Biosfera Febbraio 2013

16
Febbraio 2013 mensile anno 4 numero 2 - copia gratuita 9 772037 447004 tutto il BIO che cerchi tutto il BIO che cerchi A RAVENNA CI TROVI: via Panfilia, 66 - Tel. 0544 66658 via Faentina, 121 - Tel. 0544 502490 A FORLÌ CI TROVI: viale Italia, 22 - Tel. 0543 36560 NaturaSì Ravenna www.naturasi.it Insomma L’anno scorso abbiamo trattato di numerosi argomenti di attualità e – per iniziare al meglio il 2013 – ab- biamo pensato di andare a verificare come si vanno modificando gli usi ed i costumi degli italiani in fatto di stili di vita sostenibili. Innanzitutto un occhio all’energia: il nostro paese manca ancora di un pia- no energetico ma – nel frattempo – i cittadini hanno imparato il fai-da-te. Per risparmiare e per non inquinare sempre più famiglie scelgono il foto- voltaico “da giardino”. Ma l’energia non è solo rose e fiori: ancora non si è sbloccata la querelle sul destino della centrale elettrica di Porto Tolle. Olio o carbone? Una soluzione alternativa c’è e si chiama “sole”. Nel frattempo, con la crisi che mor- de le tasche dei lavoratori, si torna a far la spesa in campagna dal contadi- no di fiducia: si moltiplicano i punti di vendita diretti, dove trovare verdure di stagione a prezzi e impatto soste- nibile. Il 2013 dovrebbe essere l’anno chiave per l’affermazione dei green- jobs come opportunità di crescita per l’occupazione : vediamo quali sono le professionalità che verranno più ricer- cate in futuro. I consumatori sono sempre più at- tenti a quello che comprano e come lo comprano: il 2012 è stato l’anno decisivo per la diffusione delle buone prassi di sostenibilità nei super mer- cati. Un occhio alla natura: siamo andati a vedere cosa succederà alla Pineta di Classe a Ravenna dopo gli incendi della scora estate e come funzione- rà l’Idrovia ferrarese, che dovrebbe spostare il traffico commerciale dalla strada all’acqua. Dopo il terremoto, la ricostruzione sostenibile: perché e secondo quali criteri si sceglie di investire sull’edili- zia green. Salute e benessere: è appena co- minciato ma ha già più di un’etichetta. Il 2013 è l’anno delle sigarette elet- troniche e della medicina naturale. [email protected] Hortus conclusus a pag. 3 Nuovamente in piedi a pag. 5 Biondo vaporoso a pag. 7 La via dell’acqua a pag. 8 Natura medicamentosa a pag. 10 Una fonte limpida a pag. 11 Riconversione a pag. 12 Evoluzioni lavorative a pag. 13 Distribuzione Grande a pag. 15

description

"Insomma" Ripensando all'anno passato...

Transcript of Biosfera Febbraio 2013

Page 1: Biosfera Febbraio 2013

Febbraio 2013 mensile anno 4 numero 2 - copia gratuita

9 7 7 2 0 3 7 4 4 7 0 0 4

ISSN 2037-447X30002

tutto il BIO che cerchitutto il BIO che cerchi

A RAVENNA CI TROVI:• via Panfilia, 66 - Tel. 0544 66658

• via Faentina, 121 - Tel. 0544 502490A FORLÌ CI TROVI:

• viale Italia, 22 - Tel. 0543 36560 NaturaSì Ravenna www.naturasi.it NaturaSì Ravenna

InsommaL’anno scorso abbiamo trattato di

numerosi argomenti di attualità e – per iniziare al meglio il 2013 – ab-biamo pensato di andare a verificare come si vanno modificando gli usi ed i costumi degli italiani in fatto di stili di vita sostenibili.

Innanzitutto un occhio all’energia: il nostro paese manca ancora di un pia-no energetico ma – nel frattempo – i cittadini hanno imparato il fai-da-te. Per risparmiare e per non inquinare sempre più famiglie scelgono il foto-

voltaico “da giardino”. Ma l’energia non è solo rose e fiori: ancora non si è sbloccata la querelle sul destino della centrale elettrica di Porto Tolle. Olio o carbone? Una soluzione alternativa c’è e si chiama “sole”.

Nel frattempo, con la crisi che mor-de le tasche dei lavoratori, si torna a far la spesa in campagna dal contadi-no di fiducia: si moltiplicano i punti di vendita diretti, dove trovare verdure di stagione a prezzi e impatto soste-nibile. Il 2013 dovrebbe essere l’anno

chiave per l’affermazione dei green-jobs come opportunità di crescita per l’occupazione : vediamo quali sono le professionalità che verranno più ricer-cate in futuro.

I consumatori sono sempre più at-tenti a quello che comprano e come lo comprano: il 2012 è stato l’anno decisivo per la diffusione delle buone prassi di sostenibilità nei super mer-cati.

Un occhio alla natura: siamo andati a vedere cosa succederà alla Pineta

di Classe a Ravenna dopo gli incendi della scora estate e come funzione-rà l’Idrovia ferrarese, che dovrebbe spostare il traffico commerciale dalla strada all’acqua.

Dopo il terremoto, la ricostruzione sostenibile: perché e secondo quali criteri si sceglie di investire sull’edili-zia green.

Salute e benessere: è appena co-minciato ma ha già più di un’etichetta. Il 2013 è l’anno delle sigarette elet-troniche e della medicina naturale.

