Archivio Storico Comunaleascm.altervista.org/doc/Il tabulario della collegiata di Monreale...

Città di Monreale

Assessorato alla Cultura

Archivio Storico Comunale “Giuseppe Schirò”

Il Tabulario della Collegiata di Monreale(1572 -1897)

a cura di Roberto Cervello e Antonino Corso

EA editore

Archivio di Statodi Palermo

Santuario SS.mo Crocifissoalla Collegiata di Monreale

Archivio Storico Comunale di Monreale “Giuseppe Schirò”

Officina di Studi Medievalidi Palermo

Il Tabulario della Collegiata di Monreale (1572-1897) / a cura di Roberto Cervello e Antonino Corso. – Palermo : EA, 2013.1. Documenti – Collezioni [della] Chiesa SS. Crocifisso alla Collegiata <Monreale>.I. Cervello, Roberto <1969->. II. Corso, Antonino <1975->.090.94582324 CDD-22 SBN Pal0255172

CIP - Biblioteca centrale della Regione siciliana “Alberto Bombace”

Indice

Avv. Filippo Di Matteo VIISindaco di Monreale

S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Di Cristina IXArcivescovo della Diocesi di Monreale

D. Giuseppe Salamone XIRettore del Santuario del SS.mo Crocifisso alla Collegiata di Monreale

Nota dei curatoriRoberto Cervello - Corso Antonino XIII

Introduzione

1. Cenno storico: dalla chiesa del Salvatore alla ricostituzione del Capitolo nel 1979 12. Nota sull’archivio della Collegiata e delle Corporazioni soppresse 63. Tabulario: storia e criteri di descrizione 9

Il Tabulario della Collegiata di Monreale (1572 - 1897) 13

Bibliografia essenziale 117Indice degli autori e degli estensori 118Indice toponomastico 119Indice delle tavole 120

Ringraziamenti 121

VII

L’opera che oggi si presenta è il punto d’arrivo di un lavoro che gli operatori dell’Archivio Storico Comunale della nostra città hanno ideato e messo in atto, quasi dodici mesi addietro. L’obiettivo di questo lavoro è quello di fornire agli studiosi in genere e ai diplomatisti in particolare un valido ed efficace catalogo ragionato delle pergamene custodite all’interno dell’Archivio della Collegiata di Monreale, recuperando e rivalutando una parte fondamentale della nostra storia gloriosa e antica di quasi nove secoli. L’ arco cronologico attraversato da tali pergamene spazia dal 1572 al 1897, racchiudendo molti degli avvenimenti riguardanti le vicende della seconda chiesa più importante di Monreale, il Santuario del SS,mo Crocifisso alla Collegiata. La prima trance di queste pergamene tratta, per la maggior parte, della vita ecclesiastica e degli studi compiuti dal Suo fondatore, lo spagnolo Mons. Girolamo Venero y Leyva che istituì il Capitolo del clero secolare monrealese all’interno della quattrocentesca chiesa del Salvatore. La seconda parte è costituita dalle pergamene successive alla morte del Venero, nel 1628 e costituisce un buon punto di vista per lo studio della vita di questa istituzione nei secoli XVII – XIX.

Il presente volume è un’occasione per ricordare a tutti noi l’esistenza di un patrimonio culturale di notevole interesse che è racchiuso nella nostra Insigne Collegiata e che viene portato a conoscenza di un vasto pubblico. Sono particolarmente onorato di essere inserito in questo contesto di presentazione perché il testo offre sicuramente ai lettori un pregevole patrimonio da cui tutti noi monrealesi e siciliani potremmo attingere una interessante lezione di storia e cultura. Le pregevoli pergamene pubblicate nel testo puntano l’attenzione su un’arte che si colloca come una gradita novità in grado di fornire un ulteriore prezioso contributo alla conoscenza e alla valorizzazione del libro, simbolo di cultura universale. L’opera d’arte nasce nella storia e si proietta nell’universo della vita, coinvolgendo e facendosi coinvolgere in un groviglio di azioni mentali e pratiche che tendono a leggerla. Sono profondamente convinto che ogni manufatto, qualunque sia la tecnica realizzata crea sempre armonia in chi l’osserva e in chi legge. La presenza qualificante delle pergamene contenute in questa opera d’arte è uno stimolo per la crescita culturale di Monreale e conduce verso un’educazione estetica di riferimento permanente per tutta la comunità. La nostra bella città costituisce, senza dubbio, un coacervo di cultura e può considerarsi un grande museo dove il visitatore può ammirare le più svariate e significative testimonianze d’arte.Questo lavoro è un chiaro esempio della pratica collaborazione fra due diversi enti: il Comune di Monreale e l’Amministrazione della Collegiata ed è soprattutto grazie all’impegno di Don Giuseppe Salamone, Rettore dell’odierno Santuario, che oggi è possibile presentare al pubblico anche una rassegna delle pergamene in questione. Un sentito ringraziamento voglio indirizzare a coloro che con impegno e dedizione hanno collaborato all’organizzazione di così bella iniziativa.

Il mio ringraziamento è ugualmente diretto all’ Assessore alla Cultura, sig.ra Lia Giangreco, senza il cui instancabile lavorio organizzativo, condito da un sempre vivo ottimismo, oggi non saremmo qui.

Avv. Filippo Di Matteo Sindaco di Monreale

IX

Saluto con piacere e con vera soddisfazione la bella iniziativa riguardante la pubblicazione del Tabulario della Collegiata di Monreale, e la mostra che ne farà degna cornice. Nel darmene notizia il Rettore del Santuario del SS.mo Crocifisso alla Collegiata, don Giuseppe Salamone, mi ha altresì illustrato l’ intenzione di “valorizzare – erano le sue parole – quanto rimane custodito entro le mura della Collegiata”.

Naturalmente non si tratta di aggiungere ulteriore valore alle pergamene oggetto di questo studio. Si tratta piuttosto, per un verso, di rendere onore al loro intrinseco valore culturale e, per l’altro, di portare a conoscenza di un pubblico quanto più possibile vasto, monrealese anzitutto, legatissimi alla loro Collegiata, un patrimonio documentale destinato altrimenti a rimanere sconosciuto.

Questa pubblicazione darà anche occasione di mettere in meritatissima luce il compianto professore Giuseppe Schirò, che curò il recupero e il riordino delle nostre pergamene e di tutto l’archivio che le contiene.Appare evidente, anche da questi pochi cenni, il valore dell’operazione che ho il piacere di presentare, il cui il merito principale va ascritto certamente a don Giuseppe Salamone, che oltre ad essere Rettore della Collegiata è anche responsabile dell’annesso Archivio Storico. Ringrazio anche, su proposta dello stesso Rettore, gli amici Roberto Cervello e Antonino Corso, operatori dell’Archivio Storico del Comune di Monreale, per averla fortemente caldeggiata e personalmente sostenuta.

Quindi, volentieri mi associo alla gratitudine di tutti coloro che avranno la possibilità di fruire di questa pubblicazione, alla quale auguro il successo che largamente merita.

S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Di Cristina Arcivescovo della Diocesi di Monreale

XI

La pubblicazione del Tabulario, custodito presso L’ Archivio storico della Collegiata di Monreale, vuole segnare l’ inizio di una serie di iniziative e di attività varie che vogliono avere come scopo quello di far conoscere e rendere sempre più fruibile il patrimonio storico, religioso e musicale di cui lo stesso archivio è custode. La società globalizzata in cui viviamo, facendoci scoprire di essere cittadini del mondo, ci fa correre il rischio di trascurare e di dimenticare le nostre origini, le nostre radici, la nostra storia, quella del nostro paese, della nostra città di cui noi oggi rappresentiamo il frutto. La conoscenza e, per alcuni aspetti, anche la scoperta del nostro passato può essere un ottimo rimedio per vivere con maggiore responsabilità il nostro presente e per continuare a gettare le fondamenta per un solido futuro. E’ vero, quindi, che tutto ciò che è custodito in un archivio appartiene al passato ma è anche vero che senza questo passato non ci potrà essere presente; non ci potrà essere futuro.

La consapevolezza dell’ importanza di quanto ho precedentemente affermato, mi ha spinto ad accogliere ben volentieri la proposta fattami circa un anno fa da Antonino Corso e Roberto Cervello, operatori dell’archivio storico del Comune di Monreale. Tale proposta, il cui risultato è il volume che teniamo tra le nostre mani, mirava a far uscire dalla torre campanaria il Tabulario, dove era stato alloggiato insieme a tutti gli altri documenti dal Prof. Giuseppe Schirò che ne ha curato personalmente la catalogazione e la sistemazione, per farlo conoscere e per renderlo fruibile. Il Tabulario rappresenta, anche se pur importante e interessante, solo una minima parte del patrimonio storico custodito presso l’Archivio della Collegiata di Monreale, lasciato come eredità dall’ arcivescovo Mons. Girolamo Venero (1620 – 1628). Tale Tabulario comprende oggi quarantanove pergamene, le quali abbracciano un periodo storico cha va dal 1572 al 1897, e il cui contenuto riguarda il fondatore Mons. Girolamo Venero e le successive attività della chiesa Collegiata.

Dalla pubblicazione di questo catalogo ciò che mi aspetto, come ricordato, è che essa sia solo l’ inizio di una lunga serie di iniziative e di attività che mirino alla valorizzazione delL’ Archivio storico della Collegiata di Monreale.

D. Giuseppe Salamone Rettore del Santuario

XIII

Nota dei curatori

Onde dissipare ogni dubbio e perplessità ci si affretta qui ad illustrare cosa sia questo studio effettuato sulle pergamene del Santuario del SS.mo Crocifisso alla Collegiata di Monreale. Ciò sia detto principalmente per riconoscere il fondamentale lavoro, durato circa tre decenni, del prof. Giuseppe Schirò in qualità prima di Rettore del santuario e in seguito come incaricato del riordino dalla Soprintendenza dei BB.CC.AA. di Palermo.

Dopo mesi di studio si vuol sottoporre alla pubblica attenzione l’ancora inedito indice del Tabulario della Collegiata di Monreale redatto nel 1992 dallo Schirò. Tuttavia non ci si limiterà ad una mera trascrizione dei dati già esistenti, bensì sarà una edizione rivista e aggiornata. Infatti dall’epoca della stesura, nei primi anni Novanta, nuove linee guida in fatto di catalogazione delle pergamene, emanate dalla Direzione Generale degli Archivi, hanno reso necessaria questa operazione di rinnovamento dei contenuti. L’ integrazione dei dati già rilevati si rende necessaria alla luce dei progressi della diplomatica attuale, che prescrive l’annotazione di una serie di informazioni a completamento della schedatura della pergamena. Inoltre, in corso d’opera, sono emersi alcuni difetti di catalogazione e regestazione delle stesse, commessi all’epoca della redazione del 1992.

Oggi uno fra gli scopi principali di questo studio è quello di evitare il perpetuarsi nel tempo di queste incongruenze, evitando di trarre in confusione coloro che vi si accostano per studio, per amore di conoscenza o solo per pura curiosità intellettuale.

Fra i motivi propulsori della pubblicazione è stato il fatto di rendere note ben venti pergamene. che Schirò ha aggiunto alle ventinove che già il magistrato monrealese, Nicola Giordano, pubblicò integralmente sull’ “Archivio Storico Siciliano” nel 1954.

Vista l’ impossibilità pratica di accedere all’ interno dell’archivio della Collegiata, per motivi di sicurezza, ci si è dovuti basare sull’opera di Schirò, relativamente alle citazioni d’archivio, in quanto fonte primaria senza poter tuttavia controllarne la scrupolosità. Infine è grande la speranza della conservazione più adeguata e corretta, per la futura sopravvivenza delle pergamene e in generale di tutto il prezioso archivio che le contiene.

