ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO...tivo di ridurre di almeno un terzo, entro il 2030, i morti per le...

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96. Allegato B ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO INDICE ATTI DI INDIRIZZO: Mozioni: Gadda ......................................... 1-00087 3475 Quartapelle Procopio ................ 1-00088 3478 Scalfarotto .................................. 1-00089 3480 ATTI DI CONTROLLO: Affari esteri e cooperazione internazionale. Interrogazione a risposta scritta: Vietina ......................................... 4-01816 3483 Ambiente e tutela del territorio e del mare. Interrogazioni a risposta in Commissione: Rizzetto ...................................... 5-01075 3483 Braga .......................................... 5-01076 3483 Braga .......................................... 5-01077 3484 Interrogazioni a risposta scritta: Spena .......................................... 4-01818 3485 Testamento ................................. 4-01819 3486 Beni e attività culturali. Interrogazione a risposta in Commissione: Zolezzi ........................................ 5-01074 3487 Economia e finanze. Interrogazione a risposta scritta: Bignami ...................................... 4-01811 3488 Giustizia. Interrogazioni a risposta scritta: Cirielli ......................................... 4-01815 3488 Giachetti ..................................... 4-01817 3489 Infrastrutture e trasporti. Interrogazioni a risposta orale: Donzelli ...................................... 3-00374 3490 Scoma ......................................... 3-00376 3491 Interrogazione a risposta scritta: Capitanio .................................... 4-01813 3492 Istruzione, università e ricerca. Interrogazioni a risposta scritta: Bignami ...................................... 4-01809 3492 Bignami ...................................... 4-01810 3493 Romaniello ................................. 4-01812 3494 Magi ............................................ 4-01821 3494 Pubblica amministrazione. Interrogazione a risposta scritta: Di Sarno ..................................... 4-01814 3496 Salute. Interrogazione a risposta scritta: Rotta ........................................... 4-01820 3497 Sviluppo economico. Interrogazione a risposta orale: Rossello ...................................... 3-00375 3498 Apposizione di firme ad una mozione ....... 3499 Apposizione di firme ad una risoluzione .. 3499 Trasformazione di un documento del sinda- cato ispettivo ............................................. 3499 Atti Parlamentari 3473 Camera dei Deputati XVIII LEGISLATURA ALLEGATO B AI RESOCONTI SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018 N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anche le risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza. PAG. PAG.

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96. Allegato B

ATTI DI CONTROLLO E DI INDIRIZZO

I N D I C E

ATTI DI INDIRIZZO:

Mozioni:

Gadda ......................................... 1-00087 3475

Quartapelle Procopio ................ 1-00088 3478

Scalfarotto .................................. 1-00089 3480

ATTI DI CONTROLLO:

Affari esteri e cooperazione internazionale.

Interrogazione a risposta scritta:

Vietina ......................................... 4-01816 3483

Ambiente e tutela del territorio e del mare.

Interrogazioni a risposta in Commissione:

Rizzetto ...................................... 5-01075 3483

Braga .......................................... 5-01076 3483

Braga .......................................... 5-01077 3484

Interrogazioni a risposta scritta:

Spena .......................................... 4-01818 3485

Testamento ................................. 4-01819 3486

Beni e attività culturali.

Interrogazione a risposta in Commissione:

Zolezzi ........................................ 5-01074 3487

Economia e finanze.

Interrogazione a risposta scritta:

Bignami ...................................... 4-01811 3488

Giustizia.

Interrogazioni a risposta scritta:

Cirielli ......................................... 4-01815 3488

Giachetti ..................................... 4-01817 3489

Infrastrutture e trasporti.

Interrogazioni a risposta orale:

Donzelli ...................................... 3-00374 3490

Scoma ......................................... 3-00376 3491

Interrogazione a risposta scritta:

Capitanio .................................... 4-01813 3492

Istruzione, università e ricerca.

Interrogazioni a risposta scritta:

Bignami ...................................... 4-01809 3492

Bignami ...................................... 4-01810 3493

Romaniello ................................. 4-01812 3494

Magi ............................................ 4-01821 3494

Pubblica amministrazione.

Interrogazione a risposta scritta:

Di Sarno ..................................... 4-01814 3496

Salute.

Interrogazione a risposta scritta:

Rotta ........................................... 4-01820 3497

Sviluppo economico.

Interrogazione a risposta orale:

Rossello ...................................... 3-00375 3498

Apposizione di firme ad una mozione ....... 3499

Apposizione di firme ad una risoluzione .. 3499

Trasformazione di un documento del sinda-cato ispettivo ............................................. 3499

Atti Parlamentari — 3473 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

N.B. Questo allegato, oltre gli atti di controllo e di indirizzo presentati nel corso della seduta, reca anchele risposte scritte alle interrogazioni presentate alla Presidenza.

PAG.PAG.

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PAGINA BIANCA

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ATTI DI INDIRIZZO

Mozioni:

La Camera,

premesso che:

nel giugno 2018 l’Organizzazionemondiale della sanità ha presentato il re-port « Time to deliver », contenente una se-rie di raccomandazioni agli Stati membriper ridurre l’impatto negativo di alimentiricchi di grassi saturi, sale e zuccheri emigliorare la regolamentazione degli stessi;

il report dell’Organizzazione mon-diale della sanità, fra le altre raccomanda-zioni, sostiene la necessità di:

accelerare l’attuazione degli im-pegni presi nel 2011 e 2014 per ridurrel’abuso di tabacco e di alcol, per evitare stilidi vita malsani determinati in particolareda una scorretta alimentazione e dall’inat-tività fisica, tenendo conto, a seconda deicasi, di una spesa più attenta e consapevolee di altri interventi raccomandati per laprevenzione e il controllo di malattie nontrasmissibili, nonché le priorità degli Statimembri;

attuare interventi efficaci ed effi-cienti, e basati su dati oggettivi per arre-stare il sovrappeso e l’obesità infantile en-tro il 2025, tenendo conto delle indicazionidell’Oms;

attuare politiche e misure legisla-tive e regolamentari che riducano al mi-nimo il consumo di prodotti nocivi per lasalute e promuovano stili di vita sani;

impiegare i pieni poteri legali efiscali per attuare politiche e misure legi-slative e regolamentari che riducano alminimo il consumo di prodotti nocivi per lasalute e promuovano stili di vita sani eforniscano un flusso di entrate per il fi-nanziamento dello sviluppo;

promuovere sistemi di produzione,distribuzione e somministrazione di ali-menti attenti alla salute dei cittadini, al finedi ridurre l’insorgenza di malattie non tra-

smissibili e contribuire a promuovere unaalimentazione sana ed equilibrata;

tali raccomandazioni, secondo l’Or-ganizzazione mondiale della sanità, hannola finalità di contrastare il diabete, il can-cro e le malattie cardiovascolari e l’obiet-tivo di ridurre di almeno un terzo, entro il2030, i morti per le malattie non trasmis-sibili anche riducendo nella dieta l’apportodi grassi saturi, sale, zuccheri e alcol;

pur essendo le finalità condivisibili,la strada inizialmente scelta non appariva,tuttavia, adeguata alle finalità stesse e aimodelli alimentari della nostra tradizionemediterranea;

in detto documento, redatto dallaCommissione indipendente, volto a racco-mandare linee di azione agli Stati membriper il raggiungimento di tale obiettivo, ve-nivano utilizzate espressioni generiche nel-l’ambito dell’analisi delle possibili azioni acontrasto delle malattie non trasmissibili,riferendosi genericamente ad effetti che sutali malattie possono avere i cibi « nonsalutari » (al pari, peraltro, di inquina-mento, fumo di sigaretta, stile di vita se-dentario) e si accennava all’opportunità diutilizzare etichette che contenessero se-gnali di allarme sulle confezioni di taliprodotti alimentari, per scoraggiarne il con-sumo;

in seguito alle polemiche che taleapprovazione aveva suscitato, l’Organizza-zione mondiale della sanità chiariva che lapropria posizione non « criminalizza spe-cifici alimenti », ma fornisce indicazioni eraccomandazioni per una dieta sana e chesi adoperava in particolare per promuoverela riduzione del consumo di sodio, zuccherie grassi saturi. L’Organizzazione mondialedella sanità affermava di non volere crimi-nalizzare determinati alimenti ma di rac-comandare politiche che promuovessero unconsumo parsimonioso degli alimenti chehanno alti contenuti di sodio, zuccheri ograssi saturi;

il 27 settembre 2018, i capi di Statoe di Governo dei Paesi membri delle Na-zioni Unite, hanno approvato la dichiara-zione « Time to Deliver: Accelerating our

Atti Parlamentari — 3475 — Camera dei Deputati

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response to address NCDs for the health andwell-being of present and future genera-tions », tenendo conto delle molte osserva-zioni pervenute, e che veniva incorporatanella risoluzione dell’Assemblea generaledel 10 ottobre 2018;

il 12 novembre 2018 sette Paesi (Bra-sile, Francia, Indonesia, Norvegia, Senegal,Sudafrica e Thailandia) hanno nuovamentepresentato, alla seconda commissione del-l’Assemblea generale dell’Onu, una risolu-zione nell’ambito dell’iniziativa « Global He-alth and Foreign Policy », contenente, so-stanzialmente, le dannose e non utili mi-sure punitive originarie;

la nuova proposta pare voglia col-pire gli alimenti che contengono zuccheri,grassi e sale, attraverso la mera apposi-zione di etichette nutrizionali e la riformu-lazione delle ricette. Tali misure, slegate daogni qualsiasi considerazione in merito asane ed equilibrate abitudini alimentari,consumo consapevole e prevenzione, nonconsiderano la peculiarità delle nostre pro-duzioni « Made in Italy », e delle tradizioniplurisecolari trasmesse da generazioni dinostri agricoltori e produttori dell’interafiliera agroalimentare, che si sono impe-gnati a mantenere altissimi livelli di va-rietà, sicurezza e qualità;

la suddetta scelta rischia di minareun patrimonio riconosciuto nel mondo cheè alla base della dieta mediterranea; l’Ita-lia, rappresenta il 7 per cento della popo-lazione europea, ma ha conquistato il pri-mato della percentuale più alta di ultraot-tantenni, davanti a Grecia e Spagna, e puòvantare anche una aspettativa di vita che ètra le più alte a livello mondiale (pari a 80,6anni per gli uomini e a 85 anni per ledonne);

la qualità del modello alimentareitaliano, tra l’altro, è stata riconosciuta conl’iscrizione della dieta mediterranea nellalista del patrimonio culturale immaterialedell’umanità dell’Unesco il 16 novembre2010;

tra le priorità del nostro Paese, vi èquella di favorire politiche e misure efficaciper tutelare e garantire le eccellenze ita-

liane nel settore agroalimentare in Italia enel mondo. Tale obiettivo si può raggiun-gere attraverso la realizzazione e il raffor-zamento di programmi in grado di pro-muovere stili di vita salutari, la preven-zione delle malattie croniche, e attraversol’implementazione di strategie multisetto-riali a livello nazionale e locale;

le politiche da sempre perseguitenel nostro Paese, considerano prioritariocontrastare i fattori di rischio e promuo-vere una politica di sana e corretta alimen-tazione, attraverso investimenti significativiin prevenzione, educazione e informazione,nonché in interventi multisettoriali che coin-volgano le amministrazioni pubbliche, ilmondo della comunicazione e la societàcivile;

in linea con i più consolidati orien-tamenti scientifici, e attraverso il contri-buto di prestigiosi istituti di ricerca qualiad esempio il Consiglio per la ricerca inagricoltura e l’analisi dell’economia agraria(Crea), l’Italia ha sempre considerato fon-damentale l’interezza e la complessità delladieta e non certo il singolo alimento, evi-tando di classificare i prodotti « in buoni ecattivi »; tale valutazione nasce dalla con-siderazione che la composizione della dietadeve essere commisurata alle specifiche esi-genze del singolo individuo, e non giudicatanell’ambito di una mera valutazione stan-dardizzata;

a questo si aggiunge il caso dellaGran Bretagna che, con l’adozione dell’e-tichetta a semaforo sui prodotti, non ac-compagnata da percorsi educativi, po-trebbe portare ad escludere dalle scelte deicittadini alimenti sani che da secoli sonopresenti sulle nostre tavole; tali etichettenei fatti rappresentano misure protezioni-stiche, barriere non tariffarie, utilizzatenon tanto e non solo per tutelare i consu-matori, quanto per limitare in modo sur-rettizio il libero commercio;

nel 2015 l’Italia ha ospitato Expo2015, che è stata occasione per discutere diquesti temi a livello globale; nella passatalegislatura il Ministro dell’agricoltura protempore, Maurizio Martina, a nome del