[email protected]

Hortus conclusus a pag. 3

Nuovamente in piedi a pag. 5

Biondo vaporoso a pag. 7

La via dell’acqua a pag. 8

Natura medicamentosa a pag. 10

Una fonte limpida a pag. 11

Riconversione a pag. 12

Evoluzioni lavorative a pag. 13

Distribuzione Grande a pag. 15

Page 2: Biosfera Febbraio 2013

by

La Natura in casa tua! Prodotti per l'edilizia naturale

•Pitture ecologiche naturali•Impregnanti e � niture per legno•Intonaci di calce idraulica naturale

PRESENTA

La Spring Color ha elaborato un nuovo concetto espositivo con un allestimento di un vero e proprio bar che mette al centro la qualità del colore. "Il senso di questo concept è quello di accogliere il cliente come se

si trovasse proprio un bar con la materia ed i pigmenti che fanno da protagonisti"

VIENI A SCOPRIRE IL PRIMO BAR DEL COLORE

Bologna - Via Stendhal 25/2 Tel./Fax 051-250533 email: [email protected]

EI02

0002

Page 3: Biosfera Febbraio 2013

.3agricoltura biologica

Il boom degli orti in città

La crisi mette in discussione le abi-tudini consolidate delle famiglie: di-venta sempre più comune andare a fare la spesa relativa agli alimentari nei punti vendita diretti piuttosto che recarsi al supermercato e – finalmen-te – si torna a fare uso dei prodotti di stagione.

Il balzo in avanti dei prezzi di carbu-rante combustibili ha fatto impennare i costi degli ortaggi e della frutta fre-sca che provengono da zone geografi-che diverse e questo ha indotto tante famiglie a tornare a fare la spesa dal contadino, un po’ come facevano i nonni. Da qui il boom dei punti vendi-ta di Campagna Amica, l’associazio-ne di produttori di Coldiretti.

Campagna Amica si propone come la prima grande rete nazionale di punti per la vendita diretta dal pro-duttore  al consumatore e conquista consensi soprattutto perché nei punti vendita si trovano solo prodotti agri-coli italiani, sicuri e controllati, che passano direttamente dalla campa-

gna alla no-stra tavola. Il consumatore, che diventa sempre più consapevole, sa quindi che troverà più convenienza e più scelta, tanto sapo-re in più e il bello di una spesa soste-nibile ed eco-compatibile.

In Emilia Romagna i punti vendita di Campagna Amica sono attualmente 224, così di-stribuiti : 12 in Provincia di Bologna, 13 in Provin-cia di Ferrara, 14 a Forlì-Cesena, 25 a

Modena, 30 nel Piacen-tino, 24 nel Ravennate, 25 a Reggio Emilia e 14 in provincia di Rimini. Fra i prodotti più venduti, oltre alle verdure di sta-gione, il miele, il latte ed i prodotti caseari, la carne e le conserve.

Le attività delle aziende agricole che fanno parte del circuito di Campagna Amica sono molteplici e hanno la missione di ri-avvicinare le persone alla sana vita di campagna.

La grande storia del-la vita in campagna nel nostro paese è un valore che andrebbe preserva-to. Gli spunti culturali e le produzioni artistiche che hanno infatti nella campagna una fonte di ispirazione e un oggetto di interesse. Nella vita di campagna affondano le radici le tradizioni colte e popolari del paese, le feste e anche le religioni.

Campagna Amica si impegna quindi costantemente a promuovere i pro-dotti tipici e i metodi di coltivazione, l’ artigianato e le sagre, la cucina e la cultura rurale.

La campagna è fonte di cultura, sto-ria, tradizioni, salute: un tesoro spes-so poco valorizzato perché percepi-to lontano dalla vita di tutti i giorni. In realtà l’ambiente e la campagna rappresentano un vero e proprio la-boratorio didattico in cui riscoprire il proprio territorio e le sue risorse, educare ad uno stile di vita sano e a scelte consapevoli che guideranno i consumatori di domani.

Gli agriturismi sono il riferimento principale di chiunque voglia organiz-zarsi una vacanza in campagna. Oggi vantano un’offerta molto variegata che tiene conto della peculiarità del territorio, della propria vocazione ru-rale e delle caratteristiche specifiche di chi lo gestisce. Il mercato agrituri-stico è molto ampio e un altro degli scopi di campagna Amica è informare sulle opportunità, raccontare espe-rienze e tendenze, far incontrare esi-genze dei consumatori-ospiti e le pro-poste di qualità del mercato.

Campagna amica

Page 4: Biosfera Febbraio 2013

IMPIANTI PER PRODUZIONEDI ENERGIADA FONTIRINNOVABILIFornace ZarattiniRavennaVia Braille 23

BIOMASSA PANNELLIFOTOVOLTAICISOLARETERMICOTel 0544/ 501550 Fax 0544/ 468690Cell 349/ 1146425

www.energenesiravenna.it

"La sigaretta elettronica è un ottimo metodo per non smettere di fumare"Infatti è stata concepita per essere un efficace strumento per "fumare" ma senza avvelenarsi con oltre 4.800 sostanze presenti nel fumo della sigaretta tradizionale, molte delle quali sono cancerogene.La sigaretta elettronica nasce quindi come un oggetto pensato soprattutto per tutti i fumatori che desiderano sostituire la sigaretta tradizionale con un oggetto molto simile ma non altrettan-to dannoso, senz rinunciare al piacere di "fumare" poichè riproduce ciò che il fumatore cerca: il gesto, il momento di pausa, l'aroma e il sapore avvertitit nella bocca e nel naso, la sensazione di riempimento dei polmoni provocata dal fumo, la produzione e l'emissione della "nuvoletta", il colpo in gola, la nicotina (che può essere più o meno presente o anche assente a piacere del consumatore), ma senza combustione, infatti non fa altro che scaldare un liquido, composto da glicole propolenico e glicerina vegetale, entrambi innocui, fino a farlo diventare vapore.

PERCHÈ USARLA: I VANTAGGIIl vantaggio più grande della sigaretta elettronica rispetto alla tradizionale è sicuramente di na-tura salutistica, ma non è l’unico, poichè utilizzando una sigaretta elettronica il fumatore ha un oggetto che garantisce la gestualità, l’estetica, il piacere di fumare di una bionda ma non fa male, infatti, a differenza dei vari spray e cerotti, la sigaretta elettronica, avendo lo stesso aspetto di una sigaretta tradizonale, garantisce lo stesso appagamento al fumatore, in più è semplicissima da usare, fa risparmiare (ricaricando un filtro si ottiene una durata corrispondente a circa 6 sigarette), è di moda, non ingiallisce i denti, non produce odori sgradevoli negli ambienti chiusi e sui vestiti, non produce fumo passivo ma vapore acqueo quindi può essere utilizzata ovunque:in ufficio, in aereo, in treno, al ristorante, in discoteca, ad un tavolo da poker, in casa (anche in quelle case in cui mogli/mariti o parenti vi fanno solitamente uscire in terrazzo a fumare), riduce via via il bisogno di nicotina aiutando, se si desidera farlo, ad eliminare completamente il vizio, ed è una valida alternativa al buttarsi sul cibo nei momenti di astinenza di chi sta provando a smettere di fumare, eliminando quindi il problema dei chili di troppo guadagnati solitamente da chi smette.

