atlente dei delta europei

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ATLANTE DEI DELTA EUROPEI EUROPEAN DELTA ATLAS

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european delta atlas

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Page 1: atlente dei delta europei

ATLANTEDEI

DELTAEUROPEI

EUROPEANDELTAATLAS

Page 2: atlente dei delta europei

BIOGRAFIE

GEOGRAFIE

BIOGRAPHIES

GEOGRAPHIES

COMPARISONSCOMPARAZIONI

1.1 GEOGRAFIE1.1 GEOGRAPHIES

1.2 PROTEZIONE1.2 PROTECTION

1.3 FENOMENI1.3 PHENOMENA

1.4 RETI1.4 NETWORK

2

3

1

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GEOGRAFIEGEOGRAPHIES1Nonostante i territori deltizi in Europa siano generalmente as-soggettati ad alcune importanti fragilità, tra cui assume parti-colare rilievo la salinizzazione dell’acqua, l’erosione delle coste e l’innalzamento del livello medio del mare, sono riconoscibili alcuni fenomeni che ne segnano profondamente la singolarità come, ad esempio, il progressivo abbandono da parte della popolazione locale, il forte incremento della pressione turistica oppure la contemporanea trasformazione e rafforzamento del settore agricolo. Somiglianza e differenza sono le parole chiave che hanno guidato la costruzione di una sequenza di mappe attraverso cui descrivere i delta europei, tracciarne i principali caratteri, ma anche individuare i modi in cui vengono affronta-te le criticità. Detto diversamente, lo sforzo compiuto riguarda il riconoscimento di come una pluralità di temi, problemi, feno-meni e caratteri di fatto disegni sul territorio europeo differenti geografie, ciascuna delle quali richiede specifiche forme di intervento.

European deltaic territories are generally invested by two different trends: on the one hand by relevant frialties, like the salt wedge, the coastal erosion and the sea level rising, on the other one by phenomena like the emigration, the demand for an increment of touristic facilities, the transformation and the reinforcement of the agricultural sector. Similarity and differen-ce are the keywords that order the sequence of the maps that describe the European deltas, visualise the most relevant fea-tures, show how the weaknesses of the territory are faced. In other words, the goal is to show how a plurality of elements, causes and phenomena create different geographies, requiring specific interventions.

*mappe realizzate su base cartografica del EEA

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KM

GEOGRAFIE

AREE URBANIZZATE E AREE AGRICOLE

terreno arabile non irrigato

terreno permanentemente irrigato

coltivazione annuali e permanenti

terreni a coltivazioni miste

terreni agricoli con significative aree di vegetazione naturale

terreni agro-forestali

pascoli

vigneti

risaie

altri usi

aree urbanizzate e habitat artificiali

1.10 1000500 750250

KM

GEOGRAFIE

SISTEMA DELLE ACQUE ED AREE UMIDE

concentrazione di aree umide

sistema delle acque (Corine land cover 2000)

alta

bassa

Aree umide (4.1.1) Corpi d’acqua (5.1.2)

Corsi d’acqua (5.1.1) Lagune costiere (5.2.1)

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KM

GEOGRAFIE

SISTEMA DELLE ACQUE ED AREE UMIDE

concentrazione di aree umide

sistema delle acque (Corine land cover 2000)

alta

bassa

Aree umide (4.1.1) Corpi d’acqua (5.1.2)

Corsi d’acqua (5.1.1) Lagune costiere (5.2.1)1.1

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1

2

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5

6

7

8

9

1011

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20

12345678910111213141516171819

RODANOEBROGUADALQUIVIRGUADIANATAGODUEROGARONNALOIRASENNASCHELDARENOELBAODERVISTOLANEMUNASDANUBIOEVROSAXIOSPO

20 DNIEPR21 NILO

IDROGRAFIA

bacino idrografico

fiume

delta

estuario0 1000500 750250

KM

GEOGRAFIE

1.10 1000500 750250

KM

PROTEZIONE

CATEGORIE IUCN DI SITI NAZIONALI DESIGNATI

I A riserve naturali o aree di riserva integrale

I B aree incontaminate

II parchi nazionali

III monumenti naturali

IV aree per la gestione di habitat e specie

V paesaggi terrestri e marini protetti

VI aree per la gestione sostenibile delle risorse

I A riserve naturali o aree di riserva integrale

I B aree incontaminate

II parchi nazionali

III monumenti naturali

IV aree per la gestione di habitat e specie

V paesaggi terrestri e marini protetti

VI aree per la gestione sostenibile delle risorse

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KM

PROTEZIONE

CATEGORIE IUCN DI SITI NAZIONALI DESIGNATI

I A riserve naturali o aree di riserva integrale

I B aree incontaminate

II parchi nazionali

III monumenti naturali

IV aree per la gestione di habitat e specie

V paesaggi terrestri e marini protetti

VI aree per la gestione sostenibile delle risorse

I A riserve naturali o aree di riserva integrale

I B aree incontaminate

II parchi nazionali

III monumenti naturali

IV aree per la gestione di habitat e specie

V paesaggi terrestri e marini protetti

VI aree per la gestione sostenibile delle risorse1.2

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KM

PROTEZIONE

RETE NATURA 2000 + RAMSAR

NATURA 2000 Direttive uccelli (SPA)

NATURA 2000 Direttive habitat (pSCI,SCI,SAC)

delta

NATURA 2000 siti appartenenti ad entrambe

aree appartenenti alla convenzione RAMSAR

1.20 1000500 750250

KM

FENOMENI STATO DELLE COSTE

depressioni (da 0 m a -5 m)

erosione

crescita

innalzamento livello del mare

-10.0 -7.5 -5.0 -2.5 0.0 2.5 5.0 7.5 10.0

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KM

FENOMENI STATO DELLE COSTE

depressioni (da 0 m a -5 m)

erosione

crescita

innalzamento livello del mare

-10.0 -7.5 -5.0 -2.5 0.0 2.5 5.0 7.5 10.0 1.3

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KM

FENOMENI INONDAZIONI

numero di inondazioni (1998 - 2008)

1 2 3 4 5 6

variazioni previste della portata dei fiumi (rapporto fra il periodo 1961-1990 e lo scenario 2071-2100) %

+40 +20 +10 +5 -5 -10 -20 -40

1.30 1000500 750250

KM

FENOMENI SECCHE

numero medio di persone esposte annualmente a secche per km q

<4 4 - 10 40 -200 200 - 400 400- 28000

sfruttamento d’acqua nei bacini fluviali europei (%) > 40 (forte sfruttamento) 20 - 40 (medio sfruttamento)

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KM

FENOMENI SECCHE

numero medio di persone esposte annualmente a secche per km q

<4 4 - 10 40 -200 200 - 400 400- 28000

sfruttamento d’acqua nei bacini fluviali europei (%) > 40 (forte sfruttamento) 20 - 40 (medio sfruttamento)1.3

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TRASPORTI VIA ACQUA

rotte marittime

vie fluviali classi UN/EC

VII VI aVI b VI cV aV b IV III I, II

14500-27000 T 9600-18000 T6400-12000 T3200-6000 T3200-6000 T1500-3000 T1000-1500 T650-1000 T250-650 T

0 1000500 750250

KM

FLUSSI

1.40 1000500 750250

KM

RETI

MINISTERO DELL’AMBIENTEDanube Delta Biosphere Reserve AuthorityDanube Delta National Institute

COMUNI

EUROPA

MONDO

NAZIONE

DIPARTIMENTO

REGIONE

COMUNE

ORGANO TRANSFRONTALIERO

DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVELOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENTLOWER DANUBE EUROREGION

MEDITERRANEAN DELTAS ASSOCIATION STATUTE (DELTA- MED)RISERVE BIOGENETICHE DEL CONSIGLIO D’EUROPANATURA 2000CONVENZIONE DI BERNA E BONN (conservazione della fauna migratrice)CONVENZIONE DI BARCELLONA (protezione aree umide mediterranee)EUROPARC FEDERATION

UNESCO Man and Biosphere program (MABRAMSAR Convention on WetlandsWWFIUCN International Union for Conservation of natureWOW Wings over wetlands

REGIONE VENETOParco regionale del Delta del Po _ VenetoREGIONE EMILIA ROMAGNAParco regionale del Delta del Po _ Emilia Romagna

COMUNI

MINISTERO DELL’AMBIENTE

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D’AZURParc naturel régional de Camargue

Commission executive de l’eau de camargue

ARLES, SAINTES MARIES DE LA MER

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE Y MEDIO RURAL Y MARINO

ANDALUSIAparque regional Donana

COMUNI

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KM

RETI

MINISTERO DELL’AMBIENTEDanube Delta Biosphere Reserve AuthorityDanube Delta National Institute

COMUNI

EUROPA

MONDO

NAZIONE

DIPARTIMENTO

REGIONE

COMUNE

ORGANO TRANSFRONTALIERO

DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVELOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENTLOWER DANUBE EUROREGION

MEDITERRANEAN DELTAS ASSOCIATION STATUTE (DELTA- MED)RISERVE BIOGENETICHE DEL CONSIGLIO D’EUROPANATURA 2000CONVENZIONE DI BERNA E BONN (conservazione della fauna migratrice)CONVENZIONE DI BARCELLONA (protezione aree umide mediterranee)EUROPARC FEDERATION

UNESCO Man and Biosphere program (MABRAMSAR Convention on WetlandsWWFIUCN International Union for Conservation of natureWOW Wings over wetlands

REGIONE VENETOParco regionale del Delta del Po _ VenetoREGIONE EMILIA ROMAGNAParco regionale del Delta del Po _ Emilia Romagna

COMUNI

MINISTERO DELL’AMBIENTE

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D’AZURParc naturel régional de Camargue

Commission executive de l’eau de camargue

ARLES, SAINTES MARIES DE LA MER

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE Y MEDIO RURAL Y MARINO

ANDALUSIAparque regional Donana

COMUNI

1.4

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BIOGRAFIEBIOGRAPHIES2

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PO / PO

RODANO / RHONE

EBRO / EBRO

GUADALQUIVIR / GUADALQUIVIR

RENO / RHINE

NEMUNAS / NEMUNAS

DANUBIO / DANUBE

AXIOS / AXIOS

1

2

3

4

5

6

7

8

12

3

4

5

7

6

8

CASI STUDIOSTUDY CASES

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ORGANI EUROPEI

- SIC- ZPS- Natura 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- convenzione Ramsar- Unesco

ORGANI NAZIONALI

- Ministero dell’Ambiente- Ministero dei Lavori Pubblici-

pompaggio tifiche, drenaggio)pompaggio dell’acqua

turismoestrazioni metanifere

navigazione (rettifiche, drenaggio)

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

PROTEZIONE AMBIENTALE

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale

- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente

- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile

- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana

- Piano Idrogeologico

- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)

- Programma di Educazione Ambientale

- AGENDA 21

fragola

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

cotone

mais

turismo

allevamento

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

GUADALQUIVIR

5

rettifica di canali

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

avanzamento cuneo salino

inondazioni

inquinamento acque ( sup / sott )

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

sviluppo economico

migrazioni

legislazioni

confini

dominazioni

PROTEZIONE AMBIENTALE

REGIONE VENETO, STATO

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

mais

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

grano

aglio

turismo

allevamento

commercio

caccia

piscicoltura

ALTRE ATTIVITA’

PO

0

ORGANI LOCALI

- Consorzi di Bonifica-

REGIONE VENETO

- Provincia di Rovigo- Comuni (6)- Parco Regionale Veneto del Fiume Po

- Piano di bacino

- Piano di Sviluppo e Salvaguardia

- Parco Regionale Veneto del Fiume Po

- legge per la trutela del patrimonio naturale del paese

- Piano d’Area

- legge quadro sui parchi

DINAMICHESOCIO-ECONOMICHE

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ORGANI EUROPEI

- SIC- ZPS- Natura 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- convenzione Ramsar- Unesco

ORGANI NAZIONALI

- Ministero dell’Ambiente- Ministero dei Lavori Pubblici-

pompaggio tifiche, drenaggio)pompaggio dell’acqua

turismoestrazioni metanifere

navigazione (rettifiche, drenaggio)

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

PROTEZIONE AMBIENTALE

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale

- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente

- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile

- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana

- Piano Idrogeologico

- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)

- Programma di Educazione Ambientale

- AGENDA 21

fragola

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

cotone

mais

turismo

allevamento

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

GUADALQUIVIR

5

rettifica di canali

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

avanzamento cuneo salino

inondazioni

inquinamento acque ( sup / sott )

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

sviluppo economico

migrazioni

legislazioni

confini

dominazioni

PROTEZIONE AMBIENTALE

REGIONE VENETO, STATO

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

mais

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

grano

aglio

turismo

allevamento

commercio

caccia

piscicoltura

ALTRE ATTIVITA’

PO

0

ORGANI LOCALI

- Consorzi di Bonifica-

REGIONE VENETO

- Provincia di Rovigo- Comuni (6)- Parco Regionale Veneto del Fiume Po

- Piano di bacino

- Piano di Sviluppo e Salvaguardia

- Parco Regionale Veneto del Fiume Po

- legge per la trutela del patrimonio naturale del paese

- Piano d’Area

- legge quadro sui parchi

DINAMICHESOCIO-ECONOMICHE

PO1

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PO

1

nuclei insediativi importanti lungo i rami del Po

sviluppo del porto di Frattesina: prima “stagione d’acqua” del delta

XI sec a.C.

