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6 MENSILE DI APPROFONDIMENTO DELL’AUSER NAZIONALE-ONLUS GIUGNO 2009
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SAPERE PER CONTARE.PASSAPORTO PER LA DEMOCRAZIA
LA PROPOSTA NEL DETTAGLIO
“GIRO GIRO TONDO” NELLE LINGUE DI TUTTI I BAMBINI DEL MONDO
IL SUCCESSO DELLA GIORNATA DI RACCOLTA FONDI AUSER
L’ESTATE FRA I TERREMOTATIDELL’ABRUZZO
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IO FIRMO!
La raccolta delle firme a sostegno della proposta di iniziativa popolare presentata da
Cgil, Spi, Flc e Auser per una legge sull’apprendimento permanente assume un
significato che va ben al di là del dato tecnico delle adesioni necessarie per includere
la proposta stessa nell’agenda dei lavori parlamentari.
La situazione politica attuale ed in particolare l’idea di democrazia che caratterizza le
forze dominanti non ci consentono di farci illusioni.
Con la proposta d’iniziativa popolare, Auser, insieme agli altri firmatari, intende
soprattutto dare centralità nel dibattito politico al tema dell’apprendimento, come
condizione di sviluppo economico, come elemento di riqualificazione della politica,
come strumento di ricomposizione della frammentazione sociale.
In questo senso, parafrasando il documento di Lisbona, possiamo parlare non solo di
ECONOMIA, ma di SOCIETA’ della conoscenza.
Questa dimensione non solo lavoristica del tema è particolarmente importante per
una associazione come la nostra, impegnata nell’invecchiamento attivo come
proposta di un progetto di vita di relazioni fatte di socialità e di solidarietà, di pratiche
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Àilluminate dalla consapevolezza delle ragioni profonde, del senso e della direzione
delle cose che insieme facciamo.
Nella relazione di accompagno alla proposta di iniziativa popolare e poi nell’appello
lanciato da Guglielmo Epifani e Tullio De Mauro, mi ha colpito il riferimento alla
domanda di moralità pubblica che, cito quasi testualmente, sarebbe cieca e sorda se
non fosse illuminata dalla conoscenza.
La situazione italiana è fortemente condizionata da un processo di omologazione di
valori, di cultura, di modelli imposti dai mezzi di comunicazione di massa e dal loro
monopolio proprietario.
Definire un quadro normativo organico sull’apprendimento che colga e rafforzi le
relazioni e le implicazioni tra apprendimento formale, non formale, informale e aprire
finalmente una stagione che non consideri il tema come occasione di tagli finanziari
ma lo ponga come priorità negli investimenti pubblici è pertanto decisivo per le sorti
democratiche del nostro Paese. Per ciò che più direttamente ci riguarda,
l’apprendimento non formale che è cosa più ampia del tradizionale imparare
attraverso frequenza a corsi o lezioni frontali è il nodo strategico che lega le nostre
diverse attività, ne esplicita le connessioni ed il significato comune.
E’ importante che la proposta di iniziativa popolare valorizzi per la prima volta in
una normativa generale e nazionale questa esperienza con misure di sostegno della
domanda e dell’offerta e ne colga le relazioni con le politiche di promozione del
benessere fisico e sociale.
Queste misure di sostegno affrontano una contraddizione storica del settore
dell’apprendimento non formale, il fatto ossia che questa dimensione della
conoscenza è particolarmente curata dalle persone che per cultura e, anche per
reddito sono consapevoli della sua importanza, mentre le persone che hanno più
bisogno di curare il proprio apprendimento, esprimono una domanda meno
consapevole, debole e silente.
Sappiamo bene che un’esperienza associativa come la nostra è a questo particolare
settore che guarda ed in questa direzione vuole prioritariamente impegnarsi, convinti
come siamo che la cura dell’apprendimento permanente è cura dello sviluppo umano,
condizione e strumento di liberazione democratica, come dimostrato, con argomenti
al contrario, dalla citata ricerca del Censis.
Siamo inoltre convinti che le modalità dell’apprendimento non formale siano le più
adatte a sostenere la domanda debole; esse offrono un approccio alla conoscenza
diverso dai percorsi formali, guardati spesso con scetticismo e diffidenza dagli
anziani anche a causa di esperienze negative, perché valorizzano la partecipazione
attiva e partono dalle esperienze vitali delle persone; consentono, in sostanza, una
riflessione sulla percezione e la memoria di sé.
