Tecniche invasive nel trattamento del dolore oncologico ... · Dati epidemiologici del dolore...
Transcript of Tecniche invasive nel trattamento del dolore oncologico ... · Dati epidemiologici del dolore...
Sergio MameliSergio Mameli
RESPONSABILE U.O. MEDICINA DEL DOLOREOSPEDALE ONCOLOGICO
CAGLIARI
RESPONSABILE U.O. MEDICINA DEL DOLOREOSPEDALE ONCOLOGICO
CAGLIARI
Tecniche invasive nel trattamento del dolore nel paziente oncologico
Tecniche invasive nel trattamento del dolore Tecniche invasive nel trattamento del dolore nel paziente oncologico nel paziente oncologico
Oristano 21 Giugno 2008
Trattamento del Dolore nel Paziente OncologicoTrattamentoTrattamento del del DoloreDolore nelnel Paziente OncologicoPaziente Oncologico
Il dolore di origine neoplasticarappresenta un problema di enorme
importanza sanitaria e sociale.
Il Il doloredolore didi origineorigine neoplasticaneoplasticarappresentarappresenta un un problemaproblema didi enormeenorme
importanzaimportanza sanitaria e sanitaria e socialesociale. .
Dati di prevalenza forniti dall’OMS indicano che:
17 milioni di persone sono attualmente affette da tumore
con 7 milioni di decessi annui per neoplasia
Dati di prevalenza forniti Dati di prevalenza forniti dalldall ’’OMSOMS indicano che:indicano che:
1717 milioni di persone sono milioni di persone sono attualmente affette da tumoreattualmente affette da tumore
con con 77 milioni di decessi annui milioni di decessi annui per neoplasia per neoplasia
Dati epidemiologici del dolore cronico oncologicoDati epidemiologici del dolore cronico oncologico
250.000/140.000250.000/140.000250.000/140.000
Il dolore e’ presente nel 15% dei pazienti non metastatici30-40% dei pazienti metastatici
La percentuale aumenta con la progressione della ma lattiasino al 60-90% nelle fasi avanzate in rapporto con
la tipologia del tumore primario
Il dolore eIl dolore e ’’ presente nel presente nel 15%15% dei pazienti non metastaticidei pazienti non metastatici3030--40%40% dei pazienti metastaticidei pazienti metastatici
La percentuale aumenta con la progressione della ma lattiaLa percentuale aumenta con la progressione della ma lattiasino alsino al 6060--90%90% nelle fasi avanzate in rapporto connelle fasi avanzate in rapporto con
la tipologia del tumore primario la tipologia del tumore primario
Dati epidemiologici del dolore cronicooncologico
Dati epidemiologici del dolore cronicooncologico
IL DOLORE DA “CANCRO”IL DOLORE DA IL DOLORE DA ““ CANCROCANCRO””
NON ESISTE !!!!NON ESISTE !!!!NON ESISTE !!!!
DOLORE DEL PAZIENTE NEOPLASTICO
DOLORE DEL PAZIENTE NEOPLASTICO
LIEVE 20%LIEVE 20%
MODERATO 50%MODERATO 50%
SEVERO 30%SEVERO 30%
Esiste il Esiste il doloredolore nel paziente nel paziente oncologicooncologico
•• Dal 65 al 78% dei casi il dolore eDal 65 al 78% dei casi il dolore e’’ in relazione direttain relazione diretta•• con lcon l’’ invasione tumoraleinvasione tumorale
•• Dal 19 al 25% dei casi il dolore eDal 19 al 25% dei casi il dolore e’’ la conseguenza dei la conseguenza dei •• trattamenti specifici antitumorali:trattamenti specifici antitumorali:
• Dal 3 al 10% i pazienti oncologici soffrono di dolori non • correlati alla patologia tumorale:
DOLORE NEL PZ ONCOLOGICO NON CONTROLLATO
" Il 25 per cento di tutti i pazienti affetti da cancro nel mondo muoiono senza aver ottenuto alcun sollievo dal dolore severo."
Foley, K.M., The Treatment of Cancer Pain, New England Journal of MedicineJul 11 1995, 313(2): 84-95.
