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N. 2 - NOVEMBRE 2013 Periodico dell' Endas Cesenate di informazione culturale, sportiva, ricreativa Leggiamo l’ antica favola del filosofo turco N. Hoca vissuto nel 1200 in un villaggio dell’ Anatolia Centrale (premiata nel 1996 dall’ Unesco): Una notte Hodja camminava nei pressi di un pozzo quando sentì l’ impulso di guardare dentro. Stupito vide il riflesso della luna nell’ acqua e esclamò: “la luna è caduta nel pozzo. La devo salvare in qualche modo!” Si guardò attorno e raccolse una fune con un uncino, la gettò nel pozzo e gridò: “afferra l’ uncino, luna, e tienilo stretto! Ti tirerò fuori”. La fune si impigliò in una roccia dentro il pozzo e Hodja tirò verso di sé la fune con tutte le sue forze. Di colpo l’ uncino si liberò dalla roccia e Hodja finì disteso per terra. Con gli occhi rivolti al cielo vide sopra di lui la luna in alto nel cielo. “Che fatica, ma ne è valsa la pena, sono riuscito a liberare la luna dal pozzo”, disse con un sospiro di sollievo. Hodja mi prende per mano, vuole conoscere il mondo di oggi, la società che ci circonda, non si vuole arrendere alla voce “DI PIU’ NON SI PUO’ FARE”. Nei giornali si parla di immigrazione, l’ incredibile catena umana di profughi sembra solo un problema di Lampedusa “dopo un attimo di emozione”, la vita continua, le coscienze sono libere da rimorsi in quanto i “Grandi del mondo” dichiarano: DI PIU’ NON SI PUO’ FARE. I bambini senza……., parlano solo per urlare “MAM”, si tengono per mano, non hanno più sorrisi…sono alcuni dei sopravvissuti delle tragedie del mare, orfani non accompagnati (oltre 3000 solo nel 2013). Il loro nemico è la burocrazia che rischia di trasformali in fantasmi “l’ affido è molto complicato”. Hodja esprime un pensiero: l’ Europa, per la sua stessa storia e per le sue radici non può stare a guardare, se lo fa muore, non è “la luna nel pozzo” è possibile fare, volere, fare. Nei giornali si parla di disoccupazione, “Dateci un lavoro, una casa…….siamo disperati”. Lavoratori giovani e lavoratori maturi, gli uni contro gli altri LA LUNA NEL POZZO di Valtiero Costante Sama Come auspicato in occasione degli incontri d’arte che si sono tenuti nella scorsa primavera, le nostre Associazioni Adarc ed Endas si sono impegnate con- giuntamente per la realizzazio- ne di un progetto articolato che riprende il titolo degli anni ’90 “Appunti di storia dell’ arte”. Le conferenze, per la stagione 2013/14, faranno particolare riferimento alle Rivoluzioni che, con la loro spinta propulsiva e rinnovatrice, hanno contribuito a cambiare l’arte del periodo nel quale si innestavano. Sotto l’encomiabile guida e direzione artistica del Prof. Marco Vallicelli, che ha sempre curato l’ iniziativa con grande successo, ci accin- giamo ad ascoltare e vedere le vicende di persone che, singo- larmente o in gruppo, hanno sa- puto imporsi alla pubblica attenzione scardinando, in molti casi, l’ordine costituito ed impo- nendone uno nuovo. “Giotto rimutò l'arte del dipingere di greco in latino e ridusse al moderno; ed ebbe l'arte più compiuta che avessi mai più nessuno”. Così scriveva il pittore e teorico Cennino Cennini in- torno al 1390 nel suo “Libro d’arte”, per descrivere la rivo- luzione giottesca. L’arte è rivoluzione, l’arte è una forza creatrice e riformatrice, l’arte è sconvolgimento, ma soprattutto è la voce dello Spi- rito. L’arte può intendersi anche come suscitatrice di un’emo- zione con l’espressione di un’i- dea. I rinati “Appunti di Storia del- l'Arte”, sono ispirati ai concetti abbinati di “arte” e “rivoluzione”. Saranno trattati quei momenti della storia dell'arte, in cui, spesso ad opera di singoli, artisti, sono accaduti rivolgimenti epocali nella concezione, nella finalità, nell'interpretazione, finanche nella tecnica dell'opera d'arte stessa. APPUNTI DI STORIA DELL’ARTE segue a pag. 2 Sono stati scelti sei periodi, con relativi protagonisti significativi, emblematici di mutamenti profondi, a volte radicali, della produzione artistica. Presidente Adarc Endas Cesena Elisabetta Venturi Maurizio Ravegnani Cesena città di serie C di Fanco Fabbri No!, diranno i miei tre lettori (se Manzoni pensava di averne venticinque il sottoscritto non può illudersi di averne più di tre): Cesena è di serie B. E NO!, dico io: di serie B c’è la squadra di calcio, che in questo momento sta andando abbastanza bene tanto da far nutrire addirittura la speranza di un salto alla categoria superiore. NO!, NO!, Cesena è proprio una città di serie C, esattamente come quella che compare nella sigla della Provincia: FC, provincia di Forlì- Cesena. Ma allora, osserveranno i lettori di cui sopra, Cesena è una città importante: è Provincia! Di nome sì, ma nei fatti? Quali uffici provinciali hanno sede a Cesena? C’é, ad esempio, l’Ufficio del Catasto? NO! La Conservatoria dei Registri Immobiliari? NO! Il Comando dei Vigili del Fuoco? NO! Il Genio Civile? NO! Il Pubblico Registro Automo- bilistico? NO! Gli Uffici Giudiziari? NO! L’Archivio Notarile? NO! L’INPS, l’INAIL (uffici direttivi) ? NO! Il Provveditorato agli Studi? NO! L’Ufficio IVA? NO! La Prefettura? NO! La Questura? NO!