Per queste ragioni, siamo convinti che le nostre attività di apprendimento, non solo
quelle che si esprimono nei corsi delle università popolari, ma anche quelle più
largamente diffuse nei nostri circoli, legate alla riflessione sugli stili di vita, alla
coltivazione della memoria, alla cura della capacità di raccontarsi attraverso la
scrittura, alle diverse attività libero-espressive (dal teatro al canto, alla cura di
espressioni artistico-manuali) possono offrire una risposta alle sfide fondamentali
dell’invecchiamento attivo: l’inclusione, l’alfabetizzazione informatica, il dialogo
intergenerazionale, il dialogo interculturale.
Su quest’ultimo aspetto, assume un alto valore programmatico l’affermazione
dell’art. 1 della proposta che configura l’apprendimento come un vero e proprio diritto
che viene riferito non al cittadino, ma alla persona in quanto tale e declina poi il
diritto con esplicito riferimento alle pratiche di dialogo interculturale e di
integrazione degli immigrati. Anche su questo terreno, l’apprendimento sia formale
che non formale, assume una valenza strategica perché esso è elemento costitutivo
di politiche attive di integrazione, oggi trascurate da contrapposizione sterile tra
repressione e lassismo. Questa via diversa ed alternativa, le attività UniAuser la
stanno promuovendo da tempo, come dimostrano le due ultime feste, a Napoli e
Milano della “Città che apprende”, il nostro bel progetto “Anziani e Immigrati” e le
pratiche che stiamo diffondendo.
La raccolta delle firme è un’occasione straordinaria di apertura della nostra
associazione, va vissuta come ricerca di un dialogo su questi temi con le persone e le
comunità, quelle stesse comunità che ci riconoscono come soggetti della solidarietà.
E’ anch’esso un modo per stare tra le persone, nei territori come soggetto di
progettazione e di proposta, come protagonista della ricomposizione sociale e della
coesione.
Luigi De Vittorio
Bollo
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SAPERE PER CONTARE. PASSAPORTO PER LA DEMOCRAZIA“Sapere per contare” e “Imparare sempre”. Questi gli slo-gan scelti per la raccolta di firme a favore di una legge diiniziativa popolare che garantisca il diritto all’apprendi-mento permanente per tutte le persone che vivono e sog-giornano in Italia, migranticompresi. L’obiettivo dellaproposta di legge - promossada CGIL, SPI, FLC e AUSER -è di attuare un piano trienna-le straordinario per raddop-piare il numero degli adultiche partecipano ad attivitàformative, così come è statospiegato nel corso di unaconferenza stampa presso lasede nazionale della CGILalla presenza del segretariogenerale, Guglielmo Epifani,del segretario confederale,Fulvio Fammoni, del segreta-rio generale della FLC,Mimmo Pantaleo, e del lin-guista Tullio De Mauro. Un’esigenza dettata anchedagli impegni assuntidall’Italia con la strategia diLisbona per arrivare al 12,5%previsto dagli obiettivi mini-mi da raggiungere entro il2010 stabiliti dall'UnioneEuropea. La proposta di leggedi Cgil, Spi, Auser e Flc preve-de l'accesso gratuito alla for-mazione, agevolazioni fiscali
e contributive per gli investimenti in apprendimento e age-volazioni per l'accesso al credito e prestiti di onore.Stabilisce inoltre che ogni lavoratore abbia diritto ad alme-no un anno di congedo formativo non retribuito e ad alme-
no 30 ore annue di permessoretribuito; le modalità di frui-zione del congedo e dei permes-si sono disciplinati dai contratticollettivi e il datore di lavoro ètenuto ad accogliere la richiestadel lavoratore. Sono indicateanche misure a sostegno del-l'apprendimento dei pensionatiper l'aggiornamento delle lorocompetenze. Per sostenere l'of-ferta di apprendimento perma-nente la proposta indica lanecessità di una serie di inter-venti pubblici (dall'edilizia alleinfrastrutture tecnologiche allaformazione degli operatori, alladefinizione di standard di quali-tà per l'accreditamento dellestrutture, all'azione di monito-raggio e certificazione) e infineil finanziamento di un piano diazione triennale da iscriverenella legge finanziaria.La campagna per la raccolta dialmeno 100 mila firme partiràa settembre in concomitanza‘simbolica’ con l’apertura delnuovo anno scolastico.Per info www.cigl.it
EDUCAZIONE PERMANENTE: IL RITARDO ITALIANO
• Il 40% della forza lavoro non ha un titolo di studio superiore a quello della scuola media
• Come numero di diplomati, siamo sotto di 20 punti rispetto alla media europea e meno 40 rispetto ai paesi piùavanzati
• Il 19,3% dei giovani tra i 18 e i 24 anni è privo di diploma e qualifica e fuori da ogni circuito formativo, rispetto al10% da raggiungere entro il 2010 come stabilito dalla Ue e Lisbona (la media europea è al 14,8%).