INVASIVOINVASIVO
TERAPIA AGGRESSIVATERAPIA AGGRESSIVA
TECNICA CHE RICHIEDE SOLUZIONE DI CONTINUO
DEFINIZIONI NON SODDISFACENTIDEFINIZIONI NON SODDISFACENTI
DEFINIZIONI NON SODDISFACENTIDEFINIZIONI NON SODDISFACENTI
TECNICHE CHIRURGICHE E PARACHIRURGICHEPER IL CONTROLLO DEL DOLORE
TECNICHE CHIRURGICHE E PARACHIRURGICHEPER IL CONTROLLO DEL DOLORE
TERAPIA DEL DOLORETERAPIA DEL DOLORETERAPIA DEL DOLORE
DEFINIZIONEINADEGUATADEFINIZIONEDEFINIZIONEINADEGUATAINADEGUATA
IMPROVVISAZIONEIMPROVVISAZIONEIMPROVVISAZIONE
PREPARAZIONEALGOLOGO
IN TEMPI BREVI
PREPARAZIONEPREPARAZIONEALGOLOGOALGOLOGO
IN TEMPI BREVIIN TEMPI BREVI
TERAPIA SENZA DIAGNOSITERAPIA SENZA DIAGNOSITERAPIA SENZA DIAGNOSI
ERRATI COMPORTAMENTIERRATI COMPORTAMENTIERRATI COMPORTAMENTI
ERRATE CONVINZIONIERRATE CONVINZIONIERRATE CONVINZIONI
ERRORE METODOLOGICOERRORE METODOLOGICOERRORE METODOLOGICO
TERAPIA DEL DOLORETERAPIA DEL DOLORETERAPIA DEL DOLORE
EVOLUZIONE TERAPIA DEL DOLORE
EVOLUZIONE TERAPIA EVOLUZIONE TERAPIA DEL DOLOREDEL DOLORE
ACQUISIZIONE DECISIONALITA’OPERATIVA
ACQUISIZIONE DECISIONALITAACQUISIZIONE DECISIONALITA ’’OPERATIVAOPERATIVA
ALGOLOGIAALGOLOGIAALGOLOGIA
Specializzazione che segue rigida sequenza metodologica
Specializzazione che segue rigida sequenza metodologica
• DIAGNOSI
• DECISIONE TERAPEUTICA
• ESECUZIONE DELLA TERAPIA
• DIAGNOSI
• DECISIONE TERAPEUTICA
• ESECUZIONE DELLA TERAPIA
ALLUNGAMENTO DELLA VITA MEDIAAUMENTO NUMERICO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA
ALLUNGAMENTO DELLA VITA MEDIAAUMENTO NUMERICO DELLA POPOLAZIONE ANZIANA
AUMENTO DELLE PATOLOGIE DEGENERATIVE E TUMORALI
AUMENTO DELLE PATOLOGIE DEGENERATIVE E TUMORALI
MAGGIOR NUMERO DI PAZIENTI AFFETTI DADOLORE PERSISTENTE E CRONICO
MAGGIOR NUMERO DI PAZIENTI AFFETTI DADOLORE PERSISTENTE E CRONICO
ALGOLOGOALGOLOGOCOMPITO PRIMARIOCOMPITO PRIMARIO
DIAGNOSI PATOGENETICADIAGNOSI PATOGENETICADIAGNOSI PATOGENETICA
SCELTA TERAPEUTICASCELTA TERAPEUTICASCELTA TERAPEUTICA
Possiede la
cultura per
scoprire la causa
del dolore e
possiede gli
strumenti e le
capacità per
controllarlo
Possiede la
cultura per
scoprire la causa
del dolore e
possiede gli
strumenti e le
capacità per
controllarlo
DOLOREDOLORE SOFFERENZASOFFERENZADISTINZIONEDISTINZIONE
CONTROLLATOCONTROLLATO GESTITAGESTITA
ALGOLOGIAALGOLOGIA CURE PALLIATIVECURE PALLIATIVE
CONTROLLO DEL DOLORECONTROLLO DEL DOLORE
GESTIONE DELLA SOFFERENZA
GESTIONE DELLA SOFFERENZA
NON TECNICHE INVASIVE
IN ALTERNATIVA A TECNICHE
NON INVASIVE
MA
SCELTE MOTIVATE
NON TECNICHE INVASIVE
IN ALTERNATIVA A TECNICHE
NON INVASIVE
MA
SCELTE MOTIVATE
La scala analgesica a tre gradini dell’ OMS
Non oppioidi - FANS dolori lievi
Oppioidi deboli dolori moderati
Oppiodi fortidolori moderati forti
O.M.S. 1996O.M.S. 1996
Oppioidi spinali
Manovre neurolesive
PRO• Strumento guida universale
• Di facile attuazione
• Favorisce la conoscenza e il buon uso degli oppioidi
PRO• Strumento guida universale
• Di facile attuazione
• Favorisce la conoscenza e il buon uso degli oppioidi
CONTRO• Algoritmo rigido
• Progressione sequenzialepotenza-dipendente
• Scarsa valutazione rispostafarmacologica
• Alimenta la convinzione che tutti i dolori sono controllabilifarmacologicamente
CONTRO• Algoritmo rigido
• Progressione sequenzialepotenza-dipendente
• Scarsa valutazione rispostafarmacologica
• Alimenta la convinzione che tutti i dolori sono controllabilifarmacologicamente
UTILIZZARE IN TEMPO
REALE TUTTI GLI STRUMENTI
A DISPOSIZIONE
UTILIZZARE IN TEMPO
REALE TUTTI GLI STRUMENTI
A DISPOSIZIONE
Nessun Algologo, comunque,
può promettere la scomparsa definitiva del dolore, poiché non è prevedibile la diffusione e il progredire della malattia.
