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A.S. 2018/2019 Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 1 Liceo Scientifico Classico Linguistito «Edoardo Amaldi» - Roma Incontro propedeutico percorso di formazione docenti neo assunti 30 novembre 2018

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A.S. 2018/2019

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova1

Liceo Scientifico Classico Linguistito «Edoardo Amaldi» - Roma Incontro propedeutico percorso di formazione docenti neo assunti

30 novembre 2018

Riferimenti Normativi per anno di formazione

• Nota USR Lazio n. 47131 del 21-11-2018

• Nota MIUR n. 35085 del 02/08/2018

• D.m. 850/2015

• L. 107/2015;

Atti correlati

• Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite – settembre 2015

• Protocollo d’intesa MIUR – ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) 06/12/2016 – prot. 3397.

• Raccomandazione del Consiglio Europeo del 22 maggio 2018 relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente

• Nota: Alcune immagini inserite nelle slides sono prese dalla rete e dal materiale predisposto dall’USR Lazio

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Il Percorso di formazioneIl Servizio d’istituto

Il ruolo del TutorIl Comitato di Valutazione

La conferma in ruoloLa proroga

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 3

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 4

Sitologia:

http://www.miur.gov.it/ (MIUR)http://neoassunti.indire.it/2019/

http://www.lazio4.it/ Sul sito delle istituzioni dell’ambito 4 è disponibile un box sulla destra della homepage dedicato alla formazione dei docenti in anno di prova dove vengono pubblicate tutte le comunicazioni e i materiali.

http://www.invalsi.it/snv/ (Valutazione)

Il percorso di formazione

• Il periodo di formazione pari a 50 ore, di cui 20 stimate online, è articolato nelle seguenti fasi:

• Incontro propedeutico (3 ore)

• Bilancio iniziale delle competenze (3 ore – Piattaforma Indire)

• Laboratori formativi (4 incontri di 3 ore ciascuno (o visiting da parte di docenti neoassunti in servizio in scuole situate in aree a rischio o a forte processo di immigrazione e con alto tasso di dispersione, presso scuole caratterizzate da

progetti con forti elementi di innovazione organizzativa e didattica) *• Peer to Peer, cioè reciproca osservazione in classe tra tutor e docente neoassunto

(12 ore, con il supporto della Piattaforma Indire)

• Formazione online (14 ore – Piattaforma Indire)

• Bilancio finale delle competenze (3 ore – Piattaforma Indire)

• Incontro di restituzione finale (3 ore)

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 5

* l’USR Lazio trasmetterà indicazioni in merito alle scuole ‘innovative’ e alle modalità di individuazione

dei docenti che fruiranno di tale modalità laboratoriale (n. 288 pari al 9,61% dei Docenti in servizio –3000 in tutta Italia)

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 6Il percorso di formazione

Incontro propedeutico

Bilancio iniziale delle competenze

Attività peerto peer

Attività on line

Incontro restituzione

finale

In presenza

Piattaforma INDIRESupporto tutor

In presenza

In aula Supporto tutor

Incontro in presenza

3 h

3 h

12 h

12 h

3 h

Laboratori formativi (o visiting)

Piattaforma INDIRE 14 h

Bilancio finale delle competenze

Piattaforma INDIRESupporto tutor 3 h

50 h

L’incontro propedeutico

•Attese dell’amministrazione•Profilo atteso•Innovazioni in atto•Questioni fondamentali attinenti la professionalità

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 7

Le attese dell’Amministrazione

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 8

«esplicazione essenziale dell’attività di trasmissione della cultura, di contributo alla

elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro

personalità» (dlgs 297/94, art. 395)

La La funzione docente

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 9

La responsabilità docente

•«I docenti hanno il compito e la responsabilità della progettazione e della attuazione del processo di insegnamento e di apprendimento»

•(Dpr 275/99, art. 16, comma 3)

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 10

Art. 27 (CCNL/2018) Profilo professionale docente 1. Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, informatiche, linguistiche, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo relazionali, di orientamento e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell’esperienza didattica, l’attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 11

La professionalità docente

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 12

(segue art. 27)

I contenuti della prestazione professionaledel personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell’offerta formativa della scuola.

Competenze disciplinari

Competenze informatiche

Competenze linguistiche

Competenze psico-

pedagogiche

Competenze metodologico-

didattiche

Competenze organizzativo-

relazionali

Competenze di orientamento

Il Profilo del

docente

Piano di formazione docenti A.S. 2017/2018 - Presentazione Laura Bellanova

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Maturare esperienza didattica

Sistematizzazionepratica didattica

Maturare esperienzadidattica

MotivazioneFormazione permanente

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 14

Atto d’indirizzo

del Dirigente Scolastico

Piano Triennale

dell’offerta formativa

Rapporto di Auto

Valutazione

- Sc. Inf.