• Solo il 6,2% degli adulti partecipa ad attività formative, contro una media europea del 9,7% e un obiettivo diLisbona del 12,5%.
• Solo il 32% delle imprese sopra i 10 dipendenti realizza attività formative, a fronte del 90% della Gran Bretagna,del 74% della Francia, del 69% della Germania, del 47% della Spagna e di una media europea del 60%.
• L’indagine All Adult Literacy and Life Skills del 2005, evidenzia che solo il 20% della popolazione adulta italianaraggiunge livelli di padronanza alfabetica tale da essere capace di rispondere efficacemente alle esigenze divita e di lavoro del mondo attuale.
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La proposta di legge garantisce il diritto diapprendere per tutto il corso della vita atutte le persone che vivono nel nostroPaese, anche straniere.Le istituzioni dello Stato dovranno, quindi,intervenire per rimuovere gli ostacoli cheimpediscono l’accesso all’apprendimentopermanente e realizzare azioni che garanti-scano a tutti il diritto ad apprendere pertutta la vita, facilitando e promuovendo laformazione. La proposta di legge prevede un pianotriennale straordinario per raddoppiare ilnumero degli adulti che partecipano adattività formative, passando dall’attuale6,2% al 12,5%. Fra gli interventi di sostegnoeconomico sono previsti:- accesso gratuito alla formazione; - agevolazioni fiscali e contributive per gli
investimenti in apprendimento permanen-te di persone, imprese, terzo settore;
- agevolazioni per l’accesso al credito e pre-stiti di onore.
Sono previsti inoltre permessi e congediper lavoratori e pensionati. Quali interventi pubblici sono indicati dallaproposta di legge per promuovere l’appren-dimento permanente? In primo luogo edili-zia e infrastrutture tecnologiche a caratte-re educativo. Segue il potenziamento delleistituzioni formative pubbliche e pienafruibilità delle relative strutture da partedelle agenzie educative, formative e cultu-rali presenti sul territorio; è indicato inol-tre lo sviluppo della ricerca, la formazionedegli operatori, il sostegno allo sviluppodella capacità formativa delle imprese. Un aspetto importante della propostamessa in campo da Cgil, Spi, Auser e Flcriguarda la garanzia della qualità della for-mazione da parte dello Stato che deve defi-nire gli standard di qualità minimi neces-sari per l’accreditamento delle strutturenon formali (imprese, terzo settore, asso-ciazioni di rappresentanza culturale esociale, reti civiche ecc.) ed assicurare ilmonitoraggio e la valutazione del sistemadi apprendimento permanente per garan-tirne qualità ed efficacia.I cittadini devono poter contare su servizidi orientamento, consulenza individuale eaccompagnamento; servizi di informazio-ne, centri di orientamento bibliografico edocumentazione; un vero e proprio “albodell’offerta formativa” sul territorio; politi-che di integrazione degli interventi educa-tivi con le attività dei servizi socio-sanitari
e alle politiche per la salute indicate dallalegge 229/99. La proposta di legge sottolinea inoltre chead ogni cittadino deve essere garantita lacertificazione delle competenze acquisite.Le competenze validate e certificate sonoregistrate nel Libretto Formativo e sonoriconosciute come crediti formativi ai finidel rientro nei percorsi di istruzione e nelrapporto di lavoro. Sono riconosciute e cer-tificate anche le competenze acquisitedagli stranieri residenti e/o soggiornantiin Italia nei paesi di provenienza.Nel Repertorio delle professioni istituitopresso il Ministero del Lavoro dellaPrevidenza sociale sono ricondotte, defini-te e aggiornate tutte le figure professiona-li ed i relativi standard professionali, for-mativi e di certificazione. Ultimo aspetto da evidenziare della propo-sta di legge di iniziativa popolare il “pianodi azione nazionale per la promozione del-l’apprendimento permanente”, all’attuazio-ne del Piano si provvede mediante finan-ziamenti da iscrivere annualmente nellalegge finanziaria.