Nessun Algologo, comunque,
può promettere la scomparsa definitiva del dolore, poiché non è prevedibile la diffusione e il progredire della malattia.
Il 70-90% dei dolori da
cancro può essere
controllato con farmaci
per via orale utilizzati
secondo i noti schemi
forniti dall’OMS
Il Il 7070--90%90% dei dolori da dei dolori da
cancro può essere cancro può essere
controllato con farmaci controllato con farmaci
per via orale utilizzati per via orale utilizzati
secondo i noti schemi secondo i noti schemi
forniti dallforniti dall’’OMSOMS
Gli oppiacei trovano indicazione in tutte le forme di dolore nocicettivo, in quanto, come già dimostrato da Arner S. et al. nel 1985, essi sono in grado di abolire:– il dolore viscerale
– il dolore somatico
– in parte il dolore neurogenico (nerve trunkpain).
METODICHE CHIRURGICHEMETODICHE CHIRURGICHEMETODICHE CHIRURGICHE
alleviare la sintomatologia dolorosa di
origine neoplastica nel
10-30%dei pazienti che non risponde
più alla terapia orale.
alleviare la sintomatologia dolorosa di alleviare la sintomatologia dolorosa di
origine neoplastica nel origine neoplastica nel
1010--30%30%dei pazienti che non risponde dei pazienti che non risponde
pipiùù alla terapia orale.alla terapia orale.
PATOGENESIPATOGENESI
CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
DISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONE
TissutaleNeuropaticoPsicogeno
TissutaleNeuropaticoPsicogeno
IncidentNon incidentIncidentNon incident
FocalePlurifocaleFocalePlurifocale
ITER DIAGNOSTICOITER DIAGNOSTICO
PATOGENESIPATOGENESI
CARATTERISTICHECARATTERISTICHE
DISTRIBUZIONEDISTRIBUZIONE
TissutaleNeuropaticoPsicogeno
TissutaleNeuropaticoPsicogeno
IncidentNon incidentIncidentNon incident
FocalePlurifocaleFocalePlurifocale
ITER DIAGNOSTICOITER DIAGNOSTICO
ASPETTATIVA DI VITA
FASE DELLA MALATTIA
ASPETTATIVA DI VITA
FASE DELLA MALATTIA
SCELTA TERAPEUTICA
TECNICHE CHIRURGICHETECNICHE CHIRURGICHETECNICHE CHIRURGICHE
• Blocchi neurolitici• Cateteri spinali• Stimolatore midollare• Tecniche neurolesive
• Blocchi neurolitici• Cateteri spinali• Stimolatore midollare• Tecniche neurolesive
RIDUCONO L’IMPUT NOCICETTIVO SENZA AGIRE SULLA CONTINUITA’ ANATOMICA
DELLE VIE AFFERENTI NOCICETTIVE
REVERSIBILITA’ DELL’EFFETTO
TECNICHE DI NEUROMODULAZIONE
SOMMINISTRAZIONE SPINALE DI FARMACI: perchè’?
Consente di:� Concentrare i farmaci in sede midollare con
distribuzione segmentaria
� Ridurre il dosaggio totale del farmaco somministrato
� Minimizzare l’azione periferica (minore coinvolgimento recettoriale)
Farmaci utilizzabili per via intratecale:
� Oppiacei
� Anestetici locali
� Antispastici
� Ziconotide
� α2-agonisti
QUANDO IL PAZIENTE NON RISPONDE
ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA ORALE
OPPURE IN CASO DI UTILIZZO DI DOSI
ECCESSIVE DI OPPIOIDI
QUANDO IL PAZIENTE NON RISPONDE
ALLA TERAPIA FARMACOLOGICA ORALE
OPPURE IN CASO DI UTILIZZO DI DOSI
ECCESSIVE DI OPPIOIDI
PERIDURALEPERIDURALEUtilizzata in via provvisoria in attesa
di un intervento neurolesivo oppure
per l’esecuzione di blocchi selettivi.
Utilizzata in via provvisoria in attesa
di un intervento neurolesivo oppure
per l’esecuzione di blocchi selettivi.
