Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC...

10
AG Consulting S.a.s. Viale John F. Kennedy, 49 IT – 10042 Nichelino (TO) [email protected] Tel. +39 3355900659 © 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati. AG Consulting di Guido Ballocca & C. – V.le Kennedy, 49 – 10042 Nichelino (TO) Italy – REA: 1009971 – C.F. / P.IVA 08916390019 Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente ambiente di sviluppo Il sistema è destinato al collaudo e alla certificazione dopo revisione di 20 tra distributori e valvole ripetitrici o trasformatrici di pressione secondo l’Istruzione Tecnica Trenitalia IT10007/01 di aprile 2011. Vista esterna del sistema completo

Transcript of Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC...

Page 1: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

Viale John F. Kennedy, 49 IT – 10042 Nichelino (TO) [email protected]

Tel. +39 3355900659

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

AG Consulting di Guido Ballocca & C. – V.le Kennedy, 49 – 10042 Nichelino (TO) Italy – REA: 1009971 – C.F. / P.IVA 08916390019

Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress

Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente ambiente di sviluppo

Il sistema è destinato al collaudo e alla certificazione dopo revisione di 20 tra distributori e valvole ripetitrici o trasformatrici di pressione secondo l’Istruzione Tecnica Trenitalia IT10007/01 di aprile 2011.

Vista esterna del sistema completo

Page 2: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 2 di 10

Il banco richiede sostanzialmente una pressione regolata in modo dinamico e due pressioni regolate in modo fisso. La pressione regolata in modo dinamico può assumere valori compresi tra 0 e 7.5 bar. La pressione massima non è disponibile con continuità sulla rete di alimentazione, quindi risulta indispensabile adottare un moltiplicatore di pressione.

Schema pneumatico a blocchi

Le tolleranze imposte ai valori di pressione regolati dinamicamente escludono l’adozione di un sistema di regolazione basato su una valvola proporzionale, quindi si implementa un sistema di regolazione ad anello chiuso, attuato a mezzo di valvole veloci. I repentini sbalzi di pressione dovuti alla commutazione delle valvole di regolazione sono smorzati a mezzo di un circuito pneumatico RC dotato di limitatore di flusso regolabile. La presenza di tale limitatore di flusso nel circuito impone di operare con aria estremamente asciutta e pulita, di conseguenza è necessario un sistema completo di filtraggio ed essiccazione dell’aria compressa all’interno del banco. Il comando elettrico del banco implica la gestione di 18 uscite digitali, di 22 ingressi digitali e di 6 ingressi analogici. I tempi di reazione sono critici, pertanto si è deciso di sviluppare appositamente i moduli elettronici che compongono il sistema real time di governo. Per ragioni di manutenibilità e per poter essere in ogni istante certi della funzionalità del banco in ogni sua parte, tutte le periferiche di ingresso e uscita digitale sono dotate di autodiagnostica.

Page 3: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 3 di 10

Schema a blocchi elettronica

La necessità di produrre un documento di report implica l’adozione di un personal computer collegato al sistema real time via linea USB. Al personal computer è delegata anche la funzione di interfaccia operatore. Fatta eccezione per il modulo di ingressi analogici, che è basato su un dsPIC MicroChip, tutti i moduli sono equipaggiati con un microcontrollore PSoC 5 LP. Il primo e più significativo pregio del componente è di incorporare in un solo integrato un microprocessore di elevate prestazione, qual è il Cortex M3 a 63 MHz, una PLD con tale abbondanza di celle e di componenti preconfezionati che solo impegnandosi a fondo si riesce a saturare e un assortimento altrettanto generoso di dispositivi analogici. Il secondo pregio è quello di integrare in un solo ambiente di sviluppo tanto la gestione del software applicativo quanto la gestione della PLD e dei dispositivi analogici. La programmazione della PLD e l’utilizzo dei componenti analogici sono poi agevolati dalla possibilità di disegnare lo schema elettrico dei dispositivi di contorno al microprocessore in luogo di descriverne il funzionamento e le connessioni utilizzando un linguaggio di programmazione specifico. A titolo d’esempio si illustra quanto è stato implementato all’interno dell’integrato che equipaggia il modulo di ingressi digitali, ricordando che nulla di quanto è disponibile in analogica è stato qui utilizzato, perché l’applicazione non lo richiedeva.

Page 4: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 4 di 10

Schema PLD – pagina 1 Nella prima pagina dello schema interno trovano posto la logica di riconoscimento dell’indirizzo e la generazione dei quattro interrupt che segnalano alla CPU locale l’avvenuta scrittura da parte della MPU su uno dei port d’ingresso del modulo. Si notano inoltre la decodifica dei 6 segnali che abilitano altrettanti port d’uscita verso il bus dati e la generazione dei segnali del port di status del modulo.

