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Euro 1,55 OMAGGIO Anno IX° - n. 03 - Marzo 2013 Con una improvvisa comunicazione Papa Benedetto XVI° ha annunciato al Mondo la sua decisione di rimettere l’alto incarico e tornare ad essere semplicemente Joseph Ratzinger In questa emblematica foto vediamo l’elicottero con l’ancòra Papa (si dimetterà alle ore 20 di quello stesso 28 febbraio 2013) mentre sorvola per l’ultima volta il Cupolone di San Pietro, sinbolo della Cristianità

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Voci dal Sud 1 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Euro 1,55OMAGGIOAnno IX° - n. 03 - Marzo 2013

Con una improvvisa comunicazione Papa BenedettoXVI° ha annunciato al Mondo la sua decisione di

rimettere l’alto incarico e tornare ad esseresemplicemente Joseph Ratzinger

In questa emblematica foto vediamo l’elicottero conl’ancòra Papa (si dimetterà alle ore 20 di quello stesso28 febbraio 2013) mentre sorvola per l’ultima volta il

Cupolone di San Pietro, sinbolo della Cristianità

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V o c i d a l S u d... ai quattro venti

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Voci dal Sud 3 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Editoriale: di Franz Rodi Morabito

... continua a pagina successiva

S o m m a r i o

pag 6 - Andare a nuove elezioni dopo cambiato porcellum? Ma chi paga lespese elettorali??

pag 6 - Chapeau al Presidente Napolitano per aver difeso l’onore dell’Italiapesantemente offeso dal futuro candidato premier della Germania!

pag 7 - Papa Benedetto XVI si dimette e torna ad essere Joseph Ratzinger!

pag 7 - ... ed ecco la fumata bianca dell’habemus Papam ! pag 8 - Il nuovo Papa è Jorge Mario Bergoglio pag 8 - Le radici piemontesi del nuovo Papa pag 9 - Un Papa Innovativo anche nella vita privatapag 10 - La foto eccezionale e storica: l’Abbraccio vero ed affettuoso fra

due Papi pag 11 - ”Ecco cosa ha fatto Hollande in 56 giorni di governo” - Non

parole, ma fattipag 12 - ”Ecco cosa NON ha fatto Monti in 500 giorni di governo” - Non

fatti, ma parolepag 13 - Laureana di Borrello - Aprirà entro il mese di aprile il carcere

modellopag 14 - Candidoni - Trattamento delle acque refluepag 15 - Vibo Valentia - Riqualificazione delle strade del centro storicopag 16 - Rosarno - Il Corpo di PS Prevenzione Crimine viene spostato con

decisione inconcepibile da Rosarno a Vibo Valentiapag 16 - Rosarno - I campi elettromagnetici sono nella normapag 17 - Cittanova - Teresa Gullace, una donna dimenticata nella sua terra

pag 5 . . . e mò, come la mettiamo? .. . e mò, come la mettiamo? . .. e mò, come la mettiamo? .. . e mò, come la mettiamo? .. . e mò, come la mettiamo?

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Voci dal Sud 4 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

pag 19 - Cittanova - Videosorveglianza, adesso c’è il bandopag 20 - Giuseppe Soluri si riconferma Presidente Ordine Giornalisti

della Calabriapag 21 - «Vogliono farmi fare la fine che hanno fatto fare a Craxi»pag 22 - L’incarico esplorativo è stato affidato a Bersani che però, pare,

non riesca a conciliare il diavolo e l’acqua santa!pag 23 - Svelato il mistero del lago di Scanno, l’Ingv ha trovato oggetti

ferrosi sul fondo che spiegano le anomalie nel campo magneticopag 23 - SCANNO, IL MISTERO DEL LAGO A FORMA DI CUORE:

“ACQUA BASSA E STRANI OGGETTI”pag 24 - Per ora sarà una mini vettura quella alimentata ad Aria e che nel

2013 vedremo sulle strade d’Italiapag 25 - Aziende agricole radicate come micro imprese, e gli stranieri

diventano la forza lavoro.pag 27 - Ecco le 10 tasse piu’ assurde che gli italiani sono costretti a

pagare!pag 28 - Dopo 130 anni addio alle vecchie lampadine. - Da settembre

divieto di vendita per quelle a incandescenzapag 29 - Una superproteina contro il cancro ai polmoni: la scoperta di

una ricercatrice italianapag 30 - Trionfo post mortem del prof. Di Bella:pag 31 - LA DEPRESSIONEpag 33 - «Meglio in cella che con mia suocera»

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Voci dal Sud 5 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Editoriale di Franz Rodi-Morabito

... e mò, come la mettiamo?... e mò, come la mettiamo?... e mò, come la mettiamo?... e mò, come la mettiamo?... e mò, come la mettiamo?Le elezioni sono passate, ma adesso cominciano i guai!Dopo una campagna elettorale stranissima in cui i candidati (per volontà della Legge detta il

Porcellum) non si conoscono; i capolista, a parte qualcuno, sono perfetti “carneadi”; di programminon si è quasi parlato ma tutti si sono esibiti in equilibrismi dialettici per denigrare l’avversario (opresunto tale) il risultato cui si è giunti è disastroso.

Tutti ... un contro l’altro armato per duellare non nelle piazze come da sempre si è fatto con icomizi, bensì su Facebook impegnati a denigrarsi a vicenda.

Una folla di liste (credo siano state 37 !) dal momento che ciascuno si è posto a capo di uno sparutodrappello di amici e parenti ed ha presentato una propria lista . Poco c’è mancato che fossero venutefuori liste condominiali o, addirittura della scala A che lottava strenuamente contro quella dellascala B dello stesso condominio!

Altra anomalia, anzi direi grosso errore, è stato fatto nel ripresentare i vecchi nomi omettendo diinserire il nuovo come sbandierato ai quattro venti dal pre-Monti.

Gli italiani si sono chiesti cosa fosse cambiato nei cervelli dei vecchi governanti che direttamenteo indirettamente avevano determinato la situazione di debacle economica in Italia, per ottenerenuovamente la fiducia degli elettori.

E gli elettori gliel’hanno negata questa fiducia e nomi che sembravano inamovibili sono stati giu-stiziati e sono stati estromessi dalla rosa degli eletti.

Altro errore è stato sottovalutare sia Grillo che “la piazza” che lo seguiva oceanica ad ogni suatappa.

Il risultato è semplice : ne è venuto un pasticciaccio quasi inestricabile che ha praticamente resoimpossibile la fomazione di un Governo.

Tutte le liste minori, anche se capitanati da quelli che sembravano essere “i mostri sacri” hannofatto flopp, sono rimaste sulla scena tre grossi schieramenti, anzi quattro visto che non possiamofare a meno di prendere in considerazione gli astenuti.

Adesso ci chiediamo come farà il Pd ad unirsi al Pdl dopo che Bersani aveva dichiarato che il suopallino era battere Berlusconi e questo era lo scopo primario della sua campagna? Come farà asedesi allo stesso tavolo con i leghisti con cui si sono scornati fino a ieri?

Passeranno sopra ad ogni pregiudizio pur si sedersi alle poltrone di Governo?Ma farà lo stesso anche il centrodestra? oppure avranno conservato l’astio atavico contro il Pd che

è alleato con Vendola che fino a ieri era considerato l’appestato?Ma, non dimentichiamo il terzo incomodo che è rapresentato da Grillo e le sue 5 Stelle che è

risultato alla pari (poco più e dove poco meno) con Centrosinistra e Centrodestra.Ho ignorato volutamente Monti che con il suo 9% non risolverebbe nulla in favore di nessuno ed è

stato chiaramente e pesantemente bocciato per il sio operato passato.A questo punto il Movimento5Stelle è divenuto l’ago della bilanciache potrebbe far pendere il piatto

da un lato o dall’altro!Però non va dimenticata la quarta componente, gli assenteisti, coloro che non hanno votato e che

sono alla pari con gli schieramenti principali (circa il 25 %) e che se uniti al cira 30% dei grillinisuperano il abbondantemente il 50 % , qindi la metà degli elettori sono scontenti tanto da non votareo da riversare i propri voti su Grillo che chiaramente ha raccolto una larga frangia degli scontenti .

Possono i signori governanti permettersi di ignorare gli umori del popolo italiano? noi diciamo dino, perchè ormai gli italiani si sono svegliati e, come hanno mandato a casa una pletora di Onorevolie Senatori non votandoli, possono anche mandare a casa i sopravvissuti.

Una delle possibilità (ma che noi riteniamo remota) è quella di non formare nessun Governo eriandare alle urne.

Ma noi consideriamo remota la possibilità perchè gli attuali big hanno troppo timore di fare unabrutta fine anche loro!

Ovviamente la situazione è difficile e delicata e nemmeno la possibilità di un nuovo Governo tecnicoè più percorribile stante i pessimi risultati e il malumore che ha generato Monti.

Nessun Presidente della Repubblica, e men che mai Napolitano, oserebbero rifare l’esperienza delnovembre 2011 con una operazione che, pur perfettamente legale strictu iure, è assolutamente impo-polare.

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Voci dal Sud 6 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Chapeau al Presidente Napolitano per aver difesol’onore dell’Italia pesantemente offeso dal futuro

candidato premier della Germania!

Proviamo ad immaginare la reazione di tutti se un rappresentate del Governo italiano avesseosato espimersi in maniera tanto offensiva contro esponenti della politica nazionale tedesca,francese o inglese!

Infatti lex Ministro delle finanze ed aspirante premier alle elezioni federali di Autunno, PeerSteinbrück, in una riunione ha chiaramente detto che : ... «orrore per il fatto che abbianovinto due clown», l'esponente socialdemocratico, ex ministro delle Finanze, aveva aggiuntoche uno «lo è di professione e non si offende se è definito tale», mentre l'altro «è definitivamenteun clown con un alto livello di testosterone».

Interpellato successivamente per sentire se desiderasse scusarsi verso l’Italia, ha seraficamentedichiarato “ ... quel che è detto è detto”!

Der Spiegel tempo addietro aveva proprio posto il quesito chiedendosi perchè il politicocommettesse tante gaffes.

Non comprendiamo, comunque, quanto affermato sere addietro a Porta a Porta da un gionalistache lo giusficava dicendo che fa spesso gaffes e quasi quasi lo dipingeva come un simpaticogaffeurs!

Provate ad immaginare il risultato che ne verrebbe fuori se, eletto Cancelliere della Germa-nia, si esibisse in simili intemperanze verbali nei confronti di altri stati molto pi reattivi e virulentidi noi che, pur avendo protestato, lo abbiamo fatto in maniera civile e pacifica!

Mariasole Dalmonte

Andare a nuove elezioni dopo cambiato porcellum?Ma chi paga le spese elettorali??

Una delle possibilità prospettate da alcuni è che si faccia un governo a tempo che possacambiare SOLO la legge elettorale (il porcellum) e riamdare alle urne per fare nuove elzioni.

Da contribuente italiana trovo che ciò potrebbe essere possibile solamente se i responsabilidel govenro passato, Monti assieme a tutti i suoi ministri, e tutti i parlamentari che si sonoopposti o hanno menato il can per l’aia non consentendo nè prima che durante la gestioneMonti la riforma elettorale se ne accollassero le spese della nuova tornata elettorale.

Noi italiani non capiamo, e per questo non siamo più disposti a tollerare, che i politici e tuttii presidenti di Cda che operano male e si rendano responsabili di grosse perdite, siano al paridi un “normale” predidente di Cda, responsabile civilmente e penalmente per avere male o,peggio, capziosamente operato procurando danni e costi che NON DEBBONO RICADERESULLE SPALLE DEL POPOLO ITALIANO!

I responsabili del nuovo Governo votino una legge che intacca i patrimoni dei politici (e/o diloro prestanomi) come avviene per i beni della criminalità organizzata che hanno ormai impara-to a npon intestarsi nulla, ma ponendoli a carico di elementi compiacenti.

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Voci dal Sud 7 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

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Papa che va, Papa che vienePapa Benedetto XVI si dimette e torna ad

essere Joseph Ratzinger !Forse non tutti si sono resi conto di aver vissuto un evento

eccezionale, le dimissioni del Papa.- Erano esattamente 719 anniche non avveniva un evento simile e precisamente quandoCelestino V°, un frate eremita, si dimise dopo soli 4 mesi di

pontificato pressato da Carlo d’Angiò

Chiaramente la notizia deflagrò nel giro si pochi mi-nuti dopo che Papa Benedetto XVI° comunicò che il28 febbraio alle ore 20, si sarebbe dimesso dal Som-mo Uffizio.-

Ovviamente le illazioni si scatenarono su tutti i massmedia mondiali e spaziarono dai gravosissimi impegniche avrebbero impegnato il Pontefice per i vari scan-dali che hanno investito la Chiesa negli ultimi tempi, e lepressioni da parte di personaggi interni che avrebberovoluto responsabilizzarlo coinvolgendolo in situazionimolto discutibili.

