[Anteprima] PUZZLE Novembre 2013

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PUZZLE IL GIORNALE DELLE SCUOLE Anno II - N. 2 novembre 2013 Informazione originale di Una forma

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anteprima, editoriale, sommario e primopiano di puzzle magazine novembre 2013

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PUZZLEIL GIORNALE DELLE SCUOLE Anno II - N. 2 novembre 2013

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Una forma

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EDITORIALE INDICE

SI STA COME D’AUTUNNO SUGLI ALBERI LE FOGLIE.C’E’ CHI PRECIPITA, CHI CADE E CHI RESISTE...

Timoteo Tiberi

PRIMOPIANO ABBASSARE GLI AFFITTI PER FERMARE GLI SFRATTI.....................................................p.2

A PIENA VOCEQUEST’ANNO I 100 GIORNI CE LI FAREMO DA SOLI!...........................................................p.3PIATTAFORMA POLITICA RETE DISOCCUPAT* PRECAR* STUDENT*...............................................p.4 RUBRICA / LIBRI ALL’ORIZZONTE............................p.4RUBRICA / POETICA.................................................p.4

ANONIMO / MengaroniIL RITORNO DEL DIZIONARIO F.E.C.C....................p.5MENGARONI CERCA PASTICCERI.........................p.6ILLUSTRAZIONE ......................................................p.6ILLUSTRAZIONE......................................................p.7

BERTA / MamianiE SE LA RISATA NON FOSSE UN ATTO SCONTATO?.............................................................p.8NO WOMAN NO CRY...............................................p.8

CONTADINO A TE / CecchiONCE UPON A LIKE.................................................p.9APPUNTI PER UN DOCUMENTO SULLA SCUOLA PUBBLICA........................................................p.9TEORIA DEL COMPLOTTO LUNARE......................p.10

EUREKA! / BramanteCOSA E’ REALMENTE IMPOSSIBILE ALLA SCIENZA?...................................................p.11SUDOKU...................................................p.11INDOVINELLI............................................p.11

TRA I BANCHI E NON... / Santa MartaNOVITA’ CINEFORUM, “NOI SIAMO INFINITO”......p.12

RESISTENZA / GengaLETTERA DI PROTESTA DEL GENGA.................p.12

SCINTILLA / MarconiIPHONE 5s E 5c REALE PROGRESSO?.................p.13DOVE FINISCE IL TIFO INIZIA LA VERGOGNA......p.13I GIOVANI E LA POLITICA......................................p.14FRANCIS SCOTT FITZGERALD...........................p.15GIACINTO ...............................................................p.15

l’IMMAGINARIO / Scuola del LibroSTASI...............................................................p.16A PROPOSITO DE “LA VITA DI ADELE”.................p.16STARNUTI LUMINOSI.............................................p.17RUBRICA / AFORISMI.............................................p.17NULLA CHE POSSA FUGGIRE..............................p.17

