Superiori Milano e provincia - iscritti e frequentanti 2011

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Area “Servizio Statistica” Iscritti al 1° anno nella scuola secondaria di II grado in provincia di Milano – a.s. 2011/12 A cura di Alberto Falletti

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Iscritti e frequentanti nelle scuole medie superiori di Milano e provincia

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Area “Servizio Statistica”

Iscritti al 1° anno nella scuola secondaria di II grado in

provincia di Milano – a.s. 2011/12

A cura di Alberto Falletti

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Area “Servizio Statistica”

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a cura di A. Falletti – CISEM-Area “Servizio statistica”

luglio 2011

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Area “Servizio Statistica”

Iscritti al 1° anno nella scuola secondaria di II grado in provincia di Milano – a.s. 2011/12

L’analisi si basa sui dati dell’Osservatorio “ScoPe” (Scolarità e Pendolarismo) gestito, per conto della Provincia di

Milano, dall’Area “Servizio Statistica” del CISEM e su quelli dell’Anagrafe studenti gestito dalla Regione Lombardia.

I dati si riferiscono agli anni scolastici 2010/11 e 2011/12.

A cura di Alberto Falletti

Gruppo di ricerca: Alberto Falletti, Cecilia Cirulli, Fabio Sturaro, Irina Tsoi

CISEM – Area “Servizio Statistica”

Parliamo di:

Iscritti e rischio di abbandono

Come si distribuiscono nei comparti gli iscritti al primo anno?

La possibile approssimazione dei dati regionali degli iscritti al primo anno

L’istruzione liceale

L’istruzione tecnica

L’istruzione professionale

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Area “Servizio Statistica”

Quanti sono e come si distribuiscono nei comparti gli iscritti al primo anno della scuola secondaria di II grado in

provincia di Milano nell’a.s. 2011/12?

Il riordino Gelmini ha riordinato gli orientamenti formativi?

Continua l’effetto crescita dei licei? Si è verificata l’auspicata valorizzazione dell’istruzione tecnica? Persiste il calo

di iscritti nell’istruzione professionale? E’ in crescita l’IeFP1?

Gli interrogativi non sono di poco conto se si considera che in Italia oltre 2 milioni2 di giovani tra i 15 e i 29 anni

(pari al 24,5%, 1 giovane su 4) non studiano e non lavorano (NEET3). In particolare non studia (e non lavora) il

16,3% dei giovani tra i 15 e i 19 anni.

Esiste dunque un problema di abbandono del percorso formativo in età di diritto/dovere di istruzione/formazione

(15/18 anni) ed è altrettanto preoccupante la difficoltà di trovare lavoro in un’età (18/29 anni) in cui dovrebbero

avviarsi per tutti i giovani i progetti di vita. La crisi economica determina gran parte del fenomeno

dell’inoccupazione giovanile. C’è però un fatto da considerare: la domanda delle aziende di diplomati tecnici è

superiore al numero di diplomati tecnici e il gap tra domanda e offerta è di circa 76mila tecnici. Alcune figure

professionali tecniche (sulla questione torneremo con informazioni precise pubblicate su Iter online) sono peraltro

introvabili da parte delle aziende perché la propensione dei giovani per quel tipo di formazione è scarsa4. Ne sono

consapevoli giovani e famiglie?

Due sono le urgenti azioni che il nostro Paese dovrebbe mettere in campo: la lotta alla dispersione, la

valorizzazione dei percorsi tecnici di istruzione e formazione. E occorre partire dai dati, ovvero dalla conoscenza

dei fenomeni sui quali intervenire.

1 Istruzione e formazione professionale regionale. Il sistema si organizza sia nella scuola, sia nei Cfp. Prevede

percorsi ordinamentali triennali, un quarto anno sperimentale per conseguire un diploma tecnico e un quinto anno

sperimentale per una certificazione che permetta l’iscrizione all’università. Attualmente in provincia di Milano sono

prevalentemente offerti i percorsi triennali al termine dei quali si consegue una qualifica professionale (soppressa

nell’istruzione professionale). 2 Fonte dei dati: elaborazioni Confindustria su dati OCSE 2010.