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Governo e di tutta la filiera agroalimentareitaliana, ha più volte portato in discussionea livello comunitario la questione dell’eti-chettatura a semaforo, proposta dalla GranBretagna, sollecitando la Commissione eu-ropea ad assumere una « posizione chiara eforte » sulla questione;

alla fine del 2017, è stato istituitopresso il Ministero dello sviluppo econo-mico un tavolo di lavoro a cui partecipanoamministrazioni (Ministero della salute, Mi-nistero dello sviluppo economico e Mini-stero delle politiche agricole, alimentari,forestali e del turismo) e associazioni dicategoria, finalizzato alla definizione di unaposizione nazionale sulle espressioni sinte-tiche delle informazioni nutrizionali in gradodi considerare le peculiarità dei prodottinazionali e bilanciate le informazioni suglielementi nutrizionali con un più ampioriferimento al contesto generale della dietae dello stile di vita mediterraneo;

il tavolo ha ipotizzato una propostadi modello supplementare di etichettaturanutrizionale, che si configura quale contri-buto da offrire alla discussione degli altriPaesi membri dell’Unione europea per as-sicurare una applicazione corretta ed uni-forme delle disposizioni del Regolamentoeuropeo n. 1169 del 2011;

tale modello si differenzia rispettoagli altri sistemi già in atto (etichetta nu-trizionale semplificata, semaforo) poichénon individua una classificazione degli ali-menti sulla base della loro formulazione intermini di energia e nutrienti negativi epositivi;

nelle prossime settimane comince-ranno i negoziati sulla risoluzione, per cer-care di individuare una posizione comuneed entro il 7 dicembre 2018 dovrà esserepredisposto un testo definitivo che sarà poipresentato il 13 dicembre 2018 all’Assem-blea generale dell’Onu, per essere votatodagli Stati membri;

il contributo italiano dovrà esserefinalizzato al raggiungimento di un sistemadi etichettatura nutrizionale « front of pack »chiara, comprensibile, realmente informa-tiva e, soprattutto, non discriminatoria delmade in Italy;

nel contempo, si dovrà, con deci-sione, contrastare l’applicazione di tassa-zioni maggiorate, poiché tale approccio,privo di alcuna componente educativa versosane abitudini alimentari, rischia di deter-minare un possibile spostamento dei con-sumi verso prodotti di scarsa qualità nu-trizionale;

l’educazione del consumatore è benpiù efficace della criminalizzazione di certiprodotti e le aziende italiane sono pronte afare la propria parte attraverso la traspa-renza delle etichette e un’autoregolamen-tazione del marketing verso i bambini che,a livello europeo, sta dando risultati moltoimportanti. Misure di distorsione del mer-cato come la tassazione o etichette discri-minanti non fanno altro che deprimerel’economia attraverso la riduzione del get-tito fiscale e dei posti di lavoro, consen-tendo anche ad alcuni Paesi di lanciarepratiche protezionistiche ai danni del madein Italy camuffate da provvedimenti volti aperseguire la salute pubblica;

non esistono cibi sani o insalubri,ma solo diete più o meno sane. Le posizioniemerse nell’ambito dell’Onu e dell’Organiz-zazione mondiale della sanità rischiano diprodurre in tutto il mondo informazioni eposizioni che, come nel caso del Cile, ini-ziano a marchiare con il bollino nero, scon-sigliandone di fatto l’acquisto, prodotti comeil parmigiano, il gorgonzola, il prosciutto e,addirittura, gli gnocchi, andando ad inci-dere pesantemente sulle esportazioni del« Made in Italy » agroalimentare, crollatenel caso di cui sopra del 12 per cento neiprimi sette mesi del 2018 rispetto allo stessoperiodo dell’anno precedente. A questo siaggiunge il caso della Gran Bretagna, cheprevede l’adozione di un’etichetta a sema-foro con la quale si escludono dalla dietaalimenti sani e naturali che, da secoli, sonopresenti sulle tavole, « per favorire prodottiartificiali di cui in alcuni casi non è notaneanche la ricetta »;

il settore agroalimentare italiano nel2018 ha messo a segno un nuovo recorddelle esportazioni con un aumento del 3per cento nei primi sei mesi, dopo il valoredi 41,03 miliardi del 2017, proprio grazie al

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traino delle denominazioni di origine (Dop)con quasi l’85 per cento in valore del « Madein Italy » che le istituzioni europee e quelleinternazionali dovrebbero tutelare e nondiscriminare,

impegna il Governo:

1) ad attivarsi con una decisa e concertataazione diplomatica in ambito europeo,affinché sia respinta o significativa-mente cambiata la risoluzione di cui inpremessa, al fine di evitare le scorrette,inutili e dannose conseguenze che l’ap-provazione di un tale documento river-serebbe sulla salute, sulla qualità del-l’alimentazione, sulla ricchezza delletradizioni ed anche sul settore agroa-limentare italiano, in particolare per leprospettive del nostro export;

2) ad assumere le iniziative di compe-tenza, in tutte le sedi opportune, per latutela e la valorizzazione delle eccel-lenze agroalimentari italiane, al fine dievitare che ad esse vengano applicatesovrattasse o etichette che ne scorag-gino il consumo presso il più vastopubblico;

3) a sostenere tutte le amministrazionicoinvolte, ciascuna negli ambiti di ri-spettiva competenza e avvalendosi deglistrumenti previsti dalla normativa vi-gente, affinché si adoperino per ren-dere pienamente efficace la tutela deiprodotti di qualità italiani all’estero,imprimendo incisività e determina-zione al ruolo dell’Italia in tutti i foriinternazionali in cui vengono definitele politiche della salute con potenzialeimpatto sulla produzione e commercia-lizzazione dei prodotti alimentari, acominciare dall’Organizzazione mon-diale della sanità.

(1-00087) « Gadda, Cenni, Cardinale, Cri-telli, Dal Moro, D’Alessandro,Incerti, Portas, Scalfarotto, DeFilippo, Quartapelle Proco-pio ».

La Camera,

premesso che:

la salute riproduttiva è definita dal-l’Organizzazione mondiale della sanità comeuno « stato di completo benessere fisico,psicologico e sociale in tutto ciò che attieneil sistema riproduttivo, le sue funzioni ed isuoi meccanismi », e uno dei suoi aspettifondamentali dipende dalla possibilità dipoter regolare liberamente e in modo si-curo la propria fecondità, anche attraversol’uso di contraccezione;

nell’ambito dei Millennium Deve-lopment Goals per il 2015, le Nazioni Unitehanno promosso il miglioramento della sa-lute materna, auspicando l’aumento delladiffusione della contraccezione come fat-tore di empowerment delle donne, garan-tendo l’accesso universale alla salute ses-suale e riproduttiva e ai diritti in ambitoriproduttivo;

la disponibilità di contraccettivi gra-tuiti, erogati a carico del Servizio sanitarionazionale, è una condizione necessaria perassicurare il diritto alla procreazione re-sponsabile, con ricadute importanti sullasalute delle donne. In Italia, a differenza dialtri Paesi europei, come la Francia, ilBelgio e la Germania, la contraccezione èinteramente a carico delle cittadine e deicittadini, salvo rari casi regionali e solo persituazioni e categorie specifiche. Una sceltache sta facendo precipitare ancora più inbasso il poco utilizzo di anticoncezionalinel nostro Paese, in particolare tra i gio-vanissimi che sono le categorie più a ri-schio. Oggi, infatti, solo in Emilia-Roma-gna, Puglia, Piemonte e Toscana è possibileacquistare un contraccettivo gratuito, Lazioe Lombardia si sanno muovendo nella stessadirezione;

in tutti casi è prevista la gratuitàper le donne che hanno avuto un’interru-zione volontaria di gravidanza e per ledonne nel periodo post parto, ma in Puglia,prima regione a varare un provvedimentoin questo ambito, possono accedervi gra-tuitamente anche le donne sotto i 24 anni,le immigrate senza permesso di soggiorno,le neocomunitarie e tutte le donne di fa-

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miglie con esenzione del ticket; in Emilia-Romagna, donne e uomini di età inferioreai 26 anni; in Piemonte solo donne under26; in Toscana giovani dai 14 ai 25 anni,mentre nel Lazio solo donne minori;

recentemente, anche in Lombardiala maggioranza di centro-destra ha appro-vato un ordine del giorno alla manovra dibilancio 2018-2020 presentato dal PartitoDemocratico, che rende gratuita la contrac-cezione per i minori di 24 anni, con loscopo di implementare e valorizzare la retedei consultori pubblici che li distribui-scono, e di responsabilizzare le istituzioni afare di tutto per evitare le conseguenzetragiche di una malattia come l’Hiv, ren-dendo i giovani più consapevoli delle pro-prie scelte, indipendentemente dalla con-dizione economica;

secondo i dati della Sigo, la Societàitaliana di ginecologia e ostetricia, in Italiasoltanto il 16 per cento delle donne utilizzala pillola. Il 42 per cento delle ragazzeunder 25 anni non ricorre ad alcun con-traccettivo durante i primi rapporti ses-suali, 17,5 per cento delle persone adultericorrono generalmente alla pericolosa pra-tica del coito interrotto, il 4,2 per cento siaffida ad altri metodi naturali e il 3,1 percento al « destino »; inoltre, l’Atlante euro-peo della contraccezione, realizzato dal-l’European Parliamentary Forum on Popu-lation & Development (EPF), classifica l’I-talia al 26esimo posto in Europa per l’ac-cesso agli anticoncezionali, il counseling el’informazione on line sul tema, su 45 Paesipresi in considerazione;

le principali motivazioni di percen-tuali così basse sono attribuibili al costoeccessivo dei contraccettivi, alla mancanzadi un programma di educazione e salutesessuale nelle scuole, al decadimento deiconsultori, che hanno scontato pesante-mente i tagli della sanità, e alla poca in-formazione indipendente degli operatori.Tali concause hanno reso molto difficilegestire la diffidenza nei confronti dellacontraccezione, e nella concezione che lasessualità sia libera e non per forza subor-dinata alla riproduttività. Le dirette conse-guenze di ciò sono riscontrabili nell’au-

mento del rischio di malattie sessualmentetrasmissibili, tra cui l’Hiv e nell’aumentodel numero di gravidanze indesiderate, so-prattutto nelle fasce più giovani;

in base all’ultimo dato disponibiledell’istituto superiore di sanità, nel 2016, inItalia sono state registrate 3.451 nuove dia-gnosi di Hiv, con aumento percentuale nellefasce giovanili, e la maggioranza di questeè attribuibile a rapporti sessuali non pro-tetti, che costituiscono l’85,6 per cento ditutte le segnalazioni; inoltre, nei casi in cuiviene utilizzato, spesso il profilattico vienevisto come un metodo per evitare gravi-danze indesiderate e non come un contrac-cettivo sicuro contro le malattie sessual-mente trasmissibili;

per ciò che riguarda le gravidanzeindesiderate, in Italia le fonti Istat mo-strano l’andamento decrescente del tasso diabortività soprattutto dal 2016, anno in cuila pillola del giorno dopo è diventata unfarmaco SOP, senza obbligo di prescrizioneo ricetta, e il cui acquisto è cresciuto nel2017 del 15/20 per cento;

a livello demografico, non vi è unacorrelazione tra il basso tasso di natalità el’accesso alla contraccezione, anzi, comedocumentato dal British Medical Journal,sul quale anche la Sigo – Società italiana diginecologia e ostetricia – ha espresso pa-rere positivo, l’uso di contraccettivi ormo-nali protegge la salute e la fertilità delladonna. Secondo analisi condotte su scalaeuropea, la Francia, che è il paese piùavanzato sia per l’accesso equo e gratuito aicontraccettivi, che per l’accesso all’infor-mazione on line sul tema, è anche la na-zione europea con il più alto tasso di fe-condità;

uno studio svolto nel Regno Unitodimostra che per ogni sterlina spesa perprevenire le gravidanze e fornire contrac-cettivi, vengono risparmiate almeno 11 ster-line da parte del sistema sanitario nazio-nale. Mentre in Italia dati dimostrano cheil sistema sanitario nazionale risparmie-rebbe non meno di 7-10 milioni di euro/anno;

le leggi n. 405 del 1975 e n. 194 del1978 si basano sull’idea e l’obiettivo che la

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contraccezione debba essere gratuita, cosìcome l’accesso ai consultori, regolamen-tando la tutela sociale della maternità el’interruzione volontaria di gravidanza, men-tre i nuovi livelli essenziali di assistenzadefiniti dal decreto del Presidente del Con-siglio dei ministri 12 gennaio 2017 preve-dono l’erogazione gratuita da parte dellaAsl al cittadino, dietro prescrizione medica,di alcuni ausili per la cura e la protezionepersonale, senza menzionare alcun mezzocontraccettivo;

il « Comitato per la contraccezionegratuita e consapevole » dal 6 dicembre2017 ha attivato una petizione pubblica pergarantire la contraccezione gratuita pertutti non solo per i giovani, a intero caricodel servizio sanitario nazionale che ha rac-colto 65.000 firme;

impegna il Governo:

1) ad assumere le iniziative di compe-tenza volte a rendere disponibile e gra-tuito in tutta Italia l’accesso alla con-traccezione tramite dispositivi ormo-nali e medici, in linea con i princìpiposti dalla legge n. 194 del 1978, supe-rando l’arretratezza del nostro Paesesu questo fronte, al fine di diminuire ilrischio di contrarre malattie sessual-mente trasmissibili come l’Hiv e gravi-danze indesiderate, e garantendo la tu-tela della salute sessuale e riproduttivadelle giovani generazioni, alle seguenticondizioni:

a) persone di età inferiore a 26 anni;

b) persone con Isee inferiore a 25.000euro;

c) coloro che sono beneficiari di pro-tezione internazionale;

d) sieropositivi; a coloro che hannomalattie sessualmente trasmissibili;

e) portatori di Hpv;

f) donne, entro sei mesi dall’interru-zione volontaria di gravidanza;

g) donne post partum entro i dodicimesi dal parto;

2) ad assumere iniziative, per quanto dicompetenza, volte a potenziare e mi-gliorare la rete dei consultori, per levarie funzioni che svolgono, compresala consulenza per la scelta del contrac-cettivo migliore e la prevenzione controtutte le malattie sessualmente trasmis-sibili, investendo su programmi di edu-cazione e salute sessuale.

