La rendicontazione dei progetti europei nel Settimo Programma Quadro
atlente dei delta europei
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ATLANTEDEI
DELTAEUROPEI
EUROPEANDELTAATLAS
BIOGRAFIE
GEOGRAFIE
BIOGRAPHIES
GEOGRAPHIES
COMPARISONSCOMPARAZIONI
1.1 GEOGRAFIE1.1 GEOGRAPHIES
1.2 PROTEZIONE1.2 PROTECTION
1.3 FENOMENI1.3 PHENOMENA
1.4 RETI1.4 NETWORK
2
3
1
GEOGRAFIEGEOGRAPHIES1Nonostante i territori deltizi in Europa siano generalmente as-soggettati ad alcune importanti fragilità, tra cui assume parti-colare rilievo la salinizzazione dell’acqua, l’erosione delle coste e l’innalzamento del livello medio del mare, sono riconoscibili alcuni fenomeni che ne segnano profondamente la singolarità come, ad esempio, il progressivo abbandono da parte della popolazione locale, il forte incremento della pressione turistica oppure la contemporanea trasformazione e rafforzamento del settore agricolo. Somiglianza e differenza sono le parole chiave che hanno guidato la costruzione di una sequenza di mappe attraverso cui descrivere i delta europei, tracciarne i principali caratteri, ma anche individuare i modi in cui vengono affronta-te le criticità. Detto diversamente, lo sforzo compiuto riguarda il riconoscimento di come una pluralità di temi, problemi, feno-meni e caratteri di fatto disegni sul territorio europeo differenti geografie, ciascuna delle quali richiede specifiche forme di intervento.
European deltaic territories are generally invested by two different trends: on the one hand by relevant frialties, like the salt wedge, the coastal erosion and the sea level rising, on the other one by phenomena like the emigration, the demand for an increment of touristic facilities, the transformation and the reinforcement of the agricultural sector. Similarity and differen-ce are the keywords that order the sequence of the maps that describe the European deltas, visualise the most relevant fea-tures, show how the weaknesses of the territory are faced. In other words, the goal is to show how a plurality of elements, causes and phenomena create different geographies, requiring specific interventions.
*mappe realizzate su base cartografica del EEA
0 1000500 750250
KM
GEOGRAFIE
AREE URBANIZZATE E AREE AGRICOLE
terreno arabile non irrigato
terreno permanentemente irrigato
coltivazione annuali e permanenti
terreni a coltivazioni miste
terreni agricoli con significative aree di vegetazione naturale
terreni agro-forestali
pascoli
vigneti
risaie
altri usi
aree urbanizzate e habitat artificiali
1.10 1000500 750250
KM
GEOGRAFIE
SISTEMA DELLE ACQUE ED AREE UMIDE
concentrazione di aree umide
sistema delle acque (Corine land cover 2000)
alta
bassa
Aree umide (4.1.1) Corpi d’acqua (5.1.2)
Corsi d’acqua (5.1.1) Lagune costiere (5.2.1)
0 1000500 750250
KM
GEOGRAFIE
SISTEMA DELLE ACQUE ED AREE UMIDE
concentrazione di aree umide
sistema delle acque (Corine land cover 2000)
alta
bassa
Aree umide (4.1.1) Corpi d’acqua (5.1.2)
Corsi d’acqua (5.1.1) Lagune costiere (5.2.1)1.1
1
2
34
5
6
7
8
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1011
12 13
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16
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20
12345678910111213141516171819
RODANOEBROGUADALQUIVIRGUADIANATAGODUEROGARONNALOIRASENNASCHELDARENOELBAODERVISTOLANEMUNASDANUBIOEVROSAXIOSPO
20 DNIEPR21 NILO
IDROGRAFIA
bacino idrografico
fiume
delta
estuario0 1000500 750250
KM
GEOGRAFIE
1.10 1000500 750250
KM
PROTEZIONE
CATEGORIE IUCN DI SITI NAZIONALI DESIGNATI
I A riserve naturali o aree di riserva integrale
I B aree incontaminate
II parchi nazionali
III monumenti naturali
IV aree per la gestione di habitat e specie
V paesaggi terrestri e marini protetti
VI aree per la gestione sostenibile delle risorse
I A riserve naturali o aree di riserva integrale
I B aree incontaminate
II parchi nazionali
III monumenti naturali
IV aree per la gestione di habitat e specie
V paesaggi terrestri e marini protetti
VI aree per la gestione sostenibile delle risorse
0 1000500 750250
KM
PROTEZIONE
CATEGORIE IUCN DI SITI NAZIONALI DESIGNATI
I A riserve naturali o aree di riserva integrale
I B aree incontaminate
II parchi nazionali
III monumenti naturali
IV aree per la gestione di habitat e specie
V paesaggi terrestri e marini protetti
VI aree per la gestione sostenibile delle risorse
I A riserve naturali o aree di riserva integrale
I B aree incontaminate
II parchi nazionali
III monumenti naturali
IV aree per la gestione di habitat e specie
V paesaggi terrestri e marini protetti
VI aree per la gestione sostenibile delle risorse1.2
0 1000500 750250
KM
PROTEZIONE
RETE NATURA 2000 + RAMSAR
NATURA 2000 Direttive uccelli (SPA)
NATURA 2000 Direttive habitat (pSCI,SCI,SAC)
delta
NATURA 2000 siti appartenenti ad entrambe
aree appartenenti alla convenzione RAMSAR
1.20 1000500 750250
KM
FENOMENI STATO DELLE COSTE
depressioni (da 0 m a -5 m)
erosione
crescita
innalzamento livello del mare
-10.0 -7.5 -5.0 -2.5 0.0 2.5 5.0 7.5 10.0
0 1000500 750250
KM
FENOMENI STATO DELLE COSTE
depressioni (da 0 m a -5 m)
erosione
crescita
innalzamento livello del mare
-10.0 -7.5 -5.0 -2.5 0.0 2.5 5.0 7.5 10.0 1.3
0 1000500 750250
KM
FENOMENI INONDAZIONI
numero di inondazioni (1998 - 2008)
1 2 3 4 5 6
variazioni previste della portata dei fiumi (rapporto fra il periodo 1961-1990 e lo scenario 2071-2100) %
+40 +20 +10 +5 -5 -10 -20 -40
1.30 1000500 750250
KM
FENOMENI SECCHE
numero medio di persone esposte annualmente a secche per km q
<4 4 - 10 40 -200 200 - 400 400- 28000
sfruttamento d’acqua nei bacini fluviali europei (%) > 40 (forte sfruttamento) 20 - 40 (medio sfruttamento)
0 1000500 750250
KM
FENOMENI SECCHE
numero medio di persone esposte annualmente a secche per km q
<4 4 - 10 40 -200 200 - 400 400- 28000
sfruttamento d’acqua nei bacini fluviali europei (%) > 40 (forte sfruttamento) 20 - 40 (medio sfruttamento)1.3
TRASPORTI VIA ACQUA
rotte marittime
vie fluviali classi UN/EC
VII VI aVI b VI cV aV b IV III I, II
14500-27000 T 9600-18000 T6400-12000 T3200-6000 T3200-6000 T1500-3000 T1000-1500 T650-1000 T250-650 T
0 1000500 750250
KM
FLUSSI
1.40 1000500 750250
KM
RETI
MINISTERO DELL’AMBIENTEDanube Delta Biosphere Reserve AuthorityDanube Delta National Institute
COMUNI
EUROPA
MONDO
NAZIONE
DIPARTIMENTO
REGIONE
COMUNE
ORGANO TRANSFRONTALIERO
DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVELOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENTLOWER DANUBE EUROREGION
MEDITERRANEAN DELTAS ASSOCIATION STATUTE (DELTA- MED)RISERVE BIOGENETICHE DEL CONSIGLIO D’EUROPANATURA 2000CONVENZIONE DI BERNA E BONN (conservazione della fauna migratrice)CONVENZIONE DI BARCELLONA (protezione aree umide mediterranee)EUROPARC FEDERATION
UNESCO Man and Biosphere program (MABRAMSAR Convention on WetlandsWWFIUCN International Union for Conservation of natureWOW Wings over wetlands
REGIONE VENETOParco regionale del Delta del Po _ VenetoREGIONE EMILIA ROMAGNAParco regionale del Delta del Po _ Emilia Romagna
COMUNI
MINISTERO DELL’AMBIENTE
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D’AZURParc naturel régional de Camargue
Commission executive de l’eau de camargue
ARLES, SAINTES MARIES DE LA MER
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE Y MEDIO RURAL Y MARINO
ANDALUSIAparque regional Donana
COMUNI
0 1000500 750250
KM
RETI
MINISTERO DELL’AMBIENTEDanube Delta Biosphere Reserve AuthorityDanube Delta National Institute
COMUNI
EUROPA
MONDO
NAZIONE
DIPARTIMENTO
REGIONE
COMUNE
ORGANO TRANSFRONTALIERO
DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVELOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENTLOWER DANUBE EUROREGION
MEDITERRANEAN DELTAS ASSOCIATION STATUTE (DELTA- MED)RISERVE BIOGENETICHE DEL CONSIGLIO D’EUROPANATURA 2000CONVENZIONE DI BERNA E BONN (conservazione della fauna migratrice)CONVENZIONE DI BARCELLONA (protezione aree umide mediterranee)EUROPARC FEDERATION
UNESCO Man and Biosphere program (MABRAMSAR Convention on WetlandsWWFIUCN International Union for Conservation of natureWOW Wings over wetlands
REGIONE VENETOParco regionale del Delta del Po _ VenetoREGIONE EMILIA ROMAGNAParco regionale del Delta del Po _ Emilia Romagna
COMUNI
MINISTERO DELL’AMBIENTE
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D’AZURParc naturel régional de Camargue
Commission executive de l’eau de camargue
ARLES, SAINTES MARIES DE LA MER
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE Y MEDIO RURAL Y MARINO
ANDALUSIAparque regional Donana
COMUNI
1.4
BIOGRAFIEBIOGRAPHIES2
PO / PO
RODANO / RHONE
EBRO / EBRO
GUADALQUIVIR / GUADALQUIVIR
RENO / RHINE
NEMUNAS / NEMUNAS
DANUBIO / DANUBE
AXIOS / AXIOS
1
2
3
4
5
6
7
8
12
3
4
5
7
6
8
CASI STUDIOSTUDY CASES
ORGANI EUROPEI
- SIC- ZPS- Natura 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- convenzione Ramsar- Unesco
ORGANI NAZIONALI
- Ministero dell’Ambiente- Ministero dei Lavori Pubblici-
pompaggio tifiche, drenaggio)pompaggio dell’acqua
turismoestrazioni metanifere
navigazione (rettifiche, drenaggio)
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
PROTEZIONE AMBIENTALE
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale
- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente
- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile
- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana
- Piano Idrogeologico
- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)
- Programma di Educazione Ambientale
- AGENDA 21
fragola
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
cotone
mais
turismo
allevamento
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
GUADALQUIVIR
5
rettifica di canali
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
avanzamento cuneo salino
inondazioni
inquinamento acque ( sup / sott )
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
sviluppo economico
migrazioni
legislazioni
confini
dominazioni
PROTEZIONE AMBIENTALE
REGIONE VENETO, STATO
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
mais
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
grano
aglio
turismo
allevamento
commercio
caccia
piscicoltura
ALTRE ATTIVITA’
PO
0
ORGANI LOCALI
- Consorzi di Bonifica-
REGIONE VENETO
- Provincia di Rovigo- Comuni (6)- Parco Regionale Veneto del Fiume Po
- Piano di bacino
- Piano di Sviluppo e Salvaguardia
- Parco Regionale Veneto del Fiume Po
- legge per la trutela del patrimonio naturale del paese
- Piano d’Area
- legge quadro sui parchi
DINAMICHESOCIO-ECONOMICHE
ORGANI EUROPEI
- SIC- ZPS- Natura 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- convenzione Ramsar- Unesco
ORGANI NAZIONALI
- Ministero dell’Ambiente- Ministero dei Lavori Pubblici-
pompaggio tifiche, drenaggio)pompaggio dell’acqua
turismoestrazioni metanifere
navigazione (rettifiche, drenaggio)
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
PROTEZIONE AMBIENTALE
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale
- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente
- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile
- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana
- Piano Idrogeologico
- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)
- Programma di Educazione Ambientale
- AGENDA 21
fragola
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
cotone
mais
turismo
allevamento
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
GUADALQUIVIR
5
rettifica di canali
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
avanzamento cuneo salino
inondazioni
inquinamento acque ( sup / sott )
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
sviluppo economico
migrazioni
legislazioni
confini
dominazioni
PROTEZIONE AMBIENTALE
REGIONE VENETO, STATO
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
mais
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
grano
aglio
turismo
allevamento
commercio
caccia
piscicoltura
ALTRE ATTIVITA’
PO
0
ORGANI LOCALI
- Consorzi di Bonifica-
REGIONE VENETO
- Provincia di Rovigo- Comuni (6)- Parco Regionale Veneto del Fiume Po
- Piano di bacino
- Piano di Sviluppo e Salvaguardia
- Parco Regionale Veneto del Fiume Po
- legge per la trutela del patrimonio naturale del paese
- Piano d’Area
- legge quadro sui parchi
DINAMICHESOCIO-ECONOMICHE
PO1
PO
1
nuclei insediativi importanti lungo i rami del Po
sviluppo del porto di Frattesina: prima “stagione d’acqua” del delta
XI sec a.C.
X sec a.C.
- fase alluvionale: il centro perde importanza- gli Etruschi aprono canali navigabili
a�ermazione ed espansione di Adria: tra�ci nell’entroterra e sul mare
VIII sec a.C.
VI sec a.C.
sviluppo di Spina come centro in cui convivono Veneti, Greci ed Etruschi
- Adria passa sotto controllo etrusco, diventa una polis- territorio strutturato in funzione di attività agricole, artigianali e commerciali
�ne VI sec a.C.
V sec a.C.
crisi politica di Atene: contrazione dei tra�ci commerciali nel delta
- attività artigianali e commerciali- Spina scava un canale arti�ciale per proteggersi dal ramo padano
�ne IV sec a.C.
