BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

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Baskettiamo magazine #8 - 9 maggio 2013 Francica Nava: Francica Nava: «La rivoluzione «La rivoluzione delle gerarchie» delle gerarchie» I I N N V V O O L L O O Le bombe playoff Le bombe playoff di...BOMBACCORSI di...BOMBACCORSI Il trionfo di Schio Il trionfo di Schio Bootsy Thornton Bootsy Thornton Troy Bell Troy Bell Luca Vitali Luca Vitali Stevan Jelovac Stevan Jelovac Stefano Michelini Stefano Michelini

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Magazine mensile sulla pallacanestro a cura di Baskettiamo.com, sito dedicato alla palla a spicchi

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Baskettiamo magazine #8 - 9 maggio 2013

F r a n c i c a N a v a : F r a n c i c a N a v a :

« L a r i v o l u z i o n e « L a r i v o l u z i o n e

d e l l e g e r a r c h i e »d e l l e g e r a r c h i e »

II

NN

VV

OO

LL

OO

L e b o m b e p l a y o f fL e b o m b e p l a y o f f

d i . . . B O M B A C C O R S Id i . . . B O M B A C C O R S I

I l t r i o n f o d i S c h i oI l t r i o n f o d i S c h i o

B o o t s y T h o r n t o nB o o t s y T h o r n t o n

T r o y B e l l T r o y B e l l

L u c a V i t a l i L u c a V i t a l i

S t e v a n J e l o v a cS t e v a n J e l o v a c

S t e f a n o M i c h e l i n iS t e f a n o M i c h e l i n i

Page 2: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

La regular season è ormai

un ricordo, ora contano

solo i playoff e la corsa

scudetto. Da questa stagione

c’è la novità, gradita o sgradita

che sia, delle 7 partite. Allun-

gando le serie dovrebbe emer-

gere il vero valore delle

contendenti, allontanando sem-

pre più il rischio sorpresa. Ma

proprio questa stagione

è stata la più avvin-

cente ed equili-

brata degli ultimi

anni. Il dominio

di Varese è

stato, inutile ne-

garlo, sorpren-

dente, almeno quanto

le cavalcate di Sassari e Roma.

Detronizzata, almeno in regular

season, Siena, questi playoff

s’annunciano intriganti, inte-

ressanti e tutt’altro che scon-

tati.

Oltre ai campioni d’Italia in ca-

rica, tutti attendono al varco

Scariolo e la sua Milano. Per

uno strano scherzo del destino

una tra l’Olimpia e la Mens

Sana scenderà subito dal treno.

Ma chi resterà in corsa non

avrà vita facile. Pronostico tri-

colore aperto, seppur con due-

tre squadre avanti di qualche

metro. Giornalisticamente non

tifiamo per nessuno, ma non na-

scondiamo che l’entusiasmo

sardo piace, e non solo a noi.

M.V.P. Datome

Questo mese vogliamo soffer-

marci sul segno «+» ed al-

lora evidenziamo,

con immenso pia-

cere, il premio di

miglior giocatore

del campionato

vinto da Datome.

Il buon Gigi, dopo

aver accettato la sfida

capitolina, rinunciando a soldi

e (teoriche) facili vittorie, per

rimettersi in gioco e capire fin

dove poteva arrivare. La scom-

messa Datome l’ha vinta netta-

mente, nel corso della regular

season è diventato il faro di

Roma, è stato nominato Mvp del

campionato in barba (non ce ne

vogliano) ad americani e stra-

nieri di ogni dove. Questo salto

di qualità è anche il preludio a

quel ruolo di leader che l’at-

tende in azzurro. Con l’infortu-

nio occorso a Gallinari, infatti,

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

Page 3: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

è proprio Gigi Datome a diven-

tare il punto di riferimento del

ct Pianigiani, il vessillo trico-

lore della Nazionale ai prossimi

Europei.

In bocca al lupo Graziella

Un pensiero con un forte e sen-

tito incoraggiamento vogliamo

rivolgerlo a Graziella Bragaglio.

Il Presidente di Brescia è diven-

tato anche il Presidente della

nascente Lnp che riformerà la

pallacanestro dalla Lega A in

giù. L’impegno è gravoso ma il

suo entusiasmo è contagioso, le

sue dichiarazioni sempre intrise

di ottimismo e passione per la

palla a spicchi. Ed allora non

possiamo che augurarle buon

lavoro. Gli ostacoli lungo il per-

corso saranno tanti ma siamo

certi che Graziella tirerà dritto

per la sua strada, cercando

sempre di chiudere l’azione con

un assist o un canestro. In que-

sto momento di profonda crisi,

dentro e fuori il basket dello Sti-

vale, personaggi come la Braga-

glio servono come il pane, sono

benzina nel motore.

Razzismo per… l’online

Su questo numero avremmo vo-

luto proporvi l’intervista ad un

giocatore di Milano ma la so-

cietà meneghina, tramite l’uffi-

cio stampa, ci ha così risposto:

“Grazie della richiesta ma non

per colpa vostra abbiamo do-

vuto abolire le interviste per siti

web”. Convinti di poter far addi-

venire a più miti consigli la diri-

genza, abbiamo replicato con

garbo e cortesia, chiedendo di

rivedere la decisione ma… ne-

anche un cenno di risposta. Ci

dispiace per i tifosi, milanesi in-

nanzitutto, per non aver potuto

offrire l’intervista ad un loro

idolo e poi… la domanda nasce

spontanea: Ma come, siti web e

riviste online offrono visibilità

sempre maggiore alla pallaca-

nestro e a noi, pur non essendo

direttamente colpevoli, viene

sbattuta la porta in faccia? Ci

dispiace ma non ci stiamo e vo-

gliamo comunicarlo a voi ap-

passionati della pallacanestro:

questa è una forma di razzi-

smo… Fortunatamente non tutte

le società ragionano come Mi-

lano, anzi… citiamo, scegliendo

nel mucchio, Sassari e Cremona

che, forse, preferiscono aver vi-

sibilità seppur solo... online!

Oppure giornalisti come Ugo

Francica Nava, ma anche altri,

che accettano di scrivere per

Baskettiamo Magazine, rivista

online; e poi ci sono atleti,

coach e dirigenti ben contenti

di essere intervistati, anche se

poi l’articolo sarà pubblicato

solo... online!

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

Page 4: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

D I R E T T O R E R E S P O N S A B I L ED I R E T T O R E R E S P O N S A B I L E

S a l v a t o r e C a v a l l oS a l v a t o r e C a v a l l o

C O N D I R E T T O R E C O N D I R E T T O R E

A n d r e a N i n e t t i A n d r e a N i n e t t i

S p e c i a l G u e s t :S p e c i a l G u e s t :U g o F r a n c i c a N a v aU g o F r a n c i c a N a v a

H a n n o c o l l a b o r a t o :H a n n o c o l l a b o r a t o :F r a n c e s c o A l e s s iF r a n c e s c o A l e s s iA l e s s a n d r o D e l l i P a o l i A l e s s a n d r o D e l l i P a o l i M i c h e l e D e F r a n c e s c oM i c h e l e D e F r a n c e s c oF r a n c e s c o G o n z a g aF r a n c e s c o G o n z a g aN i k o L a n d o l f oN i k o L a n d o l f oE u g e n i o S i m i o l iE u g e n i o S i m i o l i

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CNC COMUNICATIONCNC COMUNICATION

L’EDITORIALE - SLAM DUNK 2

LA RIVOLUZIONE DELLE GERARCHIE 6

LE BOMBE PLAYOFF DI... BOMBACCORSI 9

LE SCHEDE DELLE 8 CONTENDENTI 15

INTERVISTA - BOOTSY ACCENDE LA DINAMO 18

INTERVISTA - MILLE E UN... TROY BELL 22

INTERVISTA - MICHELINI E LE EMOZIONI DI LEGADUE 25

INTERVISTA - PARAMETRI VITALI 28

SCHIO, RISE TO CHAMPIONSHIP 32

10 DOMANDE A STEVAN JELOVAC 36

PREPARAZIONE ATLETICA 38

RUBRICA - MI RITORNI IN MENTE 41

RUBRICA - UNA CANZONE PER TE 44

RUBRICA - OLTREOCEANO 47

TIME OUT 50

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B A S K E T T I A M O . C O M

...il portale di chi ama il basket!

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Page 6: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

È f i n i t a . L a r e g u l a r

s e a s o n d e l c a m p i o -

n a t o , c e r t o . M a f o r s e

a n c h e u n a e p o c a d e l

n o s t r o b a s k e t . i r i s u l -

t a t i d e l l e 3 0 p a r t i t e

c h e s o n o o r m a i a l l e

n o s t r e s p a l l e h a n n o

d a v v e r o r i v o l u z i o n a t o

l e g e r a r c h i e d e l l a p a l -

l a c a n e s t r o n o s t r a n a

o l t r e o g n i a s p e t t a t i v a .

S e a d i n i z i o t o r n e o i n

m o l t i a v e v a n o p r o n o -

s t i c a t o u n c a l o d e l l a

r e g i n a M o n t e p a s c h i ,

v i s t o i l c a m b i o d e l l a

g u a r d i a i n p a n c h i n a e

i l r i d i m e n s i o n a m e n t o

d e l r o s t e r, d i f f i c i l -

m e n t e s i s a r e b b e i m -

m a g i n a t a u n a s i m i l e

s t a g i o n e i n c h i a r o -

s c u r o p e r l a s e i v o l t e

c a m p i o n e d ’ I t a l i a , a n -

c o r a c a p a c e d i a c u t i

c o m e i n C o p p a I t a l i a

m a i n d i f f i c o l t à d i o r -

g a n i c o s u l d o p p i o

f r o n t e E u r o l e g a C a m -

p i o n a t o .

E a p r o p o s i t o d i p r e v i -

s i o n i c l a m o r o s a m e n t e

f u o r i t a r g e t , i n t a n t i

a v e v a n o i n v e c e v i s t o

9 maggio 2013 6

L A R I V O LU Z I O N EL A R I V O LU Z I O N E

D E L L E G E R A R C H I ED E L L E G E R A R C H I E

d i d i U g o F r a n c i c a N a v aU g o F r a n c i c a N a v a

w w w . b a s k e t t i a m o . c o mw w w . b a s k e t t i a m o . c o m

Page 7: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

f a c i l e i l c a m m i n o

d e l l ’ E m p o r i o A r m a n i

M i l a n o , d a t a q u a s i

c o n l o s c u d e t t o i n

t a s c a d a l l ’a l t o d e i

m e z z i t e c n i c i e d e c o -

n o m i c i , e d i n v e c e i n -

c a p p a t a i n u n a

s t a g i o n e i n o t t o v o -

l a n t e c o n v u o t i d ’a r i a

p a u r o s i a l t e r n a t i a

p r e s t a z i o n i d ’a l t a

s c u o l a c e s t i s t i c a .

C o m e d i r e c h e s e

q u e l l a c h e è s t a t a l a

f i n a l e 1 1 \ 1 2 è a d e s s o

i n p r o g r a m m a c o m e

q u a r t o d i f i n a l e , è

t u t t o f u o r c h é u n c a s o .

M a s e l a r i v o l u z i o n e è

s t a t a i n v o l u z i o n e p e r

l e d u e p r o t a g o n i s t e

d e l l e g r a n d i s f i d e

d e g l i u l t i m i a n n i , c o n

l ’a g g i u n t a i n n e g a t i v o

d i C a n t ù , p i e g a t a d a

p r o b l e m i i n t e r n i e d a l -

l ’e s a u r i m e n t o d e l l a

s p i n t a d i u n p r o g e t t o

c h e s i è f e r m a t a a u n a

S u p e r c o p p a v i n t a , è

s t a t a e s p l o s i o n e e v o -

l u t i v a p e r l e d u e

n u o v e g r a n d i b i g d e l l a

s t a g i o n e , Va r e s e e

S a s s a r i . L e a b i l i t à t e c -

n i c h e e t a t t i c h e d i V i -

t u c c i e S a c c h e t t i , i l

t a s s o d i t a l e n t o d e i

f a r i d e l l e d u e s q u a d r e

s i s o n o f u s i i n u n a s a l -

d a t u r a s t r e t t i s s i m a

c o n i l p u b b l i c o . G i r o -

v a g a n d o p e r p a r q u e t ,

l a s e n s a z i o n e d i u n a

c e r n i e r a f o r t i s s i m a t r a

s q u a d r a e a m b i e n t e è

e m e r s a e v i d e n t e , a

Va r e s e , m a s o p r a t -

t u t t o a S a s s a r i d o v e i l

c o i n v o l g i m e n t o v a

o l t r e i l l i m i t a r e d e l -

l ’o r i z z o n t e s p o r t i v o .