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N. 2 - NOVEMBRE 2013

Periodico dell' Endas Cesenate di informazione culturale, sportiva, ricreativa

Leggiamo l’ antica favola delfilosofo turco N. Hoca vissuto nel1200 in un villaggio dell’ AnatoliaCentrale (premiata nel 1996 dall’Unesco):Una notte Hodja camminava neipressi di un pozzo quando sentìl’ impulso di guardare dentro.Stupito vide il riflesso della lunanell’ acqua e esclamò: “la lunaè caduta nel pozzo. La devosalvare in qualche modo!”Si guardò attorno e raccolse unafune con un uncino, la gettò nelpozzo e gridò: “afferra l’ uncino,luna, e tienilo stretto! Ti tireròfuori”.La fune si impigliò in una rocciadentro il pozzo e Hodja tirò versodi sé la fune con tutte le sueforze.Di colpo l’ uncino si liberò dallaroccia e Hodja finì disteso perterra.Con gli occhi rivolti al cielo videsopra di lui la luna in alto nelcielo. “Che fatica, ma ne è valsala pena, sono riuscito a liberarela luna dal pozzo”, disse con unsospiro di sollievo.Hodja mi prende per mano, vuoleconoscere il mondo di oggi, lasocietà che ci circonda, non sivuole arrendere alla voce “DIPIU’ NON SI PUO’ FARE”.Nei g iorna l i s i par la d iimmigrazione, l’ incredibilecatena umana di profughisembra solo un problema diLampedusa “dopo un attimo diemozione”, la vita continua, lecoscienze sono libere da rimorsiin quanto i “Grandi del mondo”dichiarano: DI PIU’ NON SI PUO’FARE.I bambini senza……., parlanosolo per urlare “MAM”, si tengonoper mano, non hanno piùsor r is i…sono a lcun i de isopravvissuti delle tragedie delmare, orfani non accompagnati(oltre 3000 solo nel 2013). Il loronemico è la burocrazia cherischia di trasformali in fantasmi“l’ affido è molto complicato”.Hodja esprime un pensiero: l’Europa, per la sua stessa storiae per le sue radici non può starea guardare, se lo fa muore, nonè “la luna nel pozzo” è possibilefare, volere, fare.Nei g iorna l i s i par la d idisoccupazione, “Dateci unlavoro, una casa…….siamodisperati”.Lavoratori giovani e lavoratorimaturi, gli uni contro gli altri

LA LUNANEL POZZOdi Valtiero Costante Sama

Come auspicato in occasionedegli incontri d’arte che si sonotenuti nella scorsa primavera,le nostre Associazioni Adarc edEndas si sono impegnate con-giuntamente per la realizzazio-ne di un progetto articolato cheriprende il titolo degli anni ’90“Appunti di storia dell’ arte”.Le conferenze, per la stagione2013/14, faranno particolareriferimento alle Rivoluzioni che,con la loro spinta propulsiva erinnovatrice, hanno contribuitoa cambiare l’arte del periodo nelquale si innestavano. Sottol’encomiabile guida e direzioneartistica del Prof. Marco Vallicelli,che ha sempre curato l’ iniziativacon grande successo, ci accin-giamo ad ascoltare e vedere levicende di persone che, singo-larmente o in gruppo, hanno sa-puto imporsi alla pubblicaattenzione scardinando, in molticasi, l’ordine costituito ed impo-nendone uno nuovo.“Giotto rimutò l'arte del dipingeredi greco in latino e ridusse almoderno; ed ebbe l'arte piùcompiuta che avessi mai piùnessuno”. Così scriveva il pittoree teorico Cennino Cennini in-torno al 1390 nel suo “Librod’arte”, per descrivere la rivo-luzione giottesca.L’arte è rivoluzione, l’arte è unaforza creatrice e riformatrice,l’arte è sconvolgimento, masoprattutto è la voce dello Spi-rito. L’arte può intendersi anchecome suscitatrice di un’emo-zione con l’espressione di un’i-dea.I rinati “Appunti di Storia del-l'Arte”, sono ispirati ai concettiabbinati di “arte” e “rivoluzione”.Saranno trattati quei momenti

della storia dell'arte, in cui,spesso ad opera di singoli, artisti,sono accaduti rivolgimentiepocali nella concezione, nellafinalità, nell'interpretazione,finanche nella tecnica dell'operad'arte stessa.

APPUNTI DI STORIA DELL’ARTE

segue a pag. 2

Sono stati scelti sei periodi, conrelativi protagonisti significativi,emblematici di mutamentiprofondi, a volte radicali, dellaproduzione artistica.Presidente Adarc Endas CesenaElisabetta Venturi Maurizio Ravegnani

Cesena città di serie Cdi Fanco Fabbri

No!, diranno i miei tre lettori (seManzoni pensava di averneventicinque il sottoscritto non puòilludersi di averne più di tre): Cesenaè di serie B.E NO!, dico io: di serie B c’è lasquadra di calcio, che in questomomento sta andando abbastanzabene tanto da far nutrire addiritturala speranza di un salto alla categoriasuperiore.NO!, NO!, Cesena è proprio unacittà di serie C, esattamente comequella che compare nella sigla dellaProvincia: FC, provincia di Forlì-Cesena. Ma allora, osserveranno i

lettori di cui sopra, Cesena è unacittà importante: è Provincia!Di nome sì, ma nei fatti?Quali uffici provinciali hanno sedea Cesena?C’é, ad esempio, l’Ufficio delCatasto?NO!La Conservatoria dei RegistriImmobiliari?NO!Il Comando dei Vigili del Fuoco?NO!Il Genio Civile?NO!Il Pubblico Registro Automo-

bilistico?NO!Gli Uffici Giudiziari?NO!L’Archivio Notarile?NO!L’INPS, l’INAIL (uffici direttivi) ?NO!Il Provveditorato agli Studi?NO!L’Ufficio IVA?NO!La Prefettura?NO!La Questura?NO!