III sec a.C.
insediamento dei Romani: organizzazione del territorio per centuriazioni
Adria e Ravenna diventano municipia, completamento della via Annia e della via Popilia
II sec a.C.
I sec a.C.
- scavo tra le lagune della Fossa Augustea (Ravenna-Spina) e della Fossa Flavia (Spina-Adria)- recupero delle attività legate alla pesca
il centro di Classe la sede della �otta romana in Adriatico con base militare a Ravenna
I sec d.C.
13 d.C.
crisi agricola, si impone la grande proprietà
crisi della piccola proprietà, accentramento della terra in grandi aziende a latifondi
II sec
III sec
eventi bellici, devastazione dei passaggi sul territorio veneto
- lotte tra ducato veneto, Estensi, padovani, vescovi-conti adriani- produzione di sale e attività peschereccia
V sec
VII sec
Venezia si trasforma in ducato e si specializza nel trasporto �uviale di merci in arrivo ai porti adriatici
Venezia saccheggia Comacchio
836
866
controllo veneziano delle coste
controllo delle saline di Comacchio: Venezia mira all’accentramento del mercato del sale sull’Adriatico e lungo il Po
932
XI sec
blocco navale di Venezia a Ferrara per ottenere condizioni favorevoli di accesso al Po
rotta di Ficarolo: il porto di Adria viene colmato e il delta si sviluppa verso nordest
1101
XII sec
patto di protezione tra Adria e Venezia
Venezia perde e riprende Adria più volte negli scontri con gli stati vicini
1309
XV sec
Venezia restituisce il Polesine agli Estensi
guerra tra Venezia e Ferrara
1438
1482-1484
Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia
Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni
PO
2
patto di Cambrai: Venezia si asicura il dominio su Polesine, Rovigo e delta
creazione del Magistrato ai Beni Inculti e del Magistrato delle Acque
1515
1556
interclusione del ramo dell’Abate per boni�care i terreni lungo la riva destra del ramo Ariano-Goro
- attività artigianali e commerciali- abbandono della sola raccolta delle rendite agrarie per un vero interesse alla produzione: inizio delle boni�che- estesi latifondi si concentrano nelle mani di potenti famiglie veneziane
1564
XVI sec
- piene e rotte dei �umi- annullamento dei diritti di uso civico delle terre- perdita di importanza delle attività tradizionali di pesca e raccolta della canna, inizia la coltiuvazione del mais
taglio di Porto Viro ad opera della Repubblica di Venezia per evitare l’interrimento delle bocche lagunari,le acque, sfociando più a sud, sottraggono il delta al controllo ponti�cio
XVII sec
1606
Venezia interviene sul Po delle Fornaci: estromissione dei rami di Scirocco e Tramontana
Venezia costruisce un canale in località Cavanella di Po per garantire il collegamento tra delta e laguna
1612
1623
spegnimento del sistema deltizio rinascimentale
movimenti migratori della popolazione più povera a causa del divieto di transito nelle valli, unico sostentamento
1650
XVIII sec
nasce il primo “Consorzio agli scoli dell’Isola di Ariano”
idrogra�a simile a quella attuale: si delinea la Sacca dei Scardovari
1745
1750
la “linea dei pilastri” (il tracciato del canale Veneto) sancisce il con�ne tra Venezia e Stato Ponti�cio
Venezia e Ferrara si uniscono nel �ne comune della boni�ca e della difesa dalle inondazioni
1751
1782
primo sposalizio di Venezia col Mare
il trattato di Campoformido individua il con�ne tra Veneto Asburgico e Repubblica Cisalpina sul corso del Gran Po
1796
1797
il trattato di Luneville sposta il con�ne sull’Adige
una commissione del governo napoleonico stabilisce la necessità di un cavo emissario delle acque di scolo di destra Canalbianco
1801
1803
nasce il Consorzio Acque Dolci di Contarina e Donada
tassazioni straordinarie: movimenti insurrezionali e brigantaggio
1808
1809
legge napoleonica che prescrive l’esecuzione obbligatoria delle opere di boni�ca
- il Congresso di Vienna garantisce la libertà di navigazione del Po- spostamento del con�ne tra Stato Ponti�cio e Regno Lombrado-Veneto dal Po di Goro lungo il Po di Ariano- l’impero Austriaco ripristina le antiche leggi della Repubblica Veneta in merito ai consorzi- divieto di esportazione dei grani dalle province venete per tentare di porre rimedio alla crisi socioeconomica
1810
1815
la famiglia Sullam entra in possesso delle tenute della Donzella
la rotta di Boccasette riorienta a nord il ramo di Maistra: pericolo per la laguna e per il Po di Levante
1818
1827
PO
3
progetto di Pietro Paleocapa per deviare le acque verso i rami di Tolle e di Gnocca
la famiglia Ravenna acquista tutti i beni abbandonati al mare
1834
1836
i Sullam e i Ravenna acquistano tutti i terreni e gli specchi d’acqua con cui costituiscono la tenuta Cà Lattis e Gorino
per la prima volta nella disciplina dei consorzi si distinguono le acque di “ragion civile difensiva” da quelle di“ragion civile lucrativa”
1837
1861
legge amministrativa sulle opere pubbliche che disciplina il concorso dello Stato nelle spese per gli interventi idraulici(controllo di �umi e arginature, ma non le attività di boni�ca)
- gli Austriaci sono scon�tti a Sadowa e perdono il loro dominio sul Polesine- plebiscito che sancisce la de�nitiva unione del Polesine all’Italia
1865
1866
passaggio della competenza in materia di boni�ca dal Ministero dell’Agricoltura a quello dei Lavori Pubblici
grande piena che porta alla prevalenza del ramo del Po della Pila
1869
1872
crisi agraria
il Consorzio dell’isola di Ariano compila il primo progetto di prosciugamento perenne, escluse le risaie
1873
1879
- rotta dell’Adige: isterilimento temporaneo di super�ci estesissime- legge Beccarini sulla boni�cazione (diverse categorie a seconda dell’urgenza) incarico allo Stato degli interventi per le terre paludose, ma il delta veneto non compare
il Consorzio di Ariano viene riconosciuto come ente di boni�ca: nasce il Consorzio di Boni�ca dell’isola di Ariano
1882
1885
- disegno per la boni�ca dell’isola di Ariano- iniziano le grandi migrazioni dal Polesine verso le Americhe
il Consorzio di Contarina e Donada entra nel Consorzio di Boni�ca Polesana
1886
1890
il Consorzio presenta domanda di concessione per la boni�ca
- Testo Unico: vengono perfezionate le disposizioni precedenti- la borghesia capitalista inizia a investire nelle risaie
1897
1900
- costruzione dell’impianto idrovoro di Cà Vendramin- rivolte dei braccianti per l’inadeguatezza delle paghe
ultimati i lavori sul collettore padano
1903
1904
precipitazioni eccezionali allagano e danneggiano l’impianto di Cà Vendramin
ulteriori eventi calamitosi legati alle precipitazioni
1905
1907
stagione di scioperi e rivendicazioni violente
progetto dell’ing. Villoresi di prosciugamento delle valli da pesca e della Sacca di Scardovari (poi respinto)
1908
1912
più di 100.000 persone su 220.000 abitanti alla �ne del secolo sono emigrate
diverse piene
1915
1921-24
PO
4
“Congresso delle Boni�che” a Sandonà di Piave
Testo Unico: vengono considerate collegate boni�ca idraulica, igienica e agraria
1922
1923
- legge Serpieri di boni�ca integrale: formalizza l’incarico allo Stato di provvedere all’esecuzione di opere pubbliche- nasce il Consorzio di Boni�ca dell’Isola della Donzella
- Mostra Nazionale delle Boni�che a Napoli: partecipano i consorzi di Ariano e Gorino, e il privato Consorti Sullam- Mussolini inizia la “battaglia del grano”: programma di ruralizzazione
1924
1925
il Consorzio di Ariano chiede al Ministero dell’Economia Nazionale il riconoscimento del territorio in comprensorio(per bene�ciare della legge)
caduta dei prezzi nel comparto agricolo
1926
1929
- progetto Bullo per opere di consolidamento arginale, installazione di idrovore e costruzione di un argine a mare- nuovo impianto di sollevamento a Cà Verzola
- progetto esecutivo per le Opere Complementari- si denuncia l’alterazione della falda causata dagli interventi di boni�ca
1930
1931
nel dopoguerra la riconquista della libertà porta alla ripresa delle lotte di massa
la popolazione registra un aumento del 14%
1947
si raggiungono i 26 mln di m3 di gas estratto1946
inizia l’estrazione del metano1938
1949
- imponenti opere di boni�ca: nuovo assetto del territorio- nella Sacca di Scardovari risultano immesse grandi quantità di acque di ri�uto degli impianti metaniferi
- 8 mld di m3 d’acqua invadono il Polesine: i 2/3 della provincia di Rovigo diventa palude- la percentuale di occupati nel settore primario super il 59% (73.700 abitanti circa)- tutti i comuni del delta vengono inclusi nelle aree soggette alla Riforma Agraria- si raggiungono i 300 mln di m3 di gas estratto
1950
1951
- tracimazione e crolli arginali nell’Isola di Camerini- 30.000 iscritti alle liste di collocamento
allagamenti nell’isola di Cà Venier
1952
1955
- allagamenti in località Pila, Cà Venier, Cà Zuliani, Boccasette e Batteria- in Polesine risultano aperti 1.351 pozzi metaniferi (nel ferrarese sono 312, nel veneziano solo 6)
alluvione nell’isola di Ariano, rotta per sifonamento a Cà Vendramin, rotta di Po Grande (Camerini, Bonelli, Donzella)
1956
1957
alluvioni in località Camerini e Cà Venier
gli abitanti si riducono del 24% rispetto al ‘51 (55.900 abitanti)
1958
1961
divieto di estrarre metano1963
alluvione nell’isola di Ariano- tra Contarina e Porto Tolle si arriva al culmine dello sprofondamento dei suoli per le estrazioni metanifere
1960
PO
5
- de�nitiva sistemazione dell’isola di Ariano- �nanziamenti statali per la costituzione di un’area industriale nel Basso Polesine
- provvedimento del Consiglio Regionale che raccoglie tutti i consorzi sotto il Consorzio di Boni�ca Delta Po Adige- Programma Regionale di Sviluppo con indicazioni sul turismo e sull’industria
1977
1978
piano del ministero LL PP che toglie il Polesine dalla logica di emergenza in ambito di �nanziamenti: difesa attiva
il Consorzio di Boni�ca mette in cantiere l’idrovora di Cà Dol�n con scarico nel Po di Tolle
1979
1980
primo “Piano di Bacino”
- la Regione incarica Rovigo della compilazione di un Piano di Sviluppo e Salvaguardia: legge speciale per il Delta Po- progetto per l’idrovia Adriatico-Danubio
1982
1983
il Ministero dei Beni Culturali e Ambientali tutela indirettamente il delta d’acqua
- legge Galasso per la tutela del patrimonio naturale del Paese: proposte per l’area del Delta del Po- progetto generale per l’Oasi di Cà Mello
1984
1985
- nasce il Parco Naturale Regionale a integrazione del Parco del Delta dell’Emilia Romagna- Piano d’Area: preminenza di tutela ambientale, ma misure inadeguate- associazioni ambientaliste si schierano contro il progetto per il Parco Interregionale
misure per la salvaguardia del sistema idrogra�co
1986
1987
commissione mista (Ministero-Regione) redigono un progetto di Parco Interregionale e discutono del Parco Nazionale
- misure temporanee di salvaguardia- si istituisce il comitato “No al Parco”: popolazione locale, organi di governo locali, associazioni ambientaliste
1988
1989
progetto di Parco Nazionale e controproposta delle associazioni ambientaliste
- legge quadro sui parchi- diventa Parco Naturale Interregionale con sviluppo turistico- vine modi�cata la legge che lo inseriva nei parchi nazionali
1990
1991
- il 3 e 4 novembre forte vento di Scirocco nella Sacca di Scardovari, mareggiata eccezionale (+2.20 sul m.m.)- il mare rompe l’argine a Scardovari ricoprendo di acqua salata Donzella, Bonelli, Camerini e Porto Tolle- perdite dei raccolti al 60-70%- Piano di Sviluppo Economico Regionale: concentrazione di servizi commerciali agricoli, si inizia a parlare di turismo
si decide il prosciugamento di tutti gli specchi vallivi alle spalle della Sacca di Scardovari (Ente Delta Padano)
1966
1967
progetto che permette al collettore Padano-polesano di convogliare le acque nel Canalbianco
inizia l’incremento del settore industriale: progetto per il “polo attrezzato” tra Adria e Loreo
1968
1971
inizia la costruzione della centrale termoelettrica di Polesine Camerini1970
legge regionale: i consorzi diventano enti pubblici a carattere economico-territoriale (slegati dal controllo comunale)1976
legge regionale che prevede interventi per sostenere insediamento e sviluppo di imprese artigiane in aree attrezzate1975
Convegno per il “Grande Parco Naturale del Delta del Po” per sostenere l’istituzione di un parco interregionale1972
PO
6
attori locali costituiscono un documento per poter prendere visione del Piano d’Area e apporre eventuali modi�che
- approvazione del Piano d’Area- legge istitutiva del parco �rmata da tutti i comuni
1993
1994
- Programma Midwet: l’Europa ribadisce l’imporcrastinabilità dell’isitutzione di un parco- programma WETLANDS I (1997-1999): promozione e gestione del patrimonio naturale, culturale, paesaggistico
- progetti di legge: “Norme per l’istituzione del Parco Regionale del Delta del Po” (12mila ha)- “Piano di tutela e sviluppo delle comunità del Delta del Po”- istituzione del Parco Regionale Veneto del Delta del Po
1996
1997
- programma WETLANDS II (2000-2006)- inserimento nel programma comunitario LEADER+ 2000/2006 di promozione e marketing territoriale
1999
- Confartigianato propone alle amministrazioni di costruire una nuova area metropolitana chiamata “Città del delta”- Piano di Sviluppo Rurale: riquali�cazione, sviluppo cartogra�co, informazione ed educazione- inserimento nei siti della Rete Natura 2000
2002
primo progetto per l’ottenimento della Certi�cazione Ambientale EMAS (marchio di qualità ambientale turistica)
progetto LIFE 2004 per la conservazione e riproduzione dello storione del delta
2003
2004
la super�cie ad agricoltura biologica passa dai 142 ha del 2001 ai 1.136 ha
primi progetti per un rigassi�catore Adriatic a 15 km a largo di Porto Levante
2005
2007
- il riso del Delta del Po ottiene il marchio igp- inaugurazione del rigassi�catore Adriatic
iniziano i lavori del programma di miglioramento ambientale per ottenere il Certi�cato EMAS
2009
2010
il Delta del Po viene dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO1995
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
OBIETTIVI
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
RHONE
3
RODANO2
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
OBIETTIVI
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
RHONE
3
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
difesa delle aree abitate
difesa della costa
rinaturalizzazione polder
bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)
porti
canali di navigazione (arginatura, cut-off)
REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
inondazioni
riduzione biodiversità
inquinamento acque
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
OBIETTIVI
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
protezioni regolamentate generali
Site inscrit de Camargue
Site classé
Loi littoral
Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)
Regolamenti urbanistici ( POS, PLU, SCOT,)
Charte du Parc naturel régional de Camargue
protezioni regolamentate applicate ad un territorio specifico
Réserve nationale de Camargue
Réserve départementale des Impériaux
Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
proprietà acquistate o gestite con lo scopo di protezione, senza misure regolamentari allo stato attuale
dello Stato
del Conseil général des bouches du Rhone
della fondazione Sansouire
del Parc naturel régional de Camargue
strumenti di pianificazione, sviluppo e protezione
POS e PLU (comuni)
SCOT (pays d’Arles)
Chartes d’environnement et de développement (pays, communautés d’agglomération, strutture intercomunali)
Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)
Directive territoriale d’aménagement (Stato)
Loi littoral (Stato)
Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
mutamenti geopolitici
processi transfrontalieri
conflitti
DINAMICHE DI CONFINE
raccolta canneti
silvicoltura
cereali
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
pesca, piscicoltura
ALTRE ATTIVITA’
di biodiversità
agricolo
demografico
ABBANDONO
E.U.
- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS
rete di irrigazione
rete di drenaggio
ORGANI TRANSFRONTALIERI
- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)
ORGANI INTERNAZIONALI
- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature
MINISTERO DELL’AMBIENTE
- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development
PROTEZIONE AMBIENTALE
SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )
- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas
GEF (global environment facility)
- Danube Delta Biodiversity Project
RAMSAR
- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
EUROREGIONE
- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
BERD European Bank for Reconstruction and Development
- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE
- PHARE Project Cross border cooperation
NFI (nature friends international)
- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009
PROGETTI
12° secolo Gli ordini religiosi ( ordine di Malta)iniziano a sfruttare il delta. I proprietari si uniscono in associ azioni di difesa contro il mare.
13° secolo Inizio dello sfruttamento delle saline di Giraud.
16° / 17° secolo Costruzione delle prime dighe a mare.
1859 Costruzione della diga a mare.
1869 Regimentazione totale della Camargue fra le due braccia del Rodano.
20° secolo Sviluppo delle saline a causa dell’aumento di richiesta da parte dell’industria chimica. Fra il 1892 e il 1950 sono attive due linee ferroviarie nel Delta per il trasporto quotidiano del sale.
1927 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.
1940/45 Dopo la seconda guerra mondiale la maggior parte delle coltivazioni a vigne vengono convertite in risaie. L’introduzione di quantità crescenti d’acqua rischia di saturare l’Etang du Vaccares e di inondare la bassa Camargue e le saline.
1944 Costruzione di stazioni di pompaggio per rinforzare il sistema di drenaggio.
1944 Nascita dell’istituto di ricerca Tour du Valat.
1966 La Camargue è insignita del Diploma europeo del Consiglio d’Europa, denominazione accordata a spazi naturali di interesse europeo che beneficiano di un regime di protezione effettiva.
‘70 Calo della risicoltura e conseguente riduzione dell’acqua immessa nel Delta, deterioramento delle opere idrauliche, rischio di trasformazione degli ambienti naturali.
Inizia l’attività turistica.
1970 Creazione del Parco Naturale Regionale della Camargue.
1972 La Riserva Nazionale della Camargue è nominata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.
1975 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.
1976 La Camargue entra nella lista delle Riserve Biogenetiche del Consiglio d’Europa.
1979 Iscrizione alla convenzione di Berna e Bonn, relativa alla conservazione della fauna migratrice.
1982 In seguito a una tempesta eccezionale le dighe di prima difesa vengono rinforzate, aggiungendosi alla diga preesistente.
‘80 Il sindacato dei risicoltori, dei coltivatori e il parco regionale, con l’appoggio statale, delineano un piano di rilancio della risicoltura e di modernizzazione delle strutture idrauliche.
1981 Ratificazione della Direttiva Uccelli (ZPS zone a protezione speciale)
1982 La Camargue entra nella lista delle aree protette dalla Convenzione di Barcellona, per quanto riguarda la protezione del Mare Mediterraneo dall’inquinamento.
1986 La Camargue entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).
1987 Il Parco, una volta sistemato il sistema di irrigazione, lavora a dispositivi per evacquare le acque. Vengono stabiliti accordi fra i diversi attori sul territorio secondo la regola dei tre 20 per quanto riguarda l’Etang du Vaccares. (Il livello del mare non può essere inferiore a -20cm o superiore a +20cm, la salinità non può superare 20g/litro.
1993/94 Inondazioni eccezionali.
1994 Entrata in vigore della Direttiva Habitat (ZCS zone speciali di conservazione)
1995/96 Piogge eccezionali.
La regola dei tre 20 viene modificata, il livello di salinità passa a 10g/litro.
2003 Inondazioni eccezionali.
RHONE
1
PRIMI INSEDIAMENTI - INIZIO DIFESA A MARE
REGIMENTAZIONE TOTALE DELLA CAMARGUE
SVILUPPO DELLE SALINE
CONVERSIONE AGRICOLA IN RISO
CREAZIONE DEL PARCO
CRISI AGRICOLA E DETERIORAMENTO OPERE IDRAULICHE
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
difesa delle aree abitate
difesa della costa
rinaturalizzazione polder
bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)
porti
canali di navigazione (arginatura, cut-off)
REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
inondazioni
riduzione biodiversità
inquinamento acque
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
OBIETTIVI
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
STRUMENTI DI PIANIFICAZIONE
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
protezioni regolamentate generali
Site inscrit de Camargue
Site classé
Loi littoral
Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)
Regolamenti urbanistici ( POS, PLU, SCOT,)
Charte du Parc naturel régional de Camargue
protezioni regolamentate applicate ad un territorio specifico
Réserve nationale de Camargue
Réserve départementale des Impériaux
Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
proprietà acquistate o gestite con lo scopo di protezione, senza misure regolamentari allo stato attuale
dello Stato
del Conseil général des bouches du Rhone
della fondazione Sansouire
del Parc naturel régional de Camargue
strumenti di pianificazione, sviluppo e protezione
POS e PLU (comuni)
SCOT (pays d’Arles)
Chartes d’environnement et de développement (pays, communautés d’agglomération, strutture intercomunali)
Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)
Directive territoriale d’aménagement (Stato)
Loi littoral (Stato)
Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
mutamenti geopolitici
processi transfrontalieri
conflitti
DINAMICHE DI CONFINE
raccolta canneti
silvicoltura
cereali
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
pesca, piscicoltura
ALTRE ATTIVITA’
di biodiversità
agricolo
demografico
ABBANDONO
E.U.
- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS
rete di irrigazione
rete di drenaggio
ORGANI TRANSFRONTALIERI
- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)
ORGANI INTERNAZIONALI
- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature
MINISTERO DELL’AMBIENTE
- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development
PROTEZIONE AMBIENTALE
SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )
- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas
GEF (global environment facility)
- Danube Delta Biodiversity Project
RAMSAR
- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
EUROREGIONE
- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
BERD European Bank for Reconstruction and Development
- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE
- PHARE Project Cross border cooperation
NFI (nature friends international)
- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009
PROGETTI
12° secolo Gli ordini religiosi ( ordine di Malta)iniziano a sfruttare il delta. I proprietari si uniscono in associ azioni di difesa contro il mare.
13° secolo Inizio dello sfruttamento delle saline di Giraud.
16° / 17° secolo Costruzione delle prime dighe a mare.
1859 Costruzione della diga a mare.
1869 Regimentazione totale della Camargue fra le due braccia del Rodano.
20° secolo Sviluppo delle saline a causa dell’aumento di richiesta da parte dell’industria chimica. Fra il 1892 e il 1950 sono attive due linee ferroviarie nel Delta per il trasporto quotidiano del sale.
1927 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.
1940/45 Dopo la seconda guerra mondiale la maggior parte delle coltivazioni a vigne vengono convertite in risaie. L’introduzione di quantità crescenti d’acqua rischia di saturare l’Etang du Vaccares e di inondare la bassa Camargue e le saline.
1944 Costruzione di stazioni di pompaggio per rinforzare il sistema di drenaggio.
1944 Nascita dell’istituto di ricerca Tour du Valat.
1966 La Camargue è insignita del Diploma europeo del Consiglio d’Europa, denominazione accordata a spazi naturali di interesse europeo che beneficiano di un regime di protezione effettiva.
‘70 Calo della risicoltura e conseguente riduzione dell’acqua immessa nel Delta, deterioramento delle opere idrauliche, rischio di trasformazione degli ambienti naturali.
Inizia l’attività turistica.
1970 Creazione del Parco Naturale Regionale della Camargue.
1972 La Riserva Nazionale della Camargue è nominata Riserva della Biosfera dall’UNESCO.
1975 Nascita della Riserva Nazionale della Camargue.
1976 La Camargue entra nella lista delle Riserve Biogenetiche del Consiglio d’Europa.
1979 Iscrizione alla convenzione di Berna e Bonn, relativa alla conservazione della fauna migratrice.
1982 In seguito a una tempesta eccezionale le dighe di prima difesa vengono rinforzate, aggiungendosi alla diga preesistente.
‘80 Il sindacato dei risicoltori, dei coltivatori e il parco regionale, con l’appoggio statale, delineano un piano di rilancio della risicoltura e di modernizzazione delle strutture idrauliche.
1981 Ratificazione della Direttiva Uccelli (ZPS zone a protezione speciale)
1982 La Camargue entra nella lista delle aree protette dalla Convenzione di Barcellona, per quanto riguarda la protezione del Mare Mediterraneo dall’inquinamento.
1986 La Camargue entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).
1987 Il Parco, una volta sistemato il sistema di irrigazione, lavora a dispositivi per evacquare le acque. Vengono stabiliti accordi fra i diversi attori sul territorio secondo la regola dei tre 20 per quanto riguarda l’Etang du Vaccares. (Il livello del mare non può essere inferiore a -20cm o superiore a +20cm, la salinità non può superare 20g/litro.
1993/94 Inondazioni eccezionali.
1994 Entrata in vigore della Direttiva Habitat (ZCS zone speciali di conservazione)
1995/96 Piogge eccezionali.
La regola dei tre 20 viene modificata, il livello di salinità passa a 10g/litro.
