Attitude be free - aprile - giorno

10
anno 3 _ numero 23 _ aprile 2011 [email protected] a a t t t t i i t t u u d d e e

description

Dramma sacro a Vittoria (Rg) - amministrative Ragusa - Interviste a Nello Dipasquale, Sergio Guastella, Salvatore Battaglia - Discarica abusiva

Transcript of Attitude be free - aprile - giorno

anno 3 _ numero 23 _ aprile [email protected]

aattttiittuuddee

ittà in trepidazione in vista della Pasqua. Entrano nel vivo i Dramma Sacro e della Settimana Santa a Vittoria, dalle origini ad preparativi dell’evento più atteso della Pasqua a Vittoria: il oggi, soffermandosi sui 20 anni di lavoro di Gianni Battaglia, sul lega-Venerdì Santo con il “Dramma Sacro” e la “Resurrectio”, rap-C me con la città, le associazioni presenti nel territorio e il rapporto

presentazione della domenica sera. Due eventi legati tra loro, il pri- con le istituzioni. Un lavoro minuzioso voluto da Massimo Leggio e mo, immerso in un’atmosfera molto suggestiva, è la rappresentazio- realizzato in sinergia con un gruppo di giornalisti locali. Tornando al ne della passione di Cristo, il secondo, invece, è il momento della Dramma Sacro in sé c’è da sottolineare che il nuovo progetto artisti-resurrezione, della gioia. Un conti- co e teatrale muove dall’idea che nuum, che in questa edizione 2011, “protagonista” dell’Epilogo sarà prende vita sotto la direzione artisti- l’Umanità ai tempi di Gesù a cui il regi-ca di Massimo Leggio, attore e regista. sta ha scelto di consegnare il raccon-Un’edizione che, seppur nel segno to introduttivo della Passione di della continuità rispetto al passato, Gesù. Un’umanità ai tempi di Gesù presenta non poche novità. Tra que- che sarà rappresentata da quaranta ste: l’avvio di un Laboratorio Speri- attori non professionisti, tra figuranti mentale Teatrale Dramma Sacro di e corofei, “una sorta di coro alla gre-Vittoria sotto la direzione artistica di ca” con il compito di portare sulla Massimo Leggio che “firma” la nuova scena del Golgota una pantomima. regia della Sacra Rappresentazione L’elaborazione del testo teatrale Vittoriese. del Prologo è affidata al poeta vitto-Un passaggio di testimone, come dice- riese Emanuele Giudice che sta lavo-vamo, nel segno della continuità con- rando proprio sui Vangeli Sinottici per siderato che Leggio ha rappresentato la volontà artistica di contestualiz-quel “professionismo teatrale ” sul zare il Prologo alla contemporaneità quale ha puntato il regista ibleo Gian- del Dramma Sacro. ni Battaglia nei suoi venti anni di dire- Sulla scena, prima dell’inizio de “I Par-zione artistica realizzando un vero e ti” irromperà il profeta Isaia, vissuto proprio Albo d’Oro della Poesia otto secoli prima di Cristo che, giun-Sacra Vittoriese. Qualche settimana ge “in un tempo senza tempo” per fa, al Teatro Comunale Vittoria scuotere le coscienze di tutti e per Colonna, il regista Massimo Leggio scoprire ancora una possibilità di sal-con la sua prima lectio ha dato inizio vezza. “Perché irrinunciabile è quel al laboratorio sperimentale teatrale senso di atemporalità che ogni Uma-Dramma Sacro a cui è affidato la nità dolente per la Morte del Cristo “mise en scene” del Prologo del si porta con sé - spiega Massimo Leg-Dramma Sacro, la cui “liturgia” è, inve- gio - e lì sul Golgota quell'insieme di ce, tradizionalmente costituita dagli interrogativi sul dolore, sul senso ottocenteschi ed endecasillabi versi di Alfonso Ricca che, centrati della vita e la speranza del riscatto e della Luce che accompagna sul tema della disputa della Sepoltura di Gesù rappresentano la “Tra- ogni essere umano lungo il cammino della sua esistenza”. dizione” Teatrale della Sacra Rappresentazione vittoriese, dal 2007 L’allestimento scenografico è stato affidato a Rosalba Amorelli che inserita nel registro dei Beni Immateriale della Regione Sicilia sotto- sulla scia di una forte impressione visiva immagina uno spazio scenico posti alla tutela dell’Unesco. desolato, circondato da una natura estrema. Da questo riconoscimento muove la seconda novità del Dramma Un’altura della Palestina, quel Golgota dove venne issata la Croce di Sacro, vale a dire la realizzazione di un “documentario” della Sacra Gesù e dove si compì il suo Sacrificio. La Sacra Rappresentazione Vit-Rappresentazione. Una sorta di memoria storica su “I Parti”, come toria “unica in Italia per la sua rappresentazione unitaria” come spes-venivano tradizionalmente chiamate. Il progetto relativo al docu- so stigmatizzato da Gianni Battaglia, si chiuderà la Domenica di mentario punta a fare “il punto della situazione” sulla tradizione del Pasqua con la Resurrectio.

NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE LE NOVITA' DI MASSIMO LEGGIO,IL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO

NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE LE NOVITA' DI MASSIMO LEGGIO,IL NUOVO DIRETTORE ARTISTICO IL "DRAMMA SACRO" A VITTORIAIL "DRAMMA SACRO" A VITTORIA

a prossima amministrazione non potrà esimersi dall'affrontare concretamente il problema dell'economia nel territorio ibleo e per far questo bisognerà approntare una strategia capace di coinvolgere tutti i settori realmente produttivi. “Il tempo delle vacche grasse – afferma Ser-L

gio Guastella, candidato a sindaco del centrosinistra – è finito, è finito il tempo dei contributi a piog-gia, bisogna saper investire le risorse comuni in quei settori capaci di creare ricchezza e posti di lavo-ro”. La zootecnia e l'agricoltura sono due pilastri dell'economia ragusana. Vere eccellenze del ter-ritorio ibleo, soffrono di una mancanza organizzativa atavica, un problema di commercializzazione, ci dice Guastella, che esige il suo superamento. Bisogna continuare ed anzi implementare la difesa dei nostri prodotti tipici, che spesso sono anche prodotti di nicchia, anche e sopratutto con la costi-tuzione di associazioni di categoria affrancate definitivamente dal giogo della politica. “Troppo spesso le associazioni esistenti non riescono – continua Guastella – a fare gli interessi dei propri associati, perché devono rispondere ai loro 'protettori' politici. Noi abbiamo, ad esempio, una produ-zione biologica di altissima qualità che ha difficoltà ad imporsi sul mercato”.

Collegata alla questione economica c'è quella dell'approvvigionamento energetico e più in gene-rale quella della tutela del nostro territorio e del suo utilizzo. Non si può essere d'accordo con chi aprioristicamente si è schierato contro il Piano Paesistico. “Questo è uno strumento – afferma Gua-stella – a favore del territorio e del suo sistema produttivo, definirlo un handicap come è emerso lo scorso 12 marzo, nel convegno organizzato dalla CNA, mi sembra un atteggiamento dannoso ed inutilmente estremistico, di certo non voglio ingessare il territorio, bisognerebbe, però, compren-dere che il Piano Paesistico è e va integrato col territorio e per questo è una risorsa per lo stesso e non solamente da un punto di vista ambientale. Per quanto riguarda le trivellazioni non posso che esprimere il mio netto no! Esse non sono per il progresso, sono contro una certa idea di sviluppo. E' inammissibile, è schizofrenico, pensare di concedere il nostro territorio per le attività estrattive quando lo stesso territorio lo si vorrebbe a vocazione turistica”.

