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70Settantavolte

grazie

Che nel 1935 lo spirito di amici-zia fra donatori, il desiderio diaiutare una persona conosciuta,magari amica, la necessità di

trarre d’impaccio (e spesso da un tragicoimpaccio) un chirurgo o un ostetricosiano state fra le principali molle cheportarono alla fondazione della nostrasezione, così come in tante altre città ita-liane, mi pare cosa certa. Ma in set-tant’anni le cose sono mutate e dallepoche decine di pionieri si è passati aiquasi 10.000 associati e quello spirito dicorpo, di solidarietà, di amicizia, si ènaturalmente allentato e affievolito; sonospariti i pranzi, i panettoni natalizi aidonatori, i doni ai loro figli, le gite socia-li. Il compito dei dirigenti è diventato

sempre più impegnativo, per sostituire aivalori altissimi che le crescenti dimen-sioni andavano alienando, altri altrettan-to validi e… voluti dai tempi: la solida-rietà umana, la generosità, la carità cri-stiana, la fratellanza, l’amore per il pros-simo, l’impegno civile, il dovere sociale,l’efficienza, la cura per una adeguata sal-vaguardia della salute del donatore e delricevente, la sana gestione dei mezzifinanziari. E che qualche buon risultatosia stato ottenuto lo dicono, come al soli-to, i numeri. Oggi, che maggiore miappare la responsabilità verso i donatori,perché più evidente ho alla mente l’im-menso patrimonio di dedizione ad undovere scelto e non imposto che l’asso-ciazione in settant’anni è andata crean-

dosi, la speranza che esprimo è che que-sta storia intessuta di sacrifici sostenutida uomini normali, di generosità accu-mulate da persone qualsiasi (perché idonatori, nulla hanno di diverso da chidonatore non è), giorno dopo giorno perquattordici lustri (un numero d’anni chenon può non impressionare… possa con-tinuare), per altri 100 compleanni.Legnano ha avuto il sangue di cui abbi-sognava, abbiamo contribuito alla neces-sità di altre città ma sappiamo che anco-ra non basta. Bisogna fare di meglio e dipiù. E so di poter contare… su tutti voi.Grazie di esserci.

IL PRESIDENTE

Carlo Parolo

editoriale

3a tu per tu con Avis - dicembre 2004

AVIS Legnano:un icebergsettantenne

Servivano “Striscia la notizia” e un mega servizio della Raiper sollevare il polverone che sta sbriciolando il sistemadelle ferrovie italiane? Probabilmente sì, dato che, ormai,

tutte le magagne nostrane diventano spettacolo e acquistanoimportanza, esclusivamente se finiscono su uno schermo da quat-tordici pollici. Ma, tant’è, finalmente se ne parla in maniera deci-sa e la gente, quella che il treno lo usa ogni giorno per andare aguadagnarsi da mangiare (o a studiare), ha iniziato a capire chebisogna assolutamente fare qualcosa. Non che, fino a tre, quattroanni fa, non si dovesse fare nulla, ma ora ci si è messa anche latelevisione e quindi il dovere sociale si fa più acuto. Ma i proble-mi sono gli stessi che si protraggono da anni; ossia da quando ilpendolare tipo ha iniziato ad arrivare sempre più tardi al lavoro perguasti meccanici, soppressioni dei treni, cedimentodelle infrastrutture. Il sistema ferroviario italiano faacqua da tutte le parti. Per non parlare di quellolombardo. E la cosa davvero misera è che nessunopuò dire il contrario. Anzi. I vertici aziendali diFerrovie dello Stato e Ferrovie Nord Milano sonosettimane che promettono soluzioni ai problemi.Perché, ora, di problemi di tratta e non più dei fan-tomatici “disagi” con cui si dice tutto e nulla. Ledue linee più bistrattate della rosa camuna sono, inordine di disastri, la Milano – Mortara e la Milano– Varese. Linee che, dal lunedì al sabato, servono –o almeno dovrebbero – migliaia e migliaia di per-sone. Strade ferrate dove, nel corso degli anni, il costo degli abbo-namenti e dei biglietti singoli è aumentato in maniera sproporzio-nata rispetto al servizio offerto: i ticket aumentano, ma l’offerta èsempre la stessa. O meglio: peggiora in continuazione. Chiedete aun qualsiasi pendolare cosa è cambiato dal primo aprile del 2003quando la politica ha deciso di mettere lo zampino per la soluzio-ne dei dilemmi. Nulla. Quella data, per chi non lo ricorda, segnauno spartiacque importante per il trasporto ferroviario lombardo:allora è stato introdotto, per volere della Regione Lombardia, ilrimborso ai viaggiatori e, di conseguenza, le penali per le aziendedi trasporto (Fs e Fnm) che non garantissero standard di qualità,

pun tua l i t à ,c o m f o r t .Un’iniziativache avrebbedovuto incen-tivare il mi-glioramentodel trasportop u b b l i c o .«Un’ideona» si diceva, anche se qualcuno, come i sindacati dicategoria (Fit-Cisl in testa a tutti) criticavano a spron battuto ladecisione politica. Un anno e mezzo dopo la storia non è più lastessa: è peggiorata. Perché la gente ha iniziato a occupare i bina-

ri, i rimborsi sono palliativi inservibili, i traliccidell’alta tensione continuano a cascare, le stazionisi sopprimono (Canegrate diverrà semplice ferma-ta senza più biglietteria) e i ticket aumentano anco-ra, forse per “aiutare” le due società di trasporti apagare le penali stabilite dal Pirellone. Un cane chesi morde la coda: il trasporto ferroviario lombardoha nel suo dna anni e anni di gestione che, oggi,non si può certo dire efficiente. Ci sono stati erro-ri, sbagli grossolani, politiche d’intervento inservi-bili. Si pensa tanto ai ponti sullo stretto e si getta-no all’aria denari e denari quando, nella dimensio-ne quotidiana (arrivare al lavoro in orario o a scuo-

la prima della campanella) non c’è un treno che funziona. E allo-ra si pensa a un’altra ideona: il biglietto unico per i trasporti lom-bardi. Costo annuale per utilizzare tutti i mezzi di servizio pubbli-co regionali: 900 euro. Ma chi utilizza un biglietto del generequando non è soddisfatto nemmeno dei due treni che prende ognigiorno? Ma a che serve spendere soldi in analisi, ideazione,marketing e pubblicità per progetti così stravaganti che servonosolamente per avere un paio di minuti al Tg Regionale delle19,30? È arrivato il momento di lasciare la speranza nello sgabuz-zino e di guardare l’orologio e pensare: alle 18 parte il treno, alle18,30 sarà in stazione e alle 19 sarò finalmente a casa.

L’inverno rovente dei trasporti

opinioni

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Si chiamava “Disco Volante” ed era una televisioneindipendente e “di strada” che parlava di handicape di disagio sociale. Serviva a sensibilizzare le

problematiche che, ottusamente tutt’oggi, circolanointorno ai disabili e alla classi sociali meno fortunate.Bene, questa televisione, che aveva sede a Senigallia,in provincia di Ancona, è stata fatta chiudere perchéoperava “fuori legge” e, per gli stessi motivi, la Procuradi Ancona ha notificato ai promotori della televisioneun avviso di garanzia. A evitare tutto ciò non è servitonemmeno il riconoscimento ottenuto dalla tv nell’ulti-ma edizione del premio Ilaria Alpi. In un paese dove ilsistema televisivo è dominato da due soggetti (Rai eFininvest) sconcerta vedere tanto rigore riservato a unapiccola realtà che si era schierata a favore dei più debo-li. E, nota ancor più dolente, pochissimi mezzi dicomunicazione (tra i quali l’inserto Salute diRepubblica) ne hanno dato notizia.

