Bianconero n 6

24
Bianco Nero CESENA - SAMPDORIA DOMENICA 23 NOVEMBRE H. 15:00 -magazine- www.cesenacalcio.it TESTATA UFFICIALE CESENA CALCIO ANNO V N.6-23 NOVEMBRE 2014 COPIA OMAGGIO

description

Bianconero n 6

Transcript of Bianconero n 6

Page 1: Bianconero n 6

Bianco Nero

CESENA - SAMPDORIADOMENICA 23 NOVEMBRE H. 15:00

- m a g a z i n e - www.cesenacalcio.it

TESTATA UFFICIALE CESENA CALCIO ANNO V N.6-23 NOVEMBRE 2014COPIA OMAGGIO

Page 2: Bianconero n 6

Bianco Nero

CESENA - SAMPDORIADOMENICA 23 NOVEMBRE H. 15:00

- m a g a z i n e - www.cesenacalcio.it

TESTATA UFFICIALE CESENA CALCIO ANNO V N.6-23 NOVEMBRE 2014COPIA OMAGGIO

PERIODICO SPORTIVO CESENA CALCIO Iscr. Reg. Stampa n. 36/010 il 15.10.2010EDITORE Coordinamento Clubs CesenaDIRETTORE RESPONSABILE Giovanni GuiducciCAPOREDATTORE Vittorio CalbucciCONTRIBUTO DI REDAZIONE Gabriele PapiIN REDAZIONE Roberto Checchia, Omar Galassi, Andrea Gori, Fabio Pagliarani, Luigi Balducci, Ettore Pasini, Eric Malatesta, Daniele Magnani, Gabriele Evangelisti, Francesco Zani

In copertina: Contrastato da Vierchowod e inseguito da Pari, il “Condor” Agostini difende la palla in Cesena-Sampdoria 1-2 (1989-90)

STAMPA KandoFOTOGRAFIE Vittorio CalbucciGRAFICA Studio 59MARKETING, PUBBLICITÀ E DISTRIBUZIONE Kando

TIRATURA 15.000 copie

Bisoli e il Cesena sono chiamati a un pronto riscatto

Dopo le immagini viste in Chievo-Cesena, era inevitabile che la dirigenza bianconera deci-desse di premere il tasto “pausa” e di riflettere un attimo su quello che finora è stato l’operato di Pierpaolo Bisoli, in questa stagione. In Corso Sozzi hanno spinto nuovamente “play”, sce-gliendo di continuare con l’allenatore di Porret-ta Terme. Tanto si è scritto e tanto si è parlato sulla vicenda nei giorni seguenti alla disfatta di Verona, ma la scelta di confermare Bisoli può rivelarsi decisiva in positivo ad una condizione: è necessario smettere di pensare che la rosa del Cesena sia inferiore alle altre. Senza tirare in ballo caratteristiche tecniche o confronti in-generosi, il calcio è uno sport nel quale, fino al fischio finale, tutto può ancora succedere.Il Cesena non può pensare di essere il Real

Madrid, ma non può nemmeno attendere pas-sivamente e farsi surclassare da dirette con-correnti come Chievo e Palermo, tenendo dieci uomini dietro la linea della palla, per timore di incassare un gol che, fatalmente, comunque arriva. Arriva perché il calcio è imprevedibile e chi vince non sempre è più bravo, ma magari è stato abile a farsi trovare al posto giusto, nel momento giusto. Al Cesena finora è mancato proprio questo: mettersi nelle condizioni di atti-rarsi quella fortuna che, certo è sfuggente, ma che premia spesso chi si propone.Bisoli deve tornare a trasmettere quel furore che ha in corpo, plasmando una squadra che deve diventare un piccolo guerriero, piuttosto che una grande muraglia. Non è una questione di bel gioco, ma di atteggiamento e deve essere

l’allenatore ad infondere ai propri giocatori una mentalità più propositiva. L’umiltà nel calcio è una bella qualità, ma non deve essere eccessi-va. Lo spirito di sacrificio ed il gruppo ci sono, e questi elementi, alla fine della fiera, contano tanto quanto i fuoriclasse. Provarci e osare di più non costano nulla. L’Em-poli pensava di prendere quattro pere contro la Lazio? Il Palermo si preparava ad uscire da San Siro contro il Milan, con le ossa rotte? Da qui alla fine, se il Cesena si salverà, sarà perché ha portato a casa risultati impronosticabili. O altrimenti si può continuare a pensare che tutti siano più forti, che la rosa sia costruita male, che l’allenatore sia in confusione, preparando così già la valigia per il ritorno in B.

di Andrea Gori

OSARE DI PIÙ PER NON SOCCOMBERE

2

Page 3: Bianconero n 6

TRAVEL OFFICE PHILOSOPHY & TERAPY

PIAZZA SAFFI 51 – 47121 FORLI’

TEL. 0543.25888 WWW.VIAGGIRAMILLI.IT

BAR S P O RTRICARICHE FAX E FOTOCOPIE

VIA BOLLANA 69MONTALETTO DI CERVIA

11

Pt G V N P GF GS

Juventus 28 11 9 1 1 25 4

Roma 25 11 8 1 2 19 6

Napoli 21 11 6 3 2 20 12

Sampdoria 20 11 5 5 1 14 8

Lazio 19 11 6 1 4 21 13

Genoa 19 11 5 4 2 15 11

Milan 17 11 4 5 2 20 16

Udinese 17 11 5 2 4 14 14

Inter 16 11 4 4 3 17 14

Verona 14 11 3 5 3 13 18

Fiorentina 13 11 3 4 4 10 10

Palermo 13 11 3 4 4 12 18

Sassuolo 12 11 2 6 3 10 15

Torino 12 11 3 3 5 7 12

Cagliari 10 11 2 4 5 17 17

Empoli 10 11 2 4 5 12 19

Atalanta 10 11 2 4 5 4 11

Chievo 8 11 2 2 7 8 16

CESENA 7 11 1 4 6 8 18

Parma 6 11 2 0 9 14 28

CLASSIFICA 11a giornata

TURNO ODIERNO (12° andata)