L a s i m b i o s i t r a t e r r i -

t o r i o i n t e s o c o m e i n -

t e r a r e g i o n e S a r d e g n a

e i l m o v i m e n t o s p o r -

t i v o è u n m o d e l l o c h e

a n d r e b b e p e r s e g u i t o

i n m o l t e a l t r e r e a l t à ,

a d i m o s t r a z i o n e c h e ,

s e è v e r o - c o m e d i c e i l

n e o p r e s i d e n t e F I P P e -

t r u c c i - c h e c i v o g l i o n o

l e g r a n d i c i t t à p e r r i -

p o r t a r e i n a l t o i l b a -

s k e t , n o n s o n o l e

p i c c o l e c i t t à a t e n e r l o

i n b a s s o ; e c a s o m a i -

p i ù c h e v e r s o p i c c o l e

r e a l t à i l l u m i n a t e , d a

S a s s a r i e Va r e s e c o m e

R e g g i o E m i l i a o B r i n -

d i s i - b i s o g n e r e b b e

p u n t a r e i l d i t o s u l l a

m e d i o c r e g e s t i o n e d i

u n m o v i m e n t o c h e n o n

r i e s c e a i m p a r a r e n e ’

d a i p i c c o l i e s e m p i v i r -

t u o s i , n é d a l l e g r a n d i

e s p e r i e n z e c h e e m e r -

g o n o a l l ’e s t e r o .

R e g g i o E m i l i a , l a B r i n -

d i s i d e l l a p r i m a m e t à

c a m p i o n a t o m a a n c h e

R o m a e Ve n e z i a ( n o n a

c a s o u n m i x d i r e a l t à

d i v a r i a d i m e n s i o n e ) ,

h a n n o r e s o l a v i t a d i f -

f i c i l e a l l e b i g d e l l ’u l -

t i m o d e c e n n i o , c o n u n

b a s k e t f a t t o d i s a -

p i e n z a a r t i g i a n a l e , d i

n e c e s s i t à f a t t a v i r t ù ,

c o n i l f a t t o r e u m a n o ,

i l c u o r e , a s o p p e r i r e

a l l e d i f f i c o l t à t e c n i c h e

e d e c o n o m i c h e : e l a

s t e s s a C a s e r t a , c h e h a

s f i o r a t o i p l a y o f f a d i -

s p e t t o d i u n a s q u a d r a

e d i u n a s o c i e t à d e c i -

m a t e d a d e f e z i o n i e

m i l l a n t e r i e d i o g n i g e -

n e r e , n e è u n u l t e r i o r e

b e l l i s s i m o e s e m p i o .

E h s ì . I n o t t o m e s i d i

p a r t i t e s o n o c a m b i a t e

p i ù c o s e d i q u a n t o n e

s i a n o c a m b i a t e f o r s e

n e g l i u l t i m i o t t o a n n i ,

s u p p e r g i ù … e d e s s e r e

s t a t o t e s t i m o n e p r i v i -

l e g i a t o d i q u e s t o c a m -

b i a m e n t o è s t a t a u n a

e m o z i o n e a n c o r p r i m a

c h e u n d o v e r e p r o f e s -

s i o n a l e a s s o l t o . L a

p a l l a c a n e s t r o è c a m -

b i a t a , e f o r s e e r a

a n c h e i l m o m e n t o . N e l

c a m b i a m e n t o è i n s i t a

l ’ ’e v o l u z i o n e d e l l a

s p e c i e . E a l l o r a q u e s t a

è f o r s e l ’a l b a d i u n a

n u o v a e r a p e r i l n o -

s t r o b a s k e t . C e n e s a -

r e b b e d a v v e r o

b i s o g n o .

9 maggio 2013 7

w w w . b a s k e t t i a m o . c o mw w w . b a s k e t t i a m o . c o m

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LE BOMBE PLAYOFFLE BOMBE PLAYOFF

DI... BOMBACCORSIDI.. . BOMBACCORSI

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9 maggio 2013 10

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

Le triple erano la specialità della casa e

non per niente era soprannominato

«Bombaccorsi». Oggi le triple sul par-

quet le tira per puro diletto ma da buon

livornese non si lascia pregare quando

c’è da tirare una tripla... dialettica. Così

quando gli abbiamo provato a servire

qualche assist per avere le sue Bombe

sui playoff, con la consueta disponibi-

lità, non si è fatto pregare. Allora an-

diamo a scoprire i quarti di finale di

Claudio «Bomba» Bonaccorsi.

VARESE – VENEZIA

Come finisce? In termini calcistici 1; squadra di

casa favorita.

Perché? Anche se Venezia è probabilmente più

abituata in questo momento a sfide ad alta ten-

sione, Varese ha ritrovato entusiasmo e gioco che

ricordano molto l’anno dello scudetto del Poz e

di Meneghin e poi l’ambiente varesino è sempre

stato il sesto uomo in campo.

L’uomo chiave? A livello di guardie ce ne saranno

da vedere delle belle ma Dunston Bryant pare

non aver rivali nel suo ruolo.

Chi/cosa può cambiare le carte in

tavola? Se le guardie di Venezia do-

vessero vincere tutti i duelli con i

pari ruolo varesini.

Quanto inciderà il fattore campo?

Anche se nella pallacanestro mo-

derna il fattore campo è sempre

meno influente, visto anche il gran

numero di stranieri che militano

nelle squadre, per Varese però la

tradizione ancora un pò resiste per

cui sicuramente un tot inciderà si-

curamente!

SASSARI – CANTU’

Come finisce? 1

Perché? Sassari ci ha abituati ad una pallacane-

stro a 100 all’ora con numeri balistici e fisici im-

pressionanti, nonostante abbia avuto qualche

blackout, gode della forza motrice dell’entusia-

smo della squadra sorpresa di questo campio-

nato.

L’uomo chiave? Troppo facile dire i cugini Diener,

per me Thornton che è quello più abituato a que-

sto tipo di gare potrebbe essere l’uomo determi-

nante.

L ’ e x p l a y m a k e r C l a u d i o B o n a c c o r s i

p r e s e n t a l e s f i d e d e i q u a r t i d i f i n a l e

e d a v v e r t e : n o n d a t e S i e n a p e r m o r t a

d i S a l v at o re C a v a l l o

Page 11: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

9 maggio 2013 11

Page 12: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

Chi/cosa può cambiare le carte

in tavola? La mentalità di Cantù

che ha preso una piega “nega-

tiva” nella seconda parte di re-

gular, per cui se Trinchieri è

riuscito a fare un buon lavoro

sulla psicologia della squadra ci

potrebbe essere la sorpresa al

contrario.

Quanto inciderà il fattore

campo? A Sassari certamente

moltissimo

ROMA – REGGIO EMILIA

Come finisce? Roma vincente

Perché? Per una serie di motivi,

perché è una squadra che non ha

mai fatto grossi proclami ma alla

quale coach Calvani è riuscito a

dare una forte identità, perché

ha il miglior giocatore italiano

dell’anno, perché non ha niente

da perdere ed esprime un basket

piacevole nonostante debba fare

comunque i complimenti alla

formazione emiliana per il bel ri-

sultato ottenuto

L’uomo chiave? Phil Goss

Chi/cosa può cambiare le carte

in tavola? Secondo me, poco o

niente, a meno di una serataccia

corale dell’Acea

Quanto inciderà il fattore

campo? Relativamente poco,

visti anche i diversi valori delle

due formazioni

MILANO – SIENA

Come finisce? Partita da tripla 1

X 2

Perché? Milano DEVE aver fame

di vittoria visti gli sforzi profusi

dalla società dell’Olimpia in que-

sti ultimi anni e Scariolo questo

lo sa, Siena però ha esperienza e

giocatori capaci di ribaltare ogni

situazione X ovviamente non esi-

ste nel basket!

L’uomo chiave? Langford per Mi-

lano, Bobby Brown per Siena

Chi/cosa può cambiare le carte

in tavola? A favore di Siena, una

cattiva serata dei centri di Mi-

lano, al contrario, se i centri di

Milano riescono ad essere peri-

colosi, fuori e dentro l’area pit-

turata

Quanto inciderà il fattore

campo? Con Siena come avver-

saria? zero!

9 maggio 2013 12

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

Page 13: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

9 maggio 2013 13

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

Page 14: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

9 maggio 2013 14

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VARESE: La Cimberio,regina quasi incontra-stata della stagione,parte all’assalto del tri-colore dal gradino piùalto. I gregari e le stellesi sono scambiatispesso e volentieri iruoli, garantendo unrendimento elevato ecostante per tuttol’anno. Da qualche setti-mana si è aggiuntoanche Dejan Ivanov,prezioso per aiutareDunston a spazzare ul-teriormente i tabelloni. Ilpronostico è tutto dallaparte dei biancorossi,come in coppa Italia equindi è autorizzataqualsiasi forma di scara-manzia.VENEZIA: La serenità dichi vuol stupire ancora.Conquistati aritmetica-mente i playoff solo adue turni dal terminedella regular season,Szewczyk e companyhanno ora il compito piùarduo della post season,cercare di estrometterela squadra più continuadel torneo. Il 50% di vit-torie esterne è un di-screto biglietto da visitain una serie dove unsolo successo esternopotrebbe non bastareper ottenere il visto perle semifinali.

MILANO: Per cometratta il pallone AG25, inalcuni momenti sembradi rivedere in campopapà Nando. Identicamentalità vincente e lafiducia di un allenatoreche ne ha fatto un puntofermo della squadra.Dopo l’amara elimina-zione dalla coppa Italia,l’Olimpia ha cominciatoa girare per comeavrebbe dovuto da inizioanno. La sfida conSiena è una finale anti-cipata e si annunciacome la serie più equili-brata dei quarti.

SIENA: Hackett e laMens Sana tutta guar-dano verso l’alto. I cam-pioni d’Italia puntano albersaglio grande dopouna stagione vissuta fratante difficoltà dopo unlustro di successi. Già incoppa Italia i pronosticisfavorevoli della vigiliafurono rovesciati con di-sarmante semplicità,segno che la mentalitàvincente costruita neglianni dai toscani non èstata scalfita dalla rivo-luzione attuata la scorsaestate. Se supererannoil primo ostacolo, non cistupiremmo poi di ritro-vare i biancoverdi in fi-nale.

SASSARI: Un gruppogià competitivo e alta-mente spettacolarecome quello biancoblu,dopo aver infiammatotutta la Sardegna si pre-para a sognare il titolocominciando i playoffdalla seconda posi-zione, e già questo sa-rebbe un risultato di persé straordinario. Se nelperfetto meccanismo dicoach Sacchetti si ag-giungono campioni delcalibro di Gordon e Be-cirovic, pensare al trico-lore non è più un’utopia. CANTU’: Guardareavanti, gettare il cuoreoltre l’ostacolo senzacurarsi troppo di un ruo-lino di marcia che contasette sconfitte nelle ul-time dodici gare, unpasso non consono allasquadra di Trinchieri.Scivolata fuori dallazona nobile della classi-fica, la compaginebrianzola ha pagato piùdel previsto l’addio aMarkoishvili ed ora ha ildifficile compito di dovervincerne quattro controla lanciatissima Sassari.E’ la fine di un ciclo?

