Bergamo SOStenibile 34 > Luglio/Agosto 2014

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Numero 34 | Anno IV° | Luglio / Agosto 2014 | www.bergamosostenibile.com PERIODICO D’INFORMAZIONE CULTURALE SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI Se, in tempi di crisi, il turismo “tradizionale” subisce un netto calo di fatturato, il turismo “eco- logico” in Italia raggiunge invece il record storico di 12 miliardi. La stima, elaborata da Coldiretti nel corso della Festa Nazionale del- le Riserve Naturali dello Stato, promossa dal Corpo Forestale in Toscana, rivela come agritu- rismi, parchi, oasi naturali, bed and breakfast e fattorie didatti- che sono tra le mete più amate dai turisti italiani e stranieri. Ma cosa si intende quando parliamo di “turismo responsabile”? Il turi- segue a pagina 2 La rivincita del turismo ecologico Pagina 42 Pagina 6 Alimentazione di Alice Motti Leyla Ciagà Intervista al neo assessore all’ambiente ed energia del Comune di Bergamo La Birra a fumetti La rubrica più dissetante dell’estate I volti della nuova Giunta Giorgio Gori e la sua squadra In primo piano Pagina 4 In primo piano 2014 Luglio Agosto Pagina 9 Aziende virtuose I vincitori del Premio family friendly Green Economy Pagina 28 Estate a Bergamo Eventi in città e in Provincia Vivi Bergamo La sostenibilità non va in vacanza Anche d’estate pensare green e leggere SOStenibile rigenera noi e il pianeta Pagina 40 Prova costume Salute & Benessere Dieta lampo o stile di vita?

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Periodico d’informazione culturale sugli stili di vita e d’impresa sostenibili

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Numero 34 | Anno IV° | Luglio / Agosto 2014 | www.bergamosostenibile.com

PERIODICO D’INFORMAZIONE CULTURALE SUGLI STILI DI VITA E D’IMPRESA SOSTENIBILI

Se, in tempi di crisi, il turismo “tradizionale” subisce un netto calo di fatturato, il turismo “eco-logico” in Italia raggiunge invece il record storico di 12 miliardi. La stima, elaborata da Coldiretti nel corso della Festa Nazionale del-le Riserve Naturali dello Stato, promossa dal Corpo Forestale in Toscana, rivela come agritu-rismi, parchi, oasi naturali, bed and breakfast e fattorie didatti-che sono tra le mete più amate dai turisti italiani e stranieri. Ma cosa si intende quando parliamo di “turismo responsabile”? Il turi-

segue a pagina 2

La rivincita del turismo ecologico

Pagina 42Pagina 6

Alimentazione

di Alice Motti

Leyla Ciagà Intervista al neo assessore all’ambienteed energia del Comune di Bergamo

La Birra a fumetti

La rubrica più dissetante dell’estate

I volti della nuova Giunta

Giorgio Gori e la sua squadra

In primo piano

Pagina 4

In primo piano

2 0 1 4LuglioAgosto

Pagina 9

Aziende virtuoseI vincitori del Premio family friendly

Green Economy

Pagina 28

Estate a BergamoEventi in cittàe in Provincia

Vivi Bergamo

La sostenibilitànon va in vacanza

Anche d’estate pensare greene leggere SOStenibilerigenera noi e il pianeta

Pagina 40

Prova costume

Salute & Benessere

Dieta lampoo stile di vita?

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Editoriale

Segue dalla prima pagina

Editoriale

smo responsabile è attuato se-condo principi di giustizia sociale ed economica e nel pieno rispet-to dell’ambiente e delle culture. Il turismo responsabile ricono-sce la centralità della comunità locale ospitante e il suo diritto a essere protagonista nello svilup-po turistico sostenibile e social-mente responsabile del proprio territorio. Opera favorendo la positiva interazione tra industria turistica, comunità locali e viag-giatori. È attento alla biodiversità, che interessa parchi o aree natu-rali protette, rispondendo a ideali di bellezza e di giustizia. L’indu-stria turistica ha spinto sem-pre e soprattutto le implicazioni estetiche, mentre il mondo della sostenibilità comprende neces-sariamente anche quelle etiche.

Ecoturismo in via di definizione

Il termine “turismo ecosostenibi-le” è nato negli anni ottanta ed è destinato a crescere, favorito dallo sviluppo tecnologico dei trasporti. L’Ecoturism Society l’ha definito come un “modo re-sponsabile di viaggiare in aree naturali che conserva l’ambien-te e sostiene il benessere delle popolazioni locali”, inserito in un discorso globale articolato secondo le linee guida del Wwf e dell’organizzazione Tourism Concern. L’Associazione Italia-na Turismo Responsabile, nel 2005, l’ha definito come “un tu-rismo attuato secondo i principi di giustizia sociale ed economi-ca, nel rispetto dell’ambiente e delle culture”, ma la dinamica che lo caratterizza, o almeno dovrebbe, risulta estremamente più complessa. Per raggiunge-re l’obiettivo di equità sociale ed

economica e sostenibilità am-bientale è necessaria una vera e propria “responsabilità di impre-sa” nel senso che tutti (operatori, turisti, “autoctoni”) devono colla-borare nel rispetto degli equilibri verso una sana sopravvivenza degli altri coautori dell’esperien-za turistica. Il Wwf Italia a tal proposito ha prodotto fin dal 2002 la Carta di qualità del turismo responsabile, un disciplinare dedicato all’eco-turismo. A sostenere scelte tu-ristiche sostenibili anche Aitr (Associazione Italiana Turismo

Responsabile) che valorizza la cultura e la pratica di viag-gi eco-compatibili e favorisce la conoscenza e le sinergie tra i viaggiatori, promuovendo stili di vita e comportamenti di consu-mo e vita solidale a sostegno del turismo etico. L’idea è quella di andare oltre un “orizzonte verde” che troppo spesso appare limitato e ostaco-la sguardi più lungimiranti. Non è ecoturismo il safari in Africa in-naffiato allo champagne e nem-meno lo sci d’acqua praticato a fianco dei delfini che nuotano

saltando fuori dall’acqua.Per praticare il turismo responsabi-le bisogna essere consapevo-li e la prima consapevolezza è quella di se stessi, del proprio essere in viaggio. L’opportuni-tà di incontrare gli altri, esplora-re altri mondi e universi culturali avviene solo e veramente se si ha autocoscienza. Il viaggio può allora trasformarsi in una mera-vigliosa avventura per sondare i propri limiti e sorprendersi. A volte serve andare lontano per ricordarsi di chi si è veramente. Un turismo strutturato in moda-

lità “giusta”, può valorizzare un determinato territorio ed essere un motore in grado di generare benefici diffusi invece che gravi impatti culturali, sociali, ambien-tali ed economici. Essere turisti consapevoli permette di calarsi nei panni di una cultura diversa e sperimentare altro; per queste ragioni proteggere le comunità locali e i paesaggi ed esse legati, attraverso scelte etiche e consa-pevoli, diventa l’essenza stessa del viaggio.

Alice Motti

Mara d’Arcangelo, Silvia Cesana, Elisa Troiani, Maria Imparato, Angela Garbelli, Giorgio Moratti, Manuel Montanaro, Elena Paganelli, Eleonora Chiari, Marta Morarelli, Susanna Tentori, Flora Virgillito, Rossana Madaschi, Livia Salvi, Onofrio Oscar Zirafi, Alessandro Sonzogni, Michela Offredi, Elena Vitali

Hanno collaborato a questo numero:

Recapiti Redazione:

Via Broseta, 12124128 Bergamo (zona Loreto)Tel. +39 035 258559Fax +39 035 209040

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Registrazione:Tribunale di BergamoN. 25/10 del 04/10/2010Registro stampa periodici

Chiuso in redazione04 Luglio 2014

© Copyright 2014. Tutti i diritti non espressamente concessi sono riservati.

Free Press >30.000 copie EditoreStudio Green Solution S.r.l.Direttore Responsabile Diego MorattiResponsabile di RedazioneAlice Motti > BergamoStefano Florioli > BresciaRedazione e SegreteriaFrancesca Togni e Roberta [email protected] Grafico e impaginazione Nello Ruggiero - [email protected] CSQ Spa - Erbusco (BS) - www.csqspa.itPubblicità > BergamoMarco Rossi - Tel. +39 335 [email protected] Pubblicità > BresciaStefano Florioli - Tel. +39 333 [email protected]

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S o m m a r i oAttualità

In prImo pIano

4. Debutta la squadra di Gori. I volti scelti per “cambiare passo”

6. Graziella Leyla Ciagà: sinergia verde

Green Economy

EcologIa & ImprEsE

8. Expo nelle scuole bergamasche. Mangio locale, penso universale

9. Aziende family friendly. La seconda edizione premia 11 imprese bergamasche

10. I vincitori dell’edizione 2013

12. FAS Pendezza

12. Valsecchi S.p.a.

13. Archivi e ambiente. Così lontani, così vicini

14. Condominio EXPO 2014

16. Coop Lombardia sostiene la cooperativa Insieme tra serbi e bosniaci

17. Coop Lombardia podržava zadrugu srba i bošnjaka Insieme

Stili di vita e d’impresa

Eco dal mondo

18. El Gouna, la prima città egiziana a zero emissioni di CO2

TurIsmo

20. Vacanze sostenibili: agli italiani piace green

22. Bergamo accetta la sfida di Expo

23. Astino: diffondere la cultura enogastronomica paga

24. Fiore di Loto

24. Salvie ornamentali

25. La grande bellezza merita risorse

VIVI BErgamo

26. Fungolandia 2014. Alla scoperta del territorio tra cultura e tradizioni

27. “Nonni e Nipoti” ricerca-esperienza

28. Estate in città? Bergamo è pronta!

30. Dalla carne alla brace! I consigli per una perfetta grigliata

31. Fate largo arriva il pane caldo e…Ecologico dai terreni alle quattro ruote

32. Gandosso, tornano la musica e la birra del Python Rock

33. Natura e divertimento si incontrano tra alberi secolari

socIETà

34. Esmeralda Expedition. L’avventura di un viaggiatore green

35. Un ponte di bottiglie di plastica in Scozia

35. Una casa a misura di zampa

37. La svolta ecologista di Diabolik

38. Il mondo (insostenibile) di Anna

saluTE & BEnEssErE

40. Specchio delle mie brame, chi è la più magra del reame?

alImEnTazIonE

42. Birra, Arte & Fumetti: un trio irresistibile

44. Il ribes

44. Il cetriolo

45. Ricette > Gazpacho di cetrioli con burrata e mentuccia

45. Ricette > Granita di gazpacho di pomodoro e cetriolo

calEndarIo appunTamEnTI

Via Cremasca, 1 | 24052 Azzano San Paolo (Bg)Tel.+39 035 530 249 | [email protected]

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La Giunta del nuovo sindaco di Bergamo, Giorgo Gori, è sta-ta presentata ufficialmente lu-nedì 16 giugno, a otto giorni di distanza dal ballottaggio che ha sancito la vittoria dello sfidante Gori sull’ormai ex sindaco Fran-co Tentorio, con uno scarto di circa 3.500 voti: 26.385 elettori (il 53,5%) hanno scelto il candi-dato del centrosinistra, contro i 22.929 elettori (46,5%) che han-

no accordato la loro fiducia al candidato del centrodestra. Il nuovo primo cittadino di Ber-gamo sarà affiancato da un esecutivo composto da nove assessori, un numero ridotto rispetto alle precedenti ammini-strazioni, di cui quattro donne e cinque uomini. Strategia ufficia-le: lavoro di gruppo e sinergia tra assessorati. Interessante è anche l’assegnazione delle de-

leghe: innanzitutto sarà lo stes-so Gori a occuparsi delle attività produttive e commercio, comu-nicazione, partecipazione, po-litiche sovracomunali, aziende municipalizzate e partecipate. Vicesindaco di Bergamo è Ser-gio Gandi, a cui sono assegnate le importanti deleghe al bilancio, tributi, affari generali e legali, si-curezza e protezione civile. Si-gnificativa la nuova delega ai

fondi comunitari, su cui la nuova amministrazione punta molto, affidata proprio al vicesindaco. La volontà è quella di intercet-tare contributi e finanziamenti provenienti dai progetti dell’U-nione Europea, auspicabili per compensare la sempre maggio-re scarsità di risorse degli enti pubblici. La mobilità cittadina non poteva essere che essere abbinata alla pianificazione territoriale, punto di partenza per la riqualificazio-ne dei nostri quartieri, con un no secco all’ulteriore consumo di suolo: questa la delega e il compito dell’assessore Stefano Zenoni. L’assessorato di Giacomo An-geloni, innovazione, semplifica-zioni, sportello polifunzionale, tempi urbani e servizi cimiteriali (che dalla minoranza è stato defi-nito “assessorato al nulla”), in re-altà per la Giunta Gori riveste un ruolo fondamentale per il “cam-biamento di passo” e lo snelli-mento delle pratiche interne al comune. Il coinvolgimento e la partecipazione in prima persona

del cittadino è un altro elemen-to fondamentale del program-ma amministrativo. Sarà Maria Carolina Marchesi l’assessore incaricato alla coesione sociale, con deleghe a politiche sociali e giovanili, reti sociali di quartiere, integrazione e pari opportunità.Francesco Valesini è invece l’assessore incaricato alla ri-qualificazione urbana, edilizia pubblica e privata e patrimo-nio immobiliare, mentre Marco Brembilla si occuperà di Lavori pubblici e reti, manutenzioni e servizi tecnologici. Alla cultura, turismo, tempo li-bero, marketing territoriale ed Expo Nadia Ghisalberti, mentre Loredana Poli è l’assessore all’i-struzione, università, formazio-ne e sport. Last but not least, in particolare per noi di Bergamo-SOStenibile, l’assessore all’am-biente, politiche energetiche e verde pubblico Graziella Leyla Ciagà, che abbiamo incontrato per farci raccontare le linee gui-da e gli obiettivi del suo nuovo incarico. L’intervista completa nelle pagine a seguire.

Presentata la nuova Giunta: 4 donne, 5 uomini. Sergio Gandi vicesindaco In Consiglio comunale 20 seggi alla maggioranza, 12 alle opposizioni

Debutta la squadra di GoriI volti scelti per “cambiare passo”

In primo piano

Giorgio GoriCentro Sinistra

Franco TentorioCentro Destra

53,553,5 46,546,5

Affluenza 50.120 > 55,20%

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La nuova Giunta Comunale

Consiglio comunaleAggiornato al 26/6/2014

SINDACO Giorgio Gori

11

6 2 14

3

212

GRUPPI DI MAGGIORANZA GRUPPI DI MINORANZA

Partito Democratico

Giorgio Gori Sindaco

Patto Civico

Cassina Marta Eynard Nicola

Magni Emilia Marchesi Marzia

Milesi Viviana Riccardi Francesca

Rota Ferruccio Russo Romina

Serra MassimilianoTognon Paola

Vergalli Alberto

Amaddeo DiegoCamerlingo Massimo

Carretta Niccolò Deligios Ezio

Fracassi Fabio Nespoli Denise

Bruni Federica Paganoni Simone

Sinistra Ecologia Libertà

Lista Tentorio

De Rosa Davide Minuti DaniloTentorio Franco

Capogruppo

Pecce Luisa

Lega Nord

Ribolla Alberto Capogruppo

Movimento 5 Stelle

Gregorelli Fabio Zenoni Marcello Capogruppo

Tremaglia Andrea

Fratelli d’Italia

Capogruppo

Forza Italia

Benigni Stefano Ceci Gianfranco D’Aloia TommasoGallone Maria Alessandra

Vicepresidente del Consiglio Capogruppo

Capogruppo

Presidente del Consiglio

Capogruppo

Capogruppo

Capogruppo

Ongaro Luciano

Sergio GandiVicesindaco e Assessore al

Bilancio, Tributi, Affari generali e legali, Fondi comunitari, Sicurezza

e Protezione civile

Graziella Leyla CiagàAssessore all’Ambiente, Politiche

energetiche e Verde pubblico

Francesco ValesiniAssessore alla Riqualificazione

urbana, Edilizia pubblica e privata, Patrimonio immobiliare

Stefano ZenoniAssessore alla Pianificazione

territoriale e Mobilità

Marco BrembillaAssessore ai Lavori pubblici e reti, Manutenzioni e Servizi tecnologici

Nadia GhisalbertiAssessore alla Cultura, Turismo,

Tempo libero, Marketing territoriale ed Expo

Loredana PoliAssessore all’Istruzione, Università,

Formazione e Sport

Maria Carolina MarchesiAssessore alla Coesione Sociale:

politiche sociali, politiche giovanili, reti sociali, integrazione, pari opportunità

Giacomo AngeloniAssessore all’Innovazione,

Semplificazione, Servizi demografici, Sportello polifunzionale, Servizi

cimiteriali, Tempi urbani

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Ricercatrice di storia dell’Archi-tettura presso la Facoltà di De-sign e il Dipartimento Indaco del Politecnico di Milano e da sem-pre militante ambientalista, il neo assessore all’Ambiente, po-litiche energetiche e verde pub-blico, Graziella Leyla Ciagà, ci accoglie con un sorriso nel suo nuovo ufficio, pitturato di fresco. Capelli corti e aria sbarazzina si accompagnano a fermezza di sguardo e geometria di parole, in linea con il suo percorso for-mativo. Ci parla subito delle linee pro-grammatiche del suo assesso-rato e della sinergia che si vuole creare all’interno di tutta la giun-ta. Il neo Assessore Ciagà punta a un approccio diverso, più stra-tegico e partecipativo: apertura dei parchi, agricoltura, mobilità dolce a scala di quartiere e un secco no al consumo del suolo. Solo alla fine della chiacchiera-ta la determinatezza d’intenti si scioglie in qualche concessione personale, come la vacanza ide-ale tra i fiordi norvegesi e grandi città; passione verde e profes-sione ritornano anche qui, fedeli compagni di vita.

Assessore Ciagà, ci parli un po’ della sua formazione e della decisione di tuffarsi in quest’avventura politica.

Innanzi tutto tengo molto alla mia formazione scolastica presso il Liceo Lussana di Bergamo, so-no stati anni decisivi per me da un punto di vista politico e per-sonale. Mi sono poi laureata in Architettura al Politecnico di Mi-lano e ho conseguito il dottorato di ricerca in Conservazione dei Beni Architettonici e Cultura-li. Ho poi proseguito entrando nell’ambito accademico e dal 2008 sono ricercatore di Storia dell’Architettura e svolgo attività didattica e di ricerca presso la Facoltà di Design del Politecni-co. Per quanto riguarda la pas-sione ambientalista, dal 1993 milito in Italia Nostra: sono stata vicepresidente della sezione di Bergamo e membro del Consi-glio direttivo con un particolare interesse per i temi inerenti alla tutela del paesaggio e del patri-monio storico-architettonico.

L’impegno politico invece si for-ma parallelamente alla nasci-ta del Partito Democratico nel 2007 e cresce negli anni, tant’è che ora sono membro dell’As-semblea Nazionale del PD. Per questa campagna elettorale mi sono buttata anima e corpo nella stesura della sezione am-biente del programma e ho ov-viamente accolto l’invito di Gori con entusiasmo. Si tratta per me del coronamento di un percorso avviato da tempo e una sfida im-portante.

Su che cosa punta questo assessorato?

Il mio profilo è diverso da quello di entrambi i precedenti asses-sori all’Ambiente che avevano una formazione tecnico-am-bientale. Per questo anche il mio approccio sarà più strategico e pianificato. Tra le priorità sicu-ramente metto la valorizzazione dei parchi pubblici e la loro con-

nessione con percorsi pedonali e ciclabili e fermare il consumo del suolo sostenendo l’agricol-tura periurbana. I parchi in parti-colare mi stanno a cuore: voglio estendere l’orario di apertura e togliere recinzioni non necessa-rie; le aree verdi devono essere fruibili da tutti, devono tornare a essere luoghi di coesione socia-le, partecipati, aperti, connessi e integrati nel tessuto della cit-tà. Quello su cui punta il mio as-sessorato -che è poi una linea fondamentale per tutta la giunta - è il lavoro di squadra. Vogliamo costruire un lavoro sinergico che coinvolga più assessorati su uno stesso progetto o su un obiettivo condiviso.

La parola d’ordine è sinergia dunque…

Sì, in questo senso anche il Par-co Agricolo sarà valorizzato da diversi punti di vista: non si tratta solo di un serbatoio di naturali-

tà, ma un luogo dove si impara a conoscere l’agricoltura e il con-sumo critico. Diventa quindi un luogo adatto all’educazione ma anche un’attrattiva turistica e agricola. A questo si affianca l’idea di una “circonvallazione verde”, integrando le piste ciclabili esi-stenti lungo gli assi di ingresso della città e progettandone l’e-stensione laddove necessario, per creare continuità tra aree verdi e mobilità dolce. Quindi lavoro sinergico tra assessorati per garantire una città a misura d’uomo e di quartiere. Sempre in quest’ottica puntiamo a poten-ziare il servizio di trasporto pub-blico esistente con il “metrobus” urbano elettrico (da S. Fermo al Nuovo Ospedale), progetto a cui tutta la giunta tiene molto.

Spesso all’intenzione di lavorare insieme su un progetto importante come il Metrobus si oppongono

problematiche economiche organizzative interne. Come pensate di ovviare a ostacoli del genere?

Per quanto riguarda il punto di vista economico il progetto Metrobus si presenta come so-luzione innovativa e più econo-mica rispetto alla linea tramviaria pensata dall’amministrazione precedente. Il tracciato rimane il medesimo, ma viene realizzata senza binari, su gomma, con un percorso riservato. Il risparmio è evidente: il progetto per una linea tramviaria sarebbe costato 157 milioni, il nostro costerebbe 15 milioni, praticamente un decimo rispetto a quanto previsto. L’or-ganizzazione interna alla giunta è molto valida. Il sindaco Gori ha puntato non solo sulle compe-tenze personali degli assessori, ma anche sulla loro capacità di lavorare insieme, siamo un grup-po affiatato, pronto ad accettare la sfida per Bergamo.

In primo piano

Graziella Leyla Ciagà: sinergia verdeIntervista al neo assessore all’ambiente, politiche energetiche e verde pubblicoScopriamo le linee guida in materia di ambiente e qualche nota di colore personale

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Qual è la linea su una questione problematica come l’aeroporto?

Il sindaco Gori ha partecipato alla tavola dei sindaci e questo è stato un gesto molto apprez-zato, segno che la tematica sta a cuore a tutta la giunta, non so-lo all’assessorato all’Ambiente. Sappiamo l’importanza dell’A-eroporto di Orio al Serio come polo strategico dal punto di vista economico e turistico, ma vo-gliamo diminuire il suo negativo impatto ambientale. Pensiamo sia giusto agire partendo dagli effetti, quindi puntiamo a ridur-re l’inquinamento acustico, fa-cendo sì che in nessun quartiere della città vengano raggiunti i 60 decibel. C’è poi un discorso aperto sul piano giuridico e sulle rotte, che ancora una volta mira a ridurre l’impatto inquinante.

Sempre in tema inquinamento, cosa intendete fare per ridurre il PM10 nell’aria?

Innanzitutto, una campagna di rilevamento con Arpa, ma so-prattutto puntiamo molto sul progetto di pedonalizzazione del centro, da Piazza Pontida a Piazza Santo Spirito, un grande Sentierone allungato insomma. Non si tratta solo di chiusura al traffico, ma vuole essere un’o-perazione di rilancio dell’at-trattività del centro cittadino. In questo senso, promuoveremo un concorso internazionale vol-to a ridisegnare l’uso degli spazi pubblici, per valorizzarne sia l’a-spetto commerciale sia quello culturale, sociale e turistico.

Che cosa salverebbe e che cosa invece ha bisogno di un cambio di marcia nel lavoro del precedente assessorato?

