via Flaminia e Parco XXV Aprile han-no registrato s u p e r a m e n t i delle PM10 ri-spettivamente in 74, 72 e 66 giornate. Il ca-

poluogo si salva invece dall’Ozono: ‘solo’ 4 i supera-menti del limite di 120 microgrammi al metro cubo nella centralina del Parco XXV Aprile.

La qualità dell’aria nelle città della regione

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bioarchitettura

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Evitare la dispersione termica

dedicandosi al giardinaggio

Durante l’inverno è normale accor-gersi dei piccoli e grandi difetti della propria abitazione, che magari non riesce a preservare il calore o avreb-be bisogno di qualche accorgimento per essere meglio isolata. Infissi da rinnovare, spifferi che si intrufolano da sotto le porte, magari una caldaia non proprio modernissima, sprovvista del termostato programmabile. Sono molti i fattori che possono raffreddare le stanze di casa, ‘e solitamente si pas-sa l’inverno a lamentarsene’ coi vicini, gli amici, i colleghi di lavoro e, quando arriva l’estate, l’entusiasmo per la bella stagione è tale da oscurare completa-mente i buoni propositi che ci si era raccomandati. ‘Sistemerò le imposte’, ‘rivernicerò le porte e le adatterò con le guarnizioni’, ‘cambierò i vecchi termosi-foni con un bell’impianto a pavimento”, tutte queste buone e sagge iniziative coi primi di giugno si trasformano velo-cemente in ‘porterò il cane in spiaggia’, ‘organizzerò una grigliata in giardino’ e ‘mi stenderò qualche oretta sulla sdra-io, che un po’di abbronzatura mi farà solo bene’.

Poco si può fare per invertire questa tendenza, abbandonarsi alla sindrome della cicala è spontaneo e forse non del tutto controproducente. Ad ad-dormentarsi al sole ci si guadagna sicuramente in serenità e in sa-lute. Esiste però un modo per trascorrere qualche ora pigramente all’aria aperta e allo stesso

tempo comportarsi come la previdente formica, che inizia già dall’estate a pre-occuparsi per il freddo a venire: trattasi di mirati interventi di giardinaggio, in grado di coibentare funzionalmente l’abitazione.

Rampicanti, alberi e arbusti, se scel-ti e collocati correttamente, possono ridurre strategicamente il consumo energetico necessario a mantenere nell’ambiente domestico la tempera-tura adeguata, fresca d’estate e calda d’inverno.

Il metodo migliore per costruire un isolante termico naturale, non solo completamente bio-friendly ma an-che esteticamente piacevole, è quello di predisporre attorno ai muri esterni delle spalliere, alla cui base piantare rampicanti locali. È importante che essi possano aggrapparsi a delle strutture di sostegno, per non rovinare le pare-ti ma non solo: creeranno, con le loro foglie, un intercapedine tra l’edificio e l’aria esterna, utile anche per limitare l’inquinamento acustico. Fondamenta-li anche le classiche siepi, da sempre utilizzate nei giardini ma il cui valore sembra essere cresciuto proporzional-mente rispetto l’aumento del costo del riscaldamento. Esse infatti minimizzano le infiltrazioni d’aria, e andrebbero po-sizionate a salvaguardia dei muri espo-sti a nord-est. Da lì infatti provengono i venti più gelidi, mentre da sud-ovest soffiano le correnti più calde

-come lo scirocco-, che portano effetti positivi al confort domestico. Su que-sto versante meglio quindi avere alberi d’alto fusto, che ombreggiano il tetto nei mesi estivi e, nei mesi invernali, la-sciano le brezze più calde circolare sot-to le chiome.

Sempre per proteggere la casa dalle correnti sarebbe oppor- t u n o organizzare delle bar-riere frangivento vege-tali, molto più efficaci di quelle realizzate con ma-teriali impenetrabili. Esse si possono facilmente alle-stire utilizzando dei sempre-verdi come l’agrifoglio, l’allo-ro, l’evonimo, il lauro, il ligustro, il pittosporo e il viburno. Ottima però anche la protezione offerta da alcune conifere, come il cipresso, il pino e la thuja.

Ogni qual volta si pianta un albero è ovviamente neces-sario prevedere la sua crescita, e quindi riservare lo spazio per uno sviluppo adegua-to. Non tutti però hanno la possibili-tà di creare nel proprio giardino una se-conda Versailles, gli spazi ‘soprattutto per chi vive in centro’ sono di solito ab-

bastanza stretti.

In questo caso saranno utili delle bar-riere di arbusti, da sistemare vicino alle pareti esterne e da combinare all’ef-fetto isolante delle piante tappezzanti. Le specie migliori da impiegare sono varietà nane, o a crescita lenta, come i ginepri e il bosso. Gli esemplari do-vranno essere collocati a circa un me-tro e mezzo dalle mura -in questa zona si creerà un area di calma sottovento,

che non raffredda la casa e limita la dispersione del calore interno-,

ma abbastanza vicini tra loro, di

modo da comporre un fronte compatto.

Una volta stabilito il calendario dei la-vori per la prossima

primavera, non resta che godersi l’in-verno in poltrona.

Coibentare con le piante

Isolanti naturali per la casa

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biodiversità

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Gli ulivi delle colline romagnole

producono un olio di grande qualità

“A Brisighella li ulivi danno frutti sem-pre così perfetti che ne stilla da essi un olio finissimo....”. È uno dei primi frammenti che offrono testimonianza dell’antica storia di uno degli olii più apprezzati del nostro Paese. Si rintrac-cia nelle cronache di Antonio Metelli, storico brisighellese dell’Ottocento. Tuttavia le origini di questo antico e prestigioso olio risalgono a molto pri-ma, alla fine del Milleduecento, quan-do il condottiero Maghinardo Pagani edificò la roccaforte più importante della Valle del Lamone, proprio su uno dei tre scogli di selenite, la “pietra di luna” che costituisce uno degli ele-menti geografici e geologici più carat-teristici dell’appennino romagnolo. Si pensi che presso la cripta della Pieve in Ottavo, conosciuto come Pieve del Tho, datato IX secolo, è stato rinvenu-to un piccolo e rudimentale frantoio, ad uso familiare, di epoca romana.

Oggi come nel passato, alla bas-sa altitudine di queste stesse colline ravennati, la coltura dell’olivo trova un microclima temperato che risulta ideale per una produzione d’eccel-lenza: protetta dai venti freddi di le-vante, grazie alla conformazione ad anfiteatro della Valle, e da quelli del nord, grazie alla barriera naturale della Vena di Gesso, l’olio di Brisighel-la continua a essere un elemento di spicco del ricco patrimonio enoga-stronomico della terra romagnola. “L’aria, l’acqua, li vini e l’olio e i frut-ti sono così buoni e saporiti che non hanno invidia a qualsiasi altra regio-ne”. È così che descriveva la Valle del Lamone, nel 1594, Andrea Giovanni

Callegari, Vescovo di Bertinoro, in una lettera inviata a Hieronimo Mercuria-li, medico del Granduca di Toscana. Dal 1996  l’Unione Europea ha con-cesso il  riconoscimento  della Dop (Denominazione di origine protetta) all’Olio Extra Vergine di oliva di Bri-sighella, con la denominazione “Brisi-ghella Dop”.

Va dunque sfatato il mito che l’olio  migliore d’Italia provenga dal-la Toscana, dalla Liguria, dal Lago di Garda e in generale dalle regioni centro-meridionali, isole comprese. L’Emilia Romagna, o meglio, le colli-ne romagnole di Rimini e Brisighella, si tramandano un olio di eccellente fattura, per qualità e quantità, che rappresenta il 69% dell’intera produ-zione olearia dell’intera regione.

È un olio che presenta alcune carat-teristiche del tutto peculiari rispetto al resto della regione. Verde smeral-do con riflessi e tonalità che volgono all’oro, quest’olio ha un sapore pic-cante e piacevolmente amarognolo. Dai gourmet è giudicato ottimo, se usato crudo per insaporire verdure, pesci e per preparare salse. Deve essere ottenuto dalla varietà di olive “Nostrana di Brisighella” in misura non inferiore al 90%: possono altresì concorrere altre varietà, coltivate in quantità minima nella zona. Gli oliveti, per lo più a coltura promiscua, copro-no una superficie di circa 300 ettari con 70mila piante d’olivo. La produ-zione massima di olive per ettaro è di 5mila chilogrammi negli oliveti specia-lizzati, con una resa in olio massima del 18%.

Come da tradizione, le olive  si rac-colgono al giusto punto di maturazio-ne, nel periodo compreso tra il 5 no-vembre e il 20 dicembre di ogni anno: la raccolta avviene a mano, per “bru-catura” in gergo tecnico, direttamente dall’albero, e la consegna al frantoio,

in piccole cassette, avviene giornal-mente. Una volta accumulate, le olive vengono lavate a una temperatura in-feriore ai 27 gradi e quindi vengono spremute entro quattro giorni dalla raccolta: l’estrazione  si effettua con il metodo Sinolea, per percolamento o filtrazione selettiva, a temperatura controllata: sono ammessi soltanto processi meccanici e fisici atti a pro-durre olii che presentino più fedel-mente possibile le caratteristiche pe-culiari ed originarie del frutto.

