Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 06/2008

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ARTIGIANATO & & imprese imprese Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa / Associazione Provinciale di Vicenza dicembre 2008 anno VII numero 6 periodico d’informazione tecnica e sindacale IL DOPPIO EVENTO DELL’ANNO L’Olimpico accoglie la grande festa della CNA vicentina www.cnavicenza.it Poste Italiane spa - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB Vicenza Contiene I.P. - Contiene I.R.

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L'Olimpico accoglie la grande festa della CNA vicentina

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ARTIGIANATO&& impreseimpreseConfederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola

e Media Impresa / Associazione Provinciale di Vicenza

dicembre 2008anno VII

numero 6

periodico d’informazionetecnica e sindacale

IL DOPPIO EVENTODELL’ANNOL’Olimpico accogliela grande festadella CNA vicentina

www.cnavicenza.it Poste Italiane spa - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46), art. 1, comma 1, DCB VicenzaContiene I.P. - Contiene I.R.

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6/2008

Il Governo affossa gli incentivi del 55%: scelta che non modernizza il PaeseBatosta per utenti e piccole imprese

Sull’energiapolitichedi retroguardia

“Nonostante possibiliretromarce si è già sparsaincertezza tra chi pensava

di investire nel 2009

55 14/1614/16

Rigoni SternL’ineditoL’ineditoe il ritrattoe il ritrattodell’uomodell’uomo

2929

FlussiVentimilaVentimiladi meno senzadi meno senzaclick dayclick day

“Periodico edito da CNA via Zampieri 19, VicenzaRegistrazione Tribunale di Vicenza n. 1019/11.3.2002Comitato di redazione Francesco Pigato, GiuseppeMantese, Stefano Masiero, Giannina Scremin, Enrico Storti, Marco Troncon, Leonardo ZamperettiDirettore responsabileClaudio StratiRedazione e pubblicità via Zampieri 19, Vicenza. Tel.0444 569900, fax 0444 961628 e mail: [email protected]., via Corbetta 9, Vicenza

Fotografi e: Luca Andolfatto (evento all’Olimpico e inaugurazione nuova sede); archivio CNA

ARTIGIANATOARTIGIANATO&& impreseimprese

ARTIGIANATO & imprese3

NFORMATIVA AI SENSI DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 196 DEL 30/06/2003. Spettabile Impresa, il D. Lgs. n. 196 del 30/06/2003, “CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI”, all’art. 13 impone l’obbligo di informare l’interessato sugli elementi fondamentali del trattamento. Per quanto attiene alla scrivente Associazione vi si adempie compiutamente informandoLa che: 1) i dati sono stati raccolti per inviarle del materiale che pubblicizza la nostra associazione e per promuoverne l’attività; 2) in relazione alle summenzionate fi nalità, il trattamento dei dati personali avviene mediante strumenti cartacei ed informatici in modo da garantirLe la sicurezza e la riservatezza dei dati, nonché la piena osservanza della Legge; 3) la presente informativa è resa per i dati raccolti da pubblici registri, elenchi; 4) contro le sopra indicate fi nalità di utilizzo dei dati può esercitare i diritti di cui all’ art. 7 della Legge; 5) i diritti che Le competono sono quelli previsti dall’art. 7 della Legge ed in particolare: di conoscere,

in ogni momento, quali sono i Suoi dati presso noi e come essi vengono utilizzati; di farli aggiornare, integrare, rettifi care o cancellare, chiederne il blocco ed opporsi al loro trattamento; 6) titolare del trattamento è CNA Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa - Associazione Provinciale di Vicenza, corrente in Vicenza, Via Zampieri, n. 19. Vicenza, dicembre 2008

Appare come l’en-nesimo passo in-dietro di un Paese

che non si sa modernizza-re. La frenata disposta dal Governo sulle energie al-ternative e sugli incentivi ai privati che decidono di investire sul solare termico e fotovoltai-co, ma anche sul risparmio energetico, ha sorpreso ne-gativamente tutti: utenti, imprese im-piantistiche e costruttrici, produttori di tecnologie per il settore.Davvero singolare que-sta vicenda. Mentre si predica la necessità di

non tagliare i consumi, si va a rovinare un settore che, con oltre 230 mila domande in due anni, ha dato impulso a un giro d’affari di almeno 3,3 miliardi di euro di inve-stimenti: ristrutturazioni

ed isolamen-to di edifi ci, installazione di pannelli solari, di cal-daie a con-densazione e di impianti

a maggiore effi cienza.È sorprendente che un de-creto legge varato in fun-zione anticrisi dell’econo-mia nazionale disponga, di fatto, la forte riduzione dell’attività per il 2009

ed il 2010 di un setto-re innovativo e trainante come quello del risparmio energetico. Ora, dopo le prime proteste (la CNA si sta mobilitando) già il Ministro dell’Ambiente dice che vuol proporre un emendamento per ripristi-nare la manovra del 55% nella sua versione origi-nale. Ma questo stop and go fa molto male alla certezza degli operatori e dei cit-tadini consumatori. In una fase di stagnazione dell’economia, mettere un plafond all’utilizzo dell’agevolazione fi-scale e, cosa ancora più grave, introdurlo anche per il 2008 in modo re-troattivo significa in-crinare ulteriormente la

fiducia in chi pensava di fare un investimento di contenimento energetico nel 2009. Far sì che per venire a sapere se si ha diritto all’agevolazione fiscale del 55% è neces-sario attendere il mese di giugno 2009 o 2010 po-tendo presentare, da par-te dei contribuenti, solo a tale data la domanda disposta con il decreto legge, significa affossa-re l’attività del settore.A prendere la batosta, manco a dirlo, le piccole e medie imprese che nel campo impiantistico sono molto attive. La CNA sottolinea che gli inve-stimenti in infrastrutture e costruzioni hanno una forte valenza per il rilan-cio dello sviluppo.

MalavasiL’interesseL’interessegeneralegeneraleda tutelareda tutelare

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ARTIGIANATO & imprese4

“Mala tempora currunt, direbbero i latini.

In effetti gli scenari che abbiamo dinanzi si prospettano davvero cupi, anche se ci si

affanna a non far prevalere il pessimismo, di per sé foriero di diffi coltà aggiuntive. La gente non spende, anche perché spesso non ne ha la possibilità, gli ordi-nativi calano, le banche stringono i cordoni del credi-to, i pagamenti si dilungano. Lo spettro della recessione è arrivato e nessuno è in grado di prevedere quanto durerà. Di fronte a questa situazione, fare quanto possibile per attenuarne gli effetti negativi attraverso il soste-gno ai redditi, sopratutto ai più bassi, e attraverso l’aiuto alle imprese in particolar modo sul fronte cre-dito, è chiaramente oltremodo necessario.

Tuttavia è anche op-portuno cercare di fare di necessità vir-tù provando a co-glierne persino delle opportunità. Molte scuole di pen-siero, non solo eco-nomico, affermano che una società dà il meglio di sé proprio nei momenti di crisi e molti esempi della storia sono lì a dimo-strarlo. Dalla crisi si

deve e si può uscire magari con più forza e avendo modifi cato in meglio il modo di vivere e produrre. Il rallentamento che con ogni probabilità abbiamo dinnanzi può diventare l’occasione che ci fa rifl ette-re sulla frenesia che ha contraddistinto lo sviluppo degli ultimi tempi. Sull’altare della crescita a tutti i costi abbiamo spesso sacrifi cato l’ambiente nel quale viviamo, abbiamo sovente trascurato la salute e la si-curezza nei luoghi di lavoro, abbiamo magari antepo-sto il profi tto ai comportamenti etici, abbiamo fatto del danaro il fi ne anziché il mezzo per vivere, non ci siamo preoccupati di giustizia sociale e di equilibrio economico tra le persone e tra i popoli. Ebbene, è possibile che la fase che stiamo attraver-sando possa rappresentare un punto di discontinuità. Ne abbiamo già qualche avvisaglia: il nuovo corso americano che Obama incarna, fatto di inedita atten-zione ai ceti più deboli e all’ambiente, ma anche la crescente voglia di “saperi” non strettamente legati alle esigenze della produzione delle nostre giovani ge-nerazioni, fanno ben sperare. La ripartenza post-crisi su nuove basi che riportino in auge i valori come l’etica, la giustizia sociale, la sal-vaguardia della salute e dell’ambiente, la solidarietà e la legalità, è possibile. Un po’ meno di Pil e un po’ più di serena convivenza possono essere alla nostra portata.Auguri dunque, ne abbiamo tutti, per molteplici ra-gioni, un gran bisogno.

SCENARI

Dalla crisianche opportunità di Francesco Pigato

:: Francesco Pigato, direttoreprovinciale CNA

Luci e ombre sulle misure adottate dal Consiglio dei Mini-

stri per fronteggiare la cri-si. Assolutamente negative le valutazioni sullo “stop” al sistema degli incenti-vi (55%) per il risparmio e n e r g e t i c o e le energie al ternat ive. Parziale sod-d i s faz ione , invece, per alcune misure che da tempo la CNA aveva richiesto per attutire gli effetti della crisi fi nanzia-ria sull’eco-nomia reale e creare le basi per una più rapida uscita, i n t e r v e n e n -do su credito, ammortizza-tori sociali e domanda pub-blica.Il presidente p r o v i n c i a l e Silvano Scan-dian, imprenditore dell’im-piantistica termoidraulica, riassume la visione della CNA: «Molto male il prov-vedimento che blocca gli incentivi sull’energia - dice subito Scandian - e qui la CNA, insieme con le altre organizzazioni, dovrà fare un forte fuoco di sbarra-mento. Su alcuni provvedi-menti, invece, esprimiamo soddisfazione, in parti-colare per il rafforzamen-to del Fondo pubblico di garanzia dei crediti esteso alle imprese artigiane, per

il pagamento dell’Iva per cassa, per l’adeguamento degli studi di settore alla crisi economica e la dedu-cibilità dell’Irap dai redditi di impresa, a vantaggio an-che delle ditte individuali e le società di persone. Del

tutto in-comprensi-bile invece la discrimi-nazione nei con f ron t i del lavoro autonomo escluso dai benefi ci del bonus stra-ordinario».Importanti, continua il presidente, sono l’al-largamento

del tratta-mento di di-soccupazione anche agli apprendis t i ed i ricono-scimento del ruolo degli enti bilate-rali per l’in-

dennità di disoccupazione in caso di sospensione dal lavoro, la conferma degli sgravi per la produttività ed il salario di secondo livello e il riconoscimento dell’in-dennità di disoccupazione a favore dei lavoratori a pro-getto.Deludenti, invece, le solu-zioni adottate per accelera-re i pagamenti della pubbli-ca amministrazione e per la riduzione degli acconti delle imposte da cui sono escluse le società di perso-ne e le ditte individuali.

“Assurdi lo stop agli incentiviper le energie alternative

e la discriminazione del lavoroautonomo. Bene invece le scelte

sul versamento dell’Iva per cassa,che la CNA chiedeva da tempo

:: Silvano Scandian

Il presidente provinciale Silvano Scandia

Piano anticrisi tn

r

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ARTIGIANATO & imprese5:: Ivan Malavasi

«I fondi stanziati - con-tinua Scandian - sebbene condizionati dal vicolo del bilancio pubblico, sono in-suffi cienti. Nutriamo altre-sì forti dubbi sui quei prov-vedimenti la cui effi cacia è subordinata alla verifi ca delle risorse e dell’appro-vazione dell’Unione euro-pea, perché diffi cilmente potranno generare effetti in un tempo adeguato alla rapidità ed alla profondi-tà della crisi economica in atto. Il quadro che si profi la richiede un mag-giore sforzo, in Italia ed in Europa, per sostenere la domanda interna e le imprese, recuperando an-che dalla riduzione della spesa improduttiva, tutte le risorse necessarie per assicurare continuità alla domanda, alla produzione ed agli investimenti».