(1-00088) « Quartapelle Procopio, Pini, Gri-baudo, Schirò, Carla Cantone,Paita, Scalfarotto, Bruno Bos-sio, Giachetti, Carnevali, Zan,Ungaro, Serracchiani ».

La Camera,

premesso che:

l’11 dicembre 2018 a Marrakech, inMarocco, al summit delle Nazioni Unite èprevista la firma del Global Compact forMigration (Gcm), il trattato proposto dal-l’Onu per favorire una migrazione a livelloglobale che « sia sicura, ordinata e rego-lare », firmato da 193 Paesi nel 2016, nel-l’Assemblea generale delle Nazioni Unite diNew York, come base per arrivare allafirma definitiva del prossimo dicembre;

il principale obiettivo del GlobalCompact è creare una rete internazionaleper l’accoglienza di migranti e rifugiati. Ilpunto di partenza è il principio che laquestione delle migrazioni debba essereaffrontata a livello globale tramite una retedi collaborazione internazionale, attra-verso una lunga serie di impegni da partedi tutti i Paesi per tutelare « diritti e biso-gni » di chi è costretto a fuggire dal proprioPaese;

oltre a ribadire princìpi fondantiquali la lotta alla xenofobia, la lotta allosfruttamento, il contrasto del traffico diesseri umani, il potenziamento dei sistemidi integrazione, l’assistenza umanitaria, iprogrammi di sviluppo, le procedure difrontiera nel rispetto del diritto internazio-nale, a iniziare dalla Convenzione sui rifu-giati del 1951, il Global Compact affermauno dei princìpi più invisi alle forze poli-tiche di destra, a partire dagli Usa di Do-

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XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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nald Trump, ossia quello concernente « ilriconoscimento e l’incoraggiamento degliapporti positivi dei migranti e dei rifugiatiallo sviluppo sociale ». Il Patto prevede inol-tre un maggiore sostegno ai Paesi e allecomunità che ospitano il maggior numerodi rifugiati;

il Global Compact è finanziato dacontributi volontari dei Governi a UN TrustFund, e attualmente i donatori sono: Bra-sile, Cile, Cina, Colombia, Danimarca, Fin-landia, Francia, Germania, Italia, Norvegia,Olanda, Regno Unito, Repubblica di Corea,Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia;

esso ha una rilevanza politica im-portantissima soprattutto a livello interna-zionale, perché può essere un’occasioneper cambiare il modo con cui ci si approc-cia alle migrazioni, proponendo modelli dicooperazione e rimettendo al centro il mul-tilateralismo, approccio da tutte le partipolitiche di questo Parlamento sempre ri-conosciuto come fondamentale per soste-nere e governare il fenomeno migratorio;

il Gcm servirebbe all’Italia per unadefinizione complessiva, coerente e lungi-mirante della propria politica migratoria,superando un approccio emergenziale esettoriale che ha caratterizzato negli ultimidecenni le politiche migratorie internazio-nali; esso sarebbe utile come strumento perrafforzare le proprie ragioni nelle relazionie negoziazioni con gli altri Paesi europei,diventando uno strumento di conciliazionee un filo conduttore su cui poggiare lepriorità e le scelte, rafforzando così anchela richiesta italiana di una maggiore coo-perazione e solidarietà e di decisioni mag-giormente condivise in sede europea e in-ternazionale; esso costituirebbe un tramiteper facilitare le trattative nella definizionedegli accordi con i Paesi di provenienza e ditransito che occorrerà moltiplicare nel pros-simo futuro;

l’attuale Governo ha messo l’immi-grazione tra i principali punti del contrattodi maggioranza e della propria propagandapolitica, ma affrontando il tema con unapproccio settoriale, emergenziale, non al-l’altezza della complessità del fenomeno, e

che contribuisce a creare un clima di ten-sione e paura nei confronti dello stranieroe della diversità;

il fenomeno migratorio non si arre-sterà a breve, ma sarà un tema strutturale,come è sempre stato anche nel passato: lemigrazioni dei popoli sono sempre esistitee hanno interessato da vicino il nostroPaese con la grande migrazione verso leAmeriche dei primi decenni del secoloscorso. È e sarà un tema vitale per le nostresocietà presenti e future. Come avviene perle più rilevanti questioni di politica estera,esso dovrebbe imporre a tutti di trovareuna base comune, che garantisca le legit-time differenti convinzioni, sensibilità, prio-rità e scelte, mantenendole però lungo uncomune filo conduttore per il bene dell’I-talia, indipendentemente dalle alternanzepolitiche;

il Ministro dell’interno, Matteo Sal-vini, ha dichiarato: « sono assolutamentecontrario al Global Compact. Ne discute-remo con gli alleati del M5S, però non vedoperché delegare ad organismi sovranazio-nali scelte che spettano ai singoli Paesi, nonvedo perché mettere sullo stesso piano imigranti cosiddetti economici e i rifugiatipolitici ». Ha poi aggiunto, dinanzi a que-st’Aula che « il Governo italiano non andràa Marrakech, non firmerà alcunché madeve essere quest’Aula a discutere del Glo-bal Compact »;

in una nota diramata dalla Farne-sina, invece, il Ministro degli affari esteri edella cooperazione internazionale Enzo Mo-avero Milanesi ha fornito una versione bendiversa, dichiarando che « per quanto ri-guarda l’orientamento circa questo accordodetto Global Compact ricordo che il Presi-dente del Consiglio aveva espresso un orien-tamento favorevole; in ogni caso avremo unapprofondimento in sede di Governo, primadi procedere alla conclusione eventuale del-l’accordo stesso, tenendo conto, anche, de-gli stimoli parlamentari (...). Nell’ambitodei negoziati che si sono sin qui svolti suquesto atto, nei mesi e negli anni che cipretendono, l’Italia ha sempre tenuto pre-sente l’elemento importante di arrivare auna condivisione di oneri nella gestione dei

Atti Parlamentari — 3481 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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fenomeni migratori e a una cooperazionerafforzata con i Paesi di origine e di tran-sito »;

un autorevole esponente del M5S haaffermato: « il Global Compact ? Va sotto-scritto assolutamente » e dichiarando dicondividere le parole del Ministro degliaffari esteri e della cooperazione interna-zionale a « prescindere dalla partecipa-zione del nostro Governo alla Conferenzadi Marrakech. Abbiamo bisogno di unagestione globale dell’immigrazione. L’Eu-ropa ha fallito e ha lasciato da soli i singoliStati. Ora che facciamo ? Rifiutiamo untentativo più ambizioso ? »;

in un recente report del Centro StudiMachiavelli si evidenzia che l’approccio delGlobal Compact sarebbe « nettamente incontrasto con gli obbiettivi del Governoitaliano », innanzitutto perché « si proponedi gestire una migrazione continua, senzamai affrontare questioni numeriche », men-tre l’obiettivo dichiarato dal Ministro del-l’interno, Matteo Salvini, è quello di ridurreil più possibile i flussi migratori verso l’I-talia, attraverso politiche restrittive;

il Gcm ritiene le migrazioni fonda-mentali per favorire lo sviluppo dei Paesi didestinazione, mentre la Lega « rifiuta l’uti-lizzo dell’elemento migratorio come com-pensazione demografica », respingendo an-che il principio del « diritto di migrare »perché « potrebbe rivelarsi pericoloso e con-troproducente per l’Italia accettare cieca-mente questo ordinamento »;

un autorevole esponente della Legaha affermato che « il Global Compact non èaltro che l’ennesimo tentativo di ingerenzanelle politiche nazionali. È anacronistico esocialmente pericoloso limitare la sovra-nità nazionale nella gestione dei flussi mi-gratori. Allo stesso tempo è falso che ilfenomeno della migrazione di massa siapositivo e vantaggioso per tutti ». Tuttavia,tali affermazioni non trovano alcun fonda-mento nello spirito e nella lettera del do-cumento, tanto che non solo il Gcm non èassolutamente vincolante, ma specifica nellesue linee guida che la sovranità nazionalesarà garantita, con i singoli Paesi che po-

tranno continuare a operare e « definirel’immigrazione regolare o irregolare » inbase alle proprie leggi e « in conformità aldiritto internazionale »;

nel dibattito di alcuni giorni fa inAula in merito al « decreto-sicurezza », ilGoverno ha dato parere contrario ad unordine del giorno del gruppo parlamentareFratelli d’Italia volto a impegnare il Go-verno a non sottoscrivere il Global Com-pact;

il Presidente del Consiglio dei mini-stri ha incontrato il 27 settembre 2018 ilsegretario generale delle Nazioni Unite An-tonio Guterres, dando la sua parola per lapartecipazione dell’Italia al meeting di Mar-rakech;

il Presidente del Consiglio dei mini-stri nei mesi scorsi, è intervenuto in Par-lamento, chiedendo « un governo europeodelle migrazioni », lasciando intendere che,grazie all’Italia, finalmente l’Europa si fa-ceva carico di un problema globale;

in tutte le occasioni di dibattito re-lative al fenomeno della gestione delle mi-grazioni, il Movimento 5 Stelle ha soste-nuto che, per governare le migrazioni, serveuna soluzione condivisa internazionale edeuropea;

sin dal suo insediamento, questoEsecutivo, e soprattutto il Ministro dell’in-terno, non ha perso occasione per lamen-tare come l’Europa avesse lasciato solal’Italia nella gestione dell’accoglienza e de-gli arrivi dei migranti, ma proprio quandosi presenta l’occasione di trovare una so-luzione condivisa con la comunità interna-zionale, ha annunciato di non partecipareal meeting;

così come scritto proprio nel testodel Gcm, « nessuno Stato può affrontare ilfenomeno migratorio da solo, proprio perla sua natura transnazionale ». La non ade-sione italiana al Gcm, finirebbe per accen-tuare ancora di più l’isolamento interna-zionale del nostro Paese, complicando irapporti bilaterali e multilaterali nella ge-

Atti Parlamentari — 3482 — Camera dei Deputati

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stione di tematiche, come quella in esame,di approccio così globale,

impegna il Governo

1) ad aderire al Global Compact for Mi-gration che verrà discusso l’11 dicem-bre 2018 a Marrakech.

(1-00089) « Scalfarotto, Quartapelle Proco-pio, De Maria, Fassino, Gue-rini, La Marca, Minniti, Ascani,Braga, Bruno Bossio, Buratti,Cantini, Carnevali, Marco DiMaio, Giachetti, Librandi, Mo-rani, Morgoni, Noja, Pezzo-pane, Rosato, Rossi, Siani, Un-garo, Viscomi ».