'appuntamento elettorale di fine Maggio a Ragusa rappresenta ti, obbligando perfino i responsabili dei vertici Udc e Fli a rispettare la una sfida importante per tutte le forze politiche in campo. Trat- decisione della base piuttosto che la linea nazionale dei partiti. Ltandosi dell'unico capoluogo di provincia coinvolto sarà un Senza dubbio poteva essere fatto di più e meglio. Dipasquale non è

banco di prova impegnativo ed ha attirato l'attenzione dei vertici un uomo “straordinario”, tutt'altro. Abbiamo sentito dire che “Dipa-nazionali di molti partiti. Gli equilibri estremamente complessi che squale ha fatto solo l'ordinaria amministrazione”. Concordiamo, è stanno caratterizzando il panorama politico italiano, a Ragusa sono vero: un sindaco ordinario che ha gestito la cosa pubblica in modo stati semplificati creando una circostanza di pacifica convivenza alle ordinario. Ha guidato l'amministrazione in modo normale, facendo spalle dei candidati sindaco. L'esempio che porta Dipasquale sui pro- quello che il cittadino comune si aspetta dal proprio sindaco. La pri manifesti elettorali è il più rappresentativo. Ben 13 simboli a manutenzione delle strade (che non basta mai), qualche opera pub-sostegno di un candidato, appartenenti a movimenti, liste civiche e blica (alcune neanche sue), si è messo mano al traffico (per la città si partiti, alcuni dei quali difficilmente troveremo insieme in alte com- scorre meglio, ma non abbastanza), sono state prese scelte corag-petizioni. Pdl insieme a Fli, Udc insieme ai Pid, La Destra ed i finiani, le giose (demolizione ex Ipsia ad Ibla e della Camperia a Marina di Ragu-cravatte arancioni di Micciché ed un sindaco dell'area Leontini- sa) che ovviamente possono essere contestate e tanto altro non si è Alfano. Ancora: ben tre liste civiche, un neonato movimento auto- fatto o lo si è fatto a singhiozzo (la raccolta differenziata per esem-nomista, i Cristiani Riformisti, i Repubblicani ed i Cristiano-liberali. Ad pio). Ma è innegabile che il volto del capoluogo ibleo è mutato. alcuni sembrerebbe un'accozzaglia di loghi provenienti da storie Nel confronto con le esperienze precedenti, però, dove non si face-tanto diverse, ad altri un “miracolo delle poltrone”. C'è chi è convin- va ciò che ci si aspettava, quella di Dipasquale appare l'ammini-to che l'unica cosa in comune tra queste sigle è solo Dipasquale, strazione più dinamica degli ultimi 15 anni. Ovviamente aspettiamo di qualcun altro, invece, crede che il collante stia nel progetto di svi- vedere il programma elettorale, di cui tanto parlano e che nessuno luppo che si vuole mettere in campo. Ebbene: ci sembra che sia tutto ha ancora visto sappiamo che verrà presentato dopo la stampa di vero allo stesso momento. Le prospettive da cui è possibile osserva- questo numero di Attitude. Lo analizzeremo e lo valuteremo, così re la vicenda sono molteplici ed appoggiare Dipasquale, per tutti come faranno i cittadini in questi due mesi. Certo è che le elezioni, loro, è stata una scelta di opportunità che si trattasse del program- mai come quest'anno non serviranno solamente ad eleggere un ma, dell'appartenenza ad uno schieramento politico o del rischio di nuovo governo cittadino o a riconfermare quello in carica. Abbiamo venire tagliati fuori dai giochi. L'uomo, Dipasquale, ha saputo fare la l'impressione che i ragusani esprimeranno un voto di gradimento, con sua parte impersonando al meglio il ruolo del capo coalizione, del la loro presenza alle urne e con le loro scelte ci diranno il valore mediatore, sapendo fare leva sulle altrui debolezze e perfino sui dell'amministrazione uscente e che peso dare ad un sindaco che punti di forza di alcuni. L'attività svolta in questi cinque anni, seppur negli ultimi anni si è proiettato nei confronti di un livello politico non con qualche neo, sembra essere stata gradita dai cittadini ed ai parti- più locale.