LA PROPOSTA NEL DETTAGLIO
Tullio De Mauro
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La crescente presenza di bambinistranieri nelle classi italiane ha creato ipresupposti che si trovano alla basedella proposta avanzata, e subito dopoattivata, dal Circolo Auser di Villorba. IlProgetto ha visto la suaconcretizzazione con la raccolta dininne-nanne, filastrocche e contepubblicate grazie alla collaborazione diIstreco, l’Istituto per la storia dellaResistenza e della societàcontemporanea della Marca Trevigiana. Al Progetto hanno preso parte anchel’Università popolare di Treviso, leassociazioni “Cittadini del mondo” e“Granello di Senepa”. Una voltapresentato al Centro di servizio delvolontariato di Treviso ha riscossoparticolare successo ed è, pertanto,subito stato finanziato. Il Progetto èpartito da una riflessioneparticolarmente interessante. Infatti,tutti i bambini del mondo ripetono deigesti nell’arco della giornata, primo fratutti cantare filastrocche, conte eninne-nanne, un atto che appartiene alpatrimonio universale dei più piccoli.L’obiettivo è quello di facilitarel’integrazione, conoscere culturediverse, favorire i rapporti inter-generazionali e valorizzare differentiidentità culturali. I testi raccolti sono stati compostidirettamente dai bambini, italiani estranieri. Per farlo sono state seguitemetodologie differenti nelle varieclassi e tra i gruppi di donne che vi
hanno partecipato (appartenenti algruppo www.nonnienipoti.it). Ciò èavvenuto per via della presenza dicaratteristiche e relazioni totalmentedifferenti, tra cui la maggiore o minorereattività e la presenza di interesse ecuriosità. Ad ogni modo, in ciascunasituazione è stato possibileriscontrare una notevolecollaborazione e disponibilità nelricordare, cercare e raccogliere leconte e le filastrocche. I bambini sonostati in grado di coinvolgere anchenonni e genitori, hanno inoltreeffettuato ricerche su internet o tra ivari libri. C’è da aggiungere poi che, nonostantela convinzione generale secondo cui igiochi in solitudine siano i preferitidai bambini, nonché i più praticati, inrealtà si è notato che ai più piccinipiace ancora giocare in gruppo. È
possibile affermare ciò grazie allereazioni che suscitavano le proposte digiochi collettivi in cui bisognavautilizzare conte e filastrocche oppureinventare regole. Si è inoltre,positivamente, notato come sia pocopresente l’utilizzo del dialettoall’interno della famiglia e sia, alcontrario, privilegiata la linguaitaliana. Nonostante il latoestremamente positivo legato a questaabitudine, è importantissima infattil’uniformità dei linguaggi e consentirela comprensione tra tutti, è pur veroche abbandonare la lingua delleproprie radici priva le persone dellapossibilità di impossessarsi delproprio passato. Il dialetto rappresentacomunque una seconda lingua che sitende a perdere, dal momento che ilsuo utilizzo viene sempre più spessoristretto a piccole cerchie, familiari oamicali. Tra i partecipanti a questoProgetto troviamo la scuola SanGiovanni Bosco di Treviso e laGiovanni XXIII, ma anche la scuolaPrimo Maggio e la scuola Marco Polodi Villorba. Il Progetto ha riscossoparticolare successo soprattutto tra leinsegnanti di quest’ultimo Istituto. Lemaestre, infatti, lavorano da anni perfacilitare un clima di accoglienza edintegrazione nei confronti dei bambinidi diverse nazionalità. Oltre allaraccolta dei testi sono stati, infine,prodotti dei disegni ispirati ad essi. Diseguito sono stati raccolti tre esempi,uno in italiano, uno in dialetto e uno inlingua straniera, per ogni categoriapresente nel libro.