Tuttavia la versione ufficiale è stata che la precariasalute del Pontefice non gli consentiva di seguire l’oltreil miliardo di fedeli sparsi in tutto il mondo.

Noi, obbedienti abbiamo preferito abbracciare que-sta versione ufficiale e mantenere la simpatia e la stimaper il Pontefice uscente.

Simpatia e stima che è stata mantenuta, e financheaumentata, dopo essere divenuto semplicemente il PapaEmerito Joseph Tatzingher.

Abiterà nell’appartamento facente parte del conventodi clausura che è dentro lo Stato del Vaticano, anche sein attesa della fine dei lavori di restauro, si è trasferito aCastel Gandolfo.

Puntualmente, alle ore 17 del 28 febbraio, l’ancoraPapa Benedetto XVI° ha preso posto sull’elicotteroche dopo aver fatto un lungo giro sulla Città del Vatica-no , si è diretto verso Castel Gandolfo.

Un mometo veramente emozionante ed una foto cheabbiamo voluto mettere in copertina perchè, franca-mente, abbiamo un brivido ancora oggi rigaurdandoquella fotografia che mostra l’elicottero che gira intor-no alla Cupola di San Pietro, simbolo della Crisitanitànel mondo, e dentro un passeggero di assuta eccezio-nalità l’ancòra Papa Benedetto XVI°.

Mariasole Dalmonte

... ed ecco la fumata biancadell’habemus Papam !

Solo pochi giorni di Conclave e solo 5 votazioni e lastufa più famosa del mondo ha eruttata una densa nube difumo bianco!

Sin dal primo apparire l’ex cardinale Jorge MarioBergogilo ha ispirato simpatia per la sua semplicità.

Ottima impressione ha suscitato il nome scelto “France-sco” in omaggio al protettore dItalia e perchè San France-sco ha saputo rinunciare ad una vita agiata di famiglia perabbracciare la povertà.

Perciò il nuovo Papa si chiama Papa Francesco!Ma chi é nuovo Capo della Cristianità mondiale?Il nonno era un abitante di un piccolo paese dell’astigiano

che emigrò in Argentina.Lì nacque il padre del futuro Papa e lui stesso.Consegui il diploma di tecnico chimico e, some tutti i

giovani, si impegnò in molti lmestieri fra cui ilbuttafuori diun nighet di un quartiere malfamato di Buenos Aires.

Poi abbraccio la vita ecclesiastica , ma non dimeticò maile sue origine modeste.

Anche da Vescovo prima e cardinale dopo, preferì sem-pre andare fra la gente, senza pompa e distinzione e lo sincotrava spessoin metropolitana o in autobus.

Scorazzava fra un quartiere e l’altro inforcando la suabicicletta.

E questa semplicità la mise in essere anche una voltadivenuto Papa rifiutandosi di indossare la stola guarnita diermellino, di mettersi al collo la croce d’oro mantenendo lasua di ferro (e lo impose anche agli altri), il suo anello saràconisato in argebto e dorato.

Ha una innata spontanea disponibilità a conttare la follae diviene così una ragione di fortissima preoccupazioneper la Polizia e per la Sicurezza!

Queste sue innate caratteristiche gli hanno procurato lasimpatia di tutti, sopratutto quando la prima sera swi affac-ciò al famoso balcone e disse “fratelli e sorelle, buonasera” aggiunse poi “pregherò per voi, ma voi tuttio pre-gate per me!”

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Papa che va, Papa che vieneI l n u o v o Pa p a è

Jorge Mario Bergoglio Il nuovo Papa è il gesui-

ta argentino CardinaleJorge Mario Bergoglio, ar-civescovo di Buenos Aires(Argentina). Ordinario per ifedeli di rito orientale resi-denti in Argentina e sprov-visti di Ordinario del pro-prio rito, è nato a BuenosAires il 17 dicembre 1936.

Ha studiato e si èdiplomato come tecnicochimico, ma poi ha scelto ilsacerdozio ed è entrato nelseminario di Villa Devoto.

L’11 marzo 1958 è passa-to al noviziato della Compagnia di Gesù, ha compiuto studiumanistici in Cile e nel 1963, di ritorno a Buenos Aires, haconseguito la laurea in filosofia presso la Facoltà di Filoso-fia del collegio massimo «San José» di San Miguel.

Fra il 1964 e il 1965 è stato professore di letteratura e dipsicologia nel collegio dell’Immacolata di Santa Fe e nel1966 ha insegnato le stesse materie nel collegio del Salva-tore di Buenos Aires.

Dal 1967 al 1970 ha studiato teologia presso la Facoltà diTeologia del collegio massimo «San José», di San Miguel,dove ha conseguito la laurea.

Il 13 dicembre 1969 è stato ordinato sacerdote.Nel 1970-71 ha compiuto il terzo probandato ad Alcalá de

Henares (Spagna) e il 22 aprile 1973 ha fatto la sua profes-sione perpetua.

È stato maestro di novizi a Villa Barilari, San Miguel (1972-1973), professore presso la Facoltà di Teologia, Consultoredella Provincia e Rettore del collegio massimo.

Il 31 luglio 1973 è stato eletto Provinciale dell’Argentina,incarico che ha esercitato per sei anni.

Fra il 1980 e il 1986 è stato rettore del collegio massimo edelle Facoltà di Filosofia e Teologia della stessa Casa eparroco della parrocchia del Patriarca San José, nella Dio-cesi di San Miguel.

Nel marzo 1986 si è recato in Germania per ultimare la suatesi dottorale; quindi i superiori lo hanno destinato al colle-gio del Salvatore, da dove è passato alla Chiesa della Com-pagnia nella città di Cordoba come direttore spirituale econfessore.

Il 20 maggio 1992 Giovanni Paolo II lo ha nominato Ve-scovo titolare di Auca e Ausiliare di Buenos Aires.

Il 27 giugno dello stesso anno ha ricevuto nella cattedra-le di Buenos Aires l’ordinazione episcopale dalle mani delCardinale Antonio Quarracino, del Nunzio ApostolicoMonsignor Ubaldo Calabresi e del Vescovo di Mercedes-Luján, Monsignor Emilio Ogñénovich.

Il 3 giugno 1997 è stato nominato Arcivescovo Coadiutoredi Buenos Aires e il 28 febbraio 1998 Arcivescovo di BuenosAires per successione, alla morte del Cardinale Quarracino.

È autore dei libri: «Meditaciones para religiosos» del1982, «Reflexiones sobre la vida apostólica» del 1986 e

«Reflexiones de esperanza»del 1992.

È Ordinario per i fedeli dirito orientale residenti in Ar-gentina che non possonocontare su un Ordinario delloro rito. Gran Cancellieredell’Università CattolicaArgentina.

Relatore Generale ag-giunto alla 10ª AssembleaGenerale Ordinaria delSinodo dei Vescovi (ottobre2001).

Dal novembre 2005 alnovembre 2011 è stato Presidente della ConferenzaEpiscopale Argentina.

Dal B. Giovanni Paolo II creato e pubblicato Cardinalenel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di San Ro-berto Bellarmino.

È Membro delle Congregazioni: per il Culto Divino e laDisciplina dei Sacramenti; per il Clero; per gli Istituti di vitaconsacrata e le Società di vita apostolica;

del Pontificio Consiglio per la Famiglia: della PontificiaCommissione per l’America Latina.

Le radici piemontesi delPapa

Il 14 agosto 1884 un contadino di 27 anni si recò negliuffici anagrafici del Comune di Asti per denunciare la na-scita del figlio Giovanni Angelo, avvenuta il giorno prece-dente. Quel contadino era Francesco Bergoglio, bisnonnodell’attuale Pontefice argentino le cui origini affondano leradici nell’Astigiano.

A dimostrare ufficialmente il legame tra la città piemonte-se, e in particolare la frazione che si chiama PortacomaroStazione, dove si trova la casa di famiglia, e quindi PapaFrancesco, è stato lo stesso sindaco di Asti FabrizioBrignolo che, insieme al vice Davide Arri, ha chiesto agliUffici anagrafici di svolgere un’indagine per studiare l’al-bero genealogico del Santo Padre.

“Dall’indagine, che peraltro intendiamo approfondire -ha spiegato il sindaco - è emerso anche che Giovanni An-gelo Bergoglio si trasferì a Torino il 1° gennaio 1906, dovesi sposò l’anno successivo con Rosa Vassallo, originariadell’Entroterra ligure, e dove il 2 aprile 1908 nacque Mario,padre del Pontefice.

La famiglia, tuttavia, tornò a vivere ad Asti nel 1918, dacui poi partì, il 1° febbraio 1929, per l’Argentina. Tanto cherisultano iscritti all’Aire (Anagrafe degli Italiani residentiall’estero) del Comune di Asti due sorelle (Maria Elena eMarta Regina Bergoglio) e un fratello (Alberto HoracioBergoglio) di Papa Francesco, nati, come Lui, a BuenosAires”.

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Voci dal Sud 9 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Papa che va, Papa che viene

Papa Francesco è un Papa da numero uno. Il pri-mo a scegliere per il suo ministero petrino questonome; il primo appartenente alla Compagnia di Gesù;il primo extraeuropeo; il primo ad essere eletto dopoessere stato il “secondo” nel conclave precedente.E nel suo primo giorno da Pontefice ha continuatosulla strada del “primato” già tracciata fin dalla sua“elezione”. Già di prima mattina si è recato nella ba-silica di Santa Maria Maggiore portando con sé unpiccolo mazzo di fiori che ha deposto davanti all’im-magine della Madonna “Salus Populi Romani” nellacappella Paolina dove si è soffermato a pregare,quindi passando davanti all’altare maggiore sotto cuiè custodita la reliquia della “sacra culla” di Gesù, si èrecato a pregare sull’altare del presepe Sant’Ignaziodi Loyola, primo padre generale dei gesuiti. Ma sonoi gesti semplici del nuovo Pontefice che al di ladell’intenso momento spirituale del suo primo gior-no fanno riflettere. Per recarsi alla basilica di SantaMaria Maggiore non ha voluto prendere

la sua auto, targata SCV1, la prima dello StatoVaticano, ma è stato portato a bordo di una “sem-plice” auto della gendarmeria. È entrato nella Basili-

Un Papa Innovativo anche nellavita privata

Ha rifiutato sin dalla prima “vestizione” la stola rossa ornata di ermellino, ha voluto non la croce d’oro, bensi la suavecchia croce di ferro.

Non vuole il Trono Papale, bensì una poltrona “normale”; al suo rientro all’alloggio la sera ha voluto viaggiare nelpulmino assieme ai fratelli Cardinali così come la mattina, ancora Cardinale, era andato al Conclave. Non ha voluto nellasala refettorio un posto riservato per il pr5anzo, ma dove c’era un posot libero, si è seduto.

Ha pagato personalmente l’albergo in cui era sceso al suo arrivo a Roma.Ha fatto al mattino seguente alla proclamazione a Papa visita al la sua Parrocchia essendo Vescovo di Roma ma non

ha voluto usare lavettura riservata a sua Santità targata CV 1 , ma ha utilizzato una delle vetture del Corpo delle GuardiePapali con una anonima targa CV ecc.

In occasione della visita alla “sua Parrocchia, non ha voluto scorta ed è entrato da una porta laterale; all’uscita hasalutato con un gesto ed un sorriso gli alunni di una scuola posta di fronte alla Basilica che si sbracciavano in segno disaluto.-

Durante il giro in piazza San Pietro gremita di fedele, siè intrattenuto a lungo con i fedeli stringendo le mani edispensando carezze.

Addirittura è uscito dai cancelli del Vaticano credo ben grosso imbarazzo e preoccupazione fra le Guarde Svizze chenon potevano seguirno “fuori dai confini” e su suolo italiano.