Atalanta-Roma 22 nov. 18.00Lazio-Juventus 22 nov. 20.45Torino-Sassuolo 23 nov. 12.30CESENA-SAMPDORIA 23 nov. 15.00Napoli-Cagliari 23 nov. 15.00Parma-Empoli 23 nov. 15.00Udinese-Chievo 23 nov. 15.00Verona-Fiorentina 23 nov. 15.00Milan-Inter 23 nov. 20.45Genoa-Palermo 24 nov. 20.45

PROSSIMO TURNO (13° andata)

Sassuolo-Verona 29 nov. 18.00Chievo-Lazio 29 nov. 20.45CESENA-GENOA 30 nov. 15.00Empoli-Atalanta 30 nov. 15.00Milan-Udinese 30 nov. 15.00Palermo-Parma 30 nov. 15.00Juventus-Torino 30 nov. 18.00Roma-Inter 30 nov. 20.45Cagliari-Fiorentina 1º dic. 19.00Sampdoria-Napoli 1º dic. 21.00

3

Page 4: Bianconero n 6

CONTRO OGNI PRONOSTICO

Il Job’s act, Renzi e la Camusso: la politica non c’entra con il calcio, ma il Cesena per salvarsi ha bisogno di una speciale riforma del lavoro. Quello che aspetta i bianconeri sulla via per rimanere nella massima serie, infatti, sarà un monte di “straordinari”. Solo con qualcosa di speciale, qualche prestazione e soprattutto qualche risultato contro pronostico la squa-dra di Bisoli potrà aspirare a tagliare l’enne-simo traguardo speciale. Prima di guardare al passato, basta che il Cesena si guardi attorno: le altre pretendenti per la salvezza hanno già centrato qualche risultato a sorpresa, qual-che segno che ha mandato in tilt le agenzie di scommesse. Il Parma ha battuto l’Inter in casa, il Chievo è stato corsaro a Napoli, l’Empoli ha superato la Lazio in casa, Cagliari e Palermo hanno disintegrato a domicilio Inter e Milan.

È proprio questo quello che fino ad ora è man-cato ai bianconeri di Romagna: per rimanere a galla, bisogna fare qualche vittoria che nessu-no si aspetta. Qualche blitz in trasferta con-tro una squadra più quotata, qualche vittoria costruita fra le mura appassionate e calorose dell’Orogel-Manuzzi che in questa stagione non ha mai tradito le attese né come presenza scenica, né come sostegno canoro. Contro il Milan in casa solo la rete ingiustamente annul-lata a Lucchini ha impedito l’impresa, contro l’Inter un arbitraggio discusso e tanta impre-cisione sotto porta. Le trasferte contro Lazio, Roma e Juventus (queste ultime due saranno terreni impossibili da conquistare per tutti, si presume) invece non hanno lasciato spazio nemmeno a qualche sogno fugace. Riavvolgendo il nastro e tornando all’ultima

di Francesco Zani

salvezza ottenuta con Ficcadenti non ci si può dimenticare delle prime due gare di campiona-to con il pareggio all’Olimpico contro la Roma e la vittoria interna contro il Milan futuro cam-pione d’Italia. In casa inoltre il Cesena superò la Lazio con un siluro di Parolo e pareggiò con la Juventus dopo essere stata sotto di due reti. La rosa di quell’anno non è certamente para-gonabile a quella attuale, ma questo non conta nulla: il Cesena ha bisogno di qualche impresa, tanto coraggio e risultati sorprendenti per fare in modo che la stagione finisca nel migliore dei modi. Ecco, la Sampdoria è decisamente una big di questo campionato. L’occasione per cominciare a stupire è subito servita. Contro ogni pronostico: il titolo per questa stagione c’è già, adesso però è il momento di riempirlo di contenuti.

www.businessitalia.eu

Duello aereo tra Cascione e il veronese Obbadi

4

Page 5: Bianconero n 6

ROSE DELLE SQUADRE

Nr. Ruolo Giocatore Anno Naz. Gare Reti Nr. Ruolo Giocatore Anno Naz. Gare Reti

CESENA SAMPDORIA

Agliardi Federico Bressan Walter Iglio Alberto Leali Nicola Capelli Daniele Krajnc Luka Lucchini Stefano Magnússon Hördur Bjorgvin Mazzotta Antonio Nica Constantin Perico Gabriele Renzetti Francesco Volta Massimo Carbonero Carlos Cascione Emmanuel Cazzola Riccardo Coppola Manuel De Feudis Giuseppe Giorgi Luigi Pulzetti Nico Tabanelli Andrea Valzania Luca Zé Eduardo Brienza Franco Defrel André Grégoire Djuric Milan Garritano Luca Hugo Almeida Marilungo Guido Rodríguez AlejandroSucci Davide

Da Costa Angelo Esmael Junior Massolo Samuele Romero Sergio German Viviano Emiliano Cacciatore Fabrizio De Silvestri Lorenzo Fornasier Michele Gastaldello Daniele Mesbah Djamel Eddine Regini Vasco Romagnoli Alessio Silvestre Matías Agustin De Vitis Alessandro Duncan Joseph Alfred Krsticic Nenad Marchionni Marco Obiang PedroPalombo Angelo Rizzo Luca Soriano Roberto Bergessio Gonzalo Ruben Djordjevic Luka Fedato Francesco Gabbiadini Manolo Okaka Stefano Chuka Sansone Gianluca Wszolek Pawel Éder Cittadin Martins