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2ENDAS CESENA

ENDAS CESENAENDAS CESENA

PROGETTO DIDATTICOLA MATERIA, LA FANTASIA DEI RAGAZZI E LA MAGIA

DI UN TORCHIO DARANNO VITA AD UNA NUOVA ARTE MULTIMEDIALE

Giovani artisti crescono con il Maestro Adriano Maraldi, che da piùdi 40 anni opera nel campo dell’arte contemporanea con mostree percorsi didattici nelle scuole primarie e secondarie. Grazie allavolontà congiunta dell’ Endas Cesena e dell’ AssociazioneArtigianalculture, in stretta collaborazione con il VII Circolo diCesena guidato dal Dirigente Guglielmo Poggioli, partirà a breve,per l’ anno scolastico in corso, il progetto gratuito per la Scuola,per dar vita ad una nuova arte multimediale attraverso l’utilizzo diun torchio o pressa per calcografia.Con la collaborazione degli insegnanti delle classi Primarie 4° e5° dei plessi Vigne e Don Milani a Torre del Moro di Cesena, dalrecupero di materiale riciclato nascerà una Metamorfosi creatadalla fantasia e dal talento dei ragazzi coinvolgendoli positivamentenel gioco dell’Arte.Il numero delle classi sarà di oltre una decina, per un totale dicirca 300 ragazzi.La prima parte del progetto consiste in un percorso sulla storiadelle calcografia: prima dell’invenzione della macchina fotograficala stampa veniva eseguita con la tecnica della calcografia e nellebotteghe dell’arte maestri incisori eseguivano a mano, su lastre dirame e zinco con punte di acciaio e acidi appositi, le illustrazionidi battaglie, scene religiose, paesaggistiche e romantiche cheservivano per essere stampate sui libri del tempo. Oggi tutto questoviene eseguito attraverso la tecnica della stampa tipolitografica emultimediale.Durante la seconda parte verrà installata una pressa o torchio percalcografia con cui i ragazzi realizzeranno delle opere con materialedi riciclo inchiostrato e passato sotto i cilindri del torchio, dandovita ad un’opera unica nel suo genere.Alla fine del percorso ci sarà un intervento della dott.ssa BarbaraBoschi specializzata in Tecniche di Comunicazione,MediazioneTeatrale e Psicopedagogia sul lavoro realizzato dalle classipartecipanti.L’ iniziativa, al suo esordio, conta di allagarsi nel tempo a tutte lescuole della città.

di Adriano Maraldi

CESENA – In partenza una nuova avventura nella redazione delCircolo Gulp, in corso Mazzini 46. Dal 25 ottobre workshop difumetto, laboratori di scrittura, scuola di disegno e incontri con gliautori sono solo alcune delle belle sorprese che attendono i ragazzi

che partecipanoal corso che ter-minerà a giugno2014.Tutti i venerdì, ap-puntamento dalle17 alle 19, per igiovani di etàcompresa tra 12e 17 anni.In particolare, lasezione dedicataal linguaggio delfumetto si con-centrerà suglistratagemmi utilia creare soggettie sceneggiature

coinvolgenti, capaci di tenere il lettore con il fiato sospeso. Partendodagli antichi miti intesi come sogni collettivi, le lezioni dedicate allascrittura analizzeranno i ruoli dei personaggi che si agitano nellestorie che amiamo e che desideriamo scrivere.Come si crea un eroe e come si delinea il suo viaggio? Come sidefinisce il percorso di consapevolezza che intraprende il

protagonista? I laboratoridesiderano diventare viag-gio all’interno della strutturafondante della sceneg-giatura per esplorare il labi-rinto del raccontare con isuoi modelli ricorrenti e levarianti sbalorditive.L’area dedicata al disegnoinvece si concentrerà sulfumetto contemporaneo.Oltre alle regole classichedi realizzazione di un fu-metto, si andrà alla volta delle varie applicazioni del mezzocomunicativo in relazione ai fumettisti contemporanei, al fine di

realizzare un fumetto per-sonalissimo, come il raccontodi un viaggio, di una storiadisegnata, la propria biografiao la rivisitazione di una favola,un racconto, un film... sottoforma di diario!Un programma ricco e den-sissimo i cui frutti sarannoesposti, come sempre, a fineanno di lavoro in modo dacondividere quanto realizzatoe creato dai ragazzi.

Al via un nuovo anno di fumetti: EFFE!

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senza volerlo. Vivono in silenzio, nell’ ombra in un circuito infernale dalquale pochi riescono a uscirne. La voce delle loro speranze si arenadi fronte ai politici “DI PIU’ NON SI PUO’ FARE”.Hodja accende la televisione, parlano di ricerca e cultura, è curiosovuol sapere……“Italiani, un popolo di nuovi analfabeti…..ultimi in classifica tra i paesisviluppati, l’ OCSE afferma che solo uno su tre ha competenze pervivere e trovare lavoro nel XXI secolo. La riscossa femminile è il solofattore di mobilità. Le giovani donne italiane riscattano le più anziane,ancora segnate da antiche disparità. Ma è un patrimonio spessoinutilizzato, rimane solo una fuga verso altri paesi.Manca la forza, la capacità di soffrire “IO, CHE STUDIAVO IL GRAFENE