“Sul fronte delle novità di questo autunno inol-

trato c’è anche la fi rma, tra la CNA e le altre organizzazioni dell’artigianato e le organiz-

zazioni sindacali Cisl e Uil, sulle linee guida per la riforma del sistema di assetti contrattuali, delle relazioni sindacali e della bilateralità nell’artigia-nato. La Cgil, pur non sottoscrivendo il testo, ha di-chiarato la propria disponibilità. «Si tratta di un accordo che apporta signifi cative novità al sistema di relazioni dell’artigianato e che rappresenta un consistente passo avanti nella ge-stione del sistema bilaterale - spiega il presidente provinciale Silvano Scandian -. L’intesa prevede l’accorpamento dei contratti collettivi nazionali dell’Artigianato in 9 Ccnl d’area: Meccanica, Tes-sile/Moda, Chimica, Alimentazione, Legno-Lapi-dei, Comunicazione, Servizi, Costruzioni e Auto-trasporto. I nuovi assetti delineati prevedono una durata contrattuale di tre anni e due livelli di con-trattazione, nazionale e regionale, inscindibili e di pari cogenza. In sede regionale - fermo restando il principio di un solo livello di contrattazione oltre al livello nazionale - è possibile determinare eventuali diverse articolazioni e modalità di svolgimento della contrattazione».L’accordo defi nisce le materie di competenza esclu-siva dei due livelli di contrattazione e le modalità per

RELAZIONI SINDACALI

Firmato l’accordo per i nuovi contrattiil calcolo degli adeguamenti salariali. A tal fi ne, le parti hanno confermato che l’infl azione da prende-re a riferimento sarà quella concordata dalle parti medesime, sulla scorta di un indicatore previsionale generale elaborato da un soggetto terzo. Il nuovo accordo prevede il rafforzamento degli enti bilate-rali, ma in maniera centralizzata. I contributi delle imprese e dei lavoratori saranno riscossi non più su base regionale ma nazionalmente attraverso una convenzione con l’Inps. La relativa gestione rimar-rà solo parzialmente in capo agli Enti Bilaterali Ter-ritoriali esistenti, come Ebav, mentre per una parte non residuale avverrà a livello nazionale. L’intento è quello di spingere all’utilizzo della “bilateralità” tutte le regioni d’Italia. Il metodo, però, lascia non poche perplessità. «Invece di responsabilizzare a li-vello regionale - commenta Scandian -, si fi nisce per tornare ai vecchi schemi della centralizzazione. In Veneto e in altre Regioni il sistema era decollato e collaudato e non vediamo perché si vogliano creare inutili sovrapposizioni che possono rivelarsi proble-matiche. Così si vanifi ca uno dei pochi strumenti “federalisti” che avevamo a disposizione».Si è poi ritenuto prioritario l’avvio di un confronto che porti alla determinazione di strumenti idonei a consentire l’accesso alla formazione continua degli imprenditori.

Dopo l’assemblea nazionale CNA, parla il presidente Malavasi

«Puntare sull’interesse generale»Un esercito di 4,2 mi-

lioni di imprese, che danno lavoro a 11,3

milioni di persone e produco-no il 45% del valore aggiun-to italiano. Bastano questi numeri a far capire quanto le piccole e medie imprese sia-no un elemento insostituibi-le per lo sviluppo del paese. Dipenderà anche e soprattut-to da quanto queste imprese saranno messe in condizione di lavorare, di continuare a operare nonostante il tracol-lo della fi nanza mondiale, se l’Italia potrà ripartire, se potrà cogliere adeguatamen-te, quando si presenteranno,

i primi segnali di ripresa. Questo il senso della rela-zione del presidente di CNA Ivan Malavasi, presentata a Roma all’assemblea nazio-nale dell’associazione. Un intervento che affronta la crisi e che, in modo corag-gioso e lungimirante, tenta anche di guardare oltre. Perché, e di questo dovreb-bero essere tutti consapevoli, lavoratori, imprenditori, isti-tuzioni, l’Italia non si trova in diffi coltà dal crollo di Le-hman Brothers o dalla crisi dei subprime, ma da molto prima. Dunque, affrontare l’emergenza e guardare ol-

tre, intervenendo sui nodi strutturali che da tempo in-catenano l’Italia alla crescita zero.Presidente, quali i nodi di fondo da affrontare?Le misure di contrasto alla crisi sono necessarie, ma non suffi cienti. I nodi di fondo che riguardano lo sviluppo del paese richiedono politi-che strutturali che abbiamo da tempo sollecitato. Che le piccole imprese siano il motore principale dell’eco-nomia è un’evidenza storica, non una fantasia inventata a

segue ☞

a

tn valuta la manovra varata dal Governo per fronteggiare la fase di recessione

ra approvazioni e incongruenze

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ARTIGIANATO & imprese7

tavolino. Un’evidenza rico-nosciuta anche dall’Europa con l’adozione da parte della Commissione europea dello Small Business Act, che sal-da la strategia di Lisbona con l’obiettivo di fare dell’Euro-pa l’ambiente di eccellenza per le piccole e medie imprese, e identifi ca e anticipa i prin-cipi a cui ogni stato si deve attenere.Per esempio?Semplifi cazione del contesto normativo, accesso al credi-to, garanzia di puntualità nei pagamenti, partecipazione agli appalti pubblici, aiuto nei processi di inserimen-to nei mercati. Chiediamo a governo e parlamento di adottare integralmente e concretamente il principio ispiratore dello Small busi-ness act, «think small fi rst», pensiamo prima al piccolo. E non dobbiamo nascon-derci che da questo punto di vista nel nostro paese vi-viamo grandi criticità. I no-stri spazi d’azione si stanno restringendo, non possiamo sempre sopperire con la no-stra capacità di adattamento, di cogliere le opportunità, di operare in condizioni che al-tri riterrebbero proibitive.L’inventiva e l’elasticità italia-ne sono proverbiali.Se si tira-no troppo, gli elastici si rom-pono. Per questo invitiamo il governo ad affrontare e risol-vere in modo strutturale i nodi della concorrenza, della sicu-rezza, della competitività. Le diffi coltà incontrate dall’Italia nell’ultimo decennio sono ar-cinote: crescita del pil tra le più basse d’Europa, andamen-to della produttività insod-disfacente, debito pubblico ancora troppo alto, debolezza dei settori legati all’economia della conoscenza.Quali le ragioni di queste diffi coltà di lungo periodo?Anche in questo caso parlia-mo di cose altrettanto note. In primo luogo, la compe-

possono essere da esempio, sono i luoghi, in Italia, dove più alto è il ricambio gene-razionale, dove più grande è la capacità di innovazione. Questo perché le pmi sono abituate a fare i conti ogni giorno con il futuro. Sono abituate ad accettare la sfi da. Vorremmo che chiunque ab-bia un ruolo, in questo paese, facesse lo stesso.Si riferisce al governo?Non possiamo pensare che le risposte arrivino solo da Roma o Bruxelles. Si de-vono coinvolgere gli attori locali, attivandoli, mobili-tandoli, responsabilizzan-doli. A partire dall’aumento di concorrenza nella qualità

dei servizi locali e nell’as-segnazione delle opere pub-bliche, spesso tarata solo sulla grande impresa, Anche la questione energetica e ambientale va posta a tutti i livelli. Sappia-mo, per esem-pio, che il 40% del consumo di energia in Eu-ropa è imputa-bile al riscal-damento. Per questo chiediamo un piano nazionale che sostenga e acceleri i processi di mi-glioramento dell’effi cienza energetica degli edifi ci. Una grande opportunità sia per il paese sia perle piccole e medie imprese, che hanno la capacità di adottare soluzio-ni rapide ed effi caci.

Che risposta avete trovato, nelle istituzioni, alla richie-sta di un maggiore sostegno all’economia reale?Nell’incontro di lunedì scor-so, il governo ha recepito molte delle proposte che ab-biamo formulato insieme alle altre associazioni dell’arti-gianato e della piccola im-presa, anche se poi alcuni dei provvedimenti adottati non ci sono proprio piacciuti, come la soppressione di fatto degli incentivi al risparmio energetico. Per il resto, ab-biamo apprezzato l’impegno del governo, in questi mesi, per una pubblica ammini-strazione più effi ciente, per la semplifi cazione normati-va. Ci aspettiamo che que-

sti progetti vengano portati a termine, al di là della prevedibile resistenza da parte di interessi organizza-ti. Chiediamo poi di valorizzare meglio la cultura d’impresa, responsabilizzando l’imprenditore e la-sciando all’ammini-strazione il ruolo di controllore. E chie-diamo che il federa-lismo fi scale, di cui condividiamo appie-no i principi, porti anche a una diminu-zione della pressione fi scale per imprese e

famiglie. Infi ne il welfare: la crisi in atto richiede un’ac-celerazione della riforma del sistema, attualmente troppo squilibrato sul versante pen-

sionistico. Si tratta, credo, di restituire l’Italia ai gio-vani, puntan-do sul sapere, sulla ricerca, su un sistema scolastico di alto livello che

incontra il mondo del lavoro e dell’impresa. Ma perché tutto questo si realizzi, biso-gna guarire quello che riten-go uno dei mali più profondi di questo paese: la mancanza di una cultura dell’interesse generale, che non è mai la somma aritmetica di interes-si particolari.

titività delle piccole impre-se italiane è penalizzata dai maggiori costi per l’acquisto dei servizi, derivante dal de-fi cit di concorrenza del siste-ma. Spesso, invece che libe-

ralizzare si è semplicemen-te privatizza-to, sostituendo monopoli pri-vati con mo-nopoli pubbli-ci. Dobbiamo ricordarlo: pa-ghiamo l’elet-

tricità più cara d’Europa, subiamo il maggior livello di corporativismo da parte degli ordini professionali. A tutto questo si somma la scarsa effi cienza, dell’ammi-nis t razione pubblica, la bassa qualità della spesa, l’insosteni-bile livello della pres-sione fi scale, la perdurante arretratezza del Mezzo-giorno.E a tutto questo si somma an-che la crisi.Il rapido peg-g i o r a m e n -to del ciclo economico può tramutarsi in un’occasione preziosa per catalizzare tutte le ener-gie del paese e farlo usci-re da questa fase di stallo. Dobbiamo smetterla, come ha detto un celebre studio-so, di essere il paese delle «passioni apatiche», che ac-cetta passivamente le con-trapposizioni più radicali, gli squilibri territoriali. Un paese che non dà spazio alla dimensione collettiva, che non guarda al futuro. Un pa-ese dove l’appartenenza pesa più del merito, nella politica, nell’economia, nelle istitu-zioni e nell’università. Le elezioni americane hanno dimostrato che si può essere tanto audaci da pensare un cambiamento e realizzarlo. Da questo punto di vista, le piccole e medie imprese

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“La piccola e mediaimpresa è il fattore

trainante. Perciòle misure anticrisi

non sono suffi cienti

“Il Governo è impegnatoa far diminuire il caricoburocratico e normativoPerò occorre valorizzare

di più la cultura d’impresa

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La serata all’Olimpico per l’omaggio a Rigoni Stern. E l’inaugurazione uffi ciale della nuova sede provinciale. Così la CNA vicentina ha chiuso un’annata importante

Il doppio evento dell’anno

Un evento per la cit-tà, con la città. Per tutta la provincia.

Questo il senso dell’inizia-tiva organizzata da CNA, in stretta collaborazione con il Comune di Vicenza e il contributo della Camera di Commercio, in occasione dell’inaugurazione uffi ciale della nuova sede di Palazzo Specchi. La sera prima, al teatro Olimpico, l’Omag-gio a Mario Rigoni Stern. Nella serata presentata da Elisa Santucci e introdot-ta dai saluti del presidente provinciale di CNA, Sil-vano Scandian, e da quello nazionale Ivan Malavasi, che si è detto incantato dal-la bellezza del teatro pal-

ladiano, è toccato al gior-nalista Gianantonio Stella celebrare il grande scrittore asiaghese, suo concittadi-no, scomparso pochi mesi fa. Nella seconda parte della serata la compagnia teatrale “La Piccionaia” ha messo in scena un reading con accompagnamento mu-sicale de “Le stagioni di Giacomo”, riadattando il testo di uno dei capisaldi dell’opera di Mario Rigoni Stern, ambientato sull’Alti-piano di Asiago, nel perio-do compreso tra la prima e la seconda guerra mondia-le. Un Olimpico strapieno ha apprezzato molto l’ori-ginale rappresentazione.Il giorno dopo è stato il mo-

:: Il pubblico all’Olimpico per la serata della CNA,un fantastico colpo d’occhio

mento dell’inaugurazione uffi ciale della nuova sede provinciale, già operativa da alcuni mesi.L’appuntamento è stato con-diviso con Confesercenti e Banca San Giorgio, che in-sieme a CNA condividono la nuova struttura di Palazzo Specchi in via Zampieri 19 a Vicenza. Oltre al presidente Silvano Scandian sono inter-venuti al taglio del nastro il sindaco Achille Variati e il presidente nazionale di CNA Ivan Malavasi. Presentre tra le altre autorità il neo presi-dente della Camera di Com-mercio Vittorio Mincato.Era un momento atteso da tanto tempo. Un passag-gio importante per la storia

dell’associazione. I nuovi uffi ci e gli spazi comple-mentari hanno trovato posto all’interno di Palazzo Spec-chi, il nuovo moderno com-plesso situato in via Zampie-ri 19 (2° e 3° piano), laterale di via del Mercato Nuovo, a Vicenza. La sede - già opera-tiva - ha così accorpato tutti gli uffi ci dell’associazione, ma soprattutto ha triplicato gli spazi a disposizione. A trarne benefi cio è tutta l’or-ganizzazione, che può così fornire un servizio ancora più effi ciente ai propri associa-

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NUOVA CONVENZIONE A FAVOREDELLE IMPRESE SOCIE DELLA CNA DI VICENZA

Al fi ne di soddisfare le esigenze dei propri associati, la CNA ha concluso un accordo con Trentino Energia Srl per la fornitura di energia elettrica.