Il “Disco Volante”l’hanno fatto atterrare

Nel 2014 la mortalità per cancro al polmone si sarà finalmente abbassata. Le conquiste della scienza renderanno piùefficace la terapia e più tempestiva la diagnosi…». A parlare è Francesco Taroni, direttore generale dell’Agenzia sani-taria dell’Emilia Romagna, una delle tante “voci” contenute nel libro 2014 – il futuro che ci aspetta, scritto da Roberto

Ippolito per l’editore Laterza. Un saggio che ha del romanzo e che prende in considerazione tutti gli aspetti strettamente collegatialla quotidianità e che, tra 10 anni, subiranno conseguenze talvolta catastrofiche. Si parla di medicina, ma anche di scuola, casa,famiglia, spesa, educazione alimentare, sempre attraverso le parole di esperti e professionisti del campo che illustrano un futuroneanche troppo lontano. Un libro serio dove si parla di domani e del “nostro” domani con attenzione e preoccupazione.A volte, scorrendo le pagine, si spera che le previsioni non siano azzeccate e che l’esperto di turno abbia commesso un errore.

L’autore: Roberto Ippolito - Edizioni Laterza

2014 - Il futuro che ci aspetta

«

sommario

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A TU PER TU CON AVISSemestrale

Direttore:Carlo Parolo

Direttore responsabile:Marino Pessina

Redazione:Stefano Morelli

Roberto StevaninIgor Osio

Riccardo LeidiGianfranco Guerini

Cesare RaimondiSergio BarazzettaRomano Storino

Riccardo Dell’Acqua

Gli articoli firmati o siglatirispecchiano il pensiero dell’au-

tore e non impegnano il giornale.

Tiratura:11.400 copie

Amministrazione,Redazione e Direzione:

Avis LegnanoVia Girardi 19/Gtel. 0331/453333fax 0331/596620

Elaborazione grafica:Eo Ipso Srl - Legnano (MI)

Stampa:Arti Grafiche Baratelli

Busto Arsizio (VA)

Registrazione Tribunale di Milano n.6 del 9/1/87

Primo piano pag 6Intervista al primario del repartotrasfusionale dell’ospedale di Legnano

Primo piano pag 8

Edicola pag 9L’Avis quotidiana

Rubrica sangue pag 10Le malattie sessualmentetrasmissibili

Avis Rescaldina pag 12Viaggio attraverso i gruppi localidi Avis Legnano

Festa del donatore pag 14

Informazione pag 16I traguardi dei 70 annidi Avis Legnano

Informazione pag 18Dove e come nellemanifestazioni del 2004

Iniziative pag 20

Lettere Avis pag 23

22 L’assembleaVenerdì 25 febbraio, alle 19,30, seduta straordinaria;alle 21,30 quella ordinaria

a tu per tu con Avis - dicembre 2004

www.avis-legnano.org

Si ringraziano Davide Rudoni e “Il giornale dell’Altomilanese” per la gentile concessione di alcune fotografie contenute in questo numero

primo piano

Si chiama Bruno Brando, ha50 anni, è sposato (due figli)e dal luglio scorso è primariodel centro trasfusionale del-l’azienda ospedaliera diLegnano. Dopo un anno e

mezzo trascorso a fare “la spola” tra ilNiguarda e il Civile di via Candiani, hadeciso di mettersi pienamente a disposi-zione del nosocomio legnanese. «Hoavuto molte lusinghe da parte della diri-genza ospedaliera» dice con il sorriso

sulle labbra. E, dati i fatti raccontati,risulta abbastanza chiaro perchéGiuseppe Santagati, direttore generaledell’ospedale di Legnano, si sia prodiga-to tanto per avere tra le proprie fila unprofessionista quel è il neoprimario. Sulfinire degli anni Ottanta, assieme a un’e-quipe di lungimiranti colleghi, Brandoebbe, come dice, «un’intuizione sullemodalità di identificazione delle cellulestaminali. Tutti dissero che eravamo deifolli – continua -. Ma poco tempo dopo

riuscimmo a trovare le modalità perestrarre le cellule dal sangue. La diffi-coltà del lavoro stava nella “vita” dellestaminali che si producono e muoiono intempi strettissimi. Dovevamo intervenirein quel lasso di tempo davvero esiguo».Quell’intuizione divenne il “protocolloMilano”, il sistema di identificazione edestrazione delle cellule staminali dal san-gue che ha ottenuto riconoscimenti inter-nazionali da tutto il mondo scientifico.L’estrazione delle cellule staminali dal

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StaminaliDal luglio di quest’anno, Bruno Brando è il primario dell’unitàcentro-trasfusionale dell’Ospedale di Legnano. Con lui sono arrivateriorganizzazione, ricerca ed eccellenza. E una scoperta scientificadi rilevanza mondiale: l’individuazione delle cellule staminalidi Stefano Morelli

sangue ha permesso dicurare i cosiddettitumori “chemiosensi-bili”, ossia quelli chevengono sconfitti dallachemioterapia: «Lecure chemioterapiche– spiega il primario –uccidevano il tumore,ma distruggevano ilfisico del paziente portandolo addiritturaalla morte. Grazie alle staminali, l’orga-nismo del paziente risponde in manierapositiva alle cure». Ecco chi è BrunoBrando: un uomo che si è avvicinato allamedicina trasfusionale partendo dai tra-pianti di organi solidi, passando per i tra-pianti delle cellule sanguigne fino adarrivare all’attuale attività legata alladonazione del sangue. «Nella mia carrie-ra – racconta – ho fatto tante cose diver-se. Diciamo che non avrei mai pensato diavvicinarmi alla medicina trasfusionale,ma, come si dice, nella vita non si samai. E il mio è un esempio lampan-te». Brando, milanese, si è laureatonel 1979 e, nello stesso anno, ha ini-ziato a lavorare all’ospedaleNiguarda, che ha lasciato definitiva-mente lo scorso luglio per arrivare invia Candiani portando tra le corsie alsesto piano del nuovo monobloccoospedaliero la professionalità e l’or-ganizzazione di un centro “oncoemo-trasfusionale” di livello internaziona-le. «Le possibilità di creare aLegnano un centro di servizi trasfu-sionali d’eccellenza – continua il pri-

mario – ci sono tutte. Non credo cheavrei accettato il corteggiamento delladirezione ospedaliera se non fossi statoconvinto delle potenzialità di questoreparto e, soprattutto, se non avessi toc-cato con mano la qualità del servizioofferto dall’Avis comunale. Sono statocolpito molto favorevolmente dall’orga-nizzazione del lavoro di Avis Legnano econto molto sulla partnership con l’asso-ciazione perché costituisce un prerequi-sito essenziale per il raggiungimentodegli obiettivi dell’azienda ospedaliera».

primo piano

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«Non è gravese gli uomininon ti conoscono,è più gravese tu non conoscigli uomini»

