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ASO S.Giovanni Battista di Torino IL PAZIENTE ONCOLOGICO TRA OSPEDALE E DOMICILIO Torino, 7 Aprile 2006 Problemi internistici in Oncologia Medicina Interna S.G.A.S Alberto De Crescenzo

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ASO S.Giovanni Battista di Torino

IL PAZIENTE ONCOLOGICO TRA OSPEDALE E DOMICILIO

Torino, 7 Aprile 2006

Problemi internistici in Oncologia

Medicina Interna S.G.A.S

Alberto De Crescenzo

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Medicina Interna S.G.A.S.nuovi Pazienti anno 2005

• Pazienti interni presi in carico: 312

• Pazienti esterni presi in carico:224

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• LA MALATTIA ONCOLOGICA INTERVIENE SU UNA PREESISTENTE CONDIZIONE MORBOSA DI CARATTERE INTERNISTICO

• LA CRESCITA TUMORALE CAUSA UNA PATOLOGIA INTERNISTICA

• LE TERAPIE ONCOLOGICHE CAUSANO PATOLOGIE INTERNISTICHE

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Tot M Tot F

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• Il 15% della popolazione europea è ultra settantacinquenne

• Il 55% dei tumori si riscontra in questo gruppo di età

UominiPolmoneColon-rettoProstata

DonneMammellaUteroOvaio

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N.RO PATOLOGIE ASSOCIATE %PAZIENTI

• 0 11,5%• 1 22,5%• 2 27,6%• 3 21,5%• 4 13,6%• 5 3,3%

Dati ricavati da 140 pazienti con età media 76.6 anni

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CRESCITA NEOPLASTICA E PATOLOGIE INTERNISTICHE

• Sindromi paraneoplastiche

• Patologie d’organo

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SINDROMI PARANEOPLASTICHE

• Sindromi endocrino-metaboliche• Sindromi muco-cutanee• Sindromi cardiovascolari• Sindromi neuromuscolari• Sindromi ematologiche• Malattie del connettivo• Altre

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PATOLOGIE D’ORGANO

• Complicanze cardiovascolari• Complicanze respiratorie• Complicanze ematologiche• Complicanze metaboliche• Infezioni

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CUORE E NEOPLASIE

DATI AUTOPTICIPrimitivi:<0.1%

Secondari:1.5%-20.6% in pazienti con neoplasie

L’aumento della frequenza delle metastasi cardiache è correlabile con l’aumento della sopravvivenza dei pazienti.

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COMPLICANZE CARDIACHE

PericardioMiocardio/Endocardio

CompressioneIperviscosità

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Tamponamento cardiacoTriade di Beck

•Diminuzione pressione arteriosa•Aumento pressione venosa•Cuore piccolo e tranquillo

•“Compressione del cuore dovuta ad aumentodella pressione intrapericardica secondariaad accumulo di liquido.”

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Complicanze cardiache:compressione

•Sindrome cavale superiore

•Ostruzione tronchi arteriosi (generalmente dx)

•Compressione estrinseca delle coronarie: sindromi ischemiche

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Complicanze cardiache:Infarto del miocardio

•Quando correlabile a tumore:60% compressione; 40% embolia neoplastica

•Segno prognostico sfavorevole:65% dei casi di morte entro 3 settimane

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COMPLICANZE EMATOLOGICHE• Invasione midollare• Anemie croniche• Anemia sideropenica vera• Anemie megaloblastiche• Aplasia pura della serie rossa• Anemie emolitiche• Anemie microangiopatiche• Eritrocitosi• Leucopenie• Leucocitosi e reazioni leucemoidi• Eosinofilia• Piastrinopenie • Piastrinosi

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ANEMIADEFINIZIONE

L’anemia viene definita come diminuzione della massa degli eritrociti con valori di Hb <13.5 g/dl nei maschi e <11.5 g/dl nelle femmine.

Range normale uomini Hb 13.5-18 g/dldonne Hb 11.5-16 g/dl

Anemia lieve Hb 10 g/dl – range normalemoderata Hb 8-10 g/dlsevera Hb 6.5-8 g/dla rischio di vita Hb <6.5 g/dl

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Anemia associata a neoplasie:entità del problema

• Il 50% dei pazienti sviluppa anemia

• Negli USA 1 milione di Unità di Globuli Rossi/anno (su 12 milioni totali) vengono utilizzati per anemia in pazienti oncologici

• Supporto trasfusionale per Hb <8 g/dl (valore fisiologicamente importante)

• Qualità della vita ridotta per Hb <12 g/dl (valore funzionalmente importante)

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L’anemia nel paziente oncologico

• Anemia dei disordini cronici

• Moderata o lieve

• Normali o alti livelli di ferritina, bassa sideremia

• depositi di ferro

• Alterata produzione/azione di Epo

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Cause di anemia nella neoplasia(anemia cronica da cancro)