3 Not in Education Employment Training.

4 Fonte dei dati: elaborazioni Confindustria su dati Excelsior, MPI e Istat.

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Iscritti e rischio di abbandono

Consideriamo qui gli iscritti al primo anno del sistema di istruzione e formazione (scuola secondaria di II grado e

Cfp) in base ai dati forniti dalla Regione Lombardia5 per la provincia di Milano.

Gli iscritti per l’a.s. 2011/12 sono nel complesso 26.290, in lieve aumento rispetto ai 26.161 dell’a.s. 2010/11.

E’ difficile soppesare quanti siano i giovani mancanti all’appello delle iscrizioni al primo anno, sia perché i dati Istat

della popolazione residente sono aggiornati al 1 gennaio 2010, sia perché è noto il fenomeno del ritardo scolare

già nella scuola secondaria di primo grado. Il ragionamento è quindi indicativo, si possono considerare:

i 26.300 tredicenni nel 2010 come probabili quattordicenni nel 2011 per l’a.s. 2011/12 da confrontarsi con i 26.290 iscritti al primo anno;

i 25.337 quattordicenni nel 2010 per l’a.s. 2010/11 da confrontarsi con i 26.161 iscritti al primo anno.

I dati creano un effetto di conforto, parrebbero iscriversi al primo anno della scuola secondaria di II grado

pressoché tutti i giovani in età, ma si ricordi che non è qui computato il ritardo scolare che implica iscrizioni al

primo anno di quindicenni, sedicenni e oltre. A livello nazionale il ritardo scolare è valutato intorno al 10% nella

scuola secondaria di primo grado6 e questo potrebbe essere il dato di presumibile rischio di abbandono.

Popolazione residente al 1gennaio 2010, per età e sesso - Provincia di Milano – Fonte: istat

Età'Totale

Maschi

Totale

Femmine

Maschi +

Femmine

13 13.602 12.698 26.300

14 13.153 12.184 25.337

Come si distribuiscono nei comparti gli iscritti al primo anno?

Da una decina di anni riscontriamo un effetto crescita dell’istruzione liceale, un calo con minimi segni di ripresa

dell’istruzione tecnica, un decremento progressivo dell’istruzione professionale. Sono ancora questi i fenomeni da

registrarsi nel 2011/12?

Nell’a.s. 2011/12 più della metà (55,9%) degli iscritti al primo anno sceglie l’istruzione liceale, ma il fenomeno è in lieve calo rispetto all’anno precedente (56,5%).

Di un abbondante punto percentuale cresce l’istruzione tecnica, dal 28,2% dell’a.s. 2010/11 al 29,6% dell’a.s. 2011/12.

E’ in calo l’istruzione professionale, dal 14,0% dell’a.s. 2010/11 al 12,7% dell’a.s. 2011/12. E’ in lieve crescita l’IeFP, dall’1,3% dell’a.s. 2010/11 all’1,7% dell’a.s. 2011/12, per quanto la distribuzione tra scuola (statale e paritaria) e Cfp si mantenga stabile negli ultimi due anni.

55 L’anagrafe regionale ha convogliato su di sé le operazioni di iscrizione alla scuola secondaria di secondo grado e

ha tradizionalmente mantenuto quelle al sistema di IeFP. I dati in questione sono pertanto “ufficiali”. Si consideri

però che i dati possono essere sovrastimati poiché sono accolte le iscrizioni degli alunni dell’ultima classe della

scuola secondaria di primo grado (“scuola media”) prima delle operazioni di scrutinio degli esami finali, ivi

comprendendo quindi gli eventuali non promossi. I dati possono altresì essere sottostimati per procedure di

iscrizione che hanno attuazione presso le singole istituzioni scolastiche. 6 Dati aggiornati al 2011. Fonte: ricerca della Fondazione Agnelli e del DSPM dell’Università di Torino sugli

studenti della scuola secondaria di primo grado.

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Area “Servizio Statistica”

La massiccia propensione per l’istruzione liceale ha numerose motivazioni. In buona parte dipende dalla riforma

annunciata (il progetto Moratti del 2003, non portato a termine) che ha prospettato un’idea di licealizzazione di

tutta la scuola secondaria di II grado, cosicché l’opinione pubblica, a torto o a ragione, ha cominciato a guardare

con diffidenza l’istruzione tecnica e professionale, dal futuro incerto e connotate di un valore di inferiorità nelle

prospettive di riforma. A poco sono valse le iniziative dei ministri Fioroni e Gelmini per una valorizzazione

dell’istruzione tecnica e professionale.

