Aprile

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663 ANNO XXVIII - N.04 - APRILE 2013 - stampato il 18/04/2013 VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744 e-mail: [email protected] - www.laltrogiornaleverona.com Arriva dall’Unione Regionale dei titolari di Farmacia del Veneto la denuncia della grave difficol- tà, in continuo aumento, rilevata dalle oltre 1.200 farmacie associate, di reperire nel normale ciclo distributivo regionale Veneto numerose specialità medicinali. Tra le possibili cause anche l’espor- tazione parallela di farmaci invece destinati al mercato italiano. Si tratta di farmaci utilizzati nella cura di patologie come ipertensione, morbo di Parkinson, depressione, ansia. Tra i medicamenti ad alta difficoltà di reperimento anche acido folico per le donne incinte e anticoncezionali. pagina 13 E’ attivo dall’8 aprile il nuovo Sportello polifunzionale on line “Zero” del comune di Verona che consente di stampare i certifi- cati anagrafici e di stato civile da casa, senza più recarsi agli sportelli. Lo sportello on line consente un accesso rapido e uni- ficato ad un ampio numero di servizi fruibili via web, messi a disposizione dagli uffici comunali. Il nuovo servizio funziona 24 ore su 24 e permette ai cittadini di risparmiare tempo senza biso- gno di recarsi fisicamente in Comune. Gli sportelli dei Servizi demografici continueranno comunque a fornire i documenti anche direttamente a chi li richiederà nella maniera tradizionale. pag.8 SPORTELLO ON LINE “ZERO” Stefano Casali e Fabio Venturi intervengono in que- sto numero per fare il punto della situazione relativa- mente alle attività svolte. Il primo in veste di asses- sore ai Lavori Pubblici, Edilizia sportiva e monu- mentale, Rapporti Patrimoniali con le associazioni del comune di Verona, dove sono stati aperti in que- sti giorni diversi importanti cantieri monumentali, il secondo in qualità di presidente della V Circoscrizio- ne, dove il cruccio del momento sembra essere pro- prio lo stato delle strade. pag.9 LE INTERVISTE

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L'altro Gionale Aprile

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1,DCB VERONA Registrazione Tribunale di Verona n° 725 del 13.11.1986. ISCRIZIONE AL ROC N. 18663

ANNO XXVIII - N.04 - APRILE 2013 - stampato il 18/04/2013

VUOI CONTATTARCI? Tel. 0457152777 Fax 0456703744e-mail: [email protected] - www.laltrogiornaleverona.com

Arriva dall’Unione Regionale dei titolari di Farmacia del Veneto la denuncia della grave difficol-

tà, in continuo aumento, rilevata dalle oltre 1.200 farmacie associate, di reperire nel normale ciclo

distributivo regionale Veneto numerose specialità medicinali. Tra le possibili cause anche l’espor-

tazione parallela di farmaci invece destinati al mercato italiano. Si tratta di farmaci utilizzati nella

cura di patologie come ipertensione, morbo di Parkinson, depressione, ansia. Tra i medicamenti ad

alta difficoltà di reperimento anche acido folico per le donne incinte e anticoncezionali. pagina 13

E’ attivo dall’8 aprile il nuovo Sportello polifunzionale on line“Zero” del comune di Verona che consente di stampare i certifi-cati anagrafici e di stato civile da casa, senza più recarsi aglisportelli. Lo sportello on line consente un accesso rapido e uni-ficato ad un ampio numero di servizi fruibili via web, messi adisposizione dagli uffici comunali. Il nuovo servizio funziona 24ore su 24 e permette ai cittadini di risparmiare tempo senza biso-gno di recarsi fisicamente in Comune. Gli sportelli dei Servizidemografici continueranno comunque a fornire i documentianche direttamente a chi li richiederà nella maniera tradizionale.

pag.8

SPORTELLO ON LINE “ZERO”Stefano Casali e Fabio Venturi intervengono in que-sto numero per fare il punto della situazione relativa-mente alle attività svolte. Il primo in veste di asses-sore ai Lavori Pubblici, Edilizia sportiva e monu-mentale, Rapporti Patrimoniali con le associazionidel comune di Verona, dove sono stati aperti in que-sti giorni diversi importanti cantieri monumentali, ilsecondo in qualità di presidente della V Circoscrizio-ne, dove il cruccio del momento sembra essere pro-prio lo stato delle strade.

pag.9

LE INTERVISTE

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TABACCHI - VIA S. MARCO 55 - B.GO MILANO ROSSETTO SURGELA - VIA F.LLI ROSSELLI - B.GO MILANO INTIMO MARILU' - VIA SESINI 7 - B.GO MILANO IV CIRCOSCRIZIONECENTRO SPORTIVO - VIA TANARO 28 - GOLOSINE CARTOLERIA MARTINI - VIA PO' 8 - GOLOSINE GELATERIA OASI - VIA PRINA 2 - GOLOSINE FERRAMENTA - VIA CHIODA 123 - GOLOSINE TIELLE - VIA GOLOSINE 29 - GOLOSINE FRESCO MIO - VIA MURARI BRA 55 - GOLOSINE PIZZA EXPRESS - VIA MURARI BRA 40 - GOLOSINEGRUPPO ALPINI - VIA S. ELISABETTA - S. LUCIAALPIGUSTO - VIA MANTOVANA 87 - S. LUCIA PASTICERIA OLMO - VIA GIRARDI 11 - S.LUCIASUPERMERCATO A & O - VIA VILLAFRANCA 40 - S. LUCIASUPERMERCATO SIGMA - VIA COLOMBARA 19 - S. LUCIAV CIRCOSCRIZIONEPISCINE LE GRAZIE - STRADA LE GRAZIE 3 - B.GO ROMABAR ASTOR-ORTOFRUTTA - PIAZZALE LUDOVICO SCURO - B.GO ROMAPASTICCERIA ROMA - VIA CESENA14 - B.GO ROMARICEVITORIA LOTTO - VIA DEI LAMBERTI 29 - B.GO ROMAAGIP - VIA BENGASI 27 - B.GO ROMATABACCHI - VIA S. GIACOMO 68 - B.GO ROMAMACELLERIA ESSEGI - VIA CENTRO 29 - B.GO ROMABAR SILVI - VIA CENTRO 15 - B.GO ROMANEGOZIO DEL BUON GUSTO - PIAZZA ZARA 24 - B.GO ROMAGALLERIA - VIA BOZZINI - B.GO ROMADISTRIBUTORE METANO - VIA AVESANI - BASSO ACQUARAMIA - VIA AVESANI 31 - BASSO ACQUARCHIEPPE CAFFE - VIA FORTE TOMBA 22 - CADIDAVIDCAFFE' DEL CENTRO - VIA FORTE TOMBA 100 - CADIDAVIDAGIP CARBURANTI - VIALE DEL LAVORO 22 - ZAIVI CIRCOSCRIZIONEFARMACIA - VIA VILLA COZZA 28 - B.GO VENEZIAVENETA ORTOFRUTTA - VIA DONIZZETTI 2 - B.GO VENEZIAAGIP - VIA COL. FINCATO 36 - B.GO VENEZIAFARM S. ANTONIO - VIA COL FINCATO 66 - B.GO VENEZIABAR TERRY - VIA COL FINCATO150 - B.GO VENEZIABAR BARANA - VIA BARANA 4/B - B.GO VENEZIAALPIGUSTO - VIA ROSA MORANDO 42/A - B.GO VENEZIAVII CIRCOSCRIZIONEFARM MADONNA DÌ C. - VIA DIETRO SALIERI - S. MICHELE EX.SAPORI DÌ SICILIA - VIA UNITA' D'ITALIA 377 - S. MICHELE EX.SPORTING CLUB MOND. - VIA GIORDANO CORSINI 5 - S. MICHELE EX.ACQUE VERONESI - L.GE GALTAROSSA - P.TO S.PANCR.SUP. SIGMA - VIA SARPI - P.TO S. PANCR.FERRAMENTA AL PORTO - VIA MARCONCINI 10 - P.TO S. PANCR.VIII CIRCOSCRIZIONEAGIP - VIA DA LEGNAGO 1 - MONTORIOCIRCOLO 1 MAGGIO - VIA LANIFICIO 60 - MONTORIOSUPERMERCATO EUROSPIN - VIA A. DA LEGNAGO N 9 - PER MONTORIOPANIFICIO LA SPIGHETTA - VIA PIAZZA ZAGATA 1/C - B.GO TRIESTECIRCOLO ALPINI - POIANOEDICOLA - VIA POIANO 43 - POIANOBAR TRENDY - VIA VALPANTENA 56 - QUINTOEUROSPIN - VIA VALPANTENA 18 - QUINTO

B.GO MILANOC.SO MILANO - VIA ANDREA DORIACRISTOFORO COLOMBOBORGO TRENTOVIA MAMELI - P.ZZALE STEFANIVIA XXIV MAGGIO - VIA TODESCHINI

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P.ZZA RISORGIMENTOVIA CALABRIA - VIA SARDEGNASAN MICHELEVIA UNITA' D'ITALIA - P.ZZA GARIBALDIP.ZZA DEL POPOLO - P.ZZA MAD. DI CAMPAGNASAN ZENOC.SO PORTA PALIO - P.ZZA POZZAP.ZZA CORRUBIO P.ZZA S.ZENOSTADIOPIAZZALE OLIMPIA - VIA SANSOVINOVIA PALLADIO- VIA ALBEREVERONETTAVIA XX SETTEMBRE - VIA S.PAOLO - INTERR. DELL'ACQUA MORTA -VIA S.NAZZARO - VIA CARDUCCI - VIA S. STEFANO

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Caro Direttore,alcune idee promosse daM5S sono interessanti,perché sollecitano a realiz-zare una politica più sobriae un ricambio della classedirigente italiana. Nel con-tempo preoccupa cheGianroberto Casaleggiopubblicizzi sul proprio sitovideo denominati “Prome-teus” e “Il futuro secondoCasaleggio”. Riporto alcu-ni stralci assai inquietanti.“L’uomo è Dio, è ovunque,è chiunque, conosce ognicosa…Questo è il nuovomondo di Prometeus, tuttoè iniziato con la rivoluzio-ne dei media, con Internet.Nel 2047 ognuno ha la suaidentità in un networksociale e mondiale creatoda Google di nome Ear-thlink, per essere tu devi

essere in Earthlink o nonavrai identità…2054:Prima elezione in rete perun governo mondiale chia-mato GAIA. In Gaia parti-ti politici, ideologie, reli-gioni spariscono: l’uomo èil solo proprietario del suodestino, la conoscenza col-lettiva è la nuova politica”.Volumi autorevoli affer-mano l’esistenza di centra-li di potere che dominanol’alta finanza e l’economiamondiale e che operanoper indebolire lo Stato e ipartiti, affinchè non cisiano leggi che possanolimitare l’avidità e l’espan-sione di questi poteri forti.Gli autori sottolineano chele religioni, difendendo idiritti fondamentali dellapersona e dei popoli, sonoconsiderate da queste cen-trali di potere un elementodi disturbo. Stiglitz, peresempio, documenta comele idee insegnate dalla“New Classical Scool” diChicago siano deleterie,influiscano molto sull’ope-rato dei dirigenti della“Federal Reserve” e su chicontrolla l’alta finanza el’economia mondiale. Pro-prio in quella scuola dipensiero sta la radice ideo-logica che ha ideato i pro-dotti finanziari tossici, vei-colati dalle grandi bancheinternazionali: se il merca-to ha in se stesso il poteredi sanare ogni propria ano-malia, non deve risponderead alcuna legge e lo Statonon deve intervenire ineconomia con strumentiregolatori poiché ineffica-ce. Seguendo le follie diChicago, per superare ognicrisi economica bisognadare libero sfogo al merca-to e incentivare i consumi,anche se l’indebitamentodovesse crescere…I sussi-di ai disoccupati non sononecessari, perché le perso-ne non sono mai disoccu-pate, tutt’al più si godonoil tempo libero e, dei pre-

stiti per finanziare i consu-mi…Dai neo classici ènato il modello chiamato‘monetarismo’ che ebbemolto seguito negli anniSettanta e primi Ottanta:legare le mani allo Stato,imponendogli di aumenta-re l’offerta di moneta inbase a un valore fisso ognianno. Domato in questomodo il governo, i mercatipotevano produrre indi-sturbati i loro miracoli. Laconvinzione che i mercatifossero efficienti e capacidi autoregolarsi e derego-lamentati si adattava per-fettamente a molti interessidi parte. Appare chiaroperché religioni, partiti eorganizzazioni sindacalidebbano sparire: una voltaeliminati, chi potrà opporsia queste ingiustizie? L’art.49 della nostra Costituzio-ne e le norme in vigoreimpongono giustamenteche la politica si attui attra-verso i partiti, che essisiano soggetti alle normedelle associazioni ricono-sciute e quindi rispondanoallo Stato, non solo sotto ilprofilo finanziario, maanche per la conduzione,che deve essere effettiva-mente democratica.Insomma, non eliminare ipartiti, ma imporre regoleper garantirne la trasparen-za e la gestione democrati-ca, è la strada per rinnova-re la politica del nostropaese. Fatta salva la buonafede di coloro che aderi-scono al movimento, lavolontà di disintegrare ipartiti dimostrata da M5S ei messaggi veicolati daivideo “Il futuro secondoCasaleggio” e “Prome-teus” sembrano favorire ildisegno dell’alta finanza edelle lobby economichemondiali, piuttosto chepromuovere una civiltà piùumana e rispettosa deidiritti fondamentali.

Mario Rossi

Lle vostre Aprile 2013 3

Direttore Responsabile:Rosanna Pancaldi

Società Editrice:L’Altro Giornale s.r.l

Redazione:Via Enrico Bernardi, 7

37026 SETTIMO di PESCANTINA (VR)Tel. 0457152777 Fax 0456703744

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25010 BORGOSATOLLO (BS)Numero chiuso il 18 - 04 - 2013

Non passa giorno, a Veronae provincia, senza che unaazienda chiuda o licenzi. Equesto coinvolge tutte lerealtà, siamo esse piccole,medie o grandi. Le ore dicassa integrazione continua-no ad essere autorizzatesenza sosta.E, notizia degli ultimi gior-ni, l'ennesima impresa stori-ca veronese, le officine fer-roviarie di Lungadige Gal-tarossa, industria da semprepresente nel mercato dellamanutenzione, progettazio-ne e riparazione di carrozzeferroviarie, è a rischio. Lacrisi non solo impoveriscele famiglie, quando si per-dono i posti di lavoro, lacrisi impoverisce lo stessosistema produttivo perden-do professionalità e compe-tenze alle volte uniche nelpaese Italia.Non passa giorno che nellenostre sedi della CISL arri-vino persone disperate per-ché licenziate e da mesi nonpercepiscono lo stipendio edovranno aspettare ancoraper poter vedere l'indennitadi disoccupazione e intantoil mutuo scade, i figli sidevono mandare a scuola eogni tanto bisogna anchemangiare.Ci sono poi gli invisibili,

coloro che vengono licen-ziati dalle botteghe artigianeche chiudono, le commessedei negozi che chiudono osemplicemente riducono ilpersonale, le impiegatedegli studi di consulenzache perdono il lavoro. Ocoloro che non riescono tro-vare un posto di lavoro nep-pure accettando di lavorarein nero.Queste persone non fannonotizia e intanto la dispera-zione cresce, cresce ilmalessere, la sfiducia e siperde oltre la speranza l'au-tostima in se stessi. Si perderuolo e identità all'internodella comunità in cui sivive.Ma la politica e coloro cheabbiamo votato due mesi fa,si rendono conto della situa-zione che molte famiglie,

sempre più, stanno viven-do? Quanto pensano di con-tinuare ad andare avanti conballetti autoreferenzialisenza decidere nulla. Si ren-dono conto che da oltre ven-t'anni il paese non cresce edal 2008 siamo all'interno diuna crisi ma vista dal dopoguerra? Si rendono conto che serveun governo di unità nazio-nale, come nei massimimomenti di emergenza, persciogliere quei nodi struttu-rali e permettere al paese diripartire? Si rendono conto,a Roma, a Venezia, che nonpossiamo più aspettare?Basta! Governate e decide-te!

Massimo Castellani

Segretario generale CISL Verona

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Page 5: Aprile

Incoraggiato dal discorso diPapa Francesco nell'omeliadel giorno di intronizzazio-ne in cui si appella ai poten-ti della terra perchè "custo-discano il creato", mi sonodeciso a rendere pubblicaquesta lettera inviata a titolopersonale al nostro vescovo,mons.Giuseppe Zenti, nel-l'agosto 2012. A titolo dicronaca faccio presente chela lettera inviata a mezzoraccomandata R/R non haavuto risposta: o meglio,non ancora...“Caro fratello in Cristomons. Giuseppe Zenti,Vescovo di Verona “protempore”. Innanzitutto miscuso per il tono confiden-ziale che mi permetto diusare, ma chi crede nella“buona notizia” vede nel-l’altro un compagno diviaggio, e fra due che con-dividono lo stesso pane,come ci indica l’etimologiastessa di “compagno”, nonvi può essere una deferentelontananza, ma solamenteuna confidente fratellanza.Mi rivolgo, pertanto, a tecon la fiducia che si riponein un fratello per illustrareun problema che mi stamolto a cuore. Dopo unagestazione durata più dinove mesi, il Comune diVerona ha deciso di darealla luce la relazione intro-duttiva dell’Istituto Supe-riore di Sanità sulla valuta-zione della situazioneambientale dell’area attornoal costruendo impianto diincenerimento di Ca’ delBue. In data 1° agosto 2012il Comune di Verona hafinalmente resa pubblica la

relazione sul suo sito Inter-net nove mesi, ripeto, dallaconsegna ufficiale del docu-mento da parte di I.S.S. inseguito alla convenzione frai due enti che è costato allemagre casse comunali, cioèa tutti i veronesi, ben 120mila €. Come tempismo evoglia di trasparenza daparte dell’amministrazionecomunale non c’è che dire!Dire che è inquietante lasensazione che si ricavanella lettura del documentoè usare un puro eufemismo.[…] Se solamente un chilodi rifiuto bruciato produrràun grammo di inquinante,figuriamoci cosa produrran-no le 572 tonnellate di rifiu-ti che si prevede di bruciareogni giorno nell’incenerito-re: e tutto questo, mio carofratello Giuseppe, per 25interminabili anni! “Nell’intera area di raggio

5000 m. dall’impianto sonopresenti insediamenti urbanicon densità abitativa che lirende sensibili ai contami-nanti aerodispersi” (pag. 6).E più avanti a pag. 8: “leindustrie alimentari, gli alle-vamenti e i terreni coltivatisono le attività con più altavulnerabilità ai microinqui-nanti emessi dall’impiantodi incenerimento” (pag. 8).E così via. […] A questopunto è lecito domandarsi:davanti alle fosche previsio-ni di impatto sul nostro ter-ritorio e sulla vita dellapopolazione che simile pro-getto avrà, come possiamonoi, cittadini e cristiani,rimanere inermi, e come fa,mi domando, la Chiesa anon schierarsi? D’altra

parte, a mio avviso, per chicrede nei valori dellasobrietà e della condivisio-ne dei beni è difficile accet-tare la filosofia che sottendeal concetto stesso di incene-ritore che vuol dire invecespreco di risorse, consumi-smo esasperato, derespon-sabilizzazione verso l’am-biente e verso chi verràdopo di noi: uno stile di vitadecisamente inaccettabileper chi crede nei valorievangelici. Caro fratelloVescovo, ti ho fatto perso-nalmente presente questoproblema a più riprese etutte le volte che ho avuto lafortuna d’incontrarti allaFesta dei Popoli a VillaBuri. Ma tu hai semprereplicato che non era tuacompetenza entrare in meri-to a un discorso prettamentetecnico. Ora, però, con ladivulgazione del documentodell’Istituto Superiore diSanità, l’approccio al pro-blema cambia completa-mente: diventa chiaro che ilprogetto dell’inceneritoreavrà pesanti ricadute sullasalute e sul futuro di interegenerazioni di veronesi. Equi, a mio avviso, la Chiesaveronese, e il suo Pastoredevono essere chiari nel-l’esprimere il proprio no alprogetto insensato che stan-no architettando sulla nostrapelle. […]Mentre attendo con fiduciaun tuo riscontro alla presen-te, ti invio un fraternoabbraccio di pace in questogiorno che è il 67° anniver-sario della prima bombaatomica su Hiroshima.

Gianni Giuliari

Aprile 2013 5le vostre Lettere

CÀ DEL BUE

“Caro vescovo Mons. Zenti”Caro Direttore, proponiamo alcune riflessio-ni in merito alle risposte datesulla stampa locale da Alber-to Bozza e Diego Zardinialla lettera di un cittadino diParona, Nereo Grisaldi, che– definendosi “portavocedella richiesta di molti resi-denti” – auspicava la realiz-zazione di un sottopassopedonale in Largo StazioneVecchia a Parona per “risol-vere i problemi della viabili-tà” e garantire la sicurezzadei pedoni. Anzitutto vor-remmo far notare che nontutti gli abitanti di Paronasono favorevoli alla realiz-zazione di un sottopasso:questo risolverebbe infattisolo – parzialmente – il pro-blema della sicurezza nel-l’attraversamento pedonale,lasciando praticamente irri-solto il più grave problemadel traffico che congestionala viabilità in corrisponden-za dell’ ”imbuto” che siforma allo sbocco della pro-vinciale della Valpolicella,appesantito dalla rotondarealizzata recentemente. E’sotto gli occhi di tutti che lecode si formano ora anchesenza l’attraversamento deiragazzi. Sembra inoltre sin-golare che l’amministrazio-ne si dica disponibile allacostruzione di un sottopassopedonale a Parona, mentre inaltre zone della città si sta

procedendo alla chiusura diquelli già esistenti: che,come è noto, da un lato sonosoggetti a degrado e diven-gono ricettacolo di sporci-zia; dall’altro non vengonoadeguatamente utilizzati. Loprova il fatto che, anche inpresenza di sottopassi (sipensi, ad esempio, a quellodi via Mantovana), i pedonipreferiscono comunqueattraversare la strada insuperficie. Quanto al fattoche quello del traffico aParona sia un problema scot-tante e tuttora irrisolto, nonc’è alcun dubbio. Ma pro-prio a questo proposito laperplessità è d’obbligo: soloa distanza di tempo dallarealizzazione, rispettiva-mente, della cosiddetta chi-cane – o «bissaboa» – e dellarotatoria (che pure hannoavuto dei costi) l’ammini-strazione ha preso coscienzache la questione del trafficonella frazione veronese èancora seria? Perché a suotempo non è stata presa inconsiderazione la costruzio-ne di un più logico sottopas-so automobilistico, cheavrebbe consentito anche lariqualificazione dello spaziodi Largo Stazione Vecchia?Se è questione di costi, si ècalcolato quanto sarà, allafine, l’ammontare comples-sivo di tutti gli interventiparziali, passati e futuri?