Roberto Cervello - Antonino Corso Operatori dell’Archivio storico comunale “Giuseppe Schirò”

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1. Cenno storico: dalla chiesa del Salvatore alla ricostituzione del Capitolo nel 1979

Al di sopra dell’abitato di Monreale, nell’attuale quartiere della Carrubella, trova posto una antica chiesa che a partire dal secondo decennio del XVII secolo è denominata “Insigne chiesa Collegiata del Salvatore Crocifisso”. Tuttavia la chiesa originaria è ben più antica, risalendo almeno alla metà del XV. Si ha notizia dell’esistenza di questa chiesa già nel 1454, quando Alfonso di Cuevasruvias, Vicario dell’arcivescovo di Monreale del tempo, assegna al clero cittadino le stazioni delle processioni da farsi durante il periodo di Quaresima: “(...) la prima a lu Salvaturi”1. D’altro canto sono poche le notizie che ci vengono tramandate dalle fonti documentarie d’epoca, risolvendosi in informazioni massimamente riguardanti i suoi dintorni più immediati2.

La vita religiosa monrealese fin dal 1176, epoca dell’arrivo dei benedettini dal monastero di Cava dei Tirreni per volere di re Guglielmo II, fa perno esclusivamente sul maestoso duomo e sui monaci che lo governano tramite il loro Capitolo. Tuttavia già dalla fine del XV secolo almeno due Arcivescovi, i cardinali Borgia e Spinola, operano fattivamente perseguendo come obiettivo la secolarizzazione di alcune istituzioni religiose cittadine. Però il primo fra gli arcivescovi a prender parte attiva in quelle dinamiche è il cardinale Alessandro Farnese, istituendo nel 1545 un Capitolo di sacerdoti secolari all’interno della chiesa del Salvatore (Fig. 1). Questa creazione gli è utile sia per indirizzare il credo popolare verso l’adorazione della Croce, secondo i moderni dettami conciliari di Trento, sia per diminuire l’enorme accentramento di ricchezze, potere e prestigio, sia religioso che politico, dei frati benedettini che concentravano il culto maggiormente sulla figura del loro Patriarca fondatore. Con una serie di provvedimenti, emanati dal suo inviato in loco, il giurista bolognese e regio Visitatore, Pompeo Zambeccari, Farnese dota di denaro, beni ed autorità il clero secolare, sottraendone ai frati benedettini che, come ampiamente testimoniano gli archivi cittadini, non tollereranno per nessun motivo tal nuovo stato di fatto. Zambeccari stipula un contratto con la Confraternita presente all’interno della chiesa, per cui i Confrati resteranno liberi di gestire la chiesa in toto e nel contempo è concesso ai secolari di officiare messa nell’altare maggiore della chiesa3. L’anno seguente i benedettini danno il loro benestare alla faccenda4. La querelle era lungi dall’essere chiusa e, nel 1548, Farnese, dopo aver revocato la nomina di Zambeccari, assegna l’incarico a Giacomo Laynez uno dei compagni di Ignazio di Loyola. Il Laynez era una personalità di tutto rispetto, teologo del Concilio di Trento, e la scelta ricadde su di lui perchè il conflitto era di certo serrato ed aspro5.

Nel 1549 il nobile cardinale romano riesce ad ottenere dal papa Paolo III, suo zio, una Bolla apostolica in cui sono descritte in maniera chiara e precisa le relazioni che dovranno intercorrere tra i due Capitoli cittadini6. I monaci benedettini non gradiscono la netta presa di posizione in favore del clero secolare, con una loro parziale esautorazione7. Purtroppo il Farnese per i suoi alti impegni nella Curia romana, oltre l’ostacolo dei locali monaci, non riesce a dare piena fondatezza alla sua appena accennata neo fondazione. La “tenue prebenda”8, concessa dal Farnese, per il sostentamento materiale del clero secolare, fu davvero poca cosa, esaurendosi ben presto. Pertanto, già dopo pochi anni, la situazione del clero cittadino regredì allo stato precedente alle intenzioni del cardinale romano, ripiombando nella miseria e nell’ignoranza. Tuttavia, pur se poco duratura, l’intuizione del Farnese fu fondamentale per le sorti di questa chiesa. Il culto della Croce, a fine XVI secolo, attira i padri Filippini che istituiscono in quella chiesa la loro Congregazione dell’Oratorio per l’insegnamento delle dottrina cristiana ai giovani. In tal modo la chiesa del Salvatore, alla fine del XVI secolo, si erge come diretta filiazione delle pratiche della Controriforma, attraverso l’opera delle figure che più si sono adoperate per la nascita del Capitolo secolare al suo interno dal Farnese al Torres II, non dimenticando la figura del Laynez e la presenza al suo interno dell’ordine dei padri Filippini appena costituitisi. L’argomento, ovviamente, merita più approfondita trattazione, necessitando di ben altri spazi, ma è qui utile per introdurre alle successive vicende di Girolamo Venero y Leyva9.

1 G. Millunzi, Il mosaicista Pietro Oddo ossia restauri e restauratori del Duomo di Monreale nel sec. XVI, in “Archivio Storico Siciliano”, n. s., anno XV, Palermo 1890, pp. 1-61.2 G. Schirò, Proteggerò questa città. Fede e cultura di un popolo:“il Crocifisso di Monreale”, Monreale 1988, pp. 16-19.3 Per questo accordo, presso il notaio Antonino D’Aiuto, cfr. Archivio storico della Collegiata - Fondo Collegiata (d’ora in poi COLL.) 31, f. 192 ss.; COLL. 23, f. 253 ss.; COLL. 31, f. 71 ss. In seguito sarebbe stata intenzione del Farnese di affidare la chiesa del Salvatore alla Compagnia di Gesù, che nel 1552 s’insedia a Monreale istituendo anche un proprio collegio di studi, cfr. Archivio di Stato di Palermo, vol. 919, f. 519 ss.4 Per l’atto di accordo del 31 maggio 1546 cfr. COLL 24, f. 845 ss., f. 856 ss., f. 889 ss.5 In una sua lettera del 22 novembre 1548, in COLL. 24 f. 79 e f. 618, Farnese dice testualmente che la nuova nomina è utile per “(...) riformare e riassestare la sua diocesi in Monreale”.6 Una copia della Bolla è in COLL. 31, f. 751 ss.7 I monaci benedettini, messi alle strette, diedero anche il via alla violenza fisica e alcuni fra loro furono pure arrestati. Per queste notizie cfr. COLL. 31, ff. 757-758.8 N., Giordano, Alessandro Farnese (con documenti inediti), estratto dall’ “Archivio Storico Siciliano”, Serie III, Vol. XVI, Palermo 1967.9 Per la disputa fra i monaci benedettini e il clero secolare di Monreale cfr. G. Schirò, Proteggerò, cit.; Monreale Capitale Normanna, Palermo 1978; La Controriforma nel’ 600 monrealese: Girolamo Venero y Leyva, Palermo 1986.

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Fig.1 - arcivescovo card. Alessandro Farnese Fig.2 - arcivescovo mons. Girolamo Venero

Fig.3-Donazione in favore dei custodi del SS. Crocifisso, 1625 Fig.4-Costituzione della Collegiata (1625), copia del 1640

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Nel 1619 papa Paolo V nomina lo spagnolo Girolamo Venero y Leyva, già abate de la Sey e canonico della cattedrale di Cueñca in Castiglia, nuovo arcivescovo di Monreale (Fig. 2). Venero farà poi il suo ingresso trionfale nel 162010. Venero è ricordato dalla storia come grande urbanista, modernizzatore, teologo e soprattutto come instancabile esecutore dei dettami conciliari11. Quella che è considerata la sua opera più lungimirante, si potrebbe dire epocale per la durata e la portata storica, è la rifondazione (praticamente una fondazione ex novo) del Capitolo del clero secolare all’interno della chiesa del Salvatore. Nel 1625, per ovviare agli errori dei predecessori, da fine giurista quale era, ideò una seria e strutturata impalcatura legale a fondamento della sua nuova creazione, confermando ogni sua scelta in tal senso con approvazioni papali e ratifiche notarili12. Istituì all’interno della chiesa del Salvatore un Collegio di ventiquattro sacerdoti, custodi del Crocifisso miracoloso liberatore dalla peste in città nel medesimo anno (Fig. 3). Questi canonici erano addetti alla custodia perenne del venerato simulacro, al suo trasporto durante le processioni sacre e alla preghiera13. Dettò una costituzione “precisa e concreta secondo il suo carattere”14 (Fig. 4). Istituì la figura dell’economo non dimenticando di riservare attenzione alla creazione di un archivio in cui tenere conto di tutti gli atti prodotti dall’amministrazione della chiesa. Tutto è scritto nei minimi dettagli ed ogni aspetto regolamentato, praticamente e formalmente: Venero non vuol correre il rischio di veder frantumata la sua creatura subito dopo la sua morte. In tal maniera, oltre che garantire il futuro del Capitolo e del culto nella chiesa dell’Insigne Collegiata15, pone fine alla contesa asprissima e spregiudicata tra secolari e benedettini, che si trascinava almeno dai primi anni del Cinquecento. Dota il Capitolo di mezzi che lo proteggeranno da svalutazioni del denaro, comprando in contrada Giandimeli, oggi Venero, poco fuori città, un vasto appezzamento di terreno. Le sue cure mirano anche alla sopravvivenza fisica dell’edificio di culto, disponendo che una parte del lascito perpetuo sia destinato alla cura e manutenzione dello stesso. Inoltre dispone che, quando i risparmi saranno sufficienti, si comprino gli edifici adiacenti alla chiesa allo scopo di creare uno spiazzo antistante e una scalinata d’accesso adeguati all’importanza della stessa16. Alla sua azione si devono le prime opere di risanamento e ampliamento all’interno dell’antica chiesetta del Quattrocento. Nel 1625 ingaggia il maestro muratore, monrealese, Antonio Barucco per la costruzione del cosiddetto cappellone per esaltare la figura del Cristo crocifisso e rappresentarne la centralità di vita e culto17. Al 1628, ancora vivente il Venero, risalgono invece i lavori eseguiti da mastro Leonardo Marino18 (fig. 5).

La sua morte, 1628, crea un vuoto di potere nella politica cittadina, dando il via ad un periodo di reggenza, in sede vacante, del Vicario Generale diocesano (1628-1634). L’obiettivo era abolire il Capitolo dei secolari della Collegiata. Si giunge perfino all’ interdetto contro il Capitolo stesso e all’arresto di alcuni canonici che hanno seguito le disposizioni del Venero, contravvenendo agli ordini del Vicario Generale. La vicenda, in sostanza, si conclude presso il tribunale della Regia Monarchia, dando ragione ai capitolari della Collegiata con solenne arrabbiatura di quei monaci benedettini19. Nel corso degli anni successivi più volte si è cercato di ostacolare il clero della Collegiata con vari abusi nei loro confronti. Sempre l’istituzione creata dal Venero ne è uscita indenne, oltrepassando tutte le ostilità e malevolenze che l’hanno circondata. Infine, grazie all’arcivescovo cardinale Cosimo Torres, nel 1635 e nel 1640, l’opera del Venero giunge al suo termine, ricevendo tutte le approvazioni finali e definitive. Così, a datare dal 1628, dopo dodici anni di lotte intestine nel seno della chiesa monrealese, la visione di Venero diviene realtà a tutti gli effetti20.