• Processo neoplastico• Chemio e/o radioterapia• Infezioni intercorrenti• Alterata ematopoiesi• Perdita di tipo gastrointestinale• Emolisi autoimmune• Microangiopatia• Eccessiva fibrosi midollare• Deficienza di ferro, folati e Vit. B12• Compromissione renale• Attivazione di citochine (IL-1, TNF-alfa…)

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Anemia Cronica da Cancro tumore-correlata

Tumori solidi Neoplasie ematologiche

• infiltrazione midollare• danno cellule stromali• deposizione amiloide• ipersplenismo• disordini coagulativi• emolisi autoimmuni• ematofagocitosi

• metastasi ossee• iponutrizione• emorragie ed emolisi• necrosi e mielofibrosi

midollare• citochine con azione

mielosoppressiva

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COMPLICANZE RESPIRATORIE

• Embolia polmonare

• Riduzione del Volume Respiratorio

• Ostruzione bronchiale

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TERAPIE ONCOLOGICHE E PATOLOGIE INTERNISTICHE

• Farmaci antitumorali scarsamente selettivi verso le cellule maligne

• Effetti terapeutici spesso non disgiunti da quelli tossici

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• Spesso i chemioterapici vengono somministrati in combinazioni multiple , per cui la tossicità osservata sarà il risultato di un effetto additivo o sinergico dei singoli farmaci.

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SCHEMA TOSSICITA’ WHOEMATOLOGICA

<25.00025.000-49.000

50.000-74.000

75.000-99.000

PIASTRINE

<6.56.5-7.98.0-9.49.5-11EMOGLOBINA<500500-9001.000-14001.500-1.900NEUTROFILI

<1.0001.000-1.9002.000-29003.000-3.900LEUCOCITI

GRADO 4GRADO 3GRADO 2GRADO 1

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SCHEMA TOSSICITA’ WHONON EMATOLOGICA (GI)

Emorragie, disidratazione

> 2 giorni (> 8 scariche)

> 2 giorni (< 8 scariche)

< 2 giorni (1-2 scariche)

Diarrea

Vomito intrattabile

Vomito rich. Antiemetici

Vomito occasionale

NauseaNausea/Vomito

Digiuno obbligato

Dieta liquidaUlcerazioniDolore, eritemaMucosite

>10 x N5.1-10 x N2.6-5 x N1.25-2.5 x NTransaminasi

>10 x N5.1-10 x N2.6-5 x N1.26-2.5 x NBilirubina

GRADO 4GRADO 3GRADO 2GRADO 1

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SCHEMA TOSSICITA’ WHONON EMATOLOGICA

Dermatite esfoliativa

Desquamazione umida, ulcere

DesquamazioneEritemaCutanea

irreversibileCompletaA chiazzeMinimaAlopecia

AnafilassiBroncospasmoRash cutaneoEdemiAllergia

>40°C, ipotensione

>40°C38-40°C<38°CFebbre

>10 x N5.1-10 x N2.6-5 x N1.26-2.5 x NRenale (crea/ azotemia)

GRADO 4GRADO 3 GRADO 2GRADO 1

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SCHEMA TOSSICITA’ WHONON EMATOLOGICA

Deficit funzionaliParestesie gravi

Parestesie lievi↓Riflessi tendinei

Periferica

Ileo paraliticoseveromoderatolieveStipsi

Disorientamento, coma

Letargia > 50 ore veglia

Sonnolenza <50 ore veglia

Letargia transitoria

•NeurologicaCoscienza

PAOS <70PAOS <90PAOS< 100AsintomaticaIpotensione

incontrollabileTerapiaTransitoria sintomatica

Alterazione asintomatica

Funzionalità

Tachicardia ventricolare

PVC multifocale

Aritmia atrialeTachicardia sinusale

•CardiacaRitmo

Grado 4Grado 3Grado 2Grado 1

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TOSSICITA’ EMATOLOGICA

• La mielodepressione costituisce un segno tossico comune a tutti i chemioterapici (eccetto la BLEO e la VCR a dosi convenzionali)

• Il midollo osseo è un tessuto a rapida proliferazione quindi facile bersaglio dei chemioterapici.

• VITA MEDIA di:GRANULOCITI 6-8 ore in circolo, 2-3 giorni nei tessutiLINFOCITI 100-300 giorniERITROCITI 120 giorniPIASTRINE 5-10 giorni

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TOSSICITA’ EMATOLOGICA

• NADIR: livello più basso cui giunge la conta dei neutrofili dopo la chemioterapia.

• Per la maggior parte dei chemioterapici questo periodo va dall’8° al 14° giorno dopo il trattamento.

• Alcuni citostatici (nitrosuree e mitomicina C) danno una mielodepressione più tardiva (tra la 4° e la 5° settimana).

• Il recupero midollare si osserva abitualmente entro 20 giorni dall’inizio della terapia consentendo così di solito di poter ripetere il ciclo di trattamento dopo 21-28 giorni.

• Il rischio di contrarre infezioni è inversamente correlato all’entità e soprattutto alla durata della granulocitopenia.

