ANARB - rivista 5/2011

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settembre - ottobre 2011 anno LI 5 N. PERIODICO BIMESTRALE - POSTE ITALIANE - SPEDIZIONE IN A.P. D.L. 353/03 art. 1, comma 1 (conv. in L. 27/02/04 n. 46) DCB Verona - Contiene inserto pubblicitario Il parere di Darwin Opinioni a confronto: il futuro del sistema allevatori in Italia Novità BrunaOnLine Pac: il nuovo piano di accoppiamento Speciale allevatori: efficienza riproduttiva e longevità L’Eurobrune di Clermont 50 Anniversario °

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La rivista dell'Associazione Nazionale Allevatori Bovini Razza Bruna

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settembre - ottobre 2011anno LI

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Il parere di Darwin

Opinioni a confronto:il futuro del sistema allevatori in Italia

Novità BrunaOnLine Pac: il nuovo piano di accoppiamento

Speciale allevatori: efficienza riproduttiva e longevità

L’Eurobrune di Clermont 50Anniversario

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N . 5 • S E T T E M B R E / OT TO B R E 2 011

S O M M A R I O

direttore responsabileEnrico Santus

redazionePatrizia Cavuoto (coordinamento),Lino Pietroboni, Attilio Rossoni, Chiara Nicoletti, Francesca Frigo, Giovanni Carollo

collaboratore di redazioneEttore Meschini

traduzioniMarietta Santus, Peter Donsbach

fotocomposizione e impaginazioneEmanuela Crivellaro, Silvia Dussin

pubblicità e abbonamentiFrancesca Frigo

hanno collaborato a questo numero:Dario Casati, Ufficio Lg, Lino Testa, Donato Nuzzi, Alessandro Mesini, Sbzv, Apa Verona, Alessandro Raffaini, Marco Rizzo, Massimo Neri, Oreste Vignone, Roberto Chialva.

fotografieAssociazione nazionale allevatori razza Bruna, Apa, Luca Nolli, Giorgio Soldi,©2009 Jupiterimages Corporation, Getty Images®

direzione, redazione, pubblicità edamministrazione: Loc.Ferlina, 20437012 Bussolengo (VR) tel. +39/045/6760111 • fax +39/045/7156655 www.anarb.it • [email protected] corrente postale n. 12496378

abbonamentoordinario € 20,00estero € 28,00sostenitore € 28,00un numero € 4,00arretrati € 8,00

La sottoscrizione dell’abbonamento comporta l’autorizzaione sul trattamento dei dati personali ai sensi del D. Lgs n. 196/2003

autorizzazione Tribunale di Milanon. 5693 del 21/09/1961

progetto grafico e service: Nova Fotocomposizione - Veronastampa e confezione: Euro Stampa - Veronadiffusione editoriale: ProntoPack - Verona

La riproduzione totale o parziale, comunque effettuata o memorizzata, degli articoli pubblicati su la razza bruna, è consentita unicamente citando la fonte.La riproduzione delle fotografie è autorizzata solo previa concessione scritta. La direzione della rivista non è responsabile delle opinioni liberamente espresse dagli autori, né di quanto riportato negli inserti pubblicitari.

In copertina: Panoramica dell’azienda Giuseppe Tumino (Ragusa).Foto: Luca Nolli.

Questo periodico è associatoall’Unione Stampa Periodica Italiana

EDITORIALE

E Darwin disse... 3Enrico SantuS

ECONOMIA E POLITICA AGRARIA

Agricoltura nella crisi 6Dario caSati

TAVOLA ROTONDA

Il futuro del Sistema allevatori in Italia 8

DAGLI UFFICI ANARB

Dritti all’obiettivo con BrunaOnLine Pac 14attilio roSSoni

Seme sessato disponibile 17Anarb, Anapri e Anasbsi stringono la mano 19l.P.

STATISTICHE

Le migliori aziende per caseina 21

CENTRO GENETICO

I torelli usciti in agosto-settembre 2011 22l.t.

BRUNA JUNIOR CLUB

Gli incontri dei giovani brunisti 24Giovanni carollo, Donato nuzzi

SPECIALE ALLEVATORI

Il merito di fare le cose come si deve 28alESSanDro MESini

MANIFESTAZIONI

La genetica italiana alla cortedi Francia 32Giovanni carollo Calendario manifestazioni 2011 33Life is Brown 35P.c.Voglia di mostra 36alla fiera del MediterraneoPer la prima volta di sabato 38l’asta d’élite di BolzanoSbzv

INDICE DEGLI INSERZIONISTI

Consorzio Superbrown di Bolzano e Trento, pagg. 5/26/40 • Federazione provinciale alleva-tori - Bolzano, 2ª di copertina e pag. 20 • Fede-razione provinciale allevatori - Trento, 4ª di co-pertina • Lely Center Milano srl, Colturano (MI), pag. 19 • Progetto Polar, pagg. 27/42/44/50/52 • Veronesi Verona S.p.A. - Quinto (VR), pag. 34 • Swissgenetics, pag. 31 • World Wide Sires, ltd., Usa, pag. 2 • Anarb: Cremona, Esposizione del-la selezione nazionale e concorsi del Bjc, 3ª di copertina • Sms, pag. 18

rivista dell’Associazione nazionale allevatori razza Bruna italiana

Sistema certificato ISO 9001:2008

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50Anniversario

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Soddisfazione a Pasturo 39I giovani di Podesteria 41aPa vErona

Allevatori in festa 43alESSanDro raffaini

Brusca, campionessa di longevità 45Marco rizzo

INCONTRI E MEETING

Estate castellana 46MaSSiMo nEri L’incontro degli allevatori molisani 47orEStE viGnonE

REPORTAGE

A scuola d’inglese 48Giovanni carollo

ANNUNCI

Alfio Fiandino 35 robErto chialva

LE RICETTE DI NONNA VIGE

Gnocchi di castagne con il pesto • Troccoli con le cime di rapa • Sugo di lepre 51

INSERTI

• Calendario 2012• Made in Italy• Poster centrale: Le Salde Fosca

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Enrico Santus

E d i t o r i a l e 50Anniversario

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Le incognite finanziarie ed organizzative sul futuro del sistema allevatori non mancano di certo. Proprio in questi momenti è necessario, a mio parere, valutare come reagire ad un mondo che cambia.

Un passo indietro: l’obiettivo dell’intervento pubblico nel nostro settore è la selezione. Non è il semplice mantenimento delle nostre associazioni, alle quali peraltro e per ovvie ragioni noi tutti siamo affezionati. È del tutto evi-dente che è un nostro preciso dovere capire i nuovi scenari e proporre solu-zioni innovative tenendo sempre in mente l’obiettivo finale.

La selezione genetica giustifica l’utilizzo di dati rilevati in un’azienda, anche per il beneficio di altre aziende, tramite i legami di parentela tra animali re-sidenti in allevamenti diversi. È proprio questo aspetto tecnico, quindi, che rende legittimo e sacrosanto un intervento pubblico. Infatti, il risultato del lavoro viene fissato nella razza, a prescindere dalle scelte imprenditoriali del singolo allevatore: si lavora per un bene superiore e comune e non per le tasche di questo o quell’imprenditore.

In base a questo ragionamento, ci si deve preparare ad un’ulteriore consul-tazione sull’ammissibilità degli aiuti pubblici nel nostro settore: avendo chiari questi aspetti, si potrà parare il prevedibile colpo che si cercherà di infligge-re ad un settore che non manca certo anche di altri problemi.

Nel frattempo, dobbiamo ridirigere gli sforzi verso l’ottimizzazione delle risor-se: non tutti i dati hanno lo stesso valore, non tutti gli allevamenti forniscono dati di pari utilità selettiva. A fronte di ridotte risorse è opportuno scegliere un nuovo modello organizzativo che permetta di massimizzare l’obiettivo minimizzando le risorse necessarie.

Non è, né sarà, uno scherzo.

Si tratta di rivedere e rinsaldare il patto fondamentale esistente tra le varie componenti del sistema, si tratta di attrezzarsi verso la fornitura di servizi di diversa complessità per diversi tipi di allevatori, insomma si tratta di intro-durre una spiccata flessibilità all’interno del nostro sistema, senza intaccare l’obiettivo fondamentale, ma sfruttando invece le nuove tecnologie.

Darwin disse che non è l’organismo più forte a sopravvivere, e nemmeno il più intelligente: sopravvive invece quello che è più adattabile ai cambia-menti.

Secondo me il principio si applica anche alle organizzazioni…

E Darwin disse…

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As Mr. Darwin said…Everyone is aware that there are plenty of financing and managing uncertainties about the future of the cattle breeding system. For this reason, I think it is essen-tial to evaluate how to react to this changing world.Let’s go back: selection is the main goal of the state support of cattle breeding, but financing the breeders’ associations, which obviously we are all fond of, is not easy. It is clear that now it our duty to understand the new scenarios for the future and to propose innovative solutions taking our main goal into account.Genetic selection requires the use of the records col-lected on the farm also for the benefits of other herds be-cause it gives information about the relationship among animals from different herds. This means the genetic se-lection is what makes the financial support of the state rightful and indisputable. In fact, the results of our work are transferred in the breed genetics, regardless of the choice of the single breeder. We work for a higher and common goal, not for the benefit of a single breeder.According to these remarks, we should be ready to face further discussions about the admissibility of the state financial support to the cattle breeding industry: kee-ping this in mind, we will be able to resist the expected attack that will be certainly blown against a filed which has been coping with a lot of other problems.In the meanwhile, we will have to concentrate our ef-forts in order to optimize the use our financial resources: not all records have the same values, not all herds sup-ply records with the same value for selection. Against the limited financial resources, a new managing sy-stem which allows us to maximize our goal (genetic selection) and to minimize the necessary resources will have to be created.It is not- and it will not be - a joke!The basic agreement between the various parts of the system will have to be re-examined and consolidated and up to date services, different for their complexity, will have to be supplied to the different types of bree-ders. In brief, a more marked level of flexibility will have to be introduced in our system by exploiting new tech-nologies without changing our main goal. Mr. Darwin said that it is neither the strongest nor the most intelligent organism survives but the one that can easily adapt to changes.I strongly believe this concept can also be applied to organizations.

Schon Darwin sagte…An Unwägbarkeiten bezüglich der künftigen Finanzla-

ge bzw. Organisationsstruktur besteht gewiss kein Man-gel. Meines Erachtens sollte man sich genau in dieser Zeit überlegen, wie man der sich verändernden Welt gegenübertritt. Ein Schritt zurück: Das Ziel öffentlicher Hilfsmaßnahmen ist die Selektion. Es geht nicht um die pure Erhaltung der Verbände, denen wir alle – dies bedarf kaum einer Erklärung – von Herzen zugeneigt sind. Es ist ganz klar, dass es unsere Pflicht ist, neue Szenarien zu erfassen und innovative Lösungen vorzuschlagen, ohne das Ziel aus den Augen zu verlieren.Die genetische Zuchtertschätzung rechtfertigt die Verarbeitung der im Betrieb erhobenen Daten über Verwandsschaftsbeziehungen zwischen Tieren in un-terschiedlichen Betrieben, auch zugunsten anderer Betriebe. Gerade die Zucht ist es daher, die der öffen-tlichen Unterstützung seine unantastbare Legitimität verleiht. Das Ergebnis aller Bemühungen ist in der Rasse verankert, unabhängig vom Management des einzel-nen Züchters. Gewirtschaftet wird für ein übergeordne-tes Allgemeinwohl und nicht in die Tasche dieses oder jenes Unternehmers. Aufgrund solcher Überlegungen sollte man sich auf eine erneute Anhörung bezüglich der Zulässigkeit öf-fentlicher Finanzhilfe in unserem Sektor vorbereiten: Wenn klar ist, worum es hier geht, dann lässt sich der absehbare Schlag abwehren, den man einer Branche beizubringen versucht, die gewiss noch andere Sorgen hat.Inzwischen müssen wir uns mit aller Kraft der Optimie-rung der Finanzmittel widmen. Nicht alle Daten haben den gleichen Wert, und nicht alle Betriebe liefern der Zucht gleichermaßen nutzbringende Daten. Ange-sichts schrumpfender Mittel wäre ein neues Organi-sationsmodell sinnvoll, das die Maximierung des an-gestrebten Zieles (d.h. die Selektion ) bei minimalem Einsatz erforderlicher Ressourcen. Dies ist und bleibt kein Witz. Es geht darum, die existierende Übereinkunft zwischen den einzelnen Bestandteilen der Branche zu über-prüfen und zu festigen, sich auf die Lieferung von je nach Züchtertyp unterschiedlich komplexer Dienstlei-stungen einzustellen, kurz, innerhalb der Branche durch die Nutzung moderner Technologie flexibler zu werden, ohne das Grundprinzip anzutasten. Darwin sprach vom Überleben des Stärksten und nicht unbedingt des Intelligentesten: Es überlebt, wer sich dem Wandel am besten anpassen kann. Meiner Meinung nach lässt sich dieses Prinzip auch auf die Verbände übertragen…

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Agricoltura nella crisiRecessione economica, fase seconda. Uno scenario preoccupante, di fronte a una real-tà imprevedibile, mentre le politiche economiche trascurano l’agricoltura

di dario Casati

Lo scenario economico rima-ne dominato dalla crisi che ne determina i principali aspetti la-sciando aperti molti interrogativi su tempi, modalità e conseguen-ze per l’intera economia mon-diale, compresa anche l’agricol-tura che sta attraversando una seconda fase critica in poco meno di quattro anni. L’agricol-tura, componente essenziale del sistema economico, è profon-damente coinvolta nel tragico sviluppo della crisi: domanda di alimenti, costi, prezzi, redditi va-riano secondo forze esterne al sistema produttivo agricolo che risultano incontrollabili e impre-vedibili. La crisi mondiale, nata su basi finanziarie a causa di comportamenti troppo disinvol-ti, si è estesa all’economia reale con conseguenze devastanti. Nell’attuale fase colpisce intere economie nazionali, minaccian-do anche quella italiana e pun-tando al crollo, o ad un drastico ridimensionamento dell’euro. Uno scenario che desta preoc-cupazioni molto serie, anche perché ci si trova di fronte ad un mostro imprevedibile che reagi-

sce con prontezza e abbondan-za di mezzi alle contromosse.

L’impennata dei prezziIn questo contesto, l’agricoltura è coinvolta in due modi: per le conseguenze generali e per le crisi agricole che l’hanno colpita nel 2007/08 e nel 2010/11. Queste si sono verificate in due periodi caratterizzati da una forte salita dei prezzi, innescata dal petro-lio e dalle altre materie prime ed estesa a quelle agricole, ma fra loro sono diverse: nel 2008 al-l’impennata segue un crollo dei prezzi che dura sino alla metà 2010; nel 2010 i prezzi salgono, fino a dicembre, poi la tendenza è stazionaria e leggermente al ribasso con molti rimbalzi. Tutte le materie prime, incluse quelle agricole, hanno toccato i loro massimi degli ultimi trent’anni nel 2008 e poi di nuovo fra 2010 e 2011.

Un sostanziale equilibrio La volatilità dei prezzi agricoli è simile a quella delle altre materie prime, ma con impatti più estesi e gravi, il petrolio ha fermato la sua corsa mentre in agricoltura è difficile cogliere il senso dei mo-

vimenti. Essa è una caratteristi-ca nota dei mercati agricoli, ma questa volta l’influsso dell’eco-nomia generale esaspera gli ef-fetti della componente agricola. Come già nel 2008, ma in misura più netta, i mercati dei prodotti agricoli non sono in crisi struttu-rale. Vi è un sostanziale equilibrio fra offerta agricola e domanda alimentare anche a causa del rallentamento di quest’ultima, a sua volta determinata dalla cri-si e dall’incremento dell’offerta, stimolata dai prezzi elevati.

Il sistema regge La scossa del 2008 ha dimostra-to che il sistema reagisce agli sti-moli positivi e regge, ma opera in condizioni di forte incertezza, sia generale per la natura del-la crisi, sia specifica per le dina-miche interne al settore. Para-dossalmente è accaduto nel caso dell’agricoltura italiana, e in genere europea, che nella prima crisi ad una fase di eufo-ria indotta dal semestre di prezzi alti abbia fatto seguito il crollo generalizzato, mentre i costi non scendevano. Il risultato è stato il più grave calo dei redditi agrico-li che si ricordi, quando nel 2009

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The economy scenery is still domina-ted by the world crisis on which the main aspects, still waiting for a solution, depend. Agriculture has been involved in the tragic development of the crises not only by the general consequences but also by the previous crisis that affec-ted agriculture in 2007/08 and 2010/11. The ongoing debate about the need to start new politics to stimulate eco-nomy often forgets agriculture and its

potentiality. This point should be taken into account because of its positive ef-fects on the whole economic system. Who will be willing to think about it?

Die Wirtschaftslage wird in den wichtig-sten Bereichen weiterhin von der Krise beherrscht und lässt zahlreiche Fragen offen. Die Landwirtschaft ist gleich dop-pelt in die tragische Krisenentwicklung verstrickt, zum einen wegen der allge-

meinen Folgen und zum anderen we-gen der Agrarkrisen der Jahre 2007/08 und 2010/11. In der aktuellen Debatte um notwendige Anreize für die Wirt-schaft wird dabei das Agrarwesen und dessen Potential vernachlässigt. Eine Entscheidung, die man wegen ihrer po-sitiven Auswirkungen auf das gesamte Wirtschaftssystem neu erwägen sollte. Wer wird diese Aufgabe übernehmen wollen?

Prorettore Vicario dell’Università degli Studi di Milano, Dipartimento di econo-mia e politica agraria, agroalimentare e ambientale.

alla Francia. Le carni bovine e gli animali sono stazionari, con una certa tendenza all’incremento per i ristalli e, dunque, impostati su una prospettiva di crescita.

