Animali Informa maggio 2009

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La rivista tratta argomenti e problematiche del mondo animale, si rivolge quindi a tutti gli “Amici” degli animali. Sono sempre più numerose le persone che si circondano di amici a “quattro zampe”, che potranno quindi trarre da questa rivista gratuita, informazioni per prendersi cura di loro.Tratta di cure mediche tradizionali e alternative, cure estetiche, notizie, informazioni e curiosità sul mondo animale. Animali in Forma è stata ideata per valorizzare le risorse e le proposte del territorio della provincia di Varese, contiene infatti tutti gli indirizzi e le informazioni relative le strutture per la cura degli animali: cliniche, ambulatori, studi veterinari e negozi specializzati nel settore.Mi auguro che l’iniziativa, nata con la nascita della mia amica “Nala”, bellissimo cucciolo di Border Collie, che Vi presento nella foto, sia apprezzata da tutti coloro che come me, amano la compagnia di un fedele amico a quattro zampe.

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Editoriale

Buongiorno, ci siamo lasciati nel pieno dell’inverno, in giornate grigie e fredde, per ritrovarci ora in bellissimegiornate estive, con cielo azzurro, sole cocente e tanta voglia di uscire di casa per passeggiate, e perchéno…….con i nostri amici a quattro zampe, che tanto apprezzano le corse nei prati, e per noi……abbreviarel’attesa delle meritate vacanze dei prossimi mesi.Ci si augura che con le partenze per i luoghi di villeggiatura, non si arrivi ad abbandonare i nostri cari“amici” , ma si trovi a loro un’adeguata sistemazione per il periodo della nostra assenza. Chi ci tienecompagnia durante tutto l’anno, mentre si è oberati da numerosi impegni di lavoro e famiglia, non cipuò essere certo scomodo durante un periodo di relax. In questo numero troverete i consigli per come affrontare le problematiche della stagione calda.

Con un numero crescente di abbonati, la Rivista giunta alla terza edizione, verrà distribuita anche nella Provinciadi Como, oltre che Varese, grazie alla collaborazione dell’associazione dei Veterinari della Provincia di Como,che insieme a Varese, sostengono l’iniziativa. Ringrazio tutti coloro che hanno aderito alle proposte pubblicitarie, permettendo di mantenere lagratuità della Rivista. Un grazie anche a chi ci ha inviato le foto dei propri animali, nonché lettere, a cui riserviamo lo spazio: “IL LETTORE RACCONTA” . Buona estate a tutti i lettori

Maggio 2009Il direttore

Cinzia Crespi

Io, YYur i cc an e dd i f f i c i l e , hho cc ono s c i u t oc h e cc o sa vv uo l dd i r e aamar e ee d ee s s e r e

ama t o , hho ss c op e r t o cc o sa vv uo l dd i r e aa v e r euna ff am i g l i a ee uuna cca sa aa c c og l i e n t e .

Mi chiamo Yuri e sono un piccolo cane baciato dalla fortunapoiché dopo varie peripezie sono capitato al canile di Gallarate, dove angeli mi trattanocon amore e comprensione e sanno leggere nel mio cuore il bisogno di affetto che ho.Non ho un bel carattere, sono un po’ ribelle e lunatico, e l’unico modo di comuni-care che conosco e’ attraverso il mio Grrrrrr Ma il mio ringhiare è l’unico modo cheanni di maltrattamenti e violenze mi aveva permesso di tenere lontano la mano del-l’essere umano che troppe volte mi ha fatto male.Se penso a come ho reso difficile la vita ai miei soccorritori…Eppure nessuno di loroha mai perso la pazienza con me: io ringhiavo, rizzavo il pelo , mostravo i dentini eloro…mi offrivano biscotti coprendomi di complimenti, Ho impiegato parecchi mesiprima di capire che forse il mondo non era così terribile e pian piano ho fatto parec-chi progressi. Certo ho ricevuto i consigli dai veterani del canile, tra cui ricordo il miti-co Zorro con cui ho condiviso la mia celletta, il quale mi ha sempre ripetuto che la vitaè’ meravigliosa e meglio se condivisa con una famiglia.Pensare che lui, abbandonatogiovanissimo e morto di vecchiaia in questo canile senza che nessuno mai lo prendessein considerazione per essere adottato perche’ troppo grande, troppo vecchio, tropponero …troppo tutto, ancora credeva in un domani migliore. Dedico la mia gioia alui e a tutti quei cani e gatti abbandonati dall’egoismo umano, augurando che possa-no incontrare anche loro persone speciali come i miei volontari e le persone che mi han-no adottato: il mia adorato Massimo e la mia dolcissima Monica. Grazie a loro e aglialtri membri a quattro zampe che sono arrivati prima di me, creature anche loro disa-giate e maltrattate,ho finalmente scoperto il calore di una carezza e di una parola gen-tile, il sentirsi protetto e facente parte di una gruppo unito nell’amore, il poter anda-re in giro al guinzaglio a testa alta, petto in fuori e ringhiare finalmente al mondo““ ss oo nn oo uu nn cc aa nn ee ff ee ll ii cc ee !! ””

Il lettore racconta...

GGeenntt ii ll ii ss ss iimmaa rr eeddaazz ii oonnee,, ccoonnsseennttoo aa ppuubbbb ll ii ccaarree ll ee ff oo ttoo dd ii bboonnnnyyssuu ll llaa vvooss tt rraa rr ii vv ii ss ttaa,, èè uunn oonnoorree ppee rr mmee,, mmaa ssoopprraatt ttuu tt ttoo ppee rr ll uu ii ,,

èè uunn ccaannee vvee rraammeenntt ee ss ttuuppeennddoo,, ll '' hhoo aaddoott ttaa ttoo ddaa uunn ccaann ii ll ee eegg iiàà aavveevvaa 44 aannnn ii ,, hhaa vv iinn ttoo ppee rr ss iinnoo qquuaa ll cchhee ccooppppaa iinn mmooss tt rr ee dd iibbee ll ll ee zz zzaa tt rraa ccaann ii dd ii rraazzzzaa ee mmee tt ii cc cc ii ,, vvaarr ii ee vvoo ll tt ee èè aappppaarr ssoo ssuurr ii vv ii ss tt ee cc iinnoo ff ii ll ee ee ppee rr mmee vveeddee rr ll oo ssuu ll llaa vvooss tt rraa dd ii vveennttaa qquuaa ll ccoossaavvee rraammeenntt ee dd ii mmaagg ii ccoo ee iinnsspp ii eeggaabb ii ll ee ,, ssoonnoo mmoo ll tt ii aannnn ii cchhee ssoonnooaappppaass ss ii oonnaattoo nnee ll llaa cc iinnoo ff ii ll ii aa ee ssppee rroo bbeenn pprree ss ttoo dd ii aavvvvee rraarree ii llmmiioo ssooggnnoo:: aapprr ii rr ee uunn aa ll ll eevvaammeennttoo--ppeennss ii oonnee ee rr ii ff uugg iioo ppee rr ccaann iibb ii ssooggnnooss ii ddeedd ii ccaarr ll oo pprroopprr ii oo aa BBoonnnnyy ee CClloo iiddee ssuuoo ff rraa tt ee ll ll oo cchheennoonn hhoo ffaa tt ttoo iinn tt eemmppoo aa ccoonnoossccee rr ee mmeegg ll ii oo.. EErraa ddoovvee rroossoo ppee rr

mmee ss cc rr ii vv ee rr ee qquuee ss tt ee ff rraass ii ggaazz ii ee dd ii ccuuoorr ee ii nn ff eeddeeFF rr aa nn cc ee ss cc oo AA rr ii nn ii

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18PITONE REALE

4UNO SHELTERPER L’AQUILA

8IL VOSTROCUCCIOLO A CASA

12MAINE COONSTORIA - CARATTERE- CURE EALTRO ANCORA SU QUESTOFANTASTICO GATTO

15LA MUTA DEL PELO

DEL GATTOCOME, QUANDO, PERCHE’

16TU E IL TUO CANEDIVERSI MA TANTO AMICI

2838

AIUTO ARRIVAIL CALDO!

SE FIDO E MICIOSI GRATTANO

DIRETTORE RESPONSABILE

Crespi Cinzia

REDAZIONE

Premoli Gianluigi

PROGETTO GRAFICO

IMPAGINAZIONE

Francesca Cariglino

PUBBLICITA’Varallo Gianluca

[email protected]. 0331 80 84 30

via Roma, 1021053 Castellanza

HANNO COLLABORATO:dott. Mauro Vasconi,dott.ssa Patrizia Arrighi,dott.ssa Paola Bologna,dott.ssa Lara Prandoni,dott.ssa Simona Rivolta,dott.ssa Osvalda Oasi,dott.ssa Rossella Lomazzi,dott. Paolo Ferrè,dott. Massimo Errico,dott. Alessio Ceriani,dott. Marco Pizzagalli,dott. Dario Motterle,dott. Paolo Pellini,dott. Adriano Monino,dott. Luciano Millefanti,Paola VieroPaola Carnesella,Chety Meggiorini, Cristian Simone,Simona MenottiLaura MaiFrancesco Colombi

FOTOGRAFIA: ICP

FOTO COPERTINASimona Menotti

STAMPA

ALFAPRINT SNC

via Bellini, 2421052 Busto Arsizio (VA)

DISTRIBUZIONE gratuita

ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO

ANIMALI INFORMA

N. 07/09 DEL 03/04/2009

Vendiamo Vendite s.r.l. è titolare esclusivo di tutti i diritti di pubblicazione. L’invio di fotografie alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblica-zione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo e digita-le. Le fotografie inviate alla redazione non sarannorestituite. Informativa e Consenso in materia di tratta-mento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs. 196/03).Nel vigore del d.lgs. 196/03 il Titolare del trattamentodei dati personali ex art. 28 d.lgs. 196/03, è VendiamoVendite s.r.l. con sede in Castellanza (VA) via Roma, 10.La stessa La informa che i Suoi dati verranno raccolti,trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativoanche per attività connesse all’azienda. La avvisiamoche i Suoi dati potranno essere comunicati e/o trattatinel vigore della Legge, anche all’estero, da società e/opersone che prestano servizi in favore della Società. Inogni momento Lei potrà chiedere la modifica, la corre-zione e/o cancellazione dei Suoi dati ovvero esercitaretutti i diritti previsti dagli artt. 7 e successivi del. D.lgs.196/03 mediante comunicazione scritta alla VendiamoVendite srl. La lettura della presente informativa deveintendersi quale consenso espresso al trattamento deidati personali

EDITORE:21053 Castellanza Via Roma n° 10

Tel. 0331 482180Fax 0331 482626

www.vendiamovendite.com

Anno 2-n°1-Maggio 2009

20IL CANE E IL GIOCO

25LASERLOW LEVEL LASERE TERAPY

30TERAPIA OMEOPATICAIN ORTOPEDIA

32TOELETTATURADUBBI E PERPLESSITA’

34TERAPIA BIOFISICA

36ACQUARIOISTRUZIONE PER L’USO3° APPUNTAMENTO

40I LAGHI DI COMABBIOE MONATE

46L’ARAPAPPAGALLO SUD AMERICANO

43COCORITIPAPPAGALLINI DALLEMILLE SFUMATURE

48 DILATAZIONEGASTRICA

50 DIABETEBASTAUN CHECK UP

52 LEISHMANIOSI

53LA FILARIOSI

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da WikipediaGli shelter sono cabine prefabbri-cate atte a dare ricovero agliapparati di trasmissione e ricezio-ne di segnali televisivi, radiofonici,telefonici, di comunicazioni militarioppure come nodo di rete perdistribuzioni quali fibra ottica.La traduzione letterale dall’inglese éRIFUGIO e la denominazione di que-sti “shelter” deriva principalmentedal loro uso militare. Gli shelter ditipo militare sono container traspor-tabili attrezzati per vari impieghi chespaziano dall’uso semplice di ufficioa sofisticate stazioni radio e/ocamere operatorie. La caratteristicachiave degli shelter più complessi,ad esempio quelli adibiti a sale ope-ratorie, è di essere assolutamenteisolabili dall’ambiente esterno consistemi di riscaldamento e raffred-damento autonomi in aggiunta ad uncomplesso impianto di ricircolo del-l’aria; nel caso specifico l’aria inter-na viene purificata e messa in pres-sione per eliminare la possibilità dicontaminazione dall’esterno. A portechiuse lo shelter risulta inoltre com-pletamente stagno!Nell’uso civile, questi container ven-gono utilizzati (opportunamenteattrezzati) principalmente per con-tenere apparecchiature elettroni-che quali ponti radio, stazioni ripe-titrici telefoniche.Nel 1910 il prof. Dornier entrò alservizio del conte von Zeppelin eprogettò, per primo, aeroplani eidrovolanti completamente inmetallo. Leggendario fu il DORNIER-WAL, l’idrovolante più famoso deglianni ’20 e ’30 del secolo scorso(volo inaugurale nel 1922).Sensazionale: la spettacolare spe-dizione in Africa, nell'America set-tentrionale e meridionale, nel 1929,con il Do X a 12 motori, l'aeropla-no per passeggeri al tempo piùgrande del mondo.

Visto che ormai sappiamo in lineadi massima cosa sia uno shelter,procediamo con gli avvenimenti.Qualche anno fa un grossista dimedicinali di Borgo Ticino (NO),Farmacie Celesia s.r.l., compròalcuni shelter fabbricati dallaDornier (per l’esercito tedesco)adibiti a camera operatoria dacampo. L’obiettivo era quello didonarli insieme a forniture dimedicinali a paesi “oltremare”.Fortunatamente, alle ore 03.32del 7 aprile u.s. (momento delterremoto abruzzese) due diquesti sofisticati oggetti si trova-vano ancora presso la sede diFarmacie Celesia s.r.l.Il proprietario dell’ingrosso far-maceutico ha così deciso di met-

tere a disposizione gli shelter, peraiutare a fronteggiare l'emergen-za in Abruzzo.Si é così mossa la macchinaorganizzativa per la consegnadegli “ambulatori”. ringraziamotutti coloro che hanno dato estanno dando una mano per rea-lizzare l’obiettivo di fornire unsupporto ai nostri amici a due equattro zampe; soprattutto leistituzioni che si sono mosse perpoter realizzare a brevissimoquesto obiettivo, ovveroPharmony srl per l’infrastrutturainformatica che verrà installataall’interno degli shelter, al fine dipermettere ai medici di collegar-si via web ai servizi necessari, gliOrdini dei Medici Veterinari di

uno SHELTERper L’Aquila

NON SOLO L’AQUILA DEVE TORNARE A VOLARE,

BISOGNA PENSARE ANCHE AGLI ALTRI PICCOLI ANIMALI....

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Varese e L’Aquila, il gruppo Alpini“Peppino Prisco” di Arese, laProtezione Civile e i volontari chestanno lavorando al progetto (tut-ti i nomi nella prossima edizione).Naturalmente l’utilizzazione peruso ambulatoriale veterinario haobbligato l’adattamento dellastruttura, motivo per cui non èstato possibile rendere immedia-tamente disponibili gli shelter.Questi ambulatori campali, unavolta terminata la messa a pun-to saranno dotati, oltre di altriammennicoli qui non citati, di:impianto di riscaldamento auto-nomo Webasto a gasolio dellapotenza massima di 4000 kcalcon un consumo di circa 0,38 litridi gasolio per ora alla massimapotenza (con il serbatoio di 20litri in dotazione ci si può scalda-re per 52 ore; il consumo elettri-co alla massima potenza é di120watt), impianto di raffredda-mento con ricircolo e microfiltri,ventilazione diffusa sulle paretimediante microfori, alimentazioneelettrica da rete e da batterie -tensione 220 volt alternata (16A) e 12/24 volt continua (91 A),impianto di carica batterie einverter (lo shelter funziona anchein assenza di fornitura di corren-te), tavolo per visita e operatorioper piccoli animali in acciaio inox- piccolo frigorifero a 12volt cc e220 ac, impianto di illuminazioneautonomo e lampada scialitica -supporto per fleboclisi -, estinto-

re - piccola scrivania estraibile(su cuscinetti) - ripiani porta boxuni scorrevoli su cuscinetti, lavan-dino inox con serbatoi acquapulita e acqua di scarico e perfinire, porta di ingresso con ser-ratura di sicurezza.Gli shelter verranno dati in como-dato d’uso all’ordine dei MediciVeterinari della Provincia diVarese, il quale li cederà aiVeterinari dell’Aquila che verran-no indicati dall’Ordine dellaProvincia Aquilana.Seguiranno notizie e aggiorna-menti in itinere.

Alpino Veterinario

Nel mercato del sur-

plus di provenienza

militare capita a volte

l’opportunità di

imbattersi in cose

molto particolari ed

interessanti.

A questa categoria

appartengono gli

shelter fabbricati dalla

ditta Dornier per

l’esercito tedesco.

La Dornier é una

importante e famosa

industria di origine

olandese/tedesca che

costruisce anche

aerei di linea sui quali

sarà capitato a molti

di volare.

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CERCO, VENDO, REGALO...e pubblico!!!

VENDO

ASPETTIAMO I VOSTRI ANNUNCI!! (NUMEROSI MI RACCOMANDO!!)

VUOI RICEVERE LA RIVISTAGRATUITAMENTE A CASA?

compilare ed inviare a:

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Redazione

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CANE GATTO ALTRO

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“Immaginate questa storia…mi chia-mo Bobo: ero nato appena da 50giorni, quando un pomeriggiodurante una dura lotta con la miasorellina proprio sul più bello, men-tre mordevo l’orecchio di quelladispettosa, arrivarono degli umani.Ma non erano i soliti , questi eranodecisamente più rumorosi, alcuni diloro erano un po’ più piccoli e sidivertivano a stritolarmi e sbaciuc-chiarmi tutto. E che paura quandomi sollevavano da terra! Non losapevano che soffrivo l’altezza!Tutto sommato erano simpatici e iloro grattini sulla testa molto piace-voli. Ma ancora non sapevo chestavo per affrontare l’esperienzapiù spaventosa della mia vita. Nonvolevo crederci, mi stavano sepa-rando per sempre dalla mia mam-ma! Ma io non ero pronto! Avevoimparato poco della vita! Tutto inu-tile, terrorizzato mi caricarono suun’auto, mi portarono in una casanuova, mi sembrava tutto enorme!Non capivo perchè gli umani conti-nuavano ad urlare e sorridere. Io misentii perso. Così, preso dal panicofeci pipì sul pavimento. Mi sgrida-rono. Ma perchè? La mia mamma miavrebbe semplicemente pulito! Poiarrivata la sera nemmeno un ultimapoppata di latte prima della nanna!Anzi, mi chiusero tutto solo in unastanza. Piansi tanto quella notte. Misgridarono di nuovo! Mamma miavrebbe semplicemente attirato ase e coccolato fino a farmi addor-mentare. Pensai: “Incominciamomale qui! ”. Questi umani sono pro-prio strani, io non li capisco, ma cherazza di lingua parlano? E pensareche adesso ho 12 anni, sono vec-chio e ho trascorso una vita felicecon loro. Da pochi giorni è arrivatoun nuovo cucciolo a casa, era tut-to impaurito… Ma non preoccupate-vi, stavolta ci penserò io ad inse-gnare al ragazzino tutti i trucchi delmestiere per capire questi essericosì diversi!

Avete fatto la vostra scelta, ave-te riflettuto sul tipo di cane chemeglio si adatta a voi, alla vostrafamiglia, al vostro stile di vita,ed ora ecco l’incantesimo.Innamorarsi di quel cucciolo e’stata la cosa più semplice diquesto mondo. Dal primomomento che vi siete guardatinegli occhi, si è avvicinato a voifelice con fare goffo, così emo-zionato da fare qualche goccinadi pipì, voi avete perso la testae siate sicuri che lui vi ha sceltoper la vita.Ha inizio così una grande storiad’affetto ed amicizia che lascerà unsegno profondo nella vostra vita. Quando nascono i cuccioli, l’at-taccamento alla madre, iniziaverso il 15° giorno, mentre quel-lo della madre verso i piccoliavviene già fin dai primi giorni.“L’attaccamento” fa si che i pic-coli tendano a stare sempre vici-no alla madre, questo facilita innatura il compito di protezionedei piccoli. Per loro è fondamen-tale in questa fase stare vicino

alla rassicurante figura materna.Crescendo però aumenta il desi-derio di esplorare il mondo e ver-so il 4° mese e’ la madre stes-sa che inizia un lento processo didistacco, che la porterà adallontanarsi dal nido per periodisempre più lunghi. Questa fase didistacco termina generalmentecon il raggiungimento della matu-rità sessuale.Quando adottiamo un cucciolo di2 mesi dobbiamo ricordarci chela fisiologica fase di distacco èper lui un evento ancora lontano.Sottratto alla cucciolata, si trovaa vivere un vero trauma daabbandono in quanto allontanatodai fratellini e dalla madre. Perquesto ritengo fondamentalecercare di stabilire un legame piùstretto possibile con lui nei pri-missimi giorni, sostituendoci inquesta fase iniziale alla figuramaterna. Nei primi giorni sarànecessario tenerlo vicino a noicon affetto quanto più possibile,affinché superi questa difficilesituazione.

a cura di Paola Viero, Istrut tore Cinof i lo Professionista

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L’ARRIVO A CASA

Dopo essere andati a prenderloe’ importante, appena arrivati acasa lasciarlo libero di giraretranquillamente in modo tale daambientarsi senza assalirlo diabbracci ed urla di entusiasmo.Infatti, essendo molto sensibile arumori forti o improvvisi, e’ beneusare un tono di voce piuttostobasso e rassicurante. Per evitare spiacevoli contrat-tempi e’ meglio, prima di acco-gliere il piccolo, controllare che lavostra casa sia adatta ad ospi-tarlo. Attenzione quindi a prese ecavi elettrici, alle scale, evitate lacera sui pavimenti e toglietetemporaneamente i tappeti pre-giati. Preparatevi al fatto chemolto probabilmente tutto ciòche lascerete alla sua portata, luilo “assaggerà”.

CREARE I SUOI SPAZI

Una nuova famiglia per il cucciolosignifica una nuova casa e quindiuna nuova cuccia, uno spazio tut-to suo dove rifugiarsi e dormiretranquillo.La cuccia dovrebbe essereimbottita quindi calda e morbida didimensioni sufficienti e collocatalontano da spifferi e correnti d’aria.Vi consiglio di non metterla in unluogo isolato ma in una zona del-la casa dove la famiglia trascorrala maggior parte del tempo.

