ANUSCA Informa 2015 - 01 - Gen, Feb, Mar

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(connua a pag. 4) A che punto siamo? di Liliana Palmieri Anno XXV - n. 1 - Gennaio-Febbraio-Marzo 2015 Editore A.N.U.S.C.A. srl Castel S. Pietro Terme (BO) Stampa Tip. F.lli Cava - Castel S. Pietro Terme (BO) Trib. BO n. 5865 il 20/06/1990 - Direttore Resp. Paride Gullini Separazione e divorzio davan all’Ufficiale dello Stato Civile: nuove esperienze S ono reduce da una serie di Forum che ho tenuto per la Provincia di Torino presso 6 circondari della Provincia stessa (per i quali era stata incaricata la nostra associazione) nonché dal corso del 21 gennaio a Saluzzo. Nel corso di ques appuntamen sono sta pos, dagli operatori, numerosi quesi e problemache sorte a seguito di queste novità legislave. Eccone alcuni: 1) D: In caso di accordo di negoziazione assista da almeno un avvocato per parte, da quando decorrono i 10 giorni entro i quali gli avvoca devono trasmeere gli accordi all’ufficiale di Silvia Corneo (connua a pag. 2) dello stato civile? R: Nel testo di conversione in legge del decreto, pur rimanendo i 10 giorni per la trasmissione, si è introdoo l’obbligo per gli avvoca di inviare tale accordo al Procuratore. Ovviamente sarebbe impensabile far decorrere i 10 giorni dalla spula dell’accordo. Si può sostenere quasi con assoluta certezza che il computo debba parre dal momento in cui l’avvocato viene a conoscenza dell’autorizzazione/nulla osta da parte del Procuratore. A questo L ’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, ovvero, il futuro delle anagrafi italiane. Dalla sua istuzione, ad opera dell’Agenda Digitale Italiana (art. 2 D.L. 179/2012 converto in Legge 221/2012) sono passa oltre due anni. Un periodo di lavoro intenso, con tan protagonis, tu chiama, in ragione della specifica veste istuzionale, a dare il proprio contributo tecnico-giuridico per la messa a punto di un sistema su cui si giocherà l’efficienza e la compevità del Sistema Italia. Com’è noto, la genesi di ANPR si colloca nella strategia Europa 2020, che poggia su tre pilastri: crescita intelligente, crescita sostenibile e crescita inclusiva. La realizzazione di obievi così ambiziosi richiede, com’è evidente, una serie di azioni a livello nazionale, ANPR ATTENZIONE! Le Polizze Assicurave sono scadute il 31 dicembre 2014. Per non rimanere privo di tutela, ricorda di rinnovare l’adesione ad ANUSCA

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Trimestrale Anusca - Rivista di aggiornamento per operatori dei Servizi Demografici

Transcript of ANUSCA Informa 2015 - 01 - Gen, Feb, Mar

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A che punto siamo?di Liliana Palmieri

Anno XXV - n. 1 - Gennaio-Febbraio-Marzo 2015Editore A.N.U.S.C.A. srl Castel S. Pietro Terme (BO)Stampa Tip. F.lli Cava - Castel S. Pietro Terme (BO)

Trib. BO n. 5865 il 20/06/1990 - Direttore Resp. Paride Gullini

Separazione e divorzio davanti all’Ufficiale dello Stato Civile: nuove esperienze

Sono reduce da una serie di Forum che ho tenuto per la Provincia di Torino presso 6 circondari della

Provincia stessa (per i quali era stata incaricata la nostra associazione) nonché dal corso del 21 gennaio a Saluzzo. Nel corso di questi appuntamenti sono stati posti, dagli operatori, numerosi quesiti e problematiche sorte a seguito di queste novità legislative.Eccone alcuni:1) D: In caso di accordo di negoziazione assistita da almeno un avvocato per parte, da quando decorrono i 10 giorni entro i quali gli avvocati devono trasmettere gli accordi all’ufficiale

di Silvia Cornetto

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dello stato civile?R: Nel testo di conversione in legge del decreto, pur rimanendo i 10 giorni per la trasmissione, si è introdotto l’obbligo per gli avvocati di inviare tale accordo al Procuratore. Ovviamente sarebbe impensabile far decorrere i 10 giorni dalla stipula dell’accordo. Si può sostenere quasi con assoluta certezza che il computo debba partire dal momento in cui l’avvocato viene a conoscenza dell’autorizzazione/nulla osta da parte del Procuratore. A questo

L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, ovvero, il futuro delle anagrafi italiane. Dalla

sua istituzione, ad opera dell’Agenda Digitale Italiana (art. 2 D.L. 179/2012 convertito in Legge 221/2012) sono passati oltre due anni. Un periodo di lavoro intenso, con tanti protagonisti, tutti chiamati, in ragione della specifica veste istituzionale, a dare il proprio contributo tecnico-giuridico per la messa a punto di un sistema su cui si giocherà l’efficienza e la competitività del Sistema Italia.Com’è noto, la genesi di ANPR si colloca nella strategia Europa 2020, che poggia su tre pilastri: crescita intelligente, crescita sostenibile e crescita inclusiva. La realizzazione di obiettivi così ambiziosi richiede, com’è evidente, una serie di azioni a livello nazionale,

ANPR

ATTENZIONE!Le Polizze Assicurative

sono scadute il 31 dicembre 2014.

Per non rimanere privodi tutela, ricorda di

rinnovare l’adesione ad ANUSCA

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europeo e addirittura mondiale. In questo contesto si inserisce l’azione strategica del Ministero dell’Interno, Direzione Centrale per i Servizi Demografici, che ha messo in campo, fin dall’inizio, energie e grande impegno per coordinare e dare impulso alla intensa attività di studio delle numerose problematiche e di messa a punto delle strategie operative, per far si che ANPR diventi, nella fase operativa, uno strumento basilare per razionalizzare e rendere interoperabili i vari sistemi informativi, che ancora oggi parlano “lingue diverse”. Riunioni in loco e un fitto scambio di corrispondenza, per un intenso lavoro di analisi delle questioni fondamentali e delle criticità di volta in volta emerse, con ANUSCA sempre presente per dare il proprio contributo qualificato e autorevole alla costruzione di un sistema destinato ad avere un ruolo nevralgico. In concreto ANPR si configura come una infrastruttura centrale, collegata in tempo reale, sia ai Comuni, sia alle Pubbliche Amministrazioni e agli organismi che erogano pubblici servizi. In ANPR confluiranno le anagrafi della popolazione residente e le anagrafi degli italiani residenti all’estero ora gestite dai singoli Comuni, oltre ai dati contenuti nell’Indice nazionale delle anagrafi e nell’Aire centrale, gestiti dal Ministero dell’Interno. In sostanza, una convergenza di dati che porterà ad una loro bonifica e dunque alla univocità a livello nazionale: un risultato ragguardevole, che richiederà importanti attività di controllo e validazione di una ingente mole di informazioni. L’aggiornamento dei dati inseriti in ANPR resterà di competenza dei Comuni, sulla base di normali procedimenti di iscrizione, variazione, cancellazione, avviati ad istanza di parte o d’ufficio, che gli ufficiali d’anagrafe continueranno a svolgere esattamente come fanno ora, anche se - più propriamente - le iscrizioni riguarderanno l’”ingresso” in ANPR (per nascita, immigrazione dall’estero ecc) e le cancellazioni le uscite da ANPR per morte, emigrazione all’estero ecc. I cambiamenti di residenza da

un Comune all’altro saranno semplici variazioni, come ogni altra variazione tendente ad aggiornare la banca dati anagrafica. L’ANPR, aggiornata sulla base delle operazioni di registrazione effettuate dai Comuni, assicurerà la disponibilità delle informazioni non solo ai Comuni, ma anche alle Pubbliche Amministrazioni e agli organismi che erogano pubblici servizi, previa sottoscrizione di un accordo di servizio con il Ministero dell’Interno.La preoccupazione che molti, giustamente, hanno nutrito circa l’interoperabilità della banca dati

anagrafica con l’ufficio di stato civile e con l’ufficio elettorale appare risolta dall’art. 62 del Codice Amministrazione Digitale, che al comma 3 così dispone: «L’ANPR assicura al singolo Comune la disponibilità dei dati anagrafici della popolazione residente e degli strumenti per lo svolgimento delle funzioni di competenza statale attribuite al Sindaco … nonché la disponibilità dei dati anagrafici e dei servizi per l’interoperabilità con le banche dati tenute dai Comuni per lo svolgimento delle funzioni di competenza. Tali funzioni, ad eccezione di quelle anagrafiche, possono altresì essere svolte utilizzando i dati anagrafici, costantemente allineati all’ANPR, eventualmente conservati dai Comuni, nelle basi di dati locali». È evidente che in questo passaggio si gioca una grande partita, poiché l’ANPR deve continuare ad essere alimentata anche dalle comunicazioni dello stato civile; poi, dai dati anagrafici si attinge per l’aggiornamento continuo del corpo elettorale. Il minimo inceppamento può