TOLLERANZATOLLERANZARIDOTTO ASSORBIMENTORIDOTTO ASSORBIMENTOFIBROSIFIBROSI
SUBARACNOIDEASUBARACNOIDEA
SCELTA D’ELEZIONESCELTA D’ELEZIONE
DOSAGGIO FARMACI RIDOTTODOSAGGIO FARMACI RIDOTTO
MIGLIORE RISPOSTA ANALGESICAMIGLIORE RISPOSTA ANALGESICA
RITARDO DELLA TOLLERANZARITARDO DELLA TOLLERANZA
TECNICHE CHIRURGICHETECNICHE CHIRURGICHETECNICHE CHIRURGICHE
• Blocchi neurolitici• Cateteri spinali• Stimolatore midollare• Tecniche neurolesive
• Blocchi neurolitici• Cateteri spinali• Stimolatore midollare• Tecniche neurolesive
45
…il problema è che le tecniche neurolesive controllano soltanto il dolore nocicettivoe
quello disnocicettivo…
…non controllano il dolore “cronico”…
…ma…
…controllano quello “persistente”…
Dolore acutoacuto, Dolore persistentee Dolore cronico
Tabella 1 – Schema riassuntivo dei caratteri del dolore acuto, persistente e cronico
Elaborazione spontanea del doloreIntellettivaNon nocicettivo, intrattabile
Cronico (tipo II)
Attivazione ectopica/autoeccitazione delle vie della nocicezione
NeuropaticaDisnocicettivo, trattabilePersistente disnocicettivoo Cronico (tipo I)
Stimolo protratto sui nocicettoriTessutaleNocicettivo, trattabilePersistente nocicettivo
Stimolo transitorio sui nocicettoriTessutaleNocicettivo, trattabileAcuto
PatogenesiOrigineCaratteri salientiModi d’essere del dolore
da Orlandini G. La semeiotica del dolore: dai presupposti teorici alla pratica clinica. Manuale d’uso pluridisciplinare. Antonio Delfino Editore, Roma 2004
LA CORDOTOMIA
CERVICALE PERCUTANEA
NELLA TERAPIA DEL DOLORE
INCIDENT
LA CORDOTOMIA
CERVICALE PERCUTANEA
NELLA TERAPIA DEL DOLORE
INCIDENT
INTERRUZIONE DEL FASCIO SPINO-TALAMICO
LATERALE
TRASPORTA AFFERENZE
NOCICETTIVE
TRASPORTA TRASPORTA AFFERENZE AFFERENZE
NOCICETTIVENOCICETTIVE
ANALGESIA PROFONDA NELL’EMISOMA
CONTROLATERALE INTERESSANTE I
METAMERI DA C4 A S5
ANALGESIA PROFONDA NELL’EMISOMA
CONTROLATERALE INTERESSANTE I
METAMERI DA C4 A S5
PREGIPREGIPREGI
PERSISTENTE INTERRUZIONE DELLA
CONDUZIONE NOCICETTIVA
PERSISTENTE INTERRUZIONE DELLA
CONDUZIONE NOCICETTIVA
LIMITILIMITILIMITI
INDICAZIONE SOLO NEL DOLORE
NOCICETTIVO “INCIDENT”
INDICAZIONE SOLO NEL DOLORE
NOCICETTIVO “INCIDENT”
INCIDENTINCIDENT
DOLORE PRODOTTO DA UNO STIMOLO MECCANICO-TERMICO
IMPROVVISO CHE RAGGIUNGE RAPIDAMENTE ELEVATA
INTENSITA’ E ALTRETTANTO RAPIDAMENTE SI ATTENUA SE I L
SOGGETTO ALLERTATO DAL DOLORE INTERROMPE
L’ATTIVITA’ CHE LO HA PRODOTTO
DOLORE PRODOTTO DA UNO STIMOLO MECCANICO-TERMICO
IMPROVVISO CHE RAGGIUNGE RAPIDAMENTE ELEVATA
INTENSITA’ E ALTRETTANTO RAPIDAMENTE SI ATTENUA SE I L
SOGGETTO ALLERTATO DAL DOLORE INTERROMPE
L’ATTIVITA’ CHE LO HA PRODOTTO
STIMOLOAttiva un surplus
STIMOLOAttiva un surplus
FIBREC
FIBREC
FIBREAδδδδ
FIBREAδδδδ
INCIDENTINCIDENTINCIDENT
> VELOCITA’> VELOCITA’
< CALIBRO< CALIBRO
ASSENZA DIOPPIORECETTORIPRESINAPTICI
ASSENZA DIOPPIORECETTORIPRESINAPTICI
INCIDENTINCIDENTINCIDENT NON INCIDENTNON INCIDENTNON INCIDENT
DOLOREDOLOREDOLORE
%COMPONENTE INCIDENT
COMPONENTE NON INCIDENT
%%COMPONENTE INCIDENTCOMPONENTE INCIDENT
COMPONENTE NON INCIDENTCOMPONENTE NON INCIDENT
Risposta alla morfina
completa soddisfacente scarsa nulla
quota incident %
del dolore
Risposta alla morfinaRisposta alla morfina
completa soddisfacente scarsa nulla
quota incident %
del dolore
00 2525 5050 1001007575
Dolore incident
Oppiacei
poco efficaci
Fans
più efficaci
azione su tessuto periferico dove si produce lo stimolo nocicettivo
Il Dolore incidente è sempre scatenato da un gesto volontario
o MOVIMENTOo POSTURAo TOSSEo DEFECAZIONE
o È PIÙ INTENSO DEL DOLORE SOMATICO VISCERALE,AL QUALE SI SOVRAPPONE o DURATA POCHI MINUTIo FREQUENZA VARIABILEo INTENSITÀ SEVERA
INDICAZIONI ALLA CORDOTOMIA
INDICAZIONI ALLA CORDOTOMIA
ASSOLUTE
Situazioni dove il dolore, per il suo carattere incident, non è controllato dalle altre terapie
ASSOLUTE