vendendo accendini”. Faceva l’ ambulante, è diventato ingegnere.Hodja trova un articolo “Voglio un figlio fenomeno”.Sono genitori disposti a tutto per avere un bambino campione…e adieci anni il gioco smette di essere un gioco, diventa una guerra pervincere. Un allenatore di calcio delle giovanili in modo allegorico hadichiarato: “la migliore squadra da allenare?.....formata da orfani…..”!Un bellissimo articolo parla dell’ incontro tra Papa Francesco e un noncredente. Il non credente pone una domanda: “chi non ha fede, saràperdonato alla fine dei tempi?” la risposta del Pontefice: “Per chi nonha fede, sta nell’ obbedire alla propria coscienza, il peccato per tutti(credenti e non) si compie quando si va contro la coscienza”.Spesso sono i bambini a cambiare il mondo, perché trovano le paroleche “I GRANDI” hanno perduto. La voce dell’ infanzia riesce a farsisentire, è ascoltata come e più di quelle di un politico o di una ONG.Ricordiamo ragazzini come ISHMAEL che ci ha fatto scoprire la realtàdei baby soldati; come CHARLIE, sette anni che ha lanciato una collettasul web per le vittime del terremoto di Haiti del 2010 (raccolti 200.000sterline); come NADA undici anni yemenita, da sola su you tube conla sua rivolta contro “I MATRIMONI FORZATI DELLE BIMBE”.I bambini sono PICCOLI LEADER GLOBALI di GRANDI BATTAGLIE!La più toccante e lucida testimonianza sull’ Olocausto, appartiene allatredicenne Anna Frank.In Italia molti lettori hanno capito quale sia l’ odissea dei migranti, graziealla storia del ragazzo afgano E. AKBARI e al libro “NEL MARE CISONO I COCCODRILLI”.E NELLE BIDONVILLE arrivano gli architetti della bellezza “NULLA E’IMPOSSIBILE”. L’ associazione Architecture for umanity costruiscesperanza in giro per il mondo, in quattordici anni offrendo servizi,sviluppo, hanno migliorato la vita di oltre 2.000.000 di persone(garantendo l’ accesso all’ acqua, creando alloggi dopo disastri naturali).Anche un campo di pallone può, come in Rwanda, unire bambini, natidopo il genocidio, in un futuro insieme. Perché altrimenti interegenerazioni fuggite dalle guerre, rischiano di rimanere senza storia.La scienza “dalla fiction alla realtà” ha realizzato REX, l’ uomo bionicoda un milione di dollari.Costruito con tutti gli organi artificiali, ma non ha ancora l’ elementoprincipale: IL CERVELLO!Cosa vogliamo dal futuro?....Coscienza, umanità, amore….o dei nuoviFRANKENSTEIN?Emozioni “oggi vedo che molte persone hanno messo da parte la mentee iniziano di nuovo a vivere di emozioni, di valori.”Quando guardo il cielo nelle notti di agosto, nella speranza di unastella cadente ritorno bambino, Hodja e la storia della LUNA NELPOZZO, mi aiutano a sperare che i desideri possano diventare realtà. L’ universo, l’ orizzonte possono congiungere “L’ ATTIMO CON L’INFINITO”, l’ uomo deve essere più creativo, più ambizioso, piùtestardo,…..PIU’ INNAMORATO DEI PROPRI IDEALI.

3 ENDAS CESENA

segue da pag. 2

LA LUNA NEL POZZOdi Valtiero Costante Sama

E così via: chissà quanti ne sono stati dimenticati.E allora?Appunto, come si diceva. Quando la Provincia era solo “Forlì” (FO), aCesena c’erano almeno la Pretura e il Giudice Conciliatore (ora Giudicedi Pace): oggi nulla di nulla. Come si diceva una volta: “si stava meglioquando si stava peggio”. Oggi, per ogni pratica, dalle più importanti allemeno, per ogni certificato, e via andare, i cittadini cesenati debbono recarsia Forlì, con tutto quello che ciò comporta (disagi, spese, pericoli, inqui-namento, perdita di tempo, ecc.).Ha importanza che il circondario di Cesena abbia più abitanti di quello diForlì?Evidentemente NO!Che l’economia cesenate sia, anche oggi in periodo di crisi, piuttostofiorente, con alcune grosse realtà a livello nazionale, e anche oltre (perfare alcuni esempi, in ordine alfabetico, AMADORI, MARTINI, OROGEL,TECHNOGYM, TREVISANI, il turismo marittimo) e Forlì poco o niente?Evidentemente, ancora una volta, NO!E allora, sono o non sono giustificati i cittadini cesenati a pensare che la“C” nella sigla della Provincia sia solamente una presa per il ... lato B?E le Autorità locali, specie quelle che da decenni governano la città, hannomai fatto qualcosa per ovviare a queste, vere e proprie, ingiustizie?E i partiti?Forlì, il “Cittadone”, la città del Duce, è, “giustamente”, capoluogo diProvincia; gode, “giustamente”, della presenza di tutti gli uffici provinciali,da quelli meno a quelli più importanti.Cesena compare nella sigla della provincia: cosa vuole di più? L’ul t imo“schiaffo”, la cancellazione della Sezione di Tribunale che è stata accorpataalla Sede centrale (con meno carico), al Tribunale di Forlì: cioè, la partepiù grossa è stata “infilata” in quella più piccola. Miracolo italiano! Il tuttoin base ad un provvedimento cieco e assurdamente generalizzato dispending review che, nel nostro caso, proprio nulla ha risparmiato, ma,anzi, ha causato nuove spese, oltre all’intasamento degli uffici del Tribunale,con conseguenti grosse difficoltà per i cittadini, gli operatori, allungamentodei tempi della giustizia, e così via.Cui si aggiungerà, fra breve, anche la scomparsa, da Cesena, degli ufficidel Giudice di Pace.Era possibile fare diversamente?Ad Aversa, per esempio, che era sede di una Sezione staccata (cancellata)di Tribunale, è stato istituito, in sostituzione, il Tribunale di Napoli nord.Notare: Aversa è in provincia di Caserta…E allora? Perché a Napoli e non anche qui da noi? Non si poteva istituireil Tribunale di Forlì sud? O anche, continuando nel discorso di cui sopra,di Forlì-Cesena? Con sede, ovviamente, almeno in questo caso, a Cesena.Si dirà che la realtà è diversa, in particolare per quanto attiene allacriminalità. Senonché il tessuto criminale non si combatte con i Tribunalima, semmai, con il rafforzamento delle Forze dell’Ordine, dell’organico