Il meglio della produzione viene se-lezionato e denominato “Brisighello”, un intenso extravergine estratto a freddo per sgocciolamento. Viene an-che imbottigliato il “Nobil Drupa”, un extravergine di produ-zione limita-tissima che è prodotto attra-verso la molitura a freddo della va-rietà “Ghiacciola”, un’altra coltiva-zione del posto, presente solo in pochi esemplari nell’area di Brisi-ghella.

Per valorizzare la  produzione olivico-la locale, nel 1962 è sorta la  Cooperativa agricola Brisighelle-se, con sede in via Strada 2 a Brisighel-la. È un organismo che nasce da un’idea di 16 viticoltori: nel 1971 l’azienda si arricchisce del frantoio e realizza la prima molitura. Oggi la Cooperativa raggruppa il 90%

dei produttori della zona: sono 300 i soci che conferiscono olive, con una produzione che si attesta attorno ai 60mila litri di olio.  Conta inoltre 500 fornitori di uva, per una pro-duzione di 100mila ettolitri di vino. La Cooperativa è costantemente tesa al raggiungimento del massimo livello qualitativo ed organolettico dell’olio e risale al 1975 la prima iniziativa volta ad offrire una precisa identificazio-ne di tipicità ed origine agli oli extra vergini di oliva: attribuì una denomi-nazione specifica ai propri prodotti, numerando le bottiglie e garanten-done analiticamente la qualità, che risulta dal particolare patrimonio di aromi e fragranze raggiunti dal tipo di olive di ridotta resa in olio e grazie alla

sapiente lavorazione con molitura a freddo effettuata

nel frantoio a z i e n d a l e . Vengono mo-lite esclusi-vamente le

olive di pro-duzione ‘made in

Brisighella’ e l’olio è confezionato e ven-

duto dalla Coopera-tiva per conto di tutti i

soci.Per scoprire degustando que-

sto prodotto, oc-casione da non perdere è sicu-ramente la  sa-gra dell’Ulivo e dell’Olio,  che si tiene annualmen-te nel borgo me-dievale alla fine di novembre e che, quest’anno, celebrerà la sua 53esima edizio-ne.

Dal Brisighello al Nobil Drupa

Dal ’96 l’Ue ha concesso il marchio

Dop

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il viaggio

12.

Sesta e ultima parte della nuova avventura

di un viaggiatore... a piedi

Passando accanto all’imponente ovovia che nei mesi invernali condu-ce giornalmente sulle piste migliaia di sciatori, lasciamo Madesimo di buon ora, visto che ci aspettano diversi km di cammino. Ad accoglierci, appena fuori dal paese, una fitto bosco. Ce-sare si ferma a leggere un cartello che spiega come Giosuè Carducci amasse rifugiarsi quotidianamente in mezzo a quella natura, nell’estate del 1897. “Credo ci sia poca poesia nei metri che seguiranno” smorza subito i toni Ciccio. Così ci inerpichiamo lungo la

mulattiera che ci fa salire di quota in breve tempo. Il crinale è raggiunto dopo un tratto asfaltato, da là sopra la vista è meravigliosa: la vallata si perde a dismisura davanti a noi. Per raggiungere Chiavenna percorreremo il sentiero che scende lungo il crinale alla nostra destra, tra prati dalle mille tonalità di verde.

L’andatura è buona, la temperatura calda, ma non eccessiva, favorisce un buon ritmo senza strafare. Entrati nell’abetaia, nei pressi di Franciscio, attiro l’attenzione dei miei compagni “guardate un po’ quei funghi!” dico, indicando due esemplari alti non meno di due spanne da terra. “Pecca-to che tra noi tre non ci sia nemmeno un esperto – mi fa eco Cesare -, fosse-ro commestibili ci faremmo una bella scorta!”.

Di lì a un’ora arriviamo al paese di Campodolcino. Facciamo una sosta nei pressi di un antico ponte a volta, costruito in pietra, da cui possiamo ammirare la serie di cascate artifi-ciali dove scorrono le acque rigo-gliose del torrente. La prossima tap-pa è Vho. Mentre siamo sul sentiero incrociamo un paio di escursionisti che hanno per le mani alcuni funghi enormi, dello stesso tipo che aveva-mo scorto più indietro. Non resisto alla curiosità. “Scusate, sono buoni quei funghi?” rendendomi conto che la domanda è scontata. “Ma scherzate? Sono le mazze di tam-buro, ottime da fare trifolate. Non li conoscete?” risponde il tipo, con una vena beffarda neanche troppo nascosta. “Ecco, a essere ignoranti cosa si perde! – commenta sarcasti-

co Cesare - E adesso m’è pure venu-ta fame”. Il pranzo è breve, visto che i tempi di marcia reclamano priorità. Dai sentieri tenui tra boschi e pra-terie passiamo a un tracciato molto scosceso che attraversa una zona cosparsa da massi di grandi dimen-sioni. “Non vorrei trovarmi su que-ste rocce se dovesse venir giù della pioggia” ragiona Ciccio. In effetti il rischio di scivolare è alto, seppure non ci siano precipizi pericolosi a lato del sentiero. Secondo le nostre mappe dovrebbero mancare circa 8 km all’arrivo, quindi aumentiamo il ritmo.

I castagneti nei pressi della locali-tà, dal nome curioso, di San Giaco-mo Filippo, ci riparano dal sole, an-che se cominciamo ad apparire un bel po’ di nuvole all’orizzonte.

La Via Spluga da Thusis

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il viaggio

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“Animanatura”Palazzino” del Parco Villa Ghigi (Bologna)

Sabato 4 Febbraio 2012: presentazione dell’attività

con esperimenti di animazione a ingresso libero.

Sabato 11, 18 e 25 Febbraio, 10 Marzo 2012: quattro moduli di laboratorio pratico di animazione.

Sabato 17 Marzo 2012: presentazione pubblica del film

realizzato durante il laboratorio.

“Animanatura “è un laboratorio ludico che prevede l’esplorazione del Parco Villa Ghigi e la scoperta del suo paesaggio acustico, la

registrazione dei suoni, il montaggio di una colonna sonora e una ricca fase di realizzazione di film animati a passo-uno con l’utilizzo di

diverse tecniche e materiali.La partecipazione al laboratorio, organizzato dall’Associazione

OTTOmani e dalla Fondazione Villa Ghigi, richiede curiosità e spirito di scoperta ma nessuna competenza specifica. Il percorso “Animanatura” prevede quattro appuntamenti autonomi più un incontro conclusivo di visione del film realizzato: in ogni giornata si esplorerà una diversa

tecnica di animazione grazie alla quale dare vita a un breve film animato che costituirà parte del prodotto finale del laboratorio.

Ci si può iscrivere ad un solo incontro o a tutti i quattro moduli del percorso.

La proposta si rivolge ad adulti e bambini. Il laboratorio è specialmente pensato per offrire un momento di attività creativa in

comune per i bambini e gli adulti: genitori, nonni, zii, ecc…L’attività si svolgerà al “Palazzino” del Parco Villa Ghigi (Bologna), Ingresso da via San Mamolo (Autobus n°29) oppure ingresso dal

parcheggio di via Gaibola.

Per info e iscrizioni:[email protected] – Tel 051-3399084/120

[email protected] – Tel 335-6914868

Procedendo la fatica affiora, visto il drastico taglio delle soste. Cesare nota un particolare che lì per lì non provoca altro che curiosità. Avvici-nando le mani ad alcune cavità nel terreno, lungo il pendio della monta-gna, fuoriesce aria calda.

Un signore anziano che si trova nel giardino della casupola che si affaccia lungo il nostro percorso ci rincuora dicendo che per Chiavenna saranno massimo quaranta minuti di strada. Forse era poco avvezzo alle camminate – pensiamo poi - perché malgrado il nostro buon passo, dopo un’ora e mezza non siamo ancora a destinazione, seppure pare manchi poco. E il cielo è sempre più buio. A qualche centinaio di metri dal cam-panile del centro, scendono le prime gocce, che nel giro di un minuto si

trasformano in un acquazzone di rara violenza.