30811612515617322433147344410855623477119218612789919

196332862944283195264610321417222118277119127723

1983198119961993198619941980199319891993198419881987199019831985198219831987198419901996199119791991199019941984198919911981

1983199619871985198619881993198319841990199519841992199319901980199219811992199119841994199219911989198719921986

ITAITAITAITAITASVNITAISLITA

ROMITAITAITACOLITAITAITAITAITAITAITAITABRAITAFRABIHITAPORITASPAITA

BRAITAARGITAITAITAITAITAALGITAITAARGITAGHASERITASPAITAITAITAARGMNEITAITAITAITAPOLBRA

3009

113

104415

109390997000368754852

0057610087777045111107108018113011

-400

-14000000000010000000002100121

00-6-2000200100000111000042002

PPPPDDDDDDDDDCCCCCCCCCCAAAAAAAA

PPPPDDDDDDDDCCCCCCCCAAAAAAAA

Sede di Forlì - Cesena Via Ponara 281 - 47032 BertinoroT: 0543 74 75 11 - www.gls-italy.com

5

Page 6: Bianconero n 6

GEL-FRIGOR di Negosanti & C. | Via Montecatini, 243 | 47521 Cesena (FC)tel. 0547 631830 | fax 0547 631668 | [email protected] | www.gelfrigor.it

Gel-frigor grazie alla progettazione 3D ti permette di vedere in anteprima e in modo iperrealistico come sarà il tuo nuovo punto vendita. Potrai scegliere i colori, i materiali, i mobili e quello che più si addice.

Grazie al rendering fotorealistico potrai camminare all’interno nel tuo negozio ancora prima di averci messo piede e tutto questo gratuitamente!

Chiamaci per informazioni, ci trovi allo 0547 631830.

Non immaginare:guarda coi tuoi occhi!

Page 7: Bianconero n 6

Difendere la porta di una provinciale in serie A equivale spesso ad immolarsi di fronte al bom-bardamento nemico, cercando di limitare il più possibile gli eventuali danni. Un lavoro straordi-nario, soprattutto quando ci sono di mezzo vere e autentiche corazzate come Juventus, Roma e tante altre.Chiamato a questo difficile compito tra i pali del Cesena è Nicola Leali, al quale la Juven-tus - proprietaria del cartellino - ha concesso l’opportunità di dimostrare il proprio valore in una piazza accogliente e propensa anche a perdonare i peccati di inesperienza, l’ideale per un giovane in cerca di gloria. L’impatto con l’ambiente e la categoria è stato ottimo e fin da subito la Curva Mare ha costruito dietro di lui una muraglia in cemento armato per proteg-gerlo dalle offensive nemiche. Anche il rendi-mento è stato all’altezza del credenziali di Leali il quale si è presento al debutto casalingo col

LA SALVEZZA PASSA ANCHE TRA I PALIdi Fabio Pagliarani

Parma togliendo dai piedi di Lucarelli il pallone del possibile pareggio ducale, a pochi istanti dal fischio finale.Le uniche sbavature sono state quelle contro la Lazio, quando sul tiro del vantaggio bianco-celeste di Candreva serviva più reattività per non farsi sfuggire il pallone sotto le gambe e l’ultima uscita a metà strada che ha concesso a Pellissier l’attimo fuggente per far esplodere di gioia tutto il “Bentegodi” sponda Chievo. Una disattenzione che ha spinto il Cesena nell’infer-no del penultimo posto in classifica, alla vigilia della doppia sfida contro le “gasatissime” ge-novesi attese al Manuzzi.E proprio il “Dino Manuzzi” era è stato il teatro del suo esordio assoluto tra i professionisti, av-venuto il 15 maggio 2011, in occasione della penultima giornata del campionato di serie A quando fu chiamato a difendere la porta di un Brescia già retrocesso e poco propenso a rovi-

nare la festa salvezza del Cesena di Ficcadenti.Subito dopo è arrivata la firma con la Juve, che fin dai tempi delle giovanili bresciane aveva in-travisto in lui il possibile erede di sua maestà Gigi Buffon. Un talento, quello del giovane Leali, che prima di essere esaltato andava affinato in realtà più piccole, ma formative. Sono quindi seguitiprima un assaggio di serie B sempre col Bre-scia, poi una salvezza alla Virus Lanciano con-quistata con le unghie e con i denti nella sua prima vera esperienza da titolare, condita da ben 37 presenze.Anche lo scorso anno è stato primo attore nella conquista dei play-off dello Spezia, con il sogno precocemente sfumato al primo turno ad opera del Modena di mister Novellino, a sua volta eli-minato dal Cesena. Non è sfumato invece per Leali il sogno di giocare di serie A.

PER LA TUA SICUREZZA CASSEFORTI ANTIFURTO E RAPINA!VASTA GAMMA DI CASSAFORTI E ARMADI...DAL 1979 SICUREZZA E PROFESSIONALITÀ

SONO LA COMBINAZIONE VINCENTE!

Via Terni 495, San carlo di Cesena - tel. 0547 [email protected]

Leali in uscita sull’interista Palacio. L’arbitro concederà il rigore...

GEL-FRIGOR di Negosanti & C. | Via Montecatini, 243 | 47521 Cesena (FC)tel. 0547 631830 | fax 0547 631668 | [email protected] | www.gelfrigor.it

Gel-frigor grazie alla progettazione 3D ti permette di vedere in anteprima e in modo iperrealistico come sarà il tuo nuovo punto vendita. Potrai scegliere i colori, i materiali, i mobili e quello che più si addice.

Grazie al rendering fotorealistico potrai camminare all’interno nel tuo negozio ancora prima di averci messo piede e tutto questo gratuitamente!

Chiamaci per informazioni, ci trovi allo 0547 631830.

Non immaginare:guarda coi tuoi occhi!

