Aprile 2014 - Paesi Etnei Oggi

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Anno XX - numero 4 - FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS FREE PRESS www www www www www.paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it .paesietneioggi.it APRILE 2014 APRILE 2014 APRILE 2014 APRILE 2014 APRILE 2014 La comunità scientifica s’interroga mentre il dibattito s’inasprisce di NUNZIO CONDORELLI CAFF Segue a pagina 3 Enzo Sciuto Enzo Sciuto Enzo Sciuto Enzo Sciuto Enzo Sciuto a pagina 9 Alfio Patti a pag. 5 Nunzio Condorelli Caff a pag. 5 ENZO TRANTINO Giusi Percipalle a pag. 7 «Hanno svenduto il nostro passato, ipotecato il futuro e viviamo un presente di fatica e odio» ESCL USIVE La cannabis per uso terapeutico: sì o no. E’ questo il nocciolo del dibattito scientifico e politico. E’ bastata la sentenza di un magistrato, che ha assolto un imputato che aveva fatto ricorso alla pianta per curarsi, per far riesplodere il confronto tra possibi- listi e proibizionisti. Viaggio nelle periferie di Misterbianco Belsito nel degrado «Amministrazione latitante» ANTHONY BARBAGALLO «Sono un renziano convinto!» Il sindaco e deputato ai piedi dell’Etna si apre al nostro giornale PIA PIA PIA PIA PIAZZ ZZ ZZ ZZ ZZA A A A A VENET VENET VENET VENET VENETO DI B O DI B O DI B O DI B O DI BATTIA TIA TIA TIA TIATI TI TI TI TI La fontana (costata 140mila euro) non funziona PATRIZIO NICOLOSI a pagina 2 IL C IL C IL C IL C IL COMMENT OMMENT OMMENT OMMENT OMMENTO DI O DI O DI O DI O DI PIETR PIETR PIETR PIETR PIETRO A O A O A O A O AGEN GEN GEN GEN GEN Volti siciliani: Lumia uno strano personaggio a pagina 2

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Paesi Etnei Oggi N. 3 di aprile 2014.

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Anno XX - numero 4 - FREE PRESSFREE PRESSFREE PRESSFREE PRESSFREE PRESS w w ww w ww w ww w ww w w. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t. p a e s i e t n e i o g g i . i t APRILE 2014APRILE 2014APRILE 2014APRILE 2014APRILE 2014

La comunità scientifica s’interrogamentre il dibattito s’inasprisce

di NUNZIO CONDORELLI CAFF

Segue a pagina 3

Enzo SciutoEnzo SciutoEnzo SciutoEnzo SciutoEnzo Sciuto a pagina 9

Alfio Patti a pag. 5Nunzio Condorelli Caff a pag. 5

ENZO TRANTINO

Giusi Percipalle a pag. 7

«Hanno svenduto ilnostro passato, ipotecato il

futuro e viviamo un presente difatica e odio»

ESCLUSIVE

La cannabis per uso terapeutico: sì o no. E’ questo il nocciolodel dibattito scientifico e politico. E’ bastata la sentenza di unmagistrato, che ha assolto un imputato che aveva fatto ricorsoalla pianta per curarsi, per far riesplodere il confronto tra possibi-listi e proibizionisti.

Viaggio nelle periferiedi Misterbianco

Belsitonel degrado

«Amministrazionelatitante»

ANTHONY BARBAGALLO«Sono un renziano convinto!»Il sindaco e deputato ai piedidell’Etna si apre al nostro

giornale

PIAPIAPIAPIAPIAZZZZZZZZZZA A A A A VENETVENETVENETVENETVENETO DI BO DI BO DI BO DI BO DI BAAAAATTTTTTIATIATIATIATIATITITITITI

La fontana (costata 140milaeuro) non funziona

PATRIZIO NICOLOSI a pagina 2

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Volti siciliani: Lumiauno strano personaggio

a pagina 2

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www.paesietneioggi.it2 HINTERLANDHINTERLANDHINTERLANDHINTERLANDHINTERLAND

Non si tratta di un sempli-ce guasto al motore, la fonta-na della centrale piazza Vene-to presenta dei difetti struttu-rali che impediscono all’acquadi affluire in superficie. Per ri-pararla in modo definitivo oc-corre rifare il progetto e indireuna gara d’appalto per rico-struire le pompe che fannoscorrere l’acqua in superficie.Questo è quanto è emerso dal-le interrogazioni in consigliocomunale sull’argomento sol-levate dal presidente del Con-siglio Salvo Mavilla, che datempo andava segnalando al-l’amministrazione comu-nale il man-cato fun-z i o n a -m e n t odella va-sca di piaz-za Vene-

Piazza Veneto, l’attacco di Mavilla. Galati: “la faremo riparare con un nuovo progetto”

Battiati: da 18 mesi, la fontana(costata 140mila euro) non funziona

A seguito dell’adesione al Patto dei sindaci e alla successi-va mozione proposta dal consigliere comunale, DamianoMarchese, Mascalucia diventa il primo Comune della provin-cia etnea a ridurre gli oneri concessori in caso di migliora-mento dell’efficienza energetica del patrimonio edilizio.

Il Patto dei sindaci è il piano degli obiettivi europei rivoltoalle amministrazioni locali che, aderendo su base volontaria,si impegnano ad aumentare l’efficienza energetica e l’uso dienergie rinnovabili sul loro territorio perseguendo program-mi di riduzione di CO2.

Primo firmatario della mozione votata dal Consiglio co-munale è il consigliere comunale, Damiano Marchese, conessa l’Amministrazione, guidata dal sindaco Giovanni Leo-nardi, s’impegna a garantire una serie di premialità via viacrescenti dal 10 fino al 70% all’aumentare, della coperturadei consumi di calore e di elettricità con produzione di ener-gia da fonti rinnovabili, in caso di nuove costruzioni o ristrut-turazioni rilevanti. L’impegno del Comune di Mascalucia èquello di centrare agli obiettivi di efficienza preposti dal Pia-no d’azione per l’energia sostenibile, incentivando al con-tempo la ripresa economica nel settore edilizio e tutti gli altricollegati ad essa, che stanno attraversando un momento diforte crisi. La mozione citata, è anche un incentivazione acreare nuovi posti di lavoro per i molti giovani che al mo-mento sono in cerca di un occupazione.

Mascalucia, primo firmatario dellamozione il consigliere Damiano Marchese

Un impegno perl’energia sostenibile

Noemi Russo

to. Per l’esattezza la vasca nonfunziona più da diciotto mesi,cioè si può dire da quando fucostruita all’incirca due annifa. I primi tempi l’acqua sgor-gava regolarmente, ma poi,con l’andar del tempo, il mo-tore ha cominciato ad incep-parsi e la vasca si è spenta.Tentativi di riparazione sonostati effettuati ma senza unasoluzione positiva.

Il problema sembra esseredovuto ad un vizio di proget-tazione che impedisce allapompa di portare l’acqua insuperficie. Adesso il sindacoCarmelo Galati assicura che abreve il problema sarà risolto

dando in appalto dei lavori,ma intanto la gente di piazzaVeneto si è lamentata e il pre-sidente del Consiglio ha pun-tato il dito contro l’amministra-zione per il modo con cui hagestito la situazione: “Ho af-frontato più volte questo temain consiglio comunale cercan-do di spronare il sindaco Car-melo Galati, l’amministrazio-ne e i lavori pubblici a risol-vere il problema immediata-mente, perché i cittadini nonpossono aspettare. Le rispo-ste che ho ricevuto sono statevaghe. Vedere quella vasca inquesto stato è veramente unpeccato, soprattutto se si con-

sidera l’investimento effettua-to per riqualificare piazza Ve-neto. E visto che nessuno fanulla, va a finire che la facciosistemare io” – ha detto contono provocatorio il presiden-te del Consiglio Salvo Mavil-la.

Piazza Veneto rappresentala porta d’ingresso del centrourbano del paese. La vascanon funzionante sembra es-sere dunque una nota stona-ta con un contesto urbano cheè stato oggetto di una profon-da riqualificazione.

“Rifare la fontana è costatosoldi, circa 140 mila euro – haaggiunto Mavilla – vederla fer-ma così da mesi per un pro-blema che potrebbe essere ri-solto con qualche centinaio dieuro mi sembra francamenteun paradosso inaccettabile”.

Senza più quegli spettacolispruzzi d’acqua, la fontananon ha perso soltanto in gu-sto estetico, ma rischia anchedi essere facile preda dei solitivandali.

L’obiettivo della macchinafotografica vede già una pri-ma scritta vandalica con labomboletta spray, inoltre il pa-vimento appare già sporco emal tenuto. Sul tema sono in-tervenuti in consiglio comu-nale l’ex assessore al ramo,Andrea Cannavò e il sindacoCarmelo Galati.

“Si tratta di un problemastrutturale – aveva detto inconsiglio (seduta del27.02.2014)l’ex assessore alramo, Andrea Cannavò – per-ché quando sono stati fatti ilavori, non so quando, non socome, non so in che epoca, èstato piazzato un motorinoelettrico vicino lo scarico o alsovraccarico dell’acqua dellavasca, pertanto quando que-sta si riempie porta in cortocircuito il motorino e di voltain volta, o le piogge o il so-vraccarico fanno si che il mo-torino va in tilt”.

“Il problema è più compli-cato di quanto si pensasse –ha spiegato il sindaco Carme-lo Galati – non basta infatti ri-parare un motore, occorre faredelle opere strutturali e modi-ficare il progetto di costruzio-ne della vasca. L’intervento ècomplesso - per una spesa di1.000 euro circa – quello chefaremo sarà di rifare il proget-to in modo migliore.

Ci siamo infatti impegnatia trovare i fondi per risolvereil guasto in modo definitivo(interventi tampone non ser-vono a nulla) e rifare il gettod’acqua in modo piramidale.Le somme sono già in bilan-cio, verso aprile contiamo diavviare il bando di gara perl’affidamento dei lavori”.

Patrizio Nicolosi

«Certo se oggi ci fosse fra gli au-tori siciliani un altro Pirandello nonvi è dubbio che vorrebbe il senato-

re siciliano fra i personaggi di unproprio romanzo. Scegliete voi il ti-tolo, certamente gli spunti non man-cano. Si perché, diciamolo chiara-mente, il senatore Giuseppe Lumianon è uno qualunque, lui è lui etutto il resto è come se non ci fos-se».

A dire la sua è Pietro Agen, pre-sidente di Confcommercio Sicilia,che in una attenta analisi sul perio-dico d’infor-maz ione“ I n f o r -ma Im-presa” ,punta ild i t ocontro ilsenato-

re siciliano.«Mi è capitato spesso di parlar-

ne con altri politici - continua il nu-mero uno di Confcommercio Sici-lia - ed ho sempre avuto la sensa-zione che fossero come intimiditi,che cercassero di dire senza dire, dialludere senza sbilanciarsi, come sevi fosse un timore reverenziale neisuoi confronti e sempre nei discor-si tornava il suo vecchio ruolo dipresidente della commissione anti-mafia.

Certo - continua Agen - la per-sonalità è forte, con l’aggiunta diquegli occhi un poco cattivi, con lanaturale capacità di ricordare sem-pre e comunque la necessità di lot-tare il fenomeno mafioso, fatto cer-tamente positivo, anche se in alcu-ni casi ho avuto la sensazione chefosse più una tecnica che un senti-mento profondamente vissuto. Ep-

pure qualcosa di strano, o for-se sarebbe meglio di incoe-rente, nell’uomo della “le-galità innanzi tutto” c’è.

PietroAgen: “I

cento voltidi un

politico dicui si parla

tanto, masottovoce”

Volti siciliani: Giuseppe Lumiauno strano personaggio

Come può Lumia pensare che leregole sul limite alle candidaturedebba valere per gli altri e non persé? Come può pensare che rimbal-zare elezione dopo elezione dal Pdal Megafono per tornare poi al Pdsenza che a qualcuno sorga il dub-bio di trovarsi davanti ad un politi-co certamente molto abile ma al-trettanto assetato di potere?

Ma c’è di più, chi ha buona me-moria ricorderà, e mi limito a par-lare di questi ultimi anni,come il nome del se-natore – continua Agen- sia stato tirato in bal-lo in una serie diepisodi nonproprio quali-ficanti: ricor-date le pre-sunte interfe-renze relativealla nominadel Procura-tore della Re-pubblica di

Catania? Ricordate la vicenda di untal Agnello ed al suo ruolo nella vi-cenda Coop? Ricordate ancora le di-chiarazioni di un imprenditore nis-seno e più di recente la vicenda del-

la formazione?Nulla di speci-

fico, sia chiaro,nulla di rilevantema ci chiediamo,

se gli episodi aves-sero riguardato un

qualsiasi av-v e r s a r i opolitico, ils ena to reglia avreb-be riser-vato lo

s t e s s om e -

tro di giudizio che ha, giustamente,dico io, preteso per se stesso?

So di non essere amato dal sen-tore Lumia, ne ho avuto più volte lasensazione, ma poiché il sentimen-to è reciproco non ho mai avuto dif-ficoltà a farmene una ragione, maquesto non mi impedirà di ricorda-re che dopo essere stato spalla pri-maria di Raffaele Lombardo ed aver-ne appoggiato, per anni, le politiche,si decise a “scaricarlo” solo dopol’esplodere della vicenda giudizia-ria.

Certamente ineccepibile - conclu-de Agen - il comportamento,ma…possibile che una personaesperta e cristallina come lui nonavesse avuto quantomeno dei dub-bi?

Possibile dico io, anche se devoaffermare a questo punto che nonè cosi scaltro e informato comesembra…o no forse qualche vol-ta è soltanto disattento, come sisuol dire, anche i perfetti a volte sidistraggono! Amen»

Pietro AgenGiuseppeLumia

Salvo Mavilla

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Sulla scia di altreregioni anche la Siciliaapre una finestrella ai

farmaci a base di cannabinoidi.

STORIA ECLASSIFICAZIONE

Guardando al microscopioelettronico una foglia di “cannabissativa subsp indica” si vedonodelle lunghe torri sormontate dauna cupola, che ricordano deifunghi cresciuti, a metà strada fra itroll islandesi e i “Camini fatati”,un “melting pot” di colori fra una“composition” di Kandinsky, icolori di Soldati, Fontana e Radice,e il panorama del villaggio deiPuffi nel tanto famoso cartoneanimato. In realtà, è molto piùsemplicemente, si tratta di pelighiandolari sormontati da resina,contenente una certa quantitàconcentrata di “Tetra-hydro-cannabinol”, la componentepsicoattiva della cannabis.