Anche per i pasti create unospazio tutto suo accogliente esempre pulito, dove collocheretele ciotole del cibo e dell’acqua.Fin dall’inizio e’ molto importanteche il cucciolo capisca che i suoispazi sono diversi dai vostri. Nondeve confondere la sua cucciacon il vostro letto, e deve impa-rare che la tavola è dove man-giate voi e le ciotole dove man-gia lui. La vostra costanza ecoerenza vi consentiranno diinstaurare con lui una relazioneequilibrata e felice.

RISPETTA I SUOI TEMPI

All’inizio il cucciolo trascorremolte ore della giornata dor-mendo. Poi col passare deltempo queste ore diminuisco,ma mentre riposa non cedetealla tentazione, non disturbate-lo accarezzandolo o prenden-dolo in braccio.Il sonno infatti ha nel cucciolouna funzione importantissima ,durante questa fase vieneinfatti prodotto l’ormone dellacrescita ma non solo, durantela fase di sogno il cucciolo“rivive” le esperienze fattedurante la giornata potenzian-do cosi le sue capacità diapprendimento. Se in casa abi-tano dei bimbi la prima regolada insegnare loro sarà quelladi rispettare i momenti di ripo-so del cucciolo, questo con-sentirà di porre delle buonebasi per la loro relazione.

LA SOLITUDINE

Le reazioni dei cuccioli alla soli-tudine non sono tutte uguali,anche se generalmente per uncucciolo restare da solo è fontedi grande agitazione. Questoperché in natura i piccoli riman-gono sempre insieme, soprattut-to quando la madre si allontana,inoltre come abbiamo visto ildistacco dai genitori avverrebbemolto più tardi. Quindi, ritengo siaun grave errore all’inizio lasciarlocompletamente da solo per lun-ghi periodi. Vi sconsiglio dilasciarlo solo le prime notti adisperarsi al buio, in un ambien-te completamente estraneo sen-za la presenza rassicurante del-la madre e dei fratelli. Se potetetenetelo con voi, magari sul diva-no, e quando si addormenta,mettetelo nella sua cestina,accanto al vostro letto.Solo INIZIALMENTE, non abbiatepaura di eccedere nel fornirgliaffetto, attenzioni, contatto fisicoe calore. Tutto questo non faràaltro che aiutarlo a familiarizzarevelocemente con voi e il nuovoambiente, ma soprattutto lo aiu-terà a crescere sano e sicuro disé, evitando problemi comporta-mentali relativi alla separazione.Vi consiglio di accogliere il picco-lo quando avrete la possibilità diseguirlo per alcuni giorni. Unavolta ambientato, in maniera mol-to graduale, iniziate un processodi “abitudine alla condizione dimomentanea solitudine”.

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Dopo aver mangiato, fatto i suoibisognini, e giocato felicemente,scivolerà sicuramente in un son-no profondo ed essendo ancorapiccolo e avendo ancora biso-gno di molte ore di sonno potre-te iniziare a lasciarlo da solo perbrevi periodi aumentando i tem-pi, sempre in modo graduale. E se rientrando in casa vi accor-geste di bisognini sparsi per lastanza o di indelebili segni delsuo passaggio su mobili o tap-peti? E’ importante evitare disgridarlo, dovrete piuttosto igno-rare il fatto se non volete peg-giorare le cose.

PROBLEMA “BISOGNINI”:ISTRUZIONI PER L’USO

La cosa principale da compren-dere se avete appena adottatoun cucciolo di 2 mesi è che contutta probabilità avrete a che afare con i suoi bisognini sparsiper la casa ancora per diversesettimane. Questo perché il cuc-ciolo a questa età non è in gra-do di controllare gli sfinteri. Nonvi sta facendo dei dispetti, non è“ un cattivo cucciolo”, semplice-mente non riesce a trattenersi! Innatura i cuccioli sporcano dove sitrovano e la madre li pulisce. Selo educherete adeguatamenteinizierà a sporcare nel luogodesiderato verso la fine del ter-zo mese. Cosa fare per aiutarlo? Ricordateche i cuccioli sporcano dopo tre

eventi ben precisi, il pasto, ilsonno e il gioco. Quindi appenasi sveglia, subito dopo mangiatoo dopo aver giocato intensamen-te portatelo nel “posticino pre-scelto” e senz’altro farà un biso-gnino! Appena ha terminato loda-telo con tono affettuoso ed alle-gro…siete sulla buona strada!Per quanto riguarda gli ”incidentidi percorso”: ignorateli completa-mente! Pulite scrupolosamente ilpavimento dove ha sporcato,utilizzate detergenti naturali evi-tate però detergenti tipo ammo-niaca o candeggina che attire-rebbero solo il cucciolo a spor-care di nuovo li e ripassate conalcool per eliminare ogni tracciaodorosa. Se sentirà ancoral’odore rimasto sarà attiratocome una calamita e sarà invo-gliato a ripetere la cosa nellostesso identico punto. Non utilizzate mai punizioni umi-lianti e senza senso, come pic-chiarlo e strofinare il muso neisuoi escrementi solo perchè vel’ha consigliato il vicino di casa!Utilizzando questo tipo di puni-zioni gli umani dimostrano solo unquoziente intellettivo decisamen-te più basso di quello dei cani inquanto un trattamento di questotipo non farà altro che spaven-tarlo e confondergli completa-mente le idee su di voi.Dopotutto, se le vostre punizionisono del tutto irrazionali e fannouna paura terribile chi sarebbedisposto a rispettare un simileorco violento?

L’ORA DELLA PAPPA

Sapevate che se gestirete inmodo non adeguato questa“innocente situazione” potrebbeinfluire negativamente sulla rela-zione con il vostro cane? Quindi,fate mangiare il cucciolo rispet-tando i suoi orari, nella sua “zonapappa” e fatelo assistere aivostri pasti evitando di passarglicibo dal tavolo. Questo se nonvolete che con il passare deltempo il cane fraintenda e cre-da erroneamente di essere unelemento di “rango elevato” delvostro branco con conseguenzadi considerarvi come un “subor-dinato” e quindi non degno diascolto.

E SE FA QUALCOSA CHE NONDEVE?

La punizione nei cani e a mag-gior ragione nei cuccioli va appli-cata SOLO ED ESCLUSIVAMENTEse lo cogliete sul fatto. Se losgriderete anche solo qualcheminuto dopo , il cane la colle-gherà a ciò che sta eseguendoin quell’ istante, confondendoglinotevolmente le idee.Se avete dei dubbi riguardantil’educazione o la cura del vostrocucciolo non esitate a rivolgete-vi a figure qualificate quali ilvostro veterinario o un istruttorecinofilo.

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Vederselo davanti è un’esperienza che non si dimen-tica. Il Maine Coon è davvero un gatto enorme, impo-nente, regale. A stargli accanto si prova quasi unsenso di riverenza, come se si trattasse di un monar-ca del regno felino. Lui poi ce la mette tutta per darea chi lo osserva questa idea. Il suo portamento èmaestoso, tiene la testa alta, la coda larga e foltaa mezza altezza, le larghe zampe poggiate salda-mente a terra con fare da antico guerriero. Ma comespesso accade con gli animali, l’apparenza ingannae nonostante l’aspetto che incute un po’ di timore ilMaine Coon è un vero bonaccione. Questo gattone americano ha un carattere docile egiocoso, mai aggressivo, tanto che è considerato ilmicio più indicato per una casa piena di bambini. Il Maine Coon, lo dice il nome stesso, viene dal Maine,negli Stati Uniti nordorientali, al confine con il Canada.Il pelo è semilungo e folto, talmente folto da diven-tare praticamente impenetrabile. Inoltre è lucido eimpermeabile all’acqua, e avvolge il gatto come inuna tabarro. In inverno il pelo arriva a misurare anchesei-sette centimetri e si presenta più rigoglioso sot-

to il collo, sulla pancia e sulle zampe per protegge-re il corpo quando l’animale cammina nella neve.Invece è più corto sulla schiena così da permetter-gli di strisciare tra la vegetazione a caccia di pre-de. Non si deve dimenticare infatti che le caratteri-stiche fisiche del Maine Coon sono quelle tipiche diun animale selvatico, di un predatore formidabile.Una leggenda lo vuole persino discendente dall’incro-cio tra un gatto e un procione, cosa del tutto impos-sibile biologicamente dato che i due animali non sonodella stessa specie e addirittura appartengono anchea due Famiglie diverse. Eppure per il suo aspetto e ledimensioni, il Maine Coon, che viene tuttora chiamato“gatto procione”, richiama subito alla mente un abi-tante delle grandi foreste. E pare proprio le sue vereorigini discendano dai gatti selvatici portati un tempodalla Scandinavia dai Vichinghi. Occuparsi di un MaineCoon non è difficile perché necessita di meno cure ditante altre razze. Ad esempio è quasi inutile spazzo-largli il pelo tanto è liscio e ordinato. E se si dovessesporcare fargli un bel bagno non è mai un problemaperché questo gatto è un amante dell’acqua. L’unicoaccorgimento da tenere presente è quello di asciu-garlo con molta attenzione perché il mantello è tal-mente folto che in profondità può restare bagnato. Ma continuiamo ad analizzare la struttura di questocolosso. La coda è, come si è detto, folta e moltolunga e quando il gatto dorme lo avvolge quasi com-pletamente. E’ un comportamento tipico degli animaliche vivono al freddo e infatti viene adottato, adesempio, da tutti i cani nordici, dagli Husky aiSamoiedo ai Malamute. Infine, le zampe del MaineCoon sono grosse, larghe e molto pelose in mododa funzionare come delle racchette da neve e impe-dire al micio di scivolare sui tratti ghiacciati Da un gatto di questo tipo ci si aspetterebbe unavoce profonda, un miagolio cupo molto simile ad unruggito e invece il Maine Coon possiede una vocinaflebile e acuta, come quella di un cucciolo. E se neserve in continuazione borbottando e commentandoogni suo movimento, soprattutto quando si trova incompagnia del padrone. Questo fa del Maine Coonuno dei gatti più loquaci in assoluto. Infatti non amastare da solo ma cerca sempre di far parte delleattività della famiglia. Raramente lo si può trovare inuna stanza vuota, perché segue di continuo chi abi-ta in casa, prendendo posto per riposare solo neiposti più frequentati. Ecco che diventa perciò un per-fetto micio da salotto, pronto ad acciambellarsi suldivano quando qualcuno guarda la televisione. Perlui l’importante è stare in compagnia. E così il vostro Maine Coon vi avrà conquistato e nonpotrete più stare senza di lui, diventerà una vera epropria “Maine Coon Mania” …. Provare per credere!

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lunghe, grandi, ben aperte ecoperte alla base da abbondanticiuffi di pelo.

Occhi: leggermente ovali, grandie ben distanziati. Sono ammessitutti i colori.

Naso: largo, leggermente bomba-to, con stop (leggera concavità)lungo la canna nasale.

Zampe: alte e le dita dei piediricche di pelo sono ‘create’ pernon sprofondare nella neve, conossatura pesante; piedi grandi etondi

Coda: lunga, con pelo lungo efluente

Mantello: semilungo, più corto sul-le spalle e abbondante sui fianchie sulla lunghissima coda; morbido,sottile e impermeabile il sottope-lo. Il suo pelo infatti è idrorepel-lente, possiede cioè una partico-lare e caratteristica untuositànaturale ideale nel proteggerlodalle avversità atmosferiche delgelido Maine, sua terra d’origine,e che non consente al pelo diannodarsi.

Colori: tutti tranne point, chocola-te e lilac

Vita media: 13/15 anni

CARATTERESi adatta a vivere in appartamen-to, ma è meglio se ha terrazzi egiardini a disposizione. Curioso eattivo, è equilibrato e ha un buoncarattere. Non graffia e non sof-fia quasi mai. Indipendente,apprezza chi si prende cura di luie si affeziona a tutta la famiglia.Non teme il freddo invernale nè lapioggia, grazie al folto pelo chelo protegge. Se può girare inde-siderato è un abile cacciatore. Siadatta alla vita con altri animali.Nonostante la mole gigantescapossiede quella straordinaria agi-lità che solo i predatori possonoavere, è grande e grosso masvelto e agile come vero caccia-tore che si rispetti i Maine Coondei nostri salotti presentano, pro-prio per questo gusto innato allacaccia, vivacità e curiosità insa-ziabile, spiccatissime attitudini al

STORIAAll'inizio del secolo molti pensa-vano che, proprio per la caratte-ristica tigratura del suo mantelloe la coda grossa e inanellata, ilmaine coon fosse il risultato di unincrocio con il procione. L'ipotesiovviamente assurda, ha comun-que contribuito ad alimentare lenumerose storie che su questarazza si tramandano. Le leggen-de non finiscono comunque qui: siracconta che sia un discendentedei gatti a pelo lungo di MariaAntonietta di Francia. Vista lasomiglianza con il gatto delleforeste norvegesi altri sostengo-no che furono i vichinghi, 400 anniprima che Colombo scoprissel'America, a lasciare alcuni deiloro gatti su quelle coste duran-te le escursioni. Forse l'ipotesi piùveritiera è quella della "via com-merciale" e cioè che discendonodai gatti a pelo lungo che viag-giavano sulle navi dei mercantiche, dall'Europa, facevano scalosulla costa atlantica degli StatiUniti. Il maine coon appartienecomunque a una delle razze piùantiche nate nell'AmericaSettentrionale. La prima segnala-zione ufficiale risale al 1861 e,divenuto inizialmente molto popo-lare, venne poi tralasciato per ilpersiano. Bisogna aspettare finoagli anni Sessanta per assisterealla riscoperta della razza, che furiconosciuta nel 1976. E' arrivatoin Italia solo nell'85, oggi è moltodiffuso come gatto da compagnia.

STANDARD Il Maine coon odierno è decisa-mente diverso rispetto ai primisoggetti allevati: è imponente,massiccio, di dimensioni a dir pocogigantesche (anche se non rag-giunge quei pesi leggendari che,spesso, sono stati enfatizzati).

Taglia: grande; il maschio inmedia 7/8 kg

Testa: cuneiforme e larga conmuso squadrato. Il collo è dimedia lunghezza, è forte (sopra-tutto nel maschio) e leggermentearcuato. Orecchie: alte sulla testa, sono

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gioco e a tutti quegli atteggia-menti e rituali atti a perfezionareanche le tecniche più sofisticate.Come spesso capita nei ’fuoritaglia’, il Maine Coon è dotato diuna proverbiale bontà d’animo.La sua indole particolarmentepacifica e il suo carattere giovia-le e comunicativo lo rendono par-ticolarmente adatto alla convi-venza con l’uomo con il qualeinstaura un rapporto paritetico eduraturo e si adatta perfetta-mente alla tranquilla routine deglianziani ma è anche in grado discatenarsi con i bambini più viva-ci senza disdegnare la compa-gnia dei suoi simili o di un cane.Ama il suo padrone e lo seguevolentieri durante i suoi sposta-menti: in auto, in aereo, in tre-no.....lo segue sempre ed ancheall’aperto usa accompagnare ilpadrone per brevi tratti di stradae, addirittura, non è infrequentevederlo al guinzaglio. Essendouna razza naturale è particolar-mente rustico e robusto, la sua‘gestione’ è semplice sia perchènon presenta particolari problemidi salute o difficoltà nell’alimenta-zione o nella manutenzione dellasua pelliccia sia per il caratteredolce e per il temperamentoequilibrato.

CUREL'aspetto del mantello ricco eabbondante trae in inganno,facendo pensare a grosse diffi-coltà per mantenerlo pulito esenza nodi; in realtà non è così.Il pelo semilungo del Maine Coonnon richiede cure o attenzioniparticolari, poiché è idrorepel-lente, è cioè rivestito da unacuticola che lo impermeabilizzae protegge l'animale dalleintemperie. Questa naturale"untuosità" impedisce inoltre alpelo di annodarsi e infeltrirsi. Ingenere,il gatto riesce a liberarsida solo dei peli morti e a mante-nere il mantello in ordine e pulito.Durante il periodo della muta, lo sipuò aiutare con un pettine a maglielarghe, un paio di volte alla setti-mana. Normalmente non ha biso-gno di bagni;qualora fosse neces-

sario lavarlo, occorre avere cura diasciugare molto bene il pelo.Il mantello tende, infatti, a tratte-nere l'umidità, quindi una frettolo-sa asciugatura potrebbe esserecausa di fastidiosi raffreddamenti.

ALIMENTAZIONE Mangia sia cibo fresco che confe-zionato. Il Maine Coon in modo par-ticolare ama il pesce ma non biso-gna sempre assecondare i suoidesideri perché questo porterebbesempre a fornirgli lo stesso tipo dicibo provocando, alla lunga, squili-bri dietetici e possibili effetti caren-ziali. E’ opportuno, quindi, fin da pic-colo, abituarlo a cibo ricco e varia-to sia fresco che preconfezionato.Questo gatto, contrariamente adaltre razze, non cerca il cibo coninsistenza, pertanto se non vienepienamente soddisfatto in quanto aqualità e quantità si serve da soloaprendo antine, scoperchiandocasseruole e con un po’ di ingegnoaprendo anche il frigorifero.

RIPRODUZIONE E' abbastanza prolifero:la femmi-na va in calore 2 volte all'anno enascono 3-4 cuccioli per parto.La gatta ha il primo calore intor-no ai 10 mesi. Fate riprodurre lafemmina dopo 10 mesi e nonoltre gli 8-9 anni di età. Il maschiopuò riprodursi a partire da 1 annodi età. Di solito la gatta non habisogno d’aiuto durante il partoanche se a volte è lei stessa a

cercare il conforto della presen-za del padrone. Normalmente,anche se la gatta è autosufficien-te, soprattutto al primo partooccorre sorvegliarla durante iltravaglio e la fase espulsiva inmodo da prevenire eventuali’intoppi’ o intervenire in caso dinecessità. I cuccioli aprono gliocchi dai 5 ai 12 giorni e per cir-ca 3/4 settimane si nutronoesclusivamente del latte materno.Intorno al mese devono esseresvezzati con alimenti specificiappositamente studiati per benaffrontare questa fase dello svi-luppo così delicata, alimentinutrienti e facilmente digeribili attia consentire uno svezzamentograduale ed armonico. Alla nasci-ta il pelo sembra corto ma versola 5/6 settimana il pelo cominciaad allungarsi e compaiono evi-denti ciuffi di pelo tra le dita deipiedi e sulle orecchie.

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Molti proprietari di gatti, avranno sicuramente osservato che durante la gior-nata sia il gatto che vive in casa, sia il gatto che vive fuori casa, dedica dal-le 3 alle 4 ore alla propria pulizia e lucentezza del pelo . Il gatto che vive in appartamento non risente delle condizioni climatiche ( tan-to quanto il gatto che vive fuori casa ), pertanto la muta è poco avvertita inquanto perde pelo tutto l’anno. Il gatto che vive all’esterno, invece, perde pelo solo nei periodi piu’ caldi ( cir-ca 6 mesi l’anno) quando cioè non gli serve come protezione. Naturalmente il mantello del gatto che vive in casa si deposita sui divani,tappeti, vestiti, un vero fastidio specie se porta allergie.Naturalmente il mantello del gatto deve essere sempre curato per garantireigiene sia all’animale che all’ambiente. Una pelle libera da pulci ed un pelosenza nodi, arrecano benessere alla salute del gatto. Spazzolare tutti i gior-ni il gatto a pelo lungo è un ottima toccasana, pettinare con pettini fini i gat-ti a pelo corto lo è altrettanto.Entrambi i metodi richie-dono PROFESSIONALITA’,CAPARBIETA’, DOLCEZZA.E’ consigliabile affidarsiad un buon toelettatoredove grazie ad appositishampoo, lozioni dermo-protettive, preparerà ilmanto del gatto alla car-datura e/o pettinata piu’professionale.Naturalmente un buonbagno eliminerà il cattivoodore causato daescrementi ed urina eattenuerà anche l’aller-gia al pelo.L’allergia al pelo è cau-sata da sostanze pre-senti nella saliva del gat-to che vengono deposi-tati sul pelo dal gattoquando si lecca.Questo allergene è pre-sente sulla forfora che ilgatto perde in giroquando viene accarez-zato, quando si gratta,quando corre e gioca.Pertanto il bagno e laspazzolata sono tecni-che fondamentali ancheper prevenire allergie epulci che vengonoasportate con un appo-sito pettine fine.

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Il ruolo del cane, da qualche decennioa questa parte, è cambiato. Sempre meno animale da utilità e sempre più da compagnia, viene considerato un vero e proprio componente della famiglia. L’affetto e l’attenzione che gli dedichiamo sono gli stessi riservati ai nostri figli, amici, parenti; l’interpretazione dei suoi comportamentitende ad essere quella che diamo ai nostri. Il cane viene praticamente “umanizzato” e le aspettative che il proprietario ripone nei suoi confronti vengono spesso disattese, in quanto poco realistiche. Da qui cominciano i primi fraintendimenti che incrinano il rapporto, generando problemi che, col tempo, possono assumere un’importanza rilevante fino a diventare, a volte, irrisolvibili e dei quali la cronaca si occupa sempre più frequentemente. Tutto questo per mancanza di una corretta comprensione e comunicazione.

Sapere alcune cose ci aiuterà a giustificare e capire il suo comportamento.- Il cane discende dal lupo e, anche se è stato addomesticato migliaia di anni fa, molte caratteristiche appartengono ancora a quelle del suo antenato.- Vivendo a stretto contatto con noi, il cane si trova a condividere usi e costumi non consoni alla sua natura, che lo costringono ad adattarsi continuamente a situazioni che altrimenti non dovrebbe affrontare. In natura non esistono macchine, campanelli, soggetti che invadono continuamente il suo territorio, guinzagli che trattengono e vietano di annusare e correre o museruole che impediscono di difendersi; non esistono mobili e

Tu e il tuo cane, diversi ma tanto amici.

tappeti da non rosicchiare, posti dove non si può fare pipì e pavimenti appena lavati sui quali non si può camminare. Quante cose sono vietate ai nostri cani senza che ne capiscano il motivo!- Il cane non comprende il nostro linguaggio fatto di parole ma il nostro tono sarà per lui l’espressione del nostro umore; egli comunica attraverso segnali e posture e interpreta i nostri comportamenti secondo il suo modo di essere. Ad esempio, quando lo abbracciamo potrebbe fraintenderci e pensare che lo stiamo aggredendo, oppure quando gli urliamo di smettere di abbaiare, potrebbe credere che ci stiamo unendo a lui, dandogli manforte.- Per un cane non esiste cosa è giustoe cosa è sbagliato, esiste invece cosa è utile o meno per ottenere ciò che vuole. Per intenderci, se un cane è solito salutarci saltandoci addosso, ottenendo così, tutta la nostra attenzione, proporrà il medesimo comportamento anche quando siamo vestiti di bianco: non può discriminare e pensare “ieri potevo farlo, oggi no perché altrimenti lo sporco”.- Non esiste un cane uguale ad un altro e sono moltissimi i fattori che concorrono a formare le diverse caratteristiche comportamentali: razza, esperienze, età, imprinting, condizioni fisiche e psichiche, fino ad arrivare a ciò che lo circonda, dall’ambiente alla tipologia di proprietario.

