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Economia Politica Appunti delle lezioni Massimo Carboni Domanda e offerta aggregata nel breve periodo

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Economia Politica

Appunti delle lezioni

Massimo Carboni

Domanda e offerta

aggregata nel breve periodo

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Le fluttuazioni economiche di breve periodo

Sinora abbiamo concentrato il nostro studio della macroeconomia sul

funzionamento del sistema economico nel lungo periodo. In questo ultimo modulo

del corso prendiamo invece in esame le fluttuazioni di breve periodo dell’economia

intorno al suo trend di lungo periodo.

Questo modulo è organizzato in tre unità.

Nella prima analizziamo la curva di domanda aggregata e di offerta aggregata i cui

spostamenti possono causare le fasi di recessione di breve periodo.

Nella seconda unità esaminiamo come le politiche monetarie e fiscali possono

cercare di stabilizzare il ciclo economico.

Infine nell’ultima sezione analizziamo la relazione tra inflazione e disoccupazione

che risulta essere uno dei temi cruciali delle moderne economie.

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Domanda e offerta aggregata nel breve periodo

Inquadramento generale

In questa unità ci proponiamo di sviluppare il modello di analisi delle fluttuazioni di

breve periodo del sistema economico. Tale modello è basato sulle curve di domanda

aggregata e di offerta aggregata che mettono in relazione il PIL con il livello generale

dei prezzi. Vedremo da cosa dipendono gli spostamenti di queste curve e come essi

possano causare fasi di recessione nel sistema economico.

Obiettivi di apprendimento

• costruire la curva di domanda aggregata con pendenza negativa

• costruire la curva di offerta aggregata con pendenza positiva

• definire i fattori che determinano uno spostamento delle curve

• imparare la relazione tra equilibrio di breve e di lungo periodo

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Le fluttuazioni economiche di breve periodo

L’attività economica (PIL, investimenti, disoccupazione) fluttua di anno in anno.

Negli ultimi decenni le economie occidentali hanno in genere mostrato una crescita

positiva anche se caratterizzata da intensità variabile, ma non sono mancati i

periodi di contrazione delle attività economiche, ossia di recessione, anche se,

fortunatamente, non si è riscontrato alcun fenomeno di depressione.

Le fluttuazioni economiche sono irregolari e in parte imprevedibili e vengono

definite ciclo economico.

La maggior parte delle variabili macroeconomiche hanno andamenti correlati, ma

le variazioni possono avere entità diverse. In particolare, quando il PIL diminuisce,

gli investimenti si riducono e la disoccupazione aumenta.

Nel lungo periodo la maggior parte degli economisti ritiene che sia valida la teoria

della dicotomia classica e della neutralità della moneta.

Nel breve periodo gli economisti concordano che la dicotomia classica non sia

valida e che le variabili nominali e le variabili reali siano strettamente correlate.

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Il modello elementare delle fluttuazioni economiche

Il modello elementare che utilizziamo per analizzare le fluttuazioni di breve periodo

dell’attività economica intorno al trend di lungo periodo è il modello di domanda

aggregata e offerta aggregata

Questo modello si basa su due variabili (una reale e una nominale tra loro legate):

• la quantità di beni e servizi prodotta dal sistema economico

(misurata dal PIL reale)

• il livello generale dei prezzi

(misurato dall’IPC o dal deflatore del PIL)

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Prodotto di equilibrio PIL

Livello deiprezzi

0

Livello deiprezzi di equilibrio

Offerta aggregata

Domandaaggregata

Produzione e livello dei prezzi si aggiustano in modo da equilibrare

domanda e offerta aggregata

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Curve di domanda e di offerta aggregata

La curva di domanda aggregata descrive la quantità di beni e servizi che le

famiglie, le imprese e il governo desiderano acquistare per ogni dato livello generale

dei prezzi.

La curva di offerta aggregata descrive la quantità di beni e servizi che le imprese

desiderano produrre e vendere per ogni dato livello generale dei prezzi.

Il modello di domanda e offerta aggregata non è una versione estesa del mercato

micro: non c'è sostituzione e spostamento di risorse da un mercato all'altro, il PIL

reale comprende tutti i beni e servizi prodotti in tutti i settori dell'economia.

Abbiamo quindi bisogno di elaborare una teoria macroeconomica che spieghi la

pendenza negativa della curva di domanda aggregata e la pendenza positiva della

curva di offerta aggregata.