La “Cannabis sativa” è unapianta magica, conosciuta e usatafin dall’antichità. Già Plinio ilVecchio la consigliava controemicrania e costipazione; venivautilizzata anche dai veneziani peralleviare dolori e fatica dei rematorinelle galee; nel Maghreb“hashish” significa erba, e venivafumata dai guerrieri per “anneb-biare” la paura (gli assassini,consumatori di hashish, appunto),ma anche per la ricerca di “evasio-ne” stante il fermo divieto religiosodi consumare vino e prodottialcolici derivati dalla fermentazio-ne.

Ma la canapa, una annuale altaanche cinque metri, ha ancheproprietà industriali non seconda-rie: dai suoi tessuti si ricava unafibra molto pregiata, utilizzatanon solo nei famosi cordami deivelieri, ma anche per la produ-zione di abiti; dalle ceneri siricavano laterizi per l’edilizia. Eproprio l’Italia, prima dellamoratoria internazionale, eraspecializzata nella coltivazione elavorazione della cannabis. Daqualche anno, nel ferrarese, èstata reintrodotta la coltivazionedi Cannabis certificata per la sualavorazione tessile.

I botanici, anche se nonunanimemente, sono solitiindividuare una sola specie dicanapa, e varie sottospecie. Mal’unica che ha una concentrazionetale di thc da renderla psicoattiva èla “Cannabis sativa sub.indica”. Ilproblema sta nel fatto che le varie“subspecies” sono difficilmentedistinguibili a prima vista ed ènecessario analizzare il principioattivo psicotropo.

Inoltre, se coltivata in pienaterra in Italia, dato il clima “ventila-to”, il principio attivo è assaiblando e quindi inadatto ad essereutilizzato come sostanza psicotro-pa: è necessario un clima caldo esecco, per questo il “Rif marocchi-

no” è da anni uno dei primi luoghidi produzione mondiale dellacannabis.

LA PROSCRIZIONE

Dopo aver rappresentato persecoli il più diffuso e a buonmercato materiale tessile, dagliabiti di ogni giorno alle scotte evele delle navi, la sua decadenzaebbe inizio nei primi decenni delnovecento con l’aumento dellaproduzione del cotone e soprattut-to con le fibre sintetiche derivatedal petrolio.

Il suo definitivo abbandonoavvenne nel 1937 col “MarijuanaTax Act” di Roosevelt, il quale nonimpediva, ma tassava fortementequalsiasi transazione riguardantela canapa.

Da quel momento in molti Statiiniziò la proscrizione e messa albando della canapa, poco importala varietà e l’uso a cui era destina-ta.

I CANNABINOIDI

Anche se bandita, la scienza nonha mai smesso di studiarla.«Proprio negli USA, che per primol’aveva radiata, la marijuana nel1964 venne identificata e isolata ilprincipio psicoattivo della cannabis:il delta9 - teatraidrocannabinolo(THC)» ci dice Iva Zdanowich,farmacologa polacca che hastudiato all’Institute of “MedicalMarihuana” di Rotterdam lasinterizzazione dei farmaci cannabi-noidi.

«All’Istituto le piante vengonocoltivate in serre segrete a climacontrollato al fine di far sprigionareal meglio i principi attivi, i qualivengono poi estratti e sintetizzatisoprattutto in compresse e spray»,continua. Il “Delta9-thc” si lega airecettori presenti sulla membrana

dei neuroni, le nostre autostradesensoriali, i quali ricevono, model-lano e trasmettono gli impulsinervosi e le sensazioni producendoeuforia e piacere, ma anche perditadella memoria e difetti cognitivi.

«Negli ultimi lustri, gli studiosihanno messo in luce i benefici deicannabinoidi per i malati di sclerosimultipla o di altre patologieneurologiche, e quale sollievo aglieffetti negativi dei farmaci chemiote-rapici: si è scoperto - continua ladott.ssa Zdanowich - che riduconola nausea e vomito, aumentanol’appetito e fungono da antirigetto».

Allora perché tanta pauraper la cannabis?

«Ci sono anzitutto ragionistoriche, ma la vera paura è legataall’abuso, ci dice Elsa Hirschner,neurologa, ricercatrice all’Universitàdi Monaco. Oggi, le quantità diprincipio attivo nella marijuanavenduta soprattutto attraversocanali illegali sono molto elevate.Difficilmente è pura, viene tagliatacon sostanze chimiche che neaumentano l’efficacia alterativa, maanche con sabbia e vetro polveriz-zato, che possono provocareinfiammazioni, lesioni. In alcunicasi abbiamo riscontrato ancheletame.

Il consumo di marijuana elevatoagisce da sonnifero per il cervello:difatti, analizzando la tomografiadel cervello di un consumatore

abituale si è evinto una consistenteriduzione dell’attività celebrale edel cervelletto rispetto ad un nonconsumatore. Ciò comporta deficitdi apprendimento e di attenzione,riduzioni cognitive e, a lungoandare, la crescente necessità diaumentare le dosi al fine di

ottenere la medesima sensazione dipiacere e l’impossibilità di recupe-rare la piena funzionalità delcervello».

Qual è una dose non elevatadi consumo?

«Dipende dal principio attivocontenuto nella sostanza assunta.In media, una dose di 25 mg ognisette/dieci giorni potrebbe avereeffetti benefici. Ovviamente,nell’ipotesi di assunzione terapeuti-ca i benefici sono superiori aidanni».

LA CANNABISNEL MONDO

Dopo la moratoria del 1937,quasi tutti i Paesi del mondo hannomesso al bando la canapa. Oggi,grazie agli studi si sta cercando diriabilitare il farmaco rispetto alladroga. Del resto, “pharmacon” ingreco significa droga, e drogaderiva dall’olandese groog chesignifica “cosa secca”, riferendosialla pratica secolare di essiccare leerbe ai fini “farmacologici” ecurativi.

Nella maggior parte degli Stati, la“cannabis sativa subsp.indica”continua ad essere illegale “toutcourt”, soprattutto per il necessariocontrasto alla criminalità e allaillegale provenienza della sostanza.

Diverso, invece, è il caso dellaproduzione di farmaci a base dicannabinoidi: la marijuana provie-ne da coltivazioni legali e controlla-te, con la massima cura per lasalute.

«In Olanda, la coltivazione è unbusiness in aumento, che offrenumerosi posti di lavoro e nonrisente della crisi europea - ci dice ladott.ssa Zdanowich. Ci sonorichieste di farmaci da tutto ilmondo e sempre in crescita».

«Alcuni Stati europei, al fine diarginare il consumo di marijuanaillegale, hanno introdotto legislazio-ni tolleranti verso un consumocontrollato di cannabis - ci dice

F.A., commis-sario diPolizia, chedeve rimane-re anonimo acausa dellaburocraziaitaliana cheimponeautorizzazioniper poterrilasciare“legittima-mente”dichiarazioni.Per esempioin Spagna,Paesi Bassi siè scelto divendere la

marijuana in posti precisi econtrollata, anche se non si riescesempre; in Portogallo e RepubblicaCeca è permessa la coltivazione, ilconsumo ma non la vendita;ancora più permissiva è la legisla-zione del Lussemburgo».

In Italia, invece, il sovrapporsi di

leggi e di interventicorrettori dellagiurispruden-za hannocreatoconfusionenella materia.Possesso, vendita,consumo, spaccio sono illegali.Tuttavia, la Giurisprudenza ne hapraticamente depenalizzato ilconsumo a soli fini personali.

Nel febbraio 2014 la CorteCostituzionale ha dichiarato laillegittimità costituzionale dellaLegge Fini - Giovanarsi cheinaspriva le pene: si torna, quindi,alla Iervolino-Vassalli che separadroghe pesanti da droghe leggere,riducendo le pene per quest’ulti-me. E la materia è ancora inevoluzione.

FARMACICANNABINOIDI

Se la proibizione del consumodi droga trova il suo importantefondamento nella più generale

lotta alle mafie e ai venditori dimorte, per certo priva dellamedesima solida coperturaparrebbe una limitazione allavendita di farmaci a base dicannabinoidi ad esclusivi finiterapeutici e non di bieco consu-mo sballante.

Nel 2007, un contorto decretodel Ministero della Salute, a firmaLivia Turco, aveva inserito alcuniprincipi attivi della cannabis fraquelli utilizzabili a fini medici,aprendo di fatto la strada aicannabinoidi.

Su questa scia, la RegioneToscana approva una legge perfacilitare l’uso di farmaci cheutilizzano principi attivi dellacannabis per la cura di specifichemalattie come la sclerosi multipla,la depressione, i tumori e nellaterapia del dolore, soprattuttoattraverso spray e pasticche.

Sulla stessa onda, di recente, laRegione Sicilia ha permesso lostudio e la verifica di alcunifarmaci a base di cannabinoidi: alPoliclinico di Catania è statoincluso nella fase di sperimenta-zione uno spray, il “Sativex” abase di “Delta9-thc”, estratti dapiante di cannabis coltivate inserra in luogo protetto e controlla-

La Regione dice “si” ai farmaci cannabinoidi. La parola agli scienziati

Il mondo vola... la Sicilia è timorosaNunzio Condorelli Caff

Di seguito i testi di IvaZdanowich, farmacologa

polacca, e di ElsaHirschner, neurologa e

ricercatrice all’Universitàdi Monaco, sono stati

tradotti dall’inglese e daltedesco. Ci scusiamo per

qualche eventualeimprecisione. (ndr)

to.I l Sativex, in commercio in

vari Paesi da quasi dieci anni, “èun farmaco estratto interamentedalla cannabis e contiene dueprincipi attivi: il “Delta-9-THC e ilCannabidiolo. È sviluppato dallabritannica GW Pharmaceuticals”,ci dice la farmacologa Zdanowich;«È molto costoso, circa 400 euro.Sono provati i benefici control’artrite reumatoide, e in studioquelli su altre patologie come lasclerosi multipla e la terapia deldolore».

Sarebbe possibile produrrein Italia qualche farmaco abase di cannabinoidi a costipiù contenuti?

«Certamente! Il vero impedi-mento è solo legislativo e …mentale (la si vede sorridere dalloschermo del pc). Dalla scopertadel

CONCLUSIONI

La scienza è solo nella primafase nello studio dei principi attividella cannabis e dei suoi possibiliutilizzi per la cura di malattievarie. «Sarebbe opportuno chemolti Stati, fra cui l’Italia, abban-donino qualsiasi pregiudizio sulfarmaco e sfruttino in modo pienogli effetti positivi per la salute diuna pianta” aggiunge la neurolo-ga Hirschner, “bisogna lottareaspramente la droga non control-lata che inonda le piazze italiane,offrire un’alternativa alla “marijua-na criminale” ai numerosiconsumatori, magari tramite delle“sigarette alla canapa” prodotte econtrollate in Italia» - conclude ilcommissario.

Le idee sono tante, i tempi nonpiù procrastinabili, dato che ognicanna fumata in Italia sono unpericolo per i fumatori e soldi chearricchiscono le mafie e rafforzanola criminalità...e questo solo pernon voler essere ipocriti”.

Il governatoreRosarioCrocetta mentrefuma una dellesue solitesigarette

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“Non è un paese per vecchi (poli-tici)”. La citazione dei fratelli Coenpotrebbe spiegare le intenzioni futuredi Ketty Rapisarda Basile, il sindaco diTremestieri Etneo. Eletta nel 2012 alballottaggio - a detta dello stesso sin-daco - questi primi due anni di man-dato non sono stati in discesa: “dal-l’ostruzionismo del consiglio comu-nale ai problemi legati ai conti defici-tari dell’Ente, passando per le verten-ze con i lavoratori Agt, le spine nelfianco dell’amministrazione tremestie-rese non sono state poche. Tuttavia,di recente ho ribadito la volontà dicontinuare nel cammino intrapreso, si-cura che alla fine ci verrà riconosciutoil merito di aver pensato ai cittadini,anche a scapito della politica ‘vecchio

stampo’.Sindaco, non deve essere sem-

plice amministrare una cittàavendo contro il consiglio comu-nale.

Facile di certo non è, specie quan-do l’opposizione viene fatta a priori.

In che senso?Be’, da mesi il consiglio comunale

vota contro indipendentemente dalmerito delle proposte. È stato dichia-rato pubblicamente che ogni propo-sta sarà cassata e non verranno accet-tati debiti fuori bilancio. Io ho semprechiesto di votare con coscienza, nel-l’interesse della città.

A cosa è dovuto questo ostru-zionismo?

Probabilmente al fatto di non aver

mai curato gli interessi di certo cliente-lismo. Fare scelte difficili, come posso-no essere le misure per sanare i conti,ti mette nel mirino delle critiche. Macon la nuova giunta tecnica continue-remo il cammino virtuoso intrapreso.

Come mai all’indomani dellasua elezione non presentò subi-to una lista di tecnici?

Quando sono stata eletta ho tenta-to di convivere con chi rappresentavala politica storica a Tremestieri. Ma misono accorta che quelle scelte nonhanno portato agli esiti che mi augu-ravo e così ho proposto una nuovascommessa fatta da tecnici lontani dal-le logiche clientelari.

Qual è stato uno dei passaggipiù delicati in questi mesi?

La votazione del Piano di riequili-brio. Il provvedimento è stato votatosoltanto in seconda battuta. Tremestie-ri ha rischiato di ritrovarsi con un dis-sesto finanziario che avrebbe spalan-cato le porte a scenari ben peggiori,basti pensare a ciò che sta accadendoad Aci Sant’Antonio.

Tra i suoi critici, c’è chi so-stiene che lei, dopo la scompar-sa di suo marito, è diventata sin-daco per una questione di soli-darietà emotiva...

Il fatto che quell’onda emotiva pos-sa aver influito nella mia elezione nonsignifica che io non sia un buon am-ministratore. Da sindaco sto cercando

di operare come una madre di fami-glia; stringere le cinghia della spesaattira le critiche, ma sono sicura che icittadini alla lunga capiranno.

Come stanno adesso le finan-ze del Comune?

Il progetto del risanamento dell’En-te è arrivato a conclusione con i nullaosta dal ministero e dalla Corte deiConti. Abbiamo dovuto ridurre i costidi alcuni servizi, ma ciò ha permessodi regolarizzare i bilanci recuperandoun pregresso di oltre due anni: oggi ilComune riesce quasi a pagare le men-silità correnti. Per il prossimo futuro,l’obiettivo sarà quello di abbassare icosti stimolando al contempo le ditteche erogano i servizi a dare il meglioin termini di qualità.

