CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

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Gli italiani e il carrello. Meno fedeli alle marche, più desiderosi di informazioni, attenti al portafoglio ma anche all’ambiente a crisi ha mutato i nostri comportamenti di consu- mo? E se sì, soltanto nella direzione di cercare sempre maggiori risparmi? A queste e ad altre domande cerca di ri- spondere l’Osservatorio del Consumatore, un’indagine promossa da Consumers’ Fo- rum e curata dal professor Giampaolo Fabris. I risultati mostrano conferme e qualche sorpresa: i consumatori si re- sponsabilizzano, sono molto più attenti alle spese. Non solo riducendole (nel 70% dei casi) ma soprattutto ponderandole molto di più e molto meglio. Ma anche ponendo un’atten- zione inedita ai valori ambien- tali e sociali che stanno dietro il gesto dell’acquisto. Insomma, anche la crisi può avere qualche effetto positivo, visto che gra- zie ad essa diventiamo più se- lettivi e sempre più attenti a non sprecare. L L’acqua bene Comune acqua è vita. Privatizzare l’acqua significa mettere la nostra vita nelle mani delle multinazionali, della Borsa, delle stock option, dei dirigenti di partito. Un Comune che privatizza l’acqua perde il diritto di rappresentanza dei cittadini. Perché i sindaci privatizzano L l’acqua? Chi ci guadagna? Se i cittadini perdono, qualcuno ci deve guadagnare... I nostri dipendenti non possono alienare le risorse del nostro Comune. Nessuno li ha autorizzati. La vita è nostra e l’acqua pure. Beppe Grillo www.beppegrillo.it Colpa della crisi, certo. Ma per molti è comunque una buona notizia. Per la prima volta da almeno un decennio si registra un calo dei canoni di affitto: -2,2% per le abitazioni nuove, -2,4% per quelle usate, -1,5% per gli uffici, -2% per i negozi, -1,9% per i capannoni. È quanto stima Nomisma nel Prmo Rapporto sul mercato immobiliare 2009, che registra anche che le com- pravendite si sono ridotte del 15,1% per le case. La crisi fa tornare di moda uno strumento antico, il Monte di Pietà. Aumentano le persone che si rivolgono a questo tipo di servizio, gestito in Italia da una cinquantina di istituti bancari. La Banca d’Italia stima intorno al 5% l’aumento al ricorso al credito su pegno.Il valore medio del pegno è di circa 700 euro, mentre ammontano a circa 30mila le operazioni di prestito su pegno concesse ogni mese. Società L’Italia che cambia vista dai cittadini migranti Pag. 5 Trasporti Ferrovie, i prezzi dei biglietti volano ad alta velocità Pag. 6 Diritti «A occhi aperti» contro le trappole del mercato Pag. 7 Le rubriche Notizie, campagne, informazioni utili Pag. 8/11 maggio 2009 di Lorenzo Miozzi* iano casa. Dapprima venne il Piano straordinario per l’edilizia residenziale pubblica, come da ma- novra finanziaria d’estate, pensato per riammo- dernare il patrimonio immobiliare pubblico e finalizza- to a dare un alloggio sociale alle famiglie disagiate, agli anziani, alle giovani coppie. Poi la crisi finanziaria e eco- nomica. Così il presidente del Consiglio - per rilanciare un settore chiave della nostra economia e nello stesso tempo andare incontro alle esigenze delle famiglie ita- liane - ha lanciato la proposta di un piano di interventi per l’ampliamento delle abitazioni di proprietà. *presidente del Movimento Consumatori P segue a pagina 4 dossier da pagina 2 a pagina 4 editoriale Il piano casa che ci serve davvero una buona notizia... C’è la crisi, stop al caro-affitti + ...e una cattiva Torna di moda il Monte di Pietà L’intervista Gianpaolo Fabris Sociologo a pagina 4 TENDENZE FARE LA SPESA AL TEMPO DELLA CRISI anno 1 numero 2 Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale- D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) art.1, comma 2, DCB Milano STAMPATO SU CARTA RICICLATA AL 100% E CONFEZIONATO IN BIOPLASTICA MATER-BI

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Mag 2009 - Una pubblicazione sul mondo consumerista e non solo. Movimento Consumatori propone ogni mese un dossier su tematiche di stretta attualità, notizie, interviste e informazioni utili per i cittadini-consumatori. "Consumers' magazine", è distribuito ai soci del Movimento Consumatori una volta al mese.

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Gli italiani e il carrello. Meno fedelialle marche, più desiderosi di

informazioni, attenti al portafoglioma anche all’ambiente

a crisi ha mutato i nostricomportamenti di consu-mo? E se sì, soltanto nella

direzione di cercare sempremaggiori risparmi? A queste ead altre domande cerca di ri-spondere l’Osservatorio delConsumatore, un’indaginepromossa da Consumers’ Fo-rum e curata dal professorGiampaolo Fabris. I risultatimostrano conferme e qualchesorpresa: i consumatori si re-sponsabilizzano, sono moltopiù attenti alle spese. Non soloriducendole (nel 70% dei casi)ma soprattutto ponderandolemolto di più e molto meglio.Ma anche ponendo un’atten-zione inedita ai valori ambien-tali e sociali che stanno dietro ilgesto dell’acquisto. Insomma,anche la crisi può avere qualcheeffetto positivo, visto che gra-zie ad essa diventiamo più se-lettivi e sempre più attenti anon sprecare.

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L’acqua bene Comuneacqua è vita. Privatizzarel’acqua significa mettere la

nostra vita nelle mani dellemultinazionali, della Borsa, delle

stock option, dei dirigenti dipartito. Un Comune che

privatizza l’acqua perde il dirittodi rappresentanza dei cittadini.

Perché i sindaci privatizzano

’Ll’acqua? Chi ci guadagna? Se icittadini perdono, qualcuno ci deveguadagnare... I nostri dipendenti nonpossono alienare le risorse del nostroComune. Nessuno li ha autorizzati.La vita è nostra e l’acqua pure.

Beppe Grillowww.beppegrillo.it

Colpa della crisi, certo. Ma per molti è comunque una buonanotizia.Per la prima volta da almeno un decennio si registra uncalo dei canoni di affitto: -2,2% per le abitazioni nuove, -2,4%per quelle usate, -1,5% per gli uffici, -2% per i negozi, -1,9%per i capannoni. È quanto stima Nomisma nel Prmo Rapportosul mercato immobiliare 2009, che registra anche che le com-pravendite si sono ridotte del 15,1% per le case.

La crisi fa tornare di moda uno strumento antico, il Monte diPietà.Aumentano le persone che si rivolgono a questo tipo diservizio, gestito in Italia da una cinquantina di istituti bancari.La Banca d’Italia stima intorno al 5% l’aumento al ricorso alcredito su pegno. Il valore medio del pegno è di circa 700 euro,mentre ammontano a circa 30mila le operazioni di prestito supegno concesse ogni mese.

SocietàL’Italia che cambiavista dai cittadini migrantiPag. 5

TrasportiFerrovie, i prezzi dei bigliettivolano ad alta velocitàPag. 6

Diritti«A occhi aperti» contro letrappole del mercatoPag. 7

Le rubricheNotizie, campagne,informazioni utiliPag. 8/11

maggio2009

di Lorenzo Miozzi*iano casa. Dapprima venne il Piano straordinarioper l’edilizia residenziale pubblica, come da ma-novra finanziaria d’estate, pensato per riammo-

dernare il patrimonio immobiliare pubblico e finalizza-to a dare un alloggio sociale alle famiglie disagiate, aglianziani, alle giovani coppie. Poi la crisi finanziaria e eco-nomica. Così il presidente del Consiglio - per rilanciareun settore chiave della nostra economia e nello stessotempo andare incontro alle esigenze delle famiglie ita-liane - ha lanciato la proposta di un piano di interventiper l’ampliamento delle abitazioni di proprietà.

*presidente del Movimento Consumatori

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dossier da pagina 2 a pagina 4

editorialeIl piano casa che ci serve davvero

una buona notizia...C’è la crisi, stop al caro-affitti+

...e una cattivaTorna di moda il Monte di Pietà

L’intervistaGianpaolo

FabrisSociologo

a pagina 4

TENDENZE

FARE LA SPESAAL TEMPO DELLA CRISI

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veramente parlanti) e più desideroso di informazioni(l’83% ritiene di averne poche o pochissime da parte del-le aziende).

Lo zampino della crisiNaturalmente l’Osservatorio non esclude che le sceltepiù virtuose dei consumatori siano legate anche alla pe-sante situazione economica. I cittadini-consumatorisentono venir meno la certezza del domani, si accorgo-no che il loro potere d’acquisto è diminuito e percepi-scono più insicura la loro situazione. Coerentemente il67% degli intervistati (erano il 41% nel 2008) si dichia-ra molto più attento alle spese. Non solo riducendole(nel 70% dei casi) ma soprattutto ponderandole moltodi più e molto meglio: il 90% del campione ritiene didover pensare bene prima di fare degli acquisti e l’81%crede sia opportuno comperare solo ciò che è stretta-mente necessario (nel 2005 gli oculati erano il 61%).Quel che va sottolineato però è anche il graduale allenta-mento di un legame da sempre celebrato dagli ufficimarketing e dai pubblicitari. E cioè il nesso tra soddisfa-zione e consumo. Lo shopping non dà la felicità: nono-stante la preoccupazione e le aspettative incerte, l’83% sidichiara soddisfatto della qualità della vita.

di Maurizio Regosan addio alla casalinga di Voghera. Lo ha sancito,con convinzione, un’indagine voluta da Consu-mers’ Forum (che riunisce imprese e consumato-

ri per facilitarne il dialogo e promuovere politiche con-sumeristiche), commissionata a un gruppo di ricercato-ri guidato da Giampaolo Fabris e intitolata «Osservato-rio sui consumi degli italiani». Diciamoci la verità: il sor-riso della leggendaria casalinga, innamorata delle mar-che e per anni emblema di un consumismo fiducioso,era da tempo affievolito. Ancora però nessuno aveva pre-so così chiaramente atto del suo ritiro e del nuovo perso-naggio che calca il palcoscenico del consumo: un citta-dino più consapevole e perciò meno prevedibile, attentoalla crisi e all’ambiente, preoccupato ma non vinto, ca-pace di valutare la qualità e quindi assai meno fedele.

I soldi non danno la felicitàMutano i tempi, si modificano gli atteggiamenti e conloro i profili. È la cronaca del consumo che cambia e di-segna una nuova mappa. Nella quale la pattuglia degliiper-convinti si assottiglia, mentre cresce quella dei con-sapevoli. Certo ci sono ancora coloro per i quali la mar-ca è “über alles” (ma si fermano al 13%, persuasi checomprando i prodotti di marca non c’è bisogno di leg-gere le etichette). Egualmente quelli che “I love shop-ping” sono il 16% del campione (ma che colpa abbiamonoi, dicono, se amiamo girare per negozi e guardare lapubblicità?). Nel frattempo però crescono i “pauperisti”(al 31%), che prima di un acquisto riflettono bene e cer-cano comunque di fare economia, e i “consumeristi”,convinti che se qualcosa non va si debba protestare e chein generale si dovrebbe fare di più per rispettare l’am-biente (si attestano al 22%). Quasi a pari merito, ed è unsegnale interessante, gli “affluenti” e i “critici” (rispetti-vamente al 10 e 9%): se i primi comprano per status (enon badano a spese), i secondi sono convinti che con me-no prodotti si starebbe meglio.