pregiudicare il regolare funzionamento degli altri servizi che si agganciano strettamente alla banca dati anagrafica. In questo contesto emerge una riflessione importante: forse mai prima d’ora ci si è posti il problema di quanto sia importante avere una banca dati anagrafica aggiornata e fruibile; o meglio, gli ufficiali d’anagrafe ne sono perfettamente consapevoli, ma troppo spesso questa consapevolezza resta circoscritta all’interno delle mura degli uffici demografici, mentre dovrebbe divenire un valore condiviso a 360 °. Inutile ripeterlo, ma forse non lo si fa mai abbastanza! Dalla iscrizione in anagrafe e, di conseguenza dalla regolare tenuta dell’anagrafe, deriva una molteplicità di diritti, e anche di doveri in capo al cittadino. Una banca dati non aggiornata, non completa, poco aderente alla realtà, serve a poco. Un ulteriore passo avanti, nel complesso percorso che sfocerà nella entrata a regime di ANPR, è costituito dal “Regolamento recante modalità di attuazione e di funzionamento dell’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) e di definizione del piano per il graduale subentro dell’ANPR alle anagrafi della popolazione residente” approvato con D.P.C.M 10 novembre 2014, n. 194 (G.U. 8.1.2015 n. 5).Tale DPCM, strutturato in appena 7 articoli, oltre a 4 allegati, regolamenta alcuni aspetti fondamentali, fra cui: - il subentro di ANPR alle anagrafi tenute dai Comuni. In pratica, le anagrafi comunali entrano in ANPR sulla base di un piano di graduale subentro definito nell’allegato A al DPCM. Il subentro è preceduto da un fase preparatoria, durante la quale «l’ANPR è preliminarmente popolata con i dati presenti nelle partizioni della stessa, corrispondenti ai sistemi informativi INA e AIRE, attualmente ubicate presso il Centro Nazionale dei Servizi (CNSD) e i Servizi Informativi e Elettorali (SIE) del Ministero dell’Interno. Tale popolamento iniziale anticipa la fase di validazione dei dati che contribuiscono alla determinazione del codice fiscale (cognome e nome; sesso; luogo e data di nascita), previo confronto con l’anagrafe

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tributaria ... Il Comune riceverà la segnalazione di eventuali anomalie rilevate che dovrà rimuovere utilizzando le proprie applicazioni e provvedendo ad un nuovo invio dei dati con le modalità attualmente previste nell’ambito dei sistemi INA ed AIRE»: così si legge nell’allegato A al DPCM.- la tipologia dei dati contenuti nell’ANPR (descritti nell’allegato B) e le modalità di conservazione; fra i dati contenuti ANPR compare il domicilio digitale.- le garanzie e misure di sicurezza nel trattamento dei dati personali, descritte nell’allegato C- i servizi resi disponibili dall’ANPR ai Comuni secondo l’allegato D, erogati in modalità web service ovvero attraverso una web application fruibile dal sito internet della ANPR. In particolare si tratta di:- servizi di registrazione e di certificazione, riservati ai Comuni- servizi di consultazione ed estrazione, a disposizione di tutti i soggetti autorizzati- servizi di notifica degli eventi anagrafici che rappresentano l’aspetto più innovativo e assicurano la circolarità anagrafica delle informazioni, poiché l’aggiornamento effettuato dal Comune innesca automaticamente ed in tempo reale la notifica dell’evento verso l’altro Comune eventualmente coinvolto.

(continua da pag. 2: A che punto... ) - i servizi resi disponibili dall’ANPR alle Pubbliche Amministrazioni, fra cui figura una novità di grande rilievo: ANPR renderà disponibili all’ISTAT i dati relativi alla popolazione, al movimento naturale e ai trasferimenti di residenza, necessari alla produzione delle statistiche ufficiali sulla popolazione e sulla dinamica

demografica. Finalmente una vera semplificazione!!!Infine, l’accesso all’ANPR da parte del cittadino previsto dall’art. 6 del DPCM che rappresenta una delle innovazioni di maggiore impatto comunicativo: “Il cittadino registrato nell’ANPR può esercitare il diritto di accesso ai propri dati personali e gli altri diritti di cui all’articolo 7 del decreto legislativo n. 196 del 2003 presso gli uffici anagrafici, anche consolari, ovvero tramite sito web dell’ANPR, in modalità diretta e sicura,

e previa identificazione informatica ai sensi dell’articolo 64 del citato decreto legislativo n. 82 del 2005 e trasmissione dei dati in modalità protetta”. In pratica, i cittadini, muniti di uno strumento di identificazione sicuro (CIE, CNS ecc.) potranno consultare i propri dati registrati nell’ANPR in una sezione ad accesso libero.Verrà in tal modo superato un limite, ritenuto da alcuni incomprensibile, ma fondato sul rigoroso divieto di consultazione delle schede anagrafiche posto dall’art. 37 del d.P.R. n. 223/1989.È evidente: ci troviamo di fronte ad una grande sfida. E sarà una sfida epocale, poiché dal successo di ANPR dipenderà il corretto funzionamento della macchina amministrativa non più solo a livello comunale, ma nazionale.Per questo è stato necessario un complesso lavoro dedicato alla definizione delle specifiche tecniche e sarà indispensabile procedere con attenzione nella fase di sperimentazione di ANPR, il cui avvio è imminente e che consentirà di mettere a punto i vari passaggi prima di estendere a tutti i comuni il sistema ANPR. Anche questa volta Anusca si metterà a disposizione, per assicurare a tutti gli ufficiali d’anagrafe la formazione e l’apporto necessari ad affrontare brillantemente questa ennesima, fondamentale avventura.

Prima riunione del 2015 per il Comitato di Trapani, che si è ritrovato, lo scorso 14 gennaio, a Erice. La riunione ha avuto prima di tutto l’obiettivo di programmare l’attività di formazione del primo semestre, sulla scorta delle indicazioni raccolte fra i colleghi. I membri del comitato hanno unanimemente affermato che sono numerosi i dubbi interpretativi e le concrete difficoltà applicative degli argomenti trattati nel corso del Convegno Regionale svoltosi a Palermo il 3 e 4 novembre, soprattutto in merito all’avvio delle disposizioni contenute nel recente decreto legge sulla giustizia civile, che ha portato anche da un “restyling” delle formule di stato civile relative.Viene pertanto ritenuta opportuna l’organizzazione di una giornata di studio da svolgersi entro il mese di aprile per approfondire gli adempimenti connessi alla legge 162/2014.Il Presidente Iovino ha altresì informato il Comitato di una iniziativa della Prefettura di Trapani per la formazione dei Presidenti di Seggio.Infine il Consigliere Nazionale Dario Giglio è intervenuto con un resoconto del tesseramento 2014, sottolineando l’incremento positivo dei dati dal 2012 ad oggi. Il Presidente Iovino ha invitato a questo proposito i colleghi a continuare l’opera di sensibilizzazione di Comuni e operatori, per confermare, e se possibile migliorare, i risultati del tesseramento ottenuti finora.

Il Comitato di Trapani si riunisce

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punto, però, ci si chiede come si può verificare questo dato. Ebbene, in un incontro tenutosi presso la Maxi Aula del Tribunale “Bruno Caccia” di Torino tra avvocati, Procuratore, Tribunale e Ufficiali di Stato Civile, è stato raggiunto un accordo per il quale sarà il Tribunale stesso ad indicare sull’autorizzazione/nulla osta la data di consegna agli avvocati.2) D: Negoziazione assistita - art. 6 L. 162/2014. La trascrizione della convenzione deve essere effettuata per sunto o per intero?R: Il legislatore ha previsto la trascrizione ed ha pertanto modificato gli artt. 49, 63 e 69 del D.P.R. 396/2000. Non ha però modificato il comma 2 dell’art. 63 e quindi non vi è l’obbligo della trascrizione per intero.

Certamente non vi è nessuna norma di legge che vieta la trascrizione per intero, certo è che per ragioni di opportunità e di economia sarebbe consigliabile la trascrizione per sunto.3) D: In applicazione dell’art. 12 della sopra citata legge, nel caso gli sposi dichiarino verbalmente che è loro intenzione regolare i loro rapporti patrimoniali al di fuori dell’accordo davanti all’Ufficiale dello Stato Civile, lo stesso come deve comportarsi?R: Non è compito dell’Ufficiale dello Stato Civile entrare nel merito degli accordi che i coniugi potrebbero stipulare al di fuori dell’accordo e quindi non vi è alcun motivo per opporre il rifiuto all’iscrizione dell’accordo stesso nei registri di stato civile.4) D: I coniugi devono comparire di persona davanti all’Ufficiale dello Stato Civile?