ROMA: Alzi la mano chiavrebbe scommesso uncentesimo sulla forma-zione giallorossa, addi-rittura a rischio di non

iscrizione al campio-nato. L’incubo si è tra-sformato in un raccontoricco di capitoli esaltantigrazie ad un gruppo so-lido in cui Datome si èrivelato come l’ameri-cano aggiunto (MVPdella stagione, non acaso). Con l’arrivo diBailey, coach Calvani hale pedine sufficienti percentrare la semifinalema Reggio Emilia somi-glia troppo alla Biella del2009 per dormire sonnitranquilli.

REGGIO EMILIA: Pro-babilmente la favola piùbella della stagione.Smessi i panni della ti-mida neopromossa, lacompagine reggiana hapreso confidenza con lanuova categoria colle-zionando risultati e pre-stazioni degne di una“big”. Un paio di stelle“made in USA” imprezio-siscono un gruppocoeso in cui spiccano laregia di Cinciarini, lamano calda di Antonuttie il lavoro oscuro di unmestierante del parquetcome Brunner. A propo-sito, lui in quel famosoRoma – Biella c’era,vuoi vedere che lo sviz-zero ci prende gustoanche stavolta?

L E S C H E D E D E L L E 8 C O N T E N D E N T Id i A n d re a N i n e t t i

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P U B B L I C I TA’ S U B A S K E T T I A M O M A G A Z I N EP U B B L I C I TA’ S U B A S K E T T I A M O M A G A Z I N E

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di Salvatore Cavallo

GGiramondo de l parquet ,

la scorsa estate Marvis

L inwood Bootsy Thor-

nton I I I ha accettato la

sf ida di Sassar i , v inta in maniera fra-

gorosa con la conquista de l secondo

posto da parte de l la compagine d i

Meo Sacchett i . Ora da campione

d’ I ta l ia in car ica , t i to lo conquistato

lo scorso anno con S iena, Bootsy è

pronto a l l ’ennes ima s f ida p layof f.

Non vende fumo ma, con i l suo basket

tutto concretezza, la guardia statuni-

tense è pronta a far sognare un’ in -

tera i so la perché… al la sogl ia dei 36

anni la fame di v i ttor ie non è ancora

completamente soddisfatta.

B O O T S Y

A C C E N D E

L A D I N A M O

P E R S O N A G G I

BB OO OO TT SS YY TT HH OO RR NN TT OO NN

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Sembra ieri quando sbarcò a Cantù ed invece

sono trascorsi 12 anni: quanto è cambiato

come giocatore e come uomo?

«Non molto, sono lo stesso giocatore di sem-

pre. Come uomo, poi, sono cresciuto molto. Al-

l’epoca del mio arrivo in Italia, inoltre, avevo

un figlio, adesso ne ho tre».

Cosa ricorda dell’approdo nello Spaghetti Cir-

cuit e del feeling instaurato da subito con Sacri-

panti?

«Ricordo Gay e Riva e ripenso sempre a quel pe-

riodo perché nel primo anno a Cantù non vi-

vemmo una felice annata. Ma Sacripanti e

Arrigoni mi vollero anche nella stagione succes-

siva che, invece, fu molto positiva».

Cantù, Siena e Sassari: quali sono le maggiori dif-

ferenze tra le tre realtà?

«Sono tutte belle città. Cantù è piccola ma è vi-

cina a bei posti come Como, Milano, la Svizzera.

Siena è una cittadina tranquilla dalla quale puoi

andare agevolmente a Firenze e Roma. Anche Sas-

sari è una città carina, il tempo è bello ed il mare

facilmente raggiungibile».

L’estate scorsa cosa è stato decisivo per accet-

tare l’offerta della Dinamo?

«Il coach, i giocatori del roster e anche il tipo di

pallacanestro. Giochiamo divertendoci e sap-

piamo di poter fare qualcosa di speciale».

Quando è arrivato in Sardegna immaginava di vi-

vere una stagione così entusiasmante?

«Si, conoscevo I giocatori che l’anno precedente

avevano già disputato un grande campionato».

Ha giocato in Italia, Spagna e Turchia: quale pal-

lacanestro le piace di più e perché?

«Per me il basket è sempre lo stesso in qualsiasi

posto. Ma in Italia e Spagna il gioco è più veloce

9 maggio 2013 20

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mentre in Turchia le squadre viaggiano a ritmi più

bassi ma c’è maggiore fisicità. Personalmente

posso giocare in entrambi i modi».

Quali sono i ricordi più belli delle stagioni ita-

liane?

«Le vittorie dei campionati. Ricordo il primo suc-

cesso a Siena, la prima Coppa Italia dopo alcuni

anni. E poi tutti i compagni di squadra, gli allena-

tori e i tifosi».

Quale è il segreto di Sassari e di coach Sacchetti?

«Non ci sono segreti, siamo la stessa squadra del-

l’inizio e anche il coach è lo stesso».

Con quale compagno ha legato di più?

«Con tutti. Ognuno fa qualcosa per aiutare il team

a vincere. E’ fondamentale per fare squadra».

Nello spogliatoio fa mai sentire la sua voce?

«Cerco di essere d’esempio, ma non parlo

molto. A questi livelli ognuno è un leader e poi

non siamo una squadra giovane. Molti hanno

militato in varie squadre e sanno cosa fare».

Per un vincente come lei con una bacheca

ricca di trofei “Nothing is impossibile”: anche

vincere lo scudetto quest’anno?

«Sono d’accordo, niente è impossibile. Siamo

pronti a combattere e a provare a vincere. Ma

niente è facile, mai!».

Come si descriverebbe in campo? E fuori?

«Sono un giocatore che fa qualsiasi cosa, un pas-

saggio, un tiro o il lavoro sporco in difesa, purché

serva alla squadra per vincere. Fuori dal campo mi

definisco una persona tranquilla e non mi piace

parlare troppo».

Come si è ambientato nella realtà di Sassari?

«A Sassari vivo bene, la gente è simpatia ed i ti-

fosi sono grandiosi».

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di Francesco Gonzaga

Si è appena conclusa la regu-

lar season, Reggio Emilia fe-

steggia il sesto posto in

classifica e si appresta a vivere

le sfide playoff. Troy, gioviale e

amichevole come sempre, sa-

luta per primo tutti non

aspetta di essere salutato, dai

tifosi come dai giornalisti.

Sembra conosca tutti da sem-

pre. Già alla prima impres-

sione la guardia biancorossa

rivela alcuni tratti del suo ca-

rattere: è allegro, scanzonato,

spesso ironico. E ti guarda

sempre negli occhi, sicuro di

sé. Troy Devon Bell, il gioca-

tore dalle dieci carriere in una.

Dalla sua storia cestistica

emergono storie incredibili:

come passare da essere una

stella di primo livello al col-

lege, a essere scelto al nu-

mero 16 nel draft di Lebron,

Wade ed Anthony, a costruirsi

una carriera europea che lo ha

visto esordire ai massimi livelli

nel Real Madrid, per poi sbar-

care in Italia, in serie A, e in

seguito misteriosamente sci-

volare in Legadue, campio-

nato che Troy ha disputato

addirittura 5 volte, cambiando

MM II LLLL EE EE UU NN .. .. .. TT RROOYY BB EE LL LL

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sempre squadra (vincendo, però, 3 volte il titolo di mi-

glior marcatore della lega). La prima cosa che gli chie-

diamo è come sia stato possibile tutto questo, perché un

giocatore come lui sia rimasto così tanto nel secondo

campionato italiano. “Perché amo così tanto il vostro

paese e volevo giocare a tutti costi in Italia” risponde

Troy, in parte scherzando, in parte forse no. Non fornisce

una spiegazione in particolare, ma ammette che ha avuto

una carriera non molto convenzionale: i suoi anni migliori

sono stati senz’altro al College, dove era considerato uno

dei migliori giovani d’America; ci racconta, a titolo di cu-

riosità, che nel tradizionale camp prima del draft del

2003 era stato nominato miglior atleta in assoluto, molto

davanti al secondo classificato. Decidiamo così di appro-

fondire e, cercando nella rete, troviamo un incredibile

report che conferma quanto ci ha detto Troy: il nostro si

era classificato primo di gran lunga nella classifica aggre-

gata di tre specialità atletiche, lo sprint su 3/4 di campo,

lo stacco da terra, il peso sollevato alla panca, realizzando

misure eccezionali quali i 104 cm di elevazione, e i 17

colpi con la barra da 85 kg, davvero incredibile per un

giocatore di 80 kg. Altri partecipanti al camp, in seguito

divenuti “discretamente” famosi quali Dwyane Wade,

Carmelo Anthony e Chris Bosh, fecero registrare misure

molto inferiori. Ci dice che in questo momento si sente di

nuovo al top della carriera, quasi come al College; spiega

che per lui è molto importante avere la fiducia dei com-

pagni e dell’allenatore, che a Reggio gliela assicurano

sempre. “Così segnare tanti canestri diventa semplice. E

se per caso sbaglio un tiro, non importa, so che segnerò

quello dopo” continua divertito. Gli chiediamo come va

con la musica, altra sua grande passione: ci risponde che

in questo momento non sta scrivendo molto, ma che gli

piacerebbe comporre un brano per celebrare questa

squadra e la conquista dei playoff. Una sorta di poema

epico per la Trenkwalder 2012-2013, insomma. Chissà

che il nostro eroe, dopo tante e non sempre fortunate

vicissitudini, non abbia trovato questa volta la giusta di-

mensione per esprimere con continuità il suo immenso

talento.

La guardia reg-

giana è stata

nominata mi-

glior atleta del

draft NBA 2003

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di Andrea Ninetti

La regular season di Legadue si è

chiusa con un ultimo turno scoppiet-

tante, in cui Brescia e Forlì hanno

vinto mantenendo le rispettive posi-

zioni in classifica, Pistoia è caduta

non approfittando del contempora-

neo scivolone di Barcellona a Scafati

per conquistare la prima piazza,

mentre proprio i campani, vincendo,

hanno centrato la qualificazione alla

post season sorpassando al fotofi-

nish la Biancoblu Bologna, suicida-

tasi in casa con Ferentino. Da sabato

11 maggio tutto si azzera e il torneo

entra nel vivo con l’inizio dei playoff;

due le compagini favorite per il salto

di categoria ma le altre sei conten-

denti non staranno certo a guardare

e siamo sicuri che se ne vedranno

delle belle.

Abbiamo provato allora a tracciare

un bilancio di questa prima parte di

campionato, azzardando anche un

pronostico sull’epilogo, con coach

Stefano Michelini, oggi opinionista

RAI per gli eventi cestistici ma già

capo allenatore con diverse promo-

zioni alle spalle in importanti realtà

della provincia italiana, oltre ad

un’esperienza sulla panchina az-

zurra come assistente di Ettore Mes-

sina ad Euro ’93.

SSTTEEFFAANNOO

MMIICCHHEELLIINNII

««LLEE EEMMOOZZIIOONNII

DDII LLEEGGAADDUUEE»»

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E’ stato un campionato senza una squadra

realmente padrona: il livellamento ha au-

mentato lo spettacolo?

“La Legadue ha sempre avuto una grande tra-

dizione in termini di equilibrio e chi vuole fare il

salto di categoria deve sempre sudare le clas-

siche sette camicie per avere la meglio. Alla vi-

gilia del torneo solo Barcellona aveva

candidamente dichiarato le proprie ambizioni di

promozione, poi Pistoia, strada facendo, ha

preso quella continuità necessaria per puntare

al bersaglio grande”.

A chi assegnerebbe il platonico titolo di

squadra rivelazione del torneo?

“Questo ipotetico premio lo assegnerei ex-aec-

quo a Brescia, dove coach Martellossi è stato

bravo a trovare i giusti equilibri in quello che ri-

tengo il quintetto più talentuoso del campionato,

a Forlì, capace di reagire alle quattro sconfitte

casalinghe iniziali sviluppando un bel gioco con

un quintetto più basso e veloce, e a Trento,

dove la qualità del gioco corale ha permesso a

singoli come Pascolo e Spanghero di mettersi

in luce”.

Quale allenatore, per roster a disposizione

e risultati centrati, merita il premio di coach

dell’anno?