7

Page 8: Bianconero n 6

di Daniele Magnani

UN SIMPATICO “ROMANTICONE”CON LA PASSIONE TATTOO

Prosegue a gonfie vele il viaggio alla cono-scenza extra calcistica dei beniamini bianco-neri, con la trasmissione radiofonica “Scarpi-ni” in onda ogni martedì, in diretta dalle 19 alle 20 su Radio Studio Delta. La settimana scorsa è stato il turno, ospite in studio, del romagnolissimo Andrea Tabanelli da Casal-borsetti di Ravenna sebbene non abbia mai nutrito grande simpatia per i giallorossi (“Da ragazzino facevo il tifo per l’Inter, anche se il centrocampista per il quale ho avuto un debo-le ad inizio carriera ed al quale mi ispiravo è stato il milanista Kakà”).Si parte rievocando una divertente serata, passata insieme presso il Club Forza Ce-sena Snoopy di Capanni, ad inizio stagione 2012-‘13, insieme ai compagni di squadra Graffiedi, Turchetta e Lapadula. Andrea si di-mostra subito in sintonia con lo spirito della trasmissione e si racconta volentieri, confer-mando la disponibilità, la verve e la simpatia che lo caratterizzano: “Quando fui chiamato al Cesena da Nicola Campedelli fu per me un gran giorno. Vestire questa maglia mi riempì subito d’orgoglio, facendomi ripensare a tutti i sacrifici fatti, soprattutto da mio padre che mi “scarozzava” quasi ogni giorno, quando giocavo nelle giovanili bianconere, da Casal-borsetti a Cesena e ritorno, per quasi 120 Km ogni volta…”.Poi di lui si è innamorato, calcisticamente, un certo Cellino, presidente del Cagliari e per Tabanelli è iniziata l’esperienza sull’isola con la non felice parentesi del trasferimento in Inghilterra al Leeds United: “A Cagliari sono stato bene, bell’ambiente e bella gente, oltre che un clima stupendo. Poi Cellino mi propose di provare un’esperienza all’estero, perché in prima squadra ero “un po’ chiuso”, ma, come saprete, per motivi burocratici non andò bene e passai tre settimane davvero brutte, dove mi allenavo da solo nei parchi cittadini… Sono allora tornato a Cagliari ed ho collezionato tre presenze in seri A, debuttando nell’aprile scorso contro il Sassuolo”.Dalla sua selezione musicale, si capisce che “Nelli”, come simpaticamente è chiamato da-gli amici di lunga data (i nuovi lo chiamano

anche “Taba”) è un “romanticone”, che ama la buona compagnia e che sa, seppur giovanissi-mo, gustare alla stessa maniera, una spasso-sa serata in discoteca con gli amici, come una tranquilla serata a cena, a lume di candela, con la sua ragazza, la quale di lui dice che “ il mio difetto maggiore è quello di essere un po’ troppo orgoglioso, ma a me non sembra”. Nel tempo libero ama giocare alla playstation o guardare qualche bel film in tv. L’ultimo che ha visto, Armageddon, lo ha fatto piacere come un vitello… Ma la vera grande passione

di Tabanelli è un’altra: “Sono un appassionato di tatuaggi, addosso ho ancora il cellopha-ne che mi avvolge il braccio sinistro, perché proprio in questi giorni sono stato “sotto agli aghi” quasi tre ore. Poi sono uno “spendaccio-ne” per quel che riguarda l’abbigliamento. Mi piace da matti comperare maglie, pantaloni ed accessori per vestire sempre alla moda”. Per concludere un desiderio: “Non vedo l’o-ra di rientrare in campo dopo l’infortunio per festeggiare alla mia maniera un gol sotto la Curva Mare”.

Tabanelli in Cesena-Casertana di coppa Italia, prima dell’infortunio...

8

Page 9: Bianconero n 6

JOKERFLY LEGNO

Sede e uffici:Via Cervese, 5100 - 47522 Calabrina di Cesena (FC)Tel. 0547 324155 - Fax. 0547 325525 - mail: [email protected] - p.iva 02015470400

FLY LEGNO

Sede e uffici:Via Cervese, 5100 - 47522 Calabrina di Cesena (FC)Tel. 0547 324155 - Fax. 0547 325525 - mail: [email protected] - p.iva 02015470400

Page 10: Bianconero n 6

IMPARARE A TIFARE SANO

Potrebbe essere il titolo di un convegno ed in-vece penso sia stato l’obiettivo fondamentale con il quale il Coordinamento Clubs Cesena ha organizzato domenica 9 novembre la bel-la trasferta a Verona, in occasione della gara Chievo-Cesena disputatasi nel pomeriggio allo stadio Bentegodi.Due pullman, pieni di ragazzini di otto-dieci anni insieme alle loro famiglie, erano partiti alle 7 del mattino alla volta del capoluogo ve-neto per raggiungere il Centro Sportivo di Bot-

tagisio, struttura che ospita, con i suoi quattro campi di gioco in sintetico, tutta l’attività gio-vanile del Chievo Calcio.Neppure la leggera pioggia ha spaventato i ra-gazzini cesenati, che divisi in due formazioni (una in maglia bianca ed una in maglia nera, rigorosamente con l’effige del Cesena Calcio) hanno giocato un “mini triangolare” con i pari età veronesi.Al termine, a piedi, abbiamo raggiunto un vi-cino oratorio, dove il Coordinamento Amici del

di Daniele Magnani

Chievo ci ha ricevuto all’interno di una sorta di teatro/refettorio ed insieme abbiamo pranza-to, con scambio di doni e cori spontanei, all’in-dirizzo ed a favore delle “opposte” tifoserie.Peccato che il buon pandoro offertoci, sebbe-ne un po’ in anticipo rispetto alle festività na-talizie (anche se penso che da quelle parti lo mangino durante tutto l’anno) ci sia poi anda-to un po’ di traverso nel pomeriggio, a causa della sconfitta della nostra squadra del cuore