Perchè quindi continuare a fumare le sigarette tradizionali quando possiamo essere più in salute, più belli, più ricchi e più liberi con la sigaretta elettronica.

Siete stanchi di pagare cifre esorbitanti per sigarette elettroniche scadenti che durano due setti-mane e dei quali non si trovano parti di ricambio. Siete stanchi di cercare filtri, difficili da trovare e davvero molto costosi. Credo sia capitato a molti fumatori che hanno intenzione di smettere di fumare, di imbattersi in siti e/o negozi che vendono la sigaretta elettronica, ma sicuramente siete rimasti delusi dal costo iniziale, dalla durata del prodotto e dalla difficile reperibilita’ dei filtri che si consumano veloce-mente e costano molto.

Noi vendiamo sigarette elettroniche di ottima qualita’, ma non ci limitiamo a vendere i kit iniziali ad un prezzo ragionevole ed indicando l’effettiva durata dei suoi componenti, vi forniamo anche tutti i pezzi di ricambio che non sono eterni, ma si usurano col tempo, come le batterie e gi aro-matizzatori che sono le parti fondamentali della sigaretta elettronica.

Inoltre forniamo liquidi per ricaricare i filtri della sigaretta a costi molto basi per farvi risparmiare in denaro e in salute.Infatti la sigaretta elettronica non produce tutte quelle sostanze derivate dalla combustione del tabacco, della carta e della colla usata per chiudre la normale sigaretta.Questi sono i vantaggi della nostra sigaretta elettronica:Ci risparmiamo di assorbire monossido di carbonio, catrame e altre sostanze nocive derivate dalla combustione del tabacco delle sigarette normali.° Mai più PUZZA di fumo sui nostri vestiti, in casa, su divani e tende, in macchina°Niente denti gialli, invecchiamento della pelle, perdita dei capelli, difficoltà respiratorie, alito cattivo.°Tumori, problemi dell’apparato digerente, infezioni.°Risparmio economico°Ricambi acquistabili singolarmente°Aiuta a smettere di fumare senza sacrificio°Niente fumo passivo che danneggia chi ci sta intorno°Fuma finalmente dove vuoi, uffici, centri commerciali, treni, aerei, ristoranti e localiI nostri liquidi e filtri non contengono dietilene glicolico che è nocivo per la salute.La sigaretta elettronica MUST è facilissima da utilizzare e in negozio sono disponibili tantissimi aromi, tabacco, malboro, menta, cioccolato, fragola, caffè, cola ecc..ed in divere concentrazioni di nicotina che ti permettono di scalare partendo da un’alta concentrazione, passando ad una bassa, arrivando a ZERO per togliere completamente la necessita’ di nicotina.

Page 5: Biosfera Febbraio 2013

.5architettura

Suturare una profonda ferita nel tessuto

socio-economico dell’Emilia Romagna

Il terremoto di maggio ha infatti di-strutto case e aziende, fabbriche e piccole realtà produttive che caratte-rizzavano l’economia delle zone colpite. Nonostante tutte le difficoltà, però, i protagonisti della ricostruzione – enti, amministrazioni e le stesse aziende – hanno deciso di cogliere l’occasione per ricostruire in maniera sostenibile gli edifici danneggiati o rasi al suolo.

Il 29 ottobre scorso, durante SMART City Exhibition a Bologna, si è tenuto un incontro per presentare alcune del-le esperienze più significative del dopo terremoto in Emilia Romagna, a dimo-strazione che ricostruire in modo soste-nibile dopo un terremoto si può.

L’incontro, organizzato dal Coordina-mento delle Agende 21 locali italiane , ha rappresentato la naturale prosecu-zione di un per- corso avviato a Ferrara il 6 luglio

dove si sono riuniti Sindaci e Assessori per affrontare il terremoto come una sfida per migliorare il territorio in termi-ni di sostenibilità ambientale e sociale. A Bologna, dunque, gli attori di questa difficile rinascita hanno avuto modo di confrontare molte esperienze nate in questi mesi che testimoniano come, anche in situazioni di estrema difficoltà e di disagio profondo, economico, psi-cologico e sociale, si possa agire senza perdere di vista valori e senso civico.

Da quella giornata, a cui è stato dato come titolo simbolico Emiliani brava gen-te, ora è nato un vero e proprio “Manife-sto per la ricostruzione sostenibile” che v u o l e essere un contributo concreto per far sì che in futuro le espe-r ienze vissute in Emilia Roma- gna, possano r a p - presen-tare un v e r o e pro-p r i o model-lo.

A Fi-

nale Emilia, uno dei paesi più colpiti dal terribile sisma del 20 e 29 maggio scorsi, la maggior parte delle strutture, in particolare scuole, palazzi storici e chiese, hanno subito forti danni e dopo il terremoto non hanno più avuto la possibilità di riprendere le normali atti-vità. Fra questi il complesso scolastico Sacro Cuore di Finale Emilia, ospitato nell’antica e prestigiosa dimora Borsa-ri.

Non potendo in alcun modo recupe-rare la sede storica dell’asilo, è stato deciso di costruirne uno nuovo, il cui progetto è stato presentato il 6 ottobre scorso ma la cui realizzazione – in real-tà – è già stata completata.

Il complesso a regime ospiterà ben 240 bambini del paese,

suddivisi tra le 2 se-zioni di nido

e le 6

sezioni di scuola materna. Il risultato sarà una struttura di oltre 1.600 mq. altamente ecologica, antisismica, e ad elevato risparmio energetico, realizzata interamente in legno, che coniuga tre diversi metodi costruttivi.