Un giorno in Tribunale

Ho conosciuto l’Avvocato Giulia Facchini in occasione di uno dei Forum che ho tenuto per

la Provincia di Torino sulle nuove competenze degli Ufficiali di Stato Civile in materia di separazione e divorzi.Già in quella occasione l’Avvocato mi disse di essere stata piacevolmente stupita dalla preparazione che hanno gli Ufficiali di Stato Civile e dal fatto che esista un’Associazione che da più di 30 anni li rappresenta. Non mi sono persa quindi l’occasione di illustrare l’ANUSCA. Da questo incontro occasionale è nata l’idea di organizzare un convegno/incontro congiunto tra Avvocati, P.M., Presidente del Tribunale ed Ufficiali di Stato Civile. Si è tenuto quindi questo incontro al quale sono stata invitata a partecipare come Associazione ANUSCA ed Ufficiale dello Stato Civile. Questo convegno, devo dire riuscitissimo, ha evidenziato

di S. C.

le problematiche, le esigenze di ogni parte coinvolta. Si sono succedute ai tavoli dei relatori gli avvocati Raffaella Villa, Giulia Facchini, Alessandra Fissore e Magda Naggar che in particolare hanno illustrato il loro libro “Negoziazione assistita e conflitti familiari istruzione per l’uso”, la dott.ssa D’Errico del Gruppo Specializzato Fasce deboli della Procura di Torino, la dott.ssa Michela Tamagnone, Presidente

sezione settima civili del Tribunale di Torino, la dott.ssa Tiziana Bastiancich, Cancelliere della sezione settima civile del Tribunale di Torino e la sottoscritta.Ognuno di noi ha portato alla luce le difficoltà e le problematiche riscontrate nell’applicazione della legge. Nella mia veste di componente Giunta Esecutiva ANUSCA ho ritenuto opportuno sottolineare che gli Ufficiali di Stato Civile devono uniformarsi alle direttive impartite dal Ministero dell’Interno così come previsto dall’art. 9 del D.P.R. 396/2000 e quindi, in buona sostanza, applicare le circolari che sono state emanate dopo l’entrata in vigore della legge 162/2014.Dopo più di 3 ore di dibattito serrato e di condivisione di esperienze, il convegno si è chiuso con la certezza di aver dato vita ad un percorso nuovo, un percorso dove le figure che intervengono in questo procedimento sono tutte sullo stesso piano!

R: La formula ministeriale non prevede alcuna forma di rappresentanza, pertanto i coniugi dovranno presentarsi personalmente.5) D: Quale è l’iter procedurale nel caso di comunicazioni di scioglimento/cessazione degli effetti civili all’anagrafe ed allo stato civile?R: Nel caso in cui gli sposi scelgano di rendere la dichiarazione nel Comune di residenza diverso da quello dove è iscritto/trascritto l’atto di matrimonio, non è l’Ufficiale dello Stato Civile del Comune di residenza che automaticamente comunica all’anagrafe la variazione dello stato civile bensì competente è l’Ufficiale dello Stato Civile che ha il matrimonio iscritto/trascritto che, una volta eseguita l’annotazione, comunicherà tale variazione al/agli Ufficiali d’Anagrafe.Questo al fine di impedire che vi siano discordanze tra stato civile ed anagrafe.

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Il tesseramento parte col piede giustodi Silvia Zini

Arrivano dall’ufficio Tesseramento i primi dati del 2015 e il bilancio è in attivo. Al 31 gennaio ha già

rinnovato la propria adesione ben il 61% dei tesserati anno 2014, con un saldo positivo allo stesso periodo dell’anno scorso di oltre il 25%. Questo significa che gli operatori hanno saputo prestare orecchio alle segnalazioni di ANUSCA sulla necessità di rinnovare l’adesione, specie chi ha scelto quella con polizza assicurativa, in maniera tempestiva. Cogliamo l’occasione per ricordare a tutti, infatti che la copertura della polizza scade al 31 dicembre, quindi per non rimanere privi di tutela, in caso di contestazioni per danni cagionati nell’espletamento delle proprie funzioni nel periodo di vacatio, è quanto mai opportuno rinnovare la propria adesione il prima possibile. A chi ancora manca all’appello, consigliamo di provvedere al rinnovo senza indugi, anche tenendo conto che la formula proposta da ANUSCA, quest’anno è ancora più conveniente.Grazie infatti ai numeri che l’Associazione può assicurare, la compagnia ha riconosciuto dei benefit che ANUSCA non ha monetizzato, ma ha trasformato in migliorie contrattuali. In questo modo, a prezzi invariati, la retroattività è stata portata a cinque anni e sono stati alzati sensibilmente i massimali:

B1 da € 75.000,00 a € 100.000,00 B2 da €150.000,00 a € 250.000,00 B3 da €250.000,00 a € 500.000,00

Una proposta sempre più appetibile, senza dimenticare che ANUSCA già nel lontano 2007 ha avuto la lungimiranza di proporla in assoluto per prima.E soprattutto senza dimenticare che ANUSCA non è una semplice intermediaria fra l’Assicurazione e l’operatore, ma è il contraente della polizza ed ogni anno anticipa, come da contratto, quota del premio assicurativo: si tratta di una assunzione di responsabilità importante, che gli operatori hanno mostrato di apprezzare nella sua solidità. Inoltre, consideriamo sia un valore aggiunto, non monetizzabile, la funzione di filtro

e gestione dei rapporti che la segreteria svolge, fra soci e compagnia. Questo esonera l’assicurato dalle incombenze delle pratiche burocratiche dopo la denuncia del sinistro; in sostanza ANUSCA si fa carico di seguire la pratica dall’apertura della pratica al risarcimento definitivo. Prende quota anche la proposta della polizza di Tutela Legale, sottoscrivibile da coloro che hanno optato per la quota B. Alla fine di gennaio, quasi il 50% del dato finale 2014 hanno scelto questa opportunità per garantirsi una copertura su ogni fronte. La polizza, che

prevede un premio di 40 euro annui, anche integrabili successivamente alla quota B già versata, assicura la garanzia di una copertura di onorari, spese e competenze del legale liberamente scelto dall’assicurato, spese giudiziarie e processuali, onorari dei periti di parte e di quelli nominati dal Giudice, spese di transazione e di soccombenza. La polizza ha un massimale di 40.000 euro annui, con un massimo di ventimila euro a caso. E se ancora non bastasse, ANUSCA ha previsto un ulteriore fondo di copertura di 20.000 euro anche per l’anno 2015, per rispondere a casi particolari, che vedano coinvolti un proprio associato. Non c’è che dire….con ANUSCA si dormono sonni tranquilli. Un impegno importante, quello dell’Associazione, ma assunto con grande determinazione, a fronte di numeri importanti, che rappresentano un attestato di fiducia da parte degli

operatori e vanno a consolidare quella rappresentatività che consente ad ANUSCA di porsi quale interlocutore qualificato delle realtà istituzionali del settore. Non bisogna neppure dimenticare le iniziative gratuite organizzate sia sul territorio sia in Accademia, come quella del 19 – 20 febbraio, che ha dato anche la possibilità di soggiorno gratuito ai primi cinquanta iscritti. Certo, il momento non è facile e soprattutto le aspettative degli operatori, in questa fase di difficoltà, sono alte, ma di fronte alle sfide, l’Associazione

non si è mai tirata indietro. Ricordiamo ancora una volta, per sgomberare il campo da equivoci, che ANUSCA non nasce per portare avanti istanze sindacali, per questo esistono già le OOSS legate alla Funzione Pubblica, ma lavora per promuovere la figura degli operatori tramite la formazione e l’aggiornamento professionale, con la conseguenza di un loro più corretto inquadramento normativo. Gli operatori demografici cioè devono essere posti nelle condizioni di affrontare in maniera consapevole e pronta le novità normative: di certo, i compiti sono di giorno in giorno più complessi, ma l’altra faccia della medaglia è l’acquisizione di un profilo professionale più solido e centrale, non solo nella macchina comunale, ma nel tessuto della società.Questo è bene non dimenticarlo mai.

