ASL 4 “ Chiavarese ” S.C. PSAL

Dipartimento di Prevenzione S.C . Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro

Dipartimento Giuridico Amministrativo

S.S. Formazione e Aggiornamento Permanente

IISTRUZIONESTRUZIONE, , FORMAZIONEFORMAZIONE EE PROTEZIONEPROTEZIONE

PERPER LAVORARELAVORARE ININ SICUREZZASICUREZZA La prevenzione in ambiente di lavoro come obiettivo prioritario di istituzioni e parti sociali

14 dicembre 2006 14 dicembre 2006 Società Economica ChiavariSocietà Economica Chiavari

Via Ravaschieri 15Via Ravaschieri 15

PARTIAMO BENE ! La sicurezza sul lavoro comincia da giovani

ASL 4 “Chiavarese”S.C. PSAL

Progetto obiettivoInfortuni sul lavoroIntervento conoscitivo e di

controllo

ASL 4 "Chiavarese" - S.C. PSAL

3

Progetto Obiettivo Aziendale In attuazione del Piano Sanitario

Regionale 2003-2005

Livelli preoccupanti del fenomeno infortunistico

MOTIVAZIONI

nuovi strumenti e metodologie

DA AFFRONTARE CON


4

programma di intervento triennale conoscitivo e di

controllo sugli infortuni sul lavoro


5

Dati Flussi Informativi2000-2001

Selezione di aziende con indici infortunistici di incidenza e durata

media più elevati

Individuate 60 aziende (con almeno 10 addetti) appartenenti a diversi

settori


6

Richiesta dati alle aziende

Integrazione dei dati INAIL con quelli richiesti alle aziende

relativi al periodo 2000-2003.

Calcolo indici infortunistici “classici”

(n° addetti, infortuni, giorni assenza e ore lavorate)


7

Indici infortunistici utilizzati

Indice di frequenza =

N° infortuniN° ore lavorate

X 106

Indice di incidenza =

N° infortuniN° addetti

X 100

Indice di gravità =gg. totali assenzaN° ore lavorate

Durata media =gg. totali assenzaN° infortuni


8

Aziende individuate

individuate 15 aziende su cui realizzare l’intervento mirato

valutazione degli indici

infortunisticidimensioni

aziendali e settori lavorativi


9

Aziende selezionate per il progetto

Dati (2003) TotaleSomma di n° add tot 3.566Somma di n° inf occorsi 485Somma di n° gg assenza 6.338Somma di n° ore lav 5.020.622Somma di n° tot gradi% inv ric 0Somma di n° casi mort 1


10

Aziende coinvolte15 aziende appartenenti ai seguenti settori:

di cui

2 grandi: >250 addetti

3 medie: da 50 a 249 addetti

10 piccole: da 10 a 49 addetti

3 - cantieristica navale3 - metalmeccanica3 - servizi2 - sanitario e socio-sanitario2 - costruzioni1 - chimico1 - lapidei

per numero addetti:


11

Modalità di intervento

Incontro preliminare con Datore di Lavoro e figure della prevenzione Esame congiunto della documentazione Analisi degli infortuni più gravi e prevalenti


12

Modalità di intervento

Verifica sul campo mediante sopralluoghi congiunti Individuazione principali carenze Individuazione misure preventive Incontro finale con ulteriori riflessioni tra le parti


13

RISULTATIInfortuni prevalenti o gravi

Riconducibili a tipologie tipiche delle attività lavorative in esame, quali:

cadute traumi da movimentazione carichi traumi da schiacciamento ferite da taglio


14

RISULTATI Principali carenze individuate

Mancanza di adeguata formazione Scarsa adozione di procedure di lavoro sicuro Organizzazione del lavoro e della sicurezza non sufficientemente integrate Misure di protezione su macchine e impiantiDocumento di valutazione dei rischi

visto più come adempimento burocratico e meno come

strumento operativo


15

RISULTATI Criticità comuni a più aziende

Formazione Procedure di lavoro sicuro Individuazione di responsabili della sicurezza nell’organizzazione del lavoro


16

Misure preventive individuate

Potenziamento/miglioramento della qualità della formazioneAdozione di procedure specifiche di lavoro sicuroStudio e realizzazione di ulteriori sistemi di protezione di macchine ed impianti Maggiore attenzione alla completezza della valutazione dei rischi e suo aggiornamento


17

Aspetti qualificanti del progetto

Coinvolgimento dei diretti interessati nella ricerca delle cause d’infortunio, delle carenze di sicurezza e delle possibili soluzioni di prevenzioneDi fondamentale importanza è stato l’apporto dell’esperienza e della competenza dei lavoratori

Intervento con un approccio globale e preventivo, non subordinato e limitato a singoli episodi infortunistici già accaduti


18

Contesto attuale

Fotografia aggiornata delle attività produttive del nostro territorio…


19

Dimensione azienderiferimento anno 2003

60%

40%

ADDETTI(35.204)

AZIENDE

97%

3%

fino a 10 addetti >10 addetti

(11.759)


20

Distribuzione aziende per settore attività ISTAT (2003)

25%

16%

10%

10%

7% 4%4%

3%3%

2%2%

2%1%1%1%

9%

F Costruzioni

G52 Commercio dettaglio

H Alberghi e ristoranti

K Attività immobiliari

O Servizi pubblici

I Trasporti

G50 Commercio riparazione auto

G51 Commercio ingrosso

DA Industria alimentare

DJ Industria metalli

N Sanità

DM Industria mezzi trasporto

DL Industria elettrica

DN Altre industrie

DI Industria non metalliferi CEstrazione mineralialtri settori (16)

ALTRI

Costruzioni

Comm. al

dettaglio

Alberghi e ristoranti

Attività

Immob.