Nel complesso questo nuovo consumatore è più esi-gente e pragmatico di un tempo, meno disponibile adaccontentarsi. Conscio che spesso le imprese dicono nonquel che serve ma quel che fa comodo (il 94% è molto oabbastanza d’accordo con la richiesta di avere etichette

UPiù esigente e pragmatico, menodisponibile ad accontentarsi, menofedele alle marche, più desiderosodi informazioni, più attento alleesigenze ambientali e ditrasparenza. Soprattutto più attentoal portafoglio e capace di rinunciareal superfluo. Il ritratto dell’italianomedio al momento degli acquistirivela molte sorprese.E alcune novità importanti

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2 dossier

CONSUMATORI ALLO SPECCHIO

Far la spesa al tempo della crisiLa sobrietà entra nel carrello

+Come cambiano i consumi degli italianiConsumers’ Forum promuove l’Osservatorio delConsumatore, appuntamento che di anno in anno terrà ilpunto sulla figura del consumatore moderno in una societàche cambia. L’indagine, curata dal professor Giampaolo Fabris,presidente della società di ricerca Episteme, è stata svoltatelefonicamente dall’istituto Ipsos su un campionerappresentativo della popolazione italiana composto da millepersone. Scopo dell’Osservatorio è di monitorare e inquadrarecon precisione le “rivoluzioni copernicane” di cui il nuovoconsumatore è motore, plasmando il mercato. Profilare inmaniera attenta e puntuale il nuovo consumatore, pensandoloper una volta come un essere a tutto tondo, non solo uncliente da analizzare per meglio orientare il suo attod’acquisto, ma prima di tutto - e finalmente - come uncittadino e utente, attore principale e vieppiù partecipe a tuttigli effetti della nostra società, oggi.

www.consumersforum.it

Consumare meno,vivere meglioEmerge dunque che sta prendendo sempre più piedeuna crescente sensibilità verso un consumo consapevo-le, critico, attento alle esigenze ambientali (e quindi alcosiddetto chilometro zero, alla stagionalità dei prodot-ti), conscio dei diritti, capace di ridimensionare l’impor-tanza e l’efficacia delle lusinghe consumistiche. Non acaso l’affermazione secondo la quale «dovremmo tutticonsumare di meno per vivere meglio» è molto condivi-sa dal 39,1% e lo è abbastanza dal 35,8% del campione.Come pure un’altra che per il mondo delle imprese è unasorta di avviso ai naviganti: «Se devo scegliere tra duemarche scelgo quella che tiene presente la difesa dell’am-biente» è una affermazione con cui il 56,3% degli inter-vistati è molto d’accordo e il 32,1% è abbastanza d’ac-cordo.

Ma non è soltanto la sensibilità ecologica a caratte-rizzare il de-consumatore. Un dato che emerge con for-za dall’indagine è la domanda di trasparenza e la persua-sione: la sponsorizzazione di cause nobili è visto comeun surplus apprezzabile, ma secondario rispetto al mo-do di agire etico interno all’impresa.

1994 ‘96 ‘97 ‘99 2000 ‘02 ‘03 ‘05 ‘06 ‘08

UN CONSUMATORE INSODDISFATTO

LA CRISI DELLA FEDELTÀ ALLA MARCA

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UN CONSUMATORE INSODDISFATTO

SULLE ETICHETTE DEI PRODOTTI SI DOVREBBERO FORNIRE PIÙINFORMAZIONI CHE POSSONO ESSER UTILI A CHI LI CONSUMA

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LA CRISI IN ATTO

RISPETTO ALL’ANNO SCORSO LA SUA SITUAZIONE LE SEMBRA...più sicura

ugualemeno sicura

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di Piero Pacchiolinche le crisi possono avere aspetti positivi. Incampo finanziario, dicono alcuni esperti, la fasedi crisi consente di estromettere dal mercato i

soggetti che nel tempo hanno tenuto comportamentipoco trasparenti e hanno sfruttato bolle speculative adanno dei consumatori. Dopo le crisi, quindi, il merca-to viene ripulito dagli attori meno virtuosi. Dall’altraparte della barricata, nel mondo dei consumatori “rea-li”, può essere fatto un ragionamento simile? In qual-che modo sì. La crisi, infatti, ha lasciato dietro di sé nonsolo questioni problematiche ma anche qualche spe-ranza per il futuro: i consumatori hanno imparato, pernecessità, a diventare virtuosi. «Il paradosso è proprioquesto», sottolinea il presidente di Movimento Consu-matori, Lorenzo Miozzi. «La crisi sta innescando un fe-nomeno virtuoso. In un momento di incertezza per ilfuturo» spiega Miozzi, «gli italiani si scoprono braviconsumatori. Se il 75% è, infatti, convinto che per vi-vere meglio si dovrebbe consumare meno, l’80% è at-tento agli sconti e, dalle aziende, esige comportamentietici e coerenti. Addirittura il 90% degli intervistati sce-glie prodotti che rispettano l’ambiente». Secondo il pre-sidente di MC «questi dati dimostrano che siamo difronte ad una situazione molto diversa rispetto al passa-to».

«L’indagine dell’osservatorio di Consumers’ Forumsu consumi e consumatori», spiega, «ha rilevato conchiarezza che i cittadini stanno diventando più selettivie iniziano a percepire lo spreco come un disvalore». Laricerca evidenzia un dato importante: il consumatorenon si chiude in casa, continua a spendere ma in modopiù consapevole e pondera meglio gli acquisti, cercan-do beni sostitutivi che diano un buon rapporto qualitàprezzo. Per esempio, un dato significativo è l’aumentodell’apprezzamento per le “private label”, prodotti con

Amarchio della grande distribuzione, e l’alta percezionequalitativa che il consumatore ha di esse.

Questa tendenza non è solo dichiarata dai consu-matori intervistati nell’ambito della ricerca ma emergeanche dai dati relativi al 2008, presentati nel corso delconvegno «Marca», promosso dalle principali societàdella distribuzione organizzata. I numeri dicono infattiche la quota di mercato è cresciuta nel 2008 attestando-si al 13%. In questo modo potrebbe non solo andare incrisi il concetto di “marca” inteso in senso tradizionale,ma anche aprirsi la strada a una revisione del modo incui le imprese dovranno rapportarsi ai nuovi consuma-tori. «Dalla ricerca emerge con chiarezza come i consu-matori italiani siano pronti a fare i conti con l’econo-mia che c’è. Scelgono, interpretano e mettono in cam-po i propri bisogni. Da qui parte il nuovo ruolo del con-sumatore, sempre più attivo nei confronti del merca-to», aggiunge Miozzi. Già, perché non è semplicemen-te la ricerca dello sconto o del prezzo competitivo in rap-porto alla qualità a distinguere il consumatore fotogra-fato dalla ricerca. La componente etica è presente in ma-niera massiccia e anche questo deve far riflettere le im-prese. I consumatori si dirigono sempre più verso la tu-tela dell’ambiente considerata in tutto il ciclo di vita deiprodotti. Meno imballaggi, quindi. Ma anche piùinformazioni in etichetta per poter scegliere in manieratrasparente.

«Anche noi associazioni, però, siamo chiamate auna riflessione. I consumatori sono cresciuti e lo stessochiedono a noi», conclude Miozzi. «Se da un lato dob-biamo mettere a punto gli strumenti che già abbiamo,si pensi a “SMS consumatori”, servizio che consentesempre di tenere sotto controllo in modo semplice ilprezzo di numerosi prodotti agroalimentari, dall’altrodobbiamo anche pensare a nuove forme di interventiper dialogare meglio con questo nuovo consumatore».

L’ANALISI

Così la recessioneci stimolaa diventare miglioriLorenzo Miozzi commenta i dati della ricerca di Consumers’ Forum:«Diventiamo più selettivi e sempre più attenti a non sprecare».Come dimostra, per esempio, la crescita del private label

Gas, è giuntal’ora della fase due

uto organizzazione per il risparmio. I consumatori,per poter contare di più, si uniscono formando grup-pi,più o meno organizzati, che contrattano con i pro-

duttori l’acquisto di grandi quantità di beni a prezzi scontati.Si chiamano Gruppi d’acquisto (Ga) e in Italia hanno avuto,negli ultimi anni,un grande successo.Anche in questo settorela crisi ha modificato le abitudini dei consumatori. Fino a po-chi anni fa era scarsa l’affluenza verso un’organizzazione deiconsumi che tendesse direttamente al risparmio mentre si èregistrato un discreto interesse verso l’esperienza dei Gruppidi acquisto solidali (Gas) che in Italia si sono moltiplicati negliultimi anni.Queste realtà,però, sono nate dall’esigenza dicreare un diverso modo di intendere il mercato e l’economia.Non a caso, i principali prodotti presenti nei panieri dei Gas ri-guardano prodotti biologici o provenienti dal mondo dell’e-conomia equa e solidale.Questo atteggiamento,però,ha re-legato l’esperienza del Gas a un fenomeno più “di nicchia”che “di massa”.Oltre a essere destinato a consumatori dielevato livello culturale medio alto, infatti, richiede spessosforzi economici maggiori.

Collettivo è bello«Il Movimento Consumatori», spiega Lorenzo Miozzi,«cerca da anni di spingere i cittadini verso una seconda gene-razione di gruppi d’acquisto. L’idea è stata quella di creare unsistema che andasse a vantaggio di tutti e che fosse collegatoa un concreto risparmio».Continua Miozzi:«L’esperienza delGa Lattemiele, che consentiva ai partecipanti di comprarecollettivamente prodotti per l’infanzia, infatti, si basava pro-prio su questo».Acquistando in modo collettivo grandi quan-tità di prodotto nel mercato estero,dove il prezzo era decisa-mente più basso che in Italia, si otteneva un considerevole ri-sparmio per tutti i consumatori aderenti al Ga. Il risultato diquesta esperienza è stato estremamente positivo. Il consu-matore organizzato poteva disporre dei medesimi beni invendita in Italia a un prezzo accessibile. Il risultato sul frontedel mercato interno non si è fatto attendere. Il prezzo di pan-nolini e del latte in polvere, che, si è scoperto poi, era mante-nuto elevato nel nostro Paese da un cartello, è sceso sensibil-mente in pochi mesi.«Una parte del mercato che era sogget-ta a una distorsione», conclude Miozzi,«è stata riportata allanormalità grazie all’attivazione dei cittadini auto organizzati.Questa è la dimostrazione di come le associazioni possanoessere quotidianamente al servizio del cittadino per aiutarlonella vita di tutti i giorni e come questa sinergia possa portareeffetti positivi in termini di risparmio e di regolazione del mer-cato».

(P.P.)Info sui Gas: www.retegas.org

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+L’esperienza

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COMPORTAMENTI E VALORI/ATTEGGIAMENTI EMERGENTI

UNA FORTE CAUTELA NELLO SPENDEREDOVREMMO COMPERARE SOLTANTO CIÒ CHE È NECESSARIO

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ETICA COME DIMENSIONE DELLA QUALITÀQUANTO È DISPOSTA A PAGARE DI PIÙ SE SA CHE...