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La notizia è di quelle che sicuramente non lasciano indifferenti: la Corte di Appello

di Torino ha ordinato la trascrizione dell’atto di nascita di un bambino figlio di due madri, una spagnola ed una italiana, nato in costanza di matrimonio omosessuale tra le due donne avvenuto all’estero, in uno degli Stati in cui tale unione è consentita e riconosciuta. Proviamo a ricostruire quanto è avvenuto: le due donne si sono sposate in Spagna ed hanno anche successivamente divorziato, ma durante il matrimonio è nato un bambino, figlio di colei che lo ha partorito e della partner che per lo Stato estero è anche coniuge. A seguito del divorzio, le due donne hanno ottenuto l’affidamento congiunto, mantenendo il regime di doppia genitorialità nei confronti del minore. Poiché una delle due donne è cittadina italiana, è stata richiesta la trascrizione dell’atto di nascita al Comune competente, come per qualsiasi altro caso di filiazione avvenuto all’estero: l’Ufficiale dello Stato Civile ha però rifiutato la trascrizione, invocando motivi di contrarietà all’ordine pubblico. Contro tale rifiuto, le madri hanno proposto ricorso in tribunale, con esito negativo, in quanto il Tribunale di Torino ha riconosciuto come fondate le motivazioni dell’Ufficiale dello Stato Civile, respingendo la richiesta di parte. La decisione del Tribunale di Torino è stata impugnata in Corte di Appello, la quale ha deciso in maniera completamente diversa, tenendo conto ed avendo come elemento prioritario nella decisione, il superiore interesse del minore, la tutela del minore, cioè del soggetto sicuramente più debole della vicenda. La Corte di Appello ha chiarito che, nello specifico caso in questione, il concetto di ordine pubblico deve essere declinato in funzione del superiore interesse del minore, in quanto non si tratta di far entrare nel nostro ordinamento una fattispecie

Figlio di due madri: la Corte d’Appello ordinala trascrizione dell’atto di nascita

di Renzo Calvigioni

completamente nuova, una situazione giuridica estranea ai nostri principi e completamente insistente fino a quel momento, ma di garantire la tutela giuridica ad una situazione esistente già da diversi anni, nell’esclusivo interesse di un bambino che, fino a quel momento, è stato cresciuto in maniera perfettamente legittima e regolare da due donne che, secondo legge spagnola, sono indicate entrambe come madri. A sostegno di tale orientamento,

la Corte di Appello invoca anche principi contenuti nella Convenzione sui diritti del fanciullo di New York del 1989, principi esistenti nel regolamento comunitario 2201/2003, sentenza della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo relativa ad un caso analogo. Occorre riconoscere l’importanza delle indicazioni fornite dalla Corte di Appello, il cui collegio giudicante era composto da tre donne, contenute nella motivazione della sentenza, laddove viene indicato come la mancata trascrizione dell’atto di nascita costituisca una limitazione e comprima il diritto all’identità personale del minore ed il suo status. Viene precisato che in Italia quel minore non avrebbe nessuna relazione parentale con la madre non partoriente e, quindi, si vedrebbe privato di un esercente la responsabilità genitoriale, oltre a vedersi privato anche di eventuali rapporti successori nei confronti della

famiglia di quella madre che, per il nostro ordinamento, non sarebbe tale. Non solo, ma anche per il fatto che le due donne, pure nella fase del divorzio, hanno scelto di condividere le responsabilità genitoriale ed ottenuto l’affidamento congiunto, la mancata trascrizione dell’atto di nascita, come fa rilevare ancora la Corte d’Appello, comporterebbe conseguenze negative in ordine alla libera circolazione del minore in Italia, venendo meno un

genitore per il mancato riconoscimento dello status di madre da parte del nostro ordinamento. Ovviamente, l’Ufficiale dello Stato Civile dovrà applicare ed eseguire la sentenza della Corte di Appello, quindi dovrà procedere alla trascrizione dell’atto di nascita ed a tutti i conseguenti adempimenti, relativi anche all’iscrizione anagrafica. Non sappiamo se quella sentenza verrà impugnata in Cassazione e quale eventualmente protrebbe essere l’orientamento della Suprema Corte: in ogni caso, pur ritenendo che dovrebbe trattarsi di una casistica poco frequente, dimostra, ancora una volta, come l’Ufficiale di Stato Civile e di Anagrafe, sia sempre in prima linea nel dover affrontare situazioni particolarmente complesse e controverse e questo richieda una professionalità elevata per la quale occorre costante formazione ed aggiornamento.

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Riflessioni sullo Stato Civiledi Raffaele Giuliano

Riceviamo dal socio in pensione Raffaele Giuliano di Pompei, attento sostenitore di ANUSCA

e appassionato cultore della materia dello stato civile, alcune interessanti riflessioni in materia. Il dottor Giuliano ci ha ricordato di essere stato buon profeta dato che già nel lontano 1995 scrisse su ItaliaOggi:“L’Ufficiale di Anagrafe e di Stato Civile è la figura notarile popolare ed economica che tra una selva di leggi assiste i cittadini nei quotidiani rapporti pubblici e privati fin da quando nascono, eternandone azioni e comportamenti con atti visibili a contemporanei e posteri”.Una realtà che si è puntualmente verificata, con le norme che si sono stratificate negli ultimi anni.

Comunione o separazione dei beni (e…delle responsabilità)Qualsiasi coppia, prima di sposarsi, si pone l’interrogativo se dover scegliere la comunione o la separazione dei beni. Se la domanda viene posta in una forma così generica, gli interessati l’esaminano preoccupati che la loro scelta possa pregiudicare anche i rapporti sentimentali. L’argomento è invece molto più chiaro se si chiede: “Fermi restando i rapporti affettivi, volete scegliere la comunione o la separazione delle responsabilità e dei beni acquistati dopo il matrimonio?” A questo punto la domanda è più completa e posta in maniera tale da dover essere esaminata con i piedi per terra. Infatti chi deve decidere in una maniera veramente pratica capisce che nel momento in cui ci sarà la comunione o la separazione, ci si riferisce solo a tutto ciò che avviene di bene o di male dopo il matrimonio. Per quanto riguarda invece i beni ereditati e tutto ciò che esiste prima del matrimonio, ognuno ne resta l’esclusivo titolare. Inoltre si è compreso che anche in un normale incidente automobilistico i danneggiati si documentano subito sulla comunione o separazione dei beni del responsabile per coinvolgere

anche il coniuge di quest’ultimo per i danni da pagare. Con questi chiarimenti le scelte sono pratiche e ci si indirizza quasi uniformemente verso “La separazione dei beni“. Con tale scelta della “Separazione dei beni” quando i coniugi acquistano insieme l’auto, il quartino o il palazzo, intestandolo ad entrambi ottengono un’automatica comunione del bene acquistato ma conservano la separazione delle responsabilità. In tal modo la famiglia è più garantita perché se uno dei due coniugi è obbligato a perdere le proprie sostanze per fallimento o…per errata guida della nave…o per le tante questioni che non mancano nella nostra vita di relazione, resta salvo il

patrimonio dell’altro coniuge su cui la famiglia potrà fare affidamento. Così si concretizza anche il preciso scopo del legislatore che si è preoccupato di coinvolgere entrambi i coniugi negli acquisti realizzati dopo il matrimonio giacchè contribuiscono entrambi in maniera solidale con i propri sacrifici. Si è cercato di evitare ciò che avveniva un tempo quando il coniuge predominante riusciva a diventare legalmente l’unico titolare degli immobili familiari acquistati ignorando i sacrifici del coniuge più debole. Cognome e NomeSenza volerci addentrare nell’etimologia, ”cognome e nome “come comunemente intesi sono gli elementi previsti dalla normativa per indicare una persona. È evidente però che per individuare una persona dovrebbe essere chiaro

quale sia il cognome e quale il nome specie perché esistono cognomi che sono anche nomi. Per questo motivo si ritiene che, per evitare confusioni è bene che la normativa preveda sempre l’indicazione prima del cognome e poi del nome. Se non altro così è possibile stabilire un diretto ordine alfabetico per gli elenchi e gli indici che sono di uso comune. Inoltre l’indicazione abituale del nome invece del cognome, anche nei rapporti scolastici, sta comportando persino la difficoltà di rintracciare un vecchio compagno di banco. Del resto da un’attenta ricerca nella nostra complessa normativa non si riscontra nessuna disposizione che preveda in qualche caso l’indicazione prima del nome e poi del cognome per cui l’attuale costume di indicare prima “Silvio” e poi il resto è solo dovuto a moda corrente…Quindi sarebbe opportuno che, per snellire le pratiche ed evitare dubbi, sia emessa una specifica disposizione con cui si stabilisca di indicare sempre prima il cognome e poi il nome. Questo è un fatto pratico indispensabile e da ben memorizzare specie da parte di bambini o persone non più giovani che all’occorrenza debbono fornire le loro generalità per risalire alla famiglia di origine, in cui il solo nome serve ben poco. Inoltre dispiace dover ricordare che, quando un moribondo vuole esprimere le ultime volontà, è più opportuno che scriva subito il cognome e poi il nome…o i suoi tanti nomi, se ne ha il tempo. Insomma con una specifica normativa con cui si stabilisca che bisognerà indicare prima il cognome e poi il nome si eviterà un’enorme perdita di tempo specie per quelli che hanno un cognome come nome. Essi debbono sempre chiarire quale sia il cognome e quale il nome ricorrendo semmai al cognome in ”Grassetto o Stampatello”. Comunque, senza la richiamata normativa, non avranno mai fine i disguidi spesso rovinanti o determinanti in questo mondo già troppo complicato in cui necessita una specifica laurea per inoltrare una semplice istanza o risolvere qualsiasi problema burocratico…