* * *

ATTI DI CONTROLLO

AFFARI ESTERIE COOPERAZIONE INTERNAZIONALE

Interrogazione a risposta scritta:

VIETINA e BIGNAMI. — Al Ministrodegli affari esteri e della cooperazione inter-nazionale. — Per sapere – premesso che:

da circa 10 giorni il connazionale An-drea Urcioli, cesenate, e Riccardo Pinela,portoghese, sono bloccati in Kuwait a causadi controversie legali sorte tra la ditta ita-liana, per la quale sono dipendenti, e altresocietà locali;

da fonti di stampa odierne (7 dicem-bre 2018) si apprende dell’annuncio dira-mato dalla Farnesina relativo al rientro, abreve, di Urciuoli in Italia dato che ilKuwait ha di fatto rimosso il divieto dilasciare il Paese che era stato disposto neiconfronti del nostro connazionale –:

quali siano le tempistiche per il rien-tro di Urciuoli in Italia;

se abbia preso contatti anche con loStato portoghese in relazione alla vicendastessa. (4-01816)

* * *

AMBIENTE E TUTELADEL TERRITORIO E DEL MARE

Interrogazioni a risposta in Commissione:

RIZZETTO. — Al Ministro dell’ambientee della tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

l’interrogante è già firmatario di pre-cedenti atti di sindacato ispettivo a tutela diorsi e lupi, per contrastare ogni iniziativadi abbattimento;

si apprende adesso di un grave episo-dio di uccisione dell’orso, denominato Eli-sio, il quale era noto poiché monitoratodall’università di Udine, dal gruppo di ri-cerca che si occupa della fauna selvatica eche aveva applicato all’animale un radio-collare attraverso il quale gli esperti segui-vano tutti i suoi spostamenti;

mentre l’orso si trovava nei boschi diSenozece, frazione di Divaccia, poco di-stante dalle Grotte di San Canziano, è statofucilato da un cacciatore sloveno;

si tratta di un fatto inaccettabile delquale vanno accertate le responsabilità, con-siderando che l’animale era protetto e, comepredetto, provvisto di apposito collare cheavrebbe dovuto segnalare al cacciatore talecondizione dell’orso –:

quali siano gli orientamenti del Mini-stro interrogato, per quanto di competenza,in relazione ai fatti esposti in premessa;

se e quali iniziative intenda adottare,per quanto di competenza, affinché episodidel genere non si verifichino nuovamente esiano tutelati orsi e lupi da ogni iniziativadi abbattimento. (5-01075)

BRAGA. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

sono numerosissime le associazioni divolontariato laiche e religiose sul territoriodel Veneto, così come i gruppi missionariparrocchiali veneti di Vicenza, Treviso, Pa-

Atti Parlamentari — 3483 — Camera dei Deputati

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dova e Venezia, che operano annualmentela raccolta del ferro a scopo benefico;

la legge n. 124 del 2017 « Legge an-nuale per il mercato e la concorrenza » haprevisto procedure semplificate per la rac-colta del ferro operate da soggetti legati alterzo settore con caratteristiche volontari-stiche e senza scopo di lucro;

l’articolo 5 del decreto del Ministerodell’ambiente e della tutela del territorio edel mare del 1° febbraio 2018 così pre-scrive: « 1. Le associazioni di volontariato egli enti religiosi che intendono svolgereattività di raccolta e trasporto occasionaledi rifiuti non pericolosi costituiti da metalliferrosi e non ferrosi di provenienza urbanaoperano d’intesa con i comuni territorial-mente competenti e previa iscrizione al-l’Albo nazionale gestori ambientali, il qualeindividua apposite modalità che consen-tano la temporanea iscrizione dei veicoliconcessi in uso in conformità alle normeche disciplinano l’autotrasporto di cose. 2.Per raccolta e trasporto occasionale si in-tende l’attività svolta per non più di quattrogiornate annue, anche non consecutive, eche non superi le cento tonnellate annuecomplessive »;

il Consorzio di bacino Priula, nell’as-semblea dell’8 ottobre 2018, ha approvatouno schema di atto di intesa, « Convenzioneregolante l’intesa per la raccolta di metalliferrosi e non ferrosi nel territorio del Con-siglio di Bacino Priula », secondo cui leautonome intese da parte di ciascuna as-sociazione e il comune competente, giàpreviste dal citato decreto ministeriale delfebbraio 2018, sarebbero assoggettate alladisciplina del Consorzio Priula;

il Consiglio di bacino Priula regola-menta, affida e controlla, in base alla legge,il servizio di gestione dei rifiuti in 50 co-muni della provincia di Treviso;

a questo impegno virtuoso e decen-nale va riconosciuto il valore fondamentaledel volontariato quale elemento essenzialedella convivenza e della coesione civile e laparticolare rilevanza delle tradizionali rac-colte benefiche di rifiuti riciclabili realiz-zate, in molte regioni e località del Paese,

dalle parrocchie, dai gruppi missionari, e,più in generale, dalle associazioni di volon-tariato religiose e laiche –:

se il predetto schema di atto di intesadel Consorzio Priula sia compatibile conl’articolo 5, comma 1, del decreto del Mi-nistero dell’ambiente e della tutela del ter-ritorio e del mare del 1° febbraio 2018 equali iniziative intenda intraprendere, perquanto di competenza, affinché venganorimossi tutti gli ostacoli normativi e ammi-nistrativi che impediscono o frenano il li-bero esercizio, da parte dalle associazionidi volontariato, delle raccolte benefiche dirifiuti riciclabili e venga promosso, nell’am-bito delle attività di gestione del ciclo deirifiuti, l’affidamento alle associazioni divolontariato delle raccolte benefiche di ri-fiuti riciclabili, in un’ottica di promozionedel volontariato e di collaborazione fra isoggetti pubblici e privati presenti sul ter-ritorio, ai sensi e in attuazione di quantostabilito dall’articolo 3, comma 5, del testounico delle leggi sull’ordinamento degli entilocali (decreto legislativo n. 267 del 2000).

(5-01076)

BRAGA. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. — Persapere – premesso che:

come si evince dalla stampa nazionalee locale il 22 novembre 2018 i carabinieriforestali hanno posto sotto sequestro cau-telare due aree dove erano stoccate 280mila tonnellate di rifiuti perché trattati inmodo illecito. Si tratta di un’area del tre-vigiano, nel comune di Paese (TV), ed unanel veneziano, nel comune di Noale, dove ilmateriale conferito da più località del Ve-neto e di altre regioni pur essendo inqui-nato e inquinante non veniva reso inertema trattato, secondo gli inquirenti, come« normale »;

il materiale trovato è pari a 10 milatrasporti effettuati con autoarticolati. Inparticolare, l’emissione della misura caute-lare da parte del giudice per le indaginipreliminari di Venezia è seguita a unaindagine coordinata dalla direzione distret-tuale antimafia della procura lagunare;

Atti Parlamentari — 3484 — Camera dei Deputati

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le operazioni che venivano fatte dal-l’azienda Cosmo Tecnologie Ambientali S.r.L.di Noale (VE) consistevano essenzialmentenella miscelazione del materiale contami-nato (principalmente da metalli pesanti qualirame, nichel, piombo, amianto e selenio)con altri rifiuti, al fine di « diluire » gliinquinanti, e nella successiva realizzazione,attraverso tali rifiuti e con l’aggiunta dicalce, leganti e cemento, di aggregati dautilizzarsi nel campo dell’edilizia ed in par-ticolare per la realizzazione di sottofonda-zioni o rilevati stradali;

il 20 luglio 2018, con decreto n. 50pubblicato nel Bollettino Ufficiale della re-gione del 23 ottobre 2018, il direttore adinterim dell’area tutela e sviluppo del ter-ritorio della regione del Veneto dottoressaIlaria Bramezza « autorizzava la ditta Co-smo Tecnologie Ambientali S.r.l. ad effet-tuare operazioni di miscelazione di rifiutipericolosi e non pericolosi presso l’instal-lazione sita in Via Mestrina 46X, Noale(VE), integrando a tal fine l’AutorizzazioneIntegrata Ambientale di cui al decreto n. 45del 15 dicembre 2016 e successive modifi-cazioni e integrazioni » –:

se il Ministro interrogato sia a cono-scenza dei fatti sopraccitati, per quanto dicompetenza del sistema nazionale per laprotezione dell’ambiente (Snpa) e se in-tenda adottare iniziative normative perescludere il rilascio di autorizzazioni am-bientali in presenza di circostanze comequelle di cui in premessa, nell’ottica diprevenire illeciti nell’ambito del ciclo deirifiuti. (5-01077)

Interrogazioni a risposta scritta:

SPENA. — Al Ministro dell’ambiente edella tutela del territorio e del mare. – Persapere — premesso che:

le acque del fiume Sacco, che scorrenelle province di Frosinone e Roma all’in-terno di un sito da bonificare di interessenazionale, sono ricoperte periodicamenteda uno spesso strato di schiuma bianca;

il fenomeno è stato riscontrato e do-cumentato recentemente nei territori dei

comuni di Colleferro, Ceccano, Castro deiVolsci e Madonna del Piano;

con numero di protocollo generale0081809 del 30 novembre 2018, l’Arpa La-zio ha pubblicato sul suo sito web e dira-mato una nota recante gli « esiti analiticipreliminari relativi alla presenza di schiumesul Fiume Sacco del 24 novembre 2018 edel 26 novembre 2018 »;

la nota dell’Arpa Lazio, in sintesi, ri-ferisce che nelle acque del fiume Sacco finoal suo affluente fiume Alabro, sono pre-senti livelli di tensioattivi fino a otto voltesuperiori ai limiti di norma (tabella 3,allegato 5, parte III del decreto legislativon. 152 unico ambientale);

tali tensioattivi « si ritiene possanoaver determinato la formazione dellaenorme quantità di schiuma »;

l’evento indagato appare verosimil-mente riconducibile a un massiccio sversa-mento di materiale in acque superficiali;

sono in corso ulteriori accertamentiper localizzare la sorgente o le sorgenti diinquinamento generanti le schiume del fiumeSacco, già verificatesi precedentemente al-l’ultimo evento indagato, i tensioattivi sonocomposti chimici di origine antropica uti-lizzati come detergenti ed emulsionanti siaper usi cosmetici che industriali (ad esem-pio preparazione di cosmetici, inchiostri,pesticidi e adesivi, decapaggio dei metalli eimpiego nell’industria tessile);

l’evento, di dimensioni impressionanti,suscita grande allarme nella popolazione egrande eco nell’opinione pubblica;

la popolazione, autonomamente orga-nizzata, ha convocato una giornata di pre-sidio sui ponti lungo il fiume e una pub-blica manifestazione;

si teme in particolare che le acquecontaminate inquinino i terreni adiacentimolto spesso coltivati a foraggio per ani-mali da pascolo;

inoltre, si segnala il rischio che il fienoraccolto sulle terre sottoposte a cautela siavenduto a basso costo agli allevamenti dellazona –:

quali iniziative di competenza sianostate adottate al fine di identificare e iso-

Atti Parlamentari — 3485 — Camera dei Deputati

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lare la sorgente di inquinamento del FiumeSacco e se sia previsto di bonificare leacque dal massiccio inquinamento da ten-sioattivi;

se siano previste particolari iniziative,per quanto di competenza, al fine di con-trastare l’utilizzo dei terreni contaminatiper il pascolo e per la raccolta di fieno eforaggio da destinare agli allevamenti;

se, in quale misura e secondo qualimodalità saranno rimborsati gli imprendi-tori agricoli che risultino danneggiati dal-l’inquinamento delle acque del fiume Sacco.

(4-01818)

TESTAMENTO e PARENTELA. — Al Mi-nistro dell’ambiente e della tutela del terri-torio e del mare. — Per sapere – premessoche:

con delibera n. 529 del 28 dicembre2017 la giunta regionale del Molise rila-sciava giudizio positivo di compatibilità am-bientale sul « Progetto di ampliamento delladiscarica per rifiuti non pericolosi sita inlocalità Tufo Colonoco in agro di Isernia »proposto dalla ditta Smaltimenti Sud s.r.l.Inoltre, con D.D. n. 1697 del 4 maggio 2018è stata aggiornata l’autorizzazione inte-grata ambientale rilasciata dalla regioneMolise con determinazione dirigenziale n. 14del 13 luglio 2015 sempre alla SmaltimentiSud s.r.l. per l’esercizio dell’impianto dicompostaggio sito nella stessa località;

con delibera n. 26 dell’8 ottobre 2018il consiglio comunale di Forlì del Sannio hadichiarato unanimemente la propria con-trarietà all’ampliamento della discarica di« Tufo Colonoco », chiedendo al prefetto diIsernia la convocazione di un tavolo diconfronto tra la regione Molise, la provin-cia, il comune di Isernia e le associazioniambientaliste. Le popolazioni residenti aForlì del Sannio e a Isernia non sono statecoinvolte e informate del progetto e lamen-tano l’altissimo impatto ambientale che lostesso potrebbe produrre su un territoriogià ampiamente compromesso;

da alcuni mesi i cittadini residenti neicomuni di Forlì del Sannio, Roccasicura e

Isernia avvertono odori forti, fastidiosi enauseabondi provenienti dalla discarica diTufo Colonoco. Dopo opportuni controlli,Arpa Molise ha inviato una nota al comunedi Forlì del Sannio informando dell’avve-nuto aumento delle emissioni odorigene aseguito dell’incremento del 30 per cento delquantitativo di rifiuti lavorato in discaricanel triennio 2016-2018 e del contestualeaumento del 48 per cento della produzionedi percolato, anche a causa dei rifiuti pro-venienti da altre regioni d’Italia;

è di primaria importanza tutelare lasalute e la qualità della vita dei cittadiniresidenti nei comuni limitrofi alla predettadiscarica, diritti che – a parere degli inter-roganti – sarebbero ulteriormente compro-messi con l’ampliamento della stessa e ilmaggiore conferimento di tonnellate di ri-fiuti oltre quelle già esistenti al suo interno;

il parere positivo della giunta regio-nale molisana sull’ampliamento della di-scarica di « Tufo Colonoco », ad avviso degliinterroganti, contrasta fortemente con unadisciplina europea che sull’ammissibilità deirifiuti solidi urbani in discarica è diventataancora più stringente. La direttiva 2018/850, infatti, stabilisce che « gli Stati membrisi adoperano per garantire che entro il2030 tutti i rifiuti idonei al riciclaggio o alrecupero di altro tipo, in particolare i ri-fiuti urbani, non siano ammessi in disca-rica ». Inoltre si fissano specifici obiettiviper la collocazione dei rifiuti urbani indiscarica prevedendo, in particolare, che gliStati membri adottano le misure necessarieper assicurare che entro il 2035 la quantitàdi rifiuti urbani collocati in discarica siaridotta al 10 per cento, o a una percentualeinferiore, del totale dei rifiuti urbani pro-dotti;

in data 13 novembre 2018 l’Assembleadella Camera dei deputati ha approvatouna mozione sulle iniziative riguardanti ilconferimento dei rifiuti in discarica. Tra gliimpegni assunti dal Governo vi è anchequello di introdurre quanto prima nel de-creto legislativo n. 152 del 2006 il « fattoredi pressione », cioè uno strumento che difatto mira a impedire l’apertura di nuovediscariche o l’ampliamento delle esistenti

Atti Parlamentari — 3486 — Camera dei Deputati

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in aree con un elevato fattore di pressioneambientale, situazione rinvenibile nel co-mune di Forlì del Sannio e, più in generale,in tutto il Molise –:

se il Ministro interrogato non ritengadi attivare, per quanto di competenza, un’i-niziativa ispettiva da parte del comandocarabinieri tutela ambientale (C.c.t.a.), alfine di constatare lo stato di inquinamentodell’area, anche in considerazione dei cre-scenti rischi riferiti al progetto di amplia-mento della discarica di « Tufo Colonoco ».