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LA SUA PRODUZIONE E IL SUO USO RISPETTANO L’AMBIENTE

VENGONO RISPETTATI I DIRITTI DEI LAVORATORI

LA QUALITÀ È SUPERIORE ALLA MEDIA

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n consumatore più attento e chechiede di più. È l’identikit scatta-to da Giampaolo Fabris, che inse-

gna Sociologia all’università San Raffae-le e che ha coordinato l’«Osservatorio suiconsumi degli italiani». Chiede ad esem-pio più informazione. Spiega il profes-sore: «Non è che il consumatore ne la-menti una cattiva, semmai di parte. Vor-rebbe sapere veramente molte più coseche gli vengono negate. C’è una speciedi afonia nei confronti della comunica-zione delle imprese e un’iperbole invecesugli aspetti più suggestivi ed emotivi, diinduzione al consumo». Consumers’ Magazine: La ricercasottolinea anche altri cambiamenti...Giampaolo Fabris:Sì, il consumatorenon cerca sempre la qualità più alta. Peruna certa tipologia di prodotti, ad esem-pio, i beni più dimessi della nostra quo-tidianità, anche un livello medio può an-dar bene. È una cosa considerata accet-tabile. Quello che sta succedendo è la so-stituzione della parola valore alla parolaqualità: un prodotto deve avere un ele-vato valore per il consumatore.CM:Cosa pensa degli inviti a consuma-re per sostenere le aziende in crisi?Fabris:Si tratta di una grossa perversio-ne. Cioè un ribaltamento completo deirapporti tra economia e consumi. Di-stinguerei un discorso tattico, forse op-portuno in questo momento, e uno stra-tegico. È comunque impensabile che l’e-

U conomia possa fondarsi su uno sviluppoillimitato dei consumi. Il pianeta ha ri-sorse limitate. Ma c’è una insostenibilitàanche dal punto di vista degli stili di vi-ta. L’incremento dei consumi non portaulteriori accrescimenti del benessere,della qualità della vita. È folle ritenereche nei prossimi anni per far sviluppareil sistema dovremo comprare di più. Delresto tutto il rapporto fra economia e so-cietà va rivisto: continuiamo ancora aconsiderare il Pil come l’indicatore piùattendibile. Sappiamo che è socialmen-te offensivo: nella Striscia di Gaza avre-mo l’esplosione del Pil semplicementeperché c’è stato questo assoluto disastro.CM: Nello stesso tempo si blocca laclass action.Fabris:La class action potrebbe rappre-sentare un forte salto di qualità. È stataoccasione per continui rinvii, per i qualic’erano certamente delle ragioni. A mesembra che il problema di una tutela ef-fettiva dei consumatori faccia più partedelle buone intenzioni che non di prassio di azioni politiche. Credo che sia unoscenario destinato a cambiare rapida-mente. Non c’è un pregiudizio nei con-fronti di chi produce o di chi vende, masenza dubbio c’è la richiesta da parte deiconsumatori di avere un rapporto dia-lettico. Di essere tutelati effettivamente.La vera rivoluzione culturale è un con-sumatore che si accorge anche di averenon solo dei diritti ma anche dei doveri

e delle responsabilità ad esempio neiconfronti dell’ambiente. Quindi la scel-ta dei beni di consumo finisce anche conl’avere un significato politico. Nel sensodel penalizzare quelle aziende che non sicomportano in maniera socialmente re-sponsabile. E invece premiarne altre. Èun fenomeno agli inizi che avrà conse-guenze maggiori in futuro.CM:Qui il web può aiutare.Fabris: È un mondo che sta cambian-do. Credo che tutte le istituzioni debba-no prendere atto di questo passaggio d’e-poca. La condivisione di una cultura di-gitale fa sì che oggi il consumatore siamolto più attrezzato culturalmente diuna volta. Il web 2.0 è uno strumento didemocrazia dei consumi straordinario:eroga informazioni.CM: Poi ci sono le associazioni…Fabris:Fino ad ora hanno avuto nel no-stro Paese un ruolo minoritario, un po’residuale. Adesso vedono un livello diconsenso da parte della popolazione incontinua crescita. Nel senso che le asso-ciazioni sono la punta di diamante in unrapporto dialettico con il mondo delleimprese. Oggi sempre di più il consuma-tore ama interloquire e non semplice-mente subire passivamente le indicazio-ni che arrivano dalle imprese. Quelloche fino a ieri era un soliloquio da partedelle imprese, adesso si richiede che di-venga un dialogo reale non millantato.

(M.R.)

INTERVISTA AL SOCIOLOGO GIAMPAOLO FABRIS

Dalla qualità al valoreCosì il consumatoresi mette al centro della scena

Contano di più il rispetto dei diritti dei lavoratori (per il27,3%), la trasparenza verso il consumatore (16,9%), laqualità dei prodotti (14,3%), la difesa dell’ambiente(13,5%) e il rispetto delle regole e delle leggi (13%).

Le richieste alle associazioniIndicazioni che valgono se le si saprà ascoltare. Come ladecrescita, il deconsumo - secondo i ricercatori destina-to a segnare profondamente la mentalità dei consuma-tori - richiede risposte concrete da parte delle aziendeproduttrici e da parte della associazioni. Alle prime sol-lecita un’apertura effettiva, la capacità di mettersi più ingioco e di intrecciare un dialogo reale con i possibili ac-quirenti, una responsabilità sociale meno legata almarketing e più alla sostanza. Anche per le associazionidi consumatori, l’indagine segnala nuove, importantisfide. E qui basta un dato: l’89,2% degli intervistati èmolto o abbastanza d’accordo con l’affermazione secon-do cui le associazioni di consumatori dovrebbero svilup-parsi maggiormente, mettendo in atto strategie più inci-sive ed efficaci nella difesa dei diritti dei cittadini. Tantopiù che le nuove tecnologie, il web anzitutto, consento-no e facilitano mobilitazioni spontanee, movimenti d’o-pinione e scambio di informazioni. Maurizio Regosa

Piano casa che si sta ora confrontando con il post terre-moto. Se il dichiarato fine è quello di rianimare l’atti-vità edilizia, non v’è dubbio che la ricostruzione di L’A-quila offra una occasione, e insieme una responsabilità,di dimensioni straordinarie. Il restauro dei monumen-ti e il sistematico recupero degli insediamenti storici,messi in opportuna sicurezza sismica, dovranno attiva-re una vasta imprenditorialità, di elevata qualità e ad al-to tasso di occupazione.

Ora, botta e risposta tra governo e opposizione aparte, il discorso è che se il governo vuole con tale prov-vedimento incentivare l’edilizia, l’obiettivo che si eraproposto, rivolgere questo Piano a beneficio soprattut-to dell’edilizia privata, non coniuga il supporto al set-tore edilizio in questo periodo di crisi economica gene-rale con effetti positivi che vadano a beneficio della col-lettività. L’attenzione dovrebbe essere rivolta altrove,quindi, non semplicemente alla possibilità di amplia-mento per le proprietà private. La cosa migliore sareb-be, oltre alla ricostruzione dell’Abruzzo, ristrutturare

gli edifici pubblici e le scuole. Nel caso di queste ulti-me, basterebbe pensare a quanti di noi, come genitori,a ridosso del terremoto che ha devastato l’Abruzzo, nonsi siano chiesti con apprensione se la scuola del propriofiglio fosse effettivamente sicura, e quanto le scosse si-smiche avvertite in gran parte d’Italia non avessero in-taccato la già precaria situazione, dovuta alla scarsa ma-nutenzione negli anni, di tali edifici. Il Piano casa do-vrebbe quindi andare nella direzione di una messa innorma e di una costante manutenzione degli edificipubblici, edilizia scolastica e sicurezza in primo piano.

Inoltre, seguendo l’esempio degli Stati Uniti, si do-vrebbe pensare ad un’edilizia sostenibile, con azioninon finalizzate solo all’oggi ma destinate a durare neglianni e con un occhio di riguardo, meglio se gli occhifossero due, verso la sostenibilità ambientale. E quindicominciamo a pensare seriamente ad edifici che sianosostenibili sia dal punto di vista del consumo energeti-co, sia dell’impatto ambientale.

Lorenzo Miozzi

«È in atto una rivoluzioneculturale: ci accorgiamo diavere non solo dei diritti,ma anche dei doveri, nelmomento in cuiacquistiamo. Per esempionei confronti dell’ambiente.E ogni nostra scelta diventaun atto politico»

Giampaolo Fabris è professoreordinario di Sociologia dei consumiall’Università San Raffaele, dove insegnaanche Strategia e gestione della marca, e

presidente delcorso di laurea inScienze dellacomunicazionenella facoltà diPsicologia. Èpresidente di

Episteme. Ha sempre alternato l’attività diinsegnamento a quella professionale. Èconsiderato uno dei maggiori esperti nellostudio del consumatore e dellacomunicazione di impresa. Su questi temi haaperto un dibattito in progress sul blog

www.societingblog.com.

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segue dalla prima

editorialeIl piano casa che ci serve davvero

Chi è

4 dossier

Page 5: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

a cura di Angela Carta o Sportello Arcobaleno serve essen-zialmente a risolvere problemi di vi-ta quotidiana. Questo è il dato prin-

cipale emerso dall’indagine sulle princi-pali abitudini di fruizione del servizio daparte dei cittadini migranti, realizzata daIpsos per il Movimento Consumatori eil Movimento Difesa del cittadino. Nelcorso del workshop «L’esercizio della cit-tadinanza, gli immigrati e il progettoSportello Arcobaleno», organizzato neigiorni scorsi a Roma, le due associazionihanno fatto un bilancio delle attività del-l’iniziativa, avviata nel febbraio 2008grazie al finanziamento del ministero delLavoro, della Salute e delle Politiche so-ciali e ora in fase di chiusura.

Secondo l’indagine, il 46% dei citta-dini stranieri si è rivolto agli sportelli perinformarsi su operazioni che riguardanol’“essere cittadino”: il 20% lo ha fatto perrichiedere informazioni nell’ambito bu-rocratico, in particolare sul rilascio di do-cumenti da parte degli uffici della pub-blica amministrazione (18%). Il 16%degli immigrati ha chiesto informazionisu tematiche che riguardano la casa nelsuo complesso: come affittarla (6%) oacquistarla (4%) oppure su come pagarele bollette delle utenze (6%). Il 9% si èinformato su questioni bancarie: comeaprire un conto corrente bancario o po-

L

stale o accedere a un mutuo ipotecario.Sul fronte degli ambiti più pretta-

mente consumeristici, i cittadini mi-granti si sono informati su come cambia-re o su come chiedere la sostituzione diun prodotto acquistato (17%), come se-gnalare errori nelle bollette (16%) o gua-sti e malfunzionamenti sulle utenze delgas, della luce, del telefono, dei rifiuti,ecc. (4%) e che comportamento avere incaso di controversie (9%). Anche sull’RcAuto, il 6% degli immigrati ha chiestodelucidazioni (il 35% degli intervistati

dichiara di possedere un’auto). «L’integrazione oggi», spiega Loren-

zo Miozzi, presidente del MovimentoConsumatori, «raggiunge nuove fron-tiere che non sono più quelle di emer-genza come la casa o il lavoro; questinuovi cittadini oggi vivono le incertezzee la complessità della società come la vi-viamo tutti ma per loro la lingua, le diffi-coltà di integrazione con nuove culture,gli ostacoli posti da una certa politica diritorno al passato, amplificano tutti que-sti problemi e li rendono spesso insor-

montabili negando il diritto di essere cit-tadini consumatori».

«Sportello Arcobaleno», aggiunge Antonio Longo, presidente del Movi-mento Difesa del cittadino, «è partitocome un’iniziativa sperimentale, che haavuto luci e ombre a causa di una certadiffidenza da parte della comunità mi-grante, soprattutto a causa del clima po-litico maturato in Italia negli ultimi tem-pi. Nonostante tutto, possiamo dire diaver raggiunto lo scopo, ossia quello diaiutare i lavoratori migranti nel nostroPaese a superare gli ostacoli (come la lin-gua, leggi e modelli di vita diversi dai lo-ro) facilitando il loro pieno inserimentonella vita quotidiana».