2003 Inondazioni eccezionali.
RHONE
2
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE IN ACCORDO FRA PARCO E AGRICOLTORI
turismo
allevamento
navigazione (rettifiche, drenaggio)
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
difesa saline e aree agricole
difesa aree abitate
DIFESA
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
DANNI AMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PROTEZIONE AMBIENTALE
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture (mais, cotone,fragola)
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO
COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA
PARQUE NATURAL Y NACIONAL
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
navigazione (rettifiche, drenaggio)
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
avanzamento cuneo salino
riduzione biodiversita’
inquinamento acque ( sup / sott )
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale
- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente
- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile
- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana
- Piano Idrogeologico
- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)
- Programma di Educazione Ambientale
- AGENDA 21
fragola
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
cotone
mais
turismo
allevamento
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
GUADALQUIVIR
5
turismo
allevamento
navigazione (rettifiche, drenaggio)
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
difesa saline e aree agricole
difesa aree abitate
DIFESA
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
DANNI AMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PROTEZIONE AMBIENTALE
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture (mais, cotone,fragola)
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO
COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA
PARQUE NATURAL Y NACIONAL
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
navigazione (rettifiche, drenaggio)
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
avanzamento cuneo salino
riduzione biodiversita’
inquinamento acque ( sup / sott )
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
- PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale
- Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente
- PDS Piano di Sviluppo Sostenibile
- PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana
- Piano Idrogeologico
- POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
- PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali - Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia)
- Programma di Educazione Ambientale
- AGENDA 21
fragola
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
cotone
mais
turismo
allevamento
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
GUADALQUIVIR
5
GUADALQUIVIR4
turismo
allevamento
navigazione (rettifiche, drenaggio)
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
difesa saline e aree agricole
difesa aree abitate
DIFESA
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
DANNI AMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PROTEZIONE AMBIENTALE
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture (mais, cotone,fragola)
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO
COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA
PARQUE NATURAL Y NACIONAL
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe
si stabiliscono le saline sui due lati della foce
la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia
appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili
- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti
- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)
- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria
la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana
si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir
primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)
la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor
sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)
inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco
nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")
iniziano le ricerche ornitologiche
si canalizza il corso del Guadiamar
Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7
nasce il WWF per salvare la Donana
Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti
il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica
Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico
proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale
moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)
fine della dittatura franchista
legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha
inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco
Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica
inclusione nella lista RAMSAR
PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)
Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)
Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)
presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura
dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)
1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)
trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente
PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)
tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti
presentazione del progetto per il Parco Dunare
2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)
RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia
creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)
progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione
secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile
Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia
gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue
- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest
1262 1309 1503
XVI sec
fino al XVII sec
1599 1717 1737
fine del XVIII sec
secoli XIX - XX
inizio XX sec
1854
1899
1916
1920
1921 1926 1927 1927
1929 1930
1930
1939
1939 1940
1950
1950 1952
1961
1962 1964
1964 1965
1965 1967
1968 1969 1969 1972
1973 1973
1975 1978
1979
1980 1980 1980
1982
1984 1985 1986 1988 1988
1988 1989
1989
1990 1990 1990 1991 1992
1993 1993 1993
1994
1995
1996
1996
1996 1996
1997
1998
1998
2000
2002
2003
2003
2003 2004
2004 2005 2005
2005
2005 2006
2006 2007 2007
2008
2008
XXI sec
GUADALQUIVIR
1
GUADALQUIVIR
1
RISERVA DI CACCIA / SALINE / PESCA / PASCOLO
- OPERE IDRAULICHE (tagli, dighe, canali, drenaggi)- INIZIO INSEDIAMENTI
INIZIO PROCESSO DI TRASFORMAZIONE AGRARIA(inizio anni ‘20, poi dagli anni ‘40 la coltivazionedelle risaie diventa un’agroindustria)
turismo
allevamento
navigazione (rettifiche, drenaggio)
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
difesa saline e aree agricole
difesa aree abitate
DIFESA
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
DANNI AMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PROTEZIONE AMBIENTALE
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture (mais, cotone,fragola)
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO
COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA
PARQUE NATURAL Y NACIONAL
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe
si stabiliscono le saline sui due lati della foce
la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia
appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili
- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti
- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)
- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria
la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana
si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir
primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)
la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor
sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)
inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco
nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")
iniziano le ricerche ornitologiche
si canalizza il corso del Guadiamar
Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7
nasce il WWF per salvare la Donana
Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti
il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica
Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico
proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale
moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)
fine della dittatura franchista
legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha
inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco
Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica
inclusione nella lista RAMSAR
PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)
Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)
Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)
presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura
dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)
1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)
trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente
PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)
tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti
presentazione del progetto per il Parco Dunare
2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)
RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia
creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)
progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione
secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile
Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia
gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue
- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest
1262 1309 1503
XVI sec
fino al XVII sec
1599 1717 1737
fine del XVIII sec
secoli XIX - XX
inizio XX sec
1854
1899
1916
1920
1921 1926 1927 1927
1929 1930
1930
1939
1939 1940
1950
1950 1952
1961
1962 1964
1964 1965
1965 1967
1968 1969 1969 1972
1973 1973
1975 1978
1979
1980 1980 1980
1982
1984 1985 1986 1988 1988
1988 1989
1989
1990 1990 1990 1991 1992
1993 1993 1993
1994
1995
1996
1996
1996 1996
1997
1998
1998
2000
2002
2003
2003
2003 2004
2004 2005 2005
2005
2005 2006
2006 2007 2007
2008
2008
XXI sec
GUADALQUIVIR
2
NASCE UNA COSCIENZA AMBIENTALE CHE PORTAALLA NASCITA DEL WWF E ALL’ISTITUZIONE DELPARCO NAZIONALE
- CON IL NUOVO ASSETTO POLITICO, SIPREDISPONGONO I NUOVI ORGANI E PIANIDI GESTIONE E SVILUPPO- ISTITUZIONE DEL PARCO NATURALE
turismo
allevamento
navigazione (rettifiche, drenaggio)
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
difesa saline e aree agricole
difesa aree abitate
DIFESA
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
DANNI AMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PROTEZIONE AMBIENTALE
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture (mais, cotone,fragola)
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO
COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA
PARQUE NATURAL Y NACIONAL
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe
si stabiliscono le saline sui due lati della foce
la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia
appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili
- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti
- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)
- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria
la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana
si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir
primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)
la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor
sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)
inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco
nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")
iniziano le ricerche ornitologiche
si canalizza il corso del Guadiamar
Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7
nasce il WWF per salvare la Donana
Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti
il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica
Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico
proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale
moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)
fine della dittatura franchista
legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha
inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco
Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica
inclusione nella lista RAMSAR
PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)
Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)
Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)
presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura
dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)
1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)
trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente
PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)
tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti
presentazione del progetto per il Parco Dunare
2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)
RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia
creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)
progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione
secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile
Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia
gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue
- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest
1262 1309 1503
XVI sec
fino al XVII sec
1599 1717 1737
fine del XVIII sec
secoli XIX - XX
inizio XX sec
1854
1899
1916
1920
1921 1926 1927 1927
1929 1930
1930
1939
1939 1940
1950
1950 1952
1961
1962 1964
1964 1965
1965 1967
1968 1969 1969 1972
1973 1973
1975 1978
1979
1980 1980 1980
1982
1984 1985 1986 1988 1988
1988 1989
1989
1990 1990 1990 1991 1992
1993 1993 1993
1994
1995
1996
1996
1996 1996
1997
1998
1998
2000
2002
2003
2003
2003 2004
2004 2005 2005
2005
2005 2006
2006 2007 2007
2008
2008
XXI sec
GUADALQUIVIR
3
IL MERCATO GLOBALE E LE EMERGENZEAMBIENTALI RICHIEDONO UNA REIMPOSTAZIONEDEGLI EQUILIBRI ECONOMICI, SOCIALI E NATURALI(efficenza uso delle risorse, riassetto agrario,economie alternative, rinaturalizzazione)
turismo
allevamento
navigazione (rettifiche, drenaggio)
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
PRIVATI
- Réserve volontaire privée de la Tour de Valat
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
difesa saline e aree agricole
difesa aree abitate
DIFESA
regolazione uscita/ingresso acque
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
dighe a mare
REGIMENTAZIONE DELLE ACQUE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
DANNI AMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- Zone de protection spéciale de l’avifaune (ZPS)- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
STATO
- Directive territoriale d’aménagement- Loi littoral
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
REGIONE
- Charte du Parc naturel régional de Camargue (PNR)- Commission executive de l’eau de Camargue
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
COMUNI
- POS e PLU
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture
grano
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
saline
ALTRE ATTIVITA’
PROTEZIONE AMBIENTALE
- Gestione integrata delle attività umane e dell’ambiente naturale- Protezione e gestione integrata degli spazi naturali, della flora e della fauna- Gestione globale e controllata delle acque- Sviluppo turistico - Miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti- Mantenimento della diversità fra i diversi paesaggi della Camargue - Sostenimento alle attività economiche locali- Vigilanza in materia urbanistica e architettonica- Limitazione dell’inquinamento e degli scarichi- Sviluppo di azioni culturali e pedagogiche- Sviluppo delle conoscenze e loro diffusione- Forum di discussione
controllo flussi d’acqua
controllo inondazioni
REGIMENTAZIONENAVIGAZIONE
subsidenza
inondazioni
risalita del cuneo salino
inquinamento
erosione delle coste
EMERGENZEAMBIENTALI
EQUILIBRIO AMBIEN-TALE ECONOMICO
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
PIANIFICAZIONE CONCERTATA
altre colture (mais, cotone,fragola)
riso
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
commercio
caccia
saline
ALTRE ATTIVITA’
E.U.
- NATURA 2000- ZPS
arginatura del fiume
rete di irrigazione
rete di drenaggio
MINISTERE DE L’ENVIRONNEMENT
- Société Nationale de Protection de la Nature- Réserve nationale de Camargue- Conservatoire de l’espace littoral des rivages lacustres
DEPARTEMENT DES BOUCHES DU RHONE
- Agence de l’eau Rhône méditerranée et Corse- Direction départementale de l’agriculture et de la foret des bouches-du-Rhone- Réserve départementale des Impériaux- Forêt des Bouches du Rhône
RÉGION PROVENCE-ALPES-CÔTE D'AZUR
- Parc naturel régional de Camargue- Commission executive de l’eau de camargue
COMUNI
- Arles- Saintes Maries de la Mer
PROTEZIONE AMBIENTALE
MINISTERIO DE MEDIO AMBIENTE, MEDIO RURAL Y MARINO
COMUNIDAD AUTONOMA DE ANDALUSIA
PARQUE NATURAL Y NACIONAL
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
EU
- EUROPARC- SIC- ZPS- NATURA 2000
ORGANI INTERNAZIONALI
- WWF / Adena- UNESCO - Riserva Biosfera - Sito Patrimonio dell'Umanità - RAMSAR ( Convention of wetlands )- AGENDA 21
ORGANI NAZIONALI
- MARM Ministerio De Medio Ambiente, Medio Rural y Marino- CHG Confederacion Hidrografica Guadalquivir- CSIC Consejo Superior Investigacion Cientifica- EUROPARC Espana
COMUNIDAD AUTONOMA DEANDALUSIA
- Comarca de Donana - Provincias (3) - Municipalidades (14)- Parco Naturale e Parco Nazionale di Donana
ORGANI LOCALI
- RENPA Red de Espacios Protegidos de Andalucia- EBD Estación Biológica de Doñana- FUNDACION DONANA 21- Red de Participación e Información de la Comarca de Doñana
PROTEZIONE AMBIENTALE
Alfonso X il Saggio designa la zona della Rocina Riserva Reale di Caccia Fernando IV concede queste terre ai duchi di Medina Sidonia : resta parco di caccia per 500 anni a Siviglia si stabilisce la Casa de la Contratacion, ed il fiume diventa la porta d'entrata delle ricchezzeprovenienti dalle Americhe
si stabiliscono le saline sui due lati della foce
la laguna con le due isole (Mayor e Menor) rimane inalterata : pascolo per bestiame e caccia