Per la realizzazione del progetto, Fe-derlegnoArredo e le sue imprese, han-no messo in campo sia risorse finan-ziarie che professionali, coinvolgendo molte aziende, che hanno aderito con entusiasmo alla realizzazione della nuova struttura ecologica e antisismi-ca, la più grande opera donata in tutta la ricostruzione dell’Emilia.

La struttura è stata realizzata con un materiale ecologico per antonomasia, il legno, sarà energeticamente autosuf-ficiente grazie all’utilizzo a tutto raggio delle tecnologie del fotovoltaico sia per l’approvvigionamento di energia elet-trica quanto per il riscaldamento.

Ricostruire sostenibile

Page 6: Biosfera Febbraio 2013
Page 7: Biosfera Febbraio 2013

.7eco moda

Uno ‘sbuffo’ di vapore molto di moda

Un paio di anni fa fece scalpore l’i-dea della compagnia Ryan Air - famo-sa per le ”trovate” irriverenti – di in-stallare dei distributori di sigarette sui propri aerei. Non si trattava di siga-rette “Normali” ma di quelle elettroni-che. Rispondendo alle dichiarazioni di ben 24.000 – che avevano dichiarato che si sarebbero sentiti più rilassati se avessero potuto fumare durante i viaggi - la compagnia aveva messo in vendita le sigarette elettroniche a marchio Ryan Air che, al modico costo di circa 6 euro per un pacchetto da 10 pezzi, permettevano ai più incalliti fan delle “bionde” di simulare boccate di fumo senza produrne affatto.

Da allora la sigaretta elettronica ha conosciuto una diffusione capillare e

– nonostante lo scetticismo iniziale ed i dubbi sulla sua effettiva “efficacia” - è diventata quasi un oggetto di moda, come un accessorio qualsiasi.

L’arnese in questione è un dispositi-vo elettronico che emula i tradizionali prodotti per il fumo, quali le sigaret-te, i sigari e le pipe. È uno strumen-to dotato di una batteria ricaricabile che consente di inalare vapore di una soluzione di glicole propilenico, gli-cerolo, nicotina (in quantità variabile o anche assente) e aromi alimentari. Invece di bruciare tabacco e additivi, quindi, produce una sorta di vapore acqueo che fuoriesce dalla cannula esattamente come se fosse fumo e l’i-nalazione di questo vapore consente di provare un sapore e una sensazio-ne simile a quella provata inalando il fumo di tabacco di una tradizionale si-garetta. Non essendovi combustione, però, non v’è alcun rischio canceroge-

no legato a tale processo. Anche l’e-stetica delle sigarette elettroniche è, di norma, del tutto simile al prodotto tradizionale.

E’ la nuova moda degli italiani, che come al solito vengono affascinati da tutto ciò che rappresenta il nuovo: stavolta in ballo c’è la salute e – al di là del business fiorente – l’acquisto della sigaretta elettronica potreb-be rivelarsi una scelta vincente per smettere di fumare (o quanto meno diminuire). I negozianti hanno subito fiutato l’affare dell’anno: negli ultimi mesi sono spuntati come funghi in tutta Italia, senza grosse distinzioni tra Nord e Sud, i punti vendita che le di-stribuiscono, con vere e proprie cate-ne di franchising, fra le quali si stanno facendo largo anche delle aziende ita-lianissime. che si sono aperti negli ul-timi mesi, dalle catene di franchising.

Resta il dubbio sulla salubrità dell’u-

tilizzo degli “svaporatori”, come si chiamano in campo tecnico.

L’Organizzazione Mondiale della Sa-nità ha emesso una nota a proposito delle sigarette elettroniche, richia-mando i produttori di queste sigaret-te che reclamizzano le stesse quale sicuro ed efficace aiuto medico per smettere con il fumo. L’OMS sostan-zialmente non afferma la dannosità o l’inutilità delle sigarette elettroniche: semplicemente sottolinea che non possono essere considerate una te-rapia ufficiale allo smettere di fuma-re. L’intento dell’OMS non è quello di affermare che la sigaretta elettronica sia nociva, ma unicamente mettere in guardia ed evitare - giustamente - che tale prodotto venga reclamizzato come prodotto terapeutico senza che siano stati condotti i test che ogni le-gislazione nazionale richiede per la distribuzione di prodotti terapeutici.

La ‘bionda’ elettronica

Page 8: Biosfera Febbraio 2013

8. territorio

L’Idrovia Al via tra critiche

e aperte contestazioniL’attuazione del progetto vedrà tra-

sformare l’Idrovia in un canale navi-gabile sviluppando un’infrastruttura compatibile con l’ambiente e confe-rendo una nuova valenza all’area Co-macchio/Portogaribaldi come porto fluvio-marittimo di accesso all’Idrovia regionale. Inoltre renderà l’Idrovia fru-ibile dai cittadini (piste ciclabili, aree verdi) e dai turisti (realizzazione di dar-sena, attracchi) attraverso interventi

di riqualificazione delle aree a ridosso del fiume e la valorizzazione di attività di supporto al trasporto di merci e di persone.

Nel progetto presentato dalla Pro-vincia di Ferrara si legge che “dopo una lunga e necessaria fase di studio, approfondimento e presentazioni, è terminato il progetto di adeguamento dell’idrovia ferrarese, finalizzato non solo al traffico commerciale, ma anche a quello turistico del sistema fluviale”. Questo sistema è formato dal Canale Boicelli, Po di Volano, nonché Asta Na-vigabile Ferrara-Porto Garibaldi.

Il primo passo verso la concreta va-lorizzazione dell’asta fluviale del fiume che avviene a livello regionale, sarà la trasformazione del tracciato del Po di Volano in un corridoio percorribile dalle imbarcazioni, puntando a dare attuazione a un concetto sempre più intermodale del trasporto.