REDAZIONE E CONTATTI......................................p.18

È ripreso il periodo delle manifestazioni. L’autunno caldo stu-dentesco, pronto ad esaurirsi in prossimità del natale o causa pioggia. Quest’anno la risposta degli studenti agli appelli delle associazioni che dicono di rappresentarli è stato scarsino, se pensiamo poi alla partecipazione dell’anno scorso, il confronto è amaro. Questo dato apre varie riflessioni. Prima di tutto è leci-to chiedersi se queste associazioni rappresentano veramente gli studenti. La risposta la deve dare ognuno su ogni associazione, collettivo, sindacato. L’importante è prestare attenzione non alla manifestazione ma a tutto il resto dell’anno: si svegliano la setti-mana prima con post del tipo “scusate l’assenza, siamo tornati” o tutto l’anno lavorano anche senza manifestare per aiutare gli studenti con progetti CONCRETI? Il segreto è non fare di tutta un erba un fascio, ma scartare le erbacce (gli inutili rivoluzionari a chiamata, stagionali della politica, sindacalisti della domenica, creatori di slogan e distruttori di contenuti e spesso neanche più studenti) e anche i Fasci ( che ahimè stanno tornando). La sec-onda riflessione riguarda gli studenti e l’anno passato. Pesaro, inverno 2012, quasi tutte le scuole occupano o autogestiscono, scendono in piazza 1500 studenti; Pesaro, autunno 2013, qua-si tutti occupano...il banco, scendono in piazza 300 studenti. Cosa hanno prodotto quelle occupazioni? Se non si è sviluppa-ta una coscienza critica capace di andare oltre il problema im-minente, capace di analizzare una situazione e capire che una manifestazione contro l’austerity, contro il precariato e conto la riforma-contentino Carrozza, ci riguarda e colpisce esattamente come la legge Aprea, che cosa è rimasto agli studenti delle notti dentro le scuole? La colpa va alle associazioni di rappresentanza che non hanno saputo spiegare bene come allora? O va a ogni studente che non vuole capire ma solo seguire la massa? A ogni studente che vede al protesta come occasione di divertimento e non di espressione?La colpa va a tutti, ma il danno resta.Per fortuna alcuni dei rappresentanti (mentre altri, grandi lead-er d’occupazione stavano a scuola, o peggio a casa) in piazza c’erano, o c’erano al Tavolo Studenti.E nell’indifferenza generale è nato anche il piano scuola 2013-2014 del tavolo: riappropriarsi degli spazi economici, in cui lo stu-dente viene sfruttato, e trasformali in spazi si guadagno a favore dello studente e della scuola.Stiamo parlando del riprenderci, e auto-orgonizzarci le feste più importanti che riguardano lo studente (Woodschool era il campo di prova, ora tocca ai 100 giorni) sopra cui da troppi anni locali e privati lucrano indisturbati. Interrompere anche lo sfruttamento sui costi di libri e materiale di cartoleria, usando proprio quei soldi che ci torneranno dalle feste.Anche con un autunno spento, con sindacati studenteschi che riappaiono a intermittenza, con vecchi rappresentanti che ab-bandona prima di essere sostituiti ogni compito, i movimenti sani, quelli concreti, vanno avanti nell’interesse di tutti. Ma bisogna, studente, che ance tu te ne interessi. Che ti informi con i tuoi rappresentanti di cosa accade, di cosa vogliamo fare, che dai il tuo contributo.Altrimenti chissà? Magari a ottobre 2014 non ci arrivano neanche i movimenti sani, e ciò vorrebbe dire tornare indietro di tre anni in campo di politiche scolastiche.

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PUZZLE MAGAZINE / NOVEMBRE 2013

ABBASSARE GLI AFFITTI PER FERMARE GLI SFRATTIPino Longobardi - Unione Inquilini

PRIMOPIANO

Proposte di misure urgenti per affrontare il disagio abitativo.

La situazione abitativa nel Paese ha raggiunto livelli di disagio non più accettabili. Con la fase acuta della crisi, particolarmente cruenta in questi mesi, si sta allargando a dismisura la fascia sociale colpita dalle difficoltà di accedere o poter continuare a mantenere un alloggio in locazione (in affitto). Gli elementi che descrivono molto bene questo allarme possono essere riassunti analizzando il numero e la tipologia dei provvedimenti di sfratto, delle richieste di un alloggio di edilizia pubblica e quelle per il contributo all’affitto. La morosità incolpevole oggi è la principale causa dei provvedimenti di sfratto, determinata essenzialmente da una forte divaricazione tra la capacità di redditto di chi cerca casa e i prezzi delle locazioni. La dimensione del problema è ampia, se non si interviene per invertire il trend nei prossimi tre anni saranno interessate altre 1200 famiglie, oltre le attuali.

Tutti i giorni, in particolare nelle aree cittadine della nostra provincia, vi sono famiglie che rimangono senza alloggio e spesso senza più alcuna protezione. Tutta questa domanda debole sta consolidando l’impressionante numero delle richieste, ai comuni, di alloggi di edilizia residenziale pubblica ormai oltre le 700. Questo senza che i comuni siano in grado di poter offrire nessuna soluzione alloggiativa per mancanza di abitazioni e fondi per costruirne. Gli enti locali sono i destinatari anche delle domande di contributo del “Fondo di sostegno all’affitto” che però ha subito, con l’ultima legge di bilancio, il totale azzeramento.

Queste situazioni delineano un quadro di forte sofferenza diretta e indiretta che colpisce nella nostra pro-vincia centinaia di casi e a livello nazionale addirittura 5 milioni di famiglie e quasi 15 milioni di persone che rischiano di rimanere senza casa.

Occupazione a Fano

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