Antropologia culturale per la laurea...

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Antropologia culturale per la laurea triennale Anno accademico 2017-18

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Antropologia culturale per la laurea triennale

Anno accademico 2017-18

Calendario MODULO A – 6 cfu di base 2. Lunedì 19 febbraio – Lezione di apertura – introduzione alle discipline DEA e sintesi complessiva del manuale 4. Martedì 20 febbraio – Razza cultura etnia – le origini ottocentesche dell’antropologia - 6. Mercoledì 21 febbraio LIBRO: Il ramo d’oro 8. Lunedì 26 febbraio – Storia degli studi e affermazione del fieldwork – LIBRO: Argonauti del Pacifico occidentale 10. Martedì 27 febbraio – Storia degli studi – approcci teorici 12. Mercoledì 28 febbraio –LIBRO : Mauss, Teoria generale della magia e altri saggi 14. Martedì 6 marzo - Studi sulla cultura popolare 16. Mercoledì 7 marzo LIBRO – Le origini del teatro italiano

Segue calendario 18. Lunedì 12 marzo LIBRO – La terra del rimorso 20. Martedì 13 marzo LIBRO: Antropologia medica 22. Mercoledì 14 marzo Turner, Dal rito al teatro 24. Lunedì 19 marzo – Il dono 26. Martedì 20 marzo - Globalizzazione e teorie del consumo 28. Mercoledì 21 marzo LIBRO Goffman, Il comportamento in pubblico 30. Lunedì 26 marzo - La parentela 33. Martedì 27 marzo LIBRO Mary Douglas, I simboli naturali (o Purezza e pericolo) 36. Mercoledì 28 marzo PRESENTAZIONE Rievocare il passato

10 aprile (da confermare):

preappello (opzionale) – scritto con domande aperte.

Modulo B (6 cfu avanzati) 2. Lunedì 16 aprile 4. Martedì 17 aprile 6. Mercoledì 18 aprile 8. Lunedì 23 aprile 10. Martedì 24 aprile 12. Mercoledì 2 maggio 14. Lunedì 7 maggio 16. Martedì 8 maggio 18. Mercoledì 9 maggio 20. Lunedì 14 maggio

22. Martedì 15 maggio 24. Mercoledì 16 maggio 26. Lunedì 21 maggio 28. Martedì 22 maggio 30. Mercoledì 23 maggio 32. Lunedì 28 maggio 34. Martedì 29 maggio 36. Mercoledì 30 maggio

Programmi d’esame per i frequentanti

Modulo A. Manuale (F. Dei, Antropologia culturale, 2.a ed., Bologna, Il Mulino, 2016)

+ uno dei testi classici che saranno presentati nel corso delle lezioni, a scelta ______________________________________________ Modulo B. Redazione di una tesina con modalità che saranno spiegate durante il corso. Testo guida: F. Dei, C. Di Pasquale, a cura di, Rievocare il passato: memoria culturale e identità territoriali, Pisa, Pisa University Press, 2017 (disponibile in open access).

Le discipline M-DEA/01

D = Demo E = Etno A = Antropologiche Studio dell’uomo e delle culture umane, nelle loro

articolazioni etniche e nelle loro espressioni popolari. Il concetto di CULTURA è cruciale nella definizione dell’oggetto

di queste discipline: complesso degli elementi non biologici attraverso cui i gruppi umani si adattano all’ambiente.

Aspetti biologici e culturali dell’antropologia

Le caratteristiche e l’evoluzione biologica della specie umana sono studiati dalla Antropologia fisica (settore scientifico-disciplinare L-BIO/08)

Antropologia fisica

Scienze naturali

Antropologia culturale

Scienze umane

Le tre componenti del settore DEA

• Etnologia: studi settoriali su specifici popoli e culture in diverse aree del mondo

• Demologia: studio della cultura popolare e

tradizionale nella nostra stessa società • Antropologia culturale: approcci generali, di

tipo teorico e comparativo.

Altre denominazioni internazionali

- Ethnologie: in Francia indica di solito l’intero settore disciplinare

- Social Anthropology: denominazione prevalente negli studi britannici

- Cultural Anthropology: denominazione prevalente negli USA

- Folklore (demologia è usato solo in Italia)

Le origini dell’antropologia culturale

1871 – Edward B. Tylor, Primitive Culture Precursori: La filosofia della diversità (Erodoto,

Montaigne, Herder) L’illuminismo e la Societé des observateurs de

l’homme Le scienze naturali e la filologia comparativa

dell’Ottocento

Radici ottocentesche dell’antropologia

Positivismo

Modernizzazione

Colonialismo

L’oggetto dell’antropologia è ciò che l’Europa si è “lasciata alle spalle”

E.B.Tylor, da Primitive Culture (1871)

Cultura o civiltà, intesa nel suo ampio senso etnografico, è quell’insieme complesso che include la conoscenza, le credenze, l’arte, la morale, il diritto, il costume o qualsiasi altra capacità e abitudine acquisita dall’uomo in quanto membro di una società

A.Leroi-Gourhan, da Il gesto e la parola

• Tutta l’evoluzione umana contribuisce a porre al di fuori dell’uomo ciò che, nel resto del mondo animale, corrisponde all’adattamento specifico. Il fatto materiale che colpisce di più è certo la “liberazione” dell’utensile, ma in realtà il fatto fondamentale è la liberazione della parola e quella proprietà unica posseduta dall’uomo di collocare la propria memoria al di fuori di se stesso, nell’organismo sociale

• ).