10 G. Millunzi, Storia del Seminario Arcivescovile di Monreale, Siena 1895, p. 57; N., Giordano., Girolamo Venero y Leyva e le pergamene della Collegiata del SS.mo Salvatore in Monreale, in “Archivio Storico Siciliano”, Serie III, vol.VI, 1954, p. 53.11 G. Schirò, La Controriforma, cit., pp. 27-40.12 ASP, Notaio Corrado Leonardo, Vol. 2226, f. 279, 6 giugno 1625; COLL. 8, f. 7.13 G. Schirò, La Controriforma, cit., p. 75. La devozione popolare circa il miracoloso Crocifisso molto spesso oltrepassava l’ortodossia, scaturendo nel profano. In quest’ottica il Concilio di Trento affida ai Vescovi tutta l’organizzazione delle processioni sacre.14 G. Schirò, Proteggerò questa città, cit., p. 48. La Costituzione del 1625 fu più volte ripresa e aggiustata dallo stesso Venero in diversi momenti dal 1626 al 1628. Per le costituzioni della Collegiata cfr. COLL. 8.15 Nel 1640, papa Urbano VIII con la bolla “Debitum pastoralis officii” concede alla chiesa, tra le altre cose, il titolo di Insigne “ (...) cosa che la mette su un piano di distinzione”, Ibidem, p. 64.16 COLL. 8, f. 13.17 Per un sunto dell’atto del 27 aprile 1625, stipulato tra Venero e Barucco cfr. Archivio del Duomo di Monreale 11, f. 518.18 COLL. 31, ff. 829-830. Il disegno della ricostruzione della chiesa Collegiata al 1626 è tratta da La Collegiata di Monreale, dalla tradizione alla storia. Il crocifisso, la tradizione, i Fratelli, Monreale, maggio 1991.19 COLL. 24, ff. 911 e 924; COLL. 32, f. 205. Per i diritti del Capitolo della Collegiata presso il tribunale della Regia Monarchia cfr. Archivio storico diocesano di Monreale, Sez. II, n° 9, Registro temporale 1629-1630 f. 198, lettere viceregie del 17 aprile 1630.20 Il papa Urbano VIII nel 1640, con la bolla “Debitum pastoralis officii”, conferma di fatto l’opera di fondazione di Venero in COLL. 10, 32 f. 64. “Il solenne documento pontificio si può considerare una vera e propria rifondazione, che conferisce alla Collegiata di Monreale la piena legittimità” in G. Schirò, Proteggerò questa città, cit., p. 64.

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Già pochi anni dopo la sua morte alcune zone della chiesa minacciano rovina. Si provvede a parziali lavori di rifacimento che tuttavia non avranno dato gli esiti dovuti, dato il crollo della chiesa nel 164321. Nei primi periodi del XVIII secolo la Collegiata sembra essere abbastanza florida, per come si evince da una inchiesta conoscitiva del 1723: il patrimonio totale ascendeva in quel periodo a 1104 onze22. La favorevole congiuntura però si arresta alle soglie della metà del secolo, quando una delle ricorrenti crisi dell’economia della città di Palermo porta con se anche le sorti della Collegiata, che aveva investito molto denaro in quella. La Collegiata da quell’anno vanterà sempre dei crediti nei confronti della Tavola di Palermo, ai quali questa spesso non ottempera impoverendo in tal modo le entrate dei canonici. Sembra che la situazione abbia migliorie e si stabilizzi con l’iniziativa dell’arcivescovo Testa che assegna alla Collegiata 228 onze sulla rendita annuale della Mensa arcivescovile di Monreale23. La vicenda va avanti tra pastoie burocratiche, revoche del privilegio e nuove approvazioni fino alla definitiva approvazione reale del 177724. L’inguaribile situazione deficitaria conduce all’inizio del XIX secolo alla quasi totale rovina del Capitolo secolare. Pur di salvare il salvabile, nel 1819, i canonici accettano di ridurre i loro benefici per risanare la situazione finanziaria della chiesa25. In questi periodi di magra, l’istituzione sopravvive grazie agli apporti di generosi privati che finanziano il Capitolo. E’ però emblematico il caso del canonico Gentile che, a proprie spese, chiede di potere effettuare dei lavori all’interno della chiesa. Ovviamente la richiesta è ben accolta. Così tra il 1840 e il 1842 una serie di opere ci consegnano la chiesa praticamente come la vediamo oggi26.

Le sorti della Collegiata, e dei suoi canonici secolari, furono varie ed alterne, attraversando secoli di vita siciliana. Non si è quindi sottratta dall’avere un ruolo anche nelle vicende, patriottiche e rivoluzionarie, della Carboneria italiana durante i moti dei primi del XIX secolo. In quel tempo Monreale, la cui tendenza filo borbonica era sempre stata netta e decisa, era attraversata da idee liberali e la sua classe medio borghese era in parte favorevole agli ideali espressi da quel movimento politico e sociale27. Ci furono degli aderenti anche all’interno della componente del clero cittadino. Almeno due fra questi, Giuseppe Procida e Pietro Lorito, negli anni a venire saranno nominati canonici della Collegiata. Ma il caso che all’epoca fece più scandalo e sensazione fu quello del Ciantro della Collegiata, Ignazio Azzolini, che venne anche rimosso dal suo incarico per ordine diretto del re Ferdinando II. La Collegiata, chiesa del popolo, non dei ricchi e dei nobili che si riunivano nello sfarzoso duomo cittadino, era portatrice del messaggio di povertà, fratellanza ed universalità di cui Gesù si era fatto portatore e che si perpetuava con il simbolo della Croce. Come tale sembra assai plausibile che dalle fila di quei canonici venissero aderenti al movimento di rinnovamento spirituale, politico e sociale. La spinta religiosa e spirituale di questa chiesa è fortissima e come tale è avvertita dalla popolazione: così durante la rivoluzione nazionale del 1860, l’attività religiosa su richiesta popolare, s’intensifica mantenendo salde le tradizioni di fede che dal tempo del Venero erano rimaste immutate fino ad allora28.L’istituzione visse e prosperò, finanziariamente e non solo, oltre ogni prospettiva sempre polarizzando e accentrando il culto religioso della società monrealese fino al 1866 quando, a causa delle cosiddette leggi eversive, tutti i suoi beni furono incamerati dall’allora regno sabaudo e le finanze si esaurirono. Le ultime vicende del secolare capitolo della Collegiata, nel XIX secolo, mirano di fatto a non far cadere nell’oblio la secolare fondazione. Quindi un ristretto gruppo dei canonici, ancora viventi in fine di secolo, ne riformarono la struttura allungandone la vita, pur essendo questo sempre in bilico tra esistenza ed estinzione definitiva, fino agli sconvolgimenti materiali e morali del primo conflitto mondiale.

Nel 1965, dopo anni di battaglie legali per revocare la soppressione della Collegiata e farla reintegrare di tutti i suoi beni, muore l’ultimo dei canonici Antonino Minà che si spese soprattutto per la sopravvivenza del culto e delle tradizioni della “Insigne Chiesa Collegiata” di Monreale29. Prima di morire il canonico Minà ebbe la fortuna di vedere il primo atto di nascita della moderna Collegiata: nel marzo 1963 monsignor Corrado Mingo, arcivescovo di Monreale, istituisce la parrocchia del Crocifisso nella chiesa della Collegiata di Monreale. In seguito, monsignor Cassisa, 1979, ricostituisce un nuovo Capitolo della Collegiata, formato da dodici canonici onorari senza prebenda30.

21 COLL. 23, f. 152, notaio Almerico Lazzarino atto del 5 maggio 1643. Sulla reale entità del crollo e dei danni derivati, al momento, nulla è certo. Solo un accenno nell’atto del notaio Lazzarino, in cui si trova scritto “ex quo propter dirutionem et ruinam ecclesiae predictae SS.mi Salvatoris”. Si crede che proprio in quella occasione andò in rovina, per sempre, il monumento funebre dedicato al Venero fatto costruire dai canonici secolari nel 1637.22 COLL. 30, f. 343.23 COLL. 27 ff. 233-237; COLL. 28, f. 610.24 COLL. 30, f. 9, dispaccio del 17 febbraio 1777.25 G. Schirò, Proteggerò questa città, cit., pp. 117-119.26 Ibidem, p. 126.27 COLL. 19.28 G. Schirò, Proteggerò questa città, cit., p. 130.29 Ibidem, pp. 140-142.30 G. Schirò, La Controriforma, cit., pp. 81-82.

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Fig.5 - Ricostruzione della planimetria della Collegiata al 1626

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2. Nota sull’archivio della Collegiata e delle Corporazioni soppresse

Monreale è la città delle biblioteche e degli archivi. Una buona parte di questi ancora sopravvive, versando in condizioni più che mai varie. Oggi la riscoperta di questi monumenti, intesi nell’accezione più moderna del termine, equivale alla riscoperta della Monreale dei secoli passati. Vuole il caso, la fortuna o la lungimiranza di qualcuno, che attualmente molti di questi archivi, o almeno di ciò che ne è rimasto, siano custoditi all’interno della torre campanaria del santuario della Collegiata di Monreale. Questi sono stati riordinati e inventariati da Giuseppe Schirò in maniera definitiva nel 1991-199231. Nello specifico all’interno di questa torre sono racchiuse le documentazioni riguardanti le amministrazioni della Collegiata e quelle delle Corporazioni religiose soppresse. Queste ultime sono suddivise in vari fondi documentari ben distinti per produttore: monastero dei benedettini, di S. Castrense, di S. Gaetano, del convento del Carmine, dei Cappuccini, della chiesa della Madonna dell’Orto.

La documentazione della Collegiata, descritta nel 1991 creandone uno specifico fondo archivistico, spazia dai primi anni del secolo XVI fino alla soppressione del Capitolo del clero secolare nel 186632. L’arcivescovo di Monreale Girolamo Venero, fondatore della Collegiata cittadina, era ben conscio di come una retta amministrazione producesse una florida azienda. Quindi si determinò a creare un solida struttura di conservazione dei titoli di credito, dei privilegi, delle proprietà, dei pii legati, delle eredità e dei lasciti, dei conti della chiesa etc., che avrebbero garantito alla stessa, e al culto del venerato Crocifisso da lui istituzionalizzato, vita lunga prospera e florida. Quale modo migliore, allora, se non creare una apposita sezione, adatta allo scopo, nella Costituzione del Capitolo che lui stesso si accingeva a scrivere. L’incipit del paragrafo “De Archivio” (Fig. 6) non lascia dubbi sulle sue intenzioni: “Item in dicta ecclesia debet esse Archivium cum tribus clavibus (...) et in dicto Archivio debent reclusi pro suo ordine omnes scripture dicta ecclesia et Congregationis et beneficiorum omnium originales et authentice et dicto Archivio detur summa autoritas et fides sicut nos in istis litteris illi damus (...)”33.

Rispettoso applicatore dei dettami del Concilio trentino, lo fu anche in materia d’archivi e gestione dei documenti ecclesiastici. In epoca di guerre di religione, combattute in tutta Europa, di eresie e sconvolgimenti in seno alla chiesa universale, era fondamentale riconfermare l’appartenenza della popolazione al credo cattolico. Questo poi lo doveva essere in maniera duratura, per iscritto e trasmissibile al di là delle singole contingenze. Ecco sorgere, dunque, disposizioni sulla conservazione degli archivi diocesani e parrocchiali in luoghi comodi, asciutti e sicuri. Si ordina l’inventariazione, basata su rigide norme imposte dal Curia romana, delle carte in appositi registri bandendo i “fogli volanti”. La saldezza, in ogni senso, della chiesa è poggiata sulla solidità delle sue fondamenta, custodite anche nei propri archivi.Ma, pur con tutte le cure che si disposero in merito, nei secoli le carte si dispersero soprattutto dopo le traversie dovute alle leggi di soppressione del 1866. Pur non di meno bisogna anche ammettere che le disposizioni del Vescovo fondatore, in fatto di gestione dell’archivio, non furono sempre rispettate dai Canonici. “Certo, se le sue norme fossero state osservate, oggi potremmo fare più compiutamente la storia della nostra Diocesi”, appunta il canonico Gaetano Millunzi insigne e fine intellettuale monrealese vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento34.