- Sc. Prim e Sec. 1° e/o 2° gr

Piano di Miglioramento

Piano di formazione

Piano di inclusione

I DOCUMENTI IDENTITARIDELLA SCUOLA

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 15

D.M. 850/2015

L’art.4, comma1, lettere a), b), c), d) del D.M. 850/2015 riporta i seguenti criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e prova, al fine di verificare la padronanza degli standard professionali previsti:

• corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche, con riferimento ai nuclei fondanti dei saperi e ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti;

• corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali;

• osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente;

• partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti.

Dette attività comportano un impegno complessivo pari ad almeno 50 ore,

aggiuntive rispetto agli ordinari impegni di servizio e alla partecipazione

alle attività di formazione di cui all’articolo 1, comma 124 della Legge

107/2015, e rivestono carattere di obbligatorietà.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 16

corretto possesso ed esercizio delle

competenze culturali,

disciplinari, didattiche e

metodologiche

corretto possesso ed esercizio delle

competenze relazionali,

organizzative e gestionali;

osservanza dei doveri connessi con lo status di

dipendente pubblico e inerenti

la funzione docente

partecipazione alle attività formative e raggiungimento

degli obiettivi dalle stesse

previsti

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 17

Personale docente tenuto al periodo di

formazione e di prova

1. Sono tenuti ad effettuare il periodo di formazione e di prova:

a. i docenti che si trovano al primo anno di servizio con

incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, e

che aspirino alla conferma nel ruolo;

b. i docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del

periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto

completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione

del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività

di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del

servizio in anno di prova;

c. i docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo.

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In caso di valutazione negativa del

periodo di formazione e di prova, il

personale docente effettua un secondo

periodo di formazione e di prova, non

rinnovabile. Nel corso del secondo

periodo di formazione è

obbligatoriamente disposta una verifica

affidata ad un dirigente tecnico.

Servizi utili

Svolgimento del servizio effettivamente prestato per almeno centottanta

giorni nel corso dell’anno scolastico, di cui almeno centoventi per le attività

didattiche.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 20

•Sono computabili nei centottanta giorni tutte le attività connesse al servizio scolastico, ivi compresi i periodi di sospensione delle lezioni e delle attività didattiche, gli esami e gli scrutini ed ogni altro impegno di servizio. Va computato anche il primo mese del periodo di astensione obbligatoria dal servizio per gravidanza.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 21

•Sono compresi nei centoventi giorni di attività didattiche sia i giorni effettivi di insegnamento sia i giorni impiegati presso la sede di servizio per ogni altra attività preordinata al migliore svolgimento dell’azione didattica, ivi comprese quelle valutative, progettuali, formative e collegiali.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 22

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 23

In caso di differimento della presa

di servizio, anche nell’ipotesi di cui

all’articolo 1, comma 98, della

Legge 107, il periodo di formazione

e prova può essere svolto, nell’anno

scolastico di decorrenza giuridica

della nomina, anche presso

l’istituzione scolastica statale ove è

svolta una supplenza annuale o

sino al termine del servizio, purché

su medesimo posto o classe di

concorso affine.

Servizi NON riconoscibili

•assenze per malattia

•aspettativa a qualsiasi titolo fruita

•giorni di ferie e recupero festività

•permessi retribuiti

•altre tipologie di assenza previste dalla legge

•astensione obbligatoria per maternità (tranne i primi 30 giorni) – facoltativa –puerperio - congedi parentali

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 24

Il ruolo del tutor

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 25

Il bilancio delle competenze

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Il percorso del docente inizia con l’inserimento nell’ambiente online del

bilancio delle competenze, un’autovalutazione sullo stile di insegnamento, utile a evidenziare i punti di forza e le aree di miglioramento.

La piattaforma online consente l’elaborazione di un curriculum formativo in cui il docente documenta le proprie esperienze educative e i risultati ottenuti durante la progettazione, realizzazione e valutazione delle attività di formazione.

L’insegnante può creare il portfolio delle attività, uno strumento importante per la crescita professionale, che consente di raccogliere e presentare le attività realizzate, mettere in luce le competenze formative e riflettere sulle proprie capacità relazionali.