Il paradossoNonostante la crisi, il paradosso a cui si accennava questa vol-ta sembra giocare a favore del-l’agricoltura, ma tutto dipende dai consumi che, nel caso dei prodotti zootecnici, tengono. Anche quelli alimentari hanno ceduto, ma meno degli altri, a causa dell’insostituibilità per la vita umana, un elemento da non dimenticare.

questi sono caduti di circa il 12%. Nella seconda crisi, invece, la tensione dei prezzi si è mantenu-ta a lungo, sia pure con molti rim-balzi a partire dall’inizio del 2011, e continua mentre scriviamo a fine settembre, ma i costi non si sono adeguati nella misura della precedente occasione. I cereali e la soia hanno sostenuto il mer-cato agricolo nel suo insieme ed anche i prodotti zootecnici han-no tenuto. Il latte si presenta in ascesa rispetto ai minimi seguiti alla prima crisi ed è attorno ai 39/40 eurocents a litro, un valore più alto di quello degli altri Paesi europei, ma non molto rispetto

Agricoltura trascurataLa discussione attuale sulla ne-cessità, dopo la stretta di bilan-cio, di avviare politiche di stimolo per l’economia, invece, trascura incredibilmente l’agricoltura e il suo potenziale che si esprime in un consistente effetto leva su molti altri settori. Una scelta che andrebbe radicalmente ricon-siderata per i suoi effetti positivi sull’intero sistema economico, ma che ha scarsa visibilità. Chi vorrà farsene carico?

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Il futuro del Sistema allevatori in ItaliaOpinioni a confronto

Fra venti contrari e venti in poppa, molte sono le correnti che stanno influenzando la rotta della nave del Sistema allevatori. Carte nautiche aggiornate, fiuto da bravo capitano e conoscenza delle leggi della natura sono gli ingredienti fondamentali per riuscire ad attraccare in nuovi porti. Fra presente e futuro, il “mare magnum” del Sistema allevatori è il tema scelto per la tavola rotonda di questo numero. I direttori intervistati Achille Asti (Ara Veneto), Bartolomeo Bovetti (Apa Cuneo), Piero Maffei (Ara Calabria), Roberto Santomaso (Apa Treviso), Luigi Tardini (Apa Modena) e Stefano Zuliani (Apa Milano) hanno risposto alle nostre domande. (n.d.r.)

1) Quali sono i punti di forza del Sistema allevatori sui quali puntare per un suo rilancio?

Asti - Per un rilancio del Sistema allevatori, credo che si possa contare su quelli che ritengo i più importanti punti di forza, ossia l’unicità del Sistema e l’esistenza

di obiettivi condivisi all’interno di esso.

Bovetti - In questo particolare momen-to è arduo trovare dei punti di forza, certo esistono importanti potenzialità purtroppo minate da una “messa in discussione” dell’intero Sistema alleva-toriale. In questi anni si era raggiunta la con-vinzione che il nostro Sistema godes-

se di una sorta di protezione suffragata dalla legge 30/90, in relazione alla quale il finanziamento pub-blico veniva comunque assicurato; per chi purtrop-po dispone di una lunga memoria storica, come chi scrive, ricorda che ogni anno affioravano dei dubbi circa l’entità del finanziamento, ma che in qualche modo venivano dissipati all’ultimo grazie a qualche intervento più o meno estemporaneo.In questi anni, ognuno ha continuato a coltivare il proprio orticello a partire dalle Nazionali fino alle Apa,

tutti in ordine sparso senza pensare (gli appelli non sono mancati) a costruire un vero sistema aggregato, efficiente e meno costoso.Oggi, a fronte di una prospettiva di carenza o di as-senza di finanziamenti pubblici, si è giunti ad una si-tuazione di crisi probabilmente irreparabile o comun-que molto profonda.Il poco tempo e le poche risorse che rimangono de-vono essere impiegate a ragionare in termini di siste-ma vero, funzionale alle esigenze degli allevatori e non alla propria sopravvivenza. Dobbiamo rinunciare a qualcosa per avere una visione unitaria se voglia-mo continuare a sperare. Certamente esistono punti di forza: possediamo esperienze e peculiarità uniche, abbiamo raggiunto risultati importanti, ma non ci pos-siamo cullare sul passato. Oggi dobbiamo innovare, riformare con determinazione e concretezza, elimi-nare le sacche di inefficienza, costruire un nuovo rap-porto con la Pubblica amministrazione valorizzando il nostro ruolo istituzionale, creare più stretti collega-menti con il mondo economico, ma soprattutto rea-lizzare progetti e comportamenti unitari con un forte sentimento di aggregazione. Se questo non si farà,

Bartolomeo Bovetti

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Il futuro del Sistema allevatori in Italia

The article is about “The future of the Italian Breeders’System”. It compares the opinions of the Ma-nagers of some Italian Breed Associations :B. Bovetti-Cu-neo, R. Santomaso-Treviso, L. Tardini-Modena, S. Zuliani-Milano. The answers are about : the strong points of the system, the necessary services, genomics, the relation-ship between the central Herdbook office and the peri-pheral offiices.

Gegenstand des Artikels ist “Das künftige Züchterwesen in Italien”, in dem die Ansichten der Geschäftsführer ei-niger Provinzverbände (B. Bovetti-Cuneo, R. Santomaso-Treviso, L. Tardini-Modena, S. Zuliani-Mailand) gegenüber gestellt werden. In den Stellungnahmen geht es um Stär-ken des Systems, künftig erforderliche Dienstleistungen für Züchter, Genomik und die Beziehungen zwischen Haupt- und Zweigstelle des Herdebuchamtes.

tutto ciò che abbiamo costruito verrà dissipato e la zootecnia italiana sarà privata di un potenziale stru-mento fondamentale per la crescita e lo sviluppo.

Maffei - A mio parere quattro sono i principali punti di forza su cui puntare per rilanciare il Sistema alle-vatori: in primis la conoscenza e la presenza capilla-re su tutto il territorio; la professionalità e l’esperienza maturate dal personale e il conseguente rapporto di stima e fiducia instaurato con gli allevatori. Infine, ma non ultimo, i laboratori di analisi esistenti sul territorio, divenuti sinonimo di fornitori di certificazioni a tutela nelle transazioni commerciali.

Santomaso – I punti di forza sono rappresentati dalle Associazioni allevatori che negli anni hanno saputo rispondere dal punto di vista tecnico alle mutate esi-genze degli allevatori, del mercato e del consuma-tore apportando servizi di consulenza specialistica attraverso personale professionalmente preparato. La presenza di queste figure risulta indispensabile so-prattutto in quelle realtà aziendali non ancora tec-nologicamente avanzate. Se viene meno l’aspetto tecnico e prevale quello politico-sindacale si perde la “mission” storica delle nostre Associazioni, ma si perde soprattutto la fiducia degli allevatori.

Tardini - Apro un libro dei sogni, dico quel che penso, ci metto la faccia e ne rispondo. A prescindere dai problemi finanziari che, regione più regione meno, tutti abbiamo, ma che fortunatamente non sono il tema di oggi, il nostro rilancio può partire solo dal pre-supposto che si possa pensare, decidere, muoversi in un regime di libertà. Il che è sempre più tremenda-mente difficile.Tutti ci lamentiamo delle ingerenze della politica nel-

l’economia, nel sociale, nel privato, e tutti vorremmo, se non liberarcene, al-meno attenuarne il peso. Ma ovunque non è così, e questo vale anche nel no-stro sofferente Sistema. Quel che dobbiamo e possiamo fare, come ci dobbiamo strutturare, come dobbiamo essere amministrati, quale peso debba competere all’organizza-zione “x” o al referente “y”, facilmente sottomette a logiche di appartenenza e di apparato, l’intelligenza, la personalità, il valore, logiche che stanno lassù, non quaggiù. Se potessimo davvero darci la connotazio-ne, la veste, l’impostazione che vogliono gli alleva-tori, bene, tutto sarebbe più semplice e vero. Volete questo servizio? Grazie dell’idea, mi attivo, cerco due soldi, magari un partner, e ci provo. Ma se quest’idea va in competizione con chi gode di posizioni di privi-legio, o se pesta i piedi a qualcuno che magari non è in grado di svolgerla, ma che comunque conta più di me e può impedirmi di muovermi, allora mastico amaro e alzo le braccia. Spesso non sono le idee o le capacità che mancano, ma è l’estenuazione dei veti incrociati che fa la frittata.

Zuliani - Il valore aggiunto espresso dal Sistema trae origine dall’essere presente in modo molto capillare e costante negli allevamenti, attraverso ciò è facilitato il compito di raccolta delle informazioni, ma la vera ricchezza è rappresentata dalla capacità di rendere tali informazioni, grezze all’origine, un vero valore ag-giunto per l’allevatore, per la Pubblica amministrazio-ne e per i tecnici che operano nelle aziende. Se non ripristiniamo questa capacità, presto il Sistema sarà ritenuto obsoleto e sostituito certamente da forme private di attività.

Luigi Tardini

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2) Secondo la tua opinione, quali saranno i servizi necessari agli allevatori del prossimo futuro?

Asti - Ritengo che i servizi di cui necessita il nostro “im-prenditore zootecnico” siano molteplici e sempre in evoluzione. Questi possono essere divisi in due ma-croaree. In primis i servizi che mirano all’ottimizzazio-ne della gestione aziendale (ad esempio il controllo degli alimenti per gli animali effettuato con analisi periodiche, piani di accoppiamento seri e qualificati, il benessere animale, la sanità degli animali, la sicu-rezza del prodotto, il risparmio energetico e delle ri-sorse idriche, ecc.). A questi aggiungerei i servizi che riguardano la tutela dell’ambiente, le emissioni in at-mosfera e i servizi che si occupano del monitoraggio degli inquinamenti vari.

Bovetti - Dobbiamo mirare a un collegamento stretto fra il comparto economico e quello tecnico. L’aspet-to riguardante la valorizzazione delle produzioni deve trarre forza dal ruolo tecnico svolto dal nostro Sistema in termini di miglioramento qualitativo, soprattutto merceologico delle produzioni, in tema di tracciabili-tà, di efficienza produttiva, di tutela del territorio e di salvaguardia della biodiversità.Tutti temi e aspetti a noi congeniali, che possiamo affrontare con ottimi risultati e quindi chiedere risorse anche al mondo economico che pretende, corretta-mente, risposte concrete, pronte e fruibili: attenzione, per fare questo, si veda quanto scritto al primo punto.

Maffei - Credo che agli allevatori del prossimo futuro servirà un’ampia e di-versificata offerta. Da servizi sempre più qualificati e mirati a supportare la gestione tecnica, economica e an-che amministrativa dell’allevamento; a servizi commerciali per la fornitura di prodotti alle aziende e per la colloca-zione dei prodotti dell’allevamento; uni-tamente a servizi divulgativi su norme e

opportunità comunitarie con un relativo supporto per il loro conseguimento; oltre ai servizi relativi alla certi-ficazione delle produzioni.

Santomaso - Certamente la consulenza sulla gestione aziendale rappresenta un servizio tecnico indispensa-

bile per l’allevatore. I dati dei controlli funzionali siano essi rilevati dal controllore, piuttosto che in automati-co, devono essere tradotti in dati tecnico-economici in grado di far fare all’allevatore scelte sempre più oculate e obiettive.Oggi peraltro l’allevatore è chiamato ad assolvere compiti che non sono strettamente legati all’alleva-mento del bestiame come la condizionalità, l’applica-zione della direttiva nitrati e la sicurezza negli ambienti di lavoro: le Apa dovranno quindi disporre di personale che, oltre ai tradizionali servizi di consulenza, sia in gra-do di assistere le aziende su queste problematiche.

Tardini - Verrebbe da rispondere un’utopia: quelli che vogliono gli allevatori, secondo i territori, i mercati, le necessità, i partner, i competitor. Servizi improntati a tecnologia e competenze di alto livello, a capaci-tà commerciali efficienti, rapide, con operatori dal-la faccia aperta e pulita, che abbiano lo spazio di muoversi, di competere, di metterci del proprio e di risponderne. Ma il nostro futuro non va in questa dire-zione. Colpa un po’ delle finanze sofferenti, un po’ dei bavagli che stanno infilandoci. E che ci siamo infilati anche noi, colpevolmente dimenticandoci che, poli-tica o non politica, la nostra ricchezza sono gli uomini, che non sempre abbiamo potuto o saputo scegliere, e quando li abbiamo presi non abbiamo investito in formazione, in innovazione, e oggi la paghiamo.Siamo figli di una mentalità para-pubblica, e vorrei non fosse troppo tardi per scrollarsi di dosso quest’ab-braccio vetusto e obbligante. Non è quindi solo col-pa degli altri, ma anche nostra.

Zuliani - I servizi del futuro appartengono a due cate-gorie: la prima è quella dei bisogni percepiti come im-portanti già ora, a questo appartengono per esempio le analisi e le elaborazioni che offriamo sui campioni di latte, le attività di supporto e semplificazione degli aspetti burocratici, la consulenza tecnica quando vie-ne percepita come opportunità di sostegno, alle deci-sioni aziendali esenti da condizionamenti determinati da interessi privati. Alla seconda categoria includerei quei bisogni inespressi o non percepiti. Per esempio la formazione sia del titolare che dei propri dipenden-

Piero Maffei

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ti non è considerata attualmente una priorità per le aziende; la capacità di tenere sotto controllo la ge-stione economica dell’allevamento attraverso una puntuale analisi gestionale ed economica dei processi interni all’azienda, non rappresenta una conoscenza diffusa presso gli allevatori. L’approccio metodologico al lavoro non sempre è rispettato e spesso è molto ap-prossimativo; ciò non porta al miglioramento continuo dei processi lavorativi interni. L’affinamento anche su tematiche nuove come il marketing non sono prese in considerazione, eppure molte aziende hanno fatto la scelta di orientarsi direttamente al mercato con la trasformazione dei propri prodotti. Su questo filone si creano nuovi spazi anche per le nostre Associazioni. Aggiungo anche che le sfide future per mantenere la presenza delle nostre aziende sul mercato, passa anche dalla capacità di modificare l’approccio ai problemi, uscendo dalla logica individualista che ha caratterizzato molto spesso la scelta del singolo alleva-

tore che, illudendosi di poter essere libero di scegliere, ha spesso ignorato l’enorme potenzialità che l’agire in forma aggregata può dare se ben gestito.Naturalmente questa valutazione non riguarda tutti e tutto perché ci sono, fortunatamente, esempi positi-vi di ciò, rappresentati dal mondo della cooperazio-ne. Mi riferisco a quanto non è ancora stato fatto per cambiare il modo di affrontare le difficoltà contingen-ti, un esempio: rispetto al tema pressante legato al-l’applicazione delle normative in campo ambientale, ciascuno tenta nuovamente la soluzione individuale progettando vasconi di stoccaggio o impianti di vario tipo per il trattamento dei reflui, l’acquisto di attrezza-ture che verranno ammortizzate in tempi lunghissimi (carri botte e trattrici di grosse dimensioni, ma non at-trezzate per un’ottimizzazione dei costi). Perché, inve-ce non pensare a soluzioni in una logica consortile con la possibilità quindi di affrontare meglio gli investimenti e soprattutto di disporre di tecnologie più moderne?

3) La genomica e le novità selettive: un’opportunità o una minaccia per il futuro del Sistema allevatori?

Asti - Secondo la mia opinione ritengo che la geno-mica, se ben utilizzata, potrebbe essere un’opportu-nità per il Sistema allevatori.

Bovetti - La genomica è sicuramente un’opportunità, dobbiamo saperla cogliere, ma soprattutto saperla coniugare con le nostre realtà di campo. In altre pa-role: bene la genomica come uno strumento, a patto che non sia l’unico ed in ogni caso non sarà la geno-mica una minaccia per il Sistema, le minacce sono altre (per queste si ritorni alla prima risposta).

Maffei - Ritengo che la genomica e le novità selettive costituiscono sicuramente un’opportunità, sempre e comunque nel conseguimento di obiettivi condivisi e riconducibili a tutti gli allevatori.

Santomaso - La genomica sicuramente agevolerà il miglioramento genetico potendo selezionare antici-patamente i soggetti da mettere in f.a.. Non ritengo la genomica una minaccia per il futuro del Sistema allevatori, bensì un’opportunità che deve essere colta con attenzione dalle Associazioni nazionali di razza, dai Centri di f.a. e dagli allevatori.

Altrettanto dicasi per quanto riguarda l’utilizzo del materiale seminale sessato: forse il prezzo del seme non incoraggia la sua diffusione, spero dunque che il costo possa diminuire.

Tardini - In zootecnia nessuna novità tecnologica è, in sé, una minaccia. Se la genomica riesce ad offrire informazio-ni affidabili in anticipo rispetto ai sistemi tradizionali, ben venga. Così come il sessaggio è una nuova opportunità che si pone. Chi deve decidere fa prima i conti, e poi sce-glie. Idem per il meticciamento, argomento che, non capisco il perché, ancora oggi è un tabù. Non si me-ticcia forse da che mondo è mondo nei suini? È vero, forse è ancora presto per trarre delle conclusioni, ma quando si avranno dati su larga scala, chi vorrà deci-dere avrà elementi economici oggettivi per scegliere con cognizione di causa.Genomica, sessaggio, meticciamento sono all’ordi-ne del giorno, e si potrebbe andar oltre, ma quel che m’importa sostenere è che se un allevatore sceglierà una strada, noi dovremo essere pronti a seguirlo. Se

Roberto Santomaso

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no, lo farà qualcun altro.Non è chiudendo, oscurando, inibendo, rallentando, che si servono gli allevatori. Chi non ci ama o chi ci vede come scomodi, ci definisce beffardamente un club d’élite: sono storie di retroguardia, e, se anco-ra ne abbiamo la forza, è davvero ora di svecchiarci e di aprirci al confronto. Abbiamo dati che nessuno ha? Per favore, non lasciamo che fra noi vi sia ancora chi accampa rendite di posizione o rivendica la dife-sa dei “presidi territoriali”, ma valorizziamo quella ric-chezza senza inibizioni, con chi può trarne un valore aggiunto in più per i nostri allevatori, che si aggiunga a quello che abbiamo già prodotto noi.Tutto il mondo si globalizza, e tutto il tempo che chi fa politica ha perso a lavorare “contro” e non “per”, ora ci si ritorce contro e presenta il conto.Siamo un gruppo privato (“Sistema” è un termine autocratico che proprio non mi piace) che deve so-prattutto procurare utilità agli allevatori o che deve soprattutto difendere sé stesso? Ammesso che vi sia ancora qualcuno che sostiene un’idea del genere, quanto potrà mai illudersi che possa ancora durare? Il mondo trabocca d’innovazione e di velocità. Noi, che dipendiamo sempre meno dal Pubblico e sempre più da noi stessi, colpevolmente imprevidenti sarem-mo a chiamarcene fuori. Se fossimo liberi, dovremmo prima decidere cosa serve e poi realizzarlo come si deve, oppure acquisirlo da chi è stato più bravo o anche solo più veloce di noi. Per poi dare agli alle-vatori gli strumenti per scegliere, e non scegliere noi per loro. Qualcuno afferma ancora che gli allevatori sono “nostri”. Gli allevatori sono solo di sé stessi.È solo se scattiamo e ci proviamo, che gli allevatori avranno ancora bisogno di noi e, magari, ci soster-ranno -e pagheranno- ancora.