“Fino a qualche giorno fa avrei risposto Salieri

(Biancoblu Bologna n.d.r.) senza ombra di dub-

bio, il suicidio dell’ultima giornata con l’estro-

missione dai playoff mi porta però a rivedere le

mie considerazioni. Per continuità e qualità del

gioco mostrate, non solo in questa stagione ma

negli ultimi anni, anche con roster totalmente

diversi fra loro, indicherei Paolo Moretti (Gior-

gio Tesi Group Pistoia)”.

Ai playoff ci sarà margine per una sorpresa

oppure la promozione sarà un discorso a

due fra Barcellona e Pistoia?

“Queste sono indubbiamente le squadre favo-

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Page 27: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

rite per la finalissima, compagini profonda-

mente diverse fra loro con i siciliani che pun-

tano molto sul gioco perimetrale, contando su

esterni del livello di Thomas e Hardy, mentre i

toscani, con un Fajardo in più nel motore, an-

dranno a sfruttare con continuità il gioco d’area.

Detto questo, c’è sempre spazio per le sorprese

e direi che Casale Monferrato e Brescia po-

trebbero dare fastidio, così come Verona, falci-

diata da tanti infortuni e mai ammirata per le

sue reali potenzialità; in ultimo non escluderei

Scafati che, acciuffata la post season all’ultima

curva, potrebbe sfruttare l’entusiasmo per tra-

sformarsi in mina vagante”.

Una battuta sulla riforma della Legadue, è

favorevole al grande accorpamento o c’era

una strada alternativa da poter percorrere

per centrare gli obiettivi prefissati (taglio dei

costi, valorizzazione dei giovani, visibilità,

ingresso di nuovi sponsor)?

“Troppo spesso si gira intorno ai problemi

senza far molto per risolverli e ritengo che un

sovrannumero di regola indebolisca la pallaca-

nestro. Sostanzialmente c’è bisogno di poche

e semplici norme anche perché non bisogna al-

lontanare i tifosi che necessitano solo di tornare

ad identificarsi con chi sostengono dagli spalti.

I giocatori italiani una razza da proteggere? E’

un concetto che definisco deleterio poiché se è

giusto che gli atleti azzurri abbiano lo spazio per

poter crescere, è vero anche che quel minu-

taggio devono sudarselo come qualsiasi altro

atleta e non per grazia ricevuta. La verità è che

i giovani oggi sono disorientati, a 14 anni ve-

stono già la canotta della Nazionale nelle varie

rappresentative di categoria ma poi si ritrovano

scaricati dai club a soli 22 anni perchè troppo

“vecchi” per poter soddisfare i criteri delle quote

azzurre a referto”.

w w w . b a s k e t t i a m o . c o mw w w . b a s k e t t i a m o . c o m

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Page 28: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

di Michele De Francescodi Michele De Francesco

La regular-season ha dato nuovo lustro aLa regular-season ha dato nuovo lustro a

d ivers i protagonist i i ta l ian i de l campiod ivers i protagonist i i ta l ian i de l campio --

nato d i Ser ie A . Tra quest i s i curamentenato d i Ser ie A . Tra quest i s i curamente

spicca Luca V i ta l i , apparso lettera lmentespicca Luca V i ta l i , apparso lettera lmente

r igenerato dal la stagione disputata in mar igenerato dal la stagione disputata in ma --

g l ia Vanol i Cremona. Numeros i i careerg l ia Vanol i Cremona. Numeros i i career

high raggiunt i quest 'anno: punt i real izzat ih igh raggiunt i quest 'anno: punt i real izzat i

(27) , t i r i da tre real izzat i (5) , r imbalz i to(27) , t i r i da tre real izzat i (5) , r imbalz i to --

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lutaz ione (34) , so lo per c i tare i sa l ient i . lutaz ione (34) , so lo per c i tare i sa l ient i .

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t imi a l lenament i stag ional i : i l vo l to è d it imi a l lenament i stag ional i : i l vo l to è d i --

steso, lo sguardo è quel lo vispo di sempre,steso, lo sguardo è quel lo vispo di sempre,

con l 'aggiunta d i un sorr iso s incero. L ' imcon l 'aggiunta d i un sorr iso s incero. L ' im --

press ione è quel la d i avere davant i un rapress ione è quel la d i avere davant i un ra --

gazzo sereno. gazzo sereno.

Cominciamo dal la f ine: t re aggett iv i perCominciamo dal la f ine: t re aggett iv i per

def inire l ’esper ienza a Cremona?def inire l ’esper ienza a Cremona?

«St imolante, d ivertente, emozionante».«St imolante, d ivertente, emozionante».

I l 15 settembre 2012, durante la presenI l 15 settembre 2012, durante la presen --

taz ione al la stampa, dichiarò di "Non vetaz ione al la stampa, dichiarò di "Non ve --

dere l 'ora d i v ivere questa nuovadere l 'ora d i v ivere questa nuova

av ventura , p iena d i st imol i e mot ivaav ventura , p iena d i st imol i e mot iva --

z ioni" . Ora che s i è conclusa, cosa pensazioni" . Ora che s i è conclusa, cosa pensa

le lascerà in dote?le lascerà in dote?

«E' un qualcosa che mi sta dando tutt 'ora,«E' un qualcosa che mi sta dando tutt 'ora,

par lo a l presente perché è cosa quot ipar lo a l presente perché è cosa quot i --

d iana: rapport i umani mol to be l l i , cond iana: rapport i umani mol to be l l i , con

tutte le persone che hanno fatto parte d itutte le persone che hanno fatto parte d i

questa stag ione. Hanno dato a me, umaquesta stag ione. Hanno dato a me, uma --

namente, sorr iso, fe l ic i tà , sent imento, a lnamente, sorr iso, fe l ic i tà , sent imento, a l

d i là del mass imo impegno nel lavoro, chedi là del mass imo impegno nel lavoro, che

io stesso ho cercato d i mettere. Questo t iio stesso ho cercato d i mettere. Questo t i

dà qua lcosa che va o l t re i l normale ed èdà qua lcosa che va o l t re i l normale ed è

c iò che ho t rovato qu i , da parte d i tutt i ,c iò che ho t rovato qu i , da parte d i tutt i ,

come se fosse una grande famigl ia». come se fosse una grande famigl ia».

Cosa pensa abbia aggiunto in posit ivo laCosa pensa abbia aggiunto in posit ivo la

P E R S O N A G G IP E R S O N A G G I

PARAMETRI VITALIPARAMETRI VITALI

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gestione tecnica di Gigio Gresta al la squagestione tecnica di Gigio Gresta al la squa --

dra e a l g ioco di Luca Vital i?dra e a l g ioco di Luca Vital i?

«Personalmente devo molto a entrambi g l i«Personalmente devo molto a entrambi g l i

a l lenator i : Ca ja mi ha vo luto qui , ha crea l lenator i : Ca ja mi ha vo luto qui , ha cre --

duto in me, avendo i l merito di sbloccarmiduto in me, avendo i l merito di sbloccarmi

mentalmente in determinate cose. Grestamentalmente in determinate cose. Gresta

ha esaltato i miei pregi , a l d i la del l 'entuha esaltato i miei pregi , a l d i la del l 'entu --

s iasmo che ha creato attorno e nel la squasiasmo che ha creato attorno e nel la squa --

dra. Quindi devo r ingraziare s ia Att i l io chedra. Quindi devo r ingraziare s ia Att i l io che

Gigio per quel lo che ho vissuto quest 'annoGigio per quel lo che ho vissuto quest 'anno

a Cremona».a Cremona».

Cosa puoi dirc i dei compagni di squadra»Cosa puoi dirc i dei compagni di squadra»

"Se non avess i avuto a f ianco dei compa"Se non avess i avuto a f ianco dei compa --

gni d i squadra cos ì , anche e soprattutto agni d i squadra cos ì , anche e soprattutto a

l i ve l lo d i compat ib i l i tà , que l lo che abl ive l lo d i compat ib i l i tà , que l lo che ab --

b iamo fatto non sarebbe stato poss ib i le». b iamo fatto non sarebbe stato poss ib i le».

Quest 'anno tante part i te da MVP, divers iQuest 'anno tante part i te da MVP, divers i

career high, vot i eccel lent i da parte del lacareer high, vot i eccel lent i da parte del la

stampa e tant iss imi compl imenti : qual èstampa e tant iss imi compl imenti : qual è

stata la sua migl ior prestazione, la partitastata la sua migl ior prestazione, la partita

che l ’ha emozionata di p iù? che l ’ha emozionata di p iù?

«Non lo so . . . c iò che è dav vero pa lese«Non lo so . . . c iò che è dav vero pa lese

quest 'anno è i l d iver t imento . E ' comequest 'anno è i l d iver t imento . E ' come

vieni in palestra: noi s iamo salv i da c inquevieni in palestra: noi s iamo salv i da c inque

giornate, ma veniamo in palestra col p iag iornate, ma veniamo in palestra col p ia --

cere d i stare ins ieme, non tanto pensandocere d i stare ins ieme, non tanto pensando

se domenica sono stato bel lo io o è statose domenica sono stato bel lo io o è stato

più bel lo un a l tro. Per questo motivo facpiù bel lo un a l tro. Per questo motivo fac --

c io fat ica a r ispondere: prevale i l p iacerec io fat ica a r ispondere: prevale i l p iacere

di d ivert i rs i , con la consapevolezza d i esdi d ivert i rs i , con la consapevolezza d i es --

sere qua tutt i ins ieme, adesso ch iarasere qua tutt i ins ieme, adesso ch iara --

mente in modo un po' p iù r i lassato, con lamente in modo un po' p iù r i lassato, con la

determinaz ione d i sacr i f i cars i l 'uno perdeterminaz ione d i sacr i f i cars i l 'uno per

l 'a l t ro . Quest i fattor i hanno creato unl 'a l t ro . Quest i fattor i hanno creato un

gruppo bel l i ss imo. Potrei raccontare mi l legruppo bel l i ss imo. Potrei raccontare mi l le

aneddot i : per esempio, abbiamo organizaneddot i : per esempio, abbiamo organiz --

zato un a l lenamento a mezzog iorno, perzato un a l lenamento a mezzog iorno, per

poter poi fare una gr ig l iata nel parcheggiopoter poi fare una gr ig l iata nel parcheggio

del PalaRadi . Oppure, la sera, dopo l 'a l ledel PalaRadi . Oppure, la sera, dopo l 'a l le --

namento, g l i u l t imi che r imangono s i fernamento, g l i u l t imi che r imangono s i fer --

mano a ch iacch ierare sorseg g iando unamano a ch iacch ierare sorseg g iando una

b i r ra . O ancora , ogn i sett imana tutt ib i r ra . O ancora , ogn i sett imana tutt i

quant i , concentrat i , s tud iamo lo scherzoquant i , concentrat i , s tud iamo lo scherzo

da fare a l preparatore at let i co . Tutte leda fare a l preparatore at let i co . Tutte le

sett imane, d ico tutte , g l iene facc iamosett imane, d ico tutte , g l iene facc iamo

uno: una vo l ta g l i facc iamo spar i re launo: una vo l ta g l i facc iamo spar i re la

g iacca , un 'a l t ra vo l ta g l i abb iamo fattog iacca , un 'a l t ra vo l ta g l i abb iamo fatto

portare dei f ior i in hotel . . . Come dicevo, èportare dei f ior i in hotel . . . Come dicevo, è

i l p iacere d i stare ins ieme, che - in unoi l p iacere d i stare ins ieme, che - in uno

sport come i l basket - è un va lore be l l i ssport come i l basket - è un va lore be l l i s --

s imo! E ' una quest ione d i persone». s imo! E ' una quest ione d i persone».

Anche ne l la mig l iore de l le stag ioni c iAnche ne l la mig l iore de l le stag ioni c i

sono momenti brutt i . C ito una data: 5 nosono momenti brutt i . C ito una data: 5 no --

vembre 2012, Cremona-Roma. I l PalaRadi,vembre 2012, Cremona-Roma. I l PalaRadi,

in una sua serata-no, la investe d i unain una sua serata-no, la investe d i una

selva di f ischi mai udita a Cremona. A diselva di f ischi mai udita a Cremona. A di --

stanza di mesi , come " legge" quel l 'episostanza di mesi , come " legge" quel l 'episo --

dio?dio?