I ponci indossati al volo fanno quel-lo che possono, ci ritroviamo presto fradici, ma con alcune piccole con-solazioni. “Pensate il pericolo che abbiamo corso, se prendevamo que-sta valanga d’acqua su quei massi scivolosi” ammonisce Cesare. In ef-fetti è andata bene così. Raggiunta la macchina, mettiamo giù gli zaini, sostituendo i capi inzuppati. Arrivia-mo anche alla deduzione che l’aria calda tra le rocce era un segnale del temporale in arrivo. Un nozione da ricordare, dopo quella sui funghi. Ci concediamo un piccolo ristoro al bar, prima di dare l’arrivederci alle mon-tagne, in attesa della prossima avven-tura a piedi.

di Leonardo Rosa

APPUNTAMENTI

...a Chiavenna

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PUNTI DI FORZA

Energia alternativaLa sua missione di risparmio energetico e l’abbattimento dell’inquinamento

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bioarchitettura

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Un materiale da costruzione d’avanguardia,

resistente, antisismico e bio

Grano, frumento, segale, orzo, riso: la paglia può essere di qualsiasi tipo e non serve solo per foraggio o com-postaggio. Altro che cemento arma-to, la paglia si rivela ora elemento di costruzione d’avanguardia. Le case di paglia sono resistenti, antisismiche e bio. L’esperienza Edilpaglia scon-fessa infatti la favola del lupo che spazza via con un soffio l a casa di paglia del più giovane dei tre porcellini: le case progettate da anni da Maurizio Macrì e Stefania Mancu-so, architetti co-fondatori dell’as-sociazione che ha sede a Montecatini Terme, dimostrano di durare nel tem-po ed insieme di poter raggiungere alte performances di efficienza ener-getica e comfort ambientale, rispet-tando anche scelte ar-chitettoniche tradizionali.

Le tecniche co-struttive che uti-lizzano le balle di paglia, assieme ad altri materia-li naturali, quali argilla e calce, sono conosciute come ‘tecnica Nebraska’, che

risale agli anni Ottanta: si rifà ai pro-getti edilizi dei ricoveri temporanei dei pioneri del Sand Hills del Nebra-ska, che cominciarono a costruire case in paglia perché il legno non arrivava più dagli stati confinanti: ri-sultano tuttora abitate. Il rilancio è iniziato negli anni Ottanta, sul filone dell’edilizia ecologica, avvalendosi di accorgimenti costruttivi più mo-derni, che ne consentono l’appli-cabilità anche in climi umidi, tanto che ora ne esistono diversi esem-pi anche nella piovosa Inghilterra. Tuttavia la promozione di tecniche costruttive sostenibili, che rispettano l’ambiente, minimizzando lo sperpero di energie non rinnovabili e utilizzan-

do materiali naturali, rappresenta solo un tassello dell’ampia

attività svolta da Edil-paglia. L’obiettivo di fondo dell’associazio-ne è la diffusione di stili di vita sostenibi-li, ovvero l’integrazio-ne di uno stile di vita a basso impatto con uno sviluppo sociale efficace: è una visione che abbraccia la dimen-sione sociale, ecologica, culturale e spirituale, unite in un approccio si-stematico che incoraggia lo sviluppo personale.La parte operativa

dell’associazione è concentra-ta nei gruppi di lavo-ro che sono aperti a qualunque socio sia interessato a parte-ciparvi: dalla forma-zione alla ricerca, fino alla certificazio-ne. Tra i progetti in cantiere, c’è anche la definizione di me-

todi di coltivazione, raccolta e imbal-laggio adatti per produrre ballette da costruzione e per creare una sorta di filiera di contadini accreditati

Recentemente Edilpaglia ha lan-ciato online un censimento delle co-struzioni in paglia realizzate nel no-stro Paese, in modo da condividere le esperienze positive e negative di ognuno. Ad ora, si contano una tren-tina di abitazioni, concentrate soprat-tutto nel nord Italia. Ma è proprio nel-la nostra regione che si rintraccia una delle primissime case made in Italy: realizzata con ottocento balle di pa-glia al posto del cemento e del mat-tone, la si trova a Canossa, nel cuore delle colline reggiane. I lavori sono iniziati nel 2010, il cantiere è ancora aperto e  il taglio del nastro è previ-sto per dicembre 2012. È composta da  due piani, di 100 metri quadrati ciascuno. La paglia, materiale biolo-gico molto presente in questa zona, è utilizzata per la costruzione dei muri: viene pressata ed inserita tra l’intona-co e l’argilla,  come sottovuoto, cioè mai a contatto con l’esterno e quindi senza particolare rischio d’incendio. La struttura portante non può essere in paglia, poiché vietato dalla legge (mentre all’estero è una realtà affer-mata): tuttavia la base edilizia è tutta in legno di abete italiano. La muratu-ra in paglia si rivela un buon isolante termico e acustico: il calore interno è mantenuto cinque volte meglio delle case tradizionali. Si registra un rispar-mio anche in termini economici: in genere la singola balletta pesa circa 17 chili e costa tra 1,50 e 3 euro. Tra struttura in legno e paglia i costi non superano i 50 mila euro. Se si aggiungono l’impiantistica, i lavori e i permessi d’edilizia, il costo non rag-giunge tuttavia i 150mila euro. Inol-tre si presta all’autocostruzione: la posa in opera è infatti molto veloce e

la manodopera può essere non spe-cializzata. Da evidenziare, è inoltre il dato che le murature in balle di paglia intonacate in terra cruda e calce sono altamente traspiranti, evitando la for-mazione di umidità e condensa all’in-terno dell’edificio. Leggere e flessibili, sono case che risultano pertanto ide-ali in zone sismiche. 

L’iter progettuale di una casa di paglia parte dall’analisi della pianta architettonica, considerando il tipo di balle a disposizione. Una buona e completa progettazione determina anche la velocità del cantiere: implica un’opera di coordinamento di diversi soggetti, che coinvolge lo stesso colti-vatore, invitato a realizzare e maneg-giare le ballette come materiale da costruzione e non come prodotto di scarto. Il legame con il locale è fon-damentale: Edilpaglia ritiene priori-taria la diffusione della filiera corta, considerando come ideale il recupero della paglia da un campo nelle vici-nanze della costruzione da realizzare o ristrutturare: si possono infatti fare dei cappotti in paglia e può essere usata per le sopraelevazioni, perché il materiale, essendo leggerissimo, non grava eccessivamente sulle strutture sottostanti. In caso di infiltrazioni, l’intervento di ripristino è rapido e in-dolore: basta aprire il muro, sostituire la paglia bagnata e richiudere.

Oltre il locale, Edilpaglia è impegna-ta anche a livello nazionale e interna-zionale nella promozione di iniziative di educazione e informazione allo svi-luppo sostenibile e relativamente alla tecnologia delle costruzioni in paglia, pensate anche per l’edilizia sociale e per l’autocostruzione. In questo sen-so obiettivo dell’associazione è che la casa di paglia non resti una curiosità retrò fine a se stessa, ma promuova cultura diffusa, facendosi marchio di uno stile di vita ecosostenibile.

Quattro mura di paglia

Una nuova frontiera dell’edilizia ecologica

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riciclo

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Osservatore discreto

dell’eleganza Solamente io e una ragazza scono-

sciuta, riflettori dalla luce discreta illuminano due fasce di Lycra. Il mon-do fuori è una cortina di nebbia ap-poggiata sulla distesa gialla di metalli scrostati e Mercedes che è il Circo, i fiori sulle finestre delle roulotte coper-ti di rugiada mattutina. Alissa si pre-senta all’entrata, mi fa strada sicura verso il tendone, scosta la tela cerata p e - sante ed en-

tria-

Talento circense

Un’acrobataavvolta nel tessuto

Un concorso per complementi d’arredo

dal design eco-sostenibile

Il riciclaggio è ormai divenuta - for-tunatamente – una prassi che accom-pagna la vita quotidiana di un numero sempre crescente di persone in tutto il mondo. In alcuni paesi questa si è trasformata in una vera e propria ne-cessità, sospinta da più fattori: scarsi-tà delle risorse primarie, abbattimen-to dei costi, riduzione dei volumi da smaltire.

Ecco perché sta crescendo un po’ovunque la raccolta differenziata dei materiali di rifiuto.

Ma se è vero che da un prodotto come il vetro, una volta trattato e lavorato attraverso i procedimenti industriali, nasce nuovo vetro, certe volte il processo diviene più articolato e ricco di sorprese, specie se ai ma-teriali di scarto si aggiungono estro e originalità. Dal processo di riciclaggio possono prender forma addirittura dei mobili. Lo hanno intuito per pri-mi gli svedesi del Berhin Studios che hanno deciso di istituire il Green Fur-niture Award, un concorso che premia annualmente mobili e complementi

di arredo dal design eco-sostenibile. A sancire i vincitori una giuria inter-nazionale, composta da professionisti dei settori dell’arredamento e della moda, tutti ovviamente accomunati da uno spiccato animo ‘green’.