Trentino Energia s.r.l., azienda del gruppo Petrolvilla, è presente in tutto il territorio del Triveneto con uffi ci, depositi e una rete commerciale capillare; opera nel settore della commercializzazione di energia elettrica,

gas naturale e nella realizzazione di impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (idroelettrico, fotovoltaico, eolico, a biomassa).

L’attività di Trentino Energia S.r.l. è rivolta a tutte le realtà imprenditoriali, industriali, artigiane, commerciali, settore Terziario e turistico, agli Enti Locali e alle Associazioni di Categoria.

L’accordo siglato per l’anno 2009 risponde alle esigenze di codesta Associazione di avere un Partner che garantisca agli Associati la trasparenza, la consulenza, la qualità del servizio, oltre ad un reale benefi cio economico; vantaggi che Trentino Energia garantisce grazie all’esperienza maturata nel corso degli anni.

La proposta di fornitura di energia elettrica per l’anno 2009 garantisce un prezzo fi sso della durata di 12 mesi a partire dalla data di decorrenza della fornitura, valido per tutti gli Associati della C.N.A. di Vicenza

che abbiano consumi annui almeno di 10.000 kWh.

Il contratto sottoscritto avrà regolare inizio compatibilmente con la scadenza e/o recesso del Contratto di fornitura di energia elettrica dell’Associato attualmente in essere (Delibera n° 144/07 dell’AEEG), e subordinatamente alle regole tecniche ed amministrative del distributore locale per l’attivazione

del servizio di trasporto.

I prezzi proposti ai soci CNA sono comprensivi di:• gli eventuali oneri derivanti dall’applicazione alla tariffe della direttiva Europea 2003/87/CE del 13/10/2003

in materia di CO2 in atmosfera.• L’esenzione dal pagamento della componente UC1.

Il bilanciamento e lo sbilanciamento.• L’esenzione dal rilascio da parte dell’Associato, di alcuna fi dejussione bancaria e/o assicurativa a garan-

zia di tutte le obbligazioni derivanti dal contratto di fornitura, se non all’atto della prima morosità;• l’esenzione di tutti gli eventuali oneri previsti per l’ottenimento del subentro e per l’attivazione

del Contratto vigente.

A fronte di particolari esigenze sarà possibile attivare una serie di servizi aggiuntivi tendenti al miglioramento dell’effi cienza energetica.

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ti, che a loro volta potranno contare su una struttura mo-derna e polifunzionale. Nel nuovo complesso di Palazzo Specchi si sono trasferite an-che le società di servizio del sistema, ovvero Confi di CNA Vicenza e Corart. Una sede all’altezza, che ri-fl ette lo sviluppo che CNA in questi anni ha avuto. Una sede comoda e moderna, dislocata in una posizione strategica della città. Con la nuova sede provinciale cul-mina un grande lavoro per dare delle strutture moderne a tutta la provincia, come già fatto a Thiene, Schio,

Montecchio e Molvena. È stato questo il modo anche per festeggiare i 40 anni da poco compiuti da CNA Vi-cenza. Ad avvantaggiarse-ne in particolare sarà l’area formazione, una tra le più in espansione.«Questo investimento per la CNA non è solo un punto di arrivo, ma anche e soprattut-to un punto di partenza che ci consentirà di dispiegare al meglio le energie associati-ve e rispondere più effi cace-mente alle crescenti esigenze dei nostri associati - ha detto Silvano Scandian -. La dispo-

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:: Giacomo, interpretato da Carlo Presotto, sugli sci. In alto le autorità sul palco con la presentatrice, al centro gli attori de La Piccionaia. A sinistra Ivan Malavasi durante il suo saluto al pubblico

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nibilità di aule di formazione e sale riunioni ci consentirà concretamente di incrementa-re l’attività formativa che sap-piamo essere di vitale impor-tanza per le nostre imprese».Scandian ha ricordato che due aule sono state intitolate a due fondatori della CNA di Vicen-za, Desiderio Finato e Lino Nicoletti, e che un’altra sala riunioni è stata invece intitola-ta al Bruno Menini, il dirigen-te artigiano vicentino diventa-to presidente nazionale della CNA che perse la vita, stron-cato da un malore improvvi-so, proprio mentre, a Roma, si occupava della sua attività di presidente nazionale.

:: In alto il taglio del nastro alla nuova sede di via Zampieri, Silvano Scandian con il sindaco Achille Variati e il primo cittadino berico mentre fa il suo intervento. A centro pagina l’intervento di Scandian, a sinistra quelli di Ornella Vezzaro (Confesercenti) e di Elio Carollo (Banca San Giorgio Valle Agno)

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specialespeciale

«È da sperare che ci sia qualche altro a tenere alta la fi accola delle tradizioni per illuminare i sentieri dei montanari in cammino. Sono sentie-ri che parlando degli albori della civiltà, han-no raggiunto le nostre montagne e giungono in continenti lontani, fi no all’ultima casupola dove un nostro emigrante, o un suo discendente, ac-cende un lume nel ricordo di sere come questa. Ma chissà come sarà tra 100 anni il mondo! Se ci sarà ancora un erede spirituale di questa terra dei padri, che andrà a frugare sotto il muschio per scoprire tracce e documenti tra le cose che la natura, o il buio, proteggono, per renderli chiari tra mito, favole e realtà, a monito, a lezione, a esempio ai discendenti. Noi che siamo qui, che restiamo appassionati e amanti della nostra ter-ra e delle nostre tradizioni, non vogliamo dimen-ticare le nostre origini e nei segni più nascosti andiamo a frugare per rendere palese il nostro passato. Sarebbe ben triste il mondo senza leg-genda e senza storia». Mario Rigoni Stern, Enego, dicembre 2002.

“Il brano di Rigoni Sternè stato letto direttamentedai suoi appunti originalie con grande emozione

È un testo inedito di Mario Rigoni Stern, letto nel

silenzio dell’Olimpi-co, gremito di pubblico attento da G i a n c a r l o Bortoli, nel-la serata in omaggio al grande scrit-tore voluta dalla CNA provinciale, che con lo scrittore ebbe un fee-ling speciale.

Prima c’è stato l’inter-vento del giornalista rac-contato dallo scrittore e giornalista del Corriere

della Sera, e concittadino asiaghese di Rigoni Stern, Gianatonio Stella: un ri-cordo vivo il suo, un affre-

sco coinvolgente, che ha ricordato l’uomo sempli-ce e l’intellettuale arguto, l’appassionato della sua

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ARTIGIANATO & imprese15

specialespecialeDurante la serata dell’Olimpico Giancarlo Bortoli ha raccontato lo scrittore con una sorpresa

L’ineditosvelatosul palco

terra, colui che diceva con semplicità: «Esco di casa, vado nel bosco e mi sento in vacanza». E poi un al-tro asiaghese, il presidente della Spettabile Reggen-za, Giancarlo Bortoli, che tra l’altro per alcuni anni fu funzionario della CNA provinciale, ha letto con emozione il brano inedi-to di Mario Rigoni Stern, sfogliando gli appunti ori-ginali buttati giù a mano dallo scrittore. «È praticamente un ine-dito» ha spiegato Bortoli, perchè quel testo fu letto solo una volta, nel duomo di Enego, in occasione del Natale del 2002, davanti a seicento persone. Bor-toli da tempo scrive, ogni anno, mischiando storia

e fantasia, un racconto di Natale, che poi si stampa in numeri limitati ed è re-galato agli amici. E ogni anno lo presen-ta, a turno, in una chiesa dei 7 Comuni: «Le nostre chiese sono luoghi di pro-prietà collettiva, “comu-niste” nel senso giuridico del termine - ha spiegato sorridendo Bortoli - e per-ciò deputate anche a que-sti incontri non religiosi». Rigoni Stern lo accompa-gnava volentieri, per com-mentare alla fi ne il nuovo racconto, così come Sergio Bonato, Luigi Menegatti o Diego Dalla Palma. In vista del Natale del 2002, l’appuntamento fu a Ene-go. E quella volta Mario Rigoni Stern intervenne

non a braccio, ma leggendo gli appunti che poi Bortoli conservò. Il racconto di quell’anno era Hanepoz, in cimbro L’Incu-dine, dedicato all’antico alta-re che si trova sul lato estre-mo di Marce-sina, sopra la Valsugana. Rigoni Stern apprezzò il racconto e ringraziò Bor-toli per la sua raccolta di storie e frammenti alto-pianesi, augurandogli di poterne scrivere per altri 50 anni. Ma in quel passaggio de-dicato all’erede spirituale,

all’angoscia per un futuro in cui non vi fosse più un recuperante delle tradizio-ni della terra patria, vi è tutta la passione di Rigoni Stern, la consapevolezza, agli sgoccioli della vita, del possibile venir meno di quel ruolo che lui interpre-tava in modo magistrale.

:: Nella pagina a fi anco un’intensa espressione di Mario Rigoni Stern.Qui sopra, Silvano Scandian mentre introduce la serata. Al centro Giancarlo Bortoli racconta, emozionatissimo, i suoi ricordi del grande scrittore asiaghese.In basso gli attori della Piccionaia mentre interpretano “Le stagioni di Giacomo” all’Olimpico

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il raccontoil racconto

ARTIGIANATO & imprese16

Un brano di Stella tratto dal lungo ricordo di Rigoni Stern letto dal giornalista e scrittore all’Olimpico