Il Bilancio di competenze è …• …..l'attività che dà avvio al percorso formativo del docente neoassunto sulla

base del nuovo quadro normativo previsto per il periodo di prova (Legge107/2015, DM 850/2015 e CM 36167/2015).

• Elaborare un proprio Bilancio di Competenze, nel contesto di questa azioneformativa, significa promuovere un momento di riflessione professionale informa di auto-valutazione sulla propria professionalità, in collaborazione con ildocente tutor e con il supporto dello schema di seguito presentato.

• L'obiettivo di questa attività è di consentire al docente neoassunto di connetterele esperienze maturate in precedenti ambiti professionali e personali, per fareil punto sulle competenze possedute e su quelle da potenziare.

• A questa fase farà seguito l'elaborazione di un Patto formativo, da condividerecon il tutor e il dirigente scolastico (art 5, DM 850/2015; art 4, CM 36167/2015),utile a delineare alcuni impegni e percorsi formativi per migliorare la propriaprofessionalità nel contesto della scuola in cui si opera

• L'attività guidata per la realizzazione del Bilancio di Competenze non assume uncarattere valutativo (di cui tratta invece l’articolo 4 del DM 850 cit), ma èfinalizzata alla costruzione di un dispositivo pedagogico in grado di fareemergere la percezione di autoefficacia del docente rispetto ad alcune dellecomplesse funzioni che è chiamato a svolgere durante il proprio lavoro”(cit.INDIRE)

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 27

A cosa serve il Bilancio?

• “A partire dalle riflessioni sviluppate nel Bilancio di competenze iniziale e nel Patto formativo, durante la fase Peer to peer il tutor potrà aiutare il docente neoassunto a comprendere meglio il proprio stile di insegnamento, anche al fine di potenziare gli ambiti di competenza su cui si desidera lavorare maggiormente.

• Il Bilancio in uscita (art. 5, DM 850/2015) consentirà successivamente di procedere ad una riflessione più approfondita, sulla base di quanto delineato, sperimentato e documentato nel portfolio formativo, per migliorare la propria professionalità nelle diverse dimensioni analizzate.” (cit INDIRE)

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 28

Come è organizzato il Bilancio?

• “Viene fornito uno schema-guida in cui sono rappresentate alcune delle principali funzioni del lavoro docente, raggruppate in 3 aree:

• I) INSEGNAMENTO (DIDATTICA)

• II) PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA (ORGANIZZAZIONE)

• III) FORMAZIONE CONTINUA (PROFESSIONALITÀ')

che rappresentano le dimensioni "generative'' delle diverse competenze che il docente interpreta ed esprime nell'esercizio quotidiano della sua professione.

Ciascuna area si articola in alcuni Ambiti di competenza,

a loro volta scanditi in Indicatori derivati dalla letteratura nazionale

ed internazionale, opportunamente adattati

per il contesto del nostro Paese, alla luce del

quadro normativo vigente

(TU 297/1994; CCNL 2006-2009;

Legge 107/2015 e DM 850/2015).” (cit. INDIRE)

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 29

Come si compila il Bilancio?

• “Gli Indicatori sui quali si chiede di riflettere sono stati pensati unitariamente, con lievi differenziazioni per 4 diverse tipologie di docente, riferite alle funzioni e al grado di scuola in cui sono chiamati ad insegnare (scuola dell'infanzia, scuola primaria, scuola secondaria di I e II grado, sostegno).

• Laddove non diversamente specificato le domande sono rivolte a TUTTI gli insegnanti. Si chiede al docente neoassunto di posizionarsi rispetto alla percezione personale di competenza su tre livelli:

• 1) ho bisogno di acquisire nuove competenze;

• 2) dovrei consolidare alcune competenze;

• 3) mi sento adeguato al compito.

Per ciascuno degli Ambiti di competenze è richiesto al docente di prendere in considerazione uno o due Indicatori e di elaborare un testo discorsivo di massimo 2.000 battute, per descrivere e sintetizzare le ragioni del proprio posizionamento rispetto ai livelli di competenza percepiti.” (cit. INDIRE)

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 30

Laboratori formativi (4 incontri in presenza di 3 h per complessive 12 h) E’ prevista l’elaborazione di documentazione e

attività di ricerca, validata dal docente coordinatore del laboratorio. Tale documentazione è inserita dal docente neo-assunto nel portfolio professionale

• Fin dal 2017/2018 uno dei quattro laboratori formativi dovrà essere dedicato allo Sviluppo Sostenibile e alla Cittadinanza Globale (Nota 33989 del 02/08/2017).