21

Distribuzione addetti per settore attivitàISTAT (2003)

14%

11%

9%

9%

8%

5%

5%4%

4% 3% 3%3%

3%3%

3%2%

2%2%

8%

F Costruzioni

G52 Commercio dettaglio


N Sanità

K Attività immobiliari


O Servizi pubblici

M Istruzione

I Trasporti


L Pubblica amministrazione

G51 Commercio ingrosso

DA Industria alimentare

B Pesca

G50 Commercio riparazione auto

DN Altre industrie

DL Industria elettrica

DI Industria non metalliferi CEstrazione mineralialtri settori (13)

ALTRI

CostruzioniComm.

dettaglio

Alberghi e ristoranti


22


9%


16%

C Estrazione minerali - DI

Industria non metalliferi

2%F Costruzioni19%

N Sanità9%

altri settori (23)36%

H Alberghi e ristoranti - 7%

DH Industria gomma 2%

Distribuzione infortuni per settore attività ISTAT

(5472 eventi nel periodo 2001 – 2004)


23

Raffronto

F C

ostru

zion

iD

M In

dus

tria

me

zzi

trasp

orto

DJ

Ind

ustri

a m

eta

lli

N S

an

ità

H A

lber

ghi e

ris

tora

nti

G5

2 C

omm

erci

o d

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glio

I Tra

spor

ti

O S

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izi p

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lici

C E

stra

zion

e m

iner

ali

DG

Indu

stria

chi

mic

a

DI I

ndu

stria

non

me

talli

feri

Infortuni

Aziendeaddetti

0

500

1000

1500

2000

2500

3000

3500

4000

4500

5000

(21.900)

(8.207)

(4.259)

Aziende Infortuni addetti3552 1213 13303

Negli altri 21 settori:


24

Andamento

0

50

100

150

200

250

300

2000 2001 2002 2003 2004

n°

info

rtu

ni

F Costruzioni

DM Industria mezzitrasporto


N Sanità


G52 Commerciodettaglio


25

Riflessioni conclusive

Le criticità individuate nell’intervento conoscitivo e di controllo sono state affrontate ed in parte avviate a soluzione nelle realtà coinvolte nel progetto.

Si è trattato di un intervento che seppur limitato ha prodotto alcuni risultati positivi che abbiamo portato all’attenzione di aziende, parti sociali e istituzioni.

Le criticità individuate nell’intervento conoscitivo e di controllo sono state affrontate ed in parte avviate a soluzione nelle realtà coinvolte nel progetto.

Si è trattato di un intervento che seppur limitato ha prodotto alcuni risultati positivi che abbiamo portato all’attenzione di aziende, parti sociali e istituzioni.


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Riteniamo che, l’impostazione adottata per l’intervento, sia utile per proseguire a lavorare nella direzione dell’obiettivo di una sostanziale riduzione del numero e della gravità degli infortuni sul lavoro.

Riteniamo che, l’impostazione adottata per l’intervento, sia utile per proseguire a lavorare nella direzione dell’obiettivo di una sostanziale riduzione del numero e della gravità degli infortuni sul lavoro.


27


Intervenire sul fenomeno Intervenire sul fenomeno infortunisticoinfortunistico in modo concreto e condiviso a livello aziendale e territoriale puòpuò inoltre contribuirecontribuire a a far superare alcune convinzioni far superare alcune convinzioni radicateradicate:

Che l’infortunio sia un evento fatale ed inevitabile

Che gli oneri per realizzare condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro siano un costo improduttivo

Intervenire sul fenomeno Intervenire sul fenomeno infortunisticoinfortunistico in modo concreto e condiviso a livello aziendale e territoriale puòpuò inoltre contribuirecontribuire a a far superare alcune convinzioni far superare alcune convinzioni radicateradicate:

Che l’infortunio sia un evento fatale ed inevitabile

Che gli oneri per realizzare condizioni di salute e di sicurezza sul lavoro siano un costo improduttivo


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L’esperienza e gli studi dimostrano invece che

l’incidente sul lavoro èl’incidente sul lavoro è quasi sempre prevedibileprevedibile e prevenibileprevenibile

e che gli investimenti aziendali e sociali per la salute e la sicurezza,

oltre a migliorare la qualità del lavoro, contribuiscono ad abbattere i

rilevanti costi della mancata prevenzione.

L’esperienza e gli studi dimostrano invece che

l’incidente sul lavoro èl’incidente sul lavoro è quasi sempre prevedibileprevedibile e prevenibileprevenibile

e che gli investimenti aziendali e sociali per la salute e la sicurezza,

oltre a migliorare la qualità del lavoro, contribuiscono ad abbattere i

rilevanti costi della mancata prevenzione.

Grazie per l’attenzione a tutti i partecipanti Grazie per la collaborazione agli operatori PSAL

Balletto IldegardaBindi Rita

Candieracci MassimoCastagnola Lorena

Castiglioni TitoCavalli FrancoCella Claudio

Ferrando GabriellaGatti Silvana

Neonato CarloPaganelli MarcoPelà Eleonora

Spairani Roberto

Balletto IldegardaBindi Rita

Candieracci MassimoCastagnola Lorena

Castiglioni TitoCavalli FrancoCella Claudio

Ferrando GabriellaGatti Silvana

Neonato CarloPaganelli MarcoPelà Eleonora

Spairani Roberto

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