Salverei il raggiungimento del 60% nella raccolta differenzia-ta. Sicuramente è uno dei vanti della nostra città e noi vogliamo proseguire puntando sull’intro-duzione della “tariffa puntuale,” ovvero paghi quello che butti, la tassa dipende dal consumo

di sacchi per l’indifferenziato. Quest’iniziativa a Trento funzio-na e vorremmo cercare di intro-durla anche qui. In più vorremmo limitare l’uso di bottiglie e imballaggi di pla-stica e contrastare gli sprechi alimentari, coinvolgendo anche la Grande Distribuzione; anche le case dell’acqua e del latte già presenti in provincia, vorremmo portarle in città. Un primo pas-so è stato fatto dalla scorsa am-ministrazione anche nell’ambito dell’efficienza energetica, ma in questo caso il lavoro è anco-ra tanto: occorre avviare una messa in efficienza degli edifici, coinvolgendo sia il pubblico sia il privato, come gli amministratori di condominio e le imprese loca-li. E infine, sicuramente, si deve migliorare la partecipazione e l’interazione con la società civile.

Come si declina la partecipazione in termini di politiche ambientali?

Puntiamo molto sulla parteci-pazione e il coinvolgimento dei cittadini, come giunta e come assessorato. Trovo un’idea in-teressante, se ben strutturata,

quella degli orti di quartiere e degli orti nelle scuole. Vorremmo poi collaborare con l’università, coinvolgendo gli studenti dalla tesi di laurea specialistica a pos-sibili progetti di riqualificazione della città. Anche la comunica-zione e l’interazione con le varie associazioni e gruppi informali di cittadini sul territorio è qualcosa a cui tengo molto, vorrei creare una sorta di osmosi virtuosa con la società civile, ascoltare tutti per poi tirare le somme e pren-dere decisioni responsabili.

Passiamo a domande più leggere, ci parli un po’ di Lei e dei suoi interessi.

Abito a Bergamo con il mio com-pagno, nel quartiere di San Pa-olo. Sono amante degli sport, in particolare adoro giocare a tennis e tifo per Federer. La mia squadra del cuore invece è il Barcellona di Messi.

Altri hobby?

I gatti e tutti i felini in generale sono la mia passione nonostan-te sia un po’ allergica. Dal punto di vista culturale mi piace andare

al cinema, sono da sempre so-cia del Lab 80 e adoro Kubrick, ma non disdegno neppure i mul-tisala come l’Uci, è lì che ho visto Vita di Pi. Se dovessi scegliere un libro, vi direi “Il Richiamo della Foresta” di Jack London o “Ac-cabadora” di Michela Murgia.

E le vacanze?

Sinceramente non ci ho ancora pensato, quest’avventura politi-ca mi ha letteralmente travolta!

Ho il ricordo molto piacevole di una vacanza tra i fiordi norvegesi su un battello postale, veramen-te suggestivo. L’ideale comun-que è il trekking in montagna o le visite alle città, le mie due anime naturalistico-sportiva e da archi-tetto non si smentiscono mai, neanche in vacanza.

Diego MorattiMara D’Arcangelo

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L’ingresso ad Expo 2015 per tre scuole, due fotocamere digita-li e cesti di prodotti del territo-rio: sono questi i premi che si sono aggiudicate le classi delle scuole primarie di Bergamo che hanno partecipato al concor-so proposto da “Mangio locale, penso universale”. Il progetto, promosso dall’assessorato all’I-struzione del Comune di Berga-mo, insieme a “Bergamo Servizi Pubblici”, “Coldiretti Bergamo” e “SerCar Ristorazione Colletti-va” ha voluto stimolare le risorse creative degli alunni sull’impor-tanza di una sana educazione alimentare e favorire la cono-scenza della ricchezza delle tra-dizioni alimentari del territorio e l’importanza del settore agrico-lo. Sono stati oltre 400 gli alun-ni che con i loro cappellini con il logo dell’iniziativa, in occasione della festa di premiazione, han-no trasformato la sala consiliare del Comune di Bergamo in una grande e festosa aula scolasti-ca, dove l’emozione dei vincitori e l’entusiasmo generale hanno accompagnato tutti i momenti della cerimonia, dai discorsi del-le autorità alle premiazioni vere

e proprie. Gli ingressi a Expo 2015 sono stati assegnati alle classi terze della scuola prima-ria Cavezzali, alle classi secon-de della scuola primaria Ghisleri e alle classi quarte della scuo-la primaria Scuri. Tutti gli alunni hanno ricevuto un attestato di partecipazione e gustose sfo-glie di frutta essiccate. Con gli elaborati prodotti dalle scuole durante il percorso formativo è stata allestita, presso la Sala Simoncini di Palazzo Frizzoni,

una mostra aperta al pubblico. Si tratta di una colorata e diver-tente esposizione che ha rac-contato ai visitatori, con grande creatività e fantasia, i vari aspet-ti delle produzioni agricole del territorio, dalla stagionalità alla tipicità, dalle tecniche di produ-zione alle caratteristiche orga-nolettiche. Unitamente ai 5.000 pasti con menu a chilometro zero serviti una volta al mese in tutte le scuole cittadine, il pro-getto ha proposto per l’intero

anno scolastico interventi edu-cativo-didattico ed esperienziali per accompagnare gli alunni in un percorso con laboratori re-alizzati in classe da un esperto, visite guidate in “fattorie didatti-che” e nei mercati di Coldiretti “Campagna Amica” che si svol-gono a Bergamo. Quest’anno il progetto si è arricchito inoltre di due nuove esperienze: “Un orto a scuola” che ha consentito la realizzazione di due orti didattici (presso la scuola primaria Valli e

la scuola primaria Scuri), per far vivere in prima persona ai bam-bini la fase produttiva e i ritmi della natura, e il gemellaggio con una scuola della Polonia che ha portato una delegazione di stu-denti polacchi ad arricchire gli aspetti di conoscenza storico/culturale del territorio bergama-sco con incursioni “gastronomi-che”, visitando gli orti didattici e condividendo con gli studen-ti bergamaschi il momento del pranzo in mensa.

Aperta al pubblico la mostra realizzata con gli elaborati degli alunni

Expo nelle scuole bergamascheMangio locale, penso universale

Ecologia & Imprese

Palazzo Frizzoni 3 giugno 2014. Premiazioni del Progetto Mangio locale penso universale

Per la sua valenza educati-va, il progetto “Mangio loca-le, penso universale” è stato inserito nel piano dell’offer-ta formativa del Comune di Bergamo e ha ricevuto il patrocinio del Padiglione Italia di Expo 2015. Per aver sostenuto questa iniziativa, il Comune di Bergamo si è aggiudicato, per la categoria Paese Amico, l’Oscar Green regionale, promosso da Col-diretti Giovani Impresa.

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Sono undici le aziende vincitrici della seconda edizione del Pre-mio Aziende family friendly, con-ferito dalla Camera di Commercio di Bergamo durante la conferen-za stampa svoltasi mercoledì 4 giugno. Il Premio ha lo scopo di attribuire un riconoscimento e dare visibilità a quelle imprese che, nel territorio bergamasco, si sono distinte per l’ideazione e l’attuazione di azioni, strategie ed esperienze che favoriscono

le pari opportunità e la concilia-zione del lavoro con le necessità della vita privata e familiare. Han-no ricevuto il Premio per l’annua-lità 2013: Abb, Erredue Prototipi, Fratus Pavimentazioni, Gamba Trasporti, Itaca Cooperativa So-ciale, Meccanotecnica, Petra, Severino Berardelli, Asilo Nido La Stellina, Tenaris Dalmine e IVS Italia. Si tratta di realtà tra loro molto diverse per status giuridi-co, dimensioni e settore di atti-vità, ma che si sono egualmente distinte per politiche di gestione/valorizzazione del personale che seguono, ad esempio, i principi delle pari opportunità tra uomo e donna, della flessibilità lavora-tiva, del sostegno, a livello eco-nomico o di iniziative/servizi, ai dipendenti genitori e/o alle loro famiglie per facilitare la gestione domestica o migliorare la qualità della vita. Queste realtà promuo-vono un armonioso conciliarsi

delle necessità del lavoratore come persona con le necessità dell’azienda, che grazie a scel-te “family friendly” genera un ambiente di lavoro più sereno e disteso. Oltre alle aziende pre-miate, erano presenti alla confe-renza stampa gli enti promotori dell’iniziativa: la Camera di Com-mercio, Bergamo Sviluppo, il Comitato per la Promozione dell’Imprenditorialità Femminile, la Consulta delle Politiche Fami-

liari del Comune di Bergamo, la Provincia di Bergamo e l’Asl.L’iniziativa ha visto la collabora-zione anche della Consigliera di Parità, del sistema associati-vo locale e delle organizzazioni sindacali Cgil-Cisl-Uil. «Si tratta di un’iniziativa corale -ha sotto-lineato Silvia Campana di Ber-gamo Sviluppo- voluta dagli enti ed espressione dell’intero terri-torio, per dare visibilità ai com-portamenti e alle pratiche ideate/

adottate dalle aziende, picco-le o grandi, in favore dei propri dipendenti». Durante la confe-renza stampa i rappresentanti delle imprese hanno raccontato, spesso con semplicità e con or-goglio, la propria attività e pre-sentato le azioni sperimentate e portate avanti per accrescere la coesione, la serenità e, quindi, la produttività dei lavoratori. So-no emerse la soddisfazione per il lavoro svolto, ma anche le dif-

ficoltà incontrate a causa sia di un momento economico difficile, sia della pesantezza della buro-crazia, ma hanno trovato spazio soprattutto la volontà e l’impe-gno a mantenere, e perché no, anche incrementare, compor-tamenti “family friendly” anche nel futuro. Le imprese vincitrici avranno la possibilità di utilizzare il logo “Family Friendly” della Pro-vincia di Bergamo per i due anni successivi al conseguimento del

Premio, inserendolo nei propri materiali di comunicazione al fine di rafforzare l’immagine azien-dale. «Riconoscere e premiare queste “best practice” -ha con-cluso la Presidente del Comitato per la Promozione dell’Imprendi-torialità Femminile Ida Rocca- è un modo per spronare altre real-tà imprenditoriali locali a seguir-ne l’esempio».

Elena Vitali

Aziende family friendlyLa seconda edizionepremia 11 imprese bergamascheAssegnato il riconoscimento alle imprese che valorizzano i propri dipendenti

“Riconoscere e premiare queste “best practice” è un modo per spronare altre realtà imprenditoriali a seguirne l’esempio”

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ABB SpaPoker di buone pratiche

Le azioni attuate da ABB per meritarsi il premio all’interno delle prime 4 catego-rie sono state molteplici, a partire dalla valorizzazione del personale: ogni an-no l’azienda definisce un budget per la formazione che permette di organizzare corsi (aperti a tutti e svolti in orario di la-voro) su temi professionalizzanti e su temi trasversali. L’azienda aderisce al progetto nazionale Valore D (associazione per sostenere la leadership femminile in azienda): parteci-pano agli eventi del progetto i responsa-bili di team composti da uomini e donne, che possono così trarre spunti da adot-tare nel proprio lavoro. Viene applicata la

flessibilità in entrata per tutti i dipendenti (7.45-9 per chi lavora in ufficio e 15 minuti per i turnisti) e l’organizzazione del lavoro è condivisa a livello di ufficio/area, con la disponibilità a concedere il telelavoro dopo controlli di sicurezza nell’abitazione del richiedente. Per il sostegno alla genitorialità: vengo-no erogate borse di studio a favore dei figli meritevoli dei dipendenti (es. studenti universitari in corso e con media del 27, studenti delle superiori con votazioni me-die di 7,5 o che all’esame di maturità ot-tengono almeno 75 su 100); ogni anno vengono anche organizzate colonie esti-ve per un certo numero di figli di dipen-denti entro i 12 anni (il 70% del costo è a carico dell’azienda). Per sostenere la gestione domestica è stata stipulata una convenzione con ATB, che prevede sconti ai dipendenti su abbonamenti e a spese dell’azienda alcune corse della linea 5 effettuano, alla mattina, fermata davanti all’azienda, che favorisce anche la diffusione del “car-po-oling” e ha inserito, al suo interno, alcuni servizi “salva tempo” per i dipendenti (la-vanderia, take away per cena, sportello bancomat).

Erredue Prototipi srl L’importanzadi fare gruppo

L’azienda organizza iniziative con l’obiet-tivo di creare momenti di coinvolgimento per i dipendenti: oltre alla cena natalizia viene di solito organizzato un viaggio all’anno nel corso del quale non si parla di lavoro, ma vengono proposti momen-ti di incontro per stare insieme e “creare gruppo”. I viaggi sono spesati dall’azien-da, che in quei giorni resta chiusa.

Fratus Pavimentazioni srl e Petra srlIl valore della formazione

Ogni 6 mesi entrambe le aziende orga-nizzano, avvalendosi di società specializ-zate, corsi di aggiornamento che vanno oltre gli obblighi di legge: oltre a quelli sulla sicurezza aziendale, sono propo-ste svariate tipologie che abbracciano la sicurezza su strada, in cantiere, in mo-vimentazione. I contenuti sono diversi a seconda dell’impresa. L’aggiornamento è aperto a tutti i dipendenti ed è svolto in azienda nelle ore di lavoro. L’attività è svolta per tutelare maggiormente i dipen-denti ed evitare infortuni.

Ecologia & Imprese

Aziende family friendlyI vincitori dell’edizione 2013 del Premio dedicato alle imprese virtuose

Il Premio Aziende family friendly è stato istituito nel 2012 con lo scopo di riconoscere e premiare quelle imprese che, sul territorio bergamasco, si sono distinte per l’ide-azione e l’attuazione di comportamenti, strategie organizzative ed esperienze per favorire le pari opportunità e la conciliazione vita-famiglia-lavoro dei propri dipendenti.

Alla seconda edizione dell’iniziativa hanno preso parte 11 aziende, suddivise in 3 gruppi a seconda della forma giuridica:

> spa .................................................... aBB | meccanotecnica | Tenaris-dalmine (2a annualità) | IVs Italia (2a annualità)> srl e cooperative .............................. Erredue prototipi | Fratus pavimentazioni | gamba Trasporti | petra e Itaca società cooperativa sociale> ditte individuali e srl unipersonali .... severino Berardelli | asilo nido la stellina (2a annualità)

Nell’edizione 2013 del Premio sono state stilate due graduatorie parallele: una dedicata alle aziende partecipanti al Premio per la prima volta e l’altra destinata alle im-prese già partecipanti all’edizione 2012 dell’iniziativa (per aderire nuovamente le aziende dovevano però presentare comportamenti nuovi o miglioramenti delle azioni/comportamenti messi in atto nell’annualità precedente). Ciascuna azienda è stata premiata in una o più delle seguenti 6 categorie:

Il premio e le categorieUn riconoscimento di valori

; Vediamo nello specifico le azioni promosse dalle aziende vincitrici partecipanti all'edizione 2013 del Premio (8 aziende) e le nuove azioni di quelle che hanno partecipato anche all'edizione precedente (3 aziende).

Strategie per promuovere la valorizzazione del personale interno (anche attraverso attività di formazione), i temi della parità tra i generi e della conciliazione vita-famiglia-lavoro

➊Strategie organizzative e/o benefit per sostenere la genitorialità e per conciliare famiglia-lavoro

➌Servizi/iniziative integrative per accrescere/migliorare la qualità della vita dei dipendenti e/o dei loro familiari

➎Flessibilità lavorativa e organizzazione del lavoro condivisa

➋Strategie per agevolare/sostenere la gestione domestica

➍Partnership e accordi con il territorio locale (imprese e istituzioni) per sviluppare servizi comuni o nuovi fruibili anche dai dipendenti

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Aziende family friendlyI vincitori dell’edizione 2013 del Premio dedicato alle imprese virtuose

Gamba Trasporti srlorganizzazione condivisa

L’azienda, che si occupa di trasporti per conto terzi, presta particolare attenzione alle esigenze dei dipendenti, tutti uomi-ni, nell’organizzazione del lavoro. Non fermandosi neanche nel fine settimana, nella pianificazione dei turni si tiene con-to delle esigenze della famiglia del dipen-dente: in particolare di chi è genitore, o dei genitori separati, ai quali si evita di attribuire il turno nel weekend in cui pos-sono stare con i figli. L’attribuzione del lavoro ai dipendenti con famiglia segue inoltre le vacanze scolastiche e le festi-vità. La gestione è informale: si parla di-rettamente con il titolare e si condividono con gli altri dipendenti le proprie esigenze familiari.

Coop ItacaLa tecnologiafavorisce il telelavoro

Per favorire la flessibilità lavorativa di chi ha mansioni di coordinamento e di dire-zione (11 persone) nella cooperativa è stato attivato il telelavoro, che permet-te di svolgere parte del lavoro da casa, alternato a momenti di rientro in ufficio. Questa innovazione è stata possibile grazie a un finanziamento regionale che ha permesso di investire in pc, server aziendale e smartphone, utili ai benefi-ciari per disporre di una strumentazione efficace per gestire le proprie funzioni anche fuori dalle sedi lavorative. A livel-lo invece di strategie organizzative, per sostenere la genitorialità, la cooperativa ha previsto, per facilitare il rientro di tutti i lavoratori dopo un periodo di assenza prolungata per malattia o congedo, o per facilitare il passaggio di consegne prima

del congedo, un percorso di “passaggio delle consegne accompagnato”, propor-zionato all’attività e al ruolo della persona da sostituire. Durante l’assenza il lavo-ratore è comunque informato su tutte le attività della cooperativa, sia via mail, sia attraverso la newsletter allegata alla bu-sta paga.

Meccanotecnica SpaLa salute dei dipendenti primadi tutto

L’azienda ha sottoscritto un contratto con un Fondo di Assistenza Sanitaria In-tegrativa e versa una quota annuale (pre-mio intero) per ogni dipendente. Il fondo prevede la possibilità di accedere a una vasta rete di strutture sanitarie conven-zionate in forma diretta o di accedere a un rimborso delle spese sanitarie soste-nute in forma indiretta (nei limiti previsti dal piano sanitario definito con il fondo). La copertura è estesa anche al nucleo familiare del lavoratore e cioè ai coniugi e ai figli a carico, fino al compimento dei 18 anni, o fino a 26 anni se universitari, o senza limiti di età per i figli con problemi che presentano almeno il 67% di inabi-lità.

Severino Berardellirapporti virtuositra azienda e territorio

A livello di flessibilità lavorativa e organiz-zazione, il principio adottato in azienda è quello della fiducia: i dipendenti possono gestire in autonomia, pur accordandosi, gli orari di lavoro in base alle proprie pri-orità familiari/personali; ogni dipendente ha le chiavi dell’azienda. Per rafforzare l’intesa, i titolari organizzano, nella pro-

pria cascina, periodiche grigliate, con dipendenti e familiari e, a ottobre 2013, hanno progettato il raduno di moto “Er-colino Day”, organizzando un percorso con aperitivo e cena a spese dell’azien-da. La ditta partecipa alla vita del proprio territorio: l’estate scorsa ha collabora-to con il Comune di Rogno (e con altre aziende) per organizzare l’evento “De-cathlon Rogno”, gare di decathlon, per “vitalizzare” il paese a cui sono stati invi-tati tutti gli abitanti e i lavoratori.

Aziende premiateper la seconda voltaper azioni e comportamentimessi in atto nel 2013,nuovi rispetto a quelli presentati nel 2012

Asilo Nido La StellinaLa flessibilità è digitale

Per favorire l’organizzazione del lavoro è stato creato un gruppo in WhatsApp che permette alle dipendenti di gestire in autonomia cambi di orario e permessi. A livello di partnership il nido “vive il ter-ritorio” circostante (i bimbi sono portati anche fuori dalla sede) ed è attento alla solidarietà: ogni anno “sposa” un proget-to, per il quale attiva raccolte fondi o ini-ziative specifiche (nel 2013 è stato scelto il progetto “Una bici per Andrea”). Sem-pre nel 2013 il nido ha iniziato un progetto educativo intergenerazionale con la casa di riposo: 1 volta al mese i bambini vi si recano per cantare, giocare e fare me-renda con i 20 ospiti presenti.

Dalmine SpaStrategie organizzative per la maternità

Da novembre 2013 è attivo un percor-so di supporto alla maternità (Momco-aching) con il coinvolgimento di coach professionisti esterni per aiutare le future/neo mamme ad affrontare il distacco e il rientro. L’intervento prevede 1 o 2 sessio-ni 4 mesi prima del congedo, un paio di sessioni telefoniche quando la mamma è in congedo, e 1 o 2 sessioni al rien-tro. L’iniziativa, sperimentata per ora da 6 dipendenti, prevede anche un’attività di training specifica per i responsabili degli uffici in cui si verificano casi di maternità, per favorire il dialogo e la condivisione dei problemi con le dipendenti coinvolte.

IVS Italia Spaecomobilità per i dipendenti

A livello di strategie organizzative l’azien-da ha inserito 2 impiegate per sostituzioni di maternità che sono state conferma-te nel 2013 e una risulta già conferma-ta anche nel 2014. Per la sicurezza e il miglioramento della qualità della vita dei dipendenti, l’azienda, grazie anche alla partecipazione al progetto WHP (Workplace Health Promotion Network) della Asl, ha promosso incontri formativi sulla guida sicura per tutti i propri autisti in Italia e ha rinnovato il parco automez-zi a livello nazionale, acquistando anche auto/mezzi elettriche/i da usare nei centri storici.

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Giochi intramontabilial passo con i tempi

La Green Company che unisce nel legno la tradizione e il design

Calciobalilla, calcio da ta-volo, biliardino, calcetto, pincanello, subotto, fubali-no: tanti nomi per uno stes-so gioco che dalla metà del Novecento appassiona grandi e piccini.A Villa d’Ogna, nell’alta Valle Seriana, Fas Pendezza produce dal 1964 gli strumenti di questa passione. Fondata da Alfonso e Davide Pendezza, l’azienda vanta cin-quant’anni di storia fatta di esperienza e innovazione tecnologica. Il risultato? Pro-dotti di alta qualità, made in Italy, realizzati con componenti forniti da aziende italia-

ne particolarmente qualificate. Fas Pen-dezza esporta i suoi prodotti nel mondo in circa quaranta Paesi, mentre in Italia si è fatta promotrice per la costituzione del Consorzio italiano Calciobalilla (Italian table football manufacturers association) oltre a essere membro della FICB, Fede-razione italiana calciobalilla; sponsor tec-nico e fornitore ufficiale dei campionati CSI e nazionali UISP, i suoi prodotti, omo-logati e realizzati secondo gli standard di conformità UNI EN ISO 9004 (anche se non necessario, perché non rientran-ti nella categoria “giocattoli”), vengono impiegati nei tornei italiani e in diverse competizioni internazionali. L’azienda, tra i testimonial per l’edizione di quest’anno

della ma-nifestazio-ne “Il legno dalla natura al- le cose”, si spende nella ricer- ca di soluzioni che limitino il più possibile l’impatto acu-stico e ambientale del processo di pro-duzione, impiegando materiali “puliti” e di qualità e sottoponendosi a ispezioni pe-riodiche da parte di organismi certificati. Fas Pendezza tra i suoi prodotti annovera anche tavoli da ping-pong e biliardi. Gio-chi che si trovano negli ambienti ricreativi, ma che entrano anche nelle case, ani-mando passioni che raggiungono i livelli agonistici delle vere e proprie competizio-ni sportive, coinvolgendo persone di tutte le età. Cura artigianale, attenzione ai det-tagli e alla precisione del funzionamento sono lo stile con cui Fas Pendezza realiz-za i suoi prodotti. Questa la formula che permette di ottenere strumenti prestanti, solidi e affidabili.