Situazioni dove il dolore, per il suo carattere incident, non è controllato dalle altre terapie
Radicoloplessopatia
lombosacrale
Radicoloplessopatia lombosacrale
deficit neurologicipresenti
assenti
monolaterale o bilaterale
Invasione neoplastica delle radice lombosacrale
Invasione neoplastica del plesso lombo sacrale
Lesione del forame di coniugazione
Lesione neoplastica del muscolo ileopsoas
Indicazioni cliniche della cordotomia
da Guido Orlandini
Radicoloplessopatia
brachiale
Radicoloplessopatia brachiale
Deficit neurologicipresentiassenti
Dolore scapola o arto superiore
Invasione neoplastica delle radici cervicali
Pancoast
Lesione del forame di coniugazione
Invasione parte inferiore del plesso brachiale
Indicazioni cliniche della cordotomia
da Guido Orlandini
Indicazioni cliniche della cordotomia
Invasione neoplastica dell’articolazione dell’anca
deficit neurologici assenti
Dolore a riposo
Inguine, parte superiore e laterale della coscia
Aggravato dal carico
e dalla deambulazione
Dolore
da Guido Orlandini
da Guido Orlandini
Indicazioni cliniche della cordotomia
Invasione neoplastica dell’articolazione del ginocchio
deficit neurologici assenti
Dolore a riposo
Regione anteriore-posteriore
laterale mediale del ginocchio
Aggravato dal carico
e dalla deambulazione
Dolore
da Guido Orlandini
da Guido Orlandini
Indicazioni cliniche della cordotomia
da Guido Orlandini
Invasione neoplastica dell’articolazione della spalla
deficit neurologici assenti
Dolore a riposo
Regione deltoidea e scapolare
Aggravato dal movimento attivo e passivo dell’arto
superiore
Dolore
da Guido Orlandini
Indicazioni cliniche della cordotomia
Invasione neoplastica della vertebra
deficit neurologici assenti
Dolore a riposo
Regione spinale
e paraspinale bilaterale
Aggravato dal movimento anche minimo
Dolore
da Guido Orlandini
Indicazioni cliniche della cordotomia
Invasione neoplastica della cute e delle mucose
- deficit neurologici assenti- presenza di lesioni necrotico-ulcerative
Dolore a riposo
Invasione neoplastica
della cute e delle mucose
Dolore Aggravato dai movimenti
Dolore
da Guido Orlandini
Dolore urente o puntorio lancinante
Distorsione meccanica della cute e delle mucose
Indicazioni cliniche della cordotomia
Radicolopatia toracica
Radicolopatia toracica
deficit neurologicipresenti
assenti
monolaterale o bilaterale
Invasione neoplastica della radice toracica
Invasione neoplastica del
nervo intercostale
Lesione del forame di coniugazione
Lesione neoplastica della parete toracica
da Guido Orlandini
Indicazioni cliniche della cordotomia
deficit neurologicipresenti
assenti
monolaterale o bilaterale
Invasione neoplastica di diverse strutture parietali
del torace
Allodinia profonda (tender area)
Sindrome del torace a corazza o sindrome costo-pleurica
Sindrome del torace a corazza o sindrome costo-pleurica
Quadro clinico dei tumori del polmone
e dei mesoteliomi pleurici
Indicazioni cliniche della cordotomia
da Guido Orlandini
deficit neurologicipresenti
assenti
monolaterale o bilaterale
Invasione neoplastica di strutture della parete addominale e
peritoneo parietale
Allodinia profonda (tender area)
Sindrome dell’addome congelato
Sindrome dell’addome congelato
Quadro clinico tumori stomaco, fegato, vie biliari, pancreas
Sindrome della pelvi congelata
Indicazioni cliniche della cordotomia
da Guido Orlandini
deficit neurologici assenti
monolaterale o bilaterale
Invasione neoplastica di strutture della parete pelvica inclusa peritoneo parietale
Allodinia profonda (tender area)
Sindrome della pelvi congelata
Quadro clinico tumori grosso intestino, retto, vescica, utero e ovaia
Plessopatialombosacrale (tardivamente)
Sindrome del dolore
ano-perineale
Indicazioni cliniche della cordotomia
da Guido Orlandini
deficit neurologici assenti
monolaterale o bilaterale
Invasione neoplastica di strutture della regione ano-perineo-genitale