appare per la prima volta il nome di Donana (da Dona Ana, figlia della principessa di Eboli esposa del VII Duca di Medina Sidonia,che si ritira a vivere nella riserva) si sposta il Porto delle Indie da Siviglia a Cadice (eccessiva sedimentazione e problemi di navigazione) piantumazione di "stone pine" sulla costa; poi però la scomparsa dei ginepri costieri ha destabilizzatole dune, rendendole mobili
- alcune superfici delle paludi sono seccate e sfruttate in forma stabile per l'allevamento del bestiame - muri di contenimento e saracinesche per controllare le inondazioni ed i flussi d'acqua per favorire la crescita di erba e macrofite per il bestiame (che genera inoltre un innalzamento del terreno) - inizio degli insediamenti
- tagli nel fiume e opere di regolazione (dighe e bacini) che implicano impatti importanti nelle paludi - le paludi del Guadalquivir sono 140.000 ha (adesso solo ad est, per un area di 27.000 ha) - il drenaggio del canale di navigazione Sanlucar / Siviglia ha provocato il progressivo interramento dei bracci laterali - le isole sono oggetto di interessi speculatori ( progetti agricoli)
- terre in stato vergine, spazio poco produttivo (pesca, caccia,saline, poco pascolo) - la Società delle Isole del Guadalquivir (fondi inglesi/svizzeri) inizia il processo di trasformazione agraria
la zona è menzionata in un documento chiamato "Avifauna della Donana: catalogo degli uccelliosservati in alcune province andaluse "(Antonio Machado y Núñez) prime fotografie della fauna della Donana
si scava il canale di Casa de Riera tra il Guadiamar ed il Guadalquivir
primi esperimenti di coltivazioni nelle "marismas" (zone umide)
la Compania de las Marismas del Guadalquivir costruisce dighe per proteggere le paludi creazione della Sociedad de las Islas del Guadalquivir (compra le isole per creare produzione agricola) creazione della Confederazione Sindacale Idrografica del Guadalquivir (decreto legge reale) drenaggio di 14,000 ha nella parte nord della Isla Mayor
sono attivi i primi appezzamenti di riso costruzione della diga di Alcalà del Rio (nord di Siviglia) creazione di tre polders ( 1930 : 7,058 ha 1931 : 1,642 ha 1934 : 14,300 ha)
inizio del regime dittatoriale di Francisco Franco
nasce l'Istituto Nazionale di Colonizzazione (strumento per la politica agraria del regime di Franco) il riso diventa una agroindustria in Andalusia (con l'arrivo dei coloni valenciani, che con conoscenze specifichee sacrificio al lavoro, iniziano lo sfruttamento del riso come monocoltura (inizio del "trionfo colonizzatore")
iniziano le ricerche ornitologiche
si canalizza il corso del Guadiamar
Josè A.Valverde visita per la prima volta la Donana coincidendo con la prima spedizione scientifica dieuropei in Donana. Ne seguirono altre nel 1956/7
nasce il WWF per salvare la Donana
Conferenza M.A.R. = nuova considerazione dello spazio delle marismas come riserva ecologica, di fronteai criteri produttivisti agrari dominanti
il WWF acquisisce 6,784 ha di terreno nel municipio di Almonte da privati e lo cede al governo con lacondizione che diventi Riserva Biologica di Donana lancio della stazione biologica (EBD) da parte del CSIC (Consiglio Superiore della Ricerca Scientifica) la Donana riceve la protezione legale come Riserva Biologica
Piano di Ordinazione Turistica del Litorale dichiarazione delle spiaggie di Matalascanas come Centro di Interesse Turistico
proposta di rendere la zona costiera al bordo del Parco Nazionale zona di interesse turistico preferenziale istituzione del Parco Nazionale (36,625 ha) creazione della Riserva di Guadiamar dichiarazione della trasformazione in area agricola irrigata Piano Almonte Marismas come zonadi interesse nazionale
moria massiva di uccelli a causa della fumigazione dei campi di riso Donana dichiarata Zona di Rifugio Completa (decreto 3,101)
fine della dittatura franchista
legge di Donana (riclassificazione della legge 91) : il Parco Nazionale arriva a 50,720 ha
inizio del Programma di Educazione Ambientale all'interno del parco
Dichiarato Riserva della Biosfera (77,260 ha) UNESCO secca (muoiono 15,000 oche a causa della siccità / carenza di nidificazione) cominciano i piani di rigenerazione idrica
inclusione nella lista RAMSAR
PRUG Piano di uso e gestione del Parco Nazionale (poi 2005) il Parco Nazionale riceve il Diploma Europeo di Gestione (rinnovato nel 1990 e 1995) moria di 30,000 uccelli ( botulismo per acqua stagnante) si notano i danni della modifica che ha modificato il regime idraulico delle paludi(si seccano e e accumulano sale) approvazione del Piano Direttore Territoriale Comarcale della Donana e del suo Ambiente (comarca : insieme di comuni all'interno della stessa provincia)
Donana dichiarata Bird Protection Area (ZAPA) (79/409 EEC) istituzione del Parco Naturale (53,835 ha)
Inventario Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
secca "proposta del progetto ""Costa Donana"" , un resort per 32,000 persone (bloccato)" Donanan aggiunta al registro Montreaux delle wetland in pericolo approvazione 2° PRUG la Commissione Internazionale di Esperti presenta il rapporto sullo sviluppo socioeconomico sostenibilein Donana ( pone le basi per il successivo PDS)
presentazione PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Nazionale 54,252 ha) firma del Mediterranean Landscape Carte (Andalusia / Toscana / Languedoc Rousillon) enfatizza lanecessità di protezione ambientale in queste regioni creazione di Europarc Espana (EUROPARC, organizzazione paneuropea creata nel 1973 che riunisce isittuzioni di39 paesi dedicate alla gestione di aree protette e alla difesa della natura
dichiarato Sito Patrimonio dell'Umanità Piano Idrogeologico (Comitato del Guadalquivir) : per la prima volta sono nominati i paesaggi d'acquaagrari e naturali PDS Piano di Sviluppo Sostenibile ( per il Parco Naturale 53,385 ha)
1996 - 1999 PRODER Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
creazione degli Uffici PDS Donana ( organismo di gestione del Piano di Sviluppo Sostenibile)
trasferimento della Commissione del Fiume Guadalquivir al nuovo Ministero dell'Ambiente
PRUG Piano di Uso e Gestione ( Parco Naturale)
tragedia di Aznacollar : cede una diga di una miniera di pirite di ferro, a 40 km nord del parco, rovesciando6 milioni di m3 di fanghi contaminati con metalli pesanti
presentazione del progetto per il Parco Dunare
2000 - 2006 PRODER 2 Programma Operativo di Sviluppo e Diversificazione Economica delle Zone Rurali
SIC (implementazione direttiva 92/43/EEC)
RENPA Rete di Spazi Naturali Protetti dell' Andalusia
POTAD Piano di Ordinazione del Territorio dell' Ambito della Donana
fine del primo PDS e valutazione gestione unica del Parco Nazionale e Naturale da parte della Comunità Autonoma dell'Andalusia
creazione della Riserva di pesca delle foci del Guadalquivir PORN Piano di Gestione delle Risorse Naturali del Parco naturale di Donana tre nuove aree aggiunte (3,531 ha)
progetto Donana 2005 (recupero 1,600 ha di terreno paludoso+abbattimento di 40 km di muro anti-inondazione
secondo PDS (Piano Sviluppo Sostenibile) Parco Nazionale e naturale : gli spazi naturali protetti aderiscono alla Corte Europea del Turismo Sostenibile
Piano dell' Uso del Suolo (Andalusia) : programma per la coordinazione ed il recupero integrale del fiumeGuadalquivir e azioni per la valutazione del paesaggio fluviale Parco Nazionale > spazi protetti certificati con Q di qualità turistica la Regione Autonoma di Andalusia sancisce il diritto di ogni abitante di godere dei propri paesaggi ed ildovere di utilizzarli in modo responsabile, per evitarne il deterioramento Legge per le misure tributarie e finanziarie d'impulso all'attività economica dell' Andalusia
gemellaggio con il Parco Naturale Regionale della Camargue
- si prevede una totale chiusura della bocca, per eccessiva sedimentazione - trasformazione in un'ampia pianura costiera secca, da dove le dune avanzeranno verso il continente - la foce diventerà totalmente fluviale, con scarsa influenza marina, e avanzerà verso il mare, creando una punta deltaica che si muoverà verso sud/ovest
1262 1309 1503
XVI sec
fino al XVII sec
1599 1717 1737
fine del XVIII sec
secoli XIX - XX
inizio XX sec
1854
1899
1916
1920
1921 1926 1927 1927
1929 1930
1930
1939
1939 1940
1950
1950 1952
1961
1962 1964
1964 1965
1965 1967
1968 1969 1969 1972
1973 1973
1975 1978
1979
1980 1980 1980
1982
1984 1985 1986 1988 1988
1988 1989
1989
1990 1990 1990 1991 1992
1993 1993 1993
1994
1995
1996
1996
1996 1996
1997
1998
1998
2000
2002
2003
2003
2003 2004
2004 2005 2005
2005
2005 2006
2006 2007 2007
2008
2008
XXI sec
GUADALQUIVIR
4
difesa delle aree abitate
difesa della costa
rinaturalizzazione polder
bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)
porti
canali di navigazione (arginatura, cut-off)
REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE
inondazioni
riduzione biodiversità
inquinamento acque
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
mutamenti geopolitici
processi transfrontalieri
conflitti
DINAMICHE DI CONFINE
raccolta canneti
silvicoltura
cereali
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
pesca, piscicoltura
ALTRE ATTIVITA’
di biodiversità
agricolo
demografico
ABBANDONO
E.U.
- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS
rete di irrigazione
rete di drenaggio
ORGANI TRANSFRONTALIERI
- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)
ORGANI INTERNAZIONALI
- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature
MINISTERO DELL’AMBIENTE
- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development
PROTEZIONE AMBIENTALE
SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )
- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas
GEF (global environment facility)
- Danube Delta Biodiversity Project
RAMSAR
- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
EUROREGIONE
- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
BERD European Bank for Reconstruction and Development
- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE
- PHARE Project Cross border cooperation
NFI (nature friends international)
- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009
PROGETTI
DANUBE
4
difesa delle aree abitate
difesa della costa
rinaturalizzazione polder
bonifica agricola (drenaggio, irrigazione)
porti
canali di navigazione (arginatura, cut-off)
REGIMENTAZIONE NAVIGAZIONE
inondazioni
riduzione biodiversità
inquinamento acque
erosione delle coste
EMERGENZE AMBIENTALI
mutamenti geopolitici
processi transfrontalieri
conflitti
DINAMICHE DI CONFINE
raccolta canneti
silvicoltura
cereali
SFRUTTAMENTO AGRICOLO
turismo
allevamento
pesca, piscicoltura
ALTRE ATTIVITA’
di biodiversità
agricolo
demografico
ABBANDONO
E.U.
- EUROPARC- CED, Danube Commission- ICPDR- NATURA 2000- ZPS
rete di irrigazione
rete di drenaggio
ORGANI TRANSFRONTALIERI
- LOWER DANUBE EUROREGION Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.- LOWER DANUBE GREEN CORRIDOR AGREEMENT” (Romania, Bulgaria, Ucraina, Moldavia)- DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE (Romania/Ucraina)
ORGANI INTERNAZIONALI
- UNESCO, Man and Biosphere program (MAB), Patrimonio dell’umanità- RAMSAR Convention on Wetlands- BERD, European Bank for Reconstruction and Development - WWF- IUCN ( International Union for Conservation of Nature
MINISTERO DELL’AMBIENTE
- Danube Delta Biosphere Reserve Authority- Danube Delta National Institute for Research and Development
PROTEZIONE AMBIENTALE
SEE (South East europe Transnational Cooperation Programme )
- Project DANUBEPARKS – Danube River Network of Protected Areas
GEF (global environment facility)
- Danube Delta Biodiversity Project
RAMSAR
- Ramsar Initiative for Black Sea Coast Wetlands
PAYS D’ARLES
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
E.U.
- LIFE NATURA Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta- ZPS- NATURA 2000
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
EUROREGIONE
- Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement
BERD European Bank for Reconstruction and Development
- Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation
PAYS D’ARLES
- SCOT- Chartes d’environnement et de développement DANUBE DELTA CROSS BORDER BIOSPHERE RESERVE
- PHARE Project Cross border cooperation
NFI (nature friends international)
- Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009
PROGETTI
DANUBE
4
DANUBIO7
15° secolo Il Delta diventa parte dell’Impero Ottomano.
18° secolo Insediamento dei Lipoveni, cacciati dalla Russia.
1812 Il confine fra Impero ottomano e russo si sposta lungo il canale di Kilia.
1856 Il Delta, dopo il Trattato di Parigi, viene incluso nel Principato di Moldavia.
1856 Viene costituita la Commissione Europea del Danubio con sede a Sulina.
1857-68 Rettifica, regimentazione e drenaggio del canale di Sulina (terminata nel 1902).
1859 Il Delta diventa parte dei Principati uniti di Valacchia e Moldavia.
1879 Dopo la Caduta dell’Impero ottomano il confine fr Romania e Russia corre lungo il Canale di Kilia.
1938 Il Delta viene dichiarato Riserva dalla Romania.
1938 La foresta di Letea viene proclamata Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri.
1939 Primo sfruttamento agricolo moderno (Ostrovul Tatarul).
1944 I moli foranei di Sulina vengono prolungati.
1956 Inizio dello sfruttamento delle canne per la produzione di carta
1958 Costruzione del porto di Sulina e dei moli foranei sul canale.
1960 Grandi aree vengono bonificate per l’agricoltura (Pardina...).
1964-72 Costruzione della diga di Djerdap Nel tratto del Danubio delle Porte di Ferro. Conseguente riduzione della portata di sedimenti del 20%e di un incremento della sua attività erosiva a valle della diga fino al Delta.
1961 Rosca-Buhaiova, Sfintu Gheorghe-Perisor-Zatoane, Periteasca-Gura Portiti e l’isola di Popina vengono proclamate Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri
1971 La foresta di Caraorman e di Erenciuc viene proclamata Riserva dalla Gestione Foreste (ministeriale).
1973 Viene stabilita la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” da parte dell’Ucraina.
1975 Estensione dell’area protetta a 41,500 ha.
1979-90 Viene definito il “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta” gestito dalla Centrala Deltai Dunarii. (per il recupero di 120.000 ettari per l'agricoltura, la produzione di canna, la piscicoltura, attività minerarie e canalizzazione per migliorare l'uso commerciale dei corsi d'acqua).
1979-90 I maggior progetti di costruzione includevano la rettificazione del canale di S.Gheorghe, la costruzione di sette impianti industriali, un impianto di allevamento per 25000 maiali, un nuovo porto ed un nuovo areoporto.
1981 In Ucraina la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” viene riorganizzata in Riserva Naturale Danube Fluxes.
1983-85 Lungo il canale di Sfantu Gheorghe vengono tagliati 7 meandri per accorciare la via navigabile.
1986 Consolidamento e prolungamento dei moli foranei di Sulina e costruzione del nuovo porto.
‘80-’90 Drastico calo della pesca dovuto all’inquinamento delle acque ed alla conseguente proliferazione di alghe.
‘80 Considerevole espansione di Sulina con 500 nuove abitazioni, hotel e l’espansione del porto. Sviluppo edilizio anche a Chilia-Veche, 1 Mai, Unirea, Independenta e Sfintu Gheorghe
‘80 Sviluppo della coltura di riso e di piantagioni forestali non native in ex paludi saline. La produzione si rivela ben presto molto bassa a causa della salinità del suolo.
‘80 Drastico calo nella raccolta di canne e nella produzione di cellulosa
‘90 Graduale abbandono dei blocchi edilizi costruiti il decennio precedente.
‘90 Il degrado e la perdita di aree umide a causa di opere ingegneristiche e usi del suolo inappropriati si rivelano estremamente seri; diretta conseguenza delle scelte del “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta”.
1989 Crollo del regime di Ceausescu. Nascita della Repubblica presidenziale nel 1991.
’90 Le perdite annuali a causa di operazioni agricole vengono stimate sui 18 milioni di lei, soprat tutto a causa dei suoli torbosi o salinizzati.
febbraio 1990 Il decreto n.103 abolisce i lavori di bonifica eccetto alcuni strettamente necessari.
1990 Una commissione parlamentare visita il Delta e la Centrala Deltai Dunarii viene soppressa per la creazione della Riserva della Biosfera
1990 La Banca Mondiale contribuisce alla rinaturalizzazione di 3,5 milioni di ha di terreni agricoli del delta
1990 Nasce il Danube Delta Institute, centro regionale per il monitoraggio, la ricerca, l’educazione e per rafforzare le misure di conservazione.
1990 Calo dell’avifauna del 95% rispetto al 1945 (secondo Dragomir & Staras (1997)
settembre 1991 Naufragio della nave mercantile ucraina Rostock nel Canale di Sulina e blocco della navigazione lungo questo tratto fino al 2005.
1991 Dopo una missione internazionale della IUCN, UNESCO, WWF, ICBP, IWRB, segreteria RAMSAR, viene sviluppato un programma di azioni prioritarie nell’ambito del Danube Delta stategy and management plan come piano giuridicamente vincolante
1991 Il Delta entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).
1991 La parte rumena del Delta entra nella lista dell’Unesco dei Patrimoni dell’umanità.
1993-95 Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation, finanziato dalla BERD, European Bank for Reconstruction and Development, con gli obiettivi di: valutazione della legislazione, rafforzamento della DDBRA, sostegno per i lavori e la gestione del piano di sviluppo, preparazione di progetti d'investimento, proposte al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della popolazione locale, assistenza alla DDBRA nel coordinamento delle attività delle organizzazioni internazionali
1994-95 Viene redatto un piano di assistenza internazionale alla conservazione con l’aiuto della IUCN nella forma del Piano di gestione integrato per la Riserva per fornire linee guida ad ogni settore economico
1994-96 Rinaturalizzazione del polder di Bobina
1995-2000 Danube Delta Biodiversity Project (GEF) Obiettivi:rafforzare il DDBRA come istituzione, ispezione ecologica e corpi di guardia, monitoraggio della flora e della fauna, monitoraggio degli ecosistemi, il ripristino degli ecosistemi, la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle comunità locali, gestione e coordinamento.
1996-98 Rinaturalizzazione del polder di Cernovca
1998 Viene definita la Riserva della Biosfera transfrontaliera con Dunaisky in Ucraina. (Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine)
1998 6264,03 km² del Delta sono dichiarati “Riserva della Biosfera” secondo il programma Unesco MAN AND BIOSPHERE PROGRAM (MAB).
