Animali Informa novembre 2009
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Transcript of Animali Informa novembre 2009
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Editoriale
Buongiorno, Ben ritrovati alla nuova edizione della nostra Rivista.Nonostante il periodo di criticità economica che stiamo attraversando, con piacere prendo atto che si èriusciti, anche se non con poche difficoltà, a proseguire l’edizione della Rivista, giunta al 4^ NUMERO, sonoveramente entusiasta delle numerose mail di complimenti che sono arrivate in redazione.
UN GRAZIE di CUORE A:- tutti i veterinari che collaborano costantemente alla stesura degli articoli della Rivista- alla disponibilità del Dottor Vasconi grazie al quale possiamo iniziare la nuova rubrica “L’esperto risponde”- alle Farmacie Celesia per la collaborazione informativa sul progetto “L’Aquila deve tornare a volare”,che come potete leggere nell’articolo, è stato realizzato e continua in aiuto alle popolazioni terremotate;
- a tutti gli inserzionisti- ai lettori che ci inviano materiale per la rubrica: “ Il lettore racconta”
In un periodo in cui la nostra società vive una forte crisi economica, ma forse ancora di più crisi di valoried affetti, dimostrato anche dagli eclatanti episodi di indifferenza tra gli esseri umani, la prossima festa delSanto Natale credo debba portarci a riflessioni profonde, al coraggio di “agire” nel bene e nell’Amoreanche in ogni piccolo gesto della nostra vita quotidiana: una goccia d’acqua è poco, ma tante gocce for-mano un mare. Auguro a tutti Buone Feste!!!
Novembre 2009 Il direttore Cinzia Crespi
Il lettore racconta...Gentile Redazione,ho recentemente avuto modo di leggere gli articoli apparsi sulla Vs. rivistaa pubblicazione gratuita semestrale "Animali In forma" - in distribuzionepresso l'ambulatorio del ns. veterinario di fiducia, trovandola molto utile edinteressante.In famiglia siamo amanti di tutti gli animali (cani, gatti, uccellini, pesci,ecc.) ed al momento possessori di una dolcissima micia, chiamata affettuo-samente "Gattoman" e di un acquario di comunità allestito da circa 9 mesi.A questo proposito, Vi allego un paio di foto della nostra Gattoman, nel-la speranza che vogliate pubblicarle.Vi ringrazio molto per l'iniziativa e per Vs. la disponibilità.Cordiali saluti
Vera FerrariVertemate con Minoprio (Co)
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IL GIOCOPREZIOSO
ALLEATO PER EDUCARE
L TUO CUCCIOLO
10LA FAINA
14UN TARTUFOPER NATALE?UNA SCELTAIMPORTANTE
DIRETTORE RESPONSABILE
Crespi Cinzia
REDAZIONE
Premoli Gianluigi
PROGETTO GRAFICO
IMPAGINAZIONE
Francesca Cariglino
[email protected]. 0331 48 21 80
via Roma, 1021053 Castellanza
HANNO COLLABORATO:dott. Mauro Vasconidott. Alessio Cerianidott. Umberto Gallidott.ssa Patrizia Arrighidott.ssa Donata Bianchidott.ssa Paola Bolognadott.ssa Simona Rivoltadott.ssa Osvalda Oasidott.ssa Carlotta CaminitiPaola VieroPaola CarnesellaLaura MaiMaura TuzzaCristian Simone
FOTO COPERTINAAllevamento Mekong Jiang
STAMPA
ALFAPRINT SNC
via Bellini, 2421052 Busto Arsizio (VA)
DISTRIBUZIONE gratuitapresso studi veterinari
ISCRIZIONE AL TRIBUNALE DI BUSTO ARSIZIO
ANIMALI INFORMA
N. 07/09 DEL 03/04/2009
Vendiamo Vendite s.r.l. è titolare esclusivo di tutti i diritti di pubblicazione. L’invio di fotografie alla redazione ne autorizza implicitamente la pubblica-zione gratuita su qualsiasi supporto cartaceo e digita-le. Le fotografie inviate alla redazione non sarannorestituite. Informativa e Consenso in materia di tratta-mento dei dati personali (Codice Privacy d.lgs. 196/03).Nel vigore del d.lgs. 196/03 il Titolare del trattamentodei dati personali ex art. 28 d.lgs. 196/03, è VendiamoVendite s.r.l. con sede in Castellanza (VA) via Roma, 10.La stessa La informa che i Suoi dati verranno raccolti,trattati e conservati nel rispetto del decreto legislativoanche per attività connesse all’azienda. La avvisiamoche i Suoi dati potranno essere comunicati e/o trattatinel vigore della Legge, anche all’estero, da società e/opersone che prestano servizi in favore della Società. Inogni momento Lei potrà chiedere la modifica, la corre-zione e/o cancellazione dei Suoi dati ovvero esercitaretutti i diritti previsti dagli artt. 7 e successivi del. D.lgs.196/03 mediante comunicazione scritta alla VendiamoVendite srl. La lettura della presente informativa deveintendersi quale consenso espresso al trattamento deidati personali
EDITORE:21053 Castellanza Via Roma n° 10
Tel. 0331 482180Fax 0331 482626
www.vendiamovendite.com
Anno 2 Novembre 20095IL CAVALLO: UN ATLETA A TUTTI GLI EFFETTI
8CORSI GRATUITI DI EDU-CATORI CINOFILI PERRAGAZZI IN CARCERE
16SHIH TZUSTORIA - CARATTERE- CURE E ALTROANCORA SU QUESTO FANTASTICOCANE
20I SEGNALI INDICATORI
DEL GATTO:ORECCHIE E CODA
26ACQUARIOFILTRAZIONI IN ACQUARIO
30IL PAPPAGALLOCENERINO
32CAVIA O PORCELLINOD’INDIA?
38IL LAGO DI LUGANO
43IL DIARIO DI UN CANE
44IL BOA CONSTRICTOR
46OMEOPATIA E PROBLEMIGASTROENTERICI
52LA GASTROENTERITE DELCANE
54L’ESPERTO RISPONDE
56-58-60-62ELENCO VETERINARICOMO, VARESEE PROVINCIA
48 MALATTIEDEL CANELE PATOLOGIE VIRALI
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28 CAMOMILLA
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via Roma, 10 21053 Castellanza (VA)[email protected] - tel. 0331 48 21 80 - Fax 0331 48 26 26
Redazione
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CAP CITTA’ PROV.
ETA’
POSSESSORE DI
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CANE GATTO ALTRO
Informativa a consenso in materia di trattamento dei dati personali. (codice privacy d.lgs.196/03) Vendiamo Vendite srl - Castellanza (VA) - via Roma, 10, è il Titolare del trattamento dei dati personali che vengono raccolti, trattati e conservati exd.lgs. 196/03. Gli stessi potranno essere comunicati e/o trattati da Società esterne Incaricate. Ai sensi degli artt.7 e ss. si potrà richiedere la modifica, la correzione e/o la cancellazione dei dati, ovvero l’esercizio di tutti i diritti previsti per Legge. Lasottoscrizione del presente modulo deve intendersi quale presa visione, nel colophon della rivista, dell’ Informativa completa ex art. 13 d. lgs.196/03, nonchè consenso espresso al trattamento ex art. 23 d. lgs. 196/03 in favore dell’Azienda.
Semestraleanno 2, n. 24° NUMERO
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La riabilitazione, concetto di fondamentale impor-tanza in campo umano, non è stata, invece, anco-ra pienamente accettata da cavalieri e preparato-ri impegnati nei settori dell’equitazione e dell’ippi-ca. Questo nonostante il cavallo sia visto semprepiù come un atleta vero e proprio, a cui chiedereprestazioni di qualità sempre superiore.I carichi di lavoro a cui sono sottoposti questi sog-getti li predispongono a patologie di natura orto-pedica e non, che frequentemente comportano unostop forzato alla loro carriera e, di conseguenza, aquella del loro cavaliere. Eccessivi e ripetuti sforziimpongono stress psicologici e fisici deleteri per lasalute mentale dell’animale, che non sarà più ingrado di affrontare il lavoro con la serenità neces-saria e sarà quindi più predisposto a infortunarsi.Il numero di ore che si dedicano alla preparazionedi un cavallo e, perché no, il legame affettivo chesi instaura fra cavallo e cavaliere, dovrebberoincentivare il proprietario a preservare il più possi-bile il proprio animale, sia fisicamente che psicolo-gicamente, con un impegno che spesso è minoredi quello che occorre per rimediare ad un eventua-le danno.Lavorando in quest’ottica si puòaspirare ad una carriera lunga esoddisfacente per il cavallo, chepotrà arrivare a presentarsi allesempre più numerose competizioniriservate ai soggetti senior nellemigliori condizioni fisiche e mentali.Il cavallo infortunato, nella maggiorparte dei casi, affronta il periodonecessario alla guarigione confina-to in box e passeggiato a mano oin giostra solo pochi minuti al gior-no. La ripresa è poi graduale ma iltempo che ci vuole per rimettere informa un cavallo fermo da qualchemese è decisamente troppo lungo efaticoso.È per fornire un aiuto concreto nel-la gestione dei cavalli infortunatiche è stata creata una strutturaveterinaria a loro dedicata. Qui siaffrontano le problematiche di que-sti soggetti sottoponendoli a per-corsi riabilitativi studiati sulle singo-le esigenze.Localizzata in una splendida area
verde alle spalle del Lago Maggiore, a meno diun’ora da Milano, la Clinica veterinaria Le Cicogneè una struttura innovativa dedicata alla rimessa informa dei cavalli sportivi. È specializzata nellariproduzione equina e nella riabilitazione, convale-scenza e allenamento dei cavalli affetti da patolo-gie di natura ortopedica e non, sotto stretta sor-veglianza medica.Dotata di box sicuri e confortevoli, giostra e ampipaddock, si avvale di uno staff di veterinari alta-mente qualificati (ginecologi, ortopedici, internisti ealimentaristi), e di macchinari per la riabilitazionetecnologicamente all’avanguardia, come l’AquaPacer, la Tecarterapia e le onde d’urto.Alla base del lavoro del Centro Veterinario LeCicogne c’è l’esercizio controllato a cui è sottopo-sto quotidianamente il cavallo, con un treadmill inacqua chiamato AquaPacer, dove l’animale si muo-ve sgravato di più del 40% del suo peso. Per alcu-ni tipi di problemi, come lesioni a tendini e lega-menti, il movimento è benefico perché stimola lariparazione e favorisce il recupero di lunghezza edelasticità. Anche in seguito ad interventi articolari
Il cavallo:un atleta a tutti gli effetti
A cura della Dott.ssa Carlotta Caminiti
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una mobilizzazione veloce è di fondamentaleimportanza per il recupero totale e completo del-l'articolazione. Inoltre, tenere in esercizio tutto l’ap-parato muscolare circostante aiuta ad evitare, inseguito, eventuali situazioni di instabilità.In acqua l’aumento della resistenza e la diminuzio-ne dell’impatto durante il movimento stimola la fles-sibilità delle giunture, potenzia la muscolatura emigliora la postura, senza che vi sia alcun tipo distress o possibile trauma. I cavalli accettano dibuon grado questo tipo di esercizio nel treadmill,non hanno problemi, non si spaventano e general-mente affrontano la seduta quotidiana con moltaserietà.Questo tipo di attività, associata ad altre terapiefisioterapiche come la Tecarterapia o le Onde d’ur-to, consente il rientro agonistico del cavallo in tem-pi più veloci riducendo notevolmente la possibilitàdi recidive.La Tecar è una tecnica già ampliamente utilizzatain medicina sportiva umana, che sfrutta onde radioa bassa frequenza per richiamare cariche elettri-che nella zona malata, risvegliando l’energia inter-na e attivando i naturali processi riparativi e antin-fiammatori dei tessuti senza proiezione di energiaradiante dall’esterno. In questo modo si riducel’edema, si favorisce la riparazione delle lesioni esi allevia notevolmente il dolore.L’obiettivo del Centro è quello di riuscire a consi-gliare le terapie fisioterapiche giuste per ogni tipodi problema e di affrontare anche i casi più com-plessi con la competenza necessaria, facendointervenire anche collaboratori esterni come orto-pedici, osteopati, fisioterapisti, chiropratici o bioe-nergeuti.Dare la possibilità al cavallo di partecipare attiva-mente alla propria guarigione, sia mentalmente chefisicamente, mantenendosi in attività senza il sacrifi-cio del confinamento in box, dovrebbe essere
l’obiettivo di proprietari, preparatori e veterinari ogniqualvolta si trovano a fronteggiare un infortunio.Per non vanificare il tempo speso nella preparazio-ne di un cavallo, e riaverlo in tempi brevi al massi-mo della forma dopo un infortunio o un problemadi salute, è importante avvalersi dell’aiuto di vete-rinari specialisti in grado di seguirlo quotidianamen-te nel suo percorso riabilitativo. Nel movimentocome nelle terapie e nelle singole necessità checiascun soggetto può avere come, ad esempio,l’alimentazione (per ovviare a eventuali problemi diallergia o intolleranza), il tempo libero dedicato alpaddock o le altre terapie necessarie a mantene-re il cavallo in piena salute, l'occhio vigile e costan-te del veterinario è garanzia di sicurezza.Anche nella vasta area dedicata alla riproduzione,strutture modernissime e veterinari presenti 24 oresu 24 garantiscono un alto livello di qualità nell’as-sistenza al parto e nella medicina neonatale.La nascita di un puledro è una festa. E tale deverimanere, senza incidenti, con l’assistenza continuadel veterinario sia per la madre che per il piccolo.La maggior parte delle volte l’intervento dell’uomodurante il parto non è necessario, ma se subentraanche il più piccolo problema l’evento così attesopuò trasformarsi in dramma. Per questo motivo, aLe Cicogne le cavalle vicine alla scadenza del ter-mine della gravidanza vengono tenute in costanteosservazione: le sale parto sono dotate di teleca-mera per monitorare la fattrice senza disturbarladurante il travaglio, intervenendo solo quando ènecessario o al momento del parto.Inoltre, abbiamo voluto creare un ambiente confor-tevole e sereno, con ampi spazi dove la fattricepossa muoversi prima del parto e dove far corre-re il puledro poi.Madre e figlio sono costantemente seguiti fino almomento del loro ritorno a casa.Per la fecondazione valgono le stesse regole:monitoraggio continuo da veterinari presenti 24 oresu 24 e fecondazione al momento giusto, sia conseme congelato che con seme fresco. L’obiettivo èsempre quello di ottenere una gravidanza nel minortempo possibile anche per le cavalle più difficili,magari non più giovanissime o con alle spalle sto-rie di infertilità e difficoltà di concepimento. Nei casipiù complicati si può intervenire utilizzando tecni-che di fecondazione assistita come l’EmbryoTransfer.Inoltre, Le Cicogne può essere il punto di riferimen-to per quei proprietari che intendono utilizzare ilseme dal proprio stallone per fecondare le fattricidirettamente nella stessa stazione di monta.
Centro Veterinario Equino Le Cicognewww.lecicogne.com
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Comunicato Stampa
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTEAIDAA
CORSI GRATUITI DI EDUCATORI CINOFILIPER RAGAZZI IN CARCERE
Roma (21 ottobre 2009) Un progetto pilota da sviluppare nelle carceri minorili di Roma, Milano e Napolinel quale si insegni alle ragazze ed ai ragazzi detenuti a conoscere, amare ed educare i cani attraver-so corsi professionali specifici in modo da creare operatori cinofili ed educatori canini dando quindi lapossibilità a questi giovani di imparare un mestiere che allo stesso tempo li responsabilizzi avendo laresponsabilità di educare altri esseri senzienti. Questo il senso della lettera inviata oggi dal presidentenazionale di AIDAA Lorenzo Croce al ministro della giustizia ANGELINO ALFANO ed ai vertici dell'ammini-strazione penitenziaria. La proposta prevede la realizzazione di corsi professionali per operatori cinofi-li (addetti alla gestione dei canili) ed educatori cinofili (educazione di base dei cani) da realizzare den-tro le strutture di accoglienza (carceri minorili) per minori di Milano,Roma e Napoli e la possibilità di segui-re lezioni pratiche all'interno dei canili e dei centri di educazione cinofila e in caso di esito positivo delcorso anche la possibilità per le giovani ed i giovani detenuti di accedere al lavoro esterno presso lestrutture pubbliche e private che si convenzionano siano essi canili pubblici o gestiti da enti ed asso-ciazioni riconosciute a livello statale e regionale o presso centri di educazione cinofila convenzionati."Crediamo seriamente in questo progetto - ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA - e siamo pron-
ti a mettere a disposizione la professionalità dei nostri educatori cinofili per realizzare questi corsi,riteniamo che il vivere a contatto con gli animali ed in un certo modo esserne responsabili sia unalezione di vita e un importante percorso di rieducazione per i giovani ospiti dei centri di accoglienzae di quelli che per esemplificazione chiamiamo carceri minorili. Ho scritto al ministro della giustiziaAngelino Alfano chiedendo un appuntamento per spiegare il senso del nostro progetto che tra l'altroformerebbe delle figure professionali di cui oggi abbiamo assoluto bisogno, visto l'aumento della sen-sibilità nella tutela degli animali nella società corso che tre l'altro - conclude Croce - sarebbe realiz-zabile senza costi per l'amministrazione pubblica".
AIDAA www.aidaa.net [email protected] [email protected]
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amano la compagnia di un animale
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La faina (Martes foina) è un piccolo carnivoroappartenente alla famiglia dei Mustelidi.A questo gruppo fanno capo specie terrestri (come lemoffette), arboricole (come le martore), specieche vivono prevalentemente nelle tane (come i tassi),specie semiacquatiche (come i visoni) e acquatiche(come le lontre).Le varie specie sono accomunate da due caratteristichemorfologiche: arti brevi e corpo allungato.I Mustelidi sono diffusi in Eurasia, in Africa e nelle Americhe.La faina, lunga 42-48 cm, con una coda di 25 cm circa,ha un peculiare mantello bruno con una larga macchiabiancastra “a farfalla” sul petto e sulla gola.Il peso è variabile (1,5-2,5 kg).Tendenzialmente solitaria, costruisce il suo rifugio nellafenditura delle rocce, nel cavo degli alberi o nella tanaabbandonata di un roditore ma sempre più spessofrequenta gli insediamenti urbani.Si muove soprattutto al crepuscolo e di notte per dare lacaccia a topi, conigli, uccelli e ghiri ma si nutre anche diinsetti, anfibi, frutti selvatici e bacche.Si introduce spesso nei pollai e nelle coniglieresaccheggiandoli e uccidendo quasi sempre tutti gli animaliche vi si trovano al loro interno.È presente in tutta la Penisola tranne chein Sicilia e in Sardegna.
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Un paziente insolito: la Faina
A tu per tu con la faina:le fasi del recupero
Una domenica di fine giugno ungiovane esemplare maschio difaina rinvenuto sul ciglio di unastrada di montagna viene urgen-temente condotto in clinica.L’animale viene visitato e sotto-posto agli esami diagnostici col-laterali che evidenziano un gravestato di disidratazione e denutri-zione e uno shock settico.Presenta ferite multiple da morsosugli arti anteriori probabilmenteinferte da un conspecifico o daun animale domestico.
Al Mustelide, completamente inerme,viene inserito un catetere per la flui-doterapia endovenosa e un sondi-no per l’alimentazione assistita.
Dopo tre giorni di cure intensivela faina sembra riacquistare leforze e comincia a nutrirsi spon-taneamente.
Articolo a cura del Dr. Davide Ferraro,Medico Veterinario, Libero Professionista, Luino (VA).
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Nonostante le medicazioni gior-naliere le ferite tardano a guari-re. Si decide di intervenire chirur-gicamente per rimuovere i tessu-ti necrotici e infetti.
L’animale supera brillantementel’intervento. Ormai “fuori pericolo”si procede alla riabilitazione fisi-ca e comportamentale in unrecinto esterno prima del rilascio.
A distanza di un mese esatto dalritrovamento, la faina viene rein-trodotta nel suo habitat di origi-ne. BUONA FORTUNA !!!!
Si ringraziano per la collaborazio-ne lo staff della Clinica VeterinariaCittà di Luino di Dedè e Hofmann,Sara Ferraro, Laura e Marco S.
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Il Natale è alle porte: spesso in questo periodo affascina l’idea di regalare uncucciolo ai vostri cari, soprattutto ai vostri figli. Le feste però passano in un lam-po mentre gli animali, se siete fortunati, rimarranno con voi per molti anni diven-tando parte integrante della famiglia e la vostra assistenza sarà richiesta permolto tempo. Ecco qualche consiglio per evitare errori imputabili a scelte affret-tate dietro alle quali si celano grandi rischi..