L'INUSUALEDINAMISMO

DI UN SINDACOORDINARIO... DIPASQUALE

agusa deve proiettarsi nel terzo millennio. Per troppo tempo è stata vittima di una gestione priva di capacità manageriale, que-Rsta la critica, forse più importante, che Salvatore Battaglia, can-

didato a sindaco del Movimento per l'Autonomia, rivolge alla classe dirigente ragusana. “La città che ho in mente – dichiara Battaglia – deve pullulare di energie positive e fattive, deve essere caratterizza-ta da un continuo fermento culturale, deve essere una città che ha nei giovani e nelle donne i suoi principali protagonisti”.Il potenziale di questa terra è enorme, bellezze paesaggistiche, architettoniche e culturali, le quali devono esser viste e considerate come le parti indissolubili di un tutto, “non bisogna fare l'errore – con- specchio di mare grande pochi chilometri esistono 5 porti turistici ed tinua Battaglia – di pensarle scisse le une dalle altre. Il turismo, la cul- il nostro è uno dei più cari, una concorrenza che ci vede soccombere, tura, le nostre tradizioni, la nostra storia, così come il mondo delle impedendo di conseguenza la nascita e la crescita di un indotto imprese e l'economia tutta, sono i settori strategici sui quali una degno di nota”. Ma il porto turistico è solo la punta dell'iceberg per amministrazione consapevole e matura deve concentrare la sua Battaglia, infatti non si è riusciti a dar vita ad un sistema economico, attenzione”. avente nel turismo e nelle nostre peculiarità, i propri punti di forza.

“Ragusa deve diventare la città della cultura nel Mediterraneo, non L'università per Battaglia rappresenta il caso emblematico di come mi capacito – continua Battaglia – come una città come Agrigento o una certa politica ha gestito e continua a gestire la cosa pubblica. un territorio come il Salento siano riusciti a creare eventi di respiro Infatti “piuttosto che vedere in questa istituzione una reale possibili-nazionale come il Mandorlo in fiore o la Festa della taranta, tà di rilancio del territorio, questa amministrazione ne ha fatto un dovremmo fare qui qualcosa di simile, da sempre penso ad un Festival mero strumento di consenso, se - continua Battaglia – non vogliamo mediterraneo della musica popolare”. scrivere il suo epitaffio bisogna che l'intero mondo politico faccia un

passo indietro, lasciando alle imprese e alle banche la possibilità di La rivitalizzazione del centro storico, vere e proprie forche caudine risollevarne le sorti”. nei programmi delle tre coalizioni, non può prescindere per Battaglia

dal piano di rilancio turistico della città iblea. Un centro più vivibile Un'altra critica che Battaglia rivolge alla nostra classe dirigente, cri-ed a misura d'uomo, ricco di spazi donati alla fruizione pubblica, non tica derivante da quell'assenza di capacità manageriale, riguarda il può che calamitare su di sé residenti e turisti. “La realizzazione di turismo, un settore, a suo modo di vedere, per nulla sviluppato. “Il nuove piazze e parchi, come la costituzione di mercatini rionali e di porto turistico di Marina di Ragusa – afferma Battaglia – è una catte-quartiere, vanno in questa direzione” conclude Battaglia. drale nel deserto. Chi lo ha costruito non doveva gestirlo. In uno

MANAGEMENT E PROGETTUALITÀ NELLA RICETTA

DI SALVATORE SALVATORE BATTAGLIA BATTAGLIA

LA FINE DEL MEDIOEVO INFRASTRUTTURALE NELLA PROVINCIA DI RAGUSA?

no dei problemi della provincia di dell’Anas, Settimio Nucci “l’Anas procederà Ragusa, unanimemente riconosciuto alla pubblicazione del bando di gara entro da tutti, è l'atavica carenza U un mese dalla delibera Cipe”.