Il Progetto Idrovia Ferrarese è stato avviato grazie alla partecipazione e all’impegno di numerosi attori, dalle Istituzioni che l’hanno ideato e finan-ziato, agli Enti che amministrano i ter-ritori che saranno interessati dai lavo-ri, fino alle aziende cui questi ultimi

sono stati e saranno affidati. Il progetto è coordinato dalla Pro-

vincia di Ferrara, promosso dalla Regione Emilia-Romagna e attuabile grazie a finanziamenti statali. Coinvol-ge, per un’estensione di circa 70 km, 8 Comuni nel territorio della Provincia di Ferrara: Ferrara, Copparo, Tresigal-lo, Formignana, Migliaro, Migliarino, Ostellato e Comacchio.

Numerose sono le aziende che lavo-reranno nell’ambito delle diverse fasi di realizzazione del progetto: si tratta per lo più di aziende emiliano roma-gnole, venete e marchigiane.

Page 9: Biosfera Febbraio 2013

.9territorio

Mostra sull’energia intelligente!Fino al 10/02/2013

Palazzo Re Enzo, piazza del Nettuno - Bologna

Fino al 10 febbraio a Palazzo Re Enzo, si svolge “Arte e scienza in piazza”, la manifestazione di diffusione della cultura scientifica organizzata dalla Fondazione Marino Golinelli in collaborazione con il Comune di Bologna

e prevede oltre 100 eventi tra mostre, spettacoli, incontri, proiezioni, concerti, giochi in piazza e laboratori creativi.

All’interno della kermesse ci sarà la mostra “Energie Intelligenti. Smart People in smart Cities”: interattiva e multimediale vuole coinvolgere il visitatore in modo attivo con l’obiettivo di cogliere tutte le possibilità

che le città intelligenti offrono.

Per una città che riesca a conciliare e soddisfare le esigenze dei cittadini, delle imprese e delle istituzioni, in cui l’impiego diffuso e innovativo delle tecnologie, in particolare nei campi della comunicazione, della

mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica è parte della soluzione.

Un progetto di Hic ad Hoc (Torino) con la collaborazione di Fondazione Marino Golinelli (Bologna), Scienzattiva (Biella), Amapola (Milano) e il

sostegno del Comune di Bologna. bando, partecipando a video-lezioni e corsi formativi on-line.

APPUNTAMENTI

L’Idrovia Ferrarese rappresenta una straordinaria opportunità di crescita per il turismo e per le atti-vità economiche connesse al corso del fiume (trasporto fluviale, pesca, enogastronomia).

Questa via d’acqua si snoda in-fatti, tra luoghi di interesse natu-ralistico (Valli di Comacchio, Valli di Ostellato, Parco del Delta del Po) e storico-artistico (Museo Ar-cheologico di Spina, Villa Mensa, Museo della Nave Romana, Casa Museo Remo Brindisi). Tutti questi territori potranno essere raggiunti

via acqua e via bicicletta, attraver-so il collegamento alla rete di piste ciclabili già presenti e in corso di realizzazione.

A conclusione del progetto il volu-me di traffico subirà una notevole riduzione, con conseguenze positi-ve sulla viabilità e sulle emissioni di CO2. Altri benefici si potranno riscontrare sulle emissioni acusti-che: studi e simulazioni hanno evi-denziato che si avrà una riduzione dell’inquinamento acustico conse-guente alla diminuzione del transi-to dei mezzi pesanti.

ferrarese

Page 10: Biosfera Febbraio 2013

10. medicina naturale

Affidarsi alle cure proposte dalla

medicina naturale

A supporto della medicina tradizio-nale o come strumento di prevenzio-ne per i malanni più o meno gravi nei quali si rischia di incorrere nei diverse stagioni della vita.

La fitoterapia (a volte anche im-propriamente definita fitomedicina) è, in senso generale, quella pratica terapeutica umana comune a tutte le culture e le popolazioni sin dalla preistoria, che prevede l’utilizzo di piante o estratti di piante per la cura delle malattie o per il mantenimento del benessere. Dal punto di vista ter-minologico, limitandosi alla Unione Europea, solo da pochi anni, e limi-tatamente alla Gran Bretagna, esiste

una categoria professionale istituzio-nalizzata di fitoterapeuti, con percor-so formativo universitario distinto da quello previsto per la biomedicina, e con protezione legale del nome. Negli altri stati membri della UE il termine fitoterapeuta non ha valore legale, e la fitoterapia non è una branca rico-nosciuta delle biomedicina.

Le piante sono fra le principali for-nitrici di sostanze medicamentose e vanno considerate come veri e pro-pri produttori e contenitori dinamici di sostanze chimiche. Nella loro evo-luzione esse hanno sviluppato innu-merevoli metaboliti secondari che svolgono per la pianta varie funzioni ecologiche (repellenza, difesa dagli er-bivori, lotta contro altre specie vege-tali per il controllo delle risorse, difesa dai parassiti, attrazione degli impolli-natori, ecc.). Questi stessi metaboliti secondari hanno mostrato importanti

attività farmacologiche nell’uomo. Le moderne preparazioni fitoterapiche sono ottenute a partire dal materia-le vegetale, sia fresco che essicca-to, tramite estrazioni con solventi e metodiche diverse, a seconda che il solvente sia l’etanolo, l’acqua un olio grasso. In particolare i medici hanno la possibilità non di preparare ma di prescrivere preparazioni vegetali che poi prepara il farmacista (medicinali galenici magistrali). Le preparazioni in libera vendita devono sottostare a vari standard di tipo qualitativo, men-tre gli standard di efficacia e tossicolo-gici vengono applicati (nella UE) solo a quei preparati ai quali venga rico-nosciuto lo status di farmaci vegetali (herbal medicines). Per i preparati che non rientrano in questa categoria val-gono le regolamentazioni dei singoli stati membri.

Il mercato di questi prodotti, vista

la risposta positiva dei consumatori, si sta allargando e per chi pratica la medicina naturale non è facile man-tenere coerenza e credibilità, visto il proliferare di prodotti “taroccati” o non conformi alle regole. In Italia non esiste ancora una legge specifica per le fitomedicine e difatti, molte di esse, sono state prodotte e commer-cializzate in passato sotto forma di integratori alimentari, mentre attual-mente sono regolamentate dal D.L. n.169/2004 che ha fatto chiarezza con una disciplina specifica sugli inte-gratori alimentari. Quello che i medici “naturalisti” consigliano è di osservare sempre le confezioni che gli erboristi o le farmacie propongono, in caso di acquisto è fondamentale che ci siano dichiarati i componenti e le sostanze usate nel preparato e che, comunque, si seguano le prescrizioni ed i consigli dei dottori specializzati.