C’è, infine, un’ultima rifles-sione. L’ipotesi di ripristina-re la viabilità automobilisti-ca nel tratto attualmentepedonale di Largo StazioneVecchia, suggerita da qual-che cittadino, è contro ognilogica e segno che non si ècompreso il nocciolo dellaquestione. Crediamo non siaesagerato parlare di miopianell’affrontare le problema-tiche viabilistiche cittadine:ci si ostina infatti a voler tro-var soluzioni per il conge-stionamento del traffico –per lo più privato – con lacostruzione di nuove stradee infrastrutture, e non siprende mai in considerazio-ne l’opzione di potenziare erendere efficiente il trasportopubblico, che potrebbe risol-vere gran parte dei problemicome avviene in molte cittàeuropee. Un ultimo suggeri-mento: la coda su Via Prearee Ca’di Cozzi che ogni auto-mobilista sperimenta nelleore di punta entrando a Vero-na, potrebbe trovare almenoparziale soluzione allargan-do di pochi metri la svolta adestra, verso Ponte Unitàd’Italia (Saval), impedita daltroppo breve accumulo delsemaforo fra Via Ca’ diCozzi e Viale Caduti sulLavoro.

Vicini a ParonaAssociazione

di promozione sociale

PARONA

“Riflessioni sulla viabilità”

Anziché ascoltare i solitiluoghi comuni su biciclettee ciclisti, dall'assessore allaMobilità Enrico Corsi ciaspetteremmo un impegnoconcreto per dare finalmen-te attuazione alle numeroseproposte a favore dellamobilità ciclistica che daanni i consiglieri comunali,sia di maggioranza che diopposizione, continuano adavanzare. Con investimentirisibili rispetto a quanto sispende per costruire e man-tenere le strade si possono

realizzare collegamenti cen-tro-periferia, redigere unserio piano delle ciclabilità,marchiare le biciclette, met-tere in protezione i punticritici; fare efficaci campa-gne di comunicazione infavore della mobilità soste-nibile. E sopratutto crederenella ciclabilità dando ilbuon esempio come ammi-nistratori. E' evidente che seil parco bici della città è cosìvecchio questo si deveanche alla piaga dei furti ealla completa assenza di

contromisure e di politichedi contrasto del fenomeno.Non abbiamo mai nascostola nostra approvazione per ilnuovo servizio di bike-sha-ring ma esso non può essereconsiderato come la solu-zione a tutti i problemi per ilsemplice fatto che il servi-zio è insufficiente comenumero di bici ed esteso adun numero limitato di quar-tieri.

Giorgio MiglioriniPresidente Amici della

Bicicletta di Verona

AMICI DELLA BICICLETTA

“Aspettiamo più fatti”

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Aprile 2013 7le vostre Lettere

Di ritorno da un viaggio inAsia, ho ancora vive inmente le curiosità esoticheammirate nei vari luoghidella Cina, specie a Nanchi-no e a Shang Hai. Masoprattutto mi hanno colpitole "stramberie" della cucinacinese ad Hong Kong. E delresto chi non si meraviglie-rebbe della singolare sortetoccata ad alcune specie dicrostacei, morti affogatinell' alcool. Sì, proprio così!I gamberoni e quei rossicrostacei che noi chiamia-mo scampi vengono immer-si vivi nel vino bianco e fattimorire...ubriachi, prima diessere cucinati in una salsaa base di chilly (spezie pic-cantissima simile alla papri-ka, ma molto più forte che tigenera il fuoco in bocca).Mentre ai granchi, loro con-simili, è riservata una fineancor più aristocratica,giacché essi vengono lascia-ti ubriacare, immersi vivi,nella vodka russa, un temposervita agli Zar. Dopo esse-re così marinati per alcune

ore, i granchi si fanno cuo-cere a fuoco lento in unmisterioso brodo scuro, dicui non viene rivelato ilsegreto degli ingredienti. Ilsapore di tali piatti è vera-mente eccellente, tuttavianon credo che la finalità diqueste tecniche sia solo laperfezione del gusto. Senzadubbio si vuol rendereomaggio alle locali tradizio-ni conviviali, dove si dàpeculiare importanza al"brindisi" che i Cinesi chia-mano "kambè". Certo il loroè un brindisi particolare peronorare l 'ospite di riguardo.Quest'ultimo, dopo il con-venevole "cin cin", vieneinvitato a bere insieme alpadrone di casa, il contenu-to del bicchiere tutto d'unfiato. Tornando ai nostricrostacei, ecco che, essendoessi cibo prelibato, vengonotrattati come ospiti diriguardo e così gli onorevo-li gamberoni risultano desti-nati ad un...tragico kambè.Una fine che a noi occiden-tali potrebbe sembrare atro-

ce, ma che secondo le tradi-zioni orientali è moltoambita, dato che la si consi-dera di classe ed aristocrati-ca. Perciò si consiglia gli occi-dentali di fare bene atten-zione al numero dei kambèproposti ed effettuati dailoro mecenati cinesi, ondeevitare di far la fine d ì queipoveri crostacei. Altra pecu-liarità delle stravaganzecinesi sono le linguìne ditacchino in agro-dolce. Ilsapore dell' agro-dolce èconosciuto anche da noi, matale gusto in Cina è legger-mente diverso. Però quelloche fa meraviglia sono pro-prio le linguine di tacchino,che vengono offerte in tavo-la in un grande piatto di por-tata, tutte ben ammucchiatele une sulle altre, come tantelistarelle scure sino a forma-re un'artistica piramide.Questo piatto sta a testimo-niare la pignoleria certosinadei Cinesi, che si vedonocostretti a procurarsi quel-l'enorme quantità di ingre-

dienti. Lì è necessario farestrage di un branco di tac-chini! Dalle nostre parti nonsi avrebbero né il tempo néla voglia per una simileimpresa, per cui ritengo chese si desidera assaggiarequesta specialità occorrarivolgersi esclusivamente acuochi cinesi. L'ultimacuriosità che mi piace evi-denziare è il brodo con pro-sciutto crudo e melone bian-co. Diversamente da noi,che ci serviamo del pro-sciutto e melone per un piat-to a freddo, i Cinesi adope-rano questi medesimi ingre-dienti per ricavarne un belbrodo fumante e, per la veri-tà, anche molto gustoso. I Cinesi poi usano dellevarianti per il brodo colmelone: a volte lo unisconoal pesce anziché al prosciut-to. Così si può ben gustarebrodo di melone e anguilla apezzetti. Il sapore è…pro-vare per credere e...buonappetito!

Dina Marika Riccardini

VIAGGI

“Dalla Cina con... sapore”

Caro Direttore, sono lontano anni luce dalcredo e dalla Chiesa. Nono-stante ciò mi ha particolar-mente colpito l'elezione diquesto Pontefice Italo-Argentino. Fosse vero,magari, mi sono detto. Hapreso il pullmino con i car-dinali, ha pagato l'albergo,ha cambiato la lampadina incamera, non porta la croced'oro ma di ferro e viadiscorrendo. Quello che miha colpito ancor di più è lafrase: «Vorrei (o voglio.. masuona male ) una Chiesapovera per i poveri». Mache cosa può fare una Chie-sa povera in questo mondodove il denaro e il poteresono tutto? I media sonoimpazziti per l'elezione delVescovo di Roma. Ovvio, faaudience. Quello che mi haintrigato è che tutti interpre-

tano tutto e magari di più. Ilvecchio si è dimesso, ilnuovo si è comportato cosìo colà, questo è il Ponteficegiusto, lui sì che non portala croce d'oro, lui che nonvuole la papamobile, emagari ce ne fossero chenon vogliono l'auto blù.Tutti interpretano quello chemagari Francesco non haneppure pensato nell'antica-mera del suo cervello. Tuttaquesta interpretazionemediatica è, a mio avviso,vergognosa delle intenzionie dei pensieri altrui.Queste sono un paio di let-tere che ho scritto a varigiornali dopo l'elezione delVescovo di Roma e, a partel'ironia, mai elezione di unpontefice aveva suscitato inme sentimenti tali da parlar-ne e da scriverne. Leggo poisul nostro Giornale, l'Altro

Giornale per l'appunto, leteorie tutte sue del signorToffali. Ma come, il papatedesco è stato costretto adimettersi? Ma come l'estin-to cardinal Martini capodella dissidenza antiratzin-geriana? Ma come assiemeai suoi discepoli ha vinto ilprimo round? E quando maive ne sarà un secondo?Subito un moto istintivo, eDio me ne scampi e liberidal far polemica, mi ha fattodare dell'integralista, anchese non islamico, al caro Tof-fali. Giro pagina e che ti

leggo nelle lettere «CaroToffali di chiara posizioneintegralista …», a firmaPierluigi Marini, sulla fac-cenda della cremazione.Orco can! Pierluigi mi harubato la parola… sonod'accordo. Caro Toffali, unPapa così non l'abbiamomai veduto fino ad ora,forse sarà il segno deitempi, forse qualcos'altro, dicerto non "ratzingeriano" eneppure "bertoniano". Saràdura da digerire per quellicome Lei, ma la Chiesa inquesto momento, e non solola Chiesa, ha bisogno dipastori e non di banchieri.Due esempi su tutti: DonCiotti, no cardinale o mon-signore ma semplicemente"don", e per l'appuntol'estinto cardinale Martini.Un cordiale saluto

Umberto Brusco

Grazie Signore: HabemusPapam!Si fa chiamare Francesco ilnuovo Papa, che viene dal-l'Argentina, ma il fatto è cheè di origine italiana e non cifa sentire così lontano, cosìstraniero. Il giorno dellasua elezione è da ricordare,era il 13/03/2013, un nume-ro incredibile! Mi è piaciutosubito, mi ha colpito comesi presentava, con un buon-giorno nella sua veste bian-ca, una croce di ferro alcollo, chiedendo a noi dipregare in silenzio per Lui,prima di dare la benedizio-ne. E' fuori dal mondo que-sto Papa Francesco o èdentro nel mondo? Avrà dafare per raddrizzare questasocietà corrotta e insensibi-le, senza rispetto, senzavalore e pudore. Un lavorodifficile e occorre forza,coraggio perseveranza esalute. Il perdono si, ma

non all'infinito e come dice-va Gesù: vai, ma non pecca-re più!Papa Benedetto XVI nonaveva più la forza, l'etàavanzata, io lo vedevomolto provato. Sentivo lasua sofferenza di non poterpiù fare cosa era necessa-rio. C'è tanto da cambiaredentro nel Vaticano e nellaChiesa proprio là dovedovrebbe esserci accordo efratellanza, ora che anche icristiani non seguono più icomandamenti. Anche ilnostro governo promettebene. Persone elette comeLaura Boldrini nella Came-ra e Pietro Grassi nel Sena-to sono persone meritevoli edi buon auspicio per il futu-ro, sembra che tutti i trenominati parlino lo stessolinguaggio. La vita non èfacile da vivere e abbiamotutti bisogno della benedi-zione di Dio, credenti o no!

Ma quando uno può dare100.000 euro al giorno allamoglie da cui si è separato,

alla faccia di chi lotta per lasopravvivenza, padri dispe-rati con famiglia, donnesole, ha una grande colpa emancanza di responsabilità.

Edith Bauer

PAPA FRANCESCO

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Aprile 2013 8CRONACHE

ronacheCE’ stato attivato sperimental-mente il sistema informatiz-zato di “Timbro digitale 2Dplus” presso il Data Centerdel Servizio informatica diPalazzo Barbieri, che per-metterà l’acquisizione online di certificati validi legal-mente. Il servizio è ora attivocon la possibilità di selezio-ne di tutte le tipologie di cer-tificati anagrafici e di statocivile. «Una semplificazioneimportante a vantaggio deicittadini – afferma il sindacodi Verona, Flavio Tosi – chepotranno stampare il propriocertificato direttamente dacasa senza recarsi negli uffi-ci del Comune, con rispar-mio di tempo e denaro. Unservizio che pone Verona trale città all’avanguardiaanche in questo settore e che,in prospettiva, consentirà al

Comune di risparmiare risor-se». In Italia il Codice del-l’Amministrazione Digitaleprevede la firma digitalecome soluzione tecnica pergarantire ai documenti elet-tronici autenticità ed integri-tà; attraverso il timbro digi-tale, infatti, il documentoinformatico firmato digital-mente manterrà la validitàgiuridica anche se stampatosu supporto cartaceo. Nellospecifico, il cittadino chevorrà usufruire del servizioon line, dovrà registrarsi conle proprie credenziali nelportale internet; quindi potràaccedere ai vari servizi delComune tra cui il rilascio dicertificati on line, chepotranno essere richiesti persé e per la propria famigliama anche per altri cittadini.Il certificato verrà rilasciato

in formato pdf su carta bian-ca e sarà dotato di un timbrodigitale, ossia un codice abarre bidimensionale che a

norma di legge garantiscel’ufficialità del certificato,con la firma del Sindacoinserita.

SERVIZI. A Palazzo Barbieri attivato in modo sperimentale il “Timbro digitale 2D plus”

Certificati anagraficidirettamente on line

LA RASSEGNA. Le dive di HollywoodHa preso il via sabato 6 aprile nella sala conve-gni di via Brunelleschi in 3ª Circoscrizione, la ras-segna “Le dive di Hollywood”, otto racconti-spet-tacolo ad ingresso gratuito, in programma fino al26 maggio nelle circoscrizioni, promossi dall’as-sessorato al Decentramento con la collaborazio-ne dell’associazione Response e il sostegno diAmt. «La rassegna – spiega Antonio Lella, asses-sore al Decentramento del comune di Verona –presenta un ideale viaggio nel fantastico mondodel cinema hollywoodiano degli anni d’oro edelle dive che lo hanno reso celebre, raccontan-done aneddoti e segreti. Gli appuntamenti rap-presentano un’occasione per far rivivere quelparticolare periodo cinematografico e farlo cono-scere ai più giovani». Nel corso della rassegnavengono presentati brani e aneddoti, musiche espezzoni di film, colonne sonore e coreografieoriginali che permettono di raccontare come die-tro un mondo apparentemente dorato si cela unostar system spietato. Ad esibirsi sono i danzatoridel liceo coreutico Michelangelo Buonarroti, Mar-tina Braga e Niccolò Cristini, su coreografie diCristiana Cristiani. La rassegna proseguirà in 6ªCircoscrizione venerdì 19 aprile, alle 21, nellaSala Convegni del Centro Tommasoli; in 7ª Cir-coscrizione sabato 4 maggio alle 21 al Centro divia Sarpi; in 4ª Circoscrizione venerdì 10 maggio,alle 21, nella sala Polifunzionale tra via Po e viaRienzo; in 8ª Circoscrizione giovedì 16 maggioalle 21 al Circolo 1° Maggio; in 2ª Circoscrizionemercoledì 15 maggio, alle 21, al Circolo Ufficialidi Castelvecchio; in 1ª Circoscrizione domenica26 maggio, alle 21, al Teatro Camploy.

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«Questo è un momentoimportante per Verona dalpunto di vista della cantieri-stica. Molti sono gli inter-venti monumentali che stan-no per prendere avvio inqueste settimane». Con que-ste parole Stefano Casali,assessore del comune diVerona con deleghe aiLavori pubblici, EdiliziaSportiva e monumentale,Rapporti patrimoniali con leassociazioni, esordisce inun’intervista a tutto campoin cui fa il punto della situa-zione sulle attività del suoassessorato.Stefano Casali, avvocatotrentanovenne, è l’ammini-stratore più giovane dellaGiunta scaligera. Già Consi-gliere comunale a Veronanegli anni 2007 – 2012, elet-to con Forza Italia, è succes-

sivamente entrato a far partedella lista Tosi ed è stato ilterzo candidato più votatonel centro destra.Assessore, parlava del-l’apertura in questi giornidi cantieri monumentaliimportanti. Quali in parti-colare?«Tra le opere di maggiorrilievo che stanno per pren-dere avvio spicca quella chevede protagonista “l’acro-poli” di Verona, ovveroCastel San Pietro, dove abreve partirà una notevoleopera di riqualificazionecon il ripristino della funi-colare, attesa da una decinad’anni. In collaborazionecon la Fondazione Carivero-na è previsto il restauro e lariqualificazione museale diCastel San Pietro ad operadell’architetto Stefano Gris.

Sono state ritrovate infatti inloco un’enorme cisterna peril sevizio idrico del Castello.A sud del colle è inoltre inprogramma il restauro delTeatro Romano con l’abbat-timento delle barriere archi-

tettoniche e la razionalizza-zione del museo romano».Qualche giorno fa sonostati inaugurati i lavoriultimati presso il Castellodi Montorio…«Si tratta di un grande tra-guardo e ci auguriamo dipoter a breve riaprire al pub-blico questo parco archeolo-gico all’aperto. Nel frattem-po stiamo lavorando anchead altri progetti che ci stan-no molto a cuore: entromaggio infatti partiranno ilavori di restauro della torrea sud di Castelvecchio,mentre è stato avviato il per-corso di riqualificazionedella Casa di Giulietta, doveè ancora in corso la mostradi Angelo Dall’Oca Bianca.A seguito inoltre della puli-zia dell’arco dei Gavi, vor-remmo procedere anche conla riqualificazione dellapiazza».Una delle sue delegheriguarda anche l’ediliziasportiva. Quali i progettiin quest’ambito?«Oltre che alla sistemazionedella piazza sportiva diQuinto di Valpantena, cistiamo dedicando all’ulti-mazione di diversi spoglia-toi per realtà sportive meri-

tevoli del nostro Comune,come ad esempio il tennis diPoiano. Prima di Natale èstato inoltre inaugurato ilnuovo Ponte San Francesco,ampliato e dotato tra l’altrodi piste ciclabili. Nonostantele risorse siano sempreminori stiamo cercando divenire incontro, per lavori divario genere, alle societàche negli ultimi anni hannoavuto la capacità di gestirsiautonomamente».E per quanto concerne iRapporti Patrimoniali conle associazioni?«Ogni immobile di proprie-tà pubblica di Verona vieneassegnato ad associazionioperative sul nostro territo-rio a favore dei cittadini,risorse preziosissime dedi-cate al volontariato e allacultura. Sono queste stesseassociazioni che con il loroimpegno e il loro operatomantengono in vita gliimmobili stessi in cui svol-gono le proprie attività ed è

anche per questo che cer-chiamo di fornire il più pos-sibile risposte adeguate edefficaci».Dal punto di vista politicocome prosegue il suo impe-gno?«Politicamente c’è un gran-de impegno da parte mia perproseguire e mettersi adisposizione del sindacoFlavio Tosi per un progettopartitico ispirato al modellobavarese della CSU che sulproprio territorio, in un con-testo nazional – federale, hafatto della Baviera una dellezone più ricche del pianeta.E’ proprio di questo che siparlerà il 3 giugno prossimonell’ambito di un convegnoorganizzato presso la GranGuardia durante il qualeinterverranno Flavio Tosi ealcuni docenti universitariproponendo un dibattito sul-l’applicabilità di questostesso modello nel nostroterritorio».

Silvia Accordini

La stato delle strade è il cruc-cio. Le iniziative culturali (enon solo) il fiore all’occhiello.La quinta circoscrizione viag-gia su un doppio binario. Dauna parte, il maltempo degliultimi mesi non ha dato treguae ha causato parecchi danni almanto stradale, formandobuche e dossi qua e là. Dal-l’altra, si registrano numerosemanifestazioni in campoappunto culturale, ma puresportivo e di socializzazione.«Il 2013 è cominciato allagrande da questo punto divista – spiega il presidenteFabio Venturi -. Tante asso-ciazioni e gruppi, specialmen-te di giovani, organizzanoeventi e ci chiedono di allesti-re numerose iniziative. Tant’èche stiamo già pensando allastagione estiva che è quasialle porte. Siamo felici perchéabbiamo creato un bel climasul territorio e perché, nono-stante il periodo di crisi, lagente ha voglia di fare. In par-ticolare, alcuni quartieri chestoricamente si sono sentiti“di serie b” per anni, in quan-to zone periferiche, oggi sonoi primi a proporre idee, realiz-zare manifestazioni e a parte-cipare con entusiasmo allenostre iniziative. Siamo unacircoscrizione molto attivasoprattutto per quanto riguar-da i corsi. Ne abbiamo infattidi ogni genere: dall’egittolo-gia alla cucina, dallo sport alle

lingue straniere e all’informa-tica». La faccia antipaticadella medaglia, invece,riguarda le strade. «Il maltem-po ha causato molti danni, èevidente – conferma Venturi -. Tra pioggia, neve, ghiaccionon abbiamo quasi mai avutoun attimo di pace e finché nonarriverà la bella stagione saràcomplicato intervenire. Nonsolo: siamo penalizzati forte-mente dalla crisi economicache tocca anche gli enti locali:ci piacerebbe fare di più maogni giorno ci impegnamo permigliorare la vivibilità dellacircoscrizione. Al più prestocercheremo di mettere insicurezza le strade ed elimina-re le situazioni di maggiorepericolosità. È chiaro che unadelle priorità è proprio la via-bilità, vista l’enorme mole ditraffico che inonda le nostrezone in particolare in fiera,all’altezza del casello auto-stradale di Verona sud, l’uni-versità e la zai. Noi facciamoil possibile però è chiaro cheservirebbero infrastrutturenuove». Il dialogo con i citta-dini è basilare nella filosofiadella circoscrizione. «Il rap-porto con la gente è buono –sottolinea il presidente -. Lepersone sono molto attive epartecipi attraverso telefona-te, e-mail, fax, lettere e visitenei nostri uffici. Questo ci fadavvero piacere. Inoltre, lacircoscrizione è diventata con

il tempo un punto di riferi-mento importante: c’è chiviene a parlarci pure di aspet-ti che non rientrerebbero nellenostre competenze, come peresempio lo spostamento dicassonetti o le liti condomi-niali. La gente sa che da noiviene ascoltata a 360°». Inestate prenderà vita anche lapagina facebook della quintacircoscrizione «dove non sifarà politica, sia ben chiaro –puntualizza Venturi - ma chesarà istituzionale e servirà perdare informazioni generali etenere aggiornati i cittadinisulle iniziative del territorio.Le persone stesse, attraversotale nuovo canale, avranno lapossibilità di dire la loro edeffettuare segnalazioni, incaso di necessità».