Ad aggiudicarsi l’ultimo riconosci-mento è stata la giovane designer scandinava Maria Westerberg che ha realizzato una poltrona ergonomica chiamata - non a caso - “T-shirt Chair”. Per la sua realizzazione sono stati utilizzati esclusivamente vecchi capi d’abbigliamento attorcigliati, racco-gliendo l’apprezzamento della giuria che gli ha assegnato il primo premio con un’eloquente motivazione: “la se-dia intreccia una storia significativa, utilizzando tessuti usurati. Questo ag-giornamento del classico ‘tappeto di stracci’ diventa un modo unico di im-bottitura. Le T-shirt ricevute dagli ami-ci, insieme ad altri capi come le tende della nonna, il jeans preferito ma ora usurato, ecc, si fondono visivamente in una sinfonia colorata della propria storia personale”.

È possibile personalizzare la sedia con i tessuti e i colori preferiti, ma an-che pezzi di vecchi vestiti o altri ogget-ti. Risultato: la sedia verrà prodotta a livello industriale, con le varianti del divano e di altri pezzi d’arredamento.

Ma la sedia di ‘stracci’ non è l’unico elemento di design premiato dal con-corso.

Il secondo premio se l’è aggiudicato lo svedese Michael Karlsson che ha prodotto delle originali e coloratis-sime lampade da soffitto, realizzate per metà da vecchie bottiglie in pet e per l’altra metà in legno. La lampa-da è stata premiata per “la sua gra-ziosa giocosità”. La giuria non ha però apprezzato il fatto che le fibre di po-liestere stampato contenessero solo il 50% di prodotto riciclato, dato che probabilmente il materiale re-cuperato poteva essere maggiore.

Merita inoltre una menzione il tavolo Tloc, concepi-to dallo studio valenciano La Mamba. Si trat-ta di un’elegante scrivania per uffi-cio o uso domesti-co, che si chiude in un modo intelligente, fin quasi a spari-re, quando non viene utilizzata. E’ realizzata in legno locale,

utilizzando colla biodegradabile e vernici a base d’acqua. Quando l’uti-lizzatore avrà deciso di sbarazzarsi del prodotto, potrà smontarlo in tanti pic-coli pezzi, snellendo la fase di smalti-mento.

Esulando dal concorso svedese, ci sono poi altri esempi di mobili creati da prodotti di riciclaggio, perfino una cuci-na ultra moderna. In questo caso sia-mo in Italia, il designer è Alessio Bassan che per ideare la cucina Eco è ricorso a una “ricetta” a base di carta d’ufficio recuperata e una resina ottenuta dai

gusci degli anacardi. Un mix de-cisamente curioso che ha

dato vita al materiale PaperStone. Oltre

alla cucina con lo stesso prodotto sono stati ideati anche piani di lavoro, pareti di-visorie e diversi

altri complementi d’arredo.A questo punto non

resta che buttare un occhio ai vari cestini della differenziata di-slocati per casa e dare libero spazio alla fan-tasia creativa.

Mobili dal cuore ‘green’

Sedie con stracci e cucine di carta

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La Natura ringrazia

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redazionale

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Cesare RagazziLa salute prima di tutto

LA FILOSOFIA DERMO-FITOCOSMETICA DEL-LA CESARE RAGAZZI COMPANY

La Cesare Ragazzi Company S.p.A., con i prodotti della linea TRICOSIL®, ha voluto sposare una filosofia dermo fitocosmetica che pone alla base dei propri pro-dotti materie prime selezionate e di altissima qualità, lavorate attraverso un raffinato processo produttivo in modo tale da garantire al prodotto la massima effica-cia possibile. E’ per questo motivo che la scelta della Cesare Ragazzi Company S.p.A. si è orientata verso la produzione di prodotti a base di OLI ESSENZIALI, Vitamine, Oligoelementi, Proteine del Latte e Mo-lecole di Sintesi di derivazione Farmaceutica, nel contesto più ampio di una attività aziendale che segue le regole di Buona Fabbricazione e di applicazione delle norme vigenti nel settore cosmetico e tricologico.

LA SCELTA DELLE MATERIE PRIME. IL PROCES-SO PRODUTTIVO

L’orientamento nella scelta di Oli essenziali e di Mo-lecole di sintesi specificatamente studiate per le problematiche cui si riferiscono è giustificato dalla loro migliore qualità ed efficacia nella risoluzione delle anomalie della cute e dei capelli.La sinergia delle varie materie prime contenute nei prodotti porta ad un po-tenziamento dell’efficacia degli stessi.Gli oli essenziali, contenuti nei prodotti della linea

TRICOSIL, sono assolutamente unici in quanto prodotti secondo le metodiche corrispondenti alle caratterische di coltivazioni biologiche.

La scelta del momento “giusto” per la raccolta è de-cisiva. Il “momento balsamico” viene determinato da precise conoscenze dei mutamenti nella composizione chimica di ogni olio essenziale.

Esempio: in molte labiate la massima qualità dell’es-senza la si ricava nel momento appena antecedente la completa fioritura.

Fattori determinanti sono anche l’ora e l’accuratezza della raccolta. Per esempio, i petali della rosa dovreb-be essere staccati dalla pianta dalle prime ore dell’alba fino alle ore undici, altrimenti l’eccessiva esposizione alla luce diminuirebbe sensibilmente la concentrazione e la qualità dell’olio essenziale in essi contenuto, men-tre l’attenzione nel processo di raccolta, specialmente per i fiori più delicati, impedisce agli stessi di fermenta-re, causa che comporterebbe l’alterazione del colore e delle proprietà dell’olio essenziale.

L’EFFICACIA DEI NOSTRI PRODOTTILE SINERGIE di oli essenziali sono sapienti ed accu-

rate miscele, nelle quali l’unione di numerose essenze permette di affrontare in modo completo ed immedia-to le diverse problematiche che caratterizzano gli ine-stesismi dei capelli e della cute

Le varie sinergie vengono poi miscelate con acqua. Le lozioni così ottenute risultano efficaci e non aggressive, trattandosi di una emulsione di oli in acqua.L’essenza completa di alcool evita problematiche

si secchezza e disidratazione.

GLI OLI ESSENZIALIGli oli essenziali hanno proprietà particolari: non

sono solubili in acqua e non ungono come gli oli vegetali, evaporano molto facilmente e possiedono una elevata capacità di penetrazione nella cute, ciò li rende particolamente interessanti dal punto di vi-sta cosmetologico. La barriera cornea viene infatti superata per diffusione passiva dalle molecole che compongono l’olio essernziale e alcune di esse rie-scono a raggiungere vari tessuti cutanei.

Gli oli essenzioali sono composti da un gran nu-mero di sostanze chimiche. Per esempio, l’olio es-senziale di rosa è costituito da oltre 400 diversi componenti.

Gil oli essenziali trovano applicazioni topiche sia in campo cosmetologico che dermatologico (aroma-scosmesi e dermo-aromaterapia)

La scienza cosmetica non ha ancora del tutto com-preso i meccanismi di sintesi di queste sostanze; ciò che oggi appare chiaro è che le piante producono questi componenti odorosi per richiamare gli insetti o per difendersi dai microrganismi in grado di at-taccarle.

IL METODO DI ESTRAZIONE DEGLI OLI ES-SENZIALI

Il medoto per estrarre gli oli essenziali dalle piante è la distillazione in corrente di vapore.

Tre sono i punti principali di ogni distillazione: LA VAPORIZZAZIONE, IL RAFFREDDAMENTO, LA SE-PARAZIONE.

VAPORIZZAZIONEConsiste nel filtrare, mediante il passaggio di va-

pore, il materiale vegetale accatastato su una grata così da raccogliere le “goccioline” oleose del com-posto vaporizzato.

RAFFREDAMMENTO e SEPARAZIONE Successivamente raffredato il composto così con-

densato in acqua verrà raccolto in un contenitore, nel quale l’olio essenziale, essendo più leggero, galleggerà sulla superficie. In tal modo esso verrò facilmente separato dall’acqua.

IL TENSIOATTIVOGli Shampoo della Linea TRICOSIL® utilizzano

come base il Disodium Laureth Solfosuccinate (DLS), tensioattivo di nuova generazione concepi-to per uso farmaceutico, che si differenzia dai più comuni (e discussi) Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES) in quanto:

più delicato e meno aggressivo, non danneggia e non intacca la cheratina e le proteine del capello.

biocompatibile con il sistema cute-capelli.meno irritante, non provoca bruciore agli occhi ed

alle parti più delicate del corpoparticolarmente adatto per uso prolungato.Meno delipitizzante.Non schiumogeno e con maggiore effetto de-

tergente

IL NOSTRO STANDARD DI PRODUZIONEI prodotti della Linea TRICOSIL® vengono fabbri-

cati nel pieno rispetto delle norme di buona fab-bricazione e della legislazione vigente in materia cosmetica.

L’azienda utilizza materie prime certificate ed erbe officinali per uso farmaceutico, selezionate serven-dosi da fornitori che abbiamo ottenuto la certifica-zione di qualità.