A differenza di quanto accadeoggi?

Diciamo che in passato diversi ser-vizi, pur essendo retribuiti lautamen-te, sono stati forniti con una qualitàche ha lasciato desiderare. Ma le cosedovranno cambiare. Specialmente neimomenti di difficoltà, ognuno devefare la propria parte affinché le cosefunzionino: amministrazione, ditte, cit-tadini.

Gli scorsi mesi sono stati adalta tensione, specialmente perquanto riguarda la vertenza Agt.Avete trovato soluzioni?

La vertenza Agt (Società Multiser-vizi che si occupa della manutenzione

del verde, delle strade e degli edificicomunali, ndr) è stato un momentodifficile, con tanto di minacce ricevutee delle quali ho informato le autoritàcompetenti. Il taglio dei costi ha resodifficile mantenere 26 dipendenti. Peradesso, i contratti sono stati confer-mati fino a metà di luglio, e questograzie al recupero di risorse dal servi-zio di nettezza urbana. Per il futurovedremo di trovare altre soluzioni. Èin discussione una possibile scissio-ne societaria dell’Agt (a cui partecipa-no i comuni di Aci Castello, Aci San-t’Antonio, Gravina di Catania e Tre-mestieri Etneo, ndr) che potrebbe con-sentirci di dirottare parte del persona-le su altri servizi.

Il Piano inciderà anche nellaqualità del servizio di nettezzaurbana?

Anche questo settore subirà deitagli, ma non significa che ci sarà unpeggioramento del servizio. Abbiamointenzione di indire una gara d’appal-to che punterà a rispettare gli obblighiprevisti dal Piano, senza tralasciare illivello della qualità.

Negli scorsi mesi, un emen-damento riguardante l’installa-zione di un sistema di videosor-veglianza per contrastare le mini-discariche è stato bocciato...

L’opposizione ha detto che il servi-zio dovrebbe essere a carico della so-cietà che gestisce la raccolta (la Gese-

nu, ndr). Peccato, però, che il contrattodi appalto non lo preveda. E così si èpreferito acquistare un nuovo mezzoper lo scuolabus, negando l’esistenzadi necessità più incombenti.

Se nella classe politica i ma-lumori sono evidenti, qual è l’at-mosfera negli uffici comunali?

Il Piano di riequilibrio ha riguarda-to anche la gestione della pianta orga-nica. Abbiamo ridotto il numero dellefigure dirigenziali e questo di certo nonha attirato simpatie. Ma purtroppo gliesempi virtuosi devono arrivare datutti.

Non ho problemi a dire che oggiesistono situazioni critiche: l’ufficio tec-nico fornisce un servizio carente e icittadini sono i primi a lamentarsene.

Come pensa di contrastarequesto fenomeno?

Sicuramente opereremo controllia sorpresa per scovare i casi di malservizio, perché una cosa deve esserechiara: questa amministrazione conti-nuerà a operare solo nell’interessedella collettività.

Tremestieri, Ketty Rapisarda punta il ditocontro le «vecchie logiche politiche»

Simone Olivelli

Lo sfogo.“Il Consiglio comunale vota contro, indipendentemente dal merito delle proposte”

Mentre il Governo lavora per risolvere intempi brevi la grave crisi che ormai da anniattanaglia l’Italia, anche i Comuni ai piedidell’etna cercano delle soluzioni che possa-no dare una boccata d’ossigeno ai loro con-cittadini, soprattutto a quelli in condizioniparticolarmente precarie.

Proprio in questo tentativo si sta cimen-tando l’amministrazione comunale di SanGiovanni La Punta che per tutto il 2014 haapprontato un programma di “contrasto allapovertà”, quattro semplici mosse per ridarefiducia nell’immediato futuro a chi non rie-sce più a tirare avanti.

Il primo provvedimento riguarda il co-siddetto “pacco alimentare” che consi-ste in un periodo di assistenza alimentare a

favore di nuclei familiari a bassoreddito che farà da supporto a130 famiglie e 20 mono nuclei,mediante l’erogazione di cinquepacchi alimentari con cadenzabimestrale, a partire da aprile.

A beneficiarne saranno le fa-miglie residenti nel comune diSan Giovanni La Punta da al-meno un anno, che abbiano cit-tadinanza italiana, comunitariao extra comunitaria ma con car-ta di soggiorno. Devono avere ilvalore ISEE non superiore a7.000 euro e non aver benefi-ciato di altri interventi economi-

ci comunali nell’anno in corso. La domandadi partecipazione puòessere presentata da unsolo componente delnucleo familiare, in pos-sesso dei requisiti ri-chiesti.

Il secondo provvedi-mento riguarda il cosid-detto “assegno civi-co”. Grazie ai fondi diuna legge nazionale ge-stiti dal comune verràbandita prima dell’esta-te un’attività lavorativatrimestrale per circa 30persone che verranno

destinate a lavori di pubblica utilità pressouffici, aree cimiteriali, scuole e quant’altro.

Il terzo provvedimento riguarda anch’es-so il settore lavoro. Verranno creati infattidei “cantieri di servizio” dove verrannoutilizzate circa 60 unità. I lavori saranno dipubblica utilità e riguarderanno il settoredella manutenzione, della pulizia e dell’as-sistenza agli anziani.

Le graduatorie per accedere a tali iniziati-ve sono ancora provvisorie e sono già statepubblicate. Poiché l’iniziativa è stata finan-ziata da fondi regionali la retribuzione verràpoi calcolate in base alla funzione assegna-ta e al carico familiare dei partecipanti, se-condo parametri stabiliti dalla Regione Sici-liana.

Tra le que-stioni chehanno tenutobanco nellescorse setti-mane c’è quel-la riguardanteil centro diur-no per gli an-ziani di Tre-mestieri. A talproposito, il neoassessore ai Servizi so-ciali Valentina Motta ha tenuto a chiarirela propria posizione, replicando all’arti-colo pubblicato dal nostro giornale nelnumero di marzo dal titolo “Centro diur-no senza regole. Così non va”.

“Vorrei specificare – asserisce l’asses-sore Motta - di non aver fatto nessun so-pralluogo al centro diurno, né tantome-no ho condiviso le critiche dei consiglieridi opposizione. Come amministratore hoaffidato ai vigili urbani il compito di apri-re e chiudere il centro, mentre un giornoalla settimana un impiegato comunale sioccupa di dare tutte le informazioni utiliall’utenza. Inoltre - conclude ValentinaMotta - da poco abbiamo approvato ilnuovo regolamento che disciplinerà l’usodella struttura. Il centro diurno per glianziani è tutto fuorché abbandonato”.

San Giovanni La Punta combatte la crisi e corre ai ripari. Ecco i dettagli

Quattro passi per contrastare la povertà delle famiglieE per finire il quarto provvedimento ri-

guarderà un altro punto importante: la salu-te, che molti stanno trascurando poiché an-che curarsi o fare prevenzione non è piùalla portata di tutti. Così l’amministrazionecomunale ha provveduto ad un percorso di“assistenza economica e farmaceuti-ca” per i casi urgenti con particolari difficol-tà economiche. A questi ultimi andrà unadotazione finanziaria per l’assistenza eco-nomica e farmaceutica per tutto il 2014.

La scelta verrà fatta dietro istruttoria diassistenti sociali cercando di soddisfare esi-genze straordinarie che il nucleo familiare inquestione è costretto ad affrontare. L’assi-stenza farmaceutica riguarda in particolarmodo l’acquisto di farmaci obbligatori nonmutuabili.

“Abbiamo dato priorità ai bisogni prima-ri delle famiglie che sono appunto il cibo, illavoro e l’assistenza farmaceutica perché ri-teniamo che ogni individuo, anche il più bi-sognoso, ha diritto a vivere con dignità. Edato che stiano attraversando un anno par-ticolarmente difficile e con grosse difficoltàeconomiche che anche la nostra cittadinasta vivendo, ci sembrava indispensabile ap-prontare degli interventi di questo tipo.”.Cosìha commentato al nostro taccuino il primocittadino puntese Andrea Messina.

“E anche se tra mille difficoltà è giustoridare speranza a chi da tempo l’ha persa”.

Agata Amantia

Diritto di replica

Motta: “il Centrodiurno non è

abbandonato”

Page 5: Aprile 2014 - Paesi Etnei Oggi

www.paesietneioggi.it 5LE INTERLE INTERLE INTERLE INTERLE INTERVISTE ESCLVISTE ESCLVISTE ESCLVISTE ESCLVISTE ESCLUSIVEUSIVEUSIVEUSIVEUSIVE

Abbiamo incontrato EnzoTrantino, pensatore e scrittore, principe del Foro ca-

tanese e politico che per 34 anni havissuto il Parlamento italiano. Nellasua casa di San Gregorio, osservato-rio che domina il golfo di Cataniafino ad Agnone Bagni, abbiamoparlato della società e della vita dioggi con i loro mali e le loro contrad-dizioni.

La società odierna è mala-ta, dalla politica alla famiglia;dalla scuola al lavoro: questotipo di male è conosciuto o èun male nuovo?

Non conoscere questi mali sareb-be gravissimo. Stanno diventandoepidermici e stanno predisponendouna moria di attese, di speranze, diprogetti. Credo che si sia stabilito inquesto Paese l’assuefazione allamalattia. Infatti, l’italiano è un popo-lo che non sa reagire. Per reazioneintendo il risveglio della coscienzacivile davanti a quelle che sono leingiustizie in un Paese, che non èvero che è condannato alla disoccu-pazione, al precariato; le risorse cisarebbero manca la razionalizzazio-ne delle stesse.

Come ha somatizzato la no-stra società questi problemi?La forbice tra ricchi e poveri siallarga sempre più: i disagi perla classe media sono veramen-te grandi: si paventa un nuovo

“socialismo” consequenziale,oppure il rischio di un’altra “AlbaDorata”?

Non accetto né l’uno né l’altro deifenomeni. Il socialismo si è già avutoe Alma Dorata non attecchirebbe inquanto para rivoluzionaria e ha moltieccessi che non sono condivisibili. Ilnostro è un Paese rimasto democri-stiano. Questa è la tragedia. La D.C.,però, era caratterizzata da un termine:mediazione. Allora non c’erano trian-goli con angoli acuti, erano tutte lineerette, morbide, sinuose. C’erano rispo-ste per tutto, anche se erano rispostedi convenienza. Il nostro è un Paeseabituato a trovare la risposta ai propriproblemi non con la soluzione deglistessi ma col compromesso sugli stes-si. Con la rivoluzione Liberale, conl’avvento di Berlusconi, cioè, non si èottenuto nulla, anzi, coloro che consi-deravano sconfitti si sono impadro-niti dello Stato.

Il sistema, ormai collaudato è il si-stema della burocrazia. Non è la poli-tica che governa il’Italia, ma la buro-crazia; i burocrati hanno il potere dimodificare l’assetto delle leggi con l’ap-plicazione delle stesse. Ciò accadesoprattutto con quest’ultimo governo(per via della presenza di molti giova-ni).

Se osservo il passato recente emeno recente, constato che chi arrivaal governo davanti a questa respon-sabilità immensa trova subito il fun-

zionario del Ministero che predispo-ne, per il Ministro in carica, gli atti ne-cessari. Questi atti sono la continuitàdi una catena di comando che aveva-no prima loro e che ora hanno irro-bustita.

Si riferisce all’arrivo di moltigiovani inesperti della politicacome i grillini?

La gente ha votato Grillo perchépensava di intaccare il sistema conso-lidato e stabilire una rivoluzione civilein questo Paese. I grillini per cambiareil Paese dovevano cambiare i privilegidella cosiddetta casta; lo hanno fattosolo per loro, tagliandosi gli stipendi,ma dal punto di vista programmaticocon c’è un programma alternativo, vi-vono degli errori altrui, delle critichecruente, della volgarizzazione dei temi.Assistiamo ad una nanizzazione delpanorama politico italiano. Ho rivistole mie posizioni nei confronti di situa-zioni del passato, verso le quali sonostato eccessivo e ingiusto, che parago-nate a quelle di oggi potrebbero esse-re considerate peccati veniali. Per dirlain breve questo è un Paese che co-mincia a non credere più in niente.Questo è l’anticamera del “tutto puòsuccedere”.

Come vede il termine Rotta-mazione…

Termine efficace ma la rottamazio-ne non corrisponde alla realtà. Quan-do tutto questo è affidato agli annuncicrea entusiasmi, consensi, poi si capi-

sce e si svilisce quando fa i conti con larealtà.

C’è un tentativo da parte di Renziche al momento è affidato ai proclami,in parte accettabili, ma questi procla-mi devono fare i conti innanzi tutto colsuo partito: ogni giorno al suo internospuntano nuovi avversari. Questo ren-de ancora più tortuosa la sua strada.

Si parla spesso di dignità ru-bata. Lei ha scritto, durante unarecensione ad un poeta sicilia-no, che “ci hanno svenduto ilpassato, ipotecato il futuro e cifanno vivere un presente di fati-ca e odio…”

La dignità… io non so quanto que-sto termine appartenga al patrimoniogenetico di questo Paese. C’è oggi unaduttilità in negativo, vale a dire un affi-namento verso il peggio. Il nostro è unPaese che è diventato “morbido”. Ilnostro Paese sta somatizzando nonl’occasione di rivendicare ma lo staremeno peggio.

Il fenomeno dei forconi è finito innulla, la Lega doveva cambiare il mon-do ed è finita in nulla; Grillo dovevaanch’egli cambiare il mondo col suomovimento ed è finito in nulla. Ogginon crede più nessuno in niente, mastando in ginocchio si muore di pia-ghe da decubito. Alziamoci.

Che tipo di vita viviamo oggi?Lei scrive: “che vale vivere a lun-go e poi dimenticarsi di vive-re...?”

La vita va vissuta in verticale, inorizzontale è facile. La pigrizia, l’ab-bandono e per i giovani la droga,l’inerzia, la mancanza di iniziative sonopiù facili da perseguire…

Vivere dimenticandosi di vivere èun dato anagrafico che non interes-sa più nessuno. Dico che la vita o siabita o si è inquilini della stessa. Ioovviamente sono per la prima solu-zione. Se si è inquilini ci sono duesoluzioni possibili: non pagare piùla pigione ed essere sfrattati e unaltro momento in cui la casa comin-cia a diventare molto stretta perché lafamiglia cresce. E se la casa è troppostretta diventa una necessità inevita-bile adattarsi al meno peggio, che èla nostra disgrazia; lo potrebbero scri-vere nelle nostra bandiera: “adattar-si al meno peggio”, allora mi chiedoche senso ha vivere a lungo.