dei Giudici, degli operatori di giustizia, e così via: almeno per quello cheriguarda la fase repressiva. Ma soprattutto, col miglioramento del tessutosociale, dei servizi, delle possibilità di lavoro, della mentalità, educando icittadini: tutte cose, evidentemente, troppo difficili.Si parla di soppressione delle Province (opportunità che Ugo La Malfaaveva compreso, e proposto, più di quarant’anni fa): ben venga. Almenocesserà la inutile (e derisoria) presenza della “C” di Cesena nella sigladella Provincia.Non è che la situazione dei cittadini di Cesena migliorerà: ma se non altrosi sentiranno un po’ meno “presi per il lato B”.

Cesena città di serie Cdi Fanco Fabbri

segue da pag. 2

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I nostri Circoli storici iniziano asorgere in Romagna, nei territoriche si trovano compresi fraCesena, Forlì e Ravenna, verso lafine dell’ Ottocento, sia per dif-fondere maggiormente le ideerepubblicane di Giuseppe Mazzini,che per dare una risposta, nellospirito pratico di Aurelio Saffi, alleesigenze della popolazione locale,agendo nel campo dell’ educa-zione, dell’ assistenza sociale, dellasanità, della previdenza, dellamutualità in generale, in favore deiceti più deboli, delle donne, deibambini. Una funzione ed unamissione sociale, nello spirito delrepubblicanesimo molto diffuso inRomagna, per la quale furonocostruiti i Circoli, diventandoradicati luoghi di aggregazione, in-contro, discussione, aiuto reci-proco.Costruiti materialmente dai sociraggruppati in Cooperativa, ancoraoggi i locali appartengono alle varieCooperative che li hanno edificati,

4ENDAS CESENA

1 Presenza delle sedi dei Comitati territoriali in ogni provincia della regione.

2 E' possibile affiliarsi come circolo: se sei affiliato all'Endas puoi usufruire delle norme sulle attività non commerciali anche verso pagamento di corrispettivi specifici nei confrontidei soci; e se sei AssociazioneSportiva Dilettantisitca affiliata all'Endas potrai usufruireinoltre di un regime fiscale agevolato che prevede la semplificazione degli adempimenti contabili e numerose agevolazioni.

3 Promozione delle attività svolte dai circoli affiliati sui canali di comunicazione dell'Endas.

4 E' possibile effettuare il tesseramento individuale presso il Comitato territoriale dellatua città: la tessera Endas dà diritto ad usufruiredelle convenzioni locali, regionali e nazionali ea partecipare alle iniziative culturali, sportive, ricreative promosse dall'Associazione.

5 Assicurazione infortuni per soci (inclusa nella tessera).

6 Possibilità di porre quesiti giuridico/amministra-tivi ad uno staff specializzato senza alcun costo.

7 Affiliazione gratuita per i circoli che si affilianoper la prima volta.

CIRCOLI ENDAS DELCESENATE

di Edera Spinelli

L'Endas ha, fra i suoi scopi, quelli di promuovere e gestire leattività sportive, culturali, ricreative, sociali per favorire ed arricchirela partecipazione dei cittadini alla vita del Paese Italia. NelCesenate circa 60 Circoli ricreativi, sportivi, sociali sono affiliatiall'Endas. I soci dei Circoli Endas sono i protagonisti di unacollettività con cui costruiscono esperienze, relazioni, momenticonviviali, scambi culturali.In questo momento di gravecrisi economica e moraledel nostro Paese, i punti diaggregazione, come sono iCircoli, devono rafforzarsi ediventare sempre più ilcentro di iniziative socialivolte a migliorare la qualitàdella vita, in quanto ispirateai valori dell'Associazio-nismo e della cultura laica.Già da qualche anno leiniziative dei Circoli Cesenatisi sono intensificate e sonostate finalizzate a temi diinteresse generale, di cui,per citarne alcune: seratededicate alla salute, allacucina, alle erbe commestibili, a feste per bambini e per personesole. Ma questo, se pur lodevole, è insufficiente per far fronte aibisogni della collettività, che vuole trovare nei Circoli quellafamigliarità, quel lavorare insieme che negli ultimi tempi si eraperduto. Pur nella consapevolezza delle difficoltà soprattuttoeconomiche, a cui nemmeno i Circoli Endas sfuggono, è indi-spensabile riportare alle origini le motivazioni che ne hannodeterminato la nascita.Per questo il Presidente e il Consiglio dell'Endas di Cesenaritengono opportuno incontrare i Presidenti dei Circoli per definirecon loro un programma di iniziative per il prossimo anno. Saràquesta una opportunità notevole per conoscere a fondo ledinamiche di ogni Circolo e per aumentarne l' operatività all' internodel territorio in cui agisce, coinvolgendo sempre più cittadini.