Matteo Sambugaro

Aprile 2013 9CRONACHE

L’INTERVISTA. A tu per tu con l’assessore ai Lavori Pubblici di Verona, Stefano Casali

Cantieri monumentalie attività in fermento

CIRCOSCRIZIONI / L’INTERVISTA

Quante iniziative in “quinta”!

IL LIBRO. L’uomo della Città VecchiaSarà la libreria “La Feltrinelli” di via IV Spade, 2 a

Verona, ad ospitare il 10 maggio prossimo alle ore

18.00 la presentazione del libro “L’uomo della

Città Vecchia” scritto da Enrico Franceschini, gior-

nalista di La Repubblica e scrittore. La presentazio-

ne del volume, edito da Gianfranco Feltrinelli Edi-

tore, vedrà come relatore Nicola Di Ciomma.

Il Castello di Montorio dove il 12 aprile sono stati inaugurati i lavori

di riqualificazione appena ultimati

Stefano Casali

Fabio Venturi

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Aprile 2013 10CRONACHE

Nell’ultimo decennio inVeneto si registra un lentoripopolamento di alcunicapoluoghi di provinciaanche se le cinture urbanecontinuano a mostrare unpotere attrattivo maggiore.La tendenza è confermatadai dati del 15° Censimen-to generale della popola-zione e delle abitazionirealizzato da Istat, chesono l’argomento dell’ul-timo numero di “Statisti-che flash”, la pubblicazio-ne periodica curata dallaDirezione Sistema Stati-stico della Regione. A trasformare il puzzledella popolazione neicomuni del Veneto contri-buiscono, oltre ai cambia-menti demografici, anche imutamenti sociali ed eco-nomici degli ultimi decen-ni. Negli anni '90 molti capo-luoghi italiani, anche nelleprovince venete, sono statiprotagonisti di un fenome-no di fuga dalle città, cheha portato a un progressi-vo inurbamento delle cin-ture metropolitane, dila-tando aree produttive eresidenziali fino a crearearcipelaghi metropolitani. I motivi di questa espan-sione territoriale centrifu-ga sono da ricercare nellanecessità di abitazionimeno costose e meno den-samente distribuite sul ter-ritorio, nonché nell'esi-genza di allontanarsi dalcaos e dall'inquinamentometropolitano a favore diuna maggiore qualità di

vita. La città si trasforma, dun-que, sempre più in unluogo di consumo, attra-versata da chi ne utilizzaservizi e risorse, da chistudia o lavora, da chi lavisita come turista. Dal 2001 in Veneto si assi-ste però a un lento ripopo-lamento di alcuni capoluo-ghi, come Vicenza (+4%),Belluno (+1,5%), Treviso(+1,1%) e Padova(+0,6%). I motori di questa nuovaforza centripeta sonoriconducibili da un lato alfenomeno dei grandi flussimigratori, che vede nuovicittadini stranieri occuparein un primo momento igrandi centri urbani pereventualmente poi trasfe-rirsi nei comuni limitrofi,e dall'altro allo sforzo diriqualificazione deglispazi urbani, intrapreso damolte città per riacquistareforza attrattiva. Sostan-zialmente stabili invece icomuni di Rovigo e Vero-na, flessione per Venezia(-3,6%). Nonostante la recenteripresa di alcuni capoluo-ghi, per molte aree delVeneto le cinture urbanemostrano comunque unpotere attrattivo superiore,più le seconde cinturedelle prime. Questo vale specialmenteper le province situatenella fascia centrale dellaregione, con una maggioredinamicità economica eoccupazionale.

REGIONE / IL DATO

I capoluoghisi ripopolano

La Giunta Provinciale sca-ligera, nella seduta del 15marzo scorso, ha licenziatoil Piano Territoriale diCoordinamento Provincia-le per portarlo, successiva-mente, all'attenzione delConsiglio entro il mese diaprile. Inizia ora l'analisidel documento da parte deiconsiglieri all'interno dellecommissioni. Il nuovo P.T.C.P. delineeràobiettivi ed elementi fon-damentali di assetto delterritorio in coerenza congli obiettivi ritenuti strate-gici per lo sviluppo socio-economico della nostraprovincia. Il Piano Territo-riale di CoordinamentoProvinciale è lo strumentodi pianificazione conriguardo alle prevalentivocazioni, alle sue caratte-ristiche geologiche, geo-morfologiche, idrogeologi-che, paesaggistiche edambientali. La Giunta provinciale ela-bora il piano e lo sottoponealla concertazione sul terri-torio. Quindi viene adotta-to dal Consiglio provincia-le. Entro 20 giorni dal-l'adozione il piano è depo-sitato presso la segreteriadella Provincia ed in altresedi per la visione da partedi tutti i cittadini. Entro 30 giorni dalla datadi avviso di pubblicazionechiunque può presentareosservazioni. Quindi entro60 giorni il Consiglio con-trodeduce le osservazionied invia in Regione Venetoper l'approvazione. LaRegione ha tempo 180giorni per approvarlo. Dopo l'approvazione delPTCP le deleghe urbanisti-che per l'approvazione dei

PAT dei comuni passeran-no alla Provincia. Un piano di area vastaapprovato permette unosviluppo più coordinato sulterritorio soprattutto dellefunzioni sovracomunali,coadiuvando la pianifica-zione comunale e salva-guardando le valenze diinteresse provinciale. Itemi principali interessatisono: le infrastrutture, learee di espansione di inte-resse sovracomunale, leattrezzature sportive e turi-stiche, le reti ecologiche, ilpaesaggio, le strutture peril grande commercio.«Sono particolarmentesoddisfatto dell'approva-zione di giunta del Ptcp –afferma il presidente dellaprovincia, Giovanni Mioz-zi - perché l'assetto del ter-ritorio è una delle questio-ni cruciali delo nostrotempo e del futuro svilup-po economico. Sono temiche possono essere affron-tati solamente in un

approccio di area vasta,che è il compito specificodella Provincia nel quadrodi riferimento definitodalla Regione. Per meglio cogliere le ten-denze evolutive e farnederivare obiettivi, la Pro-vincia ha ritenuto necessa-rio affrontare l’impresacomplessa di costruire ilPiano Territoriale di Coor-dinamento Provinciale,con una condivisione delleforze presenti sul territo-rio». «Con l'approvazionedel Piano Territoriale diCoordinamento Provincia-le – aggiunge l’assessorealla programmazione terri-toriale, Samuele Campe-delli - vogliamo aumentarela capacità di governare ilterritorio evitando gliscempi ambientali. Le atti-vità dell’uomo sono pre-miate se inserite in un piùgenerale equilibrio deisistemi socioeconomici eterritoriali. Il permanere e lo sviluppo

di iniziative imprenditoria-li avanzate in grado di reg-gere la concorrenza globa-le e la crisi è strettamentecorrelato agli elementi diqualità paesistico-ambien-tale ed infrastrutturale del-l'area in cui si opera. Unsistema territoriale esocioeconomico si distin-gue ed è riconoscibilesoprattutto per tutti queglielementi di valorizzazionee tutela delle componentinaturalistiche, geomorfolo-giche, vegetazionali, stori-co-testimoniali; per la sal-vaguardia delle risorsenaturali e per la riduzionedi rischi ambientali; perl’organizzazione razionalee riconoscibile dei tessutiinsediati o insediabili; perl’assetto infrastrutturale efunzionale del sistemadelle relazioni e dei tra-sporti secondo criteri dirisparmio energetico,minor impatto ambientale,efficienza, economicità ecelerità».

LA DECISIONE. Verranno delineati obiettivi ed elementi fondamentali

La Provincia approvail Piano Territoriale

Ha preso il via da venerdì 5aprile nella sala polifun-zionale di via Po angolovia Rienza, a Golosine,l’iniziativa “Cultura dellasicurezza”, ciclo di confe-renze ad ingresso gratuitopromosso dalla 4ª Circo-scrizione nei mesi di aprilee maggio. L’iniziativa tratta il temadella sicurezza vista dadiverse prospettive.«Obiettivo dell’iniziativa,ospitata nella nuova salapolifunzionale recente-mente inaugurata – spiegail presidente della 4ª Circo-scrizione, Daniele Bernato– è promuovere la culturadella sicurezza e della pre-venzione tra giovani eadulti. Gli incontri rivolti a speci-fiche fasce di popolazionetra cui anziani, donne,genitori e commercianti,sono tenuti da professioni-sti di diversi ambiti chia-mati a fornire nozioni utilia rendere i cittadini piùconsapevoli riguardo que-sta tematica». Questi i prossimi appunta-

menti in programma:venerdì 19 aprile alle 20.30incontro “La sicurezzastradale, una responsabilitàdi tutti. Il nuovo Codice della stra-da, la velocità, gli attraver-samenti” con il Coman-dante della Polizia Munici-pale di Verona Luigi Alta-mura; lunedì 6 maggio elunedì 13 maggio, alle20.30, si terranno due sera-te di sensibilizzazione allasicurezza stradale rivolterispettivamente ai genitoridi bambini di scuola mater-na ed elementare e a tuttala cittadinanza con gliinterventi dell’IspettoreCapo Andrea Scamperle,dell’Assistente Capo Mas-similiano Altobelli dellaPolizia di Stato e dell’in-fermiere del Suem 118 diVerona MassimilianoMaculan. L’iniziativa sarà estesa lamattina alle scuole secon-darie di 1° grado degli Isti-tuti comprensivi 12 “Golo-sine” e 5 “Santa Lucia”con tre incontri specifici.

VIA PO/ LE CONFERENZE

Sicurezza in primisIL CONCORSO. I nuovi talenti si sfidano a “Bande Sonore”

Continuerà fino al 1° giugno il concorso per artisti emergenti “Bande Sonore”, promosso dall’Assesso-rato alle Politiche giovanili del Comune di Verona, organizzato dal Lams – Laboratorio delle Arti, Musi-ca e Spettacolo, con la collaborazione di Musicalbox. L’iniziativa ha lo scopo di valorizzare nuovi talen-ti della città, offrendo la possibilità ai gruppi emergenti di esibirsi con una propria performance. “BandeSonore” fornisce ai giovani musicisti veronesi non professionisti l’opportunità di confrontarsi con il pub-blico: le prossime selezioni si terranno presso l’auditorium di Musicalbox, in via dell’Artigianato 9, inZai, nelle serate del 27 aprile, 4 e 18 maggioe del 1° giugno. Le band iscritte al concorsovengono suddivise in due categorie, over e22 anni, a sua volta suddivise in altre duecategorie (a seconda che il brano presentatoin concorso sia cover oppure originale).Saranno premiate le tre migliori band perciascuna categoria, che avranno diritto aduna sessione in studio di registrazione pro-fessionale per registrare il brano vincitore delconcorso. Inoltre, la Giuria Tecnica, sceglieràaltri quattro gruppi i cui brani potranno esse-re registrati e inseriti nella “Compilation fina-le Bande Sonore 2013” che sarà presentatanel corso della premiazione finale. Per infor-mazioni www.politichegiovanili.comune.vero-

na.it, www.lams.it

Il tavolo dei relatori

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Il Centro Studi GuidoGonella di Verona, in col-laborazione con un gruppodi docenti delle Universitàdi Verona, Padova, Bolo-gna e Milano-Cattolica, hapromosso una serie di ini-ziative culturali aperte allacittadinanza, rivolte inparticolare ai giovani. Lamotivazione principaledell'organizzazione diquesti incontri si basasulla consapevolezza chel’impegno sociale e politi-co debba essere radicato inun substrato culturale.Attraverso l'analisi e l'ap-profondimento di argo-menti di interesse politicoed economico si riesce avalorizzare le radici dellanostra storia. Il primoincontro si è svolto l’11dicembre 2012 presso ilTeatro “Alle Stimate” diVerona. Il prof.StefanoZamagni dell’Universitàdi Bologna e membro delComitato scientifico delCentro Guido Gonella, haavvinto un uditorio dioltre 350 persone su un

tema di grande attualitàper l’economia e la socie-tà italiana ed europea: “Sesi deprecano gli effettidella crisi perché non sene aggrediscono le cause? La risposta dell’econo-mia civile “. A questointervento ha fatto seguitoquello, altrettanto interes-sante, dell’Avv. CarloFratta Pasini, Presidentedel Banco Popolare.Nel secondo incontro ilprof. Edward O’ Boyle,ricercatore senior delMayo Research Institute,West Monroe, Louisiana,promotore e finanziatoredel “ Verona Prize – Pre-mio di laurea per ricerchesull’economia personali-sta – 1^ edizione “, hatenuto una lezione magi-strale su: “John Paul II onEconomic Freedom”, incui ha analizzato le enci-cliche sociali di GiovanniPaolo II. In questo conte-sto abbiamo conferito acinque finalisti, neo-lau-reati italiani, il “VeronaPrize”. Il primo premio di

euro 2.000 è stato asse-gnato alla dott.ssa Costan-za Tognini per la tesi dilaurea specialistica conse-guita presso l’UniversitàCattolica del Sacro Cuoredi Milano, sotto la guidadella Prof.ssa SimonaBeretta: “Politica di gene-re in Indonesia: una ricer-ca su donne e sviluppo”. Aconclusione del secondoincontro, il Prof. Zamagniha tenuto un altro inter-vento magistrale su :“Benedetto XVI e la Cari-

tas in Veritate”. Nel corsodei nostri primi due incon-tri sono intervenuti, tra glialtri, la Prof.ssa DonataGottardi, Direttore delDipartimento di ScienzeGiuridiche dell’Universitàdi Verona, il Prof. Giusep-pe Favretto, Pro-RettoreVicario dell’Università diVerona, Mons. GiancarloGrandis, Vicario per lacultura e il sociale, laProf.ssa Cristina Spillerdel Dipartimento di Scien-ze Economiche dell’Uni-

versità di Verona, laProf.ssa Daniela Parisi delDipartimento di ScienzeEconomiche dell’Univer-sità Cattolica del SacroCuore di Milano, il Prof.Giovanni Tondini, giàDirettore del Dipartimentodi Scienze Economichedell’Università di Verona,il Prof. GiandemetrioMarangoni del Diparti-mento di Economia Azien-dale dell’Università diVerona, il Dott. AdrianoTomba, Segretario genera-le della Fondazione Catto-lica Assicurazioni e tantialtri. Da questi incontri èemerso il desiderio di con-fronto su una situazionepolitica ed economica chenecessita di un rapido rin-novamento a partire dalleproposte concrete delmondo imprenditoriale,dei lavoratori e dellasocietà civile. Il percorsodi risanamento vogliamoleggerlo alla luce del pen-siero e dell'esperienza diGuido Gonella, il grandestatista veronese che ricor-

diamo per la sua straordi-naria testimonianza mora-le e per il suo notevoleapporto culturale e politi-co. Se è vero che non sipuò separare l’uomo dalprogetto di cui è partecipe,l'eredità di cui ci facciamopromotori consiste nelcustodire l’uomo e il suoambiente per riuscire adavere una nuova possibili-tà di crescita. L'augurioresta ai giovani, nelleparole della nota cheaccompagnava le “Tribo-lazioni della democrazia”,apparse alla fine del 1978per i tipi di Studium in cuiGuido Gonella scriveva:“Non è mai troppo tardiper il coraggio morale eper l’intraprendenza poli-tica che sappia porsi anchecontro corrente nello sfor-zo di salvare ciò che nonpuò essere sacrificato e diricondurre l’Italia lungo lavia di una nuova rinasci-ta”.

Giuseppe GaburroPresidente del Centro Studi

Guido Gonella Verona

Tracciare il profilo di unapersonalità come quella diGuido Gonella in brevespazio è un’impresa ardua:siamo davanti ad un uomodi statura superiore. Ricor-do di avere iniziato a cono-scere la sua fama oratoria ead ascoltare i suoi discorsiin occasione delle elezioniper l’Assemblea Costituen-te nel 1946: in quelle primeconsultazioni popolari eglisi era subito imposto per lachiarezza delle idee e l’au-torevolezza del pensiero.Da quel primo successo erainiziata la vicenda politicache gli avrebbe consentitodi raggiungere traguardiprestigiosi nel Parlamento enel Governo. La mia età miconsente di avere deimemorabili contatti avuticon lui. Si trattò più chealtro di relazioni a distanza,perché i contatti personalinon potevano essere fre-quenti: ben presto la suaresidenza divenne romana.Da questo punto di vista lemie origini lessiniche ren-devano più intenso tale rap-porto, in quanto Gonella,quando passò dalla Cameraal Senato, fu assegnato alcollegio elettorale dellaLessinia, la zona più marca-tamente democristiana dellaProvincia. Probabilmentequesto tipo di rappresentati-vità contribuì a far sì chel’uomo politico Gonellafosse considerato un pòveronese ad honorem, inrealtà un pò distaccato daiveronesi, anche se il suopeso politico era tale nel-l’ambito nazionale dasopravvanzare quello localee da permettergli, ad esem-pio, da Ministro della Pub-blica Istruzione, interventiquali la ricostruzione a tota-le carico dello Stato dei duegrandi Ponti della Pietra edi Castelvecchio, distruttidalle mine tedesche; e daMinistro della Giustiziaquello per il nuovo Palazzodi Giustizia. Al suo tempoc’era a Roma un altro uomopolitico veronese egual-mente importante, Giusep-pe Trabucchi, grande Mini-stro delle Finanze, il quale

dai veronesi era consideratoveronese a tutti gli effetti,più partecipe alla vita dellacittà. E questa diventa per-ciò anche la ragione per cuinon di rado si afferma che ilnome di Guido Gonella nonè sufficientemente messo inluce e valorizzato nella suacittà. Come Presidente eme-rito dell’Accademia diAgricoltura, Scienze e Let-tere di Verona mi premericordare un rapporto privi-legiato del Ministro conquest’istituzione. Il 13 otto-bre 1968 fu celebrato inAccademia il 2° centenariodella fondazione della stes-sa: in quell’occasione fuGuido Gonella, allora Mini-stro di Grazia e Giustizia, apronunciare un discorsomemorabile circa l’insosti-tuibile funzione di questeantiche istituzioni. Dellastessa Accademia di VeronaGonella era stato nominatosocio onorario, in riconosci-mento dei suoi meriti cultu-rali e scientifici. Ricordol’attenzione con cui il Mini-stro seguiva da Roma i pro-blemi delle nostre Ammini-strazioni comunali. Al di làe al di sopra delle posizionidi grande rilievo da lui con-seguite (Costituente, Segre-tario Nazionale dellaDemocrazia Cristiana,Deputato e Senatore, Parla-mentare europeo, Vice Pre-sidente dell’O.C.S.E.,Ministro della PubblicaIstruzione, di Grazia e Giu-stizia, della Riforma dellaP.A. e attuazione dellaCostituzione, membro dellaCommissione per la revi-

sione del Concordato con laSanta Sede) la vera gran-dezza dell’uomo era costi-tuita dall’acutezza dellamente, dall’elevatezza delpensiero, dalla solidità delleconvinzioni, come puredalla nobiltà dei principifilosofici, etici, religiosi chehanno ispirato la sua vita ela sua attività politica e distatista, l’esemplarità e larettitudine dei suoi compor-tamenti, la sua forza dialet-tica, la propensione al dia-logo e l’apertura culturale.La sua morte sopravvenneil 19 agosto 1982, a Nettunonella sua abitazione. Negliultimi anni le sue forzeerano scemate e i suoi con-tatti con Verona si eranoallentati. Allora io facevoparte dell’Amministrazionecomunale del capoluogo edebbi l’incarico di rappre-sentare la città ai funerali aRoma. Ricordo quel pome-riggio di una giornata afosadi agosto, in S. Lorenzo alVerano, il mesto saluto adun Uomo che aveva onoratola nostra città e l’Italia.Vedo ancora la semplicitàscarna di quel commiato, lacompostezza della piccolafolla. Nessun apparato cele-brativo. Non ho potuto farea meno di pensare comediverso sarebbe stato quelfunerale, se si fosse svolto aVerona, in Duomo, oppurea S. Fermo, la sua Parroc-chia.