Una seconda motivazione è assai più antica, fa capo al nostro sistema di valutazione e orientamento: è infatti in

uso nella scuola secondaria di I grado licenziare gli alunni con un consiglio orientativo che indirizza i più bravi ai

licei, i meno dotati all’istruzione tecnica, i ragazzi in difficoltà all’istruzione professionale. Un siffatto orientamento,

che non si riferisce alle attitudini e alle prospettive professionali e occupazionali, determina nell’opinione pubblica

una concezione gerarchica dei valori delle tipologie di istruzione. E chi non vuole il meglio per i propri figli?

Sulla seconda si innesta la terza motivazione. Giacché, come si è detto, non è facile per un giovane trovare lavoro,

l’opinione pubblica ha maturato, a torto o a ragione, l’idea che un diploma di maggior valore (nella prospettiva

anche di una possibile laurea) possa offrire maggiori garanzie di occupazione. Per i propri figli le famiglie giocano

così al rialzo, scelgono il liceo indipendentemente dai risultati scolastici, dalle motivazioni dei giovani allo studio,

dalle attitudini. Si accetta anche il rischio di un insuccesso e di un conseguente ritardo scolare, meglio stare a

scuola piuttosto che in giro senza lavoro.

Sulla questione torneremo, con interventi di orientamento e valorizzazione dell’istruzione tecnica e professionale.

Iscrizioni al 1° anno - Dati Regione Lombardia

2010/11

statale + paritaria Istruzione liceale 13.171 56,5%

statale + paritaria istruzione tecnica 6.562 28,2%

statale + paritaria Istruzione professionale 3.264 14,0%

statale + paritaria Istruzione e formazione professionale 312 1,3%

Totale statale + paritaria 23.309 100% 89,1% % stat+par

CFP Istruzione e formazione professionale 2.852 10,9% % CFP

TOTALE iscritti tutti 26.161 100%

2011/12

statale + paritaria Istruzione liceale 13.091 55,9%

statale + paritaria istruzione tecnica 6.944 29,6%

statale + paritaria Istruzione professionale 2.981 12,7%

statale + paritaria Istruzione e formazione professionale 405 1,7%

Totale statale + paritaria 23.421 100% 89,1% % stat+par

CFP Istruzione e formazione professionale 2.869 10,9% % CFP

TOTALE iscritti tutti 26.290 100%

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La possibile approssimazione dei dati regionali degli iscritti al primo anno

Si è detto di una certa possibile approssimazione dei dati regionali degli iscritti al primo anno. Al fine di soppesare

l’entità dell’eventuale scarto si possono comparare i dati degli iscritti 2010/11 con quelli degli effettivi frequentanti

nell’a.s. 2010/11 (dati relativi alla sola scuola statale e paritaria; il sistema IeFP è qui presente solo per i percorsi

organizzati nelle istituzioni scolastiche).

Dei 26.161 iscritti, sono 23.309 quelli riferiti alla scuola statale e paritaria. I frequentanti risultano essere 27.669,

l’incremento tra iscritti e frequentanti è del 18,7%.

Si badi che il dato dei frequentanti computa anche gli iscritti “ripetenti” e il dato della ripetenza al primo anno è

circa del 10% (tra il 13 e il 14% per l’istruzione tecnica e professionale, circa del 6% per l’istruzione liceale).

In conclusione, il dato regionale degli iscritti può essere valutato come sottostimato e la variazione potrebbe

essere particolarmente sensibile nell’istruzione tecnica e professionale.