Queste informazioni ci possono aiutare a comprendere l’abisso comunicativo che ci divide e quanto sia facile commettere involontariamente degli errori nel tentare di educarli a modo nostro, senza però arrivare a comprenderli davvero. L’educazionenon deve essere generalizzata e deve proporre varie tappe di apprendimento, favorendo l’attivazione mentale, trascurata dalle vecchie tecniche addestrative.Le coercizioni, le imposizioni e le punizioni devono essere bandite:non fanno parte del mondo del cane, non sono capite e incrinano

la relazione con il proprietario che, per rafforzare il legame ed ottenere la sua considerazione, deve invece imparare a valutare le conseguenze dei propri comportamenti, comprendere le sue necessità, interpretare i suoi segnali e accorgersi del suo stato emozionale. Meglio abbandonare l’idea di dominanza, retaggio culturale di cui siamo vittime, per favorire concetti più efficaci e vantaggiosi come la collaborazione, l’immaginazione, la creatività, la conoscenza e l’informazione. Non dimentichiamo che un cane non avrebbe bisogno di essere educatose non dovesse sottostare alle regole imposte dall’uomo, pertanto educazione ed addestramento dovranno essere divertenti, piacevoli e praticate nel massimo rispetto della sua natura.

Il mio obbiettivo è quello di accompagnare il proprietario alla “scoperta” del proprio cane. Con incontri a domicilio, personalizzati sulla base delle singole realtà familiari e attraverso la proposta di giochi e informazioni utili e mirate,impareremo prima a conoscere il nostro amico e a farci capire, poi ad addestrarlo, proponendogli stimoli sempre adeguati.

Vi saluto con un’ultima personale considerazione: educare un cane è un’arte. Tutte le opere vengono realizzate a poco a poco e l’obiettivo viene raggiunto solo dopo un percorso soggettivo. La sensibilità e la personalità di chi le crea ne determinano il risultato.

Laura Maieducatrice cinofila

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Italiano - Canino, Canino - Italiano.Ami il tuo cane ma sai parlare la sua lingua?

Havogliadiqualcosadibuono? Ha sonno?

O sta cercando di comunicarti tutt’altro?Vive con te tutti i giorni ma lo conosci davvero? Quando sbadiglia, si lecca spesso, salta addosso a te o agli ospiti, si strozza tirando alguinzaglio, rincorre motorini e biciclette, aggredisce gli altri cani, preferisce sporcare incasa piuttosto che fuori o quando gira su sestesso mordendosi la coda, sai dare il giusto significato alle sue azioni? Code al Vento è il professionista a domicilio che, attraverso incontri divertenti e personalizzati, ti aiuta a capire la natura ed il comportamento deltuo cane. Imparerai a comunicare con lui in modo corretto, così da costruire un rapportofatto di intesa e reciproca soddisfazione.Ti sta portando un regalo?

Tu e il tuo cane insieme siete unici: la vostra formazione pertanto non deve essere generalizzata.Per saperne di più vieni a trovarmi su www.codealvento.it o chiamami al 328 4143160. Laura Mai con Lola

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Classificazione Classe reptilia (rettili)Sottoclasse Lepidosauri(lepido sauri)Ordine squamata (squamati)Sottordine ophidia(ofidi) o Serpientes(Serpenti)

I PITONIIn natura esistono varie specie dipitoni: pitone verde (moreliacondrophython) di colore verdeoriginario della nuova guinea,pitone moluro (python molurus)che raggiunge anche notevolidimensioni sino ad oltre 4 metri;pitone corto ( python curtus) ori-ginario dell’asia e il pitone reale(pyton regius) di cui ci occupere-

mo in questo articolo essendo diindole molto tranquilla e inoffen-sivo per l’uomo tanto da esseresoprannominato ball pyton per lasua caratteristica di arrotolarsi enascondere la testa nel centrose disturbato.

Pitone reale (Ball Pythons)Ordine: Squamati; Sottordine:Serpenti (o Ofidi); Famiglia: Boidi; Sottofamiglia:Pytoninae; Genere: Python;Specie: Python regius

CARATTERISTICHE FISICHEIl Pitone reale è nativo dell’Africa,tra i boidi è la specie di dimen-sioni più ridotte con i suoi

120/150 cm., la femmina diventaleggermente più grande delmaschio, la sua vita media è dicirca 25 anni. E' sicuramente la razza piùindicata per i neofiti amanti deiserpenti, per le sue dimensioniridotte è per il carattere man-sueto; questo non vuol dire chesi possa acquistare un pitonesenza prima essersi informatisull’alimentazione la cura e l’al-levamento .La testa è di forma triangola-re e appare schiacciata idisegni eleganti e di coloremarrone lo rendono partico-larmente apprezzato .

l serpente nell’antico Egitto rappresentavail simbolo della saggezza e del poteredivino; i Greci lo adoravano e lo asso-ciavano all’immagine Asclepio, il Dioguaritore.Il simbolo del serpente arrotolato intornoad un bastone è arrivato fino ai nostrigiorni e rappresenta le professionisanitarie.

a cura di delle Dott.sse PAOLA BOLOGNA - SIMONA RIVOLTA

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IL TERRARIOI terrari possono essere costruiticon materiali diversi: vetro, rete,plexiglas, in commercio ne esistonodiversi tali da poter soddisfare tut-te le esigenze ma la cosa che nondeve essere sottovalutata è che inrealtà noi dobbiamo soddisfarel’esigenza del nostro animale e maisottostare a mode del momentosoprattutto per quanto concernegli animali non convenzionali, neiquali l’allevamento e l’habitat sonofondamentali per la salute delnostro pet.Le dimensioni del terrario sonoridotte rispetto a quelle di un boainfatti possono essere sufficienti:lunghezza 70 cm, larghezza 40cm e altezza 50 cm. Vetro erete sono i materiali migliori, gliaccessori sono importantissimi .Sono necessari 22 gradi la nottee 27 di giorno per ricreare lecondizioni ottimali, la soluzionepiù semplice è di riscaldare metàdel terrario ponendo i nascondi-gli sia nella parte calda che inquella fredda, in modo da lascia-re la scelta al serpente che potràtermoregolarsi da solo.

Come maneggiare un serpente:manipolare questi animali, peruna persona non abituata a far-lo, può essere un problema; solol’esperienza potrà insegnarci adevitare di farli cadere o ad esse-re morsi! Ciò che non bisognafare è consentirgli di avvinghiarsicon la coda prensile intorno adun braccio o al collo. L’animaledeve comunque essere sempreriposto nella sua teca. Nonmaneggiare mai grossi serpentida soli o esemplari gravidi o chehanno appena mangiato. Nonavvicinarsi mai con addossol’odore di potenziali prede.

ALIMENTAZIONELe prede sono costituite da pic-coli roditori (criceti, topi); unesemplare giovane dovrà esserenutrito ogni 3-4 giorni fino adarrivare ad una frequenza di unavolta ogni 15 giorni da adulto. Lapreda dovrà essere grande ildoppio della testa del serpenteanche se questo ci può sembra-

re impossibile. La grandezzaadeguata della preda serve asviluppare le ossa e le parti ela-stiche della testa; il tempo medioper il pasto è di 15 minuti, se ciimpiega meno tempo vuol direche la preda è troppo piccola. E’possibile col tempo abituare ilproprio rettile a cibarsi di prededecongelate. Raggiunge la maturità sessualeattorno ai 2 anni (sempre aseconda delle dimensioni). E’ ovi-paro ossia depone le uova, innumero che varia da 1 a 7 ; laschiusa avviene dopo 60 giorni aduna temperatura di circa 30 gradi.Per la determinazione del sesso ènecessario far sondare l'animaleda persone competenti: c'è infatti ilrischio di danneggiare l'apparatoriproduttivo.

CURE VETERINARIEE’ buona norma recarsi da unMedico Veterinario specializzatoche potrà verificare le condizionidi salute del vostro rettile e con-sigliarvi sul management ottima-le. Per portarlo alla visita ènecessario riporre ogni rettile inun sacchetto di tela con unaboule d’acqua calda per evitargliuno shock termico.Al momento dell’acquisto èimportante verificare se la spe-cie scelta è protetta, vale a direinclusa nelle appendici 1-2-3della convenzione diWhashington ( CITES ) o negli alle-gati del regolamento CEE, per nonincorrere in sanzioni.

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Il significato del gioco (o comportamento ludico)Il gioco viene per lo più definito come un compor-tamento privo di un fine “serio” dal momento che,durante il suo svolgimento, vengono esibiti atteg-giamenti ed azioni, normalmente utilizzati in altricontesti (o situazioni). Durante il gioco infatti, i soggetti coinvolti, possonoesibire atteggiamenti sessuali, di fuga, di attacco edi cattura della preda che, in detta situazione, ven-gono privati del loro significato primario (cioè, dellafunzione per cui si sono sviluppati nella specie e peri quali vengono normalmente utilizzati).(Figura 1)

Apparentemente, il gioco, rispetto ad altri compor-tamenti, non sembra presentare nessuna utilitàimmediata per l’individuo; giocare sembra esseredi per sé divertente: infatti una delle più importan-ti caratteristiche dell’attività ludica è l’autoremune-razione (ossia è di per sé gratificante).L’attività ludica funziona per l’animale (come d’al-tronde per il bambino) come una sorta di “pale-stra” (teoria della pratica) in cui esso apprende esi esercita in nozioni utili per la vita adulta, appar-tenenti a diverse sfere comportamentali.(Figura 2)

Le dinamiche del giocoGli atteggiamenti e le attività esibite durante il gio-co, vengono esagerate rispetto ai corrispondenticomportamenti “seri”, vengono infatti espresse conmaggiore enfasi, velocità e frequenza e, anche,con maggiore dispendio di energia.Proprio per non creare malintesi, si sono evolutisegnali specifici: tipico esempio è il segnale di“invito al gioco” o “inchino per gioco” (questosegnale il cane lo utilizza sia nei confronti di altricani che nei confronti dell’ essere umano). (Figura 3)

Figura 1: durante il gioco vengono esibiti atteggiamentisessuali, di fuga, di attacco e di cattura della preda

a cura della Dott.ssa ROSSELLA LOMAZZI

Figura 2: l’attività ludica è di per sé auto gratificante

Figura 3: L’inchino per gioco ha proprio come scopol’invitare l’altro soggetto al gioco sociale

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Quest’ultimo è un comportamento stereotipato(ovvero si presenta sempre con le stesse modali-tà) ed è caratterizzato dalla flessione degli artianteriori (anteriori a terra), dall’estensione degli artiposteriori e con conseguente posteriore solleva-to. Può essere accompagnato da altri segnalicome lo scodinzolio (muovere la coda) e l’abbaio.La sua principale funzione è quella di invitare algioco sociale il soggetto a cui è rivolto o a pro-seguirlo, se già in atto.L’inchino consente di passare in modo assai rapi-do ad altre posizioni, di allungare i muscoli, primae durante il gioco e di posizionare la testa sottoa quella dell’altro soggetto, escludendo così ogniforma di minaccia.Grazie all’inchino, il comportamento espresso inseguito, cambia di significato: l’altro soggetto vie-ne informato del fatto che, il comportamento delcompagno, non deve essere preso sul serio. Ciò èfondamentale per evitare spiacevoli malintesi e,contemporaneamente si incoraggia l’altro sogget-to ad essere coerente!(Figura 4)

L’importanza del giocoMentre gioca il cane può interagire liberamentecon l’ambiente che lo circonda: in tal modo faesperienza sugli oggetti, gli esseri viventi, gli odo-ri e i rumori che ne fanno parte.L’attività ludica permette al cane di compieremovimenti e ricevere sollecitazioni sensoriali chefavoriscono, in particolare durante il processo dicrescita sia lo sviluppo dell’apparato muscolareche i processi di maturazione degli organi di sen-so e del sistema nervoso. In più, il comportamen-to di gioco, permette al cane di acquisire padro-nanza del proprio corpo e del mondo in cui vive,favorisce il processo di socializzazione (instaurar-si di relazioni sociali e l’acquisizione di competen-ze sociali) e soprattutto il miglioramento dellacomunicazione (intra – tra cani – e interspecifica –con altre specie, in particolare con l’essere uma-no), a patto che quest’ultimo riceva risposte ade-guate dai compagni, siano essi umani o altri cani. (Figura 5)

La pratica del gioco rende il cane più consapevo-le delle intenzioni altrui ed ha un ruolo fondamen-tale nello sviluppo psicofisico del cucciolo: proprioper questo, per nessun motivo dovrebbe essergliimpedito Il gioco, sia sociale che individuale, è in genereassociato ad un’intensa attività motoria: in questomodo il soggetto, riesce a soddisfare la proprianecessità di esercizio motorio (e spesso anchementale), sfogando in questo modo eventualieccessi di energie ed evitando così di utilizzarle inmodo inappropriato (esempio: distruggendo partid’arredo, richiedendo attenzioni in modo insisten-te, saltando addosso o afferrando con la bocca).Nel cane, diversamente dalla maggior parte dellealtre specie in cui il gioco è un comportamentotipicamente giovanile, il desiderio di giocare persi-ste anche nell’età adulta. Questa è una cosa datenere in considerazione: è bene quindi trovaresempre un momento per giocare con il nostro ami-co a quattro zampe, indipendentemente dalla suaetà anagrafica, tenendo però in considerazione lesue attitudini e capacità di movimento (è beneadeguare il tipo di gioco o di attività svolta insie-me anche in base allo stato di salute e livello ener-getico del proprio cane). (Figura 6)

Figura 4: Con l’inchino l’altro soggetto viene informatodel fatto che il comportamento che seguirà non deve

essere preso sul serio

Figura 5: il gioco favorisce il processo di socializza-zione e il miglioramento della comunicazione)

Figura 6: nel cane la voglia di giocare persiste anchenell’età adulta

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Una lezione importante: l’inibizione del morsoUna lezione alquanto importante da acquisiredurante il gioco è come controllare la forza e ilvigore delle interazioni, in particolare l’abilità adinibire la forza del morso. È una lezione che deveessere appresa nel momento in qui i denti del cuc-ciolo infliggono il massimo dolore con il minimodanno (si è osservato che il morso è presentenell’87% delle interazioni tra cuccioli).L’apparente intensità di questo tipo di gioco puòdestare preoccupazione nel proprietario inesperto,provocandone così l’intervento nel momento sba-gliato ed impedendo, così, l’apprendimento dellarisposta corretta da entrambe le parti.(Figura 7)

In questo modo ai cuccioli non viene data l’occa-sione di apprendere l’efficacia dei segnali di sot-tomissione e di pacificazione (come il rimaneredistesi immobili o il mostrare la regione inguinale).Un cucciolo che non ha avuto l’opportunità di gio-care usando la bocca, e ricevuto una rispostaadeguata dall’altro soggetto, o che ha ricevutoun’educazione troppo tollerante da parte dei pro-prietari (il cucciolo non ha bisogno di mordere lemani o parti del corpo del proprio compagno uma-no: la prima regola è fargli capire che la pelle del-l’essere umano è delicata!), che gli ha permessodi giocare mordendo persone e cani, potrà diven-

tare un adulto incapace di controllare la propriaforza, e potrà quindi causare gravi danni anchedurante scontri poco importanti.

Figura 7: Una lezione fondamentale che deve essereacquisita durante il gioco è il controllo della forza e

vigore delle interazioni

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L'azione biologica nell'utilizzo delLaser in terapia produce unaserie di effetti sulle cellule in fun-zione dell'aumentata produzionedi ATP. La cellula, stimolata dalLaser a livello di mitocondri, ten-de a ricaricarsi di energia, percui, se danneggiata per causeinfiammatorie, traumatiche odegenerative, tende a riportarsialla funzione fisiologica primaria. Una corretta pratica applicativadella “LOW LEVEL LASER THERA-PY” permette di attivare le fun-zioni cellulari e di ristabilire com-pletamente i tessuti danneggiatiripristinando la funzionalità.Gli effetti più evidenti che si pos-sono conseguire si sostanzianonell'attivazione del microcircolo,grazie ad un maggior apportonutrizionale, con riequilibrio delbilancio funzionale delle zonemalate e conseguente accelera-ta normalizzazione e stimolazio-ne della microcircolazione. E' certo comunque che l'attivitàLaser terapeutica non presentarischi, non è invasiva, è indoloree può essere combinata conaltre terapie presentando rara-mente effetti collaterali.

Nuove terapie vengono accetta-te dalla comunità medica doponumerosi studi e un consistentecorredo di documentazionescientifica. Gli oltre 25 anni diesperienza clinica, senza chesiano stati registrati significativieffetti collaterali o danni ai tes-suti, confermano che l'utilizzodella Laserterapia non suscitaormai timori di effetti collaterali.L'approccio alla Laserterapia èconsigliabile sia da parte di medi-ci attenti a nuove ed efficaci solu-zioni sia a coloro i quali voglianoverificarne i benefici effetti in casodi patologie comuni. Una delle più studiate aree diapplicazioni della laser terapia ènella guarigione delle ferite,Infatti questa è stata una delleprime indicazioni riportate daMester e Carney nel 1967.I primi studi furono fatti sui rattima ben presto furono conferma-ti sugli altri animali.Gli effetti su animali sani sonomeno evidenti, ma è logico evita-re di aspettare che la feritapeggiori e iniziare con tempismouna terapia anche su ferite diminore entità.

Il protocollo prescrive una seriedi applicazioni giornaliere per 3 –4 giorni e successivamente altreapplicazioni a distanza di qual-che giorno l’una dall’altra.I tempi e le modalità differisconoin base alla lesione trattata,estensione, gravità, presenza omeno di infezioni.Ovviamente la terapia laser deveessere considerata un metodosupplementare e le ferite vannotrattate normalmente.Può essere utile intervenire anchesu lesioni croniche tenendo sem-pre presente che potrà essercinei primi giorni una recrudescen-za e un peggioramento dellalesione seguita da un migliora-mento.Per ferite vecchie e cronicizzatele applicazioni saranno più nume-rose.Cicatrici deturpanti ed esiti discottature e bruciature potrannoperò essere curati con buonirisultati.Si può pensare di utilizzare il laserogni qualvolta i tessuti siano dan-neggiati, prima di una chirurgiaaiuta a ridurre l’edema o l’emato-ma presente permettendo una

IL LASERL O W L E V E L L A S E R T H E R A P Y

a cura del Dr. DARIO MOTTERLE e del Dr. MARCO PIZZAGALLI

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sente permettendo una miglior visualizzazione deldanno e un intervento più mirato e abbassando nelcontempo la possibilità di emorragie anche super-ficiali.Dopo una chirurgia l’applicazione laser può ridurre itempi di cicatrizzazione (utile per quegli animali chenon tollerano punti o graffette e rischiano di produr-re degli auto traumatismi) o per le ferite che si pre-ferisce lasciar guarire per seconda intenzione.L’azione mirata sulla microcircolazione aiuta nel con-tempo a ridurre la possibilità di infezioni ed infiam-mazioni aumentando l’apporto di sangue nella zonatrattata.Nei rettili si è visto un netto miglioramento delleferite e delle fratture del carapace.Cadute, incidenti con i taglia erba e simili sonorelativamente frequenti, e spesso gli animali devo-no essere ospedalizzati per lunghi periodi per evi-tare la possibilità di infezioni batteriche o fungine.Un’adeguata terapia antibiotica unita alla laserterapia riduce notevolmente i tempi di recupero, eaumenta esponenzialmente la percentuale di gua-rigione e di ritorno alla normalità.Ottimi risultati proprio per questi motivi si sonoavuti con le testuggini, purtroppo spesso ritrovatecon traumatismi vari causati ad esempio dalle eli-che dei natanti.Lunghe permanenze fuori dall’acqua posso dimi-nuire la possibilità di guarigione che invece vieneaccelerata con un uso oculato del laser.Gli esempi sono molteplici:Rugo, testudo Hermanni Boetgeri, 2 anni, dopo unincontro con il cane di casa è stato portato in ambu-latorio con una lesione limitata ma sanguinante sulcarapace.Una volta pulita la ferita abbiamo iniziato con tera-

pia antibiotica e laser.Già il secondo giorno la lesione si presentavamigliorata, sanguinamento quasi assente, senzasegni di infezioni e infestazioni.Dopo 6 applicazioni, al terzo giorno, si è deciso dismettere in quanto il tessuto risultava già in via diguarigione. Ci vorrà ancora parecchio tempo per-ché il carapace si ripristini, e rimarrà una cicatricevisibile ma con la terapia laser abbiamo ridotto atre i giorni di ospedalizzazione e la tartaruga èpotuta tornare a casa senza problemi in un tempolimitatissimo.

Febo, Bassotto a pelo lungo, 4 anni, presentavaun’alopecia localizzata al petto di 3 x 4 cm conarrossamento della cute da un paio d’anni, resi-stente alle normali terapie e a causa sconosciuta(ipotesi allergica o da intolleranza scartata da col-leghi dermatologi, aveva già provato con più tera-pie antibiotiche, negativo ai vari esami fatti).Abbiamo provato con una terapia laser (non esi-stono studi sull’alopecia, sono riportate solo espe-rienze aneddotiche).Abbiamo utilizzato la sonda rossa, più utile nei casidermatologici, in luce pulsata, 2 applicazioni a set-timana.Nessun risultato fino alla terza applicazione, dopola quale è peggiorato l’arrossamento (come ci siapsettava), condizione continuata fino al sestotarattamento, dalla volta successiva la cute è tor-nata normale e abbiamo assistito ad una primatimida ricomparsa del pelo nella zona marginale.All’undicesima seduta abbiamo deciso di smetterecon il laser, su tutta la zona si notava la ricresci-ta (per la prima volta in 2 anni).A distanza di 4 mesi l’alopecia era scomparsa e non

si notava la differenzacon il resto del mantello.A distanza di due anninon si è più ripresentata.