Un tartufo per Natale? Una scelta importante
Occuparsi di un cane richiede ungrande impegno; tempo, dedizione,pazienza, comprensione e speseeconomiche che si deve esserepronti ad affrontare. Bisognerà
occuparsi d lui anche durante levacanze. Accertatevi che la persona alla qualeavete deciso di regalarlo sia disposta ad accet-tare tutto questo; potreste altrimenti creargli unproblema e chi ne farà le spese sarà l’animaleche rischia l’abbandono perché troppo complica-to da gestire. Un cucciolo è sempre molto viva-ce: qualche danno è da mettere in preventivo.
Se si è maniaci di ordine e pulizia, avere un canepuò rivelarsi un’esperienza difficile, sia perché i primitempi si avrà a che fare con molti “regalini”, sia per-ché si dovrà provvedere a farli uscire spesso, anchequando piove: terra, impronte e peli sul pavimento (enel naso) sono assicurati. Un cane ama condivide-re la vita familiare; essere escluso dalle attività delsuo branco gli procura forte disagio.Le sue esigenze vanno ben oltre ad avere spazioverde, pappa e un riparo ed è indispensabile quin-di accertarsi che non sia destinato ad essere rele-gato in giardino.
Ci sono un’infinità di razze con caratte-ristiche fisiche e comportamentali estre-mamente diverse tra loro.
Ognuno può trovare il cane adatto al pro-prio stile di vita. Non fermatevi quindi ad unascelta puramente estetica o di tendenza madocumentatevi approfonditamente prima discegliere.
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L’equilibrio di un cucciolo va saputomantenere. Un’educazione priva di inutilideleterie punizioni, ma ricca di gentilez-
za e coerenza è la base per un solidorapporto. La conoscenza del comportamentodel cane e di come educarlo correttamente èindispensabile per instaurare un rapporto equi-librato e sereno.Sono certa che queste informazioni vi aiuteran-no nel prendere una decisione e fare una scel-ta ponderata e consapevole. A questo puntopotreste anche decidere di andare a dare“un’occhiata” in un canile dove magari c’è untartufo che vi aspetta pronto a dare tanto affet-to e riempire la vostra vita !!
E' fondamentale per il cucciolo trascor-rere i primi 60 giorni di vita insieme allasua mamma e i suoi fratellinii che gli
insegneranno i comportamenti corretti datenere. Se viene allontanato da loro prima chesia trascorso questo periodo, potrebbe svilup-pare seri problemi comportamentali di difficilegestione per i proprietari, come nei casi di cuc-cioli importati illegalmente dai paesi dell’est.Per evitare questa eventualità esigete da chi velo cede il certificato che ne attesti le origini,verificando che non sia contraffatto. In questomodo darete anche voi un aiuto per combatte-re questa “piaga”. Per saperne di più consulta-te Internet dove potrete trovare un’infinità diinformazioni sull’argomento.
CAMPAGNA
DIINFO
RMAZ IONE
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STANDARD
ORIGINE: TibetPATRONATO: Gran BretagnaDATA DI PUBBLICAZIONE DELL’ ORIGINALE STAN-DARD VALIDO: 24.06.1987.UTILIZZO: cane da compagniaCLASSIFICAZIONE FCI: Gruppo 9: Cani da compagniaSezione 5: Cani del TibetSenza prova di lavoroASPETTO GENERALE: cane robusto, dal mantelloabbondante, caratterizzato dal portamento arro-gante e dal muso a crisantemo.COMPORTAMENTO/CARATTERE: intelligente, attivoe sveglio. Amichevole e indipendente.TESTA: larga e rotonda, con occhi ben distanziati.Ricca di pelo che ricade bene sugli occhi. Folti baf-fi e barba. Il pelo che cresce rivolto verso l’alto sulnaso dà il caratteristico effetto di un crisantemo.REGIONE CRANIALE: Stop: marcatoREGIONE FACCIALE:Naso: nero, tuttavia nei soggetti a manto fegato ocon macchie fegato il tartufo è a sua volta marro-ne scuro. La parte superiore del naso deve esse-re a livello o appena leggermente più bassa delbordo della palpebra inferiore. La punta del nasorivolta verso il basso è da considerarsi difetto.
Narici bene aperte. Da considerarsi difetto le nari-ci chiuse.Muso: di buona larghezza, squadrato e corto. Privodi rughe. La canna nasale è piatta e guarnita dipeli, lunga un pollice (2, 54 centimetri) dall'estremi-tà allo stop, è diritta o leggermente rialzata allapunta. La pigmentazione del muso la più uniformepossibile.Labbra: ben allineate.Mascelle/denti: mascelle di uguale lunghezzaoppure leggero prognatismo inferiore. Bocca larga.Occhi: grandi, scuri e rotondi, ben distanziati mamai prominenti. Espressione calda. Nei soggetti dicolore fegato o con macchie fegato sono ammes-si occhi più chiari. Quando il cane guarda dirittodavanti a sé nessuna parte bianca della scleroti-ca deve essere visibile.Orecchie: grandi, dotate di un lungo padiglione.L'orecchio è portato cadente. Attaccatura legger-mente al di sotto del livello superiore del cranio.Così abbondanti di pelo da sembrare fare tutt'unocon il collo.COLLO: ben proporzionato, graziosamente incurva-to. Lunghezza sufficiente da permettere un porta-mento fiero della testa.CORPO: la lunghezza del corpo tra il garrese e l’at-taccatura della coda è leggermente superioreall'altezza al garrese.Dorso: dritto.Regione lombare: ben collegata e robustaPetto: largo e ben discesoCODA: forma un abbondante pennacchio. Portataallegramente, ben sopra il dorso, con attaccaturaalta. Raggiunge in altezza circa il livello del cranio,cosa che dona una silhouette ben equilibrata.ARTIARTI ANTERIORIArti corti e muscolosi con buona ossatura, il piùpossibile dritti ma in modo compatibile con un pet-to largo e ben disceso.Spalle: compatte e ben arretrate.ARTI POSTERIORIArti corti e muscolosi con una buona ossatura. Vistida dietro sono dritti. Aspetto massiccio a causadella ricchezza di pelo..Cosce: ben arrotondate e muscolose.PIEDI: arrotondati, compatti e dotati di buoni cuscinetti.Sembrano grossi a causa della ricchezza del pelo.
a cura di Maura Tuzza - Allevamento Mekong Jiang
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PORTAMENTO/ANDATURA: andatura altera, movi-mento armonioso e fluido. Gli anteriori si portanobene in avanti e la spinta del posteriore è forte. Icuscinetti plantari si scoprono completamente.MANTOPelo: lungo e folto, mai arricciato. Presenza di unbuon sottopelo. Ammessa una leggera ondulazio-ne. Si raccomanda vivamente di legare il pelosopra la testa.Colore: sono ammessi tutti i colori, ma la fiamma bian-ca sulla fronte ed il bianco all'estremità della codasono molto apprezzati nei soggetti multicolori.
TAGLIAAltezza al garreseNon deve superare i dieci pollici e mezzo (26, 7cm). La tipicità e le caratteristiche della razza sonoimportantissime e non devono essere sacrificatealla sola taglia.PESO: da 10 a 18 libbre (da 4, 5 a 8, 1 kg). Pesoideale fra 10 e 16 libbre (da 4, 5 a 7, 3 kg )DIFETTIOgni deviazione dallo standard è da considerarsiun difetto, che va penalizzato secondo la gravità.N.B. I maschi devono avere due testicoli di aspet-to normale e completamente discesi nello scroto.
Per lo Shih Tzu, come per tutte le razze orientali, è mol-to difficile indicare la sua esatta origine. Lo Shih Tzudiscende senz’altro dagli antichi “cani leone” del Tibet,così come il lhasa apso. Con ogni probabilità questedue razze sono attualmente ben distinte a causa del-la selezione dell’uomo. Il lhasa apso si è infatti svilup-pato nel Tibet, mentre lo shin tzu si è diffuso soprat-tutto in Cina. Si ha notizia di vari cani inviati come donodal Tibet al palazzo imperiale di Pechino. I piccoli canierano affidati agli eunuchi, i quali li curavano e li alle-vavano in un padiglione della Città Proibita. Nella loroopera di selezione i cinesi cercarono di accentuare ilmuso schiacciato, la testa larga, il torace forte e gli articorti. A questo proposito va detto che c’è chi sostieneche abbiano introdotto sangue pechinese per ottenerel’attuale shih tzu. Ebbero gran successo a partire dal-la dinastia Manchu e furono sempre presenti a cortefino alla morte dell’Imperatrice Tsu-Hsi, che era unavera appassionata Sembra che avere in dono uno diquesti piccoli cani (sempre rigorosamente maschio)significava essere una persona molto rispettata dall’im-peratore. Già all’epoca esistevano soggetti di molticolori ma, il preferito era l’unicolore oro che più ricor-dava il leone. La razza rimase confinata entro le muracinesi fino agli inizi di questo secolo. Dopo la morte del-l’imperatrice Tzu-Hsi nel 1908 i cani vennero dispersie l’allevamento in gran parte cessato. Con la rivoluzio-ne comunista, la razza in Cina fu pressoché estinta. InEuropa i primi soggetti giunsero attorno al 1930 ed il
primo standard ufficiale venne redatto nel 1954. I pri-mi soggetti in Italia giunsero nei primi anni settanta.A causa del grande successo che lo Shih Tzu ha avu-to in questi ultimi anni, buona parte degli Shih Tzu iscrit-ti annualmente in Italia sono di allevamento commercia-le. Il numero di soggetti che accedono alle esposizionicanine è molto limitato così come il numero degli alle-vatori italiani che si prefiggono lo scopo di conservaree migliorare la razza.
ORIGINI E STORIA
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Lo Shih Tzu è un cane socievole, allegro, conuna forte personalità. Abbastanza testardo ma,mai aggressivo. Estremamente simpatico e gio-cherellone, sarà felicissimo delle visite dei vostriamici che accoglierà muovendo freneticamentela coda ed alzandosi sugli arti come a volerdire: “sono qui, mi vedi? Dai coccolami un po’”.Essendo un piccolo cane ma di struttura robu-sta, questo gli consente di essere un buon com-pagno di giochi anche con i bambini. Moltosocievole con tutti gli animali, non ha mai pro-blemi di convivenza ed anche diversi maschipossono convivere serenamente. Non è rarovedere un Shih Tzu giocare o dormire tranquil-lamente anche con un gatto.Lo shih tzu e’ anche un cane straordinariamen-te forte di salute, necessita solo di controlliperiodici e delle solite vaccinazioni; un’alimenta-zione ben bilanciata e un’appropriata dieta(tendono ad ingrassare) fanno sì che il nostroamico possa vivere tutta la sua vita in perfettasalute. Bisogna comunque prestare attenzioneai reni (e’ consigliabile fornirgli solo acqua oli-gominerale) e tenere presente che la conforma-zione del muso porta lo Shih Tzu a russare.
La toelettatura di uno Shih Tzu non è difficilepurché si faccia regolarmente senza mai riman-dare la spazzolata quotidiana, altrimenti, ci siritroverà con un cane talmente annodato dadover essere costretti alla tosatura. Essendo uncane che da adulto ha un pelo lunghissimo, èconsigliabile per praticità tenerlo di media lun-ghezza. Questo aiuterà il proprietario ad avereil suo compagno sempre in ordine ed il nostropiccolo amico eviterà di portare a casa dopoogni passeggiata una montagna di sporcizia efoglie che inevitabilmente con il pelo molto lun-go raccoglierebbe per la strada.Periodicamente si dovrà legare con un elasticoil pelo sopra la testa e procedere alla puliziadegli occhi e dei denti. Il bagno, potrà esserefatto ogni 10 giorni. Ogni due/tre mesi si dovràaccorciare il pelo tra i polpastrelli. Se seguire-te queste piccole regole, avrete sempre unoShih Tzu grazioso e pulito. Se invece, vorretetenere il vostro Shih Tzu in condizioni da Showcon il pelo lunghissimo, il lavoro sarà veramen-te impegnativo con sedute di toelettatura gior-naliere e bagni ogni 5 giorni. Sicuramente inquesto caso dovrete affidarvi all’allevatore chevi mostrerà tutte le varie fasi della toelettatu-ra e mantenimento da show.
IL CARATTERE
LA TOELETTATURA
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La nostra storia è abbastanza recente in quanto, ilnostro affisso è stato riconosciuto dall’ENCI e dalla FCInel 2002 ma la nostra passione risale ai primi anni’90 con l’arrivo del nostro primo Shih Tzu. Nel corsodegli anni abbiamo effettuato importazioni mirate checi hanno permesso di arrivare oggi ad avere una tipi-cità ben definita. Nonostante la giovane età del nostroallevamento possiamo vantare diversi titoli a livellointernazionale tra cui, per noi vanto ed orgoglio un“award of merit” ottenuto con la nostra Shih Tzu“Mekong Jiang Dza-Chu” nella più importante esposi-zione speciale dedicata alla sola razza Shih Tzu chesi tiene ogni anno negli USA. Ad oggi, lei è l’unica ShihTzu nata ed allevata in Italia ad aver conseguito que-sto riconoscimento. Un altro grande successo è avervinto per 3 anni con i nostri soggetti la più importan-te esposizione dell’est europa chiamata “Eurasia”.Oggi, i nostri Shih Tzu sono presenti in moltissimi ringEuropei, Americani ed Asiatici. I nostri risultati:1 Award of Merit 20084 Ch. Russia2 Gran Ch. Russia2 giovani Ch. Russia2 Ch.i RKF1 Ch. Canadese1 Ch. Brasiliano1 Ch. Panamericano1 Ch. Americas Y El Caribe2 Ch. Americano1 Ch. Uruguaiano1 Ch. Argentino1 Gran CH Argentino1 Ch. Lituano1 Ch. Latvia2 Ch. Bielorussia3 Ch. Eurasia2 Ch. Russia shih Tzu Club2 Ch. Iternazionale2 Ch. Ucraina
1 Gran Ch. Ucraina1 giovane Ch. Croato 1 giovane Ch. Ungherese4 giovane promessa ENCIMiglior riproduttore Shih Tzu Russia 2006/2007
Allevamento Mekong Jiang - Canegrate (MI)Via Cascinette, 12 - tel 335 [email protected]
ALLEVAMENTO
Via Varese, 42 - Cimbro di Vergiate (VA)Tel. 0331 94 65 05
Orari Negozio: Lunedì mattina chiuso - pomeriggio 15.00 - 19.00dal martedì al sabato 09.00 - 12.30 / 15.00 - 19.00
Orari Toelettatura: lunedì chiuso dal martedì al sabato 09.00 - 17.30orario continuato si riceve su appuntamento.
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Il gatto è presente nelle nostrecase in numero se non superiore,quasi eguagliabile al numero dicani presenti nelle famiglie nonsolo italiane. Anche il gatto , come il cane, hauna sua storia, un suo vissuto,amato e ucciso per scagionarecredenze e superstizioni. Dopo repentine selezioni, siamoarrivati ad oggi a razze distinte,splendide ed amate in tutto ilmondo. A pelo lungo, a pelo corto, bico-lore, cincillà, europeo o addirit-tura senza pelo, i gatti oggi vivo-no tranquillamente nelle nostrecase o da soli come padroni dicasa o accanto a simpatici ami-ci cani e gatti.Il gatto è un animale meno socie-vole del cane ma non è del tut-to indipendente. Per quanto orgoglioso sia , riescea stringere un’amicizia con l’uo-mo . Essendo un felino , si espri-me in maniera diversa rispetto alcane. Spesso il cane scodinzolaperché è felice e fa’ le feste alpadrone……. Il gatto se muove lacoda vuol dire ben altro Il cane muove le orecchie quan-do percepisce un suono , il gat-to lo fa’ per altri motivi.Spesso viviamo con i nostri ami-ci gatti ma nella realtà nonconosciamo molto bene i lorosegnali indicatori di emozioniquale : coda e orecchie.Impariamo a conoscerli
POSIZIONE NEUTRA LE ORECCHIESONO DRITTE , LEGGERMENTEPUNTATE IN AVANTI . IL GATTOANALIZZA L’AMBIENTE ED E’TRANQUILLO
POSIZIONE DI DIFENSIVA . LEORECCHIE SONO APPIATTITELATERALMENTE QUANDO IN GAT-TO E’ SULLA DIFENSIVA MENTRE QUANDO I PADIGLIONISONO IN POSIZIONE VERSO LAFONTE SONORA , IL GATTO E’ INALLARME .
Anche la coda del gatto esprimemolti suoi atteggiamentiLa coda è indispensabile al gat-to: è equilibratore durante lamarcia, soprattutto un segnale
molto importante a livello diespressione comportamentale.Osservare la coda del gatto èindispensabile per capire i suoistati d’animo• Coda eretta verso l'alto Il gat-
to manifesta aspettative pia-cevoli da parte nostra se civiene incontro con la coda drit-ta. Contrariamente, se il gattosi allontana con la coda dritta,manifesta la sua "indipenden-za“
• Coda alta e mossa in ampiondeggiamenti Ci vuole saluta-re in modo giocoso quando ilgatto si strofina su di noi e pre-senta la coda alta e la muovelentamente
• Coda bassa Il gatto prova pau-ra e spavento
• Gatto seduto con la punta del-la coda che muove veloce-mente Il gatto prova nervosi-smo, desiderio di non esseredisturbato
• Coda a mezza altezza, tesa egonfia Il gatto ha un fortesospetto e si sta preparandoad un eventuale attacco.
• Coda mossa in rapidi scatti Ilgatto potrebbe avere atteg-giamenti violenti e pericolosi (ilmovimento è accompagnatoda orecchie piegate all'indietroe vocalizzi che vogliono incute-re spavento).
• Coda ad uncino: il gatto ha fame
NON DIMENTICHIAMO CHE IL GAT-TO E’ E RIMARRA’ PER SEMPRE ILNOSTRO FELINO DOMESTICO,PRAGMATICO, CURIOSO ED ETER-NAMENTE IL NOSTRO COMPAGNODI VITA PIU’ MISTERIOSO CHE ESI-STA. CERCARE DI CAPIRLO, E’ POS-SIBILE. CERCARE DI CAMBIARLO E’IMPOSSIBILE! ACCOGLILO E AMALO PER COM’E’ :IL NOSTRO FELINO DI CASA.
I SEGNALI INDICATORIDEL GATTO: ORECCHIE E CODAA CURA DI PAOLA CARNESELLA TOELETTATRICE
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Un tranquillo sabato pomeriggio venne a trovarmi
“Romeo”, un cucciolo di Cane Corso molto simpati-
co. Durante il suo giro d’ispezione nel mio salotto il suo straordi-
nario naso trovò un’ usurata pallina da tennis incastrata e dimen-
ticata da tempo sotto un vecchio mobile..
Così per distrarlo gli mostrai qualche giochino di gomma, un
osso da rosicchiare, un giocattolo con sonaglio, ma
niente…tutto inutile! l’unico desiderio di Romeo era raggiun-
gere e possedere quella magica sfera gialla! Fissava il suo
oggetto d’amore e poi mi guardava, la fissava ancora poi mi
guardava di nuovo e sembrava volesse dirmi: “Senti! faccia-
mo qualsiasi cosa ma tiriamola fuori di li! Tanto lo so che
anche tu non resisti a vederla li, voi umani siete ossessio-
nati dalla palla quanto noi, tutti i giorni, televisione, giornali,
radio, vi tengono costantemente informati su risultati di parti-
te di calcio, pallacanestro, tennis, golf e cosi via …..in fondo
non c’è da stupirsi se ci amate cosi tanto, nessuno meglio di
noi comprende la vostra ossessione per la palla. Allora, ti
sbrighi a tirarla fuori sta pallina cosi ci divertiamo?!”