• Gli altri tre saranno individuati tra:

• nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica;

• gestione della classe e problematiche relazionali;

• valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);

• bisogni educativi speciali;

• contrasto alla dispersione scolastica;

• inclusione sociale e dinamiche interculturali;

• orientamento e alternanza scuola-lavoro;

• buone pratiche di didattiche disciplinari.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 31

Opzioni docenti «Ambito 4» laboratori

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 32

1. Sviluppo Sostenibile e alla Cittadinanza Globale

2. Bisogni educativi speciali

3.Gestione della classe e problematiche relazionali

4. Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica

5. Inclusione sociale e dinamiche interculturali

6. Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro

7. Valutazione didattica e valutazione di sistema

8. Contrasto alla dispersione scolastica

• Hanno risposto 93 docenti appartenenti in gran parte alla scuola primaria.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 33

Esiti sondaggio bisogni formativi

Preferenze PRIMO SECONDO TERZO QUARTO QUINTO SESTO ULTIMO

Gestione della classe e problematiche relazionali 34

Nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica 26 16

Buone pratiche di didattiche disciplinari 23 17

Bisogni Educativi Speciali 14 16 16

Inclusione sociale e dinamiche interculturali 20 14 16

Valutazione didattica e valutazione di sistema 14 21

Contrasto alla dispersione scolastica 22

Orientamento e Alternanza Scuola Lavoro 56

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 34

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 35

0

5

10

15

20

25

30

35

Gestione della classe e

problematiche relazionali

Nuove risorse digitali e loro impatto sulla

didattica

Buone pratiche di didattiche disciplinari

Bisogni Educativi Speciali

Opzioni preferenziali Laboratori

Laboratorio (obbligatorio)Sviluppo Sostenibile e Cittadinanza Globale • L’Educazione allo Sviluppo

Sostenibile, fa riferimento, in modo prioritario, all’Obiettivo 4 dell’Agenda 2030: «Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti», il cui Traguardo 4.7 ha quale finalità quella che «tutti gli studenti acquisiscano le conoscenze e le competenze necessarie per promuovere lo sviluppo sostenibile attraverso, tra l’altro, l’educazione per lo sviluppo sostenibile e stili di vita sostenibili, i dirittiumani, l’uguaglianza di genere, la promozione di una cultura di pace e di non violenza, la cittadinanza globalee la valorizzazione della diversitàculturale e del contributo della cultura allo sviluppo sostenibile»

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Invitare la cittadinanza a riflette sul fatto che «possiamo essere la prima generazione che riesce a porre fine alla povertà; così come potremmo essere l’ultima ad avere la possibilità di salvare il pianeta. Il mondo sarà un posto migliore nel 2030 se riusciremo a raggiungere i nostri obiettivi».

Laboratorio gestione della classe e problematiche relazionali

Ciò che un insegnante deve fare per:

• assicurare accoglienza e ascolto di «ogni» alunno;

• promuovere il coinvolgimento e la cooperazione dell’allievo nelle attività di classe

• favorire la costruzione di un clima sereno e produttivo .

• motivare gli studenti ad apprendere

• riconoscere e comprendere i bisogni individuali e saper individuare risposte adeguate (stili di apprendimento - metodologie di insegnamento – programmazione personalizzata, individualizzata, differenziata)

• gestire allievi che manifestino problemi o disturbi di comportamento

• saper mantenere serenità di giudizio e curiosità intellettuale

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 37

Laboratorio nuove risorse digitali e loro impatto sulla didattica

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 38

Laboratorio valutazione didattica e valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento)

• L’area della valutazione e dei processi di miglioramento sviluppa linee di ricerca nazionali e internazionali sull’efficacia dei processi di valutazione e miglioramento della scuola

• Sostiene processi di Valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato nel primo e secondo ciclo (alla luce del nuovo decreto applicativo n. 62/2017) attiva specifiche strategie per il miglioramento dei livelli di apprendimento (cfr riforma esame di stato sec. I° grado e maturità sec. II° gr.)