Iscrizioni al 1° anno (dati Regione Lombardia) a confronto con i Frequentanti al 1° anno (dati CISEM) - diurno e serale di statale + paritaria

CFP IeFP - cfp 2.852 10,9% 2.869 10,9%Statale + paritaria Totale 23.309 89,1% 23.421 89,1% 27.669

TOTALE iscritti tutti 26.161 100% 26.290 100%

Statale + paritaria Istruzione liceale 13.171 56,5% 13.091 55,9% 14.173 51,2%

Statale + paritaria istruzione tecnica 6.562 28,2% 6.944 29,6% 8.162 29,5%Statale + paritaria Istruzione professionale 3.264 14,0% 2.981 12,7% 4.595 16,6%

Statale + paritaria IeFP - scuola 312 1,3% 405 1,7% 739 2,7%Totale statale + paritaria 23.309 100% 23.421 100% 27.669 100%

a.s. 2010/11

differenza

tra iscritti

e frequentanti

% di incremento

tra iscritti

e frequentanti

Statale + paritaria Istruzione liceale 1.002 7,6%

Statale + paritaria istruzione tecnica 1.600 24,4%Statale + paritaria Istruzione professionale 1.331 40,8%

Statale + paritaria IeFP - scuola 427 136,9%Totale statale + paritaria 4.360 18,7%

Iscritti 2010/11 Iscritti 2011/12 Frequentanti 2010/11

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L’istruzione liceale

Le iscrizioni al primo anno dell’istruzione liceale, nel confronto dei dati 2010/11 e 2011/12, mostrano andamenti

relativamente stabili.

Lievi incrementi sono da registrarsi per il liceo linguistico (entrato in ordinamento con il riordino Gelmini) e il liceo delle scienze umane.

In minima flessione sono il liceo classico e il liceo scientifico.

La differenza tra iscritti e frequentanti è del 7,8%, ma va ricordato che i frequentanti computano anche il dato di

ripetenza, mediamente del 6% in questo comparto.

Confronto tra le iscrizioni per l'a.s. 2010/11, quelle per l'a.s. 2011/12, e i frequentanti del 1° anno nell'a.s. 2010/11- Comparto liceale

LA artistico 1.090 8,3% LA artistico 1.096 8,4% LA artistico 1.209 8,5%

LC classico 1.803 13,7% LC classico 1.696 13,0% LC classico 1.902 13,4%

LL linguistico 2.131 16,2% LL linguistico 2.313 17,7% LL linguistico 2.309 16,3%

LMC musicale coreutico 76 0,6% LMC musicale coreutico 56 0,4% LMC musicale coreutico 70 0,5%

LS scientifico 6.650 50,5% LS scientifico 6.420 49,0% LS scientifico 7.029 49,6%

LSU scienze umane 1.421 10,8% LSU scienze umane 1.510 11,5% LSU scienze umane 1.654 11,7%

13.171 100% 13.091 100% 14.173 100%

a.s. 2010/11

differenza tra iscritti

e frequentanti

% di incremento

tra iscritti

e frequentanti

1.002 7,6%

TOTALI

Frequentanti 2010/11Iscritti 2010/11 Iscritti 2011/12

TOTALI TOTALI

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L’istruzione tecnica

Nel comparto tecnico le iscrizioni, nel confronto dei dati 2010/11 e 2011/12, mostrano propensioni in crescita e in

calo relativamente ai diversi indirizzi.

L’indirizzo in incremento più sensibile è quello del “Turismo”.

Sono in crescita gli indirizzi “Chimica, materiali e biotecnologie”, “Elettronica ed elettrotecnica”, “Meccanica, meccatronica ed energia”, “Trasporti e logistica”.

L’indirizzo in decremento più sensibile è quello di “Informatica e telecomunicazioni”.

Sono in calo gli indirizzi “Agraria, agroalimentare e agroindustria”, “Costruzioni, ambiente e territorio”.

La differenza tra iscritti e frequentanti è del 24,4%, ma va ricordato che i frequentanti computano anche il dato di

ripetenza, mediamente del 13% in questo comparto.

Confronto tra le iscrizioni per l'a.s. 2010/11, quelle per l'a.s. 2011/12, e i frequentanti del 1° anno nell'a.s. 2010/11- Comparto tecnico

TEafm amministrazione, finanza e marketing 2.259 34,4% TEafm amministrazione, finanza e marketing 2.365 34,1% TEafm amministrazione, finanza e marketing 2.849 34,9%

TEt turismo 515 7,8% TEt turismo 671 9,7% TEt turismo 661 8,1%

TTaaa agraria, agroalimentare e agroindustria 203 3,1% TTaaa agraria, agroalimentare e agroindustria 183 2,6% TTaaa agraria, agroalimentare e agroindustria 226 2,8%