INIZIA IL TESSERAMENTO2014

"I MAGNIFICI 7"motivi per affiliarsi all'Endas

I NOSTRI CIRCOLI STORICIUN PATRIMONIO DA VALORIZZARE

di Maurizio Ravegnani

mantenendo la definizione di Circolinel territorio forlivese e cesenatee Case del Popolo in quello raven-nate. E’ questa una peculiarità dellaRomagna, che le consente di avereuna grande opportunità per lacoesione sociale del suo territorio.Questo fine solidaristico, di aggre-gazione, di vivere e condividere si-tuazioni ed esperienze, di discus-sione ed elaborazione di idee eprogetti è una componente che èrimasta inalterata nel tempo, pas-sando per tutto il ‘900 attraversola Prima guerra mondiale, il fasci-smo, la Seconda guerra mondialee, finalmente la Repubblica.Il nostro Associazionismo, dal 1946sotto il nome di M.A.S. e poi dal1954 come ENDAS, segue, cura,propugna, promuove, diffondequesti principi per i quali i Circolierano stati costituiti e costruiti se-guendo, dall’ ultimo dopoguerrafino alla fine degli anni ’50, gliaspetti più legati alla cooperazione,solidarietà, previdenza, assistenza

per lavoratori, donne, bambini. Poicon l’ arrivo del boom economico,e quindi al passo con l’ evoluzionecivile, sociale, economica delPaese, l’ Endas segue più gliaspetti legati all’ allora definito”tempo libero”, riguardante so-prattutto la sfera ricreativa e “dopolavoristica” per poi, nel tempo suc-cessivo, allargare la propria sferaalle attività sportive, culturali, sociali,ambientali ma mantenendo semprequelle forti capacità aggregativedei cittadini nel territorio.Dagli anni ’80 in poi l’ Associazio-nismo in generale ha manifestatola propria soggettività sociale, invirtù anche di un nuovo quadrolegislativo nazionale e regionaleche ha riconosciuto le sue funzionie il suo apporto alle politiche disussidiarietà orizzontale e verticale,portando benefici al Welfare.Oggi l’ Endas opera “a tutto campo”per la partecipazione alla vitasociale di tutti i cittadini sviluppandoservizi, facendo da stimolo all’

autorganizzazione dei cittadini,operando quindi per quella cheviene definita “cittadinanza attiva”.Ecco allora che in questa rinnovatafunzione nella società civile, i nostriCircoli, per guardare al futuro,devono riaprirsi alla società, met-tendo a disposizione i loro grandispazi al volontariato, agli anziani,ai gruppi sportivi, ai giovani, allerealtà culturali perché questo valoresociale è patrimonio di tutta lacomunità.La socialità, che è uno degli ele-menti cardine del circolo, devetrovare nuova forza e impulso e lapartecipazione dei cittadini puòattuarsi anche grazie alle dispo-nibilità di questi spazi.Il dialogo con il territorio e la rap-presentazione delle sue istanze edei suoi bisogni è un punto fermoper la vita dei circoli che, nelle sfidedella società di oggi e del domani,devono ritrovare quello slancio equel vigore che li fecero allorasorgere.

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5 ENDAS CESENA

di Piero Gallina

CESENA CITTA' EUROPEA DELLO SPORT 2014

CONCORSO PERL'IDEAZIONE DEL LOGO

tiva e motoria viene ricono-sciutavalore fondamentale della societàcome elemento portante dicoesione sociale, di formazioneindividuale e collettiva.Valori che sono da sempre ilfondamento dell’ENDAS e dellaPolisportiva ENDAS ed anche, èovvio, degli altri enti di promo-zione sportiva che da oltre 50anni operano a favore dellacollettività. Il PREMIO a Cesenaè stato il riconoscimento ad unarealtà esistente.Merito alle Amministrazioni chenei decenni hanno realizzato ot-time infrastrutture ma anchemerito e orgoglio per tutti coloro,come l’ENDAS, che nei decenni,

spesso in modo oscuro e nonriconosciuto, hanno contribuitoa costruire una politica sportivasociale esemplare.A Cesena sono presenti 273associazioni sportive affiliate alCONI con 13.000 iscritti e sonocalcolati in 24.000 i cesenati chein varie forme, quali CesenaCammina, praticano attivitàmotoria.Un grazie sincero al Sindaco edalla Giunta Comunale che, conl’iniziativa di candidare la città alPremio Città Europea dello Sport,ha avviato una politica di coor-dinamento, promozione e valo-rizzazione che ha fatto emergereun patrimonio sportivo e sociale

della nostra comunità che è unodei valori portanti della coesionesociale.Infine vorrei fare assurgere adesempio per tutti il Prof. AlbertoPiraccini, eccellente allenatore diatletica leggera che di recente,con 82 primavere sulle spalle, ègiunto secondo nei 100 piani aiCampionati Mondiali Master aTorino. Complimenti Professore!Speriamo che in futuro siano tanticome Lei!Per concludere l’ENDAS e laPolisportiva traggono dal Premiorinnovate energie e freschezza diimpegno per continuare nelleattività di avvicinare e consolidaregiovani alla pratica sportiva.