Zuliani - Di questo tema si dibatte da molto tempo e solo recentemente si concretizzano le azioni. All’ini-zio pareva una tecnologia lunare, troppo distante da noi. Oggi invece, pur se in ritardo, ci siamo resi conto che l’efficienza dei sistemi di selezione passa attraverso queste nuove opportunità. Come pure il timore che la genomica potesse soppiantare i sistemi tradizionali di selezione hanno fatto irrigidire i cervel-li e posto notevoli resistenze al cambiamento. Oggi appare più chiaro che per ora l’una non sostituirà l’altra, ma che semmai verranno accelerati i tempi per l’ottenimento degli obiettivi di selezione, che nel frattempo stanno a loro volta cambiando e riguar-deranno sempre più aspetti nuovi legati anche alle esigenze salutistiche richieste dal mercato. D’altron-de, alcuni anni fa, qualcuno ha pensato che un ro-bot potesse mungere le vacche e molti erano scet-tici e refrattari; oggi per molte aziende è una realtà quotidiana. Con il progresso tecnologico dobbiamo fare i conti e se non accettiamo di farlo ora, saremo costretti a subirne le conseguenze senza avere voce in capitolo.

4) Come direttore dell’Ufficio periferico del Libro genealogico, quali sono secondo te le azioni più necessarie da parte dell’Ufficio centrale del Libro genealogico?

Asti - Una maggiore collaborazione strategica delle As-sociazioni nazionali di razza per specie.

Bovetti - In termini di efficienza non credo che si pos-sa chiedere di più o di meglio all’Ufficio centrale della razza Bruna. Forse l’Ufficio centrale, come tutti gli Uffici

centrali delle nazionali, dovrebbe avviare una rifles-sione di cui al punto 1. Siamo sempre lì.

Maffei - Nei rapporti tra Ufficio periferico del Lg e quello centrale ritengo che le priorità rispetto alle azioni più necessarie debbano puntare sul tarare la

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risposta sui dati acquisiti dai controlli ecc., per forni-re all’allevatore, in maniera tempestiva, un riscontro utile e necessario alla programmazione degli indirizzi selettivi ed economici della mandria. A questo ag-giungo il proseguire con studi atti a individuare carat-teri genetici che abbiano ripercussioni sulla capacità di maggiore o minore resistenza a patologie infettive e quant’altro si possa inserire in questo canale di ri-cerca.

Santomaso - Ritengo importante che le Ana manten-gano l’attuale rapporto con l’Ufficio periferico del Libro genealogico; se questo dovesse diventare re-gionale, a seguito della riorganizzazione del Sistema allevatoriale, l’Apa o il presidio locale dovrà comun-que rimanere il punto di riferimento sul territorio per le Nazionali. In caso contrario, inevitabili sarebbero le ripercussioni negative in termini di qualità del dato fornito alle Ana.

Tardini - I rapporti con l’Ufficio centrale sono ottimi, e non parlo solo di Anarb. È merito delle persone e dell’avere visioni e finalità comuni. Le Apa sono la macchina che rileva dati: raccoglierli bene, verificar-li, correggerli è un nostro dovere etico. Se lavoriamo bene, mettiamo l’Ufficio centrale nelle condizioni di valorizzare al meglio quelle informazioni nel campo della selezione, della tipizzazione, della valorizzazio-ne dei soggetti di quella specie e razza. E, ancora, se lavoriamo bene restituiamo agli allevatori dati in-dispensabili per le loro scelte aziendali. Se non si co-nosce, non si decide. Nessun altro può fare questo, perché nessuno va in azienda come noi, rileva dati, restituisce informazioni. È questa la nostra unica arma di sopravvivenza: il quanto siamo bravi, se lo siamo. Ecco, ho aperto il libro dei sogni.

Zuliani - Qualsiasi azienda ha bisogno, dopo un cer-to numero di anni, di una revisione/cambiamento. Se ciò non avviene l’azienda e destinata ad uscire dal mercato. Nelle aziende private ciò coincide con il cambio generazionale. Esaurita la spinta propulsi-va dell’iniziatore dell’attività imprenditoriale, spetta alle nuove generazioni, o a bravi manager, il com-pito di riavviare il ciclo positivo di vita dell’azienda.

Nel nostro caso anche se non siamo un soggetto privato abbiamo ugualmen-te la necessità di una revisione e di nuove spinte progressive. Certamente l’elemento della riduzione delle risorse economiche è il principale stimolo che abbiamo, ma non dobbiamo dimenti-care che saremo costretti a confrontar-ci con proposte di servizi privati, sempre più in concorrenza con i nostri. La risposta a tutto ciò passa attraverso la riduzione dei costi dei servizi che si attua oltre che con il miglioramento dell’effi-cienza, attraverso la modifica dell’offerta dei servizi e delle regole. Più possibilità di scelta per l’allevato-re in funzione delle proprie esigenze e meno offerte blindate (l’allevatore può continuare pagare una quota che per il 30% è destinata a coprire i contri-buti alle Nazionali?). Ma anche regole più coerenti per i beneficiari del Sistema (obbligo di utilizzo delle progenie). Alcuni spunti: non tutti saranno disposti ad autofinanziare i controlli con il metodo attuale, quindi bisognerà allargare l’offerta con tariffazioni diverse (controlli di tipo B e C, AT con 9 controlli an-nuali anziché 11, eliminazione delle foto dei vitelli); non tutti gli allevatori sono interessati al certificato genealogico perché pensano solamente alla pro-duzione di latte e alla qualità del prodotto. Bisogne-rà quindi scindere le azioni di punteggiatura degli animali tenendo conto di questo aspetto, oltre che della dimensione minima degli allevamenti (per po-ter ottenere il confronto tra animali), senza con ciò perdere la valenza dei dati riproduttivi comunque raccolti e disponibili per la misurazione del valore dei riproduttori. Al contrario l’allevamento che vuo-le fare genetica dovrebbe obbligatoriamente esse-re assoggettato a controlli più precisi (A4) se vuole fornire i torelli ai Centri o vendere manze. Anche il rapporto con i Centri stessi deve essere rivisto, se tra i beneficiari del lavoro svolto ci sono anche loro è giusto in parte contribuiscano a sostenerne i costi. Questi sono solamente alcuni spunti di approfondi-mento e valutazione per apportare al Sistema mo-difiche adeguate e necessarie, ma bisogna agire bene e rapidamente perché dieci anni di ritardo sono troppi per chiunque.

Stefano Zuliani

rb

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correttamente le informazioni da una fase a quella successiva. Ad esempio, se l’analisi aziendale evidenziava una carenza della mandria per quanto riguarda la percentuale di proteina, spetta-va all’operatore inserire dei vin-coli nella fase di scelta tori che migliorassero questo aspetto.BrunaOnLine Pac ribalta il ragio-namento focalizzando l’attenzio-ne sugli obiettivi dell’azienda.

Da dove partiamo Il punto di partenza è certamen-te la mandria su cui lavoriamo. Pertanto anche per BrunaOnLine Pac il punto di partenza è un’ana-lisi aziendale sufficientemente approfondita che va ad esami-nare quella che è la distribuzio-ne demografica della mandria (numero di vacche e manze), la tipologia di tori utilizzati (in figura 1) per la fecondazione negli ulti-mi 6 mesi (percentuale di prova di progenie, di tori autorizzati e di importazione), i tori maggior-mente utilizzati nell’ultimo seme-stre in azienda, in provincia e a livello nazionale, il livello geneti-co medio degli animali nati negli ultimi 10 anni (figura 2) e, infine, i tori più e meno parenti con la mandria tra quelli autorizzati alla f.a. in Italia.Queste informazioni servono per conoscere approfonditamente gli animali su cui Anarb lavora, in modo da potere identificare gli aspetti da tenere maggiormente sotto controllo.

Dritti all’obiettivo con BrunaOnLine PacCome raggiungere con maggiore efficacia gli obiettivi

dell’allevatore, grazie al nuovo piano di accoppiamento

BrunaOnLine Pac

Dopo oltre 20 anni di onorata carriera, il servizio di accoppia-menti programmati effettua-to tramite personal computer (Winpac) è andato in pensione. Sicuramente Winpac è stato uno dei principali strumenti utilizzati da Anarb per garantire agli alle-vatori il miglioramento genetico della propria mandria; in princi-pio era denominato “Pac”, ma

con l’introduzione del sistema operativo Windows è stato ag-giornato in Winpac. Anche dal punto di vista tecnico, in questo lungo lasso temporale, sono sta-te introdotte molte novità sia in termini di obiettivi, che di nume-ro di caratteri considerati, non-ché di nuove metodologie per il controllo della consanguineità. Fatto sta che l’età del softwa-re si faceva sentire e risultava sempre più difficile aggiornare il programma secondo le nuove esigenze. Inoltre, nell’ottica del completo rinnovamento dei ser-vizi forniti da Anarb, mantenere un programma su personal com-puter era quanto meno anacro-nistico.Il vecchio programma era sud-diviso in tre fasi completamente distinte: l’analisi dell’azienda, la scelta dei tori e gli accoppia-menti delle singole vacche. Un metodo di lavoro certamente organico, ma con un limite im-portante: stava nella bravura dell’operatore il saper trasferire

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Il logo di BrunaOnLine Pac.

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Dritti alla metaUn allevatore che richiede un piano d’accoppiamento è in-teressato ad avere, in futuro, una mandria migliore rispetto a quella attuale e i tori da uti-lizzare sono solo uno strumento per raggiungere tale obiettivo. È questa la motivazione per cui, in BrunaOnLine Pac, è possibi-le definire con molta precisione l’obiettivo aziendale decidendo

quanta importanza dare alla produzione, quanta alla morfo-logia e quanta alla funzionalità e ancora più in dettaglio è possi-bile definire l’importanza di ogni singolo carattere. Sarà poi com-pito del programma, in funzione della mandria e degli obiettivi dell’allevatore, consigliare un toro piuttosto che un altro.Un’altra differenza di BrunaOnLi-ne Pac, rispetto al programma

precedente, è che gli obiettivi non sono definiti sul gruppo di tori da utilizzare, bensì sui risultati dei futuri accoppiamenti. Questo fa sì che, se si definiscono gli stessi obiettivi per due aziende diverse, è probabile che vengano consi-gliati tori diversi, in quanto il pro-gramma prende in considerazio-ne la mandria di partenza e va ad analizzare quale sarà il frutto di ogni singolo accoppiamento,

BrunaOnLine Pac is the latest mating planner which can help the breeders choose their herd selection goal very accurately, giving each index the desired weight. It starts with the ana-lysis of the herd which determines the choices according to the goals set for each herd. The goals do not fo-

cus on the groups of sires to be used but on the results of the matings.

Mit dem neuen Anpaarungsplan BrunaOnLine Pac lässt sich das Fir-menziel mit großer Genauigkeit festlegen und entscheiden, wie die jeweiligen Zuchtwerte gewichtet

werden. Ausgangspunkt ist die Her-de, die - bei gleicher Zielsetzung - individuell unterschiedliche Betrieb-sentscheidungen bedingt. Für die Zielsetzung ist nicht die zu verwen-dende Stiergruppe entscheidend, sondern die Ergebnisse künftiger An-paarungen.

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Figura 1 – Tipologia dei tori utilizzati per la fecondazione negli ultimi 6 mesi

Totale fecondazioni effettuate: n. 198

PA 45,96%

FN 0,51%

IS 19,19%

PN 3,54%AV 0,51%

PP 19,19%

TC 11,11%

Totale fecondazioni artificiali in purezza: n. 175

PA 52,00%

PP 21,71%

IS 21,71%

PN 4,00%AV 0,57%

AV Toro in attesa di valutazione genetica IS Toro con seme importato o seme toro PP esportato presente nella classifica internazionale dei tori Interbull con attendibilità sufficiente per l’importazione

FN Toro abilitato alla monta naturale PA Toro provato autorizzato all’IA

PN Toro provato non autorizzato all’IA PP Toro in prova di progenie

TC Toro razze da carne

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in modo da poter suggerire quel-lo più vantaggioso per ogni sin-golo allevatore.Facciamo, anche in questo caso, un esempio: se due allevatori de-cidono di migliorare la mandria per la funzionalità, ma uno ha problemi genetici per le cellule somatiche, mentre l’altro per la mungibilità, è chiaro che il grup-po di tori scelti per i due allevatori sarà necessariamente differente, nonostante tutti e due mirino a migliorare la funzionalità.

Più precisioneDal punto di vista informatico, es-sendo un servizio accessibile via Internet che non richiede nessu-na installazione particolare, Bru-naOnLine Pac è completamente diverso dal software precedente. Questo permette, in primo luogo, di essere utilizzato da qualsiasi apparecchiatura (computer, tablet, smartphone) che abbia un collegamento a Internet di media qualità e, in secondo luo-go, poiché fisicamente i calcoli del piano di accoppiamento sono effettuati sui server Anarb,

Figura 2 - Livello genetico medio degli animali nati negli ultimi 10 anni.

è possibile avere capacità di cal-colo sensibilmen-te maggiori. Dal punto di vista ge-stionale, inoltre, avere il software direttamente in Anarb permette un aggiornamen-to continuo e tra-

sparente per gli utenti.La maggiore precisione di Bru-naOnLine Pac è garantita anche dal fatto che esso poggia sulla base dati Anarb e, quindi, utilizza tutte le informazioni a diposizio-ne. Ad esempio, il calcolo della parentela tra vacca e toro fe-condante è effettuato utilizzando tutte le generazioni di ascendenti registrate in archivio. Operazione, questa, non possibile nel prece-dente piano perché avrebbe ri-chiesto il trasferimento di tutte le informazioni sui computer dei di-versi operatori.

Sempre aggiornatiBrunaOnLine Pac, inoltre, permet-te di superare il limite dell’aggior-namento dei dati perché estrae direttamente le informazioni dal-la base dati Anarb con cadenza settimanale. Questo permette di fornire piani di accoppiamen-to più allineati con la situazione aziendale, nonché di aggiorna-re la lista dei tori ogni qualvolta i centri di f.a. comunichino l’impor-tazione, la fine delle scorte di ma-gazzino o il sessaggio di un toro.

In altre parole, se in questa setti-mana è registrato un nuovo ani-male, già dalla prossima il sog-getto sarà presente nel piano d’accoppiamento.

Nuovi reportAnche la reportistica BrunaOnLi-ne Pac è completamente nuova e mira a mostrare all’allevato-re quali siano i vantaggi stima-bili per lui nell’utilizzo del piano d’accoppiamento. La prima serie di grafici evidenzia, per i di-versi caratteri, quale sia il livello genetico medio delle vacche e delle manze dell’azienda e mo-stra una previsione del livello ge-netico medio degli animali che nasceranno se verrà utilizzato il toro consigliato (figura 3).Un’altra novità sta nell’analisi de-gli “animali problema” che va a contare quanti animali sono al di sotto di un determinato limite genetico per i diversi caratteri ed effettua la stessa operazione anche sugli animali che saranno frutto degli accoppiamenti con-

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ITE

Vacche Manze Futuraprogenie

Figura 3 - Confronto del livello genetico medio di vac-che e manze con la previsione del livello genetico medio delle future progenie.

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sigliati, così da identificare i pro-blemi presenti nella mandria e l’impatto dei tori consigliati su tali problematiche (figura 4).

Maggiore flessibilità di utilizzo BrunaOnLine Pac risulta essere

molto più facile da utilizzare e da gestire e, grazie alla nuova struttura, diverrà inoltre possibile, in futuro, ideare nuovi modi per accedere a questo importante strumento di selezione.BrunaOnLine Pac, inoltre, è sta-

to progettato già pensando al futuro dove, in previsione di una prossima adozione della valuta-zione genomica, sarà importan-te potere permettere l’aggiunta e l’esclusione di tori settimanal-mente e dovere prestare parti-colare attenzione all’attendibilità degli indici dei diversi riprodutto-ri, consentendo agli operatori di pesare le qualità genetiche del riproduttore per l’attendibilità della loro stima genetica. Per toccare con mano questo nuovo e potente strumento di se-lezione, è sufficiente fare richie-sta del piano d’accoppiamento presso l’Apa di competenza.

Attilio Rossoni

Nome e matricola Ite

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Seme sessatodisponibile

Font

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®

Mike 01IT021001490006 1132 99 BB Moiado x Dominate 1243 50 0.08 125 116 Superbrown BZ-TN

Blogger 01IT024990069255 1015 99 BB Jublend x Gordon 443 43 0.39 115 117 Polar

Poster 01IT022000130210 912 99 BB Poldi x Emico 701 37 0.16 118 115 Superbrown BZ-TN

Dally 01US000000197305 901 99 BB Pronto x Emerald 633 33 0.15 126 118 Cosapam

Hot 01IT022990018902 802 98 AB Hucos x Mazilo (W*) 874 33 0.04 115 100 Superbrown BZ-TN

Easy 01IT034990121203 782 98 BB Phd x Dominate 1353 44 -0.05 120 120 Polar

Rivaldo 01IT015530010307 735 97 AB Hussli x Prophet 742 29 0.04 126 124 Polar

Payoff 01US000000193627 735 97 BB Prelude x Collection 735 29 0.04 124 115 Anarb

Donjack 01IT024000410588 712 96 AB Jackpot (M) x Gordon 220 20 0.18 122 125 Superbrown BZ-TN

Placido 01IT024990030416 614 94 AB Pronto x Jetway (M) 747 18 -0.11 117 119 Superbrown BZ-TN

Peter 01IT021000897630 555 92 BB President (D) x Lacher 535 17 -0.03 117 123 Superbrown BZ-TN

Figura 4 – Tabella sull’analisi degli “animali problema”. Le cifre segnalano quanti animali sono al di sotto di un determinato limite genetico nella mandria, così da identificare i problemi presenti e l’impatto dei tori consigliati.