(4-01819)

* * *

BENI E ATTIVITÀ CULTURALI

Interrogazione a risposta in Commissione:

ZOLEZZI e LICATINI. — Al Ministro peri beni e le attività culturali. — Per sapere –premesso che:

Mondadori Electa s.p.a. (ME) è unas.p.a., con capitale sociale 1.593.735 euro,presidente del Consiglio di amministra-zione Porro Antonio Stefano;

la società svolge l’attività di editoria,promozione, organizzazione di esposizioni,mostre d’arte e manifestazioni culturali ingenere e la concomitante vendita di tutto ilmateriale inerente, quali cataloghi e pub-blicazioni;

è stata attenzionata in molti atti disindacato ispettivo per la gestione di serviziaggiuntivi:

a Pompei, nel settembre 2005, la po-lizia municipale ha operato il sequestro delbookshop gestito da Mondadori Electa al-l’interno degli scavi di Pompei, poiché lostesso mancava di tutte le autorizzazioniamministrative e sanitarie da parte degliorgani competenti, dovendosi ritenere ma-nufatto abusivo (si veda l’interrogazioneBobbio 4-09336 presentata nella XIV legi-slatura);

a Roma, la Corte dei conti rilevavache alla data del 2001, la Mondadori Electa,

concessionaria « per i servizi di assistenzaculturale e di ospitalità per il pubblico »,era stata oggetto di una « serie continua dirinnovi e proroghe, in evidente violazione(...) dei princìpi comunitari in materia dilibera concorrenza ». Nell’esame di con-trollo preventivo di legittimità del decreton. 6 del 5 settembre 2013, con il quale ildirettore regionale per i beni culturali epaesaggistici per il Lazio aveva approvatola proposta di un aumento del costo deibiglietti di accesso all’area Colosseo, Fororomano e Palatino, la Corte dei conti (La-zio), con deliberazione 278/2013/PREV, ri-levava l’attribuzione all’Amministrazione ealla società affidataria del servizio di per-centuali di entrate da prezzo dei bigliettiopposte a quelle di legge (articolo 2, comma5, decreto ministeriale 11 dicembre 1997,n. 507, norme per l’istituzione del bigliettod’ingresso ai monumenti, musei, e altro).All’affidatario (Mondadori Electa e Coopculture) sarebbe spettato il 68,9 per cento,in violazione del tetto massimo del 30 percento fissato dalla norma (si veda l’inter-rogazione Mazziotti Di Celso 3-01810 pre-sentata nella 17° Legislatura);

i servizi aggiuntivi sono gestiti da tan-tissimi anni da società private, e ammontaa 44,9 milioni di euro la cifra che i serviziaggiuntivi hanno generato di nel 2013;

di questi 44,9 milioni di euro, alloStato rientrano 6,11 milioni di euro;

con queste premesse a Mantova nel2019 è prevista una mostra su Giulio Ro-mano, che inizialmente doveva tenersi soloa Palazzo Ducale, poi estesa anche a Pa-lazzo Te;

la mostra nasce dalla collaborazionetra il complesso museale Palazzo Ducale diMantova e il Musée du Louvre di Parigi,che concederà in prestito un nucleo disettantadue disegni. Non è chiaro invece diquali opere disporrà la mostra a PalazzoTe, nonostante siano noti gli sponsor dellaFondazione Palazzo Te (i principali indu-striali della provincia di Mantova);

si rileva anche che Mondadori Electagestisce i servizi aggiuntivi della recentemostra di Chagall a Mantova. Al solito, il

Atti Parlamentari — 3487 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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riscontro economico per l’ente locale è statominimo e lo stesso potrebbe succedere perla mostra di Giulio Romano. Lo stessodiscorso vale per la rete di relazioni chepotrebbe giovare a Mantova e che invecerimarrebbe in capo a Mondadori Electa –:

se il Ministro interrogato intenda as-sumere iniziative per rivedere la normativadei « servizi aggiuntivi » museali;

se il Governo non intenda adottareogni iniziativa di competenza volta a pro-muovere e favorire una gestione dei beniculturali di Mantova che valorizzi il tessutoeconomico, culturale e turistico locale.

(5-01074)

* * *

ECONOMIA E FINANZE

Interrogazione a risposta scritta:

BIGNAMI. — Al Ministro dell’economia edelle finanze. — Per sapere – premesso che:

giungono all’interrogante segnalazionirelative a criticità in merito all’avvio dellafatturazione elettronica;

in particolare, la criticità emerge-rebbe per le fatture datate dicembre 2018(ed emesse da decenni entro il 15 gennaiosuccessivo). Se tali fatture, datate dicem-bre, venissero trasmesse il 2 gennaio, adesempio con posta certificata, si correrebbeil concreto rischio di non rilevamento dellefatture stesse da parte del sistema;

in questa fase transitoria, dunque, ilmittente che ha emesso fattura potrebbeincorrere in sanzioni: il ricevente, invece,dovrebbe respingerla (pena la mancata de-trazione dell’Iva). Il mittente dovrebbe quindistornarla e riemetterla con conseguenti ag-gravi burocratici –:

se tale criticità risulti effettivamenteal vaglio del Ministero dell’economia e dellefinanze;

quali iniziative intenda assumere oabbia assunto per superare tale criticità.

(4-01811)

* * *

GIUSTIZIA

Interrogazioni a risposta scritta:

CIRIELLI. — Al Ministro della giustizia,al Ministro per la pubblica amministra-zione. — Per sapere – premesso che:

il rimborso delle spese legali per idipendenti delle amministrazioni centrali,inclusi gli appartenenti alle Forze di poliziae alle Forze armate è disciplinato dall’ar-ticolo 18 del decreto-legge n. 67 del 1997che prevede, nello specifico, che « le speselegali relative a giudizi per responsabilitàcivile, penale e amministrativa, promossinei confronti di dipendenti di amministra-zioni statali in conseguenza di fatti ed atticonnessi con l’espletamento del servizio ocon l’assolvimento di obblighi istituzionalie conclusi con sentenza o provvedimentoche escluda la loro responsabilità, sonorimborsate dalle amministrazioni di appar-tenenza nei limiti riconosciuti congrui dal-l’Avvocatura dello Stato »;

la norma è oggetto di interpretazionerestrittiva e la sua ratio è quella di tenereindenni i dipendenti della pubblica ammi-nistrazione dall’onere economico che glistessi si potrebbero trovare a dover sop-portare, a causa dell’apertura di procedi-menti civili, penali o amministrativi, con-nessi all’espletamento delle loro attività isti-tuzionali. La disciplina deve essere inter-pretata nel senso che vi è l’obbligo dirigettare ogni richiesta risarcitoria che nonsia suffragata da un provvedimento cheescluda qualsiasi profilo responsabilità deldipendente, risultando applicabile ai solicasi espressamente disciplinati ex lege (Cortedi cassazione, 3 gennaio 2008, n. 2);

da ciò deriva che se il procedimento acarico del dipendente si conclude perchéviene dichiarata la prescrizione del reato

Atti Parlamentari — 3488 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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durante, ad esempio, la fase delle indaginipreliminari e quindi prima dell’udienza pre-liminare, il giudice emette un provvedi-mento di archiviazione che non va ad esclu-dere la responsabilità e l’indagato non puòfare alcunché per rinunciare ad avvalersidella prescrizione ed ottenere la piena as-soluzione. Ciò comporta l’impossibilità peril dipendente pubblico di ottenere il rim-borso delle spese legali sostenute durante ilprocedimento;

l’articolo 7-bis del decreto-legge n. 78del 2015 è recentemente intervenuto sulrimborso delle spese legali per gli ammini-stratori e i dipendenti degli enti locali,prevedendo che « il rimborso delle speselegali per gli amministratori locali è am-missibile, senza nuovi o maggiori oneri perla finanza pubblica, nel limite massimo deiparametri stabiliti dal decreto di cui all’ar-ticolo 13, comma 6, della legge 31 dicembre2012, n. 247, nel caso di conclusione delprocedimento con sentenza di assoluzioneo di emanazione di un provvedimento diarchiviazione, in presenza dei seguenti re-quisiti: a) assenza di conflitto di interessicon l’ente amministrato; b) presenza dinesso causale tra funzioni esercitate e fattigiuridicamente rilevanti; c) assenza di doloo colpa grave »;

ad oggi, pertanto, da quanto riportato,emerge una immotivata disparità di tratta-mento tra i dipendenti pubblici della pub-blica amministrazione centrale e quelli dellapubblica amministrazione locale nonchéquindi tra un appartenente alle forze dipolizia nazionali e un appartenente allapolizia locale: il tenore letterale della nuovanorma indirizzata agli appartenenti alleamministrazioni locali, prevedendo espres-samente la rimborsabilità anche in caso diemissione di un provvedimento di archivia-zione, andrebbe implicitamente a penaliz-zare l’appartenente alla pubblica ammini-strazione statale, in quanto l’articolo 18 deldecreto-legge n. 67 del 1997, già citato, noncontiene medesima previsione;

tale situazione potrebbe comportareun fenomeno di inefficienza da parte dellapubblica amministrazione, in quanto i di-pendenti, a causa dell’attuale assetto nor-

mativo, per evitare di essere dichiarati re-sponsabili e accusati di reati contro lapubblica amministrazione potrebbero pre-ferire non prendere alcuna decisione, conla conseguenza di bloccare la macchinaamministrativa e quindi contribuire allacreazione di quelle disfunzionalità che fre-nano la nazione;

attualmente, a causa del recente di-battito in tema di modifica del sistemadella prescrizione, è stato appurato cheoltre il cinquanta per cento delle prescri-zioni verrebbero rilevate prima dell’u-dienza preliminare; ciò comporta la defi-nizione del procedimento con l’archivia-zione e quindi senza alcuna sentenza;

a parere dell’interrogante l’attuale con-formazione del sistema del rimborso dellespese legali per i dipendenti della pubblicaamministrazione centrale, inclusi gli appar-tenenti alle forze di polizia e alle forzearmate risulterebbe iniquo, soprattutto allaluce delle nuove proposte di legge presen-tate al Parlamento che vorrebbero modifi-care in modo capillare la disciplina dellaprescrizione dei reati –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti e, considerata la gravità deglistessi, quali urgenti iniziative di compe-tenza intenda adottare per impartire pre-cise indicazioni alle amministrazioni cen-trali sul tema della rimborsabilità dellespese legali sostenute dai dipendenti pub-blici nonché per fornire un’interpretazioneautentica della disciplina. (4-01815)

GIACHETTI. — Al Ministro della giusti-zia, al Ministro dell’economia e delle fi-nanze. — Per sapere – premesso che:

con sentenza del 9 marzo 2017, la Isezione civile del tribunale di Reggio Cala-bria, condannava il Ministero della giusti-zia al risarcimento del danno subito dalsignor F. I. per 844 giorni di detenzionetrascorsi in violazione dell’articolo 3 dellaConvenzione europea dei diritti dell’uomo;

in particolare, al signor F. I., venivariconosciuto quanto previsto dall’articolo35-ter della legge n. 354 del 1975, per co-