Giuseppe Schirò, nel 1992, quindi dopo aver terminato la redazione dell’indice del Fondo Collegiata, compila una Appendice - Integrazione del fondo Collegiata in cui annota tutta quella documentazione che ha ritrovato alla fine del lavoro di riordino del volume II, relativo agli archivi delle Corporazione religiose soppresse. Fra gli altri documenti, compresi in questa integrazione, si segnala principalmente l’archivio personale del Venero che evidentemente portò con se dalla Spagna al momento della sua elezione monrealese del 1618. L’archivio raccoglie circa mille pagine, fittamente scritte in lingua spagnola, datate tra la seconda metà del XVI e i primi decenni del XVII secolo, trattando gli argomenti più vari: legati notarili, documentazione inerente la madre, i fratelli, fondazioni ecclesiastiche in Spagna a lui legate etc.

31 G. Schirò (a cura di), L’ Archivio storico della Collegiata di Monreale. Ordinamento e guida inventario, voll. II, Monreale, gennaio 1991.32 Ibidem, vol. I, 1991.33 COLL. 6, Registro degli atti costitutivi della Collegiata, 1625-1626, p. 6.34 G. Millunzi, Storia del Seminario, cit., p. 53 ss. La proposizione del Millunzi è avvalorata dal fatto che se i canonici avessero seguito le disposizioni del Venero oggi avremmo una insostituibile serie di registri di cronaca della vita monrealese a cominciare dal 1625.

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Fig.6 - De Archivio, Costituzione (1625), copia del 1640

Fig.9 - Archivio della Collegiata, scorcio, 2012Fig.8 - Torre della Collegiata, scorcio, 2012

Fig.7 - Archivio della Collegiata, scorcio, 2012

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Dell’altro complesso documentario, denominato delle Corporazioni religiose soppresse, bisogna sottolineare la grande importanza storica, essendo questo costituito dalla somma di ben cinque diverse amministrazioni secolari di altrettante istituzioni religiose cittadine di notevole importanza35. Nello specifico si tratta di quelle istituzione religiose che vennero abolite con la legge 3036 del 7 giugno 1866 e i loro beni confiscati dallo Stato. I comuni, in cui questi enti soppressi ricadevano, avevano diritto a richiedere gli immobili requisiti a patto di farne asili, scuole, ospedali, ospizi etc. Per brevità si dirà qui che il comune di Monreale ebbe in dotazione tutte queste antiche, spesso sontuose, strutture. Tuttavia ben poco le seppe utilizzare. Infatti il convento e chiostro del Carmine furono abbattuti negli anni Trenta del XX secolo; ugual sorte toccò al monastero di S. Castrenze che ospitava dalla fine del Quattrocento le monache benedettine; il monastero dei benedettini fu oggetto di contese annali tra Demanio e Comune, perdendosi parte in rovina definitiva e parte in usurpazioni di privati. La chiesa e convento dei Cappuccini, inizialmente adibiti a cimitero pubblico, vennero poi abbattuti a metà degli Cinquanta del secolo scorso.

Tutti questi archivi, della Collegiata ed Enti soppressi, per le vicende varie ed alterne della storia umana, finirono per ritrovarsi all’interno di una stanza umida e mal messa dell’ ex monastero di S.Benedetto. Da quella stanza, nel 1962, ricominciarono le fortune di questi preziosi monumenti. Infatti Schirò racconta che in quell’anno tutti quei documenti vennero portati all’interno della Collegiata. Poi, finalmente, nel 1969 sempre ad opera di Schirò che all’epoca era il Rettore di quella chiesa, si provvide a risistemare tutto il patrimonio cartaceo. Il racconto di questa storia è per alcuni versi avvincente, per l’amore che Schirò mise nell’opera e per la vis polemica che rimarcò più volte36.

Oltre a richiedere gli immobili di questi enti soppressi, i comuni potevano ottenere anche gli oggetti in questi contenuti. Così fu per opere d’arte, scientifiche, biblioteche, mobili di pregio e quant’altro. Anche gli archivi rientravano nell’ambito degli espropri in favore del Demanio, che poi li avrebbe ceduti all’Archivio di Stato competente per territorio37. Tuttavia a Monreale non venne mai compiuto il trasferimento all’Archivio di Stato di Palermo, come la legge prescriveva, determinando di certo l’attuale stato di depauperamento degli stessi, definitivo e irrecuperabile come da più parti si teme38. Nel 1992, come detto, Schirò definì totalmente il lavoro redigendo gli inventari di tutti questi fondi per incarico della Soprintendenza ai BB.CC.AA. di Palermo. Attualmente ciò che desta preoccupazione, invece, è la nocività dell’ambiente in cui questi documenti sono conservati. L’ambiente pur essendo, come sembra, privo di umido e muffe è tuttavia indecoroso, con i documenti stipati e costretti all’inverosimile in ogni direzione. La sua stessa ubicazione rende impossibile la fruizione e lo studio delle carte, sottolineando ancora una volta che vi sono contenute informazioni relativa a circa cinquecento anni di storia monrealese (Figg. 7, 8, 9).Si tratta di testimonianze uniche ed in quanto tali se dovessero esser perse, o andare in rovina, si costituirebbe il più grande buco nero nella memoria collettiva di tutta la comunità di Monreale e del territorio che da secoli le afferisce.

35 G. Schirò (a cura di), L’ Archivio storico della Collegiata, cit., vol. II.36 G. Schirò (a cura di), Archivio storico - Relazione ed inventario, Insigne Chiesa Collegiata-Santuario Parrocchia del SS. Crocifisso, Monreale, gennaio 1969. 37 Per i modi in cui doveva avvenire l’incameramento dei beni cfr. G. Schirò, Le Biblioteche di Monreale, Palermo 1992, p. 58.38 G. Schirò, L’Archivio storico comunale. Ordinamento e guida inventario con annotazioni sugli altri archivi di Monreale, vol. I, Monreale luglio 1995, pp. 37-38.

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3. Il Tabulario: storia e criteri di descrizione

Il Tabulario della Collegiata di Monreale è una raccolta di quarantanove documenti vergati su supporto Membranaceo., il cui arco temporale spazia dal 1572 al 1897. Si tratta, quindi, di documentazione relativamente recente, almeno se paragonata a quella di altre raccolte ben più antiche e corpose come i tabulari di S. Maria Nuova di Monreale, del monastero di S. Martino delle Scale, della Magione e della Cappella Palatina e Cattedrale di Palermo, etc.

Queste pergamene si situano nelle categorie d’ambito dei documenti pubblici, privati e semipubblici, secondo la moderna scienza diplomatica. I documenti possono essere suddivisi in due grandi gruppi, relativi ad argomenti ben chiari e distinti. Il primo gruppo riguarda, in massima parte, le carte relative al fondatore del Capitolo del clero secolare della Collegiata arcivescovo mons. Girolamo Venero y Leyva. In questo caso la documentazione si data a partire dal 1572, anno in cui inizia la sua carriera ecclesiastica, ricevendo la prima tonsura clericale. L’ultima è datata al 1620, anno in cui i vescovi di Palermo e Catania sono delegati da papa Paolo V ad assegnare, in sua vece, il pallio arcivescovile al Venero nella chiesa di Monreale. Si tratta in totale di trentaquattro documenti, dei quali ventotto riguardano il Venero (nomine, assegnazioni, studi etc.) mentre sei vertono su altri argomenti relativi a dispute ecclesiastiche. Per quanto riguarda il luogo di redazione otto documenti sono vergati in Spagna: sei sono di ambito vescovile (Cueñca, Ávila, Madrid) e due sono emessi da segreterie di Università (Sigüenza, Alcalà de Henares). Le restanti ventiquattro sono redatte in Italia: ventidue a Roma nella cancelleria papale, una, forse, a Monreale (presumibilmente nella cancelleria vescovile), una ad Amelia nella cancelleria vescovile. Solo la pergamena del 1583 ci è giunta con il suo sigillo integro. Si tratta di una Bulla plumbea di mm. 45 di diametro, recante nel recto la scritta “Gregorius Papa XIII” e nel verso i volti, di profilo, dei santi Pietro e Paolo; il sigillo è attaccato alla pergamena con una cordicella bicolore. In altre pergamene sono rimaste solo tracce degli originali sigilli (fori e rimanenze della cordicella)39. Le rimanenti quindici pergamene, 1640-1897, compongono il secondo gruppo riguardante la vita della Collegiata nel periodo post Venero. Vi si trovano aspetti inerenti a questioni ecclesiastiche, pratiche liturgiche, indulgenze, privilegi etc. I documenti sono quasi tutti redatti a Roma presso la cancelleria papale.

Sulla formazione del Tabulario non si hanno notizie precedenti la metà del XX secolo. L’ipotesi che si può avanzare in merito è quella per cui Venero, quando giunse a Monreale nel 1618, intese formare una sorta di sezione separata all’interno dell’archivio della Collegiata, comprendente i documenti che tracciavano passo passo la sua vita in quel di Spagna fino al suo arrivo a Monreale come nuovo arcivescovo. Quindi se proprio bisogna cercare una aggregazione originaria la si potrebbe trovare in quell’operazione volontariamente compiuta dal prelato spagnolo quando portò con se tutto l’archivio di famiglia.

Nel 1952 un primo gruppo di pergamene fu studiato da Nicola, Giordano, magistrato monrealese e appassionato storico. Nel 1954 Giordano pubblica l’articolo, riassuntivo del suo studio in merito, “Girolamo Venero y Leyva e le pergamene della Collegiata del SS.mo Crocifisso di Monreale” sulla rivista Archivio Storico Siciliano. Ai regesti e alle trascrizioni dei ventinove documenti che lui studia, fa precedere il resoconto di come giunse alla riscoperta di questo prezioso materiale. Ricorda che, mentre stava riordinando l’archivio di famiglia, intravide del testo all’interno di una coperta in pergamena di un registro di atti notarili. Esaminatolo scoprì trattarsi di un documento inerente al Venero, decidendo quindi di rintracciare altri documenti del genere. In tal modo, all’interno dell’allora Archivio Capitolare della Collegiata, rinvenne una serie di documenti in massima parte membranacei. Lo stesso, Giordano., al termine del suo studio, lo definì “non inutile per gli studiosi e quasi doveroso per me renderli di pubblica ragione”40., Giordano., insieme al Membranaceo., pubblica, riassuntati, anche cinque fascicoli di documentazione cartacea redatti in lingua spagnola riguardanti Venero e la sua famiglia che ritenne doveroso unire alle pergamene del fondatore.

39 E’ presumibile ipotizzare la mancanza dei sigilli già prima del citato studio di, Giordano. del 1954, dato che ne avrebbe segnalata la presenza come del resto ha fatto per la bolla superstite.40 N., Giordano., Le pergamene, cit., p. 47.

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La storia del Tabulario riprende le mosse nel 1969, allorché l’allora rettore della Collegiata Giuseppe Schirò redige l’inventario sommario di tutti i fondi custoditi nell’archivio della chiesa. In appendice all’inventario si trova una sorta di elenco approssimativo delle pergamene, comprese quelle già studiate e pubblicate da, Giordano. La lista dei documenti è suddivisa in modo tale da separare le pergamene inerenti al Venero da quelle riguardanti la storia successiva della Collegiata. A separare i due gruppi si trova, al n°35, un generico fascicolo composto di documenti cartacei manoscritti “relativi al Venero”: i documenti in spagnolo pubblicati nel 1954 da Giordano e che ora non figurano più esplicitamente41.