Vittorio CastagnaPresidente emerito della

Accademia di Agricoltura,Scienze e Lettere di Verona

GUIDO GONELLA UN GRANDE STATISTA E UN UOMO PERBENE

IL MIO RICORDO DI GUIDO GONELLAGuido Gonella nel ricordodi Giulio Andreotti

La frequentazione tra Giulio Andreotti e Guido

Gonella fu intensissima. Entrambi parteciparono, da

protagonisti, alla ricostruzione italiana del dopoguer-

ra, alla lunga stagione degasperiana e alla partecipa-

zione dei cattolici al governo del Paese. Tra le testi-

monianze di quell'amicizia c’è il ricordo che Giulio

Andreotti ha lasciato sulla rivista “30 giorni”.

Presidente, qual è il suo primo ricordo di Gonella?

“Universitario. Correva il lontano 1938 e dovevo

sostenere il mio primo esame all'Università. Gonella

era assistente del professor Del Vecchio alla cattedra

di Filosofia del Diritto. Mi diede trenta, ma aggiunse

che avevo sì risposto quel che il professore aveva

scritto, ma che “le tesi erano quasi tutte sbagliate”.

Bisogna ricordare che Del Vecchio era anche Rettore della Sapienza e che qualche mese

dopo l'episodio venne rimosso, come tanti altri docenti, tra cui Gino Arias, che insegna-

va Economia politica e, di più, era coautore della carta fascista del lavoro, a causa delle

leggi razziali. Gonella rimase sempre vicino e solidale con il suo Professore. Una vici-

nanza che motivò anche nell'ambito degli studenti e laureati cattolici”.

Anni difficili per i giovani cattolici...

“Gonella era un punto di riferimento per tutti noi. Innanzitutto, perché era redattore di

politica estera dell'Osservatore Romano, ma anche, e forse soprattutto, perché era

amico dell'allora Monsignor Montini. Quando poi De Gasperi mi volle accanto a sé, ci

frequentammo anche per via del suo incarico di Direttore del nostro giornale clandesti-

no. Un ruolo politico molto importante a cui si aggiungevano le notizie che Gonella riu-

sciva a fornirci del panorama internazionale. I fascisti ne erano talmente indispettiti che

alternavano ai picchettaggi alle edicole gli insulti sul settimanale Guf di Roma”.

Gonella ebbe dunque un ruolo attivo nell'antifascismo cattolico?

“Fu anche arrestato. Per lui intervenne la Segreteria di Stato. Ma poi ricordo la distri-

buzione di false carte d'identità con timbri dei comuni del Sud liberati; oppure i viveri

raccolti per vie misteriose e distribuiti anche ai carabinieri che erano alla macchia assi-

stiti da Don Pignedoli. E così indimenticabile fu la prima distribuzione del Popolo diret-

to da Gonella per le vie di Roma appena liberata”.

Gonella ebbe un ruolo centrale nella Dc. Ne condivise l'impostazione degasperiana?

“Di più: condivise con il Presidente De Gasperi l'idea di partito d'opinione, che poi tra-

montò per via di altre considerazioni. Ma sono certo che non gli piacque mai l'idea della

DC divisa in correnti. Il partito, come scrisse, era per lui milizia ideale, coalizione di

uomini che intendono affermare l'integrità della loro fede. E Croce fu suo acerrimo

avversario. Tanto da affermare che non avrebbe mai accettato la vergogna di vedere un

cattolico Ministro della Pubblica Istruzione. Poi Croce cambiò idea e il rapporto tra i

due divenne di stima reciproca”.

Ma Gonella fu anche Ministro di Grazia e Giustizia. Comprese subito del Ministro

Guardasigilli la duplice vocazione: tecnico-giuridica e umana. Furono chiari gli obiet-

tivi che si era dato, tra cui una riforma della legge sul Consiglio Superiore. Ma ciò che

gli interessava maggiormente era l'aspetto umano, per cui si battè contro l'innaturale

affollamento delle carceri. Gonella è un riferimento ideale di ogni Guardasigilli".

Il ricordo che, secondo lei, ha maggiormente colto il valore della personalità di

Gonella?

“Quello di Giovanni Paolo Il che scrisse: “Fu sincero figlio della Chiesa, illustre stati-

sta, autorevole studioso e docente di diritto e dell'insegnamento sociale cristiano. Amo

ricordarne la fede schietta e il servizio reso per tanti anni al suo Paese e alla causa della

libertà”. Parole che condivido totalmente”.

Bruna Pavesi Castelli

Presidente Associazione Donne Valpolicella

Un momento della cerimonia ufficiale per ilcentenario della nascita di Guido Gonella

Guido Gonella con Alcide De Gasperi

Giulio Andreotti

La crisi e la necessità del rilancio: riflessioni e proposte

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CASA DI CURA POLISPECIALISTICA “DOTT. PEDERZOLI”

Il problema del “piede diabetico”sta progressivamente assumendoi caratteri di una vera e propriapandemia a livello mondiale; l’Or-ganizzazione Mondiale della Sani-tà stima infatti che la popolazionedi soggetti diabetici sia destinataad aumentare drasticamente nelcorso dei prossimi anni, e paralle-lamente anche il numero di sog-getti colpiti da piede diabetico(circa il 15% di essi sviluppa un’ul-cera del piede nel corso della pro-pria vita) è destinato ad aumenta-re considerevolmente. Per effettodi questi dati epidemiologici, oggisi calcola che nel mondo ogni 30secondi viene amputata unagamba per effetto delle compli-canze del diabete. Anche nelnostro territorio la situazione nonsi discosta da questo andamento: irecenti dati Istat stimano nel 4.9%la prevalenza del diabete mellitoin Italia nel 2010, rispetto al 3.9%della stima del 2001. Più in detta-glio, si calcola che nella regioneVeneto il numero attuale di sog-getti diabetici superi di poco le200 mila unità (dato sicuramentesottostimato, in quanto non tieneconto del “diabete sommerso”,ovvero di quei soggetti che ancoranon sono stati diagnosticati comediabetici, ma che di fatto lo sono),per una prevalenza pari a 4,2%(fonte ISTAT). Se consideriamo cheappunto il 15% di queste personeè “destinato” ad avere problemi dipiede diabetico, si può calcolareche quasi 31 mila abitanti delVeneto avranno bisogno di appro-priate cure, diagnosi e prevenzio-ne per evitare il rischio di amputa-zione d’arto. Proprio in questa otti-ca è nato, ormai quasi 5 anni fa,ilServizio Piede Diabetico e Vulnolo-gia della casa di cura Pederzoli,rivolto alla cura, diagnosi e pre-venzione delle lesioni ulcerativedegli arti inferiori nei soggetti dia-betici. Il Servizio è stato da subitoimpostato per garantire al pazien-te un approccio multidisciplinareal problema, con l’apporto didiversi specialisti coordinato nellevarie fasi della patologia e modu-

lato a seconda delle varie necessi-tà che il paziente stesso presenta,in primis quelle relative alla pre-venzione, per la quale è semprestato riservato un occhio di riguar-do. Questo tipo di organizzazionesi è dimostrata la più efficace alivello internazionale nell’abbatte-re il numero di soggetti che subi-scono una amputazione di gamba,che nella nostra realtà è ad oggiinferiore al 3% dei casi trattati. Perottenere questo tipo di risultatisono stati necessari ingenti inve-stimenti, sia in termini di risorseumane, sia in termini di risorseorganizzative (possibilità di postiletto per ricovero, spazi in salaoperatoria ed angiografica per gliinterventi chirurgici), sia soprattut-to in termini di risorse economi-che, con l’acquisto di tecnologieall’avanguardia: proprio in questosettore, infatti, la ricerca e le varieaziende farmaceutiche sono sem-pre molto attive, riuscendo,soprattutto nel recente passato, amettere a disposizione dei medicie degli infermieri apparecchiaturee materiali sempre più sofisticati eperformanti che, se usati corretta-mente, consentono di trattare e direcuperare situazioni drammati-che che,fino a poco tempo fa,sarebbero state candidate adamputazione d’arto. Nel corso diquesti 5 anni, il numero di sogget-ti trattati è progressivamente cre-sciuto. Nel 2012 abbiamo eseguitocirca 400 interventi demolitivi ericostruttivi sul piede diabetico,oltre 250 interventi di rivascolariz-zazione endovascolare (prevalen-temente) e/o chirurgica, circa 5000visite ambulatoriali e di prevenzio-ne. Il tasso di amputazioni digamba è ad oggi inferiore al 3%dei casi trattati. Per suggellarequesta nostra esperienza, abbia-mo recentemente organizzato unimportante congresso dedicato alpiede diabetico ischemico (com-plicanza questa che, più di altre,aumenta il rischio di amputazionedi gamba) intitolandolo “i dubbiamletici” proprio per evidenziarele difficoltà di scelta del miglior

trattamento possibile nel vastopanorama di materiali e tecnolo-gie all’avanguardia di cui oggidisponiamo. Circa 150 medici spe-cialisti provenienti da tutta Italiahanno partecipato all’evento, cheha visto la presenza tra i relatori edi moderatori dei massimi espertinazionali ed internazionali sull’ar-gomento. I temi trattati hannospaziato da una revisione delleindicazioni e delle controindica-zioni dei vari interventi di rivasco-larizzazione, ad una panoramicasui nuovi approcci e materialidisponibili, ad una analisi del cor-retto approccio al paziente criticofino alle migliori strategie per evi-tare le recidive di ischemia alpiede. Una intera sessione è statadedicata alla ischemia critica nonrivascolarizzabile, evenienza cheespone i pazienti ad un rischio ele-vatissimo di perdita dell’arto; inparticolare, si è discusso sul ruoloche potrebbero avere alcuni nuoviapprocci terapeutici come le cellu-le staminali, la LDL aferesi e la RMNa bassa intensità nel ridurre que-sto rischio. Sono inoltre stati ese-guiti interventi chirurgici di ampu-tazione, ricostruzione e rivascola-rizzazione di pazienti con piedediabetico ischemico in direttadalle sale operatorie della casa dicura Pederzoli con proiezione inaula congressuale, sessione que-sta particolarmente gradita ai par-tecipanti, che hanno potuto cosìconstatare nella pratica clinicaquanto appreso nel corso dellevarie relazioni dell’evento. Gli inte-ri contributi scientifici sono statiinfine pubblicati sul sito internetdel Servizio Piede Diabetico e Vul-nologia (www.piede-diabetico.com), da dove sonocompletamente e gratuitamenteconsultabili e scaricabili. Ma lesoddisfazioni non finiscono qui.Da Gennaio 2013 il Servizio PiedeDiabetico e Vulnologia conduceuno studio multicentrico interna-zionale che si propone di speri-mentare l’efficacia e la sicurezza diuna nuova procedura, la Risonan-za Magnetica Terapeutica a bassa

intensità, in aggiunta alla terapiastandard nella gestione delle ulce-re neuro-ischemiche del piede dia-betico. Lo studio, a cui partecipanoenti ospedalieri italiani e tedeschi,è rivolto a soggetti diabetici conischemia non critica d’arto e conulcere del piede presenti da alme-no 3 settimane. Questo tipo ditrattamento, inizialmente orienta-to soprattutto a patologie dell’am-bito ortopedico, fisiatrico e riabili-tativo, sembrerebbe capace diimpattare positivamente anchesui processi di guarigione delleferite. Infatti, il campo magneticogenerato da questa apparecchia-tura e combinato con particolariforme d’onda elettromagnetica ,se applicato localmente alla parteanatomica interessata (in questocaso il piede) avrebbe un effettoterapeutico. La durata totale deltrattamento è di 4 settimane,durante le quali il soggetto deveeseguire 2 cicli terapeutici quoti-diani della durata di 24 minuti cia-scuno; per testare l’effettiva effica-cia del prodotto, alcuni soggettipotrebbero ricevere casualmenteun’apparecchiatura identica aquella in studio ma non funzio-nante; a questi ultimi pazienti saràcomunque garantito un adeguatotrattamento della lesione ulcerati-va al piede secondo il protocollostandard solitamente applicato. Vainfatti precisato che la RisonanzaMagnetica Terapeutica è propostain questo studio NON come sosti-tutiva di altri metodi, ma inAGGIUNTA ad essi, in quanto noninterferisce con altri presidi.

Per qualsiasi informazione èpossibile rivolgersi al ServizioPiede Diabetico e Vulnologia.

Dr Cristian NicolettiResponsabile Servizio Piede

Diabetico e VulnologiaCasa di Cura Dr Pederzoli

Peschiera del Garda (Vr)Contatti: 045/6444387,

www.piede-diabetico.com [email protected]

ALL’AVANGUARDIA NELLA CURA DEL PIEDE DIABETICO

pubbliredazionale

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Aprile 2013 13CRONACHE

Centinaia di volontari del-l’associazione “Amici diSan Francesco” del Venetoe del Friuli si sono incon-trati al convento dei fratiBarana la vigilia delladomenica delle Palme perlo scambio degli auguripasquali e per approfondirela reciproca conoscenza.L’associazione nasce nel1999 per volontà e in colla-borazione con i superiori,in particolare padre Urba-

no Bianco, per unire tuttele persone che, ispirate dalcarisma francescano cap-puccino, desiderasseromettere a disposizione deifrati e delle loro attività, inparticolare delle operecaritative, la loro persona,il loro tempo, le loro doti,le loro energie. E’ questa lasintesi del sodalizio pre-sentata, dal padovano diorigini, Padre FlavianoGiovanni Gusella, orasuperiore dei cappuccini diPadova che ha presiedutola celebrazione eucaristica.Sono una quindicina i con-venti che contano sulla col-laborazione di oltre 600volontari, preziosissimi perdedizione e generosità.Trasparenza, concretezza,gratuità In tre parole PadreFlaviano sintetizza l’operadell’Associazione. «Tra-sparenza: per non attirarel’attenzione su di noi maper trasferirla all’autore diogni bene che è Cristo, ilnostro Signore. Concretez-za: abbiamo bisogno nonsoltanto di dare servizi madi raggiungere il cuoredelle persone, quindirispondere concretamenteai loro bisogni, alle loronecessità che si manifesta-no attraverso cose esterioricome la domanda di dena-ro, cibo, vestiario, maanche non sottovalutare lacarenza d’attenzione ed’amore; rispondere attra-verso la bontà, la dolcezzae la tenerezza, come hadetto Papa Francescoall’inizio del suo pontifica-to, è un imperativo. Gratui-tà: è il simbolo distintivodella carità, donare senzaaspettarsi niente». Per Ste-fano Vallani, presidentedell’associazione cittadinadei frati Barana «è statauna giornata di festa, unmomento di incontroimportante per rafforzare irapporti tra volontari, chefortifica e dà ulteriore cari-ca». Una cosa meraviglio-sa sintetizza il superioredel convento veronesePadre Giorgio «occasioneper conoscersi meglio econdividere il grandeimpegno del volontario,chiamato a servire». C.G.

L’ASSOCIAZIONE

Pasqua con “Amici

di San Francesco”L’Unione Regionale dei tito-lari di Farmacia del Venetodenuncia la grave difficoltà,in continuo aumento, rileva-ta dalle oltre 1.200 farmacieassociate, di reperire nel nor-male ciclo distributivo regio-nale veneto numerose spe-cialità medicinali. Tra le pos-sibili cause anche l’esporta-zione parallela di farmaciinvece destinati al mercatoitaliano.Si tratta di farmaci utilizzatinella cura di patologie comeipertensione, morbo di Par-kinson, depressione, ansia.Tra i medicamenti ad altadifficoltà di reperimento

anche acido folico per ledonne incinte e anticonce-zionali.«Al fenomeno di rottura distock, ovvero una tempora-nea assenza dal mercato diqualche medicinale, siaggiunge quello in forteaumento negli ultimi mesiche riguarda i farmaci conse-gnati dalle aziende farma-ceutiche in quantitativi estre-mamente contingentati, siaalla distribuzione interme-dia, ma anche alle farmacie –dichiara Guido Bonetto, pre-sidente di Federfarma Vene-to, l’Unione dei titolari difarmacia -. Tale modus ope-

randi sta creando diversi casidi evidente rarefazione dimedicinali nel ciclo distribu-tivo che costringono le far-macie a ripetute ed estenuan-ti richieste prima di poterottenere anche poche unitàdel farmaco richiesto e crea-no difficoltà nei rapporti coni cittadini, spesso costretti atornare in farmacia per poterricevere il farmaco prescrit-to. Il farmacista che si consi-dera la “voce” del cittadinopiù debole, in questo casomalato e senza possibilità difarsi sentire, si pone comeintermediario tra l’utentefinale e le autorità competen-

ti, tra cui l’AIFA, l’AgenziaItaliana del Farmaco, giàavvisata della drammaticasituazione di cui chiedeancora l’intervento per arri-vare ad una soluzione dellacrisi in tempi brevi».Il problema della carenzadell’approvvigionamento dimedicinali, dovuto anche afenomeni di esportazioneparallela, ha acquisito unarilevanza europea, al puntoche è stato uno degli argo-menti più importanti discussidurante l’Assemblea Gene-rale del PGEU a Bruxelles il15 novembre 2012. Nelnovero delle possibili solu-zioni atte a mitigare l’asprez-za di tale fenomeno è stataevidenziata, in sede europea,come best practice ed esem-pio positivo da seguire,l’esperienza italiana basatasullo scambio di informazio-ni all’interno della supplychain (gestione della catenadi produzione) su tutti i far-maci oggetto di carenzed’approvvigionamento. Maevidentemente nonostante leripetute segnalazioni il pro-blema a tutt’oggi persistecon grave disservizio per lapopolazione.

IL CASO. L’Unione Regionale dei titolari di Farmacia denuncia la situazione

Reperire alcune medicinesta diventando difficile

CENTRO SERVIZI “AL BARANA”A seguito delle segnalazioni di numerosi cittadini, preoccupati per lamancata apertura del nuovo Centro servizi per anziani non autosuf-ficienti “Al Barana”, il 7 febbraio scorso il Sindaco Flavio Tosi ha scrit-to al Presidente della Giunta regionale del Veneto Luca Zaia, perchiedergli le motivazioni del ritardo nella concessione alla strutturadell’accreditamento istituzionale. Il 21 marzo la Direzione regionaleservizi sociali ha risposto al Comune di Verona, spiegando che l’entedeputato alla verifica dei requisiti di accreditamento delle strutturesocio-sanitarie, l’Agenzia regionale socio sanitaria-ARSS, è stata sop-pressa con legge regionale del 27 novembre 2012. «In attesa che laGiunta regionale formalizzi le nuove procedure operative in materiadi accreditamento e autorizzazione – scrive il dirigente regionale deiServizi sociali - preso atto della presenza, all’interno dell’AziendaUlss 20 di Verona, di personale iscritto al registro dei valutatori inambito sociosanitario e sociale, la Direzione regionale dei Servizisociali intende avvalersi dell’Ulss 20 per la verifica, all’interno dellastruttura, dei requisiti di accreditamento. Pertanto - conclude la mis-siva - il problema segnalato è di breve soluzione».

NEGRAR. CONCORSO D’ARTEConcomitante al Palio del Recioto di Negrar ha avuto luogo, pressol'auditorium della scuola elementare del paese, l'esposizione in concor-so di opere d'arte, in special modo pittoriche, realizzate dal "GruppoArtisti Valpolicella". La manifestazione è stata organizzata dall'asses-sorato alla cultura del Comune, con il patrocinio del Comune stesso. A giudicare le opere in concorso ha provveduto un'apposita giuria com-posta da esperti esterni (Rinaldo Dal Negro -presidente, Mario Chie-reghini e Bruno Ferrigolo) che dopo scrupolosa valutazione delle 58opere in concorso ha emesso la seguente graduatoria di merito. l° premio a Luigi Menin 2° premio Gianni Castelletti 3° premio Anna Maria Dal Pezzo 4° premio Mario Dalla Fini Premio speciale a Walter Tirelli Segnalati nell'ordine: Giovanna De Boni, Giorgio Zanoni, ElenaOmili, Giovanna Bertani, Quirino Maestrello e Luca Montanti.All'inaugurazione della rassegna l'assessore Gianni Pozzani ha rin-graziato e si è complimentato con tutti gli artisti partecipanti, che conla loro attività contribuiscono a favorire la promozione culturale. Ilsindaco Giorgio Dal Negro si è pure compiaciuto con gli artisti per leloro belle opere e ha inoltre ringraziato gli organizzatori per lamanifestazione, che si perpetua con successo da un ventennio.

R.D.N.

In Automobile a cura di Roberto e Alessandra Azzolina

NUOVA DISCIPLINA DEGLI ESAMI

Tra parecchi dubbi è finalmente diventataoperativa la circolare che stabilisce le nuovemodalità degli esami di teoria e di guida pertutte le patenti. La più grande novità riguar-da la durata dell'esame pratico: è stato chia-rito che, a partire dal 12 febbraio 2013,dovrà essere organizzato in modo da assicu-rare 40 minuti di guida per ogni candidato.Questo vale per le patenti di categoria A eB, rimane dunque il dubbio relativo alladurata degli esami per le patenti superiori.Inoltre, relativamente allo svolgimento del-l'esame di guida per la moto, i circuiti nuovinon sono molto chiari e, volendo stare alleindicazioni ministeriali, in molte motorizza-zioni non ci sono spazi sufficienti per poterliattuare. Da ciò è derivata l'impossibilità dieffettuare l'esame pratico di guida per lamoto nel mese di febbraio e ciò ha provoca-to notevoli disagi per i motociclisti, i quali sisono visti rimandare l'esame a data dadestinarsi. L'unica nota positiva è che chiaveva il foglio rosa in scadenza se lo è visto prorogare fino alladata dell'esame. Va da sè che, a causa del notevole allungamen-to della durata di ogni singolo esame, ci sarà un allungamentodei tempi di attesa per poterlo sostenere, poichè se prima ogniseduta prevedeva 12 candidati, ora dovranno essere al massimo9. Da considerare inoltre che in 40 minuti aumentano esponen-zialmente le probabilità di commettere un errore,considerandoanche che con la nuova normativa in vigore ci sarà la prova pra-tica in autostrada o in tangenziale, perciò i candidati dovrannobersi una camomilla bella forte prima dell'esame per restare"rilassati" in questo arco di tempo che, in condizioni di stresscome quelle di un esame, può sembrare infinito!