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TOSSICITA’ EMATOLOGICAANEMIA

EZIOLOGIA MULTIFATTORIALE:• Effetto diretto dei farmaci citotossici• Perdita ematica• Infiltrazione neoplastica del midollo• Riserve nutrizionali diminuite• Anemia da malattia cronica• Ridotta produzione di eritropoietina

DERIVATI DEL PLATINOTAXANI

ANTRACICLINE

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TOSSICITA’ EMATOLOGICAPIASTRINE

Farmaci con tossicità sulla linea piastrinica:• Carboplatino• Fluorouracile• Gemcitabina• Antracicline• Ifosfamide• Mitomicina C• Dacarbazina

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TOSSICITA’ EMATOLOGICAPIASTRINE

RISCHIO DI SANGUINAMENTO:

• MODERATO con PLTS tra 50.000 e 20.000/mm3.

• ELEVATO con PLTS tra 20.000 e 10.000/mm3.

• MOLTO ELEVATO con PLTS < 10.000/mm3.

Non esiste un fattore di crescita per le piastrine.

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Complicanze cardiache da terapia

• CHEMIOTERAPIA

• RADIOTERAPIA

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TOSSICITA’ CARDIACA

• ACUTA deficit contrattile e aritmie

• TARDIVA scompenso cardiaco

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TOSSICITA’ CARDIACA

• ANTRACICLINE effetti cardiotossici acutiscompenso cardiaco ritardatocorrelazione con dose e fattori di rischio

• FLUOROURACILE angine, alterazioni dell’ECGischemia, aritmiacorrelazione con fattori di rischio

• TAXANI alterazioni del ritmo (bradicardia)ipotensione ortostaticanon apparente correlazione con la dose

• BLEOMICINA dolore acuto, pericardite

• CISPLATINO alterazioni dell’ECGischemia coronarica transitoria

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TOSSICITA’ CARDIACA:ANTRACICLINE

PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO

• DOSE CUMULATIVA del farmaco;

• Cardiopatie preesistenti

• Ipertensione arteriosa non controllata

• Età avanzata

• Schema di infusione del farmaco

• Concomitante radioterapia sull’area cardiaca

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TOSSICITA’ CARDIACA:ANTRACICLINE

MANIFESTAZIONE CRONICA:• Dopo 12 – 30 mesi dalla fine del trattamento, con

dispnea, astenia, tachicardia fino talvolta allo scompenso cardiaco congestizio

MANIFESTAZIONE TARDIVA:• Dopo > 5 anni dopo la fine del trattamento con

cardiopatia dilatativa• Alterazioni subcliniche (deficit di pompa,

alterazioni valvolari, aritmie tardive.

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TOSSICITA’ CARDIACA:ANTRACICLINE

Fattore di rischio più importante è la

DOSE CUMULATIVADOXORUBICINA 450-550 mg/mqEPIDOXORUBICINA 850-1000 mg/m2

INCIDENZA DI SCOMPENSO CARDIACO1% con dosi di doxorubicina <450 mg/mq7% “ “ “ ≤550 mg/mq30% “ “ “ >550 mg/m2

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TOSSICITA’ CARDIACA:ANTRACICLINE

MISURE PREVENTIVE

• Non superare le dosi cumulative

• Infusione prolungata di 48-96 ore

• Evitare la radioterapia contemporanea

• Frazionamento settimanale

• Possibile utilizzo di dexrazoxano (chelante degli ioni ferrici)

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TOSSICITA’ CARDIACA:TAXANI

• Alterazioni ACUTE (ipotensione, alterazioni del ritmo e della conduzione durante l’infusione)

• Aumentato rischio di scompenso se associati ad antracicline

• Ritenzione di liquidi (docetaxel) con edemi e versamenti sierosi – accorgimento: premedicazione con cortisonici.

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TOSSICITA’ POLMONARE

Farmaci maggiormente responsabili:Bleomicina, ciclofosfamide, clorambucile,

methotrexate, mitomicina C, nitrosuree.

Manfestazioni cliniche:Polmonite interstiziale, Fibrosi Polmonare

Cronica, Edema Polmonare Acuto, Versamento Pleurico (docetaxel)

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TOSSICITA’ RENALE

CISPLATINO.

Danno renale tossicità-limitante il suo utilizzo, correlato alla dose singola (danno nel 100% dei casi per infusione di 50 mg/mq senza idratazione).

Si instaura entro le prime 24 ore dall’infusione del farmaco.

Il danno si manifesta in 2 fasi:• Acuta: ipomagnesiemia, riduzione del filtrato

glomerulare, aumento della creatininemia;• Cronica: riduzione stabile della clearance creatininica.

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TOSSICITA’ RENALE

PREVENZIONE DEL DANNO:Frazionamento della doseInfusione lentaIdratazione concomitante con infusioni di

soluzioni isotonicheSomministrazione di diuretici e di antiemetici.

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CONCLUSIONI

• Approccio multidisciplinare

• Assistenza infermieristica

• Continuità assistenziale