Confucio

Staminali da cordone ombelicale:una nuova vita per una vita nuovaL’identificazione delle cellule staminali e la sua estrazione per la cura di certe tipologie ditumori sono diventate, nelle ultime settimane, un argomento tra i più appassionanti della cro-naca giornalistica italiana. Le pagine dei maggiori quotidiani nazionali, giorno dopo gior-no, raccontano di scoperte, di possibilità, di studi, tutti collegati all’utilizzo delle staminali.A Legnano, nel reparto di ostetricia-ginecologia, diretto dal primario Roberto Carminati, èoperativa ormai da qualche tempo un’unità per l’estrazione delle cellule staminali dal cor-done ombelicale dei neonati. Le staminali da cordone vengono raccolte in seguito alla nasci-ta del bimbo e non comportano nessun problema né per la mamma né per il bimbo. L’unicarichiesta dell’unità operativa è l’autorizzazione all’estrazione di alcuni centimetri cubi disangue dal cordone. «Le staminali da cordone – spiega Bruno Brando, primario del centro

trasfusionale dell’azienda ospedaliera di Legnano – sono molto adatte per curare alcu-ne tipologie di tumori pediatrici. Le uniche difficoltà che si incontrano sono dovute allabase molto ampia di staminali necessarie per identificare il donatore appropriato». Inquesti frangenti, infatti, si tratta di cellule di un donatore che saranno utilizzate per unpaziente “estraneo” e le difficoltà stanno proprio nell’identificazione delle staminaliappropriate. Ecco perché c’è necessità di avere una base molto ampia di cellule adisposizione presso la “Banca di cordone” che ha sede al Policlinico di Milano. Eccoperché, le neomamme dovrebbero consentire all’estrazione del sangue dal cordonedel proprio bimbo: un'altra vita può essere salvata.

INFOADISCO (associazione donatrici italianesangue da cordone ombelicale)Sezione Regionale Lombarda c/o Bancadi Cordone Milano - Centro Trasfusionalee di Immunologia dei Trapianti - OspedaleMaggiore Policlinico di MilanoVia Sforza, 35 - 20122 MilanoTel. 02/55034052/132 Fax 02/5458129E-Mail [email protected]

primo piano

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Novità in vista

a tu per tu con Avis - dicembre 2004

Lintenzione, come sempre, èquella di crescere continua-mente. Maturare e diventa-re vero e proprio punto diriferimento per i nostriassociati, non solo in mate-

ria esclusiva di raccolta e analisi del san-gue, ma andando al di là della linfa vitaledi Avis che è la donazione.Parallelamente alla nostra primaria atti-vità, infatti, vogliamo arrivare ad offrire atutti i nostri donatori una serie di serviziutili per la propria salute, la propria eco-nomia familiare, i propri servizi. In sostanza, stiamo lavorando per mette-re a disposizione di chi fa parte della

Per il settantesimo compleanno di Avisstiamo lavorando per offrire a tuttii nostri donatori una serie di servizi che,crediamo, incontreranno il vostro favore

famiglia Avis una serie di “pacchetti” checontiamo di rendere operativi già dalprossimo anno. L'idea parte da lontano e,se vi ricordate, ne abbiamo già accennatonel primo editoriale di “A tu per tu” delloscorso anno, quando abbiamo cambiato“veste” al nostro magazine, senza intac-carne il valore informativo, e in cui dis-sertavamo sull’importanza della comuni-cazione. Realtà come la nostra. infatti,devono fare i conti, oggi più che mai, contecniche di comunicazione che vannoaffinate giornalmente, per centrare ilnostro obiettivo primario: diffondere lacultura della donazione del sangue.Comunicare, quindi, è diventato un vero e

proprio viadotto per trasmettere i valorifondamentali della donazione e della soli-darietà. Il passaparola, sempre utile alloscopo, non basta più. È diventato necessa-rio porsi come punto di riferimento socia-le dove, alla base, ci sono spirito di aiutoe solidarietà nei confronti del prossimo. E l’Avis di Legnano vuole essere vicina aisuoi volontari, ai loro propositi, ai lorobisogni e alle loro necessità. Ecco perché il nostro lavoro, proprio inconcomitanza con il 70simo compleanno,si sta intensificando e mira ad offrire aidonatori servizi per la persona e la fami-glia. Nello specifico, stiamo lavorandoconcretamente con importanti realtà delterritorio al fine di concludere una serie diaccordi che porteranno benefici a tutti inostri donatori. Si parla, in questi casi, di“pacchetti” che si distaccano dalle tradi-zionali convenzioni che in questi anniabbiamo stipulato, e che offrono vantaggiimportanti. Parliamo di veri e propriaccordi di collaborazione con società diservizi e istituti di credito che, speriamo,incontreranno la vostra soddisfazione.

edicola

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rubrica sangue

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Mai abbassare

Il dono del sangue è da sempre ungesto di grande significato mora-le e sociale, che non lascia dubbisulla volontà incondizionata delvolontario di farsi prossimo e diavvicinarsi agli altri, sconosciuti

che siano. A riprova di questo, nelle ulti-me settimane, è apparso su un quotidianolocale la notizia di una donna, decedutaper una grave malattia, che ha lasciato alfiglio una sorta di “testamento morale”con il quale voleva sia ringraziare questi“angeli” sconosciuti, i donatori - che lehanno permesso di poter vivere decoro-samente per dieci anni -, sia scuotere lacoscienza del proprio figlio sull’impor-tanza della donazione. Detto questo,viene da chiedersi: perché richiamaresempre queste situazioni? Non certo perinfondere della falsa retorica, ma, al con-trario, per ricordare, ove fosse necessa-rio, l’importanza di tale dono, non esclu-sivo di chi lo riceve. È per questo motivoche dal punto di vista sanitario, dopotanto tempo e a distanza di anni dalladefinizione di peste del secolo attribuitaall’Aids, abbiamo deciso di mettere nuo-vamente nero su bianco concetti che,forse, possono sembrare assodati, ma chenecessitano, ancora, di analisi e conside-razione. Vogliamo, in sostanza, fare bre-

vemente ilpunto dellasituazionesu una pro-b lemat icas e m p r em o l t oattuale e per la verità ultimamente un po’sottovalutata: i rapporti a rischio. Spessoa noi medici capita di sentire frasi vera-mente pericolose se le consideriamo col-legate al donatore tipo: il sentirsi al ripa-ro da qualunque rischio, l’incremento delcosiddetto turismo del sesso, l’occasio-nalità dei rapporti sempre più diffusa espesso senza precauzioni e l’incrementodelle infezioni a trasmissione sessualesoprattutto tra gli eterosessuali, categorienel passato nonappartenenti aquelle defini-te ad “altorischio”. Tuttoquesto ci portaa richiamarealcuni punti

cardine sull’idoneità alla donazione perevitare di sentire frasi sicuramente dram-matiche che non hanno bisogno di com-menti (del tipo: “se sapevo che non miavreste fatto fare la donazione avreinegato rapporti a rischio sul questiona-rio”). Siccome dal punto di vista sanita-rio Avis Legnano e la sua area medicasono fermamente convinti che la tuteladella salute del donatore, e di conseguen-za del ricevente, si effettua prioritaria-