Nel corso del progetto, infatti, se-condo le rilevazioni dell’Ipsos è aumen-tata non solo l’affluenza agli sportelli, maanche la frequenza delle visite. In gene-rale, infatti, la maggior parte dei sogget-ti intervistati (62%) ha visitato lo spor-tello nella seconda metà dell’anno (ago-sto 2008 - marzo 2009) e, di questi, soloil 46% ha dichiarato di essere un neo vi-sitatore, a fronte del 72% nella primametà dell’anno (gennaio - luglio 2008).A testimonianza del buon servizio reso,si segnala che il canale d’informazionepiù incisivo è stato il cosiddetto “passa-parola” all’interno della rete di cono-scenze del fruitore.

Un kit per le scuolesu migrazioni e asilo

indirizzato ai giovani fra i 12 e i 18 anni,con un dvd e un manuale per

l’insegnante tradotto in 20 lingue europee, ilkit educativo su migrazione e asilo, fruttodella collaborazione fra l’Oim -Organizzazione Internazionale per leMigrazioni e l’Unhcr - Alto Commissariatodelle Nazioni Unite per i rifugiati, presentatoa Bruxelles e finanziato dalla CommissioneEuropea grazie al Fondo europeo per irifugiati. Il kit si chiama «Non solo numeri»ed è stato ideato per informare i giovani suitemi della migrazione e dell’asilonell’Unione Europea. Si tratta di un’iniziativache si inserisce negli sforzi dell’Ue persensibilizzare l’opinione pubblica sulledifficoltà dei nuovi arrivati e per combatterela discriminazione e il pregiudizio. Il kit saràdiffuso in 24 Stati. «La migrazione è spessodescritta attraverso statistiche anonime, ilcontesto e le cause della migrazione sonodiverse e di natura individuale», haaffermato il rappresentante regionale aBruxelles dell’Oim, Bernd Hemingway, «igiovani spesso mancano di una più ampiaconoscenza e degli strumenti necessari peranalizzare e sviluppare opinioni sullamigrazione e sull’asilo, basate suinformazioni corrette».

È

IL SERVIZIO

Diritti senza segreti. E senza frontiereobiettivo principale dello Sportello Arcobaleno è tute-lare i cittadini migranti presenti nel nostro Paese attra-verso la conoscenza dei loro diritti, garantendogli la par-

tecipazione attiva alla costruzione della società in cui sono inse-riti. L’iniziativa, realizzata dal Movimento Difesa del cittadino edal Movimento Consumatori, è finanziata dal ministero dellaSolidarietà sociale e ha previsto, dal 25 febbraio 2008, l’apertu-ra di 17 sportelli informativi nelle sedi delle due associazioni pre-senti sul territorio nazionale e la realizzazione di strumenti di co-municazione come il vademecum multilingue (tra gli argomen-ti trattati ci sono Casa, Utenze, Commercio&Garanzie, Ban-che&Poste, Assicurazioni, Diritti di cittadinanza, Difesa dei di-ritti) il numero verde 800.912637 e il sito www.sportelloarco-baleno.it. Il materiale d’informazione è stato distribuito anchepresso le comunità degli emigrati, gli uffici comunali e provin-ciali e gli Internet point.

Le due associazioni hanno attivato anche una collaborazio-ne con Smile Train Italia nell’ambito dei programmi sanitari svi-luppati dalle associazioni in difesa del cittadino, nell’organizza-zione di campagne di informazioni pubbliche su questi servizi,nell’azione di prevenzione e di cura delle patologie deformantidel volto, nella presa in carico dei pazienti e, in particolar modo,dei minori che verranno indicati dalle due associazioni. SmileTrain Italia è un’organizzazione umanitaria apolitica che ha loscopo di ridare il sorriso a bambini affetti da deformità del volto(come il labbro leporino e la palatoschisi) o da traumi di guerrao da ustioni attraverso l’azione dei suoi medici e dei suoi infer-mieri volontari. Il suo campo di azione va dalla partecipazione a

interventi chirurgici insieme al personale sanitario locale, allaformazione dello stesso, alla realizzazione di centri di riferimen-to all’interno dei contesti sanitari dei Paesi dove svolge la pro-pria attività. Spesso si tratta di Paesi depauperati o in guerra (Af-ghanistan, Iraq, Georgia, Congo) o di Paesi nei quali le risorsenaturali non vengono messe a frutto (Uganda,Tanzania, etc.).In Italia l’azione di Smile Train si sviluppa attraverso la collabo-razione con diversi centri universitari e ospedalieri, con associa-zioni e con enti che perseguono il benessere dei meno fortunatie dei meno protetti. «Siamo orgogliosi di questa collaborazio-ne», spiegano Antonio Longo, presidente MDC, e LorenzoMiozzi, presidente MC, «lo Sportello Arcobaleno, un serviziogià utile e facilmente fruibile per i cittadini migranti, si arricchi-sce ulteriormente con questa collaborazione che guarda diretta-mente alla salute dei disagiati e di chi ha difficoltà ad accedere aparticolari cure e a determinate prestazioni sanitarie». AncheSmile Train ritiene questa collaborazione importante. «Ci sonoimmigrati ma anche italiani bisognosi», sostiene Fabio Massi-mo Abenavoli, chirurgo plastico e presidente di Smile Train Ita-lia onlus, «e purtroppo poco informati, con problemi di comu-nicazione che hanno difficoltà a far assistere i propri figli. In que-sto contesto, quindi, la possibilità di creare una sinergia con ilMovimento Difesa del cittadino e il Movimento Consumatori,all’interno del servizio offerto dallo Sportello Arcobaleno che datempo lavora a favore degli immigrati, rappresenta una logica efavorevole combinazione».

Numero verde: 800.912637www.sportelloarcobaleno.it

’L

L’ITALIA CHE CAMBIA

Migranti, cittadini, consumatoriBurocrazia, casa, bollette,banca. Ma anche acquisti,Rc auto e molto altro.Sono i problemi di vitaquotidiana affrontati ognigiorno dagli stranieri.Molto simili ai nostri,spesso però complicatidalle barriere linguistiche e dalle difficoltà di integrazione

Cos’è e come funziona lo Sportello Arcobaleno

+L’iniziativa

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Page 6: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

6 trasporti

CARO TARIFFE

Ferrovie, i prezzi dei bigliettivolano ad alta velocitàpagina a cura di Daniela Verlicchi

lta velocità, le tariffe corrono piùveloci dei treni. Il 14 dicembrescorso dalla stazione di Milano è

partito, fiammante, il primo Frecciaros-sa. Ma i rincari sui biglietti (per i treni ve-loci e di fascia alta) lo hanno preceduto dicirca due anni. «A gennaio 2007, doposei anni di tariffe bloccate per decreto dalministro del Tesoro Giulio Tremonti,Trenitalia ha unilateralmente deciso dialzare la tariffa media per viaggiare su In-tercity ed Eurostar del 9% (dal 3 al 15%a seconda delle tratte)», denuncia Moni-ca Multari, responsabile legale del setto-re Trasporti del Movimento Consuma-tori, «l’anno successivo, poi, il rincaro èstato del 15% su tutti i treni di fascia alta,quindi sempre Eurostar, Tbiz, ed Euro-star City». L’alta velocità, dopo i primimesi di tariffa di lancio, costa in media il10% in più di un viaggio in Eurostar. Ok,si può obiettare, in questo caso il servizioè migliore: da Milano si raggiunge Bolo-gna in poco più di un’ora. Fantascienzafino a poco tempo fa. «Ma il rincaro nonè giustificabile con il risparmio di tem-po», obietta Multari, «ed è comunque ildoppio di quel che prevede il Cipe (Co-mitato interministeriale per la program-mazione economica, ndr) per gli “au-menti a fronte di miglioramento del ser-vizio” che dovrebbero essere del 5%».

La teoria è chiara: se vuoi viaggiarecomodo e veloce, devi pagare di più. Mala pratica, almeno per quel che riguardaEurostar e Intercity, è diversa: se vuoiviaggiare comodo e veloce, paghi ognianno di più e i servizi sono gli stessi. Èquesto che contestano al MovimentoConsumatori: «I rincari del 2007 e del2008 sono stati giustificati con la neces-sità di ripianare i conti e i costi di un quin-quennio di tariffe bloccate», continua laMultari. «Nessuno li ha mai collegati adun miglioramento del servizio». Invece,secondo due delibere del Cipe, per alzareil costo dei servizi di pubblica utilità co-me indiscutibilmente sono i trasporti fer-roviari, bisognerebbe seguire una proce-dura che vincola l’aumento all’inflazionee alla verifica (da parte del ministero deiTrasporti) della qualità del servizio. Sitratta di un meccanismo di price-cap cheTrenitalia già rispetta per le tratte regola-te dal contratto nazionale di servizio: tra-ghetti verso le isole, trasporti locali nelleregioni a statuto speciale e Intercity not-te. «Per le altre se ne infischia», chiarisceMultari, «con la scusa della liberalizzazio-ne delle tariffe». Ma Movimento Consu-matori non ci sta: nel 2008 l’associazionesu questo ha presentato un esposto al mi-nistero, all’Antitrust e al Garante per lasorveglianza dei prezzi. Risultato? Il mi-

A

nistero per lo Sviluppo economico ha dif-fuso un dossier che attesta che nel perio-do considerato (2007-2008) le tariffe deltrasporto ferroviario in Italia sono au-mentate del doppio che nel resto d’Euro-pa. Mentre Antonio Lirosi, l’allora Mi-ster Prezzi, dopo aver confermato l’anali-si del ministero, ha diffidato Trenitaliadall’aumentare ancora i prezzi «consi-gliandole» di prevedere agevolazioni esconti per il periodo estivo.

Poi, come abbiamo detto, è arrivataFrecciarossa. E, difficile da credere, la si-tuazione è peggiorata, almeno per chinon viaggia in alta velocità. Chi non vuo-le o non può prendere il treno scheggia,tipo i pendolari, tra gennaio e febbraiohanno dovuto far i conti con una serie diritardi dovuti alla condivisione delle lineead alta velocità e linee “storiche” in deter-

minate tratte (Milano Centrale-MilanoRogoredo e Bologna Lavino-BolognaCentrale) e, in alcune regioni, con unostravolgimento degli orari di arrivo e par-tenza dei locali e regionali. Se a questo siaggiunge il sovraffollamento di alcuniconvogli, si capisce che l’alta velocità, al-meno ai pendolari, costa già molto piùdel 10% del prezzo del biglietto. La Re-gione Veneto ha recentemente sanziona-to Trenitalia per aver disatteso al contrat-to di servizio regionale: i treni erano trop-po sporchi, affollati e in ritardo. Cinquemilioni di euro di multa che, per ora, nonhanno sortito l’effetto sperato: «Non ècambiato nulla», spiega Multari. CosìMC ha avviato una campagna di risarci-mento danni ai pendolari e citerà Treni-talia in giudizio per aumenti illegittimi ditariffe di pubblica utilità.