X sec a.C.

- fase alluvionale: il centro perde importanza- gli Etruschi aprono canali navigabili

a�ermazione ed espansione di Adria: tra�ci nell’entroterra e sul mare

VIII sec a.C.

VI sec a.C.

sviluppo di Spina come centro in cui convivono Veneti, Greci ed Etruschi

- Adria passa sotto controllo etrusco, diventa una polis- territorio strutturato in funzione di attività agricole, artigianali e commerciali

�ne VI sec a.C.

V sec a.C.

crisi politica di Atene: contrazione dei tra�ci commerciali nel delta

- attività artigianali e commerciali- Spina scava un canale arti�ciale per proteggersi dal ramo padano

�ne IV sec a.C.

III sec a.C.

insediamento dei Romani: organizzazione del territorio per centuriazioni

Adria e Ravenna diventano municipia, completamento della via Annia e della via Popilia

II sec a.C.

I sec a.C.

- scavo tra le lagune della Fossa Augustea (Ravenna-Spina) e della Fossa Flavia (Spina-Adria)- recupero delle attività legate alla pesca

il centro di Classe la sede della �otta romana in Adriatico con base militare a Ravenna

I sec d.C.

13 d.C.

crisi agricola, si impone la grande proprietà

crisi della piccola proprietà, accentramento della terra in grandi aziende a latifondi

II sec

III sec

eventi bellici, devastazione dei passaggi sul territorio veneto

- lotte tra ducato veneto, Estensi, padovani, vescovi-conti adriani- produzione di sale e attività peschereccia

V sec

VII sec

Venezia si trasforma in ducato e si specializza nel trasporto �uviale di merci in arrivo ai porti adriatici

Venezia saccheggia Comacchio

836

866

controllo veneziano delle coste

controllo delle saline di Comacchio: Venezia mira all’accentramento del mercato del sale sull’Adriatico e lungo il Po

932

XI sec

blocco navale di Venezia a Ferrara per ottenere condizioni favorevoli di accesso al Po

rotta di Ficarolo: il porto di Adria viene colmato e il delta si sviluppa verso nordest

1101

XII sec

patto di protezione tra Adria e Venezia

Venezia perde e riprende Adria più volte negli scontri con gli stati vicini

1309

XV sec

Venezia restituisce il Polesine agli Estensi

guerra tra Venezia e Ferrara

1438

1482-1484

Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia

Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni

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PO

2

patto di Cambrai: Venezia si asicura il dominio su Polesine, Rovigo e delta

creazione del Magistrato ai Beni Inculti e del Magistrato delle Acque

1515

1556

interclusione del ramo dell’Abate per boni�care i terreni lungo la riva destra del ramo Ariano-Goro

- attività artigianali e commerciali- abbandono della sola raccolta delle rendite agrarie per un vero interesse alla produzione: inizio delle boni�che- estesi latifondi si concentrano nelle mani di potenti famiglie veneziane

1564

XVI sec

- piene e rotte dei �umi- annullamento dei diritti di uso civico delle terre- perdita di importanza delle attività tradizionali di pesca e raccolta della canna, inizia la coltiuvazione del mais

taglio di Porto Viro ad opera della Repubblica di Venezia per evitare l’interrimento delle bocche lagunari,le acque, sfociando più a sud, sottraggono il delta al controllo ponti�cio

XVII sec

1606

Venezia interviene sul Po delle Fornaci: estromissione dei rami di Scirocco e Tramontana

Venezia costruisce un canale in località Cavanella di Po per garantire il collegamento tra delta e laguna

1612

1623

spegnimento del sistema deltizio rinascimentale

movimenti migratori della popolazione più povera a causa del divieto di transito nelle valli, unico sostentamento

1650

XVIII sec

nasce il primo “Consorzio agli scoli dell’Isola di Ariano”

idrogra�a simile a quella attuale: si delinea la Sacca dei Scardovari

1745

1750

la “linea dei pilastri” (il tracciato del canale Veneto) sancisce il con�ne tra Venezia e Stato Ponti�cio

Venezia e Ferrara si uniscono nel �ne comune della boni�ca e della difesa dalle inondazioni

1751

1782

primo sposalizio di Venezia col Mare

il trattato di Campoformido individua il con�ne tra Veneto Asburgico e Repubblica Cisalpina sul corso del Gran Po

1796

1797

il trattato di Luneville sposta il con�ne sull’Adige

una commissione del governo napoleonico stabilisce la necessità di un cavo emissario delle acque di scolo di destra Canalbianco

1801

1803

nasce il Consorzio Acque Dolci di Contarina e Donada

tassazioni straordinarie: movimenti insurrezionali e brigantaggio

1808

1809

legge napoleonica che prescrive l’esecuzione obbligatoria delle opere di boni�ca

- il Congresso di Vienna garantisce la libertà di navigazione del Po- spostamento del con�ne tra Stato Ponti�cio e Regno Lombrado-Veneto dal Po di Goro lungo il Po di Ariano- l’impero Austriaco ripristina le antiche leggi della Repubblica Veneta in merito ai consorzi- divieto di esportazione dei grani dalle province venete per tentare di porre rimedio alla crisi socioeconomica

1810

1815

la famiglia Sullam entra in possesso delle tenute della Donzella

la rotta di Boccasette riorienta a nord il ramo di Maistra: pericolo per la laguna e per il Po di Levante

1818

1827

Page 20: atlente dei delta europei

PO

3

progetto di Pietro Paleocapa per deviare le acque verso i rami di Tolle e di Gnocca

la famiglia Ravenna acquista tutti i beni abbandonati al mare

1834

1836

i Sullam e i Ravenna acquistano tutti i terreni e gli specchi d’acqua con cui costituiscono la tenuta Cà Lattis e Gorino

per la prima volta nella disciplina dei consorzi si distinguono le acque di “ragion civile difensiva” da quelle di“ragion civile lucrativa”

1837

1861

legge amministrativa sulle opere pubbliche che disciplina il concorso dello Stato nelle spese per gli interventi idraulici(controllo di �umi e arginature, ma non le attività di boni�ca)

- gli Austriaci sono scon�tti a Sadowa e perdono il loro dominio sul Polesine- plebiscito che sancisce la de�nitiva unione del Polesine all’Italia

1865

1866

passaggio della competenza in materia di boni�ca dal Ministero dell’Agricoltura a quello dei Lavori Pubblici

grande piena che porta alla prevalenza del ramo del Po della Pila

1869

1872

crisi agraria

il Consorzio dell’isola di Ariano compila il primo progetto di prosciugamento perenne, escluse le risaie

1873

1879

- rotta dell’Adige: isterilimento temporaneo di super�ci estesissime- legge Beccarini sulla boni�cazione (diverse categorie a seconda dell’urgenza) incarico allo Stato degli interventi per le terre paludose, ma il delta veneto non compare

il Consorzio di Ariano viene riconosciuto come ente di boni�ca: nasce il Consorzio di Boni�ca dell’isola di Ariano

1882

1885

- disegno per la boni�ca dell’isola di Ariano- iniziano le grandi migrazioni dal Polesine verso le Americhe

il Consorzio di Contarina e Donada entra nel Consorzio di Boni�ca Polesana

1886

1890

il Consorzio presenta domanda di concessione per la boni�ca

- Testo Unico: vengono perfezionate le disposizioni precedenti- la borghesia capitalista inizia a investire nelle risaie

1897

1900

- costruzione dell’impianto idrovoro di Cà Vendramin- rivolte dei braccianti per l’inadeguatezza delle paghe

ultimati i lavori sul collettore padano

1903

1904

precipitazioni eccezionali allagano e danneggiano l’impianto di Cà Vendramin

ulteriori eventi calamitosi legati alle precipitazioni

1905

1907

stagione di scioperi e rivendicazioni violente

progetto dell’ing. Villoresi di prosciugamento delle valli da pesca e della Sacca di Scardovari (poi respinto)

1908

1912

più di 100.000 persone su 220.000 abitanti alla �ne del secolo sono emigrate

diverse piene

1915

1921-24

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PO

4

“Congresso delle Boni�che” a Sandonà di Piave

Testo Unico: vengono considerate collegate boni�ca idraulica, igienica e agraria

1922

1923

- legge Serpieri di boni�ca integrale: formalizza l’incarico allo Stato di provvedere all’esecuzione di opere pubbliche- nasce il Consorzio di Boni�ca dell’Isola della Donzella

- Mostra Nazionale delle Boni�che a Napoli: partecipano i consorzi di Ariano e Gorino, e il privato Consorti Sullam- Mussolini inizia la “battaglia del grano”: programma di ruralizzazione

1924

1925

il Consorzio di Ariano chiede al Ministero dell’Economia Nazionale il riconoscimento del territorio in comprensorio(per bene�ciare della legge)

caduta dei prezzi nel comparto agricolo

1926

1929

- progetto Bullo per opere di consolidamento arginale, installazione di idrovore e costruzione di un argine a mare- nuovo impianto di sollevamento a Cà Verzola

- progetto esecutivo per le Opere Complementari- si denuncia l’alterazione della falda causata dagli interventi di boni�ca

1930

1931

nel dopoguerra la riconquista della libertà porta alla ripresa delle lotte di massa

la popolazione registra un aumento del 14%

1947

si raggiungono i 26 mln di m3 di gas estratto1946

inizia l’estrazione del metano1938

1949

- imponenti opere di boni�ca: nuovo assetto del territorio- nella Sacca di Scardovari risultano immesse grandi quantità di acque di ri�uto degli impianti metaniferi

- 8 mld di m3 d’acqua invadono il Polesine: i 2/3 della provincia di Rovigo diventa palude- la percentuale di occupati nel settore primario super il 59% (73.700 abitanti circa)- tutti i comuni del delta vengono inclusi nelle aree soggette alla Riforma Agraria- si raggiungono i 300 mln di m3 di gas estratto

1950

1951

- tracimazione e crolli arginali nell’Isola di Camerini- 30.000 iscritti alle liste di collocamento

allagamenti nell’isola di Cà Venier

1952

1955

- allagamenti in località Pila, Cà Venier, Cà Zuliani, Boccasette e Batteria- in Polesine risultano aperti 1.351 pozzi metaniferi (nel ferrarese sono 312, nel veneziano solo 6)

alluvione nell’isola di Ariano, rotta per sifonamento a Cà Vendramin, rotta di Po Grande (Camerini, Bonelli, Donzella)

1956

1957

alluvioni in località Camerini e Cà Venier

gli abitanti si riducono del 24% rispetto al ‘51 (55.900 abitanti)

1958

1961

divieto di estrarre metano1963

alluvione nell’isola di Ariano- tra Contarina e Porto Tolle si arriva al culmine dello sprofondamento dei suoli per le estrazioni metanifere

1960

Page 22: atlente dei delta europei

PO

5

- de�nitiva sistemazione dell’isola di Ariano- �nanziamenti statali per la costituzione di un’area industriale nel Basso Polesine

- provvedimento del Consiglio Regionale che raccoglie tutti i consorzi sotto il Consorzio di Boni�ca Delta Po Adige- Programma Regionale di Sviluppo con indicazioni sul turismo e sull’industria

1977

1978

piano del ministero LL PP che toglie il Polesine dalla logica di emergenza in ambito di �nanziamenti: difesa attiva

il Consorzio di Boni�ca mette in cantiere l’idrovora di Cà Dol�n con scarico nel Po di Tolle

1979

1980

primo “Piano di Bacino”

- la Regione incarica Rovigo della compilazione di un Piano di Sviluppo e Salvaguardia: legge speciale per il Delta Po- progetto per l’idrovia Adriatico-Danubio

1982

1983

il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali tutela indirettamente il delta d’acqua

- legge Galasso per la tutela del patrimonio naturale del Paese: proposte per l’area del Delta del Po- progetto generale per l’Oasi di Cà Mello

1984

1985

- nasce il Parco Naturale Regionale a integrazione del Parco del Delta dell’Emilia Romagna- Piano d’Area: preminenza di tutela ambientale, ma misure inadeguate- associazioni ambientaliste si schierano contro il progetto per il Parco Interregionale

misure per la salvaguardia del sistema idrogra�co

1986

1987

commissione mista (Ministero-Regione) redigono un progetto di Parco Interregionale e discutono del Parco Nazionale