Numerosità soggetti e progenie problema

Carattere Manze Vacche Totale Progenie

Latte 14 21 35 2

% proteine 38 94 132 30

Indice mammella 0 0 0 0

Punteggio finale 0 0 0 0

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S t a m p a e s t e r a

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D a g l i U f f i c i A n a r b

19n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1

50Anniversario

°

allevatori Pezzata Rossa) si sono incontrati in provincia di Cam-pobasso presso gli allevamenti D’Amico Enzo e Barone Paola-Odetta Rita. L’esercitazione pratica di pun-teggiatura, presso le suddette aziende delle tre razze e specie, ha confermato che, disponendo di criteri valutativi chiari ed esau-stivi circa l’obiettivo morfo-fun-zionale, è possibile la formazione di valutatori in grado di esprimere giudizi di merito nonché di classi-ficare bovini di razza e specie di-verse. L. P.

Sabato 24 settembre, i coordina-tori degli esperti Anasb (Associa-zione nazionale allevatori specie

bufalina), Anarb (Associazione nazionale allevatori razza Bruna) e Anapri (Associazione nazionale

Il gruppo dei partecipanti all’incontro dei coordinatori degli esperti. Sullo sfondo le vacche delle tre razze.

VENITE A SCOPRIRE IL ROBOT DI MUNGITURA LELY ASTRONAUT

PORTE APERTE VENERDÌ 11 NOVEMBRE 2011

A partire dalle ore 10.00 fino alle ore 16.00 Presso Azienda Agricola Del Curto Via Mezzadoi 14 - 23020 Piuro (SO)

Interverrà un rappresentante Anarb sul tema “La selezione genomica per il futuro della razza Bruna”

www.lely.comLELY CENTER MILANO SRL • Strada Provinciale Cerca km 2 n. 17 - 20060 Colturano (MI)email: [email protected] • Per maggiori informazioni: Fabio Benigni, cellulare 345 6506414

On Saturday 24th September the coordina-tors of the ANASB classifiers (Buffalo National Association), ANARB (Brown Cattle Asso-ciation) and ANAPRI (Red Holstein National Association) met in Campobasso area. The

technical meeting included a classifying workshop at three different herds.Samstag, den 24.September traf sich die Koordinatoren der Experten der National-verbände ANASP (Büffelzüchter), ANARB

(Braunviehzüchter) und ANAPRI (Rotfleck-viehzüchter) in der Provinz Campobasso. Das Fachtreffen sah ferner eine praktische Punktvergabeübung in Betrieben der drei Rinderrassen.

Anarb, Anapri e Anasbsi stringono la mano

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SBZV_Aste_Cal2011_IT_19x25 9-12-2010 9:12 Pagina 1

Colori compositi

C M Y CM MY CY CMY K

Aste Razza Bruna 2011

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FEDERAZ. PROV. ALLEVATORI RAZZA BRUNA Soc. agr. coop.39100 BOLZANO - Via Galvani 38 - Tel. 0471.063800 - Fax 0471.063801www.razzabruna.it - [email protected]

Giovedì 20.01.2011

Giovedì 24.02.2011

Giovedì 31.03.2011

Giovedì 05.05.2011

Giovedì 09.06.2011

Giovedì 07.07.2011

Calendario Aste Bolzano 2011

Luogo: Bolzano Sud inizio delle aste: ore 10

Giovedì 18.08.2011

Giovedì 22.09.2011

Giovedì 20.10.2011

Giovedì 10.11.2011

Sabato 26.11.2011 Elite

Giovedì 15.12.2011

Aste Razza Bruna 2011

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n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1 21

D a g l i U f f i c i A n a r b 50Anniversario

°

Le migliori aziende per caseinaPubblichiamo le migliori aziende per produzione media in kg di caseina ottenuta mediante un’elaborazione Anarb. L’elaborazione si basa sulla media della percentuale di caseina degli ultimi tre controlli funzionali, applicata alla media produttiva aziendale (ultimo Bollettino dei controlli).

Altri soggetti in classifica sono consultabili alla pagina “statistiche - le produzioni al top”. w

ww.anarb.it

Allevamenti da 5 a 15 vacche

Codiceaziendale

Ragione sociale

Va

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Allevamenti da 16 a 30 vacche

Allevamenti da 30 vacche e oltre

17 54123 Rauter Reinhard - Velturno (BZ) 14 10737 3,00 322

71 21281 Mansueto Nicola - Noci (BA) 14 11182 2,74 306

18 42337 Zappini Paolo - Male’ (TN) 14 10105 2,95 298

17 69135 Mayr Monika - Terento (BZ) 11 10012 2,92 292

12 76146 Az. Agr. Galvani di Galvani Stefano - San Giovanni Del Dosso (MN) 10 9380 3,10 291

25 31522 Quaresima Azienda Agricola - Mason Vicentino (VI) 15 10089 2,82 285

25 30414 Marchetti Pierantonio e Alberto Soc. Agricola - Breganze (VI) 26 11301 3,05 345

17 86509 Wieser Gerhard - Anterselva Di Sopra (BZ) 18 9891 3,03 300

17 62610 Ralser Walter - Fuldres (BZ) 24 10261 2,89 297

18 15105 Zucol Enrico - Sarnonico (TN) 20 9589 3,04 292

24 21104 Messetti Agostino - Pazzon (VR) 17 9972 2,91 290

71 22161 Mezzapesa Pasquale - Putignano (BA) 22 10306 2,74 282

71 11635 Petruzzi Donato - Monopoli (BA) 41 13340 2,74 366

15 44331 Giacomini Marco - Borgonuovo (SO) 99 11511 2,94 338

71 11647 Az. Agr. Ciminiera S.S. dei f. lli Mangini - Monopoli (BA) 45 12144 2,74 333

92 51350 Azienda Molinu Cocco S.S. - Ozieri (SS) 63 11550 2,71 313

18 15756 Zucal Marco - Romeno (TN) 81 10263 3,02 310

42 10205 Messetti Maurizio - Firenzuola (FI) 52 9903 3,07 304

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Page 24: ANARB - rivista 5/2011

22 n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1

C e n t r o G e n e t i c o50Anniversario

°

C e n t r o G e n e t i c o

Sono undici i torelli usciti dal Centro genetico tra agosto e settembre. Il padre maggiormente rappre-sentato è Rivaldo con tre figli tutti con madri diverse, ottime morfologie e buonissime produzioni. Il primo, Replay, ha per madre Tedesca, vacca già madre di toro, ad oggi alla sesta lattazione con una media produttiva di 120 q.li valutata con 90 punti a tipo e con 93 punti alla mammella. Il secondo, Reef, ha per madre una figlia di Picasso che chiude la prima lattazione con 100 q.li. Il terzo soggetto, Rice, ha per madre una figlia di Ace, una terzipara con una car-riera produttiva di 294 q.li, valutata 87 punti a tipo. Proseguiamo con un altro affermato riproduttore, Zaster, il quale presenta due soggetti: Zighy, figlio di Fabrizia, una Zeus-US (M*) con buone produzioni e ottima morfologia (valutata sia alla mammella, sia a punteggio finale con 88 punti) e Zabar, con ma-dre una figlia di Husir.Troviamo nel gruppo un figlio di Alibaba, Albino,

con madre Beauty, una longeva (5 lattazioni) figlia di Ace.Segue Potty, figlio di Payoff e Hilary, al quale si acco-da Hunter, un figlio di Huray con madre una Moiado, Alma, valutata 87 punti a tipo e alla mammella. Pas-siamo a Javier, figlio di Jeans (M*) e Soia per arrivare a Given, figlio di Glenn e Istriana, una longevissima (6 lattazioni) figlia di Istrice, già madre di toro, valu-tata con 89 punti a tipo e 88 punti alla mammella. Infine Frisky, il primo figlio di Fippes, giovane padre tutt’ora in attesa di valutazione; la madre di questo torello è una Picasso alla sua terza lattazione e con una mammella valutata 88 punti. l.t.

Calendario ingressi 2011: 5-6 dicembre

Centro GeneticoI torelli usciti in agosto - settembre 2011

w

ww.anarb.it Tutte le informazioni relative alle norme sa-nitarie sono consultabili sul sito Anarb alla pagina “centro genetico”.

Jean Pron JAVIER *TM *TA 01IT025990053223 ITE + 649 Rank 95 PED. kBBJeans (M*) x Pronto PolarJack Denm Jeans ET (M*) - ITE +618 - Rank 94 Soia - MB 88 - ITE +679 - Rank 97Allevatore: S.S. Agricola S. Martino - Santa Giustina (BL) 4ª lattaz 57A% +746 Latte +31kgG +0,01%G +35kgP +0,12%P

La Favola FRISKY *TM *TA 01IT034990491790 ITE + 728 Rank 96 PED. kBBFippes x Picasso PolarFrec Dal Fippes *TM - ITE +791 - Rank 98 PED. La Favola Picasso Crema - MB 87 - ITE +665 - Rank 97Allevatore: Soc. agr. La Favola s.s. - Lesignano de Bagni (PR) 3ª lattaz 56A% +539 Latte +12kgG -0,14%G +15kgP -0,05%P

Glen Istr GIVEN *TM *TA 01IT025990050620 ITE + 705 Rank 96 PED. kBBGlenn x Istrice PolarSchamaun Bs Gord Glenn ET *TM - ITE +623 - Rank 94 Istrana - MB 89 - ITE +787 - Rank 99Allevatore: Bellumat Germano e Gilberto - Feltre (BL) 6ª lattaz 57A% +253 Latte +43kgG +0,47%G +32kgP +0,34%P

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Page 25: ANARB - rivista 5/2011

C e n t r o G e n e t i c o

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C e n t r o G e n e t i c o 50Anniversario

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Superbrown ALBINO *TM *TA 01IT021001797500 ITE + 867 Rank 99 PED. kABAlibaba x Ace SuperbrownScharz Bs Presid. Alibaba *TM - ITE +1013 - Rank 99 Ace Monac Beauty ET - MB 85 - ITE +720 - Rank 98Allevatore: Plangger Stephan - Tubre (BZ) 5ª lattaz 56A% +382 Latte +10kgG -0,07%G +22kgP +0,13%P

Superbrown Alstar ZIGHY *TM *TA 01IT103990011336 ITE +822 Rank 98 PED. kAAZaster x Zeus (M*) SuperbrownSuperbrown Rud Zaster ET *TM - ITE +672 - Rank 95 Alstar Zeus Fabrizia ET - MB 88 - ITE +971 - Rank 99Allevatore: Puliani Andrea - Re (VB) 2ª lattaz 56A% +21 Latte +7kgG +0,09%G +23kgP +0,33%P

Superbrown HUNTER *TM *TA 01IT021001796007 ITE + 840 Rank 99 PED. kBBHuray x Moiado SuperbrownHuray *TM - ITE +945 - Rank 99 Alma - MB 87 - ITE +734 - Rank 98Allevatore: Fachschule Fuer Land-U.Hauswirt. - Varna (BZ) 2ª lattaz 56A% +460 Latte +27kgG +0,12%G +31kgP +0,21%P

Superbrown POTTY *TM *TA 01IT021001785155 ITE + 723 Rank 96 PED. kBBPayoff x Moiado SuperbrownTriangle Acres Po Payoff ET *TM - ITE +735 - Rank 97 Hilary - MB 85 - ITE +710 - Rank 98Allevatore: Obexer Richard - Funes (BZ) 2ª lattaz 56A% +435 Latte +14kgG -0,05%G +29kgP +0,19%P

Superbrown ZABAR *TM *TA 01IT021001795800 ITE + 581 Rank 93 PED. kABZaster x Husir SuperbrownSuperbrown Rud Zaster ET *TM - ITE +672 - Rank 95 Aloe - MB 85 - ITE +489 - Rank 91Allevatore: Gasser Daniel - Velturno (BZ) 1ª lattaz 55A% +869 Latte +29kgG -0,08%G +31kgP +0,01%P

Miceoon Riva REEF ET *TM *TA 01IT028990211668 ITE + 730 Rank 96 PED. kAARivaldo x Picasso PolarHuss Proph Rivaldo *TA - ITE +735 - Rank 97 Sambugaro Picasso Olga ET - MB 86 - ITE +724 - Rank 98Allevatore: Turato Silvano - Villafranca Padovana (PD) 1ª lattaz 55A% +568 Latte +26kgG +0,04%G +25kgP +0,07%P

P.Livello Riva Ace RICE *TM *TA 01IT034990532035 ITE + 773 Rank 97 PED. kBBRivaldo x Ace PolarHuss Proph Rivaldo *TA - ITE +735 - Rank 97 P.Livello Ace Bita - MB 87 - ITE +811 - Rank 99Allevatore: Az. agr. Livello di Piampiano A. - Noceto (PR) 3ª lattaz 57A% +492 Latte +26kgG +0,09%G +27kgP +0,14%P

Riva Play REPLAY ET *TM *TA 01IT014990068426 ITE + 911 Rank 99 PED. kABRivaldo x Playboy PolarHuss Proph Rivaldo *TA - ITE +735 - Rank 97 Tedesca - OT 90 - ITE +1086 - Rank 99Allevatore: Barri Uidio - Dubino (SO) 6ª lattaz 57A% +1260 Latte +18kgG -0,41%G +43kgP -0,02%P

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Gli incontri deigiovani brunistiDal Lago Maggiore, alla Puglia, passando dalle montagne trentine fino alle coste sicilia-

ne. L’attività del Bjc unisce in ogni dove tutti i giovani brunisti

Meeting interregionale a LavenoNella splendida cornice di Lave-no (Varese), sul Lago Maggiore, si è tenuto alla fine di agosto la 6° edizione del meeting del Bjc. Non foltissima la partecipazio-ne, ma comunque rappresen-tativa delle province di Varese, Como, Lecco, Sondrio, Brescia,

Trento e Vicenza.Grazie alla splendida giornata e alla disponibilità degli allevatori, in questa edizione del meeting è stato possibile dare vita a un concorso di conduzione junior e senior, seguito poi da una pic-cola mostra. Sono state, infatti, due numerose categorie di vi-

telle, con relativa finale, e una categoria di vacche ad accen-dere la discussione tra giovani e meno giovani, creando un clima di complicità e rispetto delle opinioni altrui, com’è nel-la tradizione del Club. Un sentito ringraziamento all’Apa di Como e Lecco e a tutto l’ente organiz-zatore.

Primiero dà il meglio di séCome sempre il gremito gruppo di giovani allevatori targati Bjc della zona di Primiero (Trento), si sono superati anche quest’an-no per partecipazione e orga-nizzazione dell’incontro. Oltre ad una splendida mostra di manze, gli iscritti al Club hanno coinvolto i giovanissimi con una categoria di conduzione che ha stimolato la competizione, ma che poi ha riunito tutti sotto i consigli del giudice.

Foto di “coppia” per le campionesse della mostra Bjc di Laveno (VA).

B r u n a J u n i o r C l u b50Anniversario

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Ragusa: una garanziaPur organizzata in tempi brevis-simi, la manifestazione siciliana coglie sempre l’essenza: vac-che competitive e tanto entu-siasmo non solo tra gli allevato-ri di Bruna, ma in tutti i ragazzi. Dopo aver fatto splendere le bovine sotto le stelle, nella mat-tinata di domenica, i Club di Ragusa e Siracusa hanno ani-mato il concorso di conduzione diversificandolo in due classi: junior e senior. La competizione,

seppure tra giovanissimi, è stata agguerrita. A detta del giudi-ce Alessandro Raffaini gli junior sono stati tutti eccezionali, tanto da meritarsi un ex-aequo gene-rale. Tra i “grandi” a spuntarla, dopo un confronto serrato con tanto di scambio di animali, è stato Salvatore Caligiore, segui-to da Elena Giurdanella e Gior-gio Ragusa. Un ringraziamento alla locale Apa per la splendida organizzazione.

Bari e TarantoContinuano senza sosta le at-tività annuali del Bjc di Bari e Taranto e, come di consueto, anche quest’anno si è svolta la cena sociale dei due club, giunta ormai alla 5ª edizione. La festa si è tenuta il 20 settembre, presso l’azienda Cappella della

The BJCs organized a lot of mee-tings in August and September which were attended by the young breeders of the BJC: the 6th meeting held in Laveno, Va-rese, the show held in Primiero, Trento, the show in Ragusa and

the 5th dinner party of the Bjc Ta-ranto and the BJC Bari.

Viele der jungen Clubmitglie-der nahmen im August und im September an den zahlreichen, vom BJC selbst organisierten Ver-

anstaltungen teil: 6. Meeting in Laveno (Varese), Viehschau in Primiero (Trento), Veranstaltung in Ragusa sowie die fünfte Wie-derauflage des Festessens für Mitglieder der Ortsgruppe Bari/Tarent.

famiglia Trisolini a Martina Fran-ca (Taranto). I locali dell’agritu-rismo a stento hanno contenuto i quasi ottanta ragazzi che non hanno voluto mancare l’ap-puntamento. Durante l’incontro sono state proposte varie iniziative per i mesi avvenire e si è fatto un bi-lancio del 2011. Un anno ricco di soddisfazioni, basti pensare ai grandi risultati conseguiti a Noci. Si ringraziano per la splen-dida riuscita della serata: la fa-miglia Trisolini per l’eccezionale disponibilità verso i giovani del Bjc. Si ringraziano inoltre le auto-rità che ci hanno onorato del-la loro presenza: Pietro Laterza, Francesco D’onghia, Filippo Bel-losguardo, Stefano Aloia. Alla prossima!

Giovanni Carollo e Donato nuzzi

w

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w.brunajuniorclub.it

La campionessa di Ragusa ritratta nel suo profilo migliore (foto a sinistra), tavolata all’insegna dell’allegria durante la cena sociale dei club Bjc di Bari e Taranto (foto a destra).

