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Piccola introduzione

Il libricino che avete tra le mani è il risultato di un lavoro che si è

sviluppato nel corso un po’ di tutto questo anno scolastico e che ha

visto intrecciarsi diversi tipi di esperienze e di attività.

I bambini hanno sperimentato varie strategie espressive, imparando a

comunicare emozioni, a raccontare e a raccontarsi attraverso la

poesia, la filastrocca, l’invenzione di storiette e l’utilizzo di illustrazioni,

verificando l’importanza dell’immagine (e dell’illustratore) nel definire

una trama, nell’arricchire una storia, nel chiarire un passaggio difficile.

Per fare questo hanno lavorato leggendo e confrontando generi

differenti , osservando e analizzando illustrazioni, visitando attivamente

una libreria ed una biblioteca ed incontrando un’illustratrice famosa,

Cristiana Cerretti.

Per questo, tra le parole, troverete immagini tratte da libri e non

realizzate dai bambini, come era stato per le nostre precedenti

“pubblicazioni”.

Le letture, le scritture, le attività, gli spunti… sono stati sempre corali,

quindi frutto dell’intervento di tutti e questo è il motivo per cui non

troverete indicati singoli autori dei brani.

E` sembrato giusto, a noi insegnanti, dare ai bambini la possibilità di

rendere visibile una parte del loro lavoro, organizzandola e inserendola

nell’esperienza teatrale, esperienza che, fin dall’inizio, ha fatto parte

del nostro percorso insieme.

Maestra Cristina Ansuini

Poesie e storiette a colori

AZZURRO – BLU

La città tutta blu C’ era una volta una città di un colore tutto blu, non si vedeva niente e i suoi abitanti erano tutti tristi. Un giorno una bambina , che non ne poteva più di questa tristezza, chiese a un vecchio: “ Senta, lei sa come si può levare il blu in questa città?” Il vecchio rispose: “Solo se attraversi una città sulla montagna appuntita questo potrà accadere “. La bambina si mise in viaggio e affrontò quella città , che era piena di draghi, riuscendo a sconfiggerli con la sua allegria. Così nella città blu arrivarono tutti i colori: che gioia! Che contentezza! Da quel momento vissero tutti felici e contenti!

Se penso all’azzurro Vedo il cielo sereno Sento i suoni del mare Mi viene voglia di sognare Penso all’oscurità Mi sento felice e leggero come l’aria. Se penso all’azzurro Mi viene voglia di volare Sento un fresco venticello Provo un senso di serenità Il mare più blu È per me come il cielo di notte Mi sembra stellato Mi fa sentire dolce Dipingo il cielo di un bell’ azzurro Mi sento un uccello con le ali gialle e mi sembra di volare Dipingo il cielo di rosa E mi sembra di stare in mezzo ad un fiore profumato Provo tanta serenità e amore.

ROSSO

Proiettile a sorpresa C’era una volta un uomo con i capelli rossi. Quando qualcuno lo faceva arrabbiare gli diventavano anche gli occhi rossi come il fuoco. La sua casa era tutta rossa: la doccia, la cucina, il tavolo e il salone erano rossi. Una volta uscì di casa e un signore gli sparò un proiettile rosso che quando esplose, uscirono tutti coriandoli colorati. Nel rosso Vedo il fuoco che accende Sento il calore Mi viene voglia di abbronzarmi Penso a momenti bellissimi Mi sento allegra e divertente.

Se penso al rosso mi viene voglia di San Valentino Con le labbra rosse per darsi un bacio amichevole Sento una sensazione fantastica Provo i fuochi d’artificio Che dicono : “Evviva san Valentino!”

Se coloro un prato tutto rosso È come trovarmi dentro un pomodoro Mi sento felice Come un pesciolino rosso nel torrente.

VERDE Lo gnomo viaggiatore C’era una volta uno gnomo tutto verde che un giorno decise di mettersi in viaggio per conoscere il mondo. Cammina cammina…passava per città e villaggi, campagne e monti e dovunque capitasse, raccoglieva i semi di tutti i frutti colorati che assaggiava. Un bel giorno arrivò in una grande vallata verde dove vivevano gnomi verdi come lui e decise di fermarsi; piantò tutti i semi che aveva portato con sé e dopo un po’ la vallata verde fu piena dei colori di tutti i frutti del mondo.

Quando penso al verde Vedo l’erba che sventola Sento il vento Mi viene voglia di volare Mi sento leggera come una piuma Provo un senso di pace per tutto il mondo.

Prendo la matita verde E mi viene voglia Di stare fuori Mi sento molto bene Vedo tanti fiori Sento un bel venticello Penso ai prati Se penso al verde Mi viene voglia di stare sdraiata Su un prato di margherite Sento il rumore del vento Provo la freschezza del prato. Rotolarmi in un prato verde È per me come nuotare in un mare smeraldo Mi fa sentire come un fiorellino Mi fa pensare che un’ape mi sta succhiando il polline. Scrivere con il pennarello verde Mi fa sentire come uno gnomo di bosco La mia scrittura sembra di foglie Mi sembra quasi di essere un filo d’erba fresca.