Una Papa assolutamente iinnovativo(Calabria Ora - dalla nostra inviata a Città del Vaticano Francesca Cannataro)

ca dall’ingresso laterale di una chiesa che avrebbevoluto aperta ai pellegrini, ha “protestato”, ovvia-mente inutilmente, perché non avrebbe voluto i gen-darmi e gli agenti di polizia a scortarlo nella visita. Inchiesa ha salutato tutti e poi ha dato anche la suabenedizione a una donna incinta di cinque mesi. Usci-to dalla Basilica ha salutato con la mano alcuni alun-ni della scuola Albertelli che si trova di fronte allachiesa, che, affacciati dalla finestra, lo chiamavanosbracciandosi per attirare la sua attenzione. Si è reca-to poi a ritirare le sue valigie presso la casa interna-zionale del clero, in via della Scrofa, dove ha al-loggiato quando è arrivato a Roma per il Conclave,e «ha pagato il conto, per dare il buon esempio»,come ha riferito il direttore della sala stampa vaticana,padre Federico Lombardi. Al pomeriggio poi lamessa in cappella Sistina con gli altri cardinali ai qualiha sottolineato il concetto di «cammino, edificazionee confessione» proferite dal Vangelo scelto per la“Messa per la Chiesa”. Gesti concreti, di una linea edi una vita spirituale e materiale ben definita e chia-

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ra. Non bisogna infatti dimenticare che quando fu nominato cardinale, Bergoglio persuase centinaia diargentini a non accompagnarlo nelle celebrazioni a Roma e a dare il denaro dei biglietti aerei ai poveri e cheIn Argentina non ha mai avuto un autista, preferendo spostarsi in metropolitana, bicicletta e autobus. Unprimo giorno vissuto dunque all’insegna della semplicità, così come la sera della sua presentazione almondo. Ha comunicato tanto la vicinanza al suo popolo, perché a volte dei gesti semplici possono diven-tare forti e valere più di mille parole. Si è affacciato dalla finestra della loggia senza indossare la mozzettarossa, spesso bordata di ermellino, portata dai suoi predecessori dai tempi più remoti fino a quelli piùrecenti. Si è presentato “nudo” al mondo, con il semplice candore di una veste bianca, pura e semplice. Hainiziato il suo Pontificato all’insegna della semplicità, portando al petto una croce di legno e non quellad’oro come previsto per i Papi definendosi “semplicemente” Vescovo di Roma. Ha indossato da solo lastola apostolica per impartire la benedizione Urbi et orbi concedendo l’indulgenza plenaria non solo a tuttii presenti ma anche a chi lo ascoltava via radio, via televisione e a chi lo seguiva attraverso i nuovi mezzi dicomunicazione. Si è inchinato davanti ai fedeli chiedendo a tutti una preghiera per lui. Infine la sera non havoluto ritornare nella casa di Santa Marta a bordo della sua auto, ma insieme ai suoi “fratelli cardinali”abordo di un pulmino. E durante la cena ha detto sorridendo ai cardinali elettori: «Dio vi perdoni per questascelta che avete fatto».

Una immagine assolutamente nuova nella Storiadella Chiesa:

L’incontro affettuoso ed amichevole di due Papi

!

Dopo 500 anni è’ il 4° incontro fra due Papi, ma i precedenti 3 erano statiscontri più che incontri divisi come erano per interessi di

potere temportale

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Voci dal Sud 11 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

- Ha abolito il 100% delle auto blu e le ha messeall’asta.

Il ricavato va al fondo welfare da distribuire alleregioni con il più alto numero di centri urbani conperiferie dissestate.

- Ha fatto inviare un documento (dodici righe) atutti gli enti statali dipendenti dall’amministrazionecentrale in cui comunicava l’abolizione delle “vettu-re aziendali” sfidando e insultando provocatoriamen-te gli alti funzionari, con frasi del tipo: “un dirigenteche guadagna 650.000 euro all’anno,se non puòpermettersi il lusso di acquistare una bella vettu-ra con il proprio guadagno meritato, vuol direche è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto.

La nazione non ha bisogno di nessuna di que-ste tre figure”.

Via con le Peugeot e le Citroen. 345 milioni dieuro risparmiati subito, spostati per creare (apertu-ra il 15 agosto 2012) 175 istituti di ricerca scientifi-ca avanzata ad alta tecnologia assumendo 2.560 gio-vani scienziati disoccupati “per aumentare lacompetitività e la produttività della nazione”.

- Ha abolito il concetto di scudo fiscale (definito“socialmente immorale”) e ha emanato un urgentedecreto presidenziale stabilendo un’aliquota del 75%di aumento nella tassazione per tutte le famiglie che,al netto, guadagnano più di 5 milioni di euro all’an-no.

Con quei soldi (rispettando quindi il fiscal compactsenza intaccare il bilancio di un euro ha assunto59.870 laureati disoccupati, di cui 6.900 dal 1lugliodel 2012, e poi altri 12.500 dal 1 settembre comeinsegnanti nella pubblica istruzione.

- Ha sottratto alla Chiesa sovvenzioni statali per ilvalore di 2,3 miliardi di euro che finanziavano liceiprivati esclusivi, e ha varato (con quei soldi) un pia-no per la costruzione di 4.500 asili nido e 3.700 scuo-le elementari avviando un piano di rilancio degli in-vestimenti nelle infrastrutture nazionali.

- Ha istituito il “bonus cultura” presidenziale, undispositivo che consente di pagare tasse zero a chiun-que si costituisca come cooperativa e apra una li-

Di là delle Alpi ...

Ecco perché, in Italia nessuno osa parlare più della Francia

”Ecco cosa ha fatto Hollande in 56giorni di governo” - Non parole, ma fatti

breria indipendente assumendo almeno due laureatidisoccupati iscritti alla lista dei disoccupati oppurecassintegrati, in modo tale da far risparmiare soldidella spesa pubblica, dare un minimo contributo al-l’occupazione e rilanciare dei nuovi status sociale.

- Ha abolito tutti i sussidi governativi a riviste,rivistucole, fondazioni, e case editrici, sostituite dacomitati di “imprenditori statali” che finanziano azien-de culturali sulla base di presentazione di pianibusiness legati a strategie di mercato avanzate.

- Ha varato un provvedimento molto complessonel quale si offre alle banche una scelta (non imposi-zione): chi off re crediti agevolati ad aziende cheproducono merci francesi riceve agevolazioni fisca-li, chi offre strumenti finanziari paga una tassa sup-plementare: prendere o lasciare.

- Ha decurtato del 25% lo stipendio di tutti i fun-zionari governativi, del 32% di tutti i parlamentari, edel 40% di tutti gli alti dirigenti statali che guadagna-no più di 800 mila euro all’anno.

Con quella cifra (circa 4 miliardi di euro) ha istitu-ito un fondo garanzia welfare che attribuisce a “don-ne mamme singole” in condizioni finanziarie disagia-te uno stipendio garantito mensile per la durata dicinque anni, finché il bambin o non va alle scuoleelementari, e per tre anni se il bambino è più grande.

Il tutto senza toccare il pareggio di bilancio.- Risultato: ma guarda un pò, SURPRISE (!!), lo

spread con i bund tedeschi è sceso, per magia.E’ arrivato a 101 (da noi viaggia intorno a 470).L’inflazione non è salita.La competitività e la produttività nazionale è au-

mentata nel mese di giugno per la prima volta da treanni a questa parte.

Le Alpi oltre che il confine geografico fra l’Italia ela Francia rappresentano la divisione fra due mondidiversi?

Quello delle parole e quello dei fatti?

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Voci dal Sud 12 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

”Ecco cosa NON ha fatto Monti in 500giorni di governo” - Non fatti, ma parole

... e di quà delle Alpi

Un bel giorno spunta come una stella luminosa il prof. Mario Monti che parrebbe dover “illuminare” ilpanorama Italia e risolvere tutti i mali che decenni di malgoverno e malvessazioni hanno realizzato.

Una Stella cometa scelta dal Presidente della Repubblica che lo nomima seduta state Senatora a vita(senza ce ne fosse bisogno!) .- HA DICHIARATO che avrebbe fatto come prima cosa l’abbattimento di sperperi e assurdi privilegi dicui godeva la classe politica, MA NON HA FATTO NULLA DI TUTTO QUESTOI politici sono rimasti titolari di stipendi da nababbi e di pensioni stratosferiche oltre che titolari di enormiprivilegi.-Avrebbe dovuto ridurre il numero dei parlamentari ed invece saranno tutti lì al loro posto (solo alle dueCamere circa 1000 persone).- Avrebbe dovuto diminuire le auto blù il cui numero NESSUNO SA QUANTE SONO E QUANTOGRAVANO SUL BILACIO DELLO STATO , ed invece sono state acquistate altre vetture e tutte digrande pregio e valore.-Avrebbe dovuto abolire molte province che invece sono riaste vive e vegete al loro posto a succhiaresoldi.-AVREBBE DOVUTO ridurre gli stiendi ai politici e non l’ha fatto.Insomma di tutto quello che aveva detto di dover fare per risanare il bilancio dello Stato, di uno statoprossimo al collasso NULLA HA FATTO se non tassare i cittadini o togliere aiuti agli idigenti (finanche iportatori di handicap!).- Ha spogliato i cittadini di ogni dignità e privacy dal momento che oggi lo stato può mettere il naso nellanostra vita privata.-Ha rubato ai cittadini per regarlo alle Banche; l’intero gettito dell’Imu è servito alla Monte Paschi Siena asanare i bilanci deficitati per migliaia di miliardi di Euro.- Pretende di sapere come abbiamo guadagnito i nostri soldi e come li spendiamo.Niente rimane nella sfera della privacy e tutto deve passare dalla lente scrutatrice del potere.Al confronto la Gestapo ed il KGB staliniano erano associazioni di bambini dell’asilo!Ma ancora lo potremmo accettare se servisse a qualcosa, mentre invece non serve a nulla perchè chiveramente evade, e per miliardi di Euro, continua a farlo e se per mera combinazione viene “beccato”dagli organi di Verifica e/o Polizia, ha sempre delle scappatorie che il venditore di caldarroste non ha !A parte alcuni politici “inquisiti” , ma che hanno già goduto di aevolazioni (arresti domiciliari ecc) siamosicuri finiranno in flou da bolla di sapone, tutto rimani come prima.Ma sarebbero tutti da passare alla lente di ingrandimento perchè se è vero che il cittadino può avere avutoun arricchimento illecito, è pur sicuro che moltissimi politici (quasi la totalità) è passato dall’indigenza daportaborsa a capitalisti con patrimoni stratosferici in Italia ed all’estero.Ma NESSUNO si chiede come ha fatto ... tutti ce ne guardiamo bene ...!Adesso stante quello che non si è fatto si rischia di rifare le elezioni ma è un preciso dovere imptura ai loropatrimoni personali le spese di una comune elezione.

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Voci dal Sud 13 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

CATANZARO. “Ho appena avutoconferma ufficiale da parte del Ministrodella Giustizia Paola Severino che l’Isti-tuto penitenziario di Laureana diBorrello riaprirà entro il mese di Aprile,ospitando 90 detenuti a basso indice dipericolosità.

Le parole del Ministro chiudono unavicenda che mi ha visto oggetto di spia-cevoli attacchi e minacce.

Lo scrive in una nota l’onorevoleLella Golfo.

“Come ho affermato sin dall’iniziodi questa sgradevole vicenda, lachiusura temporanea del carcere diLaureana è stata dettata da ragionidi forza maggiore e le accuse susse-guitesi in questi mesi si sono sciolte come neve al sole.

La riapertura entro i tempi previsti è la dimostrazione che esiste da parte del Dipartimento del-l’Amministrazione Penitenziaria e del Ministero della Giustizia piena consapevolezza dell’impor-tanza dell’istituto di Laureana anche sotto il profilo di esempio e modello rieducativo segnalatosiper i risultati raggiunti.

Non a caso nel 2009 è stato premiato dalla sottoscritta, in qualità di Presidente della FondazioneMarisa Bellisario come progetto innovativo di recupero e reinserimento sociale di giovani condan-nati.

In Calabria più che mai la fiducia nelle istituzioni e la collaborazione con quanti lavorano ognigiorno per garantire la legalità e combattere la ‘ndrangheta, è fondamentale e deve continuaresenza sosta.

Le polemiche sterili e le critiche fini a se stesse sono pericolose e dannose.Bisogna piuttosto stabilire un dialogo aperto e una collaborazione costruttiva, come ho fatto io

nel corso del mio mandato da parlamentare.E mi sento di rassicurare le centinaia di calabresi che in questi giorni mi hanno manifestato la

loro solidarietà per la mia mancata candidatura, che la mia attenzione e il mio impegno per la miaRegione non verranno mai meno.

Ringrazio il Dap e il Ministro Severino - conclude Lella Golfo - per la serietà, l’attenzione e sensi-bilità dimostrate”.

Laureana diBorrello

Aprirà entro il mese di aprile ilcarcere modello

Il Giornale di Calabria

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Voci dal Sud 14 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Candidoni

Si è conclusa l’attività seminariale dal tema: “Progetta-zione e gestione di sistemi di trattamento naturale e riusodelle acque reflue” organizzata in 2 sessioni dalla Provin-cia di Reggio Calabria, dalla Cooperativa Fattoria della Pia-na Società Agricola di Candidoni (RC), dalla società “Iridra”di Firenze, e dalla società “Vivai di Squadrito” diLamezia Terme (CZ).