La “leggerezza” può essereusata contro il peso del buio; delvuoto che stiamo attraversan-do….

Levità creativa… Se si pensa chenel nostro Paese le ricchezze sono inmano al 10% della popolazione ese, senza fare l’esproprio proletario esenza incendiare i beni di quelli cheli hanno, si potesse assediare questarealtà del privilegio e convincere,senza bisogno della violenza, checosta molto poco fare del bene, sicomprenderebbe che non è vero checi debba essere sempre chi è con-

dannato alle briciole e chi deve but-tare il pane. Quando parlo di buionon penso al buio di quelli che or-mai hanno consolidato la loro resi-stenza disperata, ma a questa gene-razione che cresce. E’ mai possibileche dobbiamo affidarla alla droga,al delitto, alla violenza? Io sono con-vinto che con le scuole si possa ini-ziare la prima lotta a tutto questo. Ladisperazione coalizzata può porta-re a risultati disastrosi. Se coalizzas-simo invece la speranza? Se parlas-simo di più; se ci incontrassimo dipiù, se si utilizzassero luoghi di rac-colta come le parrocchie, i club ser-vice, e anziché parlare di cose su-perflue e insignificanti si potesseparlare della vita degli uomini e cosafare per restringere il peccato socia-le, che è il più grave nel concetto delvivere civile, io credo che la dispe-razione sarebbe almeno allontana-ta se non risolta.

E la bellezza?E’ tutto. La speranza non è bel-

lezza? La grande bellezza c’è ed èalla portata di tutti. E non sono solole opere di cultura, i beni archeolo-gici che fanno importante una città,ma a volte la grande bellezza è l’in-contro con le nuove generazioni.Aprire al dialogo e esortare i giova-ni a reagire perché loro è l’avvenire,perché possono farcela e credo chece la faranno.

Alfio Patti

“Mi sento il deputato del-l’Etna”, ci confessa AnthonyEmanuele Barbagallo, sinda-co di Pedara dal 2005, depu-tato regionale dal 2012, maanche avvocato amministrati-vista, classe 1975.

Come arriva a fine set-timana dopo tutti questilavori?

“Se per lei il fine settimanaè un momento di riposo, nonci arrivo. Non ho il weekendlibero.

È la vita che mi aspettavo,la vita che conoscevo. C’è, an-che, una parte di attività fra lapubblica amministrazione el’impegno parlamentare re-gionale coincidente, ed èquella che riguarda i precari,gli enti locali, le riforme deicomuni, le infrastrutture, i tra-sporti”.

La sto vedendo moltomagro...

“Ho perso 7 chili”Quindi il doppio lavoro

“dimagrisce”!“Comunque lavoro! C’è

questa leggenda metropolita-na che i politici non fannoniente, e invece…”.

Ho visto che Pedara ètutto un cantiere...

“Più di trenta opere pub-bliche realizzate, e tante da re-alizzare, una media tra i co-muni tra i 10 e 15 mila abitan-ti molto elevata. È tra i primitre della Regione Sicilianacome stazione appaltante. Dal2005, quando mi sono inse-diato come sindaco, abbiamorifatto tutta la città e riqualifi-cato il centro storico.

Ma da dove arrivanotutti questi soldi?

“Da una gestione oculatadelle risorse. Pedara negli anniha avuto una espansione ur-banistica rilevante, per questola quota parte di oneri di ur-

È Anthony Barbagallo, il 39enne deputato regionale e sindaco sotto l’Etna

«Sono un renziano convinto!»banizzazione è stata elevata, an-che se con la crisi del mercato siè fermata, devo dire che rispet-to ad altri comuni siamo statibravi nel reperire le risorse re-gionali e comunitarie per la re-alizzazione di investimenti. At-tualmente stiamo realizzandovia Cisternazze, per quasi unmilione di euro, un interventofinanziato dall’assessorato re-gionale ai Trasporti; abbiamorealizzato il museo “Casa Faro”,più i due palmenti interamentea carico dei Beni Culturali; è statafinanziata l’aria mercatale a Poz-zo Magrì per la commercializza-zione dei prodotti locali agrico-li, con area di sosta degna diquesto nome. Rispetto ad altreamministrazioni, abbiamo avu-to una certa capacità di reperirefinanziamenti”.

Ancora esercita la pro-fessione forense?

“Si”.Quindi sono tre lavori, e

come ci arriva?“Ho dei buoni collaborato-

ri”.Quanto guadagna?“I dati sono pubblici, non

vorrei sbagliare compresa ladiaria mi pare 8.300 euro”

Più lo stipendio di sin-daco...

“E anche quello professio-nale, ma ci vado sotto per pa-gare i collaboratori…”.

Come vede il Pd regio-nale? Non si litiga troppoin Sicilia?

“Il Pd come un grande parti-to ha tre quattro anime in dialo-go e confronto acceso. Del re-sto la politica è dialogo e con-fronto. Però, io credo che la ge-stione di questa classe dirigen-te sia comunque positiva. Per laprima volta il Pd ha ottenuto unpresidente della regione elettodirettamente dai cittadini; inmezzo a tante difficoltà stiamo

provando a risollevare la Siciliada una situazione veramentedifficile, complicata. Io sono fi-ducioso perché pur nella diver-sità, nel confronto, in un presi-dente come Crocetta e nei par-lamentari (non solo del Pd),vedo tanta buona volontà e tan-ta voglia di rimboccarsi le ma-niche per il bene della gente”.

Suoi importanti progettidi legge?

“La prossima settimana ver-rà incamerata la nuova leggeurbanistica dopo quarantaanni”.

Cosa prevede?Una distribuzione più velo-

ce e dinamica del territorio fon-data su un’urbanistica moder-na, prevede sociali trasforma-zioni urbane, introduce la pe-requazione. È molto attesa, haavuto il placet degli ordini pro-fessionali. Sono fiducioso”.

Oggi bisognerebbe ten-dere al non consumo di nuo-vo suolo agricolo, invece divelocizzare e incentivarenuova cementificazione….

“Su questo tema, ho presen-tato un ddl sulla valorizzazionedel patrimonio edilizio e sul re-cupero dei centri storici”.

Un tema nel quale ha ri-schiato di giocarsi il suoelettorato è quello dellaspazzatura: Pedara ha attra-versato anni di profondacrisi, soprattutto nella zonanord….

“Negli anni che vanno dal2001 al 2005, la gestione degliAto è stata veramente disastro-sa, si è creato un buco di 60mln di euro che ha coinvoltotutti i comuni della Simeto Am-biente. Noi siamo rimasti vitti-ma di questo buco, abbiamoanticipato 2,5mln di euro. Lazona nord di Pedara è la piùdifficile da gestire perché colle-ga direttamente al Vulcano, è

abitata da pochi residenti aiquali dobbiamo garantire unsistema di qualità adeguate.Abbiamo investito particolar-mente negli ultimi anni, siamoriusciti ad elettrificare quasi tut-te le strade, per i servizi idricicon l’Acoset e per la manuten-zione stradale abbiamo ottenu-to il finanziamento per alcunezone alte. Negli ultimi anni ol-tre ad uscire piano piano dalbuco di bilancio dell’Ato, abbia-mo avuto la fortuna di reperirequalche finanziamento dellaProtezione civile per urbanizzarequelle zone, attrezzarle coi ser-vizi”.

Ma lei non ritiene che ilComune abbia notevoli re-sponsabilità, per esempionella zona Tremonti, viaCozzarelle, sull’accumulodei rifiuti e sulla non cor-retta applicazione ed ese-cuzione dei contratti daparte dell’Ato?

“Il comune è responsabiledi tutto e su tutto, non pensoche chi fa l’amministratore pub-blico possa dire che non è col-pa sua, non fa parte della miacultura. Penso, però, che là c’èun concorso di colpa fra questoatteggiamento di inciviltà daparte di diversi concittadini, lanon tutela da parte del Parcodell’Etna, l’atteggiamento dicomplicità da parte di alcuneaziende che gestiscono il servi-zio e finiscono per prediligerelo spazzamento nel centro e nonin periferia: la sommatoria hacomportato la disattenzione neiconfronti di qualche zona, comequella di Tremonti, problemi diattenzione che negli ultimi annistiamo risolvendo”.

Con alcuni colleghi di“Paesi Etnei Oggi” abbiamorilevato che il posto era unimmondezzaio. Certo, oggile cose sono migliorate,

ma bisogna attendere ilboom dei villeggianti e l’au-mento dei residenti a mag-gio-giugno, allora si vedràse è servito l’intervento delComune...

“Il mondo è bello perchévario! Noi misuriamo la qualitàdell’amministrazione o la bon-tà di un’esperienza amministra-tiva generalmente dalla quotadegli investimenti, però vogliodire il fatto che si guardi l’ero-gazione dei servizi in determi-nate zone è pure un metodo…:intendo dire che non passanoper grandi amministratori quelliche alla fine hanno garantito ilpaese pulito e hanno cambiatosoltanto le lampadine, ma nonsono riusciti a fare un interven-to di investimento!”

Finanziamenti regionalianche grazie alla sua stret-ta collaborazione con Raf-faele Lombardo, lei è statoun grande esponente del-l’Mpa…

“Lei mi definisce un grandeesponente di Lombardo”, agi-ta gli occhiali e sorride…(ndr)”.

Lombardo è stato a Pe-dara nel suo comizio dichiusura, un non indifferen-te “privilegio”….

“Io penso di essere stato unconvinto sostenitore autonomi-sta e di aver sostenuto il proget-to Raffaele Lombardo. Dal2003 al 2009 sono stati sei anniintensi, io per suo conto nonho fatto né il parlamentare néricevuto incarichi; ho fatto l’am-ministratore. Dal governo Lom-bardo, Pedara ha avuto benefi-ci importanti. I finanziamenti cheoggi utilizza provengono daquel governo regionale. Riten-go che nella gestione dell’emer-genza rifiuti più degli errori diLombardo ci sono stati gli erro-ri del governo Cuffaro che haperimetrato le Ato in questo

modo, con il concorso di colpadi qualche commissario: l’ori-gine del problema è il 2003. Èfacile dire che Lombardo hasbagliato tutto, io non sono cri-tico dell’esperienza Lombardo,penso che ci siano statecose positive e cosenegative. Lamia stessao b i e z i o n el’ha fatta il Pdche peranni ha so-stenuto quella esperienza!”

Si riferisce all’inciuciocon Anna Finocchiaro? Èstato molto contestato dal-la base.

(emerge un sorrisino chiaroe preciso, ndr) “Ma intanto chilo doveva fare l’ha fatto! Sullespalle di Lombardo chi dovevalucrare ha lucrato!”

Qual è il suo rapporto daex-autonomista col Pd, unpartito che non ama tantol’autonomia?

“Il Pd certamente è un par-tito centralista. Da breve si stan-no facendo ragionamenti im-portanti come la composizio-ne delle liste alle ultime politi-che. Raciti (Fausto, segretarioregionale Pd in Sicilia, ndr) haposto più volte i temi della Si-cilia e del partito siciliano intermini di fermezza nei con-fronti del partito nazionale”.

Il suo rapporto con Ren-zi?

“Sono un renziano convin-to! E penso che Renzi dovràessere giudicato per quello chefa e farà da premier. È inutilenascondersi e lanciarsi in que-sta politica di proclami che staforse coinvolgendo troppoqualche mio collega parlamen-tare, io penso che il futuro pas-si per la gestione amministrati-va della cosa pubblica, cosache Renzi è stato capace di di-

mostrare in questi ultimi anni.Bisognerà attendere questiprimi anni”.

E il colpo di mano diRenzi nei confronti delpartito?

Una volta sarebbe statoinconcepibile, oggi la politi-ca ha altri tempi, lo vediamonelle riforme che è riuscito aincamerare in questi pochesettimane.

Bisogna leggere questopassaggio di consegne anchein rapporto ai tempi in cui sivive.

Per troppi anni, in Italiasiamo stati fermi alla dicoto-mia Berlusconi si, Berlusco-ni no, abbiamo avuto il pre-mer più anziano, ed oggi stia-mo pagando lo scotto del fer-mo di questi anni e subiamoquesta brusca accelerazione.Poi la gente dimenticherà ladelicatezza se arriveranno ri-sultati concreti e oggi è la cosapiù difficile. Tutto dipenderàdal semestre di presidenzadell’UE, lì Renzi potrà darequalche direzione importan-te”.

Lei è cattolico?“Si, ho studiato e frequen-

tato i salesiani come RaffaeleLombardo e Rosario Crocet-ta!”

NunzioCondorelli Caff

Page 6: Aprile 2014 - Paesi Etnei Oggi

www.paesietneioggi.it6 HINTERLAND

L’assessorato regionale delTurismo, dello Sport e delloSpettacolo ha cofinanziato per1.500.000 di euro il “ProgettoTuristico Antichi Mestieri, Sapo-ri e Tradizioni”.

Il Comune di San Pietro Cla-renza, comune capofila, è unodei nove enti locali della pro-vincia di Catania del Distrettoturistico insieme a Biancavilla,Grammichele, Ramacca, AciCatena, Viagrande, Pedara,Giarre e Licodia Eubea. Il Di-stretto nato per incrementare il

All’Auditorium “Dalla Chiesa” diSan Gregorio si è tenuto l’originaledibattito tra la nuova amministrazio-ne Corsaro e i cittadini.

A nove mesi dall’insediamentodei nuovi esponenti politici, infatti,il primo cittadino Carmelo Corsaroha ritenuto “opportuno ricevere in-dicazioni e suggerimenti dai sangre-goresi, cercando di mantenere vivigli stimoli che ci hanno condotto alPalazzo di città, rendendo coscientila comunità di ciò che è stato fatto edi ciò che si farà”.

Presenti sul palco, oltre al nuovosindaco, anche gli assessori, i qualisi sono avvicendati, al fine di mo-

strare i propri progetti, attuati e daattuare. Ad aprire le danze è stato ilsindaco Corsaro, il quale si è con-centrato principalmente sul proble-ma della gestione rifiuti, non man-cando di rimproverare la cittadinan-za di non rispettare del tutto le rego-le. “Impariamo a gestire la raccoltadifferenziata – ha sostenuto il sinda-co – perché altrimenti il costo dellebollette della spazzatura sarà sem-pre elevato”.