- misure temporanee di salvaguardia- si istituisce il comitato “No al Parco”: popolazione locale, organi di governo locali, associazioni ambientaliste

1988

1989

progetto di Parco Nazionale e controproposta delle associazioni ambientaliste

- legge quadro sui parchi- diventa Parco Naturale Interregionale con sviluppo turistico- vine modi�cata la legge che lo inseriva nei parchi nazionali

1990

1991

- il 3 e 4 novembre forte vento di Scirocco nella Sacca di Scardovari, mareggiata eccezionale (+2.20 sul m.m.)- il mare rompe l’argine a Scardovari ricoprendo di acqua salata Donzella, Bonelli, Camerini e Porto Tolle- perdite dei raccolti al 60-70%- Piano di Sviluppo Economico Regionale: concentrazione di servizi commerciali agricoli, si inizia a parlare di turismo

si decide il prosciugamento di tutti gli specchi vallivi alle spalle della Sacca di Scardovari (Ente Delta Padano)

1966

1967

progetto che permette al collettore Padano-polesano di convogliare le acque nel Canalbianco

inizia l’incremento del settore industriale: progetto per il “polo attrezzato” tra Adria e Loreo

1968

1971

inizia la costruzione della centrale termoelettrica di Polesine Camerini1970

legge regionale: i consorzi diventano enti pubblici a carattere economico-territoriale (slegati dal controllo comunale)1976

legge regionale che prevede interventi per sostenere insediamento e sviluppo di imprese artigiane in aree attrezzate1975

Convegno per il “Grande Parco Naturale del Delta del Po” per sostenere l’istituzione di un parco interregionale1972

Page 23: atlente dei delta europei

PO

6

attori locali costituiscono un documento per poter prendere visione del Piano d’Area e apporre eventuali modi�che

- approvazione del Piano d’Area- legge istitutiva del parco �rmata da tutti i comuni

1993

1994

- Programma Midwet: l’Europa ribadisce l’imporcrastinabilità dell’isitutzione di un parco- programma WETLANDS I (1997-1999): promozione e gestione del patrimonio naturale, culturale, paesaggistico

- progetti di legge: “Norme per l’istituzione del Parco Regionale del Delta del Po” (12mila ha)- “Piano di tutela e sviluppo delle comunità del Delta del Po”- istituzione del Parco Regionale Veneto del Delta del Po

1996

1997

- programma WETLANDS II (2000-2006)- inserimento nel programma comunitario LEADER+ 2000/2006 di promozione e marketing territoriale

1999

- Confartigianato propone alle amministrazioni di costruire una nuova area metropolitana chiamata “Città del delta”- Piano di Sviluppo Rurale: riquali�cazione, sviluppo cartogra�co, informazione ed educazione- inserimento nei siti della Rete Natura 2000

2002

primo progetto per l’ottenimento della Certi�cazione Ambientale EMAS (marchio di qualità ambientale turistica)

progetto LIFE 2004 per la conservazione e riproduzione dello storione del delta

2003

2004

la super�cie ad agricoltura biologica passa dai 142 ha del 2001 ai 1.136 ha

primi progetti per un rigassi�catore Adriatic a 15 km a largo di Porto Levante

2005

2007

- il riso del Delta del Po ottiene il marchio igp- inaugurazione del rigassi�catore Adriatic

iniziano i lavori del programma di miglioramento ambientale per ottenere il Certi�cato EMAS

2009

2010

il Delta del Po viene dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO1995

Page 24: atlente dei delta europei

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

OBIETTIVI

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

RHONE

3

Page 25: atlente dei delta europei

RODANO2

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

OBIETTIVI

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

RHONE

3

Page 26: atlente dei delta europei

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

difesa delle aree abitate

difesa della costa

rinaturalizzazione polder

bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)

porti

canali di navigazione (arginatura, cut-off)

REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

inondazioni

riduzione biodiversità

inquinamento acque

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

OBIETTIVI

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

protezioni regolamentate generali

Site inscrit de Camargue

Site classé

Loi littoral

Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)

Regolamenti urbanistici ( POS, PLU, SCOT,)

Charte du Parc naturel régional de Camargue

protezioni regolamentate applicate ad un territorio specifico

Réserve nationale de Camargue

Réserve départementale des Impériaux

Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

proprietà acquistate o gestite con lo scopo di protezione, senza misure regolamentari allo stato attuale

dello Stato

del Conseil général des bouches du Rhone

della fondazione Sansouire

del Parc naturel régional de Camargue

strumenti di pianificazione, sviluppo e protezione

POS e PLU (comuni)

SCOT (pays d’Arles)

Chartes d’environnement et de développement (pays, communautés d’agglomération, strutture intercomunali)

Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)

Directive territoriale d’aménagement (Stato)

Loi littoral (Stato)

Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

mutamenti geopolitici

processi transfrontalieri

conflitti

DINAMICHE DI CONFINE

raccolta canneti

silvicoltura

cereali

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

pesca, piscicoltura

ALTRE ATTIVITA’

di biodiversità

agricolo

demografico

ABBANDONO

E.U.

- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS

rete di irrigazione

rete di drenaggio

ORGANI TRANSFRONTALIERI

- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)

ORGANI INTERNAZIONALI

- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature

MINISTERO DELL’AMBIENTE

- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development

PROTEZIONE AMBIENTALE

SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )

- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas

GEF (global environment facility)

- Danube Delta Biodiversity Project

RAMSAR

- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

EUROREGIONE

- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

BERD European Bank for Reconstruction and Development

- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE

- PHARE Project Cross border cooperation

NFI (nature friends international)

- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009

PROGETTI

12° secolo Gli ordini religiosi ( ordine di Malta)iniziano a sfruttare il delta. I proprietari si uniscono in associ azioni di difesa contro il mare.

13° secolo Inizio dello sfruttamento delle saline di Giraud.

16° / 17° secolo Costruzione delle prime dighe a mare.

1859 Costruzione della diga a mare.

1869 Regimentazione totale della Camargue fra le due braccia del Rodano.

20° secolo Sviluppo delle saline a causa dell’aumento di richiesta da parte dell’industria chimica. Fra il 1892 e il 1950 sono attive due linee ferroviarie nel Delta per il trasporto quotidiano del sale.

1927 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.

1940/45 Dopo la seconda guerra mondiale la maggior parte delle coltivazioni a vigne vengono convertite in risaie. L’introduzione di quantità crescenti d’acqua rischia di saturare l’Etang du Vaccares e di inondare la bassa Camargue e le saline.

1944 Costruzione di stazioni di pompaggio per rinforzare il sistema di drenaggio.

1944 Nascita dell’istituto di ricerca Tour du Valat.

1966 La Camargue è insignita del Diploma europeo del Consiglio d’Europa, denominazione accordata a spazi naturali di interesse europeo che beneficiano di un regime di protezione effettiva.

‘70 Calo della risicoltura e conseguente riduzione dell’acqua immessa nel Delta, deterioramento delle opere idrauliche, rischio di trasformazione degli ambienti naturali.

Inizia l’attività turistica.

1970 Creazione del Parco Naturale Regionale della Camargue.

1972 La Riserva Nazionale della Camargue è nominata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.

1975 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.

1976 La Camargue entra nella lista delle Riserve Biogenetiche del Consiglio d’Europa.

1979 Iscrizione alla convenzione di Berna e Bonn, relativa alla conservazione della fauna migratrice.

1982 In seguito a una tempesta eccezionale le dighe di prima difesa vengono rinforzate, aggiungendosi alla diga preesistente.

‘80 Il sindacato dei risicoltori, dei coltivatori e il parco regionale, con l’appoggio statale, delineano un piano di rilancio della risicoltura e di modernizzazione delle strutture idrauliche.

1981 Ratificazione della Direttiva Uccelli (ZPS zone a protezione speciale)

1982 La Camargue entra nella lista delle aree protette dalla Convenzione di Barcellona, per quanto riguarda la protezione del Mare Mediterraneo dall’inquinamento.

1986 La Camargue entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).

1987 Il Parco, una volta sistemato il sistema di irrigazione, lavora a dispositivi per evacquare le acque. Vengono stabiliti accordi fra i diversi attori sul territorio secondo la regola dei tre 20 per quanto riguarda l’Etang du Vaccares. (Il livello del mare non può essere inferiore a -20cm o superiore a +20cm, la salinità non può superare 20g/litro.

1993/94 Inondazioni eccezionali.

1994 Entrata in vigore della Direttiva Habitat (ZCS zone speciali di conservazione)

1995/96 Piogge eccezionali.

La regola dei tre 20 viene modificata, il livello di salinità passa a 10g/litro.

2003 Inondazioni eccezionali.

RHONE

1

PRIMI INSEDIAMENTI - INIZIO DIFESA A MARE

REGIMENTAZIONE TOTALE DELLA CAMARGUE

SVILUPPO DELLE SALINE

CONVERSIONE AGRICOLA IN RISO

CREAZIONE DEL PARCO

CRISI AGRICOLA E DETERIORAMENTO OPERE IDRAULICHE

Page 27: atlente dei delta europei

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

difesa delle aree abitate

difesa della costa

rinaturalizzazione polder

bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)

porti

canali di navigazione (arginatura, cut-off)

REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

inondazioni

riduzione biodiversità

inquinamento acque

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

OBIETTIVI

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

protezioni regolamentate generali

Site inscrit de Camargue

Site classé

Loi littoral

Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)

Regolamenti urbanistici ( POS, PLU, SCOT,)

Charte du Parc naturel régional de Camargue

protezioni regolamentate applicate ad un territorio specifico

Réserve nationale de Camargue

Réserve départementale des Impériaux

Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

proprietà acquistate o gestite con lo scopo di protezione, senza misure regolamentari allo stato attuale

dello Stato

del Conseil général des bouches du Rhone

della fondazione Sansouire

del Parc naturel régional de Camargue

strumenti di pianificazione, sviluppo e protezione

POS e PLU (comuni)

SCOT (pays d’Arles)

Chartes d’environnement et de développement (pays, communautés d’agglomération, strutture intercomunali)

Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)

Directive territoriale d’aménagement (Stato)

Loi littoral (Stato)

Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

mutamenti geopolitici

processi transfrontalieri

conflitti

DINAMICHE DI CONFINE

raccolta canneti

silvicoltura

cereali

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

pesca, piscicoltura

ALTRE ATTIVITA’

di biodiversità

agricolo

demografico

ABBANDONO

E.U.

- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS

rete di irrigazione

rete di drenaggio

ORGANI TRANSFRONTALIERI

- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)

ORGANI INTERNAZIONALI

- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature

MINISTERO DELL’AMBIENTE

- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development

PROTEZIONE AMBIENTALE

SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )

- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas

GEF (global environment facility)

- Danube Delta Biodiversity Project

RAMSAR

- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

EUROREGIONE

- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

BERD European Bank for Reconstruction and Development

- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE

- PHARE Project Cross border cooperation

NFI (nature friends international)

- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009

PROGETTI

12° secolo Gli ordini religiosi ( ordine di Malta)iniziano a sfruttare il delta. I proprietari si uniscono in associ azioni di difesa contro il mare.

13° secolo Inizio dello sfruttamento delle saline di Giraud.

16° / 17° secolo Costruzione delle prime dighe a mare.

1859 Costruzione della diga a mare.

1869 Regimentazione totale della Camargue fra le due braccia del Rodano.

20° secolo Sviluppo delle saline a causa dell’aumento di richiesta da parte dell’industria chimica. Fra il 1892 e il 1950 sono attive due linee ferroviarie nel Delta per il trasporto quotidiano del sale.

1927 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.

1940/45 Dopo la seconda guerra mondiale la maggior parte delle coltivazioni a vigne vengono convertite in risaie. L’introduzione di quantità crescenti d’acqua rischia di saturare l’Etang du Vaccares e di inondare la bassa Camargue e le saline.

1944 Costruzione di stazioni di pompaggio per rinforzare il sistema di drenaggio.

1944 Nascita dell’istituto di ricerca Tour du Valat.

1966 La Camargue è insignita del Diploma europeo del Consiglio d’Europa, denominazione accordata a spazi naturali di interesse europeo che beneficiano di un regime di protezione effettiva.

‘70 Calo della risicoltura e conseguente riduzione dell’acqua immessa nel Delta, deterioramento delle opere idrauliche, rischio di trasformazione degli ambienti naturali.

Inizia l’attività turistica.

1970 Creazione del Parco Naturale Regionale della Camargue.

1972 La Riserva Nazionale della Camargue è nominata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.

1975 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.