Dopo i primi mesi di tariffa di lancio, il supertreno costa in media il 10% in più di un viaggio in Eurostar.Rincaro doppio di quel che prevede il Cipe

er assistere all’inaugurazione dei nuovi treni Frecciarossa, EttoreFittavolini, presidente dell’Associazione pendolari Piacenza, è

partito presto assieme ad altri della sua associazione. «Con ilregionale delle 12 e 08», pensò quel 14 dicembre a Piacenza,«dovrei farcela comodamente». L’inaugurazione era alle 16.«Comodamente» è una parola grossa per molti pendolari: fatto sta,a Milano arrivò in tempo ma il suo treno aveva più di due ore diritardo. Come il suo, molti altri locali quel giorno, anche se sulcartellone degli orari non ne compariva neanche uno. CosmesiFrecciarossa.Un’antifona di quel che sarebbe diventato il trasporto locale conl’alta velocità: fermi tutti, prima passa il Frecciarossa. E così «conl’entrata in vigore dell’orario invernale», spiega, «i tempi di

percorrenza da Milano a Piacenza sono aumentati tra i 5 e i 15minuti, a seconda dei treni. Ai quali va ovviamente aggiunto ilritardo di altrettanti 5-10 minuti». «Se va bene», gli fa eco LuciaScacchi, del Comitato pendolari di Lodi: «A gennaio e febbraio iritardi sfioravano la mezz’ora». Ma i ritardi sono solo una parte delproblema. «Sulla tratta Milano-Piacenza, 700 convogli su 1.200hanno subìto modifiche orarie», denuncia Fittavolini, «unarivoluzione per nulla concordata con i pendolari». E poi c’è ilproblema sovraffollamento, racconta Alberto Golinelli, che viaggiasulla Milano-Genova. Da lui l’alta velocità non è ancora arrivata mai disagi sì: «Con la riduzione degli Intercity, tutti prendono i regionaliperché non hanno intenzione di pagare il prezzo di un Eurostar. Ecosì il viaggio è invivibile».

P

� Gli “altri” convogli

Qui popolo dei pendolari. Chi si ricorda di noi?

� Giungla sconti

Viaggiare low cost,sogno o realtà?

alta velocità costa, c’è poco da dire. InItalia come in Francia e in tutt’Europa.

Però se «Viaggi intelligente», come dice lospot, risparmi. Fino al 30 giugno sonoinfatti previsti una serie di sconti che vannodal 15 al 60% su alcune tratte AV adeterminate condizioni.Vi consigliamo dileggerle bene sul sito di Trenitalia. Peraccedere allo sconto del 60%, ad esempio,bisogna prenotare il biglietto (ed èpossibile solo online) almeno 30 giorniprima e non cambiare più idea sul proprioitinerario: non sono previsti rimborsi nériduzioni né possibilità di cambioprenotazione o treno per nessuna ragione.Quel che è prenotato è prenotato. Per averelo sconto del 30%, occorre prenotarealmeno 15 giorni prima e il passeggero hala possibilità di cambiare biglietto una solavolta (pagando al massimo 3 euro ed entro24 ore prima del viaggio) e, nel casodecidesse di non partire almeno 24 oreprima, di vedersi rimborsato il bigliettoall’80%. La tariffa scontata del 15% èquella meno soggetta a vincoli e si puòrichiedere su tutte le tratte, a patto che siprenoti il biglietto almeno sette giorniprima. «Ma è comunque menovantaggiosa della “tariffa amica”, in vigorefino a qualche mese fa», nota MonicaMultari di Movimento Consumatori: «inquel caso lo sconto era del 20% e si potevaprenotare il viaggio fino a 24 ore prima».Gli sconti, tra l’altro, non sono automatici:“in palio” ci sono 250mila biglietti inpromozione al mese: chi prima prenota,meglio viaggia.

www.trenitalia.itwww.movimentoconsumatori.it

’L

2001-2002 Gennaio 2007 Gennaio 2008 Dicembre 2008

Prezzi bloccati per

decreti Tremonti

e poi per contratto

di servizio

Aumenti tra

3% e 15%

delle tratte

su ES e Icplus

+15% su treni

di fascia alta:

ES, Tbiz e Escity

Parte l’Alta

Velocità: il

biglietto costa

il 10% di Es

Page 7: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

LA CAMPAGNA

«A occhi aperti»contro le tante trappoledel mercato

n sentiero luminoso per aiutarci acamminare su quell’autostradache talvolta si fa sentiero stretto e

pieno di trappole e che siamo soliti chia-mare mercato. Ad accenderlo (con il so-stegno del ministero dello Sviluppo eco-nomico) le sei associazioni nazionali deiconsumatori: Assoutenti, Cittadinan-zattiva, Confconsumatori, MovimentoConsumatori, Movimento Difesa delcittadino, Unione nazionale consumato-ri. Saranno loro a puntare i riflettori suglistrumenti creditizi, sulle garanzie postvendita e le pratiche commerciali scorret-te e ad aiutare i cittadini a muoversi a«Occhi aperti!», come afferma il titolodella campagna informativa che sta perpartire e che è stata presentata a Roma.

Informazione in primisLa necessità di maggiore prevenzione intema di tutela è segnalata dalla concretez-za di due dati: il crescente indebitamentodei cittadini (che nel 2008 ha raggiunto i60,7 miliardi di euro) e i 212 casi di pub-blicità ingannevole e pratiche commer-ciali scorrette (per le quali sono statecomminate sanzioni per oltre 37 milionidi euro). Dati che dimostrano comespesso i consumatori non riescano a di-fendere le proprie ragioni e quanto sia ne-cessario informarli sui propri diritti. «Laprima forma di autotutela del consuma-tore è la conoscenza», ha commentato Antonio Longo, presidente del Movi-mento Difesa del cittadino, associazionecapofila del progetto. «Per tutelarsi è in-fatti necessario avere nozione delle rego-

U

le e agire nelle sedi opportune. Ed è pro-prio l’informazione capillare sul territo-rio nazionale l’obiettivo di “Occhi aper-ti!”».

Una campagna articolataIl progetto di comunicazione a livello na-zionale verrà realizzato nel corso dell’an-no per terminare nei primi mesi del2010. Per i tre segmenti si sono formatealtrettanto coppie di associazioni. Suglistrumenti creditizi, si concentreranno ilMovimento consumatori e Cittadinan-zattiva. Alle pratiche commerciali scor-rette si dedicheranno invece l’Unione na-

zionale consumatori e Assoutenti. Infinele garanzie post vendita saranno il focusdel Movimento difesa del cittadino eConfconsumatori. Per tutti e tre i filoni,saranno realizzate iniziative di informa-zione e di educazione che le associazionisvolgeranno in tutta Italia attraverso le ri-spettive sedi locali. Servizi informativi, diconsulenza e dì assistenza, ai quali si af-fiancheranno convegni e seminari, ma-teriale informativo, pagine web, concor-si nelle scuole e giochi per l’apprendi-mento degli argomenti per i giovani con-sumatori, spot radiofonici e audiovisivi.Per ognuno dei temi sono stati attivati

servizi di consulenza e assistenza direttaai cittadini via e-mail: [email protected],[email protected], [email protected]. È inoltre previstauna campagna educativa per rafforzare ilgrado di consapevolezza sulle tre temati-che di tutti i cittadini, in particolare glistudenti delle scuole medie superiori, at-traverso i learning object, concorsi scola-stici per dimostrare l’effettivo apprendi-mento degli argomenti, la diffusione del-le informazioni tramite la rete Internet.

Un’alleanza strategicaIn arrivo dunque un’importante iniziati-va a tutela dei consumatori. Tanto più ri-levante perché realizzata congiuntamen-te dalle sei principali associazioni e dun-que potenzialmente più efficace (vistaanche la capillarità che la campagna sipropone). Un primo risultato è stato rag-giunto in conferenza stampa, alla qualeha preso parte, oltre a rappresentanti digrandi imprese bancarie e di servizi, il vi-cedirettore generale di Confcommercio, Costante Persiani. È tempo, ha assicura-to, di creare intese fra consumatori edesercenti. «Hanno interessi comuni epossono collaborare», ha spiegato, «affin-ché si consolidi una cultura delle regole eper affrontare in maniera comune temicomplessi come la responsabilità perdanni causati da prodotti difettosi e lamessa in circolazione di merce contraf-fatta». Un invito che i rappresentanti del-le associazioni hanno subito colto.

(M.R.)www.occhi-aperti.it.

Strumenti creditizi,garanzie post vendita epratiche commercialiscorrette: sei associazioniuniscono le forze per unagrande opera diprevenzione.Verrannomesse in campo iniziativedi formazione, pagineweb, campagnepubblicitarie, iniziativenelle scuole.Perché l’informazione del cittadino è la prima arma di difesa

ifendersi è più facile quando si è informati. Per questo motivopartecipiamo a questa nuova grande iniziativa che ha come

obiettivo primario quello di educare i cittadini consumatori alla tuteladei diritti.L’indebitamento delle famiglie ha raggiunto, secondo le stimeregistrate nel 2008, i 60,7 miliardi di euro, si sono inoltre verificati212 casi di pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette esono state comminate sanzioni per oltre 37 milioni di euro. Oltre lametà, poi, di chi ha acquistato un prodotto difettoso non è riuscito afare valere la garanzia.Questi dati dimostrano quanto i consumatori siano vittime delmercato, quanto spesso non riescano a far valere le proprie ragioni equanto sia necessario informarli sui propri diritti e su come tutelarsiin materia di strumenti di credito, pratiche commerciali scorrette,garanzie post vendita.Noi del Movimento Consumatori, insieme a altre cinque associazioninazionali di consumatori che hanno aderito al progetto, siamo

convinti che la prima difesa per i cittadini sia la conoscenza delleregole che ci tutelano, solo così è poi possibile rivolgersi alle sediopportune e farsi valere.«Occhi aperti!» nasce per facilitare questo esercizio e al fine direndere capillare l’informazione sono state coinvolte le sezioni sparsesu tutto il territorio nazionale delle associazioni aderenti.Chiamarla campagna educativa credo che in fondo sia riduttivo,definirei l’iniziativa un percorso, dedicato ai consumatori, verso laconsapevolezza.Un percorso capace di rafforzare le difese dei cittadini su tematicheimportanti per chi è consumatore oggi come le garanzie, gli strumentidel credito e le pratiche commerciali scorrette.

Lorenzo Miozzipresidente del Movimento Consumatori

[email protected]@occhi-aperti.it

[email protected].

D

� La parola a MC

Un percorso unitario verso la consapevolezza

� Nel dettaglio

re i filoni del progetto: garanzie post vendita, pratiche commerciali scorrette esovraindebitamento che, ha sottolineato il presidente Mdc,Antonio Longo, «sta

aumentando», mentre «una volta non si sarebbe pensato di indebitarsi per un viaggio alleSeychelles o una settimana bianca». Un tema ripreso da Anna Lisa Mandorino, vicesegretariogenerale di Cittadinanzattiva: «Fra il 2002 e il 2007 il livello di indebitamento delle famiglieitaliane è cresciuto del 93%. Esiste un gap di informazione e consapevolezza tutto a sfavoredei cittadini e aggravato da una crisi economica che costringe all’uso di tali strumenti». C’è poiil fronte delle pratiche commerciali scorrette in tutte le varie forme sintetizzate daMassimiliano Dona, segretario generale Unc, dalle pubblicità ingannevoli al marketingaggressivo alle etichette poco trasparenti. «Può sembrare incredibile», ha detto Dona, «che iconsumatori ancora credano alla busta che annuncia “Apra subito, ha vinto un premio”. Ma illivello educativo lascia ancora a desiderare». Mara Colla, presidente Confconsumatori, haevidenziato i settori di maggior impatto nelle lamentele dei consumatori in tema di acquisti:elettrodomestici, automobili, scooter. Mentre Francesca Lulli, del Movimento Consumatori, hasottolineato l’importanza di una corretta educazione finanziaria a partire dalle scuole: «Iragazzi infatti arrivano alla maggiore età senza avere alcuna conoscenza degli strumentifinanziari e del loro uso».