infrastrutturale che caratterizza il nostro Anche l'aeroporto di Comiso, il Vincenzo territorio. Magliocco, è ormai in dirittura d'arrivo. Oggi L'assenza di una rete ferroviaria, la si stanno completando le procedure di mancanza dell'aeroporto, dell'autostrada, certificazione e di collaudo dei sistemi di l'inadeguatezza del sistema viario, ma volo. Un rallentamento nella tabella di ancora il vuoto normativo e sopratutto marcia fu determinato dalla decisione del organizzativo riguardante le aree portuali sindaco di Comiso, Giuseppe Alfano, che iblee, ha, negli anni , fortemente allora rifiutò di affidare la gestione della penalizzato il nostro territorio sia da un gara d'appalto all'Enac, in favore della punto di vista economico che turistico. Va Soaco, problema, però, risolto nell'estate appena ricordato che queste carenze scorsa con l'emendamento in Finanziaria gravano pesantemente sui costi dei trasporti delle merci così come proposto da Nino Minardo. Adesso si attende solo la firma del limitano i flussi turistici, solo per fare un esempio l'aeroporto di ministro dei Trasporti Altero Matteoli, che già ha confermato il suo Trapani, nel 2009, dopo gli accordi con la Ryanair, ha visto un parere favorevole. incremento delle presenze turistiche di circa il 30%. Un medioevo di Alla luce di tutto questo ma anche dei recenti risultati ottenuti cui oggi riusciamo finalmente a vederne la fine. dalla Settima Commissione provinciale (nata nel 2009) e presieduta Senza farci prendere da facili entusiasmi possiamo tranquillamente da Enzo Pelligra, che ha avviato la costituzione di un Sistema affermare che l'iter burocratico per la Ragusa – Catania, nelle ultime Marittimo Portuale Ibleo, il Presidente della Provincia, Franco settimane, ha fatto passi da gigante. Essenziale, nel percorso di Antoci, oggi può dichiarare: “Il quadro del piano infrastrutturale negli avvicinamento a questo tanto agognato traguardo, è stata ultimi anni è nettamente migliorato. Il raddoppio della Ragusa-l'approvazione del finanziamento del progetto da parte del Cipe, Catania e quindi l’autostrada comincia ad essere una realtà e non più Comitato interministeriale della programmazione economica. una speranza. L’aeroporto di Comiso, che è ormai completo, ed il “Ad oggi non possiamo stabilire una data precisa per la posa della porto turistico di Marina di Ragusa confermano l’intraprendenza di prima pietra – ha dichiarato Giuseppe Reina, sottosegretario alle questa provincia. infrastrutture - ma sulla volontà politica e istituzionale di aprire il Queste opere – continua Antoci - congiuntamente all’autoporto di cantiere in questione, senza incappare in tempi morti, non ci sono Vittoria (in fase di appalto) e al porto di Pozzallo, sono i presupposti dubbi”. Anche se lo stesso Reina parla di una tempistica computabile per una reale ed imponente crescita economica e sociale del nell'arco di tre anni. Gli fa eco il dirigente del project financing territorio”.

iscarica abusiva n° 2. A distanza di un anno e dopo la discarica

scoperta e denunciata nella strada provinciale tra Modica e DScicli, la Sp. 54, il mese scorso ci siamo imbattuti in un altro

scempio a cielo aperto, questa volta sul territorio ragusano.

A pochi chilometri dal bivio per Santa Croce, sulla Sp. 37, nascosta tra

la vegetazione, un ampio pezzo di macchia mediterranea è stata

adibita, da chissà chi, a spazio comune dove chiunque può lasciare i suoi

rifiuti.

Frigoriferi e materassi, mobili, fogli di plastica e poltroncine in vimini,

ma anche brochure di un noto locale della costa, stampanti, sdraio e

naturalmente l'immancabile catasta di pneumatici. Dimenticavo c'è

una bellissima collezione di lampadari, un po' démodé certo, ma

perfetti per un arredamento vintage.

Ricapitolando se non sapete dove buttare ciò che non vi serve più

basta prendere la Ragusa-mare (direzione mare) all'incrocio per Scicli

girate a destra e proseguire per Santa Croce (Sp 37), il paesaggio è

molto bello e la natura è lussureggiante, ad un certo punto, sulla

vostra sinistra, si apre uno slargo, una depressione naturale, bene,

posteggiate e scaricate lì quello che volte.

C'è un solo problema, state attenti, nella vallata si aggira una voce

non proprio rassicurante, che allora ci richiamò all'ordine. Ora, può

essere che se non vi dilettate a fare foto nulla succede, magari

sganciate qualche decina di euro ed il vocione si tramuta in una vocina

rassicurante e compiacente.

Discarica abusiva. Tra Ragusa e Santa Croce Camerina.

Discarica abusiva. Tra Ragusa e Santa Croce Camerina.