Il gioco per il cucciolo ha un importantissimo scopo, quello di spe-rimentare e immagazzinare esperienze che serviranno poi nella vitada adulto, quindi in pratica il cucciolo gioca per imparare.Il gioco inoltre, se messo in atto con gioia e allegria senza esserevissuto come una forzatura, consolida enormemente il legame cuc-ciolo - proprietario perché non c’è niente di più entusiasmante peril vostro cucciolo delle vostre risate e della vostra sincera felicità. E’ lo stare insieme, cercare di comprendersi, di creare momenti diallegria che sono importanti; il gioco non deve essere un‘attivitàfredda e noiosa: io tiro la pallina, tu corri, ti stanchi così poi dormi.E’ importante invece considerare il gioco come un’opportunità stra-ordinaria per combinare il divertimento all’apprendimento.Il gioco svolge soprattutto un ruolo fondamentale nello sviluppo del-la personalità del cucciolo, infatti influenzerà il suo modo di com-portarsi da adulto.Se ad esempio durante il gioco gli verrà permesso di mordicchiarele vostre mani o caviglie, saltarvi addosso, ringhiare, o azzannarei vostri pantaloni, egli imparerà che questi sono per voi COMPOR-TAMENTI CONSENTITI, quindi li metterà in atto anche in altre situa-zioni, ad esempio quando tornate a casa o ricevete ospiti, masoprattutto crederà che ogni umano sarà disposto a partecipare al“gioco duro” compreso vostro figlio più piccolo, le persone anzianedella famiglia o gli ospiti.
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a cura di Paola Viero, Istruttore Cinofilo Professionista
Per evitare pericolose conseguenze, il giocodeve svolgersi in modo corretto e seguendoalcune regole.
1. non iniziate mai a giocare con il cucciolo se èagitato o se si sta comportando male perchècosi facendo imparerebbe che per attirare lavostra attenzione e innescare il gioco sarà suf-ficiente avere un atteggiamento irriverente .
2. cercate di avere sempre l’iniziativa e propone-te il gioco quando il cane è tranquillo o per pre-miarlo per un’azione corretta.
3. non lasciare a sua disposizione una quantitàesagerata di giocattoli, così facendo perderàvelocemente l’interesse nei loro confronti. Megliotenerli in una cesta a parte e lasciarne a dispo-sizione due o tre sostituendoli ogni tanto.
4. evitate il “gioco della lotta”. Lasciate questogioco agli individui della stessa specie e allapari in modo che il vostro momento di gioco siconcluda sempre con il sorriso e allegria anzi-ché con bronci e sgridate. Questo perchèdurante gioco il cucciolo perde facilmente il con-trollo assumendo cosi comportamenti irriveren-ti. Se questo avvenisse è bene interrompereimmediatamente il gioco ed ogni forma di comu-nicazione con lui e ricominciare a giocare appe-na si è calmato.
5. scegliete giocattoli adatti al vostro cucciolo, evi-tate quelli troppo piccoli perché potrebbero sof-focarlo se finissero in trachea.
6. non smettete mai di dedicare tempo al giocolasciando il vostro cucciolo annoiato, solo estressato. I cuccioli sani e ben nutriti sono unavera bomba di energia e avrebbero bisogno dimovimento con frequenti e stimolanti passeggia-te in ambienti sempre diversi, ma raramente gliè consentito farlo. Il gioco è quindi indispensa-bile perché costituisce una vera valvola di sfo-go. La mancanza di movimento crea cani anno-iati e frustrati che inevitabilmente manifestanocomportamenti indesiderati come l’ abbaiareincessantemente, il distruggere oggetti vari, loscavare enormi buche in giardino, o ancorapeggio l’ ingoiare oggetti pericolosi come adesempio i sassi. Tutti questi sono da considera-re SINTOMI DI FORTE DISAGIO e non VIZI oDISPETTI da punire.
IL RIPORTO DELLA PALLA:UN’ IMPRESA POSSIBILE!
Noi umani abbiamo in comune con i cani alcunidivertimenti, in particolare condividiamo l’amore peri giochi con la palla, un esempio? Il gioco del “RUBALA PALLA” è molto apprezzato sia dai cani che daibambini, ma non solo, un altro gioco irresistibile èil ”PRENDIMI LA PALLA SE CI RIESCI!”. Quanto ama-no questo gioco i cani! Sono abilissimi nel restareappena al di fuori della nostra portata, per non far-si prendere, ma abbastanza vicini per stuzzicarci agiocare, per poi sfilarci davanti, come se avesse-ro vinto la Coppa del Mondo! E noi? Ovviamentecediamo alla tentazione perché un po vittime del-la nostra ossessione per la palla non possiamosopportare l’idea di averla lanciata e non averlariavuta! Per il cucciolo il gioco del riporto della palla nonsolo è molto divertente ma anche molto educativoperchè vi consentirà di gestire al meglio il cane nelmomento in cui afferra qualcosa che non deve .In realtà non è difficile insegnare ad un cucciolo ariportare la palla, cominciate a lanciarla solo a bre-ve distanza, aspettate che il cane la rincorra e laafferri, a questo punto allontanatevi voltandovi dispalle senza guardare il cane, chiamatelo con
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entusiasmo e battete le mani per fare in modo chelui incominci a seguirvi. Una volta arrivato da voifategli vedere una seconda pallina e dimostratedisinteresse totale per quella che possiede lui, gio-cate con la vostra, fatela volare in aria, palleggia-te, fingete di proteggerla da lui, nel giro di qualchesecondo avrete fatto nascere nel vostro cucciolo ildesiderio irrefrenabile di ottenere la vostra palla edi conseguenza lascerà cadere a terra la sua. Nelpreciso istante in cui questo avviene date il coman-do “lascia!” e subito lanciategli la pallina tantodesiderata. Ma lanciarla subito vuol dire subito!Non dopo averla tenuta stretta e avergli detto“bravo cucciolo della mamma! Sei stato bravissimo!“ il cane in quel momento non vuole complimenti elodi, lui vuole la sua palla, e quindi dategliela, pre-sto! Pensate a vostro figlio, secondo voi apprezze-rebbe carezze e coccole nel bel mezzo di unaentusiasmante partita a pallone con gli amichetti???
IL GIOCO DEL“CERCA il TESORO!”
Un altro straordinario gioco per il cucciolo è quel-lo di stimolarlo ad utilizzare il suo olfatto per ritro-vare un oggetto nascosto in precedenza.Potete giocare in giardino ma anche nel salotto dicasa. Iniziate trattenendo il cucciolo per il colla-re e lanciate davanti a lui il suo giochino preferitoo per i più golosi un biscottino per cani. Subitodopo lasciatelo ed incitatelo a raggiungere il suo“tesoro “ con la parola “cerca!”. Quando il cucciolo raggiunge il suo trofeo lodatelocon gioia. Gradualmente lanciate l’oggetto semprepiù distante e sempre meno in vista. Imparerà benpresto ad utilizzare il suo straordinario naso perritrovare il suoi “tesori preziosi”.
GIOCHIAMO A FRISBEE!
Un altro gioco divertente ed entusiasmante siaper il cucciolo che il proprietario è il gioco delfrisbee.Acquistatene un paio di stoffa anziché di plasti-ca dura, si trovano facilmente nei negozi specia-lizzati e soprattutto non feriscono la bocca delcane. Per prima cosa mostrate il frisbee al cuc-ciolo e fate alcuni lanci delicati perché possadesiderare di andare a prenderlo. Non giocate freneticamente con i cuccioli questoper evitare che con salti eccessivi possanofarsi male.Una volta che avrà afferrato il gioco, allontana-tevi di spalle e appena vi avrà raggiunto potre-te ricominciare il gioco lanciandogli il secondofrisbee…divertimento garantito!
MINI PERCORSOAD OSTACOLI IN SALOTTO
L’inverno è alle porte e le giornate si accorcia-no? No problem! Possiamo divertirci con il nostrocucciolo anche nel soggiorno di casa! Ma nien-te paura, non sarà necessario rivoluzionare l’ap-partamento, basterà preparare un piccolo per-corso ad ostacoli con gli oggetti già disponibi-li. Guardatevi attorno e scoprirete di avere mol-tissime cose che si trasformeranno in perfettiostacoli per il vostro percorso. Potete utilizza-re delle bottiglie di plastica allineate per farfare lo “SLALOM” al cane aiutandovi con unbiscottino. A seconda delle dimensioni del canee dell’appartamento potrete includere dei pic-coli “SALTI” nel vostro percorso utilizzandomagari un ombrello o una sedia appoggiati aterra. Incoraggiatelo a saltare sempre con l’aiu-to di qualche premio. Potrete addirittura creareil vostro “TUNNEL” di agility utilizzando una vec-chia coperta appoggiata ad un tavolino o alle-stirne uno con un tappetino da campeggio arro-tolato oppure crearne uno con uno scatolone dicartone. Anche altri oggetti come vasi di plasti-ca vuoti, hula-hoop, birilli che vostro figlio nonusa più possono trasformarsi in divertenti osta-coli da superare. Le possibilità di creare lavostra personale attrezzatura di agility sonoinfinite, date quindi libero sfogo alla vostracreatività e divertitevi insieme al vostro cuccio-lo ad inventare nuovi ed entusiasmanti percorsida superare insieme.
In questo numero parleremo dellaFiltrazione in acquario: principi e consigli.
Il filtro è uno strumento indispensabile per ilmantenimento di un acquario. Grazie ad essol’acqua delle nostre vasche mantiene una qua-lità tale da rendere possibile la vita dei nostrianimali in un ambiente ristretto. Le sue funzio-ni principali sono quelle di eliminare le sostan-ze nocive prodotte dal metabolismo degliorganismi presenti nell’acquario in modo chequeste non raggiungano delle concentrazionitossiche per la vita degli animali ospitati nellenostre vasche. La filtrazione può essere divisain tre principali categorie: filtrazione meccani-ca, chimica e biologica. La filtrazione mecca-nica si occupa di rimuovere le particelle piùgrossolane presenti in acqua, in modo dagarantirne sempre una buona trasparenza.Questo tipo di filtrazione non influisce sullesostanze chimiche presenti in acqua, ma sola-mente sul particolato, trattenendolo. Nei nostriacquari questa funzione viene svolta da par-ticolari spugne se i filtri sono più moderni, men-tre in passato veniva usata la lana di roccia.Negli impianti più grandi si usano sistemi anco-ra più efficaci, quali ad esempio i filtri a tam-buro oppure i filtri a sabbia, dove l’acquaattraversa uno strato di sabbia in cui vengo-no trattenute tutte le particelle presenti. Questifiltri usati nei grossi acquari sono dotati disistemi di controlavaggio che azionati periodi-camente consentono di rimuovere tutte le par-ticelle che sono state trattenute e ripristinarele potenzialità filtranti del filtro. Negli acquariquesto procedimento deve essere svolto danoi a scadenze periodiche, semplicementelavando con acqua corrente il nostro materia-le filtrante. La filtrazione chimica si basa sull’utilizzo diparticolari materiali che sono in grado di trat-tenere le sostanze che noi vogliamo eliminaredall’acqua. Esistono varie soluzioni in grado dirimuovere specificamente un elemento parti-colare, oppure di eliminare più sostanze chimi-che. I materiali selettivi sono costituiti da resi-ne a scambio ionico, ovvero delle sostanze acui sono legati degli ioni, che verranno sosti-tuiti con altri ioni dalla stessa carica elettricapresenti nell’acqua dell’acquario. Queste resi-ne vengono usate per eliminare ad esempionitrati, fosfati o silicati, e devono essere usa-te solo in situazioni di emergenza, quando, per
qualche motivo, abbiamo alte concentrazionidi queste molecole che devono quindi essereeliminate. Infatti le resine a scambio ionicohanno una efficacia breve, massima quando leconcentrazioni in acqua di determinate mole-cole è molto alta, minore quando le concen-trazioni sono basse. Inoltre esse non produco-no un’acqua pura, ma scambiano ioni. Serimuovono una sostanza nel contempo arric-chiscono l’acqua di un altro ione e ciò puòportare ad altre modificazioni di valori comead esempio il pH o la durezza. Un altro mate-riale che purifica chimicamente l’acqua, rimuo-vendo solo particolari sostanze, è la zeolite:minerale che presenta una struttura microsco-pica simile a un setaccio, con dei canali in cuirimangono imprigionate alcune sostanze, inbase alla loro dimensione e carica elettrica. Alcontrario delle resine a scambio ionico la zeo-lite non libera altre sostanze in vasca, ma solodelle molecole di acqua. Il difetto della zeoliteè costituito dal fatto che, una volta riempiti tut-ti gli spazi in essa presenti, termina la suaazione filtrante e non può venire rigenerata,ma deve essere sostituita. L’ultima sostanzanormalmente usata per la filtrazione chimica, equella maggiormente conosciuta da tutti gliacquariofili, è il carbone attivo. Il carbone atti-vo è del normale carbone attivato tramite deiprocedimenti che rompono la sua strutturainterna, creando una miriade di micropori ecanali, in cui si intrappolano le varie sostanze.Questa attivazione è fatta tramite il calore,portando ad incandescenza il carbone a raf-freddandolo immediatamente tramite dell’ac-qua, oppure attraverso l’uso di acido fosforico.Il carbone attivato tramite il calore è migliorein quanto non si corre il rischio che liberi par-te dei fosfati che rimangono intrappolati nelcarbone stesso con l’attivazione acida. Il car-bone attivo non è in grado di scegliere cosatrattenere dall’acqua, difatti trattiene la mag-gior parte delle sostanze presenti in acqua.Per questo motivo non va utilizzato di routine,come spesso accade, ma solo in particolarisituazioni. Ad esempio è corretto utilizzare ilcarbone attivo quando attiviamo una nuovavasca e la riempiamo con acqua del rubinet-to. Il carbone attivo rimuoverà il cloro in essapresente e anche le altre sostanze indeside-rate. Un’altra occasione in cui è consigliato uti-lizzare il carbone attivo come materiale filtran-te è durante l’utilizzo dei farmaci in acquario.
a cura del Dott. MAURO VASCONI
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quanto con il tempo si assisterà a unaccumulo di nitrati in acquario, rag-giungendo la loro concentrazionetossica. Per rimuovere i nitrati inacquario senza ricorrere a continuiricambi di acqua è necessario ave-re nella vasca un alto numero diorganismi che li assimilano e consu-mano. Nella pratica esistono due tipidi organismi che svolgono questocompito: batteri denitrificanti e pian-te. I batteri denitrificanti sono degliorganismi che vivono in assenza diossigeno. Essi utilizzano quindi ossi-geno presente in altre molecole perla loro respirazione. Nel nostro casousano l’ossigeno della molecola deinitrati producendo come scarto unamolecola di azoto, totalmente inertee innocua. Come detto essi usano ilnitrato come fonte di ossigeno, manon come alimento. Per vivere essifermentano dei carboidrati semplici,quindi per una loro corretta gestio-ne è necessario fornire loro unambiente privo di ossigeno, un ade-guato contenuto di nitrato e un ali-mento zuccherino o alcolico. Si puòquindi intuire che la gestione di unsistema di denitrificazione basato suibatteri non è molto semplice dagestire. La soluzione ottimale è quin-di abbinare al filtro biologico unapopolazione vegetale in grado diassorbire una buona parte dei com-posti azotati prodotti dagli animalipresenti in acquario. E’ molto impor-tante quindi creare un ambienteadeguato allo sviluppo di pianteacquatiche, fornendo un’illuminazioneadeguata e una fertilizzazione com-
posta da microelementi, in quanto seuno di questi elementi non è corret-tamente presente, prenderà ilsopravvento un’altra famiglia diorganismi vegetali meno desiderata:quella della alghe. Anche esse sinutrono di nitrati, quindi a loro modopurificano l’acqua, però non danno lastessa gradevole presenza sceno-grafica fornita da piante rigogliose. Come manutenzione il filtro biologicorichiede una semplice pulizia perio-dica costituita da risciacqui, effet-tuati con acqua tiepida e senza l’usodi detergenti, atti a rimuovere il par-ticolato che si forma nel filtro e cheriduce il flusso di acqua che attra-versa il materiale filtrante, riducen-done quindi la capacità purificatrice. Da questa descrizione pare che nel-l’acquario sia necessario avere mol-ti apparecchi atti a eseguire i varitipi di filtrazione. In realtà i filtri deinostri acquari contengono tutte letipologie di filtrazione, che a volte simescolano tra di loro, assicurandouna buona qualità dell’acqua inapparecchi compatti. Come regolagenerale quando si prende un filtroper acquari, se abbiamo la possibi-lità di scelta e il filtro non è già par-te integrante della vasca, consigliodi prendere un filtro sovradimensio-nato rispetto alla capacità dellavasca, in modo da ottenere una fil-trazione massima e quindi una qua-lità dell’acqua sempre ottima.
Una volta finito il trattamento l’ag-giunta del carbone nel filtro è in gra-do di rimuovere il medicinale dall’ac-qua, senza lasciare residui. Il carbo-ne non va sempre lasciato nel filtroin quanto, come detto prima, rimuo-ve tutte le sostanze presenti inacquario, anche quelle utili, come adesempio i microelementi presenti neifertilizzanti usati per garantire lapresenza alle nostre piante di tutti imicroelementi necessari al loro svi-luppo rigoglioso. Un’altra caratteristi-ca sfavorevole del carbone attivo èche non essendo in grado di sce-gliere cosa trattenere esso si satu-ra molto rapidamente se utilizzatocon continuità, perdendo la sua effi-cacia.La filtrazione biologica è il tipo di fil-trazione più importante nei nostriacquari. Essa elimina l’ammoniacaprodotta dai pesci trasformandolaprima in nitriti e in seguito in nitrati,come descritto nell’articolo presentenel numero precedente. La filtrazio-ne biologica si basa sulla presenzanel filtro di una popolazione di bat-teri che usano l’ammoniaca comealimento producendo come scartofinale nitrati. Il filtro biologico tecnica-mente non è altro che una “casa”per questi batteri. Normalmente ècostituito da un materiale moltoporoso, in modo da garantire lamassima superficie possibile sullaquale i batteri si possano ancoraree moltiplicare. In realtà quindi la fil-trazione biologica non elimina nulladalla vasca, ma trasforma un ele-mento molto tossico in uno con unaminore tossicità. Per chiudere il ciclodell’azoto in acquario quindi il solofiltro biologico non è sufficiente, in
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Chi di noi non ha mai preso una camomilla prima di coricarsi con l’intento di dormire meglio? Inrealtà la camomilla è una pianta molto versatile e ricca di principi attivi che la rendono una delle
piante più studiate ed utilizzate fin dai tempi di Dioscoride.E’ una pianta erbacea annuale appartenente alla famiglia delle Asteracee. Originaria
dell’Europa, oggi è divenuta cosmopolita. Cresce dal mare fin verso i 300-400 metri di altitudine.La droga è costituita dai capolini, quelli che noi chiamiamo fiori, ma che in realtà sono infiore-
scenze con al centro fiori tubulosi ermafroditi di colore giallo, mentre attorno i fiori sono lingulatifemminili di colore bianco. La fioritura va da maggio ad agosto come pure la raccolta.
I principi attivi sono costituiti da oli essenziali che ne determinano anche il caratteristicoprofumo, flavonoidi, cumarine, acidi fenolici e polisaccaridi.
Le proprietà sono soprattutto antinfiammatorie, antispasmodiche, digestive e sedative(queste ultime con qualche riserva in campo veterinario).
L’uso che possiamo farne è sia interno che esterno, con tisane, tintura madre, oleolito.Tra gli oli essenziali ricordiamo il bisabololo che puro ha dimostrato un’azione sia batte-
riostatica che fungicida oltre a proteggere la mucosa gastroduodenale da lesioni ulcerative.Alcuni flavonoidi sono invece spasmolitici e sedativi. L’intero fitocomplesso regola la composizionedella flora batterica intestinale e inattiva le tossine batteriche. Infine i polisaccaridi sono immuno-
stimolanti. Come si vede l’azione di questa pianta è molto varia, inoltre non presenta rischi dicontroindicazioni gravi.
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a cura della Dott.ssa Osvalda Oasi
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Vediamo come possiamo usarla neinostri amici a quattro zampe.
L’uso più frequente è come antinfiammatoriocongiuntivale. Si prepara una tisana, si lasciaraffreddare, si aggiungono 2 o 3 grani di salegrosso e con una garzina si detergono gliocchi, si fanno impacchi e si lasciano caderealcune gocce nel sacco congiuntivale, come sefosse un collirio. La stessa azione antinfiamma-toria si ha anche a livello di mucose orali e dicute dove si usa la tisana tal quale, senza salee lasciando la garza per qualche minuto sullaparte infiammata. A livello intestinale l’azione è molteplice: spasmo-litica, antinfiammatoria, regolatrice della flora bat-terica. Possiamo usare sia la tisana da sommini-strare in alternativa all’acqua, ma i risultati miglio-ri si ottengono con la tintura madre somministra-ta una o due volte al dì a seconda del peso edel tipo di animale. Nelle forme di diarrea, dopoaver escluso cause parassitarie, infettive, alimen-tari con opportune indagini svolte dal vostro vete-rinario, insieme ai fermenti lattici possiamo sommi-nistrare della camomilla in T.M. o in tisana.L’azione sedativa che forse da molti è la più cono-sciuta, in realtà è controversa in quanto nell’uomovaria da persona a persona, nei nostri animali variada specie a specie e da soggetto a soggetto.Personalmente non l’ho mai usata con l’intento dicalmare un animale troppo esuberante, soprattut-to se si tratta di un gatto perché c’è il rischio diun cosiddetto effetto paradosso, vale a dire otte-nere l’effetto contrario a quello desiderato. Sevoglio un’azione calmante a livello nervoso possoscegliere tra melissa, tiglio, valeriana, passifloraecc. ma di questo ne parlerò un’altra volta.