Angela Garbelli

La Valsecchi S.p.a. di Pontida produce complementi d’arredo e oggetti per la casa in legno. Un’azienda bergamasca, fondata nel 1918 da Giacomo Valsecchi a Calolziocorte, che ha acquisito negli anni un respiro internazionale, come di-mostrato dalla presenza nelle più impor-tanti manifestazioni dedicate al design nel mondo: Milano, Francoforte e New York fra tutte. La semplicità, una delle caratteristiche più pregiate del legno, si rispecchia nelle linee proposte dall’azien-da, facendo del proprio stile un segno di riconoscimento e un motivo di ammira-zione nel settore dell’arredamento. Da quattro generazioni la Valsecchi la-vora il legno e nel tempo ha saputo rin-novarsi senza perdere la passione per questo nobile materiale. Dai primi anni di vita in cui venivano prodotti rocchetti per la tessitura, ai decenni successivi in cui la produzione si è spostata sui gio-cattoli in legno, la capacità di rinnova-mento e di adattamento al mercato ha caratterizzato la produzione. Con l’arrivo della plastica nel mercato dei giocattoli l’azienda ha spostato la produzione ver-so il settore degli oggetti per la casa: tut-tora la sua mission è “offrire un prodotto in grado di soddisfare le esigenze con-crete del vivere quotidiano, garantendo il miglior rapporto qualità prezzo”. L’azien-da si definisce una Green Company e nel 2013 è stata nominata “Fornitore green dell’anno” da parte della Leroy Merlin. Ol-tre alle diverse certificazioni di qualità e

FSC, che garantiscono la tracciabilità del legno utilizzato e l’impegno complessivo per il rispetto dell’ambiente, del lavoro e della risorsa legno, la Valsecchi può con-tare su un sistema energetico rinnovabi-le: un impianto fotovoltaico da 462 KW e una caldaia a legno alimentata dai trucioli aspirati dalle lavorazioni. Dalla passione per la risorsa legno e per le origini dell’a-zienda è nata nel 2011 la divisione design Valsecchi 1918, in collaborazione con il designer bergamasco Enrico Baleri, un chiaro omaggio alla storia di un’azienda che ha radici lontane e che per lungo tem-po ha prodotto giocattoli in legno. Un altro orgoglio è “Leo” lo scrittoio disegnato da Marco Romanelli e Marta Laudani, inseri-to nella selezione Adi Index 2014, la pub-blicazione che raccoglie le migliori opere di design italiano, e il tavolo “Traverso” disegnato da Francesco Faccin, che ha ricevuto una menzione d’onore al Com-passo d’Oro 2014.

Giorgio Sappilo

FAS Pendezza Valsecchi S.p.a.

“Calciobalilla, biliardi e tavoli da ping-pong per un divertimento che fa bene anche all’ambiente”

FAS PENDEZZA s.r.l.Via Provinciale 671 - Villa d’Ogna (Bg)0346 21164 - [email protected]

Valsecchi S.p.a.Via Bergamo, 1286 - Pontida (Bg)035 796156 - [email protected] www.valsecchi1918.it

Ecologia & Imprese

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Ecologia e sostenibilità sono og-gi parole di moda. Ma le mode, per definizione, passano. Cosa resterà, un domani, delle idee di chi sta prendendo queste due parole sul serio? Che succe-derà, quando le novità di oggi diventeranno un resto del pas-sato? L’atteggiamento più diffu-so resta futurista: “Il passato è passato”. Altri diranno: “Ci pen-sa Internet”, ritenuta, contro ogni regola della logica e dell’ecolo-gia, un’istituzione eterna, gratu-ita e infinita.

Chi si interessa di ambiente e so-stenibilità dovrebbe invece pen-sare agli archivi: istituzioni che si oppongono all’usa-e-getta e al-lo spreco di intelligenza e fatica. Tenere in archivio significa non buttar via, perché quell’artico-lo, quell’appunto, quella lettera potrà tornare utile. Per cui un archivio del pensiero ambien-talista parrebbe logico, anzi ne-cessario: chi pensa per cicli di

vita e impatti globali, e non per performance puntuale e prodot-to, è naturalmente affine all’ar-chiviare, al rendere nuovamente accessibile, al poter riaprire un filone di ricerca magari chiuso prima del tempo. In Italia non ci sono archivi del movimento am-bientalista, tranne a Brescia, alla Fondazione Micheletti. A essere più precisi, l’eccezione si chiama Pier Paolo Poggio che dagli anni Ottanta ha focalizzato l’interes-se per la cultura materiale e in-dustriale sul ciclo delle merci e il rapporto tra tecnica e ambiente. Il risultato è stato aver impedito la dispersione di molti materiali relativi alle prime ricerche in am-bito di solare termodinamico, un filone ora tornato di moda ma a lungo dimenticato, che ha avuto proprio in Italia le sue prime spe-rimentazioni grazie all’opera di Giovanni Francia. Il fondo Fran-cia è nell’archivio Micheletti; i re-sti, malmessi a dire il vero, della prima centrale solare a concen-trazione al mondo sono al MusIL di Rodengo Saiano. Ma sentia-mo cosa dice a proposito di ar-chivi e ambientalismo Giorgio Nebbia in un articolo di una rac-colta tra poco disponibile online come speciale di “Altronovecen-to. Società Tecnica Ambiente”,

rivista della Fondazione Miche-letti: «La storia dell’ecologia in Italia è relativamente breve. A parte i contributi scientifici di stu-diosi e docenti universitari della “scienza ecologica”, alcuni dei quali risalgono alla fine dell’Ot-tocento, l’attenzione “popolare” per l’ecologia come contesta-zione dell’inquinamento, come denuncia dell’erosione del suo-lo e delle cause delle alluvioni, come protesta contro le fabbri-che pericolose e contro le merci dannose (dai fosfati nei detersivi, ai PCB, ai pesticidi, eccetera) si può far risalire agli anni sessan-ta del secolo scorso. […] Dove è finito tutto questo? Chi volesse scrivere una storia o cronaca di anni straordinari della storia ci-vile d’Italia dove va a cercare le testimonianze, gli scritti? […] Un archivio non è una cosa morta; come la parte sulla Resistenza della Fondazione Micheletti ha

offerto il materiale per nume-rosi libri e volumi, così la parte sull’ambiente si propone di sti-molare studiosi, studenti, laure-andi, a ricostruire eventi in gran parte dimenticati. E a riprendere fiducia in un miglioramento della natura e del mondo».

Dal prossimo numero offriremo ai lettori piccole incursioni in questo vasto archivio, comin-ciando col rispondere a una do-manda che tanti si saranno già fatti: chi è Giorgio Nebbia?

René Capovin

Archivi e ambienteCosì lontani, così viciniAl via da questo numero le incursioni nell’archivio del pensiero ambientalista della Fondazione Micheletti

“In Italia non ci sono archivi del movimento ambientalista, tranne a Brescia, alla Fondazione Micheletti”

“Tenere in archivio significa non buttar via, perché quell’articolo, quell’appunto, quella lettera potrà tornare utile”

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La profonda trasformazione del mercato delle costruzioni ha spinto gli organizzatori della storica Fiera Edilizia di Berga-mo a un lavoro di riposiziona-mento. Un impegno svolto in stretta collaborazione con le realtà istituzionali, associative e universitarie del territorio, inten-

sificatosi in particolare negli ul-timi anni davanti alla grave crisi e alla profonda trasformazione che hanno colpito e interessato tutto il settore dell’edilizia. Due soli dati bastano a sottolineare la situazione vissuta dal settore: dal 2008 a oggi sul nostro terri-torio si sono persi 11.500 posti di lavoro (mille nei soli ultimi quattro mesi) e sono scomparse 1.850 imprese (182 negli ultimi 4 mesi).In questo contesto nasce Con-

dominio Expo, il primo salo-ne nazionale dedicato in modo esclusivo a oltre 1 milione di con-domini e ai loro amministratori, che vede protagonista il mondo della riqualificazione degli edifici e l’efficientamento energetico, oltre a tutte le attività connesse alla gestione condominiale.

La prima fiera per efficientare 1 milione di case

L’ente Fiera Promoberg in colla-borazione con YouTrade, la rivi-sta “Condominio sostenibile e certificato”, lanciano Condomi-nio Expo, il primo salone nazio-nale dedicato in modo esclusivo a oltre 1 milione di condomini e ai loro amministratori. Condominio Expo si terrà alla Fiera di Berga-mo, da giovedì 11 a sabato 13 Settembre 2014. Questa iniziativa è completa-mente nuova anche nella forma, con un layout che ricorderà la struttura stessa delle città, con strade e piazze dedicate agli argomenti caldi riguardanti la gestione di uno stabile. L’even-to vuole essere uno strumento concreto per l’amministratore in grado di offrire le più innovative

soluzioni tecniche unite a stru-menti finanziari adeguati, pro-posti direttamente dai principali operatori finanziari e bancari na-zionali. Oltre alla parte esposi-tiva, grande rilevanza avranno i convegni, i workshop, gli incontri con esperti e la presentazione di casi concreti di realizzazioni ef-fettuate. Il Sabato, sarà aperto anche al pubblico, cioè ai con-dòmini, i veri protagonisti della vita in uno stabile. Verranno pro-

posti video e tutorial sugli aspetti più caldi della gestione e valoriz-zazione dei complessi abitativi plurifamiliari, come per esempio, gli interventi al tetto o le tecniche di isolamento termico, attraver-so corsi pratici che saranno poi fruibili online. Sarà anche l’occasione per por-tare all’attenzione delle istituzio-ni politiche e finanziarie nazionali l’importanza strategica del “con-dominio” e il suo ruolo cruciale,

che può rappresentare nel ri-lancio dell’economia nel nostro paese. Condominio Expo ha come obiettivo diffondere nuove “best practice” e fare cultura nel settore, mettendo a disposizio-ne le soluzioni tecnicamente ed economicamente più valide per migliorare la qualità della vita dei condòmini e, di conseguenza, delle città.

Manuel Montanaro

A settembre Bergamo apre le porte alla prima fieradedicata agli amministratori e condòmini

Condominio EXPO 2014Ecologia & Imprese

“L’evento vuole essere uno strumento concreto per l’amministratore in grado di offrire le più innovative soluzioni tecniche unite a strumenti finanziari adeguati”

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Drammatici i numeri delle inondazioni in Bosnia e Serbia: 2 milioni e 600 mila persone delle quali oltre 75 mila sfolla-ti dalle proprie case spazzate via dall’acqua. È passato poco più di un mese dalle gravissi-me inondazioni del 14 maggio

in Bosnia e Serbia: i numeri raccontano una delle peggiori catastrofi naturali che abbia-no mai colpito quest’area nel cuore dell’Europa e alle porte del nostro paese. La valuta-zione complessiva dei danni e della reale portata delle conse-

guenze per il tessuto sociale, produttivo, economico e infra-strutturale nelle zone colpite è tutt’ora in corso. Anche la Co-operativa Insieme, nata a giu-gno del 2003, dopo due anni di analisi del territorio attorno a Bratunac e Srebrenica, per favorire il processo di ritorno a casa delle persone cacciate dalla guerra e il ripristino delle condizioni per la vita in comu-ne, ha subito danni ingenti. La causa principale è stata so-prattutto l’abnorme quantità di acqua caduta, che ha pro-vocato danni al tetto, agli im-ballaggi di cartone, agli scaffali attaccati dalla ruggine da puli-re e riverniciare, alle parti elet-troniche di alcuni macchinari che sono state compromesse. Fortunatamente i blackout elettrici sono stati brevi e il prodotto nelle celle frigorifere è rimasto intatto. Il danno mag-giore si è rilevato essere il cre-dito perduto nei confronti dei

produttori. Le spese anticipate per la concimazione biologica e la preparazione del raccolto non possono essere recupe-rate. Oltre il 30% del raccolto è andato perso nei campi al-lagati o sommersi dalle frane di terra e fango, mentre si so-no salvati i frutti nei boschi e nelle colline, con i quali la co-operativa ha ricominciato la produzione. Il lavoro agricolo e la trasformazione dei frutti del bosco in nettari e marmellate realizzati in Bosnia Erzegovina dalla Cooperativa “Insieme” hanno reso possibile il sogno

di ricostruire un percorso di pace in grado di superare il solco di odio e diffidenza re-ciproca, tracciato nella popo-lazione dalla guerra e dall’odio etnico. Proprio in questo contesto è nata la cooperativa agrico-la, con lo scopo dichiarato di favorire il ritorno a casa dei profughi e delle profughe e su-perare i mille ostacoli materiali e psicologici alla ripresa di una vita in comune. Attraverso la diffusione dei va-lori del lavoro e della coope-razione, si è voluto rilanciare un’economia rurale sostenibile attraverso un sistema microe-conomico basato sulla coltiva-zione di piccoli frutti in fattorie di famiglia unite in cooperativa, al fine di realizzare la riconci-liazione superando le divisioni costruite dalla guerra. La pace e il lavoro insieme sono il con-nubio indissolubile delle mar-mellate “frutti di pace”.

Coop Lombardia sostiene la cooperativa Insiemetra serbi e bosniaci

Ecologia & Imprese

“In tutti i supermecati e Ipercoop della Lombardia dal 17 al 30 luglio promozione straordinaria delle marmellate Frutti di Pace”

Call to actionMarmellate e nettari di fruttaChi volesse aiutare la ricostruzione della Cooperativa agricola Insieme dopo la disastrosa alluvione e sostenere la sua straordi-naria esperienza di pace e coesione sociale, può fare un gesto concreto e quotidiano acquistando i prodotti di altissima qualità che sono in vendita alla Coop, nettari di frutta e marmellate; oppure può inviare fondi straordinari per riparare i danni subiti, versando il proprio contributo sul conto aperto Coop Lombardia (IT 64 Q 05584 01625 000000014766; destinazione -da indicare precisamente- “per Cooperativa Insieme”).

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Dramatične cifre nude nam sliku poplava u Bosni i Her-cegovini i Srbiji: više od 2 600 000 ljudi je pogođeno, od ko-jih više od 75 000 raseljenih lica koja su morala napustiti svoje domove koje je voda ponijela sa sobom. Prošlo je nešto više od mje-sec dana od teških poplava koje su 14. maja pogodile Bo-snu i Hercegovinu i Sr-biju, a cifre opisuju jednu od najtežih prirodnih katastro-fa koje su ikad pogodile ovo područje u srcu Europe pred vratima naše zemlje. Ukupna procjena štete i realni raz-mjer posljedica na socijalnu, proizvodnu, ekonomsku i in-frastrukturnu sferu pogođe-nih dijelova još je u toku. Zadruga Insieme, osnovana u junu 2003 godine, nakon dvije godine analize teritori-je oko Bratunca i Srebrenice,

čiji je cilj olakšavanje procesa povratka u svoje domove lica raseljenih u toku rata i po-novno uspostavljanje uslo-va za mirni suživot, takođe je pretrpila ozbiljnu štetu. Glavni uzrok bio je prven-stveno abnormalna količina vode koja je izazvala ošte-ćenja na krovu, kartonskim ambalažama, policama koje je napala rđa i koje je potreb-no očistiti i prefarbati, kao i na elektronskim dijelovima određenih mašina koje su se pokvarile. Srećom prekidi električne energije bili su kratki pa je proizvod u rashladnim ćeli-jama ostao netaknut. Uzrok najveće štete su izgubljena potraživanja naspram proi-zvođača. Avansno plaćeni troškovi za biološko gnojenje i pripre-mu usjeva ne mogu se više

vratiti. Više od 30% usjeva izgubljeno je na poplavlje-nim poljima ili pak zatrpano odronima zemlje i blata, dok se spasilo šumsko voće na bregovima, na kojima je za-druga ponovno započela s proizvodnjom. Poljoprivredni rad i prerada šumskog voća u sokove i džemove koje u Bosni i Hercegovini proizvodi Zadruga “Insieme” omogućili su ponovni san obnove us-

postavljanja mira, prevazila-ženje mržnje i nepovjerenja, koje je među stanovništvom ostavio rat i etnički sukobi. Baš je u tom kontekstu osno-vana poljoprivredna zadruga, s deklariranim ciljem poti-canja i podrške kod povrata svojim domovima izbjeglih i raseljenih lica i prevazilaže-nja nebrojenih materijalnih i psiholoških prepreka za opo-ravak mirnog suživota.

Upravo širenjem vrijednosti kao što su rad i suradanja, nastojala se potaknuti ru-ralna ekonomija kroz mi-kro-ekonomski sistem ba-ziran na uzgoju sitnog voća na porodičnim farmama ujedinjenim u zadruzi, s ci-ljem ostvarivanja pomirenja i prevazilaženja ratnih kon-flikata. Mir i zajednički rad pobjednička su kombinacija džemova “plodovi mira”.

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Svako ko želi da pomogne rekonstrukciju agro Zadruge insieme nakon katastrofalnih poplava i da podrži izuzet-no iskustvo zadruge u promociji mira i socijalne kohezije, ima priliku svakodnevno napraviti konkretan gest kup-njom proizvoda vrlo visoke kvalitete na prodaju u Coop supermarketima, sokova i džemova;takođe može poslati vanredna sredstva za pretrpljenu štetu, prijenosom na otvoreni račun Coop LombardiaIT 64 Q 05584 01625 000000014766svrha -s preciznom naznakom-”per Cooperativa Insieme”.

“U svim supermarketima i hipermarketima Ipercoop u Italijanskom Regionu Lombardia od 17 do 30 jula izvanredna akcija džemova “plodovi mira”

Assessorato Urbanistica e Agricoltura

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Quando noi europei pensiamo all’Egitto, probabilmente tutto ci verrebbe in mente tranne la sostenibilità ambientale. La pri-ma cosa a cui generalmente si pensa sono le piramidi, silen-ziosa testimonianza della glo-riosa civiltà faraonica. A questa prima immagine si sovrappone, poi, quella degli opuscoli delle agenzie di viaggi che propon-gono crociere sul Nilo e va-canze sul Mar Rosso in resort extra-lusso a prezzi stracciati. Difficilmente siamo informa-ti sulla situazione economica dell’Egitto che la rende una del-le medie potenze più influenti del Nord-Africa. Di recente, le entrate dello Stato sono au-mentate in misura considere-vole grazie all’esportazione di gas e petrolio, ai ricavi derivanti dal Canale di Suez e alla par-ziale uscita dalla staticità della

monocoltura del cotone, che ha dominato per decenni il settore agricolo. È il turismo però la più importante risorsa locale. Dopo gli attentati degli anni novanta, questo settore è ripartito ed è arrivato a occupare il 12 per cento della popolazione con un fatturato di quasi 11 miliardi di dollari, sebbene dopo il blocco dei voli dall’Europa nell’autun-no del 2013 ci sia stato un calo considerevole degli introiti. Cri-si a parte, il rovescio della me-daglia dell’incremento di turisti nell’area del Mar Rosso è uno sviluppo sconsiderato dell’area e l’aumento dell’inquinamento che deteriora le coste e la bar-riera corallina. Non stupisce, dunque, che il governo egiziano stia cercan-do di prendere provvedimenti in proposito. Pertanto, il 14 di-cembre 2013, il Ministero del

Turismo, il Ministero per l’E-nergia e il Ministero per gli Af-fari Ambientali hanno siglato un protocollo di cooperazione con l’obiettivo di sostenere progetti turistici in Egitto che rispettino e aiutino l’ambiente grazie alla creazione di città green a emis-sioni zero. Il progetto pilota si svolgerà a El Gouna -cittadina poco distante da Hurgada e centro nevralgico del turismo sul Mar Rosso- se-condo quanto stabilito dall’ac-cordo sottoscritto proprio a El Gouna dal Ministro egiziano per gli Affari Ambientali, Laila Iskan-dar, il Ministro del Turismo egi-ziano, Hisham Zaazou, Samih Sawiris, presidente di Orascom Development Holding, in qua-lità di rappresentante della cit-tà di El Gouna, e dal Ministero dell’Ambiente italiano. «Questo accordo -ha com-

mentato il ministro per gli Affari Ambientali Iskandar- aiuterà il governo egiziano a compiere una svolta significativa nei set-tori dell’ambiente e del turismo, valorizzando l’immagine globa-le dell’Egitto e aprendo la porta ad altri progetti turistici per inse-rire altre città nella classifica dei principali luoghi a zero emissio-ni di anidride carbonica».

El Gouna progetto pilota per vacanze più green

Ma perché proprio El Gouna? Quali sono le peculiarità che rendono questa città adatta a ospitare un’iniziativa di tale im-portanza? La storia di El Gouna non è molto diversa da quella degli altri insediamenti turistici della zona. Attorno al 1990 la città viene concepita e intera-

mente costruita dalla Orascom Development Holding, appar-tenente al multimilionario Sa-mih Sawiri e alla sua famiglia. In breve tempo, il progetto di-viene il fiore all’occhiello del-la compagnia, ospitando una popolazione oscillante tra le 22 mila e 24 mila persone. Come la gran parte delle cittadine del-

Eco dal Mondo

El Gouna, la prima città egiziana a zero emissioni di CO2Siglato l’accordo che prevede la nascita di una cittadina totalmente green sul Mar Rosso

“Il rovescio della medaglia dell’incremento di turisti nell’area del Mar Rosso è uno sviluppo sconsiderato dell’area e l’aumento dell’inquinamento che deteriora le coste e la barriera corallina”

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la zona, inizialmente El Gouna offre essenzialmente soggiorni di lusso a viaggiatori da tutto il mondo. Poi, però, cominciano ad approdare non solo turisti ma anche studenti: aprono in loco una biblioteca collegata alla Bibliotheca Alexandrina, una sede dell’American Uni-versity del Cairo e, nel 2012, la Technische Universitaat Berlin, che inaugura ad hoc dei corsi

di urbanistica, ingegneria idrica ed energetica. Il flusso di cono-scenza cambia radicalmente la visione sull’ambiente degli abi-tanti e nel giro di un paio d’anni El Gouna diviene ufficialmente la destinazione di vacanza più green dell’Egitto. Hotel, azien-de, residenti e turisti si impe-gnano a fondo per proteggere l’ambiente, tanto da assicurare alla città svariati premi tra cui il “Green Globe”, che viene as-segnato dalla Green Globe In-ternational, un’organizzazione non-profit che si occupa di sele-zionare le località che promuo-vono un turismo socialmente responsabile ed ecocompatibi-le. Sulla base di questo premio, El Gouna è stata scelta come città adatta a ospitare le prove generali del progetto “Green Star Hotel”. Agli hotel sono sta-te attribuite non solo delle stelle

che ne segnalino il comfort, ma anche delle “stelle verdi” che sottolineino lo sforzo dei resort di ridurre al minimo il loro impat-to ambientale, senza che que-sto vada minimamente a influire sul loro servizio al cliente. Infine, nel 2002, un gruppo di residen-ti ha fondato la “Green Gouna”, un’associazione che si occupa di salvaguardare l’ecosistema locale, attraverso varie iniziative per sensibilizzare la popolazio-ne, senza distinzione tra turisti e residenti. In primo luogo, il ri-ciclo: a El Gouna, infatti, circa l’85% dei rifiuti viene riciclato e si sta cercando di evitare l’uso di buste plastica, sostituendole con borse fatte di carta riciclata o altri materiali riutilizzabili; sono stati anche installati dei bidoni per differenziare la raccolta di vetro, carta, plastica e latta. In secondo luogo, nei dintorni

della cittadina si sono attivati dei progetti agricoli che hanno ottenuto diversi riconoscimen-ti che ne certificano la validità secondo gli standard america-ni ed europei. Nelle fattorie di El Gouna si coltivano localmente alcuni prodotti anche pregiati come l’olio di Jojoba e si alleva-no animali da fattoria, che ven-gono nutriti grazie al riutilizzo delle tonnellate di cibo spreca-to dagli hotel. In terzo luogo, si è cercato di far fronte a un altro problema serio delle cittadine sul Mar Rosso: l’approvvigio-namento e lo spreco d’acqua. A differenza di altre città, El Gouna produce da sé l’acqua grazie a una serie di impianti di desalinizzazione e l’acqua trat-tata, invece di andare sprecata, viene utilizzata per l’irrigazio-ne dei giardini dei resort e dei campi da golf. Infine, “Green

Gouna” organizza ogni anno vari festival, nei quali si tengo-no seminari informativi e attività educative volte a insegnare ai partecipanti a proteggere con-cretamente l’ambiente, come le giornate di pulizia delle spiagge e del fondo marino. Se questi sono i presupposti, far diven-tare El Gouna una città a zero emissioni di anidride carbonica non sembra una sfida impossi-bile. Al contrario, potrebbe se-gnare una svolta nella gestione delle località turistiche egiziane e non. Anche se questa cittadi-na sul Mar Rosso sembra trop-po perfetta per essere vera, ogni tanto è bello credere che, tra le dispendiose cattedrali del deserto costruite per turisti spesso poco consapevoli, ci sia qualche perla rara.