La sistemazione definitiva del Tabulario avviene nel 1991 quando Schirò riceve l’incarico, a seguito di un finanziamento, dalla Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo per effettuare la catalogazione e inventariazione di tutte le unità archivistiche conservate presso la Collegiata. Nel primo volume, fondo Collegiata, il Tabulario è trasformato nella serie VII - Tabulario mentre il fascicolo n°35 del 1969 risulta mancante (sempre mantenendo ugual numerazione). Nel 1992 terminò il secondo volume, riguardante gli archivi del fondo Corporazioni religiose soppresse, aggiungendo una integrazione relativa ad alcuni documenti appartenenti al fondo Collegiata che non avevano trovato spazio nel precedente volume in quanto trovati posteriormente. All’interno della prima busta di questa integrazione - appendice, dal fascicolo n° 1 al n° 8, si trovano diversi manoscritti cartacei redatti lingua spagnola. In particolare all’interno del fascicolo n° 1 si trova una coperta in pergamena contenente una corposa massa di documenti cartacei, redatti in tale lingua. Inoltre nella serie I - Documenti di interesse generale e di storia locale, fascicolo n°8, si trova pure un gruppo cartaceo manoscritto, in lingua spagnola, sempre riguardante il Venero e la famiglia. Probabilmente tra queste due serie archivistiche si trova, sparpagliata, la documentazione in lingua spagnola esaminata a suo tempo da Giordano. Ogni singola scheda è stata redatta alla luce delle linee guida emanate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Direzione Genenrale degli Archivi, Istituto Centrale per gli Archivi.

L’unico dato della catalogazione, risalente al 1991, ad esser riportato è il numero d’indice di ogni pergamena, in modo che il lettore trovi corrispondenza con l’indicizzazione riportata nella guida e inventario dell’archivio della Collegiata. L’ ultima considerazione riguarda due pergamene mutile, che non figurano nell’ordinamento attuale del Tabulario, che però si è qui scelto di pubblicare. Si precisa che le stesse non sono state oggetto di alcun tipo di studio (figg. 10-11)

41 G. Schirò (a cura di), Archivio storico - Relazione ed inventario, Insigne Chiesa Collegiata, cit., p. 219.

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Fig. 10 - Pergamena mutila

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Fig. 11 - Pergamena mutila

Il Tabulario della Collegiata di Monreale(1572 - 1897)

Autori delle SchedeRoberto Cervello R. C.Antonino Corso A. C.

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Archivio della Collegiata di Monreale > Fondo Collegiata > Serie VII - Tabulario

Identificativo: 1.

Segnature precedenti: 1, Giordano.

Data topica: Madrid (Spagna), “in domo habitationis nostrae”.

Datatio: Anno a nativitate Domini nostri Iesu Christi millesimo quingentesimo septuagesimo secundo, decima nona die mensis aprilis.

Datazione (testo): 1572, aprile 19.

Regesto: Il vescovo di Cordova, frate Bernardo de Fresneda, promuove Girolamo Venero alla prima tonsura clericale.

Traditio: Originale.

Autore: Frater Bernardus de Fresneda episcopus Cordubensis.

Estensore: Petrus Ochoa notarius et secretarius.

Supporto: Membranaceo.

Dimensioni: mm. 190 x 150.

Sigilli: Attuali: 0 Originali: 0.

Data di redazione: 01/01/2013.

Redattori: R. C. - A. C.

Stato di conservazione: Discreto.

Note sul supporto: Il margine in alto è annerito.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il nome del vescovo è in scrittura capitale.

Segni di convalida: -

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 221, n°1; Bibl: Nicola Giordano, cit., p. 58, n° 1.

Tav. I - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 1r

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Identificativo: 2.


Data topica: Roma.

Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo quingentesimo octuagesimo tertio idibus februarii pontificatus nostri anno duodecimo.

Datazione (testo): 1583, febbraio 13.

Regesto: Papa Gregorio XIII dà mandato al vescovo di Amelia ed all’Abate di S. Giacomo nella chiesa di Cueñca ed al Canonico Bartolomeo Munoz, della stessa chiesa, di immettere Girolamo Venero nel possesso dell’Abbazia di S. Maria della Sede alias de la Sey e degli annessi diritti e pertinenze.


Autore: Gregorius XIII pontifex.

Estensore: -.


Dimensioni: mm. 640 x 505. Plica mm. 67.




Stato di conservazione: Mediocre.

Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto.

Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio è in lettere maiuscole con svolazzi e ornamenti. Il primo rigo è in litterae elongatae.

Segni di convalida: In fondo si trovano varie sottoscrizioni.

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., pp. 221-222, n°2; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 58-61, n° 2.

Tav. II - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 2r

18


Identificativo: 3.


Data topica: Roma.

Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo quingentesimo octuagesimo tertio, quinto kalendas iulii pontificatus nostri anno duodecimo.

Datazione (testo): 1583, giugno 27.

Regesto: Papa Gregorio XIII concede a Girolamo Venero il beneficio non residenziale nella chiesa di S.Marcello di Leon, diocesi di Leon, in Spagna.



Estensore: -









Segni di convalida: In fondo si trovano varie sottoscrizioni.

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 222, n°3; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 61-63, n° 3.

Tav. III - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 3r

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Archivio della Collegiata di Monreale > Fondo Collegiata > Serie VII- Tabulario

Identificativo: 4.

Antiche segnature: 4, Giordano.

Data topica: Roma.

Datatio: Datum Romae Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo quingentesimo octuagesimo tertio, quinto kalendas iulii pontificatus nostri anno duodecimo.


Regesto: Papa Gregorio XIII dà mandato al vescovo di Astorga ed ai Canonici Diego Pineda e Giovanni Ochea della chiesa di Leon di immettere Girolamo Venero nel possesso del beneficio ecclesiastico perpetuo non residenziale, nella chiesa di S. Marcello di Leon, nella diocesi di Leon in Spagna, e degli annessi diritti e pertinenze.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Rigatura a secco.


Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni.

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 222-223, n° 4; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 63-64, n° 4.

Tav. IV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 4r

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Identificativo: 5.


Data topica: Frascati (Roma), “Tusculi”.

Datazione (testo): 1583, settembre 26.

Datatio: Datum Tusculi anno incarnationis dominice millesimo quingentesimo octuagesimo tertio, sexto kalendas octobris pontificatus nostri anno duodecimo.

Regesto: Papa Gregorio XIII assolve Girolamo Venero dal vincolo di giuramento prestato a conferma di un atto di cessione di tutti i suoi beni fatto in favore di sua madre, sia perché minore degli anni 25, sia perché indotto a tale cessione per timore della stessa.



Estensore: -







Note sul supporto: Sigillo plumbeo pendente integro di mm. 405 recante la scritta Gregorius Papa XIII, nel verso i volti dei santi Pietro e Paolo. Rigatura a secco.




Tav. V - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 5r

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Identificativo: 6.


Data topica: Roma.

Datazione (testo): 1589, giugno 27

Datatio: Actum Romae apud Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo quingentesimo octuagesimo nono, quinto kalendas iulii pontificatus nostri anno quinto.

Regesto: Il Papa Sisto V concede al Venero il beneficio ecclesiastico non residenziale nella chiesa parrocchiale di S. Giovanni de los Canos, nella diocesi di Toleto, in Spagna.


Autore: Sixtus V pontifex.

Estensore: -


Dimensioni: mm. 620.5 x 470. Plica mm. 85.


Data di redazione: 01/01/2013



Note sul supporto: La plica in fondo. Rigatura ad inchiostro colorato.

Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio ha svolazzi e ornamenti. Il primo rigo è in litterae elongatae. Si notano mani diverse per la data e il titolo.

Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni. Registrata in Camera Apostolica.


Tav. VI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 6r

26


Identificativo: 7.


Data topica: Roma.

Datazione (testo): 1590, marzo 25.

Datatio: Datum Romae apud Sanctum Marcum anno incarnationis dominice millesimo quingentesimo nonagesimo, octavo kalendas aprilis pontificatus nostri anno septimo.

Regesto: Papa Clemente VIII concede a Tommaso di Bartolomeo, nativo della città di Monreale, rettore della chiesa parrocchiale di Mussomeli nella Diocesi di Agrigento, il beneficio ecclesiastico nella chiesa parrocchiale di S. Nicola di Cammarata nella stessa Diocesi. Inoltre dà mandato al Vicario Generale del vescovo di Agrigento di immerterlo in possesso dello stesso.


Autore: Clemens VIII pontifex.

Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Rigatura a secco.

Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio ha svolazzi e ornamenti. Il primo rigo è in litterae elongatae.


Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 224, n° 7; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 69-71, n° 9.

Tav. VII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 7r

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Identificativo: 8.


Data topica: Alcalà de Henares (Spagna), “in oppido complutensi Toletane diocesis”.


Datatio: Anno domini millesimo quingentesimo nonagesimo tertio, die vero decima tertia mensis februarii, hora decima ante meridiem.

Regesto: D. Pietro Hurtado, professore di diritto canonico nell’ Università di Alcalà in Spagna, conferisce a Girolamo Venero la laurea in diritto canonico.


Autore: Petrus Hurtado cathedraticus iuris canonici.

Estensore: Ludovicus De La Serna puplicus auctoritate apostolica notarius insignis universitatis Complutensis segretarius.







Note sul supporto: Parziale rigatura ad inchiostro colorato.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto in carattere capitale.

Segni di convalida: Signum tabellionis. In fondo varie sottoscrizioni.


Tav. VIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 8r

30


Identificativo: 9.


Data topica: Sigüenza (Spagna), Segontia, “intra claustrum ecclesie Seguntine”.

Datazione (testo): 1595, agosto 11.

Datatio: Anno a nativitate Domini millesimo quingentesimo nonagesimo quinto die vero undecima mensis augusti, hora quinta post meridiem.

Regesto: Ferdinando Velazquez Pizzarro, Cancelliere dell’Università di Sigüenza, conferisce il dottorato in diritto canonico a Girolamo Venero.


Autore: Rodericus Lorencana presidis iuris canonici facultatis Seguntina Universitas.

Estensore: Bartholomeus Gomelius Aleman notarius apostolicus.


Dimensioni: mm. 575 x 430

Sigilli: Attuali: 0 Originali: 0



Stato di conservazione: Discreto

Note sul supporto: Parziale rigatura ad inchiostro colorato.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto in carattere capitale. Tutto il testo è racchiuso in una doppia cornice.

Segni di convalida: Signum tabellionis.


Tav. IX - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 9r

32


Identificativo: 10.


Data topica: Ávila (Spagna), Avula, “in sacelo domus episcopalis huius civitatis Avulensis”.


Datatio: Anno a nativitate Domini millesimo sexcentesimo primo die vero vigesima octava mensis aprilis, qua fuit sabbati in Albis.

Regesto: Il vescovo di Ávila, Lorenzo Otaduy e Avendaño, concede a Girolamo Venero i quattro ordini minori.


Autore: Laurentius Otaduy et Avendaño, episcopus Avulensis.

Estensore: Ioannes del Lua notarius secretarius.







Note sul supporto: Rettangolo cartaceo con un timbro a secco, recante lo stemma della Diocesi di Ávila.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto in carattere capitale e corsivo.


Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., pp. 225-226, n° 10; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 74-75, n° 13.

Tav. X - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 10r

34


Identificativo: 11.


Data topica: Ávila (Spagna), Avula, “in sacelo nostrae domus episcopalis huius civitatis Avulensis”.


Datatio: Anno a nativitate Domini millesimo sexcentesimo primo die vero vigesima nona mensis aprilis qua fuit domenica in albis.

Regesto: Il vescovo di Ávila, Lorenzo Otaduy e Avendaño, conferisce il suddiaconato a Girolamo Venero.


Autore: Laurentius Otaduy et Avendaño, episcopus Avulensis.

Estensore: Ioanes del Lua notarius secretarius.







Note sul supporto: Traccia di un rettangolo cartaceo.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto in caratteri capitali e corsivi.


Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 226, n° 11; Bibl: Nicola Giordano, cit., p. 75, n° 14.

Tav. XI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 11r

36


Identificativo: 12


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Marcum anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo secundo, tertio decimo kalendas septembris pontificatus nostri anno undecimo.

Regesto: Papa Clemente VIII, definisce la controversia fra Tommaso di Bartolomeo, chierico di Monreale, e Filippo de Lo Scredato, chierico della Diocesi di Agrigento, per la chiesa parrocchiale di S. Nicola di Cammarata, nella stessa Diocesi, su cui ciascuno vantava dei diritti.


Autore: Clemens VIII papa.

Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Margine in alto a destra mancante per un taglio.

Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio ha svolazzi e ornamenti. Il primo rigo è in litterae elongatae. Al tergo si notano mani diverse.


Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., pp. 226-227, n°12 ; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 75-77, n° 15.

Tav. XII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 12r

38


Identificativo: 13.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Marcum anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo secundo, tertio decimo kalendas septembris pontificatus nostri anno undecimo.

Regesto: Papa Clemente VIII autorizza i chierici di Amelia ed Agrigento, ed il Ciantro della chiesa di Agrigento, a far pagare a Tommaso di Bartolomeo la pensione di sedici onze pattuita per risolvere la lite con Filippo de Lo Scrodato.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Al tergo le date di presentazione e registrazione.




Tav. XIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 13r

40


Identificativo: 14.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Marcum anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo tertio, quinto kalendas iunii pontificatus nostri anno duodecimo.

Regesto: Papa Clemente VIII autorizza i Vescovi di Amelia ed Agrigento, ed il Canonico Antonio Perez della chiesa Agrigentina, ad immettere Tommaso di Bartolomeo in possesso della chiesa parrocchiale di S. Nicola di Cammarata sostituendo Filippo Lo Scrodato.



Estensore: -









Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni. Al tergo le indicazioni delle date e la registrazione nella Camera Apostolica.


Tav. XIV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 14r

42


Identificativo: 15.


Data topica: Cueñca (Spagna), Conca, “in Cathedrali nostra ecclesia Conchensis”.

Datazione (testo): 1606, maggio 20.

Datatio: Anno domini millesimo sexcentesimo sexto sabbato quatuor temporum infra octavam Pentecostes nempe vigesima die mensis maii.

Regesto: Il vescovo di Cueñca, Andrea Pacheco, conferisce a Girolamo Venero l’ordine del Diaconato.


Autore: Andreas Pacheco, episcopus Conchensis.

Estensore: -







Note sul supporto: Rettangolo cartaceo con un timbro a secco, riportante lo stemma della Diocesi di Cueñca.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il nome del vescovo è scritto in carattere capitale.

Segni di convalida: In fondo la sottoscrizione di “Emmanuel De Ledesma”.

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 228, n°15; Bibl: Nicola Giordano, cit., p. 82, n° 19.

Tav. XV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 15r

44


Identificativo: 16.


Data topica: Cueñca (Spagna), Conca, “in cathedrali nostra ecclesia Conchensi”.


Datatio: Anno domini millesimo sexcentesimo sexto sabbato quatuor temporum nempe vigesima tertia die mensis septembris.

Regesto: Il vescovo di Cueñca, Andrea Pacheco, conferisce a Girolamo Venero l’ordine del Presbiterato.


Autore: Andreas Pacheco, episcopus Conchensis.

Estensore: -.







Note sul supporto: Rettangolo cartaceo con un timbro a secco, riportante lo stemma della Diocesi di Cueñca.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto in caratteri capitali e corsivi.

Segni di convalida: In fondo la sottoscrizione di “Emmanuel De Ledesma”.

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., pp. 228-229, n°16; Bibl: Nicola Giordano, cit., p. 82, n° 20.

Tav. XVI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 16r

46


Identificativo: 17.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo decimonono, tertio decimo kalendas martiis pontificatus nostri anno quintodecimo.

Regesto: Papa Paolo V nomina Girolamo Venero nuovo arcivescovo di Monreale.


Autore: Paulus V pontifex.

Estensore: -









Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni. Al tergo la data di presentazione.


Tav. XVII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 17r

48


Identificativo: 18.


Data topica: Roma.



Regesto: Papa Paolo V esorta il popolo di Monreale a prestare obbedienza al nuovo arcivescovo Girolamo Venero.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Rigatura a secco. Vi sono allegati due fogli recanti i numeri 33 e 34 a dimostrazione che la pergamena è stata staccata da un registro.



Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 229, n°18; Bibl: Nicola Giordano, cit., p. 85.

Tav. XVIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 18r

50


Identificativo: 19.


Data topica: Roma.



Regesto: Papa Paolo V esorta i suffraganei di Monreale a prestare obbedienza al nuovo arcivescovo Girolamo Venero.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Vi sono allegati due fogli recanti i numeri 55 e 56 a dimostrazione che la pergamena è stata staccata da un registro.


Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni. Al tergo la data di presentazione. da un registro


Tav. XIX - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 19r

52


Identificativo: 20.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo decimonono, tertio decimo kalendas martiis anno quintodecimo.

Regesto: Papa Paolo V esorta il Capitolo della chiesa di Monreale a prestare obbedienza al nuovo arcivescovo Girolamo Venero.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Vi è allegato un foglio recante il numero 40 a dimostrazione che la pergamena è stata staccata da un registro.



Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 230, n° 20; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 84, n° 23.

Tav. XX - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 20r

54


Identificativo: 21.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Rome apud Sanctam Maria Maiorem anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo decimonono, tertio decimo kalendas martiis pontificatus nostri anno quintodecimo.

Regesto: Papa Paolo V raccomanda il nuovo arcivescovo di Monreale Girolamo Venero, e la chiesa di Monreale affidata alle sue cure pastorali, al re Filippo V di Spagna.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Vi è allegato un foglio recante il numero 43 a dimostrazione che la pergamena è stata staccata da un registro.



Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., pp. 230-231, n° 21; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 85-86, n° 25.

Tav. XXI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 21r

56


Identificativo: 22.


Data topica: Roma, “in Basilica Sancta Marie Maioris”.

Datazione (testo): 1620, febbraio 23

Datatio: Anno a nativitate Domini nostri Jesu Christi millesimo sexcentesimo vigesimo indictione tertia die vero dominica vigesima tertia mensis februarii pontificatus sanctissimi in Christo patris et domini Pauli divina providentia pape quinti anno decimo quinto.

Regesto: Il cardinale Giovanni Garsias Millino consacra Girolamo Venero nuovo arcivescovo di Monreale.


Autore: Ioannes Garsias Millinus cardinalis.

Estensore: Ioannes Baptista Alaleo notarius apostolicus.







Note sul supporto: In basso la plica. Rigatura ad inchiostro colorato.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto caratteri capitali.



Tav. XXII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 22r

58


Identificativo: 23.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo vigesimo, tertio kalendas aprilis pontificatus nostri anno quintodecimo.

Regesto: Papa Paolo V comunica a Girolamo Venero di aver delegato l’arcivescovo di Palermo ed il vescovo di Catania affinchè entrambi, o uno di loro, gli assegnino il pallio nella chiesa di Monreale.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Rigatura a secco. Vi è allegato un foglio recante il numero 36 a dimostrazione che la pergamena è stata staccata da un registro.




Tav. XXIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 23r

60


Identificativo: 24.


Data topica: La data topica non è espressa ma risulta desumibile da altre fonti: [Monreale, Montis Regalis (Palermo)].

Datazione (testo): La data cronica non è espressa ma risulta desumibile da altre fonti: [post 1620, marzo 27].

Datatio: -

Regesto: Formula del giuramento di Girolamo Venero di fedeltà al Papa.


Autore: [Magna Curia Arcivescovilis Montis Regalis].

Estensore: -







Note sul supporto: In alto a destra la parola concordat. Rigatura a secco.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo ha svolazzi e ornamenti. e litterae elongatae.


Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 232, n° 24; Bibl: Nicola Giordano, cit., pp. 88-89, n° 29.

Tav. XXIV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 24r

62


Identificativo: 25.

Segnature precedenti: -

Data topica: Roma



Regesto: Papa Paolo V esorta il popolo di Monreale a prestare obbedienza al nuovo arcivescovo Girolamo Venero.



Estensore: -







Note sul supporto: Sulla plica persistono quattro fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Rigatura a secco. Vi Sono allegati due fogli, di cui il primo reca il numero 49 a dimostrazione che la pergamena è stata staccata da un registro.



Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., pp. 232-233, n°25; Bibl: Nicola Giordano, cit., p. 84.

Tav. XXV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 25r

64


Identificativo: 26.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo quinto, idibus februarii Ponificatus nostri anno primo.

Regesto: Papa Paolo V dà mandato ai canonici Filippo Grillo, della chiesa di Palermo, Giovanni Bonsignore e Vito Belguardo, della chiesa di Agrigento, di far pagare da Filippo Lo Scrodato a Tommaso di Bartolomeo la pensione di otto onze, oltre quella di sedici, e i frutti e proventi della chiesa di S. Nicolò di Cammarata della stessa Diocesi.


Estensore: -







Stato di conservazione: Cattivo.

Note sul supporto: Vari fvari fori e mancanze..




Tav. XXVI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 26r

66


Identificativo: 27.


Data topica: Roma.

Datazione (testo): 1603, gennaio 11.

Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die XI ianuariis MDCIII pontificatus nostri anno undecimo.

Regesto: Clemente VIII dichiara che quando aveva concesso il canonicato a Girolamo Venero, nella chiesa di Cueñca, non aveva inteso esentarlo dall’onere di residenza nella detta chiesa.



Estensore: -




Annuncio del sigillo: “sub annulo piscatoris”.




Note sul supporto: In margine vi è il sigillo di cera.

Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio è scritta in carattere capitale.

Note di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Marcellus Vestrius Barbianus” segretario pontificio.

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 223, n° 27.

Tav. XXVII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 27r

68


Identificativo: 28.


Data topica: Roma, “apud habitationem nostram”

Datazione (testo): 1603, gennaio 13.

Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem anno domini millesimo sexagesimo tertio, indictione prima, die tertia ianuariis pontificatus sanctissimi in Christo patris et domini nostri domini Clementis divina provvidentia pape octavi anno undecimo.

Regesto: Il Protonotario Apostolico, Marcello Lantes, conferma i privilegi dei confrati della Cappella del SS. Sacramento di Naro, con lettere di manutenzione date a Roma 13 gennaio 1603.


Autore: Marcellus Lantes protonotarius apostolicus.

Estensore: -







Note sul supporto: Fori di varia grandezza una grande mancanza al centro.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto in carattere capitale corsivo. Nel corpo del testo alcune parole sono rimarcate con caratteri più spessi. Rigatura ad inchiostro colorato.

Note di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “T. Lapius locumtenens”. Al tergo le annotazioni di presentazione e registrazione.


Tav. XXVIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 28r

70


Identificativo: 29.


Data topica: Roma.

Datazione (testo): 1601, dicembre 5.

Datatio: Datum Romae Sanctum Petrum [ ...] die V decembris MDCI pontificatus nostri anno decimo.

Regesto: Papa Clemente VIII concede a Girolamo Venero la facoltà di conservare in vita il beneficio parrocchiale di san Marcello di Leon, nella Diocesi di Leon, in Spagna.



Estensore: -









Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio è scritta in carattere capitale.

Note di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Marcellus Vestrius Barbianus” segretario pontificio dei Brevi. Al tergo vi è l’indirizzo del Venero.


Tav. XXIX - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 29r

72


Identificativo: 30.


Data topica: Madrid (Spagna).


Datatio: Datum Madriti Toletane Diocesis anno domini millessimo sexcentessimo primo, septimo iddus aprilis pontificatus praedicti Sanctissimi Domini nostri pape anno decimo.