B r u n a J u n i o r C l u b

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Colori compositi

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Page 29: ANARB - rivista 5/2011

Un ESALTANTE inizio per il second-crop di questo fantastico riproduttore che non si è limitato a mantenere i dati, ma è riu-scito a migliorarli sotto tutti gli aspetti! Inutile ricordare che è il miglior � glio di Hussli, importante invece sottolineare gli otti-mi caratteri che trasmette alle � glie, che soddisfano appieno gli allevatori sia per le ottime produzioni che per una morfologia davvero invidiabile: ottime strutture, animali solidi di grandissi-ma qualità con apparati mammari davvero buoni sia per quan-to riguarda gli attacchi, che per i capezzoli, il tutto unito ad una qualità del tessuto mammario veramente ottimo!!!

RIVALDO MINA MB85 – B+ 84 mamm – All. STRAMARE Dario Saverio – Segusino (TV)d

Un Second-Crop formidabile!

HUSS PROPH RIVALDO *TA

All.: SIRONI Mario e Alberto - Besana in Brianza (MI)

IT 015530010307 aAa 243615

GIGIA B+84 – MB86 mammSoc. Agr. CLEGNA di TURETTI Renzo - Capo di Ponte (BS)

HUSSLIBERTINA3° 305 11.642 3.50% 3.40%

PROPHETTROSA4° 305 13.314 3.80% 3.30%

EMORY TRADITION TROSSY 2° 305 12.169 4.20% 3.40%

HUSUM

SE

ME SESSATO IN COM

MER

CIO

RIVALDO (HUSSLI x PROPHET x EMORY)

PRODUZIONE

I.T.E. 735RK % 97LATTE KG 742GRASSO KG 25GRASSO % -0,07PROTEINE KG 29PROTEINE % +0,04FIGLIE 87

TIPO

TIPO 126ICM 124ARTI E PIEDI 108FIGLIE MORF. 80

FUNZIONALI

LONGEVITA’ 108K - CASEINE ABMUNGIBILITA’ 115CELL. SOMATICHE 103

STATURAFORZA-VIGOREPROFONDITÀLINEA DORSALEANGOLO GROPPAAMP. STRUTTURALEARTI DI LATOQUALITÀ GARRETTOPASTOIEALTEZZA TALLONIATTACCO ANTERIOREALTEZZA ATT. POST.LARGHEZZA ATT. POSTLEGAMENTOPROFONDITÀ MAMM.DIREZIONE CAPEZZOLILUNGH. CAPEZZOLI

117119113109116114122117120120116121125122111

9576

88 94 100 106 112 118

88 94 100 106 112 118

INDICI GENETICI ANARBAGOSTO 2011

Rivaldo

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28 n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1

A casa Dellafior, vincitori que-st’anno a Noci del premio nazio-nale per il miglior allevamento per longevità e fertilità, tutto sembra normale, anche l’eccellenza.Il segreto, a cercarlo dentro tutte le pieghe dei discorsi, sembra es-sere uno solo: dedicarsi al proprio lavoro con passione e, questo è quello che manca a molti, con misura. Con misura intendiamo trovare il giusto dimensionamen-to aziendale, il livello produttivo adeguato agli standard dei pro-pri animali, un’alimentazione e una conduzione aziendale in gra-do di assecondare e non forzare. Un’equazione teorica che molti

professano e pochi sanno mette-re in pratica, per diverse ragioni. Non esiste qui il tentativo di inse-guire traguardi e risultati fissati sulla carta in modo teorico, il guarda-re agli altri come si fosse sempre all’inseguimento di un ruolo di battistrada, la mancanza di tem-po, troppe volte strutturale nelle aziende di vacche da latte, che non consente di dedicare la do-vuta attenzione a tutti gli aspetti del management e che induce a fare piccole concessioni. Cose da nulla che sommandosi diventano punti di qualità, litri di latte, giorni di lattazione, e anni di vita persi. Raccogliendo una a una queste gocce i Dellafior, padre e figlio, Carlo e Roberto, si sono ritrovati esattamente dove volevano, non al vertice di una classifica, questo non era nelle loro intenzioni, ma in una situazione di allevamento gestibile ed efficiente. Un alleva-mento per la montagna, la realtà nella quale sono inseriti, dove è inutile impiantare stalle da centi-naia di capi i cui maggiori ricavi sono erosi dalle maggiori spese.Non esistono accorgimenti tecni-ci particolari, tecniche alimentari

molto affinate, o profilassi sanita-rie che possano giustificare da sole quanto raggiunto, tutte sono al servizio del primo fattore di pro-duzione: l’uomo che applica con costanza le buone tecniche di al-levamento, fa tesoro delle espe-rienze, non guarda con sospetto alle novità proposte, e riconosce l’importanza di non forzare i limiti strutturali.

L’aziendaL’azienda Dellafior è posta in co-mune di Cavalese (Trento), poco fuori il paese, nota località turisti-ca. La stalla, costruita nell’anno 2000, si presenta luminosa, ben tenuta e con un bel volume, fa-vorevolmente orientata lungo l’asse della valle. Gli animali sono tenuti a stabulazione libera, con cuccette e corridoi rivestiti da gomma, una stazione di distribu-zione del mangime, abbeveratoi in numero sufficiente. Interessan-te è l’introduzione di una sorta di rastrelliera di legno che alla sera, abbassata, consente agli ani-mali di poter raggiungere tutto il fieno messo a disposizione senza che questo esca dal loro raggio

All’azienda Dellafior: quando la longevità viene vissuta come una costante e un punto di forza dell’allevamento

Il merito di fare le cose come si deve

Nella foto, Carlo Dellafior premiato durante Bruna2011 & Zoosystem in Tour come migliore allevamento nazionale per longevità e fertilità.

S p e c i a l e A l l e v a t o r i

28@31_M_5_11.indd 28 18-10-2011 9:32:23

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50Anniversario

°

The article is about the farm of Dell-afior Family from Cavalese, Trento. They won the Italian Award for lon-gevity and fertility. The cattle barn was built in 2000 and has about 30 cows. Regular calving intervals and high pregnancy rate are the

strong points of this herd.

Im Artikel geht es um den Familienbe-trieb Dellafior aus Cavalese (Trento), der 2011 den italienischen Staatspreis für den besten Betrieb in der Katego-rie Langlebigkeit und Fruchtbarkeit

gewann. Im Stall aus dem Jahr 2000 stehen etwas mehr als 30 Stück Vieh. Die Durchschnittsleistung liegt bei 28 Liter Tagesgemelk. Regelmäßige Zwi-schenkalbezeiten und der hohe An-teil trächtiger Tiere sind die Stärken dieser Art von Betriebsführung.

di prensione. Rende superfluo un intervento di avvicinamento du-rante le ore notturne o nel caso di lontananza giustifica, ad esempio, per lavori di campagna, come la fienagione.La stalla ha raggiunto le sue di-mensioni ottimali e non sono previ-sti successivi ampliamenti. Manze e vitelli sono già alloggiati in siste-mazioni separate. Il tasso di occu-pazione delle cuccette tende a essere totale e il numero effettivo degli animali, anche nella realtà, non si discosta di molto dalla ca-pacità, poco più di trenta capi.

Allevatori senza rimpiantiLa storia di quest’allevamento è comune a molte altre realtà. Proprietari di vacche da sempre, con una piccola stalla all’interno di un contesto urbano, sono sta-ti costretti a scegliere se cessare

l’attività o dislocarla altrove, per-ché la capacità di stoccare il fo-raggio e la necessità di portare altrove il letame era divenuta un vincolo. Non si potevano stallare più di dieci-dodici animali e così nell’anno 2000 si è dato il via alla costruzione della nuova stalla e della casa.Così, Roberto e Carlo, fino a quel momento con una storia lavora-tiva diversa, falegname il primo, inserito nell’Enel, il secondo, prima del pensionamento, dove l’alle-vamento rappresentava un com-plemento, e non la prima voce, sono diventati allevatori a pieno titolo. E, non ci sono dubbi, senza rimpianti.Nell’anno 2006 sono stati introdot-ti i tappeti di gomma che hanno eliminato il problema dello scivo-lamento e hanno consentito un più rapido recupero di animali af-

flitti da eventuali problemi podali. Oggi sul tetto della stalla, ultima modifica introdotta, è in fase di collegamento un impianto foto-voltaico che garantirà all’azienda, di essere autosufficiente anche dal punto di vista energetico.Il provvedere da se a quanto è possibile, ma sempre secondo cri-teri di qualità, è asse portante del-la gestione aziendale, anche la mascalcia è fatta in casa. L’azien-da si compone di una superficie di circa 20 ettari, proprietà più af-fitto, tutti destinati allo sfalcio.

Razza Bruna, razza adattaIn casa Dellafior le vacche di raz-za Frisona non sono mai entrate, oggi è presente un piccolo nu-cleo di Pezzate Rosse acquistate con contributo quando la Regio-ne ha varato una campagna di

Nelle foto, una panoramica dell’azienda Dellafior, sita a Cavalese, Trento, con un soggetto al pascolo.

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Media nazionaleAzienda Dellafior

Numero lattazioni per vacca.

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salvaguardia della razza nell’anno 2000. La ragione è semplice: le al-tre razze non sono adatte alla vita in montagna, dove il pascolo e l’alpeggio sono ancora una parte importante della vita dell’animale. Il piede della vacca di razza Bruna è quello adatto a queste realtà, e non c’è bisogno di rimedi o adat-tamenti, la produzione è buona, e negli ultimi anni si è assistito a un recupero su due parametri che in quest’azienda sono tenuti in gran considerazione: il peso e la forma.Gli animali sono munti in una sala auto tandem per consentire di ri-spettare i diversi tempi di mungi-tura, anche se si fa rilevare che l’incidenza di vacche “dure” è molto limitata. Soddisfatti anche della qualità della mammella, i Dellafior conferiscono il latte, una produzione media di 28 litri giorno, al Caseificio Sociale di Cavalese che lo destina alla produzione di Trentin Grana. Il pagamento del

latte è a qualità e per ogni pun-to sopra la media si ottengono cinque delle vecchie lire litro. Il premio è liquidato subito, mentre il latte è pagato con un primo ac-conto di 35 centesimi a 50 giorni dal fine mese, più il saldo ripartito in due trance successive, una a novembre relativa ai primi nove mesi dell’anno e una comprensiva del saldo a bilancio a febbraio.Il prezzo ottenuto, data l’elevata qualità, è sopra la media del casei-ficio, media che è molto salita, gra-zie alla chiusura di molti soci piccoli che conducendo l’attività come complemento si accontentavano, e dal prezzo elevato che è sprone a conseguire migliori risultati.

Alimentazione L’alimentazione è quella classica per la montagna, e nel caso par-ticolare imposta dal disciplinare del Grana Trentino: fieno e man-gime. Il fieno di graminacee è quasi interamente di produzione aziendale, si acquista solo il fieno di erba medica. I mangimi sommi-nistrati sono due: uno di linea con un tenore in proteina del 18% e un prodotto energetico a base di cereali. I quantitativi somministra-ti sono di circa 9 kg totali, 5/6 kg di quello di linea e 3/4 di premio, dosati in base alla produzione e alla qualità del foraggio. Foraggio suddiviso fra 11 kg di primo taglio e 3 kg di medica. I prodotti liqui-di energetici sono riservati come integrazione agli animali nella pri-ma fase di lattazione.

Strategia aziendaleGli acquisti di animali dall’ester-no appartengono alla storia del-l’azienda e oggi il piano di fecon-dazione adottato consente di poter disporre del numero di capi necessari per coprire la rimonta necessaria e considerata fisiolo-gica. A casa Dellafior è opinione che una buona vacca debba restare in stalla per 5-6 lattazioni secondo Roberto, una in più se-condo Carlo che ricorda come le buone vacche siano quelle che, anche senza produzioni elevatissi-me, fanno 10-11 parti, uno l’anno. Il numero di capi necessari per la rimonta, di conseguenza, è piut-tosto contenuto, soltanto sei per anno.A essere scelte come madri del-le future vacche sono gli animali di maggior pregio mentre il resto, circa la metà dei capi presenti, è fecondato con seme di tori da carne per ottenere animali da macello. I vitelli maschi di razza Bruna, nota dolente, spuntano invece un prezzo bassissimo. Le manze per ottenere una progenie di qualità, e per la ragione appe-na esposta, sono fecondate con seme sessato. Le bovine sono fe-condate al secondo calore, dopo la metà di novembre.I vitelli, svezzati in modo tradi-zionale, senza forzare i tempi. Il manzolame in estate, dal 20 di maggio sono avviati sui pascoli di gestione comunale fino a metà ottobre. Il loro mantenimento co-sta circa 130 euro, ma è quasi del

Nella foto da sinistra, Carlo e Roberto Dellafior (padre e figlio) in tenuta da lavoro.

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tutto coperto dal contributo che gli allevatori ricevono per i capi mantenuti in alpeggio, circa 110 euro. I costi per la rimonta sono così fortemente ridotti rendendo conveniente allevare in azienda i giovani animali. Anche le vac-che stanche, che rientreranno in azienda pronte per il parto, sono avviate sui pascoli ed il loro costo è compensato dalla produzione registrata. È comunque neces-sario prestare mezza giornata di lavoro per animale presente sul pascolo comunale, al fine di ese-guire la pulizia dei terreni e l’even-tuale ripristino. Le manze sono fe-condate senza anticipare troppo i tempi così da arrivare al parto

Ulteriori approfondimenti sull’azienda Dellafior sono consultabili su www.anarb.it alla pagina “rivista - la razza bruna”.

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ww.anarb.it

all’età di 25-30 mesi. È nel suc-cessivo passaggio, quello della regolarità dell’interparto, e l’alto tasso di animali gravidi, che pos-siamo individuare il punto di for-za di questo modello di gestione aziendale. L’interparto medio è di circa un anno e le fecondazioni sono concentrate nei mesi di no-vembre e dicembre così da non avere parti durante il periodo esti-vo quando la fienagione e i lavori di campagna assorbono tutta la forza lavoro.

La ricetta del successoE allora qual è la chiave di que-sto successo? Fare sempre le cose come si deve, che per chi lo conosce è anche l’unico modo possibile, senza scorciatoie. E per farlo ci vuole tempo. D’accordo, è un tempo di lavoro, di costan-te applicazione e di fatica, ma è quello che produce risultati, al contrario di quello di cui siamo sempre all’inseguimento: il tempo che ci manca.

AlessAndro Mesini

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Ancora una volta, la genetica italiana si è fatta notare, in occa-sione del Confronto europeo del giovane bestiame che si è tenu-to a Clermont Ferrand (Francia) dal 5 al 7 ottobre scorso. Quattro le manze partecipanti, come da tradizione figlie dei tori del programma nazionale: una Shrek su Perfecta e una Prodigo su Zaster dell’azienda Miceoon di Turato Silvano di Villafranca Padovana (Padova), una Nesta su Playboy dell’azienda Ca Ma-

scari di Domenico Vezzaro di Ma-rano Vicentino (Vicenza) e una Peter su Perfecta dell’azienda Castelnuovo Gianpietro di Cesa-na Brianza (Lecco). Quest’anno a colorare ancora più di azzurro l’appuntamento europeo, vi è stata l’assegnazio-ne all’Italia della valutazione del Confronto e della mostra di vac-che francesi che da tradizione accompagna l’evento. Il giudice designato, apparte-nente al gruppo dei giudici eu-

La genetica italiana alla corte di FranciaUn giudice italiano ha valutato sia il Confronto europeo, sia la mostra nazionale francese.

Menzione d’onore per una Shrek, mentre una Nesta ha sfiorato il top price

ropei, è stato l’ispettore di razza Alcide Patelli.

La competizione franceseCirca una cinquantina le vacche presenti, che hanno animato sei splendide categorie e tra le quali a primeggiare è stata una Zeus, anche miglior mammella vac-che adulte. Soggetto molto completo e in splendida forma, forte anche di una mammella davvero ecce-zionale. Riserva una primipara

La rappresentanza svizzera premiata a Clermont Ferrand come miglior gruppo del Confronto europeo.

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figlia di Vigor, anch’essa migliore mammella francese delle vac-che giovani, soggetto molto cor-retto che promette di diventare un’ottima vacca.

Confronto europeoIl Confronto europeo è stato vin-to dalla Svizzera, con una figlia di Fantastic, un figlio di Zaster, riser-va ancora un’animale svizzero figlio di Vigor. La menzione d’onore è andata invece all’italiana Shrek, molto vi-cina per valore assoluto alle due manze che l’hanno preceduta. Anche il titolo per il migliore grup-po è stato appannaggio della Svizzera, ottimo secondo posto per il gruppo francese con man-ze di estrema qualità scheletrica, terzo posto per il gruppo italiano all’insegna della solidità.

Una Shrek sfiora il top pri-ceLa Nesta di Vezzaro è stato il soggetto italiano candi-dato all’Optibrune, l’asta che segue il confronto. De-cisamente il migliore certificato presentato dai Paesi partecipanti, la Nesta si caratterizza come una manza solida con tratti funzionali molto corretti e con una perfetta impostazione di mammella. Per questo, ha ottenuto un otti-mo risultato ed è stata molto ap-prezzata dai numerosi allevatori francesi, tanto dall’avere sfiorato il top price dei lotti in vendita.

Giovani promesseTra i giovani giudici, buona la pre-stazione dei ragazzi italiani, Giovan-ni Gentile e Martin Volgger. Hanno infatti proposto la medesima gra-

duatoria del giudice Alcide Patelli e per questo si sono classificati tra i primissimi. A vincere il confronto un rappresentate della Svizzera, pari merito con un tedesco.I più sentiti ringraziamenti di Anarb vanno agli allevatori che hanno messo a disposizione i loro animali, ma anche il loro tempo e la loro passione, alla Brune Ge-netic Services per l’organizzazio-ne dell’evento e a tutti quanti hanno collaborato per la buona riuscita della “spedizione”.

Giovanni Carollo

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From 5th to 7th October the Euro-pean Young Cattle Contest and the French Dairy Show took place in Clermont Ferrand, France. Mr. Patelli was the official judge of both shows. Four Italian heifers competed in the ring. Switzerland won the European

Contest with a daughter of Fantastic. Shrek was given a special award.

Vom 5.-7. Oktober fand neben der Schau fränzösischer Kühe der eu-ropäische Jungviehwettbewerb in Clermont Ferrand (Frankreich) statt.