«Sicuramente non è stato né bel lo, né pia«Sicuramente non è stato né bel lo, né pia --

cevo le : u l t imamente neg l i sport s i sentecevo le : u l t imamente neg l i sport s i sente

sempre p iù spesso che i t i fos i contestanosempre p iù spesso che i t i fos i contestano

la propr ia squadra o un loro g iocatore. Ala propr ia squadra o un loro g iocatore. A

me questo ratt r i sta , perché essere f ime questo ratt r i sta , perché essere f i --

schiat i dagl i avversar i c i può stare; essereschiat i dagl i avversar i c i può stare; essere

giudicat i anche dai propr i t i fos i c i sta , magiudicat i anche dai propr i t i fos i c i sta , ma

a volte c i vorrebbe maggior equi l ibr io, pera volte c i vorrebbe maggior equi l ibr io, per

capire che i l g iocatore, d i certo io s ì , è i lcapire che i l g iocatore, d i certo io s ì , è i l

p r imo a metters i in d i scuss ione quandopr imo a metters i in d i scuss ione quando

sbag l ia . Quando sento che cose de l gesbag l ia . Quando sento che cose de l ge --

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

9 maggio 2013 29

Page 30: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

9 maggio 2013 30

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

nere cap i tano anche ad a l t r i , mi d inere cap i tano anche ad a l t r i , mi d i --

sp iace , perché essenz ia lmente nonsp iace , perché essenz ia lmente non

fanno bene a l lo sport . Ad ogn i modo,fanno bene a l lo sport . Ad ogn i modo,

con i nostr i t i fos i i l b i lanc io è assolutacon i nostr i t i fos i i l b i lanc io è assoluta --

mente pos i t ivo, c i mancherebbe».mente pos i t ivo, c i mancherebbe».

Come vive Luca Vital i fuori dal parquet,Come vive Luca Vital i fuori dal parquet,

spec ie in una c i ttà d i prov inc ia comespec ie in una c i ttà d i prov inc ia come

Cremona?Cremona?

«Sono un t ipo mol to t ranqui l lo, mol to«Sono un t ipo mol to t ranqui l lo, mol to

sempl ice: una sera s i fa l 'aper i t ivo consempl ice: una sera s i fa l 'aper i t ivo con

lo staff dei preparatori , una sera s i cenalo staff dei preparatori , una sera s i cena

con i ragazz i , a l t r iment i sto tranqui l lacon i ragazz i , a l t r iment i sto tranqui l la --

mente a casa . Non sento i l b i sogno d imente a casa . Non sento i l b i sogno d i

attraz ioni o svaghi part icolar i» .attraz ioni o svaghi part icolar i» .

Par l iamo d i un co lore che le sta benePar l iamo d i un co lore che le sta bene

addosso: l 'azzurro . V ista l ’ecce l lenteaddosso: l 'azzurro . V ista l ’ecce l lente

stag ione d isputata , molt i danno perstag ione d isputata , molt i danno per

scontata la convocazione in Nazionalescontata la convocazione in Nazionale

per EuroBasket. Che sensazioni ha?per EuroBasket. Che sensazioni ha?

«Faccio parte d i questo gruppo da sette«Faccio parte d i questo gruppo da sette

anni : me ne sento parte integrante. Hoanni : me ne sento parte integrante. Ho

v issuto moment i bu i ; ma anche be l l i sv i ssuto moment i bu i ; ma anche be l l i s --

s imi , come l 'anno scorso. La scel ta deis imi , come l 'anno scorso. La scel ta dei

dodic i sarà la p iù funz ionale a l la squadodic i sarà la p iù funz ionale a l la squa --

dra e ovviamente la farà a l l 'u l t imo modra e ovviamente la farà a l l 'u l t imo mo --

mento l 'a l lenatore. La cosa importantemento l 'a l lenatore. La cosa importante

è i l g ruppo: farne parte è un onore e ,è i l g ruppo: farne parte è un onore e ,

anche l 'hanno scorso, i l segreto del sucanche l 'hanno scorso, i l segreto del suc --

cesso d i questo gruppo sono stat i i vacesso d i questo gruppo sono stat i i va --

lor i d i amic iz ia , d i legame, d i sacr i f ic iolor i d i amic iz ia , d i legame, d i sacr i f ic io

l 'uno per l 'a l tro. Mettere la squadra dal 'uno per l 'a l tro. Mettere la squadra da --

vant i a l s ingo lo : ne l momento in cu ivant i a l s ingo lo : ne l momento in cu i

tutt i abb iamo fatto questo, abb iamotutt i abb iamo fatto questo, abb iamo

emoz ionato ed ottenuto un be l l i s s imoemoz ionato ed ottenuto un be l l i s s imo

r isu l tato . Questa secondo me deve esr i su l tato . Questa secondo me deve es --

sere una prerogat iva importante». sere una prerogat iva importante».

Come v ive un g iocatore i ta l iano comeCome v ive un g iocatore i ta l iano come

le i l 'attua le c r i s i economica che attale i l 'attua le c r i s i economica che atta --

nagl ia anche i l basket, tra Società chenagl ia anche i l basket, tra Società che

spar iscono, a lcune ogni anno in b i l icospar iscono, a lcune ogni anno in b i l ico

e altre comunque con bi lanci in rosso?e altre comunque con bi lanci in rosso?

«Premetto che mi reputo un fortunato,«Premetto che mi reputo un fortunato,

r ispetto a tanta gente che lavora in fabr ispetto a tanta gente che lavora in fab --

br ica o in miniera, con la precar ietà chebrica o in miniera, con la precar ietà che

i l mondo de l lavoro off re d i quest ii l mondo de l lavoro off re d i quest i

tempi: io lavoro divertendomi. E ' chiarotempi: io lavoro divertendomi. E ' chiaro

che, anche nel nostro caso, s i è trattatoche, anche nel nostro caso, s i è trattato

di capire che b isogna l imitars i r i spettodi capire che b isogna l imitars i r i spetto

a l passato, stare p iù attent i e pensarea l passato, stare p iù attent i e pensare

al propr io futuro: la carr iera lavorat ivaal propr io futuro: la carr iera lavorat iva

di un g iocatore può durare 15-17 anni .d i un g iocatore può durare 15-17 anni .

Quel la di un lavoratore normale ne duraQuel la di un lavoratore normale ne dura

molt i d i p iù».molt i d i p iù».

Page 31: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

w w w . b a s k e t t i a m o . c o m w w w . b a s k e t t i a m o . c o m

9 maggio 2013 31

A proposito, cosa le p iaA proposito, cosa le p ia --

cerebbe fare da grande?cerebbe fare da grande?

«Non lo so, s incera«Non lo so, s incera --

mente non ne ho idea .mente non ne ho idea .

S icuramente mi p iaceS icuramente mi p iace --

rebbe fare qua lcosa d irebbe fare qua lcosa d i

st imolante . Mi p iacest imolante . Mi p iace

mettermi in g ioco: permettermi in g ioco: per

esempio, adesso sto oresempio, adesso sto or --

gan izzando, con Va ler iogan izzando, con Va ler io

Amoroso, un Camp d iAmoroso, un Camp d i

basket a C iv i tanova Marbasket a C iv i tanova Mar --

che, dal l '1 a l 6 lug l io, ache, dal l '1 a l 6 lug l io, a

scopo benef ico : i p roscopo benef ico : i p ro --

venti saranno devoluti inventi saranno devoluti in

benef icenza . E ' st imobenef icenza . E ' st imo --

lante perché dobbiamolante perché dobbiamo

andare in g i ro per i Coandare in g i ro per i Co --

muni , ch iedere i patromuni , ch iedere i patro --

c in i , eccetera . Cos ìc in i , eccetera . Cos ì

cap isc i meg l io i l mondocap isc i meg l io i l mondo

"fuor i " , che è mol to d i" fuor i " , che è mol to d i --

verso da l nost ro in cu iverso da l nost ro in cu i

devi t i rare la pal la in undevi t i rare la pal la in un

canestro».canestro».

Com'è nata l ' idea?Com'è nata l ' idea?

«E ' un modo per stare«E ' un modo per stare

con i bambini , perché iocon i bambini , perché io

e Amoroso appena pose Amoroso appena pos --

s iamo and iamo ad a l les iamo and iamo ad a l le --

nare i ragazz in i ne l lenare i ragazz in i ne l le

Marche (dove Luca Vita l iMarche (dove Luca Vita l i

ha la sua v i ta af fett ivaha la sua v i ta af fett iva

n .d . r. ) , da l ì i l p rogetton.d . r. ) , da l ì i l p rogetto

del Camp».del Camp».

Scudetto: i l pronost icoScudetto: i l pronost ico

secco di Luca Vital i . . .secco di Luca Vital i . . .

«Siena. Se recuperano a l«Siena. Se recuperano a l

100% Ress ed Hackett , a100% Ress ed Hackett , a

l i ve l lo d i menta l i tà puòl ive l lo d i menta l i tà può

stup i re , anche se nesstup i re , anche se nes --

suno l i dà per favor i t i» . suno l i dà per favor i t i» .

L 'outs ider a i p layoff? L 'outs ider a i p layoff?

«Reggio Emi l ia».«Reggio Emi l ia».

In conclusione di annataIn conclusione di annata

cosa vuol d i re a l la Socosa vuol d i re a l la So --

c ietà ed ai t i fos i?c ietà ed ai t i fos i?

«Tutt i sanno quanto«Tutt i sanno quanto

sono legato a l la Soc ietàsono legato a l la Soc ietà

e a tutte le persone chee a tutte le persone che

vi operano. I l pres identevi operano. I l pres idente

Aldo Vanol i ha con meAldo Vanol i ha con me

un rapporto quas i paun rapporto quas i pa --

terno, qu indi è normaleterno, qu indi è normale

che io s ia legato affett iche io s ia legato affett i --

vamente a queste pervamente a queste per --

sone, per que l lo che misone, per que l lo che mi

hanno dato e per comehanno dato e per come

mi hanno t rattato, permi hanno t rattato, per --

ché non mi hanno maiché non mi hanno mai

fatto mancare l 'affetto efatto mancare l 'affetto e

mi hanno sempre fattomi hanno sempre fatto

sent i re i l lo ro appogsent i re i l lo ro appog --

g io». g io».

La nostra ch iacch ierataLa nostra ch iacch ierata

s i conc lude cos ì com'ès i conc lude cos ì com'è

in iz iata : con un sorr i so,in i z iata : con un sorr i so,

ma con la conv inz ionema con la conv inz ione

ancor p iù netta che ,ancor p iù netta che ,

ne l lo sport come ne l lane l lo sport come ne l la

v i ta , i g rand i r i su l tat i l iv i ta , i g rand i r i su l tat i l i

rag g iungono personerag g iungono persone

che mettono corpo,che mettono corpo,

testa ma soprattuttotesta ma soprattutto

cuore in c iò che fanno,cuore in c iò che fanno,

in un idea le equ i l ibr io .in un idea le equ i l ibr io .

Per lo meno, quest i sonoPer lo meno, quest i sono

i "Parametr i V i ta l i " d ii "Parametr i V i ta l i " d i

Luca. Luca.

Page 32: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

SCHIO, RISE TO SCHIO, RISE TO

CHAMPIONSHIPCHAMPIONSHIP

Page 33: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

di Niko Landolfo

Spesso il basket regala emozioni proprio

perché va a sovvertire i pronostici, altre

volte, invece, una squadra costruita per do-

minare il campionato e far piazza pulita nei pla-

yoff conferma le attese, azzanna lo scettro del

capoclassifica fin dall’avvio della regular season

e non lo molla più fino alla conquista del trico-

lore. È il caso della Famila Wuber Schio che, dopo

la disfatta dell’anno passato con un netto 3-0 su-

bito in finale dal Cras Taranto, aveva deciso di ri-

partire da zero e di ricominciare la propria

dinastia nel campionato italiano.