Regesto: Domenico Ginnasio arcivescovo della Diocesi di Siponto, essendo vacante la sede di Cueñca, concede a Girolamo Venero la facoltà di accedere agli ordini sacri.


Autore: Dominicus Ginnasius, archiepiscopus Sipontinus.

Estensore: -






Note sul supporto: Piegata ed annerita ai marigi ed al centro. Fori nella parte inferiore.

Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio è scritta in carattere capitale corsivo.


Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., p. 234, n°30.

Tav. XXX - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 30r

74


Identificativo: 31.


Data topica: Roma, “nostrae solite residentie”.


Datatio: Anno a nativitate Domini millesimo quingentesimo octuagesimo septimo indictione decima quinta, die vero vigesima nona mensis decembris pontificatus sanctissimi in Christo patris et domini nostri domini Sixti divina provvidentia pape quinti anno secundo.

Regesto: Tiberio Ceraso, Giudice del Collegio degli Scrittori della Curia Romana, trasmette al Vescovo di Cueñca, Juan Fernandez Vadillo, la bolla pontificia di nomina di Girolamo Venero per l’Abbazia de la Sey in Spagna.


Autore: Tiberius Cerasius collegii scriptorum archivarius.

Estensore: -






Stato di conservazione: Discreto

Note sul supporto: Nella plica in fondo i residui della cordicella. Rigatura ad inchiostro colorato.


Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni. Signum tabellionis.


Tav. XXXI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 31r

76


Identificativo: 32.


Data topica: Roma.


Datatio: Anno a nativitate Domini millesimo quingentesimo octuagesimo sesto indictione decima quarta die vero vigesimo quarto decembris pontificatus sanctissimi in Christo patris et domini nostri domini Sixti divina provvidentia pape quinti anno secundo.

Regesto: Agostino Casano protonotaro apostolico esecutore della Curia, comunica a tutti gli ufficiali della chiesa di Cueñca, la nomina pontificia di Girolamo Venero all’Abbazia de la Sey in Spagna.


Autore: Augustinus Casanus prothonotarius apostolicus.

Estensore: -







Note sul supporto: Nella plica in fondo una doppia striscetta in pergamena. Rigatura ad inchiostro colorato.




Tav. XXXII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 32r

78


Identificativo: 33.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die XXVI februarii MDLXXXIIII pontificatus nostri anno duodecimo.

Regesto: Papa Gregorio XIII concede a Girolamo Venero, che ha conseguito l’Abbazia della Sey della chiesa di Cueñca, la facoltà di farsi conferire gli ordini sacri da qualsiasi vescovo purchè in regola con le altre condizioni.



Estensore: Ioannes Antonius Pintus notarius.









Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio è scritta in carattere capitale corsivo. Al tergo si legge “Dilecto filio Hieronimo de Venero et Leina clerico Palentinense Diocesis familiari et continuo commensali nostro”.


Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, cit., pp. 235-236, n°33.

Tav. XXXIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 33r

80


Identificativo: 34.


Data topica: Roma, “in domo habitationis nostrae solite residentiae”.


Datatio: Anno a nativitate Domini millesimo quingentesimo octuagesimo quarto Indictione die vero tertia mensis martiis pontificatus sanctissimi in Christo patris et domini nostri Domini Gregorii divina providentia Pape decimo tertii anno duodecimo

Regesto: Bartolomeo Feratina, vescovo di Amelia, giudice esecutore, comunica al vescovo di Cueñca il testo della Bolla di Gregorio XIII, datata 13 febbraio 1583, con la quale Girolamo Venero viene nominato Abbate dell’Abbazia de la Sey. Segue l’esecutoria del detto giudice in data 3 marzo 1584.

Traditio: Originale

Autore: Bartholomeus Feratinus, episcopus Amerium.

Estensore: Ioannes Maria Bucca notarius.







Note sul supporto: Sulla plica persistono due fori praticati per il passaggio degli attacchi di un sigillo pendente perduto. Rigatura ad inchiostro colorato.

Lingua e scrittura del documento: Latino. Il primo rigo è scritto in carattere capitale.



Tav. XXXIV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 34r

82


Identificativo: 35.


Data topica: -

Datazione (testo): -

Datatio: -

Regesto: -

Traditio: -

Autore: -

Estensore: -

Supporto: -

Dimensioni: -



Redattori: R.C. - A. C.

Stato di conservazione: -

Note sul supporto: -

Lingua e scrittura del documento: -


Stato di conservazione: -

Bibliografia e altre fonti: Reg: Giuseppe Schirò, Archivio storico - Relazione ed inventario, cit., p. 219, n°35; L’ Archivio storico della Collegiata di Monreale, cit., p. 236, n° 35.

Tav. XXXV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 35r

84


Identificativo: 36


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo quadragesimo, octavo kalendas maii pontificatus nostri anno decimo septimo.

Regesto: Papa Urbano VIII invia un messaggio indirizzato al vescovo di Mazara Giovanni Domenico Spinola.


Autore: Urbanus VIII pontifex.

Estensore: -









Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni. Al tergo gli schemi di presentazione e registrazione.


Tav. XXXVI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 36r

86


Identificativo: 37.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum anno incarnationis dominice millesimo sexcentesimo quadragesimo octavo kalendas maii pontificatus nostri anno decimo septimo.

Regesto: Papa Urbano VIII nomina Giambattista Peggino come nuovo Decano della Chiesa della Collegiata di Monreale.


Autore: Urbanus VIII pontifex.

Estensore: -









Segni di convalida: In fondo varie sottoscrizioni. Al tergo gli schemi di presentazione e registrazione.


Tav. XXXVII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 37r

88


Identificativo: 38


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem [...] die XVIII februarii MDCLIII pontificatus nostri anno nono.

Regesto: Papa Innocenzo X concede l’indulgenza plenaria ai fedeli che visitano la Collegiata.


Autore: Innocentius X pontifex.

Estensore: -








Note sul supporto: Danni al margine destro.

Lingua e scrittura del documento: Latino. L’intitulatio è in carattere capitale. In basso a destra la formula di gratuità “Gratis pro Deo etiam scriptura”.

Segni di convalida: In fondo nell’escatocollo la sottoscrizione di “Carolus Gualterius” cardinale segretario dei Brevi.


Tav. XXXVIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 38r

90


Identificativo: 39


Data topica: S. Giorgio (Venezia).

Datazione (testo): [1652, gennaio 1].

Datatio: Datum in nostro monastero Sancti Georgii Venetiarum indictione V pontificatus sanctissimi domini innocentii divina providentia pape X anno octavo.

Regesto: L’Abbate Don Ambrogio da Cremona presidente della Congregazione Cassinese, insieme al Capitolo Generale, concede favori spirituali al Decano ed ai Canonici della Chiesa della Collegiata di Monreale.

Traditio: Originale

Autore: Ambrosius a Cremona abas monasterii S. Georgii Venetiarum.

Estensore: Gregorius ab Aretum scriba Capituli Cassinensis.








Lingua e scrittura del documento: Latino. La data del 1652 si ottiene sommando otto anni dall’inizio della reggenza di papa Innocenzo X.


Tav. XXXIX - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 39r

92


Identificativo: 40.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam maiorem [...] die VIII martiis MDCLXVIII pontificatus nostri anno primo.

Regesto: Papa Clemente IX rende privilegiato l’altare di S. Onorato nella Collegiata di Monreale.


Autore: Clemens IX papa.

Estensore: -









Lingua e scrittura del documento: L’intitulatio è in carattere capitale. In basso a destra la formula di gratuità “Gratis pro Deo etiam scriptura”.

Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Johan Walter Slusius” cardinale segretario dei Brevi.


Tav. XL - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 40r

94


Identificativo: 41.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die XX martiis MDLXXXIII pontificatus nostro anno septimo.

Regesto: Papa Innocenzo XI concede per la durata di sette anni l’indulgenza plenaria a coloro che visitano la chiesa della Collegiata di Monreale il tre maggio.


Autore: Innocentius XI papa.

Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Johan Walter Slusius” cardinale segretario dei Brevi.


Tav. XLI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 41r

96


Identificativo: 42.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem [...] die secundo septembris MDCCIV pontificatus nostro anno quinto.

Regesto: Papa Clemente XI rinnova l’indulgenza plenaria, già concessa da papa Innocenzo XI nel 1683, a coloro che visiteranno la chiesa della Collegiata di Monreale il tre di maggio.

Traditio: Originale

Autore: Clemens XI pontifex.

Estensore: -








Note sul supporto: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “I. Oliverius” cardinale segretario dei Brevi.


Segni di convalida: Al tergo estremi della presentazione e della registrazione.


Tav. XLII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 42r

98


Identificativo: 43.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die XIV maii MDCCV pontificatus nostri anno quinto.

Regesto: Papa Clemente XI rende privilegiato per sette anni l’altare della chiesa della Collegiata di Monreale.



Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “I. Oliverius” cardinale segretario dei Brevi.


Tav. XLIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 43r

100


Identificativo: 44.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die X aprilis MDCCXI pontificatus nostri anno undecimo.

Regesto: Papa Clemente XI concede l’indulgenza plenaria a tutti i fedeli che visitano i sette altari della Chiesa della Collegiata di Monreale.



Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “I. Oliverius” cardinale segretario dei Brevi.


Tav. XLIV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 44r

102


Identificativo: 45.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die X aprilis MDCCXI pontificatus nostri anno undecimo.

Regesto: Papa Clemente XI rinnova per la seconda volta l’indulgenza, già concessa da papa Innocenzo IX nel 1683, a tuti i fedeli che visiteranno la chiesa della Collegiata di Monreale il tre di maggio.



Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “I. Oliverius” cardinale segretario dei Brevi. Al tergo estremi della presentazione e della registrazione.


Tav. XLV - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 45r

104


Identificativo: 46.


Data topica: Castel Gandolfo.


Datatio: Datum in arce Gandulphi Albanense Diocesis [...] die XVII iunii MDCCXII pontificatus nostri anno duodecimo.

Regesto: Clemente XI rinnova per la seconda volta il privilegio, da lui già concesso nel 1705, all’altare maggiore della chiesa della Collegiata di Monreale.



Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “I. Oliverius” cardinale segretario” dei Brevi. Al tergo estremi della presentazione e della registrazione.


Tav. XLVI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 46r

106


Identificativo: 47.

DSegnature precedenti: -

Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem [...] die XXII iunii MDCCXXII pontificatus nostri anno secundo.

Regesto: Papa Innocenzo XIII vieta che siano date in prestito le sacre suppellettili e i paramenti della Chiesa della Collegiata di Monreale.


Autore: Innocentius XIII pontifex.

Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “I. Oliverius” cardinale segretario dei Brevi. Al tergo estremi della presentazione e della registrazione.


Tav. XLVII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 47r

108


Identificativo: 48.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctam Mariam Maiorem [...] die XXIX aprilis MDCCLVIII pontificatus nostri anno decimo octavo.

Regesto: Papa Benedetto XIV rinnova i privilegi degli altari della chiesa della Collegiata di Monreale, già concessi e rinnovati più volte dai papi precedenti.


Autore: Benedictus XIV pontifex.

Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Ioannes Glorius” in sostituzione del cardinale Domenico Silvio Passionei.


Tav. XLVIII - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 48r

110


Identificativo: 49.


Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die XV maii MDCCVIIIIX pontificatus nostri anno decimo quinto.

Regesto: Papa Pio VI rinnova i privilegi degli altari della chiesa della Collegiata di Monreale, già concessi e rinnovati più volte dai papi precedenti.


Autore: Pius VI pontifex.

Estensore: -










Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Romualdus Braschius De Honestis” cardinale segretario dei Brevi e camerlengo.


Tav. XLIX - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 49r

112


Identificativo: 50.

Segnature precedenti: -.

Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die VII septembris MDCCCLV pontificatus nostri anno decimo.