Alessandra Azzolina

Roberto Azzolina

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Fevoss – Federazione deiServizi di VolontariatoSocio Sanitario è alla ricer-ca di volontari da destinarealla segreteria e al centrali-no del progetto “Solidarie-tà in viaggio”: persone cheaiutino a coordinare le atti-vità del servizio gratuitoche la onlus mette quoti-dianamente a disposizionedei cittadini bisognosi. Tra

i servizi che Fevoss offrealla cittadinanza, quellodei trasporti è uno dei piùrichiesti, ma anche uno trai più impegnativi da gestirevisto il considerevolenumero di richieste chegiungono alla onlus. Inol-tre le convenzioni stipulatecon Ateneo scaligero, Ulss20, Pia Opera Ceccarelli ealtri enti ne hanno aumen-

tato il senso di responsabi-lità. Ogni mattina, infatti,dalla sede di via SantaToscana si muovono unaventina di automezzi desti-nati ad accompagnareverso i luoghi di cura elavoro non soltanto anzia-ni, ma anche utenti privati,non autosufficienti oltre astudenti disabili affinchépossano frequentare rego-

larmente le lezioni univer-sitarie. Ogni spostamentodeve essere quindi organiz-zato e monitorato in un'ot-tica di efficienza, in consi-derazione di urgenze eimprevisti che possonosubentrare. Per questo l'associazioneha la necessità di allargarela cerchia dei propri colla-boratori che, in manieravolontaria, si rendanodisponibili dal lunedì alvenerdì, in orario pomeri-diano (indicativamentedalle 13 fino alle 18.30) agestire il servizio chepotrebbe essere esteso,secondo la disponibilità dinuovi volontari, anche neigiorni festivi. Tra i requisi-ti, oltre alle indispensabilicapacità organizzative,sono richiesti attitudineall'ascolto, autonomia nelgestire un calendario diappuntamenti, capacità dilavorare in squadra e natu-ralmente una grande predi-sposizione al prossimo sof-ferente.Per ulteriori informazioni:045.8019833.

Aprile 2013 14CRONACHE

La crisi economica che sta investendo la maggioranza deicittadini, insieme al senso di sfiducia per il futuro e lasempre più marcata mancanza di speranza in un contestosocio-politico traballante e mai chiaro, spinge le personead “inventarsi” di tutto per sopravvivere. L’ultima trova-ta è quella di andare casa per casa a chiedere soldi a nomedella Caritas. A questo proposito la Caritas DiocesanaVeronese lancia un appello specificando che nessuno deisuoi volontari o operatori, anche se dovessero mostrarecartellini con il logo di Caritas, sono incaricati a tale ser-vizio. Le donazioni per i poveri, Caritas le riceve soltan-to ai propri sportelli di Lungadige Matteotti, 8 oppureattraverso bonifici bancari o bollettini postali le cui coor-dinate sono pubblicate nel sito web www.caritas.vr.it, otramite i suoi operatori direttamente allo 045.8300677.«Tutti siamo a conoscenza della particolare difficoltà incui molte famiglie si trovano in questo tempo di crisi –spiega il direttore mons. Giuliano Ceschi -. Caritas, attra-verso varie iniziative, grazie alla solidarietà di molti pri-vati, sta tentando, nei limiti del possibile, di offrire unarisposta per fronteggiare il disagio. In questi giorni ci èstato segnalato da parte di privati, nella zona di BorgoMilano, che alcune persone a nome di Caritas stannofacendo una raccolta di denaro porta a porta. Vogliamoprecisare che nessuna iniziativa del genere è stata auto-rizzata dalla Caritas Diocesana Veronese. Invitiamo per-tanto tutti a non cadere in queste forme di truffa che ognitanto, in modo diversificato, vengono messe in atto.Chiunque volesse provvedere a donazioni, anche di pic-cola entità, per situazioni di bisogno, si rivolga diretta-mente alla sede centrale di Caritas o alle relative Parroc-chie di appartenenza».

LA TRUFFA

Chiedono soldi a nome Caritas

Chiude in bellezza l’edizio-ne 2013 di Vinitaly (7 – 10aprile) che, con 148.000 pre-senze, delle quali 53.000estere, rafforza la sua posi-zione di leader internaziona-le tra le fiere del vino dedica-te al business. Di qualità gli operatori, chenella quattro-giorni veronesehanno avuto contatti conoltre 4.200 aziende espositri-ci da più di 20 Paesi.«Abbiamo raggiunto le148.000 presenze, dellequali 53.000 estere da 120Paesi: è un risultato impor-tante che per uno dei settoridi rilievo del made in Italy,che ancora traina la bilanciacommerciale del Paese e dàlavoro e ricchezza ai territorie all’immagine dell’Italia nelmondo. Un incremento del6% dei visitatori totali chepremia le oltre 4.200 esposi-trici da più di 20 Paesi chehanno investito nel Vinitalye riconoscono la centralitàinternazionale della rasse-gna» - commenta il Presi-dente di Veronafiere, EttoreRiello. «Il dato in crescitadel 10% sugli esteri rispettoal 2012 – evidenzia Giovan-ni Mantovani, DirettoreGenerale di Veronafiere – èaccompagnato dalla grandequalità dei visitatori. Si trattasempre più di operatori spe-cializzati, di buyer esteriprovenienti dai mercati tra-dizionali, ma anche dai Paesiemergenti, sempre più inte-ressati al vino italiano qualiCina e Russia». In aumento

anche le presenze di giorna-listi che salgono a 2.643 da47 Paesi, contro le 2.494 da42 nazioni del 2012. L’atten-zione ai mercati internazio-nali è nella mission di Vini-taly, che ogni anno organizzainiziative mirate e stringeaccordi con enti ed istituzio-ni allo scopo di supportare leaziende orientate all’export.OperaWine è tra queste,dedicata ai buyer esteri, mafortemente orientata al mer-cato USA grazie alla colla-borazione con Wine Specta-tor, mentre alla Cina sonostati dedicati quest’anno trefocus e ha partecipato allarassegna una delegazioneufficiale del Ministero delcommercio della RepubblicaPopolare Cinese. Già vetrinamondiale del vino, con Ope-raWineExpo, Vinitaly diven-

terà, a Verona, l’evento viti-vinicolo più importante delcalendario di appuntamentiprevisti in Italia per l’Expodi Milano nel 2015, grazieall’intesa definita con l’Am-ministratore delegato diExpo 2015, Giuseppe Sala.Presenti a Vinitaly, ancheSace e Simest, le due realtàche sostengono lo sviluppo,la competitività e l’interna-zionalizzazione delle azien-de italiane. Vinitaly è statainoltre la sede prescelta perla firma tra UniCredit, Col-diretti, Cia e Confagricolturadell’accordo per il sostegnodel settore vitivinicolo edella presentazione di "Uni-Credit International per ilVino", il progetto che mettea disposizione delle pmi delsettore vitivinicolo un'offertadedicata di servizi a suppor-

to dell’export. A Vinitaly2013 è nato anche il primoOsservatorio su energia esettore vitivinicolo, per fareil punto sullo stato attuale eprevedere gli sviluppi futurinel campo di sostenibilità,best practice e applicazioni“smart” nel ciclo produttivo,dalla vigna alla bottiglia. Vinitaly 2013 è terminato,ma l’attività continua: con lanuova iniziativa di e-com-merce VinitalyWineClubpresentata alla vigilia dellamanifestazione, con le tappein Russia, Usa e Hong Kongdi Vinitaly International. Egià si pensa all’edizione2014, in programma dal 6 al9 aprile, che vedrà l’esordiodi VinitalyBio, il nuovo salo-ne dedicato ai vini certificatibiologici organizzato in par-tnership con FederBio.

EVENTI. La manifestazione rafforza la sua posizione di leader internazionale tra le fiere

Vinitaly ha raggiuntole 148.000 presenze

MALTEMPO E STRADE«Le condizioni meteorologiche avverse delle ulti-me settimane, con le abbondanti precipitazionipiovose, hanno impedito di attuare anche i piùsemplici interventi di rattoppo delle buche che sisono formate sulle strade cittadine. Il paragonecon i paesi nordici che qualcuno ha citato, parti-colarmente efficienti nelle manutenzioni stradali,non risulta in realtà appropriato, perché ad impe-dire gli interventi di riparazione stradale non è ilfreddo, bensì la pioggia, che preclude la possibi-lità di intervenire anche per un semplice rattoppo.Con l’inizio della bella stagione l’Amministrazio-ne comunale ha già previsto di dare avvio, nono-stante i vincoli del patto di stabilità, ad un pianodi manutenzione del manto stradale delle vie cit-tadine più danneggiate. Contemporaneamente,verrà eseguito un monitoraggio degli interventi diasfaltatura eseguiti negli ultimi anni, per verificar-ne la qualità effettiva e la corrispondenza ai para-metri tecnici richiesti. Nel frattempo rivolgiamo unappello ai cittadini, affinchè segnalino alla Poliziamunicipale eventuali situazioni di pericolo, inmodo da riuscire a limitare i disagi e a prevenireeventuali incidenti». Con queste parole il sindacodi Verona, Flavio Tosi, interviene sul problemadelle buche formatesi a causa del gelo e dellapioggia su numerose strade cittadine. «La situa-zione del manto stradale a Verona è monitorata24 ore su 24 dalla Polizia Municipale – aggiungeil Comandante Luigi Altamura - gli interventi sonoaumentati dalla seconda metà di febbraio, aseguito delle numerose giornate di pioggia chehanno compromesso l'asfalto, dopo gli altrettantonumerosi interventi di Amia con il sale per la for-mazione di ghiaccio, a causa delle rigide tempe-rature. Ogni richiesta di intervento per la presen-za di buche pericolose, segnalate dagli ammini-stratori pubblici o dai cittadini, viene verificata dauna pattuglia della Polizia municipale, che dovenecessario predispone l’invio immediato di azien-de private convenzionate per la chiusura dellebuche pericolose con "asfalto a freddo" (quando lebuche non siano piene di acqua) e l’appositasegnaletica luminosa per segnalare il pericolonelle ore serali e notturne».

FEVOSS / IL PROGETTO

“Solidarietà in viaggio” cerca volontari

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E’ stato firmato il 19 marzoscorso a Palazzo Barbieril’accordo tra Agsm spa,Agsm Distribuzione e leassociazioni consumatoriVerona Adiconsum, LegaConsumatori e MovimentoConsumatori. Presente l’as-sessore alle Aziende parte-cipate Enrico Toffali, il pre-sidente di Agsm PaoloPaternoster, Davide Cec-chinato di Adiconsum,Monica Multari di Movi-mento Consumatori edEmanuele Caobelli di LegaConsumatori. «Questoaccordo – ha spiegato Tof-fali – costituisce la primaattuazione del Protocollod’Intesa sottoscritto lo scor-so anno da Comune diVerona e le associazioni deiconsumatori, per tutelare idiritti dei consumatori e deiclienti dei servizi pubblicilocali e per garantire la qua-

lità, l’universalità e l’eco-nomicità delle prestazioni,come previsto dalla LeggeFinanziaria 2008». Da oggi,come richiesto dal Proto-collo d’Intesa, vengono isti-tuiti gli sportelli ad hoc perraccogliere richieste, pro-poste, segnalazioni e recla-mi dei clienti riguardo aiservizi di illuminazionepubblica, teleriscaldamen-to, distribuzione e misuradell’energia elettrica e delgas. I dati raccolti sarannooggetto di analisi e rielabo-razione statistica. Le asso-ciazioni dei consumatoripresenteranno annualmentealle società e al Comune irisultati, al fine di migliora-re i servizi erogati dal grup-po Agsm. Gli indirizzi deglisportelli sono: AdiconsumVerona lungadige Galtaros-sa, 22 37133 –045.8096934; Lega Consu-

matori Verona via Interratodell’Acquamorta, 22 –045/8065512; MovimentoConsumatori Corso Mila-no, 92 – 045.595210

AGSM E ASSOCIAZIONI CONSUMATORI

A tutela del consumatore

Aprile 2013 15CRONACHE

In occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua, Garda-land Sea Life Aquarium ha ospitato la premiazione delledue classi vincitrici del progetto “In Acqua per crescere”,promosso dall’assessorato allo Sport del comune di Veronae dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Verona. Le classivincitrici fanno parte della scuola primaria Romagnoli edella scuola secondaria di primo grado Caperle. Hanno par-tecipato all’evento l’assessore allo Sport del comune diVerona, Marco Giorlo, la professoressa Monica Magnone,coordinatrice dell’attività sportiva dell’Ufficio ScolasticoTerritoriale di Verona e Nicola Dalfini, Coordinatore Ope-rativo di Gardaland SEA LIFE Aquarium. Il progetto hacoinvolto 13 plessi scolastici appartenenti ad 8 istituti com-prensivi del Comune di Verona (scuole primarie e seconda-rie) per un totale di circa 400 alunni che sono stati chiama-ti a produrre elaborati grafici, narrativi e multimediali sca-turiti dalle emozioni personali che ognuno di loro ha potutovivere grazie all’esperienza in acqua. I lavori sono stati esa-minati da una commissione che ha proclamato la vittoria deidue lavori più belli: “L'indovinacquario”, divertente gioco aquesiti riconducibili al tema dell’acqua e “I colori dell'ac-qua”, pannello multi colore realizzato con tecniche di pittu-ra per colori a tempera con il contributo artistico di un'inte-ra classe per raccontare il lato espressivo dell’acqua, fontedi vita e di ispirazione. Gardaland Sea life Aquarium havoluto non solo offrire una cornice speciale per la premia-zione, ma anche vivere con i ragazzi la “Giornata Mondia-le dell’Acqua”, in onore di un bene preziosissimo che lanatura ci ha dato e che siamo chiamati a custodire con cura,preservandolo da ogni forma di spreco.

GARDALAND SEA LIFE

Dentro l’acquaper crescere

"Odori, impatti, normativee soluzioni", questo il tito-lo del convegno svoltosi inGran Guardia l’11 aprilescorso, alla presenza del-l'assessore all'ambiente delComune di Verona, EnricoToffali, che ha aperto ildibattito, e numerosi avvo-cati , tecnici, ingegneri edesperti della materia. Unaconferenza che ha affronta-to tematiche e argomentirelativi all'impatto degliodori nell'ambiente e pro-blematiche di inquinamen-to odorigeno. Il seminario,organizzato dal comune diVerona in collaborazionecon il gruppo IniziativaForense di Verona, con ilpatrocinio tra gli altri di

Acque Veronesi, ha regi-strato la presenza di centi-naia di partecipanti chehanno relazionato sui variaspetti giuridici, sanitari edamministrativi legati agliodori ed alle nuove tecno-logie di misurazione emonitoraggio degli stessi.

A rappresentare la società,presieduta da MassimoMariotti, che gestisce ilservizio idrico integrato aVerona e in altri 72 comunidella provincia scaligera, èintervenuto Giovanni Sala,direttore tecnico di AcqueVeronesi, che ha illustrato

e ricordato le numeroseattività ed interventi realiz-zati sul territorio veronesefinalizzati alla gestione edall'abbattimento delle pro-blematiche legate alleemissioni olfattive. In par-ticolare, è stato menziona-to il problema degli odoriche per circa 30 anni hariguardato la zona di BorgoRoma e Tombetta. Nelloscorso mese di settembresono state infatti positiva-mente ultimate le operazio-ni di regolazione del siste-ma di copertura e tratta-mento dell'aria dellevasche di ossidazione deldepuratore Città di Verona.Il progetto, grazie all'uti-lizzo di sistemi tecnologicidi ultima generazione e larealizzazione di un sistemadi copertura dei compartidel depuratore, ha definiti-vamente abbattuto gliodori percepiti da centinaiadi residenti del quartiere.Un'opera importante, nelrispetto dei cittadini e del-l'ambiente veronese.

ACQUE VERONESI. Illustrate pure le soluzioni nel convegno dell’11 aprile

In Gran Guardia si parladi odori e inquinamento

RICONOSCIMENTI. Nuovi successi per IovinoPer il nostro collaboratore Gianfranco Iovino, curatore della rubrica Vero-nArte, proseguono i successi anche nel 2013, per una produzione lettera-ria sempre più intensa e al centro dell'attenzione di critica e lettori. Dueprestigiosi premi sono stati attribuiti nel mese di marzo a Iovino, con l'as-segnazione del premio speciale "Targa Il Molinello 2013" per il plurideco-rato romanzo "Oltre il confine", e la vincita al concorso "Albero Andronico2013" nella sezione racconti inediti, con una storia breve a rievocare latragedia di Alfredino Rampi, che all'età di 7 anni morì in un pozzo arte-siano a Vermicino, che potete leggere sul suo sito ufficiale www.gianfran-coiovino.it nella sezione news. In attesa del nuovo libro, in uscita a dicem-bre 2013, seguiamo con orgoglio l'ascesa di uno scrittore contemporaneo,veronese d'adozione, definito dalla critica letteraria "poeta in prestito allanarrativa" grazie al suo stile unico ed una scrittura intensa e coinvolgen-te, che affronta ogni aspetto della vita, riuscendo sempre a trasportare illettore al centro della storia raccontata.

«Ottenere risparmi e offrire un servizio migliore ai nostri utenti, grazie ad unasocietà che non costa nulla ai cittadini. Viveracqua rappresenta una novità alivello nazionale nel panorama delle public utilities». Così Massimo Mariotti,presidente di Acque Veronesi ha aperto l'Assemblea dei Soci di Viveracqua. Unrisultato economico al di sopra delle attese quello ottenuto dalla società nata daun progetto avviato nel giugno 2011 su iniziativa di Acque Veronesi e AcqueVicentine. A poco più di un anno e mezzo dalla sua costituzione, la società con-sortile a capitale pubblico, nata dalla "fusione" tra i più importanti gestori delservizio idrico integrato del Veneto ha approvato il bilancio di esercizio 2012,ratificato venerdì 12 aprile dall'assemblea dei soci costituita dai 5 gestori chefanno parte del progetto: Acque Veronesi (la società con il più alto capitalesociale, il 46,88%), Acque Vicentine, Alto Vicentino Servizi, Centro Veneto Ser-vizi, e Acque del Chiampo. Una vera e propria "rete" regionale dell'acqua, natacon lo scopo di creare sinergie e gestire in comune molteplici fasi amministrati-ve e operative del servizio idrico nei territori veronesi, vicentini e successivamen-te anche nelle province di Padova e Treviso, attualmente presieduta da FabioTrolese (direttore generale di Acque Vicentine), Francesco Berton, vicepresiden-te di Viveracqua e direttore generale di Acque Veronesi e il consigliere di ammi-nistrazione Massimo Cornaviera, direttore generale di Alto Vicentino Servizi.Ora l’obiettivo in un breve futuro è quello di allargare il "network idrico" in Friu-li Venezia Giulia. Sono già avviati i colloqui con le società friulane. Un loroingresso in Viveracqua porterebbe ad un totale di quasi 3 milioni di cittadini e435 comuni serviti nelle 2 regioni.

Gianfranco Iovino

Massimo Mariotti

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E’ stata inaugurata inpiazza Bra, alla presenzadel sindaco di Verona,Flavio Tosi, del vicesinda-co Vito Giacino, degliassessori comunali Pier-luigi Paloschi e AntonioLella, del responsabiledella Protezione Civile diVerona Pierluigi Saletti edi alcuni volontari, lanuova cucina mobile indotazione alla Protezionecivile di Verona. «Con la nuova struttura –spiega il sindaco Tosi –costata complessivamente170 mila euro, 100 miladei quali finanziati dallaRegione Veneto, la Prote-zione civile di Verona saràin grado di produrre oltre

500 pasti ed intervenirecon rapidità, in affianca-

mento a tutte le attrezza-ture in dotazione, per assi-

stere i cittadini in caso diemergenza». La Protezione civile diVerona è intervenuta inaiuto alle popolazioni col-pite da calamità naturalinelle maggiori situazionidi emergenza a livellonazionale: nel 2009 alComune di Pianola, apochi chilometri daL’Aquila, colpito dal ter-remoto; nel 2010 nei terri-tori liguri colpiti dall’allu-vione; nel 2012 nellagestione del campo diaccoglienza di Cento (Fer-rara), per tutta la duratadell’emergenza sismica.

PROTEZIONE CIVILE

Inaugurata la cucina mobile

Aprile 2013 16CRONACHE

E’ stata presentata il 10 aprile scorso a palazzo Barbieri lamoneta commemorativa che la Banca Centrale della Fede-razione Russa ha dedicato all’amicizia tra le città di Veronae Kazan. La moneta, consegnata ai sindaci di Verona, Fla-vio Tosi, e di Kazan, Ilsur Metshin, dal vicepresidente dellaBanca Centrale della Federazione Russa Georgy Luntov-skiy, riporta le immagini dell’Arena di Verona e di uno scor-cio della città di Kazan, oltre alla bandiera italiana e a quel-la russa. All’incontro hanno partecipato anche il vice sinda-co di Kazan Oscar Prokofiev, il console onorario dellaFederazione Russa a Verona Antonio Fallico, GiuseppeManita in rappresentanza della Direzione generale dellaBanca d’Italia, il sovrintendente della Fondazione ArenaFrancesco Girondini e alcuni funzionari della Banca Cen-trale della Federazione Russa. «Un segno concreto – hadetto il sindaco Tosi – dei rapporti di grande vicinanza chelegano le comunità di Verona e Kazan. Il patto di amiciziatra le due città, siglato nel 2011 e rafforzato con la visita diuna delegazione veronese alla città russa lo scorso anno,oggi è ulteriormente consolidato dal conio di questa mone-ta che simboleggia la volontà di collaborare per la crescitacomune dei rispettivi territori dal punto di vista economico,turistico e commerciale. Kazan, con oltre un milione di abi-tanti, è una tra le maggiori città della Federazione Russa,seconda per rilevanza solo a Mosca. È importante quindi,per il bene delle rispettive comunità e delle imprese del ter-ritorio, proseguire anche in futuro nella valorizzazione deirapporti di collaborazione tra le due città». La moneta dicorso legale del valore di 25 rubli è stata prodotta in millepezzi dagli specialisti della zecca di San Pietroburgo. Al ter-mine della presentazione il sindaco Flavio Tosi ha conse-gnato al vicepresidente della Banca Centrale della Federa-zione Russa Georgy Luntovskiy, in segno di riconoscenza,la medaglia della città di Verona.