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L’ARCA DI NOÈ
Il mio primo vero pappagallo,acquistato molti anni fa, è statoproprio un pappagallo cenerinoche ho banalmente chiamatoGrey. Le innumerevoli soddisfa-zioni e l’affetto che mi ha tra-smesso questo pappagallo sonoimpareggiabili rispetto agli altripappagalli che possiedo e cheho posseduto.Il pappagallo cenerino in originevive in svariate zone nell’AfricaContinentale ed è classificatotra i pappagalli di grande taglia.Come la maggior parte dei pap-pagalli non ha dimorfismo ses-suale, che significa, che non èpossibile fare distinzione di ses-
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so se non con apposite tecnicheveterinarie.Intelligente, timido, sensibile eottimo parlatore rimane il piùapprezzato da tutti gli appas-sionati.Infatti , rispetto a tutti gli altripappagalli, il cenerino spiccaper le sue qualità “oratorie” inquanto è in grado di ripetereinnumerevoli vocaboli e suoniassociandoli a cose o personecon coerenza.Il suo carattere timido e riserva-to ne fa si che il pappagallocenerino non ama molto le novi-tà e le sorprese ma rimane mol-to abitudinario e geloso dellesue cose o persone a cui è par-ticolarmente legato.In Italia è forse il più comune-mente riprodotto in cattivitàquindi non è difficile imbattersi insoggetti docili allevati a manonei comuni pet shop.Anche in questo caso , il pappa-gallo cenerino, rientra nell’alle-gato B della convenzione diWashington, quindi ogni sogget-to necessita del suo documentoCITES (Convention onInternational Trade ofEndangered Species) che signifi-ca Convenzione sul commerciointernazionale delle specie inpericolo di estinzione.In questo numero sorvolerei idiscorsi legati agli alloggiamentie all’alimentazione che abbiamogià ampiamente trattato negliarticoli precedenti per non esse-re ripetitivo. Mi piacerebbeaffrontare una problematicalegata a questa specie in cuispesso mi imbatto e che moltepersone vorrebbero capire piùnello specifico: “l’autodepluma-zione”.Stress, alimentazione errata,
scarsa igiene, cambiamentirepentini di abitudini, possonoprovocare nel pappagallo uncomportamento autolesionista diautodeplumazione arrivando astrapparsi le penne su tutto ilcorpo.Proprio a causa della sua sensi-bilità e intelligenza, l’equilibriopsichico del cenerino può esse-re intaccato, ad esempio, conl’arrivo di un figlio o di un altroanimale, oppure con il verificarsidi eventi che lo facciano sentiretrascurato.E’ molto importante prestare lamassima attenzione all’aspettoemotivo del nostro pappagallo.Con amore e pazienza è undisturbo che si può curare ,facendosi aiutare da un buonveterinario sulla strada miglioreda seguire per risolvere il pro-blema.E’ bene ricordare che i pappa-galli in natura sono monogami,cioè quando formano la coppiarimangono insieme per tutta lavita e spesso anche in cattivitàsi verifica la stessa cosa equando si affezionano al propriopadrone, rimarranno fedeli pertutta la vita.
IL PAPPAGALLOCENERINO
a cura d i CR IST IAN S IMONE
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Classe: Mammiferi Ordine: Roditori Sottordine: Istricomorfi Famiglia: Caviidae Genere: Cavia Specie: Porcellus
ORIGINI: Le origini della cavia,risalgono a paesi del sudAmerica, il nome “porcellinod’India” deriva dal fatto cheCristoforo Colombo, quando sco-prì l’America nel 1492 era con-vinto di aver scoperto le Indie eper questo il loro nome rimaselegato a questo avvenimento.Proprio con la scopertadell’America, circa un secolodopo si iniziano ad importarequesti animaletti verso l’Europa;nell’America del sud questi eranousati dagli abitanti autoctonicome cibo e dunque venivanocacciati, invece in Europa quasida subito sono allevati come ani-mali domestici. Il nome ingleseper questi animaletti è “guineapig”, sulle origini del termine “gui-nea” ci sono diverse teorie, unadice che ai tempi in Inghilterravenivano venduti per una ghinea,un’altra teoria invece dice chetornando in Europa dai viaggiimportando questi animaletti, lenavi si fermassero in Guinea e daqui il nome. Il termine cavia, inve-ce si pensa che derivi da untermine simile usato inuna lingua precolom-biana che vuol diretopo. In naturae s i s t o n od i v e r s especie dicavia e sipensa chedal l ’unionedi due diqueste sianata la cosìdetta caviadomestica.Il loroa m b i e n t en a t u r a l ec o m u n q u e
sono le grandi distese, territori inparte anche aridi nei quali vivonoin piccoli branchi.
LA CAVIA IN GENERALE: La caviaè un animaletto, molto simpatico,e al contrario dei criceti è un ani-male prettamente diurno. Sonoanimali che se abituati da piccolisaranno molto socievoli e chie-deranno sempre il contatto con ilpadrone…se invece prese piùgrandi potrebbero essere piùschive, ma possono essere tran-quillamente abituate in quantosono comunque animali pacifici.Al contrario di come molti pensa-no, non sono animali “non” impe-gnativi, richiedono costanti cure,e non possono essere lasciatealle cure esclusive di bambini,anche perché sono animali estre-mamente delicati. La differenzatra maschi e femmine, tenendoun solo soggetto, è unicamentedi dimensione, i maschi infattihanno un peso che può variaredai 900g a 1200g, le femmine disolito sono di taglia leggermenteinferiore e il loro peso gravitaintorno gli 800g, raggiungendoun picco massimo di 900g.Lecavie sono animali molto socie-voli e anche se possono instau-rare un rapporto buonissimo conil padrone, l’ideale sarebbe pren-
dere almeno due soggetti; perevitare il problema cuccioli, peruna pacifica convivenza l’idealesarebbe acquistare due femmine:le femmine vivono tranquillamen-te tra di loro e in un secondomomento è anche possibile inse-rire altri esemplari, altrimenti sipuò optare per due maschi, inquel caso l’ideale sarebbe pren-dere due soggetti cresciuti insie-me dall’inizio, altrimenti non èdetta una pacifica convivenza,nel caso nonostante tutto si deci-desse di inserire un altro maschioin un gruppo di maschi, bisognaavere comunque uno spazioabbastanza grande, fare abitua-re il nuovo soggetto al gruppopoco alla volta, avere eventual-mente uno spazio e calcolarel’eventualità che potrebbero nonandare mai d’accordo e comun-que scegliere un soggetto cuc-ciolo, in modo tale che almeno siriduca l’antagonismo e venganorispettati i principi gerarchici giàpresenti nel gruppo. Una coppiacon il maschio sterilizzatopotrebbe essere un’altra alterna-tiva. Da tenere in considerazioneche molte femmine presenti neinegozi, sono già gravide, quindial momento dell’acquisto c’è dapensare anche a quest’eventua-lità, infatti le
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CAVIA O PORCELLINO D’INDIA?CAVIA O PORCELLINO D’INDIA?
femmine potrebbero rimaneregravide già a soli 20 giorni. Primadi acquistare un animale, biso-gnerebbe controllare le condizio-ni igieniche del negozio e dellagabbia dove sono tenuti i sog-getti da noi scelti, vedere sel’esemplare scelto è vispo, atten-to, non troppo spaventato e nonaggressivo nei confronti deglialtri e soprattutto vedere se pre-senta scoli, guardare se nellagabbia le feci sono solide, evedere che non manchino peli, ovi siano croste sulla cute delsoggetto scelto. A prescindereda questo una volta deciso èbene prendere l’animale e anco-ra prima di portarlo a casa, far-gli fare un controllo da un veteri-nario, ma attenzione non tutti iveterinari sono esperti in anima-li esotici, quindi prima ancora diprendere l’animale sarebbe benefare una ricerca accurata di unveterinario competente in mate-ria. Prima di rivolgersi ad unnegoziante, si può comunquepensare di adottare una cavia, inquanto ci sono molte di loro checercano casa. Le cavie come iconigli nani, possono stare inlibertà, ma con una casa a misu-ra di cavia, quindi facendo atten-zione che i fili elettrici sianocoperti, che non possa andare inzone rischiose e che soprattuttoin presenza di terrazzi, vi sia unmuretto e non la ringhiera e chein quel caso, la ringhiera sia ben
recintata con della rete fitta chela cavia non possa rosicchiare.Non bisogna stupirsi se si vede lacavia intenta a mangiare le feci,non si tratta infatti di semplicifeci, ma di cecotropo, nella dige-stione della cavia, una parte disostanze viene assimilata, unaparte viene espulsa come feci euna parte viene trasformata inquesta sostanza “cecotropo”che viene espulsa come le feci,ma che le cavie mangiano anco-ra prima di espellerla del tutto eche serve loro come sostanzaproteinica e vitaminica. Le caviesono solite fare dei versi, è deltutto normale, è il loro modo dicomunicare, se si sta attenti sipuò notare che comunque letonalità cambiano e questo per-ché intendono comunicare cosediverse: gioia, fame, felicità maanche dolore.
LA SISTEMAZIONE (gabbia, lettie-ra e accessori): Una cavia hacomunque bisogno di spazi gran-di e non di gabbie per criceti,che non devono mai essere usa-te…per una cavia soltanto lagabbia ideale, partendo dal pre-supposto che più grande èmeglio è, dovrebbe essere circa70cmx45cm…naturalmente perdue soggetti le dimensioni minimedovrebbero essere di 80cm, mal’ideale sarebbe una gabbia di100cm…da evitare sono le gab-
bie in plexiglas che comun-que surriscaldano,
non permettonoall’animale dic u r i o s a r ecome vor-rebbero ec h ec om u n -que nonlascianou s c i r el i b e r a -mente leesalazionidelle urinee ched ’ e s t a t er e n d o n ol’aria rare-
fatta. Una volta scelta la gabbiabisogna vedere come arredarla:a scelta del proprietario si puòdecidere di mettere all’interno unnido che consenta alla cavia diandarsi a rintanare quando loritiene opportuno, tuttavia lacavia che sotto certi punti divista è timida, con un nido all’in-terno tenderà a stare nascostadiverso tempo, nel momento incui è nascosta per farla staretranquilla sarebbe bene noncercarla di prendere. Se si optaper mettere un nido, l’ideale èquello di plastica smontabile, cheè facilmente lavabile e più igieni-co, inoltre aprendo il tetto si puòosservare la cavia senza distur-barla più di tanto ed è più diffi-cile da rosicchiare. Altri dueaccessori molto utili sono la fie-niera e l’angoliera igienica, la pri-ma serve per mettere il fieno damangiare senza che questo siasparso all’interno della gabbia equindi senza che entri in contat-to con magari le feci o le urine esenza che la cavia possa spar-pagliarlo; l’angoliera invece è unoggetto che nasce principalmen-te per i furetti, ma va benissimoanche per cavie, cincillà e coni-gli…consiste in un attrezzino,abbastanza economico di plasticache si mette da un lato nella gab-bia con dentro la lettiera, in que-sto modo si può abituare l’anima-le a sporcare solo in quell’angolo,senza essere costretti a coprirel’intera superficie della gabbiacon materiale assorbente, eanche per il proprietario è dun-que più semplice da pulire. Lascelta della lettiera è sempre undilemma per i proprietari di cavie,ci sono diverse opzioni di scelta,ma sicuramente una soluzionemolto valida, particolarmenteassorbente consiste nel pellet dilegno, in circolazione ci sonodiverse marche da utilizzare e vaanche benissimo comprare il pel-let di legno per le stufe, che èesattamente la stessa cosa, l’im-portante è vedere che non siatrattato chimicamente e che iltipo di legno utilizzato non sianocivo (per esempio va benissi-
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mo il faggio e pioppo per anda-re sul sicuro), alternativa è il tru-ciolato per roditori, reperibile inqualsiasi negozio per animali, o iltutolo di mais, che tuttavia assor-be meno. L’importante per qual-siasi prodotto è che non sia aro-matizzato assolutamente, ma alnaturale, in quanto le esalazioni,potrebbero essere nocive e pro-curare danni al fegato. Nellagabbia non deve mai mancare unbeverino del tipo a beccuccio,meglio non mettere ciotole conl’acqua dentro che si può spor-care e la cavia può caderci den-tro e bagnarsi, e due ciotole: unaper il pellet e l’altra per la verdu-ra. La gabbia non va mai collo-cata in un posto troppo chiasso-so, ma neanche in un posto doveci sono correnti d’aria o solediretto, in quanto le cavie sonomolto sensibili e un colpo di solecome un colpo d’aria per loropuò essere letale. La temperatu-ra ideale non dovrebbe superarei 28°, tuttavia le cavie possonoacclimatarsi anche a temperatu-re superiori, l’importante che nonsia vicino a fonti di calore diret-te o sotto il sole; per ovviare alcaldo si può mettere nella gab-bia una bottiglia d’acqua fredda,così se la cavia sentirà lanecessità potrà refrigerarsi,senza bagnarsi. La gabbianon va mai pulita condetergenti di nessun tipo,meglio usare sempliceacqua e aceto e poirisciacquare, pulisce,disinfetta e non è tos-sico per gli animali.
L’ALIMENTAZIONE:La cavia è unanimale al 100%erbivoro, la suaal imentazioneprincipale devebasarsi sullaverdura…quandosi acquista l’ani-male, bisognaabituarlo pocoalla volta, iniziandocon un solo tipo diverdura a piccole quan-
tità e andando ad aumentarecon il tempo, fino poi a far rag-giungere una quantità adeguatadi verdura varia. L’importante èche la verdura sia ben lavata(solo con acqua), asciugata eassolutamente non fredda di fri-go. Una cavia, al giorno, dovreb-be mangiare circa 100g di ver-dura, poi naturalmente è sogget-tivo. Un altro alimento che lacavia deve avere sempre adisposizione è il fieno, quello nondeve mancare mai, quando siacquista il fieno bisogna vedereche non sia tutto sbriciolato, chesia verde (quindi non giallino) eprofumato, meglio non compres-so. Alimento che accompagnaquesti due è il pellettato, in com-mercio ci sono diverse marche,l’importante è che sia un pellet-tato specifico per cavie (quindinon cavie e conigli, roditorivari,…), che sia un prodotto con
vitamina C, che non contengaminimamente cereali e che abbiaun alto contenuto di fibre (minimoil 20%). Il pellet con i cereali esemi vari, non va assolutamentebene, avendo poche fibre allecavie non viene facile digerirlo,può fermentare nello stomaco ecausare blocchi intestinali che inpoco tempo possono portare allamorte. Le verdure commestibiliper le cavie sono praticamentequelle commestibili per l’uomo,anche la frutta va molto bene, daevitare o comunque da dare inpiccole quantità è la frutta piùzuccherina. Le cavie sono animaliche hanno la crescita continuadei denti, per mantenere la lun-ghezza dei denti regolare, tran-ne che non vi siano patologiecongenite, basta un’alimentazio-ne corretta. Non bisogna maidare alla cavie: pasta e derivati,pane, fette biscottate, biscotti,snack in commercio con semini eroba del genere, patate, funghi,legumi, latte e derivati in quantonon tollerano il lattosio, dolci,cioccolata, prezzemolo, il piccio-lo del pomodoro, cipolle, aglio,rabarbaro. I succhi di frutta pos-sono essere tranquillamente dati,purché senza zucchero.
L’IMPORTANZA DELLA VITAMINA C:A differenza di altri roditori, lacavia ha la necessità di assu-mere quotidianamente vitaminaC, se ciò non accade, la caviaviene affetta dallo scorbuto ein poco tempo muore. La quan-tità di vitamina C quotidiana
per cavie dovrebbe esseredi circa 30mg, questarazione la può ottene-re da certi alimenti,
per le verdure le piùricche di vitaminaC sono: peperonirossi, spinaci,cavolo, broccoli,peperoni verdi ea seguire altreverdure; la fruttapiù ricca di vita-mina C è invece:il kiwi, la papaia,le fragole, aran-
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cia, uva , mandarino e via dicendo…Se non si rie-sce a dare il giusto apporto con l’alimentazione,allora si possono usare prodotti farmaceutici anchead uso umano, dando qualche goccia (attenendo-si alle dosi indicate), meglio direttamente in bocca,piuttosto che nel beverino. Meglio evitare polivita-mici in quanto potrebbero andare bene per la vita-mina C ma potrebbe sfasare l’apporto delle altrevitamine. La vitamina C è comunque una vitaminache si assimila giornalmente, non si possono darequantità maggiori per farla durare di più e anzi seci sono frequenti sbalzi da quantità maggiori aminori anche questi possono causare lo scorbuto.
LA RIPRODUZIONE: Le cavie, sia maschi che fem-mine sono già fertili ad un mese d’età, eppure piùdi una volta si è sentito di cavie femmine giàcoperte a 20 giorni, tuttavia l’ideale per il primoparto di una cavia sarebbero i due/tre mesi, alcontrario una cavia non dovrebbe mai avere la pri-ma cucciolata a sette mesi, in quanto le ossa delpube si solidificano e difficilmente la cavia riesce apartorire, a volte si può ricorrere al cesario, altrevolte la cavia non sopravvive. La cavia femmina èrecettiva praticamente sempre, anche se ha deicicli d’estro specifici, anche subito dopo il parto lacavia è pronta ad accoppiarsi di nuovo. La gravi-danza dura da 55 a 75 giorni, in genere…natural-mente è bene far tenere sotto osservazione da unveterinario la cavia gravida, già dopo due settima-ne toccando si possono percepire i cuccioli, tutta-via è bene non palpare troppo perché si rischia difar male ai piccoli ed è quindi meglio che verifichiuna mano esperta. I cuccioli nascono già con il peloe gli occhi aperti, già da subito prendono il lattedella mamma e pochissimi giorni dopo iniziano amangiucchiare quello che trovano nella gabbia, fie-no, verdura, etc…quando hanno sui sette giorni ini-ziano a toccare anche il pellet. I cuccioli di caviet-ta iniziano ad essere autonomi verso i 12 giorni,tuttavia è bene lasciarli con la mamma fino ai 21giorni, più latte prendono e meglio è, poi è beneseparare i maschi dalle femmine. I cuccioli nati perparto vanno da 1 a 6. La cavia nel parto fa tuttoda sola, se la si vede in difficoltà è bene chiama-re il veterinario, in teoria non dovrebbe perdere piùdi un cucchiaino di sangue, quindi se si hanno flus-si emorragici maggiori è bene farla controllare. Icuccioli possono già essere toccati il giornoseguente, dopo che la mamma li ha puliti e si èsicuri che stanno bene, in quanto se la cavia èequilibrata non rifiuterà i nascituri. Prima di far par-torire una cavia, bisogna comunque fare un’atten-ta riflessione sulla sistemazione dei futuri piccoli, sulfatto che comunque bisogna trovare delle possibilifamiglie prima della nascita e che comunque èmeglio non lasciarli presso negozi, dove il lorodestino sarebbe incerto, da ricordare che alcunianimaletti sono comprati come cibo per serpenti.
La differenza tra maschio e femmina, da grandi èevidente dalla presenza dei testicoli nel maschio ,ma un occhio allenato può vedere la differenza delsesso già nei cuccioli appena nati: i maschietti han-no infatti una fessura a I, mentre le femmine a Y.LE RAZZE: Ci sono davvero moltissime razze e varie-tà, per il tipo di pelo però se ne distinguono tre, apelo corto: sono le americane, con il pelo a rosette:le abissine e con il pelo lungo: le peruviane.