Mario, larice e betulladi Gianantonio Stella

Mario si sentiva par-te dell’Altopia-no, della natura,

dell’insieme delle cose. E per questo, il giorno in cui se n’è andato, nel diluvio di elogi postumi (alcuni anche grondanti di ipocrisia) sia-mo sicuri che, da lassù, gli è piaciuto più di tutti il ri-cordo di Mauro Corona, che descrisse la sua morte come la caduta di «un grosso lari-ce, di quelli che crescono su costoni di roccia che segna-no la strada, quando c’è la nebbia, a taglialegna e vian-danti della montagna».Un’epigrafe straordinaria. Della quale lui sarebbe andato orgoglioso: «Qui giace Mario Rigoni Stern, il grosso larice che segna-va la strada nella nebbia ai viandanti della montagna». Aveva un enorme rispet-to, Mario, per il larice. Un giorno ne parlò con Paolo Rumiz, grande inviato di “Repubblica” ma soprat-tutto grande amico: «Per certe popolazioni siberiane il larice è addirittura “l’al-bero cosmico” lungo il quale scendono il sole e la luna sotto forma d’ uccelli d’oro e d’ argento. A me piace perché vive di poco e aggrappato alla roccia sfi da lungo i secoli le bufere in-vernali, i fulmini, la siccità e le guerre tornando a fi ori-re ogni primavera per risve-gliare gli amori dell’urogal-lo. Da sempre è servito agli uomini delle montagne per costruire capanne e case. Nell’acqua è immarcesci-bile e, oltre a costruirci le navi, i veneziani, sopra i pali di larice, hanno edifi -cato chiese e palazzi. Gli

alberi più antichi delle Alpi sono giust’appunto i tre la-rici della Ultental, in sud Tirolo. Gli esperti dicono che il maggiore tra loro sta lì, a guardare le montagne, da duemilatrecento anni».Appena sotto, nella sua de-vozione silvestre, metteva la betulla: «Mi piace perché è un albero gentile, solo in apparenza fragile, come le

scorza delle giovani betulle per ottenere una farina da pane. Il poeta Sergej Esenin lo considerava l’albero fan-ciullo, l’albero-amore».Larice e betulla: così era, il Mario. Forza e leggerezza, robustezza e delicatezza. Così saldo, sulle sue radici che affondavano in millenni di tradizioni montanare che mai al mondo avrebbe con-fuso col feticismo campani-lista, da potersi permettere di riassumere la sua vita con poche parole quasi dimesse: «Son tornato vivo da una guerra. Ho avuto una buo-na moglie e bravi fi gli. Ho scritto libri. Ho fatto legna. Mi basta e avanza. Adesso posso morire in pace».Scrittore di grandissimo successo letto sui banchi di scuola da tutti gli studenti italiani dopo Dante Ali-ghieri e Alessandro Man-zoni (un dettaglio sul quale ironizzava senza prendersi mai troppo sul serio), ave-va pagato per questo suo pudore sincero, estraneo all’umiltà ostentata, un prezzo che ad altri sarebbe parso eccessivo. Massimo Cacciari lo ha detto meglio di chiunque altro: «Forse troppo ha pesato su di lui l’essere quasi rappresenta-to come lo scrittore di una etnia veneta particolare». In realtà, secondo il fi lo-sofo, «Rigoni fu un grande poeta universale; il poeta della fatica nel paesaggio, del rapporto ontologico tra lavoro e natura. Le Georgi-che virgiliane andrebbero citate, parlando di lui. Nel loro aspetto più spoglio di retorica, più pudico e aspro insieme. Opere in onore di questa grande, misera crea-tura che è l’uomo».

donne. In realtà sop-porta sbalzi termici da meno trentacinque a più trentancinque gradi. Dalla cortec-cia, ricca di tannino, si ottiene quella par-

ticolare concia per pelli che dà il celebre profumo “cuo-io di Russia”; e sempre dal-la corteccia, impermeabile e coibente, si ricavano calza-ture, coperture per capanne e pavimenti, borse per il ta-bacco, stuoie, piroghe. Sen-za contare che in tempo di carestia, è successo anche durante la seconda guerra mondiale, si macinava la

:: Gianantonio Stella legge all’Olimpico il “pezzo” a ricordo di Rigoni Stern, che vediamo in una foto di qualche anno fa, durante un incontro con gli artigiani CNA, insieme a Scandian e Pigato

““Una buona moglie, bravifi gli, ho scritto libri, fatto

legna. Posso morire in pace”

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Diventa sempre più importante per l’imprenditore artigiano ag-giornare costantemente le sue

competenze professionali per poter ri-spondere alle esigenze del cliente sui fronti dell’innovazione tecnologica e del miglioramento dell’offerta di pro-dotti e servizi.Inoltre è fondamentale avere un’adegua-

La CNA di Vicenza è aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 8.30 alle ore 12.30 e dalle 13.30 alle 17.30il venerdì dalle 8.30 alle 12.30

SEDE PROVINCIALEVicenza - Via G. Zampieri, 19 - tel. 0444 569900 - fax 0444 961628 - e-mail: [email protected] TERRITORIALI Thiene - via del Terziario, 14 - tel. 0445 362733 - fax 0445 380238 - e-mail: [email protected] Cornedo Vicentino - via Monte Ortigara 34/f - tel. 0445 430469 - fax 0445 430426 - e-mail: [email protected] Montecchio Maggiore - Corte delle Filande, 8 - tel. 0444 696455 - fax 0444 493133 - e-mail: [email protected] Bassano del Grappa - Piazzale Firenze, 20 - tel. 0424 523631 - fax 0424 227678 - e-mail: [email protected] - via Ponte, 53 - tel. 0444 639263 - fax 0444 738259 - e-mail: [email protected] Schio - via Lago di Lugano, 27/1 - tel. 0445 575020 - fax 0445 500038 - e-mail: [email protected] Molvena - Via Ponticello, 52 - tel. 0424 708938 - fax 0424 411005 - e-mail: [email protected] Asiago - via Jacopo Scajaro, 1 - tel. 0424 463054 - fax 0424 462534 - e-mail: [email protected]

UFFICIO PROVINCIALE FORMAZIONE: 0444 569900

Nel 2009 due percorsi con numerose opportunità rivolti ai settori metalmeccanicoNel 2009 due percorsi con numerose opportunità rivolti ai settori metalmeccanicoe delle costruzioni e degli impiantie delle costruzioni e degli impianti

FORMAZIONEFORMAZIONECONTINUACONTINUA

ta organizzazione interna all’impresa che punti a una sempre maggiore effi cienza ed effi cacia nei processi produttivi e nel controllo di gestione aziendale.La formazione continua diventa uno strumento importante per poter soste-nere questo continuo aggiornamento professionale.Attraverso corsi di aggiornamento bre-

vi e mirati su uno specifi co argomento, azioni formative e percorsi progettati ad hoc, è possibile trasferire ai titolari d’impresa e ai loro collaboratori le co-noscenze e capacità necessarie per svi-luppare l’impresa e i suoi prodotti.In particolare CNA propone due percor-si formativi rivolti al settore metalmec-canico e al settore delle costruzioni.

“ TUTTE LE INFORMAZIONI NELLE SEDI CNA

Per lo sviluppo della professionalità dell’artigiano imprenditorePer lo sviluppo della professionalità dell’artigiano imprenditore

Page 18: Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 06/2008

la formazione 2009la formazione 2009SETTORECOSTRUZIONI EIMPIANTISTICAPer il settore costruzioni ed impiantistica il fi nanziamento FSE offre l’opportunità di fre-quentare una serie di corsi sotto la deno-minazione: ENERGIA ED AMBIENTE: SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER COSTRUTTORI ED IMPIANTISTI.Questo progetto è destinato a imprenditori e lavoratori di PMI dei settori costruzioni ed impiantistica operative nel territorio regiona-le che condividono la necessità di affrontare le questioni relative ai temi dell’energia e dell’ambiente, secondo gli orientamenti più recenti in materia di sostenibilità e risparmio energetico.È rilevato come un fabbisogno formati-vo importante tra le imprese la capacità di implementare e proporre alla clientela pro-dotti e servizi attenti al miglioramento delle prestazioni ambientali dei cicli produttivi, con particolare riguardo all’uso effi ciente delle risorse energetiche rinnovabili.. Sia i costruttori che gli impiantisti rilevano la ne-cessità di essere formati su come coniugare innovazione e trasferimento tecnologico da un lato e compatibilità ambientale dall’altro, in relazione ad un mercato sempre più sen-sibile al risparmio energetico e alla qualità dell’abitare. Questo intervento è dedicato a imprenditori e lavoratori di aziende del settore impianti-stico e edilizio con codice ATECO 43 - 33.In particolare i corsi proposti sono:

1. Aggiornamento impianti termici: il decreto 37/08 e la revisione della nor-ma 7129 Tipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corsoFornire ai titolari e al personale delle im-prese artigiane del settore della installa-zione degli impianti termici le conoscen-ze, con i più recenti aggiornamenti rispet-to alla normativa sempre in evoluzione, necessarie per uno svolgimento corretto della propria attività. Contenuti: • Dichiarazione di Conformità e allegati

per apertura gas• Revisione della norma UNI 7129• Effi cienza e risparmio energetico• Requisiti e manutenzione impianti do-

mestici - analisi fumi• Manutenzione centrali termiche e sicu-

rezza e prevenzione incendiMetodologia didatticaLa didattica avrà un approccio prevalen-temente interattivo e con largo spazio dedicato alle risposte a quesiti dei parte-cipanti. Docente: Roberto Rigoni laureato in in-gegneria chimica.Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipendenti e collaboratori di piccole e medie imprese

2. Corso su Energie Rinnovabili per in-stallatori termoidrauliciTipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Fornire ai titolari e al personale delle imprese artigiane del settore della installazione degli impianti termici le conoscenze, con i più recenti aggiornamenti normativi, necessari per un corretto svolgimento della propria at-tività.Contenuti:• Normativa sul risparmio e l’effi cienza

energetica.• Caldaie a condensazione• Impianti a pannelli solari termici• Impianti di riscaldamento a biocombu-

stibili solidi.• Impianti geotermici: applicazioni resi-

denziali.• Altre tecnologie relative alle energie

rinnovabili: fotovoltaico, cogenerazio-ne ed eolico.

Metodologia didattica: La didattica avrà un approccio prevalentemente interattivo e con largo spazio dedicato alle risposte a quesiti dei partecipanti. Docente: Ingegnere Chimico Roberto Rigoni Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipendenti e collaboratori di piccole e medie imprese

3. Corso per impiantisti fotovoltaico Tipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Il corso è destinato a chi vuole fare del fotovoltaico la propria professione, installatori elettrici che intenda-no specializzarsi nel settore del fotovoltaicoContenuti: • La radiazione solare• Il principio fotovoltaico• Tipologie di moduli• Il comportamento delle celle fotovol-

taiche• I sistemi fotovoltaici per utenze isolate• Il Conto Energia:• Autorizzazioni per la realizzazione di

impianti fotovoltaici• Contratti di scambio sul posto e cessio-

ne dell’energia• Disciplina fi scale degli impianti foto-

voltaici• Costi e valutazioni economiche• Il mercato fotovoltaicoMetodologia didattica: La didattica avrà un approccio prevalentemente interattivo e con largo spazio dedicato alle risposte a quesiti dei partecipanti. Docente: esperti del settoreDurata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipendenti e collaboratori di piccole e medie imprese

4. Corso di bioedilizia e certifi cazione energetica per nuove costruzioniTipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Fornire ai titolari e al personale delle imprese artigiane del settore edile le conoscenze, con i più re-centi aggiornamenti normativi, indispen-sabili per rispondere effi cacemente alla crescente domanda del mercato immobi-liare di abitazioni con un basso impatto energetico.Contenuti:• Conoscere la Bioediliza per proporre la

qualità.• Conoscere la Bioedilizia per qualifi care

la propria professione• Verifi care le potenzialità di mercato

della bioedilizi• Affrontare il mercato della bioedilizia • Conoscere il materiale per selezionare

l’offerta Metodologia didattica: La didattica avrà un approccio prevalentemente interattivo e con largo spazio dedicato alle risposte a quesiti dei partecipanti. Docente: Tecnici specializzati Durata del corso: Complessive 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipen-denti e collaboratori di piccole e medie imprese

5. Ristrutturazione edilizie e certifi ca-zione enrgetica Tipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Fornire ai titolari e al personale delle imprese artigiane del settore edile le conoscenze, con i più re-centi aggiornamenti normativi, indispen-sabili per rispondere effi cacemente alla crescente domanda del mercato immobi-liare di abitazioni con un basso impatto energetico.Metodologia didattica: La didattica avrà un approccio prevalentemente interattivo e con largo spazio dedicato alle risposte a quesiti dei partecipanti. Docente: Tecnici specializzati Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipen-denti e collaboratori di piccole e medie imprese

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la formazione 2009la formazione 2009SETTOREMETALMECCANICOPer il settore metalmeccanico il fi nanzia-mento FSE offre l’opportunità di frequentare una serie di corsi sotto la denominazione: SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER I LAVORATORI DELLA MECCANICA.Questo progetto è destinato agli imprenditori e ai lavoratori di PMI del settore meccani-co (ateco 25 e 28) localizzate nella regione Veneto. Il comparto meccanico è sempre più importante all’interno dello scenario produt-tivo veneto. Attraverso questo progetto si vuole intervenire a favore di un settore inte-ressato da una serie di passaggi socio-eco-nomici rilevanti: la diffusione della strumen-tazione elettronica e informatica all’interno del processo produttivo, l’internazionalizza-zione, il riposizionamento verso produzioni a maggiore valore aggiunto, la crescente im-portanza dell’innovazione tecnologica quale fattore competitivo di notevole rilievo. L’intervento tratta il tema della gestione aziendale in relazione alle esigenze formati-ve dei lavoratori del settore meccanica (ate-co 25-28).Sono proposti corsi con tre obiet-tivi: -far comprendere dove risiede la cono-scenza in azienda e quali siano i vantaggi competitivi derivanti dalla gestione della conoscenza (fronte culturale); -far acquisire agli operatori strumenti operativi di gestione razionale dei processi aziendali (fronte orga-nizzativo), -individuare modalità di utilizzo di infrastrutture informatiche per l’archiviazione delle informazioni (fronte tecnologico)In particolare i corsi proposti sono:

1. Corso certifi cazione della qualità e marcatura CETipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Il tema della “marca-tura CE” è un tema all’ordine del giorno visto che sono sempre più numerose le “Direttive” dell’Unione Europea recepite dagli Stati Membri che ampliano a nuovi prodotti la necessità di adeguamento.Contenuti: Le direttive comunitarie e le procedure di marcatura dei prodotti.Metodologia didattica: La didattica avrà un approccio prevalentemente frontale ed interattivo.Docenti: Esperti del settore Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipen-denti e collaboratori di piccole e medie imprese

2. Corso Controllo e gestione Tipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Il corso ha l’obietti-vo di far apprendere ai titolari e al perso-nale delle imprese artigiane l’utilizzo del software Excel per affrontare e risolvere casi pratici aziendali.Contenuti:• Che cos’è Excel e come si utilizza per

affrontare e risolvere casi pratici azien-dali

• Applicazioni del “foglio elettronico” nella gestione aziendale

• Determinazione del costo di un artigia-no

• Utilizzo di Excel nella determinazione del costo orario e commessa

• Analisi fi nanziaria• Analisi per indici e per fl ussi• Budget di cassa• Il punto di pareggio (Brek Even Point)Metodologia didattica: il corso ha una impostazione molto pratica, attraverso la simulazione di casi reali il corsista fi n dalle prime lezioni utilizzerà il software Excel.Docenti: Esperti del settore Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipendenti e collaboratori di piccole e medie imprese

3. Corso di lingua Inglese Tipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: fornire le fondamen-tali strutture linguistiche che consentano di recepire ed elaborare messaggi scritti ed orali in riferimento a semplici situazio-ni comunicative. Contenuti: Elementi di grammatica per la compren-sione della lingua inglese parlata e scrittaDialogare e scrivere in ingleseMetodologia didattica: La didattica avrà un approccio prevalentemente frontale ed interattivo.Docente: madrelingua inglese Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari, soci, dipen-denti e collaboratori di piccole e medie imprese

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la formazione 2009la formazione 2009

Per tutte le imprese CNA propone vari percorsi for-mativi, anche progettati per la singola azienda, tra i quali:• La saldatura con conseguimento del patentino

RINA• Il controllo di gestione dell’impresa • L’accesso al credito• Pianifi cazione commerciale, Commercio estero,

Marketing• L’utilizzo di Excel nella gestione dell’azienda• L’applicazione di Offi ce e l’utilizzo dell’e-mail

e del web nella gestione aziendale• Inglese base• Inglese avanzato• La certifi cazione di qualità• La certifi cazione di processo e prodotto e intro-

duzione alla gestione ambientale

I percorsi formativi per ogni tipo di azienda

4. Corso Export e scambi internazio-naliTipologia del corso: Finanziamento Fondo sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Nel corso si apprenderanno le modalità di gestione dei trasporti, delle spedizioni e dei pagamenti internazionali Contenuti: Elementi per la gestione dei trasporti e delle spedizioni internazionali di merci; Forme di pagamento nel commercio este-ro; Procedure operative per esportare ed importare; Operazioni intarcomunitarie e normative specifi cheMetodologia didattica: Lezioni frontali e analisi di casi.Docenti: Esperti del settore Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari d’impresa ed operatori degli uffi ci commerciale, acqui-sti e amministrativo di imprese che ope-rano o hanno la prospettiva di operare sul mercato estero

5. Leggere e capire un disegno mecca-nicoTipologia del corso: Finanziamento Fon-do sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: trasmettere ai par-tecipanti conoscenze e competenze spe-cifi che per sviluppare la loro capacità di lettura e di corretta interpretazione dei particolari meccanici, desunti da disegni di assieme, delle tolleranze di lavorazione e degli organi unifi cati.Contenuti:• Norme UNI relative al disegno in gene-

re: linee, formati, fogli, ecc.• Proiezioni ortogonali, sezioni, conven-

zioni di rappresentazione, quotatura, scale

• Accoppiamenti Mobili: rappresentazio-ne di comuni organi di collegamento (fi lettatura, bulloni, viti, dadi, rondelle, chiavette, linguette, spine, perni, ecc.)

• Esercitazioni di lettura di disegni mec-canici.

• Accoppiamenti fi ssi• Cenni sulle saldature• Tolleranze dimensionali, di forma e di

posizione• Rugosità superfi ciali: simboli UNI e CLA• Finiture• VerniciatureDocenti: Esperti del settore Durata del corso: 32 oreA chi è rivolto: Titolari di aziende arti-giane del settore elettrotecnico

6. L’applicazione di Offi ce e l’utiliz-zo dell’e-mail e del web nella gestione aziendaleTipologia del corso: Finanziamento Fon-do sociale Europeo (FSE)Obiettivi del corso: Il corso ha l’obiet-tivo di far apprendere l’utilizzo del pac-chetto Offi ce per affrontare e risolvere casi pratici aziendaliContenuti: • Dopo brevi cenni sull'ambiente

Windows e sulle caratteristiche di Offi ce si procederà a degli esempi ap-plicativi.

• L’utilizzo di Excel nella gestione azien-dale

• L’utilizzo di Word nella gestione azien-dale

• Utilizzo professionale del gestore e-mail

• Tecniche di ricerca e navigazione in Internet

Metodologia didattica: il corso ha una impostazione molto pratica,attraverso la simulazione di casi reali il corsista fi n dalle prime lezioni utilizzerà il pacchetto Offi ce ed InternetDocenti: Esperti del settore Durata: 32 ore A chi è rivolto: Titolari, soci, dipendenti e collaboratori di piccole e medie imprese

“ PER TUTTE LE IMPRESE

Page 21: Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 06/2008

ARTIGIANATO & imprese21

artigianato oggiartigianato oggiDurante la serata all’Olimpico la CNA ha assegnato cinque riconoscimenti ad aziende che hanno saputo lasciare un segno nella loro attività

Idee e energie da premio

:: Il presidente nazionale Malavasi premia il rappresentante di Tonello srl, e il presidente provinciale Scandian consegna il riconoscimento ai titolari di Web Etico

Du r a n t e la serata all’Olim-

pico con cui ha celebrato la me-moria di Mario Rigoni Stern e l’importante mo-mento dell’inau-gurazione della nuova sede pro-vinciale, la CNA ha assegnato alcu-ni riconoscimenti a cinque aziende che si sono distin-te nel loro settore per idee e capacità di crescere.

PREMIO SVILUPPO 2008TONELLO srl

La ditta nasce nel 1981 come im-presa individua-le con l’attività di manutenzione macchine per tin-toria. Ben presto Tonello pensa di costruire le macchine anziché li-mitarsi alla manutenzio-ne. Ci riesce, dopodiché la crescita è costante fi no ad avere gli attuali 72 di-pendenti che operano su 3 capannoni per oltre 7.000 mq. coperti.Il laboratorio di ricerca ha il riconoscimento del Ministero dell’Università e della Ricerca. Inoltre ha acquisito e ristrutturato un edifi cio che è attualmente adibito a scuola per bam-bini disabili.Ha consegnato il premio Ivan Malavasi, presidente nazionale della CNA.

PREMIORESPONSABILITÀSOCIALE 2008WEBETICO

L’azienda opera nel cam-po della grafi ca, della pro-grammazione e comunica-zione web, e propone un approccio etico alla pro-fessionalità. Trasparenza, qualità ed etica nei rapporti ne sono le caratteristiche peculiari. L’azienda adotta un reale trattamento di ri-guardo ai clienti che opera-no nel settore sociale e del volontariato.Annualmente una percentua-le dei ricavi viene destinata

ad un progetto umanitario.Ha consegnato il premio Silvano Scandian, presiden-te provinciale della CNA.

PREMIO INTERNAZIO-NALIZZAZIONE 2008STUDIO D 5 srl di Campese Daniela

Già dirigente di affermata azienda di abbigliamento, si mette in proprio nel 2002 con l’attività di design e cre-azioni di moda. Le sue rea-lizzazioni, confezionate in Italia, vengono esportate per una quota superiore al 70%.In pochi anni raggiunge, la-

vorando da sola, un fattura-to di oltre 600.000 euro in un settore obbiettivamente considerato in declino.Ha consegnato il premio Cinzia Fabris, presidente del Comitato Impresa Don-na CNA Vicenza.

PREMIO INNOVAZIONE 2008RASOTTO SNC di Rasotto Francesco & C.

L’azienda nasce negli anni Settanta con l’attività di impianti elettrici e quadri industriali. L’attività evolve

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artigianato oggiartigianato oggi

ARTIGIANATO & imprese23

:: Giancarlo Bortoli, presidente della Comunità Montana 7 Comuni, premia Francesco Rasotto. Sotto, Cinzia Fabris di Impresa donna CNA premia Daniela Campese di Studio 5 e, a destra, l’assessore del Comune di Vicenza Francesca Lazzari premia Orazio Sergio Paolin di Arbos

successivamente nel campo dell’elettronica e dell’au-tomazione per approdare, dopo intensa attività di ri-cerca, alla domotica proiet-tata nei campi dell’edilizia eco-compatibile, del rispar-mio energetico e con appli-cazioni nella tele-medicina e nell’assistenza a persone diversamente abili.Ha consegnato il premio Giancarlo Bortoli, presi-dente della Comunità Mon-tana “Magnifi ca Reggenza dei Sette Comuni”.

PREMIO CREATIVITÀ 2008ARBOS snc di Orazio Sergio Paolin

La fi losofi a della produ-zione artigianale di Arbos vuole riproporre la sapien-za tecnica e la conoscenza dei materiali quale alterna-tiva a tutto ciò che è “seria-lizzato” e senza storia. Una fi losofi a che propone la cultura e la pra-tica del riciclag-gio come argine all’inciviltà del-lo spreco. Il ten-tativo è quello di coniugare un prodotto povero come la carta riciclata con la produzione di oggetti di uso quotidiano. Ha collaborato con lo Iuav di Venezia e con l ’ U n i v e r s i t à La Sapienza di Roma per lo svi-luppo di nuovi prodotti a parti-re dall’uso della carta.Ha consegnato il premio France-sca Lazzari, as-sessore alla Cul-tura del Comune di Vicenza.

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Page 24: Artigianato & Imprese | CNA Vicenza 06/2008

CNA WorldServizi per l’ImmigrazioneVia G. Zampieri, 19 - 36100 VicenzaTel. 0444 569900 - Fax 0444 961628

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artigianato oggiartigianato oggi

ARTIGIANATO & imprese24

Prandstraller ha presentato il suo libro sulla creatività

L’imprenditore quaternarioe l’avanzata dell’immateriale

Riuscitissima la serata della presentazione del libro “L’Impren-

ditore Quaternario” con la presenza, oltre che dell’au-tore professor Gian Paolo Prandstraller, di alcuni au-torevoli interlocutori quali: Raffaele Boscaini titolare delle cantine Masi di Valpo-licella, Romano Cappellari dell’Università di Padova e Sergio Paolin artigiano della Arbos e Presidente Regiona-le di CNA Artigianato Arti-stico; coordinatrice Roberta Zantedeschi di DECA & As-sociati.Interessante e brillante l’in-troduzione di Prandstraller che, presentando il suo lavo-ro, ha spiegato come la nuo-va era economica che stiamo vivendo, il quaternario ap-punto, sia incentrata sui ser-vizi immateriali.Il capitalismo, ormai incon-trastato vincitore su altre dottrine economiche, sarà sempre più appannaggio del lavoro intellettuale creativo e sempre meno legato al mero prodotto tradizionale. Capi-talismo immateriale quindi, fatto dai servizi sofi sticati, personalizzati, “fi losofi ci” che sanciscono l’avvento di una nuova élite imprendito-riale ricca e potente, della

quale Prandstraller ha porta-to eloquenti esempi.Quanto alla crisi attuale, Pran-dstraller ha pronosticato pro-prio su questa nuova tendenza la possibilità della ripresa che prima o poi ci sarà e che, a suo parere, potrà trovare proprio nelle città della Padania un fertile terreno ideale.Rafaele Boscaini, testimo-nial effi cace della teoria di Prandstraller, ha rilevato, con l’esempio dei suoi vini, come, accanto al prodotto, sia oggi necessario proporre il territorio, il contesto e le “emozioni” che è ciò che la gente è disposta a comprare.Il professor Romano Cappel-lari, in questo contesto, ha parlato della centralità della ricerca a livello universitario che però deve essere condot-ta in stretto contatto con le capacità intuitive e creative del tessuto imprenditoriale.Interessante l’intervento di Sergio Paolin, artigiano che ha incentrato la sua produ-zione sulla carta riciclata, prodotto povero che acqui-sta valore attraverso la cre-atività. Numeroso e attento il folto pubblico che ha ap-prezzato l’iniziativa propo-sta da Confi di e CNA con la preziosa collaborazione di Guaxinet di Valdagno.