• Esiti degli apprendimenti

• Esiti prove Nazionali INVALSI

• Esiti conclusione ciclo

• Risultati a distanza

• Il Piano di miglioramento

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Laboratorio bisogni educativi speciali(dalla Legge 517/77 al DL 66/2017)

Alunni che presentano

svantaggio sociale, culturale, familiare, linguistico

Alunni con iter per riconoscimento disabilità o DSA non ancora completato

Individuazione effettuata dai Docenti del team e/o Consiglio di classe

Elaborazione PDP

Piano Didattico Personalizzato

Anche per aree del curriculum

Alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 104/1992 c. 1 e c. 3 (situazione di gravità)

Intellettiva

Motoria

Sensoriale

Pluridisabilità

Disturbi neuropsichiatrici

Elaborazione PEI:

Piano Educativo Individuale

(Progetto individuale)

Piano Didattico Differenziato

Equivalente/Non equivalente

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 40

Alunni con DSA riconosciuto ai sensi della legge 170/2010 Dislessia evolutiva Disortografia Disgrafia Discalculia

Elaborazione PDP

Piano Didattico Personalizzato

Anche per aree del curriculum

Laboratorio di contrasto alla dispersione scolastica • Promuovere il benessere

• Favorire la motivazione allo studio

• Attivare politiche di prevenzione al bullismo e al cyber bullismo

• Educare al sentimento e all’affettività

• Puntare sull’accoglienza e l’ascolto

• Progetti di recupero didattico e personalizzazione degli interventi

• Attivare sportelli d’ascolto e counselingpedagogico

• Costituire reti di scuole e collaborare in modo sinergico con il territorio

La dispersione scolastica, con la prematura uscita degli studenti dal sistema scolastico, è un fenomeno che, se non efficacemente contrastato, potrebbe avere, nel medio-lungo periodo, conseguenze nello sviluppo del sistema Paese determinando un importante impoverimento del capitale umano.

Il fenomeno della dispersione scolastica richiede perciò un intervento che sia in grado di pensare a livello “di sistema”, e che allo stesso tempo si adatti a esigenze territoriali e sociali profondamente diverse.

Occorre raccogliere progetti, collaborazioni, soluzioni , testimonianze, esperienze ed attività

Attivare strategie di

Intervento

Accompagnamento

Compensazione

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 41

Laboratorio inclusione sociale e dinamiche interculturali

• Ribadire l’inserimento immediato degli alunni neo arrivatI

• Rendere consapevoli dell’importanza delle scuole dell’infanzia

• Contrastare il ritardo scolastico

• Accompagnare i passaggi, adattare il programma e la valutazione

• Organizzare un orientamento efficace alla prosecuzione degli studi

• Sostenere l’apprendimento dell’italiano L2, lingua di scolarità

• Valorizzare le diversità linguistiche

• Prevenire la segregazione scolastica

• Coinvolgere le famiglie nel progetto educativo per i loro figli

• Promuovere l’educazione interculturale nelle scuole

• Distribuzione degli alunni stranieri nelle classi tenendo conto del limite del 30%

• Evitare la saturazione delle classi;

• Prevedere un organico funzionale aggiuntivo per lo sviluppo dei laboratori L2

MINORI STRANIERI E DIRITTO ALL’ISTRUZIONE SECONDO LA NORMATIVA VIGENTE E LE LINEE GUIDA DEL FEBBRAIO 2014 - DIRITTO DOVERE ALL’ISTRUZIONE

• I minori di cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale hanno il diritto-dovere all’istruzione e alla

formazione, nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani, indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al loro soggiorno e dal possesso di qualsiasi documentazione;

• Ai minori di cittadinanza non italiana si applica la normativa generale in materia di diritto dovere all’istruzione e alla formazione professionale;

• I minori possono frequentare i CTP dopo il compimento dei 16 anni; alcuni accordi a livello locale consentono l’iscrizione anche a 15 anni

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 42

Laboratorio orientamento e alternanza scuola-lavoro;

• “L’ASL attiva modalità di apprendimento flessibili e equivalenti sotto il profilo culturale ed educativo, rispetto agli esiti dei percorsi del secondo ciclo, che colleghino sistematicamente la formazione in aula con l'esperienza pratica” (Legge delega n. 53/03 e D. Lgs. n.77/2005)

• modalità del percorso formativo progettata, attuata e valutata dall'istituzione scolastica

• • modalità formativa in collaborazione con le imprese, con le rispettive associazioni di rappresentanza e con le Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura.

Definizione ISFOL: Orientare significa consentire all’individuo di prendere coscienza di sé, della realtà occupazionale e del proprio bagaglio cognitivo per poter progredire autonomamente nelle scelte in maniera efficace e congruente con il contesto.