LE CURE: Le cavie a pelo lungo vanno spazzolategiornalmente, quelle con il pelo a rosette ogni tan-to…la spazzola deve essere in gomma o per neo-nati e deve essere fatto in modo molto delicato pernon ledere la cute. La cavia non ha assolutamen-te bisogno del bagno, non va lavata, e ancorameno vanno usati prodotti come shampoo per usoumano,per cani o gatti. Se si vuol pulirla si può usa-re uno shampoo a secco per roditori. In commer-cio ci sono forbicine e tronchesine per roditori euccelli, per tagliare le unghie, c’è da stare attentia non toccare il nervo, devono essere tagliatesempre 2/3mm sopra, se si ha difficoltà meglioandare dal veterinario. Non ci sono vaccini specifi-ci per cavie.
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Il lago di Lugano o Ceresio è il secondo lago perestensione della provincia di Varese. In realtà lesponde di questo lago che si affacciano nel vare-sotto sono una minima parte in quanto il lago sitrova principalmente in territorio svizzero. La par-te più orientale del lago bagna infine la provinciadi Como. Dal lago di Lugano si genera il fiumeTresa che poi riversa le sue acque nel lagoMaggiore.Per le sue caratteristiche il bacino può esserediviso in due parti ben distinte tra di loro; la par-te più settentrionale e quella meridionale. Comelinea di demarcazione si considera il ponte auto-stradale sito a Melide, nel Canton Ticino. La com-ponente più settentrionale del lago di Lugano, dicui una buona parte si trova in territorio comasco,è caratterizzata da una notevole profondità delleacque. Questa caratteristica, associata alla limi-tata superficie del lago, fa si che le acque in que-sta sua parte non riescano normalmente amescolarsi. In pratica nella componente setten-trionale nel Ceresio sono presenti due laghi, unoche coinvolge le acqua più superficiale e unoposto nelle profondità. Il rimescolamento delleacque accade solamente nel caso in cui nelperiodo tra inverno e primavera si verificano deiforti temporali accompagnati da vento moltointenso che riescono, agitando la superficie dellago, a portare in profondità le acque superficia-li. Il rimescolamento delle acque è un fattoreimportante per consentire una ossigenazione del-le acque profonde che altrimenti si presentanoanossiche e quindi non adatte alla vita di unacomunità ittica. Se da un lato quindi questo pro-cesso è positivo in quanto porta del vitale ossi-
a cura del Dr. MAURO VASCONI
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geno anche in profondità, dall’altro può esserepericoloso per la vita nell’ecosistema lago, inquanto si movimentano dal fondo sostanze tossi-che prodotte durante il periodo di anossia. Inoltreil rimescolamento delle acque superficiali conquelle profonde rimovimenta il fosforo dal fonda-le, portandolo in superficie e rendendolo di nuovodisponibile alla comunità algale, presente fin dovepenetrano i raggi solari, che può così produrredelle pericolose fioriture algali. La parte meridio-nale del lago invece presenta una profonditàminore. Ciò consente un rimescolamento sull’inte-ra colonna d’acqua una volta l’anno, nel periodoinvernale, quando tutta l’acqua del lago si trovaalla temperatura di circa 4-5° C. Il lago di Lugano è stato vittima, come un po’ tut-ti i laghi della provincia, di un forte inquinamentocostituito da materia organica avvenuto dal dopo-guerra fino agli anni novanta. Come abbiamo giàvisto per gli altri laghi varesotti l’inquinamentoorganico può essere monitorato misurando laconcentrazione di fosforo in acqua, elemento chedetermina la crescita di alghe microscopiche.Analizzando la variazione di questo valore si notacome il lago si sia allontanato molto dalla suacondizione naturale, passando da oligotrofia aipertrofia, per poi migliorare dagli anni novanta
fino ai giorni nostri, tendendo, una volta rimossi gliapporti esterni di nutrienti, a tornare verso il suonaturale equilibrio. Ora il lago si trova in una situa-zione di eutrofia, con la tendenza a tornare len-tamente verso la mesotrofia.Parallelamente ai cambiamenti dello stato fisico-chimico delle acque, anche la comunità ittica si èmodificata rispetto a quella originaria del bacino.Alcune specie sono praticamente scomparse eallo stesso tempo ne sono comparse altre piùresistenti che hanno raggiunto delle popolazionimolto elevate. Non solo le modificazioni dei para-metri ambientali hanno però influito sulla vita deipesci presenti nel lago di Lugano, ma anche lacostruzione di sbarramenti sul fiume Tresa. Questihanno infatti isolato il lago di Lugano, impedendoai pesci di compiere le loro abituali migrazioni trail fiume e il lago, ma anche tra il lago di Luganoe il lago Maggiore. Esistono due sbarramenti, unoposto subito all’inizio del fiume, utilizzato perregolare la portata d’acqua del fiume, e uno aCreva, dove è presente una centrale con unosbarramento massiccio, che ha creato un dislivel-lo di diversi metri tra le due sponde. Nel 2007 èstato però realizzato un passaggio per pesci allosbarramento posto all’inizio del Tresa, consenten-do così il passaggio di pesci tra lago e fiume.
Lago di Lugano - Foto di Gianluigi Premoli
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Questo fattore è molto importan-te per facilitare quelle specie itti-che che compiono delle migra-zioni verso le acque correntidurante il loro periodo riprodutti-vo, consentendo loro quindi diriprodursi nelle acque del Tresae di ritornare poi nelle acque delCeresio. Queste migrazioni sonostate anche documentate inquanto questo passaggio perpesci è dotato di una camera diosservazione subacquea, dove èstato possibile osservare diretta-mente il fenomeno. E’ invece infase di studio il superameno del-lo sbarramento di Creva, abba-stanza complicato dal punto divista tecnico a causa del note-vole dislivello che deve essereaffrontato. Come sempre la famiglia di pesciche ha più risentito delle modifi-cazioni ambientali è stata quelladei salmonidi. Nel lago di Luganosono presenti trote, sia lacustriche fario, la cui popolazione èsostenuta da immissioni di ava-notti prodotti presso gli incubatoi
ittici. Le trote sono una delle spe-cie che riceveranno un vantag-gio, per quello che riguarda lariproduzione, con la riaperturadella comunicazione tra il lago eil suo effluente, in quanto sonopesci che cercano i bassi fondalidei fiumi per deporre le lorouova. Nel lago sono inoltre pre-senti ormai rari salmerini alpini,pesci che vivono a grandi pro-fondità, dove però le acque delCeresio non offrono una buonaossigenazione. Un altro pescedalle stesse abitudini e che quin-di frequenta gli abissi del lago èla bottatrice, segnalata anchequesta in declino per le stessemotivazioni che hanno portatoalla quasi scomparsa del salme-rino. Nelle acque del lago diLugano, grazie a pratiche di rein-troduzione cominciate in seguitoai miglioramenti della qualità del-le acque, stanno tornando anchei coregoni, in passato moltonumerosi, ma in seguito pratica-mente scomparsi con il deterio-ramento ambientale.
Un altro pesce un tempo moltoabbondante, ma ora quasi scom-parso, è l’alborella. Anche perquesta piccola specie ittica sonoin corso degli studi atti a reintro-durre il pesce nelle acque delCeresio e avvantaggiarne lariproduzione predisponendo deiletti ghiaiosi dove il pesce depo-ne le uova all’inizio dell’estate.Vengono segnalate comecostanti e numericamente abba-stanza consistenti le popolazionidi vari ciprinidi, come scardole,cavedani, vaironi, carpe, carassie tinche. Un ciprinide che inveceha colonizzato con un notevolenumero di esemplari tutto il lago,diventando in breve tempo ilpesce più numeroso è il gardon.Questo pesce, geneticamentemolto vicino a pesci autoctonidelle acque italiane come pigo etriotto, è di recente introduzionenelle acque italiane ma si sta dif-fondendo molto velocementegrazie alle sue capacità di adat-tamento. Questa diffusione staperò mettendo in pericolo la
Lago di Lugano - Foto di Gianluigi Premoli
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sopravvivenza dei suoi parentipiù stretti, i già citati pigo e triot-to, a causa dell’inquinamentogenetico che il gardon ha porta-to, essendo queste tre specie ingrado di ibridarsi. Per quello che riguarda i pescipredatori nel lago di Ceresio si èaffermata in maniera più nettarispetto alle acque degli altrilaghi della provincia la presenzadel luccioperca. Anche questaspecie, come il gardon, non èoriginaria del nostro paese, maha origine dell’Europa orientale.La massiccia presenza di luccio-perca non sembra però averinfluito negativamente sullapopolazione di pesce persico,che si mantiene abbastanzaabbondante. Presenti ma numericamentemeno consistenti sono luccio epersico trota. Un pesce la cuipresenza è caratterizzata dagrosse fluttuazioni numeriche èl’agone, che ultimamente pareessere in espansione dopoperiodi di scarsità.
Lago di Lugano - Foto di Gianluigi Premoli
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Settimana 1: Oggi, è una settimana che sono nato; che gioiaessere arrivato in questo mondo!
Mese 01: Mia mamma mi accudisce molto bene. E' una mam-ma esemplare.
Mese 02: Oggi, sono stato separato dalla mamma. Era moltoinquieta e mi ha detto addio con lo sguardo. Speriamo che lamia nuova "famiglia umana" si occupi così bene di me, comel'ha fatto lei.
Mese 04: Sono cresciuto in fretta, tutto mi attrae e m'in-teressa. Ci sono parecchi bambini in casa; sono per me,dei "fratellini". Siamo dei monelli, mi tirano la coda e limordo per giocare.
Mese 05: Oggi, mi hanno sgridato. La mia padrona mi ha ripre-so perchè ho fatto "pipi" dentro in casa, ma non mi avevanomai detto dove dovevo farla. Inoltre, dormo nella "riserva"........e non protestavo.!
Mese 12: Oggi ho compiuto un anno. Sono un cane quasi adul-to. I miei padroni dicono che sono cresciuto più di quello cheimmaginavano. Ah, come devono essere orgogliosi di me!
Mese 13: Oggi mi sono sentito molto male. Il mio "fratellino" miha preso la mia palla. Io non prendo mai i suoi giocattoli. Allora,me la volevo riprendere. Ma le mie mascelle sono diventatetroppo forti e l'ho ferito senza volerlo. Dopo la paura, mi han-no incatenato; non posso quasi più vedere il sole. Dicono chemi tengono d'occhio, che sono un ingrato. Non capisco nientedi quello che sta succedendo.
Mese 15: Tutto è diverso........vivo sul balcone. Mi sento moltosolo, la mia famiglia non mi ama più. A volte dimenticano che hofame e sete. Quando piove, non ho un tetto dove ripararmi.
Mese 16: Oggi mi hanno fatto scendere dal balcone. Ero certoche la mia famiglia mi avesse perdonato; ero così contento chesaltavo dalla gioia. La mia coda si muoveva in tutti i sensi.Oltretutto mi hanno portato con loro per una passeggiata.Abbiamo preso la direzione dell'autostrada e di colpo, si sonofermati. Hanno aperto la portiera dell'auto e sono sceso tuttocontento, credendo che stavamo per trascorrere la giornata incampagna. Non ho capito perchè hanno richiuso la portiera esono partiti. "Ehi, aspettate! mi state dimenticando!.........mi sonomesso a correre dietro l'auto con tutte le mie forze. La miaangoscia aumentava quando mi accorgevo che stavo per sve-nire e.....non si fermavano: mi avevano dimenticato.
Mese 17: Ho tentato invano di ritrovare la strada per casa"mia". Mi sento perso. Sul mio cammino, trovo persone di buoncuore che mi guardano con tristezza e mi danno un pò damangiare. Li ringrazio con lo sguardo e dal profondo del miocuore. Mi piacerebbe che mi adottassero; sarei leale e fede-le come nessuno al mondo. Ma dicono solo "povero, piccolocagnolino", si sarà perso!!!!!!!!!
Mese 18: Qualche giorno fà, sono passato davanti a una scuo-la e ho visto tanti bambini e giovani come i miei "fratellini". Misono avvicinato e un gruppetto, ridendo, mi ha lanciato unapioggia di sassi per "vedere chi aveva la mira migliore". Unadella pietre mi ha rovinato un occhio e da quel giorno non civedo più, da quella parte.
Mese 19: non ci crederete, ma la gente aveva maggiore pie-tà per me quando ero più bello. Adesso sono molto magro, ilmio aspetto è cambiato. Ho perso un occhio e la gente mi fascappare a colpi di scopa quando provo a trovare un picco-lo riparo all'ombra.
Mese 20: Non mi muovo quasi più. Oggi, tentando di attra-versare la strada dove circolano le auto, mi hanno presosotto. Pensavo di essere al sicuro in quel luogo chiamatofosso, ma non dimenticherò mai lo sguardo soddisfatto del-l'autista che si è addirittura buttato di lato per schiacciarmi.Almeno mi avesse ucciso. Mi ha solamente rotto l'anca. Ildolore è terribile, le mie zampe dietro non reagiscono più emi sono issato con molta difficoltà, verso un pò d'erba ailati della strada.
Mese 21: Sono 10 giorni che sto sotto il sole, la pioggia,senza mangiare. Non mi posso muovere. Il dolore è insop-portabile. Mi sento molto male; è un luogo umido e direi cheil mio pelo sta cadendo. La gente passa, nemmeno mi vedo-no, altri dicono "non ti avvicinare". Sono quasi incosciente,ma una forza strana mi fa aprire gli occhi......la dolcezza del-la sua voce mi ha fatto reagire. Lei diceva" povero piccolocane, in che stato ti hanno ridotto"......con lei c'era un signo-re con una veste bianca, mi ha toccato e ha detto "midispiace, cara signora, ma questo cane incurabile, è megliomettere fine alle sue sofferenze". La signora gentile si èmessa a piangere ma ha approvato.
Non so come, ma ho mosso la coda e l'ho guardato, ringra-ziandolo per aiutarmi a trovare finalmente riposo. Ho sentitosolo la puntura della siringa e mi sono addormentato per sem-pre chiedendomi perchè fossi nato se nessuno mi voleva.
Il diario di un cane...
CONTROCONTROIL LOROIL LOROABBANDONOABBANDONO
La soluzione non è di buttare un cane sulla strada ma di educarlo. Non trasformare in un problema una compagnia fedele.Aiuta a fare prendere coscienza e a mettere fine al problema dei cani abbandonati.
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Continuiamo il nostro viaggio allascoperta dei rettili: insoliti petche sempre più vengono apprez-zati da un maggior numero diappassionatiIn questo numero parleremo delBoa constrictor: questa specieappartiene al genere Boa di cuiesistono numerose sottospecie(imperator, constrictor, mexicana,amarali, ortoni, occidentalis,nebulosus, melanogaster, sabo-gae, orophias) diffuse nelleregioni tropicali dell'America cen-trale e meridionale anche se nonmanca qualche specie asiatica,dell'Africa orientale e solo unaeuropea, il piccolo boa dellesabbie.
I Boa sono ovovivipari, ossia lefemmine trattengono le uovaall'interno fino alla schiusa e lagestazione ha una durata di cir-ca 6 mesi.Questo particolare modo di ripro-duzione è importante per chialleva in quanto evita di farericorso ad apposite incubatrici,con il conseguente controllo deivalori di umidità e temperatura,dal momento che le femmine gra-vide fungono esse stesse da“schiuditoio”I Boa constrictor imperator sonoquelli maggiormente riprodottidagli erpetologi perché ritenutipiù prolifici e più predispostiall’accoppiamento.
Un segno che permette all’alle-vatore di ritenere che l’accop-piamento sia andato a buon fineè la comparsa,nella femmina, diun gonfiore all’altezza dell’ad-dome, dopo di che essa non sialimenta più e cerca un angolocaldo dove la temperatura siadi 35 gradi. Normalmente le femmine cambia-no la pelle un mese prima del par-to ed è in questo momento chedovremmo osservare le gestantiper intervenire alla nascita deipiccoli boa, evitando che le fem-mine con il loro peso possanoschiacciarli: infatti i nuovi esempla-ri dovrebbero essere trasferiti inapposite vasche di plastica.
a cura delle Dott.ssePAOLA BOLOGNA - SIMONA RIVOLTA
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I nuovi nati iniziano a nutrirsi dopo la prima muta, cibandosi di piccoli roditori mentre gli adulti di gros-se dimensioni possono mangiare addirittura dei conigli.L’aspetto e le dimensioni delle diverse sottospecievariano incredibilmente: i Boa constrictorpossono misurare fino a 12 metri mentreci sono dei piccoli esemplari che siavvicinano al metro di lunghezza.La colorazione tipica del fondo èbruno-rosata chiara con caratteri-stiche macchie dorsali a sella dicolore nero e bianco nella parteanteriore del corpo e a triangolonella parte posteriore; i disegni trian-golari della coda si riempiono di uncolore rosso sempre più vivoa seconda della sotto-specie di appartenen-za. Esistono infinedegli esemplari albinio senza selle, fruttodi mutazioni ottenutein cattività.
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L’omeopatia e’ un metodo terapeutico clinico basa-to sull’uso di rimedi in dosi infinitesimali atti a rista-bilire l’equilibrio del paziente per arrivare alla veraguarigione.Il medico veterinario che nella propria pratica quo-tidiana desideri applicare l’omeopatia si trova difronte a veri e propri problemi pratici: molto spes-so i proprietari hanno una scarsa conoscenza delproprio animale e quindi la repertorizzazione clas-sica viene a mancare e con essa la possibilità diapplicare il metodo unicista (somministrazione di ununico rimedio). Ad ogni modo la ricerca del rimediopiù simile alla sintomatologia del paziente ci per-mette di ottenere risultati soddisfacenti anche inpatologie complesse come quelle dell’apparatogastroenterico.In veterinaria sono molto frequenti le patologie oralie in particolar modo, nel gatto, il Complesso delgranuloma eosinofilico.La patologia, a eziologia multifattoriale e non anco-ra del tutto chiara, si manifesta con la formazionedi un’ulcera indolente a livello del labbro o dellamucosa orale. Possono esserci concomitanti lesio-ni cutanee soprattutto pododermatiti o granulomilineari agli arti.Sintomi caratteristici sono disoressia, disfagia, ali-tosi e salivazione vischiosa profusa.
Molto spesso, ma non sempre, i gatti sono affettida forme leucemiche o di immunodeficienza felinache ne peggiorano le condizioni generali .Le erosioni, soprattutto all’istmo delle fauci , sonoprofonde, sanguinolente, con margini irregolari emolto spesso così dolorose da non permettere algatto di alimentarsi.Seguendo la legge di similitudine, principio fonda-mentale dell’omeopatia, possiamo utilizzare:MERCURIUS SOLUBILIS alla 5ch o 30 ch quando siha stomatite e interessamento gengivale, salivazio-ne abbondante ealito fetido.Il malato si pre-senta moltodebole ed ema-ciato con tremoridelle estremità, lesecrezioni sonoirritanti mucopurulente e diodore cattivo.
ARSENICUM ALBUM:le mucose sono irritate rosse e secche con essu-dato poco abbondante ma estremamente esco-riante e bruciante. Il paziente perde rapidamente ecompletamente le forze, spesso in maniera spro-positata rispetto allo stato della malattia. E’ agita-to e ha sete intensa.BORAX: si hanno formazione di afte brucianti e assaidolorose all’interno delle guance associate a stoma-tite. Il paziente e’ nervoso, ansioso e ipersensibile airumori; soprassalta al minimo rumore improvviso.
MURIATICUM ACIDUM:e’ il farmaco delle ulcerazioni gravi della cavitàorale dove provoca afte ed escare grigiastre sul-la lingua e sulla mucosa orale che evolvono in unsecondo tempo in ulcerazioni sanguinanti, profondeinteressanti anche la mucosa gastrica e intestina-le. La lingua e’ asciutta e le ulcerazioni sono dicolore scuro bluastre con alito fetido. La deglutizio-ne e’ molto dolorosa e la gola e’ edematosa.
ENGYSTOL:e’ un rimedio che stimola il sistema immunitario,notevolmente compromesso in questa patologia, esomministrato per lunghi periodi a cicli ripetibilidurante l’anno da una buona risposta.La gastrite acuta e’ una sindrome relativamentecomune sia al gatto che al cane, ad eziologiavaria, è caratterizzata da vomito senza sintomi dicoinvolgimento sistemico. In caso di compresenzadi altri sintomi va indagata l’eziologia del disturbo. Accanto alla sospensione dell’alimentazione peralmeno 12-24 ore e a fluido terapia se è presen-te disidratazione, trovano impiego:
Omeopatia e problemi gastroenterici
PULSATILLA
A cura della Dott.ssa PATRIZA ARRIGHI
STOMATITE
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NUX VOMICA: regola la secrezione acida dello sto-maco attraverso la modulazione del tono vagale esimpatico. Viene utilizzata quando la nausea el’iperacidità gastrica peggiorano al mattino e dopoi pasti e si hanno eruttazioni acide e amare condolori crampiformi allo stomaco.