Fenomeno naturale

Page 11: Biosfera Febbraio 2013

.11energie rinnovabili

Cinque le città della regione che si

collocano tra le prime dieci italiane per

impianti solari Secondo la classifica delle “città

solari” stilata su dati ufficiali Gse ed elaborati dal Gruppo Ubisol al primo posto c’è Roma con 4.397 installazioni fotovoltaiche, secon-do gradino per Perugia con 1.573, terza Padova con 1.339, quarta Ravenna con 1.299 impianti, se-guita al quinto posto da Trento con 1.148, al sesto da Forlì con 1.084, al settimo Rimini con 1.060 im-pianti fotovoltaici , all’ottavo Mo-dena con 1.022, nono posto per Cesena con 1.002 e, a chiudere, decimo posto per Sassari con 991 impianti.

Secondo le statistiche, il 97% dei co-muni italiani ha sul proprio territorio un impianto fotovoltaico, un dato che sfiora il 100 per cento in Emilia Ro-magna, dove solo un comune su 384 non ha pannelli solari nei suoi confini. Il Comune “maglia nera” è Zerba, pa-esino sulle montagne di Piacenza che con i suoi 1.000 metri di altitudine e solo 94 abitanti, dove – data l’esiguità del consumo della comunità – l’ener-gia fotovoltaica non è ancora arrivata.

In regione l’impianto fotovoltaico di maggiori dimensioni è quello attivo ad Alfonsine, in provincia di Ravenna: 24.792 chilowatt picco, in produzio-ne dall’ agosto 2011. Questo colosso sarebbe quindi in grado di soddisfare il fabbisogno energetico di 7.500 fa-miglie, ossia gli abitanti di una citta-dina di medie dimensioni. Il secondo impianto per dimensioni è nato - sem-pre nel 2011 - a Ferrara, con una po-tenza di 11.248 kWp.

Tra le nove province dell’Emilia Ro-magna, primo posto per potenza in-stallata a Ravenna con 319.471 chi-lowatt picco installati, seguita da Bo-logna (204.767 kWp) e Forlì-Cesena (160.150 kWp).

A giugno 2012 – i dati per il secon-do semestre sono ancora in fase di elaborazione - dicono che maglia rosa della presenza di impianti privati sul territorio va a Bologna, con 6.570 im-pianti, seconda Modena con 6.126 e terza classificata Ravenna, con 4.509 impianti. Seguono Forlì-Cesena con 4.082 impianti, Reggio Emilia con 3.959, Ferrara con 2.978, Rimini 2.700, Parma con 2.613, Piacenza fanalino con 2.283 impianti.

Continua in maniera piuttosto co-stante quindi la diffusione del foto-voltaico “familiare”, ossia quello che riguarda le abitazioni dei privati. Tra gli incentivi fotovoltaico ultime noti-zie figurano le tariffe incentivanti pro-

mosse dal Quinto Conto Energia per l’installazione di impianti fotovoltaici integrati che dispongono di caratteri-stiche innovative. Per questi impianti è definita una potenza minima è 1KW mentre la massima è 5MW. I moduli devono comunque essere conformi alle attuali norme definite dal Decre-to Ministeriale del 5 luglio 2012 ed i componenti degli impianti devono es-sere il frutto di una nuova costruzione.

Nel corso dell’anno appena iniziato, secondo le più recenti analisi, i prezzi dei moduli fotovoltaici subiranno una contrazione dei costi, mentre – no-nostante la crisi – è prevista, inoltre, una crescita nel numero delle instal-lazioni. Merito dell’incidenza dei mer-cati emergenti, come quello cinese e quello americano. In Europa tra i Pae-si dalla maggiore crescita abbiamo la Romania: è previsto che sul mercato europeo la grid-party sia ormai pros-sima al conseguimento.

Emilia Romagna a energia pulita

Page 12: Biosfera Febbraio 2013

12.energie rinnovabili

Inquina tanto da essere fuorilegge, ma

continua a produrreÉ centrale elettrica di Porto Tolle, nel

Parco del Delta del Po. In Italia gli im-pianti che non hanno ancora ricevu-to  l’Autorizzazione integrata ambien-tale  (Aia), la licenza necessaria per uniformarsi ai principi dettati dalla Comunità europea, sono 19, fra  ac-ciaierie, raffinerie e centrali elettriche, altre invece non hanno la V.i.a., la Va-lutazione d’Impatto Ambientale.

A denunciarlo è Legambiente, che nel dossier  “Mal’aria industriale 2012”, oltre a indicare i Siti di inte-resse nazionale – le aree contamina-te più pericolose che lo Stato vuole bonificare – ricorda come per queste eclatanti infrazioni l’Italia sia stata condannata ancora una volta dalla

Corte di giustizia europea. Risultato? Più lavoro per pochi, più inquinamen-to e penali da pagare per tutti. Del re-sto, fare profitti a spese dei cittadini e della loro salute sembra la regola, non solo a Taranto.

Fra gli impianti più impattanti a li-vello sanitario alcuni sono già noti alle cronache, vedi l’Ilva, mentre altri sono rimasti quasi sempre nell’ombra. A titolo esemplificativo si può parla-re del polo petrolchimico siciliano di Gela, leader italiano delle emissioni di ossidi di zolfo e di mercurio, mentre una menzione speciale va fatta all’in-dustria energetica, come la centrale elettrica di Porto Tolle, in fase di con-versione da olio a carbone.

A Porto Tolle in provincia di  Rovi-go, infatti, l’ENEL ha in programma di convertire la centrale a olio com-bustibile di “Polesine Camerini” in una grande centrale a carbone della

potenza di 2000 MW con la relativa emissione di CO2 di oltre 10 milioni di tonnellate l’anno. La centrale, però, potrebbe essere riconvertita anche in virtù della modifica dell’art.30 della legge regionale istitutiva del Parco che consentiva nella zona la costru-zione di sole centrali alimentate a gas naturale o con fonti meno inquinanti.