Le malattie a trasmissionesessuale sono tutt’oraun problema da nonsottovalutare. Nonostantei progressi della medicina,l’attenzione e la prevenzionerimangono i deterrentiprincipali in possessodi ogni singolo individuo

a cura di Maurizio Macchiresponsabile Area Medica Avis Legnano

mente con la prevenzione e con unabuona informazione, ci permettiamo diinsistere su un maggior rapporto fiducia-rio tra medico e donatore in modo difavorire una migliore chiarezza su questiargomenti, un più attento utilizzo del-l’autoesclusione in casi di rapporti arischio e, soprattutto, una maggiore e piùcosciente volontà di collaborazione; non

dimentican-do che,se purdiminui-to rispet-to al pas-sato, è

sempre presente il cosiddetto “periodofinestra” dal contatto con il potenzialeagente infettivo, un lasso di tempo chenon permette alle indagini strumentali edi laboratorio di individuare il virus e cheinserisce l’individuo nella piena poten-zialità di essere portatore di tale agente.Queste affermazioni non vogliono asso-lutamente significare di “puntare il dito”o “sparare sulla folla” perché tali even-tualità non si verifichino, ma hanno soloed esclusivamente lo scopo di far riflette-re e di far comprendere che il dono, inquanto volontario, necessita di regole edi autoregolamentazione che devonoessere ben presenti nelle coscienze ditutti. È capitato che qualcuno, in seguito

all’esclusione, sia uscito dai nostri studi-medici sbattendo la porta; è accaduto chequalcun altro si sia recato da noi spaven-tato per chiedere informazioni e chiari-menti. Tutto ciò dimostra che c’è ancoramolto da fare e che è sicuramente il casodi farlo insieme senza cadere in falsiatteggiamenti da “superman”.Desidero concludere questo mio inter-vento ricordando che non si tratta dicatastrofismo o di un improvviso giro divite. Dopo tanto tempo che non si parladi queste problematiche è possibile chequalcuno cada in questa ottica generaliz-zata, ma, credo, che sia esattamente ilcontrario. Si tratta di un doveroso richia-mo per tutti a collaborare.

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la guardia

I controlli, costanti e meticolosi, ancora oggi devono essere accompagnati dauna sensibile informazione e una corretta comunicazione sulle modalità ditrasmissione delle malattie a trasmissione sessuale. La totale fiducia nei medi-ci e la completa apertura dei pazienti sono fondamentali per il lavoro di Avise per continuare nell’opera che la contraddistingue da ben settant’anni.

«Chi disprezzal’uomonon è maiun grand’uomo»

De Vauvenargues

rubrica sangue

Una realtà solida e concreta,coordinata da un giovane di 39anni che, da oltre dieci, si pro-diga per la causa del volonta-

riato Avis e che, a Rescaldina e Rescalda,ha trovato il terreno sociale fertile e pro-lifico dove poter sviluppare al meglio leproprie attività e che oggi conta 458donatori attivi. Armando Poletti è il refe-rente del gruppo Avis di Rescaldina -Rescalda che fa capo a Legnano e da 18anni è donatore attivo. Giovane, dinami-co, Poletti è un imprenditore molto cono-sciuto a Rescaldina e nella frazione diRescalda; una persona che, dopo annitrascorsi a fare “avanti e indietro” da viaGirardi conosce perfettamente sia l’a-

spetto umano che l’haspinto a diventare dona-tore sia quelli più tecniciche, giorno dopo giorno,servono all’associazioneper ritagliarsi spazisociali e di propaganda.«È importantissimo –esordisce il referente –effettuare una propaganda adeguata emirata. Il nostro contributo non si esauri-sce esclusivamente nell’atto della dona-zione. Ci sentiamo parte di una grandefamiglia che deve continuamente cresce-re e continuamente trovare nuove genera-zioni di donatori. Questo perché è impor-tante che in Italia, il nostro sistema di

raccolta del sangue, basato sul volonta-riato, continui a sussistere e non sia con-taminato da altri fattori esterni». Parolechiare e dirette, quelle del referenterescaldinese che, in questi anni, è riusci-to a tessere una rete di rapporti importan-ti per il lavoro di Avis. «Abbiamo instau-rato – continua Poletti - un ottimo rap-

Avis Rescaldina

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Ottimi rapporti,attività sensibili

871 donatori (458 effettivi),per una piccola realtà cheè riuscita a diventare puntodi riferimento sociale

porto sia con l’amministrazione comuna-le sia con le altre realtà associative pre-senti sul nostro territorio. Riusciamo aprendere parte a numerose iniziative checi permettono di sensibilizzare il nostrooperato, la nostra voglia di aiutare ilprossimo, di poter dare il nostro contri-buto per la vita degli altri». Lo spiritoAvis si respira profondo nelle parole delreferente: fare volontariato “donandoqualcosa di sé” e non contribuendo,come spesso accade in altre forme disolidarietà, in maniera economica. «Lasocietà civile di Rescaldina e Rescalda –commenta Poletti – è molto attiva nono-stante siano due realtà urbane piuttostopiccole. Questo, è doveroso sottolinearlo,lo si deve in primo luogo all’amministra-zione comunale che, in questi anni, hamesso a disposizione delle varie realtàassociative un luogo dove potersi riuniree confrontare». Villa Rusconi, infatti, lostorico immobile di via Alberto daGiussano a Rescalda, è diventata la sededi numerose associazioni locali, tra lequali l’Avis. «Inoltre – continua il refe-rente – abbiamo instaurato degli ottimirapporti con le due parrocchie dellacomunità: quella di San Bernardo eGiuseppe di Rescaldina e quella di SantaMaria Assunta di Rescalda. Ogni anno,tra attività sportive, di tempo libero,organizzate dalle parrocchie riusciamo aprendere parte a circa 10 manifestazionidove otteniamo sempre delle ottimerisposte». Tra le varie attività messe in

campo una in particolare ha assunto,negli anni, un’evidente importanza: quel-la all’interno delle due scuole medie pre-senti sul territorio. «È uno degli aspettipiù importanti – conclude Poletti – per lanostra attività, secondo solamente alladonazione concreta. Entrare nelle scuolee sensibilizzare le giovani generazioni hauna valenza di assoluta priorità perchériusciamo, o almeno cerchiamo, di tra-smettere valori importanti ai ragazzi che,domani, prenderanno il nostro postonella società. Il lavoro è possibile grazieal supporto della sede centrale diLegnano che ci mette a disposizione sia ilmedico sia il relatore. Credo che entrarenelle scuole per sensibilizzare i più gio-vani sia da una parte prolifico per il benedell’associazione, dall’altra per il benedei ragazzi e per la loro crescita umana».

«Esiste un solovero lusso,ed è quellodei rapportiumani»

Antoine deSaint-Exupéry

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Don Franco Colombo: «Avis sempre presentedurante le feste della parrocchia»La collaborazione con le parrocchie della comunità di Rescaldina e Rescaldaè una delle principali attività di sensibilizzazione che l’Avis svolge per infon-dere nella coscienza comunitaria l’importanza della donazione. Don FrancoColombo, da poco neoparroco della parrocchia di San Bernardo Abate, nono-stante sia da poco tempo alla guida di una delle due parrocchie di Rescaldina,si dice «molto vicino al lavoro di Avis». «Ho accolto con favore – commenta– le proposte che Avis ha inoltrato alla nostra comunità. Durante le feste chesi tengono ogni anno all’interno delle nostre attività parrocchiali, l’Avis è sem-pre presente con il suo banchetto per fare pubblicità alla propria causa. Unacausa giusta che deve trovare sempre più spazi dove potersi espandere».