GIALLO Il pollaio giallo limone Nel pollaio giallo limone un giorno arriva una gallina tutta rossa. Le altre galline le fanno una buona accoglienza dicendole: ”Benvenuta nel pollaio giallo limone!”. Dopo un po’ arriva un gallo blu e la gallina rossa se ne innamora insieme a tutte le altre galline, ma si tratta del gallo assassino che ammazza le galline di notte. Un giorno lo scoprono, lo spiano e lo colgono sul fatto! Subito lo cacciano e vivono tutti felici e contenti.

Se penso al giallo Vedo il sole Sento il caldo bruciante Mi viene voglia di comprarmi un temperino A forma di sole Penso alla maglietta di Gabriele. Mi sento giallo come i miei capelli. Se penso al giallo Mi viene in mente la spiaggia Che scotta grazie al sole cocente. Se penso al sole Mi viene in mente una grande nuvola tutta gialla

Che profuma d’amore. Un campo di grano Giallo giallo di spighe Mi fa pensare al sole È per me come un grande mare dorato Il villaggio colorato C’era una volta un villaggio tutto giallo. Un giorno all’improvviso scoppiò un tremendo temporale e il villaggio si scolorì. Gli abitanti erano tristi, ma poi decisero di dipingerlo piano piano di verde, rosa e rosso. Ben presto tutto diventò allegro e colorato e gli abitanti furono contenti.

BIANCO La vecchina piccina picciò Tanto tempo fa viveva in una casina bianca Una vecchina piccina picciò. Una sera la vecchina si preparò Si preparò per una festa Ma così tanto appetitosa Che la vecchina stanca la sera si addormentò.

Quando vedo il bianco Sento la neve cadere Penso che domani grandinerà Mi viene voglia di tirare una palla di neve Mi sento piangente. Quando penso al bianco Mi sento di stare sulle nuvole Mi viene voglia di essere bianco E di galleggiare nell’aria Sento un fresco venticello

Una bella bolla trasparente È come un ricordo Sembra un pensiero I suoi colori sono quelli dell’ arcobaleno Sembrano quelli dei petali di un fiore Vorrei essere come loro

NERO

Maestre mostruose! C’era una volta un villaggio di mille colori. Ma un giorno fu infestato dal nero: arrivarono vampiri, fantasmi, mummie e…maestre! Finalmente un bel mattino arrivò il sole splendente che uccise tutti i mostri, ma le maestre si ripararono dal sole e si salvarono, ma da quel momento lavorarono solo in classe.

Se penso al nero Vedo l’oscurità arrivare Sento una bomba Mi viene in mente di scappare Penso ad un piano Mi sento morto. A me il nero Fa venire in mente I pipistrelli che svolazzano nella notte buia. Se invece penso al bianco Mi viene in mente la dolce panna Che addolcisce i cuori aridi. Se penso al nero Vedo il carbone

Mi sembra che arrivi un brutto temporale Mi viene voglia di nascondermi sotto un bel cappello nero Sento il buio mi sento cattivo Un bruco nero È come un piccolo tronco che si muove Mi fa provare un sentimento di simpatia Mi fa pensare alla natura Mi fa venire voglia di prendermela comoda

VIOLA - ROSA Codaritta e la strega Pasticcia

Una mattina nel quartiere dei gatti Codaritta si svegliò all’alba, si stiracchiò, si diede una ripulitina e si specchiò nella pozzanghera. Subito si accorse di essere diventato completamente rosa, allora decise di pitturarsi di marrone e cosi ritornò alla vita di sempre. Ma all’improvviso una signora che stava pulendo il suo portone di casa, gli lanciò una secchiata d’acqua saponata e Codaritta si ritrovò di nuovo tutto rosa. A quel punto si mise a piangere disperatamente, ma così disperatamente che lo sentì pure la strega Pasticcia che preparò subito una pozione marrone per farlo tornare color-gatto. Tutto riuscì alla perfezione e Codaritta se ne tornò al suo quartiere a caccia di lische.

Quando vedo il viola Mi vengono in mente i fiori Sento il sole Mi sento eccitato Mi viene voglia di giocare. Quando vedo Un bel fiore viola È come se ne sentissi il profumo Mi sembra di annusare la natura.

ARANCIONE Un mostro alla deriva

C’era una volta un mostro tutto rosso che bevevo sempre l’aranciata sanguinella ed era allergico ai proiettili. Un giorno, mentre passeggiava, vide un grandissimo campo tutto arancione di carote e iniziò a mangiare a crepapancia. A un certo punto arrivò il padrone del campo che gli sparò dei proiettili blu, che all’inizio non gli facevano niente, ma poi gli fecero spuntare sulla pancia tantissime bolle gialle dalle quali cominciò ad uscire l’aranciata. A poco a poco il mostro si sgonfiò, ma il padrone del campo prese una pompa e lo rigonfiò, così diventò tutto leggero leggero e volò nel cielo azzurro e poi arrivò su un’isoletta in mezzo al mare, si attaccò ad una palma e aspettò qualcuno che lo riportasse a casa. Se penso all’arancione Vedo una grande arancia Mi sento felice Ho voglia di correre intorno a un bel quadro Dipinto di albicocca.

Un cappello arancione È come uno spicchio di sole Sempre sulla mia testa Che mi riscalda anche quando Ho il cuore freddo.