Fausto, gatto maschio,europeo, 2 anni circa,ferita da morso da gat-to alla zampa anteriore,normalmente l’iter è piut-tosto fisso: infiammazio-ne, infezione, ascesso.Abbiamo cominciatosubito con il laser, dueapplicazioni nella stessagiornata, accompagnateda terapia antibioticaparenterale, più altredue applicazioni il giornosuccessivo, il terzo gior-no la zampa era norma-le e non c’è stata forma-zione di ascesso.

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Per i soggetti a pelo semilungo(Pastori tedeschi, Golden Retriever,Border Collie, Volpini, etc.) un belbagno ogni 40 giorni circa d’estate eogni 60 giorni circa d’inverno con unaprofonda spazzolatura con relativaslanatura eliminerà il sottopelo mortoed eviterà la formazione di fastidiosi,e a volte nocivi, nodi, nei quali gliinsetti possono andare a rifugiarsi.Per gli esemplari a pelo lungo(Bobtail, Levriero Afgano, Maltese,Barboncini, Shihtzu, etc.) si consigliaun bagno ogni 30 giorni circa ed unacorretta spazzolatura quotidianaeffettuata con gli strumenti più adat-ti ad ogni singola tipologia di pelo.Per questi tipi di razze c’è inoltre lapossibilità della tosatura o dellaregolazione del pelo. Per alcune raz-ze, come ad esempio il Barbone, èproprio lo standard di razza a richie-dere il taglio del pelo, che può esse-re fatto a forbice o a macchinetta;per altre razze invece, come adesempio lo Shihtzu, il Maltese o loYorkshire Terrier, la decisione deltaglio del pelo oppure no dipendesolo da noi, dalla praticità di gestio-ne che vogliamo e dall’aspetto sim-patico che vogliamo dare al nostroamico oppure dai nostri gusti perso-nali. In questa scelta potrà esserviutile il parere di un toelettatore pro-fessionale che in base alle vostrenecessità e alla valutazione del sog-getto saprà consigliarvi al meglio.Non è vero che i cani a pelo lungo nonpossono essere tosati basta farlo consenno e poi …… meglio un cane con ilpelo corto ma sano e felice che uncane con il pelo lungo ma annodato econ la cute arrossata e malato.

A c u r a d i C H E T Y M E G G I O R I N I , e s p e r t a t o e l e t t a t r i c e

Arriva il caldo e la bella stagione econ lei la carica dei 1000 parassiti. Aiuto cosa devo fare?Questa è la domanda che ogni pro-prietario di animali domestici si ponecon l’arrivo della bella stagione.Innanzi tutto ricordiamoci che unacorretta igiene e un periodico con-trollo del mantello del nostro anima-le vi tutelerà dalle infestazioni deiparassiti esterni (tra i più comuniricordiamo i pidocchi, le pulci e lezecche senza dimenticare i fleboto-mi e le zanzare anch’essi dannosiper la salute del nostro amico), inquesto vi potranno aiutare il vostrotoelettatore di fiducia ma soprattut-to il vostro veterinario,Secondariamente, ma non in ordinedi importanza, facciamoci consigliarel’antiparassitario esterno più consonoalle nostre esigenze, in commercioce ne sono di svariati tipi, la preven-

zione è l’arma migliore, soprattuttoper soggetti che manifestano feno-meni allergici causati dai parassitiesterni.Una corretta igiene, dicevamo, implicasicuramente dei bagni periodici e, sela razza lo richiede, delle operazioni ditoelettatura che vanno dalla sempliceslanatura fino ad arrivare al taglio dimoda; ovviamente tutto dipende dallarazza del nostro amico e dalla lun-ghezza del pelo. Più in generale pos-siamo riassumere a grandi linee unpercorso periodico di trattamenti chedi seguito elenchiamo.Per le razze a pelo corto (Boxer,Dobermann, Pinscher, Pointer,Chihuahua, etc.) si consiglia un bagnoogni 60 giorni circa e un’energicaspazzolata settimanale con un buonguanto di gomma, sopratutto nelperiodo di ricambio di pelo (mutaestiva e invernale).

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Ci sono poi le razze a pelo ruvido(Fox Terrier, West Highland WhiteTerrier, Schnauzer, etc.) le cui curesono alquanto complicate e riserva-te esclusivamente alle mani espertedei toelettatori professionali o degliallevatori; è comunque buona normaeffettuare un bagno ogni 60 giornicirca e passare una spazzola speci-fica per peli ruvidi almeno due voltela settimana.Per quanto riguarda i gatti, ancheloro necessitano di almeno due bagnil’anno; uno nel periodo di ricambio dipelo estivo e uno nel periodo diricambio di pelo invernale, e di pro-fonde pettinate quotidiane. Questopermetterà al nostro micio di averesempre pelo e cute in buona salutee privo di parassiti infestanti ed inol-tre eviterà che il pelo morto da luileccato formi all’interno dello stoma-co fastidiosi boli. Tra un lavaggio el’altro può essere utile passare sul

pelo un panno imbevuto d’acqua eaceto di mele (poco aceto).Ricordiamoci sempre che gli shampooda utilizzare dovranno essere sempre specifici per cani o gatti eche il tipo di shampoo (per mantibianchi, per manti lunghi, per bagnifrequenti, etc.) sarà sempre dettatodalla tipologia di pelo del nostro sog-getto.Discorso a parte meritano gli shampooantiparassitari e gli shampoo disinfet-tanti o calmanti (da utilizzare nei casiin cui l’infestazione e già terminata male conseguenze non sono ancora gua-rite) i quali dovranno sempre essereconsigliati esclusivamente dal veterinario o dal toelettatore;ricordate sempre che sono sostanzechimiche e che il vostro amico potreb-be non tollerarle se male utilizzate.

Ricordiamoci che

una corretta igiene

e un periodico con-

trollo del mantello

del nostro animale

vi tutelerà dalle

infestazioni dei

parassiti esterni, in

questo vi potranno

aiutare il vostro

toelettatore

di fiducia ma

soprattutto il vostro

veterinario.

Per quanto

riguarda i gatti,

anche loro necessi-

tano di almeno due

bagni l’anno; uno

nel periodo di

ricambio di pelo

estivo e uno nel

periodo di ricambio

di pelo invernale, e

di profonde

pettinate quotidiane

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Le patologie muscolo-scheletri-che nei nostri animali d’affezio-ne sono all’ordine del giorno el’omeopatia puo’ esserci di aiu-to anche in questi casi.I nostri pazienti possono pre-sentare traumi acuti con contu-sioni, distorsioni, lussazioni osub lussazioni di capi articolari,fratture ed edemi.Il trauma causa sempre com-pressione dei tessuti molli constimolazione dei nervi perifericie conseguente dolore; com-pressione vascolare con ecchi-mosi, se vengono interessatipiccoli vasi o capillari superfi-ciali, fino a ematomi o emorra-gie per rottura di vasi di diame-tro maggiore.In casi di lussazione o sublussa-zione, cioe’ di spostamento del-le superfici articolari temporaneio definitivi, si hanno anche lace-razioni delle capsule e dei lega-menti con conseguente spasmomuscolare.

ARNICA: per la sua azione elet-tiva sulle parti dell’organismoesposte ai traumi: pelle, tessutosottocutaneo, muscoli, capillarie sistema nervoso ha riprodot-to nelle sperimentazioni tutti isintomi che si osservano dopoun colpo, una caduta, dai piu’lievi, che si limitano a una leg-gera ecchimosi, ai piu’ gravi finoallo shock.Le sensazioni sono di ammac-

catura e indolenzimento di tuttoil corpo, si aggrava al minimocontatto e dal movimento e nonvuole essere toccato.Arnica si prescrive in ognitraumatismo, per ogni tipo disforzo muscolare e anche peremozioni profonde od ecces-so di lavoro intellettuale checostituiscono per le cellulenervose un vero e propriotrauma.

HAMAMELIS: e’ soprattutto unvenotropo e agisce molto benesulle congestioni ed emorragiepassive, contusioni, ferite lacero-contuse e dolori post operatori.Le parti affette presentanoindolenzimento e dolore marca-to alla pressione.Nelle ferite da taglio, lacerate econtuse arresta l’emorragia etoglie il dolore.E’ un soggetto aggravato daogni minimo trauma e dal con-tatto mentre migliora col riposo.

SYMPHITUM: possiede una elet-tivita’ per il tessuto osseo ecorrisponde alle conseguenzedelle fratture e dei traumatismi.Viene chiamato “lo specificoortopedico”, allevia il dolore econsolida le fratture ossee eperiostee.Viene utilizzato in fratture dolo-rose che tardano a consolidareper esempio dolori a livello del-le protuberanze ossee, condili

femorali,epicondili, malleoli emascellare inferiore.Il soggetto e’ aggravato dalcontatto anche minimo e dalmovimento mentre e’ miglioratodalla immobilita’ assoluta.

RUTA: e’ il rimedio del tessutofibroso articolare (aponeuroticoe tendineo), del periostio e del-le cartilagini.I dolori sono generalizzati comese il soggetto fosse statobastonato e si aggravano colriposo e col tempo umido efreddo mentre migliorano colmovimento.Si evidenziano soprattutto al puntod’inserzione sul periostio deimuscoli, dei legamenti e dei tendini.Agisce bene sui traumi recenti ocronici ai muscoli, tendini elegamenti con formazione dinodosita’ evidenziabili alla pal-pazione; su tenosinoviti cronichecon formazione di cisti sinovia-li fibrose e indurenti e anche perartrosi della colonna.

CUPRUM: agisce sul sistemanervoso dove produce convul-sioni, tremori e crampi.Le convulsioni toniche cronicheinteressano i muscoli della fles-sione.Risulta molto utile per gli spasmidella muscolatura sia liscia chestriata e in caso di rigidita’muscolare soprattutto in sog-getti ipersensibili, spossati etendenti ai crampi che migliora-no col il contatto locale.Oltre ai traumi riscontriamo fre-quentemente, tipicamente neinostri pazienti anziani, patologiecronico degenerative qualiartrosi, osteocondrosi, osteofiti-tosi, a carico sia delle articola-zioni degli arti che della colon-na vertebrale.Sono patologie degenerative di

TERAPIA OMEOPATICA IN ORTOPEDIA

a cura del Dott.ssa PATRIZIA ARRIGHI

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natura non infiammatoria cheinteressano le articolazioni ,oparte di esse, e che possonocoinvolgere indirettamenteanche strutture periarticolari.Si verificano con maggior fre-quenza nei soggetti anziani digrossa taglia e sono legati prin-cipalmente ad usura dei capiarticolari con processi degene-rativi a carico delle cartilagini eproduzione di osteofiti, derivatada una alterata deposizione diosso in sede articolare, in par-ticolar modo, in prossimita’ del-le inserzioni tendinee.Localizzazione che induce fre-quenti episodi di dolorabilita’che portano i nostri pazienti azoppie piu’ o meno marcate finoa casi gravi di mancato appog-gio di un arto o di tutto il trenoposteriore.In questi casi un valido aiutopossiamo averlo dalla sommini-strazione di:

FERRUM METALLICUM: agiscemolto bene nell’artrosi e nellaperiostite scapolo-omerale condolorabilita’ soprattutto almuscolo deltoide che miglioracon i movimenti lenti e dopoessersi alzati.

RHUS TOX: ha un trofismo par-ticolare sugli elementi fibrosi,legamenti articolari, tendini edaponeurosi e provoca rigidita’articolare, soprattutto al matti-no, dolore lombare, aggravatocol tempo umido o dopo ilbagno o uno sforzo, sciatalgia.Tutto cio’ pero’ deve avere lacaratteristica di migliorare col

movimento e di aggravarsi colriposo in quanto i dolori di RHUSTOXICODENDRUM sono vivial’inizio del movimento ma dimi-nuiscono sino a scomparirecontinuando a muoversi.

BRIONIA: agisce sulle sierose equindi all’interno delle artilazionie’ aggravato dal movimento emigliora col riposo.E’ uno dei principali rimedi delreumatismo sia articolare chemuscolare e provoca essuda-zione e raccolta di liquido dellesierose.Ritengo poi molto utile , in ani-mali con artrite e artrosi croni-che della regione vertebralelombo-sacrale ,l’impiego asso-ciatodi un rimedio complesso edi Arnica.

LEDUM COMPOSITUM: e’ unrimedio in fiale che si puo’ som-ministrare sia per via intramu-

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scolo che per via orale e inbase ai singoli componenti inesso contenuti trova utilizzo inmolte possibilita’ terapeutiche.In particolar modo nell’osteo-condrosi, nelle affezioni articola-ri, nelle nevralgie della colonnavertebrale con parestesie e fit-te, artriti e rigidita’ delle artico-lazioni.Scopo di tutte queste terapie e’quello di alleviare il dolore e dimigliorare la qualita’ della vitadei nostri pazienti senza sovraf-faticare organi emuntori impor-tanti, quali fegato e reni, che,soprattutto nei piu’ anziani, mol-to spesso sono colpiti da pato-logie concomitanti e che per talemotivo non sono in grado dimetabolizzare correttamentefarmaci antinfiammatori steroideie non che sono utilizzati in gene-re in queste patologie dallamedicina tradizionale.

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Hai un quesito da proporre NON ESITARE, SCRIVICI!Un nostro qualificato collaboratore è a dispo-sizione per rispondere ai nostri lettori.

Redazione Animali InformaVia Roma, 10 - 21053 Castellanza (Va)

Oppure manda una mail a:[email protected]

Si possono tagliare le unghie al cane?Grazie, Silvia

Le unghie del cane andrebbero controllate con unacerta frequenza. Spesso il cane sedentario ha la pos-sibilita' di usarle solo sul pavimento, in questo modole unghie crescono molto piu' velocemente, in quantonon vengono consumate. Si rende quindi necessariotagliarle usando una pinza speciale, non troppo e nonfacendole sanguinare. Sarebbe opportuno quindi, far-le tagliare da un toelettatore o veterinario.

A che eta' si puo' fare il primo bagnoGrazie, Claudia

L'animale deve essere abituato fin da piccolo alle cureriguardanti la pulizia del mantello, così senza crearetraumi abitueremo il cucciolo al bagno ed alla spaz-zola. Un cane di tre mesi può già essere sottoposto

al primo lavaggio, sarebbe meglio interpellare per que-sto un professionista, per non scioccare il cane e perimparare le tecniche di mantenimento del pelo dellarazza scelta (prodotti ed attrezzatura). Aspettare finoad un anno di età per il primo bagno, come spessosento consigliare, è sicuramente un grave errore !!! Ilcarattere dell'animale si forma quando questo è pic-colo ed ogni sottomissione deve essere affrontata ilprima possibile, affinché l'animale ci assecondi contranquillità durante queste operazioni.

Perche' il mio cane perde il pelo? Saluti, LucaLa perdita del pelo avviene due volte l'anno, per unperiodo che dura circa due mesi. Questa perdita sichiama muta, è una cosa del tutto naturale. Il cane habisogno di cambiare il pelo, lo fa in autunno ( per ave-re il pelo più lungo e folto preparandosi all'inverno) ein primavera (mette un pelo decisamente più corto perl' estate). I soggetti che vivono in luoghi a clima costan-te tendono a cambiare il mantello durante tutto l'anno.Durante il periodo della muta è normale che i sogget-ti tendano a grattarsi e strofinarsi contro superfici ruvi-de, lo fanno per facilitarne la caduta, creandosi a vol-te anche delle lesioni cutanee. Infatti è consigliatospazzolare e pettinare spesso i nostri amici evitandocosì che si feriscano seriamente.

Cosa vuol dire “Grooming”? Grazie, MonicaIl termine “Grooming” indica un insieme dI operazio-ni finalizzate alla cura e all'igiene. Tipo: Pulizia del-le orecchie, taglio delle unghie, lavaggi ecc.

Cosa significa “stripping”? Grazie, MarinaLa parola “stripping”, dall' inglese "to strip", é untermine che indica l'insieme delle operazioni ese-guite con appositi coltellini oppure con le dita, alfine di estirpare tutti i peli maturi. Alcune razze apelo duro sono: Airedale terrier, Fox terrier, Cairnterrier, Scottish terrier, West hingland white terrier,e tanti altri. Si può eseguire anche sui peli sericeitipo: cocker spaniel, cocker americano, cavalier

king e setter.

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“TOELETTATURA” DUBBI E PERPLESSITA’!a cura di Francesco Colombi

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A cura del Dott. Vet. Adriano Monino (UD)

Il Parere del Veterinario Gli animali sono dotati, è risaputo, di maggiore sen-sibilità nei confronti di alcuni fenomeni terrestri qualitemporali e terremoti e così via, anche in caso di

onde elettromagnetiche, si sentono “attratti” spon-taneamente , infatti la nostra esperienza è che nel-la maggior parte dei casi sia i cani che i gatti siavvicinano spontaneamente al campo magneticoad emissione Biofisica Medithera-QRS.

Questa terapia, indicata per molti casi in cui ènecessario stimolare la rigenerazione dopo lesionidi varia natura, ha dato sempre più risultati.L’animale non ha nessun senso di fastidio durantei trattamenti, anzi, si rilassa.

Proprio a questo scopo sono stati sviluppaticampi magnetici pulsanti a bassa intensità ebassa frequenza (biologica) per l’applicazioneterapeutica. Quindi per un utilizzo terapeutico si intende l’ap-plicazione di campi magnetici non stazionari abassa frequenza e bassa intensità di emissione(max 37,5 u T).

COME AGISCE LA TERAPIA BIOFISICA L’aiuto della Biofisica alle cellule consiste nel riequi-librarne il potenziale elettrico a favorire la distribu-zione dell’ossigeno dando la possibilità alla cellu-la di ripristinare le sue normali funzioni. Risultati importanti sul Metabolismo, azione antin-fiammatoria e depurante. La cellula è racchiusa da una membrana che laprotegge e regola le funzioni di: assorbimento,escrezione, permette la selettività nei confronti del-la permeabilità e con gli enzimi partecipa ai pro-cessi metabolici. Il fenomeno più importante che si verifica in un tes-suto biologico esposto ad un campo magneticopulsante è l’insorgenza di microcorrenti indotte, chepolarizzano i biopolimeri (macromolecole protei-che), ristabilendo il giusto potenziale elettrico dellecellule e la cinetica enzimatica integrando così lafunzione tissutale. Di notevole importanza il fatto che si tratta di unaterapia non invasiva, senza effetti collaterali e conpochissime controindicazioni, inoltre qualsiasi tera-pia farmacologica può essere associata allaTerapia Biofisica sviluppando un maggior beneficioterapeutico. Un altro punto importante è la facilità di esecu-zione di questa terapia anche agli animali par-ticolarmente vivaci o “restii” all’ambulatorio/cli-nica veterinaria. Tra tutte le patologie presenti nei nostri animali l’ar-trosi presenta certamente un capitolo molto impor-tante, in questo caso visto i risultati eclatanti otte-nuti con questa metodica sicuramente abbiamoun’arma importante di utilizzo.

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In questo numero parleremo delciclo dell’azoto in acquario.

I pesci sono degli animali che traggono unabuona parte dell’energia che è loro necessa-ria per vivere dalla degradazione delle protei-ne presenti nel loro alimento. Questo proces-so metabolico comporta la necessità di stac-care il gruppo amminico degli amminoacidi, icomponenti base con cui sono costruite leproteine. Inoltre i pesci sono degli animaliammoniotelici, ovvero degli organismi che eli-minano l’azoto di scarto direttamente nell’ac-qua sottoforma di ammoniaca. Questa elimina-zione viene svolta principalmente attraverso lebranchie e solo in minima parte attraverso lasafariproduzione di urina. Anche i batteri pre-senti sul fondo dell’acquario, ovvero quei bat-teri che decompongono il cibo avanzato dainostri pesci e le loro feci, ma anche le fogliemorte delle piante, producono come scoriaazotata direttamente ammoniaca. L’ammoniaca è però un composto altamentetossico per i pesci, quindi un suo accumulo nel-l’acqua è letale per gli ospiti dei nostri acqua-ri. Per essere più precisi bisogna dire che l’am-moniaca può essere presente in due formenell’acqua, la forma ionizzata (NH4+ ) che nonè tossica per gli animali e la forma non ioniz-zata (NH3) molto tossica. La presenza dell’unao dell’altra forma è in stretta dipendenza delpH dell’acqua in quanto in acque acide saràpiù presente la forma ionizzata, mentre inquelle basiche quella non ionizzata. Se ilnostro acquario riproduce un ambiente carat-terizzato da acque basiche dovremo quindiesercitare un’attenzione maggiore alla con-centrazione di ammoniaca per evitare episodidi tossicità.Nell’ambiente acquario si ha quindi la tenden-za dell’ammoniaca ad accumularsi, in quantonoi, attraverso la somministrazione dell’alimen-to, continuiamo ad inserire nella vasca unabuona quantità di proteine. Diventa necessa-rio quindi eliminare l’ammoniaca dall’acqua equesto può essere effettuato attraverso treprocedure. La più semplice ma anche la menoeconomica consiste nel cambiare di volta involta l’acqua dell’acquario, eliminando l’acquavecchia in cui si è accumulata ammoniaca edinserendone nuova in cui questo composto nonè presente. Il secondo sistema per eliminarel’ammoniaca è quello di trattenerla in apposi-

te sostanze filtranti, come ad esempio la zeo-lite, capace di setacciare l’acqua e trattenereal suo interno composti come ad esempiol’ammoniaca. Anche questo sistema è abba-

stanza costoso in quanto questi materiali divolta in volta vanno sostituiti in quanto perdo-no, saturandosi della sostanza che trattengo-no, le loro proprietà filtranti. Il terzo sistemaprevede la conversione dell’ammoniaca insostanze meno tossiche per i pesci e quindimeno pericolose. Questo processo è chiama-to nitrificazione e si basa sulla presenza diparticolari popolazioni batteriche. Questi bat-teri vivono sul fondo del nostro acquario, laloro quantità viene misurata attraverso lasuperficie che essi possono occupare. Nellenostre vasche però noi andiamo ad inserireuna quantità di pesci che producono una quo-ta di ammoniaca di gran lunga superiore allacapacità nitrificante dei batteri presenti nelfondo. Senza usare alcuno stratagemma inuna vasca di 200 litri potremmo inserire solouno o due pesciolini di piccole dimensioni, e inquesto modo otterremmo un equilibrio traammoniaca prodotta dai pesci e quella cata-bolizzata dai batteri. Ovviamente ciò non vie-ne incontro al nostro gusto, in quanto acquaripraticamente deserti saranno anche funzionalima di sicuro non sono molto belli da vedere.Per ovviare a questo problema è necessariofornire una ampissima superficie disponibile peressere colonizzata dai batteri nitrificanti, inmodo da aumentare notevolmente la loropopolazione e quindi la capacità di trasforma-re l’ammoniaca. Ciò è possibile attraverso l’usodei sistemi di filtraggio biologici, che in praticanon sono altro che dei substrati che in piccolivolumi forniscono ampia superficie colonizzabi-le dalla flora batterica utile.Vediamo quindi cosa accade all’ammoniacadurante il processo di nitrificazione. Il primopassaggio viene effettuato ad opera dei bat-