Foto di Alessandra Rossi

Page 11: Bianconero n 6

11

Page 12: Bianconero n 6

Il neoacquisto Antonio Mazzotta al debutto all’Orgogel Stadium-Dino Manuzzi in Cesena-Verona

Page 13: Bianconero n 6

poster

Page 14: Bianconero n 6

La grinta è sempre quella, anche al telefono. Fabrizio Castori è sempre lui, quello che è ri-uscito a “castorizzare” anche Carpi. Giusto per non lasciare nulla al caso, già in estate, durante la sua presentazione in biancorosso aveva proclamato il suo amore incondizionato a Cesena (“In Romagna ho lasciato il cuore. Il pubblico che c’è al Manuzzi è unico e ce ne sono davvero pochi di tifosi così in Italia”). Ora lo ritroviamo primo in classifica in serie B, in sella alla sorpresa più corposa della cadetteria, che nemmeno cinque anni fa era ancora in se-rie D. Un Carpi che è l’emblema della rinascita per il tecnico marchigiano, e che ha un valo-re aggiunto in una terra che si è rimboccata le maniche dopo il terremoto e la paura che il sisma aveva portato in quella zona di Emilia. “Stiamo andando oltre ogni più rosea aspetta-tiva –attacca l’ex allenatore bianconero – qui a

AD UN PASSO DALLA A IN ROMAGNA,CASTORI CI RIPROVA IN EMILIA

di Eric Malatesta

Un sorridente Castori in compagnia del presidente Lugaresi. Foto Luigi Rega

Carpi si lavora bene, la società è giovane e ho a disposizione un gruppo di giocatori fantastici che ha grande fame agonistica”. Insomma, ci sono tutte le condizioni per fare bene con pochi mezzi ma tanto entusiasmo e organizzazione per il mister marchigiano. “La società ha come obiettivo la salvezza – riprende Castori – il bud-get è ridotto e si punta a valorizzare i giovani. Devo dire che il nostro direttore sportivo (Cri-stiano Giuntoli, ndr) è molto capace, ha lavo-rato bene ed è riuscito a costruire una squadra competitiva con calciatori provenienti in gran parte dalla serie C. E in campo, grazie anche al lavoro sodo a cui i ragazzi si sottopongono, i risultati stanno arrivando. A noi piace giocare con grande intensità, crediamo nel sacrificio e penso che questo Carpi possa essere un bello spot per il calcio”. Il mister è convinto: “Ritengo che da questo gruppo possano uscire giocatori

molto interessanti”. Se però si chiede a Castori di indicare qualche nome, lui glissa e sposta subito l’attenzione su qualcosa di più importan-te: “Potrei fare alcuni nomi ma andrei a disca-pito del gruppo, che invece è la vera forza della mia squadra. La nostra principale prerogativa è il lavoro e giocare con intensità: il lavoro alla fine paga”. Ambiente “operaio”, intensità e gioco propositi-vo votato all’attacco. Caratteristiche che ripor-tano alla mente il primo Cesena di Castori: “Sì, ammetto che questo Carpi ha parecchie simili-tudini col mio primo Cesena. Anche in Romagna c’erano giovani da valorizzare e si era creato un grande gruppo. I risultati poi sono arrivati”. Se il suo Carpi raggiungerà i play-off come era successo in B a Salvetti e compagni nel 2005-‘06, poi fermati sul più bello dall’arbitro Farina contro il Torino, solo il tempo potrà dirlo.

TEL. 0541 657435 CORIANO - RIMINIWWW.GRABO-BALLOONS.COM

14

Page 15: Bianconero n 6

DISTRIBUTION

30.000 copies 20.000 copies

IMPOSSIBLE DON’T BE IN

w w w.home i ta l i amagaz ine.com fo l low us: bus iness i ta l i a

DISTRIBUTION

more than 200 advertizers / over 1.000 clients

30.000 copies 30.000 copies

INFO VENDITE

Luca [email protected]/8879688

Peter [email protected]/5381981

Hotel, Bar & Restaurant: MIL ANO, BOLOGNA, VENE Z IA, VERONA, F IRENZE, ROMA R IV IERA Ravenna - Milano Marittima - Cervia - Cesenatico - Cesena - Rimini - Riccione - Pesaro - Fano

I TAL IA (M i l ano M IPEL, M i l ano M ICAM) MOSCA (CPM, OBUV ) SHANGA I (M ICAM)

I TAL IA M i l ano COSMITRUSSIA Mosca CROCUSEMIRAT I ARAB I Duba i INDE XGERMAN IA Co lon ia p resso KOELNMESS

I TAL IA R im in i - RUSS IA Mosca (Domodedovo) VladivostokUCRAINA: Kyev (Boryspil) - KAZAKHSTAN: Almaty

Trade Fair:

Airport:

Furniture Fair:

Page 16: Bianconero n 6
Page 17: Bianconero n 6

ARRIVA LA SAMP, MA IN LIGURIA SI TIFA CESENA

Anche a Pontedassio c’è un tifoso del Cese-na. Non ha origini romagnole (la sua famiglia ha radici nelle Puglie e in Sicilia), non ha mai trascorso le vacanze sulla costa romagnola, ma preferisce la riviera ligure. Non ha neppure interessi professionali nel mondo del calcio (an-che se da ragazzo ha militato nell’Imperia e nel Gualdo) ed oggi lavora nel settore enologico. Ma dove si trova Pontedassio? A quasi 500 chilo-metri da Cesena, nell’entroterra della provincia di Imperia, dove vive felicemente Massimiliano Coppola.