A. Patelli wurde für beide Wettbe-werbe zum Preisrichter gekürt. Mit dabei vier Jungkühe aus italienischer Produktion. Die Schweiz gewann den Europawettbewerb mit einer Fanta-stic-Tochter. Ehrenbekundung für die Kuh Shrek aus Italien.

Shrek Fiemme premiata 3ª assoluta manze al Con-fronto europeo.

Novembre3 Cortale (CZ) Meeting regionale allevatori9 Trento - Asta femmine10 Bolzano Asta maschi e femmine

Calendario manifestazioni 201112-13 Edolo (BS) Mostra provinciale19-20 Padova - Mostra26 Bolzano - Asta d’élite26 Bolzano Mostra dei giovani

30 Trento Asta femmine

Dicembre15 Bolzano Asta maschi e femmine

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Dal 27 al 30 ottobre 2011 Anarb organizza a Cremona un’espo-sizione della selezione nazionale riservata a bovine di razza Bruna in lattazione figlie di tori italiani. L’iniziativa è volta a valorizzare la genetica italiana, soprattutto agli operatori esteri, sottolineandone i punti di forza, in particolare la lon-gevità funzionale e le produzioni di qualità.La manifestazione sarà occa-sione di incontro anche per i ra-gazzi del Bruna junior club, che

nella mattinata di domenica 30 ottobre, presso lo stand Anarb, parteciperanno alla designazio-ne della “Regina della selezione nazionale”.Dal giovedì al sabato i visitatori potranno apprezzare al meglio le caratteristiche dei soggetti espo-sti nell’area Anarb, come pure la freschezza e la genuinità di alcuni fra i migliori formaggi tipici di qua-lità, marchiati disolabruna®, frutto della sapiente lavorazione del lat-te delle bovine brune. p.c.

Life is Brown L’Esposizione della selezione nazionale alla Fiera interna-

zionale del bovino da latte

Anarb will organize in Cremona, Italy, from 27th to 30th October 2011, during the 66th International Dairy Cattle Show, an Exhibition of the milking daughters of the Italian sires.

Der Nationalverband der Braun-viehzüchter (Anarb) veranstaltet im Rahmen der 66. Internationalen Milchrindmesse am 27.-30. Oktober 2011 eine Ausstellung für laktierende Töchter der italienischen Stiere.

Alcune Brune del “made in Italy” esposte a Cremona in una foto delle passate edizioni.

Alfio Fiandino

“Salutiamo un amico, un collega, un compagno di viaggio, perché con Alfio abbiamo condiviso un percorso di vita lungo come alle-vatori e come amministratori del-la nostra Associazione”. Così il presidente dell’Apa di Cuneo, Roberto Chialva, nel di-scorso pronunciato ai funerali del vicepresidente Alfio Fiandi-no. L’imprenditore di Villafalletto, esponente della famiglia che ha dato vita all’omonimo caseificio e figura di primo piano del mondo allevatoriale.“Con te, Alfio - ha ricordato Chial-va - da 25 anni eravamo fianco a fianco nella vita associativa. Tutti noi abbiamo conosciuto il tuo amore verso il lavoro e le mon-tagne a cui guardavi come a un mondo che ti rendeva felice”.Protagonista determinante, rife-rimento preciso, baluardo a di-fesa di principi e valori, Fiandino viene così definito dal presidente Apa che ha poi ricordato nel suo saluto questi ultimi dolorosi anni, in cui la malattia lo ha minato: “Abbiamo visto in te una persona coraggiosa, abbiamo condiviso il tuo difficile percorso, un tratto del tuo carattere aperto, nel coltivare sempre quel sentimento unico e prezioso che si chiama amicizia. Ti siamo riconoscenti – ha concluso Chialva – e siamo vicini con affet-to alla tua famiglia a cui diciamo di essere orgogliosa di un marito e un padre straordinario. Addio Alfio, riposa in pace”.

RobeRto Chialva

La presidenza, la direzione e il co-mitato direttivo Anarb rinnovano alla famiglia Fiandino le più sen-tite condoglianze per l’immatura scomparsa dell’amico Alfio, ricor-dandone il prezioso contributo apportato in qualità di consigliere nazionale negli anni 2006-2010.

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Dopo i successi e i festeggiamen-ti seguiti agli ottimi risultati con-seguiti alla Mostra nazionale di Noci (Bari), alcuni degli allevatori siciliani protagonisti in Puglia nel marzo scorso hanno conferma-to, seppur tra mille difficoltà, la voglia di mostra, ritrovandosi alla

tradizionale fiera del Mediterra-neo che si è svolta a Ragusa dal 23 al 25 settembre scorsi.I tempi, piuttosto stretti per la fase organizzativa, non hanno permesso a tutti gli espositori in-teressati di potersi preparare per la partecipazione. Una presenza

Voglia di mostraalla fiera del Mediterraneo Partecipazioni qualificate alla più importante vetrina zootecnica della Sicilia hanno assi-

curato la riuscita della manifestazione ragusana

comunque assicurata in modo qualificato dalle circa dieci azien-de che hanno dato linfa e vitalità alla mostra regionale della razza Bruna e alle altre iniziative pro-grammate dagli organizzatori.Anche quest’anno, infatti, la 37ª Fiera mediterranea di Ragusa ha

Le autorità, i vertici dell’Aras e dei Consorzi provinciali allevatori di Siracusa e Ragusa, il giudice insieme alle campionesse della mostra regionale di Ragusa.

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rappresentato la più importante vetrina zootecnica siciliana ed ha lanciato messaggi importanti sia alla politica, sia a tutta la filie-ra con l’obiettivo di dare conti-nuità all’attività ed essere garan-ti di una sana alimentazione dei cittadini con produzioni tipiche e di alta qualità.

Sul podioStrepitoso il successo della gene-tica italiana che ha primeggiato in oltre l’85% dei trofei in palio.Gli allevamenti che hanno otte-nuto i risultati di maggiore pre-stigio sono quelli di seguito elen-cati. Francesco Giurdanella di Ragusa ha vinto il premio quale migliore espositore grazie alla terza assoluta manze, alla cam-pionessa riserva assoluta vac-che, alla miglior mammella, ad altri premi di categoria e della mostra Bjc. Notevole soddisfa-zione anche per Carmelo Magro di Siracusa che si è aggiudicato la campionessa assoluta vac-che, nonché la campionessa e la terza assoluta della mostra del Bruna junior club. Ad impor-si nelle manze, tra un’agguerrita concorrenza, è stato invece un soggetto dell’allevamento Colle Giara. Al proprietario della cam-

pionessa è stata consegnata una targa realizzata dalle figlie di Giorgio Caligiore, in memoria del padre tragicamente scomparso. Un momento toccante che ha coinvolto tutti i brunisti presenti.

Il giudiceIl ritorno in Sicilia di Alessandro Raffaini, uno dei giudici di mag-gior esperienza, è stato saluta-to con entusiasmo anche dagli allevatori più giovani che gli ri-conoscono una naturale predi-sposizione verso le loro esigenze, visto l’impegno che lo stesso ha dedicato e dedicherà alla cau-sa del Bruna junior club.

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Le classifiche

CAMPIonI e PreMI SPeCIAlI Campionessa assoluta manze e gioven-che: Giur C.G.Poster Zina (Poster x Zu-bat), Allevamento Colle Giara, Ragusa • Riserva assoluta manze e giovenche:

Apa (Nirvana x Mn Omar), Giurdanella Francesco, Ragusa • Terza assoluta man-ze: Jenny (Shrek x Jolando (M*)), Magro Carmelo, noto, Sr • Campionessa assolu-ta vacche: Jola (Jolando (M*) x ossido), Magro Carmelo, noto, Sr • Riserva assolu-ta vacche: Giur Dior Tere (Dior x Playboy), Giurdanella Francesco, Ragusa • Terza assoluta vacche: elvira (Jackpot (M) x os-sido), Campo Vincenzo, Ragusa • Miglio-re mammella della mostra: Giur Dior Tere (Dior x Playboy), Giurdanella Francesco, Ragusa • Miglior allevatore espositore: Giurdanella Francesco, Ragusa

CAMPIONI E PREMI DI CATEGORIA MO-STrA reGIonAle5ª categoria - Campionessa: Giur C.G.Poster Zina (Poster x Zubat), Alleva-mento Colle Giara, Ragusa • Riserva: Zagabria (Shrek x Playboy), Tumino Giu-seppe, Ragusa6ª categoria - Campionessa: Apa (Nirva-na x Mn Omar), Giurdanella Francesco, Ragusa7ª categoria - Campionessa: Giada (Moiado x Jackpot (M)), Campo Vincen-zo, Ragusa9ª categoria - Campionessa: Graziera (Moiado x Amaranto (A)), Magro Carme-

The 37th Mediterranean Show that took place in Ragusa is the most important show in Sicily on 23rd and 25th Septem-ber. The reserve Champion Cow and the Best Udder were a cow owned by Mr. F. Giurdanella from Ragusa. The Champion cow was a cow owned by

C. Magro from Siracusa.The Italian Genetics won the 85% of the prizes. Mr. raffaini judged the show.

Auf der 37. Mediterranen Messe in Ra-gusa, der bedeutensten Tierzuchtaus-stellung Siziliens (23.-25.September) si-

cherte sich F. Giurdanella aus Ragusa die Titel der reservechampionkuh und der Schöneuterkuh. C. Magro aus Syr-akus gewann die Gesamtwertung der Kühe. ein erfolg italienischer Genetik, die sich über 85% der ausgesetzten Prei-se sicherte. Preisrichter war A. raffaini.

Un momento della finale vacche, prima della valutazione conclusiva.

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lo, noto, Sr • riserva: F.D.Diana (Zaster x Turbo), Magro Corrado, noto, Sr10ª categoria - Campionessa: Iva (Jetway (M) x Oberon), Celestre Giovanni, Giarra-tana, RG • Riserva: Parabola (Rivaldo x Joe), Tumino Giuseppe, Ragusa11ª categoria - Campionessa e 1ª mam-mella: Astra (Mn Etboy x Turbo), Magro Corrado, noto, Sr • riserva: Aurora (ne-sta x Joi), Giurdanella Francesco, Ragu-sa12ª categoria - Campionessa e 1ª mam-mella: Uma (Dursey x Jackpot (M)), Giur-danella Francesco, Ragusa • Riserva: Giur Cousteau Vua (Cousteau x Zubat), Allevamento Colle Giara, Ragusa13ª categoria - Campionessa e 1ª mam-mella: Giur Dior Tere (Dior x Playboy),

Giurdanella Francesco, Ragusa • Riserva: Mona (etvei x Adler (M*)), Magro Corra-do, noto, Sr14ª categoria - Campionessa e 1ª mam-mella: elvira (Jackpot (M) x ossido), Campo Vincenzo, Ragusa • Riserva: Tata (Zaster x Vinzel), Tumino Giuseppe, Ragusa15ª categoria - Campionessa e 1ª mam-mella: Jola (Jolando (M*) x ossido), Ma-gro Carmelo, noto, Sr • riserva: Siria (Wurl x Tantalo), Tumino Giuseppe, Ragusa16ª categoria - Campionessa: Fiorella (Revi x Olympus), Tumino Giuseppe, Ra-gusaAlTrI eSPoSITorI MoSTrA reGIonAleAz. agr. Cassarino Francesco, Ragusa • Caccamo Antonino, noto, Sr

CAMPIONI E PREMI DI CATEGORIA BJCCampionessa mostra e 4ª categoria: Jenny (Shrek x Jolando (M*)), Magro Carmelo, noto, Sr • riserva mostra e campionessa 3ª categoria: Grazia (Pe-ter x Moiado), Magro Carmelo, noto, Sr • 3ª assoluta mostra e riserva 4ª catego-ria: Barbara (Zaster x Alloy), Giurdanella Francesco, Ragusa • Riserva 3ª catego-ria: C.G.rivaldo Zilaia (rivaldo x Scipio), Allevamento Colle Giara, Ragusa

AlTrI eSPoSITorI BJCCelestre Giovanni, Giarratana, RG • Ma-gro Corrado, noto, Sr • Tumino Giusep-pe, Ragusa

Giudice: Alessandro Raffaini rb

Nel 2011, per la prima volta nella storia della Federazione, l‘asta d’élite di Bolzano si svolgerà di sabato e precisamente il 26 novembre.Attenzione! Nella nostra inserzione pubblicata sulla rivista “rb – la razza bruna” n. 4-2011 (pag. 32) abbiamo comunicato una data sbagliata. Molto interessante il programma della manifestazione, che, anche quest’anno, prevede un’ampia partecipazione di allevatori e tecnici provenienti da tutta Europa.

In linea di massima il programma prevede alle ore 9.30 la 2° edizione della mostra organizzata dai giovani allevatori che presenteranno 70 soggetti fra manze, primipare e secondipare.Molto interessante, sul piano tecnico-selettivo, sarà l’esposizione (ore 12.00) delle figlie in lattazione dei tori Superbrown provati quali Mike, elle-ry, Cobra, Cyprian e Poster e delle manzette di Donjack.Il momento clou della giornata (ore 13.00) sarà l’asta con 30 animali d’élite scelti per l’occasione (manze, vacche, manzette ed embrioni).

Anche quest’anno i visitatori potranno partecipare al buffet con prodotti tipici preparato dai giovani allevatori. Sbzv

Per la prima volta di sabato l’asta d’élite di Bolzano

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Nonostante le difficoltà del setto-re, gli allevatori, unitamente alla loro Associazione, hanno forte-mente voluto e realizzato l’an-nuale manifestazione interpro-vinciale di Pasturo (Lecco) che si è svolta, come da tradizione, nel fine settimana del 24 e 25 set-tembre.Buona la partecipazione con ol-tre una ventina di espositori per più di 60 soggetti provenienti da quattro province, oltre a Como e Lecco anche Bergamo e Son-drio.Come sempre, molti gli appas-sionati accorsi per l’occasione a seguire i lavori di valutazione che si sono svolti la domenica matti-na per le manze e nel pomerig-gio per le vacche.Il giudice Vito Gentile ha espresso giudizi particolarmente elogiativi per le categorie delle vacche dove, in ogni categoria, ha po-tuto apprezzare soggetti di asso-luto pregio.

I premiatiMigliore espositore è risultato l’al-levamento di Uidio Barri - Dubino (Sondrio) che ha primeggiato in più categorie, in particolare in quella delle vacche. Di sua pro-prietà anche la campionessa di ri-serva assoluta delle manze. L’altro allevamento che si è distinto, con un risultato storico per l’azienda, è stato quello di Carlo Emilio Castelli di Ballabio (Lecco), che ha piazza-to sia la campionessa assoluta che la terza assoluta delle vacche.Ottima, infine, la soddisfazione per la genetica italiana: i ripro-duttori nazionali si sono aggiudi-cati le due campionesse di cui sopra, oltre ad una quindicina di altri premi di prestigio nell’ambito delle singole categorie.

Complimenti!La riuscita della manifestazione ha rappresentato un motivo di soddisfazione sia per l’Associa-zione allevatori di Como e Lecco

Soddisfazione a PasturoLa volontà degli allevatori per la realizzazione dell’interprovinciale e i molti appassionati

presenti hanno contribuito al successo del tradizionale appuntamento autunnale

che ha curato la fase organizza-tiva, sia per tutti gli enti che han-no contribuito a vario titolo.

On 24th and 25th September the tra-ditional Dairy cattle show was orga-nized in Pasturo, Lecco. There were over 60 cows from four provinces. The best exhibitors was U. Barri from Dubino, Sondrio. The Champion Cow and the Third best cow were both

from the herd owned by C. E. Castel-li from Ballabio,Lecco. The show was judged by Mr. V. Gentile.

Am 24. und 25.September kam es zur traditionellen Ausstellung in Pa-sturo (Lecco) mit über 20 Ausstellern

und mehr als 60 Tieren aus vier Pro-vinzen. Bester Aussteller war U. Barri aus Dubino (Sondrio). Der erste und dritte Platz in der Gesamtwertung ging an den Betrieb C. E. Castelli aus Ballabio (Lecco). Preisrichter war V. Gentile.

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Le classifiche

CAMPIONI E PrEMI SPECIALI Campionessa assoluta manze e gioven-che: Taverna Onda (Alibaba x Dynasty), Ciappesoni S.S. Az. agricola, Bulciago, LC • riserva assoluta manze e giovenche: Grinta (Tenace x Jemy), Barri Uidio, Dubino, SO • Terza assoluta manze: Loca Shakira (Wonderment x Picasso), Az. agr. Locatelli Guglielmo & C., Vedeseta, BG • Campio-nessa assoluta vacche: Scira (Grip x Gor-don), Castelli Carlo Emilio, Ballabio, LC • riserva assoluta vacche: Jetway Gwenett (Jetway (M) x Playboy), Baruffini f.lli s.s., Erba, CO (foto 1) • Terza assoluta vacche:

M a n i f e s t a z i o n i

Jetway Gwenett, riserva assoluta vacche.