1976 La Camargue entra nella lista delle Riserve Biogenetiche del Consiglio d’Europa.

1979 Iscrizione alla convenzione di Berna e Bonn, relativa alla conservazione della fauna migratrice.

1982 In seguito a una tempesta eccezionale le dighe di prima difesa vengono rinforzate, aggiungendosi alla diga preesistente.

‘80 Il sindacato dei risicoltori, dei coltivatori e il parco regionale, con l’appoggio statale, delineano un piano di rilancio della risicoltura e di modernizzazione delle strutture idrauliche.

1981 Ratificazione della Direttiva Uccelli (ZPS zone a protezione speciale)

1982 La Camargue entra nella lista delle aree protette dalla Convenzione di Barcellona, per quanto riguarda la protezione del Mare Mediterraneo dall’inquinamento.

1986 La Camargue entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).

1987 Il Parco, una volta sistemato il sistema di irrigazione, lavora a dispositivi per evacquare le acque. Vengono stabiliti accordi fra i diversi attori sul territorio secondo la regola dei tre 20 per quanto riguarda l’Etang du Vaccares. (Il livello del mare non può essere inferiore a -20cm o superiore a +20cm, la salinità non può superare 20g/litro.

1993/94 Inondazioni eccezionali.

1994 Entrata in vigore della Direttiva Habitat (ZCS zone speciali di conservazione)

1995/96 Piogge eccezionali.

La regola dei tre 20 viene modificata, il livello di salinità passa a 10g/litro.

2003 Inondazioni eccezionali.

RHONE

2

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE IN ACCORDO FRA PARCO E AGRICOLTORI

Page 28: atlente dei delta europei

turismo

allevamento

navigazione (rettifiche, drenaggio)

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

difesa saline e aree agricole

difesa aree abitate

DIFESA

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

DANNI AMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PROTEZIONE AMBIENTALE

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture (mais, cotone,fragola)

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO

COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA

PARQUE NATURAL Y NACIONAL

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

navigazione (rettifiche, drenaggio)

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

avanzamento cuneo salino

riduzione biodiversita’

inquinamento acque ( sup / sott )

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale

- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente

- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile

- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana

- Piano Idrogeologico

- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)

- Programma di Educazione Ambientale

- AGENDA 21

fragola

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

cotone

mais

turismo

allevamento

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

GUADALQUIVIR

5

Page 29: atlente dei delta europei

turismo

allevamento

navigazione (rettifiche, drenaggio)

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

difesa saline e aree agricole

difesa aree abitate

DIFESA

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

DANNI AMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PROTEZIONE AMBIENTALE

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture (mais, cotone,fragola)

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO

COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA

PARQUE NATURAL Y NACIONAL

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

navigazione (rettifiche, drenaggio)

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

avanzamento cuneo salino

riduzione biodiversita’

inquinamento acque ( sup / sott )

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale

- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente

- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile

- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana

- Piano Idrogeologico

- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)

- Programma di Educazione Ambientale

- AGENDA 21

fragola

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

cotone

mais

turismo

allevamento

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

GUADALQUIVIR

5

GUADALQUIVIR4

Page 30: atlente dei delta europei

turismo

allevamento

navigazione (rettifiche, drenaggio)

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

difesa saline e aree agricole

difesa aree abitate

DIFESA

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

DANNI AMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PROTEZIONE AMBIENTALE

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture (mais, cotone,fragola)

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO

COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA

PARQUE NATURAL Y NACIONAL

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe

si stabiliscono le saline sui due lati della foce

la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia

appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili

- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti

- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)

- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria

la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana

si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir

primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)

la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor

sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)

inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco

nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")

iniziano le ricerche ornitologiche

si canalizza il corso del Guadiamar

Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7

nasce il WWF per salvare la Donana

Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti

il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica

Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico

proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale

moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)

fine della dittatura franchista

legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha

inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco

Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica

inclusione nella lista RAMSAR

PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)

Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)

Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)

presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura

dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)

1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)

trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente

PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)

tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti

presentazione del progetto per il Parco Dunare

2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)

RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia

creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)

progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione

secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile

Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia

gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue

- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest

1262 1309 1503

XVI sec

fino al XVII sec

1599 1717 1737

fine del XVIII sec

secoli XIX - XX

inizio XX sec

1854

1899

1916

1920

1921 1926 1927 1927

1929 1930

1930

1939

1939 1940

1950

1950 1952

1961

1962 1964

1964 1965

1965 1967

1968 1969 1969 1972

1973 1973

1975 1978

1979

1980 1980 1980

1982

1984 1985 1986 1988 1988

1988 1989

1989

1990 1990 1990 1991 1992

1993 1993 1993

1994

1995

1996

1996

1996 1996

1997

1998

1998

2000

2002

2003

2003

2003 2004

2004 2005 2005

2005

2005 2006

2006 2007 2007

2008

2008

XXI sec

GUADALQUIVIR

1

GUADALQUIVIR

1

RISERVA DI CACCIA / SALINE / PESCA / PASCOLO

- OPERE IDRAULICHE (tagli, dighe, canali, drenaggi)- INIZIO INSEDIAMENTI

INIZIO PROCESSO DI TRASFORMAZIONE AGRARIA(inizio anni ‘20, poi dagli anni ‘40 la coltivazionedelle risaie diventa un’agroindustria)

Page 31: atlente dei delta europei

turismo

allevamento

navigazione (rettifiche, drenaggio)

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

difesa saline e aree agricole

difesa aree abitate

DIFESA

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

DANNI AMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PROTEZIONE AMBIENTALE

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture (mais, cotone,fragola)

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO

COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA

PARQUE NATURAL Y NACIONAL

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe

si stabiliscono le saline sui due lati della foce

la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia

appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili

- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti

- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)

- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria

la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana

si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir

primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)

la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor

sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)

inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco

nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")

iniziano le ricerche ornitologiche

si canalizza il corso del Guadiamar

Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7

nasce il WWF per salvare la Donana

Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti

il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica

Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico

proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale

moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)

fine della dittatura franchista

legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha

inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco

Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica

inclusione nella lista RAMSAR

PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)

Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)

Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)

presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura

dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)

1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)

trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente

PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)

tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti

presentazione del progetto per il Parco Dunare

2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)

RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia

creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)

progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione

secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile

Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia

gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue

- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest

1262 1309 1503

XVI sec

fino al XVII sec

1599 1717 1737

fine del XVIII sec

secoli XIX - XX

inizio XX sec

1854

1899

1916

1920

1921 1926 1927 1927

1929 1930

1930

1939

1939 1940

1950

1950 1952

1961

1962 1964

1964 1965

1965 1967

1968 1969 1969 1972

1973 1973

1975 1978

1979

1980 1980 1980

1982

1984 1985 1986 1988 1988

1988 1989

1989

1990 1990 1990 1991 1992

1993 1993 1993

1994

1995

1996

1996

1996 1996

1997

1998

1998

2000

2002

2003

2003

2003 2004

2004 2005 2005

2005

2005 2006

2006 2007 2007

2008

2008

XXI sec

GUADALQUIVIR

2

NASCE UNA COSCIENZA AMBIENTALE CHE PORTAALLA NASCITA DEL WWF E ALL’ISTITUZIONE DELPARCO NAZIONALE

- CON IL NUOVO ASSETTO POLITICO, SIPREDISPONGONO I NUOVI ORGANI E PIANIDI GESTIONE E SVILUPPO- ISTITUZIONE DEL PARCO NATURALE

Page 32: atlente dei delta europei

turismo

allevamento

navigazione (rettifiche, drenaggio)

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

difesa saline e aree agricole

difesa aree abitate

DIFESA

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

DANNI AMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PROTEZIONE AMBIENTALE

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture (mais, cotone,fragola)

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO

COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA

PARQUE NATURAL Y NACIONAL

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe

si stabiliscono le saline sui due lati della foce

la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia

appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili

- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti

- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)

- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria

la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana

si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir

primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)

la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor

sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)

inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco

nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")

iniziano le ricerche ornitologiche

si canalizza il corso del Guadiamar

Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7

nasce il WWF per salvare la Donana

Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti

il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica

Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico

proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale

moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)

fine della dittatura franchista

legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha

inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco

Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica

inclusione nella lista RAMSAR

PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)

Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)

Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)

presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura

dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)

1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)

trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente

PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)

tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti

presentazione del progetto per il Parco Dunare

2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)

RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia

creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)

progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione

secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile

Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia

gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue

- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest

1262 1309 1503

XVI sec

fino al XVII sec

1599 1717 1737

fine del XVIII sec

secoli XIX - XX

inizio XX sec

1854

1899

1916

1920

1921 1926 1927 1927

1929 1930

1930

1939

1939 1940

1950

1950 1952

1961

1962 1964

1964 1965

1965 1967

1968 1969 1969 1972

1973 1973

1975 1978

1979

1980 1980 1980

1982

1984 1985 1986 1988 1988

1988 1989

1989

1990 1990 1990 1991 1992

1993 1993 1993

1994

1995

1996

1996

1996 1996

1997

1998

1998

2000

2002

2003

2003

2003 2004

2004 2005 2005

2005

2005 2006

2006 2007 2007

2008

2008

XXI sec

GUADALQUIVIR

3

IL MERCATO GLOBALE E LE EMERGENZEAMBIENTALI RICHIEDONO UNA REIMPOSTAZIONEDEGLI EQUILIBRI ECONOMICI, SOCIALI E NATURALI(efficenza uso delle risorse, riassetto agrario,economie alternative, rinaturalizzazione)

Page 33: atlente dei delta europei

turismo

allevamento

navigazione (rettifiche, drenaggio)

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

PRIVATI

- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

difesa saline e aree agricole

difesa aree abitate

DIFESA

regolazione uscita/ingresso acque

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

dighe a mare

REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

DANNI AMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

STATO

- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

REGIONE

- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

COMUNI

- POS e PLU

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture

grano

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

saline

ALTRE ATTIVITA’

PROTEZIONE AMBIENTALE

- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione

controllo flussi d’acqua

controllo inondazioni

REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE

subsidenza

inondazioni

risalita del cuneo salino

inquinamento

erosione delle coste

EMERGENZEAMBIENTALI

EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

PIANIFICAZIONE CONCERTATA

altre colture (mais, cotone,fragola)

riso

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

commercio

caccia

saline

ALTRE ATTIVITA’

E.U.

- NATURA 2000- ZPS

arginatura del fiume

rete di irrigazione

rete di drenaggio

MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT

- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres

DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE

- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône

RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR

- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue

COMUNI

- Arles- Saintes Maries de la Mer

PROTEZIONE AMBIENTALE

MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO

COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA

PARQUE NATURAL Y NACIONAL

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

EU

- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000

ORGANI INTERNAZIONALI

- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21

ORGANI NAZIONALI

- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana

COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA

- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana

ORGANI LOCALI

- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana

PROTEZIONE AMBIENTALE

Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe

si stabiliscono le saline sui due lati della foce

la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia

appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili

- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti

- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)

- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria

la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana

si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir

primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)

la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor

sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)

inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco

nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")

iniziano le ricerche ornitologiche

si canalizza il corso del Guadiamar

Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7

nasce il WWF per salvare la Donana

Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti

il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica

Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico

proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale

moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)

fine della dittatura franchista

legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha

inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco

Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica

inclusione nella lista RAMSAR

PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)

Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)

Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)

presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura

dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)

1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)

trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente

PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)

tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti

presentazione del progetto per il Parco Dunare

2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali

SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)

RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia

POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana

fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia

creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)

progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione

secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile

Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia

gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue

- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest

1262 1309 1503

XVI sec

fino al XVII sec

1599 1717 1737

fine del XVIII sec

secoli XIX - XX

inizio XX sec

1854

1899

1916

1920

1921 1926 1927 1927

1929 1930

1930

1939

1939 1940

1950

1950 1952

1961

1962 1964

1964 1965

1965 1967

1968 1969 1969 1972

1973 1973

1975 1978

1979

1980 1980 1980

1982

1984 1985 1986 1988 1988

1988 1989

1989

1990 1990 1990 1991 1992

1993 1993 1993

1994

1995

1996

1996

1996 1996

1997

1998

1998

2000

2002

2003

2003

2003 2004

2004 2005 2005

2005

2005 2006

2006 2007 2007

2008

2008

XXI sec

GUADALQUIVIR

4

Page 34: atlente dei delta europei

difesa delle aree abitate

difesa della costa

rinaturalizzazione polder

bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)

porti

canali di navigazione (arginatura, cut-off)

REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE

inondazioni

riduzione biodiversità

inquinamento acque

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

mutamenti geopolitici

processi transfrontalieri

conflitti

DINAMICHE DI CONFINE

raccolta canneti

silvicoltura

cereali

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

pesca, piscicoltura

ALTRE ATTIVITA’

di biodiversità

agricolo

demografico

ABBANDONO

E.U.

- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS

rete di irrigazione

rete di drenaggio

ORGANI TRANSFRONTALIERI

- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)

ORGANI INTERNAZIONALI

- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature

MINISTERO DELL’AMBIENTE

- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development

PROTEZIONE AMBIENTALE

SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )

- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas

GEF (global environment facility)

- Danube Delta Biodiversity Project

RAMSAR

- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

EUROREGIONE

- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

BERD European Bank for Reconstruction and Development

- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE

- PHARE Project Cross border cooperation

NFI (nature friends international)

- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009

PROGETTI

DANUBE

4

Page 35: atlente dei delta europei

difesa delle aree abitate

difesa della costa

rinaturalizzazione polder

bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)

porti

canali di navigazione (arginatura, cut-off)

REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE

inondazioni

riduzione biodiversità

inquinamento acque

erosione delle coste

EMERGENZE AMBIENTALI

mutamenti geopolitici

processi transfrontalieri

conflitti

DINAMICHE DI CONFINE

raccolta canneti

silvicoltura

cereali

SFRUTTAMENTO AGRICOLO

turismo

allevamento

pesca, piscicoltura

ALTRE ATTIVITA’

di biodiversità

agricolo

demografico

ABBANDONO

E.U.

- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS

rete di irrigazione

rete di drenaggio

ORGANI TRANSFRONTALIERI

- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)

ORGANI INTERNAZIONALI

- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature

MINISTERO DELL’AMBIENTE

- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development

PROTEZIONE AMBIENTALE

SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )

- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas

GEF (global environment facility)

- Danube Delta Biodiversity Project

RAMSAR

- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands

PAYS D’ARLES

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

E.U.

- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

EUROREGIONE

- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement

BERD European Bank for Reconstruction and Development

- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation

PAYS D’ARLES

- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE

- PHARE Project Cross border cooperation

NFI (nature friends international)

- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009

PROGETTI

DANUBE

4

DANUBIO7

Page 36: atlente dei delta europei

15° secolo Il Delta diventa parte dell’Impero Ottomano.

18° secolo Insediamento dei Lipoveni, cacciati dalla Russia.

1812 Il confine fra Impero ottomano e russo si sposta lungo il canale di Kilia.

1856 Il Delta, dopo il Trattato di Parigi, viene incluso nel Principato di Moldavia.

1856 Viene costituita la Commissione Europea del Danubio con sede a Sulina.

1857-68 Rettifica, regimentazione e drenaggio del canale di Sulina (terminata nel 1902).

1859 Il Delta diventa parte dei Principati uniti di Valacchia e Moldavia.

1879 Dopo la Caduta dell’Impero ottomano il confine fr Romania e Russia corre lungo il Canale di Kilia.

1938 Il Delta viene dichiarato Riserva dalla Romania.

1938 La foresta di Letea viene proclamata Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri.

1939 Primo sfruttamento agricolo moderno (Ostrovul Tatarul).

1944 I moli foranei di Sulina vengono prolungati.

1956 Inizio dello sfruttamento delle canne per la produzione di carta

1958 Costruzione del porto di Sulina e dei moli foranei sul canale.

1960 Grandi aree vengono bonificate per l’agricoltura (Pardina...).

1964-72 Costruzione della diga di Djerdap Nel tratto del Danubio delle Porte di Ferro. Conseguente riduzione della portata di sedimenti del 20%e di un incremento della sua attività erosiva a valle della diga fino al Delta.

1961 Rosca-Buhaiova, Sfintu Gheorghe-Perisor-Zatoane, Periteasca-Gura Portiti e l’isola di Popina vengono proclamate Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri

1971 La foresta di Caraorman e di Erenciuc viene proclamata Riserva dalla Gestione Foreste (ministeriale).

1973 Viene stabilita la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” da parte dell’Ucraina.

1975 Estensione dell’area protetta a 41,500 ha.

1979-90 Viene definito il “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta” gestito dalla Centrala Deltai Dunarii. (per il recupero di 120.000 ettari per l'agricoltura, la produzione di canna, la piscicoltura, attività minerarie e canalizzazione per migliorare l'uso commerciale dei corsi d'acqua).

1979-90 I maggior progetti di costruzione includevano la rettificazione del canale di S.Gheorghe, la costruzione di sette impianti industriali, un impianto di allevamento per 25000 maiali, un nuovo porto ed un nuovo areoporto.

1981 In Ucraina la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” viene riorganizzata in Riserva Naturale Danube Fluxes.

1983-85 Lungo il canale di Sfantu Gheorghe vengono tagliati 7 meandri per accorciare la via navigabile.

1986 Consolidamento e prolungamento dei moli foranei di Sulina e costruzione del nuovo porto.

‘80-’90 Drastico calo della pesca dovuto all’inquinamento delle acque ed alla conseguente proliferazione di alghe.

‘80 Considerevole espansione di Sulina con 500 nuove abitazioni, hotel e l’espansione del porto. Sviluppo edilizio anche a Chilia-Veche, 1 Mai, Unirea, Independenta e Sfintu Gheorghe

‘80 Sviluppo della coltura di riso e di piantagioni forestali non native in ex paludi saline. La produzione si rivela ben presto molto bassa a causa della salinità del suolo.

‘80 Drastico calo nella raccolta di canne e nella produzione di cellulosa

‘90 Graduale abbandono dei blocchi edilizi costruiti il decennio precedente.

‘90 Il degrado e la perdita di aree umide a causa di opere ingegneristiche e usi del suolo inappropriati si rivelano estremamente seri; diretta conseguenza delle scelte del “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta”.

1989 Crollo del regime di Ceausescu. Nascita della Repubblica presidenziale nel 1991.

’90 Le perdite annuali a causa di operazioni agricole vengono stimate sui 18 milioni di lei, soprat tutto a causa dei suoli torbosi o salinizzati.

febbraio 1990 Il decreto n.103 abolisce i lavori di bonifica eccetto alcuni strettamente necessari.

1990 Una commissione parlamentare visita il Delta e la Centrala Deltai Dunarii viene soppressa per la creazione della Riserva della Biosfera

1990 La Banca Mondiale contribuisce alla rinaturalizzazione di 3,5 milioni di ha di terreni agricoli del delta

1990 Nasce il Danube Delta Institute, centro regionale per il monitoraggio, la ricerca, l’educazione e per rafforzare le misure di conservazione.

1990 Calo dell’avifauna del 95% rispetto al 1945 (secondo Dragomir & Staras (1997)

settembre 1991 Naufragio della nave mercantile ucraina Rostock nel Canale di Sulina e blocco della navigazione lungo questo tratto fino al 2005.

1991 Dopo una missione internazionale della IUCN, UNESCO, WWF, ICBP, IWRB, segreteria RAMSAR, viene sviluppato un programma di azioni prioritarie nell’ambito del Danube Delta stategy and management plan come piano giuridicamente vincolante

1991 Il Delta entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).

1991 La parte rumena del Delta entra nella lista dell’Unesco dei Patrimoni dell’umanità.

1993-95 Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation, finanziato dalla BERD, European Bank for Reconstruction and Development, con gli obiettivi di: valutazione della legislazione, rafforzamento della DDBRA, sostegno per i lavori e la gestione del piano di sviluppo, preparazione di progetti d'investimento, proposte al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della popolazione locale, assistenza alla DDBRA nel coordinamento delle attività delle organizzazioni internazionali

1994-95 Viene redatto un piano di assistenza internazionale alla conservazione con l’aiuto della IUCN nella forma del Piano di gestione integrato per la Riserva per fornire linee guida ad ogni settore economico

1994-96 Rinaturalizzazione del polder di Bobina

1995-2000 Danube Delta Biodiversity Project (GEF) Obiettivi:rafforzare il DDBRA come istituzione, ispezione ecologica e corpi di guardia, monitoraggio della flora e della fauna, monitoraggio degli ecosistemi, il ripristino degli ecosistemi, la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle comunità locali, gestione e coordinamento.

1996-98 Rinaturalizzazione del polder di Cernovca

1998 Viene definita la Riserva della Biosfera transfrontaliera con Dunaisky in Ucraina. (Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine)

1998 6264,03 km² del Delta sono dichiarati “Riserva della Biosfera” secondo il programma Unesco MAN AND BIOSPHERE PROGRAM (MAB).

1998 Nasce l’ICPDR.

1998 La Riserva Naturale Danube Fluxes viene estesa alla Riserva della Biosfera.

2000 Il Delta viene insignito del Diploma Europeo per le Aree Protette dal Consiglio d’Europa.

2000 Calo demografico del 30% rispetto agli anni ‘60

2000 Disastro ambientale dovuto alla fuoriuscita di cianuro nel Tibisco e poi riversatosi nel Danubio

2000 Viene stabilito il “Lower Danube Green Corridor Agreement” dai governi della Romania, Bulgaria, Ucraina and Moldavia, un accordo per la protezione e gestione della regione transnazionale del basso Danubio

2002 Il Delta del Danubio entra nel Mediterranean Deltas Association Statute (DELTA- MED) 2002-2003 Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region

2004 In Ucraina vengono inaugurati i lavori sul canale di Bistroe per fornire un accesso ucraino diretto al Mar Nero.

2005-2009 Progetto LIFE NATURA (LIFE05NAT/RO/000169) „Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta”

agosto 2006 Alluvione eccezionale in tutto il Basso Danubio

2007-2009 Progetto “Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009”, pensato come punto di partenza per uno sviluppo regionale sostenibile che riunisce le autorità, gli attori regionali e la popolazione locale.(promosso da International Friends of Nature IFN, Prietenii Naturii Romania PNRO, Biosphere Reserve Authority (ARBDD), Danube Delta Institute (INCDDD), ICPDR.

2007-2009 PHARE Project CBC RO 2005/017-539.01.01 Progetto di cooperazione transfrontaliera per la rinaturalizzazione di aree umide nella Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine 2009 Viene creata l’associazione per la collaborazione transfrontaliera "Lower Danube Euroregion" con sede a Galati. E’ formata dalla provincia di Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.

DANUBE

1

IMPORTANZA COMMERCIALE DEL DELTA

SEDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA DEL DANUBIO E LAVORI DI REGIMENTAZIONE PER LA NAVIGAZIONE

INIZIO DELLO SFRUTTAMENTO AGRICOLO

PIANO DI SVILUPPO ECONOMICO CON PROSPETTIVE DI FORTI TRASFORMAZIONI SUL TERRITORIO

Page 37: atlente dei delta europei

15° secolo Il Delta diventa parte dell’Impero Ottomano.

18° secolo Insediamento dei Lipoveni, cacciati dalla Russia.

1812 Il confine fra Impero ottomano e russo si sposta lungo il canale di Kilia.

1856 Il Delta, dopo il Trattato di Parigi, viene incluso nel Principato di Moldavia.

1856 Viene costituita la Commissione Europea del Danubio con sede a Sulina.

1857-68 Rettifica, regimentazione e drenaggio del canale di Sulina (terminata nel 1902).

1859 Il Delta diventa parte dei Principati uniti di Valacchia e Moldavia.

1879 Dopo la Caduta dell’Impero ottomano il confine fr Romania e Russia corre lungo il Canale di Kilia.

1938 Il Delta viene dichiarato Riserva dalla Romania.

1938 La foresta di Letea viene proclamata Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri.

1939 Primo sfruttamento agricolo moderno (Ostrovul Tatarul).

1944 I moli foranei di Sulina vengono prolungati.

1956 Inizio dello sfruttamento delle canne per la produzione di carta

1958 Costruzione del porto di Sulina e dei moli foranei sul canale.

1960 Grandi aree vengono bonificate per l’agricoltura (Pardina...).

1964-72 Costruzione della diga di Djerdap Nel tratto del Danubio delle Porte di Ferro. Conseguente riduzione della portata di sedimenti del 20%e di un incremento della sua attività erosiva a valle della diga fino al Delta.

1961 Rosca-Buhaiova, Sfintu Gheorghe-Perisor-Zatoane, Periteasca-Gura Portiti e l’isola di Popina vengono proclamate Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri

1971 La foresta di Caraorman e di Erenciuc viene proclamata Riserva dalla Gestione Foreste (ministeriale).

1973 Viene stabilita la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” da parte dell’Ucraina.

1975 Estensione dell’area protetta a 41,500 ha.

1979-90 Viene definito il “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta” gestito dalla Centrala Deltai Dunarii. (per il recupero di 120.000 ettari per l'agricoltura, la produzione di canna, la piscicoltura, attività minerarie e canalizzazione per migliorare l'uso commerciale dei corsi d'acqua).