Allodinia
superficiale profonda
(tender area)
Sindrome del dolore ano-perineale
Quadro clinico tumori retto, vescica, utero,
vulva
Plessopatialombosacrale (tardivamente)
Sindrome da invasione della cute e delle mucose
INDICAZIONI ALLA CORDOTOMIA
INDICAZIONI ALLA CORDOTOMIA
RELATIVE
Dolore unilaterale in pazienti con discreta aspettativa di vita che possono essere curati sia con la morfina che con la cordotomia:
La decisione terapeutica spetta al paziente adeguatamente informato
RELATIVE
Dolore unilaterale in pazienti con discreta aspettativa di vita che possono essere curati sia con la morfina che con la cordotomia:
La decisione terapeutica spetta al paziente adeguatamente informato
71
…la decisione del paziente adeguatamente informato…
Morfina• controllo del dolore completo o parziale (farmacodipendente)
• riduzione dell’attenzione (non potràguidare l’automobile ed usare attrezzi potenzialmente pericolosi)
• riduzione delle facoltà intellettive
• riduzione-scomparsa della libido (testosterone)
• stipsi importante
• difficoltà a sospendere i farmaci
CordotomiaEsiti:
• definitivo controllo del dolore
• non avvertirà più gli stimoli dolorosi, il caldo e il freddo
• avvertirà immodificato il tatto e la propriocezione
Complicanze:
• non ci saranno disturbi motori…
• non ci sarà dolore centrale…
Controindicazioni
cliniche della cordotomia
- Preesistente disfunzione respiratoria
(FEV 1 inferiore a 1,2 litri)
- Dolore bilaterale senza prevalenza di lato
- Dolore neuropatico
- Dolore nel paziente terminale
Quando eseguire la Cordotomia
Quando eseguire la Cordotomia
Nella strategia terapeutica del dolore oncologico la
Cordotomia deve precedere la terapia farmacologica con
gli oppiacei ed è un errore proporre l’intervento come
extrema ratio dopo aver provato tutte le altre terapie
NellaNella strategiastrategia terapeuticaterapeutica del del doloredolore oncologicooncologico la la
CordotomiaCordotomia devedeve precedereprecedere la la terapiaterapia farmacologica con farmacologica con
gligli oppiaceioppiacei eded èè un un erroreerrore proporreproporre ll ’’ interventointervento come come
extremaextrema ratio ratio dopodopo aver aver provatoprovato tuttetutte le le altrealtre terapieterapie
DIAGNOSI ALGOLOGICADIAGNOSI ALGOLOGICADIAGNOSI ALGOLOGICA
SCELTA TERAPEUTICA
SCELTA SCELTA TERAPEUTICATERAPEUTICA
MORFINAMORFINAMORFINA
PAZIENTE CON
DISCRETA ASPETTATIVA DI VITA
DISCRETA AUTONOMIA
PAZIENTE CON PAZIENTE CON
DISCRETA DISCRETA ASPETTATIVA DI VITAASPETTATIVA DI VITA
DISCRETA DISCRETA AUTONOMIAAUTONOMIA
PAZIENTE
ALLETTATO
TERMINALE
PAZIENTE PAZIENTE
ALLETTATOALLETTATO
TERMINALETERMINALE
DOLOREPREVALENTEMENTE INCIDENT
DOLOREDOLOREPREVALENTEMENTE INCIDENTPREVALENTEMENTE INCIDENT
NEUROLESIONENEUROLESIONENEUROLESIONE
Stimolazioni motorie
2 Hz
Durata 1 ms
Voltaggio 0-3 V
Procedura
CORDOTOMIA CERVICALE PERCUTANEACORDOTOMIA CERVICALE PERCUTANEA
L’intensità di corrente alla quale si evocano le risposte motorie dev’essere almeno doppia di
quella che produce le parestesie
Stimolazioni sensitive
50 Hz
Durata 1 ms
Voltaggio 0-3 V
Procedura
Neurolesore: Neuro Therm NT 1100
CORDOTOMIA CERVICALE PERCUTANEACORDOTOMIA CERVICALE PERCUTANEA
preconcettipreconcetti
• L’intervento è troppo rischioso
• L’intervento va riservato al paziente terminale
• L’esito favorevole iniziale ha durata limitata
• Il dolore si ripresenta specularmente vanificando il risultat o
•• LL’’ interventointervento èè troppotroppo rischiosorischioso
•• LL’’ interventointervento vava riservatoriservato al al pazientepaziente terminaleterminale
•• LL’’esitoesito favorevolefavorevole inizialeiniziale ha ha duratadurata limitatalimitata
•• Il Il doloredolore sisi ripresentaripresenta specularmentespecularmente vanificandovanificando ilil risultatorisultato
L’intervento è troppo rischioso ?L’intervento è troppo rischioso ?