Inevitabile la prima domanda. Ma perché tifa Cesena? In effetti dalle mie parti la gente fa il tifo per le solite Juve, Milan, Inter, qualcuno per il Toro e altri per le genovesi. A me invece a 16 anni nac-que una simpatia per il Cesena, erano i tempi degli spareggi per la promozione in A (1987) e del gol di Cuttone. Una simpatia che si è tra-sformata in una vera e propria malattia. Il Cese-na mi è entrato nel cuore, lo amo alla follia. Mi piacciano tantissimo i suoi tifosi, in particolare

le Weisschwarz Brigaden. Mi sento uno di loro.

Così lontano e “solo” come è riuscito a man-tenere nel tempo questa passione per i co-lori bianconeri?Una volta prima di Internet non era facile avere informazioni sul Cesena. Qui in Liguria i gior-nali naturalmente non ne parlano e per vedere qualche gol bisognava aspettare mezzanotte. Io però ho continuato a seguire il Cesena anche quando era sceso in serie B e pure in Lega Pro. Oggi sono in contatto con tanti tifosi bianconeri, che mi mandano sciarpe (ne ho una collezio-ne) e maglie come quelle ad esempio di Pellè e di Colucci. Quest’anno mi piacerebbe avere la numero 10, quella di Coppola perché si chiama come me.

Riesce anche a vedere qualche partita del Cesena dal vivo?Non è facile considerata la lontananza, ma qualche volta sono venuto al Manuzzi, anche se è ormai dal 2000 che manco. Però quando posso lo segue in qualche trasferte quassù al

di Giovanni Guiducci

Nord, come a Genova, Torino, Milano e da ultimo nella passata stagione a La Spezia insieme agli amici tifosi bianconeri di Novara, in particola-re Roberto Almasio, e altri che si riconoscono dietro lo striscione Ultras Cesena Nord Italia. Mi piacerebbe fare un mio striscione: “WSB sez. Imperia”. Altrimenti quando c’è la possibilità di vedere la gara in televisione vado a Sanremo presso un centro scommesse come quest’anno con-tro l’Inter e per fortuna che in sala non c’erano interisti... Oppure vado a casa dei miei amici.

A proposito cosa le dicono gli amici e in fa-miglia di questa sua “malattia” che proprio come cantano i tifosi “non va più via”?In paese e dove lavoro lo sanno tutti anche per-ché quando vinciamo metto fuori in terrazzo la bandiera con il Cavalluccio e quando gioco a pallone con gli amici indosso una maglietta del Cesena. Anche mia moglie che non ama il calcio in generale, ormai si è adeguata e per solida-rietà mi sta vicino nelle gioie e nelle delusioni a secondo dei risultati.

Massimiliano Coppola mostra con orgoglio la sua sciarpa del Cesena

17

Page 18: Bianconero n 6

IN CASA

1973-74 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 2-11974-75 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 1-11975-76 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 1-11976-77 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 1-11977-78 (serie B) CESENA-SAMPDORIA 2-11978-79 (serie B) CESENA-SAMPDORIA 0-01979-80 (serie B) CESENA-SAMPDORIA 3-11980-81 (serie B) CESENA-SAMPDORIA 0-01982-83 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 0-21987-88 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 2-01988-89 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 0-01989-90 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 1-21990-91 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 0-11999-00 (serie B) CESENA-SAMPDORIA 0-02010-11 (serie A) CESENA-SAMPDORIA 0-1

IN TRASFERTA

1973-74 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 1-11974-75 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 0-01975-76 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 0-11976-77 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 2-11977-78 (serie B) SAMPDORIA-CESENA 2-21978-79 (serie B) SAMPDORIA-CESENA 0-11979-80 (serie B) SAMPDORIA-CESENA 0-01980-81 (serie B) SAMPDORIA-CESENA 0-01982-83 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 0-01987-88 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 4-11988-89 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 2-01989-90 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 0-01990-91 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 1-01999-00 (serie B) SAMPDORIA-CESENA 1-1 2010-11 (serie A) SAMPDORIA-CESENA 2-3

I precedenti di Cesena-SampdoriaL’ULTIMA VITTORIA A MARASSI CON FICCADENTI

La rete di Carlo De Bernardi. Sullo sfondo l’ex Orlandi (Cesena-Samp 3-1 del 23 marzo 1980)

18

Page 19: Bianconero n 6

Marilungo in blucerchiato festeggiato dai compagni dopo l’assist vincente a Pazzini in Cesena-Samp 0-1 (2010-11)

Mancini si aiuta con le mani per tenere lontano Calcaterra (Cesena-Sampdoria 1-2 del 17 dicembre 1989)

19

Page 20: Bianconero n 6

ALLA SAMP SI VIAGGIAVA IN PORSCHE

Per differenza d’età la Sampdoria potrebbe considerarsi la mamma del Cesena. Genovese di nascita (1895) sopravanza la squadra ro-magnola (1940) di ben 45 anni. I blucerchiati, nella vita, hanno cambiato nome per tre volte: Doria alla nascita, Sampierdarenese poi, ed infine Sampdoria.Prima della Doria, nella città di Genova era nata un’altra squadra di calcio: quel “Genoa” fondato nel 1893 che per lungo tempo rappre-sentò la forza del football italiano vincendo ben 9 scudetti.La Sampdoria, nata e cresciuta con la forza finanziaria di armatori e petrolieri, ha percorso la sua strada riuscendo nel tempo a superare la squadra nemica, quella concittadina dai co-

lori rossoblù. Prova ne sia che al termine della stagione 1990-‘91 la squadra del presidente Paolo Mantovani, allenata dal serbo Vujadin Boskov, che contava nelle sue file Vialli, Manci-ni, Dossena, Vierchowod, scriveva il suo nome nell’albo dei campioni d’Italia.Fra le due consorelle genovesi non è mai esi-stita sorta di parentela; ogni scontro fra le due squadre ha sempre avuto il sapore di sfide fra-tricide. A metà degli anni ’70 l’allenatore Eu-genio Bersellini ed il suo vice Armando Onesti, dopo essere approdati sulla panchina sampdo-riana a seguito dell’esperienza alla guida del Cesena, si ricordarono di aver scoperto e valo-rizzato in terra di Romagna un giovane attac-cante dai piedi buoni: un tal Maurizio Orlandi.