Corsaro ha poi presentato il nuo-vo PRG, criticandone il precedentee puntando a omologare parte delpaese alle nuove norme europee an-tisismiche. Quindi, la parola è stata

ceduta all’assessore al Bilancio, Tu-rismo e Spettacolo Carmelo Chia-renza, il quale ha comunicato che“saranno risparmiati circa 100.000euro l’anno, perché non si paghe-ranno più gli oneri riflessi tra sinda-co e assessori”.

“Altri fondi – ha continuato – sa-ranno ricavati dal rinnovo delle con-cessioni dei loculi: ve ne sono 150scadute e il loro rinnovo, a 1.700euro cadauno, porterà somme im-portanti all’Ente”.

L’assessore all’Istruzione, Cultu-ra e Pari opportunità Giusi Lo Bian-co, invece, ha informato i sangrego-resi di aver “riorganizzato le attivitàdi pre e post scuola, favorendo unrisparmio alle casse comunali di ben67.000 euro, somma destinata aidue istituti comprensivi per miglio-rarne l’efficienza didattica”.

La nuova assessore ha poi ricor-dato il progetto denominato “Perun’impresa al femminile: le agevo-

lazioni per le imprese”, finalizzatoalla promozione dell’imprenditoriagiovanile, soprattutto del gentil ses-so. La Lo Bianco ha poi concluso ilsuo intervento informando i cittadi-ni sull’idea di “aiutare il San Grego-rio Calcio e la gioventù paesana,organizzando in estate campionatidi calcio e di pallavolo, perché que-sto paese possa togliersi di dossol’appellativo di dormitorio!”.

A seguire è intervenuto l’asses-sore ai Servizi Sociali, Politiche gio-vanili e della Terza età SebastianoSgroi, il quale ha elogiato l’aperturadello sportello famiglia presso il Cen-tro diurno per anziani, “servizio gra-tuito - come ha precisato – con loscopo di tutelare gli interessi delbambino, sostenendo i genitori e ledonne grazie alla professionalità diesperti”.

Sgroi ha poi parlato anche sia deiprogetti “Camminando insieme”, fi-nalizzato all’integrazione dei soggetti

Amministratori e cittadini a confronto per elaborare idee dirette a migliorare il paese

I sangregoresi parte attiva dellavita politica del paese

diversamente abili e degli anzianinelle loro famiglie sia dei “Cantieridi servizi”, che hanno come scopoquello di mitigare le condizioni dipovertà causate dalla carenza di la-voro.

Dopo l’assessore Sgroi è toccatoal presidente del Consiglio comu-nale Salvo Cambria istruire i molticittadini presenti sul funzionamentodelle cariche politiche, informandotutti di come ampio spazio vengadata all’opposizione, elemento testi-moniato dal fatto che il vicepresiden-te del Consiglio è un elemento del-l’opposizione. Cambria ha poi resocoscienti tutti sulle novità apportate,tra tutte la riduzione dei momenti didisturbo durante i vari consigli co-munali, tramite censure ed ammo-nizioni, riducendo i tempi di inter-vento da 10 a 6 minuti.

A chiudere il cerchio dei vari as-sessori è stato il vicesindaco, non-ché assessore ai Lavori Pubblici,

Ecologia ed Ambiente, Ivan Albo, ilquale si è posto l’obiettivo di “tra-sformare i bisogni in servizi, con unterritorio pulito e un futuro eccellen-te, sul quale far crescere le nuovegenerazioni, puntando sulla digita-lizzazione delle scuole, sulla creazio-ne di un nuovo sito internet del pa-ese, su maggiore ordine e pulizia delverde pubblico e sugli adeguamentidi alcune scuole”.

Albo ha annunciato ai cittadinil’inizio dei lavori al cimitero di 68 traloculi e tombe, avendo in program-ma il progetto di costruirne altri 600,allargando anche il marciapiede cheporta da via Roma al cimitero”. Infi-ne, il servizio “Administrando 2.0,che permetterà di seguire in strea-ming tutte le riunioni consiliari”.

A concludere questo importanteevento sono stati diversi cittadini, iquali hanno sollevato richieste edubbi circa vari argomenti.

Francesco Patti

numero di turisti, punta ad au-mentare la produttività delleimprese di settore ed a miglio-rare le competenze del capitaleumano che vi lavora. Antichimestieri sapori e tradizioni po-polari, cucina tipica, attivitàproduttive tradizionali, folklorepopolare, valori naturali e cul-turali delle comunità, tipica del-la Regione Siciliana. Soddisfat-to del finanziamento il sindacodi San Pietro Clarenza Giusep-pe Bandieramonte : “un gran-de onore – commenta al nostro

taccuino il primo cittadino - peril nostro piccolo comune, no-minato capofila, anche graziealla passata amministrazioneSantonocito”.

“E’ necessario costruire at-torno a questi temi - spiega ilpresidente del Distretto Miche-langelo Lo Monaco - nuovi pro-dotti da offrire ai turisti, attra-verso strategie che siano in gra-do di intercettare nuovi segmen-ti di mercato. Dobbiamo realiz-zare una offerta che valorizzi laqualità esperienziale del terri-

torio, che superi i localismi: perquesto occorre portare avanti ilpacchetto Sicilia che si fondasulle conoscenze e sulle emo-zioni che il nostro territorio è ingrado di regalare”.

Per far questo, nel prossimotriennio, è previsto un pianod’investimento con fondi per lamaggior parte di provenienzaeuropea”.

Si dovrà lavorare quindi,anche per il recupero e la con-servazione dei beni immobiliariculturali e naturali a carattere

turistico. Nel territorio clarenti-no ad esempio resistono anco-ra opere della civiltà contadina,dove venivano installate dellealte pietre facendo in modo chei tralci delle viti si abbarbicasse-ro. Queste strutture venivanorealizzate sfruttando i trovantilavici, senza l’uso di malte o al-tri leganti, con modalità usateancora oggi dagli esperti “ma-stri” per la realizzazione dei for-ni in pietra. Vi sono diversegrotte e anfratti lavici, due meri-tano di essere menzionate, “A

grotta do Signuri”, e la grotta“Sgangheri”. Da ricordare an-che la storica torretta, a formadi altare celtico: il prof. Giusep-pe De Bortoli (docente di storiaceltica) ebbe a dire “quel mo-numento riveste una importan-te testimonianza scientifica, perla sua forma, e la sua ubicazio-ne, est – ovest”.

“Progetto Turistico Antichi Mestieri” San Pietro Clarenza comune capofila

Distretto turistico: ossigeno per 9comuni etnei. Ecco di cosa si tratta

Ed ancora la “casina monu-mento” costruita alla fine del1.800 - luogo di converzazio-ne dei nobili del paese nelle se-rate estive, e di riparo per i cac-ciatori. Insomma una buonaopportunità per il popolo cla-rentino che adesso deve pren-dere il volo.

Michele Milazzo

Il programma. Il 26 aprile all’auditorium “A. Musco” di Gravina la cerimonia di premiazione

Noemi Russo

S’è chiuso il bando di parte-cipazione per la nuova edizio-ne del Premio di poesia regio-nale Città di Gravina “A Carme-lo Pitrolino”, giunta alla sua XIedizione ed organizzata dal-l’associazione di volontariato“Centro Culturale e Ricreativoper la terza età…e non solo” edal giornale “Paesi Etnei Oggi”di Gravina di Catania, presiedu-ti da Andrea Pitrolino con il pa-trocinio del Comune di Gravinaed in collaborazione con la Con-fcommercio, la Banca PopolareAgricola di Ragusa e l’associa-zione 50&Più.

Anche quest’anno l’evento,come nelle scorse edizioni, oltre

alle due sezioni, una per la poe-sia in italiano e l’altra per quellain dialetto siciliano, ne dediche-rà una terza alla memoria diCarmelo Pitrolino fondatore nellontano 94 del “Centro Cultu-rale e ricreativo per la terza età...enon solo” di Gravina e del gior-nale “Paesi Etnei Oggi”. «Si trat-ta di un appuntamento davveroirrinunciabile per gli amanti del-la poesia provenienti da tutte leparti della Sicilia, anche dalla piùlontana Trapani che come ognianno - commenta Andrea Pitro-lino figlio del compianto Carme-lo - si ritroveranno all’auditorium“Angelo Musco” di Gravina perassistere alla cerimonia di pre-

miazione prevista per sabato 26aprile, ore 16.30. Durante lapremiazione dei poeti vincitori,ad intervallo, si esibiranno variartisti che hanno portato con im-pegno e dedizione la sicilianitànel mondo: Alfio Patti scrittore“Aedo dell’Etna”, i cabarettistiTuri Killer e Gianni Sineri e Sal-vo Greco sassofonista. Inoltresaranno assegnati dei premi spe-ciali, per il volontariato alla Lega“Ibuscus Onlus” sempre in pri-ma linea per la ricerca ed il trat-tamento della leucemia e deitumori del bambino con sede alPoliclinico di Catania, per la Sa-nità al prof. Lorenzo Pavone, giàprimario al Policlinico di Cata-

nia – reparto di neuropsichiatriainfantile e per il Giornalismo adAlfio Musarra, direttore respon-sabile del giornale onlinecataniaoggi.com ed autore dinumerose inchieste giudiziarie».A fare da cornice alla serata lamostra di pittura “Sicilia, PoesiaMediterranea” del maestro Giu-seppe Mario Frezza, un sorteg-gio con ricchi premi ed un rin-fresco finale.

Conduce il giornalista Car-melo Di Mauro. Per qualsiasi in-formazione è possibile contat-tare la segreteria del premio tuttii giorni da lunedì a venerdì dal-le ore 16 alle 19 allo 095396136.

XI Premio di poesia regionale “A Carmelo Pitrolino”

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www.paesietneioggi.it 7HINTERLAND

Il consigliere comuna-le di opposizione delComune di Misterbianco,Aldo Parrinello, non lemanda certo a direall’indirizzo dell’attualeAmministrazionecomunale, accusata di unacondotta amministrativa“spesso deficitaria e non inlinea con le esigenze deicittadini”.

Forte di 558 voti dipreferenza in seno alle ultimeamministrative del 2012,Parrinello puntail ditocontro ildegradodelleperiferiediMister-bianco esoprattuttodi quella diBelsito,territoriodove da anniopera. Erivendica: “iservizi chelatitano comequelli per iparchi pubblici ele scuole, che daanni necessitereb- bero diinterventi strutturali ponderati e altempo stesso profondi”.

Cosa critica in particolaredell’operato dell’Amministra-zione e quali le problematichenella popolosa frazione diBelsito?

Una delle tante problematiche ècostituita dalle scuole, si parla disalute e dell’incolumità dei nostribambini. In qualità di componentedella 3° Commissione ConsiliareEdilizia Scolastica e PubblicaIstruzione, da un sopralluogoeffettuato nelle scorse settimane, nelplesso scolastico di via Pugliafacente parte del terzo circolodidattico Leonardo Sciascia,abbiamo potuto appurare cheall’esterno della scuola, dove sisvolge l’attività fisica dei ragazzi, vi èla presenza di un tappeto che segnail campo di pallacanestro non anorma da svariati anni. I muriesterni della scuola si presentanopoco curati e soggetti ad umido,compromettono anche l’esteticadell’edificio (come dimostrano lefoto, ndr).

I tombini all’interno del cortile

Viaggio nella periferia di Misterbianco. Un quartiere vivo contro il silenzio delle istituzioni

Belsito nel degrado, Parrinello:«Amministrazione latitante»

della scuola sonoricoperti di erbacce e immondi-

zia. Nonostante i numerosi sollecitil’unica opera che l’Amministrazionecomunale ha messo in atto è stato ilrifacimento della rotonda presenteall’ingresso, che oggi pecca di alcunimattoni divelti. L’asilo comunale delCircolo didattico che ho appenamenzionato di via Belsito e viaGalermo (sono 2 i plessi) non èassolutamente a norma e non è piùpossibile acconsentire a tenereaperto un locale che rappresenta unrischio vero e proprio per l’incolumi-tà dei nostri bambini.

Per non parlare poi, dellapresenza di amianto all’interno di uncamerino attiguo al cortile, banchi esedie per niente a norma, pulizia deilocali che lascia alquanto a desidera-re, locali angusti e bui.

Davanti a tutto questodegrado come ha reagitol’Amministrazione?

La proposta dell’Amministrazio-ne comunale è stata quella dispostare gli alunni all’interno dilocali comunali ubicati nella zona traSerra e Lineri, ma così facendo sicreerebbero innumerevoli problemiai genitori, che risiedono nellafrazione di Belsito.

La situazione degli edificiscolastici delle periferie lasciaparecchio a desiderare, non si puòdire lo stesso riferendoci alle scuole,ben tenute, ubicate al centro delpaese.

Potrebbe dettagliarmi nellospecifico i problemi fondamen-tali del territorio?

Il cuore di Belsito è la piazzaMercato, totalmente abbandonatasia dal punto di vista

dello scerbamen-to, sia per ladegradantesituazione in cuiversa. Comecomponentedella 2°commissioneconsiliare,“Urbanisticae LavoriPubblici”,abbiamorecente-menteeseguitounsopral-luogo sulposto, dal

quale èemerso visibilmente che

la pavimentazione si è abbassatarispetto al manto stradale,rendendo la piazza inaccessibileai residenti, che si vedonocostretti a non poter usufruire diuno spazio che anni fa era unpunto di ritrovo per grandi epiccini. A tal proposito ilsindaco si è espressosostenendo che l’intentoprincipe era quello di fare inuna parte della piazza unedificio scolastico, ma pareche il progetto non siastato approvato, eppure

nel piano triennale delle opere delprossimo bilancio è prevista lamanutenzione delle piazze di Linerie Montepalma, ma non si fa cennoalcuno sulle piazza principale dellafrazione di Belsito.

Ho volutamente espresso il miorammarico alla 2° commissioneconsiliare chiedendo di effettuare ilpreliminare di progetto ed inserirlocon la massima urgenza nello stessopiano, in modo da fare la manuten-zione della piazza in oggetto tra leopere di massima priorità.