I prodotti sono sottoposti ad esami periodici di laboratorio che garantiscano la atossicità e l’alta qualità e purezza deglistessi (misurazione del ph, del peso specifico, della viscosità, della carica bat-terica e della gradazione alcolica dove è presente) riassunti nel DOSSIER TECNICO.

L’attestazione di qualità del prodotto è evidenzia-ta nella VALUTAZIONE DI SICUREZZA, documento fondamentale del DOSSIER TECNICO.

I dossier tecnici e le relative valutazioni di sicurez-za sono conservati presso l’Officina di produzione a disposizione delle Autoritè competenti in materia (Ministero della Sanità e Nucleo Antisofisticazione).

Tutti i prodotti sono testati dermatologi-camente presso il Centro di Cosmetologia dell’Università di Ferrara.

Forfora, caduta temporanea, assotigliamento, ef-fetto crespo, prurito, rossori e desquamazioni, ca-pelli grassi, cute molto seborroica, capelli secchi, cute disidratata, cute grassa e capelli con punte secche e poi ancora calvizie e diradamenti......sia-mo a tua disposizione, con un’esperienza di oltre 40 anni e migliaia di casi risolti non trascurare la salute della tua cute...affidati ai nostri consigli “Cesare Ra-gazzi Laboratories” perchè la tua immagine e il tuo benessere è la nostra Missione.

PREVENZIONE Prevenzione è la parola Chiave chiamaci e attra-

verso un’indagine sul cuoio con strumenti specifici, insieme andremo a conoscere esattamente la na-tura della problematica identificandone le caratte-ristiche e i disagi che crea e può creare, in questa direzione una figura competente e specializzata nel campo tricologico ti fornirà tutte le indicazioni nec-cessarie per la soluzione della situazione.

Prevenzione per noi è conoscenza per cui pre-nota un ‘appuntamento è completamente gratuito PRIMA INFORMATI poi sarai tu quando vorrai a ri-chiamarci, ma intanto aderisci a questa campagna preventiva PERCHE’ LA TUA SALUTE E’ PRIMA A TUTTO.

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GIOCO in legno puzzle 3duna simpatica lumachina, con numeri e lettere!

BORSA CAPIENTE! a spalla, capiente con piccolo difettuccio, pelle leggermente crepata, nella parte alta si copre anche con il braccio quando si porta a spalla..x il resto portabilissima

CAMICIA di cotone stretch con maniche corte “La Perla”molto bella, con collo e maniche lavorate, bottoni a pressione in metallo dorato firmati, con elastico sul fondo...deliziosa! la taglia indicata è 40 ma veste anche un 42

REGGISENO tg 4 nuovo con bordo in brillantini

Cars Saetta Mcqueen ,,, gigante! con pulsanti che riproducono i suoni di sgommate, frenate ecc. e fanno muovere gli occhi cambiando l’espressione di saetta!ah, la saetta sul fianco si illumina! come si vede dalle foto gli adesivi sono rovinati ma è sempre un bel gioco

STIVALI n.37 come nuovi tacco basso grigio scuro molto belli ancora perfetti

BORSA KATY VANZEELAND nuova,perfetta grande capiente portabile a spalla

LOTTO TATUAGGI removibili per bambini. Saranno circa un centinaio. Alcuni sono veramente fighi!

SCARPE Geox bambina 23molto ben tenute ma senza soletta interna.

FARFALLE all’uncinetto nuove fatte dalla mia mamma per voi Sono bellissime Per decorare la casa, le piante Come ciondolo in una catenina o orecchini E come bomboniere delicate, mia madre ne può fare altre a richiesta

SCAMPOLO di pile datto per diventare una copertina baby o per ciò che suggerisce la vostra fantasia Nuovo

PARTI DI MECCANO vintage scatola e alcuni pezzi con molte viti...

“IL SEGRETO DI REMBRANT” di Alex Connor nuovo, immmacolato (ne ho 2)letto, a me è piaciuto molto

SCARPE Adio etnies Adio dello skater Bam Margera num 37 fatte venire dall’America ma indossate solo 4/5 volte. Come nuove.

TABLET PC CON SISTEMA OPERATIVO GOOGLE ANDROID di 7’ con sistema operativo google android con un mese di vita, più custodia con tastiera incorporata.

BORSA nera Kathy Van Zeeland stampa cocco, molto carina e in ottime condizioni, con manici a catenella in metallo, chiusura con bottoni a pressione e taschino interno con zip.

BORSA capiente nuova con cerniera sia sul davanti x la lunghezza che chiusura classica, molto capiente portabile a spalla marca Carpisa nuova

PIUMINO NUOVO! tg l /xl ,molto caldo come lunghezza arriva in vita no cappuccio viola scambio l’etichetta dice xl ma bene anche l

SCARPE n 38 nuove nuove,stupende tacco alto scambio

BALLERINE n37 nuove

GIUBBINO BELLISSIMO!”puebla”giubbino stupendo,nuovo,regalo di natale ma tg errata,con cappuccio diverse tasche chiusura con cerniera e bottono,verde militare,tg l ma veste decisamente meno, una m o cmq a persona magra,longilinea scambio pari valore lista desideri

PANTALONI Bermuda jeans WitBoy taglia 42 unisex

DOLCI RANOCCHIETTE!in morbido peluches, marionetta da mano e pupazzo con sonaglio, indicati per i più piccini!

COLLANA con ciondolo Murrina, rossa carinissima, usata una volta, non è il mio genere...

COLLANA con perle viola di bigiotteria fatta a mano

ORECCHINI stile vittoriano, bellissimi, purtroppo un po’ grandi per me, che ho capelli corti e viso minuto

GEDEONE mangia formine gioco bambini multiattività con luci, suoni e diverse modalità per imparare forme e numeri, molto ben tenuto, perfettamente funzionante, ho anche la scatola.

THUN set caffè al volo x 2 come da foto colore panna e beige mai usate

LOTTO GIOIELLI Bracciale tennis argento e rubini (veri) Anello con brillanti e pietra rosa bigiotteria bracciale perle bianche e fiocco nero

MERAVIGLIOSO abito Gucci originalelo scambio per conto di una mia amica, l’abito è assolutamente originale, preso direttamente dalla ditta che li cuce e se interessa metto altre foto. La taglia è S ma veste morbido, colore blu notte (più scuro di quello che risulta in foto). Il decoltè viene esaltato e messo in evidenza dalla scollatura ad incrocio che un bellissimo fermaglio in acciaio col classico logo della prestigiosa griffe e con la scritta Gucci aggancia al punto vita. La gonna dell’abito è a doppio strato, con effetto sovrapposto. Molto morbido...indossato è una vera carezza! Lo scambierebbe con un iphone preferibilmente.

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BORSE Blugirl blumarine nera usatametto in scambio la mia borsa blugirl blumarine nera usata i manici sono nuovi, logicamente presenta dei segni di usura ma è ancora portabilissima, attuale. è una shopping da portare a spalla o tracolla. devo fare spazio nell’armadio xke mi sono arrivate nuove borse.. quindi la rimetto in scambio.

CINTURA cinturone grigia sull’argento come nuova, bella spessa!!

ANELLO nero grande con disegno scambiato qui,ma non è di mio gradimento ;)

BRACCIALETTO con chiama angeli color bianco!! nuovo!! mai usato

MAGLIA maniche lunghe cotone color grigio tg M ha delle particolari aperture a goccia sul decoltè ;) usata come nuova

MAGLIA cotone particolare color beige e bianco sulle maniche usata ma tenuta bene

MAGLIA maniche lunghe votone color blu tg m marca reds

MAGLIA cotone reds azzurra tg M ma è cortina e per me veste anche meno usata ma in buono stato

PIGIAMA uomo Marta Marzotto nuovo tg l regalato al mio moroso ma decisamente non è il suo genere cerca in cambio giochini x box

MAGLIETTA china tg xl fine maglietta Oviesse con dragoni cinesi e maniche di tulle carina x la primavera scambio x poco

CARIGAN maglioncino con cappuccio xxl pagato 40 euro di morbida lana messo al max 2 volte, come nuovo..

MAGLIONCINO / felpa collo particolare tg 50 nuovo da donna sfiancato sembra una felpa ma di morbida lana mai usato molto bello x la settimana bianca. tg xl da non lasciarsi scappare.

PORTAFOGLI nero e verde acqua vernice il nero è parecchio usato ma in buone condizioni xò bisogna mettere i gancini della cerniera mentre quello verde acqua l’ho usato solo due mesi.

PORTACHIAVI cuore nuovo regalatomi da una mia amica ma non di mio gusto

TRONCHETTI anckle boots lorena carreras tg 39 bellissim li ho pagati parecchio ma li ho messi per una cena e poi.. mai più davvero come nuovi.sono carinissimi e hanno dei dettagli in oro davvero particolari voglio fare posto nell’armadio quindi li metto in scambio

BLACKBERRYcurve nero per iphone xperia o samsung galaxy ace, perfettamente funzionante con scatola e cd di installazione per il computer, mancano le cuffie, ha una piccola botta presa sul tavolo della cucina che non ha xxxxmesso niente

PICCOLA borsa in cotone trapuntato molto carina,chiusura in velcro. Motivo fantasia: zig-zag bianco e nero.