Durante la prima sessione del seminario, dopo isaluti istituzionali del Presidente della provinciaGiuseppe Raffa, dell’assessore regionale all’Am-biente Francesco Pugliano e dell’ing. Carmelo Bar-baro della Provincia di Reggio Calabria, si sono re-gistrati gli interventi dell’ing. Bruno Gualtieri, deldipartimento Politiche dell’Ambiente della Regio-ne Calabria, dei prof. Giuseppe Luigi Cirelli e SimonaConsoli, Attilio Toscano e Marco Milani del Dipar-timento di Gestione dei Sistemi Agroalimentari eAmbientali dell’Università di Catania, dei prof. San-to Marcello Zimbone e Giovanni Spampinato delDipartimento di Agraria dell’Università di ReggioCalabria, dell’ing. Demetrio Antonio Zema, afferenteallo stesso Dipartimento e di Fabio Masi della so-cietà Iridra di Firenze.

Durante la seconda giornata di seminario, che ha avutoluogo a Candidoni presso la Cooperativa Fattoria della Pia-na, dell’ing. Riccardo Bresciani della società Iridra di Firen-ze, del dott. Giuseppe Squadrito della società “VivaiSquadrito” e di Carmelo Basile (amministratore unico diFattoria della Piana Società coop.va agricola e Presidentedella Confcooperative Unione Provinciale di ReggioCalabria),nonché l’interesse e l’entusiasmo dei partecipan-ti, concludendosi con la visita tecnica all’impianto difitodepurazione, una fra le ultime innovazioni introdotte daFattoria della Piana.

Si tratta di uno dei più grandi impianti della specie delSud Italia: un sistema naturale di depurazione delle acquedi scarico del centro aziendale costituito da un bacino im-permeabilizzato di materiale ghiaioso e vegetato da pianteacquatiche. In pratica gli scarichi idrici dell’intera fattoriaagricola vengono depurati da migliaia di cannette che, oltrea rendere l’acqua pulita e riutilizzabile, forniscono ulteriorebiomassa per l’ impianto di biogas presente presso la stes-sa azienda.

L’impianto visitato rappresenta un’alternativa alladepurazione tradizionale, rispetta l’ambiente ed è vantag-gioso dal punto di vista economico ed ambientale è, inol-tre, un processo che garantisce un minimo impatto ambien-tale (assenza di odori, totale abbattimento della caricapatogena), la creazione di un’area verde al posto di manu-

Trattamento delle acque reflueAlla fattoria della Piana il seminario sul trattamento naturale delle

acque reflueInquietonotizie

fatti in cemento, la possibilità di riutilizzo dell’acqua depu-rata come acqua non potabile, l’abbattimento dei consumidi energia elettrica rispetto ad un depuratore tradizionale.

I partecipanti alla visita tecnica hanno potuto ammirareun modo autentico di fare impresa responsabile e sosteni-

bile.“Questa realtà veramente sorprendente che si trova a

Candidoni è la prova che quando c’è la sinergia fra leistituzioni ci possono essere risultati eccezionali- ha sot-tolineato Giovanna Belmusto, dirigente Arpacal dellaprovincia di Reggio Calabria, quello che era un proble-ma può essere risolto e diventa una risorsa”.

“Un esempio da imitare è costituito da Fattoria dellaPiana – ha dichiarato Carmelo Barbaro, dirigente del setto-re Ambiente della provincia di Reggio Calabria – un’azien-da che ha realizzato un sistema di fitodepurazione natu-rale e sostenibile anche dal punto di vista dei costi”.

“Questa tecnologia – ha concluso Carmelo Basile, am-ministratore unico Fattoria della Piana – traendo originedallo studio dei processi naturali ci ha permesso di rea-lizzare un impianto che ha forti connotazioni di unicità,in quanto offre un futuro alle nuove generazioni, perchépuò concretamente coniugare crescita economica, occu-pazione e benessere, garantisce con l’innovazione tecno-logica una sempre migliore qualità della vita ed è in gra-do di far competere l’impresa con successo sui mercati ditutto il mondo, conservando al contempo forte attenzionee tutela del territorio e della comunità in cui l’aziendaopera.”

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Voci dal Sud 15 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Riqualificazione delle strade delcentro storico

Giornaledicalabria.it

La Giunta comunale di Vibo valentia ha ap-

provato il progetto definitivo presentato dal-

l’Assessore ai lavori Pubblici , Giorgio

Modafferi, che prevede la “Riqualificazione

delle strade del Centro Storico”, in parti-

colare verranno ripavimentate Corso Umberto

e via Hipponion, via Murat, via Lombardi e

via Ruggero Normanno.

“Tale progetto - si legge in un comunicato

stampa - rientra nei 7 Progetti Pisu, per un im-

porto complessivo dei finanziamenti di

3.088.800,00.

I lavori sono stati aggiudicati, mediante ap-

palto integrato, alla ditta Francesco Deodato

in avvalimento con la ditta D.I.S.M.A srl con

sede a Roma.

La stessa ditta mediante i progettisti interni

dovrà presentare entro 40 giorni il progetto

esecutivo.

Dopo tale data potranno avviarsi i lavori da

ultimarsi in 300 giorni dalla data di consegna”.

Vibo Valentia

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Voci dal Sud 16 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Il Coisp Calabria, sindacato indipendente di polizia, ha sollecitato una risposta al direttore della scuola dipolizia di Vibo Valentia, in merito al trasferimento del Reparto prevenzione crimine da Rosarno alla sededella scuola.

Nello specifico, il Coisp Calabria aveva avanzato nei giorni scorsi una richiesta di chiarimento sulla realesicurezza dello stabile destinato al trasferimento del Reparto.

Nella lettera di sollecito, il segretario regionale Giuseppe Brugnano sottolinea che “oggi la segreteria delCoisp Calabria, a distanza di molti giorni su un tema di sicurezza così importante per la tutela della salute deicolleghi, non ha ricevuto specifiche rassicurazioni in merito all’eventuale sintonia dell’edificio predettocon le norme indicate nel nostro precedente comunicato”.

In caso di mancata risposta, “il Coisp Calabria interesserà della problematica la segreteria nazionale,perchè ritiene di fondamentale importanza accertare il range di sicurezza che si andrà a garantire ai poliziottitrasferiti da Rosarno a Vibo Valentia”.

RosarnoIl Corpo di PS Prevenzione Crimine vienespostato con decisione inconcepibile da

Rosarno a Vibo ValentiaIl Coisp esprime parere negativo sulla nuova sede che trova del tutto inadeguata

Giornaledicalabria.it

I campi elettromagnetici sono nellanorma

I rilievi effettuati in città dall’Arpacal evidenziano però un aumento dell’intensità

I primi dati Arpacal sul comune di Rosarno fannotirare un sospiro di sollievo.

La relazione sulla ricognizione dell’agenzia ambien-tale effettuato sull’intensità dei campi elettromagnetici aradiofrequenza dell’area medmea non desta allarme.

Ma comunque i valori, rispetto a qualche anno fa,sono in crescita.

Tra giugno e luglio scorsi, il geometra Yvon SalvatoreTorre, e l’ingegnere Roberto Talia hanno effettuato,muniti della strumentazione adeguata, i sopralluoghi atappeto per misurare l’intensità del campo elettrico su«delle postazioni ritenute più significative ai fini dellacorretta valutazione dei presunti effetti sanitari connessialla esposizione umana alle onde elettromagnetiche nonionizzanti.

Le misure hanno consentito di valutare presso lepostazioni il campo elettrico prodotto da tutte le sor-genti a radiofrequenza presenti nell’area in esame».

E’ stato effettuato un lavoro abbastanza preciso nelrione Fera – che presenta un’incidenza assai elevata dimalattie neoplastiche – nelle zone centrali come viaUmberto, via Diaz, nelle aree vaste come Maria Zita,Pian delle Vigne e quartieri popolosi e contrade BoscoeSerricella.

Bisogna chiarire che quest’attività dell’Arpacal na-sce dalla battaglia di verità portata avanti da un comita-

Domenico Mammola - Calabria Orato civico guidato da Raffaele Lavorato – noto ex poli-tico cittadino – che ha chiesto un intervento autorevoleper valutare la qualità dell’ambiente, soprattutto affin-ché sia chiarito se esiste un nesso tra l’aumento dellemalattie tumorali in città ed il presunto inquinamento.

Bisogna ammettere che la risposta dell’Arpacal è stataimmediata e questo primo report anticipa altri rilievi ap-profonditi.

Dall’analisi dei dati si evince come «nella maggiorparte delle postazioni i livelli espositivi siano aumentatinel corso del tempo a seguito di modifiche della con-figurazione radioelettrica delle stazioni radio base og-getto di verifica. In particolare si nota la crescita note-vole dell’esposizione del terrazzo dell’Hotel Vittoria sitoin via Nazionale sud dove ognuno dei gestori di telefo-nia mobile ha implementato i proprio sistemi radiotrasmissivi.

Una lieve riduzione dei valori di campo elettrico inalcune postazioni è legata allo svolgimento delle misurein orario di minor utilizzo dei canali di traffico delleVts». La cosa importante è che «dai valori misurati sievince che presso i ricettori in cui sono state effettuatele misure non vengono superatri i valori fissati dalle di-sposizioni legislative di riferimento». L’Arpacal ha poichiarito che per la zona Hotel Vittoria ci sarà un sup-plemento d’indagine.

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Voci dal Sud 17 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Cittanova

Teresa Gullace, una donnadimenticata nella sua terra

Roma la ricorda con una lapide, Reggio ci pensa solo la Provincia!

Vi sono alcuni sentimenti che sono im-prescindibili nella vita, uno di questi è la poe-sia e l’altro è il ricordo.

Chi ha la poesia nel cuore ha il cielo nell’ani-ma ed è l’uomo più ricco del mondo.

Contini usava un altro termine poetico: la po-esia non tollera ipotesi, ma solo l’evidenza deimiracoli.

Sono passati 69 anni dal giorno in cui unadonna con un nome a me troppo familiare, Te-resa, moriva per andare a trovare il marito ar-restato dai fascisti.

Io non potrò mai dimenticare Teresa perchéportava in grembo un’avanzata maternità.

Giù là in fondo al paese dove lei era nata,Cittanova (RC), anche mia mamma Teresa por-tava in grembo da circa quaranta giorni una cre-atura.

Teresa Talotta Gullace morirà come mo-glie e come madre e con lei morirà quella vitache non vedrà mai la luce.

Al paese, a Cittanova, nascevo io ed eccoperché Teresa non morirà mai per me ed in me.

Da tanti anni rivendico al mondo il ricordo diquesta semplice moglie e di questa affettuosamadre.

Morire perché si ama un uomo: questo è sta-to il glorioso destino di Teresa.

Ogni 3 marzo, giù là, o per meglio dire su làa Roma, in Viale Giulio Cesare, a quel tempoAngolo delle Milizie ed oggi via Generale Dal-la Chiesa, migliaia di persone si fermano a leg-gere quella lapide: sono prevalentemente ledonne, quelle donne che sono state madri e chelo diventeranno.

Sigle antiche e sigle nuove, artigiane, parentidelle Fosse Ardeatine, giovani donne italiane.

Rossellini le dedicò un gran film: Roma, Cit-tà aperta. Purtroppo non la chiamò Teresa, ma

Sora Pina.Quella figura fu interpretata da una donna che

nelle sue vene aveva sangue calabrese, AnnaMagnani.

Ci sarà mai una lapide dove ci sarà scritto“Le donne di Cittanova ti ricordano per sem-pre”?

Alcuni anni fa con i ragazzi della Scuola Me-dia “Chitti” siamo andati a depositare una co-rona insieme ai ragazzi della comunità ebraicaromana, là dove c’è la famosa frase diEzechiele: «I miei figli sono stati uccisi e iopiango la perdita dei miei figli».

Da anni ho sempre sperato che le Istituzionidella Regione dove è nata Teresa offrissero unacorona per ricordarla.

Come Savonarola e come Bruno, ho urlatosempre e rivendicato che la memoria di questadonna è il riscatto che potremmo avere cometerra.

Le istituzioni son state sempre sorde e mute!Finalmente quest’anno il grido di dolore è

stato ascoltato dall’orecchio del Presidente del

Antonio Sorrenti - Calabria Ora

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Voci dal Sud 18 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Consiglio della Provincia di Reggio Calabria.Non è educato, né corretto scrivere nome e

cognome, ma a questo giovane ragazzo va ilmio più grande ringraziamento.