1

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M a n i f e s t a z i o n i50Anniversario

°

(Hirador x Collection), Andreoli Gabriele, Lurate Caccivio, CO7ª categoria - Campionessa: Loca Tripoli Glenn (Glenn x Collection), Az. agr. Loca-telli Guglielmo & C., Vedeseta, BG • riser-va: Proxy 60 (Proxy x Goldfinger), Deghi Alberto, Gera Lario, CO9ª categoria - Campionessa: Jasmine (Moiado x Denmark), Prato Della Chiesa S.S.Locatelli, Ballabio, LC • riserva: Dmr Melinda (Playboy x Dominate), Andreoli Gabriele, Lurate Caccivio, CO10ª categoria - Campionessa: Michy (Centauro x Gordon), Tarabini Ivan, Ca-sargo, LC11ª categoria - Campionessa e 1ª mam-mella: Fonda (Zaster x Sesam), Barri Uidio, Dubino, SO • riserva: Taverna Nella (Pro-digo x Macario), Ciappesoni S.S. Az. agri-cola, Bulciago, LC12ª categoria - Campionessa: Grip Eria (Grip x Picasso), Barri Uidio, Dubino, SO • riserva: Zaster 44 (Zaster x Jolt), Deghi Alberto, Gera Lario, CO • 1ª mammella: Loca Susi Tau (Tau x Picasso), Az. agr. Lo-

Dafne (Scipio x Jackpot (M)), Castelli Car-lo Emilio, Ballabio, LC • Migliore mammella della mostra: Loca Stefany Wagor (Wagor x Even), Az. agr. Locatelli Guglielmo & C., Vedeseta, BG • Miglior allevatore esposito-re: Barri Uidio, Dubino, SO

CAMPIONI E PrEMI DI CATEGOrIA3ª categoria - Campionessa: Grinta (Te-nace x Jemy), Barri Uidio, Dubino, SO • riserva: Zaster 120 (Zaster x Gardan), Del Giorgio Silvia, Gera Lario, CO4ª categoria - Campionessa: Taverna Onda (Alibaba x Dynasty), Ciappesoni S.S. az. agricola, Bulciago, LC • riserva: Loca Shakira (Wonderment x Picasso), Az. agr. Locatelli Guglielmo & C., Vedeseta, BG5ª categoria - Campionessa: Loca romi-na Et (Agio x Gardan), Az. agr. Locatelli Guglielmo & C., Vedeseta, BG • riserva: Pron Clesta (Pronto x Amaranto (A)), An-dreoli Gabriele, Lurate Caccivio, CO6ª categoria - Campionessa: Wonder-ment 84 (Wonderment x Marubino), De-ghi Alberto, Gera Lario, CO • riserva: Tilla

catelli Guglielmo & C., Vedeseta, BG13ª categoria - Campionessa e 2ª mam-mella: Scira (Grip x Gordon), Castelli Carlo Emilio, Ballabio, LC • riserva e 1ª mammella: Dafne (Scipio x Jackpot (M)), Castelli Carlo Emilio, Ballabio, LC14ª categoria - Campionessa: Chela (Picasso x Ace), Barri Uidio, Dubino, SO • riserva e 1ª mammella: Loca Stefany Wagor (Wagor x Even), Az. agr. Locatelli Guglielmo & C., Vedeseta, BG15ª categoria - Campionessa: Taverna Gerbera (Wurl x Goldfinger), Ciappesoni S.S. Az. agricola, Bulciago, LC • riserva e 1ª mammella: Loca Haidi Wurl (Wurl x Ace), Az. agr. Locatelli Guglielmo & C., Vedeseta, BG16ª categoria - Campionessa e 1ª mam-mella: Jetway Gwenett (Jetway (M) x Playboy), Baruffini f.lli S.S., Erba, CO

ALTrI ESPOSITOrIPiva Bruno, ronago, CO

Giudice: Vito Gentile

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n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1 41

Si è svolta sabato 6 agosto a Po-destaria (Verona), la tradizionale festa della Comunità monta-na della Lessinia, organizzata in collaborazione con il Parco na-turale regionale della Lessinia, il Comune di Boscochiesanuova, l’Assessorato all’agricoltura della Provincia di Verona, la Camera di commercio I.A.A., B.i.m. Adi-ge e l’Apa di Verona. La mostra, riservata al bestiame inviato al-l’alpeggio, ha annoverato com-plessivamente una cinquantina di capi di 26 allevatori. Gli ani-mali, presentati come prevede la tradizione malghese puliti ma non toilettati, erano suddivisi in quattro categorie: manze fino a 16 mesi, manze oltre i 16 mesi, vacche in latte e vacche in asciutta.

La competizioneL’esperto Andrea Facchinetti ha valutato la razza Bruna. Una vitel-la di Luca Castagna ha prevalso nella categoria manze, mentre

la campionessa delle vacche è stata presentata dall’azienda Gelmino Campagnari.Come previsto dal regolamento, la somma dei punti accumulati nei piazzamenti ottenuti dai sin-goli animali di ogni allevatore ha determinato la classifica finale degli allevatori, che ha visto al primo posto con 46 punti l’alle-vamento di Ettore Gugole, al se-condo posto con 44 punti Gelmi-no Campagnari, al terzo posto a pari punti l’azienda Ivano e Ste-fano Brunelli e l’azienda Remo e Federico Lavarini.

I giovani di PodesteriaNel veronese la Comunità montana festeggia il bestiame in alpeggio con la tradizionale

festa di metà estate

Caratteristica principale di que-sta manifestazione è che a ga-reggiare nel ring sono i giovani figli degli allevatori, che scelgo-no personalmente i capi da esporre. Tutti gli allevatori sono stati premiati con la tradizionale “ciocca”. Molte le autorità presenti, che hanno assistito alle premiazioni, distribuendo i premi.La manifestazione si è conclusa con il pranzo offerto dalla Comu-nità montana al numeroso pub-blico presente. ApA VeronA

The traditional Mountain Festival was organized in Podestaria,Verona on August 6th. The show was for the ani-mals from the Alps farm: about 50 animals were on show. The Cham-pion Cow was a cow from the herd

owned by Gelmino Campagnari. Mr. A. Facchinetti judged the show.

Am 6.August fand das traditionelle Fest der Berggemeinde in Podesteria (Verona) statt. Auf der Exklusivschau

für Weidevieh waren 26 Züchtern mit insgesamt etwa 50 Stück Vieh vertreten. Die Championkuh wurde vom Betrieb Gelmino Campagnari präsentiert. Das Braunvieh beurteilte der Experte A. Facchinetti.

50Anniversario

°

M a n i f e s t a z i o n i

Uno dei momenti della competizione, durante la festa della Comunità montana della Lessinia a Podesteria.

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101106114114

92107

92110126117122123121113115107

95

88 94 100 106 112 118

88 94 100 106 112 118

PHDTORNADA2° 305 12.533 5.50% 4.10%

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Si è conclusa con grande sod-disfazione tra gli organizzatori la 6ª edizione della mostra bovina di Terenzo (Parma). Il successo è stato testimoniato dalla massic-cia affluenza di persone prove-nienti anche da zone lontane, a dimostrazione della bontà di un semplice evento che, quasi per magia, è riuscito a trasmettere entusiasmo e allegria anche in momenti duri come quelli che stiamo attraversando.

La mostraLa manifestazione, promossa dal-l’Apa di Parma sotto la regia del nostro ritrovato consigliere Gian-carlo Bricoli e dei fratelli Mori in collaborazione con la Comunità

di Terenzo, si è svolta la seconda domenica di settembre, e ha dato modo a tante famiglie di avvicinarsi al settore zootecnico, che in questa occasione era ben rappresentato da oltre venticin-que manze e vitelle provenienti da alcune aziende agricole dei comuni di Fornovo, Berceto, Ca-lestano, Terenzo e per la prima volta Langhirano.

Le valutazioniParticolarmente soddisfatti sono stati i più piccoli che hanno po-tuto immergersi nei concorsi, por-tando in rassegna le proprie vitel-le attentamente valutate, per la razza Bruna, dal giudice di gara Daniele Mazzocchi. La giornata ha offerto, agli allevatori della zona, l’opportunità di un momen-to di confronto su alcuni temi di gestione aziendale. Inoltre, sono stati assegnati alcuni premi spe-ciali a: Luigi Bevilacqua (Terenzo) per le cellule più basse, ai fratelli Mori (Calestano) per la migliore

Allevatori in festa

Entusiamo e allegria de-

gli allevatori e dei visitatori

hanno animato la 6ª edizio-

ne della mostra di Terenzo

media dei giorni parto/concepi-mento e alle aziende Giovanni Chierici (Langhirano) e az. Mon-tagnana di Ablondi (Calestano) ex aequo per la longevità me-dia di stalla. Un ringraziamento particolare va agli allevatori che hanno partecipato alla manife-stazione, agli sponsor che hanno contribuito alle spese e a tutti co-loro che si sono adoperati per la migliore riuscita di un evento al-l’insegna della festa.

AlessAndro rAffAini

The 6th Terenzo – Parma Cattle Show was held on 11th September. The spe-cial prizes were awarded to: L. Bevi-lacqua fromTerenzo for the lowest SSC, to Mori Brothers from Calestano for the best average calving / con-ceiving interval, to G. Chierici from Langhirano and Montagnana di Ab-

londi from Calestano (ex aequo) for the best average herd longevity.

Die sechste Viehschau von Teren-zo-Parma (11.September) vergab folgende Sonderpreise: L. Bevilac-qua (Terenzo) wurde für die nied-rigste Zellzahl ausgezeichnet, die

Gebr. Mori (Calestano) für die beste mittlere Tagesanzahl zwischen Ge-burt/Befruchtung sowie G. Chierici (Langhirano) und der Betrieb Mon-tagnana in Ablondi (Calestano) bei gleichen Verdiensten für den Langle-bigkeits-Stalldurchschnitt. Preisrichter war D. Mazzocchi.

50Anniversario

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M a n i f e s t a z i o n i

Le campionesse della razza Bruna dell’az. Le Salde di Pezzi, dell’az. Ozzanello di Bricoli e Giarelli e del-l’az. Bonelli con il giudice e le autorità.

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Page 46: ANARB - rivista 5/2011

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TIPO 113ICM 111ARTI E PIEDI 122FIGLIE MORF. 58

FUNZIONALI

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STATURAFORZA-VIGOREPROFONDITÀLINEA DORSALEANGOLO GROPPAAMP. STRUTTURALEARTI DI LATOQUALITÀ GARRETTOPASTOIEALTEZZA TALLONIATTACCO ANTERIOREALTEZZA ATT. POST.LARGHEZZA ATT. POSTLEGAMENTOPROFONDITÀ MAMM.DIREZIONE CAPEZZOLILUNGH. CAPEZZOLI

11695

1139899

10585

114128111

94111

99108123

8292

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88 94 100 106 112 118

INDICI GENETICI ANARBAGOSTO 2011

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Page 47: ANARB - rivista 5/2011

Nell’ambito della 18° edizione dell’Expo Valle Stura, l’Associa-zione provinciale allevatori di Genova ha organizzato la prima edizione dell’esposizione zootec-nica “Valli del S.O.L.” (24-25 set-tembre), una vetrina delle prin-cipali razze allevate in provincia di Genova. Come da calenda-rio avrebbe dovuto svolgersi la mostra provinciale della razza Bruna, ma a causa dei noti tagli finanziari si è deciso di convertire la mostra organizzando, invece, un’esposizione a carattere loca-le della durata di due giornate.

Bruna… padrona di casaA farla da padrona è stata co-munque la razza Bruna che era rappresentata da un buon nu-mero di soggetti provenienti dall’azienda Curella di Davide Timossi, dall’azienda Lorenzo Pe-

sce di Rossiglione, dall’azienda Lope di Stefano Piana di Campo Ligure e dall’azienda I Piani di Francesca Macciò di Masone.

Premiata la longevitàA testimonianza della longevità della razza Bruna era presente Brusca, una figlia di Brusc del-l’azienda Lope di Campo Ligure che, con i suoi diciotto anni, è la bovina di razza Bruna più anzia-na della provincia di Genova. In-sieme a Brusca è stato premiato il suo proprietario, Giovanni Pia-na classe 1914, storico allevatore della razza Bruna. Oltre alla raz-za Bruna, erano presenti anche soggetti di altre razze.

Vetrina zootecnicaL’esposizione è stata una vetrina della zootecnia genovese molto apprezzata sia dal pubblico inter-

A Rossiglione, il meglio della zootecnia ligure

venuto numeroso e sia dagli alle-vatori che, in questo modo, han-no avuto la possibilità di esporre il frutto del loro lavoro. All’interno dell’area espositiva era presente anche lo stand dell’Apa con in funzione il distributore automati-co di latte crudo.

Marco rizzo

During the Expo Show Valle Scura (23rd Sept. -2nd Oct) the APA Genova organized also a cattle show. Anice group of cows represented the Itali-an Brown Breed. Brusca, daughter of Brusc from the farm Lope di Campo

Ligure, is the oldest Brown cow in the province of Genova.

Der Provinzverband Genua organi-sierte im Rahmen der Expo Valle Stu-ra (23.09.-02.10.) eine Tierausstellung

mit erheblichem Braunviehanteil. Le-bendiges Zeugnis für Langlebigkeit war die Brusc-Tochter Brusca aus dem Betrieb Lope in Campo Ligure, mit ihren 18 Jahren die älteste Braun-viehkuh der Provinz Genua.

Nella foto due esempi di longevità. A sinistra, G. Pia-na, quasi centenario, premiato con Brusca.

Le notizie su Rossiglione pubblicate dalla stampa locale sono consultabili su www.anarb.it alla pagina “rassegna stampa”, ricerca per diffusione “Liguria” (ndr).

w

ww.anarb.it

Brusca,campionessa di longevità

n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1 45

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46 n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1

I n c o n t r i e M e e t i n g50Anniversario

°

Castel di Sangro, in provincia de L’Aquila, è un centro turisti-co montano tipico del grande comprensorio montuoso abruz-zese sito nella vallata del fiume Sangro, a circa 800 metri di al-titudine. Ogni anno il Comune organizza una serie di iniziative atte a intrattenere i numerosi tu-risti presenti in tutta la zona, ma anche intese a far conoscere la cultura, le tradizioni e le produ-zioni locali.All’interno di questa cornice, dopo alcuni anni, è divenuto ormai tra-dizionale l’appuntamento con la zootecnia e le sue produzioni. Alla zootecnia, appunto, è stata dedicata la giornata di sabato 27 agosto organizzata dal Comune, dagli allevatori locali, dai tecnici dell’Ara Abruzzo e da Anarb. L’obiettivo prefissato è stato ri-volgersi ai consumatori per infor-marli del percorso seguito dagli alimenti prima di giungere sulle loro tavole.

Estate castellanaIl cuore dell’Abruzzo ospita il tradizionale appuntamento zootecnico. Cultura, tradizioni e

produzioni locali a portata di turista

The traditional agriculture show was re-cently held in Castel di Sangro,L’Aquila. The show included three different events: first the classifiers introduced the breeds and their link with the local products, followed by the milking of cows and the milk processing. At the

end the different cheeses were offe-red to the audience.

Der Ort Castel di Sangro (L’Aquila) richtete im August seinen, in drei Momente gegliederten traditionel-len Tag der Tierproduktion aus: Im

ersten Teil erläuterten Fachleute die für die Herstellung lokaler Spezialitä-ten verantwortlichen Rinderrassen, den Melkvorgang anhand der mit-gebrachten Kühe sowie die Milch-verarbeitung. Abschließend wurden Käsesorten vorgestellt und verkostet.

Nella foto a lato, uno degli allevatori espositori (az. Catullo) al meeting di Ca-stel di Sangro, ritratto a sinistra, premiato dal vice sindaco, a destra.

Appuntamento zootecnicoLa giornata è stata articolata es-senzialmente in tre momenti: il pri-mo durante il quale gli esperti di razza hanno illustrato al foltissimo pubblico le razze Bruna e Pezza-ta Rossa che sono quelle mag-giormente legate ai prodotti tipici della zona. A questo hanno fatto seguito la mungitura delle bovine presenti e la trasformazione del latte. Infine, a chiusura della gior-nata, la presentazione e l’assag-gio dei formaggi sono avvenute attraverso un percorso gastro-nomico curato dagli allevatori locali. Punto di forza

dell’iniziativa è stata l’enorme pre-senza dei consumatori a cui sono state presentate le aziende loca-li. Consumatori che, protagonisti delle attività organizzate durante la giornata, hanno espresso un riscontro molto positivo per l’or-ganizzazione. Un apprezzamento gradito a tutti quelli che si sono impegnati personalmente, insie-me ai tecnici Ara, per il successo di questa manifestazione.

MassiMo Neri

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I n c o n t r i e M e e t i n g 50Anniversario

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Lo scorso 17 settembre si è tenuto a Cercemaggiore (Campobas-so), presso l’azienda Franco Te-sta, il meeting della razza Bruna. L’azienda, di medie dimensioni, ha 30 capi in lattazione con una superficie agricola utilizzata di circa 20 ha, ma di grande valore genetico vista la dedizione e la cura dei soggetti nel rispetto dei piani di accoppiamento messi a punto negli anni. La giornata è stata organizzata dell’Associa-zione regionale degli allevatori del Molise e ha visto come pater la ditta G.I.Ma.

La giornataI lavori sono iniziati alle ore die-ci con la valutazione degli ani-mali, a seguire le relazioni del presidente Giuseppe Porrazzo,

L’incontro degli allevatori molisaniMeeting settembrino per i brunisti del Molise. Valore gene-

tico e piani di accoppiamento i temi della giornata

On September 17th a meeting of the brown breeders was organized in Cercemaggiore, Campobasso on the farm owned by F. Testa. This is a medium size herd of 30 milking cows which is located on an area of about 20ha. The herd has top gene-tic animals thanks to the care and

the soundness of the mating plans used in the past. The meeting was organized by the ARA Molise.

Am 17.September fand das Braun-viehmeeting im Betrieb F.Testa in Cercemaggiore statt, ein mittelstän-discher Betrieb mit 30 laktierenden

Kühen und 20ha Nutzfläche, ange-sichts der Hingabe und der Sorg-falt, mit der die jahrelanger Arbeit fertiggestellten Anpaarungspläne befolgt wurden jedoch von großem genetischem Wert. Der Tag wurde vom Regionalverband Molise orga-nisiert.

Nella foto: Massimo Neri, in basso a sinistra, mentre illustra le novità Anarb agli allevatori.

del direttore Francesco D’Orsi e dell’esperto di razza Massimo Neri che, anche quest’anno, ha illustrato le novità del mondo Anarb. In particolare, Neri si è sofferma-to sulla nuova piattaforma Pac messa a punto dai tecnici del-

la struttura, per meglio gestire i piani di accoppiamento delle aziende. Piani gestibili in manie-ra diretta sul portale o addirittura sul telefonino tramite sms. L’inter-vento finale è stato dell’assesso-re all’agricoltura e foreste Nicola Cavaliere che ha illustrato le po-litiche di sviluppo messe a punto per il settore agro-zootecnico. A titolo di esempio si ricorda il ban-do per l’acquisto dei riproduttori maschi e femmine, che ha visto in sole due settimane più di 250 domande presentate con l’utiliz-zo completo dei fondi stanziati. La giornata si è conclusa con un momento di ristoro con i numero-si partecipati.