Allevamento

bagnetto

a cura del Dott. MAURO VASCONI

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purificando l’acqua da questesostanze. Le piante acquatiche nonsono però le uniche ad utilizzare initrati, anche le alghe se ne nutrono,quindi in un acquario in cui i nitratisono alti e le piante scarse, oppurein un acquario in cui alle piante man-ca qualche nutriente per il loro cor-retto sviluppo avremo una prolifera-zione algale, cosa mai gradita all’ac-quariofilo. Le alghe infatti sono mol-to meno esigenti rispetto alle piantee sono in grado di adattarsi a mol-te condizioni differenti. Se le piantehanno qualche problema, come adesempio una luce non correttaoppure la carenza di qualchenutriente (ad esempio il ferro), essenon assorbono più la massima quan-tità di nitrati, lasciandoli a disposizio-ne delle alghe, che nelle medesimecondizioni hanno meno problemi asvilupparsi. Piante e alghe non sono gli uniciorganismi in grado di utilizzare initrati. Esistono anche dei batterianaerobi, che vivono cioè in assen-za di ossigeno libero, che usano initrati come fonte di ossigeno. Questibatteri staccano l’ossigeno dai nitra-ti e lo usano per la loro respirazio-ne e come prodotto di scarto rila-sciano molecole di azoto (N2) che ècompletamente inerte e quindi nondannoso. Questi batteri sono però abbastan-za difficili da gestire, in quantorichiedono un ambiente senza ossi-geno, e in più anche un alimento, inquanto essi non si nutrono di nitrati,ma li usano solamente come fonte diossigeno. Come alimento questi bat-teri di solito usano sostanze zucche-rine o alcoliche, ma solo gli acqua-riofili più esperti sono in grado digestire un apposito sistema di fil-traggio in cui far crescere e svilup-pare questi batteri.Ora che abbiamo visto come vieneprodotto e trasformato l’azoto nelnostro acquario possiamo capirecome mai non è possibile inseriresubito dei pesci in vasche appenaavviate. Quando inseriamo l’acquanella vasca il filtro biologico non haancora sviluppato la corretta florabatterica in grado di eliminare l’am-moniaca, quindi misurando questasostanza vedremo come essa sarà

presente in alte concentrazioni,dovuta alla decomposizione dellasostanza organica naturalmentepresente nel fondo dell’acquario,anche se non sono ancora statiinseriti i pesci. Proseguendo con iltempo si vedrà che il valore diammoniaca andrà progressivamentecalando mentre aumenteranno i nitri-ti. Questo è dovuto al fatto che unaalta concentrazione di ammoniaca inpresenza di ossigeno ha stimolato lacrescita dei batteri Nitrosomonas,che hanno trovato il loro ambienteideale per crescere. Proseguendonel tempo il valore di ammoniacaandrà verso lo zero mentre avremoil massimo valore di nitriti. A questopunto cominceranno a svilupparsi iNitrobacter e anche i nitriti comince-ranno a calare fino a raggiungere lozero, mentre cresceranno i nitrati.Solo in questo momento potremoinserire i pesci nella vasca, in quan-to nel filtro si saranno sviluppati tut-ti i batteri in grado di depurare l’ac-qua. Per velocizzare questo proces-so in cui nella vasca non ci devonoessere pesci, sono in vendita delle

culture di batteri apposite, che per-mettono una più rapida colonizza-zione del filtro. Questa colonizzazio-ne guidata può essere effettuataanche inserendo una parte di mate-riale filtrante prelevato da una vascagià ben avviata e funzionante nel fil-tro della vasca nuova. Inoltre io con-siglio di inserire una minima quantitàdi mangime ogni giorno nella vascain fase di avviamento, così la suadecomposizione produrrà sempreuna quantità di ammoniaca che sti-molerà la crescita delle varie popo-lazioni batteriche, che saranno pron-te a svolgere la loro funzione all’arri-vo dei pesci, essendo già stimolatidalla continua presenza di minimequantità di azoto da trasformare.

teri Nitrosomonas che in presenza diossigeno trasformano l’ammoniacain nitriti secondo la seguente formu-la.2NH3 + 3O2 = 2NO2- + 2H+ + 2H2OAnche i nitriti sono tossici per i pesciin quanto essi si legano stabilmenteall’emoglobina impedendo a questadi svolgere la sua funzione di tra-sporto dell’ossigeno nel sangue.

Fortunatamente i nitriti in presenza diossigeno vengono a loro volta imme-diatamente trasformati in nitrati daibatteri Nitrobacter seguendo la for-mula: 2NO2-+ O2 = 2NO3-I nitrati sono dei composti che peressere tossici devono raggiungeredelle concentrazioni molto alte, quin-di molto meno tossici sia dell’ammo-niaca che dei nitriti.Come abbiamo visto questi duepassaggi sono garantiti da duepopolazioni di batteri che necessita-no di ossigeno per svolgere le lororeazioni, quindi sono dei batteristrettamente aerobi. Questo fatto èabbastanza importante per capirecome mai è necessario pulire perio-dicamente il filtro dell’acquario inquanto un accumulo di sedimento sulmateriale filtrante è negativo poichèsia riduce il flusso d’acqua cheattraversa il filtro, sia può originareun ambiente anaerobio, ovvero privodi ossigeno, dove i batteri utili nonsono in grado di vivere. La descri-zione dei vari filtri e dei consigli sul-la loro corretta manutenzione saran-no il tema del prossimo articolo.Abbiamo dunque visto che con il fil-tro biologico siamo riusciti a trasfor-mare la pericolosa ammoniaca neimeno tossici nitrati. Anche questiperò vanno eliminati dall’acqua inquanto a lungo andare causano deiproblemi. Per fare questo ci vengo-no in aiuto le piante acquatiche inquanto esse si nutrono di nitrati,

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Con l’avvicinarsi della bella sta-gione le dermatiti con conse-guente prurito sono più frequen-ti, fastidiose e spesso assai diffi-cili da debellare. Molte e diversele cause, ma fortunatamentemolti anche i rimedi naturali perdiminuire il prurito e ripristinarel’integrità della cute.La dermatite da morso di pulci èforse la più comune fra le derma-titi allergiche. La localizzazionetipica è la zona lombosacrale ealla base della coda, ma ancheinguine, ascelle e collo possonopresentare lesioni sia da reazio-ne al morso con papule e alope-cie, sia da automutilazione perl’intenso prurito e conseguentetrattamento e leccamento daparte dell’animale. Trovata lacausa si provvederà prima di tut-to all’eliminazione del parassitadall’animale e dall’ambiente in cuivive. Foglie di Noce e radici diAssenzio essiccate sparse nellacuccia o in un sacchetto di telacome un cuscino allontananoquesti fastidiosi insetti, per lava-re l’animale si può usare undetergente agli oli essenziali(Citronella, Eucalipto, Lavanda,

Timo) oppure per prevenire l’at-tacco delle pulci si può trattare ilpelo con alcol a 60° all’1-2% dioli essenziali di Tea Tree,Geranio, Menta, Limone, fare agi-re un paio d’ore e poi spazzola-re l’animale.

Le cose si complicano quando ilprurito è dovuto a intolleranze oad allergie. Gli antigeni sensibiliz-zanti sono spesso alimenti, perquelli di tipo industriale si asso-ciano coloranti e conservanti.Non sono però da escludereanche allergie di tipo ambientale.Negli ultimi anni si è vista la com-parsa di dermatiti nel periodo difioritura dell’ambrosia.Il sintomo più evidente è il pruri-to localizzato nel cane soprattut-to alle zampe e all’inguine, nelgatto alla testa. Al prurito si puòassociare eczema umido, ortica-ria, dermatite simil-seborroica. La dermatite atopica dovuta adun’iperproduzione di IgE in razze

e soggetti predisposti che siscatena per contatto, inalazioneo ingestione di agenti scatenan-ti. Si manifesta con prurito, masenza eritema o papule, ci sonoinvece lesioni secondarie dovuteal leccamento, strofinamento egrattamento.Qualunque sia l’origine del pruri-to, eliminate le possibili cause,occorre innanzitutto togliere ilfastidioso prurito e lo stato diinfiammazione. Si può agire sialocalmente che per via sistemica.Localmente possiamo fare toc-cature con Olio di Germe di gra-no al 5% di Olio Essenziale diGinepro dall’azione antisettica e

a cura de l la dot t . ssa OSVALDA OAS I

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Ribes Nero. Viene utilizzato come M.G. (maceratoglicerico) somministrato una o due volte al gior-no: stimola le ghiandole surrenali alla produzionedi cortisone. Altra pianta utile nella prevenzione è l’Elicriso inT.M. (tintura madre): attenua le reazioni allergicheed ha un effetto antinfiammatorio.Infine per alleviare lo stato ansioso che si puòinstaurare per il forte prurito possiamo sommini-strare estratti di piante ad azione calmante comela Passiflora, Melissa, Valeriana.

cicatrizzante, lo stesso si può fare con pomatealla Propoli e alla Calendula; infine giovano ancheimpacchi con tisane di Elicriso, Camomilla, Malva.Un’azione più completa la si ottiene agendo dal-l’interno e, in caso di allergie, iniziando per tempo(due o tre mesi) con la prevenzione. Per contrastare l’infiammazione generalizzata sipuò somministrare Vit. E in olio di Ribes nero even-tualmente associato, in caso di alopecia, ad oliodi pesce arricchito di vit E. Questi prodotti costi-tuiscono una integrazione di acidi grassi omega-3e omega-6, attivi nel diminuire la produzione deimediatori chimici responsabili dell’infiammazione.Danno buoni risultati soprattutto nei felini, maanche nei cani.Pianta principe contro ogni forma di allergia è il

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Il Lago di Comabbio e il Lago diMonate sono due piccoli laghiprealpini di origine morenicasituati nel bacino idrografico dellago Maggiore, a cui sono colle-gati per via diretta, tramite il tor-rente Acquanera per quello cheriguarda il lago di Monate, e pervia indiretta, tramite il canaleBrabbia –Lago di Varese- fiumeBardello, per il lago di Comabbio.I due laghi sono situati uno aridosso dell’altro, e a un primosguardo potrebbero sembraremolto simili. Ciò non è esatto inquanto questi due specchi d’ac-qua presentano delle caratteristi-che che li rendono profondamen-te diversi e queste diversità siriflettono anche sulla loro popola-zione ittica.Il lago di Comabbio ha la super-ficie più estesa tra i due bacini,3,5 km quadrati contro i 2,5 delMonate, ma presenta una profon-

dità molto bassa. Questa toccanel suo punto maggiore appena i6 metri. Questo aspetto rende ilLago di Comabbio più simile a ungrossissimo stagno che a un lagovero e proprio. La scarsa profon-dità delle acque infatti rendeomogeneo tutto l’ambiente lacu-stre, senza creare una vera èpropria area pelagica e una zonadi fondale, in quanto tutto il lagopresenta un ambiente di tipo lito-raneo, che negli altri laghi è rile-gato alle sponde. Questo ambien-te è caratterizzato dallo sviluppodi piante sommerse (macrofitesommerse) anche al centro dellago stesso, in quanto la bassaprofondità rende possibile l’arrivodi luce solare anche sul fondo dellago, consentendo alle piante disvilupparsi. La bassa profonditàdel lago di Comabbio incideanche sullo stato di ossigenazio-ne delle acque in quanto il rime-

scolamento delle acque profondepoco ossigenate e quelle super-ficiali più ossigenate è molto fre-quente, la stratificazione termicaviene facilmente interrotta. Sequesto fatto è positivo per quel-lo che riguarda l’ossigenazionedelle acque del fondale, rendeperò difficile la sopravvivenza dispecie ittiche di acqua fredda, inquanto nei mesi estivi anche leacque poste nella zona più pro-fonda hanno una temperaturaabbastanza simile a quelle super-ficiali, quindi ben superiori ai 20°C. Il lago di Monate invece pre-senta una zona centrale del lagocaratterizzata da una notevoleprofondità delle acque. Questeporzioni profonde rimangono iso-late, grazie alla stratificazionetermica, rispetto alle acquesuperficiali riscaldate dal sole,costituendo un rifugio alle specieittiche che non sopportano le altetemperature. Anche per quel che riguarda lostato trofico delle acque i duepiccoli laghi della provincia diVarese presentano delle grandidifferenze. Il lago di Comabbiopresenta delle acque ricche difosforo, anche se le ultime rileva-zioni riportano dei valori notevol-mente migliori rispetto a quellipresenti negli anni ’80. Il carico disostanze organiche provoca laciclica comparsa di fioriture algalicon rischi di scarsa ossigenazio-ne delle acque quando la grandequantità di alghe sviluppatesiconsuma ossigeno durante ladecomposizione. Questo fenome-no negli ultimi anni fortunatamen-te non si è presentato con la gra-vità con cui comparse tra gli anni

a cura del Dr. MAURO VASCONI

Lago di Comabbio - Foto di Gianluigi Premoli

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‘80 e ‘90, con anossia delle acque e gravi moriedi pesce. Il lago di Monate presenta acque pove-re di fosforo, che non hanno risentito di inquina-mento organico di natura umana. Questo bacinoè quindi praticamente nelle condizioni ottimali perquello che riguarda la situazione delle acque,senza aver risentito di alcun tipo di inquinamen-to. Questo dato è confermato anche dal fattoche le acque del lago di Monate sono tra lepoche ad essere balneabili.Anche per quello che riguarda la comunità itticadei due laghi sono presenti delle differenzeabbastanza significative tra i due bacini. Il lagodi Monate presenta un ambiente in grado di ospi-tare pesci della famiglia dei salmonidi grazie allesua acque, cosa non possibile per il lago diComabbio. Nel lago di Monate è infatti presente una popo-lazione abbastanza consistente di coregoni, unsalmonide che vive nelle acque aperte, lontanodalle rive, nutrendosi di plancton. Questo pescesi riproduce nei mesi invernali, deponendo le pro-prie uova su fondali ghiaiosi, mentre in estate sirifugia al centro del lago, nelle porzioni più pro-fonde, dove trova delle temperature adatte allasua sopravvivenza. Oltre ai coregoni vienesegnalata anche la presenza di trota lacustre,anche se in numero scarso. Anche questa spe-cie ittica necessita di acque fresche per vivere,ma inoltre ha anche bisogno per la sua riprodu-zione della presenza di fiumi immissari nei baciniin cui vive. Questo fattore è limitante per il lago

Lago di Comabbio - Foto di Gianluigi Premoli

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di Monate in quanto non ci sonoimmissari dalla portata sufficienteper far riprodurre questo pesce,la cui popolazione è sostenutadallo spostamento di alcuni indi-vidui dal lago Maggiore. Nel lagodi Monate è inoltre presenteanche la bottatrice, assente nellago di Comabbio; questo pescevive in ambienti di acque profon-de e ben ossigenate.In entrambi i laghi sono presentianguille, anche se il loro numero èin calo, come del resto in tuttaEuropa, sia per la pesca che vienefatta di individui giovanile usati perl’allevamento, sia per la presenzadi barriere lungo i fiumi che ostaco-lano la risalita dei giovani individuidalle acque marine, dove sono nati,alle acque dolci, dove completanoil loro accrescimento.La popolazione ittica principale dellago di Comabbio è invece costitui-ta da pesci della famiglia dei cipri-nidi. In questo bacino sono moltoabbondanti carassi e scardole, maanche carpe. Ultimamente è statoimmesso nelle acque del lagoanche il gardon, pesce non natural-mente presente in Italia, ma che siè ben ambientato e sta prenden-do il posto del triotto. Quest’ultimoè un parente stretto del gardon,

ma è la specie autoctona delleacque italiane, che però ha subitoun calo abbastanza generalizzatonelle acque della nostra provincia.Nelle acque del lago di Comabbioè inoltre presente la tinca, anche sela sua popolazione è in calo rispet-to al passato, probabilmente acausa della predazione effettuatadal siluro e per la competizione cheessa subisce per quello che riguar-da il suo ambiente da parte delcarassio, specie in rapida espan-sione. Tutti questi pesci trovano illoro ambiente ideale nel lago diComabbio in quanto si trovanobene in ambienti ricchi di vegeta-zione sommersa, sia per quello cheriguarda l’alimentazione, sia perchéè proprio in mezzo alla vegetazio-ne sommersa che essi depongonole uova. Queste stesse specie itti-che sono presenti anche nel lago diMonate, ma con una numero mino-re rispetto al Comabbio.Per quello che riguarda le speciepredatrice in entrambi i laghi visono delle buone popolazioni dipesce persico e luccio, i preda-tori autoctoni delle acque italiane,ma anche di persico trota e luc-cioperca, delle specie di origineestera che ormai si sono benambientate in Italia e hanno rag-

giunto un equilibrio con le specieitaliane. Questo equilibrio non èstato invece raggiunto dall’ultimopesce introdotto nelle acque del-la provincia di Varese, ovvero ilsiluro. Questo pesce è presenteper ora solo nel lago diComabbio, mentre non è statosegnalato nel lago di Monate.Questo pesce è un vorace pre-datore e raggiungendo in tempirapidi notevoli dimensioni puòcausare notevoli problemi allealtre specie ittiche. Un discorsoanalogo può essere fatto perquello che riguarda il pesce gat-to, che non raggiunge le stessedimensioni, ma può causare lostesso problemi in quanto la suapopolazione può raggiungere unanumerosità molto elevata. Negliultimi anni si è però notato uncalo drastico del numero di pescigatto presenti nel lago, e la cau-sa è da cercare in una patologiavirale che colpisce unicamentequesta specie e si manifestaquando la popolazione raggiungeuna elevata densità. La popola-zione di pesce gatto ha quindi unandamento ciclico, con dei picchidi popolazione a cui seguono poidei cali molto marcati dovuti adepidemie.

Lago di Monate - Foto di Gianluigi Premoli

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P A P P A G A L L I N I O N D U L A T I D A L L E M I L L E S F U M A T U R E . . . .

MORFOLOGIA:è un piccolo pap-

pagallino appartenentealla famiglia dei psittacidi.

Raggiunge i 18 cm di lunghez-za. Il piumaggio presenta diversi

colori (azzurro, verde, giallo, grigio..) .Oggi esistono diverse varietà di colore e

mutazioni come il verde, il blu, il grigio, il vio-la, l'opalino, il cannella, il lutino, l'albino e tanti

altri. Ci sono delle caratteristiche onde attorno agliocchi, sul capo e sul collo, da qui il nome di ondulati.

Per riconoscere il sesso dell'animale bisogna osservare lacera sopra il becco a livello delle narici. Se è azzurra èmaschio, se è marrone è femmina. Il sessaggio è distingui-bile oltre i 6 mesi d'età in quanto il colore della cera neigiovani soggetti è rosata e può ancora mutare. Può vive-re in media 10 anni. I giovani cocoriti (fino circa le 12-15settimane), in particolare, sono facili da indentificare graziea certe loro caratteristiche. I giovani non hanno l’anellobianco intorno agli occhi. Gli occhi sembrano grandi e neri.Dopo quest’età le piume dei piccoli mutano per lasciare ilposto al piumaggio adulto. Il colore della cera dei giovanisoggetti inizia ad acquistare il colore definitivo. Entrambi isessi sviluppano un anello bianco intorno all’occhio (iride).In breve: Fino ca. le 12-15 settimane l’occhio è nero e ilcontorno (iride) marrone = giovani Dopo ca. la 18 settima-

na i giovani assumono l’occhio nerocon il contorno (iride) bianca = adul-ti Attenzione : questa regola nonvale per il pezzato recessivo e levarietà chiare a occhi neri. In que-ste varietà l'iride mantiene il coloredella pupilla anche da adulto.

COMPORTAMENTO: facile da alleva-re, è un pappagallino molto vivace,robusto e frugale. Simpatico, èl'ideale per chi vuole tenere dei pap-pagallini in casa, ma non ha unagrande esperienza. Con pazienza èin grado di imparare qualche picco-lo esercizio di abilità e di imparare aimitare qualche suono o parola. Habisogno di compagnia, quindi l'idea-le è acquistare più soggetti, evitan-do però più femmine poichè alsopraggiungere della maturità ses-suale diventano molto aggressive traloro per la conquista del territorioriproduttivo.

ALLOGGIAMENTO: La gabbia deveessere spaziosa e a sviluppo verti-cale, poiché i pappagallini amanoarrampicarsi, quindi necessitano chele sbarre siano orizzontali e nontroppo distanziate tra loro (il capopuò incastrarsi). Vanno poste poidelle mangiatoie e posatoi. E’importante lasciare sempre a dispo-sizione una vaschetta con acquafresca e pulita per fare il bagno.Durante il periodo riproduttivo vaposto il nido che ha la forma pres-soché cubica con un foro centrale.La sistemazione ideale è in unazona luminosa (gli uccelli ricavanoun beneficio notevole dall’esposizio-ne alla luce solare diretta, e non fil-trata da vetro o plastica. Infatti leradiazioni uvb/uva contenute nellaluce solare stimolano nella pelle laformazione della vitamina D, che èindispensabile per far assorbire il

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calcio contenuto nell’alimento. Inqualunque caso occorre lasciaresempre a disposizione una zonad’ombra, in cui il pappagallinopossa ripararsi dalla caluraeccessiva. ed evitare la morteper un colpo di calore), lontanada fonti di calore, correnti d’ariae ad una certa altezza dal suo-lo.Come accessori per lo svagoottime sono le scalette e picco-li tronchetti o rami da rosicchiare.

ALIMENTAZIONE: esistono dellespecifiche confezioni di sementisecche. L'importante è che nellamangiatoia non ci sia un eccessodi semi oleosi (es. girasole).L'ondulato ne è ghiotto ma l'altocontenuto di grassi insaturi è dan-noso per il metabolismo del pap-pagallino. L’alimentazione deveessere controllata ed eventual-mente cambiata ogni giorno inquanto questi pappagallini hannol’abitudine di lasciare i gusci dei

semi (pula) sopra le altre sementi.Sempre disponibile l'osso di seppiae il grit (sassolini selicei). Sarebbel’ideale anche somministrare duevolte la settimana del pastoncinoall’uovo, ed ogni giorno durante ilperiodo riproduttivo e svezzamen-to dei pullus. Molto graditi anche lespighe di panico. Sia frutta sia ver-dura devono essere date a tem-peratura ambiente e possibilmenteasciutti (per evitare la formazionedi muffe) .Attenzione: l'avocado è tossico!