Atti Parlamentari — 3489 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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loro che hanno già concluso la detenzione,e cioè un risarcimento di 8 euro per ognigiorno di detenzione pregiudizievole; il Mi-nistero della giustizia veniva così condan-nato al risarcimento del danno di comples-sivi 6.752,00 euro in favore del ricorrente,oltre rivalutazione monetaria ed interessial tasso legale, dalla domanda sino al sod-disfo; il Ministero della giustizia venivaaltresì condannato al pagamento delle speseprocessuali liquidate – operata la compen-sazione del 50 per cento – in complessivi145,50 euro per spese vive e 1.250,00 europer competenze;

in data 16 aprile 2017, l’ufficiale giu-diziario, addetto all’ufficio unico notifichepresso la corte d’appello di Reggio Cala-bria, notificava al Ministero della giustizia- direzione generale degli affari giuridici elegali – in persona del Ministro in carica,l’istanza del difensore di F. I. di pagarequanto previsto dalla sopracitata sentenzanei confronti del suo assistito;

in data 27 giugno 2018 il signor F. I.,tramite posta certificata, si rivolgeva alMinistero della giustizia sollecitando il pa-gamento delle somme previste a titolo dirisarcimento danni in base alla sentenza/precetto notificata in data 23 aprile 2018;

nonostante i numerosi ulteriori solle-citi inviati via Pec al Ministero della giu-stizia, al Ministero dell’economia e dellefinanze e all’ufficio contenzioso del dipar-timento dell’amministrazione penitenzia-ria, a tutt’oggi, il signor F. I. non ha otte-nuto alcuna risposta né, tantomeno, il ri-sarcimento riconosciuto nella citata sen-tenza, come recriminato in un’email del 28novembre 2018 inviata all’ex deputata RitaBernardini del Partito Radicale –:

se i Ministri interrogati siano a cono-scenza di quanto riportato in premessa;

in che modo e in che tempi intendanofar fronte al diritto risarcitorio maturatoda oltre un anno e mezzo dal signor F. I.per i trattamenti inumani e degradanti dalui subiti durante la detenzione;

se ritengano di fornire un quadro,aggiornato e dettagliato, anche geografica-

mente: a) di quante siano le istanze pre-sentate dai detenuti e dagli ex detenuti aifini di ottenere quanto previsto dall’arti-colo 35-ter dell’ordinamento penitenziario;b) di quante siano le domande accolte dagliuffici e dai tribunali di sorveglianza e daitribunali civili; c) di quali somme lo Statoitaliano abbia già erogato a fronte di sen-tenze che hanno riconosciuto il risarci-mento; d) di quali somme lo Stato italianodebba ancora erogare a fronte di sentenzeche hanno riconosciuto il risarcimento.

(4-01817)

* * *

INFRASTRUTTURE E TRASPORTI

Interrogazioni a risposta orale:

DONZELLI. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti, al Ministro dell’in-terno. — Per sapere – premesso che:

la zona delle ex officine grandi ripa-razioni della stazione Leopolda di Firenze,di pertinenza delle Ferrovie, è diventataun’area degradata invasa dai rifiuti e in cuivivono clandestini ed abusivi. Più volte ilcomune di Firenze ha annunciato accordiper la sua riqualificazione senza darne maiconcreta attuazione. I cittadini della zonadenunciano insicurezza e una escalation difurti nelle loro abitazioni. In data 30 no-vembre 2018 l’interrogante si è recato perverificare personalmente la situazione ri-scontrando una particolare resistenza daparte del personale preposto a consentirel’accesso alla struttura ferroviaria –:

se il Governo non ritenga di adottarele iniziative di competenza affinché Ferro-vie dello Stato italiane adotti misure piùefficaci per evitare che abusivi e clandestinioccupino tale area;

quali siano le motivazioni che ab-biano indotto Ferrovie dello Stato italianea negare l’accesso all’area sopra richia-mata;

se il Governo non intenda assumereiniziative di competenza per garantire la

Atti Parlamentari — 3490 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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sicurezza della circolazione ferroviaria edei cittadini residenti. (3-00374)

SCOMA, PRESTIGIACOMO, BARTO-LOZZI, GERMANÀ, MINARDO e SIRACU-SANO. — Al Ministro delle infrastrutture edei trasporti. — Per sapere – premesso che:

dall’isola di Pantelleria partono dueaerei al giorno per Palermo e due perTrapani, che rappresentano sostanzialmenteil mezzo più utile per i pendolari, in par-ticolar modo nelle stagioni dove le mareg-giate rendono più complicato il trasportovia mare;

dal 1° luglio 2018 è subentrato il nuovogestore della tratta aerea da e per l’isola. Sitratta della compagnia danese, Danish AirTransport (Dat) che assicura i collegamentifra la Sicilia e le isole di Pantelleria eLampedusa, che si è aggiudicata la garaindetta da Enac per l’esercizio in regime dioneri di servizio pubblico dei collegamentiaerei per le isole, come risulta dalla notainformativa della Commissione europea pub-blicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unioneeuropea n. 441 del 22 dicembre 2017;

il contratto di servizio della compa-gnia aerea ha un costo pari a 28 milioni dieuro che viene sostenuto in quota partiidentiche da regione siciliana e dallo Stato,attraverso l’Enac, e dalle vendite dei bi-glietti ai passeggeri; già nel corso del mesedi luglio 2018, appena subentrata, Dat hacancellato una serie di voli, recando cosìgravi disagi ai pendolari delle isole siciliane(come riportato a titolo esemplificativo dalsito di informazione);

nonostante le prime segnalazioni, dal-l’estate scorsa, le condizioni di viaggio deipasseggeri sono andate via via peggiorandotanto che secondo i calcoli degli uffici delcomune di Pantelleria tra la data del 1°luglio e quella del 1° ottobre, sarebbero ben14 i voli cancellati dalla compagnia danese,ai quali si aggiungono i 21 voli che hannoregistrato ritardi superiori alle due ore;

tutto ciò si ripercuote gravemente suipendolari che denunciano la perdita didenaro e di tempo oltre che disagi rilevanti

nelle proprie attività lavorative, come ri-portato da la Repubblica, dorso di Palermo,del 6 dicembre 2018 dove si legge, a paginaIX, che « ci sono insegnanti che non sonoandati in classe e alunni rimasti senzadocenti. Ci sono pazienti che non sonopotuti andare a una visita medica, rica-scando in coda nelle lunghe liste d’attese »;

i frequenti ritardi e i guasti tecnici chedi fatto bloccano i voli rappresentano inol-tre un pesante disincentivo per i turisti chepreferiscono altre mete per non dover ri-schiare di restare bloccati nelle isole sici-liane o non dover perdere denaro;

la situazione è tale che i cittadini diPantelleria si starebbero organizzando permanifestare pubblicamente il proprio di-sappunto e le proprie preoccupazioni, inconsiderazione del fatto che finora, nono-stante le segnalazioni che risulterebberoessere state trasmesse anche al Ministrointerrogato, nessun provvedimento risultaessere stato adottato per risolvere il pro-blema;

risulta agli interroganti che l’Enac neigiorni scorsi avrebbe convocato i verticidella compagnia aerea Dat chiedendo in-formazioni sulle interruzioni frequenti delservizio con le isole minori e sulle eventualiazioni che la società avrebbe posto in es-sere per far fronte alle criticità, affinchévenissero rispettati gli obblighi della con-venzione stipulata per effettuare le rotte incontinuità territoriale con contributi pub-blici e in particolare per quanto riguarda lasicurezza e la qualità dei servizi resi aipasseggeri, come previsto dal regolamento(CE n. 1008/2008 recante norme comuniper la prestazione di servizi aerei –:

quali iniziative di competenza il Mi-nistro interrogato intenda assumere al finedi garantire che il servizio di collegamentoaereo tra le isole di Pantelleria e Lampe-dusa con la Sicilia sia svolto in piena sicu-rezza e con regolarità dalla compagniaDanish Air Transport, nonché nel pienorispetto della continuità territoriale aerea enella corretta gestione delle risorse pubbli-

Atti Parlamentari — 3491 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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che attraverso le quali è finanziato il ser-vizio di trasporto aereo. (3-00376)

Interrogazione a risposta scritta:

CAPITANIO. — Al Ministro delle infra-strutture e dei trasporti. — Per sapere –premesso che:

ai sensi dell’articolo 373 del decretodel Presidente della Repubblica 16 dicem-bre 1992, n. 495, sono esentati dal paga-mento del pedaggio autostradale i « veicolicon targa C.R.I., nonché i veicoli delle As-sociazioni di volontariato e degli organismisimilari non aventi scopo di lucro, adibiti alsoccorso nell’espletamento del relativo spe-cifico servizio e provvisti di apposito con-trassegno approvato con decreto dei Mini-stro dei trasporti e della navigazione e delMinistro dei lavori pubblici »;

la posizione nella quale le organizza-zioni di volontariato (ODV) sono state in-quadrate rispetto alla CRI ha dato luogonel corso degli anni ad una serie di circo-lari ministeriali che hanno determinato icasi di esenzione del pedaggio con modalitàche hanno recato rilevanti problemi all’o-peratività del trasporto;

nella disposizione summenzionata nontrova menzione esplicita il trasporto sani-tario svolto dalle organizzazioni di volon-tariato sebbene esse siano i principali sog-getti che operano nel settore, svolgendoattività essenziali a servizio della comunitànazionale –:

se ritenga opportuno intervenire sulladisciplina vigente al fine di ricomprenderefra i veicoli esentati dal pagamento delpedaggio autostradale i veicoli adibiti altrasporto sanitario qualificato consistentenel trasferimento mediante veicolo sanita-rio di persone malate ed infortunate ocomunque bisognose di assistenza, effet-tuato da personale — anche volontario —adeguatamente formato. (4-01813)

* * *

ISTRUZIONE, UNIVERSITÀ E RICERCA

Interrogazioni a risposta scritta:

BIGNAMI. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca. — Per sapere– premesso che:

l’assegno di ricerca è uno strumentovolto a finanziare un contratto di dirittoprivato per lo svolgimento di attività diricerca – un progetto – stipulato tra un’u-niversità o un ente di ricerca e un vincitoredi un concorso in possesso di specifichecompetenze e requisiti, individuato a se-guito di una procedura di selezione sullabase di un bando appositamente emanato.In questi anni gli assegni di ricerca vengonosostenuti economicamente soprattutto daparte delle stesse strutture universitariedove gli assegnisti di ricerca operano e ifinanziamenti provengono da: fondi deri-vanti dalle sperimentazioni; fondi europei;privati; associazioni di volontariato; fonda-zioni o enti (ad esempio, Airc, fondazionibancarie e altro); aziende (farmaceutiche oaltro);

è imminente la scadenza della pro-roga di 2 anni per la cumulabilità degliassegni di ricerca, fissata in 4 anni dall’ar-ticolo 22, comma 3, della legge 30 dicembre2010, n. 240 – recante « Norme in materiadi organizzazione delle università, di per-sonale accademico e reclutamento, nonchédelega al Governo per incentivare la qualitàe l’efficienza del sistema universitario » co-siddetta « legge Gelmini » – e successiva-mente innalzata a 6 anni, ai sensi di quantostabilito dall’articolo 6, comma 2-bis, deldecreto-legge 31 dicembre 2014, n. 192,convertito dalla legge n. 11 del 2015;

il decreto-legge n. 192 del 2014, con-vertito dalla legge n. 11 del 2015, infatti,non modifica la durata complessiva mas-sima dei contratti per assegni di ricerca,ricercatore a tempo determinato di « tipoa » (RTDa) e ricercatore a tempo determi-nato di « tipo b » (RTDb), fissata dall’arti-colo 22, comma 9, della legge n. 240 del2010 in 12 anni;

Atti Parlamentari — 3492 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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migliaia di assegnisti rischieranno se-riamente di essere espulsi dall’università,dopo sei anni di lavoro e senza alcunaconcreta prospettiva di carriera nel mondodella ricerca;

nel 2016, a fronte di 13 mila assegni-sti, sono stati banditi appena mille contrattida RTDa (che non danno alcuna garanziadi stabilità) e meno di 500 passaggi daRTDa a RTDb, che sono gli unici contrattiche consentono l’assunzione come profes-sori;

secondo le proiezioni elaborate nellaVI indagine Adi (Associazione dottorandi edottori di ricerca italiani) sul « post-doc »,con le cifre del reclutamento attuale, piùdel 93 per cento di ricercatori non strut-turati sarà costretto ad abbandonare l’uni-versità al termine di percorsi di lavoroprecario –:

quali iniziative si intendano assumereper ampliare la durata complessiva mas-sima dei contratti per assegni di ricerca, alfine di garantire continuità di ricerca ainumerosi assegnisti. (4-01809)