Obiettivo dell’orientamento diventa quello di favorire nel soggetto la ricerca e la comprensione della propria identità e del proprio ruolo in una determinata realtà, così da potenziare le competenze orientative di qualsiasi individuo; più che offrire risposte immediate e definitive come supporto in specifiche fasi della vita, l’orientamento è visto come uno strumento di sviluppo di conoscenze e capacità, azione a carattere globale in grado di attivare e facilitare il processo di scelta formativo/professionale del soggetto

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 43

Laboratorio di buone pratiche di didattiche disciplinari

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 44

Dal curricolo incentrato sui saperi

per obiettivi lineari sull’ alunno medio

Al curricolo per competenze

azione educativa fondata sulla personalizzazione

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 45

L’evoluzione dei modelli di progettazione

Per contenuti

Ciampolini

Per obiettivi

Tyler, Bloom, Mager

Per Mappe Novak, Damiano

Per problemi

Stein, Jones

Per situazioni (Forasa, Canevaro)

Per progetti

Bordallo, Genestet

Per competenze

Frabboni

Per processi

Hip, Cornoldi

Per padronanze Margiotta

Per relazioni

Buber, Franta

Per gruppi

Comogli

Per soggetti

Bertin; Contini

A ritroso Wiggins e Mc Tighe

Peer to peer – formazione tra pari(12 h)

• L’attività di osservazione in classe, svolta dal docente neo-

assunto e dal tutor, è finalizzata

• al miglioramento delle pratiche didattiche

• alla riflessione condivisa sugli aspetti salienti dell’azione di

insegnamento..

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 46

Peer to peer – formazione tra pari (12 h)

• L’osservazione è focalizzata

• - sulle modalità di conduzione delle attività e delle lezioni,

• sul sostegno alle motivazioni degli allievi,

• sulla costruzione di climi positivi e motivanti,

• sulle modalità di verifica formativa degli apprendimenti.

Osservazione in classe

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 47

Peer to peer – formazione tra pari (12 h)

• Le sequenze di osservazione sono oggetto di:

• progettazione preventiva

• confronto e rielaborazione con il docente tutor

• specifica relazione del docente neo-assunto.

• In relazione al patto di sviluppo professionale, possono essere programmati, a cura del dirigente scolastico, ulteriori momenti di osservazione in classe con altri docenti.

Osservazione in classe

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 48

Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 49

• Il dirigente scolastico garantisce la disponibilità per il docente neo-assunto del piano dell’offerta formativa e della documentazione tecnico-didattica relativa alle classi, ai corsi e agli insegnamenti di sua pertinenza, sulla cui base il docente neo-assunto redige la propria programmazione annuale, in cui specifica, condividendoli con il tutor, gli esiti di apprendimento attesi, le metodologie didattiche, le strategie inclusive per alunni con bisogni educativi speciali e di sviluppo delle eccellenze, gli strumenti e i criteri di valutazione, che costituiscono complessivamente gli obiettivi dell’azione didattica, La programmazione è correlata ai traguardi di competenza, ai profili culturali, educativi e professionali, ai risultati di apprendimento e agli obiettivi specifici di apprendimento previsti dagli ordinamenti vigenti e al piano dell’offerta formativa

corretto possesso ed esercizio delle competenze

culturali, disciplinari, didattiche e

metodologiche, con riferimento ai nuclei

fondanti dei saperi e ai traguardi di

competenza e agli obiettivi di

apprendimento previsti dagli

ordinamenti vigenti

verificare la padronanza degli standard professionali da parte dei docenti neo-assunti

Documenti,di norma,sempre

disponibili sul sito

della scuola

Segue: Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 50

corretto possesso ed esercizio delle

competenze relazionali, organiz

zative e

gestionali

sono valutate nei contesti

didattici, progettuali, collegiali,con le famiglie e con il

personale scolastico,

relazionali e dinamiche interculturali,

• la • il

dell’istituzione scolastica.

Segue: Criteri per la valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova

• parametri di riferimento: individuabili nel decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e s. m. e i., il DPR 16 aprile 2013, n. 62

• Normativa e Contratti di settore

osservanza dei doveri connessi con lo status

di dipendente pubblico e inerenti la funzione

docente

• Modello formativo in corso

partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse

previsti

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 51

Formazione on line (piattaforma INDIRE – 20 h)

• La Direzione generale per il personale scolastico, avvalendosi della struttura tecnica dell’INDIRE, coordina le attività per la realizzazione ed aggiornamento della piattaforma digitale che supporta i docenti neoassunti durante tutto il periodo di formazione. La piattaforma è predisposta all’inizio dell’anno scolastico.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 52

http://www.indire.it/

Attività on line

analisi eriflessionisulpropriopercorsoformativo

elaborazione di un proprio

portfolio professionale

che documenti la progettazione realizzazione e valutazione delle attività

didattiche

compilazione di questionari

per il monitoraggio delle diverse

fasi del percorso formativo

libera ricerca di

materiali di studio, risor

se didattiche, si

ti dedicati, me

ssi a disposizione

durante il percorso formativo

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 53

Il Portfolio professionale del docente

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 54

a. descrizione del proprio curriculum professionale;

b. elaborazione di un bilancio di competenze, all’inizio

del percorso formativo;

c. documentazione di fasi significative della

progettazione didattica, delle attività didattiche

svolte, delle azioni di verifica intraprese;

d. realizzazione di un bilancio conclusivo e la

previsione di un piano di sviluppo professionale.