Regesto: Papa Pio IX concede indulgenze a tutti i fedeli che visitano la terza domenica di settembre la chiesa della Collegiata di Monreale.


Autore: Pius IX papa.

Estensore: -


Dimensioni: mm. 423 x 158







Lingua e scrittura del documento: L’intitulatio è in carattere capitale.

Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Ioannes Baptista Brancaleoni Castellani” in sostituzione del cardinale [testo illegibile].

In basso a sinistra un timbro d’epoca di colore rosso con la scritta PIUS IX PONTIFEX MAXIMUS.


Tav. L - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 50r

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Identificativo: 51.

Data cronicaSegnature precedenti: -

Data topica: Roma.


Datatio: Datum Romae apud Sanctum Petrum [...] die XVI septembris MDCCCXCVII pontificatus nostri anno vigesimo.

Regesto: Papa Leone XIII invia un messaggio all’arcivescovo di Monreale Lancia di Brolo.-


Autore: Leo XIII pontifex.

Estensore: -








Note sul supporto: Il documento è composto da n° 10 fogli membranacei rilegati. Rigatura ad inchiostro colorato.

Lingua e scrittura del documento: L’intitulatio è in carattere capitale.

Segni di convalida: Nell’escatocollo la sottoscrizione di “Aloysius Macchius” cardinale segretario dei Brevi.In basso a sinistra un timbro d’epoca di colore rosso con la scritta LEO XIII PONTIFEX MAXIMUS.


Tav. LI - Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 51r

Fonti d’ archivio

Archivio storico della Collegiata

Fondo Collegiata

COLL. 6, Registro degli atti costitutivi della Collegiata, 1625-1626, p. 6.

COLL. 8, f. 7;

COLL. 10 f. 32, f. 64;

COLL. 19;

COLL. 23 f. 152;

COLL. 24 f. 79, f. 618, f. 845 ss., f. 856 ss., f. 889 ss.;

COLL. 27 ff. 233-237;

COLL. 28, f. 610:

COLL. 30 f. 9, dispaccio del 17 febbraio 1777; f. 343;

COLL. 31 f. 71 ss., f. 192 ss.; f. 253 ss.; f. 751 ss., ff. 757-758;

COLL. Serie VII - Tabualrio;

Archivio del Duomo di Monreale

ASD, 11, f. 518.

Archivio Storico Diocesano di Monreale

ASDM, Sez. II, n° 9, Reg. temporale 1629-1630 f. 198, lettere viceregie del 17 aprile 1630;

Archivio di Stato di Palermo

ASP, Notaio Corrado Leonardo, Vol. 2226, f. 279, 6 giugno 1625; vol. 919, f. 519 ss.;

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Bibliografia essenziale

AA.VV., La Collegiata di Monreale, dalla tradizione alla storia. Il crocifisso, la tradizione, i Fratelli, Monreale, maggio 1991.

Frenz Thomas, I documenti pontifici nel medioevo e nell’età moderna, Roma 1998.

Garufi Carlo Alberto, Catalogo del Tabulario di S. Maria Nuova di Monreale, Palermo 1902.

Giordano Nicola, Girolamo Venero y Leyva e le pergamene della Collegiata del SS.mo Salvatore in Monreale, in “Archivio Storico Siciliano”, Serie III, Vol. VI, Palermo 1954, pp. 49-89.

Giordano Nicola, Alessandro Farnese (con documenti inediti), estratto dall’ “Archivio Storico siciliano”, Serie III, Vol. XVI, Palermo 1967.

Giuliana Alaimo Alessandro, Notizie inedite sulla Collegiata del SS.mo Crocifisso di Monreale e sul più grande pannello d’ Italia in ceramica maiolicata del sec. XVIII, Palermo 1956.

Lello Giovan Luigi, Historia della Chiesa di Monreale, Roma 1596.

Millunzi Gaetano, Il mosaicista mastro Pietro Oddo ossia restauri e restauratori del Duomo di Monreale nel sec. XVI, in “Archivio Storico. Siciliano”, n.s., (1890) anno XV, Palermo 1891.

Millunzi Gaetano, Storia del Seminario Arcivescovile di Monreale, Siena 1895.

Millunzi Gaetano, Il Tesoro, La Biblioteca e il Tabulario della chiesa di S. Maria Nuova in Monreale, in “Archivio Storico Siciliano”, n.s., anno XXXII, fasc. III-IV, Palermo 1907, pp. 1-74.

Millunzi Gaetano, Serie cronologica degli Arcivescovi Abbati e Signori della Metropolitana Chiesa e dello Stato di Monreale, s.d.

Schirò Giuseppe, Il Santuario del Crocifisso in Monreale, Monreale 1964.

Schirò Giuseppe (a cura di), Archivio storico - Relazione ed inventario, Insigne Chiesa Collegiata-Santuario Parrocchia del SS. Crocifisso, Monreale gennaio 1969.

Schirò Giuseppe, Monreale capitale normanna, Palermo 1978

Schirò Giuseppe, Territorio, popolo e prelati, Palermo 1984.

Schirò Giuseppe, La Controriforma nel 600 monrealese : Girolamo Venero y Leyva, Palermo 1986.

Schirò Giuseppe (a cura di), L’ Archivio storico della Collegiata di Monreale. Ordinamento e guida inventario, voll. I-II, Monreale gennaio 1991.

Schirò Giuseppe, Le biblioteche di Monreale, Palermo 1992.

Schirò Giuseppe (a cura di), L’Archivio storico comunale. Ordinamento e guida inventario con annotazioni sugli altri archivi di Monreale, voll. I-II, Monreale luglio 1995.

Schirò Giuseppe, Proteggerò questa città… Fede e cultura di un popolo: “Il Crocifisso di Monreale”, Monreale 1998.

Strumenti online

MIBAC-DGA-ICAR, Linee guida alla descrizione e alla gestione del patrimonio documentario. La scheda pergamene, a cura di Pierluigi Feliciati con la collaborazione di Angela Lanconelli e Stefania Ricci, ICAR novembre 2006.

http://www.archivi-sias.it/Download/LineeGuida/SIAS_4_perga.zip

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Indice degli autori e degli estensori

Ambrosius a Cremona, abas monasterii S. Georgii Venetiarum N° 39Andreas Pacheco, episcopus Conchensis N° 15, 16Augus0tinus Casanus prothonotarius apostolicus N° 32Bartholomeus Feratinus, episcopus Amerinus N° 34Bartholomeus Gomelius Aleman notarius apostolicus N° 9Benedictus XIV pontifex N° 48Bernardus de Fresneda frater, episcopus Cordubensis N° 1Clemens VIII pontifex N° 7, 12, 13, 14, 27, 29Clemens IX pontifex N° 40Clemens XI pontifex N° 42, 43, 44, 45,46[Curia arcivescovile di Monreale] N° 24Dominicus Ginnaius, archiepiscopus Sipontinus N° 30Gregorius XIII pontifex N° 2, 3, 4, 5, 33Gregorius ab Aretum scriba Capituli Cassinensi N° 39Innocentius X pontifex N° 38Innocentius XI pontifex N° 41Innocentius XIII pontifex N° 47Ioannes Antonius Pintus notarius N° 33Ioannes Baptista Alaleo notarius apostolicus N° 22Ioannes Garsias Millinus, cardinalis N° 22Ioanes (de) Lua notarius secretarius N° 10, 11Ioannes Maria Bucca notarius N° 34Laurentius Otaduy et Avendaño, episcopus Avulensis N° 10, 11Leo XIII pontifex N° 51Ludovicus La Serna (de) puplicus auctoritate apostolica notarius N° 8Marcellus Lantes apostolicus protonotarius N° 28Paulus V pontifex N° 17, 18, 19, 20, 21, 23, 25, 26Petrus Hurtado cathedraticus iuris canonici universitatis Complutensi N° 8Petrus Ochoa notarius et secretarius N° 1Pius VI pontifex N° 49Pius IX pontifex N° 50Sixtus V pontifex N° 6Rodericus LorenCana presidis facultatis iuris canonici Seguntinae Universitatis N° 9Tiberius Cerasius collegii scriptorum archivarius N° 31Urbanus VIII pontifex N° 36, 37

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Indice toponomastico

Alcalà de Henares (Spagna) N° 8

Ávila (Spagna) N° 10, 11

Cueñca (Spagna) N° 15, 16

Frascati (Roma) N° 5

Madrid (Spagna) N° 1, 30

[Monreale] N° 24

Roma N° 2, 3, 4, 6, 7, 12, 13, 14, 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23, 25, 26, 27, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 36, 37, 38, 40, 41, 42, 43, 44, 45, 46, 47, 48, 49, 50, 51

San Giorgio Maggiore (Venezia) N° 39

Sigüenza (Spagna) N° 9

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Indice delle tavole

I Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 1r N° 1II Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 2r N° 2III Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 3r N° 3IV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 4r N° 4V Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 5r N° 5VI Monreale, Archivio della Collegi ata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 6r N° 6VII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 7r N° 7VIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 8r N° 8IX Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n° 9r N° 9X Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°10r N° 10XI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°11r N° 11XII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°12r N° 12XIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°13r N° 13XIV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°14r N° 14XV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°15r N° 15XVI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°16r N° 16XVII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°17r N° 17XVIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°18r N° 18XIX Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°19r N° 19XX Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°20r N° 20XXI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°21r N° 21XXII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°22r N° 22XXIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°23r N° 23XXIV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°24r N° 24XXV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°25r N° 25XXVI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°26r N° 26XXVII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°27r N° 27XXVIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°28r N° 28XXIX Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°29r N° 29XXX Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°30r N° 30XXXI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°31r N° 31XXXII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°32r N° 32XXXIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°33r N° 33XXXIV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°34r N° 34XXXV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°35r N° 35XXXVI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°36r N° 36XXXVII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°37r N° 37XXXVIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°38r N° 38XXXIX Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°39r N° 39XL Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°40r N° 40XLI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°41r N° 41XLII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°42r N° 42XLIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°43r N° 43XLIV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°44r N° 44XLV Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°45r N° 45XLVI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°46r N° 46XLVII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°47r N° 47XLVIII Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°48r N° 48XLIX Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°49r N° 49L Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°50r N° 50 LI Monreale, Archivio della Collegiata, Collegiata, Serie VII - Tabulario, n°51r N° 51

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Organizzazione ed ideazione

Comune di Monreale

Assessorato alla Cultura del Comune di Monreale

Archivio storico comunale di Monreale “ Giuseppe Schirò ”

Santuario SS.mo Crocifisso alla Collegiata di Monreale

Progetto grafico ed editoriale, testi e schedatura pergamene

Roberto Cervello e Antonino Corso

Realizzazione

EA editore

Si ringraziano per gli interventi e la cortese collaborazione

S.E. Rev.ma Mons. Salvatore Di CristinaArcivescovo della Diocesi di Monreale

Dott. Giancarlo Li VecchiDirigente Area Affari Istituzionali e Generali del Comune di Monreale

Prof. Claudio TorrisiSoprintendente Archivistico per la Sicilia

Prof. Diego CiccarelliDirettore Biblioteca Francescana di Palermo

Prof. Alessandro MuscoPresidente Officina di Studi Medievali

Dott.ssa Ignazia FerraroBiblioteca del Comune di Monreale

Dott. Gustavo VolpesBiblioteca Centrale della Regione Siciliana Alberto Bombace di Palermo

Prof. Rocco MicaleAssessorato alla Cultura di Monreale

Dott.ssa Ina ModicaUfficio stampa del Comune di Monreale

Dott. Pietro Serradifalco

Dott. Alessandro Serradifalco

Arch. Raimondo Burgio

Dott.ssa Lavinia Barone

Archivio Storico diocesano di Monreale

Finito di stampare nel mese di marzo 2013

presso lo stabilimento tipografico Priulla -Palermo

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