VERONA - KAZAN

La moneta dell’amicizia

E’ stato presentato lo scorso10 aprile il nuovo regola-mento per la pubblicitàstradale e l'installazionedella segnaletica stradale diindicazione. Alla presenzadi Anna Maggio, Coman-dante della Polizia Provin-ciale, Massimo Begal, vice-commissario della PoliziaMunicipale di Verona, Pie-tro Luca Zecchetti, respon-sabile tecnico del ServizioViabilità della provincia diVerona e Alberto Marcotto,responsabile quadranteNord-Ovest, Carla De Beni,assessore provinciale allaprogettazione e manuten-zione viabilistica, ha illu-strato il nuovo regolamen-to. Quest’ultimo, che entre-

rà in vigore il prossimo 1luglio, nasce per aggiornarela precedente versione, cherisale al 1990, e per inserirele modifiche apportate dalCodice della strada. Inoltre,il nuovo regolamento avràun compito “elimina-con-tenziosi” perché disciplina isingoli aspetti operativi,che in questo modo nonsono soggetti a interpreta-zione. Ciò si è reso necessa-rio per garantire un approc-cio più semplice per l'uten-te a fronte delle numerosedifficoltà rilevate in passa-to. La stesura è durata circadue anni, durante i quali lesingole questioni sono statecondivise con i rappresen-tanti di categoria, avvocati

e tecnici. Fra le novità, ilregolamento prevede laprocedura online delleautorizzazioni attraverso losportello del cittadino e lapossibilità di aumentare ilnumero dei cartelloni pub-blicitari. Altra novità dirilievo, infatti, è quelladella distanza minima tra icartelloni pubblicitari chediventerà di 100 metri,diversamente da quantoprescritto dalla precedenteregolamentazione che neprevedeva 500; così facen-do la Provincia di Verona siuniforma alle altre provincee a quanto previsto dalCodice della Strada.Lo snellimento della proce-dura consentirà di effettuare

richieste online dal pcaziendale con un minimodispendio di tempo, grazieanche alle modifiche appor-tate al regolamento chevanno nella direzione diuna maggiore chiarezza:vengono, infatti, semplifi-cati alcuni passaggi chenella vecchia normativaerano soggetti ad interpre-tazione. «Redigere un nuovo regola-mento per la pubblicitàstradale – ha affermatoCarla De Beni - è stataun'esigenza specifica per-ché l'ultima stesura risalivaal 1990. Era necessario farchiarezza su una serie disituazioni che portavanospesso a contenziosi, maanche recepire le modificheapportate in questi anni dalCodice della strada. Ciabbiamo lavorato duramen-te per molto tempo, condi-videndolo con i rappresen-tanti di categoria, e siamoorgogliosi di essere arrivatial suo completamento.Subito dopo l'entrata invigore del regolamento efino al 31 dicembre 2013, cisarà un periodo di applica-zione transitoria fino all'an-data a regime delle nuovenorme. Da oggi anche lanostra provincia dispone diuno strumento moderno esnello per le aziende, checosì risparmieranno tempoe burocrazia».

LA PRESENTAZIONE. Ecco il regolamento che entrerà in vigore l’1 luglio

Pubblicità e segnaletica Nuove norme stradali

COMUNE DI VERONACONTO CONSUNTIVO 2012

Approvato dalla Giunta comunale scaligera ilconto consuntivo 2012, che chiude con un avan-zo di amministrazione di 10 milioni di euro. «Diquesti 10 milioni – spiega l’assessore al Bilancio,Pierluigi Paloschi - 2 milioni di euro potrannoessere usati per investimenti mentre dei restanti8 milioni, 4 milioni sono disponibili per la spesacorrente e altri 4 milioni sono vincolati comecontributi regionali o statali arrivati oltre il 30novembre 2012». «Per prudenza – aggiunge ilSindaco di Verona, Flavio Tosi - in attesa di capi-re quali saranno i trasferimenti statali ai Comunie non correre il rischio di dover gravare ulterior-mente sulle tasche dei cittadini veronesi, abbia-mo deciso di accantonare per il bilancio 2013 i 4milioni disponibili per la spesa corrente, mentresicuramente i 2 milioni disponibili per investi-menti verranno impiegati per la manutenzionedelle strade. L’unico problema, visti i vincoli dispesa previsti dalla normativa corrente, è datodai tempi lunghi con cui si potranno utilizzarequeste risorse: perciò – conclude il Sindaco -stiamo studiando con gli uffici comunali le solu-zioni possibili per riuscire a sbloccare la sommain tempi brevi, in considerazione della situazionedi assoluta emergenza in cui versano le stradecittadine».

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Sono stati diffusi i risultatiufficiali del Premio Nazio-nale una tantum di Poesia eNarrativa a tema: “Soffe-renza, delitto o castigo?”,indetto il 19 luglio 2012 econ scadenza il 29 settem-bre 2012. All’evento letterario orga-nizzato per ricordare lafigura di Mauro Beccalos-si, nato il 31.01.1949, nellaricorrenza del 10° anniver-sario della sua scomparsaper un male incurabile,hanno contribuito sensibiliautori da diverse partid’Italia e dall’estero. Per la Sez. A (poesia inedi-ta a tema) sono state invia-te 102 opere da 62 parteci-panti mentre per la Sez. B(racconto breve inedito atema) hanno concorso 22lavori di altrettante firme.La Commissione giudica-trice del Premio Nazionaleuna tantum (composta daArmando Faè, TullioRomano, Paolo Spadaforae Bogumiła Stępien), riuni-tasi per riassumere colle-gialmente, dopo una primavalutazione individuale, ilmateriale pervenuto, hadeliberato le graduatorie dimerito. Nella Sez. A il primo clas-sificato è Vanes Ferlini(Imola) con “Nuovo respi-ro”, secondo Luigi Bernar-di (Teolo - PD) con “Rim-pianto”, terze ex aequoMaria Antonietta Fregnani(Roma) con “Presenze” eAnnalisa Pasqualetto Bru-gin (Mestre – VE) con “Ilverde a venire”, quartoMarco Vinci B. Cosma(Roma) con “Amore eter-no” e quinti, ancora ex

aequo, Maria Cristina Bia-soli (Molinella – BO) con“Il tuo volto svuotato (18aprile 2007)”, EgidioFusco (Borgomanero –NO) con “Sento la tuarauca voce” e MirellaPalermo (S. Stefano diRogliano – CS) con “ALuca”. Nella Sez. B ha primeggia-to Michele Vaccaro (Pom-pei – NA) con “Viaggio altermine della notte”, segui-to da Giancarlo Napolitano(Rivoli – TO) con “Welco-me to Paradise” e, exaequo al terzo posto, EnnioOrgiti (Alatri – FR) con“Lampedusa, terra promes-sa” e Giuliana Sanvitale(Tortoreto Lido – TE) con“L’angelo ferito”. Al quar-to Carla Spinella (Milano)con “Una vittoriosa scon-fitta” ed al quinto, exaequo, Daniele Ardigò(Soncino – CR) con “lasofferenza più grande ènon amare noi stessi!” eAnna Maria Paolizzi(Rimini) con “Risorse inat-tese”. I riconoscimenti speciali“Pensieri & lontananze”,infine, sono stati attribuitia quattro autori stranieripartecipanti: Angelo Fede-rico (Woodbridge – Onta-rio – Canada), Liliana Spa-taru (Braşov – Romania),Branquinho Joao da Costaed Adriano Alberto (ambe-due di Maputo – Mozambi-co, suggeriti dalla prof.ssaAnna Rizza dell’UfficioCulturale dell’Ambasciatad’Italia nel Paese africa-no).

C. B.

Aprile 2013 17CRONACHE

Il Presidente del Consigliocomunale di Verona, LucaZanotto, ha presentato ilbilancio delle attività svoltenel 2012 dalla Ronda dellaCarità di Verona, con parti-colare riferimento agliacquisti effettuati grazie alcontributo di 4 mila euro delcomune di Verona. Presenteil presidente della Rondaveronese Marco Tezza, ilvice Rino Allegro e ilresponsabile del progetto“Uno a Uno” Adriano Mer-lini. «Grazie a questa asso-ciazione, composta da oltre200 volontari, ogni giornodell’anno vengono aiutatinumerosi senza tetto e moltefamiglie veronesi – ha dettoZanotto -. Attraverso lostanziamento deliberato dalConsiglio comunale neldicembre 2012, la Ronda hapotuto acquistare ingentiquantitativi di biancheriadestinata ai senza fissa

dimora». Nel 2012 la Rondadella Carità di Verona hadistribuito 64 mila pasti e 8mila coperte ai senza fissadimora e 2.300 pacchi ali-mentari a 90 famiglie vero-nesi. Altre attività dell’asso-ciazione riguardano l’acco-glienza di donne senza fissadimora, con o senza figli acarico, alle quali viene for-nito supporto sul piano fisi-co, abitativo, psicologico esocio-relazionale; la raccol-ta di indumenti e coperte nelperiodo invernale all’ingres-so delle chiese delle Parroc-chie di Verona; la raccoltadel cibo in eccesso da mensescolastiche e centri com-merciali; l’accompagna-mento, attraverso il progetto“Uno a Uno”, di personesenza fissa dimora cheabbiano deciso un percorsodi recupero sociale e lavora-tivo.

IL BILANCIO

Le attivitàdella Ronda

Federfarma Verona plaudeall’iniziativa del Ministerodella Salute che ha deciso diinnalzare alla maggiore etàla vendita delle sigaretteelettroniche. L’ordinanza, anticipata sulsito ministeriale e in vigoredal 23 aprile al 31 ottobre2013 (la firma da parte delministro della Salute Rena-to Balduzzi è avvenuta indata 2 aprile), fa slittare da16 a 18 anni il limite di etàper la vendita delle sigaretteelettroniche con presenza dinicotina. «La nuova ordinanza inlinea con quella che sanci-sce la vendita ai minorennidei prodotti del tabacco, citrova totalmente d’accordo– dice Marco Bacchini, pre-sidente di Federfarma Vero-na, l’Associazione dei tito-lari di farmacia -. È giustotutelare i più giovani perchéè stato evidenziato dallospecifico studio voluto dalministro Balduzzi e condot-to dall’Istituto superiore disanità come, anche per iprodotti a bassa concentra-zione, la dose quotidiana

accettabile di nicotina –determinata dall’Agenziaeuropea per la sicurezza ali-mentare (EFSA) – sia supe-rata anche solo con un usomoderato delle sigaretteelettroniche e che tale evi-denza è ancora più signifi-cativa negli adolescenti,non potendosi quindi esclu-dere effetti dannosi per lasalute. I ragazzi comincianocosì a inalare nicotina ovve-ro la sostanza che da dipen-denza, superando anche ilimiti imposti dalla legge

sul fumo, infatti le sigaretteelettroniche possono esserefumate anche nei localichiusi. Questo atteggiamento èdiventato ormai tipicoanche di molti fumatoriincalliti che utilizzano lesigarette elettroniche persuperare i limiti impostidalla legge nei locali chiusi,aggiungendo quindi nicoti-na alla nicotina che giàrespirano con le “sigarettenormali” .Condannandoquesti veri e propri abusi,

ribadiamo che l’uso dellesigarette elettroniche è limi-tato solo a coloro chevogliono disassuefarsi alfumo, ovvero smettere difumare con un percorso chevede da una parte la forza divolontà e la determinazionenel raggiungere l’obiettivoe dall’altra l’opportunità didiminuire via via l’apportodi nicotina riducendo cosìlentamente le conseguenzeda “crisi di astinenza” danicotina stessa. Abbiamoverificato in questi primimesi - conclude Bacchini -anche un altro abuso ovveroquello relativo a personeadulte che non hanno maifumato e che iniziano pro-prio con le sigarette elettro-niche. Un atteggiamentoinconcepibile e pericoloso».Attualmente sono a disposi-zione dell’utenza anche lesigarette elettroniche a basedi vapore acqueo che appor-tando solo la sensazione delfumo attraverso il vapore,sono uno strumento più dra-stico che richiede una mag-giore forza di volontà daparte del fumatore.

LA SCELTA. Federfarma Verona fa slittare da 16 a 18 anni il limite di età

Sigarette elettronichesolo per maggiorenni

POESIA-NARRATIVA NAZIONALE

Tutti i premi

Due nuove auto di servizioper la Polizia municipaledi Verona sono state conse-gnate qualche giorno fa dalsindaco di Verona, FlavioTosi e dall’assessoreall’Economato, MarcoGiorlo. Si tratta di due FiatPunto 1.300 diesel, acqui-state dal Comune al costocomplessivo di circa 15mila euro. «In tutto que-st’anno abbiamo già conse-gnato alle delegazioni ter-ritoriali 10 nuovi mezzi –ha detto Giorlo - investen-do circa 200 mila euro, alfine di completare il parcomacchine della Poliziamunicipale e sostituire levetture ormai usurate». Leauto sono dotate al lorointerno delle tecnologienecessarie agli agenti perlo svolgimento del lorolavoro sul territorio, com-

presi impianti visivi a lucelampeggiante blu e sonoridi segnalazione.

La consegna è avvenuta inpiazza Bra, alla presenzadel Comandante della Poli-

zia municipale Luigi Alta-mura e del Vicecomandan-te Lorenzo Grella.

LA CONSEGNA

Polizia municipale: due Fiat Punto

NOTIZIE IN BREVE(E.Z.) INCONTINENTI E STOMIZZATI A RADUNO. Nell'intento di riprendere con più efficaciagli incontri di socializzazione e di informazione è programmata una riunione associativadell'A.I.S.Ve. dell'Ospedale di Verona borgo Trento per sabato 20 aprile alle ore 10.30 presso laSala Incontri del Centro Medico "Marani" in Via De Lellis, a fianco della vecchia entrata dell'Ospe-dale. Verranno esposti gli aggiornamenti riguardanti sia gli aspetti normativi che di assistenza sani-taria per gli stomizzati. I soci saranno informati anche della attuale situazione associativa. Con l'oc-casione si propone anche il rinnovo del tesseramento per l'anno 2013. POESIA INSIEME IN BORGO NUOVO. Prosegue con successo la serata dedicata alla poesia dia-lettale ed in lingua italiana nel rione di Borgonuovo. La serata è condotta dal poeta e scrittore Gior-gio Finezzo con la collaborazione di Germana Lugoboni Marchietto e Rita Ottaviani. Come consue-tudine la serata si svolge ogni primo lunedì del mese, pertanto la prossima si svolgerà lunedì 6maggio. Ci si ritroverà presso la rinnovata sede di via Taormina alle ore 20.30. L'ingresso è gratui-to e aperto a tutti.

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Aprile 2013 18CRONACHE

La Sezione di Verona del-l'Associazione Bersaglieriinforma che a seguito diuna sua segnalazione,l'Assessore ai Lavori pub-blici, Edilizia sportiva emonumentale e Rapportipatrimoniali con le asso-ciazioni del comune diVerona, Stefano Casali, haassicurato che il monu-mento ai Caduti di tutte leguerre esistente in PiazzaPozza, nel quartiere di S.Zeno, verrà prossimamenterestaurato e riportato alleoriginali condizioni.L'Ass. Naz. Bersaglieri diVerona, unitamente adAssoarma che raggruppatutte le Associazioni d'Ar-ma della Città, celebreran-no questo evento (ed ilricollocamento del monu-mento all'8° RGT Bersa-glieri in Piazza Corrubbio)con una adeguata cerimo-nia di cui sarà data notiziaa tempo debito. L'associa-zione Nazionale Bersaglie-ri offre con uno sconto del10% la Pubblicazione"Verona e l'8° ReggimentoBersaglieri" edito lo scorso

novembre in occasione delconferimento della cittadi-nanza onoraria di Veronaall'8° RGT Bersaglieri.Con una grafica accatti-vante, propone per dateparallele gli avvenimentidella città e del Reggimen-to a partire dal 1836.

S.ZENO/MONUMENTO AI CADUTI

Il resaturos’ha da fare

Sono state consegnate dalComitato apartitico dei citta-dini “Insieme per BorgoRoma” al Sindaco di Verona,Flavio Tosi, 170 nuovefirme - in aggiunta alle pre-cedenti 660 raggiungendoora quota 830 firme -.L’obiettivo è quello di dire“No al passaggio del filobusin via Comacchio, tratto distrada da sempre solo ciclo-pedonale. Gli 830 firmatarichiedono di accogliere i dueemendamenti per l’acquistodi via Comacchio dalla Pro-vincia e la sistemazione conil danno elettromagneticodelle antenne AGEC delcivico 1 e 3 di via Tunisi.«Chiediamo inoltre – affer-ma la presidente del Comita-to, Lucia Spinato Corazza -la rimozione delle stesseantenne alla scadenza del2016 e il parcheggio sotter-raneo di fronte a PiazzaleScuro. In data 11 gennaio2013 è stato chiesto al Sinda-co Tosi, all’intera Giunta eall’intero Consiglio Comu-nale di accogliere i dueemendamenti in oggetto.Nonostante ripetuti solleciti

al Sindaco, ad Assessori eConsiglieri, nessuno si èdegnato di accogliere lerichieste dei cittadini con unordine del giorno o unamozione, approvando defini-tivamente e cancellando lavotazione del 17 dicembre2012 effettuata in V Circo-scrizione. La votazione del17 dicembre 2012 in Consi-glio della V Circ. sostieneche non saranno tolti partedel Parco della Parrocchia edegli orti. Dove parchegge-

ranno gli sportivi e non solo?Come fanno a non togliereparco ed orti, quando per ilfilobus e pista ciclopedonaleservono almeno 15 m? Moltiresidenti volontari – aggiun-ge la presidente del Comita-to apartitico dei cittadini“Insieme per borgo Roma” -hanno sudato e lavorato gra-tuitamente per spostare larecinzione verso la carreg-giata di via Comacchio,mantenendo in ordine lo spa-zio recintato, tagliando l’er-

ba e annaffiando la zona e laParrocchia ha pagato lalunga recinzione con inprima linea il parroco fonda-tore Mons. Angelo Corrado,premiato dal Sindaco con lamedaglia della città. Con checoraggio questa Amministra-zione dopo 20 anni, oratoglie ai residenti i loro dirit-ti scelti palesemente fin dal1993, in accordo con la Pro-vincia proprietaria della stra-da, pagando quanto richie-sto?».

QUINTA CIRCOSCRIZIONE. I cittadini continuano la loro raccolta firme

Il filobus fa discutere«No in via Comacchio»

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Su le mani. Dj Friz va allaconsolle. Michele Fedrizzisuona la musica in casaMarmi Lanza e prova ariportare allegria dopo unastagione da dimenticare. Aldi là dei risultati negatividella squadra, che ha termi-nato il campionato all’ulti-mo posto, il giovane schiac-ciatore di 21 anni è stato unadelle belle sorprese delcampionato gialloblù. Salti,schiacciate, entusiasmo etanta grinta: Friz ha conqui-stato il pubblico scaligero enon solo. Non è un caso cheil ct della Nazionale italianaMauro Berruto abbia con-vocato il ragazzo di Trentoin occasione dei quattroraduni del collegiale “Rio2016”, pensato per teneresotto la lente d’ingrandi-mento i talenti del futuro.Ricordiamo che Michele èdi proprietà dell’Itas DiatecTrentino (con cui ha fattotutta la trafila delle giovani-li e qualche presenza inprima squadra) ed è arrivatol’estate scorsa a Verona inprestito. L’anno scorso erain forza al Club Italia inserie A2. Se, poi, aggiungia-mo che a Fedrizzi piace fareil deejay, la ricetta è com-pleta. In due occasioni, loschiacciatore ha intrattenutocompagni e tifosi con i suoimix e le sue canzoni. Su lemani, quindi. Dj Friz va allaconsolle.Fedrizzi, che ricordi tilascia la stagione 2012/13?«Positivi a livello personale.Nonostante le prestazionidella squadra siano stateabbastanza deludenti, iosono riuscito a giocare concontinuità. Ero partito cometerzo schiacciatore, mentrepoi ho avuto la possibilità didisputare il girone di ritornoda titolare. Di questo sonomolto soddisfatto».Il salto dalla serie A2 allaserie A1?«Enorme e si è fatto sentire.