E adesso poiché non ho peli sulla lingua, mane ho molti sul viso, perché porto la barba, mirivolgo all’intellettuale per eccellenza, al do-cente universitario, assessore alla Cultura del-la regione Calabria, di cui giustamente non fac-cio nome e cognome, suggerendogli di andarea rileggere questa gloriosa pagina di una sem-plice donna di Calabria.

Forse quando si è troppo colti, troppe datearrovellano la testa e forse si è portati a di-menticare date così apparentemente pocoroboanti.

All’assessore vorrei, però, ricordare che inqualche parte dei suoi uffici c’è un bellissimofilm finanziato dalla regioneCalabria, dall’allora presidente delConsiglio, di cui non voglio farenome e cognome, che non viene di-stribuito alle scuole. Il titolo è “Te-resa e le resistenti”.

Cosa le costa, emerito profes-sore e Assessore, farlo conoscerealle scuole? Stamane, invece, dopoessere tornato da Roma ieri, sonoandato nelle due case di Teresa:dove è nata e dove si è sposata eho depositato mimose, pratoline,fiori di pesco giapponese e violet-te. Con me sono venuti alcuni ra-gazzi di quella scuola Media“Chi t t i ” che mi avevanoaccompagnato a Roma. Che desolazione, chetristezza, nessuna delle istituzioni del mio pae-se.

D’altronde Teresa non appartiene alla nobiltàdi Cittanova, né alla nomenclatura politica delterritorio.

La lapide su in alto è sempre sbiadita ed il-leggibile: il sole ha corroso il nero.

Perché questa incuria? Perché dimenticare?Eppure abbiamo il Polo della Legalità.

Oggi il polo non ha dedicato una parola aTeresa; nessun manifesto sui muri per ri-cordarla. Che cosa lasceremo alle nuovegenerazioni, se non sappiamo valorizzare per-sonalità come Teresa?

Perché a Roma, in Viale Giulio Cesare, allaCaserma, centinai e centinai di persone e qui,invece, nulla?

Alcuni diconoterribilmente Nes-suno è profeta inpatria.

Ieri con due mieiamici, uno dellacomunità ebraica el’altro un giovaneragazzo di Reggio,dopo la lettura diEzechiele fatta laGhetto, abbiamoricordato tre splendide figure femminili:Giuditta, Ester e Deborah.

Vorrei concludere questa riflessione chieden-

domi cosa direbbe una persona come la Lom-bardo Radice rivolgendosi all’insipienza dellanon memoria dei politici del mio paese. Que-sto non lo so dire, però posso ripetere tran-quillamente la frase di Giovanni Battista: Trop-pe canne secche sbattono al vento.

Non c’è peggior sordo di chi non vuole ascol-tare, ma i veri sordi sono coloro che non cre-dono che le poesie possano dare infinità all’ani-ma e vigore alla memoria.

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Voci dal Sud 19 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Condomitti: «L’impianto potrebbe essere attivo già a fine anno»

Cittanova

Videosorveglianza, adesso c’èil bando

Le telecamere da sole non proteggono se nessuno le guarda come avvieneLe telecamere da sole non proteggono se nessuno le guarda come avvieneLe telecamere da sole non proteggono se nessuno le guarda come avvieneLe telecamere da sole non proteggono se nessuno le guarda come avvieneLe telecamere da sole non proteggono se nessuno le guarda come avvienein molte cittadine calabresiin molte cittadine calabresiin molte cittadine calabresiin molte cittadine calabresiin molte cittadine calabresi

Prende corpo il progetto di videosor-veglianza messo a punto dal comune diCittanova.

Dopo l’esito positi-vo del finanziamentoda parte del Program-ma Operativo Nazio-nale del Ministero del-l’Interno, la stazioneunica appaltante dellaprovincia di ReggioCalabria ha appena esperito il bando digara per l’affidamento dei lavori.

Città Nova Visibile, questo il nome delprogetto cittanovese, riguardal’implementazione di un sistema di sorve-glianza sull’intero territorio comunale al finedi “renderlo meno aggredibile dafattispecie criminose che rappresentano ungrave ostacolo allo sviluppo economico”.

Il sistema prevede l’installazione divideocamere nei punti nevralgici del Co-mune, in aggiunta a quelle già esistenti, conlo scopo di tutelare il contesto ambientalee contrastare ogni forma di aggressionecriminale diretta alle attività produttive.

A fornire i dettagli del progetto è il con-sigliere di maggioranza Walter Condomitti,delegato all’innovazione tecnologica: “Di-cevano che non ce l’avremmo fatta, inve-ce il nostro progetto sarà uno dei primi apartire” afferma Condomitti.

LILLY PINTO - Calabria Ora

Il consigliere spiega che i lavori preve-dono l’installazione di 24 telecamere di

sorveglianza cheverranno collo-cate in modo taleda coprire granparte dell’areacittadina.

Presso il co-mando dei vigiliurbani verrà po-

sta la centrale operativa dove giungerannole immagini provenienti da tutte le deriva-zioni.

Alcune di esse saranno collocate nel cen-tro storico e una, in particolare, nellacentralissima piazza Garibaldi.

In piazza Calvario, invece, a ridosso del-la villa comunale “Carlo Ruggiero”, il si-stema video sarà dotato di un particolaresistema che consentirà il controllo dell’areaa 360 gradi.

I tempi previsti per la consegna, secondoil consigliere Walter Condomitti, non do-vrebbero comunque superare l’anno e,dunque, Città Nova Visibile dovrebbeessere pienamente operativo entro i primimesi del 2014 anche se lo stesso consi-gliere, promotore del progetto, non esclu-de di poter dar via al sistema divideosorveglianza entro la fine del 2013.

A poco servono le telecamere se poi nessunoè preposto a sorvegliare i monitors!E’ quanto, purtroppo si verifica in alcune cittàdella Piana ove i crimini sono all’ordine delgiorno ed il sistema di monitoraggio televisivonon suggerisce nulla alle Forze di Poliziaperchè spente o addirittura guaste !

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Voci dal Sud 20 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

CATANZARO - Il 24 febbaio u. s. si sono svolte le elezioni

per il rinnovo del Direttivo dell’Oardine Giornalisti e Pubblicisti

per la Calabria.

Ancòra una volta, la quarta (!) il collega Giuseppe Soluri è

stato chiamato al massimo vertice dell’Ordine calabrese.

Anche se giovane Soluri, è nato a Catanzaro il 3 di febbraio del

1952, vanta un curriculum di tutto rispetto svolto sin da giovane

nel panorama nel giornalistico professionistico italiano.

E’ stato a lungo corrispondente per la Calabria de “Il Corriere

delle Sera”.

Sattualmente siede nel più alto scanno de “Il Giornale della

Calabria” , quotidiano di ottima diffusione nella Regione.

Sarà coadiuvato dagli altri eletti: il pubblicista Giuseppe Gigliotti

che assume la carica di Vice-Presidente, il professionista Maurizio Putrone , Segretario ed è stato riconfermato

tesoriere il professionista Pino Greco.

Nella riunione di insediamento del Consiglio regionale dell’Ordine, seguita alle elezioni del 24 febbraio

scorso, erano, inoltre, presenti i consiglieri professionisti Rosario Stanizzi, Giampiero Brunetti e Filippo

Diano ed i pubblicisti Eugenio Marino e Mario Mirabello».

Giuseppe Soluri si riconfermaPresidente Ordine Giornalisti della

Calabria

Calabria Ordinedei Giornalisti

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Voci dal Sud 21 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Berlusconi contro i pm ma poi annulla la manifestazione antigiudici

ROMA Dopo la visita fiscale e il no al legit-timo impedimento Silvio Berlusconi è su tuttele furie e si sente letteralmente umiliato.

Il Cavaliere, racconta il giornale.it – l’hannotrattato come quei dipendenti furbastri cheaccentuano un malore per non andare in uffi-cio.

“Vogliono farmi fare la fine di Craxi – ri-pete – vogliono farmi scappare”.

Sono passati tanti anni-continua il giornale.it– ma si può tentare un’analogia fra le due sto-rie.

Bettino aveva i suoi medici di fiducia al SanRaffaele, proprio come Berlusconi.

Poi, fra un mandato di cattura e l’altro, se ne andò ad Hammamet, fu operato in condizioni difficili aTunisi da Patrizio Rigatti, l’urologo inviatogli da don Verzè.

Morì latitante. Latitante con un funerale di Stato.Una soluzione all’italiana, ipocrita e dolorosa.Sono davvero giorni duri dunque per Silvio Berlusconi. Dopo La condanna a un anno per la pubbli-

cazione dell’intercettazione Fassino-Consorte, le battute finali del dibattimento su Ruby e l’appello Mediasetora sente davvero il fiato sul collo da parte della magistratura: “Mi perseguitano, ho speso un patrimo-nio per i miei avvocati e pensare che fino al ’94, alla discesa in campo, non avevo avuto alcunguaio”.

Berlusconi inoltre ha parlato anche di Beppe Grillo: “È una persona cattiva, non sa cosa sia l’amicizia eve lo dico io che lo conosco bene perché frequentavo, come lui, il mondo dello spettacolo.

Adesso – aggiunge l’ex premier - voglio mettermi a studiare Hitler perché discorsi di Grillo sono comequelli del Führer.

Dicono le stesse cose».Alberto Zangrillo, il suo medico personale, e Francesco Bandello, il primario di oculistica del San Raf-

faele hanno parlato delle sue condizioni di salute ai giornalisti: “L’uveite bilaterale non è guarita. La terapiainiziata 24 ore fa, quando Berlusconi è arrivato qua, ha dato qualche risultato, ma non quelli sperati.

Specialmente all’occhio sinistro.E l’uveite può avere conseguenze irreversibili”.Insomma, la situazone è davvero complicata e, a quanto pare, nel Pdl c’è già chi sta pensando a una exit

strategy: una via d’uscita, un dopo-Cavaliere.Questa la dice lunga sulle sensazioni che attraversano il centrodestra.Senza contare che un Cavaliere “azzoppato” dalle sentenze sarebbe di certo svantaggiato in una proba-

bile nuova campagna elettorale. Non a caso lui stesso ha chiesto di annullare la manifestazione antigiudici.

P o l i t i c a Nazionale

«Vogliono farmi fare la fine chehanno fatto fare a Craxi»

Calabria Ora

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Voci dal Sud 22 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

P o l i t i c a NazionaleCome previsto formare il Governo è un rebus!

L’incarico esplorativo è stato affidato aBersani che però, pare, non riesca aconciliare il diavolo e l’acqua santa!

Aria di funerale sul volto di Bersani, Segretariodel Pd mentre annuncia che il Presidente della Re-pubblica ha affiadato a lui l’incarico esplorativo pervedificare la possibilità di formare un Governo vali-do per governare la tanto trvavagliata Italia.

E’ chiaro a tutti che la cosa non è assolutamentefacile dal momento che sono ferocemente schieratitutti contro tutti!

Pd contro Pdl, Pd che deve rendero conto aVendola con il quale ha fatto comunella per profitta-re della grossa massa di voti che quest’ultimo haportato.

Ma dopo che Berssani si è scagliato con epitetiingiurisosi contro Berlusconi ed i leghisti, come puòsperare ci concludere adesso un accorod propriocon loro?

Pare abbia tentato che con Grillo illudendosi per ivoti fuorusciti dal Movimento 5 Stelle in occasionedell’elezione dei presidenti di Senato e camera, maquesti trasfughi llsono prontamente rientrati nei ran-ghi.

Altre possibilità non se intravedono dal momentoche se volesse ignorare il pdl e fare accordi con i“minori” dovrebbe fare una tale accozzaglia che du-rerebbe dalla sera alla mattina.

Potrebbe fare un governo di minoranza, ma ... sipuò fidare della continuità degli accordi che andreb-be a concludere? con troppe persone dovrebbe ac-cordarsi e tutti sappiamo che in Italia tre teste e quat-tro idee ed inoltre il vento della sera non soffia nellestesse direzioni dei venti del mattino.

Intanto NESSUNO ha raggiunto quote che con-

sentono di fare in proprio o, quantomeno,m conqualche alleato. Tutti sono sotto al 10% per cui urgetrovare amalgama con uno dei due altri maggiori.

Però non va dimenticato che qontro la Lega diMaroni non è stao mai dolce e non gliele ha andatoadire, quindi ... non se la sanno legata al dito i leghisti?

E$ poi Vendola e Maroni si odiano e non contia-mo la brezza di Renzi che non crediamo assoluta-mente che abbia preso la sconfitta alle primarie coemeuna passeggiata.

Ed allora? unica soluzione sarebbe tornare alleurne, ma ci volgiono tempi tecnici e lo stesso Presi-dente della Repubblica, giustamente, è contrario.

Troppi soldi da spendere ancora e troppo tempoper i risultati (ammess che non si ripetano in fotoco-pia) ed intanto che i “luminari” fanno il consulto, l’am-malato muore !