Il portfolio professionale assume un preminente significato

formativo per la crescita professionale permanente di ogni

insegnante.

Il docente tutor

Il docente

tutor

Designato dal DS segue al massimo tre docenti

neo-assuntiSono criteri prioritari per la

designazione dei docenti tutor il possesso di uno o più tra i titoli

previsti all’allegato A, tabella 1 del decreto del Ministro

dell’istruzione, dell’università e della ricerca 11 novembre 2011 e il

possesso di adeguate competenze culturali, comprovate esperienze didattiche, attitudine a svolgere

funzioni di tutoraggio, counseling, supervisione professionale.

appartiene, nella scuola secondaria di primo e secondo grado, alla medesima classe di concorso dei docenti neo-assunti a lui

affidati, ovvero è in possesso della relativa abilitazione. In caso di mot

ivata impossibilità, si procede alla designazione per classe affine ovvero per area

disciplinare

Il docente tutor accoglie il neo-assunto nella comunità

professionale, favorisce la sua partecipazione ai diversi momenti della vita collegiale della scuola ed

esercita ogni utile forma di ascolto, consulenza e

collaborazione per migliorare la qualità e l’efficacia dell’insegnamento

La funzione di tutor si esplica altresì nella predisposizione di momenti di reciproca osservazione in classe. La collaborazione può esplicarsi anche

nella elaborazione, sperimentazione, validazi

one di risorse didattiche e unità di apprendimento.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 55

Riconoscimento attività del tutor

• All’attività del tutor è riconosciuto:

• - un compenso economico nell’ambito delle risorse assegnate all’istituzione scolastica per il Miglioramento dell’Offerta formativa (FIS);

• - al tutor è riconosciuta, specifica attestazione dell’attività svolta, anche riconosciuta come attività di formazione, inserita nel curriculum professionale e che forma parte integrante del fascicolo personale.

• - Il positivo svolgimento dell’attività del tutor può essere valorizzato nell’ambito dei criteri di cui all’articolo 1, comma 127, della Legge 107/2015 (il bonus).

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 56

Il Comitato di Valutazione

• Il colloquio prevede:

• presentazione delle attività di insegnamento

• formazione effettuata

• documentazione elaborata e contenuta nel portfolio professionale, consegnato preliminarmente al dirigente scolastico che lo trasmette al Comitato almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio.

• L’assenza al colloquio, ove non motivata da impedimenti inderogabili, non preclude l’espressione del parere.

• Il rinvio del colloquio per impedimenti non derogabili è consentito una sola volta.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 57

Esito del colloquio

• il Comitato si riunisce per l’espressione del parere.

• Il docente tutor presenta le risultanze emergenti dall’istruttoria compiuta in merito alle attività formative predisposte ed alle esperienze di insegnamento e partecipazione alla vita della scuola del docente neo-assunto.

• Il dirigente scolastico presenta una relazione per ogni docente comprensiva della documentazione delle attività di formazione, delle forme di tutoring, e di ogni altro elemento informativo o evidenza utile all’espressione del parere (compresi gli esiti della/e visita/e didattiche).

• Il parere del Comitato è obbligatorio, ma non vincolante per il dirigente scolastico, che può discostarsene con atto motivato.

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Conferma in ruolo

• 1. Il dirigente scolastico procede alla valutazione del personale docente in periodo di formazione e di prova sulla base dell’istruttoria compiuta. La documentazione è parte integrante del fascicolo personale del docente

• 2. In caso di giudizio favorevole sul periodo di formazione e di prova, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di conferma in ruolo per il docente neo-assunto.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 59

Esito sfavorevole del periodo di prova

•3.In caso di giudizio sfavorevole, il dirigente scolastico emette provvedimento motivato di ripetizione del periodo di formazione e di prova. Il provvedimento indicherà altresì gli elementi di criticità emersi ed individuerà le forme di supporto formativo e di verifica del conseguimento degli standard richiesti per la conferma in ruolo.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 60