BUSTA in foglie di banano l’avevo portato io a mio babbo x dei suoi documenti...ma mai usata!

BRETELLE son nuove ancora nella scatola!!!era di mio babbo!

MAGLIA manica lunga marrone.graziosa maglia manica lunga con scollo a cuore. Cotone ed elastan. Usata poco, è in buone condizioni.

PORTA CERINI sarebbe una piccola placca di gesso dipinta credo...era di mio babbo!!

SVEGLIA vintage era di mio babbo,non so se funziona....non ho capito bene come parte!!

STOFFE di lana son dei ritagli di un cappotto di mio babbo, a chi servono???

LIQUORI da collezione?? erano di mio babbo,x me son un bel pò datati...ma io purtroppo non bevo e non me ne intendo!!!!

CAMMELLO da Tunisi dorato con confezione assomiglia all’ovino fabergeu

TISANA della Luna equo e solidale scambio perchè non mi piace il gusto!! nuova!!

PORTAFOGLIO HELLO KITTY scambio solo per pari valore (affettivo)

ESEGUO OGGETTINI con paiettes atto su una base di una pallina di polistirolo!!

POLLY POCKET MAI APERTA! stupenda Polly Pocket nuova, ancora in confezione originale

LIBRY FANTASY li scambio anche separatamente .La signora delle tempeste .il ciclo di DarkSword .Il ciclo di shannar (tre libri) . Il racconto della maga .La regina degli elfi di shannara .La sfida dei gemelli .Nicholas Eymerich, inquisitore libri in buone condizioni

BREIL Ciondolo croce Breil originale...completo di scatola e cordino. Molto bello!

STIVALI NERI n pelle mis. 40 con cerniera laterale alti fin sotto il ginocchio .. ottimo stato...

STIVALI NERI ECOPELLE mis. 39 pianta larga ,tipo camoscio . Neri con cerniera laterale e fibbia di ornamento. Indossati 3 volte..

5 PACCHETTI DI FIGURINE-card Shrek-gatto stivali della Despar!

FIORE ESPANDI BAGNOSCHIUMA! per la vasca da bagno, il bagnoschiuma va inserito all’interno e il

TURBANTE ASCIUGACAPELLI in microfibra nuovo!! colore come da foto!!molto utile!

MANTELLA PER CANE NUOVA ca. 51 cm lungh. Nuova Grizzlyin nylon. Impermeabile, con rivestimento interno in caldo e soffice pile e collo in peluche. Ideale per le lunghe passeggiate invernali. Colore: marrone scuro - marrone. scambio preferibilmente con lista desideri o altro capottino per cane (questa è troppo grande)

FOCUS JUNIOR ESTATE 2010 nuovo rivista nuova era in un cofanetto omaggio scambio volentieri con libro per bambini o rivista creativa..

LIBRI CREATIVI E DA DONNE scambio i seguenti libri per altri libri creativi di cucito/moda e similari: 100% creatività guida allo stile della bomba sexy oggetti in feltro ora si ikrea glam cheap usati ma ben tenuti

LOTTO LIBRI SVEVA CASATI MODIGLIANI cedo anche singolarmente!! caterina a modo suo lezioni di tango saulina come vento selvaggio anna dagli occhi verdi il cigno nero disperatamente giulia vaniglia e cioccolato

GRATTUGGIA VIOLA rotella taglia pizza-pinza per spaghetti**cedo anche singolarmente

LIBRI SCAMBIO anche separatamente! luciana litizzetto: sola come un gambo di sedano enzo siciliano: i bei momenti barbara taylor bradford: appuntamento a parigi sabino acquaviva: la ragazza del ghetto

SPILLA FARFALLA COLOR BRONZO-RAME NUOVA! ideale anche per essere decorata!

TRITA AGLIO, CIPOLLA ECC... NUOVISSIMO ancora incartato!!!

DELIZIOSO MAGLIONCINO per cagnolini di taglia piccola mai usato

GIOCHI X PC nuovi, SUDOKU ( ancora con il cellofan) e DISNEY MAGICO ARTISTA 2 !! scambio anche singolarmente :))

BORSA FUCSIA cartellinata SUBDUED meravigliosa! pagata 27 euro

FELPA A RIGHE bianche e nere TG. S scambio a malincuore xkè mi è piccola

BANDANE CON TESCHi..fiamme.. nuovissime! in lotto o singolarmente!

GUANTONE RICAMATO da me a mano a puntocroce ha un orsetto sotto la tazza raffigurato ne “ sforno” ogni giorno :) nuovo ovviamente

SET DI TAZZINE nuove ottime per fare un regalo con scatola ora è passato un po’ di tempo e chi me le ha regalate non verrà mai a casa mia e non si accogerà che non le uso...son belle ma non nel mio stile...

MATERIALE PER CREATIVE, regalo con uno scambioun po’ di perline e due toppine,

TRIVIAL PURSUIT Scatola grande+2 scatola piccole. Scambio perchè nessuno vuole giocarci con me.

CAMICIA-ABITINO x leggins tg.S-M camicia x leggins sexy trasparente con stampa floreale, mai messa, si può usare anke come vestitino, taglia s-m

STIVALI VIOLA con pelliccia interna nuovi!!! nr 37stivali con lacci da strega bellissimi numero 37 imbottiti all’interno

STIVALI SEXY neri ricamati-traforati nr.37 stupendiiiii!

SEXY MAGLIETTA trasparente stile Strega colore marrone, taglia S, scambio a malincuore per cambio taglia!!!

MEGA OCCHIALONI fashion Rosacome nuovi

FELPINA COLOR PRUGNA con fascione con scritta! taglia S mai usata!!!

Ciondolo a croce nera con swaroski molto bella, scambio x inutilizzo

COLLANINA CON STELLA dorata intrecciata, nuova è di bigiotteria

BRACCIALE -POLSINO in perle fantastico. mai messo , elasticizzato

OROLOGIO GUESSORIGINALE scambiato qui...lo rimetto in scambio in quanto sono allergica al materiale e appena lo metto inizia darmi fastidio. mancano alcuni swarovski ma nulla di che.

CONVERSE bianche fiori blu n. 38rosa con strappi tg.m stretti al fondo cm nuovi

GONNA QUADRI toni del marrone tg 42 con cartellino

GONNA LEOPORDATA tg.s con elastico in vita e rifinita in tulle

MAGLIA DENNY ROSE scollo a v incrociato con maniche larghe al fondo tg.m

MAGLIA RIGHE DENNY rose righe grigie/bianche/giallenere tg s denny rose

SALOPETTE DENNY ROSE pantaloni pescatore tg m

MOKONA BIALETTI BLU è la macchina elettrica che permette di preparare con semplicità il caffè espresso e il cappuccino come al bar. Il prodotto ha una funzionalità trivalente, si possono utilizzare: capsule, cialde e caffè macinato.

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STIVALI tipo camperos testa di moro num 36

SCARPE da ginnastica numero 43 causa sbaglio numero, usate una volta

CAPPOTTO H&M tg SCappotto H&M tg S

MAGLIONE sbracciato lanina bello con leggins tg unica

PASSTA POMODORO + CECI Barattolo ceci 400g (scad.12/2013) + brik passata pomodoro 500g (scad.02/2012) scambio solo con comulaviti

BRACCIALETTO nuovo di vetro bellissimo blu

SCARPETTE Handmade di lana modello Strampalaura numero 39

CIABATTINE handmade ad uncinetto viola bicolore lunghezza cm.22

MAGLIONE BENETTON AZZURRO TG. L - 100% LANApraticamente nuovo (me lo hanno regalato ma è un colore che non amo!)

GIACCA SPORTIVA ERREA UOMO TG. XL dell’Atletico van Goof (usata ma in buonissime condizioni)

TROUSSE PUPA (ATTENZIONE!) mi si è staccato un pezzo che cadendo si è rotto e l’ho buttato, il resto è ok ma sono trucchi che mi hanno regalato e che non utilizzo!