Page 5: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 5 di 10

Schema PLD – pagina 2 Nella seconda pagina abbiamo i port d’ingresso, a 16 bit il port dati e a 8 bit il port di programmazione. Il modulo infatti dispone di 256 parametri operativi a 16 bit che ne definiscono il comportamento. Troviamo inoltre il generatore del real time clock a 1ms, il watch dog, la generazione dei segnali di interrupt verso la MPU e la generazione degli interrupt verso la CPU locale che segnalano la ricezione degli interrupt inviati alla MPU.

Page 6: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 6 di 10

Schema PLD – pagina 3 Nella terza pagina si vedono 3 dei 6 port d’uscita a lettura diretta per la MPU, su cui, in base ai parametri in precedenza impostati, la MPU può leggere immediatamente i dati d’interesse, senza coinvolgimento del software di modulo. Il port d’indirizzo più basso è lo status del modulo, che contiene l’indirizzo base del modulo nei 5 bit più significativi, un segnale di guasto e lo stato (occupato/disponibile) dei due port d’ingresso. Il dato presentato dagli altri port dipende da come il modulo è stato parametrizzato.

Page 7: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 7 di 10

Schema PLD – pagina 4 Nella quarta pagina si vedono il multiplexing digitale dei segnali d’uscita verso il bus dati e la gestione della direzione dei pin che si affacciano su tale bus.

Page 8: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 8 di 10

Schema PLD – pagina 5 Nella quinta pagina vediamo la gestione dei rimanenti due port d’uscita verso il bus dati e i registri di lettura degli stati degli ingressi dal campo.

Page 9: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 9 di 10

Schema PLD – pagina 6 Nella sesta pagina vediamo che le linee al campo 12 e 13 sono utilizzate come ingressi in frequenza o PWM, mentre le linee 14 e 15 leggono un encoder in quadratura. Le configurazioni possibili per le quattro linee al campo di indice più alto sono riepilogate nel riquadro a sinistra. Sono infine presenti una linea USB, destinata al debugging del software di modulo, l’EEPROM, in cui sono memorizzati i dati dei parametri funzionali, un ingresso e un’uscita, in compatibilità con il kit di sviluppo, anch’essi destinati al debugging.

Page 10: Banco di collaudo per dispositivi pneumatici del sistema frenante ferroviario realizzato con il PSoC 5 LP Cypress. Pregi e difetti di un componente innovativo e del suo eccellente

AG Consulting S.a.s.

© 2015 AG Consulting S.a.s., tutti I diritti riservati.

Pagina 10 di 10

Modulo a 16 ingressi digitali finito Come si vede nell’immagine, le uniche parti montate all’esterno del microcontrollore sono i moduli di accoppiamento ottico degli ingressi dal campo, che sono tutti galvanicamente isolati tra loro e dall’alimentazione del microcontrollore, i componenti di filtraggio dell’alimentazione, i due quarzi e i connettori. Per quanto riguarda l’applicativo, va segnalato che la gestione delle interruzioni è implementata così bene che risulta possibile strutturare il software in modo tale che ogni aspetto del processo sia gestito come risposta a una specifica interruzione. Si ottengono così task perfettamente confinati e del tutto indipendenti tra loro, ciascuno dei quali gestisce gli eventi di sua competenza. Il loop principale può limitarsi a controllare il watch dog e a monitorare l’utilizzo delle risorse CPU, assumendo la funzione di supervisore. Si evitano così sprechi di risorse e rischi di saturazione randomizzata della CPU, mentre il debugging, eseguito task per task, è molto più sicuro e veloce.

Visti fin qui gli indubbi pregi di questo componente e del suo ambiente di sviluppo, è ora doveroso parlare di limiti e difetti. L’unico difetto di rilievo è lo sbilanciamento delle risorse analogiche in ingresso e in uscita. Mentre in ingresso possiamo avere fino a 4 ADC SAR a 12 bit e un ADC ∆∑ a 21 bit, in uscita sono disponibili massimo 4 DAC a 8 bit costituiti semplicemente da un partitore resistivo, il che rende necessario utilizzare per ciascuno di essi uno dei 4 operazionali di corredo per bufferizzarne l’uscita e ciò genera lo spreco di due se non di tre pin per ciascun DAC utilizzato, senza contare che la risoluzione è davvero scarsa. Limiti all’applicabilità del componente sono invece il core a bassa tensione, con conseguente scarsa immunità ai disturbi, e il fatto che l’applicativo scritto dall’utente viene eseguito sotto il controllo di un sistema operativo non accessibile all’utente stesso. Anche solo uno di questi due limiti impedisce purtroppo l’utilizzo di questo componente in applicazioni di sicurezza, com’è il caso di molti dei dispositivi di bordo di treni, tram, metropolitane, velivoli e natanti. Un terzo limite, la mancanza del tracing, è stato superato pochi mesi or sono, quindi nutro buone speranze per il superamento dei rimanenti due.