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La curva di domanda aggregata

Descrive la quantità di beni e servizi che le famiglie, le imprese e il governo

desiderano acquistare per ogni dato livello generale dei prezzi.

Il PIL (Y) è costituito da quattro componenti che contribuiscono alla

determinazione della domanda aggregata di beni e servizi.

Y = C + I + G + NX

Ipotizziamo per ora che la spesa pubblica, G, sia indipendente e determinata dal

governo.

Le altre tre variabili sono invece inversamente correlate con il livello dei prezzi P

e ciò permette di spiegare l’inclinazione negativa della curva di domanda

aggregata:

1. relazione tra P e consumi C effetto ricchezza

2. relazione tra P e investimenti I effetto tasso di interesse

3. relazione tra P e esportazioni nette NX effetto tasso di cambio

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L’inclinazione negativa della curva di domanda aggregata /1

1. Relazione tra livello dei prezzi e consumi: l’effetto ricchezza

Una diminuzione del livello generale dei prezzi rende i consumatori più ricchi,

spendono di più e aumenta il livello dei consumi.

Un maggior livello della spesa per consumi significa un livello più elevato di beni e

servizi domandati.

Quindi: P ↓ , C , PIL .

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L’inclinazione negativa della curva di domanda aggregata /2

2. Relazione tra livello dei prezzi e investimenti: effetto tasso di interesse

Un livello dei prezzi più basso riduce la domanda di moneta,

le famiglie necessitano di meno liquidità,

si liberano della liquidità in eccesso acquistando titoli e obbligazioni,

si riduce il tasso di interesse.

Nel mercato dei fondi mutuabili la riduzione del tasso di interesse fa sì che

vengano domandati più beni di investimento

che significa un livello più elevato della quantità di beni e servizi domandati..

Quindi: P ↓ , M ↓ , i ↓ , I , PIL .

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L’inclinazione negativa della curva di domanda aggregata /3

3. Relazione tra livello dei prezzi e esportazioni nette: effetto tasso di cambio

Quando il livello generale dei prezzi diminuisce,

il tasso di interesse diminuisce e

il tasso di cambio si deprezza (la valuta interna è meno costosa rispetto alla valuta

estera) e

questo fa aumentare le esportazioni e diminuire le importazioni: le esportazioni

nette aumentano.

Un maggior livello di esportazioni nette significa un livello più elevato della quantità

domandata di beni e servizi.

Quindi: P ↓ , i ↓ , e ↓ , X , NX , PIL .

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Spostamenti della curva di domanda aggregata

L’inclinazione negativa della curva di domanda aggregata indica come varia la

quantità domandata al variare del livello generale dei prezzi (spostamenti lungo

la curva)

La curva di domanda aggregata si sposta quando è influenzata da variazioni in

altri fattori, per ogni dato livello dei prezzi (spostamenti della curva).

Ad esempio la curva di domanda aggregata si sposta verso destra (in aumento) se

aumentano:

- i consumi (taglio delle imposte, extra guadagni in borsa, riduzione dei risparmi,

ecc.)

- gli investimenti (crediti di imposta, ottimismo sul futuro, espansione monetaria,

ecc.)

- la spesa pubblica (lavori pubblici, aumento spesa per pubblica amministrazione,

ecc.)

- le esportazioni nette (espansione economica all’estero, deprezzamento del

cambio)

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Spostamenti lungo la curva

PIL

Livello deiprezzi

0

Domandaaggregata

P1

Y1 Y2

P2

1. Una diminuzione

del livello

dei prezzi . . .

2. . . . fa aumentare la quantità

domandata di beni e servizi.

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Spostamenti della curvain seguito ad aumenti di C, I, G, NX

PIL

Livello dei prezzi

0

D1

P1

Y1

D2

Y2

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La curva di offerta aggregata

La curva di offerta aggregata descrive la quantità di beni e servizi che le imprese

desiderano produrre e vendere per ogni dato livello generale dei prezzi.

La curva di offerta aggregata risulta differente nel lungo e nel breve periodo.

Nel lungo periodo la produzione di beni e servizi dipende dalla disponibilità di

lavoro, capitale, risorse naturali e tecnologia.