T

Tre aree, tre battaglie da vincere

7diritti

Page 8: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

Consumers’approfondimenti

di Rossella Miracapillo*farmaci sono un prezioso aiuto per mantenerci in salute,basta prenderli seguendo i consigli del medico e e conser-varli con attenzione e con cura. Ecco alcune semplici regole:

- conservare la confezione in un luogo asciutto, a temperaturaambiente e al riparo dalla luce diretta. Il luogo ideale è un ar-madietto chiuso a chiave non accessibile ai bambini;- non riporre i farmaci in bagno o in cucina: l’u-midità li altera facilmente;- durante la stagione estiva la temperatura nel-l’armadietto delle medicine non deve superare i30°;- non lasciare i farmaci in auto soprattutto quan-do fa molto caldo. Quando si devono trasporta-re farmaci sensibili al calore, come insuline o vac-cini, è possibile chiedere al farmacista una spe-ciale busta termica;- custodire sempre il medicinale nella confezione originale, in-sieme al foglietto illustrativo;- non travasare mai i farmaci in contenitori diversi dall’origi-nale, tanto meno in contenitori per alimenti e bibite: si finisceper non ricordare più a cosa serve quel farmaco e la sua even-tuale scadenza;- non utilizzare mai i flaconi vuoti dei farmaci per riporre so-

stanze potenzialmente pericolose quali detersivi, disinfettanti,diserbanti etc…Questi scambi sono la causa di molti inciden-ti domestici specie quando non tutti i componenti della fami-

Iglia sono al corrente della sostituzione;- annotare sulla confezione il nome di chi utilizza il medicina-le, il motivo per il quale lo assume e la data di apertura;- la data di scadenza stampata sulla confezione si riferisce al far-maco in confezione integra, cioè non aperta. Tale validità do-po l’apertura si riduce notevolmente;- i farmaci che devono essere conservati a temperature com-

prese fra i 2° e gli 8°C vanno riposti in frigoriferoe non in freezer, possibilmente dopo aver con-trollato che la temperatura sia compatibile aquella indicata sulla confezione;- i farmaci scaduti vanno buttati negli appositicontenitori per la raccolta differenziata che si tro-vano all’esterno delle farmacie.

Alcuni esempiCerotti transdermici: fino a scadenza indicata

sulla confezioneColliri (flaconcino): 15-20 giorniColliri (monodose): fino a scadenza indicata sulla confezioneCompresse blister: fino a scadenza indicata sulla confezioneCompresse flacone: 4-6 mesiFiale endovena: pochi minutiFiale intramuscolo: pochi minutiFlaconcini per aerosol: fino a scadenza indicata

*responsabile Osservatorio Farmaci & Salutedel Movimento Consumatori

+ConsumerEuropaWeb e privacy,la nuova frontiera

Viviane Reding in persona a lanciare l’av-vertimento: il commissario europeo per i

Media e la società dell’informazione ha infattiannunciato una serie di iniziative per garantireil diritto alla privacy degli utenti del web.La pri-vacy deve rimanere sempre la priorità assolutasia per i provider sia per chi utilizza la Rete,dacontrapporre all’incipiente minaccia di un utiliz-zo improprio delle informazioni personali.At-tualmente,ad esempio, in molti casi le informa-zioni e le immagini inserite nel proprio profiloall’interno di social network possono essere ac-cessibili da chiunque,eventualità che dovrebbeessere invece impedita. La Commissione haperciò richiesto che i profili, in particolare deiminorenni, vengano automaticamente nascostie resi invisibili ai motori di ricerca.Viene dunquerichiesto ai gestori dei network e di siti come Fa-cebook di creare un codice di autoregolamenta-zione per tutelare la privacy degli utenti, in par-ticolare dei più giovani. In caso di mancanza diriscontro dalle varie aziende, la CommissioneUE interverrà con delle nuove regole. L’UE pren-derà provvedimenti contro quegli Stati membriche non proteggeranno la privacy degli utentiInternet.Per il Regno Unito c’è già stato l’am-monimento: Londra è già stata accusata di nonessersi applicata a sufficienza per proteggere laprivacy dei suoi cittadini. Il Regno Unito ha oradue mesi di tempo per rispondere ed evitareuna causa vera e propria,per colpa della tecno-logia di “behavioural advertising”Phorm:sitratta della cosiddetta “pubblicità comporta-mentale”, il monitoraggio delle attività degliutenti sui diversi siti per conoscerne le abitudinie,quindi,potergli mostrare in seguito delle pub-blicità mirate e strutturate ad hoc.Gli Statimembri dovrebbero infatti garantire la riserva-tezza delle comunicazioni impedendo che que-ste siano intercettate e sorvegliate (e quindi uti-lizzate) senza il consenso dell’utente.Questenorme, secondo l’Unione europea non sonostate applicate al caso Phorm nel Regno Unito.

Sonia Chilà

È

+ConsumerWebrovare e confrontare informazioni sulle offer-te per la fornitura di elettricità? Si può fare on-

line, grazie al nuovo servizio fornito dall’Autoritàper l’energia. Lo strumento è facile da utilizzare:basta inserire almeno: il Cap del Comune di inte-

resse, il consumo annuo, la tipologia di offerta al-la quale si è interessati. Seguendo le istruzioni, sipotranno visualizzare le offerte dei venditori cheoperano in quella zona.

www.autorita.energia.it/trovaofferte

T

LA NOSTRA SALUTE

Farmaci, attenti alla scadenza. Ma non solo.Ecco come conservarli correttamente

Consumatori d’oggi, diritti e nuove frontieretra le righe di Lorenzo Miozzi

INFORMATI E CON PIÙ DIRITTIerso la strada dell’informazione ai consumatori. Il libro fornisce notizie utiliper far conoscere anche al pubblico dei non specialisti quali sono i diritti dei

cittadini, nella speranza di aprire nuovi spazi di partecipazione alla gente comune,in una società dominata dal mercato e dal consumismo. L'emanazione del Codicedel consumo nel 2005 è stata una conquista per i consumatori e gli utenti.Seguendo la struttura del Codice, l'autore presenta, con un linguaggio semplice ecomprensibile, i vecchi e i nuovi diritti dei consumatori, le regole della pubblicitàcommerciale (in particolare quella per bambini e per adolescenti), le norme cheinformano i contratti individuali e di massa e l'insieme delle tutele assicurate alconsumatore nel campo delle vendite a distanza e nell'offerta dei pacchettituristici. Grande rilievo assumono in questa divulgazione di quasi trecento pagine

i servizi pubblici: dalla telefonia alle poste, dalla pubblicaamministrazione alle ferrovie, alla sanità.

Giorgio GagnolatiGuida ai diritti dei consumatoriVallardi256 pagine - 12 euro

VIL POTERE DEI SOCIAL NETWORK

el volume si affronta un tema di grande attualità per chi si occupa dicomunicazione e di marketing. Internet sta infatti modificando la relazione

che si instaura fra i consumatori e le aziende, fra i cittadini e le organizzazioni.La diffusione degli strumenti di conversazione su Internet che permettono dicreare comunità virtuali (forum, newsgroup, blog e social network) consentonoai consumatori di avere un maggior controllo sulla comunicazione delle aziendesulla comunicazione politica e sul mondo dell'informazione. Quali sono i nuovimeccanismi in rete che influiscono sulle scelte dei consumatori nel nostro paese?Come reagiscono le aziende e i mezzi di informazione a quanto sta accadendo?La prima parte descrive i diversi strumenti a disposizione dei consumatori suweb (forum, newsgroup, blog e social network). La seconda le modificazioni in

atto nella comunicazione sia dal lato dei consumatori chedelle aziende. La terza si concentra sull'impatto di questistrumenti sul mondo dell'informazione. Un ultimo capitolo,infine, descrive gli scenari futuri per le comunità virtuali.Paolo Guadagni - Vincenzo De TommasoIl nuovo potere dei consumatori sul web Hoepli134 pagine - 14,90 euro

N

8 rubriche

Page 9: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

Consumers’ notizie

ambrutta, Buffone, Poni, Grasso»: i nomi storpia-ti dei giocatori della Nazionale di calcio sono lo slo-gan della campagna di comunicazione contro la

contraffazione che ha come testimonial d’eccezione il ct dellaNazionale, Marcello Lippi e che dai prossimi giorni il ministe-ro dello Sviluppo economico, in collaborazione con la Feder-calcio, avvierà su stampa, radio e tv per trasmettere il concettoche la contraffazione danneggia l’Italia e tutti i cittadini. Lacontraffazione, commenta in una nota il ministro ClaudioScajola, «è un grave danno per l’economia, un rischio per ilMade in Italy e per la sicurezza dei consumatori, che ha deter-minato negli ultimi dieci anni una perdita di 40mila posti dilavoro con un mancato introito fiscale superiore al 21% dell’I-va e all’8% dell’Irpef». «Per combattere la contraffazione», sot-tolinea, «abbiamo fortemente inasprito le norme e le pene peri contraffattori, stiamo proseguendo nel dare forte impulso al-

Z« l’azione dei Desk Anticontraffazione all’estero e istituiremopresto il Consiglio nazionale anticontraffazione». Nel 2008sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza 95 milioni diprodotti contraffatti e negli ultimi due anni ci sono state 32mi-la denunce conclusesi con l’arresto di 1.200 persone. Nel solosettore della moda sono stati sequestrati, sempre nel 2008,12,6 milioni di prodotti contraffatti, con un aumento del 50%rispetto al 2007 e gli arresti sono passati dai 500 del 2007 ai700 del 2008 e ai 212 dei primi due mesi del 2009. Questi da-ti, sottolinea Scajola, «confermano che la contraffazione ali-menta il circuito della criminalità organizzata e che combatte-re i falsi richiede l’impegno non solo delle forze dell’ordine, madi tutti i cittadini. La campagna intende rafforzare il concettoche la compravendita di beni contraffati è un danno grave pertutta la collettività, per le imprese e i lavoratori regolari, per lasicurezza dei consumatori, per il fisco e per tutto il Paese».

� I conti in tasca

Cresce il mercatosu Internet

ai prodotti tipici ai giocattoli, dagli accesso-ri personali ai viaggi,passando per i libri,

cd,biglietti per concerti.Gli oggetti in vendita suInternet sono sempre più numerosi e sempre piùitaliani comprano online.Secondo un’elabora-zione dalla Camera di commercio di Milano sudati Istat 2008, sono infatti 4.586 le imprese delcommercio elettronico censite in Italia, in cresci-ta del 34% rispetto a 2007 e del 610% dal2004.Tra le regioni pilota delle vendite online,Lombardia e Lazio segnano il record, con rispet-tivamente il 17,9% e il 14,1% del totale.Machi è il consumatore-tipo del grande negozio vir-tuale? Sono soprattutto gli uomini e i giovani trai 25 e i 34 anni (36,5%) ma anche quasi un over65 su cinque (18,1%). I beni e i servizi più acqui-stati sono in primo luogo libri e riviste (27,9%),gli acquisti preferiti dagli over 65,mentre abiti earticoli sportivi sono gli articoli più acquistati dachi ha meno di 20 anni (25,8%), insieme a filme musica (20,4%). Il servizio www.risolvionli-ne.com della Camera di Commercio consente laconciliazione in caso di lite.