INFOGruppo AvisRescaldina/RescaldaVia Alberto da Giusannoc/o Villa Rusconi(Rescalda)Ritrovo il primo martedìdi ogni mese alle 21

Donato Raimondi:un sindaco-donatore«Sono stato donatore per trent’anni e so cosasignifica fare parte della famiglia di Avis. Ora,come accade a tutte le persone quando il tempotrascorre, sono andato “in pensione”, ma sonoriuscito a infondere ai miei figli lo stesso spiri-to che mi spingeva a donare». DonatoRaimondi, sindaco di Rescaldina, compiuti i 20anni è entrato a far parte di Avis Legnano e,nonostante oggi gli impegni istituzionali lo abbiano leggermenteallontanato dalla realtà locale di Avis, non ha esitazioni quando sitratta di promuovere i valori e i fondamenti che spingono le personead avvicinarsi ad Avis: «La raccolta del sangue – commenta – è un’e-sigenza che si fa giorno dopo giorno più necessaria. La richiestaaumenta e la nostra disponibilità non deve venire mai meno. È impor-tante che i giovani sappiano cosa significa essere donatori: da unaparte si contribuisce a salvare delle vite umane, dall’altra si parteci-pa ad alimentare la forza e l’incisività della solidarietà».

festa del donatore

Si è parlato di valori, dell’impor-tanza del volontariato e, soprat-tutto, di Avis. Ma è stata ancheuna domenica all’insegna del

divertimento, della socializzazione edello svago. Domenica 3 ottobre, a parti-re dalle 10,30, all’interno del Pala Villadi Villa Cortese si è tenuta la “Festa delDonatore” cui hanno preso parte molte

autorità tra le quali il sindacodi Legnano, Maurizio Cozzie il sindaco di Villa Cortese,Bruno Dell’Acqua. A fare glionori di casa il presidente diAvis Legnano Carlo Parolo e il sindacoDell’Acqua. «Tra i valori fondamentalidella civiltà occidentale – ha esordito ilprimo cittadino di Villa Cortese – è

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Dell’Acqua: «La fratellanza èspirito di solidarietà. Avis, neglianni, ha dimostrato di conoscerepienamente questo spirito»

a tu per tu con Avis - dicembre 2004

Premi, amiciziae valori

Nella foto grande, il pubblico che haassistito alla consegna delle benemeren-ze. Sotto, il segretario di Avis Legnano,Roberto Stevanin, riceve il riconoscimen-to da Pietro Varasi, Presidente di Avisprovinciale di Milano.

impossibile non ricordare quelli tra-mandatici dalla RivoluzioneFrancese: libertà, uguaglianza e fra-ternità hanno dato vita ai movimentisociali e politici più rappresentatividall’800 a oggi, e ancora hanno unavalenza preponderante nello svilup-po delle coscienze. Soprattutto lafraternità dev’essere lo spirito chespinge le persone a mettersi a dispo-sizione del prossimo. Avis, neglianni, ha dimostrato di conoscereappieno questo spirito». Parole chehanno riscosso il lungo applausodelle oltre 600 persone che hannoaffollato il Pala Villa. Altermine dell’introduzionealla giornata, si è passatiimmediatamente alla con-segna delle 1792 onorifi-cenze per tutti coloro che,negli anni, hanno dato illoro prezioso apportoall’associazione di viaGirardi. Tra i premiati vasicuramente ricordatoGiovanni Faccani cui èstato consegnato una bene-merenza particolare datol’altissimo numero didonazioni effettuate: ben159. Per lui il massimoriconoscimento previstodallo statuto di Avis (lacroce d’oro per coloro cheraggiungono le 100 dona-

zioni) non è stato sufficiente ed è statonecessario conferire un attestato di grati-tudine particolare. La giornata è stataallietata da un giocoliere che, durante lepremiazioni, ha intrattenuto e fatto diver-tire i tanti bambini presenti che hannoaccompagnato mamme e papà alla Festadel Donatore. Un ringraziamento parti-colare va alla Pro Loco di Villa Corteseche ci ha ospitato. Una giornata partico-lare, dunque, fatta di premi, amicizie esolidarietà, durante la quale gli applausi,tanti e graditi, non sono comunque riu-sciti a soddisfare il grazie che Avis rivol-ge quotidianamente ai suoi donatori.

15a tu per tu con Avis - dicembre 2004

Dall’alto verso il basso:il presidente CarloParolo (primo da destra)consegna il riconosci-mento a un donatore; ilpresidente di Avis provin-ciale, Pietro Varasi; ilsindaco di Legnano,Maurizio Cozzi, assiemea una donatrice e aFederico Caruso, ideato-re del logo per i 70 annidi Avis Legnano.

Tutti coloro che non sonoriusciti a ritirare la benemerenza

durante la manifestazionedi domenica 3 ottobre, possonorichiederlo entro il 30 aprile

2005 alla sede di Legnanodi via Girardi 19/G.

«Quello chenon si può vederesi deve donare»

G. C. Croce

festa del donatore

traguardi

uando è stata fondata: il22/07/1935 dai Dott. Merlo,Piccione, Gandellini con 30PIONIERI…L’alfa: ecco i fondatori BonziFrancesco, Castelli Rita,

Crivelli Leonardo, Galimberti Martino,Guelfi Ferdinando, Morelli Michelina…L’omega: al 29/11/2004 è diventatosocio Ulivi Stefano tessera n. 14346ma... altri ne aspettiamo.I presidenti:- Prof. Gandellini (1935 – 1937)- Dott. Merlo (1937 – 1948)- Dott. Gerundini (1948 –1949)- Dott. Longoni (1949 – 1964)- Geom. Romanò (1964 – 1970)- Dott. Pensotti (1970 – 1996)- Dott.ssa Rossi (1996 – 2003)- P.I. Parolo (2003 - ….)Le sedi:- Ospedale di Legnano (1935 – 1946)- Comune di Legnano (1946 – 1953)- Via Cavallotti 1 (1953 – 1965)- Via Cavallotti 4 (1965 – 1971)- Via Savonarola 15 (1971 – 1996)- Via Girardi 19/G (1996 - ….)Le Sedi sono sempre state in affitto e atotale carico dell’Associazione.Quante persone ci lavorano:- 9 tra impiegati e aiuti- 6 medici- 4 infermiere - 2 A.S.A. e... tanti entusiasti volontariSu quanti donatori si può contare:Tesserati n.10.124 con 6.181 effettivi(i rimanenti sono i benemeriti, donato-ri messi a riposo definitivo per età osalute). Molti paesi contribuiscono afar grande l’AVIS, oltre a Legnano:Busto Garolfo, Canegrate, Cantalupo eCerro Maggiore, Dairago, Rescalda eRescaldina, S. Giorgio su Legnano, S.Vittore Olona, Villa Cortese, il Gruppo

Aziendale F. Tosi e il Gruppo degliAlpini.Quali centri trasfusionali serviamo:fornisce donatori e sacche con continuitàagli Ospedali di Legnano, S. Carlo –Milano, Niguarda – Milano per un totaledi 14.530 donazioni nel 2003.Visite eseguite in sede: 113.000 nei set-tant’anni di attività, di cui 5.222 nel2003.Numero donazioni: al 29/11/04 393.235(per un totale di circa 155.803 litri). Vaccinazioni antiepatite b: 500 ciclicompleti con il contributo economico delGruppo Aziendale F. Tosi, Banca diLegnano e ex Cassa Rurale ed Artigianadi Busto Garolfo.