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Prima assemblea provinciale a Palazzo Specchi:sintetizzate le molte novità degli ultimi anni

Nel territoriosi consolidal’associazioneLa prima assemblea

provinciale del-la CNA a Palazzo

Specchi, nella nuova sede, ha affrontato il bilancio dell’associazione. Nella relazione introduttiva Sil-vano Scandian ha sottoli-neato che il traguardo dei nuovi uffi ci è il risultato del percorso compiuto nel territorio con le capacità dei rappresentanti CNA nelle istituzioni, nella Camera di Commercio, in Fiera, nelle Intese Pro-grammatiche di Area come nelle propositive interlo-c u z i o -ni con gli Enti Locali.Il presi-dente ha ricorda-to poi le in-t r i c a t e vicende d e l l a Camera di Commercio e della Fiera di Vicenza: il ruolo della CNA è stato quello di chi ha lavorato sempre alla ricomposizio-ne in momenti che vedeva-no fazioni contrapposte e di chi ha sempre anteposto l’interesse generale all’in-teresse particolare, «senza mai indugiare - ha aggiun-to - nella rivendicazione di favori o poltrone, come invece è costume diffuso. La mia rinomina in Consi-glio Camerale ci consenti-

rà di continuare a svolgere questa funzione anche con l ’obie t t ivo , sempre per-seguito, di ottenere pari dignità per tutti».Scandian ha sintet izzato le iniziative e gli eventi che hanno visto la CNA presente: da “Spazio Casa” alla Mostra dell’Artistico in

Vescovado, da “Energy Planet” al convegno sul “Ruolo della Bioedilizia per lo sviluppo sosteni-bile”, dall’avviato Spor-tello Casa a CNA World. Un progetto da cui ci si attende molto è Svilup-po Imprese e si continua a investire nel Servizio

Formazione. Molto attivo nel territo-rio il Comi-tato Impresa Donna che si occupa del-lo specifico f e m m i n i l e

nell’impresa.«La crisi finanziaria ha assunto connotazioni preoccupanti - ha detto

Scandian - e la stretta creditizia attuata dalle banche si fa sentire so-prattutto per le aziende più deboli. Abbiamo già dovuto siglare alcuni ac-cordi di Cassa Integra-zione. Dobbiamo tuttavia operare per non diffon-dere il panico».Sintetizzando i dati di bi-lancio, Scandian ha ricor-dato gli utili con cui hanno chiuso l’associazione CNA e la società CNA Servizi srl, entrambe ormai con patrimoni consolidati. «Le scelte di investimento sono state effettuate a fronte di una associazione in salu-te. Peraltro, dati i tempi, non dobbiamo abbassare la guardia».

“Molti investimentigrazie a una CNA e a una CNA Servizi

con bilanci in salute

:: Il tavolo dei relatori con Pigato, Scandian e Sella, il pubblico e un’immagine esterna di Palazzo Specchi

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ARTIGIANATO & imprese27

Nereo Sella, presidente del Confi di CNA, commenta la situazione diffi cile del credito e dei rapporti con le banche a causa del pesante trend della fi nanza

Liquidità a rischioLa liquidità delle im-

prese è a rischio, non solo per effetto del

peggioramento delle condi-zioni in essere con le ban-che (rientri forzati, revoche, ritardi e incagli nell’ero-gazione di fi -nanziamenti , sofferenze ed escussioni del-le garanzie) ma anche in con-seguenza dei ritardi riscon-trati nei paga-menti da parte di fornitori e/o committenti. La crisi fi nanziaria si è ab-battuta su una situazione già di sofferenza, creando tra gli imprenditori forti apprensio-ni dato che sono proprio le micro e piccole imprese ad essere più esposte nel rap-porto con il mercato credi-tizio.«Se non si vuole mettere in ginocchio il sistema produt-tivo del Veneto - sostiene Nereo Sella, presidente del Confi di CNA di Vicenza -, costituito per il 94% da mi-cro, piccole e medie imprese, occorre che il Governo attui quanto prima azioni concre-te. Non solo per il sostegno agli investimenti, ma per la stessa sopravvivenza di mi-gliaia di piccole aziende, in diffi coltà crescenti per i cre-diti non riscossi».C’è bisogno, sostengono al Confi di, di monitorare il comportamento delle ban-che e di rafforzare il ruolo dei Consorzi Fidi: purtroppo si sottolinea un certo ritar-do da parte del Governo e soprattutto lo scarso, se non inesistente, raccordo con le Regioni per coordinare gli

“Èdi stringente attuali-

tà la crisi che sta at-traversando il mon-

do economico. La CNA, attraverso i Consorzi Fidi, sta non solo intervenendo con la richiesta di nuovi supporti a livello nazionale e locale, ma ha avviato una misurazione continua degli effetti della crisi fi nanzia-ria sugli artigiani e sulle piccole e medie imprese associate. La rilevazione dei dati avviene attraverso un monitoraggio quindici-nale dell’operatività degli uffi ci credito e dei Confi di delle CNA, compreso ov-viamente il Confi di CNA di Vicenza. I primi dati, rela-tivi all’intero territorio na-zionale, sono apparsi in un articolo del Sole 24 Ore.Si evince che aumentano di oltre il 50 per cento le ri-chieste di revoca degli affi -damenti, e che i tempi delle pratiche raddoppiano. C’è una discesa dei crediti delle varie tipologie (anticipo su

LA CONGIUNTURA

Credito in discesa in tutt’Italia,il Confi di CNA però tiene le posizioni del 2007

fatture, liquidità, investi-menti) con picchi in discesa dal 36 fi no al 71 per cento.Il Confi di CNA di Vicenza, nonostante il rallentamento dell’economia dovuto alla congiuntura economica, consolida comunque la sua attività a supporto delle im-prese. «Dal deliberato del Confi di CNA dei primi 10 mesi dell’anno - spiega il re-sponsabile Federico Sassaro - risultano sostanzialmente confermati gli importi de-liberati rispetto allo stesso periodo del 2007, con un incremento delle garanzie sugli affi damenti a breve e una preoccupante diminu-zione, invece, delle garanzie sugli investimenti a medio lungo termine. Nell’ambito delle operazioni agevolate, risultano in crescita i mu-tui Artigiancassa mentre sono in netta diminuzione i fi nanziamenti con fondi di rotazione regionali, a causa soprattutto della carenza di disponibilità di fondi».

interventi ed evitare inutili e costose sovrapposizioni. «Sarebbe lecito aspettarsi almeno due decisi interventi sul fronte del sostegno alla domanda di consumi, con una signifi cativa defi scaliz-

zazione dei redditi me-dio-bassi sia di lavoro che di impresa, una accele-razione della real izzazio-ne del Piano

Infrastrutturale del Paese e l’anticipazione generaliz-zata dei fi nanziamenti alle migliaia di opere pubbliche già decise e nei bilanci delle varie amministrazioni - dice Sella -. Avrebbero un’ in-fl uenza positiva e determi-nante per rimettere in moto i consumi e ridare fi ato alle costruzioni, colpite dall’alto livello dei costi fi nanziari sui mutui che comprime il mercato».E se le misurazioni dei trend economici rivelano la restri-zione degli affi damenti di cassa e il rallentamento dei tempi di risposta alle doman-de di rinnovo fi di, «occorre prevedere un forte stanzia-mento di fondi a sostegno dei Consorzi fi di, proposta ancora ferma in attesa di de-fi nire l’entità dell’importo, si parla di circa 650 milioni di euro». Si sollecita inoltre, a soste-gno degli investimenti, un intervento fi scale che con-senta la deducibilità inte-grale degli interessi passivi, relativi a fi nanziamenti di-retti all’acquisizione di beni strumentali.

:: Nereo Sella, presidente di Confi di CNA Vicenza: «Urgono fondi per i Consorzi Fidi, strumento vitale per le piccole aziende»

“Monitorare le banchee sostenere i Consorzi

Fidi, altrimenti le microe medie aziende

vanno in sofferenza

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“Sono 150 mila i nuovi

ingressi previsti dal decreto fl ussi per l’en-

trata in Italia di lavoratori extracomunitari. Quest’anno sarà utilizzata la graduatoria che è scaturita dalle richieste avanzate nello scorso anno, attraverso il meccanismo del-lo “scorrimento” delle diverse posizioni maturate, con le do-mande inviate fi no al 31 mag-gio 2008. Non sarà possibile effettuare nuove richieste. Solo i datori di lavoro non co-munitari dovranno conferma-re la domanda già inviata lo scorso anno, entro venti gior-ni dalla data di pubblicazione del decreto, via Internet.Il decreto prevede una cifra di ingressi inferiore di venti-mila unità rispetto allo scorso anno. Tra i nuovi ingressi vi sarà una prevalenza di colf e badanti.La suddivisio-ne tra PaesiI 150 mila in-gressi preve-dono 44.600 l a v o r a t o r i domestici o di altri setto-ri produtti-vi, provenienti da Paesi che hanno sottoscritto stanno per sottoscrivere specifi ci accor-di di cooperazione in materia migratoria.Inoltre si prevede l’autorizza-zione per: 4.500 cittadini alba-nesi, 1.000 algerini, 3.000 del Bangladesh, 8.000 egiziani, 5.000 fi lippini, 1.000 ghanesi, 4.500 marocchini, 6.500 mol-davi, 1.500 nigeriani, 1.000 pakistani, 1.000 senegalesi, 100 somali, 3.500 dello Sri Lanka, 4.000 tunisini. E poi 105.400 lavoratori domestici o di assistenza alla persona, provenienti da altri Paesi.Niente inoltro della domande Non vi sarà nessun click day, ma verranno prese in consi-derazione, scorrendo la gra-duatoria, soltanto le domande presentate fi no al 31 maggio 2008 nell’ambito del decreto fl ussi 2007.Datori di lavoro stranieri

FLUSSI

150 mila gli ingressi autorizzatiMa si “pesca” dalle vecchie liste

Attraverso il sito del Ministe-ro dell’Interno, che metterà a disposizione una apposita pa-gina web, a partire dal 15 di-cembre ed entro i venti giorni successivi, i datori di lavoro stranieri dovranno riconfer-mare la volontà di assumere il lavoratore dall’estero richie-sto a suo tempo attraverso i fl ussi 2007, ma sopratutto dimostrare il possesso di un Permesso di Soggiorno Ce di lungo periodo (ex Carta di Soggiorno) o di aver inoltrato domanda per ottenerlo.Confermate tutte le antici-pazioniIl decreto fa appello proprio al momento di crisi rilevando la necessità da un lato di conte-nere gli ingressi, dall’altro di dare priorità al settore dell’as-sistenza familiare. Lo scorso

anno le do-mande pre-sentate sono state circa 740.000 (il decreto fl ussi 2007 preve-deva 170.000 domande ), stima che racconta che

la grande maggioranza, per non dire la totalità, di tali richieste riguardava lavoratori già pre-senti in Italia: un esercito di irregolari che, dentro la crisi, rischiano di essere alla mer-cé di sfruttatori e faccendieri. Viene da chiedersi quante altre presenze potrebbero essere state accumulate nell’anno in corso. Questo decreto non è altro che una vera e propria regolarizzazione. Il Ministero dell’Interno assicura che sarà l’ultima, anche perché per i prossimi due anni non ci sarà ulteriore programmazione di fl ussi di ingresso.Sportello Unico Immigra-zioneSarà ora necessario, per le imprese, prendere contat-to con lo Sportello Unico per l’Immigrazione presso la Prefettura per verifi care le posizioni delle richieste effettuate lo scorso anno e fi no ad oggi inevase.