Intanto, in provincia di Rovigo è sta-to riscontrato (rilevazioni Arpav) che le polveri sottili presenti sono superiori a quelle di Verona, che ha un numero di industrie e fabbriche notevolmente superiore rispetto al capoluogo pole-sano.

Negli anni la questione “conversione al carbone: si o no” è andata in Tribu-nale ed ha passato una lunga trafila e numerose analisi di commissione, ma c’è chi –una volta approvata definitiva-mente – ha promesso battaglia affinché vengano rispettate tutte le regole ed i

criteri di controllo e supervisione degli agenti inquinanti.

Le associazioni ambientaliste Gre-enpeace, Italia Nostra, Legambiente, WWF e il Comitato dei liberi cittadini di Porto Tolle hanno diffidato il Ministero dell’Ambiente, affinché sulla conversio-ne a carbone chiesta dall’Enel, si muo-va nel pieno rispetto della procedura di Valutazione di Impatto Ambientale. “Nessuna scorciatoia per la Valutazione d’Impatto Ambientale (VIA), che, per la conversione a carbone della centrale di Porto Tolle, dev’essere rinnovata inte-gralmente – chiedono - Come stabilito dalla normativa nazionale e comuni-taria, e confermato da una sentenza del Consiglio di Stato”. Le associazioni chiedono, inoltre, “che per l’impianto siano valutate le alternative energetiche esistenti: il gas e le energie rinnovabili. E che siano garantite l’informazione e la partecipazione dei cittadini”.

La Centrale è centrale

Page 13: Biosfera Febbraio 2013

.13stili di vita eco

Le problematiche ambientali stano

cambiando il mondo del lavoro

Non soltanto dal punto di vista dell’approccio all’organizzazione del lavoro stesso ma anche perché c’è bi-sogno, e ce ne sarà sempre di più, di nuove figure professionali legate alla sostenibilità.

Sistemi di produzione, progettazio-ne, organizzazione, costruzione, ero-gazione di servizi improntati all’ottica del basso impatto ambientale, nel ri-spetto di protocolli internazionali con-divisi: il futuro e il presente del mon-do del lavoro in Italia sono sempre più “verdi”, i cosiddetti green jobs diretta-mente o indirettamente collegati allo sviluppo della Green Economy.

Una ricerca del Sole24ore riporta che la situazione italiana è parte inte-

grante del più vasto contesto europeo che prevede 4,5 milioni di lavoratori verdi al 2020, di cui una bella fetta costituita dai green collar, cioè i la-voratori del terziario avanzato e del-la ricerca. Il Global climate network prevede 20 milioni di nuovi green job da qui al 2020, mentre l’Unep stima il superamento di quota 20 milioni al 2030 solo per i lavoratori impegnati sul fronte delle energie rinnovabili di cui 2,1 nell’eolico, 6,3 nel fotovoltaico e 12 nell’industria dei biocarburanti. In Italia si contano 150.000 occupa-ti nel 2012 e se ne conteranno quasi 250.000 al 2020, secondo le stime del Gestore servizi elettrici e dello Iefe Bocconi, con una quota maggiore per le bioenergie (oltre 100.000 oc-cupati), seguite dall’eolico con 80.000 e dal solare con 50.000.

Le occupazioni più gettonate ed innovative? Per

esempio quella del designer del parco eolico o di sistemi fotovoltaici, oppu-re l’installatore di turbine eoliche o il tecnico dei sistemi di accumulo del gas del biometanolo per gli impianti di biomasse. In generale aumenteran-no i venditori di pannelli fotovoltaici e di pale eoliche, installatori e tecnici specializzati.

Numerosi i professionisti legati alla costruzione di edifici “bio”, dai bio-architetti (che studiano e progettano gli edifici nel rispetto dell’ecosistema naturale) agli ecoingegneri (che ap-plicano le tecnologie per risolvere i problemi del benessere dell’abitare, per un corretto rapporto uomo, am-biente e casa), fino alla professione degli house doctor (un tecnico che è

in grado di rilevare tutte le fonti di inquinamento nel mondo

domestico). Occhi punta-ti anche su ingegneri

elettrici, elettronici o civili come pro-

gettisti di sistemi rinnovabili, project manager o green business developer, economisti e legali esperti nella nor-mativa specifica. Nell’ambito del foto-voltaico -sottolinea il rapporto - sono molto richiesti fisici, chimici, operatori tecnici per le fabbriche di pannelli, installatori, manutentori elettrici e meccanici, energy manager ed energy trader.

Il settore dell’informatica è fondamen-tale per la green economy, che ha bi-sogno di software capaci di comandare sistemi di sensori per l’efficienza ener-getica e le “smart grid” dell’energia (le reti intelligenti in grado di ridistribuire i surplus in tempo reale). Il mercato del riciclo inoltre è un enorme bacino di po-sti di lavoro, ma anche la pianificazione urbana è in crescita, considerando che già oltre metà dell’umanità vive in città e nel 2030 sarà l’80%. Tra i mestieri del futuro in verde ci sono anche i biologi specializzati in biotecnologie e gli esper-ti del settore agroalimentare.