Secondo periodo di formazione e di prova

• Nel corso del secondo periodo di formazione e di prova è obbligatoriamente disposta una verifica , affidata ad un dirigente tecnico, per l’assunzione di ogni utile elemento di valutazione dell’idoneità del docente. La relazione rilasciata dal dirigente tecnico è parte integrante della documentazione che sarà esaminata in seconda istanza dal Comitato al termine del secondo periodo di prova. La conseguente valutazione potrà prevedere:

• il riconoscimento di adeguatezza delle competenze professionali e la conseguente conferma in ruolo;

• il mancato riconoscimento dell’ adeguatezza delle competenze professionali e la conseguente non conferma nel ruolo ai sensi della normativa vigente.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 61

• 4. Nel caso del manifestarsi di gravi lacune di carattere culturale, metodologico-didattico e relazionale, il dirigente scolastico richiede prontamente apposita visita ispettiva.

• I provvedimenti di cui al presente articolo sono adottati e comunicati all’interessato, a cura del dirigente scolastico, entro il 31 agosto dell’anno scolastico di riferimento. La mancata conclusione della procedura entro il termine prescritto o il suo erroneo svolgimento possono determinare profili di responsabilità.

Il Piano della formazione - Presentazione Laura Bellanova 62

E’ capitato a tutti: un fatale momento di distrazione, e l’oggetto

in ceramica a cui teniamo tanto cade rovinosamente a

terra, rompendosi.

Normalmente ci rassegniamo a raccogliere i cocci e a gettarli nella spazzatura o (per i più romantici) a

conservarli racchiusi in una scatola; l’idea di provare a ricomporre il manufatto magari ci sfiora, ma di norma

la lasciamo volare via, per pigrizia o per lo scarso valore economico dell’oggetto o semplicemente in quanto

convinti che “un vaso rotto non potrà mai tornare come prima”.

Questo è quello che accade, in genere, in Occidente:

in Oriente, o, per essere più precisi in Giappone, quando un oggetto in ceramica (di norma il vasellame) si

rompe, lo si ripara con l’oro, poiché si è convinti che un “vaso rotto possa divenire ancora più bello di

quanto già non lo fosse in origine”.

Per salutarci…..

La tecnica di riparazione utilizzata prende il nome di Kintsugi o Kintsukuroi(letteralmente, “riparare con l’oro”) e consiste nell’incollare i frammenti dell’oggetto

rotto con una lacca giallo rossastra naturale e nello spolverare le crepe che attraversano l’opera ricomposta con della polvere d’oro (più raramente d’argento o di

rame).

Il risultato è strabiliante: il manufatto è striato d’oro, percorso da linee che lo rendono

nuovo, diverso, bellissimo.

Il significato di questa tecnica diventata ormai arte è davvero profondo.

Secondo i Giapponesi infatti, il vaso rotto e riparato con venature dorate

che sono il risultato dell'unione dei pezzi frantumati, ci fa riflettere sulla

vita e sui cambiamenti che essa porta con sé.

La vita in effetti, come la scuola, non è mai lineare, anzi presenta

sempre delle spaccature, delle scissioni, che ci portano a compiere

nuove scelte

e ad intraprendere nuovi percorsi.

E proprio come spesso noi siamo orgogliosi di aver superato con

successo delle impreviste difficoltà, così anche il vaso è fiero di mostrare i

segni di ciò che ha superato con fatica, saprà di vissuto, proprio come un

legame spezzato e rinsaldato con più forza.

Traslando tali riflessioni nella «relazione educativa», sappiamo che succede a tutti noi

Un rapporto con l’altro (alunno, docente, dirigente, famiglia, personale ….) che si «rompe», una programmazione sbagliata, un percorso «frantumato», la convinzione che «ormai non c’è più niente da fare», la consapevolezza della difficoltà a ricostruire, a ricominciare: non ho strumenti, non sono capace … possiamo lasciarsi andare alla demotivazione e allo sconforto… Possiamo sentirci come il nostro alunno dell’ultimo banco...

Ma possiamo anche scegliere (con molta fatica e notevole difficoltà) di credere che ricominciare è sempre possibile, possiamo con pazienza e competenza «restaurare» le relazioni interrotte, possiamo dare fiducia ai nostri ragazzi, trovare delle condivisioni, insegnare loro che possono imparare ed essere nuovi, diversi e unici, perché quella polvere d’oro è dentro di loro e dentro di noi

è una risorsa, una consapevolezza riscoperta

o semplicemente una possibilità

Auguri a tutti, i vostri anni scolastici siano sempre percorsi da venature d’oro.

Grazie!