BIGNAMI. — Al Ministro dell’istruzione,dell’università e della ricerca, al Ministroper la pubblica amministrazione. — Persapere – premesso che:

il sistema di convocazione tramite ilportale « Vivifacile » consente l’invio dellemail a un massimo di 10 persone per volta.Questa caratteristica, purtroppo, genera cri-ticità nel puntuale svolgimento degli adem-pimenti relativi all’attribuzione delle sup-plenze scolastiche;

a tal proposito, l’Anquap (Associa-zione nazionale quadri amministrazionipubbliche) ha proposto una completa revi-sione del sistema che consenta:

a) l’invio della convocazione a tuttala graduatoria della relativa classe di con-corso;

b) l’inserimento della risposta deldocente direttamente sulla piattaforma del-l’aspirante alla supplenza e non inviata per

mail per non intasare le caselle di postaelettronica delle scuole;

c) possibilità di inviare la convoca-zione anche tramite sms;

d) l’accorpamento delle graduatoriedi più scuole per consentire lo svolgimentodi convocazioni massive suddivise per am-bito, provincia e ordine di scuole;

e) le possibilità di inserimento acura delle istituzioni scolastiche dei decretidi depennamento, revisione dei punteggi,avvenuta convalida della domanda di sup-plenza;

f) la possibilità di verifica, in temporeale, della situazione delle supplenze con-ferite e delle riserve « R » o « T »;

g) la possibilità di visionare le gra-duatorie delle altre scuole in modalità « self-service »;

h) la possibilità per i candidati diaccedere alla piattaforma anche attraversoil sistema pubblico di identità digitale (SPID);

i) la possibilità di una profilazioneche consenta di operare in piattaforma pergestire – in modalità self-service – le mo-difiche dei propri recapiti telefonici e diresidenza e, con il fine di favorire la mas-sima trasparenza, di visionare la situazionedelle supplenze conferite;

l’Anquap chiede inoltre una soluzionealla problematica delle Mad, le domande dimessa a disposizione che quotidianamentearrivano numerose nelle caselle mail delleistituzioni scolastiche;

secondo l’Anquap, la revisione dellapiattaforma « Vivifacile » potrebbe esserel’occasione per creare e gestire anche lacosiddetta graduatoria di IV fascia, consen-tendo ai candidati fuori graduatoria di ge-stirsi e inserire la propria domanda auto-nomamente –:

se il Governo sia a conoscenza deifatti esposti;

quali iniziative il Governo intenda as-sumere per una completa revisione dellapiattaforma « Vivifacile », per superare lecriticità descritte in premessa e per dare

Atti Parlamentari — 3493 — Camera dei Deputati

XVIII LEGISLATURA — ALLEGATO B AI RESOCONTI — SEDUTA DEL 7 DICEMBRE 2018

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risposte alle problematiche evidenziate daAnquap. (4-01810)

ROMANIELLO. — Al Ministro dell’istru-zione, dell’università e della ricerca. — Persapere – premesso che:

l’università di Pavia è uno degli ateneipiù antichi al mondo, ospita 24.000 stu-denti, offre 86 corsi di studio di cui 10 inlingua inglese. L’ateneo possiede 18 dipar-timenti che organizzano attività di ricercae di didattica di diversi livelli, 22 corsi didottorato di ricerca e 29 master universi-tari. Attualmente, l’ateneo, gestisce una mol-titudine di servizi attraverso l’ente di di-ritto allo studio universitario, Edisu, tra iquali quello dei collegi. I collegi, che of-frono straordinarie possibilità agli studentiche arrivano da ogni parte del Paese e delmondo, sono 18, di cui 11 gestiti da Edisu,e offrono 1.500 posti letto. La qualità delservizio mensa è nota, l’offerta di oltre 400mila pasti l’anno è di notevole impattosociale. Presso le strutture Edisu sono cre-sciuti costantemente le attività di tutorato,le conferenze, le lezioni integrative e ognigenere di attività culturale;

il sistema dei collegi universitari è unodei fattori primari di unicità, eccellenza ecompetitività dell’ateneo pavese, a livellonon solo nazionale, ma mondiale. Quello diPavia rappresenta l’ateneo italiano col nu-mero più alto di studenti fuori sede, pri-mato dovuto sia all’ampia offerta forma-tiva, sia per la qualità e l’offerta dei servizi;

nonostante ciò, la regione Lombardiasta valutando di modificare i criteri per ifinanziamenti regionali al diritto allo stu-dio nell’ambito del rinnovo di una conven-zione in vigore da dieci anni. La propostadel nuovo sistema di riparto dei fondi, checoinvolge tutti gli atenei lombardi, prevedeuna « razionalizzazione dei servizi, con gra-duale superamento della spesa storica »;

la modifica dei criteri penalizza l’ate-neo pavese, ma avvantaggia altre universitàlombarde. Da subito, l’università di Paviaperderebbe 700 mila euro, oltre il 12 percento in meno dei fondi, mentre altre uni-versità, come quella di Bergamo, avranno

aumenti fino al 111 per cento in più. Se laproposta dovesse passare già dal prossimoanno l’ateneo non riuscirà a coprire i costidei servizi offerti, cosa che è riuscita fati-cosamente a fare in questi anni senza in-taccarne la qualità, sia nei collegi che nellemense. La riduzione ulteriore non consen-tirà neppure di tenere aperti tutti i collegie non permetterà la loro gestione neglistessi termini qualitativi odierni;

è da notare che già l’ultima conven-zione riguardo alla gestione delle residenze,dei collegi e dei servizi agli studenti (sca-duta nell’aprile 2018), prevedeva per il 2017una quota per il contributo regionale perl’Edisu sottofinanziata quasi del 20 percento rispetto alla convenzione stessa;

la sera del 5 dicembre 2018 sono scesiper le strade di Pavia gli studenti univer-sitari. La manifestazione ha coinvolto di-verse migliaia di studenti, docenti, ricerca-tori e personale di ogni genere;

si ricorda, infine, che nei collegi sonoimpiegate le diverse tipologie professionalicome i custodi e gli operatori che si occu-pano della pulizia delle camere, dei servizisportivi, dei corsi di lingua e di tutorato eche ogni collegio ha un docente con fun-zione di rettore. Tali servizi non potrannopiù essere garantiti, aprendo dunque ancheuna questione occupazionale –:

quali iniziative il Ministro interrogatointenda intraprendere, per quanto di com-petenza, in relazione alle criticità espostein premessa, anche valutando l’opportunitàdi promuovere un incremento del fondointegrativo statale per il diritto allo studio,al fine di evitare qualsiasi riduzione nellaqualità e nella quantità dei servizi offerticonfermando il principio di altissima ci-viltà contenuto nell’articolo 34 dellaCostituzione. (4-01812)

MAGI. — Al Ministro dell’istruzione, del-l’università e della ricerca, al Ministro dellavoro e delle politiche sociali. — Per sapere– premesso che:

il capitolato della « Procedura apertasotto soglia comunitaria per l’individua-

Atti Parlamentari — 3494 — Camera dei Deputati

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zione di un soggetto del terzo settore per larealizzazione delle attività previste dal pro-getto nazionale per l’inclusione e l’integra-zione dei bambini Rom, Sinti e Caminantidel Comune di Roma » prevede che « RomaCapitale, al fine di assicurare il diritto allostudio e gli strumenti di conoscenza di ognibambino e adolescente, intende porre inessere azioni volte a promuovere e facili-tare l’accesso all’istruzione e all’inseri-mento scolastico dei minorenni Rom, Sintie Caminanti, che vivono a vario titolo neiVillaggi attrezzati e insediamenti non at-trezzati del territorio romano »;

dall’analisi sui sette plessi scolasticicoinvolti nel bando, alla luce dell’elenco deibambini rom iscritti nell’anno scolastico2018-2019, emergono alcuni dati interes-santi;

per quanto riguarda l’istituto com-prensivo (IC) di Largo Castelseprio, nel-l’anno scolastico 2017-2018, risultavanoiscritti 20 bambini nella scuola primaria enella scuola secondaria residenti a Cam-ping River. A seguito dello sgombero, comeda comunicazione del dipartimento servizieducativi e scolastici di Roma Capitale (prot.n. 61952 del 30 novembre 2018), i minoriresidenti nell’insediamento risulterebbero« per lo più dispersi e non più frequen-tanti »;

per quanto riguarda gli altri istituti:nell’istituto comprensivo di F.lli Cervi ilbando interessa 24 alunni presenti nellascuola secondaria e residenti nell’insedia-mento di Candoni; nell’istituto compren-sivo Ferraironi il bando interessa 10 alunnipresenti nella scuola secondaria e residentinell’insediamento di Gordiani; nell’istitutocomprensivo Antonio Gramsci il bando in-teressa 20 alunni presenti nella scuola se-condaria e residenti nell’insediamento diCandoni; nell’istituto comprensivo Martel-lini il bando interessa 18 alunni presentinella scuola primaria e residenti nell’inse-diamento di Monachina; nell’istituto com-prensivo via Santi il bando interessa 7alunni presenti nella scuola secondaria eresidenti nell’insediamento di Salone, 2 nel-l’insediamento di Salviati 70 e 6 nell’inse-diamento di Salviati 72; nell’istituto com-

prensivo di via Cortina 70 il bando inte-ressa 1 alunno presente nella scuola secon-daria e residente nell’insediamento di Salone;

se pertanto si considerano gli insedia-menti formali della Capitale, gli alunni coin-volti nel bando sono 10 dall’insediamentodi Gordiani, 44 da Candoni, 18 da Mona-china, 8 da Salone, 2 da Salviati 70 e 6 daSalviati 72 per un totale di 88 alunni sui117 previsti;

alla luce dei dati delle precedenti an-nualità, si stima che degli alunni iscritti,circa 18 abbiano avuto una frequenza re-golare;

i plessi scolastici coinvolti dal bandosono il 3 per cento dei 207 nei quali risul-tano iscritti nell’anno 2018-2019 gli alunnirom;

per quanto riguarda i bambini coin-volti dalle azioni del bando, si tratta se-condo una stima ottimistica di 88 minorirom sui 2.000 in età scolare presenti negliinsediamenti formali e informali, pari al4,4 per cento del totale; secondo una stimarealistica, 18 sui 2.000 pari allo 0,9 percento del totale;

la spesa complessiva prevista dal bandoè di circa 240.200 euro, pari, secondo lastima realistica, a una spesa per bambinodi 13.344 euro circa;

nell’elenco degli alunni rom iscrittinelle scuole romane nell’anno 2018-2019rilasciato dal dipartimento servizi educativie scolastici di Roma Capitale, risultanosegnalati bambini rom non residenti ininsediamenti formali. Alcuni di essi risul-tano iscritti anche nelle scuole oggetto delbando –:

alla luce del fatto che l’iniziativa siinserisce nell’ambito di un progetto nazio-nale promosso dal Ministero del lavoro edelle politiche sociali, in collaborazione conil Ministero dell’istruzione, dell’università edella ricerca, e finanziato con fondi statali,di quali elementi disponga il Governo circale ragioni per cui siano state inserite scuolenon frequentate più da bambini rom e, afronte di un numero così basso di minoricoinvolti, la spesa sia così elevata, anche

Atti Parlamentari — 3495 — Camera dei Deputati

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considerando che questa è l’unica azioneportata avanti dal comune nei confronti deiminori Rom, Sinti e Caminanti;

di quali elementi disponga il Governocirca il criterio con il quale sono statiidentificati come rom gli alunni non resi-denti all’interno degli insediamenti formalie, qualora abbia prevalso il criterio dell’auto-riconoscimento, come esso sia stato forma-lizzato e trattato nel rispetto della privacy.