“GIRO GIRO TONDO” NELLE LINGUE DI TUTTII BAMBINI DEL MONDOLe filastrocche che accompagnano i giochi dei più piccoli raccolte in un libro e
pubblicate dal Circolo Auser di Villorba
Stella stellinaLa notte s’avvicinaLa fiamma traballa
La mucca è nella stallaLa mucca ha il vitelloLa pecora ha l’agnello
La chioccia ha il pulcino Ognuno ha il suo bambino Ognuno ha la sua mamma
E tutti fan la nanna
(ninna nanna italiana)
Sei per otto quarantottoQuarantotto pan biscottoPan biscotto e martadeaDentro e fora la più bea
L’oselin che vien dal mareQuante pene pol portarePol portar ‘na pena sola
Questa dentro e questa fora
(conta veneta)
Ringa ringa rija Ringa ringa rijaMuca nam nagaja l gatto fa i dispettiKuzek pa pritece arriva il cagnolinoVse na tla pomece butta tutti per terra
(conta dalla Slovenia)
Daniela Silva
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IL SUCCESSO DELLA GIORNATA DI RACCOLTAFONDI AUSER Incremento delle piazze e della quantità di pasta offerta. I volontari si sono mobilitati conentusiasmo e partecipazione
La settima giornata di Raccolta Fondi Auser si è svolta consuccesso lo scorso 30 maggio.Centinaia di volontari in tutta Italia si sono dati da fare conentusiasmo e determinazione, in un collettivo impegno disolidarietà. Una Raccolta Fondi dal sapore particolare, quel-lo, fin troppo amaro, della tragedia che in aprile ha sconvol-to l’Abruzzo. I fondi raccolti saranno infatti interamentededicati alla realizzazione di progetti concreti in favoredella popolazione anziana colpita dal sisma.I presupposti c’erano tutti affinché la risposta dei cittadinifosse calorosa, ed infatti le aspettative non sono state tra-dite. Migliaia di persone hanno sostenuto il Filo d’Argentoattraverso gli spaghetti della cooperativa Placido Rizzotto,la pasta “antimafia” che da diversi anni caratterizza la gior-nata di raccolta fondi di Auser. Una scelta etica di cui Auserva fiera e in cui si riconosce in pieno. Segnali positivi arrivano anche dal conteggio delle piazze,da cui si registra un incremento sostanzioso: 672 sono statiquest’anno i punti di raccolta, contro i 577 del 2007. 95 piaz-ze in più rispetto allo scorso anno, segnale incoraggianteche spinge l’associazione a proseguire sulla strada traccia-ta in questi sette anni, pur tenendo in considerazione il
fatto che diverse associazioni hanno svolto la Giornata indata diversa da quella del 30 maggio. Un risultato importante e significativo, denso di significati.Perché il 30 maggio non è soltanto la data prescelta per laraccolta fondi. E’ il giorno in cui tutta l’Auser scende in piaz-za, portando il proprio messaggio di solidarietà e di difesadella legalità. E’ il giorno in cui l’associazione mostra séstessa, rendendo partecipi tutti i cittadini di un’attività soli-da che da vent’anni sostiene gli anziani di tutta Italia. Il gior-no in cui gli sforzi quotidiani di ogni singola struttura ven-gono presentati e resi visibili, un giorno speciale “per ricor-darsi degli anziani”, come recita lo slogan della campagna dicomunicazione di quest’anno.Per poter condividere le emozioni, l’atmosfera e le immagi-ni della giornata, è stata predisposta sul sito dell’AuserNazionale un’apposita area dove è possibile vedere le foto ei video realizzati nel corso della giornata, accessibile diret-tamente dall’home page.Un modo per socializzare i contenuti e rendere tutti parte-cipi di un evento ormai fondamentale nella storia recentedell’associazione.