Eseguito da un operatoreesperto e su pazienti
selezionati, l’incidenza dellecomplicanze non è di per sè
una controindicazione
EseguitoEseguito dada un un operatoreoperatoreespertoesperto e e susu pazientipazienti
sselezionatielezionati , , ll ’’ incidenzaincidenza delledellecomplicanzecomplicanze non non èè didi per sper s èè
unauna controindicazionecontroindicazione
L’intervento va riservato al paziente terminale ?
L’intervento va riservato al paziente terminale ?
NoVa riservato al paziente
con lunga aspettativa di vita
NoNoVa riservato al paziente Va riservato al paziente
con lunga aspettativa di vitacon lunga aspettativa di vita
L’esito favorevole iniziale ha durata limitata?
L’esito favorevole iniziale ha durata limitata?
SISe l’intervento non ha
prodotto analgesia profonda
NOSe l’intervento è stato eseguito
correttamente ed ha prodotto analgesia profonda
SISISe lSe l ’’ intervento non ha intervento non ha
prodotto analgesia profondaprodotto analgesia profonda
NONOSe lSe l ’’ intervento intervento èè stato eseguito stato eseguito
correttamente ed ha correttamente ed ha prodotto analgesia profondaprodotto analgesia profonda
Dopo la cordotomia può aversi:
• DOLORE RESIDUO se il dolore era bilaterale prima della cordotomia o l’analgesia non copre l’intera area dolente
• NUOVO DOLORE se è in gioco l’ulteriore diffusione del tumore
• DOLORE RIFERITO (a volte mirror pain) se è in causaun meccanismo centrale
Nella maggior parte dei casi si tratta di dolori di intensit àinferiore al dolore originario che rispondono al
trattamento farmacologico inefficace prima dellacordotomia
Dopo la Dopo la cordotomiacordotomia può aversi:può aversi:
•• DOLORE RESIDUODOLORE RESIDUO se se ilil doloredolore era era bilateralebilaterale prima prima delladella cordotomiacordotomia o o ll ’’analgesiaanalgesia non non coprecopre ll ’’ interaintera area area dolentedolente
•• NUOVO DOLORENUOVO DOLORE se se èè in in giocogioco ll ’’ulterioreulteriore diffusionediffusione del del tumoretumore
•• DOLORE RIFERITODOLORE RIFERITO (a volte (a volte mirror painmirror pain) se ) se èè in in causacausaun un meccanismomeccanismo centralecentrale
NellaNella maggiormaggior parte parte deidei casicasi sisi trattatratta didi doloridolori didi intensitintensit ààinferioreinferiore al al doloredolore originariooriginario cheche rispondonorispondono al al
trattamentotrattamento farmacologico farmacologico inefficaceinefficace prima prima delladellacordotomiacordotomia
I NOSTRI RISULTATIin 7 anni di attività
I NOSTRI RISULTATIin 7 anni di attività
NON OTTENIBILI CON ALTRE TECNICHE
NON OTTENIBILI CON ALTRE TECNICHE
SONO POSITIVISONO POSITIVI
EE
ETANOLO - FENOLOETANOLO - FENOLO(3% – 100%)(3% – 100%) (1% –3%-5%-7%-10%)(1% –3%-5%-7%-10%)
•DEGENERAZIONE WALLERIANA SENZA DISTRUZIONE DELLA GU AINA DELLO SCHWANN
•NECESSARIA CONCENTRAZIONE > DEL 50%
•IN CONCENTRAZIONE DEL 100% (per via subaracnoidea) DANNO RADICI POSTERIORI TRATTO DEL LISSAUER E COLONNE POSTERIORI
•IPOBARICO (P.S. = 0.8) RISPETTO AL LIQUOR (P.S. = 1 .1)
•LE RADICI SPINALI DA LEDERE SUPERIORI AL PUNTO D’IN IEZIONE
•ANALGESIA CIRCA 6 MESI
•DEGENERAZIONE WALLERIANA SENZA DISTRUZIONE DELLA GU AINA DELLO SCHWANN
•NECESSARIA CONCENTRAZIONE > DEL 50%
•IN CONCENTRAZIONE DEL 100% (per via subaracnoidea) DANNO RADICI POSTERIORI TRATTO DEL LISSAUER E COLONNE POSTERIORI
•IPOBARICO (P.S. = 0.8) RISPETTO AL LIQUOR (P.S. = 1 .1)
•LE RADICI SPINALI DA LEDERE SUPERIORI AL PUNTO D’IN IEZIONE
•ANALGESIA CIRCA 6 MESI
ETANOLO
•DENATURA LE PROTEINE A CONCENTRAZIONE > DEL 5%
