APPELLO DEL PROF. AUGUSTO MATTIOLI AL CONSIGLIO COMUNALE DI BOLOGNA
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Alla cortese attenzione del Gruppo Consiliare di Bologna.
In seguito all'innovazione relativo all'uso dei titoli di viaggio introdotta
da TPER, ovvero l'obbligo di validare ogni titolo di viaggio,
abbonamenti compresi, ad ogni accesso ai mezzi pubblici, innovazione pomposamente sbandierata da TPER con una campagna pubblicitaria
chiamata VALIDO CONTRO L'EVASIONE, tenuto conto che TPER non è un club privato, ma una società che presta un importante servizio alla
città, mi pare opportuno proporre all'attenzione delle forze politiche quanto segue:
(a) se è legalmente più che corretto multare coloro che, usufruendo del servizio pubblico, non pagano il biglietto, in quanto costoro
danneggiano economicamente l'azienda, pare essere al limite della legalità colpire con una sanzione pecuniaria di 6 euro chi, pur titolare
di un titolo di viaggio valido, per esempio di un abbonamento annuale, non ha provveduto a VALIDARE il titolo di viaggio ad ogni accesso ai
mezzi pubblici, perché la mancata vidimazione non comporta alcun danno economico per TPER;
(b) la recente normativa stabilisce che chi acquista un biglietto su un
mezzo pubblico, qualora nel corso del viaggio cambi linea e quindi acceda ad un altro autobus, diverso da quello sul quale ha acquistato il
biglietto, non è tenuto a VALIDARE il biglietto, ma ha l'obbligo di MOSTRARLO AL CONDUCENTE della vettura sulla quale sale; è chiaro
che si crea una differenza di trattamento tra chi ha un titolo di viaggio acquistato a terra, la cui VALIDAZIONE può essere accertata
oggettivamente dal controllore utilizzando le apposite macchinette, e chi ha acquistato un biglietto sull'autobus: come può il controllore
verificare oggettivamente che costui ha mostrato il biglietto all'autista del mezzo? Inoltre non è neanche chiara la funzione di controllo
dell'autista: che cosa può fare se nota delle irregolarità, sempre ammesso che riesca a notarle? La diversità di trattamento tra gli
utenti, ad ogni modo, pare al limite della legalità; (c) la nuova normativa è introdotta da TPER per combattere l'evasione
(VALIDO CONTRO L'EVASIONE). In realtà non si vede in quale maniera
possa raggiungere lo scopo: è chiaro, infatti, che un passeggero, qualora noti comportamenti irregolari di altri passeggeri, compresa la
presunta omissione del pagamento del biglietto, non ha titolo giuridico per intervenire;
(d) il fatto che la nuova normativa comporti per TPER la possibilità di avere informazioni sull'uso dei mezzi pubblici, per migliorare il
servizio, si configura come un'indagine di mercato: pare di dubbia legalità sottoporre a una multa chi non si adegua a partecipare a
un'indagine di mercato. In conclusione, la normativa introdotta da TPER è tesa a fare cassa,
colpendo coloro che sono in regola. Auspico che coloro che siedono nel Consiglio comunale di Bologna si
facciano carico di fare chiarezza intorno a questa situazione, così da
mantenere un contatto significativo con i cittadini anche intorno a temi
apparentemente di poco conto. La speranza di tutti è che non si accentui ulteriormente il distacco tra i
cittadini che si sentono trascurati e la politica.
Ringrazio per l'attenzione
AUGUSTO MATTIOLI