5 BUSTINE PLASMON HAPPY MILK al gusto cacao da sciogliere nel latte (sono campioni omaggio con scadenza 30/04/2012

CESTINO in metallo dorato alto cm.10, lati cm.18

RIVISTA GIORNALINO MESSAGGERO DEI RAGAZZI GENNAIO 2012GIUBBOTTO ecopelle nero tg S nuovo

JEANS CALLIOPE tg XS chiari con strappi

PANTALONI leggins skinny tg S grigi

BORSA H&M tortora molto capiente con tracollaBORSA NUOVA E CAPIENTE IN PAGLIA E MANICO-COLLANAmarca BLANCO con 2 tasche interne chiusura a zip in paglia o simile foderata misura circa cm.35x50

MAXI MAGLIA maxi maglia miniabito MOTIVI verde con paiettes tg M

MAGLIA monospalla PHARD tg S

MAGLIA manila grace tg S usata

SCARPE tacco decoltè nere in raso num 36 usate poco

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STIVALETTI viola tg 35JEANS UOMO - TG. 50/36 tessuto jeans leggero - usato

GIOCO DEL TRIS misura 21x21cm base e cornice in legno, pedine dipinte a mano 5 rappresentano gomitoli di lana e 5 musi di gatto, con scatola.

PIASTRA a secco per capelli piastra in ceramica, sistema di autoregolazione per mantenere costante la temperatura ottimale di funzionamento, potenza 100W, design a incrocio per ottenere velocemente risultati professionali, finitura gommata. Usata ma pochissimo.

165 BOLLINI coop Richard Ginori - piatti bianchi scambio 165 bollini coop collezione lo stile italiano richard ginori, quella x i piatti bianchi. al momento ne ho 116 ma potrebbero aumentare un pochino. scambio con ferrero 2012 (o jolly 2011/12)o parmalat 2011 3 coop : 1 ferrero 3 coop : 5 parmalat

SCARPE GINNASTICA DA UOMO “LA SPORTIVA” scarpe da ginnastica la sportiva, da uomo misura 44,5...usate pochissimo per errore taglia

SANDALI CAMPER NR 39 perfetti usati pochissimo per errore misura. chiedete altre foto se vi piacciono

MAGLIONE ZARA azzurrino tg LLOTTO PANTALONI tuta grigi con strisce rosa tg S Adidas Pantaloni tuta grigi tg M Pantaloni tuta marroni con scritta rosa Scout tg S

QUADRO Marilyn Monroe 25cm x 20cm circa

MAGLIA M/L - TG. S - marrone - con incrocio sul seno - cotone

SHORT JEANS - UP STAR - TG. 27 bianco - usati

PASSEGGINO LEGGERO mutsy spider azzurro compreso parasole e cestino piccole spese, la struttura è graffiata - strisciata, invece la seduta è come nuova, pagato nuovo 320e si reclina e una volta chiuso diventa molto piccolo, ho anche il libretto d’istruzioni...

MONETE VARIE belgio per murdok 5 marchi 1976 5 franchi 1986 entrambi 5 franchi 1986 50 franchi 1992 le altre da 1 franco 1990 1991 e 1994 (2)

MONETE SPAGNOLE per murdok 25 ptas: 1984 cien ptas: 1984 le 5 da sinistra: 1980 - 1957 - 1983 25 ptas da sinistra: sevilla 1992 - canarias 1994 - ceuta 1998 5 ptas 1998 diez ptas 1983 1 peseta a sinistra 1983 1 peseta a destra 1975

5 MONETE SVIZZERE 1950 1960 per murdok 2 franchi: 1968 20 centesimi: 1959 10 centesimi: 1958 1/2 franco: 1950 5 centesimi: 1962

ANELLO IN ARGENTO 925 da uomo in argento con bandiera, ero sicura fosse inglese o americana invece mi sono resa conto che non ho la più pallida idea di che bandiera sia! Tra l’altro l’anello è piuttosto robusto, forse più da uomo, il diametro è 2,2 cm

MONETE - FRANCHI FRANCESI anni 60 70 80 90f 10 franchi, a sinistra anno 1989, a destra anno 1979 partendo da destra... 5 franchi anno 1971; 2 franchi anno 1998; 1 franco anno 1977; 1/2 franco anno 1986 20 centesimi anno 1976; 10 centesimi anno 1967; 5 centesimi anno 1966

COMPLETO DA GINNASTICA da donna - tuta della Kappa tg M colore viola felpa e pantaloni lunghi da ginnastica da donna marca KAPPA taglia M. MAI USATA condizioni assolutamente perfette.

20 FRANCOBOLLI SVIZZERI anni 90 come da foto 20 francobolli svizzeri, usati per spedire lettere e cartoline. I timbri postali indicano i primi anni 90, sono tutti tenuti bene (non strappati o macchiati).

GETTONE TELEFONICO del 1978Gettone Telefonico del Settembre 1978. Ah, che nostalgia quei tempi! :)

2 BUONI SCONTO da 1,50 euro per latte crescita in polvere, confezione da 800 grammi Mellin. Scadenza 1 marzo 2012

CASSE AUDIO 5.1 CREATIVE “Cambridge Soundworks DTT 2200”scambio impianto audio 5.1 analogico Creative. Il kit è composto da 5 satelliti (2 anteriori, 2 posteriori e 1 centrale) e 1 subwoofer per migliorare i bassi. Oltre a questo ci sono anche tutti gli accessori che erano compresi nella confezione originale come il manuale di istruzioni e il doppio supporto per la cassa centrale (uno inclinato verso il basso e uno verso l’alto), ecc. Ripeto che il kit è analogico, ovvero per funzionare necessita che il computer abbia una scheda audio con tre prese per l’audio out, in genere sono colorare così: una verde per le casse frontali, una nera per le posteriori e una arancione per il centrale e sub. Parlando di condizioni estetiche e funzionali, l’impianto è perfettamente funzionante e girando le manopole non si sente nessun rumore anomalo. A livello estetico ci sono alcuni graffi sulle casse (abbiate pazienza, è sempre un usato no?), ma con un po’ di attenzione si possono nascondere. L’ultima caratteristica che mi viene in mente è la potenza, ogni satellite ha 5 Watt di potenza, mentre il sub ne ha 17, per un totale di 42 Watt (misurati secondo lo standard RMS). Proponete dando un’occhiata alla mia lista, ma se vi viene in mente altro provate senza problemi, potrei interessarmi. Per quanto riguarda il trasporto, visto l’ingombro e il peso, uno scambio a mano sarebbe preferibile, ma sono comunque disponibile a spedire.

PORTAFOTO MULTIPLO da tavolo ikea finlir usato buone condizioni

SCIARPA / FOULARD / stola grigio argento leggera nuova

FOULARD / stola doubleface rossoo e vinaccia nuovo

BORSA NERA benetton usata ma in buone condizioni

BORSINA NERA accessorize con fiocco nuova

BORSA CON INSERTI marroneusata pochissimo, ottime condizioni

BORSA MINI da donna in ecopelle nera con manico in metallousata ma in ottime condizioni

BORSA DA DONNA in ecopelle nera decorata con bottoniusata 1 volta

PORTAFOGLIO ROSA da donna nuovissimo

PORTACELLULARE ROSA finto scamosciato nuovissimo

CAFFETTIERA per cappuccino mukka express usata solo una volta, ottime condizioni

COLLANA GIROCOLLO artigianato blu con ciondoli in rame, fiori cuori e farfalle collana nuovissima con scatola originale

Portachiavi con portafoto interno a forma di cuore con strass nuovo con scatola

MARIO PARTY 4 – GameCube grandissimo questo gioco.... troppo forte.. Assolutamente da giocare in compagnia di amici

SCACCHIERA DA BERE divertente gioco tra amici

L’ANTICO SEGRETO del fiore della vita di Drunvalo Melchizedek - seconda parte.

DIETAGIFT DIETA di segnale di Attilio e Luca Speciani.

LEADERSHIP DEL BENESSERE di Marco Ferrini nuovo

LA BHAGAVAD-GITA così com’è di Prabhupada nuovo

I SEGRETI DELLA CITTÀ FANTASMa di Debbie Macomber

ATTENTATO! di Beppe Braida super ottime condizioni, sembra nuovo.

MANUALE DELL’IMPERFETTO VIAGGIATORE di Beppe Severgnini edizione super pocket

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eco lifestyle

.23

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Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell’11/01/2010Direttore responsabile: ROBERTO AMADORIArt Director: SERGIO TOMASI

Redazione: ROBERTO AMADORI, ROMINA BUTTINI, RAFFAELE QUAGLIO, GIAMBALDO PERUGINI, CLAUDIA RICCI, MARA RICCI, SERGIO TOMASI, SCOOP MEDIA EDIT soc. coop.Stampa CSQ Spa Erbusco (BS)

Questo periodico è aperto a quanti desiderino collaborarvi ai sensi dell’art. 21 della Costituzione della Repubblica italiana che così dispone: “Tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni mezzo di diffusione”. La pubblicazione degli scritti è subordinata all’insindacabile giudizio della Redazione: in ogni caso non costituisce alcun rapporto di collaborazione con la testata e, quindi, deve intendersi prestata a titolo gratuito. Notizie, articoli, fotografie, composizioni artistiche e materiali redazionali inviati al giornale, anche se non pubblicati, non vengono restituiti.