TTcat costruzioni, ambiente e territorio 633 9,6% TTcat costruzioni, ambiente e territorio 589 8,5% TTcat costruzioni, ambiente e territorio 775 9,5%

TTcmb chimica, materiali e biotecnologie 423 6,4% TTcmb chimica, materiali e biotecnologie 500 7,2% TTcmb chimica, materiali e biotecnologie 525 6,4%

TTee elettronica ed elettrotecnica 432 6,6% TTee elettronica ed elettrotecnica 505 7,3% TTee elettronica ed elettrotecnica 603 7,4%

TTgc grafica e comunicazione 320 4,9% TTgc grafica e comunicazione 358 5,2% TTgc grafica e comunicazione 424 5,2%

TTit informatica e telecomunicazioni 1.189 18,1% TTit informatica e telecomunicazioni 1.047 15,1% TTit informatica e telecomunicazioni 1.388 17,0%

TTmme meccanica, meccatronica ed energia 340 5,2% TTmme meccanica, meccatronica ed energia 419 6,0% TTmme meccanica, meccatronica ed energia 433 5,3%

TTsm sistema moda 81 1,2% TTsm sistema moda 79 1,1% TTsm sistema moda 84 1,0%

TTtl trasporti e logistica 167 2,5% TTtl trasporti e logistica 228 3,3% TTtl trasporti e logistica 194 2,4%

6.562 100% 6.944 100% 8.162 100%

a.s. 2010/11

differenza tra iscritti

e frequentanti

% di incremento

tra iscritti

e frequentanti

1.600 24,4%

TOTALI TOTALI TOTALI

Iscritti 2010/11 Iscritti 2011/12 Frequentanti 2010/11

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Area “Servizio Statistica”

L’istruzione professionale

Nel comparto professionale, nel confronto dei dati di iscrizione al primo anno 2010/11 e 2011/12, si registrano

principalmente fenomeni di decremento.

Risultano in incremento percentuale (non in valori assoluti) gli indirizzi dei “Servizi per l'enogastronomia e ospitalità alberghiera” e dei “Servizi socio sanitari”.

E’ in forte decremento l’indirizzo “Servizi commerciali”.

Sono in calo gli indirizzi “Manutenzione e assistenza tecnica” e “Produzioni industriali e artigianali”.

La differenza tra iscritti e frequentanti è del 40,8%, ma va ricordato che i frequentanti computano anche il dato di

ripetenza, mediamente del 14% in questo comparto.

Confronto tra le iscrizioni per l'a.s. 2010/11, quelle per l'a.s. 2011/12, e i frequentanti del 1° anno nell'a.s. 2010/11- Comparto professionale

PIAmat manutenzione e assistenza tecnica 454 13,9% PIAmat manutenzione e assistenza tecnica 423 14,2% PIAmat manutenzione e assistenza tecnica 765 16,6%

PIApia produzioni industriali e artigianali 357 10,9% PIApia produzioni industriali e artigianali 288 9,7% PIApia produzioni industriali e artigianali 467 10,2%

PSasr servizi per l'agricoltura e sviluppo rurale 24 0,7% PSasr servizi per l'agricoltura e sviluppo rurale 16 0,5% PSasr servizi per l'agricoltura e sviluppo rurale 34 0,7%

PSc servizi commerciali 774 23,7% PSc servizi commerciali 555 18,6% PSc servizi commerciali 1.289 28,1%

PSeoa servizi per l'enogastronomia e ospitalita' alberghiera 1.035 31,7% PSeoa servizi per l'enogastronomia e ospitalita' alberghiera 1.023 34,3% PSeoa servizi per l'enogastronomia e ospitalita' alberghiera 1.175 25,6%

PSss servizi socio sanitari 620 19,0% PSss servizi socio sanitari 676 22,7% PSss servizi socio sanitari 865 18,8%

3.264 100% 2.981 100% 4.595 100%

a.s. 2010/11

differenza tra iscritti

e frequentanti

% di incremento

tra iscritti

e frequentanti

1.331 40,8%

Iscritti 2010/11

TOTALI TOTALI TOTALI

Iscritti 2011/12 Frequentanti 2010/11