PULSATILLA:è aggravata dopo i pasti soprattutto quelli compo-sti da alimenti grassi, provoca lentezza nella dige-stione, bocca secca senza sete, addome gonfio,meteorismo con eruttazione e vomito acre.
NATRUM CARBONICUM.Agisce sulla sfera digestiva con indebolimento del-le secrezioni gastriche e di tutto il processo dige-stivo diminuendo anche le secrezioni biliari. Trovaimpiego nella dispepsia, anche per errori dietetici,con forti eruttazioni acide, nausea e vomito.
ANTIMONIUM CRUDUM:agisce in maniera elettiva sullo stomaco quando lamucosa presenta uno strato catarrale. Si ha disgu-sto per il cibo, nausea e vomito all’odore dellostesso. Ottimo per disturbi digestivi, per aver man-giato troppo e si ha costante eruttazione gassosasia anale che orale. Il vomito è continuo. Viene chia-mato il farmaco del “maiale” per la sua tendenzaall’ingrassamento eccessivo.
IPECACUANHA:rivela elezione per l’apparato digerente con infiamma-zione delle mucose e notevole eccitazione del nervopneumogastrico con conseguenti spasmi che provoca-no nausea e vomito. Il sintomo più vistoso è la nauseacontinua che non cessa neppure con il vomito. Ci puòessere ematemesi con sangue rosso vivo..
IPECACUANHA
NUX VOMICA
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LE PATOLOGIE VIRALI che posso-no colpire il cane sono ai nostrigiorni molto diminuite come inci-denza grazie soprattutto ai pianivaccinali adottati ed alle miglioricondizioni igenico sanitarie in cuivengono tenuti i”nostri amici” .Ciò nostante è possibile osserva-re punte di rivirulentazione aseguito di “rotture di immunità” ,o per importazioni di cucciolate
di provenienza estera sanitaria-mente non ben controllati, o perpresenza di ceppi virali neuroge-ni particolarmente aggressivi oper stati immuno soppressiviquali possono essere presentinell animale debilitato o anziano.Parliamo degli agenti eziologi ,deisintomi clinici e delle eventualiterapie di: cimurro parvovirositosse dei canili ed anche epatiteinfettiva.
Il cimurro è una patologia mul-
tisistemica causata da un virus aRNA appartenente alla fam.“ p a r a m i x o v i r i d a e ” g e n .Morbillivirus (a questo genereappartiene anche il virus dellapeste bovina e quello del morbil-lo nel bambino: si pensi quindi allaggressività di quest ultimo virusper i bambini). Possono venireinfettati spt cani ma anche furet-ti, tassi, leoni ma è autolimitantenei gatti.Cosa molto importante il virusviene eliminato dai comuni disin-fettanti, dal calore e dall essic-camento.L infezione avviene attraverso linalazione di aerosol di materia-
le infetto rappresentato dallesecrezioni respiratorie, urinarie efecali e poi si diffonde attraver-so tessuti linfatici locali e gene-rali dove si moltiplica dando vire-mia . A questo punto la rispostaimmunitaria dell ospite determinala gravita dell evoluzione dellapatologia con diffusione ai tessu-ti cutanei, respiratori, gastroente-rici, urogenitali el S.N.C. oppure auna forma sub- clinica con gua-rigione.La malattia colpisce animali gio-vani non vaccinati tra i tre e seimesi in corrispondenza del decli-no ac materni e la forma classi-ca si manifesta con congiuntiviteacuta associata a scolo ocularee tosse secca a cui si associapoi scolo nasale mucopurulentocomplicanze batteriche con pol-moniti ipertermia depressionesensorio e anoressia; pùo pre-sentarsi anche in forma gastroin-testinale dopo 20gg. dall infezio-ne con vomito e diarrea emorra-
gica e questa forma va distintaeziologicamente dalla parvovirosicanina. Sempre nel cane giova-ne possiamo osservare una che-ratocongiuntivite secca che puòfacilmente portare a ulcere, per-forazioni e gravi lesioni corneali.Utili indicatori diagnostici di pre-gressa infezione sono la compar-sa, 3, 6 sett dopo la risoluzioneparziale o totale delle manifesta-zioni cliniche , di ipercheratosi (cioè ispessimente e indurimento )del tartufo e dei cuscinetti plan-
tari nonché ipoplasia dello smal-to dentale che si può evidenzia-re con una colorazione brunastraalla base delle gengive .Da due settimane a molti annidopo i primi segni sistemici alcunianimali (anche con infezione subclinica )sviluppano segni neurolo-gici quali convulsioni, depressione, atassia ,paresi, paralisi e mio-clonie;l encefalite del cane anzia-no si manifesta tardivamente consegni di cecita centrale, antero-pulsione, movimenti in circolocompulsivi diminuzione dei riflessiposturali. L esame clinico con lapresenza dei vari e diversi sinto-mi può indirizzare ad sospetto diinfezione che spesso nei sogget-ti in vita i test diagnostici nonsono in grado di individuare. Le motidiche di routine sono testsierologici che consentono di evi-denziare la reattività anticorpaleverso il virus del cimurro. Non esi-stono farmaci antivirali efficaciper trattamento del cimurro eapproccio terapeutico si puòbasare essenzialmente su tratta-mento sintomatico di supporto esicuramente il miglior intervento èquello che prevede la vaccina-zione preventiva. La Parvovirosi del cane è unamalatia infettiva contagiosaconosciuta comunemente comegastroenterite emorragica egeneralmente colpisce cucciolidi età compresa tra 30 gg. e tre
MALATTIE DEL CANE:
LE PATOLOGIE VIRALI
Parliamo degli agentieziologi, dei sintomi
clinici e delle eventualiterapie di: cimurro
parvovirosi tosse deicanili ed anche epatite
infettiva.
La Parvovirosidel cane è una malatia
infettiva contagiosaconosciuta
comunemente comegastroenteriteemorragica
A cura della Dott.ssa DONATA BIANCHI
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mesi con episodi di malattiaanche a 7mesi. La malattia fusegnalata la prima volta nel1978 1979 in Europa e Nord
America e fu individuato comeresponsabile un parvovirus di tipo2 molto resitente nell ambienteesterno anche in condizioni sfa-vorevoli ma è sensibile all ‘ipoclo-rito di sodio (candeggina )ed haavuto numerosi evoluzioni fino a
portarlo come lo conosciamooggi purtroppo con un poterepatogeno maggiore perché ilperiodo di incubazione è inferio-re a 4-5 gg. ,l enterite emorragi-ca è molto imponente e più ele-vata è la mortalità, inoltre haanche la caratteristica biologicadi infettare il gatto.Che via intraprende per daremalattia?( = patogenesi ? Il viruspenetra per via oro-nasale inva-de il torrente circolatorio e l ‘inte-stino tenue dove colonizza lecellule dell ‘epitelio intestinaledeterminando diarrea che spes-so è emorragica. ILvirus viene eli-minato con le feci prima dellacomparsa dei segni clinici e rag-giunge valori elevati fra 5 8 gg.dopo infezione .Il decorso clinicoè generalmente rapido ed ècaratterizzato da marcata leuco-penia /linfopenia per attacco daparte del virus dei tessuti linfati-ci che presentano necrosi. I cuc-cioli possono venire a morte o
guarire lentamente ; a volte linfezione può essere presente informa sub clinica e l’evoluzionedella malattia è fondamentalmen-te determinata dall ‘età del sog-getto colpito e dallo stato immu-nitario al momento all‘ingressodel virus . I segni clinici sono quin-di caratterizzati da una formagastroenterica emorragica convomito diarrea prostazione e leu-copenia marcata con esito perlo più infausto, una forma sub cli-nica talvolta a sintomatica astretta correlazione con il gradodi immunita del soggetto almomento dell ‘ingresso del virusquesto stato però non impedisce
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la replicazione e la disseminazio-ne del virus nell ‘ambiente conimpatto epidemiologico chiara-mente differente a secondo deltipo di vita dell ‘animale se accol-to in famiglia o in un canile.Il sospetto clinico di parvovirosipuò essere formulato se l ‘anima-le presenta diarrea emorragicavomito disidratazione e leucope-nia marcata e la diagnosi puòessere conseguita velocementecon test ricerca virale su campio-ni di feci infette. Anche per que-sta grave patologia la terapia èsintomatica di supporto fermorestando la profilassi vaccinaleed ambientale il miglior presidioterapeutico preventivo. Altra patologia virale che giovadella somministrazione di un vac-cino preventivo è la sindrome
respiratoria nota come “tossedei canili” o tracheobronchite
del cane.Non si sa per certo quale siaagente responsabile principalmen-te anche se adenovirus herpesvirus e il virus della parainfluenzasono quasi sempre presenti neifocolai ai quali si aggiungonospesso complicanze batteriche.
L’infezione si trasmette tramite lesecrezioni eliminate con colpi ditosse starnuti quindi via aria ed ilperiodo di incubazione è di circauna settimana -visto la modalitàdi trasmissione è molto importan-te isolare o evitare contatti traanimali infetti - dopodichè lamalattia si presenta nella quasitotalità dei soggetti conviventicon possibilità di due forme :unapiù benigna autorisolvente e unapiù grave con febbre tosse sec-ca ragliante e spesso associataa conati di vomito schiumoso esse si complica con sovra infe-zioni batteriche può essere unaforma letale.La diagnosi si basa spt sui segniclinici e sui riscontri anamnestici –vita comunitaria o contatti conaltri cani infetti es. ai giardinipubblici –e la terapia si basa
anche qui su farmaci di supportoquali antibiotici per limitare glieventuali danni da sovrainfezionebatterica e su antitussigeni .
Un'altra patologia che può colpi-re prevalentemente soggetti sot-
to l’anno di età è l’epatiteinfettiva le cui manifestazioni
cliniche sono davvero molto rarein quanto la vaccinazione è pra-tica di routine nelle ben notecomposizioni vaccinali tri- qua-dri- epta valente. L agente ezio-logico è imparentato con i virusrespiratori e l infezione avvieneper contatto diretto tra soggettomalato e sano-inalazione – o percontatto indiretto- per ingestio-ne-. Ed il virus si moltiplica nelletonsille ed in organi linfatici perpoi diffondersi nell organismo conlocalizzazione primaria nel fega-to. Qui il grave danno cellularedetermina una alterazione deiprocessi coagulativi che si riflet-tono clinicamente con presenzadi fenomeni emorragici multiplicon anche possibili ematomi sptmuso ed addome.Nei cani che sopravvivono è pos-sibile evidenziare il cosiddetto“occhio blu” cioè un opacimentocorneale transitorio dovuto allaprecipitazione di immunocomples-si . Anche per questa patologia ladiagnosi in vivo si avvale di tecni-che sierologiche per la ricerca dianticorpi che comunque non sonodi routine vista rarità della mani-festazione della malattia. Quindi lavalidità delle vaccinazioni traspa-re in tutta la sua importanzaanche dalla sintetica trattazionequi sopra svolta .
La validità delle
vaccinazioni
traspare in tutta la
sua importanza
Un'altra patologia
che può colpire
prevalentemente
soggetti sotto l
anno di età è
l’epatite infettiva...
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Ruby è una dolcissima meticcia di taglia media.E’ ospite al Rifugio Elia da metà del mese di ottobre 2008.
Arriva dalla Sicilia, dove è stata trovata randagia, tra cani randagi.Ruby è stata “impallinata” da qualcuno cui dava fastidio il suolatrato affannoso che chiedeva solo del cibo per sfamare lei
ed i suoi cuccioli che amabilmente accudiva.E’ inoltre positiva alla leishmaniosi.
Ora non deambula più, necessita di tanta fisioterapia perchéi suoi arti inferiori sono stati colpiti da un infarto midollare.
Presenta profonde piaghe da decubito che i nostri volontari stannoamorevolmente cercando di guarirle.
Non siamo in grado di sapere se potrà recuperare, se potremo, un giorno,vederla correre nel nostro parco, ma vogliamo darle e darci una speranza,
e ci appelliamo a tutti voi, affinchè con un piccolo contributopossiate rendere tutto ciò possibile.
Un grazie di cuore, da parte nostra e della dolce Ruby
COME POTETE AIUTARLA:
· versando il vostro contributo al seguente numero di conto corrente intestato a:ASSOCIAZIONE APAR - BANCA CREDITO VALTELLINESE
AGENZIA DI BUSTO ARSIZIOIBAN: IT 06 G 05216 22801 000000005555
· acquistando la penna “UNA SPERANZA PER RUBY”
Per informazioni: 0331.670692 – [email protected] - www.caniliapar.it
ADOZIONE DEL CUORE
RUBY
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- virali (es. parvovirus)L’agente eziologico piu’ pericolo-so per un cucciolo che presentisintomi di gastroenterite e’ la par-vovirosi virale. La parvovirosi èuna malattia virale contagiosa,causata da un DNA-virus dellafamiglia Parvoviridae, genereParvovirus, che comprende oltreal virus della parvovirosi canina, ilvirus della panleucopenia del gat-to, il virus della parvovirosi caninaed il virus della gastroenterite delvisone. E’ una malattia ad altotasso di mortalità che colpiscedirettamente i cani, attraverso ilcontatto con le feci di altri canigià infetti o per contaminazioneindiretta con l’ambiente. E’ possi-bile anche una trasmissionemadre-figlio transplacentare. Ilvirus è particolarmente resistentee rimane vitale nell’ambiente per
La gastroenterite è l'infiammazio-ne simultanea di stomaco e inte-stino. I sintomi principali sonoDIARREA e VOMITO. La diarrea sipuò presentare con scariche piùo meno frequenti nel corso dellagiornata e materiale di colorediverso, dal giallastro al bruna-stro, dal rossastro al nerastro.Diarrea e vomito possono essereaccompagnati da febbre,depressione e dolori all'addome.Solitamente compaiono dopopoche ore dall'infezione, ma pos-sono rivelarsi anche dopo qual-che giorno. La gastroenterite èdovuta a più cause:- alimentari (es. cambiamenti bru-schi di alimentazione)- fisiche/chimiche (es. ingestionedi sostanze dannose varie)- parassitarie (es. coccidi)- batteriche (es. salmonelle)
LA GASTROENTERITE DEL CANE molto tempo. Gli animali maggior-mente a rischio di infezione sonoi cuccioli, non ancora vaccinati ovaccinati in maniera scorretta. La gastroenterite emorragica sipuò presentare in tre forme clini-che:gastrite emorragica che si pre-senta con depressione, anores-sia, febbre, vomito e diarreaemorragica. addome teso eretratto, schiena inarcata (falsacifosi) e riluttanza al movimento,che accompagna i sintomi soprariportati.miocardite che si presenta condispnea e morte rapida del cuc-ciolo colpito. Talvolta si manifestaalcune settimane dopo guarigionedalla forma enterica. E’ un’ insuf-ficienza cardiaca acuta, con dila-tazione delle cavità cardiache,edema polmonare, congestioneepatica, idrotorace e ascite.All’esame istologico si rilevanostriature biancastre sul miocardio.E’ una forma oggi molto raraForma subclinica è frequenteed è caratterizzata da lievedepressione del sensorio, ano-ressia, diarrea lieve e modestaleucopenia.La guarigione dai segni clinici siha in genere entro 7 giorni dallacomparsa, anche se il cucciolocontinuerà ad eliminare il virusancora per diverso tempo. Lamortalità resta tuttavia alta acausa della grave disidratazioneche si crea a causa del vomito edella diarrea incoercibile. La pre-venzione dell’infezione va fatta su2 fronti: - Profilassi ambientale: disinfe-zioni accurate e continue concandeggina degli ambienti dove èstato il cane infetto.- Profilassi vaccinale: esiste unvaccino contro il parvovirus, tut-tavia, nonostante la diffusionedella profilassi vaccinale, numero-si sono i casi d’infezione che con-tinuano ad essere segnalati equesto è dovuto a vaccinazioniscorrette o per virus resistenti.
A cura del Dott. A. Ceriani, Clinica Veterinaria S. Vittore. San Vittore Olona
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Una nuova rubrica nella quale diamospazio ai nostri lettori di chiarire dubbi
e perplessità inviando le domandeinerenti agli animali a cui verrà datarisposta direttamente agli interessatie nel numero seguente della rivista
verranno pubblicate quelle che riterre-mo possano interessare maggiormente
gran parte dei lettori. Vi invitiamo dunque ad inviare le
domande tramite mail:[email protected]
o posta ordinaria alla sede dellaredazione: Via Roma, 10 - 21053Castellanza (VA), il nostro esperto
Dott. Mauro Vasconi, che ringraziamovivamente per la sua disponibilità,risponderà nel modo più esaustivopossibile ad ogni Vostra domanda.
Amare gli animale vuol dire prendersicura di loro in ogni tipo di problemati-ca si presenti, per garantire una con-vivenza serena con il proprio padrone.
Vi presentiamo la nostra nuova Rubrica:
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UN PATENTINO PER I PROPRIETARI DI CANI
Il 6 Ottobre è stato presentato, nel corso di una conferenza stampa presso il Ministero del-la Salute alla presenza del sottosegretario On. Francesca Martini, il “corso formativo perproprietari di cani, “come previsto dall’Ordinanza Ministeriale del 3 marzo 2009 concernen-te la “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”. E’ importante ricordare chequesta ordinanza riconosce a chiunque decida di possedere un cane o a qualsiasi titoloaccetti di detenerlo, la piena responsabilità del suo benessere, controllo e conduzione ene dovrà risponde sia civilmente che penalmente dei danni o lesioni a persone, animali ecose provocate dal proprio animale. Questa responsabilità evidenzia di fatto l’importanteruolo di educatore che il proprietario o detentore viene ad assumere nel momento in cuidecide di adottare un cane. Per aiutare il proprietario, affinché abbia le informazioni neces-sarie per poter gestire in modo corretto il rapporto con il proprio cane, l’Ordinanza preve-de che vengano istituiti percorsi formativi per i proprietari di cani con rilascio di specificaattestazione, il così detto “ Patentino”. Con l’obiettivo di creare un corretto rapporto uomo-animale, soprattutto per prevenire quegli episodi di aggressione da parte di cani che tan-to hanno riempito recentemente le prime pagine dei giornali. E’ stata definitivamente elimi-nata la “ black-list” che riportava un elenco di razze così dette “pericolose” perché, di fat-to, non ha risolto i problemi di aggressioni e non esiste una letteratura scientifica in MedicinaVeterinaria che possa con certezza stabilire il rischio di maggior aggressività di un cane inbase alla sua razza o eventuale incrocio. Si è quindi scelto di puntare soprattutto sul ruo-lo chiave dell’educazione del proprietario per scongiurare tra l’altro quelle scelte irrespon-sabili di alcuni proprietari nel voler esaltare gli atteggiamenti aggressivi del proprio anima-le, salvo poi non essere in grado di controllarli. Il proprietario responsabile è quello che,qualora dovessero nascere dei problemi di comportamento o di relazione con il proprio cane,sappia cogliere questi campanelli d’allarme e chiedere aiuto a quelle figure professionali chesono i Veterinari competenti in Medicina Comportamentale, competenti nel diagnosticarequesti disturbi, individuarne le cause e intraprendere dei percorsi terapeutici. Molto spessonon è corretto attribuire solamente ad una cattiva gestione la causa principale dei proble-mi comportamentali. Chi adotta un cane deve essere cosciente che questo prezioso com-pagno, proprio per la sua natura sociale, ha bisogno di regole da seguire. Per tornare al“patentino”, l’Ordinanza Ministeriale prevede che questi corsi, facoltativi e gratuiti, venganoorganizzati dai Comuni congiuntamente con le ASL ed in collaborazione con gli Ordini pro-fessionali dei Medici Veterinari le Facoltà di Medicina Veterinaria, le Associazioni Veterinariee le Associazioni di protezione degli animali. Questi percorsi formativi sono invece da con-siderarsi obbligatori, con spesa a loro carico, per i proprietari di quei cani così detti “ impe-gnativi”, cioè a rischio di aggressività. Ad individuare i cani “ impegnativi”, inserendoli in unapposito registro e quindi a chiamare i relativi proprietari ad assolvere l’obbligo del corso,saranno i Comuni con il Servizio Veterinario della ASL nell’ambito del loro compito di tuteladell’incolumità pubblica, sulla base dell’anagrafe canina regionale. Il Veterinario libero pro-fessionista dovrà invece informare i proprietari in merito alla possibilità o necessità di con-seguire il “patentino”, oltre che comunicare al Servizio Veterinario della ASL la presenza dicani “impegnativi” tra i suoi assistiti. Negli anni i cani si sono meritati l’appellativo di “ miglio-ri amici dell’uomo”, ma solo un proprietario informato ed un cane educato possono salva-guardare questo rapporto e garantire una serena convivenza tra uomo e cane.