Elena Paganelli

El Gouna, la prima città egiziana a zero emissioni di CO2Siglato l’accordo che prevede la nascita di una cittadina totalmente green sul Mar Rosso

“Questo accordo -ha commentato il ministro per gli Affari Ambientali Iskandar- aiuterà il governo egiziano a compiere una svolta significativa nei settori dell’ambiente e del turismo”

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L’ecoturismo e la valorizzazione dal paesaggio, dei beni culturali e della qualità del cibo ha sal-vato il settore turistico italiano. Lo confermano i dati di Coldi-retti che riportano un fatturato record per il 2013: 12 miliardi di euro testimoniano il succes-so del turismo ecologico. La vacanza nel verde non è sola-mente un’alternativa economica ed ecologica ma rappresenta una scelta dettata dalla voglia di riscoprire ritmi di vita più lenti, sapori genuini e territori incon-taminati, oltre a essere un’oc-casione per fare attività fisica e nuove esperienze grazie ai ser-vizi offerti dalle strutture ricettive e dalle pro loco.

I guai del turismo irresponsabile

Negli anni l’attività turistica poco consapevole ha prodotto una serie di conseguenze negative: dall’eccessivo sfruttamento di risorse quali acqua, flora, fauna e suolo, a causa dello spietato avanzare dell’abusivismo e del-la cementificazione, ai caratteri culturali e sociali come l’abban-dono di mestieri e attività tradi-zionali a favore di attività in linea con richieste più accattivanti da un punto di vista commerciale.

Questo comportamento ha fat-to sì che non solo i danni pro-dotti dall’invasione turistica non sono stati compensati da un’e-qua distribuzione del reddito da essa prodotta, ma che certe at-tività hanno aperto la strada al turbamento degli equilibri na-turali. Quando poi l’ecoturismo viene fatto calare dall’alto, si as-siste ad altri fenomeni che non hanno nulla a che fare con l’idea di turismo sostenibile. Pensiamo al “rilocamento” degli indigeni, pratica comune in molti paesi in via di sviluppo, tra cui Costarica e il Kenya. Oppure agli aborigeni del Borneo, espulsi dalla foresta nel Sarawak per realizzare il Mu-lu National Park e ai boscimani del deserto del Kalahari in Bot-swana che se vogliono rimanere nelle loro terre non resta loro che

fare i selvaggi nel parco, come in uno zoo turistico. Le comuni-tà “autoctone” hanno il diritto di essere coprotagonista nello svi-luppo turistico responsabile del proprio territorio di vita, oltre che della nostra esperienza di “viag-giatori”, poiché da loro dipende la stessa qualità dell’esperienza che possiamo vivere.

Italia tra itinerari golosi e avventure nella natura

Molto spesso le vacanze green diventano un’occasione pre-ziosa per scoprire le preliba-tezze della tradizione italiana. Secondo i dati di Coldiretti, la produzione biologica e l’offer-ta di prodotti Made in Italy of-frono ben 262 denominazioni di origine, riconosciute a livello comunitario, e 4.698 specialità tradizionali censite dalle regioni. Dati che fanno venire l’acquolina in bocca non solo a noi italiani, ma soprattutto agli stranieri che

apprezzano i prodotti delle cam-pagne italiane: nel 2013 circa il 40,2% del totale dei turisti stra-nieri si sono dedicati a percorsi golosi, con un aumento del 2.2% rispetto al 2012. Grande succes-so nel 2013 anche per i 1.200 mercati di Campagna amica, molto apprezzati soprattutto dai turisti stranieri che fanno incet-ta di prodotti locali italiani prima di ripartire, spendendo di media 100 euro al giorno a fronte dei 65 euro spesi mediamente dagli italiani. Il turismo sostenibile of-fre inoltre la possibilità di vivere esperienze immersi nella natu-ra: gli 871 parchi e aree protette italiane, che costituiscono il 10% del territorio nazionale, sono si-nonimo di trekking, mountain bike, birdwatching, sci, equita-zione, climbing e la riscoperta delle tradizioni. Ad esempio in molte strutture ricettive tosca-ne si può diventare dei moderni Robin Hood e scoccare frecce a 1300 metri di altezza, caval-care “trattori panoramici”, pas-

seggiare per le stalle e scoprire i segreti della cinta senese, dedi-carsi a corsi di pittura, cucina ed equitazione o semplicemente assaggiare le prelibatezze della tavola e delle cantine vinicole.

Agriturismi, b&b e fattorie sostenibili

Le strutture sostenibili sono ta-li quando adottano politiche a basso impatto riguardo l’ener-gia elettrica, l’acqua e il consu-mo di suolo circostante. Non basta chiamarsi “agriturismi” per essere davvero green. Esi-ste un marchio ambientale che le contraddistingue dalle altre, l’eco-label che certifica i com-plessi ricettivi che mettono in at-to almeno una di queste buone pratiche: uso delle energie rin-novabili, menù locali a km zero e bio, impianti per il risparmio di elettricità, bioarchitettura, cer-tificazione ecologica, risparmio idrico. Secondo le stime di Le-gambiente Turismo, a oggi in

Italia si contano 402 strutture distribuite in tutte le regioni ita-liane. Numeri rilevanti perché, come sottolinea il presidente nazionale di Legambiente Turi-smo Luigi Rambelli, «Anche nel-la crisi economica l’ambiente è sempre più un fattore competiti-vo. Tutte le imprese selezionate, oltre ad aver onorato gli impegni obbligatori concordati, hanno aggiunto innovazioni nell’uso razionale delle risorse naturali e si sono adoperate per la tutela dell’ambiente e delle destina-zioni di vacanza». Nel Belpaese, nel corso degli ultimi dieci anni, il numero degli agriturismi ha rag-giunto la cifra record di 20.474, con un aumento percentuale del 57%. Sul gradino più alto del po-dio si trova la Toscana con 4.185 strutture, seguita dal Trentino con 2.996. Nella classica suddi-visione territoriale, invece, il 47% delle strutture si trova al Nord, il 34% nel centro e il 19% nel sud.

Alice Motti

Turismo

Vacanze sostenibili: agli italiani piace greenL’ecoturismo traina l’Italia, fatturato record di 12 miliardi nel 2013

“In Italia si contano 402 strutture green in tutte le regioni”

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Vacanze sostenibili: agli italiani piace greenL’ecoturismo traina l’Italia, fatturato record di 12 miliardi nel 2013

Poche e semplici le regole per chi vorrebbe trasformare la propria vacanza in uno stru-mento di conoscenza vera e consapevole di altre culture e altri popoli. A partire dal viag-gio fino al momento in cui si toccherà il luogo prescelto, un vademecum per ricordarsi le regole d’oro del turista green.

Il viaggio

In vacanza come nella vita quo-tidiana, più chilometri si maci-nano, soprattutto in aereo, e più si inquina: sarebbe quindi preferibile scegliere una meta non troppo lontana e da rag-giungere magari in treno op-pure attraverso il carsharing e il carpooling. Per limitare al minimo gli spo-stamenti inoltre, bisognerebbe evitare di fare tappa in località molto lontane tra loro. Se non si può evitare di prendere l’a-ereo, compensate le emissioni

di gas serra dei viaggi in alta quota: molte compagnie aeree permettono di farlo all’atto di acquisto del biglietto, oppure rivolgendosi ad agenzie spe-cializzate nella neutralizzazione della CO2.

Cibo e alloggio

Per vivere una vacanza confor-tevole non occorrono stanze d’albergo di grandi dimensioni e dai consumi energetici ele-vati. Meglio preferire piccole strutture come pensioni, b&b e ostelli che, in genere, sono gestiti da personale locale. Una scelta che diventa anco-ra più importante se si sta visi-tando un paese dall’economia non ancora sviluppata, con-tribuendo così a migliorare le condizioni di vita della popo-lazione. Per quanto in vacanza sia inevitabile cedere a qualche peccato di gola, è sempre rac-comandabile evitare sprechi e,

soprattutto, preferire alimenti locali, possibilmente a chilo-metro zero, e di stagione.

In vacanza

Comportarsi in maniera rispet-tosa dell’ambiente e della po-polazione locale significa non raccogliere fiori, piante, con-chiglie o minerali; non cammi-nare sulla barriera corallina, né toccare i coralli; non nutrire gli animali selvatici, a meno che non sia esplicitamente per-messo come in alcune riserve naturali; separare i rifiuti, do-po essersi informati sul locale sistema di raccolta differen-ziata; non mangiare carne di animali protetti o minacciati di estinzione; dedicarsi ad attivi-tà e sport rispettando la natu-ra; non comprare manufatti e souvenir prodotti con pellicce, avorio, coralli e altri materiali di derivazione animale, né tanto-meno animali vivi.

Vademecum per il turista sostenibile

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Nella splendida cornice del Castello di Malpaga si è svolto, lo scorso 21 giugno, il conve-gno dedicato a “Le terre ber-gamasche verso Expo 2015”, giornata interamente dedicata al confronto tra i diversi attori che agiscono sul territorio ber-gamasco. Amministrazioni ed enti locali, Università e azien-de agricole si sono sedute al tavolo del convegno, propo-sto dal Parco del Serio in col-laborazione con l’Alta Scuola per l’Ambiente dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia, proponendo nuo-vi approcci multidisciplinari a favore di una gestione soste-nibile del territorio. Filo conduttore dell’intera gior-nata è stato il tema della ridu-zione del consumo del suolo attraverso la valorizzazione

delle filiere agroalimentari lo-cali e la promozione di scelte amministrative e buone pra-tiche agricole che tengano conto di beni comuni come l’ambiente e il paesaggio.Numerosi i partecipanti al convegno, tra cui il Presidente del Parco Regionale del Se-rio, Dimitri Donati, l’Assessore all’Ambiente, Energia e Svi-luppo sostenibile della Regio-ne Lombardia, Claudia Maria Terzi e Silvia Lanzani, Asses-sore Grandi infrastrutture, pia-nificazione territoriale ed Expo della Provincia di Bergamo.

I temi del convegno

Diversi i relatori e gli argo-menti affrontati: dall’educa-zione sostenibile, al rapporto tra consumo di suolo e salute

umana, dall’agricoltura e con-servazione della biodiversità all’importanza di un turismo consapevole. Ampio spazio è stato dato all’Alta Scuola per l’Ambiente con un iniziale in-tervento del Direttore, il Prof. Pierluigi Malavasi, dal titolo: “Progettazione educativa so-stenibile conciliando crescita

economica, aumento e diffu-sione del benessere e tutela dell’ambiente”. Successivamente, l’interven-to di Emanuele Cabini, dotto-rando di ricerca dell’Università Cattolica, sul tema della smart governance. Un argomento cruciale in vista di Expo 2015, non solo per una città intelli-gente ed efficiente, capace di strategie di sviluppo volte al miglioramento continuo, ma anche per un territorio che ponga l’accento su politiche locali volte al contenimento del consumo del suolo e a una maggiore attenzione alla sa-lute umana. Particolarmente interessante la testimonian-

za di Paola Cavagnoli, che ha personalmente curato l’evo-luzione del progetto del Mar-chio Agroalimentare del Parco del Serio che racchiude tutti i prodotti delle aziende agrico-le che operano all’interno del parco, garantendo qualità, passione, tradizione e svilup-po rurale sostenibile.La seconda parte del con-vegno è stata dedicata al rapporto tra alimentazione, agricoltura e conservazione della biodiversità. Presente ERSAF Lombardia, con il pro-getto LIFE Fa.re.na.it “La mia terra vale”, che promuove atti-vità tradizionali come il pasco-

lo o l’agricoltura non intensiva, capaci di mantenere vive spe-cie di flora e fauna minaccia-te dall’estinzione. Il progetto intende offrire ad agricoltori e amministratori una reale col-laborazione a livello naziona-le ed europeo, rendendo così consapevoli gli stessi agricol-tori e gli allevatori del ruolo fon-damentale che essi svolgono per la tutela e la conservazione della biodiversità. L’Università degli Studi di Ber-gamo, attraverso il suo Cen-tro Studi per il Territorio, ha proposto una riflessione sulla biodiversità in rapporto con il paesaggio agrario. I professo-ri Ferlinghetti e Adobati han-no sottolineato la necessità di nuove forme di pianificazio-ne in un territorio sempre più lontano dalle buone pratiche comuni. Infine, l’Associazione Pianura da Scoprire, che so-stiene la valorizzazione socio-turistico-culturale dell’area della Media Pianura Lombar-da, ha presentato il proprio progetto di promozione della mobilità dolce (bicicletta, tre-no, navigazione fluviale) attra-verso il completamento e lo sviluppo della rete ciclabile, al fine di valorizzare non solo il territorio, ma anche i suoi pro-dotti tipici. Una giornata intensa, quella proposta dal Parco Regiona-le del Serio, con lo scopo, af-ferma il Presidente Donati, «di favorire una gestione soste-nibile del territorio, da legge-re come risorsa complessa e portatrice di educazione, sto-ria e tradizioni agroalimentari, economia, ecosistemi delicati e biodiversità».

Marta Morarelli

Al Castello di Malpaga un incontro a favore del territorio e dei prodotti tipici che renderanno il capoluogo orobico protagonista di Expo 2015

Bergamo accetta la sfida di ExpoTurismo

“Favorire una gestione sostenibile del territorio, da leggere come risorsa complessa e portatrice di educazione, storia e tradizioni agroalimentari, economia, ecosistemi delicati e biodiversità”

“Filo conduttore dell’intera giornata è stato il tema della riduzione del consumo del suolo”

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Entro il prossimo gennaio all’ex monastero di Astino saranno de-stinati tra i 300 e i 400 mila euro. Fondi che arrivano da Expo, per-ché Astino fa ufficialmente parte dei 25 itinerari “Del gusto e della cultura” che costituiscono il pro-getto “Dall’Expo ai territori”.«Sono fondi che vengono de-stinati per lavorare sulla promo-zione -spiega Maurizio Martina, ministro (bergamasco) dell’A-gricoltura con delega a Expo- perciò per la realizzazione di tutto quanto può servire per ri-chiamare e coinvolgere i turisti che si prevede arriveranno per tutta la durata dell’esposizione universale». Cartellonistica, per-corsi ciclabili, allestimento degli spazi espositivi, itinerari di vario tipo: tutto questo, e molto altro, sarà finanziato perché lo splen-dido complesso immerso nel verde della Val d’Astino possa diventare meta turistica e acco-gliere chi vuole scoprire quanto di bello c’è in città. A pagare sa-rà il Governo, mentre la gestio-ne del finanziamento spetterà a Regione e Comune insieme.

«Fino a settembre c’è tempo per mettere a punto il progetto -con-tinua il ministro Martina- dopo-diché la Regione farà le dovute verifiche e a partire dall’inizio del 2015 potranno cominciare i lavo-ri». Obiettivo, naturalmente, es-sere pronti per l’inizio di Expo, a maggio del 2015. Ma ancora pri-ma dell’arrivo del sì definitivo al finanziamento in qualità di itine-rario «Del gusto e della cultura», per Astino è stata decisa un’altra importante novità, anche questa in vista dell’esposizione univer-sale del 2015. Un accordo tra Comune, Regione, Parco dei Colli e Società Val d’Astino, si-

glato alla fine di maggio, preve-de la realizzazione di una nuova sezione dell’Orto botanico di Cit-tà Alta proprio nell’ex monastero: 5 mila metri quadri da dedicare a oltre 300 specie di piante. «Ci saranno esemplari provenienti da tutto il mondo -dice Gabriele Rinaldi, direttore dell’Orto bota-nico- e si tratterà di piante utili per l’uomo: per esempio quelle di uso agricolo, alimentare, bio-combustibile o medicamentoso. Vorremo dare vita a un proget-to di portata nazionale, che una volta terminato Expo possa con-tinuare a vivere e richiamare visi-tatori. Non puntiamo alle masse,

ci basta che le già moltissime persone che passano da Astino e Valmarina abbiano la possibi-lità di vedere l’orto e imparare cose che non sanno». Si parla di circa 50 mila presenze l’anno, una frequenza che di fatto già si verifica nella zona, tra passeg-giate, gite domenicali e visite di scolaresche. E proprio per le

scolaresche dovrebbe prendere vita, all’interno della nuova se-zione dell’Orto botanico, un’area didattica dedicata. «Perché non proporre la visita dell’orto di città alta e di questo nuovo insieme? -aggiunge il direttore Rinaldi- In una ventina di minuti a piedi si passa da uno all’altro, facendo uno splendido percorso».

Astino: diffondere la cultura enogastronomica paga Con il suo itinerario “Del gusto e della cultura” l’ex monastero si è aggiudicato i finanziamenti del progetto «Dall’Expo ai territori»

Percorso VivaldiIncontri con esperti e laboratori per adulti e bambini, tutto dedi-cato ai temi di Expo 2015: prosegue fino a novembre il «Percorso Vivaldi» organizzato dall’associazione “La scatola delle idee” in collaborazione con l’Orto botanico. La giornata di domenica 6 luglio s’intitola «Abbracciamo gli alberi» e prevede tre laboratori e un incontro. Alle 10, alle 11 e alle 15.30 spazio alla didattica all’Orto botanico, con i workshop «L’albero a teatro», «Caccia all’albero» e «Creiamo un mandala con i semi». E sempre al-le 15.30, alla Sala Curò di piazza Cittadella, la conferenza di Giuseppe Barbera, docente di Colture arboree all’università di Palermo e autore del libro «Abbracciare gli alberi. Mille buone ragioni per piantarli e difenderli», edito da Mondadori. Partecipazione sempre libera, maggiori informazioni sul sito www.lascatoladelleidee.it.

© Società Valle d’Astino srl di Bergamo

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Simbolo spirituale di purezza Dalla cucina alle decorazioni floreali

Turismo

Coltivazione Il fior di loto asiatico (o “loto sacro”) è una pianta acquatica tipica degli stagni, con grandi foglie peltate, a forma di scudo, che emergono dall’acqua per oltre un metro, fiori color rosa che superano i 20 cm di diametro e grossi frutti che, appe-na giunti a maturazione, lasciano cadere i semi in acqua. La specie è naturalizza-ta anche in Italia. Può essere facilmente coltivata se si ha un laghetto profondo almeno 50 cm, ma anche in vasche, pur-ché abbia una buona quantità di acqua e di spazio. Pianta resistente e a cresci-ta molto rapida, non teme il freddo fino a che l’acqua non ghiaccia. I rizomi vanno interrati di 5 cm in posizione orizzontale, oppure, ancorati in vaso sul fondo del la-ghetto. Si consiglia di effettuare questa operazione da aprile in avanti e di evitare che eventuali foglie già aperte rimangano sotto il livello dell’acqua perché, non re-spirando, potrebbero marcire. In tal caso è utile diminuire il livello dell’ac-qua o sollevare il contenitore. Il fior di loto è una pianta vigorosa e invasiva, non ne-cessita di ulteriori cure se non periodiche fertilizzazioni con concimi specifici per piante acquatiche.

CuriositàLe foglie sono coriacee e ricoperte da so-stanze cerose che le rendono idrorepel-lenti; la microarchitettura della superficie fogliare fa sì che le particelle di fango e altre impurità vengano inglobate nelle sin-gole gocce d’acqua che scorrono (“effetto loto”). Per tale motivo il fior di loto è un sim-bolo spirituale di purezza: pur crescendo e vivendo con le radici nel fango, sviluppa

foglie in grado di auto-pulirsi protenden-dosi al sole. Dal lungo stelo si ricava una sottilissima fibra per un tessuto raro e pre-zioso, morbido come la seta e più fresco del lino. I fiori, i semi, le giovani foglie e i rizomi sono commestibili. I polposi rizomi subacquei sono venduti come prodotto alimentare in India, in Cina e in Giappone, dove vengono cotti per evitare parassito-si. Eliminata la buccia bruno-rossastra, la polpa color crema, di consistenza croc-cante, è consumata come verdura nelle zuppe, fritta a fette, oppure arrostita. Le

radichette sono marinate in aceto di riso e servite in insalata con gamberetti, olio di sesamo, foglie di coriandolo. Le foglie sono aromatizzanti e usate per avvolgere preparazioni salate o dolci da cucinare al vapore. I semi sono venduti freschi, essiccati, tostati o macinati in fari-na, soffiati o canditi. Sono ricchi di carboi-drati e proteine, a bassissimo contenuto di grassi e poveri di fibre. I semi di loto sono annoverati anche nella fitoterapia asiatica per le loro proprietà calmanti, astringenti sull’intestino, benefiche anche per la milza, i reni e il cuore. All’Orto Botanico per pochi giorni all’anno si possono ammirare le splendide fioritu-re di questa magnifica pianta nel laghetto delle esotiche, insieme con le ninfee e al-tre piante acquatiche.

Coltivazione Il genere Salvia comprende alcune centi-naia di specie di piante erbacee. Oltre alla salvia utilizzata in cucina (Salvia officinalis) esistono molte altre specie e varietà me-no note, caratterizzate da forme e colori differenti, per es. Salvia elegans, viridis, superba, nemorosa, microphylla. Sono piante ornamentali che, a differenza del-la salvia officinale, non profumano e non sono commestibili. Sono utilizzate invece con funzione decorativa per le splendi-de fioriture, per realizzare aiuole fiorite, bordure, o anche da coltivare in vaso sul terrazzo. Sono piante perenni resistenti al freddo, fioriscono tutta l’estate e non hanno particolari esigenze, sono quindi ideali per soluzioni “low-cost” dal grande impatto visivo. Prediligono i luoghi soleg-giati, terreni ben drenati e ricchi di humus (ideale un substrato a pH neutro o alca-lino). Durante la stagione invernale pos-sono stare all’esterno poiché sopportano gli inverni rigidi. In estate si consiglia di in-naffiare le piante con una certa frequenza anche se adatte a resistere a brevi periodi di siccità. Tra le salvie ornamentali più dif-fuse, la Salvia splendens ha fiori di colore rosso acceso, ama le posizioni semi-om-breggiate ma teme il freddo, viene perciò spesso coltivata come annuale. La Sal-via microphylla è originaria del Messico, raggiunge i 150 cm di altezza al momento della fioritura, ha fogliame denso e com-patto, produce numerosi fiorellini rossi o rosa, di colore molto intenso; esistono numerose cultivar, anche bicolori e tutte temono il freddo. La Salvia superba con le sue numerose cultivar cresce fino a 50 cm di altezza, produce fiori blu, ama le

posizioni soleggiate o di mezz’ombra.

CuriositàLe salvie appartengono a una famiglia botanica particolarmente “profumata”, quella delle Lamiaceae: menta, origano, rosmarino, lavanda, timo, issopo, mag-giorana, melissa, nepeta e tante altre piante erbacee utilizzate in cucina o per preparati erboristici. La particolare strut-tura del loro fiore, generalmente compo-sto da tre petali saldati tra loro nel labbro inferiore e due petali saldati fra loro in

quello superiore, attira api e altri insetti che ne succhiano il nettare. Questi fio-ri vengono quindi impollinati dagli stami che si protendono dall’alto e si chiudo-no sull’insetto una volta che questo si è addentrato nel fiore. Il nome del genere “salvia” deriva dal latino “salus” e riman-da al concetto di buona salute; la salvia era ritenuta sacra agli dei e doveva quindi essere raccolta secondo riti particolari. Si possono ammirare diverse salvie or-namentali sulle balze dell’Orto Botanico (lungo il sentiero sopra le serre): Salvia greggii Gray var. Desert Blaze , Salvia microphylla Kunth. var. Stormi Pink , Sal-via microphylla Kunth. var. Elba , Salvia microphylla Kunth. var. Navajo, Salvia ja-mensis J. Compton var. Purpurea, Salvia micro-phylla Kunth var. Royal Bumble.