I residenti lamentano unadelegazione comunale apertaal pubblico solo due giorni allasettimana…

Due giorni di apertura al pubbli-co è un servizio a mio parere chelascia alquanto a desideraresoprattutto se consideriamo il salatoaffitto che il Comune paga per tenereun ufficio chiuso quattro giorni susei. La sede dove è ubicata ladelegazione di Belsito è fatiscente.

Ho proposto sia all’attuale chealla passata amministrazionecomunale di acquistare un prefab-bricato ed affiancarlo al casotto giàesistente, inoltre le spese per larealizzazione del progetto verrebbe-ro ammortizzate in 4/5 anni ecoperte dalle attuali quote sborsate

dal comune per l’affitto dei locali,ma voci di corridoio sostengonoche l’Amministrazione nonintende accettare la fattibilità delprogetto.

Oggi si parla parecchiodel problema delle discari-che abusive. Modifiche daapportare sulla raccoltadella differenziata osemplice inciviltà diqualche cittadino?

In merito alla raccoltadifferenziata avrei degliappunti da fare al signorsindaco sulla necessità diuna riorganizzazione deigiorni. Considerando che educare lagente a separare i rifiuti non èsemplice, ritengo che bisognerebbeaggiungere al programma dellaraccolta un giorno in più per laplastica ed un giorno in più dellaindifferenziata, in modo da ridurrequella inciviltà di qualcuno che fadiventare le strade del paesediscariche a cielo aperto, comel’entrata di via dei Giacinti, il tratto distrada di fronte al civico 30/A di viaPoggio del Lupo, l’entrata di viaCurrolo e altre.

Noto inquesta zona di Misterbiancola mancanza di impianti per losmaltimento delle acquepluviali. E’ un problema relativosolo ad una parte della frazione?

Purtroppo questo è un problemapresente su tutto il territorio da circavent’anni. Quando piove in via delleZagare, via Campo Sportivo, via deiGerani, via delle Rose, nonostante laperiodica pulitura delle grate, non siriesce a far refluire l’ acqua piovana,

con conseguenti difficoltà per iresidenti. Ma in merito alla questioneil primo cittadino Nino Di Guardorisponde che è impotente dinnanzi alfenomeno, in quanto si dovrebberoprogettare tutti gli impianti fognaricon un importante impegno dispesa, ma credo che nell’attesa diciò, si dovrebbe mettere in condi-zioni il cittadino di poter uscire dacasa anche quando piove.

Qual è la sua propostapiù recente

fattadurante lasualegislaturaper appor-taremigliorie alpaese?

Rimettere adisposizionedel territorio ilmercatinorionale settima-nale e dispostare l’ubica-zione dello stesso,proponendoaltresì il percorsoalternativo, perchèchiudendo alla

viabilità una strada nelle oreantimeridiane si deve proporre unaltro percorso. Proposi altresì unmercatino con disponibilità di circa30 posti per venditori ambulanti, inmodo da poter sfruttare al massimole potenzialità del mercato, ma atutt’oggi tutto tace.

I consiglieri di opposi-zione Ivan Furnari e NinoValore, mettono le maniin tasca insieme all’asses-sore allo Sport Alessan-dro Cavallaro, e paganopersonalmente le nuovedocce nei campi da Ten-nis situati proprio di fron-te lo stadio “Falcone -Bo-sellino” a Paternò, in viaAcque Grasse. Domanda:è normale? Per carità, nul-la da rimproverare ai rap-presentanti in assise, a cuiva il plauso di essersi intestati un impegno ed unaspesa che non gli competeva. Ma a scanso di ogniequivoco chiediamo: è normale che due consigliericomunali, da privati cittadini, paghino personalmenteove a corrispondere la spesa dovrebbe essere l’Am-ministrazione comunale? L’assessore Cavallaro comel’ha giustificata agli occhi della città questa azione? La

Giusy Percipalle

spesa, stando alla rico-struzione di Mary Sottilesu “La Sicilia”, è stata dicirca 300 euro. E’ vero,quindi, che l’ente comu-nale si è trovato impossi-bilitato a provvedere inprima istanza? Compli-menti sinceri ai due con-siglieri, ovviamente. Ecomplimenti, anche inquesto, a questa ammini-strazione e al suo sinda-co. Da oggi è chiara unacosa: chi avrà bisogno di

qualsiasi intervento in luogo pubblico (i campi da ten-nis comunali lo sono, ovviamente), è pregato di paga-re e provvedere personalmente. Ok? Sia chiaro. Comeil cittadino di buona volontà che nei giorni scorsi haripristinato pagando di tasca sua la minuscola rotondanei pressi di via delle Nazioni Unite.

E’ vero che l’ente comunale si è trovato impossibilitato a provvedere in prima istanza?

Paternò, ripristino opere pubblichea spese dei consiglieri. E’ normale?

Andrea Di Bella

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www.paesietneioggi.it8 AAAAACESECESECESECESECESE

Se la Regione non dovesse ema-nare i decreti di finanziamento entropoche settimane, i soldi tornerannoall’Unione Europea che li aveva ero-gati. Il grido d’allarme, ormai con-

creto, interessa 37 impianti sportivigià in graduatoria e con progetti can-tierabili, disseminati in tutta l’isola.Tra questi il Pattinodromo di Acirea-le per il quale è prevista la copertura

della struttura, l’ottimizzazione e l’ef-ficienza energetica, la rimodulazio-ne degli spogliatoi, per un importo– tutto a carico dell’Unione Euro-pea. Per questo motivo si è tenutaad Acireale una conferenza stampapromossa dal fiduciario del Conidelle Aci, Massimiliano Trovato, a cuihanno preso parte il delegato pro-vinciale del Coni, Genny La Delfa, ilresponsabile dell’impiantisca Coniin Sicilia Anna Sapienza, il sindacodi Acireale Nino Garozzo, in presen-za dell’assessore comunale alloSport Giuseppe Calì, del dirigentearea tecnica del Comune Giovanni

Barbagallo, del presidente del Co-mitato regionale Fihp Filippo Caval-laro, dei rappresentanti di numero-se società sportive “ma nella totaleassenza della deputazione regionalecatanese che abbiamo invitato e dellarappresentanza del Governo regiona-le anche questa invitata. Pazienza, ilmondo dello sport se ne farà una ra-gione” dice amareggiato Massimilia-no Trovato.

Il delegato Coni per Catania, Gen-ny La Delfa ha immediatamente cen-trato l’obiettivo, parlando senza mezzitermini: “Lo sport isolano umiliato dalgoverno regionale e certamente non

“Lo sport isolano umiliato dal governo regionale”. Il Coni lancia l’allarme

Fondi a rischio per il Pattinodromo di Acirealesolo per le contribuzioni alle societàchiamate ad integrare e reintegrare ledomande, ma anche perché adessola nostra Regione potrebbe non ero-gare neppure i finanziamenti già stan-ziati per gli impianti. Soldi che l’Unio-ne europea ha dato ai siciliani e di cuila Regione non riesce a fare nemme-no i decreti di finanziamento”.

Per Anna Sapienza si tratta di “veroe proprio disinteresse verso le comu-nità locali e verso la funzione socialedello sport che ha negli impianti unodegli aspetti da seguire con maggioreattenzione. Vorremo tutti nuovi im-pianti o migliorie agli impianti esisten-

ti, ed è assurdo restituire indietro al-l’Unione Europea 52 milioni di euroche sarebbero serviti non a tutto, macertamente a migliorare 37 strutture”

Rincara la dose il sindaco di Aci-reale, Nino Garozzo: “Non è am-missibile consegnare nelle manidel disinteresse il futuro degli im-pianti sportivi delle città siciliane.Vorrei che anche gli altri sindacifacessero sentire la propria voce.Perché, per disinteresse, si sta per-petrando una cattiveria verso i ter-ritori, restituendo all’UE soldi giàdei siciliani, concessi gratuitamen-te.

Parapsicologa con una passio-ne per gli oroscopi, Agata Maior-ca è il nuovo assessore ai Servizisociali, Istruzione, Pari opportu-nità e Politiche giovanili del Co-mune di Aci Catena. Subentrataa Maria Grazia Forzisi nell’ambi-to di un turnover voluto dal sinda-co Ascenzio Maesano, Maiorcatorna ad amministrare il comunecatenoto a distanza di quindicianni: era, infatti, il 1999 quandosempre Maesano le affidò le dele-ghe ai lavori pubblici, cimitero,personale e arredo urbano. Inquesti primi due mesi di manda-to, il neo assessore ha documen-tato, grazie ai social network, gliinterventi compiuti e il proprio im-pegno sul territorio. Foto alle feste

per gli anziani, sorprese carna-scialesche ai bimbi delle scuole,funzioni religiose in memoria del-le donne vittime di violenza, nel-l’attività di Maiorca c’è stato unpo’ di tutto compreso qualche im-barazzante scivolone, come quan-do sulla propria pagina Facebookha condiviso una presunta sen-tenza della Cassazione con cui sidisponeva il divieto di sparare airom che rubano. Sentenza che inrealtà è una bufala (già la norma-le legge vieta di sparare su due piedia un ladro, indipendentementedalla sua etnia) ma che ha indot-to l’assessore a commenti equivo-cabili – “Ma stiamo scherzando…stiamo impazzendo tutti”.

Assessore, non ritiene chele recenti uscite sui socialcontrastino con i compiti chele sono stati affidati? Lei èanche assessore all’istruzionee alle politiche giovanili: conqueste dichiarazioni non si ri-schia di trasmettere messaggidiseducativi?

Credo che lei abbia male in-terpretato e frainteso il contesto.Non ho pubblicato nessun ‘post’

contro i rom quindi non mi pon-go certo il problema di aver lan-ciato un messaggio diseducativo.

Quindi non crede che fra-si come “Ti devi fare pestare,ammazzare, violentare. Tuttoè concesso ai rom” meritinodelle scuse? Nel nostro terri-torio è presente una vasta mi-noranza etnica. Possiamo direche non è stato proprio ilmodo migliore per presentar-si alla cittadinanza?

Guardi, io non devo delle scu-se proprio a nessuno. Piuttosto leconcedo un’anteprima: Aci Cate-na promuoverà il più importanteconvegno interreligioso della sto-ria siciliana che si terrà a PalazzoRiggio il 29 maggio. In quell’occa-sione per la prima volta si incon-treranno i ministri di fede di tuttele religioni presenti in Sicilia: ebrei,cattolici, protestanti (valdesi e lu-terani), musulmani, ortodossi, in-duisti e buddisti. L’evento è rivoltoai ragazzi delle scuole e punta apromuovere il dialogo interrazialeperché le ostilità derivano dallapaura di ciò che è diverso.

Il suo primo incarico come

assessore risale al 1999. A di-stanza di 15 anni, come hatrovato la città?

Aci Catena è una cittadina chevuole cambiare fisionomia e stacercando il modo per farlo. Cer-tamente negli anni il comune ècambiato, guai se non fosse così:si evolve, progredisce e c’è ancoratantissima strada da fare.

A proposito di turnover,non crede che queste giran-dole pianificate rischino disvilire la figura assessoriale?Sembra che fare l’assessore a“scadenza” sia il contentinoper il contributo dato in cam-pagna elettorale.

Il turnover è fondamentale inuna giunta. Ciascuno di noi, do-tato di un proprio bagaglio cultu-rale, può contribuire all’ammini-strazione della cosa pubblica for-nendo un personale apporto nelmigliorare le cose.

Parlando di scuole, qual èlo stato delle nostre strutturee quali saranno le sue propo-ste nel campo dell’istruzio-ne?

Le scuole di Aci Catena richie-

dono moltissima attenzione e sen-sibilità, e sinceramente rappresen-tano la mia prima preoccupazio-ne. Le strutture non versano inpessime condizioni, hanno peròbisogno di costante manutenzio-ne, ma è un fattore che reputo ‘fi-siologico’.

Per quanto riguarda gli inter-venti che faremo come ammini-strazione: abbiamo in program-ma di fornire incentivi economicia favore dei ‘meritevoli’, abbia-mo, infatti, predisposto corsi gra-tuiti di lingua straniera.

Nel 2012 si candidò comeconsigliere. La sua campagnaelettorale, che all’epoca fecescalpore, ruotava attorno a unmessaggio ben preciso: “cheschifo!” Alla fine del suomandato, i cittadini potran-no dire “che bello”?

Guardi non sono Dio e sonoconvinta che sia impossibile poterdire alla fine del mio mandato “chebello”. Spero tuttavia che dopo illavoro che farò insieme a questaamministrazione i cittadini pos-sano dire “va meglio”.

Aci Catena. Il nuovo mandato, tra promesse e scivoloni

Assessore a scadenza, Maiorca:«Il turnover è fondamentale» La colonia felina di via Galatea fu riconosciuta ed ufficia-

lizzata il 2 settembre 2013 , ma da allora nessuna attività èstata posta in essere a tutela dei 16 gatti che la compongono.Attualmente 4 sono in gravidanza.

Nella Romeo, tutor e responsabile della colonia felina, nei14 anni di residenza ad Aci Trezza, ha sterilizzato a propriespese oltre 40 gatti. Comune assente. Usl anche. L’Ente Pro-tezione Animali , ogni tanto ha trovato un padrone per qual-che cucciolo.

Insieme a Daniela D’Arrigo,volontaria, Nella Romeoprovvede a sfamare, cercare un ricovero e curare i gatti dellacolonia anche perché, essendo più che numerosi i topi cheabitano la scogliera, la presenza dei gatti è utilissima. Pur-troppo, però, le colonie feline attirano parecchie critiche: ilvicinato, per problemi legati ai rifiuti che, anziché con le pat-tumiere, vengono lasciati per strada dentro semplici sacchet-ti, arricchiscono il contenuto dei sacchetti con veleno, e van-dali e balordi usano i mici come bersaglio per macabri di-vertimenti. Non è raro il ritrovamento di gatti feriti o crudel-mente soppressi. Adulti e cuccioli.

Qualche giorno fa, uno di essi è stato trafitto da un dardoed il cadavere recapitato vicino l’abitazione della tutor, quasia voler lasciare un messaggio dal contenuto intimidatorio.“Un gesto grave che non può restare impunito” ha commen-tato il sindaco Filippo Drago, il quale ha preannunciato chesporgerà denunzia querela nei confronti del colpevole. Manel frattempo nessuno sa, nessuno ha visto, nessuno sa spie-gare perché un innocuo animale possa essere trafitto e la-sciato morire, solo per divertimento.