SCHIO

Il Comune di Schio rinnova il suo impegno per lo svi-luppo ecosostenibile. E lo

fa con un fondo annuo già isti-tuito per l’anno corrente di 120 mila euro per incentivi econo-mici da assegnare a chi sostie-ne spese per la realizzazione di opere fi nalizzate al risparmio energetico e al miglioramen-to delle prestazioni ambientali degli edifi ci, fondo al quale si aggiungeranno gli importi che il consiglio comunale stanzierà per il 2009. Sono stati approvati dal consiglio comunale scleden-se i criteri per l’assegnazione degli incentivi che rispondono agli obiettivi di sviluppo soste-nibile contenuti nel nuovo Re-golamento Edilizio comunale. La nuova disciplina pone una particolare attenzione al tema energetico con un sistema di in-centivi economici per i progetti relativi ad edifi ci che raggiun-gono maggiori prestazioni ener-getiche ed ambientali. Gli incentivi possono infatti es-sere richiesti sia da chi realizza interventi su edifi ci esistenti sia per le nuove costruzioni. Tra le ti-pologie di interventi che possono accedere agli incentivi rientrano, ad esempio, l’installazione di im-pianti fotovoltaici e per il solare termico, i sistemi per il recupero termico e la cogenerazione. I criteri per la gestione del fon-do sono stati defi niti attraverso la creazione di un Gruppo di Lavoro costituito da rappresen-tanti del Consiglio Comunale, della Giunta, delle associazio-ni di categoria, tra cui CNA di Schio, e dai tecnici che hanno collaborato alla redazione del nuovo Regolamento Edilizio. La Disciplina contiene i criteri generali da adottare per l’ero-gazione degli incentivi, in par-ticolare per quanto riguarda il sistema di costituzione del fon-do incentivante, i soggetti che possono richiedere l’incentivo, gli interventi ammessi e gli im-porti, le modalità di erogazione, e i principi generali per defi nire gli adempimenti cui devono at-tenersi i richiedenti per ottenere gli incentivi.

Incentivia lavori dirisparmioenergetico

BASSO VICENTINO

Durante l’estate è stato costituito un Gal (Grup-po di Azione Locale)

denominato Terra Berica al fi ne di gestire un progetto interco-munale di sviluppo per la zona dei Monti Berici. Gli obiettivi dichiarati e congruenti con il Piano Regionale di Sviluppo approvato nel corso del 2007 dalla Regione del Veneto sono così individuati: diversifi ca-zione delle aziende agricole e sviluppo di energie rinnovabili; sviluppo turistico; tutela del pa-trimonio rurale; formazione ed informazione agli operatori.L’iniziativa coinvolge i venti-due comuni del Patto Territo-riale, da Lonigo a Noventa fi no ad Arcugnano e Montegalda e Montegaldella, la Provincia di Vicenza, la Camera di Commer-cio, le associazioni di categoria e il consorzio Vicenza È. “Si tratta di un ulteriore, im-portante passo per la valoriz-zazione e la promozione della nostra area - dice il presidente di zona Giovanni Campesato -. In questo quadro CNA ha par-tecipato alla costituzione della società cooperativa Terra Beri-ca con lo spirito di essere parte dei progetti di miglioramento e rilancio dell’Area Berica con-vinti che l’unità di intenti e la vicinanza degli enti pubblici con le associazioni di categoria possono alimentare una vera azione di progettazione di uno sviluppo sostenibile per l’area rispettoso della sua vocazione di ambiente di qualità”.Il Gal, appena saranno perfe-zionate le procedure di ricono-scimento, dovrà attivarsi per la presentazione di progetti di in-tervento che possano stimolare azioni private in grado di perse-guire quegli obiettivi di miglio-ramento dell’area. CNA è di-sponibile ad essere parte attiva nel mettere in campo progetti e nell’alimentare la partecipa-zione delle imprese. Intanto, dice Campesato, in attesa della approvazione del Piano di Svi-luppo Locale è necessario atti-varsi con dei tavoli di lavoro sul territorio”.

«Terraberica»,non soloun marchio

“Niente click daystavolta, si guarderà

gli elenchi fi ssatial 31 maggio scorso

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ARTIGIANATO & imprese31

Il nuovo Testo Unico appare sproporzionato in metodi e sanzioni per le piccole imprese

Sicurezza, scadenze a gennaioDopo mezzo secolo di

leggi che regolavano, in modo non sempre

coerente e omogeneo, la si-curezza sul lavoro, ora gli im-prenditori si trovano di fronte a un nuovo Testo Unico sulla Sicurezza, entrato in vigore a maggio di quest’anno.Se da una parte va valutato positivamente il fatto che la raccolta in un unico documen-to facilita una lettura delle norme, va ricordato che le di-sposizioni in materia di sicu-rezza sul lavoro risalgono agli anni Cinquanta e che succes-sivamente si sono avuti vari adeguamenti con la diffi coltà ad avere un quadro normativo unico di riferimento. Come spesso accade in testi che as-semblano più disposizioni normative, la prima impres-sione che si è avuta è stata la complessità e la non facile in-terpretazione di alcuni passag-gi del nuovo provvedimento.La sensazione è che, a segui-to di una forte spinta emotiva derivata dai purtroppo conti-nui incidenti sul lavoro, a cui i media hanno cominciato, come forse spesso in passato non accadeva, a dare risalto, si sia giunti ad una chiusura affrettata del provvedimento che ha lasciato margine ad al-cune incertezze interpretative e rinviato alla pubblicazione di successivi decreti, peraltro non ancora usciti, la defi nizio-ne di passaggi importanti su obblighi e adempimenti.Questo stato di incertezza, che conferma un metodo non vir-tuoso di legiferare, pone ancor oggi la necessità di ricalibrare aspetti della norma, a maggior ragione per le imprese di pic-

cole e medie dimensioni che non posseggono strutture ed organizzazione per gestire la sicurezza in azienda.È il caso della defi nizione dei percorsi formativi per i lavo-ratori, del ruolo delle rappre-sentanze territoriali dei lavo-ratori, della istituzione della Commissione consultiva per-manente che ha il compito di emanare le procedure standar-dizzate per la valutazione dei

rischi e dei Comitati regionali di coordinamento che possono assumere un ruolo importante nella gestione delle attività e per il coordinamento fra i vari enti e associazioni.La CNA ha fi n da subito ri-chiamato il fatto che venga riconosciuto un trattamento adeguato alle dimensioni delle imprese. Un conto è applicare certi regolamenti in una gran-de azienda, un conto è farlo in una realtà aziendale di piccole e medie dimensioni.La nuova norma impone bu-rocrazia eccessiva e regole a volte troppo onerose per le nostre imprese, privilegiando l’aspetto formale alla esigen-za di gestire in modo adegua-to il sistema della sicurezza in azienda. E’ infatti l’attuazione e la gestione di comportamenti corretti la vera sfi da da affron-tare per garantire la sicurezza di tutti nei luoghi di lavoro,

“Valutazione dei rischi,CNA vuole la prorogaperché l’artigianato

possa adeguarsiin modo graduale

cosa che non si raggiunge con il solo inasprimento delle san-zioni, che tra l’altro assume in alcuni casi aspetti davvero pesanti e sproporzionati in re-lazione alla gravità delle ina-dempienze.Per quanto riguarda la valuta-zione dei rischi, l’adeguamen-to del documento alle nuove disposizioni e l’emissione del-la data certa ha già subito una prima proroga; tali obblighi, previsti in un primo tempo entro luglio 2008, sono sta-ti infatti posticipati al primo gennaio 2009.La CNA si aspetta un ulteriore spostamento dei termini per fare in modo che la scaden-za non diventi una rincorsa al documento senza valuta-re attentamente la situazione aziendale, e che sia ridefi nito il passaggio relativo alla data certa del documento, oltre che precisare alcuni ambiti appli-cativi della nuova norma.Nessun datore di lavoro ha in-teresse a esporsi al rischio di incidenti, e ha del pari la ne-cessità di creare le condizioni perché sia lui che i propri la-voratori operino in tutta sicu-rezza.Questo obiettivo lo si può raggiungere con la formazio-ne, l’adozione di sistemi di gestione che tengano effetti-vamente conto della natura e della specifi cità dell’organiz-zazione aziendale, un sistema di controlli non vessatori o fi -nalizzati alla sola applicazio-ne delle sanzioni ma in grado di assicurare il miglioramento delle condizioni della sicurez-za nei luoghi di lavoro.

Enrico Storti

Autotrasporto, ser-rata trattativa col ministro Matteoli

per l’applicazione dell’ac-cordo del 25 giugno 2008. Interessano alla categoria gli interventi in materia di sicurezza e di regolazione del mercato e proprio su questo aspetto si è concen-trato il confronto: infatti Unatras ha ancora una vol-ta richiamato l’attenzione del Ministro su quanto sia importante mettere in condizione le imprese di autotrasporto, attraverso la indicazione dei parame-tri previsti dalla norma, di poter esercitare la propria attività nel massimo della legalità e della sicurezza, evidenziando inoltre il fatto che questo interven-to non comporta nessun onere diretto a carico dello Stato.Le imprese sono in una posizione delicata in quan-to da una parte devono rispettare una norma che già oggi prevede l’obbligo di fatturare con l’indica-zione del costo del gasolio, mentre dall’altra stanno subendo comportamenti della committenza assolu-tamente scorretti e al limi-te della legalità.Matteoli ha confermato la pubblicazione sul sito del Ministero dei trasporti dei due parametri indispensa-bili per poter inserire in fat-tura l’incidenza del costo del gasolio: l’aumento mensile del gasolio e il costo medio per chilometro. Parametri indispensabili per la corret-ta e puntuale applicazione della norma. Nei prossimi giorni si defi niranno inoltre le modalità di spesa delle ri-sorse confermate al settore. La CNA ha positivamente registrato che è prevista l’istituzione della Scheda di trasporto (che darà traccia di tutte le responsabilità della fi liera del trasporto dal committente al desti-natario). Su questi punti hanno convenuto tutte le Associazioni che si ricono-scono in Unatras.

“ AUTOTRASPORTO

Gasolio,in fatturail costodel gasolio

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ARTIGIANATO & imprese32

Gli autoriparatori scrivono al sottosegretario: troppo aggressiva la politica delle assicurazioni nei confronti della categoria

Le lobby viaggiano in autoDi fronte ad un mondo

dell’autoriparazione che dal 2001 al 2008,

ha perso quasi 4 mila imprese, passando dalle 64.100 unità produttive di sette anni fa alle attuali 60.200, L’Unione dei Servizi alla Comunità (di cui fa parte l’autoriparazione) re-agisce sia a livello nazionale che vicentino.Le organizzazioni nazionali dell’artigianato hanno deciso di scrivere una lettera unita-ria al senatore Ugo Martinat, sottosegretario di stato al mi-nistero dello sviluppo econo-mico. Nel documento, CNA, Confartigianato e Casartigiani sottopongono all’attenzione del sottosegretario anche una dettagliata analisi delle cause dell’evoluzione che il settore dell’autoriparazione ha subi-to in questi anni, alcune delle quali, evidenziano le organiz-zazioni dell’artigianato, pre-scindono dalle possibilità di intervento degli operatori del comparto, facendo riferimen-to ai cambiamenti più generali che hanno riguardato il merca-to dell’auto. «Ci riferiamo in particolare a fenomeni quali l’innovazione tecnologica che ha profonda-mente cambia-to il prodotto auto», spiega Turco, «così come pure le stra-tegie dell’after market messe in campo dalle case costruttrici e dalle reti dei concessionari.Dopodiché, puntualizza il re-sponsabile di CNA Autoripa-razione e Servizi alla comu-nità, per quanto riguarda lo specifi co comparto delle im-prese di carrozzeria, le ragioni del trend negativo non sono tutte esogene, ma chiamano in causa alcuni attori che opera-no nel mercato dell’auto nel nostro paese: «Ci riferiamo», sottolinea Turco, «alla lobby

delle compagnie di assicura-zione e alla loro attuale politi-ca particolarmente aggressiva nei confronti degli autoripara-tori». Compagnie, secondo le organizzazioni degli autoripa-ratori, «che applicano il loro oligopolio di fatto non solo alla determinazione del costo delle polizze, in continua e in-controllata crescita, ma inten-dono applicarlo, travalicando il loro spazio istituzionale, anche nel campo delle fun-zioni proprie delle imprese di carrozzeria, quali per esempio la determinazione dei tempi e delle tariffe di riparazione».