L’iatlai è in uno statop precomatoso che ha ur-genza di un governo forte e scredibile che faccia ri-partire l’economia, oppure la fame sarà una pessi-ma cnsigliera ed i reati si moltiplecharanno e saran-no sempre più gravi! Ci scanneremo come agnelliper un tozzo di pane.

Noi italiani normalmente abbiamo in tasca tutti esempre la soluzione, tutti siampo tecnici, tutti siamoecnomisti, tutti siamo specialisti, ma ... francamentepenso che in questo tristissimo caso ... nessuno dinoi sappia come risolvere (almeno teoricamernte) lasituazione.

Mariasole Dalmonte

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Voci dal Sud 23 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Svelato il ‘mistero’ del lago di Scanno che da oggi mistero non è più!Lo conferma nero su bianco un rapporto dell’Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia (Ingv), che ha effettuato

rilievi nel lago dopo numerose segnalazioni di anomalie nel campo magnetico, come i casi delle bussole ‘impazzite’ deisub.

Nel lago di Scanno e’ stata effettivamente evidenziata la presenza di due anomalie sepolte poste a profondita’ variabilitra 3 e 6 metri sotto la superficie del fondale, attribuibili alla presenza di massi o a piccoli oggetti.

L’indagine magnetica ha consentito di individuare una anomalia associabile a un oggetto ferromagnetico non digrandi dimensioni ma non definibile per forma e caratteristiche.

Nell’area investigata si puo’ escludere la presenza di consistenti masse ferrose.I rilievi sono stati resi noti dal commissario prefettizio di Scanno e dal sindaco di Villalago (L’Aquila) Fernando Gatta. Le altre analisi eseguite con le strumentazioni hanno permesso di rilevare diverse anomalie alcune chiaramente

riconducibili per forma e dimensioni a relitti di piccole imbarcazioni, altre invece sono risultate di difficile attribuzione.All’interno dell’area studiata la profondita’ del lago e’ compresa tra i 2 e i 28 metri. Si puo’ tuttavia concludere –

sostiene l’indagine – che non sono state rilevate anomalie particolarmente apprezzabili e che i manufatti sono di varianatura, non significativi per forma e dimensioni. Potrebbe essere opportuno eseguire ulteriori rilievi per l’individuazionedi oggetti con segnatura magnetica di modeste dimensioni ed eseguire anche indagini visive con attrezzature adatte alloscopo anche con attivita’ subacquee.

Le amministrazioni di Villalago e Scanno programmeranno, compatibilmente con la disponibilita’ dei tecnici dell’Ingv,un incontro per illustrare nel dettaglio il lavoro svolto e descritto nella relazione.

Svelato il mistero del lago di Scanno,l’Ingv ha trovato oggetti ferrosi sulfondo che spiegano le anomalie nel

campo magneticoIl mistero delle “anomalie” è stato svelato, ma non l’origine di questi oggetti ferrosi

e nemmeno la loro formaPeppe Caridi

PESCARA - Cosa sta succedendo al lago di Scanno,nel cuore dell’Abruzzo? Il livello dell’acqua, in meno di unanno, è sceso di sei metri, le bussole dei sommozzatorisembrano impazzire, e poi ancora munizioni della secondaguerra mondiale che emergono dopo 70 anni e un miste-rioso oggetto sepolto in mezzo al lago. Lo riporta il Corrie-re della Sera e ce n’è abbastanza per scatenare fantasia ecuriosità.

Qualcuno in paese ricorda la moria di pesci di quattroanni fa, anche se molti rifiutano teorie troppo misteriose. Ilproblema più urgente è sicuramente quello del calo del li-vello dell’acqua che sta mettendo a rischio la sopravviven-za di flora e fauna di questo bacino millenario a forma dicuore situato a 930 metri slm.

Tra gli eventi più strani, quelli che riguardano le bussoledei sommozzotari che, una volta immerse, non segnano piùil nord. «È accaduto di recente durante le giornate ecologi-che che organizziamo con la nostra associazione – raccon-ta al Corriere Enzo Gentile, ambientalista, pescatore e stu-dioso del lago da una vita –, il fenomeno si è ripetuto diver-se volte e a varie profondità. Per eliminare il dubbio chepotesse trattarsi di un fenomeno anomalo, dato che i fon-dali sono profondi anche trenta metri e non si riesce a ve-dere granché sott’acqua a causa del buio, abbiamo chiestoaiuto agli esperti».

E così a Scanno, venerdì scorso, sono arrivati i tecnicidell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma,Fabio Florindo e Marco Marchetti.: «Abbiamo utilizzatodei magnetometri e con il sistema Gps abbiamo elaborato

SCANNO, IL MISTERO DEL LAGO A FORMA DICUORE: “ACQUA BASSA E STRANI OGGETTI”

una mappa – fa intanto sapere Florindo, che all’internodell’Ingv è dirigente di ricerca -. Possiamo già dire dai risul-tati preliminari che ad un certo punto il segnale magneticocambia, anche se di poco, e che potrebbe trattarsi di mate-riali ferrosi sepolti nel fondale. In un solo punto della por-zione di lago da noi esplorata c’è un’anomalia negativamolto concentrata, molto localizzata. Abbiamo le coordina-te di questo oggetto, stimiamo che misura circa sei metriper due, è di forma ovale, è orientato verso nord-est ma nonsappiamo di cosa si tratti. Ulteriori analisi definiranno me-glio questa anomalia».

Il sindaco del Comune di Villalago, Fernando Gatta, nonsa cosa possa esserci in quel punto e aggiunge: «Abbiamotrovato munizioni, pistole, mitra e altre armi gettate qui dachi voleva disfarsene durante la guerra», conferma il sinda-co Gatta. «E reperti risalenti all’anno Mille, che getterannonuova luce sulla storia locale di quel periodo». Il misterodel lago a forma di cuore continua.

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Voci dal Sud 24 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Costerà 7000 euro, raggiungerà la velocità mas-sima di 80 km all’ora, non avrà volante ma unjoystick che consentirà di parcheggiarla in verticale.

«Metti l’ aria nel serbatoio dell’ auto». Sarà pro-babilmente una frase del genere che ci sentiremo diredalla metà del 2013, data in cui sarà commercializzatala : la AirPod prodotta dalla MotorDevelopment International (Mdi) inpartnership con Tata Motors, super leg-gera ed alimentata ad aria appunto: 7Kw per una velocità massima di 80 km/h e presentata ieri nell’area portuale diCagliari.

Costerà 7000 euro e il primo model-lo ad arrivare sarà una city car, seguitopoi da una gamma infinita di modelli,dalla berlina da famiglia alla vetturettaper 14enni al bus, passando per il vei-colo commerciale, il trattore e ilcontainer.

Non manca nulla, perfino un motoreda attaccare a casa ad una presa di cor-rente per usarlo come generatore in casodi emergenza.

Questa Airpod potrebbe essere unottima alternativa al costo dei carburantitradizionali all’inquinamento dei motoria scoppio e all’inesorabile consumo delpetrolio.

Dice l’ imprenditore Massimo Locciche delle 20 fabbriche che si prevede dicostruire sul territorio italiano «quella inSardegna sarà la prima, giacché la Sar-degna deve avere un ruolo guida nellaproduzione dei veicoli alimentati ad ener-gia alternativa.

Il mondo cambia velocemente e la tec-nologia non può attendere i tempi dellaburocrazia». Proprio per questo il pre-sidente dell’ Autorità portuale Piergiorgio Massiddaè intenzionato in ogni modo ad andare incontro alprogetto di Locci e compagni concedendo i 900 et-tari del porto canale e anticipando di voler realizzareil porto franco fiscale di cui ha parlato con il presi-dente del consiglio Monti, per realizzare il “GreenPort” e farne la porta dell’ Africa sia in entrata che inuscita, «dato che il futuro è in quei mercati».

Guy Negre, fondatore della Mdi, un passato in

Tecnica ed innovazioniPer ora sarà una mini vettura quella

alimentata ad Aria e che nel 2013vedremo sulle strade d’Italia

(ilfattaccio.org)Formula1 con la Wiliams, accetta di rispondere adalcune domande. «La piccola AirPod - dice - ha 7Kw, e una velocità massima di 80 Km/h, si ricaricain 3 minuti».

Inoltre come aggiunge il socio Verdiani «avremouna fabbrica a Km 0. L’ 80% del veicolo sarà pro-

dotto in loco, dando lavoro e lasciando quindi i soldisul territorio. E fa notare come l’ auto si piloti con unjoystick elettromeccanico che permette di parcheg-giare anche verticalmente rispetto al marciapiede fa-cendo scendere i passeggeri sempre direttamente suquesto, in totale sicurezza.prima auto ad aria com-pressa.

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Voci dal Sud 25 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Aziende agricole radicate comemicro imprese, e gli stranieri

diventano la forza lavoro.Ecco i dati Istat sulle imprese del settore attive in Calabria

CATANZARO – Le aziende agricole attive in Calabriasono 137.790, pari all’8,5% del totale nazionale; la Super-ficie Aziendale Totale (Sat) e la Superficie Agricola Utiliz-zata (Sau) rappresentano rispettivamente il 4,1% e il 4,3%del dato nazionale.

Sono alcuni dei dati diffusi oggi dall’Istat con i risultatidefinitivi del 6° Censimento generale dell’agricoltura perla regione.

La dimensione media aziendale è cresciuta nell’ultimodecennio, passando da 3,2 ettari di Sau a 4,0 ettari nel2010.

L’azienda agricola con forma di conduzione diretta delcoltivatore prevale sulle altre tipologie organizzative (96,9%dei casi).

La struttura fondiaria è più flessibile, con uno slittamentoverso forme di superfici in affitto; tuttavia il processo nonè particolarmente dinamico: la gran parte delle aziende(l’84,7%) possiede solo terreni di proprietà nella misura del64,4% della Sau.

La quota prevalente delle giornate di lavoro standard èstata prestata dalla manodopera aziendale familiare (68%).La forza lavoro è costituita per il 72% da familiari del con-duttore. La presenza di lavoratori stranieri rappresenta cir-ca il 14% della manodopera extra-familiare.

Il 73% dei capi azienda possiede un titolo d’istruzionepari o inferiore alla terza media o non ne possiede alcuno.Nove aziende su 10 investono in coltivazioni legnose agra-rie, coprendo il 46% della Sau.

Le aziende zootecniche diminuiscono nel decennio (-53%), in linea con la tendenza nazionale (-41%).

L’allevamento bovino è presente nel 48% delle aziendezootecniche.

Il 5% delle aziende presenta superficie destinata a coltu-re e/o allevamenti biologici (2,7% in media Italia).

Il quadro evolutivo dell’agricoltura calabrese degli ulti-mi tre decenni – sottolinea l’istituto di statistica – si carat-terizza per il calo del numero delle aziende agricole e dellasuperficie agricola utilizzata.

Nel 2010 – evidenzia l’Istat – risultano un numero diaziende e una estensione della Sau pari rispettivamente al66% e al 76% di quelle censite nel 1982; in Italia i due valorisono pari nell’ordine al 52% e all’82%.

Alla data del 24 ottobre 2010, in Calabria sono attive137.790 aziende agricole e zootecniche (l’8,5% dell’Italia,terza regione dopo Puglia e Sicilia), di cui 10.189 (pari al7,4%) con allevamenti di bestiame.

Nel complesso, la Superficie Totale (Sat) risulta pari a706.480 ettari (4,1% del totale nazionale) e la Superficie

Agricola Utilizzata (Sau) ammonta a 549.253 ettari .Si riduce il numero delle aziende agricole (-21% rispetto

al 2000), della Sau (-1%) e della Sat (-16%).La contrazione delle aziende agricole e della Sau in

Calabria è molto più contenuta rispetto al Sud e all’Italiamentre la riduzione della Sat risulta molto più consistente.

Nella graduatoria provinciale, Cosenza si colloca al pri-mo posto per numero di aziende ed estensione delle super-fici; occupano le ultime posizioni Crotone, per numero diaziende agricole, e Vibo Valentia, per l’estensione delle su-perfici.

Mettendo a confronto i dati del censimento del 2000 conquelli del 2010, Catanzaro è la provincia in cui si registra lapiù alta riduzione di aziende (-28,7%), Vibo Valentia quellacon il maggior calo di Sau e di Sat.