Colonia felina di Aci Trezza:Comune assente. Usl anche

Messaggio intimidazionia Nella Romeo, volontaria per vocazione

Simone OlivelliOrietta Musumeci

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E’l’ere-ditàdel-l’am-mini-strazionecomunaledi Catania,che a 10mesi dalritorno diEnzo Bianco aPalazzo degliElefanti deveancora daresegnali tangibili suidossier riguardanti il verdee la mobilità sostenibile. Eannuncia: «Prolunghere-mo pista ciclabile daStazione a Ognina».Tremilioni e duecentomi-la euro. Dovevanoservire a realizzare la pistaciclabile che da Piazza Stesicoroconsentisse ai catanesi di rag-giungere Piazza Europa. Passan-do per Piazza Giovanni XXIII ePiazza Galatea. Un importo abase d’asta di euro 666 euro almetro, distribuiti su 4 chilometri emezzo di strada. Una cifra di tuttorispetto, visto che il progettoprevedeva una corsia unica.Eppure non è bastata.

A sette anni dalla scadenza perla consegna dei lavori ne è statorealizzato un chilometro e mezzo.Il tracciato, invaso dalle auto emotocicli in sosta nelle ore dipunta, si snoda soltanto dapiazza Stesicoro alla via Marche-

“Oltre 3 milioni di finanziamenti europei e regionali, 666 euroal metro. La pista? Dei 3 Km previsti 1,5 consegnati”

Catania tra piste ciclabili e lavori fantasma

se di Casalotto, lìdove la stradalascia il postoalla rotatoriadella stazione

centrale. Lene-

cessariearee promi-scue con il tracciatostradale sono inesistenti.Così la pista si interrompe travia di Prima e piazza SpiritoSanto, mentre in Piazza Stesico-ro - tracciato promiscuo colmarciapiede - è praticamentesparita, cancellata. Però i fondisono stati spesi.

E’ una storia esemplare deilavori pubblici e di riqualificazio-ne urbanistica nella Catania deitredici anni targati Scapagnini-Lombardo - Stancanelli: gli anni

“12 milioni di euro dall’Europa per la Villa Bellini. 2 milioni da Mutui comunali”

in cui alla ripavimentazione del“salotto buono” della Città - lepiazze Duomo e Università, la viaEtnea - hanno fatto da contraltarel’abbandono degli spazi pubblicio addirittura la loro privatizzazio-ne in project financing, come è ilcaso di piazza Europa. Eppure gli

interventi non sonomancati. Così come

gli investi-

menti, mai così ricchi.Alla Villa Bellini, per i lavori

di rifacimento della storicoGiardino settecentesco, sonostati spesi euro 14.678.620.Di questi, 12 furono attinti

da fondi europei eben 2.678.620ricavati dalComune conuna rimodula-zione deimutui e inparte - per1.583.626euro -sottratti aprogettidicoiben-tazio-nedelleco-per-ture diedifici scolastici. Irisultati furono a dirpoco deludenti e, anzi,preceduti e seguiti dauna pioggia di polemi-che.

I lavori durarono tre

anni e mezzo e laloro consegnaritardò di due. Almomentodell’inaugurazio-ne - settembre2010 - eranoancora incompletie l’amministrazio-ne Stancanelliriuscì a bloccarein Consigliocomunalel’istituzione adhoc di una

Comissio-

ned’indagine solocon la promessa di trasmet-tere gli atti alla Procura dellaRepubblica. Le condizioni del

Giardino, a oltre tre anni didistanza dalla riapertura, appaio-no ancora oggi desolanti (cosìcome si evince dalle foto).

E il comitato “Sos VillaBellini”, sorto per difendernel’integrità, è tornato a denunciareproprio in questi giorni i danniprovocati dai costosi interventi diriqualificazione. Sulla collina sud- la “collina della Musica”-ad esempio, è statorealizzato unsotto-

pas-saggio in

cemento che,secondo il Comitato,

avrebbe “stravolto edepauperato la bellezza

della collina”.Gli interventi, nel frat-

tempo, non sono stati ancoraultimati. Già l’ex direttore dei

lavori, l’architetto MarinaGaleazzi, capo di Gabinetto

dell’allora sindaco Stancanelli,aveva presentato due progettiper la richiesta di ulteriorifinanziamenti alla Regione

Sicilia.L’obiettivo era il recupero

degli scavi architettonici ricaden-ti nell’area, ma ad oggi duestrutture dell’impianto originariodel Giardino non sono stateancora restaurate. Eppurefiguravano nel progetto origina-rio. Si tratta della “Casina” e del“Labirinto Ipogeo del PrincipeBiscari”, due strutture che invecesono ridotte in rovina e inrifugio di vandali.

L’Amministrazione Bianco.Da dieci mesi a Palazzo degliElefanti è tornato il centrosinistraallargato ad “Articolo 4” di LinoLeanza, all’UDC di GiovanniPistorio e a molti ex dirigenti del“Movimento per l’Autonomia”di Raffaele Lombardo. All’asses-sorato all’Ecosistema urbano ealla Mobilità c’è però RosarioD’Agata, militante storico delPartito Democratico, il partito delsindaco, nonché veterano deilavori consiliari. Ed è proprio luiche ci spiega: “Prolungheremola pista ciclabile esistente. Soloche ancora dob- biamoreper i re i fondi.

L’ideaèco-mun-que

diportarla dalla

Stazione fino adOgnina. E da lì al Lungoma-

re. E’ un progetto dell’Ammini-strazione”.Sulla Villa Bellini l’assessoreribadisce che la Giunta Biancopotrebbe dover fare i conti conprogetti già finanziati. E sullaproposta di una commissione diindagine sui lavori svolti sottol’amministrazione Stancanelli,più volte rilanciata dal Comitato,glissa: “Faremo quel che ènecessario per migliorare lecondizioni e la fruibilità dellaVilla. Compatibilmente con ledisponibilità del Bilancio”.

Enrico Sciuto

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www.paesietneioggi.it10 JONICAJONICAJONICAJONICAJONICA

Per i sindaci interessati si tratta di“un’occasione da non perdere”,anche se sono state rilevate difficol-tà oggettive esistenti nella legge, adiniziare dalle decisioni che i Consi-gli comunali dovranno prendere conuna maggioranza qualificata e il suc-cessivo referendum per confermarela costituzione. Questo in sintesi ilrisultato del convegno sul tema“Analisi ed opportunità del Consor-zio Jonia Taormina Etna”, organiz-zato da “Città Viva” a Riposto, perdare occasione di confronto per ainumerosi sindaci dell’area ionica efare il punto sul nascente libero con-sorzio. Il sindaco di Riposto, EnzoCaragliano si è detto ottimista sulfuturo di questo consorzio, conside-randolo uno strumento imprescin-

dibile per lo sviluppo socio econo-mico del territorio. Sulla stessa lun-ghezza d’onda anche gli altri sindacipresenti. E’ stato comunque sottoli-neato che il libero consorzio compor-terebbe, un aggravio per le casse deiComuni non certamente floride negliultimi anni.

Il primo cittadino ripostese ha spie-gato «Considerato che la legge è statavarata occorre dare ora una significati-va accelerazione alla nascita del Con-sorzio. È necessario concertare gli in-terventi nell’ottica di un Consorzio chepunta al rilancio dell’area ionica - et-nea e dell’Alcantara. Attraverso il con-sorzio si attiva un sistema capace diorganizzarsi e rappresentarsi in auto-nomia, in forma endogena costruen-do la propria identità attraverso una

varietà di progetti mirati ad accrescere ilvalore aggiunto territoriale, a sua voltamisurato proprio dalla capacità di atti-vazione delle risorse potenziali specifi-che di un determinato territorio».

Non sono mancate le voci di dis-senso. Il coordinatore del movimento“La Nostra Mascali”, Giovanni Pelliz-zeri ha rimarcato la propria contrarietà

all’ipotesi di denominare il nascenteConsorzio: Jonia Taormina Etna. Se-condo Pellizzeri “Il termine Jonia oltread essere inflazionato e per alcuni ver-si anche anacronistico, risulta fortemen-te penalizzante, sotto il profilo storicoculturale, per quei Comuni del versan-te orientale dell’Etna e quelli che rica-

“Jonia Taormina Etna”: pareri discordanti all’incontro organizzato da “Città Viva”

Luci ed ombre sul nascituroConsorzio fra Comuni

Enzo Caragliano, sindaco di Ripo-sto: “Uno strumento imprescindibileper lo sviluppo socio economico delPaese”

Giovanni Pellizzeri, movimento LaNostra Mascali: “Il termione Jonia ri-sulta fortemente penalizzato sotto ilprofilo storico-culturale”

Isidoro La Spina, movimento Kalli-poli: “L’incontro organizzato da “Ca-tania Viva” è l’ennesima occasionesprecata. Come al solito, si cerca difar prevalere gli interessi di bottega,piuttosto che contribuire a far cre-scere la coscienza collettiva”

dono, in particolare nel messinese, chefanno parte del Consorzio. Condividen-do il pensiero di molti ripostesi che suun apposito profilo Facebook hannomostrato con veemenza il loro rincre-scimento sulla scelta del nome Jonia,concordo pienamente sull’opportuni-tà di utilizzare il termine più confacentedi Jonio, ovvero il nostromare, che, senza dub-bio, rappresenta pertutti i Comuni delConsorzio una con-creta opportunità di svi-luppo”. Secondo IsidoroLa Spina del Movimento “Kal-lipoli: Giarre - Riposto - Mascali- Sant’Alfio - Milo… Uni-te!”: «Il convegnoorganiz-z a -

to da“CittàViva”,mi hamolto deluso,speravo po-tesse essereun’occasioneper costituire ilcomitato pro- m o -tore o un coordinamento di Associa-zioni e cittadini per veicolare l’idea delConsorzio, molto apprezzabile l’inter-vento dell’ingegnere Liotta di Città

Viva,per il

r e s t oscarsaparte-c ipa-zione,s o l i t apas se -r e l l a

e.....nulla difatto, ennesima occasio-

ne sprecata, prendiamo atto che la lo-gica prevalente è sempre la stessa, cioè,far prevalere gli interessi di bottega piut-tosto che contribuire a far crescere lacoscienza collettiva, peccato!» La pro-posta del movimento «Città Viva» di

Giar-re, realiz-

zata in si-nergia con i

sindaci delcomprensorio

ionico-etneo,dopo mesi di la-voro, ha redattouna proposta perla creazione di unlibero consorzio,del quale dovreb-bero far parte circaquaranta Comunidell’area ionico-et-

nea e del- l’Alcantara, tra cui Giar-re, che seguendo il criterio di centrocon maggiore numero di abitanti,come previsto dalla normativa regio-nale, diventerebbe il Comune capofi-la.

Tra i Comuni della zona ionico-et-nea, oltre a Giarre e Riposto, dovreb-bero farne parte Mascali, Randazzo,Fiumefreddo, Zafferana Etnea, Lin-guaglossa, Calatabiano, Piedimonte,Castiglione, Santa Venerina, Sant’Al-fio e Milo, mentre tra i centri del Messi-nese sarebbero 31, Taormina, Giardi-ni Naxos, Santa Teresa Riva e Rocca-lumera quelli più grandi. Complessi-vamente la popolazione di questoconsorzio raggiungerebbe 193milaresidenti.

Mario Pafumi

Un proficuo incontro tra il sindaco RobertoBonaccorsi e i rappresentanti della «Giarre Par-cheggi», la società che gestisce le strisce blu e ilparcheggio multipiano di piazza Jolanda, si ètenuto in Municipio nei giorni scorsi. L’occasio-ne da tempo attesa è servita a chiarire alcuniaspetti del tormentato rapporto tra l’ente e laditta che ha un contratto eccezionale della dura-ta di ben 40 anni, frutto di un accordo con l’am-ministrazione comunale all’epoca guidata dalsindaco Teresa Sodano.

La “Giarre Parcheggi”, in pratica ha un pote-re enorme sulle strisce blu e sulla loro gestione edislocazione nel territorio comunale, forte del-l’inattaccabile contratto. Il sindaco Bonaccorsi,da tempo sotto pressing da parte della Con-fcommercio giarrese e dalle forze politiche diopposizione, anche alla luce delle recenti deci-sioni del Consiglio comunale sull’adeguamen-to delle multe alla recente normativa, sta cercan-

do di trovare delle soluzioniche possano accontentatetutti e contemperare gli inte-ressi. L’incontro, probabil-mente il primo di tanti altri, èservito ad affrontare le moltequestioni che da tempo nontrovano soluzione, prima fratutte quella dell’adeguamen-to dei verbali al nuovo rego-lamento approvato dal Con-siglio comunale un paio disettimane fa e soprattutto l’in-soluto contenzioso tra la so-

cietà e l’Ente.Il nodo principale però resta quello della ri-

duzione dell’importo dei verbali che vengonoelevati per il biglietto scaduto e per la mancataesposizione del biglietto. Su questo argomentoil sindaco è stato chiaro, facendo sapere che ap-pena la delibera del Consiglio sarà esecutiva verrànotificata dal Comune alla «Giarre Parcheggi»che dovrà modificare le sanzioni per renderlerispondenti a quanto deliberato dal civico con-sesso. Sul piano tecnico però, la ditta ha eccepi-to che i 6 euro eliminati dal regolamento consi-liare rientrano nel piano economico finanziarioe si è riservata di fare delle valutazioni. Il sindacoBonaccorsi ha risposto che, nell’ambito della re-visione del piano economico del contratto, siterrà conto della mancanza di questa linea diricavi. E’ previsto un nuovo incontro tra le dueparti, non appena la società avrà integrato ladocumentazione.

In discussione la società che gestisce un forte potere sulle strisce blu

Finiti i disagi per gli auto-mobilisti in transito sul trattodella Strada statale 114 anti-stante la zona artigianale “Gio-vanni Trovato”, al confine trale frazioni giarresi di Trepuntie San Leonardello. Il canale digronda di Trepunti è stato fi-nalmente completato. Si è con-clusa la delicata fase di innestodei tre tronconi del canale in-terrato che raccoglierà le acque

meteoriche confluenti nell’in-tersezione tra il vallone di S.Leonardello e via Stabilimen-ti, nel confinante Comune diSanta Venerina.

L’importante opera è statafinanziata dal Commissariostraordinario delegato per l’at-tuazione degli interventi per lamitigazione del rischio idroge-ologico nella regione Sicilia. Inoccasione di piogge piuttosto

torrenziali le acque meteorichesi allagavano la strada, lungola via Luminaria soprattutto,creando notevole pericolosità.L’intervento diretto dalla diri-gente della III Area Lavori pub-blici, ingegnere Pina Leonardi(Responsabile unico del pro-getto il geometra SebastianoD’Anna), si è avvalso di un fi-nanziamento di 1 milione dieuro.