1998 Nasce l’ICPDR.
1998 La Riserva Naturale Danube Fluxes viene estesa alla Riserva della Biosfera.
2000 Il Delta viene insignito del Diploma Europeo per le Aree Protette dal Consiglio d’Europa.
2000 Calo demografico del 30% rispetto agli anni ‘60
2000 Disastro ambientale dovuto alla fuoriuscita di cianuro nel Tibisco e poi riversatosi nel Danubio
2000 Viene stabilito il “Lower Danube Green Corridor Agreement” dai governi della Romania, Bulgaria, Ucraina and Moldavia, un accordo per la protezione e gestione della regione transnazionale del basso Danubio
2002 Il Delta del Danubio entra nel Mediterranean Deltas Association Statute (DELTA- MED) 2002-2003 Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region
2004 In Ucraina vengono inaugurati i lavori sul canale di Bistroe per fornire un accesso ucraino diretto al Mar Nero.
2005-2009 Progetto LIFE NATURA (LIFE05NAT/RO/000169) „Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta”
agosto 2006 Alluvione eccezionale in tutto il Basso Danubio
2007-2009 Progetto “Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009”, pensato come punto di partenza per uno sviluppo regionale sostenibile che riunisce le autorità, gli attori regionali e la popolazione locale.(promosso da International Friends of Nature IFN, Prietenii Naturii Romania PNRO, Biosphere Reserve Authority (ARBDD), Danube Delta Institute (INCDDD), ICPDR.
2007-2009 PHARE Project CBC RO 2005/017-539.01.01 Progetto di cooperazione transfrontaliera per la rinaturalizzazione di aree umide nella Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine 2009 Viene creata l’associazione per la collaborazione transfrontaliera "Lower Danube Euroregion" con sede a Galati. E’ formata dalla provincia di Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.
DANUBE
1
IMPORTANZA COMMERCIALE DEL DELTA
SEDE DELLA COMMISSIONE EUROPEA DEL DANUBIO E LAVORI DI REGIMENTAZIONE PER LA NAVIGAZIONE
INIZIO DELLO SFRUTTAMENTO AGRICOLO
PIANO DI SVILUPPO ECONOMICO CON PROSPETTIVE DI FORTI TRASFORMAZIONI SUL TERRITORIO
15° secolo Il Delta diventa parte dell’Impero Ottomano.
18° secolo Insediamento dei Lipoveni, cacciati dalla Russia.
1812 Il confine fra Impero ottomano e russo si sposta lungo il canale di Kilia.
1856 Il Delta, dopo il Trattato di Parigi, viene incluso nel Principato di Moldavia.
1856 Viene costituita la Commissione Europea del Danubio con sede a Sulina.
1857-68 Rettifica, regimentazione e drenaggio del canale di Sulina (terminata nel 1902).
1859 Il Delta diventa parte dei Principati uniti di Valacchia e Moldavia.
1879 Dopo la Caduta dell’Impero ottomano il confine fr Romania e Russia corre lungo il Canale di Kilia.
1938 Il Delta viene dichiarato Riserva dalla Romania.
1938 La foresta di Letea viene proclamata Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri.
1939 Primo sfruttamento agricolo moderno (Ostrovul Tatarul).
1944 I moli foranei di Sulina vengono prolungati.
1956 Inizio dello sfruttamento delle canne per la produzione di carta
1958 Costruzione del porto di Sulina e dei moli foranei sul canale.
1960 Grandi aree vengono bonificate per l’agricoltura (Pardina...).
1964-72 Costruzione della diga di Djerdap Nel tratto del Danubio delle Porte di Ferro. Conseguente riduzione della portata di sedimenti del 20%e di un incremento della sua attività erosiva a valle della diga fino al Delta.
1961 Rosca-Buhaiova, Sfintu Gheorghe-Perisor-Zatoane, Periteasca-Gura Portiti e l’isola di Popina vengono proclamate Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri
1971 La foresta di Caraorman e di Erenciuc viene proclamata Riserva dalla Gestione Foreste (ministeriale).
1973 Viene stabilita la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” da parte dell’Ucraina.
1975 Estensione dell’area protetta a 41,500 ha.
1979-90 Viene definito il “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta” gestito dalla Centrala Deltai Dunarii. (per il recupero di 120.000 ettari per l'agricoltura, la produzione di canna, la piscicoltura, attività minerarie e canalizzazione per migliorare l'uso commerciale dei corsi d'acqua).
1979-90 I maggior progetti di costruzione includevano la rettificazione del canale di S.Gheorghe, la costruzione di sette impianti industriali, un impianto di allevamento per 25000 maiali, un nuovo porto ed un nuovo areoporto.
1981 In Ucraina la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” viene riorganizzata in Riserva Naturale Danube Fluxes.
1983-85 Lungo il canale di Sfantu Gheorghe vengono tagliati 7 meandri per accorciare la via navigabile.
1986 Consolidamento e prolungamento dei moli foranei di Sulina e costruzione del nuovo porto.
‘80-’90 Drastico calo della pesca dovuto all’inquinamento delle acque ed alla conseguente proliferazione di alghe.
‘80 Considerevole espansione di Sulina con 500 nuove abitazioni, hotel e l’espansione del porto. Sviluppo edilizio anche a Chilia-Veche, 1 Mai, Unirea, Independenta e Sfintu Gheorghe
‘80 Sviluppo della coltura di riso e di piantagioni forestali non native in ex paludi saline. La produzione si rivela ben presto molto bassa a causa della salinità del suolo.
‘80 Drastico calo nella raccolta di canne e nella produzione di cellulosa
‘90 Graduale abbandono dei blocchi edilizi costruiti il decennio precedente.
‘90 Il degrado e la perdita di aree umide a causa di opere ingegneristiche e usi del suolo inappropriati si rivelano estremamente seri; diretta conseguenza delle scelte del “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta”.
1989 Crollo del regime di Ceausescu. Nascita della Repubblica presidenziale nel 1991.
’90 Le perdite annuali a causa di operazioni agricole vengono stimate sui 18 milioni di lei, soprat tutto a causa dei suoli torbosi o salinizzati.
febbraio 1990 Il decreto n.103 abolisce i lavori di bonifica eccetto alcuni strettamente necessari.
1990 Una commissione parlamentare visita il Delta e la Centrala Deltai Dunarii viene soppressa per la creazione della Riserva della Biosfera
1990 La Banca Mondiale contribuisce alla rinaturalizzazione di 3,5 milioni di ha di terreni agricoli del delta
1990 Nasce il Danube Delta Institute, centro regionale per il monitoraggio, la ricerca, l’educazione e per rafforzare le misure di conservazione.
1990 Calo dell’avifauna del 95% rispetto al 1945 (secondo Dragomir & Staras (1997)
settembre 1991 Naufragio della nave mercantile ucraina Rostock nel Canale di Sulina e blocco della navigazione lungo questo tratto fino al 2005.
1991 Dopo una missione internazionale della IUCN, UNESCO, WWF, ICBP, IWRB, segreteria RAMSAR, viene sviluppato un programma di azioni prioritarie nell’ambito del Danube Delta stategy and management plan come piano giuridicamente vincolante
1991 Il Delta entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).
1991 La parte rumena del Delta entra nella lista dell’Unesco dei Patrimoni dell’umanità.
1993-95 Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation, finanziato dalla BERD, European Bank for Reconstruction and Development, con gli obiettivi di: valutazione della legislazione, rafforzamento della DDBRA, sostegno per i lavori e la gestione del piano di sviluppo, preparazione di progetti d'investimento, proposte al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della popolazione locale, assistenza alla DDBRA nel coordinamento delle attività delle organizzazioni internazionali
1994-95 Viene redatto un piano di assistenza internazionale alla conservazione con l’aiuto della IUCN nella forma del Piano di gestione integrato per la Riserva per fornire linee guida ad ogni settore economico
1994-96 Rinaturalizzazione del polder di Bobina
1995-2000 Danube Delta Biodiversity Project (GEF) Obiettivi:rafforzare il DDBRA come istituzione, ispezione ecologica e corpi di guardia, monitoraggio della flora e della fauna, monitoraggio degli ecosistemi, il ripristino degli ecosistemi, la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle comunità locali, gestione e coordinamento.
1996-98 Rinaturalizzazione del polder di Cernovca
1998 Viene definita la Riserva della Biosfera transfrontaliera con Dunaisky in Ucraina. (Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine)
1998 6264,03 km² del Delta sono dichiarati “Riserva della Biosfera” secondo il programma Unesco MAN AND BIOSPHERE PROGRAM (MAB).
1998 Nasce l’ICPDR.
1998 La Riserva Naturale Danube Fluxes viene estesa alla Riserva della Biosfera.
2000 Il Delta viene insignito del Diploma Europeo per le Aree Protette dal Consiglio d’Europa.
2000 Calo demografico del 30% rispetto agli anni ‘60
2000 Disastro ambientale dovuto alla fuoriuscita di cianuro nel Tibisco e poi riversatosi nel Danubio
2000 Viene stabilito il “Lower Danube Green Corridor Agreement” dai governi della Romania, Bulgaria, Ucraina and Moldavia, un accordo per la protezione e gestione della regione transnazionale del basso Danubio
2002 Il Delta del Danubio entra nel Mediterranean Deltas Association Statute (DELTA- MED) 2002-2003 Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region
2004 In Ucraina vengono inaugurati i lavori sul canale di Bistroe per fornire un accesso ucraino diretto al Mar Nero.
2005-2009 Progetto LIFE NATURA (LIFE05NAT/RO/000169) „Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta”
agosto 2006 Alluvione eccezionale in tutto il Basso Danubio
2007-2009 Progetto “Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009”, pensato come punto di partenza per uno sviluppo regionale sostenibile che riunisce le autorità, gli attori regionali e la popolazione locale.(promosso da International Friends of Nature IFN, Prietenii Naturii Romania PNRO, Biosphere Reserve Authority (ARBDD), Danube Delta Institute (INCDDD), ICPDR.
2007-2009 PHARE Project CBC RO 2005/017-539.01.01 Progetto di cooperazione transfrontaliera per la rinaturalizzazione di aree umide nella Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine 2009 Viene creata l’associazione per la collaborazione transfrontaliera "Lower Danube Euroregion" con sede a Galati. E’ formata dalla provincia di Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.
DANUBE
2
OPERE DI CANALIZZAZIONE
CRISI AGRICOLA E GRADUALE ABBANDONO DEI POLDER
CRISI DELLA NAVIGAZIONE
PROGRAMMI INTERNAZIONALI DI DIFESA AMBIENTALE
CADUTA DEL REGIME
ABBANDONO DEI LAVORI DI BONIFICA E INIZIO DI POLITICHE DI RINATURALIZZAZIONE
15° secolo Il Delta diventa parte dell’Impero Ottomano.
18° secolo Insediamento dei Lipoveni, cacciati dalla Russia.
1812 Il confine fra Impero ottomano e russo si sposta lungo il canale di Kilia.
1856 Il Delta, dopo il Trattato di Parigi, viene incluso nel Principato di Moldavia.
1856 Viene costituita la Commissione Europea del Danubio con sede a Sulina.
1857-68 Rettifica, regimentazione e drenaggio del canale di Sulina (terminata nel 1902).
1859 Il Delta diventa parte dei Principati uniti di Valacchia e Moldavia.
1879 Dopo la Caduta dell’Impero ottomano il confine fr Romania e Russia corre lungo il Canale di Kilia.
1938 Il Delta viene dichiarato Riserva dalla Romania.
1938 La foresta di Letea viene proclamata Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri.
1939 Primo sfruttamento agricolo moderno (Ostrovul Tatarul).
1944 I moli foranei di Sulina vengono prolungati.
1956 Inizio dello sfruttamento delle canne per la produzione di carta
1958 Costruzione del porto di Sulina e dei moli foranei sul canale.
1960 Grandi aree vengono bonificate per l’agricoltura (Pardina...).
1964-72 Costruzione della diga di Djerdap Nel tratto del Danubio delle Porte di Ferro. Conseguente riduzione della portata di sedimenti del 20%e di un incremento della sua attività erosiva a valle della diga fino al Delta.
1961 Rosca-Buhaiova, Sfintu Gheorghe-Perisor-Zatoane, Periteasca-Gura Portiti e l’isola di Popina vengono proclamate Riserva Naturale dal Consiglio dei Ministri
1971 La foresta di Caraorman e di Erenciuc viene proclamata Riserva dalla Gestione Foreste (ministeriale).
1973 Viene stabilita la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” da parte dell’Ucraina.
1975 Estensione dell’area protetta a 41,500 ha.
1979-90 Viene definito il “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta” gestito dalla Centrala Deltai Dunarii. (per il recupero di 120.000 ettari per l'agricoltura, la produzione di canna, la piscicoltura, attività minerarie e canalizzazione per migliorare l'uso commerciale dei corsi d'acqua).
1979-90 I maggior progetti di costruzione includevano la rettificazione del canale di S.Gheorghe, la costruzione di sette impianti industriali, un impianto di allevamento per 25000 maiali, un nuovo porto ed un nuovo areoporto.
1981 In Ucraina la “Riserva Statale del braccio del Danubio del Mar Nero” viene riorganizzata in Riserva Naturale Danube Fluxes.
1983-85 Lungo il canale di Sfantu Gheorghe vengono tagliati 7 meandri per accorciare la via navigabile.
1986 Consolidamento e prolungamento dei moli foranei di Sulina e costruzione del nuovo porto.
‘80-’90 Drastico calo della pesca dovuto all’inquinamento delle acque ed alla conseguente proliferazione di alghe.
‘80 Considerevole espansione di Sulina con 500 nuove abitazioni, hotel e l’espansione del porto. Sviluppo edilizio anche a Chilia-Veche, 1 Mai, Unirea, Independenta e Sfintu Gheorghe
‘80 Sviluppo della coltura di riso e di piantagioni forestali non native in ex paludi saline. La produzione si rivela ben presto molto bassa a causa della salinità del suolo.