Colgo l’occasione per un sincero augurio di buone feste.
Dr Umberto GalliPresidente Ordine dei Medici Veterinari di Varese
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21020 Brebbia (VA) - Piazza Italia, 7 Bis tel: 0332 77 08 05
REBKA sas DI CARENTE DR. MASSIMILIANO & C.
21031 Cadegliano-Viconago (VA) - Via Risorgimento,3 tel: 0332 59 10 24
CLINICA VETERINARIA GAGGIOLO di BIZZOZERO DR. FLAVIO
21059 Cantello-Gaggiolo (VA) - v. Lugano, 11 tel: 0332 41 86 40
MOLTENI DR.SSA ANNALINA
21010 Castelveccana (VA) - Via San Giorgio, 27 tel: 0332 52 20 30
GRASSI DR.SSA LAURA
21030 Cugliate Fabiasco (VA) - Via Molinazzo, 4 tel: 0332 72 37 40
RAVAZZOLA DR.SSA MONICA
21030 Cuveglio (VA) - Via battaglia S.Martino, 82 tel: 0332 62 40 35
AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR.SSA MIRIAM
21026 Gavirate (VA) - Via Maggioni,8 tel: 0332 74 64 18
AMBULATORIO VETERINARIO SESSA DR. PIERO
21026 Gavirate (VA) - Via Al Lido, 5 tel: 0332 74 41 35
AMBULATORIO VETERINARIO ALBINI DR.SSA CARLA E ALBINI DR.SSA LUISA
21056 Induno Olona (VA) - Via Spagnoletto, 10 tel: 0332 20 26 05
AMBULATORIO VETERINARIO PUSTERLI DR. FRANCO
21056 Induno Olona (VA) - Via Porro, 84 tel: 0332 20 60 31
BAGGIANI DR.MASSIMO
21056 Induno Olona (VA) - Via Crespi, 4 tel: 0332 20 32 22
AMBULATORIO VETERINARIO BOLTRI DR. STEFANO
21037 Lavena Ponte Tresa (VA) - Via Valle, 3 tel: 0332 55 22 99
AMBULATORIO VETERINARIO BELLORINI DR. DARIO
21014 Laveno Mombello (VA) - Via Battisti, 9 tel: 0332 62 63 96
AMBULATORIO VETERINARIO FANTONI DR. ROBERTO
21014 Laveno Mombello (VA) - Via Ceretti, 21/23 tel: 0332 66 66 97
AMBULATORIO VETERINARIO GIAVAZZI DR.SSA GIUSEPPINA
21016 Luino (VA) - Piazza Marconi, 31/A tel: 0332 53 51 37
AMBULATORIO VETERINARIO ALTO VERBANO DEI DOTTORI PAOLA LONGHI E MASSIMILIANO BOGNI
21016 Luino (VA) - VIA Luigi Bernardino, 37 tel: 0332 53 56 96
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI LUINO DEI DOTTORI DEDE' E HOFMANN
21016 Luino (VA) - Via Voldomino, 11 tel: 0332 51 10 00
CLINICA VETERINARIA LUVINATE DI ZANETTI DR. CORRADO
21020 Luvinate (VA) - Via Vittorio Veneto, 56 tel: 0332 22 00 92
DR.SSA PAOLA CADONA’
21046 Malnate (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0332 19 500 11
AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI BROLPITO ALBERTO E DONAGGIO BARBARA
21020 Malnate (VA) - Via Leopardi, 1 tel: 0332 42 83 56
REBELLATO DR. PATRIZIA
21030 Marchirolo (VA) - Via S. Camillo, 32 tel: 0332 72 20 59
TIMPERANZA ILARIA
21020 Monvalle (VA) - Via Della Cappella, 20 tel: 0332 79 93 88
AMBULATORIO VETERINARIO BAGGI DR. MICHELE
21010 Porto Valtravaglia (VA) - Via Roma, 15 tel: 0332 54 72 85
AMBULATORIO VETERINARIO MOTTA DR. MARIO ANTONIO
21039 Valganna (VA) - Via Isella, 2 tel: 0332 71 63 66
CLINICA VETERINARIA CROCE AZZURRA - DR. AMEDEO PINI
21100 Varese (VA) - Viale Belforte, 168 tel: 0332 33 02 44
TERZAGHI DR. CAMILLO
21100 Varese - Via Cassiodoro, 11 tel: 0332 26 54 18
CLINICA VETERINARIA C.M.V. DI GALLI DR. BATTISTA
21100 Varese - vl. Aguggiari, 162 - fax 0332 82 00 64 tel: 0332 82 00 02
CLINICA VETERINARIA DR. SCHNEIDER & C.
21100 Varese - 3, v. Corridoni tel: 0332 31 14 66
AMBULATORIO VETERINARIO VARESE LAGO
21100 Varese - v. G. Macchi, 99 tel: 328 91 23 233
PECCATI DOTT. CLAUDIO
21100 Varese - v. Ravasi, 23 tel: 0332 28 77 24
CLINICA VETERINARIA CITTA’ DI VARESE
21100 Varese - Via Gianni Rodari, 22 tel: 0332 26 44 46
AMBULATORIO VETERINARIO DOTT.SSA KETTY PERU
21100 Varese - Via Giuseppe Giusti, 12/A tel: 0332 26 46 96
DI BENEDETTO DR. SALVATORE
21100 Varese - Via Colleverde,32 tel: 338 83 91 100
AMBULATORIO VETERINARIO LOREFICE DR. GIUSEPPE
21100 Varese - Via Monte Santo, 29 tel: 0332 23 91 82
MARCHIORATO DR. PAOLO CARLO
21100 Varese - Via Sanvito Silvestro, 103 tel: 0332 22 28 04
OSPEDALE VETERINARIO DI VARESE DI VEDANI DR. M. E SOMMARUGA
21100 Varese - Via Correnti Cesare, 2 tel: 0332 26 54 96
FERRONI DR. EMILIO
21100 Varese - Via Crispi, 68 tel: 0332 24 23 22
Veter inar i -area Nord - Varese
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI VARESE
E LAVENO MOMBELLO
Via B. Luini, 19 - 21100 Varese Tel. 0332/333681 Tel. 0332/1769809 Fax 0332/333293 E-MAIL:[email protected]
UFFICIO DI ARCISATE
Via Matteotti, 18 Tel. 0332/476341
UFFICIO DI LAVENO MOMBELLO
Via Ceretti, 8 Tel. 0332/625350-349
UFFICIO DI LUINO
Via Don Folli, 4 Tel. 0332/511216
PINO LAGO M.
TRONZANO L. M.
VEDDASCA
CURIGLIA CONMONTEVIASCO
MACCAGNO
LAGO MAGGIO
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LAGO DI VARESE
DUMENZAAGRA
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GERMIGNAGACREMENAGA
MONTEGRINOVALTRAVAGLIA
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CASTELVECCANA
CITTIGLIO
GEMONIOAZZIO
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VARESE
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GAVIRATE
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LAVENO MOMBELLO
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CAZZAGO B.
GALLIATE L.
BRU
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BREZZO DI BEDERO
57
CLINICA VETERINARIA S. ANTONIO ABATE DI BRUNOLDI DR. PIERPAOLO
21041 Albizzate (VA) - Via Dinarda, 23 tel: 0331 99 40 24
CENTRO VETERINARIO DEI DOTTOR HETTINGER MICHAEL E NEDALINI PATRIZIA STUDIO ASSOCIATO
21021 Angera (VA) - Via Galileo Galilei, 44 tel: 0331 96 03 18
DESTITO DR.SSA ANNALISA
21010 Arsago Seprio (VA) - Via Garibaldi, 21 tel: 0331 29 67 74
GANGI DR. MASSIMO
21010 Besnate (VA) - Via Vittorio Veneto, 47 tel: 0331 27 50 43
STUDIO VETERINARIO DI MORO DR. EUGENIO
21010 Besnate (VA) - Via Besnate Largo Brianzoni, 7 tel: 0331 27 55 32
STUDIO ASSOCIATO POZZI - MIGLIERINA
21040 Cadrezzate (VA) - Via Mazzini, 25 tel: 0331 95 38 54
AMBULATORIO VETERINARIO SAN ROCCO
21010 Cardano Al Campo (VA) - P.za Mazzini Giuseppe, 18 tel: 0331 73 11 44
CLINICA VETERINARIA DELLA BRUGHIERA DI CENTINAIO DR. ALESSANDRO
21010 Cardano Al Campo (VA) - Via Monterosso, 51 tel: 0331 26 23 08
STUDIO MEDICO VETERINARIO DEI DOTTORI CUROTTI E GIUDICI
21010 Carnago (VA) - Via Libertà, 6/8 tel: 0331 99 14 99
TERNI SABRINA
21020 Casale Litta - Bernate (VA) - Piazza Repubblica, 13 tel: 0332 94 78 65
AMBULATORIO VETERINARIO SEMPIONE
STUD. ASS. DOTT. MARTINOLI-STRAPPO-DE TONI-PORETTI
21011 Casorate Sempione (VA) - Via Milano, 100 tel: 0331 29 64 22
STUDIO VETERINARIO COEREZZA DR. UMBERTO
21012 Cassano Magnago (VA) - Via S.Giulio, 54 tel: 0331 20 32 82
RAIMONDI DR. MARIO
21012 Cassano Magnago (VA) - Via Venegoni Mario, 17 tel: 0331 28 05 44
AMBULATORIO VETERINARIO MOTTERLE DR. DARIO
21040 Castronno (VA) - Via Lombardia, 43 tel: 0332 89 21 68
STUDIO VETERINARIO DI RIGAMONTI DR. LIVIANA
21010 Ferno (VA) - Via Roma, 28 tel: 0331 24 19 41
ANTONIO DR. BOSCARO MEDICO VETERINARIO
21013 Gallarate (VA) - Via Checchi, 27 tel: 0331 78 44 33
AMBULATORIO VETERINARIO CASTIGLIONI DR. ROSELLA
21013 Gallarate (VA) - Via Donatello, 4 tel: 0331 79 35 65
BURAGLIO DR.SSA FRANCA
21013 Gallarate (VA) - Via Milano, 3 tel: 0331 77 48 71
PORRINI DR. PAOLA
21013 Gallarate (VA) - VIA Don Minzoni, 8 tel: 0331 78 40 47
FERRE DR. PAOLO
21013 Gallarate (VA) - Via Custodi, 10 tel: 0331 78 48 76
MAZZUCCHELLI DR. MAURIZIO
21013 Gallarate (VA) - VIA Carducci Giosuè, 1 tel: 0331 78 20 23
REVEL DR. MASSIMO
21013 Gallarate (VA) - Via Covetta, 8/A tel: 0331 79 30 71
AMBULATORIO VETERINARIO GAZZADA
DEI DOTTORI GOBBI A. E MARTEGANI M.
21045 Gazzada Schianno (VA) - Via Italo Cremona, 14 tel: 0332 46 16 03
AMBULATORIO VETERINARIO ISPRA
21027 Ispra (VA) - Via Passo Sentinella, 13 tel: 0332 78 01 80
AMBULATORIO VETERINARIO
DEI DOTTORI STEFANIA DI TIZIO E CRISTIANO COLOMBO
21015 Lonate Pozzolo (VA) - Via Dante Alighieri, 49 tel: 0331 66 92 74
LABORATORIO ANALISI VETERINARIO DI MOLTENI DR.SSA ANNALINA
21020 Mornago (VA) - Via Cascina Risaia, 51 tel: 0331 95 83 18
CLINICA VETERINARIA MALPENSA srl DI OLIVIERI DR. MASSIMO
21017 Samarate (VA) - v. Marconi, 27 - fax: 0331 22 02 55 tel: 0331 22 81 55
NORAD DIAGNOSTICA S.R.L. DI ABBIATI DR. GIANLUCA
21017 Samarate (VA) - Via Engalfredo, 9 tel: 0331 22 30 27
AMBULATORIO VETERINARIO DI ALESSANDRA DR.SSA ARMIRAGLIO
21018 Sesto Calende (VA) - Via Vittorio Veneto, 36 tel: 0331 92 09 50
MANFREDI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO
21018 Sesto Calende (VA) - Via Motte, 13 tel: 0331 92 45 38
AMBULATORIO VETERINARIO MERLINI DR. ELETTRA
21018 Sesto Calende (VA) - Via Roma, 38/A tel: 0331 92 10 85
BOTTINI DR. LAURA
21048 Solbiate Arno (VA) - Via Monforte, 22 tel: 0331 99 15 03
AMBULATORIO VETERINARIO CONTI DR. IRENE
21048 Solbiate Arno (VA) - Via Montebello, 20 tel: 0331 98 50 04
AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI ANGELA
21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78
STUDIO VETERINARIO GALMARINI DR. PAOLO
21019 Somma Lombardo (VA) - Via Mameli Goffredo, 101 tel: 0331 25 90 47
AMBULATORIO VETERINARIO STUDIO ASS.
DEI DOTTORI VISENTIN G. PIETRO E AIMINI R. "PARCO DEL TICINO"
21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 43 tel: 0331 25 37 67
AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO
21019 Somma Lombardo (VA) - Via Milano, 55 tel: 0331 25 24 97
AMBULATORIO VETERINARIO DI VISCO GILARDI DR. ANTONIO
21019 Somma Lombardo (VA) - C.so Repubblica, 42 tel: 0332 25 24 16
AMBULATORIO VETERINARIO DI CAIDATE ROSTAGNO DR. SSA MARTA
21040 Sumirago (VA) - Via Cavour, 10 tel: 0331 90 50 20
AMBULATORIO VETERINARIO GIULIANI DR. ALBERTO
21028 Travedona-Monate (VA) - Via Aldo Moro, 18 tel: 0332 97 81 95
AMBULATORIO VETERINARIO DI POZZI DR. STEFANO
21020 Varano Borghi (VA) - Via Giuseppe Garibaldi, 2 tel: 0332 96 18 61
AMBULATORIO VETERINARIO BASSANI DR.SSA PAOLA
21029 Vergiate (VA) - Cascina Torretta, 18 tel: 0331 96 40 30
AMBULATORIO VETERINARIO ROBUSTELLINI DR. ALBERTO
21029 Vergiate (VA) - Via Corgeno, 17 tel: 0331 94 69 28
Veter inar i -area Sud - Gal la rate
MORAZZONE
GAZZADAS.
BUG
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CROSIOCASALELITTA
MORNAGO
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BRUNELLO
CAVARIA
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GALLARATE
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FERNO
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SOMMALOMBARDO
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LONATE POZZOLO
CARDANOAL CAMPO
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CARONNOVARESINO
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI GALLARATE
CORSO LEONARDO DA VINCI, 1TEL. 0331/709947FAX 0331/709965 E-MAIL:[email protected]
UFFICIO DI ANGERA
P.ZZA GARIBALDI, 1 TEL. 0331/960161
UFFICIO DI GAZZADA
VIA ROMA, 18 TEL. 0332/877035-036
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59
JOBS-CLUB ITALIANODEL GATTO DI TIPO SIAMESE
Associazione senza scopo di lucro il Club del GattoSiamese opera per la promozione e la tutela nonchéla conoscenza la diffusione e la salvaguardia delgatto Siamese, delle Razze Gruppo IV (Balinese,Seychellois, Peterbald, Oriental Shorthair OrientalLonghair ) e del loro patrimonio genetico ne incorag-gia l’allevamento e lo sviluppo, dando l’opportunità dimettere a confronto un lavoro di selezione e di miglio-ramento dello standard, promuovendo in tal sensostudi e scambi di esperienze ponendosi come puntodi riferimento per allevatori e proprietari. E' riconosciu-to dall'Associazione Nazionale Felina Italiana ANFI(l’unica Associazione riconosciuta dallo Stato) e dallaFederazione Internazionale Felina FIFe.
Presidente: Roberto Reguzzoni Segretario: Mario TaneraTel./Fax 0331 681000
Sito ufficiale: http://www.jobsclub.eue-mail: [email protected]
ONLUSASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO PER LA PROTEZIONE DEGLI ANIMALI
Via Sangiano 35 – 21014 Laveno Mombello (Va)Tel. 328 6036274 – 3476929732 - fax 0332 747624www.mondovagabondo.netemail: [email protected]
LA NOSTRA ASSOCIAZIONE NASCE DALL'ENTUSIASMO DI UN GRUPPO DI AMICI CHE DA ANNI CERCA DI FARVIVERE NEL MIGLIOR MODO POSSIBILE ALCUNI ANIMALIMOLTO DISAGIATI, "INCONTRATI" PERSONALMENTE OSEGNALATI DA CONOSCENTI. MONDO VAGABONDO INTERVIENE FORNENDO CUCCE,CIBO ADEGUATO, CURE MEDICHE, RECINTI SPAZIOSI,SENZA TRASCURARE COCCOLE E PASSEGGIATE. PER QUANTO RIGUARDA I GATTI, CHE VIVONO LIBERI IN"COLONIE FELINE", CI OCCUPIAMO SOPRATTUTTO DI STERILIZZARE LE FEMMINE PER EVITARE INGESTIBILICRESCITE NEL NUMERO. ABBIAMO BISOGNO DI VOI, PER RIMEDIARE ALMENO INPARTE A CIÒ CHE TROPPI NOSTRI SIMILI FANNO PATIREAGLI ANIMALI. LA NOSTRA ASSOCIAZIONE COLLABORA, CON LASTRUTTURA “I NOBILI NATI” DI VERGIATE (VA).PER CHI VOLESSE VEDERE I BELLISSIMI OSPITI DELCANILE, PUÒ CONSULTARE IL NOSTRO SITO INTERNET. CLICCANDO L’IMPRONTA DI CANE CHE SI TROVA SULVIDEO CON LA SCRITTA “QUA LA ZAMPA” SI HA L’ELENCODETTAGLIATO DEI CANI PRESENTI, PRONTI E DESIDEROSIDI ESSERE ADOTTATI!
Mondo Vagabondo
COSA FACCIAMO:Collaboriamo al censimento delle colonie feline al lorosostentamento al fine di limitare il randagismo e ladiffusione della leucemia e HIV felina. Queste malattienon trasmissibili all'uomo si stanno diffondendo conestrema rapidità. Qualche numero. Varese città hacensito circa 50 colonie feline per un totale di circa365 soggetti, naturalmente questi dati sono in continuomutamento per molteplici motivi: morti, nuoviabbandoni, spostamenti dei soggetti. Siamo riusciti adare in adozione 138 gattini, possibili randagi, dandoloro una casa, e con difficoltà anche qualche gattomaturo e a volte anziano. Un animale vuol dire farsenecarico con amore ma nel rispetto della loro etologia.Questi messaggi dovrebbero poter essere trasmessigià alla scuola materna. In questo senso abbiamodiversi progetti alcuni già sperimentati. Ci piacerebbemettere la nostra esperienza a disposizione.