Nonostante le tante vicissitudini extracestistiche

che hanno preceduto l’inizio della stagione, con la

scomparsa di due piazze storiche come Como e

Sesto S.Giovanni, nonché le sole 10 squadre ai na-

stri di partenza, Schio non ha fatto sconti, fin dalla

campagna acquisti, andando a rimpinguare il suo

roster proprio con le giocatrici che l’avevano bat-

tuto l’anno prima. L’inserimento in cabina di regia

di Sottana e Wambe, nonché il lavoro certosino a

rimbalzo della Godin, si sono rivelati decisivi per

aprire un ciclo che potrà essere vincente anche

negli anni a venire. Una sola sconfitta in tutta la

stagione, quella subita a Parma alla 3ª di andata,

poi un cammino sempre vincente; gare combat-

tute, altre vinte in scioltezza e un ruolino di mar-

cia nei playoff irresistibile.

Page 34: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

Il due a zero su Orvieto e il tre a

zero su Umbertide in semifinale

sono stati solo l’antipasto della

finale contro Lucca, dominata

nonostante la coriacea resistenza

delle toscane. Il 67-48, risultato

netto e schiacciante, è l’ultima

istantanea che andrà in archivio,

ma che, sin dal tabellino, regala

un perfetto identikit di una squa-

dra unita, in cui ognuno ha por-

tato il suo mattoncino.

Coach Lasi a inizio stagione

aveva saputo che Liron Cohen

non sarebbe stata confermata in

cabina di regia, ma l’arrivo di

Sottana ha fatto sì che Schio tor-

nasse ad avere quell’impronta

italiana che tanto le aveva per-

messo di dominare negli anni

precedenti. Il play della nazio-

nale si erge a faro della squadra

con punti (9,5 di media) e assist

(più di 2 a sera) guidando la

squadra, assieme a Wambè, che

porta brio ed energia nonché im-

prevedibilità con assist ficcanti

e conclusioni pesanti. A far da

collante a un gruppo fatto di

tante campionesse ci pensano

anche due veterane come Ma-

sciadri e Macchi, storiche co-

lonne azzurre, anch’esse

attestatesi sui 10 punti di media

con buone percentuali dal

campo e la capacità di mandare

a bersaglio tiri pesanti. La so-

stanza sotto i tabelloni di La-

vender (16 e 8 rimbalzi di

media) e Godin ha fatto il resto,

creando quelle giuste alchimie e

portando Schio ad essere com-

petitiva e perfetta sul campo. Il

gruppo veniva chiuso con Con-

solini, Benko e Ramon che,

quando chiamate in causa, han

risposto presente.

Dovevano essere ceneri di una

sconfitta molto sentita, è stato

w w w . b a s k e t t i a m o . c o mw w w . b a s k e t t i a m o . c o m

Page 35: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

un trionfo, ma come non sottoli-

neare il lavoro impeccabile di

Lasi. Il coach ha plasmato ot-

time geometrie sul campo, sfrut-

tando la duttilità e i piedi veloci

delle sue lunghe nei giochi di

post, distribuendo i tiri tra le sue

esterne e giocando una pallaca-

nestro di sistema. Senza egoismi

e con un extra pass si creavano

spazi e tiri aperti per giocatrici

di grande esperienza e talento, il

che è “money in the bank”.

Attacco stellare ma anche difesa

aggressiva, che specie nelle fi-

nali playoff e in particolare con-

tro Lucca, ha cercato di isolare

le punte di diamante toscane,

come Andrade, costringendole a

giocare sempre in situazioni di

isolamento con raddoppi pronti

ad arrivare da ogni lato. Sarà

forse stato, inutile negarlo, un

campionato anomalo, con 10

squadre costrette a turnazioni di

riposo non consuete, con squa-

dre, specie quelle della seconda

parte della classifica, che forse

non potevano davvero compe-

tere con le più blasonate; ma va

riconosciuto a Schio di aver

condotto sempre a testa alta,

conquistando il “triplete”, con la

Supercoppa, la Coppa Italia e lo

scudetto, il 5° della storia (tutti

negli ultimi 8 anni), che scrive

indelebilmente il nome di questa

squadra nella storia. Ora dopo i

festeggiamenti si penserà al fu-

turo, con un campionato forse

più adeguato, con più squadre al

via e il ritorno prepotente di una

Reyer Venezia che fa prevedere

derby molto caldi per il futuro.

w w w . b a s k e t t i a m o . c o mw w w . b a s k e t t i a m o . c o m

9 maggio 2013 35

Page 36: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

di Salvatore Cavallo

In iz iamo dal la f ine:

come giudica la

sua pr ima espe-

r ienza nel campio-

nato i ta l iano?

“Molto pos i t iva

perché è un cam-

pionato compet i -

t ivo con tante

buone squadre e

giocator i fort i .

Sono molto con-

tento d i aver g io-

cato quest ’anno in

Ita l ia”.

La migl ior part i ta

del la stagione?

“Contro Venezia

penso di aver g io-

cato molto bene,

ero molto motivato

e soprattutto per-

ché abbiamo

vinto”.

E la peggiore?

“La gara d i r i torno

con Cremona ma

l ’ importante è

stato i l successo

del la Juvecaserta”.

Qual i sono state le

maggior i d i f f icoltà

incontrate in I ta-

l ia?

“In ogni part i ta

devi dare i l 100%,

ogni squadra può

battere la pr ima in

c lass i f ica o perdere

con l ’u l t ima. Ho ca-

pito che b isogna

sempre essere

pront i e concen-

trat i ma non è fa-

c i le”.

Chi è stato l ’avver-

sar io più temibi le?

“Nel mio ruolo

penso a Burns d i

Montegranaro,

forte f i s icamente e

di ff ic i le da affron-

tare”.

E la squadra?

“Mi lano, perché è

forte ed ha due

giocator i in ogni

ruolo”.

Quanto è migl io-

rato nel corso

del la stagione?

“Ho imparato tanto

lavorando duro con

lo staff ma ho

anche capito che

devo a l lenarmi an-

cora duramente per

crescere ancora d i

p iù”.

Quale è i l suo

punto di forza?

“Senza dubbio i l

t i ro ma sto pro-

vando a mig l iorare

in ogni aspetto del

g ioco”.

La stagione è f i -

n ita, ora cosa farà?

“Staccherò la sp ina

per una sett imana,

tornerò f inalmente

a casa dal la mia fa-

migl ia e poi… non

so, c i penserò”.

Perché ha scelto i l

31 come numero di

magl ia?

“Non c ’è un motivo

in part icolare. R i -

cordo Chuck E idon

che g iocava nel

Barcel lona con

questo numero e

cos ì l ’ho scelto”.

9 maggio 2013 36

w w w . b a s k e t t i a m o . c o mw w w . b a s k e t t i a m o . c o m

1 0 D O M A N D E A . . .

S T E V A N J E L O V A C

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Page 38: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

Valutare l ’at le ta at traverso le sue caratter is t iche1f i s iche , s truttural i , antropometr iche , postural i e

funzionali .

Indiv iduare e programmare un lavoro basato sul le2capacità funzionali del l ’at leta.

Scegl iere eserciz i e metodi eff icaci che coinvolgono3più gruppi muscolari e le diverse catene cinetiche.

Migl iorare la funzional i tà muscolo /scheletr ica4specif ica, la stabil izzazione articolare e l ’esplosività.

Proporre esercitazioni per prevenire gl i infortuni . 5

Interagire con staff tecnico e medico. 6

Programmare con lo s taf f tecnico: campionato ,7periodi , sett imane, giornate, al lenamenti , partite .

Control lare ent i tà d i car ico , intens i tà , durata ,8recupero del lavoro tecnico e f is ico.

Cercare di inser ire e lement i d i preparazione f i s ica9in tutt i gl i al lenamenti .

Ricercare e control lare una body fat ot t imale per10ogni s ingolo giocatore.

9 maggio 2013 38

P R E P A R A Z I O N E A T L E T I C A

D I E C I R E G O L E F O N D A M E N T A L I

a cura di Domenico Papa

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CHI E’ DOMENICO PAPA

Preparatore Atletico della Juveca-serta. Casertano doc. Si laurea inScienze Motorie a Napoli nel2002. Comincia la sua carrieracon i Falchetti Caserta, poi Mad-daloni e Scafati i passi successivi.Scafati segna una svolta nella car-riera sportiva di Mimmo. Lì aiutaValli a vincere tutto, Coppa Italia eCampionato. Riesce sempre ad in-staurare un gran rapporto, profes-sionale ed umano con i suoi atleti,che lo seguono anche quandosono "torturati" dai suoi metodi. Incampo Universitario diventa"Tutor" di Scienze Motorie a Cas-sino. Nella estate del 2006-2007Piero Bucchi e Pierfrancesco Bettilo chiamano alla Eldo Napoli. Eu-rolega...un sogno che si avvera.Nella stagione 2007-2008, com-plice Pierfrancesco Betti, tornanella "sua" Caserta. Bisogna ri-portarla in serie A e Mimmo dicepresente: obiettivo raggiunto. Trin-chieri poi Frates poi Sacripantisono i suoi Head Coaches ed i ri-sultati brillanti.

Page 39: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

Leggi Baskettiamo Magazine, la rivista online sulla pallacanestro.Ogni mese non perdere l’appuntamento, vai sulla home page di Ba-skettiamo.com ed entra nell’edicola dove troverai l’ultimo numerodi Baskettiamo Magazine ma anche quelli precedenti.

Page 40: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

SIPARIO DI PERLE

Creo solo quando mi sento ispirata. Ognioggetto è una creatura che prende vita pianopiano… non nasce mai per caso, ma sempredopo un’accurata riflessione. Non mi inte-ressa creare molti oggetti standardizzati ebanali… non seguo uno stile preciso, marealizzo semplicemente quel che più mipiace e che in quel momento può suscitarmiun’emozione… alle volte sono i colori dellanatura a darmi un input, alle volte il pen-siero di una mia amica e della sua solarità,alle volte un abito in una vetrina mi stimolaa cercare il giusto abbinamento con il gio-iello “giusto” …oppure un film, una can-zone, una Diva del passato… o il rumore delmare. Mi piace mescolare materiali diversi,ma sempre tutti di ottima qualità, sia che sitratti di vetro, sia di pietre semipreziose, siadi argento piuttosto che di cristalli… tuttianallergici e sicuri perché testati su di meuno per uno. Ogni gioiello è rigorosamentepezzo unico, perché ogni donna è unica. E’bello regalare o regalarsi qualcosa che altrenon hanno. Buon viaggio nel mio Mondo di“Sipario di Perle”.Contatti:

Blog: sipariodiperle.blogspot.com

Fb:

www.facebook.com/sipario.di.perle.creazioni

Shop:

www.blomming.com/mm/SipariodiPerle/items

Email:

[email protected]

Page 41: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

Complice l’insonnia,qualche notte fa, fa-cendo zapping mi sono

imbattuto nel compianto Cor-rado che stava conducendo ilnoto quiz e mi è tornata inmente la stagione 75/76 contanti marchi alimentari incampo. Il menù di quel torneofu davvero completo e ilpranzo servito di buon livello.

Minestroni e contorni furonoassicurati dalla Brina Rieti, incui furoreggiò Bob Lauriski aladi 2.01 che fatturò oltre 27punti per sera e lottò a lungocon il gigante buono casertanoPaul Coder (30 per uscita) perla leadership nella classificamarcatori. Nel roster sabino anche una“scarpetta rossa”, Mauro Ce-rioni che, dopo aver vinto con ilSimmenthal (carriera gastro-

nomica, la sua, che proseguì,sempre a Rieti, con l’Arrigoni),fu chiamato dal patron Milardicome leader di una formazioneche aveva soldi ed ambizioni,ma non il giusto mix di concre-tezza. Il “rosso” era il simbolodella squadra che da DadoLombardi era passata all’ine-sperto Paolone Vittori. Cerioniaveva un tiro che sarebbestato ancor più devastante seci fosse stato l’arco dei trepunti, ma anche in difesa “mor-deva” come pochi. Sotto le plance battagliava an-cora il compianto Luciano Ven-demini, prodotto del vivaiocanturino pagato cento milionidi lire (cifra esorbitante perl’epoca), torre del campionatocon i sui 213 cm, stroncato daun aneurisma nel febbraio del’77. Altri elementi di spicco diquel roster gli esperti erano

Frank Valenti e Tony Gennariche fecero da chioccia (conCerioni) ad alcuni giovani dicui, in futuro, si sarebbe par-lato (e scritto) tantissimo: Bru-namonti, Zampolini e Sanesi.L’annata fu disastrosa e cul-minò con l’ammutinamento deiveterani, la decurtazione degliingaggi, l’esonero di Vittori (ri-levato da Pentassuglia) e la re-trocessione in serie A2.