‘80 Drastico calo nella raccolta di canne e nella produzione di cellulosa
‘90 Graduale abbandono dei blocchi edilizi costruiti il decennio precedente.
‘90 Il degrado e la perdita di aree umide a causa di opere ingegneristiche e usi del suolo inappropriati si rivelano estremamente seri; diretta conseguenza delle scelte del “Piano Complesso per lo sviluppo economico del Delta”.
1989 Crollo del regime di Ceausescu. Nascita della Repubblica presidenziale nel 1991.
’90 Le perdite annuali a causa di operazioni agricole vengono stimate sui 18 milioni di lei, soprat tutto a causa dei suoli torbosi o salinizzati.
febbraio 1990 Il decreto n.103 abolisce i lavori di bonifica eccetto alcuni strettamente necessari.
1990 Una commissione parlamentare visita il Delta e la Centrala Deltai Dunarii viene soppressa per la creazione della Riserva della Biosfera
1990 La Banca Mondiale contribuisce alla rinaturalizzazione di 3,5 milioni di ha di terreni agricoli del delta
1990 Nasce il Danube Delta Institute, centro regionale per il monitoraggio, la ricerca, l’educazione e per rafforzare le misure di conservazione.
1990 Calo dell’avifauna del 95% rispetto al 1945 (secondo Dragomir & Staras (1997)
settembre 1991 Naufragio della nave mercantile ucraina Rostock nel Canale di Sulina e blocco della navigazione lungo questo tratto fino al 2005.
1991 Dopo una missione internazionale della IUCN, UNESCO, WWF, ICBP, IWRB, segreteria RAMSAR, viene sviluppato un programma di azioni prioritarie nell’ambito del Danube Delta stategy and management plan come piano giuridicamente vincolante
1991 Il Delta entra nella lista delle zone umide di importanza internazionale (Ramsar).
1991 La parte rumena del Delta entra nella lista dell’Unesco dei Patrimoni dell’umanità.
1993-95 Danube Delta Environmental Programme: Technical Cooperation, finanziato dalla BERD, European Bank for Reconstruction and Development, con gli obiettivi di: valutazione della legislazione, rafforzamento della DDBRA, sostegno per i lavori e la gestione del piano di sviluppo, preparazione di progetti d'investimento, proposte al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile della popolazione locale, assistenza alla DDBRA nel coordinamento delle attività delle organizzazioni internazionali
1994-95 Viene redatto un piano di assistenza internazionale alla conservazione con l’aiuto della IUCN nella forma del Piano di gestione integrato per la Riserva per fornire linee guida ad ogni settore economico
1994-96 Rinaturalizzazione del polder di Bobina
1995-2000 Danube Delta Biodiversity Project (GEF) Obiettivi:rafforzare il DDBRA come istituzione, ispezione ecologica e corpi di guardia, monitoraggio della flora e della fauna, monitoraggio degli ecosistemi, il ripristino degli ecosistemi, la sensibilizzazione e il coinvolgimento delle comunità locali, gestione e coordinamento.
1996-98 Rinaturalizzazione del polder di Cernovca
1998 Viene definita la Riserva della Biosfera transfrontaliera con Dunaisky in Ucraina. (Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine)
1998 6264,03 km² del Delta sono dichiarati “Riserva della Biosfera” secondo il programma Unesco MAN AND BIOSPHERE PROGRAM (MAB).
1998 Nasce l’ICPDR.
1998 La Riserva Naturale Danube Fluxes viene estesa alla Riserva della Biosfera.
2000 Il Delta viene insignito del Diploma Europeo per le Aree Protette dal Consiglio d’Europa.
2000 Calo demografico del 30% rispetto agli anni ‘60
2000 Disastro ambientale dovuto alla fuoriuscita di cianuro nel Tibisco e poi riversatosi nel Danubio
2000 Viene stabilito il “Lower Danube Green Corridor Agreement” dai governi della Romania, Bulgaria, Ucraina and Moldavia, un accordo per la protezione e gestione della regione transnazionale del basso Danubio
2002 Il Delta del Danubio entra nel Mediterranean Deltas Association Statute (DELTA- MED) 2002-2003 Management Plan for the Protection of the Biodiversity and Sustainable Development in Nature Protected Areas of the Lower Danube Euro Region
2004 In Ucraina vengono inaugurati i lavori sul canale di Bistroe per fornire un accesso ucraino diretto al Mar Nero.
2005-2009 Progetto LIFE NATURA (LIFE05NAT/RO/000169) „Saving Pelecanus Crispus in the Danube Delta”
agosto 2006 Alluvione eccezionale in tutto il Basso Danubio
2007-2009 Progetto “Danube Delta – Landscape of the year 2007 - 2009”, pensato come punto di partenza per uno sviluppo regionale sostenibile che riunisce le autorità, gli attori regionali e la popolazione locale.(promosso da International Friends of Nature IFN, Prietenii Naturii Romania PNRO, Biosphere Reserve Authority (ARBDD), Danube Delta Institute (INCDDD), ICPDR.
2007-2009 PHARE Project CBC RO 2005/017-539.01.01 Progetto di cooperazione transfrontaliera per la rinaturalizzazione di aree umide nella Danube Delta Cross border Biosphere Reserve Romania/Ukraine 2009 Viene creata l’associazione per la collaborazione transfrontaliera "Lower Danube Euroregion" con sede a Galati. E’ formata dalla provincia di Galaþi, Brãila, Tulcea in Romania, Cantemir e Cahul in Moldavia e Odessa Oblast in Ucraina.
DANUBE
3
INIZIO DELLA RINATURALIZZAZIONE DI ALCUNI POLDER
INTRODUZIONE DI PROGRAMMI DI GESTIONE TRANSFRONTALIERA
GRADUALE SPOPOLAMENTO DEL DELTA
COMPARAZIONICOMPARISONS3L’Atlante propone uno sguardo analitico sulle principali carat-teristiche di alcuni territori deltizi in Europa. La comparazione tra il delta del Po, del fiume Ebro, del Reno, del Danubio, del Rodano, del Nemunas e del Guadalquivir, è finalizzata d indivi-duare problematiche comuni, oltre che specifiche o particolari. I criteri di analisi sono stati selezionati tra quelli capaci di met-tere in risalto alcune importanti questioni di carattere ecologico (principalmente collegate a rischi idraulici e a cambiamenti climatici) ma anche specifici problemi economici e sociali che investono tali territori. I dati sono stati raccolti a partire da studi di sintesi e informazioni fornite principalmente da ricercatori e docenti provenienti dai paesi dei delta analizzati. Il lavoro da un lato sottolinea la grande diversità tra territori, dall’altro lato si è concentrato sull’individuazione di problemi comuni a territori fragili come quelli analizzati. I principali riguardano: la gestio-ne della rete idrografica; la perdita del potenziale economico locale legata al rischio di inondazioni, il processo di progressiva salinizzazione, la scomparsa di habitat naturali e la perdita di biodiversità. Rischi a loro volta legati all’incremento medio delle temperature globali. L’Atlante restituisce una panoramica di problemi e fornisce alcuni spunti per un più ampio dibattito sullo sviluppo futuro del delta del Po.
The delta Atlas proposes an analytic summary regarding some key characteristics of certain deltaic territories in Europe. A comparative analysis of the deltaic landscapes of the Po, the Ebro, the Rhine, the Danube, the Rhone, the Nemunas, the Guadalquivir ultimately serves the purpose of identifying some of their common problems, as well their specific and particu-lar features and characteristics. The criteria for analysis were selected for their capacity to highlight some of the important ecological factors (mainly connected to hydraulic risks and climatic change), as well as the specific socio-economic issues that affect such territories. Starting from the first synthesis studies, data was collected and information was provided mainly by researchers and professors from the countries of the analyzed deltas. The initial work demonstrated the great levels of diversity among the different territories. Alternately, their work also concentrated on indicating commonly shared problems in fragile territories such as those investigated in the study; some of the major ones being: the management of watershed networks, the loss of local economic potential tied to flood risks, the process of a progressive salinization, the disappearance of natural habitats and the loss of bio-diversity. Moreover, such risks are often in part responsible for increases in global warming. The produced results of the study create an extensive panorama of both specific and general problems while also providing significant input for a more ample debate on the future development of the Po river delta.
12
3
4
5
7
6
8
PO / PO
RODANO / RHONE
EBRO / EBRO
GUADALQUIVIR / GUADALQUIVIR
RENO / RHINE
NEMUNAS / NEMUNAS
DANUBIO / DANUBE
AXIOS / AXIOS
1
2
3
4
5
6
7
8
CASI STUDIOSTUDY CASES
14
15
EXOGENOUS TRANSFORMATIONS
TRANSFORMAZIONI
ESOGENE
effects on delta scale
effects on river scale
erosion
floods
river connectivity
time scale
infrastructure/settlement
settlement/protected areas
density/settelment
evolution of population
human activities
effetti alla scala del delta
effetti alla scala del fiume
erosione
inondazioni
connettività del fiume
scala temporale
infrastrutture/insediamenti
insediamenti/aree protette
densità/insediamenti
evoluzione della popolazione
attività umane
migrationmigrazioni
CONNECTIVITY
CONNETTIVITA’
DEMOGRAPHICDYNAMICS
DINAMICHE
DEMOGRAFICHE
atla
nti
at
las
DANUBE area: 5.165 km2 (75% water, 25% land)
branches: Sulina (64 km), Chilia (120 km),
Sfantu Gheorghe (70 km)
population: 123.878 inhabitants
density: 30 inhabitants/km2
Mouth: Black Sea
POarea: 787,29 km2 (21% water, 79% land)
branches: Po di Pila (9km), Po di Tolle (12 km), Po della Donzella (20km)
Po di Levante (18km), Po di Goro (45 km), Po di Maistra (17 km)
population: 73.119 inhabitants
density: 93 inhabitants/ km2
Mouth: Adriatic Sea
area: 5165 km2 (75% acqua, 25% terra)
rami: Sulina (64 km), Chilia (120 km),
Sfantu Gheorghe (70 km)
popolazione: 123.878 abitanti
densità: 30 abitanti/km2
foce: Mar Nero
area: 787,29 km2 (21% acqua, 79% terra)
rami: Po di Pila, Po di Tolle, Po della Donzella,
Po di Levante, Po di Goro, Po di Maistra
popolazione: 73.119 abitanti
densità: 93 abitanti/ km2
foce: Mar Adriatico
scale comparison comparazione fra scale
EBROarea: 330,31 km2 (2.4% water, 83.4% land)
branches: Ebro (30km)
population: 55.000 inhabitants
density: 50,5 inhabitants/km2
Mouth: Mediterranean Sea
RHINEarea: 41.543 km2 (81% water, 19% land)
branches in Netherlands: Waal(80km), Nederjin/Let(170km),
Ijssel(46km)
population: 16.485.787 inhabitants
urbanization: 82%
density: 397 inhabitants/ km2
Mouth: North Sea
area: 330.31 km2 (2.4% acqua, 83.4% terra)
rami: Ebro (3okm)
popolazione: 55.000 abitanti
densità: 50,5 abitanti/km2
foce: Mare Mediterraneo
area: 41,543 km2 (81% acqua, 19% terra)
rami in Olanda: Waal(80km), Nederjin/Let(170km),
Ijssel(46km)
popolazione: 16.485.787 abitanti
urbanizzazione: 82%
densità: 397 abitanti/ km2
foce: Mare del Nord
scale comparisoncomparazione fra scale
urban areas
dams and gates
water exploitation (agriculture, energy, sand dredging)
aree urbane
dighe e chiuse
sfruttamento delle acque (agricoltura, energia, dragaggio)
The deltas are complex territories that respond to different dynamics. The transformations made on the river courses also affect the equilibrium of the deltas.
I delta sono sistemi complessi che rispondono a differenti dinamiche. Anche le trasformazioni fatte lungo icorsi dei fiumi influiscono sull’equilibrio dei delta.
DANUBE
lengths: 2850 kmdischarge average: 6500 m3/sbasin: 817.000 km2countries: 10population:81 millions people
EBRO
lengths: 910 kmdischarge average: 426 m3/sbasin: 80.093 km2countries: 1
PO
lengths: 625 kmdischarge average: 1540 m3/sbasin: 74.000 km2countries: 2
RHINE
Lengths: 1320 kmdischarge average: 2200 m3/sbasin:170.002 km2countries: 8
lunghezza: 2850 kmportata: 6500 m3/sbacino: 817.000 km2nazioni: 10popolazione :81 milioni di abitanti
lunghezza: 910 kmportata: 426 m3/sbacino: 80.093 km2nazioni: 1
lunghezza: 625 kmportata: 1540 m3/sbacino: 74.000 km2nazioni: 2
lunghezza: 1320 kmportata: 2200 m3/sbacino:170.002 km2nazioni: 8
transformations | river scale trasformazioni | scala fluviale
50 km 50 km
50 km 50 km
DANUBE
PO
EBRO
RHINE
Irrigation system Sistema d’irrigazione
The hydrographic system is not only the river, but also an artificial networkof irrigation channels for the rice cultivation. The transformation of the rivercourse started in the second half of the 20th century, modifying thehabitat of the Delta: from a salt water delta to a freshwater delta
Il sistema idrografico oltre che dal fiume, è formato da una rete artificiale dicanali d’irrigazione funzionale alla coltivazione del riso. La trasformazione del corso del fiume è iniziata nella seconda metà del ventesimo secolo, modificando l’habitat naturale del Delta: da un delta salato a un delta dolce.