CHIUNQUE VOLESSE PUÒ CONTATTARCI AL NUMEROTELEFONICO 339 3506480 OPPURE ALL’INDIRIZZO EMAIL:
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AMBULATORIO VETERINARIO DI DE BERNARDI DR. PAOLO
21052 Busto Arsizio (VA) - Via Madonna in Campagna, 2 tel: 0331 62 12 31
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21052 Busto Arsizio (VA) - Vle G. Boccaccio, 48 tel: 0331 35 10 91
AMBULATORIO VETERINARIO MILANI DR. BENEDETTO
21052 Busto Arsizio (VA) - Via Venti Settembre, 32 tel: 0331 62 45 40
ALBERTI DR. DANIELE
21053 Castellanza (VA) - Vle Italia, 1 tel: 0331 50 49 21
STUDIO VETERINARIO CERVINI DR. FLAVIO
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AMBULATORIO VETERINARIO FRANCO DR.SSA ISABELLA ARIANNA
21042 Caronno Pertusella (VA) - Cso Della Vittoria, 615 tel: 02 96 57 535
AMBULATORIO VETERINARIO PERTUSELLA - DR. MATTIA BASILICO
21042 Caronno Pertusella (VA) - Via Trieste,1135 tel: 02 97388725
AMBULATORIO VETERINARIO DEI DOTTORI PAGANI E VANELLI
21040 Cislago (VA) - Via Cesare Battisti, 1089 tel: 02 96 40 83 98
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21054 Fagnano Olona (VA) - Via Martiri Della Libertà, 42 tel: 0331 61 13 05
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI CAPPUCCILLI E PIATTI
21040 Gerenzano (VA) - Via XX Settembre, 32 tel: 02 96 81 211
ROMANI DR.SSA SABRINA
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21055 Gorla Minore (VA) - Via giacchino Giacchetti, 16 tel: 0331 60 38 03
AMBULATORIO VETERINARIO CARTABIA CARLO DR. UMBERTO
21040 Origgio (VA) - Via Piantanida, 8 tel: 02 96 73 06 39
AMBULATORIO VETERINARIO PAGANI DR. ROLANDO
21040 Origgio (VA) - Via Dante, 60 tel: 02 96 73 24 04
CERIANI DR.ALESSIO
21040 Origgio VA) - Via Fratel Luigi Banfi tel: 0331 1770 510
CLINICA VETERINARIA CITTA' DI SARONNO PAOLO DR. VANZULLI
21047 Saronno (VA) - 21047, v. Novara tel: 02 96702062, 02 9606402
AMBULATORIO VETERINARIO BUSNELLI DR
21047 Saronno (VA) - Via Bergamo, 120 tel: 02 96 00 526
STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO
DELLE DOTTORESSE BOLOGNA PAOLA - RIVOLTA SIMONA
21047 Saronno (VA) - Via A. Manzoni, 5 tel: 02 967 04 664
AMBULATORIO VETERINARIO S.ANNA DI BANFI DR.SSA ANGELA
21058 Solbiate Olona (VA) - Via IV Novembre, 39 tel: 0331 37 61 78
CERVINI DR. FLAVIO
21049 Tradate (VA) - Via Albisetti, 12 tel: 0331 81 09 40
MENGOTTO DR. GIOVANNI
21049 Tradate (VA) - Via Vittorio veneto, 39 tel: 0331 81 13 53
AMBULATORIO VETERINARIO MONTICELLI RAFFAELLA
21040 Uboldo (VA) - Via Raffaello Sanzio, 38 tel: 02 96 78 83 68
FERRONI DR. EMILIO
21040 Vedano Olona (VA) - Via Venegono, 24 tel: 02 40 01 84
AMBULATORIO VETERINARIO DI PEJA DR.SSA ANTONELLA
21040 Vedano Olona (VA) - Via Matteotti, 7 tel: 0332 86 62 60
CENTRO MEDICO VETERINARIO ZANABONI DR. GIANLUCA
21040 Venegono Inferiore (VA) - Via Leonardo Da Vinci, 4 tel: 0331 86 49 90
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO DEI DOTTORI BARBATTI E LEVY
21040 Venegono Superiore (VA) - Via Asiago, 2 tel: 0331 82 45 45
AREA DISTRETTUALE VETERINARIA DI BUSTO ARSIZIO
P.ZZA PLEBISCITO, 1 TEL. 0331/621298 FAX 0331/623658 E-MAIL:[email protected]
UFFICIO DI SARONNO
VIA GORIZIA,28 TEL. 02/9602248
UFFICIO DI TRADATE
VIA GRADISCA, 16 TEL. 0331/840752
60
61
Il canile municipale di Gallarate è gestitodall'associazione A.P.A.R. onlus, che gestisce ilcanile municipale di Busto Arsizio ed il rifugio Elia.La struttura che attualmente ospita mediamentecirca 60 cani: tutte le gabbie sono munite dilampade termiche, al fine di scaldare gli ospitidurante l'inverno e nelle notti più fredde. Il canileinoltre ospita in un'area appositamente strutturataanche uno sparuto numero di gatti, anch'essisterilizzati e monitorati a livello sanitario. Il canile di Gallarate è aperto tutti i giorni dalle9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 19.00 (da aprilea settembre) o dalle 14.00 alle 18.00 (durante glialtri mesi dell'anno) la domenica dalle 9.00 alle12.00. I volontari hanno la possibilità di trascorrerepiacevoli ore a passeggio con i nostri adorabiliospiti e giocare con loro nelle aree apposite. Date ai nostri amici la speranza di una vitamigliore, vi ripagheranno con tutto l'immensoamore di cui sono capaci E se volete è possibileanche adottare a distanza il vostro preferito... virilasceremo un attestato di adozione con la suafoto. E' un modo per aiutarci nell'attesa di trovareuna nuova famiglia.
CANILE MUNICIPALE DI GALLARATE
Via degli Aceri, 15 - Tel/Fax 0331 26 06 [email protected]
L’Associazione “Amici dell’uomo” è nata nel 1989 e,grazie al suo lavoro e alla costante collaborazionecon la struttura privata "Oroval" di Cittiglio, che ospitai trovatelli, molti dei nostri "amici" hanno trovato unpadrone affettuoso e premuroso. L’Associazioneprovvede al totale mantenimento di parecchi caniriscattati dall’Associazione ed a tutti i bisogni di cui glianimali necessitano: toelettatura, interventi chirurgici,controlli, esami e sterilizzazioni qualora ciò sianecessario.
Purtroppo le Associazioni di volontariato onlus come lanostra, non sono sovvenzionate da alcun ente pubblico.Pertanto chi volesse sostenere le nostre attività con unadonazione, può farlo tramite i seguenti canali:
“AMICI DELL’UOMO”
C/C POSTALE intestato a
AMICI DELL'UOMO ONLUSIBAN IT24 G076 0110 8000 0001 3987 466
INTESA SAN PAOLO - FILIALE DI GAVIRATEIBAN IT29 D030 6950 2511 0000 0001 390
oppure a mezzo vaglia postale intestato a:
Sig.ra Franca BrunellaASSOCIAZIONE VOLONTARIA PER LA PROTEZIONE
DEGLI ANIMALI AMICI DELL'UOMO
Via Sangiano 57
21014 Laveno Mombello (VA) - Tel. 0332 970890
“Oasi del Gatto”
L’ASSOCIAZIONE HA BISOGNO DI CIBO, MEDICINE E OFFERTE PER ASSISTENZA VETERINARIA.
di Somma Lombardo
ASSOCIAZIONE DI VOLONTARIATO
donazioni su c/c intestato a:Associazione OASI DEL GATTOdi Somma L.doOasi Felina OIPA
Banca Popolare di Lodi spac/c 2055/12 -cin N- abi 05164 cab 22800
PER INFORMAZIONI:Marco 335 1325002 Tiziana 340 6987470Stefania 335 6937138 Anna 339 6610420
e-mail: [email protected]
GRUPPO SPORTIVO AMICI DEL SAMOIEDOIl gruppo sportivo amici del Samoiedo,è un'associazione senzascopo di lucro,fondata nel 2002 da proprietari e simpatizzantidi questa bellissima razza.Lo scopo di questa associazione èquella di offrire occasioni d'incontro e di scambio agli interes-sati, oltre che ampliare la conoscenza e la partecipazione agliappassionati di cinofilia.Il gruppo si pone infatti anche l'obiettivodi diffondere le caratteristiche di questa razza evidenziandonele caratteristiche e i pregi. Il Samoiedo, razza primitiva origina-ria della Russia del Nord e della Siberia, iniziò a diffondersi nelnostro paese attorno agli anni Ottanta ottenendo un crescendod'interesse per la sua bellezza, dolcezza ed affidabilità. IlSamoiedo è considerato da molti come un cane da compagniaper il suo carattere versatile, ammirato nelle esposizioni per lasua bellezza,ma non si deve scordare che è anche un cane daslitta e da lavoro. La sua intelligenza,la determinazione il tem-peramento inoltre, ben si prestano per attività sportive quali l'Agility dog, sleddog, dog trekking, obedience, all’ abilitazione delsoccorso nella protezione civile, e all'impiego terapico della notaPet therapy.Attualmente stiamo svolgendo attività sportive di agility dog,sleddog, e piacevoli escursioni. Per qualsiasi informazione tel. 366/1522275 o scrivere via e-mail [email protected]
Il ResponsabileFiliale della Lombardia
Associazione sportiva dilettantisticaAffiliata AICS
Riconosciuta dal CONI
Sede filiale dellaLombardia :
Busto Arsizio (VA) tel. 366/152227
www.amicosamoiedo.net
Veter inar i -area Como
BIANCHI DR. PAOLA MEDICO VETERINARIO
22031 Albavilla (CO) - Via Giuseppe Mazzini, 14 tel: 031 62 61 65
RECALCATI DR. MONICA AMBULATORIO VETERINARIO
22040 Alzate Brianza (CO) - Viale Vidario tel: 031 61 94 45
CLINICA PINETA DEI DOTT. CATTANEO E ROSSI
22070 Appiano Gentile (CO) - Via Colombo, 22 tel: 031 93 37 62 tel. 031 89 08 81
TESTA FABIO AMBULATORIO VETERINARIO
22010 Argegno (CO) - Via Lungo Telo di Sinistra, 1 tel: 031 82 16 45
CLINICA DR. LONGONI
22060 Arosio (CO) - Via Oberdan, 11 tel: 031 76 23 40
ZOOVET PRODOTTI ZOOTECNICI E VETERINARI
22033 Asso (CO) - Via dei Praeli, 5/a tel: 031 68 11 43
SORMANI DR. ROBERTO MEDICO VETERINARIO
22021 Bellagio (CO) - Via Valassina, 140 tel: 031 95 03 41
AMB. VET. D.SSA SIMONA LONGONI
22063 Cantù (CO) - Via Puecher, 11 tel. 031 70 60 71
CLINICA VETERINARIA LA TORRE
22063 Cantu' (CO) - Via Fossano, 17 tel. 031 35 10 020
CAMPANELLA DR.SSA PAOLA
22063 Cantu' (CO) - Via Genova, 2 tel. 031 73 20 03
TERRANEO DR. MAURO MEDICO VETERINARIO
22063 Cantu' (CO) - Viale Madonna, 19 tel: 031 71 46 40
CLINICA TRIANGOLO LARIANO DEL DOTT. MARIO TOMBA
22035 Canzo (CO) - Via Alessandro Volta, 78 tel: 031 68 44 44
CLINICA BRIANTEA DOTT. FEDERICO APE
22060 Carugo (CO) - Via Toti, 23 tel: 031 76 43 25
STUDIO ASSOCIATO VETERINARIO DR. PIZZAGALLI E DR. SALA
Cassina Rizzardi - Via Risorgimento, 459 tel. 031 44 71 084
BERETTA DR. LUCIANA AMBULATORIO VETERINARIO
22020 Cavallasca (CO) - Via al Roccolo, 1 tel: 031 53 97 84
AMBULATORIO DI MODONESI DR.M. E VINTANI DR. M.
22072 Cermenate (CO) - Via Armando Diaz, 33 tel: 031 77 35 87
AMB. ASS. DR. DOMENICO SCORDO E DEL DR. GI
22072 Cermenate (CO) - VIA CARLO MORESCHI, 38 tel: 031 72 40 092
GILARDONI DR. CORRADO STUDIO VETERINARIO
22012 Cernobbio (CO) - VIA CINQUE GIORNATE, 4 tel: 031 34 03 69
CENTRO VETERINARIO SAN MARTINO
22100 Como (CO) - Via Piave, 25 tel: 031 30 57 10 - fax: 031 30 14 89
ASSOCIAZIONE VETERINARI MONTE OLIMPINO AVEMO
22100 Como (CO) - VIa Pio XI tel: 031 54 32 31
AMBULATORIO COLOMBO MATTEO
22100 Como (CO) - Via Milano, 38/c tel: 031 24 24 93
STUDIO VETERINARIO ASSOCIATO
22100 Como (CO) - Piazzale S. Rocco, 43 tel: 031 26 14 33
AMBULATORIO VETERINARIO MARIO ROSSI
22100 Como (CO) - Via Borsieri Gerolamo, 26 tel: 031 26 99 56
MOSCATELLI DR. DOMENICO
22100 Como (CO) - Via Scalabrini, 6 tel. 031 52 13 95
SENECA GIOVANNI
22100 Como (CO) Via Monte Grappa, 74 tel: 031 30 02 30
ORDINI MEDICI VETERINARI
22100 Como (CO) - Via Grossi Tommaso, 8/a tel: 031 30 49 49
BOLOGNA SERGIO
22100 Como (CO) - Via Manzoni Alessandro, 12 tel: 031 30 09 63
PETRUZZELLIS FRANCESCO
22014 Dongo (CO) - Via Campiedi, 1 tel: 0344 82 165
DI MURO DR. LUIGI STUDIO MEDICO VETERINARIO
22036 Erba (CO) - Via Volta Alessandro, 53 tel: 031 64 06 25
FALLETTI VITTORIO
22036 Erba (CO) - Via Fatebenefratelli, 19 tel: 031 61 15 37
TAGLIABUE DR. LUCA MEDICO VETERINARIO
22036 Erba (CO) - Via Sciesa, 6 tel: 031 64 08 77
AMB. ASSOCIATO DOTT. STEFANINI E DOTT. PONITI
22020 Faloppio (CO) - Via Cesera Battisti, 24 tel: 031 98 70 40
DUVIA DR. DANTE MEDICO VETERINARIO
22073 Fino Mornasco (CO) - Via Scalabrini, 23 tel: 031 92 04 71
AMBULATORIO DR.SSA SANCHEZ
22020 Gaggino (CO) - Via Vittorio Veneto, 30 tel: 031 98 65 91
CIVITILLO FELICE RENATO AMBULATORIO VETERINARIO
22030 Lipomo (CO) - Via Giacomo Matteotti, 62 tel: 031 28 36 88
AMBULATORIO VETERINARIO ASSOCIATO
22066 Mariano Comense (CO) - Via Giacomo Matteotti, 39/b tel: 031 74 49 02
VETERINARIO CENTRO ALTO LAMBRO DR.
22066 Mariano Comense (CO) - Via Mauri Carlo, 5/e tel: 031 74 47 82
MANZONI DIEGO AMBULATORIO VETERINARIO
22026 Maslianico (CO) - Via Venti Settembre, 25 tel: 031 51 19 08
DISTRETTO VETERINARIO DI COMO: Via P. Stazzi, 3 - ComoTel. 031/370300-301 - [email protected]
DISTRETTO VETERINARIO BRIANZA: - Viale Ospedale, 18- CantùTel. 031/713430 - [email protected]
62
DISTRETTO VETERINARIO MEDIO ALTO LARIO:Via Garibaldi, 64 - PorlezzaTel. 0344/62828 - [email protected]
DISTRETTO VETERINARIO SUD OVEST DELLA PROVINCIA DI COMO:Via Roma, 61 - Olgiate ComascoTel. 031/999320 - [email protected]
63
AMBULATORIO ASSOCIATO CERATI PISONI ROTA
22017 Menaggio (CO) - Via Annetta Lusardi, 68/70 tel: 0344 32 99 0
RICEPUTI DR. ANNALISA AMBULATORIO VETERINARIO
22070 Montano Lucino (CO) - Via Primo Maggio, 2 tel: 031 47 11 20
AMBULATORIO DR. BARBATTI E DR. LEVY
22077 Olgiate Comasco (CO) - Viale Trieste, 27 tel: 031 99 07 37Orari: 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.30 - sabato 10.00 - 12.00 / 16.00 - 18.00
AMBULATORIO BIANCO ELIO
22077 Olgiate Comasco (CO) - Via Roma, 139 tel: 031 94 43 77Orari: 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.00 - sabato 10.00 - 12.00
AMBULATORIO MOLTENI DR. LUCA
22020 Pellio Intelvi (CO) - Via Molino, 16 tel: 031 83 01 17
ASNAGHI PAOLO GIOVANNI MEDICO VETERINARIO
22018 Porlezza (CO) - Viale delle Rimembranze, 9 tel: 0344 72 532
AMBULATORIO VETERINARIO ASS.TO
22070 Rovello Porro (CO) - Via Madonna, 3 tel: 02 96 75 13 70
AMB. NOBILI DR RENATO, PATRIARCA DR MARCO
22020 S. Fermo Della Battaglia (CO) - Via Roma, 2 tel: 031 21 06 46
SEMEGHINI DR. IPPOLITA
22070 Senna Comasco (CO) - Via Olmeda, 1 tel: 031 56 04 24
BIANCHI DR. ALESSANDRO
22038 Tavernerio (CO) - Via Provinciale, 33 tel: 031 36 05 45
CASTELLI DR. MARCELLO VETERINARIO
22078 Turate (CO) - Via Vittorio Veneto, 3 tel: 02 96 88 446
RASTRELLI DR. PAOLO
22029 Uggiate Trevano - Via Mons.Virginio Sosiotel. 031 98 70 40 tel. 031 98 70 40 Cell. 347/3811727
GABRIELE NICOLA AMBULATORIO VETERINARIO
22070 Vertemate Con Minoprio (CO) - Via Statale Dei Giovi, 29 tel: 031 90 11 64
GALLIENA DR. PAOLO STUDIO VETERINARIO
22063 Vighizzolo (CO) - Via Italia, 29 tel: 031 73 14 25
AMBULATORIO MAMBRETTI TONELLI
22044 Villa Romano' (CO) - Piazza Giovanni XXIII, 9 tel: 031 60 54 44
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• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO Chiamare il servizio veterinario della A.S.L. competente per territorio
Per il comune di Varese Tel. 0332- 333681 Festivi e notturno Tel. 0332- 277111
• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. che potrebbero avere segnalazioni su chi l'ha smarrito Chiamare i vigili urbani del comune interessato i quali devono provvedere a farlo accalappiare
Per il comune di Varese sede E.N.P.A. Tel.0332 232161 Polizia Municipale Tel.0332 809111
• HO PERSO IL MIO CANE Denunciare lo smarrimento all'anagrafe canina del comune di residenza Avvisare i volontari dell'E.N.P.A. Chiamare il canile comunale
Per il comune di Varese Canile di Via Friuli Tel.0332 335077
HAI PERSO UN CANE?PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE
POLIZIA MUNICIPALE DELLA TUA CITTA’
ACCALAPPIATORI:DOGS GROUND 0331 259 788GIRARDI 349 834 10 47
SITI INTERNET:www.enpa.itwww.animalipersiritrovati.org
CANILI CONVENZIONATI:
CANILE BUSTO ARSIZIO 0331 670 692
CANILE GALLARATE 0331 260 663
PAL LEGNANO 0331 466 665
CONTEA DELLA LUNA D’ARGENTO 0331 353 181
CASA BULL 0331 361 967
ALLEVAMENTO OROVAL CITTIGLIO 0332 626 190
ALLEVAMENTO NOBILI NATISESTO-VERGIATE-MERCALLO-TAINO 0331 947 579
CANILE SANITARIO PROVINCIALE DISTRETTO SARONNOALLEVAMENTO DEL BOZZENTEVia Don Gnocchi, 7 - Gerenzano 347 2724462
Cosa fare se ..... per la Provincia di Varese
• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO FERITO Chiamare il servizio veterinario della A.S.L. competente per territorio
Per Como e Provincia Tel. 031-370300Festivi e Serali Tel. 031-370111
• HO TROVATO UN CANE RANDAGIO Avvisare il canile E.N.P.A. di Como chiedendo se sihanno segnalazioni di smarrimentiChiamare la Polizia Locale del posto che faràintervenire il servizio di accalappiaggio
Per il comune di Comosede E.N.P.A. Tel. 031-303356 / 3479131384Polizia locale Como Tel. 031-265555
• HO PERSO IL MIO CANE Denunciare lo smarrimento al servizio vetrinario ASLTel. 031-370300Avvisare i canili di zona nel caso venisseraccolto da qualcuno.
HAI PERSO UN CANE?PER INFORMAZIONI PUOI CHIAMARE
Per informazioni puoi chiamareil servizio veterinario ASLTel. 031-370300 / 03-1370111
SITI INTERNET:www.enpa.itwww.enpacomo.orgwww.asl.como.it www.gliamicidelrandagio.itwww.animalipersieritrovati.orgwww.parcocanile.it
CANILI CONVENZIONATI:CANILE SANITARIO ASL 031-370300CANILE ENPA DELLA VALBASCA 3479131384(in attesa di avere linea fissa)CANILE DI MARIANO COMENSE 031-751653CANILE DI ERBA 031-611633
Cosa fare se ..... per la Provincia di Como
Spotti Arredamento srl21052 Busto Arsizio (VA)
S.S. Sempione ang. Via Genova, 28 - Tel. 0331.629052www.spottiarredamenti.it - e-mail: [email protected]