In realtà qualche anno faavevo già giocato nellamassima categoria conTrento ma scendendo incampo poche volte. Questocampionato, invece, l’hovissuto più da protagonista.All’inizio ho incontrato unpo’ di difficoltà, poi pensodi essermi ambientato bene.Il divario tecnico e fisico traA1 e A2 è grande e ci vuoletempo per abituarsi». I tuoi guizzi e il tuo entu-siasmo hanno conquistatoi tifosi gialloblù e non solo.«Mi fa piacere. Aver regala-to qualche soddisfazionealla gente mi rende orgo-glioso. Tuttavia, devomigliorare ancora tanto. Hocommesso sicuramenteanche io degli errori a causadella mia inesperienza: infuturo cercherò di corregge-re gli aspetti negativi e cre-scere».Resterai alla MarmiLanza?«Sarebbe bello. I miei obiet-tivi principali sono restarein A1 e giocare. E mi sem-bra che Verona abbia inten-zione di tenermi e di darmiqueste possibilità. Altrimen-ti, valuterò altre strade.Vedremo». Cosa bisogna sacrificareper arrivare in alto?«Nel mio caso, le uscite congli amici durante il weekende l’università. Sono iscrittoalla Facoltà di Economia aTrento e mi piacerebbe con-tinuare gli studi però almomento è molto difficile.Il mio desiderio sarebbeinfatti portare avanti palla-volo e università contempo-raneamente. L’anno scorsoero riuscito a superare dueesami pur essendo a Roma,mentre negli ultimi mesi misono bloccato. Anche per-ché frequentare le lezioni èimpossibile e lo sport impe-gna gran parte della giorna-ta».A Trento ti sei allenato con

giocatori del calibro diMatej Kazijski e OsmanyJuantorena. Hai preso unpo’ di appunti? «(sorride) Qualcosa hoimparato ma era complicatofare paragoni con loro vistala nostra differenza fisica:Kazisjky e Juantorena sonoalti più di due metri e hannoun’elevazione pazzesca. Perora non ho le caratteristicheadatte per ricalcare le loroorme. Dovrei prenderespunto da atleti più tecnicicome Samuele Papi che,nonostante non abbia unastruttura fisica imponente,ha vinto tantissimo e si èsempre espresso ad altissimilivelli».Avevi legato con qualchecampione?«No. Allora frequentavol’ultimo anno di scuolasuperiore e purtroppo nonriuscivo ad essere semprepresente in palestra, in parti-colare alla mattina. Andavod’accordo con tutti però nonho avuto l’opportunità distringere amicizia con uncompagno in particolare».L’Itas Diatec ti avrà tenu-to d’occhio quest’anno?«Sì, e ne sono felice. Ho giàparlato con la società: ladirigenza ha capito il miobisogno di giocare e hadeciso di farmi crescerepure nella prossima stagio-ne in un’altra formazione.Non mi sentirei logicamentepronto a tornare a Trentoadesso a combattere per unposto da titolare».L’esperienza al collegiale“Rio 2016” con la Nazio-

nale?«Molto bello e, al contem-po, davvero impegnativodal punto di vista fisico.Eravamo tutti ragazzi talen-tuosi e motivatissimi: cel’abbiamo messa tutta perdimostrare il nostro valoreal ct Mauro Berruto e acoach Andrea Giani. È sti-molante stare in campo eallenarsi con chi dà il 200%:nessuno si risparmia anchein condizioni fisiche nonottimali. Questi ritiri mihanno insegnato parecchiecose. Un giorno spero divestire la maglia azzurra». Il pubblico del PalaOlim-pia?«Fantastico. I tifosi giallo-blù ci hanno sempre incitatosia in casa che in trasferta,nonostante i risultati nonesaltanti della squadra.Sapevo che sarei arrivato inuna piazza molto calorosama sono rimasto davverosorpreso. È bellissimo vede-re gli spalti del palasportpieni. Ringrazio la gente peril sostegno che ci ha dimo-strato, anche nei momentidifficili».A Verona come ti sei tro-vato?«Bene. Abitare a Bussolen-go è comodo perché è unambiente tranquillo e inpoco tempo riesci ad arriva-re in centro a Verona. Lavostra città è bella, pulita eorganizzata. E soprattuttoha le giuste proporzioni.Vivendo a Roma mi sonoreso conto che, per i mieigusti, la capitale è troppogrande e confusionaria in

qualche circostanza».Deejay per passione o percaso?«All’inizio per caso. Sonoun grande appassionato dimusica però non avevo maipensato di fare il deejay.Qualche anno fa, poi, unmio compagno di squadranelle giovanili di Trento,Andrea Coali, mi ha per-messo di conoscere questointeresse, spiegandomi lenozioni base. Sono rimastocolpito, così mi sono com-prato qualche accessorio percominciare». E adesso?«Vado costantemente allaricerca di nuovi brani, provoa mischiarli e realizzo mixper amici. Alcuni lavori lipubblico anche su youtubeper vedere se piacciono. Almio interesse dedico circadue ore al giorno».Da dove nasce il tuo amoreper la musica?«L’ho sempre adorata fin dapiccolo. Appena ho tempo,accendo il pc, mi metto lecuffie e ascolto canzoni. Acasa ho la radio con timer e,prima di andare a dormire,programmo mezz’ora dimusica: addormentarsi conla musica è rilassante». Ti senti più un deejay dadiscoteca o da spiaggia?

«Da spiaggia perché l’atmo-sfera è più rilassata e misentirei meno sotto pressio-ne. In discoteca, invece, lepersone sono attente e fannocaso alle canzoni e, se nonsei bravo, rischi di deluder-le».Che tipo di musica ti piacemettere alla consolle?«Electro-house. Moltoricercata, tosta, che spaccaparecchio. Di solito nonpropongo pezzi commercia-li».La colonna sonora dellastagione sfortunata dellaMarmi Lanza?«Non sarebbe sicuramenteuna musica che piace a me(sorride). Consiglierei unamelodia abbastanza malin-conica».Canzone preferita?«Non ne ho. Dipende daiperiodi. Al momento ascoltotanto If i lose myself deiOneRepublic remixata daAlesso».Suoni uno strumento?«No. Da bambino mi aveva-no regalato una pianola elet-trica con cui mi divertivo.Mia madre suona la chitarrabenissimo e io ho imparatoa fare qualche accordo e miesercito quando posso».

Matteo Sambugaro

Aprile 2013 19SPORT

SPORTPALLAVOLO/SERIE A1. Il giovane schiacciatore della Marmi Lanza tra volley e passioni

Fedrizzi alza la musica«Chiamatemi dj Friz»

MOTOCROSS

Michele Fedrizzi (Foto Blu Volley)

Reggiani si aggiudica la prima gara

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Telefono 045 7152777

PESISTICA / IL CORSOIl Comitato Regionale Veneto della Federpesisti-ca, federazione sportiva riconosciuta dal CONI,organizza un corso per la qualifica di Allenatoree Personal Trainer di Pesistica e Cultura Fisica,con inizio sabato 20 aprile ed esami finali l'8 giu-gno 2013. Le lezioni, teoriche e pratiche, si svol-geranno tutte a Verona, nei giorni di sabato emercoledì e sono previste quote agevolate perdiplomati ISEF, laureati e studenti in ScienzeMotorie. Per informazioni o iscrizioni: www.federpesisti-ca.it,[email protected]; Tel. 339 4572318

Apre il gas e taglia il tra-guardo per primo. Comefosse un veterano. DavideReggiani c’è. Il pilota vero-nese della Team Events siaggiudica la prima gara delcampionato veneto Uisp(Unione italiana sport pertutti) 2013, categoria espertiMx2. «Non ci credevo diaver trionfato - ha commen-tato Reggiani -. È stata unabella soddisfazione e unorgoglio personale. Anche imiei compagni mi hannofatto i complimenti. Sonomolto contento». Lunedì 1 aprile a Foresto, inprovincia di Venezia, Davi-de ha spinto al massimo e havinto, mettendo tutti in fila,nonostante fosse la suaprima volta nella nuova

categoria. Altro che pesced’aprile. Ricordiamo chealla competizione hannopartecipato ben venti con-correnti. La coppa è già inbacheca, nella sua camera,accanto agli altri trofei.«Concentrazione e allena-mento: questi sono i dueaspetti fondamentali da nonperdere mai di vista – haaggiunto il quindicennepilota veronese -. Durante lacorsa ero concentrato sul-l’obiettivo da raggiungere.Alla fine ho provatoun’emozione incredibile.Dopo i primi quindici minu-ti di gara, ho capito cheavrei davvero potuto farcelaa conquistare il successo.Ho sempre creduto nellemie capacità e sono riuscito

a ottenere la vittoria». Giu-sto il tempo di festeggiare,poi di nuovo in sella in vistadei prossimi appuntamenti.«L’importante è non molla-re mai – ha ripreso Davide -. Cercherò di puntare almassimo risultato in ognimanifestazione». Il moto-cross è la sua grande passio-ne. Davide si è avvicinato almondo delle due ruote nel2008 ed è uno dei più giova-ni piloti ad aver gareggiatonella categoria esperti. Reg-giani si allena un paio divolte alla settimana in pista,senza dimenticare la pale-stra, basilare per ottenereuna forma fisica adeguataalla disciplina.

Matteo Sambugaro

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Questo decennio è stata carat-terizzato, in special modo,dalla mancanza di lavoro. Ciòa seguito dell'abbandono diVerona da parte austriaca,laquale aveva assicurato, sianelle costruzioni militari ecivili che nei servizi allapopolazione, ben retribuitaoccupazione a molti lavorato-ri veronesi. Di seguito diamoalcuni avvenimenti nonchénotizie di cronaca di questoperiodo. 1871- Venne effettuato il primocensimento Generale dalquale gli abitanti di Veronarisultavano 67.080. L'interoterritorio veronese ne contavainvece 367.437. Da notareche in quest'ultima zona glianalfabeti erano circa il 63%della popolazione. - A seguito dell'annessioneall'Italia anche della nostracittà si rese necessario unriordino legislativo. Cosìfacendo, tra l'altro, si inse-diarono,nell'antico Palazzodella Ragione, la Corte d'As-sise, due Tribunali e tre Pre-ture. - Venne istituita l'AnagrafeComunale (prima era tenutadalle parrocchie). Si procedet-te inoltre a revisionare latoponomastica, cambiando ladenominazione a gran parte divia e piazze. - Morì Cesare Bresciani. Eranato nel 1783 e per tutta lavita si impegnò nell'apostola-to a favore degli infermi. Tral'altro, nel 1842, fece sorgerela "Fondazione Camilliana"di Verona. - Il consigliere comunaleBentegodi dotto Marcantoniodispose, con testamento 15novembre 1871, che" la quar-ta parte del suo patrimoniofosse destinata all'insegna-mento della ginnastica e dellascherma". A seguito diciò,prima venne ampliato unprecedente vecchio circoloschermistico mentre la costi-tuzione ufficiale della Istitu-zione Comunale Bentegodi,tuttora operante, seguì alcunianni dopo. 1872 - Su sollecitazione e interessa-mento dell'allora sindaco Giu-lio Camuzzoni, l'ingegnereCarli progettò il grande Cana-le Industriale, reso però ope-rativo una quindicina di annidopo. - Il corpo dei Vigili urbani siavvaleva di dodici elementiche svolgevano un vastocampo di interventi. Per i loroservizi percepivano una retri-buzione annua di 900 lire piùi due quinti delle multe inflit-te. - Nacque Berto Barbarani,indimenticabile e amato poetaveronese. La sua prima resi-denza fu in via Fonte Nuovomentre andò poi ad abitare invia Pigna, dove produsse granparte delle sue opere. Addolo-rato per il bombardamentoaereo del 4 gennaio 1945 sulla"sua" Verona, si sentì il

mondo crollare addosso edopo pochi giorni morì di cre-pacuore. 1873- Ai tre istituti bancari già pre-senti a Verona, si aggiunserola Banca Commerciale e laBanca Industria e Commer-cio. - L'antica "Lova"(carcere sitanei palazzi di Mercato Vec-chio) venne spostata in viaScalzi dove, allo scopo, venneampliato e ristrutturato il vec-chio convento dei CarmelitaniScalzi. - Giunse a Verona, provenien-te da Vienna, il conte Salerno- già aiutante del generaleaustriaco Faxis - resosiresponsabile della strageeffettuata nel 1848 a Castel-nuovo. Riconosciuto dai citta-dini venne assalito e riempitodi botte. 1874 - Il palazzo Barbieri costruitosu progetto dell'omonimoarchitetto, già sede dell'Impe-rial Regio Comando austria-co, venne adibito a sedemunicipale di Verona. L'allorasindaco era l'avv. GiulioCamuzzoni il quale occupòquesta carica dal 1867 al1884. In seguito ricopri anchei ruoli di deputato in Parla-mento e di senatore delRegno. - Relativamente alla crisigovernativa allora in corso,queste erano le posizioni dellastampa locale: L’Arena, suposizioni di destra, invocavanuove elezioni; il Risveglio,su posizioni opposte, propo-neva di unire tutte le forze disinistra in una Lega democra-tica; il giornale di Veronaannunciava il fatto che i can-didati, purtroppo, erano sem-pre e comunque i soliti poten-tati - Venne abolita la “Ruota” -retaggio medioevale – siste-mata presso la casa degliEsposti. Qui venivano abban-donati i neonati indesideratida madri nubili o da famigliepovere al punto da non avere imezzi da poter allevare nuovineonati. - Venne interamente restaura-ta e resa più bella e praticabi-le la Biblioteca Capitolare.Risaliva al IX secolo ed era,ed è tuttora, tra le più impor-tanti a livello europeo. - Compare il biciclo - proge-nitore della bicicletta. Eradotato di un'enorme ruotaanteriore mentre quella poste-riore era assai piccola. La tra-zione avveniva a mezzo peda-li collegati direttamente sulmozzo della ruota anteriore.Con tale mezzo quattro annidopo venne organizzata, nelvallo dell'Arena, la prima garavelocipedistica. 1875- Si svolsero, in un clima arro-ventatissimo, le elezioniamministrative con bendiciotto liste politiche concor-renti. Da notare che gli aventidiritto al voto erano un nume-ro limitatissimo e che, media-

mente, solo il 50% circa siavvaleva di tale diritto. Inquesto modo bastava unamanciata di voti per ottenerel'elezione e i favoriti Erano ifacoltosi nobili e/o potentatidi tendenza liberal-monarchi-ca. - Lo storico Antonio Pompeipropose - e il ConsiglioComunale approvò - di modi-ficare le gradinate dell’Arenae di aggiungere alla stessa unaloggia. Non se ne fece peròniente perché, a furia di discu-terne passarono i tempi e, nelfrattempo, sorsero altri pro-blemi sui quali vennero rivol-ti i finanziamenti. - Questi i prezzi di alcuniprodotti rilevati al 31 dicem-bre: frumento sopraffino L.20 all'ettolitro, granoturconostrano L. 12,75 all'ettoli-tro, riso sopraffino L. 36,50all'ettolitro.- Giunse a Verona il celebrepoeta Giosuè Carducci e neglianni seguenti vi ritornò piùvolte. Motivo? Come apparein sue diverse poesie la nostracittà gli piaceva assai e non dimeno era attratto dalla signo-ra veronese Lina Cristofori, laquale l'aveva travolto in"un'infinita passione" e chedivenne poi la sua amante. 1876Suicidio di un giovane ven-tenne. Nella fossa del poligo-no di Tiro a Segno venne tro-vato morto, per un colpo dipistola alla testa, un addetto alpoligono stesso. Non si èappurata la causa ma si pro-spettò che si sia suicidato pergravissimi dispiaceri di chissàquale natura. - Sorse il "Veronese" - giorna-le a sostegno delle tesi di sini-stra che però ebbe vita breve acausa di problemi economici.Successivamente sorserocomunque altri giornali cheaffiancarono l'Arena e l'Adigenella cronaca cittadina. VediVerona Fedele (1878), il Candella Scala (1889) e Veronadel Popolo (1890). - Della scomparsa torretta giàsul lato sinistro del Ponte Pie-tra, nel 1876 c'erano consi-stenti resti, ovvero l'interaparte inferiore e il relativovolto d'ingresso. Detta torrettagemella di quella tuttora esi-stente sul lato opposto, erastata eretta da Alberto dellaScala nel 1298 e venne par-zialmente abbattuta dai fran-cesi all'inizio dell'Ottocento. - Onde soddisfare la sempremaggior richiesta di laterizi,nacque una grande fabbrica inquesto settore: la ValdadigeCostruzioni. Ciò fu reso pos-sibile ristrutturando eampliando le vecchia fornaceLebrecht. 1877- Alcuni dati statistici: il 70%della forza lavoro era concen-trata nell'agricoltura; la mor-talità infantile nei primi cin-que anni di vita era media-mente il 40%; la popolazioneera aumentata di 1.000 unitàrispetto al 1871, il clima dell'

annata andò dai -4° dell'inverno ai +26° dell'estate. - Prese avvio l'associazionecooperativistica. Vedi l'avven-to delle Cooperative dei ferro-vieri, dei tipografi e dei calzo-lai. - La difficoltà di trovare occu-pazione in loco indusse ben1612 lavoratori di Verona eprovincia ad emigrare all'este-ro. 1878 -Venne costruito il giardino dipiazza Bra, al centro del qualevenne posta la “Fontana delleAlpi” offerta dalla Germaniaa ricordo del gemellaggio conla città di Monaco di Baviera.Rivolto verso il Liston venneinvece collocato il grandemonumento equestre a Vitto-rio Emanuele II, opera delloscultore Borghi. - Lo spirito associativo in attocontribuì a far sorgere le asso-ciazioni e circoli di variogenere. Vedi il CircoloRicreativo Veronese, il Circo-lo degli Amici, le societàCanottieri, quella dei "Lieti eallegri" e quella detta "ElMontaron".- Venne del tutto ristrutturatol'esterno della Domus Merca-torum di piazza Erbe. Nell'oc-casione si ristrutturò ancheparte dell'interno onde poterospitare la sede della Cameradi Commercio. - Grazie a un lascito di Fran-cesco Orti, sorse la "Scuola distrumenti ad arco". Col passa-

re degli anni detta scuola isti-tuì corsi anche per altri stru-menti e assunse sempre mag-gior importanza così che, apartire dal 1952, divenne unConservatorio musicale, orasito in via Massalongo e inti-tolato a Evaristo Dall'Abaco. - Morì Aleardo Aleardi - gran-de uomo di cultura nonchépatriota e politico. Ricoprì, tral'altro, il ruolo di segretarioperpetuo dell'Accademia diPittura e Scultura, promossel'avvento della Società BelleArti, occupò la cattedra uni-versitaria di estetica. In quan-to patriota fu due volte incar-cerato dagli austriaci per ilsuo fervore onde favorire laloro cacciata. I suoi meriti glivalsero la nomina a senatoredel Regno (1873) e a suoperenne ricordo la città glidedicò un monumento inpiazza SS.Apostoli. 1879- Onde facilitare il raggiungi-mento del nuovo cimiteromonumentale, venne costrui-to il Ponte Aleardi. Aveva unalunghezza di 98 metri, la car-reggiata di quasi sei metri edera costruito totalmente inferro. Ebbe purtroppo un'esistenzaassai travagliata: travoltodalla piena del 1882, rico-struito nel 1883, rifatto nel1938, danneggiato dai tede-schi in fuga nel 1945, rico-struito nel 1949. Da notareche prima di questo ponte l'at-

traversamento del fiume inquel posto avveniva a mezzodi un traghetto e per il transitoera dovuto un pedaggio. - Su iniziativa del parroco donPivatelli e la promozione diun apposito Comitato presie-duto da1 senatore GiulioCamuzzoni, sorse l'Ossario diCustoza. Custodisce indistin-tamente le spoglie dei cadutidi tutti gli eserciti che si scon-trarono nelle sanguinoseguerre Risorgimentali ed èpertanto riconosciuto a livellointernazionale quale "Monu-mento europeo". - Per assecondare la pressanterichiesta di attività schermisti-ca sportiva, l'apposito istitutoBentegodi spostò la sua pic-cola vecchia sede di via Citta-della al più ampio a comodoedificio di via Massalongo,contiguo al Liceo Maffei. 1880- Venne chiuso l'ultimo e giàpiù importante pozzo artesia-no cittadino; quello tuttoravisibile in via Mazzanti.Aveva la caratteristica di con-sentire agli abitanti vicini diattingere l'acqua, a mezzo diapposite sbarre e carrucola,stando in casa - I dati che seguono sono rife-riti a livello nazionale ma,comunque, non dovrebberodiscostarsi molto da quelli delterritorio veronese: alfabetiz-zazione 31%, altezza mediadei maschi cm. 162; sopravvi-venza media 35 anni.

Aprile 2013 20STORIAStoria del territoriodi Rinaldo Dal Negro ©

Avvenimenti di cronaca 1871 - 1880

Il Governo del Regno d’Italia presieduto da Camillo Benso Conte di Cavour al quale Verona li dedicò un monumento

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Aprile 2013 21RUBRICHE

oesie di Giancarlo Peretti

L’amica Gilda, che ricordo molto bene, come ricordo il di lei marito artista, aveva mandato il 21 dicembre scorso una dedica al maestro di coro Giacomino Selvi con la speran-za di vedersela immediatamente pubblicata. Non avendo potuto sino ad oggi lo facciamo ora cara Gilda unendo anche i nostri auguri “Al Maestro”. Non parla di età AndreaCrema di Verona, però si riferisce ai giorni nostri, pochi o tanti che siano, affermando che comunque “Questo è il nostro tempo” e dobbiamo cercare di viverlo bene. EmilianaComposta pregusta la bella stagione con ironici versi che fanno capire come “La Primavera” si presti ad adagi sempre attuali che ridicono di stare all’erta e di tenere l’ombrel-lo a portata di mano.

PPDedicato a Giacomino SelviAL MAESTROCaro Maestro di musica e di vita,col quale abbiamo condiviso momenti tristi e di gioia infinita;in questi anni quante persone dal coro son passate,quanti volti e storie anche dimenticate;ci sono persone che in cielo ci hanno preceduto,ci sono quelle che nel coro non hanno più creduto.

Quanti problemi all’orizzonte sono apparsi,non si può cantare i soprani sono scarsi;la Daniela sta male, mancano i contralti,pazienza canteranno più forte allora tutti gli altri;non ci sono tenori, che mortuorio,e nei bassi dove sono finiti Cornelio e Vittorio?

Diceva Monsignor Fraccari “non mollate, tenete duro”,ma con don Angelo era come andare contro il muro;che tristezza, che anni funesti, che giorni disastrati,meglio non ricordarli, ormai sono passati.