(4-01821)

* * *

PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Interrogazione a risposta scritta:

DI SARNO. — Al Ministro per la pub-blica amministrazione. — Per sapere – pre-messo che:

il Ministro pro tempore per la sempli-ficazione e la pubblica amministrazione,con il decreto ministeriale 2 dicembre 2016,ha decretato l’istituzione dell’elenco nazio-nale dei componenti degli organismi indi-pendenti di valutazione della performance(O.i.v.). Tale elenco racchiude tutti i pro-fessionisti esperti di valutazione delle per-formance delle pubbliche amministrazioni,riconosciuti dal dipartimento della fun-zione pubblica. L’iscrizione all’elenco na-zionale è condizione necessaria per la par-tecipazione alle procedure comparative dinomina degli organismi indipendenti di va-lutazione della performance istituiti ai sensidell’articolo 14 del decreto legislativo 27ottobre 2009, n. 150, cosiddetto « legge Bru-netta », presso amministrazioni, agenzie edenti statali, anche ad ordinamento auto-nomo;

nel mese di settembre 2018 il dipar-timento della funzione pubblica ha prov-veduto a dare notizia degli enti accreditatiper l’erogazione dei corsi di formazionequalificati per gli appartenenti all’elenconazionale degli Oiv e quindi autorizzatianche al rilascio dei crediti obbligatori perla redenzione all’elenco nazionale, che av-viene a cadenza triennale;

appartenere al suddetto elenco è ti-tolo indispensabile per potersi candidare alruolo di componente o presidente degli Oive quindi svolgere attività di consulenzamanageriale specifica in campo di valuta-zione delle performance. I soggetti iscrittisono tenuti ad acquisire quaranta creditiformativi nel triennio precedente al rin-novo dell’iscrizione. Il sistema della forma-zione continua è previsto all’articolo 6 deldecreto ministeriale 2 dicembre 2016, alfine di migliorare le competenze professio-nali dei soggetti iscritti nell’elenco nazio-nale e garantirne l’allineamento metodolo-gico nell’esercizio delle funzioni di Oiv. Peril raggiungimento dei tanto agognati 40crediti si dovranno frequentare almeno 3corsi di circa 400 euro ciascuno con costitotali pari a 1.200 euro, non tenendo contodelle spese di trasporto, vitto e alloggio;

all’articolo 4 del decreto ministeriale,si riporta che è fatto obbligo per gli iscrittiall’elenco nazionale:

a) dell’acquisizione dei crediti for-mativi secondo quanto previsto all’articolo6;

b) del tempestivo aggiornamento deipropri dati con particolare riguardo ai re-quisiti di cui all’articolo 2, agli incarichi diOiv ricoperti e ai crediti formativi acquisiti;

c) di rinnovare ogni tre anni l’iscri-zione nell’elenco nazionale, attraverso ilportale della performance;

l’articolo 6 del decreto ministeriale inmerito alla formazione continua, riportaespressamente: « 1. Al fine di migliorare lecompetenze professionali dei soggetti iscrittinell’Elenco nazionale e garantirne l’alline-amento metodologico nell’esercizio delle fun-zioni di Oiv, la formazione continua pre-vede attività di qualificazione specificheattraverso la partecipazione a corsi, orga-nizzati da istituzioni pubbliche o privateaccreditate ai sensi del comma 4. 2. Ai finidella permanenza nell’Elenco nazionale isoggetti iscritti sono tenuti ad acquisirequaranta crediti formativi nel triennio pre-cedente al rinnovo dell’iscrizione. 3. L’at-tribuzione dei crediti formativi avviene se-condo i criteri indicati nell’Allegato A, che

Atti Parlamentari — 3496 — Camera dei Deputati

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costituisce parte integrante del presentedecreto. 4. Il Dipartimento, d’intesa con laScuola nazionale dell’amministrazione, de-finisce i requisiti per l’accreditamento delleistituzioni pubbliche o private che svolgonoattività formative e procede alla verifica,anche a campione, della sussistenza deirequisiti stessi. La Scuola nazionale del-l’amministrazione provvede alle conseguentiattività di accreditamento. 5. Il Diparti-mento, in collaborazione con la Scuolanazionale dell’amministrazione, promuovelo svolgimento della formazione e la orientaverso le nuove aree di sviluppo della pro-fessione. 6. Nell’ambito degli indirizzi delDipartimento, la Scuola può:

a) stipulare convenzioni con Univer-sità per definire regole comuni per il rico-noscimento reciproco di crediti formativiprofessionali e universitari;

b) valutare proposte formative subase individuale aventi caratteristiche dialta specializzazione » –:

quali iniziative di carattere normativoil Ministro interrogato intenda adottare,alla luce di quanto descritto in premessa, alfine di eliminare ogni disparità nell’accessoai corsi succitati fra i liberi professionisti ei dipendenti pubblici. (4-01814)

* * *

SALUTE

Interrogazione a risposta scritta:

ROTTA e ZARDINI. — Al Ministro dellasalute. — Per sapere – premesso che:

il 13 dicembre 2017, la Ministra dellasalute pro tempore ha risposto all’interro-gazione n. 3-03436 in cui si chiedeva seesistessero specifiche linee guida circa l’ef-ficacia della plasmaferesi sulla rimozionedelle sostanze Pfas, nonché se vi fosse unprotocollo scientifico clinicamente validatoe un’autorizzazione di un comitato eticoper l’adozione della plasmaferesi su largascala con il coinvolgimento anche di minoridi anni 14, così come avviene nella regioneVeneto;

la popolazione di tre province delVeneto (Vicenza, Verona e Padova) da al-cuni anni convive con la preoccupazione diabitare in un territorio inquinato dalle so-stanze perfluoroalchiliche, conosciute comePfas;

nel mese di giugno del 2017 la regioneVeneto aveva dato avvio a una procedurasu larga scala, appunto la plasmaferesi, conl’obiettivo di abbattere la quantità di Pfasriscontrata nel sangue della popolazione aseguito di un piano di biomonitoraggio av-viato sempre dalla stessa regione;

la Ministra pro tempore, rispondendoall’interrogazione, ha precisato che il dica-stero della salute e l’istituto superiore disanità non sono stati mai formalmente in-teressati dalla regione Veneto circa l’uti-lizzo di questa terapia e ha chiarito chenon risultano evidenze scientifiche in or-dine alla possibilità di rimuovere gli Pfas ogli Pfoa attraverso l’uso della plasmaferesi;

la Ministra ha specificato ulterior-mente, come « le più recenti linee guidanon includono detti contaminanti tra gliagenti inquinanti che possono essere ri-mossi con tale tecnica. Il ricorso alla pla-smaferesi è fortemente sconsigliato proprioin quelle situazioni particolari e rare (ed èquesto il caso dell’inquinamento da Pfas ePfoa, presente nella sola regione Veneto) incui si registra una specifica tipologia diinquinamento ambientale »;

per tali ragioni, e in considerazioneanche del fatto che la plasmaferesi è unaterapia fortemente invasiva, la regione Ve-neto, prima di sottoporre le persone a taletrattamento, avrebbe dovuto procedere auna preventiva sperimentazione;

la Ministra pro tempore ha conclusorassicurando di aver già chiesto alla re-gione Veneto maggiori e più dettagliate in-formazioni in merito, al fine di poter va-lutare l’adozione di un’iniziativa volta atutelare la salute dei cittadini veneti;

sebbene sia importante cercare solu-zioni al problema Pfas nel sangue, è tutta-via doveroso farlo nel rispetto della scienzae a garanzia della salute. Non è di certo

Atti Parlamentari — 3497 — Camera dei Deputati

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responsabile proporre un trattamento senzaaver verificato se è utile, quali effetti pro-duce e se davvero valga la pena di investiremilioni di euro senza dati chiari è precisi;

la regione Veneto sta continuando leoperazioni di screening, ma, una volta con-segnati i referti e in presenza di elevativalori di plasmaferesi, non offre alcunasoluzione concreta: a quanto consta all’in-terrogante alcune lettere inviate dall’a-zienda ospedaliera di Padova (Unità ope-rativa immunotrasfusionale) si indiche-rebbe semplicemente un recapito telefo-nico da contattare dell’azienda ospedalierae una nota informativa che descrive in cosaconsiste la procedura;

tuttavia, secondo quanto riferito agliinterroganti, contattando il numero di te-lefono indicato per fissare un appunta-mento per eseguire i trattamenti, l’opera-tore dichiarerebbe che essi sono sospesi inseguito al blocco stabilito dal Ministerodella salute;

è del tutto evidente che fare lo scre-ening, senza offrire soluzioni concrete aicittadini, stia producendo tra la popola-zione uno stato di grande agitazione;

la regione Veneto ha ricevuto dal Mi-nistero della salute una circolare recante« applicazione delle procedure di plasmo-centesi » in cui si ribadisce la disponibilitàdel centro nazionale sangue e dell’istitutosuperiore di sanità a ogni forma di colla-borazione tecnico-scientifica sul tema del-l’impegno della plasmocentesi terapeuticain questa specifica situazione clinica per laquale è necessario procedere solide evi-denze scientifiche –:

quali iniziative intenda mettere incampo, per quanto di competenza, per ga-rantire il diritto alla salute dei cittadiniveneti che devono rimuovere le sostanzePfas dal loro sangue. (4-01820)

* * *

SVILUPPO ECONOMICO

Interrogazione a risposta orale:

ROSSELLO, CASSINELLI, MULÈ e GA-GLIARDI. — Al Ministro dello sviluppo eco-nomico, al Ministro del lavoro e delle poli-tiche sociali, al Ministro dell’economia edelle finanze, al Ministro della difesa. — Persapere – premesso che:

Piaggio Aerospace è stata una tra lepiù importanti aziende di produzione ae-ronautiche italiane; l’azienda fu fondatanel 1884 da Rinaldo Piaggio a Sestri Po-nente (Genova), avendo come principalesettore di attività la produzione di mate-riale ferroviario; dal 2014 ha assunto l’at-tuale denominazione, dopo che Piaggio AeroIndustries è stata interamente acquisita daMubadala Development Company, fondo so-vrano del Governo di Abu Dhabi;

il fondo Mubadala Development hadeciso di non investire più nella societàrilevata nel 2014 e il 22 novembre 2018 hachiesto l’amministrazione straordinaria; ilgruppo ha 1.117 dipendenti tra Villanovad’Albenga e Genova e avrebbe maturato, inbase all’elenco creditori aggiornato al 30settembre, 618,8 milioni di euro di debiti;

nel tempo, la situazione è andata sem-pre più peggiorando, visto che oltre al di-simpegno della Mubadala Development, siè registrato anche quello dello stesso Go-verno emiratino suo azionista, che avrebbebloccato tutti gli ordini di droni, sia vecchisia nuovi; in particolare, a quanto si ap-prende dagli articoli di stampa apparsinegli ultimi giorni, almeno una parte diqueste commesse era stata portata avanti,nel concreto, tramite il veicolo di investi-mento Adasi (Abu Dhabi Autonomous Sy-stems Investments), che fa sempre capo alGoverno emiratino ed è specializzato nelsettore della difesa;

si è di fronte a un altro difficile ca-pitolo che si aggiunge alla delicata situa-zione dell’industria aeronautica ligure; aquesto proposito il Governo ha preso tempocon un rinvio dell’audizione parlamentare

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del Ministero dello sviluppo economico pre-vista per il 29 novembre, che aveva all’or-dine del giorno la commessa da 766 milionidi euro per 20 droni bloccata in Parla-mento. Ora gli occhi sono puntati all’in-contro fissato al Ministero dello sviluppoeconomico per il 7 dicembre 2018;

gli oltre mille operai impiegati nell’a-zienda non hanno ancora percepito lo sti-pendio del mese di novembre 2018 nono-stante le rassicurazioni da parte del Mini-stro dello sviluppo economico a margine diun evento al Ministero, e portano avanti laloro protesta non solo per il ritardo nelpagamento, ma soprattutto per le modalitàcon cui questo è stato comunicato: un sem-plice messaggio dell’azienda arrivato il 29novembre attorno alle 14, orario in cui imanager erano attesi nella sede savonese diUnione Industriali per incontrarsi con isindacati;

l’atteso meeting tra lavoratori e ma-nager non è però mai avvenuto, reso inutiledal comunicato rilasciato poche ore prima,e i vertici dell’azienda si sono riuniti inun’altra stanza senza incontrare i rappre-sentanti dei lavoratori –:

se siano a conoscenza della situazionein cui versano i lavoratori della PiaggioAerospace;

se non ritengano doveroso, visto ilgravissimo mancato pagamento degli sti-pendi ai lavoratori, attivarsi immediata-mente, con tutti gli strumenti a disposi-zione, per far sì che l’azienda paghi ildovuto senza ulteriori ritardi;

quali iniziative intendano adottare pervigilare sulla gestione di Piaggio Aerospace,ponendo fine alle anomalie, qualora questevengano riscontrate;

poiché il commissario appena nomi-nato è già stato in visita allo stabilimento,come lo stesso intenda nel suo nuovo man-

dato fare fronte a tutti i problemi relativi aipagamenti degli stipendi ancora in sospeso;

quali politiche industriali intendanomettere in campo per il settore della Difesaa sostegno delle imprese interessate e quindia salvaguardia delle conoscenze, professio-nalità, prodotti e livelli occupazionali diPiaggio Aerospace e, anche, delle altreaziende impiegate nel settore;

come intendano affrontare questo statodi grave emergenza sociale a tutela deilavoratori e della stessa impresa, in un’a-zienda che costituisce una rilevante fontedi reddito per le popolazioni dei territoriinteressati. (3-00375)

Apposizione di firme ad una mozione.

La mozione Mandelli e Gelmini n. 1-00085, pubblicata nell’allegato B ai reso-conti della seduta del 5 dicembre 2018,deve intendersi sottoscritta anche dai de-putati: Orsini, Palmieri, Perego di Crem-nago, Rossello, Saccani Jotti, Squeri.

Apposizione di firme ad una risoluzione.

La risoluzione in Commissione Belluccie altri n. 7-00126, pubblicata nell’allegatoB ai resoconti della seduta del 6 dicembre2018, deve intendersi sottoscritta anche daideputati: Meloni, Caretta, Ciaburro.

Trasformazione di un documentodel sindacato ispettivo.

Il seguente documento è stato così tra-sformato su richiesta del presentatore:

interrogazione a risposta in Commis-sione Capitanio n. 5-00367 del 4 settembre2018 in interrogazione a risposta scrittan. 4-01813.

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Stabilimenti TipograficiCarlo Colombo S. p. A.

*18ALB0039870**18ALB0039870*