RIPRODUZIONE: la maturità ses-suale viene raggiunta verso ildecimo mese, sono uccelli prolifi-ci e si possono riprodurre tuttol'anno. Le cocorite possono arri-vare a riprodursi tutto l'anno, edè un comportamento che si notaanche in soggetti in cattività dagenerazioni, ma che è meglio evi-tare, altrimenti si pregiudica lasalute dei riproduttori. Il nido

Questa specie fu "scoperta" ed iniziò la sua diffusione in cattività nei primi anni del diciannovesimosecolo, durante una spedizione in Australia. Tuttavia, la vera e propria diffusione come animale daallevare in cattività, si ebbe solo verso la metà dell´800,quando un naturalista inglese importò i pri-mi esemplari vivi. La loro diffusione iniziò prima con la sola Inghilterra e in seguito nel resto d´Europa.Per catturare questi esemplari si utilizzavano delle reti in prossimità di corsi d´acqua , o dove sivedevano nidificare, e quindi erano posti all´interno di grosse gabbie per essere poi importati nelcontinente. Naturalmente i problemi legati al trasporto erano molteplici e questo rendeva difficileche il numero di Cocorita che giungevano vivi fosse elevato, di conseguenza i prezzi di quegliesemplari erano molto alti.

In seguito, si ebbero i primi allevamenti casalinghi e dopo un primo periodo d´insuccessi legatoall´impossibilità dei pappagallini a riprodursi, casualmente si trovò grazie alle cure amorevoli di una signora ber-

linese, il modo di farli riprodurre fornendo loro una struttura adeguata (in quel caso il guscio di una noce di cocco) dovefurono deposte le prime uova. Questo episodio segnò l´inizio della loro grande diffusione casalinga. Nei primi anni del1900, nacquero i primi allevamenti commerciali, per sopperire alla richiesta di questi esemplari da parte del mercatoeuropeo, poiché l´Australia ne vietò l´importazione per evitare un´ingiustificata depauperazione della fauna (divieto anco-ra oggi esistente).Tuttavia gli allevamenti che diedero l´impulso maggiore al mantenimento della diffusione dei Cocorita come uccellini dome-stico, furono proprio quelli privati dove la maggiore cura ed attenzione che si offriva loro, rendeva più prolifica la lororiproduzione e limitava l´insorgere di malattie.L´allevamento in cattività ebbe come effetto anche quello di contribuire alla variabilità genetica almeno nell´eccezioneriguardante le mutazioni del piumaggio. Il colore originario è il verde, ma verso la fine dell´800 si ebbe da prima la com-parsa del colore giallo e in seguito del blu, per quanto riguarda il resto delle mutazioni che oggi si riscontrano sono tut-te datate dalla prima metà del 900 in poi; ancora oggi negli allevamenti non è raro vedere la comparsa di nuove varie-tà di colore. Infine, un´altra conseguenza dell´allevamento intensivo, cui è stato sottoposto dal giorno della sua diffusio-ne, è l´aumento della sua taglia corporea, passata dai 18 cm della specie selvatica ai 22-24 cm di quell´allevata.Concludendo si può tranquillamente affermare che oggi i Cocorita siano tra gli uccellini d´allevamento più apprezzati ediffusi e le ragioni di questo sono molteplici: la loro taglia ridotta, la loro intelligenza, la loro simpatia, la loro socievo-lezza, la loro innata curiosità, la loro bellezza e soprattutto la semplicità nell´allevarli in casa.(fonte:luzsantofragala-codedipaglia.myblog.it)

deve avere dimensioni di ca.18x15x15 cm. Non è necessariofornire del materiale per lacostruzione del nido, in quanto ipappagallini depongono le uovadirettamente nella concavità delfondo e i cocoriti decorticano ilfondo del nido per ricavarneil materiale d'imbottitura.Eventualmente si possono fornirerami freschi. La deposizione sicompone normalmente di 4-5uova, ma il numero può essereanche maggiore. L'incubazionedura 18-19 giorni. Sarebbemeglio non far riprodurre le coco-rite fino l'anno d'età. Questo nonperchè sia impossibile, ma perchèle uova spesso non sono fertili esi hanno più problemi (es. ritenzio-ne dell'uovo) e la possibile mortedella giovane femmina.(Melopsittacus undulatus)

FONTE: ANIMALINELMONDO.COM

LO

SAPEVATE

CHE....

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Rieccomi a parlare di un'altrofantastico pappagallo sud ame-ricano : L’ARA.Il termine ARA non si riferisce ad unsolo tipo di pappagallo ma rac-chiude un’intera famiglia, a cuiappartengono diverse tipologie divolatili dai colori e dimensioni piùsvariati. La più piccola è l’ Aranobilis di appena 30 cm , ma lanostra attenzione si soffermeràsulle grandi ARA che sono in certomodo i pappagalli simbolo del sudAmerica con la loro imponentedimensione, da 85 a 100 cm.La più comune delle Ara che ci puòcapitare di vedere nei pet shop èl’Ara Ararauna che viene comune-mente chiamata ara blu e gialla.

Personalmente è una razza a cuisono molto affezionato ancheperché ne ho posseduta una cheha vissuto fino a più di 40 anni. In natura questi splendidi anima-li sono fortemente minacciati diestinzione, provocata dalla cac-cia, dalle catture illegali, masoprattutto dalla distruzione degliambienti e dei siti di nidificazione.Per questi motivi, questi animali

sono comunemente riprodotti incattività, per garantire animalidocili e socievoli. Non acquistatequindi animali di provenienzaincerta e soprattutto garantiteviche il pappagallo sia svezzato,ossia che si alimenti autonoma-mente senza più ricorrere all’ ali-mentazione artificiale. Un altropiccolo consiglio che posso dareè di diffidare da offerte a bassocosto che trovate su internet per-ché in molti casi si sono rivelatedelle vere e proprie truffe. Questianimali sono molto costosi, ilprezzo può variare da 2000 a3000 euro per le specie piùcomuni, quindi non fidatevi diprezzi troppo bassi.

Occorre considerare che trattan-dosi di animali molto grossi, rumo-rosi e longevi ( vivono dai 60 agli80 anni) è importante ponderareattentamente la decisione diacquistarne uno. Dal punto di vista nutrizionale èerrato pensare che questi splen-didi animali si nutrono di semi digirasole o di cose che mangiamo

L’ARAa cura d i CR IST IAN S IMONE

Il gioco perquesti animali

rappresenta unmomento moltoimportante a cui

è necessariodedicare del tempo.

Anche l’alloggio deveessere idoneo perun pappagallo diqueste dimensioni.

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noi. Per far vivere a lungo que-sti pappagalli occorre nutrirli nelmodo più vario e completo pos-sibile, facendosi aiutare magarida un buon veterinario o daqualche commerciante espertoin materia.Il gioco per questi animali rap-presenta un momento moltoimportante a cui è necessariodedicare del tempo. Anche l’alloggio deve essereidoneo ad ospitare un pappa-gallo di queste dimensioni.

Sconsiglio il trespolo e soprat-tutto le classiche catenelle cheespongono i pennuti a gravitraumi fisici e psichici. Megliouna grande gabbia a cui peròsia permesso di uscire , sotto lasupervisione del padrone, perpoter passare più tempo possi-bile a contatto con l’uomo. Il tre-spolo potrà servire come luogodi appoggio momentaneo.

Anche questi animali sono tuttiregolamentati dalla convenzionedi Washington ( argomentoampiamente trattato nello scor-so numero di “animali in forma”)e quindi prevedono una serie didocumenti che il venditore (alle-vatore o commerciante che sia)dovrà correttamente rilasciareall’acquirente. Inoltre con il nuo-vo regolamento, per tutti queipappagalli nati dal 2008 in poiè obbligatoriamente previstol’anello inamovibile o il microchip( generalmente viene usatol’anello) di identificazione.Quindi se decidete di acquista-re un soggetto giovane assicu-ratevi che abbia un segno diriconoscimento.Ci sarebbe molto da scrivere suquesti affascinanti pappagalli mafatte queste piccole considera-zioni vorrei concludere dicendoche le are allevate a mano svi-luppano un legame molto strettocon il loro padrone ma non biso-gna sottovalutare che possiedo-no un grande becco robusto ingrado di rompere qualsiasioggetto e che i suoi vocalizzipotrebbero non piacere ai vicinidi casa, ma purtroppo sonocomuni esigenze delle ara innatura che mantengono anche incattività. Quindi prima di decide-re di acquistarne uno documen-tatevi approfonditamente sullenecessità, pregi e difetti di que-sto animale , ma vi assicuro chese deciderete di condividere ilvostro tempo con un ara avretetrovato veramente un compagnodi avventura fedele per la vita.

Questi animali sonomolto costosi,

il prezzo può variareda 2000 a 3000euro per le speciepiù comuni, quindi

non fidatevi di prezzitroppo bassi.

Vivono dai 60agli 80 anni

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“il mio cane è molto agitato... ha una salivazione esagerata... ha lapancia gonfia”. “il mio cane cerca di vomitare ma non riesce... ha lapancia gonfia”...”ho trovato il mio cane collassato in giardino con lapancia gonfia”. Queste telefonate tipo che riceviamo in pronto soc-corso più frequentemente in tarda serata o nel cuore della notte.Si tratta di una vera e propria emergenza: la dilatazione - torsio-ne gastrica (GDV).La GDV è una sindrome ad insorgenza acuta: lo stomaco aumen-ta di volume, si dilata per l’accumulo di gas e liquidi... si trasformain una sorta di pallone oscillante all’interno dell’addome.L’improvviso aumento di volume dello stomaco impedisce i normalimezzi fisiologici di rimozione dell’aria (eruttazione) e del cibo (vomi-to) e così il gonfiore aumenta ulteriormente.Immaginate una grossa sacca (stomaco) piena d’aria, cibo eacqua, che, sospesa tra le due corde (esofago da una parte inte-stino dall’altra) inizia ad oscillare: basta un movimento deciso (unoscatto, le scale fatte di corsa, una rotolata per terra) che l’oscil-lazione è tale da far compiere alla “sacca” un 1/2 giro o addirit-tura un giro completo intorno al suo asse trasversale.In questo giro trascina con sè la milza e porta alla compressionedi alcuni vasi sanguigni molto importanti tanto che in breve temposi instaura una situazione di shock.Non mi dilungo sui processi che si innescano ma vi porto diret-tamente all’esito: il cuore... la centralina di ogni essere viven-te... va in corto circuito, di conseguenza tutto l’organismo, dacui il collasso!Non voglio fare del terrorismo ma si tratta veramente di una situa-zione nella quale non si deve temporeggiare. Più tempestivo è l’in-tervento maggiori sono le probabilità di salvare il nostro fedeleamico!

DILATAZIONE GASTRICA - GDV

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Ma chi è più a rischio? Quali sono le cause scatenanti?La GDV si verifica soprattutto nei cani di taglia grossa o giganticon il torace profondo (alano. san bernardo, pastore tedesco, set-ter irlandese e gordon, doberman, weimaraner).Tra le razze di taglia media l’incidenza è maggiore negli Shar-peied i basset hound.Anche se la “grossa taglia” è un fattore predisponente nessuno èindenne: possono essere colpiti anche cani piccoli e gatti!La GDV può verificarsi in animali di qualsiasi sesso e età ma è piùfrequente in quelli di mezza età o negli anziani.Circa le cause a oggi non si è ancora individuato un fattoreresponsabile: si chiama in causa un’anomalia nella motilitàgastrica.Tra i fattori di rischio sicuramente giocano un ruolo fondamentalel’indigestione di grandi quantità di cibo e/o acqua nonchè qualsia-si attività fisica intensa dopo il pasto.Consigli utili?Non dare un unico pasto voluminoso ma dividi la razione in più pasti.Hai un cane “idrovora” (ingurgita il cibo senza masticarlo)? se man-gia crocchette rompile o addirittura sfarinale.Evita lo stress durante l’alimentazione... se hai più cani eventual-mente separali quando mangiano... l’ansia che gli altri rubino il ciboporta al non masticare!Limita l’esercizio pre- e soprattutto post-pappa!In genere, per i cani appartenenti alle razze a rischio, consigliol’esecuzione della gastropessi profilattica.La gastropessi è un intervento chirurgico di ancoraggio dello sto-maco alle ultime costole o alla parete addominale.Mi raccomando non esitare!

a cura della Dott.ssa LARA PRANDONI

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Lo sapevate che un cane su 500viene colpito dal DIABETE?Come per l’uomo anche per inostri amici a quattro zampe ilDIABETE MELLITO è un problemamolto più comune di quanto nonsi pensi. Questa patologia croni-ca è spesso correlata ad unacondizione di sovrappeso in canidi mezza età od anziani.L’organismo animale ha la neces-sità di approvvigionarsi di energiatramite l’ingestione di alimenti chevengono trasformati durante ladigestione in componenti piùsemplici: proteine, grassi e zuc-cheri.Nell’animale sano gli zuccheri ocarboidrati assorbiti dal tubodigerente entrano nel circolo san-guigno ma per poter essere uti-lizzati dall’organismo hanno biso-gno di una sostanza ormonaleprodotta dal pancreas endocrinodenominata insulina.Quando si altera questo delicatomeccanismo biochimico con pro-duzione insufficiente o addiritturaassente di insulina si ha un innal-zamento delle concentrazioni dicarboidrati nel sangue chiamataiperglicemia.Se tale condizione persiste portainevitabilmente a danneggiare

vari tessuti dell’organismo checonducono all’insorgenza di ulte-riori situazioni patologiche quali:debolezza generalizzata, insuffi-cienza renale, cataratta oculare,infezioni specie a livello renale ecutaneo.I segnali che si possono ricono-scere sono: sete, urinazione eappetito aumentato nonchè per-dita di peso.Una volta riconosciuti tali sintomisarebbe utile portare l’animaledal veterinario per ottenere unadiagnosi completa e tempestiva.Questa patologia può essereaccertata con una visita clinicagenerale al cane e un ‘analisi dilaboratorio eseguita su campio-ni di sangue e di urine.Se il cane risultasse affetto daquesta condizione di anormalitàsara’ possibile instaurare unaterapia adeguata che consistenella somministrazione regolare diinsulina a casa vostra, in una die-ta specifica e nell’esercizio fisi-co appropriato.Il DIABETE MELLITO nel cane èuna patologia cronica con cuioggi si può facilmente convive-re dando al vostro amico aquattro zampe una qualità divita migliore.

a cura di dr. PAOLO FERRE’

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L'argomento Leishmaniosi per chipossiede un cane oggi è abba-stanza familiare così come sem-pre più diffuso e pubblicizzato èl'uso di antiparassitari efficaci nonsolo contro le pulci e le zecche,ma anche contro le zanzare. LaLeishmaniosi appunto è unamalattia del sangue del cane, enon solo, che viene trasmessa dauna zanzara, appartenente algenere dei flebotomi. Questi dan-nosi insetti per la salute delnostro cane vivono nei periodi piùcaldi dell'anno, in particolare dal-l'inizio della primavera alla finedell'estate, soprattutto lungo lezone costiere; ma ormai in epocadi globalizzazione anche i flebo-tomi si stanno diffondendo inzone prima non ritenute habitatnaturale. Così dalle zone costieree del sud Italia la malattia comin-cia a manifestarsi con sempremaggiore frequenza anche nelNord della nostra penisola.L'animale contrae l'infezioneattraverso la puntura di una diqueste zanzare, portatrici delprotozoo Leishmania; attraversola saliva del flebotomo laLeishmania penetra nel sanguedel nostro animale e dopo unperiodo variabile, minimo di seimesi, la malattia può cominciarea manifestarsi. Esiste una formaviscerale, che è quella più violen-ta che può portare rapidamente

a morte l'animale per compromis-sione degli organi interni, in parti-colare rene e fegato, e una for-ma che viene detta cutanea.Questa forma in realtà non colpi-sce solo la cute, sulla quale com-paiono una dermatite forforaceaaccompagnata spesso da ulceresulle zampe, orecchie, muso, tar-tufo e coda, ma si accompagnaanche ad altri sintomi. Possiamoavere infatti forme oculari di che-ratocongiuntivite, otiti, onicogrifosi(unghie lunghe e arcuate), dima-grimento e paradossalmenteaumento dell'appetito, zoppie.La malattia come detto in prece-denza può non manifestarsi subi-to dopo il contagio; il tempo mini-mo è di sei mesi, ma a volte tra-scorrono anche anni durante iquali l'animale resta siero positi-vo senza essere malato. Una vol-ta comparsa, invece, la malattiapuò avere un' evoluzione variabi-le in dipendenza soprattutto dal-le capacità del sistema immunita-rio dell'animale e dalle cureappropriate, in virtù delle qualimolti cani riescono anche a con-vivere con la malattia per lungotempo se non per tutta la vita.Non essendo stato ancora sco-perto un medicinale capace distroncare in maniera definitiva lamalattia, le cure attuali miranosoltanto a rallentarne la progres-sione spesso con ottimi risultati.

Risulta pertanto fondamentale laprevenzione. Ricordate semprenel periodo primavera-estate diproteggere l'animale con antipa-rassitari specifici consultandosempre prima il veterinario e dirichiedere periodicamente unsemplice test sul sangue delcane, che può essere effettuatodirettamente dal veterinario nellasua clinica o da un laboratorio surichiesta. Nel sud Italia dove lamalattia è particolarmente pre-sente alcune ASL veterinarieaddirittura lo effettuano gratuita-mente. E' importante infatti tene-re sotto controllo la diffusionedella malattia nel cane, perchè laLeishmaniosi è una zoonosi, cioèuna malattia trasmissibile dall'ani-male all'uomo. Nel caso specificonon c'è un contagio diretto dacane a uomo, è sempre il flebo-tomo che funge da vettore, ma ilcane rappresenta unserbatoio...quindi più cani siero-positivi o malati, più flebotomicapaci di infettare altri cani el'uomo. Negli ultimi anni infattisono progressivamente aumenta-ti anche i casi di Leishmaniosiumana. Proprietari di gatti invece statesereni, per fortuna i nostri mici almomento possono dormire tran-quilli, anche con qualche zanzarache gli ronza nelle orecchie...

a cura del Dr. MASSIMO ERRICO e del Dr. ALESSIO CERIANI

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La filariosi cardiopolmonare è unamalattia che può colpire i carni-vori domestici, in particolare ilcane, ed è diffusa nelle areetemperate e tropicali di tutto ilbacino mediterraneo europeo.In Italia le aree storicamenteendemiche per questa parassito-si sono la Pianura Padana, lezone prealpine e preappeniniche,l’Emilia Romagna e la Toscana.Tuttavia, a causa del frequente

spostamento di cani al seguitodei proprietari da aree endemi-che a non endemiche, molte zoneconsiderate indenni sono diventa-te a rischio. La filariosi è statainfatti isolata nel Lazio, nelleMarche, in Campania ed inSardegna.L’agente eziologico è la Dirofilaria

immitis, un parassita che da adul-to vive nelle arterie polmonari enelle camere cardiache (atrio eventricolo) di destra. Si tratta diun verme sottile, biancastro, cir-colare come uno spaghetto, cheraggiunge la lunghezza di 20-30cm e che generalmente è pre-sente in più individui ( anchediverse decine).

Ciclo vitaleIl ciclo vitale della Dirofilaria èpiuttosto complesso: necessita diun ospite definitivo (cane e inmisura minore gatto) in cui ilparassita riesce a raggiungere lostadio adulto, vive e si riproduce,e di un ospite intermedio, la zan-zara, che ne veicola le forme lar-vale (microfilarie), diffondendol’infestazione.

Nell’ animale malato le femminedeI parassita adulto, dopo lafecondazione, liberano nel circolosanguigno le micro filarie. Essevengono assunte direttamentedalla zanzara quando pungel’animale per compiere il suopasto di sangue. All’interno dell’apparato buccale della zanzaraavviene un processo di matura-zione larvale in un periodo ditempo compreso tra 10 giorni eun mese, trascorso il quale le lar-ve sono infestanti cioè se inocu-late dalla zanzara nella cute diun altro ospite definitivo essesono in grado di migrare attra-verso il sottocute fino a raggiun-gere la localizzazione definitivacardiaca e circolatoria.Quest’ultima parte dello sviluppo

a cura del Dr. PAOLO PELLINI

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del parassita (periodo di prepa-tenza) richiede circa 6 mesi nelcane e 8 nel gatto. L’adulto puòvivere anche 5 anni nel cane, 2-3 nel gatto.I fattori che influenzano la diffu-sione di questa parassitosi sonolegati agli ospiti definitivi chemantengono una microfilariemiaelevata( cioè la presenza di lar-ve nel sangue) per lunghi periodi,alla presenza dell’ospite interme-

dio cioè di diverse specie di zan-zare idonee alla trasmissione delparassita e al clima per quantoconcerne la possibilità e velocitàdi crescita delle larve all’internodelle zanzare.

Segni clinici La pericolosità della filariosi è rap-presentata dal parassita adulto edalla sua quantità. Poche macrofi-larie possono essere tollerate perun certo periodo di tempo, molteprovocano alterazioni gravi erepentine, perlopiù fatali.A carico delle arterie polmonari ildanno si traduce in una endoarteri-te proliferativa che conduce a iper-tensione polmonare e quindi a unaprogressiva insufficienza cardiaca.Nel cuore invece i parassiti adul-ti possono ostacolare il flusso disangue e portare a emolisi (rot-tura dei globuli rossi). Inoltre inqualsiasi momento, la morte di unadulto ed il suo distacco dallaparete dei vasi sanguigni a cui èaggrappato, può provocare un’embolia polmonare. Le micro fila-rie circolanti possono invece por-tare a danni renali.La malattia però, evolve in formasubdola e i primi sintomi si riesco-no a vedere solo quando la situa-zione inizia ad aggravarsi; i piùfrequenti e caratteristici sono rap-presentati da tosse, abbattimento,facile affaticabilità durante unesercizio fisico, collassi, gonfioriagli arti (edemi) e ascite, cioe’accumulo di liquido nell’addome. Il medico veterinario dopo averrilevato questi sintomi nel cane onel gatto, eseguirà un esame delsangue specifico per accertare lapresenza del parassita e potràavvalersi di un esame radiografi-co del torace e di un’ecocardio-grafia per valutare tutti gli even-tuali problemi insorti.