Il secondo piatto fu rappresen-tato dal tonno Alco Bologna (laFortitudo) che era guidata inpanca dal Professor Aza Niko-lic, il vate bosniaco che avevavinto tutto con Varese, anchese l’esordio fu traumatico conla sconfitta di Caserta (73-71per la Juve). Nel pitturato evoluiva il poveroFessor Leonard, un lunga-gnone americano trovato

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9 maggio 2013 41

IL PRANZO E’ SERVITO

Page 42: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

morto nel febbraio del ‘78 nelsuo appartamento sul LagoMaggiore (giocava in Svizzera aLugano), molto atletico ma dalcarattere instabile che sotto leTorri non lasciò un grandissimoricordo. A centrocampo il Profes-sore volle il fido Dodo Rusconi,già metronomo della grande Va-rese, dominatrice in Italia e inEuropa. Partendo dall’A2, l’Alco rag-giunse la qualificazione allapoule scudetto dove, peraltro, sicomportò molto bene giungendosesta. Nelle fila dei bolognesi,accanto alle mitragliatrici LorisBenelli (che aveva appena vintola Coppa Italia sull’altra spondacon la Virtus) ed Amos Benevelli(oltre 6.100 punti in A senza tri-ple!), Paolo Polzot (cinque annie tanti trofei da comprimario aVarese) e Primo Giauro (padredelle cestiste Eva e Sara, scom-parso nel 2008), oltre a GiovanniBiondi, ala di 1,97 che qualcheanno dopo avrebbe vestito,senza fare sfracelli, anche la ca-sacca della Juve Caserta, e al-

l’imberbe Fulvio Polesello, futurocampione d’Italia con Roma edaltro ex di Caserta.

I dolciumi (non certo per gli av-versari) furono garantiti dallaMens Sana Siena abbinata almarchio Sapori. I toscani eranoguidati in panchina da uno deimigliori artigiani della pallacane-stro italiana, Ezio Cardaioli, me-glio noto come “il mago dellazona”. Il Carda, qualche annodopo, mi confessò, che a lui, inrealtà, non sarebbe dispiaciutala pallacanestro corri e tira, pro-pugnata all’epoca dal grandeistrione Jim Mc Gregor, maavendo due torri da 210 cm sot-tocanestro, come Carl Johnsoned Enrico Bovone ed un back -court non molto sprint con Co-smelli (poi successivamente gmdella Scovolini), Giustarini, Cec-cherini e Franceschini, avevadovuto adeguare gli ingredienti(leggi mitica zona 2-3) in una ri-cetta che, già a quei tempi, ve-deva una Mens Sanaprotagonista.

Proprio la Sapori fu l’artefice diuna memorabile gara con laJuve Caserta: le alchimie tatti-che trionfarono in un 57-62 per isenesi al vecchio palazzetto diviale Medaglie d’Oro.

Il menù del ’76 si concludevacon l’amaro (in tutti i sensi permolti e per Caserta in partico-lare, doppiamente sconfitta) Chi-naMartini servito dal baroneAlberto Merlati, che tirava giùrimbalzi nonostante la sua vene-randa età, insieme a Bob Palearied a John Laing, uno dei miglioriUSA di quegli anni, come rendi-mento, nonostante le doti atleti-che davvero scarse (23 punti e12,4 rimbalzi per gara). AlbertoMarietta era il fuciliere scelto diquell’Auxilum Torino di AugustoGiomo che si salvò nella pouleretrocessione; memorabile unasua superprestazione nell’esor-dio di Caserta al cospetto dimamma RAI (che all’epoca tra-smetteva l’intera partita nelprimo pomeriggio…).

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Oltre alle portate,quello del ’76, fu un tor-neo molto…cucinierocon Scavolini Pesaro,Patriarca Gorizia e

Pinti Inox Brescia sugliscudi.I pesaresi stavano co-struendo le premesseper la cavalcata trion-fale degli anni ’80-’90ed erano guidati dalminiplay GiovanniDiana (175 cm di fo-sforo puro), dall’alloragiovane bomberBeppe Ponzoni (qual-che anno fa campionedel mondo over 50 conla Nazionale), daFranco Cinciarini –padre di Andrea (na-zionale oggi a ReggioEmilia) e Daniele dellaSutor – da Ciccio Gras-selli (poi apprezzato ri-storatore) e FrancoNatali dirigente e ban-diera del basket to-scano. Lo straniero era il moroKen Brady che, moltoconsistente sotto il pro-filo atletico, divise la

città: una metà sischierò con lui, l’altraavrebbe voluto la ca-valletta nera LouisDumbar, cannonieredella Houston Univer-sity.

Gli isontini avevanol’imprinting razza –Piave. Alberto Ardessi,esterno di 1,94, eraagli albori di una car-riera lunga e densa digrandi soddisfazioniculminate con un highdi 57 e 5.750 punti se-gnati in A senza tiri datre; Bruni e Flebuserano invece all’epi-logo della loro storiasportiva. Con loro gio-vani di grande valorecome Giordano Maru-sic (successivamentea Brescia con il BaroneRiccardo Sales ed oggigestore di un autola-vaggio a Legnano) e ilveneziano Nereo Gre-gorat, poi grande pro-tagonista anche aVerona. Il baffuto JohnGarrett fu il jolly, pe-scato negli States, dacoach Jim Mc Gergor:per lui 25 punti e quasi15 rimbalzi a partita.Memorabile la gara diandata con Caserta alvecchio Palazzetto:114–110, dopo ben tretempi supplementari,per la Juve di GiovanniGavagnin.

I lombardi vivevano in-vece dell’estro delplay–cantautore An-gelo Baiguera, triestinodai grandi mezzi atletici

che scelse l’arte e bru-ciò il suo talento. Lea-der della formazionecondotta dal com-pianto Massimo Man-gano, uno dei piùspettacolari stranieriche abbiano mai cal-cato i nostri parquet: ilcolored Charlie “sax”Yelverton. Prodotto deiplayground della BigApple, Charlie “sax”,sassofonista di valoree guardia di 1,91 cm,era capace di galleg-giare in aria grazie aisuoi garretti di caucciù,maestro del tiro in he-sitation, con cui bru-ciava avversari ben piùgrossi di lui. Successi-vamente ebbe un pesospecifico notevoleanche nella Varese do-minatrice in Italia ed inEuropa; a Brescia deli-ziò i tifosi con numeri dialta scuola conditi da27 punti per sera.Accanto ai due musici-sti del parquet, gioca-tori concreti, ma certonon stelle del basketitaliano come Pippo

Taccola, pivot nonmolto aggraziato poigm a Cremona;Adriano Zin, che con-cluse la carriera in A

con Treviso, Caluri eZorzenon. Un torneo, quello75/76, con roster infar-citi di italiani veri, unsolo straniero persquadra (quasi sempreun pivot), zero passa-portati (veri e falsi), matanta passione checresceva nella provin-cia italiana e svilup-pava il tessutoconnettivo che segnò ilboom del nostro ba-sket dopo la riforma –Coccia…sicuri che nonci sia necessità di revi-val?

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PARADISE CITY

di Alessandro delli Paoli

C'è qualcosa di part icolare su quel l ' i sola. No, non s i trat ta certo di una miste-

riosa forza oscura che t i impedisce di lasciarla. Non siamo certo sull ' isola sper-

duta del noto telef i lm Lost e non c 'è nessun progetto Dharma che guida le mosse

di John Locke e degl i al tr i naufraghi .

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Page 45: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

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L'unico proget to in a t to , è un proget to

v incente , so t to tu t t i i punt i d i v i s ta ,

messo in piedi dalla Dinamo Sassari che,

nel giro di pochi anni , ha conquis tato la

promozione in ser ie A , un pos t ic ino da

outs ider nei play of f e , al la v igi l ia del la

pos t season 2013, i l ruolo d i contender

al lo Scudet to .

Se non è un paradiso, c i manca davvero

poco. Le note di 'Paradise City ' dei Guns

n' Roses sembrano scri t te proprio per la

Dinamo. Un paradiso conquis ta to d i

anno in anno.

La s toria recente del Banco di Sardegna

Sassari , in fat t i , fonda le radici nel la f i -

na le promozione de l la Legadue 2008-

2009 quando la Vanol i Soresina bat te la

Dinamo e s tacca i l b igl ie t to per i l p iano

super iore . Le incer tezze su l fu turo de l

club sardo segnano l 'es tate e coach Ca-

vina s i accasa al trove. Al la f ine, Sassari

supera la cr i s i soc ie tar ia e s i a f f ida a l

coach baf futo Meo Sacchet t i .

La corsa dei biancocelesti è notevole e si

r i t rovano nuovamente in f ina le , ques ta

volta al cospetto di una del le favori te , la

Prima Verol i . I g ial lorossi v incono gara

uno ma non lasciano nello sconforto Sas-

sari . I l team non si disunisce, aggredisce

l 'avversar io g ià da gara due e , gu idat i

da uno s t rar ipante ed esa l tan te Jason

Rowe, assis t i to da Marcelus Kemp e Jir i

Hubalek , sconf iggono i c ioc iar i e sa l -

gono in Serie A.

I l copione est ivo è sempre lo s tesso. Ca-

renza d i sponsor, t i to lo spor t ivo in b i -

l ico , vogl ia d i cont inuare e mercato

votato al l 'oculatezza ed al r isparmio ma

la sagacia , que l la non manca mai . I l

pr imo anno sul palcoscenico pr incipale

è p iù che buono. In campo, la Dinamo

mette in mostra lo s favi l lante talento di

James 'Fl ight ' White , la sua at le t ic i tà e

le sue possent i sch iacc ia te , ed i l genio

cest is t ico di Travis Diener. La 'Sacchet t i

band' conquis ta i l ses to posto e s i af fac-

c ia a i p lay o f f , uscendo a l pr imo turno

contro Milano.

"Portami al la c i t tà paradiso dove l 'erba

è verde e le ragazze sono be l le" , canta

Axl Rose ed i l management del club bian-

coce les te lo prende in parola . La ' c i t tà

paradiso ' ampl ia i propr i or i zzont i e ,

ne l l ' es ta te de l 2011, la famigl ia Mele

passa la mano a l nuovo pres idente S te -

fano Sardara che r i lancia l 'entus iasmo.

Approdano in Sardegna Drake Diener,

cugino d i Trav is , Quin ton Hos ley e , in

corso d 'opera, Tony Easley. Sassari vola

in campionato dove è quar ta e s tupisce

nei playof f , e l iminata sol tanto in semif i -

nale dai campioni di Siena.

"Devi cont inuare a sp ingere" . Poi , la

s tagione in corso, la migl iore di sempre,

con i cugini Diener in cat tedra, Easley e

le colonne Vanuzzo, Devecchi , Pinton ed

i due Sacchet t i , uno in campo e l 'a l tro in

panca a guidare una vet tura dest inata a

traguardi important i . A condire i l tu t to ,

acquis t i d i valore e di esperienza, come

Sani Becirovic , Bootsy Thornton e Drew

Gordon.

La s f ida scudet to s ta per iniz iare e Sas-

sari è tra le protagoniste. Se mai dovesse

arrivare davvero i l t r icolore, sarebbe i l

coronamento di un 'ascesa incredibi le e ,

quindi , ancor di più meri tato sarebbe i l

t i tolo di 'paradise ci ty ' .