I riconoscimenti:1946 – Diploma di Benemerenza AvisNazionale “ per la appassionata operapropagandistica dell’IdealeVolontaristico dell’Avis”1951 – Medaglia d’Oro al meritoNazionale (la prima) “per l’ammirevoleattività volontaristica entusiasticamentesvolta durante questi anni e per la perfet-ta organizzazione tecnico-sanitaria”1952 – Medaglia d’Oro del Comune diLegnano “per altissime benemerenzeciviche”1966 – Premio Martinella “a tangibilericonoscimento dell’attività svolta inumiltà e con altruismo per salvare dellevite umane”1979 – Medaglia di Bronzo al valor mili-

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Un grande futuro Il 2005 sarà un anno speciale per la nostra associazione.Settant’anni fa, infatti, nasceva grazie all’opera di trentapionieri l’Avis di Legnano. Il futuro è nelle nostre mani

a tu per tu con Avis - dicembre 2004

Q

In questa pagina: il tesserino numero 3, del1935, di un donatore dell’allora Sottosezionedi Canegrate. Sotto, una manifestazione diavisini in piazza San Magno a Legnano.Nella pagina a fianco: uno dei primi donato-ri del lontano 1935; sopra, un documento dipropaganda sul dono del sangue con l’auto-rizzazione del partito fascista e a fianco, l’at-to costitutivo di Avis Legnano stipulato set-tant’anni fa.

«L’avvenireè di coloro che nonsono disillusi»

Georges Sorel

dietro le spalletare “per particolari meriti acquisiti”1990 – Ai donatori è intitolato il Parco“Dell’Acqua” sito in Via Lampugnani1996 – Premio al merito civico delComune di LegnanoCertificazioni22/06/2000 Certificato di conformitàUNI EN ISO 9001:1994 (AvisLegnano è stata la prima in Italia adottenere tale certificazione)21/06/2003 Certificato di conformitàUNI EN ISO 9001:2000 in relazione alseguente scopo: “Erogazione dei servi-

zi di gestione amministrativa e sanitariadei donatori, raccolta di unità del san-gue a scopo trasfusionale” da parte del-l’ente certificatore BVQI.Dal 2003 Revisione Certificata delBilancio Associativo.Gli strumenti per essere grandi:a) la gestione è completamente compu-terizzata dal 1993 ed è in fase di realiz-zazione anche la computerizzazionedell’archivio medicob) un giornalino associativo, edito dal1987, con due uscite annue

c) è attivo un Gruppo PubblicheRelazioni/Gestione Associativache ha sostituito il gloriosoGruppo Giovani (1971) per-ché… i tempi sono cambiatid) feste gastronomiche e non,gare sportive, interventi nellescuole di ogni ordine e grado,affissioni, convenzioni con inegozi, collaborazioni con leUniversità, Convegni, spettacoliteatrali… e i donatori.

Avis Legnano non è solamenteun’Unità di Raccolta e diarchiviazione di dati sanitari,ma anche una realtà presente

sul territorio. Abbiamo voluto presenta-re una mappa delle iniziative a cuiabbiamo partecipato e che abbiamomesso in cantiere.COMUNICAZIONE – Due giornaliassociativi; presenza sulle strade cittadi-ne con cartellonistica fissa; sito internete indirizzo e-mail a disposizione degliassociati (www.avis-legnano.org [email protected]); auguri ai18enni; abbiamo sviluppato un solidorapporto con i mezzi di informazionelocale (quotidiani, settimanali, emittentiradiofoniche). Un fattore importante perqualsiasi organizzazione che, senza ilsupporto dei mass media, non riuscireb-be a portare “all’esterno” le proprie ini-ziative; abbiamo operato in stretta colla-borazione con Radio Delta International

(frequenza fm 100.500).FORMAZIONE – Incontri con le scuo-le del territorio (elementari e medie diLegnano, Busto Garolfo, Dairago, VillaCortese, San Vittore Olona, Canegrate eSan Giorgio su Legnano; l’istituto supe-riore di agraria di Villa Cortese e l’IpsiaBernocchi di Legnano).SPORT – Eravamo presenti al“Campaccio” (in gennaio)e alla “Cinque Mulini”(marzo), gare di corsacampestre, che si sonosvolte a San Giorgio suLegnano e a San VittoreOlona; nel mese di agostoabbiamo seguito la“Coppa Bernocchi”, ulti-ma tappa del “TritticoLombardo” per ciclistiprofessionisti; siamo pre-senti sulle tute dellaCastoro Sport; al campo

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manifestazioni

a tu per tu con Avis - dicembre 2004

Un anno a 360 gradi

da calcio “Giovanni Mari” di Legnano civedete tifare “forza Lilla”; a Canegratediamo sostegno alla “Fc La Fortezza”,squadra di calcio a cinque che milita nelcampionato regionale dilettanti; anovembre abbiamo organizzato la31sima edizione del torneo regionale dibocce a Villa Cortese apponendo ilnostro logo sulla maglia degli sportividella bocciofila Concordia; abbiamosponsorizzato la squadra di calcio a settedei “pulcini ‘96” della società CalcioCanegrate; siamo presenti sulle magliet-te del Baseball-Softball Amga Legnanoe su quelle del Cgs Judo di BustoGarolfo.FIERE, FESTE, MUSICA – Il gruppoAvis di Busto Garolfo ha organizzato lagita in Normandia; abbiamo partecipatoalla “giornata del volontariato” aDairago, alla fiera di San Bartolomeo aCantalupo, alla fiera campionaria diCanegrate, alla “giornata della solida-

rietà” a San Giorgio su Legnano, allamanifestazione “viaggio alla scopertadei mulini” a San Vittore Olona, allafiera di Villa Cortese, a quella diRescaldina, alla giornata del volontaria-to di Legnano e a “tempi insieme”, festadel volontariato di san Vittore Olona; aottobre si è svolta la festa del donatore aVilla Cortese; il 25 settembre e il 23ottobre abbiamo seguito idue concerti di musica clas-sica che si sono tenuti nellabasilica di san Magno aLegnano; il 26 settembre

eravamo presenti alla manifestazione delgruppo cinofilo legnanese “F. Vitali”.ISTITUZIONALE – Quattro consiglidirettivi; partecipazione alle assembleeprovinciali, regionali e nazionale di Avis;consulta del volontariato di Legnano eCanegrate; il 4 gennaio abbiamo incon-trato il Cardinale Dionigi Tettamanzi nelquartiere Olmina di Legnano.

«La solidarietàsi nutredi fantasia»

Anonimo

manifestazioni

19a tu per tu con Avis - dicembre 2004

Nelle due pagine una serie di imma-gini delle tante manifestazioni orga-nizzate sul territorio, a cui l’Avis diLegnano ha partecipato incontran-do molte persone e trasmettendoloro i valori di aiuto e solidarietàche la contraddistinguono.

Hanno ballato, assaporato il gusto della tipica cucinanostrana, hanno socializzato. La “storica” festa diOlcella, organizzata all’interno degli spazi della parroc-chia, quest’anno è stata seguita anche dall’Avis diLegnano che ha sponsorizzato le magliette degli orga-nizzatori sulle quali spiccava il logo associativo in segnodi vicinanza a una delle manifestazioni più attese dell’e-state legnanese. Tanta, come di consueto, la gente che hapreso parte alla kermesse, tenutasi l’ultima settimana delmese di agosto e che si è chiusa come vuole la tradizio-ne con gli spettacolari fuochi d’artificio che richiamanocentinaia di curiosi da tutti i Comuni limitrofi.