Fabio Piccolino
Momenti della Giornata di Raccolta Fondi in diverse piazze italiane
GALLERIA FOTOGRAFICA SUL SITO DELL’AUSERL’indirizzo diretto per accedere alla galleria fotografica della giornata di raccolta fondi è
http://www.auser.it/lightbox2.04/fotoraccoltafondi09.php
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Direttore responsabileGIUSEPPINA COLMO
Hanno collaborato a questo numeroLUIGI DE VITTORIO, FABIO PICCOLINO, DANIELA SILVA
Direzione, redazione, amministrazioneVIA NIZZA 154, 00198 ROMATEL. 068440771 - FAX 0684407777 - www.auser.it
EditoreAUSER NAZIONALE - ONLUS
Stampa e impaginazioneO.GRA.RO. ROMA
AUT. TRIB. N. 00195/91 DEL 09/04/91DISTRIBUZIONE GRATUITA
L’ESTATE FRA I TERREMOTATI DELL’ABRUZZO. DA GIUGNO A SETTEMBRE GRUPPI DI VOLONTARIAUSER DALLA LOMBARDIA AL CAMPO DI COPPITODalla metà di giugno finoalla fine di settembre,gruppi di volontari Auserprovenienti da tutte lesezioni provinciali e terri-toriali della Lombardia,partiranno alla volta delcampo “Murata Gigotti” aCoppito- l’Aquila. Per porta-re alla popolazione sfollataaiuto concreto e solidarie-tà. I volontari lombardisaranno ospitati in duestrutture mobili autofi-nanziate dall’associazione; funzioni, compiti e attivitàsaranno di volta in volta concordati con le strutturepreposte alla gestione del campo. Ogni gruppo saràcostituito da 8-10 persone, a seconda della zona di pro-venienza. “Auser Lombardia – ha dichiarato il presidente regio-nale Sergio Veneziani - ritiene molto importante que-sto intervento, sia per la speranza che abbiamo di aiu-
tare davvero le persone cheoggi si trovano in unostato di difficoltà e di disa-gio, sia perché attraversoquesta esperienza noi pen-siamo di poter costruire unmodello di intervento soli-dale nell’emergenza chevada a integrare le normaliattività che già Auser svol-ge nel territorio.”Auser Lombardia è artico-lata 420 associazioni localiterritoriali, 14 strutture
comprensoriali e una sede regionale; può contare suoltre 70.000 soci e circa 20.000 volontari. Le attivitàprincipali riguardano l’aiuto alla persona (attraverso ilnumero verde gratuito 800 995 988 del Filo d’Argentosono stati erogati lo scorso anno 560.851 servizi), ilvolontariato civico e l’educazione permanente.Per ulteriori informazioni: www.auser.lombardia.itoppure scrivere a [email protected]
ANZIANI TERREMOTATI. INCHIESTA DEL MENSILE LIBERETÀ SULLECONDIZIONI DI VITA NELLE TENDOPOLI
La percentuale di persone con più di 65 anni che vive nelle tendopoli, arriva al 70%. Giovani e persone inetà da lavoro hanno trovato sistemazione altrove. E’ il dato più inquietante emerso dall’inchiesta sullecondizione di vita degli anziani nelle tendopoli delle zone terremotate, svolta dal mensile dello Spi-Cgil“liberetà” e presentata a Roma il 16 giugno in una conferenza stampa. “Siamo molto preoccupati – hadetto Carla Cantone segretaria generale dello Spi- le condizioni atmosferiche di questi giorni sta aggra-vando la situazione di vita di centinaia di anziani, da un punto di vista fisico e psichico.” Le tendopoli si stanno trasformando in un enorme “cronicario” a cielo aperto, denuncia l’inchiesta dellarivista. Gli anziani vivono in una condizione di profonda prostrazione, il terremoto si è portato via i ricor-di del passato ed ha tolto loro ogni idea di futuro. Si chiudono , non si muovono più e non hanno più rela-zioni con gli altri. Senza contare che la vita stessa all’interno delle tende, con tutti i disagi che essa com-porta, compresi quelli di carattere igienico, sta contribuendo a diffondere patologie anche gravi.“Occorre fare presto- ha detto Guglielmo Epifani segretario generale della Cgil alla conferenza stampa- lanostra è una denuncia civile, per sollecitare le autorità a rafforzare gli aiuti per le persone anziane.”Intanto lo Spi-Cgil ha comunicato di aver raggiunto i 500.000 euro raccolti con la sottoscrizione nazio-nale e il 29 giugno all’Aquila si terrà un incontro con il sindaco e la presidente della provincia per definiresu quali progetti ed urgenze far confluire i fondi raccolti.
Tendopoli in Abruzzo