9 ANUSCA INFORMA

“Separazione e divorzi” a Perugia: avvocati ed Ufficiali di Stato Civile insieme

di Lorella Capezzali

Nella prestigiosa cornice della Sala dei Notari del Comune di Perugia lo scorso 2 febbraio si è

tenuta una giornata di studio sul tema “Separazione e divorzio tra avvocati e ufficiali di stato civile” organizzato dal Comitato prov. le ANUSCA Perugia con il Patrocinio di ANCI Umbria, Federsanità ANCI Umbria, dei Comuni di Perugia e Bastia Umbra ed in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati della Provincia di Perugia.Dopo i saluti del Sindaco di Perugia Andrea Romizi e del Sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri settanta Ufficiali dello Stato Civile e oltre cento avvocati hanno assistito alle relazioni della Dott.ssa Paola Lucchi, della Dott.ssa Lorella Capezzali e dell’Avvocato Simone Pillon.Ha partecipato con una propria relazione anche il Sostituto Procuratore della Procura della Repubblica di Perugia Dott.ssa Valentina Manuali.La platea, stimolata dalla recente normativa, ha proposto numerosi quesiti e casi pratici nell’interazione docenti - partecipanti, segno della complessità e dinamicità del lavoro dei vari operatori pubblici e privati che non può prescindere da una puntuale e costante attività di formazione e aggiornamento. Dalla relazione dell’Avvocato Pillon del Foro di Perugia sono emerse anche due problematicità riferite all’art. 12 del D.L. 132/2015 convertito con modificazioni nella L. 162/2014 che potrebbero comportare addirittura l’incostituzionalità della norma stessa con riferimento alla mancanza di tentativo di conciliazione obbligatoria tra i coniugi e per la rinuncia dei coniugi, a priori, di potersi avvalere di disposizioni in materia patrimoniale.Inoltre la Procura della Repubblica di Perugia ha diramato una nota datata 19/12/2014 rivolta agli Avvocati ed ai Comuni in cui, definendo le diposizioni di servizio in ordine agli adempimenti sulle convenzioni di negoziazione assistita ex art. 6 D.L. 132/2014 conv. in L. 162/2014 ha ritenuto di indicare che “laddove il comma 1 dell’art. 6

D.L. 132/2014 impone l’assistenza di almeno un avvocato per parte non può escludersi che l’avvocato possa essere il medesimo”.Ovviamente tale disposizione sembra in contrasto sia con lo spirito del legislatore che ha puntualizzato tale fattispecie in fase di conversione probabilmente per scongiurare situazioni di soccombenza del coniuge più debole, sia con le disposizioni ministeriali che attraverso la circolare n. 19 del 28/11/2014 hanno indicato la presenza di “almeno un avvocato per parte e non di un avvocato come previsto precedentemente” ribadendo tale posizione nella circolare n. 21 del 10/12/2014 con cui sono state predisposte le formule per la trascrizione della convenzione di

negoziazione assistita.Nell’operatività dell’Ufficiale di Stato Civile, a questo punto, ciò che rileva è la presenza del nulla osta o dell’autorizzazione che deve possedere la convenzione di negoziazione assistita, frutto del controllo che accerta la sussistenza delle condizioni e dei requisiti di legge senza rilevare irregolarità, rilasciati dalla competente Procura della Repubblica. Altra tematica emersa nel confronto in sala e connessa alla precedente riguarda la fase successiva al diniego del PM dell’autorizzazione, a cui segue la trasmissione degli atti al Presidente del Tribunale da cui dovrebbe discendere un automatismo nell’avvio della fase giurisdizionale. Il Presidente del Tribunale potrebbe omologare l’accordo non tenendo conto della

mancata autorizzazione, ovvero invitare le parti a modificare l’accordo per ripresentarlo all’autorizzazione del PM oppure avviare una vera e propria fase contenziosa assumendo i provvedimenti temporanei e urgenti tipici di questa fase. Probabilmente la giurisprudenza che si verrà a formare sulle varie fattispecie chiarirà questi dubbi e quelli successivi, relativi alla eventuale fase di impugnazione dei provvedimenti assunti, venendo meno, in caso di modifica dell’accordo, l’obbligo deontologico degli avvocati di non impugnarlo.Durante la giornata è stato anche proposto un Focus sul progetto “Una scelta in Comune”: un progetto per permettere a chi richiede o rinnova

la Carta d’Identità di esprimere il proprio consenso o diniego alla donazione organi e tessuti promosso dalla Regione Umbria e da Federsanità ANCI Umbria. Un ricco buffet offerto da Anci Umbria ha deliziato i palati dei partecipanti nella pausa pranzo. La formula formativa che vede la partecipazione sinergica di più istituzioni è risultata vincente in quanto consente un aggiornamento ed un confronto a 360 gradi sulla materia permettendo anche il coordinamento e il mutuo aiuto in procedimenti che vedono l’impegno professionale del pubblico e del privato. Visto che la recente normativa non è ancora supportata da prassi e casi pratici in numero significativo ci si è dati l’obiettivo di replicare tale iniziativa con le novità che seguiranno.

10 ANUSCA INFORMA

di Costantino Ferrara

Salerno: chi semina raccoglie

L’aver partecipato all’incontro per i collaboratori ANUSCA, tenutosi a Castel S. Pietro Terme nei giorni

16 e 17 gennaio, non ha fatto altro che consolidare la mia convinzione del vero significato che ha la nostra Associazione. Mariangela Remondini ha allargato il concetto “Team ANUSCA” al concetto di “Famiglia ANUSCA”, in cui l’apporto responsabile di ognuno ci porta ad una efficace funzionalità. Ma se a ciò si associa l’appartenenza ad una famiglia, intesa come confidenzialità, disponibilità, umiltà e aiuto reciproco, non può che farci che sentire un grande albero pieno di frutti che tutti assaporano. Il 26 gennaio scorso si è tenuta presso la sala di rappresentanza della Provincia di Salerno una giornata di studio rivolta ai Sindaci ed agli operatori dei servizi demografici sulle responsabilità nell’applicazione della nuova normativa sul divorzio breve e sull’abusivismo. Nonostante le innumerevoli difficoltà (distanze dalla sede del Convegno anche di 130 Km., economiche ecc.) vi è stata un’affluenza di oltre 80 partecipanti. La giornata di studio, durante la quale ha relazionato Nadia Patriarca, ha visto la presenza del Funzionario della Provincia dr. Fabio Apicella, del Vice Prefetto aggiunto di Salerno dr.ssa Antonella Giugliano e dal Responsabile dei Servizi

Demografici del Comune di Salerno dr. Tommaso Esposito. La larga e sentita partecipazione, che ha lasciato tutti soddisfatti, e i complimenti espressi dagli ospiti intervenuti, sono risultati frutto di un insieme di fattori: la professionalità dei docenti ANUSCA, la cura dei rapporti con le istituzioni e una

rete di contatti con i soci della provincia, ma soprattutto una ferma fiducia in quello che facciamo e sicurezza nelle qualità di quanto proponiamo. Bisogna seminare e coltivare per aver un buon raccolto. È tutto ciò che rappresenta una buona famiglia.