di Ettore Pasini

Nuovo tecnico della Samp, il “Berse” convinse il presidente Glauco Lolli Ghetti ad acquistare quel giovane romagnolo. “Micio” Orlandi rima-se in blucerchiato per ben sei stagioni giocan-do 185 partite di campionato e tante di coppa e segnando vari gol. Un suo compagno di squa-dra? Un certo Marcello Lippi.All’ombra della città della Lanterna, Orlandi lasciò impronte come valido atleta sul campo di gioco e come viveur alla stregua dei Vialli e dei Mancini che, con i buoni proventi deri-vati dalle ricche casse sampdoriane, nella vita privata viaggiavano in Porsche con il finestrino abbassato ed il braccio sporgente dallo spor-tello. Vero Maurizio?

Incursione in area doriana di Orlandi sotto lo sguardo impotente di Lippi (Cesena-Sampdroia 2-1 del 1973-74)

Bardi Giampiero - Cesena Cell. 349 6360048Balestri Alessandro - Cesenatico Cell. 347 7168931Casadei Alex - Castiglione (RA) Cell. 347 5491354

TINTEGGIATURA INTERNA ED ESTERNA - CARTONGESSOTERMO CAPPOTTO - RIPRISTINO CEMENTO ARMATO

SOSTITUZIONE DI TEGOLE ISOLANTI E GRONDAIE

20

Page 21: Bianconero n 6

“TIRALO FUORI…”

di Fabio Benaglia

“Fuo-ri, fuo-ri, fuo-ri”. Non era il richiamo sul palco per un bis alla fine di un concerto di Paolo Conte e nemmeno un coro dei cinque stelle alla Camera quando apre bocca la Boldrini. Era un coro del 22 aprile 1990, quando l’espressione “cinque stelle” ricordava al massimo un albergo e il presidente della Camera era Nilde Iotti.Quel coro parte dalla tribuna dello stadio Ferra-ris, penultima giornata del campionato di serie A 1989-‘90. Il campionato finirà prestissimo in onore dei Mondiali del 1990 che stanno per cominciare, il Cesena di Marcello Lippi deve muovere a tutti i costi la classifica per poi gio-carsi tutto all’ultima giornata contro il Verona. La Sampdoria pensa innanzi tutto a non farsi male in vista della finale di Coppa delle Coppe con l’Anderlecht. Al 38’ del primo tempo, l’ar-bitro Lanese di Messina fischia un rigore per la Sampdoria e dal dischetto si presenta Gianluca Vialli, il capo della Nazionale di Azeglio Vicini e il sultano di una Sampdoria che l’anno successivo avrebbe vinto lo scudetto, dando finalmente un po’ di righe orizzontali a un campionato saturo di righe verticali.

“Fuo-ri, fuo-ri, fuo-ri”. Il sottofondo che accom-pagna Vialli è questo, perché a Marassi i più giovani in curva guardano solo al presente, ad Attilio Lombardo, a Srecko Katanec, a Beppe Dossena. I meno giovani invece hanno buona memoria e hanno i capelli imbiancati come Marcello Lippi, per secoli guardiano del faro alla difesa della Sampdoria e ora al debutto in se-rie A sulla panchina del Cesena. Lippi che torna al Ferraris contro la Sampdoria ha un impatto emotivo molto simile a quello che avrà Dario Hubner se e quando verrà da allenatore avver-sario al Manuzzi. Vialli va a battere: guarda la curva e la vede in silenzio a fare da sfondo ai due metri di Sebastiano Rossi che è davanti a lui, mentre l’orecchio destro è per forza puntato su una tribuna che gli chiede di sbagliare. Sta di fatto che sbaglia davvero, mentre Sebastiano esulta, la curva di casa resta muta e in tribuna si danno di gomito soddisfatti. Lo 0-0 procede mesto e orizzontale fino alla fine, anche se alla fine Agostini trova pure il gol deviando un tiro di Piraccini, ma Lanese annulla per fuorigioco e qui la tribuna applaude ancora più convinta.

Il puntaccio alla fine arrivò, con una Sampdo-ria in pantofole fermata da una difesa guidata da Davor Jozic, il difensore straniero più forte mai visto a Cesena. Là dietro Davor era tecnica e cattiveria, figlio di una scuola slava che negli sport di squadra (basket e pallanuoto su tutti) ci è spesso superiore perché nasce da una fame diversa dalla nostra. Ogni tanto Jozic gioca an-cora con gli amici al campo del Fiorenzuola al lunedì e al giovedì: parla poco ma arriva subito al bersaglio, soprattutto in campo. Alcuni dei suddetti amici raccontano che qualche tempo fa la selezione “vecchie glorie-amici del Ce-sena” giocò una partita contro avversari molto più giovani e baldanzosi. Tra questi un giovane e di conseguenza baldanzoso attaccante provò una scivolata molto robusta contro Jozic, che usando l’esperienza mantenne il controllo della palla cambiando posizione, evitando il fallaccio e sentendo solo il sibilo di quella scivolata. Davor si fermò, mise il piede destro sul pallone e disse tre parole al ragazzo ancora per terra davanti a lui: “Tu molto fortunato”.