Fiore di Loto Salvie ornamentali

nome scientifico Nelumbo nucifera GaertnFamiglia Nelumbonaceaeorigine Asia e Australia

nome scientifico salvia spp.Famiglia lamiaceaeorigine Europa, america, africa settendrionale

A cura di Orto Botanico di BergamoScaletta di Colle Aperto Bergamo Alta

“Dal lungo stelo si ricava una sottilissima fibra per un tessuto raro e prezioso, morbido come la seta e più fresco del lino”

“La salvia era ritenuta sacra agli dei e doveva quindi essere raccolta secondo rituali particolari”

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L’Italia è senza dubbio uno dei Paesi che hanno apportato un immenso contributo alla cultu-ra occidentale. É stata crocevia di molte popolazioni che hanno lasciato testimonianze divenu-te col tempo le radici della ci-viltà stessa. L’Italia possiede il maggior patrimonio al mondo di opere d’arte, palazzi, varietà culturali e paesaggistiche. L’U-nesco, agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di tutelare e valorizzare la cultura, ha identifi-

cato 49 aree in Italia che hanno ottenuto lo status di “Patrimonio dell’Umanità”, grazie alla loro unicità e al loro valore identitario e storico. In questo periodo tur-bolento di crisi si è però spesso trascurato il valore che la cultu-ra e la bellezza hanno non solo

quale memoria storica; è man-cato un raccordo forte che col-leghi la bellezza e le risorse con il ritorno economico e il benessere materiale. Ciò che viene spesso sottostimato è che i giacimen-ti culturali, così diffusi e unici in Italia, possono essere portatori di benessere anche dal punto di vista economico. La scarsa considerazione del rapporto cultura-economia è testimoniata anche dai dati dell’Organizzazio-ne Mondiale del Turismo: l’Italia oggi occupa il quinto posto tra le destinazioni più visitate, un buon

piazzamento che però rappre-senta una posizione più bassa rispetto a quella di qualche anno fa. Certamente questa riduzione di attrattività è dovuta a diversi fattori, tra cui: crisi economica, costo piuttosto elevato dell’Italia come meta turistica, crescente numero di destinazioni dispo-nibili, ma allo stesso tempo è il risultato della scarsa quantità di politiche volte alla valorizzazione delle risorse e di un patrimonio culturale unico al mondo. Emerge forte, quindi, la necessi-tà di fare rete, di agire sinergica-

mente per trovare una soluzione efficace a problemi diffusi e con-temporaneamente incrementa-re la visibilità, ottimizzando quei vantaggi che solo una rete può offrire. Investire nella cultura, nella tutela e valorizzazione del-le opere d’arte e paesaggistiche è un modo per salvaguardare il passato che ci è stato traman-dato, ma anche e soprattutto motivo d’incremento e di mes-sa a impiego di quei beni erro-neamente sottovalutati. Certo il rischio da evitare è quello di “svendere” la cultura puntando solo sul suo valore commercia-le. Occorre quindi l’instaurarsi di un rapporto bilanciato che la comprenda e la tuteli anche in funzione del valore economico intrinseco e oggettivo.Questo periodo d’incertezza e

di grandi cambiamenti può rap-presentare il momento propizio per accettare la sfida e coglie-re l’opportunità di comprende-re le potenzialità di un settore considerato elitario o di mero intrattenimento; è però anche occasione per ripensare al mo-do di vivere a cui siamo abituati e per riorganizzare le nostre abi-tudini attorno al rispetto e alla qualità dell’abitare. Proprio la cultura, in virtù di quel patrimo-nio di arricchimento che porta con sé, può divenire occasione per rilanciare una nuova strut-tura socio-economica, fondata sulla valorizzazione del passato pur in proiezione futura. Un fu-turo dove le tradizioni, i beni cul-turali e paesaggistici siano parti attive e integrate dello sviluppo etico, sociale e anche econo-mico della società. Il connubio tra economia, società e cultu-ra è perciò inscindibile nella si-tuazione attuale, occorre però comprenderne l’importanza e adoperarsi per creare un nuovo Umanesimo che ne tuteli il valore simbolico, comprendendone nel contempo anche la dimensione pratica.

Susanna Tentori

La grande bellezza merita risorseIl patrimonio culturale italiano è riconosciuto in tutto il mondoma occorrono politiche economiche che lo valorizzino e tutelino

“Proprio la cultura, in virtù di quel patrimonio di arricchimento che porta con sé, può divenire occasione per rilanciare una nuova struttura socio-economica”

“Investire nella cultura, nella tutela e valorizzazione delle opere d’arte e paesaggistiche è un modo per salvaguardare il passato che ci è stato tramandato”

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La nona edizione di “Fungolan-dia - la sagra del fungo in Val-le Brembana” avrà luogo dal 30 agosto al 7 settembre nei paesi di Altobrembo (Averara, Cassiglio, Cusio, Mezzoldo, Ol-mo al Brembo, Ornica, Piazza Brembana, Piazzatorre, Piazzo-lo, Santa Brigida, Valtorta). Ot-to giorni che permetteranno di scoprire i funghi e il loro mondo

attraverso numerose iniziative quali la Mostra del Fungo del-la Val Brembana, i laboratori, le escursioni alla scoperta dei fun-ghi, le degustazioni, gli aperitivi, i menu promozionali a tema nei ristoranti convenzionati e molto altro ancora. Il programma della rassegna sarà ricchissimo di ap-

puntamenti e attività per grandi e piccini alla scoperta dei sapori locali e della cultura dell’Alta Val-le Brembana. Fungolandia è un “evento diffuso” che coinvolge 11 paesi che perseguono il co-mune obiettivo di valorizzare il proprio territorio e le tipicità loca-li, concentrandosi sulla promo-zione di comportamenti di tutela e rispetto dell’ambiente monta-no. Per questo, iniziative gastro-nomiche di qualità, in sintonia con la filosofia dell’associazione

Slowfood, saranno accompa-gnate da appuntamenti e in-contri con le guardie ecologiche forestali, Associazione Micologi-ca Bresadola di Agrate Brianza e di Missaglia, esperti del Parco delle Orobie Bergamasche e va-rie associazioni naturalistiche e culturali della bergamasca, al fi-ne di sensibilizzare i visitatori alla conoscenza del territorio. Affian-cando la tematica del rispetto ambientale attraverso le iniziative proposte, Fungolandia garanti-

sce anche nella

promozione e nelle varie attività l’utilizzo di materiali eco-compa-tibili. La rassegna, inoltre, pre-vede esposizioni fotografiche, naturalistiche, convegni di carat-tere naturalistico-culturale, visite guidate sul territorio e appunta-

menti legati alla valorizzazione dei

prodotti locali, gra-zie anche alla parteci-

pazione appassionata delle piccole aziende agricole locali, a garanzia di qualità e autentici-tà. Potrete vivere Fungolandia a 360° approfittando delle offerte di soggiorno negli alberghi di Al-tobrembo, dove potrete anche gustare ottimi menu a base di funghi e prodotti locali. Per info: www.fungolandia.it

Da sabato 30 agosto a domenica 7 settembre otto giorni in Alta Valle Brembana per scoprire il mondo dei funghi e le bellezze ambientali

Fungolandia 2014. Alla scoperta del territorio tra cultura e tradizioni

Vivi Bergamo

“Fungolandia è un «evento diffuso» che coinvolge 11 paesi che perseguono il comune obiettivo di valorizzare il proprio territorio e le tipicità locali”

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Una settimana di vacanza inter-generazionale intensamente vis-suta tra laboratori d’informatica, ricerca ambientale e fotografia digitale, vista dagli occhi di una studentessa dell’Istituto “Vittorio Emanuele II” di Bergamo, Ca-milla Polimeno della classe 5ªS dello scorso anno scolastico. La testimonianza di Camilla rende bene l’idea di quella che è sta-ta l’esperienza a Sfruz, in Trenti-no, condivisa con i “nonni” a fine agosto 2013: un momento volto a rinsaldare un legame fra gene-razioni così lontane nel tempo, che proprio attraverso l’infor-matica, elemento di divisione e distanza, hanno potuto comuni-care e condividere esperienze di vita, conoscenze e competenze.Il progetto “Laboratorio Incontri Generazionali”, nato nel 1998 presso il Dipartimento di Studi Sociali e Politici della Facoltà di Scienze Politiche dell’Universi-tà degli Studi di Milano e coor-dinato dalla prof.ssa Antonietta Albanese, docente di Psicolo-gia sociale, da quest’anno ver-rà realizzato anche nella nostra realtà territoriale. L’incontro si terrà nella settimana dall’1 al 6 settembre 2014, in Val Taleggio, 10/12 anziani (i “nonni”) e altret-tanti studenti degli ultimi anni delle scuole superiori (i “nipo-ti”), vivranno questa ecceziona-le esperienza, insegnando agli anziani, in un rapporto d’inse-gnamento/apprendimento indi-viduale, a navigare in Internet, a realizzare fotografie in digita-le, a condividere momenti rela-zionali immersi nello splendido paesaggio delle valli orobiche.Gli studenti sono rigorosamen-te selezionati per merito scola-stico, per sensibilità e attitudine al sociale e provengono dall’Isti-tuto Alberghiero di San Pellegri-no, dal Liceo Scientifico Statale “Filippo Lussana” di Bergamo e dagli Istituti Agrari di Bergamo e Brescia. «Il laboratorio, basato sull’approccio teorico dell’ac-tion-research di Kurt Lewin -ha dichiarato la coordinatrice scien-tifica del Progetto, prof.ssa An-

tonietta Albanese- ha attivato dapprima esperienze pilota nelle realtà milanese (1998) e berga-masca (1999), ma nel 2000, con il patrocinio della Commissione per la Parità e le Pari Opportunità tra uomo e donna, ha esteso tale esperienza sul territorio naziona-le, in nove città italiane. La col-laborazione di Enti locali, Istituti Superiori e Associazioni territo-riali ha permesso la realizzazio-ne di corsi di informatica, nei quali i “giovani insegnanti” e gli “anziani studenti” si sono potuti misurare, consentendo così ai ri-cercatori universitari, in qualità di osservatori, di rilevare i processi di cambiamento dell’interazione durante il percorso di apprendi-

mento/insegnamento. La posi-tività dell’esperienza -prosegue la prof.ssa Albanese- ha spinto il laboratorio a estendere la possi-bilità di incontro tra le generazio-ni ad altri contesti di interazione, nei quali il linguaggio informatico risulta essere sempre lo stru-mento attivatore della comuni-cazione, fino all’ideazione delle vacanze intergenerazionali, rea-lizzate in diversi contesti territo-riali nazionali con esiti importanti di alto interesse scientifico». Per informazioni contattare:Giusy Cattaneo 349 5739250Cesare Fenili 340 6244025 Manrico Brignoli 338 6815230.

Maria Imparato

La testimonianza in presa direttadi Camilla Polimeno (5ª S)“Dopo aver partecipato alla vacanza intergenerazionale a Sfruz posso sicuramente dire che è stata un’esperienza formativa che consiglierei ai miei coetanei. Si sono instaurate fondamentali re-lazioni tra “nonni” e “nipoti” e, quindi, si è verificato un incontro tra generazioni in cui ognuno poteva insegnare all’altro qualcosa di nuovo. Per esempio noi giovani abbiamo spiegato ai nostri “nonni” come si usa la macchina fotografica digitale, e come si mettono sul computer le foto scattate durante la giornata. Oltre a questo, per quanto mi riguarda, ho spiegato alla mia “nonna” Iole che non bisogna mai perdersi d’animo e anche se l’età avan-za bisogna sempre cercare di essere forti. Iole, invece, oltre ad avermi parlato della sua vita e del periodo della guerra, mi ha soprattutto insegnato a saper vivere tutti assieme, sapere stare in gruppo, ma soprattutto apprendere da chi ha più esperienza di noi. Posso quindi dire che mi sono trovata molto bene sia con i giovani sia con le persone adulte, e come ho detto nel “focus group” dell’ultima sera di questa vacanza, bisogna far sì che le relazioni che sono nate non finiscano, ma continuino anche nella vita normale.”

Laboratorio Incontri Generazionali La riscoperta di un legame prezioso tra informatica e pillole di saggezza

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“Cerco l’estate tutto l’anno e all’improvviso eccola qua” cantava Celentano, ed è pro-prio così che arriva: all’improv-viso. Attesa e sospirata ma improvvisa. E allora, immanca-bilmente capita che ci si ritro-vi spesso senza programmi e magari addirittura senza ferie. Niente panico, anche quest’an-no i bergamaschi che per scel-ta o per dovere passeranno l’estate in città non corrono certo il rischio di annoiarsi: tra estivi, cinema all’aperto e not-ti bianche ce n’è davvero per tutti i gusti.

Estivi e Green Village

Grazie al bando promosso dal Comune di Bergamo, saranno molti gli spazi cittadini destinati a diventare centri di aggrega-zione, i famosi Estivi che tutti ormai ben conosciamo e che saranno: Parco del Nuovo Ospedale, Parco di Sant’Ago-stino, Spalti di San Giacomo, Spalti di San Michele, Parco Goisis. Molte le riconferme e qualche novità: per città bas-sa ad esempio la novità è rap-presentata dal Green Village, un giardino temporaneo per ridare vita all’ex parcheggio degli Ospedali Riuniti di Ber-gamo. Un evento con punto ristoro aperto a mezzogiorno e sera e, ovviamente, molti spettacoli in programma fino al 24 agosto. A caratterizzarlo,

la componente sportiva con un campo di beach volley, percor-si per mountain bike e skate al-lestiti nell’area. L’altra novità di quest’anno riguarda poi le Mu-ra: è stata infatti prevista una piccola variante per S. Agosti-no che prevede uno specifico progetto teso a valorizzare le caratteristiche del centro stori-co con iniziative legate al tema enogastronomico dell’Expo. L’idea, suggerita dalle asso-ciazioni di Città Alta, sarebbe quella di sostenere le produ-zioni tipiche con conferenze sugli stessi prodotti, incontri e passeggiate sui colli.

Esterno Notte

Un altro grande classico per l’estate bergamasca è la sto-rica rassegna cinematografi-ca all’aperto di Lab80, Esterno Notte, dal 22 giugno al 7 set-tembre nel cortile della biblio-teca Caversazzi in via Tasso.In programma ci saranno i film più belli della stagione 2013-2014 e i “Mercoledì da leoni”, i grandi classici proposti in col-laborazione con Bergamo Film Meeting. I posti a sedere sono 410 e, come sempre, i biglietti saranno venduti a prezzi popo-lari per promuovere una cultura di e per tutti. All’interno dell’A-rena sarà in funzione anche un servizio bar riservato agli spet-tatori e, in caso di pioggia, se la proiezione non è ancora ini-

ziata, verrà spostata all’Audito-rium di Piazza Libertà.

Vivi Bergamo il giovedì

Cultura divertimento e molto altro ancora, verrà infatti ripro-posta anche per quest’anno l’iniziativa Vivi Bergamo il gio-vedì, uno tra gli eventi più attesi dell’estate bergamasca. Il pro-gramma stabilito dal Comune di Bergamo, in collaborazio-ne con Distretto Urbano del Commercio “Bergamo Cen-tro”, Ascom e Confesercen-ti, prevede tre appuntamenti così distribuiti: 26 giugno, 17 luglio e, in attesa di una con-ferma definitiva, 11 settembre.

Il calendario è stato definito al-lo scopo di dare una continu-ità senza sovrapposizioni agli eventi di piazza che animeran-no l’estate 2014. Come di con-sueto l’obiettivo sarà quello di rivitalizzare la città, spesso poco frequentata in orario se-rale. In particolare, sulla scia di quanto realizzato durante le edizioni precedenti, anche per il 2014 ogni serata sarà abbina-ta a una tematica centrale: il 17 luglio ad esempio i fari saranno puntati su iniziative dedicate al-la sostenibilità e al movimento, sia a piedi che su due ruote, così come sulle arti di strada. In continuità con il passato, non manca un’attenzione alla so-

lidarietà durante i giovedì che animeranno il centro: sono in-fatti in via di definizione almeno tre punti di somministrazione gestiti direttamente da As-sociazioni di volontariato che puntano alla raccolta di fondi.

Venerdì in Borgo Santa Caterina

E se vivere il giovedì ancora non basta, tornano anche i ve-nerdì in Borgo Santa Caterina: quattro per ora le date confer-mate, il 4, l’11, il 25 luglio e il 1° agosto. La strada verrà chiusa alle auto dalle 20 alle 24.30 per lasciare libero spazio di intrat-tenimento ai locali della via.

La Città nel Parco

Per circa tre mesi più di 200 appuntamenti tra attività spor-tive, laboratori per bambini, attività teatrali e workshop di vario tipo contraddistinguo-no la programmazione estiva 2014 che si terrà al Parco della Trucca dal 13 giugno al 6 set-tembre. Un ricco calendario di eventi, attività, occasioni di svago, incontro, relax e diverti-mento da non perdere, magari dopo aver partecipato a un al-lenamento outdoor grintoso e divertente come il Boot Camp, organizzato all’interno del par-co il mercoledì alle 13.00 e il giovedì alle 18.00. Nato in Au-stralia, l’allenamento unisce

Moltissime le proposte culturali e aggregative anche per l’estate 2014Dagli estivi alle notti bianche l’agenda bergamasca è fitta di appuntamenti

Estate in città? Bergamo è pronta!Vivi Bergamo

Arli Hotel Business & Wellness (Auto)ricarica green per turistiAtmosfera ospitale e un occhio di riguardo alle innovazione che interessano le tematiche ambientali sono i tratti che qualifica-no il percorso green di questa struttura ricettiva. L’hotel strizza l’occhio ai clienti che viaggiano in elettrico. Nel parcheggio privato esterno dell’Hotel è situato, infatti, un vero e proprio “Eco Mobility Parking”, posti auto riservati ove è stata installata una stazione Wall Box per la ricarica di auto elettriche. La stazione di ricarica Scame Serie Libera è studiata sia per essere utilizzata in ambiti residenziali che in quelli pub-blici e consente una ricarica a 16 A – 230 V più veloce e sicura, conforme alle rigorose normative internazionali che proibisco-no l’uso di un cavo occasionale per la ricarica di auto elettriche. Fate un pieno di energia all’Arli hotel, rigenerando la mente, il corpo e l’ambiente.

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Si è da poco concluso un altro grande evento, divenuto ormai appuntamento fisso per tutti gli appassionati di danza e non solo: l’annuale Festival Danza Estate, dedicato alle arti per-formative che dal 4 maggio al 3 luglio ha proposto a Bergamo, nella splendida cornice del Tea-tro Sociale di Città Alta, un’am-pia carrellata di spettacoli tra i più conosciuti e riconosciuti nel panorama nazionale ed euro-peo. Artisti e compagnie prove-nienti da tutto il mondo si sono alternati in una serie di perfor-mance, diverse tra loro ma tut-te caratterizzate dalla stessa

passione. Danza Estate è ormai diventata una delle tradizioni artistiche bergamasche e ogni anno si riconferma tale grazie alla partecipazione di pubblico che affolla via Colleoni prima e dopo gli spettacoli. Ad arricchire ulteriormente il programma teatrale ci hanno pensato una serie di “Seminari d’autore”, rivolti ai professionisti e alle scuole di danza del terri-torio, con alcuni dei protagonisti del cartellone di questa edizio-ne, proiezioni e una mostra di-slocata in luoghi chiave della città che hanno coinvolto giova-ni writers.

Festival Danza Estate 2014

i classici esercizi di fitness a quelli usati nella preparazione atletica e sportiva, con l’obiet-tivo di tonificare i muscoli e au-mentare la forza e la resistenza fisica. Se invece avreste sem-pre voluto giostrarvi in esercizi di equilibrio e bilanciamento di-namico, potrete seguire il cor-so di slacklining tutti i lunedì dal 23 giugno al 21 luglio dalle 18.30 alle 19.30. Il corso, che prende il nome dalla fettuccia di poliestere tesa tra due punti, sulla quale si cammina senza l’utilizzo del bilanciere, assicu-ra un miglioramento dell’equi-librio fisico e mentale. Potrete altrimenti cercare l’equilibrio interiore attraverso i rilassan-ti incontri di yoga nel parco, mentre l’armonia della musica, della danza e della lotta nelle lezioni di Capoeira vi trasporte-rà in Brasile. Potrete aggirarvi in cerca di curiosità al mercatino dell’usato, o tra le esposizioni di artisti bergamaschi, parte-cipare alla seconda edizione del Festival degli Aquiloni o alle giornate dedicate alle attività con i cani e agli eventi solidali con l’Alleluya band del Malawi, gli Amici della Pediatria, Me-dici Senza Frontiere, la Croce

Rossa Italiana e l’Associazione Oncologica Bergamasca on-lus. L’offerta enogastronomi-ca sarà fortemente connessa al tema di Expo 2015 “Nutrire il pianeta, energia per la vita”: particolare attenzione è stata dedicata alla scelta delle ma-terie prime, ai processi produt-tivi, alla tipicità e territorialità dei prodotti e alla filiera corta; saranno inoltre proposti mo-menti formativi educativi lega-ti al tema dell’alimentazione e dell’enogastronomia. Da non perdere le ottime grigliate rea-lizzate con la collaborazione di Loreto Carni, fornitore di fidu-cia e qualità delle serate estive del parco.

Casa delle Nuove Energie

Chi frequenterà il parco potrà scoprire grazie alla Casa delle Nuove Energie, leader in Italia nel settore del risparmio ener-getico e delle energie rinnova-bili, il percorso Energiapositiva, che offre soluzioni e impianti che consentono la produzio-ne di energia rinnovabile e la riduzione del fabbisogno di energia, tutto in favore dell’am-

biente. Sono stati costruiti ben cinque impianti da vedere e toccare con le proprie mani. Il primo che si incontra è l’im-pianto fotovoltaico collocato sul tetto della gelateria, che ga-rantirà energia dalla fonte so-lare. Sulle sponde del laghetto è stato posizionato un mini eolico che con il movimento dell’aria produrrà energia eo-lica, una delle prime energie rinnovabili utilizzate dall’uomo assieme a quella idrica. Di not-te, potrete attardarvi sorseg-giando una birra ghiacciata alla luce dalle lampade a led poste nella tensostruttura, ad altissima efficienza energetica, per un consumo del 90% in meno delle tradizionali lampa-dine a incandescenza. Anche i sanitari hanno superato la prova green, grazie alla pom-pa di calore che riesce a tra-sportare energia termica da una sorgente a temperatura più alta a una più bassa, men-tre un impianto termico solare immagazzina energia per il ri-scaldamento dell’acqua calda sanitaria.