A Olcella sette giornidi festa per Avis

iniziative

Ben 256 coppie di sportivi, perun totale di 72 società amatoria-li. Questi i numeri della 31simaedizione del “Torneo regionaledi bocce” organizzato, come datradizione, dall’associazioneBocciofila Concordia di VillaCortese e sponsorizzato da AvisLegnano. La manifestazione,iniziata il 16 novembre, ha vistogareggiare amanti dello sportprovenienti da ben quattro regio-ni differenti: Lombardia,Piemonte, Emilia Romagna eToscana. Sinonimo, questo, dell’im-portanza nel panorama bocciofilo ama-toriale italiano che ha assunto, in questianni, la competizione sportiva di VillaCortese. «Quest’anno - commentanogli organizzatori - abbiamo ricevutoiscrizioni da regioni quali la Toscana el’Emilia Romagna che, fino allo scorso

anno non prendevano parte all’iniziati-va. Siamo sicuramente soddisfatti.Questi risultati ci aiutano ad andareavanti sempre e comunque e a darci dafare sempre di più perché la manifesta-zioni seguiti a essere un punto di riferi-mento per gli amanti di questo sport».Il torneo, organizzato dalla sezione

locale di Avis in collaborazionecon la Bocciofila Edil Cortese,si è concluso venerdì 17 dicem-bre dopo appassionanti gareche si sono disputate ogni setti-mana, dal martedì al venerdì, apartire dalle 20 e fino a notteinoltrata sulle piste di gioco delcircolo Concordia di viaAlberto da Giussano a VillaCortese. «Siamo molto orgo-gliosi della riuscita del torneo- hanno concluso gli organizza-tori -. Soprattutto abbiamo

notato una crescente presenza di giova-ni amanti delle bocce. Sempre piùspesso, questo sport viene accostatoalle persone anziane, anche se non èaffatto così. L’iscrizione alla competi-zione di un nutrito numero di ragazzidimostra che si tratta di uno sport cheappassiona anche i più giovani».

20 a tu per tu con Avis - dicembre 2004

Dopo quindici anni, la tradizionale“Sagra del pesce” organizzatadall’Associazione pescatori di SanVittore Olona ha cambiato “casa”. EAvis Legnano ha voluto esserci. Inseguito ai lavori di ammodernamentodel campo sportivo di via Roma a SanVittore Olona, tradizionale dimoradove si svolgeva la festa, i pescatorisanvittoresi hanno organizzato l’ap-puntamento nel quartiere Baggina di

Canegrate. Il cambio del luogo, fortu-natamente, non ha causato contrac-colpi alla Sagra che, negli ultimi duefine settimana di luglio, ha vistosedersi attorno ai tavoli una media di700 persone per ciascuna serata.L’appuntamento, d’altronde, è diven-tato un vero e proprio punto fermodell’estate legnanese. Avis Legnano,per l’occasione, ha voluto parteciparefornendo le magliette con il logo

associativo che, per tutte le serate,hanno indossato i ragazzi impegnatial servizio ai tavoli e gli instancabilicuochi che hanno cucinato per untotale di 2.800 persone.

Alla Sagra del pesce,l’Avis presente sulle magliette

Villa Cortese: da oltre trent’anni sui campi di bocceManifestazioni/1

Manifestazioni/2

La società nel

Il mondo sportivo, soprattutto quello gio-vanile, è da sempre un terreno fertile per lacrescita delle giovani generazioni e per laformazione della loro coscienza comunita-ria, incentrata sui valori edificanti dellavita. Ecco perché, da quest’anno, AvisLegnano si è impegnata nella sponsorizza-zione di una squadra di piccoli calciatori, i“pulcini ‘96”, della società CalcioCanegrate. «Siamo stati onorati - spiegaLuciano Fusi, dirigente della squadra deipulcini - di avere stampato sulle nostremaglie il logo dell’Avis. È importante sen-sibilizzare le persone, soprattutto quandoci troviamo di fronte ai bambini, sulletematiche importanti della vita. Avis è unadi queste. E, anche se, oggi, i nostri picco-li atleti non hanno l’età per diventare dona-tori, un domani sapranno certamentequal'è il valore della donazione». Donare,

dunque, anche se non si tratta disangue, come dote sensibiledelle coscienze. Il CalcioCanegrate è nato nel 1966 e, neivari campionati in programmaquest’anno, partecipa con 13squadre: dalla “scuola calcio”,dove si impegnano 30 bimbi disei/sette anni, fino alla primasquadra che è impegnata nelcampionato di seconda categoria. Inoltre,tra le compagini della società vi sonoanche una squadra di calcio femminile eun’altra impegnata in un torneo amatoria-le. Il presidente, Bruno Cassani, contanella società che dirige ben 270 atleti e 30dirigenti. Numeri che fanno del CalcioCanegrate una realtà sportiva di notevolespessore e che la collocano tra i migliorisodalizi dello sport locale.

«La notorietàsenza merito ottieneuna considerazionesenza stima»

Nicolas de Chamfort

iniziative

21a tu per tu con Avis - dicembre 2004

La squadra dei Pulcini ‘96 del CalcioCanegrate. In piedi da sinistra versodestra: Andrea Fusi, Mattia Barone,Salvatore De Tommaso, MatteoInterlandi, Samuele Rasera, MicheleMeraviglia. In ginocchio: ManuelGiannetta, Michael Bruccoleri,Giuliano Pellizzari, GiacomoGaregnani. Fanno parte della squa-dra anche: Davide Libani, GabrieleIngrassia, Davide Italiano.

Una società di sport e solidarietàCalcio Canegrate

Judo/Nippon Kempo

Oltre 50 bambini, un vicecampione mon-diale, due campioni europei e una societàche offre le proprie competenze dal lonta-no 1969. Questi sono i numeri del CSG(Centro sportivo giovanile) di BustoGarolfo, sezione “judo e nippon kempo”che, da quest’anno, l’Avis di Legnano hadeciso di sponsorizzare mettendo il pro-prio logo sulle felpe degli atleti.La società conta oltre 105 iscritti tra“kempo” e judo discipline sportive che, alcontrario dei luoghi comuni che le voglio-no catalogate tra quelle preferite dagliuomini, contano tra le proprie fila una deci-na di donne e 50 bambini di età compresatra i 5 e i 14 anni. Le tecniche delle artimarziali, da sempre, costituiscono un otti-ma scuola non solo sportiva, ma anche, e

soprattutto, disciplinare. Ecco perché AvisLegnano ha voluto avvicinarsi a questerealtà: perché i valori di rispetto, aiuto, maanche di tenacia e spirito sportivo fannoparte di quelle qualità che un donatore hanel suo dna. Il CSG si trova all’interno deilocali della palestra di via Mazzini a BustoGarolfo; i corsi si tengono martedì evenerdì (17,30 - 21 judo) e lunedì e giovedì(20 - 21,30 nippon kempo).