Il 28 giugno è pervenuta al Sin-daco, da ACES EUROPA (Asso-ciazione Capitali e Città Europeedello Sport), la seguente comu-nicazione:“Abbiamo l’onore di dichiarareCESENA CITTA’ EUROPEADELLO SPORT 2014.Congratulazioni per questopremio: la vostra città è davveroun ottimo esempio di “sport pertutti” come strumento di salute,integrazione, istruzione e rispetto,che sono i nostri principali o-biettivi. Avete sviluppato unapolitica sportiva esemplare, conottime infrastrutture”.Al di là del legittimo orgoglio comecittadini e sportivi per il PREMIO,che ACES assegna ogni anno,sono opportune alcune riflessionisui criteri e parametri utilizzati perla scelta.“Il premio di città europea dellosport è un incentivo per le am-ministrazioni locali per porre lebasi che contribuiscono a mi-gliorare il livello generale di salutedegli abitanti attraverso la sanacultura dell’esercizio fisico”.Ed ancora: “i suoi compiti con-sistono nella creazione dellepolitiche dello sport per lo sviluppodelle infrastrutture e modelli digestione, per far sì che lo sportfaciliti lo sviluppo sociale di pro-cessi di integrazione nelle areesociali più svantaggiate dellasocietà: disabili, anziani, gliadolescenti in situazioni a rischioe gli immigrati”.Quindi criteri e parametri etici esociali che nulla hanno a che farecon record, sport spettacolo oprofessionistico, ma con salute,educazione e integrazione.A livello europeo la pratica spor-

Il logo “Cesena Città europea dello sport 2014” è stato scelto graziead un concorso al quale hanno partecipato oltre 100 alunni dell’IstitutoVersari-Macrelli che sono stati protagonisti con la loro creatività.I professori della scuola hanno selezionato i 7 loghi finalisti esuccessivamente una giuria composta dai professori del Versari-Macrelli, dal Sindaco e dall’Assessore Elena Baredi ha decretatoil logo vincitore.L’elaborato vincente propone un’immagine rivisitata della FontanaMasini ed è stato realizzato da Elia Rombi studente della 5° AGrafici, con la supervisione del Prof. Giampiero Valletta.Il concorso è stato realizzato grazie al coordinamento del Prof. CarloZoffoli.Tutte le 100 proposte sono visibili sul sito della scuolaww.ipscesena.it.L’istituto scolastico non è nuovo rispetto a queste sfide: alcuni annifa si è infatti reso protagonista della realizzazione del restyling dell’immagine dell’entrata principale dello Stadio Dino Manuzzi.

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6ENDAS CESENA

AVANTI TUTTA!!!

2013UNA GRANDE ANNATA

PER MARGHERITAMargherita Magnani fino al 2010 atleta dell’Atletica EndasCesena, poi reclutata dal gruppo sportivo delle Fiamme Giallecon sede ad Ostia, qualche anno fa si è brillantemente laureatain giurisprudenza con 110 e lode presso l’ Università di Bologna.Quest’ anno possiamo dire che la dottoressa Margherita si èlaureata autentica campionessa incorniciando una serie di risultatidi grande valore tecnico, partecipando a manifestazioni di assolutovalore internazionale come i Campionati mondiali di Mosca.

GINNASTICA ENDAS in festa il 14 dicembre

Le sezioni Ginnastica Artisticafemminile e Ginnastica Ritmicadella Polisportiva Endas Cesena,si danno appuntamento, sabato14 dicembre, presso la palestradella scuola media di Calisese diCesena, per esibirsi nel classico

“Collettivo di Natale”.La manifestazione è vissuta siacome un momento di aggre-gazione per tutte le ginnaste dellaPolisportiva Endas Cesena siacome una festa per lo scambiodegli auguri natalizi. Per le giovaniatlete questo appuntamento è

anche un primo step da superaree, per gli istruttori societari, èl’occasione per fare una primaverifica del grado di preparazionedelle ginnaste in vista delle futuregare di primavera, preludio delleprove del Campionato regionale

che selezio-nerà la rapp-resenta t ivaEndas Ginna-stica EmiliaRomagna cheparteciperà,nel mese digiugno, allaFinale Nazio-nale EndasG i n n a s t i c a2014.Al “Col-lettivo di Nata-le” partecipe-ranno le gin-

naste dei corsi di avviamento dellepalestre di Ponte Abbadesse, S.Egidio, Liceo Scientifico, Calisese,Pievesestina, Liceo della Comu-nicazione, Macerone, Borello,Sarsina, Fiorita, insieme alleginnaste della sezione agonisticadenominata “Gruppo Speciale.

Le attività della PolisportivaEndas di Cesenatico

di Pietro Palestini

L’Associazione Dilettantistica Polisportiva ENDAS Cesenatico èfortemente impegnata nella formazione sportiva giovanile da 42 anni,tanto da ricevere nel 2007 il riconoscimento di Merito del CONI conla “ STELLA DI BRONZO”Nella sua ultraquarantennale attività, ha ricoperto e ricopre tuttora un ruolo di guida per i giovani verso uno stile di vita moderno e soprattuttouno sviluppo per una crescita formativa eccellente.Ha svolto e svolge attività, senza discriminazione alcuna, aprendo inquesto periodo di vita le porte a giovani di tutte le classi sociali.“ L’attività fisica” troppo in fretta dimenticata, anche dalle Istituzioni,crea nei giovani quelle incapacità a reagire di fronte ad una qualsiasidifficoltà.Solo una “attività fisica”, qualunque essa sia, che si trasforma in attivitàsportiva con indirizzo verso un sport qualsiasi, va a completare unafase di crescita sociale, di dialogo e confronto con gli altri.L’ENDAS Cesenatico per ciò si distingue, per l’organizzazione di corsiper tutte le fasce di età e per la organizzazione di manifestazioni acarattere Regionale e Nazionale.Per l’anno sportivo 2013/2014 sono organizzati i seguenti corsi:Atletica Leggera avviamento dai 5 anni ai 10 anni;Atletica Leggera agonistica;

Ginnastica Artistica avviamento;Ginnastica Artistica agonistica;Pallavolo-Minivolley Femminile - Maschile;Ginnastica generale per adulti;Ginnastica dolce;Pilates;mentre le manifestazioni richiamano in città centinaia di persone:- Campionato Regionale di Atletica Leggera dei G.S.S. 2013 c/o StadioComunale M. Moretti di Cesenatico in data 15 e 16 Maggio 2013;- Meeting di Staffette di Atletica Leggera categorie Esordienti-Ragazzi-Cadetti Maschile e Femminile c/o la Pista di Atletica Stadio ComunaleM. Moretti di Cesenatico il 12 Ottobre 2013;- Saggio di Natale 2013 di Ginnastica Artistica;- Saggio a fine Aprile 2014 adulti della terza età;- Saggio di fine anno sportivo “40° Meeting” di tutti gli sport da noipromossi a fine Maggio 2014.