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È arrivata la bella stagione e con l’estate anche la voglia di stare all’aria aperta e godere delle lun-ghe giornate di sole in compa-gnia di amici, famiglia e del buon cibo. Quest’anno sarà possibi-le gustare saporiti piatti grigliati all’Estivo del Parco della Trucca che si è affidato per la fornitura di carne alla qualità ed eccellenza dei prodotti “Loreto Carni”.L’arte della cottura alla griglia è antica come il mondo, ma so-no poche e semplici le regole per preparare un ottimo barbe-cue. Per non sbagliare, abbiamo chiesto qualche consiglio per la perfetta grigliata al titolare ed esperto Gianni Terzi, ecco qual-che spunto. Si comincia con il fuoco, che dovrà essere acceso e preparato un po’ prima della vera e propria cottura. Brace abbondante e tizzoni ardenti, ma non rossi. Solo quando la carbo-nella avrà raggiunto un colore che si avvicina al grigio si potrà met-tere sulla griglia la carne, facen-do attenzione che non stia mai a contatto con la fiamma viva. La griglia infatti si riscalda sulla brace e in pochi minuti il barbe-

cue è pronto per accontentare tutti i palati. Gianni Terzi consi-glia come piatti forti da grigliata le classiche costine di suino, la salamella e la costata fiorentina. Per le costine, è importante la-sciare frollare il prodotto e pre-pararlo alla griglia togliendolo un po’ prima dal frigo affinché rag-giunga la temperatura ambien-

te. Una volta messa a grigliare la carne, non bisogna avere fretta: le costine richiedono una cot-tura lenta e prolungata. Tutto il contrario della salamella che invece, essendo carne macina-ta, deve essere comprata fre-sca e cotta velocemente ad alta temperatura. Infine, la costata altresì conosciuta come bistec-

ca fiorentina: anch’essa va frol-lata e successivamente cotta a temperatura molto alta per ren-derla dorata all’esterno e rosata all’interno. Se la costata è bassa basteranno un paio di minuti per lato, se invece presenta la classi-ca altezza di 5 cm, si richiedono cinque minuti di cottura da una parte e cinque minuti dall’altra.

Quando arrostite, frenate la ten-tazione di controllare continua-mente la cottura punzecchiando con forchette o altro perché si perderebbero i succhi e tutto il sapore della carne. La cottura a puntino è questione di tempo e giusta temperatura della brace. Inoltre, la carne se di qualità non ha bisogno di essere condita pri-ma di essere cucinata: sale, pe-pe e olio si aggiungono quando è già pronta. Per concludere, co-me è ben risaputo, “la bocca non l’è stracca” se non si finisce con un buon formaggio, e così, non da griglia, ma da piastra, si può preparare un appetitoso tomino piemontese per chiudere il pasto in bellezza. Per avere altri spunti e indicazioni su ricette, cotture e tagli ci si può recare direttamen-te al punto vendita di via Brose-ta 113, dove gli addetti al banco saranno pronti a consigliarvi sull’ampia e arricchita offerta di prodotti: dalle carni ai formag-gi e salumi, da invitanti prodotti gastronomici a diverse etichette di vini (www.loretocarni.it). Com-petenza, esperienza e passione sono trasmesse nella cura e at-tenzione riservate alla scelta del bestiame, alle operazioni di ma-cellazione e alla fase di frollatura della carne, che garantiscono carni tenere, sicure e gustose. Sperando nel bel tempo, cosa c’è di meglio di un barbecue per trascorrere delle piacevoli ore in allegria e poter cucinare in ma-niera genuina e salutare? È ora di mettersi ai fornelli, anzi, alla brace!

Flora Virgillito

I prodotti della bottega “Loreto Carni” per una grigliata estivaricca e saporita da poter gustare in casa o al Parco della Trucca

Dalla carne alla brace!I consigli per una perfetta grigliata

Vivi Bergamo

“L’arte della cottura alla griglia è antica come il mondo, sono poche e semplici le regole per preparare un barbecue. Abbiamo chiesto qualche consiglio per la perfetta grigliata al titolare ed esperto Gianni Terzi”

www.loretocarni.it

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Roberto Capello, presiden-te provinciale, regionale e ora anche nazionale dell’Associa-zione panificatori (Aspan), si è da sempre distinto per una politica volta alla qualità e alla diversificazione del prodotto, alla filiera territoriale, alla scelta delle materie prime, tutto im-prontato verso la concezione di una panificazione sostenibi-le. Punto di forza di ogni sua azione è quell’idea di pane co-me alimento che non serve più a riempire la pancia, o almeno non solo, ma deve accompa-gnare il cibo. Buono e fatto be-ne, sempre fresco, ogni giorno sulla tavola di tutte le famiglie. Per questo Capello ha pensa-to alla necessità di un nuovo furgone che implementasse le caratteristiche del preceden-te, ma che, allo stesso tempo, rispettasse l’ambiente. Il nuo-vo furgone, più agile e snello, ha un volume ridotto senza perdere l’efficienza di carico e il motto “Fate largo al pane caldo”, è tutto un programma: al suo interno infatti il pane si conserva come appena sfor-

nato per tutto il viaggio fino ad arrivare al consumato-re. La fase più delicata è stata scegliere l’alimenta-zione più idonea. Per ragioni logistiche e di risparmio ener-getico, un po’ per i dislivelli stradali e un po’ per questio-ni di carico, il furgo-ne acquistato non poteva essere né un mezzo elettrico né a metano. Perché fosse più ecologico possibile, Capello ha optato per un vei-colo GPL e si è giocato con successo la coerenza di una politica aziendale ecocompa-tibile sull’aspetto pubblicitario. La ricerca di un’azienda grafi-ca che potesse realizzare una decorazione all’automezzo a basso impatto ambientale si è conclusa alle porte di Berga-mo. La scelta è ricaduta sulla LP Grafica di Treviolo che ha recentemente installato una nuova stampante ecologica HP Latex che utilizza inchiostri a base acquosa. Rispettan-

do il ruolo che ricopre da anni a livello provinciale e regionale, Capel-lo utilizza il suo nuovo mezzo, acquistato a supporto della sua attività lavorativa priva-ta, per sponsorizzare tutta la campagna km zero promossa a livello provinciale “Berga-mo, la mia terra, il suo pane”. La tendenza al pane locale di filiera, prodotto con materie prime provenienti dalle nostre terre, si è rivelata un modello vincente di economia territo-

riale. Grazie alla lungimiranza di Capello come panificatore e come punto di riferimento per i panificatori di tutta Italia, la qualità del pane arriva su quattro ruote e, da prima che

venga impastato a quando raggiunge la tavola, tutto av-viene nel modo più sostenibile possibile.

Eleonora Chiari

Da poco presidente nazionale Aspan, il bergamasco Roberto Capello sceglie la sostenibilità anche per la pubblicità sul nuovo furgone

Fate largo arriva il pane caldo e…Ecologico dai terreni alle quattro ruote

Roberto Capello eletto presidente nazionale di Federpanificatori

Dopo quasi un ventennio ai vertici dell’Aspan provinciale e regionale, Roberto Capello è arri-vato ai vertici diventando presidente naziona-le, alla guida delle 25 mila imprese italiane del

comparto panificazione. La scelta effettuata da ben 130 membri su 190 dell’Assemblea della Federazio-

ne panificatori è la conferma che il modello bergamasco e lombardo portato avanti negli anni ha le carte in regole per es-sere applicato su larga scala. Le iniziative nate e sviluppate a livello locale e regionale hanno valorizzato il prodotto pane a partire dal legame con il suo territorio. Il nuovo incarico poggia su basi solide: come ha ribadito il neopresidente, l’obiettivo ri-mane quello di innalzare il livello di tutto il comparto, perché tutti ne traggano beneficio e il pane italiano diventi un’eccellenza a livello internazionale.

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Torna anche quest’anno con grandi novità il Python Rock, la festa della birra giunta ormai alla 16ªedizione, in program-ma da giovedì 24 a domenica 27 luglio che avrà luogo nel Parco del Pitone di Gandosso, uno spazio aperto immerso nel verde con una vista moz-zafiato sul lago e adiacente a un Bosco Sospeso che offre un percorso avventura e di-dattico in mezzo alla natura. Presente come gli scorsi an-ni l’apprezzato bus navetta, messo a disposizione dagli or-ganizzatori per accompagna-re i visitatori in cima al parco sulla collina, evitando così gli ingorghi di auto nelle stradi-ne che portano al raduno. Le auto potranno essere como-damente lasciate più a valle, lasciando così il sentiero libero dalle automobili parcheggiate e permettendo ai visitatori di godersi il panorama del Lago d’Iseo dall’alto. I bikers e chop-peristi sono invece invitati a portare la propria moto all’in-terno del parco arricchendo la scenografia dell’evento. La no-vità principale di quest’anno è

il Python Contest Fest, ideato dal cantautore Mirko Plebani, nonché vocalist delle Anime di Cartone. Questo progetto è stato creato al fine di dar spa-zio alle band che propongono musica propria inedita di vario genere e si svolgerà nella gior-nata conclusiva della manife-stazione, domenica 27 luglio dalle ore 14 alle 24. Ogni grup-po suonerà per circa 40 minu-ti. Il vincitore avrà la possibilità di suonare in seconda serata nella prossima edizione del Python Rock. Questi i grup-pi partecipanti: Fortune City (Metal/Screamo), Viatrix Psi-chè (Rock/Psichedelico), The Go Go Tyrants (Garage Punk), Crypt of the Whisper (Metal), Caralira (Rock), Roswell 47 (Stoner Metal), The Upgraders (Indie), Sitra’s Monolith (Hard Rock), Farad (Rock Italiano). Da sempre le scelte musicali degli organizzatori si basano sulla originale ricerca della va-rietà di generi con una predi-lezione per gruppi o repertori ogni anno differenti, che spa-ziano dalla musica propria ai classici dell’ heavy metal, dal

punk all’hard rock, passando per i tributi alle grandi band del passato, fino ad arrivare in quest’edizione a ospitare Die-go Arrigoni e Stefano Forcella, rispettivamente chitarrista e bassista dei Modà, che sali-ranno sul palco della manife-stazione venerdì 25 luglio. Nel dettaglio, il programma musi-cale dell’edizione di quest’an-no prevede l’apertura della festa giovedì 24 luglio con il

tributo ai Rolling Stones dei Starfuckers (ore 21), seguito alle 22.30 dai Bulldog Bast-Hard-Rock che si esibiranno in un repertorio di canzoni dei Metallica, Foo Fighters, Nirva-na, Guns N’ Roses. Venerdì si esibiranno alle 21 i Fixforb, una band Prog funk strumen-tale formata da Milly Fanzaga alla batteria e i citati Diego Ar-rigoni e Stefano Forcella. La serata proseguirà con l’Heavy

Metal degli Scarlett Cross (al-le 22.30) e con la M&M’s Band (al Palco Superiore alle 23) che suonerà grandi classici Rock degli anni ‘70, ‘80, ‘90. Sabato 26 sarà la volta dei Leesander (ore 21) che suoneranno grandi successi della scena musicale rock dagli anni ‘70 ad oggi, se-guiti dalla Vascombriccola (alle 22.30) che si esibirà in un tribu-to a Vasco Rossi. Alle ore 23 al Palco Superiore si esibiranno gli Atrio Fustagno Teatro (con gli attori Michele Sordo, Valen-tina Facchi e il musicista Nel-son Sosa) in uno spettacolo con pezzi teatrali da concerto, mentre alle 24 sarà la volta dei 4 Elementi e i loro Mantra Po-etici.Info su www.pythonrock.itl

Vivi Bergamo

“Ospiti speciali Diego Arrigoni e Stefano Forcella, chitarrista e bassista dei Modà, che suoneranno con Milly Fanzaga venerdi 25 luglio”

Spazio alle band che propongono musica inedita al Python Contest Fest

Gandosso, tornano la musica e la birra del Python Rock

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Caschetto alla testa, imbrago, moschettoni e spirito d’avven-tura: non è mai troppo tardi (né troppo presto) per sentirsi un po’ in un film di Indiana Jones, alle prese con funi e adrenalina. Tan-to più se il tutto è possibile senza nemmeno fare troppa strada: a Gandosso infatti, a circa 25 mi-nuti da Bergamo, in prossimità dell’uscita di Grumello del Monte dall’autostrada A4, non lontano dai laghi d’Iseo e di Endine, si tro-va il Bosco Sospeso del Parco del Pitone. Si tratta di un’area na-turalistica nell’ambito delle Pre-alpi orobiche, a 600 metri sopra il livello del mare, che vanta un notevole patrimonio boschivo, comprendente numerosi esem-plari secolari, in particolare quer-ce. Due di queste, che sfiorano quasi i venti metri d’altezza, ac-colgono gli avventori all’ingresso del parco. Originariamente nel-la zona si praticava l’attività del roccolo, una particolare forma di caccia per la sussistenza dei contadini, che impiegava strut-ture architettoniche in pietra e legno simili a torrette che, na-scoste da piante generalmente rampicanti, si mimetizzavano,

attirando piccoli volatili. Alcuni roccoli sono sopravvissuti nel tempo pur avendo perso da anni la loro tradizionale funzione e so-no visitabili nel Parco del Pitone. Parco avventura ma non solo: variegate sono le proposte che rappresentano un’occasione per stare a stretto contatto con la na-tura. Per i più (o meno) temerari, il parco dispone di diversi percorsi sospesi che garantiscono l’as-soluta sicurezza grazie al siste-ma di linea continua: quest’anno ai tragitti già esistenti se ne ag-giungono altri, anche dedicati ai

più piccini, dall’età di tre anni in su. Tutti, bambini, giovani e adulti possono così mettere alla prova il loro coraggio: basta munirsi di un comodo abbigliamento, sce-gliere la difficoltà del percorso, indossare l’attrezzatura fornita dal parco, seguire le semplici istruzioni necessarie a garantire la massima sicurezza durante il percorso e…lanciarsi! I trac-ciati si snodano tra gli alberi del parco a diverse quote da terra; vi potrete destreggiare tra ponti tibetani, carrucole, funi e altri tipi di attraversamenti: adrenalina e

divertimento di certo non man-cheranno. Al termine della vostra avventura, o per chi proprio i pie-di da terra non li vuole staccare, il Parco del Pitone propone per-corsi ludici e didattici su preno-tazione, con la finalità di educare specialmente i più piccoli alla sostenibilità ambientale, guidan-doli alla scoperta dei segreti del bosco. Il parco ospita infatti una fattoria didattica che invita grup-pi e scolaresche a sperimentare l’emozione di sentirsi per un gior-no piccoli osservatori botanici e naturalisti. Sempre con lo stesso

spirito il parco rilancia le Settima-ne Verdi: due settimane, una a luglio l’altra ad agosto, durante le quali, dal lunedì al venerdì, dalle 9 di mattina alle 16.30 del pome-riggio, si susseguiranno lezioni di natura nella natura, laboratori, escursioni, giochi e arrampicate, impiegando le risorse naturalisti-che e le strumentazioni di cui il parco dispone. Le proposte del Pitone si rinnovano ogni anno; per l’estate 2014, durante le do-meniche di luglio e agosto, un’al-tra delle novità è la possibilità di poter disporre su prenotazione di aree picnic interne al parco, abbinate, se richiesto, a cesti-ni picnic o buoni pasto, così da facilitare la permanenza per l’in-tera giornata, per una gita dome-nicale in famiglia o con gli amici. Inoltre cacce al tesoro, gare di orienteering, percorsi sospesi e altre attività del parco possono anche animare feste private di compleanno, addii al nubilato/celibato e ricorrenze varie, sem-pre all’insegna di natura e diver-timento. Per informazioni: www.parcodelpitone.com

Angela Garbelli

Natura e divertimentosi incontrano tra alberi secolariParco avventura, fattoria didattica e proposte per ogni età

Azienda Agricola IL PITONE Società semplice dei F.lli [email protected] - www.parcodelpitone.com

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Impossibile non ripercorrere le emozionanti sequenze di “Into the Wild” - pellicola diretta da Sean Penn nel 2007, tratta da un fortunato romanzo scritto da Jon Krakauer - di fronte al pro-getto “Esmeralda Expedition”. Si tratta del viaggio di un uomo, in solitaria e senza mezzi di tra-sporto motorizzati, attraverso i panorami variegati, selvaggi e affascinanti del Sud America. Il protagonista di questa av-ventura esplorativa, umana, sportiva e culturale è France-sco Magistrali, 35enne piacen-tino, laureato in scienze motorie e dello sport alla Cattolica di Milano, da anni impiegato nel settore sportivo ma in grado di

ritagliarsi lunghi periodi di tem-po, per viaggiare negli angoli più impervi e inospitali del pia-neta. Divenuto con il tempo un esperto di sopravvivenza in sen-so stretto, e di giungla in parti-colare, è ora “trip leader” per

BackRoads International, travel company californiana premiata come numero uno al mondo nel proprio settore da National Ge-ographic. Magistrali ha da poco intrapreso un’autentica odissea lunga 10 mila chilometri e del-la durata prevista di circa dieci mesi. È partito venerdì 21 mar-zo da Ushuaia, capoluogo della provincia argentina della Terra del Fuoco e città più australe del

mondo. Proseguendo a nord ovest dallo Stretto di Magellano, la spedizione farà tappa nei Par-chi Nazionali Torres del Paine e Los Glaciares, nelle Province ar-gentine di Santa Cruz e Chubut, nella Regione di “Los Rios” in Ci-le e nei deserti di Atacama e Sa-lar de Uyuni, il deserto di sale più vasto al mondo. Attraversando poi la regione di transizione tra l’arido mondo andino e le gran-

di pianure dell’Est, l’esploratore italiano giungerà alla vera e pro-pria Amazzonia, le Jungas della Bolivia orientale, correggendo poi la rotta a nord, nord-est per intercettare i fiumi Beni e Ma-morè, a loro volta affluenti del Rio Madeira, uno dei più grandi e importanti tributari del Rio del-le Amazzoni. Seguendo quindi il corso del più grande e lungo fiu-me del Pianeta, il viaggio si con-cluderà sulle coste dell’Oceano Atlantico, nelle vicinanze della foce dell’Amazzonia. Un’avventura totalmente gre-en, come ricordato dal nome della stessa: Esmeralda in por-toghese e spagnolo significa “smeraldo”, la pietra verde per eccellenza, colore simbolo del-la natura. Un viaggio a impat-to zero sull’ambiente, dunque: solo gambe per pedalare (in mountain bike) o camminare, e braccia per remare in kayak e canoa. Vi sarà una particolare attenzione alla minimizzazio-ne degli impatti, ove possibile: fin dai primi giorni le emissioni prodotte verranno compensate attraverso interventi di miglio-

ramento delle performance energetiche di alcuni processi produttivi delle aziende partner di Esmeralda Expedition, se-condo analisi e progetti svilup-pati con la società Progepiter Srl. Francesco Magistrali sarà inoltre l’“inviato speciale” di Ex-poLAB dell’Università Cattolica (imperniato quindi sul tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”), per il quale osserverà e analizzerà da vicino le realtà incontrate, nel rispetto delle tradizioni e dello scambio culturale, con l’obiettivo di co-noscere e condividere, a scopo educativo e divulgativo, le rileva-zioni frutto del suo peregrinare. Davvero moltissime le direttrici d’interesse affrontate e incor-porate in questo viaggio: cono-scenza delle abitudini alimentari dei popoli (comprese piccole co-munità e singole famiglie), analisi dei consumi “from farm to fork,” ovvero durante l’intera filiera ali-mentare sostenibile; ma anche le problematiche legate all’ac-cesso, al consumo e alla pro-duzione di cibo con particolare attenzione all’impatto ambienta-le legato alle attività umane, oltre alle grandi problematiche globali (inquinamento, energia, defore-stazione, graduale scomparsa delle culture locali). Quella che si profila è perciò una sfida perso-nale ma soprattutto un’avventu-ra “collettiva”, uno strumento di conoscenza che Francesco ha sempre inteso condividere con il “suo” mondo: il risultato sarà una sorta di “Milione” sudame-ricano in salsa social, corredato da testi, immagini e video.

Onofrio Zirafi

Esmeralda ExpeditionL’avventura di un viaggiatore greenFrancesco Magistrali viaggia attraverso paesaggi mozzafiato e culture locali del Sud America, condividendo sui new media la sua esperienza a impatto zero

“Francesco Magistrali sarà inoltre l’inviato speciale di ExpoLAB dell’Università Cattolica, legato al tema di Expo 2015 “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”

“Un viaggio a impatto zero sull’ambiente: solo gambe per pedalare (in mountain bike) o camminare, e braccia per remare in kayak e canoa”

Società

© Andrea Pasquali - www.andreapasquali.it

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Gli zoo per gli animali stanno scomparen-do ormai da tempo dal nostro paesaggio culturale, sostituiti rapidamente da pro-getti di parchi naturali dove si preserva la sopravvivenza di alcune specie rare ed in via di estinzione e si può ammirare l’intero ecosistema ricostruito nei minimi dettagli. Vi sono, però, anche esempi di architet-ture ecosostenibili, progetti che puntano all’armonia tra design e natura. Basti pen-sare allo Zoo Bois de Vincennes, a Parigi, tra le prime strutture realizzate in Europa attorno al 1934. Il progetto, realizzato dal-lo studio Bernard Tshumi Architects, si concentra sul completo rifacimento del-la struttura: la mission dello studio non è progettare un’architettura nel senso tradizionale del termine, ma realizzare strutture specifiche dove nascondere, completare e mescolare le strutture chiu-se e il paesaggio. Lo zoo diventa quindi un’esperienza sensoriale dove ammirare gli animali in quasi completa libertà. Gli

spazi, suddivisi in 6 diverse biozone, sono separati tra loro da elementi naturali come scogliere, vegetazione e fossati.Un altro significativo esempio è quello dello Zoo Korkeasaari, nell’omonima isola finlandese, dove gli animali vivono in tota-le libertà. I visitatori possono ammirarli in maniera non invasiva grazie a una strut-tura d’osservazione, costituita da un’am-pia superficie vetrata, sovrastata da una cupola, e collegata alla terraferma tramite una funivia che si trova al centro dell’isola.

Alessandro Sonzogni

Una casaa misura di zampaFrancia e Finlandia: progetti di architettura per animali nei parchi naturali europei tra armonia, design e natura

Potrebbe essere l’inizio di una nuova era per il mondo delle costruzioni. O maga-ri solo un’altra tessera che si va ad ag-giungere al vasto quadro dell’edilizia sostenibile. Fatto sta che un ponte fatto in-teramente di bottiglie di plastica non si era mai visto. Tutto ciò accade nella cittadina di Peeblesshire, in Scozia. Con una lun-ghezza di 30 metri e un peso di 45 tonnel-late, il ponte è costruito solo di Pet, ovvero di bottiglie di plastica riciclate. Riciclato e a sua volta riciclabile al 100%, il ponte è il primo esempio al mondo di una struttura così grande e così importante costruita con plastica riciclata. A dare vita a questa grande opera l’azienda gallese Vertech e i designer delle università di Rutgers e di Cardiff, specializzati in architettura soste-nibile. Il ponte, sul quale possono passare sia veicoli che pedoni, è stato costruito in un cantiere per poi essere assemblato sul fiume Tweed in quattro giorni, mentre l’in-tero processo, dalla fabbricazione all’as-

semblaggio, è durato solo due settimane. Oltre a essere completamente ecologico e biodegradabile, il ponte non ha biso-gno di alcun tipo di manutenzione e non va incontro ai classici danni provocati da tempo e intemperie, come per esempio la ruggine, che in zone piovose come la Scozia rappresenterebbe un problema non indifferente. Inoltre ha il vantaggio di poter essere facilmente smontato e ri-montato altrove. La costruzione di questo ponte è la chiara dimostrazione di quan-to sia diventato importante recuperare la plastica e in particolare il Pet. È infatti l’unico materiale polimerico tradizionale, insieme alle bioplastiche, a essere rici-clabile al 100%. Questo scardina il luogo comune secondo cui tutti i tipi di plastica hanno un impatto negativo sull’ambiente, o meglio, ci ricorda che puntando su un corretto utilizzo, possono essere addirit-tura trasformati in una risorsa per la ge-stione industriale e tecnologica.