La provincia di Crotone si distingue, oltre che per lariduzione relativamente limitata di aziende, soprattutto perla crescita della Sau e della Sat. Infine, in provincia di Reggiodi Calabria la Sau aumenta e la Sat si riduce con tassi similia quelli nazionali. La dimensione media aziendale in Calabria,nell’ultimo decennio, è passata da 3,2 a 4,0 ettari di Sau.Aumenta il divario con le regioni del Sud e, in particolare,con il dato nazionale che da 5,5 è passato a 7,9 ettari perazienda. In provincia di Crotone si rileva la dimensione mediaaziendale più alta (6,5 ettari), sostenuta dal citato aumentodella Sau e dal contemporaneo calo del numero di aziende.La dimensione media minima si registra a Vibo Valentia (2,6ettari) Le aziende medio-grandi (da 10 a 49,9 ettari di Sau),che costituiscono il 5,8% delle aziende calabresi, cresconodi numero e al contempo aumentano l’ampiezza delle su-perfici coltivate. Aumenta anche il numero di aziende di piùgrande dimensione (50 ettari e oltre di Sau) ma la quota diSau da esse posseduta rimane sostanzialmente stabile. Insintesi, per l’agricoltura calabrese i processi diristrutturazione e trasformazione del tessuto produttivosono stati meno intensi di quelli che hanno interesSato ilresto del Paese.

Page 26: Anno IX° - n. 03 - Marzo 2013 OMA GI - Sosed T U T T O.pdfVoci dal Sud 1 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013 Anno IX° - n. 03 - Marzo 2013 OMA GI Euro 1,55 Con una improvvisa comunicazione

Voci dal Sud 26 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Nella regione, in sostanza, la micro impresa resta la formaancora oggi assolutamente prevalente: nella graduatorianazionale della dimensione media aziendale la Calabria sicolloca, insieme alla Campania, in coda a tutte le altre regio-ni, ad eccezione della Liguria (2,1 ettari per azienda). Nel2010 la struttura fondiaria in Calabria risulta più flessibileche in pasSato, come in tutte le regioni, in virtù del mag-giore ricorso a forme di possesso dei terreni diversificateed orientate sempre più all’uso di superfici in affitto ogestite a titolo gratuito. La Sau in affitto rispetto al 2000cresce da 16.620 a 43.469 ettari, quella in uso gratuito au-menta da 14 mila a circa 22 mila ettari. Tali incrementi, – sifa rilevare – che per le superfici in affitto risultano supe-riori a quelli registrati in Italia, si spiegano in parte con lacreazione di nuove aziende a seguito di specifiche misureincentivanti decise nell’ambito della Politica Agricola Co-munitaria (Pac).

Tuttavia la distribuzione delle aziende per titolo di pos-sesso dei terreni mostra ancora una netta prevalenza dellaproprietà (84,7% delle aziende con una quota pari al 64,4%della Sau. Le unità agricole e zootecniche della Calabriacontinuano ad essere in prevalenza fondate su aziende nellequali il conduttore gestisce direttamente l’attività agricola(96,9% delle aziende ). La distribuzione delle aziende e dellaSau per forma giuridica mostra una significativa crescitadegli investimenti da parte di società di persone o di capita-li e di cooperative. Le aziende condotte in forma societaria,pur essendo meno dell’1%, coltivano il 6,7% della Sau conun aumento di 3,7 punti percentuali rispetto al 2000. Laconsistenza economica di tale forma giuridica in Calabriapermane, tuttavia, ancora limitata se confrontata con la re-altà nazionale in cui il 17,7% della Sau complessiva è gesti-to da aziende costituite in forma societaria. Le aziende agri-cole che dispongono di computer o di altra attrezzaturainformatica finalizzata all’attività aziendale sono l’1% deltotale delle aziende censite, mentre a livello nazionale ilfenomeno interessa il 3,8% delle aziende. Il censimentodell’agricoltura del 2010 ha raccolto per la prima volta infor-mazioni sulla manodopera straniera nel settore. I lavoratoristranieri, in Calabria, sono 13.606 pari al 13,7% della forzalavoro non familiare. Per quanto riguarda il tipo di contrat-to, gli assunti in forma saltuaria rappresentano circa la metàdel totale (49,6%), quelli non assunti direttamente dall’azien-da sono il 41,6% mentre la quota residua (8,8%) riguardacoloro che lavorano in azienda in forma continuativa. Nellaprovincia di Cosenza si registra la maggiore incidenza dilavoratori stranieri (17%) e la percentuale più ridotta di oc-cupati in forma stabile (4%); a Crotone, invece, tali variabilipesano, rispettivamente, per il 13,7% e il 20,3%.

In Calabria la percentuale di lavoratori provenienti dapaesi Ue è sempre prevalente, indipendentemente dal tipodi contratto, con un picco per i lavoratori non assunti diret-tamente in azienda (19,3%). In Italia i cittadini europei pre-valgono nelle forme di contratto più flessibili mentre sonorelativamente più numerosi i cittadini extraeuropei tra lamanodopera aziendale assunta in forma continuativa(12,4%). Il quadro del sistema agricolo calabrese apparesempre più dominato da aziende che investono nelle colti-vazioni legnose agrarie: il loro peso sul totale delle aziendepassa dall’86% nel 2000 al 91% nel 2010, portando la quota

di Sau destinata a legnose agrarie dal 42% al 46%. Per quantoriguarda le altre tipologie di coltivazioni, in Calabria sievidenzia una rilevante diminuzione dell’investimento inseminativi in termini sia di aziende (dal 42% al 34%) sia disuperficie coltivata (dal 32% al 28% della Sau); gli orti fami-liari sono presenti nell’11% delle aziende (erano il 20% nel2000) con quote minime di superficie investita; i prati per-

manenti e pascoli sono coltivati dal 13% delle aziende (14%nel 2000) mentre la percentuale di Sau si attesta sullo stes-so valore (25%) a fine e inizio decennio. Cosenza e ViboValentia – emerge dal censimento – sono le province con ilmaggiore numero di aziende che rinunciano all’orto familia-re (-60%) e alla relativa superficie (rispettivamente 61% e46%), Crotone mostra i tassi di riduzione più contenuti (-36% per il numero di aziende e -21% per la superficie). Conriferimento ai prati permanenti e pascoli la Calabria presen-ta variazioni negative molto più contenute rispetto all’Ita-lia; -30% le aziende, mentre la superficie resta fondamental-mente invariata (-0,1%); a livello nazionale il numero di azien-de si riduce del 45% e la superficie dello 0,6%. Nella provin-cia di Crotone si registra la contrazione più limitata nel nu-mero di aziende (-8%) e la crescita più consistente dellasuperficie (+60%). Va sottolineato che la superficie investi-ta in prati permanenti e pascoli si riduce solo nelle provincedi Cosenza (-21%) e Vibo Valentia (-28%).

Le coltivazioni legnose agrarie (comprendenti l’olivo, lavite, gli agrumi e i fruttiferi) sono presenti nella quasi tota-lità delle aziende calabresi (9 aziende su 10); queste ultimehanno una dimensione media pari a 2 ettari, in aumento di0,4 ettari rispetto al 2000. I seminativi sono coltivati dal34% delle aziende su una superficie media di 3,4 ettari, increscita di un ettaro rispetto a dieci anni prima. I prati per-manenti e pascoli, infine, presenti nel 13% delle aziendecensite, sono di dimensione media elevata (8 ettari), cre-sciuta di 2,4 ettari nell’ultimo decennio. La provincia diCrotone evidenzia la dimensione media aziendale più alta intutti i gruppi principali di coltivazioni (per le legnose agra-rie è pari a 2,5 ettari per azienda, per i seminativi a 6 ettari,per i prati permanenti e pascoli a 12 ettari). Valori medi mini-mi caratterizzano, invece, le realtà aziendali della provinciadi Reggio Calabria nel caso dei seminativi (1,9 ettari perazienda) e di Vibo Valentia in riferimento alle coltivazionilegnose (1,6 ettari per azienda) e ai prati permanenti (1,7ettari per azienda).

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Voci dal Sud 27 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

1 – La tassa sui funghi. Chiunque abbia

voglia di andare a raccogliere funghi dovrà

quindi pagare, e pensare che prima si andava

con i nonni per passare il tempo e divertirsi

senza spendere una lira.

2 – La tassa sugli Hard Disk, qualora questi

superino un tot. di GB di memoria.

3 – La tassa sull’ombra. Questa tassa inte-

ressa per di più le attività commerciali, che

dovranno pagare se l’ombra di una loro tenda

invade il suolo pubblico.

4 – La tassa sulla benzina che è quella che

conosciamo meglio.

5 – La tassa sull’esposizione della bandiera

tricolore, nel caso in cui un impresa commer-

ciale, in questi casi gli alberghi, espongano la

bandiera in quanto viene considerata una pub-

blicità.

6 – La tassa sulle paludi, che vige dal 1904,

Tasse assurdeEcco le 10 tasse piu’ assurdeche gli italiani sono costretti

a pagare!siamolagente.altervista.org/

Le tasse è giusto che vengano pagate, ma alcune tasse sono veramente ridicole ealquanto inutili.

Di seguito abbiamo raccolto le 10 tasse più assurde che gli italiani sono costretti apagare

e prevede il pagamento di un contributo per la

bonifica delle paludi, che ovviamente diventa-

no delle terre coltivabili.

7 – La tassa sui morti. In alcuni paesi si paga

per la manutenzione del cimitero ma ora esiste

anche una vera tassa sui defunti che bisogna

pagare per farsi rilasciare il certificato di mor-

te (35 euro più 1 euro del bollettino postale).

8 – La tassa sui gradini, se avete una casa in

cui i gradini invadano il suolo pubblico.

9 – La tassa sugli ascensori.

10 – La tassa sulla tv, che anche questa co-

nosciamo benissimo con il pagamento del ca-

none RAI.

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Voci dal Sud 28 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

ROMA – Dopo oltre 130 anni, da quandofu inventata da Edison, addio alle vecchie lam-padine a incandescenza: dal primo settembrescorso, infatti, scatta il divieto di vendita delleultime in circolazione, quelle di potenza com-presa tra i 25 e i 40 watt.

Le altre erano state gradualmente eliminatedal 2009, in base alla normativa europeasull’Ecodesign o direttiva EUP (Energy UsingProducts) 2005/32/EC. Dal primo settembre2016 il divieto sarà esteso alle lampadealogene a bassa efficienza.

Finalizzato al risparmio energetico e alla lottacontro i cambiamenti climatici, spiega la Com-missione Ue, il divieto è scattato nel 2009 conle lampadine di potenza superiore ai 100 watt,per poi essere esteso a quelle meno potentifino, appunto, al prossimo primo settembre,quando spariranno le ultime in circolazione.

Entro il 2020 – secondo La CommissioneUe – queste misure dovrebbero portare a unrisparmio energetico pari al consumo di 11 mi-lioni di famiglie all’anno, e a una riduzione delleemissioni di anidride carbonica di 15 milioni ditonnellate all’anno. Introdotte per la prima volta130 anni fa, le lampadine tradizionali ad incan-descenza trasformano in luce soltanto il 5-10%circa dell’energia che consumano, mentre ilresto va a produrre calore. Il loro consumo èmolto più alto di quello di prodotti più recenti,come le lampadine fluorescenti compatte e lealogene a basso consumo di energia, o di tec-nologie emergenti, come i diodi a emissioneluminosa (LED). Le lampadine fluorescenti,attualmente il sistema di illuminazione più effi-

Dopo 130 anni addio alle vecchielampadine.

Da settembre divieto di venditaper quelle a incandescenza

27/08/2012 , Ansa

ciente disponibile sul mercato europeo, usanoil 65-80% di energia in meno rispetto a quellead incandescenza, segnala la Commissione Ue,ricordando che le lampadine fluorescenti co-stano di più al momento dell’acquisto, ma ri-sultano più economiche nel tempo perché con-sumano meno e durano più a lungo. Secondole stime dell’UE, ogni famiglia può risparmiarealmeno 50 euro all’anno sulla bolletta passan-do a questo tipo di illuminazione.

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Voci dal Sud 29 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

M e d i c i n a

La notizia è quella che aspetti da sempree che in realtà circola da qualche anno suisiti internet. Una superproteina artificiale,ideata dalla ricercatrice italiana LauraSoucek, elimina i tumori al polmone, anchedel topo più resistente ai trattamenti, perdecine di anni. E’ quanto ha dimostrato unostudio sui topi pubblicato dalla rivista Genesand Development, dove si legge che la mo-lecola messa a punto dalla ricercatrice agi-sce sulla proteina tumorale Myc che ‘dirige’diversi processi legati allo sviluppo del can-cro. “Nel 2008 all’University of Californiadi San Francisco sono riuscita a dimo-strare che questa proteina è realmente ingrado di bloccare la proteina Myc, coin-volta in quasi tutti i tipi di tumore – spie-ga la ricercatrice, che ora lavora all’Istitu-to di Oncologia Val l d ’Hebron d iBarcellona. La superproteina Omomyc puòfar regredire i tumori senza aggredire le cel-lule sane, tanto che i topi curati con questa terapia non ripresentano alcun tumore dopo più diun anno, che corrisponde all’incirca a 35 anni di un essere umano. Dal 2008 però di questanotizia non si è saputo più nulla.