Vialli marcato stretto da Calcaterra (Cesena-Sampdoria 0-1 del 1990-91)

21

Page 22: Bianconero n 6

C’È QUALCOSA DI NUOVO, ANZI D’ANTICO:LA PASSIONE PER IL CESENA

L’epos è l’insieme delle tradizioni, delle impre-se di un popolo, la sua epica. L’epos calcistico del Cesena, deve avere qualcosa di più rispetto ad altre città consorelle. Lo dimostrano i fatti: il Cesena Calcio ha già stravinto da tempo il suo scudetto rispetto alle altre città romagnole. Non solo. I colleghi giornalisti di grandi città, in tribuna stampa, dimostrano sempre simpatia e stupore per i nostri bianconeri. Simpatia in virtù del sentimento di romagnolità che il Cesena ha portato, da tempo, nel calcio che conta. Stu-pore perché tutto il mondo calcistico italiano, solo due anni fa, dopo la sventurata gestione di Campedelli & Company, dava il nostro Ce-sena fallito, decotto, come già successo ad altre squadre pur gloriose, figlie di realtà eco-nomicamente più forti della nostra. E invece, a sorpresa, eccolo di nuovo (come cantavano i “Rokes”) il Cesena in serie A , in un campio-nato che, già lo sappiamo, sarà più che duro per le pur combattive quadra “poverelle”, come

la nostra (come ama dire Luca Serafini, appas-sionato ma saggio cronista del “Carlino”). Ma intanto il Cesena c’è ancora in serie A, e se la gioca. Mai dire mai, variante di “Mai dire gol”, al modo della gustosa trasmissione televisiva della Gialappa’s Band. Ma torniamo al nostro epos cittadino. La foto d’epoca che pubblichiamo proviene, ancora una volta, dal Fondo fotografico Dellamore del-la nostra Biblioteca Malatestiana, che ringra-ziamo per la consueta gentilezza. Quel Cesena del 1924, in partenza per Forlimpopoli (in treno, con manipolo di tifosi al seguito) si affacciava all’agonismo, in una sorta di campionato ro-magnolo. Veglioni e lotterie erano le sponso-rizzazioni di allora, per poter pagare almeno le spese vive. Nelle varie foto di quell’epoca si vedono spesso giocatori con un fazzoletto an-nodato in fronte. Mica era una fighetteria. Era che i palloni del tempo (cuoio, camera d’aria interna e spillo: per gonfiarlo ci voleva la pompa

di Gabriele Papi

dei meccanici di biciclette) avevano i legacci di chiusura. E a colpire di testa quei palloni, dalla parte dei legacci, c’erano da procurarsi sbreghi in fronte e ammaccature.Un pallone di cuoio è stato il cult, il desiderio di tanti ragazzi, anche quelli nati, come noi, negli anni ’50. C’era il pallone n° 5, quello da “gran-di”, da campionato, il n° 4 per i più giovani, il n° 3 per i bambini. Non c’erano più i legacci, ma lo spillo per gonfiarli a dovere c’era anco-ra. Quando allo stadio sentiamo il ritornello dei ragazzi della Curva Sud: “Che bello è/ quando esco di casa/ per andare allo stadio/ a tifare il Cesena…” ci torna alla mente la contentez-za con cui da bambini scendevamo le scale di casa, in mano il bel pallone di cuoio n° 3, d’un bel giallo dorato (ricevuto in dono per la pri-ma comunione dal nonno laico) per andare a giocare la partita, con gli amici, nel campetto parrocchiale. Un primo pallone, vero, mica una palla qualsiasi.

Un gruppo di sportivi cesenati, al seguito della squadra di calcio dell’U.S.R. Serra, nel campo del Forlimpopoli prima dell’incontro, 21 dicembre 1924

22

Page 23: Bianconero n 6

SQUADRA

Portieri: Carnesecchi Marco, Nederweiser Andrè, Cambiuzzi Axel Difensori: Cucchi Alessandro, Bartoletti Matteo, Bonetti Lorenzo, Grieco

Daniele, Okonkwo Ericson Chibude, Farroni Nicolò

Centrocampisti: Polini Mattia, Sabbioni Alessandro, Zammarchi Andrea,

Ahmetaj Alessandro, Riccardi Valentino, Scaglione Donato,Donati Elia,

Fiaschini Niccolò, Giovanardi Lorenzo, Musiani Manuel

Attaccanti: Babbi Lorenzo, Crescentini Patrick, D’angeli Erik, Duca Alex,

Merciari Luca, Tomassini David

STAFF TECNICO

Allenatore: Lantignotti Christian

Allenatore in seconda: Mattiaccia Domenico

Istruttore tecnico: Jozic Davor

Preparatore atletico: Fabbri Antonio

Preparatore dei portieri: Magnani Carlo

Medico: Candoli Piero

Massaggiatore: Bonvini Simone

Accompagnatore ufficiale: Lantignotti Stefano

Ortopedico: De Zerbi Massimo

Nutrizionista/Mental coach: Zavalloni Saul

In alto da sinistra: Vincenzi M. - Ahmetaj A. - Bonetti L. - Bartoletti M. - Nederweiser A. - Carnesecchi M. - D’Angeli E. - Babbi L. - Cucchi A. - Farroni N. - Cambiuzzi A.In mezzo da sinistra: Fiaschini N. - Grieco D. - Lantignotti S. (accompagnatore) - Currà G. (fisioterapista) - Magnani C. (preparatore portie-ri) - Lantignotti C. (allenatore) - Fabbri A. (preparatore atletico) - Mattiaccia D. (allenatore in seconda) - Bonvini S. (fisioterapista) - Donati E. - Sabbioni L.In basso da sinistra: Okonkwo E. - Giovanardi L. - Duca A. - Scaglione D. - Riccardi V. - Crescentini P. - Polini M. - Merciari L. - Zammarchi A. - Tomassini D. - Musiani M.

GIOVANISSIMI

via Fausto Coppi 59 - 47122 - FORLÍ

23

Page 24: Bianconero n 6