CSG Busto Garolfo

nome di Avis

assemblea

a tu per tu con Avis - dicembre 200422

Come da delibera del Consiglio Direttivo del giorno, 21/12 u.s., l’Assemblea Straordinaria dei Soci dell’ AVISdi Legnano è convocata per il giorno

VENERDÌ 25 FEBBRAIO 2005

alle ore 19.30 in prima convocazione (con la presenza della maggioranza dei soci) ealle ore 20.30 in seconda convocazione (qualunque sia il numero dei presenti), pres-so la Sala del Dopolavoro “ANSALDO”, via Cairoli 1 (g.c.), con il seguente Ordinedel Giorno:

1. Nomina dell’Ufficio di Presidenza (Presidente e Segretario dell’Assemblea)2. nomina dei questori di sala3. relazione della Commissione Verifica Poteri4. Presentazione e discussione dello Statuto di AVIS Legnano5. Votazione sullo statuto di AVIS Legnano

Come da delibera del Consiglio Direttivo del giorno, 21/12 u.s., l’Assemblea Ordinaria dei Soci dell’AVIS di Legnano è con-vocata per il giorno

VENERDÌ 25 FEBBRAIO 2005alle ore 21.30 in prima convocazione (con la presenza della maggioranza dei soci) e alle ore 22.00 in secondaconvocazione (qualunque sia il numero dei presenti), presso la Sala del Dopolavoro “ANSALDO”, via Cairoli 1(g.c.), con il seguente Ordine del Giorno:

1. Nomina Ufficio di Presidenza 2. Relazione Commissione Verifica Poteri3. Relazione PROGRAMMATICA del Consiglio4. Relazione dell’Amministrazione e presentazione Bilancio Consuntivo 20045. Relazione del Collegio dei Revisori dei Conti6. Discussione sulle relazioni (Programmatica, Amministrativa) e del Bilancio Consuntivo 2004 e loro votazioni 7. Presentazione Bilancio Preventivo 20058. Discussione ed approvazione Bilancio 20059. Comunicazioni Comitato Elettorale per Elezioni Cariche Sociali10. Nomina Delegati all’Assemblea Provinciale, Regionale e Nazionale11. Votazione per l’Elezione delle Cariche Sociali.

Data l’importanza dell’Assemblea nella quale, oltre ad essere illustrato l’andamento della sezione, si procederàalla Elezione di coloro che dovranno ricoprire le cariche direttive nel quadriennio 2005/2009, sono certo che visentirete impegnati a partecipare attivamente a questo momento associativo.

IL PRESIDENTE

Carlo Parolo

P.S. PRESENTARSI MUNITI DI TESSERA ASSOCIATIVA.Coloro che volessero prendere visione del Verbale dell’Assemblea Annuale 2004 e del Bilancio Consuntivo 2004, lo potran-no fare in Sede (via Girardi 19/G – Legnano) nei giorni 23 e 24 febbraio, durante l’orario di ufficio.

23a tu per tu con Avis - dicembre 2004

«Non dare aglialtri ciò chenon ti importadi perdere»

Giovanni Boine

lettere Avis

Cara Avis,mi permetto di inviare questa lettera perché, datempo, chiacchierando con altri donatori, mi sonostate poste alcune domande che, oggi, trovandominella medesima situazione di alcuni “colleghi”, sonodiventate importanti anche per la mia attività di dona-tore. Vado a spiegare: sono un donatore Avis ormai dadiversi anni e spesso mi è capitato di dover rinviare disettimane la data della donazione poiché, per motividi lavoro, mi risultava impossibile prendere anche unsolo giorno di permesso.Ma, anche se “ritardavo” nella mia opera di volonta-riato, prima o poi, la mia donazione la effettuavocomunque; un po’ in ritardo, ma la effettuavo. Trapoche settimane, però, i miei datori di lavoro mi tra-sferiranno in un’altra città del Nord-Italia e ciò mipermetterà di essere a Legnano solamente durante ilfine settimana. Siccome so che il sabato le donazioninon si effettuano, per il sottoscritto diverrà un verodilemma poter effettuare le donazioni.La mia domanda, per tanto, è la seguente: perché nonè possibile effettuare le donazioni anche di sabato?Credo che questo sarebbe di aiuto a me, ma anche adaltri lavoratori-donatori che si trovano nelle mie stes-se condizioni. Cordialmente

Paolo

Abbiamo scelto la lettera di Paolo, tra le altre chesono arrivate, perché sintetizza egregiamente il disa-gio di molti nostri donatori. La questione è semplice,ma al tempo stesso burocraticamente annosa.Da circa due anni, abbiamo inoltrato formale richie-sta all’azienda ospedaliera di Legnano perché civenga concessa la possibilità di effettuare esami eprelievi anche di sabato.Consapevoli delle difficoltà, abbiamo precisato chesarebbe sufficiente anche un solo sabato al mese, inmodo da poter risolvere se non tutti, almeno alcunidei disagi che i nostri donatori soffrono.La direzione sanitaria dell’Azienda ospedaliera ci hagarantito la piena disponibilità anche se, ancoraoggi, non è riuscita a organizzare il lavoro. Ci augu-riamo che, al più presto, l’Azienda si attivi per poterfar partire il servizio.

Contatti

Per informazioni e perinviarci i vostri interventi:

Avis Legnanovia Girardi 19/[email protected]

Cara Avis,ho letto sul numero di luglio l’intervista al sindaco diLegnano, Maurizio Cozzi, sull’ampliamento della sede divia Girardi. Credo si tratti autenticamente di una bellissi-ma notizia, uno di quegli eventi che raccolgono soddisfa-zione all’unanimità. Una richiesta annosa come quelladell’Avis trova finalmente, dopo un lustro circa, una rispo-sta. Ed è una risposta positiva, data dall’amministrazionedi una città che sta cambiando profondamente il suo aspet-to, rimasto pressoché immutato per anni.Che nel turbinio di cambiamenti che stanno interessandoLegnano trovi spazio un intervento a favore di un’associa-zione che opera a così stretto contatto con i bisogni dellepersone è fatto meritorio. In una città del terziario avanza-to e dei servizi di eccellenza non può e non deve mancareuna struttura adeguata alla donazione del sangue, a unbisogno primario che, negli ultimi anni, è cresciuto inmaniera esponenziale. È confortante sapere che prestoAvis Legnano sarà in grado di operare in condizionimigliori: è un guadagno per tutti.

Carlo

Donazioni anche di sabato.Perché no?

La nuova sede Avis:un guadagno per tutti

Vi auguriamo

risvegli assonnati al profumo di caffé

ballate irlandesi per salutare il nuovo giorno

abbracci morbidi sotto il piumone

folletti paffuti per giocare con gli specchi

schiuma di mare per scolpire i vostri sogni

pentoloni ribollenti di marmellata di mirtilli

mele caramellate e spumoni alla vaniglia

il sorriso di un bimbo pasticciato di gelato

lo scoppiettio della legna nel camino

il battere della pioggia contro la tenda

un volto amato da cui ritornare

un'ombra tranquilla dove riposare

un neonato da abbracciare quando avete paura

prati verdi per correre a perdifiato

cieli azzurri per i vostri aquiloni

sentieri sicuri tra boschi profumati

un gatto morbido e grasso da accarezzare

i baci umidi di un cane festoso

il battito del vostro cuore per un'emozione

filastrocche elfiche narrate dalla luna

stelle cadenti per i vostri desideri

Buon 2005

AVIS LEGNANO Sez. Cristina RossiVia Girardi 19/G

Tel. 0331/453333 Fax 0331/596620E-mail: [email protected]

Orari: dal Lunedì al Venerdì dalle 8:00 alle 17:30il Sabato dalle 8:30 alle 11:30

Sito internet: www.avis-legnano.org