Una superproteina contro ilcancro ai polmoni: la scoperta di

una ricercatrice italianaRenato Sansone - Meteo Web

La ricercatrice italiana LauraSaucek che ha scoperto la proteina

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Voci dal Sud 30 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Importante “scoperta” scientifica, comunicata con clamore mediatico da eminenti ricercatori

svizzeri e americani, una partnership tra l’Istituto Federale Svizzero di Tecnologia (ETH) e la

University of California a Berkeley.

Le ricerche hanno dimostrato che le statine, farmaci anticolesterolo, controllano la crescita

tumorale perché inibiscono la crescita di nuovi vasi linfatici, così si possono prevenire le metastasi.

Il Prof. Di Bella l’aveva scoperto più di 40 anni addietro, infatti la somatostatina e la

longostatina sono tra i farmaci principali del protocollo MTB.

Da faxebook Consuelo Garzo

Trionfo post mortem del prof. Di Bella:ora hanno scoperto che le statine sono

antitumorali, lui le usava da 40 anni!

M e d i c i n a

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Voci dal Sud 31 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

Da sapere

La depressione è una condizione patologica,a cui va incontro nel corso della sua esistenzatra il 5 e il 15 per cento degli esseri umani.

Essa può insorgere anche del tutto sponta-neamente (cioè, può non essere preceduta daalcun evento spiacevole).

In altri casi, un evento scatenante c’è, ma lareazione della persona appare sproporziona-ta, per intensità e/o durata, rispetto all’evento.

Il quadro clinico non comprende soltanto latristezza, ma anche diversi altri aspetti.

Il funzionamento sociale e lavorativo è com-promesso in maniera più o meno significativa.

Le distrazioni e i viaggi non hanno alcun ef-fetto sullo stato d’animo della persona oppurehanno un effetto molto limitato.

Un adeguato trattamento farmacologico e/opsicoterapeutico è in grado invece, nella gran-de maggioranza dei casi, di migliorare in ma-niera molto significativa o di risolvere la situa-zione.

Sintomi

Per non disorientare l’opinione pubblica sulsignificato, spesso contrastante, dato alla de-pressione (da “malattia del cervello” a condi-zione di disagio esistenziale) possiamo dire chenon esiste la “depressione”, ma “le depressio-ni”, cioè una varietà di condizioni depressive,che si manifestano in maniera differente, chevengono prodotte da combinazioni differenti difattori biologici, psicologici e sociali, e che sicurano in maniera differente.

Questa varietà di condizioni depressive puòessere rappresentata come un “continuum”, cheporta agli estremi due quadri tipici:

- la depressione maggiore melancolica;- la depressione minore ansiosa.

M e d i c i n a

LA DEPRESSIONELA DEPRESSIONELA DEPRESSIONELA DEPRESSIONELA DEPRESSIONEYahoo.news

Nella pratica clinica si incontrano diversi qua-dri depressivi che si avvicinano più o meno esat-tamente all’una o all’altra di queste due condi-zioni tipiche, ma anche diversi quadri che pre-sentano caratteristiche intermedie o miste.

La tipica depressione maggiore melancolicaè caratterizzata dai seguenti aspetti:

- Profonda depressione del tono dell’umore.La persona esprime verbalmente e manifesta

con la mimica e il comportamento un vissuto diprofondo dolore psichico, prostrazione e di-sperazione.

Questo vissuto è insensibile alle influenzeesterne (per esempio, una parola di incorag-giamento o di conforto di un familiare o di unamico non è in grado di alleviarlo).

- Marcata riduzione o scomparsa dell’inte-resse e del piacere in tutte le attività.

Tutto ciò che abitualmente interessa quellapersona e gli piace (per esempio la compagniadel partner e degli amici, la musica, lo sport)non gli provoca più alcuna emozione significa-tiva.

- Marcato rallentamento psichico e motorio.La persona parla poco, risponde a monosilla-bi, si muove poco e lentamente (più di rado siosserva invece affollamento delle idee nellamente ed agitazione).

- Mancanza di energia, affaticabilità.- Sentimenti di inadeguatezza, di inutilità, di

disperazione.Nei casi più gravi, ci possono essere idee di

colpa (la persona si accusa di gravi azioni chein realtà non ha commesso) o di rovina (il sog-getto si convince che egli stesso e i suoi fami-liari siano destinati al fallimento).

- Mancanza di appetito e perdita di peso (piùraramente può aversi invece aumento dell’ap-petito e del peso).

- Disturbi del sonno (in genere insonnia, per

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Voci dal Sud 32 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

lo più consistente in un risveglio mattutino pre-coce; più raramente aumento della durata delsonno).

- Difficoltà a concentrarsi e a ricordare.- Pensieri di morte. Nei casi più gravi, ci sono

propositi e al limite tentativi di suicidio.- Variazione diurna della sintomatologia (peg-

gioramento mattutino).- Decorso episodico (la patologia si presen-

ta, cioè, in periodi circoscritti, con un inizio eduna fine abbastanza ben distinguibili).

Spesso gli episodi non sono preceduti daeventi scatenanti.

Oltre ad uno o più episodi depressivi, la per-sona può avere, nel corso della sua vita, uno opiù episodi di eccitamento maniacale (coneuforia immotivata, iperattività, loquacità ec-cessiva, idee grandiose, affari incauti o speseesagerate, aumento del desiderio sessuale), nelqual caso si parla di “disturbo bipolare”.

La tipica depressione minore ansiosa è ca-ratterizzata dai seguenti aspetti:

- Il vissuto depressivo può essere parzial-mente e transitoriamente sensibile alle influen-ze esterne (una parola di incoraggiamento o diconforto di un familiare o di un amico può alle-viare in parte e brevemente lo stato d’animodella persona);

- ansia accentuata (in parte somatizzata, cioèespressa attraverso dolori e fastidi fisici a va-ria localizzazione, di cui il soggetto si lamentaripetutamente ed appare assai preoccupato);

- irrequietezza motoria;- tendenza ad autocompiangersi e ad incol-

pare gli altri delle proprie condizioni;- pessimismo, sentimenti di incapacità ed inu-

tilità (ma mai idee di colpa o di rovina);- astenia e affaticabilità;- insonnia (per lo più, difficoltà ad addormen-

tarsi e fragilità del sonno, con incubi e risveglifrequenti);

- irritabilità ed apprensività;- disturbi della concentrazione e sensazione

di “mente vuota”;- assenza della variazione diurna della

sintomatologia (oppure peggioramento nelleore pomeridiane e serali);

· decorso continuo o subcontinuo (conesacerbazioni e remissioni in rapporto ad eventiesistenziali).

Cause

Le depressioni sono patologie “complesse”e “comuni”, come i tumori e le coronaropatie.

Esse non hanno una “causa”, ma riconosco-no una serie di “fattori di rischio”, che inter-vengono in misura differente da caso a caso espesso non sono esattamente ricostruibili nelsingolo caso.

Più esattamente, nel caso delle depressioni,si distinguono:

- fattori predisponenti (la familiarità; gli even-ti di perdita e di separazione che intervengononella prima infanzia; uno stile di pensiero ca-ratterizzato da una visione negativa di se stes-so, del mondo e del futuro);

- fattori scatenanti (gli eventi di perdita, se-parazione e insuccesso che intervengono nelcorso della vita; le malattie fisiche gravi e/ocroniche; alcune fasi della vita riproduttivadella donna come il puerperio e la menopau-sa; l’uso di alcuni farmaci, dagli antipertensiviai cortisonici ai contraccettivi orali);

- fattori protettivi (il supporto sociale di cuila persona dispone; una vita affettiva e lavo-rativa soddisfacente).

Quanto più il quadro clinico si avvicina alpro tot ipo del la depressione maggioremelancolica, tanto più importanti sembranoessere la familiarità e i fattori scatenanti di na-tura biologica.

Quanto più il quadro clinico si avvicina al pro-totipo della depressione minore ansiosa, tantopiù significativo sembra essere il ruolo dei fat-tori predisponenti e scatenanti di naturapsicosociale.

A cura di Mario MajIstituto di Psichiatria, Università di Napoli SUTratto

da La salute mentaleContro il pregiudizio, il coraggio delle cure

© Il Pensiero Scientifico EditoreArgomenti di interesse correlato: Ansia, Disturbi del

sonno, Insonnia

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Voci dal Sud 33 Anno IX° nr. 3 Marzo 2013w w w . s o s e d . eu

«Vi prego, venite a prendermi». Quando i carabi-nieri hanno sentito quella voce al telefono sono ri-masti inebetiti per qualche momento: scherzo o tra-gedia? Il confine era labile, visto che dall’altra partedella cornetta c’era un uomo posto in regime di ar-resti domiciliari. Ma lui ha insistito: «Vi prego, nonce la faccio più. Venite oppure evado». Accertatisidella veridicità del fatto, i militari sono passati velo-cemente dalla sorpresa all’ilarità. Mai avrebberopotuto immaginare che quell’uomo sarebbe evasoper davvero. Perché lui, D. G. di 50 anni, di stare unminuto in più in quella casa con la suocera non cipensava proprio. Sì, proprio così: voleva andare incarcere, perché quell’abitazione era diventata un in-ferno.

L’uomo era ristretto ai domiciliari per un episodiodi acquisto di sostanza stupefacente ai fini di spac-cio. Un chilo di marijuana acquistata a buon merca-to e pronta per essere rivenduta nel mercato al det-taglio gli era costata una condanna a quattro anni eotto mesi di reclusione. Da pochi giorni, quella penaèdiventata definitiva dopo il rigetto della Cassazione.Nel frattempo, però, D. G., originario della zona suddi Reggio Calabria, aveva lasciato il carcere, tor-nando nella sua abitazione e così potendoriabbracciare i familiari. Sarà stato il “soggiorno”forzato in cella e la ritrovata solitudine o forse unrapporto con la suocera mai veramente decollato, oancora una convivenza imposta e mai cercata; nonsi sa perché, ma il 50enne ad un certo punto ha sbot-tato, digitando il numero della stazione carabinieriche ogni giorno lo controllava.

È il 6 agosto 2012 e l’uomo chiama i militari pre-gandoli di andare a prenderlo e portarlo in carcereperché, si legge testualmente negli atti, «non riuscivapiù a sostenere il pesante clima che si era creato infamiglia». I carabinieri, improvvisatisi psicologi, pro-vano a tranquillizzarlo, spiegandogli tra l’altro chemai l’avrebbero potuto riportare in cella per il suo

Notizie in breve o curiose

«Meglio in cella che con miasuocera»

Evade dai domiciliari - Prima aveva chiamato i carabinieri: «Venite o scappo»

desiderio di sfuggire alla suocera. Ad ogni buon conto,però, i militari della stazione redigono una nota infor-mativa e la inviano in procura ed in Corte d’appello,informando gli uffici della volontà dell’uomo di nonrimanere più in quell’abitazione. Pensano, quindi, diaver posto fine a quel momento di collera, ma si sba-gliano di grosso. Perché il giorno successivo D. G.chiama nuovamente i militari avvertendoli del fattoche questa volta non sarebbe rimasto un minuto dipiù in casa, visto il clima familiare surriscaldato. Icarabinieri capiscono che è meglio precipitarsi a casadell’uomo, ma lui è più veloce: afferra i vestiti e glialtri effetti personali, li ripone in un borsone e lascial’abitazione, andandosi a sedere su un marciapiedevicino in attesa dell’arrivo dei militari. Che, in effetti,giungono poco dopo e non possono far altro cheprelevare l’uomo e portarlo in caserma. Da qui na-sce un nuovo procedimento con l’accusa di evasio-ne, perché tecnicamente D. G. ha lasciato il perimetrodi casa senza alcuna autorizzazione. Il giudicemonocratico di Reggio Calabria, tuttavia, non ravvi-sa l’elemento psicologico tale da giustificare unacondanna per evasione. L’uomo viene quindi assol-to perché il fatto non costituisce reato. Il giudice,insomma, ha quasi giustificato quell’estrema reazio-ne comprendendo le ragioni che l’hanno prodotta.Intanto, da quel che si apprende, pare che dopo lacondanna definitiva a quattro anni ed otto mesi direclusione, le cose tra suocera e genero si siano cal-mate e lui abbia potuto far finalmente ritorno nellasua casa per scontare il residuo di pena. Almenofino al prossimo litigio.

CONSOLATO MINNITI - Calabria Ora.it