Come dire, in poche parole, che non solo le assicurazioni hanno il pote-re di imporre, b y p a s s a n d o ogni normale forma di con-correnza e pre-

scindendo dall’effettivo rischio dell’assicurato, l’ammontare delle polizze, ma tentano di privilegiare, nel contratto as-sicurativo, quindi, del pari, di imporre all’assicurato, anche una determinata impresa di carrozzeria, costringendola a praticare basse tariffe orarie di prestazione e a garantire tempi di riparazione ridotti.Il rischio, se non già una real-tà, è quello che si concretizzi un «abuso di posizione domi-nante da parte delle assicura-zioni», che nei fatti, evidenzia

“Arginare la tendenzadelle compagnie di

dettar legge sui costie di “scegliere”le carrozzerie

il responsa-bile CNA Autor ipa-razione e Servizi alla comunità, «decidono le tariffe delle poliz-ze Rc auto, p o s s o n o d e c i d e r e da chi far r i p a r a r e

l’auto incidentata, condizio-nano pesantemente l’importo del risarcimento e le tariffe orarie che devono applicare le offi cine, intervengono nella determinazione dei tempi di riparazione». Per questo le as-sociazioni di categoria hanno chiesto al governo l’apertura di un tavolo che riunisca tutti i soggetti del mercato dell’au-toriparazione, assicurazioni, associazioni professionali, associazioni dei consumato-ri, periti, al fi ne di elaborare un protocollo comune, di cui l’amministrazione pubblica deve farsi garante, che rego-li in maniera chiara i rapporti economici e gli interessi reci-proci di tutti gli attori in campo. CNA Servizi alla Comunità di Vicenza, in-vece, ha operato per un confronto con l’Uffi cio della Motorizzazione Civile e con la Provincia.In particolare dice il presiden-te Egidio Manea: “Rimangono gravi problemi sul fronte del collaudo delle auto che hanno installato impianti GPL; infat-ti le prenotazioni per il collau-do alla Motorizzazione Civile sono troppo allungate nel tem-po, per cui tra l’installazione del GPL e il collaudo passano mesi in cui il cliente non può circolare con grave danno a sé stesso e all’offi cina che ha

installato l’impianto. Per for-tuna, il confronto con la Dire-zione della Motorizzazione di Vicenza ha dato la possibilità di effettuare alcuni collaudi fuori la sede della Motorizza-zione e nella sede del Consor-zio Cravi di Carrè nel mese di giugno: un po’ di ossigeno per gli autoriparatori che avevano fi le di auto da collaudare”.Vista l’opportunità offerta dai collaudi “fuori sede mo-torizzazione” l’iniziativa sarà ripetuta l’anno prossimo. Il confronto con la Motorizza-zione ha portato anche ad al-cuni chiarimenti tecnici im-portanti per la buona riuscita del collaudo presso gli uffi ci della Motorizzazione sui Pa-rametri per sfi ati, Copertura della ciambella nel caso che sporga dal bagagliaio, sul serbatoio che deve essere in-stallato almeno 200 mm al di sopra della superfi cie stradale (con veicolo in ordine di mar-cia, quindi con conducente a bordo) ed infi ne, sul fatto che nessun componente del siste-ma deve essere collocato nel

raggio di 100 mm dal tubo di scarico a meno che non sia op-portunamente schermato.Continua Ma-nea: “Impor-tante anche il confronto con

l’amministrazione provinciale sul Bollino Blu. Abbiamo otte-nuto dall’assesore provinciale Sandonà l’avvio di una cam-pagna di sensibilizzazione del-la cittadinanza sul rispetto del controllo previsto con il Bollino Blu per il miglioramento della salubrità dell’aria. In partico-lare il controllo in autoffi cina del Bollino Blu deve diventare l’occasione per un controllo completo dell’automobile La manutenzione periodica dell’auto migliora l’ambiente e prolunga la vita del mezzo”.

“Risolti col Cravi CNAe la Motorizzazionealcuni problemi che

ritardavano i collaudidei veicoli a Gpl

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CNA pensionatiCNA pensionati

ARTIGIANATO & imprese33

Nel campo della previdenza complementare gli artigiani della regione hanno un’opportunità di scelta in più, il “Solidarietà”

Fondo pensione VenetoCome pensare al proprio domani? Con

il progressivo allungamento della vita delle persone, tutti i Paesi euro-

pei hanno riorganizzato il sistema pensioni-stico. Anche l’Italia, con le leggi Dini del ‘95 e Maroni del 2005. Il sistema contributivo sta sostituendo un po’ alla volta quello retri-butivo per il calcolo dell’importo della pen-sione, cioè in base al reddito dichiarato.Le pensioni così scendono. E per ovviare al problema è entrata in campo la previdenza complementare. Anche gli artigiani posso-no oggi costruirsi il loro futuro con mag-giori certezze. Ciò vale per titolari, soci e collaboratori. E per gli artigiani veneti c’è una opportunità in più: avere a disposizione un fondo completamente veneto, più vicino e a portata di mano.Al fondo pensione Solidarietà Veneto è dedi-cato l’inserto redazionale di questo numero, con indicazioni per conoscere meglio e ap-profondire la questione. Gestito da associa-zioni di categoria, alla fi ne del 2007 contava su oltre 44 mila iscritti. Possono aderirvi an-che artigiani titolari, soci e collaboratori.

“Il programma culturale e turistico

2009.• Capodanno in Umbria (Perugia, Mon-

tefalco, Assisi, Spello e Gubbio), 30.12.08/ 03.01.09• Sharm El Sheikh, dal 16.02.09 al 02.03.09, Hotel Marriot (cinque stelle)• Festa ultima domenica di Carnevale, 22.02.09• Gita a Bergamo (guidata), 18.03.09• Soggiorno termale a Ischia (Forio) dal 19.04. al 03.05.09 (in aereo)• Festa nazionale CNA Pensionati a Pizzo Calabro, dal 07.06 al 17.06.09 (in aereo)• Festa regionale CNA Pensionati Sarde-gna o Puglia, 10.06/24.06.09 (in aereo)• Gita di una giornata a Reggio Emilia o Parma, luglio 09

PROGRAMMI

Capodanno in Umbria!• Serata all’Arena di Verona con l’Opera• Una capitale all’anno: Berlino dal 12.09 al 16.09.09• Una giornata di festa regionale, fi ne ot-tobre/inizi novembre (e Tour Palladiano)• Capodanno 2009 in Istria o a LubianaIniziative per la crescita e la tutela del cittadino pensionato:• Partecipazione al rilancio della consulta co-munale degli anziani della Città di Vicenza• Corsi di aggiornamento su temi socio sanitari, di formazione e organizzazione• Corsi per intensifi care la collaborazione con Caf CNA e patronato Epasa• Corso di formazione per l’uso del com-puter• Avvio della costituzione o attivazione delle consulte anziani in provincia

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CNA pensionatiCNA pensionati

ARTIGIANATO & imprese34

Medicina di gruppo. Il caso dell’Ulss thienese che ha visto nascere per prima l’Utap di Zugliano e ora prosegue l’iniziativa

Nuovo modo di fare saluteL’Ulss di Thiene

ha creato un nuo-vo modo di “fare

salute: la migliore qualità può essere garantita dalla medicina di gruppo che ri-unisce medici, operatori di studio, infermieri. Non più il singolo medico nel suo studio ma professionisti aggregati che offrono, con una forma associativa, più servizi. L’Utap più grossa, a Zugliano, ha 13 medici. Ad Arsiero sono sei. Si fa prevenzione cardiovascola-re, screening, con protocol-li sanitari aggiornati.E si garantisce la presenza costante del medico per 12 ore, dalle 8 del mattino alle 20 di sera.«Ora vogliamo fare un passo in avanti con la medicina di gruppo integrata, potenzian-do la presenza di persona-le, aggiungendo infermieri, mettendo una segreteria, utilizzando impiegati am-ministrativi, rafforzando il rapporto con gli specialisti ospedalieri, unendo le assi-stenti sociali» ha spiegato alla stampa il direttore sa-nitario dell’Ulss 4 Roberto Toffanin.E Alberto Leoni, direttore dei servizi sociali, ha ag-giunto: Nell’Alto Vicentino grazie a una forte collabo-razione tra Comuni e Ulss si è sviluppato il servizio sociale di base. Disponiamo di un’organizzazione con 17 assistenti sociali, di cui ben 15 dipendenti Ulss, dedica-ti soprattutto all’area adulti anziani, che coprono tutti i 32 Comuni. Poi, 11 Comuni hanno l’assistente sociale in organico e altri hanno fatto accordi con il privato so-ciale per garantire tale fun-zione. Siamo così passati

dalle 362 ore settimanali del 2001 alle attuali 625, con un rapporto di tre ore per mille abitanti».L’integrazione tra i servizi comunali e quelli dell’azien-da sanitaria, unendo anche le risorse. Il piano domici-liarità conta su 2 milioni e 238 mila euro, con il 38% circa per cento delle risorse (821 mila euro) assegnate all’assistenza domiciliare: al terzo posto del veneto dopo le Ulss 1 e 20.Ora il piano realizza già un parziale avvio dello sportel-lo unico: il cittadino fa una sola domanda in un solo punto della rete, senza inuti-li e dispendiosi passaggi tra enti diversi.

“Un medico semprea disposizione dalle 8

alle 20. E una retedi assistenza

domiciliare semprepiù vasta e integrata

“Conservare l’amore per

una meritoria asso-ciazione, che tanto ha

dato nel corso degli anni per migliorare le nostre capacità imprenditoriali, fornendoci le regole dello sviluppo e della convivenza civile in tutte le sue forme democratiche.Ora che si avvicina anche per te il momento della pensione, ti ricordo che la CNA fi no dal 1971 ha costituito il patronato di assistenza Epasa. Tra i suoi compiti c’è anche quello di for-nire la necessaria assistenza all’ottenimento del diritto alla pensione, e a una polizza di as-sicurazione.Lo fa con grande professiona-lità in forma del tutto gratuita.

CARI AMICI...

CNA e CNA Pensionatiun valore che ci appartiene

Nel con-tempo si può aderire a CNA Pen-sionati, ove troverai il conforto di una since-ra amici-zia e tante in iz iat ive

ricreative e culturali, che ti accompagneranno nella nuova vita di pensionato.Vieni anche tu, ti aspettiamo. Con amicizia.

Ferdinando MarchioroPresidente regionale CNA

Pensionati

Care colleghe cari colle-ghi artigiani e pensio-nati,

nel portarvi un doveroso au-gurio per il prossimo Natale -e per l’Anno Nuovo non posso non esprimere un gran senso di preoccupazione per il prossimo futuro.Preoccupazioni che sembrereb-be che il nostro Paese non possa farcela, di fronte alla crisi eco-nomica che coinvolge tutto il mondo economico: per l’Italia sarà ancora più pesante per il suo debito pubblico.I ns. politici, invece di far di “necessità virtù” pensano solo a litigare, dimenticandosi (vo-lutamente) delle categorie pro-duttive più deboli, vero motore dello sviluppo, del benessere di tutti.Noi conosciamo bene la catego-ria degli artigiani e dei piccoli imprenditori che, di fronte alle diffi coltà, si tirano su le mani-che e con sacrifi cio affrontano le asperità del momento. Tutto quello che chiedono é di avere la considerazione che meritano e magari di non trovare osta-

Fiducia nonostante la crisicoli buro-cratici, in questo Pae-se che ne è pieno.Le preoc-cupazioni sono molto più grandi, se rivolte ai Pensionati

che hanno subito un notevole taglio delle loro pensioni attra-verso l’infl azione che ha ridotto di molto il potere d’acquisto: in Italia le differenze tra ricchi e poveri si sono allargate tre volte di più rispetto a quanto è avvenuto negli altri Paesi in-dustrializzati e gli indici Ocse danno la povertà superiore alla media europea.Voglio esprimere a voi tutti la solidarietà di tutta la CNA Pensionati e con l’augurio mio personale di buon Natale e che l’anno nuovo sia migliore di quello che passa.

Gian Luigi Chiappin presidente provinciale CNA

pensionati

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