Restano adesso solo alcu-ne opere accessorie di comple-tamento, come la realizzazio-ne di due batterie longitudina-li di caditoie lungo la via Lu-minaria, in territorio di SantaVenerina, allo scopo di inter-cettare le acque meteoriche chescorrono pericolosamente sul-la sede stradale. Il canale rea-lizzato, per la lunghezza di 430mt, si diparte dal torrente S. Le-onardello a monte della Stra-da 86; attraversa la Statale 114nelle adiacenze della zona ar-tigianale, per poi proseguire

Giarre, boccata di ossigeno per gli automobilisti in transito sulla SS114

Finalmente completato ilCanale di gronda di Trepunti

sulla Strada 17 e innestarsisull’esistente canale a cieloaperto già realizzato a serviziodella stessa area artigianale. Ilavori sono iniziati il maggiodello scorso anno e hanno ar-recato numerose difficoltà edisagi a causa della chiusura,della Strada 86 con ripercus-sioni sulla zona artigianale ilcui accesso all’area produttivasi affaccia sulla medesima arte-ria.

La realizzazione del canaledi gronda a Trepunti, consenti-rà, d’ora in poi, la mitigazionedei rischi idrogeologici in unazona particolarmente vulnera-bile. Ancora incompleti i lavoridel secondo analogo interven-to, a nord della città, nella fra-zione normanna di S. Maria laStrada. Nei giorni scorsi è statotrasmesso dalla Regione il de-creto di finanziamento (1 mi-lione) e quanto prima saràesperita la gara per l’appalto deilavori. M. P.

«Giarre Parcheggi» ridurrà le sanzioni

M. P.

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www.paesietneioggi.it 11SPORT E SOCIETSPORT E SOCIETSPORT E SOCIETSPORT E SOCIETSPORT E SOCIETAAAAA’’’’’

“Regalare la speranza di un sorri-so è ciò che ci spinge ogni giorno adun nuovo impegno, consapevoli checiò che facciamo può rendere il per-corso più semplice”. Questo il mottodell’Ibiscus, la Lega per la ricerca ed iltrattamento della leucemia e dei tu-mori infantili, il cui obiettivo è da sem-pre potenziare la divisione di Emato-Oncologia pediatrica in funzione pres-so il Policlinico di Catania. Questa lavoce unanime del presidente DanieleMannino, del vice-presidente MarisaCufari, del tesoriere Francesco Fazio,del segretario Vincenza Carmela Chin-nici, in primis voci di mamme e papà.

Come e quando nasce la LegaIbiscus?

E’ sorta nel 1986 per opera delprofessore Gino Schilirò. In passatonon esisteva una struttura di acco-glienza per le famiglie, così chi venivada altre province era costretto a dor-mire in macchina oppure ad alloggia-

Ibiscus, quando la speranzadei figli sono i genitori

Policlinico diCatania: a tu per

tu con la Legaper la ricerca ed

il trattamentodella leucemia e

dei tumori delbambino

re in albergo. La casetta come vienechiamata oggi, eretta in onore di alcu-ni bambini i cui nomi sono incisi sullatarga commemorativa all’entrata del-l’edificio, accoglie tutte le famiglie chearrivano dalla Sicilia orientale. Inizial-mente l’Ibiscus era formata da profes-sori; a partire dal 2011 invece, il con-siglio direttivo dell’associazione co-mincia ad essere costituito da genitoriche hanno attraversato o che ancorastanno attraversando questa delicataesperienza. Ciò permette di capiremaggiormente i problemi dell’altrogenitore, e quindi di potersi dare unamano in qualsiasi modo, anche conuna semplice parola di speranza.Come associazione viviamo grazie al5 per mille e alle donazioni fatte daprivati, ma soprattutto da persone cheripongono fiducia in noi, grazie almodo trasparente con cui lavoriamo.

Di cosa vi occupate nello spe-cifico?

Basiamo tutto sull’accoglienza, sulsostegno alle famiglie e da gennaio2014 stiamo investendo tantissimosulla ricerca soprattutto nel campodella leucemia e sul nostro laborato-rio. Diamo un contributo di 1.000 euroche permette alle famiglie di recarsi neicentri di Genova o Monza per effet-tuare il trapianto di midollo osseo dadonatore esterno, poiché nel nostroreparto è possibile ad oggi effettuaresolo un trapianto autologo. In definiti-va noi lavoriamo in piena sinergia conil reparto. Sono i dottori stessi che cichiedono aiuto per sopperire a quellenecessità del reparto stesso che l’azien-da sanitaria non riesce a coprire. Cer-

chiamo di far pesare il meno possibileai bambini il periodo della loro de-genza con giochi e intrattenimenti, gra-zie all’operato offerto da compagnieteatrali e dalle mamme e papà deibambini stessi.

In che senso fate ricerca?Insieme ad un nostro responsabi-

le ricercatore aiutiamo il laboratorio dicitogenetica e biologia molecolare. Nelpassato i nostri predecessori hannoacquistato parecchi materiali tra cui ilcitopreservatore delle cellule staminalie tutte le apparecchiature che hannopermesso il perfetto funzionamento diquesto laboratorio. Questo ci permet-te di fare delle diagnosi delle malattiedei nostri bambini in un lasso di tem-po davvero ridotto, abbattendo queilunghi tempi d’attesa di 3-6 mesi peravere le diagnosi dai grandi centri d’Ita-lia, e intervenire così tempestivamen-

te. Nel nostro laboratorio si fa uno stu-dio del DNA della malattia sui cromo-somi e poi si analizzano tutte le variecaratteristiche della malattia stessa egli effetti della guarigione. Abbiamoanche assunto una biologa, che staportando avanti questo laboratorio.

Abbiamo istituito delle borse di ri-cerca per due nostre dottoresse checosì possono studiare le varie tecni-che nei laboratori di Pavia e Milano.Inoltre facciamo assegno di ricerca nonsolo con i nostri dottori ma anche conil personale infermieristico, con corsidi aggiornamento professionali attra-verso l’associazione AIEOP, Associa-zione Italiana Ematologia e Oncolo-gia Pediatrica, che si occupa di tutti iprotocolli internazionali. In questomodo lo stesso protocollo utilizzatonei grandi centri ospedalieri d’Italia, èutilizzato anche qui da noi.

Quali sono le diffi-coltà che state affrontando?

Ultimamente a causa della gravecrisi economica la sanità è molto ca-rente; in reparto periodicamente man-cano i medicinali più comuni, comequelli per attenuare la mucosite, che èuno degli effetti collaterali più comunidelle terapie, o alcuni prodotti che-mioterapici, e così siamo noi che com-priamo questi medicinali. La maggiorparte dei genitori, soprattutto quelliche stanno fuori e sono costretti dallasituazione a stabilirsi qui, perdono illavoro. Il nostro compito è quello diaiutarli anche a livello psicologico, no-nostante attualmente un altro proble-ma grave della struttura è la mancan-za della psicologa, che per probleminostri economici non riusciamo più astipendiare. Gli effetti della crisi si fan-no sentire: le donazioni si sono viavia dimezzate, stessa situazione per il5 per mille, il cui numero si è abbas-sato a causa dei tanti licenziamenti deilavoratori dipendenti.

E per quanto riguarda fondiamministrativi da parte del Co-mune?

In passato ci sono stati. Adesso sista cercando col Comune di fare unasorta di unione, una catena tra le varieassociazioni di volontariato, ma mira-ta più che altro alla discussione deiproblemi comuni. Per quanto riguar-da fondi veri e propri oggi si fa riferi-mento alle varie fondazioni, una fratutte Trenta ore per la vita, cercando dipresentare progetti che permettano di

avere un serviziopiù efficente.

Quindi un’associazione nonsolo a livello locale ma anche alivello regionale...

In Sicilia sono presenti due poli spe-cializzati, la nostra Lega Ibiscus e l’USLdi Palermo. Ovviamente ci sono delledifferenze tra i due centri, ad esempioa Palermo non hanno la casa d’acco-glienza. Questo è uno dei motivi per ilquale accogliamo famiglie provenientida ben sette province siciliane. A li-vello nazionale poi, tutte queste asso-ciazioni locali di genitori, che si occu-pano nello specifico di oncologia pe-diatrica, confluiscono nella FIAGOP(Federazione Italiana Associazioni Ge-nitori Oncoematologia Pediatrica) gra-zie alla quale si effettuano convegni,scambi di opinioni, pareri.

Per una realtà come la nostra èfondamentale diffondere il più pos-sibile il nostro operato. Dal 2012 cu-riamo il sito internet, in cui inseriamotutto ciò che giornalmente facciamo,nonché il resoconto dettagliato di tut-te le entrate e le uscite. Abbiamo or-ganizzato manifestazioni con gioca-tori del Calcio Catania, diverse tra-smissioni televisive si interessano allanostra causa. Stiamo girando diver-se scuole per coinvolgere sempre piùprofessori e studenti. In passato l’in-formazione era circoscritta solo agliambienti dell’ospedale, oggi inveceil nostro circuito si è allargato.

La Lega Ibiscus dispone di una casa di accoglienza dove possono essereospitati i familiari di pazienti ricoverati presso i vari reparti dell’azienda

Policlinico - Vittorio Emanuele. La casa di accoglienza dispone di 8 camere e16 posti letto con bagno privato. Gli ospiti possono utilizzare la cucina per la

preparazione dei pasti, da consumare nella sala da pranzo comune,parcheggio riservato all’interno della struttura

Chiara Schillaci

“Angela Bono passeggianel giardino dell’automa, dalquale entra ed esce a propriopiacimento. Un luogo che inquesto contesto può rappre-sentare la poesia. Con l’usodella parola, la poetessa esor-cizza il proprio dolore, perchéalmeno la parola non è mala-ta”. Così nel suo interventoesordisce Salvatore Arcidiaco-no, relatore insieme ad AlfioPatti e Santo Privitera alla pre-sentazione della prima operadi Angela Bono, dal titolo Ac-quadiciuri, edita dall’Associa-

Dal 28 aprile alle ore 10, all’ 1 maggio2014 alle ore 10, presso il campo sportivoMonti Rossi di Nicolosi, l’atleta Ultra Walker,Rosario Catania, già detentore di altri recorditaliani ed internazionali sulla camminata no-stop definita “Endurance Walking”, tenterà dibattere il Guinness World Record nella Mara-tona di Nordic Walking, all’interno della pistadi atletica del centro sportivo della Pineta deiMonti Rossi di Nicolosi, assistito da ricercato-ri delle Università di Enna, Catania e Verona;percorrendo almeno 308 Km in 68h di cam-minata no-stop, dove le uniche pause am-messe sono fisiologiche pari a 5' per ogni oradi cammino effettivo, fruibili o comulabili ascelta dell’atleta. Non si dorme e si mangia/beve esclusivamente durante le brevi pause,per un tempo massimo di 72h, con arrivo l’1maggio alle ore 10. Il tentativo di record èstato registrato e autorizzato dalla GuinnessWorld Record Limited di Londra.

Un Team di omologazione firmerà i docu-menti ufficiali richiesti dalla GWR, e seguiràl’atleta ininterrottamente per 72h. Rosario ri-percorrerà passo dopo passo, i chilometri checonducono ai limiti estremi dello sport, sfi-dando se stesso e sperimentando nuove fron-tiere nella gestione dello sforzo fisico e psico-logico. Durante le giornate saranno organiz-

zione Culturale “Radiusu”.Durante l’incontro, organiz-

zato presso il Castello di Leu-catia dal Centro Culturale “Pa-ternò Tedeschi” e patrocinatodall’Assessorato Decentra-mento e Circoscrizioni del Co-mune di Catania, si sono alter-nati interventi e recite di versi.Agganciandosi alla “parola,che malata non è”, Alfio Pattiha sostenuto come questa fos-se anche “rivoluzionaria, forseunico strumento rimasto al-l’uomo di questo tempo per farsentire la propria centralità”.

“Cavalcare l’onda del pas-sato – ha spiegato Patti - puòessere utile a ritrovare il brama-to suono della libertà, al qualeanela l’autrice, e se la poesia puòservire ad esorcizzare le difficol-tà della vita, raggiungendo cosìla propria catarsi, dunque per lapoetessa in questione aver in-contrato Erato lungo la propriastrada è stata una fortuna.”

“Passionale e mistica, - hasottolineato il critico letterario -l’autrice si barcamena fra il ri-chiamo del respiro languorosodei sensi e la contemplazione

del Mistero Divino del cielo. Ap-parentemente dicotomica, ellariesce a colmare questo divariocon la passione e la spasmodi-ca ricerca d’amore”.

Per Santo Privitera “è impor-tante coinvolgere i giovani allacultura delle nostre radici e del-la nostra storia. I giovani – haconcluso - hanno sete di saperee sta a noi, che da decenni cibattiamo per questo, trasmette-re loro la conoscenza”. Adden-trandoci in breve nella presen-tazione del libro, esso consta ditre parti.

Nella prima vi è una serie dipoesie in italiano, raccolte sottoil titolo Tra fili di memorie; nellaseconda troviamo una serie dipoesie in dialetto siciliano, omeglio in neodialetto, dal titoloMuddicheddi; infine, nell’ultimaparte, in appendice al libro, visono alcune recensioni fatte allasilloge ancora inedita. Il foltopubblico intervenuto in occasio-ne della presentazione del libroha espresso parole di elogio perl’iniziativa, quest’ultima conclu-sasi con un rinfresco offerto dal-l’autrice.

“Aquadiciuri” il nuovo libro di Angela Bono

Francesco Patti

Maratona di “Nordic Walking” dal 28 aprile l’atteso evento sportivo

A Nicolosi Rosario Catania tenteràdi battere il Guinness World Record

zate diverse attività di promozione sportiva edi tutela ambientale, in collaborazione con as-sociazioni di settore.

La conferenza stampa è prevista alle ore10,30 del 22 aprile 2014 presso la ST Cata-nia, Auditorium Carlo Marino, edificio L7 di

via Franco Gorgone, 39/41 Catania. Giorni diSport e Ambiente in un legame unico e indis-solubile. Invitiamo, quindi, quanti appassio-nati e sportivi a sostenere Rosario Catania nelladura impresa che segnerà la storia nel Guin-ness World Record.

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