Un momento della docenza di Nadia Patriarca

Nuovi servizi ANUSCA 2015

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LE DUE NOVITÀ 2015

11 ANUSCA INFORMA

A Dalmine un altro convegno ben riuscito

Venerdì 16 gennaio, nella sala del Teatro Civico di via Kennedy, si è svolto il corso organizzato

da ANUSCA su separazioni e divorzi davanti all’Avvocato e all’Ufficiale di Stato Civile. La legge 162 del 2014 in materia di degiurisdizionalizzazione ha previsto, in certi casi e a certe condizioni, che il procedimento da giurisdizionale diventi amministrativo, per questo il Comune di Dalmine ha voluto inserire questo appuntamento nel percorso formativo che ogni anno ANUSCA organizza per gli addetti ai

Bagnatica27 febbraio 2015

Bagnatica13 marzo 2015

Bagnatica17 aprile 2015

Bagnatica15 maggio 2015

Bagnatica23 ottobre 2015

I PROSSIMI INCONTRIIN LOMBARDIA

Scarica i programmie la scheda di iscrizione

servizi demografici della provincia. Docente della lezione, alla quale hanno partecipato 103 persone dei Comuni che hanno aderito all’iniziativa (oltre a Dalmine anche Bergamo, Caravaggio, Clusone e Treviglio), è stato il dottor Renzo Calvigioni, esperto ANUSCA, laureato in Giurisprudenza all’Università di Macerata e Responsabile dei Servizi Demografici del Comune di Corridonia (nel Maceratese) dal 1989. Sono intervenuti anche il Vicepresidente Nazionale di ANUSCA Edoardo Bassi e il Sindaco di Dalmine Lorella Alessio.

Nella foto a sinistra la platea a DalmineNella foto a destra l’Esperto ANUSCA Renzo Calvigioni

Ritiro dal lavoroCarissimi stimatissimiPresidente Paride GulliniVice Presidente Domenico LInarello

Mi pregio comunicare che dal 1° Dicembre u.s. sono stato collocato in pensione per aver raggiunto abbondantemente il limite di anzianità lavorativa.Ringraziando il buon Dio di avermi dato la possibilità di dedicare la maggior parte della mia vita al lavoro, da sempre con passione e tenendo alto il senso del dovere e della responsabilità. Da oltre UN TRENTENNIO faccio parte della ANUSCA, entusiasta di farne parte e convinto sostenitore del fine Istituzionale della Stessa. Non ho smesso n’è ho avuto pensiero minimamente di smettere a dare il mio modesto contributo all’ANUSCA, anzi fino a oggi, sto cercando di dare il meglio di me. Gradirei poter continuare questo percorso associativo, ancora con più passione, mettendo a disposizione con senso di gratitudine la mia modesta esperienza, che grazie ai trentanove anni di Servizi Demografici e trentatré anni di ANUSCA hanno dato tanto, non solo alla mia vita professionale, per questo mi sento molto privilegiato. Vogliate accogliere un mio commosso affettuoso saluto

Il Presidente Provinciale

Francesco Salvatore Galati

12 ANUSCA INFORMA

Oggi se n’è andato Mimmo, in modo inatteso, lasciando un gran vuoto tra i suoi amici e colleghi. Chi lo ha conosciuto lo ha amato e stimato per le sue doti di umanità, che coniugava perfettamente con una estrema semplicità nell’approcciarsi con gli altri. Era schivo e senza smanie di protagonismo, sempre sorridente e generoso, disponibile con gli amici e scanzonato.

L’ANUSCA ricorda Domenico Giunta

Amava ballare, ridere e stare con gli altri. Per ANUSCA e con ANUSCA ha lavorato infaticabilmente, organizzando giornate di studio partecipatissime per le quali amava utilizzare location suggestive tra le tante di cui la bellissima provincia di Messina è ricca. L’ultimo capolavoro: il Convegno Regionale della Sicilia il 3 e 4 novembre a Palermo nella maestosa cornice di Palazzo dei Normanni.La Sicilia perde non solo uno dei suoi migliori Presidenti Provinciali ma una persona che ha arricchito con umanità e generosità la qualità non solo professionale di ognuno di noi. Perde una delle più belle persone che abbiamo avuto la fortuna di conoscere.

Grazie Mimmo per essere stato con noi e averci strappato sempre un sorriso con quella tua aria schietta e sincera che ci resta nel cuore.

Corrado Zaccaria

FOTONOTIZIA: Altidona (FM) - Pomeriggio di studio 10 ottobre 2014

Pomeriggio di Studio dedicato agli operatori demografici delle province di Ascoli Piceno e Fermo, con una estensione ai colleghi della vicina provincia di Teramo, che hanno risposto con entusiasmo all’invito partecipando numerosi. Oltre 60 gli intervenuti, che hanno seguito la relazione di Franco Ruggieri e Gianraffaele Cecati sulle novità in materia di divorzio e di norme antiabusivismo.I relatori hanno coinvolto l’attenta e interessata platea, rispondendo anche ai vari quesiti che di volta in volta i partecipanti hanno proposto sui vari temi trattati. Al termine, riunione del Comitato di Ascoli per il rinnovo delle cariche.“La riunione è scivolata fino alle 19 (era iniziata alle 15.30) - ci racconta Gabriele Vincenzi, che ringraziamo per il reportage e le foto – senza che alcuno dei partecipanti se ne andasse e se ne accorgesse, tant’è che per rinnovare i componenti del Comitato provinciale di Ascoli Piceno, si sono fatte le “ore piccole” per una riunione, terminata quasi alle 20.00”.Alla Presidenza del Comitato è stato riconfermato per acclamazione dei colleghi Franco Ruggieri.

13 ANUSCA INFORMA

Separazione e divorzio consensuali:cento partecipanti al corso di Prato

Separazione e divorzio consensuali: nuovi compiti dell’Ufficiale di stato civile, è stata la complessa

problematica trattata dall’Esperto ANUSCA Agostino Pasquini nel corso del pomeriggio di studio organizzato nella suggestiva Sala consiliare del Comune di Prato, alla vigilia dell’entrata in vigore della rivoluzionaria normativa. L’Assessore Monia Faltoni ha portato il saluto dell’Amministrazione Comunale ai numerosi partecipanti (quasi cento, provenienti dai Comuni delle province di Prato, Firenze e Pistoia) esprimendo il proprio apprezzamento per il ruolo di ANUSCA nel promuovere il continuo aggiornamento degli operatori dei sevizi demografici, confermato proprio dalla notevole presenza. Nell’illustrare brevemente il proprio Comune, l’Assessore ho raccontato di essere molto interessata alla tematica trattata nel corso in quanto avvocato e quindi direttamente coinvolto rispetto alle novità introdotte dalla recentissima normativa. Il Dirigente del servizio Emilio Martuscelli ha ringraziato l’Assessore Faltoni per l’intervento, proseguendo con una breve nota introduttiva alle tematiche del corso; ha poi ringraziato i numerosi presenti che hanno assistito con partecipazione attiva alla relazione di Agostino Pasquini che ha coinvolto la platea con dovizia di particolari ed esempi pratici, tenuto anche conto della difficoltà della trattazione per la lacunosità della normativa. Il Presidente del Comitato provinciale ANUSCA di Firenze, Alessandro Landi in conclusione ha espresso apprezzamento per l’Amministrazione comunale e ringraziato Claudia Chiarini (Responsabile Servizio Stato Civile), la responsabile organizzativa del pomeriggio di studio di Prato.

Sicuramente questa iniziativa avrà un seguito ed è di buon auspicio in vista di future collaborazioni tra il Comitato ANUSCA di Firenze e le altre realtà attive nelle province limitrofe di Prato

e Pistoia. La Redazione ringrazia il Presidente Provinciale Landi (Comune di Calenzano) per la cortese collaborazione.

Redazione ANUSCA INFORMA Primo Mingozzi, Paride Gullini Direttore Resp.le Silvia Zini Paride Gullini Servizi Fotografici Vice Direttore Lorenzo Cioni, Gabriele Lanzoni Primo Mingozzi Impaginazione e Grafica Sceila Gasperini

L’Assessore Monia Faltoni Agostino Pasquini

14 ANUSCA INFORMA

In 105 ad Asti per separazione e divorzio

Di “Separazione e divorzio consensuali – nuovi compiti dell’Ufficiale dello stato

civile” si è parlato ad Asti, lo scorso 12 dicembre, presso la Sala Tovo della Provincia. Un corso da “tutto esaurito” questo pomeriggio di studio patrocinato dal Comune di Asti e realizzato in collaborazione con l’Ordine degli Avvocati provinciale (grazie al contributo del Vice Sindaco ed Assessore ai Servizi Demografici del Comune di Asti, Avvocato Davide Arri).Ben 105, infatti, le presenze (60 Ufficiali di Stato Civile e 45 Avvocati) che hanno sottolineato l’importanza dell’appuntamento di studio e formazione di Asti, organizzato con l’obiettivo di fare un po’ di luce sulle nuove competenze, sia degli Ufficiali di Stato Civile, sia degli Avvocati chiamati a svolgere una funzione importante derivata dalla degiurisdizionalizzazione per la definizione dell’arretrato in materia di processo civile attuata con il D.L. 132/2014 successivamente convertito nella legge 162/2014.Ufficiali di Stato Civile e Avvocati insieme per affrontare un tema nuovo, con indubbie difficoltà e parecchie perplessità. La relazione chiara, lineare ed esaustiva dell’Esperto ANUSCA

Tiziana Piola e gli interventi tecnici di alcuni Avvocati matrimonialisti presenti hanno rasserenato gli animi dei partecipanti. Ci si è salutati a tardo pomeriggio con la ferma intenzione di ritrovarsi nuovamente a distanza di qualche mese per dipanare e sciogliere

gli ultimi dubbi e perplessità, anche sulla scorta delle prime esperienze vissute da entrambe le parti.La Redazione ringrazia Giorgio Moraglio (Resp.le Servizi Demografici del Comune di Montiglio Monferrato) per la cortese collaborazione.