•AZIONE DIVERSA SECONDO IL SOLVENTE
•FENOLIZZAZIONE SACRALE PER IL CONTROLLO DEL
DOLORE PERINEALE
•LE RADICI SPINALI DA LEDERE INFERIORI AL PUNTO
D’INIEZIONE
•ANALGESIA CIRCA 6 MESI
•DENATURA LE PROTEINE A CONCENTRAZIONE > DEL 5%
•AZIONE DIVERSA SECONDO IL SOLVENTE
•FENOLIZZAZIONE SACRALE PER IL CONTROLLO DEL
DOLORE PERINEALE
•LE RADICI SPINALI DA LEDERE INFERIORI AL PUNTO
D’INIEZIONE
•ANALGESIA CIRCA 6 MESI
FENOLO
INFORMARE IL PAZIENTE (deficit sensoriale)INFORMARE IL PAZIENTE (deficit sensoriale)
SIMULAZIONE PREVENTIVASIMULAZIONE PREVENTIVA
MONITORIZZAZIONE ( alcuni giorni)MONITORIZZAZIONE ( alcuni giorni)
PROGRAMMARE RIDUZIONE OPPIOIDIPROGRAMMARE RIDUZIONE OPPIOIDI
BLOCCO DEL PLESSO CELIACOBLOCCO DEL PLESSO CELIACO
INDICAZIONI:
Dolore nelle
Neoplasie del Pancreas
Con dolore viscerale “PURO”
SUCCESSO=PRECOCITA’
INDICAZIONI:
Dolore nelle
Neoplasie del Pancreas
Con dolore viscerale “PURO”
SUCCESSO=PRECOCITA’
ANATOMIA DEL PLESSO CELIACOANATOMIA DEL PLESSO CELIACOANATOMIA DEL PLESSO CELIACOANATOMIA DEL PLESSO CELIACOANATOMIA DEL PLESSO CELIACOANATOMIA DEL PLESSO CELIACOANATOMIA DEL PLESSO CELIACOANATOMIA DEL PLESSO CELIACOAfferenzeAfferenzeAfferenzeAfferenze deideideidei viscerivisceriviscerivisceri addominaliaddominaliaddominaliaddominali((((StomacoStomacoStomacoStomaco, , , , FegatoFegatoFegatoFegato, , , , ColecistiColecistiColecistiColecisti, Vie , Vie , Vie , Vie biliaribiliaribiliaribiliari, , , , Pancreas, Reni, Pancreas, Reni, Pancreas, Reni, Pancreas, Reni, SurreniSurreniSurreniSurreni, Piccolo e , Piccolo e , Piccolo e , Piccolo e GrossoGrossoGrossoGrosso IntestinoIntestinoIntestinoIntestino))))
GangliGangliGangliGangli prevertebraliprevertebraliprevertebraliprevertebrali ((((CeliacoCeliacoCeliacoCeliaco Dx e Dx e Dx e Dx e Sn, Sn, Sn, Sn, MesentericiMesentericiMesentericiMesenterici e e e e RenaliRenaliRenaliRenali))))
PlessoPlessoPlessoPlesso CeliacoCeliacoCeliacoCeliaco
Nervi Nervi Nervi Nervi splancnicisplancnicisplancnicisplancnici
GANGLI CERVICOTORACICI
Cervello, meningi, occhio, orecchio, lingua, faringe,laringe,ghiandole e cute della testa e del collo ed estremità superiori.
GANGLI TORACICI
Contenuto mediastinico, esofago, trachea, bronchi, pericardio, cuore,aorta toracica, pleura, polmoni.
PLESSO CELIACO
Tratto gastro-intest.(esofago distale fino al colon trasverso), fegato, surreni, ureteri, vasi addominali.GANGLI LOMBARI
Cute e vasi delle estremità inferiori, rene, ureteri, colon trasverso, testicoli.PLESSO IPOGASTRICO
Colon discendente e sigmoideo, retto, fondo vaginale, vescica, prostata, uretra prostatica, testicoli, vescicole seminali, utero e ovaie.
GANGLI (IMPARI)
Perineo, retto distale e ano, uretra distale, vulva e terzo distale della vagina.
Obiettivi della simpaticolisi nel dolore
Nervi Splancnici
Tecnica transdiscaleTecnica transdiscale
• Posizione prona
• Guida TC: identificareT9-T10 o T10-T11
• 5-7 cm dalla lineamediana, spaziointercostale sinistro
TecnicaTecnica• L’ago è inserito
perpendicolarmente, con unaleggera inclinazione verso la lineamediana
• Confermare con un mezzo dicontrasto e aria in una immagine ‘a doppio contrasto’
• Fenolo (8-12 ml) vienesomministrato quando la puntadell’ago è nell’arearetromediastinale
VISTA TRANSVERSAL DEL PLEXO CELIACO. VISTA TRANSVERSAL DEL PLEXO CELIACO.
TECNICA CLASICA DEL BLOQUEO de KAPPIS.TECNICA CLASICA DEL BLOQUEO de KAPPIS.
L1
RisultatiRisultati• 65% dei pazienti con dolore presenta
sollievo durante 11 mesi dopo la procedura.
• Riduzione del 50% nel consumo di oppiodi comparato con il consumo basale (102 mg/die to 50 mg/die)