…segue Leroi-Gouhran • [...] L’azione manipolatrice dei Primati, in cui gesto e utensile

si fondono, è seguita presso i primi Antropiani da quella della mano in motilità diretta in cui l’utensile manuale è divenuto separabile dal gesto motore. Nella tappa successiva, superata forse prima del Neolitico, le macchine manuali si annettono il gesto e la mano in motilità indiretta apporta solo il proprio impulso motore. In epoca storica la forza motrice abbandona a sua volta il braccio umano, la mano dà l’avvio al processo motore nelle macchine animali o in macchine semoventi come i mulini. Infine, durante l’ultimo stadio, la mano dà l’avvio a un processo programmato con le macchine automatiche che non solo esteriorizzano l’utensile, il gesto e la motilità, ma fanno presa anche sulla memoria e sul comportamento meccanico (Ibid.: 284; corsivo nell’originale) .

I primitivi

Tensione fra

Assimilazione antietnocentrica dei primitivi, di cui

si mostra la comune umanità

Assunzione di disuguaglianza,

violenza epistemologica

Vocazione per la diversità

• “Lo sguardo da lontano”(Lévi-Strauss) • “Giro lungo” (Kluckhohn) Il problema della definizione della razionalità umana e il radicamento nella filosofia scettica (in contraddizione con le premesse positivistiche)

La comparazione

Il metodo comparativo degli evoluzionisti Il sogno di comparazione universale degli

Human Relations Area Files Comparazione e descrizione etnografica Il carattere intrinsecamente comparativo del sapere antropologico

Vocazione critica dell’antropologia

Il confronto con l’altro costringe a un costante ripensamento delle nostre categorie culturali, di ciò che nel senso comune si dà di solito per scontato e ovvio.

E. de Martino, lo “scandalo dell’incontro etnografico” e l’ ampliamento della coscienza storiografica.

Etnocentrismo, relativismo, etnocentrismo critico. Affinità essenziale con il sapere storico.

La ricerca sul campo

Il fieldwork nello sviluppo delle scuole antropologiche: Boas e Malinowski contro l’ “antropologia da tavolino”

1922: Argonauts of Western Pacific Il metodo dell’osservazione partecipante. L’antropologia tra partecipazione diretta

(vissuta, empatica) e l’oggettivazione dell’esperienza in dati.

Il fieldwork nell’antropologia di oggi

• Superamento del modello “romantico” malinowskiano:

Antropologo come eroe solitario nel cuore di

tenebra

Cultura intatta nella sua autenticità

Non è più possibile pensare al campo come a una località circoscritta in cui coesistono in modo esclusivo un popolo (un’etnia), un linguaggio,

una cultura, e in cui non siano già presenti saperi specialistici e auto-interpretazioni (un’antropologia nativa)

Specialismi antropologici 1 Aree geografico-culturali

Specializzazione esclusiva in una, al massimo due, aree culturali

per - continenti (Africanisti, Americanisti, Oceanisti

etc.) - Più ristrette aree culturali (Mediterraneo,

Medio Oriente, India o sue aree particolari) - Etnie, aree linguistiche, popoli particolari

Folklore o demologia Studio della cultura delle classi “arretrate” all’interno degli stesi

paesi occidentali. Atteggiamento romantico: il folklore come espressione

dell’autentica anima del popolo-nazione Atteggiamento positivista: la cultura contadina come

sopravvivenza di fasi precedenti dell’evoluzione Concetto di tradizione, trasmissione orale, creazione collettiva

dei beni culturali Problema del rapporto tra cultura tradizionale e cultura di massa

Specialismi per aspetti della cultura

Partizioni tradizionali del campo culturale_ 1. Parentela, matrimonio e vita familiare 2. Economia, lavoro, cultura materiale 3. Stratificazione sociale, forme della politica e del

potere 4. Linguaggio 5. Religione a magia (rituali, miti, pratiche simboliche) 6. L’ambito estetico ed espressivo

Specialismi per problemi specifici

Esempi: - Antropologia medica - Etnoscienza - Antropologia psicologica - Etnografia della conversazione

Nuovi campi disciplinari

• Antropologia urbana • del turismo • dello sport • dell’educazione • dei mass-media • della violenza

Specialismi per fonti o forme di rappresentazione

- Antropologia visuale - Antropologia museale - Antropologia letteraria - Antropologia storica - Antropolgoia filosofica - Cosa si intende per Antropologia applicata

A cosa serve l’antropologia

Sbocchi professionali: • Mediazione culturale (nella scuola, nella

sanità, nei servizi sociali) • Cooperazione internazionale, gestione dei

conflitti • Conservazione e valorizzazione del patrimonio

culturale etnografico

Usi pubblici dell’antropologia

• Nella cultura dell’ultimo secolo l’antropologia ha svolto un ruolo di critica di segno scettico e antietnocentrico, alimentando la riflessione sulla diversità culturale e contribuendo a diffonderla anche nelle altre scienze sociali, nella filosofia, nelle arti e nella letteratura.

• Riflessione su categorie cruciali nella sfera pubblica contemporanea (p.es. identità, appartenenza etnica) e sui problemi derivanti dalla globalizzazione e dagli intrecci interculturali