La relatrice Tiziana Piola e la folta platea

Lo scorso 23 gennaio a Locri si è riunito il Comitato provinciale di Reggio Calabria. Presenti il Sindaco di Locri dott. Giovanni Calabrese, il Vice Presidente Nazionale Domenico Linarello, il Presidente del Comitato Regionale Amelia Cicirelli e il Presidente del Comitato Provinciale Dott. Giovanni Capogreco.Dopo il saluto del Sindaco e l’articolata relazione introduttiva del Presidente del Comitato Provinciale, si sono intrecciati vari interventi relativi alla programmazione delle attività 2015. Il Comitato ha deliberato di organizzare tre giornate di studio relative ai temi attuali e ricorrenti di Anagrafe, Stato Civile ed Elettorale.Il Vice Presidente Nazionale Linarello si è invece soffermato sul tema della formazione, evidenziando come essa sia obbligatoria per gli Enti.Ha suggerito ai presenti di intervenire con chi di competenza, affinchè vengano inseriti nei bilanci comunali i capitoli per la formazione ed in particolare di sollecitare intanto la redazione delle determinazioni relative agli impegni di spesa per l’iscrizione dei Comuni all’ANUSCA: verranno organizzate giornate di studio gratuite sulle tematiche di interesse, ma ribadisce che l’adesione all’ANUSCA da parte dei Comuni rappresenta un importante strumento per poter chiedere pareri e partecipare alle giornate di studio gratuitamente.Il Comitato ha inoltre deliberato di aprire una pagina Facebook, volta a semplificare e snellire i processi di comunicazione tra i soci e i membri del Comitato stesso.Infine, dopo aver ringraziato i presenti per la partecipazione, il Dott. Capogreco, ha dato la parola al Dott. Angelo Dima (Comune di Reggio Calabria) per relazionare in materia di abusivismo edilizio e successivamente ad Amelia Cicirelli che ha trattato le novità in materia di separazione e divorzio davanti all’ufficiale di stato civile.

Il Comitato Provinciale di Reggio Calabria a riunione

15 ANUSCA INFORMA

Lo scorso 8 ottobre nella sala consiliare del Comune di Turriaco, organizzato dal Comitato

Provinciale ANUSCA di Gorizia, si è svolto l’ultimo pomeriggio di aggiornamento 2014 per gli operatori dei Servizi Demografici del territorio.Il tema del corso, “Innovare, semplificare, migliorare: le nuove tecnologie nei Servizi Demografici”, dimostra come gli operatori demografici vogliano migliorare la loro professionalità, proprio in questo momento di

A Turriaco per migliorare la professionalitàtrasformazione dei pubblici servizi, per poter garantire un disbrigo corretto ed efficiente di tutti gli adempimenti a loro carico, nei confronti dei cittadini e dell’Amministrazione Comunale.Su queste problematiche, sulla storia e l’attività associativa dell’ANUSCA, si è soffermato il Presidente del Comitato provinciale ANUSCA di Gorizia, Franco Stacul nel suo indirizzo di saluto al nuovo Sindaco Enrico Bullian, per la prima volta presente ad un convegno ANUSCA.

Il Sindaco nel suo intervento di benvenuto ai partecipanti, oltre a sottolineare l’importanza della formazione in generale ed in particolare dei temi in discussione, ha dimostrato una notevole conoscenza sui Servizi Demografici e della necessità di una concreta sinergia con gli altri settori dell’Amministrazione Comunale.L’Esperto ANUSCA Andrea Antognoni è riuscito a coinvolgere con riconosciuta competenza i numerosi operatori demografici presenti sulla gestione elettronica dei documenti, alle firme elettroniche e firme digitali, per arrivare all’integrazione delle “banche dati” in prospettiva dell’entrata in vigore dell’ANPR.Il Sindaco Bullian ha voluto donare al relatore Antognoni ed al Presidente Stacul una pubblicazione su “Villa Priuli”, antica e pregevole residenza situata nel centro di Turriaco. Il Presidente provinciale Stacul, dopo aver ringraziato il Sindaco per la disponibilità dimostrata e Greta Martiradonna, istruttore dei Servizi Demografici, per l’organizzazione dell’incontro, ha contraccambiato con alcune riviste dell’Associazione ed una pubblicazione sulla storia ed attività dell’ANUSCA.

Nella foto da sinistra: Franco Stacul (Presidente Provinciale ANUSCA di Gorizia), Enrico Bullian (Sindaco di Turriaco) e Andrea Antognoni (Esperto ANUSCA)

FOTONOTIZIA: Corso di Arquà Polesine

Lo scorso 11 dicembre pomeriggio di studio di Arquà Polesine sulle novità normative in materia di separazione e divorzio davanti all’ufficiale di stato civile. Ottima la partecipazione degli operatori della provincia, che hanno potuto seguire la precisa relazione dell’esperta ANUSCA Noemi Masotti. Al termine dei lavori, il Comitato provinciale ANUSCA di Rovigo ha offerto un brindisi per lo scambio di auguri di Buone Feste

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FOTONOTIZIA: Corso di Lanciano

Record in Sardegna di partecipanti

Piacevolmente sorpreso ed anche stupito, il Collega-Esperto ANUSCA Luca Tavani, ha

condotto una intera giornata di studio, a Sardara – Cagliari il 12 Dicembre scorso, alla presenza, attenta e particolarmente motivata, di una platea di oltre 250 (duecentocinquanta) operatori dei SS.DD. rappresentanti di oltre due terzi di tutti i Comuni della Sardegna. Il Collega-Relatore ha espresso il suo compiacimento per la grande partecipazione ed ha elogiato il Comitato Organizzatore Regionale, guidato dal Presidente Gianfranco Loria e dal componente della Giunta Nazionale ANUSCA, Pino Angius, non solo, ha apprezzato anche il fatto, non consueto, che al tavolo della Presidenza, oltre a Gianfranco Loria, che ha coordinato i lavori durante l’arco della intera giornata, erano presenti il Sindaco di Sardara, dott. Giuseppe Garau che nel porgere il saluto della Amministrazione Comunale ha ringraziato ANUSCA per la scelta del suo ospitale Paese, ed il Vice Prefetto di Cagliari, Dott. Andrea Leo in rappresentanza del Prefetto dott. Giuffrida. Naturalmente diversi fattori hanno contribuito al successo della “Giornata” in primo luogo gli argomenti: si trattava infatti

di esaminare la normativa in materia di “Separazione e divorzi in Comune” che ha attribuito nuovi compiti agli Ufficiali di Stato Civile, introdotta dal Decreto Legge 132/2014 convertito in Legge n° 162 del 10 Novembre 2014, parzialmente entrata in vigore il giorno prima cioè l’11 dicembre.In secondo luogo il sostegno assicurato, come di consueto, dalle Prefetture e dalle Amministrazioni Comunali, istituzioni con le quali i rappresentanti regionali ANUSCA, in particolare Loria e Angius, hanno sempre dialogato in maniera costruttiva e collaborativa. Inoltre la scelta del luogo, la “Location”, come usa dire oggi, Sardara, con lo stabilimentio

Termale di “Santa Maria Acquas” che dispone di una Sala particolarmente attrezzata per i convegni e con una comoda capienza di circa 300 (trecento) posti a sedere.Infine ha sicuramente contribuito al successo della giornata l’organizzazione sempre puntuale che anche stavolta ha funzionato egregiamente pure nei minimi dettagli. Va sottolineato che il Relatore, Dott. Luca Tavani per la prima volta in Sardegna, è riuscito con grande capacità espositiva e di sintesi, dimostrando così notevole conoscenza della materia trattata, a tenere desta l’attenzione di una “Folla notevole” di partecipanti che lo ha letteralmente tempestato di domande, talune anche molto impegnative, alle quali non solo non si è sottratto, ma anzi ha puntualmente fornito risposte esaurienti. Nella seconda e ultima parte della giornata, protrattasi oltre le 18,30, il dott. Tavani ha trattato anche il Tema relativo alle “Dichiarazioni anagrafiche – occupazioni abusive”.In conclusione gli organizzatori ANUSCA si sono impegnati a ritrattare la materia “de qua” fra qualche mese, allorquando la pratica, le riflessioni degli studiosi e le direttive ministeriali avranno acquisito migliori e più completi elementi di conoscenza.

di Patrick Demuru

Lanciano, 12 dicembre. Nei giorni di entrata in vigore definitiva della norma, ANUSCA ha organizzato un seguito pomeriggio di studio anche nel centro teatino sulle novità destinate a impattare in maniera intensa sugli uffici di stato civile. Paradigmatico il titolo scelto per l’evento formativo, cui ha presenziato, l’esperto di stato civile Renzo Calvigioni, “Un cambiamento epocale: si divorzia in Comune”.