1979-90 I maggior progetti di costruzione includevano la rettificazione del canale di S.Gheorghe, la costruzione di sette impianti industriali, un impianto di allevamento per 25000 maiali, un nuovo porto ed un nuovo areoporto.

1981 In Ucraina la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” viene riorganizzata in Riserva Naturale Danube Fluxes.

1983-85 Lungo il canale di Sfantu Gheorghe vengono tagliati 7 meandri per accorciare la via navigabile.

1986 Consolidamento e prolungamento dei moli foranei di Sulina e costruzione del nuovo porto.

‘80-’90 Drastico calo della pesca dovuto all’inquinamento delle acque ed alla conseguente proliferazione di alghe.

‘80 Considerevole espansione di Sulina con 500 nuove abitazioni, hotel e l’espansione del porto. Sviluppo edilizio anche a Chilia-Veche, 1 Mai, Unirea, Independenta e Sfintu Gheorghe

‘80 Sviluppo della coltura di riso e di piantagioni forestali non native in ex paludi saline. La produzione si rivela ben presto molto bassa a causa della salinità del suolo.

‘80 Drastico calo nella raccolta di canne e nella produzione di cellulosa

‘90 Graduale abbandono dei blocchi edilizi costruiti il decennio precedente.

‘90 Il degrado e la perdita di aree umide a causa di opere ingegneristiche e usi del suolo inappropriati si rivelano estremamente seri; diretta conseguenza delle scelte del “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta”.

1989 Crollo del regime di Ceausescu. Nascita della Repubblica presidenziale nel 1991.

’90 Le perdite annuali a causa di operazioni agricole vengono stimate sui 18 milioni di lei, soprat tutto a causa dei suoli torbosi o salinizzati.

febbraio 1990 Il decreto n.103 abolisce i lavori di bonifica eccetto alcuni strettamente necessari.

1990 Una commissione parlamentare visita il Delta e la Centrala Deltai Dunarii viene soppressa per la creazione della Riserva della Biosfera

1990 La Banca Mondiale contribuisce alla rinaturalizzazione di 3,5 milioni di ha di terreni agricoli del delta

1990 Nasce il Danube Delta Institute, centro regionale per il monitoraggio, la ricerca, l’educazione e per rafforzare le misure di conservazione.

1990 Calo dell’avifauna del 95% rispetto al 1945 (secondo Dragomir & Staras (1997)

settembre 1991 Naufragio della nave mercantile ucraina Rostock nel Canale di Sulina e blocco della navigazione lungo questo tratto fino al 2005.

1991 Dopo una missione internazionale della IUCN, UNESCO, WWF, ICBP, IWRB, segreteria RAMSAR, viene sviluppato un programma di azioni prioritarie nell’ambito del Danube Delta stategy and management plan come piano giuridicamente vincolante

1991 Il Delta entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).

1991 La parte rumena del Delta entra nella lista dell’Unesco dei Patrimoni dell’umanità.

1993-95 Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation, finanziato dalla BERD, European Bank for Reconstruction and Development, con gli obiettivi di: valutazione della legislazione, rafforzamento della DDBRA, sostegno per i lavori e la gestione del piano di sviluppo, preparazione di progetti d'investimento, proposte al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della popolazione locale, assistenza alla DDBRA nel coordinamento delle attività delle organizzazioni internazionali

1994-95 Viene redatto un piano di assistenza internazionale alla conservazione con l’aiuto della IUCN nella forma del Piano di gestione integrato per la Riserva per fornire linee guida ad ogni settore economico

1994-96 Rinaturalizzazione del polder di Bobina

1995-2000 Danube Delta Biodiversity Project (GEF) Obiettivi:rafforzare il DDBRA come istituzione, ispezione ecologica e corpi di guardia, monitoraggio della flora e della fauna, monitoraggio degli ecosistemi, il ripristino degli ecosistemi, la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle comunità locali, gestione e coordinamento.

1996-98 Rinaturalizzazione del polder di Cernovca

1998 Viene definita la Riserva della Biosfera transfrontaliera con Dunaisky in Ucraina. (Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine)

1998 6264,03 km² del Delta sono dichiarati “Riserva della Biosfera” secondo il programma Unesco MAN AND BIOSPHERE PROGRAM (MAB).

1998 Nasce l’ICPDR.

1998 La Riserva Naturale Danube Fluxes viene estesa alla Riserva della Biosfera.

2000 Il Delta viene insignito del Diploma Europeo per le Aree Protette dal Consiglio d’Europa.

2000 Calo demografico del 30% rispetto agli anni ‘60

2000 Disastro ambientale dovuto alla fuoriuscita di cianuro nel Tibisco e poi riversatosi nel Danubio

2000 Viene stabilito il “Lower Danube Green Corridor Agreement” dai governi della Romania, Bulgaria, Ucraina and Moldavia, un accordo per la protezione e gestione della regione transnazionale del basso Danubio

2002 Il Delta del Danubio entra nel Mediterranean Deltas Association Statute (DELTA- MED) 2002-2003 Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region

2004 In Ucraina vengono inaugurati i lavori sul canale di Bistroe per fornire un accesso ucraino diretto al Mar Nero.

2005-2009 Progetto LIFE NATURA (LIFE05NAT/RO/000169) „Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta”

agosto 2006 Alluvione eccezionale in tutto il Basso Danubio

2007-2009 Progetto “Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009”, pensato come punto di partenza per uno sviluppo regionale sostenibile che riunisce le autorità, gli attori regionali e la popolazione locale.(promosso da International Friends of Nature IFN, Prietenii Naturii Romania PNRO, Biosphere Reserve Authority (ARBDD), Danube Delta Institute (INCDDD), ICPDR.

2007-2009 PHARE Project CBC RO 2005/017-539.01.01 Progetto di cooperazione transfrontaliera per la rinaturalizzazione di aree umide nella Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine 2009 Viene creata l’associazione per la collaborazione transfrontaliera "Lower Danube Euroregion" con sede a Galati. E’ formata dalla provincia di Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.

DANUBE

2

OPERE DI CANALIZZAZIONE

CRISI AGRICOLA E GRADUALE ABBANDONO DEI POLDER

CRISI DELLA NAVIGAZIONE

PROGRAMMI INTERNAZIONALI DI DIFESA AMBIENTALE

CADUTA DEL REGIME

ABBANDONO DEI LAVORI DI BONIFICA E INIZIO DI POLITICHE DI RINATURALIZZAZIONE

Page 38: atlente dei delta europei

15° secolo Il Delta diventa parte dell’Impero Ottomano.

18° secolo Insediamento dei Lipoveni, cacciati dalla Russia.

1812 Il confine fra Impero ottomano e russo si sposta lungo il canale di Kilia.

1856 Il Delta, dopo il Trattato di Parigi, viene incluso nel Principato di Moldavia.

1856 Viene costituita la Commissione Europea del Danubio con sede a Sulina.

1857-68 Rettifica, regimentazione e drenaggio del canale di Sulina (terminata nel 1902).

1859 Il Delta diventa parte dei Principati uniti di Valacchia e Moldavia.

1879 Dopo la Caduta dell’Impero ottomano il confine fr Romania e Russia corre lungo il Canale di Kilia.

1938 Il Delta viene dichiarato Riserva dalla Romania.

1938 La foresta di Letea viene proclamata Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri.

1939 Primo sfruttamento agricolo moderno (Ostrovul Tatarul).

1944 I moli foranei di Sulina vengono prolungati.

1956 Inizio dello sfruttamento delle canne per la produzione di carta

1958 Costruzione del porto di Sulina e dei moli foranei sul canale.

1960 Grandi aree vengono bonificate per l’agricoltura (Pardina...).

1964-72 Costruzione della diga di Djerdap Nel tratto del Danubio delle Porte di Ferro. Conseguente riduzione della portata di sedimenti del 20%e di un incremento della sua attività erosiva a valle della diga fino al Delta.

1961 Rosca-Buhaiova, Sfintu Gheorghe-Perisor-Zatoane, Periteasca-Gura Portiti e l’isola di Popina vengono proclamate Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri

1971 La foresta di Caraorman e di Erenciuc viene proclamata Riserva dalla Gestione Foreste (ministeriale).

1973 Viene stabilita la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” da parte dell’Ucraina.

1975 Estensione dell’area protetta a 41,500 ha.

1979-90 Viene definito il “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta” gestito dalla Centrala Deltai Dunarii. (per il recupero di 120.000 ettari per l'agricoltura, la produzione di canna, la piscicoltura, attività minerarie e canalizzazione per migliorare l'uso commerciale dei corsi d'acqua).

1979-90 I maggior progetti di costruzione includevano la rettificazione del canale di S.Gheorghe, la costruzione di sette impianti industriali, un impianto di allevamento per 25000 maiali, un nuovo porto ed un nuovo areoporto.

1981 In Ucraina la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” viene riorganizzata in Riserva Naturale Danube Fluxes.

1983-85 Lungo il canale di Sfantu Gheorghe vengono tagliati 7 meandri per accorciare la via navigabile.

1986 Consolidamento e prolungamento dei moli foranei di Sulina e costruzione del nuovo porto.

‘80-’90 Drastico calo della pesca dovuto all’inquinamento delle acque ed alla conseguente proliferazione di alghe.

‘80 Considerevole espansione di Sulina con 500 nuove abitazioni, hotel e l’espansione del porto. Sviluppo edilizio anche a Chilia-Veche, 1 Mai, Unirea, Independenta e Sfintu Gheorghe

‘80 Sviluppo della coltura di riso e di piantagioni forestali non native in ex paludi saline. La produzione si rivela ben presto molto bassa a causa della salinità del suolo.

‘80 Drastico calo nella raccolta di canne e nella produzione di cellulosa

‘90 Graduale abbandono dei blocchi edilizi costruiti il decennio precedente.

‘90 Il degrado e la perdita di aree umide a causa di opere ingegneristiche e usi del suolo inappropriati si rivelano estremamente seri; diretta conseguenza delle scelte del “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta”.

1989 Crollo del regime di Ceausescu. Nascita della Repubblica presidenziale nel 1991.

’90 Le perdite annuali a causa di operazioni agricole vengono stimate sui 18 milioni di lei, soprat tutto a causa dei suoli torbosi o salinizzati.

febbraio 1990 Il decreto n.103 abolisce i lavori di bonifica eccetto alcuni strettamente necessari.

1990 Una commissione parlamentare visita il Delta e la Centrala Deltai Dunarii viene soppressa per la creazione della Riserva della Biosfera

1990 La Banca Mondiale contribuisce alla rinaturalizzazione di 3,5 milioni di ha di terreni agricoli del delta

1990 Nasce il Danube Delta Institute, centro regionale per il monitoraggio, la ricerca, l’educazione e per rafforzare le misure di conservazione.

1990 Calo dell’avifauna del 95% rispetto al 1945 (secondo Dragomir & Staras (1997)

settembre 1991 Naufragio della nave mercantile ucraina Rostock nel Canale di Sulina e blocco della navigazione lungo questo tratto fino al 2005.

1991 Dopo una missione internazionale della IUCN, UNESCO, WWF, ICBP, IWRB, segreteria RAMSAR, viene sviluppato un programma di azioni prioritarie nell’ambito del Danube Delta stategy and management plan come piano giuridicamente vincolante

1991 Il Delta entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).

1991 La parte rumena del Delta entra nella lista dell’Unesco dei Patrimoni dell’umanità.

1993-95 Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation, finanziato dalla BERD, European Bank for Reconstruction and Development, con gli obiettivi di: valutazione della legislazione, rafforzamento della DDBRA, sostegno per i lavori e la gestione del piano di sviluppo, preparazione di progetti d'investimento, proposte al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della popolazione locale, assistenza alla DDBRA nel coordinamento delle attività delle organizzazioni internazionali

1994-95 Viene redatto un piano di assistenza internazionale alla conservazione con l’aiuto della IUCN nella forma del Piano di gestione integrato per la Riserva per fornire linee guida ad ogni settore economico

1994-96 Rinaturalizzazione del polder di Bobina

1995-2000 Danube Delta Biodiversity Project (GEF) Obiettivi:rafforzare il DDBRA come istituzione, ispezione ecologica e corpi di guardia, monitoraggio della flora e della fauna, monitoraggio degli ecosistemi, il ripristino degli ecosistemi, la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle comunità locali, gestione e coordinamento.

1996-98 Rinaturalizzazione del polder di Cernovca

1998 Viene definita la Riserva della Biosfera transfrontaliera con Dunaisky in Ucraina. (Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine)

1998 6264,03 km² del Delta sono dichiarati “Riserva della Biosfera” secondo il programma Unesco MAN AND BIOSPHERE PROGRAM (MAB).