Ha migliorato tutti i suoi record personali:m. 800 in 2’02’’84 Rovereto 03.09.2013;m. 1500 in 4’06’’8 Mersin 28.08.2013;m. 3000 in 9’00’’25 Rieti 08.09.2013;Miglio in 4’28’’5 New York 22.09.2013;Ora può seriamente pensare ad una partecipazione alle prossimeOLIMPIADI.

FORZA MARGHERITA!!!

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PER L'ATLETICA ENDASL’EVENTO DEL PROSSIMO ANNO SARA’

L'INCONTRO CON ALESSANDRO DONATIIL 20 MARZO 2014

7 ENDAS CESENA

di Piero Macrelli

“La vicenda di A. Donati nell’atletica italiana sembra, nellosvolgimento, un film westernamericano dall’ epica eroica.E’ la storia di un uomo comune,onesto, appassionato, ben certodei suoi valori che un giorno,senza cercarlo né volerlo, sitrova ad affrontare i più potenti,ad essere l’ unico che si opponeai padroni della ferrovia, a quelliche vogliono inquinare i lpanorama, la qualità della vita

del suo piccolo mondo, quelliper i quali ogni mezzo è lecito,per far valere i propri interessi,il proprio profitto.Così la sua lotta spietata,solitaria, diventa senza quar-tiere. Ad un certo momento sitenta di far passare perfino luida bandito. Ma questo “omino”,senza il fisico e la vocazione delruolo, riesce alla fine a scon-figgere il male, almeno cosìsembra. Quando però, finita l’

ultima sfida all’ “OK CORRAL”si guarda intorno, si trova malin-conicamente solo, senza nulla,nemmeno il cavallo, seduto aduna scrivania.”Edizioni GRUPPO ABELE cosìpresenta l’ultimo lavoro di Ales-sandro Donati:“Gli scandali del doping si sus-seguono coinvolgendo cam-pioni di primissimo piano. E’ormai consapevolezza diffusache in diverse discipline sportiveil ricorso al doping coinvolgegran parte degli atleti di verticee altera i risultati delle maggioricompetizioni sportive, favoritoda dirigenti che guardano soloal numero delle vittorie e dauna stampa sportiva chepreferisce non vedere e nonsentire. Pochi sanno, inveceche tutto questo ha fatto scuolae che molti praticanti di livelloamatoriale affollano gli ambu-latori dei medici dei “campioni”per farsi prescrivere la “cura”miracolosa che può consentireloro di battere in gara il collegadi ufficio o il vicino di piane-rottolo.Così il doping è diventato feno-meno di grandi numeri, conmolti punti di contatto con ladroga e sta generando trafficiinternazionali manovrati dietrole quinte dalle multinazionalifarmaceutiche. Da oltre trent’anni Alessandro Donati, giàallenatore di atletica leggera dirilievo nazionale, non ci sta.Questo libro è la storia dellasua lunga e spesso solitariabattaglia. Una testimonianzasenza precedenti, a voltesconvolgente.”

Appena uscito e dopo aver lettoil libro di A. Donati “Lo sportdel doping Chi lo subisce, chilo combatte” mi sono promes-so che avrei fatto di tutto perorganizzare un incontro del-l’autore con gli sportivi e con glistudenti cesenati.Con l’ aiuto dell’ Endas terri-toriale nella persona dell’ amicoMaurizio Ravegnani espertoorganizzatore di eventi, dellamia ex Atleta Nicoletta Tozzi chesegue con capacità e passionel’ organizzazione del progetto“Cesena città europea dellosport” e del prof. Piero Gallinagrande amico dell’ atletica leg-gera cesenate, sono riuscito aconcretizzare l’ evento.Il 20 marzo A. Donati incontreràgli sportivi cesenati presentandoil suo libro (probabilmente alPalazzo del Capitano) e il 21mattina gli studenti delle scuolesuperiori (probabilmente pressol’ Aula Magna di Psicologia).Per motivi professionali ho in-contrato e conosciuto Donati indiverse occasioni, in particolarenel 1985 a Tirrenia in occasionedi un lungo seminario tecnico incui ebbi modo di apprezzare efare tesoro delle sue grandicapacità ed esperienze tecnichenel mezzofondo veloce e sco-prire la sua tempra di cobat-tente, il suo carattere fermo, lasua determinazione e soprattuttola sua onestà intellettuale e diuomo di sport.Il grande giornalista sportivoGianni Minà così presentava A.Donati in occasione di unaprefazione ad un suo prece-dente libro “Campioni senzavalore”.

La Redazione diEndas Cesena

porge a tutti i suoi lettori i migliori auguri di

Buon Natale eFelice Anno Nuovo

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Perodico dell’Endas Cesenate - Autorizzazione Trib. Forlì n. 684 del 25.9.85 - Dir. Resp.: Franco Fabbri - Redazione: Maurizio Ravegnani, PierangeloMacrelli, ElisaRocchi, Valterio Sama, M. Letizia Severini, Franco Zoffoli Segreteria di redazione Tosca Angelucci - Redazione aministrativa: Corso Mazzini, 46 - Cesena Tel. e fax 0547/610952 - e-mail: [email protected] e stampa: Nuova litografia Tuttastampa - CesenaPoste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - CN/FC

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