Terapia e prevenzioneLa Terapia, effettuata esclusiva-mente dal veterinario, è voltadapprima ad eliminare i parassitiadulti che vivono nel cuore del-l’animale parassitato per evitareche causino danni permanenti al

cuore. In un secondo tempo siagisce sulle microfilarie circolanti,per eliminare il rischio di contagio.Viste le dimensioni delle filarie, èfacilmente intuibile come la parteadulticida di questo processopossa essere molto rischioso.Infatti, a seguito della sommini-strazione del farmaco filaricida, iparassiti morendo si staccano dalcuore ed entrano in circolo, doveprima di essere lisati dal sistemaimmunitario, possono causaregravi complicanze, quali trombi eocclusioni vasali. La terapia, pertanto, è potenzial-mente pericolosa ed è quindiessenziale prevenire l’infestazio-ne ed effettuare periodicamenteesami del sangue di controllo, perevidenziare eventuali parassiti.La profilassi deve essere fattatutti gli anni per un periodo chevaria da zona a zona e chedipende dalla presenza dellezanzare.Va effettuata con la somministra-zione di un farmaco per boccauna volta al mese, entro 30 ggdalla comparsa delle zanzarefino al mese successivo alla loroscomparsa.Il farmaco è infatti retroattivo, cioèagisce sui parassiti eventualmenteinoculati il mese precedente educcide le larve infestanti prima chesi trasformino in adulti.Molti prodotti in commercio hannoefficacia anche contro alcuniparassiti intestinali. Pertanto perla profilassi della filaria, è utileadottare un farmaco col piùampio spettro d’azione anchecontro questi pericolosi ospitiindesiderati, in modo da effettua-re contemporaneamente un con-tinuo intervento di “pulizia interna”dei nostri cani, evitando cosìeventuali complicazioni.Viste comunque le variabili dellafilariosi legate ai più diversi fatto-ri (clima, età del cane, razza ecc.)è bene rivolgersi al veterinario perottenere il consiglio migliore..

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Le emergenze che si sono succedute nel corso di questi anni hanno avvicinato sempredi più il concetto della salute animale a quello della salute umana. Si parla infatti di unasola salute declinata in diversi settori di competenza. Il Medico Veterinario per corso distudi, cultura, attività svolte, rappresenta la figura professionale che sta al centro diquesta visione globale della salute.Il testo della promessa professionale che viene letto dal giovane laureato al momentodell’iscrizione all’Albo bene rappresenta e sintetizza questo concetto. Vediamolo insieme: “Entrando a far parte della Professione e consapevole dell’importanzadell’atto che compio prometto solennemente di dedicare le mie competenze e le miecapacità alla protezione della salute dell’uomo, alla cura e al benessere degli animali,promuovendone il rispetto in quanto esseri senzienti; di impegnarmi nel mio continuomiglioramento, aggiornando le mie conoscenze all’evolvere della scienza; di svolgere lamia attività in piena libertà e indipendenza di giudizio, secondo scienza e coscienza,con dignità e decoro, conformemente ai principi etici e deontologici propri dellaMedicina Veterinaria.”. Come si vede la salute dell’uomo non è separata dalla cura dell’ animale, così come ilbenessere degli animali non è separato dal loro rispetto in quanto esseri senzienti. Il testo richiama poi gli elementi che sempre devono accompagnare l’attività professionaledel Medico Veterinario. L’aggiornamento, la libertà e l’indipendenza di giudizio, l’attività svoltasecondo scienza e coscienza assieme alla dignità e al decoro professionale sono anche ilfulcro della deontologia.Il comportarsi secondo scienza e coscienza deve essere inteso come espressione diquel delicato equilibrio che accompagna il Medico Veterinario nelle scelte cliniche casoper caso, tra bagaglio scientifico collettivo ed individuale e le personali convinzionimorali. Scienza e coscienza non sono oggetto di arbitrio, ma seppure lasciate alle singoleindividualità professionali, possono sempre essere giudizio esterno del corpo professionalee prevedono assunzione di forti responsabilità professionali sul proprio operato. L’Ordine, oltre che svolgere le funzioni che gli sono affidate dalle norme istitutive, vigilaaffinchè gli interessi della Categoria si coniughino con quelli della collettività, in rispostaa comuni esigenze sanitarie in primo luogo, ma anche etiche e giuridiche, nell’ambitodella salvaguardia e del benessere degli animali.L’Ordine favorisce il dialogo tra le diverse componenti interne della Professione e traquesta e le componenti esterne: utenti, istituzioni, associazioni, enti, autorità , mondoaccademico.

La sede dell’Ordine dei Medici Veterinarii delle Province di Como e di Lecco è a Comoin via Tomaso Grossi 8/a.Nei giorni di martedì, giovedì e venerdì è sempre possibile contattare la segreteria alnumero 031 304949.L’indirizzo mail è il seguente : [email protected] . Le attività dell’Ordinesono consultabili sul nuovo sito www.veterinaricomolecco.org .

Dott. Luciano Millefanti

Presidente dell’Ordinedei Medici Veterinaridelle Province di Como e di Lecco

dott. Luciano Millefanti

Professione Veterinario

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Veter inar i -area Como

BIANCHI DR. PAOLA MEDICO VETERINARIO

22031 Albavilla (CO) - Via Giuseppe Mazzini, 14 tel: 031 62 61 65

RECALCATI DR. MONICA AMBULATORIO VETERINARIO

22040 Alzate Brianza (CO) - Viale Vidario tel: 031 61 94 45

CLINICA PINETA DEI DOTT. CATTANEO E ROSSI

22070 Appiano Gentile (CO) - Via Colombo, 22 tel: 031 93 37 62 tel. 031 89 08 81

TESTA FABIO AMBULATORIO VETERINARIO

22010 Argegno (CO) - Via Lungo Telo di Sinistra, 1 tel: 031 82 16 45

CLINICA DR. LONGONI

22060 Arosio (CO) - Via Oberdan, 11 tel: 031 76 23 40

ZOOVET PRODOTTI ZOOTECNICI E VETERINARI

22033 Asso (CO) - Via dei Praeli, 5/a tel: 031 68 11 43

SORMANI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO

22021 Bellagio (CO) - Via Valassina, 140 tel: 031 95 03 41

AMB. VET. D.SSA SIMONA LONGONI

22063 Cantù (CO) - Via Puecher, 11 tel. 031 70 60 71

CLINICA VETERINARIA LA TORRE

22063 Cantu' (CO) - Via Fossano, 17 tel. 031 35 10 020

CAMPANELLA DR.SSA PAOLA

22063 Cantu' (CO) - Via Genova, 2 tel. 031 73 20 03

TERRANEO DR. MAURO MEDICO VETERINARIO

22063 Cantu' (CO) - Viale Madonna, 19 tel: 031 71 46 40

CLINICA TRIANGOLO LARIANO DEL DOTT. MARIO TOMBA

22035 Canzo (CO) - Via Alessandro Volta, 78 tel: 031 68 44 44

CLINICA BRIANTEA DOTT. FEDERICO APE

22060 Carugo (CO) - Via Toti, 23 tel: 031 76 43 25

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DR. PIZZAGALLI E DR. SALA

Cassina Rizzardi - Via Risorgimento, 459 tel. 031 44 71 084

BERETTA DR. LUCIANA AMBULATORIO VETERINARIO

22020 Cavallasca (CO) - Via al Roccolo, 1 tel: 031 53 97 84

AMBULATORIO DI MODONESI DR.M. E VINTANI DR. M.

22072 Cermenate (CO) - Via Armando Diaz, 33 tel: 031 77 35 87

AMB. ASS. DR. DOMENICO SCORDO E DEL DR. GI

22072 Cermenate (CO) - VIA CARLO MORESCHI, 38 tel: 031 72 40 092

GILARDONI DR. CORRADO STUDIO VETERINARIO

22012 Cernobbio (CO) - VIA CINQUE GIORNATE, 4 tel: 031 34 03 69

CENTRO VETERINARIO SAN MARTINO

22100 Como (CO) - Via Piave, 25 tel: 031 30 57 10 - fax: 031 30 14 89

ASSOCIAZIONE VETERINARI MONTE OLIMPINO AVEMO

22100 Como (CO) - VIa Pio XI tel: 031 54 32 31

AMBULATORIO COLOMBO MATTEO

22100 Como (CO) - Via Milano, 38/c tel: 031 24 24 93

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO

22100 Como (CO) - Piazzale S. Rocco, 43 tel: 031 26 14 33

AMBULATORIO VETERINARIO MARIO ROSSI

22100 Como (CO) - Via Borsieri Gerolamo, 26 tel: 031 26 99 56

MOSCATELLI DR. DOMENICO

22100 Como (CO) - Via Scalabrini, 6 tel. 031 52 13 95

SENECA GIOVANNI

22100 Como (CO) Via Monte Grappa, 74 tel: 031 30 02 30

ORDINI MEDICI VETERINARI

22100 Como (CO) - Via Grossi Tommaso, 8/a tel: 031 30 49 49

BOLOGNA SERGIO

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PETRUZZELLIS FRANCESCO

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DI MURO DR. LUIGI STUDIO MEDICO VETERINARIO

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TAGLIABUE DR. LUCA MEDICO VETERINARIO

22036 Erba (CO) - Via Sciesa, 6 tel: 031 64 08 77

AMB. ASSOCIATO DOTT. STEFANINI E DOTT. PONITI

22020 Faloppio (CO) - Via Cesera Battisti, 24 tel: 031 98 70 40

DUVIA DR. DANTE MEDICO VETERINARIO

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22066 Mariano Comense (CO) - Via Giacomo Matteotti, 39/b tel: 031 74 49 02

VETERINARIO CENTRO ALTO LAMBRO DR.

22066 Mariano Comense (CO) - Via Mauri Carlo, 5/e tel: 031 74 47 82

MANZONI DIEGO AMBULATORIO VETERINARIO

22026 Maslianico (CO) - Via Venti Settembre, 25 tel: 031 51 19 08

AMBULATORIO ASSOCIATO CERATI PISONI ROTA

22017 Menaggio (CO) - Via Annetta Lusardi, 68/70 tel: 0344 32 99 0

RICEPUTI DR. ANNALISA AMBULATORIO VETERINARIO

22070 Montano Lucino (CO) - Via Primo Maggio, 2 tel: 031 47 11 20

AMBULATORIO DR. BARBATTI E DR. LEVY

22077 Olgiate Comasco (CO) - Viale Trieste, 27 tel: 031 99 07 37Orari: 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.30 - sabato 10.00 - 12.00 / 16.00 - 18.00

AMBULATORIO BIANCO ELIO

22077 Olgiate Comasco (CO) - Via Roma, 139 tel: 031 94 43 77Orari: 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.00 - sabato 10.00 - 12.00

AMBULATORIO MOLTENI DR. LUCA

22020 Pellio Intelvi (CO) - Via Molino, 16 tel: 031 83 01 17

ASNAGHI PAOLO GIOVANNI MEDICO VETERINARIO

22018 Porlezza (CO) - Viale delle Rimembranze, 9 tel: 0344 72 532

AMBULATORIO VETERINARIO ASS.TO

22070 Rovello Porro (CO) - Via Madonna, 3 tel: 02 96 75 13 70

AMB. NOBILI DR RENATO, PATRIARCA DR MARCO

22020 S. Fermo Della Battaglia (CO) - Via Roma, 2 tel: 031 21 06 46

SEMEGHINI DR. IPPOLITA

22070 Senna Comasco (CO) - Via Olmeda, 1 tel: 031 56 04 24

BIANCHI DR. ALESSANDRO

22038 Tavernerio (CO) - Via Provinciale, 33 tel: 031 36 05 45

CASTELLI DR. MARCELLO VETERINARIO

22078 Turate (CO) - Via Vittorio Veneto, 3 tel: 02 96 88 446

RASTRELLI DR. PAOLO

22029 Uggiate Trevano - Via Mons.Virginio Sosiotel. 031 98 70 40 tel. 031 98 70 40 Cell. 347/3811727

GABRIELE NICOLA AMBULATORIO VETERINARIO

22070 Vertemate Con Minoprio (CO) - Via Statale Dei Giovi, 29 tel: 031 90 11 64

GALLIENA DR. PAOLO STUDIO VETERINARIO

22063 Vighizzolo (CO) - Via Italia, 29 tel: 031 73 14 25

AMBULATORIO MAMBRETTI TONELLI

22044 Villa Romano' (CO) - Piazza Giovanni XXIII, 9 tel: 031 60 54 44

57

DISTRETTO VETERINARIO DI COMO:Via P. Stazzi, 3 - ComoTel. 031/[email protected]

DISTRETTO VETERINARIO BRIANZA:Viale Ospedale, 18- CantùTel. 031/[email protected]

DISTRETTO VETERINARIO MEDIO ALTO LARIO:Via Garibaldi, 64 - PorlezzaTel. 0344/[email protected]

DISTRETTO VETERINARIO SUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMO:Via Roma, 61 - Olgiate ComascoTel. 031/[email protected]

Page 60: Animali Informa maggio 2009

58

GIANQUINTO DR. CLAUDIO

21051 Arcisate (VA) - Via Matteotti Giacomo, 94 tel: 0332 47 37 37

AMBULATORIO BESOZZO DEL DR. GRASSI ROBERTO

21023 Besozzo (VA) - Via De Bernardi, 18 tel: 0332 97 07 80

AMBULATORIO VETERINARIO MARCO SEGALA

21020 Brebbia (VA) - Piazza Italia, 7 Bis tel: 0332 77 08 05

REBKA sas DI CARENTE DR. MASSIMILIANO & C.

21031 Cadegliano-Viconago (VA) - Via Risorgimento,3 tel: 0332 59 10 24

CLINICA VETERINARIA GAGGIOLO di BIZZOZERO DR. FLAVIO

21059 Cantello-Gaggiolo (VA) - v. Lugano, 11 tel: 0332 41 86 40

MOLTENI DR.SSA ANNALINA

21010 Castelveccana (VA) - Via San Giorgio, 27 tel: 0332 52 20 30

GRASSI DR.SSA LAURA

21030 Cugliate Fabiasco (VA) - Via Molinazzo, 4 tel: 0332 72 37 40

RAVAZZOLA DR.SSA MONICA

21030 Cuveglio (VA) - Via battaglia S.Martino, 82 tel: 0332 62 40 35

AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR.SSA MIRIAM

21026 Gavirate (VA) - Via Maggioni,8 tel: 0332 74 64 18

AMBULATORIO VETERINARIO SESSA DR. PIERO

21026 Gavirate (VA) - Via Al Lido, 5 tel: 0332 74 41 35

AMBULATORIO VETERINARIO ALBINI DR.SSA CARLA E ALBINI DR.SSA LUISA

21056 Induno Olona (VA) - Via Spagnoletto, 10 tel: 0332 20 26 05

AMBULATORIO VETERINARIO PUSTERLI DR. FRANCO

21056 Induno Olona (VA) - Via Porro, 84 tel: 0332 20 60 31

BAGGIANI DR.MASSIMO

21056 Induno Olona (VA) - Via Crespi, 4 tel: 0332 20 32 22

AMBULATORIO VETERINARIO BOLTRI DR. STEFANO

21037 Lavena Ponte Tresa (VA) - Via Valle, 3 tel: 0332 55 22 99

AMBULATORIO VETERINARIO BELLORINI DR. DARIO

21014 Laveno Mombello (VA) - Via Battisti, 9 tel: 0332 62 63 96

AMBULATORIO VETERINARIO FANTONI DR. ROBERTO

21014 Laveno Mombello (VA) - Via Ceretti, 21/23 tel: 0332 66 66 97

AMBULATORIO VETERINARIO GIAVAZZI DR.SSA GIUSEPPINA

21016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A tel: 0332 53 51 37

AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO DEI DOTTORI PAOLA LONGHI E MASSIMILIANO BOGNI

21016 Luino (VA) - VIA Luigi Bernardino, 37 tel: 0332 53 56 96

CLINICA VETERINARIA CITTA' DI LUINO DEI DOTTORI DEDE' E HOFMANN

21016 Luino (VA) - Via Voldomino, 11 tel: 0332 51 10 00

CLINICA VETERINARIA LUVINATE DI ZANETTI DR. CORRADO

21020 Luvinate (VA) - Via Vittorio Veneto, 56 tel: 0332 22 00 92

AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI BROLPITO ALBERTO E DONAGGIO BARBARA

21020 Malnate (VA) - Via Leopardi, 1 tel: 0332 42 83 56

REBELLATO DR. PATRIZIA

21030 Marchirolo (VA) - Via S. Camillo, 32 tel: 0332 72 20 59

TIMPERANZA ILARIA

21020 Monvalle (VA) - Via Della Cappella, 20 tel: 0332 79 93 88

AMBULATORIO VETERINARIO BAGGI DR. MICHELE

21010 Porto Valtravaglia (VA) - Via Roma, 15 tel: 0332 54 72 85

AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR. MARIO ANTONIO

21039 Valganna (VA) - Via Isella, 2 tel: 0332 71 63 66

CLINICA VETERINARIA CROCE AZZURRA - DR. AMEDEO PINI

21100 Varese (VA) - Viale Belforte, 168 tel: 0332 33 02 44

TERZAGHI DR. CAMILLO

21100 Varese - Via Cassiodoro, 11 tel: 0332 26 54 18

CLINICA VETERINARIA C.M.V. DI GALLI DR. BATTISTA

21100 Varese - vl. Aguggiari, 162 - fax 0332 82 00 64 tel: 0332 82 00 02

CLINICA VETERINARIA DR. SCHNEIDER & C.

21100 Varese - 3, v. Corridoni tel: 0332 31 14 66

AMBULATORIO VETERINARIO VARESE LAGO

21100 Varese - v. G. Macchi, 99 tel: 328 91 23 233

PECCATI DOTT. CLAUDIO

21100 Varese - v. Ravasi, 23 tel: 0332 28 77 24

AMBULATORIO VETERINARIO DOTT.SSA KETTY PERU

21100 Varese - Via Giuseppe Giusti, 12/A tel: 0332 26 46 96

DI BENEDETTO DR. SALVATORE

21100 Varese - Via Colleverde,32 tel: 338 83 91 100

AMBULATORIO VETERINARIO LOREFICE DR. GIUSEPPE

21100 Varese - Via Monte Santo, 29 tel: 0332 23 91 82

MARCHIORATO DR. PAOLO CARLO

21100 Varese - Via Sanvito Silvestro, 103 tel: 0332 22 28 04

OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E SOMMARUGA

21100 Varese - Via Correnti Cesare, 2 tel: 0332 26 54 96

FERRONI DR. EMILIO

21100 Varese - Via Crispi, 68 tel: 0332 24 23 22

Veter inar i -area Nord - Varese

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI VARESE

E LAVENO MOMBELLO

Via B. Luini, 19 - 21100 Varese Tel. 0332/333681 Tel. 0332/1769809 Fax 0332/333293 E-MAIL:[email protected]

UFFICIO DI ARCISATE

Via Matteotti, 18 Tel. 0332/476341

UFFICIO DI LAVENO MOMBELLO

Via Ceretti, 8 Tel. 0332/625350-349

UFFICIO DI LUINO

Via Don Folli, 4 Tel. 0332/511216

PINO LAGO M.

TRONZANO L. M.

VEDDASCA

CURIGLIA CONMONTEVIASCO

MACCAGNO

LAGO MAGGIO

RE

LAGO DI VARESE

DUMENZAAGRA

LUINO

GERMIGNAGACREMENAGA

MONTEGRINOVALTRAVAGLIA

CADEGLIANOVICONAGO

PORTO VALTRAVAGLIA

BRIS

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GRANTOLA

CUNARDO

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PORTO TRESA

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CUASSO ALMONTE

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V.

MASCIAGO

CASSANOVALC.

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CIOCUVEGLIO

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CASTELVECCANA

CITTIGLIO

GEMONIOAZZIO

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BRINZIO

VARESE

BISUSCHIO

BESANO

PORTOCERESIO

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CLIVIOARCISATE

CANTELLO

MALNATE

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GAVIRATE

COCQUIO TREVISAGO

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BESOZZOMONVALLE

LEGGIUNO

LAVENO MOMBELLO

BIA

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CAZZAGO B.

GALLIATE L.

BRU

SIM

PIA

NO

BREZZO DI BEDERO

21100 Varese - Via Gianni Rodari, 22 tel: 0332 26 44 46

CLINICA VETERINARIA CITTA' DI VARESEPrandoni Dr.ssa Lara

• Chirurgia Generale • Ortopedia • Radiologia • EcografiaLaboratorio analisi • Ricovero 24 ore su 24

Page 61: Animali Informa maggio 2009

59

JOBS-CLUB ITALIANODEL GATTO DI TIPO SIAMESE

Associazione senza scopo di lucro il Club del GattoSiamese opera per la promozione e la tutela nonchéla conoscenza la diffusione e la salvaguardia delgatto Siamese, delle Razze Gruppo IV (Balinese,Seychellois, Peterbald, Oriental Shorthair OrientalLonghair ) e del loro patrimonio genetico ne incorag-gia l’allevamento e lo sviluppo, dando l’opportunità dimettere a confronto un lavoro di selezione e di miglio-ramento dello standard, promuovendo in tal sensostudi e scambi di esperienze ponendosi come puntodi riferimento per allevatori e proprietari. E' riconosciu-to dall'Associazione Nazionale Felina Italiana ANFI(l’unica Associazione riconosciuta dallo Stato) e dallaFederazione Internazionale Felina FIFe.