Il livello dei prezzi nel lungo periodo non ha influenza sull’offerta dei fattori di

produzione, e quindi sul livello di produzione.

Pertanto, la curva di offerta aggregata di lungo periodo è verticale in

corrispondenza del livello naturale di produzione.

Questo livello di produzione viene indicato anche con prodotto potenziale o livello

di pieno impiego.

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La curva di offerta aggregata di lungo periodo

PILLivello naturaledel prodotto

Livello dei prezzi

0

Offerta aggregata di lungo periodo

P1

P2

1. Una

variazione

del livello

dei prezzi. . .

2. . . . non ha effetti sulla

quantità offerta di beni e

servizi nel lungo periodo

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Spostamenti della curva di offerta di lungo periodo

Qualsiasi cambiamento che modifica il livello naturale del prodotto fa spostare la

curva di offerta aggregata di lungo periodo.

In particolare un aumento dell’offerta aggregata (spostamento verso destra) può

essere dovuta a:

• aumento nell’offerta di lavoro (immigrazione, riduzione del tasso naturale di

disoccupazione)

• aumento nell’offerta di capitale, sia fisico che umano

• aumento nella disponibilità di risorse naturali

• avanzamenti della conoscenza tecnologica (nuovi processi produttivi, nuovi

prodotti, innovazioni organizzative)

Ovviamente una riduzione dei fattori sopra elencati provoca una riduzione

(spostamento verso sinistra) della curva di offerta aggregata di lungo periodo.

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Crescita di lungo periodo e inflazione

Il progresso tecnologico permette all’offerta aggregata di lungo periodo di

aumentare e la politica monetaria espansiva fa spostare la curva di domanda

aggregata verso destra.

In questo modo il modello di domanda e offerta aggregata descrive la relazione

classica tra crescita e inflazione.

Le fluttuazioni di breve periodo dell’output e del livello dei prezzi possono essere

considerate come deviazioni dal trend di lungo periodo.

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PILY1980

DA1980

DA1990

Domanda

aggregata, DA2000

Livello

dei prezzi

0

Curve di offerta

aggregata di

lungo periodo,

OALP1980

Y1990

OALP1990

Y2000

OALP2000

P1980

1. Nel lungo periodo il

progresso tecnologico

fa spostare la curva

di offerta aggregata

. . .4. . . . e una

inflazione continua.

3. . . . provocando una

crescita del prodotto. . .

P1990

P2000

2. La crescita dell’offerta di

moneta fa spostare la curva

di domanda aggregata . . .

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Curva di offerta aggregata nel breve periodo con pendenza positiva

Nel breve periodo la curva di offerta aggregata ha pendenza positiva indicando che

un aumento del livello generale dei prezzi tende a far aumentare la quantità di

beni e servizi offerta.

Per spiegare questa relazione gli economisti hanno proposto tre teorie che si

basano su specifiche imperfezioni di mercato:

1. teoria dei salari vischiosi

2. teoria dei prezzi vischiosi

3. teoria degli errori di percezione

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1. Teoria dei salari vischiosi

Nel breve periodo i salari nominali si aggiustano lentamente (si dice che sono

“vischiosi”) quando il livello generale dei prezzi varia. Quindi, una riduzione del

livello generale dei prezzi non comporta una immediata ed analoga riduzione dei

salari nominali, ciò rende l’occupazione e la produzione meno remunerativa per

le imprese. Questo porta le imprese a offrire una quantità inferiore di beni e

servizi.

Quindi: P ↓ , w - , PIL ↓ .

2. Teoria dei prezzi vischiosi

I prezzi di alcuni beni e servizi si aggiustano lentamente in risposta a variazioni

delle condizioni economiche del mercato. Una diminuzione non attesa del livello

generale dei prezzi fa sì che alcune imprese si trovino ad avere prezzi più

elevati di quelli desiderati. Questo causa una caduta nelle vendite e induce le

imprese a ridurre la quantità di beni e servizi prodotti.

L’inclinazione positiva della curva di domanda aggregata /1

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Le tre teorie hanno in comune la considerazione che la quantità offerta devia dalla tendenza naturale

di lungo periodo quando il livello dei prezzi si discosta da quello atteso dai soggetti economici.

Quantità di

prodotto

offerta

=

Livello

naturale del

prodotto

+

a Livello

dei prezzi

effettivo

-

Livello

dei prezzi

atteso

Dove a è una costante che determina la reattività del prodotto rispetto a variazioni inattese del

prezzo.