Un ponte di bottiglie di plastica in ScoziaLungo 30 metri e pesante 45 tonnellateè costituito da bottiglie di plastica riciclatae accoglie pedoni e vetture

“La mission è realizzare strutture specifiche dove nascondere, completare e mescolare le strutture chiuse e il paesaggio”

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F O R M A T O E U R O P E O

P E R I L C U R R I C U L U M

V I T A E

INFORMAZIONI PERSONALI

Nome PIER LUIGI

Indirizzo BERGAMO, VIA E. BASCHENIS, 12 - 24122

Telefono

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Lo conoscevamo come l’uomo in nero, capace di violare cave-au inaccessibili grazie alla sua innata astuzia; il ladro senza scrupoli, complice della biondis-sima Eva Kant e suo amante; il criminale di Clerville, diventato l’ossessione dell’ispettore Ginko per la sua inafferrabilità. Diabo-lik da questo mese sarà anche il portavoce di un messaggio ecologista: salvare le foreste. Ma, sia chiaro, questa non è la prossima impresa del rapinato-re, bensì quella della sua storica casa editrice, la Astorina, che ha deciso che d’ora in poi le avven-ture di Diabolik saranno stam-pate su carta certificata PEFC. Il “Programme for Endorsement of Forest Certification schemes” è il sistema più diffuso al mondo di certificazione per la gestione sostenibile delle foreste, e assi-cura trasparenza nella traccia-bilità della materia prima lungo tutta la filiera, dal bosco al pro-dotto finito. In una nota ufficiale, la casa editrice ha comunicato di voler dare «un segno concreto per orientare il mercato e i con-sumatori verso prodotti a basso impatto ambientale; un aiuto per le aziende della filiera bosco-

legno-carta che credono nella gestione forestale sostenibile certificata». Creato nel 1962 da Angela e Lu-ciana Giussani, Diabolik è presto diventato un’icona molto amata dagli appassionati di fumetti. Nonostante si tratti di un fuori-legge, il suo agire secondo una certa morale, seppur personale, ha affascinato generazioni di let-tori; in fondo si tratta di un ladro gentiluomo, le cui vittime sono personaggi arricchitisi illecita-mente e le cui imprese hanno spesso fornito l’occasione per parlare di temi importanti, quali la violenza sulle donne e le dispa-rità sociali. In oltre cinquant’anni di onorata carriera, il Re del ter-rore è stato fonte d’ispirazione per diverse opere. Nel 1968 ha suggerito il film pop “Diabolik” di Mario Bava, che riprendeva alcuni episodi della serie a fu-metti. Negli anni Novanta, con il boom dei computer, non po-teva mancare il videogioco ispi-rato alle sue imprese. Nel 1998 il gruppo rap statunitense Bea-stie Boys ha inserito delle scene del film di Bava nel videoclip del celebre brano “Body Movin’”. Il 2000 è stato l’anno della distri-

buzione del cartone animato “Diabolik - Track of the Panther”, che ha portato la storia dell’anti-eroe sul piccolo schermo. E una decina di anni fa la band italiana Tiromancino ha ricreato le atmo-sfere del film del 1968 nel video musicale “Amore impossibile.” Il 2014 è un anno importante per l’uomo in nero. Sky ha da poco ufficializzato che sta lavorando a una serie televisiva nella quale racconterà le vicende di Diabo-lik; la produzione sarà completa-mente made in Italy e la scelta di Dante Ferretti per le scenografie sta creando grandi aspettative. Il nostro connazionale, infatti, negli anni ha conquistato Hol-lywood con ben tre Oscar ed è pronto a ricreare negli studi di Ci-necittà il mondo di Clerville. Inoltre, per celebrare la longevità di Diabolik (tra i fumetti italiani, è superato solo da Tex Willer, del 1948) a Milano, fino al 20 luglio, si terrà il Diabolik MiFest a ingres-so gratuito. Per questa iniziativa, oltre a incontri e proiezioni, sono state allestite ben due mostre, una al Museo del Manifesto Ci-nematografico, l’altra presso WOW Spazio Fumetto: i fan po-tranno ammirare da vicino i gio-ielli di Eva, lo storico pugnale di Diabolik (quello che, lanciato, si-bila facendo “Swiisss”!), le tavole originali del fumetto che ispiraro-no le scenografie del film di Ba-va e la sua mitica automobile, la Jaguar E-Type. Per maggiori informazioni:www.diabolik.itwww.diabolikmifest.com.

Livia Salvi

La svolta ecologista di DiabolikProssima missione della storica casa editrice Astorina è salvare le foreste, stampando il fumetto su carta certificata PEFC

“Il 2014 è un anno importante per l’uomo in nero di Clerville. Sky ha da poco ufficializzato che sta lavorando a una serie televisiva nella quale racconterà le vicende di Diabolik”

www.arriva.it

www.arriva.it

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Un dito puntato contro. È quel-lo che Nova, 16 anni nel 2082, rivolge alla sua bisnonna Anna, 16 anni nel 2012. Ed è quello che le generazioni di domani rivol-gono a noi, che siamo “Anna” di questo presente. Un “j’accuse” che attraversa tutto “Il mondo di Anna”, il nuovo romanzo edi-to da Longanesi del norvegese Jostein Gaarder. Il fortunato au-tore del bestseller “Il mondo di Sofia” torna per misurarsi con quello che definisce «il tema fi-losofico ed etico di questi anni»: il cambiamento climatico e le responsabilità dell’uomo verso l’ambiente. “Vi siete presi tutto voi”. Non c’è pietà nella voce ar-rabbiata di Nova: “Rivoglio indie-tro un milione di specie di animali e di piante. Non una di più, non

una di meno. Voglio bere acqua pura dalla sorgente. Voglio stare in riva al fiume con la canna da pesca. E poi voglio che finisca questo clima umidiccio”. E la sua motivazione è altrettanto chiara: “Voglio vivere in un mondo me-raviglioso come quello in cui te la spassavi tu alla mia età. E vuoi sapere perché? Perché me lo devi”. Difficile darle torto consi-derando lo scenario apocalitti-co (anche se nemmeno troppo complicato da immaginare) nel quale vive questa adolescente norvegese del futuro. Dei ghiac-ciai non resta quasi più nulla, così come delle foreste pluviali e delle torbiere, mentre i mari e gli oceani sono ormai luoghi sterili. Migliaia di specie si sono estinte (e non solo i lemuri del Madaga-

scar ma anche le api) e la civiltà “è giunta a un punto fermo”: in-teri popoli sono in fuga e sono iniziate le ultime guerre per ac-caparrarsi le risorse. L’oro nero è finito e la gente è tornata agli antichi mezzi di trasporto. Que-sta la sintesi di ragazzo arabo, amico di Nova e reduce da città ricoperte di sabbia: “Il mio trisa-volo si spostava in dromedario. Il mio bisnonno guidava una Mercedes e mio nonno girava il mondo a bordo di un jumbo. Ora eccoci tornati ai dromedari. Il petrolio è stato una disgrazia. Ci siamo arricchiti in un batter d’occhio ma adesso siamo po-veri. Come si può essere ricchi senza una terra in cui vivere?”. E non a caso a essere chiamati in causa sono, attraverso le nazio-nalità dei giovani protagonisti, la Norvegia e un non definito Pae-se arabo, avidi protagonisti nella corsa all’oro nero. Perché se nel 2082 tutto appare ormai perdu-to, qualcosa di positivo è stato compiuto. È stato creato, fra gli altri, un ente che si occupa di ve-gliare sull’ambiente, il Tribunale

internazionale del clima dell’Aia, e la Norvegia è stata condanna-ta a devolvere il 97 per cento del fondo petrolifero nazionale alla lotta contro le povertà e a diver-se misure a favore del clima, e lo stesso è accaduto all’emiro dal quale proviene il ragazzo. Solu-zioni, quelle escogitate dall’au-tore per la generazione di Anna, che paiono ancora distanti ma, benché qui vengano proposte in tono favolistico (in perfetto stile Gaarder), nemmeno troppo irre-ali. Perché è facile prendersela

con i politici, con le compagnie petrolifere e con i Grandi del mondo, ma da tempo sappiamo che il primo cambiamento inizia da noi e, come dimostra questo romanzo, nei ragazzi che sia-mo stati. Perché in fondo non è necessario viaggiare nel tempo come Anna per ammettere che “sono molte le cose che non so del futuro, ma so che partecipe-rò alla sua creazione. E forse ho già iniziato”.

Michela Offredi

Jostein Gaarder, noto scrittore norvegesetorna con un nuovo romanzo fra filosofia ed ecologia

Il mondo (insostenibile) di AnnaSocietà

“Rivoglio indietro un milione di specie di animali e di piante.Non una di più, non una di meno.Voglio bere acquapura dalla sorgente”

Le migrazioni indotte dal climaCarovane di uomini e dromedari, città ricoperte di sabbia, in-teri popoli in fuga: quello che Jostein Gaarder descrive nel suo libro, fortunatamente, non è ancora realtà, eppure le migrazioni climatiche sono già iniziate. Stando al rapporto dell’Internal Di-splacement Monitoring Centre i disastri naturali nel 2012 han-no costretto 32,4 milioni di persone ad abbandonare le proprie case. I Paesi più colpiti sono stati India, Pakistan, Filippine e Nigeria. Eppure, se l’associazione con i Paesi poveri appare im-mediata (poiché hanno più difficoltà, per questioni tecniche e politiche, ad affrontare le sfide poste dal cambiamento clima-tico), è emerso che le migrazioni riguardano anche gli Stati più ricchi. Basti pensare all’America che, già con l’uragano Sandy e 800 mila persone in fuga, ha sperimentato questi scenari. E il futuro non è roseo: le inondazioni delle zone costiere, la sicci-tà e le ondate di calore condurranno a un’intensificazione degli spostamenti delle popolazioni e, indirettamente, all’aumento del rischio di conflitti violenti. Secondo la tesi più accreditata entro il 2050 si raggiungeranno i 200-250 milioni di rifugiati ambientali, con una media di 6 milioni di uomini e donne costretti ogni anno a lasciare i propri territori.

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L’estate è arrivata…e con essa la così temuta “prova costume”. Tutti cerchiamo di correre ai ripa-ri e di far sparire rapidamente i chili di troppo accumulati duran-te l’inverno, ricercando diete mi-racolose che “sciolgano” i grassi in eccesso o ci regalino in pochi giorni una favolosa “tartaruga” sull’addome. Così in questo pe-riodo vanno a ruba le riviste che ci propongono “diete monoali-mento” (la dieta del pomodoro, la dieta del cocomero, ecc.) o le cosiddette “diete di moda” testa-te dai personaggi famosi, i quali ci assicurano della loro efficacia. Tanti nomi diversi ma un unico obiettivo: dimagrire!

Perdere peso senza stravolgere le nostre abitudini

Se è vero che in estate aumen-ta il desiderio di mettersi “in for-ma,” riparando così ai danni fatti nei mesi precedenti, è vero an-che che non occorre stravolgere completamente le nostre abitu-dini alimentari per raggiungere tale obiettivo. L’etimologia del termine “dieta” spiega questo concetto. Il termine deriva dal greco δίαιτα (dìaita) “modo di vi-vere”, ad indicare un certo stile di vita, le abitudini del soggetto e non una tendenza stagionale o limitata nel tempo. Fare una die-ta significa intervenire sull’intero modo di vivere dell’individuo e non soltanto sulle abitudini ali-mentari.

Lo stile di vita

È risaputo che l’essere umano ha bisogno di energia, che in-troduce attraverso gli alimenti, necessaria perché l’organismo svolga le sue funzioni vitali e attività fisica. Entrate e uscite energetiche devono essere in equilibro per poter mantenere il peso nella norma. Una vita trop-

po sedentaria richiede un co-sto energetico molto modesto e comunque inferiore a quanto possono fornire una prima cola-zione, un pranzo e una cena tra-

dizionali. È necessario pertanto riequilibrare entrambi i piatti del-la bilancia energetica: da un lato ridurre le entrate (ciò che man-giamo) e dall’altro aumentare le uscite energetiche. Bisogna quindi mangiare un po’ di meno e muoversi di più, se possibi-le tutti i giorni regolarmente. La sola dieta, senza relative mo-difiche del comportamento, è un’impostazione innaturale che porta alla trasgressione e poi all’abbandono di ogni attenzio-ne dietetica, con il conseguente recupero del peso perduto.

Le uscite energetiche

Per “uscite energetiche” si in-tende il dispendio energetico, ovvero l’energia consumata dall’organismo umano. L’or-ganismo, infatti, è simile ad un motore e, come questo, per funzionare ha bisogno di com-bustibile che è fornito dagli ali-menti. A differenza però di un motore, che se rimane fermo non consuma, l’organismo non si riposa mai: tutte le funzioni vitali, come ad esempio il bat-

tito del cuore o la respirazione, non cessano mai e quindi esiste sempre un consumo minimo di energia. Questo consumo viene definito metabolismo basale. Il fabbisogno calorico giornaliero, e quindi il dispendio energetico, dipende dal metabolismo basa-le, ovvero il consumo di energia a riposo, la termogenesi indotta dalla dieta (TID), cioè la quanti-tà di energia necessaria per di-gerire i nutrienti introdotti con gli alimenti e l’attività fisica. Un lavoro che comporta un note-vole sforzo muscolare richiede un elevato apporto energetico e, per lo stesso motivo, l’attività sportiva praticata da un indivi-duo contribuisce ad aumenta-re il suo fabbisogno energetico. Inoltre il fabbisogno energetico di un individuo è influenzato an-che dall’età (i bambini in cresci-

ta hanno bisogno di un apporto nutritivo superiore a quello degli adulti), sesso (le donne hanno bisogno di un apporto energeti-co inferiore a quello degli uomini perché hanno una minore per-centuale di massa muscolare), clima (quando fa freddo l’organi-smo ha bisogno di una maggiore quantità di alimenti per mantene-re una temperatura corporea co-stante), stato di salute.

Quando un chilo è perso bene?

L’obiettivo da raggiungere deve essere la perdita dell’eccesso adiposo (grasso) riducendo al minimo la perdita di massa ma-gra muscolare (proteine), invece le diete drasticamente ipocalori-che sono accompagnate da per-dita di massa muscolare.

Rossana MadaschiDietista e Docente diScienza dell’AlimentazioneCell. [email protected]

Salute & Benessere

Specchio delle mie brame, chi è la più magra del reame?Per superare la prova costume senza effetti indesiderati le diete drastiche non sono la soluzione: occorre una buona alimentazione ed esercizio fisico regolare

“L’etimologia del termine «dieta» spiega questo concetto: dal greco δίαιτα (dìaita) «modo di vivere», indica un certo stile di vita, le abitudini del soggetto e non una tendenza stagionale o limitata nel tempo”

Dieci consigli per una dieta efficace e sicuraL’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e le Nu-trizione), propone dieci linee basate su informazioni convalidate scientificamente. Ecco i titoli delle dieci Linee Guida. La guida intera è scaricabile dal sito www.inran.it

➊ Controlla il peso e mantieniti sempre ➋ Più cereali, legumi, ortaggi e frutta➌ Grassi: scegli la qualità e limita la quantità ➍ Zuccheri, dolci, bevande zuccherate: nei giusti limiti.➎ Bevi ogni giorno acqua in abbondanza ➏ Il sale? Meglio poco➐ Bevande alcoliche: se sì, solo in quantità controllata ➑ Varia spesso le tue scelte a tavola ➒ Praticare attività fisica giornalmente➓ La sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te

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Il fabbisogno calorico di ciascu-no di noi è diverso e quindi non è possibile utilizzare diete “stan-dard”, però in linea di massima non è mai opportuno che l’ap-porto energetico scenda al di sotto di 1200 kcal per la donna e di 1400-1500 kcal per l’uomo: pena la perdita di tonicità musco-lare e possibili carenze vitamini-co-minerali. Una volta fissate le calorie di una dieta, bisogna sta-bilire la ripartizione percentua-le dei vari nutrienti, cioè glucidi, protidi e lipidi. Bisognerebbe evi-tare poi il digiuno programmato col quale si perderebbero solo massa magra e acqua, piuttosto che il grasso superfluo.Per realizzare un dimagrimento utile non esistono scorciatoie: bisogna programmare tempi, a volte anche lunghi, con diete ipo-

caloriche e aumentare l’attività fi-sica. Specialmente se si tratta di soggetti giovani è necessario au-mentare il lavoro fisico piuttosto che ridurre la dieta, per evitare carenze minerali quasi inevitabili quando si devono adottare diete troppo restrittive.

Le “vittime” delle diete rapide

Ogni volta che si fanno diete troppo drastiche, si ha un coin-volgimento del patrimonio pro-teico, che viene consumato nell’attesa che il tessuto adiposo utilizzi i grassi depositati e li utiliz-zi come fonte di energia. L’eser-cizio fisico associato a una dieta non eccessivamente restrittiva, ipolipidica e moderatamente iperproteica, assicura una mino-

re perdita di massa magra, che è tanto maggiore quando si utiliz-za soltanto la dieta senza eserci-zio fisico. Inoltre l’attività fisica è in grado d’impedire o attenuare l’abbassamento del metaboli-smo basale che accompagna il dimagrimento, e che predispone le condizioni per una più facile riacquisizione del peso perdu-to. Bisognerebbe invece variare le scelte alimentari garantendo l’apporto di tutti i micro e ma-cronutrienti; ripartire gli alimenti della giornata in tre pasti princi-pali (colazione, pranzo e cena), più due spuntini (preferibilmente a metà mattina e a metà pome-riggio); bere 1.5-2 litri di acqua; leggere le etichette degli alimenti per acquisire informazioni sull’a-limento che si introduce nel no-stro organismo.

Specchio delle mie brame, chi è la più magra del reame?Per superare la prova costume senza effetti indesiderati le diete drastiche non sono la soluzione: occorre una buona alimentazione ed esercizio fisico regolare

Attenzione alle diete di moda

Dieta Scarsdale

È una dieta iperproteica e ipo-glicidica: abolisce i primi piatti e riduce drasticamente pane, legumi (tranne la soia), dolci e tutti i condimenti; in questo mo-do il corpo attinge dalle riserve andando così a diminuire il gras-so corporeo. È una dieta trop-po ricca di proteine, fortemente ipocalorica, non equilibrata, con rischio di carenze di vitamine e sali minerali.

Dieta a zona

Il cibo è considerato come una medicina, con la quale è possibile controllare la pro-duzione degli ormoni, in parti-colare dell’insulina, che, tra le altre cose, stimola il deposito degli acidi grassi nel tessu-to adiposo (massa grassa). Questo regime dietetico ten-de a ridurre la produzione di insulina mediante la riduzione di carboidrati, controbilancia-ta dall’aumento dell’introdu-zione di proteine che tuttavia se eccessivo può determina-re sovraccarico renale. Inol-tre alcuni alimenti ricchi di proteine sono anche ricchi di grassi saturi (come ad esem-pio carne, formaggi, ecc.) con possibili rischi a livello cardio-vascolare.

Dieta dissociata

Si basa sul divieto di asso-ciare taluni cibi nello stesso pasto o nella stessa giorna-ta, ad esempio quelli conte-nenti proteine e carboidrati. In realtà non risponde al vero l’affermazione che un’alimen-tazione “dissociata” renda possibile una perdita di peso.

Dieta Dukan

Si tratta di un tipo di alimenta-zione in cui si privilegiano pochi alimenti di origine proteica (so-prattutto di origine animale) e verdure (contenenti vitamine e sali minerali), ma in cui l’appor-to di carboidrati (sia semplici che complessi) è molto basso. Se seguita per molto tempo può creare scompensi gravi all’orga-nismo umano.

Dieta Tisanoreica

I punti critici di questa dieta sono soprattutto tre. È un regime alimentare basato su alimenti finti: il “riso tisanorei-ca” del riso ha solo il nome e la forma, perché contiene una se-rie di proteine isolate e una lunga lista di aromi e additivi che do-vrebbero permettere di simulare il gusto dell’alimento vero. Prevede un consumo eccessivo di proteine che provoca nell’or-ganismo uno stato di affatica-mento di fegato e reni. I prodotti firmati da Gianluca Mech (che non è né medico, né nutrizionista ma un impren-ditore), necessari per seguire la dieta, risultano particolarmente onerosi.

Ecco le diete “più gettonate” ma attenzione: se ci si allontana dalla realtà fisiologica di una dieta ipocalorica equilibrata, associata a un aumento della spesa muscolare, la perdita di peso non può essere duratura e priva di rischi. In generale le diete iperproteiche sfruttano l’effetto delle proteine sulla sazietà e sull’aumento della termoge-nesi, da esse determinato, per ottenere una perdita di peso. Dagli studi condotti finora però, si evince che un apporto di proteine superiore di 2-3 volte il fabbisogno di un adulto, contribuisce a perdite di calcio con le urine e può predisporre a perdita ossea, oltre che a danni ai reni. Inoltre i chili persi vengono rapidamente riacquistati, il così detto “effetto yoyo”, però mentre il peso perduto non è costituito solo da grassi ma anche da proteine e acqua, i chili riacquistati sono rappresentati solo da massa grassa.

La rubrica è promossa da Punto Ristorazione srl

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Il tema della birra, motivo di ampia ispirazione letteraria, è argomento ricorrente anche nella pittura. Nell’arte fiammin-ga di genere, dove conobbe una straordinaria fortuna tra il Cinquecento e il Seicento, ve-niva utilizzato come elemento di sfondo o come motivo caratte-rizzante la psicologia dei perso-naggi ritratti. Il tema continuò a essere ripro-posto nei secoli successivi, con particolare riferimento alla pittu-ra otto-novecentesca: da Rem-brandt (1606-1669) a Van Gogh (1853-1890), da Manet (1832-1883) a Picasso (1881-1973), il tema della birra è frequente-mente associato a intensi ritrat-ti di personaggi, evocati ora in chiave mondana e festosa, ora in una dimensione di profonda ma-linconia a carattere introspettivo. Il motivo della birra ritorna poi nella Pop Art degli anni ’60 del Novecento, con Jasper Johns, che nel 1960 realizzò un’ope-ra estremamente provocatoria: due lattine di birra “Ballantine”, in bronzo, dipinte a mano, che ot-tennero subito un grandissimo successo di pubblico, espres-sione della nuova società con-sumistica di massa, tipicamente postmoderna.Non solo nella pittura e nella scultura, anche nei fumetti e nei cartoons la birra costituisce un motivo di straordinario interesse. Tra i cartoons, la birra è presente nelle creazioni di Matt Groening, autore di due serie di successo come “Futurama” e “I Simpson”.Nel primo cartoon, ambientato

a New York (“New New York”, per l’esattezza), negli anni 3000 di un ipotetico e bizzarro futuro, la birra è utilizzata da Bender, un robot fatto di lattine di birra riciclata, come combustibile. Nei Simpson, invece, la vita si svolge in una sonnolenta Springfield,

dove vive la famiglia di un inetto impiegato, Homer. Quando non trangugia birra in casa, sdraiato comodamente davanti alla tv, Homer raggiunge i suoi amici al Moe’s Bar, per una pinta di Duff in compagnia. Non si possono poi non citare le celebri vignette

di Giorgio Forattini, che dal 1974 ha realizzato una serie di pubbli-cazioni comico-realistiche con il proposito di rappresentare in chiave satirica l’evolversi delle vicende politiche italiane. Per-sonaggi politici assai noti, de-sacralizzati e parodisticamente

tratteggiati animano un reperto-rio vastissimo e straordinario in cui compare anche il tema della birra, attraverso la parafrasi ge-niale di frasi e motti celebri attri-buiti a illustri uomini della storia.

Maria Imparato

Dall’arte fiamminga alla Pop Art, approdando poi ai cartoons e ai fumetti satirici, la birra resta sempre protagonista

Birra, Arte & Fumetti: un trio irresistibile

Alimentazione

“E della birra mi godo l’amaro,seduto del ritorno a mezza via,in faccia ai monti minacciosi e al faro”(Umberto Saba, Dopo la tristezza)

In alto a sinistra:Juan Gris > Bicchiere di birra e gioco di carte (particolare), 1913In alto a destra: Jasper Johns > Due lattine di birra BallantineA destra:Matt Groening > Cartoon “I Simpson” - Homer con una birra Duff

PER INFORMAZIONI > Tel. 035 0690834 | Cell. 335362358 | [email protected]

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Fai parte di un GAS o di un’associazionee vuoi distribuire Bergamo SOStenibile?