Oreste VignOne

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R e p o r t a g e50Anniversario

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Il mese di settembre è un po’ per tutti sinonimo di scuola. E anche in questo ambito Anarb non si è fatta trovare impreparata. Già da un anno, infatti, la Brown Swiss Society, ossia la costola Bruna in Inghilterra, è entrata a far parte della “classe” della Fe-derazione europea della razza, dimostrandosi particolarmente attiva nell’attività promozionale e nell’efficiente organizzazione e partecipazione agli eventi zoo-tecnici più importanti del Regno Unito. Continuando con la meta-fora scolatistica, Anarb, in quan-

A scuola d’inglese In occasione del Dairy Event, Anarb incontra i colleghi inglesi. Analo-gie e diversità, il tutto sotto la bandiera della passione per la Bruna

to sede della presidenza e della segreteria della Federazione eu-ropea, ha colto con piacere l’in-vito della Society di fare i compiti insieme sul suolo inglese in occa-sione del Dairy Event, una delle principali manifestazioni britan-niche dedicate alle vacche da latte. Così, se eravamo partiti mossi da curiosità e dal deside-rio di fornire l’assistenza tecnica che poteva servire, abbiamo constatato immediatamente la prontezza, l’entusiasmo e la fre-schezza di questo gruppo di al-levatori.

L’organizzazioneIn un evento di rilievo per il Regno Unito, quale il Dairy Event (6-7set-tembre 2011), gli allevatori inglesi di Bruna hanno saputo ritagliarsi uno spazio importante nel ring e la massima visibilità con uno stand minimale, ma in cui non mancava nulla: informazioni dettagliate e precise e soprattutto la presenza degli allevatori. Decine e decine di allevatori di tutte le razze sono passati a chiedere informazio-ni sulla Bruna. Tutti quelli con cui abbiamo avuto modo di parlare sono alla ricerca di funzionalità ai massimi livelli: produzioni alte, ma non esasperate, qualità del latte non solo in termini di caseina, ma anche per cellule somatiche e un animale, alla fine, meno costoso e più facile da gestire. Su questa partita i colleghi della Society stanno puntando parecchio, ri-spondendo appieno alle esigen-ze dei loro interlocutori.

L’eventoLa mostra contava circa una quarantina di animali, soprattutto in latte, che hanno seriamente im-pegnato nella valutazione la gio-vanissima giudice svizzera della manifestazione, Sabrina Slegen.

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Jonathan Lochead, presidente della Brown Swiss Society, nonché proprietario della campionessa figlia del toro Td, durante la premiazione.

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Visitatori allo stand della Brown Swiss Society (foto a sinistra); un momento delle valutazioni (foto a destra).

The ANARB representatives visited the English Brown Swiss Society du-ring the Dairy Event held on 6th and 7th September. About 40 animals – most of them mil-king cows were on show. The Show Champion Cow was a daughter of TD owned by the President of the BS

Society: a well balanced cow with a very strong udder. Miss Sabrina Slegen from Switzerland judged the show.

Der Anarb-Verband war anlässlich des Dairy Event (6.-7. September 2011) bei den englischen Kollegen

von der Brown Swiss Society zu Gast. Die Viehschau zählte etwa 40 haupt-sächlich laktierende Rinder. Es siegte eine Tochter des Stieres TD, ausgewogene Kuh mit sehr solidem Euter, im Besitz des Society-Vorsit-zenden. Preisrichterin war die junge Schweizerin Sabrina Slegen.

R e p o r t a g e

A vincere la mostra una figlia del toro Td, di proprietà del presiden-te della Society. La bovina era senza dubbio la più equilibrata, con una mammella molto solida. Questa vacca ha poi ben figura-to nel confronto interrazze. A con-ferma del brio che ha animato i nostri colleghi inglesi aggiungia-mo che, oltre ad Anarb, erano presenti una delegata dell’As-sociazione Usa, un folto numero di allevatori svizzeri e anche dei rappresentati del programma di selezione Spermex tedesco.

Le visiteDopo la mostra, grazie alla gen-tilezza degli allevatori, abbiamo visitato un paio di aziende nella zona di Birmingham, sede del Dai-ry Event. Un sistema di allevamen-to completamente diverso da quello italiano, con animali pe-rennemente liberi ad alimentarsi di prato stabile polifita, ma ricco di essenze proteiche e una picco-

tre lattazioni sopra gli 85 quintali. Gli animali poi, oltre a stabulare all’esterno anche nei mesi inver-nali, in questa azienda compiono notevoli spostamenti per recarsi dalla zona mungitura al pasco-lo, con un notevole dispendio d’energia. A questa osservazio-ne l’allevatore si è subito entusia-smato rispondendo che quella mancata produzione era il costo del “fitness” per la sua mandria e corrispondeva a un risparmio del maniscalco e del veterinario.

Thank you!In conclusione non possiamo che ringraziare la Brown Swiss Society per l’ospitalità e la disponibilità e Semenzoo che, anche in questa occasione, non ha fatto manca-re il suo appoggio. Siamo partiti per portare un po’ d’esperienza e siamo tornati frastornati da en-tusiasmo e passione. Un’ottima lezione di inglese!

Giovanni Carollo

la integrazione alla mungitura.

Le aziendeLa prima azienda è stata quella di Angus Dalton, consigliere del-la Society, nonché uno dei pro-motori dell’adesione inglese alla Federazione europea. Schietto e di poche parole, ha subito de-scritto come stavano le cose: ha allevato Frisone, non si è trovato bene, ha acquistato Brune e, vi-sti i risultati, sta incrociando le po-che pezzate rimaste con il toro di Bruna. Non animali di particolare pregio morfologico, ma decisa-mente adatti alle sue esigenze: piedi in ordine e mammelle alte, ma voluminose.Nella seconda azienda, invece, la mandria era totalmente di Bruna. Qui abbiamo apprezzato anche un paio di soggetti figli di tori italiani: una Rombo, manza solida e potente, e una Jackpot, che con un’alimentazione come quella sopra descritta, ha chiuso

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LE SALDE FOSCA B +83 – B +84 mamm - All. LE SALDE - Langhirano (PR)

- Ottimi titoli- Ottimi piani di mammelle

- Animali ben strutturati

TERRY B +83 – B +83 mamm - All. BELLINI E C. S.S. - Azzano Mella (BS)

Ottima conferma per il miglior toro a titoli disponibile, un � glio di Jublend che aumentando il numero delle proprie � glie si trova a fare un salto di qualità davvero notevole, un vero toccasana per tutti gli allevatori che hanno bisogno di incrementare proteine e grasso all’in-terno delle proprie aziende, senza privarsi però di buo-nissime produzioni, mammelle ben sostenute, con ani-mali ben strutturati e di ottimo equilibrio funzionale !!!

COLOMBARINO JUBL GORD BLOGGER

ALL.: Il COLOMBARINO Soc. Agr. - Schiavon (VI)

IT024990069255 aAa 243651K-BB

BLOGGER (JUBLEND x GORDON x AYTOLA)

PRODUZIONE

I.T.E. 1015RK % 99LATTE KG 443GRASSO KG 50GRASSO % +0,45PROTEINE KG 43PROTEINE % +0,39FIGLIE 52

TIPO

TIPO 115ICM 117ARTI E PIEDI 103FIGLIE MORF. 51

FUNZIONALI

LONGEVITA’ 115K - CASEINE BBMUNGIBILITA’ 98CELL. SOMATICHE 114

STATURAFORZA-VIGOREPROFONDITÀLINEA DORSALEANGOLO GROPPAAMP. STRUTTURALEARTI DI LATOQUALITÀ GARRETTOPASTOIEALTEZZA TALLONIATTACCO ANTERIOREALTEZZA ATT. POST.LARGHEZZA ATT. POSTLEGAMENTOPROFONDITÀ MAMM.DIREZIONE CAPEZZOLILUNGH. CAPEZZOLI

112113109

98113100104110

97112113113101108133103102

88 94 100 106 112 118

88 94 100 106 112 118

JUBLENDCOLOMBARINO GOR EPINA3° 305 11.739 5.60% 4.10%

GORDON COLOMBARINO AYT CECENIA4° 305 10.924 4.10% 3.80%

AYTOLACOLOMBARINO VANITA7° 305 10.108 4.00% 3.60%

JUPITER

INDICI GENETICI ANARBAGOSTO 2011

Blogger SE

ME SESSATO IN COM

MER

CIO

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n . 5 • s e t t e m b r e / o t t o b r e 2 0 1 1 51

Le ricettedi Nonna Vige

Dosi per 4 persone 700 g patate a pasta bianca100 g farina bianca100 g farina di castagne1 uovo40 g basilico40 g Parmigiano Reggiano grattugiato40 g pinoli1 spicchio d’aglio8 cucchiai di olio extraverginesale

Lavate e asciugate le foglie

Gnocchi di castagne con il pesto

Troccoli con le cime di rapa

Sugo di lepre

di basilico e frulla-telo con i pinoli e l’aglio pelato. Unite il Parmigiano Reg-giano e l’olio. Me-scolate bene, salate e lasciate riposare almeno un paio di ore. Lavate le pa-tate e lessatele con la buccia: scolatele, pelatele e passatele allo schiaccia pata-te ancora calde. Fate intiepidire il purè

e impastatelo poi con le due farine setaccia-te e l’uovo. Dividete il composto in bastoncini dello spessore di un dito. Tagliateli a pezzi e pas-sate ogni pezzo sui rebbi di una forchetta. Dispo-neteli sul piano infarina-to. Cuocete gli gnocchi in acqua abbondante salata e scolateli man mano vengono a galla.

Condite con il pesto e servite subito.

400 g troccoli freschi400 g cime di rapa250 g salsiccia1 spicchio d’aglio30 g Parmigiano Reggiano 2 cucchiai di concentrato di po-modoropeperoncino, sale, pepe olio extravergine

Dosi per 6 persone mezza lepre già pulita2 carote 2 cipolle2 costole di sedano½ litro di vino rosso50 g pancetta250 g passata di pomodoroun mazzetto di salvia, rosma-rino e alloro1 bicchiere di brodoolio extraverginesale e pepe

Tagliate la lepre a tocchi, metteteli in una terrina, unite una carota, una co-stola di sedano e una cipolla a pezzi. Versatevi sopra il vino e lasciatela ripo-sare al fresco per una notte. Il giorno seguente tritare le verdure ri-maste con la pancetta e fate soffrig-gere il trito in un largo tegame.Quando le verdure sono ben appassi-te, aggiungete i pezzi di lepre scolati dalla marinata, salate, pepate e fate rosolare la carne. Aggiungete la passata di pomodoro e

za pelle, a piccoli pezzetti. Aggiun-gete il pomodoro e bagnate

con un mestolino di acqua di cottura della pasta. Elimina-te l’aglio e il peperoncino. Cuocete la pasta al dente

e rovesciatela con le cime di rapa nella padella. Unite il for-

maggio, mescolate e servite.

Pulite le cime di rapa e tagliatele grossolanamente. Portate ad ebollizione una pentola di acqua e salatela. Cuo-cete la pasta e le cime di rapa. In una larga padella rosolate nell’olio lo spicchio d’aglio con il peperoncino e poi aggiungete la salsiccia sen-

gli aromi: cuocere a fuoco basso per circa un’ora e mezza, bagnando di tanto in tanto con il brodo. Scolate dal sugo qualche pezzo di le-pre e spolpatelo, ri-ducendo la polpa a filetti. Rimettete la carne nel tega-me.Condite pasta cor-ta o pappardelle direttamente nella padella del sugo.

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Nuovi tori Bruni in Prova di Progenie

Seme in distribuzione dal 3 ottobre 2011 al 3 febbraio 2012

Nome MatricolaL.G. Cross

AlibGripAnakin*TM*TA 01IT014990068378 AlibabaxGrip

TopAlpiDarcoET*TM*TA 01IT024990268068 DenverxChamp

SartuNestVigoNeve*TM*TA 01IT010990013226 NestaxVigor

RivaPistRumore*TW*TM*TA 01IT021001767565 RivaldoxPistone

VigoBrunVirgola*TM*TA 01IT025990051184 VigorxBrunello

BarlyVigoMoiaVolkmar*TM*TA 01IT034990513217 VigorxMoiado

FiandVigoSebiVerus*TM*TA 01IT004990709292 VigorxSebian

MASSIMA BARRIERA SANITARIANEI TORI “POLAR”

Peritoricheoperanonell’ambitodel“Polar”vengonofattiaccertamentidiagnosticiper:

Tubercolosi•Brucellosi• Leucosi• Ibr-Ipv•Bvd-Md•Clamidiosi•FebbreQ•MorbodiJohne•BluTongue•Tricomoniasi•Campi-lobacter Foetus•ActinomycesPyogenes•PseudomonasAeruginosa

TUTTI I TORI “POLAR” IN DISTRIBUZIONE AL 03/10/2011(inordinedipadre)

Fermorestandocheogniallevamentohal’impegnodiparteciparealleprovediprogenie,comeprevistodalparagrafogdell’art.25delDisciplinare,sisugge-riscel’utilizzodelsemedeitoriinprovadiprogeniesulle primipare o su un numero di bovine almenopariaquellodelleprimiparedell’allevamento.

DATIINDICIAGOSTO2011Toroinprovadiprogenieinternazionale:semeadistribuzionelimitata

DISTRIBUTORE:Tel.0571-41541•Fax0571-460259

SEGRETERIA:c/o ANARBTel.045-6760111•Fax045-7156655

ALIBGRIPANAKIN*TM*TA 01IT014990068378 Nato:04/05/2010 kBBAllevatore:BarriUidio-Dubino(SO) ITE+846 Rank99 PED.

SCHARZBSPRESID.ALIBABA *TM 01CH120033040506ITE+1013 Rank99Latte+560 Grasso+26kg(+0,05%) Proteine+31kg(+0,16%)Figlie130 Attendibilità76

nonnopaterno:LostElmPresidentET(D)01US000000191215

ELBA 01IT014990043070 B+83ITE+678 Rank97Latte+671 Grasso+22kg(–0,06%) Proteine+27kg(+0,04%)Lattazioni1 Attendibilità55

nonnomaterno:AcePrelGrip01IT072000473848

FIANDVIGOSEBIVERUS*TM*TA 01IT004990709292 Nato:13/04/2010 kBBAllevatore:FiandinoF.lli-Villafalletto(CN) ITE+935 Rank99 PED.

SUNMADEVIGOR ET*TM 01US000000195618ITE+936 Rank99Latte+651 Grasso+12kg(–0,19%) Proteine+24kg(+0,02%)Figlie1896 Attendibilità93

nonnopaterno:LostElmPresidentET(D)01US000000191215

FIAND SEBIAN GRADITA 01IT004902109727 MB88ITE+933 Rank99Latte+783 Grasso+38kg(+0,09%) Proteine+38kg(+0,14%)Lattazioni7 Attendibilità56

nonnomaterno:CamRoseSebianET*TM01IT073000019405

SARTUNESTVIGONEVE*TM*TA 01IT010990013226 Nato:19/02/2010 kABAllevatore:AziendaagricolaSartù-SantoStefanod’Aveto(GE) ITE+795 Rank98 PED.

ACEENSNESTA 01IT024000366344ITE+824 Rank98Latte+258 Grasso+02kg(–0,12%) Proteine+18kg(+0,14%)Figlie288 Attendibilità90

nonnopaterno:RHartChristiansAce ET*TM01US000000190202

SARTU SMILLA 01IT010990010251 B+84ITE+765 Rank99Latte+524 Grasso+18kg(–0,05%) Proteine+24kg(+0,08%)Lattazioni1 Attendibilità55

nonnomaterno:SunMadeVigor ET*TM01US000000195618

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Page 55: ANARB - rivista 5/2011

Life is Brown

A Cremona, dal 27 al 30 ottobre 2011, nell’ambito della 66ª Fiera internazionale del bovino da latte, l’esposizione della selezione nazionale vedrà in mostra bovine di razza Bruna in lattazione figlie di tori italiani. Punto di incontro anche per gli iscritti al Bruna junior club, all’interno del nostro stand avremo il piacere di farvi conoscere e apprezzare i pregi della razza, oltre alla freschezza e alla genuinità di alcuni fra i migliori formaggi tipici di qualità, marchiati disolabruna®, frutto della sapiente lavorazione del suo latte. Vi aspettiamo quindi per testare di persona il sapiente mix di elementi naturali e ricerca scientifica che hanno portato la razza Bruna ad essere oggi un autentico punto di riferimento per gli allevatori di tutto il mondo.

Per informazioni: ANARB – Loc. Ferlina, 204 – 37012 Bussolengo, Verona – Italytel. +39 045 6760151 – fax +39 045 7156655 – www.anarb.it – [email protected]

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Page 56: ANARB - rivista 5/2011

LE ATTIVITÀ DELLA FEDERAZIONESelezione: tenuta libri genealogici - organizzazione controllifunzionali • Centro fecondazione artificiale Alpenseme a Tossdi Ton • Assistenza tecnica: consulenza sui programmi diselezione, controllo impianti di mungitura, gestione piano IPO •Assistenza commerciale: aste, ritiro vitelli, vacche finecarriera, servizio urgenze • Alpicoltura: gestione malgaJuribello - assistenza e organizzazione alpeggi • Programmadi selezione: Superbrown • Formazione e divulgazione:corsi di aggiornamento per allevatori e tecnici - convegni •Punto vendita carni trentine.

ASTE

2011

LE MANIFESTAZIONI SI SVOLGERANNO PRESSOIL CENTRO ZOOTECNICO DI TRENTO NORD

VIA DELLE BETTINE, 40 CON INIZIO ALLE ORE 10

MERCOLEDÌ 16 FEBBRAIOMERCOLEDÌ 11 MAGGIOMERCOLEDÌ 07 SETTEMBREMERCOLEDÌ 28 SETTEMBREMERCOLEDÌ 19 OTTOBREMERCOLEDÌ 09 NOVEMBREMERCOLEDÌ 30 NOVEMBRE

VENGONO ASSICURATE: ASSISTENZA COMMERCIALE NELLE SCELTE DEI CAPIORGANIZZAZIONE DEI TRASPORTI ANCHE FUORI PROVINCIA GARANZIASECONDO GLI USI E I COSTUMI DELLA PROVINCIA DI TRENTO IL CATALOGO ÈCONSULTABILE UNA SETTIMANA PRIMA DELL’ASTA AL SITO WWW.FPATRENTO. IT Via delle Bettine, 40

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