E tu Maestro, coraggioso e sempre al timone,di questa nave senza padrone;fuori dalla tempesta ci hai portato,a credere e a sperare ci hai insegnato;e con tenacia, pazienza e non pochi affanni,sei arrivato a questi splendidi 80 anni!

Stasera siamo qua senza colpi di testa,siamo tutti felici di farti la festa;ed anche se sono tempi neri,i tuoi coristi ti fanno gli AUGURI più sinceri!!!Gilda Perantoni

QUESTO…È IL NOSTRO TEMPOQuesto è il nostro tempo.

Tempo di fame e di miseria, tempo di guerre,

tempo di crisi economica. Ma questo è il nostro tempo!

Tempo di crisi politica, tempo di mancanza e caduta dei valori morali.

Eppure, questo è il nostro tempo!Tempo di crisi familiari, tempo di crisi di affetti

e di amicizie che si affievoliscono.Sì, questo è il nostro tempo

che va vissuto con impegno personale forgiando con amore ogni atto quotidiano perché noi siamo i protagonisti della storia

e noi la possiamo cambiare. Viviamo bene il nostro tempo.

Andrea Crema

LA PRIMAVERADall'inverno ormai lontano

sopraggiungeva una giovane fanciulla vestita di verde.

Intrecciava i suoi biondi e lunghi capelli con ramoscelli di gemme e germogli raccolti qua e là da giovani farfalle.

I suoi occhi riflettevano il cielo sereno di marzo;

in una mano teneva rami fioriti d'albicocco raccolti a mazzo.

Camminava a piedi nudi per sentieri battuti dal vento, nei campi, sull' erba bagnata da una pioggia sommessa. Riempiva con gran classe un cestino

già colmo di viole; dipingeva senza fretta il frutteto

di un rosa totale. Respirava il profumo del primo temporale d'aprile; poi sempre una nuvola bianca

all'orizzonte lasciava apparire. Brillava nelle mattine chiare

e donava il sole bello portava però con sè anche un grande ombrello.

Emiliana Composta

VeronArte questo mese si concentra su un romanzo narrativo dell’esordiente padovanaMarisa Saccon, che ci trasporta tra le stradine di Rue Dominique, quartiere storico alla peri-feria di Marsiglia, per raccontarci di Estenanah e una generazione di ragazzi nel secondodopoguerra europeo. Per la musica abbiamo ascoltato il CD di Alberto Salaorni e la A-B.Band che attraverso riadattamenti di classici della Hit della musica dance ci regala undisco riuscitissimo con delle armonie musicali davvero avvolgenti.

Il romanzo d’esordio di Marisa Saccon, autrice padovana di assoluto interesse che attraverso il suo libro“Le streghe di Dominique” ci ha entusiasmato per la bravura a far reggere una storia intensa e interes-sante per tutte le 273 pagine. Rue Dominuqe era una stradina alla periferia di Marsiglia, dove all’internoè racchiuso tutto un mondo di fermenti, tra un campetto da calcio improvvisato e un gruppo di ragazzi eragazze, nel pieno del loro fermento giovanile, mentre scorrono i titoli di coda di una sanguinosa guerramondiale, che negli anni ‘60 ancora non si riesce a cancellare. Sarà l’arrivo di Estenanah, la ragazza venu-ta da lontano, a scuotere la normalità di Rue Dominique. Sarà lei, in contrapposizione alla bellissima “stre-ga” Rachele, regina incontrastata del quartiere, ad animare una narrazione piena di fascino letterario, perimpennare le dinamiche del gruppo di ragazzi di Rue Dominique, che si ritroverà a non esser più la stes-sa stretta strada di sempre, mentre i personaggi del racconto si lasceranno influenzare da questo duali-smo tra le due donne. Le "Streghe di Dominique" è un romanzo che si lascia leggere tutto d’un fiato, constile narrativo americano, alternando crudo realismo narrativo a momenti di intensità poetica, tra inquie-tanti pieghe noir e l'analisi psicologica più sottile dei vari personaggi che fanno da contorno ad una tramaa tutto campo. Marisa Saccon è nata in provincia di Venezia ed attualmente vive a Mestrino. Da sempreinnamorata della scrittura creativa è alla sua prima prova narrativa. Dal 1992 collabora con numerose rivi-ste femminili nazionali scrivendo racconti rosa, gialli e del mistero.“Le streghe di Dominique” di Marisa Saccon – Butterfly edizioni – p. 276 - €. 14,50

Alberto Salaorni e la Al-B.Band ci hanno spedito il loro ultimo disco dal titolo “The Other Side of theClub” una vera e propria Hit Compilation di brani dance famosi, rimodellati con sonorità e arrangiamen-ti ben riusciti, che ha rapito i sensi fin dal primo ascolto, grazie ad un clima di armoniosità travolgente chesi ripete per tutti i brani, rendendo l’intero ascolto un viaggio unico di musica e dolcezza. Il CD pubblica-to anche in vari portali internet come Itunes e Napster, prodotto dall’etichetta veronese “Extra Records”raccoglie 10 brani di covers dei brani storici della musica dance e club house, proposti in chiave acusticada Alberto Salaorni, che si è unito al gruppo di Al-B.Band composto da Davide Rossi, Daniel Soius, Ante-nore Adami e Alessandro Orlando per concepire un riuscitissimo progetto discografico dal sicuro succes-so. «Attraverso questa nuova produzione - spiega Alberto Salaorni, che con la Al-B.Band è stato protago-nista di più di 1500 esibizioni in 13 anni - proponiamo, da una diversa angolazione, the oder side appun-to, brani dance quali “Kung Fu Feeling” o “Tarzan Boy”, provando a dargli un colore musicale diverso». NelCd sono inclusi anche due brani inediti per completare e impreziosire una raccolta irrinunciabile, ottimacompagna per serate in cerca di musica dolce e avvolgente.Alberto Salaorni e la B-Band.B in “The other side of the club” – Cd 10 brani – ExtetraRecords”

DOMANDA: Toc! Toc! E' la Rai…devo aprire laporta?Gentile Avvocato, si sente sempre più spesso difalsi funzionari (RAI, AGSM, Agenzia delle Entra-te ecc.) che, approfittando soprattutto delle per-sone anziane che vivono sole, riescono a intro-dursi in casa e commettono furti ai danni deipoveri malcapitati. Le domando: quando allaporta si presentano queste persone che si qua-lificano, ad esempio, come funzionari della RAIche dicono di dover verificare come mai nonviene pagato il canone, il cittadino è obbligato alasciarli entrare o può rifiutarsi di aprire la portasenza incorrere in conseguenze dannose? Grazie

RISPOSTACaro signore, l'articolo 14 della Costituzione Ita-liana prevede tra i diritti fondamentali del citta-dino l'inviolabilità del domicilio. Pertanto, conriferimento al caso di funzionari RAI che diconodi dover verificare se il cittadino che non paga ilcanone lo fa perché davvero non ha un televiso-re o in realtà evade le tasse, solo un provvedi-mento del giudice che disponga un accerta-mento incaricando funzionari della Guardia diFinanza, che debbono esporre il mandato delgiudice li legittimerebbe a entrare in casa. Intutti gli altri casi, invece, i sedicenti funzionarinon hanno alcun diritto di entrare in casa d'altri.Quindi caro amico, per rispondere alla suadomanda, la porta la tenga pure "chiusa"!

Avv. Thomas Dal Fior

Hai un dubbio? Un quesito legale?Scrivi a [email protected]

Avvocato Thomas Dal Fior

“VeronArte: tra musica e lettura” CHIEDILO ALL’AVVOCATO

a cura di Gianfranco Iovino

a cura dell’Avv. Thomas Dal Fior

Page 22: Aprile

Dal 21 di Marzo è iniziata la pri-mavera, per molte persone la pri-mavera è la stagione dell’ansia,in alcuni casi il cambio di stagio-ne può influenzare l’andamentodi disturbi preesistenti. Le variazioni di temperatura eluminosità, incidono in modosignificativo sui livelli di seroto-nina e melatonina, generando, inalcuni casi, insonnia e irritabilità.Dal punto di vista psicologico, isoggetti ansiosi risentono delcambio di stagione per diversimotivi. L’allungamento delle giornatepuò essere difficile da affrontareper chi vive male l’aumento delleore disponibili e sente il proble-ma di riempire i giorni più lun-ghi. Per alcune persone il cambia-mento di stagione e dell’oralegale può essere fonte di stress,in particolare per chi ha tendenzeossessive e si sente a disagio nel-l’affrontare la necessità di riorga-nizzare le proprie giornate. Ognicambiamento crea tensione epreoccupazione e queste emozio-ni spesso ci mettono in difficoltàe possono essere fonte di incer-tezza, rabbia e stanchezza. Lanostra intelligenza “la razionali-tà” è spesso condizionata dallostato d’animo e dalle emozioniche ci caratterizzano. Imparare a conoscere le nostreemozioni e a gestirle in modoappropriato è un valido aiuto peraffrontare qualsiasi cambiamentopossa influire negativamentesulla nostra serenità. Più che avere paura del nostromondo emotivo e delle nostreansie, bisogna imparare a cono-

scerle. Conoscere a fondo i pro-pri sentimenti e le proprie emo-zioni ci permette di gestirle inve-ce di essere da loro gestiti. Maquando l’ansia diventa un osta-colo allo svolgimento della vitaquotidiana, allora si deve farequalcosa. L’esercizio fisico, peresempio, sembra essere uno deimodi naturali più efficaci percontrastare l’ansia e l’eccessoemozionale. Quali possono esse-re i benefici effetti dell’eserciziofisico? Un’attività fisica in pale-stra o all’aria aperta ci aiuta a

pensare ad altro e ci costringe aduscire e incontrare nuove perso-ne. Inoltre l’esercizio fisico sti-mola la produzione di determina-te sostanze chimiche che induco-no una sensazione di tranquillitàe di relax. L’esercizio fisico aiutaa dormire meglio e a ridurre ilivelli di cortisolo, l’ormonedello stress. Alcuni ricercatoriconsigliano un’attività fisica di30 minuti 3 o 5 volte alla setti-mana, possibilmente in compa-gnia, per avere dei risultati posi-tivi.

Aprile 2013 22SPAZIO DONNADSPAZIO

BENESSERE DonnaA CURA DI CHIARA TURRI

IDROCOLON TERAPIA“La salute è il primo dovere della vita” Oscar

Wilde Finalmente è arrivata la tanto attesaprimavera che porterà luce, sole etemperature miti (speriamo!!!). Que-sto ci aiuterà a ritrovare forza e vitali-tà. Ma come tutte le medaglie anchequella della primavera ha “il rove-scio”. Questa stagione è, infatti, la piùfaticosa per il nostro organismo.

Allergie, affaticamento sono tipici stati in cui ci troviamonel passaggio stagionale dall’inverno alla stagione calda.Questo si traduce in stress somatizzato dal nostro orga-nismo e in molti casi il malessere diventa cronico. Il cam-bio della stagione è perciò il periodo migliore per sotto-porre il nostro organismo a pratiche depurative. Possiamointervenire con regimi alimentari equilibrati, (che includa-no molta frutta e verdura) con moderata attività fisica peraiutare il nostro corpo a risvegliarsi dal torpore invernalee con tisane depurative a base di carciofo e tarassaco. Seperò desideriamo detossinare in profondità, un trattamen-to molto efficace e ormai sempre più utilizzato anche incampo medico e naturopatico è l’Idrolocon Terapia. L’irri-gazione intestinale è un’antica e fondamentale misuraterapeutica d’igiene e di prevenzione che consiste nell’in-trodurre delle sostanze acquose nell’intestino crasso alloscopo di praticare un lavaggio in profondità della mucosaintestinale. Il tutto è ovviamente attualizzato con sofistica-te tecnologie. Mantenere il colon pulito garantisce il suobuon funzionamento e ne previene la degenerazione oltrea numerose patologie ad esso legate. Le situazioni in cuiil trattamento può portare a sicuro giovamento sononumerose. Ma è fondamentale l’anamnesi e l’esameobiettivo del paziente da parte del medico. Quando tro-viamo l’indicazione per sottttoporci a idrocolonterapia?L’idroterapia del colon è utile in situazioni di intestinopigro e atonico, stitichezza , diarrea, colite, rieducazioneintestinale, prima e/o dopo un intervento chirurgico,malattia o disturbi cutanei, mal di schiena, durante curedetossinanti come diete o digiuni, stati depressivi, stress,insonnia, emicrania.Ricordate inoltre che il lavaggio deve essere eseguito dapersonale medico o paramedico in centri specializzati econ previa visita medica. Diffidate di chi propone pratichecasalinghe prive di un vero e proprio protocollo medico.Colgo questo inizio di primavera per ringraziare tutte lepersone che mi seguono nella rubrica Ben-Essere e cheincontrandomi mi chiedono di approfondire argomentitrattati. Cercherò di soddisfare tutte le vostre richieste. Buona detossinazione a tutti voi!

L’ARGOMENTO a cura di Franca Bevardo Burati Psicologa e psicoterapeuta

L’ansia di primavera

onna

L’angolo di Francesca di Francesca Galvani

INGREDIENTI:350 gr.di farina 00

125 gr. di burro175 gr. di zucchero

1 uovo e 2 tuorli (piccoli)Buccia grattugiata di un limone

1 bustina di lievito per dolci1 presa di sale

PROCEDIMENTO:Impastare nel robot (se è il caso aggiun-gere un po’ di farina) e formare dei roto-lini di pasta lunghi circa 25 centimetri(circa 2 cm di diametro) e, aiutandosi conun bicchiere capovolto, formare delleciambelline. Cuocere ben distanziati tra loro in forno a180° per 25 minuti.

Passata la moda dei tatuaggi, ora si ricorre alla medicina estetica per cancellarli. Hanno iniziato a cancellarliEva Longoria, Angelina Jolie e Johnny Deep seguiti da Jessica Alba, Megan Fox, Britney Spears e Paris Hilton;ma come rileva uno studio USA condotto dalla Patient’s Guide tra il 2011 e il 2012, il numero di trattamentilaser per la rimozione dei tatuaggi è aumentato del 32% tra i non “vip”. Addirittura il 40% delle persone inter-vistate ha dichiarato di averlo fatto per ‘motivi lavorativi’, poiché il tatuaggio in posizioni evidenti era diventa-to un vero e proprio ostacolo alla ricerca di un nuovo impiego. Cosa hanno usato i vip per evitare di ritrovar-si con cicatrici oppure con il segno sbiadito del tatuaggio che volevano togliere? Tra le possibilità c’è quelladell’utilizzo del laser dermatologico Q-switch per rimuovere i tatuaggi: si tratta di una tecnologia laser cheemette impulsi brevi ma intensi, intervenendo in maniera selettiva sulla pigmentazione del tatuaggio poichéogni colore risponde diversa frequenze laser. Il laser Q-switch agisce disintegrando il pigmento, sintetico onaturale, del tatuaggio in piccolissime parti e, grazie al ricambio cellulare, tali parti vengono eliminate fisiolo-gicamente dalla pelle. Prima della seduta laser si effettua la visita medica per una valutazione approfonditadella pelle e degli stili di vita. Il trattamento di rimozione del tatuaggio si svolge senza anestesia, dura da 10a 30 minuti a seconda dell’estensione dell’area e, grazie a questa innovativa tecnologia, può trattare anche icolori più tenui. Dopo il trattamento compare il cosiddetto effetto “pop-corn” ovvero si evidenziano piccole aree più chiareall’interno dell’area colorata; questo effetto indica che la frammentazione della pigmentazione è avvenutacon successo. Si tratta ora di attendere che il colore tenda a “venire in superficie” e farsi più tenue, per effet-tuare la successiva seduta di trattamento; mediamente sono necessarie 3 sedute per i tatuaggi amatorialimentre per quelli eseguiti da professionisti, e quindi più profondi, fino a 8-10. Dopo il trattamento è possibi-le tornare immediatamente alla vita lavorativa e sociale; l’unica precauzione è un velo di pomata antibioticaed evitare l’esposizione al sole per qualche settimana. Per informazioni 045 8130333 www.eubeauty.it

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Page 23: Aprile

Primavera, si parte con lagiostra delle cerimonie. Imatrimoni, infatti, si con-centrano tutti o quasi inpochi mesi, da maggio finoa metà settembre. Vediamoquindi quale abbigliamentoadottare come invitati. E’vero che ormai non c’è undress code definito nemme-no per la sposa (se ne vedo-no anche in rosso, o bicolo-ri), ma non c’è niente dimale a volersi sentire ade-guati ed eleganti. E, comeinizio, il “così fan tutti” nonè un’autorizzazione a venirmeno alle regole del buongusto. C’è un modo peressere eleganti, adeguati allasituazione e a proprio agio.Ecco come in 10 semplicimosse.* Gli uomini non sbaglianomai con abito scuro ditaglio sartoriale, cravattain tono. No alle fantasie o aidisegnini audaci e ai colorisquillanti. No alle scarpe apunta. Comportatevi comese fossero un animale estin-to da secoli, e immaginatenel’effetto: come se in mezzoal banchetto spuntasse untirannosauro. Idem per lescarpe bicolori. * No al nero total look:mai, nemmeno di sera. Orasi usa molto, magari conaccessori colorati, ma èsconsigliabile. * No al total white: il bian-co è il colore della sposa.

Bianco e nero insieme sipuò.* Lunghezze: intorno alginocchio - un po’ sopra, unpo’ sotto, a seconda dell’etàe del taglio del vestito. Noad abiti lunghi fino ai piedi;no anche a miniabiti chelasciano poco all’immagina-zione.* Scarpe: dipendono daltono della cerimonia e delricevimento, per una festacountry sul prato è d’obbli-go un no assoluto ai tacchi aspillo. Sempre meglio evita-re sandali vistosi con troppepietre e luccichii, soprattuttose la pelle nuda è tanta. Ilgalateo vorrebbe le calze,ma se le gambe sono presen-tabili, ormai, non sono

obbligatorie: nemmeno lespose le indossano più. Valesempre la regola: una bellaseduta di autocoscienza allospecchio vale più di qualsia-si consiglio * Cappello: deve essere diqualità e indossato per tuttala cerimonia. Ma solo permatrimoni di giorno, e gala-teo vorrebbe che se non loportano le madri degli sposianche le invitate dovrebberoevitare. Ma è una regola dimassima, se messo con stile(e mai di sera) si può fare.* Colori sì di giorno:pastello, pastello, pastello.Tinte unite o fantasie delica-te, scialli o coprispalle leg-geri tono su tono. Di sera sipuò osare un po’ di più con

accessori e solo accessori!!!argento o oro.* No sempre: qualsiasi cosache luccichi troppo, paillet-tes, rosso se è più di una“pennellata”, fantasie ani-malier, spalline del reggise-no in silicone, spalle, scolla-ture e schiene nude durantela cerimonia.* Con parsimonia: gioielli,abiti aderenti (qui deveessere il fisico a suggerire illimite del buon gusto), pellein mostraCon queste regole è impos-sibile sbagliare, in ognisituazione: meglio essere unpo’ più eleganti del restodegli invitati che un tonosotto, almeno verrete notatiin bene e non in male.

Aprile 2013 23SPAZIO DONNA

CONSIGLI DI MODA

Come ci vestiamo per un matrimonio?a cura di Paolo Dalla Vecchia

Educatore professionaleSono anni che nei nostri territori, seguendo le tracce dei per-corsi ideati dal promotore di tali iniziative il dottor GiorgioBertini, noto psicologo dell’età evolutiva dell’Ulss 22, mioccupo periodicamente di gestire dei brevi percorsi di grup-po dove i neo papà hanno modo di conoscere meglio se stes-si in relazione a questo loro nuovo ruolo e confrontarsi conaltri giovani papà. Per molto tempo nei nostri percorsi diautoconoscenza emergeva una figura paterna che tendeva adefilarsi da ruoli educativi normativi nella gestione dei figli,preferendo i momenti di gioco con i bimbi. La motivazioneprincipale era quella che,dopo una giornata di lavoro, risul-tava ostico assumere il ruolo di quello che doveva magaririprendere i figli, mentre si preferiva di gran lunga lo svagoinsieme ad essi. L’altra faccia della medaglia di questa situa-zione erano delle neo mamme spesso sovraccariche e in ten-sione con i propri compagni proprio perché lasciate “sole” agestire tutto il settore educativo con regole,limiti e rapporticon le prime istituzioni che si occupano dei bimbi. Esse ,spesso impegnate anche in lavori all’esterno a part o fulltime rischiavano di vivere delle forti crisi e notevoli risenti-menti con i propri compagni. Quest’ultimi talvolta tendeva-no a rifugiarsi nel lavoro o in fughe di vario genere (hobby,impegni vari, uscite con gli amici,ecc…) pur di nonaffrontare e prendere in mano una situazione che esigeva unprofondo cambiamento di atteggiamenti. Nell’ultimo nume-roso gruppo per papà dei nostri territori è emersa una tenden-za forte a divenire soggetti interscambiabili con le mamme,ad occuparsi dei figli in maniera analoga ad esse dandosi let-teralmente il cambio durante la vita quotidiana, agestire,come decenni fa, anche ruoli normativi in manieranuova non disdegnando di essere anche dei papà sensibili edaffettuosi. La tendenza è quella di utilizzare meglio il tempoche si ha a disposizione con i figli e la famiglia e alleggerireil carico delle donne. E’ chiaro che questo processo di cam-biamento rappresenta un considerevole progresso nel mena-ge familiare e può aiutare notevolemente anche a ridurre lecrisi, i collassi o esplosioni del sistema famiglia chiamaticomunemente “separazioni”.

NEOPAPA’ ALLA RISCOSSA

OVVERO UNA BUONA NOTIZIA PER LE DONNE

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