DL’INIZIATIVA

La Nazionale di calcio in campocontro la piaga della contraffazione

In Veneto piùspazio ai consumatori

a commissione Attivitàproduttive del Consiglio re-

gionale del Veneto ha approva-to all’unanimità nuove normeper la tutela dei consumatori eper il contenimento dei prezzi.Il disegno di legge valorizza ilruolo delle associazioni regio-nali dei consumatori preve-dendone appositi requisiti perl’iscrizione al registro veneto.Le associazioni dei consuma-tori parteciperanno al Comi-tato tecnico regionale dei con-sumatori e degli utenti peresprimere atti di indirizzo, for-mulare progetti e proposte di

Llegge volte a tutelare e infor-mare i cittadini-utenti e pro-muovere vie di conciliazioneper risolvere le controversie. Iltesto di legge prevede inoltre lacostituzione di un Osservato-rio regionale sui prezzi.

www.regione.veneto.it

Kuneva incontrale associazioni del Cncu

a commissaria europea per iConsumatori, Meglena

Kuneva ha incontrato recente-mente le associazioni naziona-li dei consumatori e i rappre-sentanti delle Regioni che fan-no parte del Consiglio nazio-

L

nale consumatori e utenti. Lacommissaria ha voluto l’in-contro dopo l’invio, da partedel Cncu, di un parere moltocritico sulla proposta di diret-tiva sui diritti dei consumatori(2008/0196), presentata loscorso ottobre e che sarà di-scussa dal Parlamento euro-peo. La direttiva riguarda le ga-ranzie nel contratto di vendita,le clausole contrattuali abusi-ve, il commercio online e levendite fuori dai locali com-merciali. Secondo le associa-zioni italiane, il testo dellacommissione rischia di peg-giorare le tutele, in quanto pas-sa dall’armonizzazione “mini-

ma” che c’era finora e che per-metteva ai Paesi di stabilire so-glie più alte di garanzia perconsumatori, all’armonizza-zione “completa” (full harmo-nisation), che stabilirà unaprotezione standard ugualeper tutti

www.tuttoconsumatori.it

Energia, conciliazioneal via per Sorgenia

na nuova azienda ha con-cordato con le 11 associa-

zioni dei consumatori iscritteal Cncu una procedura di con-ciliazione stragiudiziale per larisoluzione delle controversie.Si tratta di Sorgenia, azienda

U

leader nella produzione dienergia elettrica da fonti rin-novabili. I sei mesi di speri-mentazione si chiuderannoorientativamente alla fine diottobre 2009. Avviare la pro-cedura è semplice: dopo averinoltrato un reclamo nei con-fronti dell’azienda o della so-cietà di servizi interessata, ilconsumatore/utente che nonabbia ricevuto riscontro al pro-prio reclamo o che non ne ri-tenga soddisfacente l’esito puòinoltrare autonomamente otramite l’associazione dei con-sumatori la domanda di con-ciliazione.

www.sorgenia.it

9rubriche

� dalle sezioni

PiemonteSos telefonia

l Movimento Consumatori Piemonte, con il progetto «Sos.Te-lefonia», realizzato grazie al contributo della Regione Pie-

monte,ha inteso iniziare un’attività forte e concreta a favoredei consumatori di servizi telefonici. Il progetto vuole fornire aiconsumatori uno strumento concreto di “primo soccorso”perdistricarsi nelle offerte delle compagnie telefoniche.«La situa-zione del mercato della telefonia è davvero complicata»,affer-ma Alessandro Mostaccio, presidente di MC Piemonte,«espesso i consumatori sono vittime di raggiri e di truffe legati allapoca trasparenza e alla poca conoscenza.Con l’ausilio di unasezione del nostro sito internet,aiutiamo l’utente a districarsinelle diverse offerte commerciali.C’è poi la possibilità,per chiabbia esigenze che non trovano soddisfazione in questo sitoweb,di trovare risposta a più specifiche domande contattando-ci telefonicamente o via email».

[email protected]

PugliaTicket, un’altra vittoria

ncora una vittoria sul fronte dei ticket di pronto soccorso.Lo scorso febbraio il Movimento Consumatori Puglia aveva

ottenuto dalla Regione che venisse specificata una volta pertutte la regolamentazione del pagamento del ticket per l’acces-so al pronto soccorso. La Regione era intervenuta con una circo-lare che determinava i criteri.Nonostante ciò la Asl BAT (Barlet-ta,Andria e Trani) finora non si era adeguata a queste indicazio-ni.«Finalmente ora abbiamo ottenuto anche dalla Asl l’adegua-mento alla normativa», spiega Rossella Miracapillo, presi-dente di MC Puglia.«Adesso si tratta di far recuperare ai citta-dini i soldi versati ingiustamente. Invitiamo tutti consumatoriche hanno pagato tali ticket a rivolgersi alla nostra associazioneper avviare tutte le procedure necessarie a farsi restituire lesomme già versate».

[email protected]

RomaApre lo Spazio consumatori

n contatto più diretto con i cittadini. È questo che ha spintola sezione di Roma di Movimento Consumatori a trasloca-

re in una nuova sede.MC Roma si è, infatti, spostato in uno deiquartieri più vivi e popolosi della città aprendo una sede su stra-da e ha dato vita a “Spazio consumatorI”uno sportello chevuole essere - grazie anche alla collaborazione con l’associazio-ne Amici per la città e Movimento Difesa del cittadino - un cen-tro servizi al quale il cittadino-consumatore può rivolgersi perottenere informazioni, assistenza e consulenza sui temi del con-sumerismo,per avere assistenza fiscale attraverso lo sportelloCaf,per partecipare ad attività culturali-ricreative. Lo Spazioconsumatori è stato inaugurato il 30 marzo scors con una tavo-la rotonda sul tema «Il ruolo delle organizzazioni sociali nelnuovo welfare».

[email protected]

UAI

Page 10: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

Consumers’ iniziative

ovimento Consumatori ade-risce al Forum per la finanzasostenibile, un’associazione

senza scopo di lucro la cui missione èla promozione della cultura della re-sponsabilità sociale nella pratica degliinvestimenti finanziari in Italia. Dopola pesante crisi finanziaria degli ultimimesi, la fiducia verso le banche e le so-cietà di gestione è stata fortemente mi-nata. Ma ci può essere un’economiaforte senza finanza? E se, come è ovvio,no, esiste un modo che permetta ai ri-sparmiatori di coniugare le loro aspi-razioni, le loro convinzioni etiche, ildesiderio di giustizia e sostenibilità,con la necessità di avere a che fare conbanche e investimenti, senza mettere a repentaglio i loro gua-dagni e il frutto del loro lavoro? Proprio per rispondere a que-sta domanda, il Forum per la finanza sostenibile ha lanciatoun leaflet informativo sulla finanza responsabile e sulla suaapplicazione attraverso gli investimenti socialmente respon-sabili, uno strumento utile per capire che cosa sia la finanzaresponsabile e come sia possibile realizzare investimenti re-sponsabili. Ogni risparmiatore, grande o piccolo che sia, ali-menta il circolo della finanza.

Attraverso gli investimenti, mette a disposizione delle im-prese i capitali di cui hanno bisogno. Ma le imprese non so-no tutte uguali: alcune producono beni e servizi utili e, so-prattutto, lo fanno in modo attento alle esigenze di tutti i sog-getti coinvolti; altre, invece, inquinano, sfruttano il lavoro,violano i diritti, frodano le controparti. Ma verso chi le per-sone vorrebbero che fossero indirizzati i propri risparmi? L’in-vestimento responsabile è indirizzato verso i titoli di società

M che, oltre a perseguire obiettivi di red-ditività, cercano anche di produrrebenefici ambientali e sociali per tuttigli stakeholder. È uno dei modi percreare una società più giusta e un am-biente più sano. E ciascuno, secondoil Forum e i suoi sostenitori, può farequalcosa: nei comportamenti quoti-diani, nelle scelte di acquisto e anchenegli investimenti. L’Ir consente al-l’investitore di scegliere verso quali at-tività economiche indirizzare i propririsparmi. Un altro modo per contri-buire alla costruzione di un mondomigliore per tutti.

La storia del Forum2001: il Forum per la finanza sostenibile viene costituito uf-ficialmente in forma di associazione nel mese di ottobre. Lanascita del Forum è sostenuta dalla Commissione Europeanell’ambito della attività di promozione della responsabilitàsociale d’impresa. 2002: il Forum per la finanza sostenibileinizia la fase operativa abbracciando tutti i temi legati alla so-stenibilità del settore finanziario. 2005: nell’assemblea deisoci di maggio viene approvata la nuova mission del Forumper la finanza sostenibile che prevede la focalizzazione dellasua attività sugli investimenti socialmente responsabili. Si af-ferma, inoltre, l’attuale organizzazione dell’attività per pro-grammi e viene rilasciata la nuova versione del sito www.fi-nanzasostenibile.it. Il Forum per la finanza sostenibile po-tenzia la sua attività di lobby, struttura sempre più l’attivitàsugli investitori istituzionali, viene lanciato il programma«Futuro di Valore». (A.C.)

www.finanzasostenibile.it

FOCUS FAIRTRADE

Cresce la fiducia nell’equosolidaleE le vendite fanno boom: +20% in Italia

na ricerca globale commissionata daFairtrade Labelling Organizations

(il coordinamento internazionale deimarchi di garanzia del commercioequo) con un campione di 14.500 per-sone in 15 Paesi ha dimostrato che Fair-trade è in ascesa. La prima ricerca globa-le su Fairtrade dimostra che i consuma-tori si aspettano da parte delle aziendepiù attenzione ed eticità nella gestionedel rapporto con i produttori dei paesiin via di sviluppo. Almeno tre quarti de-gli intervistati credono che le aziendenon facciano abbastanza ma che do-vrebbero aiutare concretamente le co-munità e favorire lo sviluppo nei Paesipoveri. I consumatori stanno chieden-do un nuovo modello di commercio incui la giustizia e l’equità diventino parteintegrante degli scambi. I “consumatorietici attivi” (ovvero, coloro che oltre ad

U acquistare prodotti socialmente respon-sabili ne diventano promotori) sono piùdella metà del panel della ricerca. Que-sti consumatori hanno un’aspettativamolto alta rispetto alle responsabilità so-ciali, economiche e ambientali delleaziende. E la fascia dei “consumatori at-tivi” è più alta in Italia, rispetto agli altriPaesi. La metà del pubblico, nei 15 Pae-si rilevati, ha molta familiarità con ilmarchio di certificazione Fairtrade. Diqueste persone, nove su dieci hanno fi-ducia nel marchio, il 64% crede cheFairtrade possieda standard severi, unacaratteristica che è strettamente correla-ta alla fiducia del consumatore. Almenotre quarti dei consumatori crede che unacertificazione indipendente sia il modomigliore per verificare le dichiarazioni dieticità di un prodotto. E l’Italia è al pri-mo posto tra i Paesi che ritengono la cer-

tificazione un plus imprescindibile perattestare la responsabilità di impresa.Questo livello di credibilità e di fiducia ècoerente con le scelte di acquisto, comemostrano i risultati di vendita dei pro-dotti Fairtrade: più 75% in Svezia, più45% in Inghilterra, più 24% in Austria,più 20% in Italia (dove le vendite a valo-re sono stimate in 43,5 milioni di euronel 2008 contro i 39 milioni del 2007).