High density human settlements Insediamenti ad alta densità
Reclaimed lands/dikes Terre bonificate/dighe
Active draining systems for lakes, wetlands and of settlements (fortifiedtowns and polder towns), dikes and dams, Sistema di drenaggio per laghi, aree umide e insediamenti (città fortificate e città polder), dighe e chiuse
village on dikes, town on peeks
Cut off channels
Sulina branch embankment
Reclaimed lands
Tagli dei meandri
Arginatura del canale
Terre bonificate
The Danube-borne sandy coastal sediments represent mostly the sediments trapped in the mouth zone I sedimenti costieri sono formati per la maggior parte daisedimenti depositati nella zona alla foce,
main area above the sea aree sopra il livello del mare
extensive land use (rural) uso del suolo estensivo
main area above the sea area sopra il livello del mare
intensive land use (rural) uso del suolo intensivo
main area below the sea aree sotto il livello del mare
intensive land use (rural/urbanization) uso del suolo intensivo
main area below the sea aree sotto il livello del mare
intensive land use (rural) uso del suolo intensivo
cutting and new river course
transformations | delta scaletransformazioni | scala delta
cutting and new river course (1604)
Methane gas extractionmodificazione del corso del fiume (1604)
Estrazione del metano
Reclaimed landTerre bonificate
50 km 50 km
50 km 50 km
DANUBE
PO
EBRO
RHINE
coast line trend erosionevolution lines
Due to the decrease in water flow, upstream sediment trapping and wind, the Ebro delta is not growing.
A causa della riduzione della portata, del trattenimento dei sedimenti a monte e del vento, il Delta dell’Ebro non cresce.
coast line trend erosionevolution lines
tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione
tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione
tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione
tendenza della linea costiera erosionelinea d’evoluzione
Sediments accumulation from Kilia branch and erosion in the southern coasts. The Sulina jetty construction has increased this dynamic.
Accumulo di sedimenti dal braccio di Kilia e erosione nelle coste meridionali. La costruzione del molo di Sulina ha accentuato tale dinamica.
Due to the decrease in water flow, upstream sediment trapping and wind, the Po delta is not growing.
A causa della riduzione della portata, del trattenimento dei sedimenti a monte e del vento, il Delta del Po non cresce.
coast line trend erosionevolution lines
Erosion along the coast because of the sea current and the defic
Erosione lungo la costa a causa delle correnti marine e del deficit di sedimenti portati dal Reno.
it of sediments discharged by the Rhine.
coast line trend erosionevolution lines
11700 BP
7200 BP6000 BP
2800 BP
2500 BP
-100 AD
2000ac 5001500
1700
1900
4900 BP
16001700 1800 1900
erosion | coast line erosione | line costiera
FUTURE TREND
6500 bp
3800 bp
50 ad800 ad
7000 B.P.
3500 B.P.
300 dc
1300 dc
erosione | linea costiera erosion | coastline
RHONE
50 km 50 km
50 km 50 km
DANUBE
PO
EBRO
RHINE
The Ebro Delta face a low land subsidence due to the low river discharge. (No data available).
Il Delta dell’Ebro presenta una leggera subsidenza a causa del decremento della portata del fiume. (Nessun dato disponibile).
The Danube Delta does not face a land subsidence and no a salinization.
Il Delta del Danubio non presenta fenomeni di subsidenza e risalita del cuneo salino.
Drainage of polders, subsoil instability, gas extraction, oxidation of peat soils causes shrinking of land in the Rhine Delta.
subsidence area affected by salinization
subsidence subsidence subsidence area affected by salinization
Due to the methane gas extraction and decrease in waterflows, the Po Delta faces a significant land subsidence and salinization.
Il drenaggio, il prosciugamento della falda, l’instabilità del sottosuolo, l’estrazione di gas, causano la subsidenza del delta del Reno.A causa dell’estrazione del gas e della riduzione della portata,
il delta del Po presenta una forte subsidenza e risalita del cuneo salino.
-3.00
-2.50
-2.00-1.50
-1.00
-0.50
-0.30
-0.20-0.60
subsidence | salinizationsubsidenza | cuneo salino
-0,4 / -4,5 mm
subsidence | salinization subsidenza | cuneo salino
GUADALQUIVIR
RHONE
50 km 50 km
50 km 50 km
DANUBE
PO
EBRE
RHINE
areas with risk of flood
Flood by storm tides and extreme precipitation events which occurred in thepast once in 100 years (will presumably occur more often, every 1-2 years).
areas with risk of flood aree a rischio inondazioni aree a rischio inondazioni
aree a rischio inondazioniaree a rischio inondazioni
Because of the subsidence of the land and the increasing sea level a large part of the Po Delta territory is in risk of flood.
A causa della subsidenza del suolo e dell’innalzamento del livello del mare, gran parte del delta del Po è a rischio di inondazioni.
Because of the increasing sea level and the erosion of the dunes along the coastline, a large part of the Ebro Delta territory is in risk of flood.
A causa dell’innalzamento del livello del mare e dell’erosione delle dune costiere, gran parte del Delta dell’ebro è a rischio di inondazione.
Inondazioni causate da tempeste e precipitazioni estreme che nel passato av-venivano ogni 100 anni (probabilmente capiteranno più spesso, ogni 1-2 anni).
areas with risk of flood areas with risk of flood
Strong transformations along the river course like enbank-ments, dams and floodplain drainage increase the river instability and the risk of floods in the Delta.
Forti trasformazioni lungo il corso del fiume come arginature, dighe e il drenaggio delle aree golenali aumenta-no l’instabilità del fiume e il rischio di inondazioni nel Delta.
floods inondazioni
inondazioni floods
GUADALQUIVIR
RHONE
delta sectionssezioni del delta
lagunalagoon
dune costiereseashore dunes
valle da pescafishing valley
Mare AdriaticoAdriatic Sea
diga di seconda protezionesecond protection dike
diga di prima protezionefirst protection dike
acqua dolcefresh water
acqua salmastrabrakish water
terreni agricoli bonificatireclaimed farmland
canale di scolodrainage channel
dune costiereseashore dunes
stagnopond
risaierice paddies
canali di scolodrainage channels
Mar MediterraneoMediterrean Sea
acqua dolcefresh water
acqua salmastrabrakish water
acqua dolcefresh water
acqua salmastrabrakish water
dune costiereseashore dunes
cannetoreed
lago (antica laguna)lake (old lagoon)
lago (antica laguna)lake (old lagoon)
terreni agricoli bonificatireclaimed farmland
canale artificialeartificial channel
paleodunemarine levee
cannetoreed
ramo del fiumeriver branch
depositi fluvialiriver levee
dune di protezioneprotection dunes
Mare del NordNorth Sea
area urbanaurban area
canale lateraleside channel
città vecchiaold city
città di fondazionenew town
canale di navigazionenavigation channel
richiesta di acqua dolcefreshwater demanding
terreni agricoli bonificatireclaimed farmland
DANUBE
EBRO
PO
RHINE
30 km
5 km
10 km
50 km
1h 2h 3h 4h 5h 6h
70 km
The faster way to cross the delta by boat
channel canale
Il modo più veloce per attraversare il deltain barca
1,2h 2h 3h 4h 5h 6h
50 km
The faster way to cross the delta by car
Il modo più veloce per attraversare il delta in auto
common road strada provinciale
DANUBE
PO
timescale scala temporale
timescalescala temporale
1,5h 2h 3h 4h 5h 6h
35 km
The faster way to cross the delta by car
Il modo più veloce per attraversare il delta in auto
common road strada provinciale
1h 2h 3h 4h 5h 6h
130 km
The faster way to cross the delta by train
Il modo più veloce per attraversare il delta in treno
railway linea ferroviaria
EBRO
RHINE
1,5h 2h 3h 4h 5h 6h
35 km
1h 2h 3h 4h 5h 6h
100 km
scale comparison comparazione fra scale
GUADALQUIVIR
RHONE
Danube Delta has a protected area of 2733 km2.It is the only Biosphere Reserve in the world.Il delta del Danubio ha un’area protetta di 2733 km2.E’ l’unica biosfera protetta del mondo.
Ebre Delta has a protection area of 132 km2.Il delta dell’Ebro ha un’area protetta di 132 km2.
Park Delta del Po has a protected area of 53.653 ha.Il Parco Delta del Po ha 53.653 ha di area protetta.
Rhine Delta has a protected area of 10.801 km2.Il delta del Reno ha un’area protetta di 10.801 km2.
DANUBE
PO
EBRO
RHINE
settlement | protected areas insediamenti | aree protette
50 km50 km
50 km 50 km
natural parks
insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali
human settlementsnatura 2000protected wetland
natural parks
insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali
human settlementsnatura 2000protected wetland
natural parks
insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali
human settlementsnatura 2000protected wetland
natural parks
insediamentinatura 2000aree umide protetteparchi naturali
human settlementsnatura 2000protected wetland
insediamenti | aree protette settlement | protected areas
GUADALQUIVIR
RHONE
human settlements
national roadsregional roadslocal roadsrailway
insediamenti umani
strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia
human settlementshighway autostrade
insediamenti umani
strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia
autostrade
national roadsregional roadslocal roadsrailway
strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia
highway autostradenational roadsregional roadslocal roadsrailway
strade nazionalistrade regionalistrade comunaliferrovia
highway autostrade
national roadsregional roadslocal roadsrailway
highway
human settlements insediamenti umani insediamenti umanihuman settlements
infrastrutture | insediamenti infrastructure | settlements
DANUBE
PO
EBRO
RHINE
50 km50 km
50 km 50 km
infrastructure | settlement infrastrutture | insediamenti
GUADALQUIVIR
RHONE
population | settlement popolazione | insediamenti
50.000 - 150.000
150.000 - 200.000
400.000 - 700.000
>700.000
200.000 - 400.000
10.000 - 50.000
<10.000 inhabitants abitanti
<20
h/k
m2
> 1
00
0
20 -7
0
70 -
150
150
- 50
0
500
- 10
00
population densitydensità di popolazione
DANUBE
PO
EBRO
RHINE
migration in 2007migrazioni nel 2007
1 2 3 4 5 6-2 -1 0
Danube
Po
Ebre
Rhine
%
evoluzione della popolazioneevolution of population
199
6
106
104
102
100
98
96
94
92
90
199
7
199
8
199
9
200
0
200
1
200
2
200
3
200
4
200
5
200
6
Danube
Po
Ebre
Rhine
ind
ex 1
00
yearsanni
The density depends on the size and degrees of anthropization of the studied areas; therefore, the highest density is to be found in the Rhine delta. Even if the Danube delta is one of the largest wetlands in the world, the deficit of infrastructure and laws protecting the Biosphere Reservation determine a stagnation of human settlement evolution, therefore the maintainan-ce of low density.
La densità dipende dalla scala e dal grado di antropiz-zazione delle aree studiate; in ogni caso la densità maggiore si individua nel delta del Reno. Anche se il delta del Danubio è una delle maggiori zone umide del mondo, la mancanza di infrastrutture e le normative di tutela della Biosfera Protetta determinano il ristagno dell’evoluzione degli insediamenti umani, causando il mantenimento di una bassa densità di popolazione.
50 km50 km
50 km 50 km
population | settlementpopolazione | insediamenti
migration in 2007migrazioni nel 2007
1 2 3 4 5 6-2 -1 0
Danube
Po
Ebre
Rhine
%
evoluzione della popolazioneevolution of population
199
6
106
104
102
100
98
96
94
92
90
199
7
199
8
199
9
200
0
200
1
200
2
200
3
200
4
200
5
200
6
Danube
Po
Ebre
Rhine
ind
ex 1
00
yearsanni
The density depends on the size and degrees of anthropization of the studied areas; therefore, the highest density is to be found in the Rhine delta. Even if the Danube delta is one of the largest wetlands in the world, the deficit of infrastructure and laws protecting the Biosphere Reservation determine a stagnation of human settlement evolution, therefore the maintainan-ce of low density.
La densità dipende dalla scala e dal grado di antropiz-zazione delle aree studiate; in ogni caso la densità maggiore si individua nel delta del Reno. Anche se il delta del Danubio è una delle maggiori zone umide del mondo, la mancanza di infrastrutture e le normative di tutela della Biosfera Protetta determinano il ristagno dell’evoluzione degli insediamenti umani, causando il mantenimento di una bassa densità di popolazione.
turismo ed ecoturismo turismo ed ecoturismo
rigassificatore
centrale elettrica
area agricola
pesca industriale
aeolian and solar energy production produzione di energia solare ed eolica
raccolto di canneti
pesca industriale
turismo ed ecoturismo
coltivazione di riso
pesca industriale
In Danube delta all the surface is protectedand open to sustainable tourism, but there are also some energy production structures.
Nel delta del Danubio l’intero territorio è protetto edaperto al turismo sostenibile, tuttavia sono presentianche strutture per la produzione di energia.
Ebre delta is caracterized by a territory structured throughthe irrigation network and totally dedicated to riceculture.
Il delta dell’Ebro è caratterizzato da un territorio strutturatoda una fitta rete di irrigazione e integramente dedicatoalla coltivazione del riso.
tourism and ecotourism
industrial fishing
reed harvest
tourism and ecotourism
industrial fishing
rice culture
re-gasiification plant
power plant
Po delta is widely used for the agricoltural activity.The landscape is also characterized by the presenceof energy production plants.Il territorio del Delta del Po è in larga partededicato all’attività agricola. Il paesaggio ècaratterizzato dalla presenza di alcuni importantiimpianti energetici.
In Netherlands the principal activity is agricultureand tourism is limited to the main cities areas.In Olanda la principale attività è l’agricoltura e ilturismo è limitato alle aree delle città principali.
tourism and ecotourism
industrial fishing
farmland
industry
tourism
industrial fishing
farmland
human activitiesattività umanehuman activities attività umane
DANUBE PO
RHINEEBRE
turismo
industria
agricoltura
pesca industriale
50 km
50 km
turismo ed ecoturismo
rigassificatore
centrale elettrica
agricoltura
pesca industriale
50 km
50 km
re-gasiification plant
power plant
Po delta is widely used for the agricoltural activity.The landscape is also characterized by the presenceof energy production plants.Il territorio del Delta del Po è in larga partededicato all’attività agricola. Il paesaggio ècaratterizzato dalla presenza di alcuni importantiimpianti energetici.
In Netherlands the principal activity is agricultureand tourism is limited to the main cities areas.In Olanda la principale attività è l’agricoltura e ilturismo è limitato alle aree delle città principali.
tourism and ecotourism
industrial fishing
farmland
industry
tourism
industrial fishing
farmland
human activitiesattività umane
PO
RHINE
turismo
industria
agricoltura
pesca industriale
human activities arrività umane
GUADALQUIVIR