1998 Nasce l’ICPDR.

1998 La Riserva Naturale Danube Fluxes viene estesa alla Riserva della Biosfera.

2000 Il Delta viene insignito del Diploma Europeo per le Aree Protette dal Consiglio d’Europa.

2000 Calo demografico del 30% rispetto agli anni ‘60

2000 Disastro ambientale dovuto alla fuoriuscita di cianuro nel Tibisco e poi riversatosi nel Danubio

2000 Viene stabilito il “Lower Danube Green Corridor Agreement” dai governi della Romania, Bulgaria, Ucraina and Moldavia, un accordo per la protezione e gestione della regione transnazionale del basso Danubio

2002 Il Delta del Danubio entra nel Mediterranean Deltas Association Statute (DELTA- MED) 2002-2003 Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region

2004 In Ucraina vengono inaugurati i lavori sul canale di Bistroe per fornire un accesso ucraino diretto al Mar Nero.

2005-2009 Progetto LIFE NATURA (LIFE05NAT/RO/000169) „Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta”

agosto 2006 Alluvione eccezionale in tutto il Basso Danubio

2007-2009 Progetto “Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009”, pensato come punto di partenza per uno sviluppo regionale sostenibile che riunisce le autorità, gli attori regionali e la popolazione locale.(promosso da International Friends of Nature IFN, Prietenii Naturii Romania PNRO, Biosphere Reserve Authority (ARBDD), Danube Delta Institute (INCDDD), ICPDR.

2007-2009 PHARE Project CBC RO 2005/017-539.01.01 Progetto di cooperazione transfrontaliera per la rinaturalizzazione di aree umide nella Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine 2009 Viene creata l’associazione per la collaborazione transfrontaliera "Lower Danube Euroregion" con sede a Galati. E’ formata dalla provincia di Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.

DANUBE

3

INIZIO DELLA RINATURALIZZAZIONE DI ALCUNI POLDER

INTRODUZIONE DI PROGRAMMI DI GESTIONE TRANSFRONTALIERA

GRADUALE SPOPOLAMENTO DEL DELTA

Page 39: atlente dei delta europei

COMPARAZIONICOMPARISONS3L’Atlante propone uno sguardo analitico sulle principali carat-teristiche di alcuni territori deltizi in Europa. La comparazione tra il delta del Po, del fiume Ebro, del Reno, del Danubio, del Rodano, del Nemunas e del Guadalquivir, è finalizzata d indivi-duare problematiche comuni, oltre che specifiche o particolari. I criteri di analisi sono stati selezionati tra quelli capaci di met-tere in risalto alcune importanti questioni di carattere ecologico (principalmente collegate a rischi idraulici e a cambiamenti climatici) ma anche specifici problemi economici e sociali che investono tali territori. I dati sono stati raccolti a partire da studi di sintesi e informazioni fornite principalmente da ricercatori e docenti provenienti dai paesi dei delta analizzati. Il lavoro da un lato sottolinea la grande diversità tra territori, dall’altro lato si è concentrato sull’individuazione di problemi comuni a territori fragili come quelli analizzati. I principali riguardano: la gestio-ne della rete idrografica; la perdita del potenziale economico locale legata al rischio di inondazioni, il processo di progressiva salinizzazione, la scomparsa di habitat naturali e la perdita di biodiversità. Rischi a loro volta legati all’incremento medio delle temperature globali. L’Atlante restituisce una panoramica di problemi e fornisce alcuni spunti per un più ampio dibattito sullo sviluppo futuro del delta del Po.

The delta Atlas proposes an analytic summary regarding some key characteristics of certain deltaic territories in Europe. A comparative analysis of the deltaic landscapes of the Po, the Ebro, the Rhine, the Danube, the Rhone, the Nemunas, the Guadalquivir ultimately serves the purpose of identifying some of their common problems, as well their specific and particu-lar features and characteristics. The criteria for analysis were selected for their capacity to highlight some of the important ecological factors (mainly connected to hydraulic risks and climatic change), as well as the specific socio-economic issues that affect such territories. Starting from the first synthesis studies, data was collected and information was provided mainly by researchers and professors from the countries of the analyzed deltas. The initial work demonstrated the great levels of diversity among the different territories. Alternately, their work also concentrated on indicating commonly shared problems in fragile territories such as those investigated in the study; some of the major ones being: the management of watershed networks, the loss of local economic potential tied to flood risks, the process of a progressive salinization, the disappearance of natural habitats and the loss of bio-diversity. Moreover, such risks are often in part responsible for increases in global warming. The produced results of the study create an extensive panorama of both specific and general problems while also providing significant input for a more ample debate on the future development of the Po river delta.

Page 40: atlente dei delta europei

12

3

4

5

7

6

8

PO / PO

RODANO / RHONE

EBRO / EBRO

GUADALQUIVIR / GUADALQUIVIR

RENO / RHINE

NEMUNAS / NEMUNAS

DANUBIO / DANUBE

AXIOS / AXIOS

1

2

3

4

5

6

7

8

CASI STUDIOSTUDY CASES

Page 41: atlente dei delta europei

14

15

EXOGENOUS TRANSFORMATIONS

TRANSFORMAZIONI

ESOGENE

effects on delta scale

effects on river scale

erosion

floods

river connectivity

time scale

infrastructure/settlement

settlement/protected areas

density/settelment

evolution of population

human activities

effetti alla scala del delta

effetti alla scala del fiume

erosione

inondazioni

connettività del fiume

scala temporale

infrastrutture/insediamenti

insediamenti/aree protette

densità/insediamenti

evoluzione della popolazione

attività umane

migrationmigrazioni

CONNECTIVITY

CONNETTIVITA’

DEMOGRAPHICDYNAMICS

DINAMICHE

DEMOGRAFICHE

atla

nti

at

las

Page 42: atlente dei delta europei

DANUBE area: 5.165 km2 (75% water, 25% land)

branches: Sulina (64 km), Chilia (120 km),

Sfantu Gheorghe (70 km)

population: 123.878 inhabitants

density: 30 inhabitants/km2

Mouth: Black Sea

POarea: 787,29 km2 (21% water, 79% land)

branches: Po di Pila (9km), Po di Tolle (12 km), Po della Donzella (20km)

Po di Levante (18km), Po di Goro (45 km), Po di Maistra (17 km)

population: 73.119 inhabitants

density: 93 inhabitants/ km2

Mouth: Adriatic Sea

area: 5165 km2 (75% acqua, 25% terra)

rami: Sulina (64 km), Chilia (120 km),

Sfantu Gheorghe (70 km)

popolazione: 123.878 abitanti

densità: 30 abitanti/km2

foce: Mar Nero

area: 787,29 km2 (21% acqua, 79% terra)

rami: Po di Pila, Po di Tolle, Po della Donzella,

Po di Levante, Po di Goro, Po di Maistra

popolazione: 73.119 abitanti

densità: 93 abitanti/ km2

foce: Mar Adriatico

scale comparison comparazione fra scale

Page 43: atlente dei delta europei

EBROarea: 330,31 km2 (2.4% water, 83.4% land)

branches: Ebro (30km)

population: 55.000 inhabitants

density: 50,5 inhabitants/km2

Mouth: Mediterranean Sea

RHINEarea: 41.543 km2 (81% water, 19% land)

branches in Netherlands: Waal(80km), Nederjin/Let(170km),

Ijssel(46km)

population: 16.485.787 inhabitants

urbanization: 82%

density: 397 inhabitants/ km2

Mouth: North Sea

area: 330.31 km2 (2.4% acqua, 83.4% terra)

rami: Ebro (3okm)

popolazione: 55.000 abitanti

densità: 50,5 abitanti/km2

foce: Mare Mediterraneo

area: 41,543 km2 (81% acqua, 19% terra)

rami in Olanda: Waal(80km), Nederjin/Let(170km),

Ijssel(46km)

popolazione: 16.485.787 abitanti

urbanizzazione: 82%

densità: 397 abitanti/ km2

foce: Mare del Nord

scale comparisoncomparazione fra scale

Page 44: atlente dei delta europei

urban areas

dams and gates

water exploitation (agriculture, energy, sand dredging)

aree urbane

dighe e chiuse

sfruttamento delle acque (agricoltura, energia, dragaggio)

The deltas are complex territories that respond to different dynamics. The transformations made on the river courses also affect the equilibrium of the deltas.

I delta sono sistemi complessi che rispondono a differenti dinamiche. Anche le trasformazioni fatte lungo icorsi dei fiumi influiscono sull’equilibrio dei delta.

DANUBE

lengths: 2850 kmdischarge average: 6500 m3/sbasin: 817.000 km2countries: 10population:81 millions people

EBRO

lengths: 910 kmdischarge average: 426 m3/sbasin: 80.093 km2countries: 1

PO

lengths: 625 kmdischarge average: 1540 m3/sbasin: 74.000 km2countries: 2

RHINE

Lengths: 1320 kmdischarge average: 2200 m3/sbasin:170.002 km2countries: 8

lunghezza: 2850 kmportata: 6500 m3/sbacino: 817.000 km2nazioni: 10popolazione :81 milioni di abitanti

lunghezza: 910 kmportata: 426 m3/sbacino: 80.093 km2nazioni: 1

lunghezza: 625 kmportata: 1540 m3/sbacino: 74.000 km2nazioni: 2

lunghezza: 1320 kmportata: 2200 m3/sbacino:170.002 km2nazioni: 8

transformations | river scale trasformazioni | scala fluviale

Page 45: atlente dei delta europei

50 km 50 km

50 km 50 km

DANUBE

PO

EBRO

RHINE

Irrigation system Sistema d’irrigazione

The hydrographic system is not only the river, but also an artificial networkof irrigation channels for the rice cultivation. The transformation of the rivercourse started in the second half of the 20th century, modifying thehabitat of the Delta: from a salt water delta to a freshwater delta

Il sistema idrografico oltre che dal fiume, è formato da una rete artificiale dicanali d’irrigazione funzionale alla coltivazione del riso. La trasformazione del corso del fiume è iniziata nella seconda metà del ventesimo secolo, modificando l’habitat naturale del Delta: da un delta salato a un delta dolce.

High density human settlements Insediamenti ad alta densità

Reclaimed lands/dikes Terre bonificate/dighe

Active draining systems for lakes, wetlands and of settlements (fortifiedtowns and polder towns), dikes and dams, Sistema di drenaggio per laghi, aree umide e insediamenti (città fortificate e città polder), dighe e chiuse

village on dikes, town on peeks

Cut off channels

Sulina branch embankment

Reclaimed lands

Tagli dei meandri

Arginatura del canale

Terre bonificate

The Danube-borne sandy coastal sediments represent mostly the sediments trapped in the mouth zone I sedimenti costieri sono formati per la maggior parte daisedimenti depositati nella zona alla foce,

main area above the sea aree sopra il livello del mare

extensive land use (rural) uso del suolo estensivo

main area above the sea area sopra il livello del mare

intensive land use (rural) uso del suolo intensivo

main area below the sea aree sotto il livello del mare

intensive land use (rural/urbanization) uso del suolo intensivo

main area below the sea aree sotto il livello del mare

intensive land use (rural) uso del suolo intensivo

cutting and new river course

transformations | delta scaletransformazioni | scala delta

cutting and new river course (1604)

Methane gas extractionmodificazione del corso del fiume (1604)

Estrazione del metano

Reclaimed landTerre bonificate

Page 46: atlente dei delta europei

50 km 50 km

50 km 50 km

DANUBE

PO

EBRO

RHINE

coast line trend erosionevolution lines

Due to the decrease in water flow, upstream sediment trapping and wind, the Ebro delta is not growing.

A causa della riduzione della portata, del trattenimento dei sedimenti a monte e del vento, il Delta dell’Ebro non cresce.

coast line trend erosionevolution lines

tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione

tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione

tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione

tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione

Sediments accumulation from Kilia branch and erosion in the southern coasts. The Sulina jetty construction has increased this dynamic.

Accumulo di sedimenti dal braccio di Kilia e erosione nelle coste meridionali. La costruzione del molo di Sulina ha accentuato tale dinamica.

Due to the decrease in water flow, upstream sediment trapping and wind, the Po delta is not growing.

A causa della riduzione della portata, del trattenimento dei sedimenti a monte e del vento, il Delta del Po non cresce.

coast line trend erosionevolution lines

Erosion along the coast because of the sea current and the defic

Erosione lungo la costa a causa delle correnti marine e del deficit di sedimenti portati dal Reno.

it of sediments discharged by the Rhine.

coast line trend erosionevolution lines

11700 BP

7200 BP6000 BP

2800 BP

2500 BP

-100 AD

2000ac 5001500

1700

1900

4900 BP

16001700 1800 1900

erosion | coast line erosione | line costiera

FUTURE TREND

6500 bp

3800 bp

50 ad800 ad

Page 47: atlente dei delta europei

7000 B.P.

3500 B.P.

300 dc

1300 dc

erosione | linea costiera erosion | coastline

RHONE

Page 48: atlente dei delta europei

50 km 50 km

50 km 50 km

DANUBE

PO

EBRO

RHINE

The Ebro Delta face a low land subsidence due to the low river discharge. (No data available).