Ricerche mediche consigli bio

e ricette fai da teSulla necessità di informarsi sem-

pre attentamente circa la qualità dei prodotti che si acquistano per l’igie-ne personale si è già scritto molto. Gli slogan pubblicitari infatti spesso pro-mettono più di quanto creme, schiu-me e saponi riescano poi ad offrire, non solo in termini di efficacia ma anche a livello di di rispetto ambien-tale e attenzione della pelle. Una delle questioni più controverse del mondo della detersione/cosmesi quotidiana è la querelle relativa all’impatto dei più comuni deodoranti sulla salute del-le persone, delle donne soprattutto. Negli anni si è infatti diffusa la noti-zia, mai completamente smentita né confermata, che la maggior parte dei prodotti in commercio sia potenzial-mente pericolosa, correlata al rischio di tumore alla mammella.

Nel 2004 il pubblico femminile sem-brò poter archiviare dubbi e preoc-cupazioni: il “Journal of the National Cancer Institute” pubblicò i risultati di una ricerca condotta su un campione di 1600 donne tra i 20 e i 74, la quale sottolineava come tra antitraspiranti e malattia non vi fosse alcun tipo di relazione. I dati raccolti apparteneva-no a controlli ed esami iniziati già nel 1992, come parte di un più vasto pro-getto analitico, e vennero commentati dagli autori dello studio con grande enfasi, poiché permettevano di sfata-re una “leggenda metropolitana” che aveva già iniziato ad animare le prote-ste di numerose organizzazioni per la lotta al cancro. Peccato che nello stes-so anno anche il “Journal of Applied Toxicology” dette spazio a una ricerca simile, condotta dall’università di Re-ading, che testimoniava invece come alcune sostanze presenti nei deodo-ranti – come ad esempio i parabeni – avrebbero effettivamente potuto favorire l’insorgenza del tumore.

La dottoressa Lidia Sautebin, im-pegnata presso la facoltà di farmacia dell’università Federico II di Napoli, ha più recentemente provato a rivedere la questione alla luce di quanto ap-preso dai successivi progressi medici, chimici e farmaceutici, e sul sito uffi-ciale della Società italiana di farmaco-logia ha proposto un sunto di quanto attualmente si può sapere a riguardo. Nella sezione specifica dedicata alla Cosmetovigilanza, gli spunti però non sono dei più incoraggianti. La dotto-ressa spiega infatti, citando puntual-

mente le sue numerose fonti, da dove deriverebbe il potere cancerogeno dei parabeni e quali fattori faciliterebbero la loro penetrazione nell’organismo. Conclude però sottolineando come la correlazione tra deodoranti e tumore non sia ancora evidente, ma invita i lettori a evitare in generale l’uso trop-po frequente: sebbene le sostanze contenute rispondano alle linee guida sulla sicurezza dei farmaci, le loro con-fezioni non presentano indicazioni re-lative alla quantità delle applicazioni.

Come reagire a questo tipo di infor-mazioni? I blog dedicati alla cosmesi naturale suggeriscono in genere di evitare gli antitraspiranti e i prodotti a base di alcol: entrambi infatti sono molto aggressivi. Anche le creme - a base di petrolati e paraffine -non sono consigliate, poiché ostrui-scono i dotti sudoripari. Anche gli stick basici non sembrano il massimo: il valore del loro Ph infatti – normalmente vi-cino all’8- non pare essere propriamente compatibile con la cute. I più indicati sembrano essere gli anti-traspiranti deboli, come l’allume di rocca: comple-tamente naturale e non inquinante, e i composti a base di bicarbonato, anch’essi ecologici.

Chi volesse essere sicu-ro al cento per cento di cosa si spalma uscito dal-la doccia, potrebbe addi-rittura dedicare un pome-riggio alla cosmesi fai da te. Le ricette sono ovvia-mente numerose, ma per iniziare forse vale la pena cimentarsi in una delle più semplici, composta esclu-sivamente di bicarbonato, acqua e olio di tea tree (eccellente antibatterico, che si trova in tutte le er-boristerie). Ecco dunque le istruzioni per fabbricare in casa il proprio deodo-rante di fiducia: mischiare in una ciotolina 20 ml di acqua con 2 cucchiaini di bicarbonato. Appoggiare sopra la ciotola un cano-vaccio e lasciare in posa una giornata. Dopodiché filtrare l’acqua con un ap-posito filtro di carta o con un panno pulito, versare il liquido in uno spruzzino e aggiungere 15 gocce di olio di tea tree.

Per una posologia del deodorante

In tutta la regione si contano 43 mercati che propongono prodotti bio. Quelli censiti,

almeno, perché iniziative di questo tipo si moltiplicano rapidamente e rendono difficile

il monitoraggio. Vediamo dove sono presenti le bancarelle

bio in Emilia Romagna che aprono a cadenza settimanale o periodica.

PROVINCIA DI PIACENZAMERCATO DELL’ARTIGIANATO DEI COLORI E DEI SAPORI, Piazza Duomo Piacenza, venerdì MERCATO DELL’ARTIGIANATO DEI COLORI E

DEI SAPORI, Piazza Cavalli Piacenza, lunedì PIAZZA CASALI Piacenza, dal lunedì al sabato

CURIOSANDO SOTTO IL CASTELLO - CASTELL’ARQUATO, Piazza del Municipio,

seconda domenica di ogni mese da marzo a dicembre (ore 9-19)

MERCATO MENSILE DEL BIOLOGICO E DELLE COSE USATE – FIDENZA, primo sabato di

ogni mese

PROVINCIA DI PARMALA CORTE - DALLA TERRA ALLA TAVOLA, Via

Imbriani Parma, sabato (8.30-13) ROCCA E NATURA – FONTANELLATO, Centro

storico, quarta domenica di ogni mese (9-18)

MERCATO TRAVERSETOLO – TRAVERSETOLO, Via San Martino,

domenica mattina

PROVINCIA DI REGGIO EMILIAMERCATO DEL CONTADINO, Piazza Fonta-nesi Reggio Emilia, sabato mattina (8-13) MERCATO DI PIAZZA PICCOLA – Piazza San

Prospero Reggio Emilia, da lunedì a sabato

PROVINCIA DI MODENABIOPOMPOSA – Piazza Pomposa Modena,

martedì e sabato (8.30-13) MERCATO CONTADINO – Parco Ferrari

Modena, venerdì (14-18) MERCATO DEL CONTADINO – SASSUOLO, via Po’ Località Braida, 2° e 4° sabato (8-13)

MERCATO DI CARPI - Parco Giovanni Paolo II, giovedì e sabato (8-13)

BIOSPILLA – SPILAMBERTO, Torrione Medievale, venerdì (7-13.30)

VIGNOL, via Cavova 4, venerdì pomeriggio e sabato mattina

PROVINCIA DI BOLOGNAVia Udine Bologna, presso il cortile della

Scuola di Pace, venerdì (17.30-20.30) VAG61 - Via Paolo Fabbri 110 Bologna,

martedi (18-21) MERCATO DELLA TERRA – Via Azzo Gardino

Bologna, sabato (9-14) XM24 – Via Fioravanti 24 Bologna, giovedì

(17.30-21) BIO MARCHÈ BUDRIO- BUDRIO Piazza

Antonio da Budrio, lunedì (17.30-20.30) MERCATO DI VERGATO – VERGATO Piazza

della Pace, sabato e domenica MERCATO DELLE COSE BUONE - SAVIGNO

Piazza centrale, seconda domenica del mese MERCOLBIO – IMOLA via Serraglio presso

Centro Sociale La Stalla, mercoledì (17-20)

PROVINCIA DI FERRARADOMENICHE BIO FERRARA – Piazza Castello

Ferrara, seconda domenica del mese (9-19) SAPORI MATILDEI - BONDENO Piazza

Garibaldi, sabato (8-13)

PROVINCIA DI RAVENNAMARTEDÌ GRAS – CSA Spartaco Via Chiavica

Romea 88 Ravenna, martedì (18-20) BIOMARCHÈ LUGO - LUGO Logge del

Pavaglione, venerdì (17-20) BIOMARCHÈ FAENZA - FAENZA Parco

Vespignani, lunedì (18-22)

PROVINCIA DI FORLÌ-CESENAMERCATO DI FORLÌ – Mercato Forlì, lunedì e

venerdì (7-13) MERCATO DI CESENATICO - CESENATICO

(FC) - Piazza Conserve, mercoledì e sabato (7-13)

LE CRETE DI MONTENOVO - SAN MAURO PASCOLI Via Renato Serra 17, martedì,

venerdi e sabato (9.30-12.45) MONTIANO - Via Provinciale Sogliano 2117,

martedì e venerdì (15-20) RONCOFREDDO - Via Comandini 38,

venerdì-domenica (8-12 e 14-21)

PROVINCIA DI RIMINIRIMINI – Via della Torretta 5, giorni feriali

(15-19)

BANCARELLE BIO IN REGIONE

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... Anche l’Immaginazione si evolve.

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