Presidente: Roberto Reguzzoni Segretario: Mario TaneraTel./Fax 0331 681000

Sito ufficiale: http://www.jobsclub.eue-mail: [email protected]

ONLUSASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI

Via Sangiano 35 – 21014 Laveno Mombello (Va)Tel. 328 6036274 – 3476929732 - fax 0332 747624www.mondovagabondo.netemail: [email protected]

LA NOSTRA ASSOCIAZIONE NASCE DALL'ENTUSIASMO DI UN GRUPPO DI AMICI CHE DA ANNI CERCA DI FARVIVERE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE ALCUNI ANIMALIMOLTO DISAGIATI, "INCONTRATI" PERSONALMENTE OSEGNALATI DA CONOSCENTI. MONDO VAGABONDO INTERVIENE FORNENDO CUCCE,CIBO ADEGUATO, CURE MEDICHE, RECINTI SPAZIOSI,SENZA TRASCURARE COCCOLE E PASSEGGIATE. PER QUANTO RIGUARDA I GATTI, CHE VIVONO LIBERI IN"COLONIE FELINE", CI OCCUPIAMO SOPRATTUTTO DI STERILIZZARE LE FEMMINE PER EVITARE INGESTIBILICRESCITE NEL NUMERO. ABBIAMO BISOGNO DI VOI, PER RIMEDIARE ALMENO INPARTE A CIÒ CHE TROPPI NOSTRI SIMILI FANNO PATIREAGLI ANIMALI. LA NOSTRA ASSOCIAZIONE COLLABORA, CON LASTRUTTURA “I NOBILI NATI” DI VERGIATE (VA).PER CHI VOLESSE VEDERE I BELLISSIMI OSPITI DELCANILE, PUÒ CONSULTARE IL NOSTRO SITO INTERNET. CLICCANDO L’IMPRONTA DI CANE CHE SI TROVA SULVIDEO CON LA SCRITTA “QUA LA ZAMPA” SI HA L’ELENCODETTAGLIATO DEI CANI PRESENTI, PRONTI E DESIDEROSIDI ESSERE ADOTTATI!

Mondo Vagabondo

COSA FACCIAMO:Collaboriamo al censimento delle colonie feline al lorosostentamento al fine di limitare il randagismo e ladiffusione della leucemia e HIV felina. Queste malattienon trasmissibili all'uomo si stanno diffondendo conestrema rapidità. Qualche numero. Varese città hacensito circa 50 colonie feline per un totale di circa365 soggetti, naturalmente questi dati sono in continuomutamento per molteplici motivi: morti, nuoviabbandoni, spostamenti dei soggetti. Siamo riusciti adare in adozione 138 gattini, possibili randagi, dandoloro una casa, e con difficoltà anche qualche gattomaturo e a volte anziano. Un animale vuol dire farsenecarico con amore ma nel rispetto della loro etologia.Questi messaggi dovrebbero poter essere trasmessigià alla scuola materna. In questo senso abbiamodiversi progetti alcuni già sperimentati. Ci piacerebbemettere la nostra esperienza a disposizione.

CHIUNQUE VOLESSE PUÒ CONTATTARCI AL NUMEROTELEFONICO 339 3506480 OPPURE ALL’INDIRIZZO EMAIL:

[email protected]

A-MICI RANDAGIONLUS VARESENATA DA UN GRUPPO DI "PASSIONARIEFELINE" LA NOSTRA È UN' ASSOCIAZIONE CHE PERSEGUE COME FINALITÀ LAPREVENZIONE, LA CURA DEL RANDAGISMO E LA TUTELA DELL' ANIMALE.

Via G.B. Scalabrini, 33 - 22100 Como (CO)Tel. e Fax 0039 031/4891102

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CAMICE OPERATORIO PER PICCOLI E GRANDI ANIMALI

Page 62: Animali Informa maggio 2009

CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO

21041 Albizzate (VA) - Via Dinarda, 23 tel: 0331 99 40 24

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTOR HETTINGER MICHAEL E NEDALINI PATRIZIA STUDIO ASSOCIATO

21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 tel: 0331 96 03 18

DESTITO DR.SSA ANNALISA

21010 Arsago Seprio (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0331 29 67 74

GANGI DR. MASSIMO

21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47 tel: 0331 27 50 43

STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO

21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7 tel: 0331 27 55 32

STUDIO ASSOCIATO POZZI - MIGLIERINA

21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25 tel: 0331 95 38 54

AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO

21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18 tel: 0331 73 11 44

CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO

21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 tel: 0331 26 23 08

STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI

21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 tel: 0331 99 14 99

TERNI SABRINA

21020 Casale Litta - Bernate (VA) - Piazza Repubblica, 13 tel: 0332 94 78 65

AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE

STUD. ASS. DOTT. MARTINOLI-STRAPPO-DE TONI-PORETTI

21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 tel: 0331 29 64 22

STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO

21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54 tel: 0331 20 32 82

RAIMONDI DR. MARIO

21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17 tel: 0331 28 05 44

AMBULATORIO VETERINARIO MOTTERLE DR. DARIO

21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43 tel: 0332 89 21 68

STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA

21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28 tel: 0331 24 19 41

ANTONIO DR. BOSCARO MEDICO VETERINARIO

21013 Gallarate (VA) - Via Checchi, 27 tel: 0331 78 44 33

AMBULATORIO VETERINARIO CASTIGLIONI DR. ROSELLA

21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4 tel: 0331 79 35 65

BURAGLIO DR.SSA FRANCA

21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 tel: 0331 77 48 71

PORRINI DR. PAOLA

21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 tel: 0331 78 40 47

FERRE DR. PAOLO

21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10 tel: 0331 78 48 76

MAZZUCCHELLI DR. MAURIZIO

21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 tel: 0331 78 20 23

REVEL DR. MASSIMO

21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A tel: 0331 79 30 71

AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA

DEI DOTTORI GOBBI A. E MARTEGANI M.

21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14 tel: 0332 46 16 03

AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA

21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13 tel: 0332 78 01 80

AMBULATORIO VETERINARIO

DEI DOTTORI STEFANIA DI TIZIO E CRISTIANO COLOMBO

21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49 tel: 0331 66 92 74

LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR.SSA ANNALINA

21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 tel: 0331 95 83 18

CLINICA VETERINARIA MALPENSA srl DI OLIVIERI DR. MASSIMO

21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 tel: 0331 22 81 55

NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA

21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 tel: 0331 22 30 27

AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR.SSA ARMIRAGLIO

21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 tel: 0331 92 09 50

MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO

21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13 tel: 0331 92 45 38

AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA

21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A tel: 0331 92 10 85

BOTTINI DR. LAURA

21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22 tel: 0331 99 15 03

AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE

21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20 tel: 0331 98 50 04

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI ANGELA

21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78

STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO

21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101 tel: 0331 25 90 47

AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS.

DEI DOTTORI VISENTIN G. PIETRO E AIMINI R. "PARCO DEL TICINO"

21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 tel: 0331 25 37 67

AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO

21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 tel: 0331 25 24 97

AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO

21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 tel: 0332 25 24 16

AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. SSA MARTA

21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 tel: 0331 90 50 20

AMBULATORIO VETERINARIO GIULIANI DR. ALBERTO

21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18 tel: 0332 97 81 95

AMBULATORIO VETERINARIO DI POZZI DR. STEFANO

21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2 tel: 0332 96 18 61

AMBULATORIO VETERINARIO BASSANI DR.SSA PAOLA

21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 tel: 0331 96 40 30

AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO

21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 tel: 0331 94 69 28

Veter inar i -area Sud - Gal la rate

MORAZZONE

GAZZADAS.

BUG

UG

GIA

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AZZATE

DAVERIO

CROSIOCASALELITTA

MORNAGO

SUM

IRAGO

BRUNELLO

CAVARIA

CASTRONNO

ALBIZZATE

BESNATE

CARNAGO

JERAGOCON O.

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GALLARATE

CA

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SAMARATE

FERNO

VIZZOLATICINO

SOMMALOMBARDO

VERGIATESESTOCALENDE

TRAINO

MERCALLO

COMABBIO

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TERNATE

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B.ANGERA

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TRAVEDONA

GOLASECCA

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OSE

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LONATE POZZOLO

CARDANOAL CAMPO

CA

SSA

NO

MA

GN

AG

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CARONNOVARESINO

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATE

CORSO LEONARDO DA VINCI, 1TEL. 0331/709947FAX 0331/709965 E-MAIL:[email protected]

UFFICIO DI ANGERA

P.ZZA GARIBALDI, 1 TEL. 0331/960161

UFFICIO DI GAZZADA

VIA ROMA, 18 TEL. 0332/877035-036

60

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Il canile municipale di Gallarate è gestitodall'associazione A.P.A.R. onlus, che gestisce ilcanile municipale di Busto Arsizio ed il rifugio Elia.La struttura che attualmente ospita mediamentecirca 60 cani: tutte le gabbie sono munite dilampade termiche, al fine di scaldare gli ospitidurante l'inverno e nelle notti più fredde. Il canileinoltre ospita in un'area appositamente strutturataanche uno sparuto numero di gatti, anch'essisterilizzati e monitorati a livello sanitario. Il canile di Gallarate è aperto tutti i giorni dalle9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (da aprilea settembre) o dalle 14.00 alle 18.00 (durante glialtri mesi dell'anno) la domenica dalle 9.00 alle12.00. I volontari hanno la possibilità di trascorrerepiacevoli ore a passeggio con i nostri adorabiliospiti e giocare con loro nelle aree apposite. Date ai nostri amici la speranza di una vitamigliore, vi ripagheranno con tutto l'immensoamore di cui sono capaci E se volete è possibileanche adottare a distanza il vostro preferito... virilasceremo un attestato di adozione con la suafoto. E' un modo per aiutarci nell'attesa di trovareuna nuova famiglia.

CANILE MUNICIPALE DI GALLARATE

Via degli Aceri, 15 - Tel/Fax 0331 26 06 [email protected]

L’Associazione “Amici dell’uomo” è nata nel 1989 e,grazie al suo lavoro e alla costante collaborazionecon la struttura privata "Oroval" di Cittiglio, che ospitai trovatelli, molti dei nostri "amici" hanno trovato unpadrone affettuoso e premuroso. L’Associazioneprovvede al totale mantenimento di parecchi caniriscattati dall’Associazione ed a tutti i bisogni di cui glianimali necessitano: toelettatura, interventi chirurgici,controlli, esami e sterilizzazioni qualora ciò sianecessario.

Purtroppo le Associazioni di volontariato onlus come lanostra, non sono sovvenzionate da alcun ente pubblico.Pertanto chi volesse sostenere le nostre attività con unadonazione, può farlo tramite i seguenti canali:

“AMICI DELL’UOMO”

C/C POSTALE intestato a

AMICI DELL'UOMO ONLUSIBAN IT24 G076 0110 8000 0001 3987 466

INTESA SAN PAOLO - FILIALE DI GAVIRATEIBAN IT29 D030 6950 2511 0000 0001 390

oppure a mezzo vaglia postale intestato a:

Sig.ra Franca BrunellaASSOCIAZIONE VOLONTARIA PER LA PROTEZIONE

DEGLI ANIMALI AMICI DELL'UOMO

Via Sangiano 57

21014 Laveno Mombello (VA) - Tel. 0332 970890

“Oasi del Gatto”

L’ASSOCIAZIONE HA BISOGNO DI CIBO, MEDICINE E OFFERTE PER ASSISTENZA VETERINARIA.

di Somma Lombardo

ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO

donazioni su c/c intestato a:Associazione OASI DEL GATTOdi Somma L.doOasi Felina OIPA

Banca Popolare di Lodi spac/c 2055/12 -cin N- abi 05164 cab 22800

PER INFORMAZIONI:Marco 335 1325002 Tiziana 340 6987470Stefania 335 6937138 Anna 339 6610420

e-mail: [email protected]

GRUPPO SPORTIVO AMICI DEL SAMOIEDOIl gruppo sportivo amici del Samoiedo,è un'associazione senzascopo di lucro,fondata nel 2002 da proprietari e simpatizzantidi questa bellissima razza.Lo scopo di questa associazione èquella di offrire occasioni d'incontro e di scambio agli interes-sati, oltre che ampliare la conoscenza e la partecipazione agliappassionati di cinofilia.Il gruppo si pone infatti anche l'obiettivodi diffondere le caratteristiche di questa razza evidenziandonele caratteristiche e i pregi. Il Samoiedo, razza primitiva origina-ria della Russia del Nord e della Siberia, iniziò a diffondersi nelnostro paese attorno agli anni Ottanta ottenendo un crescendod'interesse per la sua bellezza, dolcezza ed affidabilità. IlSamoiedo è considerato da molti come un cane da compagniaper il suo carattere versatile, ammirato nelle esposizioni per lasua bellezza,ma non si deve scordare che è anche un cane daslitta e da lavoro. La sua intelligenza,la determinazione il tem-peramento inoltre, ben si prestano per attività sportive quali l'Agility dog, sleddog, dog trekking, obedience, all’ abilitazione delsoccorso nella protezione civile, e all'impiego terapico della notaPet therapy.Attualmente stiamo svolgendo attività sportive di agility dog,sleddog, e piacevoli escursioni. Per qualsiasi informazione tel. 366/1522275 o scrivere via e-mail [email protected]

Il ResponsabileFiliale della Lombardia

Associazione sportiva dilettantisticaAffiliata AICS

Riconosciuta dal CONI

Sede filiale dellaLombardia :

Busto Arsizio (VA) tel. 366/152227

www.amicosamoiedo.net

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VEDANOOLONACASTIGLIONE

OLONA

GORNATE OLONA

CASTEL

SEPR

IOLO

NATE

CEPPI

NO

VENEGONOSUP.

VENEGONOINF.

TRADATE

FAGNANOOLONA

GORLAMAGG.

SOLBIATEOLONA

GORLAMIN.

CISLAGO.

GERENZANO

SARONNO

UBOLDO

ORIGGIOCARONNO

PORTUSELLA

OLGIATEOLONA

CASTELLANZA

BUSTOARSIZIO MARNATE

Veter inar i -area Sud - Busto Ars i z io

AMBULATORIO VETERINARIO CALCATERRA DR SSA CLARA

21052 Busto Arsizio (VA) - Via Biancardi Generale,23 tel: 0331 67 91 75

BARTOCCINI DR.FRANCESCO

21052 Busto Arsizio (VA) - Via Milazzo, 37 tel: 0331 62 60 93

AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO

21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2 tel: 0331 62 12 31

CENTRO VETERINARIO DEI DOTTORI TOSI E VENTURA

21052 Busto Arsizio (VA) - Via Vespri Siciliani, 51 tel: 0331 68 55 55

CLINICA VETERINARIABUSTESE - DR.SSA MARINA VITTORELLI

21052 Busto Arsizio (VA) - Via Maino, 13 tel: 0331 32 18 52

STUDIO VETERINARIO LUONI DR. RENATO

21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48 tel: 0331 35 10 91

AMBULATORIO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO

21052 Busto Arsizio (VA) - Via Venti Settembre, 32 tel: 0331 62 45 40

ALBERTI DR. DANIELE

21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1 tel: 0331 50 49 21

STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO

21043 Castiglione Olona (VA) - Via Antonio Gramsci, 1 tel: 0331 82 49 77

AMBULATORIO VETERINARIO FRANCO DR.SSA ISABELLA ARIANNA

21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 tel: 02 96 57 535

AMBULATORIO VETERINARIO PERTUSELLA - DR. MATTIA BASILICO

21042 Caronno Pertusella (VA) - Via Trieste,1135 tel: 02 97388725

AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI PAGANI E VANELLI

21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 tel: 02 96 40 83 98

CLINICA VETERINARIA OLONJA DI OASI DR.SSA OSVALDA

E BALLARATI DR. MARCO

21054 Fagnano Olona (VA) - Via Dante Alighieri, 21 tel: 0331 61 15 05

ROVANI DR. VIRGILIO

21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42 tel: 0331 61 13 05

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI

21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 tel: 02 96 81 211

ROMANI DR.SSA SABRINA

21050 Gorla Maggiore (VA) - Via Dante Alighieri, 50 tel: 0331 61 07 67

STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DEI DOTTORI FERE' - TRAVAINI

21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 tel: 0331 60 38 03

AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA CARLO DR. UMBERTO

21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 tel: 02 96 73 06 39

AMBULATORIO VETERINARIO PAGANI DR. ROLANDO

21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60 tel: 02 96 73 24 04

CLINICA VETERINARIA SAN VITTORE

21040 Origgio - San Vittore Olona (VA) - Via Sempione, 102 tel: 0331 1770 510

CLINICA VETERINARIA CITTA' DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI

21047 Saronno (VA) - 21047, v. Novara tel: 02 96702062, 02 9606402

AMBULATORIO VETERINARIO BUSNELLI DR

21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120 tel: 02 96 00 526

STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO

DELLE DOTTORESSE BOLOGNA PAOLA - RIVOLTA SIMONA

21047 Saronno (VA) - Via A. Manzoni, 5 tel: 02 967 04 664

AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI DR.SSA ANGELA

21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78

CERVINI DR. FLAVIO

21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12 tel: 0331 81 09 40

MENGOTTO DR. GIOVANNI

21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39 tel: 0331 81 13 53

AMBULATORIO VETERINARIO MONTICELLI RAFFAELLA

21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38 tel: 02 96 78 83 68

FERRONI DR. EMILIO

21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24 tel: 02 40 01 84

AMBULATORIO VETERINARIO DI PEJA DR.SSA ANTONELLA

21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 tel: 0332 86 62 60

CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA

21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4 tel: 0331 86 49 90

AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI BARBATTI E LEVY

21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 tel: 0331 82 45 45

AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO

P.ZZA PLEBISCITO, 1 TEL. 0331/621298 FAX 0331/623658 E-MAIL:[email protected]

UFFICIO DI SARONNO

VIA GORIZIA,28 TEL. 02/9602248

UFFICIO DI TRADATE

VIA GRADISCA, 16 TEL. 0331/840752

San Vittore olona (MI) - Via Sempione, 102 tel: 0331 1770510

CLINICA VETERINARIA SAN VITTOREDOTT. ALESSIO CERIANI

dal lun al ven (orario continuato) 09.00 - 19.15 sabato 09.15 - 17.30

FUORI ORARIO

Cell. 347 4071594

Page 65: Animali Informa maggio 2009

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MANIFESTAZIONI CANINE 2009

14 giugno TAINO (VA)La manifestazione cinofila è patroci-

nata dal Comune di Tainoin contemporanea Gara podistica Pro

Loco di Taino

5 luglio DRUOGNO (VB)presso la Baitina

23 luglio BUSTO ARSIZIO (VA)dalle ore 20.30

P.zza San Giovanni giudicata intera-mente dai bambini

13 settembre MARNATE (VA)V.le Lombardia

In contemporanea della Sagra SantaCroce di Marnate (Va)

Per info:Paola Carnesella - tel. 327-0124850Claudio Colombo - tel. 327 0124840

www.associazioneleradelcane.comwww.ilcaneintrionfo.it

5 luglio TERNATE (VA)Gara in contemporanea della

esposizione caninaPresso Villa la Voliera Reale

Great Lakes Von Bredick

American Rottweiler3 luglio COCQUIO TREVISAGO (VA)

Regionale di Agility Presso lo Stadio Comunale

Eddy Varenne:Edwin (ns. figlio) con Great Lakes Von

Bredick Black Pearl Varenne

Memphis: Ch. Big Country MemphisStorm V Avatar

Multi Best In ShowCampionessa Europea

Mich con

Eddy:

Ch. Michigan

Von Bredick

Multi Best In

Show

Villa la Voliera Reale

Per informazioni:

GREAT LAKES VON BREDICKdi Grazia e Niels Bredick

Via Massino, 15/A - 21023 Besozzo (VA)Tel: +39-0332-771844 +39-349-8430086

[email protected]

IL RICAVATO DELLE MANIFESTAZIONI SARA’ DEVOLUTO PERLA COSTRUZIONE DI UN ASILO ANTISISMICO IN ABRUZZO

FA.MA. srlVia Galvani, 1Besozzo (VA)

Tel. 0332 970700Tel. 0332 970830

[email protected] PER CANI

Page 66: Animali Informa maggio 2009

64

• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO Chiamare il servizio veterinario della A.S.L. competente per territorio

Per il comune di Varese Tel. 0332- 333681 Festivi e notturno Tel. 0332- 277111

• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. che potrebbero avere segnalazioni su chi l'ha smarrito Chiamare i vigili urbani del comune interessato i quali devono provvedere a farlo accalappiare

Per il comune di Varese sede E.N.P.A. Tel.0332 232161 Polizia Municipale Tel.0332 809111

• HO PERSO IL MIO CANE Denunciare lo smarrimento all'anagrafe canina del comune di residenza Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. Chiamare il canile comunale

Per il comune di Varese Canile di Via Friuli Tel.0332 335077

HAI PERSO UN CANE?PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE

POLIZIA MUNICIPALE DELLA TUA CITTA’

ACCALAPPIATORI:DOGS GROUND 0331 259 788GIRARDI 349 834 10 47

SITI INTERNET:www.enpa.itwww.animalipersiritrovati.org

CANILI CONVENZIONATI:

CANILE BUSTO ARSIZIO 0331 670 692

CANILE GALLARATE 0331 260 663

PAL LEGNANO 0331 466 665

CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO 0331 353 181

CASA BULL 0331 361 967

ALLEVAMENTO OROVAL CITTIGLIO 0332 626 190

ALLEVAMENTO NOBILI NATISESTO-VERGIATE-MERCALLO-TAINO 0331 947 579

CANILE SANITARIO PROVINCIALE DISTRETTO SARONNOALLEVAMENTO DEL BOZZENTEVia Don Gnocchi, 7 - Gerenzano 347 2724462

Cosa fare se ..... per la Provincia di Varese

• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO Chiamare il servizio veterinario della A.S.L. competente per territorio

Per Como e Provincia Tel. 031-37030Festivi e Serali Tel. 031-370111

• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO Avvisare il canile E.N.P.A. di Como chiedendo se sihanno segnalazioni di smarrimentiChiamare la Polizia Locale del posto che faràintervenire il servizio di accalappiaggio

Per il comune di Comosede E.N.P.A. Tel. 031-303356 / 3479131384Polizia locale Como Tel. 031-265555

• HO PERSO IL MIO CANE Denunciare lo smarrimento al servizio vetrinario ASLTel. 031-370300Avvisare i canili di zona nel caso venisseraccolto da qualcuno.

HAI PERSO UN CANE?PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE

Per informazioni puoi chiamareil servizio veterinario ASLTel. 031-37030 / 03-1370111

SITI INTERNET:www.enpa.itwww.enpacomo.orgwww.asl.como.it www.gliamicidelrandagio.itwww.animalipersiritrovati.itwww.parcocanile.it

CANILI CONVENZIONATI:CANILE SANITARIO ASL 031-370300CANILE ENPA DELLA VALBASCA 3479131384(in attesa di avere linea fissa)CANILE DI MARIANO COMENSE 031-751653CANILE DI ERBA 031-611633

Cosa fare se ..... per la Provincia di Como

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Spotti Arredamento srl21052 Busto Arsizio (VA)

S.S. Sempione ang. Via Genova, 28 - Tel. 0331.629052www.spottiarredamenti.it - e-mail: [email protected]