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Il Comitato Regionale del Friuli al rinnovo

In occasione del Convegno Regionale del Friuli Venezia Giulia di ANUSCA, giunto alla sua quinta edizione, lo scorso 9 ottobre, si è proceduto al rinnovo del Comitato Regionale, già scaduto.

Il nuovo comitato regionale sarà così composto: Emanuela Sacchi (Comune di San Dorligo della Valle), Marco Sicco (Trieste), Erika Schirò (Gorizia), Evelina D’Agostini (Gorizia), Adriana Pozzato (Monfalcone), Fabrizio Biason (Pasiano di Pordenone), Ivano Bottallo (Maniago), Stefania Crispino (San Quirino), Daniele Stefani (Azzano Decimo), Alberto Fabris (componente comitato provinciale di Udine), Raffaele Chiariello (Codroipo), Nicoletta Agnolin (San Giovanni al Natisone), Mario Nicoletti (Villa Vicentina), Daniela Contessi, Silvia Peruzzo e Franco Stacul (componenti Giunta Esecutiva ANUSCA).Il Presidente del Comitato Regionale è stato individuato in Ivano Bottallo, suo vice sarà Raffaele Chiariello.

A Saluzzo un pomeriggio da tutto esaurito

Pubblico delle grandi occasioni per il pomeriggio di studio tenutosi il 21 gennaio a Saluzzo, presso il

Politeama Civico, sull’attualissimo tema “Separazione e divorzi: tra avvocati e ufficiali di stato civile”. Presenti operatori di tutto il Cuneense, ma anche da fuori provincia.Per ANUSCA è intervenuta, l’esperta di stato civile Silvia Cornetto. “È stato un vero successo – ci racconta Daniela Barioli Presidente del Comitato Regionale Piemonte - sto ancora ricevendo le congratulazioni dei colleghi intervenuti (stiamo parlando di 150 presenze e molte nuove iscrizioni ad ANUSCA come Comuni della Provincia di Cuneo). Silvia Cornetto è stata bravissima e ha saputo affrontare l’argomento in modo chiaro e con taglio operativo. La trattazione degli aspetti strettamente normativi è stata seguita da moltissimi quesiti, alcuni di essi anche non inerenti l’argomento del pomeriggio...dalla cittadinanza alle

trascrizioni di atti e persino argomenti di anagrafe. In platea erano presenti alcuni avvocati con i quali la relatrice si è brillantemente confrontata...anche loro si sono complimentati mandandoci mail e si sono dati disponibili per collaborare

con ANUSCA. Che dire...andiamo avanti!”. Al termine dei lavori si è riunito il Comitato Provinciale di Cuneo, per la programmazione 2015 della formazione in ambito provinciale.

Gli operatori intervenuti a Saluzzo

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Treviso: bilancio 2014 del Comitato Provincialedi Silvano Fadel*

Il DL 132/2014 è un fulmine piombato a ciel sereno a scompigliare l’attività di fine 2014 negli uffici di stato civile.

Il Comitato Provinciale ANUSCA di Treviso si è immediatamente attivato per organizzare un ulteriore pomeriggio di studio, oltre ai 4 già effettuati. Questo perché vengono assegnate ai preoccupati Ufficiali di Stato Civile compiti del tutto nuovi e sconosciuti, fino ad ora di competenza della magistratura, in materia di separazione e divorzi.Lo scorso 10 dicembre, il giorno antecedente l’entrata in vigore dell’art. 12 del DL 132, ben 150 colleghi hanno riempito l’Aula Magna delle Scuole Medie di Villorba per seguire la docente Grazia Benini sugli adempimenti in caso di presentazione di dichiarazione di negoziazione assistita da avvocati ai sensi dell’art. 6 o di dichiarazioni rese direttamente all’USC ai sensi dell’art. 12 del DL 132. Graditissima la presenza del dott. Signoriello, Vice Prefetto vicario e responsabile dell’Area 2, che ha dimostrato, con le sue precisazioni, di conoscere la materia. Con grande soddisfazione dei presenti in sala, Signoriello ha annunciato l’avvenuta pubblicazione del decreto ministeriale 9 dicembre contenente le formule da utilizzarsi per la redazione degli atti e per le annotazioni di rito. In tal modo la Benini, dopo una rapida lettura delle formule, ha proseguito la sua relazione tenendo conto di queste ulteriori novità. Due calorosi applausi hanno chiuso i lavori: alla dott.ssa Benini per la chiarezza espositiva ed al Vice Prefetto quale ringraziamento della sua partecipazione e anche per la notizia data in diretta. Se l’appuntamento di Villorba ha chiuso l’attività formativa dell’ANUSCA trevigiana del 2014, è doveroso ricordare i primi “pomeriggi di studio”:- Treviso ci ha avuto ospiti il 20 febbraio, quando Sergio Santi esperto ANUSCA ha illustrato le innovazioni in materia di candidature, di propaganda elettorale e le altre novità in vista delle elezioni europee e comunali di maggio. Complice

anche la gratuità dell’iniziativa, la sala convegni del Museo Santa Caterina non poteva contenere tutti i numerosi iscritti. Per dar modo a un maggior numero di colleghi di affrontare al meglio gli adempimenti dell’imminente tornata elettorale, la lezione è stata ripetuta, sempre gratuitamente, il 5 marzo;- Il secondo evento formativo è stato organizzato a Casier, il 9 giugno dove una settantina di Ufficiali d’Anagrafe hanno seguito l’Esperto Andrea Antognoni relazionare sulle problematiche relative al diritto di soggiorno dei comunitari e al rilascio delle relative attestazioni di regolarità anche alla luce della nota sentenza della corte di giustizia europea 21.12.2011 che ha precisato il concetto della regolarità del soggiorno del cittadino comunitario;- Dopo la pausa estiva, il 29 settembre, a Colle Umberto, in una gremitissima sala, un’affabile Mariangela Remondini

ha spiegato agli attenti colleghi come coniugare ed applicare correttamente la normativa sui trasferimenti anagrafici in tempo reale con quella recentissima relativa alle occupazioni abusive degli alloggi. Al termine della lezione diversi colleghi hanno esclamato “per fortuna che c’è ANUSCA!”;- Cison di Valmarino, meritatamente uno dei borghi più belli d’Italia, ci ha ospitati nel suo teatro il 20 ottobre, quando Marina Caliaro ha disquisito su una normativa ormai obsoleta e nuovi indirizzi interpretativi, e cioè dell’acquisto della cittadinanza italiana e del diritto all’identità personale. Oltre al centinaio di Ufficiali di stato civile è stata graditissima ospite la dott.ssa De Palma, Funzionario prefettizio responsabile del settore.Al termine di un’annata 2014 così intensa è doveroso rivolgere un ringraziamento alle Amministrazioni Comunali che ci hanno ospitato per la preziosa disponibilità, ai colleghi che hanno collaborato nell’organizzazione, a tutti i partecipanti ai pomeriggi di studio che con le oltre 600 presenze hanno manifestato il gradimento alle proposte formative ed infine ad ANUSCA che comprendendo il delicato momento ha consentito la gratuità di due pomeriggi di studio.*Presidente Comitato Provinciale ANUSCA di Treviso

A 58 anni un improvviso malore, lo scorso settembre, ha strappato alla famiglia la collega dei Servizi Demografici del Comune di Miazzina (VB) Giuseppina Di Meo, per noi solo Pina.Più un’amica che una collega. Ci mancano i nostri frequenti contatti per chiarimenti, approfondimenti o anche solo per un veloce saluto, ma soprattutto ci manca lei.....I colleghi dei Servizi Demografici della provincia del Verbano-Cusio-Ossola.

Arrivederci Pina

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