Il Delta dell’Ebro presenta una leggera subsidenza a causa del decremento della portata del fiume. (Nessun dato disponibile).

The Danube Delta does not face a land subsidence and no a salinization.

Il Delta del Danubio non presenta fenomeni di subsidenza e risalita del cuneo salino.

Drainage of polders, subsoil instability, gas extraction, oxidation of peat soils causes shrinking of land in the Rhine Delta.

subsidence area affected by salinization

subsidence subsidence subsidence area affected by salinization

Due to the methane gas extraction and decrease in waterflows, the Po Delta faces a significant land subsidence and salinization.

Il drenaggio, il prosciugamento della falda, l’instabilità del sottosuolo, l’estrazione di gas, causano la subsidenza del delta del Reno.A causa dell’estrazione del gas e della riduzione della portata,

il delta del Po presenta una forte subsidenza e risalita del cuneo salino.

-3.00

-2.50

-2.00-1.50

-1.00

-0.50

-0.30

-0.20-0.60

subsidence | salinizationsubsidenza | cuneo salino

Page 49: atlente dei delta europei

-0,4 / -4,5 mm

subsidence | salinization subsidenza | cuneo salino

GUADALQUIVIR

RHONE

Page 50: atlente dei delta europei

50 km 50 km

50 km 50 km

DANUBE

PO

EBRE

RHINE

areas with risk of flood

Flood by storm tides and extreme precipitation events which occurred in thepast once in 100 years (will presumably occur more often, every 1-2 years).

areas with risk of flood aree a rischio inondazioni aree a rischio inondazioni

aree a rischio inondazioniaree a rischio inondazioni

Because of the subsidence of the land and the increasing sea level a large part of the Po Delta territory is in risk of flood.

A causa della subsidenza del suolo e dell’innalzamento del livello del mare, gran parte del delta del Po è a rischio di inondazioni.

Because of the increasing sea level and the erosion of the dunes along the coastline, a large part of the Ebro Delta territory is in risk of flood.

A causa dell’innalzamento del livello del mare e dell’erosione delle dune costiere, gran parte del Delta dell’ebro è a rischio di inondazione.

Inondazioni causate da tempeste e precipitazioni estreme che nel passato av-venivano ogni 100 anni (probabilmente capiteranno più spesso, ogni 1-2 anni).

areas with risk of flood areas with risk of flood

Strong transformations along the river course like enbank-ments, dams and floodplain drainage increase the river instability and the risk of floods in the Delta.

Forti trasformazioni lungo il corso del fiume come arginature, dighe e il drenaggio delle aree golenali aumenta-no l’instabilità del fiume e il rischio di inondazioni nel Delta.

floods inondazioni

Page 51: atlente dei delta europei

inondazioni floods

GUADALQUIVIR

RHONE

Page 52: atlente dei delta europei

delta sectionssezioni del delta

lagunalagoon

dune costiereseashore dunes

valle da pescafishing valley

Mare AdriaticoAdriatic Sea

diga di seconda protezionesecond protection dike

diga di prima protezionefirst protection dike

acqua dolcefresh water

acqua salmastrabrakish water

terreni agricoli bonificatireclaimed farmland

canale di scolodrainage channel

dune costiereseashore dunes

stagnopond

risaierice paddies

canali di scolodrainage channels

Mar MediterraneoMediterrean Sea

acqua dolcefresh water

acqua salmastrabrakish water

acqua dolcefresh water

acqua salmastrabrakish water

dune costiereseashore dunes

cannetoreed

lago (antica laguna)lake (old lagoon)

lago (antica laguna)lake (old lagoon)

terreni agricoli bonificatireclaimed farmland

canale artificialeartificial channel

paleodunemarine levee

cannetoreed

ramo del fiumeriver branch

depositi fluvialiriver levee

dune di protezioneprotection dunes

Mare del NordNorth Sea

area urbanaurban area

canale lateraleside channel

città vecchiaold city

città di fondazionenew town

canale di navigazionenavigation channel

richiesta di acqua dolcefreshwater demanding

terreni agricoli bonificatireclaimed farmland

DANUBE

EBRO

PO

RHINE

30 km

5 km

10 km

50 km

Page 53: atlente dei delta europei

1h 2h 3h 4h 5h 6h

70 km

The faster way to cross the delta by boat

channel canale

Il modo più veloce per attraversare il deltain barca

1,2h 2h 3h 4h 5h 6h

50 km

The faster way to cross the delta by car

Il modo più veloce per attraversare il delta in auto

common road strada provinciale

DANUBE

PO

timescale scala temporale

Page 54: atlente dei delta europei

timescalescala temporale

1,5h 2h 3h 4h 5h 6h

35 km

The faster way to cross the delta by car

Il modo più veloce per attraversare il delta in auto

common road strada provinciale

1h 2h 3h 4h 5h 6h

130 km

The faster way to cross the delta by train

Il modo più veloce per attraversare il delta in treno

railway linea ferroviaria

EBRO

RHINE

Page 55: atlente dei delta europei

1,5h 2h 3h 4h 5h 6h

35 km

1h 2h 3h 4h 5h 6h

100 km

scale comparison comparazione fra scale

GUADALQUIVIR

RHONE

Page 56: atlente dei delta europei

Danube Delta has a protected area of 2733 km2.It is the only Biosphere Reserve in the world.Il delta del Danubio ha un’area protetta di 2733 km2.E’ l’unica biosfera protetta del mondo.

Ebre Delta has a protection area of 132 km2.Il delta dell’Ebro ha un’area protetta di 132 km2.

Park Delta del Po has a protected area of 53.653 ha.Il Parco Delta del Po ha 53.653 ha di area protetta.

Rhine Delta has a protected area of 10.801 km2.Il delta del Reno ha un’area protetta di 10.801 km2.

DANUBE

PO

EBRO

RHINE

settlement | protected areas insediamenti | aree protette

50 km50 km

50 km 50 km

natural parks

insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali

human settlementsnatura 2000protected wetland

natural parks

insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali

human settlementsnatura 2000protected wetland

natural parks

insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali

human settlementsnatura 2000protected wetland

natural parks

insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali

human settlementsnatura 2000protected wetland

Page 57: atlente dei delta europei

insediamenti | aree protette settlement | protected areas

GUADALQUIVIR

RHONE

Page 58: atlente dei delta europei

human settlements

national roadsregional roadslocal roadsrailway

insediamenti umani

strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia

human settlementshighway autostrade

insediamenti umani

strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia

autostrade

national roadsregional roadslocal roadsrailway

strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia

highway autostradenational roadsregional roadslocal roadsrailway

strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia

highway autostrade

national roadsregional roadslocal roadsrailway

highway

human settlements insediamenti umani insediamenti umanihuman settlements

infrastrutture | insediamenti infrastructure | settlements

DANUBE

PO

EBRO

RHINE

50 km50 km

50 km 50 km

Page 59: atlente dei delta europei

infrastructure | settlement infrastrutture | insediamenti

GUADALQUIVIR

RHONE

Page 60: atlente dei delta europei

population | settlement popolazione | insediamenti

50.000 - 150.000

150.000 - 200.000

400.000 - 700.000

>700.000

200.000 - 400.000

10.000 - 50.000

<10.000 inhabitants abitanti

<20

h/k

m2

> 1

00

0

20 -7

0

70 -

150

150

- 50

0

500

- 10

00

population densitydensità di popolazione

DANUBE

PO

EBRO

RHINE

migration in 2007migrazioni nel 2007

1 2 3 4 5 6-2 -1 0

Danube

Po

Ebre

Rhine

%

evoluzione della popolazioneevolution of population

199

6

106

104

102

100

98

96

94

92

90

199

7

199

8

199

9

200

0

200

1

200

2

200

3

200

4

200

5

200

6

Danube

Po

Ebre

Rhine

ind

ex 1

00

yearsanni

The density depends on the size and degrees of anthropization of the studied areas; therefore, the highest density is to be found in the Rhine delta. Even if the Danube delta is one of the largest wetlands in the world, the deficit of infrastructure and laws protecting the Biosphere Reservation determine a stagnation of human settlement evolution, therefore the maintainan-ce of low density.

La densità dipende dalla scala e dal grado di antropiz-zazione delle aree studiate; in ogni caso la densità maggiore si individua nel delta del Reno. Anche se il delta del Danubio è una delle maggiori zone umide del mondo, la mancanza di infrastrutture e le normative di tutela della Biosfera Protetta determinano il ristagno dell’evoluzione degli insediamenti umani, causando il mantenimento di una bassa densità di popolazione.

50 km50 km

50 km 50 km

Page 61: atlente dei delta europei

population | settlementpopolazione | insediamenti

migration in 2007migrazioni nel 2007

1 2 3 4 5 6-2 -1 0

Danube

Po

Ebre

Rhine

%

evoluzione della popolazioneevolution of population

199

6

106

104

102

100

98

96

94

92

90

199

7

199

8

199

9

200

0

200

1

200

2

200

3

200

4

200

5

200

6

Danube

Po

Ebre

Rhine

ind

ex 1

00

yearsanni

The density depends on the size and degrees of anthropization of the studied areas; therefore, the highest density is to be found in the Rhine delta. Even if the Danube delta is one of the largest wetlands in the world, the deficit of infrastructure and laws protecting the Biosphere Reservation determine a stagnation of human settlement evolution, therefore the maintainan-ce of low density.

La densità dipende dalla scala e dal grado di antropiz-zazione delle aree studiate; in ogni caso la densità maggiore si individua nel delta del Reno. Anche se il delta del Danubio è una delle maggiori zone umide del mondo, la mancanza di infrastrutture e le normative di tutela della Biosfera Protetta determinano il ristagno dell’evoluzione degli insediamenti umani, causando il mantenimento di una bassa densità di popolazione.

Page 62: atlente dei delta europei

turismo ed ecoturismo turismo ed ecoturismo

rigassificatore

centrale elettrica

area agricola

pesca industriale

aeolian and solar energy production produzione di energia solare ed eolica

raccolto di canneti

pesca industriale

turismo ed ecoturismo

coltivazione di riso

pesca industriale

In Danube delta all the surface is protectedand open to sustainable tourism, but there are also some energy production structures.

Nel delta del Danubio l’intero territorio è protetto edaperto al turismo sostenibile, tuttavia sono presentianche strutture per la produzione di energia.

Ebre delta is caracterized by a territory structured throughthe irrigation network and totally dedicated to riceculture.

Il delta dell’Ebro è caratterizzato da un territorio strutturatoda una fitta rete di irrigazione e integramente dedicatoalla coltivazione del riso.

tourism and ecotourism

industrial fishing

reed harvest

tourism and ecotourism

industrial fishing

rice culture

re-gasiification plant

power plant

Po delta is widely used for the agricoltural activity.The landscape is also characterized by the presenceof energy production plants.Il territorio del Delta del Po è in larga partededicato all’attività agricola. Il paesaggio ècaratterizzato dalla presenza di alcuni importantiimpianti energetici.

In Netherlands the principal activity is agricultureand tourism is limited to the main cities areas.In Olanda la principale attività è l’agricoltura e ilturismo è limitato alle aree delle città principali.

tourism and ecotourism

industrial fishing

farmland

industry

tourism

industrial fishing

farmland

human activitiesattività umanehuman activities attività umane

DANUBE PO

RHINEEBRE

turismo

industria

agricoltura

pesca industriale

50 km

50 km

Page 63: atlente dei delta europei

turismo ed ecoturismo

rigassificatore

centrale elettrica

agricoltura

pesca industriale

50 km

50 km

re-gasiification plant

power plant

Po delta is widely used for the agricoltural activity.The landscape is also characterized by the presenceof energy production plants.Il territorio del Delta del Po è in larga partededicato all’attività agricola. Il paesaggio ècaratterizzato dalla presenza di alcuni importantiimpianti energetici.

In Netherlands the principal activity is agricultureand tourism is limited to the main cities areas.In Olanda la principale attività è l’agricoltura e ilturismo è limitato alle aree delle città principali.

tourism and ecotourism

industrial fishing

farmland

industry

tourism

industrial fishing

farmland

human activitiesattività umane

PO

RHINE

turismo

industria

agricoltura

pesca industriale

Page 64: atlente dei delta europei

human activities arrività umane

GUADALQUIVIR