Lavoratori al verde crescono

Page 14: Biosfera Febbraio 2013
Page 15: Biosfera Febbraio 2013

.15bioarchitettura

Biosfera, mensile di sviluppo sostenibile - EDITORE: Edit Italia s.r.l a Socio Unico - Ferrara, V.le Cavour, 21 - Tel. 0532.200033 – Mail [email protected] - Concessionarie: Publimedia Italia S.r.l.- Ravenna, Piazza Bernini, 6 – Tel.0544.511311 – Mail [email protected] – Edit Italia S.r.l. a Socio Unico – Ferrara, V.le Cavour, 21 – Tel. 0532.200033 – Mail [email protected] - Registrazione Tribunale di Ravenna n. 1343 dell/11/01/2010 Direttore Responsabile: Gian Piero Zinzani - Stampa CSQ (BS) - Biosfera offre esclusivamente un servizio, non riceve provvigioni sulle contrattazioni, non effettua commerci, non è responsabile per la qualità, provenienza, veridicità e puntualità di uscita delle inserzioni e neppure per le conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati alla realtà. La direzione si riserva comunque, a suo insindacabile giudizio, di cestinare annunci. Edit Italia S.r.l. a Socio Unico precisa che tutte le inserzioni recanti dati personali e/o sensibili ai sensi del D.L. 196/2003, sono state pubblicate previa informativa all’interessato e espresso, diretto e specifico consenso dello stesso alla diffusione dei predetti dati ai sensi del D.L. 196/2003. Questo periodico è aperto a quanti desiderino manifestare il loro pensiero, senza recare pregiudizio ad altri, ai sensi dell’art.21 della Costituzione e, pertanto, la sua Redazione è disposta a ricevere testi scritti, fotografie, immagini ed altro materiale dai lettori. Tuttavia, l’eventuale pubblicazione, anche in via telematica, di quanto inviato alla Redazione di questo periodico, è a totale discrezione della Redazione medesima. In ogni caso l’eventuale pubblicazione non determina la costituzione di alcun rapporto di collaborazione dei lettori con la stessa Redazione e/o con l’Editore, né obbligo di pagamento di alcun importo da parte della Redazione e/o dell’Editore del periodico. L’invio del materiale è a titolo gratuito. Quanto inviato alla Redazione, anche se non pubblicato, non verrà restituito al mittente. Per l’invio del materiale l’indirizzo è [email protected] - È vietata la riproduzione totale o parziale di foto, marchi e testi. Copyright, tutti i diritti riservati a Edit Italia S.r.l. a Socio Unico.

La Grande distribuzione

organizzata italiana si adegua e si supera

Anche i super mercati diventano sostenibili e si mobilitano contro lo spreco di energia, installando im-pianti all’avanguardia e logiche cen-tralizzate finalizzate a diminuire l’im-patto del trasporto delle merci, sia per venire incontro alle regole dell’U-nione Europea, sia per accontentare i propri clienti, sempre più attenti alle tematiche ambientali.

I super mercati si impegnano so-prattutto per cercare di mitigare il consumo della refrigerazione alimen-tare. Esselunga, per esempio, nei super mercati di ultima generazione, ha fatto installare centrali frigorifere a CO2, per evitare l’utilizzo dei fluidi refrigeranti  ad impatto negativo sul-

la fascia dell’ozono. Queste centrali sono state installate con successo anche in molti punti vendita Carre-four e Coop,   per sostituire i liquidi refrigeranti, tra cui i clorofluorocar-buri (Cfc), messi al bando, a partire dal 2010, come gas climalteranti al-tamente pericolosi e vietati, dal pro-tocollo di Montreal.

A pochi chilometri da Ravenna sor-ge l’eco-supermercato del futuro, capace di ridurre al minimo l’impat-to ambientale e migliorare al tempo stesso il benessere per clienti e lavo-ratori.

L’inCoop di Conselice, inaugurato a settembre scorso, è infatti un proto-tipo di negozio all’avanguardia, per la quantità e la qualità di soluzioni presenti in tutto il suo ciclo di vita, a partire dalla scelta di materiali: è realizzato soprattutto con quelli riuti-lizzabili e riciclabili, recuperando an-che i detriti degli edifici preesistenti. Infatti la struttura è stata pensata

come un sistema olistico, nel quale, cioè, le singole soluzioni adottate si integrano tra loro determinando un equilibrio “virtuoso”.

Nel supermercato di Conselice il sistema di riscaldamento e condizio-namento, servito da una pompa di calore geotermica, prevede differen-ti zone climatiche, in funzione delle attività che si svolgono nelle diverse aree del negozio. Un grande cami-no di ventilazione naturale facilita il ricambio d’aria, mentre il passaggio attraverso tubazioni interrate asetti-che consente di far entrare aria preri-scaldata in inverno e fresca d’estate. Nel supermercato ecologico sono banditi gli sprechi: il calore di scarto dei frigoriferi viene recuperato e uti-lizzato per scaldare l’acqua sanitaria e, d’inverno, si integra con l’impianto di riscaldamento.

Analoga la parsimonia nell’utilizzo dell’acqua e dell’energia: nella coper-tura, realizzata con tecnologia “cool

roof”, sono stati inseriti un sistema di recupero delle acque piovane ed una rete di camini solari, per convogliare all’interno la luce naturale. In questo modo si riduce la necessità di illumi-nazione artificiale, tutta garantita da lampade ad alta efficienza e a led.

Grazie a questi e a molti altri ac-corgimenti, il nuovo punto vendita risparmierà almeno il 40% di energia rispetto ai super mercati costruiti nel rispetto delle normative più recenti in materia di contenimento dei con-sumi. E, se si considera che il negozio è alimentato esclusivamente da ener-gie rinnovabili, l’impatto ambientale misurato in termini di CO2 sarà nullo.

Ma non finisce qui. Nei super mer-cati green ci si adopera per centra-lizzare anche i trasporti delle merci, creando piattaforme logistiche pen-sate per eliminare i lunghi viaggi, otti-mizzare il carico dei camion e ridurre il flusso di traffico per contenere le emissioni di anidride carbonica.

Super-mercato

Page 16: Biosfera Febbraio 2013

Cooperativa Sociale

Tel. 393 1072464 24hU R G E N Z E :

ref. Sig.ValentinaTel. 349 6205901 24h

• Servizio ambulanze• Trasporti per visite specialistiche• Ricoveri e dimissioni• Trasporti di dializzati• Trasporto con auto medica di organi e plasma• Trasferimenti urgenti con centro mobile di rianimazione• Servizi sportivi, manifestazioni e partite• Concerti ed eventi

PERSONALE QUALIFICATO:autista soccorritore,

medici rianimatorioperatori sociosanitari OSS,

infermieri professionali

n.12 mezzi di ultima generazione,allestimento 118,

Ducato x250,automedica Audi A6

SERVIZI A DOMICILIO:

• Trasporti Italia – estero• Preparazione pasti• Medicazioni• Servizio farmaci• Ricette mediche• Prelievi

• Corsi di formazione• Trasporto neonatale