Nel 2008 nuove insegne hanno scel-to la certificazione Fairtrade per le loroprivate label: Dico (nella seconda metàdell’anno) mentre si annuncia l’ingressodi Conad e Despar nel 2009. Cresce an-che la percentuale di prodotto bio sul to-tale: circa metà delle referenze Fairtradehanno anche la certificazione bio, a con-ferma di un’associazione spontanea traresponsabilità sociale e ambientale.

www.equo.it

� Leggere per crescere

ome salvare i racconti orali e le storie dallosviluppo tecnologico che sta invadendo il

mondo d’oggi? Per tentare di risolvere questoproblema gli studiosi del prestigioso MIT - Mas-sachusetts Institute of Technology,hanno creato ilCentro per il futuro del raccontare, che raccogliestudiosi, attori e produttori di Hollywood. L’ideaalla base di questo laboratorio di ricerca parte daun dato:un numero sempre maggiore di bambini

viene a contatto inetà precoce con ilmondo tecnologico,con conseguentiabbassamenti del li-vello di soglia di at-tenzione.Questo fe-nomeno contagio-

so, visibile nel quotidiano, che vede bambini alleprese con computer, televisioni, videoregistratorie cellulari non può passare inosservato. In alcunicasi, sembra che siano addirittura gli stessi bam-bini,a detta di mamme e papà,a richiedere comeregalo al posto di giochi tradizionali, innovazionitecnologiche appena uscite sul mercato. In que-sto modo accadde che, molto spesso, i genitori,con l’intento di far felici i figli, dimostrandosi at-tenti e premurosi nei loro confronti,cercano di sal-vare “capra e cavoli”mettendo a tacere le propriecarenze nei loro confronti con un bel regalo. Laquotidiana mancanza di tempo da dedicare, le in-combenze domestiche,la possibilità che il bambi-no sviluppi la propria autonomia e diventi “gran-de” velocemente, sono fattori che invitano le fa-miglie ad acquistare questi nuovi strumenti. Laprudenza, certo, non è mai troppa, ecco perché ènecessario che una radio, un video o un telefoni-no non sostituiscano mai il genitore.Le possibilitàche offre la tecnologia sono certamente incom-mensurabili, ma serve la dedizione di un adultoper guidare il bambino nell’utilizzo di questi mez-zi. Per fare questo bastano alcuni semplici accor-gimenti. Uno su tutti? Evitare di lasciare solo ilbambino di fronte alla televisione,accompagnarele immagini o i suoni che vengono trasmessi conspiegazioni, tenerezze e, perché no, rassicurazio-ni. In fondo la voce, quella di mamma e papà, e ilcalore di un abbraccio sono insostituibili. Forsequesto basterebbe a riscoprire il valore delle sto-rie e le favole narrate. Per consigli e per informa-zioni basta navigare sul sito Leggere per crescere,il progetto di GSK che incentiva le famiglie a leg-gere ad alta voce ai bambini dai 6 mesi ai 5 anni.

Ilaria Piubelliwww.leggerepercrescere.it

C

Nel dettaglio

FINANZA ETICA

Investimenti sostenibili,una guida per scegliere bene

Il Forum per la finanzasostenibile è un’associazione senza scopodi lucro la cui mission è «la promozione dellacultura della responsabilità sociale nellapratica degli investimenti finanziari in Italia». IlForum persegue la propria mission attraversola diffusione di informazioni e di conoscenza,l’elaborazione di proposte innovative rivolteagli operatori, agli utenti dei servizi finanziaried ai decisori politici, la crescita culturale ed ilmiglioramento delle capacità professionali tragli operatori del settore, la promozione deldialogo tra i diversi portatori di interesse.

CONSUMERS’ MAGAZINE - Periodico mensileRegistrazione del Tribunale di Roma n. 464 dell’8 Ottobre 2007MOVIMENTO CONSUMATORI - ASSOCIAZIONEvia Piemonte, 39/A - 00187 ROMADirettore responsabile: Rosa MiracapilloA cura di:Angela Carta e Piero PacchioliCoordinamento redazionale: Silvano RubinoProgetto grafico:Antonio MolaStampa: CSQ – Centro Stampa Quotidianivia dell’Industria, 50 - 25030 Erbusco (BS)

10 rubriche

Salvare il raccontonell’era dell’hi-tech

Page 11: CONSUMERS' MAGAZINE - maggio 2009

Consumers’ insieme

Il Movimento Consumatori è un’associazione autonoma ed in-dipendente senza fini di lucro, nata nel 1985 per iniziativa di

un gruppo di cittadini e di esperti, sollecitato dall’esigenza di tu-telare i diritti dei consumatori.

Tutti i cittadini sono soprattutto consumatori.Tutti i consumatori hanno diritti.

Il Movimento si propone di offrire ai cittadini migliori condizio-ni di consumo, cercando di influenzare le controparti istituzio-nali e private affinché forniscano servizi e prodotti adatti alle esi-genze degli utenti. Il Movimento Consumatori aiuta, segue e consiglia i propri socicon servizi di consulenza specializzati, li rappresenta presso orga-nismi pubblici e privati, erogatori di servizi e fornitori di beni, eli sollecita a prendere coscienza dei propri diritti e delle proprieresponsabilità.

I perché di una sceltaElemento distintivo dell’associazione è l’attenzione nei confron-ti dei problemi pratici che il consumatore si trova a dover affron-tare nella vita quotidiana. Questa attenzione si traduce nell’attività delle circa cinquanta se-di locali MC, distribuite su tutto il territorio nazionale, che ero-gano sia un servizio di informazione e orientamento sui dirittidei cittadini consumatori, sia un servizio di consulenza e tutelalegale ex-post, attività centrale della nostra associazione. Il Movi-mento Consumatori mette inoltre a disposizione dei cittadiniuna procedura di conciliazione (procedura di risoluzione stra-giudiziale) per le seguenti realtà: Telecom, Tim, Wind, H3g,Ania, Enel, Banca Intesa, Banco Posta e Poste Italiane, Capitalia.Questa attenzione si traduce anche nell’attività istituzionale delMovimento Consumatori, ovvero nel dialogo costante con tutte

le controparti, istituzioni, aziende, associazioni di categoria, me-dia, per indirizzare preventivamente le decisioni in favore di unamaggiore tutela del cittadino-consumatore e per realizzare insie-me a queste realtà iniziative di educazione a un corretto e consa-pevole stile di consumo. MC lavora anche insieme ai cittadini-consumatori: infatti, sindalla nascita, MC ha ritenuto prioritario impegnarsi in azioni checontribuissero alla presa di coscienza non solo dei diritti, ma an-che delle responsabilità individuali da parte dei cittadini. Eccoperché MC collabora, sostiene ed è socio di tante realtà impegna-te trasversalmente su temi fondamentali come la tutela dei mino-ri, l’ambiente, la promozione della cultura e della solidarietà, ilconsumo critico e il commercio equo-solidale, per citarne alcuni.

Settori di attivitàIl Movimento Consumatori in specifico opera nei seguenti set-tori:Sicurezza alimentare; Ambiente ed energia; Assicurazioni; Ca-sa e condominio; Commercio; Comunicazioni; Concorrenza eliberalizzazione; Banche, credito e risparmio; Farmaci e salute;Giustizia; Diritti dei cittadini migranti; Minori; Prezzi e tarif-fe; Pubblica amministrazione; Pubblicità ingannevole; Re-sponsabilità sociale; Trasporti e turismo.MC si è anche battuto per la riduzione del prezzo del latte in pol-vere per neonati. Numerose famiglie risparmiano sui prodottiper neonati grazie ai Gruppi d’acquisto MC.Grazie all’attività degli osservatori Farmaci & Salute, Credito &Risparmio e Pubblicità ingannevole, MC ha promosso negli an-ni importanti campagne di informazione e educazione a favoredei consumatori, tutelato migliaia di cittadini risparmiatori, va-gliato centinaia di pubblicità verificandone la fondatezza e la noningannevolezza.

Info: www.movimentoconsumatori.it

� Contatti

Sezioni e sportelliEcco la rete territorialeIl Movimento Consumatori conta attualmentecirca 60 tra sezioni e sportelli,operanti in tuttaItalia.Per usufruire del servizio di consulenza legale cercate la sede locale del Movimento Consumatori a voi più vicina.Gli indirizzi dellesedi MC si trovano sul sito nazionale

www.movimentoconsumatori.it

ABRUZZOVasto 0873/370783

CALABRIACosenza,Tel.0984/437781Reggio Calabria,Tel.0965/33051

CAMPANIABenevento,Tel.0824/944500Caserta,Tel.0823/220742Napoli,Tel.081/4976238

EMILIA ROMAGNAForlì,Tel.0543/ 36327Modena,Tel.059/3367171Parma,Tel.0541/7062

LAZIORoma,Tel.06/39735013Tivoli (RM),Tel.0774/334270

LIGURIAGenova,Tel.010/2471188Sanremo (IM),Tel.0184/597675

LOMBARDIABrescia,Tel.030/2427872Lecco,Tel.0341/365555Milano,02/80583136Pavia,0382/22772Varese,0332/810569

MOLISECampobasso,Tel.0874/411086

PIEMONTEBra,Tel.0172/431281Ciriè,Tel.011/9214938Cuneo,Tel.0171/602221Torino,011/5069546

PUGLIAAndria,Tel.0883/591030Bari,Tel.080/5227965Molfetta (BA),Tel.080/3354776Noci (BA),Tel.080/4978650Ostuni (BR),Tel.0831/305991San Severo (FG),Tel.0882/376032Taranto,Tel.099/7324647Trani,Tel.0883/591932

SARDEGNACagliari,Tel.070/8567594Sestu (CA) Tel.347 5777904

SICILIABiancavilla (CT),Tel.338/6322345Catania,Tel.095/7128729Messina,Tel.090/2924994Palermo,Tel.091/6373538Paternò (CT),Tel.095/858449Siracusa,333 4111233Trapani,Tel.0923/712879

TOSCANACecina (LI),Tel.0586/754504Firenze Nord,Tel.055/4250239Livorno,Tel.0586/892984Lucca Tel.0583/490004Pistoia Tel.0573/946482Pontedera-Valdera (PI),Tel.0587/57467Prato,Tel.0574/635298-546130Versilia (LU),Tel.0584/31811

UMBRIAPerugia,075/5731074

VENETOPadova,Tel.049/8071318Treviso,Tel.0422/545000Venezia-Mestre,Tel.041/5318393Verona,Tel.045/595210Vicenza,Tel.0444/1832641

Se sei interessato ad aprire una sede nella tuacittà scrivi all’[email protected]

MOVIMENTO CONSUMATORI

Insieme per una società responsabile

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Il Movimento Consumatori si finanzia attraverso la partecipazione aprogetti assegnatigli dalle pubbliche istituzioni e attraverso le quo-te associative.Con MC puoi iscriverti e assicurarti gratuitamente, per un intero anno,con una polizza assicurativa di tutela legale. Movimento Consumatori eD.A.S.Assicurazioni S.p.A. hanno stipulato una convenzione esclusivaper i soci del Movimento Consumatori, che potranno scegliere la poliz-za “Contratto Protetto”o “Vita Privata”per ogni controversia futura al-la data di iscrizione al Movimento Consumatori.Perché prevenire ti permette di far valere i tuoi diritti conancora più forza!Leggi le condizioni complete sul sito www.movimentoconsumatori.it oscrivi a [email protected]; oppure telefona allo 06-48.800.53 o rivolgiti alla sede MC più vicina.

Puoi diventare:Socio simpatizzante – quota 15 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto all'abbonamento al mensile Consumers’ magazine e al-la polizza assicurativa di tutela legale "Contratto protetto",per un anno.

Socio ordinario – quota 35 euro: iscritto al Movimento Consuma-tori con diritto alla consulenza legale per un anno, all'abbonamento almensile Consumers' magazine e alla polizza assicurativa di tutela lega-le "Contratto protetto",per un anno.Socio Sostenitore – quota 50 euro: iscritto al Movimento Consu-matori con diritto alla consulenza legale per un anno,all'abbonamentoal mensile Consumers’ magazine e alla polizza di tutela legale "Vita pri-vata”,per un anno.

Puoi versare la quota associativa tramite bollettino postale c/c n°66.700.709 o bonifico bancario BANCOPOSTA - IBAN: IT 36 N 0760103200 0000 66700709 intestato a Movimento Consumatori Sede Na-zionale - via Piemonte,39/A - 00187 Roma.Puoi utilizzare anche la carta di credito, pagando on line(http://www.movimentoconsumatori.it/associarsi.php).Per attivare il prima possibile il sistema di tesseramento invia una e-mailconfermando i tuoi dati a [email protected] invia un fax allo 06-48.20.227 all’attenzione dell’ufficio tessera-mento MC. informazioni: tel.06- 48.800.53

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