3. Teoria degli errori di percezione

Variazioni nel livello generale dei prezzi possono temporaneamente confondere i

produttori in relazione a ciò che avviene nel proprio mercato. Un livello generale

dei prezzi più basso rispetto a quello atteso può indurre i produttori a credere che

siano variati i prezzi relativi a loro sfavore; se i produttori credono che i loro beni

hanno un prezzo inferiore saranno indotti a ridurre la quantità prodotta e offerta.

L’inclinazione positiva della curva di domanda aggregata /2

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Spostamenti della curva di offerta aggregata di breve periodo

Gli spostamenti della curva di offerta aggregata di breve periodo sono causati da

spostamenti della curva di offerta di lungo periodo in seguito a variazioni

nell’offerta di:

• lavoro

• capitale

• risorse naturali

• conoscenza tecnologica.

Un altro tipo di spostamento è dovuto a variazioni nel:

• livello atteso dei prezzi.

Un incremento nel livello atteso dei prezzi riduce la quantità di beni e servizi offerti

e provoca uno spostamento della curva di offerta aggregata di breve periodo verso

sinistra.

Analogamente un livello atteso dei prezzi più basso fa aumentare la quantità di

beni e servizi complessivamente offerta e fa spostare verso destra la curva di

offerta aggregata

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PIL

Livelloprezzi

0

Offerta aggregata di breve periodo

Domanda aggregata

Alivello prezzi di equilibrio

Livello naturale del prodotto

Offerta aggregata di lungo periodo

Economia in equilibrio di lungo periodo

L’economia è in equilibrio di lungo periodo quando la curva di domanda aggregata interseca quella di offerta

aggregata di lungo periodo in corrispondenza dell’intersezione con quella di breve periodo.

Quando l’economia raggiunge questo equilibrio di lungo periodo, percezioni, salari e prezzi saranno tali che

anche la curva di offerta aggregata di breve periodo passi per lo stesso punto

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PIL

Livello

dei prezzi

0

Offerta aggregata di breve

periodo, OA

Offerta

aggregata di

lungo periodo

Domanda

aggregata, DA

AP

Y

DA2

OA2

1. Una riduzione della

domanda aggregata. .

2. . . . provoca una riduzione del PIL nel breve periodo . . .

3. . . . ma nel tempo

la curva di offerta aggregata

di breve periodo

si sposta . . .

4. . . . e il PIL ritorna al suo

livello naturale.

CP3

BP2

Y2

Copyright © 2004 South-Western

Gli effetti di una caduta della domanda aggregata (pessimismo) nel BP e LP

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PIL

Livello dei

prezzi

0

Domanda aggregata

3. . . . e un

aumento del

livello dei prezzi.

2. . . . provoca una riduzione del PIL . . .

1. Uno spostamento negativo della curva

di offerta aggregata di breve periodo . . .

Offerta aggregata

di breve periodo

OA

Offerta

aggregata

lungo periodo

Y

A

P

OA2

B

Y2

P2

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Effetti di uno spostamento negativo dell’offerta aggregata (petrolio) nel BP e LP

BP: stagflazione : combinazione di recessione e inflazione: la produzione diminuisce e i prezzi aumentano

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Interventi di politica economica per assecondare la riduzione dell’offerta

aggregata

Il governo può cercare di controbilanciare (assecondare) la riduzione dell’offerta

aggregata attraverso politiche che incrementino la domanda aggregata (ad esempio

spesa pubblica).

Tuttavia con la politica economica, agendo sulla domanda aggregata, non si

possono controbilanciare simultaneamente i due effetti di recessione e inflazione.

Il PIL di breve periodo rimane stabile, ma i prezzi aumentano.

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PILLivello naturale

di produzione

Livello

dei prezzi

0

Offerta aggregata

di breve periodo

OA

Offerta aggregata

di lungo

periodo

Domanda aggregata, DA

P2

A

P

OA2

3. . . questo

provoca un

ulteriore

aumento dei

prezzi . . .4. . . ma mantiene il PIL

al suo livello naturale.

2. . . . il governo può

assecondarla

espandendo la

domanda aggregata . . .

1. Se l’offerta aggregata di breve

periodo diminuisce . . .

DA2

CP3

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