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Dall’arte fiamminga alla Pop Art, approdando poi ai cartoons e ai fumetti satirici, la birra resta sempre protagonista

Birra, Arte & Fumetti: un trio irresistibile

Per tutto il 2014 la rubrica di BergamoSOStenibile sulla cultura della birra

curata dal Birrificio Indipendente Elav

) Alla vistaSi presenta di color nero, con riflessi che tendono al marrone. La sua schiuma è di color beige, di buona persistenza.

) Al nasoNotevole l’equilibrio tra le varie componenti della Aeresis. Di pri-

mo impatto spiccano al naso le note balsamiche e resinose del luppolo che si fondono con gli accenni tostati offrendo netti richiami di liquirizia. La sua speziatura è appena percettibile in aroma, arancia amara e pepe nero daranno il meglio di sé al palato.

) In boccaBirra costituita da un buon corpo, gasatura non aggressiva e rotondità formidabile. Il primo impatto al palato vede domi-nare le note tostate, seguite da sfumature luppolate che ci riconducono alla liquirizia percepita in aroma. Il passaggio è caratterizzato dalla sua pienezza, che accompagna la

bevuta verso un finale amaro e persistente, dove si rivela in pieno la sua “eretica” speziatura: un calore pepato

spunta nel retrogusto, a dare ancor più complessi-tà a una birra sperimentale ottimamente riuscita!

) BrassaggioAnche la Aeresis vede come parte fondamen-tale del suo brassaggio la luppolatura in con-tinuo: ogni cinque minuti vengono aggiunte al mosto gittate di luppolo Mosaic. Viene inoltre speziata negli ultimi cinque minuti di bollitu-ra con scorza d’arancia amara e pepe nero indiano.

) Riconoscimentislow Food 2015 Guida alle Birre d’Italia, Grande BirraBrussels Beer challenge 2012 Categoria Dark Ale, Medaglia di bronzo Brussels Beer challenge 2013 Categoria Dark Ale, Medaglia di bronzo

Cappuccino alla birra Aeresis Black Ale realizzata per noi dallo staff del ristorante nidaba di montebelluna (TV)

prEparazIonEPer la bavarese bi-sogna far bollire il latte con la bacca di vaniglia. A parte sbattere i tuorli con lo zucchero, aggiun-gere a filo il latte e rimettere sul fuoco affinché il compo-sto si addensi. Ag-giungere il caffè e 4 fogli di gelatina pre-cedentemente am-mollata e strizzata, mescolare bene fino al completo scioglimento, travasare in un altro contenitore e lasciare gelificare in frigo. Montare la panna e aggiungerla al composto, riempire i bicchieri per un terzo e riporli in frigo. Per la spuma alla birra, mettere i tuorli in una bowl di ac-ciaio con lo zucchero un pizzico di sale e la birra Aeresis; mettere a bagnomaria e montare con una frusta a mano fino a quando il composto risulterà molto spumoso. Aggiungere la colla di pesce precedentemente ammollata e strizzata, mescolare fino al com-pleto scioglimento. Togliere dal bagnomaria e mettere la bowl a raffreddare in acqua e ghiaccio, continuando a mescolare finché il composto non risulterà freddo. Aggiungere la panna e versare il tutto dentro al sifone, caricarlo con due capsule di gas e riporlo in frigorifero. Tirare fuori i bicchieri dal frigo, coprire lo strato di bavarese con un altro strato di gelato al fiordilatte e ultimare con la spuma di birra Aeresis.

gelato al fiordilatte q.b.

IngrEdIEnTI per la bavarese:

• 500mldilatteintero• 250grdipannadamontare• 5tuorli• 150grdizucchero• 3foglidicolladipesce• 3tazzinedicaffè• 30grdicaffèsolubile

per la spuma alla birra:

• 300mldibirra Aeresis Black Ale• 3tuorli• 3cucchiaidizucchero• 200mldipanna da montare• 2foglidicolladipesce

Birrificio Indipendente ElavVia Autieri d’Italia, 268 (trasversale di via Europa)24040 - Comun Nuovo (BG)Tel. 035334206 - www.elavbrewery.com

LaRICETTA

In questa rubrica, suddivisa in dieci appuntamenti, il Birrificio Indipendente Elav proporrà un’analisi sensoriale delle proprie birre, curata da degustatori professionisti, abbinata a una ricetta creata in collaborazione con altri produt-tori artigianali bergamaschi. Non mancheranno curiosità e approfondimenti sul mondo birraio artigianale italiano ed estero, con lo scopo di avvicinare i lettori alla bevanda per eccellenza: la birra.

NomeAeresis Black Ale

ProvenienzaBergamo, Italia

Materie primeMalti: Pale, Crystal Scuro, Monaco Scuro, Black, Special BLuppolo: Mosaic in fiori, pepe nero indiano e scorza d’arancia amara in speziatura

Gradazione alcolica6% Vol.

Recensita da Federico Zivillica su Enjoy Food & Wine (www.enjoyfoodwine.it)

AERESIS BLACK ALE

IBU53

PLATO15,5

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Il cetriolo (Cucumis sativus) è un ortag-gio della famiglia delle Cucurbitaceae, originario dell’Asia. Vi sono diverse qua-lità di cetriolo, tra cui la varietà ibrida che combina cetriolo e melone pugliese de-nominata “Carosello barese”, spesso chiamata familiarmente “Cocomero”. Il cetriolo è una pianta annuale a fusto rampicante, i cui frutti si consumano quando sono ancora immaturi, freschi, da soli o in insalata, oppure sott’aceto. È un ortaggio quasi completamente pri-vo di calorie, composto per il 96% da ac-qua, pochi carboidrati e da sali minerali quali una buona dose di potassio, calcio, fosforo e poco sodio. Contiene poi vita-mina C, mentre è trascurabile l’apporto di vitamine degli altri gruppi. Il cetriolo ha proprietà diuretiche, rinfrescanti, ma spesso risulta poco digeribile. Per ov-viare a questo problema, è consigliabile tagliarlo a rondelle e metterlo sotto sa-le, in modo che possa perdere il liquido amarognolo. I cetrioli aiutano a prevenire ritenzione idrica, gonfiori e cellulite; con-tengono anche acido tartarico che limita l’assorbimento dei carboidrati. Per la sua composizione organolettica è ottimo per la salute di reni intestino pancreas e fega-to, consigliato a chi soffre di diabete per il basso indice glicemico; contribuisce inoltre a ridurre la pressio-ne per lo scarso contenuto di sodio e l’al-to tasso di po-tassio. Il ce-

triolo viene largamente impiegato anche nella cosmesi. Da tempo è noto l’effetto benefico del cetriolo per gli occhi; stimo-la infatti la vasocostrizione, riducendo il gonfiore di viso e occhiaie.Ha anche proprietà curative per malat-tie della pelle come acne, squilibri nella produzione di sebo, scottature e invec-chiamento cutaneo, conferendo alla car-nagione una migliore uniformità. Il succo del cetriolo è consigliato dopo un’esposizione al sole, mentre la polpa è particolarmente efficace per le pelli più secche.

Il ribes è il frutto di un arbusto perenne della famiglia delle Sassifragaceae che conta numerose varietà; se ne distinguo-no tre tipi principali: il ribes rosso (Ribes Rubrum), il ribes nero (Ribes Nigrum) e il ribes bianco (Ribes Grossularia) detto anche “uva spina”. Pare che il nome “ri-bes” derivi dall’arabo; si ritiene infatti che gli Arabi chiamassero con un nome simile una qualità di rabarbaro dal quale ricava-vano uno sciroppo; giunti poi in Spagna trovarono qualità simili nel ribes. In Italia si coltiva soprattutto il ribes rosso, mentre il ribes nero è diffuso nell’Europa centro-settentrionale. I frutti si possono racco-gliere da giugno a settembre, mentre la qualità bianca da agosto a settembre, anche se meno diffusa delle altre due.Il ribes è annoverato tra i frutti di bosco; è originario dell’Europa settentrionale, ma fin dal Medioevo è conosciuto e apprez-zato anche nel resto dell’Europa. Alcuni antichi trattati di medicina ne decantano le proprietà benefiche, come ad esempio il “Trattato della natura de’ cibi, et del be-re del signor Baldassare Pisanelli medico bolognese” risalente al XVI secolo. I ribes sono frutti dissetanti e dalle numerose proprietà. Si possono consumare freschi o in macedonia ma vengono anche im-piegati nella preparazione di dolci, scirop-pi e marmellate. Inoltre aceti e vini possono essere aromatizzati con succo di ribes, mentre con il ribes nero in

Francia, in particolare nella zona della Borgogna, si produce la Crème de cassis (nome francese del ribes nero), un liquore dolce dal colore rosso. Il ribes, soprattut-to quello nero, è ricchissimo di vitamina A e C. Tutte le varietà di ribes contengono anche buone quantità di fibre, zuccheri e acidi organici, quali l’acido malico, citrico e tartarico, che stimolano le secrezioni dello stomaco e dell’intestino, favorendo il processo della digestione. Il ribes è un buon diuretico, antinfiammatorio e an-che antistaminico, proprietà per cui viene consigliato in casi di allergie e asma. Della pianta dei ribes vengono impiegate an-che le foglie per le loro particolari proprie-tà terapeutiche; con queste si preparano tisane e tinture madre con effetto diureti-co, utili a ridurre il tasso di colesterolo nel sangue.

Il cetrioloIl ribes

La rubrica che vi invitaa conoscere e gustare i frutti che la

natura offre ad ogni stagione: più qualità nutrizionali, più freschezza e

minor impatto ambientale

Dal gusto fresco è...Buono per la pelle, buono per la linea

Bacche rosse, nere o bianche dissetanti e diuretiche

Alimentazione

Fave, peperoni, piselli, ravanelli, fagiolini, pomodori, zucchine

Verdura di stagioneLuglio / Agosto

Angurie, meloni, fichi, more, uva, fragole, lamponi, ciliegie

Frutta di stagioneLuglio / Agosto

“È un ortaggio quasi completamente privo di calorie, composto per il 96% da acqua, pochi carboidrati e da sali minerali quali una buona dose di potassio, calcio, fosforo e poco sodio. Contiene poi vitamina C, mentre è trascurabile l’apporto di vitamine degli altri gruppi”

“I ribes sono frutti dissetanti e dalle numerose proprietà. Si possono consumare freschi o in macedonia ma vengono anche impiegati nella preparazione di dolci, sciroppi e marmellate”

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La ricetta di Lisa Casali

Granita di gazpacho di pomodoro e cetriolo

prEparazIonESfruttate il congelatore per conservare or-taggi freschi di stagione che rischiereste di buttare via perché troppo maturi o ma-gari perché avete esagerato con le scorte.Vi consiglio di utilizzare per questa ricet-ta pomodori maturi e altri ortaggi di sta-gione, come peperoni e cetrioli. Come sempre privilegiate ingredienti biologici o biodinamici. Congelate gli ortaggi già lava-ti e tagliati a cubetti. La base della granita è il pomodoro congelato, gli altri ortaggi possono essere sia congelati che freschi. Tenete da parte la buccia del cetriolo e tagliatela a striscioline che userete come decorazione. Modulate gli ortaggi come preferite. Togliete le verdure dal freezer. Frullate il pane con qualche cucchiaio di

olio extravergine, basilico, sale e pepe e mettete il composto da parte. Frullate le verdure congelate fino a ottenere una gra-nita e mescolate al pane. Regolate di sale. Completate con la buccia di cetriolo e un goccio di olio extravergine e servite.

IngrEdIEnTI pEr 4 pErsonE•800 gr. di pomodori•1 cetriolo•1 peperone•1 cipolla•1 fetta di pane raffermo•Olio extravergine di oliva•Basilico•Sale e pepe

Ricetta tratta dal libro “La cucina a impatto (quasi) zero” di Lisa Casali, Gribaudo Editore.

La ricetta biologica del Villino d'Erica

Gazpacho di cetrioli con burrata e mentuccia

prEparazIonEPelare e privare dei semi i cetrioli, sbian-chirli e immergerli in acqua e ghiaccio. Frullare i cetrioli, lo yogurt, sale, pepe e 5 foglie di menta. Mixare le foglie di menta rimanenti (meno due che serviranno per guarnire) con la burrata, unendo poco olio. Appoggiare la quenelle di burrata sopra la crema fredda. Servire con le striscioline di buccia del cetriolo e delle foglioline di menta. In alternativa si possono usare del granulare di soia o del tofu spadellato.

IngrEdIEnTI pEr 4 pErsonE•3 cetrioli verdi•2 vasetti di yogurt di soia naturale•150 gr. di burrata•Un paio di rametti di menta fresca•Sale e pepe q.b.•Olio extravergine di oliva

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Calendario appuntamenti

Data Orario Evento Tipologia Luogo svolgimento Contatti

Data Orario Evento Tipologia Luogo svolgimento Contatti

Mercati Agricoli e Biologici

Appuntamenti dal territorioFino al 6 Set Estivo “Parco della Trucca” 2014 Evento Parco della Trucca, via Martin Luther King - Bergamo Su Faceboo: Estivo “Parco della Trucca”Fino all’8 Set E.state a Sant’Agostino Evento Piazzale Sant’Agostino, Città Alta - Bergamo estateasantagostino.it7-11 Lug/14-18 Lug 9.00 Settimane verdi in fattoria Intrattenimento Treviglio (BG) www.prolocotreviglio.it - [email protected] - 0363454669 Lug 16.00 Teatri dei Bambini 2014 - Pappa, burro e marmellata Evento Cortile Biblioteca Caversazzi, via T. Tasso 4 - Bergamo www.auditoriumarts.it - [email protected] - Tel. 035 21121110 Lug 20.45 Itinerari artistici - Bergamo notte Evento Palazzo del Podestà, Piazza Vecchia Città Alta - Bergamo estateasantagostino.it10-12 Lug SilentNights @ GAMeC Evento GAMeC, Via San Tommaso 53 - Bergamo Su Facebook: SilentNights@GAMeC - www.gamec.it10/17/24/31 Lug 17.00-18.30 La merenda nel parco Laboratori Parco della Trucca - Bergamo anandacsa.com - 035 210 082 - 035 417 6651 12 Lug 20.00-02.00 Notte Bianca dell’Arte 1°edizione - Art2Night Evento Città Alta - Bergamo www.auditoriumarts.it - [email protected] - Tel. 035 21121212 Lug - 30 Ago 19.00-24.00 Musei notti aperte - Tutti i sabati Evento Museo di Scienze Naturali, Archeologico e Orto Botanico - Bg [email protected] - 035286011/212 Lug - 31 Ago Terre Alte - Rassegna Letteraria di Cultura Storia Tradizioni e Natura Evento Valle del Bino, Alta Val Brembana (BG) www.slowfoodvalliorobiche.it12 Lug/22 Ago 20.00 Birre artigianali e delizie del territorio Evento gastronomico Albergo Rifugio Monte Avaro, Cusio (BG) www.monteavaro.it - [email protected] - 0345 8827012 - 13 Lug Weekend nella natura: una rete per la biodiversità Escursione guidata Valzurio, Oltressenda Alta (BG) www.parcorobie.it - [email protected] - 03522424913 Lug Factory Market Mercato Edoné, via Gemelli, 17 - Bergamo www.coffeentelevision.com - [email protected] Lug 20.00-00.00 Vivi il giovedì “Itinerari e ambiente” Evento Centro di Bergamo www.bergamoestate.it - [email protected] Lug 20.00 Fluorun 2014 Bergamo Evento sportivo Bergamo www.fluorun.it - 02. 89952364 - 035.413006417 Lug 16.00-17.00 Itinerari naturalistici - Orto Botanico Evento Spalto di Sant’Agostino, Città Alta - Bergamo estateasantagostino.it18 Lug 23.00-1.00 Sotto un tetto di stelle - La Torre del Sole Evento Spalto di Sant’Agostino, Città Alta - Bergamo estateasantagostino.it18-20 Lug 21.00 Cinema in giardino Evento Giardino di Palazzo Moroni, ai piedi della Rocca - Bergamo www.lascatoladelleidee.it - Tel. 349-2632871 18 Lug Cena di degustazione con l’Azienda Agricola Fabio Bonzi Evento gastronomico Ristorante Rustica - Piazzatorre (BG) www.altobremborurale.it19 Lug 17.00-19.00 Bergamo e i suoi colli. Escursione guidata Escursione guidata Chiesetta Madonna della Castagna - Bergamo www.museoscienzebergamo.it - Tel. 035 28605519 Lug Pic-nic di Altobrembo Evento gastronomico Al Cìar, Piani dell’Avaro - Cusio (BG) www.altobremborurale.it19 Lug 22.00-22.30 Cascate del Serio 2° apertura - “La Cascata tra notte e gusto” Evento gastronomico Valbondione (BG) www.turismovalbondione.it - Tel. 0346 4466619 Lug 16.00 Itinerari speleologici - Fontana del Lantro Evento Spalto di Sant’Agostino, Città Alta - Bergamo FB: Gruppo Spelologico le Nottole - Cell. 333 2588551 19 Lug 18.00 Notte bianca in miniera Evento Schilpario (BG) www.schilpario.info - 347816328619 Lug/9 Ago 19.30 Serata gAstronomica Evento gastronomico Albergo Rifugio Monte Avaro - Cusio (BG) www.monteavaro.it - [email protected] - 0345 8827018 - 20 Lug La Trucca, il parco della salute Salute Parco della Trucca - Bergamo www.aobonlus.it - Tel 035 267369420 Lug/31 Ago 15.00 Mercatino dell’usato e delle autoproduzioni Mercato Parco della Trucca - Bergamo www.laterzapiuma.it - [email protected] Lug 8.00 Festa della Montagna Escursioni - Convegno Rovetta (BG) turismo.unionepresolana.bg.it - Tel. 0346 7222024 - 27 Lug Festival Phyton Rock Eventi vari Via Degli Alpini - Gandosso (BG) www.pythonrock.it25 Lug Festa della Sorgente Evento gastronomico Cerete (BG) turismo.unionepresolana.bg.it - Tel. 0346 7222025 Lug Cena di degustazione con l’Azienda Agricola Salvini Evento gastronomico Ristorante Rustica - Piazzatorre (BG) www.altobremborurale.it25 Lug-7 Set Arte Urbana Mostra Atelier del Tadini, via Giorgio Oprandi - Lovere (BG) www.accademiatadini.it - Tel. 035 96278026 Lug/23 Ago 15.00 Apertura Museo degli attrezzi antichi - Tutti i sabati Evento Valbondione (BG) www.turismovalbondione.it - Tel. 0346 44665 26 Lug/24 Ago 16.00 Dal Lazzaretto a Valverde lungo la Greenway Escursione Lazzaretto - Bergamo www.bergamoguide.it - [email protected] - 03534420526/27 Lug Presolana vertical e Presolana trail Passo della Presolana - Castione della Presolana (BG) www.Fly-up.it27 Lug Merendiamo con lo Spinacio Selvatico Paruch Evento gastronomico Rifugio Madonna delle Nevi - Mezzoldo (BG) www.altobremborurale.it1 Ago A cena con l’esperto Evento gastronomico Ristorobie, Piani dell’Avaro - Cusio (BG) www.altobremborurale.it8 Ago Cena di degustazione con l’Azienda Agricola della Fara Evento gastronomico Ristorante Rustica - Piazzatorre (BG) www.altobremborurale.it8 Ago Mirtilliamo Evento gastronomico Ristorobie, Piani dell’Avaro - Cusio (BG) www.altobremborurale.it9 Ago Mercatino italiano prodotti regionali Mercato San Pellegrino Terme (BG) www.turismosanpellegrinoterme.it13 Ago 16.00-23.45 La natura lungo il Brembo: disegno naturalistico e serata Laboratorio Albergo Rifugio Monte Avaro, Cusio (BG) www.monteavaro.it - [email protected] - 0345 8827015 - 16 Ago Lumini sul lago - Sagra di San Rocco Evento Riva di Solto (BG) www.rivadisolto.org17 Ago 12.00-12.30 Cascate del Serio 3° apertura Evento Valbondione (BG) www.turismovalbondione.it - Tel. 0346 4466717 Ago Merendiamo con il miele Evento gastronomico Rifugio Madonna delle Nevi - Mezzoldo (BG) www.altobremborurale.it22 Ago Cena di degustazione con l’Azienda Busi Maria Antonia Evento gastronomico Ristorante Rustica - Piazzatorre (BG) www.altobremborurale.it24 Ago 14.30 Itinerari speleologici - I sotterranei delle Mura Venete Evento Spalto di Sant’Agostino, Città Alta - Bergamo FB: Gruppo Spelologico le Nottole - Cell. 333 2588551 30 Ago Nascondino world championship Evento Brembo Beach - Brembate Sopra (BG) Su Facebook: Brembo Beach31 Ago 10.00-13.00 7° Trofeo Serim Triathlon Sprint MTB “Sotto le mura” Evento sportivo Piscine Italcementi, via dello Statuto, Borgo Canale - Bergamo www.triathlonbergamo.it - 32821684075-7 Set Fiera di Sant’Alessandro 2014 Fiera Fiera Bergamo, via Lunga - Bergamo [email protected] - Tel. 035 3230911

11/13 Set Condominio Expo Salone nazionale Fiera Bergamo, via Lunga - Bergamo www.bergamofiera.it

Tutti i martedì 8.00-12.30 Farmers market Campagna Amica Mercato Agricolo Bergamo, piazza S. Spirito Coldiretti Tel. 035.4524125Mer 9/23 Lug e 6/20 Ago 8.00-12.30 Farmers market Campagna Amica Mercato Agricolo Caravaggio, largo Cavenaghi Coldiretti Tel. 035.4524125Mer 2/16/30 Lug e 13/27 Ago 8.00-12.30 Farmers market Campagna Amica Mercato Agricolo Ponte San Pietro, via S.Anna Coldiretti Tel. 035.4524125Tutti i giovedì 8.00-12.30 Farmers market Campagna Amica Mercato Agricolo Seriate, piazza Alebardi Coldiretti Tel. 035.4524125Tutti i venerdì 8.00-12.30 Farmers market Campagna Amica Mercato Agricolo Bergamo, piazza Pontida Coldiretti Tel. 035.4524125Tutti i sabati 9.00-12.00 Mercato “bRiologico” Mercato biologico a Km 0 Ponte San Pietro c/o Centro la Proposta [email protected] 1° sabato del mese 8.00-12.30 Mercato agricolo dei produttori locali Mercato Agricolo Stezzano (Bg) www.a21isoladalminezingonia.bg.itOgni 2° sabato del mese 8.30-12.30 Mercato agricolo e non solo Mercato Agricolo Albino (Bg) [email protected] - www.cittadinanzasostenibile.itOgni 3°sabato del mese 8.00-12.30 Mercato agricolo dei produttori locali Mercato Agricolo Zanica (Bg) www.a21isoladalminezingonia.bg.it19 Luglio 9.00-13.00 Mercato Agricolo e non solo Mercato Agricolo Bergamo, piazza Pacati Monterosso [email protected] - www.cittadinanzasostenibile.it Ogni 4°sabato del mese 8.00-12.30 Mercato agricolo dei produttori locali Mercato Agricolo Madone (Bg) www.a21isoladalminezingonia.bg.itOgni 1° domenica del mese 9.00-18.00 Farmers market Campagna Amica Mercato Agricolo Città Alta Bergamo, piazza Mascheroni Coldiretti Tel. 035.4524125Ogni 2° domenica del mese 8.00-12.30 Mercato agricolo dei produttori locali Mercato Agricolo Osio Sotto, piazza Papa Giovanni XXIII www.a21isoladalminezingonia.bg.itOgni 3° domenica del mese 9.00-13.00 Mercato agricolo e non solo Mercato Agricolo Sant’Omobono Imagna (Bg) [email protected] - www.cittadinanzasostenibile.it

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