9 maggio 2013 45

Page 46: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

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Page 47: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

La NBA non è fat ta solo di cam-

pioni . Ci sono anche i “ ro le

players” , i cosiddet t i g iocator i

d i secondo p iano , que l l i che

spesso non monopolizzano i t i -

tol i dei giornal i o i l cui lavoro in campo non

è documentato a dovere dal le s ta t is t iche del

box score . La nos t ra rubr ica vuole andare a

narrare proprio le gesta di uno di quest i “eroi

inv is ib i l i” . S t iamo par lando d i ta le Reggie

Evans , a la for te de i Brooklyn Nets , con cui

s ta disputando i playoff dopo aver raggiunto

la quar ta p iazza a Es t in s tag ione regolare .

Reggie nasce a Pensacola , la c i t tadina più a

ovest del Flor ida Panhandle ( termine con cu

s i ident i f ica la par te nord-oves t de l la F lo-

r ida) , i l 18 Maggio de l 1980 e a l l ’High

School frequenta la Woodam di Pensacola ap-

punto, la s tessa scuola di Just in Gat l in ,cam-

pione ol impico dei 100 metr i piani ad Atene

2004. Al col lege, pr ima frequenta i l Coffey-

v i l le , un Communi ty Col lege de l l ’omonima

ci t tad ina de l Kansas da l 1998 a l 2000 ( to-

gliendosi anche la soddisfazione di essere no-

R e g g i e E v a n s , p r o f e s s o r e

d i « r i m b a l z o l o g i a »d i F r a n c e s c o A l e s s id i F r a n c e s c o A l e s s i

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Page 48: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

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minato f ra i migl ior i

10 giocator i di junior

col lege del la nazione

da Slam Magazine) e

poi s i t rasfer isce al la

Univers i ty of Iowa.

Con g l i Hawkeyes

gioca a l f ianco d i

Lucas Recker, vec-

chia conoscenza de l

baske t i t a l iano (ha

gioca to a Rose to e

Livorno) ed è un fat-

tore . Scr ive 15+12

rimbalzi ad al lacciata

d i scarpe ne l pr imo

anno, mantenendos i

su c i f re pressoché

ident iche ne l la se -

conda s tag ione . Ter-

mina to i l co l lege ,

Reggie non v iene

sce l to a l d raf t de l

2002 ma non s i perde

d’animo e i l 30 se t -

tembre de l lo s tesso

anno f i rma un con-

t ra t to con i Sea t t le

Supersonics giocando

al f ianco d i Ray

Allen, Gary Payton e

Rashard Lewis e

chiude la s tag ione

con 3 ,2 punt i e la

ragguardevole c i f ra

di 6 ,6 r imbalzi a par-

t i ta in 20,4 minut i di

impiego. Niente male

per un undraf ted. Ciò

che sorprende d i

Reggie , è la capaci tà

d i ca t turare tan t i s -

s imi r imbalz i in

pochi minut i un i ta a

capac i tà d i fens ive e

una tenacia fuor i dal

comune, i l tu t to con-

s iderando che madre

natura non l ’ha cer to

dotato dei cent imetr i

dei par i ruolo. Infat t i

Reggie è a l to ”so lo”

203 cm, un’a l tezza

da ala piccola , ben al

d i so t to de l la media

de i lunghi NBA.

Nella terza stagione a

Sea t t le , ch iusa da i

Sonics con 52 v i t to -

r ie , raggiunge la post

season dopo un’an-

na ta in cu i met te in -

s ieme 5 punt i e 9 ,3

carambole d i media ;

al pr imo turno i verdi

s i sbarazzano 4-1 dei

Sacramento Kings ma

al le semif ina l i d i

Conference cedono

per 4-2 cont ro San

Antonio . Reggie

met te ins ieme ot t ime

ci f re r ive landos i un

e lemento mol to im-

por tan te ne l lo scac-

chiere d i coach

McMillan.

A f ine febbraio 2006,

dopo 3 s tagioni nel lo

s ta to d i Washington ,

fa le val igie per Den-

ver, in una t rade che

coinvolge 4 squadre .

In Colorado , “The

Page 49: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

Joker” , uno de i suoi 2 soprannomi o l t re a

“The Collector” , gioca una s tagione e mezza

disputando so lo 5 par t i te d i p layoff ne l la

prima del le due s tagioni . Nel Set tembre 2007

passa a i 76ers d i Phi lade lphia dove par te

bene nel pr imo anno per poi perdere drast ica-

mente minut i nel secondo, centrando comun-

que i p layoff in en t rambe le occas ioni . Ora

dopo essere passa to anche per Toronto e i

Cl ippers , Evans ha t rova to casa a Brooklyn

con cui ha messo ins ieme, in s tagione rego-

la re , 4 ,5 punt i e 11 ,1 r imbalz i a se ra ta in

nemmeno 25’ sul parquet . I l tut to con 33 anni

da compiere f ra pochi giorni .

I l suo g ioco , fa t to d i abnegaz ione , fa l l i d i

sfondamento guadagnat i (a proposi to , è s ta to

i l pr imo giocatore NBA del la s tor ia a essere

multato per f lopping, l ’ i ta l iana s imulazione) ,

difesa e soprat tut to r imbalzi , lo vede in qual-

che modo cur ioso protagonis ta in un mondo

basa to pr inc ipa lmente su l ta len to smisura to

in cui però c’è spazio anche per a t le t i come

lui , pront i a met tere a l servizio del la squadra

innumerevol i in tangib les (par l iamo d i un

aiuto ben fa t to , uno scambio sul b locco ben

riusci to , una difesa arcigna o un blocco por-

ta to a l megl io) che non vanno nel le s ta t is t i -

che ma a l la f ine r i su l tano dec is ive per

v incere le par t i te . Reggie Evans t raduce in

concre to i l succo del la famosa mass ima che

reci ta : “L’at tacco fa vendere i bigl ie t t i , la di-

fesa fa vincere le par t i te” .

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Page 50: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

Riforme. In I ta l ia, ma non solo, sem-

bra i l vocabolo p iù in voga del mo-

mento dopo che i l verbo “ tag l iare” ,

in teso come spending rewiew, l ’ha

fat ta da padrone per almeno un bien-

nio. Anche la pal lacanestro non fa ec-

cez ione e dopo la r iduz ione degl i

invest iment i da par te degl i sponsor,

una fuga che ha impover i to nel corso

degl i u l t imi anni i l campionato i ta-

l iano, ecco che, con i l r i torno d i

Gianni Petrucci a l la presidenza del la

Fip, s i torna a par lare d i r i forme, d i

una maggior a t tenz ione a i b i lanc i e ,

conseguentemente, al la regolari tà dei

campionat i .

La Legadue, seconda compet iz ione

nazionale, ha fat to da apr ip ista, get-

tando le bas i per una r ivo luz ione

tanto compl icata quanto mirata a l la

nasci ta di un nuovo torneo di let tant i -

s t ico che possa coniugare, a lmeno

sul la carta, i l contenimento dei cost i

con la va lor izzaz ione dei g iocator i

i ta l iani . A f ine apr i le, infat t i , ha v isto

la luce a Tor ino la nuova Lega Nazio-

nale Pal lacanestro, un organo che in

real tà fonde la at tua le Legadue con

la LNP. A capo del la neonata lega,

che gest i rà i campionat i d i Legadue,

DNB e DNC, è s tata nominata Gra-

ziel la Bragagl io, Presidentessa del la

Leonessa Brescia, con Marco Tajana,

Presidente del Basket Legnano, a r i -

copr i re i l ruolo d i v ice, mentre i l no-

ta io Antonio Forn i pres iederà i l

Consigl io Diret t ivo provvisor io, in ca-

r ica f ino a l la f ine d i ot tobre, quando

verranno elet t i i l nuovo Presidente e

i l nuovo Consigl io.

La nuova Legadue s i sdoppierà in

due raggruppament i , Gold e Si lver,

da 16 squadre l ’uno con la di fferenza

che nel pr imo raggruppamento con-

f lu i ranno le 14 formazioni non pro-

mosse quest ’anno in ser ie A, la

ret rocessa dal massimo campionato

(Angel ico Biel la) , p iù la v incente dei

playoff DNA; nel g i rone “argento”, in-

vece, t roveranno posto le 13 squadre

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9 maggio 2013 50

Page 51: BASKETTIAMO MAGAZINE #8 - Maggio 2013

del l ’a t tuale DNA (ex ser ie B d’eccel-

lenza, per i nostalgic i ) p iù le t re v in-

centi del la DNB, dove le formazioni al

v ia saranno 64, mentre la DNC ne

conterà 112.

Un’unica promozione in ser ie A at t ra-

verso un tabel lone playoff in cui t ro-

veranno spazio le pr ime set te

classif icate del girone Gold e la prima

del gruppo Si lver, la possibi l i tà di tes-

serare solo due at let i extracomunitar i

e uno passaportato e, l ’aspetto forse

più impor tante, l ’abbat t imento d i a l -

cuni obbl igh i prev is t i invece con i l

vecchio s tatus d i profess ion ismo,

tagl i che permetteranno ai c lub di far

conf lu i re le r isorse verso un percorso

di p iani f icazione e cresci ta graduale.

A parte i meccanismi di interscambio

f ra i var i campionat i , cu i abbiamo

solo accennato per evi tare fast id iosi

mal d i testa, l ’aspet to a cu i s i do-

vrebbe prestare p iù at tenz ione è

quel lo del lo spazio a disposizione dei

giocator i i ta l iani : razza da proteggere

o meno, le opposte corrent i d i pen-

s iero su questo punto non s i incon-

t reranno mai , g l i a t le t i azzurr i

dovranno essere set te per ogni ro-

s ter, con a lmeno t re “under 22” per

squadra. Tut to t roppo bel lo , d i re te

voi , e sarebbe esat tamente così se

non fosse che sono prev is te anche

penal i d ’usc i ta per sot t rars i a que-

st ’obbl igo.

Non è certo con le imposiz ioni che si

scoprono nuovi ta lent i ma inserendo

una possibi le v ia di fuga, al t ro non si

fa che v io lentare i l pr inc ip io card ine

per i l quale questa r ivoluzione è stata

por ta ta avant i . P iù che una regola

che imponga l ’ut i l izzo dei giovani nat i

da l 1992 in po i , probabi lmente sa-

rebbe stato p iù “per formante” s tu-

diare un sistema premiante, snel lo e

t rasparente, per i c lub che, minut i

a l la mano, concedono agl i a t le t i i ta-

l ian i i l maggior spaz io. I l d i le t tant i -

smo non va in terpretato come una

dimiut io, anzi favor i rà l ’abbatt imento

dei cost i d i gest ione e organizzat iv i ,

ma l ’ob ie t t ivo pr inc ipa le d i questa

svol ta era e dovrà essere quel lo d i

garant i re la cresc i ta degl i i ta l ian i

v isto che nei p iani a l t i sembra non ci

s ia né tempo né vogl ia d i concedere

loro questa opportuni tà.

I l secondo campionato ha, secondo

noi , i l dovere d i preparare g iocator i ,

d i r igent i e a l lenator i per l ’eventuale

sal to di categor ia ol t re a dover for t i f i -

care la connessione col terr i tor io, un

intreccio che permetta s ia al la gente

di ident i f icarsi nei g iocator i per cui fa

i l t i fo, che a nuovi imprendi tor i local i

d i sposare i progett i pensat i dai c lub.

La nuova lega potrebbe essere quindi

i l terreno fert i le per far at tecchire de-

f in i t ivamente l ’ idea del consorz io d i

sponsor, un pool d i imprendi tor i che

possa conoscers i e far conoscere

contemporaneamente i l propr io mar-

ch io, che s ia capace d i far f ronte a i

cost i da sostenere per portare avant i

progett i p lur iennal i non più basat i sul

vecchio model lo di sponsor izzazione

st i le anni ’80, ma con la capaci tà d i

creare invece un “business network”

che valor izzi i l prodotto senza perder

d’occhio l ’ importante aspetto sociale

che lo spor t r iveste per i l ter r i tor io .

La strada del cambiamento è stata in-

t rapresa, se son rose, lo sapremo

presto.

9 maggio 2013 51

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